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Lorenzo il Magnifico

Lorenzo di Piero de’ Medici nasce a Firenze il 1° Gennaio 1449, muore all’età
di 45 anni, sempre a Firenze il 9 Aprile 1492; nipote di Cosimo de’ Medici,
appartiene alla signoria medicea. E’ conosciuto con il nomignolo “il
Magnifico” grazie alla sua fama di mecenate; era un gran letterato, amante del
saper; infatti ha mandato molto spesso i suoi protetti a cercare opere per la
propria biblioteca.

Nel 1468, a soli diciannove anni sposa una dona appartenente alla nobiltà,
Clarice Orsini, e assume il potere sulla città di Firenze assieme al fratello
Guglielmo, non senza però titubanze: infatti, voleva essere visto come un
semplice cittadino e non come il governatore di una città.

Tra il 1469 e il 1472 attua una serie di modifiche all’interno del comune: riforma le istituzioni statali e si
assicura il potere senza perdere il consenso popolare; trasforma le magistrature comunali in semplici
pedine nelle proprie mani.

Si creò però del malcontento tra le famiglie nobili, prima tra tutte quella dei Pazzi; infatti, in una delle tante
ribellioni a cui i due fratelli dovettero andare incontro, detta “Congiura dei Pazzi” (capeggiata dal Papa Sisto
IV e suo nipote Girolamo Riario), trovò la morte Guglielmo de’ Medici. Il
Papa organizzò numerose altre congiure, ma tutte fallirono
clamorosamente; così lo scomunicò e si alleò con Ferdinando I di Napoli e
con la Repubblica di Siena. Questa alleanza riuscì a sconfiggere le armate
di Lorenzo; ma il ragazzo si fece forza e andò a parlare direttamente con
Ferdinando I, riuscendo a fargli ritirare le truppe dalla Toscana. Inoltre gli
fece rompere l’alleanza con il Papa, che trovatosi immediatamente da
solo, offrì la pace a Firenze.

A questo punto, Lorenzo ne approfittò per stringere il potere tutto nelle


sue mani, instaurando il Consiglio dei settanta, costituito dai fedeli della
famiglia; e riuscì a stipulare un alleanza con lo Stato della Chiesa,
capeggiato dal Papa Innocenzo VII. Grazie all’alleanza tra Firenze, Stato
della Chiesa e Napoli, Lorenzo riuscì a mantenere in equilibrio tutte le
potenze italiane.

Fu un grande letterato e tra le sue opere ricordiamo la Raccolta Aragonese


e La canzona di Bacco.

« Quant'è bella giovinezza,


Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c'è certezza »
Informazioni e dati presi da Wikipedia:
(Lorenzo de' Medici, Canti Carnascialeschi, Canzona di Bacco)
http://it.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_de'_
Medici

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