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Le continue ricerche e scoperte scientifiche rendono sempre pi difficile a molti scienziati credere nella teoria dell'evoluzione per spiegare

le origini della vita e dell'uomo. Soprattutto negli Stati Uniti sono sorte molte associazioni che raggruppano ricercatori critici con titoli universitari in tutte le discipline. Questa intervista a cura di Massimo Conti a tre di essi, anche se fatta nel 1981, conserva particolarmente oggi molta della sua attualit.

Il nonno perde il pelo


Conversazione con Richard Bliss, Gary Parker e Duane Gish
da Panorama, a cura di Massimo Conti, 2 febbraio 1981
L'uomo discende da una scimmia o no? Riesplode la controversia sull'origine delle specie. I creazionisti ammettono che non si pu provare l'esistenza di un creatore. Ma accusano gli evoluzionisti di non aver mai trovato il fossile di un essere in evoluzione. Il mondo e l'uomo sono stati creati con un solo atto, come dice la Bibbia, oppure si sono formati per lenta evoluzione della materia attraverso milioni di anni come sosteneva Charles Darwin? Sembrava che l'antica disputa fesse finita anche perch i principi dell'evoluzione, secondo pensatori laici e cristiani, non erano pi considerati in contrasto con le Scritture che potevano essere lette, dicevano, anche in chiave moderna, non pi alla lettera. L'esempio classico quello dei giorni della creazione interpretata come sei lunghe ere preistoriche. Invece a 56 anni dal celebre processo contro il maestro americano John Scopes, condannato a cento dollari di multa per aver insegnato le dottrine allora proibite del darwinismo, la polemica si riaccesa. A mettere sotto accusa il darwinismo con argomenti desunti da recenti dottrine e ricerche scientifiche, sono stati i creazionisti, un agguerrito gruppo di studiosi americani per lo pi fondamentalisti, cio evangelici, che interpretano la Bibbia alla lettera. Subito il movimento creazionista, favorito dal nuovo clima culturale degli Stati Uniti, di fondo antintellettuale, si diffuso un po' dappertutto. Universit famose hanno introdotto nei loro programmi corsi di creazionismo scientifico, mentre in diversi Stati fra cui Texas e California, si prepara con l'appoggio di Ronald Reagan, la revisione dei libri di testo delle scuole. Se le teorie dell'evoluzione si sono rivelate una semplice ipotesi, insistono i creazionisti, allora bisogna lasciare spazio nei libri di testo anche ad altre ipotesi non meno valide, in primo luogo a quelle della creazione (dopo il processo Scopes, l'evoluzionismo era diventato teoria incontestata in tutte le scuole americane). Ma su che cosa si basa la teoria creazionista? Il darwinismo ha fatto davvero il suo tempo come sostengono i creazionisti? Panorama andato a chiederlo agli studiosi di San Diego in California che guidano il nuovo movimento e cio Richard Bliss, scrittore ed educatore, Gary Parker, biologo e Duane Gish, il biochimico che ha collaborato fra l'altro alle ricerche del premio Nobel Vincent Du Vigneaud sulla sintesi di ormoni.

Panorama. Allora la teoria dell'evoluzione di Darwin non regge alle pi recenti scoperte della scienza moderna, come sostengono i creazionisti? Bliss. Non sono soltanto i creazionisti ad affermarlo. Carl Popper, la massima autorit nel campo dell'epistemologia, ha definito il darwinismo un programma di ricerche basato sulla metafisica e Julian Huxley, il famoso biologo, l'ha chiamato una religione senza rivelazione. Panorama. Pu spiegarsi meglio? Bliss. L'evoluzione una dottrina che nessuno mai riuscito a dimostrare con gli strumenti della scienza e che anzi appare sempre pi assurda. Un esempio: tutti gli organismi secondo Darwin si

evolvono gradualmente secondo il principio della selezione naturale. Ebbene, a 120 anni da quella teoria, e nonostante i molti sforzi della scienza, non stato ancora scoperto un solo fossile che documenti la passata esistenza di forme di transizione Panorama. Che cosa si intende con esattezza per forme di transizione? Parker. Forme di vita per cos dire intermedie in cui si possa constatare l'evoluzione di un tratto in un altro: per esempio, il piede di un animale che si trasforma poco per volta in un'ala. Bliss. Eppure queste forme di transizione dovrebbero esistere, secondo Darwin, dal momento che sempre secondo la teoria dell'evoluzione i pesci

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sono diventati anfibi, i rettili uccelli e cos via. Ma l'assenza di forme di transizione ormai un dato di fatto riconosciuto da tutti. A fare il punto per ultimo sulla questione stato il paleontologo David Raup del museo di storia naturale di Chicago durante il recente dibattito sul darwinismo. I cambiamenti che possiamo osservare nei fossili ha detto implicano semplicemente delle variazioni all'interno della specie, oltre al fenomeno delle estinzioni. Secondo una tesi dibattuta allo stesso museo di Chicago, molte delle estinzioni delle varie specie animali sono dovute a catastrofi immani. A sopravvivere, secondo alcuni ricercatori, non sarebbero stati i pi adatti come diceva Darwin bens i pi fortunati. Panorama. Ma proprio vero, per tutti gli scienziati, che non sono state mai trovate nei fossili forme di transizione? Parker. La scoperta pi famosa di una ipotetica forma di transizione stata quella dell'Archaeopteryx definito dai libri di testo delle scuole come l'anello mancante fra il rettile e l'uccello con alcune caratteristiche, per esempio i denti, dei rettili e altre, le ali, tipiche invece degli uccelli. Ma gli studi pi recenti nel campo della biologia hanno dimostrato che anche gli uccelli hanno capacit embrionali di sviluppare i denti al pari dei rettili. Nulla di strano quindi che una specie di uccello abbia posseduto i denti. Si potuto stabilire, nel caso particolare dell'Archaeopteryx che questo animale possedeva vere e proprie ali del tutto sviluppate. Era un vero e proprio uccello insomma e non una specie di transizione come hanno definitivamente riconosciuto dopo molti anni, nel 1979, gli zoologi pi qualificati. Per la ricerca degli ipotetici anelli mancanti fra le specie continua nonostante tutto. Le riviste scientifiche americane sono piene di immaginarie ricostruzioni di rettili con zampe piumate che preludono, secondo loro, allo sviluppo delle ali, e anche di balene con i piedi. I darwinisti insistono che questi animali mitologici devono essere esistiti in qualche tempo remoto I ricercatori pi intelligenti per hanno capito che il darwinismo ha fatto il suo tempo. Stephen Gould, il biologo neodarwinista di Harvard, lo ha ammesso con molta franchezza: La graduale evoluzione postulata da Darwin una affermazione aprioristica, frutto dei pregiudizi politici e culturali del 19 secolo. Panorama. Che c'entra la politica? Parker. Lo ha spiegato Karl Marx quando ha osservato ironicamente che l'evoluzione per selezione naturale era un tentativo degli inglesi per trovare nella natura una conferma al loro ordine politico. Con la selezione naturale si potevano giustificare,

come poi avvenuto, anche il colonialismo e il razzismo britannici. Si poteva dimostrare, cio, che esistevano razze superiori di uomini e razze inferiori. Panorama. Per Gould e i neodarwinisti non dubitano dei principi generali dell'evoluzione che sono un fatto incontestabile, dicono, come le mele che cadono dagli alberi. Sostengono che essa ha luogo, anche se non graduale e procede invece a balzi con improvvisi e rapidi mutamenti di specie. Razze animali compaiono improvvisamente sulla scena del pianeta e poi scompaiono secondo la nuova teoria degli equilibri puntualizzati. Bliss. la cosiddetta teoria dei mostri speranzosi. Un giorno di colpo il serpente si trasforma, parliamo per assurdo, nella leggiadra colomba. Il sogno dei rettili si realizzato. Ma come avr mai fatto? I neodarwinisti non hanno saputo spiegarcelo neanche negli ultimi dibattiti. La teoria dei mostri che sperano nella metamorfosi per non cambia i termini essenziali del problema. Se evoluzione c' stata, come sostengono i neodarwinisti, essa presuppone delle fasi intermedie. Ma dove sono queste tappe intermedie documentate della metamorfosi? Non certo nei milioni di fossili finora esaminati. Panorama. Alcuni neodarwinisti, come Tom Schopf dell'universit di Chicago, sostengono che l'evoluzione pu essere lo stesso avvenuta anche se i fossili non lo dimostrano. In pratica possono esserci stati mutamenti nelle parti molli degli animali e nella loro biochimica di cui non resta traccia negli scheletri. Karl Niklas, il paleobotanico della Cornell University, ha trovato foglie del Miocene perfettamente uguali a quelle dei castagni, delle querce e degli aceri dell'era storica. Ma che presentano differenze nella loro biochimica. Bliss. Ipotesi, ancora ipotesi. Panorama. Gli evoluzionisti moderni come Pedro Alberch di Harvard insistono poi che le nuove specie possono emergere non gi per lente accumulazioni, bens in seguito a grosse mutazioni casuali: anche di un singolo gene che controlli per linee strategiche di sviluppo. Parker. Ma tutti gli scienziati ormai sanno che le mutazioni vere e proprie osservate finora in natura sono molto rare. Esse risultano per lo pi dannose alla specie, non servono quindi al suo progresso postulato da Darwin e inoltre comportano variazioni lievi, nei limiti fissati dal gene. Secondo le pi recenti scuole di pensiero americane, esse rappresentano delle semplici fluttuazioni all'interno del sistema genetico.

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Gish. Repentine riorganizzazioni dell'apparato genetico come quelle previste dalle teorie neodarwiniane risultano poi in contraddizione con tutti i principi noti della genetica. Anche altre recentissime scoperte in questo campo rendono sempre meno credibile la teoria dell'evoluzione. Panorama. Per esempio? Gish. Per esempio la scoperta che la sintesi del DNA avviene in maniera completamente diversa nei vari organismi viventi. La sintesi nelle alghe del tutto diversa da quella dei funghi, dei vari animali e dell'uomo. Di fronte a queste radicali differenze impossibile continuare a sostenere la tesi evoluzionistica degli animali con un antenato comune. Bliss. Insomma esistono tante razze di cani. Ma il cane stato sempre cane e l'uomo stato sempre uomo. N risulta che un cane o un piccione, mettiamo, si sia mai trasformato in un altro animale. Questo perch le specie animali sono state determinate e modellate fin dagli inizi dal creatore, come dice la Bibbia. Nessuno certo in grado di verificare scientificamente quale delle due ipotesi evoluzione o creazione sia giusta. Diciamo per che i dati della scienza moderna sono pi congruenti al modello della creazione che non a quello della evoluzione. Panorama. Ma la parentela fra le varie specie di animali dimostrata, secondo gli evoluzionisti, da un insieme di dati empirici e scientifici come le similarit morfologiche messe in luce dall'anatomia comparativa Gish. Con le similarit morfologiche bisogna andarci piano. Ernst Mayr di Harvard, la massima autorit forse nel campo della tassonomia, la scienza delle classificazioni, sostiene ora che tutte le elevate categorie animali inventate dall'uomo, generi, famiglie, ordini, e via dicendo, sono arbitrarie, in quanto le supposte relazioni non sono dimostrabili con esperimenti scientifici. Panorama. Per l'embriologia sembra confermare il processo evolutivo Gish. L'embrione umano che ricapitola nel suo sviluppo la storia della sua evoluzione attraverso le varie tappe, protozoo, pesce, anfibio, mammifero? Ebbene, alla teoria della ontogenesi, che ricapitola la filogenesi, sono in pochi a crederci ormai. Essa stata, anzi, apertamente sconfessata come erronea e poco convincente da importanti ricercatori fra cui Walter Bock, biologo della Columbia University e C. H. Woddington dell'universit di Edimburgh nel suo Principles of Embryology, un testo classico. Panorama. Come mai?

Gish. L'esempio pi famoso di supposte similarit animali quello delle fenditure branchiali nell'embrione umano durante il cosiddetto stadio del pesce. La maggior parte degli embriologi arrivata ora alla conclusione che quelle similarit fra uomo e pesce sono del tutto superficiali. L'embrione umano non sviluppa mai le fenditure n, tanto meno, branchie o altre strutture tipiche dei pesci. Un altro esempio il cuore dell'embrione umano: secondo la teoria della ricapitolazione, la sua forma iniziale dovrebbe essere un singolo tubo come quello dei pesci. Si potuto osservare, invece, che la fase iniziale un doppio tubo. Panorama. Gli organi vestigiali, come il coccige e la ghiandola pineale, che un tempo forse avevano una funzione poi scomparsa, non sono anch'essi un documento dell'evoluzione dell'uomo? Gish. quello, appunto, che credevano un tempo i seguaci di Darwin. Poi invece si scoperto che gli organi vestigiali cui possiamo aggiungere, per esempio, il timo, la tiroide e le tonsille, hanno ancora funzioni attuali utili all'organismo, o addirittura essenziali. Panorama. Allora se non c' stata evoluzione della specie, come sostenete voi, non sarebbe neanche vero che l'uomo ha antenati comuni con i primati, vissuti come dicono tra i 30 e i 70 milioni di anni fa? Gish. A pi riprese, dai tempi di Darwin, gli evoluzionisti hanno creduto di ravvisare in fossili resti di ominoidi, gli ipotetici comuni antenati di uomini e primati, nonch di ominidi, razze simili all'homo sapiens, ma ancora sottosviluppate, subumane. Nel 1932, per esempio, fu scoperto in India un fossile, i frammenti di una mandibola e di alcuni denti, che pareva qualcosa di diverso dall'uomo e dai primati in genere. Un ominide fu l'immediata ipotesi dei ricercatori darwiniani. La ragione della supposizione era che i denti incisivi e i canini del fossile erano pi piccoli di quelli dei primati moderni. Ma dopo 40 anni di studi sul supposto ominide chiamato Ramapithecus, Robert Eckard, paleontologo dell'universit di Pennsylvania, arrivato alla conclusione, accettata dalla maggior parte dei ricercatori, che dal punto di vista morfologico, ecologico e del comportamento il Ramapithecus e altri fossili del genere sembrano essere stati dei primati. Un altro ipotetico antenato dell'uomo stato considerato fino a poco tempo fa l'Australopithecus, nome attribuito a un considerevole numero di fossili scoperti nell'Africa orientale da diversi paleontologi, fra cui Louis Leakey. Si riteneva, ma non tutti erano d'accordo, che l'Australopithecus fosse vissuto dai due ai tre milioni di anni fa. Si disse

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che era stato in grado di camminare in posizione eretta come l'uomo e che inoltre aveva usato alcuni strumenti piuttosto rudimentali. Ma dopo anni di studi e di dispute Richard Leakey, figlio di Louis, anche egli paleontologo, ha potuto stabilire che l'ominide aveva braccia lunghe e gambe corte, che probabilmente non aveva un comportamento eretto e che il suo cervello era di appena 500 centimetri cubici. Un'altra variet di primate, insomma. Un altro caso clamoroso quello dell'Uomo del Nebraska che i paleontologi americani avevano ricostruito in base a un dente trovato appunto in quello Stato. Finch fu appurato senza possibilit di dubbio che il dente era appartenuto a un suino. Panorama. E l'Uomo di Neanderthal, non era l'anello di congiunzione fra i primati e l'uomo? Bliss. Effettivamente di darwinisti hanno creduto per un certo tempo che l'Uomo di Neanderthal fosse una specie di primate. Aveva le ossa frontali sporgenti simili a quelle dei primati e presentava certe altre deformazioni dello scheletro rispetto all'uomo. Finch un gruppo di ricercatori inglesi ha creduto di capire che molte di quelle deformazioni erano dovute all'artrite. Le ricerche hanno poi stabilito che nei suoi 35 mila anni di vita sulla terra, l'Uomo di Neanderthal aveva avuto una dieta poverissima di vitamina D. Di qui l'artrite. Anche altre osservazioni scientifiche hanno confermato che l'Uomo di Neanderthal era davvero un uomo. Coltivava fiori, confezionava arnesi, dipingeva, praticava dei culti, seppelliva i suoi morti. Panorama. Nonostante tutto, per, darwinisti e neodarwinisti insistono che l'evoluzione della specie un dato di fatto innegabile confermato oltre che dalle scienze biologiche da fisica, geologia e astronomia. Tutto l'universo insomma parla di evoluzione, anche se i suoi meccanismi non sono ancora ben noti. Bliss. Se passiamo alle scienze fisiche ci accorgiamo che anche l l'ipotesi creazionista molto pi valida di quella evoluzionista. La prova migliore contro la dottrina dell'evoluzione su cui gli scienziati dei due campi continuano a discutere la seconda legge della termodinamica che pu esse-

re enunciata cos: Esiste una generale, naturale tendenza in tutti i sistemi osservati a passare dall'ordine al disordine, e che riflette la dissipazione di energia disponibile per future trasformazioni, la legge dell'entropia in continuo aumento. Insomma, se cos si pu dire, l'universo con tutte le sue creazioni sembra che tenda a deteriorarsi, a disorganizzarsi, a precipitare forse verso il caos. Un piano inclinato. Di fronte a questa tendenza riconosciuta si pone la tendenza della natura, ravvisata dagli evoluzionisti, a forme sempre pi complesse di organizzazione biologica, di sviluppo, di sistemazione e di ordine. E qui sorge una profonda contraddizione che darwinisti e neodarwinisti non hanno saputo mai risolvere. Un loro tentativo di spiegazione che la seconda legge della termodinamica si pu applicare soltanto ai sistemi chiusi. Se invece il sistema aperto a fonti di energia esterne, allora nel sistema si pu determinare e mantenere una complessit a spese dell'energia fornita dall'esterno. Caso tipico, dicono gli evoluzionisti, il nostro sistema solare. Noi, e non soltanto noi, obiettiamo che un sistema aperto non poi per se stesso condizione sufficiente per generare e mantenere l'ordine, dato che l'energia incontrollata distruttiva. Gli evoluzionisti pi smaliziati se ne rendono conto. George Gaylord Simpson, uno dei pi famosi scienziati evoluzionisti, ha ammesso che una semplice erogazione di energia non sufficiente per sviluppare e mantenere un ordine. come un toro ha aggiunto che irrompe in un negozio di porcellane. Se tra l'evoluzionismo e la seconda legge della termodinamica esiste tuttora una contraddizione inconciliabile, lo stesso non si pu dire, invece, per il modello creazionista. La degradazione dell'universo, insomma, non risulta incompatibile con l'ordine creato agli inizi da Dio. Panorama. Quali sono allora le conclusioni dei creazionisti? Bliss. Ci vuole una enorme fede per continuare a credere nell'evoluzione. Molta di pi di quanta ne occorra per credere alla creazione.

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Un commento di Sandro Boeri in coda all'articolo di Panorama


Tutto questo non vera scienza
Qualcuno ha parlato di ritorno oscurantista, altri l'hanno interpretata come un'abile manovra elettorale del neopresidente americano Ronald Reagan (la maggior parte degli americani, secondo un'indagine di opinione, crede ancora che l'uomo discenda da Adamo ed Eva), altri ancora l'hanno presa sul ridere e hanno proposto di illustrare i testi di biologia con gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina. Ma la maggior parte degli scienziati si addirittura rifiutata di perdere tempo a discutere ancora una volta tesi vecchie e superate, senza alcuna dignit scientifica. un repertorio vecchio, fatto di indebite generalizzazioni, di mezze verit, di affermazioni contingenti elevate a universali, di falsi clamorosi, di estrapolazioni inaccettabili sostiene per esempio Pietro Omodeo, il pi noto studioso italiano di evoluzionismo, al quale mi viene voglia di rispondere solo con un pernacchio.

Critica al commento

Questo paragrafo assolutamente privo di informazioni scientifiche. Su www.dissentfromdarwin.org troviamo comunque una lista di 20 pagine di scienziati con titoli accademici provenienti da molti campi della scienza hanno firmato una "Lista dei dissidenti" dal darwinismo In una lettera al direttore pubblicata su LE SCIENZE, n. 323, luglio 1995, pagina 5, proprio il professor Pietro Omodeo dell'Universit di Siena scrive: "Desidero commentare l'articolo di Isolani e Manachini Lo sviluppo del pensiero di Darwin tra eresia e superstizione (Le Scienze n. 320) che mi appare come una sofferta testimonianza del disagio che prova chi tenta di far accettare l'evoluzionismo nell'ambito della scuola e della ricerca. In effetti per chi lavora in questo campo una grossa e spiacevole sorpresa accorgersi che, quanti pi progressi compie la biologia servendosi appunto dell'evoluzionismo tanto pi cresce l'insoddisfazione e l'incredulit riguardo alla teoria dell'evoluzione. A tal proposito, in un recente seminario ho creduto giusto sostenere che agli studiosi di biologia teorica, e in genere a chi opera nel campo della biologia generale, incombe l'obbligo di convincere della validit e dell'utilit di questo strumento concettuale tanto importante nella ricerca." Ditemi voi Gli scienziati "fuori dal giro" seppure rifiutati da molte istituzioni accademiche continuano ad aumentare in numero.

(Immagine di Alain Auderset)

Le tesi dei creazionisti americani, non presentano, secondo Omodeo, alcuna novit rispetto alle polemiche antidarwiniane dell'inizio del secolo, con la sola differenza che questa volta a sostenerle non sono teologi screditati o libellisti in cerca di fama, ma alcuni scienziati fuori dal giro e con l'aggravante che nel frattempo la teoria evoluzionista ha quadruplicato le conoscenze sulla storia biologica della Terra. Non credo che ci sia bisogno di difendersi da simili attacchi sostiene Omodeo. Nella biblioteca del British Museum di Londra, nello stesso scaffale riservato alle opere di Darwin sono conservati innumerevoli volumi di creazionisti, fondamentalisti, integralisti, antievoluzionisti. dal 1859, quando fu pubblicata l'Origine della specie, che sostengono pi o meno sempre le stesse cose, senza mai riuscire a dimostrare nulla: sfido chiunque a trovare tra gli autori di tutti quei libri un solo nome che appartenga a uno scienziato noto per la seriet dei suoi studi.

La teoria dell'evoluzione non dimostrabile n falsificabile. Secondo Popper una tale teoria intrinsecamente debole gi in partenza. Molti scienziati affermano: "We are skeptical of claims for the ability of random mutation and natural selection to account for the complexity of life. Careful examination of the evidence for Darwinian theory should be encouraged."

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Alla fine per, irritati dalle polemiche e stimolati dalla stampa, alcuni evoluzionisti hanno accettato di controbattere, formulando critiche precise e demolendole una dopo l'altra, le principali tesi creazioniste. In primo luogo che hanno messo sotto accusa il carattere puramente demolitivo: Non si pu dimostrare che i cavalli hanno le ali ha scritto per esempio il direttore della rivista americana Omni, Ben Bova spiegando perch i calabroni non sanno nuotare. la ragione principale per cui non hanno mai trovato e non troveranno mai credito presso gli scienziati aggiunge Omodeo. Possono dire tutto quello che vogliono, ma finch non saranno in grado di fornire un'alternativa scientificamente valida all'evoluzionismo non troveranno alcun ricercatore serio disposto a seguirli. Clamorosamente falsa, secondo gli evoluzionisti, sarebbe inoltre la principale tesi dei creazionisti, quella che nega l'esistenza di testimonianze fossili di forme di transizione: L'Archeopteryx una forma di transizione sostiene Omodeo perch unisce caratteri rettiliani a caratteri d'uccello In particolare presenta delle squame che, secondo il meccanismo evolutivo perfettamente previsto dagli studiosi di anatomia comparata, si stanno trasformando in penne. Tant' vero che alcuni esemplari ritrovati sono stati classificati come uccelli, altri come rettili. Che cosa vogliono di pi? Dire che siccome l'Archeopteryx ha le penne non una forma di transizione ma un uccello solo un espediente ingenuo e fraudolento per negare l'evidenza. Secondo gli evoluzionisti esistono poi testimonianze fossili di altre forme di transizione, come l'Ichthiostega, una via di mezzo tra un pesce e un anfibio vissuto 400 milioni di anni fa. Mentre il famoso Ramapithecus, che i creazionisti vogliono far passare per un primate, ha invece, secondo Omodeo, caratteristiche inequivocabilmente umane. Dire poi che l'uomo di Neanderthal aveva l'artrite semplicemente ridicolo sostiene Omodeo la riproduzione di una vecchia screditata tesi avanzata da un antropologo tedesco, Rudolf Virchow, verso il 1870. Altrettanto spudorate sono secondo gli evoluzionisti le citazioni estrapolate da Popper, Huxley e Marx con cui i creazionisti vogliono dimostrare il discredito e la crisi dell'evoluzionismo: Huxley era uno scatenato fautore dell'evoluzionismo e con quella frase sosteneva proprio il contrario di quanto gli vogliono far dire i creazionisti sostiene Omodeo. Anche la citazione di Popper fuori dal contesto appare di significato equivoco. Quanto a Marx noto che aveva tanta stima di Darwin da volergli dedicare Il Capitale. In realt, secondo gli evoluzionisti, non affatto vero che la teoria di Darwin vacilli o si trovi di fronte a difficolt insormontabili. E la dimostrazione che negli ultimi 30 anni vi hanno fatto ricorso discipline del tutto nuove come la biochimica, la biologia molecolare, la biofisica e oggi anche i pi meticolosi studiosi della struttura delle proteine e di ultrastruttura cellulare. Con questo noi non vogliamo certo sostenere che Darwin sia il Vangelo spiega Omodeo. Perch chiaro che l'enorme quantit di conoscenza che cinque generazioni di scienziati hanno accumulato dopo la sua morte ci ha permesso di andare oltre le tesi di Darwin, di individuare anche clamorosi errori nelle sue ipotesi e di aprire nuove pi avanzate discussioni sui problemi della teoria evoluzionista. Ma chiedere la soppressione di Darwin dai libri di biologia perch non tutte le sue ipotesi si sono dimostrate esatte come chiedere ai fisici di negare l'esistenza degli atomi solo perch si scoperto che non sono indivisibili. La scienza, sostengono gli evoluzionisti, non pu accettare nessuna autorit assoluta, sia che si tratti di Darwin che della Bibbia, ma deve sottoporre a verifica, nel limite del possibile, tutte le ipotesi. Le tesi dei creazionisti, se prese sul serio, rischiano invece di riportarci ai tempi di Galileo, quando verit scientificamente provate venivano condannate come eretiche se mettevano in discussione l'interpretazione della Bibbia. Meglio, dunque, dicono gli evoluzionisti, non dare loro uno spazio che non meritano; pi che essere discusse vanno trattate con sarcasmo. Se i creazionisti sono cos convinti del valore scientifico dei libri della Genesi che chiedono il loro inserimento nei libri di biologia ha scritto per esempio Ben Bova perch allora non accettano di inserire nella Bibbia un capitolo che spieghi le teorie darwiniane?. Sandro Boeri

Senza importanza scientifica. Evidentemente l'unica alternativa all'evoluzionismo il creazionismo. Ma se si rifiuta a priori l'esistenza di un Essere Supremo, evidentemente il creazionismo non ha nessuna chance.

L'Archaeopteryx e l'Ichthyostega: a parte che il primo classificato dagli zoologi pienamente uccello e non forma intermedia, e il secondo viveva nel mare, come i delfini, ma questo non significa che si trattava di una forma di transizione; ma dove sono le altre decine di migliaia se non di pi di "anelli mancanti"? Dove sono le "giraffe dal collo corto"?

Le indicazioni di Popper sono assolutamente pertinenti.

Il numero di scienziati e di discipline critici nei confronti della teoria dell'evoluzione aumenta costantemente. Relativamente nuovo il movimento "Intelligent Design". La scienza che non pu accettare nessuna Autorit Assoluta si erge automaticamente a Divinit. Quel tipo di scienza non si distingue pi dalle altre religioni, pretende per s fiducia e obbedienza assoluta. La questione non quella di accettare a priori l'interpretazione biblica, ma di considerarla senza pregiudizi, alla luce della conoscenza scientifica moderna.

Se un evoluzionista non osa lasciar mettere in questione le sue teorie, si comporta esattamente come un ottuso bigotto.

sri

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Non si dimentichi che le idee di generazione spontanea di esseri viventi e dell'evoluzione non sono nate con Darwin, ma sono molto pi antiche. Pur essendo dimostrato sperimentalmente da Spallanzani e Pasteur che la generazione spontanea non avviene, l'evoluzionismo afferma il contrario. Qualcuno potrebbe suggerire che "spore" di vita siano cadute sulla Terra dal cosmo, ma questo non fa che spostare altrove il problema. L'esperimento di Miller. Nel 1953 Stanley Miller fece un esperimento: in un miscuglio di idrogeno, vapor acqueo, metano e ammoniaca che doveva essere l'atmosfera primordiale del pianeta fece passare delle scariche elettriche. Dopo una settimana analizz le sostanze che si erano prodotte e trov vari composti organici, fra i quali 8 dei 20 amminoacidi presenti in natura. Fossile di Archaeopteryx: forma di transizione con caratteri rettiliani e caratteri di uccello? No! Un vero e proprio uccello e non una specie di transizione, come hanno definitivamente riconosciuto nel 1979 gli zoologi pi qualificati.]
(Immagine: usf.edu, University of South Florida)

Quello che non viene detto che gli amminoacidi prodotti sono un miscuglio racemico di amminoacidi destrogiri e levogiri. Se si riuscisse a comporre una proteina con questo miscuglio (cosa gi di per s impossibile per cause chimiche), la proteina non avrebbe alcun valore, perch in natura tutte le proteine degli esseri viventi sono costituite da amminoacidi levogiri (mentre tutti gli acidi nucleici sono esclusivamente destrogiri!).

L'immagine grafica dell'evoluzione elaborata da un calcolatore. A sinistra, secondo le teorie evoluzioniste classiche, a destra, secondo le nuove teorie degli equilibri puntualizzati.

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