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94

A.

CARLOS GOMES

IL

GUARANY
OPERA-BALLO
IN

QUATTRO ATTI

Di

ANTONIO SCALVINI

G.

RICORDI &

C.

EDITORI

MILANO

(Printed in Italy)

(Imprim en

Italie)

IL

QUARANY
OPERA-BALLO
IN

QUATTRO ATTI

LIBRETTO

DI

ANTONIO SCALV1NI
MUSICA
DI

A.

CARLOS GOMES
Prezzo Lire
3,

G.

RICORDI &

C.

ROMA
LEIPZIG

MILANO NAPOLI PALERMO


BUENOS-AIRES
G.
-

S.

PAULO
Co.,

PARIS: SOC. ANON. DES DITIONS RICORDI

LONDON:

RICORDI &
G.

Co.,

(London) Ltd.
8t

NEW- YORK:

RICORDI

Inc.

Propriet degli Editori.

Deposto a norma
Tutti
i

dei trattati internazionali.

diritti

di

esecuzione, rappresentazione,

riproduzione, traduzione e trascrizione

sono

riservati.

PERSONAGGI
DON ANTONIO DE MARIZ,
idalgo portoghese

vecchio

Basso

CECILIA,

sua

figlia

......
.

Soprano
Tenore
Tenore

PERY,

capo della trib dei Guarany

DON ALVARO, avventuriere portoghese GONZA LES avventuriere spagnuolo,


,

ospite di

Don Antonio
,

....
Aimor

Baritono

RUY-BENTO
Il

idem

Tenore

ALONSO, idem
CACICO, capo
della trib degli
di

Basso

Basso
Basso

Baritono

PEDRO, uomo

d'arme

Don Antonio

CORO E COMPARSE
Avventurieri
di

diverse nazioni.

Uomini

-e

Donne

della Colonia Portoghese.

Selvaggi della trib degli Aimor.

CORPO
Uomini
e

DI

BALLO
trib
degli

Donne

della

Aimor

La

scena ha luogo nel Brasile, a poca distanza da

Ru

-Janeiro.

Epoca 1560
NB.
I

versi virgolati si

ommettono

nella music*.

AVVERTENZA

Questo dramma
dello

fu tratto dallo

stupendo romanzo
brasiliano

stesso

titolo

del
I

celebre

scrittore

Jos de Alencar.

nomi

di

Guarany ed Aimor,
trib

sono quelli

di

due

fra le tnnte

indigene, che
brasiliano

occupavano
prima che
i

le

varie

parti
vi

del

territorio

portoghesi

approdassero

per

intro-

durvi la civilizzazione europea. Secondo l'autore del

romanzo, Pery era


trib

il

capo dei

Guarany.

Questa
al

aveva indole pi docile delle altre,


j

con-

trario degli Airnor


placabili

che furono sempre


Bianchi.

pi

im-

nemici

dei

Don Antonio de

Mariz, personaggio storico e non ideale, fu uno dei

primi che governarono

il

paese in

nome

del

Re

di

Portogallo
indigeni.

rimase

vittima

della

barbarie

degli

ATTO PRIMO
SCENA PRIMA.
pianata dinanzi al Castello di Don Antonio De Mariz.

All'alzarsi del sipario la scena vuota

alcuni

gruppi

di

comparse portando

(dtri selvatici di generi diversi:

attraversano la scena al collo dei cervi ed odonsi internamente suoni


;

di caccia. Indi vengono

il Coro di Cacciatori, Gonzales, Ruy, Alonso, Avventurieri.

Don

Alvaro,

Coro

Dal piano al monte ognor Trascorre il cacciator; A lui dinanzi fugge

La

fiera
di

belva invan,

Invan

Cont- o l'ardita

sdegno rugge man.


il

Nell'antro ov'ella ascosa

Lo spinge

baldo ardir;
ferir.

Ella assalir pur osa,

Ma
E

pronto egli a
il

Poi di sua preda carco


pien di gioia

cor

Gon

Pone la freccia e l'arco Lo stanco cacciatoi*. (con ironia ad Alvaro)


Altn

giungemmo

all'ospitale tetto,
;

Che s teneri sensi in te ridesta Tregua dunque al dolor


!

Alv
Gon.

[irritato)

Ardisci numerare

E con qual dritto miei sospiri? Pace, o venturier, troppo t'accende (come sopra)
i
! !

Il mal celato amor. Kut, Alo. (a due, ridendo) Ah ah spietato, Compatisci il meschino, innamorato ! Gon Ei di Cecilia amante, oh! gelosia!

(da

s)

Alv. Gon.

tu, che mediti? (da s) Su te ben Vegliar sapr, n tua sar

Che pensi
Nulla...

io

colei,

Alv. Gon.

Che m' ha destato in petto Fuoco fatai di prepotente affetto Ei m'odia, ma non temo il suo
L' idalgo vien... silenzio...

furore...

(da s)

Qui- simular conviene odio ed amore!

(da s)

Coro

SCENA
Don Antonio,
f

II.

dal castello, e Detti. Egli

e seguito

da uomini d arme.
Ant.

Che

siate i benvenuti! Invero lunga Parve la vostra assenza; E mentre altrove vi traeva la caccia, Alto infortunio ne percosse...

Alv.

Cielo

E
Ant.

noi

tutti

ignorammo!...

Uno

dei nostri,

Per grave errore, una gentil fanciulla


Della trib degli Aimor trafisse; Venia non trova V imprecato fallo,

fremente V indian vendetta chiede l'abbia intera... rinnovar fra poco Sapremo uniti la tenzon dell'armi, Ciascun di noi un forte... Coro d'Avventurieri E il bravo venturier sfida la morte! Ant. Vano sarebbe il valor vostro, o fidi, Se un genio protettor la cara vita Salva non fa della figliuola mia. Alv. Ciel! come avvenne? Nella placid'onda Ant. Incauta, poco lunge, ella spirava
!

Gon.

Le
Alv. Ant.

fresc'aure del bosco...

E fu sorpresa? selvaggi nascosti... e preda loro L' infelice sara, se svelta a forza Dall'empie mani ei non l'avesse.
Da

Gon., Tutti
Il

Oh
Ei stesso

noma

salvator...

Ant.

Vr noi

si

muove...

lo

guardate... desso!
III.

SCENA
Pery

dalla destra, e Detti.

T'appressa, amico, (a Pery che esita ad appressarsi) Ant. Un indiano! Gon. Salve! Alv., Ruy. Alo., Gon. Ma chi sei tu? rispondi, Gon. Tu che in noi tutti ammirazione infondi? Pery m'appella (lo guarda, indi con Pery In sua favella fierezza) L'eroico popolo Dei Guarany. Di regi figlio, Non v'ha periglio Che arretrar pavido

Vegga Pery.
Ant.
Fratello e
Il

amico

in

faccia a

ognun

ti

chiama
(lo

vecchio idalgo...

Pkry

E un vero amico
Qual nobil sguardo!

io

abbraccia) sono!

Coro
Ant. Pery

Che m'arrechi?
Tace

Accampato
Vendette
Ant.

l'

indiano, e forse cova

atroci...

Esplorator fedele
In te riposo, o amico...

Pery

E ben
Della trib degli Aimor Spero fallite andran...
le

lo puoi,

imprese

Ant.
Gli agguati prevenir.

Pure conviene
Signor t'acqueta;
Altro
il

Pery

Che
Cec.

di

mio cor non brama, sventare la codarda trama.

Coro

ode internamente la voce di Cecilia) deh riedi... - ritorna al mio cor, E giorni beati - vivremo d'amor. Qual voce!
(si

Deh!

riedi...

10

Pkry Ant.

(Dessa!)

(si

ritira nel fondo)

D'amorose note

La mia

gentil fanciulla

Fa
Alv.

l'aure risuonar.

Gon.

Oh gioia estrema! Tutte nel cor le sento. ( felice costui!... oh rio tormento!)

SCENA
Cec.

V.
e Detti; indi

Cecilia seguita da alcune Damigelle,

Pery.

Gentile di cuore - leggiadra di viso, Ho dolce l'affetto - ho vago il sorriso, Di dolce contento - lo sguardo mi brilla, Se in volto gli avvampa - d'amor la favilla Per lui solo affido - sull'ali dei venti Il suon lusinghiero - di garruli accenti! Deh riedi, deh riedi... - mi stringi al tuo cor

E
Ant., Gon.,

giorni beati - vivremo d'amor!

Coro (ad Alvaro)

Felice mortale - la stringi al tuo cor, E giorni beati - vivrete d'amor!

Ant.
Cec.

Cecilia, esulta.

Reso
ti

ai

nostri lari

Vedi
Alv. Ant.
Cec.

lo

sposo che
Cecilia.

scelse

Egli!...

Oh!

padre, (indica Alvaro) (confusa, impallidendo) (s avvicina a lei con affetto)


il

Il

guardo abbassile bianca

DMnusato
Ant.

pallor chini la fronte?

C
E

M'inchino al tuo volere... (facendo forza a se stessa) L'obbedirmi per te sacro dovere! (suona V Ave Maria) Ma l'aere imbruna, e il bronzo della sera invita alla preghiera. Or dunque insieme Nel comune dolor che ci contrista, In ginocchio preghiamo
nei consigli di lass speriamo.

(Tutti si scoprono e s inginocchiano) Salve, o possente Vergine, Madre dell'uomo santo, Tu ne proteggi provvida Se il d verr del pianto:

E
Ne

forte al

par che

pia,

assisti...

11

Tutti
Ant.,

Ave Maria! Alv


,

Qon., Ruy ed Alo. Fa che vediamo estinguersi La rabbia dei nemici, N pi di sangue tingano
L' ire le spade ultrici
;

E
Ne
Tutti

forte al par che pia,


assisti...

Ave Maria! e scorgendo tutti momento Pery si avanzato (In questo inginocchiati si pone in atto rispettoso dietro Gomales)
,

Cec.

Poi se avverr che

il

turbine

Un
Il

lieto d rischiari,

Verrem

prostrati a sciogliere
;

voto sugli altari Perch tu fosti pia

E
Tutti

forte...

Ave Maria

(si

alzano)

Gon

(piano a Ruy ed Alonso) Allor che annotti non veduti entrambi Alla grotta v'attendo del selvaggio...

Ruy, Alo Verremo...

Peky

(da se

io sapr prevenire

Ant

Quello sguardo... quell'accento.*. il tradimento. Or che sciolta la preghiera

Ed i voti s' innalzar, Venga pur V iniqua schiera,


Sar lieto di pugnar.

Cec, Coro

di

Donnk
correte, coraggiosi
Il

Su

Tutti
%

nemico ad affrontar; Noi starem pei valorosi Le corone ad intrecciar. Venga pur l' iniqua schiera, Sarem lieti di pugnar.
:

(Pery s avvia per uscire da un lato


nel castello
,

tutti gli altri

entrano
si

meno

Cecilia

che si ferma sulla soglia e

volge a Pery)

12

SCENA
Cecilia
Cec.
e

Pery.
[chiamando)

Pery...
?

Prky (retrocedendo) Che brami


Cec.

Appressati...
Parla...

Pery
Cec.

Al

castello

mio

Perch t'involi?...

Peri

Un
Degno mi

umile

Schiavo, o gentil, son io; N di calcar tue soglie


fa la sorte...

Cec.

sei V angelo Che mi salv da morte?...

Che

dici ?

E non

Pery

S,

ma col t'attendono Soavi gioie al core;

Cec.

Alvaro t'ama e inebriasi >Del tuo divino amore. Al padre e non ai palpiti Cedo del cor...
Pia vero?...

Pery
Cec.

sempre inestinguibile In me vivr un pensiero...


Qual?...

Pery
Cec.

Che

al furor dei

barbari

Sol fui per te rapita.

Pery
Cec.

e sempre, ah! credilo, Pia sacra a te mia vita. >E al fianco tuo sicura >Senza timor vivr; Ma di', perch tal cura Hai tu di me?...

E ovunque

Pery

Noi so
Sento una forza indomita Che ognor mi tragge a te; Ma non la posso esprimere

ti

so dir perch.

vergine, 80 che un tuo detto, Un tuo sorriso, un guardo, Come un acuto dardo, Scende a ferirmi il cor...

13
So che pel tuo pi rapido, Pel tuo minor deso, Pronto a versar son io Tutto il mio sangue ognor.,. Ma non ti posso esprimere Qui Ilo che sento in me;
Il

cor non so dischiuderti,


ti

N
Cec.

so dir perch.

{da

s)

Io pure, io pure invano

Chieggo a me stessa ognor Che mai quel senso arcano, Che mi commuove il cor Lo sguardo suo s vivido

Ma
Pery
Cec Pery

Sento riflesso in me; invan me stessa interrogo, N mi so dir perch


il

Ma

tempo vola
io

e altrove

[scuotendosi)

Essere

deggio...

Dove?...

Dove una rete infame (con accento d'ira) Tender d'abbiette trame Impunemente sperano
Tre
vili

traditor.

Cc Pery

Chi mai?... Chi mai?...

Non

chiederlo;

A me

son noti e basta; Io ti sapr difendere, Sapr salvarti ognor.

Cec.

Qualunque via dischiudasi Al libero tuo pi, La mia parola supplice Sempre risuoni in te;

E
Pery
Cec.

me conservati, Riedi a mio padre, a me. I vili a lui denunzia...


fido a

Io dei perigli rido,

non denunzio, uccido. M'affido al tuo valor... Ma deh! che a me non tolgasi

Ma

La candida tua

f;

Vivi, o Pery, ten supplico Pel padre mio, per me!...

14
Se
il

braccio tuo difendere

Peri
Cec.

Pery

dovesse ancor, Morrei compianta vittima, Come mietuto fior. Che dici, ahim!... deh! calmati.., Morrei, siccome un fior... Morire?... Oh! ciel, non dirmelo, No, tu non di morir!... A mille morti impavido
Io ti saprei rapir!

Non mi

A me

t'affida, o vergine,
la

Eterna

mia

f!...

Numi,
Cec.

parenti, patria,
te.

Tutto obliai per

Or vanne, ma

sollecito

Peri
Cec.

Kitorna al tetto mio. Addio, mio sol benefico.

Mio

salvatore, addio.
T'affida a me...

Peri
Cec.

M'affido a te...

Pery
Cec Pery Cec
a

Mio dolce amor... Mio salvator...


M'involo a
te...

Ma
lato, Cecilia

riedi

a me...

Addio!...

[Pery esce da un

entra nel castello. Cala la tela.)

Fine bell'atto primo.

15

ATTO SECONDO
SCENA PRIMA.
La grotta
del selvaggio.
t

destra un'ampia grotta che occupa


folto bosco; presso la grotta vi

met della scena, a sinistra un un grosso tronco d'albero spezzato

dal fulmine.

notte.

Pery

solo,

dal fondo strisciando fra

le

macchie.

Son giunto in tempo! qual celata serpe,


Strisciandomi fra i dumi e fra le spine Io li prevenni e guadagnai la via Grazie al fato ne rendo. Il torvo sguardo Dello spagnuolo, ed il parlar sommesso Son le prove di un turpe tradimento! Ma pi di tutto un presentir arcano Or mi tormenta. Vanne, esso mi grida, Pi non frappor dimora, Vola in soccorso della tua signora! Vanto io pur superba cuna

Sempre

bella fra

perigli,

Se figliuol della fortuna

Mi chiamr

del sole

figli,

Se mio padre le sue freccie Nel morire mi lasci Ma ti vidi, o vergin bella,

Ed

obbliai per fin la gloria,

Per chiamarti la mia stella; Bast un guardo... una memoria,

E
Il

il

leon della foresta

tuo schiavo divent!... Ma alcun s'appressa!... oh istante!... Or celarmi degg' io fra quelle piante.

(trasalendo guarda nelV interno, e poi esclama:)

Venga pure il traditore Ohe imperterrito qui sto!...


(si

nasconde dietro

il

tronco d'albero)

16

SCENA
Gonzales, Ruy-Bento
e

II.

Alonso entrano guardinghi

e s'inoltrano nella grotta

Pery

nascosto.

Gon.
Alo.

Ecco

la grotta del

convegno

Gon.

Ebbene? Oggi d'estrema aita ho d'uopo


Parla..,

Ruy Gon

Udiste mai d'una miniera, ricca Di puro argento, che si offriva un giorno Da Dias Roberto al re Filippo?...

Alo.

Udimmo.

Ruy Gon Ruy Gon

Ma
e

suo mistero No, quel mistero noto a me... Pia vero? Alo. E se il desti n sorride Ai miei desiri... se destar saprete
nella
ei

tomba

trasse

il

Alo.

Nei venturier Tuniversal rivolta .. Farvi ricchi poss' io... Di noi disponi:
e

Ruy
Gon

Per essi tutti Alo.

io

giuro.

La

rivolta in tua
:

man;

vivi sicuro.

[avviandosi)
{trattenendoli)

V
E

un patto ancor per Ardo d'immenso amore,


vuo' rapirla al padre.

la gentil Cecilia

Ruy
Pery

Al fidanzato, a tutti... Secondarmi giurate?... Alo. Noi lo giuriamo


Traditori!
Cielo!

(dal nascondiglio^

Gon

(afferrando la carabina escono con veemenza dalla grotta)

Fummo
Ruy
Gon.
e

scoperti!

Alo
Ci spiava...
s*

Laggi
insegua, e

forse...

Alcuno

mano

al

ferro!
e

{Ruy

Alonso s'internano nel bosco

fuggono)

17

SCENA
Pery
Gon.
e

III.

Gonzales.

Peky
Gon.

Chi mai?... {uscendo dal nascondiglio) Son io, che tutto intesi.

Tu?...
{trae
il

addosso, gli afferra braccio, gli toglie il pugnale elofa cadere in ginocchio)
il pugnale,

ma Pery gli si slancia

Peky

Serpe

vii, che al tradimento Hai s ben l'alma indurita, Va, t'invola sul momento,

Ma

Gon

Pisuy

Risparmiar ti vo' la vita: giurarmi pria tu devi Questi luoghi abbandonar, E la vita che ricevi Con l'inganno non pagar Ah! che mai, che mai pretendi!... Crudo troppo tal deso!... Io partire!... E non comprendi La mia pena, il dolor mio?... la vita, o il giuramento
Ch'
io
ti

chiesi...

scegli...

Gon
Pkky
Proferisci

Ah!
un
solo accento

no!...

Gon

E perdono o morte io do. Giurar debbo, ma la fede A costui non serber; La promessa ch'ei mi chiede Col pugnale infranger.
Ali
i

{da

se)

man

dell'empio fato

Sol per poco io ceder,

Pery

Pi potente e inaspettato Sovra lui piombar sapr. Se t' insidia un traditore, Mia diletta, non tremar; Su te veglia un difensore, Che ogni rischio sa sfidar. Ti decidi alfin paventa Del furor che m' infiamm...
;

{da

se)

{forte)

18
Gon.
Pei.y

Gon.

Pert
(lo

Partir: la mia parola Sacro pegno io te ne do. Pago io sono; ma rammenta... Non temer, giurato io l'ho!... Parti iniquo, va, t' invola...

spinge fino al fondo, e quando uscito esclama:)


Grazie, o ciel, salvata
io

l'ho IN-

SCENA
La Caserma
Camera

IV.

degli Avventurieri.

di rozzo aspetto, armi appese, giacigli, tarole e rozze anfore di vino e bicchieri.

panche

Ruy
Alo
Coro

ed Alonso entrano circondati d'Avventurieri.

Udiste?

Udimmo. E all'ardua Scoperta di miniere, Chi fora... parla .. svelalo,


Il

nostro condottiere ?...


Desso!...

Alo.

Gonzales...

Cono
Alo.

Impavido

Coro
Alo.

Disagi affronta e morte. noi per Dio imperterriti

Dividerem sua

sorte.

Dunque

la

mano

e l'opera

Coro

Concordi a lui donate? vano pi ripetere;

Ruy
Coro
Tutti

Su tutti noi contate. Compagni, vedrem sorgere


Forse l'et dell'oro.

Un' alba cos fulgida Festeggieremo in coro.


(radunandosi)
I.

L'oro un ente

giocondo

Che fa bello tutto il mondo, Sempre nuovo, sempre antico, Esso il primo nostro amico; Quando in tasca meco resta

Non pavento

la

tempesta,

19

Ma
Che
Che

se fugge

un giorno
il

solo,

Vieri la

noia, vien

duolo.

Io per
si

me scommetterei
stima anche laggi;

Io non so...
si

ma

fin

direi

spende ancor lass


II.

I proverbi

van dicendo,
diffondendo,

Vanno attorno
Che
il

tesoro pi sincero

per noi l'amico vero;

me del paragone Non divido l'opinione, Ed ho fisso nel cervello


Io per

Che vai pi
Io per

me

Che

si

di questo quello. scommetterei stima ancor laggi


;

Io non so

..

ma

fin

direi

Che

si

spende ancor lass.

SCENA
Gonzales
Gon.
Ebbene, miei
fidi,

V.

e Detti.

quai novelle?

Alo., Ruy,

Coro Siamo giurati a

Tutti
te.

Alo.

Gon

(a parte a Gonzales) Ma l'incompreso Grido della foresta? {dissimulando) Eh via ! fu sogno D'accesa fantasia. Ma ors, conviene Dar mano all' opra, e pria che spunti il sole^ Compier si de V impresa. E duopo intanto Don Antonio ingannar, e con astuzia Par credere dobbiam che questa notte

Tutti Gon.

notte di tripudio.

Oh! ben tu
Ol dunque, miei bravi!
Versate
il

pensi.

Porto, e ricolmisi
io
e

il

bicchiere

Infino all' orlo, poich lieto intanto

Del venturiere la canzone


{gli

canto
lo

versano da bere

circondano)

20
I.

Senza tetto, senza cuna,


Vita abbiamo nel gioir ; Lieta o avversa la fortuna

Non
Tutti
,

e'

importa

di

morir.

Chi ne impera sola ed una

E
Gon.

la

donna

del sospir.
II.

S nel duol che nel diletto

Tiri ti

teme il rio destin, mira del moschetto Che ci guida nel cammin. Sovra il capo maledetto Non imbianca il nostro crin.
si

Non

la

Ili

Gon.

?Noi girovaghi del .mondo


Percorremmo ogni sentier, Ch geografo profondo

Nella

vita

il

venturier.

(suona mezzanotte)

Or

zitti

all'opra

Perfin lo sguardo

Quando

il

non un sospir, ci pu tradir, segnale - P arme dar,


-

(mostra una pistola)

Tutti

Accorra ognuno - non un sospir, Perfin lo sguardo - ci pu tradir. Tutti verremo - non paventar, Pronta la destra - come P acciar.
(Tutti si ritirano in silenzio)

SCENA
La camera
,

VI.
Cecilia.

di

Alcova a destra con letto; gran fnestrone aperto; tavolino con lampada; su cui una chitarra spagnuola ; porta altro mobile presso la finestra chiusa nel fondo ; un raggio di luna innonda la stanza e si riflette
suir alcova.

Cecilia sola.
(dirigendosi alla finestra)

Par che natura Oh come bello il ciel Neil ora del silenzio, arcanamente
!

21
Penetri dentro V alma, E favelli (T amor con mesta calma! (guardando la chitarra)

Ed allora perch le tue canzoni, Tstrumento gentil, pi non commetti All'aure innamorate?... Eh! via, risorgi Dal polveroso oblio, E fa che amore, la natura e Dio T' inspirino un lamento, Che, gemendo, risponda al mio tormento ( prende la chitarra , e dopo brevi arpeggi canta la seguente)
!

BALLATA.

C era
La

una volta un principe


d'

Mesto, pensoso e bello,

Che era

ognuno

il

palpito,

gloria del castello...

Ma
Parea qual

non voleva amar!


fido

Forte, leal, sensibile,

amante
il

Avea

negli occhi

fascino

nel gentil sembiante...

Pur non voleva amar!

Ma

un

d fanciulla povera

lui pass dappresso.

Rimase muto estatico... E pi non fu lo stesso...

Oh

Egli dovette amar invan tentiam resistere

Al palpito divino, Che sulP eterne pagine

scritto del destino:

Tutti dobbiamo amari (depone la chitarra) Ma di riposo ho d' uopo E tu ne sogni miei Riedi, o Pery: l'angelo mio tu sei! (si ritira lentamente) Oh! invan tentiam resistere
;
1

Al palpito divino, Ch sull'eterne pagine

scritto del destino

Titti dobbiamo amar!


(entra

ndV

alcova)

22

SCENA
Dopo lungo
silenzio

VII.
la finestra

scorgesi
e

GrOnzales che valica


Detta.

ed entra con precauzione,

(jon

Tutto silenzio L' eco ha ripetuto il suon dell' ultime sue note. Ma perch tremo ? questo il gran momento Compendiator della mia vita in breve
!

Morendo

Il

destino di
il

me

decider deve!...
e solleva le cortine

[prende

lume

dell alcova

in cut

vedesi Cecilia

immersa nel sonno)


!

Veh

quanto bella or provo, Al mirarla, una gioia interminata! Ed io sento che, amato da costei, Purificarmi ancor forse potrei... Ma che dico? follie... vane illusioni!..*
!

Ogni senso d' amor nel petto ascoso Deve restarsi muto Gonzales all' infamia ornai venduto
9

(s

appressa a Cecilia
grido)

risveglia di soprassalto e

fa per afferrarla, ma questa s balza in piedi gettando un

Cec.

Ciel!...

chi s'appressa!...

Gon.

Non
QuaP ara
sacra mi sarai

temer, fanciulla.

Clic.

Ma come
Venisti in queste soglie

Nel cuore della notte


Gon.

Amor
Mi condusse.

possente

Cec
Gon.
Cec.

Che dici? troppo impura


T' usc dal labbro orribile parola.

Amore

il

labbro non profana...


Iniquo!

Gon,
Cec.

Ascolta...

Va, t'invola;

Ogni tua voce suona a me funesta. Vanne, insensato


!

(va per chiamare)

23
Gon.

Per piet, t'arresta! Donna, tu forse V unica Eri che il mio destino
Coli'

(supplice)

amor tuo

divino

Poteva a me cangiar. Oh, cedi! e se di sangue Questa mia mano gronda*


Sol tu puoi farla monda, Le macchie cancellar!

Cec.

tu chi sei che ardisci,

(con indignazione)

Audace avventuriero,
Ravvolto nel mistero

A me d'amor parlar?... Oh! vanne, fuggi, involati,


Io di spregiarti ho
il

dritto,

Se pensi col delitto La fede mia macchiar!...

(va verso la porta)

Gon.
Cec.

Piet, Cecilia!...

ascoltami,

Per
Gon.
Cec.

te

divampo...

Aita!
Silenzio!... o posso perderti,
!...

(chiamando)

donna

No, la vita
Potrai rapirmi, o barbaro, L' onor giammai!... Ol! >Incauta!... e chi resistere
t>

Gon.

A1 mio voler potr? L'insano orgoglio tuo

Cec
Gon.

Fatale a te sar! ^cadendo in ginocchio) Eterno Iddio difendimi Da s nefando amor. Non pi!... V impongo!... seguimi...
(per afferrarla)

Cec

Invano

!...

(mentre Gonz<des alza la destra per afferrarla una freccia entra dalla finestra, e ferisce Gonzales alla mano)

Gon.

Oh
Sono
ferito
!

rio

dolor!...

(gettando
9

un grido)

(va alla finestra e scarica la pistola

grido d allarmi interno)

Cec

Oh
La

giubilo!

Gon.

Ma

(guardando la freccia) non gioire, altri angeli (con intenzione) Qui veglian su' tuoi d
freccia di Pery!...

24

SCENA
Detti.

Vili.

Don Alvaro accorrendo nel messo ; poi Ruy ed Alonso, con Avventurieri, indi Don Antonio seguito da uomini d' arme, donne della colonia, servi con torcie accese ; poscia Pery dalla, finestra, in fine Fedro.
-

lv.
Cec.

Quali grida!... qual colpo!...


[slanciandosi nella sue braccia) Io sono salva!

Alv.

Tu
(gli

qui,

Gonzales

(snudando

la

spada)
prece-

Avventurieri entrano colla spada alla duti da Ruy e Alonso)

mano

GoN.
Alv. Ant.

Miei fedeli

!...

sia

Costei strappata alle sue braccia.

(proteggendo Cecilia col suo corpo) Indietro (slanciandosi nel messo) Indietro tutti oppur la vostra spada Piantar dovrete nel mio sen! (pausa, poi agli Avventurieri) Ma come ?
!

!...

[(Pery apparisce alla finestra)

In queste soglie ? chi vi trasse ? e qual Ragion possente?... su parlate, il voglio!

Or qui
Pery
Tutti

fra voi

un traditor

si

cela

Se noi ravvisi... io tei dir

(nel

messo)

Peuy

Avventurieri e Gonsales Lo svela (avansandosi e mostrando Gonsales) Vedi quel volto livido Di rabbia e di terrore?... Ei china gli occhi... miralo, E desso il traditore... Un giorno amico ed ospite

(meno

gli

La
Poi

fede
lei

ti

giurava,

il barbaro onta seminava. Tent perfin tua figlia Col palpito abborrito...

rivolta

E F

Ed
Lo

io

lo volli uccidere,
...

volli

e fu ferito
il

Guardate

tutti!...

Gli stilla

sangue dalla mano.


.

(afferrandolo)
(confuso)

Gon. Tutti

Tu menti

ver!

25
Pert

A me
Ant.

Nasconderlo tu cerchi invano


!

Dio che intesi!... nel mio tetto Tale sfregio... tale insulto!... Ma restar non puote inulto,

Sangue

pianto coster...

E
Gon.

dal cielo maledetto


!

Chi tradisce V amist

L' indomato e cieco affetto In me sorge pi gigante;


11 mio sdegno in tale istante Pi ritegno ornai non ha. Se il mio nome maledetto Pi tremendo diverr.

(da

s)

Ceo.

Ah! perch, perch nel petto Freme V anima agitata, Se un prodigio m' ha salvata
Dalla tanta sua vilt? dal cielo maledetto Chi tradisce V amist L' ira atroce che ho nel petto Fa convulsa la mia mano; Ma non sempre sulP insano
!

(da

s)

Pery

(da

s)

La mia
Ch da

freccia

fallir...

Alv.

maledetto Chi tradisce 1' amist L' ira ultrice che ho nel petto Fan di me truce governo ; S' ei cadesse nelP inferno,
tutti
!

(da

s)

L' odio

mio

lo colpir.

Coro
di

dal cielo maledetto


!

Chi tradisce V amist

Avventurieri, Kuy ed Alo. (a Gonzales)

Non

temer,

fin

che protetto
altero

Sei dal forte avventuriero,

Anche il tuo nemico La cervice piegher,

E
Qoro
di

fia scudo al maledetto De' suoi fidi V amist


!

Portoghesi (a

Don

Antonio)

Portoghese, nel tuo tetto Seminr V infamia e V onta

26

Ma
Che

de' tuoi la
i

spada

pronta

ribaldi punir

E
(odesi

dal cielo maledetto Chi tradisce P amist

interno improvviso e fragoroso d'istrumenti selvaggi. Tutti r mingono interdetti ed atterriti)

un suono

Tutti

Chi s'appressa?... Qual fragori...


L' indian fa siepe al tuo castello intorno.

Pedro (entrando ansante, a D^n Antonio)


Della donzella uccisa, Chiede col sangue vendicar In qual momento!

lo

scorno.

Tutti

(movimento di terrore fra gli Avventurieri)

Gon.

E a che temer costoro, Se qui sono fra voi? diam tregua all'ire;
(a tutti)

Formino

E
Tutti Gon.

sicuri

odii tutti un odio solo, sarem che P empia guerra


gli
!

A\t.

Ricaccerem sotterra armi !... all' armi !... all' a -mi!... (a parte agli Avventurieri) Quando P indian fia vinto, allor la nostra Impresa compiremo; io sol sospendo E non rinunzio all' alto mio progetto. 11 nemico comun strugger dobbiamo; Voi lo giurate ?...
All'
S,

Tutti

tutti

il

giuriamo.
!

Vile indiano, trema, trema

venne l'ora estrema! 11 tuo dardo senza punta Nella polve striscer.

Per

te

Dell' eccidio

ora giunta,
!

Donne

Guai chi sente la piet A1P ardita impresa assunta Fido ognuno rester Salve, o prodi, P ora giunta,
;

La

vittoria in

man

vi sta!

{Tutti si slanciuno alla difesa del castello

brandendo

le
il

armi. Cecilia cade in ginocchio, quasi implorando


soccorso del cielo. -

Cade

la tela).

FINE DELL'ATTO SECONDO.

ATTO TERZO
SCENA PRIMAIl
sul limitare di

27

oampo degli Aimor,


foresta, ed a
si

una

che

poca distanza dal castello, scorge nel fondo.

//

campo ha V aspetto animato; si riparano i guasti del giorno innanzi. Alcune donne medicano i feriti, spremono frutti e versano da bere nel coco ai guerrieri della trib. Questi
preparano ed aguzzano freccie,
d< stra e

provano

loro archi.

una

specie di tenda del Gacico, composta di fogliami

di palma.

Da

alcune pietre presso la tenda sorge un fumo


,

e prearomatico. I fanciulli corrono da un lato air altro sinistra presso un grand' albero stano aiuto alle donne. ed in doloroso atsta Cecilia prigioniera ; essa velata

teggiamento. Alcuni

Aimor
Coro
di

la custodiscono.

Aimor

Parte
Parte

I.

II

Parte

I.

Aspra, crudel, terribile Fu T implacabil guerra. Coperta di cadaveri Rosseggia ancor la terra. Nell'aure ancor echeggiano I nostri marac. (1)

Di questi dardi
II

al sibilo

sol si oscurer.

Tutti

(adunandosi) Ma per l'empio Portoghese Pi speranza ornai non v' : Tremi, tremi quel che offese La trib degli Aimor. Di costui cadr atterrato, Sterminato
,

fatti gene(1) Le inubie e i marac sono strumenti bellici in uso fra selvaggi ralmente col femore di qualche nemico vinto in battaglia. Molti di essi hanno la forma semplicissima di un ramo d' albero qualunque. Questi istruinenti si trovane fabbricati dal signor Maldura in Milano.

28

Ogni servo ed ogni sgherro, Fuoco e ferro!...


Ferro e fuoco, lo giuriamo, Quelle torri strugger; Fino il vino che mesciamo

Diman sangue diverr Di colui cadr atterrato, Sterminato Ogni asilo ed ogni loco, Ferro e fuoco
!
. .

(si

ode un suono rauco e rimbombante. Tutti ammutoliscono e si ritirano da un lato lasciando in umile atteggiamento il passo dinanzi alla tenda)
,

SCENA
II

IL

Caci co della trib, e Detti.

Egli

presenta sulla soglia della sua tenda. Ha il corpo coperto di che gli servono di manto. Un gran cocar di penne tiene una grossa clava che consegna tosto ad rosse gli cinge il capo un vecchio Aimor, e gii pende dal fianco una specie di buccina, formata da un femore umano. Il suo aspetto maestoso e feroce ad un
si

due

pelli di tapir,

tempo.

Cac.

(dall'alto della

Canto

di

sua tenda) guerra alla mia tenda intorno


vittoria,

canto
del

di

Che

nemico fiaccher

la boria

Degli Aimor nel campo Fulmine l'odio, ed vendetta un lampo, (avanzandosi)

Dov' la prigioniera,

La
Coro
Cec.
Cac.

figlia

dell'

Tdalgo portoghese ?
!

Vedila, dessa

Qual momento
(sollevando
il

(da
Cielo!...

s)

velo)

io mai... e quale Prodigio di bellezza la natura In lei trasfuse!

Che veggo

Coro
(si

Ma

la
;

donna altera
cader deve
!

Stirpe dei bianchi

avventano verso Cecilia <dzando

le

clave)

29
Cac.

(frapponendosi con violenza)

Indietro...

Guai a chi osasse sollevar la mano!... Strapparla al braccio mio, Non lo vorrebbe... noi saprebbe il Dio!
(con dolcezza a Cecilia)
Giovinetta, nello sguardo

Hai un ciel d'amore accolto ; Nel tuo bianco e mesto volto

Non

traspare che virt

Che se a caso amica sorte Or ti trasse a me vicina,


Schiava no, bens regina
Cec.

Tu sarai della trib. Oh! il pietoso sentimento


Che
in costui
si

(da

se)

gener,

Di mio padre un pio lamento Ch' entro il cor gli penetr.

SCENA
Detti.

III.
che
nelle

Un

drappello

d Aimor
essi

gioniero.

Uno

di

tiene

mani
le

conducono Pery prile armi di Pery


,

meno Varco
Cac.

che tiene appeso dietro

spalle.

Qual rumore

Coko Cac
Cec.

S'appressa un prigioniero.

Un

indiano!

Prky
Cac.

(Pery! (scorgendo Cecilia) (E salva... oh gioia!) Non m' inganno costui mi sembra il fido
!

Dell' odiato portoghese...

o prodi,

Chi di voi ebbe il merto Di vincere la tigre del deserto


Coito

Niuno
Solo

l'ebbe
il

...

ria

fortuna

trasse prigioniero,

Ch V impavido guerriero Come un demone pugn

Ma

lorquando

la

sua freccia,

Come
Fu
Cec
(Generoso P
il

turbine di guerra
ei

Sibilava...

destili

cadde a terra; che lo dom

30
Cac.
(a Pery)

Or

bene, insano,

Pery
Cac.

Qual pensier, funesto arcano Verso noi ti sospingea ? Un' eterna unica idea
!

(cupamente)

La

rivela, e ancor salvarti

Potrai forse, o Guarany!...

Peri
Cac, Coro

Venni qui per

trucidarti,

Ma
Pery
Cac.

la sorte

mi

trad!

Sciagurato, e tu non sai Ch'or tu sfidi il punto estremo!

Non mi

cale

Pery
(Gli

E tu morrai. Su, colpite... non vi temo.


Aimor fanno per
No, fermate
!..

{fieramente)
lui,

scagliarsi su di

ma

il

(7a

cico si frappone)

Cac

consumato

sacro rito, Pria che l'empio sia svenato Esser deve appien compito. Poscia Y uomo maledetto Sar pasto del banchetto Agli anzian della trib
il
!

Non

pure

Cec. Cac.

Non

lo dir...

cessa...

non pi!
{a Cecilia)

Ma

dimmi... qual mestizia, donna, s ti accora, Se il bacio tuo pu rendergli Fin bella Y ultim' ora ? Se voglio io stesso eleggerti A sposa della morte, Onde il rigor gli temperi Della fatai sua sorte ?

Pery
Cac.

M'irridi pur...

ma

intrepido

Tu mi
Il

vedrai morir.

so

d'

amor
;

nell' estasi,

Coro
Cec.

Morte sar gioir. Non pi Y indugio tronchisi, Con essa ei dee morir
!

Piet di lui!... Deh!... salvalo, mi vedrai perir


!

Cac.

Ors, tosto preparisi Pel grande sacrifizio

[ai
?

c ""?

E
Il

canti e ridde onorino

nume

a noi propizio...

31

CERIMONIA BALLO
Pery tratto presso V albero e legato. Gli indiani si dispongono intorno al campo. Nel fondo alcune vecchie dipinte a liste nere e gialle preparano una gran bragia, lavano una pietra che deve servire di mensa, ed affilano i loro coltelli d' osso. Un palo piantato presso la mensa, e un indiano fa cenno a Pery che su quel palo fra poco sar inftto il suo capo. Il Cacico sotto la sua tenda, appoggiato alla sua clava, fa un cenno alla pi bella indiana della trib ; questa china dolorosamente poi un vaso di vino che va ad riceve da lui alcuni frutti il capo offrire a Pery e che Pery ricusa. Riceve poscia una specie di spada d' osso, e gli offre anche questa, che Pery lascia tosto cadere al suolo In questo punto il Cacico conducendo Cecilia per la mano e seguito scende dal trono e facendo un mezzo circo sul dalle quattro guardie proscenio s'avvia verso il fondo del campo. Le danzanti in diagonale s' inchinano al suo passaggio. Le inubie e i marac risuonano con gran e i guerrieri Aimor sfilano dinanzi a Pery sfidandolo per frastuono ischerno con gesto selvaggio. Il Cacico portato in trionfo dai suoi in
;
, ,

una specie

di lettiga di

forma assai bizzarra.

DURANTE LA CERIMONIA.
Coro
Di timor sul volto altero Non un'ombra compar;

Cec.

Lode eterna al pr' guerriero, Baldo onor dei Guarany. S' avvi un ente s esecrato

(da

u)

Delle colpe protettor,

Maledico
rir...

numi,

il

fato

D' ogni mostro assai peggior,

Pery

ma

invendicato

(da

s)

I1
I1

mio nome non sar, mio sangue avvelenato


sua tenda)
Tu, gentil reina,

Mille morti coster!

Cac.

(dall' alto

della

Cessar

le esequie.

[scendendo ed avvicinandosi a Cecilia)

Qual

tra noi costume, Concedi la suprema ora felice D' un posseduto amor
!

[con ironia)

Un

tuo bacio e un amplesso Infondano al suo cor gioia s viva


gli

Che morir

sia grato
di

Nella dolcezza

sapersi amato.

32

Or

si

(agli altri) ritragga ognuno...

(a

Pery

Cecilia)

mentre il passo estremo ornai s'appresta, Veglieremo su voi dalla foresta.

(Dietro un cenno del Cacico tutti si ritraggono, Cecilia e Pery).

meno

SCENA
Pery
Cec.
e

IV.
soli.

Cecilia

Pery
Cec.

(slanciandosi a Ebben, che fu del caro padre? Desso


^

lui)

Pery
Cec.

gi salvo,
ti

ti

calma.

Oh!
Grazie

gioia!...
il

cento
puoi.

rendo... ed or fuggi, se
il

Giammai!

fato

mio

Qui m'incatena; rimaner degg'io! Deh! non sprezzar s altiera

La

sorte che t'aspetta,

Pery

L'atroce lor vendetta Si sfreneria su te... giorni miei non curo, Che importa il viver mio?

N uomini, n
Figlio quale son io

Dio,

Saranno inciampo a me!


Della foresta...
Cec.

non pavento

il

fato!

Ma

tu vaneggi!

Pery
Cec.

Se ti sembro insano A' miei disegni t'opporresti invano. Se m'ami, deh! s fiero Non favellarmi, o mio fedel, ten prego, Che se il destin severo Mi niegasse salvarti in tal momento, Di duol morirei, in cor lo sento
!

(pausa)

Pery

Perch di meste lagrime Vai tu bagnando il ciglio? Vicino a te, bell'angelo, Non so temer periglio:

Sul fato mio non piangere, Deh frena i tuoi sospir ;


!

Lasciami, o Dio, deh! lasciami Al fianco tuo morir


!

CffC.

Che

dici?...

Ah! non
parola!
;

ripetere

Questa

fatai

Salvar ti vo' quest' ultima Speranza mi consola Col sangue mio dei barbari Si placher il furor;
;

10 resto qui, tu involati,

T* affido

il

genitor.
io

Pery
Cec.

Con
11

la

mia morte
te.

salvo
{cupo)

genitore e

Pery
Cec.

Pery
Cec.

Strano mistero questo, Deh lo palesa a me!... Ma non anco comprendesti Qual de' tuoi saria lo scempio ? Ciel!... che parli!... che dicesti?... Che a me solo qui s' aspetta Di punire e strugger V empio
!

Oh

Pery, non proseguire,


!

Deh
Pery
Cec.

ti

serba
Io
t'

all'

amor mio.

Taci...

amo!...

Pery
Giunse V ora
di

Ah!
morir
!

no,

non

dirlo...

Coro

d'

imor

(interno)

Cec.

Morte!... Morte!... il traditore Dal Cacico fu dannato, Sia trafitto, sia sbranato Dagli anzian della trib. sei perduto, Oh, le tigri Pi salvarti non potr
!

Che mai

fest

Pery

Qui temuto
Gli assassini attender
!

(trangugiando, non visto da Cecilia, un veleno rinchiuso in un grano di cocco, che tiene appeso al collo)

Tutto finito oh, mio Dolce sogno d' amor! Franger mi sento il cor!
!

Cecilia, addio

(esaltandosi)

34
Oh, mia capanna! oh,
fertili

Valli paterne, addio...

Deh! raccogliete l'ultimo Sospir del labbro mio!

E
La

poi che sento spegnersi

vita dentro

il

cor,

L' arco

temuto infrangasi
il

Perfin del genitor.

(bacia

suo arco

e lo spezza)
!

Cec.

Oh
d'

ciel,

piet,
s

deh

prendati
!

(fra se)

Di quel

fido cor

Coro

Aimok (interno)
Sia trafitto, sia sbranato

Cec.

Oh

Dagli anzian della trib. cielo, che vedi


!

Quest' ora funesta,

L'orrenda tempesta
Sol puoi diradar.

L
\

affanno che l'alma Gi tutto m' assale


Coli' ansia

mortale

Mi lacera il cor Un nume m' ispira, Mi rende pi forte,

Ho

in petto la

morte.

Ma
E

non so tremar.
la

Di fronte

vedo,
la
sfido,

La guardo,

tutto derido
!

Col forte mio cor

SCENA
Detti; e
Cac.
il

Cacico seguito da

tutta l trib degli

Aimor

(ai suoi che

Fine
(Il

all' ira...

fanno per avventarsi su Pery) or si compia il sacro rito


le

Coro fa atto di alzar


cico
li

armi su Pery,

ma

il

Ca-

trattiene)
ei

Sol per

mia mano

dee restar colpito.

Ma
Il

pria prostrati al suolo

Dio degli Aimor tutti imploriamo, vittima a lui pregando offriamo. (tutti) meno il Cacico, Cecilia e Pery, s' inginocchiano)

la

35
Cac.
(levando al cielo
le

mani)

Dio degli Aimor,

A
Coro

noi

ti

Tutta

si

volgi or tu ; prostra a te

La tua

fedel trib...

Dio degli Aimor,

A
Cac,

noi

ti
si

Tutta

volgi or tu; prostra a te

La tua

fedel trib.

Dal trono tuo discendi,

Nume
Che

del ciel possente,

pari al ciel risplendi


;

Sulla fedel tua gente

Scendi e
L' onda

le

piante scuotansi,
il

Tremi commosso
s'

suol,
il

arresti e

fulmine
voi

Rattenga a mezzo
Il

il

Di questo breve amor,


fuoco struggitor...
!,.,

Coro Cac
Coro Cac

II

Offriamo a te sangue del guerrier

Ca
L'

luto prigionier...

Coro

Offriamo a te estremo suo desir, L'estremo suo sospir.. Offriamo a te !

Cac. e Coro (alzandosi) Dio degli Aimor, Il giusto tuo furor Placato sar; Suir ara sacra a te
Il

vile,

il

traditor

Pery

(de se)

Il

Spento cadr. destino non temo, Per lei, per lei sol fremo..*

Ma
Cec.

invano.,

ahim!...

(da

s)

Gran Dio del ciel, che adoro, Speme ed aita imploro


Solo da te
!

36

SCENA
Detti;

VI.
seguito

Don Alvaro, Don Antonio


da un drappello di Portoghesi.

Coro Peky
(si

Ei pera alfin...

[con disprezzo) Colpite...

ode di dentro una scarica di vari colpi di fucile)

Cac.

Che

fia?...

Coro
(si

Sorpresi siamo...

il

ritraggono Cacico)

tutti

sulla sinistra

aggruppandosi dietro

Cec. e

Peri (rifugiandosi dal


(con urlo selvaggio)

lato destro)

Oh
Coro
All'armi!... all'armi!...

dolce

speme

!...

(Don Antonio

seguito da un drappello di Portoghesi apparisce in fondo sul praticabile ; gli Aimor fanno una scarica di freccie, i Portoghesi un altra di fucili, il Cacico vacilla e cade sorretto dai sud che lo con1

ducono
Cec.

via)
le

(slanciandosi fra

braccia di Don Antonio) Ah! padre !...

Salva per te son


A.nt.

io!...

No

t'

ha salvata Iddio.

(I Portoghesi parte inseguono

gV Indiani, parte restano

sulla scena. -

Quadro

generale. - Gala la tela).

FINE DELL' ATTO TERZO.

ATTO QUARTO
SCENA PRIMA.
I

sotterranei del Cas

elio.

Rischiarati da

una face confitta in un pilastro. Una porta nel fondo con una scala, che conduce agli appartamenti. Una rozza porta a destra, che comunica con gli altri sotterranei. Una piccola porta a sinistra. Da un lato vari barili di polvere accatastati.

Ruy, Alonso
Coro
Alo.

Coro di Avventurieri, indi Gonzales.

torna ancora?...
vi sia

Coro

Attendere grave ei solo Salvarci pu dal barbaro Fato che a noi sovrasta Pur ch' egli in tempo giungere

Non

Possa...

Kuy

Fia presto al volo Pi che una freccia o un'aquila;

Lo conoscete

e basta.

Alo

Dal vecchio idalgo intanto Nulla temer dobbiamo Pochi a lui fidi restano,
;

Coro Gon.
Tutti Gon.

contro lor noi siamo. ei ci dannava... (presentandosi sulla porta di mezzo)

morte
ei

Ed

morir dovr!

Gonzales...
Io che nunzio Vi aon di libert. (indi volgendosi

ad Alonso)
Trafitto

Quai nuove hai tu?...


Alvaro cadde...

38
Gon.
Alo.
Il

so...

Nuovo tentar
Sta ben; Cecilia

conflitto

L' idalgo ornai non pu.

Gon. Alo. Gon.


Alo.

?...

Incolume

Qui tratta
Il

fu.

Pery?
tutelar suo

demone

A
Gon.

morte

lo

rap.

Ma

ben per poco!... Al piede mio V infame Cader dovr...

(indi volgendosi agli Avventurieri che lo circondano)

M' udite

or tutti

desto

Dallo stupor d' un impensato assalto Sorge pi fiero V indiano e giura In suo furor, pei numi suoi vendetta A voi tutti rapita ogni speranza
Saria, se a patti col

nemico or ora

10 venuto

non

fossi.

Tutti Gon.

E
Che
le

porte gli

s'

che mai vuole? aprano,

E
11

vivo o morto in suo poter sia tratto signor del castello...


(fra loro)

Tutti Gon.

Opra infame c'impone...

che?... Esitate?... Preferite or dunque Per T idalgo morir, che, se distrutto

Tutti

Fosse il nemico, i vostri Capi alla scure dannerebbe?... (dopo breve esitanza) Teco Legati siamo in una sorte istessa Imponi ; obbediremo.
:
,

Gon.

Unica
;

sola

Io vuo' salvar Cecilia

all'

amor mio

Quella diletta conservar vogl'io. In quest'ora suprema pi forte Nel mio petto l'amor si ridesta;
I

perigli disprezzo e la
fiore

morte

Per quel

gentil di belt.

Se la sorte a me un giorno funesta L' ha rapita all' ardente deso, N T inferno, n il mondo, n Dio Dal mio seno strapparla potr

39

Ruy

Alo. (al Coro) Ad armarci corriam -

si

ridesti

il

furor...
il

Non
Gon.

ci

freni piet...

non

ci

arresti

timor.

Tutti
Gon.

Tutti

Gon
Tutti

Suir iniquo Pery - cada il colpo primier, Ch'io lo vegga al mio pi - moribondo cader... Sul tiranno oppressor - che a morir ci dann, L' onta atroce a punir - io con voi piomber. S, V idalgo oppressor - da noi vinto cadr E l'oltraggio crudel - vendicato sar. Io di coraggio - dar l'esempio, Voi mi seguite... Noi tutti ti seguiamo... Morte all' idalgo... S, morte all' empio... (si avventano verso V uscio di mez*

SCENA
Don Antonio
Ant
si

II.

presenta con

Fedro

sulla porta a destra

No, traditori... La codarda trama M' nota, ed in mia man tutti vi tengo.
(a

Pedro che

eseguisce)
:

Queir uscio chiudi e qui mi lascia Basto a punir costoro.

io

solo

SCENA
Pery
Pery
Signor...
e

III.
Detti.

'entrando per la porta di messo)


Pery!...

Ant
Pery

Scampato

Dal veleno

sei

tu ?...

La mia signora
Di vivere m' impose

E volai nella selva e a prodigiose Erbe, la cui virtude a me sol nota, Chiesi e ottenni la vita.
Ant. Pkky

Fuggi or dunque, se

il

puoi...

Euggir ?

40
Ani.
Fra paco Fia distrutto il castello ai tuoi ritorna E vivi, o amico, e sii felice a noi
;
;

Speranza altra non resta Che una morte onorata...

Pery
Ant.

E
Che
parli ?...

il

braccio mio.

Pery

Ant.

salvar poss' io... che cinge il castello Quest'uscio conduce. (accenna l'uscio a sinistra) Lo so ma che intendi ?
di voi
-

Uno

Sul cupo torrente

Pery
Ant.

Varcare l'abisso...

Tu invano

il

pretendi...

Pery
Ant.

Pery
Ant.

Un Nume m'ispira; Ma come?. Una trave


Da questa
alla

varcarlo potr.
-

gettare ho potuto
contraria...

sponda

E
Sul mobile ponte - con uno di voi Fuggire... Impossibile !...
(risolato)

tu vuoi?

Pery
Ant.

Pery
Ant.

Ad

altri,

me

no.

Va

dunque... addio... fuggi..


Signore...

Pery

Ant
Pery

Che chiedi?

Un'ultima

grazia...

Ant
Pery
Ch' io salvi Cecilia.

Favella...

Concedi
.

Ant
Pery

(con subita gioia)

Ah

cielo

Per essa

Lo scampo ho cercato - non certo per me^ Morr se tal grazia - mi neghi.
Ant.

Concessa

Non

fora dal padre - ad altri che a te.,

Ma

il

ciel

lo

vieta

agi' idoli

Pery

Culto tu presti e onore, A un Dio verace ed unico E sacro il nostro core Che intendo?... E tale ostacolo Sol si frappone?... I1 Dio,
> Adorer

Che da Cecilia adorasi, pur io !...

41
Ant.
>I1 ver favelli?..,

Pekt

Gl'idoli

Dei Guarany rinnego ; Alla tua fede iniziami, Prostrato al suol ten prego.
(s'

inginocchia)

Ant.

(levando gli occhi al cielo e quasi inspirato) Gran Dio, che tutto regoli, Che tutto intendi e vedi, La grazia tua benefica

quest' eroe concedi.


le

(ponendo
Qui per
la

mani

sul capo di Pery)

santa Triade
;

lo Cristian

t' appello questo il tuo battesimo, prode mio fratello.

{traendo la spada
di croce)

presentando a Pery

l'elsa in

forma

Pery

Su questa croce or giurami Serbarti fido ognor Al Dio che in te rigenera Con la sua fede il cor. Su questa croce io giuro Serbarmi fido ognor Al Dio che in me rigenera Con la sua fede il cor

(si

alza)

SCENA
Cecilia
Cfx.
e

IV.
Betti.

(accorrendo frettolosa ed agitata)


Padre...

Ant.

Mia
Ora siam

figlia...

Cec
Ant.
Salva
ti

All'

ultima

giunti...

Iddio
vuol...

Fra
Sar

gli

angeli

poco anch' io Degli Aimor s appressano Le turbe irate e rugge Dei traditor la rabbia
1

La

Che tutto avvampa

strugge.

No, m'odi, un raggio splendere Vide Pery di fede Degli avi nostri all'unico
;

Nume
Fia vero

ei

si

prostra e crede.
lui,

?...

A
Ch'

Cecilia,

10 ti confido..

E
ei
ti

vuoi

conduca in braccio
e tuoi
io

Ai miei congiunti

Che sento?... Ed

Da
Con Con

te dovrei?...

dividermi No, mai!..,

te giurai di vivere,
te

Non

morir giurai non possibile Che al fianco tuo mi tolga La stessa tomba* accolga
,

La

figlia

il

genitor.
;

toglierti No, mia diletta Voglio al supplizio estremo, E poi sfidare impavido
11

mio destin supremo


(supplichevole)

Vivi e la mia memoria

Conserva ognor nel petto, Del tuo filiale affetto Mai non si spenga il fior

Deh

mia signora, arrenditi Al genitore, a Dio Vieni, mi segui, involati, Torna al tuo suol natio
!

Schiavo fedele ed umile Ognor m' avrai, tei giuro Rigenerato e puro Io ti consacro il cor

43

Gon. e Coro

di

Avvent.

(di dentro
il

Sia dischiuso

a destra pi vicino) varco alfine,

Sia bandito ogni timor...

Coro

pi

Aimor

{di dentro dal fondo pi vicino) Ornai pi non ha confine

Ant.

Di noi liberi il furor Ecco l'ora del cimento!...


!

Pery
Ant.
Cec.

(con impeto d'ira)

N
(a

schiacciarli or

pu
il

il

mio pi!

Gec)

Fuggi...

fuggi...

(abbracciando strettamente

padre)

In tal

momento

Ant.

separo da te. Pel tuo Dio, pel nostro affetto


Io ten prego... (a Cecilia)
Vieni...
!

Non mi

Pery Cec

Ant.

(come sopra) Ah no. Qui la morte io teco aspetto, Al tuo fianco io qui cadr. (divincolandosi dalle braccia di Cecilia, dice a Pery
tono solenne:)

Di strapparla dal mio seno Io t' impongo...

Pkry Cec

(eseguisce)

Andiam...

Gran Dio,

Tu
Ant.
(la

m'assisti!... In

me

vien

meno
(vacilla)
le

Ogni forza!...
baca amorosamente, poi la depone fra Pery, dicendogli :) Fuggi
.

braccia di

Pery

(sostenendo Cecilia
sinistra)

svenuta

la

conduce verso V uscio a

Addio

!...

SCENA

V.

Gonza! es, Avventurieri, Ruy, Alonso

Don Antonio

Gon

(atterrando la porta a destra ed irrompendo sulla scena nel momento che Pery e Cecilia fuggono, grida i)

Ferma,

ol...

Ant

(ponendosi avanti V uscio a sinistra)

No

tardi

!...

44

Gon

Oh

rabbia!...

Costui muoia... Ant. (avvicinandosi al pilastro, su cui la face)

Non

Un sol di voi uscir di qui; morr, ma


!

meco

Tutti morir dovete Tutti Che!... come?...

Ant.

Or

lo vedrete.

(stacca dal pilastro la fiaccola, V avvicina ai barili


d polvere, si ode uri orribile detonazione e la scena

intera precipita).

SCENA ULTIMA.
Si

vede da lungi

ii

campo

degli

Aimor
in

sopra una collina Cecilia, che

alla catastrofe del castello

cade

ginocchio sorretta

da Pery, che

le

addita

il

cielo.

Quadro generale.

Cala

la tela.

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