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GB Giovanni Bonotto
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lo di Belluno lascia una libbra per il
lume della chiesa di Sant Andrea ed
alt re chiese. Nel secondo t est ament o
olografo del 1371, il presbit ero Nico-
l degli Azzoni lascia quarant a denari
per il lume di Sant Andrea: It em
relinquo mona-
st erio S. Andree
de mont e dioce-
sis Bellunensis
S. quadragint a
denariori parvo-
rum pro lumina-
ria .
Nel 1990 sono st at i eseguit i degli
scavi per t ogliere il t erreno addossa-
t o sui lat i nord e ovest della chiesa.
A fianco del sent iero che prosegue
verso mont e, st at o riport at o alla luce
un muro in sassi a secco lungo circa
vent i met ri e largo m. 1,10 di alt ezza
variabile da m. 2,20 a circa m. 4,00.
Alla base sono st at i t rovat i pezzet t i
di legno carbonizzat o e framment i di
ceramica di fat t ura medioevale.
Le carat t erist iche del muro fanno
pensare ad una cost ruzione di epoca
pi ant ica della chiesa, per scopi di
rifugio e difesa.
probabile che i monaci abbiano
usufruit o delle st rut t ure del fort ili-
zio abbandonat o per gli alloggi del
monast ero, cost ruendo ex novo la
chiesa all est erno.
In localit Cast ellet , immediat amen-
t e a mont e della chiesa di Sant An-
drea, nel medio-
evo c era una
post azione mili-
t are per vedet t a
e comunicazione
con segnali ot -
t ici.
Lo st orico ot t ocent esco Florio Miari
afferma che il monast ero dipende-
va dall Ordinario di Belluno. Aveva
monaci e monache dell Ordine di S.
Benedet t o .
Sulle origini della chiesa e del mona-
st ero non si sa nulla di cert o, proba-
bilment e risalgono al secolo XII, epo-
ca nella quale furono fondat i nume-
rosi monast eri appart enent i a diversi
ordini religiosi.
I primi document i che t est imoniano
l esist enza della chiesa e del monast e-
ro di Sant Andrea in Mont e sono due
t est ament i del XIV secolo. Nel primo
t est ament o del 1362, mast ro Piet ro
det t o Bellat omo da borgo Campedel-
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La storia della chiesa di SantAndrea in Monte
Maurizio Pison
4
Dalle origini al XIV secolo
Pergamena del t est ament o di Nicol
degli Azzoni, 29 luglio 1371, riga 7
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Probabilment e quest i lavori furono
eseguit i con il cont ribut o della fami-
glia nobile dei Cavassico di Belluno.
Sopra la port a di ingresso vi lo
st emma in piet ra della famiglia Cavas-
sico, uno scudo con quat t ro cuori divi-
si vert icalment e ed orizzont alment e,
con scolpit e le iniziali H. C. (probabile
Hieronimi de Cavassico, vissut o nel-
la seconda met del 400 e inizio del
500).
La campana del 1493, vi impres-
sa la scrit t a SANT ANDREA AIUTA-
NE MCCCCLXXXXIII ed uno st emma
a forma di croce con due let t ere B. C.
(forse un alt ro Cavassico) ed in mezzo
un albero st ilizzat o.
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La storia della chiesa di SantAndrea in Monte

5
Dal XIV al XV secolo
St emma dei Cavassico
Campana
del 1493
St emma B.C.
in rilievo sulla campana
Priori succedutisi dal XIV al XVI secolo
-F r P ie tro 1 3 9 5 1 3 9 6
-F r A n d re a d a M an to va . 1 3 9 7 .
-F r Z an d e jaco m o 1 4 0 2 1 4 0 3
-P r C re p ad o n e C re p ad o n i,
C an o n ico d i B e llu n o 1 4 7 6 1 4 8 5
-P r O m o b o n o d a P o n te . 1 5 1 7 .
-Lu ig i F iato , C an o n ico d i N e rve sa T V) . 1 5 3 9
-P r O m o b o n o d a P o n te 1 5 3 9
-P r Te o d o ro C avassico , q . G io : B attista 1 5 5 0 1 5 6 9
S e m b ra ch e il m o n aste ro , e q u in d i an ch e la ch ie sa, sia
stato ab b an d o n ato d ai m o n aci ag li in izi d e l 4 0 0 . L u ltim o
p rio re co l tito lo d i fr d e l 1 4 0 3 , d al 1 4 7 6 i p rio ri h an -
n o il tito lo d i p r .
l aggiunt a dell abside e furono affresca-
t e le paret i.
Nel XV secolo la chiesa ha subit o un
grave dissest o st at ico; una piccola frana
st accat asi dal Col Cast ellet si addos-
sat a sui muri nord e ovest occludendo
la port a d ent rat a e dist ruggendo i muri
del monast ero.
Nella seconda met del 400 la chiesa
fu rist rut t urat a: fu apert a l at t uale port a
d ingresso con le due finest re lat erali, fu
rifat t o il t et t o e cost ruit o il campanile e
fu cost ruit a la sacrest ia est erna.
Nei secoli successivi la chiesa non ha
pi subit o not evoli int ervent i di t rasfor-
mazione ma solo opere di manut enzio-
ne, l aspet t o at t uale risale quindi alla
fine del 400.
In origine c era solo la semplice navat a
di forma ret t angolare con la port a d in-
gresso sul lat o ovest , in seguit o quest a
fu t amponat a e t ale appare t ut t ora.
In seguit o la chiesa fu ingrandit a con
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Illust rissimo ser Bernardo Sagado come possessor delli beni a Polpet ,
gli erano dat i per decima Tonin Zanus, dat i per il t rat t o dalla vachet t a
pridiant e (precedent e) per t ut t o lanno 1580 L. 97 S. 6
Paga per livello del priorat o di S.
t o
Andrea pi di mont e per lanno 1581,
forment on calvie 2, segalla calvie 2, farr calvie 2, . per t ant i co n tan ti)
L.2 S.15, val L. 18 S. 15
Messer Bart olomio Nordio da Venet ia, dat i per il livello paga al Priorat o
di S. Andrea de pi de mont e allanno 1581 L. 7 S. 10
Dat i lanno 1582 L. 7 S. 10
Jaco Pison da Polpet dat i per t ant i co n tan ti) t rat t i dalla Vachet t a
pridiant e p re ce d e n te ) la qual per t ut t o lanno 1580 L. 1 S. 16
Per il livello paga al priorat o di S.
t o
Andrea pi de mont e allanno 1581 L. S. 12
Per lanno 1582 L. S. 12
Della seconda met del 500 la pala del-
l alt are at t ribuit a a Nicol de St efani, che vis-
se dal 1520 al 1599. In quell epoca la chiesa
era considerat a import ant e per la comunit
di Polpet , vist a la frequenza mensile della
celebrazione delle messe per t ut t o il periodo
dell anno, compresi i mesi invernali quando
non c era la presenza st abile di persone per
i lavori in mont agna.
In quei t empi le fest e e le sagre erano t ut -
t e legat e alla prat ica religiosa. Negli st at u-
t i delle Regole erano fissat e le dat e delle
fest e e c era l obbligo di
non lavorare a part ire dal
pomeriggio della vigilia,
quest o valeva anche per
t ut t e le domeniche. Chi
veniva sorpreso a lavorare
pagava una mult a (510
soldi), i provent i delle
mult e erano dest inat i alla
Regola per la manut en-
zione della chiesa.
I BENI DEL PRIORATO DI SANT ANDREA DEVOLUTI
IN BENEFICIO SEMPLICE AL SEMINARIO DI
BELLUNO NEL 1568.
A seguit o della fondazione del Seminario di
Belluno nel 1568, ad opera del Vescovo Giu-
lio Cont arini, i beni del Priorat o di Sant An-
drea furono devolut i in Beneficio semplice
al Seminario.
Nella Vachet t a del Seminario dal novembre
1577 al novembre 1579, riport at a la not a
det t agliat a dei pagament i in denaro ed in nat u-
ra (segalla, orzo, sorgo, forment on, panizzo)
che un cert o Lorenzo de Nicol da Polpet t o
locat ario dei beni del priorat o di Sant Andrea,
effet t uava con scadenze mensili.
Nello st esso periodo, si annot ano le spese
relat ive alla manu-
t enzione della chie-
sa. Ci sono inolt re
le annot azioni dei
compensi a f r
Zuanne Doion per
le messe celebra-
t e mensilment e in
Sant Andrea e in
S. Piet ro in Tuba
(vicino Limana).
Fr Zuanne era il
sacerdot e che cele-
brava la messa in Sant Andrea nei moment i
di fest a, ma nello st esso t empo era anche il
vicario del padrone che cont rollava l anda-
ment o delle sue proprit .
Si ha not izia
che a Polpet nel
500 c era una
sagra con pat ro-
no Sant Andrea,
che st ranament e
si svolgeva in pri-
mavera anzich
nella ricorrenza
del sant o il 30
novembre.
11 novembrio 1577 cont adi al R.do frat e Zuanne Doion per haver
celebrat o la messa il precedent e mese a S. Piet ro in Tubba L. 1 S. 10
27 dit t o n o ve m b re ) cont adi par comprar L.1 oio per le lampade
per la chiesa di S. Andrea L. 1 S. 1
27 dit t o n o ve m b re ) spesi in breghe 12 L.3 S. -, in chiodi S. 5
per conzar ag g iu stare ) il covert o della chiesa di S. Andrea L. 3 S. 5
7 decembrio spesi in chiodi per la chiesa di S. Andrea S. 2
8 dit t o d ice m b re ) cont adi a M. fra Zuanne per la messa
della 1 domenica a S. Piet ro in Tubba e per la messa a S. Andrea
la fest a di S. Andrea 3 0 n o ve m b re ) L. 3 S. 16
14 dit t o d ice m b re ) spesi in far conzar una bart ovella della chiesa
di S. Andrea S. 4
16 dit t o d ice m b re ) cont adi a iuno da Polpet t o par conzar al covert o
de breghe de dit t a chiesa L. 2 S. -
8 zenaro 1578, cont adi a m. fra Zuanne per la messa del precedent e
mese alla chiesa di S. Andrea L. 1 S. 10
23 m arzo 1 5 7 8 ) cont adi a M. fra Zuanne per la messa il giorno
della sagra di S. Andrea L. 1 S. 10
5 luio 1 5 7 8 ) spesi in passa p assi) 5 d i) corda e S. 2 chiodi per la
campana della chiesa di S. Andrea L. 1 S. 6
Lorenzo de Nicol da Polpet t o st a a S.t o Andrea de mont e die
dar ad 7 novembrio 1577 per debit or t rat t o dal precedent e
libro del Seminario L. 5 2 S. 12
7 novembrio per calvie 2 segalla, per calvie 1 orzo,
val p e r il valo re d i) L. 5 S. -
11 genaro 1578 per cont adi co n tan ti) L. - S. 12
16 marzo per calvie 2 segalla, per calvie 1 panizzo, val L. 2 S. 15
18 zugno per calvie 2 panizzo, calvie 2 sorgo,
per cont adi S. 10 in t ut t o L. 4 S. 10
5 luio per calvie 1 forment on, val L. 1 S. 5
7 marzo 1579 per cont adi a lui par comprar oio L. - S. 19
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Cort al, Cat hede, Chiesura, Chiesurot ,
Lure, Rivella, Paluch, pra de l Hort o, pra
de Barbola; alt re ancora si sono perse
nella memoria: Pra Polpet in, Naveos,
Liguneghe, le Varre, Irighenz, Iranssor,
Tombron, Tomares.
Nella mappa rappresent at o l uso del
t errit orio del mont e Frusseda, ricost rui-
t o int egrando le descrizioni degli Est i-
mi con le classificazioni dei t erreni del
Cat ast o Aust ro-It aliano (1840-1850).
supporre che il Monast ero di Sant An-
drea in Mont e fosse abbast anza ricco
di donazioni, nonost ant e la posizione
disagiat a e la modest a dimensione.
Si spiega anche il fort e at t accamen-
t o degli abit ant i di Polpet alla chiesa
di Sant Andrea, derivat o in part e da
mot ivi religiosi, ma soprat t ut t o dal
fat t o che per secoli la gent e di Polpet
ha lavorat o i t erreni di propriet del
Priorat o di Sant Andrea in Mont e.
Nel 1603, nei t erreni t errazzat i che si
t rovano int orno la chiesa di Sant An-
drea, esist evano 6 calvie (2830 mq.)
di campi.
I boschi, i pascoli ed i t erreni impro-
dut t ivi erano propriet comuni gest it e
dalla Regola di Polpet e Capo di Pon-
t e. La Regola fu cost it uit a nel 1399,
ed approvat a dal Consiglio di Belluno
il 20 giugno 1419.
Nella mappa del Cat ast o Napoleoni-
co (1816) sono indicat ele localit delle
propriet del Priorat o di Sant Andrea
t rat t e dagli Est imi della Pieve di Frus-
seda del 1563 e 1603.
Molt e localit hanno conservat o t ut t ora
la denominazione di allora e sono ancora
in uso: Longhere, Sot Mont (Samont ),
Creda, Sumariva (Sommariva), San
Felice, Bot esan, Su in Pra (Cima i Pr),
pra d Ant ies, pra de Ceries, Cast elet ;
alt re sono ricordat e solo dagli anziani:
Unit di misura in vigore allepoca nel territorio di Belluno:
- Monete: 1 Lira veneta =20 Soldi; un Soldo =12 Denari o
Pizoli; 1 Ducato =6 Lire +4 Soldi.
- Misure di capacit per aridi: 1 Sacco =95,7758 litri =8 Calvie; 1
Calvia =11,97 litri.
- Misure di lunghezza 1 Passo =1,7385 metri =5 Piedi; 1 Piede =
0,3477 metri.
- Misure di superficie: Campo o Zuoia o Iugero =3778,7351 metri
quadri; il Campo era di 1250 Passi quadrati e si divideva in 8
Calvie; 1 Calvia =mq. 472 circa; 1 Quartarolo =mq. 118 circa =
1/4 di calvia.
I prati hanno la rendita in base al prodotto misurato in car de
fen. In un documento del 1573, un car de fen definito lungo 2
passi, largo 1 ed alto 1 (circa mc. 6, corrispondente a circa 1737
mq. di prato).
I terreni erano classificati in questo modo:
P =opt imum significat A =bonus declarat
T =mediocre demost rat E =malum indicat
R =pessimum subcellat
GLI ESTIMI DEL PRIORATO DI SANT ANDREA
(1563 - 1603)
Nell Archivio
St orico del
Comune di
Belluno si t ro-
vano gli Est i-
mi della Pieve
di Frusseda
degli anni 1563 e 1603. In quest i
regist ri sono invent ariat e le propriet
dei t erreni della Pieve, ordinat e per
localit e nome del propriet ario, con
descrizione delle superfici, delle pro-
priet confinant i, e dell est imo (ren-
dit a) sulla base del quale erano appli-
cat e le t asse. Quasi come il cat ast o ai
giorni nost ri.
A pi di un secolo dall abbandono
del monast ero le propriet del Prio-
rat o erano ancora parecchie. Ci fa
La storia della chiesa di SantAndrea in Monte

Dal XV al XVI secolo
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Nel 1857 la chiesa era ancora giu-
spat ronat o del Seminario, ment re
nel 1895 l arcipret e di Cadola, don
Michele Palla, afferma: ora della fra-
zione di Polpet .
Nel 1950 il parroco don Fort unat o
Zalivani scopr gli affreschi e t raspor-
t nella nuova chiesa di Polpet la st a-
t ua di Sant Andrea, la pala dell alt are
e gli alt ri dipint i. Nel 1954 fu rifat t o
il t et t o sost it uendo le last re di pie-
t ra con t egole.
In seguit o, nel-
l anno 1962,
vist i i cont inui
danni provocat i
dai visit at ori, fu
rif at t o nuova-
ment e il t et t o
coprendolo in
lamiera dipint a
di rosso.
Lalt are con al cent ro la piet ra sacra.
Era complet ament e foderat o in t avo-
le di legno sul front e vi era un dipin-
t o sulle t avole medesime raffigurant e
Sant Andrea, racchiuso in una cornice
ot t agonale. Il dipint o st at o rit aglia-
t o e conservat o da don Fort unat o.
VISITE PASTORALI DEI VESCOVI ALLA PIEVE
DI CADOLA (1701 - 1748 - 1754)
Il 18 set t embre 1701 il Vescovo
Giovanni Francesco Bembo, durant e
la vist a past orale alla parrocchia di
Cadola, compie un viaggio per visi-
t are la chiesa di S. Andrea. Quest a
l unica visit a nella quale un vescovo
si recat o con arduo it inere fino a
Sant Andrea in Mont e.
...Dopo pranzo ha celebrat o il sacrament o della cresima,
quindi si recat o per un aspro sent iero alla chiesa di S. Andrea,
che sorge sulla cima molt o alt a di un mont e sopra l abit at o di
Polpet . Ad essa annesso un beneficio semplice in passat o
unit o al seminario dei chierici di Belluno dal quale det t a chie-
sa ret t a. La chiesa necessit ava di molt e cose: pi cose sono
st at e decret at e in proposit o dal visit at ore al fine di riordinare
il t ut t o per il cult o. In passat o la chiesa aveva subit o un incen-
dio; per salvaguardare in seguit o il suo perimet ro ordin che
quant o prima fosse rimosso il t et t o con il quale era indecoro-
sament e congiunt a alle st alle vicine... .
quadra, inizio 700.
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La storia della chiesa di SantAndrea in Monte

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Dal XVII al XX secolo
Nella visit a past orale del Vescovo
Giacomo Cost a del 1748 si annot a lo
st at o precario del t et t o:
S. Andrea di Pedemont ; la chiesa affat t o cadent e, quando
non sia rifat t o il copert o e provvist a d alt re cose necessarie; et
si aspet t a al Seminario.
Nella visit a seguent e dello st esso
Vescovo nel 1754 si annot a che sono
st at i eseguit i i lavori ordinat i con la
precedent e visit a:
La chiesa di S. Andrea in Mont e f novat a a sufficienza
provvedut a, e decent ement e t enut a, giacch fat t a riparare in
quell anno dall economo del Seminario di Belluno.
In seguit o il Vescovo ha impart it o
degli ordini per la risist emazione e
l abbelliment o della chiesa.
Per la chiesa di S. Andrea in Mont e:
- Si provveda di piet ra sacra;
- Di un ant ipet t o decent e;
- Di quat t ro t ovaglie;
- D una lampada;
- De parament i necessari alla celebrazione della messa, che
siano decent i;
- D una pilla per l acqua sant a;
- D un gradino di piet ra alla port a;
- D una t abella e genuflessorio per la preparazione del
sacerdot e;
- Di vet ri alle finest re;
- Sia fat t o il paviment o di piet ra quadra;
- Siano int onacat i et imbiancat i li muri int eriori;
- Siano fat t i sedili nel presbit erio;
- Si aggiust i il nicchio della st at ua di S. Andrea;
- Si accomodi il capit ello.
Il t ut t o con ogni possibile celerit .
Per preservare la chiesa da nuovi incendi, sia levat o quant o
prima il copert o, che unisce la medesima con le st alle.

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