Nel seicento si sviluppa un interesse maggiore verso la musica pi propriamente ac
cordale, espropriata dagli elementi contrappuntistici, in modo tale da favorire una maggiore cantabilit. Si passa quindi a una visione pi complessa dei procedimen ti compositivi, in cui si da maggior peso all'elemento verticale e armonico dell a musica. (provenienza: madrigali per voce solistica, accompagnati). FRESCOBALDI Maestro della musica strumentale del 600 e 700, in particolarmodo per le composi zioni applicate agli strumenti a tastiera. La peculiarit di F. quella di riuscire a variare e modificare un'idea melodica fino al massimo delle sue possibilit, ca pacit questa che confluir in altri maestri suoi successivii come bach o beethoven. F. fu un forte sperimentatore, soprattutto dal punto di vista formale e armonic o: le sue toccate sono strutturate in modo che non si avverta una cesura tra una parte e un'altra.Le sue composizioni seguono una struttura formale libera e imp revedibile. Dal punto di vista melodico-armonico vi una coscienza dei processi compositivi t radizionali modali, con l'uso abbondante di elementi sperimentali come dissonanz e, modulazioni impreviste ecc ecc. LA MUSICA STRUMENTALE NEL 700 La musica strumentale nel XVIII secolo ebbe un forte sviluppo dato l'interesse d elle nuove classi sociali borghesi, verso le arti. Nasce cosi una nuova figura: il musicista dilettante, di alto rango, che fruisce della musica in modo non pro fessionale. Questo nuovo interesse sociale fa si che le orecchie degli ascoltato ri trovino diletto nell'ascolto di passi virtuosistici e verso una scrittura sem pre pi pulita e equilibrata. Si sviluppano cos generi come la sinfonia e il concer to. - sinfonia: inizialmente pezzo autonomo di un'opera teatrale musicale, senza una struttura precisa, che verr successivamente delineata a opera della scuola napol etana. Si comporr quindi di 3 movimenti: veloce, lento, veloce. Nel primo si pres enteranno 2 temi con il classico dualismo tra tonica e dominante; i tempi lenti presenteranno un aspetto cantabile e lirico, e l'ultimo movimento sar di solito c ostruito su un ritmo danzeresco ternario. - concerto: nasce dall'esigenza sempre crescente di distinguere all'interno di u na composizione orchestrale le parti solistiche da quelle di insieme. Si rif alla tradizione italiana capeggiata da Frescobaldi e Corelli. Importante per la stan dardizzazione della forma saranno i concerti di torelli, articolati in 3 tempi, veloce, lento, veloce, in cui alle parti virtuosistiche del solo si faranno suss eguire parti d ripresa del materiale tematico da parte del tutti. La tendenza dei compositori italiani del primo 700 sembra essere quella di prefe rire sonorit pi leggere e semplici, e di adottare processi compositivi atti a dare maggiore risalto all'elemento timbrico e espressivo della musica, in luogo a qu ello speculativo della variazione motivico tematica. VIVALDI Importante all'interno dello scenario strumentale del 700, e in particolar modo nello sviluppo del genere del concerto. La scrittura di Vivaldi volta verso una continua ricerca di equilibrio e leggerezza. Elementi fondamentali sono infatti la tendenza ad assottigliare il tessuto orchestrale tramite raddoppi o unisoni, la predilezione del registro medio-acuto affidato ai bassi, e l'attenzione verso le svariate sfumature di dinamica. Da un punto di vista armonico assistiamo a u na semplicit dell'impianto tonale, rafforzato dal dualismo maggiore-minore. Le li nee melodiche sono semplici e naturali, e il tutto viene legato insieme da una f orte vitalit ritmica. Il processo compositivo di Vivaldi diverso da quello di maestri come Frescobaldi , Bach o Beethoven: a un'esplorazione esaustiva della melodia, V. ne preferisce una intensiva nella misura in cui la melodia sembra svilupparsi in modo completa mente naturale, anche grazie la successione di nuovi e pi motivi scaturiti quasi dalla tecnica dello strumento, in modo da creare un fitto e vario mosaico. BACH Bach impersonifica il modello settecentesco di compositore esercitante all'inter no di strutture liturgiche. La sua attivit di Kantor e organista richiedeva la st esura di una grande mole di opere in un tempo breve. Per assurgere a questi comp iti era importante aver metabolizzato in pieno i mezzi compositivi tradizionali dell'epoca. Bach infatti importante per aver creato una perfetta sintesi tra i due maggiori stili compositivi: quello italiano, caratterizzato da un interesse accordale e v erso le potenzialit timbriche e espressive della musica, dall'altra parte tutta l a scuola contrappuntistica e polifonica tedesca. La scrittura di Bach tende a sviluppare ed esaurire una linea melodica, ridotta all'essenziale, per esplorarne tutte le possibili varianti e soluzione. Mezzo preferito viene ad essere quindi la fuga, che infatti non una struttura fo rmale, ma bens un processo compositivo basato sul dialogo continuo di due o pi voc i che presentano un soggetto in comune, che viene modificato e variato tramite p rocessi come l'elaborazione motivica, il contrappunto, e il dualismo tra la tona lit di tonica e dominante. La produzione di Bach indirizzata verso tre grandi filoni: musica per strumenti a tastiera, musica vocale sacra, composizioni per orchestra. Al primo gruppo fanno capo numerose sue composizioni. Era infatti un virtuoso or ganista e scrisse quindi svariate opere tra preludi, fantasie, toccate ecc.. A q uesto gruppo appartengono le sue opere di fughe pi importanti: -il clavicembalo ben temperato: composto di 2 libri contenenti 24 preludi e fugh e, uno per ogni tonalit maggiore o minore. L'opera ha un indirizzo pedagogico: il compositore si prepone il compito di esplorare e sviluppare tutte le potenziali t degli strumenti a tastiera e tutte le sonorit derivanti da ogni singola tonalit, adottando il sistema metrico temperato, di recente standardizzazione. - arte della fuga e l'offerta musicale: opere tarde in cui B. si concentra sull' aspetto speculativo della composizione fugale: ogni opera basata su un unico tem a che viene sviluppato e modificato. Al secondo gruppo, quello delle opere vocali sacre, fanno parte la maggior parte dei suoi lavori. Si tratta di un'ampia mole di opere, circa 300 cantate, scritt e per le funzioni liturgiche. Sono composizioni molto varie tra loro, in cui Bac h fonde la tradizionale scrittura polifonica luterana, con procedimenti sperimen tali, rifuggendo una rigida standardizzazione e preferendo una commistione di pi generi e stili, come l'utilizzo di melodie di corali trattati come cantus firmus , distribuzione di passi solistici o corali continuamente mutevoli. Fanno parte di questo gruppo le due cantate- passioni, Passione secondo Giovanni e P. secondo Matteo. Entrambe sono concepite secondo la cosiddetta "passione or atorio", ossia contenenti brani imponenti per coro, semplici corali liturgici, r ecitativi, ariosi e arie per solisti. Bach fa ampio uso in queste opere di figur e retoriche per esprimere i concetti del testo poetico, caratteristica questa de l periodo barocco. Alle composizioni per orchestra fanno parte soprattutto i concerti Branderburghe si, le suites francesi e inglesi, e le partite per violino e violino e clavicemb alo. Sono composizioni in cui ancora una volta appaiono elementi della tradizion e, questa volta soprattutto italiana, permeati quindi sulla lezione di maestri c ome frescobaldi e corelli, nell'utilizzo delle parti d'insieme e solistiche (con certo grosso). HANDEL Handel ha in comune con Bach l'utilizzo di mezzi propri della tradizione italian a, in questo caso per quanto riguarda la composizione di opere teatrali. Ne cons egue quindi una scrittura brillante, concentrata sul virtuosismo del cantato, co n preponderanza delle parti solistiche e scarsit dei brani a pi voci. Genere preferito del compositore fu senza dubbio l'oratorio, una sorta di teatro epico non scenico che vide un forte sviluppo nell'inghilterra del xviii secolo. Gli oratori di Handel esprimono una grandiosit di concezione, e tramite una fort e vigoria espressiva della musica, seppe dare risalto e importanza ai temi e sog getti biblici, ci anche grazie all'utilizzo imponente delle parti corale, element o invece che aveva ereditato dalla tradizione luterana. Seppe quindi tradurre in musica le tendenze e i gusti dell'inghilterra di quegli anni, indirizzate verso un forte nazionalismo e autoesaltazione. BEETHOVEN B. una delle personalit pi importanti del panorama musicale di tutti i tempi. E' i mportante per aver raggiunto i massimi risultati sfruttando tutti gli elementi m aturati della tradizione classica e antica, fino a raggiungere alti gradi di spe rimentazione e innovazioni. L'operato di B. pu essere riassunto in 3 periodi di attivit. - primo periodo. Caratterizzato dalle opere giovanili scritte a Bonn. Sono opere che risentono della scrittura tradizionale coeva, mutuata quindi sullo stile cl assico e galante, e in forma sonata. In queste composizioni, di cui si ricordano i concerti per violino e pianoforte, i trii e le sonate, importante notare l'at tenzione verso le potenzialit timbriche e espressive degli strumenti: B. cerca di sfruttare al massimo la tecnica dello strumento, facendo ricorso anche a virtuo sismi. - secondo periodo. Opere in cui B. applica una serie di sperimentazioni ardite: i temi vengono elaborati anche e soprattutto dal profilo armonico. L'esposizione della forma sonata quindi, non vedr pi il contrasto della tonalit di tonica e domi nante, ma verranno poste in analisi anche altre combinazioni, come per esempio m odulazioni simmetriche per terze. Il secondo periodo coincide con un cambiamento essenziale dello stile compositivo, tanto da essere definito stile "eroico", ca ratterizzato da una serie di elementi atti a conferire un carattere alto e maest oso alle composizioni: - impiego di melodie scarne e triadiche che favoriscono uno sviluppo estensi vo della melodia (la seconda parte della forma sonata, quella dello sviluppo, vi ene posta in primo piano); - ampliamento delle sezioni della forma sonata; - sperimentazioni armoniche, modulazioni impreviste; Emblema dello stile eroico la III sinfonia in Mib (l'Eroica). - terzo periodo. E' il periodo pi importante e sperimentale. si apre con una prof onda crisi personale che porter il compositore a attuare una serie di modificazio ni al suo stile. Far ricorso a metodi compositivi antichi, come la fuga, per conf erire maggiore importanza all'opera, che acquista cos un carattere quasi mistico e trascendentale. Cardine della scrittura di questo periodo la "struttura diastematica": la melodi a, scarnificata all'essenziale, diventa un'alternanza di intervalli assoluti, un 'idea astratta quindi che si sussegue all'interno della composizione. Tale metod o confluir nelle sperimentazioni avanguardistiche della musica seriale novecentes ca. Le composizioni di questo periodo risentono di una forte carica tensiva che semb ra raggiungere il proprio culmine nei finali, che infatti, rappresentano il fulc ro della composizione (nona sinfonia, aggiunta del coro nel finale). IL MELODRAMMA IN ITALIA NEL PRIMO OTTOCENTO Nella prima met dell'800 si assiste in Italia a un vero e proprio monopolio del g enere del melodramma per quanto riguarda lo scenario musicale nazionale. Ci fu do vuto alla diffusione dei teatri d'opera e alla grande popolarit di questi ultimi. Le classi popolari inoltre fruivano della musica d'opera anche grazie alle band e popolari che eseguivano pezzi tratti da melodrammi. Il compositore sar, come nel barocco, un vero e proprio artigiano della musica: s crivera opere in un breve periodo di tempo, adempiendo a delle commissioni. Non ci sar spazio a sperimentazioni. I maggiori esponenti del melodramma 800 saranno Rossini, Donizzetti, Bellini, Ve rdi. Ebbero tutt'e quattro una formazione classica esaustiva e vennero influenza ti dalle correnti internazionali soprattutto francese. Si assister, con la nuova corrente a un capovolgimento della figura del composito re e del librettista: i primi faranno valere sempre pi la propria autonomia sulla scelta del discorso drammatico, e i secondi saranno quindi solo degli arrangiat ori di drammi altrui. Da un punto di vista musicale si vedr il predominio dell'elemento melodico vocale : l'orchestra segue e delinea il flusso del cantato, e la musica viene posta in funzione al discorso drammatico. Scomparir man mano l'utilizzo di virtuosismi e d el cosiddetto "canto fiorito", che verr quindi utilizzato come elemento espressiv o. Da un punto di vista formale, il melodramma composto da blocchi, detti "numeri", che corrispondono a situazioni drammatiche ben precise. Il numero dato dall'alt ernanza di scene cinetiche, contenenti un'azione, a cui verr assegnato un recitat ivo, e scene statiche, meditative, a cui verr assegnata l'aria. Si riconosce a Ro ssini il compito di aver standardizzato l'assetto formale cos previsto, denominat o "solita forma". Verdi utilizzer queste strutture tradizionali, assoggettandole per al continuo flu sso drammatico: preferir numeri aperti, ossia collegati tra loro senza cesure net te, in modo da seguire il discorso drammatico e l'evolversi della vicenda. L'opera pi importante sotto il profilo formale, il Rigoletto. i personaggi dell'o pera sono esposti in modo da subire continui capovolgimenti e modificazioni in b ase all'avanzare degli eventi e della vicenda. La musica segue perfettamente il corso drammatici e l'opera sar un'alternanza di recitativi e duetti. Importante l a capacit dell'autore di delineare, anche grazie a ricorsi orchestrali, il caratt ere di ogni singolo personaggio.
L'OPERA VERISTA La seconda met dell'800 vede l'attivit di una nuova schiera di compositori, quali Mascagni, Leoncavallo, Giordano, e soprattutto Puccini, che, sotto l'influsso de lle opere verdiane e soprattutto delle tendenze veriste e positiviste coeve, dan no vita a un nuovo filone compositivo che va sotto il nome di teatro realista. I postulati di tali composizioni vengono a essere: realismo espressivo, uso di un linguaggio verbale molto pi vicino al popolo, messa in scena di drammi umani rea li e che riescano a far immedesimare l'ascoltatore. Da un punto di vista musical e si abbandoner completamente il canto fiorito. L'orchestra avr il compito di acco mpagnare e raddoppiare la linea melodica del canto. Puccini Il pi importante compositore dell'epoca fu Puccini. I suoi drammi sono un'alterna nza di scene e numeri aperti, legati quindi tra loro per corrispondere al proced ere degli eventi. Ottenne popolarit per la sua capacit di mettere in scena drammi popolari, le sue ambientazioni realiste e la capacit di rendere familiare all'asc oltatore i personaggi. I drammi di P. sono strutturati in modo da arrivare a un culmine nell'ultimo att o. Un procedimento compositivo adottato quello del leitmotif, in cui delle linee me lodiche vengono utilizzate e variate all'interno dell'intera opera: si ripropong ono in modo da diventare caratteristiche e riconoscibili. Puccini fu interessato alle sperimentazioni armoniche sia dei suoi contemporanei che del passato. Con lui ha termine la visione del musicista artigiano. IL MELODRAMMA TEDESCO Negli ultimi anni del 700, in Germania non era ancora radicata una tradizione op eristica in lingua tedesca: si continuano a mettere in scena dramma italiani o f rancesi, e i compositori scriveranno essenzialmente in italiano. Solo col romant icismo, e il risvegliarsi di una coscienza nazionale e nazionalistica, si svilup pa la letteratura di libretti per singspiel (opere recitate-cantate tedesche), c ontenenti i caratteri essenziali del teatro d'opera romantico ossia: -predilezione verso tematiche angosciose e grottesche; -tendenza a usare un linguaggio pi parlato, declamatorio; -utilizzo di leitmotif ricorrenti in tutta l'opera (motivi ricorrenti che posson o essere anche timbrici armonici o ritmici); -utilizzo dell'orchestra e dei colori orchestrali per rimarcare scene del discor so drammatico. Uno dei pionieri del teatro d'opera tedesco fu Weber, con il suo Freischutz, str utturato formalmente in numeri chiusi, alla maniera italiana, ma legati tra di l oro in modo da ottenere un continum di trama e musicale. Il freischutz contiene tutti gli elementi caratteristi del teatro tedesco. Wagner La figura pi importante del melodramma 800 sicuramente Richard Wagner. W. mosse i suoi passi da tre grandi passioni: la musica di Beethoven, la civit greca e Shak espier. W. ide una nuova concezione di teatro: un teatro pomposo e profondo allo stesso t empo, ricco di elementi scenici sorprendenti, condito da filosofie di stampo met afisiche, cultura germanica. Additava i compositori suoi contemporanei per aver dato troppa poca importanza agli sviluppi della musica loro coeva. Da un punto d i vista musicale il suo teatro era contorto e complesso, il tutto andava a crear e una dimensione ideale sia per le masse che per gli intenditori. La sua attenzione verso l'opera teatrale, lo porta ad attuare una vera e propria riforma dell'opera, intesa come unica prosecuzione giusta del concetto sinfonic o di Beethoven. Per attuare questa riforma part da una modificazione architettoni ca, che venne diffusa successivamente in tutti ii teatri: oltre alla disposizion e anfiteatrale dei posti a sedere, fece costruire una "fossa" subito sotto il pa lcoscenico, dove veniva posta l'orchestra, nascosta dagli occhi degli ascoltator i, che dovevano essere concentrati solo sulla musica e sull'azione. Le prime opere di Wagner sentono ancora l'influenza dei compositori contemporane i, in particolarmodo Weber e Spontini. Fu con il Lohengrin che cambi e mise in pratica lo stile che diventer caratteristi co successivamente. La trama completamente desunta da leggende e miti medievali germanici, e se la struttura del cantato ancora tradizionalmente suddivisa in ar ie e recitativi, qualcosa cambia nella struttura orchestrale che la colonna su c ui si basa la musica del dramma. Nelle opere della maturit, successive al 1850, Wagner cambier completamente stile, ricercando in primis una continuit del discorso musicale, quindi il superamento delle strutture per numeri chiusi. Preferir infatti un intreccio continuo di musi ca e azione scenica. Da un punto di vista tematico, porter all'esasperazione la tematica mitologica, a nche grazie l'introduzione del motivo religioso: i valori ancestrali del cristia nesimo possono essere raggiunti solo grazie la musica. Da un punto di vista musicale, otterr l'agognato continum tramite vari elementi, di carattere soprattutto melodico. La melodia infatti, non pi strutturata e simme trica, ma si modella in un continuo divenire e adattandosi al flusso degli event i (ci che lui chiamer "musica infinita"). Il canto viene sovrapposto al discorso o rchestrale ma sar molto pi vicino al parlato che al cantato. L'elemento cardine della musica data dall'orchestra, che oltre ad essere struttu rata in modo da ottenere il massimo della resa timbrica e espressiva, la sola a enunciare i "leitmotif", unit melodiche o ritmiche o timbriche che ricorrono all' interno dell'opera e danno l'impressione di continuit; vengono utilizzati anche i n funzione simbolica per esprimere particolari stati d'animo o come rimandi o pr eannunci di determinate situazioni. Creano quindi, come nel teatro di Verdi, dei collegamenti logici tra le varie parti. Dal punto di vista armonico, W. porta avanti le sperimentazioni dell'epoca roman tica, basando la propria composizione su dissonanze, modulazioni enarmoniche, te nsioni in luogo di risoluzioni, movimenti cromatici, progressioni di accordi di settima ecc.