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L'ombra cinese
L'OMBRE CHINOISE
Apparso a stampa nel 1932, L'ombre chinoise vede Maigret giocare per cos
dire in casa: fra place des Vosges, Pigalle, boulevard Haussmann e,
naturalmente, il suo ufficio del Quai des Orfvres. Dove si muove anche pi
a suo agio da quando il suo autore stato cortesemente invitato dal vero
direttore della Polizia giudiziaria (quello Xavier Guichard divenuto celebre
per aver arrestato l'anarchico Bonnot) ad andare a vedere sul posto come si
conduce un interrogatorio, come si procede a una perizia psichiatrica e cosa non meno importante - come funziona la macchina burocratica della
polizia.
grandi passi. Ogni tanto nella piazza passava un autobus, e quel rumore
rendeva pi denso il silenzio che seguiva.
Il commissario non tocc nulla. Si accert soltanto che l'arma non fosse
rimasta nell'ufficio, indugi per tre o quattro minuti guardandosi intorno e
aspirando qualche rapida boccata dalla pipa, poi usc con aria assorta.
E allora?.
La portinaia non si era mossa. Parlava a voce bassissima.
Allora niente! E' morto!.
Hanno appena richiamato su il signor de Saint-Mare.
Nell'appartamento c'era un gran trambusto. Porte che sbattevano.
Qualcuno che correva.
E' tanto delicata!.
Gi, gi! borbott Maigret grattandosi la nuca.
Solo che il problema un altro. Ha idea di chi potrebbe essersi
introdotto nell'ufficio?.
Io?... E come?....
Ma, scusi, dalla guardiola vedr pur passare gli inquilini!.
Dovrei vederli! Se il proprietario mi desse un locale decente e non
risparmiasse sulla luce... E' gi tanto se sento dei passi e se la sera intravedo
qualche ombra... Alcuni passi li riconosco....
Non ha notato niente di insolito dalle sei in poi?.
Niente! Quasi tutti gli inquilini sono venuti a buttare la spazzatura... Qui,
a sinistra della guardiola...
Vede quei tre bidoni?... Prima delle sette di sera vietato....
E non passato nessuno dall'androne?.
Come faccio a saperlo?... Si vede che lei non conosce il palazzo... Ci
sono ventotto inquilini... Senza contare la ditta Couchet, dove c' un
continuo andirivieni....
Si udirono dei passi nell'androne. Un uomo con una bombetta in testa
entr nel cortile, gir a sinistra e, avvicinatosi ai bidoni delle immondizie,
prese una pattumiera vuota. Malgrado l'oscurit scorse probabilmente
Maigret e la portinaia, perch rest un attimo immobile e poi disse:
C' qualcosa per me?.
Niente, signor Martin....
E Maigret si inform:
Chi ?.
Un impiegato dell'Anagrafe, il signor Martin, che abita al secondo piano
con la moglie.
Come mai la sua pattumiera...?.
Fanno quasi tutti cos, quando devono uscire...
contro qualcuno. Era la portinaia, che non riusciva a rassegnarsi all'idea che
quegli sconosciuti circolassero nell'edificio senza che lei potesse
controllarne i movimenti.
Qual il suo nome? le domand Maigret bonariamente.
Signora Bourcier... Devono restare ancora per molto quelli l?... Guardi!
La luce nella camera della signora de Saint-Mare si spenta... Si sar
addormentata, poverina....
Osservando il palazzo, il commissario not un'altra finestra con la luce
accesa e, dietro alla tenda color crema, il profilo di una donna. Era piccola e
magra, come la portinaia. Non si sentiva cosa stesse dicendo, ma s'intuiva
ugualmente che era in collera.
Restava per un po' completamente immobile a fissare qualcuno che non si
vedeva, poi, d'un tratto, si metteva a parlare ed a gesticolare avanzando di
qualche passo.
Chi ?.
La signora Martin... Poco fa lei ha visto suo marito che rincasava...
Quello che ha riportato su la pattumiera...
L'impiegato dell'Anagrafe....
Litigano spesso?.
Mica litigano... E' solo lei che grida... Lui non osa nemmeno fiatare....
Di quando in quando Maigret lanciava uno sguardo all'interno dell'ufficio,
dove c'erano una decina di persone, tutte indaffarate. Il giudice istruttore,
dalla soglia, chiam la portinaia.
Chi si occupa della ditta, oltre a Couchet?.
Il direttore, il signor Philippe. Abita qui vicino, all'le Saint-Louis....
Ha il telefono?.
Penso proprio di s....
Lo udirono parlare al telefono. Di sopra, dietro la tenda, non si scorgeva
pi la sagoma della signora Martin. Si vide invece un individuo
assolutamente scialbo venir gi per le scale, attraversare il cortile a passi
furtivi e uscire in strada. Maigret riconobbe la bombetta e il soprabito beige
del signor Martin.
Era mezzanotte. Le ragazze del grammofono spensero la luce. A parte gli
uffici, rimaneva illuminato solo il salotto dei Saint-Mare, al primo piano,
dove l'ex ambasciatore e la levatrice conversavano a bassa voce in mezzo a
un vago odore di ospedale.
Nonostante l'ora, il signor Philippe arriv tutto in ghingheri, con la barba
bruna lisciata con cura e i guanti di camoscio grigio. Era un uomo sui
quarant'anni, il ritratto stesso del dirigente serio e beneducato.
Suo figlio?... disse lentamente, con gli occhi fissi sul rettangolo azzurro
pallido della finestra.
Ma allora... esclam l'altra allora il suo amico che morto!... Pare
che si tratti di un delitto....
Il cognome di Roger Couchet? chiese Maigret.
Si, Roger Couchet!.
Tacquero tutti e tre, turbati.
E che cosa fa? riprese il commissario, dopo una lunga pausa durante la
quale si ud un mormorio di voci dalla stanza accanto.
Come?.
Che mestiere fa?.
D'un tratto la giovane donna cap:
Lei della polizia, vero?.
Era fuori di s. Poco manc che rimproverasse Nine per averla attirata in
una trappola.
Il commissario molto gentile! disse Nine, tirando fuori una gamba dal
letto e chinandosi a raccattare le calze.
Avrei dovuto immaginarmelo!... E quindi lei sapeva gi prima... prima
che arrivassi....
Non avevo mai sentito parlare di Roger! disse Maigret. Ma ora dovr
darmi qualche informazione su di lui....
Io non so niente... Stiamo insieme solo da tre settimane....
E prima?.
Stava con una alta e magra coi capelli rossi che si fa passare per una
manicure....
E lui lavora?.
A quella domanda l'imbarazzo della donna divenne palpabile.
Non lo so....
In altre parole, non fa niente... Vive di rendita?...
Se la passa bene?....
No! Mangiamo quasi sempre in un ristorantino a prezzo fisso, sei franchi
a pasto....
Parla spesso di suo padre?.
Me ne ha parlato solo una volta, come le ho gi detto....
Potrebbe descrivermi la persona che venuta a trovarlo? L'aveva gi
vista prima?.
No! E' un uomo... come dire?... l'avevo preso per un ufficiale giudiziario,
e quando sono venuta qui pensavo che cos fosse, e che Roger avesse dei
debiti....
E' vestito bene?.
E dove li trover?.
La prego, non si preoccupi per me... Non le dispiace se...?.
E vers un po' d'acqua nel catino per cominciare a lavarsi.
Maigret, cercando di darsi un contegno, fece ancora qualche passo per la
camera, poi usc e torn nella stanza accanto, dove lo aspettavano le due
donne. La pi nervosa adesso era Cline. Nine, invece, se ne stava seduta in
poltrona e mordicchiava un fazzoletto guardando verso il vano della finestra
con i suoi grandi occhi sognanti.
E allora?... domand l'amante di Roger.
Allora niente! Pu tornarsene in camera....
E' proprio suo padre quello che...?.
Poi, corrugando la fronte con un'espressione che di colpo si era fatta
grave, disse:
Ma allora avr diritto all'eredit?.
E se ne and con aria pensierosa.
Quando furono per strada, Maigret domand a Nine, che gli camminava a
fianco:
Dove va, adesso?.
Lei fece un gesto vago di indifferenza, poi sospir:
Vado a vedere se mi riprendono al Moulin Bleu....
Il commissario la osservava con affettuoso interesse.
Voleva bene a Couchet?.
Gliel'ho detto ieri: era un gran brav'uomo... E non ce ne sono tanti, glielo
assicuro!... Quando penso che un farabutto l'ha....
Cominci a piangere, ma smise subito.
Sono arrivata disse a un certo punto, spingendo una porticina da cui
entravano gli artisti.
Maigret aveva sete; entr in un bar e ordin un boccale di birra. Doveva
andare in place des Vosges.
Vedendo un telefono, pens che non era ancora passato dal Quai des
Orfvres, dove magari c'era della posta urgente per lui.
Chiam al telefono un impiegato.
Jean, sei tu?... C' niente per me?... Come?... Una signora che mi aspetta
da un'ora?... Vestita a lutto?...
Non la signora Couchet?... Chi?... La signora Martin?...
Vengo subito!.
La signora Martin vestita a lutto! E lo aspettava da un'ora nella sala
d'attesa della Polizia giudiziaria!
Non siamo ricchi, noi! Martin privo di iniziativa, non sa farsi avanti, si
lascia fare lo sgambetto da colleghi meno intelligenti di lui... Ma a costo di
andare a servizio per vivere, io non vorrei....
E' stata lei che ha mandato suo marito ad avvertire Roger?.
La donna non impallid solo perch era impossibile: aveva gi il viso
terreo. Ma nel suo sguardo ci fu un attimo di smarrimento.
Come fa a saperlo?.
E d'improvviso, con sdegno:
Mi auguro che almeno non ci faccia pedinare...
Sarebbe il colmo!... Guardi che non esiterei a rivolgermi ai suoi
superiori....
Si calmi, signora... Non ho detto niente di simile...
Per puro caso proprio stamattina ho incontrato il signor Martin....
Ma lei non si fidava, e continuava a fissare il commissario con sguardo
ostile.
Finir per pentirmi di essere venuta!... Una cerca di comportarsi
correttamente!... E invece di esserle riconoscenti....
Le assicuro che le sono infinitamente grato per la sua visita....
La signora Martin intuiva comunque che qualcosa stava andando per il
verso sbagliato. Quell'uomo robusto dalle spalle larghe e dal collo tozzo che
la guardava con occhi ingenui, quasi inespressivi, la intimoriva.
In ogni caso, articol con voce acuta meglio che parli io piuttosto
che la portinaia... Prima o poi lei sarebbe venuto a sapere....
Che lei stata la prima signora Couchet....
Ha visto l'altra?.
Maigret fece un po' di fatica a non sorridere.
Non ancora....
Oh, verser qualche lacrima di coccodrillo!...
Adesso, per, pu starsene tranquilla... Con tutti i milioni che ha
guadagnato Couchet....
All'improvviso scoppi in lacrime. Il labbro inferiore cominci a tremare,
attenuando la durezza del suo viso.
Lei, che nemmeno lo conosceva quando doveva affrontare le difficolt e
gli occorreva una donna per aiutarlo, per incoraggiarlo....
Ogni tanto un singhiozzo soffocato, appena percettibile, saliva da quel
collo magro, cinto da un nastro di seta marezzata.
Poi la donna si alz in piedi e si guard intorno per accertarsi di non aver
dimenticato niente. Tirava su col naso.
Ma tutto questo non conta....
Un sorriso amaro, sotto le lacrime.
In ogni caso, ho fatto il mio dovere... Non so cosa lei penser di me, ma
io....
Le assicuro che....
Maigret si sarebbe trovato in un bell'imbarazzo a dover continuare, se lei
stessa non avesse concluso:
Non m'importa! Io ho la coscienza a posto, e non tutti possono dire
altrettanto....
Le mancava qualcosa. E non capiva cosa. Diede ancora uno sguardo
tutt'intorno, poi mosse una mano, come stupita di sentirla vuota.
Maigret, alzatosi, la accompagn alla porta.
La ringrazio di essere venuta....
Ho fatto quello che ritenevo giusto....
Usc nel corridoio, dove alcuni ispettori chiacchieravano ridendo. Pass
vicino al gruppo, tutta impettita, senza girare la testa.
Maigret, richiusa la porta, and alla finestra e, nonostante il freddo, la
spalanc. Era stanco come se avesse sottoposto un criminale a un estenuante
interrogatorio. Ma soprattutto avvertiva quel vago disagio che si prova
quando si costretti a prendere in considerazione certi aspetti della vita che
di solito si preferisce ignorare.
Non c'era nulla di drammatico. Nulla di particolarmente disgustoso.
La signora Martin non aveva detto niente di straordinario, n gli aveva
dischiuso orizzonti sconosciuti.
Eppure quell'incontro lasciava al commissario come una sensazione di
nausea.
Su un angolo della scrivania c'era, aperto, il bollettino della polizia con le
foto segnaletiche di una ventina di ricercati. Quasi tutte facce dai tratti
bestiali, che portavano il marchio della depravazione.
Ernst Strowitz, condannato in contumacia dal Tribunale di Caen per aver
ammazzato una contadina sulla strada per Bnourille....
E la postilla, in rosso:
Pericoloso. Gira sempre armato.
Un tipo destinato a vender cara la pelle. Maigret, tuttavia, avrebbe
preferito aver a che fare con lui piuttosto che con quel vischioso grigiore,
con quelle storie di vicende familiari, con quel delitto ancora inesplicabile
ma che sospettava atroce.
Alcune immagini lo perseguitavano: i Martin, che gli sembrava di vedere
a passeggio la domenica sugli Champs-lyses. Il soprabito beige e il nastro
di seta nera al collo della donna...
Suon. Comparve Jean, e Maigret lo mand a prendere le schede da lui
richieste su tutti quelli che erano coinvolti nella faccenda.
Non c'era granch. Nine era stata fermata una sola volta nel corso di una
retata a Montmartre, ed era stata rilasciata dopo aver dimostrato che non
faceva la prostituta di mestiere.
Quanto al giovane Couchet, era tenuto d'occhio dalla Finanza e dalla
Squadra antidroga, che lo sospettava di essere dedito al traffico di
stupefacenti.
Ma non era mai emerso alcun indizio a suo carico.
Una telefonata alla Buoncostume rivel invece che Cline, di cognome
Loiseau, nata a Saint-Amand-Montrond, vi era conosciuta. Era schedata, e
si recava abbastanza regolarmente alla visita di controllo.
Non un cattivo soggetto! disse il brigadiere.
Il pi delle volte si limita a frequentare un paio di amici, sempre gli
stessi... La ripeschiamo solo quando torna a battere il marciapiede....
Jean, l'impiegato, non aveva ancora lasciato la stanza e indic qualcosa a
Maigret.
La signora di prima ha dimenticato l'ombrello!.
LO SO....
Ah!.
S, mi serve.
E il commissario si alz sospirando, and a chiudere la finestra e si piazz
con la schiena rivolta alla stufa, nella posa che gli era abituale quando aveva
bisogno di riflettere.
Un'ora dopo era in grado di riassumere a mente le informazioni che gli
erano giunte dai vari settori e che si trovavano sparse davanti a lui sulla
scrivania.
Innanzitutto la conferma data dall'autopsia all'ipotesi del medico legale: il
colpo era stato sparato da una distanza di circa tre metri e la morte era stata
istantanea. Lo stomaco del morto conteneva una piccola quantit di alcol ma
nessuna traccia di cibo.
I fotografi della Scientifica, che lavoravano nelle mansarde del Palazzo di
Giustizia, dichiaravano che non era stata rilevata nessuna impronta digitale
degna di qualche interesse.
Infine, secondo quanto accertato presso il Crdit Lyonnais, Couchet,
cliente abituale della banca, era passato verso le tre e mezzo dalla sede
centrale ed aveva ritirato trecentomila franchi in banconote nuove, come era
solito fare il penultimo giorno di ogni mese.
Era dunque presumibile che, arrivando in place des Vosges, Couchet
avesse riposto i trecentomila franchi nella cassaforte, insieme ai
sessantamila che gi vi si trovavano.
E' andato via meno di un quarto d'ora fa... Era seduto l, a quel
tavolino... Non lo avrei notato se, invece di ordinarmi da bere, non mi
avesse detto:
"Lo stesso di ieri!". Ora, io non mi ricordavo affatto di averlo gi visto...
E allora gli ho risposto:
"Potrebbe ricordarmi cos'era?". "Che diamine, un gin-fizz!". Il che mi ha
stupito ancora di pi, perch sono sicuro di non aver servito nessun gin-fizz
nella serata di ieri! E' rimasto pochi minuti, poi andato via... Strano che lei
venga a mostrarmi proprio la sua fotografia.
Non era affatto strano. Roger aveva voluto accreditare il fatto che la sera
prima si trovava al Select, come aveva dichiarato a Maigret. Aveva
escogitato una mossa abbastanza ingegnosa, ma aveva commesso l'errore di
ordinare una bevanda poco comune.
Qualche minuto dopo entr Nine, con lo sguardo triste, e si sedette al
tavolino pi vicino al banco, poi, scorgendo il commissario, si alz, esit un
attimo e si diresse verso di lui.
Desidera parlarmi? gli chiese.
Non in modo particolare. Anzi, s! Vorrei farle una domanda. Lei viene
qui quasi tutte le sere, vero?.
S, qui che ci davamo appuntamento.
Si mette sempre allo stesso posto?.
A quel tavolino l, dove mi sono seduta entrando....
C'era anche ieri?.
S, perch?.
Maigret le mise davanti la fotografia di Roger:
Ricorda per caso di aver visto quest'uomo?.
La ragazza guard la foto e mormor:
Ma il mio vicino di stanza!.
S! E' il figlio di Couchet....
Nine, turbata, sbarr gli occhi chiedendosi cosa si nascondesse dietro
quella coincidenza.
E' venuto da me stamattina, poco dopo che lei se n'era andato... Ero
appena rientrata dal Moulin Bleu....
Che cosa voleva?.
Mi ha chiesto se avevo una compressa di aspirina per Cline, che stava
poco bene....
E a teatro? L'hanno assunta?.
Devo andarci stasera... Una ballerina si fatta male... Se non si rimette,
la sostituisco io, e forse mi assumeranno definitivamente....
Abbass la voce e soggiunse:
Gli uomini sono tutti egoisti!... aveva detto con amarezza la signora
Martin con la sua espressione afflitta.
Era forse lei che aveva in mano le trecentosessanta banconote nuove di
zecca ritirate al Crdit Lyonnais?
Era lei che finalmente possedeva del denaro, tanto denaro, un'intera
mazzetta di bigliettoni che rappresentavano anni e anni di agi senza
preoccupazioni per il futuro n per la pensione che le sarebbe spettata un
giorno alla morte di Martin?
O magari Roger, con il suo corpo indolente e consumato dall'etere, e
quella Cline che aveva raccattato dalla strada per farla inebetire insieme a
lui nel letto umidiccio di un albergo?
O forse Nine, o la signora Couchet?...
L'unica cosa certa era che dall'appartamento dei Martin qualcuno poteva
aver visto tutto.
E c'era una donna che vagava per il palazzo, incollando l'orecchio a tutte
le porte, strascicando le ciabatte per i pianerottoli.
Devo andare a trovare la vecchia Mathilde! si disse Maigret.
Ma la mattina dopo, quando arriv in place des Vosges, la portinaia, che
stava smistando la posta (una grossa pila per la ditta di sieri e solo poche
lettere per gli altri inquilini), lo ferm.
Sta salendo dai Martin?... Non so se il caso...
Stanotte la signora Martin stata molto male... Hanno dovuto chiamare il
medico d'urgenza... Il marito sembra impazzito....
Alcuni impiegati stavano attraversando il cortile per recarsi nei laboratori
e negli uffici. Il domestico dei Saint-Mare sbatteva i tappeti da una finestra
del primo piano.
Si sentiva il vagito di un neonato e la cantilena monotona di una
bambinaia.
Ora per i baffi erano stinti e gli occhi pesti. Non aveva neanche avuto il
tempo di lavarsi la faccia. Sotto una vecchia giacca, indossava ancora la
camicia da notte.
Non era altro che un povero diavolo. E doveva avere almeno
cinquantacinque anni!
La signora ha avuto qualche contrariet ieri sera?.
No... No....
Cominciava a turbarsi, e si guardava intorno spaventato.
Non ha ricevuto nessuna visita?... Suo figlio, per esempio?....
No!... Dopo che lei andato via, abbiamo cenato...
Poi....
Poi cosa?.
Niente... Non so... E' successo cos, senza motivo...
E' molto sensibile... Ha avuto tante disgrazie in vita sua!....
Credeva davvero a quello che diceva? Maigret aveva l'impressione che
Martin parlasse per convincere se stesso.
Insomma, lei non si fatto una sua opinione su questo delitto?.
Martin lasci cadere per terra la tazza che aveva in mano. Aveva forse
anche lui i nervi malati?
Perch dovrei avere una mia opinione?... Le giuro che... Se ne avessi
una, io....
Lei...?.
Non saprei... E' una cosa tremenda... E proprio adesso che abbiamo tanto
lavoro in ufficio...
Stamattina non ho avuto nemmeno il tempo di avvertire il capufficio....
Si pass sulla fronte la mano scarna, poi si mise a raccogliere i cocci.
Dopodich cerc per un bel po' uno straccio per pulire il parquet.
Se avesse dato retta a me, non saremmo rimasti in questa casa....
Si vedeva chiaramente che aveva paura. Era stravolto dalla paura. Ma
paura di che, paura di chi?
Lei un brav'uomo, vero, signor Martin? E un uomo onesto....
Ho trentadue anni di servizio e....
Di conseguenza, se sapesse qualcosa di utile per aiutare la giustizia a
scoprire il colpevole, si sentirebbe in dovere di dirmelo....
Sembr sul punto di mettersi a battere i denti.
Lo direi certamente... Ma non so nulla... E anch'io vorrei sapere!... Non
pi vita, questa....
Cosa pensa del suo figliastro?.
Lo sguardo di Martin si pos su Maigret con un'espressione di stupore.
Roger?... E'....
La camera era squallida e triste come la sala da pranzo, arredata male, con
una gran quantit di vecchie tende, vecchi tessuti e tappeti scoloriti. Dalla
soglia Maigret sent lo sguardo della signora Martin, calmo e
straordinariamente lucido, puntato su di lui.
Sul viso tirato vide nascere un sorriso melenso da ammalata.
Non ci faccia caso... disse. C' un disordine spaventoso!... Colpa di
questa mia crisi....
E guard davanti a s con aria triste.
Ma adesso mi sento meglio... Devo rimettermi prima di domani, per le
esequie... Sono domani, vero?....
S, domani! Lei va soggetta a queste crisi....
Ne soffro da quando ero bambina... Ma mia sorella....
Ha una sorella?.
Ne avevo due... Non mi fraintenda, per...
Anche quella pi piccola aveva delle crisi... Poi si sposata...
Suo marito era un buono a nulla, e un bel giorno ha approfittato di una di
queste crisi per farla internare... E lei, dopo una settimana, morta....
Non agitarti!... supplic Martin, che non sapeva dove mettersi n dove
guardare.
Era pazza? domand Maigret.
Allora i lineamenti della donna s'irrigidirono di nuovo, la sua voce
s'indur.
Diciamo che suo marito voleva togliersela dai piedi!... Neanche sei mesi
dopo si era gi risposato...
Del resto, gli uomini sono tutti uguali... Una si sacrifica, si ammazza per
loro....
Ti supplico!... disse il marito sospirando.
Non mi riferivo a te! Bench tu non valga poi molto pi degli altri....
E Maigret, d'improvviso, sent nell'aria come una ventata di odio. Fu solo
un'impressione, e dur poco pi di un attimo. Eppure era sicuro di non
essersi sbagliato.
Ci non toglie che, se non ci fossi io... prosegu la donna, e nella sua
voce Maigret avvert come un tono di minaccia.
Martin prese ad agitarsi a vuoto. Pur di fare qualcosa, si mise a contare le
gocce di una medicina lasciandole cadere a una a una in un bicchiere.
Il dottore ha detto....
Me ne infischio del dottore!.
Eppure, bisogna... Dai!... Bevi piano piano...
Non ha un cattivo sapore....
Lei lo guard, poi guard Maigret, e alla fine bevve, alzando le spalle con
rassegnazione.
Davvero venuto solo per avere mie notizie? disse poi in tono
diffidente.
Stavo andando al laboratorio quando la portinaia mi ha detto....
Ha scoperto qualcosa?.
Non ancora....
La donna chiuse gli occhi, come per far capire che era stremata. Martin
guard Maigret, che si alz.
Allora, le auguro di guarire presto... Ma sta gi meglio....
Lei lo lasci andare. Maigret non volle che Martin lo accompagnasse alla
porta.
Rimanga con lei, la prego.
Poveraccio! Si sarebbe detto che avesse paura a restare, che si
aggrappasse al commissario perch, in presenza di un'altra persona, la
situazione era per lui meno insopportabile.
Vedr che non nulla....
Nell'attraversare la sala da pranzo, sent un fruscio sul pianerottolo. Riusc
a raggiungere la vecchia Mathilde proprio nel momento in cui stava per
rientrare in casa.
Buongiorno, signora....
La donna lo guard intimorita, senza rispondere, con la mano sulla
maniglia della porta.
Maigret parlava a voce bassa. Immaginava le orecchie tese della signora
Martin, che era capace di alzarsi dal letto per venire a origliare a sua volta
dietro la porta.
Lei sa certamente che sono il commissario incaricato delle indagini....
Intu subito che non avrebbe cavato nulla da quella donna dal volto
serafico, tanto serafico da sembrare quasi sovrumano.
Cosa vuole da me?.
Soltanto chiederle se non ha niente da dirmi... E' da molto che abita in
questo palazzo?.
Da quarant'anni! replic asciutta.
Allora conoscer tutti....
Non parlo con nessuno!.
Pensavo che forse ha visto o sentito qualcosa... A volte un indizio anche
insignificante basta a mettere la giustizia sulla buona strada....
All'interno della stanza qualcuno si stava muovendo.
Ma la vecchia teneva la porta ostinatamente chiusa.
Non ha visto nulla?....
Comunque, dovrei farlo fare a qualcun altro, perch sono troppo pesanti
per me... Ma gli uomini della nettezza urbana sono cos gentili... Vengono a
prendere i bidoni nel cortile ed ogni tanto io gli offro un bicchiere di vino
bianco....
Gli straccivendoli, quindi, non ci possono frugare dentro!.
Ma figuriamoci! Entrano in cortile pure loro... A volte arrivano in tre o
quattro e poi lasciano una sporcizia da non credere....
La ringrazio.
E Maigret se ne and, sovrappensiero, dimenticando o trascurando di
tornare una seconda volta negli uffici, come si era proposto di fare quella
mattina.
Quando arriv al Quai des Orfvres gli annunciarono:
L'hanno cercata al telefono. Un colonnello....
Ma lui seguiva il filo dei suoi pensieri. Aprendo la porta dell'ufficio degli
ispettori, chiam:
Lucas! Non c' tempo da perdere... Va' subito a interrogare tutti gli
straccivendoli che bazzicano dalle parti di place des Vosges... Se necessario,
va' fino all'impianto di Saint-Denis, dove bruciano le immondizie....
Ma....
Cerca di sapere se l'altro ieri non hanno notato niente di insolito nella
spazzatura del 61 di place des Vosges....
Si era appena lasciato cadere nella sua poltrona quando gli torn in mente
una parola: colonnello...
Quale colonnello? Non conosceva nessun colonnello...
E invece s! Ce n'era ben uno in quella vicenda! Lo zio della signora
Couchet! Ma che andava cercando da lui?
Pronto!... lyse 17-622... Qui il commissario Maigret, della Polizia
giudiziaria... Come dice? Il colonnello Dormoy desidera parlarmi?... S,
resto in linea... Pronto!... E' lei, signor colonnello?... Come?...
Un testamento?... Non la sento molto bene... No, al contrario, parli meno
forte!... Allontani un po' la cornetta... Cos va meglio... Diceva?... Ha
trovato un testamento molto strano?... E nemmeno in busta sigillata?...
D'accordo! Sar l tra una mezz'ora... Ma no! Non occorre che prenda un
taxi....
Si accese la pipa spingendo indietro la poltrona, poi accavall le gambe.
Il battente si apr giusto di quel tanto che bastava a lasciar passare una
mano che rimase protesa nel vuoto.
Una mano di donna, gi un po' raggrinzita. Maigret non si mosse, e perci
la mano diede segni di impazienza. Comparve poi il viso di una vecchia
inglese, e segu un discorso incomprensibile.
O meglio, Maigret riusc a capire che l'inglese stava aspettando la posta, il
che spiegava il suo gesto.
Era chiaro, comunque, che Nine non occupava pi quella camera e che
molto probabilmente non abitava pi in quell'albergo.
Troppo caro per lei! pens Maigret.
E si ferm esitante davanti alla porta accanto, finch un cameriere,
insospettito, gli domand in tono brusco:
Chi cerca?.
Il signor Couchet....
Non risponde?.
Ancora non ho bussato.
E Maigret riprese a sorridere. Si sentiva di ottimo umore. Quella mattina,
d'un tratto, aveva avuto come l'impressione di partecipare a uno scherzo.
Tutta la vita era uno scherzo. La morte di Couchet era uno scherzo, e
soprattutto quel testamento!
Avanti!.
La serratura fece uno scatto. Per prima cosa Maigret and ad aprire le
tende ed a socchiudere la finestra.
Cline non si era neppure svegliata. Roger si strofinava gli occhi e
sbadigliava:
Ah! E' lei....
La stanza si presentava un po' meglio e non puzzava di etere. I vestiti
erano ammucchiati per terra.
... desidera?.
Roger si mise a sedere sul letto, prese il bicchiere d'acqua dal comodino e
lo bevve d'un fiato.
Hanno trovato il testamento! esclam Maigret, e intanto copriva una
coscia nuda di Cline che era tutta rannicchiata nel letto.
E allora?.
Roger non mostr alcun tipo di emozione. Appena una vaga curiosit.
Allora? E' un testamento davvero curioso! Far certamente scorrere
fiumi d'inchiostro e guadagnare un bel po' di quattrini agli avvocati. Pensi
che suo padre lascia tutto il patrimonio alle sue tre donne!.
Il giovane fece uno sforzo per capire.
Le sue tre...?.
C' solo una piccola differenza: suo padre morto e lei non potr pi
battere cassa....
Roger alz le spalle con l'aria di dire che il suo interlocutore non capiva
proprio niente.
C'era un'atmosfera indefinibile. Non un'atmosfera da tragedia. Era
qualcosa di diverso, qualcosa che stringeva il cuore. Forse per via di quella
sregolatezza senza poesia o forse per quel portafoglio con i due biglietti da
cento franchi...
Oppure a causa di quella donna angosciata all'idea che l'indomani tutto
sarebbe cambiato e lei sarebbe stata costretta a cercarsi un altro da cui farsi
mantenere...
Ma no! Era Roger che faceva paura! Perch il suo comportamento non
corrispondeva al suo passato, era tutto l'opposto di quello che Maigret
sapeva del suo carattere!
Quella calma... E non era una posa!... Era davvero calmo, calmo come
uno che...
Mi dia la pistola! disse d'improvviso il commissario.
Il giovane la tir fuori da una tasca dei pantaloni e gliela porse
abbozzando un sorriso.
Lei mi promette di....
Non fin la frase, perch si accorse che la donna stava per mettersi a
gridare dallo spavento. Cline non capiva, ma sentiva che nell'aria c'era
qualcosa di terribile.
Un lampo di ironia attravers lo sguardo di Roger.
Fu quasi una fuga. Maigret, che non aveva pi niente da dire n da fare,
batt in ritirata. Nell'uscire, urt contro lo stipite della porta e soffoc
un'imprecazione.
Per strada, il suo umore era ben diverso da quello del mattino. Adesso la
vita non gli sembrava pi simile a uno scherzo. Lev il capo per guardare la
finestra della coppia. Era chiusa. Non si vedeva nulla.
Si sentiva a disagio come quando d'un tratto uno non capisce pi niente.
C'erano state due o tre occhiate di Roger... Non riusciva proprio a
spiegarsele... Insomma, quelle occhiate non se le aspettava... E non
s'intonavano affatto con il resto...
Ritorn sui suoi passi, perch aveva dimenticato di domandare all'albergo
il nuovo indirizzo di Nine.
Non so niente! replic il portiere. Ha pagato la camera ed andata via
con la valigia! Senza taxi...
Deve aver scelto un albergo meno caro nel quartiere....
sensazione angosciosa, come di vuoto... Lui non c'era pi!... E non poteva
essere uscito dalla porta....
Capisco. Non ha ferito nessuno, cadendo sul marciapiede?.
Nessuno! Morto sul colpo! La spina dorsale spezzata in due punti....
Sono arrivati! venne ad annunciare l'agente.
E il commissario di zona spieg a Maigret:
E' l'ambulanza... Non c' nient'altro da fare...
Che lei sappia, ci sono dei parenti da avvertire?...
Quando lei arrivato, il portiere mi stava appunto dicendo che stamattina
quel ragazzo aveva ricevuto una visita... Un uomo alto e robusto... Me lo
stava descrivendo quando l'ho vista arrivare... Si riferiva proprio a lei!...
Devo fare ugualmente un rapporto o si occupa lei di tutto?.
Faccia pure rapporto.
E per la famiglia?.
Me ne incarico io.
Maigret spinse la porta della saletta e vide una sagoma stesa per terra,
interamente ricoperta da un lenzuolo preso da uno dei letti.
Cline, accasciata su una poltrona, emetteva ora un mugolio monotono,
mentre una donna grassa, che doveva essere la padrona o la gerente, si
prodigava per consolarla.
Sarebbe peggio se si fosse ucciso per lei, no?...
Lei non ne ha nessuna colpa... Dopotutto, non gli ha mai rifiutato
niente....
Maigret non sollev nemmeno un lembo del lenzuolo, n si fece vedere
da Cline.
Pochi minuti dopo, gli infermieri trasportarono il corpo sull'ambulanza,
che subito ripart in direzione dell'Istituto di medicina legale.
Allora, a poco a poco, l'assembramento che si era formato in rue Pigalle si
sciolse. Gli ultimi arrivati non riuscirono neanche a capire se si trattasse di
un incendio, di un suicidio o dell'arresto di un borseggiatore.
Stava fischiettando... E d'un tratto non ho sentito pi niente....
Maigret sal lentamente le scale del palazzo di place des Vosges, sempre
pi accigliato man mano che si avvicinava al secondo piano.
La porta della vecchia Mathilde era socchiusa. La donna stava
sicuramente l dietro a spiare. Ma lui alz le spalle e tir il cordone del
campanello che penzolava davanti all'uscio dei Martin.
Teneva la pipa in bocca. Per un attimo pens di rimetterla in tasca, poi
alz di nuovo le spalle.
Si ud un rumore di boccettine che urtavano l'una contro l'altra. Un vago
mormorio, e due voci maschili sempre pi vicine. Infine la porta si apr.
sta diventando pazza!... L'ha vista anche lei! ... E, se continua cos,
diventer pazzo anch'io... Diventeremo pazzi tutti quanti! ....
I suoi occhi erano di una mobilit anormale.
Ormai non si controllava pi.
Suo figlio che si butta dalla finestra! ... E poi il testamento....
Aveva i lineamenti contratti, e d'improvviso scoppi in una crisi di pianto,
tragica, comica, insopportabile.
Ma la prego! Si calmi....
Una vita intera... Trentadue anni... Tutti i giorni, alle nove... Senza mai
una nota disciplinare... Tutto questo per....
La prego... Pensi che sua moglie la pu sentire, che molto malata....
E io?... Crede che non sia malato, io?... Per quanto tempo crede che
possa sopportare una vita simile?....
Non aveva l'aria di uno che si mette a piangere facilmente, e proprio per
questo le sue lacrime facevano davvero pena.
Lei non c'entra niente, no?... E' solo il suo figliastro...
Lei non responsabile....
Martin si calm di colpo, ma per poco, e guard il commissario.
Io non sono responsabile....
Poi esplose di nuovo.
Per tutte le grane me le sorbisco io! E' a casa mia che lei viene a
raccontare queste storie! ... Per le scale, gli inquilini mi guardano di
traverso... Pensano che sia stato io a uccidere Couchet, ci giurerei! ...
Proprio cos! ... E, del resto, cosa mi prova che non lo pensi pure lei?... Che
cosa viene a fare qui?... Ah! Ah! Non risponde!... Non ha il coraggio di
rispondere... E' sempre il pi debole a essere preso di mira, quello che non
in grado di difendersi... E mia moglie malata... E....
A forza di gesticolare urt con il gomito la radio, che oscill e cadde per
terra con un gran fracasso di valvole frantumate.
Allora Martin torn a essere l'impiegatuccio di sempre.
Un apparecchio da milleduecento franchi!... Ci ho messo tre anni per
pagarlo....
Si ud un gemito provenire dalla camera vicina.
Tese l'orecchio senza muoversi.
Forse sua moglie ha bisogno di qualcosa....
Fu Maigret che and a dare un'occhiata in camera.
La signora Martin era sempre coricata. Il commissario incontr il suo
sguardo, ma non riusc a capire se fosse uno sguardo penetrante da persona
lucida o non piuttosto torbido per via della febbre.
Lei non tent neanche di parlare, n fece niente per trattenerlo.
Ebbene?....
L'uomo si gir lentamente verso di lui: aveva cambiato faccia.
Come?.
Stava dicendo che....
Il signor Martin si sforz di sorridere.
Che...?.
Che era meglio, per evitare altri drammi....
Che era meglio cosa?.
Si pass la mano sulla fronte, come uno che fa fatica a ricordare.
Le chiedo scusa! Sono cos sconvolto....
Che ha dimenticato quello che voleva dire?.
S... Non so pi... Guardi!... Sta dormendo....
E intanto gli indicava la signora Martin, che aveva chiuso gli occhi e ora
aveva il viso paonazzo, certamente per via del ghiaccio che le era stato
messo sulla fronte.
Che cosa sa di questa faccenda? domand Maigret con il tono che si
usa per rivolgersi a un imputato particolarmente astuto.
Io?.
Ormai tutte le risposte sarebbero state dello stesso tipo! Quello che si
chiama fare il finto tonto. Ripetere ogni parola con aria stupita.
Lei era sul punto di dirmi la verit....
La verit?.
Suvvia! Non provi a farsi passare per un cretino.
Lei sa chi ha ucciso Couchet....
Io?... Io saprei...?.
Se non aveva mai ricevuto un ceffone, fu a un pelo dal riceverne uno,
formidabile, da Maigret!
Questi, a denti stretti, osserv la donna immobile, che dormiva o faceva
finta di dormire, poi quell'omino con gli occhi ancora gonfi, i lineamenti
tirati per via della crisi di poco prima e i baffi cascanti.
Se l'assume lei la responsabilit di quello che potrebbe succedere?.
Che cosa pu succedere?.
Lei sbaglia, Martin!.
Sbaglio a far che?.
Che cosa era mai successo? Per circa un minuto quell'uomo che stava per
parlare era rimasto fra le due stanze con lo sguardo fisso sul letto della
moglie.
Maigret non aveva sentito niente. Martin non si era neanche mosso.
Adesso lei dormiva, e lui faceva l'ingenuo!
Couchet non guadagnava abbastanza, e alla sua morte lei non avrebbe
neanche avuto una pensione?
E allora aveva sposato Martin!
Solo che a diventare milionario, quando era ormai troppo tardi, era stato
Couchet! E non c'era niente da fare per spingere Martin a spiccare il volo,
nulla lo avrebbe convinto a lasciare l'Anagrafe ed a mettersi anche lui a
vendere sieri o qualcos'altro di redditizio!
Era proprio sfortunata! Era sempre stata sfortunata!
La vita si divertiva ad ingannarla in modo odioso!
Gli occhi verdastri della vecchia Mathilde, simili a meduse, erano fissi su
Maigret.
Il figlio veniva mai a trovarla?.
Qualche volta.
Anche a lui faceva delle sfuriate?.
Sembrava proprio che la vecchia aspettasse quel momento da anni! Ma se
la prendeva comoda. Aveva tempo, lei!
No, a lui dava consigli:
"Tuo padre ricco! Dovrebbe vergognarsi di non darti una sistemazione
migliore! Non hai neanche la macchina... E sai perch? Per colpa di quella
donna che l'ha sposato per denaro! S, soltanto per questo l'ha sposato!...
"Senza contare che Dio solo sa cosa ti prepara per dopo, quella... Mi
domando se ti verr in tasca un solo centesimo del patrimonio che ti spetta...
"Ecco perch dovresti spillargli un po' di denaro adesso e metterlo da
parte al sicuro...
"Se vuoi, te lo tengo io... Eh?... Vuoi che te lo tenga io?...".
Fissando il pavimento sporco, Maigret rifletteva con la fronte aggrottata.
Gli sembrava di riconoscere, in quell'accavallarsi di sentimenti, un
sentimento dominante, che forse aveva trascinato con s tutti gli altri:
l'ansia! Un'ansia morbosa, patologica, che rasentava la follia...
La signora Martin parlava sempre di quel che poteva succedere: la morte
del marito, la miseria se fosse rimasta senza pensione... E aveva paura per il
figlio!...
Era un incubo, un'idea fissa.
E cosa rispondeva Roger?.
Niente! Non si fermava mai molto! Doveva avere qualcosa di meglio da
fare altrove....
Ed venuto, il giorno del delitto?.
Non lo so.
Dal suo angolino la matta, vecchia quanto Mathilde, continuava a
guardare il commissario sorridendogli in maniera invitante.
Oppure, preso dal panico, si era liberato di quel denaro buttandolo nella
Senna?
Era stato lui a uccidere? Lui, il mediocre, il modesto signor Martin con il
suo soprabito beige?
Poco prima, era stato sul punto di confessare. E sembrava stremato,
proprio come un colpevole che non ha pi la forza di tacere, che preferisce
la prigione all'angoscia dell'attesa.
Ma perch sua moglie si era ammalata?
E soprattutto, perch Roger si era suicidato?
O forse era lui, Maigret, a inventarsi tutto? Perch non sospettare allora di
Nine, o della signora Couchet, o addirittura del colonnello?...
Scendendo lentamente le scale, il commissario urt contro il signor de
Saint-Mare, che si rigir:
Oh! E' lei... disse, tendendogli la mano con aria condiscendente. Ci
sono novit?... Pensa che se ne verr mai a capo?....
E udirono, al piano di sopra, il grido della matta, che la sorella doveva
aver lasciato sola per andare ad appostarsi dietro a qualche porta.
Fu un bel funerale. C'era tanta gente. Persone molto perbene. Soprattutto
la famiglia della signora Couchet e i vicini di boulevard Haussmann.
L'unica a stonare, in prima fila, era la sorella di Couchet, bench avesse
fatto l'impossibile per essere elegante. Piangeva. Ma ogni volta che si
soffiava il naso faceva tanto rumore che la suocera del defunto le rivolgeva
un'occhiataccia.
Immediatamente dietro la famiglia era schierato il personale della ditta.
E, insieme agli impiegati, c'era la vecchia Mathilde, tutta impettita, sicura
di s, del suo diritto a essere presente.
Il vestito nero che indossava doveva servirle solo per occasioni del
genere, ossia per andare ai funerali.
Il suo sguardo incroci quello di Maigret, al quale la donna si degn di
rivolgere un leggero cenno del capo.
La musica dell'organo risuonava maestosa insieme alla voce di basso del
cantore ed al falsetto del diacono:
Et ne nos inducas in tentationem...
Rumori di sedie spostate. Il catafalco era alto, eppure spariva sotto i fiori
e le corone.
Gli inquilini di place des Vosges 61.
Mathilde doveva aver contribuito alla colletta. E chiss se nell'elenco
figurava anche il nome dei Martin...
La signora Martin non c'era. Probabilmente era ancora costretta a letto.
Libera nos, domine...
Quindi era andata cos? Il povero signor Martin era stato preso dalla paura
o dai rimorsi all'idea del delitto commesso? Martin che, a sentir lui, quella
sera era andato a spasso all'le Saint-Louis per farsi passare il mal di testa!
...
Maigret abbozz un sorriso al pensiero della signora Martin che aveva
visto tutto dalla finestra e stava l ad aspettarlo.
Il marito era tornato a casa stanco e abbattuto. Lei aveva seguito i suoi
movimenti, i suoi gesti. E non vedeva l'ora di toccare le banconote, se non
addirittura di contarle...
Lui si era svestito e si preparava ad andare a letto.
E lei si era precipitata a raccogliere i suoi abiti per frugare nelle tasche!
Allora aveva cominciato a innervosirsi e a fissare
Martin, con quei suoi baffi lugubri.
Ma... i soldi?....
Quali soldi?....
A chi li hai dati?... Rispondi!... Non azzardarti a mentire....
Maigret, scendendo dall'autobus al Pont-Neuf, da dove scorgeva le
finestre del suo ufficio, si sorprese a dire fra s e s:
Giurerei che, una volta a letto, Martin si messo a piangere!....
Ma... il treno....
I due belgi ora lo guardavano impauriti, seppure lusingati all'idea di aver
viaggiato con un malfattore.
Il signor Martin, con gli occhi sbarrati, sal sopra il sedile per riprendere il
suo bagaglio.
Ma le giuro... Che cosa...?.
Si sbrighi... Il treno sta partendo....
E il giovanotto con il berretto grigio butt la valigia pi pesante sul
marciapiede. Era gi buio. Alla luce dei lampioni, la gente tornava di corsa
dal bar della stazione. Si ud un fischio. Una donna discuteva con i
doganieri che non la lasciavano ripartire.
Vedremo domani mattina....
Il signor Martin arranc dietro al giovanotto trascinando le valigie. Non si
sarebbe mai immaginato che una stazione potesse avere un marciapiede
tanto lungo. Era una vera e propria pista, interminabile, deserta,
fiancheggiata da porte misteriose.
Quando furono davanti all'ultima, il suo accompagnatore la apr.
Prego, si accomodi!.
Era una stanza buia. Una lampada con un paralume verde, sospesa a
mezza altezza al di sopra del tavolo, illuminava solo qualche foglio di carta.
Eppure, in fondo al locale, qualcosa si muoveva.
Buonasera, signor Martin! ... disse una voce cordiale.
E un'enorme figura si stacc dall'ombra: era il commissario Maigret, con
le mani in tasca, infagottato nel suo pesante cappotto con il bavero di
velluto.
Inutile che si tolga il soprabito. Ripartiamo subito per Parigi con il treno
che sta per arrivare sul terzo binario....
Questa volta ne era certo! Martin stava piangendo, in silenzio,
continuando a reggere le due valigie preparate con tanta cura.
L'ispettore che era stato messo di guardia al 61 di place des Vosges aveva
telefonato qualche ora prima a Maigret:
Il nostro uomo se la sta filando... Ha preso un taxi e si fatto portare alla
Gare du Nord....
Lo lasci andare... Continui a tener d'occhio la moglie....
E Maigret era salito sullo stesso treno di Martin.
Aveva viaggiato nello scompartimento a fianco, in compagnia di due
sottufficiali che per tutto il percorso non avevano fatto altro che raccontare
storielle piccanti.
Ogni tanto il commissario incollava l'occhio allo spioncino che dava sullo
scompartimento attiguo e intravedeva un Martin dall'aria funerea.
Ma la notte successiva lei si alza dal letto per andare a frugare nei vestiti
che lui si tolto... Cerca invano le banconote... Lui se ne accorge, e lei gli fa
delle domande... scoppia la lite che la vecchia Mathilde ha sentito da dietro
la porta... Lei scopre di aver ucciso un uomo per niente! ... Quell'imbecille
di Martin ha buttato via le banconote!... Un intero patrimonio nella Senna,
per mancanza di fegato!... C' di che ammalarsi... Le viene la febbre... E
Martin, ignorando che stata lei a uccidere, era andato a dare la notizia a
Roger!...
Ma lui s che ha capito... L'ha vista nel cortile...
Lei gli ha impedito di entrare... La conosce bene, suo figlio...
Roger crede che io nutra dei sospetti su di lui...
Immagina che sar arrestato, accusato... E non pu difendersi senza
accusare sua madre...
Non sar stato un ragazzo simpatico... Ma probabilmente aveva qualche
scusante per la vita che conduceva...
E' disgustato... Disgustato dalle donne con cui va a letto, dalla droga, da
Montmartre, dove vivacchia, e soprattutto dalla tragedia familiare di cui
l'unico a intuire tutti i risvolti...
E si butta dalla finestra!.
Martin si era appoggiato contro il muro con il viso nascosto fra le braccia
ripiegate. Sua moglie, invece, guardava il commissario dritto in volto, come
se stesse solo aspettando il momento di intervenire in quel discorso per
prendere a sua volta la parola.
Allora Maigret tir fuori la lettera dei due avvocati.
L'ultima volta che sono venuto, Martin era talmente spaventato che stava
per confessare il furto...
Ma lei, dalla stanza da letto, gli fa dei cenni perentori, e lui decide di stare
zitto...
E a questo punto Martin apre finalmente gli occhi...
La interroga... S, stata lei a uccidere, e glielo grida in faccia! Ha ucciso
per colpa sua, per rimediare alla sua dimenticanza, per via di quel guanto
rimasto sulla scrivania!... E, avendo ucciso, dovr rinunciare anche
all'eredit, malgrado il testamento!...
Ah! Se solo Martin fosse un vero uomo!...
Che fugga all'estero... Crederanno che il colpevole sia lui... La polizia se
ne star tranquilla e lei andr a raggiungerlo con i milioni...
Povero Martin! ... esclam Maigret, e gli assest una tale pacca sulla
spalla da farlo quasi vacillare.
Parlava con voce atona, lasciando cadere le parole senza farle pesare.
Cosa non ha fatto per quel denaro!... La morte di Couchet... E Roger che
si butta dalla finestra... Per poi accorgersi, alla fine, che non avr un
soldo!...
Preferisce preparare lei stessa le valigie di Martin...
In perfetto ordine... Biancheria per diversi mesi....
Adesso basta! supplic Martin.
La matta si mise a gridare. Maigret apr di colpo la porta, e la vecchia
Mathilde per poco non cadde in avanti!
Subito scapp via, terrorizzata dal tono del commissario, e per la prima
volta richiuse veramente la porta, girando la chiave nella serratura.
Maigret gett un ultimo sguardo nella camera.
Martin non osava neppure muoversi. La moglie, seduta sul letto, magra,
con le scapole sporgenti sotto la camicia da notte, seguiva il poliziotto con
gli occhi.
A un tratto la sua espressione si era fatta cos grave, da far pensare che
stesse preparando qualcosa di terribile.
Maigret ricord certe occhiate della scena precedente, certi movimenti di
quelle labbra. E cap, nello stesso momento in cui lo cap Martin, che cosa
stava succedendo.
Non ebbero il tempo di intervenire. Tutto si svolse al di fuori della loro
sfera d'azione, come in un brutto sogno.
La signora Martin era magrissima, e il suo volto appariva ancor pi
emaciato. Che cosa poteva cercare con lo sguardo, in quella camera in cui
non c'era altro che i soliti oggetti?
Che cosa seguiva attentamente con gli occhi attraverso la stanza?
Le si corrug la fronte. Le pulsavano le tempie.
Martin esclam:
Ho paura!.
Niente era cambiato nell'appartamento. Un camion entr nel cortile e si
sent la voce stridula della portinaia.
Sembrava che la signora Martin stesse facendo un grande sforzo, da sola,
quasi dovesse valicare una montagna inaccessibile. Per due volte fece un
gesto con la mano come per allontanare qualcosa dal viso.
Alla fine deglut e sorrise come se fosse arrivata alla meta:
Comunque, verrete tutti da me a domandarmi un po' di soldi... E io dir
al mio notaio di non darvene....
Martin rabbrivid dalla testa ai piedi. Cap che non si trattava di un delirio
passeggero provocato dalla febbre.
Sua moglie aveva smarrito la ragione, definitivamente!
Non ce la possiamo prendere con lei. Non mai stata una donna del tutto
normale, vero?... disse rammaricato.
Aspettava conferma dal commissario.
Povero Martin....
Martin scoppi in lacrime ed afferr la mano della moglie premendovi
sopra il viso. Lei lo respinse con un sorriso altezzoso, sprezzante.
Non pi di cinque franchi alla volta... Ho patito abbastanza, io, per....
Telefono al Sainte-Arme... disse Maigret.
Crede?... E'... proprio necessario internarla?....
Era come se Martin, attaccato com'era alle sue abitudini, fosse
scombussolato all'idea di dover abbandonare il suo appartamento,
quell'atmosfera di rimproveri e di litigi quotidiani, quella vita squallida, e
quella donna che, dopo aver tentato per l'ultima volta di ragionare, alla fine,
scoraggiata, vinta, si coric balbettando con un profondo sospiro:
Portatemi la chiave....
Alcuni minuti dopo, Maigret pass come un estraneo in mezzo alla folla
che brulicava per la strada.
Aveva un terribile mal di testa e, cosa che gli capitava di rado, entr in
una farmacia per prendere una compressa.
Non vedeva niente intorno a s. I rumori della citt si confondevano con
altri, soprattutto voci, che continuavano a risuonargli nella testa.
C'era un'immagine che lo assillava pi delle altre: la signora Martin che si
alzava e raccoglieva da terra i vestiti del marito per cercare i soldi! E intanto
Martin la guardava dal letto!
Poi, lo sguardo indagatore della donna!
Li ho buttati nella Senna....
Da quel momento qualcosa si era incrinato nel suo cervello. O forse era
sempre stata un po' fuori di testa, fin da quando viveva nella pasticceria di
Meaux!
Solo che allora non si vedeva. Era una ragazza quasi carina! Nessuno
badava alle sue labbra troppo sottili...
E Couchet l'aveva sposata!
Che ne sar di me se ti capita qualcosa?.
Maigret dovette aspettare un po' prima di poter attraversare il boulevard
Beaumarchais. A un tratto, chiss perch, gli venne in mente Nine.
Non le toccher nulla! Neanche un centesimo... mormor sottovoce. Il
testamento verr invalidato.
E la signora Couchet, nata Dormoy....
Il colonnello doveva gi aver avviato le pratiche, Ovvio. E la signora
Couchet avrebbe ereditato tutto!