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89 Dicembre 2010

altroconsumo.it

Supplemento di Altroconsumo n 243

TRAPPOLA ALCOL Il conne tra consumo normale e dipendenza a volte sottile

PER LACNE GRAVE Dalle vostre risposte sul sito emerso che si sottovalutano i rischi di un farmaco

ALIMENTAZIONE Zuccheri e grassi: non migliora la qualit dei cibi nei supermercati

CMP MILANO ROSERIO

Altroconsumo: via Valassina 22, 20159 Milano - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1 DCB - Mi In caso di mancato recapito, restituire al Cmp di Milano Roserio per la restituzione al Mittente previo pagamento resi

Tra una regione e laltra del Paese per esami e visite cambia tutto: tariffe, ticket, esenzioni

SALUTE A VARIO PREZZO


Test sui termometri: abbiamo messo alla prova i nuovi modelli digitali

TROPPE DIFFERENZE TRA CITTADINI

N. 89 DICEMBRE 2010

04. 06. 08. 10.


Alla prova i nuovi termometri senza mercurio: i prezzi variano da 8 a 50 euro. Abbiamo scoperto che il migliore tra i meno cari.

EDICOLA SCIENTIFICA OBIETTIVO SALUTE UNA MELA AL GIORNO I CITTADINI NON SONO TUTTI UGUALI Da quando la gestione della sanit passata alla competenza delle regioni, le tariffe e le prestazioni si sono diversificate via via maggiormente. E oggi gli Italiani non sono pi tutti uguali. ALCOL, LE VOSTRE ESPERIENZE Un consumo poco controllato di alcol pu portare a conseguenze gravi per la salute e la sicurezza, soprattutto se ci si mette alla guida. TEST SUI TERMOMETRI Alla prova i nuovi termometri senza mercurio. Sul mercato ce ne sono di molti tipi e prezzi: tradizionali, a infrarossi, digitali... Abbiamo verificato la loro affidabilit e precisione. SUPERMERCATI SORVEGLIATI A parole, i supermercati dichiarano di volersi prendere cura del nostro benessere, tutelando al massimo la qualit degli alimenti. Ma il laboratorio dice una cosa diversa: che grassi e zuccheri sono sempre troppi. CISTITE, PIANO CON GLI ANTIBIOTICI La cistite uno dei disturbi per cui si ricorre pi frequentemente allantibiotico. Ma gli studi non ne confermano la necessit. Tanto pi che un uso inappropriato potrebbe comportare problemi. FARMACO PEGGIORE DELLA MALATTIA Per lacne si ricorre troppo facilmente allisotretinoina, un farmaco che pu dare gravi effetti indesiderati. QUELLE FASTIDIOSE AFTE Bench gli scaffali delle farmacie offrano tanti prodotti contro le afte, solo pochissimi hanno unefficacia accertata. DAI LETTORI I calcoli e lacqua giusta - Integratori: non per il dolore - Funghi sicuri CAPIRE Colesterolo: alleato o nemico?

16. 20. 24. 28. 32. 34. 38. 39.

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PROSSIMI NUMERI Pediatri: ogni bambino ha il suo? Tumore al seno: quali screening? Sale nei cibi I NOSTRI VALORI
INDIPENDENTI
Lassociazione Altroconsumo si nanzia con le quote associative e labbonamento alle proprie riviste, che non contengono pubblicit, n informazioni pagate da produttori o da gruppi di interesse politico e nanziario. Lindipendenza totale: nanziaria, politica e ideologica, a garanzia della obiettivit dei giudizi, dei consigli, delle prese di posizione.

EFFICACI
Il nostro metodo di lavoro si basa su criteri di rigore scientico, ecienza e competenza. Ai test e alle inchieste lavorano tecnici qualicati e specialisti di settore (ingegneri, alimentaristi, medici, farmacisti, giuristi, analisti nanziari, giornalisti...) che mettono la loro professionalit al servizio dellinformazione, della consulenza, della risoluzione dei problemi.

DALLA TUA PARTE


La nostra missione esclusivamente orientata a soddisfare le necessit dei consumatori e a tutelare i loro diritti. Per questo oriamo servizi di consulenza individuale ai nostri associati e, in forma diretta, concreta e adeguata, portiamo la voce e le istanze dei consumatori presso tutti gli interlocutori istituzionali e sociali.

Supplemento di Altroconsumo, mensile dellomonima associazione, i cui obiettivi sono informazione, difesa e rappresentanza dei consumatori

Il costo della salute cambia enormemente tra le diverse regioni italiane. Per le stesse visite un cittadino di Torino pu spendere l82% in pi rispetto a chi abita a Perugia.

SULLA NOSTRA PELLE


Quando un farmaco sospettato di mettere a rischio la salute o la vita dei pazienti, pu unistituzione che deve vigilare proprio sulla sicurezza riutarsi di rendere noti a tutti i dati a sua disposizione sugli eetti indesiderati di quel farmaco? Certo che no, la risposta logica. Eppure ci che avviene. successo nel caso della isotretinoina (per la cura dellacne, prescritto soprattutto ad adolescenti), che raccontiamo a pagina 32. La vicenda grave ed venuta alla ribalta grazie alla determinazione di un padre che, perso un glio per sospetti eetti psichiatrici del farmaco, invocava giustizia per s e trasparenza per tutti. Ma non un caso isolato, perch lo stesso problema riguarda qualunque medicina in commercio. Ogni anno sono circa 197 mila i cittadini europei che muoiono a causa di gravi reazioni avverse. Lagenzia europea del farmaco (Ema) sostiene di non poter pubblicare tutti i dati sulle reazioni indesiderate per ragioni di segretezza e di protezione di dati industriali, dimostrando di dare pi importanza a interessi commerciali che alla salute dei cittadini. Ma un conto il segreto sulle modalit di sintesi di un farmaco, per cui lazienda investe in ricerca e gode della protezione del brevetto. Altra cosa tenere segreti i dati sugli eetti indesiderati, anche se non ancora denitivi, perch va contro diritti fondamentali, come la salute e il rispetto della Dobbiamo conoscere dignit. Diversa stata la scelta i dati sugli eetti della Food and Drug Administraindesiderati dei farmaci tion, che sullisotretinoina ha sposato la linea della trasparenza, informando pazienti e medici del sospetto legame tra farmaco e disturbi della psiche. Perch, in attesa di dati denitivi, lattenzione resti alta. Un comportamento con molte ricadute positive: una maggiore appropriatezza nella prescrizione; una pi alta vigilanza durante la terapia da parte dei medici e uninformazione pi completa e corretta ai pazienti, che possono fare attenzione ai possibili eetti collaterali e segnalarli. Un contributo importante, quello dei pazienti: gli eetti elencati nel foglietto illustrativo, infatti, si basano sugli studi precedenti allimmissione in commercio del farmaco. Quando questo comincia a essere utilizzato da migliaia di persone emergono nuovi dati, che importantissimo raccogliere e poter comunicare. Grazie alla nuova direttiva Ue sulla farmacovigilanza, i cittadini potranno segnalare direttamente alle autorit competenti gli eetti indesiderati. Una possibilit che in Italia gi esiste, ma sconosciuta ai pi: chiediamo che sia promossa con campagne informative e facilitata da strumenti adeguati. Sono i cittadini a usare i farmaci: pi dati si raccolgono e si condividono, pi la salute sar tutelata.

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edicola scientifica
AMBIENTE

Pi verdi si pu diventare
Se le grandi scelte e linnovazione tecnologica hanno la loro importanza, anche i cittadini possono giocare una parte cruciale nella riduzione dei gas inquinanti. Modificare i nostri consumi e pi in generale il nostro stile di vita per ridurre linquinamento possibile, con risultati maggiori di quanto si immagina. Secondo uno studio inglese, pur mantenendo un livello di vita assolutamente accettabile, allinterno del proprio nucleo familiare si possono applicare cambiamenti che, se adottati da tutti, porterebbero a una riduzione drastica delle emissioni di gas a effetto serra: ben il 37%, pi di un terzo. Per calcolarlo, i ricercatori si sono riferiti al paniere di beni e servizi necessario a una famiglia inglese media per godere di uno stile di vita soddisfacente, vale a dire superiore allavere cibo e un tetto, ma che includesse anche attivit sociali e altri beni. Allinterno di questo insieme, i ricercatori hanno valutato tutto quanto poteva essere ridotto o eliminato: dalluso dellautomobile, al consumo di elettricit, gas e altri combustibili (grazie a un miglior isolamento della casa) ai beni non realmente necessari, ma acquistati e non utilizzati. Tutte le emissioni risparmiate grazie a questa riduzione ragionata dei consumi farebbero rientrare la Gran Bretagna nei limiti richiesti dal protocollo di Kyoto, concludono gli scienziati.
Fonte: Science for Environment Policy, settembre 2010

Secondo un nuovo studio una famiglia media potrebbe ridurre del 37% le emissioni di gas serra mantenendo uno stile di vita soddisfacente

IN PRIMO PIANO

Leggere di salute: vera informazione?


Di insostenibile leggerezza. Si sono ispirati al titolo del pi celebre romanzo di Milan Kundera per definire linformazione sulla salute data dai giornali in Italia. Sono queste infatti le conclusioni di un gruppo di ricercatori italiani (larticolo, in inglese, si pu leggere sulla rivista online PLoS ONE, sul numero del 24 marzo 2010), che hanno raccolto 146 articoli pubblicati su 41 quotidiani (tra il 25 e il 31 maggio 2008) e 41 settimanali (dal 1 al 7 giugno 2008), tra quelli a maggior tiratura nel nostro Paese. Poco spazio per ampliare le conoscenze Sorprende scoprire quanto poco si tratti di salute sui giornali: lo spazio occupato soltanto lo 0,7%. I ricercatori si sono focalizzati in particolare sugli articoli che mostravano lintenzione precisa di ampliare le conoscenze dei lettori sulla salute, dando alle notizie un taglio scientifico. Sono rimasti esclusi quindi, per esempio, consigli di benessere, recensioni di libri, risposte ai lettori. Il giudizio che emerge sulla qualit degli articoli decisamente deludente. Per la valutazione, i ricercatori si sono basati su studi e linee guida esistenti, e tre medici diversi hanno dato a ogni articolo un giudizio su una serie di aspetti: quello che dicono a proposito dei benefci, dei costi, dei rischi, se citano la fonte dellinformazione, se dichiarano eventuali conflitti di interesse (per esempio il ricercatore intervistato su un determinato farmaco ha ricevuto finanziamenti dalla ditta che produce il medicinale), e se le informazioni sono equilbrate (e non esagerate, eclatanti, addirittura false). Sbilanciati a favore dei benefci Male, su tutti i fronti. Quando si parla di un farmaco o di un trattamento, i rischi sono taciuti o sottovalutati (solo 6 articoli sui 49 che presentavano nuovi farmaci o trattamenti li citavano). Lefficacia al contrario sopravvalutata, quasi mai presentata in termini relativi, cio in confronto a qualcosaltro. Molto esaltate le novit: in 22 casi su 49 sono emerse informazioni esagerate o scorrette. Si tace anche sui costi e non vengono dichiarati i conflitti di interesse (eppure i ricercatori ne hanno trovati, ben in 15 casi).

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PREVENZIONE

RELAZIONI

Dieta mediterranea: buona per il seno

Salute, amici!
Vivere in solitudine costituisce un fattore di rischio equiparabile al fumo

Uno studio consiglia di seguire una dieta ricca di frutta e verdura, cereali, legumi, olio di oliva: proteggerebbe dal rischio del pi temuto tumore femminile.
Non una novit, ma unulteriore, importante conferma di quanto da tempo gli studi mostrano: la dieta convenzionalmente chiamata dieta mediterranea unalleata della nostra salute. Anche se i dati non sono ancora certi, potrebbe anche proteggere dal tumore al seno. Con dieta mediterranea non si intende per tanto come si consuma oggi nei Paesi che si aacciano su questo mare, visto che, con il tempo, le abitudini alimentari si sono parecchio allontanate dagli usi tradizionali. Si denisce mediterranea una dieta ricca di verdure fresche e frutta, di cereali (grano, riso, orzo...), di olio di oliva (che nei Paesi mediterranei in cucina tradizionalmente sostituisce il burro), di legumi (fagioli, lenticchie...), di frutta a guscio (noci, mandorle...), di pesce (specie il pesce azzurro, sgombri, sarde e alici, tipico dei nostri mari). Non si tratta per soltanto di aggiungere alla dieta questi salutari alimenti, ma di ridurne altri: la dieta mediterranea si caratterizza anche per un basso apporto di grassi di origine animale (burro), di carne e derivati (salumi inclusi), e un moderato ricorso a latte e derivati. Un nuovo studio, ambientato in Grecia, suggerisce che aderire a questo tipo di dieta diminuisce di circa il 20% il rischio di tumore al seno nelle donne in menopausa. Servono ulteriori studi per confermare questo dato, comunque promettente.
Fonte: The American Journal of Clinical Nutrition, settembre 2010

Fonte: PLoS Medicine, luglio 2010

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Lassenza di relazioni sociali potrebbe essere un fattore di rischio per la nostra salute, pi importante di quanto si pensi. Uno studio ha passato in rassegna la letteratura esistente, cercando di quantificare quanto le relazioni sociali, da un punto di vista quantitativo e qualitativo, hanno effetto sulla nostra salute. Due sono i meccanismi principali attraverso cui questo pu avvenire: sia il supporto al singolo contro lo stress (con solidariet, sostegno emotivo, aiuto concreto), sia inducendo comportamenti pi sani (fare sport in compagnia, uscire insieme, mangiare regolarmente pasti curati...). Negli studi esaminati le relazioni vengono misurate sia quantificando il grado di integrazione di un soggetto in una rete sociale, sia i suoi sentimenti riguardo alle relazioni e il supporto che riceve. Il risultato? Avere forti relazioni sociali comporta un aumento della speranza di vita fino al doppio.

prestazioni AMBULATORIALI

COSTI IN LIBERT Le regioni sono libere di fissare le tariffe delle prestazioni, alle quali le strutture sanitarie devono attenersi.

SPESA A CARICO A livello nazionale esiste un tariffario di riferimento. Se le regioni aumentano i prezzi la differenza resta a carico loro.

MAGGIOR OFFERTA Le regioni possono garantire pi prestazioni rispetto a quelle minime previste dai Lea (Livelli essenziali di assistenza).

Il prezzo della salute


La giungla delle tariffe: in Puglia i principali esami di laboratorio costano mediamente il 56% in pi che in Emilia Romagna, mentre le visite specialistiche in Piemonte sono pi care dell'82% rispetto all'Umbria. il federalismo sanitario, bellezza.

Regione che vai, tariffa che trovi. Esami, visite specialistiche, terapie: quello delle prestazioni sanitarie un borsino che fa registrare quotazioni molto oscillanti. Cos il prezzo della salute finisce per essere diverso a seconda della regione in cui si vive, con buona pace dellequit. Qualche esempio? Gli abitanti del Veneto che si rivolgono al Servizio sanitario nazionale per una radiografia al polso e alla mano spendono poco pi di 28 euro, ma basta spostarsi di qualche chilometro e raggiungere la confinante Emilia Romagna per scoprire che l l'esame costa la met. Lo stesso si pu dire per una visita ginecologica: le donne che risiedono in Umbria se la cavano con poco pi di 16 euro, mentre in Piemonte la tariffa subisce una vera e propria impennata e balza a 30 euro (82% in pi). Ma la prestazione che fa registrare le differenze pi iperboliche, che arrivano a superare il 1.000 per cento, il semplice prelievo di sangue: si va dai 52 centesimi del Lazio ai 6 euro e 20 centesimi delle Marche. Nella fiera delle sanit gli esempi possono moltiplicarsi per duemila: tante sono poco pi, poco meno le prestazioni ambulatoriali contemplate nellelenco (definito nomenclatore tariffario) di ciascuna regione e delle due province autonome di Trento e Bolzano. Sono gli effetti del federalismo sanitario.

Il metodo dellinchiesta

I tariffari delle regioni al setaccio


Lo scopo dell'inchiesta di confrontare le tariffe applicate dalle regioni per le singole prestazioni ambulatoriali erogate sia dalle strutture pubbliche sia da quelle private convenzionate. Abbiamo considerato le prestazioni (esami diagnostici, esami di laboratorio e terapie) tra le pi frequentemente erogate. Si tratta di prestazioni comprese nei Lea, livelli essenziali di assistenza, e quindi comuni a tutte le regioni. Per questo i dati sono tutti comparabili ed possibile evidenziare le differenze sia per quel che riguarda il costo della prestazione sia per quel che concerne la quota a carico del cittadino. Gli indici, elaborati per il confronto, tengono conto anche dei volumi delle prestazioni. Come fonte utilizziamo direttamente i tariffari regionali che vengono raccolti dallAgenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). I dati analizzati sono gli ultimi disponibili: si riferiscono al 31/12/2009.

La confusione totale: ciascuna regione ha le sue tariffe, il suo importo massimo per ricetta e le sue esenzioni

quanto spende il cittadino

Differenze anche tra i ticket


Il cittadino partecipa alla spesa sanitaria pagando il ticket. Paga per intero le prestazioni che hanno tariffe inferiori al tetto massimo, mentre se il prezzo superiore non paga la parte che eccede. Le regioni sono abbastanza allineate sul ticket: 36,15 euro. Le regioni Lazio e Molise a questi 36,15 euro aggiungono 15 euro se la ricetta include tac e risonanza magnetica, 5 euro se c' la fisioterapia e 4 euro per tutte le altre prestazioni e per i cosiddetti "pacchetti ambulatoriali complessi". La Campania, invece, pu applicare fino a 50 euro per i pacchetti ambulatoriali. L'importo massimo del ticket in Sardegna di 46,15 euro, mentre in Calabria di 45 euro.

Libere di decidere
Come mai, a fronte di prestazioni che perlopi prevedono procedure e prassi del tutto paragonabili stiamo infatti parlando di prestazioni ambulatoriali, che avvengono senza ricovero del paziente le tariffe sono cos difformi? Semplice, le regioni hanno facolt di stabilire le tariffe che vogliono, a volte negoziandole con le strutture private convenzionate. Logica vuole che da queste contrattazioni le regioni riescano a spuntare i prezzi pi bassi possibili. Le pi abili spendono meno. In caso contrario finiscono per rimetterci i bilanci pubblici e le tasche dei cittadini. Il perch si spiega presto: il Servizio sanitario nazionale per ogni prestazione riconosce alle regioni non lintero costo, ma la tariffa massima , stabilita con il decreto del ministero della Sanit del 22 luglio 1996. Se la somma che le regioni riconoscono alle strutture private convenzionate superiore alla tariffa nazionale, la differenza resta a carico dei bilanci regionali. Per esempio, per lesame completo delle urine il decreto ministeriale fissa la tariffa a 1,14 euro, mentre il Piemonte applica il costo di 4,60: ci sono 3,46 euro di differenza (cio il 304%), che resta sul groppone dei cittadini. La tariffa regionale la quota che la regione riconosce a chi eroga la

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PRESTAzIONI AMBULATORIALI >


prestazione. Nel caso delle strutture pubbliche questa cifra un riferimento di bilancio, che serve anche ai controlli sulla gestione delle Asl. Al contrario, per ospedali e laboratori di analisi privati accreditati, le tariffe corrispondono al prezzo effettivo che la regione paga e che teoricamente dovrebbe basarsi solo sui costi di produzione. Teoricamente, appunto. Nel 2002, con lintroduzione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) si ristretto l'elenco delle prestazioni passate dal Servizio sanitario nazionale. Le regioni che vogliono garantire ai cittadini le stesse prestazioni di prima, o addirittura aggiungerne altre, sono libere di farlo ma devono attingere a risorse proprie. Ci ha portato a una differenziazione sempre pi marcata dei costi e dei servizi offerti dalle diverse regioni.

Scopri quanto cara la tua regione


Per ogni regione abbiamo preso in considerazione 31 prestazioni ambulatoriali tra le pi erogate, divise tra esami di laboratorio e visite specialistiche ed esami diagnostici. Il confronto tra regioni possibile grazie ai numeri indice: 100 indica la pi economica e per esempio 156 quella pi cara del 56% rispetto alla prima.

Esami di laboratorio
133 109 139 100 100 101 124 151
Indice 100: tariffe meno care

141

Le 20 prestazioni pi comuni Sono 20 gli esami di laboratorio su cui abbiamo calcolato i numeri indice. Le tariffe considerate sono quelle in vigore nel 2009. I numeri nei riquadri tratteggiati appartengono alla provincia autonoma di Bolzano (in alto) e a quella di Trento (in basso). tariffe costose in Marche e Puglia Liguria, Umbria, Molise, Sicilia ed Emilia Romagna applicano, per gli esami considerati, le tariffe previste dal "nomenclatore" nazionale e corrispondono a quelle pi economiche. La regione pi cara risulta quella marchigiana, penalizzata dal costo fuori misura (oltre il 1.000 per cento rispetto ad altre) del prelievo del sangue, esame molto ricorrente.

108 100

164 140 133 100 149 156 145

147 151

e il cittadino paga
Il cittadino per accedere a esami, visite e terapie in una struttura pubblica o privata convenzionata deve avere limpegnativa su ricetta, compilata dal medico di base o dallo specialista del servizio pubblico. E poi pagare il ticket: per ogni ricetta un massimo di 36,15 nella maggior parte delle regioni, ma si va anche oltre (vedi riquadro in basso a pag. 11), per esempio in Sardegna (46,15 euro). In poche parole, per ciascuna ricetta, il ticket funge da tetto massimo a carico del cittadino. A due condizioni, per. La prima di carattere numerico: ogni ricetta pu contenere fino a 8 prestazioni, poi se ne deve fare un'altra. La seconda condizione di carattere tipologico: le prestazioni contenute in una stessa ricetta devono riguardare una stessa branca (cardiologia, oculistica, oncologia). Altrimenti servono pi ricette, cosa che fa lievitare la spesa a carico del cittadino. A differenziare ancora di pi il quadro, contribuisce il fatto che alcune regioni abbiano inserito nel proprio nomenclatore ulterio100

Visite specialistiche ed esami diagnostici


102 125 159 110 126 115 129 130
Indice 100: tariffe meno care

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Le 11 prestazioni pi comuni Questi numeri indice sono stati calcolati su 11 visite specialistiche, terapie ed esami diagnostici (tra cui elettrocardiogramma, mammografia ed ecografia dell'addome). L'anomalia delle Marche La regione Marche, che risulta essere la pi costosa per gli esami di laboratorio, capovolge il risultato nella classifica sulle prestazioni non di laboratorio, balzando al primo posto per economicit. Piemonte e friuli, le pi esose Si trovavano nella met bassa della classifica precedente e confermano di avere tariffe costose, anzi pi costose per questo tipo di prestazioni: sono Piemonte e Friuli. Il Veneto, al terzo posto tra i peggiori sulle tariffe degli esami di laboratorio, conferma qui la stessa posizione.

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Elaborazione Altroconsumo su dati Agenas

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FRANCESCO LONGO Direttore del Cergas Bocconi,

Centro di ricerca sulla gestione dellassistenza sanitaria

Si gioca sulle quantit


Le regioni usano la leva delle tariffe per spingere i privati a erogare prestazioni necessarie, ma poco appetibili.
Professor Longo, come mai le tariffe della prestazioni ambulatoriali sono cos diverse tra una regione e l'altra? Le politiche tariffarie sono espressione delle politiche sanitarie. Vanno considerati attentamente costi e volumi di produzione delle prestazioni, quadro epidemiologico della popolazione e profili di consumo: parametri diversi in ogni regione. Le regioni tendono a remunerare giustamente di pi (premiando le strutture che le erogano) le prestazioni che vogliono incentivare, perch evidentemente le considerano prodotte in maniera insufficiente. Per contro, tengono basse le tariffe di quelle prestazioni che sono prodotte in maniera eccessiva, in modo da penalizzarne l'erogazione. Allora perch sul prelievo del sangue, fondamentale per fare qualsiasi esame di laboratorio, c' una differenza del 1.000 per cento? Alcune regioni tengono bassa la tariffa dell'atto del prelievo perch spostano il ricavo dei produttori sull'esame di laboratorio, mentre altre regioni decidono di caricare maggiormente il gesto del prelievo, remunerando meno l'esame di laboratorio. La differenza appare macroscopica se si considera un solo passaggio dell'intero processo. Poi bisogna sempre tener presenti i volumi delle prestazioni: una regione pu pagare 4 euro una prestazione prodotta cento volte, un'altra pagare 2 euro una prestazione prodotta mille volte. Dipende tantissimo da quanti sono i consumi di prestazioni per singolo cittadino: sotto questo profilo le differenze da regione a regione sono imponenti. C' il serio rischio che il sistema dellaccreditamento spinga i privati a puntare solo sulle prestazioni pi redditizie? Non c' dubbio. E non ci vedo nulla di scandaloso: fisiologico. I privati sono reattivi alle tariffe e cercano le convenienze. Questo il motivo per cui gli enti pubblici modificano negli anni le tariffe e decidono di remunerare di pi le prestazioni che si rendono pi necessarie. La leva tariffaria consente queste manovre. I recenti tagli alla spesa sanitaria delle regioni quanto incideranno sulle tariffe e sulla qualit dei servizi? Tecnicamente non si pu parlare di taglio. Era previsto un aumento del fondo sanitario dell'1,8% nel 2011, mentre con la manovra economica le risorse cresceranno solo dello 0,8%: quindi meno rispetto a quello

Le risorse aumentano meno del previsto: sulle innovazioni l'Italia non terr lo stesso passo di Francia e Germania

che la dinamica fisiologica della spesa. Questa diminuzione della quota di incremento del fondo non consentir all'Italia di assorbire l'innovazione tecnologica e farmacologica. Ci significa che francesi, tedeschi e inglesi adotteranno prima di noi nuove tecnologie e nuovi farmaci, tra cui quelli oncologici di cui stata provata l'efficacia, ma che sono molto costosi. Quando un sistema sanitario si pu considerare efficiente? Sono decine gli indicatori da considerare, la sanit un settore molto complesso. Ne cito 5 a titolo di esempio. Prima di tutto vengono l'efficacia e l'equit: fondamentale che le speranze di vita per le singole malattie siano equamente divise tra tutti gli strati sociali della popolazione. Il secondo indicatore riguarda la quantit dei ricoveri: devono essere mediamente 160 per mille abitanti. Occorre poi una buona copertura dell'assistenza degli anziani non autosufficienti. La percentuale di spesa per i servizi non ospedalieri deve essere vicina al 50% del totale della spesa. Inoltre, sarebbe bene che la quota di partecipazione ai vari screening fosse vicina all'obiettivo.

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ri branche, dalla diabetologia alla medicina dello sport. Di conseguenza il guazzabuglio totale: in pratica ciascuna regione ha le sue tariffe, il suo importo massimo per ricetta e le sue branche. Non finisce qui. Anche sulle esenzioni dal pagamento del ticket le regioni hanno libert di movimento. Fatte salve le categorie previste a livello nazionale (determinate sulla base di condizioni economiche, sociali e sanitarie), le regioni possono allargare la platea delle esenzioni. Per esempio la Lombardia ha stabilito che sono esenti tutti i cittadini di et inferiore ai 14 anni, indipendentemente dal reddito familiare, mentre a livello nazionale il limite fissato ai 6 anni di et, con un limite di reddito familiare.

SCENARIO 1

SOSPettO DI caLcOLI renaLI


Giovanna una giovane donna di 42 anni, che di recente ha sofferto per dolori causati da una colica renale. Il medico di famiglia sospetta che siano dovuti alla presenza di calcoli renali. Per questo le prescrive alcuni accertamenti, per i quali occorrono quattro ricette: esame completo delle urine e urinocoltura (in una ricetta sola, perch sono nella stessa branca). Una volta ricevuto l'esito di questi esami, il medico manda Giovanna in una ambulatorio di nefrologia per una visita specialistica (seconda ricetta). Dopodich lo specialista del servizio pubblico richiede una radiografia (terza ricetta) e a seguire unecografia completa delladdome (quarta ricetta). facile confrontare le tariffe tra le regioni, e soprattutto quanto resta a carico del cittadino, attraverso gli indici (100 indica la pi economica, mentre per esempio 143 quella pi cara del 43% rispetto alla prima). Le regioni con tariffe pi basse sono Marche e Umbria (106 euro); quella pi esosa il Veneto (185 euro). A fare la differenza soprattuto il costo dellecografia completa delladdome che in media costa 65 euro mentre in Veneto schizza a 113 euro.

Indici a confronto
Se facile dedurre che c una forte disparit tra le regioni, meno facile fare una gradutoria delle regioni sulla base delle differenze medie di costo delle prestazioni ambulatoriali. Ci siamo aiutati cal-

VISITA SPECIALISTICA Ed ESAMI


Regione Tariffa (euro) 113,37 111,30 108,50 110,84 107,84 113,15 152,50 108,07 110,84 127,97 106,90 110,84 151,80 111,25 113 110,84 112 122,70 106,71 121,90 185,55 Contributo Quota Indice del a carico Indice quota cittadino tariffa del cittadino cittadino (%) (euro) 106 104 102 104 101 106 143 101 104 120 100 104 142 104 106 104 105 115 100 114 174 76,18 76,18 73,65 85,03 74,11 78,50 94,60 80,18 76,18 80,14 72,05 80,18 100,25 76,18 87,47 76,18 80,75 78,15 72,05 80,15 92,80 106 106 102 118 103 109 131 111 106 111 100 111 139 106 121 106 112 108 100 111 129 67 68 68 77 69 69 62 74 69 63 67 72 66 68 77 69 72 64 68 66 50

COLESTEROLO E TRIGLICERIdI

La reGOLa La DISParIt
Paolo ha superato la cinquantina e non ha mai controllato il suo livello di colesterolo. Il medico richiede con una ricetta la misurazione sia del colesterolo HDL sia di quello totale, aggiungendo anche i trigliceridi. Quanto paga Paolo? Dipende da dove abita. Se residente in Liguria, Molise, Sicilia, Umbria, Emilia Romagna, provincia autonoma di Trento, Toscana o Valle d'Aosta pagher intorno ai 7 euro o poco pi.
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Il costo sar dagli 8 ai 10 euro nel caso di Lombardia, Abruzzo Piemonte, Lazio, Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna. Superer gli 11 in Veneto e Basilicata, ma andr oltre i 13 nelle Marche. Poich la cifra da pagare sempre inferiore a quella del ticket, sar tutta a carico di Paolo.

Abruzzo Basilicata Bolzano (prov. aut.) Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento (prov. aut.) Umbria Valle dAosta Veneto

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SCENARIO 2

SanGUe neLLe fecI: accertaMentI


Mario, un uomo sulla sessantina, dopo unevacuazione sotto sforzo, vede le sue feci striate di sangue e, al momento della detersione, nota anche tracce di sangue sulla carta igienica. Il medico, sospettando la presenza di emorroidi anorettali, manda il paziente da un proctologo per una visita specialistica (prima ricetta). Questi richiede in prima battuta una rettosigmoidoscopia (seconda ricetta): l'esame evidenzia la presenza di un polipo rettale. Lo specialista richiede a questo punto una colonscopia (terza ricetta). Se si considera la spesa totale, la regione pi economica risulta essere la Campania (101 euro), grazie al basso costo della colonscopia (circa 50 euro, contro 73 di media). Tre sono le regioni con un indice molto alto: Valle d'Aosta (276), Friuli Venezia Giulia (193) e Piemonte (169). A far lievitare di pi la tariffa totale della Valle d'Aosta contribuiscono la colonscopia (148 euro) e la rettosigmoidoscopia (110 euro, contro la media di 42 euro). Venendo alla quota a carico dei cittadini, la somma dei ticket pi alta quella di Sardegna, Calabria, Piemonte e Friuli Venezia Giulia: in tutte supera i 100 euro.

colando gli indici, dal cui confronto sono venute fuori le due cartine dell'Italia che trovate a pagina 12. Le cinque regioni mediamente pi care per gli esami di laboratorio risultano essere Marche, Puglia, Veneto, Calabria e Campania. Mentre per quanto riguardia le visite specialistiche e gli esami diagnostici (comprese le radiografie) la maglia nera va a Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. I due scenari qui a fianco, invece, mostrano come queste differenze incidono sulle tasche dei cittadini nel caso di accertamenti molto comuni.

DALLA TUA PARTE

Spendere meno e meglio


La nostra inchiesta dimostra che i cittadini non sono tutti uguali di fronte al Servizio sanitario nazionale. Per sottoporsi alle medesime visite, terapie o analisi si spendono cifre molto diverse a seconda della regione in cui si risiede. Dal federalismo sanitario era naturale aspettarsi differenze, ma francamente dicile spiegare tariffe cos distanti. Sebbene lo scopo dell'inchiesta non fosse quello valutare la qualit delle prestazioni, ma solo le tariffe, anche la loro disparit incide sull'equit e sull'ecienza che si richiede nella gestione della sanit pubblica. I cui costi, compresi i decit sanitari, ricadono sui cittadini. Secondo uno studio commissionato dal ministero della Salute sono cinque le regioni che brillano per rispetto della programmazione delle risorse destinate alla sanit e per la qualit delle prestazioni: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto. Tra queste cinque regioni virtuose, il cui modello si vorrebbe esportare alle altre, solo il Veneto non brilla per economicit delle tariffe ambulatoriali: ci dimostra che si pu spendere meno e meglio. Il ministero della Salute dovrebbe monitorare l'andamento delle tariffe, appurare le cause delle anomalie e intervenire. E in nome del diritto alla trasparenza, informare i cittadini.

VISITA SPECIALISTICA Ed ESAMI


Regione Abruzzo Basilicata Bolzano (prov. aut.) Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trento (prov. aut.) Umbria Veneto Valle dAosta Tariffa (euro) 119,81 119,81 117,30 119,81 101,64 142 196,40 119,81 119,81 136,12 115,70 119,81 171,85 119,81 119,81 119,81 117,75 131,15 115,68 158,45 280,90 Contributo Quota Indice del a carico Indice quota cittadino tariffa del cittadino cittadino (%) (euro) 118 118 115 118 100 140 193 118 118 134 114 118 169 118 118 118 116 129 114 156 276 92,96 92,96 90,40 102,84 88,21 95,30 101 97,99 92,96 94,81 88,80 97,99 102,30 92,96 103,99 92,96 90,90 92,95 88,83 92,80 95,00 105 105 102 117 100 108 114 111 105 107 101 111 116 105 118 105 103 105 101 105 108 78 78 77 86 87 67 51 82 78 70 77 82 60 78 87 78 77 71 77 59 34

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test salute 89 Dicembre 2010

prevenire

Rischio alcolico
Bere in eccesso unabitudine piuttosto diffusa, soprattutto tra i giovani. Per abbandonare lamaro calice possibile, come emerge dalle vostre esperienze.

Ladagio popolare vuole che il vino faccia buon sangue, ma non la pensa cos chi dal legame con lalcol si liberato a fatica. Una consapevolezza difficile da conquistare, dato che un primo effetto dellalzare troppo il gomito proprio la difficolt a riconoscere la propria dipendenza dallalcol. Quando il rapporto con la bottiglia pu nascondere potenziali pericoli? Non c una regola, non tutti gli amanti del bere sono da considerare a rischio, ma il confine tra

online
Cerca i consigli su come concedersi la quantit giusta senza rischi su: altroconsumo.it/ vini

Il metodo dellinchiesta

Migliaia di esperienze
Questa indagine ha lo scopo di far emergere le abitudini e le esperienze dei cittadini rispetto al consumo di alcolici. Linchiesta stata realizzata in Italia, Belgio, Portogallo e Spagna nel corso del 2010. Agli intervistati stato inviato un questionario con una serie di domande sulle abitudini relative allalcol, eventuali problemi emersi, sul comportamento alla guida. Abbiamo anche raccolto le osservazioni spontanee degli intervistati. Ne riportiamo alcune a pag. 19. Il campione dellinchiesta comprende 5.319 persone tra i 18 e i 74 anni, di cui quasi 1.500 italiani. I risultati sono rappresentativi della popolazione adulta per et, sesso, livello distruzione e area di residenza.

un costante consumo di alcol e la dipendenza vera e propria labile. Il problema emerge quando luso diventa abuso, quando alzare il bicchiere serve a sentirsi a proprio agio in situazioni sociali, a vincere ansie e tensioni, a procurarsi un senso di sicurezza o a superare ostacoli psicologici, come insicurezza o timidezza. Qui pi facilmente si innesta la dipendenza e quindi lalcolismo. Un fenomeno non raro: l11% delle oltre cinquemila persone da noi intervistate (vedi riquadro a fianco) ha raccontato di aver avuto un parente con problemi dovuti allalcol.

ma riguarda anche le donne (1%). Quando a poco a poco si diventa incapaci di smettere, anche senza esserne consapevoli fino in fondo, inizia il vortice della dipendenza psicologica, che nei casi pi gravi diventa anche fisica. Diventare alcolista non dipende tanto dalla quantit di bicchieri bevuti, quanto dallimpossibilit di rinunciarvi.

I rischi per la salute


Lalcolismo non solo un problema sociale e psicologico. A furia di bicchieri, la salute pu essere rovinata in modo irreparabile. Un primo sintomo la depressione. Il ricorso frequente alla bottiglia inibisce un importante compito del cervello, la produzione di endorfine, sostanze che danno un senso di benessere, le stesse stimolate dallattivit fisica. Bicchiere dopo bicchiere, il cervello assolve sempre di meno alla sua funzione di produttore di benes-

test salute 89 Dicembre 2010

Riconoscere il problema
Il bevitore molto difficilmente riconosce di essere allinizio di una china che pu diventare pericolosa. Eppure i problemi legati allalcol esistono e sono diffusi, soprattutto tra gli uomini (pi del 5% fa uso di alcol in modo dannoso),

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ERNESTO, coordinatore di un gruppo di Alcolisti Anonimi


italiani, ci ha raccontato la sua esperienza con lalcol

Il bere euforizza e deprime


I giovani rischiano di pi, pensano che ubriacarsi sia una moda passeggera, ma non cos
Nella filosofia dellassociazione conservare lanonimato indispensabile. Ernesto un nome di fantasia. Quando hai capito che eri dipendente dal bere? Lalcol mi aiutava a sentirmi pi sicuro, a vincere alcune paure quando ero a contatto con gli altri. Quando dovevo affrontare un problema, personale o lavorativo, vincevo le mia poca autostima buttando gi un bicchiere. Sono passato dal bere per il gusto del bere al bisogno di bere, fino a quando non ho iniziato a bere anche da solo, a bere qualunque cosa. Poi sono iniziati i primi segnali di astinenza fisica, come i tremori al risveglio. Nel tempo il senso di sicurezza svanisce e si inizia a bere sempre di pi. Piano piano si inizia ad attribuire agli altri la colpa del proprio malessere, in famiglia o in ufficio. Mi sentivo depresso, provavo un senso di vergogna, i parenti e gli amici mi dicevano che non stavo bene, ma io negavo. Uscirne stato un percorso lungo, ho dovuto aspettare il momento in cui sono riuscito a dirmi che non potevo fare a meno del bere. Perch hai scelto proprio un gruppo di auto-aiuto? Conoscevo lalcolismo per motivi professionali, ma non mi ero mai reso conto di avere questo problema, lo negavo, dicendo a me stesso che avrei potuto smettere in qualunque momento. Dopo essere stato ricoverato tante volte in ospedale, per crisi dovute allalcol, mi sentivo sempre dire che dovevo smettere.

Quello che funziona in un gruppo di auto-aiuto lempatia, il rapporto da pari a pari, vedere che altri come te ce lhanno fatta

Solo con il gruppo degli Alcolisti Anonimi ho provato empatia, mi hanno lasciato libero di decidere se e come smettere. Ci si sente tutti uguali, siamo tutti alcolisti, non ci sono gerarchie n imposizioni. Li sentivo parlare e mi sembrava che raccontassero la mia vita, una condivisione di esperienze che mette al riparo da possibili ricadute. Lalcolismo riguarda anche i giovani. Cosa fate per loro? Lalcol viene sempre associato agli incidenti stradali, non si parla mai di dipendenza. I giovani iniziano molto presto a bere, per loro lalcol un rompighiaccio, fa meno paura ed pi facile da trovare delle droghe. Tra i giovani si creano stili di vita da cui difficile liberarsi, che i ragazzi usano per superare le difficolt dellet. Gli Alcolisti Anonimi fanno prevenzione a partire dalle scuole: importante capire il problema da giovani.

sere , che passa invece allalcol. Ci sono, poi, una serie di danni anche gravi allorganismo dovuti alleccesso di alcol. Uno degli organi pi colpiti il fegato, che si ammala di epatite, che pu degenerare in cirrosi (frequente motivo di morte tra gli alcolisti). Ma lelenco degli organi a rischio lungo: pancreas, stomaco, esofago e bocca sono soggetti a infiammazioni e a gravi malattie. Lalcol anche un fattore di rischio per il tumore alla mammella.

>

Un giovane su tre (33%) tra i 18 e i 24 anni di et ha preso una sbronza solenne nellultimo anno, le ragazze molto meno: solo il 6%

Ex-alcolisti: perch ho smesso di bere (%)


Per sentirmi meglio con me stesso/a La mia/il mio partner ha insistito Faceva male alla mia salute mentale Quando bevevo perdevo il controllo Lalcol provocava problemi personali e familiari

36 39 44 49
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Per gli ex alcolisti la spinta a smettere di bere nata soprattutto dal bisogno di mantenere il controllo e dalla volont di evitare problemi personali e familiari. Molti sentivano anche il bisogno di tutelarsi dal punto di vista della salute mentale.

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prevenire

CoDiCe Della straDa

alCol e GuIda: tRoPPo PoCHI I ContRollI In ItalIa


A luglio scorso scattata la riforma del Codice della strada. I destinatari delle nuove regole sono soprattutto i giovani e i locali pubblici. Secondo le nuove norme il divieto di vendita degli alcolici scatta dalle 3 di notte fino alle 6 di mattina. Obbligatorio, alluscita, un apparecchio che rilevi, per chi lo vuole, il tasso alcolemico e tabelle illustrative dei danni legati allalcol. Negli autogrill, invece, c il divieto di somministrare superalcolici e dalle 22 alle 7 anche gli alcolici. Secondo larticolo 33 assolutamente vietato mettersi alla guida, dopo aver bevuto, se si hanno meno di 21 anni o se si conseguita la patente da meno di 3 anni. La norma riguarda anche i conducenti di mezzi pesanti. Dal nostro questionario emerge che il numero di automobilisti italiani che guidano sotto leffetto dellalcol basso rispetto agli altri paesi dellinchiesta: il 3,5%, contro per esempio il 15% dei belgi, che dichiarano di mettersi al volante anche dopo aver bevuto decisamente troppo. Pi di met degli intervistati ritiene per che le sanzioni legate alla guida in stato di ebbrezza non siano molto severe, pi di 7 su 10 pensano che dovrebbero essere pi restrittive. L86% sostiene che dovrebbero esserci pi controlli da parte della Polizia. Un quarto del campione pensa che il rischio di essere multato per guida in stato di ebbrezza sia molto basso. In effetti, negli ultimi due anni solo il 7% degli automobilisti dichiara di essere stato fermato per sottoporsi a un test di controllo con etilometro. Rispetto agli intervistati, gli italiani risultano quelli che subiscono meno controlli in strada.

Persone controllate con etilometro in strada negli ultimi 2 anni (%)


Spagna Portogallo Belgio Italia

36 25 25 7

nel panorama degli intervistati europei, emerge che i controlli sulle strade italiane sono insucienti: solo il 7% degli automobilisti stato fermato negli ultimi 2 anni.

I bicchieri non sono tutti uguali


Il consumo di alcol di solito espresso in bicchieri, ma le quantit variano anche di molto a seconda del tipo di bevanda scelta. Ecco perch dicile capire quanto alcol si assunto basandosi sul numero di bicchieri. Per esempio, un boccale o una lattina di birra (330 ml, 5 gradi) corrispondono a un calice di vino (125 ml, 12 gradi), ma anche a un bicchiere di whisky (40 ml, 40 gradi).

330 ml

= =
125 ml

40 ml

>
PeR saPeRne dI PI Molti i gruppi di auto-aiuto, che riuniscono alcolisti e i loro parenti per risolvere il problema comune. Eccone alcuni. Alcolisti Anonimi Centro di ascolto: 066636620; su www.alcolisti-anonimi.it accessibile lelenco completo delle sedi territoriali test salute 89 Dicembre 2010 Al-Anon www.al-anon.it. Per informazioni: numero verde 800.087.897 Associazione italiana dei Club degli alcolisti in trattamento www.aicat.net; numero verde per informazioni: 800.974.250 Elenco dei servizi pubblici per lalcoldipendenza redatto dallIstituto superiore di sanit www.iss.it/binary/alco/cont/ELENCO_SERVIZI_ALCOLDIPENDENZA.pdf

a fari spenti nella notte


Laver bevuto in eccesso allorigine anche di molti altri problemi. Secondo una recente relazione del ministero della Salute, ogni anno in Europa allalcol attribuibile, direttamente o indirettamente, la morte di 195 mila persone, di cui almeno 30 mila in Italia. Il bere provoca incidenti di vario tipo, soprattutto stradali, ma anche numerose malattie. In particolare al bere attribuibile unalta percentuale di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni, dovuta alle ben note stragi del sabato sera . Secondo lIstituto superiore di sa-

nit pi di un quarto della mortalit maschile causata da incidenti dovuta allalcol (11% tra le donne).

un fenomeno giovanile
Secondo lIstat un ragazzo su cinque e una ragazza su dieci beve in modo rischioso per la salute e la sicurezza. Un comportamento a rischio il consumo fuori pasto, in crescita in particolare tra i giovanissimi tra i 14 e i 17 anni, con una percentuale raddoppiata negli ultimi quindici anni, arrivata al 23% tra i maschi e al 14% tra le femmine. In base a una recente ricerca re-

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le testimonianze

storie difficili: i vostri racconti sullalcol


Abbiamo selezionate alcune delle testimonianze degli intervistati, che hanno voluto raccontare parte della loro esperienza. Le diverse vicende mostrano quanto lalcolismo sia un problema complesso, che tocca la vita di tutta la famiglia.

1 Se i ragazzi ubriachi potessero rivedersi il giorno dopo

Quando ero adolescente bevevo di tutto e di pi, poi sono cresciuto... Se si potessero aprire gli occhi a questi adolescenti sui veri effetti dellalcol, anche sullorganismo, specialmente quando si cos giovani, e sul male che possiamo fare a chi ci sta attorno. Se i ragazzini ubriachi potessero rivedersi, il giorno dopo, per rendersi conto di quali figuracce fanno sotto leffetto dellalcol, forse sarebbe un modo per farli preoccupare della loro reputazione, cui tengono tanto.

compagno abbia fatto o meno uso di alcol. Subisci in modo passivo gli effetti del bere e alla lunga ti guardi allo specchio e non ti riconosci pi. Bisognerebbe dare pi sostegno anche a noi, che ci occupiamo ogni giorno degli alcolisti e che viviamo vicino a loro questa esperienza che toglie i colori della vita.

Ho subito in modo passivo gli effetti dellalcol Si parla sempre degli alcolisti, dei loro problemi e della loro debolezza. Perch non si dice mai nulla su come aiutare chi, per scelta o per necessit, deve convivere con gli alcolisti? Per esperienza personale, posso dire che si entra in un vortice di paura, ansia, sbalzi di umore, una sorta di stato depressivo che logora, indipendentemente dal fatto che quel giorno il tuo

Ho capito da grande che lalcolismo una malattia Sono una figlia adulta di padre alcolista. A 57 anni ho incontrato il gruppo di autoaiuto Al-Anon e da allora ho cambiato qualit della vita. Mi hanno insegnato a considerare lalcolismo come una malattia, mi hanno aiutata a rivedere la mia vita passata alla luce di tutto questo. Molte persone che ho incontrato nel gruppo si sono accorte che il marito era alcolista dopo dieci anni di matrimonio, anche perch nella nostra regione considerato normale bere vino. Bisogna garantire uninformazione corretta nelle scuole, perch con la mia esperienza ho capito che quando si sa si gi a buon punto.

alizzata dallIstituto superiore di sanit, emerge che pi della met dei ragazzi che frequentano pub e discoteche fa uso di alcolici (le ragazze sono il 37%). Il sabato sera la percentuale sale addirittura all86%. Qui avviene anche il cosiddetto binge drinking, il consumo di diverse consumazioni in ununica occasione, fino a ubriacarsi, che in media pi elevato tra i maschi (13%) che tra le femmine (4%). La diffusione dellabuso di alcol tra i giovani documentata anche dal riscontro presso i servizi sociosanitari per lalcoldipendenza, dove sono in aumento i frequentatori sotto i 20 anni. Dalle risposte al nostro questionario emerge che i maschi cominciano a bere prima delle donne, attorno ai 15 anni, et che si sta progressivamente abbassando. Una tendenza preoccupante, quella di iniziare a bere sempre pi precocemente, visto che le ricerche mostrano che chi si accosta allalcol prima ha pi probabilit di diventare dipenden-

dente in et adulta, ma anche di avere problemi, di relazione e scolastici, durante ladolescenza.

cosa fare

Da chi farsi aiutare


Il primo passo ammettere di avere problemi con lalcol, poi per occorre farsi aiutare. Le istituzioni. In Italia, allinterno del servizio pubblico, la cura delle persone dipendenti dallalcol affidata ai Servizi alcologici del Servizio sanitario nazionale. Istituiti presso le Asl, offrono laiuto di medici, psicologi e assistenti sociali, oltre a programmi di riabilitazione e di reinserimento lavorativo. Le associazioni. Sparse sul territorio esistono diverse associazioni di volontariato, come gli Alcolisti Anonimi, i Club degli alcolisti in trattamento e gli Al-Anon (per contatti consultate il riquadro a pag. 18). Mentre i medici di base non sono considerati un aiuto valido da molti degli intervistati, i gruppi di auto-aiuto soddisfano pi di ogni altro intervento.

Essere consapevoli
Se il problema non lalcolismo, non necessario smettere di bere del tutto. Bisogna per conoscere gli alcolici e farne un uso consapevole. Occhio alla quantit. Lalcol, a piccole dosi, sopportato dallorganismo. Eccedere significa danneggiare la salute. Secondo le indicazioni dellInran, lIstituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, le donne non dovrebbero bere pi di 1-2 bicchieri al giorno durante i pasti e gli uomini massimo 2-3 bicchieri. Calorie elevate. Per ogni grammo di alcol si assumono 7 calorie. La colpa delletanolo, il principale componente delle bevande alcoliche, che fa ingrassare. Se si in sovrappeso bene evitare gli alcolici. Un bicchiere di vino da 12 % vol. fornisce 84 calorie. Il calcolo semplice: moltiplicate il grado alcolico della bevanda, riportato in etichetta, per 0,056 e poi moltiplicate questo risultato per la quantit consumata (un bicchiere corrisponde a 125 ml). Non toglie la sete. Le bevande alcoliche non dissetano affatto (neppure la birra fresca, come si crede). Al contrario, lalcol disidrata e richiede elevate quantit dacqua per essere smaltito.

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test

I termometri sono sempre pi tecnologici. Non tutti, per, sono affidabili come quelli di una volta. I nostri consigli su cosa fare se la temperatura sale.

Febbre da termometro
Il metodo del test

Prove: in laboratorio e dal vivo


Abbiamo voluto testare la precisione e laffidabilit dei termometri per misurare la febbre. In particolare, volevamo verificare se i termometri digitali e quelli a infrarossi fossero allaltezza del vecchio sistema a mercurio (oggi sostituito da una lega di altri metalli pesanti). I risultati sono nella tabella a pagina 22. In laboratorio Per valutare la qualit dei termometri acquistati, abbiamo eseguito due verifiche. Come prima cosa abbiamo immerso i campioni allinterno di uno strumento pieno dacqua, tarato su diverse temperature, e verificato la corrispondenza della misurazione (precisione). A casa In seguito, abbiamo reclutato alcuni volontari per verificare laccuratezza della misurazione in condizioni reali. Ogni modello, digitale e tradizionale, stato provato, sia su volontari adulti sia su bambini nel il cavo ascellare e, per i modelli a infrarossi, secondo le indicazioni fornite dal produttore (orecchio o fronte).

Qualcuno lo conserva come un oggetto di culto, altri invece lo hanno gi archiviato come un inutile e poco tecnologico ricordo del passato. Da quando quello a mercurio entrato in pensione c' stata uninvasione di termometri dalle forme e dalle tecnologie pi strane. Se prima cera poco da scegliere, tra un modello e laltro al massimo variava il colore della colonnina o la forma (rettangolare per gli adulti, sferica e sottile per i bambini), ora chi vuole comprare un termometro per misurare la febbre deve orientarsi tra decine di proposte diverse. Tradizionale, digitale o a infrarossi? E ancora: meglio quello da orecchio o quello che rileva la temperatura senza neanche sfiorarti? Il nostro test parla chiaro: i termometri digitali sono in generale pi affidabili di quelli a infrarossi, soprattutto a con-

fronto con i modelli che rilevano a distanza. E poi, come dimostra il nostro Miglior Acquisto, questi termometri possono essere usati sia dai bambini sia dagli adulti. Per aiutarvi nella scelta, e soprattutto per non farvi spendere inutilmente un capitale, potete consultare la tabella con la nostra classifica e le schede di approfondimento alle pagine seguenti.

Si alza il termostato
A rigore, la febbre non una malattia, ma un sintomo, che si presenta in molte occasioni diverse, il cui elemento comune in genere uninfezione. La causa pi comune della febbre sono proprio le infezioni batteriche e virali, soprattutto nella stagione fredda. Quando il nostro sistema immunitario viene attaccato, aziona il meccanismo del rialzo della temperatura come

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GuIDa aI NuOVI teRMOMetRI

VINTAGE O FUTURISTA?
E ora che il termometro a mercurio non c pi, quale scegliere? Ecco una panoramica sui prodotti in commercio, con i pro e i contro di ognuno.

tradizionale
Si tratta del classico termometro di vetro, proprio per i pi nostalgici. Simile in tutto e per tutto a quello a mercurio (vietato da aprile 2009), contiene allinterno una lega di metalli meno inquinante chiamata Galinstan, uida a temperatura ambiente.

costa in media

Pro
versatile: pu essere usato in varie sedi (sia per la misurazione rettale, sia per quella ascellare). Piuttosto preciso e dal prezzo contenuto.

Contro
Il tempo necessario per la misurazione accettabile (circa 4-5 minuti) ma non riesce a competere con quella dei termometri elettronici, molto pi rapidi. Non tutti i modelli sono di facile lettura. Essendo in vetro, pu rompersi.

Digitale
Il termometro digitale utilizza sensori elettronici di calore per registrare la temperatura corporea. Durante la misurazione, fa diverse rilevazioni e al suono del bip mostra il valore medio. In commercio ne esistono molte versioni, pi o meno sottili, con lasta morbida o rigida, fino ad alcuni modelli particolari come quello che vedete nella foto qui a fianco, concepito esclusivamente per la misurazione nella bocca.

Pro
La maggior parte dei termometri digitali pu essere usata in diverse sedi (ano, ascella, bocca). molto veloce: bastano pochi secondi per avere il risultato della misurazione, annunciato con un segnale acustico. Facilmente reperibile ed economico. sicuro e resistente, anche in caso di caduta. di facile lettura.

Contro
Deve essere smaltito come rifiuto elettronico nelle piazzole ecologiche.

costa in media

a infrarossi
Il termometro a infrarossi a distanza riceve ed elabora le radiazioni emesse naturalmente dal corpo umano, utilizzando un sistema ottico di puntamento a fasci di luce. Non necessario, quindi, porre lapparecchio a diretto contatto della pelle. Ci sono due versioni di termometri a infrarossi: quelli che rilevano la temperatura esterna dalla fronte e quelli da inserire nellorecchio.

Pro
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Velocit della misurazione e, per quelli a distanza, nessun contatto con la pelle (utile, per esempio, per non svegliare un bambino).

costa in media 50

Contro
costoso. Per risultati precisi serve un corretto puntamento, non sempre facile. La misurazione, quindi, non sempre affidabile e pu essere diversa a seconda della rilevazione (pi preciso il termometro auricolare).

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test

TERMOMETRI: classifica per qualit


Utilizzo previsto Facilit duso Prezzo in euro (min - max) settembre 2010 QUALIT GLOBALE (su 100) 91 86 75 75 75 73 63 63 63 63 63 62 62 60 53 50 50 25

Imballaggio

Resistenza

Precisione

Variabilit

Neo Baby termometro digitale Omron Flex Temp Smart Brevi Fef Thermo Farmamed termometro digitale Ranbaxy SC25 Braun ThermoScan, Type 4020 Omron Gentle Temp 510 Pic Indolor oralvedo Chicco Express Dr Marcus termometro digitale Mebby Flexo Borella Eco Sturm Pic Indolor vedo eco Exatherm eco termometro Pic Indolor Thermoklinik Chicco Easy Touch Pic Indolor Vedodigit II Silver Crest (LIDL) Termometro da fronte e orecchio

7,90 8,90 - 9,90 9,50 - 10,60 9,60 - 10,90 8 49,99 - 61,50 51 13,90 10,90 7,99 - 10 8,90 8,90 8 - 8,90 6,50 45 - 59 39 3,90 - 6,90 15

digitale digitale digitale digitale digitale infrarossi infrarossi digitale digitale digitale digitale tradizionale tradizionale tradizionale infrarossi infrarossi digitale infrarossi

V V V V V

V V V V V

V V V V V V V

A A A B A B B C B A B B B B V V C B B V V B

A A B B B B B B B B B B B B B C C D

A A A A A B A A A A A E E E B A A C

D B D D D A A D D D D n.d. n.d. n.d. A A D A

C C C C A D B B C C C A A B D C A D

A A A A B A B A A B B C C C A A B A

V V V V V V V V V V V

V V V V V V

Leggere la tabella
I prodotti sono stati sottoposti a test di laboratorio e a prove di utilizzo, per verificare la precisione, la variabilit della misurazione (una serie di pi misure) e la resistenza alle cadute. In seguito sono stati valutati i consumi (per i termometri a pile, cio quelli digitali e a infrarossi), limpatto ambientale dellimballaggio, la facilit duso, la completezza e la conformit alla legge delle istruzioni e delletichetta. Sette prodotti hanno avuto un giudizio negativo nella colonna istruzioni perch mancano alcuni dati fondamentali, come, per esempio, il nome del produttore.

Migliore del Test

Miglior Acquisto

Qualit buona

Non comprare

A Ottimo; B Buono; C Accettabile; D Mediocre; E Pessimo; n.d. non disponibile

> mezzo di difesa. I microbi, infatti,


sono sensibili al caldo. Insomma, la febbre ci aiuta a combattere contro i microrganismi che ci vogliono danneggiare. Certo, va pagato lo scotto del malessere, ma la spossatezza a sua volta utile, perch ci costringe al riposo, necessario per affrontare con forza linfezione.

I marchi ecologici che trovate su alcuni termometri non hanno molto significato. Tutti i termometri classici, per legge, sono senza mercurio e quelli digitali sono comunque rifiuti elettrici (Raee).

Farmaci: quando?
In caso di febbre non tutti si comportano allo stesso modo. C chi, non appena il termometro supera i 37 gradi, corre verso larmadietto dei medicinali alla ricerca di una pastiglia e chi resiste stoicamente senza prendere nulla, anche se

stanco e dolorante. Non esiste un comportamento ideale: se il rialzo della temperatura lieve e i sintomi sono sopportabili, assumere un farmaco antifebbrile non strettamente necessario. Quando, invece, la febbre alta, si accompagna a dolori di varia natura (dolori muscolari, mal di testa) ed mal tollerata invece opportuno prendere un antipiretico. In generale importante bere molto: acqua, t, spremute, mentre non bisogna sforzarsi di mangiare e, contrariamente a quanto di moda ultimamente, non il caso di scoprirsi troppo. Nel caso la febbre prosegua per alcuni giorni senza segnali di miglioramento,

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Istruzioni A B D A D A A A B A B D D D D A B D

Marca e modello

Tipologia

Consumi

orecchio

ascella

fronte

bocca

retto

necessario andare dal medico, per indagarne pi approfonditamente le cause.

Farmaci: quali?
La sostanza preferibile per abbassare la febbre il paracetamolo (tachipirina). Alcuni usano anche

lacido acetilsalicilico (aspirina) e i fans (ibuprofene, ketaprofene), perch hanno anche potere antinfiammatorio e antidolorifico. Ma questi hanno unazione irritante per le mucose dello stomaco, soprattutto laspirina, per cui bene usarli solo come seconda

I termometri digitali sono, in media, i pi semplici da usare e i pi adabili

scelta o se si allergici al paracetamolo. Esistono poi prodotti che riuniscono pi principi attivi, ma li sconsigliamo. Non solo non ha senso usare due sostanze che hanno la stessa funzione, ma alcuni di questi farmaci possono dare inutili reazioni avverse dovute alla combinazione di pi molecole.

I bambini: un caso a s
GestIRe la feBBRe

I CONSIGLI DEI PEDIATRI


Non esistono regole precise su quale sia la zona del corpo pi appropriata per misurare la temperatura corporea. Nella pratica, ognuno la misura in base alle abitudini familiari. Ecco alcuni consigli della Societ italiana di pediatria per misurare e gestire la febbre nei bambini. In ambito ospedaliero e dal medico, la febbre dovrebbe essere misurata sotto lascella con un termometro digitale o nellorecchio con un termometro a infrarossi. Questo vale anche per i bambini molto piccoli. La misurazione rettale non dovrebbe essere impiegata di routine perch pi invasiva e comporta un piccolo disagio. A casa, il consiglio per i genitori quello di preferire la misurazione sotto lascella. In genere, la temperatura in questa sede di mezzo grado inferiore a quella rettale, ma molti studi hanno dimostrato che non esiste un fattore di conversione matematico sicuro fra i due tipi di misurazione. Si tratta quindi di un intervallo di massima. Le nuove indicazioni sconsigliano luso di mezzi fisici, come spugnature, bagni, applicazione di borse del ghiaccio, per abbassare la temperatura. Questi sistemi, molto in voga nel passato, possono generare una condizione di disagio nei bambini gi provati dallinnalzamento della temperatura e, in alcuni casi, possono causare anche eetti avversi gravi. Il tutto a fronte di scarse certezze sulla loro efficacia. I farmaci antipiretici, quando necessari, dovrebbero essere somministrati per bocca (gocce, sciroppi). Le supposte andrebbero utilizzate solo se il bambino vomita o non riesce a bere.

Nei bambini, prima di somministrare un antifebbrile, opportuno sentire il parere del medico. Per loro, la prima scelta il paracetamolo o libuprofene e comunque mai laspirina sotto i 16 anni. Importante controllare lo stato generale del bambino: vivace o si lamenta? Ha appetito? Gioca o vuole stare in braccio? E prestare attenzione ai disturbi che possono presentarsi con la febbre: dolore alle orecchie, problemi di respirazione (tosse, raffreddore), disturbi gastrointestinali, estrema sonnolenza, rigidit del collo, convulsioni. Non ci sono prove che luso del paracetamolo sia in grado di prevenire le convulsioni. I pediatri, quindi, sconsigliano luso di antipiretici a questo scopo.

LA NOSTRA SCELTA

Economico e adabile
Abbiamo premiato con il doppio titolo di Migliore del Test e Miglior Acquisto Neo Baby termometro digitale (7,90 euro), in vendita nella grande distribuzione. I risultati del test ci dicono che questo termometro preciso e affidabile, semplice da usare e con un prezzo molto competitivo. Come tutti i termometri che abbiamo testato, pu essere utilizzato da tutti, grandi e piccoli. Un prodotto, Silver Crest (Lidl) stato bocciato perch non affidabile nella misurazione. Abbiamo segnalato al ministero della Salute sette prodotti che hanno letichetta o il libretto di istruzioni non a norma. Sono tutti quelli cui abbiamo dato un giudizio negativo in tabella nella colonna Istruzioni.

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Non sempre i bambini collaborano quando misuriamo loro la febbre. Lideale la misurazione ascellare.

INCHIESTA

I supermercati possono fare di meglio per proporre prodotti sani. A partire da quelli con il loro marchio.

Vatti a dare del tuo supermercato


UN SEMAFORO PER INFORMARE

VERDE, GIALLO, ROSSO


Letichetta nutrizionale con i colori del semaforo stata lanciata da una famosa catena di supermercati in Inghilterra e ha subito riscosso successo. Grassi, zuccheri e sale negli alimenti vengono cos catalogati: codice rosso quando la presenza elevata, giallo se il contenuto medio, verde se la presenza limitata. Il tutto stampato ben in evidenza sul fronte della confezione. Il sistema ha il pregio di comunicare le principali caratteristiche nutrizionali di un alimento in modo immediato, ma non esente da critiche. Soprattutto per la sua eccessiva semplicazione. Proprio per questo lEuropa, che sta varando nuove norme sulletichettatura nutrizionale, lo ha bocciato, preferendo uno schema pi elaborato. Peccato: migliorabile s, ma sicuramente unoccasione persa. Nelle tabelle che trovate in queste pagine abbiamo voluto applicare il metodo del semaforo. A colpo docchio si nota come anche i prodotti a marchio commerciale, cio quelli rmati con il nome del supermercato, contengono troppo zucchero, sale e grassi, al pari dei prodotti industriali di marca presi come riferimento.

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Fidati. Diventa nostro socio. Fai parte anche tu del nostro club. Sono ormai parecchi anni che i supermercati ci coinvolgono e ci rendono fedeli con tessere, promozioni, bollini, raccolte punti. E noi siamo portati a credere che, s, il negozio dove andiamo il posto migliore dove fare la spesa. Non solo perch risparmiamo, ma anche perch la grande catena di distribuzione, a cui siamo tanto a ezionati, ha a cuore la qualit di ci che mettiamo nel carrello. Soprattutto da quando propone prodotti con il proprio marchio. Ma davvero cos?

Occasione persa
Sempre di pi le famiglie comprano prodotti a marchio commerciale, cio rmati dai supermercati, perch costano meno di quelli di marca e perch molto spesso go-

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Quanto zucchero?
In due anni, pochi i cambiamenti
Rispetto al 2008, anno in cui abbiamo pubblicato linchiesta sulle politiche nutrizionali dei supermercati (vedi TS 77, dicembre 2008), la composizione dei biscotti non migliorata di molto per quanto riguarda la presenza di zucchero. Anzi, in alcuni casi questo ingrediente aumentato (Sma, Conad e Auchan). Poche le novit anche per quanto riguarda le informazioni nutrizionali in etichetta. La maggior parte dei prodotti d informazioni complete: dappertutto troviamo la tabella con i valori nutrizionali. Barilla Mulino Bianco, Auchan, Sma e InForma Carrefour hanno unetichetta particolarmente curata. In fondo alla tabella abbiamo aggiunto tre prodotti particolari, di linee speciche salutistiche, sempre a marchio commerciale. Nel confronto tra questi biscotti e i classici frollini, soltanto in un caso emerge una netta dierenza per quanto riguarda la quantit di zucchero. Si tratta dei frollini Amarsi e Piacersi (Iper) che contengono soltanto l1% di zucchero, perch sono dolcicati con gli edulcoranti. Per tutti gli altri, alla voce presenza di zucchero il semaforo rosso, anche se si distinguono dai frollini tradizionali per un minor contenuto di grassi e una loro migliore qualit.

BISCOTTI
zuccheri: salgono o scendono rispetto al 2008? W V U V W W W W W V n.d. n.d. n.d. sale: sale o scende rispetto al 2008? VV VV U UU UU VV V UU UU W VV test salute 89 Dicembre 2010 VV % di zuccheri Marca Barilla Mulino Bianco Auchan Carrefour Conad Coop Esselunga Fior di spesa Iper Pam Panorama Sma Coop-bene.si Denominazione tarallucci frollini alluovo biscotti alle uova frollini con uova frollini alluovo frollini alluovo coccodini-frollini con uova frollini alluovo frollini con uova frollini alluovo frollino con the verde semaforo semaforo etichetta A A C C B B D B D A B B A

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Quanto sale?
Patatine in movimento: c chi va su e chi va gi

Amarsi e piacersi (Iper) frollini preparati con yogurt frollini semplici senza latte InForma (Carrefour) e uova

A Ottimo; B Buono; C Accettabile; D Mediocre; E Pessimo U da -5% a -20% UU -20% e oltre W tra -5% e +5% V da +5% a +20% VV +20% e oltre n.d. non disponibile

Se nei i biscotti e nei crackers non abbiamo notato grandi cambiamenti di formulazione, non possiamo dire altrettanto per le patatine. Rispetto a due anni fa le cose sono notevolmente cambiate. In sei prodotti verichiamo ora una riduzione del contenuto di sale. Molto spesso questo ingrediente stato drasticamente tagliato (oltre il 20% in meno). Sulla necessit di ridurne il consumo si parlato molto e sono state fatte campagne di sensibilizzazione sia nazionali sia internazionali. Questi cambiamenti sono quindi un segnale positivo. Non mancano, per, le delusioni: altri cinque prodotti hanno invece aumentato il loro tenore in sale. Per quanto riguarda, invece, linformazione nutrizionale, cambiata in meglio solo letichetta delle patatine San Carlo. Nel 2008 non ce nera traccia, adesso invece troviamo sia la tabella nutrizionale completa sia il riferimento alla porzione, sia i valori delle dosi giornaliere raccomandate.

PATATINE
etichetta A D D D C C C D D C E D Marca San Carlo Auchan Carrefour Conad Coop Esselunga Euro che ride (Coop) Fior di spesa (Billa) Iper Pam Panorama Pollice alzato (Sma) Sma Denominazione classica patatine classiche croccantissime chips classiche patatine patatine chips gusto classico patatine chips ondulate chips classiche patatine patatine patatine classiche croccantissime % sale 0,8 2,4 1,2 0,8 1,2 1,9 0,8 0,6 1,2 1,1 1,2 1,6

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INCHIESTA

Quanti grassi? E quali?


Fermi al palo sullolio di palma
In due anni non cambiato niente. I produttori continuano a usare le stesse quantit di grassi e della stessa, scarsa, qualit: cio olio di cocco e/o palma. E chi ci aveva detto che avrebbe migliorato la composizione non lo ha fatto. Quando abbiamo sentito i responsabili di Coop, nel 2008, ci avevano detto che si stavano impegnando a eliminare i grassi tropicali dalla formulazione dei loro prodotti. A oggi nulla, per, sembra essere cambiato: continuamo a trovare lolio di cocco. Per quanto riguarda la quantit di grassi, il loro contenuto oscilla tra il 10 e il 14% (Pavesi e Coop). In generale, questi valori rimangono inalterati rispetto alla nostra precedente inchiesta, fatta eccezione per Conad, che li ha leggermente abbassati. Abbiamo controllato anche le etichette: la maggior parte contiene tutte le informazioni nutrizionali necessarie. Il nostro giudizio si abbassa di qualche punto quando manca qualcosa: per esempio quando la tabella nutrizionale ridotta a pochi elementi (Conad e Fior di Spesa); o quando troviamo lindicazione per 100 grammi di prodotto e non per porzione (Pam e Coop); o ancora quando non viene dichiarato il tipo di grasso utilizzato, ma solo la categoria generale di grasso vegetale (Conad, Fior di Spesa, Pavesi). A Ottimo; B Buono; C Accettabile; D Mediocre; E Pessimo U da -5% a -20% V da +5% a +20% UU -20% e oltre VV +20% e oltre W tra -5% e +5% n.d. non disponibile

CRACKERS
grassi: salgono o scendono rispetto al 2008? % di grassi Marca Denominazione semaforo olio di soia+olio di cocco o di palmisto olio di palma e olio di mais olio di palma e olio di mais olio di palma olio di mais e olio di cocco olio di palma e olio di mais olio di palma e olio di mais olio di palma e olio di mais olio di palma olio di palma e olio di mais etichetta B A B C C B C B C A

Pavesi Auchan Carrefour Conad Coop Esselunga Fior di spesa (Billa) Iper Sma

Gran Pavesi salati crackers salati in supercie crackers salati in supercie crackers salati crackers salati in supercie crackers salati in supercie crackers salati in supercie crackers salati in supercie crackers salati in supercie

14 10 10 13 14 10 10 10 13 10

W W W U W W W W W W

Pam-Panorama crackars salati in supercie

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dono di unimmagine di buona qualit. Le catene di distribuzione sono responsabili delle formulazioni e quindi degli ingredienti dei prodotti: in poche parole, scelgono cosa farci mangiare. Una catena pu decidere di creare un prodotto salutare e al tempo stesso vendibi-

le, oppure ragionare solo in unottica commerciale di contenimento dei costi.

Non migliorano
A distanza di due anni dallinchiesta precedente nelle grandi catene (TS 77, dicembre 2008), focalizzata sulle loro politiche nutrizionali, abbiamo analizzato una serie di prodotti a marchio, confrontandoli con il leader di mercato, cio con il prodotto di marca pi famoso e acquistato. Ci siamo concentrati soltanto su un aspetto per ogni categoria - zucchero per i biscotti, sale per le patatine, grassi per i crackers - perch non volevamo tanto valutare la qualit complessiva dei

Tranne poche eccezioni le etichette non orono nulla pi di quanto previsto dalla legge

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ESCLUSIVO SOCI
Volete sapere quanto sale e quanto zucchero c in un alimento? Usate i nostri calcolatori www.altroconsumo.it/ alimentazione

prodotti, quanto veri care concretamente il livello di attenzione dei supermercati agli aspetti nutrizionali, cio alla nostra salute. In generale, non abbiamo notato miglioramenti nelle formulazioni n unattenzione maggiore alla qualit degli ingredienti. I supermercati non si comportano diversamente dalle grandi industrie: nei loro prodotti da forno troviamo, come sempre, sale in abbondanza, molto zucchero e grassi di cattiva qualit. Unica eccezione: diminuito il sale in alcune patatine, segno che le campagne di sensibilizzazione sul tema, forse, sono servite. Peccato, allora, che in altre patatine il sale sia aumentato.

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Qui in alto letichetta nutrizionale dei biscotti alluovo Auchan. Praticamente perfetta, con tanto di consigli della grande catena di supermercati francesi per una corretta alimentazione. Sembrerebbe che Auchan abbia molto a cuore la nostra salute. Ma allora perch continua a usare il poco salutare olio di palma?

Ecco i frollini Carrefour. La catena d informazioni nutrizionali inutili: sono basate su un solo biscotto. A che serve lindicazione meno dell1%? Quanto fa se si mangiano due o tre biscotti?

Quanti, in etichetta, indicano il tipo di grasso utilizzato? Quasi nessuno: trionfa invece la dicitura olio vegetale, una indicazione vaga, per nascondere il poco entusiasmante olio di palma.

NOVIT DAGLI STATI UNITI

COSA FARE

SCEGLI BENE CON LE STELLE


Si chiama Guiding Stars. una sorta di sistema di navigazione, sviluppato da alcuni ricercatori americani per aiutare i consumatori a orientarsi attraverso gli scaali dei supermercati, alla ricerca degli alimenti nutrizionalmente pi validi. Cio di quelli che orono i nutrienti migliori rispetto al totale delle calorie. Basta dare uno sguardo allo scaale e controllare il numero di stelle, da una a tre: maggiore il loro numero, pi lalimento ricco di elementi preziosi (vitamine, minerali, bre e cereali integrali) e meno di ingredienti dannosi (grassi saturi, grassi trans, colesterolo, sale e zucchero). Se non compare alcuna stella, signica che lalimento non ha alcun valore nutrizionale. Questo programma si dimostrato ecace nellinuenzare le scelte dei consumatori americani: uno studio pubblicato sullAmerican Journal of Clinical Nutrition ha mostrato che nei punti vendita in cui erano esposte le stelle (168 punti vendita di una catena presente negli stati del New England e New York) i clienti facevano acquisti di alimenti pi salutari. Un sistema chiaro, rapido e intuitivo per informare sulla qualit nutrizionale degli alimenti, conclude lo studio, molto utile.

Nelle nostre mani


Mangiare sano dipende in primo luogo da noi. E dallimpegno che mettiamo nel cucinare e nel fare la spesa. Sicuramente lindustria alimentare ha un ruolo importante e dovrebbe fare il possibile per proporre, sempre, prodotti con buone caratteristiche nutrizionali. Nellattesa, per, non restiamo con le mani in mano. Per prima cosa impariamo a spendere qualche minuto per controllare lista degli ingredienti e letichetta nutrizionale: la maggior parte delle volte si scoprono cose inaspettate. Cerchiamo di alimentarci con prodotti freschi, limitando il consumo di piatti pronti. Solo cos possiamo dosare la giusta quantit di sale, grassi o zuccheri e soprattutto utilizzare materie prime con un alto valore nutrizionale, per esempio, lolio extravergine di oliva e non lonnipresente e poco salutare olio di palma.

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PICCOLI DISTURBI

Gli antibiotici non sempre servono. Se non d troppo fastidio, la cistite pu guarire anche da sola.

Bruciore che passa


OCCHIO A...

ANTIBIOTICI SBAGLIATI
In Italia per la cistite si prescrivono spesso impropriamente antibiotici della famiglia dei uorochinoloni (come noroxacina, ciprooxacina, levooxacina...). Le linee guida lo sconsigliano: lantibiotico di scelta la nitrofurantoina; se non funziona, consigliabile eseguire unurinocultura e scegliere dopo avere identicato i batteri responsabili. Secondo i dati dellEarss (European Antimicrobial Resistence Surveillance System) in Italia la resistenza dell Escherichia Coli (il batterio che causa la cistite) ai fluorochinolonici passata dal 20% al 35% in soli cinque anni (dal 2003 al 2008).

Cistite? Urinocultura e antibiotico. Un binomio talmente a ermato, che vi stupir scoprire che nessuna delle due cose sempre necessaria. Lurinocultura non lo addirittura quasi mai, se non siamo di fronte a una cistite ricorrente (ne parliamo a pag.22). E anche lantibiotico molte volte pu attendere. Usarlo sistematicamente, anzi, pu peggiorare le cose.
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Qualche giorno di attesa, per vedere come evolve il disturbo, pu evitare luso di farmaci

Riconoscere i sintomi
I sintomi sono chiari: si sente continuamente il bisogno di urinare (magari anche durante la notte), accompagnato da bruciore al passaggio della pip e sensazione di non riuscire a svuotare bene la vescica. Qualche volta pu anche

esserci sangue nelle urine, senso di pesantezza nella zona sopra il pube, raramente febbre. facile, se si avvertono questi sintomi, che si tratti di cistite. Normalmente, in questo caso, il medico si a retta a prescrivere un antibiotico: che, per funzionare, funziona. La cistite infatti dovuta a batteri (nel 90% dei casi si tratta dellEscherichia coli), sensibili allazione degli antibiotici; in questo caso si consiglia la nitrofurantoina, in commercio con il nome di Neofuradantin. Il servizio sanitario non lo passa e costa 8,15 o 10,25 euro a confezione, a seconda del dosaggio. Ma c davvero bisogno di ricorrere subito a questo farmaco? Diver-

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CONSIGLI UTILI

BUONE REGOLE PER PREVENIRLA E AIUTARLA AD ANDARSENE


Non ci sono vere e proprie prove scientiche a supporto dei consigli che vengono normalmente dati per prevenire la cistite, soprattutto se ricorrente. Tuttavia si tratta di buone norme di comportamento, basate sullesperienza, che suggerisce possano essere utili. Sia per prevenire, sia durante la crisi.

Igiene intima

Alimentazione

Curare ligiene intima, specialmente nei giorni del ciclo e prima e dopo un rapporto sessuale, usando detergenti neutri. Non eccedere con le lavande vaginali. Cambiare spesso gli assorbenti interni.

Combattere la stitichezza, seguendo una dieta ricca di bre. Eliminare dalla dieta cibi molto speziati, insaccati, superalcolici, che possono aumentare linammazione. Bere molta acqua (almeno due litri al giorno) per diluire leventuale quantit di batteri presenti nelle vie urinarie.

Abbigliamento

Evitare luso di indumenti intimi e pantaloni di tessuto sintetico o troppo aderenti, che riducono la traspirazione e favoriscono la congestione dellarea interessata.

Comportamenti e stili di vita

Non trattenere a lungo la pip (per esempio in ucio), per evitare il ristagno di urina nella vescica. Svuotare la vescica dopo un rapporto sessuale.

La causa: batteri nella vescica


La cistite uninfezione batterica localizzata nella vescica, che lorgano in cui si accumula lurina. Pi frequente nelle donne, specialmente prima della maturazione sessuale e dopo la menopausa, un disturbo comune. delle Circa il donne adulte sviluppa uno o pi episodi ogni anno.

Rene

Uretere

Vescica

Non si deve esagerare


A forza di venire a contatto con gli antibiotici, i batteri (inclusi alcuni di quelli che provocano la cistite) hanno infatti imparato a diventare resistenti. Si usa proprio il termine antibioticoresistenza per

Uretra

30%

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si studi suggeriscono che per una donna sana, non in gravidanza, se il fastidio non eccessivo sia meglio aspettare che il problema passi da s. Perch la cistite, con molta probabilit, smetter comunque di a iggervi, pi o meno nel giro di una settimana. E avrete evitato di assumere antibiotici: farmaci di cui, in particolare nel nostro Paese, si abusa al punto che il rischio che col tempo diventino inutili.

PICCOLI DISTURBI

A VOLTE RITORNA

QUANDO LA CISTITE RECIDIVA


La gran parte delle donne che ha avuto un episodio acuto di cistite sorir, nel corso della sua vita, di un secondo episodio. Nel 5-10% dei casi, invece, la frequenza degli episodi sar pi elevata: si parla di cistite ricorrente quando si presentano tre o pi episodi di infezione nellarco di 12 mesi oppure due episodi in sei mesi. Le infezioni ricorrenti rappresentano un problema per le donne che ne sono aette: visite ambulatoriali, esami di laboratorio, trattamenti antibiotici ripetuti con tutte le conseguenze per la qualit della vita, per la spesa sanitaria (e personale) e per linstaurarsi di antibioticoresistenza a causa del continuo ricorso a questi farmaci. assottigliamento e maggiore secchezza della mucosa, il che pu contribuire al ricorrere dellinfezione. Anche alcuni disturbi dovuti per esempio al prolasso dellutero, che pu presentarsi in menopausa, facilitano le infezioni ricorrenti.

Come comportarsi

I fattori di rischio

I rapporti sessuali, durante i quali i germi che albergano nelluretra e nellano possono risalire le vie urinarie. Lutilizzo del diaframma e degli spermicidi, anche se questi metodi contraccettivi non sono molto diusi fra le donne italiane. Il medico dovrebbe raccogliere linformazione sul metodo anticoncezionale usato ed eventualmente consigliare il ricorso ad altri metodi contraccettivi. La menopausa: il ridotto livello di estrogeni si associa ad

Ecco che cosa raccomandano le linee guida pi recenti. Somministrazione di antibiotico ai primissimi segni di infezione. In caso di ricomparsa dei sintomi entro due settimane dalla ne della terapia antibiotica, unurinocoltura sulla base della quale il medico sceglier/modicher la terapia. Secondo alcuni, se la ricomparsa dei sintomi associata al rapporto sessuale, raccomandata lautomedicazione precoce (cio la donna pu decidere autonomamente di iniziare la terapia appena avverte i sintomi) da fare con gli stessi antibiotici e nei tempi indicati nelle forme normali. Sconsigliabile invece assumere gli antibiotici come prevenzione. Applicare con maggiore scrupolo tutte le regole preventive (vedi il riquadro a pag.21).

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Un aiuto dalle piante
Bench tradizionalmente diverse erbe siano utilizzate nel trattamento della cistite, solo una ha unecacia comprovata almeno in qualche misura da studi. C qualche evidenza di ecacia del Mirtillo rosso americano (sotto forma di succo o estratto secco, in capsule o tavolette) nella prevenzione delle cistiti ricorrenti. Non invece dimostrata lutilit del Mirtillo rosso nelle cistiti acute. Da sottolineare che il Mirtillo rosso pu avere eetti indesiderati: in particolare non deve essere usato con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, quelli che rendono pi uido il sangue. Pur in mancanza di studi sucienti, sembra che possa risultare di qualche utilit nelle cistiti acute il ricorso allUva ursina, disponibile come foglie, estratto uido o secco, tintura madre e polvere. da preferire lestratto titolato e standardizzato in arbutina, che la sostanza contenuta nelle foglie ( reperibile in farmacia o erboristeria). Non va usata nei bambini, in caso di gravidanza, insucienza renale e allergia allacido acetilsalicilico. Sono utilizzate nelle infezioni dellapparato urogenitale anche Malva, Altea, Piantaggine, Sambuco, Agrimonia. Molte di queste sono usate in particolare nelle cistiti, ma solo empiricamente, senza conferme scientiche.

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indicare la capacit dei batteri di sopravvivere ai trattamenti antibiotici, preziosi per scon ggere le malattie pi gravi. Luso eccessivo e inappropriato di antibiotici la principale causa di questo problema, che in Italia, pur nella distrazione generale, particolarmente grave. Il ministero della Salute stesso riconosce che lItalia tra i Paesi europei dove lantibioticoresistenza pi di usa, una vera e propria emergenza sanitaria: alcuni germi patogeni importanti lhanno sviluppata a livelli che arrivano al 90%, cio sono resistenti a quasi tutti gli antibiotici disponibili. E non per caso: lItalia anche uno dei Paesi in cui si consumano pi antibiotici.

Altre cose da non fare


Una recente revisione degli studi lo ha confermato: se una donna senza altri problemi di salute pre-

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senta bruciore e bisogno insolitamente frequente di urinare (in assenza di prurito e perdite vaginali), le probabilit che si tratti di cistite sono il 90%. Questo spiega perch le linee guida italiane ed europee in materia sconsiglino il ricorso sistematico allanalisi dei batteri presenti nellurina (analisi delle urine con urinocultura): in genere non ce ne bisogno. Sar consigliabile ricorrere allurinocultura soltanto se la cistite non migliora, neanche dopo il trattamento antibiotico; o se si ripresenta nel giro di due settimane; o se c il sospetto di uninfezione delle vie urinarie alte (vedi limmagine a pag.21), pericolosa perch pu coinvolgere il rene. Anche utilizzare gli stick urinari per lanalisi rapida delle urine non consigliabile: si tratta di striscette reattive, vendute anche in farmacia, che si immergono nellurina (anche a casa propria) e reagiscono cambiando colore a determinate trasformazioni nella

composizione chimica dellurina, a loro volta indice della presenza di batteri (per esempio segnalano la presenza di nitriti, segnale indicativo in quanto lE.Coli trasforma i nitrati presenti nelle urine in nitriti). Ma oltre a non essere necessarie, queste striscette sono anche poco attendibili. Inoltre, luso non semplice: il tempo di reazione brevissimo, tra 30 e 60 secondi, se la lettura avviene oltre perde di attendibilit. Quando i sintomi compaiono per la prima volta, lunica cosa consigliabile sentire il proprio medico, perch, in base alla situazione speci ca, possa fare una diagnosi corretta ed escludere eventuali altri problemi di salute, che, pur manifestandosi in modo simile, possono essere di altro tipo (per esempio problemi dellapparato riproduttivo femminile: ovaio, utero, vagina). In accordo con lui, si pu decidere di aspettare, vigilando sullandamento dei sintomi, prima di intervenire.

COSA FARE

Invertire la marcia
I sintomi della cistite sono ben riconoscibili. In una donna sana, non in gravidanza, non consigliato ricorrere allurinocultura n assumere subito un antibiotico. Naturalmente, a meno che il problema non sia cos fastidioso da indurre a scegliere subito la strada della cura per abbreviarne la durata. Sentito il medico, si pu concordare con lui di mantenere una attesa vigile, per vericare che i sintomi passino da soli: una scelta razionale, supportata da studi scientici autorevoli. Oggi, proprio la cistite rappresenta una delle prime cause di prescrizione di antibiotici in Italia: secondo dati del ministero della Salute nel 2008 da sola ha coperto quasi il 10% di tutti gli antibiotici prescritti dai medici. Da questo disturbo, dunque, si pu iniziare a invertire la marcia. Per un uso pi consapevole dei farmaci, che ne preserva lecacia.

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sicurezza

Acne: peggio il rimedio


Troppa leggerezza nella prescrizione di un farmaco che pu presentare gravi effetti indesiderati.
Acne: per la stragrande maggioranza dei ragazzi, per fortuna, un disturbo antipatico, ma lieve, tipico soprattutto tra i 13 e i 18 anni, che regredisce spontaneamente col tempo. Ma pu presentarsi anche in forma grave, nei casi peggiori con presenza di noduli e cisti, che non solo danneggiano l'aspetto e quindi la vita sociale, ma possono lasciare cicatrici permanenti. sivamente per l'acne grave e soltanto se l'assunzione di antibiotici e creme locali non servita. Non deve essere usata per alcun altro disturbo n come prima scelta. Perch tanta cautela? Perch un medicinale che pu avere effetti indesiderati anche molto gravi. I pi comuni. Tra gli effetti pi comuni: infiammazioni delle labbra e secchezza della pelle, sanguinamento del naso, problemi degli occhi, modifica di alcuni valori del sangue, dolori muscolari. Pericoloso per il feto. L'isotretinoina, se assunta in gravidanza, pu causare malformazioni al feto. Effetti psichici. Anche se non ancora completamente accertato, questo farmaco pu dare disturbi psichici anche gravi, inclusi depressione e intenzioni suicide. Questo il campo su cui oggi si sta indagando di pi, anche in seguito a segnalazioni e denunce giunte da pi parti (vedi riquadro alla pagina a fianco). Abbiamo potuto verificare che si tratta di un rischio sottovalutato. Tanto che molti medici neppure informano i pazienti.

occhio a...

da non usare in questi casi


Alcune condizioni rendono assolutamente controindicato luso di isotretinoina.


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Il farmaco non deve essere usato da bambini sotto ai 12 anni di et. Deve essere escluso durante gravidanza e allattamento. Non deve essere assunto da chi ha problemi di grassi nel sangue (colesterolo e trigliceridi alti). Non indicato in chi soffre di eccesso di vitamina A (ipervitaminosi A). controindicato in chi ha problemi di fegato (insufficienza epatica). Interagisce con antibiotici della classe delle tetracicline. Deve essere evitato, infine, da chi ha reazioni di ipersensibilit alla isotretinoina.

Che cosa fare


Se lieve, bastano prodotti da applicare localmente; se moderata, sono indicati gli antibiotici; se grave, il primo passo unire la somministrazione di antibiotici per bocca a farmaci in crema da applicare localmente. Solo se questa soluzione non funziona e se l'acne rappresenta un reale problema, il dermatologo pu prescrivere isotretinoina per bocca.

"Visti gli effetti collaterali, ritengo che il medico avrebbe Isotretinoina: ecco i rischi dovuto L'isotretinoina (venduta in capinformarmi sule sia come generico sia con i prima" nomi commerciali di Roaccutan,
N.N. - 27 anni

Aisoskin, Isoriac) indicata esclu-

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serve pi trasparenza

se c il sospetto di disturbi psichici


Sul sito ci sono arrivate molte segnalazioni: cambi di umore, depressione, tristezza, attacchi di panico, irascibilit, aggressivit. Ma lautorit europea non parla.
Aprile 2008: Liam Grant, un genitore irlandese che ha perso il figlio, suicida a 19 anni, chiede allEma, lAgenzia europea del farmaco, di poter consultare il rapporto completo sugli effetti indesiderati legati alluso di isotretinoina. Il figlio, Liam jr, un ragazzo di carattere allegro ed estroverso, aveva seguito una cura di quattro mesi a base di Roaccutan, in seguito alla quale era diventato solitario e chiuso in se stesso, fino al drammatico epilogo. Sono anni che il padre conduce una guerra contro lazienda produttrice e le autorit di controllo, che considera responsabili della morte del figlio. LEma, che allora era sotto la Direzione generale europea dellIndustria, respinge la richiesta. Pretesto: i dati sono preliminari, potrebbero essere male interpretati. Grant insiste, ricorrendo contro questa decisione a livello europeo, dove ottiene ragione. LEma accetta di rendere disponibili i dati. Ma, a oggi, non lo ha fatto. Perch scegliere la strada della non trasparenza? Di fatto, le segnalazioni di gravi manifestazioni psichiche collegate allassunzione di Roaccutan non mancano, tanto che lavvertenza stata inserita nella scheda tecnica del farmaco. Negli Usa, tra il 1982 e il 2004, si sono contate 4.992 segnalazioni di reazioni psichiatriche (tra cui 190 suicidi) tra chi assumeva il medicinale. I dati, tuttavia, sono contrastanti: non c ancora certezza che questi effetti siano provocati dallisotretinoina. Ma il dubbio bastato, negli Stati Uniti, a spingere la Food and Drug Administration a pubblicare un allarme, gi nel 2005. Perch, nel dubbio, lattenzione deve restare alta.

Scarsi i controlli
Abbiamo chiesto ai nostri soci e lettori di raccontarci attraverso il nostro sito la loro esperienza con questo farmaco. Abbiamo raccolto 276 testimonianze, che, pur non avendo un valore statistico, mostrano una situazione di leggerezza intollerabile. Un primo errore: risulta che l'isotretinoina prescritta anche per acne in forma lieve, per disturbi di altro tipo (dermatite atopica, follicolite, macchie cutanee) e persino come prima cura. Ben 30 persone non avevano mai provato prima alcuna altra terapia: "Il dermatologo che mi ha prescritto la cura non si preoccupato di tentare prima con farmaci meno pericolosi", ci racconta una lettrice. Insufficienti anche le informazioni ricevute dai pazienti: alcuni medici non hanno menzionato alcun effetto indesiderato (una paziente ci ha raccontato di averli scoperti da sola, leggendoli sul foglietto illustrativo); altri hanno citato soltanto il pi comune (secchezza della pelle); un medico ha parlato

solo dei possibili effetti sul feto in caso di gravidanza. Questultimo rischio deve essere segnalato anche ai pazienti maschi, perch implica che non si debba donare sangue durante la cura e perch uninformazione cos cruciale deve essere comunque nota a tutti: ma ci non avviene. Il rischio di danni per il feto affrontato con leggerezza: la maggior parte delle donne stata informata in maniera esauriente (anche se in otto casi non c' stata alcuna informazione), ma solo 60 donne su 149 hanno eseguito un test di gravidanza prima di inizare la cura. Molti medici non hanno richiesto il test mensile. In questi casi, il sistema di contraccezione migliore unire la pillola a un metodo di barriera (come il profilattico): ma poche donne hanno seguito questa strada. Scarsissima, come risulta dalle testimonianze, la comunicazione sugli effetti indesiderati durante la terapia: anche i pazienti che ne hanno sperimentati spesso non li riferiscono al medico.

cosa fare

Molta attenzione, prima e durante la cura

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Non accettate di prendere un farmaco a base di isotretinoina se non avete prima provato un'altra cura per lacne grave e se non siete del tutto sicuri che questa non funziona. Discutete approfonditamente con il dermatologo, facendovi spiegare rischi e benefici. Ricordate che la ricetta dura 7 giorni, copre non pi di 30 giorni di cura e non riutilizzabile. Non dimenticate che il dermatologo deve consegnarvi la guida alla terapia e, se siete donne, anche la guida alla contraccezione. Se la vostra situazione non esclude il caso, fate un test di gravidanza prima di assumere il farmaco e ogni mese prima di iniziare una nuova confezione. Ricordate che il medico, se fa bene il suo mestiere, dovr farvi fare anche un'analisi del sangue, sia all'inizio della cura, sia periodicamente, per monitorare alcuni parametri. Fate attenzione a tutti i possibili effetti indesiderati e riferiteli al medico, anche quelli di tipo psichico (malumore, irritabilit e simili).

iN Bocca

Si moltiplicano i prodotti contro le afte. Prima di comprarli, sappiatelo: nessuno pu guarirle n ostacolarne la comparsa.

Afte: la cura il tempo


Piccole e dolorose. Le afte in bocca possono essere davvero fastidiose. Intendiamoci: non sono niente di preoccupante, ma possono comunque creare molto disturbo, soprattutto se durano a lungo o sono recidive. A soffrirne sono soprattutto adolescenti e giovani. Nella maggioranza dei casi le afte sono di piccole dimensioni, compaiono occasionalmente e spariscono nel giro di qualche giorno. Nei casi meno fortunati possono per essere pi grandi o numerose, pi frequenti e talvolta difficili da guarire. (spesso in contrasto fra loro) non permettono di arrivare a conclusioni certe.

Aspetta che ti passa


Con le afte ci vuole tempo. Nientaltro. Se riuscite a sopportare il fastidio, anche senza fare nulla, nel giro di qualche giorno la lesione guarir. Per non peggiorare le cose prendete solo qualche precauzione:

- non grattate n stronate la zona, non stuzzicate lafta: irritereste la zona e rallentereste la guarigione; - evitate i cibi troppo salati, ma anche le pietanze piccanti e speziate; anche tutto ci che molto caldo o molto acido pu irritare la mucosa e aumentare il dolore.

Prevenirle a buon senso


Non esiste alcun prodotto in grado di prevenire le afte. Usate piutto-

Senza apparente motivo


Che cosa causa la comparsa delle afte? Nessuno studio per ora sa dare una risposta precisa alla domanda. Esistono alcuni fattori di rischio certi (li trovate nel riquadro a pag. 31), che aumentano le probabilit di incappare nel problema. Ma nientaltro. Alcuni studi sostengono che la comparsa delle afte sia associata a carenze vitaminiche o a cambiamenti ormonali: in realt i dati disponibili

I prodotti contro le afte venduti senza ricetta in farmacia o in parafarmacia si somigliano tutti. E dunque sono facilmente confondibili. Le composizioni sono diverse, ma nessuno pu vantare maggiore ecacia rispetto agli altri. Le prove che li sostengono sono scarse, legate solo a piccoli studi, a volte sovvenzionati dai produttori.

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fattori di rischio

OCCHIO A GENITORI, STRESS E SPAZZOLINO


Una certezza sulle afte c: non essendo causate da virus o da infezioni batteriche non possono essere trasmesse. Anche se baciate il vostro partner o bevete dal suo stesso bicchiere, dunque, non c il pericolo di passarsele. Esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare le possibilit che si formino le afte. Ecco quali: la predisposizione familiare sembra essere un importante fattore: se uno dei vostri genitori ( o entrambi) ha avuto questo problema molto probabile che anche voi ne possiate soffrire; molti studi suggeriscono come lo stress e lansia giochino un ruolo

 

piuttosto importante nella comparsa delle afte; i piccoli traumi locali causati dallo spazzolino oppure dallapparecchio ortodontico possono favorire linsorgere delle afte. Fateci caso: spesso il problema compare dopo alcune sedute dal dentista, oppure a causa di un dente scheggiato che graffia la guancia o se vi mordete la lingua mangiando. Anche alcuni cibi piuttosto taglienti possono causare la comparsa di afte nelle persone gi predisposte; Cioccolato, noccioline, caff, frutti rossi, mandorle, cereali, formaggio, pomodori: in alcuni pazienti questi cibi possono scatenare il disturbo.

Rimedi: pro e contro


Se la causa sconosciuta, non ci pu essere un trattamento che garantisca la guarigione o ne prevenga la comparsa. In poche pa-

Le afte sono erosioni della mucosa orale: bianche e rotonde, possono essere di diverse dimensioni. In bocca possono comparire in diversi punti: allinterno delle labbra, sotto alla lingua o sulla sua superficie laterale, allinterno delle guance, sul pavimento (dove appoggia la lingua) e sul palato molle (davanti alle tonsille).

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sto qualche espediente di buon senso: - se lafta compare vicino a un dente scheggiato meglio che vi rivolgiate al vostro dentista. Stessa cosa se siete soliti morsicarvi la lingua o le guance mentre mangiate; - cercate di non farvi male mentre vi lavate i denti: siate pi delicati e non sfregate troppo. Uno spazzolino vecchio pu graffiare pi facilmente: cambiatelo, scegliendone uno con setole morbide; - le afte sono comparse dopo che avete mangiato un cibo particolare? Siete in un periodo di forte stress? Fate attenzione alle circostanze in cui si formano: evitandole diminuirete le probabilit di averle ancora; - sospettate che un farmaco che state usando sia responsabile della comparsa delle afte? Parlatene con il vostro medico.

Tutte le zone a rischio

occhio a...

SOS DOTTORE
Quando meglio non sottovalutarle.

Palato molle

Interno guancia

Superci inferiori e laterali della lingua

Mucosa sotto le gengive

Supercie interna delle labbra

In genere come arrivata, se ne va. Se per lafta che avete in bocca vi infastidisce da pi di tre, quattro settimane oppure presenta una forma strana, o di grandi dimensioni meglio rivolgersi al proprio medico. Raramente le afte sono un segnale che qualcosa non va nel vostro organismo. Tuttavia se il dolore non passa, anzi aumenta, e sono presenti altri sintomi (febbre, malessere, dolori muscolari, mal di testa, nausea, dolori addominali, diarrea e perdita di peso, mal di gola, lesioni cutanee, congiuntivite) opportuno farsi visitare dal proprio medico per una diagnosi pi precisa.

Fssler

iN Bocca >
role non c una cura. Tenetelo in mente quando in farmacia vi proporranno un rimedio, magari dal costo piuttosto elevato. Ecco i pro e i contro dei pi diusi. prove che possano ridurre il dolore o guarirle. Quelli a base di antinammatori (Tantum verde, Froben) non hanno alcuna capacit di guarire le afte: possono per lenire il dolore nel caso che linammazione sia estesa.

Cortisone con ricetta


I farmaci a base di cortisone (per esempio Cortiuoral, Locorten os) sono quelli con le migliori prove di efficacia. Si tratta di soluzioni, da applicare localmente in bocca (con laiuto di un cotton oc), che aiutano a ridurre linammazione e diminuiscono il dolore e la durata del disturbo, ma non hanno eetto preventivo. Questi prodotti sono venduti dietro ricetta medica: sono sconsigliati ai bambini e alle donne in gravidanza o durante lallattamento. E non bisogna abusarne o usarli per troppo tempo.

Rimedi della nonna


Aftab un cortisonico, venduto come farmaco da banco: contiene 10 dischetti adesivi. Non semplice da usare: il dischetto deve aderire allafta, ben asciutta e non va toccato con la lingua perch pu staccarsi. Servono un paio di applicazioni al giorno per afta. Ci costato 10 euro. Conviene?

Vano leetto barriera


La maggior parte dei prodotti venduti contro le afte non sono, invece, medicinali veri e propri, ma parafarmaci o dispositivi medici, in gel o crema, che vantano un effetto protettivo, sostanzialmente attribuibile alleetto barriera, cio di protezione fisica della mucosa lesa. Le composizioni variano, ma tra gli ingredienti pi diusi ci sono lacido ialuronico, laloe vera e lacido glicirretico (estratto dal-

la liquirizia): le prove di efficacia contro le afte di questi ingredienti sono scarse o assenti. Inoltre non sempre sono facili da applicare, soprattutto quando lafta si trova in punti poco raggiungibili. I movimenti e la salivazione rendono poi difficile lapplicazione del gel nel punto giusto, vanificando la certezza delleetto barriera. Questi prodotti non sono aatto economici (costano circa 10 euro).

Fare impacchi con bustine di t, sciacqui con il bicarbonato o con il succo di limone o con laspirina: ecco alcuni dei rimedi popolari pi comuni. C chi giura funzionino. Naturalmente non ci sono prove scientiche sulla loro validit, ma almeno costano poco o nulla. Le foglie di salvia, il miele rosato, la camomilla sono tra i rimedi alternativi pi tradizionali. Tra i pazienti con afte, il propoli molto popolare. Non c garanzia che funzioni: di certo brucia, ma poi dicono - d sollievo.

Collutori? Non per le afte


Quelli disinfettanti (per esempio Dentosan, Corsodyl) non sono utili contro le afte: non esistono

GIOCA DANTICIPO

Dicile prevenirle
Nessuno dei prodotti contro le afte presi in considerazione nellarticolo pu prevenire la loro formazione n la ricomparsa. Non sprecate, dunque, soldi con questo intento. In realt lunica cosa che potete fare - a livello di prevenzione - tenere sotto controllo i fattori di rischio, ovvero quelle situazioni che possono in qualche modo aumentare le possibilit che si formino le fastiose lesioni in bocca. Sembra banale, ma lavarsi i denti delicatamente, facendo attenzione a non ferirsi con lo spazzolino un modo per combattere il problema. Evitare i cibi taglienti (patatine, cracker...), che possono graare guance o palato. Se le afte compaiono sempre dopo la seduta dal dentista, informatelo del problema: prester pi attenzione durante il suo lavoro.

Non abboccate
Il contenuto della scatola lascia a bocca aperta. Il prezzo (10 euro) anche. Dentro trovate: due banali cotton oc chiamati applicatori bianchi che servono per asciugare lafta; due cotton oc che contengono un liquido da tenere sulla lesione per 5 secondi, chiamati applicatori con liquido. Se il dolore persiste, il foglietto consiglia di usare anche la seconda dose. A conti fatti curare unafta costa 10 euro. E il risultato non aatto garantito: non esistono prove per aermare che questo prodotto favorisca la guarigione.

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lettere
I calcoli e lacqua
Sono un consumatore di acqua del rubinetto della mia citt (Roma). Da una ecografia ho scoperto di avere un piccolo calcolo renale. Il medico mi ha consigliato di bere molto, soprattutto acqua con basso contenuto di calcio. Nei vostri articoli spesso dite che le acque pi dure della media fanno male agli elettrodomestici, ma non alle persone. A questo punto mi chiedo: posso bere lacqua del rubinetto o per me meglio quella in bottiglia? G.P. - Milano
Tutti i dati noti in letteratura confermano che chi soffre di calcoli renali deve bere molto. Non ci sono invece evidenze a sostegno del fatto che acque ad alto contenuto di calcio siano responsabili della formazione di calcoli renali n di alcun altro problema. bene, comunque, che chi ha un problema di salute si attenga alle indicazioni del medico. Ricordando che non tutte le acque in bottiglia hanno un basso tenore di calcio: il dato da verificare in etichetta.

Integratori: per il dolore no


Da anni soffro di osteoartrite dellanca. Per alleviare il dolore prendo un antinfiammatorio, ma leffetto che ha sul mio stomaco tuttaltro che piacevole. Ho letto che esistono alcuni integratori alimentari capaci di tenere sotto controllo il dolore, senza effetti indesiderati. Che cosa ne pensate? R.P. - Seregno
Losteoartrite molto dolorosa e obbliga spesso chi ne soffre a ricorrere ad analgesici o antinfiammatori. Entrambi i farmaci per causano effetti indesiderati importanti, in particolare se presi per un lungo periodo. Come alternativa ai farmaci da una decina danni sono comparsi sul mercato alcuni integratori alimentari a base di condroitina e/o glucosamina: si tratta di derivati della cartilagine che dovrebbero contribuire a rallentarne lassottigliamento e, dunque, la progressione della malattia. Gli studi sullefficacia antidolorifica di queste sostanze per hanno dato risultati contrastanti. Una delle analisi pi recenti (prende in considerazione 10 studi clinici di buona qualit, per un totale di oltre 3.800 pazienti) ha concluso che n la glucosamina n la condroitina n le due sostanze insieme hanno alcun effetto clinico rilevante. In altre parole, sono efficaci quanto una placebo. Servono sicuramente altri studi, ma per ora non ci sentiamo di consigliarli alla socia come rimedi contro il suo dolore. it/alimentazione). Abbiamo raccomandato di mangiare i funghi con moderazione, perch indigesti, e di non darli ai bambini, cos come di consumarli sempre cotti (anche se due ore ci sembrano forse eccessive): la cottura serve sia a distruggere i veleni termolabili presenti, sia a renderli pi digeribili. Solo alcuni tipi di funghi possono essere mangiati crudi, perch non contengono veleni e la quantit di micocellulosa ridotta: si tratta per esempio di porcini di piccole dimensioni e di prataioli. Anche con questi, comunque, non si deve esagerare.
Direttore responsabile Rosanna Massarenti Redazione Natalia Milazzo, Alessandro Sessa (caporedattori), Marzio Tosi (vicecaporedattore), Luca Cartapatti, Manuela Cervilli, Matteo Metta, Beba Minna, Simona Ovadia, Adelia Piva, Sonia Sartori. ALTROCONSUMO NUOVE EDIZIONI srl Sede legale, direzione, redazione e amministrazione: via Valassina 22, 20159 Milano tel. 02/66.89.01 fax 02/66.89.02.88 Reg. trib. Milano n.116 del 8/3/1985 Altroconsumo n. 291252 del 30/6/1987 Stampa: Amilcare Pizzi via Pizzi, 14 - Cinisello Balsamo

Funghi sicuri
A un corso di micologia ci hanno raccomandato di non mangiare mai funghi crudi, di cuocerli per almeno due ore e di non consumarne pi di un etto alla settimana. Nelle vostre riviste non siete stati cos severi. P.D. - Trento
In realt le indicazioni che le hanno dato non sono in contraddizione con quanto scriviamo sulle riviste: le confronti con lultimo articolo pubblicato su AC 240, settembre 2010 o con il video online (altroconsumo.

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capire
COLESTEROLO: ALLEATO O NEMICO?
Il colesterolo un grasso che svolge diverse funzioni nel nostro organismo. In parte prodotto direttamente dal corpo umano (viene sintetizzato nel fegato), in parte ci arriva con lalimentazione (dai prodotti di origine animale come uova, latticini, carne). FA BENE E FA MALE Si sente spesso dire che il colesterolo in eccesso pu minacciare seriamente le arterie e il cuore. vero. Ma altrettanto vero che svolge importanti funzioni biologiche. infatti un componente fondamentale delle strutture cellulari e dei tessuti umani. Per esempio delle membrane cellulari, ma anche degli acidi biliari, prodotti e immagazzinati nel fegato e nella cistifellea, indispensabili nel processo della digestione. Sia il colesterolo endogeno (prodotto dal nostro organismo) sia quello esogeno (che proviene dallalimentazione), se presenti in eccesso nellorganismo, creano depositi anomali nelle pareti delle arterie, il che aumenta il rischio di disturbi vascolari. Quando le arterie interessate da questo accumulo sono quelle che portano il sangue al cuore (cio le coronarie), si pu arrivare a unostruzione parziale o completa del vaso: la conseguenza pi grave pu essere linfarto cardiaco. UNO BUONO, LALTRO CATTIVO Per trasportare il colesterolo nel sangue, lorganismo usa un espediente. Appena i grassi giungono nel flusso sanguigno, vengono presi in spalla da alcune proteine e trasportati alla loro destinazione. Queste combinazioni di lipidi e proteine vengono denominate lipoproteine. Le due pi importanti sono due. Il colesterolo-LDL (Low Density Lipoprotein, lipoproteina a bassa densit),

la cui funzione principale il trasporto del colesterolo dal sangue ai vari tessuti e organi. In pratica facilita la permanenza del colesterolo nei tessuti e nella parete delle arterie: per questo motivo il colesterolo - LDL viene chiamato anche colesterolo cattivo . Il colesterolo-HDL (High Density Lipoprotein, lipoproteina ad alta densit), la cui funzione principale al contrario quella di trasportare, sempre attraverso il sangue, il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato, dove eliminato con la bile. Alti livelli di colesteroloHDL sembrano essere protettivi contro le malattie coronariche: il colesteroloHDL indicato infatti come buono . TENERLO SOTTO CONTROLLO La colesterolemia la misura del livello di colesterolo presente nel sangue. Ecco i valori considerati normali: - il colesterolo totale non deve superare 200 mg/dl; - il colesterolo-HDL deve essere superiore a 35 mg/dl per luomo; 45 mg/dl per la donna; - il colesterolo LDL deve restare tra 130160 mg/dl, ma meglio che non superi 130 mg/dl.

basta un semplice esame del sangue La colesterolemia la misurazione del livello di colesterolo presente nel sangue. Come per tutti i pi comuni esami di laboratorio, il test si esegue su un campione di sangue prelevato da una vena, generalmente del braccio.

CONSIGLI UTILI
Che cosa evitare Il controllo dei livelli di colesterolo si raggiunge anche: - contenendo il proprio peso corporeo (entro valori ragionevoli a seconda dellet, sesso, attivit fisica e lavorativa); - limitando il consumo di carni grasse, condimenti di origine animale, latte intero, formaggi, latticini; - limitando i grassi saturi (presenti in burro, salumi e insaccati, frattaglie), le fritture e le cotture prolungate a temperature elevate; - eliminando le sigarette. Che cosa preferire Privilegiare condimenti a crudo (meglio lolio di oliva extravergine), verdure fresche, fibre, pesce. Praticare quotidianamente attivit fisica, anche leggera.

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Pubblichiamo un elenco degli argomenti principali trattati su Test Salute dal n. 46 (ottobre 2003) al n. 89 (dicembre 2010). Gli articoli sono elencati in ordine alfabetico. Tra parentesi troverete indicato per ogni argomento il tipo di articolo, seguito dal numero della rivista e dallanno di pubblicazione. Legenda: IS: Inchieste/Studi; R: Rubrica; T: Test.

ARGOMENTO Aborto, inchiesta (IS) Aborto, pillola (R) Acari (R) Acidi grassi (R) Acido folico (R) Acne (IS) Acne grave e isotretinoina (IS) Acqua minerale e radioattivit (T) Additivi alimentari (IS) Additivi nelle caramelle (IS) ADHD: terapie e farmaci (IS) Adolescenti e droghe (IS) Aerosol (IS) Afte (IS) Agopuntura (IS) AIDS (IS) Alcol: inchiesta sul consumo Alcolismo (IS) Alimentazione, piramide (IS) Alimentazione: - politica dei supermercati (IS) - politica dei supermercati (IS) Alimentazione e cancro (IS) Alimentazione e sonno (IS) Alimentazione e psiche (IS) Alimenti confezionati, porzioni (IS) Alimenti e sostanze allergeniche (IS) Allergia al latte nei bambini (R) Allergie e intolleranze (IS) Alli: farmaco antiobesit (IS) Alluce valgo (IS) Aloe vera (IS) Amianto (IS) Anestesia (R) Ansia (IS Antibiotici (IS) Antibiotici nel miele e pappa reale (T) Apparecchi misura-pressione (IS) Artrosi del ginocchio (IS) Asma (IS) Attivit fisica (IS) Autismo (IS) Automobili e disabilit: parte I (IS) Automobili e disabilit: parte II (IS) Aziende farmaceutiche: farmaci e Paesi in via di sviluppo (IS) Aziende farmaceutiche: responsabilit sociale (IS) Aziende farmaceutiche: marketing aggressivo (IS) Bambini: anomalie ortopediche (IS) Bambini: farmaci (IS) Bambini: salute mentale (IS) Bambini e sonno (IS) Bevande a basso tenore alcolico (IS) Biocidi (IS)

Riv. An. 88 86 88 64 61 63 89 58 88 71 71 62 53 89 76 71 89 48 72 77 89 66 75 64 65 58 70 80 85 66 73 83 47 83 76 59 46 64 49 75 74 62 65 65 61 86 53 83 49 48 51 79 10 10 10 06 06 06 10 05 10 07 07 06 04 10 08 07 10 04 08 08 10 07 08 06 06 05 07 09 10 07 08 09 03 09 08 05 03 06 04 08 08 06 06 06 06 10 04 09 04 04 04 09 08 04 08 10 10 04 06 08 10 04 07 05 09 08 07 09 09 05 07 06 09 10 05 08 04 10 05 10 08

Congiuntiviti (IS) Consenso informato (IS) Consenso informato, esperienze (IS) Consultori familiari (IS) Contraccettivi orali (IS) Convulsioni del bambino (IS) Coprimaterassi antiacaro (T) Cordone ombelicale (R) Costo delle prestazioni sanitarie (IS) Creme solari (IS) Curarsi allestero (IS) Cure palliative (IS) Cure termali (IS) Degenerazione maculare senile (IS) Denti: collutori (T) Denti: cura e igiene orale (IS) Denti: cure allestero (IS) Denti: igiene orale dei ragazzi (IS) Dentifrici per bambini (IS) Deodoranti per ambiente (T) Deodoranti per auto (T) Depressione (IS) Dermatiti, creme (IS) Diabete (IS) Diabete di tipo 2 (IS) Diarrea (IS) Diete nei libri (IS) Diete online (IS) Dimagrire (IS) Diritti del malato (IS) Disinfettanti (IS) Dislessia (IS) Disturbi del gusto e dellolfatto (IS) Disturbi della personalit (IS) Disturbi ossessivo-compulsivi (IS) Disturbo bipolare (IS) Diverticoli (IS) Dolcificanti (IS) Dolore toracico (IS) Donazione midollo osseo (IS) Donazione organi (IS) Donazione sangue (IS) Effetto placebo (IS) Emicrania (IS) Emicrania nei bambini (IS) Emorroidi (IS) Epatiti (IS) Epilessia (IS) Erboristerie (IS) Ernia inguinale (IS) Esami medici per gli anziani (IS) Etichette cosmetici (IS) Etichette nutrizionali (IS) Eutanasia (IS)

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Ictus (IS) 61 Igiene della casa (IS) 67 Igiene in cucina (IS) 63 Incontinenza urinaria (IS) 83 Infezioni ospedaliere (IS) 82 Infezioni vaginali (IS) 71 Inquinamento acustico (IS) 88 Inquinamento nelle scuole (IS) 72 Inquinamento: domande frequenti (IS) 52 Inquinamento da formaldeide (IS) 65 Inquinamento da ozono (IS) 70 Inquinamento da piombo (IS) 49 Inquinamento dellaria e salute (IS) 66 Inquinamento e cattivi odori (IS) 48 Inquinamento spiagge (IS) 81 Insonnia (IS) 78 Insufficienza renale (IS) 54 Integratori a base di erbe (IS) 82 Integratori a base di potassio (R) 75 Integratori di vitamine e minerali (IS) 85 Integratori per sportivi (IS) 74 Interferenti endocrini (IS) 56 Interferenza a Rna (R) 65 Ipertensione (IS) 57 Ipocondria (IS) 69 Isotretinoina (IS) 89 Istamina nei cibi (IS) 56 Isterectomia (IS) 54 Laringe, tumore (IS) Latti alternativi (IS) Latti di crescita (T) Latti fermentati probiotici (T) Lavaggio a secco (IS) Lesioni e traumi sportivi (IS) Linfomi (IS) Linfonodi (IS) Lombalgie (IS)

IJ

Pacemaker cardiaci (IS) Papaya (IS) Parkinson (IS) Parto (IS) Paura del dentista (IS) Paura di volare (IS) Pediatri SSN (IS) Pelle: malattie (IS) Pelle fotosensibile (R) Pidocchi (IS) Pillole per dimagrire (IS) Piramide alimentare (IS) Polmonite (IS) Pop corn (T) Prescrizioni mediche (IS) Prestazioni sanitarie, costi (IS) Procreazione assistita: nuova legge (IS) Procreazione assistita: tecniche disponibili (IS) Prodotti da forno (T) Prodotti light (IS) Prodotti per dimagrire (IS) Prodotti senza glutine (T) Pronto Soccorso, codici di emergenza (R) Protesi dentarie (IS) Protezione solare (R) Psiche, disturbi (IS) Psiche e salute (IS) Psoriasi (IS) Pubblicit alimenti in tv (IS) Pubblicit negli ospedali (IS) Punture di insetti (IS) Radon (IS) Raffreddore (IS) Regolamento UE sulle sostanze pericolose nei prodotti (IS) Rifiuti sanitari (IS) Rifiuti umidi, compostaggio (IS) Rinite allergica (IS) Ritardanti di fiamma (IS)

64 78 84 68 60 51 73 69 51 82 50 84 70 72 53 89 53 59 79 55 73 81 67 61 68 71 57 47 83 69 81 47 52 60 51 57 79 54

06 09 10 07 06 04 08 07 04 09 04 10 07 08 04 10 04 05 09 05 08 09 07 06 07 07 05 03 09 07 09 03 04 06 04 05 09 05 05 09 10 06 07 10 07 06 05 10 06 07 10 08 05 10 06 05 09 09 10 09 07 05 10 08 09 05 10 03 10 07 10 07 04 05 05 04 05 10 06

Cadute anziani, prevenzione (IS) 77 Caffeina (IS) 51 Calcoli biliari (IS) 73 Calcoli renali (IS) 84 Caldo estivo (IS) 87 Camomilla (T) 53 Campagna pubblicitaria scorretta (IS) 65 Campagne sulla salute (IS) 77 Cancelleria per bambini (T) 87 Cancro al collo dellutero (IS) 51 Cancro al colon retto (IS) 69 Cancro al seno: prevenzione (IS) 55 Cancro alla cervice (IS) 81 Cancro e qualit della vita (IS) 72 Cancro, terapie (IS) 67 Cellule staminali (IS) 79 Centri abbronzanti (IS) 83 Cereali per la prima colazione (T) 57 Cervicale (IS) 68 Chirurgia anti-obesit (IS) 63 Chirurgia estetica (IS) 81 Cistite (IS) 89 Clima, desertificazione (IS) 55 Clima e salute (IS) 75 Colesterolo (IS) 51 Colesterolo (R) 89 Colpo di frusta (IS) 58 Collutori (IS) 84 Coma (IS) 74

Farmaci: bambini (IS) 83 Farmaci: campagna Mister Prezzi (IS) 78 Farmaci: dalla ricerca al commercio (IS) 67 Farmaci: denominazioni allestero (IS) 50 Farmaci: dove costano meno (IS) 82 Farmaci: fascia C (IS) 51 Farmaci: foglietti illustrativi (IS) 69 Farmaci: marketing aggressivo (IS) 86 Farmaci: prezzi fascia A, confronto con lEuropa (IS) 64 Farmaci: prezzi fascia C (IS) 88 Farmaci: prescrizioni off label (IS) 84 Farmaci: pubblicit (IS) 74 Farmaci: revisione (IS) 55 Farmaci: smaltimento (IS) 77 Farmaci: spesa (IS) 80 Farmaci: ticket (IS) 46 Farmaci: tranquillanti (IS) 48 Farmaci: vendita (IS) 67 Farmaci: vere e false novit (IS) 48 Farmaci: vie di somministrazione (IS) 70 Farmaci antiacidi (IS) 48 Farmaci anticolesterolo (IS) 78 Farmaci antidepressivi (IS) 68 Farmaci antidolorifici e antinfiammatori (IS) 62 Farmaci antinfiammatori rischiosi (IS) 72 Farmaci contraffatti (IS) 87 Farmaci da banco: liberalizzazione (IS) 88 Farmaci da banco: soddisfatti della liberalizzazione? (IS) 76 Farmaci di automedicazione (IS) 73 Farmaci e caldo (IS) 62 Farmaci e consumatori (IS) 68

85 67 82 64 42 51 75 71 72

Nanotecnologie (IS) Nei e melanomi (IS) Nettari di pera (T)

78 86 87

Obesit (IS) 59 Omeopatia (IS) 85 Operazioni chirurgiche (IS) 53 Ospedali (IS) 60 Ospedali, qualit cure ortopediche (IS) 66 Osteoporosi (IS) 58

Vaccinazioni in et adulta (IS) Vaccino antinfluenzale (IS) Vermi dei bambini (IS) Verruche (IS) Vertigini (IS) Voce, abbassamenti Zuccheri nascosti negli alimenti (IS)

VZ

52 58 59 49 57 85 60

39

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Malattie autoimmuni (IS) 77 Malattie cardiovascolari, rischi (IS) 75 Malattie inventate (IS) 86 Malattie rare (IS) 88 Mal di schiena da piccoli (R) 52 Mare: meduse, ricci, tracina (R) 87 Medicine alternative: soddisfazione (IS) 70 Medico di base: certificati e fatture (R) 63 Medico di base: reperibilit (R) 62 Medico di base: quale rapporto? (IS) 88 Medicina basata sulle evidenze (IS) 65 Memoria: esercizi (IS) 48 Meningite (R) 72 Mense scolastiche I (IS) 76 Mense scolastiche II (IS) 78 Merendine refrigerate (T) 36 Miopia (IS) 50 Morfina (IS) 49

Sale nascosto nei cibi (IS) 54 Salute: informazioni online (IS) 79 Sangue, esami (R) 85 Schizofrenia (IS) 63 Scompenso cardiaco (IS) 68 Screening oncologici (IS) 87 Servizio Sanitario Nazionale (IS) 66 Sessualit (IS) 61 Sindrome da burn out (IS) 59 Sindrome da stanchezza cronica (IS) 85 Sindrome dellintestino irritabile (IS) 60 Slogan nutrizionali e salutistici (IS) 70 Smoothies (IS) 84 Sordit (IS) 76 Sperimentazione clinica, volontari (IS) 58 Spese sanitarie (IS) 84 Sport e benefici (IS) 62 Sport e salute (IS) 54 Stato vegetativo (R) 78 Stress da lavoro (IS) 79 Supermercati, qualit nutrizionale (IS) 89 Tappetini gioco per bambini (T) T freddo (IS) Tempi di attesa visite ed esami (IS) Termometri (T) Tessuti tossici (T) Test sugli animali (R) Tic nervosi (IS) Tiroide, noduli (IS) Tosse e sciroppi (IS) Traumi psicologici (IS) Uranio impoverito (R) Urine, esame (R) Ustioni (IS)

TU

82 69 55 89 73 79 59 87 46 86 71 84 66

FioCCo RosA o AzzuRRo, PeR mAmmA e PAP CominCiA LAvventuRA


Ogni nascita una gioia straordinaria, ma per crescere bene il proprio bimbo lamore da solo non basta. Occorrono buon senso, fermezza, conoscenze specifiche e idee chiare sulle regole educative. Questa Guida una fonte di consigli pratici e concreti per aiutare i genitori nella loro meravigliosa avventura. Come adeguarsi alle varie fasi dello sviluppo? Come scegliere tra le mille proposte del mercato? Dallalimentazione alligiene, dal vestiario ai giocattoli, dalla salute alla sicurezza, la Guida sar per te una bussola preziosa per fare acquisti utili, convenienti, adatti allet e alle necessit del piccolo, ma anche per adottare comportamenti educativi corretti. Mamma e pap non si nasce, ma si diventa. E pu dare grandi soddisfazioni.
Alimentazione, igiene, guardaroba, sviluppo fisico ed emotivo-intellettuale del bambino

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Come scegliere il giocattolo giusto e pi sicuro per ogni et e come prevenire gli incidenti in casa e fuori.

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TS-1210

obiettivo salute

Sport: come e quanto farne per restare sani


Tutti, pi o meno, sappiamo che lo sport fa bene. Ma, precisamente, quanto bisogna farne? Dopo una revisione della letteratura scientifica disponibile, lOrganizzazione Mondiale della Sanit (Oms) ha pubblicato le raccomandazioni per lo svolgimento di attivit fisica, divise per tre fasce di et: bambini, giovani e adulti, persone anziane. lossigenazione del sangue) e ridurre i sintomi di ansiet e depressione, ecco le raccomandazioni: - tra i 5 e i 17 anni, almeno unora al giorno (non necessariamente continua) di attivit fisica tra moderata e intensa; una maggior quantit di attivit fisica aumenta i benefci; - la maggior parte dellattivit fisica dovrebbe essere aerobica (esercizi che implicano uno sforzo duraturo); - almeno tre volte alla settimana bisognerebbe includere esercizi a forte intensit, che rafforzano muscoli e ossa (ginnastica, attrezzi).

Fin da piccoli: da 5 a 17 anni

test salute 89 Dicembre 2010

Per i bambini e i ragazzi tra i 5 e i 17 anni quando si parla di attivit fisica si intende qualsiasi tipo di attivit che comporti il movimento: oltre allo sport vero e proprio, va bene anche soltanto giocare (purch implichi corse o movimento), o andare in bici, nel contesto della scuola, della famiglia e della comunit. Per incrementare il benessere del cuore e dei muscoli, garantire lo sviluppo delle ossa, migliorare i parametri che riguardano il sistema cardiovascolare e metabolico (per esempio

Le linee guida dellOms espongono i vantaggi documentati legati allattivit fisica per le tre fasce di et

- almeno due ore e mezza a settimana di esercizio moderato o almeno la met del tempo di esercizio vigoroso, sempre di tipo aerobico; - lattivit deve essere svolta in periodi continui di almeno 10 minuti; - per avere maggiori vantaggi, si pu aumentare lattivit fino a 5 ore di attivit moderata a settimana o due ore e mezza di attivit intensa; - ginnastica per rafforzare i muscoli due o pi volte alla settimana.

Dai 65 in su

Tra 18 e 64 anni

Lattivit fisica include quella praticata durante lo svago (per esempio il ballo) e il tempo libero (giardinaggio), di trasporto (bici o camminare), lavori di casa, attivit sociali. Ecco le raccomandazioni per migliorare la salute del sistema cardiorespiratorio e dei muscoli, delle ossa e ridurre il rischio di depressione:

Le raccomandazioni sono sostanzialmente le stesse del gruppo precedente, volte a prevenire anche i rischi di declino cognitivo. Due precisazioni: - chi soffre di problemi di mobilit ridotta, dovrebbe fare esercizi di miglioramento dellequilibrio e prevenzione delle cadute almeno tre volte alla settimana; - chi non riesce a fare tutta lattivit consigliata, dovrebbe farne comunque il pi possibile.

vedi i nostri calcolatori, dossier e articoli online su altroconsumo.it

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Bisfenolo: lefsa tranquillizza


Se ne discute da molto, non senza anche aspre polemiche, come sempre quando si parla di composti chimici sospetti di poter interferire con il nostro organismo. E specialmente se il problema riguarda i bambini. Parliamo del bisfenolo A, un additivo utilizzato nelle plastiche, soprattutto il policarbonato, con cui sono fatti i biberon. Come per molte sostanze potenzialmente tossiche, stata fissata una dose giornaliera accettabile, al di sotto della quale non dovrebbe creare problemi. Alcuni sospettano per che possa fare danni, agendo sul sistema ormonale, anche in quantit inferiori alla dose limite stabilita. Lultimo documento dellEfsa, dopo avere analizzato lo stato degli studi, non ha ritenuto di dover diminuire la dose giornaliera tollerabile, a oggi largamente superiore alla quantit che pu essere rilasciata nei cibi. Anche perch il bisfenolo si elimina molto rapidamente dallorganismo umano. Hanno espresso un parere pi severo diverse istituzioni, e in alcuni Paesi sono stati imposti divieti. Ci vorranno altri studi per avere pi certezze.
allestero In diversi Paesi, a partire dal Canada, luso di bisfenolo nelle plastiche usate per biberon, tazze e piattini per bambini stato vietato. In Europa il caso di Francia, Danimarca e Svezia.

NoviT iNuTilE

Bambini, farmaci misurati


non dosate Col CUCCHiaio In un recente studio sono state misurate le dimensioni in ml di cucchiai e cucchiaini da t in 25 case. La capacit di un cucchiaio molto variabile: fino al triplo per quelli da t, fino al doppio per quelli da minestra.

Linverno, specialmente per i bambini, spesso comporta larrivo dei classici disturbi di stagione, di solito non gravi, ma fastidiosi. Per alleviare i sintomi, si ricorre frequentemente a farmaci, anche a quelli che si possono acquistare senza ricetta medica. Per non correre rischi, bene non muoversi con troppa leggerezza. In primo luogo, da ricordare che la somministrazione di farmaci ai bambini dovrebbe essere sempre concordata con il pediatra e non decisa autonomamente (vale in modo particolare per i pi piccoli).

Da non sottovalutare anche il ruolo dei rimedi non farmacologici: bevande calde, umidificare laria, lavaggi nasali con la soluzione fisiologica, un cucchiaino di miele... possono risolvere o alleviare i sintomi pi comuni. Se si decide di somministrare un farmaco, bene fare molta attenzione alle dosi. Un farmaco da automedicazione non per questo privo di rischi. Diversi studi recenti hanno dimostrato che i problemi pi frequenti sono legati a errori nel dosaggio. In particolare, con gocce o sciroppi, frequente labitudine di utilizzare cucchiai e cucchiaini al posto del misurino contenuto nella confezione. Ma le dimensionii delle posate variano molto, e utilizzarle per dosare un farmaco pu comportare la preparazione di una dose superiore o inferiore a quella prescritta dal medico. Infine, prima di somministrare il medicinale, leggete con cura le istruzioni e accertatevi di avere compreso bene sia il dosaggio sia le modalit di uso.

comode e utili in ogni momento della giornata, dice la pubblicit, per il benessere quotidiano. unabitudine sconsigliabile, invece, diciamo noi. Si tratta delle salviettine umide per ligiene intima, proposte per un utilizzo regolare. che non indicato. in primo luogo, uneccessiva igiene delle parti intime rischia di essere controproducente, danneggiando le barriere naturali ( suciente asciugarsi con normale carta igienica). in secondo luogo dato che non si risciacqua dopo luso, tutti gli ingredienti rimangono a contatto con pelle e mucose (profumo sintetico incluso), con rischio di allergie. inne gli eetti sullambiente: oltre ai riuti (scatola, bustine, salviette...), se gettati nel wc questi fazzolettini provocano problemi al sistema di trattamento delle acque urbane.

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una mela al giorno

ATTENZIONE A...
Conservanti nei cosmetici
Attenzione ai conservanti contenuti nei cosmetici. Sarebbe meglio che ce ne fossero sempre il meno possibile, perch spesso sono allergizzanti. Soprattutto se chi li usa particolarmente sensibile, nei prodotti per bambini, in quelli che non prevedono risciacquo (come le salviettine umidificate). Recentemente stato segnalato un rischio particolare di allergie legato a due tipi di conservanti: le sostanze che liberano formaldeide (DMDM hydantoin, 2-bromo-2-nitropropane-1, 3-diol e methenamine) e il methylisothiazolinone. Verificate che non ci siano o almeno siano molto in fondo nella lista degli ingredienti.

Quei chili in pi a natale


Giocate danticipo. Per non ritrovarvi ad avere paura della bilancia, prendete subito alcune piccole misure, utili a prevenire i classici chili in pi post festivit. Aumentate il consumo di frutta e verdura, in sostituzione di snack pi calorici. Non saltate la colazione, ma preferite: un frutto, una tazza di latte scremato e cereali, pane al posto dei biscotti (pi ricchi di grassi e calorici). In previsione dei pasti natalizi, cercate di rinunciare o almeno ridurre fortemente i dolci e le bibite zuccherine. Fate pi movimento: scegliete le scale invece dellascensore, la bici al posto dellauto, scendete una fermata prima dallautobus. A tavola, ricordate che tra i salumi la bresaola il pi magro; limitate le salse; ricordate che anche lalcol incide (90 kcal un bicchiere di vino da pasto).

ritirato farmaco contro il diabete


Il Comitato tecnico-scientifico dellEma, lAgenzia europea dei medicinali, ha raccomandato di sospendere la commercializzazione di tutti i farmaci antidiabetici a base di rosiglitazone (Avandia, Avandamet, Avaglim) in commercio in Europa. LAgenzia italiana del farmaco ha disposto il divieto di vendita su tutto il territorio nazionale. Si stabilito che i rischi connessi al suo utilizzo superano i possibili benefci, a causa dellaumento del rischio di problemi cardiovascolari. Di recente, anche negli Usa, la Food and Drug Administration ha discusso il problema rosiglitazone, ma ha deciso di mantenere il farmaco in commercio, aggiungendo solo unavvertenza che mette in guardia sui rischi al cuore. Consigliamo a tutti i pazienti in trattamento di contattare il medico che ha prescritto il farmaco per rivedere insieme a lui la terapia.

peCCati di gola Attenzione ad antipasti e dolci: tre cucchiai di insalata russa fanno 300 kcal, mezza manciata di arachidi 120 kcal, 30 g. di torrone 150 kcal, 100 g. di pandoro 430 kcal.

Conosci la frutta esotica?


non tUtta oK Non tutti i prodotti vegetali sono poco calorici: cocco e datteri lo sono quanto un dolce

Ketoprofene: applicare con cautela


Per i rischi di reazioni conseguenti allesposizione alla luce (fotosensibilizzazione), le agenzie europea e italiana del farmaco hanno stabilito che i farmaci da applicare sulla pelle a base di ketoprofene devono sempre essere prescritti dal medico e non possono pi essere acquistati senza ricetta. Si tratta di farmaci usati contro forme di dolore muscolare o articolare di varia origine (qualche esempio Artrosilene, Fastum gel, Lasonil gel, Oki gel e diversi generici). Sono state inoltre stilate alcune raccomandazioni: lavare bene le mani dopo ogni applicazione; evitare lesposizione alla luce solare diretta (inclusi solarium a raggi Uva), anche quando il cielo velato, durante luso e per due settimane dopo; proteggere dal sole le zone trattate con indumenti, ma non coprirle con bendaggi occlusivi; interrompere subito la cura in caso di reazioni della pelle dopo lapplicazione. Il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno sono spesso il momento in cui si sceglie di consumare qualche frutto esotico. Vediamo i pi diffusi. Ananas. Rappresenta unottima alternativa al dessert: infatti poco calorico (solo 60 kcal per 150 g) e ricco di vitamina C e potassio. Su Altroconsumo di novembre (AC 242) trovate una guida allacquisto. Papaya. Poco calorico (42 kcal per 150 g), ricco di vitamine A e C, molto digeribile. Via libera, insomma. Mango. Con 85 kcal a porzione (150 g) ancora una buona alternativa al dessert. Ricco di vitamina A e C. Avocado. Andiamoci piano: ricco di grassi, che - anche se di tipo buono, cio insaturi - lo rendono un alimento calorico: ben 280 kcal a porzione. Non il caso di esagerare, quindi. Cocco. Ancora pi cautela: 100 grammi apportano 351 kcal, siamo intorno ai livelli del panettone; inoltre contiene una buona dose di grassi saturi (che fanno salire il colesterolo). Datteri. Con quattro frutti, siamo gi intorno alle 60 kcal: sei volte pi calorico di una mela. Non bisogna quindi esagerare. Per contiene fibra, vitamina A, sali minerali. Molto meglio di una caramella, insomma.

Vitamina C: negli agrumi


Tipici della stagione invernale, gli agrumi sono ricchi di vitamina C. Approfittiamone: consumati cos come sono, o sotto forma di spremute (da bere appena fatte), arance, mandarini, pompelmi & co. possono aiutarci a raggiungere il fabbisogno quotidiano di questo prezioso elemento, fondamentale per la salute e dotato di un potente effetto antiossidante (ottimo contro i radicali liberi). La vitamina C contenuta del resto in moltissimi altri alimenti vegetali freschi: kiwi, pomodori, peperoni, ortaggi a foglia verde. Tutte scelte da non far mancare alla propria tavola. Da ricordare, per, che la vitamina C anche molto delicata: non resiste al calore, si disperde nellacqua di cottura e lavaggio, tende a deteriorarsi a causa dellaria e della luce. Per questo particolarmente importante mangiare regolarmente frutta e verdura fresca, cruda, se necessario conservata rigorosamente al fresco e al buio. Molto pi controversa lutilit di assumere la vitamina C sotto forma di integratori o supplementi, in particolare allo scopo di combattere o prevenire raffreddore e sindromi influenzali. Una recente revisione degli studi ha escluso che serva a diminuire il rischio di ammalarsi nella popolazione generale, ma emerso anche che - se assunta regolarmente come prevenzione (minimo 0,2 grammi al giorno) - diminuisce la durata e allevia i sintomi del raffreddore.

approfittate della stagione La vitamina C contenuta negli agrumi, frutti invernali, e potrebbe aiutare non a prevenire il raffredore, ma ad alleggerirne i sintomi, specialmente nei bambini.

Un po di cioccolato fa bene
Alimento molto calorico (e quindi non particolarmente amico della linea), ricco di zuccheri e grassi, per la maggior parte saturi (cattivi), il cioccolato si riscatta perch sembra che possa avere anche effetti benefici sulla nostra salute. In particolare, una revisione di pi di una decina di studi ha portato a confermare un leggero effetto del cacao e del cioccolato fondente nel ridurre la pressione alta, un noto fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari. Questa azione potrebbe essere legata alla ricchezza del cacao in flavonoidi, sostanze con effetto antiossidante, e si notata solo in chi soffre di pressione alta o comunque superiore al livello normale. Un altro studio, basato sullosservazione delle abitudini di un gruppo di pi di 30.000 donne svedesi, ha verificato se il consumo di cioccolato possa essere legato a una diminuzione del rischio di malattie cardiache. Il risultato sembra positivo, ma attenzione: solo per chi lo consuma con moderazione. Infatti risultato che hanno avuto un numero di disturbi inferiore a chi disdegna il cioccolato solo le donne che ne consumano non pi di una-due porzioni a settimana. Leffetto protettivo si vede gi a partire da una porzione al mese (una dose di 20-30 grammi, circa 8 quadretti).

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una tavolettA al mese Il cacao, molto ricco di flavonoidi, potrebbe esercitare un effetto benefico sul sistema cardiovascolare.

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