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Istituzioni di Diritto Processuale Civile Appunti 1 2 e 3 libro

Indice argomenti:

Atti processuali
Attivit del Convenuto
Azione nel processo
Condanna con riserva
Giurisdizione
Processo del lavoro
Processo esecutivo
Impugnazioni
Competenza
Litispendenza
Parti
Prove
Principi del processo
Procedimento dingiunzione e convalida di sfratto
Procedimento ex art 148
Processo cautelare
Processo di cognizione
Res iudicata
Sentenze
Svolgimento Anomalo


























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ATTI PROCESSUALI

Il processo un procedimento composto da una serie di atti formulati dalle parti processuali, o dal giudice, o dal
cancelliere, o dallufficiale giudiziario. Latto processuale non altro che un tassello che va a comporre il mosaico del
processo.
La preclusione la perdita dei poteri di compiere un atto processuale o perch si tenuto un comportamento
incompatibile o perch era decaduto il termine (es: le nullit relative si eccepiscono nelludienza immediatamente
successiva--> tali preclusioni si possono rimuovere grazie alla rimessione in termini ex art 184bis); nella preclusione
per limpugnazione operano entrambe le cause.

Termine dilatorio--> quando simpone un ritardo nellattivit
(termine per lesecuzione forzata)
Termine libero --> tipico (deve essere previsto dalla legge): il
tempo variabile non si tiene conto n del
giorno iniziale n di quello finale.
Termine finale --> il termine ultimo per poter esercitare un dato
potere o per compiere un certo atto. Questo
pu essere ordinatorio cio prorogabile prima
della sua scadenza oppure perentorio cio
improrogabile (stabilito dalla legge o dalla
discrezionalit del giudice).

Nullit degli atti processuali

Affinch un atto processuale possa correttamente inserirsi in un processo, necessario che non alteri la certezza e
stabilit del processo stesso; dunque il legislatore nel determinare le ipotesi di nullit degli atti processuali deve tenere
conto di questi due parametri di valutazione. In genere nel processo non c una disciplina della nullit degli atti come
quella dei negozi giuridici. Difatti questultima basata sullinidoneit degli atti nulli a produrre effetti giuridici, e sulla
deducibilit del vizio in ogni tempo. Nel processo il discorso diverso: il modello di riferimento quello
dellannullabilit, che si coordina con quello di un atto che se pur viziato idoneo a produrre effetti, questo perch gli
atti processuali sono del processo e si ripercuotono su questultimo cercando cos sempre di giungere ad una pronuncia
di merito.
Una prima ipotesi di nullit consiste nel mancato rispetto della sequenza logica e/o temporale: infatti non sempre un
atto processuale ben individuato, ma molto spesso si presenta come un atto complesso. Sembra quindi accettabile
lidea che se non viene rispettato questordine logico temporale allinterno del processo di formazione dellatto
complesso o del suo subprocedimento, il vizio dellatto conclusivo un vizio di forma. Diversamente succede se la
sequenza non viene rispettata tra atti autonomi. Qui lo sviluppo procedimentale fa si che latto precedente si ponga
come presupposto dellatto o degli atti successivi, cosicch il mancato rispetto dellordine legale comporta uninvalidit
extraformale (art 158).
Nullit extraformale sono quelle ipotesi derivanti dalla mancanza di presupposti oggettivi e soggettivi, generici e
specifici necessari per il compimento degli atti.

Oggettivigenerici --> es: giurisdizione e competenza del giudice

Soggettivi --> es: capacit processuale della parte

Specifici --> presenza di requisiti particolari di soggetti abilitati a
compiere singoli atti del processo es: legittimazione
dellufficiale giudiziario notificante

La volont dellatto prescinde dalla volont del soggetto. Infatti la volont dellatto ha il compito di dire il significato
giuridico dellatto processuale da racchiudere in una determinata forma; il contenuto dellatto processuale viene invece
riempito e creato, a seconda dei casi, dalle parti. Per cui la volont del soggetto non centra con i vizi di forma dellatto.
Lart 156
1
contempla il principio della tassativit della nullit: non si pu pronunciare linosservanza di forme di alcun
atto del processo se la nullit non comminata dalla legge--> non tutte le deviazioni degli atti dal suo modello legale
comportano nullit; vi sono anche vizi sanabili che determinano semplice irregolarit (quando il vizio riguarda un
elemento o un requisito dellatto non previsto a pena di nullit). La violazione si verifica nellatto o negli elementi
estrinseci, cio quando mancano i presupposti di validit dellatto. Non basta che latto si discosti dalla norma, ma
occorre che manchi uno di quegli elementi per cui la legge prevede la nullit. Ed nullo anche se completo degli
elementi previsti, ma privo dei requisiti che gli consentano di raggiungere lo scopo (teoria del provvedimento abnorme).
Nellipotesi in cui la legge dispone che latto processuale deve rispettare un termine prefissato, che poi non viene
rispettato, si ha un atto nullo o assolutamente nullo--> Verde al riguardo ritiene che non si possa applicare lart 156
3
.
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Quando in gioco uninvalidit derivante da inosservanza dei termini, la sanatoria passa attraverso un provvedimento di
rimessione in termini o attraverso un ristabilimento dei termini fissati dalla legge.
La legge distingue tra:

Nullit assoluta--> rilevabile dufficio in ogni stato e grado del
processo (tassative e tipiche).
Nullit relativa--> non rilevabile dufficio ma solo dalla parte (157)
stabilite senza particolari indicazioni dalla legge:

I. eccezione deve essere proposta dalla parte nel cui interesse stabilito il requisito mancante

II. deve essere proposta nella prima istanza o difesa successiva allatto o alla notizia di esso

III. la parte interessata al rilievo della nullit non vi abbia dato causa

IV. la parte interessata non abbia rinunciato anche tacitamente a proporla.

Lart 158 dispone della nullit derivante dai vizi relativi alla costituzione del giudice o allintervento del PM: questa
non sanabile ed rilevabile dufficio perch lede linteresse pubblico.

Ancora il codice distingue tra nullit rilevabile allinterno dello stesso processo e inesistenza della sentenza:
infatti quando la sentenza inesistente si pu fare appello e se sono scaduti i termini possibile proporre un
accertamento negativo dellesistenza. Es: sentenza priva della firma del giudice cosicch risulta impossibile ricostruire
la paternit dellatto. Questo come previsto dal 161
2
uneccezione allarticolo stesso; linesistenza limitata ai soli
provvedimenti del giudice.

Lart 159 provvede poi a completare la disciplina sulla rilevabilit della nullit --> utile per inutile non vitiatur : gli atti
sono indipendenti non importa la nullit di atti precedenti o successivi; se il vizio impedisce un determinato effetto,
latto pu tuttavia produrre gli altri effetti ai quali idoneo es: la conversione degli atti processuali (la citazione che pu
valere come ricorso).
La rinnovazione degli atti nulli quando sia possibile la dispone il giudice.

Principio di ripercussione

I. la nullit di un atto, comporta la nullit di tutti gli atti successivi a questi collegati, attraverso un collegamento
funzionale. Se nullo un atto processuale diventa nulla anche la sentenza quale atto conclusivo del
procedimento.
II. La nullit di una parte dellatto, non colpisce le altre parti dellatto indipendenti.
III. Se il vizio impedisce un determinato effetto, latto pu tuttavia produrre effetti ai quali idoneo es: latto di
citazione che viene usato come ricorso.

Principio di rinnovazione art 162 c.p.c.

I. il giudice che pronuncia la nullit deve disporre quando sia possibile, la rinnovazione degli atti ai quali la
nullit si estende. gli effetti processuali retroagiscono quelli sostanziali no es: se la nullit viene rilevata in
appello, questo giudice che rinnova gli atti nulli, in un ipotesi eccezionale (vizio dellatto di citazione) la
causa viene rimessa in I!
II. se la nullit degli atti imputabile a: cancelliere, ufficiale giudiziario e difensore, il giudice con il
provvedimento pronuncia e pone le spese della rinnovazione a carico del responsabile.
Le nullit sono sanabili:
a) con il giudicato
b) in caso di nullit relativa; nelludienza successiva
c) quando latto raggiunge il suo scopo pur essendo nullo




Trasformazione della nullit in motivi dimpugnazione art 101
1

Se passato il termine per proporre i mezzi dimpugnazione la nullit non pi rilevabile. La sentenza pu essere nulla
per vizi propri o per ripercussioni di atti legati ad essa e viziati. Se viene sollevata un eccezione di nullit il giudice si
esprime subito con ordinanza rinnovazione degli atti o la rigetta, rivedendo il problema sullatto della decisione (
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lordinanza non un pregiudizio per il diritto sostanziale). La sentenza pu avere un vizio attinente alla procedibilit o
per errore di giudizio di fatto o di diritto; di conseguenza limpugnazione cambia a seconda del vizio.

Art 131 c.p.c.

La legge prescrive in quali casi il giudice pronuncia sentenza, ordinanza o decreto. In mancanza di tale prescrizione i
provvedimenti sono dati in qualsiasi forma idonea al raggiungimento del loro scopo.

Ordinanza--> in genere adottata previo contraddittorio e di regola sono revocabili e modificabili, non diventano
giudicato e non possono essere oggetto dimpugnazione. Essa cadenza i ritmi e i tempi del processo, infatti il
provvedimento tipico del giudice istruttore che regola il processo. Le ordinanze pronunciate in udienza si ritengono
conosciute dalle parti presenti e da quelle che dovevano comparirvi. Esse non hanno carattere decisorio salve eccezioni
tipiche, e sono succintamente motivate.

Decreto--> pu essere reclamato non impugnato, non ha mai efficacia di giudicato e pu sempre essere modificato dal
giudice se meritano i presupposti di fatto. un provvedimento veloce infatti viene emesso senza motivazione e senza
instaurazione del contraddittorio. Esso ha unapplicazione limitata ed ha un efficacia interprocessuale ma non fuori dal
processo (non ha efficacia di giudicato eccezion fatta per il decreto ingiuntivo).

Sentenza--> impugnabile sino a che diventa giudicato, il giudice che lha emessa non pu pi giudicare sulla stessa
controversia perch ha esaurito i suoi poteri.
Lart 279 c.p.c. indica i casi in cui il giudice si esprime con ordinanza o con sentenza.


ATTIVITA DEL CONVENUTO

Secondo lart 101 c.p.c. (contraddittorio--> astratta possibilit di difendersi) , la notificazione della citazione quindi
lessere chiamati in causa fa acquisire la qualit di parte che in questo caso si denomina convenuto. La concreta
realizzazione della difesa si realizza con la costituzione in giudizio, che consiste nel depositare un atto di costituzione
(dove sono spiegate le sue difese) presso la cancelleria. Tale costituzione in giudizio non obbligatoria, il convenuto ha
piena facolt di scegliere la sua posizione cio possiede pi poteri:

1. contumacia: la mancata presentazione della costituzione in giudizio si ha cio quando la parte decide di non
costituirsi in giudizio e di non presentarsi davanti al giudice; in genere contumace il convenuto ma pu
esserlo anche lattore o entrambi. Varie possono essere le ragioni: non curanza dei propri affari, eccesso di
sicurezza, impossibilit economica di anticipare le spese, etc Il legislatore ha considerato questa circostanza
come una situazione di fatto (ficta contestatio) che essendo conseguenza di una scelta della parte, non deve
inficiare il regolare svolgimento del processo (in questo senso la si intende come svolgimento anomalo del
processo). Per aversi contumacia occorre:

i. che vi sia litispendenza.
ii. che almeno una delle parti non si sia
costituita in giudizio entro i termini.
iii. qualora laltra parte si sia costituita
nei termini 171
2

iv. mancata costituzione della parte stessa innanzi al
giudice nelludienza del 180.

Il valore della contumacia dal punto di vista processuale improntato a non consentire alla parte costituita di
approfittare della condizione di contumacia dellaltra parte, infatti il legislatore, nel dettare le regole del
procedimento contumaciale, si preoccupato di fare in modo che almeno nelle sue linee essenziali il
contraddittorio non fosse violato. Il termine ultimo di costituzione tardiva del contumace quello
delludienza del 189, cio fin quando la causa non rimessa al collegio; fin quando il contumace non si
costituisce, contro di lui operano le cd preclusioni dettate dal codice di rito. Verde sostiene che se la
contumacia perdura fino alludienza del 183, udienza in cui il giudice procede al libero interrogatorio delle
parti, il giudice pu valutare questo atteggiamento di disinteresse del contumace come argomento di prova
(116
2
). Questa impostazione rappresenta un incipit di future soluzioni legislative (dls 5/2003 art 13 riforma del
diritto societario: quando il convenuto non si costituisce in giudizio i fatti affermati dallattore si intendono
non contestati). Regola peculiare del procedimento contumaciale quella contenuta nellart 292 (notificazione
e comunicazione degli atti al convenuto); si afferma che debbono essere notificate personalmente al contumace
le ordinanze che ammettono linterrogatorio o il giuramento, le comparse contenenti domande nuove o
riconvenzionali; 292
2
: le altre comparse si considerano comunicate (possono) con il deposito in cancelleria;
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292
4
: le sentenze sono notificate alla parte contumacie personalmente. La Corte Costituzionale afferma che
deve essere notificato al contumace anche il verbale dudienza in cui si d atto della produzione della scrittura
privata; se questi non contesta entro la prima udienza successiva o nel termine indicato dal giudice, la scrittura
si intende non contestata. V ricordato che lelenco dellart 292 non pu definirsi tassativo, quindi diverse
sono le possibilit di ulteriori casi singoli in cui il legislatore abbia imposto la notifica al contumace (notifica
alla parte di uno degli eventi interruttivi del 299-300-301; ordinanza decisoria 186quater).
Situazione contingente che merita separata trattazione quella contenuta e disciplinata dal 294 (rimessione in
termini): il contumace che si costituisce pu chiedere al giudice istruttore di essere ammesso a compiere
attivit che gli sarebbero precluse, se dimostra che la nullit della citazione o della sua notificazione gli ha
impedito di avere conoscenza del processo o che la costituzione stata impedita da causa a lui non imputabile.
Il giudice, se ritiene i fatti allegati verosimili, ammetta la prova (se occorre), e quindi provvede con ordinanza
sulla rimessione in termini delle parti. La contumacia volontaria quando il convenuto che ha ricevuto una
valida citazione e avendo la possibilit di costituirsi ha preferito non farlo. La contumacia involontaria invece
si ha quando c un errata o mancata conoscenza del processo o per materiale impossibilit di costituirsi; nella
mancata conoscenza del processo il soggetto privato del suo diritto alla difesa e per questo il legislatore
prevede una remissione dei termini di comparizione, ed anche violato il principio del contraddittorio (101).
Infatti la notificazione fa acquisire la qualit di parte dando unastratta possibilit di difendersi che si
concretizza con la costituzione in giudizio. Per conoscenza del processo si intende non solo il meccanismo
legale mirante a realizzare una concreta conoscenza, ma anche una mera presunzione della stessa. Il contumace
pu decidere in qualsiasi momento del processo di costituirsi, ovviamente godendo di quei soli diritti ancora
viventi nella sola fase del processo. 291--> se il convenuto non si costituisce e il giudice istruttore rileva un
vizio che importi nullit nella notificazone della citazione, fissa allattore un termine perentorio (non inferiore
ad un mese, non superiore a 6 mesi) per rinnovarla; lattore a questo punto o rinnova latto di citazione
(impedendo ogni decadenza) e se il convenuto non si costituisce neppure alludienza successiva il giudice
dichiara la contumacia; oppure non rinnova latto di citazione e di conseguenza il giudice allora nelludienza
successiva canceller la causa dal ruolo estingueno il processo a norma dellart 307
3
.

2. Assenza: si ha la costituzione in giudizio presentando alla cancelleria latto di costituzione in cui dichiara di
aver avuto notizia della lite e probabilmente di voler resistere ad essa; tuttavia dopo questa attivit iniziale
rimane inerte e non compare pi davanti al giudice; la distinzione tra assenza e contumacia sta nellart 176: la
parte costituita considerata sempre presente anche se non compare nelludienza quindi le ordinanze
pronunciate in udienza si ritengono conosciute.

3. contestazione della domanda: il convenuto contesta che i fatti dellattore siano in tutto o in parte veri e che
siano idonei a produrre le conseguenze da questo volute (art 167 c.p.c.); il convenuto porta in giudizio prove
contrarie allassunto dellattore, sar quindi poi il giudice a valutare secondo lonere della prova. La non
contestazione riguarda i fatti e non il diritto e serve sul piano delle allegazioni e delle prove; il silenzio non
equivale a non contestazione cos come la mera contumacia; occorre invece che vi sia unespressa ammisione
attraverso un comportamento positivo cos come emerge dalla linea difensiva.

4. mera contestazione: una contestazione esplicita per cui lattore deve provare i fatti contestati, essa
lopposto della non contestazione.

5. eccezioni: il convenuto non si limita a una mera negazione ma pu introdurre altri fatti che arricchiscono la
vicenda prospettata dallattore nel processo. Leccezioni hanno per oggetto fatti che arricchiscono la vicenda
storica narrata dallattore consistenti in circostanze che hanno lefficacia di estinguere modificare (estinzione
parziale del rapporto giuridico) o impedire (impediscono la produzione di effetti del fatto costitutivo --> vizi
della volont condizione) le affermazioni dellattore. La nozione di eccezione viene ricavata dallart. 2697
c.c. (onere della prova), in modo che lonere dellallegazione si modella tendenzialmente su quello della prova.
Tuttavia pu capitare che il giudice rilevi dufficio un eccezione quando il fatto che alla base delleccezione
risulta espressamente dagli atti del processo. Le eccezioni successive al 167 non sono autonome ma sono
legate per motivo a quelle gi proposte. Ancora esiste il divieto di scienza privata del giudice nella rilevabilit
dufficio delle eccezioni.

6. domande riconvenzionali: la pendenza del processo permette al convenuto di proporre una nuova domanda
collegata con quella dedotta nellatto introduttivo (art. 36 c.p.c.) purch non ecceda la sua competenza per
materia o valore. Fuori da questo limite la domanda riconvenzionale dovrebbe essere inammissibile non
essendoci le condizioni di cui sopra; la giurisprudenza invece non osserva con rigore i limiti. chiaro che la
domanda riconvenzionale e le eccezioni possono essere proposte anche dallattore quando nel processo si
ribaltino le posizioni. Nel procedimento per decreto ingiuntivo, il convenuto che ha fatto opposizione, pu poi
anche proporre una domanda riconvenzionale ? la giurisprudenza sostiene di no perch nei procedimenti
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speciali pi importante la velocit che la forma. La domanda riconvenzionale un esempio di cumulo
oggettivo.

7. accertamento incidentale (art 34 c.p.c.) : questo ha perso importanza con la scomparsa del pretore;
laccertamento incidentale presuppone che ci sia una situazione sostanziale che dipende da unaltra. La
domanda daccertamento pu essere posta fino alla I udienza di trattazione dallattore, mentre il convenuto,
trattandosi nel suo caso di una domanda riconvenzionale pu farlo nella comparsa di costituzione. Dallart 34
si deduce che non tutti i punti che il giudice deve fissare per pervenire alla definitiva deliberazione sono decisi
allo stesso modo; ve ne sono alcuni che Tali punti per venir fuori ed acquistare autonomia devono essere o
diventare oggetto di accertamento incidentale:
V. punti pregiudiziali --> analisi dei fatti del caso concreto; tramite la fissazione di tali punti, il giudice perviene al
dispositivo finale della sentenza; essi sono incontestabili. Sono fissati in vista della decisione conclusiva
erestano interni al processo. In questo caso non c una controversia tra le parti. Es: verifica dellesistenza
del contratto in questione.
VI. questioni pregiudiziali --> sono quelle circostanze che devono essere risolte dal giudice tramite la sua attivit
di ricerca e ricostruzione. In questo caso ci sono delle contestazioni tra le parti, sono una tappa obbligata
per giungere allemanazione della sentenza. Pu accadere per che su richiesta delle parti o per
imposizione di legge una di tali questioni sia trattata dal giudice come se fosse una controversia autonoma
cosicch il giudice emaner una sentenza autonoma che passer in giudicato disciplinando la situazione
specifica.
VII. cause pregiudiziali --> qui lattivit del giudice rivolta allemanazione di una sentenza passata in giudicato.
La differenza tra punti questioni e cause sta nellefficacia delloperato e del giudizio del giudice. Es: alimenti
per filiazione: la filiazione una situazione sostanziale autonoma ma dipendente dal diritto agli alimenti; la
domanda di accertamento incidentale si differenzia dalla domanda riconvenzionale quando si deve andare di
fronte ad un altro giudice perch competente per materia o valore. Perch rimessa la causa al giudice
competente assegna un termine perentorio alle parti per la rimessione della causa davanti a s.

8. accertamento negativo: quellaccertamento volto a dimostrare la non fondatezza di un diritto altrui. Per
alcuni tale accertamento lo si riscontra in ogni contestazione del convenuto. Ha per oggetto linesistenza del
diritto azionato dallattore e resta quiescente fino a che questultimo coltiva lazione, emergendo in tutta la
sua autonomia quando egli rimanga inerte. Il problema dellaccertamento negativo sta nel caso di estinzione
del processo: infatti c chi ritiene che per far estinguere il processo sia necessaria oltre alla rinuncia agli atti
dellattore (chi propone la domanda) anche quella del convenuto perch anche una mera difesa contiene un
accertamento negativo implicito; per altri invece la mera difesa volta solo a paralizzare la domanda attorea.
La Pronuncia di accertamento negativo fa stato tra le parti, infatti un soggetto pu agire in giudizio per
accertare negativamente una situazione in via autonoma es: che un diritto si sia prescritto.


























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AZIONE NEL PROCESSO

Il potere di agire in giudizio espressione di una delle tante facolt del diritto sostanziale, pu essere anche inteso come
condizione necessaria per lesistenza del diritto soggettivo, diritto come potere dazione. Nel nostro ordinamento
lazione e il diritto sostanziale sono separati pur essendo questultimo indispensabile per la nascita del potere dazione.
Il diritto dazione tale perch d diritto ad ottenere una sentenza che pu avere:

VIII. contenuto processuale
IX. contenuto di merito (accoglimento/rigetto della domanda)

3 sono le teorie sullazione:

I) il processo uno strumento rispetto al diritto sostanziale, caso
tipico del diritto romano (monista).

II) esiste solo il processo e prevale su tutto, caso tipico
dei sistemi giuridici anglosassoni (monista).

III) il processo e il diritto sostanziale sono uno funzionale allaltro,
caso tipico del sistema italiano che riconosce sia il diritto
processuale che quello sostanziale.
La teoria accettata dal nostro ordinamento la III che tiene distinti il diritto processuale da quello sostanziale.

Che cos il potere dazione?

d) Chiovenda ritiene lazione come un potere giuridico riconosciuto alla parte che mira ad un
provvedimento giudiziale a se favorevole (merito favorevole); in caso di vittoria del convenuto
significa che stata accolta laspirazione dazione negativa.

Tale teoria va in crisi in caso di contumacia, allora la dottrina ha risolto in altri modi ancora:

ii) altra teoria ritiene lazione come potere giuridico della parte
che mira ad un provvedimento giudiziale qualsiasi anche se
meramente processuale (rito). C il diritto ad agire a
prescindere dallaspirazione.

iii) Liebman ritiene lazione come potere giuridico della parte che
mira ad ottenere un provvedimento giudiziale favorevole o
sfavorevole che sia (merito); se esiste o meno una situazione
sostanziale.

Anche se c una preferenza per quella di Linbman il nostro ordinamento accoglie tutte queste tesi, disciplinando volta
per volta le singole situazioni, vari sono gli esempi:

Art 92 condanna alle spese per singoli atti ( ii teoria )

Art 50 riassunzione del processo ( Liebman )

Art 102 litisconsorzio necessario ( Liebman )

Art 182 difetto di rappresentanza o autorizzazione ( Liebman )

Art 310 estinzione del processo : non estingue lazione

Tutti questi articoli cercano in ogni caso di salvare il processo.

Effetti della domanda sulla prescrizione

Da quando si propone la notificazione della domanda giudiziale si interrompe la prescrizione del diritto sostanziale e si
ha la sospensione dei termini di prescrizione sino al passaggio in giudicato della sentenza (2943-5 c.c.). Leffetto
dellinterruzione ha come condizione sufficiente e necessaria la sola domanda, leffetto sospensivo invece si lega alla
domanda (inizio sospensione) e alla sentenza (fine sospensione). In caso di estinzione del processo, rimane fermo
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leffetto interruttivo e il nuovo periodo di prescrizione comincia alla data dellatto interruttivo. Lestinzione una forma
di non esercizio del diritto; essa si ha per inattivit delle parti o per rinuncia agli atti.
Per Oriani leffetto sospensivo (finale) della sentenza dato sia dalle sentenze di merito che di rito perch anche queste
ultime definiscono il giudizio; mentre altra parte di dottrina riconosce solo nella sentenza di merito leffetto sospensivo
(finale). Questultima tesi portava dei gravi problemi nellipotesi di nullit della citazione rilevata in cassazione con
sentenza di annullamento (rito). Infatti non considerando la pronuncia della cassazione come definizione del giudizio
si aveva la prescrizione del diritto perch linterruzione e la sospensione venivano meno con il venir meno della
sentenza.
Oggi invece la sentenza di rito considerata come definizione del giudizio quindi leffetto sospensivo (finale)
riprende dalla pronuncia della cassazione stessa, quindi i termini di prescrizione del diritto ricominciano a decorrere da
detta sentenza.



Elementi distintivi dellazione

Il diritto dazione composto:

I. elemento soggettivo--> Le parti

II. elemento oggettivo--> Petitum(risultato che si vuole conseguire)

IV. petitum diretto -> condanna processuale

b) petitum mediato -> utilit sostanziale

III. Causa Petendi --> situazione giuridica rilevante per il diritto
cio la ragione o il titolo in base al quale si
ritiene di avere una determinata pretesa ergo
un determinato provvedimento. La dottrina
si divisa a riguardo:

1)Teoria Della Sostanziazione: la causa petendi va individuata nella sostanza della domanda, cio dal bene
che si vuole ottenere e dalla sua utilit, individuando e specificando i fatti concreti sulla cui base si agisce.
La conseguenza di ci che alle parti spetta tale onere di specificazione e che ci che non contenuto
nelle allegazioni delle parti non pu essere introdotto successivamente nel processo e non pu formare
oggetto di decisione.

2)Teoria DellIndividuazione : la causa petendi si individua valutando il bene, lutilit ed il fatto
costitutivo cio la normativa in base alla quale si ritiene di poter ottenere un determinato provvedimento.

Domande autodeterminate--> non possono esistere pi volte tra le stesse parti (diritti autodeterminati: lutilit contiene
in se lelemento di identificazione cos da poter esistere una sola volta con quel soggetto--> diritti reali). Teoria della
sostanziazione

Domande eterodeterminate--> possono esistere pi volte contemporaneamente tra i medesimi soggetti con lo stesso
contenuto (diritti di garanzia). Teoria dellindividuazione

Condizioni dellagire
Interesse ad agire
Per il Chiovenda sono tre: Legittimazione ad agire
Esistenza del diritto


Per Liebman due : Interesse ad agire
Legittimazione ad agire

Per il terzo orientamento : Interesse ad agire


I) Interesse ad agire (art 100 c.p.c.)
un diritto sostanziale portato nel processo; ha una rilevanza diversa a seconda dellazione:
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Azione di cognizione:

a) azione costitutiva: linteresse previsto
dallordinamento perch si tratta di un azione tipica;
linteresse in re ipsa in quanto leffetto si pu
raggiungere solo in via giudiziale. Un problema potrebbe
sorgere riguardo la costitutiva non necessaria in quanto
il bisogno ad agire potrebbe sorgere solo in caso di
disaccordo tra le parti. Ma ci non vero in quanto si
imporrebbe una giurisdizione condizionata che invece
prevista solo nei casi tassativi. Per cui anche in questo
caso linteresse in re ipsa, infatti non necessario che
si provi prima la strada contrattuale altrimenti si
porrebbe un limite allart 24 cost.

V. azione di condanna: anche qui ci troviamo di fronte ad una situazione standard portata nel processo, linteresse
previsto dallordine --> azione tipica es: quando si verificata una condizione o quando maturato un
termine--> obbligo da inadempimento.

VI. azione daccertamento: in questo caso importante trovare linteresse in quanto concorre a definire quando
il processo non sia uninutile provocazione (bandite le azioni di giattanza); linteresse ad agire nel mero
accertamento va verificata in concreto.

Azione cautelare: anche in questo caso linteresse ha un ruolo fondamentale
consistente nel dimostrare il periculum in mora.

Azione desecuzione: linteresse si ha quando il soggetto obbligato non adempie pur in presenza di un
titolo esecutivo.

Nelle impugnazioni necessario individuare linteresse che corrisponde alla soccombenza.

II) Legittimazione dagire --> consiste nel legame stretto intercorrente tra lattore e il provvedimento del
giudice. Essa si ha quando il soggetto richiede una sentenza che possa produrre effetti nella sua sfera
giuridica, perci deve dichiararsi titolare del diritto fatto valere in giudizio, anche se poi nel corso del
processo si accerter se costui o meno il reale titolare. Ergo la legittimazione la prospettazione della
titolarit del diritto (attore) indicando (legittimazione passiva). ammessa anche la legittimazione a
contraddire cio a reagire. Attraverso la lettura a contrario dellart. 81 c.p.c. si individua chi pu agire in
giudizio--> il titolare del diritto.
Il difetto di legittimazione si avr:
i. violazione art.81c.p.c.
ii. litisconsorzio necessario (art 102c.p.c.) : il difetto qui
sta nella violazione del principio del contraddittorio
(art 101). Quindi bisogna stabilire quali sono le parti (che
devono essere convenute nel processo stesso) nella cui
sfera giuridica la sentenza produce effetti. Acone ritiene
che la legittimazione ad agire non sia una condizione
dellazione, ma solo una condizione di validit del
provvedimento del giudice (art 102-107). Un esempio di
difetto di legittimazione: figlio cita in giudizio un
debitore del padre--> sentenza di rito per difetto di
legittimazione e la causa non va avanti.
III) Esistenza del diritto: intanto possibile agire in giudizio in quanto il provvedimento rientri in uno dei tipi
previsti dallordinamento. In caso contrario il giudice deve dichiarare limproponibilit assoluta.

AZIONI DI COGNIZIONE

La tutela di cognizione si realizza in tempi diversi:
i. prima del passaggio in giudicato (cognizione degli effetti)
ii. dopo il passaggio in giudicato (efficacia degli effetti del diritto
tutelato in giudizio)
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la sentenza di I produce tra le parti gli effetti previsti dalla legge che solo dopo il giudicato divengono immodificabili.
Sia in caso di accoglimento che di rigetto la sentenza avr sempre efficacia sostanziale tra le parti. Il giudicato risponde
alla domanda giudiziale avanzata dallattore e fa stato a tutti gli effetti tra le parti (2909c.c.)--> giudicato sostanziale

A) Azione daccertamento: alla base della pronuncia del giudice c sempre un previo accertamento
dellesistenza del diritto, la sua funzione quella di dare certezza. Lazione di accertamento mira ad accertare
la situazione sostanziale; Attraverso la pronuncia del giudice si ha quindi certezza della propria situazione
sostanziale. Una parte della dottrina ritiene che riguardo i diritti assoluti le azioni di accertamento siano
tipiche (art 949 c.c.--> negatoria; 1079 c.c.--> confessoria) cio espressamente consentite dalla legge e hanno
una formulazione molto ampia tale da generare moltissime fattispecie applicative. Tuttavia altra parte della
dottrina sostiene che possibile avere lazione di accertamento generale, cio non tassativamente
individuata. Questazione sempre esercitabile salve le ipotesi di giudizi palesemente inutili o defatigatori.
Nellambito dei diritti relativi non v una specifica normativa; ci si chiede se lazione di accertamento possa
estendersi anche a tali diritti. La maggior parte della dottrina risponde negativamente, essendo previsto per i
diritti di credito (relativi) una tutela di accertamento + condanna, quale azione che risponde al pregiudizio
subito dal creditore. In ogni caso unazione di accertamento del debito vale ad interrompere la prescrizione.
La legge ammette lazione di accertamento anche quando si tratta di stabilire la non esistenza di un diritto o
di una situazione giuridica (azione di accertamento negativa). Per aversi un azione daccertamento occorre
che lattore abbia un interesse ad agire (art.100 c.p.c.). Elementi caratterizzanti di questa azione in relazione
ai diritti assoluti sono:
i. pregiudizi ii. impedimenti (art 949-1079c.c. ipotesi tipiche)

Gli elementi dellinteresse ad agire:

i. Pregiudizio--> prospettiva di un danno
ii. incertezza oggettiva attuale--> modo dessere del pregiudizio
iii. vantaggio--> provvedimento del giudice con esito positivo

B) Azione di condanna: unazione di accertamento di una
pretesa insoddisfatta o di un obbligo inadempiuto avente ad
oggetto un diritto assoluto o relativo; dopo laccertamento
del diritto segue la condanna del convenuto.
Nel credito a prestazione infungibile nasce un problema di
natura interpretativa: va considerato come accertamento o
condanna? Per la dottrina maggioritaria si tratta di condanna
anche se in forma diversa da quella prevista dal libro IV del
codice di rito. Il creditore per soddisfare la propria pretesa
pu adoperare forme coattive di adempimento (es:
pignoramento) che sono tassativamente previste dalla legge.
La sentenza di condanna anche se di I ha efficacia
esecutiva provvisoria art 474 c.p.c.. Per la prescrizione del
diritto, ex art 2953 c.c. si ha un regime di prescrizioni brevi e
lunghe: Con la sentenza passata in giudicato i diritti
prescrivibili in meno di 10 anni diventano prescrivibili in 10
anni ( es: risarcimento che si prescrive in 5 anni) cio il
termine di prescrizione non pi quello del diritto
sostanziale ma quello della sentenza. Lart 2818
sancisce che la sentenza di condanna un valido titolo
esecutivo per iscrivere ipoteca sui beni del debitore; nel caso
dimpugnazione della sentenza di condanna viene sospesa la
sola esecuzione della sentenza lasciando salvi gli effetti
dellipoteca.
Tipi dazione di condanna:

i. generica: 278 c.p.c. il processo si scinde in 2 battute:

- accertamento del diritto di credito con sentenza di
condanna generica alla prestazione.

X. quantificazione del credito con relativa liquidazione disposta con ordinanza.

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La sentenza di condanna generica non titolo esecutivo; in effetti questa accerta solo
linadempimento; infatti per lart 474 c.p.c. lesecuzione forzata non pu aversi sulla base di una
sentenza di condanna generica perch manca lindicazione del quantum. Tuttavia la condanna
generica valido titolo per iscrivere ipoteca giudiziale; a questo punto nasce un problema circa
lipoteca in quanto questa pu avvenire solo per un valore certo. In questo caso la cifra viene decisa
dallattore e il debitore non ha la possibilit di contestarla; lunica garanzia la trova nellart 96
2
c.p.c.
per cui se laccertamento della somma eccessivo, il debitore potr avanzare un azione risarcimento
danni verso il creditore. ai sensi del 278 la sentenza di condanna generica una sentenza non
definitiva poich non fa chiudere il processo dinanzi al giudice che lha pronunciato; eccezion fatta
per lipotesi in cui sia lattore che agisce chiedendo una condanna generica: qui la sentenza sar
definitiva perch il giudice ha risposto sullintera domanda ex art 112 chiudendosi perci il processo.
La sentenza di condanna generica vale sempre come causa di ampliamento decennale del termine di
prescrizione del diritto, poich sempre una sentenza di condanna.

ii. generica provvisionale: art 278
2
; il giudizio
prosegue dinanzi al collegio che accerta l an e una
parte del quantum (provvisionale) nei limiti della
quantit per cui ritiene gi raggiunta la prova. La
sentenza provvisionale sar definitiva per lan e la parte
del quantum gi accertata dal giudice. La sentenza
provvisionale pu essere pronunciata solo insieme alla
sentenza di condanna generica e non dopo.

iii. in futuro: indica unipotesi in cui la legge consente al
giudice di emanare un provvedimento di condanna
prima dellavverarsi dellinadempimento. Il fondamento
di tale ipotesi basato sul fatto che probabile
linadempimento e quindi si prospetta una condanna in
futuro. Lart 657 c.p.c. disciplina lintimazione di
licenza e di sfratto per scaduta locazione; difatti pur
mancando linadempimento del conduttore, il locatore
pu gi ottenere un titolo esecutivo. Lart 658 c.p.c.:
intimazione di sfratto per morosit . Il titolo esecutivo
futuro e condizionato allinsolvenza nella sua efficacia.
Verde sostiene che la condanna in futuro esiste solo per
le ipotesi tipiche; per il resto ce linteresse ad agire.
Acone sostiene che la condanna in futuro si ha per
tutte le prestazioni periodiche (664).

iv. con riserva: il giudice pu condannare con riserva; es:
art 35 c.p.c. eccezione di compensazione del credito, in
questo caso il giudice attua una condanna parziale di
inadempimento riservando laltra parte di condanna al
giudice competente previsto dalleccezione di
compensazione (giudice di pace si pronuncia fino a
15mila Eu --> causa 60mila Eu). Emette unordinanza
provvisoria con riserva di cognizione futura. Quindi il
giudice si pronuncia solo sul fatto costitutivo (non su
quello modificativo o estintivo) e se la sentenza passa in
giudicato essa sar vincolante solo per i fatti costitutivi.
Questa condanna stata prevista per garantire
leffettivit della tutela in tempi pi rapidi, mantenendo
il processo in piedi per soli interessi concreti-->
esecutivit sentenza di I art 282 c.p.c..

C) Azione costitutiva (art 2908 c.c.): Questa azione lopposto di quella di accertamento infatti il giudice si
pronuncia creando modificando o estinguendo il rapporto giuridico dedotto in giudizio. Ci lo pu fare solo
nei casi previsti dalla legge anche se in genere tale attivit fatta dalle parti; in questo caso si ha quindi un
eccezione: il diritto creato dallautorit giudiziaria. Le azioni costitutive sono tipiche perch previste dalla
legge: non c accordo tra le parti ma lintervento dellattivit giudiziaria. Es: la separazione personale (art
150 c.c.) dei coniugi operata dal giudice e solo attraverso questultimo si pu ottenere--> azione costitutiva
necessaria. Esistono anche delle azioni costitutive non necessarie in quanto c laccordo tra le parti e il
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giudice interviene solo ad omologare tale accordo (art 1032 c.c. servit coatta). Le uniche da considerare
azioni costitutive sono quelle necessarie perch il giudice modifica egli stesso la situazione senza invece
omologarla. Tale distinzione tra azione necessaria e non, non importante se non per il problema della
retrodatazione degli effetti della sentenza. Per la sentenza costitutiva necessaria va guardata la situazione di
fatto al momento della sentenza cio non sono ammessi effetti retroattivi; per la sentenza costitutiva non
necessaria bisogna guardare alla situazione di fatto preesistente alla proposizione della domanda e gli effetti
vanno fatti retroagire al tempo della domanda.
Altro problema quello dei mutamenti di fatto nel corso del processo: prima si riteneva che , proposta la
domanda, la parte inadempiente non potesse pi adempiere alla propria obbligazione, quindi dopo lazione
costitutiva non sarebbero pi consentiti mutamenti (1453); oggi invece sono stati ritenuti legittimi gli
interventi del legislatore intesi a pregiudicare diritti che al momento della domanda erano realmente esistenti,
daltronde talora lo stesso legislatore che d rilievo ai mutamenti successivi.
Ancora un problema relativo allart. 2932 c.c.--> esecuzione dellobbligo di contrarre con un contratto
preliminare: prima contro la parte inadempiente si riteneva che si potesse intervenire solo con unazione di
risarcimento conseguente ad una risoluzione per inadempimento, escludendo la possibilit di agire con
unazione per ottenere ladempimento perch si considerava la prestazione del consenso un facere
infungibile. Oggi invece con il 2932 la dottrina ha ritenuto la prestazione del consenso fungibile permettendo
cos di emanare una sentenza che faccia le veci del contratto definitivo non concluso (pertanto non
condanner la parte inadempiente a concludere il contratto ma disporr direttamente gli effetti del contratto
definitivo: es. in caso di compravendita, trasferir il bene dal venditore al compratore). Le sentenza
costitutive sono autoesecutive in quanto hanno in s il contenuto e lattuazione delleffetto giuridico
perseguito. Collegato allautoesecutivit nasce un problema : tale autoesecutivit immediata?
La soluzione si trova dallinterpretazione dellart 282: un primo orientamento (Acone) basandosi sugli atti
parlamentari e sulle analogie con il diritto del lavoro fa una lettura restrittiva del 282; un altro orientamento
invece parte dal presupposto che vero che le sentenze costitutive sono selfexecutive, ma spesso sono
accompagnate da sentenze di condanna. Es: la risoluzione di un contratto di locazione una sentenza
costitutiva ma in genere il giudice in questi casi ordina anche al conduttore di andar via--> quindi necessitano
dellesecuzione. La soluzione quindi una non soluzione cio bisogna valutare caso per caso:
alcune saranno selfexecutive--> sentenza di divorzio
altre invece non sono autoesecutive--> risoluzione del
contratto di locazione





CONDANNA CON RISERVA

Una delle tecniche che soddisfano lesigenza di evitare labuso del diritto di difesa, proprio la condanna con riserva
delle eccezioni: infatti il giudice, conosciuti i soli fatti costitutivi del diritto, emette un provvedimento giurisdizionale di
merito rinviando la cognizione delle eccezioni del convenuto ad una fase successiva. Il provvedimento
immediatamente esecutivo, ma la sua effficacia risolutivamente condizionata allaccoglimento delle eccezioni. Tale
cognizione sommaria perch parziale, infatti in un primo momento il giudice tiene conto solo dei fatti costitutivi. Cos
facendo la durata dei tempi del processo, necessaria per laccertamento dei fatti impeditivi estintivi e modificativi
eccepiti dal convenuto, posta in danno non dellattore, ma del convenuto.

1) lattore sopporta la durata del processo necessaria per laccertamento dei soli fatti costitutivi del diritto vantato
e azionato;
2) il convenuto sopporta i tempi necessari per la conoscenza dei fatti allegati a fondamento delle sue eccezioni

Tale tecnica processuale tanto ambita in quanto offre la possibilit di unesecuzione anticipata quanto pericolosa
perch attua una forte compressione sia del diritto di difesa sia del principio del contraddittorio paritario delle parti; il
tutto in assenza di periculum in mora nella soddisfazione del diritto da parte dellattore.
I provvedimenti con riserva sono doverosi per il giudice sempre che:
-- i fatti costitutivi siano non contestati o
pienamente provati
-- le eccezioni siano di lunga indagine e
appaiano prima facie infondate

Diversi problemi nascono per la forma del provvedimento; le sentenze di condanna con riserva sono da considerarsi
specie del genus non definitive; pertanto sopravvivono allestinzione del giudizio relativo alle eccezioni riservate.
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Le ordinanze di condanna con riserva come quella derivante dal 648 sopravvivono allestinzione del giudizio di
opposizione; incerta la sorte di quelle ordinanze ex 665 che secondo la cassazione conserverebbe in ipotesi di
estinzione del giudizio solo efficacia esecutiva.






ESEMPI

Art. 35 c.p.c. eccezione di compensazione del credito, in questo caso il giudice attua una condanna parziale di
inadempimento riservando laltra parte di condanna al giudice competente previsto dalleccezione di compensazione
(giudice di pace si pronuncia fino a 15mila Eu--> causa 60mila Eu). Emette unordinanza provvisoria con riserva di
cognizione futura. Quindi il giudice si pronuncia solo sul fatto costitutivo (non su quello modificativo o estintivo) e se
la sentenza passa in giudicato essa sar vincolante solo per i fatti costitutivi.
Questa condanna stata prevista per garantire l effettivit della tutela in tempi pi rapidi, mantenendo il processo in
piedi per soli interessi concreti--> esecutivit sentenza di I ex 282.

Cause riconvenzionali (art 36): domanda del convenuto contro lattore, questa controdomanda possibile effettuarla
solo se abbia in comune con la domanda dellattore la causa petendi o sia collegata alleccezione sollevata dal
convenuto. Es eccezione di compensazione + in riconvenzionale chiede il pagamento della differenza: se il titolo
facilmente accertabile rimette solo la domanda riconvenzionale innanzi al giudice competente; se la domanda dellattore
non fondata su un titolo facilmente accertabile rimette tutta la causa al giudice competente.

Ipotesi del 665





GIURISDIZIONE

Il processo civile un mezzo di tutela giurisdizionale. Infatti in caso di violazione del diritto sostanziale, se non si riesce
a risolvere la questione con rimedi sostanziali si arriva al processo che mira a garantire il diritto sostanziale leso
(funzione giurisdizionale). Il processo risulta fondamentale per il diritto sostanziale, essendo luno complementare
allaltro: le norme enunciano il dover essere , mentre il processo concretizza il diritto sostanziale astratto e generale,
nella misura in cui i sia un conflitto non risolvibile con altri strumenti. Il processo ha una funzione privatistica in quanto
tutela il diritto dei singoli ma anche pubblicistica essendo mezzo di attuazione della legge (funzione giurisdizionale). La
decisione processuale viene presa da un organo dello stato e perci si impone alle parti (forza della sentenza).

3 sono i tipi di processo:

1) Cognizione (dichiarativa)--> accertamento della situazione sostanziale:
a) verifica dellesistenza
b) esistenza della lesione
c) effetto contro la lesione (sentenza)
2) Esecuzione (esecutiva)--> costringere il recalcitrante; tutela
effettiva in quanto implica un attivit sostitutiva ed eventuale al processo di cognizione con cui si aggredisce la
situazione materiale di diritto per dare effettivamente il bene alla vita allavente diritto.
3) Cautelare --> Per far fronte ai problemi della durata del
processo; requisiti per lazione cautelare sono
i) fumus boni iuris ii) periculum in mora.

Il processo pu iniziare su iniziativa di parte e raramente dufficio. Vi sono anche ipotesi di giurisdizione condizionata,
laddove la tutela giurisdizionale vista come estrema ratio cio il processo condizionato ad un previo tentativo di
conciliazione per altre vie. Sono sorti a riguardo problemi di costituzionalit (art. 24--> diritto dagire in giudizio); la
corte costituzionale ha risolto il problema ritenendo questa ipotesi legittima se:
a) vi presente un interesse pubblico
b) le procedure preventive non sono troppo complesse e durature.

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L art. 25 cost. prevede che la legge debba predisporre i criteri per determinare lufficio giudiziale competente ancor
prima che la domanda venga proposta (giudice naturale) ci per garantire lindipendenza del giudice. Il giudice
precostituito lufficio giudiziario che riceve la competenza per legge. Requisiti del giudice sono lindipendenza la
terziet e limparzialit e la sua azione nel processo si deve svolgere su impulso di parte e nel rispetto del
contraddittorio concludendosi con una decisione emessa sulla base di prove analitiche e razionali dando conto delle
motivazioni per cui stata emessa. Se in astratto limparzialit del giudice disciplinata dalla costituzione (art 104 cost.
ss); in concreto questa disciplinata dagli art 51 e 52 c.p.c. (astensione e ricusazione). Lastensione deve essere
autorizzata dal presidente dellufficio giudiziario dopo unattenta valutazione e decisione ad opera di un collegio: ci
che viene sostituito il solo giudice competente per quel caso; la parte invece ha il potere di ricusare il giudice se ritiene
presenti una causa di legittimo sospetto, la ricusazione va fatta valere prima dellemanazione della sentenza.
Le fonti sono :

Codice di procedura civile (1940-42) una regolamentazione specifica.

L. I) disposizioni in generale applicabili a tutti i processi
(soprattutto alla fase di cognizione).
L. II) processo di cognizione (soprattutto per il tribunale ma ci
sono anche regole integrative per il giudice di pace).
L. III) processo desecuzione
L. IV) procedimenti speciali (sommari) pi veloci tra i quali
compresa la tutela cautelare.
Ordinamento giudiziario un integrazione al C.p.c. contenente indicazioni riguardanti organi giudiziari.
Leggi speciali che tutelano i diritti venuti fuori in seguito; queste oltre a contenere il precetto di diritto
sostanziale, hanno anche la relativa disciplina processuale.
Costituzione (1948) nonostante sia successiva non si riscontrano grandi antinomie anzi la costituzione sembra
integrare il codice di rito.
Codice civile (1942) nel libro VI (della tutela e dei diritti) si ha il raccordo tra diritto civile e procedura civile.

La funzione giurisdizionale esercitata dai giudici, ma qual il giudice naturale? Lart 1 c.p.c.--> giudice
ordinario; ma chi il giudice ordinario? Art 102 cost.--> magistrati ordinari sono istituiti e regolati
dallordinamento giudiziario: art 1 elenco dei giudici ordinari. Art 102 cost. 2--> non possono essere istituiti
giudici speciali (quelli regolati dalle leggi speciali e tutti quelli che non rientrano nella giurisdizione ordinaria:
si occupano di determinate materie) o giurisdizioni straordinarie (quelle istituite dopo che nata una
controversia). Tale comma per vale solo per il futuro salvaguardando i giudici preesistenti; la corte
costituzionale ha cos regolato la figura del giudice speciale mentre ha bandito le giurisdizioni straordinarie.
Esistono invece delle sezioni specializzate che si possono istituire presso i giudici ordinari e sono composte
anche da tecnici in quanto si occupano di materie specifiche; queste si devono considerare collegi giudicanti.
La giurisdizione va vista come possibilit di adire il giudice ordinario; a questo punto si deve distinguere tra:
decisione sulla domanda--> decisione sul merito della questione
posta nella domanda
decisione sulla questione--> decisione che ha ad oggetto una
questione da risolversi al fine di
poter ottenere una pronuncia sulla
domanda
Ai sensi dellart. 279 c.p.c. la questione di giurisdizione prevede una decisione sulla questione. La decisione
viene presa dal collegio e viene emessa con ordinanza (con sentenza quando previsto dalla legge). La corte di
cassazione a sezioni unite (9 giudici) lultimo giudice a pronunciarsi sulle questioni di giurisdizione. Va
distinta la seduta collegiale della cassazione che composta da 5 giudici. La cassazione a sezioni unite pu
decidere anche su altre questioni a discrezione del presidente: per questioni di massa o quando vi
discordanza tra le sentenze delle sezioni semplici su una medesima questione giuridica (in tal caso non vi
la revoca di nessuna sentenza ma la corte provveder a dare una soluzione unitaria per i casi futuri).
Si ha Difetto di giurisdizione (art 37 c.p.c.) quando il giudice non ha il potere di risolvere la controversia. Ci
si verifica in 3 casi :

I) nei confronti della pubblica amministrazione-->
improponibilit della domanda in presenza di un interesse
semplice (cambio lampadine nella strada comunale)
II) nei confronti dei giudici speciali
III) nei confronti del giudice straniero: stata cassata una parte del 37 c.p.c. in quanto trasmigrata nella
L.218/95 in cui allart. 11 stabilito che il difetto di giurisdizione pu essere rilevato sempre e solo dal
convenuto. Il difetto di giurisdizione pu essere abrogato dufficio solo se il convenuto straniero
contumace.
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Il difetto di giurisdizione pu essere sollevato dufficio o di parte in qualsiasi grado del giudizio. Sovente lo
solleva lattore specialmente in materia di edilizia e urbanistica dov difficile capire a chi spetta la
giurisdizione evitando cos perdite di tempo.
Il regolamento di giurisdizione (art 41 c.p.c.) uno strumento ulteriore dindividuazione del difetto di
giurisdizione e tale strumento pu essere rilevato fin quando non sia stata emanata la sentenza di I . Nel 1996
si stabilito che se nel corso del processo viene emessa una qualsiasi sentenza allora non pi ammesso il
regolamento di giurisdizione.
Non si tratta di un eccezione (le impugnazioni servono a contestare errori) quindi non un mezzo
dimpugnazione perch si applica anche quando non c sentenza. Questo strumento consiste nellaccesso
diretto alla cassazione a sezioni unite.
In passato con il regolamento di giurisdizione si aveva la sospensione del processo principale in attesa della
pronuncia della cassazione; poi per porre fine ad un abuso fatto sullutilizzo di tale strumento (lo si utilizzava
per rallentare il processo e guadagnare tempo) nel 1990 c stata una riforma: la sospensione del processo da
obbligatoria diventa facoltativa lasciando la discrezionalit di tale scelta al giudice che decide in base alla non
manifesta infondatezza e alla non manifesta inammissibilit ( es: se proposto dopo una sentenza). Per
abbreviare ancora di pi i tempi c stata un ulteriore riforma nel 2001: la cassazione non si pronuncia pi con
sentenze bens con ordinanze che sono molto pi rapide e succinte nella motivazione.
Oggi quindi in caso di regolamento di giurisdizione se il giudice non sospende il processo si verificheranno due
ipotesi :
a) la corte riconosce il difetto di giurisdizione--> chiusura del
processo
b) il giudice a quo chiude il processo con sentenza di merito
prima che la cassazione si sia pronunciata sulla giurisdizione.
In tal caso la sentenza avr efficacia solo in caso di parere
negativo sul difetto di giurisdizione.
In caso di difetto di giurisdizione il processo non pu proseguire; le parti possono svolgere attivit di
riassunzione entro 6 mesi. Lestinzione del processo non pregiudica il diritto sostanziale e la correlativa tutela
giurisdizionale, potendo le parti riproporre la domanda giudiziale. Nel caso di riproposizione ex novo della
domanda le parti non potranno riproporre il regolamento di giurisdizione sullo stesso caso, in quanto
sopravvive lordinanza di giurisdizione al processo estinto (art. 310 c.p.c.); questa una regola prevista
espressamente per la competenza ma estendibile anche al difetto di giurisdizione, in quanto attendono tutti e
due al problema di quale giudice deve risolvere il caso. Quando viene dichiarato il difetto di giurisdizione,
relativo o assoluto, il processo dovr iniziare nuovamente dinanzi al nuovo giudice.
Il regolamento di giurisdizione si tratta di un giudicato sostanziale come tale immodificabile. Esistono per
anche casi che non sono saldi ed immodificabili:
XI. giurisdizione volontaria
XII. procedimento in camera di consiglio





IL PROCESSO DEL LAVORO

Questo un processo ordinario in composizione monocratica, a rito speciale per dare al lavoratore una tutela pi rapida
ed efficace, con le seguenti peculiarit:

c) ampi poteri istruttori del giudice: il giudice pu investigare con ampia autonomia sul reale svolgimento dei
fatti.
d) concentrazione ed immediatezza: chiusura del processo in una sola udienza (anche lettura del dispositivo).
e) oralit
f) gratuit del procedimento
g) obbligo di un preventivo tentativo di conciliazione

Le controversie individuali di lavoro sono individuate nellart 409:

1. rapporto di lavoro subordinato privato.
2. rapporti di mezzadria-colonia parziaria-compartecipazione agraria-fitto al coltivatore diretto-rapporti derivanti da
altri contratti agrari salva la competenza delle sezioni specializzate agrarie (che si pronunciano con il rito speciale
del lavoro)
3. rapporti di agenzia-rappresentanza commerciale di collaborazione continuativa e coordinata
4. rapporti di lavoro alle dipendenze di enti pubblici economici
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5. dipendenti da enti pubblici non economici e rapporti di lavoro pubblico.

410--> prevede un tentativo obbligatorio (giurisdizione condizionata) di conciliazione presso o le associazioni sindacali
o la commissione di conciliazione (entro 10gg dalla richiesta) prima di poter proporre in giudizio una domanda relativa
ai rapporti del 409.
410
2
--> La comunicazione della richiesta di espletamento del tentativo di conciliazione interrompe la prescrizione e
sospende il decorso di ogni termine di decadenza. Quando se ne ravvisi necessit le commissioni affidano il tentativo di
conciliazione a proprie sottocommissioni.
A questo punto possono verificarsi tre casi:

i. realizzazione conciliazione--> controversia conclusa stragiudizialmente; 411 redatto un verbale di
conciliazione sottoscritto dalle parti e dal presidente del collegio che ha esperito la conciliazione ,
depositato in cancelleria, il giudice, su istanza di parte, ne accerta la regolarit formale e attraverso il
decreto lo dichiara esecutivo.
ii. mancata conciliazione--> 412--> verbale con succinta motivazione del mancato accordo e il lavoratore
pu procedere con la domanda giudiziale; in esso le parti possono indicare la soluzione anche parziale
sulla quale concordano (tale parte pu acquistare efficacia di titolo esecutivo ex 411).
iii. inizio processo senza tentativo di conciliazione--> 412bis
3
il giudice sospende il processo fissando un
termine perentorio per esperire la conciliazione. Se non si rispetta il termine il processo si estingue.

410bis--> il tentativo di conciliazione si considera espletato se sono passati 60 gg dalla richiesta senza esito positivo.
412bis--> lespletamento del tentativo di conciliazione costituisce condizione di procedibilit della domanda.
Limprocedibilit deve essere eccepita dal connvenuto nella memoria difensiva del 416 o pu essere rilevata dufficio
non oltre ludienza del 420. Il tentativo pu non essere obbligatorio: in materia di decreto ingiuntivo; nei provvedimenti
cautelari; nelle controversie di previdenza e assistenza sociale.

LIMITI A FAVORE DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

i. soggettivo: controversie di categorie di lavoratori quali magistrati avvocati forze pubbliche armate.
ii. oggettivo: il concorso, in quanto gli atti di macro-organizzazione, quali atti preliminari appartengono al giudice
amministrativo.

COMPETENZA

413--> le controversie previste dal 409 sono in I di competenza del tribunale in funzione del giudice del lavoro.
413
2
--> competente per territorio il giudice:

a. nella cui circoscrizione sorto il rapporto
b. o si trova lazienda
c. o una sua dipendenza cui addetto il lavoratore o presso la quale egli prestava la sua opera al
momento della fine del rapporto.

413
3
--> nei casi b e c tale competenza permane se c un trasferimento o cessione dellazienda, purch la domanda sia
proposta entro 6 mesi dal trasferimento/cessione.
L 128/92--> nei rapporti dagenzia competente il giudice nella cui circoscrizione si trova il domicilio dellagente.
Per i lavoratori della pubblica amministrazione competente il giudice nella cui circoscrizione ha sede lufficio cui il
dipendente o era addetto al momento della cessazione del rapporto.
Qualora non trovino applicazione le disposizioni di cui sopra si applicano le regole della competenza previste dallart 18
c.p.c. Sono nulle le clausole derogative della competenza per territorio.

428 incompetenza territoriale--> se eccepita in tempo, il giudice fissa un termine per la riassunzione della causa innanzi
al giudice competente. Lincompetenza sar eccepita dal convenuto resistente nella memoria difensiva; dal giudice non
oltre ludienza di discussione.

PASSAGGIO DA RITO ORIDNARIO A RITO SPECIALE

426--> quando il giudice adito competente per materia e territorio ma viene investito con rito ordinario, allora il
giudice dispone con ordinanza il mutamento del rito fissando la data delludienza di discussione e un termine perentorio
per depositare memorie integrative. Le decadenze incorse nel rito ordinario non vengono sanate pertanto dovranno
essere indicati i mezzi di prova ed i documenti la cui presentazione non era decorsa nel rito ordinario.

PASSAGGIO DAL RITO SPECIALE A RITO ORDINARIO
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427--> se si apre con ricorso un processo speciale, ma il giudice si rende conto che il rapporto sottopostogli esula dal
409, qualora questi si ritenga competente dispone che gli atti siano messi in regola con le disposizioni tributarie al fine
di mutare il rito da speciale ad ordinario. Qualora non si ritenga pi competente, dato il mutamento del rito in ordinario,
dispone con ordinanza un termine perentorio per riassumere la causa dinanzi al giudice ordinario competente. La parte
pu esperire il regolamento necessario di competenza perch questordinanza da considerarsi come sentenza, perch
chiude il processo davanti a quel giudice.

REGIME ED EFFICACIA DEL PROVVEDIMENTO

Tranne il caso del 420
3
secondo cui il giudice si pronuncia con sentenza definendo il giudizio con la dichiarazione di
incompetenza, nelle altre ipotesi lorientamento del legislatore fa pensare ad unordinanza non impugnabile (esplicito
nel 427, implicito nel 428). La giurisprudenza non ha avallato ci, e ha fatto una lettura correttiva del 427 sostituendo
sentenza ad ordinanza, quindi ha lasciato tutto come prima.
Lerrore sul rito rilevabile dufficio in ogni stato e grado, ma laver seguito un rito sbagliato non costringe a
ricominciare tutto daccapo essendo rimediabile dallo stesso giudice dellimpugnazione.
Lordinanza che si pronuncia sul rito revocabile e modificabile, ci lascierebbe spazio a possibilit di continui
passaggi da un rito allaltro. La soluzione non codificata trovata che lordinanza si modificabile e revocabile ma solo
alla conclusione dellistruttoria e quando ormai il giudice in possesso di tutti gli elementi di valutazione.

FASE INTRODUTTIVA

414--> Latto introduttivo del processo il ricorso che va depositato in cancelleria, il cacelliere iscriver subito la causa
a ruolo e presenta il fascicolo al giudice che fisser con decreto ludienza di discussione entro 5gg dal deposito.
415---> Il ricorso insieme con il decreto va notificato al convenuto a cura dellattore entro 10 gg dalla pronuncia del
decreto in modo tale che tra la notifica e ludienza intercorra un termine non minore di 30gg e non superiore a 60gg;
lattore non dovendosi costituire non sar contumace. Il ricorso privo della vocatio in ius avendo solo: il petitum e la
causa petendi (edictio actionis); i mezzi di prova e i documenti che si depositano. Il convenuto deve costituirsi entro
10gg dalludienza di discussione, dichiarando la residenza o eleggendo domicilio.
416--> La costituzione si realizza con il deposito in cancelleria di una memoria difensiva in cui deve esser posto a pena
di decadenza: eventuali domande riconvenzionali, eccezioni processuali e di merito non rilevabili dufficio; deve
indicare i mezzi di prova e le contestazioni. La domanda riconvenzionale si sviluppa con il 418:
418--> Il convenuto proponente di domanda riconvenzionale ex 416
2
deve, con istanza contenuta nella stessa memoria,
a pena di decadenza dalla riconvezionale medesima, chiedere al giudice di modificare il decreto di cui al 415
2
, e di
pronunciarsi non oltre 5gg con un nuovo decreto per la fissazione delludienza.
418
2
-->

tra la proposizione della domanda riconvenzionale e ludienza di discussione non devono decorrere pi di 50gg.
418
3
--> tale decreto deve essere notificato allattore a cura dellufficio unitamante alla memoria difensiva entro 10gg
dalla data in cui stato pronunciato.
418
4
--> tra la data di notifica allattore e quella delludienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di
25gg.
418
5
--> in caso di notifica allestero i giorni del 2 sono 70 e quelli del 1 sono 35.
Il convenuto potr anche costituirsi successivamente ma non potr pi svolgere le attivit di cui sopra, potendo solo
agire nei limiti delle allegazioni e delle prove offerte dallattore e di quelle introdotte dufficio dal giudice.
419--> Il terzo pu intervenire 10gg prima delludienza di discussione presentando memorie. In questo caso il giudice,
su istanza dellinterventore, deve fissare una nuova udienza per consentire alle parti di presentare memorie e documenti,
in modo tale che si possano difendere dalla nuova domanda proposta dallinterventore; infatti la corte costituzionale ha
dichiarato, con sentenza additiva (193/83), incostituzionale la mancanza nel 419 della richiesta di spostamento
delludienza cos come previsto per il 418 (notifica della domanda riconvenzionale) da parte dellinterventore.

UDIENZA DI DISCUSSIONE 420

I. Presenza delle parti: Se le parti non sono presenti
alludienza di discussione e lattore non ha depositato la copia del ricorso notificato, il giudice non sa
nemmeno se si instaurato il contraddittorio, pertanto si ha il rinvio delludienza, e tale comportamento
liberamente valutabile dal giudice ai fini della decisione (argomento di prova). Stesso discorso vale anche
quando stato depositato il discorso notifficato. Se invece presente lattore ma non il convenuto, si ha la
contumacia di questultimo con le relative conseguenze. Se si presenta solo il convennuto si avr la
contumacia dellattore.

II. Interrogatorio libero delle parti: Il giudice procede al controllo
della regolarit degli atti, dopodich procede allinterrogatorio libero delle parti per chiarire il tema
decidendum; le parti possono farsi rappresentare da un procuratore speciale che deve essere a conoscenza
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dei fatti della causa. La mancata conoscenza dei fatti sar considerata dal giudice come argomento di
prova.

III. Tentativo di conciliazione: Qualora il giudice riesca nella
conciliazione il verbale rappresenta una transazione compiuta alla presenza di un giudice quale soggetto
terzo e imparziale.

IV. Riunione delle cause connesse: lart 151 disp. Att. Prevede la
riunione obbligatoria delle controversie in materia di lavoro di previdenza e di assistenza connesse anche
solo per lindennit della questione.

V. Valutazioni del giudice: Esauritasi la fase preliminare il giudice
passa allesame del merito. Se la causa pu essere subito decisa il giudice incita le parti a formulare le
conclusioni e si pronuncia anche con sentenza non definitiva.

VI. Questioni pregiudiziali sulla validit o linterpretazione delle clausole di contratti o accordi collettivi: il
giudice sospende il giudizio e fissa una nuova udienza di discussione non prima di 120gg e dispone la
comunicazione (a cura della cancelleria) dellordinanza del ricorso introduttivo e della memoria difensiva
allARAN che, ricevuti gli atti, deve promuovere tra le organizzazioni firmatarie un tentativo di accordo
sullinterpretazione autentica del contratto o dellaccordo collettivo; se avviene laccordo, questo viene
inviato al giudice; se non c accordo il giudice emana una sentenza relativa alla sola questione
pregiudiziale, impartendo poi il provvedimento di prosecuzione della causa. La sentenza pregiudiziale sar
impugnabile solo con ricorso immediato per cassazione (entro 60gg dalla comunicazione dellavviso di
deposito della sentenza). In caso dimpugnazione la parte impugnante deve depositare presso la cancelleria
del giudice a quo la copia del ricorso notificato per ottenere la sospensione automatica. Se il ricorso viene
accolto, la cassazione rinvia il giudizio dinanzi al giudice della sentenza cassata, e le parti entro 60gg
dovranno riassumere il processo pena lestinzione (la pronuncia della corte rimane non si estingue).

VII. Istruzione della causa: Nel rito del lavoro non c
unudienza di comparizione ma ununica udienza ex 420. In tale udienza protagonista il giudice in
quanto le parti con il ricorso e la memoria difensiva hanno in pratica esaurito le loro attivit di allegazione
dei fatti e dei mezzi di prova. Le parti possono con autorizzazione del giudice modificare la domanda o
leccezioni e conclusioni gi formulate. possibile proporre nuovi mezzi di prova che non stato
possibile proporre prima; in tal caso si d la possibilit alla controparte di depositare note difensive. Il
giudice valuta rilevanza e ammissibilit dei mezzi di prova e se del caso ne dispone lassunzione. Pu
disporre la chiamata di terzi; pu procedere allistruzione probatoria.

VIII. Vicende anomale: lunica differenza la si pu riscontrare nellestinzione con riferimento alla fase
introduttiva.

ISTRUZIONE DELLA CAUSA

Con il ricorso e la memoria difensiva vanno indicati i mezzi di prova e depositati i documenti. Ai sensi del 421 il
giudice ha poteri istruttori cio pu ex ufficio sostituirsi alle parti rispetto allonere della prova essendo in gioco diritti
indisponibili. Il giudice indica alle parti in ogni momento lirregolarit degli atti e dei documenti che possono essere
sanati. Il giudice pu altres disporre ex officio in qualsiasi momento lammissione di ogni mezzo di prova, anche fuori
dai limiti stabiliti dal codice civile, eccezion fatta per il giuramento decisorio. Il sindacato obbligato a dare
informazioni od osservazioni richiestegli dal giudice; se a chiederle sono le parti il sindacato pu scegliere se renderle o
meno. Qualora lo ritenga necessario il giudice pu disporre laccesso sul luogo del lavoro.

FASE DECISORIA

Lart 423 prevede due tipi dordinanze:

XIII. Pagamento di somme non contestate: la non contestazione deve essere esplicita o deducibile dagli atti e dai
comportamenti successivi delle parti, per cui non ammessa in caso di cotumacia in analogia con il 186bis
necessaria per lemanazione la costituzione del convenuto: infatti la contumacia un comportamento
insignificante, ed contraddittorio dare al giudice il potere di decidere in base alla contumacia, e poi farlo
proseguire nella trattazione dove poi il convenuto costituitosi tardivamente pu contestare. Per chi la
considera un accertamento con funzione esecutiva, essa ha valore di titolo esecutivo anche con lestinzione del
processo; Per chi orientato a considerarla un provvedimento anticipatorio: lodinanza non si salva con
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lestinzione escludendo che ad un tale provvedimento si possa dare unefficacia autonoma ed indipendente; Si
pu modificare o revocare solo in due casi:
VII. per contestazione successiva qualora la parte sia rimessa in termini
VIII. per omissione del giudice nel valutare i fatti contestati.

XIV. Pagamento di una somma a titolo di provvisionale: disposta per la somma gi accertata nel giudizio; pu
essere revocata solo con la sentenza; pu essere richiesta solo dal lavoratore; perde efficacia di titolo esecutivo
con lestinzione del processo. Le ordinanze 186bis e quater non possono operare nel rito del lavoro; la prima
perch gi esiste un ordinanza specifica nel rito del lavoro; la seconda perch il giudice deve leggere il
dispositivo della sentenza in udienza e quindi manca la fase del passaggio in decisione della causa.
Lordinanza 186ter pu operare perch pu essere chiesto il decreto ingiuntivo anche per crediti di lavoro. Essa
revocabile e modificabile con la sentenza che decide la causa.

429--> obbligatoria la lettura del dispositivo in pubblico pena la nullit (a seconda dei casi per la nullit si agisce ex
354 oppure si rinvia al giudice di I). Se il dispositivo letto diverso da quello depositato vale il primo; se la sentenza
contiene solo la motivazione, questa viene integrata con il dispositivo letto. La sentenza va depositata entro 15gg in
cancelleria la quale provvede a darne comunicazione alle parti.

APPELLO

Oggetto: sono le sentenze del tribunale come giudice del lavoro, decisiva per stabilire il modus procedendi la
qualificazione giuridica che al rapporto abbia dato il giudice. Il 440 esclude lappello per controversie non
superiori a 50000 .

Atto introduttivo: lappello si propone con ricorso alla corte dappello territorialmente competente in funzione di
giudice del lavoro (433). I requisiti contenuto-forma sono gli stessi del 342. Nei termini di legge occorre depositare
latto di appello presso la cancelleria del giudice competente--> inapplicabilit del 348
1
. Se i motivi non sono
chiari lappello nullo, per ammessa la possibilit di una sanatoria ex nunc. Qualora lappellante non integri i
motivi lappello sar inammissibile e non sar pi riproponibile.

Competenza e rito: 439--> la corte dappello se ritiene che il I non si sia svolto secondo il rito prescritto procede a
norma del 426-427. i mutamenti di rito sono rilevabili dufficio anche dal giudice dellappello. Sulla competenza
non ci sono norme di rilievo.

Appello con riserva dei motivi: visto che la sola copia del dispositivo costituisce titolo esecutivo (le copie del
dispositivo sono rilasciate in formula esecutiva), opportuna per non ledere il diritto di difesa, la previsione di un
appello con riserva dei motivi (433
2
) per permettere la sospensione dellimmediata esecuzione. Presupposti:
i. lesecuzione sia iniziata con la notifica del pignoramento. ii. i motivi devono essere
integrati entro il termine di 30 gg dal
deposito della sentenza in cancelleria. Per il favor lavoratoris il
dispositivo gi titolo per lesecuzione; lesecuzione pu essere sospesa per gravi motivi, se esecutato il lavo
ratore; se il datore di lavoro per la sospensione occorre un gravissimo danno (esecuzione comporta il blocco
dellattivit imprenditoriale). Lappello con riserva introduce una sorta di subprocedimento mirato alla sola
decisione sulla sospensione, inoltre lammissibilit di questappello non comporta lapplicazione del 358 sulla non
riproponibilit del rimedio; la parte potr sicuramente proporre appello avverso la sentenza, quando sar
depositata. Nellipotesi in cui lappello con riserva ammissibile dovr essere necessariamente completato dai
motivi attinenti al merito della controversia (atto integrativo necessario--> termini del 434). I motivi andranno
depositati in cancelleria; in questo momento si dar luogo al procedimento di fissazione della vera udienza di
trattazione dappello ex 435

Fase introduttiva: Eseguito il deposito in cancelleria del ricorso, il presidente della corte dappello, entro 5 gg
nomina il giudice relatore e fissa non oltre 60 gg ludienza di discussione dinanzi al collegio. Lappellante entro 10
gg deve provvedere a notificare il ricorso e il decreto. A pena di decadenza lappellato deve costituirsi almeno 10
gg prima delludienza depositando il fascicolo e una memoria difensiva. In caso di soccombenza parziaria,
lappellato pu anche proporre appello incidentale (lo deve fare nella memoria difensiva notificandolo alla
controparte).

Udienza di discussione: La trattazione collegiale. Le parti non possono produrre prove precostituite; possibile
addurre nuove prove se indispensabile ed possibile la consulenza tecnica (rinvio ad una nuova udienza non oltre
30gg).

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Decisione: Le sentenze di rito in appello possono aversi per inammissibilit (gravame proposto fuori termine;
acquiescenza; nessuna delle parti abbia integrato il contraddittorio tempestivamente; sentenza inappellabile; non
siano stati presentati i motivi nel termine prescritto ex 433
2
), improcedibilit , e per estinzione (salvo che per la
fase introduttiva qui non rileva linattivit delle parti, pertanto si avr estinzione solo in seguito a rinuncia agli atti).
Il dispositivo va letto in udienza--> 437. il deposito della sentenza deve aver luogo entro 15gg dalla sua pronuncia-
-> 438

CONTROVERSIE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA OBBLIGATORIA

Tali controvesie sono elencate nel 442:
e) lavoratori contro enti previdenziali e assistenziali
f) lavoratori verso datore di lavoro per omssione di versamento dindennit contributiva
g) enti previdenziali contro il datore
h) datore di lavoro contro ente

443
1-2
-->

Per le controversie instaurate dal datore o dal lavoratore contro lente necessario esperire, prima di adire il
tribunale, la procedura amministrativa pena limprocedibilit della via giudiziaria. Qualora dallavvio della procedura
amministrativa siano trascorsi 120 gg si considera listanza respinta (silenzio-rigetto). Dopo il rigetto
dellamministrazione si deve proporre il ricorso amministrativo e lazione giudiziaria diventa procedibile solo se siano
decorsi altri 180gg senza che lamministrazione abbia proceduto. Il giudice pu sospendere il processo in caso
dimprocedibilit concedendo un termine di 60gg perentorio (pena estinzione) per la presentazione del ricorso alla p.a.;
entro 180 gg dalla pronuncia della p.a. deve essere riassunto il processo pena estinzione. Limprocedibilit deve essere
rilevata dal giudice nelludienza di discussione altrimenti il processo prosegue normalmente--> 443
2
(termine rigoroso).
A questo punto ancora bisogna esperire il tentativo di conciliazione, per poi passare al giudizio vero e proprio. Forti
dubbi nascono sullesigenza di questo doppio filtro: rigetto del ricorso allamministrazione--> tentativo di
conciliazione--> processo. Il giudice qualora non sia rispettato questo schema: dichiara la domanda irricevibile quando
non si sia fatto ricorso allamministrazione; sospende il processo in attesa di un completamento (412bis), se il tentativo
di conciliazione stato esperito prima che si fosse conclusa la procedura amministrativa. Competente (444) il
tribunale nella cui circoscrizione risiede lattore. Il procedimento quello per le controversie di lavoro, disposizioni
nuove si hanno solo riguardo a:
445 consulenza tecnica:

i. la consulenza tecnica resa facoltativa
ii. i consulenti sono scelti da appositi albi
iii. la nomina va fatta alludienza di discussione
iv. il termine per il deposito della relazione pu essere prorogato fino a 60gg
v. nelle controversie in materia dinvalidit pensionabile, il consulente deve valutare anche laggravamento
della malattia, nonch di tutte le infermit successivamente verificatesi
446 istituti di patronato e assistenza sociale: essi hanno il potere di rendere informazioni e osservazioni orali o
scritte nella forma di cui allart 425. il potere lomologo di quello riconosciuto alle associazioni sindacali nel
processo del lavoro. Listituto abilitato a detta facolt quello a cui la parte legata da rapporto di assistenza
(associazione sindacale invece quella indicata dallinteressato).







IL PROCESSO ESECUTIVO

Mentre la cognizione mira ad una soddisfazione astratta, il processo esecutivo tende alla soddisfazione concreta
attraverso lattuazione coattiva di un diritto gi accertato. Naturalmente lesecuzione ammessa solo per le obbligazioni
fungibili; le infungibili possono essere soddisfatte attraverso altri mezzi come il risarcimento danni o le misure
coercitive (minaccia di sanzioni pi gravi dellinadempimento) per spingere ad adempiere. Es: non si pu materialmente
costringere un cantante a cantare, per gli si pu imporre una cauzione giornaliera.
Caratteristiche di tale processo sono :

XV. mancanza della fase istruttoria
XVI. mancanza del contraddittorio (solo eventuale)
XVII. presupposto di un requisito formale (titolo esecutivo)
XVIII. limitazione al solo fine dellespropriazione
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Competente sempre il tribunale in composizione monocratica per territorio inderogabile:

I. beni mobili/immobili --> giudice dove si trova la cosa; lincompetenza va rilevata entro la prima udienza
di audizione dalle parti, dal giudice o dallufficiale giudiziario
II. credito --> residenza del (terzo) debitore; incompetenza come sopra
III. obbligo di fare o non fare --> giudice del luogo di adempimento; lincompetenza va rilevata entro
ludienza in cui il giudice stabilisce le modalit dellesecuzione.

Nellespropriazione presso terzi, lincompetenza va rilevata entro ludienza di dichiarazione del terzo. La pronuncia
sulla competenza fatta o con ordinanza o con sentenza. Se non viene rilevata entro i termini il vizio dincompetenza si
sana.
Anche qui vige il principio della domanda (99) e del contraddittorio ma le parti si trovano in una situazione di
diseguaglianza, stante il titolo esecutivo.
I tipi di esecuzione previsti sono:

IX. Esecuzione forzata in forma generica o per crediti di danaro

III. presso il debitore 513-542
IV. presso terzi 543-554
V. immobiliare 555-598
VI. di beni indivisi 599-601
VII. contro il terzo proprietario 602-604



X. Esecuzione in forma specifica

VIII. Esecuzione per consegna o rilascio 605-611
IX. Esecuzione forzata di obblighi di fare o di non fare 612-614

Prima di iniziare unazione esecutiva sono necessari atti preliminari o preparatori che preannunciano (attraverso la
notificazione) al debitore il proposito del creditore di procedere allesecuzione forzata: titolo esecutivo e precetto che
hanno due funzioni:

quella di infomare il debitore della volont di iniziare lesecuzione forzata dandogli la possibilit di
adempiere spontaneamente;
quella della Provocatio ad opponenndum: cio di mettere a conoscenza degli elementi dellesecuzione
preannunciata dando la possibilit di contestarne eventualmente la legittimit attraverso lopposizione ex
615. Questultima funzione giustificata dal fatto che nel nostro ordinamento non c nessun controllo
preventivo sullidoneit del titolo esecutivo a dare luogo ad una legittima esecuzione forzata, essendo
previsto solo un controllo formale del cancelliere ex 475. Non essendoci questo controllo potrebbe
sorgere la possibilit che il diritto di procedere ad esecuzione forzata sia venuta meno:

i. in caso di titoli giudiziali, a seguito di fatti successivi alla formazione del provvedimento
giurisdizionale (es: sospensione dellesecutivit, riforma del provvedimento, prescrizione
etc).
ii. in caso di titolistragiudiziali, a causa dellesistenza di fatti impeditivi o estintivi del diritto i cui
fatti costitutivi sono rappresetati dal titolo oppure dallinesistenza degli stessi fatti costitutivi.
iii. Perch latto notificato ab origine era privo di efficacia esecutiva (quindi il diritto a procedere ad
esecuzione forzata non mai venuto ad esistere).

Titolo esecutivo un presupposto speciale di ammissibilit, pu essere sia giudiziale che stragiudiziale, 474
1
il credito
derivante dal titolo esecutivo deve essere certo (esistenza non controversa) liquido (preciso nel suo ammontare) ed
esigibile (non sottoposto a condizione o a termine). 474
2
sono titoli esecutivi:

sentenze e i provvedimenti cui la legge attribuisce espressamente efficacia esecutiva (186 bis 411
3
etc). La
prassi limita lefficacia esecutiva delle sentenze, alle sole sentenze di condanna.

cambiali nonch gli altri titoli di credito e gli atti cui la legge attribuisce espressamente la stessa efficacia.

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atti ricevuti da notaio o pubblico ufficiale autoorizzato dalla legge a riceverli, relativamente alle somme di
denaro in essi contenute.

I titoli giudiziali per valere come titoli esecutivi devono essere in formula esecutiva (timbro) salvo diverse disposizioni
di legge. I processi esecutivi non si differenziano a causa della diversit di certezza propria dei singoli titoli esecutivi e
sono del tutto indifferenti rispetto a tale diversa certezza. La differenza tra il grado di certezza dei titoli la si nota invece
in ordine ai motivi di opposizione di merito allesecuzione ex art. 615; sulla specie dimpugnazioni in senso tecnico
(appello, ricorso per cassazione etc) del provvedimento giudiziale; nonch sulle diverse possibilit che il debitore
opponente o impugnante ha di ottenere la sospensione dellesecuzione da parte del giudice dellesecuzione o del giudice
innanzi al quale impugnato in senso tecnico il provvedimento giudiziale costituente titolo esecutivo.

Precetto la formale intimazione ad adempiere lobbligo risultante dal titolo esecutivo entro un termine non inferiore a
10 gg, con lavvertimento che mancando ladempimento si proceder ad esecuzione forzata. Esso un atto recettizio
cio non produce nessun effetto se non portato preventivamente a conoscenza del suo destinatario a mezzo della
notificazione.

480--> Il precetto deve contenere a pena di nullit:

i) indicazione delle parti
j) data di notificazione di titolo esecutivo (se fatta separatamente)
k) trascrizione integrale del titolo

Altro requisito non a pena di nullit lelezione del domicilio nel comune del tribunale dellesecuzione. Precetto e titolo
esecutivo devono essere notificati personalmente (ufficiale giudiziario). Il precetto diviene inefficace se lesecuzione
non iniziata nei 90gg dalla sua notificazione (481). Tale termine si sospende nel caso di sua opposizione senza
interruzione. Se v pericolo nel ritardo, in genere con cauzione concessa un esecuzione immediata, in deroga al
termine dilatorio di 10gg. Normalmente il mancato rispetto di tale termine comporta la nullit insanabile del
pignoramento eseguito.
Lorgano direttivo del processo desecuzione (il giudice viene nominato al momento della formazione del fascicolo
dellespropriazione contenente allinizio latto esecutivo e il precetto notificati, poi il pignoramento effettuato) il
giudice desecuzione che ha poteri dordinanza in seguito al ricorso (possono essere modificate e revocate fino a che
non abbiano avuto esecuzione--> 487); potere di audizione delle parti interessate in unapposita udienza; ha poteri pi
estesi rispetto al giudice istruttore, inoltre le due funzioni si cumulano nella cognizione delle opposizioni.


Inoltre il giudice ha il potere-dovere di verificare:

requisiti extraformali--> giurisdizione competenza legittimazione
ad agire costituzione del giudice capacit
dessere parte etc
requisiti forma-contenuto--> cio quelli relativi al titolo esecutivo
o al pignoramento.
In caso di esito positivo di tale verifica, questi requisiti sono da considerarsi come substrato logico del provvvedimento
che poi emaner; qualora questa verifica sia provocata dalle parti, il giudice anche in caso di esito positivo deve
pronunciarsi con ordinanza; cosi come si pronuncer con ordinanza quando la verifica ha esito negativo chiudendo in
rito il processo; contro questa ordinanza sar poi possibile opposizione agli atti esecutivi.

Espropriazione Forzata 483 a 604 c.p.c. 2910 a 2929c.c.

Diretta a sottrarre coattivamente al debitore determinati beni del suo patrimonio per trasformarli in denaro per
soddisfare il creditore (esecuzione in diretta) 2910 c.c. il debitore risponde alladempimento delle proprie
obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri (2740).
Questespropriazione pu essere:

presso debitore
-mobiliare
presso terzi--> nella diretta disponibilit di un altro
o quando si pignora un credito del
debitore
-immobiliare

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Il creditore pu scegliere quale delle due fare o ex 483 farle entrambe. In generale il processo di espropriazione si
svolge (483-512) in tre fasi:
--pignoramento
--vendita o assegnazione del bene pignorato
--distribuzione del ricavato

Il pignoramento latto con cui inizia qualsiasi espropriazione. Consiste in uningiunzione che lufficiale giudiziario fa
al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni che si assoggettano
allespropriazione e i frutti di essi (492). Il pignoramento sempre necessario per procedere ad unespropriazione
sempre che sui beni da espropriare non vi sia pegno o ipoteca: in tal caso il creditore procedente pu chiedere la
vendita o lassegnazione anche senza pignoramento. Importante anche indicare e descrivere i beni da pignorare. Il
pignoramento provocato dal creditore munito del titolo esecutivo ed eseguito dallufficiale giudiziario, autore
dellingiunzione di cui al 492 senza che questi possa o debba effettuare alcun controllo, anche solo formale, sulla
regolarit del titolo nonch sulla appartenenza al debitore dei beni da pignorare. Scopo del pignoramento quello di
porre un vincolo giuridico ossia di sottrarli alla libera disponibilit del debitore. Tale vincolo rende inefficaci gli atti di
alienazione o di disposizione fatti dal debitore sui beni pignorati; questa un inefficacia relativa perch latto di per s
valido e non produce effetto solo verso lespropriante e gli intervenuti (funzione cautelare).
Beneficiario del pignoramento laggiudicatario.
Oggetto del pignoramento: sono beni determinati nel patrimonio del debitore 2910
1
, oppure sono beni appartenenti a
terzi (quando sono vincolati a garanzia del credito o quando sono oggetto di un atto revocato perch compiuto in
pregiudizio del creditore). 514 --> Beni impignorabili non suscettibili di espropriazione: demaniali e del patrimonio
indisponibile dello stato; culto e cose sacre; beni impignorabili sottratti allespropriazione: armi, fede nuziale,
decorazioni al valore etc
545--> impignorabili sono i crediti alimentari se non per causa di alimenti; i crediti aventi per oggetto sussidi di
grazia.
Effetti sostanziali del pignoramento: il debitore non perde mai la propriet o il possesso del bene, ma perde alcune
facolt (disposizione-conservazione o amministrazione) perci viene affidato ad un custode. Latto di alienazione dopo
il pignoramento non ha effetto nei confronti del creditore salvo effetti del possesso di buona fede per i beni mobili non
iscritti 2913 c.c.
Effetti processuali: vendita assegnazione; partecipazione alla distribuzione della somma ricavata.
Il creditore sceglie liberamente i beni da pignorare tranne il caso di pegno o ipoteca 2911c.c. (prima questi beni).
494 --> Il debitore pu evitare il pignoramento pagando
debito + spese.
Effettuato il pignoramento il debitore ha due possibilit:

4) conversione del pignoramento 495 chiede la surroga delle cose con il denaro per i crediti e le spese; pagamento di
1/5 dellimporto. Deve essere disposta dal giudice
5) riduzione del pignoramento 496 quando il valore dei beni pignorati superiore allimporto delle spese e dei crediti;
deve essere disposta dal giudice.

Il pignoramento perde efficacia se assegnazione e vendita non sono fatti entro 90gg dal suo compimento (497); tale
termine non sospeso automaticamente in caso di opposizione allesecuzione, automaticamente in caso di opposizione
agli atti esecutivi.

CREDITORI

ammesso nel processo lintervento di altri creditori, ma il creditore che ha iniziato lesecuzione chiamato procedente
gli altri creditori intervenuti. I requisiti di ammisibilit dell intervento sono lindicazione del credito e del titolo di esso
(499). C per una distinzione a seconda che lespropriazione sia su bene immobile o mobile: nel primo caso viggono
gli art 525 e 551--> ai fini dellammissibilit occorre che il credito sia certo liquido ed esigibile; nel secondo caso vige
il 563--> ai fini dellammissibilit dellintervento ammesso anche un credito sottoposto a termine o a condizione (non
esigibile).
500--> Effetti dellintervento:

- par condicio creditorum(diritto a partecipare alla somma
ricavata) salvo i crediti privilegiati 2741
XIX. gli intervenuti muniti di titolo esecutivo possono provocare
gli atti espropriativi nellinerzia del procedente.
XX. sullo stesso bene ammesso un solo processo di esecuzione, ci
non inficia la possibilit che sullo stesso bene si possa effettuare
un altro pignoramento su istanza di uno o pi creditori 493
2
;
ogni pignoramento ha effetto indipendente, anche se unito ad
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altri in un unico processo. 524 e 561--> il pignoramento
successivo non d luogo ad un separato processo di
espropriazione, ma lespropriazione si svolge in un unico
processo nel quale il creditore che ha provocato il pignoramento
successivo ha gli stessi poteri di uninterveniente tempestivo o
tardivo, a seconda del momento in cui stato effettuato il
pignoramento successivo. La differenza tra intervento e
pignoramento successivo si coglie solo nel caso delleventuale
invalidit del primo pignoramento o il suo venir meno a seguito
di accoglimento dellopposizione allesecuzione ex 615,
determina la caducazione degli interventi, ma non dei
pignoramenti successivi che si presentano come autonomi
rispetto al primo pignoramento.

Creditori muniti di titolo esecutivo:
i. possono provocare la vendita forzata presentando listanza (529)
ii. devono prestare il loro consenso per lestinzione del processo o per rinuncia agli atti
prima della vendita o assegnazione (629
1
)
iii. possono evitare lestinzione del processo per inattivit, prima della vendita o
assegnazione (630).

Creditori non muniti di titolo esecutivo sono quelli che hanno una prova documentale in senso ampio intesa come nel
decreto ingiuntivo:
i. hanno diritto a partecipare alla distibuzione della somma ricavata alla stessa stregua
dei creditori muniti di titolo esecutivo (541--> piano concordato; 542-->
distribuzione della somma ricavvata ad opera del giudice dellesecuzione; progetto
e approvazione del piano concordato--> 596-598)
ii. devono prestare il loro consenso ai fini dellestinzione del processo per rinuncia agli
atti--> 629
2
.
iii. Possono evitare lestinzione del processo per inattivit (630)
iv. sono soggetti alle contestazioni del debitore con effetto preclusivo del pagamento.

Il momento rilevante ai fini della distinzione tra tempestivi o tardivi la prima udienza fissata per lautorizzazione alla
vendita o allassegnazione (525
2
- 563
2
). Deroghe: in materia di espropriazione mobiliare, qualora il valore dei beni
pignorati determinato approssimativamente dallufficiale giudiziario ex 518 non superi i 5000, lintervento per essere
tempestivo deve avvenire prima della presentazione dellistanza di assegnazione o vendita e non gi entro la prima
udienza fissata per lautorizzazione alla vendita o assegnazione;
in materia di espropriazione presso terzi lintervento per essere tempestivo deve aver luogo non oltre ludienza di cui
allart 547 in cui il debitore e terzo debitor debitoris sono chiamati a comparire ai sensi del 543
2
. In queste due ipotesi,
quindi, i tempi per lintervento tempestivo risultano notevolmente ridotti e, di conseguenza, risultano notevolmente
complessi annche la possibilit di realizzazione di par condicio creditorum.
Creditori chirografari tempestivi muniti di titolo esecutivo diventano litisconsorti del creditore: partecipano alla
distribuzione; provocano i singoli atti esecutivi in caso dinerzia (526 e 564).

Creditori chirografari tardivi: partecipano alla distribuzione di quella parte della somma che sopravanza.

Creditori iscritti o privilegiati: concorrono comunque alla distribuzione della somma senza essere pregiudicati da un
eventuale tardivit. La ratio di questo trattamento differenziato data dalla circostanza che la vendita forzata ha come
effetto lestinzione dei diritti di prelazione sul bene pignorato (effetto purgativo) e il loro trasferimento sulla somma
ricavata.
Lart 498 prevede linformazione (5gg dal pignoramento) dei creditori che godono della prelazione qualora si vada a
pignorare un bene sottoposto alla prelazione stessa. In mancanza della prova della notificazione il giudice non passa
allassegnazione o vendita.

IL PROCEDIMENTO:
Il creditore si rivolge allufficiale giudiziario che provvede al pignoramento; quindi il verbale di avvenuto pignoramento
depositato nella cancelleria del giudice competente insieme al titolo esecutivo e al precetto; a questo punto il
cancelliere forma il fascicolo dellesecuzione che presenta al capo dellufficio giudiziario, affinch designi il giudice
dellesecuzione; non prima di 10gg (501), e non oltre 90gg, dal pignoramento (497) il creditore pignorante o un
creditore intervenuto munito di titolo esecutivo devono presentare al giudice dellesecuzione istanza di assegnazione o
vendita; a seguito della presentazione di tale istanza il giudice dellesecuzione fissa ludienza per laudizione delle parti
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e per disporre con ordinanza le modalit della vendita o assegnazione (530-569): a questa udienza che in genere il
legislatore ricollega il termine ultimo per gli interventi tempestivi.
Per la soddisfazione del credito occorre la trasformazione del credito in denaro: liquidazione che si attua con la vendita
o assegnazione in pagamento. Tale istanza si fa solo dopo 10 gg dal pignoramento.

La vendita forzata un atto processuale condizionato in quanto posto in essere sotto condizione sospensiva (vendita--
>versamento del prezzo). Verificatasi la condizione il giudice pronuncer il provvedimento che trasferisce il bene. Alla
vendita forzata non si perviene dufficio, ma a seguito di istanza presentata dal creditore pignorante o da un creditore
intervenuto munito di titolo esecutivo (529-567). Listanza va proposta nel termine dilatorio di 10gg e entro il termine
di decadenza di 90gg dal pignoramento (497); se proposta successivamente--> inattivit--> estinzione ex 630
1
non
dufficio ma solo su eccezione del debitore.
Procedura: i. La vendita immobiliare ha luogo sotto la
direzione del giudice dellesecuzione che sia
organo deliberativo che organo esecutivo dei
propri provvedimenti; la vendita ha luogo prima
con incanto poi senza incanto.
ii. La vendita mobiliare ha luogo in forme
semplificate; il giudice dellesecuzione solo
organo deliberativo in ordine alle modalit della
vendita, la quale sar poi eseguita o a mezzo di
un commissionario (532) o ad incanto tramite il
cancelliere, lufficiale giudiziario o istituti
specializzati (534).
iii. La vendita forzata si effettua sempre per contanti:
se il prezzo non pagato, laggiudicatario
dichiarato decaduto e si procede ad un nuovo
incanto, a spese e sotto la responsabilit
dellaggiudicatario inadempiente.
Le modalit della vendita forzata sono determinate dal giudice dellesecuzione nelludienza appositamente fissata (539-
569): il giudice ascolta tutte le parti che possono fare osservazioni su tempo e modalit della vendita e a pena di
decadenza devono proporre opposizione agli atti esecutivi.

Effetti sostanziali della vendita forzata:
2919 beni immobili e mobili registrati--> la vendita a favore dellaggiudicatario determina un acquisto a titolo
derivativo; ci comporta che qualora il debitore non sar il reale proprietario al momento del pignoramento, la vendita
come se non si fosse mai conclusa (effetto traslativo retroattivo).
2920 se oggetto della vendita una cosa mobile, coloro che avevano la propriet o altri diritti reali su di essa ma non
hanno fatto valere le loro ragioni sulla somma ricavata dallesecuzione, non possono farle valere nei confronti
dellacquirente di buona fede, n possono ripetere dai creditori la somma distribuita; resta ferma la possibilit del
creditore procedente di mala fede per i danni e per le spese (attraverso lopposizione tardiva 620 che in questo caso
equiparabile ad un opposizione in sede di distribuzione ex 512, con la conseguenza che determiner la sospensione
necessaria della distribuzione ex 624
2
). Pertanto il terzo, che ha perso la propriet del bene in seguito allacquisto a
titolo originario a favore dellaggiudicatario, pu far valere i suoi diritti solo sulla somma ricavata dalla vendita forzata;
se non lo fa, e la somma ricavata viene distribuita tra i creditori, egli non ha pi la possibilit n di ripetere la somma
nei confronti dei creditori cui stata distribuita la somma n di agire contro laggiudicatario in buona fede. Lesclusione
dellazione dindebito arricchimento il legislatore la giustifica con lesigenza di assicurare la stabilit della distribuzione
del ricavato.
2921 laggiudicatario ha diritto ad avere la ripetizione di quanto prestato; se la somma gi stata distribuita
laggiudicatario potr rivalersi nei confronti dei creditori procedenti e intervenuti.
Per i beni mobili lacquisto in buona fede a titolo originario cosi il possesso in buona fede perfeziona lacquisto
(1153).
586 la vendita forzata determina lestinzione del diritto di prelazione che gravava sul bene pignorato (effetto purgativo).
Effetti processuali della vendita forzata:
Trasferito il bene oggetto del processo il prezzo. Nel caso di mancato versamento del prezzo:

X. nella vendita mobiliare preso atto dellinefficacia si procede a nuovo incanto a spese dellaggiudicatario.
XI. Nella vendita immobiliare il giudice dichiara la decadenza dellaggiudicatario; pronuncia la perdita della
cauzione; dispone un nuovo incanto.
Quanto alla natura della vendita forzata: trasferimento coattivo (a titolo derivativo) che avviene in base ad un
subprocedimento composto sia da elementi negoziali sia da elementi giurisdizionali, ma lunico rimedio contro i vizi o
illegittimit verificatisi nel subprocedimento di vendita forzata lopposizione agli atti esecutivi ex 617-618 contro
lordinanza di aggiudicazione o il decreto di trasferimento.
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Assegnazione forzata lattribuzione ad un creditore del bene pignorato, sulla base di un determinato valore. Essa
determina un trasferimento coattivo del bene a favore di un creditore.
Condizioni: a. il bene non pu mai essere assegnato al
creditore per un valore inferiore a quello della
stima.
b. lassegnazione pu aver luogo solo a seguito
dellesito negativo della vendita con incanto.
c. se sono intervenuti altri creditori, ai fini
dellassegnazione necessario laccordo di tutti.
d. se vi intervento di creditori, ferma restando la
stima, lassegnazione pu essere fatta solo per
un valore non inferiore alle spese di esecuzione
e ai crediti aventi diritto di prelazione anteriore
a quello dellofferente.

Eccezioni alle condizioni di cui sopra:

i. lespropriazione di crediti esigibili entro 90gg
ii. espropriazione mobiliare dei titoli di credito e delle altre cose il cui valore risulta dal listino di borsa
o di mercato.
iii. Lespropriazione mobiliare di oggetti doro e dargento

2926 Nellassegnazione il terzo ex proprietario, ha la possibilit di rivolgersi entro 60gg allassegnatario in buona fede
per ripetere la somma corrispondente al suo credito soddisfatto con lassegnazione. 2927-2928

La distribuzione del ricavato (510) lultima fase dellesecuzione, consiste nella ripartizione tra i creditori della somma
ricavata. Se v un solo creditore pignorante allora si ha una semplice attribuzione; se ci sono anche gli intervenuti
(541-542) allora si fa una vera e propria distribuzione attraverso un piano di riparto che se amichevole tra i creditori, il
giudice lo approver altrimenti sar il giudice a formarlo al quale ci si potr opporre ex 512. La distribuzione viene fatta
sulla massa attiva che composta dal prezzo dei beni venduti, conguaglio delle assegnazioni, rendite o proventi e multe
dellaggiudicatario inadempiente. In questa fase la rilevanza del titolo esecutivo viene meno: 500 i creditori non muniti
di titolo esecutivo possono provocare la distribuzione del ricavato. Anche qui le eventuali illegittimit si fanno valere
attraverso lopposizione agli atti esecutivi.
Che succede se il debitore ha proposto opposizione allesecuzione e non essendo stata concessa la sospensione, ha avuto
luogo la vendita forzata?
XII. le opposizioni fondate su motivi di rito proseguono normalmente per accertare leventuale responsabilit ex
96
2
del creditore procedente per aver provocato la vendita forzata pur non avendo il diritto processuale di
procedere ad esecuzione forzata
XIII. le opposizioni fondate su motivi di merito si convertono in opposizioni alla distribuzione (512), e di
conseguenza determinano la sospensione necessaria della distribuzione (614
2
).
Nellespropriazione immobiliare (596-598) il giudice, entro 30gg dal versamento del prezzo, provvede dufficio a
formare un progetto di distribuzione che deposita in cancelleria affinch possa essere esaminato dai creditori e dal
debitore, e fissa ludienza per la loro audizione; alludienza o viene approvato il progetto o si raggiunge un diverso
accordo o si propongono le opposizioni ex 512.
Quanto alla natura dellaccordo: se si ritiene abbia natura sostanziale--> sottoposto alla disciplina dei contratti quindi
non garantita la stabilit della distribuzione, essendo poi laccordo impugnabile con le impugnative negoziali;
se si ritiene abbia natura processuale--> allora laccordo viene assorbito dal provvedimento del giudice che dispone la
distribuzione, con la conseguenza che le uniche ragioni adducibili con lopposizione agli atti esecutivi verso lordinanza
del giudice dellesecuzione saranno quelle di rito. In questo modo garantita la stabilit, infatti le uniche due ipotesi in
cui i creditori potrano essere tenuti a restituire le somme ricevute in sede di distribuzione del ricavato sono quelle
dellevizione dellaggiudicatario o assegnatario (2921-2927) e della riforma in sede di processo di cognizione del
provvedimento giurisdizionale esecutivo sulla cui base il creditore procedente aveva partecipato allesecuzione.
La stabilit della distribuzione del ricavato assicurata:

per lesistenza dei crediti --> opposizione ex 512
per linvalidit del processo esecutivo che ha preceduto la distribuzione del ricavato--> 2929 che rende
irrilevanti tali invalidit
per lillegittimit del subprocedimento di distribuzione del ricavato--> opposizione agli atti esecutivi

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Espropriazione mobiliare presso il debitore 513-542

Su istanza del creditore di procedere a pignoramento ai sensi del 513
1
lufficiale giudiziario munito di titolo esecutivo e
del precetto pu ricercare le cose da pignorare.
Il pignoramento si svolge attraverso le seguenti fasi:

XIV. ricerca del bene da pignorare: lufficiale giudiziario pu richiedere lassistenza della forza pubblica
XV. scelta dei beni: se non c pregiudizio deve essere preferibilmente eseguito sulle cose indicate dal debitore 517
XVI. apprensione del bene: descrizione delle cose pignorate in un verbale.
XVII. Nel processo verbale che lufficiale deve redigere, c lingiunzione di astenersi dal qualsiasi atto di
disposizione.
XVIII. Sempre nel verbale nominato il custode 520: non pu mai essere lufficiale giudiziario; spesso per evitare le
spese di custodia, lo stesso debitore, con il consenso del creditore, pu essere nominato custode.
XIX. Il processo verbale col titolo esecutivo e precetto deve essere depositato in cancelleria entro 24h dalla
conclusione delle operazioni di pignoramento.
XX. Il cancelliere al momento del deposito forma il fascicolo dellesecuzione (518) che entro 2gg deve essere
presentato al presidente del tribunale per la designazione del giudice dellesecuzione (484).
Effetto sostanziale di tale pignoramento che il pignorato non pu pi disporre del possesso essendo diventato solo
detentore del bene: 2914
4
c.c.--> non hanno effetto in pregiudizio del creditore pignorante e dei creditori che
intervengono nellesecuzione (sebbene anteriori al pignoramento), la vendita di beni mobili di cui non sia stato
trasmesso il possesso anteriormente al pignoramento, salvo che risulti da un atto avente data certa (effetto traslativo). In
assenza di data certa anteriore il terzo avente causa pur essendo proprietario nei confronti del debitore, vedr
legittimamente espropriati i suoi beni per un debito altrui (altre ipotesi di responsabilit per debito altrui--> 2910
2
- 602).
619--> il terzo che pretende di avere la propriet o altro diritto reale su beni pignorati pu proporre opposizione di terzo
con ricorso al giudice dellesecuzione prima che sia disposta la vendita o assegnazione e contestualmente chiedere al
giudice dellesecuzione la sospensione dellesecuzione stessa ex 624. Tuttavia nel 621 stabilito che il terzo opponente
non pu provare con testimoni il suo diritto sui beni mobili pignorati nella casa o azienda del debitore, tranne che
lesistenza del diritto stesso sia resa verosimile dalla professione esrcitata dal terzo o dal debitore.
Possono intervenire tutti coloro che hanno un credito certo liquidi ed esigibile; questa la prima differenza con
lesecuzione immobiliare in quanto in questultima sono ammessi anche creditori sottoposti a termine o condizione.
Trascorsi 10gg dal pignoramento il creditore pignorante (o uno degli intervenuti) pu chiedere:
-la distribuzione del denaro
-lassegnazione dei titoli di credito o delle altre cose il cui valore
risulti da listino di borsa o mercato
-la vendita degli altri beni (529)
La vendita pu avvenire in due modi:

1. allincanto: con il provvedimento di vendita il giudice fissa la data il giorno lora e il luogo della vendita nonch il
prezzo minimo dincanto. Lincanto pu essere affidato al cancelliere allufficiale giudiziario o ad unapposito
istituto.
2. a mezzo commissionario 532: il giudice sentito uno stimatore fissa il prezzo minimo e limporto globale.

Nel caso di piccola espropriazione mobiliare (5000 Eu) i termini per lintervento tempestivo scadono con il ricorso con
cui viene chiesta la distribuzione o la vendita.

Espropriazione presso terzi 543-554
Essa si compie sui beni mobili del debitore che sono in possesso di terzi o crediti del debitore presso terzi (debitor
debitoris). La particolarit qui che oltre al creditore e il debitore partecipa, anche il terzo come soggetto ai soli fini
processuali.
Il pignoramento qui ha lo scopo di impedire al terzo di pagare il debitore esecutato e anche quello di accertare la
sussistenza del credito dellesecutato nei confronti del terzo.
543--> Esso un atto complesso che va notificato al terzo e al debitore e deve contenere:

XXI. ingiunzione al debitore.
XXII. intimazione al terzo di non disporre delle cose o somme dovute al debitore.
XXIII. la dichiarazione di residenza o lelezione di domicilio in cui ha sede il tribunale competente.
XXIV. la citazione del terzo e del debitore di comparire innanzi al giudice di residenza del terzo affinch questi faccia
la dichiarazione di quantit (descrizione somme o cose e se ha gi subito gi altri pignoramenti o sequestri).

Alludienza fissata dal creditore ex 548:

- Se il terzo compare non ci sono ulteriori complicazioni.
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- Se invece compare ma non rende la dichiarazione o non compare
si dovr svolgere liter di cognizione--> 549 sentenza affermativa
continuer con lespropriazione, nel frattempo il processo
esecutivo sospeso ex lege. Intervento assegnazione e
vendita si svolgono con la normale procedura.

Espropriazione immobiliare 555-598
Oggetto sono gli immobili con le relative pertinenze nonch i diritti reali di godimento, e anche i mobili che lo
arredano. Competente sempre il tribunale dove si trova limmobile. La scelta dei beni da pignorare non va fatta
dallufficiale giudiziario ma dal creditore che optando per tale forma dovr gi conoscere quali beni siano di propriet
del debitore e il loro valore approssimativo. Unico limite 2911--> il creditore ipotecario non potr pignorare altri
immobili se non sottopone a pignoramento prima gli immobili gravati da ipoteca. Il pignoramento immobiliare ha luogo
in diverse fasi 555:

XXV. individuazione specifica del bene con descrizione etc
XXVI. notifica del pignoramento al debitore a cura dellufficiale giudiziario.
XXVII. successiva trascrizione dellatto nei registri immobiliari (entrambe effettuate dallufficiale giudiziario).
Questatto ha una funzione costitutiva e non solo dichiarativa: la trascrizione perfeziona il pignoramento.
In genere il giudice nomina custode (559) il debitore ma su istanza del creditore pignorante o di uno intervenuto, e
sentito il debitore, possibile nominare persona diversa. Il debitore avr una limitata disponibilit (autorizzazione del
giudice per affittare). Ai sensi del 2914
1
non hanno effetto in pregiudizio del creditore pignorante e dei creditori che
intervengono nellesecuzione, sebbene anteriori al pignorameto, le alienazioni di beni immobili che siano state trascritte
successivamente al pignoramente.
Per gli interventori lunica differenza che sono ammessi anche quelli che hanno un credito non esigibile.
Il giudice quindi fissa ludienza per la comparizione delle parti e se non vi sono opposizioni, dispone con ordinanza la
vendita.
Vendita senza incanto--> offerte individuali depositate in cancelleria e quindi senza gare tra concorrenti; se lofferta
unica deve essere valutata dai creditori e dal giudice; se vi sono pi offerte si fa la gara tra gli offerenti. La vendita si
conclude con lemanazione di due decreti:
-decreto di vendita: stabilisce modalit e termine per il
versamento del prezzo
-decreto di trasferimento della propriet dopo che avvenuto il
versamento del prezzo.
Vendita con incanto--> gara pubblica con aggiudicazione allultimo maggiore offerente. Tale aggiudicazione non
definitiva perch possibile che entro 10gg ci siano offerte con aumento del sesto.
Se laggiudicatario non versa il prezzo nel termine stabilito il giudice con decreto: dichiara la sua decadenza; pronuncia
la perdita della sua cauzione; dispone un nuovo incanto. Laggiudicatario decaduto ha lobbligo di pagare la differenza
tra il nuovo prezzo e quello eventualmente inferiore della sua aggiudicazione.

Espropriazione di beni indivisi 599-601
Ha lo scopo di evitare che i comproprietari, accordandosi con il debitore, arrechino un pregiudizio al creditore. Deve
essere fatta notifica ai contitolari del processo in corso, pena linefficacia nei confronti del creditore pignorante di una
eventuale separazione della quota del debitore avvenuta senza ordine del giudice. Il giudice pu:

XXVIII. separare materialmente la quota spettante al debitore
XXIX. vendere la quota del debitore lasciando intatta la comunione con la sostituzione del debitore con
laggiudicatario
XXX. pu disporre la divisione giudiziale secondo le generali norme (sospensione dellesecuzione ex lege fino a
quando non si sia effettuata lesecuzione)

Espropriazione contro il terzo proprietario 602-604
Essa si attua quando:

XXXI. il terzo proprietario di un bene gravato da ipoteca o di cosa soggetta a pegno
XXXII. il terzo ha acquistato beni gravati da ipoteca o pegno
XXXIII. lalienazione del bene stata revocata per frode 2901

Naturalmente necessario che il titolo esecutivo e il precetto siano notificati anche al terzo proprietario e che il precetto
faccia espressa menzione del bene del terzo che si intende espropriare (603); verso il terzo si applicano tutte le
disposizioni relative al debitore eccezion fatta per il divieto di effettuare offerte agli incanti ex 579.

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Esecuzione in forma specifica

Si ha quando il diritto del creditore pu essere realizzato nella sua identit specifica, cio mediante la consegna del bene
o il compimento dellattivit che ne costituisce lo specifico oggetto e non con la trasformazione in denaro.

Esecuzione per consegna o rilascio 2930 c.c.
iii. 612-614
iv. NECESSARIO QUI UN TITOLO ESECUTIVO GIUDIZIARIO. CARATTERISTICHE DI
QUESTESECUZIONE SONO:

XXXIV. mancanza del giudice dellesecuzione perch lorgano preposto lufficiale giudiziario
XXXV. mancanza del fascicolo dufficio

Oggetto possono essere solo:
-cose e non persone
-cose determinate--> liquidit ex 474
-cose determinate infungibili
-cose nella disponibilit dellobbligato

Anchessa deve essere preceduta dal precetto che deve contenere la descrizione del bene (605) linvito a rilasciare i beni
entro 10gg (480). Decorso il termine lufficiale giudiziario con il titolo ed il precetto si reca sul posto dove si trovano le
cose mobili , le ricerca e le consegna al creditore-->606.
Se si tratta di beni immobili allora si procede al rilascio a norma del 608-609:
XXI. lufficiale giudiziario comunica almeno 3gg prima alla parte il giorno e lora in cui proceder (avviso di
rilascio).
XXII. Nel giorno fissato si reca sul luogo dellesecuzione ed immette la parte istante nel possesso dellimmobile,
ingiungendo al detentore di riconoscere il nuovo possessore.
Lunico problema che pu nascere quello del contrasto tra lavente diritto alla consegna di un bene mobile ed i
creditori che abbiano gi pignorato lo stesso bene. Tale ipotesi disciplinata dal 607 se nel corso dellesecuzione per la
consegna di un bene mobile le cose da consegnare sono pignorate, la consegna non pu aver luogo, e la parte istante
deve far valere le sue ragioni mediante opposizione ex 619; lavente diritto alla consegna se risulter vincente nel
giudizio di opposizione di terzo allespropriazione, potr, dopo aver separato il bene mobile dal pignoramento, ottenere
la consegna del bene. Tutto ci per evitare che fossero aggirate le norme sostanziali 2914 e 621.

Esecuzione degli obblighi di fare e di non fare 2931-2933
612-614
E diretta a far conseguire allattore la medesima prestazione specifica di fare (compimento di opere materiali), o
leliminazione di quanto posto in essere dal debitore in violazione del suo obbligo di non fare. Obblighi oggetto
dellesecuzione sono soltanto quelli fungibili (infungibile: non si pu costringere un pittore a dipingere un quadro).
Titolo esecutivo esclusivamente la sentenza di condanna. Il 2933 dispone che se non adempiuto lobbligo di non fare
lavente diritto pu ottenere che sia distrutto ci che stato fatto in violazione dellobbligo. La procedura inizia con il
ricorso al giudice dellesecuzione in cui il creditore richiede che siano determinate le modalit dellesecuzione (anche
dopo il precetto); il giudice, sentite la parte obbligata (audizione obbligatoria), provvede con ordinanza a determinare
tempo e modalit dellesecuzione. Con la stessa ordinanza il giudice designa lufficiale giudiziario che deve procedere
allesecuzione, nonch le persone che devono materialmente provvedere allopera non eseguita o alla distruzione di
quella compiuta (612). Lufficiale giudiziario immette gli operatori (ausiliari) nelle loro funzioni.Giudice competente
il tribunale del luogo dove lobbligo deve essere adempiuto.

Opposizioni

il rimedio del debitore o del terzo nel caso in cui questi si duole di aver subito la lesione di un suo diritto in
conseguenza di un atto di esecuzione che ritiene ingiusto. Lopposizione apre un processo ordinario incidentale a quello
esecutivo che mira ad un accertamento. Esso autonomo rispetto al processo esecutivo in cui si inserisce, infatti esige
di un autonomo atto introduttivo. Il codice prevede:

Opposizioni esperibili dallesecutato: - agli atti esecutivi
- allesecuzione
Opposizione di terzi

Opposizione in sede di distribuzione

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Le opposizioni presentano caratteristiche comuni:

XXXVI. sono concesse di fronte ad unesecuzione pendente
XXXVII. si fondano sulla pretesa illegittimit dellesecuzione nella sostanza o nella forma
XXXVIII. operano solo su istanza di parte e non dufficio
XXXIX. danno luogo a giudizi di cognizione

Competente per il giudizio dopposizione il tribunale; nellopposizione allesecuzione e di terzi allesecuzione si ha la
competenza per territorio (giudice del luogo in cui avvenuta la notifica); nellopposizione agli atti esecutivi
competente lo stesso giudice dellesecuzione; nellopposizione alla distribuzione si ha la competenza per valore del
maggiore dei crediti contestati (17).

Opposizione allesecuzione 615

la contestazione dellesecutato, del diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata. Legittimato passivo
il creditore procedente, gli altri creditori possono solo intervenire per comunanza della controversia. Si impugna (sia
prima che dopo lesecuzione) lazione esecutiva attraverso unazione cognitiva che mira ad un accertamento negativo
dellesistenza delle condizioni per lazione esecutiva.
I motivi di tale opposizione sono:

Motivi di Rito--> quando si contesta la qualit di titolo esecutivo del provvedimento, atto o documento sulla cui base si
intende agire o si sta agendo: contestazione requisiti liquidit o esigibilit

Motivi di Merito--> quando si contesta che il diritto sostanziale rappresentato dal titolo non esiste per inesistenza dei
fatti costitutivi o per esistenza dei fatti impeditivi estintivi o modificativi.
A tale riguardo importante distinguere a seconda che il titolo esecutivo sia di formazione giudiziale o stragiudiziale;
Titolo giudiziale: Sotto il profilo del giudicato sostanziale, bisogna
escludere che a fondamento dellopposizione
possano essere posti fatti deducibili nel processo
che ha dato luogo al giudicato.
Sotto il profilo della non permeabilit tra motivi
dimpugnazione e motivi di opposizione ex 615,
bisogna escludere che, un provvedimento
giurisdizionale costituente titolo esecutivo
invalido o ingiusto, possa essere opposto ex 615
ma ci sar possibile solo attraverso i mezzi
dimpugnazione, eccezion fatta per le sentenze
inesistenti (161
2
) e i provvedimenti sommari-
semplificativi-esecutivvi. Di qui quindi gli
unici motivi di merito di opposizione
allesecuzione a fronte di un titolo esecutivo
potranno essere costituiti da fatti modificativi
(transazione) o estintivi (prescrizione
adempimento) sopravvenuti al formarsi del
giudicato sostanziale.

Titolo stragiudiziale: lassenza di un precedente processo in cui
dedurre linesistenza dei fatti costitutivi o
lesistenza di fatti impeditivi modificativi
o estintivi, consente che tali fatti possano
costituire motivi di merito dellopposizione
allesecuzione ex 615 senza alcuna
limitazione.

Idoneit soggettiva del titolo a fondare lesecuzione ad opera di quei soggetti o contro soggetti (successore a titolo
universale) diversi da quelli risultanti dal titolo (es: nega di essere erede): queste sono ipotesi eccezionali in cui
lopposizione ex 615 lo strumento tramite cui poter contestare la qualit di successore del creditore, o la qualit di
erede del debitore, o la qualit di subconduttore, o far valere lingustizia della sentenza pronunciata contro il debitore ex
2859 e 2870 c.c. (eccezioni opponibili dal terzo datore o dal terzo acquirente).

Contestazione del quomodo dellesecuzione ove si contesti la pignorabilit dei beni--> 615
2
.

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Prima dellinizio dellesecuzione lopposizione si propone come opposizione al precetto, mediante citazione proposta
davanti al giudice competente. Lopposizione successiva al pignoramento si propone con ricorso al giudice
dellesecuzione che procede allistruzione, altrimenti rimette le parti al giudice competente con termine perentorio per
la riassunzione. L opposizione allesecuzione non ha efficacia sospensiva automatica della esecutivit del titolo o del
processo esecutivo gi iniziato. La sospensione dellesecuzione una vera e propria misura cautelare e pertanto
subordinata alla valutazione dellesistenza del fumus boni iuris e del periculum in mora. Le uniche differenze con il
669 bis sono:

i. che la competenza a pronunciarsi sulleventuale istanza di sospensione esclusiva del giudice
dellesecuzione ex 624.
ii. che la sospensione efficace fino al passaggio in giudicato della sentenza di I grado di rigetto
dellopposizione o alla comunicazione della sentenza dappello sempre di rigetto. Tale misura per cede
difronte al 669 novies--> la misura cautelare perde efficacia a seguito della sentenza di I grado (anche non
passata in giudicato) che dichiari linesistenza del diritto a cautela del quale era stata concessa.

Proprio la natura cautelare dellopposizione assicura leffettivit del diritto di difesa del debitore, assicurandogli la
fruttuosit pratica della sentenza di accoglimento dellopposizione.
623--> salvo che la sospensione sia disposta dalla legge o dal giudice davanti al quale impugnato il titolo esecutivo,
lesecuzione forzata non pu essere sospesa che con provvedimento del giudice dellesecuzione.

Opposizione in sede di distribuzione 512
Su istanza del debitore o di uno dei creditori, possono sorgere controversie circa lesistenza o lammontare del credito
del creditore intervenuto oppure (su istanza solo del creditore) circa lesistenza di diritti di prelazione. Lopposizione in
sede di distribuzione d luogo ad un processo di cognizione, che, a differenza delle opposizioni ex 615 e 619, determina
la sospensione necessaria della distribuzione della somma ricavata ai sensi del 624
2
; ci logico perch la gi avvenuta
vendita forzata esclude o riduce di molto la possibilit di un uso dilatorio di tale opposizione, inoltre questa opposizione
lunico strumento per laccertamento del credito dei creditori intervenuti. La sentenza di tale opposizione idonea al
giudicato. Tale strumento per si usa solo in caso di controversia, altrimenti il legislatore consente che i creditori
intervenuti partecipino alla distribuzione indipendentemente da un accertamento in concreto del loro diritto, in virt
della non contestazione.
Se il debitore ha gi provocato un opposizione ex 615 verso i creditori muniti di titolo esecutivo, e nonostante
ci non sia riuscito a bloccare la vendita forzata (negata la sospensione), lopposizione allesecuzione si converte in
opposizione in sede di distribuzione ex 512 determinando cos la sospensione necessaria della distribuzione.
Verso i creditori non muniti di titolo esecutivo invece, consentito laccertamento del loro credito solo in sede di
distribuzione ex 512; ci perch, non potendo tali creditori provocare la vendita forzata, un problema di accertamento
del loro credito si pone solo ove avvenuta la vendita forzata, il processo sia entrato nella fase della distribuzione.
Stabilit della distribuzione del ricavato nei confronti dei creditori intervenuti non muniti di titolo esecutivo:

Essendo la distribuzione avvenuta senza accertamento del credito il debitore, nei termini di
prescrizione, pu in qualsiasi momento agire in ripetizione dindebito per ottenere la restituzione
della somma ottenuta in sede di distribuzione.

La non contestazione del debitore in fase di distribuzione (attraversa la mancata proposizione di
opposizione ex 512) forma un accertamento giurisdizionale a tutti gli effetti in ordine allesistenza e
allammontare del credito; conseguentemente in caso di soddisfazione parziale questo accertamento
potrebbe essere utilizzato anche in un futuro processo di cognizione qualora il creditore voglia
munirsi succcessivamente di titolo esecutivo per la parte di credito rimasta insoddisfatta.

La non contestazione vale solo a garantire la stabilit della distribuzione ma non un accertamento
giurisdizionale a tutti gli effetti per lesistenza e lammontare del credito: cio al debitore preclusa la
possibilit di ripetizione dindebito per la somma gi distribuita, ma non anche la contestazione
dellesistenza e dellammontare del credito per la parte non soddisfatta. (Protopisani)


Fin ora abbiamo osservato che laccertamento del credito attiene alla fase della distribuzione, ma ci inesatto perch ci
sono molti casi in cui laccertamento del credito pu avvenire prima della distribuzione:

- 495 conversione del pignoramento
- 504 cessazione della vendita a lotti
- 496 riduzione del pignoramento

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ci perch dalla soluzione di tale problema dipende lindividuazione della somma di denaro da sostituire al bene
pignorato, la cessazione o meno della vendita a lotti, la riduzione o meno del pignoramento.
La giurisprudenza ha risolto: prima della fase della distribuzione, il giudice dellesecuzione valuter non lesistenza o
lammotare del credito, ma solo lammissibilit (prova documentale del credito e dellammontare latu sensu)
dellintervento dei creditori intervenuti. Contro lordinanza, con cui il giudice dellesecuzione decide sullammissibilit
dellintervento dei creditori intervenuti, si pu proporre opposizione agli atti esecutivi ex 617-618. In questo giudizio di
opposizione agli atti esecutivi il giudice valuter lesistenza e lammontare del credito del creditore intervenuto in modo
sommario, incidenter tantum ai fini della soluzione delle questioni di cui sopra, senza pregiudizio della possibilit del
debitore (non per il creditore in quanto laccertamento sullinammissibilit del suo intervento definitivo) di provocare
nella fase successiva della distribuzione un accertamento a cognizione piena sullesistenza e lammonatre del credito dei
creditori intervenuti.

Opposizione agli atti esecutivi
diretta a sollevare una questione puramente processuale, si impugna il singolo atto esecutivo di cui si sostiene
linvalidit. Tale opposizione sar diretta a:
XXIII. contestare la regolarit formale degli atti:
del titolo esecutivo o precetto; della notificazione
XXIV. contestare lopportunit
Legittimato passivo colui contro il quale simpugna latto.
Lopposizione deve essere proposta entro il termine di 5gg dal momento in cui stato compiuto latto contro il quale
essa si dirige. Va proposto con citazione se prima del pignoramento; con ricorso se successivo. Listruzione avviene
secondo le norme generali e la decisione presa con sentenza non impugnabile.
Lopposizione allesecuzione riguarda una questione di merito poich implica un controllo sulla legittimit sostanziale
dellazione esecutiva: sussistenza del titolo esecutivo; soggetta al termine ordinario di prescrizione decennale; la
competenza diversa a seconda che si ci si opponga prima o dopo il pignoramento; la sentenza soggetta ai normali
mezzi dimpugnazione.
Lopposizione agli atti esecutivi ha ad oggetto lirregolarit formale, richiedendosi un controllo alle norme processuali
disciplinanti la forma degli atti; termine di decadenza di 5gg dal compimento dellatto; competente il giudice
dellesecuzione nel corso del suo giudizio; la sentenza inappellabile e soggetta unicamente al ricorso per cassazione
(111 cost.) e al regolamento di competenza.
Siccome pu essere difficile distinguere se unopposizione sia sullesecuzione o sullatto esecutivo, ed avendo queste
opposizioni regimi dimpugnazioni diversi, qualora vi sia unerrata valutazione del giudice sullopposizione,
questultima come si impugner? In deroga al principio della prevalenza della sostanza sulla forma, si guarder alla
qualificazione giuridica del provvedimento fatta dal giudice anche se sbagliata!!
Con il passare del tempo quindi questopposizione diventata un rimedio residuale esperibile ogni qual volta non si
possano esperire tutti gli altri rimedi, ma assicura anche loperativit dei principi 157
2
e 161
1
ci per assicurare la
stabilit dei risultati sostanziali del processo espropriativo.

Opposizioni di terzo

Sono proposte dal terzo che pretende di avere la propriet o altro diritto reale sui beni pignorati 619. Tale opposizione
ha natura di accertamento negativo in quanto volta ad affermare lillegittimit dellesecuzione, in rapporto al suo
oggetto, di fronte al diritto del terzo. Lopposizione di terzo pu essere proposta dal momento in cui il bene viene
colpito dallazione esecutiva. Il ricorso va proposta innanzi al giudice dellesecuzione, questi fissa ludienza di
comparizione innanzi a s, si pronuncia sulla sospensione, e se le parti non si conciliano provvede allistruzione della
causa se competente o rimette le parti innanzi al giudice competente fissando il termine per la riassunzione. Pu essere
tardiva o tempestiva, in questultima ipotesi i diritti del terzo potranno farsi valere sulla somma ricavata, fino a che la
medesima non sia stata distribuita tra i creditori. Legittimati sono i terzi che vantino propriet o altri diritti reali sui beni.
Legittimati passivi quali litisconsorti necessari sono:

XXV. creditore pignorante o procedente
XXVI. debitore o terzo assoggettato allesecuzione

623-628 Se lopposizione riguarda tutti i beni e viene accolta, leffetto dellaccoglimento larresto definitivo
dellesecuzione, con la caducazione di tutti gli atti esecutivi compiuti;
Se lopposizione accolta riguarda alcuni beni, si procede alla separazione delloggetto su cui accertato il diritto del
terzo e lesecuzione prosegue per gli altri beni.
La differenza con lopposizione di terzo del processo di cognizione solo il fatto che qui il pregiudizio deriva
dallesecuzione.



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SOSPENSIONE NELLESECUZIONE

Questa sospensione completamente diversa da quella del processo di cognizione, cio un fenomeno identico per gli
effetti ma profondamente diverso per le cause:

a. Sospensione disposta dalla legge--> in questo caso il giudice non ha alcun potere discrezionale: sospensione
ex 512; sospensione in caso di accertamento dellobbligo del terzo nellespropriazione presso terzi;
sospensione per il giudizio di scioglimento dei beni indivisi.

b. Sospensione disposta dal giudice dellesecuzione--> qui invece ritorna il potere discrezionale del giudice,
infatti il parametro di valutazione sono i gravi motivi (finalit cautelare: non valuta il periculum in mora
in re ipsa, il fumus boni iuris sta nel valutare se lopposizione sia fondata o meno).

c. Sospensione disposta dal giudice dellimpugnazione--> anche qui c il potere discrezionale del giudice, il
parametro di valutazione qui varia a seconda del mezzo dimpugnazione espletato dalla parte:

La sospensione disposta con ordinanza e la prosecuzione deve avvenire entro sei mesi dalla data di cessazione della
causa di sospensione. Siccome il pignoramento d vita allesecuzione, solo da questo momento che si pu richiedere
la sospensione dellesecuzione nel processo esecutivo.

ESTINZIONE NELLESECUZIONE 629-632
Lestinzione del processo esecutivo si ha con:

XL. soddisfacimento del creditore
XLI. rinuncia del creditore (pignorante ed intervenuti) 629
XLII. inattivit delle parti 630
XLIII. mancata comparizione alludienza 631

Mentre nel processo di cognizione in caso di rinuncia dellattore occorre laccettazione del convenuto, nel processo
esecutivo logico presumere che tale accettazione non sia necessaria.
Nel caso di rinuncia agli atti bisogna distinguere tra:
Estinzione prima dellaggiudicazione o assegnazione--> occorre che tale rinuncia sia fatta da tutti i creditori muniti di
titolo esecutivo; essa comporta linefficacia degli atti compiuti per cui sarannno restituiti i beni al pignorato 632
2
;
Estinzione successiva allaggiudicazione o assegnazione--> occorre che la rinuncia sia fatta da tutti i creditori
concorrenti; e la somma ricavata dallaggiudicazione o assegnazione consegnata al debitore 632
2
.
630
2
--> Nel caso di inattivit delle parti lestinzione opera di diritto ma deve essere rilevata su eccezione della parte
interessata prima di ogni altra difesa (salvo per il 631--> mancata comparizione alludienza). Lestinzione dichiarata
dal giudice dellesecuzione con ordinanza, contro la quale proponibile reclamo allo stesso giudice secondo le forme
previste dal 178
3-4-5
; il reclamo deciso con sentenza appellabile.
632--> con lordinanza di estinzione disposta sempre la cancellazione della trascrizione del pignoramento.


DIRITTO DI DIFESA NELLESECUZIONE
v.
vi. TITOLO STRAGIUDIZIALE OPPOSIZIONE ALLESECUZIONE EX 615
vii. SULLA SOSPENSIONE DEL PROCESSO
viii. ESECUTIVO SI POTREBBE PRONUNCIARE
ix. SIA IL GIUDICE DOPPOSIZIONE AL PRECETTO
x. CHE IL GIUDICE DELLESECUZIONE A
seconda dellopposizione proposta.
xi. SENTENZA DI CONDANNA
passata in giudicato Revocazione straordinaria ex 395

Opposizione allesecuzione ex 615

Opposizione tardiva ex 650

In tutti e tre i casi ciascun giudice si pronuncia anche sulla sospensione.
Sentenza di condanna
non passata in giudicato Appello
il giudice dappello si pronuncer
anche sulla sospensione del processo
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esecutivo
Sentenza di conndanna
dappello non passata
in giudicato Ricorso per cassazione
Qui la sospensione viene concessa
dal giudice di II che ha emanato la
sentenza
Revocazione ordinaria
il giudice della revocazione si
pronuncer anche sulla sospensione






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IMPUGNAZIONI


Limpugnazione un potere riconosciuto alla parte o al terzo di contestare in tutto o in parte la sentenza del
giudice, serve a porre riparo ad eventuali errori dei giudici. Le sentenze sono composte da tanti capi quante sono
le domande giudiziali suscettibili di passare in giudicato. A seconda dei casi avremo specifici mezzi di
impugnazione ex 323 oppure rimedi impugnatori (es. reclamo per i decreti, opposizione al decreto ingiuntivo).
Limpugnazione pu seguire il modello del gravame, laddove presupposto la soccombenza, non il vizio della
sentenza; oggetto il rapporto sostanziale, non la decisione impugnata; funzione la realizzazione del doppio
grado di giurisdizione, non la riparazione dellerrore denunciato. Oppure limpugnazione pu essere concepita
come impugnativa in senso proprio, cio come denuncia di un vizio preventivamente individuato a cui occorre
porre riparo annullando la sentenza viziata (fase rescindente), salvo individuare unulteriore fase per sostituire la
sentenza annullata con unaltra decisione immune da vizi (fase rescissoria); in questo caso oggetto
dellimpugnazione la sentenza e non il rapporto sostanziale. Le impugnazioni di regola assolvono anche il
compito di non far passare in giudicato la sentenza emessa (ordinarie); tuttavia vi sono ipotesi in cui limpugnante
pu impugnare anche dopo il passaggio in giudicato (straordinarie). Ancora limpugnazione deve sempre
considerarsi una continuazione del diritto dazione (24-111 Cost). Il potere dimpugnazione un potere che tende
ad esaurirsi perci, esercitato in modo errato, si annichilisce provocando la sua relativa preclusione.



Condizioni di ammissibilit dellimpugnazione

Provvedimento deve essere impugnabile con quel mezzo di impugnazione concretamente proposto. Nella quasi
totalit dei casi, ci che si impugna sono le sentenze.

Legittimazione ad impugnare: occorre avere la qualit di parte per i mezzi riservati alle parti o ai terzi;
importante distinguere le parti accessorie cio soggetti diversi da quelli che hanno assunto la qualit di parte in
senso formale e che sono invece parte sostanziale (successori, interventori); per gli interventori, legittimati ad
impugnare sono gli interventori principali e gli adesivi autonomi; dubbi invece riservano la posizione degli
interventori adesivi semplici e dipendenti, pi precisamente riguardo questi ultimi, la Corte Costituzionale ha
affermato la loro legittimazione nelle ipotesi in cui la sentenza contenga provvedimenti che incidano in modo
diretto nella propria sfera giuridica. Il successore a titolo particolare ex 111 legittimato ad impugnare anche se
non intervenuto nel processo e anche se la successione non sia stata dichiarata; il successore a titolo universale
ex 110, ha diritto ad impugnare lerede o, pi in generale, chi succede. Riguardo la chiamata in garanzia bisogna
distinguere: i. Se contro il garante sia stata esercitata
soltanto lazione di
rivalsa--> nel qual caso la sua legittimazione ad impugnare
limitata al rapporto di garanzia e non impedisce il
passaggio in giudicato della sentenza sul rapporto principale
qualora il garantito non abbia proposto impugnazione;
ii. Se egli sia stato chiamato in giudizio affinch gli sia estesa
anche lefficacia di accertamento sul rapporto principale-->
in questo caso la legittimazione ad impugnare piena.

Termine per impugnare che comincia a decorrere dalla pubblicazione della sentenza. Il nostro ordinamento
prevede due termini (per il contumace involontario vale solo il termine breve):
Termine Lungo: 327 decorre da un anno dalla pubblicazione della sentenza (deposito in cancelleria) decorso il
quale non pi possibile proporre appello, ricorso per cassazione, revocazione per i motivi di cui al n
i
4-5 dellart
395. Di tale pubblicazione la parte per legge deve avere notizia tramite la comunicazione (biglietto di
cancelleria); nel caso del 281sexies se le parti sono presenti non necessaria la comunicazione. 327
2
Il
contumace deve dimostrare di non avere avuto conoscenza del processo per nullit della citazione o notificazione
di essa e per nullit della notificazione degli atti del 292. Quindi al contumace non si applicher la nullit della
sentenza qualora gli siano stati notificati atti ex 292. Il contumace affinch limpugnazione proposta oltre lanno
sia ritenuta ammissibile deve dare non solo prova della nullit, ma pure di non aver avuto conoscenza del
processo a causa della nullit medesima. Termine Breve: di 30gg e
decorre dalla notificazione della sentenza per proporre appello, revocazione ordinaria e opposizione di terzo; per
il ricorso in Cassazione 60 giorni dalla notificazione della sentenza. La funzione di questo termine quella di
consentire alla parte notificante una eventuale rapida formazione del giudicato in quanto dopo la notifica laltra
parte ha una piena conoscenza della sentenza tale che gli consente di proporre immediatamente impugnazione. Se
la notifica non fatta validamente il termine breve non corre. Un particolare tipo di effetto della notifica in
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questione leffetto bilaterale della notificazione della sentenza: il termine per impugnare corre non solo nei
confronti di chi riceve la notifica, ma anche per chi la effettua, e ci perch il notificante non pu non conoscere
la sentenza che fa notificare e, quindi non pu non essere in grado di impugnarla immediatamente (anche se il
decorrere del termine breve conseguenza della volont del notificante e non della notifica in s). Nelle cause
inscindibili o fra loro dipendenti la notifica effettuata nei confronti di una sola parte fa decorrere il termine breve
anche nei confronti di tutte le altre parti perch la sentenza costituisce unentit unitaria, che o passa in giudicato
per tutte le parti o non passa in giudicato per nessuna; nelle ipotesi di cause separate detto principio non vale. La
notifica che fa decorrere il termine breve quella eseguita presso il procuratore costituito e nel domicilio eletto, a
meno che la parte non sia rimasta contumace in primo grado o sia deceduta dopo il passaggio in decisione della
causa. Sia il termine breve che il lungo sono termini perentori; ci (oltre ad implicare il formarsi di eventuali
preclusioni) comporta il fatto che essi non sono suscettibili di interruzioni o sospensioni, tranne che per lipotesi
di sospensione di 46 giorni per il periodo feriale (salvo i casi urgenti) e per le ipotesi previste dallart 299. Nel
caso in cui si verifichi uno degli eventi di cui allart 299 la norma si applica sia al notificante che al notificato,
agli enti ed anche, per disposizione della Corte Costituzionale, al procuratore costituito (se i casi lo riguardino).
328--> Se levento si verifica nel corso del termine breve la
legge dispone che il termine per impugnare interrotto,
cos se si vuole farlo decorrere nuovamente,
necessario rinotificare la sentenza e tale notifica pu
essere fatta sia agli eredi collettivamente che
impersonalmente nellultimo domicilio del de cuius; se
levento riguarda la persona del procuratore, la notifica
della sentenza deve essere fatta alla parte
personalmente.
Se levento si verifica nel corso del termine lungo, se
levento interruttivo si verifica dopo 6 mesi dalla
pubblicazione della sentenza, il termine stesso
prorogato di 6 mesi per tutte le parti.
330 Il luogo di notificazione dellimpugnazione Se nellatto di
notificazione della sentenza la parte ha dichiarato la sua residenza o eletto il suo domicilio nella circoscrizione
del giudice che lha pronunciata, limpugnazione deve essere notificata nel luogo indicato (carattere esclusivo).
Lunico modo per evitare la nullit della notifica quella di notificare nelle mani proprie del destinatario. Gli
altri criteri hanno carattere sussidiario e, quindi, solo se manca la dichiarazione della parte. In questo caso la
legge dispone che la sentenza si notifica presso il procuratore costituito o nella residenza dichiarata o nel
domicilio eletto per il giudizio (330
2
). Il 330
3
individua un ulteriore criterio sussidiario: quando manca la
dichiarazione di residenza o lelezione di domicilio, e in ogni caso dopo un anno dalla pubblicazione della
sentenza, limpugnazione, se ancora ammessa dalla legge, si notifica personalmente ex art 137 ss.

Soccombenza Lammissibilit dellimpugnazione
valutata in ragione di un apprezzabile interesse; interesse che va rapportato alla sentenza in relazione alle
richieste formulate dalle parti, e pi precisamente ogni qual volta la sentenza non abbia accolto una richiesta
delle parti, cos che si rende necessario lintervento di altro giudice per accoglierla; latu sensu possiamo in
prima approssimazione dire che questo concetto corrisponde alla soccombenza: quella condizione richiesta
per impugnare quella parte di sentenza che arreca pregiudizio alla parte interessata. La soccombenza sar totale
quando una parte vede rigettate in toto le proprie domande; parziale tutte le volte in cui alla parte viene
rigettata una o pi domande; questa ipotesi di soccombenza va verificata rispetto a tutti i capi della sentenza. Se
attraverso accertamenti incidentali o domande pregiudiziali si allarga il quantum iudicandi del processo, quindi
lambito di efficacia della sentenza, si amplieranno le ipotesi di pregiudizi pratici per la possibilit che il
formarsi del giudicato abbia incidenza concreta in future ulteriori vicende. Al riguardo la giurisprudenza
riconosce linteresse ad impugnare anche limitatamente a tali accertamenti. Da queste considerazioni nasce
laltra distinzione: Soccombenza pratica va verificata in relazione
ad ogni singolo capo della sentenza per accertare il pregiudizio ritenuto ingiusto. Si riferisce ad un pregiudizio
che la sentenza arreca allaspetto sostanziale (bene della vita) del soccombente; unevidente proiezione del
principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato.
Soccombenza teorica nei confronti dellattore quando il merito risolto a mio favore, ma la questione no (il
giudice mi da i soldi che richiedo, ma rigetta leccezione di prescrizione); quando il giudice accoglie la
domanda ma gli da diversa qualificazione giuridica (risoluzione del contratto non per inadempimento, ma per
impossibilit sopravvenuta); quando lattore ha dedotto due diverse situazioni di fatto rispetto alla medesima
situazione giuridica (annullamento del licenziamento per mancanza di giusta causa perch il fatto non vero, e
se anche vero il fatto, il lavoratore non ha aggravato il periodo di malattia); quando il giudice accoglie solo un
fatto tra i due proposti. Nei confronti del convenuto per fatti estintivi, modificativi e impeditivi sollevati (il
giudice rigetta la domanda dellattore per prescrizione decennale del diritto, mentre il convenuto sosteneva si
trattasse di prescrizione quinquennale). Tale soccombenza teorica e non pratica perch la parte ha ottenuto
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lutilit pratica a cui mirava, ma lattore si visto attribuire una diversa qualificazione o si visto respinto un
fatto; il convenuto si visto respinta una o pi eccezioni o gli stato diversamente qualificato il fatto estintivo
che ha sollevato. La soccombenza teorica assume rilievo con limpugnazione della sentenza della controparte,
che mette in discussione il risultato pratico ottenuto dalla sentenza, pertanto il soccombente teorico mette in
discussione questa parte. In realt in sede di impugnazione la soccombenza teorica diventa pratica. La
soccombenza teorica per essere portata in esame al giudice occorre limpulso di parte.

329 Acquiescenza In sostanza un atto di
accettazione tacita o espressa della sentenza; ci che viene in rilievo la volont della parte solo dopo la
pubblicazione della sentenza; Una rinuncia preventiva allimpugnazione sarebbe nulla oltre che priva di effetti.
Acquiescenza espressa: si concreta in un atto di volont unilaterale non recettizio che non necessita di una
particolare forma. Acquiescenza tacita: data da comportamenti
incompatibili con la volont di impugnare; si avr tutte le volte che gli atti posti in essere dalla parte siano univoci
nel dimostrare che, quando furono posti in essere, la parte aveva maturato lintenzione di non impugnare (adempio
spontaneamente e senza riserve allesecuzione di un credito perch voglio adempiere, e non per evitare di dover
pagare le spese di esecuzione). Il 329
1
fa esplicito riferimento al caso di revocazione straordinaria, l dove il
comportamento di acquiescenza considerato tale salvo che nelle ipotesi di vizi che consentano la revocazione.
Con questa precisazione il legislatore ha voluto rafforzare il principio della irrinunciabilit preventiva
allimpugnazione. La parte acquiescente consuma il suo potere ad impugnare.
329
2
acquiescenza tacita qualificata: nellipotesi di impugnazione parziale: limpugnazione parziale importa
acquiescenza alle parti della sentenza non impugnate, ci determina il passaggio in giudicato di quella parte di
sentenza non impugnata. Leggendo il 329 in combinato disposto con il 336 si deduce che il soccombente nel
momento in cui impugna solo una parte della sentenza, finisce con laccettarne la parte residua. Per da tenere
presente che ex 336 la decisione sullimpugnazione ha effetto anche sulle altre parti della sentenza non
espressamente impugnate, ma che dipendono da quelle riformate o cassate.

Effetto Espansivo interno ed esterno 336
1
interno: se viene riformato o
cassato un capo di sentenza che era presupposto logico di altri capi della stessa sentenza, questi ultimi subiranno gli
effetti della riforma o cassazione. 336
2
esterno: la riforma o la cassazione estende i suoi effetti ai provvedimenti e
agli atti dipendenti dalla sentenza riformata o cassata. Nelle
sentenze non definitive Quando si fa appello verso una sentenza
non definitiva in caso di impugnazione immediata, il giudice istruttore, su concorde istanza delle parti, pu
emettere unordinanza non impugnabile di sospensione della fase istruttoria fino alla definizione del giudizio di
appello. Se il giudizio di appello della sentenza non definitiva si conclude con una conferma della medesima, il
processo deve essere riattivato; se invece la sentenza di appello riforma la pronuncia non definitiva si avr un
effetto espansivo esterno: in particolare lefficacia dellappello si estende immediatamente e non dopo che sia
passata in giudicato. A questo punto il giudice della causa sospesa originariamente, pu valutare se sia opportuno
che il processo venga nuovamente sospeso in attesa della eventuale pronuncia della Cassazione. La riforma
spiegher i suoi effetti in particolar modo nel settore degli effetti esecutivi: la riforma della sentenza produce
immediatamente effetto su tutto ci che stato oggetto di esecuzione sulla base del titolo provvisoriamente
esecutivo. Ci che stato dato va restituito; non possono essere iniziate nuove esecuzioni e quelle pendenti
vengono meno per il venir meno del titolo esecutivo. La ratio quella della tutela cautelare anticipatoria-->
669novies
2
(riforma della sentenza provvisoriamente esecutiva, il giudice d le disposizioni necessarie per
ripristinare la situazione precedente). Ci per evitare che fossero fatte impugnazioni solo per far perdere tempo.

338 Estinzione del processo dimpugnazione Se limpugnazione proposta
viene meno, non possibile riproporla, cos che la sentenza impugnata passa in giudicato (situazione preclusiva).
Eccezione a detto principio si ha nel caso del litisconsorte necessario (causa inscindibile): se questi rinuncia ad
impugnare o non integra il contraddittorio, il processo si estingue (o nel secondo caso diventa inammissibile).
Dunque non si potr dire che la sentenza passa in giudicato, perch in questo modo si ammetterebbe che anche gli
altri litisconsorti perderebbero il diritto di impugnare anche se ancora in termini, il che senza dubbio
inaccettabile. Lestinzione del processo di impugnazione, qualora siano stati modificati gli effetti della sentenza
impugnata con provvedimenti pronunciati nel procedimento estinto, non comporta il passaggio in giudicato. Si
tratta di una norma di difficile applicazione, perch la modifica degli effetti non pu certo risultare ad esempio
dallammissione di un mezzo di prova ritenuto irrilevante o inammissibile in primo grado--> 177
1
i provvedimenti
istruttori non possono mai pregiudicare il merito. Esempio adattabile potrebbe essere quando prima
dellestinzione sia stata emanata dal giudice dellimpugnazione una sentenza non definitiva non compatibile con la
permanenza in vita della sentenza impugnata si avrebbe cosi unapplicazione del 336
1
.

331 Cause Inscindibili
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Una volta emessa la sentenza di primo grado e promossa la relativa impugnazione, si pone il problema per il
giudice di verificare se trattasi di cause inscindibili e quindi la relativa integrazione del contraddittorio. Se ci si trova
nellipotesi positiva, il giudice ordina l integrazione del contraddittorio fissando il termine nel quale la notificazione
deve essere fatta e se necessario ludienza di comparizione. Se lintegrazione avviene, la stessa produce i suoi effetti ab
origine. Nellipotesi in cui non si verifichi lintegrazione del contraddittorio, la domanda inammissibile e la sentenza
di primo grado passa in giudicato. Lart 331 parla di cause non accidentalmente; la realt di cui occorre tener conto
quella filtrata dalla decisione impugnabile, cos che la inscindibilit e la dipendenza vanno collegate non pi alla
situazione sostanziale ma al modo secondo cui le situazioni si sono delineate nel processo e hanno preso corpo nella
sentenza. Ipotesi di cause inscindibili sono: litisconsorzio necessario; cumulo necessario; connessione per
incompatibilit (intervento volontario principale); connessione per alternativit (intervento adesivo dipendente).

332 Cause Scindibili La legge stabilisce che il giudice
deve verificare se ci sono soggetti che hanno partecipato al primo grado, ai quali limpugnazione non sia stata
notificata; deve verificare inoltre che essi abbiano ancora il potere di impugnare; in caso non labbiano pi, nei loro
confronti passer in giudicato la sentenza di primo grado. A differenza di quanto avviene per le cause inscindibili la
notificazione dellimpugnazione per lintegrazione del contraddittorio non perentoria, nel senso che funge da
provocatio in quanto la mancata integrazione permette il prosieguo del processo. Tecnicamente si verifica una
sorta di improcedibilit temporanea: il processo resta sospeso fin quando non siano decorsi i termini oltre i quali
non sono pi possibili ulteriori impugnazioni. Ipotesi di cause scindibili sono: litisconsorzio facoltativo improprio
(103
2
); connessione per causa petendi. La realt processuale dinamica e le possibili ipotesi sono molteplici a
seconda di come queste si presentano nella pratica, avremo fattispecie che ora saranno disciplinate dallart 331, ora
dal 332. Per esempio la garanzia: Garanzia impropria (vendita a catena):
A= acquirente; B= rivenditore; C= produttore. A vince contro B;
B vince contro C ; C fa appello contro B per il
rapporto di garanzia; in pratica C ha devoluto in appello solo il rapporto dipendente (pregiudicato). Qui si
applicato il 332. Se in appello viene devoluto il rapporto pregiudicante necessariamente anche il rapporto
pregiudicato sar coinvolto (C in appello contro B dice che il problema risulta da un errore di A quindi in appello C
si potr rivolgere sia contro B che contro A). Qui si applicato il 331. In sintesi diremo che la trattazione unitaria
necessaria (331) tutte le volte che dal capo di sentenza impugnato dipenda necessariamente la sorte degli altri capi
di sentenza, anche se gli stessi non siano stati impugnati (336
1
). Limpugnazione del rapporto pregiudicante
coinvolge anche il rapporto pregiudicato; non vero il contrario. La distinzione tra garanzia propria e garanzia
impropria sicuramente non ha alcun effetto ai fini della scindibilit-inscindibilit delle cause in appello.
Protopisani, in riferimento allesempio su esposto, pensa che per A (acquirente) non si possa applicare il 331
perch laccertamento sul rapporto pregiudiziale si svolge senza efficacia di giudicato (incidenter tantum), come se
fosse una domanda riconvenzionale, per cui applica lart 332. Altra dottrina dissente perch ritiene che in appello
non possano esserci questioni con valore di giudicato ed altre no. In casi di una politica processuale ostruzionistica
e dilatoria da parte dellimpugnante, nei casi circoscritti allapplicabilit del 331, si pu proporre limpugnazione
tardiva (334).

333-334 Impugnazione Incidentale Si pu verificare nelle ipotesi
di soccombenza ripartita, sia su uno stesso capo di sentenza (la sentenza condanna a pagare 50, laddove lattore
aveva chiesto 100 e il convenuto riteneva di non dovere alcunch) o di pi capi (lattore chiede condanna per
capitale - interessi - rivalutazione e il giudice accoglie la domanda solo per il capitale). Quando ci avviene, si
possono avere impugnazioni incrociate: le impugnazioni incidentali. Ci cui il legislatore mira : che non vi
siano giudicati contraddittori; salvaguardare il principio di economia processuale evitando che queste impugnazioni
diano luogo a singoli procedimenti. Con lo strumento delle impugnazioni incidentali la parte parzialmente
soccombente e contro la quale gia stata proposta impugnazione (impugnazione principale), pu a sua volta
impugnare la sentenza. Quindi la qualifica di incidentale si ha perch successiva a quella principale. Queste due
impugnazioni sono qualitativamente uguali, e si svolgono nello stesso processo. Se laltra parte nellimpugnare non
sa che gi stata proposta limpugnazione principale, si avr a norma del 335 la riunione, anche dufficio, delle
impugnazioni proposte contro la stessa sentenza. Se la riunione per qualsiasi motivo non ha luogo limpugnazione
prima proposta rende improcedibile le altre.

334 Impugnazione Incidentale Tadiva Consiste nella possibilit di
impugnare quando sono decorsi i termini; nasce dallesigenza sentita dal legislatore di contrastare linee difensive
ostruzionistiche o volutamente effettuate nellultimo momento utile per impugnare, precludendo cos di fatto la
possibilit per la controparte di potersi difendere, causa la decorrenza dei termini (es: la domanda dellattore stata
accolta parzialmente; questi potrebbe essere intenzionato a chiudere il processo a condizione che lavversario
faccia altrettanto; in questa prospettiva egli non impugna o addirittura presta acquiescenza; la controparte allora
impugna notificando latto lultimo giorno utile perch lavversario impugni e perci quando non pu pi farlo).
Lart 334 afferma che le parti, contro le quali stata proposta impugnazione e quelle chiamate ad integrare il
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contraddittorio a norma dellart 331, possono proporre impugnazione anche quando per esse decorso il termine o
hanno fatto acquiescenza della sentenza. Se limpugnazione principale dichiarata inammissibile,
limpugnazione incidentale perde efficacia; 334
2
lammissibilit dellimpugnazione tardiva basata sullesistenza
di una valida impugnazione principale. Linefficacia della tardiva determinata dai vizi originari
dellimpugnazione principale e non a vicende successive (improcedibilit, rinuncia). In sostanza limpugnazione
tardiva rimette in termini le parti chiamate ad integrare il contraddittorio ex 331 e non anche quelle del 332; la
ragione della disposizione chiara: essendo cause scindibili, i destinatari della notificazione sono ancora in grado
di proporre impugnazione tempestiva o non possono pi proporla perch contro di loro si formato il giudicato (e
quando si forma il giudicato non pi possibile la remissione in termini). Limiti oggettivi: non esistono in quanto
il 334 si pu esercitare nei confronti di ogni capo di sentenza. Limiti soggettivi: i soggetti
legittimati allimpugnazione incidentale tardiva sono i soggetti degli art 331 e 332, contro quelli che devono
integrare il contraddittorio ex 331.

Vizio di gravame un insieme pi grande della nullit. Lunico caso previsto dal codice quello del 161
2
, mentre un
altro caso quello del litisconsorzio necessario non rilevato dal giudice. C chi ritiene che deve essere rilevato con una
sentenza di rito--> in tal caso si hanno gli effetti interruttivo/sospensivo. C chi invece ritiene che tale vizio comporti
lestinzione ex officio direttamente da parte del giudice--> in tal caso si ha la caducazione delleffetto
interruttivo/sospensivo verificatosi con linizio della causa.

APPELLO

La responsabilit del giudizio si aggrava quando non c appello. Nel nostro ordinamento non previsto dalla
costituzione e si sta trasformando sempre pi in una revisio prioris istantiae. La sentenza di I provvisoriamente
esecutiva, ma il giudice dappello ha la possibilit di sospendere tale efficacia quando ricorrano gravi motivi (283) nel
caso del lavoratore o gravissimo danno nel caso del datore di lavoro. In vit del principio della critica libera, in
appello si pu mettere in discussione interamente il giudizio di primo grado; anche per questo lappello viene definito
una revisio priori istantiae, ovvero una continuazione del primo grado che si arricchisce in secondo grado di una nuova
fase decisoria (fase rescissoria--> principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato). Peculiarit dellappello il
gravame cio il fatto che comporta un riesame totale della controversia ed sempre concesso alla parte soccombente.
Effetto devolutivo Tantum devolutum quantum appellatum

Il giudice dappello si occupa della giustizia della decisione entro i limiti in cui gliene viene fatta richiesta; in altri
termini con lappello si devolve al nuovo giudice la cognizione dello stesso rapporto sostanziale conosciuto dal primo
giudice al fine di ottenere una pronuncia che sostituir per quanto devoluto con lappello la sentenza emessa dal
primo giudice.
Limiti interni: 342--> lappellante deve indicare i motivi specifici dellimpugnazione; se nella sentenza vi sono pi capi
o parti, necessario che linteressato impugni tutti quelli in cui sia stato in tutto o in parte soccombente, altrimenti si
verificheranno le conseguenze di cui agli art 329-336.

Assorbimento:

Nel caso di domande alternative o concorrenti, subordinate o sussidiarie in concreto, se lattore impugna la sentenza, il
convenuto pu limitarsi a riproporre le eccezioni sollevate in primo grado o deve proporre appello incidentale? Di qui
viene in rilievo il principio dellassorbimento: se risulta che il primo giudice ha ritenuto superfluo lesame delle
eccezioni, facendo uso dellart 187
2
, non essendovi statuizione neppure implicita sulle altre eccezioni, sar sufficiente la
riproposizione della domanda; in caso contrario, sar necessaria limpugnazione in via incidentale. Dunque in ossequio
al 346, quando si parla di domande o eccezioni non accolte, ci si riferisce a quelle domande o eccezioni sulle quali il
giudice ha ritenuto inutile pronunciarsi, essendo le stesse assorbite dalle statuizioni espresse. Pertanto il 346 non si
estende n alle domande espressamente o implicitamente rigettate n a quelle sulle quali il giudice ha omesso di
provvedere. In questo caso fin quando la domanda sub iudice, la parte non pu riproporre la domanda in via
autonoma, ma deve incanalarla nel giudizio di impugnazione; se non lo fa e la sentenza passa in giudicato, potr di
nuovo formulare la domanda in via autonoma.

Divieto di reformatio in peius:

Il giudice non pu riformare in peggio la sentenza di primo grado nei confronti dellappellante che sulla sua domanda
pu al massimo subire una conferma della sentenza di primo grado. Nel nostro ordinamento tale principio non
applicato, infatti una volta che sia stata portata la doglianza allesame del secondo giudice, non c nessuna disposizione
particolare che limiti la sua cognizione. Quindi la cognizione non avr ad oggetto la sentenza o la parte o il capo di
sentenza impugnata, ma, tramite luna e gli altri, il rapporto sostanziale nella misura i cui sia stato sottoposto alla sua
attenzione. A rafforzare questultima posizione il caso dellappello incidentale, ove se le circostanze lo permettono,
ben potr essere ulteriormente lesa la posizione processuale e sostanziale dellappellante principale.
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345 Disciplina dei Nova

Limiti esterni delleffetto devolutivo:
non possono proporsi nuove domande (possono domandarsi gli interessi, frutti e accessori maturati oltre il
risarcimento danni sofferti dopo la sentenza) si violerebbe il principio del doppio grado di giurisdizione. Se
comunque proposta una nuova domanda, questa deve essere dichiarata dal giudice inammissibile. Dichiarata
linammissibilit, nulla osta a riproporre la domanda in via autonoma (la controparte non potr eccepire il
giudicato). Non si considerano nuove le domande a cui il giudice non abbia dato risposta nel primo grado.
non possono proporsi nuove eccezioni (tranne lipotesi di rimessione in termini), salvo quelle rilevabili dufficio.
non sono ammessi nuovi mezzi di prova, salvo che il collegio non li ritenga decisivi o che non siano state acquisite
senza colpa della parte ( sempre possibile deferire il giuramento decisorio). Riguardo i documenti da dire che in
relazione allart 437 mutuato dal processo del lavoro, la dottrina ha ritenuto che si potessero produrre nuovi
documenti, da menzionare negli atti introduttivi e da depositare con il proprio fascicolo cos da rendere possibile lo
svolgimento del regolare contraddittorio; nella prassi giudiziaria, tuttavia, salvo che il documento non risulti
risolutivo della questione e non reiterativo, i documenti nuovi non vengono ammessi. Le nuove deduzioni sono
ammesse solo in relazione a fatti nuovi che si sono verificati dopo il primo grado; per le altre situazioni (che
costituiscono la regola) si afferma che non c permeabilit.

Procedimento

Oggetto minimo dellappello viene individuato con riferimento
al giudicato: se la singola pronuncia suscettibile di passare in giudicato sostanziale; vanno aggiunte a queste
ipotesi le statuizioni sulle questioni preliminari di merito e processuali previste nellart 279 che sono impugnabili
anche se alle stesse non riconducibile efficacia di giudicato sostanziale. 339--> oggetto dellappello sono le
sentenze pronunciate in primo grado, purch lappello non sia escluso dalla legge o dallaccordo tra le parti (360
2
).
Inoltre vi sono sentenze di primo grado inappellabili e vi sono provvedimenti appellabili pur se aventi la forma
dellordinanza. 339
2-3
indica due ipotesi di inappellabilit, e precisamente la sentenza pronunciata secondo equit a
norma dellart 114, e le sentenze pronunciate dal giudice di pace secondo equit. Vi sono inoltre altre sentenze che
per il nostro ordinamento sono emesse in unico grado: quelle che decidono sullopposizione agli atti esecutivi,
quelle che pronunciano solo sulla competenza, quelle in unico grado della Corte dappello etc Ancora vi sono
ordinanze eccezionalmente appellabili, quali quella prevista dal 186quater nel caso di successiva estinzione del
processo o di rinuncia della parte intimata alla pronuncia della sentenza; altra ipotesi quella che si verifica quando
erroneamente il giudice emette in forma di ordinanza o decreto un provvedimento che doveva avere forma di
sentenza; ancora se un provvedimento presenta i requisiti formali della sentenza pu essere appellata. Quando la
qualificazione data al rapporto influisce sul mezzo dimpugnazione, la giurisprudenza ritiene decisiva la
qualificazione data dal giudice (es: se considera lazione unopposizione agli atti esecutivi si dovr impugnare con
ricorso per cassazione).

Sospensione della provvisoria esecutivit della sentenza di I. Il giudice dellappello non obbligato a concedere
questa sospensione; 283--> la sospensione viene concessa solo se ricorrono gravi motivi; nel valutarli i giudice
effettua una prognosi sulla sorte dellimpugnazione, nel senso che quanto pi appare fondata limpugnazione, tanto
pi deve essere concessa la sospensione; nelle controversie di lavoro la sospensione subordinata al fatto che
lesecuzione della sentenza procuri al soccombente gravissimo danno. Tecnicamente la parte effettua questa
richiesta di sospensione con unistanza ex 351 (procedimento dellinibitoria): la parte, con ricorso al giudice, in via
principale o in via incidentale chiede che la decisione sulla sospensione sia pronunciata in camera di consiglio,
prima delludienza di comparizione. Il presidente del collegio con decreto in calce al ricorso, ordina la
comparizione delle parti in camera di consiglio. Con lo stesso decreto, se ricorrono giusti motivi durgenza, pu
disporre la sospensione provvisoria dellefficacia o esecuzione della sentenza di primo grado. In udienza, il
collegio conferma, revoca o modifica il decreto con ordinanza non impugnabile n reclamabile. Il legislatore ha
considerato il decreto di sospensione come un provvedimento anticipatorio eccezionalmente emesso inaudita
altera parte da sottoporre a necessaria successiva verifica da parte dellorgano competente, ossia il collegio,
quando si sia ripristinato il contraddittorio.

Forma dellappello: Lappello si propone con citazione
che, oltre a contenere i requisiti previsti dallart 163, deve contenere lesposizione sommaria dei fatti e i motivi
specifici dellimpugnazione anzich i requisiti di cui al n 3 - 4 del 163 ( una sovrapposizione). I termini sono
liberi e devono essere non minori di quelli previsti dallart 163-bis; la domanda si deve proporre al giudice
competente: ex 341 vengono in rilievo due competenze, quella per territorio e quella per grado.
Lincompetenza deve essere eccepita non oltre la prima udienza di trattazione. Se si propone appello a sentenza
emessa dal giudice di pace, sar competente il tribunale monocratico; se lo si propone a sentenza del giudice
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monocratico/collegio, giudice competente in secondo grado sar la Corte dappello. Cos lart 341 fissa un requisito
di ammissibilit-procedibilit dellappello rilevabile anche dufficio. 359--> nei procedimenti dappello si
osservano, in quanto applicabili e compatibili, le norme dettate per il procedimento in primo grado davanti al
tribunale.

164 nullit formali dellatto di appello se vi un vizio della vocativo in
ius si applicheranno le sanatorie di cui al 164
2-3
--> effetto retroattivo, quindi latto di appello produrr i suoi
effetti (impedire il passaggio in giudicato) fin dal tempo della sua proposizione. Se vi un vizio delledictio si
applica il 164
6
, pertanto latto dovr essere integrato, ma non ci sar effetto retroattivo. In tal caso se lintegrazione
dovesse avvenire dopo il termine per appellare, la sentenza di primo grado passer in giudicato.

Costituzione dellappellante e dellappellato lappellante si deve costituire in
giudizio secondo le forme e i termini per i procedimenti davanti al tribunale (347-165: entro 10 giorni dalla
citazione dappello lappellante deve depositare in cancelleria la nota di iscrizione al ruolo ed il proprio fascicolo
contenente copia della sentenza appellata; il cancelliere, accogliendo la richiesta, iscrive la causa al ruolo e richiede
la trasmissione del fascicolo dufficio al cancelliere del giudice di primo grado). Se lappellante non si costituisce
tempestivamente, lappello dichiarato improcedibile anche dufficio (348).
Lappellato, attua la propria difesa non diversamente da come avviene in primo grado ai sensi degli art 166-167.
343 appello incidentale--> si propone, a pena di decadenza, nella comparsa di risposta, allatto di costituzione in
cancelleria. In tale comparsa (da depositare 20 giorni prima della prima udienza di comparizione e contenente il
proprio fascicolo e la copia dellatto di appello notificata) lappellato deve proporre le sue difese. Riguardo
lappello incidentale, pur se lappellante principale non si sia costituito in giudizio, colui che propone appello
incidentale deve in ogni caso costituirsi necessariamente in giudizio. Inoltre se linteresse a proporre lappello
incidentale sorge dalla impugnazione proposta da altra parte che non sia lappellante principale, tale appello si
propone nella prima udienza successiva alla proposizione dellimpugnazione stessa (343
2
). Se lappello incidentale
viene proposto in stato di contumacia dellappellante principale ex 292 gli dovr essere notificato. Quando
lappello incidentale sia stato proposto in un processo nel quale lappellante si sia costituito, le parti, se sollecitate a
proporre le loro controimpugnazioni incidentali, dovranno farlo nella prima udienza di trattazione.

Improcedibilit:

I. mancata costituzione dellappellante;
II. lappellante, pur essendosi costituito, non si presenta alla prima udienza, cos il collegio fissa con
ordinanza unaltra udienza; anche in questa udienza lappellante non compare: dunque (se lappellato si
sia regolarmente costituito) lappello viene dichiarato improcedibile con sentenza.

Inammissibilit:

I. acquiescenza
II. decorrenza del termine
III. carenza delle condizioni per impugnare
IV. mancata integrazione del contraddittorio
Linammissibilit viene dichiarata con sentenza.

Fase trattazione Essa collegiale (350-180-183: il
collegio svolge tutte quelle attivit che in primo grado sono svolte nelle udienze del 180 e del 183). Quindi svolge
anche le fasi preliminari come lintegrazione (331); dispone della notifica dellimpugnazione alle parti (332) o
della rinnovazione qualora la ritiene irregolare; disporr anche sulla sospensione dellefficacia esecutiva della
decisione impugnata.

344 Intervento del terzo nel processo dappello: ammesso solo per quei terzi
che sono legittimati a fare opposizione ex 404. Per il terzo non opera il divieto di nuove domande. Svolte le attivit
di cui agli articoli 350-351, il processo prosegue secondo due possibili modelli:

1. Non vi bisogno della fase istruttoria, quindi il giudice invita le parti a precisare le conclusioni; dispone lo
scambio delle comparse conclusionali (in 60gg) e delle memorie di replica (nei 20 gg successivi), in modo
che la sentenza sia depositata nei 60 gg successivi (per le parti possono chiedere la discussione orale come il
190).
2. Vi bisogno della fase istruttoria, o perch il giudice ritiene indispensabile lassunzione di una prova nuova
o non ammessa in primo grado, o perch dispone la rinnovazione totale o parziale di una prova assunta in I
(356). In questo caso il giudice pronuncia ordinanza con cui ammette la prova, salva la possibilit
di emanare sentenza non definitiva ai sensi del 279 n4 e separata ordinanza. Ammessa la prova, si proceder
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alla fase decisoria con il conosciuto procedimento. In caso di impugnazione immediata di sentenze non
definitive, il giudice dappello non potr mai ammettere la prova con riguardo a domande o questioni rispetto a
cui il primo giudice abbia disposto la prosecuzione innanzi a s.

Decisioni:

Sentenze Negative: i. Sentenza di inammissibilit:
decorrenza di termini; acquiescenza; carenza dinteresse etc determina il passaggio in giudicato della sentenza di
primo grado relativamente alla parte impugnata comportando la relativa impossibilit di riproporre lappello (358).
ii. Sentenza di improcedibilit--> si ha nei 2 casi di improcedibilit ex 348 o in caso si estinzione; nel caso del 348
limprocedibilit determina il passaggio in giudicato della sentenza, ed anche qui lirriproponibilit dellappello
relativamente alla parte di sentenza impugnata (358); nel caso di estinzione (rinuncia o inattivit) emanata in
camera di consiglio, limprocedibilit comporta il passaggio in giudicato della sentenza I.
Sentenza di rigetto: pu riferirsi al rito o al merito.
Le sentenze di rigetto nel merito possono essere confermative della decisione del primo giudice, essendo
infondati i motivi dappello; possono essere sostitutive della sentenza appellata, quando il giudice
dellimpugnazione, pur ritenendo fondate le censure abbia confermato le statuizioni in base alla soluzione di
diverse questioni di fatto o di diritto. Sentenza di accoglimento:
pu essere totale o parziale; in genere riguarda il merito, in questo ultimo caso sono autonome e hanno sempre
carattere sostitutivo. Pu verificarsi lipotesi che si abbia una sentenza di accoglimento meramente processuale
(rito), queste possono comportare la rimessione al primo giudice, o no; solo nel primo caso detta sentenza avr
propria autonomia: Sentenza di regressione: accoglimento per ragioni
processuali con rimessione al primo giudice. La regola che il giudice di appello con la sua decisione assorba la
decisione del primo giudice: per questo motivo i casi di remissione sono tassativi (353-354):
353

a. il giudice di primo grado ha negato la sua giurisdizione, che invece il giudice dappello ha affermato
pronunciando una sentenza con la quale rimanda le parti davanti al primo giudice; dunque le parti debbono
riassumere il processo nel termine perentorio di 6 mesi dalla notifica della sentenza. Se contro tale sentenza
proposto ricorso per cassazione, il termine interrotto.

b. il giudice di primo grado, previa affermazione della sua competenza, ha deciso il merito; il giudice dappello
ritiene lincompetenza del primo giudice cos che la causa deve essere riassunta entro 6 mesi dinanzi al giudice
competente (336
2
).

354

c. il giudice dappello afferma che vi sia stata una nullit della notificazione della citazione introduttiva in primo
grado (che determina la contumacia involontaria del convenuto).

d. il giudice dappello si accorge che in primo grado doveva esserci lintegrazione del contraddittorio o non doveva
essere estromessa una parte.

e. il giudice dappello dichiara che la prima sentenza manca della sottoscrizione del giudice (161
2
).

f. il giudice di primo grado riforma la sentenza del collegio che ha respinto il reclamo avverso lordinanza di
estinzione emessa dal giudice istruttore (308
2
).

Anche per i casi di cui allart 354, la causa dovr essere riassunta nel termine perentorio di 6 mesi dalla notificazione
della sentenza; inoltre leventuale ricorso per cassazione contro la sentenza dappello, interrompe i termini di
riassunzione.
354
4
--> se il giudice dappello dichiara la nullit di altri atti compiuti in primo grado, ne ordina, quando possibile, la
rinnovazione (162), cos come disposto per il 356.
Si pu proporre appello in presenza di un vizio di natura meramente processuale (nullit della notifica della citazione)?
Cio lappellante pu limitarsi a denunciare la nullit in oggetto per ottenere lannullamento della sentenza e la
remissione al primo giudice o deve anche prospettare che per mancanza di valido contraddittorio stata resa una
sentenza ingiusta e quindi deve individuarne lingiustizia? la legge al riguardo presta una perentoria formulazione, dalla
quale facile dedurne la ratio: in primo grado il giudizio non si svolto o non si avuta una decisione di merito, quindi,
tornando al nostro 354, lappello del litisconsorte porter alla remissione al primo giudice solo se egli denunzi un vizio
della sentenza ulteriore rispetto a quello di solo rito. Diversamente, se lappello proposto da una delle parti originarie e
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il litisconsorte pretermesso non interviene nel processo, il giudice dovr rimettere la causa in primo grado, non
essendogli consentita la pronuncia nel merito previa integrazione del contraddittorio.

CASSAZIONE

In Cassazione, oggetto della fase rescissoria la sentenza e non il rapporto sostanziale. Il ricorso per cassazione si
definisce a critica vincolata, cio circoscritto a casi di vizi specifici della sentenza che devono formare oggetto di
critica egualmente specifica. A differenza di quanto avviene per lappello, il ricorso per cassazione non ha natura di
gravame, e non presenta leffetto devolutivo. A norma dellart 65 dellordinamento giudiziario si afferma che la Corte
di Cassazione svolge una funzione nomofilatica (amicizia per le norme); Con questa formula si vuole affermare il fatto
che la Cassazione ha il compito di assicurare lesatta interpretazione della legge, e di garantire lunit del diritto
oggettivo nazionale. La pronuncia della Cassazione, in prima approssimazione non vincola un altro giudice sul caso
concreto simile; Ci che deve essere in ogni caso preso in considerazione dallaltro giudice lautorevolezza della
pronuncia della Corte. Tuttavia la Cassazione pu decidere sul merito in terzo grado di giurisdizione, in tal caso la sua
pronuncia fa stato tra le parti. E un mezzo di impugnazione ordinario in senso stretto, cio una denuncia di un vizio
preventivamente individuato cui occorre porre riparo, annullando la sentenza viziata (fase rescindente) salvo
individuare unulteriore fase per sostituire alla sentenza annullata unaltra decisione immune da vizi (fase rescissoria);

Provvedimento impugnabile: Il ricorso per cassazione pu
essere proposto contro le sentenze pronunciate in grado dappello o in unico grado, purch il provvedimento
impugnato risponda a questi requisiti: --incide su diritti soggettivi
--non altrimenti impugnabile
--contenuto decisorio. In questo caso si ha il ricorso
straordinario ex 111 Cost: questo ricorso viene proposto in via immediata contro il provvedimento decisorio, senza
bisogno del giudizio di appello. Lo si pu attuare solo nelle ipotesi di violazione di legge che la giurisprudenza
interpreta prevalentemente con riferimento al 360 n
o
3, ma anche agli altri numeri del 360, in particolare al n
o
5 (difetto
di motivazione). Anche le sentenze del giudice di pace emesse secondo equit sono ricorribili solo in Cassazione ex art
111 Cost. Da ci si deduce che i provvedimenti ordinatori (modificabili o revocabili) non possono essere oggetto di
pronuncia della Corte anche se emanati erroneamente sotto forma di sentenza; anche i provvedimenti cautelari non
saranno suscettibili di interpretazione della Corte, in quanto difettano del requisito della decisoriet. Le forme possibili
di ricorso in Cassazione sono altre due: Il ricorso per accordo tra
le parti (omissio medio) ex 360
2
contro la sentenza di primo grado; qui le parti hanno scelto di avere solo una
pronuncia di I senza lappello (impugnazione solo per nullit), pertanto le ipotesi di proposizione del ricorso sono
limitate ai casi di violazione o falsa applicazione di norme di diritto.
Ricorso nellinteresse della legge ex 363 contro le sentenze gi passate in giudicato: ricorrente ad hoc sar il
procuratore della Corte, il quale potr richiedere che la sentenza sia cassata, appunto, nellinteresse della legge; in tal
caso le parti non possono giovarsi della cassazione della sentenza, in quanto serve solo a garantire lesatta e uniforme
interpretazione del diritto, evitando cos che resti in vita una decisione giudiziale che, in quanto precedente, potrebbe
indurre i giudici in nuovi errori.

I motivi di doglianza del ricorso: sono tassativamente espressi
nellart 360
1
, deve trattarsi di vizi palesi, cio emergenti dalla sentenza e non dalla situazione sostanziale dedotta in
giudizio:

1. per motivi attinenti alla giurisdizione: condizione iniziale che non sia stato proposto il regolamento di
giurisdizione e che si lamenti un difetto di giurisdizione ex 37.

2. per violazione di norme sulla competenza, quando non prescritto il regolamento di competenza: nei casi in
cui i giudici di merito abbiano emanato una sentenza con cui abbiano statuito solo sulla competenza, la parte
soccombente pu far valere il vizio solo con il regolamento di competenza (42). Quando invece la questione
di competenza vive attraverso i primi due gradi di giurisdizione, si pu ricorrere in cassazione (impugnazione
di rito e merito insieme).

3. errores in iudicando per violazione o falsa applicazione di norme di diritto (qualsiasi fonte normativa): la
violazione si ha quando il giudice abbia correttamente individuato la disposizione applicabile, ma abbia
errato nellinterpretarla; la falsa applicazione si ha invece, quando il giudice non abbia correttamente
individuato la normativa applicabile. Es: il giudice applica una norma sulla separazione ed invece doveva
applicarne una sul divorzio.

4. errores in procedendo violazione di norme del processo, nullit della sentenza o del procedimento: pu
riguardare direttamente la sentenza in quanto atto, oppure indirettamente in quanto risultato di unattivit
processuale viziata. Si deve trattare di vizi previsti a pena di nullit e per i quali non si sia verificata, nel corso
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del processo, alcuna sanatoria. Es: per mancato tempestivo rilievo della nullit o per mancata impugnazione
della sentenza. In sostanza si fanno valere in Cassazione i meccanismi del 161.
5. omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione di un punto decisivo della controversia tale che la sua
modificazione importi la modificazione in tutto o in parte della decisione impugnata. La formulazione di
questo punto molto ampia ed ha suscitato grossi disappunti in dottrina a causa del fatto che crea una
indebita dilatazione del giudizio di cassazione nel merito.

Procedimento Latto introduttivo prende il nome
di ricorso, in quanto, pur essendo notificato alle parti prima di essere depositato nella cancelleria della Suprema
Corte, non contiene una specifica vocatio in ius, spettando alla corte di fissare le ulteriori tappe del procedimento.
Il ricorso deve essere diretto alla Corte di Cassazione e deve essere sottoscritto a pena di inammissibilit da un
avvocato cassazionista munito di procura speciale (365). Il ricorso deve contenere:

a) lindicazione delle parti;
b) lindicazione della sentenza o decisione impugnata;
c) lesposizione sommaria dei fatti di causa;
d) lindicazione dei motivi per i quali si chiede la cassazione, con indicazione delle norme su cui si
fondano;
e) lindicazione della procura.

369--> Il deposito deve avvenire a pena di improcedibilit, nel
termine di 20 giorni dallultima notificazione alle parti contro
le quali disposto, e sempre a pena di improcedibilit, entro
venti giorni, il deposito deve presentare:

i. copia autentica della decisione da impugnare;
ii. la procura speciale, se conferita con atto separato;
iii. atti e documenti sui quali si fonda il ricorso; 372 non possono essere presentati documenti non
prodotti nei precedenti gradi (tranne quelli riguardanti la nullit della sentenza impugnata e
lammissibilit del ricorso e del controricorso.

370--> Il resistente, pu effettuare un controricorso consistente in una mera difesa nella quale il resistente
afferma che quanto pronunciato dal giudice del grado precedente giusto e corretto: formalmente con il
controricorso si chiede il rigetto del ricorso. Il controricorso deve essere notificato entro 20 giorni dalla
scadenza del termine stabilito per il deposito del ricorso; se ci non avviene, il resistente potr solo partecipare
alla discussione orale. Formalmente il controricorso si modella sullo schema del ricorso.
371--> Nel caso di soccombenza ripartita, la parte pu proporre ricorso incidentale con cui chiede la cassazione
della sentenza impugnata per la parte che lo pregiudica. Tale ricorso va inserito nellatto contenente il
controricorso, ma nelle ipotesi di cui agli art 331-332, il termine per proporre il ricorso incidentale di 40
giorni dalla notificazione.
La dottrina ha formulato una terza ipotesi: il ricorso incidentale condizionato--> presupposto di applicazione di
questo ricorso la soccombenza teorica, che si ha tutte quelle volte in cui una parte vince nel merito, ma su una
questione (1capo) risulta soccombente. Es: il giudice dappello, pur rigettando leccezione di difetto di
giurisdizione, ha dato ragione nel merito alla parte che laveva proposta. Una parte della dottrina ritiene che
detto ricorso ammesso solo se non viene alterato il rapporto rito-merito. Il procedimento segue in via
ufficiosa; per questo che non sono disciplinate linterruzione e lestinzione per inattivit delle parti. Il 390
prevede la sola ipotesi della rinuncia sulla quale la Corte provvede con ordinanza (391). Il primo presidente
assegna il ricorso ad una delle sezioni, salvo che non ritenga di riservarlo alle Sezioni Unite. Quando il ricorso
emesso dalle Sezioni Semplici, il presidente della sezione che nomina il relatore e fissa l udienza di
discussione, che va comunicata almeno 20 giorni prima alle parti, le quali fino a 5 giorni liberi prima possono
presentare memorie; alludienza di discussione il relatore riferisce della causa e dellimpugnazione, i difensori
svolgono le loro difese, il pm conclude e i difensori possono solo presentare brevi osservazioni per iscritto
sulle conclusioni del pm. Dopo di ci, la Corte delibera la sentenza in camera di consiglio ex 276. Il
procedimento non diverso nel caso di rimessione a sezioni unite, spettando al primo presidente di fissare
ludienza e di nominare il relatore. Il 375 prevede un procedimento abbreviato, che esclude la discussione in
pubblica udienza. Ci avviene in caso di:
a) regolamento di competenza
b) in caso di inammissibilit
c) in caso di rigetto per mancanza di motivi previsti dal 360
d) quando si deve integrare il contraddittorio o dichiarare lestinzione del processo per intervenuta rinuncia.
A norma dellart 375
5
il pm deve redigere per iscritto le sue conclusioni e notificarle agli avvocati; questi hanno la
facolt di presentare memorie non oltre 5 giorni prima delludienza.
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Le Sezioni Unite sono un organismo complesso composto da 9 membri provenienti dalle sezioni semplici; a questo
organismo sono affidate per legge le questioni che attengono alla giurisdizione e quelle (discrezionalit del primo
presidente) per le quali vi sia contrasto tra le sezioni semplici o quelle di massima o particolare importanza. Le
pronuncie delle sezioni unite vincolano le sezioni semplici. Le Sezioni Semplici sono organismi collegiali composti
da 5 membri; giudica su situazioni di minore importanza e rilevanza.

Decisione La Cassazione ex art 375 decide
in tre modi: Schema semplificato> in camera di consiglio (inammissibilit del ricorso principale e di quello
incidentale eventualmente proposto; ordinare lintegrazione del contraddittorio e provvedere ex 332; dichiarare
lestinzione del processo ex 390; pronunciare in ordine allestinzione del processo in ogni altro caso; pronunciare
sulle istanze di regolamento di competenza e giurisdizione). Sezioni semplici Sezioni unite (374)

1) Giurisdizione e Competenza
a) Sulle questioni di giurisdizione decide in modo definitivo e
vincolante essendo il giudice che deve definire la
controversia; nei casi di assoluta carenza di giurisdizione,
cassa senza rinvio; nei casi compresi nel 367
2
se la Corte
dichiara la giurisdizione del giudice ordinario, le parti
devono riassumere il processo entro il termine perentorio di
6 mesi dalla comunicazione della sentenza.
b) Sulle questioni di competenza decide in modo definitivo e
vincolante su quale giudice deve decidere la controversia.
Anche qui le parti devono riassumere ex 367
2
per continuare
il giudizio. Le statuizioni sul giudice competente o fornito di
giurisdizione restano ferme anche nel caso di estinzione
successiva del processo, ma non pregiudicano le questioni
sulla pertinenza del diritto e sulla proponibilit della
domanda (efficacia panprocessuale).

2) Pronunce negative:
a) Di rito: inammissibilit (365-366) o improcedibilit (369-371).
b) Di merito: rigetto del ricorso.
Queste determinano il passaggio in giudicato della sentenza impugnata. Lo stesso effetto si produce anche in
seguito alla dichiarazione di estinzione del processo per rinuncia al ricorso (391). La Corte pronuncia il rigetto in
merito anche quando rileva che la sentenza impugnata viziata da errore non causale, ossia tale che non
pregiudica la correttezza della decisione impugnata; in tal caso la Corte corregge la motivazione, pur rigettando il
ricorso (384
2
).

3) Pronunce di accoglimento:
con queste decisioni la sentenza impugnata viene cassata.
Eccezion fatta per le decisioni sulla giurisdizione o sulla
competenza, le pronunce di accoglimento danno luogo a due
ipotesi:

i. 382
3
--> Cassazione senza rinvio Si ha quando la Corte ritiene
che la causa non poteva essere proposta o il processo proseguito (382 fase rescissoria). Nel primo caso la
cassazione travolge tutti gli atti del processo; se invece ritiene che la causa non poteva essere proseguita, la
sentenza annulla tutti gli atti a partire da quello la cui nullit non era stata prima dichiarata: di
conseguenza, se lipotesi di nullit si verificata in grado dappello (inammissilit, improcedibilit,
estinzione dellappello), la Corte si limiter a cassare la sentenza impugnata, perch in tal caso alla
cassazione non potr non seguire il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado (338); se invece,
la nullit si verificata in primo grado (difetto di legittimazione, interesse), la cassazione travolger
lintero processo. 384
1
Ipotesi singolare
di cassazione senza rinvio si ha quando la Corte, accogliendo il ricorso per violazione o falsa applicazione
di norme di diritto, pronuncia essa stessa la decisione di merito, non ritenendo necessari ulteriori
accertamenti di fatto. Il legislatore ha pensato al caso in cui il fatto sia stato correttamente ricostruito nella
decisione impugnata, la quale abbia poi errato nella derivazione delle conseguenze giuridiche.
Linnovazione ha sollevato numerose perplessit: perch contribuisce a rafforzare lidea che il giudice di
cassazione sia sempre pi un giudice di terza istanza.

ii. 383-384 Cassazione con rinvio: Si potr avere in caso di
accoglimento del ricorso per violazione o falsa applicazione di norme di diritto. Qui la Corte deve
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enunciare il principio di diritto al quale il giudice deve uniformarsi (fase rescindente) e rinvia la causa ad
altro giudice di pari grado rispetto a quello che ha pronunciato la sentenza cassata (fase rescissoria).
Sempre allo stesso giudice la Corte rinvier in ipotesi di accoglimento del ricorso per omessa, insufficiente
o contraddittoria motivazione. Nel caso di accoglimento del ricorso per nullit della sentenza o del
procedimento, si potr avere cassazione con rinvio al giudice di primo grado se la Corte riscontra una
nullit del giudizio di primo grado per la quale il giudice di appello avrebbe dovuto rimettere le parti al
primo giudice; cassazione con rinvio al giudice di appello, quando la nullit ancora rilevabile si sia
verificata nel corso del secondo grado. Il rinvio pu essere:
proprio: corrisponde alle ipotesi previste al 360 n
i
3-5: in questi casi la Corte enuncer il principio di
diritto che dovr essere seguito dal giudice del rinvio: in queste fattispecie chiamato a giudicare non
il giudice originario, ma altro giudice di stesso ordine e grado. Deroga a questo principio si ha nel
caso in cui il ricorso per cassazione sia avvenuto omissio medio, la causa va restituita al giudice che
avrebbe dovuto pronunciare sullappello (382
2
). Si parla qui di rinvio con funzione prosecutoria. Il
giudizio di rinvio proprio ha carattere rescissorio, il che significa che la pronuncia della Corte
conserva il suo effetto vincolante anche nellipotesi in cui in seguito ad estinzione per mancata
tempestiva riassunzione, venga riproposta la domanda (393). La sola ipotesi in cui la pronuncia della
Corte diviene inefficacie si ha in caso di successiva nuova legge che disciplini la materia, oppure nel
caso in cui vi sia un intervento della Corte Costituzionale successivo e contrario alla pronuncia della
Corte di Cassazione.
Improprio: corrisponde allipotesi prevista dallart 360 n
o
4; la ratio della norma sta nel fatto che il
legislatore vuole che il processo si svolga regolarmente nel rispetto del doppio grado di giurisdizione,
e quindi che la causa riprenda dinanzi al giudice di merito dal momento in cui si verificato il vizio
che ha determinato la cassazione; in altri termini col rinvio improprio si deve fare tutto daccapo
restituendo la causa al giudice innanzi al quale era sorto lostacolo. In questo caso il rinvio ha
funzione restitutoria. Da ci discende: Il giudice del rinvio sar quello stesso che era competente per il
merito nel momento in cui si verificata la nullit; Quando la cassazione avvenuta ai sensi del 360
n
o
4, il 393 non ha ragione di essere applicato, anche perch, quando la Corte ha rinviato al primo
giudice ai sensi del 383
3
, la mancata riassunzione o lestinzione del giudizio di rinvio provocher
leffetto estintivo per forza propria e non in applicazione dellart 393.
Procedimento di rinvio: latto iniziale del giudizio di rinvio quello stesso che avrebbe dato inizio al
grado di merito (citazione o ricorso nel caso del rito del lavoro). Nel caso di rinvio proprio, va
proposto al giudice indicato dalla Corte; nel caso di rinvio restitutorio, la Corte dispone che la
riassunzione avvenga dinanzi allo stesso giudice che ha emesso la decisione cassata. Latto va
notificato personalmente alla parte non oltre un anno dalla pubblicazione della sentenza della
cassazione. Il rito disciplinato dalle norme stabilite per il procedimento davanti al giudice al quale la
Corte a rinviato la causa. Nel processo di rinvio, le parti conservano la stessa posizione processuale
che avevano nel procedimento in cui fu pronunciata la sentenza cassata (394
2
), ed in ogni caso deve
essere prodotta copia autentica della sentenza di cassazione; Le parti non possono prendere
conclusioni diverse da quelle prese nel giudizio nel quale fu pronunciata la sentenza cassata, ma pu
sempre deferirsi il giuramento decisorio: ci implica limpossibilit di proposizione di nuove
domande/eccezioni, ma anche di nuove allegazioni di fatti. Deroga a questo principio si ha nelle
ipotesi in cui sorgano dalla sentenza della cassazione necessit di formulare nuove conclusioni; si
ritiene che questa deroga sia ammessa nelle ipotesi in cui la sentenza della Corte individui fatti
decisivi che nei precedenti gradi di giurisdizione non erano considerati come tali. Su questa linea
donda si inserisce lattivit della giurisprudenza volta a dare rilievo allo ius superveniens e di dedurre
fatti impeditivi, estintivi o modificativi intervenuti in un momento successivo a quello della loro
possibile allegazione. Al giudice del rinvio possono essere proposte altres le domande di
restituzione o di riduzione in pristino ed ogni altra conseguente alla sentenza di cassazione. Il giudice
del rinvio pronuncia sentenza nei modi ordinari; in caso di rinvio proprio (o prosecutorio) il sindacato
della Corte riguarda il rispetto da parte del giudice del rinvio del principio di diritto fissato dalla
stessa. Il principio di diritto emanato dalla Corte si definisce come la norma del caso controverso cos
come stata individuata dal giudice di legittimit ( una sorta di precetto individualizzato non ancora
collegato al caso concreto). Questo collegamento sar fatto dal giudice del rinvio e, in mancanza,
rester in vita la norma singolare con la sua portata potenzialmente precettiva. La differenza tra il
principio di diritto e il giudicato sostanziale stanno nel fatto che una successiva legge o pronuncia
della corte costituzionale possano incidere in vario modo sul principio di diritto medesimo, mentre la
stessa situazione non tangerebbe la pronuncia di un giudice passata in giudicato, seppur sostanziale,
perch avrebbe acquistato il suo carattere proprio della immodificabilit.




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REVOCAZIONE

Ratio: Questimpugnazione pu sembrare un nonsenso
o una perdita di tempo: che senso ha impugnare dinanzi allo stesso giudice che ha deciso? sar disposto ad
ammettere il suo torto? Il legislatore, quando non sia possibile adire un giudice superiore e/o quando lerrore in cui
il giudice sia caduto un errore (non deve essere provocato da errori od omissioni delle parti--> certezza del
giudicato, sempre per questo motivo si sposa la teoria che il giudicato copre sia il dedotto che il deducibile)
involontario o grossolano (svista), concede la possibilit di emendare il provvedimento attraverso la revocazione
che a met strada tra limpugnazione e la correzione della sentenza.

Limiti: Sar ammesso in presenza di
errore di fatto sottoposto allo stesso giudice che ha emesso la decisione tutte le volte in cui non possibile adire un
giudice superiore (incompatibilit tra revocazione ed appello). 391bis applicabile a qualsiasi sentenza anche della
cassazione. Qualora uno dei fatti che potrebbero giustificare la domanda di revocazione viene alla luce in pendenza
del termine per appellare, il termine stesso ex 396
2
prorogato dal giorno dellavvenimento in modo da
raggiungere i 30gg da esso.

Revocazione ordinaria: quando la revocazione proponibile solo prima che la sentenza passi ingiudicato (errori
conosciuti o conoscibili dalle parti gi al momento dellemanazione della decisione).
395 Motivi di revocazione:

i. errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa. Si ha questo errore in
caso di svista, errore di percezione e non di giudizio (in quanto questultimo
rilevabile in cassazione). Lerrore deve essere fondato su di una grossolana
discordanza tra le affermazioni in fatto contenute nella sentenza e le risultanze del
fascicolo processuale.
ii. il contrastro con precedente giudicato, purch la sentenza in questione non si sia
pronunciata sulla relativa eccezione.


Revocazione straordinaria: quando la proponibilit dellimpugnazione disancorata dal passaggio in giudicato
della sentenza. 395 Motivi di revocazione:

i. Il dolo della parte in danno dellaltra.Il dolo revocatorio non integra la semplice
allegazione di fatti non veritieri favorevoli alla propria tesi ed il silenzio su fatti decisivi
della controversia o la mancata produzione di documenti; si pretesa unattivit
deliberatamente fraudolenta (artifici o raggiri idonei a paralizzare o sviare la difesa
avversaria e ad impedire al giudice laccertamento della verit, facendo apparire una
situazione diversa da quella reale). Ci perch se ci si basava sulla violazione dell 88
(contegno probo e leale) si rischiava di dilatare indebitamente il rimedio.
ii. La prova riconosciuta o dichiarata falsa dopo la sentenza o che la parte soccombente
ignorava essere state riconosciute o dichiarate (con sentenza passata in giudicato) tali
prima della sentenza.
iii. Documenti reperiti dopo la sentenza. Questi documenti devono essere decisivi e
presistenti; la parte non aveva potuto proporli in giudizio per causa di forza maggiore o
per fatto dellavversario. Mentre il ii. riguarda una prova non utilizzabile, qui si tratta di
prove precostituite che non sono state utilizzate (senza colpa della parte che se ne poteva
avvantaggiare) e che invece si potevano utilizzare.
iv. Il dolo del giudice. Il dolo deve essere accertato con sentenza passata in giudicato.

Provvedimento impugnabile: la diversit tra le due revocazioni si coglie dalla diversit dei motivi proponibili.
Quella ordinaria si pu proporre contro sentenze non pi appellabili ma non ancora passate in giudicato, mentre
quella straordinaria contro sentenze non pi appellabili a prescindere dal fatto che siano o meno passate in
giudicato. possibile chiedere la revocazione sia del decreto ingiuntivo non opposto e dellordinanza di convalida
di sfratto.

Procedimento: la revocazione va proposta con citazione (nel caso del processo del lavore il ricorso) dinanzi allo
stesso giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata ex 398 (pu essere anche lo stesso giudice persona fisica
eccezion fatta per il motivo n6). Nellatto introduttivo a pena dinammissibilit non solo il motivo della
revocazione, ma anche le prove relative alla dimostrazione dei fatti per cui si chiede la revocazione e del giorno
della scoperta o dellaccertamento del dolo o della falsit o del recupero dei documenti. Competente abbiamo detto
che il giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata; a pena dimprocedibilit, entro 20gg dalla notifica
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dellatto introduttivo, questultimo deve essere depositato nella cancelleria del suo ufficio insieme con la copia
autentica della sentenza impugnata ex 399. 400 il procedimento quello retto dalle norme applicabili davanti al
giudice competente. 401--> La revocazione non ha effetto sospensivo, ma il giudice dietro istanza di parte inserita
nella citazione pu emettere lordinanza prevista nel 373; il giudice pu sospendere qualora ritenga non
manifestamente infondata la revocazione proposta. Nella revocazione sono cumulate la fase rescindente e
rescissoria, nel senso che il giudice oltre ad accertare lesistenza del vizio revocatorio annullando la sentenza
impugnata, statuisce nuovamente. Se per sono necessarie ulteriori acquisizioni probatorie, la fase rescissoria sar
decisa autonomamente. La sentenza di revocazione non si pu impugnare con revocazione, ma solo con gli altri
mezzi dimpugnazione ai quali era originariamente soggetta la sentenza impugnata per revocazione 403.
Nel caso di sentenze della corte di cassazione (solo straordinaria), il ricorso va proposto nelle forme degli art 365
da notificare nei 60gg dalla notificazione della sentenza o entro lanno della pubblicazione. Qui non ammessa la
sospensione. La corte cost. ha dichiarato illegittimo il 391bis nella parte in cui prevede un termine per la
proposizione dellistanza di correzione degli errori materiali delle sentenze della suprema corte.
831 ammette la sola revocazione straordinaria per i lodi arbitrali (i motivi di quella ordinaria sono assorbiti
nellimpugnazione per nullit). Competente sempre la corte dappello nella cui circoscrizione la sede
dellarbitrato. In caso di contemporanea pendenza dellimpugnazione per nullit e di quella per revocazione contro
lo stesso lodo, i due procedimenti possono essere riuniti. Se il vizio revocatorio per sopraggiunge in pendenza del
giudizio per nullit, non possibile introdurlo nel processo procedente, ma il termine per proporre la domanda di
revocazione sospeso ex 831
2
. La revocazione (397
1
)da parte del PM prevista
quando lintervento del pubblico ministero obbligatorio (70
1
), ammessa in due ipotesi: quando la sentenza
stata pronunciata senza che egli sia stato sentito; quando la sentenza leffetto della collusione posta in opera dalle
parti per frodare la legge, in questo caso solo il PM pu intervenire per impugnare, tutti gli altri che interverrebbero
saranno qualificati come interventori dipendenti. Si tratta di ipotesi di revocazione straordinaria: ex 396 il termine
per la revocazione decorre dal giorno in cui il PM ha avuto conoscenza della sentenza o della collusione tra le parti.

Differenza con la correzione di errori materiali o calcolo. Correggibile e non impugnabile il
provvedimento senza che sia necessario fare capo ad altri atti o documenti del fascicolo processuale. Pertanto in
questipotesi non si pone rimedio ad una pronuncia errata, ma si adegua il testo formale della pronuncia
allintenzione del giudicante che si evince dal contesto dellatto. Es: condanna alle spese il vincitore pur avendo
dichiarato di voler seguire il criterio della soccombenza. Di qui facile capire quando usare la revocazione o la
correzione di errori materiali: quando per svelare gli errori non sufficiente riferirsi al solo testo della decisione ma
bisogna fare un riscontro sugli atti processuali--> revocazione.
Pi difficile sar cogliere la differenza con il vizio della motivazione ricorribile per cassazione, in quanto entrambi
si colgono dal solo testo della sentenza. Mentre il vizio della motivazione un errore in giudizio, il vizio
revocatorio una svista. Da tale distinzione derivano notevoli conseguenze pratiche: mentre limpugnazione e
non pu non essere soggetta ai termini di decadenza, la correzione non soggetta a termini processuali; mentre
linteresse allimpugnazione nasce dalla soccombenza, linteresse alla correzione ne prescinde (anzi di solito la
correzione richiesta dalla parte vittoriosa). Per questo motivo la giurisprudenza ha fissato dei limiti:
i. errore di calcolo emendabile solo quello aritmetico; ii. errore materiale si ha
quando la ratio decidendi non
dubbia n dubbia la reale portata della decisione anche
se qualcosa nel testo stride.
iii. omissione emendabile quando vi sia una sicura
dimenticanza.
Oggetto del procedimento sono le sentenze non appellate, non
appellabili e le ordinanze non pi revocabili. La correzione va
chiesta con ricorso allo stesso giudice che ha pronunciato il
provvedimento da correggere. Il giudice provvede con
ordinanza.

OPPOSIZIONE DI TERZO

404
1
: un terzo pu fare opposizione contro la sentenza, passata in giudicato o comunque esecutiva pronunciata tra altre
persone quando pregiudica i suoi diritti. Questa un opposizione di terzo ordinaria a tutela generica proponibile per
qualsiasi motivo.404
2
: gli aventi causa e i creditori di una delle parti possono fare opposizione alla sentenza quando
effetto di dolo o collusione in loro danno. Lopposizione di terzo revocatoria posta a tutela di interessi paricolari per
il caso di processo fraudolento. La tutela del terzo dei suoi diritti garantita dallordinamento sia durante lo
svolgimento del processo (mostrando che il problema della tutela non legato agli effetti della sentenza, ma nasce da
connessioni tra le situazioni sostanziali controverse), che a sentenza emessa. In realt le ipotesi che si possono
presentare nella realt e perci le relative previsioni normative, sono multiformi e non si limitano al
404.Linquadramento del problema lo si trova dallanalisi della posizione del terzo rispetto alla situazione sostanziale e
processuale:
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A. Terzi rispetto al processo e non rispetto alla controversia:

i. Litisconsorte pretermesso
ii. Falso rappresentato
iii. Avente causa in pendenza di lite ex 110-111

B. Terzi rispetto al processo e alla controversia:

i. titolare di una situazione alternativa e/o incompatibile
ii. titolare di una situazione di pregiudizialit-dipendenza

A.i. Litisconsorte pretemesso: Verde individua diverse
categorie di litisconsorzi:

ragioni di logica necessit: -per ragioni sostanziali
-per ragioni processuali

valutazioni di opportunit codificata

Nei casi di litisconsorzio per logica necessit (la necessit si evidenzia dal tema della controversia cos come
prospettato dalle parti) la sentenza emanata inutiliter data; il litisconsorte potr iniziare un nuovo giudizio nel
quale, facendo accertare in via incidentale che la sentenza non in grado di produrre alcun effetto, fa valere le
sue ragioni che sono rimaste integre. Pu proporre opposizione di terzo e, in tale sede, far annullare la sentenza
emessa a contraddittorio non integro, chiedendo e ottenendo una nuova statuizione.
Nel caso di litisconsorzio propter opportunitatem (lopportunit valutata dal legislatore in quel dato momento
storico) al terzo riservata la possibilit di eccepire il vizio ex 161, e cio la trasformazione dei motivi di
nullit in motivi di impugnazione; da ci deriva un obbligo di impugnare anche per il litisconsorte, pena il
passaggio in giudicato della sentenza anche nei suoi confronti. Il litisconsorte potr impugnare ex 404
1
(il
litisconsorte deve solo provare di non essere stato citato quindi non ci sono termini di decadenza) o
limpugnazione ordinaria svincolata dai termini ex 327
2
(il litisconsorte deve provare di non aver avuto
conoscenza del processo); in questultima ipotesi si applica la disciplina prevista per il contumace involontario:
soggetto al termine lungo (1 anno) che decorre dalla venuta a conoscenza del processo. Verde opta per
questultima tesi.

A.ii. La disciplina per il falso rappresentato la stessa dettata per il litisconsorte pretermesso nei casi in cui il
litisconsorzio stato previsto propter opputunitatem. Anche qui Verde preferisce lapplicazione del 327
2
e non
quella del 404.

A.iii.
Per il 110 si deve distinguere a seconda che la successione sia avvenuta:
prima dellinizio del processo: il successore il vero legittimato attivo o passivo e, quindi, il processo iniziato
da o contro altra persona d luogo a una sentenza inopponibile al vero legittimato.
In corso di causa: si applicano gli art 110, 299.
Dopo il formarsi del giudicato: il giudicato si estende allavente causa, ma non avendo a sua disposizione alcun
rimedio impugnatorio e avendo un diritto autonomo nei confronti della massa, qualora questultima sia
pregiudicata con dolo o collusione del de cuius e dalla controparte nel processo concluso, sembra proponibile
lopposizione di terzo revocatoria.
Per il 111: si discute sulla validit di un contratto di trasferimento di un bene e il compratore aliena al terzo il
bene. Sono ipotizzabili due ipotesi:
la successione nella stessa situazione sostanziale oggetto della controversia: prima dellinizio del processo si
hanno le stesse conseguenze viste nel 110; in corso di causa, si applica il 111 per cui il successore non
intervenuto non solo legittimato ma anche onerato a proporre le impugnazioni ordinarie (altrimenti si forma
il giudicato nei suoi confronti); dopo il giudicato, questultimo gli si estende ex 2909 c.c., non essendo
possibile ipotizzare una vicenda per cui il terzo successore possa avere il diritto.
La succesione nella situazione sostanziale derivata da quella che costituisce oggetto della controversia
originaria: prima dellinizio del processo talora la sentenza pregiudica i diritti acquistati dal terzo (salvo
circostanze impeditive buona fede 1153), talaltra non vi pregiudizio (rescissione e risoluzione). Nel primo
caso la tutela verso la sentenza gli riconosciuta con lopposizione di terzo revocatoria; nel secondo caso non
essendoci pregiudizi non si vede perch tutelarlo con una autonoma impugnazione; in corso di causa in genere
si estende anche al terzo lefficacia della sentenza (salvo per i beni mobili la buona fede 1153 o per i beni
immobili la trascrizione dellatto di disposizione precedente la trascrizione della domanda giudiziale 2652).

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B.i. Situazioni autonome e incompatibili: quando un terzo deduce lesistenza di un diritto assoluto sullo stesso
bene che stato oggetto della controversia inter alios.
Lipotesi di un terzo che deduce lesistenza di un diritto relativo sullo stesso bene si ha nel caso del difetto di
legittimazione passiva. Se la questione sorge prima dellemanazione della sentenza, il terzo pu fare un
intervento principale (sia in primo che in secondo grado).
A sentenza emanata, il terzo pu far valere un suo diritto in via autonoma, non essendogli la sentenza
opponibile e quindi non potendolo pregiudicare. Lopposizione di terzo (in questo rimedio facoltativo) la potr
proporre tutte le volte che ritenga che la sentenza gli arrechi un pregiudizio: infatti solo allinterno del giudizio
impugnatorio potr ottenere la sospensione dellesecuzione della sentenza stessa;

B.ii. Sono quelle ipotesi in cui il terzo non deve essere necessariamente parte del processo, cosicch, in
pendenza di lite potrebbe svolgere solo un intervento litisconsortile o adesivo semplice. Tuttavia il legislatore
nel codice civile prevede una estensione dellefficacia della sentenza al terzo.
I casi di estinzione degli effetti della garanzia sono:

1. ART 1595
3
c.c. estensione diretta. Qui, il locatore ha azione diretta contro il subconduttore in
relazione al rapporto di sublocazione (1
o
) e la sentenza pronunciata circa la nullit o risoluzione del
contratto di locazione ha effetto anche nei confronti del subconduttore e la sentenza pronunciata ha
effetto diretto contro di lui ex 2909. Al terzo (subconduttore) concessa in tutela solo lopposizione di
terzo revocatoria per denunciare il dolo o collusione in suo danno.

2. ART 1306
1
c.c. estensione della sola sentenza favorevole. Qui, in riferimento alle obbligazioni
solidali si dice che la sentenza pronunciata non ha effetto contro i condebitori/concreditori solidali
(2909)--> in utilibus. Per questo il terzo non ha ragione di muovere doglianze in via diretta, e proprio
per questo non ha una specifica tutela processuale.

3. ART 1483 estensione condizionata della sentenza. Qui, oggetto della questione la garanzia per
evizione; infatti se il compratore subisce levizione totale della cosa per effetto di diritti che un terzo
ha fatto valere su di essa, il venditore (garante) tenuto a risarcirlo del danno; Cos il terzo (garante)
avr come tutela una sorta di opposizione di terzo ordinaria in via incidentale, nella quale deve
dimostrare che avrebbe fatto valere nel giudizio ordinario linesistenza dei diritti assenti dal garantito
rispetto alla garanzia; Solo in questo caso potr respingere gli effetti della garanzia.

4. GARANZIA IMPROPRIA estensione delle conseguenze economiche della sentenza. Qui il terzo
assimilabile ad un avente causa che pu allontanare il pregiudizio della sentenza solo con
lopposizione di terzo revocatoria qualora la sentenza sia frutto di dolo o collusione tra le parti
originarie. Es: vendita a catena.

Opponibilit della sentenza: Si ha quando la situazione giuridica fissata dalla sentenza prevale su quella del terzo.

Rilevanza esterna della sentenza: si intende quel fenomeno per cui la pronuncia di una sentenza pu essere assunta
a presupposto di pretese ed obblighi relativi a situazioni estranee al rapporto o alla situazione controversa--> Es: la
sentenza che accerta lesistenza del rapporto di lavoro subordinato pu essere assunta dal lavoratore a presupposto
della sua pretesa alla prestazione previdenziale nei confronti dellente erogatore. Alcuni sostengono che, se
pendenti due processi, i nessi di pregiudizialit sono tali da imporre la sospensione del processo pregiudicato
necessaria (295), in quanto la sentenza sulla causa pregiudiziale ha efficacia riflessa nei confronti del terzo. Al
terzo va concessa lopposizione di terzo revocatoria (404
2
). Altri (Verde) ritengono che le ipotesi di sospensione
sussistano solo tra le stesse parti delimitando il 34. Presupposto di questa considerazione che la sentenza ha
efficacia diretta solo se tra le parti, e quindi non pu essere assunta a presupposto della pretesa del terzo. Da ci
segue che il terzo potr tutelarsi solo eccependo linopponibilit nei suoi confronti della sentenza resa inter alios, il
che si concreta in una sorta di opposizione di terzo ordinaria in via incidentale. [34-295-404]

Riepilogo Lopposizione di terzo ordinaria un
rimedio di scarsa rilevanza pratica dato il suo carattere facoltativo; sar utilizzato quando il terzo la ritenga pi
adatta dellazione in via autonoma ad evitare il pregiudizio che gli arreca la sentenza. Molto pi rilevante sarebbe
lopposizione revocatoria se non fosse cos difficile provare lappartenenza al suo ambito oggettivo. Cosicch i
terzi qualora legittimati alla sola opposizione revocatoria preferiscono partecipare al processo come interventori
(105-344) per vigilare affinch il processo possa procedere senza che si verifichino per dolo o collusione situazioni
a se pregiudizievoli.

Rimedi di tutela del terzo: Interventi, opposizione di terzo, opposizione allesecuzione, azione autonoma.

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Concorrenza di rimedi concorrenti Opposizione-Interventi
Con la nuova formulazione dellart 282 si devono fare alcune considerazioni: il 404
2
pu essere proposto contro
qualsiasi sentenza; anche il 404
1
proponibile contro qualsiasi sentenza, e lopponente di fronte ad una sentenza di
primo grado avrebbe la possibilit di scegliere tra rimedio impugnatorio e intervento.
Opposizione- Impugnazione Ordinaria Il processo va sospeso in caso
di concorrenza tra queste impugnazioni? Nella pratica si soliti limitare il campo di operativit della sospensione
(295-337
2
) ai casi in cui tra le cause sussistono legami di pregiudizialit dipendenza di ordine sostanziale.
Lopposizione si propone allo stesso giudice che ha emesso il provvedimento impugnato e limpugnazione va
proposta a giudice diverso; quando avviene che il giudice lo stesso, si avr riunione delle cause ex lege.
Opposizione di terzo- Opposizione allEsecuzione (619). Quando vi concorrenza tra queste
due forme di impugnazione, essendone in sostanza diversa la natura, pu dirsi accolta quella teoria per la quale si
amettono entrambi i rimedi, luno essendo indirizzato a far annullare o riformare la sentenza, e laltro mirando ad
allontanare il pregiudizio derivante dalliniziata esecuzione. Da ci si comprende anche come lopposizione di
terzo ammessa anche per lopposizione allesecuzione in forma specifica e per le ipotesi di diritti di credito
incompatibili. Quindi il terzo potr proporre lopposizione allesecuzione per proteggersi dal pregiudizio derivante
dallesecuzione, ma dovr fare ricorso allopposizione revocatoria se vuole ottenere la riforma o lannullamento del
titolo giudiziale (sentenza).

Regole Processuali e Procedimento Interesse
Trattandosi di un mezzo di impugnazione di un terzo potrebbe apparire contraddittorio identificare linteresse ad
opporsi con la soccombenza; Nel caso del litisconsorte pretermesso e del falso rappresentato, per, non basta
denunciare la violazione della norma processuale, ma anche necessario collegare a tale violazione una qualche
soccombenza rispetto a domande, eccezioni, etc che si sarebbero potute dedurre in giudizio. Dunque, nelle
opposizioni proposte del litisconsorte pretermesso e del falso rappresentato, il giudice deve valutare lesistenza di
un apprezzabile pregiudizio che giustifichi un intervento sulla sentenza.
Termine Per lopposizione ordinaria non
c termine, di conseguenza il terzo pu essere pregiudicato solo da un fatto estintivo di natura sostanziale
(prescrizione o decadenza). Per lopposizione revocatoria il termine di 30 giorni dal giorno in cui il terzo venuto
a conoscenza della collusione o dolo delle parti. Se la conoscenza del dolo sia stata anteriore allemanazione della
sentenza, si ritenuto che il termine decorre dalla notificazione della sentenza o che, in mancanza di notificazione,
decorre il termine annuale. Giudice Competente
Competente lo stesso giudice che ha emanato la sentenza che si impugna. Nel caso in cui si faccia opposizione di
terzo ad una sentenza della Cassazione, lopposizione va proposta al giudice che ha emanato la sentenza di merito.
Se invece la Cassazione si pronuncia nel merito, lopposizione si propone alla Cassazione stessa. Nel caso in cui il
giudice dappello dichiari improcedibile o inammissibile lappello, lopposizione si propone al giudice di primo
grado. Lopposizione proposta contro il lodo arbitrale, si propone alla Corte dappello.
Atti Introduttivi Nel giudizio di opposizione di
terzo il rito da seguire lo stesso adottato per il processo concluso con la sentenza che si impugna. Listanza di
sospensione deve essere inserita nellatto introduttivo (citazione/ricorso) secondo le regole del 330. La citazione o
ricorso deve avere il contenuto di cui al 163; in pi lindicazione della sentenza impugnata; nel caso del 404
2

lindicazione del giorno in cui il terzo sia venuto a conoscenza del dolo o collusione e della relativa prova.



Provvedimenti Rito

i. inammissibilit per nullit insanabile o non sanata dellatto introduttivo; se lopponente non ha una
posizione di terzo tutelabile.
ii. improcedibilit per le stesse ragioni per le quali lo e lappello (348) o per il ricorso in Cassazione
(369).

La pronuncia sulla improcedibilit/inammissibilit avviene con sentenza. Leffetto
consiste nella irriproponibilit di una nuova opposizione di terzo; prevista anche
una sanzione pecuniaria a carico dellopponente; le difese del terzo saranno
consumate se il giudicato estende i suoi effetti anche nei suoi riguardi.
Merito: accoglimento. La pronuncia di accoglimento si fa con
sentenza. Il suo contenuto varr in funzione del motivo che
posto a base dellimpugnazione.
a. nel caso del litisconsorte pretermesso o del falso rappresentato: se lopposizione si svolge innanzi al giudice
di primo grado, inevitabile che questi annulli la decisione impugnata e provveda con una nuova decisione di
merito; innanzi al giudice dellappello la sentenza va annullata e la causa restituita al primo giudice.
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b. Se il terzo titolare di una situazione autonoma e incompatibile, si avr caducazione solo di quella parte di
sentenza che pregiudica la posizione del terzo ferma restando la statuizione tra le parti originarie. Dunque il
giudice oltre a caducare, dovr anche positivamente statuire in ordine alla posizione del terzo.


LA COMPETENZA

La questione di competenza individua quale sia lufficio giudiziale competente a decidere una determinata questione di
merito; un problema interno al singolo ordine, cio di scelta tra giudici appartenenti allo stesso ordine. Il problema
che non si pu lasciare la possibilit allattore di scegliere il giudice--> 25 cost. il giudice individuato in base a criteri
oggettivi (per giudice sintende lufficio giudiziario). Due sono i criteri:

I. Criterio Orizzontale

Per territorio: i giudici sono ripartiti per legge: i giudici di pace nei comuni pi importanti; i tribunali in ogni
capoluogo di provincia (varie eccezioni: Nola, Torre Annunziata). Il giudice competente per territorio chiamato foro;
questo si divide in:
Generale--> quando previsto per tutte le controversie salvo diverse disposizioni di legge.
Lindividuazione del foro avviene mediante il 18 c.p.c, per le persone fisiche (residenza convenuto), mediante il 19
c.pc. per le persone giuridche e associazioni non ricconosciute (domicilio persona giuridica convenuto).
Speciale--> quando competente a giudicare solo per certe controversie;
in caso di concorrenza tra fori la scelta spetta allattore.

II. Criterio Verticale

I giudici sono ripartiti o in base allentit dellaffare o in base alla rilevanza della controversia.
Tribunale giudice togato (per concorso)
Giudice di primo grado--<
Giudice di pace non togato (per titoli)

Giudice di secondo grado--> Corte dappello: Impugnazione del I

Giudice di terzo grado--> Corte di Cassazione: Ultimo grado

Per Materia: se il legislatore ha demandato una materia al giudice es. per questioni in materia di lavoro si va innanzi
al tribunale.
Questo un crtiterio assorbente perch non v nessun problema di quantificare la richiesta ma si bada solo alla
disciplina interessata.

Per Valore: dal tribunale si andr per le cause importanti dal punto di vista del valore; mentre dal giudice di pace si
andr per cause di valore minore. Quindi la competennza per valore, necessit di una prima valutazione in termini
economici della controversia.
Ai sensi del 10 c.p.c. per determinare il valore della causa si guarda:
a) alla domanda posta dallattore.
b) Quando vi sono pi domande verso un unico soggetto si fa la somma dei valori indicati nelle varie domande.
c) Se v una controdomanda, questa non avr valore per il principio della perpetuatio Jurisdictionis (leccezione
del convenuto varr solo come integrazione). La perpetuatio Juris mira a favorire il formarsi del giudicato
sostanziale: se nel corso del giudizio viene meno la competenza o la giurisdizione del giudice presso cui pende
la causa, ci non influir lemanazione della sentenza, ma rileva lo stato di fatto al momento della notifica
della domanda, o la data del ricorso depositato nella cancelleria del tribunale.
Lart 14 c.p.c. prevede la valutazione della somma indicata nella domanda; se manca tale indicazione, il valore
comunque determinabile con presunzione del valore massimo di competenza del giudice adito.
Gli art 7 e 9 c.p.c operano la divisione della competenza per materia e per valore. La determinzione del rapporto e del
valore fatta dallattore ai fini della competenza, cio allinizio vale ci che afferma lattore.
Dallincontro del criterio orizzontale con quello verticale viene fuori lindividuazione del giudice naturale previsto
dallordinamento. Il giudice naturale quello che lordinamento a predisposto prima del verificarsi della questione. Con
la riforma del 1990 si afferm il principio per cui non si devono esasperare le questioni di competenza quando non sono
identificabili, in quanto ogni giudice ha lo stesso potere genetico. Da ci deriva che la questione di competenza meno
grave di quella di giurisdizione. La questione di competenza si pu rilevare entro la prima udienza di trattazione,
dopodich non si pu pi eccepire la competenza (sbarramento); ci vero solo nei casi di competenza per materia
valore e territorio inderogabile. Una volta superato lo sbarramento il giudice adito incompetente diventa competente
(competenza in senso dinamico--> la competenza costruita nel processo).
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Nel caso invece della competenza del territorio inderogabile (28 c.p.c.--> la competenza pu essere derogata per
accordo delle parti salvo i casi inderogabili previsti per legge) lo sbarramento anteriore e la questione di competenza
pu essere sollevata solo dalle parti giammai dufficio. Il 38c.p.c. disciplina lincompetenza; la competenza rilevabile
ex ufficio per territotio inderogabile per materia e valore o su rilevabilit della parte entro il 183; solo il convenuto che
pu rilevare nella comparsa di risposta lecccezione dincompetenza per territorio derogabile; leccezione si ritiene non
sollevata se il convenuto non indica anche nella comparsa di risposta il giudice che ritiene competente; la ragione di tale
previsione quella di favorire un accordo tra le parti che risolva la questione di competenza; allultimo comma
stabilito che i documenti delle questioni di competenza devono essere presi dal processo in corso (quelli che risultano
agli atti) o tuttavia sommarie informazioni. Nel caso in cui un giudice dichiari la sua incompetenza tenuto ad indicare
il giudice competente.
50--> riassunzione del giudizio: gli atti compiuti innanzi al giudice incompetente non si perdono ma vengono riassunti
di fronte ad un altro giudice (trasmigrazione del processo) producendo cos una continuazione del processo nonostante
lincompetenza (termine stabilito dal giudice; in mancanza 6 mesi).
In generale la questione di competenza si solleva allinizio del processo. Tuttavia qualora il giudice si convinca della
sua competenza, pu in virt del 187
3
decidere di rispondere a tale questione con sentenza di merito.
Se v stata una sentenza pronunciatasi sulla sola questione di competenza, essa impugnabile con il solo regolamento
di competenza; se si espressa anche nel merito, la parte pu scegliere tra appello e regolamento. Se il giudice invece
emette una sentenza di merito senza pronunciarsi sulla competenza, si ritiene implicita laffermazione di competenza
del giudice adito. La decisione del giudice pu essere impugnata (323) o con il normale iter dimpugnazione o con il
regolamento di competenza che a differenza del regolamento di giurisdizione un vero e proprio mezzo
dimpugnazione. Questo regolamnto d la possibilit alle parti di impugnare la sentenza di incompetenza innanzi alla
corte di cassazione che si rponuncer in camera di consiglio (375), a sezioni semplici, emettendo ordinanza
succintamente motivata.

Necessario 42
Regolamento di competenza--<
Facoltativo 43

Il regolamento facoltativo possibile quando ci si trova di fronte ad una sentenza che si pronunciata sia sulla
competenza che sul merito; mentre il regolamento necessario previsto per limpugnazione della sentenza che ha ad
oggetto la sola competenza. Se una delle parti ha gi preso una strada per limpugnazione laltra parte non privata
delle facolt di scegliere laltra via possibile. Nel caso di coesistenza tra regolamento e appello, la questione si risolve
arrestando lappello, avendo precedenza il regolamento di competenza. Il giudizio in sospeso riprender solo dopo il
passaggio in giudicato della pronuncia sulla competenza.
Con il regolamento di competenza si ha la sospensione del processo di merito (48); il 48 andrebbe modificato cos come
si fatto con la sospensione del regolamento di giurisdizione. Infatti tale articolo contrasta con il principio di
ragionevole durata del processo, in quanto pu rallentare lemissione della sentenza. La ragione per cui il legislatore
intervenuto solo nella sospensione del regolamento di giurisdizione che labuso stato fatto solo in questambito. Ad
oggi quindi possiamo solo osservare che c un potenziale rischio di abuso (rallentamento del processo) nellutilizzo
del regolamento di competenza.
Il regolamento di competenza pu essere sollevato solo dalle parti, infatti quando il giudice a rivolgersi alla cassazione
per una questione di competenza non siamo di fronte ad un mezzo dimpugnazione, ma ci troviamo innanzi ad un
conflitto di competenza ex 45--> quando il secondo giudice chiamato, ritenuto competente dal giudice a quo, si ritiene
incompetente. Ci in deroga al principio competens competens: ogni giudice competente della propria competenza.
stato previsto tale strumento per evitare che il secondo giudice potesse pronunciare una sentenza di incompetenza, al
fine di evitare una lungaggine ingarbugliata di competenza. Il 45 si applica quando il giudice adito per materia, valore
e territorio inderogabile; nel caso di competenza per territorio derogabile il conflitto di competenza il conflitto di
competenza non ammesso perch tale competenza gestita dalle parti.
La competenza funzionale non prevista dal codice, essendo una creazione della dottrina, e si tratta di una violazione
dei criteri di competenza per grado (corte dappello invece che tribunale) o di ripartizione (processo desecuzione
anzicch quello di cognizione) e per tutti i criteri non previsti dal legislatore. Al riguardo vi sono due dottrine:
I. riconosce la competenza funzionale come un vero e proprio caso dincompetenza applicando il 38.
II. Riconosce la competenza funzionale come inammissibilit della domanda con la conseguente non
applicazione del 38.
La recente riforma del 90 propende per la II.



La Litispendenza

La Litispendenza ( art 39) prende in considerazione la contemporanea pendenza davanti a giudici diversi di due cause
identiche. A questo punto bisogna stabilire quand che due domande sono identiche?le domande si considerano
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identiche quando hanno uguali: i soggetti, il petitum e la causa petendi. Quand che il processo pende? Nel caso
dellatto di citazione il processo pende quando la citazione portata a conoscenza dellaltra parte e pertanto sar
anteriore al processo iniziato dallatto introduttivo notificato per primo; nel caso del ricorso il processo pende quando
questo depositato nellufficio giudiziario quindi sar anteriore il processo iniziato dal ricorso depositato per primo.
chiaro che nel caso di contemporanea pendenza davanti a giudici diversi siamo di fronte ad un doppione che bisogna
eliminare: il processo da eliminare il secondo perch si devono salvare gli effetti della prima domanda giudiziale;
quindi il II giudice adito deve dichiarare la litispendenza e disporre la cancellazione della causa dal ruolo eliminando
cos il doppione; da qui per possono nascere altre questioni (contestazione della litispendenza - contestazione sulla
competenza del primo giudice)--> impugnabile in cassazione sul modello della competenza.

Continenza (art 39 c.p.c.) si ha con lidentit parziale tra 2 cause che si differenziano per il petitum. Infatti c una causa
contenente ed una contenuta cio il petitum della causa contenente pi ampio di quella contenuta. Il fine della
continenza quello di eliminare la causa simile ritenuta superflua.
Quando davanti al giudice competente si pone la causa contenente, in tal caso il secondo giudice adito per la causa
contenuta dichiara con sentenza la continenza e con ordinanza fissa un termine perentorio per la riassunzione dinanzi al
primo giudice;
quando invece dinanzi al primo giudice si pone la causa contenuta e tale giudice competente anche per la causa
contenente, la dichiarazione di continenza sar fatta dal 2 giudice che rimette la causa innanzi al 1; quando ancora la
causa preveniente sia la contenuta e il giudice adito incompetente per la contenente, allora sar il primo giudice che
dichiara la continenza e rimette le parti davanti al 2. La riassunzione della causa ha la funzione di non pregiudicarne gli
effetti sostanziali. La sentenza sulla continenza pu essere impugnata con regolamento di competenza.

Connessione (art 40 c.p.c.) si ha quando vi sono rapporti giuridici collegati sul piano sostanziale, il legame che unisce
due o pi cause. La connessione pu verificarsi o prima della proposizione della domanda o successivamente alla
proposizione. In questo caso non essendo identiche le cause non sempre sar possibile e opportuno trattarle in un solo
processo: nel caso vi sia connessione e tale connessione sia rilevata ex officio o dalle parti, il giudice verifica lo stato di
esauriente trattazione e decisione di entrambe le cause; in caso di esito positivo le rimette con sentenza di connessione
innanzi al giudice competente fissando un termine per la riassunzione. La connessione non pu essere rilevata dopo la
prima udienza di trattazione n dalle parti n dufficio. Se le cause sono simili e rientrano per competenza in riti diversi,
si applica ex art 40 la seguente gerarchia:

I. Rito del lavoro
II. Rito ordinario
III. Se le cause riunite sono assoggettate a riti diversi speciali prevarr il rito previsto per quella tra esse in
ragione della quale viene determinata la competenza o in subordine il rito previsto per la causa di maggior
valore.
se v una causa di competenza del giudice di pace
connessa con unaltra di competenza del tribunale, la
parte pu proporre domanda direttamente al tribunale; se
le due cause sono state introdotte separatamente, il
giudice di pace deve pronunciare dufficio la connessione
a favore del tribunale.
Anche la sentenza sulla connessione impugnabile con regolamento di competenza.

Casi di connessione

Accessoriet (art 31 c.p.c.): quando laccoglimento della domanda accessoria condizionato a quello della domanda
principale es: domanda pagamento capitale--domanda pagamento interessi. La causa va riassunta dinanzi al giudice che
affronta la causa principale;

Garanzia (art 32 c.p.c) quando si propone una domanda contro un soggetto dal quale si pretende di essere garantiti es
evizione o fideiussione (garanzie proprie). Abbiamo lattore il convenuto e il terzo chiamato in garanzia dal convenuto.
Anche qui la causa va riassunta innanzi al giudice principale; non si sommano le domande ex art 10 c.p.c. ; se la
domanda di garanzia eccede la competenza per valore del giudice adito, il giudice le rimette entrambe al giudice
superiore con termine per la riassunzione.

Cumulo soggettivo (art 33 c.p.c.) quando le domande sono proposte innanzi a pi parti; in questo caso se vi una
connessione che riguardi il titolo o il petitum possibile proporre la domanda innanzi al giudice della residenza di una
delle parti.

Accertamento incidentale. Vi sono questioni che sono pregiudiziali rispetto ad altre dipendenti ( nel senso che ne
costituiscono il presupposto, lantecedente logico). In genere queste questioni sono risolte allinterno del processo, ma
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pu accadere che alcune di queste presentino unindividualit tale, rispetto al processo in corso, da poter essere trattate
autonomamente anche in un separato processo (es alimenti-parentela). Se il giudice decide la questione pregiudiziale,
senza efficacia di giudicato, quindi con efficacia limitata a quel processo non ci sono problemi di competenza anche se
il giudice incompetente; quando invece ci dovr essere una pronuncia con efficacia di giudicato per legge o per
domanda di parte, il giudice se competente decider egli stesso; se incompetente per materia o valore sulla questione
pregiudiziale rimetter tutta la causa al giudice competente; se ancora competente per la causa dipendente
(originariamente trattata innanzi a lui) sospender il giudizio in corso e rimetter la causa relativa alla questione
pregiudiziale innanzi al giudice competente.

Eccezione di compensazione (art 35): un accertamento incidentale con diverse conseguenze perci il legislatore ha
preferito codificarlo. Se la domanda dellattore fondata su di un titolo facilmente accertabile, allora decide solo sulla
domanda dellattore e rimette leccezione di compensazione innanzi al giudice competente; se invece la domanda
dellattore non facilmente accertabile allora rimette tutta la causa al giudice competente.

Cause riconvenzionali (art 36): domanda del convenuto contro lattore, questa controdomanda possibile effettuarla
solo se abbia in comune con la domanda dellattore la causa petendi o sia collegata alleccezione sollevata dal
convenuto. Es eccezione di compensazione + in riconvenzionale chiede il pagamento della differenza: se il titolo
facilmente accertabile rimette solo la domanda riconvenzionale innanzi al giudice competente; se la domanda dellattore
non fondata su un titolo facilmente accertabile rimette tutta la causa al giudice competente.

Connessione Semplice: le domande dipendono o per causa
petendi o petitum -->cumulo facoltativo

Connessione Complessa: le domande dipendono sia per il titolo
che per loggetto--> cumulo necessario

La connessione complessa a sua volta si divide in:

Connessione per Alternativit--> rapporti giuridici tra loro alternativi nellesistenza sotto il profilo dei soggetti

Connessione per pregiudizialit dipendenza

Pregiudizialit tecnica Pregiudizialit logica

un rapporto dipende dallaltro se un rapporto legato ai
avendo in comune uno o pi degli molteplici effetti di un
elementi negoziali altro contratto

Ancora possiamo distinguere tra:
Connessione per subordinazione: nessi di dipendenza tra cause es: domanda principale e domanda accessoria art 31
c;p.c.
Connessione per coordinazione: non c stretta connessione ma c una comunanza es: cumulo soggettivo.




LE PARTI

Dal codice si possono ricavare tre concetti di parte:

6) soggetto che ha il potere di compiere atti del processo (prescindendo dal diritto sostanziale).

7) potere come persona nella cui persona giuridica si produrranno gli effetti sostanziali del giudicato.

8) parte soggetta agli effetti del processo in quanto tali (onere di anticipare le spese e pagare le spese).

Lelemento soggettivo dellazione costituito dalle parti (attore convenuto). La parte in senso formale colui che nel
procedimento soggetto agli atti processuali ( chi notifica chi riceve la notifica); la parte in senso sostanziale colui
nella cui sfera giuridica la sentenza produrr effetti. In genere questi due tipi di parti coincidono, e con la notificazione
della citazione, attore e convenuto acquistano contemporaneamente la qualifica di parte (eccezion fatta per il
processo iniziato con ricorso o con citazione a mezzo posta). Solo quando si acquisisce la qualit di parte, i soggetti
possono esercitare quei poteri nel processo che la legge gli riconosce.
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XI. Condizioni di capacit per acquisire la qualit di parte
La capacit di essere parte in senso formale la si acquista ex art 75
1
c.p.c. con la capacit di agire cos da poter
esercitare liberamente i propri diritti; la capacit di essere parte in senso sostanziale ex art 75
2
la si acquista con la
capacit giuridica--> interpretando in negativo la norma si ricava: chi privo di capacit dagire sta in giudizio tramite
il rappresentante (esempio di rappresentanza processuale legale--> prevista dalla legge). Ex art 75
3
le persone giuridiche
stanno in giudizio per mezzo di chi li rappresenta a norma della legge o dello statuto.
Le persone giuridiche non riconosciute sono considerate parti in senso sostanziale, mentre parti in senso formale sono
individuati dagli art 36 e 55 c.c.; le persone giuridiche riconosciute sono parte in senso sostanziale mentre parte in senso
formale saranno gli organi rappresentanti delegati dallente.
Le ipotesi dincapacit processuale (incapacit di essere parte formale nel processo) sono regolate dallart 182
2
: il
giudice assegna alle parti un termine per la costituzione del rappresentante o assistente, perch il diritto non sia
decaduto. Il giudice sollecita le parti ma saranno poi questultime poi a dover sanare il difetto di capacit; onere delle
parti sar anche quello di rinnovare latto invalido con il successivo atto valido. Es: imprenditore fallito, qui latto in
valido non per la forma ma per assenza dei presupposti di validit dellatto, in tal caso latto dimpulso risulter
inesistente.




Rappresentanza:

-Necessaria --> indispensabile per poter agire in giudizio
(art 75
3
).

-Volontaria --> il rappresentante pone in essere gli atti processuali
in nome e per conto del rappresentante. Il
rappresentante volontario non pu compiere atti di
disposizioni del diritto, pur se di natura processuale;
il rappresentante volontario:
a) pu rinunciare agli atti
b) pu impugnare
c) non pu confessare o deferire il giuramento
decisorio
d) non pu nominare il difensore
e) pu promuovere il giudizio
f) pu compiere tutti gli atti processuali non
riconosciuti per legge come esercizio personale
del titolare del diritto.

-Tecnica--> lavvocato iscritto allalbo (art 82 c.p.c.) gli atti
firmati da chi non avvocato sono inesistenti.

Speciale-->senza limiti
Art 83 c.p.c.: procura alle liti
Generale--> per un
determinato processo

Art 84 c.p.c. Ius Postulandi : poteri del difensore
il difensore pu compiere e ricevere
nellinteresse della parte stessa tutti gli atti del
processo che dalla legge non sono ad essa
espressamente riservati. Non pu compiere atti che
importano disposizione del diritto in contesa se non ne
ha ricevuto espressamente il potere (transazione etc..).
Art 85 c.p.c. revoca e rinuncia --> fino al momento
della sostituzione
La procura pu sempre essere revocata dal rappresentato che pu costituirsi in giudizio in ogni grado. Linvalidit
originaria o successiva della procura d vita al falsus procurator. Ci comporta che la sentenza non opponibile al
rappresentato in quanto falsamente rappresentato quindi terzo estraneo alla sentenza.
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La rappresentanza nel processo richiede sempre la forma scritta e la scelta del rappresentante non libera art 77 c.p.c.;
per i casi urgenti e le misure cautelari pu agire in giudizio anche il rappresentante solo sostanziale. Gli atti firmati da
chi non avvocato risultano inesistenti.
La qualit di parte in senso formale la si perde con la chiusura del processo (passaggio in giudicato della sentenza). La
qualit di parte in senso sostanziale non si perde mai, in quanto il giudicato sostanziale fa stato tra gli eredi o gli aventi
causa se vengono a mancare le parti. Il giudicato formale infatti non avr mai effetto sulle parti non avendo contenuto di
merito.

Capacit giuridica lattitudine ad essere titolare di diritti e doveri.
Capacit dagire la capacit di creare modificare od estinguere la propria sfera giuridica.
Capacit processuale la capacit di stare in giudizio.
Capacit di essere parte la capacit dei soggetti di poter esercitare quei poteri che la legge gli riconosce.

C. giuridica : C. desser parte = C. dagire : C. processuale

SOSTITUZIONE PROCESSUALE

la possibilit di agire per conto altrui ma in nome proprio.
Le ipotesi di sostituzione processuale sono tipiche cio non possono essere create dalla giurisprudenza ma devono
necessariamente risultare dalla legge, infatti lart 81 c.p.c. afferma che nessuno pu far valere nel processo in nome
proprio un diritto altrui fuori dai casi previsti dalla legge (108-111-1705-2900 c.c.). Chi legittimato ad agire
destinato a subire gli effetti sostanziali della sentenza. La sostituzione processuale non si pu mai realizzare attraverso
un contratto. Ammettendo tale ipotesi si prevede la possibilit di discernere la parte processuale da quella sostanziale:

Il sostituito colui che subir gli effetti sostanziali del giudicato;

Il sostituto il soggetto degli atti del processo (parte in senso formale), ma anche colui che ha lonere di anticipare le
spese processuali.

Processualmente il sostituto ha una posizione particolare:

XXVII. attivit che spettano alla parte solo perch parte processuale ( al sostituto si indirizzano tutte le norme che
presuppongono la sola posizione formale di parte)

XXVIII. attivit che spettano alla parte perch collegata alla situazione sostanziale ( il sostituto potr compiere gli atti
processuali che non comportino disposizione del diritto del costituito--> cosicch gli atti processuali con
efficacia extraprocessuale, cio quelli che producono effetti sul piano sostanziale, non possono essere compiuti
es: confessione o deferire giuramento decisorio)

La sentenza produce effetti principalmente nei confronti del sostituito anche se questo non ha partecipato al processo. Il
relativo potere dimpugnazione va riconosciuto sia al sostituito (per i motivi di cui sopra) sia al sostituto che stato
parte processuale nei cui confronti la sentenza spiega efficacia diretta e indiretta. Riguardo alla rinuncia agli atti, al
sostituto ammessa solo quella processuale, essendo la domanda riproponibile in caso di estinzione. Es. art 2900 c.c.
azione surrogatoria: si consente al creditore di sostituirsi al debitore inattivo verso il proprio patrimonio.
Di regola il processo si svolge tra 2 parti; in caso di sostituzione tra 3 --> il titolare del diritto deve partecipare al
processo? La disciplina sostanziale risolve il problema, infatti nel 2900 c.c. il debitore deve partecipare al processo,
perch il giudicato ha efficacia sostanziale immodificabile tra le sole parti del processo (2909) che hanno esercitato la
difesa. Da ci si deduce la portata generale di tale norma sostanziale per tutti i casi di sostituzione processuale (non
mancano deroghe --> 111-109-108 c.p.c. qui la legge estende automaticamente lefficacia del giudicato anche verso il
sostituto)
La sostituzione tendenzialmente pu operare solo a favore della parte attiva del processo o quando il convenuto assume
le vesti dellattore perch il convenuto pu esperire sempre un azione diretta.

La qualit di parte si pu acquistare anche per succesione:

Art 110 --> una successione a titolo universale. Quando la parte viene meno per morte o per altra causa, il processo
viene proseguito dal successore universale o in suo confronto. Il venir meno per le persone fisiche si ha o con la
morte o a seguito della perdita della capacit di essere parte (la successione per le persone fisiche non si applica per i
diritti personalissimi ); per le persone giuridiche e non la parte viene meno con la morte della persona giuridica ( es:
fusione di societ). Lart 110 non opera nel caso di estinzione della persona giuridica, mentre si applica alle persone
giuridiche pubbliche o quelle in corso di privatizzazione.
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Tale articolo determina un ipotesi particolare ma non indica n gli atti n i tempi per poter essere applicata; necessario
pertanto un integrazione con le norme del libro II c.p.c. (interruzione del processo).
Se il soggetto diventa incapace dagire nel corso del processo si realizza un interruzione del processo al fine di garantire
lintervento del rappresentante processuale. Il legislatore al verificarsi dellevento negativo arresta il processo e
garantisce meccanismi al fine di offrire sempre il diritto alla difesa.
Lart 299 c.p.c individua delle ipotesi dinterruzione del processo: perdita della capacit desser parte, il venir meno
della parte formale o il venir meno dellavvocato. Opera in questi casi la sospensione del giudizio (298) al fine di
garantire in seguito il prosieguo del giudizio (302); per far ci necessario che la domanda iniziale e gli atti processuali
vengano comunicati alla parte che pu intervenire nel processo: si ha cio una riassunzione della causa come modalit
di prosecuzione del processo. I destinatari degli atti di riassunzione sono individuati dalla legge sostanziale e
processuale:
1. se viene meno la capacit di essere parte,
destinatario il successore a titolo universale
2. per incapacit dagire il destinatario il rappresentante legale
che pu essere curatore o tutore.
3. se venuto meno lavvocato il destinatario la parte che deve
provvedere a nominare un nuovo difensore che deve costituirsi
in giudizio.
Il fatto che determina uno di questi tre eventi sar un evento naturale come la morte o un evento giuridico come nel caso
di interdizione, inabilitazione, fallimento, sospensione dallalbo dellavvocato. Questo evento naturale o giuridico
sempre esterno al processo; il legislatore ha stabilito che il fatto-atto che interrompe il processo rilevante nello stesso
solo se se ne avuta conoscenza nei modi previsti dalla legge. Infine lart 305 stabilisce che il processo deve essere
proseguito o riassunto entro il termine perentorio di 6 mesi dallinterruzione altrimenti si estingue.

Art 111 --> successione a titolo particolare. in questo caso il processo continua e deve tener conto della successione
particolare perch il legislatore ha voluto garantire lesigenza di continuit per giungere alla sentenza di merito che avr
efficacia diretta anche nei confronti del successore particolare, oltre che sulla parte, anche se terzo rispetto al processo.
I --> inter vivos
II --> mortis causa
III --> possibilit di estromissione di una delle parti
IV --> la sentenza esplica gli effetti su entrambi anche
limpugnazione pu essere effettuata da entrambi
Che si intende con il processo continua ?
Si intende una continuazione del processo sia sotto un profilo procedurale che sostanziale.
La non conoscenza del trasferimento del diritto consente applicare il 111? 2 sono le tesi a riguardo:

la conoscenza del trasferimento a livello processuale il solo
presupposto di applicabilit, comportando una sentenza con
effetto diretto tra le parti ed effetto riflesso per il terzo-->
codificazione dellefficacia riflessa della sentenza 111
3

lapplicazione del 111 subordinata anche alla conoscenza del diritto sostanziale nel processo, avendosi una
sentenza con
effetti diretti per il terzo--> deroga al 2909 c.c.

Parte della dottrina tende a limitare la portata del 111 al solo trasferimento del diritto dal lato passivo, in quanto tale
necessit si ha solo verso il convenuto per evitare che compia atti fraudolenti nel corso del processo; lattore invece
perderebbe la legittimazione ad agire perch chiederebbe una tutela che non pi sua. Oggi invece la dottrina pi valida
quella per cui il giudice ha la possibilit di chiudere il processo con una sentenza di merito. Che si intende per nel
corso del processo si trasferisce il diritto controverso? ci si riferisce al diritto sostanziale dedotto in giudizio o al diritto
al provvedimento? Si tratta del trasferimento della causa petendi del negozio oppure di quella del diritto collegato?

A. interpretazione estensiva dellart 111 per cui il trasferimento del diritto si ha in virt del solo fenomeno
successorio, non essendo rilevante la coincidenza tra causa petendi e diritto trasferito. I sostenitori di questa
tesi sostengono che la sentenza di merito del giudice spieghi efficacia diretta verso le parti; non sembra,
invece, che possa spiegare unefficacia riflessa (questa tesi ritiene parte anche il successore a titolo
particolare dello stesso diritto dedotto in giudizio o anche solo a questo connesso). In pi la revoca, la
risoluzione e la simulazione sono ipotesi autonome che si accompagnano alla sentenza, e quindi scisse dal
contesto; il legislatore ha ritenuto dover disciplinare singolarmente queste ipotesi, senza assegnarvi una
regola generale.


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B. Interpretazione restrittiva dellart 111 per cui se non v coincidenza tra causa petendi e diritto da trasferire
non si applica il 111, bens il diritto sostanziale; il soggetto che ha trasferito il diritto dipendente non ne
perde la legittimazione, avendo questi trasferito un diritto solo dipendente. Sempre i sostenitori di questa tesi
sostengono che sia proprio il diritto sostanziale a consentire al giudice di emanare una sentenza di merito
senza la necessit di richiamare il terzo; tale sentenza spiega effetti diretti verso le parti, ed anche effetti
riflessi verso il terzo in virt dellart 111
3

In ogni caso in giurisprudenza prevale l interpretazione in senso ampio del 111.

LITISCONSORZIO NECESSARIO

Questo istituto lo si incontra in presenza di processi oggettivamente o soggettivamente cumulati. Lart 102 (tutela
processuale) una norma in bianco perch non contiene una definizione dellistituto che deve disciplinare. La prima
ipotesi di processo soggettivamente complesso quella del litisconsorzio necessario --> laddove c un'unica causa con
pi soggetti dal lato attivo o passivo (art 102 c.p.c.). Ci che rileva la situazione giuridica sostanziale (es: comunione)
che pur essendo unica ed inscindibile coinvolge ed appartiene contemporaneamente pi soggetti. Finch il giudice non
accerta che sia stata data a tutte le parti interessate la possibilit di difendersi, non pu emettere la decisione; per tanto
questi ha lobbligo di procedere allintegrazione del contraddittorio in un termine perentorio. Se tale ordine viene
eseguito si ha una sanatoria; il non rispetto pu riguardare 1) mancata integrazione 2) integrazione avvenuta dopo la
scadenza del termine perentorio. Entrambe queste violazioni danno luogo allestinzione del processo; Se nessuna delle
parti propone lestinzione nel caso di mancata integrazione, il giudice non pu dichiarare estinto il processo, pertanto
pu emettere una sentenza che dichiari linammissibilit della domanda, cos da consentire alle parti di proporre una
nuova domanda salvando gli effetti indiretti. Se non si eccepisce eccezione nel caso dintegrazione avvenuta dopo la
scadenza del termine perentorio, essendosi comunque realizzata la pluralit delle parti, il processo prosegue (ci non
sarebbe ammesso nellordinamento tedesco). Il litisconsorzio necessario una disciplina specifica volta a garantire la
validit della sentenza che subordinata alla presenza di pi parti. Sia in appello che in cassazione, ove si evidenzi tale
vizio, il giudice rimette il processo dinanzi al giudice di I grado limitandosi ad annullare la sentenza non ancora passata
in giudicato.
La non attuazione del litisconsorzio necessario non rende il contraddittorio integro: le parti potranno far valere il vizio
impugnando la sentenza; il pretermesso pu esercitare limpugnazione con lopposizione di terzo.

La necessit del litisconsorzio va collegata alla causa petendi (ragione giuridica che regola linscindibilit delle parti)-->
quando ci troviamo di fronte a situazioni sostanziali uniche ed inscindibili in cui fanno parte pi soggetti (tipiche:
previste dalla legge).
La necessit del litisconsorzio collegato al petitum (provvedimento che si chiede al giudice)--> quando siamo fuori
dai casi espressamente previsti dalla legge (art 784 c.p.c.), e la necessit del litisconsorzio sarebbe da ricavare non dalla
legge, bens dalla maniera concreta con cui stato delimitato loggetto del processo perch non riconoscono nel nostro
sistema situazioni sostanziali uniche e inscindibili (utilit concreta).
Da quanto detto si deduce che:

in alcune ipotesi il legislatore impone la condizione di litisconsorzio necessario:

A) legittimazione straordinaria: si ha nellipotesi in cui il legislatore riconosca ad un soggetto non titolare di un
diritto la possibilit di agire in giudizio ove se ne ravvisi unutilit (es. azione surrogatoria) e devono essere
chiamati tutti in causa anche il debitore del debitore.

B) opportunit: si ha nellipotesi in cui, per evitare giudicati tra loro contrastanti, il legislatore imponga la
necessit del litisconsorzio propter opportunitatem. Ci troviamo nel caso dellart 1000c.c. (azione di
condanna al pagamento di un capitale gravato da usufrutto): si dispone che al processo debbano partecipare
con una trattazione unitaria (litisconsorzio necessario) il titolare del crediti e lusufruttuario, anzi che la
proposizione di due domande autonome che potrebbero anche avere giudicati tra loro contrastanti.

In altre ipotesi si bada alla situazione sostanziale in mancanza della normativa:

C) valutazione caso per caso

Nel caso in cui manca uno dei litisconsorti, come noto, il giudice deve integrare il contraddittorio convocando il
pretermesso in giudizio; al riguardo si possono verificare le seguenti ipotesi:

a. le parti non lo chiamano;
b. le parti lo chiamano;
c. il pretermesso partecipa di sua iniziativa senza essere
stato convocato (art 268 c.p.c.).
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Nel primo caso opera lart. 307 c.p.c.(estinzione del processo per inattivit delle parti): lestinzione opera di diritto, ma
deve essere eccepita dalle parti. Se non viene eccepita il giudice ha due soluzioni:
1) emette dufficio la pronuncia di estinzione.
2) emette una sentenza di rito e chiude il processo perch non stato rispettato il principio del
contraddittorio.

Nel caso b. e c., il processo prosegue normalmente come se la domanda fosse stata notificata fin dallorigine a tutti i
litisconsorti: si attua, perci, una sanatoria con effetto retroattivo.
Va ricordato tuttavia che ex art 310 c.p.c. lestinzione del processo non estingue lazione, quindi la stessa
riproponibile.

Ci si chiede: a)cosa succede se il pretermesso non viene preso in considerazione in primo grado? b) La sentenza relativa
emessa dal giudice che valore ha?

a) Riguardo il primo quesito vi da dire che non c una specifica
norma in materia; tuttavia pu dirsi che finche la sentenza non
passa in giudicato, il pretermesso pu impugnarla ex art
354 c.p.c. (rimessione al primo giudice per altri motivi)
Se invece la sentenza passata in giudicato, il litisconsorte
pretermesso ha le seguenti opzioni:
a.i. ) presta adesione alla sentenza--> effetto sanante
a.ii.) fa lopposizione del terzo. Al riguardo Verde
ritiene che non possa utilizzarsi questo mezzo
di impugnazione perch il pretermesso e una
parte e non un terzo (art 404 c.p.c.).

b) Verde individua due soluzioni diverse in funzione del tipo di
litisconsorzio:
unico e inscindibile: in questo caso la sentenza inutiliter data, cio come se non fosse mai esistita.

ragioni di opportunit: in questo caso si deve costringere il pretermesso ad opporsi entro un determinato
termine. I termini dellimpugnazione decorrono dal momento in cui questi viene conoscenza della sentenza
emessa.

La sentenza emanata con un litisconsorte pretermesso inutiliter data.

LITISCONSORZIO FACOLTATIVO

previsto da una norma di tecnica processuale (art 103 c.p.c.), ed ispirato ad un esigenza di economia processuale.
Infatti mentre nel litisconsorzio necessario c un dovere di presenza di pi parti ai fini di validit della sentenza, nel
facoltativo non c tale esigenza. La prima distinzione da adoperare quella tra litisconsorzio successivo (quando le
complessit vengono fuori nel corso del processo--> interventi nel processo art 105 c.p.c. e ss oppure per unione di
cause) e originario (quello espressamente previsto dallart 103);

loriginario si divide in 2 ipotesi:

1) PROPRIO: connessione per loggetto (petitum) o per il
titolo (causa petendi)
2) IMPROPRIO: risoluzione di identiche questioni; tale
perch non si riferisce alloggetto o al titolo.
Il 2 del 103 sancisce il principio di separazione delle cause per volont delle parti, significando che lidentit del
processo solo formale, ma sostanzialmente le cause sono autonome. Quindi in caso di separazione, si ha la
trasmigrazione di una causa mentre il resto del processo va avanti.
Vi sono problemi per quanto concerne le prove: importante stabilire se i fatti da accertare sono comuni a tutti i
litisconsorti o se riguardano solo alcune delle cause cumulate. Se il fatto da accertare riguarda solo alcune delle cause
cumulate, la prova potr essere chiesta dalla sola parte interessata, ed essa avr effetto solo nei suoi confronti; se il fatto
comune a tutti i litisconsorzi, il fatto accertato vale allo stesso modo per tutti. Gli art interessati sono il 2733
3
- 2738
3
--
>litisconsorzio necessario: libero apprezzamento del giudice; 1305--> obbligazioni solidali: il giuramento prestato da un
coobbligato solidale si estende agli altri solo in utilibus.
Tra il litisconsorzio necessario e quello facoltativo la dottrina ha individuato un litisconsorzio intermedio: CUMULO
NECESSARIO: quando vi sono pi domande che risulta conveniente trattare congiuntamente per evitare giudicati
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contrastanti; esempio tipico quello delle impugnazioni delle delibere assembleari: ex 2378 ciascuno dei soci assenti o
dissenzienti pu impugnare per suo conto la deliberazione gi impugnata, ma deve inserirsi in quel processo gi iniziato
dal primo socio impugnante. Per favorire la trattazione congiunta lart 2378
3
dispone che la trattazione della causa pu
iniziare dopo tre mesi dalla deliberazione, ci vuol dire che:

a) le varie azioni sono originariamente autonome e indipendenti.
b) Il giudice non deve ordinare lintegrazione del contraddittorio nei confronti di soci assenzienti o dissenzienti.
c) Se vi pluralit dimpugnazioni, vanno trattate in un unico processo.
d) Non consentita la separazione e che necessaria una decisione unica.
Al cumulo necessario si applicano le regole del litisconsorzio facoltativo prima della chiusura del processo, dopo quelle
del litisconsorzio necessario.

INTERVENTI NEL CORSO DEL PROCESSO

In caso di connessione tra rapporti giuridici sul piano sostanziale ammessa la possibilit di consentire lingresso nel
processo di un terzo, il cui rapporto giuridico diverso ma connesso a quello dedotto in giudizio. Ci fatto sia per
ragioni di economia processuale sia per evitare giudicati contrastanti. La pluralit di parti pu essere anche successiva
(cumulo successivo) rispetto allatto iniziale del processo --> interventi che si distinguono per il fatto che il processo gi
pende fra le parti legittimamente e che terze persone si inseriscono nel processo di propria iniziativa (volontario) o
vengono chiamate (coatto).

Interventi volontari (art 105 c.p.c.)

1) Principale (1) --> il terzo interviene per far valere un
proprio diritto che ha un legame nei confronti di tutte le
parti e non contro di loro. Questa una forma di tutela
facoltativa poich il terzo intervenendo previene un mero
giudizio di fatto volendo la sentenza fra le sole parti del
processo. Propone una nuova domanda cos da:
l) ampliare il giudicato e i poteri del giudice
m) ampliare il tema di indagini e di prova
XLIV. ampliare lambito di valenza soggettivo del giudicato
XLV. la domanda posta verso tutte le parti

2) Adesivo autonomo (litisconsortile)--> il terzo interviene per far valere un proprio diritto che ha un legame
nei confronti di alcune parti quando tra i rapporti vi una connessione relativa alloggetto o dipendente
dal titolo--> connessione semplice oppure nelle ipotesi di connessione per titolo e oggetto (es:
impugnazione delibera condominiale). Se la connessione semplice si ha un cumulo facoltativo; se la
connessione complessa si ha un cumulo necessario.

3) Adesivo dipendente --> una forma dintervento volontario dove il terzo interviene per sostenere le
ragioni di una delle parti quando cha un proprio interesse. Qui non v ampliamento del giudicato ma solo
un ampliamento soggettivo del giudicato e della quaestio facti; qui non si realizza un cumulo. Infatti
linterventore non facendo valere un proprio diritto, non pu n impugnare la sentenza, n proporre una
domanda perch ci si affianca al potere dazione di un altro soggetto. Linteresse da tutelare un interesse
giuridico o anche meramente economico.
Pu sollevare tutte le eccezioni sollevabili anche dufficio, pu provare i
fatti, pu proporre il regolamento di giurisdizione. Se chi interviene ha solo
interesse e non un vero e proprio diritto come pu questo intervenire nel
processo? Per Verde linterventore adesivo semplice un mero portatore di
un interesse, legittimato ad intervenire in virt di un possibile pregiudizio
derivante dallemanazione della sentenza sulle parti. Ci lo giustifica
ancorando la sua tesi ad uninterpretazione restrittiva dellart 2909 c.c.;
infatti questarticolo elenca i diretti destinatari su cui la sentenza spiegher i
suoi effetti perci nel nostro ordinamento le sentenze hanno unefficacia
diretta. Su questo punto dissente Protopisani (ordinamento tedesco) per il
quale lefficacia delle sentenze ultra partes, cio indiretta o riflessa; egli
infatti sostiene che il pregiudizio che subirebbe linterventore adesivo
semplice derivi dallefficacia riflessa dalla sentenza. Verde a sua volta
respinge la tesi di Protopisani per 2 motivi: -non esiste lefficacia
riflessa della sentenza; -contrariet con il principio costituzionale della difesa,
in quanto, essendo la statuizione giudiziale immutabile anche per
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linterventore, questultimo sarebbe svantaggiato dal fatto che pu compiere
solo attivit asseverativa non potendo effettuare eccezioni--> perci Verde in
tal caso ammetterebbe limpugnazione dellinterventore adesivo dipendente.
Per Protopisani invece il rapporto accertato non pi contestabile dai titolari
di un rapporto giuridico dipendente, perch la sentenza produce effetti
riflessi verso il terzo (tutela necessaria) e la compatibilit a livello
costituzionale con il diritto alla difesa sta nel 105
2
. Infatti linteresse ad
intervenire nasce dallevitare una pregiudizialit che pu derivare in via
riflessa dalla sentenza.

I risvolti pratici delladozione delle due diverse teorie
portano a conseguenze diverse:
Verde che nega lefficacia riflessa della sentenza (tutela
facoltativa) ritiene che lintervento adesivo dipendente sia
un intervento facoltativo perch la sentenza verso questi
porterebbe ad un mero pregiudizio di fatto. Per cui nel
caso di mancato intervento nel processo pu fare
opposizione di terzo ordinaria ex 404
1
c.p.c.
Protopisani invece che ritiene lintervento adesivo
dipendente come necessario (tutela necessaria) perch
permette di evitare un vero e proprio pregiudizio di diritto.
Qui in caso di mancato intervento nel processo ammessa
unopposizione di terzo revocatoria.
In caso di pregiudizio economico--> tutela necessaria

xii.
xiii. ART 106 C.P.C.--> SU ISTANZA DI PARTE
xiv. INTERVENTI COATTI:
xv. ART 107 C.P.C.--> SU ISTANZA DEL GIUDICE
xvi.
Lart 106 si applica in due casi:

A) per comunanza di causa--> la comunanza di causa non sintende come connessione, che
ricompresa nella comunanza stessa, ma va intesa come un ipotesi di pregiudizialit-dipendenza fra
rapporti giuridici (anche se alcuni fanno coincidere comunanza e connessione vedendo la
comunanza come--> connessione intensa < oggetto e causa petendi > o come--> connessione propria
< oggetto o causa petendi >). La comunanza cos intesa implica una variazione della componente
soggettiva del contraddittorio; se invece la si fosse intesa come connessione allora si sarebbe
assistito ad unintegrazione oggettiva del contraddittorio. In ogni caso per poter chiamare un terzo
necessario che ci sia un interesse = filtro attraverso cui il giudice misura lutilit giuridica rilevante.
Tale interesse non deve essere originario bens conseguenziale alle difese svolte in giudizio dal
convenuto. Es: contestazione della legittimazione attiva (art 109 c.p.c.) il soggetto convenuto
riconosce si lobbligazione, ma verso un altro soggetto diverso dallattore--> estromissione
dellobbligato: il giudice allora pu chiedere il deposito della somma in questione ed estromettere il
debitore dal processo facendo ritornare il processo tra le 2 nuove parti. Lestromissione un
provvedimento del giudice volto ad escludere dal processo chi non ha pi interesse alla tutela
giurisdizionale e quindi divenuto privo della legittimazione ad agire) o passiva (non sono io e
convoca laltro).

B) per garanzia ( art 108 c.p.c.)--> Esistono 2 tipi di garanzie: quelle proprie previste dalla legge
(fideiussione); e quelle improprie nate dalla prassi (es:
rivendita a catena cio quando la mia inadempienza
dipende da quella di un altro soggetto rivenditore
grossista produttore). Il 106 allora si applica alla
garanzia propria o impropria? Una dottrina ritiene che
tale articolo si riferisce alla propria, in quanto alla
nascita della norma non si poteva immaginare che
poi si fosse venuta a creare una garanzia impropria.
Altra dottrina invece ritiene che per ragioni di economia
processuale il regime del 106 si deve estendere anche
alle garanzie improprie garantendo cos una simultaneit
del processo (art 32 c.p.c.). Questo problema nella
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pratica non si pone per lestromissione.
Qual lutilit che consegue una parte nel chiamare un
garante? La garanzia nasce da una soccombenza di un
soggetto che non vive solo nel caso in cui viene
chiamato durante il processo; se condannato il
soccombente pu agire nei confronti del garante, se il
garantito chiama il garante durante il processo, il
garante si prender gli effetti del processo. La
convenienza di chiamarlo durante il processo sta nel
fatto che il garantito pu evitare che il garante faccia
una exceptio malae gestae (hai sbagliato a difenderti).
Ancora il garantito pu fare una domanda di regresso
quando il giudice dovesse accertare la situazione a lui
sfavorevole, invitando il giudice a trasferire gli effetti al
garante. Riassumendo:

I rivalsa sul garante fuori dal processo

II rivalsa sul garante nel corso del processo--> evita
eccezioni
III domanda di regresso allinterno del processo
chiarendo sia il rapporto principale che quello di
garanzia.
XII. possibile anche unestromissione del garantito art
108 c.p.c.; questa possibile quando non sia stata
proposta domanda di regresso. Lestromissione
pertanto si avr solo nel II mentre nel III il garantito
diventa attore nei confronti del garante. Da ci si
deduce che il 108 non si applica in presenza di garanzia
impropria perch normalmente con la garanzia
impropria si ha sempre la domanda di regresso.

Lart 107 invece si applica quando il giudice ordina la chiamata in causa di un terzo (art 270); se il terzo non interviene
il processo non prosegue. Anche qui il giudice pu farlo quando c comunanza di causa anche se questa non basta in
quanto il codice di rito introduce anche il concetto di opportunit. In questo caso si andrebbe contro il principio della
domanda, delluguaglianza delle parti e dellimparzialit del giudice perch il giudice che stabilisce liter processuale,
limitando la parte nella scelta della sua difesa. La dottrina risponde a tale accusa affermando che:

iii. il giudice si limita a far venire la parte nel processo non ponendogli alcuna domanda, ma saranno le parti
poi a fare le domande;
iv. non si viola luguaglianza perch c solo una mera estensione soggettiva del giudicato, e lestensione
oggettiva rimessa alle volont delle parti.
Le ipotesi di comunanza da cui nasce anche lopportunit della partecipazione del terzo sono:

i. Connessione per alternativit (profilo processuale) incompatibilit
(profilo sostanziale). In questo caso esiste lopportunit di
applicazione dellistituto perch in caso di contestazione della
titolarit, la partecipazione del terzo consente di evitare un altro
processo. Rapporti giuridici tra loro alternativi nellesistenza
sotto il profilo soggettivo Es: contestazione della legittimazione
passiva--> il giudice interviene perch nessuno chiama il terzo
su cui si scaricano le responsabilit. Lintervento teso ad
estendere al terzo lefficacia dellaccertamento, e non la
pronuncia nel suo complesso, a meno che lattore non estenda la
domanda anche allinterventore, la quale domanda consentita
se nascente dalla difesa del convenuto. Non si tratta di
accertamento incidentale perch questultimo si ha quando c
una questione che necessita di essere sviluppata.

ii. Connessione per pregiudizialit. Se stato dedotto il rapporto
pregiudiziale, lopportunit di convocare in giudizio il titolare
del rapporto dipendente dipende dallaccoglimento o meno
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della tesi dellefficacia riflessa. Es: controversia datore di
lavoro ed INPS sul versamento dei contributi e controversia
tra lavoratore ed INPS sullerogazione delle prestazioni
assicurative, allorch sia contestata lesistenza o il modo
dessere del rapporto pregiudiziale di lavoro. Le recenti
concezioni del processo hanno ammesso, grazie alla
pregiudizialit che giustifica la connessione tra le cause,
lapplicabilit dellart 107 c.p.c.

iii. Connessione per dipendenza. Se stato dedotto il rapporto
dipendente opportuno convocare il titolare del rapporto
pregiudiziale per evitare che sia accertato solo incidenter
tantum. Es: controversia sulla nullit di un contratto per vizio di
forma il giudice chiama il notaio che potrebbe essere
responsabile di tale nullit. Anche qui si vede come liniziativa
del giudice si una violazione del rapporto cos come fissato
dalle parti in senso precostituito (infatti dopo lintervento si ha
un rafforzamento di una sola delle originarie posizioni
processuali) ma resta pur sempre lunico modo per assicurare
un corretto uso degli strumenti di tutela giurisdizionale.
chiaro che c da augurarsi che i giudici facciano un buon uso
del loro potere discrezionale (in questo caso sullopportunit).
chiaro che tali istituti nascono per esigenza di economia e coerenza processuale: nel caso di partecipazione necessaria
indispensabile che nelle impugnazioni ci siano le parti litisconsortili; nel caso di partecipazione di cause dipendenti:
Protopisani ritiene tutte le cause litisconsortili inscindibili (art 331 c.p.c.)
Verde invece ammette una scindibilit dipendenza sotto il profilo sostanziale dividendo quindi tra connessione per
subordinazione--> cause dipendenti inscindibili; connessione per coordinazione--> cause dipendenti scindibili.
Se la sentenza produce effetti anche sul terzo, allora questultimo pu fare appello anche nel caso dellalternativit.
Nelle obbligazioni solidali --> litisconsorzio facoltativo ( 332 c.p.c.).
Verde ritiene invece che anche per le obbligazioni solidali occorre distinguere tra connessione x subordinazione--> 331
(garanzia); e connessione per coordinazione--> 332 (obbligazione solidale dipendente dallo stesso titolo.
I poteri processuali degli interventori sono processualmente subordinati a quelli delle parti; il tema della lite pu essere
fissato solo dalle parti originarie; il terzo non pu proporre eccezioni di merito processuali riservate al potere dispositivo
delle parti; linterventore pu assumere proprie iniziative indirizzate ad influenzare la formazione del convincimento
giudiziale (es: documenti, prove, conclusioni); non pu influire sullo stesso svolgimento del rapporto processuale,
cosicch se le parti decidono di rinunciare allazione, non pu impedire lestinzione del processo; non pu compiere atti
che importino direttamente o indirettamente disposizioni del diritto sostanziale (es: partecipare a transazioni,
conciliazioni, confessare, deferire o riferire il giuramento); non legittimato a proporre impugnazioni contro la
sentenza. Tuttavia bisogna sottolineare alcune differenze:

XIII. mentre nel 106 la valutazione dellopportunit che il processo si svolga nei confronti anche del terzo
successiva, nel 107 preventiva.
XIV. La chiamata sempre un atto di parte, in forma di citazione (art 270
2
, 269
1
c.p.c.)
XV. La chiamata per ordine del giudice a differenza di quella a istanza di parte pu essere disposta in ogni
momento dal giudice istruttore (art 270 c.p.c.).
9) Se nessuna delle parti originarie chiama il terzo nel termine fissato dal giudice, si ha la cancellazione della
causa dal ruolo (art 270 c.p.c.) e non lestinzione come previsto nel 102, che consente la riassunzione del
processo entro un anno purch si citi anche il terzo.



PROVE DOCUMENTALI

Per documento si intende ogni supporto idoneo a rappresentare dei fatti: contratto, fotografia dvd etc
Il codice civile elenca tra le prove documentali:

atto pubblico
scrittura privata
riproduzioni meccaniche
taglie o tacche di contrassegno
copie degli atti
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Nel campo della prova documentale il documento utilizzabile solo se colui che lo documenta abbia voluto liberamente
fare detta attivit. Di qui la scelta del legislatore di indicare come prove documentali quelle i cui procedimenti di
formazione sono tali da garantire maggiore attendibilit della rappresentazione.

Atto pubblico: un documento assistito da pubblica fede, cio la rappresentazione contenuta nel documento pubblico fa
prova e che lunico strumento per eliminare tale effetto dimostrarne la falsit (2699 2700c.c.). Il pubblico
documento fa prova della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonch delle
dichiarazioni delle parti e dei fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in sua presenza o da lui compiuti
(efficacia dellatto pubblico fide facente dellestrinseco). Latto pubblico sempre un atto eterografo, cio proveniente
da un terzo. Per lintrinseco, latto pubblico non ha la stessa efficacia: il notaio pu dire che una parte abbia reso innanzi
a se una dichiarazione, ma non pu dire se il contenuto di quelle affermazioni sia vero.
2701 conversione dellatto pubblico: si ha quando latto pubblico formato da un pubblico ufficiale incompetente o
incapace, ovvero senza losservanza del formalismo prescritto; in questi casi, se latto pubblico stato scritto dalle
parti, esso avr valore di scrittura privata.

Scrittura privata: un documento autografo sottoscritto dalle parti; in quanto documento autografo, la scrittura privata
non in grado di provare se stessa, ma necessita di un qualcosa in pi che dia certezza alla sottoscrizione:

Autenticazione (avviene fuori dal processo): consiste nellattestazione da parte del pubblico ufficiale che
la sottoscrizione stata apposta in sua presenza (2703 c.c.); in questo caso si avr un documento
complesso che risulta dalla combinazione di un documento privato e di un documento pubblico.

Riconoscimento: consiste nellattivita posta in essere dalla parte nel processo--> la scrittura privata si
intende riconosciuta se:
i. la parte contumace
ii. se la parte comparsa non la disconosce o non dichiara di non
conoscerla nella prima udienza o nella risposta successiva alla
produzione (215)

Disconoscimento: quando formalmente la parte interessata neghi la propria scrittura o la propria
sottoscrizione (214).

La scrittura privata autenticata ha efficacia fidei facente estrinseca fino a querela di falso; se la scrittura privata
autenticata viene disconosciuta in tempo, lattore per dimostrarne lautenticit deve dare inizio ad un nuovo processo
giudizio di verificazione. Questo giudizio pu essere proposto in via incidentale o in via principale. Il petitum
consiste in un riconoscimento di un fatto. Il giudizio in via principale ha luogo indipendentemente da un giudizio in
corso; linteresse ad agire quello del 216
2
e consiste nellaccertamento di una situazione sostanziale; il giudizio di
verificazione si concluder con una sentenza circa lautenticit della scrittura privata. Per il giudizio in via incidentale,
si avr un processo piu snello e la sua attivazione determiner la sospensione del processo originario. Lintroduzione di
questo giudizio pu avvenire entro il termine finale delludienza di precisazione delle conclusioni (189); il giudice
competente quello del giudizio originario; il giudizio di verificazione terminer con una sentenza che avr la sua
normale attitudine a divenire cosa giudicata. La pronuncia della sentenza avviene ad opera del collegio (220).

Querela di falso: un giudizio con cui si contesta la falsit del documento assunto come prova; la falsit pu
essere materiale (contraffazione di un documento) oppure ideologica (attestazione di un fatto che non si mai
verificato). Detto giudizio si pu proporre in via incidentale o in via principale. Colui che deve prendere liniziativa la
parte contro cui stato prodotto il documento ritenuto falso. Oggetto della querela di falso pu essere tanto un atto
pubblico quanto una scrittura privata; in questultimo caso non ipotizzabile un falso ideologico, ma solo falsit
materiale. Il giudizio di falso in via principale viene proposto con atto di citazione che deve essere sottoscritto
personalmente dalla parte o da un suo rappresentante speciale. Competente sempre il tribunale; non richiesto uno
specifico interesse ad agire (come invece avviene per il giudizio di verificazione); per il resto segue le regole del
procedimento in via incidentale. Quello in via incidentale iniziato con dichiarazione personale della parte/procuratore
da inserire nel processo verbale di udienza. La querela pu essere proposta in ogni stato e grado del processo, cosi che si
ritiene proponibile anche dinanzi al collegio. Competente per materia sempre il tribunale territorialmente individuato
(18-19), cosicch, qualora la querela sia proposta dinanzi ad altro giudice, il processo viene sospeso con rimessione del
procedimento relativo al falso davanti al tribunale. In questo processo necessario lintervento del pm, dunque giudice
competente sar il tribunale in composizione collegiale (50-bis). Il giudizio di falso in via incidentale determina la
sospensione del processo in corso qualora vi siano 2 condizioni:

la parte che ha prodotto il documento intende avvalersene
il giudice ritiene rilevante quel documento.
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La sentenza di accoglimento del falso avr efficacia erga omnes; questa una spiegazione indiretta dellintervento
obbligatorio del pm, in quanto in questo processo si tutelano (astrattamente) anche linteresse pubblico. Una parte
minoritaria della dottrina intende la sentenza sul falso come un accertamento negativo (non trova seguito in
giurisprudenza).

PROVA TESTIMONIALE 2721-2725

Per uno storico la testimonianza la dichiarazione di scienza resa da un soggetto su fatti accaduti nel passato di cui egli
abbia conoscenza diretta (de visu) o indiretta (de auditu). Dal punto di vista normativo una dichiarazione di scienza su
fatti di una causa resa da un terzo disinteressato.

LIMITI SOGGETTIVI
Il 246 esclude che la persona avente nella causa un interesse che potrebbe legittimare la sua partecipazione al
giudizio possa assumere la veste di testimone. La corte cost. ha fatto cadere il 247 che prevedeva il divieto di
testimoniare a carico dei prossimi congiunti perch irragionevole pensare che un parente solo perch tale renda
dichiarazioni probatorie inattendibili. Es: tizio e caia sono sposati in regime di comunione dei beni: Caia non potra
testimoniare (incapacit testimoniale) se sta in regime di comunione dei beni solo se la domanda del marito
orientata ad ottenere un incremento patrimoniale. La prova se non ammissibile deve essere subito eccepita dalla
controparte; se non avviene la tempestiva eccezione, la prova inaccettabile viene sanata.

Limiti oggettivi
Anche se un teste attendibile imparziale e veritiero la sua narrazione uno specchio deformato della verit
(capacit percettiva cambia da soggetto a soggetto). Vi una tendenza del legislatore a spingere verso la prova
documentale. I limiti in oggetto pertanto si tende ad ammetterli solo in materia negoziale:

2721 per valore: la prova per testimoni dei contratti non ammessa quando il valore delloggetto eccede 2,58
.

2722 patti Aggiunti o contrari al contenuto del documento per i quali si alleghi che la stipulazione stata
anteriore o contemporanea; nellapplicazione di detto articolo, trova spazio il potere discrezionale del giudice,
il quale pu consentire la prova solo se appare verosimile che siano state fatte aggiunte o modificazioni
verbali.

2725 Contratti con forma scritta ad substantiam: quando, secondo la legge o la volont delle parti, un contratto
deve essere provato per iscritto, la prova per testimoni ammessa solo se il contraente ha perso, senza sua
colpa, il documento che gli forniva la prova.

Tuttavia i limiti previsti nei 3 casi su indicati non devono essere intesi come assoluti; infatti nel 2724 si trovano le
deroghe:

2724
1
principio di prova per iscritto: la prova per testimoni ammessa in ogni caso quando vi un qualsiasi
scritto, proveniente dalla persona contro cui diretta la domanda o dal suo rappresentante, che faccia apparire
verosimile il fatto allegato.

2724
2
la prova qui ammessa quando il contraente stato nellimpossibilit morale (soggezione psicologica) o
materiale (smarrimento incolpevole) di procurarsi una prova scritta.

Assunzione della prova (la prova si articola in capi)

o Ammisione: la prova testimoniale va richiesta nei termini dellart 184 (salve le facolt della rimessione in
termini e lesigenza sopraggiunta alla prova disposta dufficio); la richiesta va fatta con indicazione specifica
delle persone da interrogare e dei fatti su cui ciascuna deve riferire. Lindicazione specifica serve per il
controllo giudiziale sullammissibilit e rilevanza della prova. Il giudice esclude i testimoni sovrabbondanti e
quelli che abbiano un interesse.

o Intimazione del testimone: spetta alla parte interessata chiedere allufficiale giudiziario di intimare al testimone
di comparire nel luogo, giorno e ora fissati dal giudice. Per il principio di acquisizione processuale dopo
lordinanza di ammissione il testimone del processo e non della parte, per cui la rinuncia allaudizione del
testimone non ha effetto se non vi aderiscono anche le altre parti.

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o Interrogatorio del teste: di norma il giudice valuta le dichiarazioni dei testimoni che abbiano deciso di avvalersi
della facolt di astenersi, quindi passa allaudizione; 251--> i testimoni sono esaminati separatamente dopo il
giuramento di dire la verit. Il giudice lunico responsabile dellaudizione non essendo consentito alle parti
ed al pm di interrogare direttamente il teste. Tendenzialmente la prova testimoniale ha ad oggetto fatti, anche
se in certi casi la deposizione consiste in valutazioni: testimonianza tecnica. Linterrogatorio deve restare entro
i confini dei fatti specifici e determinati, e deve evitare domande suggestive o che possano nuocere alla
sincerit delle risposte. In caso di divergenze tra le deposizioni dei testi, il giudice pu anche dufficio disporne
il confronto (254); pu esaminare i testimoni gi interrogati; pu disporre che siano ascoltati i testimoni che in
un primo tempo aveva ritenuto superflui; pu disporre che siano sentite persone a cui alcuno dei testimoni si
riferito per la conoscenza dei fatti.

o Verbalizzazione: dellassunzione dei mezzi di prova si redige processo verbale sotto la direzione del giudice, il
quale, quando lo ritiene opportuno, descrive il contegno della parte e del testimone. Le dichiarazioni sono
riportate in prima persona e sono lette al dichiarante che le sottoscrive (207).

CONFESSIONE

la dichiarazione di scienza della parte relativa a fatti rilevanti per il processo che siano a se sfavorevoli e favorevoli
allaltra parte. Il giudice anche se avesse argomenti per dubitare la veridicit non pu dargli rilievo ma deve attenersi a
quanto emerge dalla confessione (prova legale).
Il confitente deve essere libero e consapevole nel momento in cui emette la sua dichiarazione (volont dellatto), ma
non deve essere altres consapevole che esso sia uno strumento idoneo a produrre determinate conseguenze (volont
degli effetti). Grande importanza ha lanimus confitenti che pemette di far escludere le confessioni ioci causa. La
confessione irretrattabile in quanto nel momento in cui resa, esce fuori dal potere del soggetto di disporne,
divenendo materiale utilizzabile autonomamente nel processo e per il processo, infatti lunico modo per toglierle valore
sta nella contestazione della volont dellatto o della veridicit della stessa. La confessione deve vertere su diritti
disponibili, qualora ci non accada: non c pi la valutazione legale vincolante per il giudice ma il giudice recupera la
libera apprezzabilit della prova. Lindisponibilit oggettiva della prova prevista da norme cogenti e inderogabili: un
caso quello del litisconsorte necessario per cui la sua dichiarazione confessoria ritenuta liberamente valutabile.
Lindisponibilit soggettiva:

lincapace non pu confessare.
il relativamente incapace non pu confessare da solo.
il rappresentante volontario non pu confessare a meno che non gli sia conferito il potere.
il sostituto processuale non pu confessare.

h) Confessione giudiziale:

Spontanea--> quella contenuta in qualsiasi atto processuale
firmato dalla parte personalmente (229).
Provocata--> conseguenza delle risposte rese dalla parte in
sede di interrogatorio formale (228).
Le risposte date ad un interrogatorio libero
sono considerate come argomenti di prova; le
risposte date ad un interrogatorio formale,
come prova legale.

Dichiarazioni complesse: sono delle dichiarazioni in cui la
parte asserisce cose in parte a se favorevoli ed in parte sfavorevoli (2734).
La controparte in questo caso:

i. non contesta le dichiarazioni a lei sfavorevoli, nel qual caso la
dichiarazione far piena prova nella sua interezza (confessione doppia-->
prova legale).
ii. contesta la verit, nel qual caso tutta la dichiarazione non vale come prova
legale, ma non perde del tutto valore probatorio, essendo liberamente
apprezzabile dal giudice (prova libera).

Da tutto ci si deduce che il valore della confessione complessa dipende dal comportamento processuale della
controparte.

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B. Confessione stragiudiziale: una dichiarazione spontanea di regola resa fuori dal processo. Se fatta alla parte o
a chi la rappresenta ha la stessa efficacia probatoria di quella giudiziale (prova legale); se fatta ad un terzo o se
contenuta in un testamento, liberamente apprezzata dal giudice (prova libera). Il 310 non vale per la
confessione stragiudiziale. Per quanto riguarda il processo dinanzi al giudice incompetente, se questo
riassunto davanti al giudice competente, la confessione sar pienamente efficace. Se la dichiarazione
incartata in un documento allora baster introdurre questultimo nel processo. Se invece non c documento
bisogner provare in altro modo che la dichiarazione sia stata resa.

GIURAMENTO

la dichiarazione di verit di fatti favorevoli a chi giura e sfavorevoli allaltra parte facendo dipendere la soluzione
della controversia su cui incidono i fatti giurati (prova legale). Due sono i deterrenti che dovrebbero scoraggiare le
dichiarazioni mendaci: il senso dellonore; la minaccia di pesanti sanzioni penali. Contro il giuramento non ammessa
la prova contraria e non ha rilevanza perfino la dichiarazione giudiziale della falsit del giuramento (2738), infatti il
giudice dovr decidere in base alla dichiarazione giurata essendo concesso alla parte danneggiata il risarcimento dei
danni. In caso di litisconsorzio necessario, il giuramento prestato da alcuni soltanto dei litisconsorti liberamente
apprezzato dal giudice (prova libera). Il giuramento necessariamente una dichiarazione provocata attraverso il
deferimento con cui la parte dichiara di far decidere la lite in base alla dichiarazione giurata (233). Il giuramento
decisorio pu essere deferito in qualunque stato della causa davanti al giudice istruttore, con dichiarazione fatta
alludienza dalla parte o dal procuratore munito di mandato speciale o con atto sottoscritto dalla parte. Ci consente di
dire che non ammesso quando la causa stata rimessa al collegio; n pu essere ammesso in cassazione, visto che qui
non esiste listruttore. Altrove sempre possibile anche quando vi sono le limitazioni probatorie come avviene per
lappello. Il legislatore ha voluto che la capacit di disporre del diritto controverso sia di chi deferisce il giuramento
(stesse regole della confessione), e non di chi giura (75); unica eccezione quella del giuramento deferito al
litisconsorte necessario (2738
3
). Di fronte al giuramento la parte ha scelte obbligate: lo presta vincendo la lite (234);
riferisce allaltra parte il giuramento ribaltando su di lui la responsabilit del giuramento; rifiuta di prestarlo e soccombe
(239). Sulla base di questa disciplina, il deferimento si costruito come una sorta di proposta di tipo negoziale, che
laltra parte pu accettare o pu porre a base del riferimento. Sta di fatto che nel momento in cui si raggiunto il
consenso tra le parti, la proposta diviene irrevocabile. Il giudice dinanzi ad un giuramento decisorio deve valutare
lammissibilit e la decisoriet degli articoli separati (233
2
). Il deferimento pu essere revocato solo se si hanno delle
modificazioni sostanziali del giuramento (sentenza della Cassazione). Loggetto del giuramento verte su fatti decisivi
visto che da questo dipende lintera controversia.
LIMITI OGGETTIVI (2739) escludono lammissibilit del giuramento:

fatti relativi a diritti indisponibili
contratto per cui prevista la forma scritta ad substantiam
fatti illeciti
negazione di un atto del pubblico ufficiale

In due casi il giuramento pu essere deferito dufficio:

giuramento suppletorio 2736
2
--> un correttivo alla regola dellonere della prova, cio il giudice
valutando che la prova non totalmente mancata anche se insufficiente anzich rigettare la domanda fa
un tentativo probatorio. Consiste in una integrazione probatoria infatti il giudice, anzicch rigettare una
domanda o eccezione non pienamente provata, come estrema ratio, la richiede alla parte. Il giudice di cui
si tratta ovviamente quello della decisione (241).
giuramento estimatorio--> Si applica quado ha ad oggetto cose o somme di danaro; il giudice, valutando
non altrimenti possibile laccertamento del valore della cosa, deferisce il giuramento di una parte. Nel
deferire il giuramento, il giudice deve anche determinare la somma fino a concorrenza della quale il
giuramento avr efficacia (cd. Taxatio).

Ancora il giuramento pu essere:
a) De Veritate
b) De Scientia (de notitia).

Qui loggetto costituito da fatti di cui il giurante protagonista; il rifiuto determina la soccombenza del rifiutante.
Oppure loggetto costituito da fatti di cui il giurante a conoscenza ma non ne protagonista; il rifiuto del richiesto
giurante, accerta solo il fatto che questi non a conoscenza del fatto richiesto.
Se la parte accetta di prestare giuramento, vince.

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Principi del processo

Principio della domanda

Sono le parti in genere a dar vita al processo, rari sono i casi in cui il giudice inizia un processo (fallimento). Questo
un principio fondamentale della tutela giurisdizionale, esso si pu desumere dagli art 99 c.p.c. (chi vuol far valere un
diritto deve proporre domanda al giudice competente) 24 cost. (tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri
diritti ed interessi legittimi) 2907 cc. : se vi una situazione sostanziale protetta c il relativo diritto ad agire
proponendo una domanda al giudice competente. In questo principio sono racchiusi 2 valori:

a) terziet del giudice (principio del giusto processo-->il processo va svolto da un giudice terzo e imparziale, in
contraddittorio tra le parti e di durata ragionevole).

b) disponibilit del diritto sul versante processuale (es. interdizione e dichiarazione di fallimento).

Recentemente stato attuato lart. 111 cost. costituzionalizzando il principio della domanda.
La domanda fonda il potere e dovere del giudice ad emettere la sentenza ma ne descrive anche i limiti. Con la domanda
si da inizio al processo. Il contenuto della domanda deduzione di un rapporto giuridico che richiede tutela:

a) deve indicare i fatti necessari per raggiungere lutilit richiesta. Attraverso lindicazione del diritto e dei fatti
che lo sorreggono.

b) Richiede il provvedimento che pi adatto per ottenere lutilit dovuta.

Questi elementi sono immodificabili dal giudice, anche se fosse presente un provvedimento pi valido per il caso. Nella
domanda indifferente la presenza o meno della qualificazione giuridica del rapporto, e se presente non vincolante
per il giudice: pu modificare la qualificazione solo in base ai fatti dedotti in giudizio (lattivit di prova fuori dalla
domanda). La domanda pu contenere solo fatti principali, il giudice nel corso del processo pu richiedere i fatti
secondari; sono fatti principali quelli che in base alle norme sostanziali producono leffetto giuridico voluto dalla parte.
I fatti secondari non sono richiesti dalla legge e servono a rendere verosimile i fatti da cui dipende il fatto principale.

Principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato

un ulteriore conseguenza del principio della domanda, infatti se il giudice si potrebbe pronunciare su questioni non
attinenti alla domanda si violerebbe lo stesso principio della domanda.
Questo principio disciplinato dallart 112 c.p.c. ( il giudice pu pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di
essa, non pu sollevare dufficio eccezioni): il giudice vincolato alla prospettazione fattuale di parte, mentre la
prospettazione giuridica non di parte e il giudice non vincolato anzi deve ricercare le norme che si applicano al caso
concreto; le conseguenze tra parte e norma sono da lasciare alla parte a meno che non sia la legge stessa a dargli potere
(es. nullit). La violazione di tale principio porta alla nullit della sentenza che si pu far valere con i mezzi
dimpugnazione; la sentenza viziata sia se il giudice non si pronuncia su tutta la domanda (omissione), sia se si
esprime al di l del richiesto (ultrapetizione). Nel caso di omissione, mancando un accertamento nel giudicato, la parte
omessa pu essere oggetto di una nuova domanda giudiziale; per lextra petitum essendo formatosi il giudicato sul
diritto sostanziale, non pi possibile che la parte in eccesso possa essere oggetto di un futuro giudizio.

Principio del contraddittorio

Disciplinato dallart 101 c.p.c. : salvo che la legge disponga altrimenti, il giudice non pu statuire sopra alcuna
domanda se la parte contro cui proposta non stata regolarmente citata cio non gli sia data la possibilit di
difendersi. Lart 101 non opera gi quando la parte ha ricevuto una regolare citazione e non compare, cos come si
consente il giudizio quando pur in presenza di una non regolare citazione, la parte si comunque presentata in giudizio.
Due sono le ipotesi in cui il giudice si pronuncia senza ascoltare il convenuto:

I) per decreto ingiuntivo (art 633 c.p.c.) che va poi notificato dallattore alla controparte.
II) per sequestro conservativo al fine di evitare la scomparsa delloggetto.

In tali casi il contraddittorio solo differito: nel I successivo e solo eventuale, non valendo come titolo esecutivo il
decreto ingiuntivo, fino a quando non scade il termine per lopposizione; nel II il giudice deve fissare unudienza in
contraddittorio tra le parti (necessaria) dopo pochi giorni per confermare, revocare o modificare il provvedimento;
lattore dovr notificare oltre al provvedimento anche la data delludienza al controinteressato. Le conseguenze della
violazione del principio in contraddittorio sono diverse a seconda che:
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a) riguardi gli atti iniziali del processo; allora le conseguenze
sono pi gravi in quanto il contraddittorio non mai stato
instaurato (contumacia involontaria--> atto di citazione
viziato--> giudice non se ne ravvede--> nullit sentenza).
la nullit del primo atto si ripercuote per tutti gli atti
successivi --> principio di ripercussione; il giudice
dappello ha il compito di rilevare la nullit e rimettere le
parti dinanzi al giudice di primo grado anche se il vizio
sollevato in cassazione.

b) riguardi una fase successiva del processo; in questo caso
la violazione non deve dipendere da negligenza delle parti
perch lo smarrimento del processo non deve dipendere
dal soggetto stesso. 3 sono gli smarrimenti previsti:

b1) assenza del giudice nella data dudienza; qui il
processo viene rinviato per legge alla prima udienza
successiva; la nuova data va notificata alle parti a
cura del cancelliere.

b2) mancanza di notifica alle parti della data della perizia
tecnica; qui detta prova non pu essere ammessa in
giudizio.

b3) riserva del giudice ad emanare un provvedimento
richiesto dalle parti per ammettere o meno certe
prove; qui la data non prestabilita cosicch quando
il giudice sar pronto far comunicare al cancelliere la
data alle parti.

I casi b1 e b3 determinano una nullit della sentenza, sanabile con il passaggio in giudicato. Nel caso b2 si ha nullit
probatoria per assenza di contraddittorio.


xvii. PRINCIPIO DISPOSITIVO ED INQUISITORIO

Il principio dispositivo inteso in 2 modi :
XVI. Ampio (o sul processo) come potere di iniziare e
chiudere il processo per volont delle parti
XVII. Stretto (o nel processo) come potere delle parti di
indicare prove o anche sul potere del giudice
Mentre il procedimento dispositivo uno strumento di composizione del conflitto tra le parti, il processo inquisitorio
posto a garanzia delle parti. Il nostro processo civile misto tra dispositivo e inquisitorio. Due sono le attivit attraverso
cui si esplicano tali principi:
Attivit Assertiva--> allegazione dei fatti
Attivit Asseverativa--> dimostrazione dei fatti attraverso i
mezzi di prova, tale attivit in
genere spetta alle parti ex 115c.p.c.

Limiti allattivit asseverativa ex officio:

1) divieto di scienza privata del giudice: il giudice non pu
esorbitare dai fatti introdotti in giudizio--> vero
processuale
XLVI. rispetto del contraddittorio: ogni volta che ammesso un mezzo di prova, il giudice deve dare un termine alla
controparte per contraddire--> 184 3 c.p.c.

La Cassazione ha stabilito che non si pu impugnare una sentenza quando il giudice non abbia sollevato dufficio i
mezzi di prova. Ci perch:

n) la parte li poteva sollevare da se
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o) i mezzi di prova rientrano nel potere discrezionale del giudice

La prova

a) quel fatto che per lordinamento giuridico idonea a fondare il convincimento del giudice (si intende anche liter
che porta al convincimento del giudice, come la testimonianza).

b) Una proposizione fattuale che consente con i connotati dellesistenza e della veridicit di dimostrare unaltra
proposizione fattuale semplicemente affermata.

c) Qualsiasi strumento che consente di rievocare un avvenimento trascorso: un ponte che si getta tra presente e
passato.

Le prove sono:

Precostituite--> il mezzo di prova preesiste al processo: atto
pubblico o scrittura privata

Costituende--> nascono nel corso del processo ed esplicano
qui la loro funzione: testimonianza


Tipiche--> espressamente previste e disciplinate dal
codice(art116 c.p.c.); garantiscono uguaglianza
difesa e contraddittorio.
Atipiche--> strumenti non previsti dal codice ma idonee a
fondare il convincimento del giudice. sono
utilizzabili solo se ritenute dal giudice
riconducibili con adattamenti ai mezzi tipici;
possono essere utilizzate anche come indizi posti
a fondamento di prove per presunzione.
Diretta--> quando il giudice controlla la veridicit del fatto in
forza di un riscontro di carattere sensoriale che lo
mette di in relazione diretta con il fatto
rappresentato (ispezione).

Indiretta--> quando il giudice deve servirsi di uno strumento
di mediazione.

Storiche--> il mezzo di per se idoneo a rappresentare il
fatto da provare, sono artificiali cio frutto di
unattivit finalisticamente orientata.

Critiche--> il giudice si deve creare da se la
rappresentazione; servono a valutare quelle
storiche.

Libera--> valutabile discrezionalmente dal giudice nella
sua forma basata sul criterio della
ragionevolezza (presunzione, testimonianza).

Vincolata--> la stessa legge stabilisce la forza e le
conseguenze giuridiche della prova e si
dividono in: confessioni, giuramento, atto
pubblico.

Il procedimento che porta alla formazione della prova nel giudizio prende il nome di mezzo di prova.
Si ha un sistema liberale quando lindicazione delle prove spettano alle parti; Si ha un sistema inquisitorio quando la
scelta delle prove spetta al giudice una volta conosciuti i fatti. Per armonizzare il principio inquisitorio con quello della
terziet del giudice e quello del contraddittorio si consente al giudice di ammettere nuove prove in giudizio ove mai
quelle esistenti non bastino a chiarire i fatti; se il giudice non compie tale attivit, la sentenza non per questo pu essere
impugnata ricadendo sulle parti lonere della prova.
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Gli argomenti di prova invece sono elementi indiziari cio privi di una immediata rilevanza autonoma ma importanti
nella valutazione libera del fatto, o insieme ad altri argomenti pu giungere a vera prova; da soli non fondano il
convincimento giudiziale.

xviii. PRINCIPIO DACQUISIZIONE PROCESSUALE

Quando il convenuto dimostra nel processo fatti costitutivi, tale prova non pu pi essere ritirata; la ripartizione delle
prove vale solo prima della fase propositiva, non in fase di acquisizione processuale.

Principio del giusto processo

Si ha con la ricezione dellart.6 della convenzione europea dei diritti delluomo; il processo deve essere giusto e
regolato per legge; per essere giusto il processo deve svolgersi in contraddittorio tra le parti (art.24 cost.) in condizione
di parit (art 3 cost.), di fronte ad un giudice terzo e imparziale (art. 25 cost.). ci implica una maggiore effettivit della
tutela: garantire la parit delle parti durante tutto il processo. Ex art 111 cost. il giudice imparziale quella persona
fisica che in concreto chiamata a decidere il caso concreto: il giudice deve essere estraneo agli interessi delle parti e
deve garantire uguali poteri alle parti nellambito dei suoi poteri discrezionali, in pi non deve esprimere il proprio
convincimento prima dellemanazione della sentenza. Lart. 111 cost. assicura anche la ragionevole durata del processo
in termini di : economicit processuale interna (evitare il dispendio di tempo per attivit non funzionali allesito del
processo); economicit processuale esterna (evitare che rispetto ad una stessa situazione sostanziale nascano pi
processi es. eredit-credito).




IL PROCEDIMENTO DINGIUNZIONE

TUTELA SOMMARIA IN GENERALE

A differenza del processo a cognizione piena i processi sommari sono processi tipici cio qui si pu far ricorso non sulla
base della mera affermazione della titolarit del diritto, bensi sulla base del ricorrere degli specifici presupposti speciali
di ammissibilit previsti per ciascuno di essi.
Caratteristiche di tale processo:

contraddittorio assente nella prima fase sommaria, infatti solo eventuale in una fase successiva (tranne che
per la convalida); questo significa che il giudizio del giudice in questa prima fase si fonda solo sugli elementi
forniti dallattore (importanza solo dei fatti costitutivi) in deroga al principio del contraddittorio.

Modalit di realizzazione del contraddittorio: dipende non pi dalla predeterminazione della legge, ma dalla
discrezionalit del giudice; inoltre sono soppresse le garanzie tipiche del processo ordinario, infatti i poteri
delle parti finiscono per non essere pi tali in quanto dipendono dalla discrezionalit del giudice e non pi
dalla legge.


I processi sommari possono concludersi sia con provvedimenti idonei a dettare una disciplina immutabile al
diritto controverso (capaci di assicurare le stesse utilit o equivalenti a quelle di una sentenza emessa al
termine di un processo a cognizione piena); sia con provvedimenti inidonei a dettare una disciplina immutabile
al diritto controverso (capaci di assicurare una tutela provvisoria); sia con provvedimenti aventi mera efficacia
esecutiva.

Questo processo non tende alla verit e certezza come quello a cognizione piena, ma alla verosimiglianza o alla
probabilit (risultato inferiore). Ci per soddisfare alcune esigenze quali:

I. economia dei giudizi: quando al caso dedotto in giudizio manca una contestazione effettiva (non contestazione),
il diritto diventa disponibile dalle parti pertanto il costo del processo a cognizione piena diventa spreco. Per
soddisfare tale esigenza il legislatore ha previsto diverse tecniche:

a) titoli esecutivi stragiudiziali attraverso cui si pu iniziare lesecuzione forzata
b) procedimento monitorio in cui il giudizio sullopportunit dinstaurare il processo a cognizione piena
rimesso alla parte nel cui interesse il contraddittorio predisposto, cio il debitore, lobbligato, il titolare
passivo del rapporto dedotto in giudizio
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c) sempre nei processi relativi a diritti disponibili, alla tutela sommaria si fa ricorso in ipotesi di
riconoscimento o non contestazione della domanda (186bis), nonch in ipotesi di contumacia del
convenuto (provvedimento di convalida di sfratto 657)
II. EVITARE LABUSO DEL DIRITTO DI DIFESA, CIO EVITARE CHE IL CONVENUTO POSSA UTILIZZARE GLI ISTITUTI
PREVISTI DAL PROCESSO A COGNIZIONE PIENA CON FINALIT MERAMENTE DILATORIE. PER SODDISFARE TALE
ESIGENZA SI USA LA TECNICA DELLA CONDANNA CON RISERVA DECCEZIONE: IN BASE ALLA PROVA PIENA DEI FATTI
COSTITUTIVI ALLEGATI DALLATTORE (ANCHE LA NON CONTESTAZIONE) E ALLA DELIBERAZIONE
DELLINFONDATEZZA DELLE ECCEZIONI, VIENE EMESSO UN PROVVEDIMENTO GIURISDIZIONALE RISOLUTIVAMENTE
CONDIZIONATO ALLACCOGLIMENTO DELLE ECCEZIONI DEL CONVENUTO.
III. EFFETTIVIT DELLA TUTELA: QUANDO DURANTE IL PROCESSO A COGNIZIONE PIENA SIANO POSTI IN ESSERE ATTI O
FATTI IDONEI A FRUSTRARE LA FRUTTUOSIT PRATICA DELLA FUTURA SENTENZA ESECUTIVA O QUANDO OGGETTO
DEL PROCESSO SIA UN DIRITTO A CONTENUTO E/O FUNZIONE NON PATRIMONIALE IL CUI PERMANERE IN UNO STATO
DINSODDISFAZIONE PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO ALLA SENTENZA FONTE DI UN PREGIUDIZIO
IRREPARABILE. IN TUTTE QUESTE IPOTESI, AFFINCH LA TUTELA GIURISDIZIONALE POSSA DIRSI EFFETTIVA,
DEVONO PREDISPORSI FORME DI TUTELA SOMMARIA CHE O IMPEDISCANO IL VERIFICARSI DEGLI EVENTI DANNOSI O
ANTICIPINO LA TUTELA.

DECRETO INGIUNTIVO

Bisogna allora evitare il costo del processo a cognizione piena. Nel decreto ingiuntivo questa funzione si realizza
attraverso lemanazione di un provvedimento di condanna del giudice senza contraddittorio, spostando sul convenuto il
giudizio sullopportunit di determinare linstaurazione del processo a cognizione piena. A questo punto occorre
distinguere tra:

Monitorio Puro

La domanda fondata su fatti meramente affermati ma non provati. Il provvedimento emanato inaudita altera parte dal
giudice sospensivamente condizionato alla opposizione in termini del debitore, opposizione che, se effettuata, priva il
provvedimento della possibilit di acquistare qualsiasi efficacia. Allaffermazione del creditore segue una mera
speranza di provvedimento, leventuale opposizione del debitore annulla questa speranza. Corollari:

a) impossibilit che il provvedimento possa essere dichiarato provvisoriamente esecutivo in attesa delleventuale
opposizione del debitore.
b) Totale assimilazione del giudizio di opposizione al giudizio di primo grado avente ad oggetto unicamente
laccertamento dellesistenza o meno del diritto del creditore.

Monitorio Documentale

La domanda fondata su fatti provati documentalmente; il provvedimento, emanato inaudita altera parte dal giudice,
risolutivamente condizionato allaccoglimento dellopposizione proposta dal debitore; allaffermazione documentale
del creditore segue un vero e proprio provvedimento che pu essere dichiarato provvisoriamente esecutivo sia prima
che durante lopposizione, e che sopravvive in caso di estinzione. Il giudizio di opposizione non pu essere
assimilato totalmente ad un giudizio di primo grado, perch ad esso preesiste un vero e proprio provvedimento
giurisdizionale, ed anche perch esso ha ad oggetto oltre allaccertamento pieno dellesistenza del diritto vantato dal
creditore, anche il controllo del provvedimento emanato inaudita altera parte.
Il legislatore italiano ha fuso i due schemi su descritti in un unico schema procedurale. In entrambi i casi il
provvedimento, emanato inaudita altera parte, non perde efficacia a seguito della mera proposizione dellopposizione,
ma solo a seguito dellaccoglimento dellopposizione stessa; pu essere dichiarato provvisoriamente esecutivo in
pendenza dei termini per proporre opposizione, o nel corso del giudizio di opposizione; destinato a sopravvivere in
caso di estinzione del giudizio di opposizione; ammesso in casi tipici.

633--> uningiunzione di pagamento o di consegna, emesso senza previo contraddittorio e senza un vero accertamento
del diritto. La domanda dingiunzione pu essere proposta solo in determinate ipotesi tipiche, infatti possiamo
distinguere tra:

A. Requisiti relativi alloggetto:

Il procedimento per ingiunzione limitato alle sole azioni
di condanna; i diritti che possono costituire oggetto del
procedimento sono:

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i. Chi creditore di cose fungibili. Per cose fungibili sintendono quelle cose individuate nel genere che
possono essere rinvenute anche nel mercato, per cui il legislatore prevede il 639--> il ricorrente deve dichiarare
la somma di denaro che disposto ad accettare in mancanza della prestazione in natura, a definitiva liberazione
dellaltra parte. In tale ipotesi si ha limpressione che lobbligazione alla consegna di cose fungibili diventa, ex
lege, un obbligazione alternativa: il debitore pu liberarsi non solo adempiendo allobbligo originario di
consegnare ma anche attraverso unaltra obbligazione.

ii. chi creditore di una somma liquida di denaro

iii. chi ha diritto alla consegna di cosa mobile determinata

B. Requisiti relativi alla documentazione:

Sono individuati nellart 633 c.p.c.

1--> il giudice pronuncia ingiunzione di pagamento o
di consegna se del diritto fatto valere si d prova scritta (anche
quelle scritture che se fatte valere in un processo a cognizione
pena non avrebbero alcuna efficacia probatoria; mentre tale
efficacia ce lhanno nella fase sommaria del decreto ingiuntivo
e come tali giustificano da sole laccoglimento della domanda;
634--> sono prove scritte: polizze e promesse unilaterali per
scrittura privata anche se mancanti dei requisiti previsti dal
codice civile).

2- 3--> per i crediti relativi a prestazioni professionali la
domanda deve essere acompagnata dalla parcella (636). La
parcella una dichiarazione pro se e il giudizio di congruit
non concerne lan del diritto ma il suo quantum: siamo
fuori dallo schema del monitorio documentale in quanto si
viene a costituire un ipotesi di monitorio puro.
In queste ipotesi non vi sono prove documentali neanche nel
senso pi ampio del 634: infatti nonostante la parcella non sia
dissimile dalle scritture contabili dellimprenditore ex 634
2
in
quanto documento rappresentante dichiarazioni pro se, non
si inserisce in un sistema di scritture contabili obbligatorie.
Il provvedimento emanato dal giudice sia se fondato su prova
documentale in senso tecnico, atecnico o su mere affermazioni
del creditore, pu essere dichiarato provvisoriamente esecutivo
(642-648) e viene meno solo a seguito dellaccoglimento
dellopposizione ex 653.

Competenti ad emanare tale decreto sono sia il giudice di pace che il tribunale che sarebbero competenti per la
domanda proposta in via ordinaria (637).

Fase preparatoria

638 --> Latto introduttivo il ricorso che deve contenere, oltre ai requisiti del 125, lindicazione delle prove, del
procuratore del ricorrente, oppure quando ammessa la costituzione personale, la dichiarazione di residenza o
lelezione di domicilio nel comune dove ha sede il giudice adito; ancora deve contenere la dichiarazione della somma
di denaro che il ricorrente disposto ad accettare in mancanza della prestazione in natura quando la domanda riguarda
la consegna di cose fungibili. Il ricorso va depositato in cancelleria insieme con i relativi documenti, formando cos il
fascicolo che sar poi consegnato al giudice designato dal presidente del tribunale.

Fase istruttoria

Depositato il ricorso, in assenza di contraddittorio, il giudice prende cognizione del fascicolo contenente il ricorso +
documenti; si tratta di cognizione avente ad oggetto solo i fatti allegati dal ricorrente (cognizione sommaria).

Fase decisoria

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I. 640--> Se il giudice ritiene insufficientemente giustificata la domanda perch mancano alcuni elementi di
documentazione, o perch ritiene che non siano offerti elementi probatori idonei dispone che il cancelliere
ne dia notizia al ricorrente invitandolo ad integrare la prova. Se il ricorrente non risponde allinvito il
giudice rigetta la domanda con decreto motivato. Tale decreto non pregiudica la riproposizione della
domanda in via ordinaria o nella forma speciale di ricorso ex 638.

II. 641--> Se il giudice ritiene che sussistano le condizioni per accogliere il ricorso, con decreto ingiunge
allaltra parte di pagare la somma o di consegnare la cosa o la quantit di cose richieste, il termine per
adempiere quello di 40 gg con lavvertimento che entro lo stesso termine pu essere fatta opposizione, in
mancanza di opposizione si proceder ad esecuzione forzata.
642--> Il giudice pu attribuire al decreto unefficacia provvisoriamente esecutiva se il credito si fonda su:
cambiale, atto pubblico, assegno; oppure se c grave pregiudizio nel ritardo, ma il giudice pu imporre
una cauzione al ricorrente. Il ricorrente deve notificare al debitore il ricorso e il decreto di accoglimento
entro il termine di 60gg dalla pronuncia. La notificazione determina la pendenza della lite: a differenza da
quanto avviene nel rito del lavoro la litispendenza individuata dal legislatore. 644-->
Se la notificazione non avviene entro 60gg il decreto di notificazione diviene inefficace.

GIUDIZIO DI OPPOSIZIONE

Lopposizione (645) si propone con atto di citazione in caso di rito ordinario (rito speciale con ricorso). Il giudizio
di opposizione si svolge seconde le norme del processo di primo grado ma i termini di comparizione sono ridotti a
met. Il giudizio di opposizione ha una doppia funzione: un giudizio che ha ad oggetto laccertamento del credito
fatto valere in giudizio; ma anche un giudizio dimpugnazione in senso tecnico del decreto. La nullit del decreto
per difetto di requisiti speciali di ammissibilit non di ostacolo alla decisione sul fondamento della domanda
dedotte in giudizio dal ricorrente e sulle eccezioni di merito che faccia valere lopponente convenuto.
Nel corso del giudizio di opposizione pu accadere:

648--> Che il giudice conceda, con ordinanza non impugnabile, la provvisoria esecutivit del decreto
ingiuntivo se lopposizione non fondata su prova scritta o di pronta soluzione (acquisita nellambito della
stessa udienza), qualora non sia gi stata concessa ai sensi dellart 642. Tale applicazione la si pu considerare
come unazione di condanna con riserva deccezione (analoga alla tecnica del 35-36-665). Il 648
2
stato
dichiarato illegittimo dalla corte cost. in quanto viola il principio delluguaglianza sostanziale: quelli pi ricchi
pagherebbero sempre la cauzione; per cui la cauzione non deve essere concessa per forza.

649--> Che lopponente pu anche chiedere la sospensione dellesecuzione provvisoria del decreto concessa ex
642 se ricorrono gravi motivi. Il giudice, attraverso la sua valutazione discrezionale della fondatezza
dellimpugnazione e dellesistenza di un pregiudizio, emetter unordinanza non impugnabile. Questo istituto
cautelare improprio.

Che il processo si estingue per inattivit delle parti o rinuncia agli atti, il decreto acquista immutabilit (653)
divenendo equivalente ad una sentenza di condanna passata in giudicato.

Che il giudizio di opposizione si pu concludere con:

i. rigetto dellopposizione, la sentenza dichiara la leggittimit del decreto e lesistenza del diritto; in
questo caso il decreto diventa immutabile ex 653

ii. totale accoglimento dellopposizione, la sentenza dichiara linesistenza del diritto e il decreto viene
eliminato.

iii. Parziale accoglimento dellopposizione, la sentenza dichiara lillegittimit del decreto e lesistenza
del diritto, oppure la legittimit del decreto e lesistenza del diritto fatto valere con ricorso, ma per
un quantum diverso da quello originario (653
2
). In questo caso il titolo esecutivo costituito dalla
sentenza, ma gli atti di esecuzione gi compiuti in base all decreto conservano i loro effetti nei
limiti della somma o della quantit ridotta.

647--> Nel caso in cui non sia stata proposta opposizione il giudice che ha pronunciato
il decreto lo dichiara esecutivo con efficacia di giudicato (rinnovazione
notificazione quando risulta o probabile che lintimato non abbia avuto
conoscenza del decreto); avviene lo stesso se lopposizione sia stata proposta
ma lopponente non si sia costituito.

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L espressione dichiara esecutivo il decreto significa che il provvedimento acquista efficacia di cosa giudicata
sostanziale--> 656. Anche nel decreto ingiuntivo non opposto opera la sanatoria conseguente al principio della
conversione dei motivi di nullit in motivi dimpugnazione prevista dal 161
1
, quindi il decreto non potr essere messo in
discussione se non attraverso i mezzi dimpugnazione previsti dagli art 656 e 650: come tale esso ha efficacia di
giudicato formale. Quanto al giudicato sostanziale lart 2909 non fa nessuna menzione se i provvedimenti sommari
possano fare stato tra le parti per il diritto in essi contenuto, la dottrina ritiene ci possibile.



ALTRI MEZZI DIMPUGNAZIONE 656

Il decreto ingiuntivo presenta tutti i requisiti per poter ammettere il ricorso straordinario per cassazione tranne uno che
gli nega tale possibilit: il fatto che lopposizione gi unimpugnazione mentre sappiamo che il ricorso straodinario
per cassazione lo si ammette solo per i provvedimenti inimpugnabili.

656--> Il decreto pu essere impugnato con revocazione 395 1, 2,
5, 6; con opposizione di terzo ex 404
2
.

650--> Lintimato pu fare opposizione anche quando scaduto
il termine se prova di non averne avuta conoscenza per
irregolarit della notificazione o per caso fortuito o forza
maggiore. In questo caso pu essere concessa la
sospensione allesecuzione provvisoria ex 649, ma tale
opposizione non ammessa se trascorsi 10gg dal primo
atto di esecuzione.

PERCHE PUR AVENDO UN TITOLO ESECUTIVO STRAGIUDIZIALE SI ATTUA IL DECRETO INGIUNTIVO?

Perch in vit del 655 i decreti dichiarati esecutivi ex 642-647-648 costituiscono titolo per liscrizione
dellipoteca giudiziale. Una volta accesa lipoteca la giurisprudenza non ritiene che il venir meno del decreto
infici lipoteca stessa. In tal modo si ha unulteriore garanzia che non si otterrebbe con la semplice cambiale
pur essendo questultima un titolo esecutivo.

Perch in caso di opposizione allesecuzione, lopponente ha una pi ridotta possibilit di difendersi in
presenza di un titolo esecutivo giudiziale. In presenza di un titolo stragiudiziale i poteri dellopponente
crescono.

CONVALIDA DI SFRATTO

larchetipo dei processi civili semplificati per esigenze di economia processuale.
Anche qui c una cognizione sommaria:

I. Infatti nonostante il contraddittorio sia integro, esso superficiale in quanto ci si limita a controllare la
legittimit del diritto non compiendosi una istruzione piena e approfondita.

II. Lo svolgimento del processo a cognizione piena fatto dipendere dalla volont del convenuto.

III. In caso di vittoria del locatore si ottengono utilit equivalenti a quelle proprie di una sentenza passata in
giudicato: accertamento immutabile ex 663

657--> un procedimento speciale finalizzato alla
formazione di un titolo esecutivo per il rilascio
dellimmobile. Viene emesso a seguito di una
cognizione sommaria sul riscontro della
sussistenza delle condizioni previste dalla legge. Tale
procedimento ammesso solo in ipotesi tipiche:

c) Licenza per finita locazione: prima della scadenza del contratto (almeno 6 mesi prima) intima al conduttore la
licenza per finita locazione per ottenere un titolo esecutivo futuro da azionare se si verifica linadempimento (non
lascia la casa)--> azione di condanna in futuro (657
1
).

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d) Sfratto per finita locazione: il locatore intima lo sfratto al conduttore dopo la scadenza del contratto. Per effettuare
lintimazione il locatore deve aver preventivamente comunicato la disdetta (almeno 6 mesi prima) al fine di
impedire il rinnovo tacito del contratto--> azione di condanna (657
2
).

e) Sfratto per morosit: 658--> il locatore propone azione costitutiva tendente alla risoluzione del contratto per
inadempimento del conduttore relativamente allobbligazione del pagamento dei canoni, con conseguente
condanna al rilascio dellimmobile a cui pu seguire anche la condanna al pagamento dei canoni scaduti e da
scadere prescindendo da qualsiasi valutazione sulla gravit dellinadempimento cos come previsto dal 1455
(questo un decreto dingiunzione ex 664). La morosit riferita anche agli accessori (spese condominiali). Il
locatore, per ottenere la convalida, deve attestare che la morosit persiste (per iscritto o verbalmente); attestazione
che il giudice pu rafforzare imponendo al locatore una cauzione per i danni e le spese ex 663
3
.

f) Rapporto di locazione dopera: 659--> se il godimento di un immobile il corrispettivo anche parziale di una
prestazione dopera, lintimazione di licenza o di sfratto con la contestuale citazione per la convalida, pu essere
fatta quando il contratto viene a cessare per qualsiasi causa.

660--> Latto che introduce la convalida di sfratto la citazione che deve contenere, oltre allinvito a comparire,
lavvertimento che se non comparisce, o comparendo non si oppone, il giudice convalida la licenza o lo sfratto ai sensi
del 663. La notifica deve essere effettuata ex 137 ss., se lintimazione non stata notificata in mani proprie, lufficiale
giudiziario lo deve fare a mezzo di raccomandata. Giudice competente il tribunale del luogo (territorio inderogabile)
in cui si trova limmobile locato (661). Dallintimazione alludienza devono trascorrere non meno di 20gg.

662--> Se non compare lintimante: il processo si estingue ma sono fatti salvi gli effetti sostanziali (disdetta
della rinnovazione tacita del contratto).


663--> Se non ci sono contestazioni dellintimato o questi non si costituisce in giudizio (in questo caso il
giudice pu ordinare la rinnovazione della notifica qualora risulta o appare probabile che lintimato non abbia
avuto conoscenza della citazione stessa o non sia potuto comparire per caso fortuito o forza maggiore) allora il
processo si conclude in forma semplificata con lordinanza di convalida. da notare che qui la mancata
costituzione (la contumacia) la si considera come ficta confessio cio come ammissione dei fatti legali
costitutivi posti dallattore a fondamento del suo diritto--> deroga al principio dellonere della prova. Lunico
rimedio alla mancata costituzione lo si trova nel 668 (opposizione tardiva--> stesso schema del decreto
ingiuntivo)

Quando invece lintimato si costituisce in giudizio e si oppone alla convalida, il giudizio si trasforma in
cognizione ordinaria.

665--> Se lintimato si oppone con eccezione non fondata su prova scritta, il
giudice su istanza del locatore, se non sussistono gravi motivi, pronuncia
ordinanza non impugnabile di rilascio con riserva deccezione del
convenuto. Tale ordinanza immediatamente esecutiva, ma pu essere
subordinata alla prestazione di una cauzione danni e spese comprese.
Questordinanza non sopravvive allestinzione, ed diversa da quella di
convalida perch non definisce il giudizio ma ha una tipica funzione
sommaria: evitare labuso del diritto difesa.

La schema delle impugnazioni della convalida di sfratto uguale a quello per il decreto ingiuntivo. In particolare da
osservare listituto dellopposizione revovatoria di terzo che il subconduttore (intervento adesivo dipendente) pu fare
anche in presenza di una convalida di sfratto.
Problemi sullordinanza immediata di rilascio:

a) Delibazione sullinfondatezza delle eccezioni sollevate dal convenuto?

b) Per gravi motivi in contrario sintendono le ipotesi in cui le eccezioni si basano su prove di pronta soluzione o sulla
sussistenza di un grave pregiudizio che deriverebbe al convenuto dal rilascio immediato del bene o da tutti e due?

c) Sulla natura dellordinanza?

i. Natura cautelare allora con lestinzione del processo si estingue anche lordinanza.
ii. Natura sommaria non cautelare allora in casi di estinzione del processo lordinanza destinata a
sopravvivere divenendo immutabile--> tende al giudicato.
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iii. Natura di provvedimento sommario-semplificato-esecutivo--> equiparabile ad un titolo stragiudiziale.
Anche qui cogliere tale differenza utile nella fase dellopposizione allesecuzione.

d) Regime dimpugnazione dellordinanza illegittima?
In genere in tali procedimenti si tende a dare garanzie di immutabilit. La prima soluzione che si palesa quella del
ricorso straordinario per cassazione che sia sul piano della garanzia soggettiva, sia su quella istituzionale appare
farraginoso e poco garantista. Unaltra soluzione quella del principio di prevalenzadella sostanza sulla forma, cio
lordinanza illegittima avrebbe contenuto di sentenza e sarebbe quindi appellabile come questultima.




PROCEDIMENTO EX ART. 148 C.C.

147 c.c.--> doveri verso i figli (mantenere istruire ed
educare secondo le capacit inclinnazioni e
aspirazioni)

148 c.c.--> indica gli obbligati al mantenimento (genitori,
ascendenti legittimi o naturali)

Questi articoli entrano in una categoria di diritti in relazione ai quali sorge il problema di apprestare una tutela urgente
ai fini delleffettivit: il processo ordinario ha una durata fisiologica che pu arrecare un danno irreparabile essendo non
soddisfatto per tutta la durata del processo. Il 148
2-3-4-5
descrive la tutela sommaria da adottare per garantire la
conclusione del procedimento in tempi brevi.
2--> il presidente del tribunale su istanza di chiunque vi abbia interesse, sentito linadempiente ed assunte sommarie
informazioni, pu ordinare con decreto che una quota dei redditi dellobbligato, in proporzione agli stessi, sia versata
direttamente allaltro coniuge o a chi sopporta le spese per il mantenimento, listruzione e leducazione della prole. La
cognizione sommaria perch superficiale: le modalit di acquisizione al processo degli strumenti di conoscenza non
sono quelle previste dal libro II del codice di rito, ma sono determinate dal giiudice di volta in volta con lunico
vincolo di far presto. Conclusa la cognizione il giudice emetter unprovvedimento avente la forma di decreto che ai
sensi del 148 titolo esecutivo e va notificato agli interessati ed eventualmente al terzo debitore (conduttore
- datore di lavoro). Infatti si pu imporre direttamente al terzo debitore di versare il dovuto (cessione del
credito periodico che lobbligato vanta verso il debitor debitoris); pertanto il terzo si liberer del proprio
obbligo pagando non al suo creditore diretto ma al soggetto che sostiene le spese di mantenimento. Entro
20gg le parti e il terzo possono fare opposizione sul modello del decreto ingiuntivo. La differenza con il
decreto ingiuntivo che nel 148 c la realizzazione del contraddittorio anche se a cognizione superficiale. La
struttura molto simile al decreto ingiuntivo, cambia la funzione: non pi economica di attivit processuale, ma
effettivit della tutela.




PROCESSO CAUTELARE

La tutela cautelare indefettibile in quanto prevista dalla carta costituzionale; tre sono le funzioni principali: effettivit
della tutela, economia dei giudizi, evitare labuso del diritto di difesa (queste ultime due caratteristiche sono il lato
sommario di tale procedimento). La disciplina di detta materia e contenuta nel capo III del libro IV del codice di rito
(669); tuttavia lelenco contenuto in detti articoli non tassativo, e inoltre la funzione assolta dalla tutela cautelare non
esclusiva, in quanto nel nostro ordinamento vi sono altri istituti di natura sostanziale (obbligo del possessore in buona
fede di restituire i frutti; anatocismo) o processuale (condanna in futuro; titoli esecutivi di formazione stragiudiziale;
procedimenti sommari non cautelari) che assolvono detto compito pur essendo profondamente diversi nella struttura.

Effettivit della tutela
I provvedimenti cautelari sono di solito conservativi o anticipativi degli effetti della giurisdizione di cognizione e/o
di esecuzione (blocco della pubblicazione di un libro che viola il diritto dautore). Il provvedimento cautelare ha un
effetto provvisorio verso chi si presume abbia diritto e pertanto richiesta una valutazione di fatto e di diritto del
caso concreto cio un accertamento sommario da cui si deduce la probabilit dellesistenza del diritto. La tecnica
quella di conferire alla parte il potere di chiedere al giudice lemanazione di un provvedimento sommario, al
termine di un procedimento egualmente sommario, sulla base della valutazione di due condizioni:

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1) fumus bonis iuris: necessario dimostrare che il diritto sostanziale, che si vuole cautelare, molto
probabilmente esiste.

2) Periculum in mora: bisogna provare che nel tempo necessario per ottenere un provvedimento di carattere
definitivo si possono verificare pregiudizi alla situazione giuridica o di fatto del soggetto interessato al
provvedimento.

Queste due condizioni si coordinano con la funzione dellazione cautelare: tendere allemanazione di un provvedimento
che mira a congelare la situazione di fatto e di diritto, in vista di un futuro provvedimento di cognizione o di un futuro
provvedimento esecutivo. Lazione cautelare ha carattere astratto, in quanto non collegata alla prova piena
dellesistenza del diritto e pertanto rientra nel genere dei provvedimenti sommari. La funzione specifica quella di
neutralizzare i danni, che possono derivare allattore probabile vincitore della causa, dovuti dalla durata del processo a
cognizione piena, ove tali danni non siano gi neutralizzati: da istituti di diritto sostanziale diretti a rafforzare la
attuazione del diritto indipendentemente dalla durata del processo di cognizione (pegno, ipoteca); dagli effetti
sostanziali della domanda (interruzione del termine di prescrizione); ancora dalla esistenza di titoli esecutivi di
formazione stragiudiziale; o non siano neutralizzabili tramite lutilizzazione di processi sommari non cautelari.

Struttura della tutela cautelare
1. Provvisoriet: inidoneit a dettare una disciplina definitiva del rapporto controverso (non sono decisori).
Tuttavia va detto che la provvisoriet del provvedimento non necessariamente implica la provvisoriet degli
effetti. Difatti i provvedimenti cautelari sono ineluttabilmente destinati a perdere efficacia quando il diritto a
cautela del quale sono stati concessi venga dichiarato inesistente nel giudizio a cognizione piena, o venga ad
essere assorbito (o sostituito) dal provvedimento a cognizione piena che accerti lesistenza del diritto a cautela
del quale siano stati concessi. Riguardo gli effetti, invece, la regola della provvisoriet non sempre valida:
i. 698 Istruzione preventiva: se il provvedimento a cognizione piena accerta la esistenza del diritto a cautela
del quale era stata concessa la misura cautelare, gli effetti del provvedimento stesso si acquisiscono
definitivamente.
ii. Conversione del sequestro conservativo in pignoramento: se la sentenza a cognizione piena accerta
lesistenza del diritto a cautela del quale era stata concessa la misura cautelare, si acquisiscono
definitivamente gli effetti prodotti medio tempore dal provvedimento cautelare: si dir che la misura
cautelare (sequestro) agisce tecnicamente come prenotazione di alcuni degli effetti della futura sentenza a
cognizione piena.
iii. Tutela cautelare a contenuto totalmente anticipatorio: la sentenza che accerta lesistenza del diritto
consolida gli effetti prodotti dalla misura cautelare; la giuridicit e la permanenza di questi effetti
risiederanno nella sentenza a cognizione piena, e non pi nella misura cautelare.
2. Strumentalit: le misure cautelari non sono mai fine a se stesse, ma sono immancabilmente preordinate alla
emanazione di un ulteriore provvedimento definitivo, di cui esse provvisoriamente assicurano la fruttuosit
pratica. I provvedimenti cautelari nascono come istituzionalmente serventi rispetto al processo a cognizione
piena; questa connotazione si coglie:

1. 669octies--> dal fatto che i provvedimenti cautelari diventano inefficaci se il
giudizio di merito non sia stato instaurato entro il termine perentorio fissato dal
giudice (in mancanza entro 30 giorni).
2. 669decies--> dalla revocabilit o modificabilit del provvedimento cautelare
durante listruzione da parte del giudice istruttore della causa di merito ove si
verifichino mutamenti delle circostanze.
3. 669novies--> dalla inefficacia del provvedimento cautelare derivante dallestinzione
del processo di merito, oppure dalla sentenza di merito che dichiari linesistenza del
diritto a cautela del quale la misura cautelare era stata concessa.


669bis-->la domanda si propone con ricorso depositato nella cancelleria del giudice competente.
Competenza: le scelte principali effettuate dal legislatore sono volte a dare uno schema rigido della competenza
in materia cautelare. Il potere cautelare affidato al giudice monocratico (anche quando la competenza sarebbe del
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collegio); inoltre si osserva la soppressione della competenza funzionale del presidente del tribunale. Il giudice di
pace non competente per queste questioni (unica deroga a questo principio si ha per i procedimenti di
istruzione preventiva e del potere di sospensione dellesecuzione dellordinanza irrogatrice di sanzioni
amministrative). 669ter ante causam--> spetta al giudice di merito
designato dal presidente del tribunale, ci vale anche se il processo sospeso o interrotto; nella domanda ante
causa la parte deve indicare anche lazione di merito di cui intende successivamente avvalersi, per poter
permettere al giudice di valutarne la strumentalit. 669quater in corso di
causa--> la decisione spetta al giudice investito del merito della causa. Ove la causa di merito rientri nella
giurisdizione del giudice straniero, sar competente il giudice che sarebbe stato competente per materia o valore,
del luogo in cui deve essere eseguito il provvedimento cautelare. Se lazione civile stata esercitata o trasferita nel
processo penale, la richiesta di rilascio della misura cautelare si far al giudice che sarebbe stato competente per
materia o valore, del luogo dove deve essere eseguito il provvedimento cautelare. In pendenza dei termini per
proporre limpugnazione, la domanda di tutela cautelare si propone al giudice che ha pronunciato la sentenza: la
domanda cautelare non pu che essere correlata alla domanda di restituzione di quanto corrisposto sulla base della
sentenza di condanna di primo grado: lammissibilit di tali misure per da escludere, perch il bisogno di tutela
cautelare del convenuto soccombente contro la provvisoria esecutoriet della sentenza di primo grado tutto
esaurito da quella speciale misura cautelare costituita dalla sospensione della esecuzione, misura disciplinata in
modo tipico dal 283-351-431-447bis.
669 quinques--> se la controversia oggetto di clausola compromissoria o arbitrato, lattribuzione del potere
cautelare v al giudice che sarebbe stato competente a conoscere il merito.

669sexies Procedimento 1--> se in corso di causa la
domanda cautelare si propone con ricorso, o nellatto di citazione o in uno dei verbali di udienza. Se in
pendenza di causa il giudice istruttore non stato ancora nominato, o, il giudizio sospeso o interrotto, la
domanda si propone al giudice istruttore o al presidente. A seguito della presentazione del ricorso, il
cancelliere forma il fascicolo dufficio e lo presenta senza ritardo al presidente del tribunale il quale designa il
magistrato cui affidata la trattazione del procedimento 669ter
4
; il ricorso deve contenere i requisti di
contenuto-forma di cui al 125
1
(pena nullit ex 156):

- indicazione dellufficio giudiziario, nonch del giudice istruttore in caso di domanda proposta in corso di
causa, dopo la nomina di questo;
- indicazione delle parti;
- individuazione del diritto sostanziale che si intende cautelare;
- esposizione dei fatti costitutivi del diritto fatto valere in giudizio;
- indicazione del periculum;
- indicazione specifica delle prove;

Depositato il ricorso in cancelleria, il giudice deicder se provvedere:

i. Con il contraddittorio (669sexies
1
)
ii. Senza contraddittorio (669sexies
2
)

dopodich il giudice con decreto fisser la data delludienza; attivato il contraddittorio, omessa ogni formalit
non essenziale al contraddittorio, il giudice procede nel modo che ritiene pi opportuno, agli atti di istruzione
indispensabili in relazione ai presupposti e ai fini del provvedimento richiesto; fatto ci, provvede con orinanza
allaccoglimento o al rigetto della domanda. Da questo procedimento si evince lessenza della cognizione
sommaria: assenza di termini minimi di difesa; piena apertura alle prove atipiche; il giudice, dal canto suo, ha
un potere discrezionale alquanto accentuato, con il solo limite del rispetto della regola della coerenza con lo
scopo del 156.
2--> se inaudita altera parte: effettuato il ricorso, quando la convocazione della controparte potrebbe
pregiudicare lattuazione del provvedimento, il giudice provvede con decreto motivato assunte ove occorra
sommarie informazioni. Le motivazioni che inducono il giudice a provvedere in tal senso possono essere
dettate da ragioni di urgenza, nel qual caso non ammessa dilazione; oppure vi sono casi in cui mettere
sullavviso il resistente significherebbe dargli la possibilit di sottrarsi agli effetti del provvedimento stesso.
Ovviamente la garanzia del contraddittorio non negata, ma si realizza in forma posticipata allemanazione del
provvedimento. Cos con lo stesso decreto disposto inaudita altera parte, il giudice fissa ludienza di
comparizione delle parti davanti a se entro un termine perentorio non superiore a 15 giorni, assegnando
allistante un termine perentorio non superiore a 8 giorni per la notificazione del ricorso e del decreto; in tale
udienza il giudice, con ordinanza, conferma, modifica o revoca i provvedimenti emanati con decreto inaudita
altera parte. Il decreto emesso inaudita altera parte diviene inefficace:
se non viene notificato.
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se non vengono rispettati i termini per la notifica.
se nessuna delle due parti si presenta alludienza di
comparizione.

669septies Provvedimento negativo (rigetto) Il giudice provvede con ordinanza di:

a) rigetto per incompetenza: lordinanza non preclude la riproposizione della domanda (questa ordinanza non
ha nulla a che vedere con la sentenza di incompetenza); Il giudice non tenuto nellordinanza ad indicare
lufficio giudiziario competente. Non neppure ammessa la possibilit di esperire regolamento di
competenza visto che la parte pu sempre esperire reclamo verso il provvedimento.
b) rigetto per altri motivi di rito: lordinanza non preclude la riproposizione dellistanza per il provvedimento
cautelare quando si verifichino mutamenti delle circostanze o vengano dedotte nuove ragioni di fatto o di
diritto (es: difetto di giurisdizione, nullit non sanata della domanda, difetto di legittimazione ad agire,
etc); quindi lordinanza di rigetto per motivi diversi dallincompetenza preclude la riproposizione
dellistanza per il provvedimento cautelare solo quando questa sia fondata sulle stesse ragioni di fatto o di
diritto fatte valere nel primo procedimento. Nessuna preclusione si ha allorch la nuova istanza sia
fondata: -- su mutamenti delle circostanze come eventuali nuovi
mezzi di prova; -- in ordine agli stessi fatti posti a fondamento
della stessa
istanza respinta; -- su nuove ragioni di fatto o di diritto,
cio su fatti
anche non sopravvenuti ovvero su argomentazioni o
prospettazioni giuridiche non utilizzate dalle parti e dal
giudice nel primo procedimento.
Questa possibilit di riproposizione dellistanza univoca manifestazione dellassenza del principio della
preclusione da deducibile riguardo lordinanza di rigetto.
c) rigetto per motivi di merito la disciplina la medesima prevista per il rigetto per altri motivi di rito (es:
linesistenza di una norma che attribuisca protezione allinteresse fatto valere in giudizio; la mancata prova
del fumus dellesistenza dei fatti costitutivi).
669septies
2
--> se lordinanza di incompetenza o di rigetto pronunciata prima dellinizio della causa di merito,
con essa il giudice provvede definitivamente sulle spese del procedimento cautelare. La condanna alle spese
immediatamente esecutiva ed opponibile ex 645 in quanto applicabile, nel termine perentorio di 20 giorni
dalla pronuncia dellordinanza se avvenuta in udienza, o altrimenti dalla sua comunicazione. Ci vuol dire che
le spese del subprocedimento cautelare promosso nel corso della causa di merito saranno liquidate
allemissione della sentenza che definisce il giudizio. Nel caso di rigetto della domanda cautelare proposta ante
causam, la liquidazione delle spese avviene nello stesso provvedimento che chiude il processo sommario
cautelare.

669octies Provvedimento di accoglimento Il provvedimento di accoglimento ante causam
viene impostato dal legislatore nel senso di rendere evidente il carattere della strumentalit: lordinanza di
accoglimento deve fissare un termine di massimo 30 giorni entro cui deve avere inizio il giudizio di merito; il
termine decorre dalla pronuncia dellordinanza se avvenuta in udienza; altrimenti dalla comunicazione
dellordinanza; (in caso di mancata comunicazione, dalla sua notificazione). Nel caso in cui la controversia
sia oggetto di compromesso o clausola compromissoria, nel termine di 30 giorni la parte deve notificare
allaltra un atto nel quale dichiara la propria intenzione di promuovere il procedimento arbitrale, propone la
domanda e procede, per quanto le spetta, alla nomina degli arbitri.

669novies Inefficacia del provvedimento Il provvedimento cautelare diventa inefficace:
i) Se il processo di merito a cognizione piena non instaurato entro il termine perentorio di 30 giorni di
cui al 669octies.
ii) Se si estingue il processo a cognizione piena.
iii) Se non stata versata la cauzione di cui al 669undecies.
iv) Se il diritto oggetto del provvedimento cautelare dichiarato inesistente con sentenza italiana anche non
ancora passata in giudicato o con lodo arbitrale anche non depositato.
v) Se in una causa devoluta alla giurisdizione del giudice straniero o ad arbitrato, la parte che aveva
ottenuto la misura cautelare non richiede lesecutoriet in italia.
vi) Caso del sequestro ottenuto allestero in cui il sequestrante non abbia richiesto lesecutoriet entro il
termine di 60 giorni dal primo giorno utile per la proposizione della richiesta di esecutoriet.

Giudice competente a pronunciarsi sulla inefficacia sar:
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- il giudice che ha emanato il provvedimento, se linefficacia causa della mancata instaurazione o
dellestinzione del processo.
- Dal giudice che emana il provvedimento, nel caso di sua dichiarazione di inesistenza del diritto.
- Il giudice italiano che ha emanato il provvedimento, nel caso della mancata richiesta di esecutoriet
della sentenza straniera o lodo.
- Nulla dice il codice per il caso di inefficacia legato al mancato versamento della cauzione richiesta: si
ritiene in via interpretativa che competente a dichiarare linefficacia sia il giudice che ha emanato il
provvedimento cautelare.

Il procedimento per dichiarare linefficacia inizia con ricorso depositato nella cancelleria del giudice che ha
emanato il provvedimento. Depositato il ricorso, il giudice dispone, con decreto in calce al ricorso, la
fissazione per ludienza di comparizione/trattazione delle parti. Se in udienza non c contestazione il giudice,
con ordinanza immediatamente esecutiva, dichiara linefficacia del provvedimento cautelare. Se in udienza c
contestazione, lufficio giudiziario al quale appartiene il giudice che ha emesso il provvedimento cautelare,
decide con sentenza provvisoriamente esecutiva, salva la possibilit di emanare in corso di causa i
provvedimenti di cui al 669decies (modifica o revoca del provvedimento cautelare). Gli accertamenti che deve
compiere il giudice in sede di emanazione dellordinanza consistono nella verifica della esistenza dei
presupposti generali e speciali di ammissibilit e di idoneit, alla stregua dellordinamento, dei fatti affermati
dallattore a giustificare lemanazione del provvedimento richiesto. In caso di contestazione, la fase speciale-
semplificata del procedimento ha termine ed il processo deve proseguire nelle forme della cognizione piena.
Nel processo a cognizione piena il giudice istruttore ha la possibilit di modificare o revocare interinalmente
con ordinanza il provvedimento cautelare ex 669decies. Le stesse competenze e lo stesso procedimento sono
adottati anche per lemanazione delle disposizioni necessarie per ripristinare la situazione precedente. Questa
una previsione normativa di immensa portata pratica: ripristino della situazione precedente: fa riferimento
non solo alle mere restituzioni, ma anche al risarcimento dei danni causati alla controparte dallesecuzione
della misura cautelare. Ripristino: restituzione + risarcimento del danno.

669decies Revoca e modifica
Possono aversi su istanza di parte ad opera del giudice istruttore nel corso dellistruzione della causa. I
provvedimenti concessi ante causa non sono sottoposti a revoca o modifica a meno che non si verificano
mutamenti delle circostanze. Il giudice provvede con ordinanza che pu essere oggetto di reclamo. Per
mutamenti delle circostanze si riferisce alla sopravvenienza di nuovi fatti inesistenti al momento della
emanazione della misura cautelare, ma anche allallegazione di fatti preesistenti non allegati, nonch
allemersione di nuove prove: si ricomprende ogni legittima emersione nel corso del processo a cognizione
piena di fatti e circostanze anche meramente probatori che introducono elementi nuovi nella valutazione del
maggiore o minor grado di probabile esistenza del diritto e del periculum in mora a cautela del quale il
provvedimento era stato emanato. Dal 669decies si capisce che c un preciso momento in cui poter far valere
questi mutamenti delle circostanze cio nel corso dellistruzione; sembra quindi legittimo chiedersi se il
provvedimento richiesto ante causam si possa modificare prima del momento in cui si giunga alla fase
istruttoria del processo a cognizione piena che notoriamente avviene dopo il 183, il che vorrebbe in pratica dire
che si dovrebbe attendere un periodo di tempo piuttosto lungo, tale da vanificare le esigenze
costituzionalmente garantite di effettivit della tutela. Alcuni risolverebbero il problema con il reclamo, ma la
soluzione appare inadeguata, potendo far valere i suddetti mutamenti in un modo molto limitato causa gli
stretti termini per la sua proposizione. Altri invece risolvono con la revoca o modifica, che a differenza del
reclamo, permette di far valere i mutamenti sopravvenuti delle circostanze senza limiti di tempo. Se i rilievi
indicati sono corretti, nel 669decies il legislatore ha inteso: codificare il principio della normale revocabilit e
modificabilit del provvedimento cautelare; indicare la non tassativit e che nel corso dellistruzione il
giudice istruttore a dover provvedere sullistanza di revoca o modifica; di conseguenza qualora la causa di
merito o non sia stata ancora iniziata o non sia pervenuta ancora alla fase dellistruzione, il giudice competente
a provvedere sullistanza di revoca o modifica andr individuato alla stregua dei criteri generali indicati negli
art 669ter/quater.

669undecies Cauzione
La tutela cautelare per la sua stessa natura rischia di ritorcersi a danno del resistente ove questi risulti vittorioso a
termine del processo a cognizione piena. La consapevolezza di questa intrinseca pericolosit ha dato alla luce
listituto della cauzione: in sede di concessione del provvedimento cautelare il giudice pu imporre il versamento di
una cauzione (provvedimento contro-cautelare) allistante, ai fini di un eventuale risarcimento. La cauzione una
condizione risolutiva cio fa venir meno il provvedimento qualora non sia versata. Dunque lo strumento della
cauzione, coordinato con la responsabilit aggravata 96
2
, idoneo a ristabilire unuguaglianza tra le parti
entrambe minacciate da un pericolo di danno. Che tipo di influenza eserciter sul giudice la percezione della
pericolosit propria della eventuale irreversibilit degli effetti prodotti dal provvedimento cautelare in danno al
resistente (convenuto)? il giudice dovr:
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a) tentare di ridurre per quanto possibile la sommariet della cognizione circa il fumus;
b) valutare nel caso concreto il tipo di danno che le parti subirebbero, rispettivamente, dalla sua pronuncia, e di
conseguenza, concedere il provvedimento solo quando il pregiudizio dellistante sia qualitativamente o
quantitativamente maggiore del danno subito dalla controparte.

La cauzione si pu applicare a tutti i provvedimenti cautelari sia in forma di decreto che di ordinanza, eccezion
fatta per le ipotesi del 669duodecies, perch ove non prestata spontaneamente, determina linefficacia della misura
cautelare principale, cos che non si pu mai porre un problema di attuazione forzata del provvedimento impositivo
di una cauzione ex 669duodecies.

669duodecies Attuazione delle misure cautelari Varia a seconda della natura delloggetto
del provvedimento stesso:

A) Lattuazione delle misure cautelari aventi ad oggetto somme di danaro avviene nelle forme degli art 491ss in
quanto compatibili. Tale scelta volta ad assicurare che lattuazione di tali provvedimenti avvenga nel rispetto
del principio del concorso dei creditori nonch allesigenza di rinvenire forme certe, idonee a disciplinare tutte
le complesse attivit necessarie per trasformare in somme di danaro i beni dellobbligato e per realizzare il
concorso. Il richiamo al 491 significa richiamo sia al giudice competente per lesecuzione, sia al procedimento
di esecuzione, sia al sistema delle opposizioni.
Giudice competente, sar individuato ai sensi degli art 9 e 26 nonch dellart 484; come tale il giudice
dellesecuzione non solo non coincider con il giudice persona fisica che ha emanato il provvedimento
cautelare, ma potr anche essere un giudice appartenente ad un ufficio giudiziario diverso da quello che ha
emanato la misura cautelare.
Il procedimento, consister in un normale processo di espropriazione, allinterno del quale il credito
tutelato in via cautelare potr legittimamente prevalere, nel concorso con altri eventuali crediti, solo se
assistito da causa di prelazione.
Il pignoramento non dovr essere preceduto dalla notificazione del titolo esecutivo e del precetto.
Sono da ritenere ammissibili: lopposizione ex 615
2
(impignorabilit dei beni); lopposizione agli atti
esecutivi ex 617; lopposizione di terzo ex 619; le opposizioni in sede di distribuzione ex 512. Riguardo
allopposizione allesecuzione, sempre ex art 615
2
diretta a contestare il diritto dellistante a procedere ad
esecuzione forzata, da ritenere ammissibile solo se fondata su ragioni di rito tali da comportare
linesistenza e non solo la nullit del provvedimento cautelare: ogni altra ragione di rito o merito, stante la
assoluta impermeabilit tra opposizione allesecuzione e ragioni che possono essere fatte valere
nellambito della cognizione, dovr essere fatta valere nelle forme del reclamo ex 669terdecies, della
richiesta di revoca o modifica ex 669decies o, specie per le ragioni di merito, nellambito del processo a
cognizione piena. Strettamente dipendente dai limiti di ammissibilit delle opposizioni lammissibilit
della sospensione da parte del giudice dellesecuzione ex art 624; sospensione che pertanto non potr mai
essere fondata su ragioni di rito o di merito che il destinatario passivo della misura cautelare ha lonere di
fare valere unicamente tramite il reclamo ex 669terdecies, listanza di revoca o di modifica ex 669decies,
nonch, specie per le ragioni di merito, nel corso del processo a cognizione piena.

B) Lattuazione delle misure cautelari aventi ad oggetto obblighi di consegna, rilascio, fare o non fare avviene
sotto il controllo del giudice che ha emanato il provvedimento cautelare il quale ne determina anche le
modalit di attuazione e ove sorgano difficolt o contestazioni, d con ordinanza i provvedimenti opportuni,
sentite le parti con la precisazione che ogni altra questione va proposta nel giudizio di merito. Quanto alle
forme, sono individuate liberamente dal giudice ai sensi del 121-131 con lunico vincolo dellidoneit al
raggiungimento dello scopo. I tratti caratterizzanti dellattuazione delle misure cautelari di obblighi di
consegna, rilascio, fare o non fare, oltre alla deroga in punto di competenza, sono:

a) le fasi della determinazione dellobbligo e della determinazione delle modalit dellesecuzione ex 612
possono essere unificate.
b) lesecuzione non dovr essere preceduta dalla fase della notificazione del titolo esecutivo e del precetto.
c) Nellattuazione degli obblighi di rilascio di beni immobili, non dovr essere effettuato necessariamente
lavviso di cui al 608.
d) Nellesecuzione delle attivit materiali che il 606-608-609-612 riservano allufficiale giudiziario, il
giudice potr servirsi anche di altri ausiliari, se del caso appositamente designati: col che si risolve il
problema pi delicato posto dalla possibile non coincidenza tra il luogo dove deve avvenire lesecuzione
e la circoscrizione dellufficio giudiziario cui appartiene il giudice che ha emanato il provvedimento
cautelare.
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e) Non saranno proponibili opposizioni agli atti esecutivi in senso stretto, ed il controllo sulla regolarit
dellesecuzione sar effettuato dallo stesso giudice che ha emanato il provvedimento cautelare, in forme
sommarie in contraddittorio, con ordinanza.
f) Le spese dellesecuzione forzata non potranno essere liquidate n ai sensi del 611 n ai sensi del 614, ma
dovranno essere liquidate o in autonomo giudizio o dal giudice della causa di merito.
g) I terzi titolari di diritti autonomi e incompatibili sulloggetto dellesecuzione, non potranno avvalersi
dellopposizione di terzo allesecuzione (619) e della conseguente sospensione (624), ma potranno solo o
agire con azione di accertamento autonoma o intervenire nel corso del processo a cognizione piena cui
strumentale la misura cautelare, e in tale sede chiedere la revoca o la modifica della misura stessa ex
669decies.

Se la misura cautelare stata rilasciata in sede di reclamo, competente allattuazione degli obblighi di consegna
rilascio, fare e non fare, il giudice che avrebbe dovuto emanare la misura cautelare (primo giudice cautelare).

C) Ogni altra questione diversa da quelle strettamente strumentali allattuazione delle misure cautelari va
proposta nel giudizio di merito--> presupposti di rito e di merito delle misure cautelari. Unica eccezione si ha
nel caso di misure cautelari aventi ad oggetto obblighi di consegna rilascio fare o non fare, stante lidentit tra
bene oggetto del diritto fatto valere nel processo a cognizione piena e bene oggetto dellesecuzione, tra le
questioni inerenti ai presupposti della tutela, rimesse al giudizio di merito, rientrano anche le questioni relative
alla titolarit da parte di terzi di diritti autonomi ed incompatibili o comunque prevalenti sul bene; mentre in
ipotesi di espropriazione forzata stante la non identit tra bene oggetto del diritto fatto valere nel processo a
cognizione piena e bene oggetto di espropriazione, le questioni relative alla titolarit da parte di terzi di diritti
prevalenti sui beni pignorati potranno e dovranno essere fatte valere fuori del giudizio di merito cui
strumentale la misura cautelare anche in via di opposizione di terzo allesecuzione ex 619.

D) Sequestri--> 677-679 (norme sullattuazione). Il 669duodecies omette totalmente di prendere in
considerazione i provvedimenti cautelari aventi ad oggetto obblighi di fare infungibili o obblighi di non fare.
Non vi sono disposizioni circa lattuazione delle misure cautelari aventi ad oggetto obblighi non suscettibili di
essere attuati attraverso la tecnica della esecuzione forzata in via surrogatoria, tramite un terzo.

Da ci ne deriva che il 669duodecies ha natura di esecuzione forzata speciale.

669terdecies Reclamo
Il reclamo cautelare uno strumento utilizzabile per contestare i vizi del provvedimento o circostanze
preesistenti, il modo attraverso il quale si attua limpugnazione dei provvedimenti cautelari; prima lo si riteneva
utile solo per i cautelari favorevoli, ma la corte costituzionale lo ha ammesso anche per i provvedimenti di
rigetto. I provvedimenti reclamabili sono indicati dal 669terdecies
1
e dalla Corte Costituzionale (253/94):

a) Lordinanza (ante causam o in corso di causa) con la quale si concede un provvedimento cautelare;
b) Lordinanza con cui sia stata rigettata la domanda di provvedimento cautelare;
c) Le ordinanze che hanno pronunciato sulle istanze di revoca o modifica ex 669decies.

Ne segue che non suscettibile di reclamo il decreto emesso inaudita altera parte (669sexies
2
); infatti il controllo di
questo decreto si fa nelludienza in cui si integra il contraddittorio fissata dal giudice, in cui con ordinanza il
giudice conferma, modifica o revoca il decreto. Sar invece reclamabile lordinanza che conferma, modifica o
revoca il decreto. Con il reclamo si attua un controllo sul provvedimento cio una verifica della sua legittimit in
rito e in merito; oggi si ritiene che motivi di reclamo sono unicamente:

1) Errores in procedendo: violazione delle regole di competenza (669ter/quater/quinques), di legittimazione del
giudice nella sua designazione ai sensi del 669ter
4
, eventuali errori nella realizzazione del contraddittorio o di
istruzione con i presupposti e i fini della misura cautelare richiesta ai sensi del 669sexies
1
.
2) Errores in iudicando: Errori commessi dal giudice che aveva emanato il provvedimento in punto di
interpretazione delle norme di legge e di valutazione degli elementi probatori relativi ai fatti rilevanti in ordine
allaccertamento della sussistenza del fumus boni iuris e del periculum in mora.
3) Allegazione di fatti sopravvenuti allemanazione del provvedimento.

Non possono costituire motivi di reclamo: lallegazione di fatti preesistenti, ma non allegati nel corso del
procedimento o subprocedimento che si era concluso con la concessione della misura cautelare; lallegazione di
nuove prove relative a fatti preesistenti e allegati.
669terdecies
2
--> competente un giudice collegiale, del cui collegio non faccia parte il giudice che ha emanato il
provvedimento cautelare; occorre assicurare la maggiore vicinanza territoriale possibile tra giudice che ha emanato
la misura cautelare e giudice del controllo:
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1) contro i provvedimenti del giudice singolo del tribunale, il reclamo si propone al collegio dello stesso
tribunale, con la precisazione per, che del collegio non pu farne parte il giudice che ha emanato il
provvedimento reclamato;
2) contro i provvedimenti emanati dalla Corte dappello, il reclamo si propone ad altra sezione della stessa Corte
dappello o, in mancanza, alla Corte dappello pi vicina;
3) nulla viene detto circa lipotesi in cui il provvedimento sulla domanda cautelare sia stato emesso dal collegio
del tribunale; le soluzioni possibili sono due: ritenere che il reclamo vada proposto alla Corte dappello; o ad
altra sezione dello stesso tribunale.

Il reclamo va proposto a pena di decadenza entro il termine perentorio di 10 giorni dalla comunicazione del decreto
(739
2
: se dato in confronto di una sola parte) o dalla notificazione (se dato nei confronti di pi parti). Ne segue la
necessit ai fini del decorso del termine, che il provvedimento sia stato notificato alla controparte ancorch,
lordinanza emanata sulla domanda cautelare sia stata pronunciata in udienza. Limpossibilit di attribuire al
reclamo la natura di impugnazione in senso tecnico non consente di ritenere applicabile il termine di decadenza di
un anno di cui al 327
1
.

i. Il reclamo si propone con ricorso depositato in cancelleria, e tale deposito sufficiente ai fini del rispetto
del termine perentorio di 10 giorni.
ii. Il contraddittorio deve essere attivato secondo modalit analoghe a quelle del procedimento cui si rinvia
(669sexies).
iii. Il procedimento si svolge in camera di consiglio, cio senza udienza pubblica.
iv. Il presidente nomina tra i componenti del collegio un relatore, che riferisce in camera di consiglio.
v. Qualora il PM abbia partecipato al procedimento o subprocedimento cautelare, ricorrendo una delle ipotesi
di cui al 70, la sua partecipazione al giudizio di reclamo dovr avvenire nelle forme proprie delle parti e non
in quella delle conclusioni scritte di cui al 738
2
.
vi. Molto problematica la possibilit per il giudice del reclamo di assumere informazioni ai sensi del 738
3
;
infatti la formulazione del 669terdecies
4
sembrerebbe escludere tale possibilit, in coerenza con la funzione
di mero controllo su errores in procedendo o in iudicando che originariamente doveva essere del reclamo; la
circostanza per che tramite il reclamo possano essere dedotti anche fatti sopravvenuti, induce a ritenere
che, limitatamente a tali fatti, sia possibile assumere informazioni;
vii. La pronuncia sul merito avviene con ordinanza non impugnabile, con la quale si conferma, modifica o
revoca il provvedimento cautelare; dal che si desume che il reclamo ha natura di rimedio sostitutivo
dellordinanza che ha concesso la misura cautelare; la qualifica non impugnabile impressa allordinanza
in sede di reclamo serve solo ad escludere la ricorribilit in cassazione ex 111
2
cost, non a limitare la
revocabilit o modificabilit della ordinanza stessa ai sensi del 669decies.

669terdecies
5
--> afferma che il reclamo non sospende lesecuzione del provvedimento; tuttavia, il presidente del
tribunale o della Corte investiti del reclamo, quando per motivi sopravvenuti il provvedimento arrechi grave danno,
possono disporre con ordinanza non impugnabile la sospensione dellesecuzione o subordinarla alla prestazione di
congrua cauzione (potere inibitorio). La sospensione per limitata solo allipotesi in cui il grave danno sia
arrecato non dallesecuzione in s della misura cautelare, bens da motivi sopravvenuti, cio da fatti non esistenti al
momento dellemanazione del provvedimento; cos formulata, la norma si presenta molto rigida e stringente, al
punto da risultare difficile immaginare quando in concreto si potranno verificare ipotesi che legittimamente
potranno giustificare luso del potere inibitorio previsto dal 669terdecies; il potere inibitorio si esercita solo su
istanza di parte. Sul piano strutturale si alla presenza di un rimedio a motivi illimitati in fatto e in diritto, con il
quale possono essere fatti valere altres fatti sopravvenuti allemanazione del provvedimento; sempre sul piano
strutturale si alla presenza di un rimedio che si distingue dai mezzi di impugnazione in senso tecnico; questi si
indirizzano infatti sempre contro provvedimenti aventi lattitudine al giudicato, e pertanto da proporre entro
determinati termini per impedirne limproponibilit; la mancata proposizione del reclamo, invece, non determina n
limmutabilit del provvedimento cautelare, n la preclusione della possibilit di far valere tramite listanza di
revoca o modifica anche quegli stessi fatti sopravvenuti suscettibili ricostituire motivo di reclamo.
Sul piano funzionale il reclamo strumento diretto ad assicurare quelle modalit del diritto di difesa consistenti nel
potere di provocare il controllo di un provvedimento da parte di un giudice diverso da quello che ha emanato il
provvedimento da parte di un giudice diverso da quello che ha emanato il provvedimento stesso; garanzia
soggettiva che, pur non essendo costituzionalmente doverosa, appare quanto mai opportuna riguardo a
provvedimenti che si pronunciano su domande cautelari, provvedimenti che pur essendo provvisori, sono capaci, se
di accoglimento, di incidere immediatamente, talvolta anche in modo irreversibile, sulla realt sostanziale, e, se di
rigetto, di comprimere leffettivit della tutela giurisdizionale.



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669quaterdecies
Dispone che la disciplina dettata dagli art 669bis a 669terdecies si applica ai provvedimenti di sequestro (670-671-
687), ai provvedimenti in tema di denuncia di nuova opera e danno temuto (1171-1172-688), ai provvedimenti
durgenza (700), nonch, in quanto compatibili, agli altri provvedimenti cautelari previsti dal codice civile e dalle
leggi speciali.
Quanto ai provvedimenti di istruzione preventiva (692ss) si applica solo il 669septies in tema di provvedimento
negativo e di spese. La disposizione in oggetto, dunque, dimostra di avere unenorme portata dal punto di vista
pratico in quanto disciplina la materia del procedimento cautelare, anche con riguardo a tutte le misure cautelari
disciplinate dal codice civile e da leggi speciali. Il 669quaterdecies, in particolare deroga esplicitamente al
principio lex posterior generalis non derogat priori speciali e comporta di conseguenza, labrogazione per
incompatibilit della miriade di disposizioni procedimentali sparse nel codice civile o nelle leggi speciali con
riferimento a singole misure cautelari. Si ha, quindi, abrogazione per incompatibilit, perch lespressione in
quanto compatibili contenuta nel 669quaterdecies si riferisce alla compatibilit di questarticolo con le
peculiarit proprie delle singole misure cautelari previste dal codice civile o dalle leggi speciali.
I provvedimenti sommari sottratti alla disciplina del 669 sono:
A) Provvedimenti sommari idonei al giudicato, giustificati da esigenze di economia dei giudizi (decreto
ingiuntivo; convalida di sfratto 657-663) o da esigenza di urgenza (procedimento di repressione della
condotta antisindacale).
B) Provvedimenti sommari-semplificati-esecutivi dotati solo di efficacia esecutiva, ma privi di qualsiasi idoneit
al giudicato (ordinanza non impugnabile ex 306
4
con cui il giudice istruttore liquida le spese in caso di
estinzione del processo per rinuncia agli atti del giudizio; il decreto ex 745 in tema di ordine di rilascio di
copie; lordinanza ex 814 in tema di liquidazione delle spese ed onorari degli arbitri).
C) I provvedimenti di condanna con riserva di eccezioni (perch privi del requisito della strumentalit); questi
provvedimenti, infatti, sono destinati a perdere efficacia solo in caso di accoglimento delle eccezioni
riservate, mentre in caso di mancato inizio o di estinzione del processo a cognizione piena relativo alle
eccezioni riservate o consolidano la loro la loro efficacia che diviene immutabile, o conservano
unefficacia sotto molti aspetti analoga a quella propria dei provvedimenti sommari semplificati esecutivi.
D) Provvedimenti di istruzione preventiva (salva lapplicabilit del 669septies in tema di provvedimento
negativo e di condanna alle spese). Il motivo di tale esclusione, va individuato nella peculiarit di queste
misure cautelari che sono poste a cautela non di un diritto sostanziale, bensi del diritto processuale alla prova.

Altri provvedimenti cautelari diversi da sequestri-denunce-provvedimenti durgenza.
La sospensione dellesecuzione disposta dal giudice dellesecuzione di cui agli art 624-625-626-627: saranno
applicabili tutti gli art 669bis ss. con la sola eccezione della individuazione del giudice competente che continuer
ad essere il giudice dellesecuzione, perch lindicazione di tale competenza strettamente funzionale allesigenza
di attribuire a questo giudice sia la direzione del processo esecutivo sia il potere di sospensione cautelare in caso di
proposizione di opposizioni. Ancora riguardo a talune misure cautelari previste dal codice civile o dalle leggi
speciali si pu notare:
a) Che non c nessun problema per lassegno provvisorio di alimenti previsto dal 446 se inteso come misura
cautelare anticipatoria tipica: si applicano tutte le norme del 669bis e ss. compresa la richiesta del
provvedimento ante causam.
b) Gli art 1109-1137
2
-2378
4
-2287
2
-2527
3
nel prevedere limpugnazione giudiziale delle delibere della
maggioranza dei partecipanti di una comunione, delle delibere dellassemblea di condominio; delle delibere
dellassemblea della societ per azioni etc dispongono tutti che possibile sospendere lesecuzione della
delibera impugnata. Gli strettissimi termini entro cui queste impugnazioni devono essere proposte tendono ad
escludere il provvedimento cautelare di sospensione dellesecuzione ante causam.


Procedimenti possessori (703) Da sempre in dottrina, vista la collocazione in
un nuovo capo del codice di rito, si discusso sulla natura di questi provvedimenti. La dottrina maggioritaria li ha
sempre considerati cautelari. Mentre una dottrina minoritaria li considerava procedimenti sommari-semplificativi-
esecutivi. Dopo la novella del 90 che ha introdotto norme di coordinamento con il 669bis, le soluzioni della
dottrina e della giurisprudenza a riguardo sono:

1. chi ritiene necessaria una definizione del giudizio con sentenza, da pronunciarsi allesito di un
processo a cognizione piena sul merito possessorio: la fase sommaria necessaria e si svolge
secondo le forme del 669sexies e quater (modello della misura cautelare emessa in corso di causa); il
passaggio dalla fase sommaria (emanazione del provvedimento interittale) a quella di merito si
realizza senza soluzione di continuit attraverso la fissazione al termine della prima delludienza per
lordinaria trattazione; non trovano applicazione in quanto non compatibili il 669septies e octies;
mentre sono applicabili il 669 terdecies, decies, e duodecies.

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2. chi li ritiene procedimenti sommari-semplificativi-esecutivi a tutela di una situazione fattuale di
appartenenza che rileva solo a determinati effetti: il processo possessorio si svolge in ununica fase a
carattere sommario. I provvedimenti di accoglimento non devono fissare il termine per linizio
dellinesistente giudizio di merito a cognizione piena, e hanno solo efficacia esecutiva; sia quelli di
rigetto che di accoglimento sono privi dellefficacia preclusiva propria del giudicato e inidonei a
dettare una disciplina definitiva in ordine al godimento del bene.

Questultimo orientamento prevale in quanto, esclusa la natura cautelare della tutela possessoria, si deve pervenire
ad una definizione in positivo della natura della tutela possessoria sulla base della configurazione sostanziale del
possesso e dei dati emergenti dal codice di rito. Pertanto ci troviamo di fronte ad un processo sommario sganciato
dallaccertamento in concreto del periculum, destinato a sfociare in provvedimenti sommari dotati di efficacia
esecutiva che verr meno solo nel caso in cui in un successivo giudizio avente ad oggetto il diritto (e non il
possesso) al godimento del bene controverso, il soggetto vittorioso nel giudizio possessorio risulti soccombente. La
corte di cassazione a sezioni unite ha per confermato la tesi tradizionale: due fasi una a cognizione sommaria che
si chiude con ordinanza impugnabile con reclamo e che deve contenere la fissazione delludienza del 183 per la
prosecuzione del giudizio di merito, laltra a cognizione piena che si conclude con sentenza soggetta agli ordinari
mezzi dimpugnazione; inoltre ha affermato che qualora questultimo procedimento si chiuda con ordinanza, la
medesima ha natura sostanziale di sentenza e pertanto impugnabile con lappello.


Tipologia delle misure cautelari
Per poter correttamente comprendere la variet di contenuti che possono assumere i provvedimenti cautelari,
necessario effettuare uno studio particolareggiato del periculum:
i. Pericolo da infruttuosit del provvedimento a cognizione piena: durante il tempo necessario per lo
svolgimento del processo a cognizione piena, sopraggiungano dei fatti tali da rendere impossibile o molto pi
difficoltosa la concreta possibilit di attuazione della sentenza a cognizione piena (sequestro
conservativo/giudiziario; sospensione dellesecuzione ex 624-2378). Dunque in questi casi le misure cautelari
mirano ad impedire che la situazione di fatto si modifichi durante la pendenza del processo diretto ad ottenere
la pronuncia di annullamento dellatto o del provvedimento esecutivo. Lo studio di questo tipo di periculum si
traduce nella categoria dei provvedimenti cautelari conservativi della situazione di fatto o di diritto su cui
dovr incidere la futura sentenza.
ii. Pericolo da tardivit del provvedimento a cognizione piena: la mera durata del processo, col protrarre nel
tempo lo stato di insoddisfazione del diritto, causa di pregiudizio (assegno provvisorio in tema di alimenti;
ordinanza di reintegra immediata nel posto di lavoro del sindacalista interno). Dal pericolo per tardivit deriva
la categoria dei provvedimenti cautelari anticipatori della soddisfazione del diritto.

I provvedimenti cautelari distruzione preventiva sfuggono alla categorizzazione di cui sopra perch sono
destinati per un verso ad anticipare lacquisizione di prove, per altro verso hanno lo scopo di prevenire il danno
che pu derivare dalla perdita del mezzo di prova o dalloggetto della prova.
Il nostro ordinamento in materia cautelare adotta un sistema tipico temperato da una misura cautelare a
carattere residuale: il legislatore tipicizza attraverso norme generali ed astratte singole specie di pericula in
mora e singoli contenuti delle misure cautelari sicch il giudice dovr concedere il provvedimento cautelare
solo se si accerti il fumus e il periculum tipicizzato dal legislatore; si pensi alle misure cautelari tipiche
(sequestro conservativo/giudiziario, istruzione preventiva): qui il legislatore oltre a tipicizzare il periculum,
tipicizza anche il contenuto del provvedimento cautelare privando il giudice di qualsiasi potere discrezionale.
Accanto a queste ipotesi tipiche vi anche la norma di chiusura del sistema riguardante le misure cautelari
atipiche: questa norma ha carattere residuale ed prevista dai provvedimenti durgenza 700: costituisce lasse
portante della tutela sommaria urgente in genere e cautelare in particolare; la funzione residuale atipica svolta
dal 700 tale non solo rispetto alle misure cautelari tipiche, ma anche nella possibilit di utilizzazione nei
procedimenti sommari non cautelari, in altri termini con il ricorso a questa seconda opzione, avremo un
provvedimento sommario idoneo a divenire definitivo; inoltre in caso di estinzione del processo a cognizione
piena, a questi provvedimenti si applica il 653 e non quello opposto di cui al 669novies. La distinzione tra
questi due schemi (sommari cautelari, sommari non cautelari) deriva dallanalisi strutturale, essendo il
legislatore libero, per soddisfare il bisogno di tutela urgente, di adottare luno o laltro schema sulla base di
considerazioni di mera opportunit. Vi sono, inoltre, casi in cui il legislatore subordina la concessione della
tutela cautelare ad una cognizione sommaria del giudice unicamente in tema di fumus, tralasciando il
periculum (perch il legislatore lo ritiene gi esistente):
a) Azioni di spoglio e di manutenzione: la reintegrazione o la manutenzione del possesso va concessa in base
ad un accertamento sommario che attesti lo spoglio violento o clandestino.
b) Reintegra immediata del posto di lavoro dei sindacalisti interni.
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670 Sequestro giudiziario una misura cautelare tipica a contenuto conservativo diretta ad assicurare la
fruttuosit pratica del provvedimento principale che sar una sentenza di condanna alla consegna o rilascio
(605). Ha per oggetto beni mobili o immobili, aziende o altre universalit di beni e ha per presupposto una
controversia sulla propriet o sul possesso e ha la funzione di custodire o di gestire temporaneamente i beni
medesimi. Si ritiene che qualsiasi controversia tendente alla restituzione del bene da altri posseduto, anche a
carattere personale pu essere sufficiente per giustificare la richiesta; deve sempre per trattarsi di una
controversia in cui lattore chieda la condanna del convenuto alla restituzione. Scopo del sequestro giudiziario
di rendere attuabile una eventuale e successiva azione esecutiva in forma specifica. Presupposti per
lemanazione del sequestro sono:

a) Esistenza di una controversia sulla propriet o sul possesso della cosa; nellespressione controversie sulla
propriet rientrano anche le azioni a tutela di un diritto reale, e le azioni a tutela della pretesa alla
riconsegna di un bene. Riguardo il sequestro di beni sociali in favore di soci, per potersi concedere
sequestro ci deve essere lammissibilit giuridica della pretesa alla consegna del bene.
b) Lopportunit di provvedere alla custodia o alla gestione temporanea dei beni controversi; infatti lart 676
1

dispone che il giudice stabilisce i criteri e i limiti dell amministrazione delle cose sequestrate e le
particolari cautele idonee a rendere pi sicura la custodia.
c) Loggetto del sequestro sar ammissibile solo se in riferimento a beni determinati, infungibili e suscettibili
di detenzione.

676--> il giudice nomina il custode, stabilisce i criteri e i limiti dellamministrazione delle cose sequestrate e
le particolari cautele idonee a rendere pi sicura la custodia. Il giudice pu nominare custode quello dei
contendenti che offre maggiori garanzie e d cauzione; Il custode della cosa sequestrata ha gli obblighi e i
diritti previsti negli articoli 521-522-560. Il sequestro giudiziario si attua sottraendo il bene a chi lo detiene o
possiede e dandolo in custodia; il custode viene nominato con il provvedimento che autorizza il sequestro;
nello stesso provvedimento dovranno poi essere fissati i limiti della custodia o della gestione. Custode pu
essere anche il soggetto che detiene o possiede il bene oggetto della controversia (interversione del possesso).
677--> il sequestro giudiziario si esegue a norma degli articoli 605 e seguenti, in quanto applicabili, omessa la
notificazione del precetto per consegna o rilascio nonch la comunicazione di cui allarticolo 608.
Funzione del sequestro: se oggetto del sequestro sono beni mobili o universalit di beni mobili, la cautela
(efficacia concreta della misura) spiega i suoi effetti contro i danni derivanti da atti di disposizione materiale-
giuridica; queste funzioni si realizzano tramite la custodia e la responsabilit civile e penale del custode; se
oggetto del sequestro sono beni immobili, la cautela consiste nella conservazione materiale del bene; la cautela
contro atti di disposizione giuridica del bene assicurata dalla trascrizione delle domande giudiziali (personali
o reali 2652-2653). La trascrizione cos individuata opponibile ai terzi (aventi causa del convenuto) che
abbiano trascritto o iscritto un atto successivamente alla trascrizione della domanda giudiziale.
Dunque nel nostro ordinamento la funzione cautelare di un sequestro giudiziario su beni immobili assolta
solo limitatamente agli atti di disposizione materiale del bene, dal sequestro stesso; per gli atti di disposizione
giuridica, detta funzione svolta dalla trascrizione della domanda. La cancellazione della trascrizione delle
domande giudiziali possibile solo a seguito di una sentenza di rigetto passata in giudicato.

670
2
Sequestro di prove ha per oggetto libri registri documenti idonei a formare elementi di prova. Presupposti
per il rilascio della misura cautelare sono:

a) lastratta idoneit del documento o di altro bene a fornire elementi di prova: il giudice dovr valutare in
base a cognizione sommaria se la prova che si intende assumere sia rilevante ai fini della esistenza o
inesistenza del diritto che si intende far valere nel processo a cognizione piena;
b) lopportunit della custodia temporanea;
c) la sussistenza di una controversia sul diritto allesibizione o alla comunicazione.

La parte deve dichiarare di avere un diritto sostanziale sul documento, perch se manca tale diritto, pu
ottenere solo un ordine di esibizione che non suscettibile di esecuzione coatta. La dottrina maggioritaria
ritiene che lordine di esibizione (210) non eseguibile coattivamente n contro la parte, n contro il terzo,
linottemperanza rileva come argomento di prova. Per Proto Pisani, il sequestro di prove eseguibile
coattivamente ex 677 (il sequestro pu essere concesso anche sulla base di un mero interesse processuale ad
utilizzare il documento a fini probatori; cos il procedimento mira alla custodia del bene, in quanto la sua
acquisizione al processo sar sempre conseguenza di un successivo ordine di esibizione da parte del giudice di
merito): quindi se prima dellinizio della causa di merito, o nel suo corso, sorge controversia in ordine al diritto
allesibizione e vi sia pericolo di distruzione, deterioramento o perdita dei documenti, possibile far ricorso
alla misura cautelare del sequestro giudiziario ex 670
2
. Nella sostanza, nella sola ipotesi in cui ricorrano gli
estremi della controversia relativa al diritto allesibizione e del periculum della distruzione, sar assicurata
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lottemperanza a quellordine di esibizione della parte o del terzo; pertanto si crea nellambito
dellordinamento una vera e propria disarmonia in quanto ove sussistano gli estremi della misura cautelare si
riesce ad ottenere pi di quanto in via generale sarebbe conseguibile in loro assenza.
La soluzione di Proto Pisani la seguente:

A. Si deve ritenere che a livello di cognizione piena, linottemperanza allordine di esibizione imposto alla
parte d luogo ad argomento di prova idoneo a rendere ammissibili i fatti rappresentati dal documento
non esibito; ove lordine sia rivolto al terzo, consenta lesecuzione coattiva per imperium iudicis in
analogia dellart 255.
B. Il terzo custode cui siano stati consegnati i documenti abbia unicamente il compito di custodirli, ma non
possa essere egli stesso destinatario diretto dellordine di esibizione del giudice, di conseguenza:
a) se i documenti erano originariamente nella disponibilit della parte, lautorizzazione di questa sia
indispensabile per la loro esibizione da parte del custode;
b) se i documenti erano originariamente nella disponibilit del terzo, la mancata autorizzazione del
terzo aprir la strada allesecuzione coattiva per imperium iudicis presso il custode alla stregua del
255.
Il sequestro di prove si differenzia da quello giudiziario per loggetto, per i presupposti e per la funzione;
identica, invece, la disciplina della custodia.

671 Sequestro conservativo (2905-2906) ha la finalit di conservare il patrimonio del debitore in favore del
creditore, 2906
1
--> garanzia patrimoniale: non hanno effetto in pregiudizio del creditore sequestrante le
alienazioni e gli altri atti che hanno per oggetto la cosa sequestrata, in conformit delle regole stabilite per il
pignoramento cos come stabilito dal 2740 (garanzia generica: il debitore risponde dei suoi debiti con
tutti i suoi beni presenti e futuri); la strumentalit cautelare del sequestro conservativo preventiva, in quanto
tende ad impedire che gli atti siano posti in essere; il giudice, su istanza del creditore che ha fondato timore di
perdere la garanzia del proprio credito, pu autorizzare il sequestro conservativo di beni mobili o immobili
del debitore o delle somme e cose a lui dovute, nei limiti in cui la legge ne permette il pignoramento; ha
ad oggetto beni mobili o immobili del debitore e ha per presupposto una controversia relativa ad un diritto di
credito ed ha per funzione quella di porre riparo al fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito. Il
creditore deve provare una ragione di fumus boni iuris, ma la misura pu essere concessa anche se il diritto di
credito non certo (grado di certezza necessario perch si abbia titolo esecutivo ex 474) liquido (deve essere
comunque approssimativamente determinabile nel suo ammontare) ed esigibile (risulta ammissibile anche il
credito sottoposto a termine). Il giudice far una valutazione prognostica sul comportamento del debitore
(elemento soggettivo) e sulla consistenza patrimoniale del debitore rapportata al credito contestato (elemento
oggettivo). Funzione: il sequestro conservativo costituisce un vincolo giuridico sui beni del debitore: si
tratta di inefficacia relativa degli atti di disposizione del bene, in quanto il debitore non perde la disponibilit
giuridica del bene oggetto di sequestro, e i suoi atti di disposizione, validi ed efficaci tra il debitore e il terzo,
risultano inopponibili al creditore sequestrante.
La differenza tra pignoramento e sequestro conservativo sta nel fatto che il sequestro costituisce un vincolo a
porta chiusa di cui si pu giovare solo il creditore sequestrante e non anche gli altri creditori del debitore
sequestrato; ne segue che lipoteca concessa dal debitore sequestrato successivamente al sequestro sar
inopponibile al creditore sequestrante, ma opponibile agli altri creditori che intervengano nel processo di
espropriazione avente ad oggetto il bene sequestrato.
686--> una volta che il creditore sequestrante abbia ottenuto una sentenza di condanna esecutiva, il sequestro si
converte automaticamente in pignoramento; quindi il sequestro assolve la funzione di conservazione del bene
solo fino allemanazione della sentenza, dopo questo momento sar la sentenza di condanna a produrre gli
effetti giuridici ulteriori ed in primo luogo a consentire la messa in moto e la prosecuzione del processo di
espropriazione forzata.
Ai fini del sequestro, il titolo esecutivo giudiziale inammissibile, perch il creditore pu sia iscrivere ipoteca
giudiziale sia iniziare lesecuzione. In riferimento al titolo esecutivo stragiudiziale, il sequestro conservativo
ammissibile.
Qui il periculum tipico ed costituito dal timore di perdere la garanzia del proprio credito: il pregiudizio,
quindi, da neutralizzare linsolvenza del debitore.
Limpiego del sequestro conservativo garantisce ai creditori adeguata tutela cautelare contro il pericolo da
infruttuosit pratica della sentenza di condanna a cognizione piena, ma non contro il danno derivante dal
ritardato pagamento (pericolo da tardivit). Di qui si deduce linidoneit del sequestro a tutelare il credito
nascente da ritardato pagamento; per queste esigenze ci saranno altri strumenti (a carattere anticipatorio).
A seguito del sequestro, non hanno effetto in pregiudizio del creditore sequestrante le alienazioni e gli altri atti
che hanno per oggetto la cosa sequestrata (in conformit con le regole del pignoramento).

I teoria --> misura che non altera la par condicio creditorum,
quindi non crea prelazioni costituendo un vincolo
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a porta aperta.
II teoria--> misura che crea prelazione in favore del creditore
sequestrante che cerca la soddisfazione del suo
credito costituendo un vincolo a porta chiusa.
678-679-686--> riferimento allesecuzione.

Sequestro liberatorio ha per oggetto somme o cose che il debitore ha messo a disposizione del creditore per la
sua liberazione, quando controverso loggetto o il modo del pagamento o della consegna, o lidoneit della
cosa offerta. A differenza dellofferta reale il sequestro liberatorio presuppone la contestazione. Il debitore
vuole evitare la mora debitendi, pur avendo intenzione di contestare il credito o le modalit di pagamento.

I sequestri devono essere eseguiti entro 30gg dalla data della pronuncia del provvedimento. Il sequestro giudiziario si
esegue come un esecuzione per consegna o rilascio 675-677; il sequestro conservativo si esgue come pignoramento
678-679 tuttavia prevista un ulteriore ipotesi di inefficacia del sequestro--> se si verifica una conversione del
sequestro.

Denuncia di nuova opera e di danno temuto
Questo procedimento pu essere proposto dal proprietario, il possessore o il titolare del diritto reale di solo
godimento. Mentre nella denuncia di nuova opera il facere che scatena il pericolo, nella denuncia di danno
temuto il non fare che crea una situazione di pericolo. Il giudice pu emanare tale provvedimento anche
inaudita altera parte, se la situazione di pericolo grave. La domanda pu essere proposta ante causa e il
giudice competente il giudice monocratico. Se il giudice accoglie la domanda, successivamente ha inizio il
giudizio di merito nel termine stabilito. Se invece rigetta la domanda, non tenuto a fissare alcuna data per il
giudizio di merito. Se il giudizio di merito accerta il danno temuto, costui oltre al ripristino dello status quo
ante avr anche diritto ad ottenere un risarcimento danni.
1171: il proprietario, il titolare di un altro diritto reale di godimento o il possessore, il quale ha ragione di
temere che da una nuova opera, da altri intrapresa sul proprio come sullaltrui fondo, stia per derivare danno
alla cosa che forma oggetto del suo diritto o del suo possesso, pu denunciare allautorit giudiziaria la nuova
opera, purch questa non sia terminata e non sia trascorso un anno dal suo inizio.
Legittimato attivo il proprietario, il titolare di un diritto reale di godimento, il possessore; la situazione di
pericolo deve essere determinata dal ragionevole timore di un danno causato da unattivit umana in itinere
(costruzione di nuova opera): tra la nuova opera e il timore ragionevole del danno si ritiene necessaria
lesistenza di una relazione di causa-effetto; il danno deve essere ingiusto, cio incidere su interessi
giuridicamente protetti, non potendo invece costituire condizione per lesperibilit della misura cautelare il
mero danno materiale.
Il pregiudizio che la misura cautelare tende a neutralizzare pu consistere:
a) nel periculum da infruttuosit pratica del provvedimento principale, qualora la sentenza di condanna alla
distruzione dellopera illegittimamente compiuta non possa trovare attuazione in quanto operante il
disposto del 2933
2
.
b) Nel periculum da tardivit del provvedimento principale: in questo caso il provvedimento cautelare ha lo
scopo di impedire che il diritto dellistante permanga in uno stato di insoddisfazione durante tutto il tempo
necessario a far valere il diritto in via ordinaria.
1171
2
contenuto: lautorit giudiziaria, presa sommaria cognizione del fatto, pu vietare la continuazione
dellopera o permetterla, ordinando le opportune cautele: nel primo caso, per il risarcimento del danno prodotto
dalla sospensione dellopera, qualora le opposizioni al suo proseguimento risultino infondate nella decisione
del merito; nel secondo caso, per la demolizione o riduzione dellopera e per il risarcimento del danno che
possa soffrirne il denunziante, se questi ottiene sentenza favorevole, nonostante la premessa continuazione.
Nel caso in cui il giudice ordini la sospensione dellopera, il contenuto del provvedimento assume carattere
di anticipazione parziale del contenuto della futura sentenza di accoglimento: la parzialit data dal fatto che
il provvedimento cautelare non pu contenere lordine di demolizione di quanto illegittimamente costruito, ma
deve limitarsi ad impedire che il diritto del proprietario o il possesso continui ad essere violato durante il tempo
necessario per ottenere una sentenza di condanna.
Se il giudice emette la misura cautelare, deve contestualmente disporre il versamento di una cauzione. La
cauzione avr la funzione di garantire un eventuale risarcimento del danno se la sentenza del processo
ordinario rilevi linfondatezza del pericolo; oppure mirer a garantire le spese necessarie per la demolizione o
riduzione dellopera e del risarcimento del danno subito dal denunziante, nel caso in cui, dopo che con la
misura cautelare si era autorizzata la prosecuzione dellopera, il denunziante ottenga una sentenza a lui
favorevole.

Denuncie e tutela inibitoria
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1172
1
: il proprietario, il titolare di altro diritto reale di godimento o il possessore, il quale ha ragione di temere
che da qualsiasi edificio, albero o altra cosa sovrasti pericolo di danno grave e prossimo alla cosa che forma
loggetto del suo diritto o del suo possesso, pu denunziare il fatto allautorit giudiziaria e ottenere, secondo
le circostanze, che si provveda per ovviare al pericolo. Questa disposizione un esempio di come si attua la
cautela di un illecito di pericolo: la misura cautelare mira ad eliminare una situazione di pericolo che ancora
non ha prodotto un danno; questo un esempio di tutela inibitoria, diretta a prevenire il verificarsi del danno
stesso. Qui il contenuto del giudice atipico: spetter al giudice determinare caso per caso quale sia la misura
cautelare pi opportuna. La misura cautelare in esame predisposta per neutralizzare un periculum da tardivit
della sentenza: si vuole impedire che a seguito della violazione o della continuazione della violazione di un
obbligo di fare, il diritto dellattore si venga a trovare in uno stato di insoddisfazione durante lo svolgimento
del processo ordinario di cognizione. Il 1172 predispone una anticipazione completa del provvedimento
principale, in quanto il contenuto (ordine di fare/non fare) idoneo a tutelare pienamente il titolare del diritto.
Mentre le denuncie di nuova opera e danno temuto, come lazione negatoria, sono tipiche azioni preventive le
quali mirano a prevenire la continuazione dellillecito e non (o non solo) ad eliminarne gli effetti; nella tutela
preventiva contenuto un procedimento (fase) durgenza, eventualmente a carattere cautelare, che anticipi il
contenuto del provvedimento principale, onde impedire che lillecito sia continuato durante il tempo necessario
per far valere il diritto in via ordinaria. Non ha rilievo il fatto che sia adottato un procedimento a schema
cautelare o non cautelare, purch:
a) il provvedimento sia urgente e immediatamente esecutivo
b) il diritto di difesa del destinatario passivo del provvedimento risulti solo compresso e non eliminato
allinterno della fase urgente o cautelare.
Funzione dei provvedimenti inibitori: quella di anticipare il contenuto inibitorio del provvedimento
principale, allo scopo di prevenire o impedire la continuazione della lesione del diritto azionato: in mancanza
delle denuncie, lazione negatoria interverrebbe quando ormai gran parte della lesione si gi verificata, con la
conseguenza che in riferimento a questa lesione, non potendosi eliminare il fatto che il diritto sia rimasto in
stato di insoddisfazione per un certo lasso di tempo, la tutela giurisdizionale offerta dallordinamento sarebbe
meramente repressiva.

I Procedimenti distruzione preventiva
Oggetto del procedimento una prova, o meglio la sua assunzione. Presupposto il fondato pericolo che la
prova vada persa. Anche qui listanza pu essere sia in corso che ante causa. In questultimo caso la
competenza spetta al giudice che sarebbe competente per la causa di merito, compreso larbitro e il giudice di
pace. Gli strumenti da adottare per questi procedimenti sono:

i. ispezione
ii. accertamento tecnico
iii. assunzione dei testimoni

Lispezione pu riguardare solo cose e luoghi ma non persone. Nellipotesi di assunzione di testimoni,
invece, listanza deve indicare i fatti oggetto della testimonianza. Il giudice provvede normalmente con
ordinanza, ma pu anche emettere decreto inaudita altera parte. Il provvedimento non revocabile
modificabile o reclamabile.
Lordinamento prevede talune ipotesi in cui la tutela cautelare volta a tutelare un diritto processuale: il diritto
alla prova. Infatti la parte che teme la perdita del mezzo di prova pu fissare,in un momento antecedente
rispetto alla ordinaria fase istruttoria,talune risultanze probatorie la cui utilizzazione avverr al momento
opportuno, nel futuro processo a cognizione piena. Le ipotesi pi rilevanti sono quelle del 692ss. (assunzione
di testimoni-accertamento tecnico-ispezione giudiziale), e quella del 670
2
(sequestro di prove).
692: chi ha fondato motivo di temere che siano per mancare uno o pi testimoni, le cui deposizioni possono
essere necessarie in una causa da proporre, pu chiedere che ne sia ordinata laudizione a futura memoria;
696: chi ha urgenza di far verificare, prima del giudizio, lo stato dei luoghi o la qualit o la condizione di cose,
pu chiedere che sia disposto un accertamento tecnico o una ispezione giudiziali.
Queste disposizioni non pongono alcun problema in punto di periculum in mora. Pi delicata
lindividuazione di quale sia loggetto della valutazione in ordine al fumus boni iuris.
Si vuole garantire che la testimonianza, la consulenza tecnica o lispezione giudiziale non vadano disperse, e
che quindi possano essere utilizzate nel successivo ed eventuale processo che avr ad oggetto il diritto
sostanziale controverso. Il provvedimento che il giudice andr ad emanare non anticipa in modo alcuno n la
decisione sul merito della controversia, n taluno dei suoi effetti; per questo motivo la valutazione del fumus
avr ad oggetto lanalisi dellammissibilit e rilevanza, in relazione al futuro ed eventuale giudizio di merito,
dei mezzi di prova che si intendono assumere in via preventiva.
693
3
--> il ricorso deve contenere lindicazione dei fatti sui quali debbano essere interrogati i testimoni, e
lesposizione sommaria delle domande o eccezioni alle quali la prova preordinata: dunque il provvedimento
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potr essere rilasciato se la prova testimoniale, lispezione, la consulenza tecnica appaiano ammissibili e
rilevanti alla stregua delle domande e delle eccezioni sommariamente esposte.
Listanza di istruzione preventiva ex 699, pu essere proposta anche in corso di causa e nelle fasi di
sospensione e interruzione del processo: in tal caso risulter inutile lesposizione sommaria di cui al 693
3
ed
il giudizio di ammissibilit e rilevanza in ordine alla prova preventiva avr alla base elementi analoghi a quelli
posti a fondamento del medesimo giudizio in via ordinaria. In quanto cautelari, questi provvedimenti sono
strumentali al processo a cognizione piena: tecnicamente, sono strumentali allordinanza che, nellambito del
giudizio, disporr in ordine allammissibilit e rilevanza della prova.
Peculiarit di questi tipi di provvedimenti cautelari, la loro efficacia illimitata nel tempo: ci significa che,
una volta ottenuto il rilascio della misura istruttoria, il ricorrente non ha lobbligo di instaurare il giudizio di
merito entro un termine stabilito dal giudice, ed il provvedimento cautelare non diviene inefficacie se il
processo a cognizione piena, una volta istaurato si estingue.
Compiuta lassunzione delle prove, verr redatto processo verbale ai sensi del 207.
Riguardo gli effetti dellassunzione preventiva, questi sono disciplinati dal 698
2-3
: lassunzione preventiva di
mezzi di prova non pregiudica n le questioni relative alla loro ammissibilit e rilevanza, n la loro
rinnovazione nel giudizio di merito, ove questa sia possibile; daltra parte la produzione anche in copia o il
semplice richiamo dei processi verbali relativi ai mezzi di prova assunti in via preventiva, possibile solo se
abbia avuto esito positivo il giudizio di ammissibilit effettuato dal giudice di merito. Questa lunica ipotesi
in cui la produzione di documenti soggetta alla valutazione preventiva di ammissibilit.


700 Provvedimenti durgenza
700--> fuori dai casi regolati nelle precedenti sezioni di questo capo, chi ha fondato motivo di temere che durante il
tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e
irreparabile, pu chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti durgenza che appaiano, secondo le circostanze,
pi idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito.
Si tratta di un procedimento sommario cautelare: in presenza di condizioni quali la probabile sussistenza del diritto
azionabile in via ordinaria (fumus) e un periculum imminente ed irreparabile, causato dalla permanenza del
diritto in uno stato di insoddisfazione per tutto il tempo necessario per ottenere una sentenza a cognizione piena, il
titolare del diritto pu ottenere un provvedimento idoneo, nel contenuto, ad assicurare o anticipare,
provvisoriamente, gli effetti della futura decisione sul merito;
Questo tipo di provvedimento provvisorio e strumentale rispetto al provvedimento a cognizione piena:
provvisorio e non decisorio (solo la sentenza). Strumentale in quanto la sua efficacia viene meno se non
iniziato o proseguito il processo destinato a sfociare nella sentenza di merito.
Caratteristica peculiare del 700 e la sua duplice atipicit: atipico sia il periculum sia il contenuto del
provvedimento; ne segue che tali provvedimenti possono essere richiesti per neutralizzare qualsiasi periculum
in mora, purch esso assurga agli estremi del pregiudizio imminente ed irreparabile; quanto al contenuto del
provvedimento, questo deve essere individuato dal giudice secondo le circostanze sulla base del solo criterio
dellidoneit ad assicurare provvisoriamente gli effetti della futura decisione sul merito.
Funzione del 700 (non inteso come norma di chiusura): quella di munire di tutela cautelare tutti quei diritti
che, in assenza di misure cautelari tipiche, potrebbero subire un pregiudizio imminente ed irreparabile a causa
della durata anche fisiologica del processo a cognizione piena.
Il 700 stato pensato dando al giudice una forte discrezionalit non solo in ordine alla determinazione in concreto
del contenuto del provvedimento, ma soprattutto in ordine alla possibilit di utilizzazione dellistituto in esame:
infatti laver subordinato lammissibilit del 700 alla clausola generale della irreparabilit del pregiudizio, rende
possibili valutazioni difformi a seconda dei vari uffici e dei singoli giudici. La norma non idonea a soddisfare i
medesimi ove questi abbiano assunto carattere continuativo e non marginale.
La tecnica quella propria dei procedimenti cautelari (periculum-fumus-669ss).
Il 700 assolve anche a quel principio generale (mutuato dai procedimenti cautelari) secondo cui la durata del
processo non deve andare a danno dellattore che ha ragione. Processualmente questa esigenza si pu
raggiungere anche tramite il diritto sostanziale: restituzione dei frutti dal momento della domanda da parte del
possessore in buona fede; interruzione/sospensione degli effetti della prescrizione; effetti della trascrizione
delle domande giudiziali; anatocismo.

ambito applicativo dellistituto --> si delinea dalla riserva contenuta nellespressione del 700 Fuori dei casi
regolati nelle precedenti sezioni di questo capo.

1) Non applicabile ove a tutela di un diritto e dello specifico periculum sia gi prevista una misura cautelare
tipica.
2) Linapplicabilit di cui sopra si estende anche alle ipotesi di misure cautelari contenute nel codice civile:
pertanto il ricorso ai provvedimenti durgenza non ammissibile per ottenere in corso di causa linibitoria;
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per ottenere lassegno provvisorio di alimenti; per ottenere lordinanza immediata reintegra del lavoratore
illegittimamente licenziato.
3) Non applicabile per i casi in cui sia previsto un procedimento sommario tipico non cautelare (642-648-
665-708).
4) Non applicabile per sospendere lefficacia esecutiva di un provvedimento giurisdizionale o di un titolo
esecutivo di formazione stragiudiziale (283-351-373-401-431-447bis
4
-649-650
2
-668
3
-830
2
); per questi
casi linapplicabilit ulteriormente rafforzata dal disposto del 623 che sancisce la tassativit dei
provvedimenti di sospensione dellefficacia esecutiva dei provvedimenti giurisdizionali e dellesecuzione
forzata.
5) Non ci si pu servire del 700 per ottenere la cancellazione della trascrizione delle domande giudiziali o
dellipoteca giudiziale prima del passaggio in giudicato della sentenza di rigetto ex 2668 o 2884.

Si deve escludere anche quando il procedimento, pur essendo a cognizione piena, caratterizzato da una fase
sommaria urgente che consente lanticipazione, di tutti o alcuni, degli effetti della decisione di merito:
lapplicabilit del 700 quindi non esclusa dal generico richiamo ai procedimenti speciali di cui agli art 633-
805, ma solo a seguito di una attenta indagine analitica dei singoli procedimenti.

Lespressione in via ordinaria equivalente a quella processo a cognizione piena. Di conseguenza, il ricorso
al 700 ammissibile ante causam o in corso di causa, allorch sia chiamato a tutelare diritti la cui causa di merito
debba necessariamente svolgersi nelle forme di un processo a cognizione piena innanzi al giudice ordinario, non
rilevando in modo alcuno se queste forme siano quelle del rito ordinario, o del rito del lavoro, o dal rito speciale a
cognizione piena.
Infine in riferimento alla giurisdizione amministrativa, la legge 205/2000 ha esteso al processo amministrativo la
disposizione dellart 700 (con riferimento agli interessi semplici e agli interessi legittimi).

Irreparabilit del pregiudizio
la tutela cautelare assume carattere essenziale ed ineliminabile se diretta a neutralizzare un periculum che
assurga agli estremi anzidetti. In dottrina sono state avanzate tre ipotesi:
A) SATTA--> Ipotesi restrittiva: solo i diritti assoluti potrebbero subire, in caso di violazione o di minaccia di
violazione, un pregiudizio irreparabile, perch solo con riferimento ai diritti di tale specie il soggetto attivo pu
vantare un potere immediato sul bene, gi costituito prima del processo. Al contrario il requisito della
irreparabilit difetterebbe con riferimento ai diritti di credito o alle azioni costitutive: non preesistendo al
processo un potere immediato sul bene da parte dl titolare, e sorgendo tale potere solo a seguito della
prestazione dellobbligato o dellemanazione della sentenza costitutiva, con riferimento a tali diritti la durata
del processo non potrebbe mai, per definizione, compromettere il godimento di un bene.
Tale teoria oggi utilizzata proprio allo scopo di munire di tutela giurisdizionale urgente diritti assoluti di
nuova emersione (diritti della personalit- diritti di libert) che essendo caratterizzati da un potere immediato
del titolare sul bene (ancorch immateriale), limpossibilit di goderne per tutto il tempo necessario per far
valere il diritto in via ordinaria determinerebbe un pregiudizio irreparabile.
B) MONTESANO--> Si in presenza di un pregiudizio irreparabile tutte le volte che, durante il giudizio,
lattore non possa servirsi di alcun rimedio sufficientemente efficace contro la situazione di inferiorit che gli
deriva dal danno minacciato; tale definizione di irreparabilit rende tutelabili in via cautelare ex 700 solo i
diritti che abbiano ad oggetto o tendano a conseguire un bene infungibile, cio reperibile solo tramite
ladempimento dellobbligato: infatti quando il bene fungibile non pu mai escludersi la possibilit di
procurarsi un altro ed equivalente mezzo di soddisfazione dellinteresse minacciato.
C) ANDRIOLI--> Questa teoria in grado di dare una giustificazione sistematica a quei filoni
giurisprudenziali che applicavano il 700 ai settori della concorrenza sleale, del contratto dappalto, delle
societ: irreparabile il pregiudizio quando non sia suscettibile di reintegrazione in forma specifica n
risarcibile, vuoi perch non materialmente valutabile, vuoi per la mancanza del requisito soggettivo del
torto risarcibile; ogni qual volta a causa della durata del processo si possa determinare uno scarto tra gli effetti
della decisione di merito e la soddisfazione integrale sia pure per equivalente, e tale scarto sia tale da
superare il limite della normale tollerabilit con riferimento al singolo diritto, ritenuto applicabile il 700.

Presupposto interpretativo imprescindibile per dare una corretta e funzionale interpretazione del termine,
consiste nell individuare lirreparabilit in riferimento alla persona e non al diritto; posti in questa ottica
risulter pi agevole dare la giusta interpretazione per individuare il requisito dell irreparabilit:
a) non causa di pregiudizio irreparabile la violazione o la minaccia di violazione di un diritto avente
funzione patrimoniale;
b) irreparabile il pregiudizio derivante dalla violazione o dalla minaccia della violazione di un diritto a
contenuto e funzione non patrimoniale quali i diritti della personalit e le libert costituzionalmente
protette
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c) irreparabile il pregiudizio derivante dalla violazione o dalla minaccia della violazione di diritti a
contenuto patrimoniale, ma a funzione non patrimoniale: anche in questo caso il permanere del diritto in
uno stato di insoddisfazione per tutto il tempo necessario per lemanazione di una sentenza al termine di
un processo a cognizione piena causa di un pregiudizio irreparabile in quanto il titolare non potrebbe
godere della situazione di libert o non potrebbe soddisfare bisogni primari, non altrimenti satisfattibili.
d) Pur essendo in presenza di un diritto esclusivamente patrimoniale, lo scarto tra danno subito e danno
risarcito sia eccessivo (Andrioli).
e) Quando il titolare di un diritto reale ha lesigenza di vincere la resistenza possessoria altrui per godere di
una facolt riconosciutagli dalla legge o dal contratto, e non sussistano i presupposti per la tutela
possessoria (in forte espansione pratica).

La giurisprudenza ha ritenuto applicabile in questi casi il 700, per analogia con le ipotesi in cui il legislatore ha
subordinato il sorgere di un diritto al requisito dellurgenza.
Anche i provvedimenti durgenza hanno una pericolosit intrinseca: tipica ipotesi in cui il provvedimento
durgenza causa di un pregiudizio irreversibile quella dei diritti di libert altrui: tale irreversibilit
aggravata qualora listante risulti impossidente non potendosi applicare la disposizione del 96 (responsabilit
aggravata).
Queste valutazioni devono influire sul giudice nel senso di:
1- non imporre cauzione a danno di non abbienti;
2- ridurre la superficialit della cognizione;
3- comparare il danno che subirebbe listante col danno che subirebbe la controparte in relazione alla
concessione del provvedimento.
4- Ove possibile, modellare il contenuto del provvedimento durgenza in modo da neutralizzarne i rischi di
irreversibilit
5- Utilizzare la dichiarazione giurata dellavvocato.

Imminenza del pregiudizio
Il provvedimento durgenza pu essere chiesto non solo quando levento dannoso si sia gi verificato, ma
anche nelle ipotesi in cui tale pregiudizio sia solamente imminente:

a) da un lato, esplicita affermazione dellammissibilit del 700 ad assicurare una tutela sommaria urgente
preventiva (inibitoria), potendo il provvedimento assolvere non solo la funzione repressiva (di eliminare
gli effetti dannosi della violazione gi effettuata), ma assolvere anche la funzione preventiva (di impedire
che la violazione minacciata sia compiuta o comunque di impedirne la continuazione).
b) Dallaltro circa lammissibilit o meno della tutela inibitoria, in via generale nellambito del nostro
ordinamento.

Sul piano pratico, il requisito dellimminenza ha un ruolo concreto solo nelle ipotesi in cui il 700 sia stato
azionato dopo che decorso molto tempo dal momento della violazione: ci perch la giurisprudenza ha deciso
di garantire la libert di scelta del titolare circa il momento in cui agire in giudizio; il giudice non pu infatti
sostituirsi alla parte in questo suo potere che sembra essere espressione di quella libert che costituisce
lessenza del diritto soggettivo.


CONTENUTO DEI PROVVEDIMENTI DURGENZA
Pu avere carattere conservativo e anticipatorio ; il pregiudizio da neutralizzare pu consistere tanto in
modificazioni della situazione di fatto su cui la decisione di merito deve manifestare i suoi effetti (periculum da
infruttuosit pratica del provvedimento), quanto nel protrarsi della violazione per tutto il tempo del processo
ordinario a cognizione piena (periculum da tardivit); tuttavia la necessit di ottenere un provvedimento ex 700
si avvertir pi spesso con riferimento al pericolo da tardivit del provvedimento principale, essendo assai
limitati i procedimenti cautelari tipici tendenti a neutralizzarlo.
Circa il contenuto dei provvedimenti durgenza, si pongono alcuni problemi relativi alla loro applicazione a
certe fattispecie, ed alla loro interpretazione:
In primis ci si chiede se oggetto di un provvedimento durgenza avente funzione anticipatoria, possa essere il
mero accertamento di una questione; le perplessit sorgono in virt della presunta inconciliabilit
dellaccertamento del diritto con la provvisoriet della misura cautelare ; altri sostengono, opponendosi, che il
provvedimento durgenza ha in se una certezza provvisoria e che la violazione del provvedimento durgenza
che ha ad oggetto il mero accertamento, potendo incidere sul piano del dolo della controparte, rileva ai fini
della definitiva liquidazione del danno ex 1225, e con ci affermando lapplicabilit del 700 al mero
accertamento.
Sono ammissibili i provvedimenti durgenza che hanno come contenuto la condanna alladempimento di
obblighi di non fare o di fare infungibili (tutela di condanna inibitoria); la prassi applicativa ed interpretativa
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del 700 sembra assolutamente pacifica nel senso di ammettere lemanazione di provvedimenti di condanna a
contenuto inibitorio indipendentemente dalla possibilit o meno della loro attuazione; ulteriore questione,
particolarmente delicata se si possa disapplicare una norma di legge ordinaria costituzionalmente
illegittima in via durgenza, cio prima della sentenza a cognizione piena emanata a seguito della dichiarazione
di illegittimit costituzionale. la soluzione del problema viste le esigenze di effettivit della tutela
giurisdizionale; lassolutezza del potere-dovere del giudice di non applicare la legge ordinaria di sospetta
costituzionalit, pena il pregiudizio della sua indipendenza; dalla compatibilit di un sistema di controllo
accertato con la possibilit di un controllo incidenter della questione di costituzionalit, quando linvestitura
della Corte costituzionale non pu aversi; la soluzione che sembra essere pi prospettabile :
a) se il giudice viene adito ante causam, questi pu emettere il provvedimento, ma non pu fare la remissione
alla Corte Costituzionale
b) il giudice competente a rimettere la questione alla Corte Costituzionale il giudice unico investito della
causa di merito (sempre ante causam)
c) se la richiesta avviene in corso di causa, il giudice monocratico di tribunale competente sia ad emettere il
provvedimento durgenza sia a sollevare la questione di costituzionalit.





PROCESSO DI COGNIZIONE

Questo processo si applica tutte le volte in cui la legge non prevede un modello differente (lavoro), e si conclude con
una sentenza avente efficacia di giudicato. Esso volto ad accertare lesistenza di un diritto avanzato dallattore (fatti
costitutivi), o la non sussistenza delle eccezioni del convenuto (fatti estintivi o modificativi). Nel processo necessario,
prima di applicare il diritto, un accertamento dei fatti. Pertanto il processo consta di tre fasi:

XXIX. Fase dellintroduzione e della trattazione--> litiscontestatio
XXX. Fase dellistruzione (eventuale)
XXXI. Fase decisoria

Con il passaggio di queste fasi si ha una progressiva perdita dei poteri (preclusioni).
Il processo inizia su domanda di parte (99) salvo eccezionali ipotesi di procedibilit dufficio (interesse generale prevale
sul rischio di parzialit del giudice--> PM tutela gli interessi collettivi come linterdizione). La domanda introdotta o
con il ricorso o con latto di citazione (atto scritto salvo per il giudice di pace--> domanda orale tradotta in un verbale
dal giudice; a giudicare poi sar un altro giudice), e va a creare un rapporto a tre: attore convenuto e giudice. Dalla
presentazione della domanda sorgono:

Effetti processuali

Litis pendentia: dal momento dellla venuta in contatto di almeno due soggetti del processo, fino al passaggio in
giudicato.
Perpetuatio Jurisdictionis (art 5): per giurisdizione e competenza, il processo insensibile ai mutamenti di fatto o di
diritto sopravvenuti.
La cristallizzazione delloggetto del contendere.
Impedisce la proposizionde della domanda innanzi ad altro giudice: 39--> litispendenza; continenza; connessione.

Effetti sostanziali

Prescrizione: con la presentazione della domanda si evita la prescrizione, cio lestinzione del diritto.

i. Effetto interruttivo 2943: la proposizione della domanda determina un effetto interruttivo del termine di
prescrizione (azzeramento).
ii. Effetto sospensivo: se si perviene ad una sentenza, durante la durata del processo non corre il termine di
prescrizione. Infatti qualora si verifichi lestinzione del processo, operer solo leffetto interruttivo e non
gi quello sospensivo.

Effetti conservativi--> Interruzione sospensione e decadenza (impugnazione di delibera condominiale se non si
effettua in 30 gg il potere decade).
Effetti attributivi: garantiscono alla parte che ha ragione la stessa utilit: interessi (1283); restituzione dei frutti
(948c.c.).
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Con il ricorso il discorso cambia perch alcuni effetti sono definiti dal deposito altri dalla notifica.

ATTO DI CITAZIONE 163

un atto processuale (scritto o verbale) autografo contenente leditio actionis ( domanda di tutela su di un certo diritto
come enunciazione della pretesa) e la vocatio in ius (instaurazione del contraddittorio con la chiamata del convenuto).
La domanda quindi contiene lindicazione di:

1) tribunale (ufficio giudiziario) a cui la domanda proposta

2) le parti

3) il petitum (pretesa) immediato--> tipo di provvedimento
mediato--> bene della vita che si vuole
4) causa petendi
nella causa petendi vanno indicati i fatti necessari e gli
elementi di diritto posti a fondamento della pretesa (non
necessari)

5) mezzi di prova e documenti di cui intende avvalersi lattore

6) nome del rappresentante tecnico quando necessario

7) indicazione del giorno delludienza pi invito a costituirsi 20 gg prima delludienza di comparizione per
evitare di incorrere in decadenza (avvertimento). In caso di trasgressione a tale onere si avr la nullit della
citazione per vizio attinente alla vocatio in ius.
Ex 168-bis lattore deve iscrivere la causa a ruolo cos sapr a
quale sezione il presidente del tribunale ha affidata la causa.

La citazione un atto recettizio e unilaterale che pertanto necessita di essere notificato (163 bis) al convenuto e poi
depositato in cancelleria. Tra la notificazione, effettuata dallufficiale giudiziario, e la data fissata per ludienza devono
trascorrere almeno 60 gg (120 gg notifica allestero) per dare la possibilit al convenuto di preparare la difesa. La
citazione invalida quando priva di uno degli elementi richiesti dalla legge o quando latto incapace di raggiungere
lo scopo cui era destinato. In caso di nullit della citazione opera il 164 ma di solito in virt del principio di
collaborazioni tra le parti e il giudice, questultimo indica alle parti gli atti viziati fissando un termine entro cui sanarli,
consentendo linizio del processo (economia processuale). I vizi della vocatio in ius hanno minor rilievo perch sono
pi facili da sanare: se in caso di vizi della vocatio in ius, il convenuto si costituisce in giudizio allora i vizi si ritengono
sanati con effetto retroattivo senza il bisogno di rinnovarli perch latto ha comunque raggiunto il suo scopo; se invece
il convenuto non si costituisce e latto di citazione viene poi sanato si ha la sanatoria con effetti retroattivi al momento
della notifica dellatto; se infine la parte non provvede alla sanatoria il processo si estingue. I vizi delleditio actionis
hanno maggior rilievo in quanto riguardano o il petitum o la causa petendi; il giudice fisser un termine per la
rinnovazione sia se il convenuto si costituisca o meno, perch comunque sempre necessario integrare latto per
eliminare la nullit. La sanatoria qui ha un efficacia minore: ex nunc per gli effetti sostanziali; ex tunc per quelli
processuali. Ci dovuto al fatto che mancherebbe il collegamento tra diritto sostanziale e il processo per la cui tutela
stato richiesto. Se mancano i mezzi di prova la citazione non sar nulla in quanto la legge prevede come momento
ultimo per proporli la prima udienza di trattazione.
Latto di citazione ha la funzione preparatoria per la prima udienza di trattazione, in quanto serve per la formazione del
tema decidendum e del tema probandum.

RICORSO 414 c.p.c

la forma (scritto) alternativa prevista in determinate situazioni (processi particolari--> processo del lavoro). Esso si
rivolge direttamente al giudice, dopodich questultimo fissa il giorno delludienza entro 5 giorni ed effettua la notifica
alla controparte (il processo partito prima che il convenuto ne sia venuto a conoscenza--> Litispendenza).
La citazione si differenzia dal ricorso nella sua struttura; uno rivolto alla parte, laltro rivolto al giudice; la citazione
ha in pi gli elementi della vocatio in ius che non sono presenti nel ricorso; in paticolare manca la fissazione della data
dudienza (giudice con decreto) e lavvertimento delle preclusioni (7), per il resto contiene tutti gli altri elementi.
Dunque la vocatio in ius necessaria per linstaurazione del contraddittorio mentre leditio actionis per portare a
conoscenza del giudice la pretesa della parte. La citazione nulla per i vizi della citazione (164).
I vizi della vocatio in ius sono:

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XVIII. mancanza dellindicazione del giudice o delle parti (163
1-2
)

XIX. mancanza della data della prima udienza di comparizione (163
7
)

XX. assegnato al convenuto un termine di comparizione inferiore a quello stabilito dalla legge

XXI. omissione dellavvertimento al convenuto delle decadenze determinate dalla costituzione oltre i termini.

Dal codice previsto un meccanismo di recupero: se il convenuto non si costituisce il giudice dispone dufficio la
rinnovazione della citazione (162) entro un termine perentorio; se la rinnovazione viene fatta allora avremo una
sanatoria con efficacia retroattiva ex tunc; se la rinnovazione non viene fatta allora avremo lestinzione del processo. Se
invece il convenuto si costituisce i vizi della vocazione si sanano ipso facto in virt del 156
3
, tranne se costituendosi fa
rilevare il vizio di mancanza della data o termine di comparizione troppo breve--> rimessione in termini (294) nel 166.
Per Verde ammessa la rimessione in termini (294) solo nel
caso di mancanza di indicazione del giudice o delle parti. Nel
caso della mancanza della data (violazione punto 7) non opera
il 294 ma bens prevista una rinnovazione da parte del
giudice. La rimessione in termini non opera per i vizi
delleditio actionis perch in questa fase del processo non si
sono ancora sviscerati per cui non possono ancora operare
preclusioni.
Per Protopisani la nullit della citazione comporta lestinzione
del processo, quindi gli effetti processuali e quelli sostanziali
indiretti vengono meno (sospensione), mentre gli effetti
sostanziali diretti perdurano (interruzione della prescrizione).

I vizi delleditio actionis sono:

XLVII. mancata indicazione o assoluta incertezza sulloggetto della
domanda (163
3
)
XLVIII. omissione dellesposizione dei fatti e le ragioni di diritto
posti a fondamento della domanda (causa petendi).
Se il convenuto non si costituisce il giudice fissa un termine per la rinnovazione dellatto di citazione in
mancanza del quale il processo si estingue. Se invece il convenuto si costituisce il giudice d un termine per
lintegrazione (memoria integrativa) della domanda in mancanza il processo si estingue; quindi la costituzione
del convenuto non sana latto di citazione. In ogni caso la sanatoria non retroattiva, per si salvano i diritti
quesiti ex nunc; resta quindi il pericolo di possibili decadenze o preclusioni.

La nullit della citazione rilevabile in ogni stato e grado del giudizio e rende nulli tutti gli atti seguenti (nullit riflessa
- si rimette tutto innanzi al primo giudice). Con il passaggio in giudicato della sentenza tale nullit si sana. Di qui si nota
laspirazione del nostro ordinamento al raggiungimento di un provvedimento concreto nel merito (Chiovenda):

102--> quando il giudice ordina lintegrazione del contraddittorio.
291--> rinnovazione della notifica, in caso di vizio dellatto di notifica.
50--> (riassunzione)continuazione del processo innanzi al giudice competente.
164
2
--> rinnovazione.

Dopo la citazione occorre un ulteriore atto dimpulso dellattore per far proseguire il processo: entro 10 giorni (5 se
termine abbreviato ex 163bis) dalla notifica (se + notifiche si conta dallultima) della citazione in cancelleria va
depositato latto di costituzione (165-166) in giudizio con cui si iscrive la causa a ruolo. Se passano i 10 gg senza che
lattore si sia costituito:

Ordinario di cognizione--> convenuto non ha pi lonere di
presentarsi in giudizio; se lattore vuole
continuare il processo ha un anno per
riassumere la causa, trascorso il quale il
processo si estinto.

Opposizione al decreto ingiuntivo--> improcedibilit opposizione

Appello--> improcedibilit appello e la sentenza passa in giudicato.

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Il convenuto potrebbe iscrivere egli stesso la causa a ruolo costituendosi in giudizio (deposito in cancelleria). Qualora il
processo non viene iscritto a ruolo n dallattore n dal convenuto allora tale processo e solo pendente.
Con la COSTITUZIONE IN GIUDIZIO (166) si consente alle parti di partecipare al processo, per lattore il modo di
esercitare lazione, per il convenuto il modo per esercitare la difesa. Il convenuto deve costituirsi 20 gg (10 se termine
abbreviato) prima della data delludienza fissata dallattore. Con questatto di impulso si ha anche il coinvolgimento del
giudice istruttore. La costituzione dellattore deve contenere: la citazione, la procura e i documenti offerti in
comunicazione. La costituzione del convenuto contiene: la comparsa di risposta 167--> che latto con cui prende
posizione sui fatti posti dallattore a fondamento della domanda, avanza al giudice le sue richieste (domanda
riconvenzionale o chiamata in causa di un terzo) e indica i mezzi di prova; copia della citazione, procura e i documenti
che offre in comunicazione. La costituzione tempestiva se si costituiscono nei termini; tardiva qualora si costituiscono
successivamente (massimo entro il 190), in questo caso operano le preclusioni fino a quel momento maturate tranne se
non riesce ad ottenere una rimessione in termini ex 294 perch la mancata costituzione era dovuta ad un fatto a lui non
imputabile.
Liscrizione della causa a ruolo fatta materialmente dal cancelliere che annota la causa nel ruolo generale assegnando
ad essa un numero progressivo e la riporta nella rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili. Il cancelliere
forma il fascicolo dufficio e lo trasmette al presidente del tribunale che designer il giudice istruttore. Se nel giorno
fissato il giudice non tiene udienza, la comparizione delle parti rinviata alla prima utile. Il giudice fino a 5 gg prima
delludienza pu con decreto differire la causa. Lattore mira allaccoglimento della domanda, il convenuto al rigetto.
Nella comparsa di risposta manca sempre la vocatio in ius, e pu non esserci ledictio actionis; Il convenuto pu
svolgere:

Difese in rito: contestando la corretta instaurazione del processo in quanto ha rilevato qualcosa che
impedisce al giudice di procedere normalmente (competenza, giurisdizione, legittimazione delle parti).
Tali difese non devono essere fatte necessariamente nella comparsa di risposta eccezion fatta per (a pena
di decadenza):

competeza per territorio derogabile
difetto di giurisdizione del giudice italiano 218/95
patto compromissorio (arbitrato); o difese in merito.

Difese in merito:

Difesa in fatto: contesta la veridicit di quelli allegati dallattore con le prove.
Difesa in diritto: non nega i fatti, ma contesta che la fattispecie giuridica sia errata perch ricondotta
ad una norma non corretta.

Il convenuto a pena di decadenza nel 167 (costituzione tempestiva) deve:

p) prendere posizione sui fatti posti dallattore a fondamento della domanda indicando i mezzi diprova di cui
intende avvalersi.
q) proporre domande riconvenzionali o accertamento incidentale.
r) chiamare in causa un terzo (entro massimo il 163bis). Se a chiamare il terzo il convenuto, il differimento
delludienza opera di diritto non occorre lautorizzazione del giudice. Se a chiamare il terzo lattore, il
giudice deve valutarne lopportunit.

Sempre nel 167 il convenuto pu sollevare eccezioni, cio difese che ha allegato (fatti estintivi, modificativi o
impeditivi) aumentando il nucleo dei fatti dedotti in giudizio.
2697--> il giudizio fondato sullonere della prova: lattore deve provare i fatti costitutivi, il convenuto deve provare il
fatto modificativo estintivo o impeditivo. Le eccezioni latu sensu possono essere rilevate anche dal giudice; strictu
sensu solo dalle parti (annullamento o prescrizione).
Al termine della litiscontestatio (comparizione + trattazione) le parti non potranno pi modificare il voluto, si elabora il
tema decidendum.

UDIENZA DI PRIMA COMPARIZIONE 180

In questa udienza la trattazione della causa orale. Nasce nel 1995 e d al convenuto pi tempo per difendersi.
previsto uno scambio di atti tra le parti per facilitare la difesa del convenuto.
1 Qui si hanno verifiche di natura preliminare ad opera del
giudice istruttore che ha il compito di verificare la regolarit
del contraddittorio e inoltre verifica la situazione sostanziale
portata nel processo e leventuale situazione giuridica lesa; si
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possono compiere tutte le attivit non espressamente vietata
dalla legge, quindi una categoria aperta; lelenco ricompreso
da intendersi come non tassativo.
2 indica le modalit di passaggio dal 180 al 183 tramite loperato
del giudice che fissa a data successiva la prima udienza di
trattazione. Contestualmente il giudice assegna al convenuto
un termine perentorio (20gg) prima del 183, entro il quale pu
proporre le eccezioni (processuali/merito) non rilevabili
dufficio (parentesi processuale): allegazione dei fatti estintivi
modificativi o impeditivi volti a paralizzare la domanda della
controparte.
3 redazione della trattazione della causa si redige processo
verbale.
Il passaggio alludienza successiva avverr tramite ordinanza (175-176).
PRIMA UDIENZA DI TRATTAZIONE 183

Serve a determinare il tema decidendum; qui si ha un vero e proprio confronto tra le parti e il giudice. Se le parti sono
assenti, volontariamente o meno, opera il 309--> 181--> cancellazione della causa dal ruolo--> processo pendente per 1
anno--> estinzione.
1 Il giudice istruttore procede ad un libero interrogatorio (117) delle parti presenti: questo privo di domande
preformulate; il giudice chiede alle parti i chiarimenti necessari (3) per poter condurre le parti ad un eventuale
conciliazione; questinterrogatorio non un mezzo di prova, ma solo un momento di prova che necessita di prova
contraria cosicch il giudice non pu non ammetterla.
La conciliazione (185) un metodo alternativo al processo per risolvere la questione. Ha ad oggetto diritti disponibili,
non prevede reciproche concessioni tra le parti e vale solo per le persone fisiche.
2 Le parti hanno la facolt di farsi rappresentare da un procuratore il quale deve essere a conoscenza dei fatti della
causa.
3 Il giudice pu chiedere dei chiarimenti alle parti ritenuti necessari; in particolare in ordine alla nullit. In caso di
nullit, essendo rilevabile ex officio sempre, il giudice pu anche emettere una sentenza di nullit dellatto in questione
(es: integrazione del contraddittorio ex 102; chiamata in causa di un terzo).
4 Lattore ha il potere di proporre nuove domande ed eccezioni che siano legate per titolo (conseguenza) della
domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto. Ci per permettere allattore di prendere posizione
contro la linea difensiva adottata dal convenuto. La conseguenzialit va letta come una risposta dellattore allattivit
difensiva del convenuto, in un rapporto di causalit. Lutilit di questa norma sta nellevitare giudicati contrastanti nel
caso di connessione per alternativit (chiamata in causa del terzo), e nel garantire una ragionevole durata del processo.
Se viene violata la regola della conseguenzialit, la domanda/eccezione dellattore sar inammissibile. In ogni caso
questattivit dellattore pu essere esercitata non oltre la prima udienza di trattazione. Sempre entro il 183 lattore pu
chiedere di essere autorizzato a chiamare un terzo (169-269). Le parti possono precisare o modificare le domande, le
eccezioni e le conclusioni gi formulate.
Precisare: inserimento o modifica dei fatti secondari senza alterare i fatti principali.
Modificare: lattore interviene modificando i fatti storici posti a fondamento della domanda poich non si modifica la
causa petendi. Queste modificazioni, ben sintenda, non determina una nuova domanda.
5 - su istanza di parte, il giudice fissa un termine perentorio (30gg) per il deposito di memorie scritte inerenti alle
domande eccezioni conclusioni gi proposte ed anche in relazione alle prove (184). Il tutto deve avvenire entro la fase
della prima udienza di trattazione. Sempre il giudice concede alle parti un termine perentorio (max 30gg) per replicare
alle domande ed eccezioni.
Il giudice quando concede il termine ai sensi del 183
3
, fa ricadere in tale periodo anche il termine per adottare i
provvedimenti di cui al 184 (deduzioni istruttorie). Se non si verifica tale parentesi, il giudice si deve limitare a fissare
ludienza ai sensi del 184.
Il processo a questo punto pu:

10) passare dalla litiscontestatio alla fase della decisione o
perch ci si avvale di prove precostituite, o perch vi contrasto sulla sola interpretazione e
qualificazione giuridica del rapporto.
11) passare dalla fase della litiscontestatio a quella
istruttoria se vi disaccordo tra le parti su fatti che andranno poi provati con prove costituende.

FASE ISTRUTTORIA

La fase istruttoria volta allacquisizione delle prove nel processo; questa si configura come una fase eventuale del
processo, in quanto il giudice istruttore, se ritiene che la causa sia matura per la decisione sul merito, rimette le parti
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davanti al giudice (art 187) senza lassunzione dei mezzi di prova. 184--> Qualora il giudice ritenga indispensabile
lattivit istruttoria accade che:

3. o il giudice ammette subito i mezzi istruttori gi chiesti che ritiene ammissibili e rilevanti.
4. o rinvia ad altra udienza assegnando un termine perentorio entro il quale le parti possono produrre documenti e
indicare nuovi mezzi di prova, nonch altro termine ugualmente perentorio per leventuale indicazione della prova
contraria.

Non si confonda la prova processuale con la prova in quanto tale: la prova processuale quella che fa un tuttuno con il
procedimento di acquisizione-valutazione della prova dettati in norme di garanzia.
Le prove sono mezzi processuali idonei ad asseverare la veridicit di un fatto dedotto in giudizio. Lasseverazione
avviene in un momento successivo allassunzione. Oggetto della prova sono i fatti che le parti portano nel processo in
contraddittorio. Non tutti i fatti devono essere provati, infatti si escludono:

i fatti non contestati
i fatti notori cio quei fatti che ormai fanno parte del patrimonio comune della collettivit in un dato momento
storico, pur non avendo bisogno di prova deve essere comunque allegato;
i fatti impossibili.
Si suol dire che anche per i fatti inverosimili non sia necessaria la prova; ci sbagliato in quanto il fatto
inverosimile pu essere vero e proprio per questo ancor pi bisognoso di prova.

I fatti invece che necessitano di prova sono i fatti ammessi: lammissione si collega allattivit asseverativa, sono i fatti
su cui il giudice forma il suo convincimento e risultano da fatti specifici, non dalla valutazione complessiva del sistema
difensivo della parte. Tali proposizioni fattuali vengono verificate attraverso il confronto con altre proposizioni fattuali
che consentono di predicare le prime con gli attributi dellesistenza e verit (mezzi di prova). La parte ha lonere di
portare le prove di quanto asserito (principio dispositivo in senso stretto). Come sono portate nel processo?
183
5
--> Il giudice fissa con ordinanza ludienza per i provvedimenti di cui allart 184; sempre nell udienza il giudice
istruttore procede al libero interrogatorio delle parti; ed in questo momento che il giudice cerca di valutare ove esista
contenzioso al livello del tema decidendum e quindi del tema probandum.
Lindicazione specifica dei mezzi di prova, di cui intende valersi e in particolare dei documenti che offre in
comunicazione, lattore la pu effettuarla gi nelludienza del 163 (e di contro il convenuto nel 167).
Infine ludienza del 184 il termine perentorio oltre la quale le parti non possono pi n avanzare richieste n produrre
documenti (operano le preclusioni) eccezion fatta per:

184bis richiesta della parte della rimessione in termini se dimostra che incorsa in decadenza per causa a
questi non imputabile; il giudice provveder ai sensi dellart 294
2-3
.

quando il giudice dispone ex officio la prova (decreto dingiunzione per opposizione tardiva).

Tuttavia va ricordato che il giudice pu decidere quando ritiene esaurita ludienza del 184, potendo aprire la fase
decisoria anche se non tutte le prove siano state ancora raccolte (lettura combinata 188-209); infatti pu accadere che le
prove assunte abbiano siano gi sufficienti a fondare il suo convincimento: valutazione di superfluit del giudice
istruttore: dispone laudizione di 4 testi, ma sentendone due ritiene sufficiente la prova addotta per cui modifica/revoca
lordinanza perch non ha pi bisogno di sentire gli altri due.
Se una parte lo richiede, il giudice pu fissare unulteriore udienza con termine perentorio in cui le parti possono
produrre documenti e indicare nuovi (rispetto a quelli indicati nel 163) mezzi di prova; prevista la fissazione di
unaltra eventuale udienza per lindicazione della prova contraria.

Procedimento generale di assunzione della prova:

1. Istanza di parte (attivit assertiva)
2. Provvedimento di ammissione del giudice (attivit asseverativa) Il giudice nellammettere i mezzi di prova
deve valutarne la congruita con 2 parametri:

Ammissibilit della prova
Il giudice caso per caso valuter se esistano disposizioni di
legge che escludano le prove. Lammissibilit riguarda una
quaestio iuris: lerrata valutazione del giudice comporta un
errore di diritto. Il giudice deve verificare le condizioni legali
per assumere un determinato mezzo di prova. Il compito del
giudice facilitato dallesistenza di limiti oggettivi e
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soggettivi:

limite oggettivo si ha quando richiesta per un contratto la forma scritta ad substantiam; la mancanza di
tale requisito determina la non ammissibilit del mezzo probatorio al processo.
limite soggettivo--> viene proposto come testimone un soggetto che abbia un qualche interesse nel
processo

Rilevanza della prova
un termine usato impropriamente (tecnicamente rilevante un fatto in quanto preso in considerazione dal
diritto cui si ricollegano conseguenze giuridiche). Il giudice deve effettuare un giudizio prognostico: valutare
lincidenza del risultato della prova ai fini della decisione cio deve chiedersi se lesito positivo dell
assunzione delle prove sia rilevante ai fini del processo. Quindi la rilevanza una quaestio facti che deve
essere ragionevolmente motivata dal giudice (prognosi). Pertanto sar rilevante la prova di un fatto principale.
La valutazione sullammissibilit e rilevanza il giudice la esprime attraverso unordinanza.

Assunzione della prova: consiste nelle modalit con cui il giudice ammette un mezzo probatorio; lassunzione
puo essere immediata o differita. Generalmente viene assunta dallo stesso giudice personalmente e in un arco
di tempo assai ristretto. Le modalit di assunzione sono stabilite dal 202 per le prove costituende;
per le prove precostituite la fase di assunzione regolata dal tipo specifico di mezzo di prova (es. prova
documentale). Eccezioni al principio sono la delega per lassunzione e lassunzione allestero.
Nel primo caso (203) il giudice istruttore delega a procedere allassunzione il giudice istruttore del luogo, salvo
che le parti non richiedano concordemente e il presidente del tribunale consenta che vi si trasferisca il giudice
stesso. Con la delega si investe il giudice di una competenza temporanea (il limite fissato nel provvedimento
con cui si realizza la delega da parte del giudice istruttore), che si estende anche alla risoluzione degli incidenti
che eventualmente sorgono nel corso dellassunzione della prova.

Poteri e funzioni del giudice istruttore

175 Il giudice istruttore esercita tutti i poteri volti a concludere il
processo nel minor tempo possibile
2 Fissa le udienze successive ed i termini entro i quali le parti
debbono compiere gli atti processuali; per favorire il diritto
di difesa del convenuto, il giudice pu fissare un termine
sfalsato di almeno 5 gg tra attore e convenuto
3 Se il giudice omette quanto al comma 2, si applica
lintegrazione dei provvedimenti istruttori (289).

176 I provvedimenti del giudice istruttore, salvo diversa
disposizione hanno la forma di ordinanza (provvedimento
non idoneo a divenire cosa giudicata ma preparatorio per la
decisione).

187 Provvedimenti del giudice istruttore
1 Se il giudice ritiene la causa matura, senza fase istruttoria,
rimette le parti al collegio (rimessione totale) perch
listruzione completa o non necessaria.
2 Se pur non essendo matura la causa per la decisione
opportuno rimettere separatamente la decisione di una
questione (rimessione anticipata).
Sono ipotesi tipiche:
preliminare di merito--> solo quanto detta decisione
pu definire il giudizio.
pregiudiziali e
preliminari di rito--> il giudice pu rimettere le parti
al collegio per le questioni di
giurisdizione, competenza e
altre pregiudiziali.
In questa fase non sono ammesse nuove domande o
modifiche a quella originaria pena nullit (preclusioni
ex183) rilevabile anche dufficio. In sede di
conclusioni possibile solo fatti che chiariscono il voluto.
La fase decisoria non irreversibile.
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Qualora il giudice abbia elementi a sufficienza per
giudicare parzialmente su una causa, questi pu rimettere
la decisione solo per quella parte matura (rimessione
parziale) --> sentenza non definitiva (es: condanna
generica). Si dubita se nella questione pregiudiziale di
merito (domanda riconvenzionale) si possa effettuare la
remissione anticipata: per la dottrina non possibile; per
la giurisprudenza invece possibile se c connessione di
cause.
3 Pu disporre che queste questioni siano decise
unitamente al merito.
Nella rimessione c un potere discrezionale del giudice
perch il legislatore voleva evitare tecniche dilatorie a
seguito di ampie garanzie di difesa concesse tendendo
cos alleconomia processuale. Rimessa la causa al
giudice pu accadere:

iv. il giudice ritenendo fondata la questione, adotta una
sentenza definitiva di rito di chiusura del processo non
pronunciandosi sul merito.

v. ritenendo la questione infondata e avendo gli elementi per decidere nel merito adotta una sentenza definitiva

vi. ritenendo la questione infondata, ma non avendo gli
elementi per decidere nel merito emana una sentenza
non definitiva che risolve solo la questione, e il
processo prosegue.

188 Il giudice istruttore provvede allassunzione dei mezzi di
prova; decide quando si esaurisce listruzione, dopodich
rimette le parti al collegio per la decisione ex 189.

189 Quando il giudice rimette la causa al collegio (187-188),
invita le parti a precisare innanzi a se, le conclusioni che
intendono sottoporre al collegio; ci nei limiti delle
conclusioni formulate negli atti introduttivi (163-167) o di
quelle eventualmente espresse alla fine del 183. La
rimessione investe il collegio nella totalit della causa.

190 le comparse conclusionali vanno depositate entro 60 gg
dalla rimessione; le memorie di replica conclusionali entro
i 20 gg successivi.

209 Chiusura dellassunzione: il giudice dichiara lassunzione di
prove quando: sono eseguiti i mezzi; dichiarata la
decadenza, non vi sono altri mezzi da assumere; ritiene
superflua un ulteriore assunzione di prove.

281ter Il giudice pu disporre dufficio la prova testimoniale
quando le parti nellesposizione dei fatti si sono riferite a
persone che appaiono in grado di conoscere la verit.

177 --> le ordinanze non possono mai pregiudicare la decisione
della causa; possono essere sempre modificate o revocate.
Non sono modificabili o revocabili:

i. le ordinanze pronunciate su accordo delle parti salvo che le parti non si accordino sulla revoca dell
ordinanza stessa es: ordinanza di sospensione del processo.

ii. quelle dichiarate tali espressamente dalla legge: la ragione sta nella natura dellordinanza stessa
(ordinanza di ricusazione ex 53).

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iii. quelle per le quali la legge predispone un determinato mezzo di reclamo.

Lordinanza del giudice istruttore un provvedimento non definitivo perch reclamabile dinanzi al collegio non
chiudendo il giudizio innanzi a se. Tuttavia il giudice istruttore ha il potere di emanare provvedimenti di condanna,
ordinanze aventi natura decisoria.

PROVVEDIMENTI ANTICIPATORI (SOMMARI)

Si hanno nel caso in cui vi siano fondati motivi di vittoria dellattore cos da consentirgli di ottenere unutilit gi prima
della chiusura del processo--> economia e velocit processuale. Tali ordinanze decisorie sono anticipatorie della
sentenza di I (non sono ammesse nel grado dimpugnazione in quanto si gi in presenza di una sentenza) e possono
per essere modificate o revocate nel seguito del processo; sono rilasciate durante la fase istruttoria e nel caso di
estinzione tale ordinanza non perde efficacia.
Esse sono:

Ordinanza decisoria per il pagamento di somme non contestate

Il 186bis nasce da un suo simile nel processo del lavoro (423), solo che a differenza di questo, c una precisazione che
la non contestazione deve avvenire dalle parti costituite (non ammessa in caso di processo contumaciale).
un provvedimento anticipatorio di condanna revocabile, sommario perch a cognizione parziale e/o superficiale.
su istanza di parte il giudice istruttore pu disporre, fino al momento delle precisazioni delle conclusioni, il pagamento
delle somme non contestate dalle parti costituite.

Oggetto--> pagamento di somme pertanto riguarda fatti e
non il diritto

Presupposti:

i. Istanza di parte quindi non pu essere emesso dufficio.
ii. Non contestazione (espressa ammissione attraverso un comportamento positivo)
proveniente dalle parti costituite (non ammesso nel processo contumaciale) dei fatti posti dallattore
a fondamento del diritto di credito dedotto in giudizio e ad un tempo la mancata proposizione da
parte del convenuto di eccezioni di merito. Ma la non contestazione deve essere parziale, perch
altrimenti la causa se relativa a diritti disponibili, sar matura per la decisione senza bisogno di
assunzione dei mezzi di prova; pertanto il giudice dovrebbe invitare le parti a presentare le
conclusioni nella stessa udienza e pronunciarsi con sentenza (187 1); in caso di diritti indisponibili e
di non contestazione totale il giudice potr emettere questa ordinanza solo quando il giudice ritenga la
non contestazione insufficiente a fondare la conoscenza di tutti i fatti costitutivi posti a fondamento di
tutto il diritto o di tutti i diritti azionati.
iii. Giudizio prognostico discrezionale in via di deliberazione: verifica in iure del giudice dellidoneit
dei fatti, dedotti in giudizio dallattore, a produrre gli effetti da lui affermati e dallassenza dei fatti
impeditivi, modificativi o estintivi emergenti dagli atti o rilevabili dufficio (mancanza del requisito di
cui al punto ii).
iv. La delibazione dellinfondatezza delle eccezioni di rito sollevate dal convenuto e della inesistenza di
impedimenti di rito rilevabili dufficio.

Termine--> questa ordinanza non pu esser emanata n prima
del 183 (prima udienza di trattazione) e n dopo il
189 (udienza di precisazioni delle conclusioni).

Efficacia--> titolo esecutivo non valido per iscrivere ipoteca
giudiziale; In caso di estinzione del giudizio per
rinuncia agli atti o per inattivit delle parti:
lordinanza diviene immutabile conservando la
sua efficacia di titolo esecutivo (ultrattivit),
infatti in questo caso si trasforma da
provvedimento provvisorio in provvedimento
decisorio immutabile con vera e propria autorit
di cosa giudicata sostanziale. In dottrina c
chi ritiene che questordinanza non sarebbe
soggetta ad impugnazioni ordinarie in quanto
le parti, lasciando estinguere il processo,
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avrebbero dimostrato di avervi rinunciato,
pertanto il 186bis avrebbe efficacia
conservativa della condanna pi
accertamento--> non si pu fare opposizione
(reclamo); altri invece interpretando
diversamente lespressione conserva la sua
efficacia esecutiva ritengono che lordinanza
dovrebbe essere inquadrata nellambito della
categoria dei provvedimenti sommari-semplificati-
esecutivi, che come i titoli stragiudiziali, hanno
solo efficacia esecutiva e sono privi di qualsiasi
efficacia preclusiva propria del giudicato
formale o sostanziale--> accertamento riguarda un
mero fatto (somma) che pu essere opposto
anche in via di opposizione allesecuzione ex 615.

Regime del provvedimento: ordinanza revocabile ex 177
1-2
178
1
(provvisoriet incidentale). In caso di
definizione del giudizio con sentenza: lordinanza non pregiudicher mai la decisione della causa, anzi al
contrario potr sempre essere modificata e revocata sia dal giudice istruttore che dal collegio senza bisogno di
mezzi specifici dimpugnazione (infatti tale ordinanza verr assorbita dalla sentenza).

In ogni caso questa ordinanza sar revocata durante il
processo di cognizione piena quando:

o Il giudice, valutando o interpretando diversamente la norma applicabile alla fattispecie concreta, reputi che
i fatti affermati dallattore non siano idonei a produrre gli effetti da lui affermati

o Il giudice ritenga sussistenti impedimenti di rito sollevati dal convenuto o rilevati dufficio

o Il giudice rilevi lesistenza di fatti impeditivi estintivi modificativi del diritto azionato emergenti dagli atti

o Il convenuto, contestati tardivamente i fatti costitutivi posti dallattore a fondamento del credito o
sollevate tardivamente eccezioni in senso stretto, ottiene dal giudice la remissione in termini ex 184 bis
per poter legittimamente effettuare tale contestazione o tale eccezione tardiva.

Ordinanza dingiunzione art 186ter

un provvedimento anticipatorio-sommario con attitudine di giudicato, e il modello quello del decreto ingiuntivo
(633 656). Questordinanza ha natura incidentale anche se comunque qui non necessaria la costituzione in giudizio
della controparte.

Oggetto--> sono gli stessi previsti dal 633
1-2
: pagamento
di somme di denaro liquide ed esigibili; consegna
di una cosa mobile determinata. Non ammesso
per i crediti professionali mentre sempre
ammesso per i procedimenti monitoti puri

Presupposti:
i. Istanza di parte
ii. Prova documentale del credito cio intesa
come prova scritta nel senso ampio del 634

Termine:
Iniziale: la semplice richiesta dellordinanza la si pu fare sin dalludienza di
comparizione ex 180 perch fondata unicamente sui requisiti di prova ex 634 che
potranno gi ben essere allegati dallattore; la provvisoria esecutivit sar possibile nel
180 solo in ipotesi di contumacia del convenuto, altrimenti bisogner attendere la prima
udienza di trattazione (183) permettendo cos al convenuto di poter sollevare eccezioni.
Finale: non oltre la precisazione delle conclusioni (189).

Efficacia--> titolo esecutivo valido per iscrivere ipoteca.

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i. se il convenuto contumace: si ha la provvisoria esecuvit solo se ricorrano i
presupposti previsti dal 642. In caso di costituzione tardiva del convenuto, questi
pu chiedere la sospensione della provvisoria esecutivit ex 649 e anche la revoca
dellordinanza, sempre che lo stato di avanzamento del processo a cognizione piena
glielo consenta (preclusioni).
ii. se il convenuto si costituisce: la provvisoria
esecutivit subordinata ai presupposti del
648
1
con la precisazione che questa non pu
essere mai disposta ove la controparte abbia
disconosciuto la scrittura privata o abbia
proposto querela di falso contro latto
pubblico.

Lordinanza acquista efficacia esecutiva ai sensi del 653
1
e 647 quando:

I. il giudizio di merito si estingue per inattivit
delle parti o per rinuncia agli atti. Pertanto lordinanza
diventa immutabile (come il decreto ingiuntivo).

II. la parte contumace non si costituisce nei 20 gg.

I due casi sono equiparati alle situazioni in cui si estingue il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e
questo non viene proposto. Di conseguenza, la natura di tale efficacia quella che normalmente si riconosce al
decreto ingiuntivo non opposto.
Lemanazione dellordinanza si potr avere solo quando il processo non sia ancora maturo per la decisione ex
187-188.
Ergo si avr tale ordinanza:

i. Quando i presupposti di cui al 633-634 giustifichino laccoglimento solo di una parte del pi ampio
contenuto della domanda.
ii. Quando la domanda possa essere completamente accolta, ma il convenuto costituito abbia sollevvato
eccezioni non fondate su prova scritta o di pronta soluzione, nel qual caso il processo dovr proseguire
per lassunzione delle prove relative alle eccezioni (riservate).
iii. Quando il convenuto non sia contumace e la domanda non possa essere accolta solo perch fondata su
prove attenuate ex 634 quindi non valide per un processo a cognizione piena.
iv. Quando il convenuto sia contumace e la domanda possa essere totalmente accolta su prove attenuate ex
634; in tal caso il giudice potr su istanza di parte emanare solo ordinanza di ingiunzione che diviene
immutabile ex 186ter
5
se la controparte non si costituisca entro i successivi 20 gg dalla notifica stessa
(caso da aggiungere al 292).

Regime del provvedimento--> ordinanza modificabile e revocabile quando nel corso del provvedimento a
cognizione piena:

Il giudice, anche dufficio reputi, sulla base di una nuova valutazione in iure, che la
domanda dellattore non sia accoglibile
Emerga la fondatezza delle eccezioni non fondate su prova scritta o di pronta soluzione,
sollevate dal convenuto e riservate
Il giudice anche dufficio rilevi fatti estintivi impeditivi e modificativi del diritto di
credito azionato emergenti dagli atti
Il giudice reputi, a seguito di una pi attenta valutazione o emersioni istruttorie, la
sussistenza di impedimenti di rito sollevati dal convenuto o rilevati dufficio

Lordinanza destinata ad essere assorbita dalleventuale
sentenza sia essa daccoglimento che di rigetto.

Differenze con il decreto ingiuntivo: il decreto ingiuntivo non pu mai essere revocato dal giudice istruttore nel corso
del giudizio dopposizione (pu solo essere dichiarato nullo con sentenza anche non definitiva per difetto dei
presupposti di ammissibilit), il 186 ter soggetto alla disciplina delle ordinanze revocabili ex 177 e 178: ne segue
solo la conseguenza che la revoca dellordinanza dingiunzione esecutiva costituisce titolo per la cancellazione
dellipoteca giudiziale eventualmente iscritta ai sensi del 186 ter ultimo comma.

Ordinanza successiva alla chiusura dellistruzione 186quater
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Tale provvedimento serviva molto di pi prima in quanto serve ad eliminare i tempi morti del processo nel passaggio
dal giudice istruttore al collegio per la decisione (in genere 2 anni), oggi con il giudice monocratico ha perso
importanza. Questordinanza ha un contenuto pi ampio perch viene presa alla luce non pi a seguito di una
cognizione sommaria ma ad accertamento dei fatti gi esaurito, e per questo motivo non ha natura incidentale.

Oggetto--> domande di condanna al pagamento di somme o alla consegna o al rilascio dei beni mobili o
immobili nei soli limiti in cui si ritiene raggiunta la prova; nonostante parte della dottrina sia contraria,
(Protopisani) queste ordinanze possono essere emanate anche quando la domanda sia conseguenziale ad un
accertamento costitutivo, perch non si mai dubitato che in ipotesi di azioni costitutive la sentenza
di I grado possa essere provvisoriamente esecutiva ex 282 per quanto concerne i capi di sentenza
conseguenziali. Lordinanza non pu essere concessa se la domanda di condanna subordinata alla
domanda costitutiva ad esso connessa.

Presupposti
i. esaurimento dellistruzione
ii. istanza di parte

Termine--> tra la chiusura dellistruzione e non oltre il 189

Efficacia--> un titolo esecutivo ed acquista efficacia di sentenza impugnabile se il processo si estingue o se
la parte intimata rinuncia alla pronuncia della sentenza. Essa prevede anche le spese processuali per spingere le
parti ad abbandonare il processo a seguito del provvedimento. Essa revocabile solo con la sentenza che
definisce il giudizio: infatti nonostante la pienezza della sua cognizione lordinanza non esclude la possibilit
di un riesame in sede decisoria degli accertamenti in fatto ed in diritto, esempio tipico quando il giudice si
accorge di aver trascurato una prova e successivamente integrando il tema probatorio modifica la sua
precedente decisione.

Regime del provvedimento--> La particolarit di quest ordinanza sta nel fatto che il giudice, su istanza di
parte, non decide ma opera verso le parti una specie di proposta di decisione; se le parti laccettano, la
proposta diventa decisione definitiva senza bisogno di spiegazioni o motivazioni; se le parti non accettano, si
avr una normale conclusione del processo. La parte intimata pu quindi dichiarare di rinunciare alla
pronuncia della sentenza, con atto notificato allaltra parte e depositarlo in cancelleria 170; in tal caso dalla
data del deposito dellatto notificato, lordinanza acquista efficacia della sentenza impugnabile sulloggetto
dellistanza. Tale atto sarebbe giusrificato dalla volont della parte condannata di accellerare i tempi di
impugnazione. La trasformazione dellefficacia da ordinanza in sentenza possibile perch emanata a
seguito di una cognizione piena. Questo metodo della conversione lunico strumento per sospendere
lesecuzione non essendo proponibile lopposizione per assenza di nuovi fatti da eccepire. Dal deposito
dell ordinanza decorre il termine lungo dellappello (impugnabilit), mentre se notificata lordinanza, l
appello sar soggetto al termine breve. Nel litisconsorzio necessario la domanda va richiesta verso tutte le
parti attiva/passiva. Nel cumulo facoltativo essendo una connessione semplice questa pu essere richiesta
anche verso una sola parte. Nel cumulo necessario va richiesta verso tutti.

FASE DECISORIA

Dopo la riforma del 90 si osservato il divieto di introdurre nuove domande o modifiche della domanda nelludienza
di precisazione delle conclusioni, a pena di nullit assoluta rilevabile anche dufficio. La cassazione per ha stabilito
che se la parte accetta una nuova domanda, il giudice deve pronunciarsi, perch in questo caso si tutela linteresse
pubblico.189--> il giudice istruttore nel rimettere la causa al collegio (187
1-2-3
-188), invita le parti a precisare dinanzi a
se le conclusioni che intendono sottoporre al collegio stesso nei limiti di quelle formulate negli atti introduttivi o in
quelle del 183. Nelludienza del 189, pu verificarsi lipotesi in cui vi sia una discordanza tra il chiesto del 183 e
quello del 189, in tali casi: se il petitum del 189 risulta inferiore in termini di quantit rispetto a quello richiesto entro il
183, allora si avr la prevalenza del petitum del 189; lipotesi inversa invece, non ammessa dalla legge in virt del
principio della domanda. Un altro caso di non corrispondenza tra petitum del 189 e quello del 183 si ha quando le parti
rinunciano spontaneamente ad alcune domande o eccezioni in senso proprio. Pertanto in sede di precisazione delle
conclusioni, concessa la possibilit alle parti di ridurre le proprie pretese, ma mai di poter effettuare domande aggiunte
a quelle presenti nel petitum dellatto introduttivo o della comparsa di risposta.
Lart 50ter stabilisce che eccezion fatta per la riserva di collegialit prevista dal 50bis--> elenco tassativo:

nelle cause in cui obbligatoria la partecipazione del PM o nei giudizi
devoluti alle sezioni specializzate
nelle procedure concorsuali
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nelle materie societarie
in materia successoria
in tema di responsabilit dei magistrati
nei provvedimenti in camera di consiglio

il tribunale decide in composizione monocrarica.

Giudice di pace

316: la forma della domanda quella della citazione a comparire a udienza fissa. ammessa la domanda
orale.
318
1
: nella domanda sufficiente individuare parti, giudice fatti e oggetto della controversia nonch ludienza
di comparizione con il rispetto dei termini ex 318
2
. Nel processo dinanzi al giudice di pace consentito farsi
rappresentare da una persona qualsiasi e abbiamo un termine ridotto.
320: il giudice interroga liberamente le parti e ne tenta la conciliazione; se riesce--> 165 ult. comma; se non
riesce invita le parti a determinare definitivamente la controversia, produrre documenti e richiedere mezzi di
prova da assumere. Tale procedimento privo di preclusioni e decadenze.
321: il giudice di pace quando ritiene matura la causa per la decisione, invita le parti a precisare le conclusioni
e a discutere la causa. La sentenza depositata in cancelleria entro 15 gg dalla discussione, appellabile
innanzi al tribunale.


trattativa scritta
Giudice monocratico trattativa mista
trattativa orale
Tribunale

Collegio trattativa mista
trattativa scritta

Giudice Monocratico 281quater: le cause in cui il tribunale giudica in
composizione monocratica sono decise dal giudice designato a norma del 168bis o del 484
2
(giudice
dellesecuzione); il giudice monocratico decide con tutti i poteri del collegio.

281SEXIES TRATTAZIONE ORALE:
Il giudice se non dispone ex 281quiques, fatte precisare le conclusioni, pu ordinare la discussione orale della
causa nella stessa udienza, o, su istanza di parte, in unudienza successiva pronunciando sentenza al termine
della discussione e dando lettura del dispositivo e della coincisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto
della decisione. La sentenza si ritiene pubblicata con la sottoscrizione del giudice del verbale che la contiene,
ed immediatamente depositata in cancelleria. un modello per controversie semplici, nel rispetto della
proporzione tra mezzi e oggetto, rimesse al potere discrezionale del solo giudice.

281QUINQUES
2
TRATTAZIONE MISTA:
se una delle parti lo richiede, il giudice, disposto lo scambio delle sole comparse conclusionali ex 190, fissa
ludienza di discussione orale non oltre 30 gg dalla scadenza del termine per il deposito delle comparse
conclusionali stesse. Le parti nelludienza di discussione potranno solo replicare alle comparse a se avverse. Il
giudice entro i 30 gg successivi alludienza di discussione, deposita la sentenza in cancelleria. Resta da osservare
che mentre i termini per le parti sono perentori, quindi se non rispettati portano alla decadenza (preclusioni), per il
giudice non lo sono.

281QUINQUES
1
TRATTAZIONE SCRITTA:
Precisate le conclusioni (189), il giudice dispone lo scambio delle comparse conclusionali e delle memorie di
replica ex190 e deposita la sentenza in cancelleria entro 30 gg dalla scadenza del termine per il deposito delle
memorie di replica. Per garantire il contraddittorio concesso un termine sfalsato di 20 gg per le memorie di
replica. Comparse conclusive e memorie di replica sono atti che regolano le ragioni di fatto e di diritto per cui
le parti chiariscono le loro posizioni e se le comunicano reciprocamente.




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Collegio
Tale caso regolato dal combinato disposto degli art 275 e 190.

xix. NON VIENE CHIESTA LUDIENZA DI DISCUSSIONE Entro
60 giorni dalludienza di precisazione delle conclusioni (189) le parti devono
depositare le loro comparse conclusionali, e nei 20 giorni successivi le loro
memorie di replica. Poi nei 60 giorni dal deposito delle memorie si avr il
deposito della sentenza in cancelleria.

xx. RICHIESTA LUDIENZA DI DISCUSSIONE A
norma del 275, ciascuna delle parti, nel precisare le conclusioni, pu chiedere
che la causa sia discussa oralmente dinanzi al collegio; in tal caso, alla
scadenza del termine per il deposito delle memorie di replica, detta richiesta
deve essere nuovamente proposta al presidente del tribunale (2 volte in tutto).
Alla richiesta il presidente provvede con decreto fissando la data delludienza di
discussione. Alludienza del collegio il giudice istruttore fa la relazione
della causa, esponendo i fatti e le questioni; dopo la relazione, il presidente
ammette le parti alla discussione; la sentenza depositata in cancelleria entro i
60 giorni successivi.

276: La decisione deliberata in segreto in camera di consiglio; Il collegio, sotto la direzione del presidente,
decide gradatamente le questioni pregiudiziali proposte dalle parti o rilevabili dufficio e quindi il merito della
causa; La decisione presa a maggioranza di voti (il voto resta segreto seppur sigillato per poter valere come
prova precostituita), il primo a votare il relatore (giudice istruttore) quindi laltro giudice e poi il presidente;
se prevale la soluzione prospettata dal giudice istruttore, ora relatore, questi sar incaricato delle motivazioni
della sentenza, diversamente il relatore far sottoscrivere a verbale la sua posizione di dissenso e il presidente o
laltro giudice stender la sentenza. Chiusa la votazione, il presidente scrive e sottoscrive il dispositivo. La
sentenza formalmente formata dal dispositivo e dalla motivazione: il dispositivo lessenza del
provvedimento, cio quella parte di sentenza in cui si dice chi ha torto e chi ha ragione; la motivazione consiste
nella ragione che ha spinto il collegio ad emettere la sentenza emanata. Il deposito in cancelleria corrisponde al
momento in cui la sentenza pubblicata.

Rapporti tra giudice unico e collegio Sostanzialmente questi rapporti nascono con
lerrore commesso da una delle due composizioni del tribunale che non poteva in quel caso emettere la
decisione. Se il giudice monocratico sbagliando, emana una sentenza che non potrebbe emanare perch di
spettanza del collegio, questa sar affetta da un vizio rilevabile dal giudice dellimpugnazione che precisamente
annuller la sentenza e successivamente giudicher la causa nel merito.
281septies: se in sede di decisione il collegio ritiene che la causa
a lui rimessa deve essere decisa dal giudice monocratico, rimette la causa davanti al giudice istruttore con
ordinanza non impugnabile. Questi provveder ai sensi del 281 (rinnovazione delle prove davanti a se). Da ci
si deduce che il provvedimento del collegio vincola giudice e parti, i quali non possono opporsi al
provvedimento anche se non lo condividono.
281octies: se il giudice monocratico in sede di decisione si
convince che la causa deve essere decisa da collegio, provvede ex 187-
188-189--> trasmigrazione del fascicolo al collegio. In questo caso il
giudice ha gi invitato le parti a precisare le conclusioni, e queste sono
gi state precisate, sicch il giudice dovrebbe limitarsi a rimettere le
parti al collegio per la decisione; la complicazione nasce dallaccordo
con il 275 e la pluralit dei modelli decisori differenziati previsti dal
legislatore.
La differenza tra questi due articoli (281septies-octies) a livello funzionale sta nel fatto che le decisioni del
collegio vincolano il giudice unico, mentre non vale linverso, cio solo il collegio pu vincolare: la dottrina
ritiene che operano delle preclusioni in materia, per cui se le parti non hanno chiesto la discussione al giudice
unico, non possono poi chiederla al collegio. Al riguardo si obbietta che non possono farsi valere preclusioni o
decadenze in via interpretative, e per lo pi che il procedimento per chiedere la discussione dinanzi al collegio
diverso da quello per chiederlo dinanzi al giudice unico. Insomma, linsieme di queste considerazioni fa
pensare che la formula del 281octies sia sovrabbondante, e che la soluzione sta nel fatto che il giudice unico
debba rimettere le parti dinanzi a se per far riprendere il processo al momento in cui furono precisate le
conclusioni.
281novies: nelle ipotesi di connessione tra cause che devono
essere decise dal collegio e cause che devono
essere decise dal giudice monocratico, con
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ordinanza il giudice istruttore, allesito
dellistruttoria, ne ordina la riunione e le rimette
ex189 tutte al collegio che si pronuncer su tutte
le domande salvo che non ne disponga la
separazione ex 279
2
n 5.
XXII. Quindi diventano tutte cause appartenenti allo
stesso rito, ma se una delle domande matura
per la decisione, il collegio pu decidere solo su
questa, disponendo la separazione per le altre
cause che richiedono la prosecuzione dell
istruttoria e tale prosieguo pu essere affidato al
giudice monocratico, visto che la causa a rito
collegiale stata decisa.

Violazione di competenza interna allufficio giudiziario

50quater: disciplina le ipotesi di violazione dei criteri di competenza interna (50bis-50ter): in questi casi deriva la
nullit della sentenza ex 161
1
e non ex 158. Il legislatore ha cos espressamente escluso che i rapporti tra giudice
unico e collegio potessero essere ricondotti alla disciplina della competenza esterna (38-42-43) e, sotto un certo
profilo, bene ha fatto in quanto in caso contrario vi sarebbero stati appesantimenti dei processi a seguito delle molte
impugnazioni ex 42. Lerrore di individuazione del giudice (singolo o collegiale) si traduce in un vizio della
sentenza (gravame), che pu formare soltanto oggetto di impugnazione ordinaria. Verde al riguardo sostiene che si
debba applicare il 354 per cui il giudice dellappello non far tornare il processo al primo grado, ma azioner i
meccanismi per far sanare la nullit e poi decidere nel merito con sentenza.

Res Iudicata

PROCESSO DI COGNIZIONE

Questo processo si applica tutte le volte in cui la legge non prevede un modello differente (lavoro), e si conclude con
una sentenza avente efficacia di giudicato. Esso volto ad accertare lesistenza di un diritto avanzato dallattore (fatti
costitutivi), o la non sussistenza delle eccezioni del convenuto (fatti estintivi o modificativi). Nel processo necessario,
prima di applicare il diritto, un accertamento dei fatti. Pertanto il processo consta di tre fasi:

XXXII. Fase dellintroduzione e della trattazione--> litiscontestatio
XXXIII. Fase dellistruzione (eventuale)
XXXIV. Fase decisoria

Con il passaggio di queste fasi si ha una progressiva perdita dei poteri (preclusioni).
Il processo inizia su domanda di parte (99) salvo eccezionali ipotesi di procedibilit dufficio (interesse generale prevale
sul rischio di parzialit del giudice--> PM tutela gli interessi collettivi come linterdizione). La domanda introdotta o
con il ricorso o con latto di citazione (atto scritto salvo per il giudice di pace--> domanda orale tradotta in un verbale
dal giudice; a giudicare poi sar un altro giudice), e va a creare un rapporto a tre: attore convenuto e giudice. Dalla
presentazione della domanda sorgono:

Effetti processuali

Litis pendentia: dal momento dellla venuta in contatto di almeno due soggetti del processo, fino al passaggio in
giudicato.
Perpetuatio Jurisdictionis (art 5): per giurisdizione e competenza, il processo insensibile ai mutamenti di fatto o di
diritto sopravvenuti.
La cristallizzazione delloggetto del contendere.
Impedisce la proposizionde della domanda innanzi ad altro giudice: 39--> litispendenza; continenza; connessione.

Effetti sostanziali

Prescrizione: con la presentazione della domanda si evita la prescrizione, cio lestinzione del diritto.

iii. Effetto interruttivo 2943: la proposizione della domanda determina un effetto interruttivo del termine di
prescrizione (azzeramento).
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iv. Effetto sospensivo: se si perviene ad una sentenza, durante la durata del processo non corre il termine di
prescrizione. Infatti qualora si verifichi lestinzione del processo, operer solo leffetto interruttivo e non
gi quello sospensivo.

Effetti conservativi--> Interruzione sospensione e decadenza (impugnazione di delibera condominiale se non si
effettua in 30 gg il potere decade).
Effetti attributivi: garantiscono alla parte che ha ragione la stessa utilit: interessi (1283); restituzione dei frutti
(948c.c.).

Con il ricorso il discorso cambia perch alcuni effetti sono definiti dal deposito altri dalla notifica.

ATTO DI CITAZIONE 163

un atto processuale (scritto o verbale) autografo contenente leditio actionis ( domanda di tutela su di un certo diritto
come enunciazione della pretesa) e la vocatio in ius (instaurazione del contraddittorio con la chiamata del convenuto).
La domanda quindi contiene lindicazione di:

8) tribunale (ufficio giudiziario) a cui la domanda proposta

9) le parti

10) il petitum (pretesa) immediato--> tipo di provvedimento
mediato--> bene della vita che si vuole
11) causa petendi
nella causa petendi vanno indicati i fatti necessari e gli
elementi di diritto posti a fondamento della pretesa (non
necessari)

12) mezzi di prova e documenti di cui intende avvalersi lattore

13) nome del rappresentante tecnico quando necessario

14) indicazione del giorno delludienza pi invito a costituirsi 20 gg prima delludienza di comparizione per
evitare di incorrere in decadenza (avvertimento). In caso di trasgressione a tale onere si avr la nullit della
citazione per vizio attinente alla vocatio in ius.
Ex 168-bis lattore deve iscrivere la causa a ruolo cos sapr a
quale sezione il presidente del tribunale ha affidata la causa.

La citazione un atto recettizio e unilaterale che pertanto necessita di essere notificato (163 bis) al convenuto e poi
depositato in cancelleria. Tra la notificazione, effettuata dallufficiale giudiziario, e la data fissata per ludienza devono
trascorrere almeno 60 gg (120 gg notifica allestero) per dare la possibilit al convenuto di preparare la difesa. La
citazione invalida quando priva di uno degli elementi richiesti dalla legge o quando latto incapace di raggiungere
lo scopo cui era destinato. In caso di nullit della citazione opera il 164 ma di solito in virt del principio di
collaborazioni tra le parti e il giudice, questultimo indica alle parti gli atti viziati fissando un termine entro cui sanarli,
consentendo linizio del processo (economia processuale). I vizi della vocatio in ius hanno minor rilievo perch sono
pi facili da sanare: se in caso di vizi della vocatio in ius, il convenuto si costituisce in giudizio allora i vizi si ritengono
sanati con effetto retroattivo senza il bisogno di rinnovarli perch latto ha comunque raggiunto il suo scopo; se invece
il convenuto non si costituisce e latto di citazione viene poi sanato si ha la sanatoria con effetti retroattivi al momento
della notifica dellatto; se infine la parte non provvede alla sanatoria il processo si estingue. I vizi delleditio actionis
hanno maggior rilievo in quanto riguardano o il petitum o la causa petendi; il giudice fisser un termine per la
rinnovazione sia se il convenuto si costituisca o meno, perch comunque sempre necessario integrare latto per
eliminare la nullit. La sanatoria qui ha un efficacia minore: ex nunc per gli effetti sostanziali; ex tunc per quelli
processuali. Ci dovuto al fatto che mancherebbe il collegamento tra diritto sostanziale e il processo per la cui tutela
stato richiesto. Se mancano i mezzi di prova la citazione non sar nulla in quanto la legge prevede come momento
ultimo per proporli la prima udienza di trattazione.
Latto di citazione ha la funzione preparatoria per la prima udienza di trattazione, in quanto serve per la formazione del
tema decidendum e del tema probandum.





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RICORSO 414 c.p.c

la forma (scritto) alternativa prevista in determinate situazioni (processi particolari--> processo del lavoro). Esso si
rivolge direttamente al giudice, dopodich questultimo fissa il giorno delludienza entro 5 giorni ed effettua la notifica
alla controparte (il processo partito prima che il convenuto ne sia venuto a conoscenza--> Litispendenza).
La citazione si differenzia dal ricorso nella sua struttura; uno rivolto alla parte, laltro rivolto al giudice; la citazione
ha in pi gli elementi della vocatio in ius che non sono presenti nel ricorso; in paticolare manca la fissazione della data
dudienza (giudice con decreto) e lavvertimento delle preclusioni (7), per il resto contiene tutti gli altri elementi.
Dunque la vocatio in ius necessaria per linstaurazione del contraddittorio mentre leditio actionis per portare a
conoscenza del giudice la pretesa della parte. La citazione nulla per i vizi della citazione (164).
I vizi della vocatio in ius sono:

XXIII. mancanza dellindicazione del giudice o delle parti (163
1-2
)

XXIV. mancanza della data della prima udienza di comparizione (163
7
)

XXV. assegnato al convenuto un termine di comparizione inferiore a quello stabilito dalla legge

XXVI. omissione dellavvertimento al convenuto delle decadenze determinate dalla costituzione oltre i termini.

Dal codice previsto un meccanismo di recupero: se il convenuto non si costituisce il giudice dispone dufficio la
rinnovazione della citazione (162) entro un termine perentorio; se la rinnovazione viene fatta allora avremo una
sanatoria con efficacia retroattiva ex tunc; se la rinnovazione non viene fatta allora avremo lestinzione del processo. Se
invece il convenuto si costituisce i vizi della vocazione si sanano ipso facto in virt del 156
3
, tranne se costituendosi fa
rilevare il vizio di mancanza della data o termine di comparizione troppo breve--> rimessione in termini (294) nel 166.
Per Verde ammessa la rimessione in termini (294) solo nel
caso di mancanza di indicazione del giudice o delle parti. Nel
caso della mancanza della data (violazione punto 7) non opera
il 294 ma bens prevista una rinnovazione da parte del
giudice. La rimessione in termini non opera per i vizi
delleditio actionis perch in questa fase del processo non si
sono ancora sviscerati per cui non possono ancora operare
preclusioni.
Per Protopisani la nullit della citazione comporta lestinzione
del processo, quindi gli effetti processuali e quelli sostanziali
indiretti vengono meno (sospensione), mentre gli effetti
sostanziali diretti perdurano (interruzione della prescrizione).

I vizi delleditio actionis sono:

XLIX. mancata indicazione o assoluta incertezza sulloggetto della
domanda (163
3
)
L. omissione dellesposizione dei fatti e le ragioni di diritto
posti a fondamento della domanda (causa petendi).
Se il convenuto non si costituisce il giudice fissa un termine per la rinnovazione dellatto di citazione in
mancanza del quale il processo si estingue. Se invece il convenuto si costituisce il giudice d un termine per
lintegrazione (memoria integrativa) della domanda in mancanza il processo si estingue; quindi la costituzione
del convenuto non sana latto di citazione. In ogni caso la sanatoria non retroattiva, per si salvano i diritti
quesiti ex nunc; resta quindi il pericolo di possibili decadenze o preclusioni.

La nullit della citazione rilevabile in ogni stato e grado del giudizio e rende nulli tutti gli atti seguenti (nullit riflessa
- si rimette tutto innanzi al primo giudice). Con il passaggio in giudicato della sentenza tale nullit si sana. Di qui si nota
laspirazione del nostro ordinamento al raggiungimento di un provvedimento concreto nel merito (Chiovenda):

102--> quando il giudice ordina lintegrazione del contraddittorio.
291--> rinnovazione della notifica, in caso di vizio dellatto di notifica.
50--> (riassunzione)continuazione del processo innanzi al giudice competente.
164
2
--> rinnovazione.

Dopo la citazione occorre un ulteriore atto dimpulso dellattore per far proseguire il processo: entro 10 giorni (5 se
termine abbreviato ex 163bis) dalla notifica (se + notifiche si conta dallultima) della citazione in cancelleria va
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depositato latto di costituzione (165-166) in giudizio con cui si iscrive la causa a ruolo. Se passano i 10 gg senza che
lattore si sia costituito:

Ordinario di cognizione--> convenuto non ha pi lonere di
presentarsi in giudizio; se lattore vuole
continuare il processo ha un anno per
riassumere la causa, trascorso il quale il
processo si estinto.

Opposizione al decreto ingiuntivo--> improcedibilit opposizione

Appello--> improcedibilit appello e la sentenza passa in giudicato.

Il convenuto potrebbe iscrivere egli stesso la causa a ruolo costituendosi in giudizio (deposito in cancelleria). Qualora il
processo non viene iscritto a ruolo n dallattore n dal convenuto allora tale processo e solo pendente.
Con la COSTITUZIONE IN GIUDIZIO (166) si consente alle parti di partecipare al processo, per lattore il modo di
esercitare lazione, per il convenuto il modo per esercitare la difesa. Il convenuto deve costituirsi 20 gg (10 se termine
abbreviato) prima della data delludienza fissata dallattore. Con questatto di impulso si ha anche il coinvolgimento del
giudice istruttore. La costituzione dellattore deve contenere: la citazione, la procura e i documenti offerti in
comunicazione. La costituzione del convenuto contiene: la comparsa di risposta 167--> che latto con cui prende
posizione sui fatti posti dallattore a fondamento della domanda, avanza al giudice le sue richieste (domanda
riconvenzionale o chiamata in causa di un terzo) e indica i mezzi di prova; copia della citazione, procura e i documenti
che offre in comunicazione. La costituzione tempestiva se si costituiscono nei termini; tardiva qualora si costituiscono
successivamente (massimo entro il 190), in questo caso operano le preclusioni fino a quel momento maturate tranne se
non riesce ad ottenere una rimessione in termini ex 294 perch la mancata costituzione era dovuta ad un fatto a lui non
imputabile.
Liscrizione della causa a ruolo fatta materialmente dal cancelliere che annota la causa nel ruolo generale assegnando
ad essa un numero progressivo e la riporta nella rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili. Il cancelliere
forma il fascicolo dufficio e lo trasmette al presidente del tribunale che designer il giudice istruttore. Se nel giorno
fissato il giudice non tiene udienza, la comparizione delle parti rinviata alla prima utile. Il giudice fino a 5 gg prima
delludienza pu con decreto differire la causa. Lattore mira allaccoglimento della domanda, il convenuto al rigetto.
Nella comparsa di risposta manca sempre la vocatio in ius, e pu non esserci ledictio actionis; Il convenuto pu
svolgere:

Difese in rito: contestando la corretta instaurazione del processo in quanto ha rilevato qualcosa che
impedisce al giudice di procedere normalmente (competenza, giurisdizione, legittimazione delle parti).
Tali difese non devono essere fatte necessariamente nella comparsa di risposta eccezion fatta per (a pena
di decadenza):

competeza per territorio derogabile
difetto di giurisdizione del giudice italiano 218/95
patto compromissorio (arbitrato); o difese in merito.

Difese in merito:

Difesa in fatto: contesta la veridicit di quelli allegati dallattore con le prove.
Difesa in diritto: non nega i fatti, ma contesta che la fattispecie giuridica sia errata perch ricondotta
ad una norma non corretta.

Il convenuto a pena di decadenza nel 167 (costituzione tempestiva) deve:

s) prendere posizione sui fatti posti dallattore a fondamento della domanda indicando i mezzi diprova di cui
intende avvalersi.
t) proporre domande riconvenzionali o accertamento incidentale.
u) chiamare in causa un terzo (entro massimo il 163bis). Se a chiamare il terzo il convenuto, il differimento
delludienza opera di diritto non occorre lautorizzazione del giudice. Se a chiamare il terzo lattore, il
giudice deve valutarne lopportunit.

Sempre nel 167 il convenuto pu sollevare eccezioni, cio difese che ha allegato (fatti estintivi, modificativi o
impeditivi) aumentando il nucleo dei fatti dedotti in giudizio.
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2697--> il giudizio fondato sullonere della prova: lattore deve provare i fatti costitutivi, il convenuto deve provare il
fatto modificativo estintivo o impeditivo. Le eccezioni latu sensu possono essere rilevate anche dal giudice; strictu
sensu solo dalle parti (annullamento o prescrizione).
Al termine della litiscontestatio (comparizione + trattazione) le parti non potranno pi modificare il voluto, si elabora il
tema decidendum.

UDIENZA DI PRIMA COMPARIZIONE 180

In questa udienza la trattazione della causa orale. Nasce nel 1995 e d al convenuto pi tempo per difendersi.
previsto uno scambio di atti tra le parti per facilitare la difesa del convenuto.
1 Qui si hanno verifiche di natura preliminare ad opera del
giudice istruttore che ha il compito di verificare la regolarit
del contraddittorio e inoltre verifica la situazione sostanziale
portata nel processo e leventuale situazione giuridica lesa; si
possono compiere tutte le attivit non espressamente vietata
dalla legge, quindi una categoria aperta; lelenco ricompreso
da intendersi come non tassativo.
2 indica le modalit di passaggio dal 180 al 183 tramite loperato
del giudice che fissa a data successiva la prima udienza di
trattazione. Contestualmente il giudice assegna al convenuto
un termine perentorio (20gg) prima del 183, entro il quale pu
proporre le eccezioni (processuali/merito) non rilevabili
dufficio (parentesi processuale): allegazione dei fatti estintivi
modificativi o impeditivi volti a paralizzare la domanda della
controparte.
3 redazione della trattazione della causa si redige processo
verbale.
Il passaggio alludienza successiva avverr tramite ordinanza (175-176).
PRIMA UDIENZA DI TRATTAZIONE 183

Serve a determinare il tema decidendum; qui si ha un vero e proprio confronto tra le parti e il giudice. Se le parti sono
assenti, volontariamente o meno, opera il 309--> 181--> cancellazione della causa dal ruolo--> processo pendente per 1
anno--> estinzione.
1 Il giudice istruttore procede ad un libero interrogatorio (117) delle parti presenti: questo privo di domande
preformulate; il giudice chiede alle parti i chiarimenti necessari (3) per poter condurre le parti ad un eventuale
conciliazione; questinterrogatorio non un mezzo di prova, ma solo un momento di prova che necessita di prova
contraria cosicch il giudice non pu non ammetterla.
La conciliazione (185) un metodo alternativo al processo per risolvere la questione. Ha ad oggetto diritti disponibili,
non prevede reciproche concessioni tra le parti e vale solo per le persone fisiche.
2 Le parti hanno la facolt di farsi rappresentare da un procuratore il quale deve essere a conoscenza dei fatti della
causa.
3 Il giudice pu chiedere dei chiarimenti alle parti ritenuti necessari; in particolare in ordine alla nullit. In caso di
nullit, essendo rilevabile ex officio sempre, il giudice pu anche emettere una sentenza di nullit dellatto in questione
(es: integrazione del contraddittorio ex 102; chiamata in causa di un terzo).
4 Lattore ha il potere di proporre nuove domande ed eccezioni che siano legate per titolo (conseguenza) della
domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto. Ci per permettere allattore di prendere posizione
contro la linea difensiva adottata dal convenuto. La conseguenzialit va letta come una risposta dellattore allattivit
difensiva del convenuto, in un rapporto di causalit. Lutilit di questa norma sta nellevitare giudicati contrastanti nel
caso di connessione per alternativit (chiamata in causa del terzo), e nel garantire una ragionevole durata del processo.
Se viene violata la regola della conseguenzialit, la domanda/eccezione dellattore sar inammissibile. In ogni caso
questattivit dellattore pu essere esercitata non oltre la prima udienza di trattazione. Sempre entro il 183 lattore pu
chiedere di essere autorizzato a chiamare un terzo (169-269). Le parti possono precisare o modificare le domande, le
eccezioni e le conclusioni gi formulate.
Precisare: inserimento o modifica dei fatti secondari senza alterare i fatti principali.
Modificare: lattore interviene modificando i fatti storici posti a fondamento della domanda poich non si modifica la
causa petendi. Queste modificazioni, ben sintenda, non determina una nuova domanda.
5 - su istanza di parte, il giudice fissa un termine perentorio (30gg) per il deposito di memorie scritte inerenti alle
domande eccezioni conclusioni gi proposte ed anche in relazione alle prove (184). Il tutto deve avvenire entro la fase
della prima udienza di trattazione. Sempre il giudice concede alle parti un termine perentorio (max 30gg) per replicare
alle domande ed eccezioni.
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Il giudice quando concede il termine ai sensi del 183
3
, fa ricadere in tale periodo anche il termine per adottare i
provvedimenti di cui al 184 (deduzioni istruttorie). Se non si verifica tale parentesi, il giudice si deve limitare a fissare
ludienza ai sensi del 184.
Il processo a questo punto pu:

12) passare dalla litiscontestatio alla fase della decisione o
perch ci si avvale di prove precostituite, o perch vi contrasto sulla sola interpretazione e
qualificazione giuridica del rapporto.
13) passare dalla fase della litiscontestatio a quella
istruttoria se vi disaccordo tra le parti su fatti che andranno poi provati con prove costituende.

FASE ISTRUTTORIA

La fase istruttoria volta allacquisizione delle prove nel processo; questa si configura come una fase eventuale del
processo, in quanto il giudice istruttore, se ritiene che la causa sia matura per la decisione sul merito, rimette le parti
davanti al giudice (art 187) senza lassunzione dei mezzi di prova. 184--> Qualora il giudice ritenga indispensabile
lattivit istruttoria accade che:

5. o il giudice ammette subito i mezzi istruttori gi chiesti che ritiene ammissibili e rilevanti.
6. o rinvia ad altra udienza assegnando un termine perentorio entro il quale le parti possono produrre documenti e
indicare nuovi mezzi di prova, nonch altro termine ugualmente perentorio per leventuale indicazione della prova
contraria.

Non si confonda la prova processuale con la prova in quanto tale: la prova processuale quella che fa un tuttuno con il
procedimento di acquisizione-valutazione della prova dettati in norme di garanzia.
Le prove sono mezzi processuali idonei ad asseverare la veridicit di un fatto dedotto in giudizio. Lasseverazione
avviene in un momento successivo allassunzione. Oggetto della prova sono i fatti che le parti portano nel processo in
contraddittorio. Non tutti i fatti devono essere provati, infatti si escludono:

i fatti non contestati
i fatti notori cio quei fatti che ormai fanno parte del patrimonio comune della collettivit in un dato momento
storico, pur non avendo bisogno di prova deve essere comunque allegato;
i fatti impossibili.
Si suol dire che anche per i fatti inverosimili non sia necessaria la prova; ci sbagliato in quanto il fatto
inverosimile pu essere vero e proprio per questo ancor pi bisognoso di prova.

I fatti invece che necessitano di prova sono i fatti ammessi: lammissione si collega allattivit asseverativa, sono i fatti
su cui il giudice forma il suo convincimento e risultano da fatti specifici, non dalla valutazione complessiva del sistema
difensivo della parte. Tali proposizioni fattuali vengono verificate attraverso il confronto con altre proposizioni fattuali
che consentono di predicare le prime con gli attributi dellesistenza e verit (mezzi di prova). La parte ha lonere di
portare le prove di quanto asserito (principio dispositivo in senso stretto). Come sono portate nel processo?
183
5
--> Il giudice fissa con ordinanza ludienza per i provvedimenti di cui allart 184; sempre nell udienza il giudice
istruttore procede al libero interrogatorio delle parti; ed in questo momento che il giudice cerca di valutare ove esista
contenzioso al livello del tema decidendum e quindi del tema probandum.
Lindicazione specifica dei mezzi di prova, di cui intende valersi e in particolare dei documenti che offre in
comunicazione, lattore la pu effettuarla gi nelludienza del 163 (e di contro il convenuto nel 167).
Infine ludienza del 184 il termine perentorio oltre la quale le parti non possono pi n avanzare richieste n produrre
documenti (operano le preclusioni) eccezion fatta per:

184bis richiesta della parte della rimessione in termini se dimostra che incorsa in decadenza per causa a
questi non imputabile; il giudice provveder ai sensi dellart 294
2-3
.

quando il giudice dispone ex officio la prova (decreto dingiunzione per opposizione tardiva).

Tuttavia va ricordato che il giudice pu decidere quando ritiene esaurita ludienza del 184, potendo aprire la fase
decisoria anche se non tutte le prove siano state ancora raccolte (lettura combinata 188-209); infatti pu accadere che le
prove assunte abbiano siano gi sufficienti a fondare il suo convincimento: valutazione di superfluit del giudice
istruttore: dispone laudizione di 4 testi, ma sentendone due ritiene sufficiente la prova addotta per cui modifica/revoca
lordinanza perch non ha pi bisogno di sentire gli altri due.
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Se una parte lo richiede, il giudice pu fissare unulteriore udienza con termine perentorio in cui le parti possono
produrre documenti e indicare nuovi (rispetto a quelli indicati nel 163) mezzi di prova; prevista la fissazione di
unaltra eventuale udienza per lindicazione della prova contraria.

Procedimento generale di assunzione della prova:

3. Istanza di parte (attivit assertiva)
4. Provvedimento di ammissione del giudice (attivit asseverativa) Il giudice nellammettere i mezzi di prova
deve valutarne la congruita con 2 parametri:

Ammissibilit della prova
Il giudice caso per caso valuter se esistano disposizioni di
legge che escludano le prove. Lammissibilit riguarda una
quaestio iuris: lerrata valutazione del giudice comporta un
errore di diritto. Il giudice deve verificare le condizioni legali
per assumere un determinato mezzo di prova. Il compito del
giudice facilitato dallesistenza di limiti oggettivi e
soggettivi:

limite oggettivo si ha quando richiesta per un contratto la forma scritta ad substantiam; la mancanza di
tale requisito determina la non ammissibilit del mezzo probatorio al processo.
limite soggettivo--> viene proposto come testimone un soggetto che abbia un qualche interesse nel
processo

Rilevanza della prova
un termine usato impropriamente (tecnicamente rilevante un fatto in quanto preso in considerazione dal
diritto cui si ricollegano conseguenze giuridiche). Il giudice deve effettuare un giudizio prognostico: valutare
lincidenza del risultato della prova ai fini della decisione cio deve chiedersi se lesito positivo dell
assunzione delle prove sia rilevante ai fini del processo. Quindi la rilevanza una quaestio facti che deve
essere ragionevolmente motivata dal giudice (prognosi). Pertanto sar rilevante la prova di un fatto principale.
La valutazione sullammissibilit e rilevanza il giudice la esprime attraverso unordinanza.

Assunzione della prova: consiste nelle modalit con cui il giudice ammette un mezzo probatorio; lassunzione
puo essere immediata o differita. Generalmente viene assunta dallo stesso giudice personalmente e in un arco
di tempo assai ristretto. Le modalit di assunzione sono stabilite dal 202 per le prove costituende;
per le prove precostituite la fase di assunzione regolata dal tipo specifico di mezzo di prova (es. prova
documentale). Eccezioni al principio sono la delega per lassunzione e lassunzione allestero.
Nel primo caso (203) il giudice istruttore delega a procedere allassunzione il giudice istruttore del luogo, salvo
che le parti non richiedano concordemente e il presidente del tribunale consenta che vi si trasferisca il giudice
stesso. Con la delega si investe il giudice di una competenza temporanea (il limite fissato nel provvedimento
con cui si realizza la delega da parte del giudice istruttore), che si estende anche alla risoluzione degli incidenti
che eventualmente sorgono nel corso dellassunzione della prova.

Poteri e funzioni del giudice istruttore

175 Il giudice istruttore esercita tutti i poteri volti a concludere il
processo nel minor tempo possibile
2 Fissa le udienze successive ed i termini entro i quali le parti
debbono compiere gli atti processuali; per favorire il diritto
di difesa del convenuto, il giudice pu fissare un termine
sfalsato di almeno 5 gg tra attore e convenuto
3 Se il giudice omette quanto al comma 2, si applica
lintegrazione dei provvedimenti istruttori (289).

176 I provvedimenti del giudice istruttore, salvo diversa
disposizione hanno la forma di ordinanza (provvedimento
non idoneo a divenire cosa giudicata ma preparatorio per la
decisione).

187 Provvedimenti del giudice istruttore
1 Se il giudice ritiene la causa matura, senza fase istruttoria,
rimette le parti al collegio (rimessione totale) perch
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listruzione completa o non necessaria.
2 Se pur non essendo matura la causa per la decisione
opportuno rimettere separatamente la decisione di una
questione (rimessione anticipata).
Sono ipotesi tipiche:
preliminare di merito--> solo quanto detta decisione
pu definire il giudizio.
pregiudiziali e
preliminari di rito--> il giudice pu rimettere le parti
al collegio per le questioni di
giurisdizione, competenza e
altre pregiudiziali.
In questa fase non sono ammesse nuove domande o
modifiche a quella originaria pena nullit (preclusioni
ex183) rilevabile anche dufficio. In sede di
conclusioni possibile solo fatti che chiariscono il voluto.
La fase decisoria non irreversibile.
Qualora il giudice abbia elementi a sufficienza per
giudicare parzialmente su una causa, questi pu rimettere
la decisione solo per quella parte matura (rimessione
parziale) --> sentenza non definitiva (es: condanna
generica). Si dubita se nella questione pregiudiziale di
merito (domanda riconvenzionale) si possa effettuare la
remissione anticipata: per la dottrina non possibile; per
la giurisprudenza invece possibile se c connessione di
cause.
3 Pu disporre che queste questioni siano decise
unitamente al merito.
Nella rimessione c un potere discrezionale del giudice
perch il legislatore voleva evitare tecniche dilatorie a
seguito di ampie garanzie di difesa concesse tendendo
cos alleconomia processuale. Rimessa la causa al
giudice pu accadere:

vii. il giudice ritenendo fondata la questione, adotta una
sentenza definitiva di rito di chiusura del processo non
pronunciandosi sul merito.

viii. ritenendo la questione infondata e avendo gli elementi per decidere nel merito adotta una sentenza definitiva

ix. ritenendo la questione infondata, ma non avendo gli
elementi per decidere nel merito emana una sentenza
non definitiva che risolve solo la questione, e il
processo prosegue.

188 Il giudice istruttore provvede allassunzione dei mezzi di
prova; decide quando si esaurisce listruzione, dopodich
rimette le parti al collegio per la decisione ex 189.

189 Quando il giudice rimette la causa al collegio (187-188),
invita le parti a precisare innanzi a se, le conclusioni che
intendono sottoporre al collegio; ci nei limiti delle
conclusioni formulate negli atti introduttivi (163-167) o di
quelle eventualmente espresse alla fine del 183. La
rimessione investe il collegio nella totalit della causa.

190 le comparse conclusionali vanno depositate entro 60 gg
dalla rimessione; le memorie di replica conclusionali entro
i 20 gg successivi.

209 Chiusura dellassunzione: il giudice dichiara lassunzione di
prove quando: sono eseguiti i mezzi; dichiarata la
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decadenza, non vi sono altri mezzi da assumere; ritiene
superflua un ulteriore assunzione di prove.

281ter Il giudice pu disporre dufficio la prova testimoniale
quando le parti nellesposizione dei fatti si sono riferite a
persone che appaiono in grado di conoscere la verit.

177 --> le ordinanze non possono mai pregiudicare la decisione
della causa; possono essere sempre modificate o revocate.
Non sono modificabili o revocabili:

iv. le ordinanze pronunciate su accordo delle parti salvo che le parti non si accordino sulla revoca dell
ordinanza stessa es: ordinanza di sospensione del processo.

v. quelle dichiarate tali espressamente dalla legge: la ragione sta nella natura dellordinanza stessa
(ordinanza di ricusazione ex 53).

vi. quelle per le quali la legge predispone un determinato mezzo di reclamo.

Lordinanza del giudice istruttore un provvedimento non definitivo perch reclamabile dinanzi al collegio non
chiudendo il giudizio innanzi a se. Tuttavia il giudice istruttore ha il potere di emanare provvedimenti di condanna,
ordinanze aventi natura decisoria.

PROVVEDIMENTI ANTICIPATORI (SOMMARI)

Si hanno nel caso in cui vi siano fondati motivi di vittoria dellattore cos da consentirgli di ottenere unutilit gi prima
della chiusura del processo--> economia e velocit processuale. Tali ordinanze decisorie sono anticipatorie della
sentenza di I (non sono ammesse nel grado dimpugnazione in quanto si gi in presenza di una sentenza) e possono
per essere modificate o revocate nel seguito del processo; sono rilasciate durante la fase istruttoria e nel caso di
estinzione tale ordinanza non perde efficacia.
Esse sono:

Ordinanza decisoria per il pagamento di somme non contestate

Il 186bis nasce da un suo simile nel processo del lavoro (423), solo che a differenza di questo, c una precisazione che
la non contestazione deve avvenire dalle parti costituite (non ammessa in caso di processo contumaciale).
un provvedimento anticipatorio di condanna revocabile, sommario perch a cognizione parziale e/o superficiale.
su istanza di parte il giudice istruttore pu disporre, fino al momento delle precisazioni delle conclusioni, il pagamento
delle somme non contestate dalle parti costituite.

Oggetto--> pagamento di somme pertanto riguarda fatti e
non il diritto

Presupposti:

i. Istanza di parte quindi non pu essere emesso dufficio.
ii. Non contestazione (espressa ammissione attraverso un comportamento positivo)
proveniente dalle parti costituite (non ammesso nel processo contumaciale) dei fatti posti dallattore
a fondamento del diritto di credito dedotto in giudizio e ad un tempo la mancata proposizione da
parte del convenuto di eccezioni di merito. Ma la non contestazione deve essere parziale, perch
altrimenti la causa se relativa a diritti disponibili, sar matura per la decisione senza bisogno di
assunzione dei mezzi di prova; pertanto il giudice dovrebbe invitare le parti a presentare le
conclusioni nella stessa udienza e pronunciarsi con sentenza (187 1); in caso di diritti indisponibili e
di non contestazione totale il giudice potr emettere questa ordinanza solo quando il giudice ritenga la
non contestazione insufficiente a fondare la conoscenza di tutti i fatti costitutivi posti a fondamento di
tutto il diritto o di tutti i diritti azionati.
iii. Giudizio prognostico discrezionale in via di deliberazione: verifica in iure del giudice dellidoneit
dei fatti, dedotti in giudizio dallattore, a produrre gli effetti da lui affermati e dallassenza dei fatti
impeditivi, modificativi o estintivi emergenti dagli atti o rilevabili dufficio (mancanza del requisito di
cui al punto ii).
iv. La delibazione dellinfondatezza delle eccezioni di rito sollevate dal convenuto e della inesistenza di
impedimenti di rito rilevabili dufficio.
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Termine--> questa ordinanza non pu esser emanata n prima
del 183 (prima udienza di trattazione) e n dopo il
189 (udienza di precisazioni delle conclusioni).

Efficacia--> titolo esecutivo non valido per iscrivere ipoteca
giudiziale; In caso di estinzione del giudizio per
rinuncia agli atti o per inattivit delle parti:
lordinanza diviene immutabile conservando la
sua efficacia di titolo esecutivo (ultrattivit),
infatti in questo caso si trasforma da
provvedimento provvisorio in provvedimento
decisorio immutabile con vera e propria autorit
di cosa giudicata sostanziale. In dottrina c
chi ritiene che questordinanza non sarebbe
soggetta ad impugnazioni ordinarie in quanto
le parti, lasciando estinguere il processo,
avrebbero dimostrato di avervi rinunciato,
pertanto il 186bis avrebbe efficacia
conservativa della condanna pi
accertamento--> non si pu fare opposizione
(reclamo); altri invece interpretando
diversamente lespressione conserva la sua
efficacia esecutiva ritengono che lordinanza
dovrebbe essere inquadrata nellambito della
categoria dei provvedimenti sommari-semplificati-
esecutivi, che come i titoli stragiudiziali, hanno
solo efficacia esecutiva e sono privi di qualsiasi
efficacia preclusiva propria del giudicato
formale o sostanziale--> accertamento riguarda un
mero fatto (somma) che pu essere opposto
anche in via di opposizione allesecuzione ex 615.

Regime del provvedimento: ordinanza revocabile ex 177
1-2
178
1
(provvisoriet incidentale). In caso di
definizione del giudizio con sentenza: lordinanza non pregiudicher mai la decisione della causa, anzi al
contrario potr sempre essere modificata e revocata sia dal giudice istruttore che dal collegio senza bisogno di
mezzi specifici dimpugnazione (infatti tale ordinanza verr assorbita dalla sentenza).

In ogni caso questa ordinanza sar revocata durante il
processo di cognizione piena quando:

o Il giudice, valutando o interpretando diversamente la norma applicabile alla fattispecie concreta, reputi che
i fatti affermati dallattore non siano idonei a produrre gli effetti da lui affermati

o Il giudice ritenga sussistenti impedimenti di rito sollevati dal convenuto o rilevati dufficio

o Il giudice rilevi lesistenza di fatti impeditivi estintivi modificativi del diritto azionato emergenti dagli atti

o Il convenuto, contestati tardivamente i fatti costitutivi posti dallattore a fondamento del credito o
sollevate tardivamente eccezioni in senso stretto, ottiene dal giudice la remissione in termini ex 184 bis
per poter legittimamente effettuare tale contestazione o tale eccezione tardiva.

Ordinanza dingiunzione art 186ter

un provvedimento anticipatorio-sommario con attitudine di giudicato, e il modello quello del decreto ingiuntivo
(633 656). Questordinanza ha natura incidentale anche se comunque qui non necessaria la costituzione in giudizio
della controparte.

Oggetto--> sono gli stessi previsti dal 633
1-2
: pagamento
di somme di denaro liquide ed esigibili; consegna
di una cosa mobile determinata. Non ammesso
per i crediti professionali mentre sempre
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ammesso per i procedimenti monitoti puri

Presupposti:
i. Istanza di parte
ii. Prova documentale del credito cio intesa
come prova scritta nel senso ampio del 634

Termine:
Iniziale: la semplice richiesta dellordinanza la si pu fare sin dalludienza di
comparizione ex 180 perch fondata unicamente sui requisiti di prova ex 634 che
potranno gi ben essere allegati dallattore; la provvisoria esecutivit sar possibile nel
180 solo in ipotesi di contumacia del convenuto, altrimenti bisogner attendere la prima
udienza di trattazione (183) permettendo cos al convenuto di poter sollevare eccezioni.
Finale: non oltre la precisazione delle conclusioni (189).

Efficacia--> titolo esecutivo valido per iscrivere ipoteca.

i. se il convenuto contumace: si ha la provvisoria esecuvit solo se ricorrano i
presupposti previsti dal 642. In caso di costituzione tardiva del convenuto, questi
pu chiedere la sospensione della provvisoria esecutivit ex 649 e anche la revoca
dellordinanza, sempre che lo stato di avanzamento del processo a cognizione piena
glielo consenta (preclusioni).
ii. se il convenuto si costituisce: la provvisoria
esecutivit subordinata ai presupposti del
648
1
con la precisazione che questa non pu
essere mai disposta ove la controparte abbia
disconosciuto la scrittura privata o abbia
proposto querela di falso contro latto
pubblico.

Lordinanza acquista efficacia esecutiva ai sensi del 653
1
e 647 quando:

I. il giudizio di merito si estingue per inattivit
delle parti o per rinuncia agli atti. Pertanto lordinanza
diventa immutabile (come il decreto ingiuntivo).

II. la parte contumace non si costituisce nei 20 gg.

I due casi sono equiparati alle situazioni in cui si estingue il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e
questo non viene proposto. Di conseguenza, la natura di tale efficacia quella che normalmente si riconosce al
decreto ingiuntivo non opposto.
Lemanazione dellordinanza si potr avere solo quando il processo non sia ancora maturo per la decisione ex
187-188.
Ergo si avr tale ordinanza:

v. Quando i presupposti di cui al 633-634 giustifichino laccoglimento solo di una parte del pi ampio
contenuto della domanda.
vi. Quando la domanda possa essere completamente accolta, ma il convenuto costituito abbia sollevvato
eccezioni non fondate su prova scritta o di pronta soluzione, nel qual caso il processo dovr proseguire
per lassunzione delle prove relative alle eccezioni (riservate).
vii. Quando il convenuto non sia contumace e la domanda non possa essere accolta solo perch fondata su
prove attenuate ex 634 quindi non valide per un processo a cognizione piena.
viii. Quando il convenuto sia contumace e la domanda possa essere totalmente accolta su prove attenuate ex
634; in tal caso il giudice potr su istanza di parte emanare solo ordinanza di ingiunzione che diviene
immutabile ex 186ter
5
se la controparte non si costituisca entro i successivi 20 gg dalla notifica stessa
(caso da aggiungere al 292).

Regime del provvedimento--> ordinanza modificabile e revocabile quando nel corso del provvedimento a
cognizione piena:

Il giudice, anche dufficio reputi, sulla base di una nuova valutazione in iure, che la
domanda dellattore non sia accoglibile
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Emerga la fondatezza delle eccezioni non fondate su prova scritta o di pronta soluzione,
sollevate dal convenuto e riservate
Il giudice anche dufficio rilevi fatti estintivi impeditivi e modificativi del diritto di
credito azionato emergenti dagli atti
Il giudice reputi, a seguito di una pi attenta valutazione o emersioni istruttorie, la
sussistenza di impedimenti di rito sollevati dal convenuto o rilevati dufficio

Lordinanza destinata ad essere assorbita dalleventuale
sentenza sia essa daccoglimento che di rigetto.

Differenze con il decreto ingiuntivo: il decreto ingiuntivo non pu mai essere revocato dal giudice istruttore nel corso
del giudizio dopposizione (pu solo essere dichiarato nullo con sentenza anche non definitiva per difetto dei
presupposti di ammissibilit), il 186 ter soggetto alla disciplina delle ordinanze revocabili ex 177 e 178: ne segue
solo la conseguenza che la revoca dellordinanza dingiunzione esecutiva costituisce titolo per la cancellazione
dellipoteca giudiziale eventualmente iscritta ai sensi del 186 ter ultimo comma.

Ordinanza successiva alla chiusura dellistruzione 186quater

Tale provvedimento serviva molto di pi prima in quanto serve ad eliminare i tempi morti del processo nel passaggio
dal giudice istruttore al collegio per la decisione (in genere 2 anni), oggi con il giudice monocratico ha perso
importanza. Questordinanza ha un contenuto pi ampio perch viene presa alla luce non pi a seguito di una
cognizione sommaria ma ad accertamento dei fatti gi esaurito, e per questo motivo non ha natura incidentale.

Oggetto--> domande di condanna al pagamento di somme o alla consegna o al rilascio dei beni mobili o
immobili nei soli limiti in cui si ritiene raggiunta la prova; nonostante parte della dottrina sia contraria,
(Protopisani) queste ordinanze possono essere emanate anche quando la domanda sia conseguenziale ad un
accertamento costitutivo, perch non si mai dubitato che in ipotesi di azioni costitutive la sentenza
di I grado possa essere provvisoriamente esecutiva ex 282 per quanto concerne i capi di sentenza
conseguenziali. Lordinanza non pu essere concessa se la domanda di condanna subordinata alla
domanda costitutiva ad esso connessa.

Presupposti
i. esaurimento dellistruzione
ii. istanza di parte

Termine--> tra la chiusura dellistruzione e non oltre il 189

Efficacia--> un titolo esecutivo ed acquista efficacia di sentenza impugnabile se il processo si estingue o se
la parte intimata rinuncia alla pronuncia della sentenza. Essa prevede anche le spese processuali per spingere le
parti ad abbandonare il processo a seguito del provvedimento. Essa revocabile solo con la sentenza che
definisce il giudizio: infatti nonostante la pienezza della sua cognizione lordinanza non esclude la possibilit
di un riesame in sede decisoria degli accertamenti in fatto ed in diritto, esempio tipico quando il giudice si
accorge di aver trascurato una prova e successivamente integrando il tema probatorio modifica la sua
precedente decisione.

Regime del provvedimento--> La particolarit di quest ordinanza sta nel fatto che il giudice, su istanza di
parte, non decide ma opera verso le parti una specie di proposta di decisione; se le parti laccettano, la
proposta diventa decisione definitiva senza bisogno di spiegazioni o motivazioni; se le parti non accettano, si
avr una normale conclusione del processo. La parte intimata pu quindi dichiarare di rinunciare alla
pronuncia della sentenza, con atto notificato allaltra parte e depositarlo in cancelleria 170; in tal caso dalla
data del deposito dellatto notificato, lordinanza acquista efficacia della sentenza impugnabile sulloggetto
dellistanza. Tale atto sarebbe giusrificato dalla volont della parte condannata di accellerare i tempi di
impugnazione. La trasformazione dellefficacia da ordinanza in sentenza possibile perch emanata a
seguito di una cognizione piena. Questo metodo della conversione lunico strumento per sospendere
lesecuzione non essendo proponibile lopposizione per assenza di nuovi fatti da eccepire. Dal deposito
dell ordinanza decorre il termine lungo dellappello (impugnabilit), mentre se notificata lordinanza, l
appello sar soggetto al termine breve. Nel litisconsorzio necessario la domanda va richiesta verso tutte le
parti attiva/passiva. Nel cumulo facoltativo essendo una connessione semplice questa pu essere richiesta
anche verso una sola parte. Nel cumulo necessario va richiesta verso tutti.



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FASE DECISORIA

Dopo la riforma del 90 si osservato il divieto di introdurre nuove domande o modifiche della domanda nelludienza
di precisazione delle conclusioni, a pena di nullit assoluta rilevabile anche dufficio. La cassazione per ha stabilito
che se la parte accetta una nuova domanda, il giudice deve pronunciarsi, perch in questo caso si tutela linteresse
pubblico.189--> il giudice istruttore nel rimettere la causa al collegio (187
1-2-3
-188), invita le parti a precisare dinanzi a
se le conclusioni che intendono sottoporre al collegio stesso nei limiti di quelle formulate negli atti introduttivi o in
quelle del 183. Nelludienza del 189, pu verificarsi lipotesi in cui vi sia una discordanza tra il chiesto del 183 e
quello del 189, in tali casi: se il petitum del 189 risulta inferiore in termini di quantit rispetto a quello richiesto entro il
183, allora si avr la prevalenza del petitum del 189; lipotesi inversa invece, non ammessa dalla legge in virt del
principio della domanda. Un altro caso di non corrispondenza tra petitum del 189 e quello del 183 si ha quando le parti
rinunciano spontaneamente ad alcune domande o eccezioni in senso proprio. Pertanto in sede di precisazione delle
conclusioni, concessa la possibilit alle parti di ridurre le proprie pretese, ma mai di poter effettuare domande aggiunte
a quelle presenti nel petitum dellatto introduttivo o della comparsa di risposta.
Lart 50ter stabilisce che eccezion fatta per la riserva di collegialit prevista dal 50bis--> elenco tassativo:

nelle cause in cui obbligatoria la partecipazione del PM o nei giudizi
devoluti alle sezioni specializzate
nelle procedure concorsuali
nelle materie societarie
in materia successoria
in tema di responsabilit dei magistrati
nei provvedimenti in camera di consiglio

il tribunale decide in composizione monocrarica.

Giudice di pace

316: la forma della domanda quella della citazione a comparire a udienza fissa. ammessa la domanda
orale.
318
1
: nella domanda sufficiente individuare parti, giudice fatti e oggetto della controversia nonch ludienza
di comparizione con il rispetto dei termini ex 318
2
. Nel processo dinanzi al giudice di pace consentito farsi
rappresentare da una persona qualsiasi e abbiamo un termine ridotto.
320: il giudice interroga liberamente le parti e ne tenta la conciliazione; se riesce--> 165 ult. comma; se non
riesce invita le parti a determinare definitivamente la controversia, produrre documenti e richiedere mezzi di
prova da assumere. Tale procedimento privo di preclusioni e decadenze.
321: il giudice di pace quando ritiene matura la causa per la decisione, invita le parti a precisare le conclusioni
e a discutere la causa. La sentenza depositata in cancelleria entro 15 gg dalla discussione, appellabile
innanzi al tribunale.


trattativa scritta
Giudice monocratico trattativa mista
trattativa orale
Tribunale

Collegio trattativa mista
trattativa scritta

Giudice Monocratico 281quater: le cause in cui il tribunale giudica in
composizione monocratica sono decise dal giudice designato a norma del 168bis o del 484
2
(giudice
dellesecuzione); il giudice monocratico decide con tutti i poteri del collegio.

281SEXIES TRATTAZIONE ORALE:
Il giudice se non dispone ex 281quiques, fatte precisare le conclusioni, pu ordinare la discussione orale della
causa nella stessa udienza, o, su istanza di parte, in unudienza successiva pronunciando sentenza al termine
della discussione e dando lettura del dispositivo e della coincisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto
della decisione. La sentenza si ritiene pubblicata con la sottoscrizione del giudice del verbale che la contiene,
ed immediatamente depositata in cancelleria. un modello per controversie semplici, nel rispetto della
proporzione tra mezzi e oggetto, rimesse al potere discrezionale del solo giudice.
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281QUINQUES
2
TRATTAZIONE MISTA:
se una delle parti lo richiede, il giudice, disposto lo scambio delle sole comparse conclusionali ex 190, fissa
ludienza di discussione orale non oltre 30 gg dalla scadenza del termine per il deposito delle comparse
conclusionali stesse. Le parti nelludienza di discussione potranno solo replicare alle comparse a se avverse. Il
giudice entro i 30 gg successivi alludienza di discussione, deposita la sentenza in cancelleria. Resta da osservare
che mentre i termini per le parti sono perentori, quindi se non rispettati portano alla decadenza (preclusioni), per il
giudice non lo sono.

281QUINQUES
1
TRATTAZIONE SCRITTA:
Precisate le conclusioni (189), il giudice dispone lo scambio delle comparse conclusionali e delle memorie di
replica ex190 e deposita la sentenza in cancelleria entro 30 gg dalla scadenza del termine per il deposito delle
memorie di replica. Per garantire il contraddittorio concesso un termine sfalsato di 20 gg per le memorie di
replica. Comparse conclusive e memorie di replica sono atti che regolano le ragioni di fatto e di diritto per cui
le parti chiariscono le loro posizioni e se le comunicano reciprocamente.


Collegio Tale caso regolato dal combinato
disposto degli art 275 e 190.

xxi. NON VIENE CHIESTA LUDIENZA DI DISCUSSIONE Entro
60 giorni dalludienza di precisazione delle conclusioni (189) le parti devono
depositare le loro comparse conclusionali, e nei 20 giorni successivi le loro
memorie di replica. Poi nei 60 giorni dal deposito delle memorie si avr il
deposito della sentenza in cancelleria.

xxii. RICHIESTA LUDIENZA DI DISCUSSIONE A
norma del 275, ciascuna delle parti, nel precisare le conclusioni, pu chiedere
che la causa sia discussa oralmente dinanzi al collegio; in tal caso, alla
scadenza del termine per il deposito delle memorie di replica, detta richiesta
deve essere nuovamente proposta al presidente del tribunale (2 volte in tutto).
Alla richiesta il presidente provvede con decreto fissando la data delludienza di
discussione. Alludienza del collegio il giudice istruttore fa la relazione
della causa, esponendo i fatti e le questioni; dopo la relazione, il presidente
ammette le parti alla discussione; la sentenza depositata in cancelleria entro i
60 giorni successivi.

276: La decisione deliberata in segreto in camera di consiglio; Il collegio, sotto la direzione del presidente,
decide gradatamente le questioni pregiudiziali proposte dalle parti o rilevabili dufficio e quindi il merito della
causa; La decisione presa a maggioranza di voti (il voto resta segreto seppur sigillato per poter valere come
prova precostituita), il primo a votare il relatore (giudice istruttore) quindi laltro giudice e poi il presidente;
se prevale la soluzione prospettata dal giudice istruttore, ora relatore, questi sar incaricato delle motivazioni
della sentenza, diversamente il relatore far sottoscrivere a verbale la sua posizione di dissenso e il presidente o
laltro giudice stender la sentenza. Chiusa la votazione, il presidente scrive e sottoscrive il dispositivo. La
sentenza formalmente formata dal dispositivo e dalla motivazione: il dispositivo lessenza del
provvedimento, cio quella parte di sentenza in cui si dice chi ha torto e chi ha ragione; la motivazione consiste
nella ragione che ha spinto il collegio ad emettere la sentenza emanata. Il deposito in cancelleria corrisponde al
momento in cui la sentenza pubblicata.

Rapporti tra giudice unico e collegio Sostanzialmente questi rapporti nascono con
lerrore commesso da una delle due composizioni del tribunale che non poteva in quel caso emettere la
decisione. Se il giudice monocratico sbagliando, emana una sentenza che non potrebbe emanare perch di
spettanza del collegio, questa sar affetta da un vizio rilevabile dal giudice dellimpugnazione che precisamente
annuller la sentenza e successivamente giudicher la causa nel merito.
281septies: se in sede di decisione il collegio ritiene che la causa
a lui rimessa deve essere decisa dal giudice monocratico, rimette la causa davanti al giudice istruttore con
ordinanza non impugnabile. Questi provveder ai sensi del 281 (rinnovazione delle prove davanti a se). Da ci
si deduce che il provvedimento del collegio vincola giudice e parti, i quali non possono opporsi al
provvedimento anche se non lo condividono.
281octies: se il giudice monocratico in sede di decisione si
convince che la causa deve essere decisa da collegio, provvede ex 187-
188-189--> trasmigrazione del fascicolo al collegio. In questo caso il
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giudice ha gi invitato le parti a precisare le conclusioni, e queste sono
gi state precisate, sicch il giudice dovrebbe limitarsi a rimettere le
parti al collegio per la decisione; la complicazione nasce dallaccordo
con il 275 e la pluralit dei modelli decisori differenziati previsti dal
legislatore.
La differenza tra questi due articoli (281septies-octies) a livello funzionale sta nel fatto che le decisioni del
collegio vincolano il giudice unico, mentre non vale linverso, cio solo il collegio pu vincolare: la dottrina
ritiene che operano delle preclusioni in materia, per cui se le parti non hanno chiesto la discussione al giudice
unico, non possono poi chiederla al collegio. Al riguardo si obbietta che non possono farsi valere preclusioni o
decadenze in via interpretative, e per lo pi che il procedimento per chiedere la discussione dinanzi al collegio
diverso da quello per chiederlo dinanzi al giudice unico. Insomma, linsieme di queste considerazioni fa
pensare che la formula del 281octies sia sovrabbondante, e che la soluzione sta nel fatto che il giudice unico
debba rimettere le parti dinanzi a se per far riprendere il processo al momento in cui furono precisate le
conclusioni.
281novies: nelle ipotesi di connessione tra cause che devono
essere decise dal collegio e cause che devono
essere decise dal giudice monocratico, con
ordinanza il giudice istruttore, allesito
dellistruttoria, ne ordina la riunione e le rimette
ex189 tutte al collegio che si pronuncer su tutte
le domande salvo che non ne disponga la
separazione ex 279
2
n 5.
XXVII. Quindi diventano tutte cause appartenenti allo
stesso rito, ma se una delle domande matura
per la decisione, il collegio pu decidere solo su
questa, disponendo la separazione per le altre
cause che richiedono la prosecuzione dell
istruttoria e tale prosieguo pu essere affidato al
giudice monocratico, visto che la causa a rito
collegiale stata decisa.

Violazione di competenza interna allufficio giudiziario

50quater: disciplina le ipotesi di violazione dei criteri di competenza interna (50bis-50ter): in questi casi deriva la nullit
della sentenza ex 161
1
e non ex 158. Il legislatore ha cos espressamente escluso che i rapporti tra giudice unico e
collegio potessero essere ricondotti alla disciplina della competenza esterna (38-42-43) e, sotto un certo profilo, bene ha
fatto in quanto in caso contrario vi sarebbero stati appesantimenti dei processi a seguito delle molte impugnazioni ex 42.
Lerrore di individuazione del giudice (singolo o collegiale) si traduce in un vizio della sentenza (gravame), che pu
formare soltanto oggetto di impugnazione ordinaria. Verde al riguardo sostiene che si debba applicare il 354 per cui il
giudice dellappello non far tornare il processo al primo grado, ma azioner i meccanismi per far sanare la nullit e poi
decidere nel merito con sentenza.




SENTENZE

La sentenza un atto di definizione del giudizio e di chiusura del processo (279). Queste si dividono in:

Definitive quando chiudono il processo dinanzi al giudice che lha pronunciata; qualora prosegue si svolge innanzi ad
un altro giudice es: sentenza dincompetenza. In genere un altro metodo per individuarla vedere se il giudice si sia
pronunciato anche sulle spese.

Non definitiva quando non chiudono il processo davanti al giudice che lha pronunciata es: sentenza di condanna
generica.
I primi 3 casi previsti dal 279 diventano sentenze definitive
se c laccoglimento:

XXXV. quando definisce il giudizio decidendo questioni di giurisdizione o competenza.

XXXVI. quando definisce il giudizio decidendo questioni pregiudiziali attinenti al processo o questioni preliminari di
merito (impedienti perch impediscono che il giudice si pronunci sul merito).
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Pregiudiziale di rito--> difetto di rappresentanza processuale
non sanato.

Preliminare di merito--> eccezione di prescrizione (deve
essere sempre eccepita dalle parti).

XXXVII. quando definisce il giudizio decidendo totalmente il merito.

Gli altri 2 casi sono di sentenze non definitive:

XXXVIII. quando decidendo alcune delle questioni di cui I-II-III non definisce il giudizio e impartisce distinti
provvedimenti per lulteriore istruzione della causa.

XXVIII. sentenza di rigetto sulla competenza --> non definitiva

XXIX. sentenza di rigetto su preliminari di merito o pregiudiziali di rito--> non definitiva

XXX. sentenze che decidono parzialmente il merito--> anche qui non definita la controversia = sentenze non
definitive

XXXIX. quando vedendosi delle facolt di cui al 103-104 decide solo alcune delle cause fino a quel momento riunite, e
con distinti provvedimenti dispone la separazione delle altre cause e lulteriore istruzione riguardo alle
medesime, ovvero la rimessione al giudice inferiore delle cause di sua competenza.

Es: Litisconsorzio facoltativo (103) quando ci sono pi cause autonome ma per un motivo di connessione sono
trattate in un'unica causa, ma potrebbero viaggiare separatamente perci il giudice in qualunque momento pu
disporne la separazione decidendo solo alcune delle cause e non tutte (incidente di 2 amici in motorino uno si
rompe una gamba, laltro solo danni allo scooter--> causa petendi uguale ma petitum diverso).

Le sentenze definitive sono appellabili nei termini previsti dalla legge, mentre per le sentenze non definitive c un
regime diverso cio una doppia possibilit:

LI. Impugnazione immediata (325-326-327)
La parte propone impugnazione al grado successivo, ma che succede al processo di I ancora in corso? La risposta
sta nel 129 bis delle disposizioni dattuazione del c.p.c. cio il giudice fa una valutazione sommaria se sospendere
o meno il processo.

Sospensione del I

Conferma della sentenza impugnata--> riassunzione

Accoglimento impugnazione--> chiusura del processo in
appello

LII. Riserva dimpugnazione differita
Deve essere formulata nel termine per proporre limpugnazione ex 340-361 e comunque non oltre la prima
udienza successiva davanti a giudice istruttore (barriera rigida). Tale riserva la si pu richiedere o con un atto
scritto o con una dichiarazione resa a verbale dudienza.

La riserva deve essere sciolta:

v) innanzitutto quando viene pronunciata la sentenza che definisce il giudizio (sentenza definitiva).
w) Se il giudice pronuncia unaltra sentenza non definitiva. In tal caso deve essere sciolta la riserva della
prima sentenza non definitiva.
x) Se viene pronunciata lordinanza che dichiara lestinzione del giudizio.

La sentenza pu avere efficacia:

Endoprocessuale quando hanno effetto solo nel processo in cui sono state rese. Es: sentenze di rito salvo quelle della
cassazione fatte con regolamento di competenza e per analogia anche quelle fatte con il regolamento di giurisdizione,
che hanno valore vincolante per gli altri giudici.
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Preliminare di Rito--> accerta una questione processuale prima
di analizzare il merito della controversia
es: giurisdizione o competenza.

Preliminare di Merito--> accerta solo un fatto e non il diritto es:
eccezione di prescrizione.

Extraprocessuale quando operano anche fuori dal processo in cui sono state rese perch attengono al rapporto dedotto
in giudizio, pronunciandosi sul merito o su una questione pregiudiziale di merito.
Pregiudiziale di Merito--> accertamento incidentale es: in caso di
domanda per alimenti si dovr accertare
lesistenza del matrimonio.

Pregiudiziale di Rito--> accerta la sussistenza o la violazione di
una norma processuale nel corso del
giudizio es: nullit sopravvenuta per
carenza dinteresse.

Sentenze Dirette--> per la dottrina, la sentenza fa stato tra le parti
per il solo rapporto dedotto in giudizio, non
anche per il rapporto pi ampio, tranne se non
vi la richiesta esplicita delle parti.
Sentenze Riflesse--> la giurisprudenza invece facendo leva sul
significato di giudicato immodificabile, ritiene
che la sentenza si forma sul dedotto e
deducibile e quindi anche sul presupposto
logico.

La dottrina contesta la giurisprudenza in quanto questultima non tiene conto dellart 34 che attiene alle questioni
pregiudiziali di merito. La giurisprudenza risponde che il 34 si applica alla sola pregiudizialit tecnica e non a quella
logica. Per la pregiudizialit tecnica la giurisprudenza ritiene che si applica il 34 e che quindi il giudicato si avr solo
nei casi previsti dalla legge o su istanza di parte. Per tutti gli altri rapporti dipendenti la sentenza avr solo efficacia
riflessa, anche se coinvolge soggetti diversi dalle parti del processo per ragioni di economia processuale. Si tratta di una
deroga in violazione del diritto di difesa, pertanto prevista solo per i rapporti collegati a valle. Ci sono dei casi in cui
la legge a prevedere un eccezione riconoscendo lefficacia riflessa della sentenza (1595)--> venuta meno la locazione
per risoluzione del contratto viene meno anche la sublocazione (oppure lipotesi di fideiussione). Il giudicato sar:

Formale--> riguarda sia le sentenze di rito che quelle di merito.
324--> Si intende passata in giudicato la sentenza che
non pi soggetta n a regolamento di competenza,
ne ad appello, n a ricorso per cassazione n a
revocazione per i motivi 4 e 5 del 395. Es: tutte le
sentenze di Rito in quanto non intervengono nel
rapporto sostanziale delle parti; sentenze preliminari
di merito perch un caso di accertamento incidenter
tantum, cio quando lemanazione della sentenza non
prevista dalla legge o le parti non lhanno richiesta
quindi tendenzialmente non ha valore di giudicato
sostanziale, anche se si ritiene che bisogna guardare
alloggetto della sentenza preliminare es: la sentenza
sulla prescrizione pu valere anche in seguito all
estinzione del processo.

Sostanziale--> riguarda le sole sentenze di merito
2909--> la sentenza fa stato tra le parti, gli
eredi e gli aventi causa. E il giudicato
riguardante il rapporto dedotto in giudizio.

Interno (336
1
)--> la riforma o la cassazione
parziale ha effetto anche sulle parti di
sentenza dipendenti dalla parte riformata
o cassata.
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Effetto espansivo
Esterno (336
2
)--> la riforma o la
cassazione estende i suoi effetti ai
provvedimenti e agli atti dipendenti della
sentenza riformata o cassata.




SVOLGIMENTO ANOMALO

Alcune vicende alterano la fisionomia e lo sviluppo del processo.

SOSPENSIONE

La sospensione del processo considerata una vicenda anomala di svolgimento del processo, in quanto rappresenta un
discostamento dal normale percorso processuale cosi come indicato nel sistema ordinario a preclusioni rigide.

Necessaria 295 larresto temporaneo del processo; non si
possono compiere gli atti del processo salvo quelli urgenti: misure cautelari (669quater); ordinanza
dingiunzione (186ter). Si ha per risolvere i problemi di pregiudizialit (connessione tra cause per cui non si
pu decidere una causa indipendentemente dallaltra) tra due processi.

Concordata (facoltativa) 296 Si ha su istanza di tutte le parti nel corso
dellistruttoria e per un periodo non superiore a 4 mesi; necessaria la riassunzione per riprendere il processo
(le parti la devono chiedere la fissazione delludienza 10gg prima della scadenza del termine di sospensione-->
termine ordinatorio). Non n impugnabile n reclamabile al collegio. Al riguardo una pronuncia della
Cassazione afferma che il giudice ha una certa discrezionalit nello scegliere se deve sospendere o meno il
processo in corso.


Sospensione impropria --> il processo si sospende solo apparentemente ma in realt continua davanti ad un altro giudice
per lo svolgimento di una fase speciale; il processo pi che sospeso, risulta deviato verso una sorta di subprocedimento
che ha vita per rimuovere un ostacolo ostativo alla normale trattazione:

Art 42-48 in caso di regolamento di competenza
Art 41-367 se concesso in caso di regolamento di giurisdizione
Art 52 in caso di ricusazione
Legittimit costituzionale
Per linterpretazione della normativa comunitaria.

Sospensione propria--> tutte le ipotesi rientranti nel 295 cio tutti quei casi di pregiudizialit civile in cui, in attesa della
decisione del processo incidentale pregiudiziale, si sospende il processo principale pregiudicato. Il compito del giudice
quello di verificare i caratteri identificativi dellazione e lesistenza dei nessi di connessione, cio (tenuto conto del
fatto che tra oggetto della domanda, oggetto del processo ed oggetto del giudicato vi una tendenziale coincidenza, e
che in ogni caso il giudicato si forma sui diritti e non sui fatti), deve valutare se vi la situazione pregiudicante che
giustifica la sospensione; valutata tale necessit, egli con ordinanza deve emanare il provvedimento sospensivo. Il
legislatore ha precisato che questo provvedimento non deve considerarsi un potere discrezionale del giudice ma sar
legato sempre al diritto positivo in senso stretto.


Che nesso deve esistere tra le cause affinch in nome della pregiudizialit si possa emettere il provvedimento di
sospensione? Trattasi di un legame processuale o sostanziale? Si potr parlare di pregiudizialit quando viene rilevata a
processo in corso (processualisti) e quindi in via incidentale, oppure quando il nesso di pregiudizialit dipende da due
cause tra loro autonome (sostanzialisti) ?

1. La dottrina maggioritaria sostiene che in tanto si forma giudicato in quanto vi una domanda, quindi le
ipotesi di pregiudizialit sono quelle dellarchetipo art 34 (Accertamento incidentale); lunica
pregiudizialit riconosciuta quella tecnica--> Verde: 34-->295. Per far valere laccertamento incidentale
nel processo in corso, quando questo stato gi giudicato, il convenuto (quasi sempre lui) fa una
eccezione di giudicato. Se passa in giudicato prima il processo principale, non vi sono soluzioni-->
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lacuna del sistema legislativo; questa vicenda si verifica se non vengono azionati i meccanismi di
sospensione nel processo.

2. La dottrina minoritaria sostiene che il giudicato si forma sul tutto (dedotto e deducibile), quindi nel
momento in cui si deducono in giudizio alcune situazioni, quelle da esse dipendenti si intendono del pari
dedotte. In altri termini per questa teoria la sospensione deve essere accordata non solo nelle ipotesi di cui
al 34, ma anche per quelle circostanze in cui vi siano dei processi tra loro indipendenti, ma
pregiudizialmente legati; in questa interpretazione, desta interesse il modo con cui poi si stabilir quale
causa e pregiudicante e qualaltra sar pregiudicata.

3. La giurisprudenza sostiene che nei casi di pregiudizialit logica non si pu sospendere il giudizio; il
giudice potr adottare un altro tipo di provvedimento come la dichiarazione di continenza.

REGIME PROCESSUALE DELLA SOSPENSIONE

Il provvedimento di sospensione pu essere chiesto ed emesso in ogni stato del giudizio di merito. Dunque non
possibile emetterlo in Cassazione in quanto la sospensione prevede indagini di fatto che sono precluse a tale giudice.
Nel caso in cui la sospensione sia stata concessa su istanza di parte, nel provvedimento il giudice pu prevedere anche
quando lo stesso debba essere riassunto dalle parti. Negli altri casi necessario un successivo provvedimento ex 297
1
.
Di regola si esclude che il giudice possa consentire di riprendere il processo prima che sulla questione pregiudiziale sia
stata emessa la decisione non pi impugnabile (anche quando il processo pregiudiziale sia venuto meno per estinzione
pronunciata con provvedimento non pi impugnabile.)
Cessata la causa di sospensione, onere della parte interessata dare impulso al procedimento sospeso; ci deve avvenire
entro il termine di 6 mesi dalla conoscenza legale della cessazione della causa di sospensione (nella sospensione
volontaria il giudice a stabilirlo nella sua ordinanza max 4 mesi). La parte interessata esercita il suo impulso
processuale con un ricorso al giudice, il quale con decreto fissa la nuova udienza. Ricorso e decreto devono essere
notificati alle altre parti nel termine fissato dal giudice. In mancanza di tempestiva notificazione il processo si estingue.
Se, innvece, le parti non compaiono nelludienza di riassunzione viene fissata unulteriore udienza ex 309 e se
nuovamente non compaiono la causa cancellata dal ruolo.
298--> durante la sospensione il processo in stasi (fatti salvi gli effetti sostanziali e processuali dellatto introduttivo)
per cui non possono essere compiuti atti durante la sospensione, e se compiuti sono nulli.
Ancora discusso se, durante la sospensione, possano essere emanati i provvedimenti anticipatori interinali (186bis-ter
423-708
3-4
). Il processo riprende il suo corso con la riassunzione collegandosi alla precedente fase senza soluzione di
continuit (interrotti i termini in corso riprenderanno a decorrere dal giorno della nuova udienza fissata nel
provvedimento di sospensione o nel decreto di riassunzione 298
2
).


INTERRUZIONE

Ci sono alcuni eventi che impediscono alle parti o ai difensori di partecipare normalmente al processo e di esercitare in
modo completo il loro diritto alla difesa. Il legislatore, per garantire questo diritto e di conseguenza il contraddittorio, ha
previsto delle ipotesi tipiche (tassative 299-300-301) al verificarsi delle quali si ha linterruzione del processo, che
determina uno stato di quiescenza (congelamento). Linterruzione funziona automaticamente: infatti il giudice, preso
atto della vicenda interruttiva, informa le parti interessate ed emana un provvedimento meramente ricognitivo con
natura dichiarativa. Pertanto gli atti compiuti quando il processo interrotto sono nulli, con la dichiarazione di nullit il
giudice dispone la regressione del processo al momento in cui si verificato il fatto interruttivo. La stessa sentenza
emanata senza il rispetto dellinterruzione nulla, nullit che si sollever con i normali mezzi dimpugnazione. La
nullit pu essere eccepita solo dalla parte nei cui confronti si verificato levento interruttivo.

Questi eventi riguardano:

LA PARTE o il suo rappresentante legale (tutore-curatore) e sono:

i. morte ( equiparato anche il caso di morte presunta)
ii. cancellazione dal registro delle imprese
iii. interdizione-inabilitazione
iv. fallimento
v. morte del legale rappresentante
vi. viene meno la rappresentanza legale

Prima della costituzione in giudizio--> si ha
linterruzione automatica del processo.
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Dopo la costituzione in giudizio--> occorre la
dichiarazione del proprio difensore nel processo
per ottenere linterruzione; Ci perch spetta al
difensore valutare la rilevanza allevento e
decidere se chiedere o meno linterruzione.

Nellipotesi in cui questevento riguardi il contumace:
300
4
--> linterruzione si ha quando il fatto interruttivo
stato notificato o certificato dalluffciale giudiziario
nella relazione di notificazione di uno dei
provvedimenti di cui al 292.

IL RAPPRESENTANTE TECNICO (avvocato) e sono:

i. Morte
ii. Radiazione o sospensione dallalbo degli avvocati

Non sono cause di interruzione:

i. La revoca della procura o la rinuncia ad essa;
ii. Gli eventi che colpiscono il rappresentante di una societ
iii. Gli eventi che colpiscono il rappresentante volontario (colui che cura
in toto gli affari di un uomo daffari che vive allestero).

LIMITI OGGETTIVI

Non si pu interrompere il processo per Cassazione, perch la presenza della parte non necessaria per garantire il
diritto di difesa.
Non si pu interrompere il Processo di esecuzione, perch privo di contraddittorio.
Non si pu interrompere il Procedimento monitorio nella sua prima fase.
Nellarbitrato la morte della parte non interrompe il processo, ma ne determina il prolungamento del termine per il
deposito del lodo.

LIMITI TEMPORALI

Se levento morte si verifica prima della notifica della domanda giudiziale, il rapporto giuridico processuale non esiste e
se il processo andasse avanti sfociando in una sentenza, secondo la giurisprudenza la sentenza sarebbe inesistente (e non
nulla).
Se levento interruttivo si verifica dopo ludienza di discussione davanti al collegio, questo non ha rilevanza.
In caso di sospensione contemporanea ad interruzione, si sostiene che lefficacia dellinterruzione si avr quando sar
venuta meno la sospensione.

Eventi interruttivi verificatisi dopo lemanazione della sentenza:

Prima della notificazione della sentenza--> se muore laltra parte, la notifica va fatta agli eredi impersonalmente e
collettivamente al domicilio del de cuius.
Dopo la notificazione della sentenza--> il termine lungo di impugnazione prolungato di 6 mesi. La morte
interrompe il termine breve e ne fa ripartire un altro (interruzione della sospensione dei termini per impugnare).

Il processo si riattiva con limpulso di parte attraverso la:

Prosecuzione: viene esercitata dalla parte colpita dallevento interruttivo. Qualora sia gi stata fissata la
successiva udienza della causa, sufficiente che la parte depositi la comparsa di costituzione ed il
fascicolo; qualora invece questa udienza manchi sar necessario depositare nella cancelleria un ricorso con
cui si chiede al giudice istruttore (in mancanza al presidente del tribunale o al presidente della sezione) la
prosecuzione del processo. Il giudice provvede a fissare ludienza con decreto e la parte notificher il
ricorso e decreto alle altre parti.

Riassunzione: consente che il processo prosegua ed evita che si estingua. La riassunzione legata ad un
termine di decadenza (per linterruzione 6 mesi), per cui la parte ha contemporaneamente la facolt ed
lonere di esercitarla. A proseguire lo stesso processo interrotto, anche se una delle parti pu essere
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mutata: leventuale successore, anche il succeduto si era costituito regolarmente, deve costituirsi. La forma
dellatto di riassunzione la citazione se gia stata fissata ludienza; il ricorso, se ludienza non stata
fissata (infatti qui il gudice fisser con decreto ludienza; decreto e ricorso devono essere poi notificati alla
controparte). La giurisprudenza tuttavia ritiene tutti e due gli atti fungibili a questa situazione: importante
che presentino i requisiti di contenuto-forma dellatto indicati dallart 125 disp. att. (indicazione del
giudice, parti/procuratore; richiamo allatto introduttivo; data udienza; invito a costituirsi; indicazione del
provvedimento del giudice per cui si procede a riassunzione; sottoscrizione). La notifica dellatto
riassuntivo va fatta alla parte personalmente quando questa sia mutata in conseguenza dellevento
interruttivo; negli altri casi si applica il 170 (al procuratore costituito). La Corte Costituzionale ha stabilito
che il dies a quo da cui partono i termini per la riassunzione deve essere individuato dal momento della
conoscenza della cessazione del fatto interruttivo. Per conoscenza si intende quella legale, quindi la parte
interessata a far valere lestinzione per tardiva riassunzione, non potr riferirsi ai 6 mesi dalla conoscenza
effettiva dellevento interruttivo, ma a quella legale.


ESTINZIONE

la cessazione anticipata (non satisfattiva) del processo che per una causa che impedisce la sua prosecuzione non
perviene alla sua decisione definitiva.

Rinuncia agli atti del giudizio 306--> possibile riassunzione! Espressa dichiarazione di volont dellattore
di porre fine al processo senza giungere alla sentenza definitiva di merito; per aversi estinzione per
necessaria laccettazione delle altre parti costituite (eccezion fatta per il processo esecutivo) che
potrebbero avere interesse alla prosecuzione del processo. Di qui si vede la natura di atto processuale
negoziale, infatti la rinuncia anche un atto recettizio: si pu revocare fin quando laltra parte non labbia
accettato. Due atteggiamenti della parte sono incompatibili con la rinuncia: la contumacia; limpostazione
della linea difensiva orientata solo su difese di rito: infatti pu avere interesse solo chi ha effettuato difese
nel merito. La rinuncia va fatta personalmente dalla parte e non dall avvocato in quanto si tratta
dellesercizio di un diritto dispositivo sostanziale (quindi neanche il sostituto processuale pu compiere
la rinuncia agli atti). Il rinunciante deve rimborsare le spese salvo diverso accordo; nella dichiarazione
resa a verbale non devono esserci riserve o condizioni. La rinuncia agli atti non pregiudica la possibilit di
far valere il diritto in un successivo processo, quindi non va confusa con la rinuncia allazione che
pregiudica la possibilit di far valere il diritto in un successivo processo, in quanto cessa la materia del
contendere. E anche possibile una rinuncia oggettivamente parziale del processo: quando la parte rinuncia
ad una o ad alcuna delle domande proposte, senza ovviamente rinunciare alla pretesa. La rinunzia e
laccettazione devono essere accertate dal giudice, che tenuto ad emettere il provvedimento di
estinzione (ordinanza), senza questo provvedimento il processo continua a pendere. Se sorgono questioni
sulla rinunzia o sullaccettazione, il giudice provveder con sentenza.

Inattivit delle parti 307--> estinzione diretta Lidea che sta alla base di
questo istituto di natura sanzionatoria; infatti ci che il legislatore intende sanzionare con lestinzione
linerzia delle parti, e quindi il disinteresse del processo in corso.

Semplice:

307
1
--> prima che viene dichiarata lestinzione
si apre un periodo di quiescenza (un
anno) con la cancellazione della causa
dal ruolo ad opera del giudice:
307
1
--> mancata o tardiva costituzione delle parti entro il 166: ai sensi del 171 il processo resta
quiescente per un anno (comincia a decorrere dallultimo giorno utile per la costituzione del
convenuto) se entro questo periodo il processo non viene riassunto, si estingue (sopravvenuta).
307
2
--> se le parti, una volta riassunto il processo, non si siano costituite o facciano nuovamente
cancellare la causa dal ruolo si ha lestinzione (immediata).
181
2
--> attore pur essendosi costituito non compare neanche alla 2
A
udienza, e il convenuto non
chiede di procedere in sua assenza--> cancellazione dal ruolo ed estinzione immediata.
270
2
--> la mancata citazione del terzo per ordine del giudice comporta la cancellazione della
causa dal ruolo
290--> contumacia attore non costituito e il convenuto non chiede che si prosegua in sua assenza-
-> cancellazione della causa dal ruolo ed estinzione immediata; se il convenuto, iscritta la causa
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al ruolo, chiede di procedere, il giudice dichiara la contumacia dellattore ai sensi dellart 171
3
e
il giudizio continua ex 187.

Qualificata:

307
3
--> in relazione a casi in cui il legislatore
ha offerto alle parti la possibilit di
sanare alcune situazioni processuali
e le parti non vi abbiano provveduto
nel termine perentorio stabilito;
allomesso tempestivo compimento
degli atti di sanatoria segue
limmediata estinzione del processo,
senza che si apra alcun periodo di
quiescenza:
291
3
--> mancata rinnovazione nullit notifica.
50--> riassunzione della causa (termine max 6 mesi).
102
2
--> integrazione contraddittorio
164
2
--> mancata rinnovazione nullit citazione.

Lestinzione opera di diritto, ma deve essere eccepita dalla parte interessata prima di ogni altra sua difesa, non pu
essere rilevata dufficio dal giudice. Se leccezione di estinzione proposta dinanzi al giudice istruttore, questi
provvede con ordinanza reclamabile ex 177
2
e 308. Se proposta dinanzi al collegio, questultimo provvede con
sentenza se laccoglie, con ordinanza se rigetta 308
2
.

EFFETTI DELLESTINZIONE

Lestinzione del processo non estingue lazione, comportando con ci il fatto che resta inalterato il diritto della parte di
ottenere dal giudice il provvedimento che aveva chiesto nel procedimento estinto. Quando si attiva un processo, uno
degli effetti linterruzione dei termini di prescrizione, assistiamo ad un congelamento della vicenda processuale, cio
il legislatore astrattamente blocca il decorso del tempo nellaula di tribunale relativamente a quel processo; In caso di
estinzione di tale processo, si assiste allo scioglimento del tempo allora congelato, cio il termine di prescrizione corre
dal momento in cui era stato interrotto. In questo modo si vuole tutelare lattore che agisce a tutela del proprio diritto.
Gli effetti sostanziali della domanda (interruzione della prescrizione, perpetuatio iurisdictionis) restano inalterati.
Ci che viene meno sono gli effetti che presuppongono lemanazione di una sentenza di accoglimento nel merito
(caducazione atti processuali).

Sentenze non definitive di merito--> sopravvivono

Sentenze della Corte di Cassazione sollevate con il regolamento necessario di competenza e di giurisdizione
sopravvivono con effetto panprocessuale

Prove--> nelleventuale nuovo processo valgono come argomenti di prova ex 116
2
.

Ordinanze Decisorie ex 186bis-ter-quater - 423 conservano la loro efficacia

Giudizio di opposizione al Decreto ingiuntivo--> rende immutabile il decreto che acquista efficacia di sentenza
passata in giudicato.

Ordinanza di Rilascio (665)--> perplessit:

i. per alcuni sopravvivono e gli conferiscono natura esecutiva semplificata con attitudine al
giudicato

ii. per altri invece, lordinanza di rilascio soccombe ingloriosamente con tutto il processo; i
sostenitori di questa teoria, conferiscono allordinanza valore cautelare.

Provvedimenti Cautelari--> non sopravvivono: lestinzione diviene il parametro di valutazione della natura
cautelare del provvedimento; se sopravvivono non sono cautelari.

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Giudizi della Cassazione con rinvio--> lestinzione in questo grado del giudizio comporta lestinzione del
giudizio di rinvio.

Processo Esecutivo--> 632:

Se lestinzione del processo esecutivo si verifica prima dellaggiudicazione o
dellassegnazione, essa rende inefficaci gli atti compiuti.
Se avviene dopo laggiudicazione o lassegnazione queste conservano efficacia e la
somma ricavata consegnata al debitore;

Le spese del processo estinto saranno a carico delle parti che le hanno anticipate.

RIUNIONE

Se pi azioni connesse vengono proposte separatamente, dando vita a processi distinti, la legge stabilisce che questi
possono essere riuniti in un unico processo cumulativo.

273 Riunione per processi relativi alla stessa causa Se questi processi diversi pendono dinanzi allo
stesso giudice allora se lo ritiene opportuno ne ordina la riunione. Se invece pendono dinanzi ad un giudice diverso
allora si informa il presidente del tribunale il quale provvede alla riunione e designa il giudice. un potere
discrezionale del giudice e ha carattere ordinatorio cio pu essere revocato e il provvedimento di revoca non
impugnabile per cassazione. La riunione ammessa anche in grado dappello.

274 Riunione di processi relativi a cause connesse Anche qui se processi connessi sono pendenti davanti allo
stesso giudice questi pu disporne la riunione. Qualora innanzi a giudici diversi--> art 40

SEPARAZIONE

Il giudice pu disporre nel corso dellistruzione o della decisione la separazione delle azioni cumulate nello stesso
processo. Occorre che vi sia unistanza di tutte le parti o che la continuazione della loro riunione ritarderebbe o
renderebbe pi gravoso il processo.

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