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Elementi e composti naturali: Un elemento una sostanza che non pu essere separata in tipi pi semplici di materia con normali

i processi chimici. Gli elementi che si trovano sulla crosta terrestre sono combinati chimicamente con altri quando ci non accade prendono il nome di elementi nativi. Due o pi elementi chimicamente combinati formano un composto che sono formati da ioni o molecole. In un dato composto le proporzioni dei vari elementi costitutivi sono sempre ben definite. I minerali: Laria una miscela a composizione variabile, la sua costituzione non pu essere espressa tramite una formula chimica. Il composto invece pu essere indicato da una precisa formula chimica. (La mineralogia la disciplina che studia lorigine e la natura dei minerali). Il minerale un corpo solido che si trova allo stato naturale (pu essere costituito da un solo elemento o da un composto chimico). Perch una sostanza possa essere definita minerale si devono esaudire 4 condizioni: 1) Allo stato naturale devessersi formato attraverso un processo prevalentemente inorganico; 2) La sua composizione si deve poter esprimere mediante una formula chimica; 3) La sostanza devessere un solido cristallino (gli ioni e le molecole che lo compongono devono essere disposte in modo geometricamente ordinato e ben definito); 4) E caratterizzata da specifiche propriet fisiche che devono avere, almeno entro certi limiti, un valore costante e definito. La struttura cristallina dei minerali: Labito cristallino di un minerale la forma in cui si accrescono i singoli cristalli o gli aggregati dei cristalli. Alla forma esterna corrisponde una ben definita disposizione spaziale delle specie atomiche e molecolari costituenti linterno. La particolare disposizione interna delle specie chimiche detta struttura del reticolo cristallino e determina la forma del cristallo. Pur avendo una struttura interna i cristalli non hanno sempre una struttura esterna di solido regolare, che dipende in gran parte dalle condizioni in cui i minerali si formano e dallo spazio circostante. Le posizioni degli ioni nella struttura cristallina sono definite e non sono intercambiabili. La cella elementare la pi piccola unit tridimensionale che conserva sia la composizione chimica sia la struttura cristallina di quel particolare minerale. I vertici delle celle elementari dei reticoli cristallini, detti anche nodi del reticolo cristallino, sono occupati da atomi, ioni o molecole. Nei composti si trovano atomi diversi che formano legami caratterizzati da una diversa percentuale di ionicit. Legami covalenti eteropolari si trovano in composti come il quarzo (SiO2). La maggioranza dei minerali costituita da ioni legati da legami ionici, come il salgemma. In alcuni casi i minerali possono essere solidi molecolari in cui le molecole occupano nodi del reticolo e sono legate da legami elettrostatici. Fattori che influenzano la struttura del cristallo: In un solido cristallino devono essere rispettati 2 fondamentali requisiti: 1) le dimensioni delle specie chimiche che si combinano devono essere tali da poter costruire unimpalcatura cristallina stabile. A causa della reciproca attrazione gli ioni tendono a disporsi in modo che la loro distanza sia minima. Man mano che la differenza tra le dimensioni degli ioni positivi e negativi diminuisce, la coordinazione diventa a quattro, a sei a otto e infine a dodici quando le dimensioni dei due ioni sono quasi uguali; 2) le cariche negative e positive devono bilanciarsi esattamente, affinch la cella elementare sia elettricamente neutra. Un

minerale formato da celle cubiche pu formare cubi, ma anche ottaedri, e forme pi complesse, purch queste siano formate dalla ripetizione nello spazio della stessa cella elementare. Propriet fisiche dei minerali: Per identificare i minerali spesso utile ricorrere alle propriet fisiche. Le propriet fisiche che caratterizzano i minerali sono: colore, peso specifico, sfaldatura, durezza ecc.. Colore: dipende strettamente dalla sua composizione chimica, in alcuni minerali della stessa specie, il colore pu variare da campione a campione in base alle impurezze presenti, anche in minima quantit. Il termine striscio designa il colore della polvere fine che si produce quando un minerale viene strofinato su una superficie abrasiva (lanalisi del colore migliore quando vie ne eseguita sui piccoli grani di minerale); peso specifico: il rapporto tra il peso del corpo e il peso di un volume dacqua distillata a 4C. Il peso specifico dellacqua e 1, ovvero 1 cm3 dacqua pesa 1g. Il salgemma (NaCl) ha un peso specifico di 2,16; sfaldatura: la propriet che hanno alcuni minerali di rompersi lungo piani preferenziali di debolezza. Questi piani sono associati, allinterno della struttura cristallina, a superfici sulle quali si affacciano specie chimiche tra le quali si realizzano i pi deboli legami chimici; durezza: una misura della sua resistenza a essere scalfito o abraso. E determinata mediante la comparazione con una scala standard detta scala di Mohs. Al primo gradino troviamo il minerale pi tenero, mentre sullultimo troviamo quello pi duro. Polimorfismo: Si ha polimorfismo quando 2 o pi minerali con identica composizione chimica, hanno un reticolo cristallino diversamente strutturato. Le celle elementari dei minerali polimorfi sono diverse. Hanno perci caratteristiche fisiche diverse. Le condizioni ambientali influiscono sullorganizzazione della struttura del reticolo cristallino quando il minerale si forma. Nella grafite ogni atomo di carbonio legato ad altri 3 con legami covalenti disposti a 120, mentre i piani reticolari sono tenuti insieme da deboli legami di Van der Waals. Il diamante ha una struttura reticolare a sviluppo tridimensionale: un atomo di carbonio legato con legami covalenti ad altri quattro che lo circondano su tre dimensioni. Isomorfismo: Lisomorfismo riguarda minerali che presentano composizione chimica differente, ma analoga composizione cristallina. Si ha isomorfismo quando, allinterno dello stesso reticolo, ioni di elementi chimici diversi possono sostituirsi a vicenda, avendo raggio ionico e cariche simili. Questi elementi si dicono vicarianti e il fenomeno dellintercambiabilit detto vicarianza. I minerali che presentano isomorfismo danno vere e proprie soluzioni allo stato solido di due minerali distinti. I due minerali si possono miscelare in tutte o solo in determinate proporzioni. In natura le forme miste sono le pi diffuse, mentre i termini puri sono rari. Una miscela isomorfa per esempio un silicato rinvenibile in tutte le proporzioni chiamato olivina (Mg, Fe)2 SiO4. Un altro caso riguarda i silicati plagioclasi la cui formula : (Na, Ca)(Al, SI) AlSi2 O8. In questi minerali esiste contemporaneamente la vicarianza tra sodio e calcio e tra silicio e alluminio. Criteri di classificazione dei minerali: La classificazione delle rocce si basa prevalentemente sullanione che caratterizza il minerale. Nel caso in cui lanione (ione negativo) semplicemente lossigeno si former un ossido con lui e il catione (ione positivo) metallico. E molto pi probabile per che lossigeno entri prima in combinazione con un altro elemento per formare un anione poliatomico che poi a sua volta si lega con uno o pi cationi metallici. Esistono 3 anioni poliatomici importanti: 1) lo ione silicato (SiO44-) SILICATI; 2) lo ione carbonato (CO32-) CARBONATI; 3) lo

ione solfato (SO42-) SOLFATI. Esiste anche una minima quantit di minerali che non presentano ossigeno nel loro anione, si tratta dei solfuri (S2-) e degli alogenuri (Cl-, F-). Classificazione dei silicati: Ossigeno e silicio compongono il 75% della crosta terrestre. Questi elementi combinati con cationi metallici vanno a formare il gruppo di minerali pi abbondante della terra, i silicati(Feldspati e Quarzo). Lunit fondamentale del reticolo cristallino dei silicati lo ione silicato SiO44-. Presenta una forma tetraedrica che ha al centro lo ione SI 4+ circondato da quattro ioni O2- equidistanti e posti ai vertici. Per compensare leccedenza di cariche negative lo ione silicato si deve legare con altri ioni positivi o deve mettere in comune i propri ioni ossigeno con altri tetraedri adiacenti. I silicati sono classificati in base alla disposizione dei tetraedri, in particolare si fa riferimento al numero di tetraedri legati tra di loro e alla loro disposizione nello spazio. Man mano che aumenta il numero di atomi di ossigeno condivisi, diminuisce quello degli ioni positivi che entrano nella struttura del minerale. Sulla base di queste caratteristiche i silicati sono suddivisi in 7 gruppi principali: 1) silicati e tetraedri isolati; 2) silicati a coppie di tetraedri; 3) silicati ad anelli di tetraedri; 4) silicati a catena singola; 5) silicati a catena doppia 6) silicati a piani; 7) silicati con struttura a sviluppo tridimensionale. Silicati Mafici e Felsici: Man mano che si passa dal primo allultimo gruppo il rapporto tra ossigeno e silicio varia. Il valore 1:4 nei nesosilicati e giunge a 1:2 nel quarzo e la presenza di ioni metallici si fa via via meno rilevante allaumentare della condivisione degli atomi di ossigeno tra tetraedri adiacenti. Gli atomi degli elementi metallici hanno massa maggiore di quella dellossigeno: la densit dei minerali aumenta man mano che diminuisce il rapporto tra atomi di silicio e atomi di ossigeno. Possiamo suddividere i silicati in 2 grandi categorie: MAFICI e FELSICI. I mafici sono costituiti da minerali con un basso rapporto Si/O, una densit elevata e una colorazione scura (dovuta alla presenza di Mg e Fe). I felsici comprendono minerali con rapporto Si/O pi elevato, densit minore e colorazione chiara (Si, Al). Minerali NON-Silicati: Carbonati: gruppo costituito da 2 minerali principali: calcite (CaCO3) e dolomite (CaMg(CO3)2). Si formano tramite processi b iochimici e chimici principalmente nellacqua del mare. Solfati e alogenuri: minerali che precipitano per evaporazione di soluzioni acquose concentrate. Tra i solfati vi il gesso (CaCS04*2 H2O). Tra gli alogenuri i pi comuni sono il salgemma (NaCl) e la silvite (KCl). Ossidi e idrossidi: si tratta di minerali in cui un elemento combinato con lossigeno e, a volte, anche con molecole dacqua. I pi comuni sono quelli che contengono ferro (Fe3O4) (Fe2O3*nH2O). Solfuri: composti metallici dello zolfo, pirite (FeS2), calcopirite (CuFeS2), salferite (ZnS). Elementi nativi: a questo gruppo appartengono elementi appartenenti a metalli o semimetalli, che si rinvengono in natura allo stato elementare. Le rocce della crosta terrestre: I vari minerali possono essere associati a formare un grande numero di differenti rocce. Una roccia un aggregato solido e compatto di uno o pi minerali che si ritrova in natura. E possibile dividere le rocce in tre grandi gruppi a seconda di come si sono formate: 1) magmatiche (le pi abbondanti sulla crosta terrestre) 2) sedimentarie 3) metamorfiche. Una massa di minerali allo stato fuso, spesso contenente in soluzione anche sostanze allo stato aeriforme, prende il nome di magma. La composizione del magma molto variabile e la sua cristallizzazione un processo graduale che avviene con labbassarsi della

temperatura. La formazione di rocce a seguito della solidificazione del magma fluido chiamata processo magmatico, e tali rocce prendono il nome di rocce ignee. Le caratteristiche del processo di raffreddamento del magma hanno grande importanza: un processo lento e graduale porta alla formazione di rocce con struttura cristallina ben definita (processi che avvengono allinterno della crosta terrestre). Queste rocce che si sono formate in profondit vengono chiamate rocce intrusive. Ammassi rocciosi formatisi in profondit per solidificazione del magma sono chiamati plutoni. Plutoni di considerevoli dimensioni prendono il nome di batoliti che formano lossatura dei continenti e si trovano nel cuore delle grandi catene montuose. Un processo di solidificazione del magma che avviene in superficie invece caratterizzato da un repentino abbassamento della temperatura e perci i cristalli, che non hanno il tempo di sistemarsi, rimangono di piccole dimensioni. Le rocce magmatiche che si formano in superficie sono chiamate effusive. Se non si ha la formazione di minerali con struttura cristallina si dice che la roccia vetrosa o amorfa. Tutte le rocce superficiali subiscono un lento processo di disgregazione, il cui risultato finale la produzione di frammenti. Questi detriti vengono accumulati dai fiumi e dai venti dando origine ai sedimenti. Il continuo apporto di materiali provoca lispessimento di questi depositi in cui gli strati inferiori si trovano sottoposti alla pressione degli strati sovrastanti. In queste condizioni si va incontro ad un lento processo di compattazione e cementazione noto col nome di diagenesi, che produce rocce sedimentarie. Se le rocce sedimentarie vengono trasportate in profondit incontrano temperature e pressioni molto pi elevate rispetto a quelle originarie. Il metamorfismo consiste nella trasformazione della struttura cristallina a causa dellaumento della temperatura o della pressione, o di entrambe. Le rocce cos formate prendono il nome di rocce metamorfiche, che sono profondamente cambiate nella struttura e nella composizione mineralogica. Se la temperatura supera i limiti di fusione delle rocce si former ancora magma attraverso un processo di rifusione. Come riconoscere le rocce: Il riconoscimento di una roccia si basa essenzialmente sul tipo di composizione e tessitura che essa possiede. La composizione, che pu essere intesa come chimica o mineralogica si determina soprattutto riconoscendo i minerali presenti. A volte per necessario osservare al microscopio una sottile sezione della roccia per poterla riconoscere. Per tessitura si intende la disposizione spaziale dei minerali, la loro forma e le loro dimensioni. Si parla cos di tessitura olocristallina (tutta la roccia ben cristallizzata), afanitica (i vari cristalli sono piccolissimi), orientata (i cristalli allungati mostrano unorientazione preferenziale. Vi poi la struttura che importante nelle rocce sedimentarie. Essa determinata dalle condizioni fisiche in cui si attua la sedimentazione. La pi comune struttura delle rocce sedimentarie la stratificazione, cio lalternanza di letti rocciosi ben definiti che testimoniano la successione di diversi eventi de posizionali.

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