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ESCHILO

AGAMNNONE
Testo secondo ledizione In: http://www.filosofico.net/eschilagamennone42.htm Eschilo: Agamnnone Traduzione di Ettore omagnoli

Antologia dei drammi per il corso !A"""# $toria del teatro aa. 2%%&'2%"% (acolt) di $cienze della !omunicazione sociale ' *+$

ESCHILO - Agamnnone

PERSONAGGI: $!,-TA !, , di .ecchi Argi/i !litennstra A A-0, A1A2344,4E !A$$A40 A E1I$T, 1*A 0IE $E1*A!I d5Agamnnone e d5Egisto + I1I,4IE I Troiani +,+,-, d5Argo La scena in Argo, dinanzi alla reggia d'Agamnnone. Are, statue, seggi. + ,-,1, $!,-TA: 4umi6 il riscatto concedete a me dei miei tra/agli6 della guardia lunga un anno gi)6 ch5io /igilo sui tetti degli Atridi6 prostrato su le gomita a mo5 d5un cane. E de le stelle /eggo il notturno concilio6 ed i signori riscintillanti che nell5tra fulgono6 ed il /erno e la state all5uomo recano. Ed ora il segno aspetto della lampada6 del fuoco il raggio6 che da Troia rechi della presa citt) la fama e il grido. !os7 comanda il cuor che aspetta e 8rama di maschia donna. E intanto6 ecco il mio letto6 irre9u:eto6 molle di rugiada6 n; sogno alcuno lo fre9uenta mai: ch; non so/rasta a me sonno6 ma tema ch5io le pupille a sopor gre/e chiuda. E 9uando int<no ' a cogliere un antidoto

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che il sonno /inca ' un canto od una nenia6 io gemo allora6 e piango la /entura di 9uesta casa6 che non pi= retta6 come gi) fu6 pel meglio. Ed ora giunga6 giunga felice dei tra/agli il termine6 col fausto annunzio del notturno fuoco. (Lunga pausa. oi, sulla cima del colle Aracneo, c!e incom"e sulla citt#, s'accende e giganteggia un'immensa $iammata% ,h> $al/e6 fiamma6 che d:urna luce annunzi nella notte6 e danze in Argo6 danze6 merc di 9uesta sorte fausta> E//i/a> E//i/a> 0ir< chiaro alla sposa d5Agamnnone che su8ito dal letto sorga6 e innalzi per 9uesto fuoco un ululo di gioia nella casa: ch; presa la citt) l5Ilio6 come la face annunzia e 8rilla. Io stesso il primo canto le/o6 e danzo: ch; tale colpo ai dadi della sorte gitt< pei signor5 miei la mia custodia: tre /olte sei. 0eh> !om5ei giunga6 io possa con 9uesta mano premere la mano del re di 9uesta casa6 e un 8acio imprimer/i> Taccio del resto: un grosso 8o/e calca la mia lingua. -e mura stesse6 se a/essero la lingua6 parlere88ero a chiare note. Io con chi sa6 fa/ello /olentier: tutto con gl5ignari o8lio (Entra% !A4T, 05I41 E$$, (&enti'uattro (ecc!ioni argi(i entrano, dodici per parte, dalle due p#rodoi e, mo(endo a passo ritmico, circondano lentamente l'aradi )i*niso% !, I(E,: -5anno decimo /olge6 dal giorno che di +riamo il grande a//ersario6 2enelao6 col so/rano Agamnnone6 salda coppia d5Atridi6 cui 1io/e die5 fregio di duplice scettro6

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di duplice trono6 disciolsero da 9uesta contrada lo stuolo dei mille na/igli6 8elligero6 /indice6 alzando dall5alma clangore di guerra altissimo6 come a//oltoi che6 perso il tra/aglio dei figli dai nidi /egliati6 nel cruccio immane6 so/ressi i giacigli s5aggirano6 a guisa di tur8ine6 li8rati su i remi dell5ale. E Apolline infine ode6 o 1io/e6 o +ane6 l5acuto lamento che mandan gli augelli6 ed in/ia6 pur tarda6 l5Erinni6 che /endichi gli aligeri sacri. !os7 1io/e possente6 che /igila sugli ospiti6 i figli d5Atreo contro +aride manda@ e prepara pei 0)nai6 e insiem pei Troiani intorno alla donna dai molti consorti6 assai zuffe e tra/agli6 tra un fiaccarsi di lance ai primi urti6 e ginocchia piom8ar nella pol/ere. +ur sia 9uel che sia. Aene il (ato si de/e compir. 4on coi gemiti6 coi li8ami6 n; /ittime ardendo6 placherai le inflessi8ili furie degli 0ei6 se le offerte non arsero. E noi6 cui la carne /etusta scema pregio6 lasciati in disparte 9uando mossero gli altri6 attendiamo6 sugli scettri reggendo la forza fanciullesca: che a 9uello dei /ecchi il midollo somiglia6 che s5agita entro il petto dei par/oli e 2arte non ha 9ui dimora.

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!he mai l5uom decrepitoB Cuando gi) secca la fronda6 cammina su /ie di tre piedi: n; pi= saldo che par/olo6 /agola come sogno che appaia nel giorno. (Esce un momento Clitennstra, seguita da ancelle, c!e spedisc ad o$$rire sacri$izi% !, I(E,: !litennstra6 di Tindaro figlia6 regina6 che nuo/eB !he e/entiB Cuale nunzio t5indusse a in/iare per tutta Argo le offerte /oti/eB 1li altari dei 4umi6 che d5Argo han custodia6 dei $uperi e gl5Inferi6 di 9uei che le soglie tutelano e le piazze6 tutti ardon di /ittime@ e la fiamma si le/a6 una 9ua6 una l)6 tocca altissima il cielo6 medicata da molli sincere 8landizie di limpidi unguenti6 li8ami di case regali. ,r 9uanto possi8ile e lecito a noi tu partecipa: medico di/ieni di 9uesta mia pena6 che ora ci affanna il pensiero@ ed or6 se le offerte son fauste6 appare speranza 8ene/ola6 e allontana la cura mai sazia dell5am8ascia che l5alma di/ora. (I (ecc!ioni sono aggruppati intorno all'altare di )i*niso. Or compiono lente e(oluzioni danzate, intonando le stro$e% + I2, !A4T, I4T, 4, A--5A A !, ,: $trofe prima Aen potrei dire nel canto la possa e la gesta fatale di /alorosi6 campioni ' fiducia m5ispirano i 4umi6 possa canora l5et) ': come la forza dal duplice trono6 i concordi signori del fior gio/anile de l5Ellade6 /erso la spiaggia di Troia6

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sospinse con lancie6 con /indice mano impetuoso portento: il re delle na/i sospinse il re degli augelli: uno negro ne appar/e6 uno candido a tergo6 /icino alla reggia6 da destra6 nei nitidi campi del cielo6 che a 8rani una lepre face/ano6 feconda di molti rampolli6 ghermita nell5ultima fuga. -ugu8re6 lugu8re canto s5intoni: ma il 8ene trionfi. Antistrofe prima Il /enerando profeta !alcante6 8en /ide che i due per animo e ardire di/ersi6 8elligeri Atridi6 erano essi l5a9uile di/oratrici6 i condottier5 della gesta@ e disse6 spiegando il prodigio: D.ien tempo@ e per 9uesti guerrieri crolla la rocca di +riamo@ e 9uante ricchezze gi) chiuser le genti dentro le torri6 la +arca distrugge6 saccheggia a furore. 0eh> In/idia celeste non franga n; oscuri le schiere6 il gran freno di Troia> !h; Artemide a8orre gli aligeri cani di 1io/e6 e il pasto dell5a9uile a8orre6 pietosa alla timida lepre6 s8ranata digiuna coi figliE. -ugu8re6 lugu8re canto s5intoni@ ma il 8ene trionfi. 2esodo D$e88ene tu sei6 8ella 0i/a6 8ene/ola ai teneri par/oli d5ardenti leoni6 ed ai cuccioli poppanti di fiere sel/agge6 ti prego che 9uesto presagio commisto d5augurF felici e di 8iasimo6 tu arrechi a 8ene/olo termine. E supplico Apollo +e)ne6 che ai 0)nai la 0ea non appresti

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indugi di /enti contrarF che a lungo le na/i trattengano6 non affretti no/ello esecra8ile sacrifizio6 che6 sce/ro di mensa6 di liti domestico artefice di/enga6 ed immoli lo sposo. !h; l5ira terri8ile risolle/asi6 memore6 su8dola6 trascorre la casa6 dei figli a /endettaE. Tali6 con grandi 8eni commisti funerei presagi6 !alcante6 leggendo l5augurio6 predisse alla casa dei regi che a guerra mo/e/ano. E a 9uello concorde6 lugu8re6 lugu8re canto s5intoni@ ma il 8ene trionfi. $trofe seconda 1io/e> $ia 9ual 4ume sia: a tal nome6 o/5ei ne giu8ili6 /oler) la prece mia. In/ocar6 per 9uanto ponderi6 io non so che 1io/e solo6 se /eramente con/iene gittare dall5anima 9uesto /ano e gre/e duolo. Antistrofe seconda !hi primo e88e e possa e gloria6 e fior7 d5ardor 8elligero6 n5 sin persa la memoria: chi secondo e88e il dominio6 dal pi= forte fu sconfitto: chi preferisce per 1io/e cantar l5epinicio6 8atter) cammin diritto. $trofe terza I mortali sopra tramiti esso a//ia di sap:enza: esso fa che dalla doglia forze attinga esper:enza. E nel sonno il cruccio memore

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stilla in cuor l5antico affanno@ e se pure alcun recalcitra6 giungon l5ore6 e sa/io il fanno. Cuesta pur grazia dei 0moni6 che6 seduti in sacri seggi6 con la forza segnan leggi. Antistrofe terza E il maggiore dei due principi delle na/i6 all5indo/ino non gitt< taccia di 8iasimo6 ma coi colpi del destino cospir<6 9uando l5indugio a far /ela6 che struggea entro i /asi ogni /iatico6 aggra/< la gente Achea che a/ea campo innanzi a !alcide do/e in Aulide6 alla sponda con fragor si spezza l5onda. $trofe 9uarta E /enti c8e giunge/ano dallo $trimone6 i /enti dei ritardi funesti6 dei digiuni6 dei mali approdi6 delle sperse genti6 dei legni e delle funi sterminio6 eterne l5ore rendendo6 con l5indugio distrugge/ano dell5esercito il fiore. E il profeta6 un riparo contro l5ira d5Artmide pi= gra/e dell5amaro tur8ine disse ai principi: cos7 che6 nello schianto6 gli scettri am8o gli Atridi al suol percossero6 pi= non frenando il pianto. Antistrofe 9uarta E il maggior dei due principi

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tai detti profferia: D3 duro fato se il responso io spregio@ e duro fato se la figlia mia6 se di mia casa il fregio6 sopra l5altare sgozzo6 e le mani paterne entro i /irginei ri/i di sangue insozzo. ,r6 9uale dei consigli sce/ro di maleB (rangere l5alleanza6 e i na/igli disertareB ' ,h>6 con furia6 nelle /irginee /ene il rimedio si cerchi6 onde si plachino i /enti@ e sia pel 8ene>E. $trofe 9uinta ,r6 poi ch5ei fu del (ato al giogo a//into6 il cuor suo tramutarono impuri aliti empF6 che ad ogni ardir l5e88ero spinto. +oi che (ollia6 che turpi mal5 consiglia6 prima d5affanni miseranda origine6 rende gli uomini audaci. Ed ei la figlia sgozzare os<6 per confortar la lotta per una donna impresa6 e perch; l5esito fausto a/esse la flotta. Antistrofe 9uinta 1li appelli al padre6 e le preghiere6 nulla mossero i prenci6 n; l5et) /irginea. ,rdine il padre die5 che la fanciulla su l5altare i ministri6 a mo5 di capra6 dopo la prece6 arditamente le/ino6 prona6 nei pepli a//inti. E a che non s5apra la 8occa 8ella6 e l5improperio scagli contro i suoi -ari6 con la muta furia la frenin dei 8a/agli. $trofe sesta Al suolo essa le crocee

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/esti gitt<: dal guardo su ciascuno di 9uei che l5immola/ano /i8r<6 di pianto e/ocatore6 un dardo6 8ella come dipinta immagine6 ansia di parlar: ch; so/ente6 d5Agamnnone nei /irili concilii6 canta/a essa al 8anchetto. -a /irginea sua /oce6 al terzo calice6 intona/a il peana e il fausto augurio pel suo padre diletto. Antistrofe sesta 1li effetti ignoro e taccio@ ma di !alcante mai l5arti non furono irrite. 1iustizia offre saggezza a chi pat7. $aprai ci< che ser8a il futuro insiem con l5esito. 4on dartene pensier: sare88e piangere prima della disgrazia. T5apparir) 8en chiaro al raggio del mattino. E/enti prosperi nascan da ci<6 come or 8rama 9uest5unico dell5Apio suol riparo. (+ientra Clitennstra, alla 'uale alludono le ultime parole% + I2, E+I$,0I, !, I(E,: !litennstra6 siam 9ui6 chini dinanzi al tuo poter: ch; giusto 6 9uando /uoto resta il trono del re6 prestare onore alla sua sposa. $e per 9ualche fausta no/ella tu sacrifichi6 o soltanto perch; la speri6 /olentieri udrei. 2a6 pur se taci6 non me ne dorr<. !litennstra: !ol pro/er8io dir<: nuncia di 8ene nasca l5aurora dalla madre notte. *drai maggior d5ogni speranza un giu8ilo: gli Argi/i han presa la citt) di +riamo.

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!, I(E,: (raintesiB !he diciB Io non so crederti> !litennstra: !he Troia degli Achei: non parlo chiaroB !, I(E,: $erpe una gioia in me che il pianto pro/oca> !litennstra: 3 del tuo 8uon /olere indizio il pianto. !, I(E,: 0i tanto6 dimmi6 c5 pro/a sicuraB !litennstra: !56 come noB $e un 0io non ci delude> !, I(E,: -5hai /isto in sogno6 forseB E tu lo crediB !litennstra: Alla mente assonnata io prestar fedeB !, I(E,: 4on ti pascesti d5una /ana cianciaB !litennstra: Tu m5oltraggi> 4on son fanciulla sciocca> !, I(E,: 0a 9uanto tempo presa la citt)B !litennstra: 0alla notte onde nata 9uesta luce. !, I(E,: E 9ual nuncio pot; giunger s7 rapidoB !litennstra: Efesto6 che lanci< dall5Ida un rutilo primo fulgore@ ed una fiamma accese l5altra fiamma sin 9ui6 grazie all5araldo fuoco. -5Ida all5Erma rupe di -emno: da -emno poi l5At<o6 picco di 1io/e6 terzo accolse la gran fiaccola@ ed alta so/ra il dorso del pelago6 la furia della lampada in corsa6 allegra scaglia la /ampa d5oro del 2acisto ai /ertici simile a un sole: n; il 2acisto indugia6 n; la sua parte di messaggio o8lia6 /into dal sonno o smemorato. Ed oltre6

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alle fluenti dell5Eur7po6 giunge il 8alenio del rogo@ e del 2essapio giunge ai custodi6 che sul fuoco gittano un mucchio d5arida erica6 e rispondono col fuoco al fuoco6 ed oltre il nunzio in/iano. E non illanguidita6 anzi pi= /alida6 la face6 a guisa di lucente luna6 /alica il pian dell5Asopo6 e sui /ertici del !iterone6 un nuo/o passo suscita del messaggio di fuoco. E la custodia non repudi< la peregrina luce6 anzi ne incese una maggior che l5altre. E il 8agliore /ol< su la palude 1orgonia6 e giunto ai picchi d5Egipanto6 scosse le guardie6 s7 che non mancasse la /ampa: accendon 9uelle6 e con grande impeto oltre in/iano una gran 8ar8a di fiamma6 ch5arda e la /etta superi imminente sopra il /arco $aronio@ e irruppe6 e giunse su la cima aracna6 che incom8e /igile su la citt). 0i l7 /enne alla casa degli Atridi6 la luce a cui fu a/olo il fuoco d5Ida. +er me dun9ue arse tale corsa di fuochi: l5uno all5altro trasmise il segno@ e /inse il primo e l5ultimo. -a pro/a eccoti e il segno della nuo/a che lo sposo da Troia a noi mand<. !, I(E,: I 4umi6 o donna6 poi ringrazier<@ ma per disteso udire la no/ella /orrei6 stupirne ancora: oh parla6 parla> !litennstra: ,ggi stesso gli Achi/i han presa Troia. 0<mina6 penso6 un ululo discorde per la citt): ch; se nel /aso istesso l5olio mischi e l5aceto6 li /edrai nimicamente scindersi. !os7 per la sorte di/ersa udrai di/erse /oci le/are /incitori e /inti.

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Cuesti6 prostrati su le morte mem8ra degli sposi e i fratelli6 ed i /egliardi sui figli ch5essi han generato6 piangono6 gi) chini al giogo il collo6 la s/entura dei carissimi loro. I /incitori digiuni6 spinge la fatica6 e il lungo errar notturno per la zuffa6 o/un9ue offra pastura la citt). 4; /5 ordine certo: o/e la sorte spinse ciascuno6 entro le case dei Troiani prigionieri6 han dimora@ e omai securi dalle notturne 8rine e le rugiade6 senza pi= scolte6 sino alla nuo/a al8a dormiranno felici. ,/e rispettino gli 0ei che Troia hanno in tutela6 e i templi della terra predata non saranno /inti a lor /olta6 9uelli che gi) /insero. 0eh> 4on colga l5esercito desio di predar 9uanto non si de/e6 o 8rama di lucro> Ancora un 8raccio dello stadio6 del felice ritorno ancor la /ia /erso la patria6 superar con/iene@ e pur se immuni dalle offese ai 4umi giungan le schiere6 incom8er) so/ra esse dei defunti l5Erinni ' o/e sciagura pria non li colga. Cuesto dico6 io donna. E /inca il 8ene6 e non con /olto am8iguo: 9uesto so/ra ogni 8ene eleggerei. !, I(E,: 0onna6 tu parli come uom saggio@ ed io6 le certe pro/e che tu m5offri udite6 ad onorare i 4umi m5apparecchio: ch; mercede non /il diJro ai tra/agli. (Clitennstra esce% $E!,40, !A4T, I4T, 4, A--5A A !, I(E,: 0eh6 1io/e signore6 deh6 4otte6 amica ministra di gesta preclare6

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che sopra le mura di Troia scagliasti una rete6 ad a//olgerle6 s7 che pi= nessuno dei gio/ani6 nessun degli adulti potesse 8alzar dalle maglie del misero destino che schia/i li stringe> A 1io/e io mi prostro6 che gli ospiti protegge6 che contro Alessandro da tempo gi) l5arco suo tese6 sicche n; immatura6 n; sopra le stelle s/iata6 nel /uoto colpisse la freccia> $trofe prima !ome 1io/e colpisca posson dire: /isi8ili son le /estigia: essi il destino s5e88ero ch5egli prescrisse. 0ice alcun che i $uperi non curano degli uomini la sorte6 chi calpesti le intangi8ili cose sacre: 8en empio chi ci< reputa> 4ei discendenti /edilo di 9uanti6 oltre 1iustizia6 super8amente6 a 2arte il dritto affidano6 s7 che lor casa prospera oltremisura@ e pur6 misura ottima. Aeni sce/ri d5am8ascia chi ha senno elegga. A chi super8o calcitra6 per a88attere il grande altare di 1iustizia6 la ricchezza non offrir) sal/ezza. Antistrofe prima 2a lui sospinge misera fiducia6 insopporta8ile della sciagura consigliera e figlia. 4; scampo /5ha: la colpa 8rilla6 rutila orrida luce: simile a /ile rame6 se la sfreghi o mescoli6

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negra al saggio ti pare. !ome pargolo segue un errante aligero@ sciagure immedica8ili attira su la sua citt)@ se supplica6 nessuno ode dei $uperi 9uest5uomo: anzi6 chi /:ola le leggi di 1iustizia6 ne purgano la terra. E tal fu +aride: degli Atridi alla reggia /enne@ e macchi< la mensa ospite6 il d7 che la donna rap7. $trofe seconda -asciando ai cittadini suoi per retaggio il tur8ine degli scudi e dell5aste6 e dei na/igli l5impeto6 recando per sua dote ad Ilio lo sterminio6 audace oltre ogni audacia6 Elena a franco passo le porte /alic<. 2olto6 narrando il fatto6 gl5indo/ini gemerono della reggia: DAhim>6 casa6 ahim>6 casa6 e /oi6 principi> Ahi>6 talamo6 e /estigia de l5amor che pass<> .edi l5o88ro8rio muto6 nella doglia acutissima in disparte seduto. *n5om8ra d5oltre il pelago6 8ramata6 i tetti regger sem8rer). 0elle statue la /ista 8ella6 lo sposo attrista: ch; do/e occhi non 8rillano l5amore in 8ando /a. Antistrofe seconda E a far pi= gra/e il lutto6 surgon nei sogni immagini che /ana gioia arrecano: 8en /ana allor che un gaudio di scorgere t5illudi6 la par/enza dileguasi dalle man56 rapidissima6 pei tramiti del sogno so/ra penne leggereE. Tale nei lari6 tale nella reggia il cordoglio. Ed altri puoi /ederne anche pi= misere/oli:

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ch; 9uanti dalla terra partian d5Ellade a schiere6 nelle lor case6 duolo che sopra i cuori aggra/asi omai domina solo. !h; il no/ero ciascun fa dei suoi cari che mossero alla gesta@ ma riede or la funesta urna6 ma riede cenere d5uomini in/ece6 ai lari. $trofe terza Ed Ares6 che coi morti i /i/i permuta6 che la 8ilancia regge fra il cozzo delle cuspidi6 l5arsa ferale pol/ere degli amici alle lagrime da Troia manda: manda6 in/ece d5uomini6 colmi i le8ti di mortale cenere. +iangono: e l5un che spento fu nella zuffa lodano6 l5altro che prode cadde nella mischia6 per la donna d5un altro. !os7 mormora talun sommessamente@ e cruccio e 8iasimo contro gli Atridi /indici /a serpendo nel popolo. E intorno ai muri /inti6 hanno altri fulgidi eroi la tom8a6 nell5Iliaca terra@ e il suol nemico i /incitori serra. Antistrofe terza $e compagno ha rancor6 gra/e del popolo la /oce: e chi n5 fatto segno6 8en paga il de8ito. ,nde or6 cinta di tne8re6 del pensier mio l5am8ascia attende nuo/i orror5: ch; non isfuggono allo sguardo dei 4umi 9uei che intridono le man5 troppo nel sangue. E 9uanti ascesero senza giustizia6 poi che gli anni /olgono6 le negre Erinni annientano con l5impeto di sorte a//ersa. 4ulla pu< chi /egeta nel 8uio: e troppo cele8re

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essere6 gra/e: il folgore di 1io/e ognor minaccia. ,h>6 lungi /i/ere da in/idia> Espugnar rocche io non /orrei6 n;6 preso6 /i/er ser/o i giorni miei. ()alla citt# si le(ano clamori e grida con$use% $E!,40, E+I$,0I, !, I(E,: ,di> +er la citt) spandersi rapido il grido per il fausto messaggio. E chi pu< dir s5esso /eridico6 se un inganno dei $uperiB !, E*TA $E!,40,: !hi tanto 8am8inesco 6 chi di cre8ro tanto scon/olto6 che s5accenda al nunzio d5una fiamma6 e s5a88atta poi6 se suonano di/ersamente le paroleB !, E*TA TE K,: A femmina 8ene s5addice il giu8ilo prima che /eda: l5indole femminile 8en credula. !, E*TA C*A T,: .eloce sorge@ e muta pur /eloce fama cui sparse una femminea /oce. !, I(E,: +resto sapremo se /eraci furono le fiaccole onde a noi /enne la luce6 e i segnali di fiamma6 e le /icende di fuoco@ oppur se ci deluse6 come sogno6 la /ampa che 9ui lieta giunse. .eggo un araldo dalla spiaggia muo/ere6 di rami d5oleastro om8rato il /iso. -5annunzia a me la pol/ere6 sorella siti8onda6 finitima del fango. Egli non gi) senza fa/ella6 n; 8ruciando face di montana sel/a6 nunzio dar) col fuoco e con la fiamma@ 8ens7 parlando ci dir)... che il cuore

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s5allegri ' altra notizia udir non /oglio. (austa conferma aggiungasi ai segnacoli fausti: chi ad Argo fa di/erso augurio6 del suo malo pensier colga mal frutto. A A-0, (,iunge correndo, si gitta "occoni al suolo, "acia la terra%, patrio suolo dell5argi/a terra6 in 9uesta luce giungo a te dell5anno decimo@ e attingo 9uesta speme sola delle molte gi) frante> Io non crede/o pi= di morire in 9uesto argi/o suolo6 n; parte a/ere di s7 dolce a/ello. Ed ora6 sal/e6 o suolo6 sal/e6 o luce del sole6 e 1io/e6 re di 9uesta terra6 e tu6 di +ito re6 che pi= dall5arco le frecce contro noi non scagli> Troppo nemico presso allo $camandro fosti: sal/aci6 adesso6 e pon fine ai tra/agli6 Apollo sire> E /oi tutti6 dell5)gora 4umi6 supplico@ e te6 diletto araldo6 degli araldi decoro6 e a me patrono6 Ermete@ e /oi che ci spingeste ad Ilio6 defunti eroi6 8ene/oli accogliete le schiere che campLr dalla 8attaglia> , dei re nostri casa6 o dolci tetti6 o seggi /enerandi6 o sculti dmoni6 il re che giunge dopo il lungo indugio6 con onori accogliete6 e con s7 fulgido /iso6 come or6 che il sol /5accende. 1iunge6 luce recando nella notte a /oi6 e ai cittadini tutti 9uanti6 il sire Agamnnone giunge. ,r salutate ' 8ene giustizia ' lui6 che con la marra che a /endetta gli die5 1io/e6 scalz< Ilio: scassato 8en tutto 9uel campo6 tutto disperso della terra il seme. Tal giogo imposto ad Ilio6 a noi ritorna il maggior degli Atridi6 n; fra gli uomini d5ora6 /5 alcun d5onor pi= degno. +aride n; la citt) che il fio pag< con lui6

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millantar non potr) che il loro oltraggio fu maggior della pena. Il fio del ratto e del furto pag<6 perd; la preda6 la patria casa stermin< degli a/i all5ultima ro/ina. I +riamidi le loro colpe hanno pagato a doppio> !, I(E,: $alute6 o araldo degli Achei guerrieri> A A-0,: 1odo> 4on chiedo ai 4umi oltre pi= /i/ere> !, I(E,: Ti strugge/a desio di 9uesta patriaB A A-0,: Tanto6 che per la gioia or /erso lagrime> !, I(E,: Tocchi era/ate del mio dolce mor8oB A A-0,: 0i 9uale mor8oB $piegami6 che intenda> !, I(E,: Arama colpirci di chi noi pur 8rama> A A-0,: Argo 8rama/a il suo 8ramoso esercitoB !, I(E,: E tanto lo piange/a il mio cupo animo> A A-0,: 0onde6 nel cuore tuo6 l5esoso cruccioB !, I(E,: Il silenzio6 da tempo al mal m5 farmaco. A A-0,: 4ell5assenza dei re teme/i alcunoB !, I(E,: !ome te dico> ,ra6 anche morte dolce> A A-0,: $76 che tutto or ci arride. In lungo correre di tempo6 /olgono or felici6 ed ora 8iasime/oli e/enti. E chi nol saB !hi mai senza dolor6 tranne i !elesti6 tutto il /i/er trascorreB ,h>6 se i tra/agli e le dure /igilie io ti dicessi6

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e il disagio6 e l5angustia dei giacigli entro le na/i6 senza un5ora mai di riposo6 gementi. E in terra6 poi6 era l5affanno anche maggiore. I letti a/e/am presso le nemiche mura6 e le 8rine del cielo e le terrestri c5irrora/an sui prati6 e facean guaste le /esti6 e madidi orridi i capelli6 come di fiere. E chi dire88e il freddo che6 da le ne/i d5Ida6 insopporta8ile stermina/a gli uccelliB , la calura allor che6 senza flutto6 nei giacigli merid:ani6 senza /ento6 il pelago cade/a ed assonna/aB 2a che gio/a di ci< lagnarsiB ,gni tra/aglio lungi> Ignoto al cuore dei defunti il cruccio di non risorger pi=. !he gio/a il computo far dei cadutiB 0ella sorte a//ersa perch; si lagner) chi /i/eB Io /oglio dare alle am8asce un lungo addio. +er 9uanti sopra//i/emmo delle schiere argi/e6 8en pre/ale il guadagno@ ed al confronto non regge il danno. ,nde ora6 in faccia al sole6 /anto meniamo a 8uon diritto noi6 la cui fama per mare e terra /ola: una schiera d5Argi/i ha presa Troia: 9uesti trofei6 d5antiche reggie fregi6 ai 4umi della 1recia appesi ha in /oto. E 9uanti odono6 onore ad Argo diano6 e ai condottieri@ grazie offrano a 1io/e6 che ci die5 la /ittoria. Il tutto or sai. !, I(E,: -e tue parole m5han con/into6 sappilo: /i/o sempre nei /ecchi il desiderio d5accertare gli e/enti. Entro la reggia6 a !litennstra6 pi= che ad altri6 de/e star 9uesto a cuore. E insieme io gioir<. !litennstra: *n ululo di gioia alto le/ai6

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su8ito6 come a notte giunse il primo messaggero di fiamma6 ed annunzi< la presa6 il sacco d5Ilio. E alcuno6 a 8iasimo6 dice/a: D!redi presa TroiaB !redi a segnali di fuocoB 3 8en da femmina esaltarsi cos7>E $76 che6 ad udirlo6 mentecatta io sem8ra/a. E pure6 tutti sacrifici offer7ano@ e a mo5 di femmine6 chi 9ua6 chi l)6 per tutta Argo le/ando alto clamore e augurF6 entro i del=8ri sacri sop7ano l5odorosa fiamma /oratrice d5incensi. Ed or6 che importa un tuo lungo discorsoB +resto udr< tutto dal mio stesso signore. Intanto procaccer< che degnamente accolto lo sposo sia6 di re/erenza degno. $al/o6 per opra degli 0ei6 dal campo /eder lo sposo entro le patrie mura: per una sposa c5 pi= dolce giornoB Al signor mio 9uesto messaggio reca: /enga6 come pu< prima6 alla citt) che lo 8rama: tornando alla sua casa6 ei tro/er) la fida sposa6 9uale pur la lasci<: cane del tetto a guardia6 8enigno a lui6 nemico ai suoi nemici@ e costante in ogni altro atto6 per lungo /olger di tempo6 niun sigillo io fransi. Immersa mi sarei prima in un 8agno d5ardente 8ronzo6 che gustar piacere d5un altr5uomo6 ed a/erne scorno e 8iasimo. !, I(E,: $ui la88ri a no8il femmina6 tal /anto congiunto a /erit)6 turpe non sem8ra> (Clitennstra esce% !, I(E, (All'Araldo%A te che intendi6 fa/ell< costei come ad acuto interprete s5addice. ,r dimmi6 araldo: 2enelao6 diletto signor di 9uesta terra6 ritornatoB

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3 sano e sal/oB -o /edrem fra noiB A A-0,: 4on credo io6 no6 che di menzogne 8elle colgan gli amici lungo tempo il frutto. !, I(E,: ,h> +ossa dir 8uone no/elle6 e /ere@ ch; di/ise dal /er6 8en poco celansi> A A-0,: 0all5esercito acheo spar/e l5eroe: egli e il suo legno: non ti dico il falso. !, I(E,: $alp< solo da TroiaB , insiem /i colse la 8urrasca6 e da /oi lui separ<B A A-0,: Mai6 come arciero6 colto a mezzo il segno: in pochi motti un dolor grande hai chiuso. !, I(E,: E 9ual fama di lui corse fra gli altri na/ichieriB !he /i/o o morto fosseB A A-0,: 4iuno lo sa6 che certo il dica6 tranne il sol6 che nutre ogni terrestre forza. !, I(E,: E per l5ira dei 4umi piom8<6 dici6 la 8urrasca sui legni6 e li distrusseB A A-0,: 2acchiar con /oce di funesti e/enti un fausto giorno non si de/e: dissono a ci< l5onor do/uto ai 4umi. Cuando con /olto esoso un messaggero reca nefande am8asce di cadute schiere6 piaga comune al popol tutto6 e 2arte da molte case spinge a 8ranchi gli uomini al sacrificio6 con la doppia sferza ' sanguinea coppia e duplice sciagura ' chi di tai doglie giunge colmo6 intoni tale all5Erinni un lugu8re peana. 2a 9uando giunge ad annunziar che prosperi furon gli e/enti6 e la citt) s5allegra6

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a che do/r< mescer fortuna e guai6 e narrar che tempesta gli Achei colse6 non senza ira dei 4umiB A patto /ennero6 nimicissimi in prima6 il fuoco e l5ac9ua6 e pro/aron la lor fede6 struggendo le schiere degli Achei miseri. A notte con estuar di flutti il mal s5aderse: /enti da Troia l5una contro l5altra spezza/ano le na/i. Esse6 cozzando coi corni6 a forza6 tra furor di tur8ini e di procelle6 e strepito di pioggia6 dal triste mandr:ano in giro sperse6 fuggi/ano6 spari/ano. E poich; del sole il raggio chiaro si le/<6 di cada/eri achi/i e franti legni tutto /ediamo il ponto egeo fiorire. 4oi con lo scafo della na/e illesi sottrasse un 4ume ' ch; mortal non era '6 al timone sedendo ' od intercesse per noi: (ortuna6 a go/ernarla6 ascese la nostra na/e6 s7 che nell5ormeggio non la colpisse la procella6 n; la sfracellasse allo scoglioso lido. !os76 sfuggiti al pelago di morte6 chiaro 8rillando il d76 senza pi= fede nella fortuna6 pasce/amo cruccio no/ello in cuor: l5esercito distrutto6 miseramente in cenere con/erso. ,ra6 se alcun di 9uelli anche respira6 creder) noi periti@ e noi di loro ugual credenza a88iamo. ,h> per il meglio tutto si compia> E 2enelao che 9ui giunga prima d5ogni altro spera dun9ue. !he se raggio del sol lo scuopre6 se gli occhi ha dischiusi ancor6 merc di 1io/e6 che distrutta non /uol la stirpe sua6 speranza c5 che alla sua patria rieda. $appi6 che6 tanto udendo6 udisti il /ero. (Esce%

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TE K, !A4T, I4T, 4, A--5A A !, ,: $trofe prima !hi mai scelse il nome d5Elena6 nome nunzio di sciagura ' fu tal6 certo6 ora /isi8ile pro/a n5hai6 che6 la /entura pre/eggendo6 il dir fatidico spinse /erso /erit) ' per la donna che a tante contese fu segno6 cui pronu8e fNr l5aste6 che6 come palese6 na/igli e guerrieri a sterminio condusse6 a sterminio citt)B 0ai mollissimi /elarii6 la guid< gigante Kefiro sopra i /alichi del mar: su la pesta non /isi8ile delle na/i che approda/ano al $imta fitto d5al8eri6 guerr:eri ad una caccia sanguinosa si lanciLr. Antistrofe prima 4; fu /ana 9uella furia6 ma con/erse in altri affanni l5o88ro8rioso parentaggio@ e6 col /olgere degli anni6 della mensa /:olata la /endetta esercit<6 e di 1io/e ,spitale6 su 9uanti le/arono i cantici di nozze con /oci festanti6 lodLr l5imeneo6 che dei generi so/resse le 8ocche /ol<. ,r n5 persa la memoria: solo intona 9uerimonie or di +riamo la citt). Ed impreca fra le lagrime

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contro il talamo di +aride luttuoso6 onde fra gemiti corse in copia il sangue misero cittadin per lunga et). $trofe seconda 4ella sua casa6 il /alido rampollo d5un leone un uomo cre88esi6 slattato appena6 ancor delle mamme a/ido. (u mite i primi d7 di sua /ita6 e dei par/oli /ago6 ed ai /ecchi accetto: fra le lor 8raccia stretto /edilo6 come cucciolo pur mo5 nato@ e scodinzola alla mano che il ci8o gli offer7. Antistrofe seconda 2a6 fatto adulto6 l5indole dei genitori suoi mostra@ e6 per grazia6 le greggi sgozza6 e siede ad un con/i/io a cui niun l5in/it<. Tutta la casa 8ulica di sangue: incom8e affanno sui famigliari6 e danno e ro/ina e sterminio: tal ministro funereo entro la casa6 a//erso un 0io mand<. $trofe terza 1iunge/a or ora alla citt) di +riamo come un senso d5immota placida aura6 un cimelio dolcissimo6 ricchissimo6 una mor8ida freccia delle palpe8re6 un fior d5amore che morde/a gli animi. +oscia6 altro/e chinandosi6 pose alle nozze luttuoso fine6 compagna6 ospite infausta spinta da Keus che gli ospiti

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/endica6 sui +ri)midi6 pianti di spose a suscitar6 l5Erine. Antistrofe terza 0a lungo tempo /ige un5antichissima sentenza fra i mortali: che la prospera sorte d5un uom6 se troppo cresce6 genera figli6 non resta senza prole@ e germina dal gaudio immenso duolo alla progenie. 0a tutti gli altri /ario il pensier mio. !ol /olgere del sole l5opera triste genera figli a se stessa simili: ai letti o/e 1iustizia impera6 la (ortuna 8ella prole. $trofe 9uarta E la /etusta Tracotanza genera6 a sciagura degli uomini6 Tracotanza di gio/ane /igor6 poi che del nascere giunse il giorno fatale6 dimonia inelutta8ile6 in/inci8ile6 empia audacia6 che stermina le case6 a 9uella simile ond5essa e88e natale. Antistrofe 9uarta 2a 1iustizia risplende anche tra fumide mura6 e onora il pio /i/ere. E lo sguardo distoglie dai tetti o/e si lordano le mani6 e l5oro luce. E /erso il 8ene /olgesi6 n; /enera il poter di do/izia lodato contro il merito@ e tutto al fine adduce. TE K, E+I$,0I,

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(.ra alti clamori e s'uilli di trom"e, su un carro di guerra, seguito da guerrieri e da prigionieri /roiani, $ra i 'uali, su un altro carro, Cassandra, entra Agamnnone% !, I(E,: Agamnnone6 figlio d5Atro6 signore6 che Troia hai distrutta6 come io ti do/r< salutareB !ome io potr< renderti onore6 n; troppo innalzandoti6 n; troppo a88assandoti dal punto opportunoB (ra gli uomini6 molti prescelgono parere6 e non essere6 e lunge dal giusto s5a//iano. A pianger con chi s5addolora pronto ognun d5essi@ n; addenta il morso del duolo i lor /isceri@ e a 9uanti si allegrano6 s; mostrano allegri6 sforzando i /olti6 o/e riso non 8rilla. 2a chi 8en conosce sue pecore6 non /ale ad illuderlo il /iso di chi lo 8landisce con ilare aspetto6 con tepido affetto. !, E*TA: Cuando tu trascinasti l5esercito dietro ad Elena6 a tristi colori6 non lo nego6 dipinto io ti /idi: n; mi par/e che tu del tuo senno pi= reggessi la 8arra6 che a morte conduce/i la gente. 2a ora6 non a cuore leggero6 n; senza amist)6 si ri/olge il mio spirito a chi 8ene l5impresa compie5. E col tempo6 se indaghi6 /edrai chi fra gli uomini d5Argo s5attenne a giustizia@ ed impronto chi fu. Agamnnone: 3 giustizia che prima Argo io saluti e gl5indigeti 4umi: essi a me furono

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del ritorno gli autori6 e della pena giusta che inflissi alla citt) di +riamo. Essi la causa6 e non da ciance6 appresero@ e6 senza 8ilanciare6 il /oto misero6 ch5Ilio fosse distrutta6 e spenti gli uomini6 nell5urna della strage: all5altro /aso s5accosta/a la man della speranza6 n; pur lo riempie5. -a citt) presa6 per l5altissimo fumo insigne ancora: procelle di sciagura ancora spirano: sprizzano i pingui aneliti del fasto dalla morente cenere. ,r6 di memore grazia compenso ai 4umi diam: tendemmo l5immane laccio@ ed a riscatto d5una femmina6 una citt) ridusse in pol/ere l5argi/a fiera6 d5un ca/allo prole6 la falange di scudi orrida. *n salto6 al cader delle +leiadi6 spicc<: oltre le torri si lanci<6 leone siti8ondo di sangue@ e sangue regio lam876 ne fu satollo. Il mio preludio ai 4umi 9uesto. ' E 9uanto a ci< che detto m5hai tu6 l5ho udito6 e l5ho notato6 e anch5io penso lo stesso6 e m5accordo con te. 0egli uomini 8en pochi hanno tale indole che senza in/idia onorino l5amico nella prospera sorte. Il /elen tristo siede nel cuore6 e a chi tal mor8o nutre addoppia il cruccio6 e dei malanni proprF s5aggra/a6 e geme nel /eder l5altrui felicit). Aen /idi6 e dir potrei ' ch; le parole a me son chiaro specchio ' che d5om8re /ane immagini eran 9uelli che in apparenza pi= 8enigni m5erano. Il solo *lisse6 che le /ele sciolse a mal suo grado6 poi che meco fu stretto ad un giogo6 mi rest< fedele. $ia morto egli6 sia /i/o6 io 8en l5attesto. E 9uanto a pro//eder ad Argo e ai 4umi6

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/oglio che6 indotte pu88liche adunanze6 deli8eriamo in assem8lea: che lunga /ita /i/ere possa il 8en presente. E o/5 8isogno di rimedF e farmachi6 o con la fiamma6 o con acconci tagli6 procacceremo che la doglia e il mor8o cessino. Adesso6 alla mia casa muo/o6 al focolare: e /olger< la destra dapprima ai $uperi: essi m5in/iarono6 ricondotto essi m5hanno@ e la .ittoria che m5ha seguito6 fra noi fermi il piede. !litennstra (esce dalla reggia, seguita da sei ancelle c!e portano sulle "raccia tappeti di porpora%, cittadini6 o d5Argo antico fregio6 mostrare innanzi a /oi 9uant5io diliga lo sposo mio6 non mi parr) /ergogna. $penge il tempo negli uomini il ritegno. 4on per udita altrui /i narrer< 9ual fu mia /ita misera nel tempo che sotto Troia fu lo sposo. E prima6 seder la sposa entro la casa6 sola6 lontana dallo sposo6 immenso cruccio6 e tante udire ingrate /oci6 ed uno giungere6 e un altro6 ad annunciare un male pi= funesto6 e di grida empir la casa. !he se costui tante ferite a/esse sofferte6 9uante ne giungea la fama sino alla reggia6 sforacchiato crederlo pi= che una rete si do/ea: se morto 9uante /olte dicea la fama6 fosse6 no/ello 1er:one6 egli tre corpi a/ria do/uto possedere6 e tre manti di terra gi) indossare6 spento in ciascuna sua forma. ,nde6 pi= /olte6 per 9ueste /oci luttuose6 i lacci al collo mio gi) stretti6 altri disciolse a /i/a forza. ' Ed 9uesta la causa che non 9ui6 come do/re88e6 il figlio6 il pegno della mia6 della tua fede6

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,reste. 4on mera/igliare. $trofio focese6 affettuoso ospite6 l5educa6 che mi predisse un mal duplice: il rischio che tu corre/i sotto Ilio@ e che il popolo6 franto a tumulto ogni potere6 al suolo ro/esciasse il go/erno: usano gli uomini su chi cadde /i8rare ancora un calcio. -a mia discolpa non asconde frode. ' Inaridite in me son le precipiti fonti del pianto6 e pi= stilla non /5. 4elle insonni pupille impresso ho il danno: ch5io piange/o per te6 sempre aspettando del fuoco il nunzio6 e non giungea. 0ai lie/i sogni6 il susurro e il 8attito dell5ali d5una zanzara mi desta/a@ e tue sciagure /iste a/ea6 pi= che del sonno non ne capesse il tempo. ' Ed or che il male sofferto gi)6 con cuor lieto6 9uest5uomo dir< cane fedel della sua casa6 gOmena che sal/ezza della na/e6 saldo pilastro dell5eccelso tetto6 figliuolo unico al padre6 terra apparsa ai na/iganti contro ogni speranza6 giorno fulgente dopo il tur8ine6 ac9ua di /ena al peregrino arso di sete. Cuesto il saluto ond5io t5onoro: e lunge rimanga in/idia: ch; da troppi mali fummo di gi) colpiti. ,ra6 o diletto6 dal cocchio scendi@ e non poggiare al suolo6 9uel piede6 o sire6 ch5Ilio calpest<. !he indugiate6 fantescheB 3 /ostro il compito di ricoprire coi tappeti il suolo: presto6 /elata sia la /ia di porpora6 s7 che 1iustizia lo conduca ai tetti com5egli non credea. Cuanto altro 8ramo6 col /oler degli 0ei pro//eder) che si compia6 un pensier che non assonna. Agamnnone: (iglia di -eda6 della casa mia

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custode6 acconce son le tue parole: lunga l5assenza fu6 lungo il tuo dire. E l5elogio tal dono6 che dagli altri solo /enir ci pu<. 2a6 9uanto al resto6 non mi trattare mollemente6 a guisa di donna6 n; le/ar /oce prostrata al suol6 come di 8ar8aro6 n; fare che la mia /ia6 cosparsa di tappeti6 segno d5in/idia sia. $imili onori si prestino agli 0ei. $opra tappeti /ersicolori muo/ere io6 mortale6 non so senza timor. !ome a mortale6 dico6 non come a 0io6 fatemi onore. Anche senza tappeti e senza /esti /ariopinte6 il 8uon nome risuona. 3 sommo dono degli 0ei pensiero sce/ro di mali. E sol chi senz5affanno fin7 sua /ita6 potrai dir 8eato. !litennstra: 0eh>6 non /olermi contraddire in 9uesto> Agamnnone: $appi che il pensier mio non strugger<. !litennstra: +er timore tal /oto hai fatto ai 4umiB Agamnnone: !erto: e come altri mai coscienza n5e88i. !litennstra: !he fatto a/re88e6 di56 se /incea6 +riamoB Agamnnone: $ulla porpora6 certo6 mosso a/re88e. !litennstra: 4on temer dun9ue il 8iasimo degli uomini> Agamnnone: +ure6 /oce di popolo ha gran possa. !litennstra: 4on felice l5uom cui niuno in/idia> Agamnnone: Aramar contese non con/iene a donna. !litennstra:

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$5addice il darsi /inti6 ai fortunati> Agamnnone: Tanto a cuore ti sta /incer la liteB !litennstra: Accondiscendi: di 8uon grado cedi. Agamnnone: +oi che tu /uoi cos76 presto6 i calzari ser/i del piede mi disciolga alcuno: ch; 9ualche in/id:oso occhio di 4ume non mi colpisca da lontano6 mentre sulla porpora incedo. Assai /ergogna per me sare88e calpestare6 struggere 9uesti tappeti6 compri a peso d5oro6 e ro/inar la casa mia. 2a 8asta. PIndica !assandraQ Cuesta straniera accogli or nella casa 8enignamente: ch; da lunge il 4ume 8enigno mira chi soa/e impera: poi che al giogo ser/il nessuno piegasi per suo /olere. 3 9uesto il fiore eletto fra molti 8eni6 il dono dell5esercito6 e m5ha seguito. ,r /ia6 poi che m5indussi ad ascoltarti6 nella casa entrare de88o mo/endo il pie5 so/ra la porpora. (Scende dal carro e s'a((ia sopra i tappeti% !litennstra: E//i il mare6 e chi mai l5essiccher)6 che di porpora molta il succo nutre6 come l5argento prez:oso6 e sempre si rinno/ella. Ma la tua casa6 o re6 do/izie assai6 merc dei 4umi: ignora la tua casa penuria. ,h>6 molti drappi a/rei promesso calpestar6 se tanto6 a riscattare la tua /ita6 imposto m5a/esse6 9uando il modo io ne cerca/o6 nei delu8ri fatidici l5oracolo. !h;6 9uando /i/a la radice6 stendesi sulla casa il fogliame6 e contro $irio canicolare l5om8ra oppone. E tu6

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giunto al tuo focolar6 sem8ri tepore nel gelo dell5in/erno e 9uando 1io/e nell5u/e acer8e il /in matura6 gi) alita per la casa una frescura6 se il signor /i s5aggira. (Agamnnone entrato% ,h 1io/e6 1io/e6 che i /oti compF6 esaudisci il mio: a cuor ti stia 9uel che tu sei per compiere> (Entra nella reggia% C*A T, !A4T, I4T, 4, A--5A A !, ,: $trofe prima +erch; mai cos7 tenace un terror dinanzi all5animo che ai portenti /olge l5occhio6 a /olo li8rasi6 e una /oce cui niun chiese n; merc<6 canta presagiB +erch; dun9ue non respingerla6 come /ol di sogni tor8idiB ,nde a//ien ch5entro le menti la fiducia non s5adagiB Tempo gi)6 da che le gomene su la sa88ia della spiaggia s5allacciarono@ e dal d7 che contro Ilio and<6 l5esercito delle na/i imputrid7> Antistrofe prima !on 9uesti occhi6 del ritorno sono stato io testimonio: pure6 pure6 l5alma intona6 che nei 8aratri suoi l5apprese6 un canto lugu8re dell5Erinni6 senza lira. 0i speranza non ha 8alsamo@ n; deluso /a il mio spirito che presago di s/entura6 il mio cuore che s5aggira nei /eridici precordF6 fra le spire inesora8ili del destino. Io /oto fo

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che dispersi i /oti /adano che mi mormorano in cuor. $trofe seconda 4on /5 di salute so/erchia un termine fisso: s5appoggia il mor8o /icino a sue mura@ e frangesi a scoglio in/isi8ile so/ente la sorte che prospera mo/e/a per rotta sicura. 2a se sa6 con destra from8ola6 una parte del suo 8ene il timor gittare in mare6 non affonda tutto il carico6 sotto il peso delle pene6 n; tra i flutti il legno spare. E spesso dal cielo una pioggia dirotta6 lo sterile male distrugge nell5annua no/ale. Antistrofe seconda !hi mai stagner)6 con che cantici6 il sangue d5un uom6 poi che fumido da piaga mortale sgorg<B Aen 1io/e fu pro//ido@ e il folgore su chi dalla terra risurgere face/a i defunti6 scagli<. ,h>6 se il fato non /ietasse ch5uom pre/egga ci< che /uole un !eleste6 gi) il futuro lascere88e eromper l5animo pre/enendo le parole. 2a crucciata in /elo oscuro or freme@ n; s/olger dal cre8ro acceso6 consiglio /eruno sapre88e che giunga opportuno. C*A T, E+I$,0I, !litennstra (Esce dalla reggia, e si ri(olge a Cassandra%-

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Entra tu pure. ' 0ico a te6 !assandra: poi che 8enignamente /olle 1io/e che i sacrifici tu partecipassi fra i molti ser/i6 stando presso all5ara del 0io custode della casa. $cendi dal cocchio6 scaccia il tuo so/erchio orgoglio. Anche il figlio d5Alcmena6 un tempo6 dicono6 fu /enduto6 e do/e5 piegarsi a forza a ser/il giogo. Allor che su noi piom8a di tal sorte la forza6 assai fortuna tro/ar padroni d5opulenza antica: ch; 9uanti ricca messe hanno ricolta oltre ogni loro speme6 in tutto crudi sono coi ser/i6 oltremisura. Tu 9uanto con/iene tro/erai fra noi. !, I(E, (A Cassandra c!e rimane muta%!hiare parole t5ha dirette. ,r tu o88edisci6 poich; sei nelle reti fatali. 2a o88edir forse non /uoi> !litennstra: $e pur la lingua sua 8ar8ara6 ignota non 6 simile a 9uella delle rondini6 parlando il cuore suo con/incer<. !, I(E,: $eguila: il meglio che poteasi in 9uesta sorte ella disse. -ascia il carro6 cedi> !litennstra: 4on ho tempo da perdere dinanzi a 9uesta porta. $tanno gi) le /ittime sull5ara6 in mezzo della casa6 e attendono il macello ed il fuoco. ' ,h>6 chi spera/a mai 9uesta grazia> ' ,r tu6 se ci< che dissi /uoi far6 non indugiare@ e se t5 oscura nostra fa/ella6 e dir non sai parola6 con un 8ar8aro cenno almeno esprimiti. !, I(E,: 05un efficace interprete 8isogno ha la straniera6 sem8ra. I modi suoi sono come di 8el/a or ora presa.

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!litennstra: 05insania colta6 e i mai pensieri ascolta. 3 giunta 9ui6 lasciata la citt) arsa or ora6 n; sa patir le redini6 se pria non spuma la sanguigna 8a/a. 2a non oltre m5a88asso a fa/ellarle. (Entra nella reggia% 4on io m5adirer<. +iet) mi stringe. -ascia 9uel cocchio6 s/enturata6 cedi al tuo destino6 al nuo/o giogo pigati. !A$$A40 A: $trofe Ahim6 terra> Ahim6 terra> Apollo> Apollo> !, I(E,: +erch; d5ahim saluti il 4ume am8iguoB 4on s5addice a 9uel 0io6 fune8re nenia> !A$$A40 A: Antistrofe Ahim6 terra> Ahim6 terra> Apollo> Apollo> !, I(E,: !on grida infauste ancor saluta il 4ume cui non s5addice assistere a lamenti> !A$$A40 A: $trofe Apollo6 Apollo> 2io duce e mio sterminio> 2i perdi6 e non a mezzo6 anche una /olta> !, I(E,: $ue sciagure predir sem8ra: fra i lacci di ser/it=6 /i/e il fatidico estro. !A$$A40 A: Antistrofe Apollo6 Apollo> 2io duce e mio sterminio> 0o/e condotta m5haiB .erso 9ual tettoB !, I(E,: Al tetto degli Atridi: io te lo dico6 se non lo sai: n; tro/erai ch5io menta. !A$$A40 A: $trofe A tetto in/iso ai 4umi6 di consanguinee stragi conscio6 di lacci fatali6 a macello

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d5uomini6 a suolo gocciante di sangue. !, I(E,: !ome can la straniera ha nari acute6 e fiuta per tro/are odor di strage. !A$$A40 A: Antistrofe Ecco6 ecco i testimonF che fede a me ne fanno: 9uesti fanciulli piangenti sgozzati: maciulla il padre le carni com8uste> !, I(E,: $ape/amo per fama il tuo profetico estro@ ma niun profeta andiam cercando. !A$$A40 A: $trofe Ahim6 ahim> !he mai disegniB Cuale immane6 no/ello immane lutto disegni in 9uesta casaB Insopporta8ile pei tuoi6 senza rimedio> E lontana rimane ogni difesa> !, I(E,: Cuesti ultimi presagi io non intendo: intendo il resto: tutta Argo lo grida. !A$$A40 A: Antistrofe Ah6 scellerata> Cuesto faraiB -o sposo tuo6 il compagno del talamo6 mentre nel 8agno tu lo immergi... !ome dir< la fineB E presto sar)> 2ano su mano a//entan colpi> !, I(E,: 4on anche intendo: ch; irretito io sono fra /aticinF cui l5enigma accieca. !A$$A40 A: $trofe Ahi6 terrore6 ahi6 terrore> !he /is:one 9uestaB (orse d5A/erno un laccioB -a compagna del talamo la rete6 la complice> 0iscordia6 insaz:a8ile contro 9uesta progenie6 innalzi un ululo: ch; pietre6 poi6 /endicheran lo scempio.

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!, I(E,: Cuale tu in/ochi Erinni che si le/i su 9uesta casaB Il tuo dir non m5allieta> E refluisce al cuore la crocea stilla6 come a chi di lancia cade trafitto6 e 9ui/i ha termine con i postremi raggi della naufraga /ita. E /ien rapida morte. !A$$A40 A: Antistrofe Ahim6 ahi> .edi6 /edi> Tieni6 tieni lontana dal toro la gio/enca> -5afferra al peplo con le negre corna6 a tradimento lo colpisce: piom8a nel 8agno molle... 0i feral la/acro insid:oso a te la storia narro. !, I(E,: 05essere acuto intenditor d5oracoli /anto io non meno@ e pur 9uesto somiglia a presagio di male. Cuale fausta parola mai dissero i responsiB 2a 8en con le sciagure gli am8igui /aticinF al cuor dell5uomo insegnano profetico terrore. !A$$A40 A: $trofe Ahi6 me infelice> Al suo dolore mischio il mio dolore> ,h po/era mia sorte> +erch;6 perch; m5hai 9ui condotta6 miseraB +erch; con lui m5a/essi una la morteB !, I(E,: Tu deliri. T5in/asa furor di/ino@ e moduli su te d7ssono canto6 come il ful/o usignolo non mai sazio di pianto6 che6 chiuso nel suo duolo6 Iti Iti per tutta la sua /ita piange6 di mali innumeri fiorita. !A$$A40 A: Antistrofe ,h> -a sorte del garrulo usignolo> -e mem8ra un 4ume a lui cinse di penne: dolce /ita gli die56 sce/ra di lagrime. 2e attende6 a farmi a 8rani6 una 8ipenne.

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!, I(E,: 0onde in te s5accende/a la frenetica smania delle furie celestiB E con s7 chiara /oce intoni gl5inni infesti della /entura atroceB ,nde a//ien che la /ia delle di/ine tue /is:oni ha s7 funereo fineB !A$$A40 A: $trofe 4ozze6 ahi>6 nozze di +aride funeste ai consanguinei> , di $camandro ac9ue materne> *n giorno io nac9ui e cre88i alle tue ri/e intorno. 2a presto ora gli oracoli miei so/resso !ocito do/r< cantare6 e d5Acheronte al lito. !, I(E,: ,ra limpido troppo il tuo discorso: l5intendere88e un pargolo. E letifero morso m5offende per il tuo destino misero: ch; i tuoi malanni piangi con acuti lamenti: il cuor mio frangi. !A$$A40 A: Antistrofe , pene6 o pene della citt) con/ersa in cenere> , greggi e greggi tolti alla pastura6 e sgozzati a sal/ar le patrie mura> 4ulla da lo sterminio sal/< Troia. Ed anch5io /erser< presto a fiotti il sangue mio. !, I(E,: Aene s5accorda ci< che dici a ci< che dicesti. E 9ual 0mone maligno t5in/as< tanto6 che tu cantassi 9uesti fune8ri inni di doglia e morteB Trepido io miro alla futura sorte. !A$$A40 A: ,ra non pi= come no/ella sposa di sotto ai /eli guarder) l5oracolo@

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ma con impetuoso alito6 contro il sol che sorge lo /edrai lanciarsi6 s7 che a guisa di flutto innalzer) /erso la luce una sciagura immane pi= assai che 9uesta. 4on per /ia d5enigmi pi= /i fa/eller<. .oi mi sarete testimoni6 se so con nari acute correr su l5orme di misfatti antichi. 2ai 9uesta casa non diserta un coro concorde6 e pure ingrato: che di 8ene giammai non fa/ell<. 05umano sangue a88e/erata6 per piR ardire6 sta dentro la casa la sel/aggia schiera delle cognate Erinni6 e niun la scaccia. Entro i tetti annidate6 un inno le/ano per lo scempio primiero@ o88ro8rio sputano sopra il giaciglio del fratello6 imprecano a chi lo /:ol<. 25inganno forse6 o6 come destro arciero6 il segno toccoB $on cianciatrice che alle porte mndicaB !onfessa e giura fin d5ora6 ch5io so di 9uesta casa le misfatte antiche. !, I(E,: !ome potrei prestare un giuroB un patto cui stringe certa cosc:enzaB 2olto stupisco pur6 che tu6 nata oltre mare6 in citt) d5altra lingua6 il /ero parli di ci<6 come presente stata fossi. !A$$A40 A: 25assegn< tale ufficio il /ate Apollo. !, I(E,: !olpito anch5ei6 se88ene Iddio6 d5amoreB !A$$A40 A: (u tempo che pudore erami dirlo. !, I(E,: $5accoppia orgoglio alla felice sorte. !A$$A40 A: Tutto spirando grazia ei mi tenta/a. !, I(E,:

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E giungeste6 come usa6 a crear par/oliB !A$$A40 A: +romisi al 4ume am8iguo@ e non mantenni. !, I(E,: Eri dalla di/ina arte gi) in/asaB !A$$A40 A: 1i) predice/o ai cittadini i mali. !, I(E,: 0allo sdegno d5Apollo illesa fostiB !A$$A40 A: 4iuno6 poi ch5io mentii6 con/insi in nulla. !, I(E,: +ur /ere cose a noi6 sem8ra6 predici. !A$$A40 A: Ahim6 ahim> Ahi6 sciagura6 sciagura> Terri8ile entro me di nuo/o tur8ina il tra/aglio fatidico6 mi s9uassa coi suoi preludF lugu8ri. .edete seduti entro la casa 9uei fanciulli pari a lar/e di sogniB (igli sono figli trafitti dai lor cari. Tendono6 colme le mani6 i /isceri e l5entragne6 misero peso6 orrido pasto> Il padre loro ne gusta. Alcuno6 io /el pred7co6 la lor /endetta medita: un im8elle domestico leone6 che s5a//oltola entro nei letti6 contro il signor mio: ch; d5un signore il giogo anch5io sopporto. 0ei legni il condottier6 9uegli che strusse Ilio6 non sa che danni gli apparecchi6 ilare in cuore6 con funerea sorte6 pari ad Ate in/inci8ile6 con lunga ciancia6 la lingua d5od:osa cagna> Tanto osa> *na /irago uccide un uomo. !on 9uale nome d5a8orrito mostro 8en potrei designarlaB Anfesi8enaB $cilla annidata fra gli scogli6 a eccidio dei na/ichieriB 0mone d5A/erno6 che sugli amici6 dalle fauci6 spira

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guerra implacataB ' Ah tracotante> !ome ulul<> !ome su nemica fuga> E pare/a gioir che sal/o fosse lo sposo> ' ,h>6 8ene uguale che mi credano o no> -5e/ento appressa gi). +ei fatti presto /edrai se di sciagure io sono profetessa /erace. E a/rai piet). !, I(E,: Tieste intesi6 che /or< le carni dei figli@ e raccapriccio6 e orror m5in/ade: ch; /eri e/enti udii6 non finz:oni@ ma6 9uanto al resto6 son fuori di strada. !A$$A40 A: .edrai6 dico la morte d5Agamnnone> !, I(E,: Taci> -a lingua6 o misera6 sopisci> !A$$A40 A: A sanar ci< ch5io dissi6 non /5ha medico> !, I(E,: 4o6 se a//err)> 2a6 no6 mai non a//enga> !A$$A40 A: Tu fa5 /oti: altri pensano a dar morte> !, I(E,: Cual uomo compier) tale misfattoB !A$$A40 A: Aen tra/edesti6 dun9ue6 i miei responsi> !, I(E,: 0ell5uccisor la trama io non intesi> !A$$A40 A: E pur6 la lingua di tua patria io parlo. !, I(E,: +ito anch5esso la parla: e pure am8iguo. !A$$A40 A: Ahim> Cual fuoco nel mio petto irrompe> Ahim> ,h -icio Apollo> ,h 0io> ,h 0io> -a lionessa 8ipede6 che dorme a fianco al lupo6 mentre lungi sta il leon generoso6 uccider) me s/enturata> 2entre il ferro affila

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contro lo sposo6 a /endicar col sangue la mia /enuta6 mena /anto che mescer) col tuo sdegno il mio castigo6 9uasi filtro con filtro. A che pi= ser8o 9ueste insegne di schernoB E scettro6 e al collo le fatidiche 8endeB Io /i distruggo prima ch5io muoia> !on la mala sorte cadete al suol. +resto io /i seguo: un5altra arricchite d5affanni6 in /ece mia. Ecco6 ed Apollo6 ei stesso mi discioglie le fatidiche /esti6 ei che mi /ide gi) con 9uesti ornamenti6 e fra i miei cari6 dai nemici schernita apertamente6 che indarno io profetassi. E sopportai ciurmatrice esser detta6 /aga8onda6 sciagurata6 famelica6 pitocca. ,ra il profeta ond5io fui profetessa m5adduce a tal fato di morte. In/ece del patrio altare6 il ceppo attende me6 e il colpo e il caldo di funerea strage. 2a non morremo senza onor di 4umi. Altri pur sorge a far nostra /endetta: matricida un rampollo6 a far /endetta del padre suo. (uggiasco e /aga8ondo6 da 9uesto suol 8andito6 torner) a coronar pei suoi 9uesta sciagura. 1li saran guida del giacente padre l5ossa in/ocanti. ' A che s7 piango e le/o lamentiB +oi che /idi Ilio soffrire ci< che sofferse6 e 9uei che la distrussero6 per giudicio dei 4umi han 9uesta sorte6 muo/o al mio fine6 e al peso non soccom8o. (&olgendosi alla porta della reggia% Il mio saluto a /oi6 porte d5A/erno> Ed imploro per me colpo mortale: s7 che6 sgorgando a facil morte il sangue6 senza spasimo 9ueste luci chiuda. !, I(E,: 0onna che molto soffri6 e molto sai6

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parlasti a lungo. ,r6 se il tuo fato scorgi6 come dun9ue all5altar6 9uasi gio/enca /olonterosa6 di gran cuore appressiB !A$$A40 A: $campo non /56 no6 amici6 nell5indugio> !, I(E,: +i= assai che l5altre6 pregio han l5ultime ore. !A$$A40 A: 3 9uesto il giorno. 0ifferir che gio/aB !, I(E,: -a forza tua te paz:ente rende. !A$$A40 A: 4iun dei felici ascolta elogi simili> !, I(E,: (regio per l5uomo glor:osa morte. !A$$A40 A (Si a(anza (erso la porta, e d'un tratto "alza indietro s"igottita%,h>6 padre mio> 2iei no8ili fratelli> !, I(E,: !he a//ieneB !he terror ti caccia indietroB !A$$A40 A: Ahim> Ahim> !, I(E,: !he ti lagni cos7B +er 9ual ri8rezzoB !A$$A40 A: $pira la casa orror che sangue stilla> !, I(E,: !omeB !erto l5odore delle /ittime> !A$$A40 A: $pira un alito6 come di sepolcro> !, I(E,: 4on parli6 no6 d5una fragranza assiria> !A$$A40 A: Entro> E pur nella casa ululer< la morte mia6 la morte d5Agamnnone> Aasta la /ita> ,spiti6 ahim> 4on gemo6 come in cespuglio augel6 di terror /ano. .oi rendete giustizia a me che muoio6 9uando6 in/ece di me donna6 morr)

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una donna6 d5un uom che triste moglie s5e88e6 un uomo cadr). 1i) mori8onda 9uesti doni ospitali io porgo a /oi> !, I(E,: -a tua sorte feral compiango6 o misera> !A$$A40 A: Anche una /olta6 sopra me6 non lagrime6 parole esprimo. Imploro per 9uesta ultima luce del sole6 i miei /endicatori6 ch; gli assassini insiem con l5altro scontino il /ile colpo onde per7 la schia/a. Ahim6 sorte degli uomini> (ortuna a un5om8ra pinta assimigliar potresti@ e se giunge s/entura6 umida spugna con pochi tratti la cancella. E 9uesto6 pi= d5ogni cosa6 mi sforza a piet)> (Entra nella reggia% C*I4T, E+I$,0I, !, E*TA + I2,: 4essun dei mortali mai sazio di 8eni: nessuno di 9uelli cui gli uomini segnano a dito6 tener sa lontana dai tetti no/ella fortuna6 respingerla e dire: DTu 9ui non entrarE. !, E*TA $E!,40,: I 4umi assentFr che Agamnnone di +riamo la rocca espugnasse6 tornasse6 onorato dai 4umi. 2a ora6 se il sangue che gli a/oli /ersarono6 ei de/e espiare6 se morto6 pei morti6 la pena scontar della strage degli altri6 chi mai dei mortali oser) /antarsi che il 0mone a//erso presente al suo nascer non fuB ()all'interno della reggia si le(a l'orri"ile grido di Agamnnone% Agamnnone:

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Ahim> !he colpo6 a morte6 entro mi fora> !, I(E,: (a5 silenzio> Cuesto grido chi le/<6 ferito a morteB Agamnnone: Ahim> !he un nuo/o colpo m5ha percosso> !, E*TA + I2,: 3 del re 9uesta la /oce: dun9ue il fatto gi) compito> !, E*TA $E!,40,: !onsigliamoci6 a//isiamo 9uale sia miglior partito. !, E*TA TE K,: Ecco l5a//iso mio: diamo l5allarme6 che i cittadini corrano alla reggia> !, E*TA C*A T,: +iom8iamo dentro6 dico io: cogliamo gli assassini col ferro ancor grondante> !, E*TA C*I4T,: Anch5io dico cos7: 8isogna agire: non momento d5indugiare6 9uesto> !, E*TA $E$T,: 3 chiaro> Cuesti son preludF: poi la tirannia sopra Argo piom8er). !, E*TA C*A T,: +erdiamo tempo> E 9uelli6 sotto i piedi cacciandosi ogni indugio6 opran6 non dormono> !, I(E,: 4on so 9uale partito appro/ar de88a: chi agisce6 de/e 8en prender consiglio> !, E*TA + I2,: 3 pure il mio parer: tanto6 non posso richiamar6 coi discorsi6 in /ita il morto> !, E*TA $E!,40,: !i cur/erem tutta la /ita a 9uesti6 che s/ergognan la reggia6 e spadroneggianoB !, E*TA TE K,: Tollerar non si pu<: meglio morire: prima che la tirannide6 la morte. !, I(E,: Argomentar do88iam dun9ue dai gmiti6 e profetar che spento il nostro reB

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!, E*TA + I2,: .eder chiaro6 8isogna6 e poi discorrere: altro congetturare6 altro sapere> !, I(E,: Cuesta m5ha proprio persuaso a pieno: sapere prima come sta l5Atride> (Sulla soglia della reggia, con la "ipenne ancora in mano, macc!iata di sangue, appare Clitennstra% !litennstra: 0ire l5opposto a 9uanto prima io dissi per opportunit)6 non /ergogna. !ome6 se no6 chi contro ai suoi nemici che gli sem8rano amici6 un danno trama6 tale una rete di sciagure tendere potre88e mai6 che nessun 8alzo /alga a superarlaB 0a gran tempo gi) 9uesta riscossa dell5antica lotta m5era pre/ista ' e fosse pur da lungi. ' Ed ora6 do/e il colpo /i8rai6 sto: e ordii la trama6 non lo nego6 in guisa ch5egli n; fuga n; difesa a/esse. 1li stringo intorno6 come a s9ualo immensa rete6 la pompa di funerea /este: lo colpisco due /olte: e con due ululi a88andona le mem8ra: sul caduto il terzo /i8ro6 e all5Ade sotterraneo6 protettore dei morti6 il /oto sciolgo. !os7 piom8ando6 l5alma esala: fuori soffia una furia di sanguigna strage6 e me colpisce con un negro scroscio di /ermiglia rugiada6 ond5io m5allegro non men che per la pioggia alma di 1io/e6 nei parti della spiga6 il campo in fiore. Cuesti gli e/enti. E /oi6 dun9ue6 allegrate/i6 se allegrar /i potete6 o /egli d5Argo: io m5esalto> -i8ar sopra il cada/ere6 deh>6 si potesse> 1iustizia sare88e6 pi= che giustizia> !ostui nei suoi tetti6 colm< una coppa d5esecrandi mali:

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egli stesso6 al ritomo6 la /uot<. !, I(E,: $tupiam che tanto temeraria parli: cos7 millanti sul consorte uccisoB !litennstra: 2i mettete alla pro/a6 come femmina sciocca> Io con cuore che non trema6 parlo a chi m5intende. -a tua lode e il 8iasimo son tutt5uno per me. Cuesti Agamnnone mio sposo: un morto: l5opera di 9uesta mano ministra di giustizia. 3 tutto. !, I(E,: Cual tristo ci8o nutrito dal suolo 9ual filtro attinto dai gorghi del mare hai tu 8e/uto6 che tanto furore e tante grida di popolo attiri su teB !olpisti: scannasti: or t5a88omina la citt) tutta: sarai messa in 8ando. !litennstra: ,ra per me sentenzi il 8ando6 e ch5io son l5a8ominio degli Argi/i6 e il popolo mi maledice: e non rinfacci nulla a 9uest5uomo6 che pi= non /alut< d5una pecora6 9uando nelle greggi opulente di lana i capi a88ondano6 la figlia sua6 la figlia dilettissima della mia doglia6 e la sgozz<6 perch; placasse i /enti della Tracia. -ui 8isogna/a scacciar da 9uesta terra6 in pena del misfatto. 2a tu 8adi solo alle opere mie6 t5erigi giudice duro. Aene> 2inaccia per minaccia> $ono pronta. $e tu mi /incerai con la forza6 sarai di me padrone@ ma se il contrario6 in/ece6 un 0io dispose6 far giudizio do/rai6 se88ene tardi. !, I(E,: Altera pensi6 super8a fa/elli@ ma pel misfatto stillante di strage

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gi) la tua mente delira@ ma spicca sopra il tuo /iso la macchia del sangue@ ma senza onore6 lontana dai cari6 colpo per colpo scontare do/rai. !litennstra: ,di a tua /olta un mio solenne giuro. +er la giustizia resa alla mia figlia@ per la /endetta@ per l5Erinni6 a cui sgozzai 9uest5uomo6 sospetto e paura in casa mia non entrer)6 finch; sul focolare mio la fiamma accenda Egisto6 e m5ami6 come adesso m5ama. Egisto il saldo scudo in cui m5affido. ' (Accenna entro la reggia% Eccoli stesi morti: l5uom che fu la mia ro/ina6 la delizia delle !riseidi d5Ilio@ e 9uesta schia/a6 9uesta indagatrice di portenti6 e ganza sua6 che spaccia/a oracoli6 e 8en ligia gli entra/a in letto6 e al fianco suo calca/a la tolda della na/e. Ah> 2a pagarono 9uello che merita/ano. !ostui lo /edi 8ene. E 9uella6 come un cigno6 cantato l5ultimo ululo di morte6 giace anch5essa6 la putta@ e aggiunge al letto dei miei piaceri un condimento nuo/o. -A2E4TAKI,4E !, I(E,: $trofe prima 0eh> $u noi scenda una s=8ita morte6 che senza torrnento6 che senza nel mor8o giacere6 ci rechi un sonno senza mai fine6 perenne6 ora che spento il 8enigno mio duce6 dopo che tanto sofferse per una donna@ e una donna gli tolse la luce> !, E*TA: Ahim6 Elena6 Elena stolta6 che tante e tante anime6 sotto

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le mura di Troia6 tu sola6 hai perdute> 0iscordia6 e tu6 flagel di 9uesta reggia6 onde spenta uno sposo e88e sua /ita6 per te6 di no8il sangue incancella8ile s5aperse una ferita> !litennstra: !he gio/a l5augurio di morte per 9uesta sciagura che il cuore ti gra/aB !he gio/a lo sdegno ri/olger contro Elena6 che fu di mortali sterminio6 che6 sola6 distrutta la /ita d5innumeri 0)nai6 apr7 non mai chiusa ferita> !, I(E,: Antistrofe prima 0mone infesto6 che so/ra la casa che so/ra i due figli di Tantalo piom8i6 che spingi la possa l5uguale audacia di femmine ond5io sento il mio cuore s8ranato> E si pianta6 infesto cor/o6 so/resso il cada/ere6 s5esalta6 e un inno esecra8ile canta> !, E*TA: Ahim6 Elena6 Elena stolta6 che tante e tante anime6 sotto le mura di Troia6 tu sola hai perdute> 0iscordia6 e tu6 flagel di 9uesta reggia6 onde spenta uno sposo e88e sua /ita6 per te6 di no8il sangue incancella8ile s5aperse una ferita. !litennstra: A segno diritto or ti /olgi6 che al 0mone imprechi di 9uesta progenie6 pasciuto di sangue. $i nutre per lui nel fondo dell5al/o una smania di struggere sangue@ e la strage rinno/asi prima che cessi l5antico dolore.

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!, I(E,: $trofe seconda 0eh>6 9ual rammemori possente 0mone6 di 9uesta casa 9ual gra/e (uria> 05un fato insaz:a8ile di guai6 triste memoria> Ahi6 ahi> 1io/e lo /olle6 che tutto opera tutto compie. Cuale esito senza il /oler di 1io/e hanno i mortaliB Cuale ei non disegn< di 9uesti maliB !, E*TA: Ahi6 ahi6 con che lagrime6 o re6 mio re6 de88o piangerti> Cuali parole dal fido mio cuore esprimer: tu giaci in tal ragna d5insidia6 lo spirito a fine esecrando esalasti: in 9uesto giaciglio d5o88ro8rio cadesti6 prostrato con frode mortale6 da lungi6 con duplice strale. !litennstra: Tu dici che mia fu 9uest5opera: per< non aggiungi che sposa son io d5Agamnnone. Appar/e alla sposa di 9uesto l5antico6 l5acerrimo 0mone /indice d5Atreo6 del con/i/a funesto@ e /endetta ne fece6 pei pargoli sgozzando un adulto. !, I(E,: Antistrofe seconda !hi mai potre88e far testimonio che tu sei monda di 9uesto scempioB !omeB !omeB ,h> 2a /indice /err) del padre il 0mone> E nei ri/i di strage consanguinea6 2arte li/ido infuria6 do/e compenso /indice ai /ermigli grumi offrir) dei di/orati figli. !, E*TA: Ahi6 ahi6 con che lagrime6 o re6 mio re6 de88o piangerti> Cuali

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parole dal fido mio cuore esprimer> Tu giaci in tal ragna d5insidie6 lo spirito a fine esecrando esalasti: in 9uesto giaciglio d5o88ro8rio tu giaci6 prostrato con frode mortale6 da lungi6 con duplice strale. !litennstra: 4on forse egli fu6 che introdusse in 9uesta dimora /endetta ed insidiaB Il /irgulto che in me da lui cre88e6 9uel pianto mio lungo6 Ifignia... Ah> 2a pari la colpa e il castigo@ ma /anto super8o non mena nell5Ade> -a morte col ferro che stermina gl5inflisse la pena. !, I(E,: $trofe terza +artito a cui sollecito m5appigli6 ignoro6 mentre al suol precipita la reggia: a me precluso ogni cammino. 4on pi= stillar di gocce: alto lo strepito presento6 e tremo6 di sanguinea pioggia che a88atta le sue mura: per< che del 0estino su nuo/e cOti6 il ferro omai 1iustizia affila6 a nuo/i e/enti di sciagura. !, E*TA: Terra6 terra6 perch; non accogliermi6 a/anti che il re mio /edessi a/ere giaciglio le argentee pareti di un 8agnoB $epolcro chi mai gli dar)B !hi lugu8ri piantiB Tu forse6 tu 9uesto oserestiB alzar gemiti funerei su l5uomo sgozzato da teB render6 dopo lo scempio6 all5alma od:oso tri8utoB ,h>6 9ual fune8re elogio per 9uesto sacro re6

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con rompere di lagrime6 con /eritiero cuor fa/eller)B !litennstra: A te non ispetta addossarti tal cura: da noi fu ucciso6 a88attuto: da noi a/r) sepoltura: n; pianto domestico l5accompagner). 2a 8ene Ifignia6 la figlia6 com5 suo do/ere6 ad accoglierlo6 incontro al suo padre mo/endo6 al rapido /arco del duolo6 le 8raccia gli cinge al collo6 ed il 8acio gli d). !, I(E,: Antistrofe terza intuzza il nuo/o oltraggio l5antico oltraggio: giudicar difficile. +reda risponde a preda6 e morte a morte. (inch; 1io/e lo scettro a/r) tra i $uperi6 do/r) la pena dar compenso al crimine. E chi 8andir lontani potr) dalle sue porte d5Imprecazione i rampollanti germini6 9uando $ciagura in/esca a s; gli umaniB !, E*TA: Terra6 terra6 perch; non accogliermi6 a/anti che il re mio /edessi a/ere giaciglio le argentee pareti d5un 8agnoB $epolcro chi mai gli dar)B !hi lugu8ri piantiB Tu forse6 tu 9uesto oserestiB alzar gemiti funerei su l5uomo sgozzato da teB render6 dopo lo scempio6 all5alma od:oso tri8utoB ,h>6 9ual fune8re elogio per 9uesto sacro re6 con rompere di lagrime6 con /eritiero cuor fa/eller)B

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!litennstra: $e in 9uesta sentenza t5inoltri6 compagno t5 il /ero@ ed io /oglio un giuro prestar6 dei +listnidi al 0mone: ch5io6 9uesti mali sapr< sopportar6 8en che orri8ili. 2a pure6 oh>6 da 9uesta magione stian lungi6 la strage a//icendino6 funestino un5altra progenie. 0i 8eni una piccola parte a me 8astere88e6 se potessi le stragi reciproche scacciare dai tetti> *-TI2, E+I$,0I, (Seguito da una sc!iera di compagni armati, irrompe sulla scena Egisto% E1I$T,: , lieta luce6 o d7 della giustizia6 ora s76 posso dir che i 4umi /indici le pene dei mortali dal ciel mirano6 ora ch5io /edo in 9uesti pepli6 orditi dalle man dell5Erinni6 oh mia gran gioia> giacer 9uest5uomo6 ed espiar l5insidia delle mani paterne> ' Atreo6 signore di 9uesta terra6 il padre di costui6 col fratel suo6 col padre mio Tieste6 pel potere contese@ e dalla reggia6 dalla citt) lo mise in 8ando: parlo di cose note. Il misero Tieste torn<6 pregando6 ai lari@ ed e88e certo patto che mai non macchier) col proprio sangue la terra dei suoi padri: 9uesta. 2a l5empio padre di 9uest5uomo6 Atreo6 pi= che a dolcezza a pass:one ligio6 un 8anchetto prepara6 a infinta festa di sacrifici6 e la carne dei figli gl5im8and7 sulla mensa. Cuesto fu il suo dono ospitale. I piedi e l5ultime falangi delle mani sminuzz<6

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che segno umano non paresse6 e in pezzi glie l5im8and7. 4on le cono88e 9uello6 le prese ' e il ci8o manduc<: funesto6 come /edi6 alla stirpe. +oi s5accorse dello scempio esecra8ile@ e ulul<6 /omitando le carni6 e al suol piom8<. Ed un destino di sciagure immani sui +el<pidi in/oca@ e con un calcio la mensa a88atte6 e impreca che fine a88ia tutta cos7 di +l7stene la stirpe. Ecco perch; /edi costui caduto: ed io tal morte a 8uon diritto ordii: ch; me6 terzo dei figli6 insiem col misero padre 8and76 chiuso tuttora in fasce. 2a 9ui6 cresciuto6 mi guid< 1iustizia: e l5attacco a 9uest5uom diedi6 pur lungi stando dalla sua porta: ch; tutte io ordii le fila della trama infesta. E sin morte m5 dolce6 or che costui stretto nei lacci di giustizia ho /isto. !, I(E,: -5oltraggio in 8occa dei mal/agi6 o Egisto6 non m5impone. Tu dici che 9uest5uomo ucciso hai di gran cuore6 ed hai tramata 9uesta misera strage solo tu. 4on sal/erai dalla giustizia6 sappilo6 il capo tuo: cadrai per man di popolo6 sotto le pietre e le maledizioni. E1I$T,: Tu dici 9uesto6 tu che arranchi agli ultimi 8anchi di remi6 9uando alto sul ponte c5 chi go/ernaB .ecchio6 8en saprai 9uanto duro imparare a 9uesta et)6 9uando altri impone di far senno. I ceppi e le torture del digiuno6 sono medici portentosi a rinsa/ire sin la mente dei /ecchi. Mai gli occhi aperti6 e non distingui ci<B 4on calcitrare al pungolo6 ch; il cozzo non ti fiacchi>

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!, I(E,: Ah> (emminetta> E tu6 seduto in casa dopo macchiato il letto dell5eroe6 che ritornato appena era dal campo6 9uesta sorte hai tramata al nostro duce> E1I$T,: Anche 9ueste parole saran fonte di lagrime. -a tua /oce l5opposto della /oce d5,rfeo@ 9uegli trae/a con la dolcezza del suo canto ogni uomo: tu che m5inciti coi latrati stolti6 sarai nei ceppi trascinato@ e sotto l5altrui potere6 sem8rerai men fiero. !, I(E,: !ome sarai signore d5Argo tu6 che tramata l5insidia6 non osasti neppure di tua man compier l5eccidioB E1I$T,: Tramar l5inganno6 compito di femmina era di certo: ero io da lungo tempo inimico sospetto. ,ra6 padrone dei 8eni di costui6 sui cittadini tenter< comandare. E chi men docile sar)6 lo aggra/er< di duro giogo6 non lo terr< puledro di /olata6 satollo d5orzo. (ame6 della tene8ra aspra compagna6 l5ammor8idir). !, I(E,: +erch; non ti 8ast< l5animo tristo a ucciderloB *na donna lo sgozz<6 lordura d5Argo e dei paterni 4umi. Ah> 2a la luce /ede ancora ,reste> !on la prospera sorte giunga6 a88atta ogni ostacolo6 e tutti e due /i scanni> E1I$T,: $e /uoi dir6 se /uoi far 9uesto6 la /edremo sul momento. .ia6 la man56 soldati6 all5elsa> Cuesta l5ora del cimento. !, I(E,: $tretto in pugno il ferro6 pronto sia ciascuno ad ogni e/ento.

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E1I$T,: $e la spada in pugno io stringo6 piom8i pur su me la morte> !, I(E,: +er te /alga 9uest5augurio: rida a noi la 8uona sorte> !litennstra: Altro male non si pro/ochi6 o diletto a me su tutti> A88astanza sia gi) 9uesta che cogliam messe di lutti. Cuesto danno 8asti: sangue non /ersiamo. ' A /oi non tardi di tornare ai /ostri tetti6 /enera8ili /egliardi6 pria di fare o patir doglie. Cuanto oprammo era fatale. Auguriamo che 9uest5ora segni il fine d5ogni male. E1I$T,: Ah> !he 9uesti per me colga fior d5insano /ituperio6 che6 a tentar l5ira dei 4umi6 contro chi regge l5imperio6 messa in 8ando ogni prudenza6 lanci a me simili oltraggi> !, I(E,: 2ai /edrai che un uomo d5Argo 8assamente un tristo piaggi> E1I$T,: Aen sapr< farmiti sopra6 castigarti: appressa il giorno> !, I(E,: 4o6 se un 0mone ad ,reste pur conceda il 8uon ritorno> E1I$T,: ,h> I 8anditi> -a speranza per lor solo alimento. !, I(E,: $padroneggia6 impingua6 insozza la giustizia: il tuo momento> E1I$T,: +agherai la pena6 sappilo6 della tua temerit)> !, I(E,: $u56 millanta> $em8ri il gallo che alla chioccia presso sta> !litennstra: 4on curar 9uesti latrati spersi all5aria> A noi la cura di regnar su 9uesta casa: 8en ci arrida la /entura. (Clitennstra ed Egisto entrano nella reggia. Il popolo si ritira tumultuando%

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