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Tesi IV: Il canto Gregoriano

Dopo l’editto di Milano (313) si formano canti sacri locali, l’unificazione religiosa li fece riunire nel canto gregoriano (l’unificazione
richiese molti secoli):
liturgia (intro, lit. della parola, lit. sacrificale):
- proprium missae
- ordinarium missae (kyrie, gloria, credo, sanctus, agnus dei)
uffici delle ore:
- mattutino, laudi, prima, terza, sesta, nona, vespro, compieta
stili di canto (omofono):
- accentus (1 sola nota con inflessioni melodiche)
- concentus (sillabico o semisillabico)
- derivata da cantillazione ebraica
salmodia:
- responsoriale
- allelujatica
- antifonica
inni:
- sillabici
- melodici
- strofici
sequenze: prima mnemonico poi simili agli inni
tropi: sostituzione di testi sillabici ai melismi
modi ecclesiastici (scale eptafoniche ascendenti in 8 modi con nomi greci):
- autentico
- plagale
hanno in comune la finalis e la repercussio

Tesi V: Gli inizi della polifonia


La polifonia nasce dall’esigenza di rinnovare il canto sacro senza modificare la melodia (IX sec – contrappunto)
Periodi della polifonia: (inizi – ars antiqua – ars nova – età fiamminga – polifonia rinascimentale)
Tipi di contrappunto:
- organum (melodia gregoriana (principalis) accompagnata una quarta o una quinta sotto da un'altra melodia (organalis), a
volte partenza all’unisono
- discanto: vox organalis procede x moto contrario
- organum melismatico: principalis al basso, organalis acuta e crea melismi

Ars Antiqua:
scuola di Notre Dame:
- Leonin
- Perotin
Organa diversi: cantus firmus detto Tenor
Clausola: sezione di organum costruita su frammento melismatico del tenor
Conductus: sillabico x processioni
Mottetto:
- sostituisce organa e clausole,
- sia sacro (latino) che profano (d’oil)
- di solito a 3 voci
- valori sempre + brevi verso l’acuto
Hoquetus: interruzione di melodia e trasposizione ad altre voci.

Tesi VI: Scrittura musicale medioevale


Riassunto:
adiastematica con neumi in campo aperto (vira, punctum, scandicus) , poi 2 righe colorate, poi introdotte chiavi, poi lettere x note
su monocordo (Boezio poi Oddone di Cluny), scrittura da nera a bianca, poi tetragramma e notazione diastematica.
Notazione modale (modi ritmici): virga e punctum diventano longa e brevis aggregate in 6 modi ritmici ripetuti in base agli ordines
Notazioni mensurali:
- franconiana: definita da ars cantus mensurabilis di Francone di Colonia, longa e brevis divise in perfecta e imperfecta,
determina il superamento dei modi
- dell’ars nova francese: introdotta la minima (scritte così le composizioni di Guillaume de Machaut)
- dell’ars nova italiana: sembra provenga dal nulla, definita da Marchetto da Padova, unità di base la brevis, divisio prima,
secunda, terza
Tesi VII: Guido D’Arezzo e la solmisazione
Boezio (De istitutione musica): musica mundana, humana, instrumentalis
Guido D’Arezzo: (995) (Prologus in antiphonarium) nuovo metodo:
- esacordo: successione di 6 suoni con semitono al centro e nomi derivati da inno a San Giovanni
- solmisazione: esistevano anche altri semitoni (la-sib e si-do) risolse con successione di + esacordi(3 duri, 2 naturali e 2
molli) sol-mi erano le note x passare da un esacordo all’altro (mutazione) (mano guidoniana)
- musica ficta: nacquero nuovi semitoni ed esacordi (musica falsa)

Tesi VIII: Teatro nel medioevo – trovatori e menestrelli


Accanto al gregoriano si sviluppano monodie sacre in latino e canti profani in latino
Monodie sacre e profane:
- drammi liturgici: (Visitatio Sepulchri) scarso apparato scenico e rappresentati da religiosi
- uffici drammatici: derivati dagli uffici delle ore
la lauda tosco-umbra:
- in volgare italico
- nasce da movimenti spirituali collettivi (Flagellati e disciplinati)
- simile a ballata (solista e risposta del coro)
- raccolte in laudari (91 di Cortona)
- preannuncia il madrigalismo
- cantico di Frate Sole
cantigas spagnole: 400 canti a Santa Maria scritte in gallego
canti profani in latino: Carmina Burana dei Goliardi

Trovatori, Trovieri e Minnesanger


Nasce lo spirito cavalleresco cortese
- Trovatori: lingua d’oc, Francia meridionale, Chansò (simile a inno con strofe), stili: trobar plan, ric e clus
- Trovieri: lingua d’oil, Francia settentrionale, Chanson, (Chretien de Troyes)
- Minnesanger: forme simili, Lied

Tesi IX: L’Ars Nova – strumenti in uso nel tempo


La secolarizzazione della società portò alla distinzione tra sacro e profano, calò la produzione sacra e si criticò il contrappunto
(intelliggibilità delle parole)

Ars Nova Francese:


- Philippe de Vitry: pari dignità fra divisione perfecta e imperfecta
- + importante il mottetto (3 o 4 voci, isoritmico, molodia gregoriana detta color)
- Guillaume de Machaut: Messa di Notre Dame (prima messa polifonica composta da 1 solo compositore, stile del mottetto)
Ars Nova Italiana:
- polifonia elementare e scarsa produzione
- poesia x musica (Franco Sacchetti e Francesco Landino)
o madrigale (2 o 3 voci, endecasillabi a rima baciata AAB)
o caccia (canone a 2 voci all’unisono
o ballata (forma + evoluta, ABBAA)
Strumenti del medioevo:
organo (portativo e positivo)
Salterio, viella, tromba, arpe e percussioni

Tesi X: Scuola Fiamminga e sviluppo del contrappunto vocale


Dopo la guerra dei cent’anni (1339-1453) si svilupparono le cappelle musicali (al posto delle scholae) riprese importanza la musica
sacra, nacque il ruolo di musicista professionista.
Stili e forme:
- nascita del contrappunto imitato: basato sull’imitazione che contraddistingue un tema (anche canoni enigmatici)
- musica sacra (messa e mottetti) e profana (Chanson)
o messa (si afferma grazie a Dufay, = cantus firmus)
o mottetto (successione di brani in latino ognuno dei quali sviluppava 1 frase del testo sacro)
o chanson (3 voci accompagnate da strumenti)
Scuola inglese: procedimenti x terze e seste, falso bordone (discanto con c.f. alla voce superiore), John Dunstable
Scuola borgognona: promossa da Filippo il Buono, Dufay (supera asprezze gotiche, 9 messe), Binchois (stimato x chanson)
Scuola fiamminga: centro di sviluppo del contrapp. Imitato, Ockeghem (13 messe, mottetti), Desprez (+ comp, 13 messe e parodie)
Tesi XI: Le scuole polifoniche italiane nel secolo XVI
Il rinascimento si sviluppa nei secoli XV e XVI e si rifà all’arte classica (Firenze, epoca di Petrarca Boccaccio, inneggia virtù
umane e fortuna), la musica è presente in tutte le attività e diventa pratica anche dei non professionisti.

La stampa musicale: Petrucci stampò una raccota di 96 chanson a 3-4 voci, le musiche vennero stampate a fascicoli (1 x ogni voce)
La tradizione fiamminga: compositori fiamminghi composero forme profane nazionali:
- Willaert: messe, 350 mottetti, chansons, maestro di cappella a Venezia (diventa centro della musica sacra cattolica)
- Orlando di Lasso: 58 messe, 550 mottetti

Musica nelle chiese protestanti (nacquero movimenti di riforma non cristiani):


- luterana: Martin Lutero (traduzione scritture in tedesco), messa con corali sillabici (Praetorius e Schutz)
- calvinista: Calvino (ugonotti), celebrazioni austere quindi poca musica, solo salmi
- anglicana: Enrico VIII Tudor, Anthem (“antifona” simile al mottetto)
La controriforma cattolica:
- abolizione sequenze tranne le 5 dell’ordinario
- abolizione di testi profani
- parole più intelliggibili (la semplificazione del contrappunto da origine al quartetto classico a cappella)
La lauda polifonica: S. Filippo Neri fondò l’ordine dell’oratorio deve prima delle preghere si cantavano laude polifoniche a 3-4 voci
o travestimenti spirituali (testo profano sostituito da sacro)

La scuola romana (a roma i papi si prendono cura delle cappelle) fra i compositori spunta:
- Palestrina (1525-1594) opera quasi totamente sacra, opera a Roma,
o 102 messe (quasi tutte “parodia”): forte intelligibilità e omoritmiche
o Musica pura con triadi, ritardi preparati e gradi congiunti
La scuola veneziana (a differenza di Roma si preferivano musiche policorali sostenute da strumenti)
- Andrea Gabrieli: I° organista a S. Marco, semplifica contrappunto x valorizzare il testo, madrigali simili a Willaert
(imitazione e qualche cromatismo), mottetti e madrigali
- Giovanni Gabrieli: nipote di Andrea, proseguì sulla stessa linea, mottetti e musica strumentale x ogni strumento
Forme popolaresche italiane (struttura stofica omofona a 3-4 voci, favorite da Lorenzo il magnifico e Isabella d’Este)
- canti carnascialeschi: accompagnavano le mascherate (Heinrich Isaac)
- frottole: diffusa da Mantova, strofica e deriva dalla ballata
- villanelle: Napoli, strofiche e omofoniche
Il madrigale (modello petrarchesco proposto da Bembo):
- diverso da quello del ‘300 (strofico a 2-3 voci), nel ‘500 e’ la forma profana più apprezzata (4-5-6 voci e non strofico)
- simile alle frottole ma di forma aperta e senza ripetizioni
- maggiori madrigalisti:
o Marenzio: poca produzione sacra, 16 libri di madrigali e “Intermezzi Fiorentini”
o Gesualdo di Venosa: non usò madrigalismi
o Monteverdi
- madrigali drammatici (rappresentativo): non in stile petrarchesco, “Anphiparnaso” di Vecchi, Adriano Banchieri
Forme popolaresche europee:
- Francia: chanson (diversa da quella fiamminga, simile a frottola italiana)
- Spagna: villancico (simile a frottola, strofico con ritornelli a 3-4 voci)
- Germania: meistersinger (Hans Sachs) lieder a 3-4 voci + complessi

Tesi XII: Forme polifoniche cinquecentesche


Sacra:
- stile a cappella tranne Venezia
- mottetto: deriva da quello del ‘200 (Perotin), è polifonico solo vocale su testo latino non profano, usa l’imitazione
- messa: a 5 voci, musicate solo le parti dell’ordinario con = cantus firmus gregoriano (messa Papa Marcello)
- salmi: forma a cori battenti e non più responsoriale
- responsori: composizioni di risposta ai salmi
Profana:
- madrigale: quello del ‘500 è senza ritornelli e di polifonia semplice, con forma abbastanza libera, i madrigali drammatici
(rappresentativi) furono i precursori del melodramma.

Tesi XIII: Conquista della tonalità moderna e strumenti


Tra XVI e XVII secolo la musica subisce forti trasformazioni:
- ancora polifonia (sacra) ma si afferma la monodia
- perde importanza il contrappunto e nasce l’armonia
- modi ecclesiastici vengono assorbiti dal maggiore e minore
- musica strumentale + importante
Trattati:
- Heinrich Loris (Dodekachordon)
- Zarlino (Istituzioni Armoniche)
- Artusi (critica a Monteverdi)

Origine dela tonalità e dell’armonia:


- il passaggio ai toni moderni avvenne tramite l’alterazione di un semitono (si b)
- vengono introdotti l’eolio (minore) e ionico (maggiore) (Dodekachordon)
- l’armonia nasce dalla pratica strumentale (Zarlino con la scala zarliniana che sostituisce quella pitagorica enuncia i principi
dell’armonia in base alle leggi acustiche degli armonici)
Origine del basso continuo:
- la melodia acuta cominciò ad essere sostenuta da un basso generatore di accordi detto “continuo” (non interrotto), fatto da 2
strumenti, 1 melodico e 1 capace di creare accordi.
Strumenti:
- Liuto: 11 corde (poi chitarrone, tiorba) intavolature
- Viella ad arco
- Trombe, flauti, fagotti
- Organo con + registri e pedaliera

Tesi XIV: L’origine del melodramma


Il barocco si colloca fra rinascimento e classicismo:
- 1 fase: Monteverdi, Frescobaldi e Schutz
- 2 fase: Carissimi, Lulli, Purcell
- 3 fase: Couperin, Bach, Handel, Vivaldi, 2 Scarlatti
- Il barocco rifiuta i canoni del rinascimento e tende a stupire (feste)
- Adotta sia stile polifonico (Palestrina sacra) sia stile omofono (opera)
- Molta musica strumentale e affermazione monodia
- Nuove forme (opera, oratori, suites, fughe)
La Camerata Fiorentina (affermazione monodia)
- alcuni musicisti riuniti in casa del conte Bardi vollero far rivivere gli stili della tragedia greca (“le nuove musiche” di
Caccini e “dialogo della musica antica e moderna” di Galilei)
- da rivalutazione della commedia greca nasce:
o teatro italiano (drammatico)
o favola pastorale (Aminta)
o commedia dell’arte (basata sulle maschere)
o Intermedi (composizioni autonome tra un atto e l’altro)
o Primi Melodrammi (eseguiti con il nascente “recitar cantando” il 1° dramma x musica: “Dafne” di Jacopo Peri)

Tesi XV: Fiorire dell’oratorio – Carissimi – Cantata e duetto da camera


Coesistono contemporaneamente + stili:
- antico polifonico (Palestrina)
- moderno monodico (100 concerti ecclesiastici)
- stile concertato (deriva da stile policorale di G. Gabrieli ma definito da Monteverdi, si alternano brani solistici al coro)

Oratorio:
- Latino: (Carissimi 35 oratori, coro trattato omofonicamente) senza elementi scenici + Historicus, deriva da mottetti
concertanti
- Italiano: nasce dalle Laudi, abolito l’Historicus ma con arie, duetti e recitativi (tipo opera)
- In Francia: Grand Motet x voci soliste, introdotto da Charpentier (Delalande)

Musica sacra protestante:


- uso del corale:
o armonizzazione delle 4 voci
o usarlo come Cantus Firmus
o Concerti sacri (stile concertato + b.c.)
- compositori protestanti:
o Praetorius
o Scheidt
o Schutz
Monodie profane da camera: il passaggio da madrigale polifonico a monodia da camera fu graduale e determinato dalle “Nuove
Musiche” del Caccini (arie e madrigali monodici non strofici)
Cantata profana: fatta da recitativo e aria (tipo opera) (Stradella, Carissimi, A. Scarlatti)
Duetto da camera: simile a cantata, con 2 voci omoritmiche che procedono per terze
Tesi XVI: Scuola d’opera Romana – Monteverdi e scuola d’opera Veneziana
Nasce l’opera impresariale:
- teatri fissi
- architettura teatrale e scenografia
- figura del cantante (anche donna) stile del “belcanto”

Opera:
- Roma (Luigi Rossi) attecchisce bene il dramma per musica, tralasciato il recitar cantando ma differenziazione stilistica fra
recitativo e aria, vicende di episodi cavallereschi
- Venezia:
o Teatri gestiti da impresario
o Nascono compagnie mobili che dopo il carnevale portano in giro le rappresentazioni
o Costi maggiori x cast vocale e scene, poca orchestra e poco coro
o Operisti:
 Cavalli: prende spunto da Monteverdi
 Cesti
 Stradella: tra i primi a ripartire l’orchestra in concerto grosso e concertino
 Monteverdi: (1567-1643)
• determina nelle sue opere il passaggio da polifonia a monodia
• evidente adesione di poesia alla musica (dissonanze giustificate all’Artusi)
• “Tancredi e Clorinda” “Orfeo” “Incoronazione di Poppea”
• Il rapporto parola-musica è il fulcro del suo pensiero estetico

Tesi XVII: L’opera Napoletana (e Venezia)


L’opera internazionale del ‘700 nacque a Venezia grazie soprattutto a operisti Napoletani

Librettistica:
- Zeno: riporta logica nel melodramma (senza più scene comiche)
- Metastasio: definisce il modello internazionale dell’opera:
o Pochi personaggi
o In 3 atti
o Recitatici e corte arie finali
- Goldoni: personaggi ben caratterizzati e unità d’azione

Prima di Scarlatti:
- venivano rappresentate solo opere veneziane
- 1° operista napoletano fu Provenzale (stile veneziano monteverdiano)
- Nascono i primi conservatori (inizialmente orfanotrofi)
Alessandro Scarlatti: (1660 – 1725)
- equilibria rapporto fra recitativi e arie con l’aria con il “da capo”
- maggior ruolo dell’orchestra (sinfonia introduttiva e accompagnamento delle arie)
Dopo di Scarlatti:
- nasce l’opera buffa che diventa genere a sè e determina la distinzione fra opera seria e comica, deriva dalla commedia
dell’arte
- operisti dopo Scarlatti:
o Vinci
o Porpora
o Pergolesi
o Jommelli
o Traetta
o Piccinni
o Paisiello
o Cimarosa (“il matrimonio segreto” è l’opera comica più elevata del ‘700

A Venezia:
- l’opera veneziana progredì più che nel secolo precedente
- Compositori:
o Vivaldi (alcune arie trasportate da un opera all’altra) (“La Griselda”)
o Galuppi (+ di 100 opere, buffe Goldoni, serie Metastasio)
Compositori d’oltralpe sulla stile italiano:
- Handel
- Gluck (prima dell’Orfeo o Euridice)
- Adof Hasse (musicò quasi tutti i libretti di Metastasio)
Tesi XVIII: Stile e sviluppo del melodramma
Opera Seria:
- rispecchia vaori della società del ‘700 (eroismo)
- cosmopolita e internazionale
- eseguita in teatri importanti
- sempre in 3 atti e a lieto fine
- libretti scritti da importanti letterati
- tipi particolari di opera seria:
o pasticcio (con arie di vari autori “Tito Manlio”)
o azione (opera di ridotte proporzioni)
Opera Comica:
- comprende tutte le opere non serie (tipo gli intermezzi “La serva padrona”)
- tipicamente italiana (nata a Napoli)
- eseguita in piccoli teatri
- 2 o 3 atti, vicende di vita quotidiana
- Maggior librettista fu Goldoni

Struttura del melodramma (serio e buffo) del ‘700:


- serio e buffo erano simili nella forma e nella struttura:
o Sinfonia: in 3 parti (diffusa da Scarlatti)
o Recitativi: derivati dal recitar cantando
 Secchi: solo con accordi del cembalo
 Accompagnati: sostenuto dagli archi
o Arie: espansione del recitativo e con il “da capo”
o Pezzi d’insieme: di solito alla fine dell’atto e dell’opera

Tesi XIX: Riforma di Gluck e Calzabigi – Satire e parodie


Ragioni dei letterati, satire e parodie:
- l’opera italiana era troppo sbilanciata in favore della musica
- la poesia si rivolge alla ragione, la musica ai sensi
- nascono anche in Francia delle querelles:
o lullisti contro ramisti
o buffonisti contro antibuffonisti
o gluckisti contro piccinnisti
- l’opera non era criticata solo da letterati, nascono
o satire (“Il teatro alla moda” di B. Marcello
o parodie (di solito intermezzi, “prima la musica poi le parole” di Cesti)

Cristoph Willibald Gluck:


- Baviera 1714, a Londra conobbe Handel, insieme al librettista Calzabigi maturò le linee di riforma dell’opera seria italiana,
il primo componimento riformato fu Orfeo ed Euridice.
- La sua opera è quasi completamente teatrale
- La prima metà delle composizioni di Gluck (fino a Orfeo ed Euridice) sono nello stile metastasiano (contrapposizione
Recitativo-aria)
- Affronta l’opera comica francese
- La confluenza di opera seria italiana, comica francese e balletto fu la riforma operata (Orfeo ed Euridice, Alceste, Paride
ed Elena), le linee principali della riforma furono:
o Azione semplificata:
 Meno divario fra recitativi e arie (tramite l’uso di recitativi accompagnati, aboliti i da capo
 Versi sciolti e largo spazio ai cori
 Aggiunti balli in armonia con l’azione
 L’orchestra partecipava all’azione
o Segnò il superamento dell’Arcadia e del rococò nel teatro
o L’eredità di gluck:
 Piccinni (prima avversario poi a favore)
 Salieri
 Sacchini
Tesi XX: Melodramma in Francia (Lulli a Rameau), Germania (Schutz a Mozart), Inghilterra
FRANCIA
Prima di Lulli:
- verso l’opera nazionale
o l’opera italiana rimase estranea alla francia
o l’opera italiana era più tendente alla vocalità
o l’opera francese del ‘600-‘700 era più equilibrata nello spettacolo
- le airs de cour, srofiche e omofone segnarono il passaggio alla monodia
- nel teatro francese primeggiava il ballo (Baldassarre da Belgioioso) (Ballet de cour)
o con ouverture, arie e recitativi, danze, terminava con un gran ballet
o dal ballet de cour nascono
 ballet mascarade
 ballet melodramatique
 ballet a entrees (la base dell’opera-ballet)
o il balletto aprì la strada alla tragedia in musica di Lulli
Lulli (La Tragedie-Lirique):
- il rifiuto dell’opera italiana stimolò poeti e musicisti alla creazione dell’opera francese
- Giovan Battista Lulli: (Firenze 1632), a servizio di Luigi XIV, dominò la musica francese fino a Gluck
o Mise a punto la tragedie-lirique (ne compose 13 “Alceste” “Roland”)
 Divise in 5 atti e con verso “alessandrino”
 Poca differenza fra recitativi e arie
 Coro usato spesso
 Orchestra + fornita
Dopo Lulli:
- L’opera ballet
o Si rompe l’equilibrio della tragedie-lirique
o Prevalgono danze e arie
o Rotta l’unità d’azione (3 vicende, una x atto)
o “Les Indes Galantes”
o Rameau:
 Fu criticato di allontanarsi troppo dalle linee di Lulli (querelles des bouffons)
 Fu tuttavia continuatore di Lulli, continuando la drammaticità della tragedia-lirique
- L’opera comique
o Nacque nel ‘700
o Fatta di dialoghi, brevi canzoni prima popolari e poi arie
o Aprì la strada ai “Bouffons” italiani che riscossero successi e polemiche
o Modeste Gretry: inaugurò un filone ispirato alla storia medievale

GERMANIA E AUSTRIA
La prima opera composta in Germania fu “Dafne” influenzata dall’opera italiana
- il Singspiel
o nato a Vienna nel ‘700 e affine all’opera comique
o misto di recitazione e musica
o Hiller, Karl Ditters
o È’ la matrice storica dell’operetta viennese dell’800

INGHILTERRA
Il termine Masque (livello basso della musica e affine al ballet de cour, influenzato dal recitativo italiano) fu sostituito dal termine
“opera” e furono su testi di Shakespear (“Macbeth”) su musica di Locke
- Henry Purcell: la sua opera fu il riassunto dell’opera vocale italiana e strumentale francese (“Dido e Enea”)

Tesi XXI: Trapianto dell’opera italiana in Francia e Germania – Opera Italiana in Russia
FRANCIA
- L’opera italiana fu limitata ad alcuni periodi:
o Durante il governo di Mazarino
 Apprezzate principalmente x le scenografie
 Introdotti balletti di Lulli x il gusto dei francesi
o Il gusto italiano dopo di Lulli
 Lulli era sfavorevole all’opera italiana (anche se ne assorbì i caratteri), dopo la sua morte gli estimatori
dell’opera italiana ebbero più libertà
o L’opera comica italiana a Parigi
 Arrivò una compagnia comica italiana (“Serva padrona” di Pergolesi) che suscitò la querelles de bouffons
 Fu trampolino di lancio dell’opera comique
AUSTRIA E GERMANIA
- l’opera italiana era apprezzata per fattori:
o culturali: era spettacolo completo e appagante
o politici: segno di potenza
- prima su modello veneziano e poi napoletano
- Nelle corti imperiali:
o Vienna: lingua italiana più adatta x opere e cantate sacre
o Monaco: stile veneziano
o Dresda: presenza di Hasse
o Prussia

INGHILTERRA
- Londra, arriva Handel con “Il Rinaldo”, viene fondata la Royal Academy Of Music

RUSSIA
- Col regno di Caterina II arriva l’impresario Araja, poi operisti napoletani (Paisiello, Galuppi, Cimarosa, Cavois) che
aprono la strada a Glinka e compongono su melodie russe

Tesi XXII: L’opera italiana nel secolo XIX – Il melodramma contemporaneo


Nel XIX secolo è protagonista il melodramma (teatro luogo di incontro dove si poteva anche mangiare)

Elementi del melodramma:


- compositori e librettisti
o Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini
o Mayr, Pacini, Mercadante
o Ponchielli, Boito, Catalani
o Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Cilea
o Librettisti: Romani, Boito, Giacosa, Illica
- Gli artisti di canto:
o Sono cantori-attori con timbro della voce coerente col carattere del personaggio
- Fattori della produzione:
o Impresari: gestivano i teatri (non il proprietario) sia pubblici che privati
o Pubblico: eterogeneo, teatri divisi in ordini gerarchici
o Editoria musicale e pirateria: Legge sul diritto d’autore e S.I.A.E. (1882), pubblicati e noleggiati fondi degli archivi
dei teatri
- Struttura formale del melodramma dell’800:
o Erede di quello del ‘700
o Recitativi, arie e pezzi d’insieme sono ancora le colonne pertanti
o Sinfonia o preludio introduttivo
o Recitativo secco più avanti sostituito dalla “scena” svolta dall’orchestra
o Arie:
 Abolito il da capo
 Nella foma di:
• Cavatina (primo atto, a carattere lirico)
• Cabaletta
 Più avanti sostituite da ariosi o romanze
o Pezzi d’insieme numerosi e coro partecipe
o Da Wagner in avanti la struttura a pezzi chiusi viene abbandonata

Gli Operisti:
- all’inizio venivano ancora rappresentate opere napoletane o in stile napoletano (Mayr)
- poi nuovi operisti:
o Rossini:
 delinea i tratti del melodramma italiano e del grand-operà francese,
 accetta incarico di Barbaja x teatri napoletani
 “Viaggio a Reims”, “Barbiere di Siviglia”, opere buffe
 Crescendo Rossiniano (brevi formule ossessive)
o Bellini:
 “Il Pirata”, “La Sonnambula”, “Norma”, “I Puritani”
 Poche opere (nessuna comica)
 Melodie purissime, il più grande lirico dell’800
o Donizetti:
 Studiò con Mayr
 Toccò tutti i generi “Don Pasquale” “Lucia di Lammermoor”
 Amore-morte con donne-eroine protagoniste, anticipatore dell’opera di Verdi
o Pacini e Mercadante
o G. Verdi (1813-1901)
 Non ammesso al conservatorio x limiti d’età
 Nominato senatore del regno
 Avverte l’arrivo degli Scapigliati ma resta fuori dalle polemiche
 “Nabucco”, “Macbeth”, “Rigoletto”, “Trovatore”, “Traviata”, “Aida”, “Otello”, “Falstaff”
 Le sue opere non erano creazioni originali (tranne l’Aida)
 Crea continuità rompendo gli schemi a pezzi chiusi
 Crea la Parola Scenica (recitativo-arioso) che in Otello e Falstaff diventa Declamato Melodico
o Ponchielli, Boito, Catalani
 Antiverdiani aderenti alla scapigliatura
 Desiderio di rinnovamento del melodramma
o Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Cilea
 Appartenenti alla Giovane Scuola con ideali del Verismo
 Si basano sul declamato melodico verdiano
o Puccini:
 Anch’esso appartenente alla Giovane Scuola
 “Edgar”, “Madama Butterfly”, “Tosca”, “Boheme”, “Turandot
 Tema amore-morte + di Donizetti
 Poche opere frutto di intensa ricerca musicale
 Concluse il felice secolo del melodramma italiano

Tesi XXIII: Wagner – post Wangeriani


FRANCIA XIX SECOLO
- Tra gli operisti francesi di ricordano Gounod, Bizet, Berlioz
- Le sedi principali erano l’Operà, L’Opèra Comique, il Thèatre Italien e il Thèatre Lyrique (teatri)
- Il passaggio al Grand-Opèra fu graduale:
o I maggiori operisti del periodo furono italiani:
 Cherubini e Spontini (entrambi influenzati da Gluck)
- Il Grand-Opèra
o Si afferma nel 1830
o Grandiosità e colpi di scena
o Mayerbeer diede veste musicale a tale genere
o Berlioz (tesi XXIX)
- Il Dramma Lirico
o Il pubblico francese aveva nuove esigenze (oltre a Grand-Opèra e Opera-Comique)
o Così Gounod, Bizet e Massnet sono i maggiori esponenti del dramma lirico (vincono tutti e 3 il Prix de Rome)
o Era rivolto al ceto medio che amava la drammatizzazione di opere celebri
- Alla fine del secolo il teatro francese subì gli influssi di Wagner
o Operisti: Cesar Frank, D’Indy, Charpentier, Debussy

GERMANIA XIX SECOLO


- il genere preferito era l’opera italiana, pochi erano i singspiele
- il nazionalismo germanico alimentò il desiderio di create un’opera tedesca unitaria sulla scia di Gluck
- il creatore dell’opera tedesca fu
o Carl Maria Von Weber:
 Approda all’opera romantica (nuove melodie, soggetti, orchestrazione
 “Freischutz” è l’opera romantica che precorre l’opera di Wagner
- Richard Wagner:
o (Lipsia 1813-1883)
o Rivoluzionario, fuggì in Svizzera per fuggire agli arresti
o Fu fatto costruie un teatro per rappresentare unicamente le sue opere (inaugurato con la tetralogia “L’Anello dei
Nibelunghi” L’oro del reno – la valchiria – sigfrido – il crepuscolo degli dei)
o I primi lavori sono grand-opèra, poi con “Olandese volante”, “Tannhauser” e “Lohengrin” approda all’opera
romantica:
 Superata struttura a pezzi chiusi (non più brani ma scene)
 Inventa il “leitmotive” (pochi temi associati agli elementi del dramma che potevano combinarsi fra loro)
 Il “leitmotive” legava tutto il dramma in una sorta di “melodia infinita”
o Orchestra con nuovi strumenti: ottavino, tuba wagneriana, corno inglese
o Numerose dissonanze (già in “Tristano e Isotta” che sarà la base dell’atonalità di Schoenberg e Berg)
Tesi XXIV: Musica strumentale moderna: origini e forme
- nasce nel rinascimento ma deriva dal medioevo (sostituzione delle voci - coloriture, diminuzioni, passaggi)
- le prime erano trascrizioni dalla musica vocale, poi autonome (improvvisazioni e danze)
- non ci fù il passaggio alla monodia

Forme (rinascimento e primo barocco):


- da modelli vocali (contrappunto imitato)
o ricercare: pochi brani in rigido contrappunto
o canzona strumentale: nasce dalla trascrizione della chanson francese, vivace
o fuga: la più elaborata, erede della canzona e ricercare, ma più estesa e fa uso di modulazioni
o fantasia: in stile imitato e libero
- improvvisazioni
o toccata: per tastiere, nasce come introduzione a un canto liturgico (accordi e ripide scale), deriva dai recercari x
liuto, Bach la affiancò alla fuga
- da ballo
o danze a gruppi contrastanti di 2 o 3 (pavana-gagliarda passamezzo-saltarello)
- variazioni
o su basso: basso ostinato ripetuto e variazioni nella voce superiore)
o variazioni melodiche (standard)
o diferencias spagnole (variazioni su canti popolari)
o in italia le variazioni su melodie note erano dette “partite”
o su cantus firmus o corali (darà origine alla messa d’organo)
o preludi ai corali luterani

COMPOSITORI:
- scrivevano ed erano interpreti del loro strumento
- pochi scrivevano sia musica strumentale che corale
Liutisti (13 corde):
- suono dolce
- intavolature
- facilmente trasportabile
- usato anche solista
- Italia: Spinacino, Canova
- Influenzò la scuola clavicembalistica
- Germania: Weiss, Telemann e Bach
- Inghilterra: Dowland
- Spagna: (Vihuela poi sostituita da chitarra espagnola a 5 corde) De Milan, Narvaez
Organisti e clavicembalisti:
- la distinzione fra le musiche dei 2 strumenti non era forte
- italia:
o Andrea e Giovanni Gabrieli (organi di S. Marco)
o Claudio Merulo
o Scuola cembalo-organistica napoletana (deriva da madrigale di Gesualdo da Venosa)
 Valente, de Macque, Trebaci
o Frescobaldi: si trasferisce a Roma dove conosce l’oratorio di Carissimi
 Compone ricercari, fantasie, toccate, variazioni prevalentemente x tastiere
 Padrone del contrappunto, maggior compositore strumentale del ‘600
 Opera la sintesi della scuola veneziana e napoletana
- Virginalisti:
o Da “virginals”, strumenti a corde pizzicate e cassa rettangolare (spinetta)
o Di patria inglese, non ha antecedenti né un seguito
 Byrd (maggior compositore prima di Purcell)
 Bull
 Gibbons
- Paesi bassi:
o Poche composizioni che si rifanno ai virginalisti, a Merulo e ai Gabrieli (Sweelinck)
- Germania:
o 3 scuole:
 Meridionale
 Centrale
 Settentrionale
o Hassler, Scheidt (“Tabulatura Nova”, con partitura italiana e pentagrammi separati x ogni voce)
Tesi XXV: Musica strumentale del XVII secolo
Molte forme del primo barocco si estinsero ma ne nascono di nuove: Suite e Sonata Barocca

Dalle danze rinascimentali alla suite:


- balli di società (intrattenimento), balletti (teatrali) e suite erano tutti basati su ritmi di danza
- la suite:
o attribuita alla creatività di Lulli
o genere d’ascolto formato da 2-3 danze a carattere diverso
o suite x cembalo invece 4 danze (ordine stabilito da Froberger) (chiamati pieces declavecin)
- elaborazioni x organo del corale luterano
o si deve a Buxtehude e Bohm
o forme del corale x organo:
 partita corale (variazioni contrappuntistiche su un tema)
 fantasia corale (frasi del corale rielaborate liberamente)
 preludio al corale (inizialmente servivano per introdurre il corale)

Organisti e clavicembalisti:
- Italia: dopo Frescobaldi la produzione si inaridì, si ricorda solo A. Scarlatti e Pasquini
- Germania Meridionale e Austria: Maggior centro della produzione x tastiere (Froberger)
- Germania Settentrionale:
o Buxtehude: padronanaza del contrappunto e fantasia
o Bohm: lasciò preludi e fughe, suites e elaborazioni su corale
- Germania Centrale:
o Dove operò Bach (molte chiese)
o Pachelbel (Exacordum Apollinis, molte fughe)
o Kuhnau
- Francia e Inghilterra:
o La musica x organo era bel separata da quella per clavicembalo (Couperin)

Dalla canzona strumentale alla sonata barocca per archi:


- come la canzona le prime sonate erano in un solo tempo
- poi si formarono più tempi, poi ancora diminuirono ma diventarono più lunghi
- scritte x violino e sviluppate in linea con la liuteria padana
- sonata:
o da chiesa: in 4 tempi, sostituiva l’organo
o da camera: eseguite nelle case nobili, di solito con violino e b.c.

Violinisti compositori:
italiani violino e sonata, italiani furono anche i violinisti compositori, fra tutti spicca:
- Arcangelo Corelli: opera incentrata unicamente sul violino (variazioni, anche 24 sulla Follia, sonate), immerso nel clima
dell’Arcadia

Tesi XXVI: Musica strumentale italiana del XVIII secolo (Concerto grosso, Sonata, Sinfonia)
Il concerto barocco:
- lo stile concertante si Monteverdi, Gabrieli, Viadana significava l’unione fra voci e strumenti
- il concerto barocco invece è genere strumentale x archi e b.c. con il contrasto soli-tutti
o il tutti di solito fa i ritornelli
o sono usate progressioni e ripetizioni in eco
- le origini:
o l’inventore fu Alessandro Stradella, poi Corelli (origini romane)
o diviso in 4-6 tempi
o il concerto solista ha origini bolognesi (Torelli)
o nel concerto grosso il concertino tende ad integrarsi nel tutti, nel concerto solista il solo si oppone al tutti
- il concerto grosso:
o copiosa la produzione italiana nel ‘700 (6 concerti brandeburghesi di Bach)
- concerto solistico in italia:
o in 3 tempi con contrasto soli-tutti solo nei tempi veloci
o su modello delineato da Vivaldi: lirismo del solo
- concerto solistico in Europa:
o il concerto solistico è diffuso in germania (crescente interesse x il virtuosismo)
o Telemann (in Germania, più famoso di Bach, scriveva basandosi sul contrappunto, opera ad Amburgo)
o In Francia il concerto solistico fu portato da Somis, il suo allievo Leclair è considerato il fondatore della scuola
strumentale francese
o In Inghilterra comparve tardi coi concerti per organo di Handel
- La sonata barocca per violino:
o Altro genere coltivato dai violinisti (sulla scia di Corelli) oltre al concerto
o Svanisce la distinzione da camera - da chiesa
o 3-4 tempi con struttura bipartita
Violinisti Compositori:
- Allievi di Corelli:
o Somis
o Geminiani (musicò la “foresta incantata” dala Gerusalemme Liberata, trascrisse sonate di Corelli)
o Locatelli (prima legato al contrappunto, definisce poi il suo stile nei 12 concerti con 24 capricci)
- A. Vivaldi:
o 1678-1741
o Ordinato sacerdote ma x motivi d’asma smesse subito di celebrare
o Passa tutta la vita in italia tranne il viaggio a vienna dove morì
o 46 opere (“Griselda”, “La Farnace”), musica sacra, musica strumentale (Estro Armonico)
o Tensione fra solo-tutti, allegri brillanti, adagi sereni
- G. Tartini:
o Primo violinista nella basilica di PD
o Si interessò di acustica e tecnica violinistica
o Scrisse quasi interamente x violino

Musica x strumenti a tastiera


- suites e sonate: dopo Frescobaldi accrebbe l’importanza del clavicembalo a scapito dell’organo, la sonata dopo la suite era la
forma più apprezzata, nasce il rondeau (ABACA)

Compositori x cembalo e ogano


- in Italia:
o Marcello, Durante, Alberti (basso albertino) (Clavicembalisti)
o Domenico Scarlatti: (1685-1757) 555 sonate x clavicembalo, influenzato da melodie popolari spagnole di
tradizione chitarristica, stile unico
- Germania:
o Organo: Bach e Handel, Bohm
o Clavicembalo: Telemann
- Francia:
o Couperin:
 Inventa l’ordre (serie di brani fino a 24 che creano un “quadretto”
 Ricca ornamentazione
 Unisce stile italiano e francese
o Rameau:
 Continuatore dell’opera di Lulli
 4 raccolte x clavicembalo

Principali strumenti del barocco:


- organo:
o introdotti nuovi registri
o organari: Antegnati, Callido, Serassi
- Clavicembalo e clavicordo (corde percosse da tangenti)
- Violino:
o Primo famoso costruttore: Bertolotti da Salò, poi
o Guarnieri, Stradivari, Amati
- Pianoforte: inventato da Bartolomeo Cristofori, all’inizio trascurato dai compositori

Tesi XXVII: Bach e Handel


J. S. Bach
- (Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
- Violinista a Weimar, scrisse molto x organo e clavicembalo, sposò Anna Magdalena da cui ebbe 13 figli, diventa kantor a
Lipsia e direttore del Collegium Musicum di Telemann, muore di apoplessia
- Trattò tutti i generi esclusa l’opera
- Musica sacra:
o 300 cantate da chiesa e 371 corali
o Oratorio di Natale
o Passione secondo Giovanni e Matteo, messa in si-
- Musica profana:
o Cantate profane
o Goldberg Variations e Concerti Brandeburghesi, l’Arte della fuga
- Bach fu apprezzato come esecutore ma non come compositore, nel 1829 comincia la “Bach Renaissance”
G. F. Handel
- (1685 – 1759 Londra)
- Ad Amburgo fece rappresentare “Almira”, la sua prima opera, soggiornò in Italia poi andò a londra dove rappresentò con
successo “Il Rinaldo” e si dedicò all’opera italiana, poi cominciò e proseguì a scrivere oratori
- Opere:
o 42, tutte serie su libretto italiano (“Orlando”, “Giulio Cesare”) (esempio più alto del genere, pochi cori e duetti)
o Oratori: “Messiah” “Israel in Egypt”, rispondevano alle esigenze dei ceti medi, simili all’opera ma con
o Coro con funzione di narratore e personaggio (negli oratori)
- Salmi e mottetti, anthems (anglicana)
- Concerti grossi e concerti x organo
La sua opera è agli antipodi di quella di Bach, è più immerso nella realtà, il suo stile tende al grandioso, alla nettezza della linea
melodica, assimilò caratteristiche di varie scuole europee.

Tesi XXVIII: Haydn, Mozart, Beethoven


Tra barocco e classicismo: il rococò
- detto anche periodo dello “stile galante” ha musiche ornate e gradevoli (1740-1770)
- al primato della ragione (illuminismo) si contrappone la spontaneità e il sentimento
- la musica si adatta:
o sparisce il contrappunto e il b.c a favore dell’armonia e della melodia
o la forma sonata passa da bipartita (barocco) a tripartita e bitematica
o la sinfonia deriva da quella scarlattiana in 3 tempi e sostituisce il concerto grosso (Sammartini, poi nei paesi
tedeschi, Mannheim dove nasce una scuola in cui opera Richter che definisce il quartetto)
o il clavicembalo fu sostituito dal forte-piano
o il quartetto prende il posto della sonata a 3, il primo a scriverne fu A. Scarlatti, mentre Haydn e Boccherini
crearono la “conversazione musicale” che lo contraddistingue
- i figli di Bach:
o non scrissero x organo e musiche sacre, scrissero tutti e 3 x clavicembalo
o Wilhelm Friedeman: organista ad Halle
o Carl Philipp Emanuel: sonate e concerti per clavicembalo
o Johann Christian: molte opere e sinfonie

Il classicismo:
- (1770-1820) segue il rococò e precede il romanticismo
- Si rifà ai valori dei greci e romani (poesia dell’arcadia, Tasso)
- Maggior interesse x musica strumentale, vengono costruite le prime sale da concerto, musicisti anche dilettanti
- Il musicista era stipendiato da una congregazione religiosa o da principi o dal teatro (nasce conservatorio nazionale a Parigi)
- Grazie all’enciclopedia e all’editoria (litografica) la musica è + accessibile a tutti

Franz Joseph Haydn (1732-1809)


- assunto come maestro di cappella dagli Esterhàzy, poi diventa libero professionista perche sciolsero la cappella musicale,
compone poi musiche sacre x la ricostituita cappella Esterhàzy, muore a Vienna durante le occupazioni napoleoniche
- toccò tutti i generi:
o 108 sinfonie: parigine e londinesi
o Concerti solistici
o Quartetti (conversazione musicale dove ogni strumento ha pari dignità)
o 13 opere buffe (il mondo della luna)
o Oratori: (“La creazione”, “Le stagioni”)
- il suo equilibrio e gli spunti a volte anche da melodie popolari furono la causa del suo successo, influenzò anche Mozart

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)


- 24 opere:
o Serie italiane: “La clemenza di Tito”, “Idomeneo re di Creta”, influenzato da Gluck
o Buffe: “Le nozze di Figaro”, “Così fan tutte”, “Don Giovanni”
o Singspiele: “Il ratto del serraglio”, “Il flauto magico”
- Messe, mottetti, Requiem
- 49 sinfonie (Praga, Jupiter)
- Concerti solistici, quartetti e quintetti
- Non ebbe la fama di Haydn perché la sua musica era più difficile e la concatenazione era varia

Ludwig Van Beethoven (1770-1827)


- ricevette lezioni da Haydn e Salieri, a causa della sordità devette smettere l’attività di concertista e si dedicò completamente
alla composizione, non scrisse mai su commissione, si individuano 3 periodi stilistici:
o periodo dell’imitazione
o periodo dell’estrinsecazione
o periodo della riflessione (9° sinfonia e missa solemnis
- 9 sinfonie (ogniuna delle quali sviluppa una tematica), con la 9° si supera il confine fra generi musicali e vocali (inno alla
gioia si Schiller)
- 32 sonate per pianoforte
- Quatetti (“russi” con dei temi popolari russi)
- L’unica opera è “Il Fidelio” nella forma del singspiel, inizialmente non ebbe molto successo
- Missa Solemnis (dedicata al’arciduca Rodolfo qiuando fu ordinato arcivescovo)

Altri compositori:
- Viotti: compose per violino e fu il fondatore della moderna scuola violinistica
- Paganini: (1782-1840) violinista e composizioni per chitarra
- Boccherini: Violoncellista, 11 concerti, quartetti e Stabat Mater
- Clementi: 100 sonate, didatta (Gradus ad Parnassum) e fabbricante di pianoforti

Tesi XXIX: Il Romanticismo


Nel periodo romantico c’è il rifiuto dell’arte classica e del primato della ragione, a questi si opposero ispirazioni medioevali e i
sentimenti, i supremi valori dell’esistenza sono le forze della natura (poeti Manzoni, Hugo). Va dal 1820 al 1914, alcuni pensano al
classicismo-romanticismo come unico movimento.
- La musica:
o Affermazione della musica strumentale ma grande interesse per l’opera (contrasto, anche nelle composizioni di uno
stesso autore)
o Riconoscimento delle culture nazionali
o Forme più libere e asimmetriche al posto della forma-sonata
o Creazioni musicali:
 Nuovi strumenti nelle orchestre sinfoniche classiche (dette “da camera”) (ottavino,trombone,arpa,percuss.)
 Il pianoforte è lo strumento maggiore (determina intimismo e virtuosismo)
 Nascono componimenti basati sul lied
• Strofico
• O con sempre nuovo materiale melodico

PRIMA GENERAZIONE ROMANTICA

- Schubert: affidato a Salieri, non gradiva i salotti, “Schubertiadi” ascoltate dalla media borghesia, muore a Vienna per tifo
o Più di 600 lieder su testi di Schiller e Goethe
o 12 opere (singspiele e commedie)
o 8 messe e 22 sonate x piano (improvvisi, danze)
o Quartetti e 10 sinfonie
- Berlioz: entra al conservatorio di Parigi, vinse il Prix de Rome e si occupò di giornalismo
o Opere: “Benvenuto Cellini” e “Les Troyens”
o Requiem e “L’enfance de Christ”
o “Symphonie fantastique” in 5 parti, ogni una la vita di un artista
o Scritti letterari e teorici
o nel clima parigino ancora affine al grand-operà si sentì escluso
- Mendelsshon: virtuoso del pianoforte, fondò a Lipsia un conservatorio
o 11 sinfonie in stile classico “Italiana” e “scozzese”
o 48 romanze per pianoforte
o Nella sua opera prevale equilibrio e armonia, a volte un po’ malinconica
- Schumann: autodidatta che imparò dalle opere del passato (Bach), perse 2 dita e si dedicò alla composizione, morì in una
casa di salute a causa di una malattia mentale
o Per pianoforte (album della gioventù)
o Lieder, quartetti
o 4 sinfonie
o Anche opera (“Genoveva”)
o Polemista, fa uso anche di pseudonimi
o La sua musica rispecchia le idee politiche ed è frutto del suo fantasticare
- Chopin: venne a contatto con la musica popolare polacca, poi andò a Vienna dove iniziò l’attivita di compositore, poi si recò
in Inghilterra e poi ancora a Parigi dove morì
o La sua produzione è essenzialmente pianistica (sonate, polacche, mazurke, valzer, bolero, tarantella
o Definito “poeta del pianoforte” per la sua identificazione con lo strumento
- Liszt: studiò composizione con Salieri, viaggio in Svizzera e Italia, concerti a Vienna , è l’inventore del moderno recital,
prese gli ordini minori a Roma e compone messe, oratori e salmi
o Per pianoforte (4 tipi): opere originali, studi, trascrizioni (contestate), parafrasi
o 12 poemi sinfonici (spesso con colori contrastanti)
o Sacra (fu il maggior religioso dei romantici) Missa Solemnis, Requiem, salmi
o Influenzato dalla musica ungherese, fu un virtuoso
o I suoi principi compositivi erano: trasformazione di un tema in altri temi e il “principio ciclico” dei temi
Tesi XXX: La musica strumentale del XIX e XX secolo: poema sinfonico e musica a programma
Musica assoluta e musica a programma:
- la musica a programma cerca in elementi extramusicali la sua composizione (idee politiche, Liszt)
- non segue più le regole formali della musica assoluta
- si realizza nal Poema Sinfonico, nella musica descrittiva e nella sinfonia a programma
o descrittiva: risale alle composizioni vocali (enigmatiche o madrigalismi)
o sinfonia a programma: sinfonie del primo ‘800 con caratteri classici e romantici (“pastorale” di Beethoven)
o Poema Sinfonico: termine adottato da Liszt, esprimono un programma, un’idea politica
 In un unico tempo ma con + brani a carattere contrastante
 Fu usato dai compositori delle scuole nazionali per meglio valorizzare la propria terra
 Fu cotestato da Hanslick perché pensava che la musica scaturisse dalla musica stessa, quindi per un
periodo musica a programma e musica assoluta convissero

Compositori in Austria e Germania:


Quasi tutti rifiutarono la musica a programma (recupero del classicismo musicale)
- Brahms: maggiore compositore tedesco dopo Wagner, opera a Vienna,
o Opera: “Gradualità” alla Schumann
o Per pianoforte: sonate, variazioni
o 4 sinfonie
o Accusato di essere restauratore, fu continuatore dell’opera di Schumann, anche nella forma (Lied e principio
classico dell’”elaborazione del tema”)
- Bruckner: organista e professore di conservatorio a Vienna
o 9 sinfonie
o Messe e mottetti
- Wolf: ammiratore di Wagner
o Molti lieder sullo stile Wagneriano (poesia e musica sullo stesso piano)
- Strauss: compositore e direttore d’orchestra a Waimar
o Molti lieder e poemi sinfonici
o Opere con leitmotive Wagneriano
o Non composizioni sacre perché non credente
- Mahler: ebreo, studiò, diresse e compose a Vienna
o Compose solo per orchestra:
 9 sinfonie (riassumono la tradizione classico-romantica, utilizza mezzi sonori grandiosi, anche popolari)
 Fu compositore di musica programmatica (dava i titoli alle composizioni)

IL RINNOVAMENTO STRUMENTALE IN FRANCIA


Venne fondata la Società Nazionale Per La Musica Francese, venne recuperata la musica strumentale e la tradizione classica
- Saint Seans: fondatore della Società Nazionale
- Cesar Frank: organista, 3 poemi sinfonici
- Vincent D’Indy: allievo di Frank, anch’egli presidente della Società Nazionale
- Gabriel Faurè: influenzato da Wagner e Chopin, requiem
- Claude Debussy: studiò al conservatorio di Parigi e vinse il Prix De Rome, fu il leader del rinnovamento musicale
o Per il teatro: proponeva un nuovo stile di canto (declamato su piccoli intervalli con soffice orchestrazione)
o Opere vocali, per piano, e scitti su importanti giornali
o Fu un lirico utilizzatore di scale modali, odiava le cadenze obbligate (spesso non metteva sensibili)
o La novità fu il concepire ogni singolo accordo come unità a sé stante

LA RIPRESA DELLA MUSICA STRUMENTALE IN ITALIA


Il melodramma non bloccò la musica strumentale, la tradizione di Paganini era viva e presente, si ricordano anche:
- Sgambati: pianista allievo di Liszt
- Martucci: napoletano, pianista e direttore
- Enrico Bossi: influenzato da Brahms
- Busoni: celebre pianista-compositore, scrisse opere teatrali e rielaborazioni (su musiche di Bach)
In Italia ebbero fortuna le romanze, simili al lied (Francesco Paolo Tosti)

Tesi XXXI: Le giovani scuole nazionali


Dopo il 1830 sbocciò il concetto di nazionalità, c’era esigenza sia di una lingua che di musica nazionale, dal ‘600 all’800 tutti i paesi
furono “colonizzati” dall’opera Italiana, Francese e Tedesca, le nascenti Scuole Nazionali si proposero il recupero della musica
nazionale, alcuni compositori aderirono solo parzialmente al nazionalismo, altri erano di origine germanica, solo in russia si affermò
una vera e propria scuola col “Gruppo dei 5”.

IN RUSSIA:
- i primi compositori in direzione dell’autonomia furono:
o Glinka e Dargomizski
- Il gruppo dei cinque: guidato da Balakirev (l’unico professionista) non rinnovarono le forme ma inserirono elementi
nazionali originali, i cinque sono:
o Cui, Balakirev (minori)
o Borodin: scienziato, musicista autodidatta influenzato da Mendelsshon, non usò motivi popolari
o Rimsi-Korsakov: ufficiale di marina, lasciò 15 opere e riarmonizzò melodie popolari, maestro dell’orchestrazione,
usava scale modali e intervalli diminuiti e eccedenti
o Mussorgski: militare, studiò composizione e pianoforte, scrisse i “Quadri di un’esposizione”, indifferente nei
confronti delle regole della composizione
- I filo accidentali:
o Non aderirono al gruppo dei cinque perché si sentivano parte integrante dell’europa, si ricordano:
 Rubinstein
 Grecianinov
 Scriabin (pianista sullo stile di Liszt e Chopin e compositore)
 P. I. Ciaikovski: ottenne la cattedra di armonia a S. Pietroburgo,
• Compone 10 opere e balletti (“Lo Schiaccianoci”)
• Esprime la fase finale del romanticismo europeo

COMPOSITORI NAZIONALI IN NORVEGIA, BOEMIA, FINANDIA E SPAGNA

Boemia:
- Smetana: influenzato dalle danze popolari compone “la mia Patria”
- Dvorak: 10 opere e 9 sinfonie, danze slave e requiem
Europa settentrionale:
- Grieg: studiò a Lipsia e influenzò Debussy, compose per pianoforte e musiche sinfoniche
- Sibelius: compose lieder e una decina di poemi sinfonici
Spagna:
- Petrell: iniziatore della rinascita musicale spagnola
- Albeniz: pianista (iberia, suite espagnola)
- Granados: pianista-compositore, stile semplice e meno efficace di Albeniz (17 danze espagnole)

LE SCUOLE NAZIONALI: SECONDA FASE


I compositori non usarono solo materiale sonoro etnico ma riuscirono a farlo proprio, si ricordano:
- H. Villa Lobos
- De Falla (canciones populare espagnolas)
- Kodaly: si ispira alla musica contadina ungherese
- B. Bartok: musicologo, dalla Transilvania si trasferisce in U.S.A., ha scritto l’importante opera didattica “Mikrokosmos”

Tesi XXXII: Forme musicali dal ‘500 in poi


Vocale sacra:
- restano le forme del culto (messe, salmi, ecc…)
- assumono stile concertante
- nascono l’oratorio e cantata luterana da chiesa
Vocale profana:
- al madrigale polifonico succede il duetto da camera
Opera Italiana:
- nasce a firenze nel ‘500
- nel ‘600 ci sono scuola romana veneziana e napoletana
- nel ‘700 l’opera napoletana diventa europea (seria e buffa)
- nell ’800 il grande melodramma
Opera fuori dall’italia:
- Francia:
o ‘600 e ‘700 : ballet de cour, tragedie lirique, opera-ballet, opera comique
o ‘800 : Grand Opèra
- Germania:
o ‘700 : Singspiel
o ‘800 : Dramma romantico di Wagner
- Inghilterra:
o Masque
La musica strumentale:
- ‘500 e primo ‘600: trascrizioni di musiche polifoniche corali e composizioni x cembalo e organo
- ‘600: suite e sonate da chiesa e da camera
- ‘700: sonata solistica, concerto barocco, concerto e quartetto
- ‘800: ancora coltivate forme classiche ma si afferma il poema sinfonico e tutte le forme derivate dal Lied per pianoforte.

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