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Manuale di Istruzioni SD1 1

INDICE
Ketron SD1: inizia una fantastica avventura musicale!
Connessioni
Pannello di controllo e funzione dei pulsanti
La gestione dei parametri
A spasso con SD1! Una guida per cominciare subito a suonare e divertirsi
Voice e User Voice
Program e One Touch
Sound Load
Campionatore
Drawbars
Drum Set
Arranger
Style & Sound
RAM Style e Flash RAM
Pattern Edit
Power On Set Up
Song Play, Midifile e Karaoke
Video Out e Karaoke
Registrare un Midifile
Midifile .KAR e file di testo .TXT
Usare il microfono
Vocalizer
Effetti
Menu On Line Effect ed effetto Rotor
Registration
Utility
Fisarmonica Midi
Midi
Usare una pedaliera MIDI
Demo & Hit
Disk
Aggiornamento e ripristino di SD1
Sequencer
Tutorial
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Ketron SD1: inizia una fantastica avventura musicale!
Congratulazioni per aver acquistato la nuova tastiera elettronica Ketron SD1. Abbiamo impiegato due anni di intensa ricerca e programmazione
per offrirvi timbri migliori e pi naturali, arrangiamenti moderni e musicali e nuove funzioni di riproduzione per le basi MIDI, i campioni, i file di
testo e il General MIDI. Se gi conoscete Ketron X1 non avrete grandi difficolt a orientarvi su SD1. Se siete nuovi del mondo Ketron e delle tastie-
re elettroniche, vi consigliamo di leggere il capitolo A spasso con SD1!
Se infine siete provetti musicisti e programmatori e non vi interessa che la cruda sostanza, i capitolo specifici per ogni ambiente operativo
saranno il vostro pane! Qualsiasi sia la vostra preparazione, infine, vi suggeriamo di leggere le prime pagine di questo manuale che contengo-
no una descrizione del pannello operativo, delle connessioni, dei principi di navigazione tra i parametri valide per tutte le parti di questo manua-
le. Buon divertimento con Ketron SD1!
LE NUOVE CARATTERISTICHE DI SD1
Mentre molte tastiere elettroniche stanno diventando delle vere e proprie workstation, con funzioni complicate e spesso non alla portata di
tutti, abbiamo pensato a SD1 come a una tastiera in grado di riportare la figura del musicista al centro dello show. Nei nostri desideri, SD1 il
coltellino svizzero del musicista che ama suonare, intrattenere il pubblico e interagire con lo strumento musicale. Certo, potete usare SD1 anche
solo per riprodurre basi, ma cos vi siete persi una parte del nostro lavoro di ricerca in tutto il mondo!
Alcuni aspetti di SD1 sono comuni a molte altre tastiere elettroniche professionali:
G
polifonia a 64 note
G
centinaia di style
G
centinaia di timbri
G
un arranger sofisticato
G
la riproduzione di Midifile
G
la visualizzazione del testo di un Midifile anche su monitor
G
un editor di timbri
G
la compatibilit General MIDI e Standard MIDI File
G
il sequencer a sedici tracce
G
leditor di style
Altri aspetti invece sono molto meno comuni, spesso opzionali, ma in SD1 sono di serie:
G
il Vocalizer per armonizzare la voce
G
un hard disk da sei Gigabyte
G
un doppio ingresso MIDI
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due ingressi audio per microfono
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un campionatore da sedici MB con editing grafico della forma donda
G
una tastiera semipesata a 76 tasti
G
quattro uscite audio
G
compatibilit con file audio .WAV
G
un banco Flash RAM per caricare nuovi campioni
G
luso di Style direttamente da disco
Infine, e qui viene il bello, SD1 ha alcune potenzialit che ancora non si sono viste o sentite su altre tastiere elettroniche oppure sono esclusi-
ve di Ketron SD1:
G
luso di file audio .WAV in tempo reale con un Midifile, agganciato alla trasposizione e al cambio di tempo grazie a un algoritmo proprietario
che non modifica il timbro per intervalli compatibili
G
i groove campionati, elaborati e inseriti negli Style per dare quella musicalit che impossibile ottenere con un semplice drum kit
G
il Mute dei singoli strumenti di un groove campionato
G
due tracce di batteria per ogni style
G
la possibilit di visualizzare un file testo (.TXT) in concomitanza alluso dellArranger, giusto per non dover pi ricorrere a pile di fogli e di libri
G
lautomazione completa di tutti i processi di caricamento tramite le Registration che in un solo colpo possono caricare, per esempio, il testo,
i file audio e il Midifile di un pezzo musicale.
G
la gestione dellhard disk tramite porta seriale su un PC esterno, per organizzare le proprie copie di backup e vedere su un display pi gran
de tutti i file
G
il richiamo immediato di qualsiasi Midifile che sia posto in unapposita cartella
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la gestione semplificata dellhard disk grazie al nuovo concetto di Master Folder
G
un menu appositamente studiato per le fisarmoniche MIDI
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un nuovo look professionale (ma questo lo avevano gi inventato!)
SD1 Manuale di Istruzioni 4
Non male vero? Se vi siete invaghiti di queste caratteristiche, probabilmente avreste potuto acquistare SD1 solo guardando un catalogo. Ci di
cui andiamo orgogliosi, e lo sono anche tutti i nostri acquirenti, non sono le specifiche e le nuove funzioni, certamente un passo avanti rispet-
to allo standard attuale. Siamo orgogliosi di come suona SD1! Del suo nuovo campione di pianoforte acustico, delle timbriche acustiche che non
sono mai state cos calde e reali, di quei 48 MB di Wavetable che molti ci invidiano per la loro naturalezza e quei groove da cui cola tanto di quel
ritmo che stare fermi con i piedi impossibile.
Prima ancora di progettare SD1 abbiamo pensato ai suoni e agli style, che dovevano essere i migliori di sempre. Crediamo di esserci riusciti!
Buon divertimento da Ketron!
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Connessioni
SD1 fornita di serie con tutte le connessioni audio, MIDI e per pedali necessari al suo completo funzionamento. Le uniche opzioni sono linter-
faccia video e le due pedaliere. Da sinistra a destra del pannello queste sono le connessioni:
MICRO 1: Ingresso audio per microfono su connessione XLR bilanciata. E preferibile usare questo ingresso per il microfono principale per
due ragioni importanti: la connessione bilanciata pi silenziosa e meno soggetta a raccogliere interferenza dallambiente; il segnale prove-
niente da questo ingresso pi essere processato dal Vocalizer interno a SD1.
MICRO 2: Ingresso audio jack mono a 1/4 sbilanciato per microfono ausiliario. Il segnale di Micro 2 non pu venire processato dal Vocalizer
interno a SD1, ma solo dagli effetti globali.
MICRO GAIN: Controlla il gain degli ingressi audio microfonici.
PHONES: Consente di collegare una cuffia stereo.
MICRO 2 OUTPUT: Uscita audio monofonica a 1/4 del segnale in ingresso a Micro 2, non processato dagli effetti interni come riverbero
e chorus.
MICRO 1 OUTPUT: Uscita audio monofonica a 1/4 del segnale in ingresso a Micro 1 processato dal Vocalizer ma non dagli effetti interni come
riverbero e chorus.
OUTPUT LEFT/MONO 1, RIGHT 2, 3, 4: Uscite audio monofoniche a 1/4 di cui Left pu funzionare come uscita monofonica globale per
tutto lo strumento. Quando si usano le uscite Left e Right, SD1 lavora in stereo. Le uscite 3 e 4, sempre monofoniche, possono essere dedicate a par-
ticolari sezioni strumentali della tastiera per permetterne un eventuale controllo da mixer esterno o un processamento con effetti separati.
PEDAL FOOTSWITCH: Presa multipolare per il collegamento di pedaliere opzionali a sei o tredici interrutto-
ri, per il controllo di molte funzioni comprese quelle di accompagnamento automatico.
SUSTAIN PEDAL: Presa per il pedale di Sustain di tipo On/Off.
VOLUME PEDAL: Presa per il pedale continuo di controllo del Volume. Si raccomanda luso di pedali prodotti da Ketron per evitare peri-
colosi corto circuiti o malfunzionamenti in genere.
MIDI In (GM): Porta MIDI in ingresso dedicata al solo controllo del generatore timbrico in General MIDI di SD1 con sedici parti MIDI.
MIDI In 2 (Keyboard): Porta MIDI con cui controllare ogni sezione di SD1 da una tastiera esterna o da una fisarmonica con interfaccia MIDI.
MIDI Out: Porta MIDI dedicata allinvio dei dati generati da SD1, sia per laccompagnamento automatico che per la parte melodica.
MIDI Thru: Porta MIDI che replica in uscita quanto ricevuto solo dallingresso MIDI IN 1.
COMPUTER INTERFACE: SD1 pu essere direttamente collegata a un PC o a un Mac tramite questa porta, funzionando quindi come
interfaccia MIDI a tutti gli effetti.
VIDEO INTERFACE: Opzionale, permette di visualizzare su monitor il testo di un Midifile e altre informazioni date dal musicista per il
pubblico.
MAIN SWITCH: Pulsante di accensione di SD1.
AC: Pozzetto per cavo di alimentazione.
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ALTRI ELEMENTI DI SD1
HARD DISK
Lhard disk da sei GB di serie in ogni SD1 stato scelto secondo criteri di velocit e di robustezza.
DISK DRIVE
Di serie, permette la lettura e scrittura di floppy disk da 720 KB e 1,4 MB in formato DOS. Si possono usare anche floppy formattati su qualsiasi PC.
MODULATION WHEEL
E una rotella destinata al controllo della modulazione del timbro (in genere creata con luso di un LFO sul pitch o sullampiezza) ma, con effet-
to Rotor attivato, pu controllare anche il passaggio da basse velocit del Rotor a quelle pi alte.
PITCH BEND WHEEL
Permette di ottenere dei cambi di intonazione in senso ascendente o discentente sul timbro della sezione Right.
AFTERTOUCH
A fine corsa di un tasto, dopo aver applicato una normale pressione sul tasto, possibile utilizzare ancora un breve tratto della corsa, il cui pas-
saggio si pu distintamente apprezzare applicando una pressione supplementare, per controllare linserimento di alcuni effetti come il vibrato
o il pitch bend. In questo modo diventa pi semplice il controllo delle sfumature timbriche. La versione di aftertouch implementata su SD1
quella monofonica, ovvero leffetto prodotto vale per tutti quanti i tasti in quel momento premuti.
VELOCITY
La dinamica di tasto permette di controllare alcuni parametri timbrici come il volume della nota o il filtro.
GENERAL VOLUME
Il cursore di volume posto sul pannello frontale, controlla il volume generale agli audio out Left & Right di tutta la tastiera, compresi i segnali
microfonici. Il cursore non invia alcun messaggio di Volume alla porta MIDI Out.
Manuale di Istruzioni SD1 7
Pannello di controllo e funzione dei pulsanti
Il pannello di controllo suddiviso in sezioni secondo il gruppo di funzioni che richiamano i pulsanti. Da sinistra a destra si trovano
VOLUME Una fila doppia di sei pulsanti per controllare il volume generale per le sezioni Drums, Bass, Chords, Orchestral, Lower, Right. Premendo
contemporaneamente i pulsanti VOLUME destro e sinistro di una sezione, possibile azzerare il volume al volo. Per riportare il valo-
re allo stato precedente allazzeramento sufficiente premere una sola volta uno dei due pulsanti di VOLUME della sezione.
MODIFICARE IL VOLUME DELLA LINEA MELODICA RIGHT
Per aumentarne il volume premere e tenere premuto il pulsante RIGHT VOLUME di destra, per ridurlo agire su quello di sinistra
Per azzerare il volume (funzione Mute) premere contemporaneamente i due pulsanti RIGHT VOLUME.
Per riportare il volume alla situazione precedente, premere un pulsante RIGHT VOLUME.
PULSANTI ALLA SINISTRA DEL PANNELLO
Alla sinistra del pannello ci sono otto pulsanti, tutti dotati di un led che se acceso ne indica lattivazione, che permettono di accedere a menu
dedicati alla gestione di importanti funzioni.
SONG RECORD Attiva il sequencer in registrazione e permette di registrare tutto quanto viene eseguito su SD1, dagli style al richiamo delle Voice.
SONG PLAY Attiva il sequencer in modalit di riproduzione. Consente anche di richiamare concatenazioni di Midifile, attivare la visualiz-
zazione del testo, e trasporre lintero Midifile
PATTERN EDIT Richiama i menu per la programmazione e modifica dello style
SEQUENCER Permette di accedere a un sequencer completo, con diverse funzioni di editing
MASTER FOLDER A led acceso, lhard disk utilizza la funzione Master Folder per semplificare e automatizzare la scrittura e lettura di qualsiasi
tipo di file
SINGLE REGISTR. A led acceso, vengono richiamate le singole Registration presenti su hard disk o floppy disk
SAMPLER MPS Richiama i menu e le funzioni del campionatore interno con le relative funzioni di editing
DISK Permette laccesso alle funzioni di gestione sia del floppy sia dellhard disk interno. Quando il led DISK acceso, i pulsanti
PAGE + e PAGE - permettono di selezionare lhard disk o il floppy disk
SPLIT Abilita la scelta del punto di split della tastiera che divide la sezione della parte melodica (Right) a destra, da quella dedica-
ta allArranger e alle parti di accompagnamento manuale (Lower e Manual Bass) a sinistra di esso. Per stabilire il punto di split,
tenere premuto il pulsante SPLIT e suonare la nota sulla tastiera che definisce il punto di split. Di default il punto di split
fissato alla nota C3, per suonare su tutta la tastiera il timbro della parte melodica, premere SPLIT e lultimo tasto della tastie-
ra allestrema sinistra (E0)
ROTOR Inserisce, a led acceso, leffetto Leslie dedicato agli organi elettromagnetici per le sonorit tipicamente Hammond!
BLOCK/LIST RAM STYLE Permette di visualizzare allistante la lista degli style nellhard disk da cui caricarne uno o pi di uno in RAM. Il pulsan-
te attivabile sono se il pulsante MASTER FOLDER gi acceso
Pulsanti di volume Pulsanti Voices, per la selezione dei Suoni
Pulsanti di selezione Pulsanti Styles per la selezione degli Styles
Pulsanti per la variazione dello Style
Pulsanti di funzione: cambiano funzione a seconda
della schermata del display
SINGLE RAM STYLE A led acceso, permette di immettere direttamente il numero dello style, presente su disco, da caricare immediatamente in RAM.
CUSTOM STYLE Consente di selezionare uno style dalla memoria interna. CUSTOM STYLE si disattiva non appena si preme SINGLE per
il caricamento in RAM volatile di style da disco, in tutti gli altri casi il led sempre acceso per default.
PULSANTI PER LA SELEZIONE, INSERIMENTO E CONFERMA DEI DATI
Consentono di navigare sul display, assieme ai pulsanti funzione, di immettere valori e confermare o meno unazione.
PAGE + PAGE - Quando sul display visualizzata la presenza di pagine successive alla prima (come per Voice e Style), il pulsante PAGE
+ avanza di una pagina, PAGE - arretra. I pulsanti PAGE + e PAGE -, con il led acceso del pulsante DISK, servono per
selezionare lhard disk piuttosto che il disk drive. In questi casi per avanzare nelle pagine successive di una directory si
usano i pulsanti CURSOR +/-. Nella pagina principale i pulsanti PAGE + e PAGE - controllano direttamente il valore del
Tempo dellArranger.
CURSOR +, CURSOR - Quando sono disponibili pi parametri da modificare allinterno di un menu oppure i pulsanti funzione non indirizzano
direttamente a un parametro (come nel caso di parametri posti al centro del display), questi pulsanti permettono di
muoversi tra i parametri per selezionare quello da modificare. Nellambiente Disk i pulsanti CURSOR +/- permettono di
selezionare gruppi successivi di file non mostrati dal display. La presenza di pagine successive o antecedenti quella in
uso evidenziata dai simboli oppure posti sotto o sopra al gruppo di file visualizzato. Nella pagina principale i
pulsanti CURSOR + e CURSOR - permettono di trasporre (Transposer) a passi di un semitono tutte le sezioni musicali
di SD1. Per riportare a zero la trasposizione sufficiente premere contemporaneamente i due pulsanti.
VALUE +, VALUE - Permettono di cambiare il valore di un parametro selezionato. La pressione contemporanea di VALUE + e VALUE - con-
sente di ritornare al valore iniziale del parametro, anche dopo la sua modifica. Nella pagina principale i pulsanti VALUE
+ e VALUE - permettono di bilanciare (BALANCE) il volume dellARRANGER con il canto.
SAVE/ENTER Attiva le funzioni di memorizzazione o salvataggio su disco alla fine di alcune operazione di modifica.
EXIT Una pressione su questo pulsante permette di ritornare alla pagina principale del display. EXIT disabilitato nei menu
dedicati al Sequencer e a Song Play dove, per poter tornare alla pagina principale del display, necessario premere una
seconda volta i pulsanti SEQUENCER o SONG PLAY.
Per immettere il numero di folder o di file durante la gestione dellhard disk o la modifica di parametri, sono impiegati i dodici pulsanti STYLE
che assumono il ruolo di tastierina numerica.
IL DISPLAY, LA PAGINA PRINCIPALE E I PULSANTI FUNZIONE
La figura 1 mostra la pagina principale del display dalla quale possibile accedere alle funzioni di programmazione per mezzo dei pulsanti fun-
zione a lato del display e dei pulsanti dedicati. In base alle funzioni richiamate il display cambia parametri e permette di selezionarli grazie ai
pulsanti a lato del display (o tasti funzione da F1 a F10, chiamati in questo modo perch assumono una funzione diversa secondo la pagina
visualizzata). Pertanto sufficiente una pressione del pulsante funzione che indica il parametro, per attivare o selezionare lo stesso parame-
tro. Quando i parametri sono posti al centro del display si devono selezionare con CURSOR + e CURSOR -. Mentre troverete descrizioni detta-
gliate delle pagine di modifica nel seguito, qui descriviamo i singoli parametri che vengono visualizzati.
Numero, nome e volume dello style: riporta il nome e il numero dello style attualmente in uso. Per richiamarne un altro usare i pulsanti STYLE.
Per modificarne il volume premere usare i pulsanti VALUE + e VALUE -, che hanno in questa pagina la funzione di Balance.
Timbro selezionato e volume: per cambiare il timbro in uso nella parte melodica Right usare i pulsanti VOICES relativi alle singole famiglie
SD1 Manuale di Istruzioni 8
Numero e Nome dello Style
Volume dello Style
Nota di Split
Trasposizione
Timbro selezionato
Volume del Timbro
Second Voice
Accordo suonato
Volume mano destra
Tempo dello Style
Volume mano sinistra Volumi sezioni di accompagnamento
oppure il pulsante USER VOICES. La modifica del volume del timbro avviene con la coppia di pulsanti RIGHT VOLUME.
Second Voices: indica un secondo timbro da sovrapporre a quello della sezione melodica Right. Il suo inserimento dipende dal pulsante 2ND
VOICE.
Punto di split e trasposizione: indica la nota alla destra della quale suona la sezione melodica o Right dedicata alla mano destra, alla sinistra
invece si trova la parte di tastiera per il riconoscimento degli accordi per larranger e per le note da suonare nella sezione Lower con la mano
sinistra. La modifica avviene con il pulsante SPLIT come gi descritto precedentemente. Transp. indica invece i semitoni di trasposizione, modi-
ficabili con i pulsanti CURSOR + e CURSOR -; quando viene visualizzato un doppio trattino --, la trasposizione assente.
Tempo e battuta dello style: indica il Tempo attuale dellArranger, per modificarlo usare i pulsanti PAGE + e PAGE -. Lindicatore di battuta
serve per non perdere visivamente il ritmo dello style in esecuzione.
Accordo: indica laccordo al momento suonato, per cambiarlo suonare un altro accordo sulla parte di tastiera alla sinistra del punto di Split.
Cursori volume delle sezioni principali della tastiera: visualizzano in modo grafico e con il valore assoluto lo stato del volume delle sezioni
Drums, Bass, Chord, Orchestral, Lower e Right il cui valore modificabile direttamente dalle coppie di pulsanti VOLUME.
Per modificare il contrasto del display possibile agire sulla rotellina CONTRAST presente sul pannello di controllo.
Ai ogni pulsante funzione F1/F10 corrispondono, nella pagina principale del display, una serie di funzione direttamente accessibili con la pres-
sione del pulsante relativo.
F1 GM: seleziona il menu con i parametri relativi alle singole parti MIDI delle sedici previste dallo standard General MIDI
F2 EFFECT: permette la modifica rapida dei riverberi e degli effetti di modulazione, nonche laccesso ai singoli parametri dei singoli effetti.
F3 UTILITY: controlla i parametri globali della tastiera e i controller fisici
F4 ARRANGE MODE: consente di accedere ai parametri dedicati allArranger nelluso dal vivo.
F5 ARRANGE VIEW: quattro pagine di menu rendono possibile riprogrammare timbri, volumi ed effetti di ogni singola sezione dellArranger
F6 MIDI: attraverso dei sotto menu si accede alla programmazione degli eventi MIDI in trasmissione e ricezione e allassegnazione dei canali
MIDI a ogni singola sezione della tastiera
F7 EDIT VOICE/DRAWBARS: consente la modifica dei principali parametri legati al timbro come linviluppo, il filtro e le modulazioni. Quando il
led del pulsante DRAWBAR acceso, dalla pagina principale del display premendo il pulsante EDIT VOICE/DRAWBARS si accede alla pro-
grammazione e alla visualizzazione dei singoli Drawbar per la creazione di nuovi suoni di organo.
F8 EDIT PROGRAM: consente la programmazione o la modifica dei parametri relativi ai quattro timbri che possono essere usati contempora-
neamente per la sezione melodica
F9 EDIT DRUM: per la traccia di batteria ma non solo, questo gruppo di funzioni dedicata alla programmazione di un drum kit completo, di
cui indicare per ogni tasto della tastiera fino a due campioni.
F10 MICRO EDIT: correlato alluso del microfono e ai due ingressi relativi, con possibilit di modificarne i volumi e le mandate agli effetti.
I PULSANTI E LA SCELTA DEGLI STYLE
Dodici pulsanti permettono di richiamare altrettante famiglie di style direttamente da pannello. Quando si seleziona una famiglia, il display
mostra cinque style a sinistra e altrettanti a destra. Per rendere attivo uno style sufficiente premere il relativo pulsante funzione a lato del
display. Poich SD1 contiene pi di dieci style per famiglia, necessario proseguire nelle pagine successive o con i pulsanti PAGE + e PAGE -,
oppure premendo nuovamente il pulsante relativo alla famiglia di style in uso. Quando SD1 arriva allultima pagina degli style disponibili, pre-
mendo nuovamente il pulsante relativo alla famiglia di style si torna sulla prima pagina. Ci non avviene con i pulsanti PAGE + e PAGE -.
In alcune condizioni di editing, i dodici pulsanti STYLES funzionano come tastierina numerica per immettere direttamente il valore.
I PULSANTI E LA SCELTA DELLE VOICE
Le due file da otto pulsanti chiamati VOICES permettono di richiamare i timbri o Voice Preset (cio non modificabili dal musicista) secondo la
famiglia di appartenenza. Quando si selezione una famiglia con un pulsante, il display mostra cinque Voice a sinistra e cinque Voice a destra,
che si possono attivare premendo il pulsante funzione relativo a quel timbro. Poich SD1 contiene pi di dieci Voice per famiglia, necessario
proseguire nelle pagine successive o con i pulsanti PAGE + e PAGE -, oppure premendo nuovamente il pulsante relativo alla famiglia di Voice
in uso. Quando SD1 arriva allultima pagina di Voice disponibili, premendo nuovamente il pulsante relativo alla famiglia della Voice si torna sul
gruppo di Voice della prima pagina. Ci non avviene con i pulsanti PAGE + e PAGE -.
I pulsanti VOICES non richiamano per solo i preset.
G
Se attivo il led del pulsante USER VOICE, cio il banco di timbri programmabili dallutente, i pulsanti VOICES richiamano, in gruppi di dieci
per volta, i 128 timbri User Voice
G
Se attivo il led del pulsante DRAWBAR, al singolo pulsante VOICES corrisponde un timbro di organo.
G
Se attivo il led del pulsante PROGRAM, i pulsanti VOICE richiamano le memorie Program
G
Se attivo il led del pulsante ONE TOUCH, la prima file di pulsanti STYLE richiama una delle otto pagine di cui si compongono le memorie
One Touch
Manuale di Istruzioni SD1 9
G
Se sono accesi i led dei pulsanti SET DRUM e MANUAL DRUM, i primi sei pulsanti VOICES permettono di selezionare i banchi da dieci Drum
Kit ciascuno.
PULSANTI ALLA DESTRA DEL PANNELLO
1 TOUCH A led acceso mostra dieci timbri del primo degli otto gruppi disponibili. La funzione One Touch Solo consente di memoriz-
zare le Voice che si useranno pi facilmente, in modo da permettere un richiamo pi veloce, invece che scegliere prima la
famiglia e poi un timbro allinterno di essa
VOCALIZER EDIT Consente di accedere dalla pagina principale ai parametri di programmazione del Vocalizer
VOCALIZER ON/OFF A led acceso, il Vocalizer attivo sulla voce o il segnale audio proveniente dallingresso 1 per microfono
PROGRAM A led acceso, mostra otto memorie Program da selezionare con i pulsanti funzione. Un Program riunisce fino a quattro tim-
bri dedicati alla sezione melodica con i relativi parametri
2ND VOICE A led acceso viene attivata la seconda voce sulla linea melodica, il cui timbro mostrato sotto quello principale
2ND VOICE EDIT A led acceso permette di richiamare con i pulsanti VOICES e anche dal banco User Voice, un nuovo timbro da sostituire a
quello impostato da Ketron per la seconda voce. Premendo contemporaneamente 2ND VOICE e 2ND VOICE EDIT si ottiene
il blocco del timbro assegnato in quel momento alla Second Voice, il quale apparir con un asterisco prima del nome
BLOCK REGISTR. Le Registration governano tutte le impostazioni di SD1, compreso il richiamo automatico di file audio e TXT. A led acceso,
possibile richiamare una delle 198 Registration tramite la tastierina numerica, cio i pulsanti STYLE. La singola Registration
pu essere caricata direttamente da hard disk o floppy con il pulsante SINGLE REGISTR. attivo
PIANIST A led acceso, il riconoscimento degli accordi avviene lungo tutta la tastiera, compresa la sezione Right. E una funzione stu-
diata per permettere di suonare liberamente a due mani e impiegare tutte le potenzialit dellArranger. Se si vuole avere su
tutta lestensione della tastiera lo stesso timbro, per esempio un pianoforte, necessario spostare il punto di Split, con lap-
posito pulsante, alla prima nota della tastiera (E0). Esistono due modalit differenti di riconoscimento dellaccordo, a scelta
nel menu Utility. Quello di default Standard.
STYLE SETTING Per ogni style, Ketron ha previsto dieci impostazioni che permettono di richiamare altrettanti timbri per la parte melodica
Style. A led acceso vengono visualizzati i dieci timbri preimpostati per quello style. E possibile modificare lattribuzione tra
style e timbri.
DEMO & HIT Premendo contemporaneamente i pulsanti PIANIST e STYLE SETTING, si entra nel folder dellhard disk chiamato Demo &
Hit, che pu contenere sia le demo che qualsiasi altro Midifile per un totale di 999 file. A differenza di SONG PLAY, Demo &
Hit permette di eseguire immediatamente un Midifile con la sola selezione dello stesso tramite i tasti funzione F1-F10 e per-
mette di avere un numero molto alto di Midifile subito pronti allesecuzione. Per uscire da Demo & Hit premere EXIT. Poich
Demo & Hit fa riferimento a un folder specifico dellhard disk, possibile copiare o cancellare i Midifile allinterno di Demo
& Hit con le normali procedure dedicate alla gestione dellhard disk. Durante la riproduzione di un Midifile possibile suo-
nare anche la parte Right e Lower ed attivo anche il pulsante di SPLIT.
# E un pulsante speciale che, con questa versione del sistema operativo, viene utilizzato in combinazione con * per disattiva-
re il Sustain nella modalit Pianist.
* Situato sul pulsante FOLK relativo ai pulsanti STYLES, entra in funzione quando attivata la funzione Demo & Hit dove, in
condizioni di Stop del Midifile selezionato, permette di ordinare a piacere i Midifile contenuti nel folder, con possibilit di
sostituirli e di cancellarne la posizione. Viene anche utilizzato in SONG PLAY quando ci si trova nella funzione Juke-Box,
dove una sua pressione fa comparire il comando Chain Select per creare catene temporanee di Midifile da riprodurre di
seguito. Inoltre, nella modalit Pianist attiva, premuto insieme al pulsante # permette di disattivare il Sustain.
LEAD Il pulsante FILL 1 assume un altro comportamento quando atttiva la funzione Demo & Hit. Permette di escludere dalla
riproduzione del Midifile la traccia di canto (Lead) solitamente posta sul canale MIDI 4.
DRUM & BASS Il pulsante FILL 2 assume un altro comportamento quando attiva la funzione Demo & Hit. Azzera il volume di tutte le trac-
ce a eccezione di quelle di basso e di batteria.
DRUM SET E possibile cambiare il drum set assegnato alla traccia Drum dello style a led acceso. Le pagine di drum set successive alla
prima possono essere richiamate con PAGE +/- oppure direttamente con i primi sei pulsanti VOICES. I Drum Kit scritti in
maiuscolo sono riferiti a quelli composti da campioni in ROM, quelli invece con un pallino a fianco sono i groove campiona-
ti, assegnati alla traccia Drum 2 dello style.
DRUM MIXER Per ogni drum set, Ketron ha raggruppato i suoni percussivi in dieci categorie, selezionabili dai tasti funzione F1-F10. Quando
SD1 Manuale di Istruzioni 10
Manuale di Istruzioni SD1 11
una categoria ha il segno di spunto (), gli strumenti percussivi a essa correlati suoneranno, viceversa il loro volume verr
azzerato (funzione Mute). Lo scopo del Drum Mixer quello di poter creare nuove combinazioni ritmiche semplicemente
mettendo in Mute alcuni strumenti percussivi, soprattutto utile nei ritmi sudamericani e nella dance. Drum Mixer funziona
anche per i groove campionati, permettendo un realismo e una duttilit ritmica mai sentita fino a oggi.
MANUAL DRUM A led acceso possibile suonare i singoli strumenti che compongono un drum set lungo tutta la tastiera, con disattivazione
automatica della sezione Right e di quelle Lower e volume controllato dai pulsanti DRUM VOLUME. Se MANUAL DRUM viene
attivato durante lesecuzione di uno style, con accordo riconosciuto, le tracce di accompagnamento e di basso continueran-
no a suonare secondo laccordo riconosciuto. MANUAL DRUM non disabilita la traccia Drum dello style.
AFTERTOUCH A led acceso viene attivata la modulazione di un parametro timbrico, programmabile, attraverso una ulteriore pressione del
tasto suonato.
OCTAVE A led acceso, traspone di un ottava verso il basso la sezione Right, ovvero la melodia della mano destra. E possibile cam-
biare il verso della trasposizione premendolo due volte consecutivamente, a led intermittente.
PORTAMENTO A led acceso, attivo il Portamento, cio un glissando da uno allaltra nota il cui tempo impiegato programmabile.
HARMONY A led acceso abilita e permette di scegliere una delle dieci armonizzazioni diverse da dare alla linea melodica secondo lac-
cordo suonato sulla parte sinistra del punto di Split. Ognuna di esse esclude automaticamente le altre. Il parametro Speed
correlato alla modalit Repeat, cio la ripetizione delle note della line melodica.
ON LINE EFFECT E possibile attribuire alla sezione Right pi effetti di modulazione oltre al riverbero e al chorus standard. La pagina On Line
Effect consente di attivare fino a quattro effetti di modulazioni contemporaneamente, e inoltre permette di controllare gli
effetti che processeranno lingresso microfonico, i cui parametri sono richiamati dal pulsante F10 MICRO EDIT. Il led di ON
LINE EFFECT si accende quando il segnale allingresso microfonico troppo alto e pu quindi subire distorsioni allo stadio
di preamplificazione.
SOUND LOAD Permette di attivare una scorciatoia per il caricamento di nuovi suoni campionati da hard disk, per un massimo di sedici MB, diret-
tamente dal Master Folder, il cui led si accende automaticamente alla pressione di SOUND LOAD. Per caricare campioni .WAV o .MSP
necessartio selezionare F8 Dir WAV che rimanda agli appositi folder. Per tornare su campioni .INS selezionare F9 Dir INSTRUM,
per caricare singoli file, o sempre da F9 selezionare Dir Block per caricare gruppi di singoli file .INS in un solo passaggio.
I PULSANTI PER IL CONTROLLO DELLARRANGER
La fila inferiore del pannello di controllo quasi tutta dedicata alla gestione in tempo reale dellArranger. Da sinistra a destra si trovano
JUMP Quando il led acceso, attiva il passaggio ad altre variazioni dello style tramite i Fill In, e permette di usare gli Intro in una
esecuzione gi avviata.
MANUAL BASS Quando il led acceso, possibile suonare la traccia di basso dello style manualmente.
BASS TO LOWEST Quando il led acceso, la nota di basso relativa alla traccia dello style sempre la prima dellaccordo suonato. Questo per-
mette di eseguire alcuni pezzi musicali mantenendo inalterata la struttura melodica del basso.
BASS TO ROOT Quando il led acceso, le note della traccia di basso dello style mantengono tutte la nota fondamentale della tonalit del-
laccordo. Pu essere lavorare in associazione con Manual Bass.
INTRO 1, 2, 3 La pressione su uno di questi pulsanti ad Arranger fermo genera lattivazione di una introduzione, di cui esistono tre gradi
di complessit. Ad Arranger in esecuzione, la pressione di uno di questi pulsanti attiva un Ending con tre gradi di complessit.
Se il led del pulsante JUMP acceso, la pressione su un pulsante Intro determina lesecuzione dellIntro selezionato.
FILL 1, 2, 3 Ad Arranger attivo, la pressione su uno dei tre pulsante attiva una o pi battute di Fill-In. Se il led del pulsante JUMP acce-
so, i pulsanti FILL 1 e 2 fanno avanzare alla variazione successiva dello style, il FILL 3 fa arretrare alla variazione prece-
dente lo style in esecuzione. Tenendo premuto uno dei tre FILL in modo prolungato, lArranger esegue ciclicamente i Fill In 1,
2, 3 in successioni finche non si rilascia il pulsante (Multi Fill).
BREAK Determina linserimento di una battuta di Break, alla fine della quale riprende lesecuzione dellArranger. Tenendolo premu-
to si attiva la funzione Multi Fill.
TO END In caso di emergenza, questo pulsante comporta la conclusione entro una battuta dellesecuzione dellArranger. E un terzo
Endig brevissimo.
A, B, C, D Ognuno di questi pulsanti corrisponde a una variazione dello style, dal pi semplice al pi complesso. Oltre che con questi
pulsanti, possibile avanzare o recedere per le diverse variazioni con FILL IN e JUMP.
HOLD A led acceso, permette di mantenere memorizzato lultimo accordo suonato alla sinistra del punto di split della tastiera. In
pratica, ad Arranger in esecuzione, consente di mantenere attive tutte le tracce di accompagnamento e di basso. Se infatti
il led spento, laccompagnamento funzioner solo finche si terr premuto laccordo sulla tastiera, mentre le tracce di bat-
teria continueranno in ogni caso a suonare.
START Una sua pressione avvia lesecuzione dellaccompagnamento automatico. Ad Arranger gi in esecuzione, START ferma tutto,
ovvero funziona come pulsante di Stop.
SLOW Diminuisce il valore del Tempo dellArranger o del Sequencer.
FAST Incrementa i valore del Tempo dellArranger o del Sequencer. Premendo contemporaneamente SLOW e FAST si blocca il val-
ore del Tempo (contrassegnato da un asterisco) in modo che questo non possa essere modificato dal richiamo di un altro
Style con Tempo differente. Per disabilitare il blocco, premere insieme SLOWe FAST. Per ripristinare il Tempo di default dello
style, premere contemporaneamente PAGE + e PAGE -.
COUNT/PAUSE RESTART Ad Arranger fermo, COUNT inserisce una battuta di Count In dove una bacchetta batte i quarti. Se stato premuto prima di
COUNT anche un INTRO con il led di JUMP inserito, alla fine del conteggio verr attivata lintroduzione scelta. Ad Arranger
avviato, la pressione sul pulsante determina limmediato ritorno al primo quarto della battuta, qualsiasi sia la posizione tem-
porale in cui viene premuto. Pu essere utile nel caso di un cantante non proprio a tempo! Quando si sta lavorando con il
Sequencer (led di SEQUENCER acceso), questo pulsante mette in pausa la riproduzione per riprenderla alla successiva pres-
sione di COUNT/PAUSE RESTART.
LOCK Richiama la pagina di Lock e Interactive Arranger. E possibile selezionare quali tracce dellaccompagnamento tra Drums,
Bass e Orchestra, poste a sinistra del display, non cambieranno timbro e ritmo, in modo da combinare a piacere le tracce di
uno style con quelle di un altro. E anche un modo veloce per ascoltare uno style con timbri di un altro e creare cos infinite
variazioni sul tema. Quando viene attivata la funzione Interactive Arrange (F10), si pu scegliere quali tra le tracce di
accompagnamento automatico messe in On tra 2, 3, 4 e 5 non suoneranno quando almeno un tasto della sezione Right della
tastiera premuto. Le tracce riprendono a suonare, se non suonata alcuna nota nella sezione Right, alla battuta succesi-
va. E possibile in questo modo controllare direttamente lo stato delle tracce dalla linea melodica.
KEY START A led acceso e Arranger fermo consente di avviare laccompagnamento nel momento in cui si suona un accordo alla sinistra
del punto di split della tastiera. Se viene selezionato un INTRO o un FILL, appena si suona un accordo partir lintroduzione
o il Fill-In dello style. Per controllare il comportamento della sezione Lower, quella cio di tappeto per la mano sinistra, nec-
essario andare nel menu ARRANGE MODE, dove possibile disabilitare il timbro Lower se lArranger non in funzione.
Questo per evitare che assieme allaccordo suonato, prima dellavvio dellArranger, suonino anche le note Lower.
KEY STOP Quando il led acceso, interrompe lesecuzione dellArranger se si suona un accordo o una nota di durata brevissima. La
riprende non appena se ne suona unaltra anche identica. Se la nota o laccordo viene mantenuto per pi di 1/4, lArranger
continua a funzionare. Ad Arranger fermo, KEY STOP permette di farlo partire suonando un accordo di durata superiore al
valore impostato in Sync Time nel menu Arrange Mode. Se stato selezionato un FILL o un INTRO, ad Arranger fermo e
con un accordo superiore a tale valore verr eseguito tutto il FILL o lINTRO, se laccordo invece brevissimo si avr lin-
terruzione immediata dellArranger. Se acceso anche il led KEY START, appena si solleva la mano dalla parte sinistra del
punto di split, lArranger si interrompe per riprendere appena si suona una nota o un accordo nella parte di tastiera alla sin-
istra del punto di split.
TAP Battendo i quarti su questo pulsante, verr identificato il valore del Tempo da assegnare allArranger e al Sequencer purch
non siano in esecuzione e riproduzione, e identificato il Tempo partir lesecuzione. Ad Arranger e Sequencer in riproduzione,
il pulsante permette di incrementare il Tempo a passi di cinque punti a ogni pressione (Accelerando). Tenendo TAP premu-
to, si cambia la direzione dellincremento (visibile dal verso della freccetta) con il risultato di diminuire il Tempo a passi di
cinque a ogni pressione (Ritardando).
FADE IN/OUT Ad Arranger attivo genera una dissolvenza in uscita, porta cio il volume di tutte le sezioni, compresa quella Right, dal vol-
ume attuale a un valore zero. Ad Arranger fermo, produce una dissolvenza in ingresso, cio porta, da volume zero, tutte le
sezioni al loro volume programmato. Una pressione ripetuta non comporta salti di volumi vistosi.
SD1 Manuale di Istruzioni 12
Manuale di Istruzioni SD1 13
La gestione dei parametri
Prima di addentrarci nella programmazione vera e propria, necessario comprendere come funziona la gestione dei menu e dei parametri di
SD1. Le regole che seguono sono valide per tutti i capitoli successivi e sono indispensabili per governare al meglio la tastiera.
CONVENZIONI
Questo manuale adotta la seguenti convenzioni per riferirsi a:
pulsante su pannello di controllo: tutto maiuscolo e in grassetto (per esempio pulsante START, STOP, SPLIT)
funzioni, parametri, voci, comandi visualizzati su display e selezionabili con i pulsanti funzione F1-F10 a lato dello stesso: in grassetto (per
esempio F5 Escape, F10 Save)
Le funzioni e i parametri mostrati su display sono scritti per intero e tra parentesi riportata la dicitura espressa su display in carattere dif-
ferente.
IL RICHIAMO DEI MENU
I parametri di SD1 sono raccolti in menu che si richiamano sempre dalla pagina principale visualizzata dal display, raggiungibile (a parte alcune
eccezioni che vedremo) con il pulsante EXIT.
Il primo gruppo di menu di parametri associato ai pulsanti funzione F1-F10, a lato del display, e comprende i seguenti menu:
F1 GM
F2 EFFECT
F3 UTILITY
F4 ARRANGE MODE
F5 ARRANGE VIEW
F6 MIDI
F7 EDIT VOICE/DRAWBARS
F8 EDIT PROGRAM
F9 EDIT DRUM
F10 MICRO EDIT
Per uscire da una queste pagine, sempre necessario premere il pulsante EXIT
Un secondo gruppo di menu associato direttamente ad alcuni pulsanti sul pannello di controllo, sono richiamabili dalla pagina principale e da
essi si pu uscire sia con il pulsante EXIT, sia premendo nuovamente il pulsante che ha richiamato queste pagine. I menu relativi ai singoli pul-
santi sono:
SONG RECORD
PATTERN EDIT
SAMPLER MPS
DISK
SAVE/ENTER
BLOCK/LIST RAM STYLE
VOCALIZER EDIT
ON LINE EFFECT
HARMONY
Fanno eccezione a questa regola i menu
SEQUENCER
SONG PLAY
per i quali necessario premere unaltra volta il relativo pulsante per tornare alla pagina principale del display. Questo accorgimento voluto
per evitare che la riproduzione di un Midifile possa essere interrotta inavvertitamente premendo il pulsante EXIT.
ECCEZIONI AL COMANDO EXIT
In taluni menu, al pulsante EXIT si pu affiancare il comando Escape, attribuito a un pulsante funzione a lato del display. Perci se il pulsante
EXIT non dovesse funzionare, osservate attentamente il display per individuare tra i comandi la funzione Escape, oppure provate a premere di
nuovo il pulsante che vi ha portato a quel menu.
Vi sono anche altre piccole eccezioni che contribuiscono a snellire la programmazione: per esempio lediting del Vocalizer raggiungibile da
qualsiasi menu.
I PULSANTI FUNZIONE F1-F10
Sono cinque pulsanti a sinistra e cinque pulsanti a destra del display. Sono cos chiamati perch non hanno una funzione precisa (a parte il richi-
amo dei menu di cui abbiamo gi parlato), ma assumono la funzione o il comando che viene mostrato sul display in loro corrispondenza. Se
guardate attentamente, noterete che per ogni pulsante funzione stata tracciata una riga blu che indirizza precisamente a unarea sul display.
Questarea, quando sono presente delle scelte o dei comandi, viene occupata da un rettangolo che contiene il nome della funzione, della Voice,
o dello style da richiamare.
IMMISSIONE DEI DATI
In base al parametro da modificare allinterno di un menu, sono possibili diversi comportamenti.
Richiamo diretto: per le Voices e gli style, la scelta di uno di questi con un pulsante funzione determina limmediato richiamo che li rende subito
disponibili.
Attivazione e disattivazione: alcuni parametri possono avere uno stato On e uno Off, Active o Inactive, e il pulsante funzione relativo a quel para-
metro incaricato di cambiarne lo stato.
Selezione di una riga di parametri: come avviene nellediting del Program, il pulsante funzione determina la scelta di un gruppo di parametri il
cui valore va inserito con i pulsanti VALUE +/-.
Parametri al centro del display: come nellediting della Voice, alcuni parametri possono essere posti al centro del display e si raggiungono con
i pulsanti CURSOR +/-.
Richiamo di Midifile: oltre alla selezione manuale di un Midifile da una directory, anche possibile, a MASTER FOLDER attivato, indicare diret-
tamente il Midifile da caricare, immettendo con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero del Midifile.
Richiamo di un Single RAM Syle: con il pulsante SINGLE RAM STYLE attivato, possibile richiamare uno style da hard disk immettendo diretta-
mente il numero a esso associato.
Inserimento di parole o lettere: nella fase di memorizzazione di alcuni file, SD1 richiede linserimento di testo, che pu essere effettuato usan-
do le note della tastiera a cui sono correlate lettere e numeri, i pulsanti CURSOR +/- per muoversi allinterno delle lettere del nome, e i pulsanti
VALUE +/- per inserire la lettera dellalfabeto.
SD1 Manuale di Istruzioni 14
Manuale di Istruzioni SD1 15
A spasso con SD1!
Una guida per cominciare subito a suonare e divertirsi
Sicuramente vorrete sapere come usare alcune funzioni di SD1 come la riproduzione di Midifile, luso dellArranger, il richiamo di Style e Voice,
luso con una fisarmonica MIDI e del Vocalizer con microfono. Questo capitolo fa per voi! Se non siete programmatori o non vi interessa scen-
dere nei particolari dei menu, potete benissimo fermarvi qui.
COME USARE UN MIDIFILE
SD1 in grado di leggere Midifile con estensione .MID e .KAR. Entrambi i tipi di file possono contenere informazioni di testo per il karaoke (in
particolare i file .KAR) che verranno visualizzate su display.
Per accedere al menu di riproduzione dei Midifile premere SONG PLAY (il led si illumina) e scegliere se caricare il Midifile da hard disk (premere
il pulsante PAGE -) oppure da floppy disk (premere PAGE +).
RIPRODUZIONE DA FLOPPY DISK
G
Per accedere al menu di riproduzione dei Midifile premere SONG PLAY
G
Scegliere di caricare il Midifile da floppy con il pulsante FLOPPY (PAGE +)
G
Visualizzare, se si desidera, la lista dei Midifile contenuti con la funzione F5 Dir
G
Come si pu osservare, SD1 numera automaticamente i Midifile presenti. Per caricare quindi un Midifile necessario digitare tale numero
con la tastiera numerica relativa ai pulsanti STYLES
G
Si pu selezionare un Midifile anche immettendo una o pi lettere successive del titolo del Midifile attraverso le note della TASTIERA, gra-
zie alle funzione di ricerca che sempre attiva
G
Per ritornare alla pagina principale del display, premere il pulsante (il led si spegne) SONG PLAY
Se si inserisce un singolo numero senza gli zeri davanti, SD1 attende qualche istante e carica la base con quel numero. A caricamento avvenu-
to, il display mostra il titolo del Midifile caricato
RIPRODUZIONE DI UN MIDIFILE DALLHARD DISK
G
Premere il pulsante SONG PLAY
G
Selezionare lhard disk con il pulsante HARD (PAGE -)
G
Accertarsi che il led del pulsante MASTER FOLDER sia acceso, in caso contrario premere il pulsante MASTER FOLDER
G
Per visualizzare la lista di Midifile contenuti nellapposita cartella del Master Folder, premere F5 DIR
G
A ogni Midifile, SD1 associa un numero. Per caricare un Midifile, digitare tale numero per mezzo della tastierina numerica con i pulsanti
STYLE. Il display visualizzer il titolo del Midifile caricato
G
Si pu selezionare un Midifile anche immettendo una o pi lettere successive del titolo del Midifile attraverso le note della TASTIERA, gra-
zie alle funzione di ricerca che sempre attiva (F5 DIR)
G
Per ritornare alla pagina principale del display, premere il pulsante (il led si spegne) SONG PLAY
G
E possibile digitare il numero senza gli zeri davanti, SD1 caricher dopo qualche istante il relativo Midifile.
COME RIPRODURRE UN MIDIFILE .KAR
I Midifile con estensione .KAR sono normali Midifile con il testo del karaoke gi inserito. I .KAR, per, sono quasi sempre degli Standard MIDI File
in formato 1 e necessitano perci di una conversione a formato 0 per poter essere riprodotti allistante dallhard disk. Lo stesso procedimento
necessario per i Midifile in formato 1. SD1 automatizza completamente la conversione, senza necessit di sapere a priori se il Midifile in for-
mato 1 oppure 0. Quando si tenta di caricare un Midifile o un .KAR in formato 1, con i passaggi visti precedentemente, SD1 offre due opzioni:
G
conversione del Midifile per luso immediato
G
salvataggio del Midifile convertito.
In linea generale non vi ragione di mantenere nellhard disk dei Midifile in formato 1 oppure .KAR, conviene sempre salvarli dopo la conver-
sione per permetterne un caricamento pi veloce.
CONTROLLO DELLA RIPRODUZIONE
Sia che abbiate caricato una base da floppy che da hard disk, sono disponibili alcuni comandi da pannello per intervenire in tempo reale su alcu-
ni parametri di riproduzione
G
Per riprodurre la base premere il pulsante START
G
Per interrompere lesecuzione premere il pulsante START
G
Per mettere in pausa la riproduzione premere il pulsante CONT/PAUSE
G
Per riprendere la riproduzione dalla pausa premere il pulsante CONT/PAUSE
G
Per trasporre lintera base premere i pulsanti TRANSPOSER (CURSOR +/-)
G
Per escludere la linea melodica della base (Off) premere F8 Lead (Off)
G
Per riprodurre solo le tracce Drum e Bass, premere F9 Drum + Bas (On)
G
Per visualizzare il testo quando presente su display (Karaoke), premere F10 Lyric (On)
G
Per aumentare il volume della base rispetto al timbro assegnato alla tastiera, premere i pulsanti BALANCE (VALUE +/-)
G
Per selezionare un altro Midifile da riprodurre, immetterne il numero con la tastierina numerica relativa i pulsanti STYLE
LA TRASPOSIZIONE
Come avrete notato, trasponendo la song, non si traspone anche il timbro assegnato alla tastiera. Per cambiare contemporaneamente la traspo-
sizione di una song e del timbro assegnato alla tastiera necessario entrare nel menu dedicato ai parametri di trasposizione e attivare la
trasposizione anche per la tastiera. la procedura la seguente.
Dalla pagina SONG PLAY, premere F3 Transp e impostare su On il parametro F1 Global. In questo modo tramite i pulsanti TRANSPOSE (CUR-
SOR +/-) sar possibile trasporre in semitoni sia la tastiera che il Midifile. Unaltra utilissima funzione che si trova nello stesso menu, riguarda
la trasposizione musicale della linea di basso. Attivando il parametro F6 Intellig. (di default su On), qualsiasi sia il grado di trasposizione, la
linea di basso suoner sempre entro il suo range naturale.
CREARE UNA SCALETTA DI MIDIFILE
Dal vivo pu risultare molto comodo poter creare una catena di Midifile che si succedano luno con laltro, in modo da non aver tempi morti tra
un pezzo e laltro. Questa catena pu essere creata in qualsiasi istante, oppure si possono creare delle catene con un massimo di 32 Midifile da
salvare e richiamare su hard disk. Per ora descriveremo solo la catena temporanea.
G
Dalla pagina principale del display, attivare il pulsante SONG PLAY
G
Selezionare la sorgente dei Midifile tra hard disk e floppy disk con i pulsanti PAGE +/-
G
Selezionare la funzione F6 Juke-Box
G
Per far comparire la funzione F9 Chain Select, premere il pulsante *
SD1 Manuale di Istruzioni 16
Manuale di Istruzioni SD1 17
G
Individuare il primo Midifile della catena con i pulsanti VALUE +/-
G
Confermare il primo Midifile della catena con la funzione F9 Chain Select accanto al Midifile apparir il simbolo
G
Procedere nella scelta del successivo Midifile con i pulsanti VALUE +/-
G
Confermarne la scelta con la funzione e ripetere gli ultimi due passaggi fino a completamento della catena di Midifile F9 Chain Select
G
Attivare la riproduzione del primo Midifile con la funzione F7 Go Next
G
Per passare al Midifile successivo usare la funzione F7 Go Next oppure interrompere la riproduzione con START e premere nuovamente
START per iniziare la riproduzione del Midifile successivo. Per modificare eventuali parametri di riproduzione dalla pagina SONG PLAY,
senza che la catena vada persa, premere il pulsante EXIT
Lunica limitazione della creazione di catene di Midifile, limpossibilit per SD1 di usare contemporaneamente Midifile su hard disk o floppy
disk. E sempre necessario lavorare con i file presenti solo su uno dei due dischi.
REGISTRARE UN MIDIFILE CON SD1
Ci sono due modi di registrare un pezzo musicale: il sequencer integrato lavora su sedici tracce indipendenti ed concepito per realizzare una
song nei minimi dettagli; la funzione Song Record, invece, permette (in tempo reale) di creare un Midifile registrando tutto quanto avviene sulla
tastiera e le diverse tracce dellArranger. Questultimo metodo permette di sfruttare le potenti funzioni di accompagnamento automatico per
arrivare a un pezzo musicale completo. Mentre dedicheremo al sequencer un capitolo a parte, affrontiamo subito la registrazione con Song Record
G
Dalla pagina principale del display premere il pulsante SONG RECORD
G
Immettere il nome che si vuole dare al Midifile con i tasti della TASTIERA
G
Salvare il titolo con la funzione F10 SAVE
G
Avviare SONG RECORD con la funzione F10 START
G
Da questo momento potete suonare, attivare lArranger, richiamare timbri e Style, SD1 registrer tutto quanto. Al termine della registrazio-
ne, premere il pulsante SONG RECORD
G
Il Midifile appena registrato gi pronto per essere riprodotto con il pulsante START
Essendo un Midifile in tutto e per tutto, possibile modificarlo successivamente con le funzioni di editing del sequencer, oppure portarlo su un
sequencer software per le ultime rifiniture.
Ulteriori dettagli sulluso dei Midifile possono essere trovati nei capitoli
- Song Play
- Song Record
- Disk
- MIDI
- Sequencer
COME USARE LARRANGER
LArranger il motore dellaccompagnamento automatico di SD1. Esso si incarica di produrre un arrangiamento secondo lo stile musicale, lac-
cordo e i controlli da pannello. Il nucleo dellArranger lo Style, cio un insieme di tracce di basso, batteria e linee armoniche che sono studi-
ate per quel determinato genere musicale. Senza entrare nei particolari (per quelli fate riferimento al capitolo Arranger), queste tracce possono
avere quattro variazioni, chiamate A, B, C e D, tre introduzioni e tre finali che variano per la complessit. Inoltre sono disponibili degli stacchi
(Fill-In) con i quali potete passare da una variazione allaltra o anche rimanere sulla stessa variazione, secondo i vostri gusti. In linea generale,
lArranger di SD1 molto potente e vi consente di costruire con cura il vostro arrangiamento. Iniziate da una introduzione, poi rimanete su una
prima variazione e, con un Fill-In, passate al ritornello con una seconda variazione, concludete con un finale. Questo solo un semplicissimo
esempio di cosa potete fare. In ogni caso Ketron ha elaborato degli Style che non copriranno mai la linea melodica, ma la esalteranno.
Al momento dellaccensione, SD1 sempre predisposta per usare lArranger con un timbro di pianoforte per la linea melodica (sezione Right) da
suonare con la mano destra, un tappeto di archi e pianoforte elettrico per la mano sinistra (sezione Lower), un punto di divisione della tastiera
(Split), per tenere distinta la mano destra dalla sinistra, posto sulla nota C3, e lo Style 001 Pub Song pronto.
La parte a sinistra del punto di split della tastiera serve, oltre che per controllare i due timbri Lower, per riconoscere laccordo che suonerete,
il quale verr mostrato accanto ai quattro segmenti che indicano la misura attuale.
COME SELEZIONARE UNO STYLE
Alla destra del display ci sono dodici pulsanti STYLES ognuno dei quali riporta un genere musicale. Per ognuno di essi, Ketron ha previsto fino
a un massimo di 42 Style. Quando, dalla pagina principale del display e con il pulsante CUSTOM STYLE attivo (led acceso), premete uno di questi
pulsanti STYLES, il display mostra cinque Style a destra e altrettanti a sinistra. Il singolo Style si richiama con il relativo tasto funzione (F1-F10),
posto ai lati del display che, quando premuto, rende subito disponibile lo Style per lArranger. Per verificare che lo Style sia stato attivato suf-
ficiente osservare il nome che comparir allapice della finestra centrale del display.
SD1 raccoglie gli Style di ogni genere in gruppi di dieci, e il numero di gruppi successivi sono indicati come pagine (Page). Per richiamare gli altri
gruppi di Style non visualizzati al momento, sufficiente premere di nuovo il pulsante STYLES a cui appartengono i gruppi, oppure usare i pul-
santi PAGE +/-. Il display mostrer gli Style seguenti che potranno di nuovo essere selezionati con i relativi pulsanti a lato del display (F1-F10).
COME CONTROLLARE LARRANGER
I controlli dellArranger sono stati descritti anche nel capitolo Arranger.
Qui ricordiamo solo i concetti principali.
G
Per spostare il punto di split, tenere premuto il pulsante SPLIT e premere contemporaneamente il tasto sulla tastiera che sar il nuovo punto di split
G
Per avviare lArranger premere il pulsante START
G
Per fermare lArranger premere il pulsante START
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Per eseguire una introduzione ad Arranger fermo, impostare laccordo e premere uno dei tre pulsanti INTRO 1, 2, 3
G
Per inserire uno stacchetto ad Arranger avviato premere uno dei tre pulsanti FILL 1, 2, 3
G
Per avviare lArranger con il primo accordo suonato attivare KEY START con lapposito pulsante (il led si accende)
G
Per avviare lintroduzione con il primo accordo attivare KEY START selezionare una Intro con uno dei pulsanti INTRO/ENDING 1, 2, 3 e quin-
di suonare un accordo
G
Per concludere un accompagnamento automatico con un finale accertarsi che il pulsante JUMP abbia il led spento (sia quindi inattivo) e
premere, ad Arranger in esecuzione, uno dei pulsanti INTRO/ENDING 1, 2, 3
G
Per richiamare una delle quattro variazioni, ad Arranger attivo premere uno dei pulsanti A, B, C, D
G
Per avanzare di una variazione con i Fill In 1 e 2, attivare JUMP + FILL 1, 2 con lapposito pulsante (il led si accende)
G
Per arretrare di una variazione con il Fill In 3, attivare JUMP + FILL 3 con lapposito pulsante (il led si accende)
G
Per suonare su tutta la tastiera e riconoscere gli accordi, attivare con lapposito pulsante la funzione PIANIST
G
Per modificare il tempo impostato dellArranger, usare i pulsanti SLOW FAST
G
Per creare un Accelerando premere ripetutamente e brevemente il pulsante RIT ACC (TAP)
G
Per creare un Rallentando, cambiare il verso della freccia tenendo premuto per alcuni istanti il pulsante RIT ACC (TAP), e quindi premerlo
ripetutamente e brevemente
G
Per inserire un break, premere il pulsante BREAK
G
Per concludere immediatamente un accompagnamento con un finale breve, premere il pulsante TO END
G
Per interrompere un accompagnamento al rilascio del successivo accordo, attivare KEY STOP (il led del pulsante si accende) e quindi suo-
nare un accordo per un tempo brevissimo.
G
Per mantenere attivo larrangiamento solo ad accordo suonato, attivare con gli appositi pulsanti, le funzioni KEY START + KEY STOP
G
Per obbligare laccompagnamento a riprendere dalla prima battuta, in qualsiasi misura esso si trovi, premere il pulsante RESTART
G
Per escludere le tracce di accompagnamento, a eccezione di quelle di batteria, quando non si tiene suonato un accordo, disabilitare con lap-
posito pulsante (il led si spegne) la funzione HOLD
G
Per ripetere ciclicamente tutti i Fill In, premere un pulsante FILL 1, 2, 3 e mantenerlo premuto
G
Per bilanciare il volume dellArranger con la linea melodica suonata sulla parte di tastiera alla destra del punto di split, premere i pulsanti
BALANCE +/- (VALUE +/-)
G
Per ripristinare il tempo originale dello Style, premere contemporaneamente i pulsanti PAGE +/-
G
Per riproporre durante lesecuzione di uno Style lintroduzione, attivare la funzione JUMP + e poi premere una delle tre INTRO
G
Per riprodurre solo lEnding ad Arranger fermo, attivare la funzione JUMP + e premere uno dei pulsanti INTRO
G
Per escludere i timbri assegnati alla parte della tastiera a sinistra del punto di split, premere contemporaneamente per azzerare il volume,
i pulsanti LOWER VOLUME
SD1 Manuale di Istruzioni 18
Manuale di Istruzioni SD1 19
CARICARE UNO STYLE DA DISCO
Grazie allhard disk interno, SD1 facilita limpiego di eventuali Style non in memoria ma presenti come file nellhard disk, sia caricandoli da fold-
er creati dallutente, sia appoggiandosi a un folder preferenziale con Master Folder attivato. Di default, SD1 utilizza gli Style contenuti in memo-
ria e richiamati grazie allattivazione del pulsante CUSTOM STYLE. Gli Style da hard disk si possono richiamare in due modalit differenti: Single
Style permette di caricare uno Style semplicemente digitandone il numero, senza quindi cambiare la pagina di display in uso, Block Style vicev-
ersa convoglia al menu Disk e permette di selezionare un numero a piacere di Style (compatibilmente con la memoria RAM libera) da caricare
in blocco, in modo che il loro successivo richiamo con Single Style sia immediato. Un ulteriore vantaggio dei Block Style, che affronteremo nel
capitolo Disk, risiede nella facolt di poter caricare allaccensione gli Style preferiti presenti su hard disk.
Per caricare uno Style con SINGLE STYLE
G
Attivare il pulsante SINGLE RAM STYLE (noterete che si spegne automaticamente il pulsante CUSTOM STYLE)
G
Immettere il numero dello Style che si vuole caricare con la tastierina numerica Pulsanti STYLES
Il vantaggio di usare Single Style, senza passare dai vari menu, risiede nella possibilit di prenotare uno Style successivo a quello in uso
dallArranger, senza che laccompagnamento automatico debba essere interrotto.
Per caricare uno Style con BLOCK/LIST RAM STYLE
G
Attivare il pulsante BLOCK/LIST RAM STYLE
G
Le eventuali pagine successive possono essere visualizzate con i pulsanti CURSOR +/-
G
Individuare lo Style desiderato con i pulsanti VALUE +/-
G
Selezionare lo Style da caricare con la funzione F10 Select
G
Selezionare ulteriori Style da caricare con la funzione F10 Select
G
Confermare il caricamento in memoria con la funzione F1 Load
G
Per uscire da questa pagina premere nuovamente il pulsante BLOCK/LIST RAM STYLE oppure premere il pulsante EXIT
Una terza alternativa deriva sempre dalla pagina BLOCK/LIST RAM STYLE e permette di visualizzare lelenco di 33 pattern a tutto display, per
cercare quello desiderato
G
Attivare il pulsante BLOCK/LIST RAM STYLE
G
Selezionare la funzione F7 Pattern List
G
Scorrere tra le pagine seguenti con i pulsanti PAGE +/-
G
Selezionare lo Style nella pagina con i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare il caricamento con la funzione F10 Load
G
Per caricare lo Style desiderato si pu, senza selezionarlo, anche digitare direttamente il numero con la tastierina numerica Pulsanti STYLES
G
Per uscire da questa pagina premere nuovamente il pulsante BLOCK/LIST RAM STYLE
G
In alternativa per uscire premere il pulsante EXIT
Naturalmente possibile controllare molti altri aspetti dellArranger, tra cui i timbri da assegnare alla mano destra o le impostazioni per le sin-
gole tracce dellaccompagnamento. Per ora, per, gi cos potete divertirvi e soddisfare le necessit pi basilari. Troverete informazioni det-
tagliate nei capitoli dedicati a:
- Arranger
- Style
- Registration
- Timbri
- MIDI
- Disk
COME USARE LE VOICE
Alla destra del punto di Split della tastiera, quando la funzione Split attivata (led acceso del pulsante SPLIT), possibile suonare una linea
melodica con la mano destra indipendente dallArranger. Di default il timbro assegnato quello del pianoforte acustico ma in qualsiasi istante
possibile richiamarne uno dalle sedici famiglie di suoni, con altrettanti pulsanti VOICES. Come per gli Style, anche i timbri sono visualizzati a
gruppi di dieci, e la presenza di gruppi successivi al primo viene evidenziata dalla scritta Page con il numero a destra che indica la quantit di
gruppi disponibili.
Dopo aver scelto una famiglia con gli appositi pulsanti VOICES alla destra del pannello di controllo, dalla pagina principale del display, com-
paiono cinque timbri a destra e altrettanti a sinistra. Per richiamarne uno sufficiente premere il pulsante funzione posto ai lati del display (F1-
F10) relativo a quel timbro. Il timbro scelto verr visualizzato al di sotto dei quattro segmenti delle misure. Per selezionare i gruppi di timbri
successivi al primo, si possono usare i pulsanti PAGE +/- oppure premere di nuovo il pulsante VOICES relativo allo stessa famiglia di timbri. In
questo caso i gruppi saranno selezionati ciclicamente.
Sono immediatamente disponibili la Modulation Wheel e il Pitch Bend come pure la dinamica di tasto, per controllare le sfumature timbriche del
timbro.
Senza entrare nei particolari, vale la pena di ricordare che possibile usare fino a quattro timbri sovrapposti per la sezione melodica, la cui
programmazione avviene per mezzo dei Program.
Ulteriori parametri legati al timbro sono spiegati nei capitoli
- Timbri
- Drawbars
- Sound Load
- Registration
COME USARE IL MICROFONO E IL VOCALIZER
SD1 pu impiegare fino a due microfoni collegati agli appositi ingressi posteriori. Lingresso Micro 1, a differenza di Micro 2, viene processato dal
Vocalizer, cio leffetto per il quale possibile ottenere armonizzazioni naturali della voce secondo gli accordi suonati, una traccia di un Midifile
o in riferimento alle note suonate sulla tastiera. Quello che vi serve un buon microfono, un cavo e SD1. Quando collegate il microfono a uno
dei due ingressi, regolatene il guadagno, ovvero muovete il cursore Gain finche il led del pulsante ON LINE EFFECT (Overload) non comincia
ad accendersi. Lo scopo del controllo Gain quello di incrementare lampiezza del segnale microfonico a un livello ottimale, livello che si rag-
giunge quando siamo al limite del sovraccarico del preamplificatore che viene segnalato dallaccensione del led Overload.
Di default, SD1 mantiene spenti gli ingressi microfonici per evitare che ci possano essere interferenze che sporchino luscita audio.
Collegato un microfono, quindi necessario attivare gli ingressi. Le procedure sono le seguenti
G
Portarsi sulla pagina principale del display con il pulsante EXIT
G
Entrare nel menu di editing degli ingressi microfonici con la funzione F10 MICRO EDIT
G
Il display mostra diverse opzioni, tra cui lo stato di attivazione degli ingressi, che pu essere attivato con la funzione che da Inactive diven-
ta Active F10 (ACTIVE)
G
Regolare il guadagno dellingresso microfonico con il cursore GAIN posto nel pannello posteriore, fino a quando non si accende il led di
sovraccarico del pulsante Overload (ON LINE EFFECT)
SD1 Manuale di Istruzioni 20
Manuale di Istruzioni SD1 21
G
Per modificare il volume del microfono rispetto a quello della tastiera in generale, selezionare il parametro F1 LEVEL 1 e regolarne il valo-
re con i pulsanti VALUE +/-
G
Premere per ritornare alla pagina principale il pulsante EXIT
Fino a questo punto potete usare il microfono con la voce riverberata, i cui effetti si possono modificare a piacere. Le caratteristiche del
Vocalizer di SD1 sono tali da permetterne luso in contesti diversi. Innanzitutto SD1 in grado di riconoscere laltezza della nota che state can-
tando, in modo da creare una armonizzazione naturale. Questa funzione dipende, per, dalla modalit duso scelta per il Vocalizer.
G
Potete armonizzare la voce secondo gli accordi suonati nella parte sinistra della tastiera oppure, in Pianist, lungo tutta la tastiera. Questa
modalit di riconoscimento delle note per il Vocalizer viene chiama Automatic Chord e comprende lidentificazione della nota cantata al
microfono.
G
Potete armonizzare la voce secondo le note che suonerete direttamente sulla parte destra della tastiera, con la modalit Keyboard
Harmony dove la nota cantata non ha alcuna influenza. Le note aggiunte, infatti, dipendono solo dalle note che suonate sulla tastiera
G
Potete affidarvi al controllo dellarmonizzazione a un apposita traccia di un Midifile compatibile con il Vocalizer in modalit MIDI
G
Potete usare il Vocalizer come un comune Pitch Shifter, dove lintervallo della nota generata sempre fisso e dipendente dalla nota can-
tata, in modalit Fixed Interval
G
Potete impiegare il Vocalizer come processore deffetti per creare effetti speciali con la voce, in modalit Vocal Effect.
G
A microfono attivo su Micro 1, premere il pulsante VOCALIZER ON/OFF
G
Per attivare una modalit diversa da quella di default, selezionarla con il pulsante funzione F3 MODES
G
Apparir al centro del display una lista con le impostazioni programmate, per sceglierne una usare i pulsanti CURSOR +/-
G
Per disattivare il Vocalizer, premere il pulsante VOCALIZER ON/OFF
G
Per ritornare alla pagina principale premere il pulsante EXIT
Per semplificare la scelta della modalit dal vivo, quando attivo il Vocalizer possibile richiamare immediatamente le impostazioni Harmony
Right, appartenente alla modalit Keyboard Harmony, con i pulsanti A e C, e Unison, relativo alla modalit Fixed Interval, con i pulsanti B e D.
Inoltre SD1 riconosce automaticamente la traccia del Midifile dedicata al Vocalizer, attivandolo non appena entra in riproduzione. Durante la
riproduzione importante, per, non toccare i pulsanti A, B, C, D poich il Vocalizer disattiver la modalit MIDI, relativa al Midifile, per attivare
quella associata a uno dei pulsanti.
Naturalmente, come potete vedere, sono presenti molti altri parametri, ma per iniziare a lavorare bene sono sufficienti anche queste poche
nozioni.
Ulteriori informazioni sono nei capitolo
- Vocalizer
- Power On Setup
- Registration
- Microfono
COME USARE UNA FISARMONICA MIDI
Ketron ha riservato un menu apposta per il collegamento di fisarmoniche dotate di interfaccia MIDI, che devono sfruttate obbligatoriamente
lingresso MIDI In 2. Per raggiungere i parametri necessari, dalla pagina principale visualizzata sul display, entrare in F3 UTILITY e da questa
pagina selezionare F6 ACCORDION. Qui sono disponibili diversi parametri da modificare, quello pi importante per lattivazione della fisar-
monica MIDI che avviene con la pressione di F10 che da Inactive diviene Active. Se possedete gi una fisarmonica MIDI molto probabile che
gi conosciate gran parte dei parametri forniti, in ogni caso le impostazioni di default dovrebbero lavorare bene con quasi tutte le fisarmoniche.
E importante ricordare che se la vostra fisarmonica MIDI sembra non funzionare, molto probabile che si debba intervenire sulla corrispon-
denza con i canali MIDI, a cui si arriva con il menu F6 MIDI e selezionando F2 ACCORD. Infatti quando viene attivato il modo Accordion, auto-
maticamente SD1 modifica le impostazioni MIDI che sono comunque riprogrammabili in qualsiasi momento.
Maggiori dettagli verranno dati nei capitoli
- MIDI
- Fisarmonica MIDI
LE REGISTRATION
Tutti i parametri fin qui visti, e molti altri ancora, possono essere memorizzati e richiamati allistante grazie alle 198 Registration. La comodit
della Registration si scopre strada facendo e sono indispensabili dal vivo poich consentono il richiamo di tutte le componenti di un accompa-
gnamento automatico o di un Midifile con testo e file audio. Esistono due tipi di Registration: quelle in memoria (Block Registration) e quelle
residenti su disco (Single Registration). Le prime sono sempre 198 e si richiamano attivando il pulsante Block Registration e quindi immetten-
do il numero della Registration con il tastierino numerico (pulsanti STYLES). Di default, SD1 esce di fabbrica con 198 Registration preimpostate,
pronte alluso. Le Single Registration, invece, vengono caricate di volta in volta da hard disk o da floppy, ci possono essere fino a 999 Single
Registration per ogni cartella del disco, e vengono richiamate con il pulsante SINGLE REGISTRATION attivo e, quindi, immettendo il numero a
tre cifre con la tastierina numerica (pulsanti STYLES).
Il vero segreto delle Registration per un altro. Su una qualsiasi tastiera elettronica, per caricare un Midifile, un pattern e un campione
dovreste compiere almeno tre operazioni di accesso al disco, e forse il pubblico non apprezzer queste pause obbligatorie. SD1 fa tutto questo
con il solo richiamo della Registration. Se infatti il nome della Registration identico a quello del Midifile, del file di testo, del pattern e del file
audio, quando verr richiamata SD1 caricher automaticamente tutti questi file, senza necessit di dover accedere alle funzioni di DISK.
Metteteci anche che potete costruirvi a casa la Registration in tutta comodit, e arriverete alla conclusione che SD1 veloce e pratica in situ-
azioni live!
Per ora, comunque, ci fermiamo alla semplice memorizzazione di una Registration. Dopo che avete impostato a piacere i timbri, gli Style, le
opzioni dellArranger e qualsiasi altro parametro, per memorizzare definitivamente lo stato in cui si trova SD1, attivate il pulsante SINGLE REG-
ISTRATION, se desiderate creare una Registration su disco, oppure il pulsante BLOCK REGISTRATION, se desiderate lasciare la Registration in
memoria anche a macchina spenta. A questo punto premete il pulsante SAVE/ENTER, scegliete F1 Registration e immettete il nome che volete
dare, tramite le note della tastiera.
La posizione in Block Registration che verr assunta nella lista, pu essere modificata con i pulsanti F2 e F3 che permettono di arretrare o
avanzare di una posizione. Dato il nome e scelta la locazione, non vi rimane che confermare il tutto con F10 Save, oppure uscire e non memo-
rizzare alcunche con F5 Escape, oppure EXIT.
Il richiamo di una Registration scavalca tutte le altre funzioni attive in quel momento: per esempio se attivo Single RAM Style per caricare
uno Style, la successiva immissione di un numero con BLOCK REGISTRATION o SINGLE REGISTRATION attivati sar relativa alla Registration
e non allo Style.
Maggiori dettagli nei capitoli
Registration
Disk
- File di testo
- Sound Load
- Style & Sound
SD1 Manuale di Istruzioni 22
Manuale di Istruzioni SD1 23
Voice e User Voice
Una delle caratteristiche fondamentali di SD1 la sua qualit timbrica e, di riflesso, la tecnica di sintesi impiegata che si basa su multicampi-
onamenti processati in sintesi sottrattiva, modulazione di frequenza e sintesi additiva. I campionamenti sono stati sviluppati in questi anni da
un team di programmatori internazionali e, come per il pianoforte acustico, sfruttano fino a 64 campioni disposti lungo la tastiera su due livel-
li differenti di dinamica. Per ogni timbro possibile utilizzare fino a un massimo di due oscillatori, ma la qualit dei singoli campionamenti
tale che gran parte dei timbri sfrutta un solo oscillatore. Questo particolare si ripercuote direttamente sulla polifonia che non viene dimezzata:
le 64 note di polifonia non sono poi cos lontane dalla realt! Il sintetizzatore di SD1 sfrutta un filtro LPF a 24 dB/Ottava, tre inviluppi, due LFO e
una completa sezione di modulazione. La parte in modulazione di frequenza basata su un algoritmo a quattro operatori con due portanti e
due modulanti, quella in additiva viene usata per i timbri di organo Hammond nella modalit Drawbars. Abbiamo per volutamente limitato lac-
cesso ai parametri fondamentali per il timbro.
SD1 in grado di caricare nuovi campionamenti, file in formato .WAV e i Multisample che verranno prodotti da Ketron, e pu inoltre campionarne
di propri grazie al sampler di serie.
Lorganizzazione dei timbri prevede un banco di Preset Voices non accessibile in alcun modo dal musicista, sul quale si basano i timbri di mag-
gior naturalezza, un banco General MIDI (usato anchesso per gli Style) e un banco da 128 User Voice, questultimo per programmare i proprio
timbri partendo anche da quelli in General MIDI.
Tra le distinzioni di SD1 necessario ricordare che le Voice Preset, cio i timbri pi naturali, possono essere usati solo dalle sezioni Lower e
Right, mentre le tracce di accompagnamento useranno solo le Voice in General MIDI, per preservarne la compatibilit.
Per la parte Right, i Program consentono di usare fino a quattro Voice contemporaneamente, disposte lungo la tastiera e con parametri indipen-
denti luno dallaltro. E anche possibile impostare un secondo timbro da suonare sovrapposto a quello principale (Second Voice).
Per il richiamo delle Voice si pu utilizzare il pannello di controllo attraverso i pulsanti VOICES e USER VOICE, oppure creare una lista di Voice
personalizzata con i timbri di pi frequente uso (1 Touch).
Una sezione particolare quella Drum, specifica per suonare i drum set sullintera estensione della tastiera. SD1 usa sia drum set derivati da
campioni, che groove realizzati registrando dal vivo batteristi e percussionisti di fama, poi elaborati, con una procedura proprietaria, per
ottenere un drum set ma con strumenti percussivi reali (Live Drum). Entrambi i tipi di drum set sono utilizzabili dal musicista, anche sullin-
tera estensione della tastiera.
RICHIAMO DEI TIMBRI
Le due file da otto pulsanti chiamati VOICES permettono di richiamare i timbri secondo la famiglia di appartenenza. Quando si selezione una
famiglia con un pulsante, il display mostra cinque Voice a sinistra e cinque Voice a destra, che si possono attivare premendo il pulsante fun-
zione relativo a quel timbro. Poich SD1 contiene pi di dieci Voice per famiglia, necessario proseguire nelle pagine successive o con i pulsanti
PAGE + e PAGE -, oppure premendo nuovamente il pulsante relativo alla famiglia di Voice in uso.
Quando SD1 arriva allultima pagina di Voice disponibili, premendo nuovamente il pulsante relativo alla famiglia della Voice si torna sul gruppo
di Voice della prima pagina. Ci non avviene con i pulsanti PAGE + e PAGE -.
I pulsanti VOICES non richiamano per solo i preset.
Se attivo il led del pulsante USER VOICE, cio il banco di timbri programmabili dallutente, i pulsanti VOICES richiamano, in gruppi di otto per
volta, i 128 timbri User Voice
Se attivo il led del pulsante DRAWBAR, al singolo pulsante VOICES corrisponde un timbro di organo.
Se attivo il led del pulsante PROGRAM, i pulsanti VOICE richiamano le memorie Program.
Se attivo il led del pulsante ONE TOUCH, la prima file di pulsanti VOICE richiama una delle otto pagine di cui si compongono le memorie One Touch
Se sono accesi i led dei pulsanti DRUM SET e MANUAL DRUM, i primi sei pulsanti VOICES permettono di selezionare i banchi da dieci Drum set
ciascuno.
SECOND VOICE
SD1 offre la possibilit di creare un layer di due timbri sovrapposti per la sezione alla destra del punto di split della tastiera. Il display mostra al
di sotto del nome della Voice scelta, il nome in piccolo di unaltra Voice definita appunto Second Voice. Per rendere disponibile la Second Voice
necessario premere il pulsante 2ND VOICE (il led si accende).
Di default, SD1 contiene gi una Second Voice per ogni timbro, sebbene sia possibile in ogni istante modificare questo abbinamento, con ulteri-
ori regolazioni.
Una volta attivata la Second Voice per il timbro in uso nella sezione Right, possibile cambiarne il timbro da associare.
Premere il pulsante EDIT situato vicino al pulsante 2ND VOICE (per comodit lo chiameremo EDIT 2ND)
Selezionare, attraverso i pulsanti VOICES, il gruppo di appartenenza del nuovo timbro per Second Voice. Sul display, in corrispondenza del tim-
bro Second Voice, comparir solo il nome della prima Voice di quel gruppo.
Usare sui pulsanti VALUE+/- per selezionare le Voice successive alla prima del gruppo scelto
Per modificare lottava del timbro Second Voice, con il pulsante EDIT 2ND attivo, usare i pulsanti CURSOR +/- che funzioneranno come pulsan-
ti TRANSPOSER
Per modificare il volume del timbro Second Voice, con il pulsante EDIT 2ND attivo, usare i pulsanti RIGHT per il volume.
Tutte queste operazioni possono essere effettuate per ciascun timbro assegnato a Second Voice con lavvertenza di salvare le modifiche, che
andrebbero perse allo spegnimento di SD1, con la seguente procedura.
Premere SAVE/ENTER
Selezionare F6 2nd Voice
Confermare loperazione con F10 Save, le modifiche sono cos memorizzate permanentemente in Flash RAM.
Per ripristinare le condizioni originali delle Second Voice preimpostate da Ketron, invece che confermare loperazione, si usi la funzione F9
Default.
USER VOICE
Come abbiamo gi scritto, SD1 anche un potente sintetizzatore basato su campioni. Per scelta si preferito limitare i parametri a quelli essen-
ziali e di pi comune uso. Qualsiasi modifica a un timbro pu essere memorizzata in una delle 128 locazioni di memoria del banco User Voice
suddiviso in sedici gruppi da otto User Voice ciascuno. Per richiamare un User Voice si seguono le normali procedure relative alle Voice, lunico
particolare che il pulsante USER VOICE deve essere attivo (led acceso). Per quanto riguarda la programmazione si possono usare due strade:
Premere il pulsante USER VOICE per attivare il banco di User Voice
Scegliere una tra le otto User Voice, con i pulsanti funzione, dei sedici banchi richiamabili con i pulsanti VOICES
Premere una seconda volta il pulsante funzione corrispondente alla User Voice selezionata.
In alternativa
G
Premere il pulsante USER VOICE per attivare il banco di User Voice
G
Scegliere una tra le otto User Voice, con i pulsanti funzione, dei sedici banchi richiamabili con i pulsanti VOICES
G
Premere EXIT per tornare alla schermata principale del display che manterr luso del timbro User Voice selezionato.
G
Entrare nel menu di programmazione con F7 Edit Voice.
Oltre alle User Voice, SD1 permette di modificare anche il banco dei timbri in General MIDI. Per richiamare un timbro in GM da modificare necessario
G
Attivare il banco User Voice (led acceso)
G
Entrare in Edit Voice con i metodi appena descritti (la pagina mostrer i parametri del timbro)
G
Scegliere, sempre con USER VOICE attivo, un timbro GM allinterno delle sedici famiglie con i pulsanti VOICES, PAGE +/- per richiamare i
dieci timbri successivi quando presenti, e i pulsanti funzione per selezionare il timbro da modificare.
Una volta raggiunta la pagina di edit della User Voice selezionata, qualsiasi sia il metodo utilizzato, il display si configurer in questo modo
ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE TIMBRICA
Un timbro di SD1 sfrutta come sorgente sonora una forma donda campionata contenuta in una wavetable. Questa forma donda pu essere cre-
ata anche da pi campioni diversi, disposti sulla tastiera o secondo la dinamica di tasto, ma in ogni caso questi campioni non possono essere
modificati dal musicista con SD1. Il suono grezzo della forma donda viene trattato con un inviluppo sullampiezza, cio una funzione che per-
SD1 Manuale di Istruzioni 24
Manuale di Istruzioni SD1 25
mette di disegnare landamento del volume del suono durante il tempo in cui viene premuta una nota. Esistono diversi tipi di inviluppo: quel-
lo impiegato da SD1 composto da quattro segmenti divisi in Attack (tempo impiegato dal suono per raggiungere il massimo livello), Decay
(tempo impiegato dal suono per decadere dal massimo livello a quello stabilito dal Sustain), Sustain (livello a cui il suono permane fino al rilas-
cio della nota suonata), e Release (tempo impiegato dal suono per decadere dal livello di Sustain a livello zero). Questo tipo di inviluppo viene
anche chiamato ADSR. Oltre al controllo dellampiezza, SD1 permette di modificare le armoniche del suono con un filtro che taglia letteralmente
le frequenze al di sopra di un punto detto cutoff. Le frequenze adiacenti al punto di cutoff possono essere esaltate con la Resonance, per creare
quelle classiche sweeppate tipiche dei sintetizzatori analogici e cos spesso ascoltati nella dance. Sempre dalle pagine di programmazione,
possibile stabilire la quantit di effetto e di riverbero che sar usato da quel timbro e modificare il controllo che si esercita con laftertouch e
la modulation wheel su alcuni parametri timbrici. Tra questi c anche lLFO (oscillatore a bassa frequenza) che serve per creare effetti di tremo-
lo quando viene applicato allampiezza (DCA), di vibrato quando applicato al pitch (DCO) e infine effetti di modulazione sul filtro quando appli-
cato al DCF.
I PARAMETRI DI AMPIEZZA E FILTRO
I parametri di programmazione sono tutti raggiungibili dal menu Edit Voice attravero i pulsanti funzione F8, F9, F10 e limpiego dei pulsanti
CURSOR +/- e VALUE +/- per muoversi e immettere i valori dei parametri. Di seguito la descrizione dettagliata dei parametri.
F1 Attack stabilisce il valore del segmento Attack, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
F2 Decay: stabilisce il valore del segmento Decay, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
F3 Sustain: stabilisce il valore del segmento Sustain, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
F4 Release: stabilisce il valore del segmento Release, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
F5 Level: stabilisce il valore del volume totale del timbro, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
Per facilitare la programmazione dellinviluppo, il display mostra anche il grafico i cui segmenti si modificano in proporzione con i valori impo-
stati per lADSR.
F6 Resonance: stabilisce il valore di Resonance, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
F6 Cut Off: stabilisce il valore del punto di taglio del filtro passa basso, modificabile con i pulsanti VALUE +/-
GLI EFFETTI
Attraverso F8 Effect possibile accedere alle mandate per gli effetti di riverbero e di chorus. La pressione di F7 Effect determina la comparsa
del livello di riverbero, sempre presente come effetto (a meno di porlo a valore zero), e del multieffetto che pu essere disattivato (Off). Per
raggiungere questi parametri si utilizzano i pulsanti CURSOR +/- e VALUE +/-.
Per quanto riguarda il multieffetto, una volta attivato e scelto lalgoritmo, compaiono uno o pi parametri subito sotto il riverbero, che perme-
ttono di stabilire la quantit dei singoli effetti del multieffetto utilizzata dal timbro. Per maggiori informazioni vi rimandiamo al capitolo Effects.
IL CONTROLLO CON AFTERTOUCH E MODULATION WHEEL
Premendo F9 Aftertouch Wheel, il display mostra una tabella a tre colonne dove la prima riporta il parametro, la seconda lo stato di attivazione
dellAftertouch e la terza lo stato di attivazione per la Modulation Wheel. Come si pu osservare non tutti i parametri sono controllabili con-
temporaneamente da Aftertouch e Modulation Wheel. Scegliere se modulare (controllare) un parametro con lAftertouch o la Modulation Wheel
una questione di gusti e di capacit di gestione della tastiera e della wheel. Per esempio potrebbe essere pi comodo modulare il punto di
taglio del filtro con laftertouch che con la modulation wheel. Un p di semplice sperimentazione vi permetter di rendere i vostri timbri molto
pi vivi e dinamici. Per selezionare uno qualsiasi dei parametri e delle colonne si usano i pulsanti CURSOR +/- e si immette la modifica con i
pulsanti VALUE +/-. Di seguito la spiegazione dei singoli parametri:
CUT OFF: attiva il controllo dellapertura e chiusura del filtro, agendo sul punto di taglio del filtro. Si usa per esempio per creare degli
sweep dal sapore analogico o per dare pi armonici a un suono
LFO Pitch: attiva la modulazione sul pitch (Vibrato) controllando lintensit della modulazione dellLFO.
LFO Amplitude: attiva la modulazione sullAmpiezza (Tremolo), controllando lintensit della modulazione dellLFO.
LFO Filter: attiva la modulazione sul Filtro, controllando lintensit della modulazione dellLFO.
Volume: controllo del Volume per mezzo dellAftertouch.
Wha Wha: controlla leffetto Wha Wha attraverso luso della Modulation Wheel.
Slide (Vel): agisce sullaccordatura del suono creando una sorta di leggero pitch bend ogniqualvolta si preme un tasto con una forte
dinamica. Pu essere molto utile durante lesecuzione per simulare con buon realismo lattacco del suono tipico degli stru-
menti a fiato, come i sax e le trombe.
Attack: fa in modo che tutti i parametri controllati con lAftertouch entrino in funzione con un leggero e graduale ritardo. Utilizzato
con propriet conferisce grande espressivit alle linee melodiche. Per sentirne il risultato, necessario che ci sia almeno un
parametro di quelli elencati che sia controllato dallaftertouch e, ovviamente, necessario usare laftertouch. Risulta molto
comodo, per esempio, quando si assegna un pitch bend allaftertouch e si suona con velocity elevate che potrebbero innestare
laftertouch. Con questo sistema viene salvaguardato luso dellaftertouch con un maggiore controllo.
LFO E VELOCITY
Premendo F10 LFO Velocity si accede ai parametri dedicati alluso dellLFO e della velocity per controllare alcuni parametri timbrici fonda-
mentali. Per selezionare un parametro si utilizzano i pulsanti CURSOR +/- e per modificarne il valore si usano i pulsanti VALUE +/-. Di seguito
la descrizione dei singoli parametri.
LFO 1 (DCO) Rate: stabilisce la velocit delloscillatore a bassa frequenza dedicato al pitch. Pi alto il valore, pi il vibrato sar veloce.
LFO 1 (DCO) Depth: specifica lintensit dazione dellLFO sul DCO, provocando quindi un effetto di vibrato
LFO 1 (DCO) Delay: specifica il ritardo con cui entrer in azione lLFO 1 sul DCO per leffetto di vibrato
LFO 2 Rate: stabilisce la velocit delloscillatore a bassa frequenza dedicato al controllo del filtro e dellampiezza.
LFO 2 (DCF) Depth: specifica lintensit dazione dellLFO sul punto di taglio del filtro, provocando quindi un effetto di chiusura e apertura del
filtro che, se viene posta la Resonance a livelli alti, pu produrre un primitivo effetto wha wha
LFO 2 (DCA) Depth: specifica lintensit dazione dellLFO sullampiezza, con il risultato di ottenere un effetto di tremolo.
Velocity Slope: permette di modificare la curva di risposta alla velocity per la User Voice che si sta modificando che, a valore zero, com-
porta un silenziamento del timbro.
SD1 Manuale di Istruzioni 26
Manuale di Istruzioni SD1 27
Velocity Filter: controlla lapertura del filtro in funzione della dinamica di tasto. Con valore 64 si ha la condizione standard, con valori
inferiori si otterr un suono meno brillante anche suonando con velocity elevata.
Octave Shift: sposta lottava della User Voice per un range compreso tra - 2 ottave e +2 ottave.
MEMORIZZARE UNA USER VOICE
Una User Voice modificata deve essere memorizzata permanentemente in memoria, pena la perdita della modifica allo spegnimento di SD1.
Loperazione di salvataggio compare automaticamente dopo che si modificato anche solo un parametro e si tenta di uscire dal menu di pro-
grammazione con EXIT, oppure premendo appositamente il pulsante SAVE/ENTER per attivare la procedura di memorizzazione. In entrambi i
casi la pagina che compare mostra la locazione di memoria di destinazione con il nome della User Voice occupata al momento. Per cambiare la
memoria di destinazione si usano pulsanti funzione F2 >> e F3 <<, oppure si inserisce direttamente il numero di destinazione con la tastierina
numerica STYLES, o ancora ci si pu spostare al gruppo successivo di memorie con i pulsanti VOICES relativi alla famiglia timbrica. La pagina
permette anche di modificare il nome da assegnare alla User Voice, usando i tasti della tastiera. Per confermare loperazione premere F10 SAVE.
F5 Escape: annulla loperazione di memorizzazione.
SALVARE SU DISCO TUTTE LE USER VOICE
E possibile salvare su hard disk o su floppy lintero contenuto del banco User Voice con la seguente procedura che varia in base allattivazione
o meno della funzione Master Folder.
Con Master Folder disattivato
Premere DISK e selezionare il disco di destinazione con i pulsanti PAGE +/-.
Posizionarsi sul folder desiderato, immettendone il numero con la tastierina numerica relativa ai pulsanti STYLES
Attivare la procedura di salvataggio con F3 Save
Selezionare F9 User Voice dalla pagina che riporta il tipo di file da salvare
Compare quindi una pagina dove inserire il nome del file, per mezzo dei tasti della tastiera
Confermare loperazione con F10 Exec, oppure annullarla con F5 Escape.
Con Master Folder attivo
Premere DISK per entrare nel menu Disk
Attivare la procedura di salvataggio con F3 Save
Selezionare F9 User Voice
Compare quindi una pagina dove inserire il nome del file, per mezzo dei tasti della tastiera
Confermare loperazione con F10 Exec, oppure annullarla con F5 Escape.
Le User Voices vengono salvate nel folder 98.
Program e One Touch
PROGRAM
Per rendere pi ricca la timbrica della parte melodica, cio la sezione Right alla destra del punto di split della tastiera, spesso si usano pi tim-
bri contemporaneamente. Il sistema pi semplice luso della Second Voice, ma per i pi esigenti, grazie anche alla tastiera a 76 tasti, possi-
bile sfruttare fino a quattro Voice combinate tra loro in modi diversi. Con limpiego dei Program possibile arrivare a una notevole flessibilit
timbrica per la mano destra e anche per tutta la tastiera. Si potrebbero per esempio usare due ulteriori timbri per la sezione Lower e lasciarne
altri due per la sezione Right, oppure impiegare timbri diversi secondo la dinamica di tasto e, ancora, trasformare la parte di tastiera alla sin-
istra del punto di split in un vero e proprio Manuale inferiore dOrgano da controllare con una pedaliera MIDI. Con i Program possibile creare
degli effetti di armonizzazione come Duet, Trio e Steel. SD1 mette a disposizione del musicista 128 Program distribuiti in sedici pagine da otto
Program ciascuna. Per richiamare un Program sufficiente attivare il pulsante PROGRAM e selezionare con i pulsanti funzione uno dei Program
visualizzati su display. Per richiamare i gruppi di Program, si usano i sedici pulsanti VOICES.
MODIFICA DI UN PROGRAM
Selezionare un Program e quindi premere una seconda volta il pulsante funzione corrispondente al Program selezionato, oppure dalla scher-
mata principale, dopo aver selezionato il Program da modificare, accedere al menu F8 Edit Program. In ogni caso il display mostra quattro
colonne, ognuna delle quali corrisponde a una Voice usata nel Program, mentre le righe orizzontali si riferiscono ai parametri, raggruppati in
tre pagine raggiunte con i pulsanti PAGE +/-. Per muoversi allinterno dei parametri della riga orizzontale si usano i corrispondenti pulsanti fun-
zione che selezionano, a ogni pressione successiva, il parametro a fianco di quello in uso.
GUIDA AI PARAMETRI
PAGINA 1
Da questa pagina si accede ad alcuni parametri globali che influenzano direttamente il comportamento delle Voice.
F1/F6 Voice: indica il timbro usato per la Voice selezionata. Per cambiarlo si impiegano le stesse identiche procedura di richiamo di una
Voice dalla schermata principale. Possono essere utilizzati i Preset, le User Voice e anche i suoni importati in RAM del banco
RAM/Flash. Dopo aver scelto una Voice, attendere qualche istante per il ritorno alla pagina di Edit Program, oppure premere
il pulsante EXIT. Per disattivare una Voice selezionata premere contemporaneamente i pulsanti VALUE +/-.
SD1 Manuale di Istruzioni 28
Manuale di Istruzioni SD1 29
Quando si seleziona una Voice, compare subito in basso a destra del display la funzione F10 Harmony che permette di atti-
vare per quella Voice le funzioni di armonizzazioni. Solo una Voice allinterno del Program pu usare larmonizzazione e pu
essere distinta dalle altre per la lettera H riportata sotto il nome. Nel caso in cui a una Voice sia gi stata applicata lar-
monizzazione, lattivazione dellarmonizzazione su unaltra Voice ne comporta la disattivazione automatica.
Un caso a parte rappresentato dalla quarta Voice di un Program: oltre allarmonizzazione, con le stesse regole delle altre
Voice, essa pu assumere il ruolo di Second Voice e quindi essere attivata o disattivata tramite il pulsante 2ND VOICE. Per
rendere disponibile questa opzione, una volta spostatisi sulla quarta Voice, premere due volte F10 Harmony. La prima volta
comparir la lettera H sotto il nome del timbro, la seconda invece ripristina limpostazione Harmony e trasforma la quar-
ta Voice in Second Voice, evidenziata da 2nd sotto il nome.
F2/F7 Volume: indica il valore del volume per ogni singola Voice, variabile con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente,
azzerano il valore.
F3/F8 Shift: valore di trasposizione in semitoni (+/- 63), modificabile con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente,
azzerano il valore.
F4/F9 Tune: valore di accordatura fine (+/- 63 step corrispondenti a un semitono), modificabile con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti
contemporaneamente, azzerano il valore.
F5/F10 Pan: valore di panpot sul fronte stereo (+/- 64), modificabile con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente, azzer-
ano il valore. Il valore zero corrisponde al posizionamento in centro.
PAGINA 2
La secondo pagina permette di impostare la quantit di effetti alle singole Voice. Per tutte e quattro le Voice sempre disponibile la mandata
per il riverbero, mentre gli altri parametri disponibili dipendono dal tipo di algoritmo che si selezione per Effect che, in questo caso, pu lavo-
rare come una unit multieffetto con algoritmi di distorsione, chorus e delay combinati in cinque modi diversi. Quando si attiva lEffect su una
Voice, necessario stabilire anche quale algoritmo del multieffetto dovr usare quella Voice. La scelta del tipo di multieffetto si compie con in
pulsanti CURSOR +/- e la combinazioni di algoritmi viene mostrata direttamente su display da cui si pu risalire per sapere quali algoritmi sono
posti in serie (luscita del primo entra nel secondo effetto) oppure in parallelo (luscita delleffetto va direttamente alle uscita audio). Prendiamo
per esempio questa combinazione:
Delay > Chorus Chorus
In questo caso abbiamo due effetti posti in parallelo tra loro che sono:
1- Delay > Chorus
2- Chorus
con due effetti in serie tra loro dove un Delay entra in un Chorus.
Se fosse stato selezionato questo multieffetto, nel parametro Effect avremmo due possibilit di scelta: Delay > Chorus e Chorus.
I cinque multieffetti disponibili, di cui per se ne pu impiegare uno solo per un Program, sono
Chorus / Distorsor / Delay
Distorsor > Chorus / Chorus
Delay > Chorus / Chorus
Distorsor > Delay / Chorus / Delay
Distorsor > Delay > Chorus / Delay > Chorus / Chorus
F1/F6 Voice: indica il timbro usato per la Voice selezionata. Per cambiarlo fate riferimento a quanto gi scritto per la pagina 1.
F2/F7 Reverb: controlla la quantit di riverbero per ogni Voice, modificabile con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contempo-
raneamente, azzerano il valore.
F3/F8 Effect: attiva il multieffetto e permette di scegliere quale algoritmo del multieffetto sar impiegato per la Voice, tramite i
pulsanti VALUE +/-.
F4/F9 Amount: controllo di quantit di segnale da mandare al multieffetto e, in particolare, allalgoritmo prescelto, modificabile con
i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente, azzerano il valore.
F5/F10 Delay e Chorus: controllano di quantit di segnale da mandare al delay o al chorus, quando sia stato scelto un algoritmo appropria-
to, valore modificabile con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente, azzerano il valore. A differen-
za di quanto visto finora, i parametri allinterno delle righe orizzontali si richiamano solo con il pulsante funzione
F5/F10, non essendo disponibile un pulsante funzione dedicato allultima riga.
PAGINA 3
Da questa pagina si possono eseguire delle regolazioni che permettono di limitare il range di tastiera e di velocity per una Voice. E cos possi-
bile disporre di pi timbri in parti diverse della sezione Right (split) e richiamare il timbro in base alla dinamica di tasto (velocity switch)
F1/F6 Voice: indica il timbro usato per la Voice selezionata. Per cambiarlo fate riferimento a quanto gi scritto per la pagina 1.
F2/F7 Range: per ogni Voice possibile indicare il limite inferiore e quello superiore di tastiera entro la quale suoner il timbro, sem-
plicemente suonando la relativa nota sulla tastiera al momento della selezione del valore, oppure impiegando i pul-
santi VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente, azzerano il valore portandolo a Off. Quando questo parametro
posto su Off la Voice suoner su tutta la parte della tastiera alla destra del punto di split. Per far s che una Voice
possa suonare anche sulla parte di tastiera alla sinistra del punto di split, necessario impostare ladeguato range di
tastiera.
F3/F8 Velocity Switch: permette di abilitare la modalit di velocity switch, cio luso del timbro secondo la dinamica di tasto, modificabile con
i pulsanti VALUE +/-. I modi operativi possono essere:
Normal: il timbro sempre attivo qualsiasi sia il valore di velocity
Low: la Voice attiva solo per valori di velocity che vanno da 0 al valore di velocity specificato in F10 Threshold
con i pulsanti VALUE +/-
High: la Voice suoner solo per valori di velocity che vanno dal valore di velocity specificato in F10 Threshold
al valore 127 (dinamica massima).
Cross: attivabile solo per le prime due Voice, consente un passaggio graduale da una Voice allaltra secondo la
dinamica, dove il punto centrale di questo passaggio fissato dal valore F10 Threshold.
F4/F9 Sustain - Portamento -Expression: permette di abilitare o meno luso del Sustain, del Portamento e dellExpression. Le tre righe di
parametri sono raggiungibili solo con i pulsanti funzione F4/F9.
F5 Modes: consente di scegliere la modalit di risposta polifonica alla tastiera, per creare interessanti combinazioni tra i timbri.
Off: nessuna alternativa di risposta polifonica attivata.
Duet: la prima Voice Program avr la priorit come nota pi acuta, la seconda Voice avr la priorit come nota pi grave.
Per esempio se la prima Voice fosse un clarinetto e la seconda Voice una tromba, suonando due note avremo che il
clarinetto suoner sempre la nota pi acuta, mentre la tromba suoner sempre la nota pi grave.
Trio: come per Duet con la terza Voice che per suoner sempre la nota pi grave.
Steel: permette di assegnare il pitch bend solo alla nota pi grave tra due note suonate contemporaneamente, simulando
con buon realismo il tipico effetto di chitarra hawaiana o di pedal steel guitar.
Morph: attraverso la Modulation Wheel possibile controllare il mix tra i due timbri assegnati a Voice 1 e 2. Quando la
Modulation Wheel posta al minimo si udir solo la prima Voice, quando al massimo si udir solo la seconda Voice.
In questo modo possibile ottenere un morphing tra le due Voice in tempo reale e controllato dal musicista.
SD1 Manuale di Istruzioni 30
Manuale di Istruzioni SD1 31
SALVARE E CARICARE UN PROGRAM
Una volta modificato o programmato un Program, necessario salvarlo o in memoria oppure su disco.
PER SALVARE UN SINGOLO PROGRAM NELLA MEMORIA RAM
G
Selezionare il program da salvare
G
Entrare in ambiente Edit Program, premendo di nuovo il pulsante di funzione corrispondente al Program scelto oppure dalla schermata prin-
cipale del display premendo F8 Edit Program
G
Premere SAVE/ENTER. La schermata che appare mostra la locazione di memoria di destinazione con il nome del Program memorizzato,
modificabile con i pulsanti funzione F2 >> e F3 <<, e il nome da assegnare al Program, usando i tasti della tastiera.
G
Confermare il salvataggio con F10 Save.
PER SALVARE UN SINGOLO PROGRAM SU DISCO
G
Premere DISK e selezionare il disco di destinazione per salvare il Program, attraverso i pulsanti PAGE +/-.
G
Ripetere la procedura descritta per la memorizzazione in RAM fino alla pagina di SAVE/ENTER
G
Attivare il salvataggio su disco con F9 Save To Disk
G
Confermare loperazione con F10 Exec, oppure annullarla con F5 Escape.
G
Quando il Program che si vuole salvare nel disco ha lo stesso nome di un Program gi esistente, il display mostra tre opzioni:
F5 Name permette di rinominare il Program e successivamente di confermare il salvataggio con F10 Exec
F10 Overwrite attiva il salvataggio cancellando su disco il Program gi esistente.
F4 Dir visualizza la directory del disco permettendo allutente di controllare i nomi gi esistenti. Dalla directory si pu ritornare alla
pagina di salvataggio su disco solo uscendo con EXIT e quindi riprendendo tutta la procedura appena descritta. In questo caso
saranno comunque mantenuti in memoria volatile tutte le modifiche apportate al Program.
PER CARICARE UN SINGOLO PROGRAM DA DISCO A MASTER FOLDER DISATTIVATO
G
Premere il pulsante DISK
G
Selezionare da quale disco effettuare il caricamento con i pulsanti PAGE +/-.
G
Selezionare il tipo di file da caricare con F5 File Choice
G
Selezionare F2 Program e, dalla schermata successiva, F2 Single Program
G
Digitare con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero del folder nel quale sono contenuti i Single Program da caricare.
G
Selezionare il Program mediante i pulsanti VALUE +/-.
G
Premere F2 Load.
PER CARICARE UN SINGOLO PROGRAM DA DISCO A MASTER FOLDER ATTIVATO
G
Premere il pulsante DISK
G
Selezionare hard disk con i pulsanti PAGE +/-
G
Selezionare il tipo di file da caricare con F5 Folder Choice
G
Selezionare F2 Program
G
Selezionare il Program mediante i pulsanti VALUE +/-.
G
Premere F2 Load.
ONE TOUCH
Di default, SD1 contiene gi una lista di Voice ordinata per il richiamo dei timbri con la funzione One Touch. Essa permette di creare gruppi di
dieci Voice alla volta con i timbri che si preferiscono, per velocizzarne quindi laccesso. Per richiamare uno di questi timbri sufficiente pre-
mere il pulsante 1 TOUCH (led acceso). Sulla schermata principale appariranno le prime dieci Voice della lista. Per visualizzare le altre sette
pagine da dieci Voice ciascuna, possibile usare i primi otto pulsanti VOICES oppure scorrere tra le pagine con i pulsanti PAGE +/-. Per
selezionare la Voice desiderata, premere il relativo pulsante funzione.
Per modificare la lista:
G
Premere il pulsante SAVE/ENTER
G
Selezionare F4 One Touch Edit con la quale visualizzare la prima pagina della lista. Per raggiungere le altre pagine usare solo i pulsanti
PAGE +/-
G
Individuare la locazione che si vuole sostituire con una nuova Voice, con la selezione attraverso i pulsanti funzione.
G
Selezionare la Voice che prender il posto di quella nella lista con le procedure gi descritte per il richiamo dei timbri. Potrebbero essere
impiegati anche i file audio, ma questi non saranno caricati automaticamente allaccensione successiva. Inoltre SD1 non riconosce il file
audio originale allinterno della lista, la quale distribuisce i file audio in ordine di caricamento. Se vi fosse la necessit di utilizzare in One
Touch i file audio, si consiglia di creare, nello stesso ordine di apparizione nella lista, un gruppo di file (Sound Block) da caricare allavvio.
G
Premere EXIT oppure attendere qualche secondo per il ritorno alla pagina di One Touch Edit.
G
Completata la lista, premere di nuovo SAVE/ENTER
G
Confermare loperazione con F10 Save oppure
G
Ripristinare le condizioni originali della lista con F4 Undo oppure
G
Annullare loperazione con F5 Escape oppure
G
Ripristinare la lista di default con F9 Default
SD1 Manuale di Istruzioni 32
Manuale di Istruzioni SD1 33
Sound Load
Sebbene sia possibile caricare un campione o un file audio con le normali procedure da disco, SD1 permette di abbreviare il percorso con il pul-
sante SOUND LOAD. Premendo SOUND LOAD, SD1 attiva la funzione Master Folder e visualizza su display il contenuto del Folder 94 Sound.
SD1 distingue i file audio in due categorie:
- Wave: file audio in formato .WAV, riconoscibile perch preceduto dalla lettera w
- MSP: file di multisample, riconoscibile perch preceduto dalla lettera m
Linsieme di pi file audio da caricare in un unico passaggio viene chiamato Sound Block, mentre un campione elaborato da Ketron viene chiam-
ato Instrument e contiene tutte le informazioni necessarie per un uso ottimale con SD1.
SD1 pu caricare in memoria RAM un massimo di otto file Wave o MSP, e fino a 128 Instrument.
CARICARE UN FILE AUDIO
Dalla pagina di Sound Load, raggiunta premendo il pulsante SOUND LOAD, possibile definire quale tipo di file audio si voglia caricare per
mezzo dei pulsanti funzione F8 Dir Wave/MSP e F9 Dir Block/Intruments che, alternativamente, permettono di visualizzare il tipo di file scel-
to allinterno del Folder. Per visualizzare lintero contenuto del Folder si pu usare la funzione F1 Dir.
Lindividuazione del file da caricare segue le normali regole:
G
Selezionare il file con i pulsanti VALUE +/-
G
Spostarsi, ove possibile, alle pagine seguenti con i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare la selezione del file con F10 Select, il file verr contrassegnato con il simbolo >
G
Ripetere le precedenti operazioni per selezionare pi file da caricare
G
Confermare il caricamento in memoria di tutti i file selezionati con F2 Load.
G
I file audio caricati in RAM verranno segnati dal simbolo , per poterli distinguere nel Folder da quelli non ancora caricati
I suoni cos caricati saranno disponibili nel banco RAM/Flash, raggiungibile attivando il pulsante RAM/FLASH e selezionandoli con i pulsanti fun-
zione relativi. Quando sono caricati pi file Intrument, per visualizzare le pagine seguenti si dovranno impiegare i pulsanti VOICES
Il comando F2 Load carica i file audio nelle locazioni di memoria libere del banco RAM/Flash, senza cancellare quelli precedentemente gi car-
icati. Qualora si volessero caricare file audio eliminando dal banco RAM/Flash quelli gi presenti, alla fine della selezione dei file da caricare si
dovr usare la funzione F4 Clear&Load.
CANCELLARE I SUONI NELLA RAM
Se si desidera cancellare dalla RAM uno o pi suoni precedentemente caricati, necessario ritornare alla pagina Sound Load e selezionare il
suono da cancellare nella RAM. Per facilitare il compito, i suoni gi caricati sono contrassegnati dal simbolo .
G
Premere SOUND LOAD
G
Selezionare, se si desidera, il tipo di file con F8 Dir Wave/MSP e F9 Dir Block/Instrument, oppure visualizzare lintero contenuto del Folder
con F1 Dir.
G
Selezionare il file con i pulsanti VALUE +/-
G
Spostarsi, ove possibile, alle pagine seguenti con i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare la selezione del file con F10 Select, il file verr contrassegnato con il simbolo >
G
Ripetere le precedenti operazioni per selezionare pi file da cancellare
G
Confermare la cancellazione dalla memoria con F3 Clear.
I suoni ancora in memoria prenderanno le prime posizioni libere sulla prima pagina, conservando per il Program Change relativo alla prima
volta in cui stati caricati in memoria.
AUTOMATIZZARE IL CARICAMENTO
Pu essere molto comodo riunire pi file audio diversi in un unico file (Sound Block) da caricare in un solo passaggio. Se questo file viene chiam-
ato con il nome di una Registration sar possibile ottenere il caricamento automatico di pi suoni al richiamo della Registration. Nel caso in cui
il nome del file coincida con quello di uno Style Block o di un Song Block, sar possibile ottenere il caricamento automatico dei suoni sem-
plicemente caricando uno Style o Song Block. Questo accorgimento diventa utilissimo quando uno style o un Midifile contenga anche un groove
o un file audio.
Per creare un Sound Block procedere come segue:
G
Premere il pulsante SOUND LOAD
G
Selezionare con il pulsante funzione F8 il tipo di file audio che si vuole includere nel Sound Block a scelta tra MSP e Wave
G
Individuare e selezionare pi file audio con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select
G
Attivare la creazione del file Block con F6 Create Block
G
Immettere il nome con i tasti della tastiera, spostandosi con i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare il salvataggio con F10 Save, il file Block sar salvato allinterno del Folder Sound sullhard disk, oppure annullare loperazione
con F5 Escape
Per impiegare suoni su floppy disk nella creazione di un file Block indispensabile copiarli prima nel disco rigido nella cartella 94 Sound, oper-
azione automatizzata se attivo Master Folder.
Un file Block pu contenere file in formato .WAV, .MSP, .INS.
CARICARE UN SOUND BLOCK ALLACCENSIONE DI SD1
Pu essere molto utile caricare automaticamente allaccensione un Sound Block per averlo subito a disposizione. Per far ci necessario creare
o selezionare un Sound Block come riportato appena sopra, quindi con il pulsante funzione F9 si visualizzano solo i file di Sound Block (F9 Dir
Block). Con i pulsanti VALUE +/- e F10 Select si seleziona il Sound Block che si desidera caricare allaccensione e si preme il pulsante
SAVE/ENTER che creer il nuovo file chiamato !! INIT 00.PWR, collocato allinterno del Folder di origine del Sound Block. Per eliminare il carica-
mento di un Sound Block necessario cancellare il file !! INIT00.PWR nel seguente modo:
G
Tornare alla pagina principale del display con il pulsante EXIT
G
Attivare, se disabilitato, il pulsante MASTER FOLDER
G
Premere DISK e immettere il valore 94 con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) per selezionare il Folder 94 Sound
G
Selezionare con F10 Select il file !! INIT00.PWR
G
Cancellarlo con F6 Delete, premendo F10 Exec come risposta al messaggio di avvertimento di SD1, F5 Escape annulla la cancellazione.
La cancellazione del file !! INIT00.PWR non elimina il file di Sound Block originale nei singoli file audio in esso contenuti.
DIFFERENZA TRA RAM E FLASH RAM
Quanto fin qui descritto si riferisce al caricamento di campioni in memoria RAM che saranno persi allo spegnimento di SD1. Esiste la possibilit
di caricare campioni in una memoria tamponata, chiamata Flash RAM, che permette di mantenere in memoria i campioni anche a macchina
spenta e che viene usata per aggiornamenti o localizzazioni dei timbri. Luso della Flash RAM riservata a specialisti Ketron, poich la sosti-
tuzione di uno dei campioni presenti al momento dellacquisto pu compromettere la corretta gestione dei timbri di Style e Voices. La funzione
F5 Flash Load permette di accedere al caricamento in Flash RAM dei campioni ma non viene volutamente descritta in questo manuale.
SD1 Manuale di Istruzioni 34
Manuale di Istruzioni SD1 35
Campionatore
Il campionatore di SD1 permette di registrare nuovi suoni usando lingresso audio Micro 1 e consente di gestire anche i file Wave creati su PC
attraverso il floppy disk. Le caratteristiche del campionatore di SD1 prevedono unelaborazione del segnale a 16 bit con frequenza di campiona-
mento a 44,1 kHz in monofonia. Una delle caratteristiche peculiari la possibilit di creare un Multisample sfruttando fino a un massimo di 64
campioni disposti lungo la tastiera, e quindi di arrivare a un timbro molto fedele lungo le ottave della tastiera. Il campionatore permette anche
di registrare e gestire file audio da abbinare sia agli Style sia ai Midifile, come spiegato nei relativi capitoli. Le funzioni di automazione preve-
dono il caricamento di un file audio o di un Sound Block (pi file audio riuniti in un unico file) al richiamo di uno Style o di un Midifile che abbiano
lo stesso nome dei file audio. Non necessario ricorrere a qualche editor esterno, perch SD1 dispone delle pi importanti funzioni di editing
sulla forma donda, visualizzata graficamente.
Poich il campionatore condivide la RAM di serie con il banco RAM/Flash, necessario, prima di procedere, cancellare tutto il contenuto di tale
banco, cosa che avviene automaticamente, con un messaggio di avvertimento che richiede una conferma con F10 Exec o lannullamento con
F5 Escape,
Per entrare nel menu dedicato al campionatore sufficiente premere il pulsante SAMPLER MPS situato alla sinistra del pannello di controllo.
E necessario tenere presente quanto segue:
Si pu effettuare un solo campionamento alla volta. Linizio di un nuovo campionamento determina la cancellazione dellintera RAM dedicata
alla sezione Sampler. Pertanto al termine di un campionamento necessario registrare il risultato per non perderlo definitivamente.
Si pu risparmiare molta memoria cercando di sfruttare al meglio campioni di breve lunghezza e con loop inseriti
Si possono realizzare fino a otto file Multisample con un massimo di 32 campioni per ognuno
Tutti i campioni sono salvati in formato Wave con estensione .WAV
La pagina iniziale del menu mostra al centro il valore del tempo in secondi (modificabile) che corrisponde alla lunghezza del campione che si
va a registrare.
REGISTRAZIONE E SALVATAGGIO IN BREVE
Di seguito un esempio per una seduta di campionamento tipica
G
Collegare allingresso Micro 1 la fonte del segnale audio come un microfono o luscita di uno strumento elettronico (non luscita dellampli-
ficatore!)
G
Regolare il cursore Gain, posto accanto agli ingressi audio, per ottenere il massimo livello del segnale senza distorsioni, nel qual caso si
accender il led Micro Input Overload.
G
Attivare il campionatore premendo SAMPLER. Se il banco RAM/Flash contiene dei suoni, SD1 avvertir che loperazione comporta la cancel-
lazione dellintero contenuto. Al messaggio premere F10 Exec per proseguire o F5 Escape per annullare.
G
Impostare la durata della registrazione premendo F2 Time e inserendo il valore con i pulsanti VALUE +/-
G
Avviare la fase di registrazione premendo F10 Start, SD1 si mette in attesa fino a quando non percepisce il segnale audio allingresso, al ter-
mine del tempo a disposizione la registrazione si arresta.
G
Suonare il campione con il tasto C3 della tastiera.
G
Per salvare il campione premere SAVE/ENTER, inserendo eventualmente un nome con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-.
G
Se Master Folder attivato (pulsante con led acceso), il file sar creato nel Folder 94 Sound. A Master Folder disattivato possibile sce-
gliere il Folder di destinazione immettendo il numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES)
G
Confermare il salvataggio con F10 Exec ho annullare loperazione con F5 Escape.
Al termine, SD1 torna alla pagina iniziale del campionatore per poter registrare nuovi suoni o modificare quelli esistenti.
LE FUNZIONI DEL CAMPIONATORE
La pagina iniziale del menu Sampler MPS mostra al centro del display il tempo in secondi di campionamento che si selezionato con F2 Time
(Sec). Le funzioni disponibili si richiamano con i relativi pulsanti funzione.
F1 Load: richiama una pagina che mostra la lista dei file audio caricabili nel campionatore per successive modifiche. Se attivo Master
Folder il Folder di riferimento il numero 94 e solo esso pu essere usato per la gestione dei file. A Master Folder disabili-
tato, possibile selezionare i Folder non correlati a Master Folder immettendo il numero con la tastierina numerica (pulsanti
STYLES). Al centro del display riportata la lista dei file con il numero assegnato automaticamente da SD1. Per selezionare il
file da caricare si usano i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/- (quando presenti pi pagine di file). E possibile commutare tra
hard disk e floppy con i pulsanti PAGE +/-. Le funzioni disponibili sono:
F1 Dir: riporta la lista di tutti i file audio contenuti nel Folder al momento in uso
F2 Load: carica il file selezionato nella memoria RAM
F5 Escape: torna alla pagina iniziale di Sampler MSP
Per suonare il campione caricato sufficiente usare la tastiera. Attenzione a non premere F10 Start, poich attiva la regis-
trazione e non serve per riprodurre il campione.
F2 Time (Sec): permette, con i pulsanti VALUE +/-, di impostare la lunghezza in secondi del campione che si andr a registrare.
F3 Trigger: con i pulsanti VALUE +/- possibile indicare una soglia di segnale audio oltre la quale il campionatore, dopo aver premuto F10
START, attiva automaticamente la registrazione. Pi il valore basso pi il campionatore sensibile allampiezza del segnale
audio. Non sempre conviene tenere valori alti di trigger, poich si potrebbe perdere la registrazione della fase di attacco del
suono. Pertanto consigliabile lasciare basso questo valore e tagliare successivamente la porzione di campione iniziale senza
segnale utile.
F4 MSP Edit: richiama la pagina dedicata alla modifica di Multisample, che tratteremo in seguito
F5 MSP New: richiama la pagina dedicata alla creazione di un Multisample, che tratteremo in seguito
F6 View: richiama la pagina per lediting del loop e la visualizzazione della forma donda campionata.
F7 Pitch: premendo ripetutamente il pulsante funzione F7 possibile scegliere la modalit dintonazione del campione. Standard
assegna al campione unaccordatura normale lungo tutta la tastiera impostando la nota originale con F8 Key, Fixed mantiene
costante lintonazione del campione cos come stato registrato oppure trasposto per un valore determinato con F8 Tune,
Sync serve per abilitare il campione per luso con gli Style o i Midifile. Il numero di battute del campione da usare in Sync deve
sempre essere definito con F8 Bar, poich da questo valore SD1 trae il valore di Tempo originale del loop.
F8: assume funzione differente secondo la condizione di F7 Pitch.
F7 Pitch Standard: F8 Key permette di stabilire la nota a cui far riferimento la trasposizione del campione lungo la
tastiera. Tale nota si immette con i pulsanti VALUE +/- oppure suonandola sulla tastiera
F7 Pitch Fixed: F8 Tune stabilisce la trasposizione da applicare al campione secondo il valore inserito con i pulsanti VALUE +/-
F7 Pitch Sync: F8 Bar permette di stabilire il numero di battute di cui si compone il loop. Il tempo cos calcolato
mostrato sul display. I valori si selezionano con la pressione ripetuta del pulsante funzione F8.
F9 Fine: se F7 Pitch impostato su Standard, questo parametro permette di modificare lintonazione fine a passi di un singolo cent
per un totale di 99 (un semitono) con i pulsanti VALUE +/-.
F10 Start: attiva la registrazione del campione che termina alla fine del tempo impostato con F2 Time. Premendo F10 Start il campione
eventualmente caricato viene cancellato, senza avvisi, per far posto alla nuova registrazione.
LEDITING DEL LOOP
SD1 Manuale di Istruzioni 36
Manuale di Istruzioni SD1 37
Il loop una porzione di campione definita da un punto di inizio e uno di fine che viene ripetuto automaticamente finch non si smette di
suonare la nota. Il vantaggio di usare il loop la possibilit di risparmiare molto spazio per la RAM, tanto che da anni tutte le tastiere elettron-
iche sfruttano campioni con loop. La ricerca del loop non facile e richiede molti tentativi per creare una ripetizione audio senza sentire rumori
digitali od oscillazioni del pitch e dellampiezza. Laltro impiego del loop riguarda i groove di batteria. Campionate anche solo un paio di battute,
possibile ripetere allinfinito le due battute. In questo caso la ricerca del loop pi facile perch ogni groove ha un inizio e una fine ben pre-
cisa.
Caricato o campionato un suono, per accedere allediting del loop, dalla pagina iniziale del menu Sampler MSP, premere F6 View. La finestra
che si apre dopo qualche istante di elaborazione mostra graficamente la forma donda e una serie di parametri alla sinistra. Per migliorare la
ricerca dei punti di loop si deve ricorrere allo zoom della forma donda.
F1 Start: il valore, modificabile con i pulsanti VALUE +/-, permette di stabilire con la massima precisione il punto dinizio del campione
indicato con la linea S sul grafico. Se non possibile inserire un valore maggiore di zero, accertatevi che il punto dinizio del loop,
determinato da F2 Loop sia maggiore del valore di F1 Start.
F2 Loop: il valore, modificabile con i pulsanti VALUE +/-, indica il punto dinizio del loop ed riferito alla linea L sulla forma donda.
F3 End: il valore, modificabile con i pulsanti VALUE +/-, indica il punto finale del loop e coincide sempre con il punto finale del campione,
riferito alla linea E sulla forma donda.
F4 Zoom:
permette di ingrandire limmagine della forma donda fino a 1600 volte per la ricerca del punto iniziale di loop. Per modificare il
valore dello zoom, proporzionale allultimo punto che si modificato, premere F4 Zoom e usare i pulsanti VALUE +/-. Quando
F4 Zoom impostato su Envelope, la forma donda visualizzata per intero sul display.
F5 Escape: torna alla pagina iniziale del menu Sampler MSP.
I MULTISAMPLE
La sigla MSP significa Multisample cio lassegnazione di pi campioni lungo la tastiera, con propri parametri di intonazione e volume, al fine di
creare un unico file audio molto pi complesso rispetto a un singolo file Wave. La realizzazione o la modifica di un Multisample comportano la
cancellazione del contenuto della RAM. La funzione F4 MSP Edit consente di modificare un Multisample gi esistente cancellando per il con-
tenuto della RAM usata fino a quel momento, mentre la funzione F5 MSP New crea un Multisample partendo da zero.
CARICARE UN MULTISAMPLE DA MODIFICARE
Dalla pagina iniziale del menu Sampler MSP, si accede a allediting del Multisample premendo F4 MSP Edit che permette di caricare un
Multisample gi esistente su Hard Disk o Floppy Disk, con le consuete operazioni di selezione del disco, con i pulsanti PAGE +/-, selezione dei
file con i pulsanti VALUE +/- e conferma della selezione con F10 Select. Le funzioni disponibili sono:
F1 Dir: riporta la lista di file MSP contenuti nel Folder al momento in uso
F2 Load: permette di caricare in RAM uno o pi file MSP selezionati
F5 Escape: riporta alla pagina iniziale del menu Sampler MSP
F10: assieme ai pulsanti VALUE +/- consente di selezionare uno o pi file da caricare
Una volta caricato il Multisample, SD1 apre automaticamente la pagina di MSP Edit identica alla funzione F5 MSP New.
CREAZIONE ED EDITING DI UN MULTISAMPLE
Dalla pagina iniziale del menu Sampler MSP, possibile accedere alla creazione di un Multisample. I parametri presenti sono comuni anche a
F4 MSP Edit, che richiama gli stessi parametri ma con un Multisample gi caricato in RAM. Lo scopo, in entrambi i casi, di disporre un cam-
pione in una porzione di tastiera individuata dalla nota dinizio e di fine range, anche sovrapposti, definire il relativo volume e lintonazione
rispetto a una nota di riferimento, e cancellare un campione.
Quando si usa la funzione F5 MSP New, per creare da zero un Multisample, necessario stabilire a priori il numero di split di tastiera con F9
Max Wave, e quindi procedere al caricamento dei campioni premendo F10 Load, che apre una pagina con le seguenti funzioni:
F1 Dir: riporta la lista di file .WAV contenuti nel Folder al momento in uso
F2 Load: permette di caricare in RAM uno o pi file .WAV selezionati
F5 Escape: riporta alla pagina iniziale del menu Sampler MSP
F10 Select: assieme ai pulsanti VALUE +/- consente di selezionare uno o pi file da caricare
Al termine del caricamento dei singoli file .WAV, SD1 entra in editing. Da questo momento non ci sono differenze tra i lediting di un Multisample
gi esistente e quello da creare. I singoli campioni di un Multisample sono visualizzati al centro del display e si selezionano con i pulsanti CUR-
SOR +/-. Premendo contemporaneamente i pulsanti CURSOR + e CURSOR si ottiene lascolto del solo campione selezionato al momento
(appare la scritta Solo), un ulteriore pressione simultanea riporta allascolto di tutti i campioni. Lediting si sviluppa su due pagine, richiamate
con i pulsanti PAGE +/- e offre i seguenti parametri:
PAGINA 1
F1 Start: indica la nota inferiore del range di tastiera per il campione al momento selezionato. Il parametro si modifica con i pulsanti
VALUE +/- oppure suonando la nota sulla tastiera.
F2 End: indica la nota superiore del range di tastiera per il campione al momento selezionato. Il parametro si modifica con i pulsan-
ti VALUE +/- oppure suonando la nota sulla tastiera.
F3 Volume: modificato con i pulsanti VALUE +/-, indica il valore del Volume per il campione al momento selezionato.
F4 Remove: elimina dalla RAM il campione al momento selezionato
F5 Escape: SD1 chiede il salvataggio del Multisample, con limmissione del nome con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-, con
F10 Exec per salvarlo su disco e F5 Escape per annullare il salvataggio e tornare alla pagina di editing.
F6 Pitch: selezione del tipo di accordatura tra Normal e Fixed, questultima non modifica lintonazione lungo la tastiera ed neces-
saria per luso di loop. La selezione avviene premendo il pulsante F6.
F7 Key: definisce, con i pulsanti VALUE +/- o il tasto della tastiera, quale sia la nota di origine del campione da tenere come riferi-
mento per la trasposizione lungo la tastiera del campione. E attivo solo se F6 Pitch impostato su Normal.
F8 Fine: permette, con i pulsanti VALUE +/-, di accordare al centesimo un campione con F6 Pitch su Normal.
F9 Max Wave: definisce il numero di split della tastiera previsto per un Multisample. Il parametro si pu modificare solo se non sono stati
caricati gi dei campioni. I valori si selezionano premendo ripetutamente il pulsante F9.
F10 Load: permette di caricare nuovi campioni da usare nel Multisample. La pagina che si apre gi stata descritta allinizio del para-
grafo.
SD1 Manuale di Istruzioni 38
Manuale di Istruzioni SD1 39
PAGINA 2
Creata la distribuzione dei campioni lungo la tastiera, possibile intervenire su alcuni parametri di sintesi per il singolo campione. Al centro del
display sono riportati i parametri relativi allassegnazione degli effetti. Per muoversi tra questi parametri usate i pulsanti CURSOR +/- per
selezionarli, e i pulsanti VALUE +/- per inserire il valore. La sezione effetti prevede la scelta di un effetto di modulazione tra nove combinazioni
di Overdrive, Distorsor, Chorus e Delay. In base alleffetto scelto, compariranno le singole mandate agli effetti di Overdrive, Distorsor, Chorus e
Delay, il cui valore si modifica con i pulsanti VALUE +/-. sempre presente la mandata per il riverbero (Reverb). Sono presenti anche tre ulteri-
ori parametri:
Octave Right: permette di stabilire la trasposizione in ottave quando il Multisample utilizzato dalla parte Right. Io valore si modifica con
i pulsanti VALUE +/-
Global Level: modifica il volume globale del Multisample, con i pulsanti VALUE +/-.
Rotor: permette di abilitare (pulsanti VALUE +/-) leffetto Rotor se viene premuto il pulsante ROTOR.
Oltre a questi parametri, la pagina 2 mette a disposizione una serie di parametri di sintesi per il singolo campione selezionato alla pagina 1,
associati ai pulsanti funzione, i cui valori si modificano con i pulsanti VALUE +/-. Per semplificare le operazioni di editing, possibile selezionare
il campione i cui parametri si andranno a modificare, suonandolo direttamente nel range di tastiera stabilito.
F1 Attack: modifica il tempo di attacco dellinviluppo dampiezza
F2 Decay: modifica il tempo di decadimento dellinviluppo dampiezza
F3 Sustain: modifica il tempo di sustain dellinviluppo dampiezza
F4 Release: modifica il tempo di rilascio dellinviluppo dampiezza
F5 Fine Tune: modifica lintonazione in centesimi del campione
F6 Cutoff: modifica il taglio del filtro passabasso
F7 DCA Offs: modifica il livello del campione a velocity minima
F8 DCA Slop: modifica il livello del campione a velocity massima
F9 DCF Offs: modifica il taglio del filtro passabasso del campione a velocity minima
F10 DCF Slop: modifica il taglio del filtro passabasso del campione a velocity massima
SALVARE IL MULTISAMPLE
Al termine della creazione o modifica di un Multisample, possibile attivare la funzione di salvataggio del file premendo F5 Escape dalla prima
pagina di MSP Edit, oppure premendo SAVE/ENTER. La pagina richiamata permette di inserire il nome del Multisample con i tasti della tastiera
e i pulsanti CURSOR +/-, confermare loperazione con F10 Exec, annullarla con F5 Escape la quale riporter alla pagina di MSP Edit.
Drawbars
Grazie al motore timbrico molto potente di SD1, possibile riprodurre con una buona accuratezza anche la sonorit dei classici organi elettro-
magnetici di cui lHammond certamente il modello pi famoso e con il timbro pi importante. Se non conoscete un organo elettromagnetico,
bene sapere che il timbro veniva composto sfruttando il concetto dei drawbars a cui corrisponde una determinata armonica. Per comporre il
timbro venivano aggiunte, a livelli, diversi le armoniche necessarie. SD1 riproduce questi timbri con laiuto della visualizzazione su display dei
drawbars controllabili in tempo reale da alcuni pulsanti su pannello.
Per attivare la modalit Drawbars sufficiente premere il pulsante DRAWBARS. Per semplificare luso, SD1 possiede sedici preset di timbri
dorgano ognuno dei quali associato a un pulsante VOICES che possono essere richiamati in qualsiasi istante.
PROGRAMMARE IL TIMBRO DORGANO
Quando si desidera modificare un preset e programmare le proprie impostazioni, dalla pagina principale del display, con il pulsante DRAWBARS acce-
so, si deve premere F7 Edit Voice Drawbars. SD1 visualizzer una pagina con le singole impostazioni dei Drawbars e altri parametri programmabili.
La corrispondenza tra le singole armoniche e pulsanti su pannello la seguente:
16 VOLUME DRUMS +/- 2 VOLUME RIGHT
5 1/3 VOLUME BASS +/- 1 3/5 PAGE +/-
8 VOLUME CHORDS +/- 1 1/3 CURSOR +/-
4 VOLUME ORCHESTRAL 1 VALUE +/-
2 2/3 VOLUME LOWER
Poich la pagina Drawbars contiene anche dei parametri richiamabili con i pulsanti funzione, i pulsanti VALUE +/- sono abilitati al controllo del-
larmonica 1 solo quando questi parametri non sono selezionati.
Come sempre, premendo contemporaneamente i due pulsanti relativi a un Drawbar si ottiene lazzeramento dellarmonica.
SD1 permette di controllare anche alcuni caratteri particolari che fanno riferimento al timbro originale dellorgano, i quali sono richiamati con
i pulsanti funzione, CURSOR +/- e modificati con i pulsanti VALUE +/-. Di seguito i dettagli di questi parametri.
F1 Click: attiva il tipico rumore nellattacco del suono dellorgano elettromagnetico.
F2 Sustain: effetto usato negli organi elettronici degli anni60 /70, permette di allungare il tempo di decadimento del timbro, pro-
grammando il valore con i pulsanti VALUE +/-.
F6 Percussion: la percussione una caratteristica fondamentale nel sound dellorgano Jazz e Rock. Introduce una percussione a scelta tra 4 e 2
2/3, che si alternano premendo successivamente il pulsante funzione (F6). Il volume della percussione si modifica con VALUE +/-.
F7 Effects: permette di accedere ai tipici effetti associati allorgano elettromagnetico, cio Chorus e Vibrato. Il Vibrato pu essere appli-
cato alloscillatore (Dco), allampiezza (Dca) o al filtro (Dcf) con un controllo globale di velocit (Rate). Con CURSOR +/- si
sceglie il parametro e con VALUE +/- si modifica la quantit. Per tornare alla schermata Drawbars premere nuovamente il pul-
sante funzione F7.
Ogni configurazione dei nove Drawbars pu essere salvata in un preset, richiamato con i pulsanti VOICES, il cui nome compare in alto nel display.
Per memorizzare una combinazione di Drawbars:
G
Premere SAVE/ENTER.
G
Se non si vuole modificare il nome, premere F10 Save per confermare.
G
Per modificare il nome, digitare le lettere con i tasti della tastiera e cambiare posizione con i pulsanti CURSOR +/-, quindi confermare con
F10 Save.
G
La funzione F9 Default ripristina le combinazioni originali della casa.
G
La funzione F4 Undo ripristina lultima combinazione.
G
La funzione F5 Escape annulla loperazione di memorizzazione.
SD1 Manuale di Istruzioni 40
Manuale di Istruzioni SD1 41
Drum Set
La sezione ritmica di SD1 sfrutta sia i Drum Set che i Live Drum. I Drum Set sono assegnati alla traccia Drum 1 (canale MIDI 10) mentre i Live Drum
sono assegnati alla traccia Drum 2 (canale MIDI 9) allinterno di uno style.
SD1 dotato di 24 Drum Set presettati e di altri 24 User Drum Set programmabili dal musicista.
SUONARE UN DRUM SET
Per poter suonare sulla tastiera un Drum Set sufficiente attivare il pulsante MANUAL DRUM. Se in esecuzione uno style, verr mantenuta
attiva anche la traccia Drum ma non sar possibile cambiare accordo fino a quando non venga disabilitato il pulsante MANUAL DRUM.
Per cambiare il Drum Set assegnato alla traccia Drum 1, e quindi anche il Drum Set da suonare sulla tastiera, si deve attivare il pulsante DRUM
SET che visualizza tutti i Drum Set disponibili, compresi anche i Live Drum Set. Per selezionarne uno sufficiente premere il pulsante funzione
relativo al Drum Set e spostarsi nelle pagine seguenti con i pulsanti PAGE +/-, oppure con i primi sei pulsanti VOICES.
Pu essere utile spostare di un ottava la disposizione degli strumenti, funzione raggiungibile con il pulsante OCTAVE.
I Drum Set contrassegnati da un cerchietto sono gli User Drum Set che risiedono nella memoria interna e possono essere modificati dallutente.
I LIVE DRUM SET
SD1 sfrutta una innovazione nelle tastiere elettroniche che permette di ottenere una fluidit e musicalit nei ritmi fino a oggi impossibile. Alla
base di questi risultati c una notevole ricerca musicale e di elaborazione successiva di groove campionati. Con SD1, infatti, il groove non diven-
ta un semplice file audio agganciato al ritmo, ma un vero e proprio Live Drum Set dove gli strumenti singoli sono separati per ogni singolo tasto
della tastiera. Questa particolarit permette da una parte di sfruttare il groove a diverse velocit senza modifiche apprezzabili sullintonazione,
e dallaltra di arrangiare il ritmo secondo i propri gusti. Limpiego dei Live Drum Set su una traccia separata permette di completare la sezione
ritmica con i Drum Set abituali e di accorpare in Arrange Wiev gruppi simili di strumenti. Non possibile suonare direttamente su tastiera un
Live Drum Set, lunica fase in cui possibile ascoltarlo e soprattutto suonarlo nellediting dello Style. Per inciso la disposizione degli strumenti
di un Live Drum Set molto diversa da quello di un Drum Set abituale, e pertanto per usarlo con dovizia necessario un periodo di prova.
Live Drums (DRUM 2) Drum Sets
4 1 Bachata
4 2 Bolero
4 3 Chacha
4 4 Cumbia
4 5 Guajra
4 6 Mambo
4 7 Salsa 1
4 8 Rhumba
4 9 Merengue 1
4 10 Merengue 2
4 11 Congas 1
4 12 Congas 2
4 13 Gipsy
4 14 Maracas
4 15 Tamburine
4 16 Brush
4 17 House
4 18 Rap 1
4 19 Rap 2
4 20 Jakson
4 21 Dance
4 22 Under
4 23 Ethnic 1
4 24 Ethnic 2
4 25 Latingr 1
PROGRAM
CHANGE
BANK
(C.C.=0)
NAME
PROGRAM
CHANGE
NAME
1 Standard
9 Folk
10 Acoustic
11 Pop
12 Jazz Dry
17 Hard Rock
25 Power
26 Techno
28 Progressive
29 Rave
30 Hip-Hop
33 Fusion
41 Brush
49 Orchestra
57 Contemporary
58 Vocal 1
59 Vocal 2
65 Latin 1
66 Latin 2
73 Rock&Roll
121 Beat
122 Electro
123 Country
124 R&B
4 26 Latingr 2
4 27 Latingr 3
4 28 Latingr 4
4 29 Latingr 5
4 30 Latingr 6
4 31 Latingr 7
4 32 Latingr 8
4 33 Tekno 1
4 34 Tekno 2
4 35 Newage
4 36 Latinhou
4 37 Slowbeat
4 38 Hiphop
4 39 Pop
4 40 Vocals
4 41 Rock
4 42 Jazz 1
4 43 Shuffle
4 44 Jazz 2
4 45 Bossanova
4 46 Samba 1
4 47 Samba 2
4 48 Pandero
4 49 Salsa 2
4 50 Eurolatin
DRUM MIXER
Per entrare nelle pagine Drum Mixer necessario attivare il pulsante DRUM MIXER e scorrere le pagine successive con i pulsanti PAGE +/-.
Le quattro pagine di Drum Mixer permettono di controllare i parametri di Volume, Riverbero, Pan e stato di attivazione per dieci categorie di
strumenti percussivi. In questo modo possibile personalizzare al volo il Drum Set e il Live Drum Set, con la semplice attivazione o disatti-
vazione di un gruppo di strumenti. Nel caso dei Live Drum Set possibile che si avvertano ancora alcuni strumenti a bassissimo volume, mal-
grado siano stati disattivati: tale comportamento conseguente al processo di elaborazione sul groove e non un difetto di SD1.
I suoni percussivi sono cos raggruppati
Kick
Snare ( Snare, Rim Shot )
Hi Hat
Cymbals ( Crash, Ride, Cup )
Toms
Tambourine
Latin 1 ( Congas , Bongos, Tambora )
Latin 2 ( Cowbell, Guiro, Claves, )
Latin3 ( Maracas, Cabaza, Shaker, Guira, Whistle )
Clap / FX ( Clap, Special Effects )
La prima pagina permette di attivare o meno gli strumenti di un gruppo percussivo, attraverso i pulsanti funzione relativi a quel gruppo. Per
disattivare in blocco tutti i gruppi percussivi (a esclusione di Kick) sufficiente premere contemporaneamente i pulsanti VALUE +/-, premendo
successivamente uno dei due pulsanti VALUE tutti i gruppi verranno riattivati. Lesclusione del gruppo Kick dalla disattivazione globale volu-
to soprattutto per riprodurre al meglio Style di genere techno e dance, dove si assiste alla sola presenza della cassa nelle prime battute con
larricchimento degli altri strumenti in seguito.
SD1 Manuale di Istruzioni 42
PROGRAM
CHANGE
BANK
(C.C.=0)
NAME
Manuale di Istruzioni SD1 43
La seconda pagina dedicata al controllo del volume per i singoli gruppi, selezionati con i relativi pulsanti funzione. Il volume del gruppo
selezionato pu essere modificato in un intervallo da 1 a 15 con i pulsanti VALUE +/-.
La terza pagina dedicata al controllo della quantit di riverbero per i singoli gruppi, selezionati con i relativi pulsanti funzione. La quantit di
riverbero del gruppo selezionato pu essere modificato in un intervallo da 1 a 15 con i pulsanti VALUE +/-.
La quarta pagina dedicata al controllo del pan (posizionamento sul fronte stereo) per i singoli gruppi, selezionati con i relativi pulsanti fun-
zione. Il pan del gruppo selezionato pu essere modificato a passi di 64 a destra (R) o sinistra (L), con i pulsanti VALUE +/-. La contemporanea
pressione sui pulsanti VALUE +/- riporta il pan al valore neutro, cio in centro ().
CREARE O MODIFICARE UN DRUM SET
SD1 permette la creazione e programmazione di un Drum Set da memorizzare negli User Drum Set e impiegare negli style. Per poter accedere
allediting necessario trovarsi nella pagina principale del display, raggiungibile con il pulsante EXIT, e quindi selezionare F9 Edit Drum.
Si entra quindi nellediting del Drum Set al momento selezionato e visualizzato al centro del display, sotto al quale riportato lUser Drum Set
di destinazione al momento della memorizzazione, che non pu essere modificato a meno di selezionare un Drum Set diverso come sorgente
per lediting. Esiste infatti una corrispondenza interna tra i Drum Set presettati e quelli User.
Per selezionare un altro Drum Set da modificare necessario attivare il pulsante DRUM SET e, nel modo consueto, scegliere un altro Drum Set.
Premendo EXIT una sola volta, oppure di nuovo DRUM SET, si ritorna alla schermata Drum Edit.
Per modificare le impostazioni del singolo tasto si procede dapprima suonando la nota, che verr mostrata in F2 Key, e quindi modificando i
seguenti parametri, selezionati con i pulsanti funzione, i cui valori possono essere immessi con i pulsanti VALUE +/-.
F1 Wave Rev: quantit di riverbero da assegnare al suono assegnato alla nota attualmente selezionata
F3 Group: gruppo percussivo da cui verr scelto il suono da attribuire alla nota. Consente di velocizzare lassegnazione del suono
F4 Instrument: suono da assegnare alla nota. Proseguendo con i pulsanti VALUE +/- oltre al numero di suoni previsti per un gruppo per-
cussivo, possibile scorrere tutta la lista di suoni senza necessit di dover passare da F3 Group.
F5 Wave: assegna un campione di un multisample caricato con Sound Load a una nota, per un massimo di 62 campioni per altrettante
note. Con F5 Wave si selezionano i diversi campioni da assegnare alla nota. Al termine della modifica premere SAVE/ENTER
e assegnate al Drum Set lo stesso nome del file .MSP affinch al richiamo del Drum Set sia caricato automaticamente anche
il file MSP. Questa funzione permette di rinnovare completamente la sezione ritmica dello strumento.
F6 Key Shift: premendolo ripetutamente si ottiene la trasposizione in ottave dellintero Drum Set.
F7 Pitch: trasposizione in semitoni del suono assegnato alla nota
F8 Tune: trasposizione in centesimi del suono assegnato alla nota
F9 Live Snare: quando il parametro posto su On, lintonazione dello snare si modifica lievemente durante lesecuzione per simulare quan-
to accade nella realt. Conferisce maggiore espressivit al Drum Set.
F10 Save: attiva la pagina di memorizzazione dove possibile inserire il nome del Drum Set modificato, con i tasti della tastiera e i
pulsanti CURSOR +/-. Premendo ancora un volta F10 Save si conferma la memorizzazione che andr a sovrascrivere lUser
Drum Set eventualmente gi presente. Il pulsante F5 Escape annulla la memorizzazione e riconduce alla pagina di Edit Drum
Set.
SD1 Manuale di Istruzioni 44
Manuale di Istruzioni SD1 45
Arranger
LArranger il motore dellaccompagnamento automatico di SD1. Esso consente di creare un arrangiamento dinamico e versatile attraverso
luso degli Style e dei relativi controlli.
Uno Style una raccolta di breve sequenze relative alla tonalit maggiore, minore e settima combinate anche tra loro. Compito dellArranger
quello di modificare opportunamente queste sequenze di base, secondo laccordo suonato, per creare armonie continue, basate anche su
accordi pi complessi come le tredicesime e le diminuite. Le sequenze che costituisco uno Style sono chiamate Section (sezioni) e sono
riferite a particolari momenti dellarrangiamento come lintroduzione, il finale, e i fill-in cio quei piccoli stacchetti che segnano il passaggio
tra i diversi movimenti di un pezzo musicale.
Ogni Section, a sua volta, formata da un insieme di tracce per i singoli strumenti che compongono un arrangiamento musicale.
SD-1 mette a disposizione per ogni Style le seguenti sezioni:
Intro 1: una o pi battute di introduzione
Intro 2: una o pi battute di introduzione pi complesse di Intro 1
Intro 3: una o pi battute di introduzione pi elaborate di Intro 2
Fill 1: una battuta di stacco
Fill 2: una battuta di stacco pi elaborata di Fill In 1
Fill 3: una battuta di stacco pi elaborata di Fill In 2
Break (Fill 4): una battuta di stacco di batteria
To End: una battuta di finale molto semplice
Ending 1: una o pi battute per il finale
Ending 2: una o pi battute per il finale pi elaborata di Ending 1
Ending 3: una o pi battute per il finale pi elaborata di Ending 2
Arrange A: variazione pi semplice per laccompagnamento
Arrange B: variazione pi complessa di Arrange A
Arrange C: variazione pi complessa di Arrange B
Arrange D: variazione pi complessa di Arrange C
Ogni sezione dellArranger costituita da massimo di otto tracce divise in
Drum 1: traccia per la batteria e strumenti percussivi di Drum Set
Bass: linea di basso
Chord 1, 2, 3, 4, 5: tracce di accompagnamento melodico
Drum 2: traccia per luso di Live Drum e campioni audio
Lediting, la modifica e la copia di tracce e sezioni di accompagnamento possibile con Edit Pattern.
Per ogni Style, SD1 consente la modifica dei timbri assegnati alle tracce, nonch i volumi, il pan e la mandata effetti. Per semplificare lassoci-
azione tra i migliori timbri e la parte Right, ogni Style consente di memorizzare (Style Setting) i timbri di pi frequente uso.
LArranger si controlla tramite tastiera, pedali e pulsanti di SD1 oppure via MIDI, utile in particolare a chi usa una fisarmonica MIDI.
CONTROLLI DA PANNELLO
JUMP : Quando il led acceso, attiva il passaggio ad altre variazioni dello Style tramite i Fill In, e permette di usare gli Intro in una
esecuzione gi avviata.
Condizioni di uso
Stato di attivazione Stato Pulsanti
di JUMP dellArranger premuti Risultato
Attivo Start FILL 1 e 2 Dopo la battuta di Fill In, SD1 seleziona la sezione Arrange superiore a
quella in uso con lordine A> B > C > D
Attivo Start FILL 3 Dopo la battuta di Fill In, SD1 seleziona la sezione Arrange inferiore a
quella in uso con lordine D> C > B > A
Attivo Stop INTRO 1, 2, 3 Avvio dellArranger che riproduce solo le battute del corrispettivo
Ending
Attivo Stop FILL 1, 2, 3 Avvio dellArranger, viene riprodotto il Fill selezionato, senza inter-
ruzione successiva dellArranger
Stato di attivazione Stato Pulsanti
di JUMP dellArranger premuti Risultato
Attivo Stop TO END Viene riprodotta solo la battuta di To End
Attivo Start INTRO 1, 2, 3 LArranger non si interrompe, suona le battute dellIntro selezionata e
prosegue
Attivo Stop COUNT IN Avvio dellArranger con una battuta di Count In.
Attivo Stop COUNT IN Avvio dellArranger, dopo una battuta di Count In viene riprodotto lIntro
seguito da selezionato senza successiva interruzione dellArranger
INTRO 1, 2, 3
Se viene suonato un accordo nelle condizioni di JUMP attivo, HOLD attivo e Arranger in Stop, prima di premere un pulsante di FILL, TO END,
BREAK e COUNT IN, SD1 ricorder laccordo impostato. In questo modo possibile creare dei brevissimi stacchetti musicali completi con gli
Ending, utilissimi per commentare in poco tempo qualsiasi situazione con il pubblico.
MANUAL BASS: esclude tutte le sezioni dellArranger lasciando attive le tracce Drum e il timbro di basso che potr essere suonato in
modo manuale nella parte di tastiera alla sinistra del punto di Split.
BASS TO LOWEST: Quando il led acceso, il giro armonico di basso ha la nota pi bassa sempre riferita a quella inferiore dellaccordo
suonato. Questo permette di eseguire alcuni pezzi musicali mantenendo inalterata la struttura melodica del basso.
BASS TO ROOT: Quando il led acceso, le note della traccia di basso sono tutte condotte alla nota fondamentale della tonalit del-
laccordo, eludendo il giro armonico. Pu essere lavorare in associazione con BASS TO LOWEST.
INTRO/ENDING 1, 2, 3: lArranger prevede tre Intro e tre Ending. LIntro 1 e lEnding 1 sono programmati senza cambiamenti di accordo per
cui lesecutore pu risolvere larmonia come meglio preferisce. Intro 2 e 3, ed Ending 2 e 3 sono invece programmati
con variazioni di armonia al loro interno e pertanto non consigliabile cambiare accordo durante la loro esecuzione.
La pressione su uno di questi pulsanti ad Arranger in Stop genera lattivazione dellIntro selezionata e la prosecuzione
alla variazione Arrange A, a meno di aver selezionato a priori un Arrange diverso. Ad Arranger in Start, la pressione
di uno di questi pulsanti attiva il relativo Ending. Se il led del pulsante JUMP acceso e lArranger in esecuzione,
la pressione su un pulsante Intro determina lesecuzione dellIntro selezionato.
FILL IN 1, 2, 3: sono variazioni dello Style della durata di una battuta aventi carattere di breve rilancio ritmico armonico. Ad Arranger
attivo, la pressione su uno dei tre pulsante inserisce una battuta di Fill-In alla cui conclusione lArranger rimane nelle
condizioni precedenti al Fill In. Se il led del pulsante JUMP acceso, i pulsanti FILL 1 e 2 fanno avanzare alla vari-
azione successiva dello Style, il FILL 3 fa arretrare alla variazione precedente lo Style in esecuzione. Tenendo pre-
muto uno dei tre FILL in modo prolungato, lArranger esegue ciclicamente i Fill In 1, 2, 3 in successione, partendo dal
Fill In selezionato, finche non si rilascia il pulsante (Multi Fill). Ad Arranger in Stop, i Fill In possono essere sfruttati
come brevi Intro e avviano direttamente lesecuzione, senza passare dallo Start. Per impiegare tutte le tracce di
accompagnamento automatico, prima di premere il pulsante di FILL ad Arranger in Stop, suonare laccordo sulla parte
di tastiera alla sinistra del punto di split.
BREAK: Determina linserimento di una battuta di arresto parziale o completo di tutto lArranger, alla fine della quale riprende
lesecuzione dellArranger.
TO END: In caso di emergenza, questo pulsante comporta la conclusione entro una battuta dellesecuzione dellArranger. E
un terzo Ending brevissimo.
ARRANGE A, B, C, D: Ognuno di questi pulsanti corrisponde a una variazione dello Style, dal pi semplice al pi complesso con abbellimenti
di frasi musicali fino alla forma pi completa in Arrange D. Oltre che con questi pulsanti, possibile avanzare o
recedere per le diverse variazioni con FILL e JUMP.
HOLD: A led acceso, permette di mantenere memorizzato lultimo accordo suonato alla sinistra del punto di split della
tastiera. In pratica, ad Arranger in esecuzione, consente di mantenere attive tutte le tracce di accompagnamento e
di basso senza necessit di tenere suonato laccordo. Se infatti il led spento, laccompagnamento funzioner solo
finch si terr premuto laccordo sulla tastiera, mentre le tracce di batteria continueranno in ogni caso a suonare.
START: Una sua pressione avvia lesecuzione dellaccompagnamento automatico. Ad Arranger gi in esecuzione, START
ferma tutto, ovvero funziona come pulsante di Stop.
SLOW: Diminuisce il valore del Tempo dellArranger o del Sequencer.
SD1 Manuale di Istruzioni 46
Manuale di Istruzioni SD1 47
FAST: Incrementa i valore del Tempo dellArranger o del Sequencer. Premendo contemporaneamente SLOW e FAST si bloc-
ca il valore del Tempo (contrassegnato in questo caso dal simbolo *) in modo che questo non possa essere modifica-
to dal richiamo di un altro Style con Tempo differente. Per disabilitare il blocco, premere insieme SLOW e FAST. Per
ripristinare il Tempo di default dello Style, premere contemporaneamente PAGE + e PAGE -.
CONT/PAUSE/RESTART: permette di controllare tre funzioni: ad Arranger fermo, COUNT inserisce una battuta di Count Down dove una bac-
chetta batte i quarti. Se stato premuto prima di COUNT anche un INTRO con il led di JUMP inserito, alla fine del
conteggio verr attivata lintroduzione scelta. Ad Arranger avviato, la pressione sul pulsante determina limmediato
ritorno al primo quarto della battuta, qualsiasi sia la posizione temporale in cui viene premuto. Pu essere utile nel
caso di un cantante non proprio a tempo!
Quando si sta lavorando con MIDIFILES (led SONG PLAY acceso), questo pulsante mette in pausa la riproduzione per
riprenderla alla successiva pressione di COUNT/PAUSE RESTART.
LOCK:
richiama la pagina di Lock e Interactive Arranger dalla quale si possono controllare due funzioni distinte. Lock con-
sente di selezionare quali tracce dellaccompagnamento tra Drums, Bass e Orchestra non cambieranno timbro e ritmo
indipendentemente dalla scelta dellArrange, allinterno dello stesso Style. In questo modo, anche passando da un
Arrange a un altro, il disegno di quella sezione rimane inalterato. Se la funzione attiva al cambio di Style, saranno
mantenute le impostazioni precedenti con i timbri assegnati allo Style selezionato, perci anche lo Style selezionato
per ultimo avr una o pi tracce dellaccompagnamento identiche per qualsiasi Arrange.
Il led del pulsante LOCK si illumina quando almeno una delle tracce stata bloccata.
I parametri di Lock sono
F3 Drums: la pressione ripetuta del pulsante funzione F3 cambia lo stato di attivazione del blocco per le trac-
ce Drums e Drums 2
F4 Bass: come per F3 Drums ma con il blocco della traccia di basso
F5 Orchestra: blocco contemporaneo delle tracce Chord 1, 2, 3, 4 e 5
Interactive Arrange consente di silenziare le tracce di accompagnamento melodico (Chord) quando si suona una melodia nella parte
Right, alla destra del punto di split sulla tastiera. In questo modo, quando il musicista esegue un assolo, alcune
sezioni dellaccompagnamento da lui stabilite saranno silenziate, permettendo un maggior risalto dellassolo, e rien-
treranno attive al termine dellassolo in maniera automatica.
I parametri di Interactive Arrange sono:
F6 Chord 2: premendo il pulsante funzione F6 viene attivata la funzione Interactive Arrange per la traccia
Chord 2. Premendolo di nuovo la funzione viene disabilitata
F7 Chord 3: come per F6 Chord 2 ma per la traccia Chord 3
F8 Chord 4: come per F6 Chord 2 ma per la traccia Chord 4
F9 Chord 5: come per F6 Chord 2 ma per la traccia Chord 5
F10 Active/Inactive: premendo il pulsante funzione F10 si attiver o disattiver la funzione Interactive
Arrange.
KEY START: A led acceso e Arranger in Stop consente di avviare laccompagnamento automatico nel momento in cui si suona un
accordo alla sinistra del punto di split della tastiera. Se viene selezionato un INTRO, appena si suona un accordo par-
tir lintroduzione. Per controllare il comportamento della sezione Lower, quella cio di tappeto per la mano sinistra,
necessario andare nel menu ARRANGE MODE, dalla pagina principale del display, dove possibile disabilitare il tim-
bro Lower se lArranger non in funzione. Questo per evitare che assieme allaccordo suonato, prima dellavvio
dellArranger, suonino anche le note Lower. Se il led HOLD acceso, lArranger ricorder laccordo suonato anche
dopo aver smesso di suonare laccordo.
KEY STOP: Quando il led acceso, interrompe lesecuzione dellArranger se si suona un accordo o una nota di durata breve. La
riprende non appena se ne suona un altra anche identica. Se la nota o laccordo viene mantenuto per pi di quel val-
ore, lArranger continua a funzionare. Ad Arranger fermo, KEY STOP permette di farlo partire suonando un accordo
di durata superiore al tempo previsto. Se stato selezionato un FILL o un INTRO, ad Arranger fermo e con un accor-
do superiore al tempo impostato verr eseguito tutto il FILL o lINTRO, se laccordo invece brevissimo si avr lin-
terruzione immediata dellArranger. Se acceso anche il led KEY START, appena si solleva la mano dalla parte sinis-
tra del punto di split, lArranger si interrompe per riprendere appena si suona una nota o un accordo nella parte alla
sinistra del punto di split. Il tempo necessario affinch si realizzi la condizione di Key Stop programmabile con Sync
Time nel menu Arrange Mode a cui rimandiamo.
TAP/RIT/ACC: Battendo quattro quarti su questo pulsante, verr identificato il valore del Tempo da assegnare allArranger e al
Sequencer in stato di Stop. Identificato il valore del Tempo partir lesecuzione. Il numero minimo di battute dipende
dalla divisone musicale, cosicch per uno Style in 3/4 saranno necessari tre battute, per un 4/4 saranno quattro. Per
alcuni Style non permesso impiegare tutta la gamma dei valori di Tempo, a causa della presenza di Live Drum, e il
valore se eccessivo verr approssimato al limite consentito. Ad Arranger e Sequencer in riproduzione, il pulsante
permette di incrementare il Tempo a passi di cinque punti a ogni pressione (Accelerando). Tenendo TAP premuto, si
cambia la direzione dellincremento (visibile dal verso della freccetta limitrofa al valore del Tempo) con il risultato di
diminuire il Tempo a passi di cinque a ogni pressione (Ritardando).
FADE IN/OUT: Ad Arranger attivo genera una dissolvenza in uscita, porta cio il volume di tutte le sezioni, compresa quella Right,
dal volume attuale a un valore zero. Ad Arranger fermo, produce una dissolvenza in ingresso, cio porta, da volume
zero, tutte le sezioni al loro volume programmato. Una pressione ripetuta non comporta salti di volumi vistosi.
PIANIST: In genere preferibile avere una porzione di tastiera dedicata la riconoscimento degli accordi e unaltra sezione per
gli assoli e la melodia. Tuttavia per i veri pianisti pu non essere sufficiente una lunghezza di quasi quattro ottave
per esprimersi. La funzione Pianist annulla la divisione, rendendo disponibile sullintera tastiera il timbro assegnato
alla sezione Right e il riconoscimento degli accordi. Ovviamente i migliori risultati si hanno con timbri pianistici come
il Grand Piano o il piano elettrico Vintage. Pianist consente di utilizzare tutta lestensione della tastiera per un solo
timbro e contemporaneamente permette anche di controllare lArranger. Esistono due modi di funzionamento di
Pianist, Auto e Standard, che si possono impostare nel menu F3 Utility, Page 2/3, F5 Pianist.
Auto: Il modo AUTO richiede almeno un accordo di tre note, non importa dove suonate, per poter riconoscere laccordo.
Riconosciuto laccordo, sar possibile mantenerlo tale suonando una melodia che non superi le due note suonate con-
temporaneamente.
Standard: Il modo Standard, attivo per default, si ottiene con lausilio del Pedale Sustain. Se si preme il pedale di Sustain imme-
diatamente dopo aver impostato un accordo sulla tastiera, lArranger utilizzer solo laccordo riconosciuto prima del-
lattivazione del Sustain. Esiste anche la possibilit di mantenere memorizzato laccordo senza per attivare il
Sustain: basta premere contemporaneamente i due pulsanti * e #. E possibile disabilitare il Sustain sul timbro in
uso per impiegare il pedale di Sustain nella sola funzione Pianist. Il parametro si raggiunge nel menu F4 Arrange
Mode, Page 2/3, F7 Pianist Sustain ed descritto di seguito.
STYLE SETTING.
Pu essere molto comodo dal vivo richiamare i timbri della sezione Right che si usano pi spesso per uno Style. La
funzione Style Setting premette di associare a ogni Style fino a dieci timbri richiamabili direttamente con i pulsan-
ti funzione relativi. SD1 dispone di 48 memorie Style Setting. Ognuna di queste memorie associabile a qualsiasi
Style. Cambiando Style, anche ad Arranger in esecuzione, i timbri si aggiornano. E possibile modificare liberamente
le impostazioni di tutti gli Style Setting nel menu F4 Arrange Mode. Per usare gli Style Setting scegliere prima lo
Style con i pulsanti STYLES e i pulsanti funzione, quindi attivare STYLE SETTING (il led si accende). Il display mostr-
er dieci timbri da cui scegliere con i relativi pulsanti funzione. Per tornare alla pagina principale premere EXIT.
Finche STYLE SETTING attivo, non possibile richiamare timbri dai banchi VOICES, infatti il display mostrer i tim-
bri di Style Setting. Per disabilitare Style Setting premere nuovamente il relativo pulsante (il led si spegne).
E possibile assegnare a ogni Style uno dei 48 Style Setting nella seconda pagina di F4 Arrange Mode.
SD1 Manuale di Istruzioni 48
Manuale di Istruzioni SD1 49
HARMONY :
Consente larmonizzazione della linea melodica suonata nella sezione Right secondo laccordo suonato. Lattivazione
di Harmony con il relativo pulsante (led acceso) comporta la visualizzazione di una pagina da cui scegliere il tipo di
armonizzazione, con i pulsanti funzione. Non possibile attivare pi di un tipo di armonizzazione e ogni selezione
annulla la precedente. I parametri disponibili sono:
F1 Full: le note dellaccordo suonato sulla parte a sinistra del punto di split sono ripetute sulla parte destra
sommandosi alla linea melodica suonata.
F2 Jazz: simile a Full ma con armonizzazione pi complessa e differenziata a seconda della nota suonata
nella sezione Right.
F3 Double Up: duplica le note della melodia con quelle dellottava superiore.
F4 Double Down: duplica le note della melodia con quelle dellottava inferiore.
F5 5TH: aggiunge al canto la quinta superiore.
F6 Blue Gras: armonizzazione tipicamente country.
F7 Trill: per ottenere questeffetto necessario suonare almeno due note nella sezione Right. Le due note
sono ripetute automaticamente in modo alternato secondo la velocit impostata con F9 Speed.
F8 Repeat: ripete la singola nota suonata con la velocit impostata con F9 Speed e sincronizzata al valore
del Tempo in uso.
F9 Speed: premendo ripetutamente il relativo pulsante funzione, possibile impostare velocit diverse per
F7 Trill e F8 Repeat.
F10: FOLK1 e FOLK2
MENU ARRANGE MODE
Dalla pagina principale del display si accede al controllo di diverse funzioni legate allArranger, premendo F4 Arrange Mode, disposte su due
pagine raggiungibili con i pulsanti PAGE +/-. I parametri sono assegnati ai relativi pulsanti funzione. Le modifiche apportate ai diversi parametri
sono valide per tutti gli Style ma non vengono memorizzate permanentemente. Per poter richiamare queste modifiche anche in un secondo
tempo necessario salvarle allinterno di una Registration. Sono esclusi dalla memorizzazione i parametri Lower Octave, Lower Mode, Reverb
Lock, Step Tempo. Fino a quando non viene richiamata una nuova Registration, i parametri impostati in Arrange Mode sono validi per tutti
gli Style.
ARRANGE MODE: PRIMA PAGINA
F1 Low 1 Hold: premendo ripetutamente il pulsante funzione F1 si ottiene lattivazione () o meno della memorizzazione delle note
suonate con Lower 1 durante lesecuzione dellArranger. In questo modo possibile sentire ancora le note suonate
con Lower 1 alla sinistra del punto di split sulla tastiera, anche dopo aver smesso di suonarle. Di default lHold su
Lower 1 attivo, poich in genere impiegato un timbro di archi o un pad.
F2 Low 2 Hold: come per F1 Low 1 Hold, ma dedicato al secondo timbro assegnato a Lower 2. Di default lHold su Lower 2 dis-
abilitato, perch in genere impiegato un timbro di tipo pianistico.
F3 Low 1 Octave: una volta selezionato con il pulsante funzione, permette di trasporre il timbro di Lower 1 di +/- tre ottave, con i pul-
santi VALUE +/-.
F4 Low 2 Octave: come per F3 Low 1 Octave ma dedicato al timbro di Lower 2.
F5 Lower Mode: permette di stabilire come suoneranno i timbri assegnati a Lower 1 e 2, se le funzioni F1 e F2 Low Hold sono atti-
vate ed acceso il led del pulsante HOLD, quando lArranger in Stop. Le possibili condizioni, selezionate premendo
ripetutamente il pulsante funzione F5, sono
Normal: i timbri Lower cessano di suonare non appena si rilasciano le note nella parte di tastiera alla sinis-
tra del punto di split
Bass + Lower: ai timbri di Lower viene aggiunto anche quello del basso dello Style, in modo da sottolineare
la tonica dellaccordo anche ad Arranger in Stop. I timbri cessano di suonare non appena si rilasciano le note
nella parte di tastiera alla sinistra del punto di split
Off On Stop: i timbri Lower vengono silenziati, per presentarsi nuovamente quando lArranger va in ese-
cuzione. E una funzione utile per impostare un accordo per lIntro senza che si sentano le note suonate dalle
parti Lower. Attivare questa modalit quando si usa spesso lIntro con il Sync Start, evitando cos di sentire
per brevissimi istanti le note dellaccordo suonate da Lower
Hold Stop: le note delle parti Lower rimangono in Hold anche dopo che si sono rilasciate sulla tastiera
F6 Bass Sust: il primo valore dei due possibili, selezionati con la pressione successiva del pulsante funzione F6, indica il tempo di
sustain del timbro di basso nella modalit Bass + Lower, modificabile con i pulsanti VALUE +/-. Il secondo parametro
stabilisce se il Manual Bass sar polifonico, rispettando il decadimento delle singole corde, oppure monofonico. Il
parametro si modifica con i pulsanti VALUE +/-
F7 Bas Octav: Il parametro indica la trasposizione di +/- due ottave del timbro di basso e si modifica con i pulsanti VALUE +/-.
F8 Swell: se attivo (), il pedale di volume controlla solo i timbri assegnati alla sezione Right, mentre il volume di tutto
lArranger rimarr costante. Si modifica con la pressione ripetuta del pulsante funzione F8
F9 Ped. Board: necessario abilitare questa funzione, premendo il pulsante funzione, per usare la pedaliera opzionale che control-
la lesecuzione dellArranger. Maggiori dettagli saranno forniti nel capitolo dedicato alla pedaliera.
F10 Bass To Pb: se collegata una pedaliera, attivando questa funzione con il relativo pulsante funzione e con MANUAL BASS inser-
ito, essa permetter di suonare il timbro di basso dello Style, svincolato dallArranger, mentre nella parte di tastiera
a sinistra del punto di split sar ancora possibile suonare laccordo per lArranger.
ARRANGE MODE: SECONDA PAGINA
F1 Step Tempo: selezionato con il relativo pulsante funzione e modificato con i pulsanti VALUE +/-, permette di stabilire il valore di
cui si incrementa o decrementa il Tempo con la singola pressione del pulsante RIT ACC (TAP).
F2 AutoCrash: abilitato di default, provoca un colpo di Crash alla fine di ogni Intro e Fill. Per disabilitarlo premere il pulsante fun-
zione relativo
F3 Sync Time: modificabile con i pulsanti VALUE +/-, permette di indicare con precisione il tempo in millisecondi dopo il quale
lArranger prosegue lesecuzione con il pulsante SYNC STOP inserito e laccordo suonato. Nel caso in cui si suoni un
accordo per un periodo pi corto del valore impostato, KEY STOP arrester lesecuzione dello Style. Negli stili musi-
cali che richiedono stacchi rapidi (come il Tango) sono consigliabili valori intorno ai 150 millisecondi, per stili pi lenti
come i 16 Beat si suggerisce un valore di circa 500 o 600 millisecondi. Premendo insieme i pulsanti VALUE +/- si
ripristina il valore standard 250 millisecondi.
F4 Lower Lock: attivandolo, i timbri Lower rimangono quelli in uso, indipendentemente dal passaggio a Style diversi.
F5 Bass Lock: attivandolo, il timbro di basso rimane quello in uso, indipendentemente dal passaggio a Style diversi.
F6 Chord Mode: premendo ripetutamente il pulsante funzione F6 si modifica la modalit di riconoscimento dellaccordo, secondo
SD1 Manuale di Istruzioni 50
Manuale di Istruzioni SD1 51
quattro possibilit:
Fingered 1 riconosce laccordo solo in base alle note effettivamente suonate al momento, cos da riconoscere
anche bicordi se si rilascia una sola nota di un accordo a tre note tenendo suonate le altre due, anche con
HOLD attivo.
Fingered 2 simile a Fingered 1, ma mantiene in memoria tutte le note dellaccordo suonato. Se in un accor-
do a tre note se ne rilascia solo una, laccordo sar ancora quello originale.
Easy 1 esegue un accordo con un minimo di note, per esempio suonando solo la tonica si ottiene laccordo
maggiore, aggiungendo la terza minore si crea un accordo minore, suonando la settima con la tonica si
ottiene un accordo di settima.
Easy 2 simile a Easy 1 ma riconosce anche accordi a cui siano aggiunte delle note rispetto a quello di
partenza, evitando quindi di suonare nuovamente tutto laccordo.
F7 Pian. Sustain: attiva o meno la funzione di Sustain nella modalit Pianist, in modo da usare il pedale di Sustain per disattivare il
riconoscimento dellaccordo e suonare liberamente, subito dopo aver impostato laccordo, lungo tutta la tastiera.
F8 Retrigg. & Mode:
associa parametri ai pulsanti funzione per la parte Retrigger della funzione e richiama una serie di parametri al cen-
tro della pagina per la parte Mode. Inoltre consente di assegnare uno Style Setting differente allo Style in uso.
F1 Style Setting: mostra lo Style Setting assegnato allo Style in uso al momento. Per modificare lo Style Setting assegnato usare i
pulsanti VALUE +/-. Confermare loperazione con il pulsante SAVE/ENTER. Dalla pagina SAVE/ENTER confermare la
modifica dello Style e di Style Setting premendo F2 Styles. Inserire il nome dello Style a cui associato il nuovo
Style Setting e confermare con F10 Exec. Nel caso in cui si voglia richiamare uno Style diverso a cui associare uno
Style Setting, necessario tornare alla pagina principale del display, scegliere lo Style con i pulsanti STYLES e i pul-
santi funzione, ritornare alla pagina principale e quindi entrare nel menu F4 Arrange Mode, seguendo la procedura
sopra descritta.
Retrigger: La funzione Retrigger attivata di default sulla traccia di basso dello Style, permettendo di ripetere la nota fonda-
mentale a ogni cambiamento di accordo. Se il retrigger attivato anche per le tracce di accompagnamento, esse
ripeteranno laccordo programmato sul primo step della prima misura dello Style. I parametri disponibili sono:
F1 Style Set: indica lattuale Style Set in uso
F2 Bass: attivo di default, si disabilita premendo nuovamente il pulsante funzione F2
F3 Chord 1: premendo il pulsante funzione relativo, si attiva la funzione di Retrigger per la traccia Chord 1
F4 Chord 2: premendo il pulsante funzione relativo, si attiva la funzione di Retrigger per la traccia Chord 2
F6 Chord 3: premendo il pulsante funzione relativo, si attiva la funzione di Retrigger per la traccia Chord 3
F7 Chord 4: premendo il pulsante funzione relativo, si attiva la funzione di Retrigger per la traccia Chord 4
F8 Chord 5: premendo il pulsante funzione relativo, si attiva la funzione di Retrigger per la traccia Chord 5
Mode: La funzione Mode definisce il comportamento armonico delle tracce di accompagnamento (Chord 1, 2, 3, 4, 5) a
scelta tra Close, che utilizza accordi con inversioni ravvicinate, o Parallel per muovere gli accordi senza alterare gli
intervalli che lo compongono. In genere lopzione Close quella pi musicale e naturale. Per modificare il parametro
Mode si deve selezionare la traccia dello Style con i pulsanti CURSOR +/- e modificare il parametro con F10 Select.
Per tornare alla seconda pagina di Arrange Mode si prema F5 Escape.
F9 Dyn. Arranger:
attraverso la velocity di tastiera possibile controllare il volume delle singole tracce di uno Style. La pagina richia-
mata da Dynamic Arranger permette di indicare per ogni traccia la sensibilit alla dinamica di tastiera, modificando
di conseguenza il volume della traccia. Pi il valore alto, pi il volume della traccia dipendente dalla velocity. I
parametri disponibili sono:
F1 Drum: sensibilit alla velocity per le tracce Drum
F2 Bass: sensibilit alla velocity per le traccia Bass
F3 Chord 1: sensibilit alla velocity per le traccia Chord 1
F4 Chord 2: sensibilit alla velocity per le traccia Chord 2
F6 Chord 3: sensibilit alla velocity per le traccia Chord 3
F7 Chord 4: sensibilit alla velocity per le traccia Chord 4
F8 Chord 5: sensibilit alla velocity per le traccia Chord 5
F5 Escape: ritorno alla pagina di Arrange Mode
F10 Active/Inactive: premendo ripetutamente il relativo pulsante funzione si attiva o disattiva la funzione Dynamic Arranger.
Per modificare il valore di sensibilit per le singole tracce, dopo averle selezionate con il relativo pulsante funzione,
si usino i pulsanti VALUE +/-.
F10 Rev. Lock: quando attivata, premendo il relativo pulsante funzione, blocca il riverbero in uso per gli Style richiamati successi-
vamente e anche per eventuali Midifile.
MENU ARRANGE VIEW
Dalla pagina principale del display si pu accedere con F5 Arrange View a quattro pagine per modificare timbri, volumi, riverbero, effetto e pan
di ogni singola traccia che compone lo Style. Al termine della modifica, lo Style deve essere salvato in un Custom Style.
Per meglio aiutare la programmazione, le pagine Arrange View possono essere programmate mentre lo Style in esecuzione. Le tracce che
suoneranno al momento sono visualizzate con un puntino lampeggiante.
Le singole tracce dellaccompagnamento automatico, a cui si aggiungono le parti Lower 1 e Lower 2, sono assegnate ai relativi pulsanti fun-
zione. Per richiamare pagine successive alla prima si usino i pulsanti PAGE +/-.
MODIFICA DEI TIMBRI
Da una qualsiasi delle quattro pagine possibile modificare anche il timbro assegnato a una traccia per le sezioni Arrange A, B, C, D, Intro 1,
2, 3, Ending 1, 2, 3. La modifica pu avere effetto sulla sezione dellArranger al momento selezionata (modo Single), oppure per tutte le sezioni
(modo Global).
La selezione del timbro pu avvenire con Arranger in Stop per le sezioni Arrange A, B, C e D, mentre per gli Intro e Ending necessario avviare
lArranger, richiamare lIntro o lEnding e quindi, una volta avviata la sezione, selezionare il timbro che si vuole modificare.
Per cambiare un timbro la procedura la seguente:
G
Selezionare lo Style che si vuole modificare e ritornare con EXIT alla pagina principale del display
G
Entrare in Arrange View premendo il pulsante F5 ARRANGE VIEW
G
Per modificare una sezione Arrange, selezionarla con i pulsanti funzione dedicati. Larranger pu essere sia in esecuzione che in stato di
Stop. Per gli Intro e gli Ending obbligatoria la selezione mentre lArranger in esecuzione.
G
Per sapere quale traccia modificare tra quelle dellaccompagnamento melodico, si pu far partire lArranger e osservare quali siano quelle
con un puntino lampeggiante
G
Per selezionare la traccia il cui timbro va modificato usare i relativi pulsanti funzione a lato del display; la traccia selezionata sar annerita
per circa due secondi
G
Entro due secondi, premere uno dei pulsanti VOICES per richiamare le famiglie di timbri. Da questo momento in poi non ci sono limiti di
tempo per individuare il timbro
G
Scegliere il timbro usando i pulsanti VOICES, PAGE +/- dove occorra e i pulsanti funzione.
G
Scelto il timbro, definire con i pulsanti CURSOR +/- se la modifica riguarda tutte le sezioni dellArranger (modo Global) o solo quella al
momento in uso (modo Single). Il parametro Global/Single pu essere mostrato alla base del display o sopra il riquadro che riporta il tito-
lo dello Style in uso.
La scelta del timbro sia in Global che in Single vale anche per le due parti Lower e per la traccia Drum 1. In questo ultimo caso, dopo aver
selezionato la traccia Drum 1, i pulsanti VOICES richiamano i gruppi di Drum Set preset, User Drum Set e RAM Drum Set. Non possibile modi-
ficare il Drum Set di Drum 2 perch sfrutta un Live Drum e particolari impostazioni che ne vanificherebbero la modifica.
Lo Style cos modificato deve essere salvato in un Custom Style se non si vogliono perdere le impostazioni. Maggiori dettagli nel seguito del
capitolo.
TRASPOSIZIONE LOWER 1/2
Selezionale la parte con F4 Lower 1 o F5 Lower 2, apparir su display la sezione attuale dellArranger e la trasposizione della parte selezion-
ata. Impostare la trasposizione con i pulsanti CURSOR +/- entro pochi secondi, in caso contrario scomparir il parametro di trasposizione Lower
e i pulsanti CURSOR +/- serviranno per la trasposizione di tutto lo Style
Ripetere loperazione per altre sezioni dello Style
SD1 Manuale di Istruzioni 52
Manuale di Istruzioni SD1 53
ARRANGE VIEW: PRIMA PAGINA
Oltre alla modifica del volume per le singole tracce e le parti Lower, SD1 consente di attivare il Mute su una traccia che rester tale anche per
gli Style successivi.
Per attivare il Mute di una traccia dopo averla selezionata con il relativo pulsante funzione, premere simultaneamente i pulsanti VALUE +/-.
Per ripristinare il valore iniziale di volume premere uno dei due pulsanti VALUE +/-
Per modificare il volume di una traccia o di una parte selezionarla con il relativo pulsante funzione
Modificare il valore del volume con i pulsanti VALUE +/-
La funzione Mute attivata dalla sola pressione contemporanea dei pulsanti VALUE +/-, e non dallazzeramento del valore.
Solo per le parti Lower possibile stabilire un valore di volume diverso per le singole sezioni dellArranger.
ARRANGE VIEW: SECONDA PAGINA
La quantit di riverbero per ogni traccia e per le parti Lower rimane tale per tutte le sezioni dello Style. Per la modifica si selezioni la traccia o
la parte con il relativo pulsante funzione e si cambi il valore con i pulsanti VALUE +/-.
ARRANGE VIEW: TERZA PAGINA
Per ogni traccia o parte Lower possibile stabilire quale effetto processer il timbro tra Chorus, Delay e Distorsion, e la quantit delleffetto
applicato.
Per la modifica si selezioni la traccia o la parte con il relativo pulsante funzione, quindi si prema ripetutamente lo stesso pulsante funzione per
identificare leffetto che si vuole assegnare. Sempre con la traccia o la parte selezionata, usando i pulsanti VALUE +/- si pu immettere la quan-
tit di effetto rispetto al timbro.
ARRANGE VIEW: QUARTA PAGINA
Il pan, con valori differenti per Right e Left, permette di posizionare il timbro sul fronte sonoro. Per la modifica si selezioni la traccia o la parte con
il relativo pulsante funzione e si cambi il valore con i pulsanti VALUE +/-. Due trattini indicano che il timbro posto al centro del panorama stereo.
MEMORIZZARE E SALVARE I CUSTOM STYLE
Tutti i parametri di Arrange View e Retrigg. & Mode di Arrange Mode fin qui descritti devono essere salvati in un Custom Style per poter
essere richiamati successivamente. La procedura segue i normali canoni del comando Save/Enter.
MEMORIZZAZIONE DI UN CUSTOM STYLE
G
Conclusa la modifica dei parametri, premere il pulsante SAVE/ENTER per attivare loperazione di memorizzazione
G
Selezionare dalla pagina che compare F2 Styles
G
Immettere il nome dello Style con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare loperazione con F10 Save oppure uscire dalla pagina con F5 Escape, i parametri modificati sono salvati assieme allo Style nella
memoria Flash RAM
SALVATAGGIO SU DISCO DI TUTTI I CUSTOM STYLE
E possibile salvare su disco tutti i Custom Style in un unico blocco. Loperazione facilitata se attivo MASTER FOLDER.
G
Attivare il menu DISK con lapposito pulsante
G
Attivare la funzione Master Folder, se non presente, con il relativo pulsante (il led si accende)
G
Selezionare F5 Folder Choice
G
Dalla pagina che appare selezionare F5 Styles, il display visualizza il contenuto del folder dedicato agli Style
G
Attivare la procedura di salvataggio con F3 Save
G
Scegliere F6 Custom Styles
G
Immettere il nome del file con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare loperazione con F10 Exec o uscire con F5 Escape.
G
Il file cos creato contiene tutti i Custom Style e ha estensione .STY
SD1 Manuale di Istruzioni 54
Manuale di Istruzioni SD1 55
Style & Sound
Personalizzare gli Style con nuovi campioni una delle possibilit inedite di SD1. Si possono impiegare fino a quattro campioni audio (in for-
mato .WAV, .INS e .MSP) per altrettante tracce di accompagnamento. Inoltre per la traccia Drum 2 possibile utilizzare un loop audio, trattato
con il Sampler interno di SD1, da sincronizzare al ritmo e al tempo, senza modifiche importanti dellintonazione del loop e della sua lunghezza.
Mentre lassegnazione di campioni audio effettuata dal menu Arrange View, luso di un loop per la traccia Drum 2 possibile con lediting
del Pattern, al cui capitolo vi rimandiamo.
Lassociazione tra campioni audio e tracce di Style possibile a condizione che i file audio in causa siano contenuti nel Folder 94 Sound che
appartiene al Master Folder.
Se utilizzate il Sampler per creare nuovi campioni, al momento del salvataggio su disco a Master Folder attivato, i file saranno posti auto-
maticamente nel Folder 94 Sound.
Per copiare direttamente campioni da floppy ad hard disk nel Folder 94 Sound, attivate il pulsante MASTER FOLDER
Prima di assegnare un campione a una traccia, necessario caricarlo in RAM. Maggiori dettagli sono forniti nel capitolo Sound Load.
La procedura per assegnare un campione a una traccia esattamente la stessa descritta per la modifica del timbro di una traccia nel capitolo
Arranger, a cui vi rimandiamo. Di seguito sono riportate i particolari pi importanti.
G
Selezionare lo Style che si vuole modificare e ritornare con EXIT alla pagina principale del display
G
Entrare in Arrange View premendo il pulsante F5 ARRANGE VIEW
G
Selezionare la sezione dellArranger a cui appartiene la traccia da modificare
G
Per selezionare la traccia il cui timbro va modificato usare i relativi pulsanti funzione a lato del display: la traccia selezionata sar annerita
per circa due secondi
G
Entro i due secondi, premere il pulsante RAM/FLASH per richiamare i campioni caricati in RAM. Da questo momento in poi non ci sono limiti
di tempo per individuare il campione.
G
Scegliere il campione usando i pulsanti VOICES o PAGE +/- per selezionare le pagine successive di campioni, e i pulsanti funzione relativi al
campione da assegnare.
G
Scelto il timbro, definire con i pulsanti CURSOR +/- se la modifica riguarda tutte le sezioni dellArranger (modo Global) o solo quella al
momento in uso (modo Single).
G
Procedere in modo analogo, se si desidera, anche per le altre tre tracce a cui assegnare un campione.
G
Salvare il Custom Style con il pulsante SAVE/ENTER.
Il Custom Style user sempre il campione audio purch questo sia presente in RAM, pertanto conviene creare sia un Sound Block che uno
Style Block di Custom Style per assicurarsi che tutto quanto sia caricato correttamente. Al contrario un RAM Style richiama sempre in
automatico il campione audio associato.
RAM Style e Flash RAM
Grazie alla velocit dellhard disk interno, possibile caricare in RAM uno Style residente in un qualsiasi Folder dellhard disk. Il caricamento
avviene sia ad Arranger attivato che in stato di Stop e non richiede pi di due secondi. A differenza dei Custom Style, residenti in Flash RAM, un
RAM Style non rimane in memoria a macchina spenta. Decidere se caricare uno Style in RAM o in Flash RAM una questione di organizzazione
ma dal punto di vista pratico lunica differenza il tempo di caricamento e la possibilit, con i Custom Style, di avere gi allaccensione gli Style
preferiti. Tuttavia anche per i RAM Style possibile creare una lista di Style da caricare al momento dellaccensione.
Non pi possibile, come accadeva per Ketron X1, copiare e caricare in Flash RAM uno o pi Style presenti su floppy disk, ma sempre neces-
sario copiarli prima su hard disk e poi caricarli da questo. I Ram Style sono appunto il passaggio dallhard disk alla memoria RAM. Per distinguere
un RAM Style RAM da uno Style in Flash RAM, il display riporta la scritta DISK sotto al nome e al numero dello Style caricato.
I RAM Style possono essere caricati uno alla volta (Single RAM Style) oppure in blocco (Block RAM Style). Le opzioni pi complete si hanno
con Master Folder inserito, ma anche possibile caricare singoli Style da un Folder non correlato al Master Folder. La seguente tabella illus-
tra le differenze
Funzione Master Folder attivo Master Folder inattivo
Single RAM Style Caricamento dalla pagina principale del display Si Si
Single Ram Style caricamento ad Arranger in esecuzione Si Si
Visualizzazione della lista di Style contenuti nel Folder (Pattern List) Si Si
Visualizzazione del contenuto del Folder Si No
Folder di riferimento 95 Style Folder selezionato
precedentemente ma non
correlato a quelli di Master
Folder
Cancellazione di uno Style in RAM Si No
Visualizzazione della memoria disponibile e della memoria richiesta dallo Style Si No
Creazione di un Block RAM Style Si No
Caricamento diretto in Flash RAM No Si
CARICARE RAM STYLE CON MASTER FOLDER ATTIVO
Esistono due procedure per caricare un singolo Style: la prima consente di richiamare direttamente lo Style immettendone il numero assegna-
to allinterno del Folder 95 Styles; il secondo consente di visualizzare una lista di tutti gli Style nel Folder 95 Style da cui selezionare quello
desiderato, oppure visualizzare lintero contenuto del Folder 95 Style.
CARICARE DIRETTAMENTE UN SINGLE RAM STYLE
G
Dalla pagina principale del display, attivare il pulsante MASTER FOLDER e il pulsante SINGLE RAM STYLE.
G
Assicurarsi che il pulsante BLOCK/LIST sia spento.
G
Immettere con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero a tre cifre dello Style che si desidera caricare. Lo stato dellArranger non
ha alcuna importanza.
G
Comparir il simbolo # accanto al nome dello Style per indicare che SD1 lo sta caricando in RAM.
G
Al termine delloperazione compare il nome dello Style caricato senza alcun simbolo.
G
Per richiamare i Custom Style premere il pulsante CUSTOM STYLE.
CARICARE UNO O PI SINGLE RAM STYLE CON PATTERN LIST
G
Dalla pagina principale del display, attivare il pulsante MASTER FOLDER
G
Premere il pulsante BLOCK/LIST. La pagina che verr richiamata mostra tutti gli Style (in formato Pattern) contenuti nel Folder 95 Style. Per
le funzioni contenute in questa pagina si rimanda al paragrafo successivo.
SD1 Manuale di Istruzioni 56
Manuale di Istruzioni SD1 57
E possibile visualizzare a tutto schermo il contenuto del Folder con la funzione F7 Pattern List. Essa richiama una pagina dove su tre colonne
sono mostrati i nomi degli Style, alla base si trova il valore del Tempo attualmente in uso e il nome dello Style caricato.
Da questa lista selezionare lo Style da caricare con i pulsanti CURSOR +/-e confermare il caricamento in RAM con F10 Load. Se compare la dic-
itura F10 Play, lo Style gi stato caricato in RAM.
In alternativa si pu immettere il numero dello Style da caricare con la tastierina numerica (pulsanti STYLES)
E possibile da questa pagina bloccare il valore del Tempo con la simultanea pressione dei pulsanti SLOW e FAST. A conferma del blocco, accan-
to al valore del Tempo riportato il simbolo *
I controlli dellArranger sono disponibili per suonare subito lo Style
Non necessario ritornare alla pagina principale per usare lArranger. Rimanendo sulla pagina Pattern List possibile selezionare altri Style da
caricare, anche ad Arranger in esecuzione.
Gli Style caricati in RAM sono contrassegnati dal simbolo .
Il vantaggio di caricare pi Style in RAM deriva dal fatto che essi saranno immediatamente disponibili dalla pagina principale del display con la
funzione Single RAM Style gi descritta.
CARICARE E GESTIRE PI RAM STYLE DALLHARD DISK
Con questa procedura possibile selezionare pi RAM Style da caricare direttamente in memoria, inoltre possibile osservare quanta RAM
ancora disponibile e quanto spazio occupa il singolo Style e cancellare lintero contenuto della RAM mentre si caricano gli Style selezionati.
G
Dalla pagina principale del display, attivare il pulsante MASTER FOLDER
G
Premere il pulsante BLOCK/LIST. La pagina che verr richiamata mostra tutti gli Style (in formato Pattern) contenuti nel Folder 95 Style. Lo
stato del pulsante SINGLE RAM STYLE non influisce sulle operazioni.
G
La pagina che appare visualizza al centro del display tutti gli Style (in formato .PAT) e offre diverse opzioni. Per selezionare gli Style da cari-
care si utilizzino i pulsanti VALUE +/- per scorrere un file alla volta, CURSOR +/- per richiamare gruppi successivi di Style se presenti nel
Folder, e F10 Select per confermare la selezione. Accanto a ogni Style selezionato viene posto il simbolo >.
G
Premendo simultaneamente i pulsanti VALUE +/- si ottiene la selezione di tutti gli Style nel Folder 95 Style.
I parametri disponibili sono i seguenti:
F1 Load: carica in memoria RAM gli Style selezionati
F2 Clear: cancella il contenuto della RAM dedicata agli Style
F3 Clear & Load: carica gli Style selezionati e contemporaneamente cancella quelli contenuti nella RAM
F4 Memory Selection: indica lammontare della RAM che occuperanno gli Style selezionati
F5 Memory Free: indica lammontare della RAM ancora libera destinata ai RAM Style
F6 Create Block: crea un unico file contenente tutti gli Style selezionati. La funzione verr descritta in seguito in questo stesso capitolo
F7 Pattern List: visualizza a tutto schermo la lista degli Style contenuti nel Folder 95 Style
F9 Dir Block: visualizza solo i file di tipo Block Style contenuti nel Folder
F10 Select: conferma della selezione
Gli Style caricati in RAM sono contrassegnati dal simbolo .
E possibile passare da questa pagina al menu Disk per la gestione dei file premendo e disabilitando il pulsante BLOCK/LIST. Le funzioni richia-
mate da questa pagina sono descritte in dettaglio nel capitolo Disk.
CREARE UN BLOCK STYLE
Fino a 32 Style possono essere riuniti in un unico file da caricare in un solo passaggio, chiamato Block Style e con estensione .STY.
Per creare un Block Style necessario selezionare gli Style dalla pagina richiamata con lattivazione di BLOCK/LIST, la stessa descritta appena
sopra.
Per selezionare gli Style si utilizzino i pulsanti VALUE +/- per scorrere un file alla volta, CURSOR +/- per richiamare gruppi successivi di Style
se presenti nel Folder, e F10 Select per confermare la selezione. Accanto a ogni Style selezionato viene posto il simbolo >.
Premendo simultaneamente i pulsanti VALUE +/- si ottiene la selezione di tutti gli Style nel Folder 95 Style.
Attivare la procedura con F6 Create Block
La pagina richiamata permette di inserire il nome da dare al file con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR+/-.
Il parametro F4 Mem. Sel. indica la dimensione del file di Block Style
Per uscire da questa pagina o non concludere il salvataggio premere F5 Escape
Immesso il nome del file, confermare la creazione del Block Style con F10 Save.
I file Block List sono contenuti sempre nel Folder 95 Style.
E possibile visualizzare solo questi file con F9 Dir Block.
Dopo aver selezionato con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select un file Block Style, possibile visualizzare il nome degli Style inclusi
con F8 View Block.
Per tornare alla directory dei file Block Style si prema F10 Escape.
Per tornare alla visualizzazione dei soli Style contenuti nel Folder si prema F9 Dir Pattern
CARICARE UN BLOCK STYLE E RICHIAMARE I RAM STYLE
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Dalla pagina principale del display, attivare il pulsante MASTER FOLDER
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Premere il pulsante BLOCK/LIST.
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Premere F9 Dir Block per visualizzare i file Block List contenuti nel Folder 95 Style.
SD1 Manuale di Istruzioni 58
Manuale di Istruzioni SD1 59
G
Selezionare il Block Style da caricare in RAM con pulsanti VALUE +/- per scorrere un file alla volta, CURSOR +/- per richiamare gruppi suc-
cessivi di Block Style se presenti nel Folder, e F10 Select per confermare la selezione. Al Block Style selezionato viene posto il simbolo >.
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Per caricare il Block Style premere F1 Load
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Per cancellare il contenuto della memoria RAM premere F2 Clear
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Per caricare il Block Style e cancellare il contenuto della memoria attuale premere F3 Clear & Load.
Gli Style sono ora caricati in memoria.
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Tornare alla pagina principale del display premendo il pulsante EXIT
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Attivare il richiamo degli Style in RAM con il pulsante SINGLE RAM STYLE che gi abilitato se non si compiono altre operazioni.
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Inserire con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero dello Style RAM. Per maggiori particolari si veda il paragrafo Caricare diret-
tamente un Single RAM Style.
CARICAMENTO AUTOMATICO DI UN BLOCK STYLE ALLACCENSIONE
E possibile selezionare o creare uno Style Block da caricare automaticamente allaccensione di SD1 per risparmiare tempo. E necessario visu-
alizzare con F9 Dir Block la lista di Style Block disponibili e quindi selezionare quello desiderato con i pulsanti VALUE +/- e F10 Select. Una
volta selezionato, premendo il pulsante SAVE/ENTER, SD1 creer un file chiamato !! INIT 01.PWR collocato nello stesso Folder dello Style Block
di origine. Alla prossima accensione, SD1 caricher automaticamente lo Style Block desiderato. Per eliminare il caricamento automatico nec-
essario cancellare il file !! INIT 01.PWR con F6 Delete, che non canceller lo Style Block di origine. Allaccensione SD1 mostrer al centro del dis-
play la scritta Block Autoloading con le opzioni di F5 Escape, per annullare il caricamento, e F10 Exec per dare il via al caricamento. Tuttavia
se non viene scelta alcuna funzione, il caricamento si avvier dopo qualche secondo.
CARICARE RAM STYLE DA UN FOLDER NON CORRELATO A MASTER FOLDER
E possibile gestire il caricamento di Style anche da Folder creati dal musicista e diversi da quelli legati al Master Folder, tuttavia alcune fun-
zioni vanno perse. Si veda a tal proposito la tabella allinizio del capitolo. Gli Style copiati in un Folder a Master Folder disattivato, possono essere
caricati direttamente con SINGLE RAM STYLE e immettendo il numero relativo con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), oppure visualiz-
zati in una lista a tutto schermo con il pulsante BLOCK/LIST e quindi da questa selezionati con le stesse regole viste sopra.
Quando il Master Folder disattivato, le funzioni Single RAM Style e Block/List fanno riferimento allultimo Folder selezionato al di fuori di
quelli correlati a Master Folder. Pertanto prima di attivare il caricamento di un Ram Style necessario selezionare il Folder che li contiene. Per
maggiori informazioni si veda il capitolo Disk.
Notare che gli Style caricati in RAM non saranno contrassegnati in alcun modo. Inoltre la funzione F2 Load non carica in RAM gli Style, bens
attiva la sostituzione di questi Style con i Custom Style in Flash RAM.
SOSTITUZIONE DEI CUSTOM STYLE
I centosette Custom Style presenti in Flash RAM possono essere sostituiti con qualsiasi altro Style contenuto nellhard disk. La Flash RAM ha il
vantaggio di non perdere i dati a macchina spenta. Il Custom Style che si sostituisce, per, non viene copiato su hard disk e pertanto va perso.
Per questa ragione, la sostituzione deve essere preceduta dallo sblocco di una sicurezza tramite password. La procedura descritta nel det-
taglio nel capitolo Utility che riportiamo qui brevemente:
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Dalla pagina principale del display premere F3 Utility
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Andare a pagina 3 con i pulsanti PAGE +/-
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Premere F6 Password
Non vi password al momento dellacquisto di SD1, perci si possono ignorare tutte le funzioni a esse dedicate
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Disabilitare il blocco della memorizzazione in Flash RAM (Unlocked) con F6 Flash.
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Uscire dalla pagina con EXIT
Per sostituire uno Style in Flash RAM entrare nel menu DISK
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Selezionare il Folder 95 Style con la tastierina numerica (pulsanti STYLE) se attivo Master Folder
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Selezionare il Folder che contiene gli Style sorgente con la tastierina numerica se Master Folder disattivato
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Selezionare con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select, lo Style dorigine
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Premere F2 Load per avviare la sostituzione
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Il display richiama la pagina di Style Replace dove segnalata la locazione del Custom Style di destinazione e lo Style dorigine. E possibi-
le modificare la memoria Flash RAM di destinazione con i pulsanti VALUE +/-.
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Scelta la memoria di destinazione, confermare la sostituzione con F10 Execute o tornare alla pagina precedente con F5 Escape.
G
Un messaggio avvertir circa loperazione che si sta compiendo. Per confermare premere F10 Continue, per annullare e tornare alla pagi-
na Folder premere F5 Exit.
I Custom Style originali (1-107) possono essere ricaricati dal Folder 90 Reload, a Master Folder attivato, che contiene la copia dei singoli Style
e il file SD1STY0.RLD che al comando F2 Load avvia automaticamente il caricamento in Flash RAM degli Style originali.
Non possibile copiare un Custom Style singolo dalla RAM allhard disk poich SD1 salva tutti quanti i parametri timbrici dei Custom Style in un
unico file con estensione .STY. Loperazione di salvataggio stata descritta nel capitolo Arranger.
Pattern Edit
SD1 consente di registrare nuovi Style sia in tempo reale che sfruttando un collegamento MIDI per automatizzare e velocizzare il processo.
Inoltre possibile copiare Section di Style diverse e apportare modifiche ai timbri usati nelle tracce.
Le innovazioni pi importanti in SD1 riguardano la sincronizzazione di un file audio al Pattern, luso di un Live Drum derivato dai groove campi-
onati e una procedura facilitata per la registrazione MIDI.
Gli Style creati o modificati con Patter Edit vengono sempre salvati nellapposito Folder 95 Style (a Master Folder attivato) e da qui diretta-
mente richiamati attraverso lattivazione di Single RAM Style. In questo modo non vengono cancellati nella Flash RAM gli Style gi presenti.
Questa operazione possibile con la funzione Load dove per necessario disabilitare il blocco in scrittura della Flash RAM con una password
personalizzabile. Dal punto di vista pratico lunica differenza tra il caricare uno Style in Flash RAM e caricarlo direttamente in RAM da disco
risiede nella possibilit di mantenere in memoria a macchina spenta gli Style caricati. Per i pi esperti significa anche che possibile stravol-
gere la tabella degli Style in memoria Flash permanente. Nelluso dal vivo la velocit di caricamento di uno Style da disco comunque cos ele-
vata da non disturbare il musicista con attese inaccettabili.
In qualsiasi momento, comunque, possibile ritornare alle condizioni di default degli Style in Flash RAM attraverso unoperazione di ripristino
dei dati che verr descritta nel capitolo Reset e aggiornamento di SD-1.
La struttura di uno Style di SD1 (chiamato anche Pattern) prevede otto tracce distinte con parametri indipendenti. Esse sono:
- Drum: associata a un Drum Set per la sezione ritmica
- Bass: associato a un timbro GM per la traccia di basso
- Chord 1: associato a un timbro GM per la prima traccia di accompagnamento melodico
- Chord 2: associato a un timbro GM per la seconda traccia di accompagnamento melodico
- Chord 3: associato a un timbro GM per la terza traccia di accompagnamento melodico
- Chord 4: associato a un timbro GM per la quarta traccia di accompagnamento melodico
- Chord 5: associato a un timbro GM per la quinta traccia di accompagnamento melodico
- Drum 2: associato alluso di un Live Drum derivato da un groove
Ognuna di queste tracce si ritrova allinterno di una Section, ovvero una sezione dellaccompagnamento automatico ben definita.
SD1 permette la programmazione delle seguenti Section:
- To End - Arrange A
- Intro 1, 2, 3 - Arrange B
- Fill In 1, 2, 3, 4 (Break) - Arrange C
- Ending 1, 2, 3 - Arrange D
Lediting del Pattern possibile sia su Style presenti in hard disk, sia per i Custom Style in Flash RAM.
Per modificare uno Style presente su hard disk sufficiente selezionare la funzione F5 List dalla pagina iniziale di Pattern Edit, o dalla lista
che verr mostrata la prima volta che si accede a Pattern Edit.
Per modificare un Custom Style necessario creare un nuovo Pattern con Pattern Edit e copiare i dati del Custom Style con la funzione F4
Copy. In questultimo caso la creazione di un Pattern corrisponde anche alla creazione di un file .PAT, di cui potete deciderne il nome, con rela-
tivo numero di identificazione che servir per richiamarlo con la funzione Single RAM Style.
Pattern Edit non lavora su Style presenti su Floppy Disk, necessario pertanto copiarli nellhard disk per poterli usare.
Dal punto di vista puramente tecnico, Pattern Edit sfrutta una sola locazione di memoria RAM per modificare lo Style. Questo significa che non
possibile caricare pi Style da modificare in momenti successivi, e soprattutto che necessario salvare di volta in volta tutte le modifiche
apportate, pena la perdita dello Style allo spegnimento di SD-1. La gestione di questa locazione RAM totalmente automatizzata e nascosta al
musicista che non se ne deve preoccupare.
LA PRIMA PAGINA DEL MENU EDIT PATTERN
Per accedere allediting di uno Style necessario trovarsi nella pagina principale del display e quindi premere PATTERN EDIT, il led si attiva.
Per ritornare alla pagina principale premere il pulsante EXIT. In alcuni casi necessario disabilitare il pulsante SONG PLAY, oppure SEQUENCER
prima di entrare in Pattern Edit
SD1 Manuale di Istruzioni 60
Manuale di Istruzioni SD1 61
Unaltra condizione necessaria che sia selezionato Hard Disk dalle pagine Disk, poich leditor lavora solo su file nellhard disk. Per accedere
allhard disk:
- premere DISK
- premere uno dei pulsanti PAGE +/- per far comparire la scritta Hard accanto al Folder attualmente selezionato.
La prima volta che accedete a Pattern Edit, a Master Folder attivato, viene visualizzata una lista di Style, contenuti nellhard disk da cui
scegliere quello da modificare con F10 Select e i pulsanti CURSOR +/- per muoversi allinterno della lista, oppure sempre dalla stessa pagina
possibile creare un nuovo Style con F5 New, che porta alla pagina di immissione del nome e conferma con F10 Create. La stessa funzione di
creazione di un Pattern nuovo si ritrova nella prima pagina di Pattern Edit e corrisponde alla funzione F10 New.
In entrambi i casi entrerete nel menu principale.
La prima pagina di Pattern Edit permette di richiamare una serie di funzioni, con i relativi parametri per mezzo dei pulsanti funzione. Il nome
dello Style scelto o creato sar visibile al centro del display della prima pagina e contemporaneamente si attiver il pulsante SINGLE RAM
STYLE che indica che si sta lavorando su uno Style in RAM.
Di seguito troverete la spiegazione dei parametri dei diversi menu richiamabili dalla prima pagina.
F1 RECORD
Da questa pagina possibile registrare e riprodurre le singole tracce di una Section. Di default viene impostato Arrange A come Section da
modificare e attivata la funzione di riproduzione (F8 Play).
Per poter ascoltare la Section selezionata indispensabile impostare un accordo sulla tastiera nella parte di tastiera a sinistra del punto di
split. Se prima di entrare in Pattern Edit il punto di Split era posto allestremit inferiore della tastiera, non sar possibile impostare laccordo.
Nel caso, uscire da Pattern Edit, impostare un nuovo punto di Split e, visto che ci siamo, azzerare il volume delle sezioni Lower premendo con-
temporaneamente i pulsanti LOWER VOLUME +/-. Ritornando in Pattern Edit e F1 Record, sar ora possibile ascoltare tutte le tracce della
Section secondo laccordo impostato.
Per quanto riguarda i principi di registrazione, per ogni Section necessario stabilire quale tonalit si vuole registrare a scelta tra Maggiore,
Minore, Settima, Maggiore Settima, Minore Settima e due combinazioni che permettono di mantenere inalterata la figura ritmica e melodica
modificando solo la tonalit. Scelta la tonalit, necessario stabilire quale Section si voglia registrare con F1 e la relativa traccia, selezionan-
dola con i pulsanti CURSOR +/-. Individuata la traccia possibile modificarne lottava con i pulsanti VALUE +/- (compresa quella per la traccia
Drum, in modo da usare anche i suoni fuori range) e cambiare il timbro assegnato.
Se il Pattern stato creato ex-novo, prima di registrare una qualsiasi Section sar possibile modificare il numero di misure che lo compone,
spostandosi con i pulsanti CURSOR +/- su Bar e quindi selezionando il numero di misure con VALUE +/-. Se viceversa si sta modificando un
Pattern o una Section gi esistente non sar possibile modificare il valore delle misure. I Fill In hanno sempre la durata fissa di una battuta.
Per variare il Tempo di riproduzione e di registrazione sufficiente usare i pulsante FAST e SLOW.
Di seguito la spiegazione dei singoli parametri richiamabili con i pulsanti funzione.
ASSEGNAZIONE DEI TIMBRI ALLE TRACCE
Per le tracce melodiche (Bass, Chord 1, 2, 3, 4, 5) si possono utilizzare i timbri del banco GM, del banco USER VOICE per quelli creati in proprio e
del banco RAM/FLASH per gli eventuali campioni caricati in RAM per le tracce melodiche. Non possibile usare timbri realizzati con Drawbars.
Selezionare una traccia melodica con i pulsanti CURSOR +/-
Per i timbri in GM, selezionare il timbro da assegnare usando i pulsanti VOICES, per il richiamo dei gruppi di timbri, i pulsanti PAGE +/- e i pul-
santi funzione per selezionare il suono
Per gli User Voice, attivare il pulsante USER VOICE, usare i pulsanti PAGE +/- e selezionare il timbro con il relativo pulsante funzione
Per i file audio caricati in memoria RAM, attivare il pulsante RAM/FLASH e usare i pulsanti funzione per selezionare il relativo suono.
Le tracce Drum 1 e 2 sono dedicate alluso esclusivo dei Drum Set e, solo per Drum 2, anche per i Live Drum derivati dai groove e per i loop cam-
pionati o importati (file .WAV).
Per la traccia Drum 1 si possono scegliere solo i Drum Set presettati e gli User Drum Set.
Selezionare la traccia Drum 1 con i pulsanti CURSOR +/-
Attivare il pulsante DRUM SET e, attraverso i pulsanti VOICE, PAGE +/- e i pulsanti funzione, si assegni il nuovo Drum Set alla traccia.
Selezionare la traccia Drum 2 con i pulsanti CURSOR +/-
Per usare un Drums Set attivare DRUM SET. Le pagina da cui scegliere non sono pi sei bens undici. Oltrepassato il sesto gruppo di Drum Set,
appaiono i Live Drum derivati dai groove da cui scegliere quello che si preferisce.
Per associare un loop campionato a Drum 2, attivare RAM/FLASH e quindi selezionare un loop precedentemente caricato in memoria avente le
caratteristiche adeguate (vedi lappendice al manuale).
DESCRIZIONE DEI PARAMETRI
F1 Section: una volta premuto F1 possibile attraverso i pulsanti VALUE +/- richiamare la Section che si vuole registrare o ripro-
durre. In ordine di comparsa appaiono Arrange A, B, C, D, Fill In 1, 2, 3, 4, Intro 1, 2, 3, Ending 1, 2, 3, To End. Prima di avviare
la registrazione sempre bene accertarsi che la Section su cui si sta lavorando sia effettivamente quella voluta, per
evitare confusione.
F2 Solo: quando viene attivata questa funzione (), verr riprodotta in Play solo la traccia selezionata al momento.
F3 Tonality: permette di stabilire a quale tonalit si riferisce la Section in registrazione tra Maggiore, Minore, Settima e combi-
nazioni delle tre. In questo modo possibile creare un arrangiamento completamente diverso per le diverse combi-
nazioni di tonalit. Per semplificare le fasi di registrazione anche possibile registrare una sezione in sola tonalit mag-
giore e lasciare a SD-1 il compito di estrarre le differenti versioni di minore e di settima. Per far ci, selezionare per
Tonality la sigla M.m.7th e registrare la sezione con un arrangiamento in Do maggiore.
F4 Metronome: quando viene attivato (), SD1 user un suono di Stick per battere il tempo
F5 Save: salva le modifiche in modo permanente sullhard disk
F6 Value Quantize: in registrazione pu essere molto comodo riportare le note a una griglia temporale il cui valore pu essere modificato
con i pulsanti VALUE +/-. Lassenza di quantizzazione indicata con Real, mentre il massimo della quantizzazione si
ha con il valore 2. La lettera T indica valori terzinati.
F7 Quantize: mentre F6 Value Quantize attivo in registrazione, questa funzione permette di quantizzare le note anche successi-
vamente alla registrazione. Scelta la traccia, stabilire il valore di quantizzazione con F6 Value Quantize e quindi pre-
mere F7 Quantize per applicare la quantizzazione sulle note registrate.
F8 Rec/Play: permette di commutare tra la registrazione (Rec) della Section e la riproduzione (Play). Per ascoltare una qualsiasi
SD1 Manuale di Istruzioni 62
Manuale di Istruzioni SD1 63
Section, anche senza modificarla, quindi necessario selezionarla con F1 Section e quindi con F7 Play. Attivando
lArranger con START e suonando un accordo, purch il punto di Split lo permetta, sar possibile ascoltare ripetuta-
mente la Section in questione.
F9 Velocity: permette di modificare i valori di velocity di una o tutte le note della traccia al momento selezionata. Attivando la fun-
zione viene aperta una nuova pagina con i seguenti parametri:
F1 Global: selezionandolo si modificheranno tutte le note contenute nella traccia
F2 Note: permette di scegliere la nota di cui modificare la velocity semplicemente suonandola dalla tastiera
F3 Value: stabilisce il valore di incremento o decremento da dare alla velocity della nota selezionata con F2
Note, o di tutte le note con F1 Global. Il valore viene immesso con i pulsante VALUE +/-.
F10 Execute: esegue loperazione di modifica
F5 Escape: annulla lintera operazione, a meno che sia gi stata confermata con F10 Execute, e riporta alla
pagina precedente F1 Record.
F10 Clear: consente la cancellazione del contenuto di una traccia in modo differente per le tracce Drum e le tracce melodiche
(compreso Bass). Per le tracce Drum infatti possibile selezionare anche la nota da cancellare. Una volta selezionata la
traccia Drum su cui lavorare, si prema e si tenga premuto il pulsante F10 Clear, comparir una nuova finestra con questi
parametri:
F2 Tempo: presente solo per la traccia Drum 1, selezionando questa funzione verranno cancellati i dati di Tempo
eventualmente registrati
F3 Note: permette la cancellazione di una nota singola. Tenendo sempre premuto F10 Clear della pagina prece-
dente, suonare la nota da cancellare sulla tastiera, la cancellazione immediata e non richiede conferme
F5 Global: premendo questo pulsante si ottiene la cancellazione dellintera traccia Drum.
Nel caso di tracce melodiche possibile la sola cancellazione totale della traccia. Selezionata la traccia da can-
cellare e tenuto premuto il pulsante F10 Clear si apre una nuova pagina con:
F5 Global: selezionandolo si ottiene la cancellazione immediata dellintero contenuto della traccia, senza richi-
este di conferma.
Ci sono infine due particolari da tenere presente per la registrazione:
G
i cambi di tempo con SLOW e FAST sono registrati sulla traccia Drum 1;
G
quando si registra su una traccia che gi contiene dei dati musicali, questi non verranno cancellati. In pratica la registrazione successiva
aggiunge le note suonate, con un processo di overdubbing.
Per tornare alla pagina iniziale di Pattern Edit premere il pulsante EXIT.
F2 PARAMETER
Dal menu Edit Pattern possibile selezionare questa pagina dove modificare alcuni parametri globali per lintero Pattern. E preferibile
impostare questi parametri prima di iniziare a registrare una traccia o una Section. Alcuni di questi parametri sono modificabili solo con un
Pattern appena creato ove non sia stato ancora registrato alcunch.
F1 Tempo: di default posto a 120 bpm. Il valore pu essere modificato con i pulsanti SLOW e FAST oppure VALUE +/-.
F2 Time Signature: stabilisce la divisione musicale. I valori sono modificabili con i pulsanti VALUE +/- e premendo di nuovo F2 Time
Signature per commutare la posizione nella divisione
F3 Autocrash: se attivato (), verr suonato un Crash alla fine di ogni Fill In, Break e Intro
F4 Crash Level: stabilisce il volume del Crash legato allAutocrash, si modifica con i pulsanti VALUE +/-
F5 Escape: ritorno al menu principale Edit Pattern
F8 Bas Octav: permette di definire lottava in cui si trova la fondamentale del basso. Il valore si modifica premendo ripetutamente il pul-
sante funzione F8 Bass Octave
F9 Bass Type: mentre un basso a quattro corde non pu scendere sotto la nota E0, un basso a cinque corde pu arrivare alla nota C0.
In pratica scegliendo come basso un 4 Strings la nota di basso non scender sotto E0, cambiando il basso in 5 Strings la
nota pi bassa sar C0. Porre attenzione anche al valore di F8 Bass Octave, che potrebbe inficiare la scelta del Bass
Type. Per selezionare un Bass Type premere ripetutamente il pulsante funzione F9 Bass Type.
F10 Save: salva tutti i parametri modificati.
Al centro del display sono riportate tutte le tracce melodiche e le rispettive modalit di armonizzazione e di Retrigger. Per spostarsi allinter-
no di questi parametri si usano i pulsanti CURSOR +/-, mentre per modificarne lo stato si impiegano i pulsanti VALUE +/-.
La modalit di armonizzazione, che ritroveremo anche nel menu Arrange Mode, consente di optare per due tipi di armonizzazione delle note:
Close permette di mantenere il pi possibile vicino le note anche quando laccordo distante, Parallel invece sposta le note senza alterarne
gli intervalli. In genere i risultati pi musicali si ottengono proprio con Close.
Quando la modalit di Retrigger impostata su On, al cambio di accordo viene sempre suonata la fondamentale per la traccia di basso e
ripetute le note programmate sulle tracce Chord che sono contenute nella prima misura.
COME REGISTRARE UNA SECTION
Gi a questo punto siete in grado di registrare in tempo reale il vostro Pattern. Per maggiore chiarezza riportiamo un esempio pratico.
Dalla pagina principale del display, dopo aver accertato che Disk sta lavorando con Hard Disk, premere il pulsante PATTERN EDIT.
Per creare un nuovo Style da zero uscire dalla lista con F5 Escape, che potrebbe essere visualizzata al momento di entrare in Pattern Edit
oppure premere F10 Select.
Creare un nuovo Style con la funzione F10 Create dal menu principale di Pattern Edit. SD-1 commuter la pagina in quella dedicata allimmis-
sione del nome, con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-. Immesso il nome, obbligatorio per proseguire, confermare con F10 Create.
Per registrare una Section premere F1 Record.
Scegliere quale sezione registrare selezionandola con F1 e i pulsante VALUE +/-
Modificare, se si desidera, il valore del Tempo con i pulsanti SLOW e FAST
Modificare il numero di battute spostandosi con i pulsanti CURSOR +/- accanto a Bar, e quindi immettere il valore con i pulsanti VALUE +/-
Per modificare anche la divisione musicale necessario tornare alla pagina iniziale con EXIT e passare al menu F2 Parameter, quindi a F2
Time Signature
Scegliere con F3 Tonality la tonalit dellaccordo per la traccia che si andr a registrare (Maggiore, Minore o Settima). In condizioni normale
con la scritta M.m.7th il Pattern registrer un accordo unico valido per tutte le tonalit. In questo caso laccordo programmato dovr essere
necessariamente di DO maggiore se si vuole che poi il Pattern esegua correttamente tutti gli altri accordi
Dal menu F1 Record, scegliere la traccia da registrare con i pulsanti CURSOR +/-
E possibile cambiare il timbro della traccia selezionata semplicemente richiamandolo con i pulsanti VOICE, USER VOICES, FLASH/RAM e i rel-
ativi pulsanti funzioni. Operata la scelta, premere EXIT per tornare al menu precedente
Attivare o meno il metronomo con F4 Metronome
Commutare F8 Rec/Play su Rec
Premere il pulsante START per iniziare la registrazione. Dopo una misura di attesa (precount) possibile iniziare la registrazione.
Alla conclusione del numero di battute disponibili, la registrazione si arresta automaticamente per mettersi in Play.
Per riprodurre quanto registrato, premere START e suonare un accordo sulla parte sinistra della tastiera. La riproduzione della traccia andr in
loop fino a quando non si premer di nuovo START.
Salvare lintera registrazione con F5 Save.
F3 SECTION CLEAR
Dalla pagina iniziale di Edit Pattern possibile raggiungere questa pagina per cancellare lintero contenuto di una singola Section. E suffi-
ciente premere il pulsante funzione relativo alla Section, dopo aver scelto eventuali variazioni, e premere F10 Execute per ottenere la can-
cellazione.
F1 To End: selezione di To End
F2 Intro: selezione di Intro 1, 2, 3, premendo ripetutamente F2 Intro
SD1 Manuale di Istruzioni 64
Manuale di Istruzioni SD1 65
F3 Fill In: selezione di Fill In 1, 2, 3, 4, premendo ripetutamente F3 Fill In
F4 Ending: selezione di Ending 1, 2, 3, premendo ripetutamente F4 Ending
F5 Escape: ritorno alla pagina Edit Pattern
F6 Arrange A: selezione di Arrange A
F7 Arrange B: selezione di Arrange B
F8 Arrange C: selezione di Arrange C
F9 Arrange D: selezione di Arrange D
F10 Execute: cancellazione della Section selezionata al momento.
F4 COPY
Raggiungibile dalla pagina iniziale Pattern Edit, permette di copiare un intero Pattern o Section di esso sul Pattern al momento in editing. Se
il Pattern che si sta modificando contiene gi delle tracce registrate, sar necessario che le tracce o le Section da cui attingere abbiano la stes-
sa divisione musicale e la stessa lunghezza in battute. La funzione di copia permette di definire non solo la Section di origine ma anche la trac-
cia allinterno della Section da copiare.
La pagina di F4 Copy si presenta in questo modo
F1 Source: permette di specificare larea di memoria da cui selezionare il file da copiare a scelta tra Custom (in Flash RAM) e
Disk Style (su Hard Disk) premendo di nuovo F1 Source. Subito sotto riportato il numero dello Style sorgente. Per
cambiare lo Style da copiare sufficiente immettere con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero dello
Style.
F3 Section: specifica la Section che si vuole copiare, premendo ripetutamente F3 Section. Sono compresi Intro 1, 2, 3, Ending 1,
2, 3, Fill In 1, 2, 3, 4 (Break), To End. Arrange A, B, C, D. Se viene scelto Global saranno copiate tutte le Section di
uno Style.
F4 Tracks: quando F3 Section diverso da Global, possibile specificare anche la traccia da copiare a scelta tra Drums,
Chord 1, 2, 3, 4, 5 e Drums 2.
F5 Escape: ritorna alla pagina di Pattern Edit
F6 Destination: informazione circa il Pattern di destinazione, non pu essere modificato a meno di uscire da F4 Copy e caricare per
lediting un nuovo Pattern.
F8 Destination Section: quando si selezione una Section di cui siano disponibili pi variazioni, possibile modificare la Section di desti-
nazione purch sia affine a quella di origine. Cos, per esempio, se la Section sorgente Arrange A, si potrebbe
scegliere come destinazione non solo Arrange A, ma anche B, C e D. Lo stesso discorso vale per Intro, Ending e Fill
In. Per selezionare una Section differente si prema ripetutamente il pulsante funzione F6 Destination Section.
F9 Destination Track: se stata selezionata una traccia Chord in F4 Tracks, sar possibile copiarla in una traccia Chord diversa da quella
di origine, come gi descritto per F6 Destination Section. Per selezionare una traccia Chord diversa, premere
ripetutamente il pulsante funzione F7 Destination Track
F10 Save: conferma e salva loperazione di copia impostata con i parametri sopra riportati.
F5 LIST
Dalla pagina iniziale di Pattern Edit possibile scegliere uno Style, presente su Hard Disk da modificare. La creazione e modifica dei Pattern
avviene infatti lavorando solo sui file dellhard disk, per evitare di danneggiare inavvertitamente il contenuto della Flash RAM. Per selezionare
lo Style da caricare in Pattern Edit, scorrere la lista con i pulsanti VALUE +/- e, individuato lo Style, premere F10 Select. Automaticamente si
ritorner sulla pagina principale di Pattern Edit. Per ritornare alla pagina iniziale senza scegliere uno Style, premere F5 Escape.
F6 MIDI RECORD
Dalla schermata principale di Edit Pattern possibile accedere a Midi Record F6 .
Con questa funzione possibile registrare direttamente il Pattern da una sequenza completa trasmessa da Computer o Sequencer .
Per registrare un Pattern da Computer :
G
Collegare il Midi In 2 dello strumento al Midi Out del Computer e il Midi Out dello strumento al Midi In del computer.
G
Attivare il Midi Clock In del Computer (disattivare il Thru se inserito)
G
Attivare Midi Clock Out sullo strumento
G
Preparare su Computer la sequenza da trasmettere
G
Il canale di ogni traccia della sequenza deve corrispondere a quelli delle varie sezioni dello style come gi selezionate nel Midi RX dello stru-
mento
G
Premere il tasto Edit Pattern
G
Selezionare la funzione MIDI RECORD con F6
G
Controllare sulla sezione PARAMETER che il Time Signature del Pattern corrisponda a quello della sequenza da trasmettere.
G
Scegliere la parte da registrare ( Arrange A, B,C,D, Intro, Fill etc.)
G
Settare la funzione Value Quantize sul valore desiderato .(In caso di sequenze molto complesse consigliabile settare il valore REAL).
G
Scegliere con la funzione BAR il numero di Misure da registrare
G
Premere F8 per selezionare REC .
G
Premere il tasto Start. La registrazione si arresta automaticamente al termine delle misure impostate. Tutte le tracce verranno registrate
con una singola operazione.
G
Per riascoltare premere Start e suonare il Pattern normalmente. In questa fase possibile valutare Quantizzazioni diverse per la sequenza
acquisita prima del salvataggio.
G
Per salvare il Pattern premere F5 Save.
La differenza maggiore rispetto al metodo tradizionale di registrazione, risiede nella possibilit di poter registrare via MIDI in un solo passaggio
tutte le tracce. Infatti a ogni traccia corrisponde un canale MIDI ben preciso e creando, per esempio, quattro battute di Arrange A su sequencer
esterno sfruttando tutte le tracce relative alle Part, sar possibile inviare in riproduzione da sequencer tutto il contenuto della Section. In ogni
caso sempre possibile inviare una singola traccia da sequencer esterno usando le funzioni proprie del sequencer come Mute e Solo.
Nella sequenza che verr gestita da sequencer esterno bene non utilizzare Program Change. Essi potranno essere modificati successivamente
scegliendo per ogni traccia, dalla pagina F1 Record o F8 MIDI Record, i timbri pi appropriati come gi descritto sopra. Lavorando in questo
non si genera confusione.
F9 WAVE SYNC
La possibilit di sincronizzare un loop a uno Style del tutto nuova, nel panorama delle tastiere elettroniche, e permette di stravolgere lintero
Style a piacimento del musicista. SD-1 implementa un algoritmo di Pitch Shift che lavora sul loop agganciato al valore del tempo. In pratica mod-
ificando il tempo dello Style, per valori attigui, si modifica anche la lunghezza del loop campionato, che rimane sincronizzato al ritmo, ma non
il timbro. Le applicazioni di questo nuovo Style ibrido sono quanto di pi musicale ci possa essere: da una parte la fedelt dei timbri di SD-1, dal-
laltra il groove di un batterista campionato. Tratteremo nellappendice gli esempi pratici di questa innovazione. Per quanto riguarda lediting
del Pattern, la pagina Wave Sync permette di stabilire a quale Section vada sincronizzato il loop campionato, attivando il Wave Sync per le sin-
gole Section con i relativi pulsanti funzione.
I requisiti obbligatori per sfruttare un loop campionato non sono molti, ma ognuno necessario per portare a termine il collegamento.
SD1 Manuale di Istruzioni 66
Manuale di Istruzioni SD1 67
Il loop deve essere un file .WAV monofonico
Il file .WAV deve avere un punto di Start e di End per il loop che deve essere attivo. Se il file audio non dispone di loop, importarlo in Sampler
MSP, impostare il loop e salvarlo su hard disk.
Il file audio deve essere caricato nel banco FLASH/RAM prima di poter essere utilizzato in Pattern Edit.
Il file audio .WAV pu essere assegnato come timbro a Drum 2. Si selezioni Drum 2, si attivi FLASH/RAM e dalla lista di file audio in Flash/RAM si
selezioni, con i pulsanti funzione relativo, il loop da assegnare alla traccia.
Il loop vale solo per la Section al momento indicata (F1). Per utilizzarla su pi Section necessario ripetere la procedura di selezione del loop
per la traccia Drum 2 anche per tutte le altre Section che sfrutteranno quel loop.
Per ogni Pattern pu essere utilizzato un solo loop, indipendentemente dallassegnazione alla Section.
Per abbreviare al minimo i tempi di caricamento, soprattutto per il loop, consigliabile creare un RAM Style Block da caricare allaccensione, in
questo modo verranno caricati anche tutti i loop necessari agli Style in un solo passaggio, e saranno subito disponibili in Single RAM Style senza
necessita di riassegnare il loop alle Section.
F10 NEW
Dalla pagina Pattern Edit, anche se si sta lavorando a uno Style, possibile creare in qualsiasi momento un nuovo Style da registrare con F10 New.
Verr richiesto il nome da dare allo Style, attraverso la tastiera e i pulsanti CURSOR +/-, e quindi la conferma della creazione con F10 Save. Per
annullare loperazione e ritornare alla pagina di Edit Pattern premere il pulsante funzione F5 Escape. Ricordarsi, nel caso in cui si stia effettuando
la modifica di uno Style precedentemente alla creazione di uno nuovo, di salvare lo Style, in caso contrario verranno perse tutte le modifiche.
Power On Set Up
Alcune delle impostazioni programmabili pi significative per luso di SD1 possono essere memorizzate e richiamate automaticamente allac-
censione, evitando cos di perdere tempo nel ripristinarli. Questi parametri non sono raggruppati in una sola pagina, bens si trovano in diver-
si menu tra i quali Arrange Mode, Arrange View, MIDI e pulsanti su pannello di controllo. La tabella riporta tutti i parametri che possono essere
memorizzati e richiamati allaccensione.
Style Custom/Factory (led)
1 Touch (led)
4 switch mode
Accordion Mode
Arabic mode
Autocrash
Bass Lock
Bass to Lower
Bass Octave
Bass Mono / Poly
Fingered
Finger 2
Easy 1
Easy 2
Song Balance
Registration
Switch On / Off
Modulation Amount / Rate
Vocalist Active-Inactive-Internal - None
Bass to Pedal
Bass hold
Bass Retrigg. Accordion
Fixed Dynamic Value
Mentre per questa funzione esiste una sola locazione di memoria invisibile che viene trattenuta anche a macchina spenta, possibile memo-
rizzare pi impostazioni Power On Set Up su disco. Quando si ritiene di aver trovato unimpostazione ottimale per i parametri della tabella di
cui sopra, possibile procedere alla memorizzazione o salvataggio su disco delle stesse con la seguente procedura.
G
Premere il pulsante SAVE/ENTER per attivare la procedura
G
Selezionare F3 Power On Setup
Appaiono su display quattro funzioni:
F5 Escape: annulla loperazione e ritorna alla pagina principale del display
F8 Disk Save: salva il Power On Set Up nel disco selezionato prima di confermare il salvataggio in Flash RAM. Se attivo il Master Folder,
viene creato un file con il nome di Setup.PON che sar salvato nel Folder 98 Userfile. Per salvare un altro file Power On Set Up
necessario che quello precedente sia rinominato con la funzione Rename nel menu Disk (si veda il capitolo Disk). Se il Master
Folder non attivo, il file sar salvato sullultimo Folder selezionato in ordine di tempo. Anche in questo caso sar necessario
rinominare il file salvato prima di procedere a un nuovo salvataggio nello stesso Folder.
F9 Default: ripristina le condizioni iniziali di tutti i parametri della tabella di cui sopra
F10 Save: salva le impostazioni nella memoria Flash RAM di SD1
SD1 Manuale di Istruzioni 68
Song Expression
Midi Menu
Microphone Active / Inactive
Lower off on stop
Music Volume
Folder User iniziale
Delay Lock
Micro Dry On Stop
Setup Video mode, color zoom
Pianist Mode (standard, auto)
Tempo Step
Arranger lock
Automatic switch off registr.
Global Bass retrigger
Hold on stop
Live Drum
Interactive Arrange
Bass Boost
Out Levels ( Menu Effects)
Modo Selezione Timbri
Modo Selezione Styles numerica o a pagine
Canali Gm Tx-Rx
Dynamic Arranger
Dynamic Curve
Equalizer
Font 1-2 text lyric
Global transposer
Global Tune
Harmony type
Lower 1 Hold
Lower 2 Hold
Lower Lock
Pattern (led)
Pedalboard
Pianist Sustain
Portamento time
Reverb Level
Reverb Lock
Separate Out Assignment
Split point
Sustain 2nd voice
Swell to right
Sync time
Enhancer
Master Volumes
Manuale di Istruzioni SD1 69
Song Play, Midifile e Karaoke
Raggiungibile con lapposito pulsante su pannello di controllo, Song Play consente di riprodurre e organizzare Midifile, siano essi su hard disk
o su floppy.
SD1 compatibile con i seguenti formati:
G
Standard MIDI File in formato 0 e 1
G
Midifile con estensione .MID
G
Midifile con estensione .KAR
G
Midifile con eventi Lyrics ed estensione .KAR o .MID
G
General MIDI Level 1
E da osservare che la visualizzazione del testo sillabato su display si realizza solo se il Midifile contiene eventi di tipo Lyrics, tuttavia SD1 con-
sente di importare un file testo (.TXT) da agganciare a un Midifile, senza necessit di impiegare un software per linserimento del testo. Questa
possibilit descritta nel capitolo File di testo.
Per semplificare la ricerca di un Midifile, SD1 numera automaticamente i Midifile sia nellhard disk che nel floppy, poich il richiamo dei Midifile
non avviene per nome o per selezione ma con limmissione del numero assegnato. La numerazione non modificabile ed assegnata seguen-
do lordine temporale con cui sono aggiunti Midifile a quelli precedenti in un Folder.
La numerazione non modifica il nome e il contenuto dei Midifile.
SD1 la prima tastiera elettronica a poter sincronizzare un loop audio, spesso un groove, con un Midifile. Il loop pu essere importato o gener-
ato direttamente dal campionatore interno, e una volta preparato per il Midifile sar possibile alterare il Tempo o la trasposizione senza dras-
tici mutamenti sul loop importato. Questo significa che si possono impiegare campioni di loop ritmici sempre a tempo o campioni strumentali
o vocali senza effetti spiacevoli sul timbro. Alluso di file audio con Midifile sar dedicato un capitolo a parte.
CARICARE UN MIDIFILE DA FLOPPY DISK
G
Inserire il floppy disk con Midifile con estensione .MID o .KAR.
G
Attivare SONG PLAY con lapposito pulsante su pannello, il led si accende
G
Selezionare Floppy Disk con i pulsanti PAGE +/-
G
Visualizzare la lista dei file con il pulsante funzione F5 Dir
G
Il display mostra i primi 20 Midifile contenuti, per visualizzare quelli successivi usare i pulsanti VALUE +/-
G
Immettere con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero relativo al Midifile da caricare, il display torna sulla pagina iniziale di Song
Play.
G
Appena concluso il caricamento, il nome e il numero del Midifile sar visualizzato su display.
G
Avviare la riproduzione con il pulsante START.
G
Di default attivata anche la visualizzazione del testo, che pu essere disattivata con la pressione del pulsante funzione F10 Lyric.
G
Per caricare un altro Midifile non necessario uscire dalla visualizzazione del testo. E sufficiente immettere direttamente il numero con la
tastierina numerica. Se il precedente Midifile in esecuzione, appena terminato il caricamento (circa cinque secondi) il nuovo Midifile sar
riprodotto. E anche possibile rivedere la lista premendo F5 Dir.
G
Per fermare la riproduzione premere START
CARICARE UN MIDIFILE DA HARD DISK
A differenza del Floppy Disk, il caricamento da Hard Disk velocissimo. Se il Midifile in riproduzione e proviene dal Floppy Disk, prima di pas-
sare allHard Disk necessario arrestare la riproduzione con START, e quindi usare i pulsanti PAGE +/- per spostarsi sullHard Disk, senza uscire
da Song Play.
Se lHard Disk era stato precedentemente selezionato, lattivazione di Song Play far riferimento a un Folder dellHard Disk.
Se Master Folder attivato, il Folder di riferimento 91 Midifile.
Se Master Folder disabilitato, il Folder di riferimento lultimo selezionato in ordine di tempo. Si pu sfruttare questo comportamento dal
vivo per spostarsi dal folder 91 Midifile a quello scelto dal musicista con la semplice attivazione o meno di MASTER FOLDER, in modo da avere
due Folder subito a disposizione.
Le operazioni di caricamento di un Midifile sono identiche a quelle per il Floppy Disk, a cui vi rimandiamo. Naturalmente i tempi di caricamen-
to sono ridottissimi.
CREARE UNA CATENA TEMPORANEA DI MIDIFILE DA RIPRODURRE
La funzione F6 Juke-box, presente nella pagina di Song Play, consente la creazione di concatenazioni di Midifile presi dal Folder in uso. Una
volta premuto il relativo pulsante funzione si apre una pagina dove sono riportati i Midifile allinterno del Folder.
La selezione dei Midifile da prenotare avviene con i pulsanti VALUE +/-. Il Midifile selezionato mostrato in corrispondenza del riquadro relati-
vo a F7 Go Next.
Se si digita il numero del Midifile, esso viene immediatamente caricato in memoria e non diventa un Midifile prenotato.
Se si preme quindi F7 Go Next, con il Midifile precedente in riproduzione, verr immediatamente interrotta la riproduzione per riprendere subito
dopo con il Midifile selezionato.
Al termine del Midifile in riproduzione, verr automaticamente riprodotto il Midifile selezionato in F7 Go Next.
In Song Play premendo F7 Go Next si avr limmediata riproduzione del Midifile selezionato.
Interrompendo la riproduzione del Midifile, SD1 carica in memoria il Midifile selezionato in F7 Go Next.
E possibile creare catene di Midifile estemporanee partendo dai Midifile contenuti nel Folder, per un massimo di 64 Midifile. E necessario per
attivare la funzione premendo il pulsante *, il quale fa comparire nella pagina Juke-box la funzione F9 Chain. Premendo nuovamente il pulsante
*, la funzione scompare dal display.
La creazione di una catena temporanea prevede che per ogni Midifile che ne entra a far parte si seguano i seguenti passi:
Selezionare con i pulsanti VALUE +/- il Midifile che si vuole concatenare
Attivare la concatenazione premendo F9 Chain. Accanto al nome del Midifile compare il simbolo e accanto alla scritta Chain compare un
numero che indica la posizione del Midifile allinterno della catena.
Per escludere un Midifile che fa parte dalla catena, selezionarlo di nuovo e premere F9 Chain. Il simbolo scompare accanto al nome e SD1
aggiorner la posizione degli altri Midifile.
Per cancellare tutta la catena premere contemporaneamente i pulsanti VALUE +/-.
Una volta creata la catena, premendo F7 Go Next si carica il primo Midifile della catena. Avviarne la riproduzione premendo START. Al termine
della riproduzione, SD1 passer al Midifile successivo
Arrestando con START la riproduzione, SD1 carica automaticamente il Midifile successivo della catena pronta a partire non appena si preme
START.
Con un Midifile in riproduzione, premendo F7 Go Next si richiama il Midifile successivo della catena che entra subito in riproduzione.
E possibile tornare alla pagina Song Play con EXIT e richiamare con START i Midifile successivi della catena.
Le catene cos create non possono essere salvate e se si cambia Folder o disco vanno perse poich SD1 non trova pi i riferimenti.
E possibile visualizzare contemporaneamente directory e testo se nella funzione Video stata impostata la condizione Screen
SD1 Manuale di Istruzioni 70
Manuale di Istruzioni SD1 71
Per poter creare catene di Midifile e salvarle su disco, necessario usare la funzione Chain Edit del menu Utility di Disk, al cui capitolo vi
rimandiamo, che consente la creazione di una catena con al massimo 32 Midifile, salvata come file .CHN e visualizzato in F5 Dir di Song Play
con la lettera c anteposta al nome.
BILANCIARE E SUONARE I TIMBRI ASSEGNATI ALLA TASTIERA
Una delle prerogative di SD1 la disponibilit di timbri da suonare con la tastiera mentre il Midifile in riproduzione. Rimangono infatti attive
le due parti Lower e Bass, separate dal punto di split programmabile anche con Midifile in riproduzione, Right e Manual Drum.
I timbri delle parti Lower sono modificabili, prima di attivare Song Play, in Arrange View mentre quello di Manual Bass gestito direttamente
dalla traccia del Midifile a cui assegnato il basso.
La parte Right pu usare i seguenti timbri:
G
Voices
G
User Voices
G
RAM Sound
G
Drawbar
selezionabili con le consuete operazioni.
Inoltre sono attivi anche i Program, perci si pu disporre di un potenziale di quattro timbri disposti lungo tutta la tastiera.
Per suonare il timbro di basso manualmente, disabilitando quello della traccia del Midifile, si attivi il pulsante MANUAL BASS.
Per suonare sulla tastiera il Drum Set, si attivi il pulsante MANUAL DRUM. In questo caso la traccia della batteria non sar messa in mute, poten-
do sovrapporre la propria esecuzione a quella programmata.
Il controllo del Volume delle parti Lower, Right, Manual Bass e Manual Drum affidato ai relativi pulsanti VOLUME.
Il controllo tra il volume globale del Midifile e quello di tutti i timbri associati alla tastiera invece gestito dai pulsanti VALUE +/- (Balance).
Premendoli simultaneamente si ottiene il Mute dellintero Midifile rispetto alla tastiera. Lazzeramento del volume con questa operazione, tut-
tavia, relativo solo al generatore interno a SD1, perci non si avranno modifiche se il Midifile riprodotto da un modulo esterno controllato
via MIDI da SD1. Per questultimo possibile controllarne il volume generale con i pulsanti PAGE +/- (GM Remote Level) solo quando il Midifile
in riproduzione. In caso contrario i pulsanti PAGE +/- selezionano il disco.
Se il Midifile riprodotto da un modulo esterno via MIDI ed in riproduzione, la contemporanea pressione dei pulsanti PAGE +/- azzera il vol-
ume del modulo esterno ma non quello del generatore interno di SD1.
MIDIFILE E RAM SOUND
Con SD1 ora possibile sfruttare a fondo i campioni audio da assegnare e riprodurre con un Midifile. In questo modo si possono impiegare loop
di batteria, effetti speciali, cori o anche solo un timbro perfezionato per quel Midifile. Luso di un campione in RAM nellappendice.
Quello che ci interessa ora comprendere come gestire su disco Midifile e file audio, in modo che al caricamento del Midifile si verifichi anche
quello dei file audio correlati. Esistono diverse situazioni.
MIDIFILE CON SINGOLO FILE AUDIO
Nellevenienza che il Midifile impieghi un solo file audio a Master Folder disattivato, sufficiente collocare nello stesso folder H.D. sia il Midifile
che il file audio, attribuendo a entrambi lo stesso nome, con estensione originale.
Con Master Folder attivo, il file audio con lo stesso nome del Midifile sar collocato nella Folder 94 Sound.
MIDIFILE CON PIU FILE AUDIO
Quando un Midifile utilizza pi file audio, indispensabile salvare tutti i file audio che si riferiscono al Midifile in un unico blocco, cio un Sound
Block con estensione .BLK, con il medesimo nome del Midifile. Un Sound Block pu contenere file audio in formato .WAV, .MSP e .INS, oppure un
loop da sincronizzare al ritmo.
A Master Folder disattivato, sufficiente collocare il Sound Block nello stesso folder H.D. ove risiede il Midifile.
A Master Folder attivo, il Sound Block sar collocato nella Folder 94 Sound.
RICERCA DI UN MIDIFILE
Nel caso in cui si raggruppassero in un Folder centinaia di Midifile, questi sarebbero visualizzati in ordine alfabetico e con il proprio numero
assegnato secondo lordine cronologico con cui sono stati copiati o creati nel Folder. In qualsiasi momento da Song Play possibile richiamare
uno di questi Midifile immettendo il numero con la tastierina numerica, tuttavia pu tornare comodo cercare in Midifile in base al titolo.
Loperazione, la seguente:
G
Visualizzare la lista dei Midifile con F5 Dir.
G
Immettere con i tasti della tastiera le prime lettere che compongono il titolo, le quali saranno mostrate nellapposito box al di sotto del disco
in uso.
G
Il display visualizzer i primi 20 Midifile cos trovati, per quelli successivi usare i pulsanti VALUE +/-.
G
Aggiungendo caratteri al titolo la ricerca diventa pi precisa
G
Nel caso di errore nel digitare il titolo, premere nuovamente F5 per ripetere il passaggio.
G
Se esiste un solo Midifile con quel titolo, parziale o completo che sia, premendo SAVE/ENTER il Midifile immediatamente caricato.
G
Se si individuato il Midifile allinterno della lista proposta, si pu caricarlo immettendo il numero con la tastierina numerica.
G
Una volta caricato il Midifile, premere START per avviare la riproduzione.
LE FUNZIONI DI SONG PLAY
La pagina richiamata con lattivazione di Song Play contiene diverse funzioni per la gestione del Midifile. Di seguito i dettagli.
F1 GM Part: richiama una serie di pagine per la modifica dei parametri delle singole tracce. Pi avanti troverete un paragrafo specifico
con tutte le spiegazioni
F2 Count: ha una duplice funzione. Visualizza il numero della battuta al proseguire della riproduzione del Midifile. Premendo invece il
relativo pulsante funzione conduce direttamente alla pagina Effect dove impostare gli effetti per il Midifile. Questa pagina
descritta nel capitolo Effect. Per tornare dalla pagina Effect a quella di Song Play premere EXIT.
F3 Transpose: conduce a una pagina dedicata alle opzioni di trasposizione, da cui si esce con EXIT, con i seguenti parametri:
Transposer: posto al centro del display, indica il valore della trasposizione in semitoni inserito con i pulsanti CUR-
SOR +/- (Transposer). Tale valore pu essere applicato al Midifile, alla sola tastiera, o a entrambi.
F1 Global: quando posto su On, il valore della trasposizione applicato a Midifile e tastiera
F2 Keyboard: quando posto su On, il valore della trasposizione applicato alla sola tastiera, lasciando inalterato il
Midifile
F3 Song: quando posto su On, il valore della trasposizione applicato al solo Midifile, lasciando inalterati i timbri
assegnati alla tastiera
F6 Intelligent Transposer: applica una trasposizione particolare alle tracce del Midifile, in modo che i singoli tim-
bri siano sempre suonati nel loro range naturale e siano ricondotti entro lottava originale. I risultati sono molto pi
musicali che con la semplice applicazione della trasposizione. E attivo di default.
F7 Lead Channel: selezionando il parametro e usando i pulsanti VALUE +/- si pu modificare il canale MIDI del
Midifile che contiene la melodia principale, che pu essere messa in Mute con la funzione Lead Off. Di solito la linea
melodica sul canale 4.
F10 Save To Disk: consente di rendere definitive le impostazioni della trasposizione per le tracce del Midifile, reg-
istrando su disco un nuovo Midifile che sostituisce il precedente. Loperazione svolta con Song Play in stato di
stop. Se il Midifile contiene un loop audio, il comando Save To Disk modifica lintonazione del loop senza alterarne
la velocit e la sincronizzazione con il Tempo.
F4 Transposition Info: visualizza il tipo di trasposizione applicata tra Global, Keyboard e Song. Non ha alcuna funzione se non quella infor-
mativa.
F5 Dir: visualizza la directory di Midifile contenuti nel Folder o nel disco in uso e la sua funzione gi stata descritti nei paragrafi
circa il caricamento di un Midifile.
F6 Jukebox: la creazione di catene di Midifile stata gi illustrata nellapposito paragrafo a cui rimandiamo. Qui trovate la spiegazione
ai singoli parametri.
F7 Go Next: indica il prossimo Midifile da riprodurre o caricare
F8 Lead: se posto in On sar riprodotto la traccia della melodia. Una sua ulteriore pressione disabilita la traccia
del Midifile indicata da Lead Channel.
F9 Chain: appare dopo aver premuto il pulsante * e consente la creazione di catene
F10 Lyric: se sono presenti eventi Lyrics nel Midifile e se la funzione posta su On, il display mostra il testo silla-
bato. Durante questa condizione, una ulteriore pressione sul pulsante F10 ne comporta la disattivazione.
SD1 Manuale di Istruzioni 72
Manuale di Istruzioni SD1 73
F7 Video: permette di controllare linterfaccia video opzionale. Maggiori dettagli sono forniti nel capitolo Video Out e Karaoke.
F8 Lead: permette di attivare o escludere rapidamente la traccia della linea melodica stabilita con Lead Channel nella pagina F3
Trasposer. Premere il pulsante funzione per commutare tra On e Off. Se il canale MIDI non corrisponde a quello della linea
melodica, si corre il rischio di escludere una traccia diversa come quella del basso o di un altro strumento. Lo stato di F8
Lead valido per tutti i Midifile.
F9 Drum + Bass: quando posto su On, disabilita tutte le tracce del Midifile a esclusione di quelle per Drum e Bass.
F10 Lyric: la scelta della visualizzazione vale per tutti i Midifile. Di default impostata su Off, premendo di nuovo il pulsante funzione
F10 se il Midifile contiene eventi Lyrics essi saranno sillabati sul display. Dalla pagina di visualizzazione del testo si esce pre-
mendo il pulsante funzione F10.
MODIFICARE E SALVARE I PARAMETRI DELLE TRACCE DI UN MIDIFILE
SD1 consente di modificare per ogni singola traccia (Part) di un Midifile i parametri di Volume, riverbero, chorus e pan. Inoltre permette di fil-
trare sempre per ogni traccia eventi MIDI indesiderati, trasporre la traccia, attivare il Mute e definire il canale MIDI in ricezione e quello in
trasmissione. Per oltrepassare lo standard General MIDI Level 1, anche possibile trasformare la traccia in una dedicata alluso di un Drum Set
o del Vocalizer. Lediting di questi parametri possibile solo dopo aver avviato il Midifile per qualche battuta, giusto il tempo di caricare i sin-
goli parametri per traccia che si trovano sempre allinizio di ogni Midifile.
SD1 dispone di due sistemi diversi per lediting: il primo basato sulla visualizzazione di una traccia o Part alla volta, il secondo mostra lim-
postazione del singolo parametro per tutte e sedici le Part.
Dopo aver avviato il Midifile per qualche battuta, si prema F1 GM Part per entrare nelle pagine di editing.
Non indispensabile proseguire nella riproduzione del Midifile dopo che i parametri sono stati caricati in memoria, tuttavia modificando i para-
metri mentre il Midifile in riproduzione sar pi facile ascoltare il risultato.
MODIFICA DI UNA SINGOLA PART
Una volta caricato un Midifile, si attivi SONG PLAY e dalla pagina principale si prema F1 GM Part per richiamare la pagina dedicata ai parametri
di una singola traccia del Midifile. Al centro del display mostrata la Part i cui parametri modificabili sono assegnati ai pulsanti funzione. Subito
sotto visualizzato il timbro assegnato alla Part e leffetto usato. La parte inferiore del display dedicata al monitoraggio dellattivit delle
sedici Part, mentre si esegue il Midifile, e pu essere un valido aiuto per individuare la Part da modificare.
Per spostarsi tra le singole Part si usano i pulsanti PAGE +/-.
I parametri che si possono modificare devono essere selezionati con lapposito pulsante funzione prima di poter modificarne il valore.
Timbro: ogni traccia pu impiegare un timbro preso dal banco Voice, User Voice e RAM/Flash. Per modificare il timbro assegnato si usa la nor-
male procedura con i pulsanti VOICES, RAM/FLASH, USER VOICE, PAGE +/- e i pulsanti funzione.
Effetto di modulazione: per ogni singola traccia possibile scegliere leffetto di modulazione da applicare al timbro tra Chorus, Distorsor e Delay,
tramite i pulsanti CURSOR +/-. La quantit delleffetto programmabile con F3 Chorus/Distorsor/Delay.
F1 Volume: modifica il volume dellintera traccia. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti con-
temporaneamente, azzerano il valore.
F2 Reverb: modifica la quantit di riverbero assegnato alla traccia. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/-
che, se premuti contemporaneamente, azzerano il valore.
F3 Chorus/Distorsor/Delay: modifica la quantit delleffetto di modulazione scelto tra Chorus, Distorsor e Delay assegnato alla traccia con
i pulsanti CURSOR +/-. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporanea-
mente, azzerano il valore. Il display mostra in corrispondenza di F3 il tipo di effetto scelto, oltre che al di sotto
del timbro.
F4 Panpot: modifica la disposizione del timbro sul panorama stereo. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/-
che, se premuti contemporaneamente, riportano il timbro al centro del panorama stereo.
F5 Filter
richiama la pagina dedicata allesclusione di alcuni eventi MIDI dalla riproduzione della traccia. Pu infatti
accadere, per esempio, che si desideri evitare limpiego della Modulation o di qualche altro parametro MIDI che
influenza direttamente il timbro. I filtri MIDI possono inoltre servire per gestire meglio un modulo MIDI esterno.
La pagina richiamata da F5 Filter mostra una tabella a quattro righe e quattro colonne relative alle sedici Part.
Per poter accedere al filtro MIDI di una singola Part si usano i pulsanti F1 e F6 per le Part 1, 2, 3 e 4 che vengono
selezionate con la pressione ripetuta degli stessi pulsanti; i pulsanti F2 e F7 per le Part 5, 6, 7, e 8; i pulsanti F3
e F8 per le Part 9, 10, 11 e 12; i pulsanti F4 e F9 per le Part 13, 14, 15 e 16. Individuata la Part a cui applicare il fil-
tro MIDI, possibile scegliere quale messaggio MIDI sar escluso dalla riproduzione con i pulsanti VALUE +/- e
attivare il filtro con il pulsante F10 On/Off. Il filtro attivato quando accanto al messaggio MIDI da filtrare appare
la scritta On. I messaggi MIDI che possono essere filtrati sono:
Note: tutte le note contenute nella traccia
Control Change: tutti i Control Change contenuti nella traccia
Program Change: tutti i Program Change
After Touch: tutti gli eventi di Aftertouch
Pitch Bend: tutti gli eventi di Pitch Bend
Volume: solo il Control Change 07 Volume
Pan: solo il Control Change 10 Pan
Reverb: solo il Control Change XX Reverb Send
Chorus: solo il Control Change XX Effect Send
Modulation Wheel: solo il Control Change 01 Modulation
Expression: solo il Control Change 11 Expression
RPN: solo il Control Change XX RPN
NRPN: solo il Control Change XX NRPN
Per uscire da F5 Filter si usa il pulsante EXIT che riporta alla pagina principale di Song Play.
F6 Key Shift: cambia la trasposizione della traccia selezionata fino a +/- 24 semitoni. E possibile variare il valore con i pul-
santi VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente, azzerano il valore.
F7 Channel Tx Rx: la pressione ripetuta del pulsante F7 commuta tra TX che indica il canale MIDI di ricezione, e RX che stabilisce
il canale MIDI in ricezione. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/-. Se non specificato alcun val-
ore, la traccia riceve e trasmette sul canale MIDI equivalente al numero della Part.
F8 Part Mode: modifica la modalit di funzionamento della traccia, con i pulsanti VALUE +/-. Le scelte possibili sono:
Voice: traccia dedicata alluso di un timbro
Drumset: traccia dedicata alluso di un Drum Set
Drum2: traccia dedicata alluso di Live Drum
Vocalize: traccia dedicata al controllo del Vocalizer
In base alla scelta effettuata sar possibile richiamare o meno Drum Set, Live Drum, Voice e Vocal Set. Mentre
nel caso di modalit Voice e Drum Set il richiamo di Voice e Drum Set segue le normali regole, per Drum 2 e Vocal
Set si devono selezionare i Live Drum e i Vocal Set con i pulsanti VALUE +/-. La modifica della modalit duso di
una traccia pu rendere incompatibile la base con moduli in General MIDI, ma offre i migliori per la creazione di
Midifile su SD1.
F9 Mute: se viene attivata la funzione (simbolo ), la traccia viene esclusa dalla riproduzione.
F10 16 Parts: attiva la visualizzazione di ogni singolo parametro mostrandone il valore per tutte e sedici le Part.
MODIFICA DI UN PARAMETRO PER LE SEDICI PART
Come detto possibile visualizzare lo stato di un singolo parametro per tutte e sedici le tracce grazie alla funzione F10 16 Parts appena descrit-
ta. Per raggiungere rapidamente un parametro, possibile selezionarlo dalla pagina GM Part e quindi premendo F1016 Parts il display mostr-
er la condizione di quel parametro per le sedici tracce. Lorganizzazione della pagina F10 16 Parts mostra una tabella a quattro righe e quat-
SD1 Manuale di Istruzioni 74
Manuale di Istruzioni SD1 75
tro colonne relative alle sedici Part. Per poter accedere alla singola Part si usano i pulsanti F1 e F6 per le Part 1, 2, 3 e 4 che vengono selezion-
ate con la pressione ripetuta degli stessi pulsanti; i pulsanti F2 e F7 per le Part 5, 6, 7, e 8; i pulsanti F3 e F8 per le Part 9, 10, 11 e 12; i pulsanti
F4 e F9 per le Part 13, 14, 15 e 16. Individuata la Part, si pu modificarne il valore con i pulsanti VALUE+/- la cui pressione simultanea azzera il
valore.
I parametri modificabili in questo modo sono distribuiti su sette pagine, richiamate con i pulsanti PAGE +/-, e comprendono Volume, Reverb,
Effects, Pan, Shift, Channel Rx, Channel Tx, gi descritti nel paragrafo precedente.
La funzione F5 Mute (Solo) permette di stabilire quale sia lazione di F10 Mute. Quando F5 impostato su Mute (Solo), F10 consente di esclud-
ere dalla riproduzione la sola traccia al momento selezionata. Premendo di nuovo F5, la funzione relativa si modifica in Solo (Mute) e F10 Mute
escluder tutte le tracce a eccezione di quella selezionata.
Premendo il pulsante EXIT si torna alla pagina principale di Song Play ma non sar pi possibile salvare le modifiche apportate. Pertanto si
rende necessario attivare SAVE/ENTER se si vogliono memorizzare le modifiche.
SALVATAGGIO DEI PARAMETRI MODIFICATI
I parametri che si possono memorizzare allinterno di un Midifile sono riportati nella tabella XXX e comprendono anche il bilanciamento del vol-
ume tra Midifile e tastiera, il valore del Tempo, le impostazioni di Drum Mixer, il timbro per la sezione Right e le impostazioni per la traccia
Vocalist. La funzione di salvataggio richiamata solo con il Midifile in stop e deve essere usata solo allinterno dei menu F1 GM Part. E per-
tanto importante salvare ogni modifica allinterno di F1 GM Part, prima di ritornare alla pagina principale di Song Play, con la funzione
SAVE/ENTER che attiva la relativa pagina. Essa consente di immettere un nuovo nome per il Midifile, che in caso contrario sar sovrascritto,
con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-, di annullare loperazione con F5 Escape, salvare e cancellare le impostazioni precedenti con
F9 Remove o confermare il salvataggio con F10 Execute. Il Midifile cos modificato salvato nella stesso folder dal quale era stato caricato.
SAVE SONG SETUP PARAMETERS
- Program Change - Transposer ( Global/Song )
- Effects - Pan
- Volume - Note Shift
- Tempo - Song Balance
- Drum Mixer - Right Hand Voice
CREARE UNA CATENA PERMANENTE DI MIDIFILE SU DISCO
Non possibile salvare su disco una catena creata con la funzione Juke-Box, tuttavia il menu Disk contiene una funzione che serve proprio alla
creazione e salvataggio di catene di un massimo di 32 Midifile. Dalla pagina principale del display premere il pulsante DISK e quindi F9 Utiliy. I
comandi per la creazione di una catena sono i seguenti:
F7 Chain Edit:
consente la creazione di catene di Midifile, non pi lunghe di 32 Midifile, da riprodurre in sequenza, senza necessit quindi
di dover richiamare ogni file individualmente. Funziona solo per i Midifile contenuti nello stesso Folder, il quale si richiama
come gi descritto per F3 Transposer. Una volta premuto F7 Chain Edit, SD1 visualizza i Midifile contenuti nel Folder che si
possono selezionare con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-. Le opzioni a disposizione sono:
F5 Escape: annulla loperazione
F7 Save Chain: crea un file con estensione .CHN allinterno dello stesso Folder che contiene i Midifile relativo alla catena programmata
F8 Chain List: visualizza tutte le catene di Midifile gi presenti allinterno del Folder in uso
F10 Select: seleziona il Midifile da inserire nella catena
Le operazioni necessarie alla creazione di una catena di Midifile sono le seguenti:
G
Selezionare il Folder che contiene i Midifile con la tastierina numerica (pulsanti STYLES)
G
Premere F7 Chain Edit
G
Individuare il primo Midifile della catena con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-
G
Selezionare il Midifile con F10 Select, comparir accanto al nome un numero che indica la posizione allinterno della catena
G
Procedere con lindividuazione e selezione dei successivi Midifile
G
In caso di errore, individuare il Midifile e premere nuovamente F10 Select. Il Midifile verr rimosso dalla catena e i Midifile seguenti scale-
ranno di una posizione
G
Salvare la catena con F7 Save Chain, dalla pagina richiamata si pu immettere il nome con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR.
Confermare con F10 Exec o annullare con F5 Escape
UTILIZZARE LA CATENA DI MIDIFILE
La catena cos creata viene caricata in Song Play con la funzione di Load dal menu Disk, oppure richiamata direttamente dalla prima pagina di Song
Play, immettendo con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero associato al file Chain. Passando a Song Play, comparir il titolo del primo
Midifile. Per spostarsi lungo la catena sono possibili tre metodi:
Lasciare che i Midifile arrivino alla loro normale conclusione, SD1 caricher quello successivo e lo mander in riproduzione senza toccare un tasto.
Senza avviare Song Play con il pulsante START, usare i pulsanti VALUE +/- per selezionare i Midifile della catena
Con Song Play in esecuzione, per richiamare un altro Midifile premere il pulsante COUNT/PAUSE/RESTART e quindi usare i pulsanti VALUE +/-.
Individuato il Midifile, premere nuovamente il pulsante COUNT/PAUSE/RESTART per riavviare Song Play con il nuovo Midifile
In tutti i casi se si interrompe lesecuzione di un Midifile con il pulsante START, Song Play perder definitivamente i dati della catena e sar neces-
sario ricaricarla. La stessa regola vale per tutti i controlli di Juke-Box, inattivi quando si usa una catena. Rimane disponibile la visualizzazione del testo.
SD1 Manuale di Istruzioni 76
Manuale di Istruzioni SD1 77
Video Out e Karaoke
La scheda video opzionale vi consente di utilizzare una TV o un monitor per visualizzare messaggi, testo sillabato di un Midifile o duplicare il
display di SD1. Le opzioni per luscita video sono raggiungibili dal menu Song Play, attivato con lapposito pulsante.
Quando ci si trova in Song Play necessario accedere alla pagina Video premendo, dalla pagina iniziale del menu Song Play, il pulsante fun-
zione F7 Video per impostare tutti i parametri che andiamo a descrivere.
Per tornare alla pagina di Song Play si prema F5 Escape.
SCRIVERE UN MESSAGGIO DA INVIARE ALLUSCITA AUDIO
Al centro del display compare un box (Video Message) ove possibile inserire un messaggio da visualizzare alluscita video, che comparir
nella riga pi in basso dello schermo TV o del monitor. Questa possibilit molto comoda dal vivo per mettersi in contatto o farsi riconoscere
dal pubblico, oltre alluso che se ne pu fare per dediche.
Per scrivere il testo del messaggio, non pi lungo di 32 caratteri, si impiegano i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-.
Dopo aver immesso il testo, per trasferirlo alluscita video confermare con F10 Execute.
Per cancellare lintero messaggio premere F9 Clear
Il messaggio rimarr su video in qualsiasi condizione operativa.
CAMBIARE IL COLORE DELLO SFONDO E PER IL TESTO
SD1 permette di selezionare due diverse colorazione per il fondo e per il testo: le combinazioni sono Blu/Bianco oppure Bianco/Nero.
Per cambiare il colore dello sfondo usare F1 Background, premendo ripetutamente il pulsante funzione
Per cambiare il colore del testo usare F2 Foreground, premendo ripetutamente il pulsante funzione
Le due impostazioni sono mutuamente intercambiabili.
Le impostazioni di questi parametri dipendono anche dalla funzione F6 Mirror
MODIFICARE I CARATTERI DEL TESTO
E possibile (solo su display) trasformare tutti i caratteri minuscoli in maiuscoli premendo il pulsante funzione F3 Upper Chase con Song Play
in stop.
MODIFICARE IL LAYOUT DELLO SCHERMO
La funzione F4 Lyric Mode consente di stabilire come verr usato lo spazio sullo schermo video. Le impostazioni sono richiamate con la pres-
sione ripetuta del relativo pulsante funzione con Song Play in stop e sono:
Full Screen: impiega tutto lo schermo per visualizzare il testo del Midifile
1/2 Screen: nella met inferiore dello schermo viene visualizzata la directory dei Midifile, in quella superiore il testo del Midifile
Se si sceglie la modalit Full Screen, sempre con F4 Lyric Mode possibile definire come evidenziare le sillabe del testo con due opzioni:
Underline: sottolinea le sillabe procedendo assieme alla linea melodica
Mark: viene posto un indicatore alla sinistra della riga da cantare
Unaltra funzione per gestire il comportamento dello schermo F6 Mirror che permette di riprodurre o meno le condizioni del display di SD1
in base allo stato:
On: consente i visualizzare sullo schermo tutto quello che appare sul display di SD1.
Off: sullo schermo appare esclusivamente il testo del Midifile, indipendentemente dal display di SD1.
La condizione di Mirror Off pu essere utile per leggere il testo da schermo quando si disabilitata la visualizzazione del testo su SD1 con Lyric
Off, e pu essere impostata solo con Song Play in stop.
F7 Zoom permette di attivare o meno lingrandimento dei caratteri mostrati su schermo. Lo Zoom non ha effetto se F6 Mirror posto su On.
SCEGLIERE LUSCITA VIDEO
Linterfaccia video opzionale permette di optare, con la funzione F8 Video, tra i seguenti formati:
PAL: sistema televisivo europeo
NTSC: sistema televisivo americano
SVHS Pal: super VHS europeo
SVHS NTSVC: super VHS americano
Monitor: monitor VGA per computer
Off: esclusione della scheda video
Per selezionare uno di questi formati premere ripetutamente il pulsante funzione F8 Video.
SD1 Manuale di Istruzioni 78
Manuale di Istruzioni SD1 79
Registrare un Midifile
Tutto quanto eseguito su SD1, compreso laccompagnamento automatico e le variazioni operate sul pannello di controllo, pu essere regis-
trato come un Midifile direttamente su Floppy Disk o su Hard Disk. Quanto registrato pu quindi essere modificato successivamente con il
sequencer interno di SD1 oppure sui sequencer software per PC/Mac. Poich le tracce di accompagnamento impiegano timbri in standard
General MIDI, anche possibile creare degli arrangiamenti molto velocemente e sufficientemente compatibili anche con altri moduli GM. Alcune
delle propriet di SD1 possono per andare perse se riprodotte su moduli GM, in particolare luso di Live Drum, la risposta alla modulazione dei
timbri per la sezione Right della tastiera non compatibili con lo standard General MIDI, luso di campioni audio e dei Drawbars. Durante la reg-
istrazione possibile utilizzare anche RAM Style a patto che essi sia preventivamente caricati in RAM e non richiamati direttamente da disco.
Questultimo infatti gi occupato nella registrazione del Midifile.
Per avviare la registrazione del Midifile premere il pulsante SONG RECORD (il led si accende). La pagina richiamata permette di inserire il nome
del Midifile con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-, annullare loperazione con F5 Escape, confermare la creazione del Midifile con F10
Save.
Una volta confermata la creazione, il display mostra la funzione F10 Start. Premendo il relativo pulsante funzione, sotto la barra del Tempo
viene visualizzata la scritta Recording e il Midifile gi in registrazione, anche ad Arranger disattivato, permettendo di registrare tutte le
impostazioni preliminari che andranno a porsi nella prima misura del Midifile. Il Tempo comincia a scorrere solo se si attiva lArranger.
La registrazione non termina premendo il pulsante START una seconda volta, ma solo disattivando SONG RECORD con un ulteriore pressione
sul relativo pulsante. Appena disinserito Song Record, SD1 si predispone per riprodurre quanto registrato in Song Play.
Midifile .KAR e file di testo .TXT
La funzione karaoke permette di visualizzare su display il testo (Lyrics) di un Midifile in riproduzione, consentendone anche la sillabazione attra-
verso espedienti grafici. Il testo in un Midifile trattato come meta evento e pertanto esistono Midifle + Lyrics con estensione .MID ed esten-
sione .KAR. In genere un file .KAR non altro che un comune Midifile in formato 1 e quindi, per essere riprodotto direttamente da sequencer,
necessita di una conversione a Midifile in formato 0.
SD1, oltre al leggere Midifile con Lyrics in formato 0 e 1, in grado di compiere la conversione automatica di un Midifile .KAR in un nuovo Midifile
.MID in formato 0 con meta eventi di testo.
La convenienza di avere un Midifile con testo dettata dalla comodit di leggere il testo della canzone, spesso sillabato e sincronizzato al tempo,
direttamente da display. Si evitano cos leggii, libri e fogli vaganti a tutto vantaggio della praticit e della immagine del musicista cantante.
Inoltre la possibilit di visualizzare su monitor esterno il testo di una canzone con una scheda video (opzionale), consente un maggior coinvol-
gimento del pubblico quando desiderato.
SD1 non si limita alla sola visualizzazione del testo in un Midifile. I file testo, generati su un qualsiasi word processor sia per PC che per MAC,
con estensione .TXT possono essere visualizzati su display anche durante luso dellArranger o per Midifile che non contengono Lyrics gi allo-
rigine. Per questi ultimi SD1 mette a disposizione una funzione di sincronizzazione con il tempo.
I file .TXT sono file indipendenti da un Midifile, mentre gli eventi Lyrics sono inseriti nello Standard MIDI. Entrambi possono avere la stessa fun-
zione, ma la loro gestione completamente differente.
I migliori risultati per i Midifile con Lyrics si ottengono sfruttando i Midifile della libreria Song Word & Music di Solton, dove il testo della can-
zone viene trattato in modo tale da cambiare la colorazione delle sillabe delle parole in sincrono con lo sviluppo della melodia.
USARE MIDIFILE .KAR
Esistono molti sistemi per convertire un Midifile .KAR in un Midifile .MID. Il primo prevede la copia del Midifile .KAR su Hard Disk e quindi la suc-
cessiva conversione.
G
Inserite il Floppy Disk con il file .KAR nel disk drive
G
Attivate il menu DISK con lapposito pulsante
G
Spostatevi su floppy con i pulsanti PAGE +/-, avrete la conferma del disco selezionato osservando il display
G
Selezionate con i pulsanti CURSOR +/- e VALUE +/- il file .KAR da copiare
G
Attivate il MASTER FOLDER con lapposito pulsante, in questo modo SD1 copier il file nel Folder Midifile
G
Confermate la copia del file con F4 Copy
G
Eseguita la copia si esce dal menu Disk con il pulsante EXIT, oppure si passa subito allHard Disk premendo una volta PAGE-, SD1 mostrer
il contenuto del Folder 91 Midifile con Master Folder attivo
G
Selezionate dal Folder il Midifile .KAR da convertire
G
Premendo F2 Load oppure F3 Convert, SD1 converte il Midifile e al termine delloperazione apre una finestra dove possibile modificare il
nome del Midifile, salvarlo o sovrascriverlo, con le consuete procedure.
Una volta caricato il Midifile con eventi Lyrics, lo si potr riprodurre con Song Play. Dal menu Song Play disponibile la disattivazione della
visualizzazione del testo della song caricata con F10 Lyric Off. Per copiare un Midifile da Floppy Disk ad Hard Disk con Master Folder disatti-
vato si rimanda al capitolo Disk.
FILE DI TESTO .TXT
I file di testo in formato .TXT permettono di visualizzare il testo di una canzone su display di SD1 sia in Song Play che durante luso dellArranger.
Il vantaggio di usare file .TXT deriva dalla semplicit di crearli su PC/Mac e quindi di salvarli su Hard Disk o caricarli dal Floppy Disk. Tramite i
file .TXT potete creare la vostra biblioteca di testi di canzoni da richiamare allistante da Hard Disk, lasciando a casa intere compilation di spar-
iti. I file .TXT possono essere caricati e visualizzati sia con lArranger, sia in Song Play. In entrambi i casi possibile far scomparire momen-
taneamente il testo premendo EXIT, la cui successiva pressione riattiva la visualizzazione del testo.
E importante ricordare, per chi usa un Mac, che preferibile scrivere gli accenti senza impiegare le lettere gi accentate, salvare il file in for-
mato testo con interruzione di riga e aggiungere lestensione .TXT al nome del file che non pu essere pi lungo di otto caratteri.
USARE FILE .TXT CON LARRANGER
SD1 Manuale di Istruzioni 80
Manuale di Istruzioni SD1 81
Qualsiasi sia la condizione dellArranger (avviato oppure in stop), possibile accedere al caricamento in RAM del file TXT in ogni istante:
G
Premere il pulsante DISK
G
Scegliere tra Floppy Disk o Hard Disk con i pulsanti PAGE +/-
G
Nel caso dellHard Disk necessario individuare il Folder che contiene il file TXT. A Master Folder attivato, il Folder corrisponde a 97 Textfile.
E possibile creare anche nuovi Folder con Master Folder disattivato, per organizzare i propri file .TXT, la cui procedura descritta nel capi-
tolo Disk.
G
Individuato il file .TXT che si vuole caricare con i pulsanti VALUE +/-, attivare il caricamento in RAM con F2 Load.
G
Il testo viene visualizzato nella parte inferiore del display, per scorrere le pagine successive quando presenti si impiegano i pulsanti PAGE
+/-, oppure le pedaliere FS13 o FS6 opzionali.
G
Premendo simultaneamente i pulsanti PAGE +/-, viene visualizzata la prima pagina del testo, premendoli una seconda volta si raggiunge lul-
tima pagina del testo, premendoli una terza volta si torna alla pagina di testo inizialmente visualizzata.
G
Per disabilitare la visualizzazione premere il pulsante EXIT il quale, premuto una seconda volta, permette di tornare a visualizzare il testo.
La visualizzazione del testo nella modalit Arranger pu essere inibita con la funzione F7 Text, posta su Off, contenuta nel menu F3 Utility
raggiungibile dalla pagina principale del display.
Per automatizzare il caricamento di uno file .TXT possibile sfruttare una Single Registration rispettando tre condizioni:
La Single Registration deve avere lo stesso nome del file .TXT da caricare.
A Master Folder disattivato, il file .TXT e quello relativo alla Single Registration devono essere contenuti nello stesso Folder.
A Master Folder attivo, il file .TXT deve essere contenuto nel Folder 97 Textfile, e la Single Registration nel Folder 93 Registration.
Registrando infatti le impostazioni dellArranger, compreso lo Style, in una Single Registration con lo stesso nome del file .TXT da caricare, al
momento del richiamo della Single Registration si otterr anche il caricamento del file .TXT. Naturalmente la velocit di caricamento maggiore
quando il file .TXT viene letto dallHard Disk.
USARE I FILE .TXT CON SONG PLAY
A differenza dellArranger, non possibile caricare prima un Midifile e poi il testo .TXT da visualizzare. Lunica possibilit, che automatizza tutto
il processo, quella di nominare nello stesso modo sia il Midifile che il file .TXT in modo che, allatto del caricamento del Midifile, il file .TXT sia
automaticamente individuato e caricato in RAM. Anche in Song Play la visualizzazione del file .TXT controllata dal pulsante EXIT. Valgono le
stesse condizioni viste sopra:
Il Midifile deve avere lo stesso nome del file .TXT da caricare.
A Master Folder disattivato, il file .TXT e il Midifile devono essere contenuti nello stesso Folder.
A Master Folder attivo, il file .TXT deve essere contenuto nel Folder 97 Textfile, e il Midifile nel Folder 91 Midifile.
Per richiamare automaticamente il Midifile e il file .TXT impostati con le suddette condizione si utilizzano i comandi gi descritti in Song Play
al cui capitolo rimandiamo. Per sfogliare le eventuali pagine successive di testo necessario che il testo sia visualizzato e quindi si usano i pul-
santi PAGE +/-. Premendo simultaneamente i pulsanti PAGE +/-, viene visualizzata la prima pagina del testo, premendoli una seconda volta si
raggiunge lultima pagina del testo, premendoli una terza volta si torna alla pagina di testo inizialmente visualizzata.
Se la visualizzazione del testo disabilitata con il pulsante EXIT, i pulsanti PAGE +/- serviranno per commutare tre Hard Disk e Floppy Disk.
Ancora una volta necessario ribadire che un file di testo non corrisponde affatto al Karaoke, cio a eventi Lyrics, e pertanto le funzioni legate
al Karaoke non potranno funzionare usando un file .TXT.
SINCRONIZZARE IL CAMBIO DI PAGINA CON UN MIDIFILE
SD1 consente di registrare il cambio di pagina del file .TXT visualizzato in qualsiasi punto di un Midifile. Scrivendo un testo con righe vuote pos-
sibile arrivare a dei risultati molto vicini al Karaoke, pur con ovvie limitazioni grafiche. La procedura di sincronizzazione sempre attiva durante
la riproduzione del Midifile e non esistono funzioni o comandi per richiamarla.
G
Caricare in Song Play il Midifile e il file .TXT
G
Attivare la riproduzione del Midifile con START
G
Nel momento in cui si desidera richiamare la pagina successiva, premere il pulsante PAGE +
G
Ripetere loperazione per le pagine successive
G
Al termine della riproduzione del Midifile, premere SAVE/ENTER per registrare il cambio di pagina sincronizzato
G
Confermare la registrazione con F10 Save, oppure annullare loperazione con F5 Escape.
G
SD1 salva le battute e le misure nelle quali avviene il cambiamento di pagina con degli speciali codici allinterno del file .TXT, mentre il Midifile
non viene modificato in alcun modo. Pertanto per tornare al file .TXT originale si deve usare la funzione F4 Clear, che cancella questi codi-
ci dal file .TXT.
Usare il microfono
SD1 consente di impiegare due microfoni distinti, grazie agli ingressi separati, di cui uno (ingresso Mic 1) con preamplificatore professionale e
connessione bilanciata XLR per ridurre ai minimo le interferenze. Lingresso Mic 1 lunico che pu usufruire del Vocalizer interno e inoltre dispo-
ne di una uscita audio separata per poter condurre a un mixer esterno la voce e il segnale processato. Per un uso corretto di entrambi i microfo-
ni necessario regolare il guadagno di ingresso, con lapposito cursore sul pannello posteriore, per arrivare a un livello di segnale rumore otti-
male. Per verificare questo livello sufficiente cantare o parlare nel microfono, mentre si regola il cursore posteriore, e osservare il led Overload
posto sul pulsante ON LINE EFFECT. La regolazione ottimale si ha quando il led si accende molto raramente. In genere per raggiungere facil-
mente questo livello, conviene aumentare il guadagno in ingresso con il cursore posteriore, ma con il volume della tastiera a zero (in caso con-
trario potreste subire danni alludito o danneggiare le casse e lamplificatore!) fino a quando il led sempre acceso, quindi si riduce il guada-
gno fino a quando il led si accende raramente e solo per pressioni sonore eccessive. Se il guadagno troppo alto, con il led sempre acceso, si
avranno spiacevoli distorsioni sul segnale audio del microfono, viceversa se il guadano troppo basso il segnale conterr rumore in quantit
proporzionale alla qualit del cavo e del microfono. Per questa ragione meglio spendere qualcosa in pi per un buon microfono dinamico e
un robusto cavo di collegamento.
Usare un microfono comporta anche una serie di attenzioni che qui riassumiamo:
G
Collegate sempre il microfono con il volume a zero di SD1, con il guadagno a zero e amplificazione spenta.
G
Tenete lontano dalle casse acustiche il microfono, poich pu causare dei rientri (effetto Larsen) che possono danneggiare seriamente il
vostro PA.
G
In ambienti piccoli preferibile dotarsi di un microfono con diagramma ipercardioide per evitare rientri.
G
Tenete il microfono su un asta molto stabile, per evitare che rumori meccanici possano interferire con la vostra voce.
G
Tenete il cavo del microfono lontano da cavi e linee di alimentazione.
G
Quando collegate tutte le vostre apparecchiature, ricordate che le casse e lamplificatore sono sempre gli ultimi a essere accesi e i primi a
essere spenti.
MICRO EDIT
I parametri del microfono sono raccolti nel menu F10 Micro Edit che si richiama dalla pagina principale del display con lapposito pulsante funzione.
I parametri relativi al microfono sono correlati ai relativi pulsanti funzione.
F1 Level 1: specifica il volume del microfono allingresso Mic 1. Una volta selezionato il parametro con il pulsante funzione, si varia
il valore con i pulsanti VALUE +/- la cui simultanea pressione azzera il valore.
F2 Level 2: specifica il volume del microfono allingresso Mic 2. Una volta selezionato il parametro con il pulsante funzione, si varia
il valore con i pulsanti VALUE +/- la cui simultanea pressione azzera il valore.
F3 Pan 1: seleziona il posizionamento sul fronte stereo del microfono allingresso Mic 1. Il segnale del microfono posto al centro
quando il parametro mostra due trattini (). Il valore si modifica con i pulsanti VALUE +/- i quali, se premuti contempo-
raneamente, riportano il segnale al centro.
F4 Pan 2: come per F3 Pan 1 ma dedicato al segnale microfonico dellingresso Mic 2.
F5 Music Vol: bilancia i segnali microfonici con il generatore timbrico di SD1. Il valore si modifica con i pulsanti VALUE +/- che, se pre-
muti contemporaneamente, riportano il valore al massimo. Nel caso in cui il livello dei due microfoni non sia sufficiente
per risaltare rispetto a SD1, pu essere utile ridurre questo valore
F6 Echo 1-2: ai due segnali microfonici si pu applicare un delay la cui intensit regolata da questo valore. Per commutare tra
ingresso Mic 1 e Mic 2 si preme ciclicamente il pulsante funzione F6. Il valore immesso con i pulsanti VALUE +/- che, se
SD1 Manuale di Istruzioni 82
Manuale di Istruzioni SD1 83
premuti simultaneamente, azzerano il valore.
F7 Reverb 1-2: come per F6 Echo 1-2, ma dedicato al riverbero per ciascun ingresso.
F8 Pitch Shift: agisce solo sul segnale microfonico allingresso Mic 1 e permette di ottenere una trasposizione delle note cantate al
microfono a passi di semitono. Quando i valori sono eccessivi il timbro della voce stravolto. Leffetto rientra nella capa-
cit del Vocalizer. Il valore si modifica, in positivo e negativo, con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti simultaneamen-
te, azzerano il valore.
F9 Dry: quando attivato (), non viene applicato alcun effetto di riverbero agli ingressi microfonici. Premendo nuovamente il
pulsante funzione F9, Dry si disabilita.
F10 Active/Inactive: attiva o disattiva gli ingressi microfonici. Se essi sono collegati ma non se ne prevede luso, buona norma disattivare
gli ingressi per evitare rumori di disturbo.
TOGLIERE GLI EFFETTI MENTRE SI PARLA
Uno dei problemi pi sentiti dal musicista riguarda la necessit di eliminare gli effetti dal segnale microfonico quando si parla con il pubblico.
SD1 risolve questo problema con la funzione Dry On Stop che, in pratica, attiva gli effetti sui segnali microfonici solo quando lArranger o un
Midifile sono in esecuzione. Nel momento in cui lArranger e il Midifile terminano lesecuzione, SD1 disattiva gli effetti sui microfoni per reinse-
rirli appena lArranger o il Midifile rientrano in esecuzione.
Lattivazione di questa funzione si raggiunge in questo modo:
G
Dalla pagina principale del display premere F3 Utility
G
Portarsi sulla terza pagina con il pulsante PAGE +
G
Premere ripetutamente F4 Micro per passare dalla condizione Normal (effetti sempre inseriti) a quella Dry On Stop (effetti disattivati con
larresto della Song o dello Style).
Tutti i parametri descritti in questo capitolo possono essere salvati in una Registration.
Vocalizer
Il Vocalizer un particolare tipo di effetto che ha come scopo quello di armonizzare il segnale audio allingresso microfonico secondo regole
ben precise. Dedicato soprattutto alla voce umana, il Vocalizer aggiunge due o tre note alla singola nota cantata, creando quindi un duo o trio
vocale sfruttando il timbro della voce allingresso microfonico. SD1 applica il Vocalizer solo al segnale proveniente dallingresso Micro 1, in for-
mato bilanciato e con connessione XLR, e utilizza, come informazioni per larmonizzazione, gli accordi suonati sulla tastiera oppure in ingresso
al MIDI In 2. Il controllo del Vocalizer pu essere affidato anche a una traccia MIDI di un Midifile riprodotto dal sequencer di SD1 o da informazioni
raccolte al MIDI In 1. Poich il Vocalizer impiega il controllo delle formanti del timbro, oltre allarmonizzazione consente anche di alterare signi-
ficativamente il timbro, per esempio trasformando un timbro maschile in uno femminile.
Il Vocalizer di SD1 completamente programmabile e permette di memorizzare tutti i parametri in uno dei dodici Vocal Set RAM, oltre a quat-
tro Vocal Set in ROM. Tra le particolarit del Vocalizer di SD1 c la possibilit di assegnare ad alcuni pulsanti di controllo dellArranger, come Fill
o Arrange, un algoritmo diverso, in modo da automatizzare anche larmonizzazione della voce. Lassegnazione ai pulsanti Arrange A, B, C e D
valida anche durante la riproduzione di una song e quindi sar possibile richiamare un algoritmo diverso premendo uno di questi pulsanti.
ATTIVARE IL VOCALIZER
Per usare il Vocalizer necessario aver collegato un microfono di buona qualit allingresso audio Micro 1 e stabilito il guadagno con il cursore
Gain. SD1 possiede dei parametri appositi per la gestione del gain, tuttavia potete rendervi conto del livello del microfono osservando il led
Overload del pulsante ON LINE EFFECT. Una buona regolazione si ottiene quando il led si accende molto raramente. Se il led sempre acceso
lingresso audio saturato e quindi produrr delle distorsioni spiacevoli sul segnale audio. Maggiori informazioni sulla gestione degli ingressi
audio possono essere trovate nel capitolo Effect e Microfono.
Lattivazione del Vocalizer molto semplice:
Premere il pulsante VOCALIZER ON/OFF, il led si accende
SD1 visualizza una prima pagina con dieci Vocal Set assegnati ai pulsanti funzioni, che possono essere richiamati allistante. Premendo PAGE
+/- si raggiunge la seconda pagina di Vocal Set che comprende anche i Vocal Set presettati da Ketron.
La scelta del Vocal Set possibile anche dal menu On Line Effect, che riporta il Vocal Set selezionato dalla pagina Vocalizer On/Off. Non vi
differenza nel selezionare un Vocal Set dai menu Vocalizer o da quelli di On Line Effect.
Di default la pressione del pulsante VOCALIZER ON/OFF attiva immediatamente il Vocalizer, che pu essere disattivato premendo di nuovo lo
stesso pulsante nella pagina Vocalizer. Se ci si trova nella pagina principale del display, per la disattivazione sar necessario passare alla pag-
ina Vocalizer con una prima pressione sul pulsante VOCALIZER ON/OFF, e quindi premere di nuovo lo stesso pulsante.
LE MODALIT DEL VOCALIZER
Il Vocalizer funziona in maniera differente secondo le cinque modalit di armonizzazione Automatic Chord 1, Automatic Chord 2, Keyboard Harmony,
Fixed Interval, Vocal Effects. Per ognuna di queste sono disponibili algoritmi diversi che sono mostrati di volta in volta al centro del display.
Automatic Chord 1 e Automatic Chord 2 producono le note aggiuntive in base allaccordo suonato e al riconoscimento della nota cantata allin-
gresso microfonico.
Keyboard Harmony aggiunge le note secondo laccordo suonato ma indipendentemente dal riconoscimento della nota cantata. Una particolare
modalit di Keyboard Harmony lalgoritmo MIDI che trae le note da aggiungere al cantato da una traccia MIDI di un Midifile. Diversi Midifile
commerciali includono questa possibilit e SD1 compatibile con la maggioranza di queste basi.
Fixed Interval trasforma il Vocalizer in un comune Pitch Shifter, cio aggiunge le voci secondo intervalli fissi e non in base al riconoscimento
dellaccordo.
Vocal Effects propone degli algoritmi di effetti speciali che stravolgono il carattere della voce originale.
I PARAMETRI VOCALIZER
Premendo il pulsante VOCALIZER EDIT, si accede alla pagina dedicata alla programmazione di un Vocal Set, con tutti i parametri inerenti. La
pagina riporta il Vocal Set attualmente in uso e che si andr a modificare e, al centro, la lista degli algoritmi disponibili secondo la modalit di
armonizzazione scelta. A lato, e associati ai pulsanti funzione, si trovano una serie di parametri direttamente accessibili o che richiamano altri
parametri al centro del display.
SD1 Manuale di Istruzioni 84
Manuale di Istruzioni SD1 85
F1 Direct: consente di definire la quantit di segnale audio dallingresso Micro 1 che sar presente assieme alleffetto Vocalizer.
Si modifica con i pulsanti VALUE +/-.
F2 Vocalize: controlla la quantit di segnale processato dal Vocalizer che sar presente alluscita audio. Si modifica con i pul-
santi VALUE +/-.
F3 Modes: premendo ripetutamente il pulsante funzione F3 si cambia la modalit di armonizzazione e, di conseguenza, gli
algoritmi disponibili visualizzati al centro del display, selezionabili con i pulsanti CURSOR +/-.
F4 Octave: traspone le voci aggiunte al canto di +/- due ottave. Quando impostato su Automatic, le voci rimangono nellam-
bito dellottava della nota cantata. Si modifica con i pulsanti VALUE +/-.
F5 Hold: presente solo quando la modalit di armonizzazione impostata su Keyboard Harmony, consente quando attivata
di memorizzare le note riconosciute dal Vocalizer.
F6 Effects:
permette di modificare le impostazioni per gli effetti, applicare un Vibrato e un Limiter, modificare il timbro vocale
e attivare alcune modulazioni. Il riverbero e il delay sono quelli generali, e perci programmabili. I parametri si
selezionano con i pulsanti CURSOR +/- e il valore si immette con i pulsanti VALUE +/-. Per tornare alla pagina prin-
cipale di Vocalizer Edit, si prema nuovamente il pulsante funzione F6 Effects. Di seguito la descrizione dettagliata
dei parametri.
Reverb Level: quantit di riverbero da assegnare alle voci generate dal Vocalizer
Delay Level: quantit di delay da assegnare alle voci generate dal Vocalizer
Vibrato Depth: intensit delleffetto di Vibrato sulle voci generate da Vocalizer
Vibrato Rate: velocit delleffetto di Vibrato
Vibrato Delay: valore del ritardo dingresso delleffetto di Vibrato
Modulation: se attivato (On), il Vibrato viene controllato dalla rotella di Modulation
Pitch Bend: se attivato (On), sar possibile ottenere effetti di Pitch Bend sulle voci generate con la rela-
tiva rotella
Limiter: un particolare effetto che permette di tenere sotto controllo il livello del segnale di ingresso in
modo da non saturare il DSP. Conviene sempre lasciarlo attivo, soprattutto se il cantante ha una voce
potente e dinamica.
Singer: stabilisce il timbro delle voci generate da Vocalizer a scelta tra maschile e femminile.
F7 Filter:
alla pressione del relativo pulsante funzione, il display mostra una serie di parametri per il controllo delle tre for-
manti vocali per altrettante voci generate e dellequalizzatore a tre bande per la voce diretta e le voci generate. Il
Vocalizer infatti lavora su tre bande di formanti, in modo da non stravolgere il timbro cambiandone lintonazione.
La teoria delle formanti molto complessa e sostanzialmente basata sul presupposto che la voce umana si carat-
terizza per avere delle frequenze fisse per determinate intonazioni, modificando le quali si ottengono timbri diver-
si. I parametri si selezionano con i pulsanti CURSOR +/- e il valore si immette con i pulsanti VALUE +/-. Per tornare
alla pagina principale di Vocalizer Edit, si prema nuovamente il pulsante funzione F7 Filter. Di seguito la
descrizione dettagliata dei parametri.
Formant 1, 2, 3: livello della formante per le voci 1, 2, 3
Frequency 1, 2, 3: frequenza della formante per le voci 1, 2, 3
Resonance 1, 2, 3: risonanza della singola formante per le voci 1, 2, 3
Low Band Direct, Vocalizer: livello della banda Low dellequalizzatore per la voce diretta e quelle generate
dal Vocalizer
Mid Band Direct, Vocalizer: livello della banda Mid dellequalizzatore per la voce diretta e quelle generate
dal Vocalizer
High Band Direct, Vocalizer: livello della banda High dellequalizzatore per la voce diretta e quelle gener-
ate dal Vocalizer
Volume 1, 2, 3: volume delle singole voci aggiunte dal Vocalizer
F8 Vocalize To Arranger: possibile assegnare ai pulsanti che controllano lArranger un algoritmo diverso a scelta tra quelli disponibili per
la modalit di armonizzazione selezionata in F3 Modes. Al centro del display sono visualizzate le sezioni Start, Stop,
Arrange A, B, C, D, Fill 1, 2, 3, Break, selezionabili con i pulsanti CUIRSOR +/-, a cui assegnare con i pulsanti VALUE
+/- uno degli algoritmi disponibili. Per ritornare al menu Vocalizer Edit si prema nuovamente il pulsante F8
Vocalize To Arranger. Lassegnazione degli algoritmi ai pulsanti Arrange A, B, C, D valida anche durante la ripro-
duzione di un Midifile o di una Song. In questo modo possibile richiamare al volo un algoritmo diverso per la voce.
E necessario, per evitare confusione ed errori imprevisti, che il parametro F10 Status sia posto su Internal Active,
evitando che il Vocalizer sia controllato da una traccia MIDI. Oltre allassegnazione di un algoritmo, possibile anche
una condizione Off che, solo per quel pulsante, disabilita il Vocalizer. Quando non si seleziona un algoritmo o lo
stato Off, due trattini indicano che per quel pulsante varranno le condizioni generali del Vocalizer. Il Vocal Set 1,
richiamato al momento dellattivazione del Vocalizer, ha per default assegnato ad Arrange A e C la modalit
Harmony Right, e ad Arrange B e D la modalit Unison.
F9 Vocalize Lead On: presente solo sui primi dieci algoritmi della modalit Automatic Chord 1 e Fixed Interval, intona la terza voce gen-
erata dal Vocalizer allunisono con quella cantata. Si disattiva premendo di nuovo il pulsante funzione F9 Vocalize
Lead On.
F10 Status: premendo ripetutamente il pulsante F10 si modifica lo stato del Vocalizer tra Active, Internal Active, None,
Inactive. Active indica che il Vocalizer attivo e in grado di ricevere dati dalla tastiera, via MIDI e dal sequencer.
Internal Active permette di controllare il Vocalizer solo dalla tastiera e dallassegnazione degli algoritmi ai pulsanti
di controllo dellArranger, non via MIDI ne dal sequencer. None disinserisce completamente il Vocalizer di SD1 ma
trasmette le informazioni per il controllo del Vocalizer al MIDI Out, per poter controllare una unit esterna simile.
Inactive disattiva il controllo del Vocalizer dalla tastiera ma non via MIDI.
MODALIT DI ARMONIZZAZIONE E DESCRIZIONE DEGLI ALGORITMI
Una volta selezionata una modalit di armonizzazione con F3 Modes, al centro del display compaiono i relativi algoritmi che si possono
selezionare con i pulsanti CURSOR +/-. Di seguito una breve descrizione dei singoli algoritmi per ogni modalit.
AUTOMATIC CHORD 1
Le voci aggiunte dal Vocalizer dipendono dallaccordo riconosciuto sulla parte di tastiera alla sinistra del punto di split, indipendentemente dal
rivolto, e dalla nota cantata di cui viene determinata lintonazione e leventuale rivolto secondo laccordo riconosciuto. Se la nota cantata
estranea allaccordo essa non verr riprodotta dal Vocalizer ma sar presente come segnale audio diretto. In questo caso il Vocalizer riprodur-
r una voce con la nota pi vicina a quella cantata compatibile con laccordo. Quando la nota cantata appartiene allaccordo, il Vocalizer creer
larmonizzazione in funzione di questa nota, producendo i vari rivolti. I diversi algoritmi possono variare la posizione della nota cantata allin-
terno dellaccordo, ponendola al centro, alla terza o alla quinta. Modificando quindi la nota cantata possibile che si cambino anche i rivolti.
Gli algoritmi disponibili per Automatic Chord 1 sono:
Trio Standard: mantiene la nota cantata al centro dellaccordo. Se la funzione Vocalize Lead attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata.
Trio Up: mantiene la nota cantata al basso dellaccordo. Se la funzione Vocalize Lead attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata.
Trio Down: mantiene la nota cantata allacuto generando le due voci al di sotto. Se la funzione Vocalize Lead attiva (On), si ottiene un rad-
SD1 Manuale di Istruzioni 86
Manuale di Istruzioni SD1 87
doppio della nota cantata
Trio Octa 1: mantiene la nota cantata al centro con la tonica dellaccordo sempre al basso. Se la funzione Vocalize Lead attiva (On), si
ottiene un raddoppio della nota cantata.
Trio Octa 2: esegue una terza sopra rispetto alla nota cantata e raddoppia la nota cantata allottava superiore. Se la funzione Vocalize Lead
attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata.
Trio Octa 3: esegue una terza sopra e lunisono rispetto alla nota cantata e la raddoppia allottava inferiore. Se la funzione Vocalize Lead
attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata
Trio Octa 4: esegue una quinta al di sotto rispetto alla nota cantata mantenendo al basso la fondamentale dellaccordo. Se la funzione
Vocalize Lead attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata
Duet Open: esegue solo la quinta superiore rispetto alla nota cantata. Se la funzione Vocalize Lead attiva (On), si ottiene un raddoppio
della nota cantata.
Duet Down: esegue la terza inferiore rispetto alla nota cantata, trasposta di unottava sotto (decima inferiore). Se la nota cantata la toni-
ca dellaccordo, il Vocalizer crea la terza al basso appartenente allottava inferiore rispetto alla nota cantata: Se la nota canta-
ta la terza dellaccordo, il Vocalizer crea la tonica al basso, appartenente allottava inferiore. Se la nota cantata la quinta del-
laccordo, il Vocalizer crea la terza al basso, appartenente per alla stessa ottava della nota cantata. Se la funzione Vocalize
Lead attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata.
Duet Up: esegue la terza superiore alla nota cantata. Se la funzione Vocalize Lead attiva (On), si ottiene un raddoppio della nota cantata.
3 Open 1: esegue la terza superiore, la quinta e lottava inferiore rispetto alla nota cantata.
3 Open 2: esegue la terza superiore, la terza e la quinta inferiore rispetto alla nota cantata.
AUTOMATIC CHORD2
In questa modalit il Vocalizer utilizza sempre tutte e tre le voci a disposizione, perci la funzione Vocalize Lead non attivabile. Le voci gen-
erate dal Vocalizer dipendono dallaccordo riconosciuto nella parte di tastiera alla sinistra del punto di split, a prescindere dalla posizione del
rivolto e dalla nota cantata. Se la nota cantata estranea allaccordo essa non verr riprodotta dal Vocalizer ma sar presente come segnale
audio diretto. Gli algoritmi Full sono la riproduzione dellaccordo riconosciuto. Gli algoritmi Jazz sono armonizzazioni pi sofisticate per model-
lare accordi con seste e settime.
Gli algoritmi disponibili per Automatic Chord 2 sono:
Full Trio 1: esegue lunisono e due note dellaccordo al di sotto della nota cantata.
Full Trio 2: larmonia presenta un intervallo al di sopra della nota cantata.
Full Trio 3: tutte le voci sono generate al di sopra della nota cantata
Jazz Trio 1: larmonizzazione segue una tabella complessa per cui un accordo maggiore viene interpretato come un accordo di sesta.
Analogamente a Full Trio 1, le note generate rimangono sotto quella cantata.
Jazz Trio 2: utilizza la stessa tabella di armonizzazione del precedente ma analogamente a Full Trio 2 larmonia presenta un intervallo al di
sopra della nota cantata.
Jazz Trio 3: utilizza la stessa tabella di armonizzazione dei precedenti Jazz ma analogamente a Full Trio 3 tutte le voci sono generate al di
sopra della nota cantata.
KEYBOARD HARMONY
In questa modalit di funzionamento la nota cantata non influisce sullarmonizzazione, la quale dipende esclusivamente dallaccordo suonato.
Tutta la tastiera di SD1 abilitata al riconoscimento dellaccordo e dei vari rivolti, con conseguente armonizzazione differente.
Gli algoritmi disponibili per Keyboard Harmony sono:
Harmony Right:laccordo riconosciuto nella parte di tastiera alla destra del punto di split, in tutti i suoi rivolti a prescindere dalla nota cantata.
Harmony Left: laccordo riconosciuto nella parte di tastiera alla sinistra del punto di split, in tutti i suoi rivolti e a prescindere dalla nota cantata.
Full 1: analogo a Full Trio 1 in modalit Automatic Chord 2, con la differenza che al posto della nota cantata presa di riferimento una
singola la nota nella parte di tastiera alla destra del punto split. Laccordo invece riconosciuto nella parte di tastiera alla sin-
istra del punto di split, a prescindere dal rivolto della nota suonata a destra del punto di split.
Full 2: simile a Full 1 ma con le voci generate al di sopra della nota suonata alla destra del punto di split sulla tastiera.
Full 3: simile a Full 2 con tutte le voci generate al di sopra della nota suonata alla destra del punto di split.
Jazz 1: applica la tabella di armonizzazione impiegata in Jazz Trio 1 in modalit Automatic Chord 2 con la differenza che i rivolti del-
laccordo suonato nella parte di tastiera alla sinistra del punto di split sono determinati dalla nota suonata alla destra del punto
di split. Le voci generate rimangono al di sotto della nota suonata a cui si aggiunge la nota di unisono.
Jazz 2: simile a Jazz 1 con una sola voce generata al di sopra della nota suonata nella parte di tastiera alla destra del punto di split.
Jazz 3: simile a Jazz 2, con tutte le voci generate al di sopra della nota suonata nella parte di tastiera alla destra del punto di split.
MIDI Mode: una modalit speciale che permette il controllo delle voci generate dal Vocalizer per mezzo di dati MIDI, siano essi originati
da una traccia di un Midifile in riproduzione o provenienti da un ingresso MIDI In 2.
Nel caso di un Midifile, se la traccia dedicata al Vocalizer stata programmata coerentemente, sar utile disabilitare la funzione F4 Octave,
soprattutto evitando che sia impostata su Automatic. In un Midifile sufficiente inserire nella traccia desiderata il Control Change 16 con val-
ore 0 per destinarla al controllo del Vocalizer. Se il Midifile riprodotto da un sequencer esterno, consigliabile utilizzare lingresso MIDI In 1,
viceversa in caso di controllo con una fisarmonica MIDI o con unaltra tastiera si dovr optare per MIDI In 2. Se la traccia Vocalizer deve fun-
zionare col sequencer interno, si dovr accedere al menu GM, scegliere la traccia di destinazione e riprodurre un paio di battute iniziali. Con
Part Mode si abiliter la parte prescelta selezionando Vocalize, confermando loperazione con il pulsante ENTER.
FIXED INTERVAL
Alla nota cantata aggiunta una o pi voci secondo un intervallo fisso e indipendente dallaccordo riconosciuto. Vocalizer lavora in questa
modalit come un comune Pitch Shifter. La funzione F9 Vocalize Lead sempre attivabile e permette il raddoppio della nota cantata con una
voce generata allunisono.
Gli algoritmi disponibili per Fixed Interval sono:
Unison: genera una voce allunisono della nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene un raddoppio della nota cantata
allunisono.
Octave Up: realizza una voce allottava superiore della nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene un raddoppio della nota
cantata allunisono.
Octave Down: realizza una voce allottava inferiore della nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene un raddoppio della nota
cantata allunisono.
Octave Up/Down: realizza una voce allottava superiore e una voce a quella inferiore rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On,
si ottiene un raddoppio della nota cantata allunisono.
Lead+Octa. Down: realizza una voce allottava inferiore e una allunisono rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene
un raddoppio della nota cantata allunisono.
Lead+Octa. Up: realizza una voce allottava superiore e una voce allunisono rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si
ottiene un raddoppio della nota cantata allunisono.
5Th Down: realizza una voce alla quinta inferiore rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene un raddoppio della
nota cantata allunisono.
5th Up: realizza una voce alla quinta superiore rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene un raddoppio
della nota cantata allunisono.
Lead+5Th Down:realizza una voce alla quinta inferiore e una allunisono rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene
un raddoppio della nota cantata allunisono.
Lead+5Th Up: realizza una voce alla quinta superiore e una allunisono rispetto alla nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene
un raddoppio della nota cantata allunisono.
3Th Up: realizza una voce alla terza maggiore al di sopra della nota cantata. Se F9 Vocalize impostato su On, si ottiene un raddoppio
della nota cantata allunisono.
VOCAL EFFECTS
I dodici algoritmi di questa modalit sono studiati per modificare la voce in maniere divertente e inusuale. Appena si seleziona uno di questi
algoritmi il segnale diretto del microfono viene azzerato per poter ascoltare meglio leffetto. Esso pu essere ripristinato con F1 Direct e i pul-
santi VALUE +/-. Lascolto di questi algoritmi vale pi di qualsivoglia descrizione. I parametri degli algoritmi possono essere modificati con F7
Filter e salvati in un Vocal Set.
SALVARE IN RAM UN VOCAL SET
Una volta modificato un qualsiasi parametro di un Vocal Set, necessario che sia memorizzato in una delle dodici memorie disponibili, per
evitare che vada perso uscendo da Vocalizer Edit o spegnendo SD1. Per attivare loperazione di salvataggio si prema prima di uscire da
Vocalizer Edit, il pulsante SAVE/ENTER. La pagina visualizzata permette di inserire il nome del Vocal Set con i tasti della tastiera e i pulsanti
CURSOR +/-, definire la memoria di destinazione immettendo direttamente il numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), e quindi
confermare con F10 Exec. Per annullare loperazione si prema F5 Escape che riporter alla pagina di Vocalizer Edit senza memorizzare le
modifiche, che saranno tuttavia ancora attive. Un ulteriore opzione nella pagina di Save F9 Default che riporta il Vocal set modificato alle
impostazioni originali.
SALVARE SU DISCO UN VOCAL SET
Lintero gruppo di dodici memorie Vocal Set pu essere salvato su floppy disk o hard disk. Non possibile salvare un Vocal set singolo, ma solo
lintero gruppo. Per eseguire loperazione:
G
Attivare il menu DISK con lapposito pulsante, il led si accende
G
Selezionare con PAGE +/- il disco di destinazione tra Hard e Floppy
G
Nel caso in cui lHard Disk mostrasse la lista dei Midifile contenuti, premere F5 Folder Choice e uno qualsiasi dei pulsanti funzione a ecce-
zione di F1 Midifile, il display mostrer il contenuto del folder selezionato.
G
Attivare la funzione di salvataggio con F3 Save
G
Selezionare i tipi di file da salvare, in questo caso F7 Sound & Vocal
G
Dalla pagina successiva che verr mostrata, selezionare F5 Voc
G
Compare una nuova pagina dove inserire il nome del file da salvare, con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-, e confermare lopera-
SD1 Manuale di Istruzioni 88
Manuale di Istruzioni SD1 89
zione con F10 Exec. Per annullare loperazione premere F5 Escape.
G
A operazione completata, il display mostra il contenuto della cartella di destinazione, che sar scelta automaticamente se il pulsante
MASTER FOLDER attivato.
G
Per tornare alla pagina principale premere due volte EXIT
CARICARE DA DISCO UN VOCAL SET
Lintero gruppo di dodici Vocal set pu essere caricato in memoria da disco con la seguente procedura:
G
Attivare il menu DISK con lapposito pulsante, il led si accende
G
Scegliere il disco su cui salvato il file da caricare con i pulsanti PAGE +/-
G
Disattivare nel caso il pulsante MASTER FOLDER
G
Selezionare il tipo di file da caricare con F5 File Choice, saranno mostrati in corrispondenza dei pulsanti funzione diverse opzioni
G
Scegliere F7 Sound & Vocal come file da caricare
G
Se sono presenti pi file, selezionare quello voluto con i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare il caricamento in memoria con F2 Load
G
Per tornare alla pagina principale premere due volte EXIT
RICHIAMO AUTOMATICO DI UN VOCAL SET ALLACCENSIONE DI SD1
Grazie alla funzione Power On Setup, descritta nel capitolo dedicato, possibile caricare allaccensione di SD1 il Vocal Set desiderato.
A tal fine necessario:
G
Entrare nel menu On Line Effect premendo il relativo pulsante
G
Selezionare con F9 e i pulsanti VALUE +/- il Vocal Set che si desidera caricare allaccensione
G
Uscire dal menu On Line Effect, con il pulsante EXIT, per tornare alla pagina principale del display
G
Attivare il salvataggio con il pulsante SAVE/ENTER
G
Confermare il salvataggio dellimpostazione attuale del Vocal Set nella memoria Power On Setup premendo il pulsante funzione F3
G
Il display mostra quattro opzioni
F5 Escape annulla loperazione
F8 Disk Save salva su floppy disk o su hard disk, scelti con i pulsanti PAGE +/-, il file di Power On Setup con estensione .PON. Se
attivo Master Folder, il file verr salvato nel folder Userfile, se Master Folder disabilitato il file .PON sar salvato nellultima
cartella selezionata in ordine di tempo.
F9 Default memorizza il Vocal Set come quello che sar richiamato allaccensione di SD1
F10 Save scrive sulla memoria Power On Setup in Flash RAM
VOCAL SET E REGISTRATION
Ogni Registration pu memorizzare il Vocal Set da utilizzare cos da ridurre al minimo i tempi di selezione dei parametri. Tuttavia potrebbe riv-
elarsi utile evitare di caricare il Vocal Set assegnato alle Registration nel caso in cui si voglia utilizzare una impostazione personalizzata senza
modificare tutte le Registration. Lesclusione del richiamo di un Vocal Set memorizzato nelle Registration si ottiene nel modo seguente
G
Dalla pagina principale del display premere F3 Utility
G
Con il pulsante PAGE + spostarsi sulla seconda pagina del menu Utility
G
Richiamare con F3 Registration Mode per visualizzare i singoli parametri.
G
Da questa pagina selezionare F4 Effects per visualizzare come saranno gestiti i singoli parametri.
G
Con i pulsanti CURSOR +/- selezionare Vocalize e disabilitare con F10 Select il caricamento del Vocal Set memorizzato in una Registration.
Impostare su Off il valore.
G
Memorizzare le impostazioni con F7 Save
Da questo momento il richiamo di un Registration non comporta anche la selezione del Vocal Set. Per ripristinare la selezione del Vocal Set,
ripetere la procedura appena descritta impostando in valore su On e quindi salvare con F7 Save.
Effetti
I DSP di SD1 sono in grado di produrre effetti di riverbero, chorus, delay ed effetti di modulazione da applicare alle parti Upper e Lower, alle trac-
ce dellaccompagnamento e ai segnali audio esterni. SD1 dotato anche di un equalizzatore per plasmare il suono finale. Sempre da questo
menu possibile modificare il livello delle singole uscite audio.
SD1 impiega fino a tre DSP per generare il riverbero globale e per le parti Upper, il riverbero da assegnare alla traccia Drum 1 e i tre gruppi def-
fetti Chorus, Delay e Distorsor che possono lavorare sia in parallelo che in serie nei Program, e in parallelo per le tracce di accompagnamento
automatico e le parti Lower.
Lassegnazione degli effetti di delay, chorus e distorsion avviene nel menu Arrange View per le tracce di accompagnamento automatico e quelle
Lower (a esclusione delle tracce Drum 1 e Drum 2). Per la sezione Right, lassegnazione degli effetti si ottiene con il menu On Line Effect oppure
con luso dei Program.
Per entrare nel menu degli effetti, dalla pagina principale del display si prema F3 Effect.
Il menu Effect cos composto
F1 Reverb 1: il riverbero assegnato a tutta la tastiera e a tutto il generatore timbrico, indipendentemente dalle singole parti. Il valore,
modificabile con i pulsanti VALUE +/-, determina la quantit di riverbero applicato.
F2 Right: utilizza sempre il tipo di riverbero di Reverb 1, ma permette di specificare separatamente la quantit di riverbero da appli-
care alla parte Right della tastiera, quella dedicata alla linea melodica. Il valore si modifica con i pulsanti VALUE +/-.
F3 Reverb Type: permette di stabilire quale algoritmo di riverbero usare per Reverb 1 e Right a scelta tra Box 1, Box 2, Room 1, Room 2, Studio
1, Studio 2, Hall 1, Hall 2, Stage 1, Stage 2, Theatre, Cathedral, Arena, Valley, Planet e Galaxy. Inoltre possibile selezionare
anche quattro User Reverb derivati dalla modifica degli algoritmi in ROM. Tale modifica si attiva con il pulsante F10 Edit,
sempre dal menu Effect, che vedremo in seguito. Per scegliere il tipo di algoritmo usare i pulsanti VALUE +/-.
F4 Reverb 2: il riverbero assegnato alla sola traccia Drum 1 degli Style e non alla traccia Drum 2 che gestisce i Live Drum. La quantit di
riverbero applicato si modifica con i pulsanti VALUE +/-.
F5 Reverb Type: specifica lalgoritmo assegnato alla traccia Drum 1 tra Room, Studio, Club, Hall, Theatre, Stage, Arena. Selezionando Rev1
Type la traccia Drum 1 impiegher lo stesso algoritmo usato per Reverb 1. Per scegliere il tipo di algoritmo usare i pulsanti
VALUE +/-.
F6 Equalize:
rimanda alla pagina dedicata allequalizzatore grafico a tre bande e al livello delle uscite audio. I parametri, modificabili con
i pulsanti VALUE +/-, sono i seguenti:
F1 Low: stabilisce il guadagno in decibel delle frequenze inferiori della gamma audio
F2 Mid: stabilisce il guadagno in decibel delle frequenze medie della gamma audio
SD1 Manuale di Istruzioni 90
Manuale di Istruzioni SD1 91
F3 High: stabilisce il guadagno in decibel delle frequenze superiori della gamma audio
F4 Bass Boost: permette di incrementare o decrementare il guadagno sui bassi, al fine di uscire sullamplificazione
con linee di basso pi o meno marcate. Il parametro di modifica con la pressione ripetuta del relativo pulsante fun-
zione F4.
F5: Escape: ritorno al menu Effect
F6 Out 1 Level: stabilisce il livello delluscita audio 1 o Left/Mono
F7 Out 2 Level: stabilisce il livello delluscita audio 2 o Right
F8 Out 3 Level: stabilisce il livello delluscita audio 3
F9 Out 4 Level: stabilisce il livello delluscita audio 4
F7 Chorus: permette di selezionare il tipo di algoritmo tra Chorus 1, Chorus 2, Chorus 3, Chorus 4, Chorus 5, Flanger, Short Delay,
Feedback e quattro User Chorus con i pulsanti VALUE +/-. Lediting, una volta selezionato lalgoritmo, si ottiene con F10 Edit.
F8 Delay: permette di selezionare tra otto tipi di Delay presettati e quattro User Delay con i pulsanti VALUE +/-. Lediting, una volta
selezionato lalgoritmo, si ottiene con F10 Edit.
F9 Distorsion: consente di scegliere tra otto tipi di distorsione e quattro User Distorsion con i pulsanti VALUE +/-. Lediting, una volta
selezionato lalgoritmo, si ottiene con F10 Edit.
F10 Edit: permette di accedere al menu dedicato alla programmazione dei pi importanti parametri di un algoritmo.
LEDITING DI UN EFFETTO
SD1 non si limita alla sola scelta dellalgoritmo da assegnare ai DSP, ma ne permette anche la modifica sostanziale e la memorizzazione in appo-
site memorie. Per modificare un algoritmo prima necessario selezionarlo tra Reverb 1, Chorus, Delay e Distorsion, semplicemente premendo
il relativo pulsante funzione e scegliendo lalgoritmo. Senza compiere altre azioni, a questo punto si prema F10 Edit per entrare nel menu.
Qualsiasi sia lalgoritmo da modificare, la pagina di Edit presenta alcuni parametri fissi:
F4 Default: riporta i valori dei parametri dellalgoritmo a quelli originali
F5 Escape: ritorno al menu Effect
F8 Source: indica lattuale algoritmo selezionato da modificare, tuttavia premendo ripetutamente il pulsante funzione F8 sar possibile
scegliere un algoritmo diverso.
F9 Destination: specifica la memoria di destinazione per lalgoritmo modificato. Si seleziona premendo ripetutamente il pulsante funzione F9
F10 Save: conferma e salva i parametri modificati nella memoria selezionata con F9 Destination.
Al centro del display sono riportati i singoli parametri da modificare che si selezionano con i pulsanti CURSOR +/- e si modificano con i pulsanti VALUE +/-.
PARAMETRI PER ALGORITMI REVERB
Level: livello del segnale
Filter: applica un filtro LPF che taglia le frequenze pi acute
Pre Delay: lunghezza della prima riflessione
Decay: tempo di decadimento del riverbero
Delay: lunghezza del ritardo del segnale
PARAMETRI PER ALGORITMI CHORUS
Level: livello del segnale
Delay: lunghezza del ritardo
Feedback: grado di ripetizione del Delay
Rate: velocit della modulazione
Depth: intensit della modulazione
PARAMETRI PER ALGORITMI DELAY
Volume Center: livello del segnale ripetuto in centro
Volume Left: livello del segnale ripetuto a sinistra
Volume Right: livello del segnale ripetuto a destra
Delay Center: tempo di ritardo per la ripetizione del segnale in centro
Delay Left: come sopra ma per il segnale a sinistra
Delay Right: come sopra ma per il segnale a destra
Feedback: grado di rigenerazione del segnale
Filter: filtro LPF per tagliare le frequenze pi acute
PARAMETRI PER ALGORITMO DI DISTORSOR
Level: livello del segnale
Tone: grado di variazione timbrica
Resonance: grado di accentuazione delle frequenze del timbro distorto
SD1 Manuale di Istruzioni 92
Manuale di Istruzioni SD1 93
Menu On Line Effect ed effetto Rotor
Il pulsante ON LINE EFFECT richiama un menu dedicato alla gestione degli effetti per le Voice usate nella sezione Right, cio la linea melodica.
Questi parametri sono volutamente stati tenuti separati per consentire un rapidissimo controllo dellinserimento degli effetti. La maggiore
definizione, tuttavia, si ottiene programmando i Program per i quali si rimanda allapposito capitolo.
Il menu On Line Effect, richiamato premendo il relativo pulsante sul pannello di controllo dalla pagina principale del display, include anche
parametri per la gestione dellingresso microfonico.
I parametri a disposizione per la sezione Right sono i seguenti:
F1 Chorus: premendo ripetutamente il pulsante funzione si ottiene lattivazione o meno delleffetto Chorus sulla sezione Right.
F2 Wha-Wha: si tratta di un effetto molto suggestivo per riff chitarristici ma pu essere usato in molte altre situazioni. Per controllarlo
al meglio necessario il collegamento al pedale di Volume (opzionale). Quando il Wha-Wha attivo, premendo il relativo pul-
sante funzione, il pedale controlla la chiusura del filtro e non il volume generale. Leffetto di Wha-Wha pu essere control-
lato anche dalla Modulation Wheel attraverso il menu Utility e la funzione F3 Modulation dove impostare su On la funzione
F7 Wha-Wha.
F3 Delay: attiva leffetto di Delay sulla sezione Right, premendo ripetutamente il relativo pulsante funzione
F4 Overdrive: non presente tra gli algoritmi descritti in Effect, comporta una saturazione graduale del suono controllato dal Pedale
Volume (opzionale). E uno degli effetti necessari per emulare al meglio organi jazz e rock. LOverdrive esclude limpiego del-
leffetto Distorsor.
F5 Distorsor: attiva leffetto Distorsor sulla sezione Right, escludendo luso di Overdrive.
I parametri a disposizione per la gestione dellingresso microfonico sono i seguenti:
F6 Micro: abilita o meno luso degli effetti per la sezione Right sullingresso microfonico
F7 Direct: consente di modificare la quantit di segnale diretto che andr alluscita audio, si modifica con i pulsanti VALUE +/-
F8 Reverb: indica la quantit di riverbero assegnata allingresso microfonico, il valore si modifica con i pulsanti VALUE +/-
F9 Vocal Set: permette di selezionare un Vocal Set del Vocalizer senza passare direttamente dal menu Vocalizer.
F10 Enhancer: abilita lenfatizzazione delle frequenze acute sul segnale microfonico e sulluscita audio per aumentarne lintelligibilit.
ROTOR
Il relativo pulsante su pannello consente di attivare leffetto Rotor che emula il classico cabinet Leslie usato da sempre in abbinamento agli
organi elettromagnetici Hammond . Il controllo della velocit di rotazione degli altoparlanti, quando il led di ROTOR acceso, demandato
alla Modulation Wheel.
Registration
Grazie a queste particolari memorie possibile richiamare allistante tutte le impostazioni di pannello e i parametri principali che governano
SD1. Le Registration, una volta programmate, permettono di velocizzare al massimo il cambio dello Style, le variazioni delle Voice, le impostazioni
degli effetti e soprattutto il richiamo automatico dei campioni audio associati a uno Style e leventuale file TXT. La programmazione di una
Registration non prevede un menu particolare con tutti i parametri e i valori a disposizione e perci necessario modificarli dai singoli menu
di appartenenza. In genere conveniente partire da una situazione di default e quindi impostare solo lo Style, le Voice e gli altri parametri sena
per forza dover passare in rassegna tutti i menu.
Le Registration, una volta programmate, sono utilissime dal vivo mentre la loro programmazione richiede tempo e perci demandata al lavoro
in studio o a casa.
In fase di programmazione, ma anche dal vivo, potrebbe rendersi necessario stabilire quale parametro sar registrato o meno nelle Registration.
Pu essere infatti utile lasciare liberi uno o pi parametri, oppure disabilitare il richiamo dello stato di un parametro con le Registration suc-
cessive.
E possibile abilitare o meno ogni singola funzione memorizzata nelle Registration attraverso lapposito menu Registration Mode che si trova
in Utility.
Il richiamo di una Registration pu avvenire dal gruppo di 198 memorie salvate in Flash RAM (Block Registration), oppure da Floppy o Hard Disk
nel qual caso si parla di Single Registration. I parametri di Block Registration e Single Registration sono del tutto identici, ma ci sono differen-
ze importanti nella gestione:
Per una singola Registration in Block Registration necessario salvare in un unico file tutte le 198 Registration; la Single Registration, invece,
sempre salvata come in un singolo file.
Mentre possibile visualizzare in una lista le Single Registration contenute nellHard Disk o nel Floppy Disk, ci non possibile con Block
Registration che possono essere richiamate solo inserendo il numero con la tastierina numerica.
I tempi di caricamento sono inferiori per le Block Registration rispetto alle Single Registration.
Le Registration di Block Registration sono conservate in memoria anche a macchina spenta, essendo in Flash RAM.
RICHIAMARE E SALVARE UNA REGISTRATION DEL GRUPPO BLOCK REGISTRATION
Come detto il gruppo Block Registration contiene 198 Registration in Flash RAM. La selezione di ciascuna Registration possibile attivando il
pulsante BLOCK REGISTR. (il led si accende) e quindi immettendo con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero a tre cifre cor-
rispondente. Il nome delle Registration richiamata sar visualizzata in grassetto, accanto al numero, in alto a sinistra sul display.
Per memorizzare in Block Registration una nuova Registration, dopo aver impostato lo Style, il Tempo, i volumi e i parametri che si desiderano,
con il pulsante BLOCK REGISTR. attivo necessario:
G
Tornare alla pagina principale del display con il pulsante EXIT
G
Premere SAVE/ENTER
G
Selezionare F1 Registration
G
Immettere eventualmente il nome della Registration con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR.
G
Selezionare il numero della memoria di destinazione con i pulsanti funzione F2 e F3
G
Confermare la memorizzazione con F10 Save oppure annullarla con F5 Escape
Per salvare su disco lintero gruppo di Block Registration in un unico file con estensione .REG necessario:
G
Attivare MASTER FOLDER se si desidera creare il file nellapposito Folder 98 Userfile, oppure a MASTER FOLDER disattivato scegliere il
Folder di destinazione (si veda il capitolo Disk)
G
Premere DISK per entrare nel menu Disk
G
Premere F3 Save per attivare loperazione
G
Selezionare F3 Block Registration
G
Nella pagina che appare possibile inserire il nome del file con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-
G
Confermare loperazione con F10 Exec. o annullarla con F5 Escape
Per caricare un file .REG Block Registration nella memoria Flash RAM di SD1 procedere in questo modo:
Se il file .REG stato creato con Master Folder abilitato assicurarsi che il relativo pulsante sia attivato
Se il file .REG si trova in un Folder creato dallutente, si disabiliti Master Folder e si individui il Folder
Premere DISK per entrare nel menu
A Master Folder attivato premere F5 Folder Choice e quindi F8 Userfile. Selezionare con VALUE +/- il file che si desidera caricare e quindi
confermare loperazione con F2 Load.
A Master Folder disattivato selezionare il Folder di origine con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), quindi premere F5 File Choice per
selezionare successivamente F3 Block Registration. Individuare il file con i pulsanti VALUE +/- e quindi confermare con F2 Load.
SD1 Manuale di Istruzioni 94
Manuale di Istruzioni SD1 95
RICHIAMARE E SALVARE UNA SINGLE REGISTRATION
Lattivazione del richiamo di una Single Registration si ottiene premendo il pulsante SINGLE REGISTR. (il led si accende). Il Folder di origine
della Single Registration pu essere il Folder 93 quando il Master Folder attivato, oppure un qualsiasi altro Folder creato dallutente a Master
Folder disabilitato. Per le prime volte conveniente e pi facile gestire le Single Registration con Master Folder attivo, poich non ci si deve
preoccupare di selezionare a priori il Folder di origine.
Le Single Registration possono essere gestite anche su Floppy Disk a Master Folder disattivato, scegliendo con PAGE +/- il disco di origine e/o
destinazione.
Un Folder o un Floppy Disk possono contenere fino a un massimo di 999 Single Registration, la cui numerazione attribuita automaticamente
secondo lordine temporale di creazione del file, mentre la visualizzazione dei file avviene sempre per ordine alfabetico.
In entrambi i casi sempre possibile visualizzare lelenco di Single Registration contenute nel Folder semplicemente premendo DISK. Da ques-
ta pagina possibile conoscere il numero progressivo attribuito alla Single Registration in fase di creazione del file, oppure selezionare diret-
tamente la Single Registration da caricare con i pulsanti VALUE +/-, F10 Select e F2 Load. Non possibile richiamare con la tastierina numer-
ica, nellambiente Disk, la Single Registration, perci o si seleziona la Single Registration con le normali procedure richieste nellambiente Disk,
oppure si torna alla pagina principale del display, con il pulsante EXIT, e con SINGLE REGISTR. attivo si immette il numero della Registration
desiderata.
Per salvare una Single Registration su disco (estensione .SRG) necessario scegliere a priori se usare la funzione Master Folder, attivandola
con lapposito pulsante, oppure individuare il Folder di destinazione a Master Folder disattivato. In questultima condizioni sar possibile anche
selezionare il Floppy Disk come disco di destinazione (si veda il capitolo Disk).
G
Dopo aver impostato i parametri desiderati, attivare SINGLE REGISTR.
G
Premere SAVE/ENTER
G
Selezionare F1 Registr.
G
Dalla pagina che segue inserire il nome della Single Registration con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-.
G
Confermare con F10 Save oppure annullare con F5 Escape.
AUTOMATIZZARE IL CARICAMENTO DI FILE TESTO E DI MIDFILE CON LE REGISTRATION
Questa funzione una delle pi potenti e utili di SD1 e permette di evitare numerose operazioni per caricare i file necessari a una esibizione.
Non vi differenza di comportamento tra una Registration di Block Registration e una Single Registration.
Per ottenere il caricamento automatico di file di testo con estensione .TXT o di un Midifile con estensione .MID, sufficiente che il nome della
Registration coincida con quello del file .TXT o .MID. Il Midifile sar disponibile attivando SONG PLAY e quindi premendo START. Si ricorda che
il richiamo di uno Style che utilizzi un campione audio sincronizzato provocher a sua volta il caricamento automatico del campione audio. Allo
stesso modo il caricamento automatico di un Midifile con campioni audio causer il caricamento in memoria del campione audio. Le fasi pi
critiche sono proprio i tempi di caricamento dei campioni audio che potrebbero essere troppo lunghi dal vivo. Per questa ragione si consiglia
di verificare sempre i tempi effettivi di caricamento in RAM. Le Registration non consentono di caricare automaticamente campioni audio da
attribuire a Lower o Upper.
DEFINIRE QUALI PARAMETRI SARANNO GESTITI DALLA REGISTRATION
Pu essere utile evitare che le Registration memorizzino o richiamino uno o pi parametri che possono gestire. Per esempio si pu evitare che
siano richiamati solo i Vocal Set oppure le assegnazioni degli effetti. Ogni singolo parametro pu essere sganciato dalla Registration. Queste
impostazioni si raggiungono nel seguente modo:
G
Dalla pagina principale del display si prema F3 Utility
G
Con i pulsanti PAGE +/- portarsi sulla seconda pagina dei menu Utility, evidenziata dalla scritta 2/3 sul display
G
Selezionare F3 Registr. Mode per accedere ai singoli parametri.
La pagina visualizzata mostra al centro i parametri raggruppati per aree di attinenza richiamate con i pulsanti funzione. Per F1 Arrange, F3
Utility e F6 Tabs sono previste pi pagine di parametri che si richiamano premendo nuovamente lo stesso pulsante funzione. I parametri al
centro del display sono raggiunti con i pulsanti CURSOR +/- mentre il loro stato di attivazione modificato da F10 Select. La prima volta che
si accede al menu F3 Registr. Mode vengono mostrati i parametri Global che possono essere modificati solo in questo istante, e per richiamare
le pagine seguenti necessario premere il pulsante F1. Di seguito la descrizione.
Global: consente di disattivare la gestione di tutti parametri legati a MIDI, Arrange Mode, Drum Mixer, Utility, Effect, 2nd Voice, Global
Transpose, Split Point, Left Level e Tempo.
F1 Arrange 1/3: permette di disattivare la gestione dei parametri programmati nel menu Arrange Viev.
F1 Arrange 2/3: disabilita la gestione dei parametri programmati nel menu Arrange Mode alla pagina 1/2.
F1 Arrange 3/3: permette di disattivare la gestione dei parametri programmati nel menu Arrange Mode alla pagina 2/2.
F2 Drum Mixer: consente di disattivare la gestione dei parametri programmati nel menu Drum Mixer.
F3 Utility 1/2: permette di disattivare i parametri programmati nel menu Utility alla pagina 1/3
F3 Utility 2/2: permette di disattivare la gestione dei parametri programmati nel menu Utility alle pagine 2/3 e 3/3
F4 Effects: consente di disabilitare la gestione dei parametri del menu Effect
F5 Escape: torna alla pagina precedente del menu Utility
F6 Tabs 1/2: consente di inibire la gestione dello stato di attivazione dei relativi pulsanti sul pannello di controllo.
F6 Tabs 2/2: come sopra
F7 Save: salva le impostazioni effettuate in Registr. Mode nella Flash RAM. Tali impostazioni sono conservate anche a macchina
spenta e sono richiamate alla successiva accensione.
F8 Default: riporta lo stato di gestione di tutti i parametri alla condizione originale.
F9 Switch Off: quando attiva (On) disabilita il pulsante BLOCK REGISTRAT. dopo alcuni istanti, permettendo di selezionare con la tastie-
rina numerica uno Style anzich una Registration.
F10 Select: scelto il parametro, F10 Select permette di modificarne lo stato di attivazione.
SD1 Manuale di Istruzioni 96
Manuale di Istruzioni SD1 97
Utility
I menu Utility permettono di gestire i controller fisici, le fisarmoniche MIDI, la pedaliera, la curva di risposta alla dinamica, le uscite audio e un
insieme di parametri che modificano il comportamento generale di SD1.
Dalla pagina principale del display, premendo F3 Utility si raggiunge la prima pagina indicata come 1/3 in alto a destra sul display. Per
selezionare le altre due pagine di menu si utilizzano i pulsanti PAGE +/-. I singoli gruppi di parametri, a cui corrispondono ulteriori menu, si atti-
vano con i relativi pulsanti funzione.
UTILITY, PAGINA 1/3
F1 Transpos: premendo ripetutamente il pulsante funzione F1 si modifica la modalit di trasposizione tra Normal e Delayed. Con Normal
la trasposizione applicata immediatamente non appena la si varia, con Deleyed la trasposizione applicata al primo cam-
bio di accordo successivo suonato nella parte di tastiera alla sinistra del punto di split.
F2 Aftertouch:
richiama un nuovo menu dedicato alla gestione dellaftertouch. I parametri disponibili sono:
F1 Cutoff: in condizione di On, premendo di nuovo il pulsante funzione F1, laftertouch controlla lapertura del filtro
che pu rendere pi brillante il timbro.
F2 LFO DCO: quando posto su On, laftertouch controlla il vibrato
F3 Bend: il valore inserito con i pulsanti VALUE +/- indica i semitoni di deviazione dellintonazione. Inserendo un val-
ore di 1 si pu ottenere una maggiore espressivit sui timbri come il sax
F4 Slide: un effetto associato alla velocity di tastiera e consiste in un aggiustamento molto rapido dellaccordatu-
ra nellattacco del suono, molto simile a quello che avviene comunemente nellattacco di quasi tutti gli strumenti a
fiato. Lo Slide pu essere utilizzato con successo per dare maggiore realismo ed incisivit ai fraseggi di sassofono,
trombone, clarinetto e chitarra.
F5 Attack: quando posto su On, attiva le modulazioni controllate dallaftertouch con un lieve ritardo. Se per esem-
pio laftertouch impiegato per creare un vibrato, con Attack su On il vibrato entrer in azione solo dopo qualche
istante, creando una maggiore sensazione di naturalezza.
F6 LFO DCA: quando posto su On, laftertouch controlla leffetto di tremolo
F7 LFO DCF: quando posto su On, laftertouch controlla la modulazione dellLFO sul cutoff del filtro
F8 Volume: quando posto su On, laftertouch controlla il volume dei timbri della sezione Right
F9 Slide Thr: il valore inserito con i pulsanti VALUE +/- determina la soglia di velocity oltre la quale scatta leffetto
Slide. Pi basso il valore, meno dinamica di tasto necessaria per attivare lo Slide
F10 Sensitiv.: il valore inserito con i pulsanti VALUE +/- definisce la sensibilit di risposta dellaftertouch, modifi-
cando la quale si varia anche il controllo di tutti i parametri controllati dallaftertouch.
F3 Modulation:
richiama un nuovo menu dedicato alla gestione della ruota di Modulation. I parametri disponibili sono:
F1 LFO Pitch: quando su On, la Modulation Wheel controlla linserimento della modulazione dellLFO sullintonazione
per creare un vibrato ciclico. Pu essere posto su Off solo se attivato almeno una modulazione tra DCF, DCA, Cutoff
e WhaWha, in modo che la Modulation Wheel controlli sempre un parametro.
F2 LFO DCF: quando posta su On, la Modulation Wheel controlla linserimento della modulazione dellLFO sul cutoff
del filtro.
F3 LFO DCA: quando su On, la Modulation Wheel controlla linserimento della modulazione dellLFO sullampiezza per
creare un tremolo ciclico.
F4 Cutoff: quando su On, la Modulation Wheel controlla direttamente il cutoff del filtro, utile per gestire la ricchez-
za di armoniche di un timbro. Non pu essere usato se gi attivo F6 Wha-Wha.
F5 Escape: ritorno alla pagina iniziale di Utility
F6 Wha-Wha: quando su On, la Modulation Wheel controlla leffetto di Wha-Wha, caratteristico delle chitarre elet-
triche. Non pu essere usato se gi attivo F4 Cutoff.
F7 To Swell: quando posto su On, trasferisce tutti i parametri gestiti dalla Modulation Wheel al pedale di Volume
opzionale.
F8 Mod. Rate: il valore inserito con i pulsanti VALUE +/- definisce la velocit degli LFO usati con la Modulation Wheel
F9 Mod. Amou: il valore inserito con i pulsanti VALUE +/- determina la profondit di modulazione ottenibile con la
Modulation Wheel per gli LFO.
F4 Pitch:
richiama un nuovo menu dedicato alla gestione dellintonazione. I parametri disponibili sono:
F1 Tune: il valore espresso in Hertz, modificabile in +/- 100 Cent con i pulsanti VALUE +/-, determina lintonazione
fine di tutto il generatore sonoro di SD1. Premendo contemporaneamente i due pulsanti VALUE +/- si ritorna allac-
cordatura standard di 440 Hz.
F2 Vibrato: quando posto su Off, disattiva il vibrato sui timbri che ne fanno uso. Il vibrato campionato di alcuni tim-
bri non affetto dallimpostazione di questo parametro.
F3 Portament: il valore impostato con i pulsanti VALUE +/- controlla la velocit del portamento
F4 Legato: quando posto su On il Portamento tra due note monofonico e si realizza solo quando le due note sono
eseguite con la legatura di nota. In posizione Off il portamento polifonico ed prodotto anche quando le due note
sono eseguite in modo staccato. Il Legato molto interessante per simulare il fraseggio di alcuni strumenti tradizion-
ali solisti quali violino, tromba e trombone.
F5 Escape: ritorno alla pagina iniziale di Utility
F6 Bend Valu: il valore inserito con i pulsanti VALUE +/- determina i semitoni di escursione di Pitch Bend Wheel.
F7 Bend LFO: assegna alla Pitch Bend Wheel il controllo del vibrato creato con lLFO, la cui intensit determinata
dal valore modificabile con i pulsanti VALUE +/-.
F8 Bend DCF: assegna alla Pitch Bend Wheel il controllo del cutoff del filtro, la cui intensit determinata dal val-
ore modificabile con i pulsanti VALUE +/-.
F9 Bend DCA: assegna alla Pitch Bend Wheel il controllo dellampiezza del timbro, la cui intensit determinata dal
valore modificabile con i pulsanti VALUE +/-.
SD1 Manuale di Istruzioni 98
Manuale di Istruzioni SD1 99
F5 Footswitch:
SD1 pu sfruttare due tipi di pedali opzionali (FS13 a tredici interruttori e FS6 a sei interruttori) per controllare da esse molte
funzioni, tra cui quelle gi presenti nella serie X. F5 Footswitch richiama una pagina che riporta la funzione assegnata a
ognuno degli interruttori. Per modificarla si usano i pulsanti CURSOR +/- per selezionare linterruttore a pedale, e i pulsan-
ti VALUE +/- per modificare la funzione assegnata a scelta tra le seguenti:
Il menu Footswitch contempla anche le funzioni F5 Escape per tornare alla pagina iniziale di Utility, e F10 Default per ripristinare le
impostazioni originali.
Al termine della modifica, necessario salvare le impostazioni premendo SAVE/ENTER che permette la memorizzazione in Flash RAM con F10
Save, lannullamento delloperazione con F5 Escape e il ritorno al menu Footswitch con F4 Undo.
F6 Accord.: richiama una nuova pagina con i parametri dedicati alluso di una fisarmonica MIDI. Per i dettagli si rimanda al capitolo
Fisarmonica MIDI.
F7 Text: permette di disattivare o meno la visualizzazione di file .TXT.
F8 Autoclose: quando posto su Yes, la pagina di selezione di Voice e Style si chiude dopo poco per ritornare alla pagina precedentemente
visualizzata.
F9 Styles: definisce il modo di selezione degli Style. Quando impostato su Group, la selezione si avvale delle famiglie di Style cor-
rispondenti ai relativi pulsanti. Quando impostato su Numeric, lo Style richiamato immettendone il numero a tre cifre
con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), come per la serie X. E possibile memorizzare la prima delle tre cifre (quella
delle centinaia) premendo contemporaneamente al numero il pulsante *. In questo modo il numero bloccato visualizzato
in piccolo e la selezione procede a due cifre allinterno della centinaia fissata. Per sbloccare il numero della centinaia suf-
ficiente ripremere il medesimo contemporaneamente al tasto *. Per esempio volendo selezionare gli style 215 e poi 279 si
deve premere il numero 2 contemporaneamente al pulsante *. Il display riporter in piccolo il numero 2. Selezionare quindi
con la tastierina numerica le due cifre rimanenti nella composizione del numero completo cio 15. Il display riporter 215.
Digitando poi il numero 79 il display riporter 279. Premendo di nuovo 2 e * contemporaneamente si sblocca il 2 e si pu pro-
cedere in modo analogo per selezionare numeri appartenenti ad altre centinaia.
F10 Vel. Curve: tramite la pressione ripetuta del pulsante funzione F10 possibile selezionare una delle sei differenti curve di risposta alla
velocity di tastiera, o una della cinque curve User programmabili. La curva Fixed produce un identico valore di velocity qual-
siasi sia la dinamica applicata alla tastiera, il cui valore impostato con i pulsanti VALUE +/-. Per accedere alla program-
mazione delle curve User, necessario selezionarne una con F10 e quindi premere contemporaneamente i pulsanti VALUE
+ e VALUE -. La pagina cos richiamata mostra al centro del display la curva di risposta visualizzata in un sistema cartesiano
che riporta sullasse delle ascisse il valore di velocity riconosciuto dalla tastiera (Key In) e su quello delle ordinate il valore
in uscita (Key Out) secondo la curva elaborata. Tutte le modifiche apportate alla curva sono visualizzate in tempo reale. I
parametri disponibili sono:
Sustain
Soft
Sostenuto
Arranger A
Arranger B
Arranger C
Arranger D
In./End. 1
In./End. 2
In./End. 3
Fill 1
Fill 2
Fill 3
Break
Start/Stop
Count In
Key Start
Key Stop
Tap Tempo
To End
Registr. Up
Registr. Down
Tempo +
Tempo -
minor
7th
m7th
5+
dim
Glide
Kick Off
Snare Off
Hi-Hat Off
Cymbal Off
Tom/Fx Off
Tamb. Off
Latin1 Off
Latin2 Off
Latin3 Off
Clap/Fx Off
Drum Lock
Bass Lock
Chords Lock
Fall Off
Shake
Overdrive
Delay
Wha-Wha
Chorus
Reverb
Distorsor
Text Page-
Text Page+
Vocalizer
Jump
Arabic_1
Arabic_2
Arabic_3
Arabic_4
Arabic_5
Arabic_6
Micro Dry
Fade Out
Crash
Voice Down
Voice Up
Harmony
Program
Swell
Transposer -
Transposer +
2nd Voice
Hold
Arabic_7
Arabic_8
Arabic_9
Arabic_10
Arabic_11
Arabic_12
Arabic_13
Left Drum
Interact.Arr
6th
7th+
F1 Key In: riporta il valore della velocity riconosciuto dai tasti della tastiera o immesso con i pulsanti VALUE +/-
F2 Key Out: riporta il valore in uscita della velocity secondo la curva di risposta, un parametro puramente infor-
mativo
F3 Edit In: la curva di dinamica divisa in dodici segmenti che contengono ognuno dieci valori di velocity. La
selezione di un segmento, con i pulsanti VALUE +/-, permette di applicare per esso la modifica alla risposta con Edit
Out.
F4 Edit Out: il valore, modificabile con i pulsanti VALUE +/-, definisce lincremento o il decremento che sar appli-
cato proporzionalmente ai dieci valori di velocity allinterno di un segmento.
F5 Default: ripristina la curva iniziale
F6 Curve: richiama una delle cinque curve User
F10 Mem. Save: memorizza in Flash RAM la curva User modificata.
UTILITY, PAGINA 2/3
Dalla pagina iniziale del menu Utility si accede alla seconda pagina premendo PAGE +. I parametri disponibili sono:
F1 Arabic:
richiama una nuova pagina per creare accordature adatte ai paesi che usano la scala araba, che mantenuta tale anche
in caso di trasposizione. Al centro del display riportata una scala le cui note si selezionano con i tasti dellottava da
C5 a B5. Selezionata una nota appare un riquadro che riporta il valore di 50 Cent (un quarto di tono) che pu essere
modificato con esattezza con i pulsanti VALUE +/-. Premendo di nuovo lo stesso tasto, la modifica annullata e linton-
azione torna allorigine. I parametri disponibili sono:
F1 Left: stabilisce se gli intervalli della scala araba siano operativi anche sulle parti Arranger o Lower. Se posto
su No la scala araba non esclusa su tutta la parte Left.
F5 Escape: torna alla pagina iniziale di Utility
F6 Footswitch: se posto su Note Mapping, la scala araba applicata anche alle note suonate con la pedaliera.
SD1 Manuale di Istruzioni 100
Manuale di Istruzioni SD1 101
Se posto su Arabic Set, agli interruttori della pedaliera sono assegnate le tredici scale arabe da richiamare
allistante.
F10 Normal: ripristina laccordatura standard.
Al termine delle modifiche, necessario salvare la scala in una delle tredici locazioni di memoria disponibili. Premendo
SAVE/ENTER si accede alla lista delle locazioni di memoria selezionabili con i pulsanti CURSOR +/-. F10 Save memo-
rizza la scala nella locazione selezionata ala momento, F5 Escape torna alla pagina precedente. Le tredici scale Arabic
memorizzate possono essere agevolmente richiamate durante lesecuzione dal vivo con gli interruttori a pedale FS 6 e
FS 13 (opzionali).
F2 Video: permette di selezionare il tipo di segnale video in uscita con i pulsanti VALUE +/- a scelta tra PAL (sistema televisivo
europeo), NTSC (Sistema televisivo americano), SVHS Pal (super VHS europeo), SVHS NTSC (super VHS americano),
Monitor (monitor VGA per computer), OFF (esclusione di scheda video).
F3 Registr. Mode: consente laccesso a una serie di parametri dedicati alle Registration. Maggiori dettagli sono nel capitolo Registration.
F4 Disp. Time: il valore immesso con i pulsanti VALUE +/- determina il tempo in secondi di permanenza della pagina di display visual-
izzata, passato il quale SD1 torna alla pagina principale del display. Impostato su Off, mantiene sempre attiva la pagina
in uso.
F5 Pianist: permette di selezionare la modalit Pianist tra Automatic, dove laccordo riconosciuto se sono premuti almeno due
tasti, e Normal dove laccordo bloccato dallattivazione del pedale Sustain. Maggiori informazioni si trovano nel capi-
tolo dedicato allArranger.
F6 Keyboard Out Ass:
richiama la pagina che permette di gestire le quattro uscite audio. Al centro del display sono riportare le sezioni rit-
miche e le parti melodiche che si possono convogliare alle uscite audio. Luso di una uscita supplementare disabilita il
DSP interno dedicato agli effetti, ma non il riverbero. Pertanto se si desidera usare un effetto di distorsore su un tim-
bro, non possibile impiegare contemporaneamente anche unuscita ausiliaria. Nel caso delluso di quattro uscite audio
in contemporanea, SD1 disabilita tutti i DSP, quindi i timbri non sono processati ne da riverbero ne da effetti.
Per selezionare una di queste sezioni o parti si usano i pulsanti CURSOR +/- e quindi i pulsanti VALUE +/- per modifi-
care luscita audio secondo le modalit di gestione delle uscite riferite ai pulsanti funzione F1/5:
F1 L&R Standard: tutte le sezioni e le parti sono condotte alle uscite audio principali L e R.
F2 L&R Out 3: oltre alle due uscite audio principali, disponibile anche luscita audio 3, non processata dagli
effetti interni. Rimane attivo per le uscite L&R il riverbero.
F3 L&R Out 4: come per la precedente ma con luso delluscita audio 4
F4 L&R Out 3 & 4: sono disponibili la coppia di uscita audio stereo principali e le due uscita audio indipendenti
tra loro
F5 Separate 1, 2, 3, 4: quattro uscite audio monofoniche liberamente assegnabili.
F6 Default: ripristina la condizione iniziale su ciascuna delle combinazioni Out Assign.
F7 GM Out Ass.:
richiama la pagina per assegnare le uscite separate alle sedici parti MIDI in General MIDI e alle sezioni di batteria. La
gestione dei parametri e i limiti sono identici a F6 Keyboard Out Assign a cui si rimanda.
F8 Voi. Select: permette di selezionare la modalit di richiamo delle Voice. Nel Mode 1 sempre richiamata in automatico lultima Voice
selezionata allinterno di una singola famiglia. Per cambiarla sufficiente selezionare unaltra Voice allinterno della
stessa famiglia. Nel Mode 2 la Voice attiva solo dopo averla selezionata con i pulsanti funzione allinterno di una
famiglia, in modo che la Voice in uso non sia sostituita al solo richiamo di una famiglia.
F9 4 Sw Mode: questa funzione serve nel caso di collegamento di una pedaliera MIDI Solton e con lo speciale pedale per chitarristi a
quattro interruttori per cambio tonalit. Quando il parametro in posizione On, ogni nuovo cambio di tonalit rimane
in memoria anche se il relativo interruttore non tenuto premuto. In posizione Off la variazione di tonalit rimane oper-
ativa solo per il tempo in cui linterruttore premuto, quindi ritorna in tonalit maggiore.
F10 Song Expr: quando posto su Yes, il pedale di volume controlla il livello globale della Song.
UTILITY, PAGINA 3/3
Usando il pulsante PAGE +, si raggiungono i seguenti parametri:
F1 2ND Sust.: abilita o disabilita il Sustain sulla Second Voice
F2 2ND Split: attiva un secondo punto di split dedicato solo alluso della Second Voice. Il valore si immette direttamente dalla tastiera o
con i pulsanti VALUE +/-
F3 Arab. Mode: attiva luso della scala araba
F4 Micro: selezionando Dry On Stop, ogni volta che lArranger fermato con il pulsante START (Stop) vengono disabilitati gli effetti
sul segnale microfonico.
F5 Low. Hold: abilita o disabilita la memorizzazione dellaccordo (Hold) sulle due Voice assegnate a Lower ad Arranger fermo.
F6 Password: permette di impostare la password attiva per i folder dellHard Disk che la richiedono (vedi capitolo Disk) per proteggere dati
in scrittura e lettura. Lassegnazione della password al folder dellHard Disk al momento attivo, cio lultimo Folder che
stato usato in ordine di tempo, avviene con F1 Modify. Se al Folder non stata assegnata alcuna password, necessario scri-
vere con i tasti delle tastiera il nuovo nome nella riga chiamata New. Il nome deve essere composto da non pi di sei lettere.
Confermare con F10 Confirm. Se esiste una vecchia password e sintende modificarla, occorre prima scrivere nella riga
chiamata Old il vecchio nome e quindi nella riga New il nuovo e poi confermare con F10 Confirm. F5 Escape torna alla pag-
ina principale del display, F6 Flash Ins destinata alluso di eventuali aggiornamenti di suoni styles da Ketron.
F7 Chorus Lck: impostato su On, mantiene bloccato il chorus della Voice selezionata anche se si cambia Voice e si eseguono Midifile.
F8 Vocal Ch: permette di bloccare (Locked) il canale MIDI selezionato per il controllo del Vocalizer qualsiasi sia il Midifile di origine. In
questo modo si evita di dover impostare ogni volta lo stesso canale MIDI per diversi Midifile.
F9 Song Play: seleziona il tempo di accesso a un Midifile su Hard Disk tra Normal, cio partendo dalla prima battuta della prima misura, e
Fast che salta la riproduzione direttamente allinizio del Midifile, ignorandone le misure che non contengono note. In questo
modo possibile riprodurre senza interruzioni pi Midifile.
F10 Delay Lck: permette di bloccare il tipo di delay al momento attivo in modo analogo a F7 Chorus Lck.
SD1 Manuale di Istruzioni 102
Manuale di Istruzioni SD1 103
Fisarmonica MIDI
SD1 pu essere gestita da una Fisarmonica collegata via MIDI potendo controllare lattribuzione dei canali MIDI alle singole parti della tastiera, la
trasposizione del basso, la velocity e anche luso dei timbri di batteria. Le possibilit di controllo dipendono direttamente dallimplementazione
MIDI della Fisarmonica per cui, nei casi di fisarmoniche MIDI molto semplici, alcune delle funzioni descritte in seguito non saranno disponibili.
CONNESSIONE DI UNA FISARMONICA MIDI
Occorre collegare con un cavo MIDI luscita MIDI Out della Fisarmonica MIDI con lingresso MIDI In 2 (Keyboard) di SD1 e quindi attivare la modal-
it Accordion su SD1.
ATTIVAZIONE E PARAMETRI ACCORDION
I parametri per la Fisarmonica MIDI si raggiungono, dalla pagina principale del display, premendo F3 Utility e, dalla prima pagina del menu
Utility, premendo F6 Accord. Si apre una nuova pagina di parametri dedicati. Quando la Fisarmonica collegata, la modalit Accordion si atti-
va premendo F10 che da inattiva (Inactive) diventa attiva (Active). Per disabilitare la modalit Accordion si preme unaltra volta il pulsante F10.
La modalit Accordion richiama una serie di impostazioni MIDI che possono per essere modificate a piacere.
I parametri presenti nel menu Accordion di Utility sono i seguenti:
F1 Chord Mode: permette di selezionare due modalit differenti per il riconoscimento degli accordi. International il sistema pi dif-
fuso, Belgique deve essere impiegato solo per il riconoscimento degli accordi di tipo belga. Premere il pulsante fun-
zione F1 per passare da una modalit allaltra.
F2 Left Velo: seleziona la curva di velocity per le note suonate manualmente con gli accordi della Fisarmonica. Premendo ripetuta-
mente il pulsante funzione F2 si seleziona la curva di risposta. Nel caso della curva Fixed si pu immettere con i pul-
santi VALUE +/- il valore di velocity fissa applicata alle note suonate.
F3 Right Vel: come per F2 Left Velo ma dedicato alle note suonate con la mano destra, cio la linea melodica.
F4 Left Drum: quando posta su On, consente di suonare due timbri percussivi della sezione Drum di SD1 con i bassi della Fisarmonica,
e altri due timbri con gli accordi della Fisarmonica. Si possono selezionare i due timbri percussivi con relativi valori di
velocity per accordi e bassi. Con i pulsanti CURSOR +/- ci si posiziona sul timbro e quindi lo si seleziona con i pulsanti
VALUE +/-. Spostandosi sempre con CURSOR +/- si pu modificare il valore di velocity sempre con i pulsanti VALUE +/-
. Quando si vuole escludere completamente un timbro, assegnare alla velocity il valore 0. E consigliabile utilizzare la
funzione Left Drum quando non attivo lArranger.
F5 Autochord: esclude il riconoscimento degli accordi lasciando libero il fisarmonicista di suonare il basso e gli accordi manualmente,
senza alcun automatismo.
F6 Bas Sust: il valore, modificabile con i pulsanti VALUE +/-, indica la lunghezza del Sustain sul basso manuale, quando il pulsante
MANUAL BASS attivo (led acceso).
F7 Bas To Ch: posto su On, permette di includere anche la nota di basso nel riconoscimento degli accordi, per creare con il pulsante
BASS TO LOWEST accordi con basso variato.
F8 Bas Octav: il valore, modificabile con i pulsanti VALUE +/-, indica lottava del timbro di basso manuale, con il pulsante MANUAL BASS attivo.
F9 Lower Oct: per ogni timbro assegnato a Lower 1 e Lower 2, possibile modificarne lottava con i pulsanti VALUE +/- e il pulsante
F9 per commutare tra i due parametri.
F10 Accordion Mode: attiva o disattiva luso dei parametri per la Fisarmonica MIDI.
SALVARE I PARAMETRI PER LA FISARMONICA MIDI
Grazie alla funzione Power On Setup, possibile memorizzare tutte le impostazioni dei parametri descritti che saranno richiamate in automatico
allaccensione di SD1. Per attivare loperazione, premere il pulsante SAVE/ENTER, e quindi selezionare F3 Power On Setup. Premere F10 Save
per memorizzare le impostazioni nella Flash RAM. Maggiori particolari di Power On Setup sono dati nellapposito capitolo.
I PARAMETRI MIDI PER LA FISARMONICA
Nel momento in cui attivata la modalit Accordion con F10 Active, SD1 richiama il setup MIDI Accordion 1 per lattribuzione dei canali MIDI
alle sezioni della tastiera in ricezione MIDI. Il setup MIDI Accordion 1 quello pi comunemente usato con la maggior parte delle fisarmoniche
MIDI. La modifica delle attribuzioni dei canali MIDI in ricezione disponibile nel menu F6 MIDI, raggiungibile dalla pagina principale del display,
e quindi con F2 Channel Receive.
Si potr osservare che quando la modalit Accordion attiva, il MIDI Setup impostato in F10 Accordion 1. Per modificare le impostazioni delle
singole sezioni, spostarsi su una di esse con i pulsanti CURSOR +/- e quindi immettere il canale MIDI con i pulsanti VALUE +/-. Le sezioni che
pi interessano al fisarmonicista MIDI sono:
Right Channel: impostazione del canale MIDI in ricezione per la parte suonata con la mano destra, cio la parte melodica
Left Channel: impostazione del canale MIDI in ricezione per la parte suonata con la mano sinistra, cio la sezione sinistra di SD1 dedicata
al riconoscimento degli accordi per lArranger
Bass Channel: impostazione del canale MIDI in ricezione per la sezione di basso manuale
Drum Channel: impostazione del canale MIDI in ricezione suonare i timbri percussivi quando attivata la modalit Left Drum.
Per salvare le impostazioni, premere il pulsante SAVE/ENTER e quindi F10 Save. Maggiori dettagli sono dati nel capitolo MIDI.
GUIDA ALLA CONNESSIONE VELOCE DI UNA FISARMONICA MIDI
Collegare il cavo MIDI con il MIDI Out della Fisarmonica e il MIDI In 2 di SD1
Richiamare dalla pagina principale del display il menu F3 Utility, quindi premere F6 Accordion e successivamente F10 per impostare il para-
metro su Active
Se le sezioni della Fisarmonica (Destra, Basso e Accordi) non suonano correttamente, uscire con il pulsante EXIT, premere F6 MIDI e quindi F2
Channel Receive per impostare, con i pulsanti CURSOR +/- e VALUE +/- la corrispondenza tra il canale MIDI delle sezioni di Fisarmonica con
quelle di SD1. Se le impostazioni sono state modificate, salvarle con il pulsante SAVE/ENTER e quindi F10 Save, nel setup Accordion 1, che viene
richiamato ogniqualvolta si attiva la modalit Accordion.
Ketron SD1 dispone di due setup MIDI per le fisarmoniche. Accordion 1 dedicato alluso della Fisarmonica con lArranger di SD1, Accordion 2
controlla tutte le sedici parti MIDI di SD1.
Le impostazioni del menu Accordion, nel menu Utility, sono memorizzabili in una Registration.
Per attivare il basso manuale, premere il pulsante MANUAL BASS (il led si accende).
Ricordate che gran parte dei problemi con una Fisarmonica MIDI dipendono dalle impostazioni dei canali MIDI in trasmissione sulla Fisarmonica
MIDI. Se si utilizzano diversi strumenti MIDI collegati alla Fisarmonica, preferibile modificare il setup MIDI di SD1 piuttosto che riprogrammare
la Fisarmonica per far coincidere i setup MIDI di SD1.
SD1 Manuale di Istruzioni 104
Manuale di Istruzioni SD1 105
MIDI
Il MIDI un protocollo di comunicazione che permette di trasmettere e ricevere comandi, messaggi ed eventi che sono poi tradotti dallo stru-
mento musicale compatibile in note, eventi e comandi. Questo protocollo permette quindi di collegare un computer con appositi programmi a
SD1, di comandare altri moduli timbrici o tastiere direttamente da SD1 e di connettere a SD1 una Fisarmonica, un Sax o una Chitarra MIDI. Esistono
diverse pubblicazioni che trattano di MIDI e una piccola ricerca su Internet o una qualsiasi libreria specializzata pu aiutarvi a capire meglio
come funziona. Naturalmente sempre su Internet sono disponibili gratuitamente diversi siti che tentano di spiegare al meglio cos il MIDI. In
ogni caso un bravo professionista non confonde il protocollo MIDI con i Midifile (spesso chiamati impropriamente MIDI): il primo infatti il punto
di partenza per il secondo.
SD1, grazie alla polifonia, mette a disposizione 32 parti MIDI indipendenti. Sedici parti sono dedicate alluso dal vivo della tastiera, con parti sep-
arate per lArranger e la linea melodica, le altre sedici si raggiungono invece con lingresso MIDI In 1 che sfrutta il generatore timbrico di SD1
come fosse un modulo in standard General MIDI indipendente. Le stesse sedici parti GM sono impiegate per la riproduzione dei Midifile in Song
Play e nel sequencer.
I parametri di SD1 consentono il controllo di ogni parte e canale MIDI delle 32 disponibili. Si raccomanda di non usare cavi MIDI pi lunghi di 15
metri, per evitare di incorrere in errori di trasmissione.
SD1 distingue la programmazione delle parti tra quelle in General MIDI e quelle dedicate alle singole sezioni di SD1. Le impostazioni General MIDI
sono richiamate dalla pagina principale del display con F1 GM, le impostazioni MIDI della tastiera sono richiamate dalla pagina principale del
display con F6 MIDI.
USARE SD1 COME MODULO GENERAL MIDI
Per raggiungere i sedici canali MIDI indipendenti dalla tastiera, necessario impiegare un Midifile caricato in Song Play o nel sequencer, oppure
sfruttare lingresso MIDI In 1 (GM). Per Song Play esiste un apposito menu (F1 GM Part) che consente di modificare i parametri di ogni singola
parte ed gi stato descritto nel capitolo Song Play a cui si rimanda. Per lingresso MIDI In 1 (GM), la modifica dei parametri per ogni singola
parte MIDI si attiva, dalla pagina principale del display, con F1 GM. I parametri modificati con F1 GM non possono essere salvati, a differenza di
quanto accade con gli stessi parametri in Song Play.
MODIFICA DI UNA SINGOLA PART GM
Dalla pagina principale del display si prema F1 GM per richiamare la pagina dedicata ai parametri di una singola parte GM. Al centro del display
mostrata la Part i cui parametri modificabili sono assegnati ai pulsanti funzione. Subito sotto visualizzato il timbro assegnato alla Part e lef-
fetto usato. La parte inferiore del display dedicata al monitoraggio dellattivit delle sedici Part allingresso MIDI In 1 (GM), e pu essere un
valido aiuto per individuare la Part da modificare.
Per spostarsi tra le singole Part si usano i pulsanti PAGE +/-.
I parametri che si possono modificare devono essere selezionati con lapposito pulsante funzione prima di poter variarne il valore.
Timbro: ogni traccia pu impiegare un timbro preso dal banco Voice, User Voice e RAM/Flash. Per modificare il timbro assegnato si usa la nor-
male procedura con i pulsanti VOICES, RAM/FLASH, USER VOICE, PAGE +/- e i pulsanti funzione.
Effetto di modulazione: per ogni singola traccia possibile scegliere leffetto di modulazione da applicare al timbro tra Chorus, Distorsor e Delay,
tramite i pulsanti CURSOR +/-. La quantit delleffetto programmabile con F3 Chorus/Distorsor/Delay.
F1 Volume: modifica il volume dellintera traccia. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti con-
temporaneamente, azzerano il valore.
F2 Reverb: temporaneamente, azzerano il valore.
F3 Chorus/Distorsor/Delay: modifica la quantit delleffetto di modulazione scelto tra Chorus, Distorsor e Delay assegnato alla traccia con
i pulsanti CURSOR +/-. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/- che, se premuti contemporanea-
mente, azzerano il valore. Il display mostra in corrispondenza di F3 il tipo di effetto scelto, oltre che al di sotto
del timbro.
F4 Panpot: modifica la disposizione del timbro sul panorama stereo. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/-
che, se premuti contemporaneamente, riportano il timbro al centro del panorama stereo.
F5 Filter:
richiama la pagina dedicata allesclusione di alcuni eventi MIDI dalla riproduzione della traccia. Pu infatti
accadere, per esempio, che si desideri evitare limpiego della Modulation o di qualche altro parametro MIDI che
influenza direttamente il timbro. I filtri MIDI possono inoltre servire per gestire meglio un modulo MIDI esterno.
La pagina richiamata da F5 Filter mostra una tabella a quattro righe e quattro colonne relative alle sedici Part.
Per poter accedere al filtro MIDI di una singola Part si usano i pulsanti F1 e F6 per le Part 1, 2, 3 e 4 che vengono
selezionate con la pressione ripetuta degli stessi pulsanti; i pulsanti F2 e F7 per le Part 5, 6, 7, e 8; i pulsanti F3
e F8 per le Part 9, 10, 11 e 12; i pulsanti F4 e F9 per le Part 13, 14, 15 e 16. Individuata la Part a cui applicare il fil-
tro MIDI, possibile scegliere quale messaggio MIDI sar escluso dalla riproduzione con i pulsanti VALUE +/- e
attivare il filtro con il pulsante F10 On/Off. Il filtro attivato quando accanto al messaggio MIDI da filtrare
appare la scritta On. I messaggi MIDI che possono essere filtrati sono:
Note: tutte le note contenute nella traccia
Control Change: tutti i Control Change contenuti nella traccia
Program Change: tutti i Program Change
After Touch: tutti gli eventi di Aftertouch
Pitch Bend: tutti gli eventi di Pitch Bend
Volume: solo il Control Change 07 Volume
Pan: solo il Control Change 10 Pan
Reverb: solo il Control Change XX Reverb Send
Chorus: solo il Control Change XX Effect Send
Modulation Wheel: solo il Control Change 01 Modulation
Expression: solo il Control Change 11 Expression
RPN: solo il Control Change XX RPN
NRPN: solo il Control Change XX NRPN
Per uscire da F5 Filter si usa il pulsante EXIT che riporta alla pagina principale di Song Play.
F6 Key Shift: cambia la trasposizione della traccia selezionata fino a +/- 24 semitoni. E possibile variare il valore con i pul-
santi VALUE +/- che, se premuti contemporaneamente, azzerano il valore.
F7 Channel Tx Rx: la pressione ripetuta del pulsante F7 commuta tra TX che indica il canale MIDI di ricezione, e RX che stabilisce
il canale MIDI in ricezione. E possibile variare il valore con i pulsanti VALUE +/-. Se non specificato alcun val-
ore, la traccia riceve e trasmette sul canale MIDI equivalente al numero della Part.
F8 Part Mode: modifica la modalit di funzionamento della traccia, con i pulsanti VALUE +/-. Le scelte possibili sono:
Voice: traccia dedicata alluso di un timbro
Drumset: traccia dedicata alluso di un Drumset
Drum2: traccia dedicata alluso di Live Drumset
Vocalize: traccia dedicata al controllo del Vocalizer
In base alla scelta effettuata sar possibile richiamare o meno Drumset, Live Drum, Voice e Vocal Set. Mentre
nel caso di modalit Voice e Drumset il richiamo di Voice e Drumset segue le normali regole, per Drum 2 e Vocal
Set si devono selezionare i Live Drum e i Vocal Set con i pulsanti VALUE +/-. La modifica della modalit duso di
una traccia pu rendere incompatibile la base con moduli in General MIDI, ma offre i migliori per la creazione di
Midifile su SD1.
F9 Mute: se viene attivata la funzione (simbolo ), la traccia viene esclusa dalla riproduzione.
F10 16 Parts: attiva la visualizzazione di ogni singolo parametro mostrandone il valore per tutte e sedici le Part.
SD1 Manuale di Istruzioni 106
Manuale di Istruzioni SD1 107
MODIFICA DI UN PARAMETRO PER LE SEDICI PART GM
Come detto possibile visualizzare lo stato di un singolo parametro per tutte e sedici le tracce grazie alla funzione F10 16 Parts. Per raggiun-
gere rapidamente un parametro, possibile selezionarlo dalla pagina GM Part e quindi premendo F10 Parts il display mostrer la condizione
di quel parametro per le sedici tracce. Lorganizzazione della pagina F10 16 Parts mostra una tabella a quattro righe e quattro colonne relative
alle sedici Part. Per poter accedere alla singola Part si usano i pulsanti F1 e F6 per le Part 1, 2, 3 e 4 che vengono selezionate con la pressione
ripetuta degli stessi pulsanti; i pulsanti F2 e F7 per le Part 5, 6, 7, e 8; i pulsanti F3 e F8 per le Part 9, 10, 11 e 12; i pulsanti F4 e F9 per le Part
13, 14, 15 e 16. Individuata la Part, si pu modificarne il valore con i pulsanti VALUE+/- la cui pressione simultanea azzera il valore.
I parametri modificabili in questo modo sono distribuiti su sette pagine, richiamate con i pulsanti PAGE +/-, e comprendono Volume, Reverb,
Effects, Pan, Shift, Channel Rx, Channel Tx, gi descritti nel paragrafo precedente.
La funzione F5 Mute (Solo) permette di stabilire quale sia lazione di F10 Mute. Quando F5 impostato su Mute (Solo), F10 consente di esclud-
ere dalla riproduzione la sola traccia al momento selezionata. Premendo di nuovo F5, la funzione relativa si modifica in Solo (Mute) e F10 Mute
escluder tutte le tracce a eccezione di quella selezionata.
I PARAMETRI MIDI DELLE SEZIONI DI SD1
Dalla pagina principale del display si preme F6 MIDI per richiamare i menu dedicati alle sezioni di SD1. Per ogni singola funzione sono visualiz-
zate le singole sezioni interessate con il relativo valore. Per spostarsi tra le sezioni si usano i pulsanti CURSOR +/- e per modificare il valore si
impiegano i pulsanti VALUE +/-.
I MIDI SETUP
Per semplificare la programmazione, SD1 impiega delle memorie chiamate MIDI Setup che servono per salvare le impostazioni dei canali MIDI in
ricezione e trasmissione associati alle singole sezioni e programmati nei menu Channel Transmit e Channel Receive. Al termine di una modifi-
ca di questi menu, possibile memorizzarli premendo il pulsante SAVE/ENTER. Le opzioni disponibili sono:
F4 Undo: riporta alla pagina delle impostazioni di canale MIDI ripristinando la situazione iniziale
F5 Escape: ritorna alla pagina delle impostazioni di canale MIDI senza memorizzare
F9 Default: ripristina le impostazioni di fabbrica
F10 Save: conferma la memorizzazione delle impostazioni nel setup MIDI corrente.
E possibile richiamare con la funzione Power On Setup il MIDI Setup preferito allaccensione. Una volta selezionato il MIDI Setup, tornare alla
pagina iniziale del menu MIDI con F5 Escape, premere il pulsante SAVE/ENTER, selezionare F3 Power On Setup e quindi confermare con F10
Save. Maggiori dettagli sono dati nel capitolo Power On Setup.
I PARAMETRI DEL MENU MIDI
F1 Channel Transmit:
permette di associare a ogni sezione un canale MIDI in trasmissione al MIDI Out. Si compone inoltre delle
seguenti funzioni:
F4: commuta tra la schermata Channel Transmit e Channel Receive
F5 Escape: ritorno alla pagina iniziale del menu MIDI
F10 MIDI Setup: richiama le impostazioni gi preordinate o memorizzate per limpiego di SD1 via MIDI.
Il MIDI Setup al momento selezionato anche quello di destinazione nel caso di memorizzazione delle
impostazioni con il pulsante SAVE/ENTER.
F2 Channel Receive: permette di associare a ogni sezione un canale MIDI in ricezione al MIDI In 2 (Keyboard), i parametri sono gli
stessi di F1 Channel Transmit.
F3 Transpose Transmit: il valore per ogni singola sezione identifica il numero di ottave di trasposizione applicate alle note trasmesse al
MIDI Out.
F4 Transpose Receive: il valore per ogni singola sezione identifica il numero di ottave di trasposizione applicate alle note ricevute al
MIDI In 2 (Keyboard).
F5 Filter Tx: valide per tutte le sezioni, i filtri MIDI in trasmissione permettono di abilitare o disabilitare la trasmissione di
alcuni messaggi MIDI come il Pitch Bend, alcuni Control Change e messaggi esclusivi di sistema. Il tipo di mes-
saggio da filtrare di seleziona con i pulsanti CURSOR +/- e si attiva o meno con il pulsante F10 Select. Il filtro
attivo quando compare il simbolo * accanto al messaggio MIDI.
F6 Filter RX: come per F5 Filter Tx ma dedicato ai messaggi MIDI in ingresso al MIDI In 2 (Keyboard).
F7 Program Change Tx: per ogni sezione possibile stabilire se trasmetter al MIDI Out anche il messaggio di Program Change associ-
ato alla Voice in uso. Si abilita o meno la trasmissione con il pulsante F10 Select. La sezione 2nd/Prog si
riferisce alla Second Voice e alla memoria Program trattata come fosse una singola Voice; le sezioni Voice 1, 2,
3, 4 si riferiscono alle singole Voice di un Program.
F8 Program Change Rx: come per F7 Program Change TX, ma dedicato ai Program Change in ingresso al MIDI In 2 (Keyboard).
F9 Clock SoftThru: SD1 in grado di ricevere e trasmettere il MIDI Clock che serve per la sincronizzazione dellArranger, di Song
Play e del Sequencer. Da queste impostazioni dipende il comportamento del pulsante START. I parametri pre-
senti si selezionano con i pulsanti CURSOR +/- e si attivano con F10 Select. Essi sono:
Clock Out: quando attivato, SD1 invia al MIDI Out il MIDI Clock e pertanto pu controllare la riproduzione
di sequencer esterni
Clock In: quando attivato, i controlli di riproduzione di SD1 dipendono da comandi di MIDI Clock ricevu-
ti al MIDI In e non dai pulsanti su pannello.
Soft Thru 1: quando attivato, il MIDI Clock ricevuto al MIDI In 1 GM ritrasmesso al MIDI Out
Soft Thru 2: quando attivato, il MIDI Clock ricevuto al MIDI In 2 Keyboard ritrasmesso al MIDI Out
F10 Utility:
SD1 Manuale di Istruzioni 108
Manuale di Istruzioni SD1 109
lunico menu che deve essere richiamato dalla pagina iniziale del menu MIDI e consente di accedere ad alcune
impostazioni dedicate alle porte MIDI. I parametri, il cui valore si richiama premendo ripetutamente il pulsante
funzione relativo, sono:
F1 MIDI In 1: consente di modificare limpostazione iniziale della porta MIDI da GM a Keyboard
F2 MIDI In2/Computer: come per F1 MIDI In 1. Limpostazione determina anche il tipo di ingresso MIDI
utilizzato da Computer Interface
F3 MIDI Out: determina quale gruppo di canali MIDI sar inviato al MIDI Out.
F4 Computer Out: determina quale gruppo di canali MIDI sar inviato a Computer Interface.
F5 Escape: ritorno alla pagina iniziale del menu MIDI
F6 Computer: seleziona il tipo di computer a cui sar collegato SD1
F7 Local On/Off: una condizione MIDI per cui, quando posta su Off, tutte le sezioni di SD1 non sono
pi controllate dalla tastiera ma solo dallingresso MIDI In.
RICHIAMARE VIA MIDI I PROGRAM, LE MEMORIE ONE TOUCH E LE REGISTRATION
Program: inviare il Program Change relativo sul canale MIDI associato alla sezione Right. Al fine della ricezione, prima di inviare il Program
Change assicurarsi che il pulsante PROGRAM sia attivo (led acceso).
One Touch: inviare il Program Change relativo sul canale MIDI associato alla sezione Right. Al fine della ricezione, prima di inviare il Program
Change assicurarsi che il pulsante 1 TOUCH sia attivo (led acceso).
Registration: inviare il Program Change relativo sul canale MIDI associato alle Registration. Non ha importanza lo stato del pulsante REGIS-
TRATION.
BANK SELECT E PROGRAM CHANGE
Riportiamo la lista completa dei valori di Bank Select (CC 0) e Program Change relativi alle Voice Preset, User Voice, Drum Set, Flash RAM. SD1
impiega come Bank Select solo il Control Change 00.
Usare una pedaliera MIDI
SD1 consente il collegamento di una pedaliera MIDI per controllare la linea di basso manuale e impostare gli accordi. E necessario impostare il
canale di ricezione MIDI della parte di basso sullo stesso canale di trasmissione della pedaliera, con le seguenti operazioni:
G
Collegare la pedaliera MIDI al MIDI In 2 (Keyboard)
G
Dalla pagina principale del display premere F6 MIDI
G
Selezionare F2 Channel Receive
G
Individuare con i pulsanti CURSOR +/- il parametro Bass, e modificare con i pulsanti VALUE +/- il canale MIDI in ricezione in base a quello
della pedaliera.
G
Attivare il pulsante MANUAL BASS per usare la pedaliera in modalit organistica, con il timbro di basso associato allo Style in uso.
La pedaliera pu essere usata anche per inserire gli accordi, tuttavia quando viene impiegata da sola non pu andare oltre agli accordi mag-
giori. Per modificare la tonalit degli accordi necessario usare gli switch delle pedaliere FS13 e FS6 opzionali, oppure impiegare un pedale a
quattro switch per chitarristi (Mod. 9AC101) che ha una modalit speciale per inserire le variazioni di tonalit. Per attivarla seguire le seguenti
procedure:
G
Dalla pagina principale del display premere F3 Utility
G
Spostarsi sulla pagina 2/3 con i pulsanti PAGE +/-
G
Premere F9 4Sw. Mode per impostarla su On
I parametri MIDI modificati possono essere salvati in un MIDI Setup mentre lo stato di 4Sw. Mode pu essere salvato in una Registration.
SD1 Manuale di Istruzioni 110
Manuale di Istruzioni SD1 111
Demo & Hit
Durante le esibizioni dal vivo pu tornare molto comodo avere una lista di brani da richiamare alla semplice pressione di un pulsante. Demo &
Hit una funzione legata a Master Folder che fa riferimento diretto a uno speciale Folder allinterno dellHard Disk dove posizionare qualsiasi
Midifile proveniente da Floppy o da Hard Disk, ordinati in 99 pagine con dieci Midifile ciascuna. La funzione Demo & Hit non crea un collega-
mento o un alias al file di origine, ma lo copia fisicamente dal disco o dal Folder di origine. I Midifile cos copiati saranno richiamati dai relativi
pulsanti funzione del display.
COPIARE MIDIFILE DA FLOPPY AL FOLDER DEMO & HIT
G
Attivare il pulsante MASTER FOLDER
G
Inserito il Floppy Disk, attivare DISK e quindi con i pulsanti PAGE +/- spostarsi su Floppy.
G
Selezionare il file da copiare con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- se ci sono pi pagine di Midifile, e F10 Select per confermare la scelta.
Apparir il simbolo accanto ai nomi dei Midifile selezionati.
G
Premere F4 Copy
G
Dalla pagina richiamata possibile modificare il nome del Midifile con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-. Prima di avviare la copia
con F10 Execute, modificare il Folder di destinazione in Songs To Demo & Hit premendo il pulsante funzione F3
COPIARE MIDIFILE DA UN FOLDER DELLHARD DISK NEL FOLDER DEMO & HIT
G
Entrare nel menu DISK con il relativo pulsante
G
Premere F8 Folder per vedere la lista completa dei Folder attualmente presenti nellHard Disk
G
Selezionare il Folder che contiene i Midifile da spostare immettendo il numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), oppure spo-
standosi con i pulsanti VALUE +/-. Se Master Folder sempre rimasto attivo durante la copia di file da Floppy ad Hard Disk, i Midifile saran-
no contenuti nel Folder 91.
G
Scelto il Folder, premere F7 Copy.
G
Il display mostra tutto il contenuto del Folder, per selezionare i Midifile da spostare usare i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select.
G
Completata la selezione dei Midifile, premere F8 Target Folder per definire il Folder di destinazione. Selezionare con i pulsanti VALUE +/- il
Folder Demo & Hit.
G
Premere F10 Exec. per attivare la copia dei Midifile. Dalla pagina richiamata possibile modificare il nome del Midifile con i tasti della tastie-
ra e i pulsanti CURSOR +/-, e confermare la copia del singolo Midifile con F10 Execute, oppure con F9 Copy All copiare tutti i Midifile senza
cambiarne il nome.
USARE DEMO & HIT
Una volta copiati tutti i Midifile necessari, premendo contemporaneamente i pulsanti PIANIST e STYLE SETTING si attiva la funzione Demo &
Hit (i led dei due pulsanti rimangono spenti). Il display mostra i nomi dei Midifile copiati in ordine cronologico, distribuiti su pi pagine richia-
mate con i pulsante PAGE +/- e associati ai relativi pulsanti funzione. Premendo uno di questi, il Midifile entra immediatamente in esecuzione,
senza necessita di passare dal pulsante START. Premendo un altro pulsante funzione, il Midifile associato entrer subito in esecuzione inter-
rompendo quello precedente.
ORGANIZZARE I MIDIFILE DI DEMO & HIT
E possibile cancellare o cambiare la posizione di un Midifile tra le pagine di Demo & Hit.
Arrestare leventuale Midifile in esecuzione premendo START.
Premere il pulsante * (FOLK), apparir sul display la lista completa dei Midifile che si pu scorrere con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-.
Selezionare la pagina di Demo & Hit da modificare con i pulsanti PAGE +/- oppure immettendone il numero con la tastierina numerica (pulsan-
ti STYLES). Il numero di pagina mostrato in alto a destra sul display.
Individuare con i pulsanti funzione F1-F10 la locazione del Midifile che si vuole modificare. E possibile selezionare anche una locazione vuota.
Scegliere il Midifile da sostituire nella lista al centro del display
Premere * (FOLK) per assegnare alla locazione il Midifile scelto
Per cancellare una locazione, premere contemporaneamente i pulsanti VALUE +/-.
Salvare le modifiche con il pulsante SAVE/ENTER. La pagina richiamata permette di ripristinare le condizioni precedenti alla modifica con F4
Undo, annullare loperazione di memorizzazione con F5 Escape senza salvare le modifiche, salvare su Hard Disk le impostazioni con F8 Disk
Save, ritornare allordinamento dei Midifile secondo la numerazione con F9 Default, salvare nella memoria Flash le modifiche con F10 Save.
SD1 Manuale di Istruzioni 112
Manuale di Istruzioni SD1 113
DISK
SD1 integra un Hard Disk da sei GB di serie e un Disk drive per Floppy Disk da 720 Kb (DD) o 1,4 MB (HD). Per il Floppy, SD1 usa la formattazione
in DOS, quindi possibile utilizzare lo stesso Floppy per scambiare file da PC o Mac. La connessione diretta a PC sul retro del pannello consen-
tir di gestire direttamente il contenuto dellHard Disk da PC, tramite unapplicazione sviluppata da Ketron.
COME FUNZIONA E COME SI GESTISCONO I FILE DELLHARD DISK
Come in un qualsiasi Hard Disk di un computer, con SD1 avete la possibilit di creare cartelle (Folder) e copiare, rinominare e cancellare file compatibili. In
linea di principio SD1 lavora con directory di file ma pu facilitare il compito grazie al concetto di Master Folder.
LHard Disk pu contenere fino a un massimo di 99 Folder (o cartelle), ognuno dei quali pu includere qualsiasi tipo di file per un numero massimo di 999 file.
I file e i Folder sono visualizzati per ordine alfabetico e viene loro assegnato un numero progressivo secondo lordine temporale in cui vengono creati, che
servir in certi casi per caricare direttamente il file digitandone il numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), oppure per richiamare un Folder.
IL CONCETTO DI MASTER FOLDER
SD1 permette di semplificare al massimo le operazioni di individuazione e salvataggio dei file grazie allidea del Master Folder. Si tratta, in prat-
ica, di alcuni Folder creati da Ketron che vengono usati come riferimento quando il pulsante MASTER FOLDER attivo. In questo modo pos-
sibile salvare o caricare automaticamente i file allinterno del Folder idoneo senza preoccuparsi di scegliere la cartella adatta, in fase di sal-
vataggio e di caricamento. Per ogni ambiente operativo SD1 sapr sempre qual la cartella giusta per il tipo di file che si sta gestendo.
I Folder creati da Ketron per questo scopo sono cos divisi e numerati
Nome della cartella Tipo di file Estensione DOS
MIDIFILE (Folder 91) Standard Midi File .MID
PROGRAM (Folder 92) Program .PRG
Single Program .SPG
REGISTRATION (Folder 93) Single Registration .REG
Block Registration .SRG
SOUND (Folder 94) Sound Bank .SND
Campioni singoli .WAV
Multicampionamenti .MSP
Instruments .INS
STYLE (Folder 95) Pattern .PAT
Custom Style .STY
Block Style .BLK
DEMO & HIT (Folder 96) Standard MIDI File .MID
TEXTFILE (Folder 97) File di testo .TXT
Un ulteriore Folder (USER Folder numero 98), allinterno di Master Folder, stato previsto per tutti i file che vengono generati dalla modifica
dei parametri interni di SD1. Sotto il Folder USER FILE (Folder 98) sono raggruppati alcuni file. A differenza per di quanto finora visto, la sud-
divisione non corrisponde a dei Folder reali, ma viene fornita da SD1 solo per semplificare la ricerca.
Categoria Tipo di file Estensione DOS
GLOBAL Parametri di impostazione globale del menu Power Up Setup .PON
U. VOICE Banco di 128 User Voice create dallutente .USV
U. DRUMS Banco di memoria per gli User Drum Kit .USD
VOCAL SET Parametri per il Vocalizer .VOC
REGISTRAT. Banco di 198 Registration create dallutente .REG
oppure singola Registration .SRG
PROGRAM Banco di 128 Program creati dallutente .PRG
Al momento dellacquisto, lHard Disk di SD1 contiene dei Folder che, in alcuni casi, possono essere vuoti e sono di riferimento proprio per il
Master Folder: queste cartelle sono protette e non possono essere cancellate.
LA STRATEGIA DUSO DEL MASTER FOLDER
Forse vi starete chiedendo perch conviene usare o meno il Master Folder. Innanzitutto, grazie alle cartelle di riferimento, se non siete abit-
uati ad usare e organizzare un Hard Disk, sfruttare il Master Folder vi far risparmiare molto tempo e vi semplificher la ricerca. In genere si
possono adottare almeno tre tipi di comportamento per ordinare diversi file in un disco
- creare delle cartelle individuali per ogni tipo di file (molto simile al Master Folder)
- creare delle cartelle relative a un progetto e inserirvi tutti i file, non importa lorigine, utili a quel lavoro
- creare gruppi di cartelle singole che contengono un solo tipo di file ma riferite a un progetto.
Se da una parte queste strategie sono ugualmente valide, dallaltra potrebbero generare qualche confusione nel momento un cui si cerca un
file specifico, soprattutto con gli ultimi due metodi di lavoro. Per questa ragione abbiamo ritenuto che lidea del Master Folder (una cartella
per ogni gruppo omogeneo di file) fosse il pi vantaggioso per il musicista che non ha tempo da perdere per salvare e cercare successivamente
un file. Naturalmente voi potete comportarvi come volete, ma ricordate che con Master Folder non dovrete preoccuparvi di selezionare la
cartella di destinazione del file che state salvando: ci pensa SD1! Inoltre, come conseguenza, anche il menu DISK cambia e si semplifica se
attivo il Master Folder.
Dal versante opposto, cio quello del caricamento di un file, lattivazione del Master Folder consente di raggiungere al volo il Folder necessario
a un ambiente operativo. Se per esempio ci troviamo in Song Play, laccesso a Disk provoca limmediato richiamo del Folder Midifile.
Tuttavia SD1 non si ferma qui: infatti se dovessimo caricare per un pezzo un Midifile, un banco User Voice, un file audio, un file TXT e uno Style,
anche a Master Folder attivato dovremmo per forza cercare i singoli file e caricarli uno alla volta. SD1, per, ha una particolarit: le Registration
e i Midifile possono richiamare e caricare automaticamente i file necessari alluso, siano essi file di testo o file audio. Le procedure per queste
automazioni sono descritte nei capitoli relativi a Registration, Song Play e Midifile, File di Testo, File audio e RAM/FLASH
REGOLE GENERALI
G
Si possono raggiungere tutte le funzioni relative allHard Disk e al Floppy Disk premendo il pulsante DISK
G
Per sapere se state usando o meno la funzione Master Folder potete osservare il led, che deve essere spento, del relativo pulsante MASTER
FOLDER
G
Per usare lHard Disk premere il pulsante HARD (PAGE -)
G
Per usare il Floppy premere il pulsante FLOPPY (PAGE +)
G
Per uscire dai menu Disk premere il pulsante DISK oppure il pulsante EXIT
La pagina Disk utilizza la parte centrale del display per mostrare i file o i Folder secondo la funzione scelta. Accanto al tipo di disco usato (Hard
o Floppy) riportato tra parentesi quadra il numero e il nome del Folder selezionato al momento. Subito sotto viene anche riportato il numero
di elementi siano essi file o Folder. Il display mostra anche la tipologia degli elementi mostrati, ricorrendo alla suddivisione di cui sopra.
COME MUOVERSI TRA I FILE
La gestione dei file in un Folder ha le seguenti regole:
G
Al centro del display sono riportati i file ordinati per lettera alfabetica. Per scorrere la lista dei file usare i pulsanti VALUE + VALUE -
G
Per selezionare un file allo scopo di caricarlo in memoria, per copiarlo, cancellarlo o rinominarlo premere il pulsante funzione F10 Select
G
Per selezionare, quando presenti e indicate con delle freccette, pagine successive di file, premere i pulsanti CURSOR + CURSOR -
G
Per caricare un file dopo averlo selezionato con F10 Select premere il pulsante funzione F2 Load
G
Per copiare un file selezionato da Hard Disk a Floppy e viceversa premere il pulsante funzione F4 Copy
G
Per cancellare definitivamente un file selezionato premere il pulsante funzione F6 Delete
G
Per rinominare un file selezionato premere il pulsante funzione F7 Rename
COME MUOVERSI TRA I FOLDER
Il comportamento di SD1 differente se attivo Master Folder o meno. Nel primo caso si possono selezionare solo i Folder collegati a Master
Folder immettendo direttamente il numero del Folder, con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), oppure scegliere il Folder usando la fun-
zione F5 Folder Choice. A Master Folder disattivato non possibile accedere ai Folder usati da Master Folder e la selezione dei Folder avviene
solo immettendo il relativo numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES).
LE FUNZIONI DISK PER LHARD DISK
SD1 incorpora alcune funzioni per semplificare le procedure di caricamento: pu mostrare lintero contenuto di un singolo Folder, individuare un
solo tipo di file da mostrare sul display quando siano presenti molti file di tipo diverso, selezionare uno o pi file da caricare, oltre ai classici
comandi di Load, Copy e Rename. SD1 non pu visualizzare lintero contenuto dellHard Disk raggruppando file e Folder, ma solo il contenuto di
un Folder alla volta. Alcune funzioni variano secondo luso o meno del Master Folder.
SD1 Manuale di Istruzioni 114
Manuale di Istruzioni SD1 115
Di seguito le funzioni presenti su display
F1 Dir (Master Folder attivo):
riporta leventuale suddivisione del Folder al momento in uso per semplificare la ricerca del file, con il seguente ordine per sin-
golo Folder:
91 Midifile: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Midifile: visualizza solo i Midifile con estensione .MID
F3 Chain: visualizza i file Chain per la concatenazione di Midifile
92 Program: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Single Program: visualizza solo i file Single Program
93 Registration: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Single Registration: visualizza solo i file di Single Registration
94 Sound: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Instrument: visualizza solo i file Instrument
F3 Wave: visualizza solo i file .WAV
F4 MSP: visualizza solo i file multisample
F5 Block: visualizza solo i file Sound Block
95 Style: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Pattern: visualizza solo i file Pattern
F3 Block: visualizza solo i file di gruppi Block Styles
F4 Styles: visualizza solo i file di parametri Custom Style
96 Demo & Hit: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Midifile: visualizza solo i Midifile
97 Text: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 Text: visualizza solo i file .TXT
98 Userfile: F1 Global: visualizza tutto il contenuto del Folder
F2 User Voice: visualizza solo i file di User Voice
F3 User Drum: visualizza solo i file di User Drum set
F4 Vocalset: visualizza solo i file di Vocal Set
F5 Registration: visualizza solo i file di Block Registration
F6 Program: visualizza solo i file di Block Program
F1 Dir (Master Folder disattivato):
Permette di riportare su display lintero contenuto del Folder in uso, quali che siano i tipi di file. Quando compare Global sul dis-
play, significa che vengono visualizzati tutti i file.
F2 Load: Permette di caricare nella memoria appropriata il file individuato in quel momento se non stato selezionato alcun file con F10
Select. Se invece gi stato selezionato uno o pi file con F10 Select, soltanto quelli indicati con il simbolo > verranno cari-
cati. Un ulteriore possibilit, molto comoda per Folder con pochi file, la selezione di tutto il contenuto attraverso la contem-
poranea pressione dei pulsanti VALUE +/-.
F3 Save: Richiama una pagina da cui scegliere il tipo di file che si desidera salvare sul disco selezionato. Alcune di queste opzioni non
sono al momento attive. E preferibile inoltre salvare i file nel momento in cui si programmano attraverso le opzioni di Save, per
evitare errori di selezione. Il salvataggio di tutti questi file avviene sempre nel Folder al momento selezionato. Le opzioni sono:
F1 Global: riporta alla pagina precedente
F2 Program: attiva una pagina con le seguenti opzioni
F1 Program: selezione di tutti i Program in memoria, con successiva possibilit di rinominare il file con i tasti della
tastiera. Loperazione si conferma con F10 Exec o si annulla con F5 Escape.
F2 Single Program: non attivo
F3 Block Registration: attiva il salvataggio in un unico file di tutte le Registration in Flash RAM. La pagina richiamata
permette di dare un nome la file con i tasti della tastiera, confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5
Escape.
F4 Pattern: non attivo
F5 Midifile: non attivo
F6 Custom Styles: salva in un unico file esclusivamente le impostazioni dei parametri dei Custom Style in Flash RAM e
non le singole tracce con gli eventi MIDI. La pagina richiamata permette di dare un nome la file con i tasti della tastiera,
confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5 Escape
F7 Sound Block: consente di memorizzare i file audio e i setup del Vocalizer caricati in RAM con le seguenti opzioni:
F1 Sound: non attivo
F2 Wave: salva il file in formato .WAV caricato nella RAM del campionatore, e richiama una pagina che permette di
rinominare il file audio caricato con i tasti della tastiera, confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5
Escape
F3 MSP: salva il multisample caricato nella RAM del campionatore, e richiama una pagina che permette di rinominare
il file audio caricato con i tasti della tastiera, confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5 Escape
F4 Intruments: non attivo
F5 Vocalize: salva i setup di Vocalizer in un unico file e richiama una pagina che permette di rinominare il file audio
caricato con i tasti della tastiera, confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5 Escape
F8 Text: non attivo
F9 User Voice: salva in un unico file lintero banco User Voice e richiama una pagina che permette di rinominare il file
audio caricato con i tasti della tastiera, confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5 Escape
F10 User Drum: salva gli User Drum Set e richiama una pagina che permette di rinominare il file audio caricato con i
tasti della tastiera, confermare loperazione con F10 Exec o annullarla con F5 Escape
F3 Save, (Folder 91 Midifile, Master Folder attivo): nel caso in cui ci si trovi sul Folder Midifile a Master Folder attivato, la funzione F3 Save
diventa F3 Convert per convertire automaticamente un Midifile con estensione . KAR in un altro con estensione .MID.
F4 Copy: Consente di copiare uno o pi file da Floppy Disk ad Hard Disk e viceversa. La funzione di copia lavora in modo differente in base
allattivazione o meno del Master Folder. Quando attivato i file sono copiati automaticamente nei Folder prestabiliti, quando
Master Folder disabilitato sar possibile definire quale sia il Folder di destinazione tra quelli che non appartengono al Master
Folder. In questo paragrafo sono descritte le operazioni per la copia da Floppy Disk ad Hard Disk e viceversa. La copia di file da
un Folder allaltro si trova nel paragrafo F8 Folder.
COPIA DA FLOPPY AD HARD DISK
La copia da Floppy ad Hard Disk prevede una scelta preliminare circa il Folder di destinazione. Se Master Folder attivato, i file copiati saran-
no distribuiti negli appositi Folder predisposti da Ketron. Se Master Folder non attivato necessario stabilire prima della copia quale sia il
Folder di destinazione con la seguente procedura:
G
Attivare il menu DISK con lapposito pulsante
G
Scegliere come disco lHard Disk con i pulsanti PAGE +/-
G
Digitare con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il Folder di destinazione. Se non si conosce il numero associato al Folder, premere F8
Folder per visualizzare la lista. Dalla pagina richiamata anche possibile creare un nuovo Folder con F1 New. Il Folder selezionato evi-
denziato sulla prima riga del display.
Eseguita la scelta del Folder, possibile ritornare al Floppy Disk, con i pulsanti PAGE +/-, per i passaggi successivi.
I file da copiare vanno prima selezionati usando i seguenti pulsanti:
G
VALUE +/- per passare da un file allaltro tra quelli visualizzati
G
CURSOR +/- per proseguire al gruppo successivo di file se presenti
G
F10 Select per confermare il file da copiare, accanto al quale apparir un freccetta per indicare lavvenuta selezione.
E possibile selezionare tutti i file presenti nel Floppy o nel Folder in uso con la simultanea pressione dei pulsanti VALUE +/-.
Nel caso in cui siano presenti molti file ma con estensioni diverse, pu tornare utile la funzione F5 File Choice che rimanda a una pagina dove
selezionare, sempre con i relativi pulsanti funzione, il tipo di file che si vuole visualizzare tra tutti quelli presenti. Porre attenzione al fatto che
per caricare uno Style si deve selezionare Pattern e non Custom Styles.
Una volta selezionati i file che si vogliono copiare, attivare la funzione con F3 Copy. La pagina richiamata visualizza il file di origine (Copy) e
il disco di destinazione finale (From To) e include diverse opzioni.
Al centro del display viene riportato il nome del primo file selezionato che pu essere modificato con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR
SD1 Manuale di Istruzioni 116
Manuale di Istruzioni SD1 117
+/-. E possibile copiare ogni singolo file confermando di volta in volta la copia con F10 Execute. Se non stato modificato il nome, il file copi-
ato avr lo stesso nome di quello originale. Al termine della copia si presenter il file successivo tra quelli selezionati.
Nel caso in cui siano stati selezionati pi file, possibile saltare la copia del file corrente, passando a quello successivo, con F8 Skip.
E possibile copiare in un solo passaggio tutti i file selezionati, che manterranno cos lo stesso nome, con F9 Copy All
Si pu uscire da questa pagina in qualsiasi momento, anche dopo aver copiato solo alcuni dei file selezionati, con F9 Escape
Nel caso si stiano copiando dei Midifile, il pulsante funzione F3, premuto ripetutamente, commuta il Folder di destinazione a Master Folder atti-
vato tra il Folder Midifile e il Folder Demo & Hit.
COPIA DA HARD DISK A FLOPPY
Inserito un Floppy Disk nel Disk drive con sufficiente spazio libero, necessario individuare il Folder da cui copiare i file allinterno dellHard
Disk con le seguenti operazioni.
Attivare il menu Disk con lapposito pulsante
Se Master Folder attivo, si potranno selezionare solo i Folder relativi a Master Folder, visualizzati con F5 Folder Choice
Se Master Folder disattivato, si potr selezionare qualsiasi Folder a esclusione di quelli relativi a Master Folder
Per selezionare un Folder digitare il numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES)
Nel caso non si conosca il numero associato a un Folder, usare la funzione F8 Folder che riporta tutti i Folder contenuti nellHard Disk, quindi
scegliere quello voluto con la tastierina numerica e tornare alla pagina precedente con F5 Escape.
A Master Folder disabilitato, possibile selezionare solo un tipo di file tra quelli visualizzati con F5 File Choice e i relativi pulsanti funzione
I file da copiare vanno prima selezionati usando i seguenti pulsanti:
G
VALUE +/- per passare da un file allaltro tra quelli visualizzati
G
CURSOR +/- per proseguire al gruppo successivo di file se presenti
G
F10 Select per confermare il file da copiare, accanto al quale apparir un freccetta per indicare lavvenuta selezione.
E possibile selezionare tutti i file presenti nel Folder con la simultanea pressione dei pulsanti VALUE +/-.
Una volta selezionati i file che si vogliono copiare, attivare la funzione con F4 Copy. La pagina richiamata visualizza il file di origine (Copy) e
il disco di destinazione finale (From To) e include diverse opzioni.
Al centro del display viene riportato il nome del primo file selezionato che pu essere modificato con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR
+/-. E possibile copiare ogni singolo file confermando di volta in volta la copia con F10 Execute. Se non stato modificato il nome, il file copi-
ato avr lo stesso nome di quello originale. Al termine della copia si presenter il file successivo tra quelli selezionati.
Nel caso in cui siano stati selezionati pi file, possibile saltare la copia del file corrente, passando a quello successivo, con F8 Skip.
E possibile copiare in un solo passaggio tutti i file selezionati, che manterranno cos lo stesso nome, con F9 Copy All
Si pu uscire da questa pagina in qualsiasi momento, anche dopo aver copiato solo alcuni dei file selezionati, con F9 Escape
F5 Folder Choice (Master Folder attivo): consente di aprire uno dei Folder correlati a Master Folder:
F1 Midifile: apre il Folder 91 Midifile
F2 Program: apre il Folder 92 Program
F3 Registration: apre il Folder 93 Registration
F4 Sound: apre il Folder 94 Sound
F5 Style: apre il Folder 95 Style
F6 Demo & Hit: apre il Folder 96 Demo & Hit
F7 Textfile: apre il Folder 97 Textfile
F8 Userfile: apre il Folder 98 Userfile
F5 Files Choice (Master Folder disattivato): permette di selezionare i file secondo il gruppo di appartenenza allinterno del Folder al momen-
to in uso. Le opzioni sono le stesse riportate in F3 Save.
F6 Delete: cancella uno o pi file selezionati con F10 Select. Prima di completare loperazione SD1 lancia un avvertimento con le seguen-
ti opzioni:
F5 Escape: annulla loperazione
F10 Exec: conferma la cancellazione.
F7 Rename: permette di rinominare il file selezionato o semplicemente individuato, utilizzando i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-
. Rimangono attivi:
F5 Escape: annulla loperazione
F10 Exec: conferma delloperazione
F8 Folder: permette la gestione e lorganizzazione dei singoli Folder, selezionati immettendo il relativo numero con la tastierina numerica
(pulsanti STYLES), richiamando una pagina con le seguenti opzioni:
F1 New: permette di creare un nuovo Folder, che sar identificato con il numero successivo allultimo Folder creato, e
consente di immetterne il nome con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-. Dopo aver digitato il nome, confer-
mare loperazione con F10 Exec, oppure annullarla con F5 Escape.
F2 Delete: consente di cancellare il Folder selezionato con i pulsanti VALUE +/- o digitandone il numero, e tutti i file in
esso. Alla conferma della cancellazione viene mostrato un primo messaggio di avvertimento con le opzioni F5 Escape
o F10 Exec. Confermando con F10 Exec. appare un secondo messaggio che chiede ulteriore conferma con F10 Exec, o
annullamento con F5 Escape. Non possibile cancellare i Folder relativi a Master Folder.
F3 Rename: permette di rinominare un Folder, selezionato con i pulsanti VALUE +/- o digitandone il numero, scrivendo
il nome con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/- e confermare loperazione con F10 Exec, anullarla con F5
Escape.
F4 Lock: protegge il Folder da eventuali operazioni di Delete e Rename. Per attivare la protezione selezionare il Folder
con i pulsanti VALUE +/- o digitandone il numero, e quindi premere F4 Lock. Apparir accanto al Folder il simbolo .
Possono essere protetti pi Folder. Per disabilitare la protezione, individuare il Folder protetto e quindi premere nuova-
mente F4 Lock.
IMPOSTAZIONE DELLA PASSWORD PER I FOLDER PROTETTI
I Folder dellHard Disk che sono stati protetti con la funzione F4 Lock nella pagina F8 Folder del menu Disk, possono avere un ulteriore grado
di sicurezza con luso di una password che viene richiesta allatto di disattivare il blocco. La modifica della password avviene nel seguente modo.
G
Dalla pagina principale del display premere F3 Utility
G
Premere i pulsanti PAGE +/- per arrivare a pagina 3/3
G
Premere F6 Password per entrare nel menu dedicato
Le opzioni possibili sono:
F1 Modify: modifica della password. Al momento dellacquisto non esiste una impostazione della password, perci la modifica corrisponde
anche alla creazione. Il comando di modifica richiede linserimento della vecchia password, attraverso i tasti della tastiera e i
pulsanti CURSOR +/-, e una prima conferma con F10 Confirm. Quindi possibile scrivere quella nuova e confermare con F10
Confirm. F5 Escape torna alla pagina principale del menu. La funzione F6 Flash riservata ai futuri aggiornamenti e non deve
in alcun modo essere disabilitata se non sotto la supervisione di personale specializzato.
F5 Escape: riporta alla pagina precedente del menu Disk
F6 Report: crea un file TXT su Floppy Disk che riporta tutto il contenuto del Folder al momento selezionato, suddiviso per estensione e in
ordine alfabetico. Il file pu essere letto sia da Mac che da PC e pu rivelarsi utile per avere una lista di file quando questi siano
molto numerosi.
F7 Copy: consente la copia di file, selezionati con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select, dal Folder al momento selezionato e un
Folder a scelta allinterno dellHard Disk. Le opzioni possibili sono:
F5 Escape: ritorno alla pagina precedente del menu Disk
F8 Target Folder: visualizza al centro del display la lista di Folder tra i quali scegliere con i pulsanti VALUE +/-
F10 Exec: conferma la copia del file selezionati al Folder scelto con F8 Target Folder.
La procedura completa prevede i seguenti passi:
G
selezionare del Folder che contiene i file da copiare
G
premere F7 Copy
G
selezionare con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select uno o pi file da copiare
G
premere F8 Target Folder e dalla lista che appare individuare con i pulsanti VALUE +/- il Folder di desti-
nazione
G
confermare loperazione con F10 Exec, oppure annullare con F5 Escape
G
premendo F10 Exec appare una nuova pagina dove possibile rinominare il file che si sta copiando con i tasti
della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-. Le opzioni possibili sono:
F5 Escape: annulla loperazione e riporta al menu Disk
F8 Skip: salta la copia del file corrente
F9 Copy All: copia tutti i file senza rinominarli
F10 Execute: conferma la copia del singolo file
F9 Utility:
SD1 Manuale di Istruzioni 118
Manuale di Istruzioni SD1 119
permette di controllare alcuni parametri come il Tempo e la trasposizione di un Midifile, la formattazione dellHard Disk, la
creazione di catene di Midifile e il controllo del funzionamento dellHard Disk. Le opzioni a disposizione sono:
F1 Info: visualizza la dimensione dellHard Disk, lo spazio disponibile, il numero di Folder e di file presenti, la percentuale
di spazio a disposizione.
F2 Tempo: consente la modifica del valore di Tempo di un Midifile contenuto nel Folder al momento in uso. A Master
Folder disattivato necessario immettere il numero del Folder che contiene i Midifile. A Master Folder attivato digitare
con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il valore 91 (Midifile Folder). Una volta visualizzati i Midifile, scegliere quel-
lo desiderato con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/- e quindi premere F10 Exec. Si apre una finestra dove immettere
la differenza a passi di 1 rispetto al Tempo originale con i pulsanti VALUE +/-. Inserito il valore, premere F10 Exec che
richiama una nuova finestra dove possibile modificare il nome originale del Midifile. Al termine delleventuale modifi-
ca, confermare loperazione con F10 Exec o annullare il salvataggio con F5 Escape.
F3 Transposer: permette di definire un valore di trasposizione negativo o positivo per il Midifile selezionato. A Master
Folder disattivato necessario immettere il numero del Folder che contiene i Midifile. A Master Folder attivato digitare
con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il valore 91 (Midifile Folder). Una volta visualizzati i Midifile, scegliere quel-
lo desiderato con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/- e quindi premere F10 Exec. La finestra che compare permette di
definire se la trasposizione applicata varr solo per il Midifile (Song) o comprender anche la trasposizione della
tastiera (Global). Per selezionare la modalit, premere ciclicamente il pulsante funzione F9 che riporta la modalit e al
termine premere F10 Exec per confermare oppure F5 Escape per annullare loperazione. Dopo la conferma, possibile
immettere il valore di trasposizione da applicare al Midifile, usando i pulsanti VALUE +/-, e confermare nuovamente con
F10 Exec che richiamer la finestra per modificare il nome. Confermare quindi loperazione di trasposizione con F10
Exec o abbandonare con F5 Escape.
F4 Format: consente la formattazione dellHard Disk che pu essere effettuata solo togliendo la protezione di default,
attraverso il pulsante funzione F6 Lock Format che richieder la conferma con F10 Exec o labbandono con F5 Escape.
Tolta la protezione, possibile passare alla formattazione dellHard Disk premendo F4 Format che richieder per due volte
la conferma con F10 Exec. Premendo F5 Escape si annulla loperazione. Il blocco della formattazione si inserisce a ogni
nuova accensione di SD1, per impedire errori irreversibili. La formattazione cancella lintero contenuto dellHard Disk.
F5 Escape: riporta alla pagina precedente del menu Disk
F6 Lock Format: blocco della funzione F4 Format
F7 Chain Edit: consente la creazione di catene di Midifile, non pi lunghe di 32 Midifile, da riprodurre in sequenza, senza
necessit quindi di dover richiamare ogni file individualmente. Funziona solo per i Midifile contenuti nello stesso Folder,
il quale si richiama come gi descritto per F3 Transposer. Una volta premuto F7 Chain Edit, SD1 visualizza i Midifile
contenuti nel Folder che si possono selezionare con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-. Le opzioni a disposizione sono:
F5 Escape: annulla loperazione
F7 Save Chain: crea un file con estensione .CHN allinterno dello stesso Folder che contiene i Midifile relativo
alla catena programmata
F8 Chain List: visualizza tutte le catene di Midifile gi presenti allinterno del Folder in uso
F10 Select: seleziona il Midifile da inserire nella catena
Le operazioni necessarie alla creazione di una catena di Midifile sono le seguenti:
G
Selezionare il Folder che contiene i Midifile
G
Premere F7 Chain Edit
G
Individuare il primo Midifile della catena con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-
G
Selezionare il Midifile con F10 Select, comparir accanto al nome un numero che indica la posizione allinterno della catena
G
Procedere con lindividuazione e selezione dei successivi Midifile
G
In caso di errore, individuare il Midifile e premere nuovamente F10 Select. Il Midifile verr rimosso dalla catena e i Midifile
seguenti scaleranno di una posizione
G
Salvare la catena con F7 Save Chain, dalla pagina richiamata si pu immettere il nome con i tasti della tastiera e i pulsan-
ti CURSOR. Confermare con F10 Exec o annullare con F5 Escape
UTILIZZARE UNA CATENA DI MIDIFILE
La catena cos creata viene caricata in Song Play con la funzione di Load dal menu Disk, oppure richiamata direttamente dalla prima pagina
di Song Play, immettendo con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero associato al file Chain. Passando a Song Play, comparir il
titolo del primo Midifile. Per spostarsi lungo la catena sono possibili tre metodi:
G
lasciare che i Midifile arrivino alla loro normale conclusione, SD1 caricher quello successivo e lo mander in riproduzione senza toccare un
tasto
G
senza avviare Song Play con il pulsante START, usare i pulsanti VALUE +/- per selezionare i Midifile della catena
G
con Song Play in esecuzione, per richiamare un altro Midifile premere il pulsante COUNT/PAUSE/RESTART e quindi usare i pulsanti VALUE
+/-. Individuato il Midifile, premere nuovamente il pulsante COUNT/PAUSE/RESTART per riavviare Song Play con il nuovo Midifile
In tutti i casi se si interrompe lesecuzione di un Midifile con il pulsante START, Song Play perder definitivamente i dati della catena e sar
necessario ricaricarla. La stessa regola vale per tutti i controlli di Juke-Box, inattivi quando si usa una catena. Rimane disponibile la visualiz-
zazione del testo.
F9 Disk Control: richiama una serie di funzioni per il controllo dellHard Disk. Le opzioni sono:
F1 Surface Control: controlla la superficie dellHard Disk e richiede alcuni minuti per completare loperazione. Se com-
pare il messaggio di Fatal Error necessario rivolgersi a un centro di assistenza Ketron poich lHard Disk seriamente
danneggiato. Se la verifica della superficie non rivela anomalie, al termine delloperazione il display ritorna al menu
Disk Utility.
F2 ScanDisk: effettua un controllo sullintegrit dei Folder e dei file al termine del quale necessario premere F10
Escape per tornare alla pagina precedente. Se sono rilevati errori, SD1 passa automaticamente a Repair
F3 Repair: effettua una riparazione degli errori di file danneggiati. Al termine delloperazione necessario premere F10
Escape.
F5 Escape: ritorna alla pagina precedente del menu
F6 Disk Copy: mediante un cavo speciale possibile connettere un secondo Hard Disk a quello di serie per operazioni
di backup. Per maggiori informazioni rivolgersi a Ketron
F7 Standby: permette di impostare il tempo in minuti, selezionabile con ripetute pressioni del pulsante funzione F7,
dopo il quale lHard Disk entra in stand by se non viene usato. LHard Disk torna immediatamente disponibile non appe-
na si accede a qualche funzione che ne richieda luso.
LE FUNZIONI DISK PER IL FLOPPY DISK
Quando si utilizza il Floppy Disk, SD1 mette a disposizione le seguenti funzioni:
F1 Dir: visualizza su display tutti i file contenuti nel Floppy Disk
F2 Load: una volta selezionato un file con i pulsanti VALUE +/- e F10 Select, possibile caricarlo in RAM. I file con estensione .PAT sono
invece copiati allinterno dellHard Disk nel Folder in uso quando Master Folder disattivato, oppure nel Folder Midifile se
Master Folder attivo.
F3 Save: richiama la pagina per selezionare il tipo di memoria che si vuole salvare su Floppy. Le opzioni sono le medesime gi descritte
per F3 Save nel paragrafo Le funzioni Disk per lHard Disk. Non tutte le opzioni sono attive.
F4 Copy: consente di copiare il file, selezionato con i pulsanti VALUE +/- e F10 Select, nel Folder in uso oppure nel Folder di riferimento
a Master Folder attivo. Nel caso dei Midifile, sar possibile copiarli nel Folder Midifile o in quello Demo & Hit, tramite luso del
pulsante funzione F3. Loperazione di copia prevede anche di rinominare il file e i comandi di Skip per singolo file e Copy All
per tutti i file. Il funzionamento identico alla funzione F4 Copy dellHard Disk.
F5 File Choice: quando sul Floppy sono presenti pi file ma con estensioni diverse, possibile identificare solo quelli voluti scegliendo il tipo
di file che si vuole visualizzare. Le opzioni sono identiche a quelle per lHard Disk
F6 Delete: cancella uno o pi file selezionati con i pulsanti VALUE +/- e F10 Select
F7 Rename: permette di rinominare un file selezionato con i pulsanti VALUE +/-
F9 Utility: richiama una pagina con le seguenti opzioni
F1 Info: visualizza lo spazio libero su Floppy e il numero dei file presenti
F4 Format: provvede alla formattazione in MS DOS del Floppy Disk inserito. Per attivare loperazione necessario dis-
attivare la protezione, premendo F6 Lock Format, e confermare al messaggio di avviso con F10 Exec, per annullare
loperazione premere F5 Escape
F5 Escape: torna alla pagina precedente del menu
F6 Lock Format: quando attivo, impossibile formattare un Floppy da SD1
F7 Chain Edit: consente la creazione di catene di Midifile, non pi lunghe di 32 Midifile, da riprodurre in sequenza. Le
procedure sono identiche alla funzione F7 Chain Edit nella pagina Utility del menu Disk per lHard Disk, al quale si
rimanda.
F8 Chain List: visualizza solo le catene di Midifile presenti nel Floppy Disk.
F10 Exec. attivo solo se sono visualizzate le catene di Midifile, permette di elencare i Midifile che fanno parte della catena
F10 Select: conferma la selezione di un file anteponendo il simbolo al file.
SD1 Manuale di Istruzioni 120
Manuale di Istruzioni SD1 121
Aggiornamento e ripristino di SD1
AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA OPERATIVO
Grazie allimpiego di una Flash RAM per il sistema operativo, SD1 pu essere costantemente aggiornata nel tempo senza ricorrere a centri di
assistenza. Ottenuti i file originali del sistema operativo da Ketron (www.ketron.it), occorre formattare un Floppy Disk da 1,4 MB, possibilmente
su SD1 per mantenere il massimo della compatibilit, e quindi copiare i file originali su Floppy Disk. Per gli utenti Mac, loperazione identica e
non comporta attenzioni anche nel caso di Floppy Disk Drive USB.
Creato in questo modo il Floppy di sistema operativo, spegnere SD1 e inserirlo nel Disk Drive. Accendere SD1 e premere immediatamente il pul-
sante funzione F6. SD1 riconoscer i file di sistema operativo e aggiorner di conseguenza la Flash ROM dedicata. Al termine delloperazione,
SD1 si riavvia normalmente. Alle successive accensioni di SD1 non pi necessario avere inserito il Floppy con il sistema operativo nuovo.
RIPRISTINO DELLE CONDIZIONI ORIGINALI DI SD1
LHard Disk contiene tutti i file per il ripristino delle condizioni originali di SD1. Caricando uno di questi file si cancelleranno automaticamente
le modifiche eventualmente presenti. Per acceder ai file di ripristino, disattivare MASTER FOLDER e digitare con la tastierina numerica (pul-
santi STYLES) il numero 90. Il Folder 90 Reload non fa parte del Master Folder e viene fornito da Ketron per il ripristino dei dati, e i file con-
tenuti possono essere cancellati. Per ripristinare una certo gruppo di memorie, selezionare il file corrispondente con i pulsanti VALUE +/- e F10
Select, e quindi premere F2 Load. Di seguito riportiamo la corrispondenza tra singolo file e tipo di ripristino nel Folder 90:
SD1ALL00.RLD: backup completo di tutto lo strumento. Pu servire per riinizializzare la tastiera.
SD1STY0.RLD: tutti gli Styles Flash originali
1TOUCH.TOU: memorie 1 Touch
FIRM0000.SND: parametri delle Voice interne.
SD1PRG00.PRG: Programs
SD1REG00.REG: Registrations
SD1STYL.STY: Parametri di tutti gli Styles Flash e Rom.
SD1TAB00.RLD: Reload globale per Program, Registration, User Voice, User Drums, 1Touch, Vocal Sets.
SD1USD00.USD: User Drums
SD1VOC00.VOC: Vocal Sets
SD1VOIOO.USV: User Voices
Allinterno del Folder 90 sono contenuti alcuni file particolari dedicati al ripristino della wavetable che non sono di interesse dellutente finale,
pertanto non viene riportato luso che se ne pu fare. Nel Folder 98 sono presenti copie dei file di ripristino per Program, Registration, User
Voice, User Drum Sets e Vocal Sets.
BONUS
Il Folder 95 Style, collegato a Master Folder, contiene alcuni Style aggiuntivi non caricati in Flash RAM e disponibili per essere caricati in RAM.
Essi sono:
Dance1
Dance2
Dance3
Dance4
Dance5
PopDown1
PopDown2
PopDown3
PopDown4
Beguine1Ms
Beguine2Ms
TangoMs
PolkaMs
WaltzMs
MazurkaMs
TarantellaMs
PartyFox
Gli Styles Dance e PopDown utilizzano nuovi Loops residenti su HD nel Folder 94 Sound i quali vengono caricati automaticamente in RAM non
appena si richiamano gli Style corrispondenti.
Sequencer
Il sequencer interno alla macchina permette di creare o modificare sequenze midi in modo rapido e funzionale in quanto provvisto di funzioni avan-
zate riscontrabili solo in sofisticati programmi per computers. Con la pressione del tasto SEQUENCER si accede alla pagina principale. Nota. Tutto il
lavoro svolto nel sequencer deve essere sempre salvato su disco (vedi LOAD/SAVE), prima di uscire dal men o di spegnere la tastiera. In caso con-
trario i dati registrati verranno irrimediabilmente persi. Inizialmente nel sequencer selezionata la prima delle 16 tracce a disposizione. Tutte le trac-
ce compresa la MASTER TRACK sono vuote. Dalla pagina principale si accede alle seguenti funzioni.
NAME:
Quando con il tasto Cursor<> si accede a questa casella, possibile dare un nome diverso (per default "SEQUENCE"), alla
sequenza. Premendo il tasto Save/Name compare una finestra di edit con il nome corrente della sequenza. Ogni carat-
tere evidenziato dal cursore lampeggiante pu essere modificato utilizzando la tastiera. Ad ogni tasto associato un
carattere come da serigrafia. Dopo l'inserimento di un carattere da tastiera, il cursore avanza automaticamente di un
carattere (si possono inserire fino ad 8 caratteri). In alternativa alla tastiera, si possono utilizzare i tasti Value-/+. In que-
sto caso il cursore non avanza automaticamente. Se i tasti Value-/+ vengono premuti simultaneamente, tutti i caratteri
editati a partire dalla posizione corrente del cursore, vengono cancellati. Con Cursor<> si pu spostare il cursore da un
carattere all'altro.Per poter confermare il nuovo nome si prema F10(Execute), per annullare l' editazione si prema
F5(Escape).
TEMPO: la velocit in quarti al minuto con cui inizialmente verr eseguita la sequenza una volta registrata. Il valore di default
del tempo quello dellultimo stile selezionato. Il tempo si cambia accedendo alla casella TEMPO con Cursor<> e modi-
ficandone il valore con Value-/+. All'avvio della registrazione il tempo viene memorizzato nella MASTER TRACK. In fase
di registrazione, con i tasti Fast/Slow si registrano nella MASTER TRACK le eventuali variazioni di tempo. Si possono inse-
rire, modificare, cancellare eventi di tempo dopo la registrazione, tramite le funzioni del menu' MASTER TRACK discus-
se in seguito.
TIME SIGNATURE: E' la divisione musicale delle misure. Il valore di default 4/4 cio ogni misura divisa in 4 quarti. Il TIME SIGNATURE
modificabile accedendo alla casella SIGN tramite Cursor <> e cambiandone i valori di numeratore/denominatore con
Value -/+. All'avvio della registrazione il SIGNATURE viene memorizzato nella MASTER TRACK. Come per il tempo si pu
inserire, modificare, cancellare il SIGNATURE nel menu MASTER TRACK. Indica la posizione corrente della sequenza.
POSITION: suddivisa in tre zone accessibili tramite Cursor <> o premendo in successione il tasto F1. Il primo valore rappresenta le
misure, il secondo i quarti, il terzo gli steps che compongono un quarto. Ogni quarto composto da 48 steps. La posi-
zione, dopo la selezione, si pu modificare dal valore di default [1 1 1] con i tasti Value -/+. Con la pressione contempo-
ranea di Value -/+ si ritorna al valore di default.
TRACCE: Il sequencer suddiviso in sedici tracce pi una MASTER TRACK. I nomi delle tracce stanno al centro della pagina pre-
ceduti da un numero progressivo. Il nome di default delle tracce "TRACK_n". I nomi delle singole tracce possono esse-
re modificati nel menu OPTIONS discusso in seguito. La registrazione fatta sulla traccia evidenziata per cui prima di
iniziare ogni registrazione necessario selezionare la traccia su cui si vuole registrare. Le tracce si selezionano con i
tasti Page<>. Nel display compare solo il gruppo di tracce da 01 a 08 o il gruppo da 09 a 16, per cui scorrendo le tracce,
passando dalla traccia 08 a 09 con Page> o da 09 ad 08 con Page<, il display viene aggiornato con il nuovo gruppo di
tracce. Una traccia si pu selezionare anche con i tasti Cursor<> passando per per il campo [Chan.] riservato ai canali
midi di riascolto. Comunque anche restando l'evidenziazione nel campo dei canali midi, la traccia corrente selezionata
rimane sempre quella a sinistra dell'evidenziazione.
CHAN: A destra del nome di ogni traccia visualizzato il canale midi di riascolto. Con Cursor <> si accede alla casella dei canali
mentre con Value-/+ si cambia il canale di riascolto. Per default il canale impostato su [All] questo significa che al ria-
scolto gli eventi midi verranno riprodotti sui canali originariamente registrati. Selezionando invece valori da 1 a 16 tutti gli
eventi midi registrati nella traccia relativa suoneranno sul canale prescelto. Si possono ad esempio registrare eventi appar-
tenenti allo stesso canale midi su tracce diverse (per esempio suonando la tastiera nella parte right), e per ogni traccia
registrata, impostare in seguito un canale midi differente di riascolto.
SD1 Manuale di Istruzioni 122
Manuale di Istruzioni SD1 123
STAT: La colonna degli [Stat] rappresenta lo status di ogni traccia. Inizialmente la colonna vuota ci implica che nulla stato
registrato. Durante la registrazione, viene visualizzata una freccia ">" la quale indica che ogni evento verr registato
sulla traccia selezionata. Allo stop della registrazione se e' stato registrato almeno un evento, viene visualizzata una 'i'
(traccia inizializzata). Solo una completa cancellazione della traccia far scomparire lo status di inizializzazione. Se una
traccia in Mute, lo Status '*' (pur contenendo dei dati, la traccia non viene riprodotta). Se una traccia in Solo, lo
Status 's' (in riproduzione suona solo la traccia in Solo).
FREE: Indica la quantit in percentuale della memoria a disposizione (vedi funzione DEFRAG per un eventuale ottimizzazione
della memoria).
SYNCSTART: Si pu attivare/disattivare con il tasto funzione F6. Se SYNCSTART [Off], l'avanzamento della sequenza (clock) inizia
immediatamente allo start della registrazione a partire dalla POSITION selezionata. Se il primo evento midi arriva in fase
di PRECOUNT (vedi funzione OPTIONS), questo forzer la POSITION al valore selezionato. Se SYNCSTART On l'avanza-
mento della sequenza inizia invece solo all'arrivo del primo evento. Il PRECOUNT in questo caso disabilitato. La regi-
strazione con il SYNCSTART On molto utile quando si vuole registrare su sequencer uno stile interno. In questo caso
l'avvio della registrazione avviene solo quando
si attiva lo stile (tasti START, tasti Fills, Key Start ecc.).
RECORD: La registrazione si attiva/disattiva con il tasto F2. Ci sono due modalita' di registrazioni, Overdub e Replace seleziona-
bili nel men OPTIONS.
Overdub: Ad ogni registrazione (passata) gli eventi registrati si miscelano temporalmente con gli eventi regi-
stati nelle precedenti passate.
Replace: I dati nuovi registrati prendono il posto di quelli correnti sostituendoli.
COME REGISTRARE UNA SEQUENZA
Ci sono diversi modi per poter registrare una sequenza a partire dal sequencer vuoto (nessuna traccia inizia-
lizzata). Il caricamento di sequenze da disco (midifiles) e le funzioni di editing di sequenze gi registrate ver-
ranno discussi in dettaglio nei paragrafi relativi. Prima di descrivere le procedure di registrazioni daremo senza
entrare in dettaglio alcune informazioni preliminari sugli eventi midi ed il loro trattamento (la lettura di questo
sotto paragrafo pu essere omessa da chi gi possiede tali informazioni).
Eventi midi: Il sequencer in grado di registrare e riprodurre eventi in formato midi.
Ogni evento midi rappresentato da un piccolo pacchetto di dati. Ogni dato comunemente chiamato byte e
contiene informazioni "musicali" codificate. Per esempio ogni nota trasmessa al sequencer codificata in un
pacchetto di tre bytes, cos sono codificati parametri come timbro, volume, pan-pot, quantit di reverbero,
espressione, sustain, ecc. In generale ogni evento midi costituito da 2 o 3 bytes in cui il primo byte rappre-
senta il tipo di evento ed detto STATUS, gli altri bytes sono dati ed hanno un significato diverso a secondo dello
STATUS.
STATUS Dati 1st 2nd
NOTA (NOTE ON/OFF) 2 bytes Nota, Velocit
CONTROLLO (CONTROL CHANGE) 2 bytes Tipo, Valore
PROGRAMMA (PROGRAM CHANGE) 1 byte Programma(timbro)
ALTERAZIONE ALTEZZA (PITCH BEND) 2 bytes Valore del pitch
PRESSIONE DOPO TOCCO(AFTERTOUCH) 1 byte Valore pressione tasto
Particolare importanza assumono i MESSAGGI DI SISTEMA o ESCLUSIVI(SYSTEM MESSAGES o EXCLUSIVE MESSA-
GES) costituiti da un numero maggiore e variabile di dati. Essi contengono informazioni (tipi di effetto, liriche,
parametri dei suoni ecc.) in un formato che proprio della macchina. I messaggi di sistema verranno descritti
nel paragrafo dedicato alla MASTER TRACK.
Canale Midi: Ad ogni evento di Note, Control, Program, Pitch bend, Aftertouch associata una informazione di
canale midi su cui l'evento indirizzato. I canali midi sono 16, e grazie alla canalizzazione possibile far suo-
nare in modo indipendente 16 diversi strumenti.
Esempio. Si suole dire "il piano suona sul canale 1".
Significa che sul canale 1 stato inviato il program change relativo ad un timbro del pianoforte; quindi tutte le
note inviate sul canale 1 suonano con il timbro del piano e prendono i controlli (volume, reverbero ecc.), impo-
stati in precedenza sullo stesso canale.
I messaggi di sistema (ad esempio i sistemi esclusivi), non hanno associato un canale midi e nel sequencer ven-
gono memorizzati solo nella MASTER TRACK.
Negli eventi NOTE il primo dei due bytes di dati contiene la nota che si suonata, il secondo contiene una infor-
mazione riguardo alla velocit con cui premuto il tasto che genera la nota. In base al valore della velocit la
macchina risponde musicalmente in modo diverso in base al timbro, per esempio molti timbri suonano a mag-
gior o minor volume relativamente alla velocit della nota.
Negli eventi CONTROL il primo byte rappresenta il tipo di controllo per esempio 7 per Volume, 10 per pan-pot
mentre il secondo byte in genere esprime la quantit del controllo.
Riportiamo alcuni controlli e la relativa codifica (vedi implementazione midi nel manuale di istruzioni per un
elenco pi dettagliato).
Banco suoni 0
Ruota della Modulazione 1
Tempo del portamento 5
Volume 7
Pan-pot 10
Pedale espressione 11
Pedale sustain on/off 64
Portamento on/off 65
Reverbero 91
Quantit effetti 93
NRPN LSB 98
NRPN MSB 99
RPN LSB 100
RPN MSB 101
DATA ENTRY RPN/NRPN 6
RPN(Registered Parameter Numbers), NRPN (Non-Registered Parameter Numbers), sono speciali controlli utiliz-
zati per modificare i parametri dei suoni come per esempio attacco, rilascio, filtro, risonanza di un timbro. Alcuni
NRPN vengono utilizzati per modificare volume, pan, riverbero, chorus, pitch di ogni singolo strumento percus-
sivo es. cassa, rullante ecc. dei drumsets.
Complessivamente un controllo di questo di tipo suddiviso in tre eventi.
RPN/NRPN MSB (Most significant byte).
RPN/NRPN LSB (Least significant byte).
RPN/NRPN DATA ENTRY (data) (vedi implementazione midi su manuale di istruzione per dettagli).
Ad ogni evento registrato dal sequencer associata la posizione temporale in cui l'evento stato "cattura-
to" (vedi menu EDIT), rappresentata in misure, quarti di misura, steps per quarto. Alle note inoltre associata
la durata delle stesse che data dalla differenza tra il tempo intercorso tra la nota on (tasto premuto) alla nota
Off (tasto rilasciato).
Registrazione: Una volta attivata la registrazione con il tasto F2 viene registrato sulla traccia selezionata ogni
evento midi indipendentemente dal canale da cui quell'evento proviene. Su di una sola traccia possono essere
registrati cos eventi provenienti da qualsiasi canale (non confondere quindi traccia con canale midi). Per esem-
pio se si registra uno stile sulla traccia 01, in riascolto sulla traccia 01 suoneranno tutte le parti dello stile in
quanto ad ogni parte dello stile associato un canale midi (vedi funzione MIDI FILTER). Per poter selezionare
solo una o alcune parti dello stile, occorre "chiudere" il canale midi di ricezione relativo alle parti che non si
vogliono registrare (vedi funzione MIDI FILTER). Se si registra uno stile interno o utilizzando la presa midi In 2
(Keyb), i canali sono quelli settati nel men MIDI Channel Tx (vedi manuale istruzioni).
Se si registra invece dal midi 1 (GM) i canali sono invece quelli settati nel men General Midi Chan Rx (vedi
manuale istruzioni).
Riassumendo per registrare una traccia:
G
Dal men MIDI FILTER chiudere i canali in ricezione che non si vogliono registrare.
G
Selezionare con Page<> o con Cursor<> la traccia che si vuole registrare.
G
Mettere su All il canale della traccia che si vuole registrare in modo che si riascolter quello che si registrato.
G
Scegliere il modo di registrazione Overdub/Replace come gi descritto.
G
Posizionare SYNCSTART su On o Off come gi descritto.
G
Stabilire la Position iniziale di registrazione.
G
Premere F2 per dare il via alla registrazione.
G
A questo punto possibile iniziare l'esecuzione; ogni evento midi verr registrato.
G
Premendo di nuovo F2 si ferma la registrazione.
Come riascoltare le tracce registrate:
Mentre si effettua una registrazione possibile riascoltare ci che si era registrato in precedenza, mentre per
il solo riascolto occorre premere il tasto Seq.play (Save/Enter). Il riascolto partir dalla POSITION impostata.
Nota. La POSITION pu essere riportata velocemente a [1 1 1] con la pressione contemporanea di Value-/+ anche
senza la casella selezionata.Per poter riascoltare la traccia su un canale midi diverso da quello registrato si pu
agire sulla colonna [Chan.] a destra della traccia registrata. Occorre per fare attenzione in quanto dando valori
diversi da All, e nel caso siano stati registrati pi canali midi, tutti gli eventi suoneranno sullo stesso canale di ripro-
duzione con possibili effetti indesiderati.
MUTE: Disattiva la traccia selezionata. Dopo aver selezionato una traccia premendo F9(MUTE) essa viene disattivata
(nessun evento viene riprodotto), Premendo F9 di nuovo essa riattivata.
SD1 Manuale di Istruzioni 124
Manuale di Istruzioni SD1 125
SOLO: Permette di disattivare tutte le tracce tranne quella in Solo. Dopo aver selezionato una traccia premendo
F10(SOLO) essa viene messa in solo, ripremendo F10 si toglie il solo.
NOTA. Non pi di una traccia pu essere in solo contemporaneamente.
QUANTIZZAZIONE DELLA SEQUENZA
Quantizzare significa alterare la posizione degli eventi registrati in modo da seguire esattamente la divisione musicale prescelta, annullando
cos le piccole imprecisioni di esecuzione.
QUANTIZE:
Si accede al menu QUANTIZE con il tasto F3. Si pu quantizzare la traccia selezionata in quel momento od una
porzione di essa. Al centro della pagina compaiono il nome della traccia scelta per la quantizzazione ed i loca-
tori indicanti la posizione FROM: da dove partir la quantizzazione e TO: fin dove arriver la quantizzazione. Con
Cursor<>, si puo' selezionare il locatore e con Value-/+ modificarne la posizione. I locatori sono rappresentati dai
soliti tre numeri che indicano la misura, il quarto di misura e lo step.
Per quantizzare una traccia si proceda nel seguente modo:
G
Con F1(NOTE), F2(CONTROL), F3(PROGRAM CHANGE), F4(ALL) si sceglie il tipo di evento che si
vuole quantizzare. Se si preme F4(ALL), tutti gli eventi verranno quantizzati per cui automaticamente si
deselezionano gli eventi NOTE, CONTROL e PROGRAM CHANGE. Premendo F1 o F2 o F3, se era selezionato ALL
automaticamente esso verr deselezionato. Per default la quantizzazione fatta solo sulle note (condizio-
ne pi comunemente usata).
G
Con ripetute pressioni di F6 si seleziona il valore di quantizzazione desiderato. I valori disponibili sono
real nessuna quantizzazione
64T 1/96 di misura (terzinato)
64 1/64 di misura
32T 1/48 di misura (terzinato)
32 1/32 di misura
16T 1/24 di misura (terzinato)
16 1/16 di misura
8T 1/12 di misura (terzinato)
8 1/8 di misura
4T 1/6 di misura
4 1/4 di misura
2 1/2 misura
1 1 misura
G
Con F7(LAST RECORD), F8(PART), F9(ALL TRACK) si seleziona la parte della traccia su cui dovr agire la quan-
tizzazione.
Last Record: Verr quantizzata l'ultima registrazione i locatori si posizionano automaticamente alle posi-
zioni relative all'ultima registrazione.
Part: Qualsiasi parte della traccia. Questa condizione viene automaticamente evidenziata appena si modi-
fica un locatore.
All Track: L'intera traccia. Con F9 i locatori si posizionano rispettivamente all'inizio e alla fine della traccia.
Inizio inteso come posizione primo evento, fine intesa come posizione ultimo evento.
G
Con F10(Execute) si esegue l'operazione. Se il risultato dell'operazione non soddisfacente si pu ripetere
l'operazione con un altro valore di quantizzazione.
LE FUNZIONI EDITING DEI SINGOLI EVENTI (FUNZIONE EDIT)
EDIT: Questa funzione permette di editare ogni evento registrato sulla traccia selezionata. Si accede alla prima pagi-
na del men EDIT con il tasto F5.Il men suddiviso in due pagine. In entrambe le pagine al centro del display
compaiono gli eventi midi con la loro posizione temporale. Vediamo ora in dettaglio i campi relativi agli eventi
rappresentati al centro del display.
Position: Nella colonna Position rappresentata la posizione temporale dell'evento in misure, quarti,
steps. Ogni quarto suddiviso in 48 steps.
Length: Rappresenta la durata dei soli eventi di nota, in corrispondenza degli altri eventi il campo
lasciato bianco. Es. Length 1 2 0 rappresenta una nota di durata 1 misura + 2 quarti; Length 0 3 24 rap-
presenta una nota di durata 3/4 pi 24 steps.
1st: Il significato di questo parametro cambia a secondo l'evento midi rappresentato. Il range di valori
di questo campo 0-127
In caso di NOTE esso rappresenta la nota suonata Es. C_4, G_3. Nel caso di controllo rappresenta il tipo
dello stesso come nella tabella seguente dove sono indicati i controlli pi utilizzati (vedi implementa-
zione midi nel manuale di istruzioni per un elenco pi dettagliato).
1st = 0 Bank (selezione banco dei suoni indicato nel display con "Bank").
1 Modulation (ruota modulazione indicata nel display con "Modul").
5 Portamento Time (tempo del portamento).
6 Data Entry (contiene il dato dei controlli RPN e NRPN ed indicato) Nel display
con "DtaEn").
7 Volume (indicato nel display con "Vol.").
10 Pan-Pot (indicato nel display con "Pan").
11 Expression (pedale espressione indicata nel display con "Expr.").
64 Sustain (indicato nel display con "Sust.").
65 Portamento on/off (indicato nel display con "Port.").
66 Sostenuto pedal on/off (indicato nel display con "Sost.").
67 Soft pedal on/off (indicato nel display con "Soft").
84 Wha-wha on/off.
85 Wha-wha amount (quantita' di wha-wha).
91 Reverber amount (indicato nel display con "Rev.").
93 Effects amount (indicato nel display con "Cho.").
98 Byte LSB (meno significativo) NRPN (indicato con "NrpnL").
99 Byte MSB (pi significativo) NRPN (indicato con "NrpnM").
100 Byte LSB RPN (indicato con "RpnL").
101 Byte MSB RPN (indicato con "RpnM").
121 Reset all controllers (imposta i controlli principali al valore di default ed
indicato nel display con "RstCn").
123 All notes Off (reset note messe indicato nel display con "Allof").
In caso di PROGRAM rappresenta il timbro (vedi elenco voci nel manuale di istruzioni).
se Bank = 0 (primo banco suoni)
Program = 0 Piano
1 Rock Piano
2 Upright
3 Honky Tonk
" "
16 Leslies
17 Jazz Organ
" "
Bank = 1 (secondo banco suoni)
Program = 0 Concert
1 Digipiano
2 House Piano
3 Stage Piano
" "
SD1 Manuale di Istruzioni 126
Manuale di Istruzioni SD1 127
16 Rotor B3
17 Pop Organ
" "
Bank = 2 (banco user voices)
Program = 0 suonera' il timbro user 1
1 suonera' il timbro user 2
" "
Bank = 3 (banco card) suoneranno i timbri nella flash card
Bank = 4 (banco groove) suoneranno i grooves
Bank = 5 (banco drawbars) suoneranno i drawbars
Bank = 6 (banco ram) suoneranno i timbri nella ram
Bank = 7 (banco msp) suoneranno i timbri msp (campionati tramite sampling)
In caso di PITCH BEND (o WHEEL) sia 1st che 2nd rappresentano il valore di pitch relativo alla ruota del
bend.
2nd: Anche il significato di questo parametro diverso per ogni tipo di evento rappresentato.
Il range dei valori di questo campo e' 0-127. Nel caso di eventi note il parametro rappresenta la velocit con cui la
nota stata suonata. Nel caso di eventi di controllo esso rappresenta la quantit dello stesso; per esempio la quan-
tit di volume(7), reverbero(91), chorus(93), espressione(11) ecc. Per il pan-pot(10) il valore 64 significa che il pan
centrato mentre per valori minori il pan spostato a sinistra, per valori maggiori spostato a destra. Per il
sustain(64), portamento(65), wha-wha(84), soft(67), sostenuto(66), il valore 0 indica l'effetto Off mentre il valore
127 On.
Event: Indica il tipo di evento Note, Control, Program, Pitch Bend, Aftertouch (i messaggi esclusivi non com-
paiono in quanto registrati solo nella MASTER TRACK).
Channel: E' il canale midi in cui l'evento stato registrato.
FUNZIONI PRESENTI NELLE PAGINE DI EDIT
EDIT (PRIMA PAGINA)
EDIT Position: Con il tasto F1 e i tasti Value-/+ si pu modificare la posizione della sequenza ed il display verr aggiornato di conseguenza. Per
spostarsi tra gli eventi, si utilizzano i tasti Cursor<>. Se nel men OPTIONS impostato ad On STEP TRACE, spostandosi con
Cursor<>, si possono ascoltare le note suonate. La funzione utile per individuare parti della sequenza.
EDIT View: Permette di selezionare solo alcuni tipi di eventi. Con pressioni ripetute di F2 si selezionano in successione: ALL -> NOTE -> CON-
TROL -> PROGRAM CHANGE. Il display verr aggiornato di conseguenza.
EDIT Modify: Permette di modificare l'evento selezionato. Con la pressione del tasto F6 si accede ad una finestra di edit; con Cursor<> ci si pu
spostare tra i vari campi dell'evento per la modifica; con Value-/+ si modifica il campo selezionato. Per confermare l'operazione pre-
mere F10(Execute) per annullare premere F5(Escape). Se per esempio si vuole cambiare timbro, selezionare l'evento indicato con
Progr nel campo Event; premere F6 (MODIFY), accedere con Cursor> sulla casella relativa al campo 1st; con Value-/+ selezionare il
nuovo timbro, premere F10(Execute).
Per esempio se si vuole spostare una nota, basta modificarne il campo Position con la nuova posizione desiderata.
EDIT Insert: Permette di inserire un singolo evento in una posizione qualsiasi. Con la pressione del tasto F3(INSERT) si accede ad una fine-
stra di edit. Per default selezionato il campo Event.
Con Value<> si sceglie il tipo di evento che si vuole inserire. Con Cursor<> ci si pu spostare tra i vari campi dell'evento per edi-
tarne i parametri. Con F10 si esegue l'operazione, con F5 si annulla.
EDIT Delete: Cancella un singolo evento, con F4(DELETE) si apre una finestra (non editabile) con l'evento selezionato. Se viene data confer-
ma con F10 l'evento sar cancellato. Con F5 si annulla l'operazione e l'evento non verr cancellato.
EDIT (SECONDA PAGINA):
Per accedere alla seconda pagina di edit premere Page>. Nella seconda pagina sono accessibili due importanti funzioni: FADER e LOGICAL.
EDIT FADER: Permette di inserire controlli in modo continuativo per dare espressione alla sequenza. La funzione utile se ad esempio:
Si vuole fare un crescendo o sfumare uno strumento orchestrale.
Si vuole spostare il Pan-Pot in modo continuo Sinistra-centro-Destra simulando un movimento.
Si vuole modificare gradualmente il filtro di uno strumento (Cut-Off) per avere ad esempio effetti tipo Wha-Wha.
Per capire la funzione vediamo un esempio:
Si vuole fare un crescendo di volume da 1 a 96 poi un decrescendo da 96 a 20. Supponiamo che il crescendo debba avvenire
dalla misura 31 alla 33; il decrescendo dalla misura 33 alla 36. Con Cursor<> si accede ai vari campi della funzione.
a) Nella casella EVENT selezionare con Value-/+ "VOLUME".
b) Nelle tre caselle position (1
st
POSIT, 2
nd
POSIT, 3
rd
POSIT settare:
1
st
Position [31 1 1]. Posizione in cui inizia il crescendo
2
nd
Position [33 1 1]. Posizione in cui inizia il decrescendo (in questa posizione il volume
raggiunge il massimo valore)
3
rd
Position [36 1 1]. Posizione in cui si conclude lo sfumato.
c) Nelle tre caselle Value (1
st
VALUE, 2
nd
VALUE, 3
rd
VALUE) settare:
1
st
VALUE: 1. il valore di volume con cui inizia il crescendo.
2
nd
VALUE: 96. il valore con cui si conclude il crescendo e inizia il decrescendo.
3
rd
VALUE: 20. il valore con cui si conclude il decrescendo.
Nota. Se si vuole eseguire solo un crescendo o decrescendo, con la pressione contemporanea dei tasti Value-/+ si metta ad Off
il campo 3
rd
VALUE. Le freccette interposte tra i campi VALUE indicano se si st effettuando un crescendo od un decrescendo.
a) Nella casella STEP si sceglie in quanti steps alla volta deve avvenire il crescendo o decrescendo di volume. Il valore si cam-
bia con Value-/+. Nella casella REPEAT si sceglie quante volte deve essere ripetuto l'intero ciclo di FADER. Se si imposta per esem-
pio con Value-/+ il valore 2 il crescendo e decrescendo di volume avviene per due volte consecutive.
b) Premere F10(Execute) per confermare l'operazione. Premere F5(Escape) per tornare alla pagina di EDIT.
EDIT Logical: Con F4 si accede alla funzione LOGICAL. una funzione piuttosto complessa ma potente. Permette di editare in modo completo
gruppi di eventi della traccia corrente. Iniziamo la descrizione dei vari campi che compongono la pagina (accessibili tramite
Cursor<>).
COND: Condizione sul range di operazione (in alto a sinistra del display). Seleziona su quale intervallo temporale l'edit agir. Se con
Value-/+ si seleziona All, le modifiche interesseranno l'intera traccia. Se si seleziona Equal si agira' solo sugli eventi con posi-
zione visualizzata in RANGE OP (intervallo di operazione). La posizione potra' essere modificata selezionando con Cursor<>, la
casella desiderata e agendo con Value-/+. Se si seleziona Internal si agir solo sugli eventi con posizione interna ai valori di
posizione rappresentati in RANGE OP. Gli eventi con posizione esterna a questo intervallo non verranno modificati. Si operer
quindi su tutti gli eventi a partire dalla posizione visualizzata in alto della casella RANGE OP, fino agli eventi con posizione visua-
lizzata in basso nella stessa casella. Se si seleziona External si agir solo sugli eventi con posizione al di fuori dell'intervallo di
operazione, gli eventi compresi nell'intervallo rappresentato in RANGE OP non verranno alterati.
STATUS: Casella in cui si scelgono i tipi di eventi che verranno coinvolti nella modifica.Essi sono ALL(tutti), NOTE, PROGRAM, CONTROL,
PITCH WHEEL(BEND), AFTERTOUCH.
COND: Condizione sui campi degli eventi.
1st
All: si agir sugli eventi indipendentemente dal valore (vedi sopra). Per esempio nel caso di STATUS NOTE, verranno prese in consi-
derazione tutte le note, nel caso di STATUS PROGRAM verranno interessati tutti i timbri.
Equal: si agir su un solo tipo di evento rappresentato ed editabile nel campo FROM. Per esempio nel caso di NOTE si modificher solo
la nota visualizzata nel campo FROM, nel caso di CONTROL verr interessato solo il controllo con il numero visualizzato nel
campo FROM. Se per esempio visualizzato 7 si agir sul volume, se visualizzato 1 sulla modulazione.
Internal: Si agir solo sugli eventi con valori interni all'intervallo editabile dato da FROM e TO. Se lo STATUS NOTE, verranno modificate
solo le note interne all'intervallo.
SD1 Manuale di Istruzioni 128
Manuale di Istruzioni SD1 129
External: Si agir solo sugli eventi con valori esterni all'intervallo editabile dato da FROM e TO. Se lo STATUS NOTE verranno escluse le
note interne all'intervallo.
2nd: valgono le stesse considerazioni per il campo 1st, solamente che le condizioni All, Equal, Internal, External sono relative al valore
2nd dell'evento (secondo byte). Per esempio nel caso di note 2nd rappresenta la velocit, nel caso di control 2nd rappresenta in gene-
re la quantit dello stesso, ad esempio la quantit di reverbero se 1st = 91. Per esempio con Internal si possono selezionare note in
cui la dinamica interna ad un dato valore (rappresentato nella casella FROM TO relativa).
Chann: Condizioni sul campo canale midi. Con le condizioni All, Equal, Internal, External si agir sugli eventi rappresentati da 1st e 2nd
che soddisferanno anche alla condizione sul canale midi impostata nella casella relativa.
Len: Condizione sulla durata delle note. accessibile e valida solo se su STATUS selezionato NOTE. Se selezionato ALL, essa agir
comunque solo per le note.
LOGICAL operazioni: Una volta selezionate le condizioni sugli intervalli e sugli eventi come sopra, e' possibile stabilire le operazioni che si
potranno effettuare.
OPERAZIONI SU EVENTI (CAMPI RESULT):
Tutti gli eventi che soddisfano alle condizioni sull'intervallo di operazione e le condizioni sui loro valori possono essere trasformati nel seguente modo:
STAT: Trasformazione dello status. Lo status verr trasformato in quello visualizzato nella casella di sinistra per cui un evento nota
potr diventare per es. un evento di controllo. Se lo status non viene modificato non ci sar nessuna trasformazione di eventi
cio note rimarranno note ecc. consigliato non modificare lo status del result a meno che non si voglia ottenere effetti sono-
ri particolari.
1 (1st): Selezionando questo campo si potranno effettuare operazioni come somma sottrazione uguaglianza. Per esempio nel caso di
STATUS NOTE, si possono ad esempio trasporre le note di un ottava verso l'alto inserendo [+] (operazione di somma) e nella
casella del valore inserendo 12 (quantit che verr sommata alle note). Se selezionato None non verr effettuata nessuna ope-
razione nel primo byte dell'evento.
2 (2nd): selezionando questo campo si potranno effettuare operazioni come somma sottrazione uguaglianza. Per esempio nel caso di
STATUS NOTE, si pu modificare la velocity delle note verso il basso di 10 punti inserendo [-] (sottrazione) e valore 10. Se sele-
zionato None non verr effettuata nessuna operazione nel secondo byte dell'evento.
CH (Channel): si pu cambiare il canale midi degli eventi per esempio mettendo il valore 16. Tutti gli eventi che soddisfano alle condizioni impo-
state prenderanno il canale midi 16. Se selezionato None non verr effettuata nessuna operazione nel canale dell'evento. A dif-
ferenza delle altre, in qusta funzione non possibile scegliere fra le tre operazioni -/+/=, infatti il segno = fisso. Abbiamo solo
la possibilit di scegliere il canale midi.
LEN (lenght): valido solo per eventi nota. Si pu ad esempio "allungare" la durata di una nota di un quarto inserendo [+] e [0 1 0]. Si pu
dare alle note una durata fissa di 2 quarti con [=] e [0 2 0]. Se selezionato None non verr effettuata nessuna operazione nella
durata dell'evento note.
QUANTIZE: Scegliendo con F6 il valore di quantizzazione e premendo F10(Execute), gli eventi verranno quantizzati.
EXTRACT: Premendo F7 per la selezione e F10 per l'esecuzione gli eventi verranno spostati dalla traccia corrente alla prima traccia libera.
COPY: Selezionando con F8 la funzione e impostando la posizione di arrivo nella casella COPY POSITION con F10, si copiano gli eventi
a partire dalla posizione impostata in COPY POSITION.
DELETE:
Selezionando con F9 la funzione, premendo F10 gli eventi verranno cancellati. Le operazioni Quantize, Extract, Copy, Delete,
avvengono secondo le condizioni settate nella parte alta del display e non tengono conto della parte Result. La funzione Copy,
come gi stato detto, tiene conto anche del parametro nella parte bassa del display Copy Posit.
Esempio. Supponiamo di editate le note di una traccia secondo i seguenti requisiti:
- Si trovano nell'intervallo che va dalla misura 32 alla 64.
- Sono diverse da C_2.
- Hanno velocity compresa da 32 a 48.
- Si trovano sul canale midi 14.
- Hanno durata 1/4.
Per poter selezionare le note con i requisiti sopracitati:
a) Portarsi su COND (in alto a sinistra) e selezionare Internal.
b) Portarsi su RANGE OP e settare [32 1 1] in alto della casella e [65 1 1] in basso della casella.
c) Nella casella STATUS mettere NOTE.
d) Sul campo COND 1st scegliere la condizione External e settare C_2 nella parte FROM e ancora C_2 nella parte TO.
e) Sul campo COND 2nd scegliere Internal e settare 32 nel campo FROM e 48 nel campo TO.
f) Sul campo CHANN scegliere Equal e inserire 14 nel campo FROM.
g) Sul campo LEN scegliere Equal e inserire [0 1 0] nel campo FROM.
A questo punto sono state impostate le condizioni desiderate sulle note.
Si possono cos eseguire le varie operazioni di editing come sopra descritto.
COPY/MOVE:
La funzione COPY/MOVE permettere di copiare(COPY) o spostare(MOVE) parti o una intera traccia in altre posizioni sulla stessa
traccia o su di una traccia diversa. Alla funzione si accede con il tasto F8. Al centro della pagina COPY/MOVE compaiono due fine-
stre. La finestra superiore relativa alla traccia sorgente, l'inferiore alla Traccia destinazione. Ai vari campi di editing si acce-
de tramite Cursor<> ed i valori si impostano con Value -/+. Sulla finestra della traccia sorgente si imposta la traccia sorgente e
l'intervallo della traccia che verr copiato/spostato FROM(da) -> TO(a). Sulla finestra della traccia destinazione, si imposta la trac-
cia ed il punto iniziale in cui l'intervallo della traccia sorgente verr posizionato dopo la copia o spostamento. Quanto si acce-
de al men per default selezionata come sorgente tutta la traccia corrente selezionata ed evidenziata la casella ALL che
implica la copia o spostamento di tutti i tipi di eventi midi. Si possono selezionare solo certi eventi con i tasti F1(NOTE), F2(CON-
TROL), F3(PROGRAM CHANGE), F4(PITCH BEND). Con F9 si sceglie se copiare o spostare gli eventi. Con F10 si esegue, con F5 si
abbandona l'operazione.
Esempi.
Supponiamo di aver registrato poche battute di batteria su di una traccia. Il nostro scopo quello di ripetere la battuta in modo
di avere una intera sequenza. Si pu utilizzare per questo la funzione COPY pi volte. Supponiamo di aver registrato una trac-
cia spostata di una misura rispetto alle altre tracce. Effettuando un move della traccia su se stessa sulla posizione anticipata di
una misura, si pu rimettere in "fase" la traccia in questione. Si pu tramite copy delle sole note in posizione poco distanti crea-
re un effetto di "eco".
DELETE: Consente di cancellare globalmente o parzialmente gli eventi della traccia selezionata. Si accede alla funzione con il tasto F7. Al
centro del display evidenziata una finestra in cui si pu delimitare l'intervallo di cancellazione FROM(da) -> TO(a). Quanto si acce-
de al men per default selezionata tutta la traccia ed evidenziata la casella ALL che implica la cancellazione di tutti i tipi di
eventi midi. Si possono selezionare solo certi eventi per la cancellazione con i tasti F1(NOTE), F2(CONTROL), F3(PROGRAM CHAN-
GE), F4(PITCH BEND). Selezionare con F7 LAST RECORD se si vuole cancellare solo l'ultima passata della registrazione.
DELETE LINK: Con il tasto F8 si seleziona/deseleziona la modalit di cancellazione LINK. La funzione se attivata permette di congiungere gli
eventi posizionati agli estremi dell'intervallo di cancellazione in modo da non lasciare un "buco" nell'intervallo cancellato. Con
F10 si esegue la cancellazione ma verr prima data conferma tramite il messaggio "Are you Sure? (Sei sicuro?)". Con F5 si esce
senza effettuare nessuna cancellazione.
DEFRAG: Quando si effettuano molte cancellazioni, lo spazio di memoria non viene liberato completamente per cui ci si pu trovare a
"corto" di memoria anche se la sequenza breve. Tramite F9(DEFRAG) possibile "formattare" la memoria liberando gli spazi
persi con la cancellazione.
FUNCTION: Con la funzione FUNCTION attivata con il tasto F4, si rendono operative nuove funzioni del sequencer quali OPTIONS, MIDI FIL-
TER, MASTER TRACK LOAD/SAVE, DEMIX, MIXDOWN, VELOCITY, TRANSPOSER.
SD1 Manuale di Istruzioni 130
Manuale di Istruzioni SD1 131
OPTIONS:
Si accede a questo men con il tasto F2 dopo essere entrati con F4 nel modo FUNCTION. Si esce dal men con il tasto F5 (Escape).
METRONOME: Con F1 si attiva/disattiva il metronomo nella fase di registrazione.
MODE RECORD: Con F1 si selezionano i due modi di registrazione Overdub e Replace (vedi RECORD).
RECORD PRECOUNT: Con pressioni ripetute di F3 si scelgono le misure che intercorrono dal momento in cui si da il via
alla registrazione fino all'avvio effettivo della stessa. Si possono avere da 0 a 5 misure (Bar) di precount. Il precount
visualizzato sulla casella POSITION con un segno negativo (-). Il precount interrotto all'arrivo del primo evento. In
modo SYNCSTART esso viene automaticamente disattivato in quanto non necessario.
CHASE EVENTS: Quando la funzione On (tasto F4), da qualsiasi posizione fatta partire la sequenza, i CONTROL CHAN-
GE e PROGRAM CHANGE della sequenza vengono in ogni caso trasmessi anche se registrati in posizioni precedenti. Se
per esempio la partenza della sequenza alla numero 20, ed i controlli stanno alla misura 1, il sequencer invier istan-
taneamente tutti i controlli presenti dall'inizio sequenza fino alla misura 20. Questa funzione permette alle note di suo-
nare sempre nel modo impostato indipendentemente dalla partenza della sequenza.
RESET STOP: Se On (Tasto F6) ad ogni stop, vengono cancellate le note sospese e viene resettato il pitch bend.
STEP TRACE: Se On (tasto F8), spostandosi con Cursor<> nel men EDIT, si possono riascoltare le note registrate men-
tre si scorrono. La funzione utile per individuare parti della sequenza.
TRACK NAME: Con i tasti Cursor<> si scorrono tutti i nomi delle tracce visualizzate al centro del display. Per cambiare il
nome della traccia con numero selezionato, si prema il tasto F7. Si entra cos nella solita finestra di edit dei nomi. La pro-
cedura per editare un nuovo nome la stessa gi descritta nel paragrafo NAME. Per salvare premere F10 (Execute), per usci-
re premere F5 (Escape).
MIDI FILTER: Prima di descrivere in dettaglio le funzioni del men, diamo alcune informazioni sulle parti musicali e sui canali dove le parti
suonano. Il sequencer in grado di gestire per ogni traccia fino a 16 parti musicali. Ad ogni parte associato un canale midi. Se
si registra una sequenza utilizzanto gli stili dello strumento, le parti della macchina verranno registrate sui canali impostati nel
men MIDI Channel Tx. Per default con MIDI SETUP impostato su "General" l'associazione parte -> canale la seguente (quella
consigliata).
Parte(Part) Canale(Channel)
Preset (right) 1
2nd Voice (right) 2
Lower1 (left) 3
Lower2 (left) 4
Bass (left) 5
Chord1 (left) 6
Chord2 (left) 7
Chord3 (left) 8
Groove (left) 9
Drum (left) 10
Chord4 (left) 11
Chord5 (left) 12
Program voice1 (right) 13
Program voice2 (right) 14
Program voice3 (right) 15
Program voice4 (right) 16
Suonando la tastiera nella parte sinistra dello split, si attivano le parti left, mentre suonando a destra si attivano le parti right.
Per esempio a sinistra in modo stop suonano solo i due lowers, mentre se viene premuto start e viene impostato un accordo,
suona la batteria insieme alle altre parti dello stile. A destra suona il preset ma se si inserisce il program suonano le parti del
program oppure la 2nd voice, se si accende il relativo tasto. Se un canale messo Off non verr registrato dal sequencer. Tramite
MIDI FILTER possibile filtrare gli eventi ed i canali in ingresso e in uscita (per default nessun evento o canale filtrato). Per fil-
trare gli eventi in modo che essi non vengano registrati, occorre prima selezionare con Cursor<> o Page<> sulla colonna IN(inges-
so) la casella dell'evento. Si possono filtrare: Note, Control Change, Program change, Pitch Bend, Aftertouch, Exclusive
Messages). Per attivare il filtro con il tasto F10 far apparire il bottone sulla casella. Per quanto riguarda i canali il procedimen-
to lo stesso. Se si vuole registrare un evento o un canale ma non farlo suonare e uscire al midi out, occorre mettere il filtro
nella colonna OUT.
Un discorso a parte meritano le caselle IN OUT del clock.
In questo caso la casella vuota indica il clock disattivato. Attivando il clock IN, il clock interno del sequencer non lavora. Esso
deve essere fornito dall'esterno tramite midi o tramite attivazione dello stile interno (Start, Fills ecc.). Se si attiva il clock OUT
oltre agli eventi midi uscir al midi out anche il clock midi. Se il clock IN del sequencer attivo ed attivo il clock out
del MIDI (vedi Men MIDI CLOCK SOFTTHRU), attivando lo stile con il tasto Start Il clock out dello stile dar anche inizio alla regi-
strazione. Viceversa, se attivato il clock out del MIDI FILTER ed il clock in del MEN MIDI CLOCK SOFTTHRU, lo start della regi-
strazione far partire automaticamente anche lo stile interno.
DEMIX: Consente di estrarre da una traccia ogni singolo canale registrato e trasferirlo su altre tracce in modo che alla fine ogni trac-
cia abbia un unico canale associato. Per "demixare" una traccia dal men principale selezionare la traccia con Cursor<> o Page<>
e poi premere F4(FUNCTION) e poi F7(DEMIX).
Esempio: Supponiamo di aver registrato uno stile interno sulla traccia 01 e di voler cambiare il giro del basso. Con la funzione
Demix gli eventi sul canale relativo alla parte basso, verranno trasferiti in una traccia separata (Es. la 5 in quanto per default il
basso suona sul canale numero 5). A questo punto si seleziona la traccia 05 che conterra' le informazioni riguardanti solo il
basso. Sulla colonna Chan. evidenziato il numero del canale "demixato". La traccia si puo' cancellare e registrare di nuovo, si
puo' editare ecc. stando sicuri che le operazioni riguarderanno solo la parte del basso.
MIXDOWN: Tramite questa funzione possibile "riversare" su di una traccia il contenuto di una o pi tracce. I canali midi originali degli
eventi vengono rispettati. Per poter selezionare le tracce da mixare usare prima i tasti Cursor<> o Page<> per selezionare una
traccia, poi il tasto F8(MIXDOWN) per indicare che la traccia verr mixata. Nota. Possono essere selezionate solo le tracce ini-
zializzate (status 'i'). Mel momento in cui si preme MIXDOWN nella colonna degli status comparir una 'M'. Una volta seleziona-
te tutte le tracce da mixare premere F10(Execute). Nella finestra apparsa al centro del display tramite Value-/+ si sceglie la trac-
cia destinazione. Con F10(Execute) tutte le tracce selezionate per il mixaggio verranno "riversate" sulla traccia destinazione. Le
tracce originali verranno irrimediabilmente perse.
VELOCITY/TRANSPOSER: Questa funzione agisce solamente sugli eventi Nota.
Essa permette di:
a) Trasporre (in semitoni) le note in modo da poter per esempio cambiare la tonalit di una sequenza o di ripor-
tare uno strumento nel suo intervallo naturale.
b) Di modificarne la velocity cio in generale il volume di ogni nota, per ottenere un miglioramento dell'esecuzione.
Con il tasto F4(FUNCTION) e successivamente F9(VELOCITY/TRANSP.), si accede al men.
Il display visualizza la traccia corrente selezionata su cui avverr la modifica ed i locatori di posizione
FROM(da) -> TO(a), che delimitano l'intervallo temporale dove avr luogo l'operazione.
In basso del display ci sono i due campi VELOCITY, TRANSPOSER.
Con i tasti Cursor<> si selezionano i locatori ed i controlli VELOCITY o TRANSPOSER.
I controlli sono accessibili direttamente anche con il tasto F5.
Con i tasti Value-/+ si modificano i valori.
Esempio:
Se poniamo FROM: 1 1 1
TO: 4 1 1
VELOCITY: -23
TRANSPOSER: +12
Le prime 3 misure della traccia corrente si alzeranno di un ottava, mentre la velocit si abbasser di 23 (minor
volume di ogni nota).
MASTER TRACK: La MASTER TRACK la traccia dove vengono registrati i controlli di tempo, signature e tutti i messaggi esclusivi per il controllo
di parametri come ad es. effetti, liriche ecc.
Dal men principale si accede alla master track premendo F4 (FUNCTION) ed ancora F4 (MASTER TRACK). Nella parte centrale del
display compaiono gli eventi registrati.
Position indica la posizione degli eventi (misure, quarti, steps)
Eventi
Tempo: tempo di esecuzione
Signature: divisione musicale
ExcMsg: messaggi esclusivi di altre case costruttrici
Solton: messaggi esclusivi propri della Solton
Part: nome della parte musicale
Liriche: eventi di lirica (stringhe di caratteri)
SD1 Manuale di Istruzioni 132
Manuale di Istruzioni SD1 133
COME EDITARE MESSAGGI ESCLUSIVI
Un messaggio esclusivo e' composto da un pacchetto di dati(bytes) i cui valori vanno da 0-127. Nel sequencer i dati sono rappresentati in nota-
zione esadecimale nel range 00h-7fh. Per la lista dei messaggi esclusivi Solton vedere l'appendice del manuale di istruzioni. Per inserire un mes-
saggio esclusivo premere F6 (EXCL.MSG). A questo punto si accede ad una finestra con 24 caselle sufficienti per inserire fino a 24 bytes (i mes-
saggi Solton ne hanno un numero inferiore). In alto a sinistra visualizzata la posizione del messaggio che pu essere modificata con Value-/+.
In ogni casella si pu inserire o modificare un dato (byte) del messaggio, utilizzando Cursor<> per la selezione e Value-/+ per la modifica. Con
la pressione contemporanea di Value-/+ si annulla il contenuto della casella selezionata .
NOTA. le caselle devono essere riempite in successione cio senza lasciarne delle vuote.
I messaggi esclusivi Solton sono propri della macchina e sono riconoscibili dal fatto che il primo byte di dati (ID) e' 26h(38). La forma generale
di un messaggio esclusivo Solton atto a modificare i parametri della macchina :
F0h, 26h, 7Bh, codice_parametro valore_1, valore_2, .. ,valore_n, F7
I valori F0h e F7h vengono inseriti automaticamente dal sequencer.
Vediamo degli esempi:
Inserendo nella prima casella 26h e nella seconda casella 7bh, la terza casella rappresenta il codice parametro a cui si riferisce il messaggio.
Terza casella: 00h tipo di reverbero
01h tipo chorus
02h livello di reverbero
06h tipo di delay
11h tipo di distorsore
" "
Per l'elenco completo si rimanda alle appendici del manuale di istruzioni.
Dalla quarta casella in poi si deve inserire un valore o pi valori in base al parametro della terza casella. Per esempio immettendo 26H 7BH 00H
00H, la macchina imposter il tipo di reverbero 00h = box1.
Immettendo 26H 7BH 00H 07H si imposter il reverbero numero 07h(Hall2).
Immettendo 26H 7BH 06H 02H si imposter il delay numero 02h(Delay3).
Immettendo 26H,7Bh,0Bh,00h come primi 4 bytes, il quinto bytes rappresenta la parte ed il sesto l'effetto che il suono prender su quella parte.
Esempio (assegnamento effetto).
In generale: F0H, 26H, 7BH, 0BH, 00H, Parte, Effetto, F7H
Inserendo nelle caselle 26H 7BH 0BH 00H 00H 02h sulla parte 0 ci andr il distorsore (Vedi tabella sottostante).
Parte 0 Preset (right)
1 2nd Voice (right)
2 Lower1 (left)
3 Lower2 (left)
4 Bass (left)
5 Chord1 (left)
6 Chord2 (left)
7 Chord3 (left)
8 Groove (left)
9 Drum (left)
10 Chord5 (left)
11 Program voice1 (right)
13 Program voice2 (right)
14 Program voice3 (right)
15 Program voice4 (right)
Effetto 00h nessun effetto
01h Leslie
02h Distorsor
03h Chorus
04h Delay
05h Delay+Chorus
06h Distorsor+Chorus
07h Distorsor+Delay
08h Distorsor+Delay+Chorus
Per salvare il messaggio premere F10, per annullare l'operazione premere F5.
NOTA. Il messaggio viene sempre aggiunto alla master track per cui se si vuole sostituirlo ad un altro occorre cancellare il vecchio.
Mastertrack DELETE EVENT: Con F4 viene cancellato immediatamente dalla master track (senza richiesta di conferma), l'evento selezionato.
Mastertrack INS/MOD TEMPO: Permette di inserire/modificare eventi di tempo. Con F2 si apre una finestra di edit. Tramite Cursor<> si acce-
de ai campi Position e Value, con il tasto Value-/+ si eseguono le modifiche. Per eseguire premere F10, per
annullare premere F5.
Mastertrack INS/MOD SIGNATURE: Permette di inserire/modificare eventi di Signature.
Con F3 si apre una finestra di edit. tramite Cursor<> si accede ai campi position e Value, con Value-/+ si eseguo-
no le modifiche. Per eseguire premere F10, per annullare premere F5.
Mastertrack LYRIC: Con il tasto F8 si accede alla pagina LYRIC in cui possibile inserire eventi di lirica nella sequenza. Gli eventi liri-
ca presenti in molti MIDIFILES, contengono il testo di una canzone e se vengono inseriti nella sequenza in modo
sillabato, al riascolto in modo PLAY SONG, si avr effetto tipo KARAOKE.
LYRIC INSERT/MODIFY: Permette di inserire/modificare eventi di lirica. Con F2 si apre una finestra di edit in cui possibile scegliere la
posizione e portando il cursore a destra della posizione, si apre un ulteriore finestra nella quale possibile edi-
tare caratteri. Il carattere al di sopra del cursore pu essere inserito tramite la tastiera o con il tasto Value-/+.
Alcuni tasti hanno funzioni particolari. Il tasto B_1 permette di cambiare i caratteri associati ai tasti da minuscoli
a maiuscoli. Il tasto G_5 e' il carattere di Carriage Return (a capo) rappresentato sul display da una freccia a
destra. Il tasto F#_5 seleziona alcuni caratteri internazionali. Il tasto F_5 cancella dalla posizione del cursore
fino alla fine della frase (ci si ottiene anche con la pressione contemporanea dei tasti Value-/+). Con Cursor<>
ci si pu spostare tra i caratteri. Una volta editata la frase, essa pu essere memorizzata nell'evento lirica con
F10; premendo F5 si ritorna al campo posizione, ripremendo F5 si annulla l'operazione.
LYRIC AUTOMATIC: Permette di inserire in modo automatico eventi di lirica trasformando le note di un canale scelto della traccia
corrente in eventi di lirica. Si pu scegliere il canale in cui si trova una linea melodica che segua il canto. In una
fase successiva ogni evento lirica si pu editare per inserire una sillaba.
In altre parole:
Una volta scelta dal men principale la traccia su cui si vorr agire, entrare nella MASTER TRACK.
Premere F8 (LYRIC).
Premere F6 per selezionare (con Value-/+) il canale dove si trova la linea melodica della traccia.
Premere F3(AUTOMATIC).
A questo punto posizionare i locatori From(da) e To(a) nell'intervallo stabilito.
Premere F10 per confermare l'operazione. In questo modo le note dell'intervallo selezionato della traccia ven-
gono copiate nella MASTER TRACK come eventi di lirica.
A questo punto sono stati creati eventi di lirica vuoti che possono essere editati come descritto in precedenza
con INSERT/MODIFY.
LYRIC DELETE EVENT: Cancella tramite F4(DELETE EVENT) l'evento lirica in precedenza selezionato con Cursor<>.
NAME PART: Permette di dare un mome ad ogni parte della sequenza. Una volta inseriti i nomi della sequenza, esso apparir
nella casella POSITION della pagina principale del sequencer.
Esempio:
Si pu inserire ad x.1.1 il nome "Strofa1", ad y.1.1 "Strofa2" ed a z.1.1 "Ritornello" per avere un riferimento auto-
matico di dove ci si trovi. Per dare il nome ad una parte premere F9. Si apre una finestra dove possibile set-
tare la posizione iniziale della parte e il nome della parte stessa. Con Cursor <> ci si sposta da un valore allal-
tro della Position, con Value -/+ si modificano i valori. Una volta scelta la posizione, portare il cursore sul nome
di default Part. Si apre automaticamente unaltra finestra dove possibile dare un nuovo nome alla parte. Le
sillabe si selezionano con i tasti Value -/+ o con la tastiera. Se si usano i tasti Value -/+ lavanzamento da una
sillaba allaltra si ottiene con Cursor <>. Si conferma loperazione con F10, si esce con F5.
VIEW: Permette di scegliere il tipo di evento che deve essere visualizzato all'interno del men MASTER TRACK. Per selezionare gli
eventi premere ripetutamente F6(VIEW).
ALL: tutti gli eventi sono visibili
LYRIC: sono visualizzati solo gli eventi lirica.
SD1 Manuale di Istruzioni 134
Manuale di Istruzioni SD1 135
PART : solo gli eventi part name vengono visualizzati.
TEMPO: visualizza tempo e signature.
EXCL : visualizza i messaggi esclusivi.
OPTIONS: Si accede a questo men con il tasto F2 dopo essere entrati con F4 nel modo FUNCTION. Si esce dal men con il tasto F5
(Escape).
METRONOME: Con F1 si attiva/disattiva il metronomo nella fase di registrazione.
MODE RECORD: Con F1 si selezionano i due modi di registrazione Overdub e Replace (vedi RECORD).
RECORD PRECOUNT: Con pressioni ripetute di F3 si scelgono le misure che intercorrono dal momento in cui si da il via alla registrazione fino
all'avvio effettivo della stessa. Si possono avere da 0 a 5 misure (Bar) di precount. Il precount visualizzato sulla casella
POSITION con un segno negativo (-). Il precount interrotto all'arrivo del primo evento. In modo SYNCSTART esso viene
automaticamente disattivato in quanto non necessario.
CHASE EVENTS: Quando la funzione On (tasto F4), da qualsiasi posizione fatta partire la sequenza, i CONTROL CHANGE e PROGRAM
CHANGE della sequenza vengono in ogni caso trasmessi anche se registrati in posizioni precedenti. Se per esempio la par-
tenza della sequenza alla numero 20, ed i controlli stanno alla misura 1, il sequencer invier istantaneamente tutti i con-
trolli presenti dall'inizio sequenza fino alla misura 20. Questa funzione permette alle note di suonare sempre nel modo
impostato indipendentemente dalla partenza della sequenza.
RESET STOP: Se On (Tasto F6) ad ogni stop, vengono cancellate le note sospese e viene resettato il pitch bend.
STEP TRACE: Se On (tasto F8), spostandosi con Cursor<> nel men EDIT, si possono riascoltare le note registrate mentre si scorrono. La
funzione utile per individuare parti della sequenza.
TRACK NAME: Con i tasti Cursor<> si scorrono tutti i nomi delle tracce visualizzate al centro del display. Per cambiare il nome della trac-
cia con numero selezionato, si prema il tasto F7. Si entra cos nella solita finestra di edit dei nomi. La procedura per edi-
tare un nuovo nome la stessa gi descritta nel paragrafo NAME. Per salvare premere F10 (Execute), per uscire premere
F5 (Escape).
LOAD/SAVE: Una sequenza si pu importare dall'esterno (disco), se in formato midifile. La macchina in grado di interpretare il for-
mato midifile (vedi sezione SONG PLAY del manuale d'istruzione). Il midifile (estensione MID) in fase di LOAD (caricamen-
to), viene automaticamente tradotto in formato leggibile dal sequencer e messo in memoria. In questo modo esso pu
essere editato per modifiche, aggiunte, cancellazioni, utilizzando le funzioni proprie del sequencer. Una volta editata la
sequenza importata con LOAD o registrata da nuovo si pu salvare in formato midifile. Si utilizza a proposito la funzione
SAVE (salva). Una volta salvata su disco, la sequenza pu essere riprodotta (accedendo al men SONG PLAY).
Vediamo in dettaglio.
LOAD: Si accede alla funzione dal men principale premendo il tasto F4(FUNCTION), e successivamente
F6(LOAD/SAVE). Si accede ad una pagina del display cos composta:
Al centro del display compare la directory (elenco) dei midifiles.
Nel caso sia selezionato l'HARD DISK l'elenco di riferisce ai midifiles presenti sul Folder selezionato e visualizzato
in alto del display.
Per esempio se visualizzato HARD [03 Newfold], i "files" sono quelli del folder numero 3 di nome Newfold. Se
selezionato il Floppy Disk i "files" sono quelli presenti nella directory principale del floppy. Per poter cambiare
Folder si utilizzano i tasti numerici 0-9, per selezionare il Floppy da Hard disk e viceversa, si utilizzano i tasti
Page<>. Se si cambia un dischetto da floppy, per poter riaggiornare il display con il contenuto del nuovo dischetto
si prema il tasto F4(Dir), in quanto l'aggiornamento in tal caso non automatico. Per poter selezionare il midifile
da caricare si utilizzano i tasti Cursor<> per cambiare pagina (20 files per pagina) e Value-/+ per spostarsi tra un
file e l'altro. Le modalit di caricamento sono evidenziate nella casella MODE modificabile con F3 e sono:
REPLACE (rimpiazza): Il midifile prender il posto della eventuale sequenza presente in memoria (che verr can-
cellata). In questo caso premere F1 (Load) e il midifile selezionato verr caricato in memoria cancellando tutto ci
che gi conteneva.
MERGE: Il midifile si misceler con la sequenza gi presente in memoria. Nel momento in cui la modalit MERGE
viene settata, al centro del display si apre una finestra la quale ci permette di scegliere la posizione (tramite
Cursor <> e Value-/+), in cui verr "agganciato" il midifile alla sequenza gi esistente. Con questa funzione si pos-
sono accodare pi midifiles scegliendo opportunamente la posizione. Se vogliamo che i Midifile suonino in manie-
ra corretta, consigliabile utilizzare la funzione Merge, su midifile salvati in formato 0 (cio costituiti da ununica
traccia). Una volta che i midifile sono stati caricati in memoria, utilizzare la funzione Demix per assegnare una
traccia ad ogni canale. Per poter caricare il midifiles selezionato, dopo aver settato la posizione si prema il tasto
F10. Alla fine del caricamento il sequencer ritorna automaticamente al men principale. Le tracce riempite dal
midifile avranno lo status di "i", e se il midifile in formato multitraccia, per ogni traccia viene automaticamente
settato il canale di riproduzione (colonna Chan). Nella MASTER TRACK invece verranno registrati tempo e signatu-
re del midifiles e se presenti, le eventuali liriche o messaggi esclusivi.
SAVE: Una sequenza registrata o caricata pu essere salvata su disco in formato midifile, tramite la funzione SAVE.
La procedura di SAVE analoga a quella di LOAD tranne il fatto che invece di premere F1 si deve premere F6(SAVE).
Una volta dato un nome alla sequenza da salvare, con il tasto F10(Execute) si conferma loperazione. Con
F5(Escape) si esce dal men senza effettuare operazioni. consigliabile salvare la sequenza non solo a fine lavo-
ro ma anche prima di compiere operazioni rischiose come per esempio Delete, Mixdown, Copy/Move. Questo per
fare si che se qualche operazione non dia i risultati voluti, si possa ricaricare, tramite LOAD, la sequenza origina-
le. Dopo il salvataggio con F5 si ritorna al men pricipale.
SD1 Manuale di Istruzioni 136
Manuale di Istruzioni SD1 137
Tutorial
In queste pagine troverete la guida passo a passo per la conversione di Style della serie MS, luso di campioni audio nei Midifile e la sincroniz-
zazione di un loop allo Style.
CONVERTIRE GLI STYLE DELLA SERIE MS E X
Per utilizzare uno Style della serie MS necessario prima copiarlo da Floppy Disk allHard Disk e poi convertirlo con Edit Pattern.
COPIA DA FLOPPY AD HARD DISK
G
Dopo aver inserito il Floppy nel Disk drive, dalla pagina principale del display premere DISK
G
Per facilitare la procedura, accertarsi che il pulsante MASTER FOLDER sia attivo (led acceso), in caso contrario premerlo una volta
G
Spostarsi su Floppy Disk premendo il pulsante PAGE +
G
Selezionare lo Style da copiare con i pulsanti VALUE +/-, CURSOR +/- e F10 Select
G
E possibile selezionare tutti i file presenti nel Floppy con la simultanea pressione dei pulsanti VALUE +/-.
G
Confermare la copia con F4 Copy, gli Style selezionati sono copiati nel Folder 95 Style
CONVERSIONE DI STYLE DELLA SERIE MS
G
Uscire dal menu DISK con il pulsante EXIT
G
Premere PATTERN EDIT, comparir una lista degli Style presenti nel Folder 95 Style
G
Selezionare con CURSOR +/- lo Style da convertire e premere F10 Select, SD1 ritorner alla pagina iniziale di Pattern Edit
G
Premere F7 MS Series Converter per convertire automaticamente lo Style.
G
Eventuali modifiche timbriche possono essere elaborate con il menu F1 Record
CONVERSIONE DI STYLE DELLA SERIE X
Non sono necessarie particolari attenzioni per luso di Style della serie X, perch SD1 in grado di leggerli senza necessit di conversione. In
alcuni casi, tuttavia, potrebbe essere necessario aggiustare qualche volume di singole Voice. Tali parametri si trovano nel menu Arrange View
che si raggiunge dalla pagina principale del display con il pulsante funzione F5.
USARE FILE AUDIO IN UN MIDIFILE
Fino a otto file .WAV, con o senza loop, possono essere assegnati a un Midifile. SD1 provveder ad applicare un algoritmo di Pitch Shift in tempo
reale per evitare, entro un range di Tempo e di trasposizione ragionevole, modifiche timbriche eccessive. I file audio caricati in RAM sono gesti-
ti come fossero dei Program Change allinterno del Midifile.
Il Midifile deve contenere nella traccia di destinazione del campione audio le note che servono come punto di inserimento del file audio. Nel
caso di un loop audio la nota serve come trigger del campione, per i file audio senza loop (one shot) si dovranno posizionare sia per attivare il
trigger sia per definire laltezza della nota a cui lalgoritmo di pitch shift far riferimento. Per semplificare la composizione del Midifile, preferi-
bile lavorare direttamente su Mac o PC con un sequencer software integrato (audio + MIDI) impiegando gli stessi campioni che saranno poi
trasferiti su SD1. In questo modo si pu ascoltare il Midifile con i campioni prima ancora di trasferirli su SD1. E possibile posizionare le note
anche dal sequencer di SD1 e selezionare i campioni audio da attribuire alle tracce una volta che siano stati caricati nel banco RAM/FLASH.
COPIARE IL FILE AUDIO DA FLOPPY AD HARD DISK
Formattate un Floppy Disk da 1,4 MB su PC o Mac in formato MS-DOS da 1, 4 MB. Per velocizzare la lettura da Floppy consigliabile formattare il
Floppy direttamente su SD1, come descritto nel capitolo Disk.
Copiate da PC o Mac il file audio .WAV su Floppy. Per gli utenti Mac necessario aggiungere al nome lestensione .WAV. SD1 accetta nomi non pi
lunghi di otto caratteri, esclusa lestensione.
G
Per copiare il file audio su Hard Disk necessario che sia attiva la funzione MASTER FOLDER (pulsante con led acceso).
G
Entrare nel menu Disk premendo il relativo pulsante su pannello di controllo.
G
Selezionare con PAGE +/-, come disco di origine, Floppy,
G
Individuare il file con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/- (se ci sono pi pagine di file) e selezionarlo con F10 Select. Accanto al nome del
file riportato il simbolo .
G
Attivare la copia del file su Hard Disk con F4 Copy; SD1 copier il file direttamente nel Folder 94 Sound con Master Folder attivato. La pagi-
na richiamata da F4 Copy permette di cambiare il nome del file con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-. Per confermare la copia
del singolo file premere F10 Execute.
TRATTAMENTO PRELIMINARE DEL LOOP AUDIO
Al fine di poter essere utilizzato, il loop audio deve essere elaborato a priori con il campionatore interno di SD1.
G
Per caricare il file audio nel campionatore, dalla pagina principale del display, attivare SAMPLER MSP (il led del pulsante si accende)
G
Sempre con il pulsante MASTER FOLDER attivo, premere F1 Load per accedere alla lista di file audio presenti nel Folder 94 Sound.
G
Selezionare il file audio da caricare con i pulsanti VALUE +/- e caricarlo in memoria con F2 Load. Al termine SD1 torna alla pagina iniziale di
Sampler.
G
Attivare la modalit Sync premendo ciclicamente il pulsante F7 Pitch.
G
Inserire il numero di misure di cui composto il loop audio con F8 Bar: SD1 propone alcune scelte dettate dallanalisi del file audio premendo
pi volte F8 Bar e modifica il valore del Tempo secondo la scelta.
G
Salvare le impostazioni premendo SAVE/ENTER: la pagina richiamata permette di rinominare il file con i tasti della tastiera e i pulsanti CUR-
SOR +/-. Confermare loperazione con F10 Exec. Se viene mantenuto lo stesso nome SD1 chiede se sovrascrivere il file esistente con F10 Overw.
CARICARE IL LOOP AUDIO IN RAM
Se avete trattato il file audio con il campionatore, esso sar gi caricato in RAM e infatti il pulsante RAM/FLASH richiama la selezione dei cam-
pioni con led acceso.
In caso contrario necessario, con MASTER FOLDER attivo, entrare nel menu DISK, premere F5 Folder Choice e quindi selezionare F4 Sound.
Dalla lista che appare individuare il file audio da caricare in RAM con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-, quindi selezionarlo con F10 Select e
procedere al caricamento con F2 Load. Tornare alla pagina principale del display con il pulsante EXIT.
CARICARE UN MIDIFILE DA FLOPPY DISK IN SONG PLAY
G
Inserire il Floppy Disk con Midifile con estensione .MID elaborato con le note da assegnare al loop.
G
Attivare SONG PLAY con lapposito pulsante su pannello, il led si accende
G
Selezionare Floppy Disk con i pulsanti PAGE +/-
G
Visualizzare la lista dei file con il pulsante funzione F5 Dir
G
Il display mostra i primi 20 Midifile contenuti, per visualizzare quelli successivi usare i pulsanti VALUE +/-
G
Immettere con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero relativo al Midifile da caricare, il display torna sulla pagina iniziale di Song
Play.
G
Appena concluso il caricamento, il nome e il numero del Midifile sar visualizzato su display.
CARICARE UN MIDIFILE DA HARD DISK IN SONG PLAY
G
Usare i pulsanti PAGE +/- per spostarsi sullHard Disk, senza uscire da Song Play.
G
Se lHard Disk era stato precedentemente selezionato, lattivazione di Song Play far riferimento a un Folder dellHard Disk.
G
Se Master Folder attivato, il Folder di riferimento 91 Midifile.
G
Visualizzare la lista dei file con il pulsante funzione F5 Dir
G
Il display mostra i primi 20 Midifile contenuti, per visualizzare quelli successivi usare i pulsanti VALUE +/-
G
Immettere con la tastierina numerica (pulsanti STYLES) il numero relativo al Midifile da caricare, il display torna sulla pagina iniziale di Song Play.
ASSEGNARE UN LOOP AUDIO A UNA PARTE MIDI
Caricato il Midifile, dalla pagina principale di Song Play si prema F1 GM Part. Per spostarsi tra le singole Part usare i pulsanti PAGE +/-.
Selezionare la Part che corrisponde alla traccia creata per il controllo del campione e quindi cambiare il timbro selezionando dal banco
RAM/FLASH con il loop audio desiderato. La sincronizzazione automatica allo Start .
Il Midifile cos modificato deve essere salvato con SAVE/ENTER, che permette di rinominare il Midifile con i tasti della tastiera e i pulsanti CUR-
SOR +/-. Confermare loperazione con F10 Execute.
RICHIAMARE I FILE AUDIO E IL MIDIFILE
Al fine di riprodurre successivamente il Midifile con i loop audio corretti, necessario creare un Sound Block contenente tutti i loop audio con
lo stesso nome del Midifile. In questo modo al richiamo del Midifile saranno caricati anche tutti i loop audio necessari. E preferibile caricare i
campioni gi allavvio di SD1 con un Sound Block, poich durante il caricamento la tastiera e i timbri di SD1 non saranno utilizzabili.
ALTRI CONTROLLI SUI LOOP AUDIO
E possibile attivare e disattivare il loop del campione per mezzo del pulsante #, anche durante lesecuzione del Midifile.
Se nel banco RAM/FLASH sono caricati altri campioni audio con loop gi elaborato dal campionatore per la sincronizzazione, questi possono
essere richiamati in successione in tempo reale, senza lobbligo di modificare lattribuzione del timbro a una Part, tramite i pulsanti INTRO 1,
INTRO 2, INTRO3, FILL 1, FILL 2, FILL 3, BREAK e TO END mentre il Midifile in esecuzione per un massimo di otto file audio, al fine di real-
izzare remix in tempo reale come nella Dance.
Lattivazione del loop pu essere controllato con messaggi MIDI di tipo Note On/Off sullo stesso canale MIDI che ospita il file audio. Per ottenere
questo controllo necessario inserire nel Midifile la seguente stringa Sys-Ex espressa in valori esadecimali: F0, 26, 7B, 7C, 00, F7. Questa fun-
zione diventa molto importante quando si vogliono usare campioni audio di tipo One Shot come cori, riff chitarristici o effetti speciali.
Conoscendo il valore di Program Change, sar possibile con il sequencer di SD1 o con un sequencer software anche non professionale inserire
esattamente questi eventi audio nel Midifile, con il notevole vantaggio di mantenere inalterata la velocit di lettura anche cambiando il Tempo
o la trasposizione.
SD1 Manuale di Istruzioni 138
Manuale di Istruzioni SD1 139
USARE CAMPIONI AUDIO SENZA LOOP
In questo caso le note disposte lungo la traccia dedicata alluso del campione definiscono sia il punto di attivazione del campione che la sua
altezza. Importato il Midifile in SD1, si procede allassegnazione del campione alla traccia come per il loop audio e si salva il Midifile cos modi-
ficato. Il campione viene riconosciuto dal Midifile solo se posizionato nella stessa memoria RAM/FLASH di origine e pertanto i campioni uti-
lizzati dovranno essere salvati in un Sound Block con lo stesso nome del Midifile, anche per automatizzarne il caricamento.
PROGRAMMAZIONE AVANZATA
Il Midifile richiama i campioni audio per mezzo di messaggi di Program Change relativi al banco RAM/FLASH. Se i campioni sono disposti diver-
samente rispetto alle condizioni originali, la riproduzione sar errata. Oltre alluso dei Sound Block, possibile aggirare questo particolare ricor-
rendo allinserimento del nome del file audio allinizio del Midifile con un messaggio sys-ex (vedi tabella). In questo modo SD1 ricerca il campi-
one allinterno del banco RAM/FLASH evitando luso dei Program Change, indipendentemente dalla locazione in RAM.
SINCRONIZZARE UN LOOP AUDIO CAMPIONATO ALLO STYLE
SD1 elabora per il sync solo campioni monofonici .WAV. E opportuno che il loop campionato derivato dal file audio sia di buona qualit e con
punto di Start e di End gi ben definito, meglio ancora se con i punti di loop gi inseriti. In ogni caso possibile tagliare e impostare il loop
anche dal campionatore di SD1.
COPIARE IL CAMPIONE AUDIO DA FLOPPY AD HARD DISK
G
Formattate un Floppy Disk da 1,4 MB su PC o Mac in formato MS-DOS da 1, 4 MB. Per velocizzare la lettura da Floppy consigliabile formatta-
re il Floppy direttamente su SD1, come descritto nel capitolo Disk.
G
Copiate da PC o Mac il file audio .WAV su Floppy. Per gli utenti Mac necessario aggiungere al nome lestensione .WAV. SD1 accetta nomi non
pi lunghi di otto caratteri, esclusa lestensione.
G
Per copiare il file audio su Hard Disk da utilizzare con gli Style necessario che sia attiva la funzione MASTER FOLDER (pulsante con led
acceso).
G
Entrare nel menu Disk premendo il relativo pulsante su pannello di controllo.
G
Selezionare con PAGE +/-, come disco di origine, Floppy,
G
Individuare il file con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/- (se ci sono pi pagine di file) e selezionarlo con F10 Select. Accanto al nome del
file riportato il simbolo .
G
Attivare la copia del file su Hard Disk con F4 Copy; SD1 copier il file direttamente nel Folder 94 Sound con Master Folder attivato. La pagi-
na richiamata da F4 Copy permette di cambiare il nome del file con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR +/-. Per confermare la copia
del singolo file premere F10 Execute.
TRATTAMENTO PRELIMINARE DEL CAMPIONE AUDIO
Al fine di poter essere utilizzato, il loop audio deve essere elaborato a priori con il campionatore interno di SD1.
G
Per caricare il file audio nel campionatore, dalla pagina principale del display, attivare SAMPLER MSP (il led del pulsante si accende)
G
Sempre con il pulsante MASTER FOLDER attivo, premere F1 Load per accedere alla lista di file audio presenti nel Folder 94 Sound.
G
Selezionare il file audio da caricare con i pulsanti VALUE +/- e caricarlo in memoria con F2 Load. Al termine SD1 torna alla pagina iniziale di
Sampler.
G
Attivare la modalit Sync premendo ciclicamente il pulsante F7 Pitch.
G
Inserire il numero di misure di cui composto il loop audio con F8 Bar: SD1 propone alcune scelte dettate dallanalisi del file audio premendo
pi volte F8 Bar e modifica il valore del Tempo secondo la scelta.
G
Salvare le impostazioni premendo SAVE/ENTER: la pagina richiamata permette di rinominare il file con i tasti della tastiera e i pulsanti CUR-
SOR +/-. Confermare loperazione con F10 Exec. Se viene mantenuto lo stesso nome SD1 chiede se sovrascrivere il file esistente con F10 Overw.
CARICARE IL LOOP AUDIO IN RAM
Se avete trattato il file audio con il campionatore, esso sar gi caricato in RAM e infatti il pulsante RAM/FLASH richiama la selezione dei cam-
pioni con led acceso.
In caso contrario necessario, con MASTER FOLDER attivo, entrare nel menu DISK, premere F5 Folder Choice e quindi selezionare F4 Sound.
Dalla lista che appare individuare il file audio da caricare in RAM con i pulsanti VALUE +/- e CURSOR +/-, quindi selezionarlo con F10 Select e
procedere al caricamento con F2 Load. Tornare alla pagina principale del display con il pulsante EXIT.
COPIARE LO STYLE DA MODIFICARE
G
E necessario che lo Style da modificare sia copiato in Pattern Edit. Dalla pagina principale del display premere PATTERN EDIT (il led si
accende) e quindi create un nuovo Style con F10 New, con linserimento del nome dello Style con i tasti della tastiera e i pulsanti CURSOR
+/- e la conferma delloperazione con F10 Create
G
Premere F4 Copy
G
Dalla pagina richiamata inserite in F1 Source, con i pulsanti VALUE +/- o direttamente con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), lo Style
da modificare.
G
Mantenete Global come parametro di F3, che individua quale parte dello Style copiare, e All Part come parametro di F4 per le tracce da
copiare. Allo stesso modo Global e All Part devono essere impostate per F8 e F9. Attivate la copia con F10 Execute. Al termine tornate alla
pagina iniziale di Pattern Edit premendo F5 Escape.
ASSEGNARE ALLA TRACCIA DRUM 2 IL LOOP AUDIO
La traccia Drum 2 allinterno dello Style lunica abilitata alluso di Live Drum e di loop audio campionati, perci necessario assegnare a essa
il loop che si utilizzer.
G
Dalla pagina iniziale di Pattern Edit premere F1 Record
G
Spostarsi con i pulsanti CURSOR +/- su Drum 2.
G
Assegnare il loop audio alla traccia richiamando il banco RAM/FLASH con lapposito pulsante (il led si accende) e selezionando con i pulsan-
ti funzione il loop audio caricato in RAM. Premere EXIT per tornare alla pagina di Record.
G
Ripetere la stessa operazioni per le altre sezioni dello Style indicate in F1 e richiamate con i pulsanti VALUE +/-. E cos possibile decidere
quali sezioni dello Style impiegheranno il loop audio. SD1 consente di assegnare fino a 8 loop audio, uno per ogni sezione dello Style.
G
Al termine delle operazioni, salvare le impostazioni con F5 Save e quindi tornare alla pagina iniziale di Pattern Edit con il pulsante EXIT.
G
E possibile modificare anche la velocity del loop audio, che modifica di conseguenza il Volume, entrando nel menu F1 Record dalla pagina
iniziale di Pattern Edit e selezionando F9 Velocity. Il parametro F6 Wave Velocity si modifica con i pulsanti VALUE +/-. Per tornare alla
pagina iniziale premere F5 Escape.
ATTIVARE IL LOOP SYNC
G
Dalla pagina iniziale di Pattern Edit attivare la funzione F9 Wave Sync.
G
La pagina richiamata permette di attivare il Loop Sync per le singole sezioni dello Style, premendo il relativo pulsante funzione e ponendo
il parametro su On.
G
Salvare le impostazioni con F10 Save e uscire da Pattern Edit con il pulsante EXIT.
USARE LO STYLE CON LOOP SYNC
Lo Style cos modificato salvato nellHard Disk come Single Style e pu essere richiamato in qualsiasi istante attivando il pulsante SINGLE
RAM STYLE e immettendo il numero con la tastierina numerica (pulsanti STYLES), oppure selezionandolo dal Folder 95 Style (a Master Folder
attivo) dalla lista visualizzata con il pulsante BLOCK/LIST RAM STYLE.
Il nome e il numero dello Style selezionato sono indicati in alto a sinistra sul display. Per modificare volume, riverbero, effetti e pan del loop
assegnato a Drum 2 si devono utilizzare i parametri di Arrange View.
Ogniqualvolta si user lo Style con loop campionati in Sync, SD1 caricher in memoria RAM i relativi campioni audio. Per evitare tempi di attesa
troppo lunghi si consiglia di creare uno Style Block da caricare allaccensione.
SD1 Manuale di Istruzioni 140

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