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Il pensiero politico di Machiavelli

di Gennaro Sasso (filosofo della politica)

Si parla qui del pensiero politico di Machiavelli, quindi del Machiavelli filosofo, in modo particolare de Il Principe e dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio . Il Principe stato scritto intorno alla met del 1513 per essere probabilmente proseguito ancora per qualche mese dell'anno successivo i Discorsi un!opera molto pi" ampia del Principe, in tre libri, ciascuno dei quali consta di molti capitoli, ed stata gi cominciata probabilmente prima della composi#ione de Il Principe, subito dopo l'esilio $1513%, ma poi l'opera ripresa e condotta a termine grosso modo tra il 1515 e il 151&.

A. 'ni#iando a parlare del Principe, sorgono subito due domande(


1. Il Principe effettivamente una dottrina in cui sono delineate le linee di una teoria della tirannide; oppure no? 2. Pensando al famoso XVIII capitolo con l'immagine dell'uomo che deve saper usare la bestia, che cosa il problema del male? Come si lega il male alla politica? Come si lega la politica alla struttura dell'umanit, dell'animo umano, o comun ue alla situa!ione dell'uomo?

1. )unque, Il Principe una teoria della tirannide* + che cosa intende Machiavelli per tirannide*
,el Principe non se ne d un concetto chiaro il concetto machiavelliano di tirannide emerge dai Discorsi e si pu- sinteti##are cos.( un governante, o un reggitore di Stati, pu- definirsi tiranno quando esercita il potere in prima persona, direttamente, contro sia il popolo sia i grandi. Subito si capisce che per Machiavelli la forma tirannica la pi" debole, quella pi" esposta alla rovina proprio perch/ alla base della tirannide manca ogni elemento oggettivo di 0favore0, cio, come dice la scien#a politica moderna, di 0consenso0. 1a tirannide per defini#ione il regime sen#a consenso( per questo il regime pi" debole, sommamente da evitarsi, quello contro cui Machiavelli non ha mai smesso tutta la vita di polemi##are. 'l principe dunque non un tiranno. ,o, certamente no, se per tiranno si intende quel che Machiavelli intende per tiranno. 2he cosa il principe di Machiavelli, allora* 3er capirlo si legga il capitolo '4 del Principe, Del principato civile. 'l principe civile il principe che Machiavelli antepone ad ogni altro tipo di principe. 'l principato civile ha due forme( si distingue in principato civile ottimati#io e in principato civile popolare. 5 sua volta il principato civile popolare si distingue in principato civile popolare con magistrati e in principato civile sen#a magistrati. Mentre la tirannide non ha consenso, queste forma di principato hanno tutte un consenso, par#iale, ma un consenso 6 pi" ristretto, per for#a di cose, nel caso che si tratti di un principato civile ottimati#io, pi" larga nel caso che si tratti di un principato civile popolare. 'l principato ottimati#io evidentemente un principato in cui il signore, cio il principe, governa con l'aiuto degli ottimati, avendo come poten#iale avversario l'elemento popolare. 5 rovescio, il principato civile popolare quello in cui, con il consenso del popolo, il principe tiene a bada gli ottimati. 2i sono poi due forme del principato popolare, mentre c' una forma sola di principato ottimati#io( se ci siano magistrati o se non ci siano magistrati. 'l miglior principato per Machiavelli quello sen#a magistrati, perch/ i ministri potrebbero essere tramite di tenden#e sedi#iose, potrebbero poi suscitare crudelt inevitabili $come per esempio avvenne con 2esare 7orgia, 8'' cap., nel caso di 9amiro de 1orqua, un ministro che egli aveva mandato in 9omagna per domare sedi#ioni, rivolte, corru#ioni, e rimettere ordine in questa parte dello stato della 2hiesa, che 2esare 7orgia amministrava per il suo principato, il quale, avendo dovuto usare eccessiva severit nei confronti dei sudditi, mise poi 2esare 7orgia nella necessit politica, spietatamente politica, di ucciderlo, facendolo trovare tagliato in due sulla pia##a di 2esena, una citt della 9omagna, onde poi i popoli ne rimasero 0satisfatti0 6 dice Machiavelli 6 altre che 0stupiti0( stupiti cio che il principe avesse fatto qualcosa di cos. radicale, per- a loro vantaggio%. 1a citt che sopra ogni altra Machiavelli considerava eccellente, cio l'antica repubblica di 9oma nel periodo compreso tra la caduta dei re e l'avvento dei :racchi $quello il periodo dell'eccellen#a di 9oma secondo la periodi##a#ione di Machiavelli% nasce da un atto di terribile crudelt, perch/ :iunio 7ruto, Brutus maior, per garantire alla neonata res publica la continuit deve addirittura uccidere i suoi figli. ;uindi c' questa specie di terribile parricidio $parricidio vuol dire in genere uccisione di un simile o di un parente% che configura la genesi della repubblica romana, cos. come la genesi di 9oma, secondo la tradi#ione, si era configurata nella forma di un altro parricidio( quello che 9omolo aveva fatto nei confronti del fratello. 'n conclusione, la risposta a quella prima domanda che il Principe non una teoria della tirannide al contrario, una dottrina del principato civile.

2. 'l problema del male, o lo si interpreta nel quadro di una filosofia, o non lo si capisce. <ra, la conce#ione, meglio ancora il
nesso in cui Machiavelli prospetta questo problema del male si coglie molto bene nel 48''' capitolo del Principe, in cui Machiavelli dice che i tempi sono vari e il principe 0deve avere un animo disposto a volgersi0 secondo che le necessit lo comandino e a sapere usare il bene potendo, ma anche 0entrare nel male se necessitato0. 1a variet, l'accidentalit delle cose storiche, il rischio delle cose storiche, entro il quale si consuma la vicenda umana non offre all'uomo che vive questa vicenda altre armi che non siano quelle di una capacit di pareggiare, nel caso questo sia necessario, il bene e il male, il male e il bene, per la istan#a suprema, che quella di mantenere lo Stato nei confronti delle for#e disgreganti, siano esse interne, siano esse, naturalmente, esterne.

B. ' Discorsi intorno alla prima deca di Tito Livio

sono un'opera che si presenta come una sorta di commentario, scritto in margine ad un'opera classica della storiografia antica, sulla parte in sostan#a pi" antica della storia di 9oma tuttavia i Discorsi non sono affatto soltanto un commentario. = un'opera che nasce dalla prodigiosa civilt umanistica del '>??, cio dalla coscien#a storica dell'antichit classica che M aveva, da uomo dotto e umanista, che conosce molti pi" testi di quanti non immaginiamo e che adopera molti pi" testi di quanti non immaginiamo. ' discorsi perci- sono un'opera di grande dottrina e di uno che conosceva molto bene la storia di 9oma. 5 proposito dei Discorsi, si pongono due questioni(
1. "#uperiorit delle repubbliche"$ 2. "Che cosa significa, nella conce!ione di %achiavelli, conflitto sociale, sociale e politico?"

1e due questioni sono strettamente connesse e tutte e due conducono direttamente alle ragioni teoriche per le quali Machiavelli ha dato la sua preferen#a netta, tra tutte le repubbliche dell'antichit alla repubblica romana, allo stato romano soprattutto nel suo periodo repubblicano, cio dalla prima repubblica ai :racchi esclusi.

1. Superiorit delle repubbliche. 'n un capitolo del Principe il 8, si dice che chi occupa una repubblica, cio una citt usa a
vivere libera, libera nelle sue leggi e nei suoi ordinamenti, libera all'interno e libera da gioghi esterni, non ha altra via per tenerla che 0andarvi ad abitare personalmente0, per esercitare direttamente il governo, ma ne ha poi una ancora pi" sicura, anche se sembra coincidere con la dissolu#ione stessa dell'oggetto della politica, in questo caso, e cio distruggere interamente il sentimento della libert, il che non si pu- fare se non operando con me##i spietati sul corpo vivo di questa citt. 3erch/* )ice Machiavelli( perch/ nelle repubbliche indomabile l'amore della libert e inestinguibile il desiderio della vendetta contro coloro che te ne hanno privato. ;uindi il sentimento della libert inestinguibile e le repubbliche sono, da questo punto di vista, assai pi" vive, pi" pulsanti di sentimenti, di quanto non sia anche il migliore dei principati possibili. Superiorit delle repubbliche, per-, che cosa significa in concreto* Significa questo( che il corpo sociale articolato in ordini e leggi 6 come Machiavelli dice 6 in modo tale che tutti gli elementi che si trovano nel fondo della societ $l'elemento popolare, l'elemento aristocratico, l'esigen#a che potremmo dire monarchica della decisione di governo% trovino nella oggettiva realt delle istitu#ioni la loro reali##a#ione. + qui veniamo al caso della repubblica di 9oma, in cui ci sono tre forme di ordinamento costitu#ionale $2fr. 2icerone, De republica. ;uesta complessit di espressione sociale nell'ordinamento politico incomparabilmente pi" felice, per quanto concerne il problema della stabilit e della continuit dello Stato, di quanto alcuna forma di 3rincipato possa mai essere, proprio perch/, per quanto possa essere eccellente, il principato sempre legato, in ultima istan#a, alla figura specifica, alla virt" specifica del principe che ne incarna il governo, e quindi pu- sempre cadere per ragioni varie, legate alla fortuna e alla complessit degli eventi umani. ;uindi la superiorit delle repubbliche un pensiero costante nel corso degli anni in Machiavelli legata appunto alla capacit che le repubbliche hanno e i principati non hanno in pari misura di esprimere tutta la sostan#a sociale del popolo, dei grandi e dell'elemento monarchico, dando appunto a queste parti la 0satisfa#ione0 6 dice il Machiavelli 6 che esse richiedono.

2. )i qui nasce una delle pi" paradossali tesi politiche di Machiavelli. 'l segretario fiorentino individua in quella che lui
chiama la 0dissen#ione0, cio il dissidio tra patri#i e plebei all'origine della repubblica 1, la ragione della libert e della grande##a romana, cio della stessa capacit che 9oma ebbe di conquistare l'impero. 1a tesi rovescia drasticamente molte tesi del pensiero politico contemporaneo a Machiavelli :uicciardini ad esempio respinge questa interpreta#ione machiavelliana, perch/ fa l'elogio del disordine, cio del conflitto, mentre la sagge##a antica e moderna considerano positivamente l'ordine, non gli elementi che in apparen#a disgregano. ,aturalmente anche per Machiavelli quegli elementi disgregano, ma per ordinare in modo pi" profondo. 2' una intui#ione fondamentale nel pensiero di Machiavelli che innova in modo radicale rispetto alle antiche dottrine( nella sua teoria organicistica dello Stato, non c' un momento della ascesa e della perfe#ione delle forme politiche, a cui poi segua il momento della decaden#a e della decomposi#ione delle forme politiche, ma c' viceversa una serie di spunti degenerativi, di tenden#e corruttorie, una presen#a disgregante nella stessa forma costitu#ionale perfetta. 'l conflitto, per cos. dire, l'elemento, il sintomo che bisogna cogliere perch/ l'istitu#ione politica possa essere continuamente riformata, perch/ sia espressiva delle esigen#e che si formano alla sua radice e che, lasciate libere dal controllo ormai parali##ante delle vecchie strutture, diventano malattia e configurano la patologia del corpo politico, che prelude al rinnovamento. 'n questo Machiavelli scopre proprio quella che si potrebbe definire la storicit delle forme politiche, non da intendere banalmente, nel senso che tutte le forme politiche hanno una storia, cio vanno e vengono, salgono e scendono, ma nel senso appunto che immanente alla geometria costitu#ionale questa tenden#a ad alterare, a rimettere in questione gli equilibri che quella geometria ha garantito.

86'8 sec. a.2. ( rivalit tra patri#i e plebei i plebei vogliono una maggior partecipa#ione alla vita politica , leggi scritte,poich/ il potere giuridico era basato su leggi orali, legisla#ione pi" equilibrata tra i due ceti e la ridistribu#ione dell! ager publicus. ' plebei si ritirano sul 2olle 5ventino $la secessione dell!5ventino% e per tornare a collaborare nella gestione della res publica con i patres ottengono il concilium plebis, eleggono per la prima volta dei loro magistrati, i tribuni della plebe, i quali avevano diritto di veto, e la pubblica#ione delle Leges delle 4'' tavole.

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