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kronstadt

giovedì 29
gennaio 2004
Numero
Speciale 3

Combat tenti
di ter ra,
di mare e
dell'aria!
MS

25/5/1918 - 10/6/1940 Iraq e dintorni


«Combattenti di terra, di mare e dell’aria! Camicie nere La complessa evoluzione del dopoguerra irakeno Sciiti integralisti al sud, potenziali alleati del'odiato e
della rivoluzione e delle legioni! ... L’ora delle decisioni induce oggi a riflettere su cosa è stato il regime di potente Iran. Il problema integralista si pone sem-
Saddam. Come sempre accade, lo scoppio della guer- mai ora in cui una guerra ha spazzato via una forma di
irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata conse- ra ha messo in moto inevitabilemente la macchina statale che, in qualche modo pur atroce, aveva costitu-
gnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. propagandistica dell'uno e dell'altro fronte. Così, gli ito un freno alla diffusione di un certo integralismo
Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e Angloamericani, allineandosi alla dottrina di sapore nella zona avvertendolo come iìuna malattia
reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno osta- manicheo degli Stati canaglia che semplifica molto la degenerativa dell'islamismo. Il problema, quindi, è
colato la marcia, e spesso insidiato l’esistenza medesima del complessità della guerra al terrorismo, hanno potuto più grave oggi, nella situazione di vuoto attuale. La
popolo italiano.» Ricordate? Giugno e poi il Gran Consi- presentare Saddam come una grave minaccia di stam- saggistica francese, storicamente più attenta alla que-
glio, Aida come sei bella? po islamista permutando all'Irak i tratti dell'Afganistan stioni del medio oriente, pone all'attenzione tre mo-
E la bugia “le democrazie ... che hanno ... insidiato l’esi- dei Talebani, dall'altro canto, lo stesso raìs ha potuto delli politici attualmente in atto di confronto col peri-
proclamarsi paladino dell'Islam aggredito agitando colo integralista. Il modello dell'Algeria che, dopo
stenza”. Ma come, ma dove, ma quando. Eravamo entrati lo spettro e il mito della Jihad. Tuttavia, oggi appare l'esperimento di apertura degli spazi democratici alle
nella seconda guerra civile europea. Era il 1940, giugno, il chiaro che né l'una né l'altra immagine erano del tutto forze estremiste, ha attuato un piano di repressione
10. Era ancora primavera come 25 anni prima. I primi veritiere. Ritenendo possibili o ammissibili i sospetti militare e di espulsione degli integralisti dalla vita po-
fanti, il 24 maggio. Il 1915. Al fianco della Francia e di lagami operativi tra una parte del terroismo islamico litica, salvo alcune eccezioni di riciclaggi nel versante
della Gran Bretagna, appunto. E anche quella volta, bu- internazionale e l'Irak, di certo, però, il regime di Saddam "moderato", perché percilodi per la tenuta dello stato.
gia. Il paese non la voleva proprio quella guerra, la quarta Hussein non era una forma di stato autoritario fon- Il modello del Marocco che cerca di contenere le spinte
guerra d’indipendenza o la prima guerra civile europea. dato sul radicalismo religioso - come ad esempio l'Ara- più radicali con un'interpetazione mordida dell'Ilsam
bia Saudita - ma piuttosto una dittatura personalistica associata ad una moderata diffusione del benessere.
E poi abbiamo scritto una stupenda Costituzione per e laica a gestione familiare di carattere nazionalista evo- E il modello turco, noto per la radicale rifondazione
promettere che non l’avremmo fatto mai, ma proprio mai lutasi come una forma degenerata del socialismo ara- dello stato e della sociatà su principi laici salvaguardati
più. E abbiamo istituito una Giornata della Memoria per bo di cui il partito Bahat di Saddam era un rappresen- anche con la forza delle armi. L'autocrazia dispotica
non dimenticare. Peccato. Non abbiamo ricordato bene. tante. Con questo spirito, il regime ha perseguitato irakena, forse, costituiva un quarto modello. Oggi, a
Non abbiamo rispettato la promessa. In Somalia per esem- con ferocia tutte le spinte centrifughe rispetto al mito seguito delle difficoltà in cui incorre la coalizione nel
pio, forse, ma una giornalista comunista, così l’hanno dell'unità nazionale, tanto i Curdi al nord quanto gli gestire la complessità della società irakena post bellica
e post Saddam, sembra sempre più imporbabile il
chiamata, Ilaria Alpi e un operatore Miran Hrovatin Sommario passaggio indolore dell'Irak alla democrazia
sono caduti, schiacciati, sotto il peso della bugia. rappresentatia su base etnica che sarebbe negli obbiettivi
pagina 2
E adesso ancora. Iraq. Forse Blair non ha mentito, forse degli Angloamericani. Il clima sembra più quello di
Bush è un grande presidente, difensore del Nuovo e Vec- Da Rocky a Rambo
smobilitazione generale che lascerebbe un enorme e
chio Mondo. Forse. Ma forse anche no. Forse ci hanno Ilaria Alpi pericoloso vuoto politico. E non è detto che in questa
davvero raccontato una bugia. In qualche maniera si sente Mediawatch fase storica dell'Irak la democrazia sia la migliore for-
puzza di bruciato, sarà il Napalm, sarà il Petrolio. Co- pagina 3 ma politica possibile e nemmeno quella che può ga-
munque Mediawatch, NGV, RaiNews24, Report, L’elmo La Grande Guerra - 24 maggio 1915 rantire la sicurezza dell'Occidente e tantomeno che
27 gennaio 2004 - Body Count possa risolvere pacificamente le tante tensioni che at-
di Scipio, anche Ballarò e L’Infedele, suvvia, ci danno traversano il paese. Non è impossibile prevedere uno
l’idea che si possa provare a tirare via il cerone e la biacca. 27 gennaio: Giornata della memoria scenario da guerra civile non appena le truppe d'occu-
Il re è nudo. E non lo dicono solo i buffoni (quelli per pagina 4
pazione lasceranno l'antico regno di Babilonia.
mestiere non per ispirazione divina), le Guzzanti e i (DIS)INFORMATI!
Appello per un altra informazione Matteo
Guzzanti, che pure e hanno tutti i diritti di dirlo.
2 giovedì 29 gennaio 2004 Numero Speciale 3 k
Da Rocky a Rambo Mediawatch
(ANSA) - AVIANO, 27 GEN - Dick Cheney è arrivato nella base Usaf di Aviano accolto da applausi, urla Il 15 febbraio 2003 alcuni siti e riviste di infor-
e sventolio di centinaia di bandierine americane. Atterrato alle 14:30 col suo Boeing 777, il vicepresidente degli Usa mazione indipendente hanno dato vita ad un
è poi entrato nell'hangar uno della base, accompagnato dal generale Mike Worden, che lo ha presentato come uno “Mediawatch”, un osservatorio sull'informazione
'special guest'. All' ingresso nell' hangar, i militari ed i loro familiari lo hanno salutato con grande entusiasmo, di guerra che in poco più di un mese ha raccolto
mentre gli altoparlanti diffondevano musica ad alto volume. Cheney è sceso dall'aereo accompagnato dalle note di
Bill Conti "gonna fly now", famosissima canzone di Rocky, e così ci è stato presentato al tg: raggiante, tra le più di 300 segnalazioni, documentando manipo-
bandiere usa e quelle italiane. lazioni, forzature, censure, menzogne e propagan-
La musica scelta è un doppio omaggio: prima di tutto esalta i soldati presenti, memori della scalata da.
del pugile Balboa e del suo "Adriana", in secondo luogo Cheney è comunque su suolo italico e L’iniziativa - ospitata sul sito dell’associazione
Rocky è pur sempre "lo stallone italiano" self-made man tutto muscoli e sudore simbolo di quel- PeaceLink all’indirizzo http://www.peacelink.it/
l'America di migranti che con la forza di volontà riesce ad emergere. mediawatch - è stata promossa da un gruppo di
Ma c'è un ulteriore link: la serie Rocky da sempre fa da colonna sonora alle politiche repubblicane, siti e riviste di informazione indipendente:
lanciando messaggi potenti in quel formidabile creatore di notizie ed informazioni che è l'immagi- Altreconomia, Carta, Azione Nonviolenta, Buo-
nario collettivo. Rocky è l'apologia del self made man che lascia intendere l'inutilità, la dannosità ne Nuove, Guer re & Pace, Indymedia.
d'ogni politica assistenziale: soprattutto nei primi episodi "proletari" è evidente la lotta individuali-
sta che l'eroe intraprende per liberarsi dal milieu, convinto che nel mondo, come sul ring, esista un
Information Guerrilla, Informazione senza fron-
solo vincitore che grazie a eccezionali qualità individuali emerge e si distacca dall'universo dei falliti. tiere, PeaceLink, Terre di Mezzo, Unimondo,
Addirittura più in là la serie diventa il simbolo della vittoria della politica USA su quella sovietica, Vita, Volontari per lo sviluppo.
liquidata, in Rocky 4, con qualche cartone ben assestato nella serissima inconsapevole satira che vede Oggi più che mai i giornali e la televisione sono
Balboa col tronco sulla neve che sfida il sovietico biondo supertecnologizzato, imbottito di vitami- chiamati a rispondere del loro operato, e la lista
ne e gran bastardo. delle cose di cui rendere conto è stata costruita gra-
Ma ancor più inconsapevole omaggio allo "spirito del tempo", da recuperare e studiare è, sempre zie al contributo di tutti i cittadini che hanno in-
collo Stallone, Rambo III, film assolutamente politico e con un gran messaggio da lanciare di qua serito le loro segnalazioni in rete, dando vita ad
e di là dall'oceano: nel 1988 il nemico, seppure sul viale del tramonto, era ancora l'URSS e la ferita una vera e propria “commissione popolare di vigi-
afghana era ancora aperta, ecco allora il nostro (con capelli lunghi trattenuti da fascia, canottiera nera lanza” sul sistema giornalistico e radiotelevisivo.
sudatissima, catenina portafortuna e bowie-knife gigante) affrontare i sovietici a fianco dei talebani,
nel film rappresentati nelle vesti di simpatici pastori, grandi amanti dei cavalli. Da soli non ce l’avremmo mai fatta. La guerra ci
Il segnale da lanciare nel main stream dell'informazione mondiale all'epoca era chiaro: "I sovietici ha travolto con una valanga di informazioni e
sono ancor pericolosi, di Gorby ci fidiamo fino ad un certo punto e per questo cerchiamo di messaggi, difficili da gestire singolarmente. La rete
disgregare il vecchio impero aizzando le tribù locali". Un film così non poteva non essere dedicato "al di osservatori nata attorno al “Mediawatch”, in-
valoroso popolo afghano" vece, è diventata un gruppo di “auto-aiuto” dove
Ilaria Alpi: 20 marzo 1994 - 21 gennaio 2004 ognuno ha contribuito all'analisi collettiva dell’in-
formazione di guerra, costruendo una “comunità
Il 20 marzo del 1994 un omicidio premeditato di piste su cui lavorava Ilaria Alpi si sono (o sono
una giornalista e di un operatore, per la scoperta di state) insabbiate ma non è bastato fermare il suo virtuale” di lettori consapevoli, dove lo sforzo di
traffici di rifiuti "scomodi" e armi si intreccia con la lavoro, perché l'opera fosse compiuta non poteva documentazione veniva ripagato dalle segnalazioni
denuncia di stupri perpetrati dai carabinieri e dai venire a galla nemmeno la verità sulla tragica morte ricevute dagli altri.
parà del contingente di pace italiano, con droga, della giornalista. Devono stare tranquilli coloro che Il frutto di questo lavoro è stata una vittoria su
armi, avorio, scimmiette vive, pietre miliari, busti credono nella giustizia? La risposta verrà da Carlo quella “overdose di informazioni” che costituisce la
del duce che la Guardia di finanza ha sequestrato Taormina che è diventato presidente della com- forma più subdola della moderna censura. Il qua-
all'aeroporto di Roma ad ufficiali e sottoufficiali missione bicamerale d'inchiesta sulla caso Alpi- dro culturale e mediatico che emerge da questo sforzo
provenienti da Mogadiscio, per non parlare della Hrovatin nel giorno in cui è stata istituita, il 21 è davvero desolante, con una lunga sequenza di
morte dell'agente del Sismi Vincenzo Li Causi al gennaio 2004. menzogne propinate a ritmo più che quotidiano.
quale Ilaria Alpi aveva raccontato le sue scoperte,
ucciso da una pallottola vagante il 12 novembre L.G.LeBanque http://www.peacelink.it/mediawatch
del 1993 …insomma non mancano elementi per
aprire un inchiesta, istruire un processo e condan-
nare i colpevoli. In Somalia circolano anche i nomi Art. 11
dei veri esecutori materiali del assassinio Ilaria Alpi
e di Miran Hrovatin (lo ha dichiarato l'ex ambascia- L'Italia ripudia la
tore Mario Scajola); questi nomi li conosce anche guerra come strumen-
Ali Madhi, il signore della guerra di quella parte di to di offesa alla libertà
Africa. Y.Amir, docente universitario già sentito
dai magistrati italiani dice: "I signori della guerra degli altri popoli e
hanno deciso di ucciderla perché sapeva troppo dei come mezzo di
loro affari: armi, droga, rifiuti tossici (forse scorie risoluzione delle
radioattive provenienti dall'est europa arrivate pas- controversie interna-
sando per l'italia con navi della missione di pace). zionali; consente, in
Non solo. La giornalista italiana sapeva anche con
chi facevano affari questi signori. Un omicidio su condizioni di parità
ordinazione. L'ho già detto alla Digos". E in effetti con gli altri Stati, alle
un inizio c'è stato, Giuseppe Pitto (uno dei tre limitazioni di sovranità
magistrati incaricati di seguire la pista dei traffici di necessarie ad un
armi e rifiuti) ha cominciato l'inchiesta ma presto è ordinamento che
stato esonerato dall'incarico ed è il punto di arresto
delle indagini sui traffici. L'altro filone riguarda il assicuri la pace e la
comportamento delle forze italiane, il caso degli giustizia fra le Nazioni;
stupri è scoppiato e ha avuto un seguito nei media promuove e favorisce
ma è anche vero che per i partecipanti italiani non ci le organizzazioni
sono state serie conseguenze, se tra loro compare internazionali rivolte a
un capitano dei carabinieri (presente in piazza
Alimonda durante l'omicidio di Calo Giuliani come tale scopo.
riporta la commissione parlamentare sui fatti di Costituzione della Repubblica Italiana
Genova) che è diventato tenente colonnello. Le MS
k Numero Speciale 3 giovedì 29 gennaio 2004
La Grande Guerra - 24 maggio 1915 27 gennaio: Giornata della memoria
3
Nella primavera del 1915 sono i giornali a dare all'intervento -scrive l'11 aprile 1915 il "Corriere Memoria di chi? I maggiori media nazionali han-
l'impressione che le resistenze all'intervento della Sera"- un grande giornale torinese "La no celebrato questa giornata come ricordo dell'olo-
siano cessate e che gli italiani si predispongano Stampa", esplica un'azione che molti definiscono causto del popolo ebraico. Se ricordare i sei milioni
con entusiasmo crescente a quella che viene spiccatamente neutralista e che altri come noi non di ebrei periti per mano dei nazifascismi è cosa
definita la <<grande prova>>, a cominciare riescono assolutamente a comprendere>>. Ma la doverosa, altrettanto doveroso è ricordare gli "al-
dal capofila il "Corriere della Sera" di Luigi "Gazzetta del Popolo" e il "Resto del Carlino" tri olocausti": oppositori politici, testimoni di Geova,
Alberini. I fogli giornalistici spingono alla usano un linguaggio assai più duro e il rom, malati psichici, omosessuali furono altrettan-
guerra e vedono così crescere tiratura e vendita, "Giornale d'Italia" di Bergamini parla di to perseguitati dai regimi nazifascisti. In Italia
ma neppure in questa occasione riescono a <<deviazione e deformazione dell'opinione addirittura, di 40.000 deportati, 30.000 erano
stabilire un punto di contatto con la maggior pubblica>>. Quanto all' "Avanti", pur ribaden- oppositori politici e 8.000 ebrei (fonte:
parte degli italiani. Il persistente e diffuso do con fermezza l'opposizione dei socialisti www.deportati.it).
analfabetismo, in particolare nell'Italia centro- alla guerra e i sentimenti neutralisti della In questa giornata, diversi filmati sulle
meridionale, le differenti tradizioni locali ma maggior parte degli italiani, e soprattutto delle deportazioni nazifasciste sono stati trasmessi dal-
anche il linguaggio <<colto>> e accademico masse popolari, si dimostra sempre più le reti nazionali, ed inevitabilmente, al termine,
di quotidiani e settimanali (conseguenza rassegnato all'inevitabilità del conflitto <<Noi fioccavano riferimenti allo stato d'Israele. E' forse
dell'antico distacco tra intellettuali e paese) stessi, per ora vinti - scriverà agli inizi del maggio- un modo per sfruttare l'emotività del pubblico che,
fanno si che gli aumenti della diffusione riconosciamo la necessità di subire la dura legge del
vedendo le violenze di cui sono state vittime gli ebrei,
restino limitati alla borghesia grande e media. più forte. Lasciamo che la borghesia faccia la sua
e collegando tutto questo alla situazione di terrore
La polemica sull'intervento , dunque, rischia di guerra>>.
che c'è in medioriente, recepisce che i morti di allo-
offrire un'immagine deformata della società La guerra sembra così inevitabile e voluta ma
ra sono uguali ai morti di oggi? Se questo è vero
italiana ma coglie sicuramente elementi se si leggono anche quei documenti destinati a
significativi per quanto riguarda gli umori della restar segreti, come le relazioni inviate dai
sul piano della dignità umana, non lo è altrettanto
borghesia colta e delle forze politiche ed prefetti al presidente del Consiglio e ministro
davanti alla storia: in un caso si tratta di stermi-
economiche in campo. degli Interni Salandra, documenti che lo stesso nio organizzato, basato su ideologie razziste e
Tra i grandi giornali l'unico a resistere su di aveva richiesto, in via riservata, poco prima xenofobe (e purtroppo sappiamo anche che Pavia,
una posizione di neutralità è "La Stampa" di dell'entrata, possiamo leggere che <<il vero tra pestaggi a giovani, assalti alle sedi di partiti e
Alfredo Frassati. E per questo viene attaccata sentimento delle varie classi dei cittadini>> è assai associazioni e l'incendio al Barattolo, è diventata
duramente dai quotidiani dell'interventismo. diverso. I fogli giornalistici più diffusi si un laboratorio della violenza per gruppi che si ri-
Mentre <<gli spiriti migliori si convertono distaccano quindi dall'atteggiamento di fondo fanno a quelle ideologie), e nell'altro caso si tratta
della popolazione: una invece di una vera guerra (anche se non ufficial-
popolazione sempre mente dichiarata) con tanto di occupazioni e resi-
più preoccupata per la stenza, le quali inevitabilmente producono morte e
crisi economica e a distruzione.
disagio per l'incertezza E tantissimi altri sarebbero i casi di olocausti da
di prospettive in cui si ricordare, e tanti altri ancora da denunciare, dato
trova l'Italia, in che tutt'oggi nel mondo si verificano catastrofi delle
un'Europa sempre più quali non siamo neanche informati. O se sappia-
martoriata dal conflit- mo, facciamo esattamente come il popolo tedesco
to. con i lager: tutti sapevano dell'esistenza, ma face-
(vedi STORIA vano finta di nulla.
D'ITALIA a cura di G. Ogni anno muoiono 20 milioni di persone per fame.
Galasso, UTET. Di questi, 4,5 milioni sono bambini. E il proble-
Vol.XXII “LA PRIMA ma non è la mancanza di risorse (Jean Ziegler,
GUERRA MONDIA- noto esperto dell'Onu, afferma che oggi sarebbero
LE E IL FASCISMO”) già disponibili 2700 calorie a persona per 12
L.A. miliardi di individui), ma l'iniqua distribuzione
di queste.
RICORDARE NON SIGNIFICA BUT-
militari della coalizione: 615, di cui USA 518, UK
57, Italia 17 (che come numero non è nemmeno
27 gennaio 2004 - Body Count

TARE CASI UMANI IN PASTO AL


PUBBLICO. SIGNIFICA COMPREN-
civili iracheni :minimo 8059, max 9896

DERE LE MOTIVAZIONI CHE


STANNO DIETRO ALLE IDEOLO-
troppo di buon auspicio), altri 23.

GIE CHE GIUSTIFICANO QUESTE


TRAGEDIE (IDEOLOGIE POLITI-
CHE, RELIGIOSE O ECONOMICHE),
PER EVITARE CHE SI RIPETANO
IN FUTURO.
Non cristallizzare il dolore ma interrogarsi su come
sia potuto succedere. Purtroppo non sempre questo
lavoro è svolto con onestà dai media ufficiali.
Egiziano di Leo
4
(DIS)INFORMATI!
giovedì 29 gennaio 2004 Numero Speciale 3 k
Kronstadt è una rivista che verrà distribuita
Come difendersi in tempo di guerra mediatica gratuitamente, due volte al mese a partire dal
(DIS)INFORMATI! si articolerà in sei serate che si propongono di fornire degli strumenti febbraio 2004. Si sosterrà con un po’ di
critici per sopportare il quotidiano attacco da parte dei media. Presso il Csa Barattolo - via dei pubblicità, con il sostegno dei lettori abbonati e
giovedì 29 gennaio giovedì 12 febbraio di chi altri vorrà sostenere il progetto.
L'informazione in tempo di guerra L'informazione dal basso Tutto quello che leggete è verificabile e
La terza serata tratterà dell'informazione in tempo di La quinta serata proporrà una serie di esperienze di riscontrabile, ovvero proviene da fonti che
guerra, presentando dei casi di distrazione, quando non informazione dal basso, quale strumento alternativo ai riteniamo degne e non si inventa nulla.
di vera disinformazione, riscontrati e raccontati dai media controllati dai grandi gruppi editoriali dietro cui Nel caso in cui qualche articolo venga trovato
media alternativi. si muovono forti interessi economici e politici. offensivo o quant’altro ci scusiamo in anticipo e ci
• Marco Trotta (responsabile progetto • Blicero - indymedia italia impegniamo, compatibilmente con gli spazi e i
• Terre di Mezzo - Giornale di Strada tempi, a fornire diritto di replica.
MediaWatch del portale Peacelink.it)
• Isola Tv - Telestreet milanese La redazione di Kronstadt è aperta a tutti i
Seguirà poi la proiezione della puntata di Report su
• Carlo Gubitosa – PeaceLink.it
Ilaria Alpi “nient’altro che la verità) contributi, quantomeno si impegna a leggerli e a
valutarli per la pubblicazione se scritti bene.
giovedì 19 febbraio
mercoledì 4 febbraio Tutto quello che viene pubblicato è coperto da
L'informazione sul territorio
Il ruolo della televisione nella società e i una dichiarazione di copyleft: potete copiare,
La sesta serata sarà una tavola rotonda sull'informa-
media davanti al dolore riutilizzare, tradurre più o meno tutto quello
La quarta serata porrà degli interrogativi sul ruolo della zione sul territorio a cui parteciperanno tutti i soggetti
che lavorano nel campo dell'informazione locale. Du-
che volete, purché venga lasciata questa possibili-
televisione nella società, valutando l'influenza che eserci- tà anche nei lavori derivati e soprattutto ogni
ta sulla determinazione dell'opinione pubblica. Come caso rante questa serata verrà presentato al pubblico il primo
numero della rivista (quello che avete tra le mani è il distrubuzione commerciale non è incoraggiata
emblematico si analizzerà il comportamento dei media
primo dei cinque numeri speciali sulle questioni tratta- (nel caso dovete contattare la redazione).
davanti al dolore partendo dai tragici fatti di Nassirya.
• Giorgio Grossi (docente di sociologia a Milano te durante le conferenze).
kronstadt
Bicocca) • tavola rotonda
periodico sicuramente bimensile
• Giampaolo Azzoni (docente di giurisprudenza a Seguirà grande festa e cotillons Numero Speciale 3
Pavia) www.upartaid.net/kronstadt
• Franco Rositi (docente di Scienze Politiche a Pavia) kronstadt@upartaid.net
In città si avverte l’esigenza di un altro vertito da sempre un distacco tra l’università glia contribuire alla creazione e alla diffusio-
tipo di informazione che si affianchi a e il territorio. Questa distanza appare ai più ne di un altro modello d’informazione: un’in-
quella già presente, riflesso di una logica inopportuna per una città abbandonata dalle formazione centrata su Pavia e sui suoi pro-
di monopoli dominante a livello mondia- fabbriche che non può permettersi un futuro blemi che sappia anche guardare oltre, nella
le, e che renda conto delle necessità di slegato dal patrimonio di sapere che questa consapevolezza che i problemi sul nostro ter-
comunicazione presenti nella società. Le istituzione rappresenta. ritorio sono spesso la determinazione locale
associazioni del terzo settore, il Comune di problemi e dinamiche globali.
e l’Università, le Scuole Superiori non Il compito dell’informazione.
hanno in questo momento a disposizio- Le vicende del mondo dalla fine della guerra Crediamo che l’esigenza di un’informazione
Appello per un altra informazione

ne un sistema informativo che permetta fredda in poi hanno fatto crescere la consa- non asservita al potere sia oggi sentita da mol-
loro la comunicazione e il confronto. pevolezza dell’importanza dei mezzi di infor- ti, e che sia compito di queste persone impe-
mazione. Importanza legata non solo alla li- gnarsi per la creazione di spazi di libero con-
La cultura come risorsa bertà di scelta, e quindi alla pluralità come fronto.
Una città come Pavia deve continuare a richiamato dal Presidente della Repubblica,
investire e impegnarsi nel mantenere un ma anche e soprattutto alla possibilità di ac- Chiediamo perciò agli Enti Locali, alla So-
alto profilo in ambito culturale di contro cedere agli stessi, come scritto nell’articolo cietà Civile e all’Università di sostenere que-
alla banalizzazione legata a logiche di 21 della Costituzione. Manifestare liberamen- sto progetto firmando l’appello e partecipan-
mercato. Di più, la sfida da raccogliere è te il proprio pensiero vuol dire avere accesso do concretamente alla sua realizzazione così
non solo quella di continuare ad agire ma a spazi informativi, poterli controllare e ge- da dar voce a questioni e opinioni altrimenti
di riuscire a trovare i mezzi per riuscire a stire in un’ottica che non sia solo ed esclusi- invisibili.
raccontarlo, incoraggiarlo e immaginar- vamente quella delle leggi del mercato.
lo. La cultura rappresenta uno spazio pri- Per arrivare a capire, di più e meglio, la
vilegiato per combattere una battaglia che Pensiamo che la soluzione di questi proble- complessità degli eventi e dei mondi che ci
può migliorare la qualità di vita anche e mi possa transitare anche per la nascita a Pavia circondano. Per sostenere la necessità di una
soprattutto in termini economici concreti. di un soggetto d’informazione dal basso che, informazione intelligente, capace di guardare
sfruttando diversi supporti multimediale (car- in profondità e riflettere sugli eventi, anziché
L’Università e il territorio ta stampata, portale internet, archivio audio/ sull'audience. Per cercare, infine, di svelare e
Pavia è sede di uno dei più antichi e im- video, radio e televisione) sappia diventare raccontare sempre, ogni possibile verità.
portanti atenei d’Europa, ma viene av- un punto di convergenza per chiunque vo- (www.ilariaalpi.it)

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