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sa pi far niente. Non sa mangiare perch mangiare faticoso e lui, infatti, si limita a ingurgitare poltiglie e liquami delle industrie, le nutelle, i formaggini, le bibite colorate. Non sa pi contare, tanto ci sono le macchinette. Non sa scrivere. Mi capitato di leggere i temi degli allievi di mia moglie: mettono i brividi!. Pi drammatico ancora Antonio Mazzi, il sacerdote che conosce bene il mondo giovanile: Come gridare agli adulti, ai politici, ai preti, agli educatori, agli insegnanti che una nuova malattia piombata sulla nostra societ italiana: linfarto della volont!?. La cultura dellindulgenza Lo statunitense William Damon, docente universitario, nella sua documentata ricerca Pi grandi speranze (Longanesi 1997) individua la radice dei mali della nostra societ nella cultura dellindulgenza: nella cultura che iperprotegge i bambini, togliendo loro ogni senso del limite e di responsabilit delle proprie azioni. In una parola, la radice del male dellattuale societ sarebbe da ricercare nel bambino centrismo: nel mettere il bambino al centro di tutto. Da parte nostra la risposta, questa volta, non tarda a venire. Con la massima tranquillit pedagogica diciamo subito che quando proteggiamo troppo il figlio, commettiamo un errore da cartellino rosso. Le prove? Schiaccianti! Se proteggiamo troppo il figlio, gli impediamo di provare le sue ali, di camminare sui suoi piedi gli impediamo di conquistare qualcosa prepariamo un ragazzo con la grinta della mozzarella. corriamo il pericolo di fare un egocentrico, con il complesso dellonnipotenza lo illudiamo che la via sia una scatola di cioccolatini lo devitalizziamo. prepariamo un pauroso formiamo un figlio prolungato che non si decide mai a lasciare la casa alleviamo un gregario (il gregario il contrario dellUomo). Insomma: si trovi qualcosa di pi deleterio del proteggere troppo il figlio! Insomma: se vogliamo fare qualcosa di pi per educarlo davvero, facciamo qualcosa di meno! Da Il Bollettino Salesiano
Foglio informativo parrocchiale ad uscita settimanale. Ciclostilato in proprio ad uso interno. ANNO C Campane on line sul blog: oratoriobrenta.blogspot.it
Prima lettura (Dal libro del profeta Gerema 1,4-5.17-19) TI HO STABILITO PROFETA DELLE NAZIONI Salmo responsoriale (Dal salmo 70) LA MIA BOCCA, SIGNORE, RACCONTER LA TUA SALVEZZA Seconda lettura (Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi 12,31-13,13) LA CARIT NON AVR MAI FINE VANGELO (Luca 4,21-30) SUL CIGLIO DEL MONTE In quel tempo, Ges cominci a dire nella sinagoga: Oggi si compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato. Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: Non costui il figlio di Giuseppe?. Ma egli rispose loro: Certamente voi mi citerete questo proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafrnao, fallo anche qui, nella tua patria!. Poi aggiunse: In verit io vi dico: nessun profeta bene accetto nella sua patria. Anzi, in verit io vi dico: cerano molte vedove in Israele al tempo di Ela, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato EIa, se non a una vedova a Sarpta di Sidne. Cerano molti lebbrosi in
Israele al tempo del profeta Eliso; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamn, il Siro. Alludire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della citt e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro citt, per gettarlo gi. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. * Ges ha presentato il suo manifesto. Lomelia di Ges brevissima. Egli si limita a concentrare sulla sua persona la realizzazione della profezia di lsaa: Oggi (= qui e ora) si adempiuta (= gi in atto) questa Scrittura che voi avete udita. Lannuncio di Ges esige subito un atto di fede: prima credere e poi capire, diceva Agostino. * Quelli di Nazaret (Nazaret ogni uomo, ogni popolo chiamato a prendere posizione davanti al Cristo-segno-di-contraddizione, vero spartiacque della storia) conoscono il Ges storico: uno di loro (conoscono suo padre). Perci credono di saperne abbastanza per poterlo giudicare. Se proprio lui che compie le Scritture, faccia quei prodigi anche al suo paese (medico, cura te stesso); quello che ha fatto a Cafarnao lo faccia anche qui; sono suoi compatrioti.., dopo tutto ne hanno il diritto! * Ges contesta tale diritto appoggiandosi allesempio di Ela e di Eliseo i quali furono mandati a gente straniera, pi disponibile
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alla fede. I cittadini di Nazareth capiscono che Ges chiede la loro conversione, ma non ne sono disposti. Lo cacciano fuori dalla sinagoga e lo trascinano fino al limite del villaggio per precipitarlo dalla rupe. Ges passa in mezzo a loro senza che essi possano
nuocergli. Non torner pi a Nazareth. Sorte analoga riservata a ogni profeta, a ogni evangelizzatore, dai primi tempi della Chiesa a oggi. La lieta novella diviene, cos, storia della passione.
DOMENICA 3 Parrocchia ore 10.00 S.Messa def.ta Barbieri Carla LUN 4 Parrocchia ore 18.00 S.Messa MAR 5 ==== MER 6 Parrocchia ore 18.00 S.Messa GIO 7 Oratorio ore 21.15 Consiglio pastorale
VEN 8 ==== SAB 9 Parrocchia ore 18.00 S.Messa In Asilo dalle ore 21.00 alle ore 24.00 Adorazione Luce nella notte DOMENICA 10 Parrocchia ore 10.00 S.Messa
AVVISO
Sabato 9 e Domenica 10 negli orari delle Sante Messe Vendita dolci chiacchere, il cui ricavato andr per i bisogni della Parrocchia
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