Le parole sono cos definite a seconda del tipo di accento che portano sullultima vocale ossitone sulla penultima vocale parossitone se portano laccento acuto sulla terzultima vocale proparossitone sullultima vocale perispomene se portano laccento circonflesso sulla penultima vocale properispomene
Limitazione generale Laccento acuto pu trovarsi sia sulle vocali lunghe sia sulle vocali brevi. Laccento circonflesso pu trovarsi solo sulle vocali lunghe.
Legge del trisillabismo 1 Laccento acuto non pu regredire oltre la terzultima sillaba. 2 Laccento circonflesso non pu regredire oltre la penultima sillaba. 3 Laccento acuto non pu trovarsi sulla terzultima sillaba se lultima lunga. 4 Laccento circonflesso non pu trovarsi sulla penultima sillaba nel caso che lultima sia lunga.
II Legge dellaccento grave Le parole ossitone, qualora non siano seguite da un qualche segno di interpunzione, cambiano laccento acuto in grave.
Principio generale dellaccento Nella flessione di una parola, laccento conserva la propria natura e la propria posizione fintantoch non intervenga una specifica legge fonetica a modificarlo.
Definizione delle successioni sillabiche La successione sillaba lunga sillaba breve
detta trocheo. La successione sillaba lunga sillaba lunga
detta spondeo. La successione sillaba lunga due sillabe brevi
detta dattilo.
Legge octq po o legge del trocheo finale 1 In una parola che termini in trocheo laccento, se cade sulla penultima sillaba, obbligatoriamente circonflesso. 2 In una parola che termini in spondeo laccento, se cade sulla penultima sillaba, obbligatoriamente acuto.
Legge di Wheeler o legge del dattilo finale I polisillabi ossitoni con struttura dattilica (terzultima sillaba lunga, penultima e ultima sillaba brevi) si trasformano in parossitoni. Ad esempio: rotpoot (dativo plurale di rotq p) > rotpo ot.
Legge di Vendryes o legge rycyr Le parole properispomene con terzultima sillaba breve si trasformano in proparossitone, come nellesempio che d il nome alla legge: rycyr > rycyr.
III
Legge dellaccento nellimperfetto Nel tempo imperfetto laccento si ritrae il pi possibile dallultima sillaba, senza per regredire oltre laumento.
Accentazione delle parole seguite da enclitiche Se una parola ossitona seguita da enclitica non modifica il proprio accento in grave. Ad esempio: ortvov tt, ryc qt. Se una parola parossitona seguita da enclitica mantiene il suo accento. Ad esempio: o iio tt. Notare che, se lenclitica bisillaba, essa conserva il suo accento. Ad esempio: ioyot ttvr. Se una parola proparossitona seguita da enclitica, assume un secondo accento acuto sullultima sillaba. Ad esempio: ovpcro tt, otxoto rtt Se una parola perispomena seguita da enclitica, non va incontro ad alcun cambiamento. Ad esempio: ooxrt ot, xoic qot. Se una parola properispomena seguita da enclitica, assume in aggiunta allaccento circonflesso un accento acuto sullultima sillaba. Ad esempio: ot pr ot. Qualora pi enclitiche si susseguissero, ciascuna tranne lultima porta un accento acuto. Ad esempio: rt tt ttvo irrot. Qui lenclitica tt accentata perch seguita da unaltra enclitica (ttvo). Infine, si ricordi che anche una proclitica, se seguita da enclitica, assume un accento acuto. Ad esempio: rt yr. Si veda anche lesempio precedente.
Legge dellaccento nelle vocali contratte Quando due vocali si contraggono: Se la prima delle due tonica e la seconda atona, la vocale risultante porta laccento circonflesso. Se la prima delle due atona e la seconda tonica, la vocale risultante porta laccento acuto. Se entrambe le vocali che si contraggono sono atone, la vocale risultante atona (ovviamente laccento si trova su unaltra sede e, per il principio generale dellaccento, mantiene la propria natura e la propria posizione).
Sintesi curata da Martino Sanna www.martinosanna.de