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liuteria in festival
2006
THE AMATIS DNA A dinasty of stringed Instrument makers in Cremona (historical exhibition) september 30th - october 15th (september 30 - 10 a.m. - Opening of the exhibition)
th
15 ottobre/october 15th ore 10.00 - 12.30 / 15 - 18 / 10 a.m. - 12.30 a.m. / 3 p.m. - 6 p.m. Gli Amati e la liuteria cremonese nel 600 Giornata di studio/seminar Auditorium Camera di Commercio 30 september/september 30th - ore 21.00/ 9 p.m. Concerto Quartetto Amati
li strumenti degli Amati, la pi antica dinastia di artigiani liutai, tornano a casa, tornano a Cremona. Violini, viole e violoncelli faranno rivivere, attraverso una grande esposizione, la storia di una famiglia e del suo percorso artistico. Arriveranno a Cremona da altre citt italiane come Milano, Firenze e Modena, ma anche dalle capitali europee come Londra e Mosca, dallaltra parte dellOceano e da posti remoti come il Sud Dakota e lo stato canadese del Saskatchewan. Palazzo Pallavicino Ariguzzi sar la sede prestigiosa della retrospettiva storica in programma dal 30 settembre al 15 ottobre 2006. Questo edificio, sottoposto di recente a un lungo e accurato restauro, sar il palcoscenico che vedr sfilare un secolo e mezzo di liuteria cremonese. La dinastia di questi artisti artigiani ebbe origine con Andrea, nato nel 1505, noto come il padre del violino. Larte venne trasmessa ai figli Antonio e Gerolamo, in seguito venne Nicol (figlio di Antonio) che dopo i quarantanni divent padre di Gerolamo II e che prima aveva istruito come suo erede artistico Andrea Guarneri, capostipite di unaltra eccelsa famiglia di liutai. Lultimo degli Amati proseguir in un clima di maggiore competizione e senza grande successo lattivit familiare. La storia si concluse e inizi la leggenda. Una parabola durata dal rinascimento agli albori dellet dei lumi, un secolo e mezzo che ha visto in azione, nelle botteghe di Cremona, quella magica alchimia che ha prodotto qualcosa di unico e di irripetibile, unalchimia che metodo costruttivo, conoscenza empirica dei materiali, uso della forma interna, capacit di trovare i giusti spessori. Un vero e proprio DNA passato di padre in figlio, un Codice
Amati che segn la storia della liuteria e della musica. Una magia che si diffuse in tutta Cremona nel sedicesimo secolo, unepoca straordinaria per la citt che vedr contemporaneamente convivere le botteghe degli Amati, laffermarsi del genio di Antonio Stradivari e la presenza in citt dei Guarneri e dei Ruggeri. Leccezionale mostra organizzata a Cremona vedr esposti strumenti che coprono tutto larco dellattivit della famiglia Amati, dal 1566, questa la data dello strumento pi antico, al 1719, anno che vide Gerolamo II costruire lultimo violino esposto. Lappuntamento rappresenta, dopo la celebrazione del cinquecentenario dalla nascita di Andrea avvenuta lanno scorso, il secondo momento nella serie di eventi internazionali che lEnte Triennale ha voluto dedicare alla nascita del violino. Le manifestazioni organizzate si concluderanno nellottobre del 2007. Il prossimo anno vedr infatti la presentazione della completa catalogazione delle opere del capostipite della liuteria cremonese e i risultati di nuove ricerche negli archivi cittadini. Lo scorso mese di ottobre, in occasione della grande mostra tenuta a Cremona Andrea Amati e la nascita del violino stato possibile ammirare e studiare alcuni dei rarissimi strumenti del liutaio. Il catalogo pubblicato in quelloccasione ha divulgato i risultati delle indagini scientifiche eseguite sul violino Carlo IX. Le indagini, che proseguiranno questanno, riguarderanno altri strumenti storici: la viola realizzata da Antonio e Gerolamo ed il violino di Nicol. La domanda che gli storici della liuteria e gli appassionati di musica si sono sempre posti : come ha fatto Cremona a diventare la capitale indiscussa della liuteria? Perch tanto talento artistico e artigianale si
concentr tutto in questa citt? Per quale accidente della storia, per quale strano fenomeno questo patrimonio di conoscenza si diffuse ma rimase cos tipico e, soprattutto, insuperato? Le risposte vanno cercate con il rigore della ricerca storica e scientifica, ma ciascuno di noi potr comunque scoprirle, il prossimo mese di ottobre, camminando fra le pietre antiche della citt e nelle sale di Palazzo Pallavicino. Nulla potr sfuggire al buon investigatore osservando i maestosi legni dei liutai Amati. Fausto Cacciatori