Você está na página 1de 12

I Fantasmi nella Trasmissione Transgenerazionale

Dott.ssa Antonella Presutti

INDICE

Introduzione.

I Fantasmi. Il fantasma dellIdentificazione con lAggressore. Il caso di Mary.

I fantasmi tra le generazioni. LIdentificazione del bambino nel delirio genitoriale. Il Caso di Ren.

Conclusioni.

Riferimenti Bibliografici.

Introduzione.
Questo lavoro propone una riflessione sulla profonda sofferenza dellindividuo causata dalla trasmissione della vita psichica tra generazioni che inevitabilmente divenuta oggetto di studio del pensiero psicoanalitico. Lo sviluppo psichico del bambino viene tormentato dai fantasmi, circondato dai comportamenti incomprensibili degli adulti, coinvolto nelle trame persecutorie dei genitori psicotici, assediato da parole dai significati enigmatici, oppresso dai sentimenti ambivalenti provati per lo stesso genitore, intrappolato dalla morsa delle varie identificazioni che accompagnano e minacciano la sua esistenza. Di conseguenza linfante cerca di difendersi, di lottare, di reagire ma spesso soccombe dinnanzi allincomprensibile. Questa riflessione stata possibile grazie al corso di Epistemologia 2, durante il quale, il Dottor Alessandro Americo ha affrontato, con particolare dedizione, la Trasmissione Transgenerazionale offrendomi cos la possibilit di approfondire alcuni aspetti dellargomento.

I Fantasmi.
Nelle sue prime opere Freud, utilizza il concetto di fantasma in senso relativamente ampio designando una serie di produzioni, rappresentazioni, scenari immaginari, pi o meno consci, che implicano uno o pi personaggi e che mettono in scena un desiderio. Determinante fu la sua elaborazione teorica del fantasma e la scoperta del carattere immaginario dei traumi riferiti dai suoi pazienti come causa delle loro attuali difficolt. Freud dedusse che una forza inconscia spinge luomo a rimodellare la propria esperienza e il proprio ricordo: leffetto di un desiderio primario (tentativo di riprodurre le prime esperienze di piacere vissute nel soddisfacimento dei bisogni organici e arcaici). Ma il fantasma non solo leffetto di questo desiderio, anche la matrice dei desideri attuali. I fantasmi trasformano le percezioni, i ricordi, essi sono allorigine dei sogni, dei lapsus e degli atti mancati, inducono alle attivit masturbatorie, si esprimono nei sogni ad occhi aperti, cercano di attualizzarsi attraverso le scelte relazionali, affettive, sessuali e professionali del soggetto. Freud distingue i fantasmi originari che riguardano lorigine del soggetto: - lorigine del suo concepimento, come i fantasmi di scena primitiva o i romanzi familiari; - lorigine della sua sessualit, come i fantasmi di seduzione; - lorigine della differenza dei sessi, come il fantasma di castrazione.

Lacan (1958) definisce il fantasma come unarea che include le diverse facce dellIo, dellaltro immaginario, della madre originaria, dellIdeale dellIo e delloggetto. Esso ricopre il campo del reale, e il reale designa lindicibile del soggetto; ma, contemporaneamente, maschera levento traumatico attraverso loblio. In questo modo, lo sguardo del padre presente nel fantasma sar molto pi importante del padre stesso. Lacan, illustra la struttura di base del fantasma nel seguente matema:
2

$ a S barrato punzone di a piccola


dove $ raffigura la nascita e la divisione del soggetto, a loggetto perduto, un vuoto che il soggetto tenter di colmare per tutta la vita, servendosi di altri oggetti a immaginari. Si pu dedurre la funzione di annodamento () del simbolico ($), dellimmaginario (a) e del reale (a) che il fantasma opera nella duplice protezione: da un lato protegge il soggetto contro lorrore del reale, dallaltro lo protegge contro gli effetti della sua divisione, ovvero, contro la sua radicale dipendenza rispetto ai significanti. Il numero degli oggetti a reali limitato, quello degli oggetti a otturatori immaginari infinito (ad esempio, la frusta che si teme).

Con la Teoria del fantasma, N. Abraham (1975) ha inaugurato una lunga serie di ricerche sulle influenze psichiche, consce o inconsce, che vengono esercitate da una persona su unaltra. Il termine fantasma designa linsieme delle situazioni vissute da un soggetto, comprese anche quelle precedenti alla sua individuazione. Abraham e Torok propongono una distinzione tra le Influenze Intergenerazionali, che avvengono tra generazioni adiacenti, e le Influenze Transgenerazionali, che avvengono nella successione delle generazioni. S. Tisseron rintraccia nellarco della vita dellindividuo, momenti fondamentali nei quali le influenze di trasmissione sono palesi: A) Lo stadio fetale: il feto percepisce rumori e forme vocali. B) Rapporto precoce che il bambino ha con il suo ambiente: questa relazione gi caratterizzata dalla presenza di significanti enigmatici per il bambino che non possiede il codice per decifrarli (Laplanche, 1987). I genitori riattivano nella relazione col figlio la propria storia, formando nel loro bambino i primi punti di riferimento che serviranno alla costruzione del suo mondo interno. C) Accesso al linguaggio: in questa fase giocano un ruolo fondamentale le Identificazioni del bambino con entrambi i genitori o con altre figure di riferimento. Queste sono dovute allintroiezione del bambino dei campi dinvestimento psichici privilegiati dai genitori. Lintroiezione favorisce la ripetizione, attraverso le generazioni, di scelte personali e di tratti di carattere o di personalit. D) La nascita e la morte: rappresentano occasioni favorevoli per gli sconvolgimenti psichici e sociali che interessano lintera famiglia. E) Avvenimenti: nelle diverse et, alcuni eventi possono provocare degli effetti psichici che disturbano le relazioni familiari; ogni esperienza nuova pone la famiglia dinnanzi ad un nuovo lavoro di introiezione. F) Il passaggio tra una generazione allaltra di oggetti materiali e di immagini: rappresentano veicoli della simbolizzazione parziale degli avvenimenti.

Linfluenza psichica tra generazioni organizzata attorno alla personalit dei genitori e dai loro traumi. Ai figli spesso affidato il compito di risolvere problemi inconsci originati nella storia dei loro genitori. Oppure, il bambino pu essere spinto ad identificarsi con una persona morta di cui i genitori non sono riusciti ad elaborarne il lutto.
3

Il bambino percepisce la sofferenza dei suoi genitori, esso non pu comprenderla ma pu comportarsi in modo da non risvegliarla. Oppure, pu accadere che il bambino reincarni un genitore frustrante, permettendo cos ai propri genitori di ritorcere contro di lui le violenze subite in passato. In particolare De Mijolla (1981) introduce i Fantasmi di Identificazione, ovvero linsieme di scenari fantasmatici (o costruzioni immaginarie) inconsci mediante i quali un soggetto sostituisce una parte del proprio Io o del proprio Super- Io un personaggio primordiale della sua storia familiare per fargli vivere al proprio posto un frammento pi o meno importante della sua propria esistenza. I Fantasmi di Identificazione si nascondono dietro a delle identificazioni-schermo, o di copertura, che usano altri personaggi estranei, dietro ai quali per si celano i modelli familiari.

Il Fantasma dellIdentificazione con lAggressore.


Nella stanza di ogni bambino ci sono dei fantasmi. Sono i visitatori del passato non ricordato dai genitori; gli ospiti inattesi al battesimo. Selma Fraiberg (1974).

Selma Fraiberg definisce i Fantasmi come visitatori del passato, intrusi ostili che invadono la stanza dei bambini e che, nelle situazioni migliori, possono essere cacciati attraverso la capacit del genitore di rispondere alla richiesta damore del proprio figlio. Ma, essendo fantasmi, questi ritornano dalle loro tombe continuando a insidiare la vita del piccolo e la relazione che egli ha con i genitori. Anche nelle famiglie pi affiatate e affettuose, gli intrusi possono irrompere cos che un genitore e il suo bambino possono trovarsi a rappresentare un momento o una scena di un altro tempo con unaltra compagnia di attori. Il nucleo familiare (ma soprattutto il bambino), pu tollerare brevi intrusioni senza correre il rischio di frantumarsi e senza il bisogno di ricorrere allaiuto degli esperti. Ma in altre famiglie il ritorno di questi fantasmi pu essere molto disturbante: questi si insidiano, secondo un piano storico o tematico in varie aree, come quella dellalimentazione, del sonno, del controllo sfinterico, della disciplina e del sentimento, a seconda della vulnerabilit riscontrabile nel passato dei genitori. Il bambino a rischio, pu mostrare i segni della inedia emotiva, sintomi o disturbi dello sviluppo ed divenuto una parte silenziosa della tragedia familiare: Il genitore sembra essere condannato a rappresentare nuovamente, rispettandone ogni dettaglio con terribile esattezza, la tragedia della sua infanzia con il proprio bambino.

Di solito i genitori non chiedono aiuto; i fantasmi vivono e assediano la vita di queste famiglie da almeno tre generazioni e lintervento degli esperti e gli esperti stessi vengono vissuti come intrusione. Dobbiamo per evidenziare il fatto che la maggioranza delle persone che cresciuta nella sofferenza trova la forza di riemergere a nuova vita soprattutto se aspetta un figlio. Una volta genitori affermano: Voglio per mio figlio qualcosa di meglio di quello che ho avuto io, essi vogliono proteggere i loro piccoli da quelle violenze che loro stessi hanno subito dai propri genitori. Purtroppo non tutti i genitori reagiscono in questo modo; evidentemente nella loro dimora aleggia un fantasma pi ostinato, lultimo ad arrendersi allintervento, lultimo intenzionato a lasciare in pace la famiglia. Questo fantasma ha un nome: Identificazione con laggressore, in questa difesa presente una forma di rimozione che mette in moto la ripetizione (coazione a ripetere). I genitori ricordano anche il minimo dettaglio delle sevizie, degli abusi pi svariati e della violenza subita. Quello che non viene ricordato lesperienza affettiva associata agli abusi, manca il ricordo del terrore, dellimpotenza e della sofferenza provata. Il genitore capace di ricordare si identifica con il bambino, mentre il genitore che ha rimosso pu divenire un alleato delle figure che lo hanno terrorizzato in passato tramite lidentificazione con laggressore. Scacciare i fantasmi vuol dire aiutare il genitore a vedere la ripetizione del passato nel presente, permettendo loro di sfogare la sofferenza passata e, successivamente, ricollegarla a quella vissuta dal proprio figlio.

Il Caso di Mary.
Questo caso stato seguito da Selma Fraiberg (e collaboratrici) attraverso lInfant Mental Healt Program. Quando Mary giunta allosservazione degli esperti aveva cinque mesi e mezzo det e la madre, la Signora March, descritta come una madre rifiutante, voleva darla in affidamento ma il marito non aveva dato il consenso. La madre di Mary, era afflitta da una grave depressione con alcuni tentati suicidi alle spalle. Fin dalle prime osservazioni, Mary: portava tutte le stigmate di un bambino che aveva trascorso la maggior parte della propria vita in una culla ricevendo soltanto le cure strettamente indispensabili era nutrita e fisicamente curata, ma la sua nuca era calva. Mostrava poco interesse per ci che la circondava, era indifferente, troppo silenziosa sorrideva raramente. Non si avvicinava spontaneamente a sua madre in momenti di sconforto e angoscia non si rivolgeva alla madre. Sia Mary che sua madre sembravano chiuse in un terrore privato ma diverso: quello della madre sembrava essere remoto e rimosso. Nel secondo giorno di osservazione Mary era in braccio alla madre e piangeva molto ma la Signora March, dopo un piccolo e timido tentativo di consolare la bambina, si comportava come se non sentisse le urla della figlia. La Signora March era stata lei stessa una bambina abbandonata. Dopo la sua nascita (e del suo gemello) la madre aveva sofferto di una psicosi postpartum, tent di suicidarsi con una pistola ma rimase orribilmente sfigurata in volto.
5

Per cinque anni vag negli ospedali e i bambini crebbero con una zia. Quando questultima non pot pi occuparsi di loro, i bambini e la loro madre si trasferirono dallanziana nonna materna. Da allora la Signora March si rese conto di essere la figlia emarginata di una famiglia emarginata. Nella tarda adolescenza incontra e sposa il suo attuale marito, anche lui proveniente da una famiglia disastrata ma sicuro di poter fare molto meglio per un suo futuro figlio. Ma dopo tanti anni di sforzi era iniziata la spirale discendente. Molto probabilmente Mary non era figlia del marito della Signora March che ebbe una breve relazione con un altro uomo. Infatti, la colpa per il tradimento e i dubbi sulla paternit di Mary, divennero temi ossessivi: Le persone fissavano Maryla fissano e sanno che suo padre non suo padre. Sanno che sua madre le aveva rovinato la vita. Dellopinione opposta era il Signor March, il quale era sicuro di essere il padre di Mary, lamava e discuteva con la moglie consigliandole di pensare a prendersi cura della loro figlia. Nella famiglia della Signora March, la promiscuit delle sue donne per almeno tre o quattro generazioni gettava dubbi sui tradimenti e sulle paternit di molti figli. Selma Fraiberg e collaboratori ebbero limpressione che Mary fosse la figlia peccaminosa di una fantasia incestuosa. Lintervento non fu semplice. Mary veniva sostenuta dalla dottoressa Adelson, psicologa, con visite domiciliari, mentre la Signora March inizi la psicoterapia (bisettimanale) con il Dottor Zinn presentando serie resistenze dovute al sesso dello psichiatra (terrore morboso degli uomini); la Signora March saltava gli appuntamenti o comunque non collaborava con lo psicoterapeuta. Ci volle un anno, prima che la madre di Mary svelasse il suo segreto, ma la bambina non poteva attendere che la madre risolvesse i suoi problemi in psicoterapia. Allora si utilizzarono le visite domiciliari per il trattamento di emergenza, il setting divenne la cucina o il salotto. Mary era sempre presente ai colloqui della madre con la dottoressa Adelson, sintonizzata sulla comunicazione non verbale tra madre-figlia e attenta alla comunicazione verbale della signora March: Il dialogo tra terapeuta e madre era centrato sulle preoccupazioni attuali e si spostava avanti e indietro tra il passato e presente, tra questa madre e la sua bambina e unaltra bambina e la sua famiglia, nel passato della madre. Progressivamente la Signora March raccont la propria storia mentre Mary era seduta in disparte con il volto triste e distaccato simile a quello della madre. La stanza era piena di fantasmi e la storia di abbandono e trascuratezza della madre viene ora rivissuta con la propria bambina. I fantasmi andavano cacciati. Lunica cosa da fare era aiutare la Signora March a vedere la ripetizione del passato nel presente e scovare le dinamiche conflittuali che hanno causato la sua nevrosi impedendole di essere una buona madre. Ella non pu sentire i pianti della bambina perch i suoi non sono mai stati ascoltati: quando i suoi pianti verranno ascoltati, questa madre ascolter i pianti di sua figlia. Cos la terapeuta ha aiutato la Signora March ad esprimere i suoi sentimenti, a sfogare la sua rabbia e sofferenza, a piangere dandole lopportunit di essere ascoltata. E nel frattempo si verificava qualcosa di sorprendente tra madre e figlia: mentre la Signora March piangeva, prendeva in braccio Mary (lasciata sempre in disparte).
6

Dopo un mese di incontri non solo la prendeva tra le braccia ma le parlava canticchiando dolcemente e con la voce commossa. I fantasmi cominciarono ad andarsene. Madre e figlia iniziarono a cercarsi reciprocamente e Mary ricambiava la madre con dei sorrisi. La psicoterapeuta sottoline le necessit di Mary e di come fosse contenta quando alla madre rispondeva con un sorriso. Successivamente anche il Signor March partecip agli incontri e insieme alla psicoterapeuta provarono il piacere di osservare Mary (sette mesi compiuti) impegnata in un nuovo gioco o in una nuova scoperta. La dottoressa Adelson ora pu aiutare la madre di Mary a vedere le connessioni tra passato e presente e a mostrare alla Signora March come senza rendersene conto avesse portato le sofferenze del suo passato nella relazione con la sua bambina. Nel giro di pochi mesi Mary divenne una bambina sana e spesso gioiosa. La madre divenne pi capace e orgogliosa della figlia ma restava la questione della depressione. Un giorno alla Signora March le venne proposto un lavoro ed ella accett senza pensarci; la terapeuta cerc di farla riflettere sul fatto che Mary poteva sentirsi abbandonata: il suo stile familiare di trattare separazione, abbandono e morte era: non ci pensare. Ti ci abitui. La Signora March non riusciva a ricordare la sofferenza o il dolore per la perdita o per lassenza di persone importanti. La terapeuta doveva assolutamente trovare dei collegamenti affettivi tra la perdita e la negazione della stessa che si verificava nel presente e quella subita dalla madre in passato. Successivamente Mary fu affidata ad una babysitter la quale, dopo un breve periodo, fu sostituita da unaltra. Cos la dottoressa Adelson chiese alla Signora March cosa potesse provare Mary in compagnia di una sconosciuta. I genitori si mostrarono pi sensibili. Nelle visite successive, gli incontri furono centrati sulle perdite subite dalla madre di Mary: il padre, la madre, il nonno, il marito della zia Jane, la separazione dalla zia Jane e molte altre perdite e traumi avvenuti proprio prima della nascita di Mary. La signora March poteva solo dimenticare. Cos la dottoressa Adelson fece dei collegamenti con le sensazioni di perdita e di abbandono sperimentate da Mary. Finalmente la Signora March formul le seguenti parole: non avrei mai voluto che la mia bambina provasse questo. Durante il secondo anno di trattamento, la Signora March svel alla terapeuta il suo segreto infantile: suo padre si era esibito sessualmente davanti a lei quando era bambina e aveva tentato un approccio sessuale con lei e con sua nonna che condividevano lo stesso letto. Intanto la nonna laveva accusata di sedurre suo marito (il nonno) e il primo rapporto sessuale della Signora March (a undici anni) avvenne con il cugino. Cos dallipotesi iniziale che vedeva Mary come la figlia peccaminosa di una fantasia incestuosa, possiamo ora comprendere che infondo lincesto nella famiglia della Signora March non era affatto una fantasia, ma un fantasma radicato, ostile ed ereditato.

Nel Caso di Mary sono evidenti le conseguenze dei lutti non elaborati che, come traumi, si ripercuotono sulla generazione successiva (Nachin, 1989), ed evidente la vergogna che svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione transgenerazionale (Tisseron) e che pu esprimersi in malattie fisiche o psichiche nei discendenti. Infatti, Abraham e Torok (1975) precisano limportanza dellintroiezione nella trasmissione psichica. Lintroiezione avviene quando il lavoro di autoelaborazione psichica stato realizzato. Quando questo non possibile sorge una sofferenza psichica che corrisponde al trauma. Gli autori con il termine inclusione o incorporazione designano un meccanismo psichico che viene messo in atto dallIo quando lintroiezione non possibile: il crollo delle pareti di questa inclusione si manifesta con il Fantasma di Incorporazione, mentre la Rimozione Conservatrice il meccanismo dinamico che condanna al segreto lavvenimento che ha causato linclusione. Il recupero viene effettuato tramite compensazioni atte a ricevere il piacere perduto attraverso quattro modalit di incorporazione: della rappresentazione, dellaffetto, del comportamento e dello stato corporeo. Quando un esperienza traumatizzante impedisce ad una generazione il lavoro di elaborazione psichica, si produrr una scissione che rappresenter la preistoria del soggetto: - nella prima generazione, questa preistoria fa parte dellIndicibile, di un qualcosa di cui non si pu parlare e spesso a causa di uno scandalo. - Nella seconda generazione, il trauma non elaborato e scisso, deve destreggiarsi tra la sua personale storia traumatica e tra lIo scisso dei suoi genitori. Questa generazione caratterizzata da avvenimenti Innominabili, che non possono essere rappresentati ed espressi verbalmente. Anche lIo del bambino si scisso ed divenuto un portatore di un vero e proprio Fantme, pu presentare difficolt del pensiero e dellapprendimento, o presentare fobie e paure immotivate. - Nella terza generazione, gli avvenimenti diventano Impensabili poich viene ignorato un segreto basato su un trauma. Una volta adulto il bambino percepisce immagini, sensazioni, emozioni e agisce comportamenti che gli sembrano bizzarri e che possono sfociare in varie patologie. Alcuni individui possono divenire psicotici mentre in altri la sofferenza pu essere mutata in una scelta professionale che prevede discipline caratterizzate dalla ricerca del passato (archeologia, psicologia, psicoanalisi).

Identificazioni del bambino nel delirio genitoriale.


Con Delirio in eredit, M. Enriquez (1986) approfondisce un aspetto molto importante della trasmissione transgenerazionale, quello della relazione tra genitori psicotici deliranti e i loro figli. Questi genitori inglobano e coinvolgono i loro bambini, fin dalla tenera et, nel loro delirio facendo di essi i testimoni, gli alleati, i complici addirittura i destinatari della loro attivit delirante.

Lautore propone le seguenti riflessioni: - sulla relazione privilegiata intrattenuta col figlio dello stesso sesso; - sul genitore che custodisce gelosamente questa relazione senza porsi nessun interrogativo sulle conseguenze della stessa. Questi due punti vengono messi in risalto dallo stesso M. Enriquez ne Il caso di Ren.

Il Caso di Ren.
Dopo la morte del padre, e poco prima la nascita del suo terzo figlio, Ren era entrato in un delirio di persecuzione centrato su complotti politici organizzati dai servizi segreti tedeschi istigati da suo fratello maggiore, intenzionato ad accaparrarsi leredit paterna. Questi lo tormentavano facendolo passare per un pervertito o per un omosessuale, volevano ucciderlo insieme a suo figlio appena nato per porre fine alla sua discendenza. La moglie, oggetto di invidia [poich madre] piena di odio negato, era complice dei suoi persecutori e amante del fratello tiranno. Ren contatt M. Enriquez quando suo figlio, oramai, aveva compiuto dieci anni: presentava seri problemi scolastici e veniva seguito da uno psicologo. Ren aveva un rapporto privilegiato con suo figlio maschio tanto da dividere la sua casa in due met: una destinata alle donne (sua moglie e le due figlie maggiori) e una predisposta per lui e per suo figlio che condivideva con il padre la stessa camera se non lo stesso letto. Il ragazzino sembrava molto angosciato e stravolto dal padre e dalle sue raccomandazioni/precauzioni: non poteva uscire da solo, non poteva parlare con nessuno sia per strada sia sullautobus data limportanza della condizione sociale e delle fortune del padre (condizioni e fortune in realt del tutto relative) rischia di essere rapito. Inoltre il figlio di Ren presentava importanti confusioni sulla genesi del mondo e sulla procreazione visto che suo padre condivideva con lui una teoria delirante secondo la quale gli uomini potranno, un giorno, partorire i propri figli. Tra padre e figlio correva un legame forte di seduzione-fascinazione e, come diceva lo stesso Ren, lui e suo figlio erano la stessa persona. Il figlio prediletto vittima di Confusioni spaventose (Ferenczi, 1932) vestiva il ruolo del salvatore contro lostilit degli altri e la persecuzione che il padre avvertiva continuamente sia in famiglia che a lavoro.

La nascita di un figlio, come nel caso di Ren, pu divenire la causa della catastrofe psichica del genitore. Successivamente il bambino impegnato nella costruzione del suo Romanzo familiare (Freud, 1909) si trova costretto ad identificarsi con il genitore psicotico a causa del Senso di colpa sacrificale a tonalit espiatoria che pu sfociare nella megalomania inconscia e masochista. Il bambino si sente il primo responsabile e, una volta adulto, ripenser al suo essere venuto al mondo come la causa scatenante della psicosi del genitore. E non ha tutti i torti. Ma la nascita di un bambino risveglia nel genitore anche il desiderio di morte nei confronti della nuova generazione e questo desiderio viene espresso attraverso il delirio.
9

In questo contesto familiare il bambino, gi dipendente dal genitore per la soddisfazione dei propri bisogni, viene ulteriormente investito (mentalmente e affettivamente) e messo di fronte al non-senso proprio da coloro che dovrebbero proteggerlo e accudirlo. J. Laplanche (1984) sostiene che i messaggi lanciati dal genitore psicotico vengono percepiti dal bambino come significanti enigmatici, poich egli non possiede il codice per poterli decifrare. Linfante sar costretto a fabbricarsi o a confabulare delle teorie con lintento di capire e di darsi una spiegazione coerente sul comportamento, sul pensiero del genitore e sul rapporto invischiato tra i vari i membri della famiglia. Secondo M. Enriquez (1986) il bambino, non potendo giudicare il delirio genitoriale in quanto tale, stabilisce dei legami causali e abusivi che comporterebbero la formazione di rappresentazioni aberranti inerenti ad argomenti dinvestigazione universali che sono per ogni bambino la nascita, la morte, la sessualit, il potere, il tempo. Cos il romanzo familiare che ha lobiettivo di costruire un fantasma sullorigine asessuata dei bambini viene stravolto traumaticamente dalle spiegazioni sessuali deliranti del genitore psicotico, portando ulteriore confusione e mettendo a dura prova la capacit di giudizio, la stessa attivit fantasmatica e la pulsione di sapere (A. de Mijolla, 1985). Quando il bambino viene a contatto con il delirio di persecuzione genitoriale in cui dominano i temi di distruzione di una generazione sullaltra (come nel caso di Ren) il bambino dovr sempre destreggiarsi tra la teoria sullorigine raccontata dal genitore spacciata per verit assoluta - e la realt (storica) che propone legami affettivi di parentela e i desideri di trasmissione e di genealogia (M. Enriquez, 1986). La sofferenza del genitore esercita terrorismo sul bambino, poich esso potr darne solo interpretazioni confuse e causali. Infatti, la confusione nelle interpretazioni sollecita potenti identificazioni con la vittima o con laggressore e porter il bambino a stabilire legami su modalit perseguitato-persecutore, visto che egli stesso stato perseguitato continuamente dal vissuto persecutorio del genitore. Quando il bambino viene inglobato completamente nel delirio del genitore, possiamo parlare allora di psicosi in eredit, organizzata attorno al diniego di cui sono ben note qualit e conseguenze distruttive.

Conclusioni.
Il presente lavoro partendo dalla definizione del Fantasma, ha inteso analizzare alcuni aspetti della trasmissione della vita psichica tra generazioni, attraverso la lettura di due casi clinici. Il primo il caso di Mary affronta il fantasma dellidentificazione con laggressore, il secondo il caso di Ren propone quello dellidentificazione del bambino nel delirio genitoriale. Lindicibile, linnominabile e limpensabile si susseguono da una generazione allaltra, travolgendo inevitabilmente lindividuo sin dalla tenera et, tormentando il suo sviluppo e, nelle peggiori ipotesi, conducendolo verso la catastrofe psichica.

10

Riferimenti Bibliografici

Abraham N., Torok M. (1975), La scorza e il nocciolo, Edizioni Borla, 1993. Chemama R., Vandermersch B. (1998), Dizionario di psicoanalisi, Gremese Editore, Roma 2005. Fraiberg Selma (1974), Il Sostegno allo sviluppo, Raffaello Cortina Editore, 1999. Freud S. (1909), Il romanzo familiare dei nevrotici, Boringhieri, 2003. Kas, Faimberg, Enriquez, Baranes (1993), Trasmissione della vita psichica tra generazioni, Edizioni Borla, 1995. Lacan J. (2001), I complessi familiari nella formazione dellindividuo, Piccola biblioteca Enaudi, 2005. Lucchetti A. (2007), Il romanzo familiare. Genealogia e formazione dellapparato psichico. Centro Psicoanalitico di Roma, 21 Marzo 2007. Mijolla A. de (1985), Pulsion dinvestigation, fantasmes didentification et roman familial, Topique, 34, p. 33-59. Tisseron S., M. Torok, N.Rand, C. Nanchin, Hachet P., J. C. Rouchy, Lo Psichismo alla prova delle generazioni, Edizioni Borla.

11

12

Você também pode gostar