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GREGORY BATESON

GREGORY BATESON
A cura di Fabrizio Cerroni

Desidero esprimere la mia convinzione che certi fatti come la simmetria bilaterale di un animale, la disposizione strutturata delle foglie in una pianta. l'amplificazione progressiva della corsa agli armamenti, le pratiche del corteggiamento, la natura del gioco, la grammatica di una frase, il mistero dell'evoluzione biologica, e la crisi in cui oggi si trovano i rapporti tra l'uomo e l'ambiente, possano essere compresi solo in termini di un'ecologia delle idee cos come io la propongo (Verso unecologia della Mente).

VITA E OPERE Gregory Bateson nasce il 9 Maggio 1904 in Inghilterra. Suo padre era il famoso biologo William Bateson, padre della genetica. Dal 1922 Bateson studia storia naturale al St. Johns College di Cambridge, ma ben presto abbandona la storia naturale per dedicarsi allantropologia. Fu allievo di Malinowski, con il quale fu in disaccordo, e di Radcliffe-Brown, di cui rimane favorevolmente impressionato, tanto da aderire totalmente alla sua teoria struttural-funzionalista. Le sue prime ricerche sul campo furono in Nuova Guinea, dove studi la trib degli Iatmul, ed in Indonesia, in particolare a Bali. Quanto ai primi, si concentr su un rito degli stessi: il Naven. Ben presto si accorse come lapproccio struttural-funzionalista sia del tutto insufficiente per comprendere questo rito, soprattutto nei suoi aspetti emotivi. Ne segue una situazione di stallo, che super grazie allarrivo sullisola dellantropologa Margaret Mead, i fondamentali discorsi con la quale lo aiuteranno nellanalisi del rito. Frutto di questa collaborazione il primo saggio di Bateson: Naven (1936). Nello stesso anno Bateson e Margaret Mead si sposarono (divorzieranno nel 1951). Dal matrimonio nacque Mary Catherine che sar antropologa anchessa, ed aiuter il padre nelle sue ultime opere. Quanto ai balinesi, ai risultati della sua analisi relativa ad essi Bateson dedic il saggio: Il Carattere Balinese (1942), scritto in collaborazione con Margaret Mead. Entrambi i lavoro si caratterizzano per essere tra i
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primi studi antropologi ad utilizzare strumenti fotografici e cinematografici per documentare le interazioni fra indigeni. Oltre a questi saggi, nello stesso periodo scrisse importanti articoli, tra cui: Social Structure of the Iatmul People of the Sepik River (1932-1935); Music in New Guinea (1935); e Culture Contact and Schismogenesis (1935, incluso nella raccolta Verso unEcologia della Mente); Age Conflicts and Radical Youth (1941); The Frustrationaggression Hypothesis and Culture (1941). Nel 1939 si trasfer negli Stati Uniti a causa della guerra, durante la quale lavor in Estremo Oriente allUfficio Studi Strategici come consulente antropologico per la propaganda. Negli stessi anni, ad opera di ricercatori come Norbert Wiener, Ross Ashby, John Von Neumann, Warren McCulloch, Arturo Rosenblueth sta nascendo negli Stati Uniti una nuova disciplina: la cibernetica. Bateson contribu sin dalle origini allo sviluppo di questa scienza che lo influenz profondamente. In seguito, dopo essere stato visiting professor a Harvard, ricercatore associato al Lanley Porter Neuropsichiatric Institute di San Francisco, si trasfer a Palo Alto dove fu docente alluniversit di Stanford e consulente etnologico del Veterans Administration Hospital. Si occupa qui di psichiatria operando con un gruppo di collaboratori: John H.Weakland, ingegnere chimico, Jay Hayley, psicologo sociale, e dal 1956 Don Jackson, psichiatra. In particolare, Bateson si concentr sui problemi della psicosi, elaborando la teoria del double bind (doppio vincolo o doppio legame), ipotesi esplicativa della schizofrenia, che viene collegata ai patterns comunicativi della famiglia e della societ, ripresa dalla scuola psichiatrica di Palo Alto, da P. Watzlawick e per determinati aspetti da R. Laing. Nellambito psicoterapeutico Bateson introdusse un metodo terapeutico basato sullanalisi non del singolo malato, ma della sua intera famiglia. Tale metodo, denominato terapia famigliare ad orientamento sistemico, oggi ampiamente utilizzato. Sullo stesso argomento scrisse, nel 1951, con J. Ruesch il volume La Matrice Sociale della Psichiatria. Bateson dedicher alla psicologia altre opere come: lUmorismo nella Comunicazione Umana (1953); Perceval un Paziente Narra la Propria Psicosi, 18301832(1961); nonch numerosi articoli e conferenze. Successivamente Bateson si occup di biologia svolgendo ricerche sulla comunicazione degli animali, in particolare dei delfini, allIstituto Oceanografico delle Hawaii. Dal 1972 fu professore al Kresge College, ununiversit della California. Il suo corso sintitolava Ecologia della Mente. Tale titolo fu ripreso per lopera che lo rese famoso: Verso unEcologia della Mente (1972), la quale testimonia la variet degli interessi di Bateson, trattando di antropologia, psichiatria, cibernetica, evoluzione biologica, genetica, ecologia, e manifestando il carattere unitario ed olistico del suo approccio. Altre raccolte sono Mente e Natura (1979), nella quale esposta nel modo pi compiuto la sua teoria; e Una Sacra Unit. Altri Passi Verso unEcologia della Mente (1997), pubblicato postumo
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Deluso dallambiente scientifico, nel quale il suo libro passa inosservato, si ritira presso lEsalen Institute. Inizia a scrivere Dove gli Angeli Esitano. Vero unEpistemologia del Sacro, pubblicato postumo da Mary Cathrine Bateson nel 1987. Gravemente malato di polmonite, dopo essere stato malato di cancro, la sua diffidenza dalla scienza lo porta a non farsi ricoverare in ospedale. Muore il 4 Luglio 1980.

IL PENSIERO: LECOLOGIA DELLE IDEE Bateson non si occupato di filosofia in senso stretto, ma piuttosto dellarea d'incontro tra il pensiero filosofico molto astratto e formale da una parte e la storia naturale dell'uomo e delle altre creature dall'altra (Verso unEcologia della Mente). Il metodo di Bateson fortemente olistico, volto ad individuare le connessioni esistenti tra fenomeni come la struttura delle foglie, la grammatica di una frase, la simmetria bilaterale di un animale, la corsa agli armamenti, ecc. Questa epistemologia basata sulla cibernetica definita da Bateson ecologia delle idee. Lecologia delle idee orientata allo studio dei sistemi evolutivi. Occupandosi dellevoluzione, questo modello considera anche lapprendimento che appartiene alla stessa classe di fenomeni. Levoluzione considerata come un processo conservativo volto ad assicurare la sopravvivenza del sistema. Di questi sistemi Bateson ne considera tre, in ordine crescente: lindividuo, la societ in cui lindividuo vive e lecosistema. Questi sistemi sono reti cibernetiche complesse, anelli collegati da una catena di processi causali. Essi sono formati al loro interno da sottosistemi, ad esempio luomo e gli altri animali sono sottosistemi dellecosistema, le cellule sono sottosistemi degli individui. Ognuno di questi sottosistemi possiede processi potenzialmente rigenerativi che se lasciati a se stessi crescono in maniera esponenziale. Un esempio di questi processi dato dalla schismogenesi, linterazione cumulativa tra le componenti del sistema che pu portare al crollo di questultimo; un tipico processo schismogenetico la corsa agli armamenti. Per questa ragione il sistema deve contenere meccanismi di regolazione volti a garantire lequilibrio, riportando il sistema allo stato stazionario. La presenza di questi meccanismi fa s che il sistema sia autocorrettivo. Essi consistono in uno scambio di informazioni attraverso un processo comunicativo; pertanto la comunicazione un mezzo omeostatico volto a mantenere la stabilit del sistema. In altri termini, la comunicazione lo strumento attraverso cui si realizzano le connessioni nel sistema. Per questa ragione Bateson afferma che la biologia e la grammatica rispondono alle stesse leggi formali. Entrambe si occupano di relazioni; lanalisi logica che afferma ci che una cosa illusoria, statica. Al contrario, ci che conta la dinamica del pattern relazionale che si svolge tra soggetto e predicato. Nei mammiferi preverbali la comunicazione ha carattere iconico ed analogico, e verte principalmente sulla struttura delle relazioni, e solo indirettamente sulle cose. Con il linguaggio accade lopposto: la
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comunicazione umana riguarda le cose, ma indirettamente rimane sempre discussione sulle relazioni. Nelluomo c anche una sopravvivenza del codice proprio degli altri mammiferi, nel cosiddetto linguaggio del corpo, o nellintonazione della voce. Tale codice, inoltre, anche pi sviluppato nelluomo che negli altri animali, giacch d vita a fenomeni quali la danza, la musica, la poesia. proprio attraverso questo codice cinetico che avviene prevalentemente il discorso sulle relazioni. La permanenza di questo canale di comunicazione analogico dovuta, secondo Bateson, al fatto che con il linguaggio verbale possibile mentire sulle relazioni, esso pu essere falsificato; il linguaggio cinetico serve quindi a mantenere una certa onest in questo campo. Il linguaggio cinetico si serve di una sineddoche per esprimere il tutto attraverso la parte, ed volto a creare ridondanza, ossia la possibilit per il ricevente di risalire agli elementi mancanti nel messaggio con probabilit maggiore di quella che si avrebbe se provasse a caso. Nelluomo inoltre presente una via di mezzo tra questi due codici: il processo primario, il quale privo di tempo e negazione, e si serve metafore non ancorate, ossia isolate dal proprio contesto, che modificano i termini, ma lasciano intatta la relazione, proprio come avviene nella comunicazione animale. La grande differenza tra questi due codici che il linguaggio verbale si serve di cornici metacomunicative che identificano il genere del messaggio, stabilendo, ad esempio, se va inteso in senso letterale o metaforico, seriamente, o come un gioco, ecc. Ogni sistema cibernetico considerato da Bateson come una mente. La mente il sistema totale che elabora l'informazione e che completa il procedimento per tentativi ed errori (Verso unEcologia della Mente). Una mente opera sulla base di differenze. La differenza non nelle cose, ma piuttosto nel loro rapporto, essa non presente n nel tempo n nello spazio. Per definire la differenza, Bateson ricorre alla dicotomia di Korzybski tra mappa e territorio. In questo caso la mente la mappa, mentre la realt il territorio; la differenza dunque ci che viene trasferito dal territorio alla mappa. Tra il numero elevatissimo di differenze esistenti nella realt, la mente ne considera una piccola parte, che essa codifica, facendola divenire cos informazione. La differenza che viaggia nei circuiti mentali come informazione un idea. Utilizzando due termini gnostici, ripresi da C.G. Jung, Bateson distingue tra il mondo fisico del pleroma che funziona secondo forze ed urti, ed il mondo mentale della creatura che funziona secondo differenza, cosicch in esso anche il nulla, in quanto diverso da qualcosa, pu essere fonte di energia. Comunque questi mondi sono solo astrattamente separabili; la mente sempre immanente al sistema. In Mente e Natura Bateson individua i sei criteri che un sistema deve avere per essere qualificato come mente. Innanzi tutto, il sistema agisce su differenze. In secondo luogo formato da parti collegate da canali attraverso i quali vengono trasmesse le differenze. In terzo luogo, il sistema dispone di unenergia collaterale. Il quarto criterio che il processo mentale dipende da catene di determinazione circolari e pi complesse (Mente e Natura). Queste catene fanno s che il sistema sia auotocorrettivo nella
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direzione dellequilibrio o dellinstabilit. Il quinto criterio che gli effetti della differenza devono essere considerate come trasformate (versioni codificate) della differenza che li ha preceduti. Questa una conseguenza del fatto che la mappa non il territorio, pertanto nella mente non si avr mai il territorio, la cosa in s, ma solo mappe di mappe. Infine, il sesto criterio che la descrizione e la classificazione di questi processi di trasformazione rivelano una gerarchia di tipi logici immanenti ai fenomeni. Bateson si basa qui sulla teoria di A.N. Whitehead e B. Russell esposta nei Principia Matematica. La mente deve operare sulla base di livelli diversi, quando la discriminazione tra i livelli di comunicazione distorta o confusa ne derivano patologie, tra le quali la pi importante il doppio vincolo (double bind). Nella concezione di Bateson, dunque, la mente non si limita agli individui, ma anche la societ e, soprattutto lecosistema una mente. Di pi, lecosistema la vasta Mente il sistema pi grande ed importante che esista, di cui lindividuo solo un sottosistema. questo laspetto olistico dellecologia delle idee, la mente individuale solo un sottosistema del sistema biologico che connette tutti gli esseri viventi, e che possiede le caratteristiche di un sistema cibernetico. I confini della mente individuale non sono fissi ma vanno tracciati in relazione alla ricerca, considerando tutti i canali di cui lindividuo si serve. Ad esempio nella marcia di un cieco, la mente costituita dalluomo, pi il bastone, pi la strada, e cos via. Questa concezione ha immediate ripercussioni etiche che Bateson considera molto attentamente, e che lo portano a criticare la cultura occidentale. Lerrore di questa consiste nel suo carattere dicotomico che separa la ragione dalle emozioni, lindividuo dalla societ e lumanit dalla natura. Ci il risultato della sopravvalutazione della coscienza. Questa considera solo una piccola parte delle informazioni della mente, e questa selezione fatta secondo una finalit. In questo modo la coscienza, che solo una parte del pi vasto sistema individuo-societ-ecosistema, ignora tale connessione, e rivendica esclusivamente per s il carattere di mente. La finalit cosciente semplificante, non mira alla saggezza, ma allindividuazione del cammino pi breve per raggiungere il proprio fine. La coscienza stolta perch ignora la natura sistemica del mondo, credendo di avere il controllo di un sistema di cui solo una parte. Se questepistemologia errata presente da secoli, nellepoca moderna diventa pericolosa poich si serve di una tecnologia molto potente che le consente di arrecare gravi danni allambiente circostante. Ogni volta che il sistema viene ignorato a favore della finalit si generano danni. La finalit cosciente ha fatto s che da Darwin in poi lunit di sopravvivenza nel contesto della selezione naturale sia considerato il singolo individuo, o la famiglia, o la singola specie; in antitesi alle altre societ, razze o specie. Ci porta a considerare luomo signore e padrone di una natura da sfruttare e manipolare secondo le finalit coscienti. Se questa l'opinione che avete sul vostro rapporto con la natura e se possedete una tecnica progredita, la probabilit che avete di sopravvivere sar quella di una palla di neve all'inferno (Verso unEcologia della Mente). Luomo distrugge il
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proprio ambiente e non si accorge di distruggere anche se stesso. Qualcosa di analogo accade al livello della mente individuale. Lio cosciente si separa del mondo inconscio delle emozioni presunte irrazionali. Ma in realt le premesse epistemologiche sulla cui base opera la coscienza sono inconsce, e le emozioni non sono irrazionali, al contrario operano secondo propri algoritmi, e quindi hanno una propria logica, anche se tale logica diversa da quella del linguaggio, e quindi della coscienza. Ma la pura razionalit finalizzata, senza laiuto dellinconscio, nelle sue diverse funzioni, stolta e distruttrice di vita. La coscienza priva di aiuto deve sempre tendere all'odio: non solo perch sterminare il prossimo norma di buon senso, ma per la ragione pi profonda che, vedendo solo archi di circuito, l'individuo continuamente sorpreso e necessariamente irritato quando le sue cocciute tattiche si rivoltano a mordere l'inventore (Verso unEcologia della Mente). Collegato alloccultamento delle connessioni della coscienza con la mente esterna, la dissimulazione di quelle con la mente interna produce gli stessi risultati catastrofici. il tentativo di separare l'intelletto dall'emozione che mostruoso, e secondo me altrettanto mostruoso (e pericoloso) tentare di separare la mente esterna da quella interna, o la mente dal corpo (Verso unEcologia della Mente). A questa tradizione Bateson contrappone lecologia delle idee ossia la riflessione sulle relazioni tra luomo e il sistema in cui vive. Essa mira ad ottenere la saggezza, ossia la conoscenza del sistema cibernetico. Per raggiungere questo stato necessario ricongiungere la coscienza con linconscio, e la mente individuale con la pi vasta mente dellecosistema; evitando di cadere nellerrore opposto, ossia nellabbandono della ragione. I mezzi per ottenere questa connessione sono numerosi, e riguardano le attivit in cui si utilizzano tutti i livelli della mente. Esempi di queste attivit sono dati dallarte in tutte le sue varie forme, dalla religione, dalla musica, dal contatto con la natura, e dallamore. In questa concezione lunit di sopravvivenza lindividuo e lambiente. in questa ricerca della saggezza e della grazia che si esplica il carattere etico dellecologia di Bateson.

ANTROPOLOGIA: ETHOS E SCHISMOGENESI Originariamente Bateson condivideva lapproccio struttural-funzionalista allantropologia proposto da Radcliff-Brown, il quale era stato suo professore. Sar la sua prima ricerca empirica presso la trib degli Iatmul in Indonesia a mostrargli i limiti di questa prospettiva. La pratica che mise in evidenza tali limiti fu il Naven, rito che coinvolge il clan ogni volta che un giovane compie per la prima volta un atto da adulto, rilevante per la societ. In particolare quellapproccio gli sembr deficitario nella comprensione dellaspetto emotivo, centrale nella cerimonia. Fu, dunque, dalla considerazione di tale aspetto che
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part la riflessione di Bateson. Il retroterra emotivo una causa attiva della cultura (Naven). Si tratta di ci che, in uno scritto successivo, Bateson definir laspetto emotivo dellunit, punto di vista fondamentale per la comprensione della cultura. Quando studiamo la cultura da questo punto di vista, c'interessa mostrare in tutti i particolari del comportamento la base emotiva. Vedremo tutto il complesso del comportamento come un meccanismo accordato e orientato verso la soddisfazione e l'insoddisfazione emotiva degli individui (Verso unEcologia della Mente). Ogni cultura standardizza un proprio pattern, il quale stabilisce gli stili di comportamento che gli individui devono adottare, producendo una uniformazione degli aspetti affettivi della personalit degli individui, i quali vengono modificati dalla loro cultura in modo tale che il comportamento dei singoli ne risulti compatibile dal punto di vista emotivo (ibid.). La funzione emotiva del rito consiste nello stabilire le relazioni tra gli individui, stabilendo il contesto che fornisce il senso di ciascun atto. in forza di tale processo che la logica inerente a una cultura differisce profondamente da quella di altre culture (ibid.). Ogni cultura realizza un carattere comune tra i suoi membri, attraverso un processo di differenziazione nelle norme del comportamento individuale risultante da interazioni cumulative tra individui (Naven). Il carattere comune pertanto il risultato delle relazioni tra gruppi e individui all'interno della comunit (Verso unEcologia della Mente). In questo modo il carattere individuale il risultato dellinterazione tra strutture correlate, che, per la natura dicotomica del pensiero in occidente, possiedono in esso carattere bipolare. Esempi possono essere: autorit-sottomissione, ammirazioneesibizionismo, assistenza-dipedenza. Questa correlazione fa s che se lindividuo manifesta uno dei due termini della struttura, in esso presente anche laltro. Ora, tutto ci che sappiamo sul meccanismo della formazione del carattere specialmente i processi di proiezione, formazione delle reazioni, compensazione e simili ci porta a ritenere che queste strutture bipolari siano unitarie all'interno dell'individuo. Se sappiamo che un individuo abituato a esprimere palesemente met di una di queste strutture, per esempio un comportamento autoritario, possiamo arguire con sicurezza (anche se non in termini precisi) che nella sua personalit sono allo stesso tempo contenuti i germi dell'altra met, cio della sottomissione (ibid.). Questa teoria definita da Bateson degli estremi legati (endlinkage), essi riguardano la struttura qualitativa dei contesti. Il fenomeno degli estremi legati mostra che il contesto pu essere esso stesso messaggio. Il carattere individuale , dunque, il risultato di un processo sociale. Grazie a tale processo le emozioni individuali possono esprimersi solo nellambito di un pattern sociale, che Bateson chiama Ethos, definito come un sistema culturalmente uniformato di organizzazione degli istinti e delle emozioni degli individui (Naven). Laspetto quantitativo, relativo allintensit del processo di interazione, porta ad una differenziazione, la quale pu avere come effetto ci che Bateson definisce
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schismogenesi. Questa il risultato possibile del contatto non solo tra culture, ma anche tra gruppi allinterno della stessa cultura. Bateson distingue due casi di differenziazione: a) casi in cui la relazione eminentemente simmetrica, per esempio nella differenziazione di fazioni, clan, villaggi, delle nazioni europee; e b) casi in cui la relazione complementare, per esempio nella differenziazione di strati sociali, classi, caste, categorie di anzianit e, in certi casi, la differenziazione culturale tra i sessi (Verso unEcologia della Mente). La differenziazione simmetrica comprende tutte quelle situazioni in cui gli individui di due gruppi, A e B, hanno le stesse aspirazioni e le stesse strutture di comportamento, ma sono differenziati quanto all'orientazione di queste strutture. Cos i membri del gruppo A manifestano le strutture di comportamento A, B, C nei loro rapporti interni, mentre adottano le strutture X, Y, Z nei rapporti con elementi del gruppo B. Analogamente il gruppo B adotta le configurazioni A, B, C nei rapporti interni e manifesta X, Y, Z nei rapporti col gruppo A (ibid.). Ci comporta una sequenza nella quale si determinano ed aggravano fratture e divisioni, giacch in questo modo si crea una situazione in cui il comportamento X, Y, Z la risposta consueta ad X, Y, Z. Questa situazione contiene elementi che possono condurre a una differenziazione progressiva o schismogenesi lungo le stesse linee. Qualora ad esempio tra le strutture X, Y, Z ci sia la vanteria, se alle vanterie si replica con vanterie, verosimile che ciascuno dei due gruppi induca l'altro a una dilatazione eccessiva della struttura, processo che, se non viene frenato, pu solo condurre a una rivalit sempre pi spinta e infine all'ostilit e al collasso dell'intero sistema (ibid.). Questo il caso della schismogenesi simmetrica. La differenziazione complementare comprende, invece, tutti quei casi in cui il comportamento e le aspirazioni dei membri dei due gruppi sono fondamentalmente diversi. Cos i membri del gruppo A trattano fra loro con le strutture L, M, N, e manifestano le strutture O, P, Q nei rapporti col gruppo B. In risposta ad O, P, Q i membri del gruppo B manifestano le strutture U, V, W, ma tra loro adottano le strutture R, S, T. Ne segue dunque che O, P, Q la risposta ad U, V, W, e viceversa (ibid.). Anche in questo caso la differenziazione pu diventare progressiva producendo fratture insanabili. Se, per esempio, la serie O, P, Q include strutture che da un punto di vista culturale sono considerate assertive, mentre U, V, W includono la soggezione culturale, possibile che la soggezione induca ulteriore assertivit, che a sua volta indurr ulteriore soggezione. Tale schismogenesi, se non viene frenata, conduce a una progressiva distorsione unilaterale della personalit dei membri dei due gruppi, che sfocia in una reciproca ostilit (ibid.). questa la schismogenesi complementare, la quale comporta gli stessi effetti di quella simmetrica, in quanto inevitabilmente conduce al collasso finale del sistema (ibid.). Le sequenze schismogenetiche sono, quindi, di due tipi: a) schismogenesi simmetrica, ove le azioni reciprocamente stimolanti di A e di B [sono] sostanzialmente simili, ad esempio in casi di competizione, rivalit e simili; e b) schismogenesi complementare,
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ove le azioni reciprocamente stimolanti [sono] sostanzialmente dissimili, ma reciprocamente appropriate, ad esempio in casi di autorit-sottomissione, assistenzadipendenza, esibizionismo-ammirazione e simili (ibid.). La schismogenesi dunque una sequenza di interazioni cumulative che porta ad una frattura e differenziazione insanabile tra i gruppi nei rapporti tra i quali si verificano. Tale frattura render impossibile la convivenza ed inevitabile il conflitto. La tensione schismogenetica, ossia la tendenza ad impegnarsi in sequenze dinterazione cumulativa, considerata da Bateson come caratteristica degli esseri umani. Essa collegata al fatto che mentre tutti mammiferi hanno un sistema di valori multidimensionale, tra i quali cercano un equilibrio, negli uomini a questimpostazione primaria si sovrappongono contesti nellambito dei quali essi cercano di massimizzare alcune variabili determinate. questa ricerca della massimizzazione che provoca la tensione. Contesti in grado di raggiungere tale risultato sono quelli competitivi. I contesti competitivi purch gli individui possano essere posti in condizione di riconoscerli come tali riducono inevitabilmente la complessa gamma dei valori a termini semplicissimi e addirittura lineari e monotni. Considerazioni di questo tipo, pi le descrizioni delle regolarit nel processo di formazione del carattere, sono probabilmente sufficienti a descrivere come scale di valori semplici vengano imposte ai singoli mammiferi in societ competitive, come quella Iatmul o quella dell'America del Novecento (ibid.). La tensione, quindi, non va concepita come una curva infinitamente crescente, ma tale curva limitata dal fatto che il raggiungimento di un certo grado di intensit seguito da un rilassamento dalla tensione schismogenetica. la ricerca di un simile stato di liberazione, in tutto e per tutto simile allorgasmo che, secondo Bateson, spinge gli uomini ad azioni contrarie al buon senso (come la guerra), collegando cos la morte e lamore. Lethos delle societ schismogenetiche deve necessariamente comprendere dei fattori frenanti, al fine di evitare che linterazione cumulativa porti alla distruzione del sistema. Bateson considera cinque di tali fattori: a) La convivenza e contrapposizione tra sequenze simmetriche e complementari: possibile che una piccolissima dose di comportamento complementare in una relazione simmetrica, o una piccolissima dose di comportamento simmetrico in una relazione complementare contribuisca in modo cospicuo alla stabilizzazione della situazione. Esempi di questo tipo di stabilizzazione sono forse comuni: il signorotto in una relazione essenzialmente complementare, e non sempre comoda, con gli abitanti del villaggio; ma se gioca a cricket con loro (rivalit simmetrica) anche solo una volta all'anno, ci pu avere, su quella relazione, un effetto stranamente sproporzionato (ibid.). b) La reciproca dipendenza alla quale possono portare le sequenze complementari. c) Lesistenza di elementi di reciprocit, i quali sono, per, spesso deboli.
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d) La lealt o lavversione per un elemento esterno e) Lo sviamento dellattenzione verso circostanze esterne. Non necessariamente una societ schismogenetica. Le relazioni tra i gruppi possono anche basarsi sulla reciprocit. In questo caso i membri di ciascun gruppo nei loro rapporti con l'altro gruppo adottano le strutture di comportamento X e Y, ma invece della configurazione simmetrica, in cui X risposta a X, e Y a Y, si osserva che X risposta ad Y (ibid.). questo ci che avviene nella societ di Bali che cerca di mantenere lo stato stazionario. Bateson distingue, pertanto, due tipi di sistemi sociali. In primo luogo i sistemi schismogenetici, come le societ moderne, i quali comprendono numerosi circoli viziosi costituiti da due o pi individui che partecipano ad uninterazione potenzialmente cumulativa. Ne segue dunque che in un tale sistema schismogenico se non viene regolato pu intervenire una crescita eccessiva di quegli atti che sono caratteristici della schismogenesi (ibid.). In secondo luogo, gli stati stazionari, come la societ balinese, nei quali le sequenze schismogenetiche non si verificano. Una cultura pu dunque creare contesti nei quali alla naturale tendenza umana allinterazione cumulativa venga impedito di manifestarsi, attraverso un ethos, interiorizzato dagli individui sin dallinfanzia, che ricerchi il mantenimento dello stato stazionario. Quindi le tendenze schismogenetiche operano nella dinamica della societ solo se l'educazione ricevuta nell'infanzia non tale da impedirne l'espressione nella vita adulta (ibid.).

PSICHIATRIA: IL DOUBLE BIND Nel campo psichiatrico e psicoterapeutico il nome di Bateson legato ad una teoria relativa alleziologia della schizofrenia. Questa teoria individua nella comunicazione la matrice sociale che genera questa forma di psicosi, ed ha dato vita alla scuola sistemica. La comunicazione studiata da Bateson attraverso la teoria dei Tipi Logici di Russell e Whitehead. Come noto, tale teoria afferma, tra laltro, che vi una discontinuit tra una classe ed i suoi elementi. Una classe non pu essere elemento di se stessa, ne uno degli elementi pu essere la classe, giacch la classe di un tipo logico diverso rispetto ai propri elementi Tale gerarchia di livelli diversi si ritrova anche nella comunicazione. La comunicazione verbale umana pu operare, e in effetti opera sempre, a molti livelli di astrazione tra loro contrastanti (Verso unEcologia della Mente). Tale diversificazione si verifica poich ogni enunciato autoriflessivo. Una data espressione contemporaneamente unaffermazione su se stessa (La matrice Sociale della Psichiatria). Questo messaggio, astratto e quasi sempre implicito, che comunica sulla comunicazione definito metacomunicativo. A questi livelli pi astratti loggetto del discorso la relazione tra gli interlocutori. Il livello metacomunicativo fornisce l inquadramento, il
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contesto nellambito del quale interpretare il messaggio. Laltro livello astratto in cui si sviluppa il linguaggio quello metalinguistico, relativo alle relazioni tra le parole e ci che esse denotano, relazione paragonabile a quella tra mappa e territorio. Linquadramento psicologico diventa una necessit per lindividuo, poich la comunicazione si serve di segnali che possono essere utilizzati per simulare, negare, amplificare, ingannare, ecc. In altri termini, i messaggi non sono solo descrittivi, ma possono essere relativi a metafore, miti, scherzi, fantasie, menzogne. Linquadramento psicologico serve, dunque, a delimitare una classe di messaggi, fornendo le premesse necessarie per interpretarli. Esso ha funzione inclusiva per certi messaggi ed esclusiva per altri. La funzione della mente la codificazione, ossia la traduzione delle informazioni provenienti dallesterno. chiaro che la mente non contiene n oggetti n eventi n maiali, n palme, n madri ma contiene soltanto trasformate, percezioni, immagini, eccetera, insieme con certe regole per generare queste trasformate, percezioni, eccetera (Verso unEcologia della Mente). Tali regole sono in larga misura inconsce, quindi obbediscono al processo primario. Per poter operare, la mente necessita di un inquadramento, di una cornice, che la informi su come devono essere intesi i messaggi, ad esempio se in senso letterale o metaforico, reale o fantastico, veritiero o simulato, ecc. Questo inquadramento fornito dai messaggi metacomunicativi. Tale funzione resa ancora pi importante e necessaria dal fatto che la comunicazione si caratterizza per provocare necessariamente dei paradossi, i quali fanno venire meno la discontinuit tra classe ed elementi. Essa non rientra negli angusti limiti della teoria dei Tipi logici. Si consideri, come esempi, un messaggio aggressivo qualificato da movimenti, posture, toni di voce, comunicanti che esso solo un gioco; oppure delle parole arrabbiate dette ridendo. Nel linguaggio umano la possibilit di paradossi aumenta, poich in esso vengono utilizzati due canali: digitale (verbale) per lo scambio delle informazioni; analogico (gesti, tono di voce, ecc.), per lo scambio dei messaggi metacomunicativi. Tali paradossi sono alla base dello sviluppo della lingua. L'ipotesi che gli uomini potrebbero o dovrebbero obbedire alla Teoria dei Tipi logici nelle loro comunicazioni non sarebbe solo cattiva storia naturale; se non obbediscono alla Teoria non solo per negligenza o per ignoranza. Riteniamo, viceversa, che i paradossi dell'astrazione debbano intervenire in tutte le comunicazioni pi complesse di quelle dei segnali di umore, e che senza questi paradossi l'evoluzione della comunicazione si arresterebbe. La vita sarebbe allora uno scambio senza fine di messaggi stilizzati, un gioco con regole rigide e senza la consolazione del cambiamento o dell'umorismo (Verso unEcologia della Mente). Il paradosso comporta unevoluzione del linguaggio poich rende sempre pi evidente la differenziazione tra mappa e territorio, ossia tra la parola e loggetto che essa dovrebbe denotare. Gli inquadramenti che comportano tali paradossi sono definiti da Bateson
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transcontestuali. Innanzi tutto, tra gli inquadramenti appartenenti a questa categoria Bateson considera il gioco. Esso comporta un paradosso per la teoria di Russell, poich serve a distinguere messaggi di tipo logico diverso, ossia quelli che Bateson chiama segni dumore, e quelli che simulano i segni dumore (rendendo evidente la distinzione tra mappa e territorio). Infatti, il messaggio: questo un gioco implica che si compiono azioni che ne denotano altre, ma non si denota ci che queste ultime tipicamente denotano. Il mordicchiare giocoso denota il morso, ma non denota ci che sarebbe denotato dal morso (Verso unEcologia della Mente). Secondo la teoria dei Tipi logici questo un paradosso, poich il termine denota utilizzato a livelli di astrazioni diversi, e questi sono considerati sinonimi. Il carattere paradossale del messaggio: questo un gioco deriva, quindi, da due caratteristiche, che sono proprie di ogni inquadramento transcontestuale. a) che i messaggi o segnali scambiati nel gioco sono in un certo senso non veri o non sono quelli che si hanno in mente; e b) che ci che viene denotato da questi segnali inesistente (Verso unEcologia della Mente). Gli altri inquadramenti paradossali considerati da Bateson sono: la minaccia, linganno, listrionismo, lumorismo, la comicit, il rituale, la fantasia, la metafora, la poesia, larte, e lapprendimento. La caratteristica centrale della schizofrenia consiste appunto nellincapacit di interpretare i messaggi dello stesso tipo logico di questo un gioco, ossia i segnali che indicano di che genere il messaggio. Difficolt di fronte a segnali di questo tipo sembrano costituire il nucleo di una sindrome che caratteristica di un certo gruppo di schizofrenici, ed quindi ragionevole cercare un'eziologia a partire da questa sintomatologia, quando essa sia formalmente definita (Verso unEcologia della Mente). Lo schizofrenico si caratterizza per lincapacit di comprendere il genere dei messaggi altrui, nonch quello dei propri messaggi, e delle proprie percezioni e sensazioni. Giacch la capacit inconscia di comprendere i segnali metacomunicativi acquisita con lapprendimento, bisogna individuare le cause che ne hanno inibito lo sviluppo nel bambino. da queste premesse che si sviluppa la teoria del doppio vincolo. Secondo tale teoria la schizofrenia il risultato del modello comunicativo esistente nella famiglia, che impone una sequenza di strutture comunicative aventi carattere traumatico. Tale struttura ha alcuni elementi formali peculiari. Innanzi tutto essa si verifica nel rapporto madre-figlio, anche se possibile la partecipazione degli altri membri della famiglia. In secondo luogo lesistenza di due imposizioni, afferenti diversi livelli comunicativi, tra loro contraddittorie. Entrambe sono collegate ad una punizione (come ad esempio la perdita dellaffetto), e la seconda , di solito, comunicata con mezzi non verbali che negano la prima. Un altro elemento limpossibilit di qualsiasi discriminazione tra le alternative o commento sul vincolo; o fuga dallo stesso. Infine, deve trattarsi di unesperienza ripetuta nel tempo. Lindividuo si trova prigioniero di due ordini dei quali luno nega laltro, situazione che
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provoca un profondo senso di angoscia, frustrazione e depersonalizzazione, nonch il venir meno della sua capacit di comprendere e formulare messaggi metacomunicativi. Noi avanziamo l'ipotesi che, ogni volta che un individuo si trova in una situazione di doppio vincolo, la sua capacit di discriminazione fra tipi logici subisca un collasso (Verso unEcologia della Mente). Questa situazione tipica del rapporto tra il futuro schizofrenico e la madre, ma pu presentarsi anche nei rapporti normali, generando reazioni difensive, simili a quelle dello schizofrenico. Questo comportamento difensivo esteso dallo schizofrenico a tutte le sue relazioni, anche a quelle in cui non sarebbe necessario; oltre a ci, egli del tutto inconsapevole di starsi difendendo. Inoltre, il doppio vincolo fa s che la capacit di distinguere i tipi logici venga meno nello schizofrenico anche per i propri messaggi, cosicch essi assumeranno un carattere sempre pi metaforico ed impersonale, apparentemente assurdo, ma in s del tutto logico. Se un individuo ha trascorso la vita in un rapporto di doppio vincolo del tipo qui descritto, i suoi rapporti con gli altri dopo una crisi psicotica dovrebbero possedere una struttura sistematica. In primo luogo costui non userebbe quei segnali che, presso gli individui normali, accompagnano i messaggi per indicare cosa si intende dire; cio il suo sistema metacomunicativo (le comunicazioni sulla comunicazione) si sarebbe guastato, ed egli non saprebbe specificare il genere dei messaggi (Verso unEcologia della Mente). A questo punto lo schizofrenico ha di fronte a s tre alternative: potrebbe ritenere che ogni messaggio contenga un significato nascosto, pericoloso per il proprio benessere, pu quindi diventare paranoico. Oppure potrebbe scegliere lalternativa opposta e prendere alla lettera tutti i messaggi che gli vengono rivolti, diverrebbe, in questo caso, ebefrenico. Infine potrebbe scegliere di ignorare i messaggi dellambiente, e fare il possibile per evitare una risposta da parte dello stesso, divenendo chiuso e silenzioso, assumerebbe cos un atteggiamento catatonico. La schizofrenia, nelle diverse forme che assume, pu, dunque, essere considerata una risposta normale ad una situazione familiare patogena; essa non un problema individuale ma di gruppo. Nella famiglia la comunicazione svolge una funzione omeostatica volta al mantenimento della stabilit delle relazioni esistenti, necessaria per la sua sopravvivenza. Nel caso in cui tale equilibrio sia schizofrenico, la stabilit mantenuta attraverso il sacrificio del componente pi debole che assume su di s tutta la follia. Il paziente identificato si sacrifica per mantenere la sacra illusione che quanto dice il genitore ha senso (Verso unEcologia della Mente). Attraverso la schizofrenia manifesta del figlio, i genitori riescono a mantenere unapparenza di normalit che copre la loro schizofrenia celata, occultando i loro disturbi. Sono tre le caratteristiche formali di questo genere di famiglia: una madre che ha reazioni di ansia e di ostilit ogni volta ci sia la possibilit di un rapporto intimo ed affettuoso con il figlio; linaccettabilit per la madre di tali sentimenti di odio, che la porter a negarli simulando affettuosit; lassenza
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di una terza persona in grado di intervenire nei rapporti madre-figlio a favore di questultimo. Questa situazione fa s che la madre emetta due messaggi, di ordine diverso (essendo il secondo un commento al primo), tra loro contraddittori: ostilit o ripiegamento quando il bambino si avvicina, affetto simulato quando il bambino reagisce al comportamento ostile della madre. Il problema della madre quello di regolare la sua ansiet regolando la vicinanza e la distanza che la separano dal bambino. In altre parole, se la madre comincia a sentirsi affezionata e vicina al figlio, comincia anche a sentirsi in pericolo, e deve ritrarsi da lui; ma ella non pu accettare questo atto di ostilit e, per negarlo, deve simulare affetto e propensione per il bambino (Verso unEcologia della Mente). Se il bambino vuole evitare una punizione della madre, deve prendere per vera la simulazione di affetto di questultima, deve, quindi, distorcere le proprie percezioni per non discriminare i diversi ordini di messaggi. Il doppio vincolo consiste nellessere punito per aver indovinato linterpretazione. Ma lerrore non risolve il problema, poich se credesse alla simulazione, il bambino si avvicinerebbe alla madre, provocando la sua reazione ostile, che lo spingerebbe a ritirarsi. Ma se allora il bambino a sua volta si ritraesse, la madre prenderebbe questo allontanarsi come un'affermazione che lei non una madre amorevole, e quindi o punirebbe il figlio per essersi allontanato o gli si accosterebbe per farlo tornare a s; ma se a questo punto egli le si avvicinasse, ella reagirebbe respingendolo di nuovo. Il bambino dunque punito se discrimina correttamente i messaggi della madre, ed punito se li discrimina erroneamente: preso in un doppio vincolo (Verso unEcologia della Mente). Le famiglie schizofreniche sono, dunque, caratterizzate dal fatto che la madre non voglia essere compresa, perch non pu accettare n il proprio figlio, n tale rifiuto. Il doppio vincolo descrive la sua ricerca mascherata di relazioni distanti, travestita da concomitanti dimostrazioni di comportamento amorevole. Un bambino che cerca una relazione respinto, ma i suoi sforzi di ritirarsi sono puniti anchessi. Gli sforzi di distinguere i diversi livelli, e di chiedere il significato della relazione sono anchessi puniti, cosicch viene inibita la sua capacit di formarsi unimpressione della realt e di crederle. Bench il doppio vincolo si riferisca a sequenze di interazioni, possibile rendere molti dei suoi caratteri con un singolo esempio. Una giovane donna ricoverata in una clinica per schizofrenia miglior abbastanza da ottenere un permesso di uscita, e di scegliersi i vestiti per loccasione. Quando i suoi genitori vennero a trovarla, sua madre mostr immediatamente il proprio disappunto per i vestiti della figlia, affermando che essi manifestavano un gusto eccessivamente giovanile. La figlia fu costretta a cambiarsi dabito, indossando vestiti scelti dalla madre. Ecco adesso sembri pi grande!, fu il commento di questultima. La situazione della giovane donna peggior, ed essa scivol presto in una condizione psicotica. La reazione enfatica della madre allindipendenza della figlia fu coperta dal messaggio verbale per il quale questa doveva sembrare pi grande. La figlia deve essere adulta ed
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indipendente, ma allo stesso tempo bambina e quindi dipendente. Incoraggiata ad essere donna e bambina, indipendente e dipendente, vicina e lontana, la paziente rispose con un comportamento psicotico. Una donna trasformata in bambina dalla malattia fu incapace di indipendenza, ma troppo disturbata per essere a casa: non era n troppo lontana, n troppo vicina. La sua relazione con la madre era preservata. In conclusione, per Bateson la schizofrenia un problema di adattamento al modello di comunicazione patologico presente nel gruppo, questultimo inteso come una relazione tra un insieme di persone condividenti certe premesse sul significato dei messaggi. Bench non neghi lesistenza di un fattore genetico, Bateson individua nell apprendimento la causa principale della psicosi. Anche lapprendimento comporta una gerarchia di tipi. Al livello pi basso c il proto-apprendimento che il tipo pi semplice di apprendimento. Al livello superiore c il deutero-apprendimento con il quale lindividuo apprende ad apprendere. Il deutero-apprandimento forma labitudine che consiste in una particolare segmentazione del flusso degli eventi. Attraverso il deutero-apprendimento, quindi, si forma il carattere o epistemologia, ed attraverso questo processo che si forma la schizofrenia. Pertanto la terapia deve mirare ad un cambiamento dellepistemologia, del modo di concepire la personalit-nel-mondo. La sopravvivenza del sistema ha sempre una priorit su quella dei suoi componenti. In questo ambito gioca un ruolo fondamentale la comunicazione, che in tutti i mammiferi comunicazione sulle relazioni, e solo negli umani pu riguardare anche altro, senza per mai perdere il proprio carattere originario; pertanto anche negli umani ogni messaggio verte anche sulla relazione esistente tra gli interlocutori, e comunicher su di esse in modo non-verbale, cinetico. Questo aspetto Bateson lo definisce funzione del linguaggio. La sopravvivenza del sistema, dunque, mantenuta attraverso cambiamenti adattivi dei membri, e proprio qui sta la possibilit delle patologie, se il sistema patogeno tale adattamento porter necessariamente ad una schizofrenia. Il doppio vincolo si verifica ogni volta che un individuo riceve due imposizioni contraddittorie, se non esistono vie di fuga, lindividuo portato ad un comportamento schizofrenico. La schizofrenia comporta una forma paradossale di comunicazione che la stessa dalla quale emergono la poesia, il comico, lumorismo, larte, il sogno, ecc. Essa possiede una propria logica, la logica metaforica, la quale sembra assurda poich volutamente elimina i riferimenti al un contesto, per non essere compresa. Pi che alla terapia, Bateson interessato a quello che la schizofrenia trasmette intorno alla comunicazione. Il double bind pu indurre nellindividuo una forte sofferenza, ma se si in grado di resistere al loro portato patologico l'esperienza complessiva pu favorire la creativit (Verso unEcologia della Mente).
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