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5/8/2014

Comune di Macerata - Immigrazione

Immigrazione
I cittadini stranieri possono entrare sul nostro territorio per turismo, studio, ricongiungimento familiare e lavoro. Le politiche
migratorie hanno due principali obiettivi: garantire l'ordine e la sicurezza pubblica con il contrasto all'immigrazione clandestina;
favorire l'accoglienza e l'integrazione degli immigrati regolari assicurando coesione sociale.
Puoi consultare il sito del Ministero dell' Interno

Sommario
L' ingresso degli stranieri provenienti dall' Unione
Europea
L' ingresso degli stranieri provenienti dai Paesi
extra-europei
Soggiorni regolari in Italia
Lo straniero gi presente in Italia ad altro titolo
I minori stranieri
Cittadinanza italiana: requisiti per la concessione
Rilascio-rinnovo del permesso di soggiorno
Riconoscimento dei titoli di studio esteri in Italia
Colf e badanti

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L'ingresso degli stranieri provenienti dall' Unione Europea


regolato dagli accordi di Schengen che hanno reso possibile la creazione di uno spazio comune di libera circolazione tra
gli Stati aderenti ed eliminato i controlli alle frontiere. Lo straniero titolare di permesso di soggiorno, in questo caso,
esente da visto per soggiorno non superiore a tre mesi, a condizione che l'ingresso in Italia non avvenga per motivi di lavoro
subordinato, lavoro autonomo o tirocinio.

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L'ingresso degli stranieri provenienti dai Paesi extra-europei


Lo straniero deve possedere un visto che autorizza l'ingresso e che deve essere applicato sul passaporto o su un altro
documento di viaggio. Alcuni Stati sono esenti dall'obbligo del visto per turismo. Il visto rilasciato dalle ambasciate o dai
consolati italiani nello stato di origine o nel Paese in cui lo straniero ha una residenza stabile.
Lo straniero che entra legalmente in Italia, entro otto giorni lavorativi, dovr richiedere il permesso di soggiorno. Il
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documento avr una motivazione identica a quella indicata nel visto.

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Si pu entrare in modo regolare in Italia e soggiornarvi per:


Gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere
il permesso di soggiorno. Per lo straniero che proviene da Paesi che non applicano l'Accordo di Schengen l'obbligo di
rendere la dichiarazione di presenza soddisfatto con l'apposizione del timbro uniforme Schengen sul documento di viaggio
al momento del controllo di frontiera. Invece, lo straniero che proviene da Paesi che applicano l' Accordo di Schengen dovr
presentare la dichiarazione di presenza, entro otto giorni dall'ingresso, al questore della provincia in cui si trova. Per chi
alloggia in strutture alberghiere costituir dichiarazione di presenza copia della dichiarazione resa all'albergatore e
sottoscritta dallo straniero. La copia di queste dichiarazioni sar consegnata allo straniero per essere esibita ad ogni
richiesta da parte degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza. L'inosservanza da parte dello straniero della procedura
indicata, salvo i casi di forza maggiore, ne determina l'espulsione; questa sanzione sar applicata anche nel caso in cui lo
straniero si sia trattenuto in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel visto d'ingresso.
Studio. Un visto per motivi di studio pu essere richiesto all'Ambasciata italiana nel Paese di residenza dello straniero. Ha
validit pari al corso che si intende seguire e si rinnova di anno in anno fino alla fine del corso di studi previsto. Questo
permesso permette di svolgere attivit lavorative part time, con contratto di lavoro non superiore alle 20 ore settimanali.
Ricongiungimento familiare. Pu essere richiesto da uno straniero regolarmente soggiornante, titolare di carta di
soggiorno o valido permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per asilo, per studio, per motivi
familiari o per motivi religiosi, di durata non inferiore ad un anno.
Lavoro. Il cittadino straniero deve possedere al momento di ingresso in Italia un visto per motivi di lavoro a seguito del
rilascio del nulla osta al lavoro da parte dello Sportello unico competente. I permessi per lavoro riguardano il lavoro
subordinato, il lavoro autonomo e il lavoro stagionale.
- Per instaurare un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato o stagionale con un
cittadino extracomunitario residente all'estero, il datore di lavoro, italiano o straniero regolarmente soggiornante, deve
presentare una specifica richiesta nominativa di nulla osta presso lo Sportello unico competente per il luogo in cui l'attivit
lavorativa dovr effettuarsi.
- Lo straniero che intende esercitare in Italia un'attivit non occasionale di lavoro autonomo, industriale,
professionale, artigianale o commerciale, o intende costituire una societ di capitali o di persone o accedere a cariche
societarie deve possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla legge ai cittadini italiani per l'esercizio delle singole
attivit e richiedere il visto di ingresso alla Rappresentanza diplomatica italiana competente.
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Lo straniero gi presente in Italia ad altro titolo


Pu, in particolari circostanze e nell'ambito delle quote previste, svolgere un'attivit lavorativa chiedendo alla Questura
competente per territorio la conversione del proprio titolo di soggiorno.
Se titolare di un permesso di soggiorno per motivi di studio o formazione pu svolgere:
attivit di lavoro subordinato, dopo aver acquisito dal competente Sportello unico l'autorizzazione e ottenuta la
conversione del permesso di soggiorno dalla Questura competente;
attivit di lavoro autonomo, dopo la necessaria verifica dei requisiti previsti per l'ingresso dello straniero per lavoro
autonomo e dopo aver ottenuto la conversione del permesso di soggiorno.
Se titolare di un permesso di soggiorno per lavoro stagionale pu svolgere attivit di lavoro subordinato
a tempo indeterminato, con conseguente conversione del permesso di soggiorno, purch abbia ottenuto l'anno
precedente un permesso di soggiorno per motivi di lavoro stagionale e, alla scadenza, abbia fatto rientro nello Stato
di provenienza.
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I minori stranieri
Anche se entrati clandestinamente in Italia, i minori stranieri sono titolari di tutti i diritti garantiti dalla Convenzione di New
York sui diritti del fanciullo del 1989, ove peraltro affermato che in tutte le decisioni riguardanti i minori deve essere tenuto
prioritariamente in conto il "superiore interesse del minore". L'organo costituito dalla legge per vigilare sulle modalit di
soggiorno dei minori stranieri temporaneamente ammessi sul territorio dello Stato e coordinare le attivit delle
amministrazioni interessate, il Comitato per i minori stranieri, incardinato presso il Ministero della Solidariet Sociale.
I minori presenti in Italia possono essere:
-"accompagnati", minori affidati con provvedimento formale a parenti entro il terzo grado e regolarmente soggiornanti
-"non accompagnati", minori che si trovano in Italia privi dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro
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assistenza o rappresentanza.
Puoi visitare il sito del Ministero dell' Interno

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Cittadinanza italiana: requisiti per la concessione


Con la legge 15 luglio 2009 n. 94 sono state introdotte alcune novit riguardo ai requisiti necessari per ottenere la
cittadinanza italiana. Per le richieste di concessione, per motivi di residenza e per matrimonio, stata prevista la
presentazione di documenti originali in aggiunta a quelli usualmente acquisiti (es. atto di matrimonio); viene introdotto,
inoltre, il versamento di un contributo pari a 200 per le nuove istanze.
Il periodo di residenza legale in Italia cresce, da sei mesi a due anni, per le domande per matrimonio.
Concessione della cittadinanza italiana a cittadini stranieri coniugati con italiani e a cittadini stranieri residenti
in Italia
PER MATRIMONIO CON CITTADINO ITALIANO (Articolo 5 della Legge 91/92 e successive modifiche e integrazioni). La
cittadinanza, ai sensi dell'articolo 5 della legge 5 febbraio 1992 n. 91 e successive modifiche e integrazioni, pu essere
concessa per matrimonio, in presenza dei seguenti requisiti:
1. Il richiedente, straniero o apolide, deve essere coniugato con cittadino italiano e risiedere legalmente in Italia da
almeno 2 anni dalla celebrazione del matrimonio
2. Se i coniugi risiedono all'estero, la domanda pu essere presentata dopo tre anni dalla data di matrimonio
Tali termini sono ridotti della met in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
Al momento dell'adozione del decreto di concessione della cittadinanza non deve essere intervenuto scioglimento,
annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere la separazione personale dei coniugi.
PER RESIDENZA IN ITALIA (Art. 9 della Legge 91/92 e successive modifiche e integrazioni). La cittadinanza, ai sensi
dell'articolo 9 comma 1 della legge 5 febbraio 1992 n. 91, e successive modifiche e integrazioni, pu essere concessa:
Allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini
per nascita o che nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni
(art.9,c.1 lett.a)
Allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio italiano da almeno
cinque anni successivamente all'adozione (art.9, c.1, lett. b)
Allo straniero che ha prestato servizio, anche all'estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato italiano
(art.9 c.1, lett.c)
Al cittadino di uno Stato U.E. se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio italiano (art.9 c.1, lett.d)
All' apolide e al rifugiato che risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio italiano (art.9 c.1, lett.e)
combinato disposto art.16 c.2) (*)
Allo straniero che risiede legalmente da almeno 10 anni nel territorio italiano (art.9 c.1, lett.f)
(*) Ai sensi dell'articolo 16, lo straniero riconosciuto rifugiato dallo Stato italiano equiparato all'apolide ai fini della
concessione della cittadinanza.
Riconoscimento della cittadinanza italiana in base a leggi specialiAi sensi dell' art. 1 della legge 379/2000 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n.295 del 19/12/2000 previsto il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e gi
residenti nei territori dell'ex Impero Austro-ungarico ed ai loro discendenti , in possesso dei seguenti requisiti:
nascita e residenza nei territori facenti parte della provincia di Trento, Bolzano,Gorizia ed in quelli gi italiani ceduti
alle ex Jugoslavia in forza del Trattato di Pace di Parigi del 10/02/1947 e di Osimo del 10/11/1975
emigrazione all'estero prima della data del 16/07/1920
dichiarazione intesa ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana, da rendersi entro il 20/12/2010 davanti
all'autorit diplomatico-consolare italiana se il richiedente risiede all'estero oppure davanti all'Ufficiale di stato civile
del Comune se il richiedente risiede in Italia. La dichiarazione, unitamente a documentazione idonea a comprovare i
requisiti di cui sopra, va trasmessa alla Commissione Interministeriale, istituita presso il Ministero dell'Interno, che
esprime il proprio parere in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge.
Sulla Gazzetta Ufficiale del 28/03/2006 stata pubblicata la legge 124/06 recante "Modifiche alla legge 91/92, concernenti
il riconoscimento della cittadinanza italiana ai connazionali dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia e ai loro discendenti". La
suddetta normativa prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana ai soggetti che hanno perso il nostro status civitatis
a seguito dei Trattati di Parigi del 10/02/1947 e di Osimo del 10/11/1975 nonch ai loro discendenti, in presenza dei
seguenti requisiti:
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(a) nell'ipotesi in cui all'art.17 bis comma 1 lettera a) della legge 05/02/1992 n.91
cittadinanza italiana e residenza nei territori ceduti alla ex Jugoslavia alla data di entrata in vigore dei Trattati di
Parigi e di Osimo
perdita della cittadinanza italiana per effetto degli anzidetti Trattati
appartenenza al gruppo linguistico italiano
(b) nell'ipotesi di cui all'art. 17 bis comma 1 lettera b) della legge 05/02/1992 n.91
documentazione comprovante la diretta discendenza del richiedente dai soggetti di cui alla lettera a) e conoscenza
della lingua e cultura italiane
L'istanza intesa ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana presentata all'Autorit diplomatico-consolare
italiana se il richiedente risiede all'estero oppure all'Ufficiale di stato civile del Comune se il richiedente risiede in Italia. In
ambedue le ipotesi l'istanza, unitamente a documentazione idonea a comprovare i requisiti di cui sopra, va trasmessa alla
Commissione Interministeriale, istituita presso il Ministero dell'Interno, che esprime il proprio parere in ordine alla
sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge.

Puoi consultare il sito del Ministero dell' Interno


Cittadinanza (591 KB)

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Rilascio-rinnovo del permesso di soggiorno


Se sei cittadino straniero puoi richiedere, per i motivi sottoelencati, il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno solo presso
gli uffici postali contrassegnati dal logo Sportello Amico. Per la compilazione del kit puoi avvalerti a titolo gratuito dei
Comuni che partecipano alla sperimentazione o di un Patronato.
Affidamento
Motivi religiosi
Residenza elettiva
Studio (per periodi superiori a tre mesi)
Missione
Asilo politico (rinnovo)
Tirocinio formazione professionale
Attesa riacquisto cittadinanza
Attesa occupazione
Carta di soggiorno stranieri (ora denominata "permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo")
Lavoro autonomo
Lavoro subordinato
Lavoro sub-stagionale
Famiglia
Famiglia minore 14-18 anni
Soggiorno lavoro (art. 27)
Richiesta dello status di apolidia (rinnovo).
Per tutti gli altri motivi devi rivolgerti alla Questura.
Se hai il nulla osta e chiedi il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro o famiglia rivolgiti allo Sportello Unico
Immigrazione. Se sei familiare straniero di cittadino italiano o di cittadino dell'Unione e chiedi la carta di soggiorno per
familiare di cittadino UE, puoi scegliere di presentare la domanda tramite l'Ufficio Postale o direttamente in Questura.
Che cosa fare all'Ufficio Postale: presso tutti gli uffici postali troverai apposito kit giallo che devi compilare seguendo
attentamente le istruzioni.
Che cosa fare al Comune o al Patronato. Qui non ti serve il kit cartaceo. Per compilare la domanda puoi avvalerti di
assistenza gratuita e qualificata.
Dove consegnare il kit. Il kit deve essere consegnato negli uffici postali con Sportello Amico, in busta aperta.
Ricorda che devi sempre esibire il passaporto e che, se stai chiedendo il rinnovo, devi consegnare anche una copia del
permesso di soggiorno in scadenza.L'operatore dell'Ufficio Postale ti rilascia una ricevuta che, allegata al permesso
scaduto, sostituisce e ha il valore della ricevuta precedentemente rilasciata dalla Questura.
Puoi consultare il sito del Ministero dell' Interno
Puoi consultare il sito della Polizia di Stato
Puoi consultare il sito della Prefettura
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Puoi consultare il Portale Immigrazione

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Riconoscimento dei titoli di studio esteri in Italia


I procedimenti giuridici che consentono ai titoli di studio stranieri di produrre effetti legali in un paese straniero sono di due
tipi:
1. EQUIPOLLENZA O ATTRIBUZIONE DEL VALORE LEGALE - il titolo di studio straniero viene comparato ad un titolo
analogo del paese prescelto; l'analisi comparata del titolo tiene conto della natura accademica dell'istituzione straniera che
ha rilasciato il titolo, della durata degli studi compiuti, dei contenuti disciplinari analitici (corsi, esami, voti, tesi). Se i due
titoli sono equivalenti o non presentano sostanziali difformit, l'autorit competente del paese a cui viene fatta la richiesta
dichiara l'equipollenza del titolo straniero rilasciando anche il titolo di studio equivalente del paese stesso. In questo modo
l'equipollenza consente al titolo straniero di produrre tutti gli effetti giuridici previsti dal corrispondente titolo del paese a cui
stata fatta la richiesta.
2. RICONOSCIMENTO - l'autorit competente del paese a cui viene fatta la richiesta compie una valutazione sintetica del
titolo straniero, stabilendo una corrispodenza di livello e dichiarando di riconoscerlo a determinati fini (prosecuzione degli
studi o accesso alle professioni). Gli effetti giuridici del riconoscimento sono pi limitati rispetto all'equipollenza. Il
riconoscimento dei titoli di studio dei paesi appartenenti alla Unione Europa regolamentato dalle direttive CEE. In
generale si pu affermare che ogni singola domanda di riconoscimento viene esaminata individualmente dalle autorit
competenti del paese in cui si intende proseguire gli studi, tenendo comunque conto di altri eventuali problemi, quali la
limitazione del numero di iscritti, il rispetto delle scadenze di iscrizione, gli esami di ammissione, ecc. Per poter
completare l'iter burocratico quindi opportuno:
- rivolgersi ai centri di orientamento del proprio Istituto o della propria Universit
- contattare l'Istituto o l'Universit straniera presso la quale si intende proseguire gli studi
- rivolgersi alle sedi dei Centri NARIC (Centri Nazionali di Informazione sul Riconoscimento dei Diplomi) nel proprio paese e
all'estero
MODALITA' PER IL RICONOSCIMENTO E L'EQUIPOLLENZA DEI TITOLI DI STUDIO STRANIERI IN ITALIA TITOLI
FINALI DI SCUOLA SECONDARIA: i titoli finali stranieri di Scuola Secondaria Superiore possono essere riconosciuti in
Italia purch i detentori siano in possesso di cittadinanza italiana.
MODALITA' DI ISCRIZIONE: se sei interessato devi inviare la domanda di equipollenza al Provveditore agli Studi della
provincia nella quale resiedi.
TITOLI ACCADEMICI:
La Legge italiana dichiara che i titoli accademici conseguiti all'estero non hanno in Italia alcun valore legale (RD n. 1592 del
31/08/1933), ma viene lasciata la possibilit ai detentori di chiedere l'equivalenza con i corrispondenti titoli italiani; le
autorit accademiche italiane hanno la facolt di valutare su richiesta degli interessati i titoli stranieri presentati al fine di
verificarne l'eventuale corrispondenza a quelli italiani.
MODALITA' DI ISCRIZIONE: se sei interessato devi inviare una domanda di riconoscimento al Rettore di un Ateneo
italiano nel cui Statuto figura un corso di studi comparabile con quello completato all'estero, e alla domanda devi allegare:
1. titolo accademico di cui richiedi il riconoscimento, in copia autenticata
2. titolo finale di scuola secondaria superiore valido per l'ammissione all'universit nel paese in cui l'hai conseguito, in copia
autenticata.
3. certificato in originale con dettaglio dei corsi seguiti e degli esami sostenuti
4. programma di studio di tutte le discipline incluse nel curriculum straniero
5. traduzione in lingua italiana di entrambi i titoli di studio e del certificato sopra indicato, certificata conforme al testo
straniero da un traduttore ufficiale o dalla Rappresentanza Diplomatica o Consolare del paese dove hai conseguito il titolo
operante in Italia
6. entrambi i titoli di studio devono essere accompagnati da una dichiarazione di valore, rilasciata dalla Rappresentanza
Diplomatica o Consolare sopraindicata, concernente:
- la posizione giuridica della scuola (statale o legalmente riconosciuta);
- l'origine e il grado degli studi ai quali il titolo si riferisce, secondo l'ordinamento scolastico vigente nel paese ove stato
conseguito;
- gli anni complessivi di scolarit
- gli effetti ai fini della prosecuzione degli studi o della assunzione a posti di lavoro
7. 2 fotografie formato tessera di cui una autenticata.
RICONOSCIMENTO ED EQUIPOLLENZA DEI DOTTORATI DI RICERCA STRANIERI NEI PAESI DELL'UNIONE
EUROPEA
Se hai conseguito presso un'universit non italiana il titolo di dottore di ricerca o analoga qualificazione accademica, puoi
fare richiesta di riconoscimento (articolo 74 del DPR 11 luglio 1980 n. 382). L'eventuale riconoscimento operato con
decreto del ministro dell'Universit e della Ricerca Scientifica e Tecnologica su conforme parere del Consiglio Universitario
Nazionale. Tale norma viene applicata ai cittadini dei paesi appartenenti alla UE.

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PROCEDURA D'ISCRIZIONE:
Devi inviare la domanda di riconoscimento al Ministero dell'Universit, e ad essa devi allegare:
1. diploma di laurea
2. diploma di dottorato e relativa tesi
3. attestato del docente che ti ha seguito
4. certificato di nascita
5. certificato di cittadinanza.
I diplomi rilasciati da alcune istituzioni universitarie italiane e straniere sono riconosciuti in Italia e dischiarati equipollenti al
dottorato di ricerca sulla base di specifici decreti.
I decreti di equipollenza con il dottorato di ricerca italiano sinora emessi si riferiscono ai seguenti titoli:
- i diplomi di perfezionamento (Classe di Lettere e Classe di Scienze matematiche, fisiche e naturali) rilasciati dalla Scuola
normale superiore di Pisa (legge 18 giugno 1986, n. 308)
- i titoli di dottore rilasciati dall'Istituto universitario europeo di Firenze (legge 11 luglio 1986, n. 352)
- i diplomi di perfezionamento (Classe di Scienze sociali e Classe di Scienze sperimentali e applicate) rilasciati dalla
Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento S. Anna di Pisa ( legge 14 febbraio 1987, n. 41)
- i titoli di Doctor Philosophiae in fisica delle particelle elementari, in fisica degli stadi condensati, in fisica matematica e
dell'analisi funzionale, in astrofisica, in genetica molecolare rilasciati dalla Scuola internazionale superiore di studi avanzati
di Trieste (decreto 24 luglio 1987, n. 419; decreto 24 febbraio 1993)
- il titolo di dottore di ricerca rilasciato dalla Scuola superiore di studi storici dell'Universit di San Marino (decreto 11 giugno
1990).
INDIRIZZI UTILI:
- CIMEA, Centro d'Informazione sulla Mobilit e le Equivalenze Accademiche Fondazione Rui (Centro Naric), viale Ventuno
Aprile, 36 - 00162 Roma - tel. 06/86321281; fax 06/86322845 ( www.cimea.it )
- MURST, Dipartimento Istruzione Universitaria, Ufficio V, piazzale Kennedy, 20 - 00144 Roma - tel. 06/59912061 (
www.miur.it )

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Colf e badanti
Con l' art. 1-ter del decreto-legge 10 luglio 2009, n. 78, come introdotto dalla legge di conversione, legge 3 agosto 2009, n.
102, il legislatore italiano ha offerto a famiglie e organizzazioni che si avvalevano di colf e badanti "in nero", anche se
extracomunitari clandestini, di emergere dal sommerso e regolarizzare la propria posizione unitamente a quella retributiva,
contributiva e assicurativa dei lavoratori e delle lavoratrici. L'attivit lavorativa irregolare ("in nero") che pu formare oggetto
della dichiarazione di emersione quella svolta per almeno tre mesi alla data del 30 giugno 2009, vale a dire che deve
trattarsi di lavoratori impiegati irregolarmente almeno a far data dal 1 aprile 2009. Su un piano procedurale (Circolare
congiunta Min. Interno e Min. Lavoro n. 10 del 7 agosto 2009), a differenza delle ordinarie procedure di ingresso per lavoro
extracomunitario (cd. "flussi"), l'emersione introdotta dalla legge n. 102/2009 non prevede la formazione di una graduatoria a
tempo, n vi sono limiti di quote d'ingresso prefissate: tutte le domande in regola, che presentano i requisiti richiesti dalla
legge, saranno oggetto di trattazione e di accoglimento, sia che risultino presentate il 1 settembre sia che siano state
prodotte soltanto l'ultimo giorno del mese. Presupposto formale della ammissione alla procedura di emersione dato dal
versamento del contributo forfetario di 500 euro per ciascun lavoratore oggetto della dichiarazione di emersione il
01/10/2009 nel Palazzo del Governo il Prefetto, il Presidente della ProvinciaI e l'Assessore alle politiche del Lavoro della
Provincia, il Direttore della Direzione Provinciale del Lavoro e Dirigente dello Sportello Unico per l'Immigrazione di Macerata,
il Direttore provinciale dell'Inps di Macerata, hanno sottoscritto il Protocollo d'intesa per la gestione della procedura di
emersione di colf e badanti. Con Risoluzione n. 209 dell' 11/08/2009 sono stati istituiti i codici da indicare per il
versamento, da parte dei datori di lavoro, del contributo per l'emersione di lavoratori italiani, comunitari ed extracomunitari
occupati in attivit di assistenza alla persona e nel lavoro domestico (badanti e colf). Il pagamento del contributo (500 euro
per ogni lavoratore) deve essere effettuato all' Agenzia delle Entrate presentando il modello "F24 versamenti con elementi
identificativi" presso qualunque sportello bancario, postale e presso gli agenti della riscossione o telematicamente
utilizzando esclusivamente i servizi on line dell'Agenzia delle Entrate con esclusione, quindi, di quelli offerti dal sistema
bancario (home banking e corporate banking) e postale (home banking). I codici da indicare per il pagamento sono RINT
per l'emersione di lavoratori italiani e comunitari e REXT per l'emersione di lavoratori extracomunitari e nel campo "elementi
identificativi" occorre riportare il codice fiscale del lavoratore o qualora questi ne sia sprovvisto i primi 17 caratteri del
numero di un valido documento di identit.
Puoi consultare il sito dell' Agenzia delle Entrate

Sede: Piazza Libert 3


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Cap. 62100

Partita IVA 00093120434


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Sede Fiscale: Viale Trieste 24

Comune di Macerata - Immigrazione

Tel. (0733) 2561 - Fax (0733) 256200

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Codice Fiscale 80001650433

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