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Analisi disoccupazione (Maggio 2013) Questo week-end l'ISTAT ha redatto il consueto rapporto di analisi mensile sulla disoccupazione giovanile.

Oggi, i maggiori quotidiani nazionali hanno riportato le cifre con conseguenti dichiarazioni di buoni propositi sul tema da parte del Governo. Ma diamo un'occhiata un po' pi da vicino: Disoccupazione: Lo scorso mese, si registrato un nuovo massimo storico per la disoccupazione, 12,2%. il valore pi alto dal '77. Ci sono 56 mila disoccupati in pi rispetto al mese di aprile ed in totale la cifra si aggira intorno ai 3 milioni 140 mila disoccupati. In generale, il tasso di disoccupazione aumentato dello 0,2% rispetto ad aprile e di 1,8 % su base annua.

Disoccupazione giovanile: Rispetto al mese scorso, la disoccupazione giovanile calata dell1,3%, ma il dato resta oltre la soglia d'allarme dal momento che sono 647 mila i giovani senza lavoro compresi nella fascia d'et 15-24 (10,7% della popolazione). Il dato sale drammaticamente quando riferito alla fascia det 15-30. Differenze di genere:

La disoccupazione maschile (11,5%) al massimo storico dall'inizio delle serie mensili ed

annuali, iniziate proprio nel '77, la femminile si attesta al 13,2%. In generale, l'ISTAT registra un aumento della disoccupazione totale dell'1,8% rispetto ad aprile e del 18,1% su base annua. Europa: Volgendo lo sguardo all'Europa i dati non migliorano, infatti, la disoccupazione europea cresce dello 0,1%. Siamo al 3 posto fra i Paesi dell'UE per tasso di disoccupazione, dietro Spagna (26,9) e Grecia (26,8), ma siamo al 1 posto per esportazione di cervelli, infatti siamo l'unico Paese che importa manodopera a basso costo dall'estero ed esporta in media 300 mila laureati all'anno. Governo: Il nuovo piano del Governo Letta per rifinanziare l'impresa e di conseguenza diminuire (si spera) la disoccupazione, passer al vaglio del Parlamento nei prossimi giorni attraverso un provvedimento che prevede: rinvio dell'aumento dell'IVA (previsto a partire da oggi e spostato ad Ottobre); sospensione dell'Imu (gi avvenuta); nuovi tagli alla spesa pubblica (in particolare nel settore sanit).

Detto in breve, una nuova Spending review che, come si legge in una nota del Governo, servir a rimpinguare i fondi destinati allo sviluppo ed al rilancio dellimpresa per cercare di arginare il fenomeno disoccupazione. Il tema, quindi, sulla bocca di tutti, dalle pagine dei giornali all'agenda di governo. Il problema che il sentore percepito quello di un nuovo provvedimento tampone, che sposti nel tempo il reale dibattito sul tema, dal momento che c' la necessit di mettere un punto. Difatti, risultano alquanto opachi i criteri ed i piani con cui le manovre governative porterebbero ad un aumento dell'occupazione (si parla di 200 milioni di euro recuperati ma non si capisce come li si investir). La fase di rilancio secondo noi deve necessariamente prevedere: un aumento di fondi per la ricerca, in modo da arginare il fenomeno della fuga dei cervelli offrendo la possibilit ai giovani di poter portare avanti i progetti nel proprio Paese, sbloccare i crediti alle imprese ed incentivare le nuove assunzioni anche attraverso delle agevolazioni per ridurre la disoccupazione e rimettere a regime un sistema di lavoro e di produzione economica ormai fermo da troppo tempo.

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