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Giorgio Sangiorgio
Negli ultimi anni, nei gruppi o ambienti dove si pratica l'alchimia, si assiste ad un fenomeno nuovo:
la presenza sempre pi numerosa di donne nel ruolo di operatrici o per lo meno di uditrici molto
interessate, il che sta rivoluzionando in positivo il modo abituale di divulgare la pratica alchemica.
Questo fatto sembra andare controcorrente, rispetto alle tradizioni dello scorso secolo, dove i gruppi
alchemici si caratterizzavano per la prevalente presenza di uomini. Ci inoltre smentisce la teoria,
del tutto arbitraria, secondo la quale l'alchimia sarebbe una via tipicamente maschile, perch molto
razionale e tecnica, senza dare spazio all'intuizione e all'emozione.
In realt questo recente fenomeno si gi ripetuto in altri periodi storici, quando le condizioni
sociali e religiose lo hanno permesso. Tra il II e il I secolo A. C. gi emergono le figure di Maria La
Profetissa e di Cleopatra, ed un aspetto interessante dell'alchimia di questo periodo la notevole
presenza di donne, anche col ruolo primario di capiscuola. Nel III- IV secolo d. C. l'alchimia
alessandrina giunge al suo apogeo e nello stesso tempo appaiono importanti donne alchimiste,
Teosebia, Panunzia e Ipazia, primo martire del fanatismo cristiano.
Questa presenza dipende dal fatto che nel mondo egizio, alessandrino e romano le donne hanno
raggiunto un ruolo sociale, culturale e politico altissimo, simile all'attuale, che con la dissoluzione
dell'impero romano d'Occidente e l'invasione araba del bacino del Mediterraneo perdono
rapidamente. Nel Medio Evo molte donne sono assistenti di medici, infermiere o levatrici,
conoscitrici esperte delle erbe, ma se osano interessarsi apertamente di alchimia sono facilmente
accusate di stregoneria, e comunque gi riappare la figura femminile di Perranelle, la moglie del
celebre alchimista Nicolas Flamel, divenuti poi simboli della lavorazione a due vasi.
Nel Rinascimento compare una figura femminile di rilievo: Caterina Sforza, la quale, per la sua
posizione sociale, in grado di respingere ogni sospetto e trasmettere lo stesso interesse al nipote
Cosimo I dei Medici. Nel Seicento compare un'altra figura femminile importante, che raccoglie
intorno a s diversi operatori: la regina Cristina di Svezia. Poi nel XIX secolo si evidenzia la
singolare figura di una alchimista inglese, Mary Ann Atwood, che insieme al padre pubblica alcuni
testi.
A Maria la Profetissa si attribuisce l'impiego della metafora sessuale per descrivere la fusione dei
metalli e l'invenzione di importanti procedure chimiche, come il bagno maria che regola la
temperatura di reazione in un bagno dacqua, usato anche in cucina. Essa pure nota per il famoso
assioma adottato successivamente dalla cosmogonia ermetica: LUno diventa Due, il Due diventa
Tre e dal terzo viene lUno come quarto.
La presenza del femminile nei gruppi ermetici alchemici importante, perch il maschio si evolve,
se distilla in maniera autonoma il femminino, la sensibilit e la fluidit. Mentre la donna si evolve,
se distilla in modo autonomo il mascolino, la razionalit e la fermezza. L'uomo, attraverso
unimmagine femminile, deve evincere la propria Eva interiore, per sciogliere la propria psiche.
Mentre la donna, attraverso unimmagine maschile, deve evincere il proprio Adamo interiore, per
fissare la propria psiche. Per questo lavoro fondamentale nei gruppi alchemici la presenza di
uomini e donne impegnate nello stesso percorso, per evitare che in tutto ci giochi un peso
eccessivo l'immagine inconscia della madre per l'uomo e del padre per la donna.
Per Eva s'intende l'anima femminile nell'uomo e che deve venire alla luce della coscienza. A ci si
oppone la cosiddetta Lilith, la libido per la femmina che stordisce il maschio e che proviene
nel riconoscere il proprio sesso opposto, nascosto nellinconscio e proiettato nellaltra o nellaltro,
che una volta rivelato pu cos sposarsi col sesso fisico e conscio, per una trasformazione radicale
che per avviene unicamente nel proprio singolo vaso. E' da precisare che l'alchimia, a differenza di
alcune teorie esoteriche, vede il femminino come potere ed il mascolino come conoscenza e
viceversa, alternativamente, secondo le diverse fasi. Nelloperativit di coppia nessuno dei due deve
cambiare laltro, ma ognuno deve trasformare s stesso, nel gioco speculare e proiettivo di un
rapporto a quattro: lui, lei, Adamo, Eva.
La via della donna sta nel secernere il proprio succo spirituale attraverso la pressione interna
dellAdamo, cos come la via dell'uomo sta nel secernere il proprio attraverso la pressione interna
dellEva. La distillazione di tali succhi non rimozione del proprio sesso e imitazione dell'altro, ma
sublimazione del proprio a livello dellarchetipo.
Questi estratti arricchiscono entrambi, poich luno attinge a valenze e connotati che laltro
possiede in eccesso e di cui invece carente, attuando un bilanciamento reciproco. Ad esempio, se
un uomo ha un carattere rigido e freddo, con un circuito energetico chiuso, deve ispirarsi ad una
donna che abbia un carattere duttile e caldo, con un circuito aperto, comunicativo; ed attingere ad
una emozionalit femminile che possa alimentare i fuochi del suo alambicco. Questa differenza di
carattere pu creare contrasti e incomprensioni, ma luomo pu realizzare che dare e ricevere
emozioni, scambiare sentimenti, ha un ritorno di energia superiore a quello che investe. Anche la
donna potr realizzare che la mancanza di controllo delle passioni, che un utilizzo poco razionale e
dispersivo delle emozioni, ha un ritorno di energie inferiore a quanto investe. Solo in questo modo
si attua l'integrazione operativa della coppia.
L'iter non a scapito della differenza sessuale posta dalla natura. Lalchimista perfeziona il
mascolino con il femminino o viceversa, utilizzandone solo le cariche psicologiche o i campi
energetici. Landrogino o lermafrodita ermetico sono simboli del superamento della dicotomia di
tali cariche opposte, per giungere ad una integrazione metafisica, ma non vanno assolutamente
intesi come bisessualit fisica.
Quando la coscienza non si eleva al piano del sesso come archetipo, possono subentrare
meccanismi di riduzione agli istinti primordiali dell'uomo. Gli invertiti testimoniano un incidente di
percorso, una deviazione nel tentativo di superare tale dicotomia. L'androgino ermetico deve essere
un superamento della dualit, una catartica obliterazione del IO anagrafico, perch questo si sublimi
nellUomo Cosmico che non ha forma o carattere sessuale. Difatti si dice comunemente che gli
angeli non hanno sesso.
Nella tecnica il rapimento dell'orgasmo sessuale, come quello mistico del religioso, sviluppa una
liberazione dal proprio anagrafico grazie ad una forza di base essenziale, informale, purch sia
consapevole il rendere sacro tale atto, al fine di dare la giusta direzione allanimazione dell'energia
vitale.
La tecnica attiva e raffina la sfera impressionabile della Luna e le influenze della sfera energetica di
Venere, favorendo il controllo e la solidificazione del corpo etereo, che conterr il doppio o corpo
della coscienza integrata al proprio campo energetico. Nel rapporto di coppia bisogna vedere con la
seconda attenzione il gioco sottile dei rapporti: lui con lei, lui con Adamo, lui con Eva, Eva con lei,
Eva con Adamo per l'uomo, oppure lei con lui, lei con Eva, lei con Adamo, Adamo con lui, Adam
con Eva per la donna.
E' la congiunzione tra logica maschile e immaginazione femminile, nel subcosciente dell'artista, a
concepire l'opera d'arte. E' lunione tra seme maschile ed ovulo femminile, nellutero della donna, a
generare nuova vita biologica. Cos nell'alchimia l'integrazione consapevole tra sesso fisico e
contro-sesso latente a generare il corpo autonomo della coscienza. Dato che queste tre modalit
creative possono sembrare antitetiche e a volte, nella pratica, lultima sacrifica le altre due, si
capisce il motivo per cui lalchimia sia una pratica ardua per la donna, naturalmente tesa a investire
tutta la sua energia nel realizzare una maternit, protesa alla generazione e conservazione della vita
terrena, in ogni sua corporea manifestazione. Se la creativit della madre o dell'artista si proietta
inconsciamente fuori di s, la creativit dell'alchimista tutta proiettata dentro di s, per
lespansione del campo mentale.