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Compressori per frigoriferi Classificazione dei compressori frigoriferi Aperti Alternativi Ermetici Semiermetici A due assi A vite A pistone

rotante Rotativi A palette Ad un asse Scroll Monovite Compressori centrifughi

Compressori volumetrici

Compressori dinamici

Compressori alternativi:
Pressione 3' 3 Pressione di mandata Volume morto 2' 2

Pressione di aspirazione 4 4'

1 Volume

Corsa x superficie del pistone

Aspirazione

Compressione

Mandata

Corsa morta

Ciclo ideale

Ciclo reale (qualitativo) di compressore volumetrico alternativo Il parametro fondamentale per la valutazione di un compressore alternativo lefficienza volumetrica: v = (Portata effettiva) / (Volume spazzato dal pistone densit allaspirazione) Il rendimento volumetrico inferiore ad uno per effetto di: Perdite attraverso le tenute del pistone Perdite di carico in aspirazione e scarico Riscaldamento del gas aspirato da parte delle pareti del cilindro Ri-espansione del gas compresso rimasto nel volume morto Il rendimento volumetrico dipende in primo luogo dal rapporto di compressione. Dato un volume morto V3 esprimibile in funzione del volume massimo V1 dal parametro: m = [V3 / (V1 V3)] si ha un volume effettivo di inizio dellaspirazione V4 maggiore di V3 per cui si pu calcolare un rendimento volumetrico teorico: vc = [(V1 V4) / (V1 V3)] = 1 m (V4/V3 1) Il rapporto V4 / V3 calcolabile assumendo una espansione adiabatica dei gas residui. La potenza calcolabile in funzione della portata G e del salto entalpico come: P = G h Il rendimento adiabatico di compressione c = hideale/h ha un andamento rapidamente crescente con il rapporto di compressione sino ad un massimo (di solito superiore all80%) e poi lentamente decrescente verso i rapporti di compressione maggiori. Le unit pi grandi hanno lubrificazione forzata e quindi contaminano il fluido refrigerante con olio lubrificante, che deve essere separato per coalescenza. Il raffreddamento pu essere ad aria o ad acqua; questultimo permette una temperatura di mandata inferiore di una quindicina di gradi.

Oltre certi valori di temperatura, lolio lubrificante riduce troppo la propria viscosit e quindi perde di efficacia. Per limitare la temperatura di scarico e il lavoro di compressione, oltre certi rapporti di compressione conviene adottare una compressione multistadio interrefrigerata. La velocit di rotazione fra gli 800 e i 1800 rpm. Al variare di questa il rendimento volumetrico rimane invariato (80%), mentre quello adiabatico di compressione scende dall80% al 72%. La mandata necessariamente pulsante, specie per compressori con pochi cilindri.

Compressori alternativi con cilindri disposti a W I grandi compressori (centinaia di kW) sono accoppiati con motori elettrici completamente esterni al carter, tramite appositi giunti (compressori aperti). Lalbero uscente dal carter pone problemi di tenuta. Le taglie intermedie hanno il motore elettrico calettato direttamente sullalbero del compressore e chiuso in un involucro rigidamente vincolato al carter del compressore (costruzione semiermetica). Per piccole potenze (poche centinaia di W), conveniente la costruzione ermetica, in cui il motore elettrico racchiuso insieme al compressore in un involucro stagno rispetto allesterno. Il flusso di refrigerante che proviene dallevaporatore provvede anche a raffreddare il compressore ed il motore elettrico.

In tal modo il compressore protetto dallesterno rispetto alle infiltrazioni di contaminanti esterni e rispetto alle perdite di fluido frigorifero e di olio lubrificante. Di norma in tal modo si riesce a garantire una durata del compressore uguale a quella del frigorifero o del condizionatore che lo ospita, in assenza di manutenzione. Daltra parte, le piccole unit non hanno possibilit di regolazione meccanica. Si pu agire solo sul numero di giri tramite un azionamento elettronico del motore. Nei compressori con elevato numero di cilindri, si pu invece ottenere una parzializzazione escludendo alcuni cilindri con apposite valvole.

Compressori alternativi a cilindrata variabile


Sono necessari per il condizionamento di veicoli con motori a combustione interna, nei quali il compressore azionato direttamente dal motore con cinghie dentate a velocit variabile. Non possono essere ermetici, per cui gli impianti di condizionamento auto sono soggetti a ricariche di fluido e disperdono fluidi inquinanti in ambiente. Il condizionamento elettrico con compressori ermetici per sarebbe penalizzato dal basso rendimento dellalternatore dellauto. La variazione della cilindrata pu essere realizzata variando linclinazione del piatto oscillante.

Wobble plate: biella articolata su snodi sferici

Swash plate: biella articolata su camma

Compressori Scroll
Il compressore Scroll ha raggiunto efficienze accettabili solo grazie ai progressi delle lavorazioni meccaniche di precisione. Una spirale fissa, mentre laltra si muove orbitando in cerchio senza ruotare. Ne consegue un rotolamento tra le due spirali con contatto in due punti. I due punti di contatto si muovono verso il centro, formando camere a volume descrescente. Il gas entra dalla periferia ed esce dal centro. Sono disponibili compressori con portate sino a 40 m3/ora e pressioni sino a 30 bar. I vantaggi sono la semplicit meccanica, la compattezza e la leggerezza. La portata continua, a vantaggio della silenziosit. E disponibile in configurazione ermetica.

Statore

Rotore

Compressore ermetico scroll

Trascinamento orbitante

Principio di funzionamento del compressore scroll

Compressori a palette

Le palette (vane) possono essere solidali al cilindro o al rotore. Non occorrono valvole di aspirazione

In ogni caso questi compressori necessitano di abbondante lubrificazione. Si prestano a portate relativamente elevate, con pressioni modeste.

Compressori a vite

Vista esterna

Spaccato

Sezione orizzontale

5 6

Sezione trasversale Il compressore a vite (Lysholm) impiegato largamente (1 milione di compressori daria costruiti). Portate variabili da 0.05 a 1.5 m3/s; potenze da 25 a 1250 kW; velocit di rotazione 2950 rpm. Rotore maschio 4 lobi; rotore femmina 6 vani; diametri da 125 a 320 mm; rapporto lunghezza/diametro da 1.12 a 1.70. I due rotori, accoppiandosi, suddividono lo spazio entro la carcassa in una serie di vani a tenuta. Il funzionamento comprende: 1) riempimento di un vano attraverso la luce di aspirazione; 2) chiusura e trasferimento del vano; 3) riduzione del volume del vano contro la parete di fondo e conseguente compressione; 3) scarico attraverso la luce di mandata. Nella figura i vani 1,2 e 3 sono in fase di aspirazione, i vani 4 e 5 sono in fase di trasferimento, il vano 6 in fase di compressione e il vano 7 in fase di scarico. Ne deriva un andamento della pressione in funzione dellangolo di rotazione come sotto indicato:
p

scarico compressione

trasferimento aspirazione chiusura luce di aspirazione apertura luce di mandata

Andamento della pressione con langolo di rotazione

Il compressore a vite presenta un suo rapporto di compressione volumetrico ben definito: = volume del vano attivo alla chiusura dellaspirazione / volume allapertura della mandata Il rapporto monometrico di compressione ideale quindi = k. Valori tipici di impiegati dai costruttori, ottenuti variando il rapporto lunghezza/diametro, sono 2.6, 3.6, 4.2 e 5. Corrispondentemente, per k = 1.4, si ha: 2,6 3,81 3,6 6,01 4,2 7,46 5 9,52

Daltra parte non detto che il rapporto di compressione imposto dallimpianto coincida con quello proprio della macchina, per cui esiste un valore ottimo di perfetto adeguamento nellintorno del quale il rendimento scende: a pressioni di mandata inferiori a quella ottimale una parte del lavoro di compressione persa allorch il gas espande liberamente nel condotto di mandata; a pressioni superiori si ha invece un riflusso dalla mandata nel compressore sino a equilibrio delle pressioni. Il primo effetto pi gravoso, per cui le curve di rendimento in funzione del rapporto di compressione dellimpianto presentano un andamento pi pendente dal lato delle pressioni pi basse, con un massimo spostato verso pressioni leggermente maggiori. Conviene quindi fare in modo che il compressore non lavori mai contro una pressione inferiore al punto di ottimo, per cui si sceglie preferibilmente una macchina con pi piccolo di quello teorico. Il rendimento adiabatico isentropico (rapporto fra lavoro isentropico e lavoro reale) rende ragione delle perdite per mis-matching delle pressioni, del trafilamento di fluido fra le parti mobili e della non adiabaticit. Complessivamente sfiora l80% per = 2.6 (valore ottimale 4; min 2; max 10), intorno al 75% per = 3.6 (valore ottimale 6; min 3; max 12) e scende sotto il 70% per = 5 (valore ottimale 9; min 5; max 13).

Regolazione con valvole scorrevoli sia della portata che del rapporto di compressione. Uscite intermedie per realizzare rapporti di compressione diversi. Semplicit meccanica. Ridotto numero di pezzi. Compattezza e leggerezza rispetto al compressore alternativo. La pressione di mandata limitata dalla necessit di limitare la flessione dei rotori. La mandata pulsante. Per limitare le perdite occorre lavorare ad alta velocit di rotazione, generando un considerevole rumore a frequenze udibili. Iniezione dolio per fare da tenuta fra i due rotori, per lubrificare i cuscinetti e per attuare le valvole a scorrimento. Separatore dolio a coalescenza sulla mandata: non esce olio liquido, ma solo vapore, in quantit minore di 5 ppm. Lolio ha anche un effetto refrigerante, e deve quindi essere raffreddato prima della re-iniezione. Esistono anche compressori oil-free, ma hanno efficienze minori.

Compressori dinamici In campo frigorifero sono utilizzati esclusivamente compressori dinamici centrifughi, per grandi impianti di condizionamento, ove occorrono portate elevate con rapporti di compressione modesti. Di norma si usano velocit di rotazione elevate, sovente variabili con azionamento elettronico. Un vantaggio lassenza di olio.

Prestazioni dei compressori volumetrici La esposizione dei dati di prestazione dei compressori volumetrici da parte dei costruttori regolata dalla UNI EN 12900 del luglio 2008. La norma specifica le condizioni di determinazione delle caratteristiche, le tolleranze e il metodo di presentazione dei dati di prestazione da parte del fabbricante per compressori volumetrici per fluidi frigorigeni. Tra questi sono inclusi compressori a singolo stadio, compressori a singolo e doppio stadio che utilizzano sottoraffreddamento del liquido. La norma necessaria per permettere una comparazione fra diversi compressori per fluidi frigorigeni. I dati si riferiscono alla capacit di refrigerazione ed alla potenza assorbita ed includono fattori correttivi e prestazioni a carico parziale, ove applicabile. La norma fa riferimento ad altri documenti, cio: EN 378-1:2000, Refrigerating systems and heat pumps - Safety and environmental requirements Part 1:Basic requirements, definitions, classification and selection criteria EN 13771-1, Compressors and condensing units for refrigeration - Performance testing and test methods - Part 1: Refrigerant compressors ISO 817, Refrigerants - Designation system Sono validi termini e le definizioni della EN 378-1:2000 ed in particolare. - positive displacement compressor: (compressore volumetrico) - compressore in cui la compressione ottenuta variando il volume interno della camera di compressione - refrigerating capacity: (potenza frigorifera) prodotto della portata massica di refrigerante che attraversa il compressore e la differenza tra lentalpia specifica del refrigerante allingresso del compressore e lentalpia specifica del liquido saturo alla pressione di scarico del compressore. Il refrigerante allingresso del compressore surriscaldato al di sopra del punto di rugiada di un valore specificato in Tabella 1. - subcooling: (sottoraffreddamento) differenza tra la temperature del punto di ebollizione del refrigerante alla pressione di scarico del compressore e la temperature del refrigerante liquido al di sotto dellebollizione - superheat: (surriscaldamento) differenza tra la temperature del punto di rugiada del refrigerante alla pressione di aspirazione del compressore e la temperatura del refrigerante allaspirazione del compressore - power absorbed: (potenza assorbita) per i compressori ad azionamento esterno, la potenza allalbero; per i motocompressori, la potenza elettrica ai morsetti del motore. - coefficient of performance, COPr rapporto tra la potenza frigorifera e la potenza assorbita

I dati di prestazione di un compressore per refrigerazione dovranno essere presentati in forma tabulare o grafica, includendo: a) potenza frigorifera, in valori leggibili con unaccuratezza di 2 %; b) potenza assorbita, in valori leggibili con unaccuratezza di 2 %; c) temperature di evaporazione al punto di rugiada di aspirazione ad intervalli non superiori a 5 K; d) temperature di condensazione al punto di rugiada di mandata ad intervalli non superiori a 10 K; e) per compressori che usano mezzi specifici di sottoraffreddamento del liquido, devessere specificata la temperature del liquido alluscita del sottoraffreddatore. Per i compressori aperti si riporteranno le prestazioni a velocit nominale; per i motocompressori si riporteranno le prestazioni a frequenza e tensione nominali. I dati dovranno includere le prestazioni ai punti di riferimento standard di tabella 2.

I refrigeranti doveranno essere designate in accordo con la ISO 817, specificando a fonte da cui sono dedotte le propriet termodinamiche. Le prestazioni vanno misurate sperimentalmente in accordo con la EN 13771-1, specificando se richiesto un separatore di olio per ottenerle. Si devono presentare le prestazioni anche con un polinomio di terzo grado come segue: X = C1 + C2S + C3D + C4S2 + C5SD + C6D2 + C7S3 + C8DS2 + C9SD2 + C10D3 dove: X la potenza frigorifera (W), la potenza assorbita (W) ola portata in massa (kg/s); S la temperature di evaporazione al punto di rugiada di aspirazione (C); D la temperature di condensazione al punto di rugiada di mandata (C); C sono coefficienti da determinare per interpolazione allinterno dei punti sperimentali. Tutti i punti pubblicati dal costruttore compresi nellarea mostrata in figura dovranno rientrare nelle tolleranze definite in tabella 3.

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