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Costruiamo le Note Del Violino Con Il Primo Dito LIndice Le note del violino quindi, sono solamente quattro

ma allora, da dove vengono tutte quelle altre note che si sentono quando ascoltiamo un concerto per violino? Semplice, a parte quelle quattro note, tutte le altre le deve costruire il violinista e senza stonare ovviamente. Il violinista metter un dito sulla corda che premer con forza sul legno sottostante (cordiera). Facendo cos, sar come accorciare la corda e, grazie a determinate leggi fisiche in cui, pi un corpo elastico piccolo, pi il suono prodotto da questo, sar acuto ovvero alto, noi potremo in tal modo cambiare la nota verso lalto, sempre sulla stessa corda. Di fatto, tale corda sar come accorciata e questa corda che prima era una certa nota, ora ne diventer unaltra, pi acuta naturalmente. Se noi quindi premeremo con il dito indice (1 dito), la corda SOL, a circa un centimetro dallinizio della cordiera (che pi o meno, equivarr ad un tono), la nota che ne deriver, non sar pi un SOL come era alla stato originale, ma diventer un LA da come noteremo nel grafico di sotto:

Proviamo ora a premere, con il primo dito (lindice), la corda chiamata RE, sempre a circa un centimetro dallinizio della cordiera. Se facciamo questo, tale corda non si chiamer pi RE ma si chiamer MI

Ora, premendo, sempre con forza, il dito indice sulla corda di LA, restando sempre a circa un centimetro dallinizio della cordiera, otterremo la nota SI da come potremo notare ora:

Con il dito indice, premiamo ora la corda di MI e si avr la nota FA ma attenzione, ora c una piccola novit. Poich tra la nota MI (corda vuota) e la nota FA, la distanza di un semitono ( lo vedremo pi avanti), il dito indice non dovr pi distanziare di circa un centimetro dallinizio della cordiera, ma dovr essere proprio vicino ad essa

Ora ritorniamo sulla corda di SOL e ricominciamo ma questa volta useremo il medio (2 dito) e premeremo ad una distanza di circa 2cm dellinizio della cordiera; avremo il SI

Premiamo il medio (2 dito) sulla corda di RE avremo il FA

Secondo dito sulla corda di LA

Il secondo dito (medio) sulla corda di MI.

Ritorniamo alla corda di SOL con il 3 dito ( anulare)

Sulla Corda di RE Con Il Terzo Dito (lanulare)

LAnulare (3 dito) Sulla Corda i LA

LAnulare (3 dito) Sulla Corda di MI

SOL, dar la nota RE, uguale alla nota della corda vicina; di RE appunto. Il grande musicista J.S.Bach, essendo che questi due RE hanno delle sonorit diverse, anche dal punto di vista acustico, si divertiva a far sentire un RE con il 4 dito (Il mignolo) e subito dopo, il RE con la corda vuota dando al tutto, una sonorit molto particolare

Il Dito Mignolo (4 dito) Premuto Sulla Corda RE

Il Mignolo Sulla Corda di LA

Il mignolo sulla corda di MI

Dopo questa piccola panoramica che riguarda la diteggiatura violinistica in prima posizione (vi diremo fra poco cosa vuole dire), entreremo in alcuni dettagli. Chiaramente, quella vista ora, la diteggiatura pi semplice. Questo strumento addirittura facilissimo da suonarsi, ma per chi inizia da bambino, diversamente pi problematico. Comunque, anche se non si potr diventare degli Uto Ughi, almeno nella prima posizione (quella vista ora) io credo che con un po di pazienza e diligenza (fa pure rima) qualche cosa si potr ottenere. Il principiante quindi, dovr impugnare larchetto con la mano destra, e prima ancora di mettere gi le dita per usare una tipica espressione violinistica didattica, dovr incominciare a tirare larchetto sulle 4 corde, magari alternandosi. Potrebbe mettersi davanti ad uno specchio onde assicurarsi di tirare larchetto diritto ovvero, perfettamente ad angolo retto on le corde. Per fare ci, dovr fare un movimento quando e al tallone (che ha finito larcata dalla parte del polso) e un altro movimento quando alla punta (laltra parte estreme dellarchetto) Quando alla punta, il polso dovr essere piegato verso il basso rispetto alla mano e alle dita che impugnano larchetto. Quando invece al tallone dovr tenere il polso leggermente pi alto rispetto alla mano e alle dita che sempre impugnano larchetto. Stabilito questo, il discente di violino improvvisato, potr tirare la sua arcata dividendola in 4 parti, ovvero contando mentalmente e aritmicamente, da uno a quattro. Il primo quarto utilizzer un quarto dellarco, il secondo utilizzer il secondo quarto e via dicendo. Il discente, dovr fare attenzione a non appesantire il suono quando si trova nella zona centrale dellarchetto ma anzi, questa sonorit dovr essere perfettamente uguale dallinizio dellarcata (dal tallone) fino alla fine (alla punta). Per lappassionato che si vuole esercitare, potr tenere sotto controllo la sonorit che riesce a produrre e fare attenzione che sia sempre uguale dallinizio alla fine dellarcata. E assolutamente indispensabile, essere molto rilassato nei movimenti importante al fine di non irrigidire il tutto. Quando si raggiunto una certa padronanza nel tirare larchetto (per usare il tipico lessico violinistico) si potr incominciare a mettere gi le dita, avendo prima memorizzato le varie posizioni viste primae qui saranno i dolori. Questo perch, da come abbiamo visto, non c una vera indicazione precisa, anche perch non tutti hanno la stessa conformazione delle dita quindi.bisogner andare a occhioallinizio ma poi dovr essere ludito a guidare ogni cosa e naturalmente un po di esercizio. Il discente si dovr ricordare la giusta intonazione in modo che, qualora dovesse stonare, automaticamente corregger spostando leggermente il dito dove occorre; per questo ci vorranno un po di esercizi

Primo esercizio: tirare larchetto sulle corde vuote Si incomincia sulla corda di SOL e si tira larchetto lentamente, suddividendo larcata i quattro parti uguali, perfettamente ad angolo retto sulle corde e mantenendo sempre la stessa intensit sonora.

Secondo esercizio: mettere gi il dito indice sulla corda di SOL ( e dopo sulle altre corde a turno) e dopo tirarlo su per nuovamente rimetterlofacendo questo pi volte e facendo attenzione a non irrigidire il polso. Una cosa che facilita questo , durante loperazione, pensare solo al dito e non al braccio o al polso ecc. a quelli, occorre pensare solo per assicurarsi che siano del tutto rilassati Una volta che il secondo esercizio stato effettuato su tutte le quattro corde, potremo divertirci a fare il grande salto e incominciare a suonare qualche cosa Per questo, proporrei un facile brano dalle nobili origini. Nobili origini perch si tratta nientemeno che del famoso Inno alla Gioia (tratto dalla 9 Sinfonia di Beethoven) e riadattato per fini Didattici, trovo che ladattamento sia davvero a proposito perch avendo in se un bel motivetto, pu aiutare il principiante ad avere pazienza con se stesso, e ricominciare pazientemente tutte le volte che avr sbagliato. Si impugna il violino (violino sulla spalla sinistra e archetto nella mano destra). Si parte dalla nota LA (corda vuota), si mette gi il primo dito(indice) a distanza di un tono partendo allinizio della cordiera, premendo con una certa forza, tirando larchetto, si ripete ancora con il secondo SI e si procede seguendo le note sul pentagramma con relative diteggiature.

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