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GEORGES SIMENON

L'ombra cinese
L'OMBRE CHINOISE

Apparso a stampa nel 1932, L'ombre chinoise vede Maigret giocare per cos
dire in casa: fra place des Vosges, Pigalle, boulevard Haussmann e,
naturalmente, il suo ufficio del Quai des Orfvres. Dove si muove anche pi
a suo agio da quando il suo autore stato cortesemente invitato dal vero
direttore della Polizia giudiziaria (quello Xavier Guichard divenuto celebre
per aver arrestato l'anarchico Bonnot) ad andare a vedere sul posto come si
conduce un interrogatorio, come si procede a una perizia psichiatrica e cosa non meno importante - come funziona la macchina burocratica della
polizia.

CAPITOLO PRIMO: L'OMBRA CINESE


Le dieci di sera. I cancelli del giardino al centro di place des Vosges erano
chiusi; la piazza era deserta: solo le tracce lucide lasciate dalle macchine
sull'asfalto e il canto ininterrotto delle fontane, gli alberi senza foglie e la
linea monotona dei tetti che si stagliavano uniformi contro il cielo.
Sotto i magnifici portici che cingono la piazza non pi di tre o quattro
negozi avevano ancora le vetrine illuminate. In uno di essi il commissario
Maigret vide una famiglia seduta a cena in mezzo a una gran quantit di
corone mortuarie di perle finte.
Aveva appena oltrepassato il negozio di corone e stava cercando di
leggere i numeri sopra le porte quando una figura minuta usc dall'ombra.
E' con lei che ho parlato al telefono poco fa?.
Doveva essere un bel pezzo che stava l ad aspettarlo.
Malgrado il freddo di novembre, non si era nemmeno infilata un cappotto
sopra il grembiule. Aveva il naso arrossato e lo sguardo ansioso.
A meno di cento metri, all'angolo con rue de Barn, era di servizio un
poliziotto in divisa.
Perch non ha avvisato lui? borbott Maigret.
Per via della signora de Saint-Mare, che sta per partorire... Ecco, guardi!
Quella la macchina del dottore che hanno chiamato d'urgenza....
Tre automobili erano accostate al marciapiede con le luci posteriori e i
fari accesi. Il cielo, attraversato da qualche nuvola su uno sfondo pallido di
luna, era di un chiarore inquietante. Come se si preparasse alla prima
nevicata.
La portinaia avanz sotto la volta dell'androne illuminato da una
lampadina da venticinque candele opaca di polvere.
Ora le spiego... Questo il cortile... Per andare in una qualsiasi parte del
palazzo, eccettuati i due negozi, si deve passare da qui... A sinistra c' la
guardiola dove sto io... Non faccia caso alla confusione... Non ho neanche
avuto il tempo di mettere a letto i ragazzi.
Erano due, un bambino e una bambina, nella cucina tutta in disordine. Ma
la portinaia non vi entr.
Indic invece un lungo fabbricato in fondo al cortile, che era vasto e di
proporzioni armoniose.
E' l... Ora capir....

Maigret guardava con curiosit quella donnina bizzarra che agitava


freneticamente le mani per l'emozione.
C' qualcuno al telefono che vuole parlare con un commissario! gli
avevano detto poco prima al Quai des Orfvres.
Aveva udito una voce soffocata, tanto che per tre o quattro volte aveva
dovuto ripetere:
Ma parli pi forte!... Non riesco a sentirla!.
Non posso... Chiamo dal bar... Dunque....
Parlava a scatti.
Dovrebbe venire subito al 61 di place des Vosges...
S... Un delitto, credo... Ma meglio che non si sappia, per il
momento!....
Ora la portinaia stava mostrando i finestroni del primo piano. Dietro le
tende si scorgeva un viavai di ombre.
E' l....
Il luogo del delitto?.
No, la signora de Saint-Mare, che sta partorendo!...
Il primo parto... E' cos delicata... Capisce?....
Il cortile era ancora pi buio della place des Vosges.
Lo rischiarava un'unica lampada fissata al muro.
Dietro una porta a vetri si intravedevano le scale; poi, qua e l, alcune
finestre con le luci accese.
Allora, questo delitto?.
Ecco qua. Alle sei, gli impiegati della Couchet sono andati via....
Un attimo. Che cos' "la Couchet"?.
Quella costruzione in fondo al cortile... Un laboratorio dove si
fabbricano... li conoscer certamente... i Preparati del dottor Rivire....
Quella finestra illuminata?.
Aspetti... Oggi il 30, per cui il signor Couchet era qui... Di solito, dopo
la chiusura degli uffici, rimane da solo... L'ho visto attraverso i vetri, seduto
in poltrona... Guardi l....
Una finestra con i vetri smerigliati. Un'ombra strana, come quella di un
uomo accasciato sulla scrivania.
E' lui?.
S... Verso le otto, quando sono andata a buttare la spazzatura, ho dato
un'occhiata... Stava scrivendo...
Si vedeva benissimo la mano che reggeva una penna o una matita....
A che ora stato comm....

Un attimo! Sono salita a chiedere notizie della signora de Saint-Mare...


Scendendo ho guardato di nuovo... Era nella stessa posizione, ho perfino
creduto che si fosse addormentato....
Maigret cominciava a perdere la pazienza.
Poi, un quarto d'ora dopo....
S, era sempre nella stessa posizione! Andiamo al sodo....
Tutto qua... Ho deciso di dare un'occhiata... Ho bussato alla porta
dell'ufficio... Non ha risposto nessuno e sono entrata... Stecchito... C'
sangue dappertutto....
Perch non ha avvertito il commissariato? E' a due passi, in rue de
Barn....
Gi, cos sarebbero arrivati tutti in divisa e avrebbero messo a soqquadro
il palazzo!... Le ho detto che la signora de Saint-Mare....
Maigret teneva le mani in tasca e la pipa fra i denti.
Guard le finestre del primo piano ed ebbe l'impressione che il momento
cruciale fosse imminente, perch c'era un gran movimento. Si apr una
porta, e si udirono dei passi per le scale. Una sagoma alta e robusta si
deline nel cortile, e la portinaia, toccando il braccio del commissario,
bisbigli in tono riverente:
Il signor de Saint-Mare... Un ex ambasciatore....
L'uomo, di cui non si riusciva a distinguere il viso, si ferm, riprese a
camminare, poi si ferm di nuovo, senza staccare gli occhi dalle finestre del
suo appartamento.
L'avranno mandato fuori... Anche prima... Venga...
Ecco qua! Ci risiamo, con quel grammofono!...
E proprio sopra ai Saint-Mare!....
E la portinaia accenn a una finestra pi piccola, al secondo piano, con
una luce pi bassa. I vetri erano chiusi e si udiva a malapena, o meglio si
intuiva, la musica di un grammofono.
Ossequiosa, tesissima, con gli occhi arrossati e le mani in continuo
movimento, la portinaia and in fondo al cortile e gli indic una scaletta
esterna con una porta socchiusa.
Lo vedr, sulla sinistra... Io preferisco non entrarci pi....
Un ufficio come tanti altri. Mobili chiari e carta da parati in tinta unita.
E un uomo sui quarantacinque anni, seduto in una poltrona, con la testa
reclinata sui fogli sparsi davanti a lui. Un proiettile lo aveva colpito in pieno
petto.
Maigret tese l'orecchio: la portinaia era sempre l fuori ad aspettarlo,
mentre il signor de Saint-Mare continuava ad andare su e gi per il cortile a

grandi passi. Ogni tanto nella piazza passava un autobus, e quel rumore
rendeva pi denso il silenzio che seguiva.
Il commissario non tocc nulla. Si accert soltanto che l'arma non fosse
rimasta nell'ufficio, indugi per tre o quattro minuti guardandosi intorno e
aspirando qualche rapida boccata dalla pipa, poi usc con aria assorta.
E allora?.
La portinaia non si era mossa. Parlava a voce bassissima.
Allora niente! E' morto!.
Hanno appena richiamato su il signor de Saint-Mare.
Nell'appartamento c'era un gran trambusto. Porte che sbattevano.
Qualcuno che correva.
E' tanto delicata!.
Gi, gi! borbott Maigret grattandosi la nuca.
Solo che il problema un altro. Ha idea di chi potrebbe essersi
introdotto nell'ufficio?.
Io?... E come?....
Ma, scusi, dalla guardiola vedr pur passare gli inquilini!.
Dovrei vederli! Se il proprietario mi desse un locale decente e non
risparmiasse sulla luce... E' gi tanto se sento dei passi e se la sera intravedo
qualche ombra... Alcuni passi li riconosco....
Non ha notato niente di insolito dalle sei in poi?.
Niente! Quasi tutti gli inquilini sono venuti a buttare la spazzatura... Qui,
a sinistra della guardiola...
Vede quei tre bidoni?... Prima delle sette di sera vietato....
E non passato nessuno dall'androne?.
Come faccio a saperlo?... Si vede che lei non conosce il palazzo... Ci
sono ventotto inquilini... Senza contare la ditta Couchet, dove c' un
continuo andirivieni....
Si udirono dei passi nell'androne. Un uomo con una bombetta in testa
entr nel cortile, gir a sinistra e, avvicinatosi ai bidoni delle immondizie,
prese una pattumiera vuota. Malgrado l'oscurit scorse probabilmente
Maigret e la portinaia, perch rest un attimo immobile e poi disse:
C' qualcosa per me?.
Niente, signor Martin....
E Maigret si inform:
Chi ?.
Un impiegato dell'Anagrafe, il signor Martin, che abita al secondo piano
con la moglie.
Come mai la sua pattumiera...?.
Fanno quasi tutti cos, quando devono uscire...

La portano gi andando via e la riprendono al ritorno...


Ha sentito?.
Che cosa?.
Mi sembrava... come un vagito... Se quelle due, l in alto, la smettessero
una buona volta con il loro benedetto grammofono!... E, badi bene, lo sanno
benissimo che la signora de Saint-Mare sta partorendo....
Si precipit verso le scale, sentendo scendere qualcuno.
Allora, dottore?... E' un maschio?.
Una bambina.
E il medico si allontan. Lo sentirono mettere in moto la macchina e
avviarsi.
Nel palazzo si continuava a vivere la vita di tutti i giorni. Il cortile buio.
L'androne a volta con quella sua misera lampadina. Le finestre illuminate ed
una musica indistinta proveniente dal grammofono.
Il morto era sempre nel suo ufficio, tutto solo, con la testa reclinata sulle
lettere sparpagliate.
All'improvviso, dal secondo piano, si ud un grido.
Un grido acuto, come una richiesta disperata d'aiuto.
Ma la portinaia non si scompose affatto, ed entrando nella guardiola
sospir:
Non ci mancava altro! Pure la matta....
E si mise a gridare anche lei perch uno dei bambini aveva rotto un piatto.
Alla luce della lampada Maigret vide il suo volto magro e stanco, il suo
corpo senza et.
Quando cominceranno con le formalit? chiese la donna.
Il bar di fronte era ancora aperto e qualche minuto dopo Maigret and a
rinchiudersi nella cabina telefonica per dare istruzioni, parlando a mezza
voce, come poco prima aveva fatto la portinaia.
S... La Procura... al 61... E' quasi all'angolo con rue de Turenne...
Informate la Scientifica... Pronto!...
S, rimango sul posto....
Fece qualche passo sul marciapiede, imbocc quasi istintivamente
l'androne e fin col piantarsi in mezzo al cortile, immusonito, stringendosi
nelle spalle per il freddo.
Le luci delle finestre cominciavano a spegnersi.
Sul vetro smerigliato si stagliava ancora, simile a un'ombra cinese, la
sagoma del morto.
Si ferm un taxi. Non erano quelli della Procura.
Una giovane donna attravers il cortile a passi rapidi lasciando dietro di
s una scia profumata e apr la porta dell'ufficio.

CAPITOLO SECONDO: UN GRAN BRAV'UOMO


Per una serie di equivoci si cre una situazione quasi comica. Alla vista
del cadavere, la giovane si volt indietro e nel vano della porta scorse
l'imponente figura di Maigret. L'associazione di immagini fu automatica: il
morto da un lato, l'assassino dall'altro.
Con gli occhi sbarrati e il corpo irrigidito apr la bocca per chiamare
aiuto, lasciando cadere la borsetta.
Maigret, che non aveva il tempo di dare spiegazioni, l'agguant per un
braccio e con la mano le tapp la bocca.
Sst!... Si sbaglia!... Sono della polizia....
Prima di afferrare il senso di quelle parole, la donna, agitata com'era,
cominci a dibattersi, tentando di morderlo e scalciando all'indietro.
Si ud uno strappo: una spallina del vestito di seta.
E finalmente torn la calma. Maigret ripeteva:
Non faccia baccano... Sono della polizia... E' inutile mettere in subbuglio
il palazzo....
Ecco la caratteristica di quel delitto: il silenzio, la calma, e quei ventotto
inquilini che continuavano a vivere come se niente fosse intorno al
cadavere.
Ora la giovane tentava di sistemarsi l'abito.
Era la sua amante?.
Lei gli lanci un'occhiata ostile, e intanto cercava una spilla per
riattaccare la spallina.
Aveva appuntamento con lui stasera?.
Alle otto, al Select... Dovevamo cenare insieme e poi andare a teatro....
E non vedendolo arrivare alle otto non gli ha telefonato?.
Certo! Ma la centralinista mi ha risposto che la cornetta era staccata.
Il telefono, adesso, potevano vederlo tutti e due l sulla scrivania. L'uomo
doveva averlo rovesciato nel cadere in avanti.
Si udirono dei passi nel cortile, dove quella sera anche il minimo rumore
veniva amplificato come sotto una campana. La portinaia chiam, restando
sulla soglia per evitare di vedere il morto.
Signor commissario... Ci sono i poliziotti del quartiere....
Non le andavano a genio. Erano arrivati in quattro o cinque, senza
neppure tentare di passare inosservati.
Uno stava finendo di raccontare una barzelletta.

Un altro, mentre si dirigeva verso lufficio, domand:


Dov' il cadavere?.
Il commissario di zona era assente, e in sua vece era venuto il segretario.
Per Maigret, quindi, fu pi facile mantenere la direzione delle operazioni.
Lasci pure fuori i suoi uomini. Sto aspettando quelli della Procura. E'
meglio che gli inquilini non si accorgano di nulla....
Mentre il segretario faceva il giro dell'ufficio, Maigret si rivolse
nuovamente alla giovane:
Lei si chiama...?.
Nine... Nine Moinard, ma tutti mi chiamano soltanto Nine....
Era da molto che conosceva Couchet?.
Da circa sei mesi....
Non c'era bisogno di farle tante domande. Bastava guardarla. Una ragazza
abbastanza carina, ancora inesperta. L'abito era di buona fattura, ma dal
modo di truccarsi, di portare la borsetta e i guanti, e dallo sguardo
aggressivo con cui fissava la gente si capiva che lavorava nel variet.
Fa la ballerina?.
Lavoravo al Moulin Bleu....
E adesso?.
Adesso sto con lui....
Non aveva avuto il tempo di piangere. La situazione era precipitata cos
rapidamente che ancora non si rendeva conto dell'accaduto.
Vivevate insieme?.
Non proprio, dato che lui sposato... Ma insomma....
Il suo indirizzo?.
Htel Pigalle... in rue Pigalle....
Il segretario del commissariato osserv:
In ogni caso, non si potr sostenere la tesi del furto.
Perch?.
Guardi! La cassaforte alle spalle del morto.
Non chiusa a chiave, ma bloccata dalla sua schiena!.
Nine tirava su col naso, e intanto si premeva sulle narici un fazzolettino
che aveva estratto dalla borsetta.
Un attimo dopo l'atmosfera cambi. Si ud uno stridio di freni, poi un
rumore di passi e di voci nel cortile, uno scambio di saluti, qualche
domanda e un'animata discussione. Erano arrivati quelli della Procura. Il
medico legale cominci a esaminare il cadavere ed i fotografi sistemarono
le loro attrezzature.
Maigret detestava tutta quella trafila. Dopo qualche frase di prammatica
usc nel cortile con le mani in tasca e la pipa fra i denti. Nell'oscurit urt

contro qualcuno. Era la portinaia, che non riusciva a rassegnarsi all'idea che
quegli sconosciuti circolassero nell'edificio senza che lei potesse
controllarne i movimenti.
Qual il suo nome? le domand Maigret bonariamente.
Signora Bourcier... Devono restare ancora per molto quelli l?... Guardi!
La luce nella camera della signora de Saint-Mare si spenta... Si sar
addormentata, poverina....
Osservando il palazzo, il commissario not un'altra finestra con la luce
accesa e, dietro alla tenda color crema, il profilo di una donna. Era piccola e
magra, come la portinaia. Non si sentiva cosa stesse dicendo, ma s'intuiva
ugualmente che era in collera.
Restava per un po' completamente immobile a fissare qualcuno che non si
vedeva, poi, d'un tratto, si metteva a parlare ed a gesticolare avanzando di
qualche passo.
Chi ?.
La signora Martin... Poco fa lei ha visto suo marito che rincasava...
Quello che ha riportato su la pattumiera...
L'impiegato dell'Anagrafe....
Litigano spesso?.
Mica litigano... E' solo lei che grida... Lui non osa nemmeno fiatare....
Di quando in quando Maigret lanciava uno sguardo all'interno dell'ufficio,
dove c'erano una decina di persone, tutte indaffarate. Il giudice istruttore,
dalla soglia, chiam la portinaia.
Chi si occupa della ditta, oltre a Couchet?.
Il direttore, il signor Philippe. Abita qui vicino, all'le Saint-Louis....
Ha il telefono?.
Penso proprio di s....
Lo udirono parlare al telefono. Di sopra, dietro la tenda, non si scorgeva
pi la sagoma della signora Martin. Si vide invece un individuo
assolutamente scialbo venir gi per le scale, attraversare il cortile a passi
furtivi e uscire in strada. Maigret riconobbe la bombetta e il soprabito beige
del signor Martin.
Era mezzanotte. Le ragazze del grammofono spensero la luce. A parte gli
uffici, rimaneva illuminato solo il salotto dei Saint-Mare, al primo piano,
dove l'ex ambasciatore e la levatrice conversavano a bassa voce in mezzo a
un vago odore di ospedale.
Nonostante l'ora, il signor Philippe arriv tutto in ghingheri, con la barba
bruna lisciata con cura e i guanti di camoscio grigio. Era un uomo sui
quarant'anni, il ritratto stesso del dirigente serio e beneducato.

Certo, la notizia lo sorprese, anzi ne fu addirittura sconvolto. Eppure si


avvertiva, nella sua commozione, una sorta di reticenza.
Con la vita che faceva... sospir.
Che tipo di vita?.
Non dir mai niente di male del signor Couchet.
E del resto, c' poco da parlarne male. Era padrone di passare il tempo
come voleva....
Ma come, il signor Couchet non dirigeva personalmente la sua
azienda?.
Niente affatto. L'ha lanciata lui, questo s; una volta avviatala, per, ha
affidato a me tutte le responsabilit.
Capitava pure che non si facesse vivo per un paio di settimane. Guardi,
tanto per fare un esempio, proprio oggi l'ho aspettato fino alle cinque,
giacch domani giorno di paga e il signor Couchet doveva portarmi il
denaro necessario. Trecentomila franchi circa. Alle cinque, per, sono
dovuto andar via e gli ho lasciato una relazione sulla scrivania.
La trovarono, battuta a macchina, sotto una mano del morto. Non
conteneva niente di particolarmente interessante: una proposta di aumento
per un impiegato e un'altra di licenziamento per uno dei fattorini, un
progetto per la pubblicit nei paesi dell'America latina, e cos via.
I trecentomila franchi dovrebbero quindi trovarsi qui? domand
Maigret.
Nella cassaforte. Lo dimostra il fatto che il signor Couchet l'ha aperta.
Noi due eravamo gli unici ad avere la chiave e a conoscere la
combinazione....
Per aprire la cassaforte bisognava spostare il cadavere, per cui aspettarono
che i fotografi avessero finito il loro lavoro. Il medico legale stava
redigendo il rapporto. Couchet era stato raggiunto al petto da un proiettile
che gli aveva reciso l'aorta uccidendolo sul colpo. La distanza fra l'assassino
e la vittima poteva stimarsi intorno ai tre metri. Per finire, il proiettile era
del calibro pi comune: 6,35 mm.
Il signor Philippe forn al giudice qualche spiegazione.
In place des Vosges abbiamo solo i laboratori; si trovano qui, dietro
l'ufficio.
Cos dicendo, apr una porta che dava su un vasto locale con il soffitto a
vetri, in cui erano allineate migliaia di provette. Dietro un'altra porta,
Maigret ebbe l'impressione di sentire alcuni rumori.
E l cosa c'?.
Le cavie... E a destra gli uffici delle dattilografe e degli impiegati...
Abbiamo anche altri locali a Pantin, da dove effettuiamo la maggior parte

delle spedizioni, perch, come sapr certamente, i Preparati del dottor


Rivire sono noti in tutto il mondo....
Li ha lanciati Couchet?.
S, perch il dottor Rivire non aveva denaro.
Couchet ha finanziato le sue ricerche, e una decina di anni fa ha messo su
un laboratorio, non certo importante come questo....
Il dottor Rivire lavora ancora per la ditta?.
E' morto cinque anni fa in un incidente stradale.
Finalmente portarono via il corpo di Couchet.
Quando la cassaforte venne aperta, si sentirono delle esclamazioni: tutti i
soldi erano spariti. Rimaneva solo qualche documento.
Non solo mancano i trecentomila franchi che il signor Couchet ha
sicuramente portato, ma anche i sessantamila incassati oggi pomeriggio che
io stesso avevo collocato in questo scomparto, legati con un elastico
comment il signor Philippe.
Non trovarono nulla nemmeno nel portafoglio del morto. O meglio, solo
due biglietti numerati per un teatro della Madeleine, alla vista dei quali Nine
si mise a singhiozzare.
Erano per noi!... Dovevamo andarci insieme proprio stasera....
Avevano finito. C'era un gran disordine. I fotografi ripiegavano gli
ingombranti cavalletti delle macchine. Il medico legale si stava sciacquando
le mani in un lavandino che aveva scoperto all'interno di un armadio a
muro, e il cancelliere del giudice istruttore non nascondeva la propria
stanchezza.
Eppure, malgrado tutta quella confusione, Maigret ebbe per qualche
istante una sorta di incontro a quattr'occhi con il morto.
Un uomo robusto, piuttosto basso, grassoccio.
Come Nine, non si era mai potuto scrollare completamente di dosso una
certa volgarit, nonostante gli abiti di buon taglio, le mani curate e le
camicie di seta su misura. I capelli biondi cominciavano a diradarsi.
Gli occhi dovevano essere stati azzurri, con un'espressione un po'
infantile.
Un gran brav'uomo! sospir una voce alle sue spalle.
Era Nine, che piangeva commossa prendendo a testimone Maigret, poich
non osava rivolgersi ai funzionari della Procura, i quali avevano un'aria pi
compassata.
Le giuro che era un gran brav'uomo!... Se solo pensava che una cosa
potesse farmi piacere... E non soltanto a me!... A chiunque!... Non ho mai
visto un uomo dare le mance che dava lui... Tanto che lo rimproveravo... Gli

dicevo che lo prendevano per fesso... E allora mi rispondeva: "E che


m'importa?"....
Il commissario le chiese in tono serio:
Era un tipo allegro?.
Abbastanza... Ma solo apparentemente... Capisce?...
E' difficile da spiegare... Aveva bisogno di muoversi, di darsi da fare... Se
rimaneva fermo, diventava cupo od ansioso....
E sua moglie?....
L'ho vista una sola volta, da lontano... Non ho niente da dire contro di
lei....
Dove abitava Couchet?.
In boulevard Haussmann... Ma andava quasi sempre a Meulan, dove ha
una villa....
Maigret gir la testa di scatto e vide la portinaia che dalla soglia gli
faceva dei segni con un'espressione pi sconsolata che mai.
Commissario!... Guardi che sta scendendo....
Chi?....
Il signor de Saint-Mare... Avr sentito tutto questo trambusto... Eccolo...
Proprio oggi!... Ma pensi un po'....
L'ex ambasciatore, in veste da camera, esitava a farsi avanti. Aveva capito
che si trattava della polizia.
E del resto gli era passata accanto la barella con su il cadavere.
Cos' successo? domand a Maigret.
Hanno ucciso un uomo... Couchet, il padrone del laboratorio....
Il commissario ebbe l'impressione che un pensiero improvviso
attraversasse la mente del suo interlocutore, come se si fosse ricordato di
qualcosa.
Lo conosceva?.
No... O meglio, ne ho solo sentito parlare....
E allora?....
Nulla! Non so nulla... A che ora... stato....
Il delitto dev'essere stato commesso fra le otto e le nove....
Il signor de Saint-Mare sospir, si lisci i capelli argentei, salut Maigret
con un cenno della testa e si diresse verso le scale che portavano al suo
appartamento.
La portinaia si era tenuta in disparte. Poi era andata verso qualcuno che
camminava avanti e indietro, chino verso terra, sotto la volta dell'androne.
Quando torn, il commissario le chiese:
Chi ?.

Il signor Martin... Sta cercando un guanto che ha perduto... Bisogna dire


che non esce mai senza guanti, nemmeno per andare a comprarsi le sigarette
a cinquanta metri da qui.
Il signor Martin si era messo a gironzolare intorno ai bidoni della
spazzatura: accese qualche fiammifero, e alla fine si rassegn a risalire in
casa.
Nel cortile, quelli della Procura si stavano salutando.
Poi se ne andarono, e il giudice istruttore scambi qualche battuta con
Maigret.
La lascio lavorare... Naturalmente mi terr informato....
Il signor Philippe, sempre inappuntabile come un figurino, s'inchin
davanti al commissario e gli disse:
Non ha pi bisogno di me?.
Ci vediamo domani... Suppongo che sar in ufficio....
Come al solito... Alle nove in punto....
Senza che fosse successo nulla di particolare, vi fu d'un tratto un istante di
commozione. Il cortile, illuminato da una sola lampada, era sempre
immerso nel buio. Come l'androne, con la sua lampadina ricoperta di
polvere.
Fuori c'era un viavai continuo di macchine che scivolavano sull'asfalto
rischiarando per un attimo con i fari gli alberi di place des Vosges.
Il morto non c'era pi. L'ufficio era tutto sottosopra, come dopo un
saccheggio. Nessuno aveva pensato a spegnere le luci, e il laboratorio era
illuminato come se qualcuno stesse facendo gli straordinari di notte.
Ed ecco che si ritrovavano in tre, in mezzo al cortile, tre esseri molto
diversi fra loro, che un'ora prima non si conoscevano neppure e che ora
sembravano legati da misteriose affinit.
Anzi, erano come i membri di una famiglia rimasti soli dopo un funerale,
quando gli altri, indifferenti, sono andati via!
Fu questo il pensiero che attravers per un attimo la mente di Maigret
mentre il suo sguardo passava dal volto stravolto di Nine a quello teso della
portinaia.
Ha messo a letto i bambini?.
S... Ma non dormono... Sono agitati... Come se capissero....
La signora Bourcier aveva una domanda sulla punta della lingua, una
domanda di cui quasi si vergognava, ma che per lei era d'importanza
capitale.
Lei crede che....
Il suo sguardo, dopo aver fatto il giro del cortile, sembr soffermarsi su
tutte le finestre con le luci spente.

... che sia qualcuno del palazzo?.


E si mise a fissare il vasto androne, con quella porta che non veniva mai
chiusa prima delle undici di sera e che, mettendo in comunicazione il cortile
con la strada, consentiva a qualunque sconosciuto di accedere all'interno del
palazzo.
Quanto a Nine, se ne stava l impacciata e ogni tanto lanciava un'occhiata
furtiva al commissario.
L'inchiesta fornir senz'altro una risposta alla sua domanda, signora
Bourcier... Per adesso una cosa sola sembra sicura: chi ha rubato i
trecentosessantamila franchi non la stessa persona che ha ucciso...
O comunque improbabile che sia la stessa, giacch il signor Couchet
bloccava la cassaforte con la schiena...
A proposito, c'era la luce accesa nel laboratorio stasera?.
Mi faccia riflettere... Credo di s... Ma non come adesso... Il signor
Couchet doveva aver acceso una lampada o due per recarsi alla toilette, che
si trova proprio in fondo ai locali....
Maigret si prese il disturbo di andare a spegnere tutte le luci, mentre la
portinaia rest sull'uscio anche se ormai il corpo era stato rimosso.
Nel cortile il commissario ritrov Nine che lo aspettava.
Sent un rumore proveniente dall'alto, come se un oggetto avesse sfiorato
un vetro.
Ma tutte le finestre erano chiuse, tutte le luci spente.
Eppure qualcuno si era mosso, qualcuno che stava spiando da una camera
al buio.
A domani, signora Bourcier... Arriver prima dell'apertura degli
uffici....
La accompagno! Devo chiudere il portone....
Sul marciapiede, Nine osserv:
Credevo che avesse la macchina.
Non si decideva a lasciarlo. Con lo sguardo rivolto a terra, soggiunse:
In che zona abita?.
A due passi da qui, in boulevard Richard-Le- noir.
A quest'ora il mtro non funziona pi, vero?.
Credo di no.
Vorrei confessarle una cosa....
La ascolto.
Non osava ancora guardarlo in faccia. Alle loro spalle la portinaia sbarr
il portone, poi si udirono i suoi passi mentre se ne ritornava nella guardiola.
Sulla piazza non c'era anima viva. Le fontane cantavano.
L'orologio del municipio batt l'una.

Penser che approfitto... Chiss che idea si far...


Le ho gi detto che Raymond era molto generoso...
Lui ignorava il valore del denaro... Mi dava tutto quello che volevo,
capisce?....
E allora?....
E' ridicolo... Io gli chiedevo il minimo... Aspettavo che fosse lui a
pensarci... D'altronde stavamo sempre insieme e quindi non mi occorreva
niente... Oggi dovevo cenare con lui... E invece....
E' al verde?.
Non tanto questo! esclam. E' una stupidaggine!
Stasera gli avrei chiesto dei soldi. A mezzogiorno ho dovuto pagare una
fattura....
Era sulle spine. Guardava Maigret di sottecchi, pronta a fare marcia
indietro se solo lui avesse accennato un sorriso.
Mai avrei immaginato che non sarebbe venuto...
Avevo ancora un po' di soldi con me... Intanto che l'aspettavo, al Select,
ho ordinato delle ostriche, poi mezza aragosta... Ho telefonato... Solo
arrivando qui mi sono accorta che riuscivo a malapena a pagare il taxi....
E a casa?.
Abito in albergo....
Le sto domandando se ha un gruzzolo da parte.
Io?.
Rise nervosamente.
E per quale motivo?... Come potevo prevedere?...
E anche se l'avessi saputo, non avrei voluto....
Maigret sospir.
Venga con me fino al boulevard Beaumarchais.
Soltanto l potr trovare un taxi a quest'ora. Cosa ha intenzione di fare?.
Niente... io....
Tuttavia rabbrivid. Va anche detto che aveva indosso solo un abitino di
seta.
Non aveva fatto testamento?.
E che ne so?... Chi ci pensa, quando tutto fila liscio?...
Raymond era un gran brav'uomo... Io....
Mentre camminava piangeva, in silenzio. Il commissario le cacci in
mano un biglietto da cento franchi, fece segno a una vettura che passava e,
ficcandosi le mani in fondo alle tasche, borbott:
A domani... Ha detto Htel Pigalle, vero?....
Quando si coric, la signora Maigret socchiuse un istante gli occhi, giusto
il tempo di mormorare nel dormiveglia:

Hai cenato almeno?.

CAPITOLO TERZO: LA COPPIA DELL'HTEL PIGALLE


Uscendo di casa alle otto del mattino, Maigret si trov a dover scegliere
fra tre incombenze che andavano assolte tutt'e tre in giornata: ritornare nei
locali di place des Vosges a interrogare il personale; recarsi dalla signora
Couchet, che era gi stata informata dell'accaduto dalla polizia del quartiere;
e, per finire, fare ancora qualche domanda a Nine.
Appena sveglio, aveva comunicato per telefono alla Polizia giudiziaria la
lista degli inquilini del palazzo e di tutte le persone che in un modo o
nell'altro erano coinvolte nel delitto; arrivando in ufficio, avrebbe quindi
trovato informazioni dettagliate.
In boulevard Richard-Lenoir il mercato era animatissimo.
Faceva cos freddo che il commissario rialz il colletto di velluto del
soprabito. place des Vosges era vicina, ma bisognava andarci a piedi.
In quel momento pass un tram diretto verso place Pigalle e Maigret
decise di prenderlo. Avrebbe cominciato da Nine.
Ovviamente non si era ancora alzata. Alla reception dell'albergo lo
riconobbero e fecero subito una faccia preoccupata.
Non sar per caso immischiata in una brutta faccenda?
E' una ragazza cos tranquilla!.
Riceve molte visite?.
Soltanto il suo amico.
Quello vecchio o quello giovane?.
Ne ha soltanto uno. N vecchio n giovane....
Era un albergo di buon livello, con l'ascensore ed il telefono nelle camere.
Maigret fu accompagnato al terzo piano, buss alla camera 27 e sent
qualcuno rigirarsi nel letto, poi una voce balbettare:
Che c'?.
Nine, apra!.
La ragazza doveva aver allungato un braccio fuori dalle coperte per
sbloccare la serratura. Maigret entr nell'umida penombra della stanza e
andando ad aprire le tende scorse il suo viso stanco.
Che ore sono?.
Quasi le nove... Non si disturbi....
Nine teneva gli occhi socchiusi per via della luce troppo forte. In quello
stato non era molto carina, e assomigliava pi a una ragazza di campagna
che a una seduttrice. Per due o tre volte si pass una mano sul viso, e alla

fine si mise seduta sul letto appoggiandosi a un cuscino. Quindi stacc la


cornetta del telefono.
Mi faccia portare la colazione!.
E a Maigret:
Ancora non ci posso credere!... Non ce l'ha mica con me per i calci che
le ho dato ieri sera... Peccato, per!... Dovr vendere i gioielli....
Ne ha molti?.
Gli indic la toletta sulla quale, in un portacenere- rclame, c'erano alcuni
anelli, un braccialetto e un orologio che in tutto dovevano valere sui
cinquemila franchi.
Bussarono alla porta della camera accanto e Nine tese l'orecchio,
abbozzando un lieve sorriso quando sent bussare di nuovo con insistenza.
Chi ? domand Maigret.
Chi sono i miei vicini? Non lo so! Ma se riescono a buttarli gi a
quest'ora....
Cosa vuol dire?.
Niente! Non si alzano mai prima delle quattro del pomeriggio - quando
si alzano!.
Fanno uso di droghe?.
La ragazza annu sbattendo le ciglia, ma subito aggiunse:
Non si servir di quello che le ho detto, vero?.
Alla fine, comunque, la porta venne aperta. Una cameriera apr anche
quella di Nine e pos sul letto il vassoio con il caffellatte ed i croissant.
Permette?.
Nine aveva gli occhi cerchiati, e la camicia da notte lasciava intravedere
le spalle magre ed i seni piccoli e tutt'altro che sodi da ragazzina cresciuta
fra gli stenti.
Mentre inzuppava il croissant nel caffellatte continuava a tendere
l'orecchio come se, nonostante tutto, fosse interessata a quello che
succedeva nella camera accanto.
Mi ritrover immischiata in questa storia? disse.
Sarebbe imbarazzante se parlassero di me sui giornali! Soprattutto per la
signora Couchet....
Poi, sentendo bussare insistentemente alla porta, grid:
Avanti!.
Entr una donna sulla trentina, con una pelliccia infilata sulla camicia da
notte ed i piedi nudi nelle pantofole.
Vedendo la figura massiccia di Maigret fu sul punto di andarsene, poi si
fece coraggio e balbett:
Non sapevo che avesse gente!.

Il commissario fu sorpreso da quella voce strascicata, che pareva uscire a


stento da una bocca alquanto impastata. Guard la donna che richiudeva la
porta e vide il suo viso smunto, con gli occhi gonfi. Uno sguardo di Nine gli
conferm la sua supposizione.
Era proprio la vicina di stanza, quella che si drogava.
C' qualcosa che non va?.
Niente! Roger ha visite... Quindi... Mi sono permessa....
Si sedette ai piedi del letto con una faccia inebetita e sospir, come aveva
fatto Nine poco prima:
Ma che ore sono?.
Le nove! disse Maigret. Apparentemente la cocaina le fa un brutto
effetto!.
Non cocaina... E' etere... Roger sostiene che migliore e che....
Aveva freddo. Si alz e and a incollarsi al radiatore, poi guard fuori
dalla finestra.
Anche oggi piover....
C'era un'atmosfera squallida, deprimente. Sulla toletta, il pettine era pieno
di capelli. Le calze di Nine erano buttate per terra.
Disturbo, vero?... Ma sembra una cosa importante...
Si tratta del padre di Roger: morto....
Maigret guard Nine e la vide aggrottare le sopracciglia, come se
all'improvviso le fosse venuto in mente qualcosa. Nello stesso istante la
donna che aveva appena finito di parlare, portandosi la mano al mento,
mormor fra s:
Guarda, guarda!.
Allora il commissario le chiese:
Lei conosceva il padre di Roger?.
Non l'ho mai visto... Per... Un attimo!... Senta, Nine, non successo
niente al suo amico?.
La ragazza e il commissario si scambiarono un'occhiata.
Perch?.
Non saprei... E' tutto un po' confuso... Mi viene in mente, di colpo, che
un giorno Roger mi ha detto che suo padre veniva a trovare un'amichetta qui
in albergo... Lui trovava la cosa piuttosto divertente...
Ma preferiva non incontrarlo, e una volta che qualcuno stava salendo per
le scale rientrato precipitosamente in camera... Ora mi sembra di ricordare
che quel tale fosse entrato proprio qui....
Nine aveva smesso di mangiare. Il vassoio che teneva sulle ginocchia la
impacciava, e il suo volto tradiva una certa preoccupazione.

Suo figlio?... disse lentamente, con gli occhi fissi sul rettangolo azzurro
pallido della finestra.
Ma allora... esclam l'altra allora il suo amico che morto!... Pare
che si tratti di un delitto....
Il cognome di Roger Couchet? chiese Maigret.
Si, Roger Couchet!.
Tacquero tutti e tre, turbati.
E che cosa fa? riprese il commissario, dopo una lunga pausa durante la
quale si ud un mormorio di voci dalla stanza accanto.
Come?.
Che mestiere fa?.
D'un tratto la giovane donna cap:
Lei della polizia, vero?.
Era fuori di s. Poco manc che rimproverasse Nine per averla attirata in
una trappola.
Il commissario molto gentile! disse Nine, tirando fuori una gamba dal
letto e chinandosi a raccattare le calze.
Avrei dovuto immaginarmelo!... E quindi lei sapeva gi prima... prima
che arrivassi....
Non avevo mai sentito parlare di Roger! disse Maigret. Ma ora dovr
darmi qualche informazione su di lui....
Io non so niente... Stiamo insieme solo da tre settimane....
E prima?.
Stava con una alta e magra coi capelli rossi che si fa passare per una
manicure....
E lui lavora?.
A quella domanda l'imbarazzo della donna divenne palpabile.
Non lo so....
In altre parole, non fa niente... Vive di rendita?...
Se la passa bene?....
No! Mangiamo quasi sempre in un ristorantino a prezzo fisso, sei franchi
a pasto....
Parla spesso di suo padre?.
Me ne ha parlato solo una volta, come le ho gi detto....
Potrebbe descrivermi la persona che venuta a trovarlo? L'aveva gi
vista prima?.
No! E' un uomo... come dire?... l'avevo preso per un ufficiale giudiziario,
e quando sono venuta qui pensavo che cos fosse, e che Roger avesse dei
debiti....
E' vestito bene?.

Be'... Ha una bombetta, un soprabito beige, i guanti....


Fra le due camere c'era una porta di comunicazione nascosta da una tenda
e probabilmente fuori uso.
Maigret avrebbe potuto incollarvi l'orecchio e ascoltare tutto, ma in
presenza delle due donne non aveva voglia di farlo.
Nine cominci a vestirsi e si diede una pulita passandosi un asciugamano
umido sul viso. Era nervosa e si muoveva a scatti. Quello che stava
succedendo, evidentemente, era troppo per lei. Ora si aspettava il peggio, e
non aveva la forza di reagire e neppure di capire.
L'altra era pi calma, forse perch era ancora sotto l'effetto dell'etere, o
forse perch aveva pi esperienza di cose del genere.
Il suo nome?.
Cline.
Svolge qualche attivit?.
Facevo la parrucchiera a domicilio.
Schedata dalla Buoncostume?.
Con la testa fece segno di no, senza offendersi.
Nella camera accanto si sentiva ancora parlottare.
Nine, che si era infilata un vestito, si guardava attorno smarrita, poi
d'improvviso scoppi in singhiozzi balbettando:
Dio mio! Dio mio!.
Non ci posso credere! diceva lentamente Cline. Se si tratta davvero
di un delitto, un bel guaio....
Dove si trovava ieri sera verso le otto?.
Si mise a pensarci.
Mi lasci riflettere... Le otto... Ma s, ero al Cyrano....
Roger era con lei?.
No... Non possiamo mica stare sempre insieme...
Ci siamo visti a mezzanotte, al bar tabacchi di rue Fontaine....
Le ha detto da dove veniva?.
Non gli ho chiesto niente....
Dalla finestra Maigret scorgeva place Pigalle col suo minuscolo giardino
e le insegne dei locali notturni. D'un tratto si raddrizz e si diresse verso la
porta.
Aspettatemi qui tutte e due!.
E usc. Buss alla porta accanto girandone contemporaneamente la
maniglia.
Un uomo in pigiama era seduto nell'unica poltrona della camera, in cui,
malgrado la finestra aperta, regnava un nauseabondo odore di etere. Un

altro camminava su e gi gesticolando. Era il signor Martin, che Maigret


aveva incontrato due volte, la sera prima, nel cortile di place des Vosges.
Guarda un po'! Ha ritrovato il suo guanto! esclam Maigret fissando le
mani dell'impiegato dell'Anagrafe, il quale si fece cos pallido che il
commissario lo credette sul punto di svenire. Gli tremavano le labbra. Si
prov a parlare, ma non ci riusc.
Io... io....
Il giovane non si era fatto la barba. Aveva la faccia livida, gli occhi
cerchiati di rosso e delle labbra flosce che rivelavano la sua indolenza.
Stava bevendo avidamente un po' d'acqua dal bicchiere che serviva per
lavarsi i denti.
Si calmi, signor Martin! Non mi aspettavo di incontrarla qui, soprattutto
a un'ora in cui il suo ufficio aperto gi da un bel po'.
Maigret lo squadr dalla testa ai piedi e dovette fare uno sforzo per non
averne compassione, tanto grande era lo sgomento di quel poveraccio.
Dalla cravatta con il nodo ben fissato su un supporto di celluloide fino
alle scarpe, il signor Martin era tale e quale l'impiegato delle caricature. Un
impiegato per benino e dignitoso, con i baffi impomatati, senza un granello
di polvere sui vestiti, che probabilmente si sarebbe sentito disonorato se
solo fosse uscito senza guanti.
Adesso se ne stava l tutto impacciato e perlustrava con lo sguardo ogni
angolo di quella stanza in disordine come per trovarvi un'ispirazione.
Mi permette una domanda, signor Martin? Da quanto tempo conosce
Roger Couchet?.
Il panico si tramut in stupore.
Io?.
Certo, lei!.
Ma... da... dal giorno del mio matrimonio!.
Lo disse come se si trattasse di una cosa ovvia.
Non capisco.
Roger il mio figliastro... Il figlio di mia moglie....
E di Raymond Couchet?.
Ma s... Dato che....
Cominciava a sentirsi pi rassicurato.
Mia moglie stata la prima moglie di Couchet...
Ha avuto un figlio, Roger... Quando ha divorziato, l'ho sposata io....
D'un tratto, come un cielo da cui la tramontana spazzi via le nuvole, il
palazzo di place des Vosges cambi fisionomia, e gli eventi apparvero sotto
una luce nuova. Alcuni dettagli risultavano pi chiari.
Altri, al contrario, diventavano pi confusi, pi inquietanti.

Tanto che Maigret non osava pi parlare. Aveva bisogno di mettere


ordine nelle proprie idee. Osservava ora l'uno ora l'altro dei due uomini con
crescente preoccupazione.
Quella stessa notte la portinaia, guardando tutte le finestre che si
affacciavano sul cortile, gli aveva domandato:
Crede che sia stato qualcuno del palazzo?....
E il suo sguardo si era poi fermato sull'androne, quasi a esprimere la
speranza che l'assassino fosse entrato da l, che si trattasse di qualcuno
venuto da fuori.
E invece no! La tragedia si era svolta tutta all'interno del palazzo! Maigret
non avrebbe saputo dire perch, eppure ne era certo.
Ma quale tragedia? Questo proprio non lo sapeva!
Intuiva soltanto che si stavano tendendo dei fili invisibili, i quali
collegavano fra loro dei punti tanto lontani nello spazio, da place des
Vosges all'albergo di rue Pigalle, dall'appartamento dei Martin alla ditta dei
Preparati del dottor Rivire, dalla camera di Nine a quella della coppia
inebetita dall'etere.
La cosa pi sconcertante era forse vedere il signor Martin lanciato in quel
labirinto come una trottola inconsapevole. Non usciva mai senza guanti. Il
suo soprabito beige era l'eloquente simbolo di una vita decorosa e ordinata.
E il suo sguardo ansioso cercava inutilmente qualcosa su cui posarsi.
Io... sono venuto ad annunciare a Roger... balbett.
Capisco.
Maigret lo guardava dritto negli occhi, con calma, con intensit, e si
aspettava quasi di vedere il suo interlocutore rimpicciolirsi per l'angoscia.
Mia moglie mi ha detto giustappunto che era meglio che fossimo noi
a....
Capisco!.
Roger molto....
Molto sensibile! concluse Maigret. Un ragazzo emotivo!.
Il giovane, che stava bevendo il terzo bicchier d'acqua, gli lanci
un'occhiata piena di astio. Doveva avere circa venticinque anni, ma i suoi
lineamenti erano gi avvizziti, le palpebre cascanti.
Eppure era ancora un bel ragazzo, di una bellezza che poteva sedurre un
certo tipo di donne. Il suo colorito opaco e perfino la sua aria stanca, un po'
disgustata, avevano un che di romantico.
Mi dica, Roger Couchet, lei incontrava spesso suo padre?.
Ogni tanto.
Dove?.
Maigret lo guardava con durezza.

Nel suo ufficio... O al ristorante....


Quando l'ha incontrato per l'ultima volta?.
Non saprei... Diverse settimane fa....
E gli ha chiesto del denaro?.
Come sempre!.
Insomma, lei viveva alle sue spalle?.
Era ricco abbastanza per....
Basta cos! Dove si trovava ieri sera verso le otto?.
Il giovane non ebbe un attimo di esitazione.
Al Select! rispose con un sorriso ironico, come per dire: Se crede che
non capisca dove vuole arrivare!.
Cosa faceva al Select?.
Stavo aspettando mio padre!.
Dunque aveva bisogno di soldi! E sapeva che sarebbe venuto al
Select....
Ci andava quasi ogni sera con la sua amichetta!
D'altra parte, nel pomeriggio l'avevo sentita parlare al telefono... Qui si
sente tutto quello che succede nella stanza accanto....
Quando ha capito che suo padre non sarebbe arrivato, non le venuto in
mente di recarsi nel suo ufficio di place des Vosges?.
No!.
Maigret prese dalla mensola del camino una fotografia del ragazzo, che
era circondata da molti ritratti femminili. Se la mise in tasca borbottando:
Permette?.
Se le fa piacere!.
Non creder mica...? cominci il signor Martin.
Non credo un bel niente. Ma, a proposito, vorrei farle qualche domanda.
Che rapporti c'erano fra voi, cio lei e sua moglie, e Roger?.
Non veniva spesso a casa nostra.
E quando veniva?.
Si tratteneva solo qualche minuto....
Sua madre al corrente della vita che conduce?.
Cosa intende dire?.
Non faccia il finto tonto, signor Martin! Sua moglie sa che il figlio vive
a Montmartre senza far niente?.
Il funzionario abbass gli occhi, imbarazzato.
Ho tentato spesso di convincerlo a lavorare! sospir.
A questo punto il giovane si mise a tamburellare nervosamente con le dita
sul tavolo.
Come lei pu vedere, sono ancora in pigiama e....

Vorrebbe dirmi se ieri sera al Select ha incontrato qualcuno di sua


conoscenza?.
Ho visto Nine!.
Le ha parlato?.
Per carit! Non le ho mai rivolto la parola!.
Dov'era seduta?.
Al secondo tavolino a destra del bar.
Dove ha ritrovato il guanto, signor Martin? Se ricordo bene, stanotte lo
cercava vicino ai bidoni della spazzatura, nel cortile....
Il signor Martin fece una risatina forzata.
Era in casa!... Si figuri che, senza accorgermene, ero uscito con un solo
guanto....
Dov' andato quando uscito?.
Ho fatto un giro... Sul lungosenna... Io... Avevo mal di testa....
Le capita spesso di andarsene in giro, di sera, senza sua moglie?.
Qualche volta!.
Non ne poteva pi. E continuava a non sapere che farsene di quelle sue
mani inguantate.
Adesso va in ufficio?.
No. Ho telefonato per chiedere un permesso.
Non posso lasciare mia moglie in....
Allora vada pure da lei!....
Maigret non si muoveva da l, mentre quel pover'uomo cercava il modo di
congedarsi dignitosamente.
Arrivederci, Roger... disse, mandando gi la saliva. Io... credo che
dovresti andare a trovare tua madre....
Ma Roger si limit ad alzare le spalle ed a guardare Maigret con
impazienza. Udirono il rumore dei passi del signor Martin che si
allontanava gi per le scale.
Il giovane non diceva nulla. Con un gesto meccanico, prese dal comodino
un flacone di etere e lo appoggi un po' pi in l.
Non ha niente da dichiarare? domand lentamente il commissario.
Niente!.
Perch, se avesse qualcosa da dire, sarebbe meglio che lo dicesse adesso
piuttosto che dopo....
Non avr niente da dirle nemmeno dopo... Anzi s! Una cosa gliela
voglio dire subito: lei sta prendendo un granchio enorme....
A proposito, se ieri sera non ha incontrato suo padre, adesso sar senza
un quattrino....
Proprio cos!.

E dove li trover?.
La prego, non si preoccupi per me... Non le dispiace se...?.
E vers un po' d'acqua nel catino per cominciare a lavarsi.
Maigret, cercando di darsi un contegno, fece ancora qualche passo per la
camera, poi usc e torn nella stanza accanto, dove lo aspettavano le due
donne. La pi nervosa adesso era Cline. Nine, invece, se ne stava seduta in
poltrona e mordicchiava un fazzoletto guardando verso il vano della finestra
con i suoi grandi occhi sognanti.
E allora?... domand l'amante di Roger.
Allora niente! Pu tornarsene in camera....
E' proprio suo padre quello che...?.
Poi, corrugando la fronte con un'espressione che di colpo si era fatta
grave, disse:
Ma allora avr diritto all'eredit?.
E se ne and con aria pensierosa.
Quando furono per strada, Maigret domand a Nine, che gli camminava a
fianco:
Dove va, adesso?.
Lei fece un gesto vago di indifferenza, poi sospir:
Vado a vedere se mi riprendono al Moulin Bleu....
Il commissario la osservava con affettuoso interesse.
Voleva bene a Couchet?.
Gliel'ho detto ieri: era un gran brav'uomo... E non ce ne sono tanti, glielo
assicuro!... Quando penso che un farabutto l'ha....
Cominci a piangere, ma smise subito.
Sono arrivata disse a un certo punto, spingendo una porticina da cui
entravano gli artisti.
Maigret aveva sete; entr in un bar e ordin un boccale di birra. Doveva
andare in place des Vosges.
Vedendo un telefono, pens che non era ancora passato dal Quai des
Orfvres, dove magari c'era della posta urgente per lui.
Chiam al telefono un impiegato.
Jean, sei tu?... C' niente per me?... Come?... Una signora che mi aspetta
da un'ora?... Vestita a lutto?...
Non la signora Couchet?... Chi?... La signora Martin?...
Vengo subito!.
La signora Martin vestita a lutto! E lo aspettava da un'ora nella sala
d'attesa della Polizia giudiziaria!

Di lei Maigret conosceva finora soltanto un'ombra: quella buffa ombra


cinese che la sera precedente si disegnava dietro la tenda del secondo piano,
quando la donna gesticolava e inveiva con violenza.
Succede spesso aveva commentato la portinaia.
E quel poveruomo dell'Anagrafe, che aveva perso un guanto e se n'era
andato a passeggiare tutto solo. al buio, sul lungosenna...
Infine, quando Maigret, all'una di notte, se ne stava andando, si era sentito
un rumore, nel cortile, come di qualcosa che urtasse contro un vetro!
Sal lentamente le scale polverose della Polizia giudiziaria scambiando
qualche rapida stretta di mano con alcuni colleghi. Poi socchiuse la porta
della sala d'attesa e sbirci attraverso lo spiraglio.
Una fila di poltroncine di velluto verde. Un tavolo grande come un
biliardo. Appeso a una parete, l'albo d'onore: duecento ritratti di ispettori
morti in servizio.
Seduta sulla poltroncina al centro della fila, una signora in nero, tutta
impettita, teneva una mano sulla borsetta col manico d'argento e l'altra
posata sul pomolo di un ombrello.
Aveva le labbra sottili e lo sguardo deciso puntato dritto davanti a s.
Pur sentendosi osservata, non batt ciglio.
Stava l ad aspettare, col viso impassibile.

CAPITOLO QUARTO: LA FINESTRA DEL SECONDO PIANO


Entr nell'ufficio di Maigret con l'aria sostenuta e aggressiva di chi
considera l'ironia altrui come la peggior catastrofe.
Si accomodi, signora!.
Era un Maigret ruvido e bonario, con uno sguardo indefinibile, quello che
la accolse invitandola a sedersi su una sedia ben illuminata dal rettangolo
chiaro della finestra. La signora assunse esattamente la stessa posa che
aveva poco prima nella sala d'attesa.
Una posa composta, ovviamente, ma con un che di battagliero. Le sue
spalle non toccavano lo schienale della sedia, e la mano rivestita di un
guanto di filo nero era pronta a gesticolare agitando in aria la borsetta.
Suppongo, signor commissario, che si domander perch io....
Assolutamente no!.
Non era per cattiveria, ma neppure per capriccio, che Maigret la smontava
in quel modo fin dall'inizio: sapeva che era una mossa necessaria.
Si era stravaccato sulla poltrona a lui riservata davanti alla scrivania, in un
atteggiamento abbastanza volgare, e fumava la pipa aspirandone con avidit
piccole boccate.
La signora Martin aveva sussultato, o piuttosto si era irrigidita.
Cosa intende dire? Immagino che lei non si aspettasse....
E invece s!.
E intanto le sorrideva con un sorriso bonario. La signora Martin si sent
improvvisamente a disagio, e incominci a torcersi le dita nei guanti di filo
nero.
Gir tutt'attorno uno sguardo penetrante e le venne un'idea.
Ha ricevuto una lettera anonima?.
La domanda suon come un'affermazione pronunciata con apparente
sicurezza, il che fece sorridere ancor di pi il commissario perch anche
questo era perfettamente in linea con l'idea che gi si era fatto della sua
interlocutrice.
Non ho ricevuto nessuna lettera anonima....
Lei scosse la testa con aria scettica.
Non vorr farmi credere....
Sembrava uscita pari pari da un album di famiglia, e il suo aspetto si
intonava perfettamente con quello del marito impiegato all'Anagrafe.

Non era difficile immaginarli, la domenica pomeriggio, mentre risalivano


gli Champs-lyses: le spalle nere ed ossute della signora Martin, il
cappello sempre di traverso per via dello chignon, il suo passo frettoloso da
donna energica e il mento che si agitava sottolineando il tono imperativo del
suo eloquio... E il soprabito beige del signor Martin, i guanti in pelle, il
bastone da passeggio, l'andatura decisa, tranquilla, e i suoi tentativi di
rallentare il passo e guardare le vetrine...
Aveva gi in casa degli abiti da lutto? mormor insidiosamente Maigret
esalando una nuvola di fumo.
Mia sorella morta tre anni fa... Mi riferisco a una sorella che viveva a
Blois... Quella che aveva sposato un commissario di polizia... Come
vede....
Che cosa?.
Niente! Lo stava solo mettendo in guardia! Era tempo di fargli capire che
lei non era una persona qualsiasi!
D'altra parte cominciava ad irritarsi, perch tutto il discorso che si era
preparata non serviva a niente per colpa di quell'ottuso commissario.
Quando ha saputo della morte del suo primo marito?.
Ma... stamattina, come tutti gli altri! La portinaia mi ha detto che era lei
a occuparsi del caso, e siccome la mia situazione piuttosto delicata... Lei
non pu capire....
Capisco benissimo! A proposito, suo figlio non venuto a trovarla, ieri
pomeriggio?.
Cosa vuole insinuare?.
Proprio nulla! Era solo una domanda.
Come potr dirle la portinaia, sono almeno tre settimane che non viene a
trovarmi....
Parlava in modo brusco. Il suo sguardo era diventato pi aggressivo.
Forse Maigret aveva avuto torto a non lasciarle pronunciare il suo
discorsetto...
Mi rallegro che abbia preso questa iniziativa. Ci prova la sua
delicatezza e....
Bast la parola delicatezza a far mutare espressione agli occhi grigi
della donna, che chin la testa come per ringraziarlo.
Ci sono situazioni molto penose! disse poi. E non tutti lo capiscono.
Neanche mio marito, che mi consigliava di non portare il lutto! Badi bene
che io lo porto per modo di dire. Niente velo! Niente crespo!
Mi limito a vestirmi di nero....
Lui assent con un cenno della testa e pos la pipa sulla scrivania.

Il fatto che abbiamo divorziato e che Roger mi ha resa infelice non


significa che io debba....
Si sentiva pi sicura. Pian piano si stava avvicinando al discorso che si
era preparata.
Soprattutto in un palazzo come il nostro, dove ci sono ventotto famiglie!
E che famiglie! Non mi riferisco a quelli del primo piano! Per quanto! Se il
signor de Saint-Mare beneducato, sua moglie invece non si degnerebbe di
salutare qualcuno per tutto l'oro del mondo. Quando uno ha ricevuto una
buona educazione, fa fatica a....
Lei nata a Parigi?.
Mio padre aveva una pasticceria a Meaux....
Quanti anni aveva quando ha sposato Couchet?.
Vent'anni... Guardi che i miei genitori non mi permettevano mica di
servire in negozio... A quel tempo Couchet era sempre in viaggio... A sentir
lui, guadagnava parecchio ed era in grado di mantenere una moglie come si
deve....
Il suo sguardo si indur, pronto a cogliere in Maigret il bench minimo
accenno di ironia.
E' meglio sorvolare su quello che ho patito con lui!... Tutti i soldi che
guadagnava li perdeva in ridicole speculazioni... Voleva a tutti i costi
diventare ricco...
Cambiava impiego tre volte all'anno, tanto che, quando nato mio figlio,
non avevamo da parte nemmeno un centesimo, ed stata mia madre che ha
dovuto comprare il corredino....
Ora aveva finalmente appoggiato l'ombrello contro la scrivania. Maigret
pens che la sera precedente, quando l'aveva intravista come un'ombra
cinese proiettata sulla tenda, la signora Martin stava probabilmente parlando
con lo stesso tono duro e reciso.
Quando uno non in grado di mantenere una moglie, non si dovrebbe
sposare! Cos la penso io! E soprattutto quando non ha un briciolo di
orgoglio!
Non oserei elencarle tutti i mestieri che ha fatto Couchet...
Io gli dicevo di cercarsi un posto sicuro, che gli garantisse una pensione...
Impiegato statale, per esempio!... Cos almeno, se gli succedeva qualcosa, io
non rimanevo senza niente... Ma lui no! Una volta ha perfino seguito il Tour
de France non so bene con quale incarico... Doveva precedere i corridori e
provvedere al vitto o qualcosa del genere! E se ne tornava a casa senza un
soldo!... Ecco che tipo era!
Ecco la vita che facevo....
Dove abitavate?.

A Nanterre! Dato che non ci potevamo neanche permettere un alloggio


in citt... Lei ha conosciuto Couchet?... Era uno che non se la prendeva!
Non si vergognava! Non si preoccupava!... A sentir lui, era nato per
guadagnare un mucchio di quattrini e ne avrebbe guadagnati... Dopo le
biciclette, stata la volta delle catene da orologio... Roba da non credere!...
Catene da orologio che vendeva su una bancarella, commissario! E le mie
sorelle non osavano pi andare alla fiera di Neuilly per paura di incontrarlo
in quella situazione....
E' stata lei a chiedere il divorzio?.
Chin la testa con aria pudica, ma era ancora tesa.
Il signor Martin abitava nel nostro stesso palazzo...
Era pi giovane, allora... Aveva un buon posto nella pubblica
amministrazione... Couchet mi lasciava quasi sempre sola per andare in
cerca di fortuna...
Sia chiaro, per, che tutto si svolto assai correttamente!...
Ho detto a mio marito quel che si meritava...
Il divorzio stato quindi chiesto di comune accordo per incompatibilit di
carattere... Couchet doveva solo versarmi gli alimenti per il bambino... E
abbiamo aspettato un anno, Martin e io, prima di sposarci....
Adesso si agitava sulla sedia. Con le dita tormentava il manico d'argento
della borsetta.
Vede, non me n' andata bene una. All'inizio Couchet non versava
nemmeno l'assegno regolarmente!
E per una signora sensibile insopportabile vedere il secondo marito
sostenere le spese per il mantenimento di un figlio non suo....
Nonostante le apparenze, anche se aveva gli occhi socchiusi e la pipa
spenta di nuovo stretta fra i denti, Maigret non dormiva.
La situazione stava diventando patetica. Gli occhi della donna si
riempirono di lacrime e le labbra cominciarono a tremarle.
Soltanto io so quello che ho sofferto... Ho fatto studiare Roger... Ho
voluto dargli una buona istruzione...
Lui non assomigliava al padre... Era affettuoso, sensibile... Quando ha
compiuto diciassette anni, Martin gli ha trovato un posto in banca come
apprendista... Ma poi, chiss dove, ha incontrato Couchet....
E ha preso l'abitudine di domandare quattrini al padre?.
Badi che a me Couchet aveva sempre rifiutato tutto!
Quando si trattava di me, tutto era troppo caro!
Mi cucivo i vestiti da sola e un cappello mi doveva durare tre anni....
E a Roger dava tutto quello che voleva?.

L'ha guastato!... Roger ci ha lasciati per andare a vivere per conto


proprio... Viene ancora ogni tanto a trovarmi... Ma andava anche da suo
padre!....
E' da molto che abitate in place des Vosges?.
Quasi otto anni... Quando abbiamo trovato l'appartamento, non
sapevamo neppure che Couchet lavorasse nel campo dei sieri... Martin
avrebbe voluto cambiare casa... Non ci mancava altro!... Se qualcuno
doveva andarsene, quello era proprio Couchet, non le pare?... Couchet, che
chiss come si era arricchito, e che vedevo arrivare su una macchina guidata
dall'autista!... Perch si poteva permettere l'autista lui... Ho visto sua
moglie....
A casa sua?.
L'ho aspettata sul marciapiede per vedere che tipo era... Meglio non
parlarne... Comunque non niente di speciale, anche se si d tante arie ed
ha una pelliccia di astrakan....
Maigret si pass una mano sulla fronte. Stava diventando un'ossessione.
Da un quarto d'ora non faceva che fissare quel volto, e adesso aveva
l'impressione che gli si fosse stampato sulla retina.
Un volto magro, pallido, dai lineamenti fini, estremamente mobili, che
non doveva aver espresso mai altro che un rassegnato dolore.
E questo gli ricordava certi ritratti di famiglia, anzi della sua stessa
famiglia. Aveva avuto una zia, pi robusta della signora Martin, che per si
lamentava sempre anche lei. Quando lui era piccolo e la zia andava a
trovarli, sapeva che, appena seduta, avrebbe tirato fuori dalla borsa un
fazzoletto.
Mia povera Hermance!... cos cominciava, rivolta alla sorella. Che
vita! Ti devo raccontare cos'altro ha combinato Pierre....
E aveva quella stessa maschera mobile, quelle labbra troppo sottili, quegli
occhi in cui balenava talvolta come un lampo di smarrimento.
La signora Martin aveva perso d'un tratto il filo del discorso. Era
agitatissima.
Ora lei capir in che situazione mi trovo... Certo, Couchet si risposato.
Ci non toglie che sono stata sua moglie e che ho passato con lui i primi
anni della sua carriera, cio gli anni pi difficili della sua vita...
L'altra una specie di bambolina....
Crede che le spetti una parte dell'eredit?.
Non ci penso nemmeno! esclam lei con indignazione. Per niente al
mondo vorrei il suo denaro!

Non siamo ricchi, noi! Martin privo di iniziativa, non sa farsi avanti, si
lascia fare lo sgambetto da colleghi meno intelligenti di lui... Ma a costo di
andare a servizio per vivere, io non vorrei....
E' stata lei che ha mandato suo marito ad avvertire Roger?.
La donna non impallid solo perch era impossibile: aveva gi il viso
terreo. Ma nel suo sguardo ci fu un attimo di smarrimento.
Come fa a saperlo?.
E d'improvviso, con sdegno:
Mi auguro che almeno non ci faccia pedinare...
Sarebbe il colmo!... Guardi che non esiterei a rivolgermi ai suoi
superiori....
Si calmi, signora... Non ho detto niente di simile...
Per puro caso proprio stamattina ho incontrato il signor Martin....
Ma lei non si fidava, e continuava a fissare il commissario con sguardo
ostile.
Finir per pentirmi di essere venuta!... Una cerca di comportarsi
correttamente!... E invece di esserle riconoscenti....
Le assicuro che le sono infinitamente grato per la sua visita....
La signora Martin intuiva comunque che qualcosa stava andando per il
verso sbagliato. Quell'uomo robusto dalle spalle larghe e dal collo tozzo che
la guardava con occhi ingenui, quasi inespressivi, la intimoriva.
In ogni caso, articol con voce acuta meglio che parli io piuttosto
che la portinaia... Prima o poi lei sarebbe venuto a sapere....
Che lei stata la prima signora Couchet....
Ha visto l'altra?.
Maigret fece un po' di fatica a non sorridere.
Non ancora....
Oh, verser qualche lacrima di coccodrillo!...
Adesso, per, pu starsene tranquilla... Con tutti i milioni che ha
guadagnato Couchet....
All'improvviso scoppi in lacrime. Il labbro inferiore cominci a tremare,
attenuando la durezza del suo viso.
Lei, che nemmeno lo conosceva quando doveva affrontare le difficolt e
gli occorreva una donna per aiutarlo, per incoraggiarlo....
Ogni tanto un singhiozzo soffocato, appena percettibile, saliva da quel
collo magro, cinto da un nastro di seta marezzata.
Poi la donna si alz in piedi e si guard intorno per accertarsi di non aver
dimenticato niente. Tirava su col naso.
Ma tutto questo non conta....
Un sorriso amaro, sotto le lacrime.

In ogni caso, ho fatto il mio dovere... Non so cosa lei penser di me, ma
io....
Le assicuro che....
Maigret si sarebbe trovato in un bell'imbarazzo a dover continuare, se lei
stessa non avesse concluso:
Non m'importa! Io ho la coscienza a posto, e non tutti possono dire
altrettanto....
Le mancava qualcosa. E non capiva cosa. Diede ancora uno sguardo
tutt'intorno, poi mosse una mano, come stupita di sentirla vuota.
Maigret, alzatosi, la accompagn alla porta.
La ringrazio di essere venuta....
Ho fatto quello che ritenevo giusto....
Usc nel corridoio, dove alcuni ispettori chiacchieravano ridendo. Pass
vicino al gruppo, tutta impettita, senza girare la testa.
Maigret, richiusa la porta, and alla finestra e, nonostante il freddo, la
spalanc. Era stanco come se avesse sottoposto un criminale a un estenuante
interrogatorio. Ma soprattutto avvertiva quel vago disagio che si prova
quando si costretti a prendere in considerazione certi aspetti della vita che
di solito si preferisce ignorare.
Non c'era nulla di drammatico. Nulla di particolarmente disgustoso.
La signora Martin non aveva detto niente di straordinario, n gli aveva
dischiuso orizzonti sconosciuti.
Eppure quell'incontro lasciava al commissario come una sensazione di
nausea.
Su un angolo della scrivania c'era, aperto, il bollettino della polizia con le
foto segnaletiche di una ventina di ricercati. Quasi tutte facce dai tratti
bestiali, che portavano il marchio della depravazione.
Ernst Strowitz, condannato in contumacia dal Tribunale di Caen per aver
ammazzato una contadina sulla strada per Bnourille....
E la postilla, in rosso:
Pericoloso. Gira sempre armato.
Un tipo destinato a vender cara la pelle. Maigret, tuttavia, avrebbe
preferito aver a che fare con lui piuttosto che con quel vischioso grigiore,
con quelle storie di vicende familiari, con quel delitto ancora inesplicabile
ma che sospettava atroce.
Alcune immagini lo perseguitavano: i Martin, che gli sembrava di vedere
a passeggio la domenica sugli Champs-lyses. Il soprabito beige e il nastro
di seta nera al collo della donna...
Suon. Comparve Jean, e Maigret lo mand a prendere le schede da lui
richieste su tutti quelli che erano coinvolti nella faccenda.

Non c'era granch. Nine era stata fermata una sola volta nel corso di una
retata a Montmartre, ed era stata rilasciata dopo aver dimostrato che non
faceva la prostituta di mestiere.
Quanto al giovane Couchet, era tenuto d'occhio dalla Finanza e dalla
Squadra antidroga, che lo sospettava di essere dedito al traffico di
stupefacenti.
Ma non era mai emerso alcun indizio a suo carico.
Una telefonata alla Buoncostume rivel invece che Cline, di cognome
Loiseau, nata a Saint-Amand-Montrond, vi era conosciuta. Era schedata, e
si recava abbastanza regolarmente alla visita di controllo.
Non un cattivo soggetto! disse il brigadiere.
Il pi delle volte si limita a frequentare un paio di amici, sempre gli
stessi... La ripeschiamo solo quando torna a battere il marciapiede....
Jean, l'impiegato, non aveva ancora lasciato la stanza e indic qualcosa a
Maigret.
La signora di prima ha dimenticato l'ombrello!.
LO SO....
Ah!.
S, mi serve.
E il commissario si alz sospirando, and a chiudere la finestra e si piazz
con la schiena rivolta alla stufa, nella posa che gli era abituale quando aveva
bisogno di riflettere.
Un'ora dopo era in grado di riassumere a mente le informazioni che gli
erano giunte dai vari settori e che si trovavano sparse davanti a lui sulla
scrivania.
Innanzitutto la conferma data dall'autopsia all'ipotesi del medico legale: il
colpo era stato sparato da una distanza di circa tre metri e la morte era stata
istantanea. Lo stomaco del morto conteneva una piccola quantit di alcol ma
nessuna traccia di cibo.
I fotografi della Scientifica, che lavoravano nelle mansarde del Palazzo di
Giustizia, dichiaravano che non era stata rilevata nessuna impronta digitale
degna di qualche interesse.
Infine, secondo quanto accertato presso il Crdit Lyonnais, Couchet,
cliente abituale della banca, era passato verso le tre e mezzo dalla sede
centrale ed aveva ritirato trecentomila franchi in banconote nuove, come era
solito fare il penultimo giorno di ogni mese.
Era dunque presumibile che, arrivando in place des Vosges, Couchet
avesse riposto i trecentomila franchi nella cassaforte, insieme ai
sessantamila che gi vi si trovavano.

E poich doveva lavorare ancora, non aveva richiuso lo sportello, contro


il quale stava appoggiato.
La luce accesa nel laboratorio indicava che a un certo punto aveva
lasciato l'ufficio, o per ispezionare gli altri locali o, pi probabilmente, per
andare alla toilette.
Ma quando era tornato al suo posto il denaro era ancora nella cassaforte?
Evidentemente no, poich, se cos fosse stato, l'assassino avrebbe dovuto
spostare il cadavere per aprire il pesante sportello e impadronirsi delle
banconote.
Era questo l'aspetto tecnico del caso. Si trattava di un ladro assassino
oppure di un assassino e di un ladro che avevano agito separatamente?
Maigret si trattenne per una decina di minuti nell'ufficio del giudice
istruttore per comunicargli le ultime notizie. Poi, dato che era mezzogiorno
passato, rientr a casa, con le spalle curve, segno di cattivo umore.
Sei tu che segui il caso di place des Vosges? gli domand la moglie,
che aveva letto il giornale.
S, sono io!.
E Maigret si mise a sedere guardando la signora Maigret in un modo tutto
particolare, con pi tenerezza del solito, e insieme con una certa
apprensione.
Vedeva sempre davanti a s il volto magro, gli abiti neri, gli occhi afflitti
della signora Martin.
E quelle lacrime che scaturivano improvvise e poi sparivano, come
bruciate da un fuoco interiore, per rispuntare subito dopo!...
E la signora Couchet con le sue pellicce, mentre la signora Martin non ne
aveva neanche una... E
Couchet che riforniva di viveri i ciclisti del Tour de France, e la sua prima
moglie che doveva portare lo stesso cappello per tre anni...
E il figlio... E quel flacone di etere sul comodino dell'Htel Pigalle...
E Cline che ogni tanto, quando non aveva pi un amico regolare, tornava
a battere il marciapiede...
E Nine...
Non sembri contento... Hai una brutta cera... Si direbbe che stai covando
un raffreddore.
Era proprio cos! Maigret si sentiva pizzicare le narici e aveva come un
vuoto dentro la testa.
Che razza di ombrello ti sei portato dietro? E' orribile!....
L'ombrello della signora Martin! I coniugi Martin, lui col soprabito beige
e lei col vestito di seta nera, a passeggio la domenica sugli Champslyses...!

Non farci caso... Non so a che ora torner stasera!.


Sono impressioni difficili da spiegare: si sentiva che c'era qualcosa di
strano in quel palazzo, qualcosa che s'intuiva anche solo a guardarlo
dall'esterno.
Era forse l'agitazione che ferveva nel negozio di corone mortuarie? Certo
gli inquilini avevano dovuto fare una colletta per acquistarne una.
O gli sguardi inquieti del parrucchiere per signora, il cui negozio si
trovava dal lato opposto dell'androne?
Comunque fosse, quel giorno nel palazzo c'era un'atmosfera opprimente.
Erano le quattro e cominciava a far buio, e perci quella misera lampadina
sotto la volta dell'androne era gi accesa.
Di fronte, il custode del giardino pubblico stava chiudendo i cancelli. Al
primo piano, il cameriere dei Saint-Mare tirava le tende, lentamente,
scrupolosamente.
Quando Maigret buss sul vetro della guardiola, trov la signora Bourcier
che raccontava l'accaduto a un impiegato della Dufayel, il quale portava
sulla divisa blu un piccolo calamaio appeso a mo' di collana.
Un palazzo dove non mai successo niente...
Sst!... Il commissario....
La portinaia aveva una vaga somiglianza con la signora Martin; erano
tutte e due donne senza et, oltre che senza sesso. E tutte e due avevano
avuto una vita infelice, o almeno cos pensavano.
Solo che la portinaia aveva in pi la rassegnazione, una rassegnazione
quasi animalesca al proprio destino.
Jojo... Lili... Toglietevi di mezzo... Buongiorno, signor commissario...
L'aspettavo in mattinata...
Che brutta storia!... Mi sembrato doveroso passare da tutti gli inquilini a
raccogliere i soldi per una corona... Si sa quando ci sar il funerale?... A
proposito...
La signora de Saint-Mare... ricorda?... la prego di non dirle niente... Il
signor de Saint-Mare venuto stamattina... Teme che le emozioni, nello
stato in cui si trova....
Nell'aria azzurrognola del cortile le due lampade, quella sotto l'androne e
quella fissata al muro, disegnavano lunghe strisce gialle.
Dov' l'appartamento della signora Martin? domand Maigret.
Al secondo piano, terza porta a sinistra dopo l'angolo....
Il commissario riconobbe la finestra. La luce era accesa, ma sulla tenda
non c'era nessuna ombra.
Dagli uffici proveniva il ticchettio delle macchine per scrivere. Arriv un
fattorino:

I Preparati del dottor Rivire?.


In fondo al cortile! La porta a destra! Jojo, lascia stare tua sorella!.
Maigret, con l'ombrello della signora Martin sotto il braccio, si avvi su
per le scale. Fino al primo piano la casa era stata rimessa a nuovo, con le
pareti ridipinte ed i gradini tirati a lucido.
A partire dal secondo tutto cambiava, le pareti erano sporche, il
pavimento pieno di graffi. Sulle porte d'ingresso, di un marrone orrendo,
erano attaccati dei biglietti da visita o delle targhette di alluminio con le
lettere in rilievo.
Un biglietto da visita di mediocre qualit recava la scritta: Edgar Martin e
Signora. Sulla destra, un cordone tricolore intrecciato che terminava con
una nappa floscia. Quando Maigret lo tir, un debole tintinnio risuon
nell'appartamento vuoto. Poi si udirono dei passi rapidi. Una voce chiese:
Chi ?.
Le ho riportato il suo ombrello!.
La porta si apr. Nell'ingresso, che doveva misurare non pi di un metro
quadrato, c'era un attaccapanni dal quale pendeva il soprabito beige. Di
fronte, una porta aperta dava su una stanza che faceva da salotto e da sala da
pranzo, con una radio sulla credenza.
Scusi il disturbo. Stamattina ha dimenticato l'ombrello nel mio
ufficio....
Ma guarda un po'! E io che credevo di averlo lasciato sull'autobus...
Stavo proprio dicendo a Martin che....
Maigret non sorrise neppure. Era abituato a quel tipo di donne che hanno
la mania di chiamare il marito per cognome.
Comparve Martin, che indossava i soliti pantaloni a righe e, sopra, una
veste da camera di uno spesso panno testa di moro.
Si accomodi, la prego....
Non vorrei disturbare.
Non si disturbano mai le persone che non hanno niente da nascondere!.
La caratteristica fondamentale di un'abitazione senza dubbio l'odore. In
questo caso si trattava di un miscuglio indefinibile, in cui si distinguevano
cera per lucidare, gli effluvi di cucina e il tanfo di abiti vecchi.
In una gabbia c'era un canarino che saltellava schizzando di tanto in tanto
qualche gocciolina d'acqua.
Fa' accomodare il signor commissario nella poltrona....
La poltrona! Ce n'era soltanto una, una poltrona dallo schienale alto
rivestita di un cuoio tanto scuro da sembrare nero.
La signora Martin, assai diversa da come Maigret l'aveva vista quella
mattina, adesso era tutta moine:

Gradir un bicchierino... Non dica di no!...


Martin! Porta un aperitivo....
Martin sembrava a disagio. Magari in casa non ce n'era pi neanche una
goccia, o era rimasto solo un fondo di bottiglia.
La ringrazio, non bevo mai prima dei pasti.
Ma ha tutto il tempo....
Che squallore! Uno squallore tale da far passare la voglia di vivere su
questa terra, dove nondimeno il sole brilla per diverse ore al giorno e gli
uccelli volano liberi!
Quella gente, invece, non doveva amare la luce, perch le tre lampadine
erano accuratamente velate da paralumi di tela pesante e colorata che, della
luce, lasciavano filtrare solo lo stretto indispensabile.
Ma soprattutto l'odore della cera! pens
Maigret.
Perch quello era l'odore predominante! Del resto, il tavolo di quercia
massiccia era lucido come una lastra di ghiaccio.
Il signor Martin ostentava un sorriso di circostanza.
Avrete una vista straordinaria su place des Vosges, una piazza unica in
tutta Parigi! disse Maigret, il quale ben sapeva che le finestre davano
invece sul cortile.
No! Gli appartamenti del secondo piano, che danno sulla piazza, hanno
il soffitto troppo basso, per via dello stile dell'edificio... Come lei sa, l'intera
piazza considerata monumento nazionale... Non si pu modificare nulla...
Ed un peccato!... Sono anni che vorremmo fare installare un bagno e....
Maigret si era avvicinato alla finestra. Con un gesto noncurante scost la
tenda dietro la quale aveva visto muoversi le ombre cinesi. E rimase
immobile, impressionato al punto da dimenticarsi perfino di conversare
come si addice a un ospite beneducato.
Proprio di fronte, c'erano gli uffici e il laboratorio della ditta Couchet.
Stando nel cortile aveva visto dei vetri smerigliati alle finestre.
Da quass si accorgeva invece che solo i riquadri inferiori erano
smerigliati. Gli altri erano trasparenti, tersi, lavati due o tre volte alla
settimana dalle donne delle pulizie.
Si poteva vedere chiaramente, seduto proprio nella poltrona dove era stato
ucciso Couchet, il signor Philippe, mentre firmava le lettere dattiloscritte
che la segretaria gli passava a una a una. Si distingueva perfino la serratura
della cassaforte.
E la porta di comunicazione con il laboratorio, che era semiaperta. Dietro
le finestre si scorgevano delle donne in camice bianco che, in fila davanti a
un lungo tavolo, impacchettavano delle fialette di vetro.

Ognuna di esse aveva un compito ben preciso. La prima prendeva le


fialette vuote da un cesto e l'ultima consegnava ad un impiegato dei
pacchetti gi confezionati, con il foglietto delle istruzioni, e accuratamente
imballati nelle loro scatole; insomma, la merce pronta per essere spedita ai
farmacisti.
Offrici lo stesso qualcosa da bere! diceva la voce della signora Martin
dietro le spalle di Maigret.
E il marito si dava da fare, apriva un armadietto, e nell'agitazione faceva
urtare i bicchieri.
Solo un dito di vermut, signor commissario!...
Certo, la signora Couchet potrebbe offrirle anche un cocktail....
E la signora Martin ebbe un sorriso velenoso, come se le sue labbra
fossero diventate dei pungiglioni.

CAPITOLO QUINTO: LA MATTA


Maigret, con il bicchiere in mano, osservava la signora Martin.
Se soltanto lei avesse guardato fuori dalla finestra, ieri sera, la mia
inchiesta sarebbe gi finita! Da qui impossibile non vedere tutto quello
che succede nell'ufficio di Couchet.
Parlava senza che n la sua voce n il suo atteggiamento tradissero un
secondo fine. Chiacchierando, assaporava a piccoli sorsi il suo vermut.
Direi addirittura che questo caso sarebbe stato uno degli esempi pi
singolari di testimonianza in materia criminale. Qualcuno che ha assistito da
lontano all'omicidio! Che dico? Con un binocolo si potrebbero vedere le
labbra degli interlocutori tanto chiaramente da essere in grado di ricostruire
il contenuto della conversazione....
La signora Martin, un po' perplessa, rimaneva sulle sue, con un vago
sorriso stampato sulle labbra pallide.
E poi, che emozione per lei! Starsene alla finestra, tutta tranquilla, e
vedere d'un tratto qualcuno che minaccia il suo ex marito! Peggio ancora!
Perch la scena stata certamente pi complessa. Mi par di vedere
Couchet tutto solo, immerso nei suoi conti... Si alza e si dirige verso il
bagno. Quando torna, nel suo ufficio vi qualcuno che ha frugato nella
cassaforte ma non ha avuto il tempo di scappare...
Se cos fosse, ci sarebbe tuttavia uno strano dettaglio: cio che Couchet si
sia rimesso a sedere...
Vuol forse dire che conosceva il ladro?... Gli parla...
Lo rimprovera, gli chiede di restituirgli il denaro....
Sempre che io avessi guardato fuori dalla finestra! scand la signora
Martin.
Ci sono per caso altre finestre di questo piano che offrono la stessa
vista?... Chi abita nell'appartamento alla vostra destra?.
Due ragazze con la madre... Quelle che ascoltano musica tutte le sere....
In quel momento risuon un grido che Maigret aveva gi sentito. Rest in
silenzio per un attimo, poi mormor:
E' la matta, vero?.
Sst!... fece la signora Martin camminando a passi felpati verso la porta.
Poi, di colpo, la apr. Nel corridoio poco illuminato si scorse la sagoma di
una donna che si allontanava frettolosamente.

Vecchia strega!... brontol la signora Martin a voce abbastanza alta


perch l'altra potesse sentire.
Tornando sui suoi passi tutta arrabbiata, spieg al commissario:
E' la vecchia Mathilde! Un tempo faceva la cuoca.
L'ha vista? Sembra un grosso rospo! Abita nella stanza qui di fianco, con
una sorella matta. Sono vecchie e brutte sia l'una che l'altra! Da quando
abitiamo qui, la matta non uscita una sola volta dalla sua camera.
Perch grida in quel modo?.
Lo fa quando la lasciano da sola al buio. Ha paura come un bambino e
allora si mette a urlare...
Alla fine sono riuscita a capire come funzionano le cose... La vecchia
Mathilde gira per i corridoi dalla mattina alla sera... Passa il tempo a
origliare dietro le porte; e quando viene sorpresa non mostra il minimo
imbarazzo... Si allontana con quella brutta faccia, senza fare una piega!...
Siamo arrivati al punto di non sentirci pi a casa nostra e di dover abbassare
la voce se discutiamo di affari di famiglia...
L'ho appena colta sul fatto, ha visto? Be', scommetto che gi tornata....
Non una cosa piacevole! ammise Maigret.
Ma il proprietario non interviene?.
Ha fatto di tutto per metterle alla porta... Ma purtroppo ci sono le leggi...
Senza considerare che non n igienico n bello lasciare quelle due vecchie
in una stanzetta!... Scommetto che non si lavano mai....
Il commissario aveva ripreso il cappello.
Scusatemi per il disturbo. Adesso devo proprio andar via....
Ormai si era fatto un'idea precisa dell'appartamento, dai centrini sui
mobili fino ai calendari appesi alle pareti.
Se non fa rumore, vedr che riesce a sorprendere la vecchia....
Non and esattamente cos. La donna non era sul pianerottolo, ma dietro
la porta socchiusa della sua camera, come un grosso ragno in agguato. E
rimase probabilmente sconcertata quando il commissario, passando, le
rivolse un cordiale saluto.
All'ora dell'aperitivo Maigret era seduto al Select, non lontano dal banco
dove non si parlava d'altro che di corse ippiche. Quando il cameriere gli si
avvicin, gli mostr la fotografia di Roger Couchet che aveva preso quella
mattina in rue Pigalle.
Conosce questo giovanotto?.
Il cameriere sembr meravigliato.
E' strano....
Che cosa?.

E' andato via meno di un quarto d'ora fa... Era seduto l, a quel
tavolino... Non lo avrei notato se, invece di ordinarmi da bere, non mi
avesse detto:
"Lo stesso di ieri!". Ora, io non mi ricordavo affatto di averlo gi visto...
E allora gli ho risposto:
"Potrebbe ricordarmi cos'era?". "Che diamine, un gin-fizz!". Il che mi ha
stupito ancora di pi, perch sono sicuro di non aver servito nessun gin-fizz
nella serata di ieri! E' rimasto pochi minuti, poi andato via... Strano che lei
venga a mostrarmi proprio la sua fotografia.
Non era affatto strano. Roger aveva voluto accreditare il fatto che la sera
prima si trovava al Select, come aveva dichiarato a Maigret. Aveva
escogitato una mossa abbastanza ingegnosa, ma aveva commesso l'errore di
ordinare una bevanda poco comune.
Qualche minuto dopo entr Nine, con lo sguardo triste, e si sedette al
tavolino pi vicino al banco, poi, scorgendo il commissario, si alz, esit un
attimo e si diresse verso di lui.
Desidera parlarmi? gli chiese.
Non in modo particolare. Anzi, s! Vorrei farle una domanda. Lei viene
qui quasi tutte le sere, vero?.
S, qui che ci davamo appuntamento.
Si mette sempre allo stesso posto?.
A quel tavolino l, dove mi sono seduta entrando....
C'era anche ieri?.
S, perch?.
Maigret le mise davanti la fotografia di Roger:
Ricorda per caso di aver visto quest'uomo?.
La ragazza guard la foto e mormor:
Ma il mio vicino di stanza!.
S! E' il figlio di Couchet....
Nine, turbata, sbarr gli occhi chiedendosi cosa si nascondesse dietro
quella coincidenza.
E' venuto da me stamattina, poco dopo che lei se n'era andato... Ero
appena rientrata dal Moulin Bleu....
Che cosa voleva?.
Mi ha chiesto se avevo una compressa di aspirina per Cline, che stava
poco bene....
E a teatro? L'hanno assunta?.
Devo andarci stasera... Una ballerina si fatta male... Se non si rimette,
la sostituisco io, e forse mi assumeranno definitivamente....
Abbass la voce e soggiunse:

Ho i cento franchi... Mi dia la mano....


Quel gesto rivelava tutto un modo di essere. Nine non voleva porgere a
Maigret i cento franchi in pubblico per timore di metterlo in imbarazzo! Per
questo teneva nel palmo della mano, accuratamente ripiegata, la banconota
che gli pass di nascosto come a un gigol.
La ringrazio! E' stato gentile....
Si capiva che era avvilita. Continuava a guardarsi attorno senza il minimo
interesse per la gente che entrava e usciva. Eppure, abbozzando un timido
sorriso, osserv:
Il direttore ci sta guardando... Si domander perch sono qui con lei...
Creder che abbia gi rimpiazzato Raymond... Questo rischia di
comprometterla!.
Posso offrirle qualcosa?.
Grazie, no! rispose discretamente. Se per caso avesse bisogno di me...
Al Moulin Bleu mi faccio chiamare lyane... Sa dov' l'entrata degli artisti,
in rue Fontaine?....
Non fu un compito particolarmente penoso.
Maigret suon alla porta dell'appartamento di boulevard Haussmann poco
prima dell'ora di cena. Fin dall'ingresso si sentiva un forte odore di
crisantemi.
La domestica che venne ad aprire camminava in punta di piedi.
Credendo che il commissario volesse semplicemente lasciare il suo
biglietto da visita, lo guid senza dire una parola fino alla camera ardente,
tutta tappezzata di nero. Accanto alla porta, su un tavolino stile Luigi XVI,
c'erano parecchi bigliettini.
Il corpo del defunto era gi nella bara, che quasi scompariva sotto i fiori.
In un angolo c'era un giovanotto alto e assai distinto, vestito a lutto, che
rivolse a Maigret un leggero cenno con la testa.
Di fronte a lui era inginocchiata una donna sulla cinquantina dai
lineamenti grossolani, che sembrava una contadina vestita a festa.
Il commissario si avvicin al giovane.
Potrei parlare alla signora Couchet?.
Vado a chiedere a mia sorella se pu riceverla...
Lei il signor...?.
Maigret! Sono il commissario incaricato delle indagini....
La contadina non si mosse. Qualche minuto dopo, il giovanotto torn e
fece strada all'ospite.
A parte l'odore di fiori che regnava ovunque, le stanze avevano il loro
aspetto abituale. Era una bella casa della fine del secolo scorso, come molti

degli appartamenti di boulevard Haussmann, con le stanze molto ampie, i


soffitti e le porte un po' sovraccarichi di decorazioni.
Era arredata con mobili antichi. Nel salotto, un monumentale lampadario
di cristallo tintinnava ad ogni passo.
La signora Couchet era l, in compagnia di tre persone che present al
commissario. Per primo, il giovanotto vestito di nero:
Mio fratello, Henry Dormoy, avvocato....
Poi un signore di una certa et:
Il colonnello Dormoy, mio zio....
Infine una signora con dei bei capelli argentei:
Mia madre....
Tutti molto eleganti nei loro abiti da lutto. Sul tavolo c'era ancora del t
con fette di pane abbrustolito e pasticcini.
Se vuole accomodarsi....
Una domanda, se permette. La signora che di l, nella camera
ardente....
E' la sorella di mio marito... disse la signora Couchet. E' arrivata
stamattina da Saint-Amand....
Maigret non si sforz neppure di sorridere, ma cap.
Cap perfettamente che l'arrivo dei Couchet, con i loro abiti da contadini o
da piccoli borghesi, era tutt'altro che gradito.
C'erano i parenti del ramo Couchet e i parenti del ramo Dormoy.
I Dormoy erano eleganti e sobri, e tutti gi vestiti a lutto.
Dei Couchet c'era, per il momento, solo quella comare con la camicia di
seta che tirava un po' sotto le ascelle.
Potrei parlarle due minuti in privato, signora Couchet?.
Scusateci... fece lei rivolta ai suoi familiari, che si apprestarono a uscire
dal salotto.
Restate pure, ve ne prego... Ci spostiamo noi nel salottino giallo....
Doveva certamente aver pianto. Poi si era incipriata un po', e adesso si
notava appena che aveva gli occhi gonfi. Era visibilmente abbattuta, e
parlava a fatica.
Oggi non ha ricevuto nessuna visita inaspettata?.
Alz la fronte, contrariata.
Come fa a saperlo?... S, nel primo pomeriggio venuto il mio
figliastro....
Lo conosceva gi?.
Pochissimo... Mio marito lo vedeva sempre in ufficio... Ma una volta
l'abbiamo incontrato a teatro e Raymond ci ha presentati....
Qual era lo scopo della sua visita?.

Imbarazzata, la signora Couchet volt la testa dall'altra parte.


Voleva sapere se era stato trovato un testamento...
Mi ha anche domandato chi il mio legale per potersi rivolgere a lui per
le formalit....
Sospir e fece un tentativo per scusare tutte quelle meschinit.
Del resto, ne ha diritto. Penso che gli spetti met del patrimonio e non ho
nessuna intenzione di negargliela....
Mi permette di farle qualche domanda indiscreta?...
Quando ha sposato Couchet, lui era gi ricco?.
S... Meno di adesso. Per gli affari cominciavano gi ad andargli
bene....
E' stato un matrimonio d'amore?.
Un sorriso appena accennato.
Se cos si pu dire... Ci siamo conosciuti a Dinard... Dopo tre settimane
mi ha chiesto se volevo sposarlo... I miei hanno preso informazioni....
E' stata felice?.
Maigret la guard negli occhi e non ebbe bisogno di alcuna risposta per
concludere da s:
C'era una certa differenza d'et... Couchet si occupava dei suoi affari...
Insomma, non esisteva fra voi una grande intimit... E' cos?... Lei badava
alla casa... Aveva la sua vita, e lui pure....
Non gli ho mai rimproverato niente! disse la donna. Era un uomo di
grande vitalit, che aveva sempre bisogno di divertirsi... Non ho voluto
ostacolarlo....
Non era gelosa?.
All'inizio s... Poi mi sono abituata... Credo comunque che mi volesse
bene....
Era abbastanza carina, ma priva di verve e di fascino.
Lineamenti sfocati. Un corpo fragile. Una sobria eleganza. Doveva avere
una certa grazia quando offriva il t alle sue amiche nel tepore accogliente
del salotto.
Suo marito le parlava spesso della prima moglie?.
A questo punto le si indur lo sguardo. Tent di mascherare la propria
collera, ma cap che Maigret aveva mangiato la foglia.
Non sta a me... cominci.
Le chiedo scusa. Date le circostanze della morte, non mi possibile
usare quel tatto....
Non sospetter per caso...?.

Non sospetto nessuno. Sto tentando di ricostruire la vita di suo marito, il


suo ambiente, tutto quello che pu aver fatto l'ultima sera. Sapeva che la sua
prima moglie abita nello stesso palazzo in cui Couchet aveva i suoi uffici?.
S, me l'aveva detto....
In che termini parlava di lei?.
Le portava rancore... Poi se ne pentiva e sosteneva che in fondo era
un'infelice....
Perch infelice?.
Perch non era mai contenta di niente... E poi....
E poi?....
Capisce quello che voglio dire... Era molto interessata...
Insomma, ha lasciato Raymond perch lui non guadagnava abbastanza...
Finch un giorno se lo ritrova davanti ricco, mentre lei la moglie di un
impiegatuccio qualunque!....
Non ha cercato di....
No! Non penso che gli abbia mai chiesto soldi. E' anche vero che mio
marito non me l'avrebbe neppure detto. So soltanto che per lui era un
supplizio incontrarla in place des Vosges. Credo che lei facesse di tutto per
trovarsi sulla sua strada: non gli rivolgeva la parola, ma lo guardava con aria
sprezzante....
Il commissario non pot fare a meno di sorridere al pensiero di quegli
incontri nell'androne: Couchet che scendeva dalla macchina fresco come
una rosa, e la signora Martin che faceva la sostenuta, con i guanti neri,
l'ombrello e la borsetta, e con quello sguardo velenoso...
Non sa altro?.
Mio marito avrebbe voluto trasferirsi altrove, ma difficile trovare dei
laboratori nel centro di Parigi....
Che lei sappia, aveva qualche nemico?.
Nessuno! Tutti gli volevano bene! Era troppo buono, tanto da rendersi
perfino ridicolo... Pi che spendere i suoi soldi, li buttava... E quando
qualcuno glielo rimproverava rispondeva che, dopo aver badato per anni
anche al centesimo, ora poteva finalmente mostrarsi generoso....
Vedeva spesso i suoi parenti, signora?.
Poco!... Non hanno la stessa mentalit, capisce?...
N gli stessi gusti....
In effetti, Maigret faceva fatica ad immaginarsi Couchet seduto in salotto
insieme al giovane avvocato, al colonnello e alla suocera - tutte persone cos
distinte.
Ed era pi che comprensibile.

Un uomo sanguigno, energico e grossolano, venuto su dal nulla, che


aveva passato trent'anni della sua vita ad inseguire la ricchezza privandosi
di tutto...
A un certo punto diventa ricco. A Dinard pu accedere finalmente a un
mondo dal quale sempre stato escluso. Una vera ragazza di buona
famiglia...
Una famiglia borghese... T e pasticcini, tennis e scampagnate...
La prende in moglie per dimostrare a se stesso che ormai tutto gli
consentito! Per avere una casa simile a quelle che fino ad allora ha visto
solo da fuori!
La prende in moglie anche perch quella signorina giudiziosa e
beneducata gli incute soggezione...
E mettono su l'appartamento di boulevard Haussmann, che arredano nel
modo pi tradizionale...
Solo che lui ha bisogno di andarsi a sfogare altrove, di frequentare le
birrerie, i bar... di stare con gente diversa, con cui pu sentirsi a suo agio...
E di avere altre donne!
Alla sua vuole bene davvero! La ammira! La rispetta! E gli incute
soggezione!
Ma proprio per questo ha bisogno di lasciarsi andare con ragazzine
maleducate come Nine.
La signora Couchet aveva una domanda sulla punta della lingua, ma
esitava a farla. Alla fine per, guardando altrove, si decise:
Vorrei chiederle se... E' una questione delicata...
Mi scusi... Mio marito aveva delle relazioni con altre donne, ne sono al
corrente... Se le teneva nascoste - e non faceva grandi sforzi, a dire il vero era solo per discrezione... Ho bisogno di sapere se, da quella parte, non ci
saranno fastidi, o scandali....
Evidentemente s'immaginava le amanti del marito come sgualdrine da
romanzo o come vamp del cinema!
Non ha nulla da temere! sorrise Maigret, pensando a Nine con il suo
viso sciupato e alla manciata di gioielli che quello stesso pomeriggio
doveva aver portato al Monte di Piet.
Non sar necessario...?.
No. Nessun indennizzo!.
Lei ne rimase sorpresa, quasi indispettita, poich, se quelle donne non
reclamavano nulla, significava che in fondo provavano un certo affetto per
suo marito!
E lui per loro...
Ha gi fissato la data delle esequie?.

Se n' occupato mio fratello... Avranno luogo gioved, nella chiesa di


Saint-Philippe-du-Roule....
Si udivano dei rumori di piatti nella attigua sala da pranzo. Probabilmente
stavano apparecchiando per la cena.
Non mi rimane che ringraziarla e congedarmi, chiedendole ancora scusa
per....
Intanto che scendeva a piedi per boulevard Haussmann, Maigret si
sorprese a borbottare mentre caricava la pipa:
Bel tipo, quel Couchet!.
L'espressione gli era salita alle labbra come se Couchet fosse stato un suo
vecchio amico, tanto che il pensiero di averlo visto solo da morto lo stup.
Gli sembrava di conoscerlo, alla lettera, da tutti i punti di vista.
Forse per via delle tre donne?
La prima, innanzitutto, la figlia del pasticciere, che nell'appartamento di
Nanterre si disperava all'idea che suo marito non sarebbe mai riuscito a
trovare un lavoro come si deve.
Poi la signorina di Dinard e la modesta rivalsa di uno come Couchet che
s'imparentava con un colonnello...
E per finire Nine... Gli appuntamenti al Select...
L'Htel Pigalle...
E il figlio che andava a spillargli denaro! E la signora Martin che faceva
in modo di incrociarlo nell'androne, sperando forse che i rimorsi non gli
dessero requie...
Che strana fine! Disperatamente solo, nell'ufficio dove si recava ormai il
meno possibile! Con la schiena addossata alla cassaforte, le mani sulla
scrivania...
Nessuno si era accorto di niente... La portinaia, nell'attraversare il cortile,
l'aveva visto sempre nella stessa posizione dietro il vetro smerigliato della
finestra...
Ma quello che le stava a cuore era il parto imminente della signora de
Saint-Mare!
La matta, al secondo piano, aveva gridato! Il che voleva dire che la
vecchia Mathilde, a passi felpati, era andata ad origliare dietro una delle
porte del pianerottolo...
E il signor Martin, con il soprabito beige, era sceso a cercare il suo guanto
vicino ai bidoni della spazzatura...
Una cosa comunque era certa: qualcuno, in quel momento, aveva in mano
i trecentosessantamila franchi rubati!
E qualcuno aveva ucciso!

Gli uomini sono tutti egoisti!... aveva detto con amarezza la signora
Martin con la sua espressione afflitta.
Era forse lei che aveva in mano le trecentosessanta banconote nuove di
zecca ritirate al Crdit Lyonnais?
Era lei che finalmente possedeva del denaro, tanto denaro, un'intera
mazzetta di bigliettoni che rappresentavano anni e anni di agi senza
preoccupazioni per il futuro n per la pensione che le sarebbe spettata un
giorno alla morte di Martin?
O magari Roger, con il suo corpo indolente e consumato dall'etere, e
quella Cline che aveva raccattato dalla strada per farla inebetire insieme a
lui nel letto umidiccio di un albergo?
O forse Nine, o la signora Couchet?...
L'unica cosa certa era che dall'appartamento dei Martin qualcuno poteva
aver visto tutto.
E c'era una donna che vagava per il palazzo, incollando l'orecchio a tutte
le porte, strascicando le ciabatte per i pianerottoli.
Devo andare a trovare la vecchia Mathilde! si disse Maigret.
Ma la mattina dopo, quando arriv in place des Vosges, la portinaia, che
stava smistando la posta (una grossa pila per la ditta di sieri e solo poche
lettere per gli altri inquilini), lo ferm.
Sta salendo dai Martin?... Non so se il caso...
Stanotte la signora Martin stata molto male... Hanno dovuto chiamare il
medico d'urgenza... Il marito sembra impazzito....
Alcuni impiegati stavano attraversando il cortile per recarsi nei laboratori
e negli uffici. Il domestico dei Saint-Mare sbatteva i tappeti da una finestra
del primo piano.
Si sentiva il vagito di un neonato e la cantilena monotona di una
bambinaia.

CAPITOLO SESTO: FEBBRE A QUARANTA


Sst!... Si addormentata... Ma entri pure....
Il signor Martin si fece da parte, rassegnato.
Rassegnato a lasciar entrare qualcuno nell'appartamento in disordine.
Rassegnato a farsi vedere tutto trasandato, con i baffi cascanti, verdognoli, il
che significava che di solito se li tingeva.
Era rimasto sveglio tutta la notte, e adesso era stremato, incapace di
reagire.
In punta di piedi and a chiudere la porta che comunicava con la camera,
in cui si intravedevano il letto e un catino poggiato a terra.
La portinaia le ha detto...? bisbigli, guardando ansiosamente verso la
porta. E intanto spense il fornello a gas su cui stava riscaldando un po' di
caff.
Una tazzina?.
No, grazie... Resto solo un attimo... Volevo avere notizie della signora
Martin....
E' gentile da parte sua! disse Martin con aria sincera.
Non ci vedeva davvero niente di strano. Era cos sconvolto che aveva
perso ogni senso critico, quand'anche ne avesse mai avuto.
Sono terribili queste crisi!... Lei permette che beva il caff in sua
presenza?....
Si accorse con imbarazzo che le bretelle gli penzolavano sui polpacci;
allora si rassett frettolosamente e liber il tavolo dalle boccette di
medicinali che vi erano sparse alla rinfusa.
La signora ha spesso crisi del genere?.
No... E comunque non cos violente!... Certo molto nervosa, pare che
da giovane avesse delle crisi di nervi ogni settimana....
Anche adesso?.
Martin gli lanci un'occhiata da cane bastonato e os appena confessare:
Devo stare molto attento a come la tratto...
Basta una piccola contrariet e lei entra in agitazione!....
Con quel suo soprabito beige, i baffi ben impomatati e i guanti di pelle,
era soprattutto ridicolo: la caricatura dell'impiegatuccio con qualche pretesa
di eleganza.

Ora per i baffi erano stinti e gli occhi pesti. Non aveva neanche avuto il
tempo di lavarsi la faccia. Sotto una vecchia giacca, indossava ancora la
camicia da notte.
Non era altro che un povero diavolo. E doveva avere almeno
cinquantacinque anni!
La signora ha avuto qualche contrariet ieri sera?.
No... No....
Cominciava a turbarsi, e si guardava intorno spaventato.
Non ha ricevuto nessuna visita?... Suo figlio, per esempio?....
No!... Dopo che lei andato via, abbiamo cenato...
Poi....
Poi cosa?.
Niente... Non so... E' successo cos, senza motivo...
E' molto sensibile... Ha avuto tante disgrazie in vita sua!....
Credeva davvero a quello che diceva? Maigret aveva l'impressione che
Martin parlasse per convincere se stesso.
Insomma, lei non si fatto una sua opinione su questo delitto?.
Martin lasci cadere per terra la tazza che aveva in mano. Aveva forse
anche lui i nervi malati?
Perch dovrei avere una mia opinione?... Le giuro che... Se ne avessi
una, io....
Lei...?.
Non saprei... E' una cosa tremenda... E proprio adesso che abbiamo tanto
lavoro in ufficio...
Stamattina non ho avuto nemmeno il tempo di avvertire il capufficio....
Si pass sulla fronte la mano scarna, poi si mise a raccogliere i cocci.
Dopodich cerc per un bel po' uno straccio per pulire il parquet.
Se avesse dato retta a me, non saremmo rimasti in questa casa....
Si vedeva chiaramente che aveva paura. Era stravolto dalla paura. Ma
paura di che, paura di chi?
Lei un brav'uomo, vero, signor Martin? E un uomo onesto....
Ho trentadue anni di servizio e....
Di conseguenza, se sapesse qualcosa di utile per aiutare la giustizia a
scoprire il colpevole, si sentirebbe in dovere di dirmelo....
Sembr sul punto di mettersi a battere i denti.
Lo direi certamente... Ma non so nulla... E anch'io vorrei sapere!... Non
pi vita, questa....
Cosa pensa del suo figliastro?.
Lo sguardo di Martin si pos su Maigret con un'espressione di stupore.
Roger?... E'....

E' uno scapestrato, lo so.


Ma non cattivo, glielo assicuro... E' tutta colpa del padre... Come dice
sempre mia moglie, non si dovrebbe dare tanto denaro ai ragazzi... E ha
ragione!
Penso anch'io che Couchet non lo facesse per bont o per amore del
figlio, che gli era del tutto indifferente... Lo faceva per toglierselo di torno,
per mettersi la coscienza a posto....
La coscienza?....
Martin arross, sempre pi imbarazzato.
Si comportato male con Juliette, vero? soggiunse a voce pi bassa.
Juliette?.
Mia moglie... La sua prima moglie... Che cosa ha fatto per lei?...
Niente!... L'ha trattata come una serva...
Eppure stata lei ad aiutarlo nei momenti difficili!...
E dopo....
Non le ha dato niente, naturalmente!... Ma lei si era risposata....
Il viso di Martin era diventato paonazzo. Maigret lo guard con sorpresa e
indulgenza. Perch capiva che il poveretto non era affatto convinto di quelle
assurdit, e si limitava a ripetere ci che aveva udito centinaia di volte dalla
moglie.
Couchet era ricco, mentre lei era povera!...
Quindi...
L'impiegato tese l'orecchio.
Non ha sentito niente?.
Rimasero un attimo in silenzio. Si ud un debole richiamo proveniente
dalla camera accanto. Martin and ad aprire la porta.
Che gli stai raccontando? domand la signora Martin.
Ma... io....
E' il commissario, vero?... Che cosa vuole ancora?....
Maigret non la vedeva. La voce era quella di una persona costretta a letto,
assai indebolita, ma che non ha perso affatto il controllo della situazione.
Il commissario venuto a vedere come stai....
Digli di entrare... Aspetta! Dammi un asciugamano umido e lo specchio.
E il pettine....
Ti arrabbierai di nuovo....
Ma reggi lo specchio come si deve!... No! E' meglio che lo lasci a me...
Non sei nemmeno capace di...
Togli di mezzo quel catino!... Ah! gli uomini... Se non ci bada una donna,
la casa diventa una stalla...
Adesso fallo entrare.

La camera era squallida e triste come la sala da pranzo, arredata male, con
una gran quantit di vecchie tende, vecchi tessuti e tappeti scoloriti. Dalla
soglia Maigret sent lo sguardo della signora Martin, calmo e
straordinariamente lucido, puntato su di lui.
Sul viso tirato vide nascere un sorriso melenso da ammalata.
Non ci faccia caso... disse. C' un disordine spaventoso!... Colpa di
questa mia crisi....
E guard davanti a s con aria triste.
Ma adesso mi sento meglio... Devo rimettermi prima di domani, per le
esequie... Sono domani, vero?....
S, domani! Lei va soggetta a queste crisi....
Ne soffro da quando ero bambina... Ma mia sorella....
Ha una sorella?.
Ne avevo due... Non mi fraintenda, per...
Anche quella pi piccola aveva delle crisi... Poi si sposata...
Suo marito era un buono a nulla, e un bel giorno ha approfittato di una di
queste crisi per farla internare... E lei, dopo una settimana, morta....
Non agitarti!... supplic Martin, che non sapeva dove mettersi n dove
guardare.
Era pazza? domand Maigret.
Allora i lineamenti della donna s'irrigidirono di nuovo, la sua voce
s'indur.
Diciamo che suo marito voleva togliersela dai piedi!... Neanche sei mesi
dopo si era gi risposato...
Del resto, gli uomini sono tutti uguali... Una si sacrifica, si ammazza per
loro....
Ti supplico!... disse il marito sospirando.
Non mi riferivo a te! Bench tu non valga poi molto pi degli altri....
E Maigret, d'improvviso, sent nell'aria come una ventata di odio. Fu solo
un'impressione, e dur poco pi di un attimo. Eppure era sicuro di non
essersi sbagliato.
Ci non toglie che, se non ci fossi io... prosegu la donna, e nella sua
voce Maigret avvert come un tono di minaccia.
Martin prese ad agitarsi a vuoto. Pur di fare qualcosa, si mise a contare le
gocce di una medicina lasciandole cadere a una a una in un bicchiere.
Il dottore ha detto....
Me ne infischio del dottore!.
Eppure, bisogna... Dai!... Bevi piano piano...
Non ha un cattivo sapore....

Lei lo guard, poi guard Maigret, e alla fine bevve, alzando le spalle con
rassegnazione.
Davvero venuto solo per avere mie notizie? disse poi in tono
diffidente.
Stavo andando al laboratorio quando la portinaia mi ha detto....
Ha scoperto qualcosa?.
Non ancora....
La donna chiuse gli occhi, come per far capire che era stremata. Martin
guard Maigret, che si alz.
Allora, le auguro di guarire presto... Ma sta gi meglio....
Lei lo lasci andare. Maigret non volle che Martin lo accompagnasse alla
porta.
Rimanga con lei, la prego.
Poveraccio! Si sarebbe detto che avesse paura a restare, che si
aggrappasse al commissario perch, in presenza di un'altra persona, la
situazione era per lui meno insopportabile.
Vedr che non nulla....
Nell'attraversare la sala da pranzo, sent un fruscio sul pianerottolo. Riusc
a raggiungere la vecchia Mathilde proprio nel momento in cui stava per
rientrare in casa.
Buongiorno, signora....
La donna lo guard intimorita, senza rispondere, con la mano sulla
maniglia della porta.
Maigret parlava a voce bassa. Immaginava le orecchie tese della signora
Martin, che era capace di alzarsi dal letto per venire a origliare a sua volta
dietro la porta.
Lei sa certamente che sono il commissario incaricato delle indagini....
Intu subito che non avrebbe cavato nulla da quella donna dal volto
serafico, tanto serafico da sembrare quasi sovrumano.
Cosa vuole da me?.
Soltanto chiederle se non ha niente da dirmi... E' da molto che abita in
questo palazzo?.
Da quarant'anni! replic asciutta.
Allora conoscer tutti....
Non parlo con nessuno!.
Pensavo che forse ha visto o sentito qualcosa... A volte un indizio anche
insignificante basta a mettere la giustizia sulla buona strada....
All'interno della stanza qualcuno si stava muovendo.
Ma la vecchia teneva la porta ostinatamente chiusa.
Non ha visto nulla?....

Lei non rispose.


E non ha udito nulla?.
Farebbe meglio a dire al proprietario di farmi installare il gas....
Il gas?.
Ce l'hanno tutti, nel palazzo. Ma a me, visto che non pu aumentarmi
l'affitto, me lo rifiuta...
Vorrebbe buttarmi fuori!... Fa di tutto perch me ne vada...
Ma se ne andr prima lui, con i piedi in avanti!...
Ecco, glielo pu andare a dire da parte mia....
La porta si apr di quel tanto che bastava perch la donna, grande e grossa
com'era, riuscisse a passare.
Poi si richiuse dentro e nella camera non si ud che qualche rumore
smorzato.
Ha un biglietto da visita?.
Il domestico col gil a righe prese il cartoncino che Maigret gli porgeva e
spar all'interno dell'appartamento, straordinariamente luminoso grazie alle
finestre alte cinque metri, come se ne trovano ormai solo nei palazzi di
place des Vosges e dell'le Saint-Louis.
Le stanze erano immense. Si sentiva il ronzio di un aspirapolvere
elettrico. Una bambinaia col grembiule bianco e una graziosa cuffietta
azzurra, nel passare da una camera all'altra, guard il visitatore con
curiosit.
Dalla stanza accanto qualcuno disse:
Faccia entrare il commissario....
Il signor de Saint-Mare era nel suo studio, in vestaglia, con i capelli
argentei pettinati con cura. Per prima cosa and a chiudere una porta
attraverso la quale Maigret ebbe il tempo di intravedere un letto antico e, sul
guanciale, il viso di una giovane donna.
Si accomodi, prego... Immagino che vorr parlarmi di questo terribile
caso Couchet....
Malgrado l'et, dava un'impressione di vigore e di salute. E l'atmosfera
che regnava nella casa, cos luminosa e allegra, era di assoluta felicit.
E' una tragedia che mi ha particolarmente colpito perch accaduta in
un momento di grande emozione per me....
LO SO....
Un lampo d'orgoglio balen negli occhi dell'ex ambasciatore. Era molto
fiero, alla sua et, di aver avuto un bambino.
Parli sottovoce, la prego: preferirei nascondere questa faccenda alla
signora de Saint-Mare... Nel suo stato sarebbe increscioso... Ma, a
proposito, cosa voleva domandarmi? So poco o nulla di quel Couchet...

L'ho intravisto due o tre volte attraversando il cortile...


Apparteneva ad uno dei circoli che frequento ogni tanto, il circolo
Haussmann... Ma probabilmente non ci andava quasi mai... Ho solo notato
il suo nome sull'annuario pubblicato poco tempo fa... Credo che fosse un
tipo abbastanza volgare, o mi sbaglio?....
Diciamo che i suoi genitori erano gente del popolo... Ha fatto una certa
fatica a diventare quello che diventato....
Mia moglie mi ha detto che aveva sposato una ragazza di ottima
famiglia, una sua vecchia compagna di collegio... Anche per questo
preferibile non dirle niente... Dunque, che cosa voleva sapere?....
Dalle grandi finestre si dominava place des Vosges, illuminata da qualche
tenue raggio di sole. Nel giardino stavano annaffiando il prato e i cespugli
fioriti. Ogni tanto passava un carro trainato lentamente dai cavalli.
Una semplice informazione... So che pi volte, innervosito dall'attesa del
lieto evento - cosa del tutto naturale -, lei sceso a camminare su e gi per il
cortile... Ha per caso incontrato qualcuno?... Non ha visto nessuno dirigersi
verso gli uffici l in fondo?....
Il signor de Saint-Mare si mise a riflettere, e intanto giocherellava con un
tagliacarte.
Aspetti... No, credo di no... Bisogna dire che avevo altro per la testa...
Ma la portinaia, forse, potrebbe....
La portinaia non sa nulla....
E io... No!... O meglio... Ma questo non ha niente a che vedere....
Dica pure ugualmente.
A un certo punto ho sentito un rumore vicino ai bidoni della spazzatura...
Non avevo niente da fare...
Sicch mi sono avvicinato e ho visto un'inquilina del secondo piano....
La signora Martin?.
Credo che si chiami cos... Confesso che conosco poco i miei vicini...
Stava frugando in uno dei cassoni di zinco... Ricordo che mi ha detto: "Mi
caduto per sbaglio un cucchiaio d'argento nella spazzatura...".
Le ho chiesto: "L'ha ritrovato?". E lei mi ha risposto abbastanza
bruscamente di s.
E poi che cosa ha fatto? chiese Maigret.
E' risalita in casa, a passi rapidi... E' un tipo nervoso, che ha sempre l'aria
di aver fretta... Me lo ricordo perch capitato anche a noi di perdere nello
stesso modo un anello di valore... E il bello che uno straccivendolo l'ha
trovato rimestando nei rifiuti e l'ha consegnato alla portinaia....
Non sa dirmi verso che ora capitato questo incidente?.

Mi sarebbe difficile... Aspetti... Non avevo voglia di cenare... Ma verso


le otto e mezzo Albert, il domestico, mi ha supplicato di mangiare
qualcosa... E poich rifiutavo di mettermi a tavola, mi ha portato nel salotto
qualche tartina con le acciughe... E' successo prima....
Prima delle otto e mezzo?.
S... Diciamo che l'incidente, come lei lo chiama, capitato poco dopo le
otto... Ma credo che non abbia la bench minima importanza. Qual la sua
opinione su questo caso, signor commissario?... Da parte mia, mi rifiuto di
credere, come pare si cominci a mormorare, che il delitto sia stato
commesso da qualcuno del palazzo... Pensi che chiunque pu entrare
liberamente nel cortile... Intendo peraltro mandare una lettera di reclamo al
proprietario affinch la porta dell'androne venga chiusa al tramonto....
Maigret si era alzato.
Non mi sono ancora fatto un'opinione! disse.
La portinaia era salita a consegnare la posta e, siccome la porta
dell'anticamera era rimasta aperta, scorse inaspettatamente il commissario a
colloquio con il signor de Saint-Mare.
Povera signora Bourcier! Ne fu addirittura sconvolta!
Nei suoi occhi si potevano leggere gli interrogativi pi angosciosi:
Maigret osava forse sospettare i Saint-Mare? O anche soltanto disturbarli
con le sue domande?
La ringrazio... E le chiedo scusa per questa visita!....
Un sigaro?.
Il signor de Saint-Mare era un gran signore, con quel pizzico di familiarit
condiscendente che faceva pensare pi a un uomo politico che a un
diplomatico.
Sono a sua completa disposizione.
Il domestico richiuse la porta. Maigret scese lentamente le scale e si
ritrov nel cortile, dove il fattorino di un grande magazzino stava cercando
invano la portinaia.
Nella guardiola c'erano solo un cane, un gatto e i due bambini intenti a
impiastricciarsi la faccia con la zuppa di latte.
Non c' la mamma?.
Torna subito! E' salita a consegnare la posta....
In un angolo nascosto del cortile, vicino alla portineria, c'erano i quattro
bidoni di zinco dove, quando faceva buio, gli inquilini venivano uno dopo
l'altro a buttare la spazzatura.
Alle sei del mattino la portinaia apriva il portone e i netturbini svuotavano
i bidoni in un camion.

Quell'angolo, di sera, non era illuminato. L'unica lampada del cortile si


trovava dalla parte opposta, ai piedi delle scale.
Che cosa era andata a cercare l dentro la signora Martin pressappoco
all'ora in cui Couchet veniva assassinato?
Si era messa in testa anche lei di ritrovare il guanto del marito?
No! borbott Maigret ricordandosi all'improvviso di un dettaglio:
Martin era sceso con la pattumiera molto pi tardi.
Allora che fandonie andava raccontando la signora Martin? Non poteva
aver perduto nessun cucchiaio, visto che di giorno gli inquilini non avevano
il permesso di buttare alcunch nei bidoni della spazzatura!
Che cosa stavano dunque cercando tutti e due, uno dopo l'altro?
La signora Martin frugava dentro al bidone.
Martin, invece, ci girava intorno accendendo dei fiammiferi!
E il giorno dopo il guanto era ricomparso!
Ha visto la neonata? fece una voce alle spalle di Maigret.
Era la portinaia, che parlava della bambina dei Saint-Mare con pi
emozione che dei suoi.
Spero che almeno non abbia detto niente alla signora... Non deve sapere
che....
LO SO, lo so!.
Per la corona... cio la corona degli inquilini... mi domando se devo farla
portare alla camera ardente oggi o se va recapitata solo al momento del
funerale...
Anche gli impiegati sono stati tanto carini...
Hanno raccolto pi di trecento franchi....
Poi, rivolgendosi a un fattorino:
Per chi ?.
Saint-Mare.
Scala a destra. Primo piano di fronte... Ma, mi raccomando, suoni
piano!.
E a Maigret:
Non pu immaginare quanti fiori sta ricevendo la signora! Non sanno
pi dove metterli... La maggior parte l'hanno dovuta portar su nelle camere
della servit... Non vuole entrare?... Jojo, ma la vuoi lasciare in pace tua
sorella?....
Il commissario continuava a fissare i bidoni della spazzatura. Cosa
diavolo potevano cercare l dentro i Martin?
Li mette ogni mattina sul marciapiede, come stabilisce il regolamento?.
No! Da quando sono rimasta vedova impossibile!

Comunque, dovrei farlo fare a qualcun altro, perch sono troppo pesanti
per me... Ma gli uomini della nettezza urbana sono cos gentili... Vengono a
prendere i bidoni nel cortile ed ogni tanto io gli offro un bicchiere di vino
bianco....
Gli straccivendoli, quindi, non ci possono frugare dentro!.
Ma figuriamoci! Entrano in cortile pure loro... A volte arrivano in tre o
quattro e poi lasciano una sporcizia da non credere....
La ringrazio.
E Maigret se ne and, sovrappensiero, dimenticando o trascurando di
tornare una seconda volta negli uffici, come si era proposto di fare quella
mattina.
Quando arriv al Quai des Orfvres gli annunciarono:
L'hanno cercata al telefono. Un colonnello....
Ma lui seguiva il filo dei suoi pensieri. Aprendo la porta dell'ufficio degli
ispettori, chiam:
Lucas! Non c' tempo da perdere... Va' subito a interrogare tutti gli
straccivendoli che bazzicano dalle parti di place des Vosges... Se necessario,
va' fino all'impianto di Saint-Denis, dove bruciano le immondizie....
Ma....
Cerca di sapere se l'altro ieri non hanno notato niente di insolito nella
spazzatura del 61 di place des Vosges....
Si era appena lasciato cadere nella sua poltrona quando gli torn in mente
una parola: colonnello...
Quale colonnello? Non conosceva nessun colonnello...
E invece s! Ce n'era ben uno in quella vicenda! Lo zio della signora
Couchet! Ma che andava cercando da lui?
Pronto!... lyse 17-622... Qui il commissario Maigret, della Polizia
giudiziaria... Come dice? Il colonnello Dormoy desidera parlarmi?... S,
resto in linea... Pronto!... E' lei, signor colonnello?... Come?...
Un testamento?... Non la sento molto bene... No, al contrario, parli meno
forte!... Allontani un po' la cornetta... Cos va meglio... Diceva?... Ha
trovato un testamento molto strano?... E nemmeno in busta sigillata?...
D'accordo! Sar l tra una mezz'ora... Ma no! Non occorre che prenda un
taxi....
Si accese la pipa spingendo indietro la poltrona, poi accavall le gambe.

CAPITOLO SETTIMO: LE TRE DONNE


Il colonnello la sta aspettando nella camera del signore. Se vuole
seguirmi....
La camera ardente era chiusa. Nella stanza a fianco, che doveva essere
quella della signora Couchet, c'era un po' di trambusto. La cameriera apr
una porta e Maigret vide il colonnello in piedi vicino a un tavolo, con la
mano leggermente appoggiata sul ripiano e il mento all'ins, dignitoso e
calmo come se stesse posando per uno scultore.
Si accomodi!.
Quel tono, per, con Maigret non funzionava. Il commissario non si
sedette, ma si limit a sbottonarsi il pesante cappotto, a posare la bombetta
su una sedia e a caricare la pipa.
E' stato lei a trovare il testamento? disse poi, guardandosi intorno con
interesse.
S, l'ho trovato io, proprio questa mattina. Mia nipote non ne sa ancora
niente. Devo dire che una cosa talmente indegna....
Una camera strana, che rispecchiava la personalit di Couchet. Certo, era
arredata con mobili antichi come il resto dell'appartamento. C'erano alcuni
oggetti di valore, ma accanto ad altri che rivelavano i gusti rozzi di
quell'uomo.
Davanti alla finestra si trovava un tavolo che doveva servire anche da
scrivania. Sopra c'erano delle sigarette turche, ma anche tutta una serie di
quelle pipe in ciliegio da quattro soldi che Couchet doveva aver
ingrommato con passione.
E c'era una vestaglia color porpora, la cosa pi vistosa che fosse riuscito a
trovare! Poi, ai piedi del letto, un paio di ciabatte con la suola bucata.
Il tavolo aveva un cassetto.
Tenga presente che non era chiuso a chiave! disse il colonnello. Non
so neanche se esista una chiave. Stamattina mia nipote aveva bisogno di
denaro per pagare un fornitore ed ho voluto evitarle di firmare un assegno.
Ho frugato in questa camera, ed ecco cosa ho trovato....
Una busta e un foglio di carta da lettere azzurro pallido con l'intestazione
del Grand-Htel su cui si potevano leggere poche righe che sembravano
buttate gi in fretta, come fossero una brutta copia:
Questo il mio testamento....
Pi sotto, una frase alquanto sorprendente:

Poich probabile che non star a consultare le leggi in materia di


successione, prego il notaio Dampierre di fare del suo meglio affinch il
mio patrimonio venga diviso per quanto possibile in parti uguali fra:
1 mia moglie Germaine, nata Dormoy;
2 la mia prima moglie, oggi coniugata Martin, residente in place des
Vosges 61;
3 Nine Moinard, domiciliata presso l'Htel Pigalle, rue Pigalle.
Che cosa ne pensa?.
Maigret esult. Quel testamento gli rendeva Couchet ancora pi
simpatico.
E' chiaro continuava il colonnello che questo testamento non regge.
Ha tutti i requisiti per essere invalidato, e subito dopo i funerali lo
impugneremo.
Ma mi sembrato importante ed urgente parlarne con lei, dal momento
che....
Maigret continuava a sorridere come se stesse assistendo a uno scherzo
ben riuscito. C'era perfino la carta da lettere del Grand-Htel! Come molti
uomini d'affari che non hanno un ufficio in centro, Couchet doveva
servirsene come recapito. Era dunque probabile che, aspettando qualcuno
nella hall o in una saletta per fumatori, avesse buttato gi quelle poche righe
su un foglio tirato fuori da un sottomano.
Poi, senza neanche curarsi di chiudere la busta, l'aveva messa nel cassetto
della scrivania, rinviando ad altra occasione la stesura del testamento nelle
debite forme.
E questo era successo quindici giorni prima.
Avr notato anche lei disse il colonnello una vera e propria
mostruosit. Couchet dimentica semplicemente di parlare di suo figlio!
Basterebbe questo solo particolare per viziare l'atto di nullit....
Lei conosce Roger?.
Io?... No....
Maigret continuava a sorridere.
Le stavo dicendo che, se l'ho pregata di venire, perch....
Conosce Nine Moinard?.
Quel poveretto sobbalz come se gli avessero pestato un piede.
Non necessario che la conosca! Basta l'indirizzo, rue Pigalle, per farmi
un'idea di... Ma cosa le stavo dicendo?... Ah, s! Ha visto la data del
testamento?
E' recente!... Couchet morto due settimane dopo averlo scritto... Ed
stato assassinato!... Supponga adesso che una delle due donne di cui si parla

sia venuta a conoscenza di queste disposizioni... Ho motivo di credere che


non siano ricche....
Perch due donne?.
Cosa intende dire?.
Tre donne! Il testamento parla di tre donne! Le tre donne di Couchet, se
preferisce!.
Il colonnello cominciava a pensare che Maigret stesse scherzando.
Io parlavo sul serio... replic. Non dimentichi che in casa c' un
morto! E che qui in gioco l'avvenire di parecchie persone!....
Certo! Ci non toglie che il commissario avesse una gran voglia di ridere,
senza sapere perch.
La ringrazio di avermi messo al corrente....
Il colonnello sembrava contrariato. Non riusciva a spiegarsi un
atteggiamento simile da parte di un funzionario dell'importanza di Maigret.
Suppongo che....
Arrivederla, signor colonnello... Voglia presentare i miei omaggi alla
signora Couchet....
Quando fu in strada, Maigret non pot fare a meno di borbottare:
Bel tipo, quel Couchet!.
Freddamente, cos, con la massima seriet, aveva incluso nel testamento
le sue tre donne! Compresa la prima, ora coniugata Martin, che gli si
metteva davanti di continuo col suo sguardo sprezzante, come fosse un
rimprovero vivente! Compresa quella brava ragazza di Nine, che faceva del
suo meglio per distrarlo!
In compenso si era dimenticato di avere un figlio!
Per un po' Maigret si domand a chi comunicare per primo la notizia. Alla
signora Martin, che al pensiero dell'eredit avrebbe senz'altro fatto un balzo
fuori dal letto? A Nine?...
I quattrini, per, non li hanno ancora intascati....
Era una storia che poteva durare anni e anni!
Sarebbero finiti in tribunale. La signora Martin, in ogni caso, non si
sarebbe lasciata abbindolare!
Bisogna dire che il colonnello stato onesto!
Avrebbe potuto bruciare il testamento senza che nessuno lo sapesse....
E Maigret, tutto pimpante, attravers a piedi il quartiere Europe.
L'atmosfera era intiepidita da un pallido sole. Si respirava una certa allegria.
Bel tipo, quel Couchet!.
All'Htel Pigalle, Maigret entr in ascensore senza domandare niente, e
pochi attimi dopo buss alla porta di Nine. All'interno si sent un rumore di
passi.

Il battente si apr giusto di quel tanto che bastava a lasciar passare una
mano che rimase protesa nel vuoto.
Una mano di donna, gi un po' raggrinzita. Maigret non si mosse, e perci
la mano diede segni di impazienza. Comparve poi il viso di una vecchia
inglese, e segu un discorso incomprensibile.
O meglio, Maigret riusc a capire che l'inglese stava aspettando la posta, il
che spiegava il suo gesto.
Era chiaro, comunque, che Nine non occupava pi quella camera e che
molto probabilmente non abitava pi in quell'albergo.
Troppo caro per lei! pens Maigret.
E si ferm esitante davanti alla porta accanto, finch un cameriere,
insospettito, gli domand in tono brusco:
Chi cerca?.
Il signor Couchet....
Non risponde?.
Ancora non ho bussato.
E Maigret riprese a sorridere. Si sentiva di ottimo umore. Quella mattina,
d'un tratto, aveva avuto come l'impressione di partecipare a uno scherzo.
Tutta la vita era uno scherzo. La morte di Couchet era uno scherzo, e
soprattutto quel testamento!
Avanti!.
La serratura fece uno scatto. Per prima cosa Maigret and ad aprire le
tende ed a socchiudere la finestra.
Cline non si era neppure svegliata. Roger si strofinava gli occhi e
sbadigliava:
Ah! E' lei....
La stanza si presentava un po' meglio e non puzzava di etere. I vestiti
erano ammucchiati per terra.
... desidera?.
Roger si mise a sedere sul letto, prese il bicchiere d'acqua dal comodino e
lo bevve d'un fiato.
Hanno trovato il testamento! esclam Maigret, e intanto copriva una
coscia nuda di Cline che era tutta rannicchiata nel letto.
E allora?.
Roger non mostr alcun tipo di emozione. Appena una vaga curiosit.
Allora? E' un testamento davvero curioso! Far certamente scorrere
fiumi d'inchiostro e guadagnare un bel po' di quattrini agli avvocati. Pensi
che suo padre lascia tutto il patrimonio alle sue tre donne!.
Il giovane fece uno sforzo per capire.
Le sue tre...?.

S! La moglie legittima, ossia l'ultima. Poi sua madre!


Infine la sua amichetta, Nine, che fino a ieri era vostra vicina di stanza! Il
notaio avr il compito di sistemare le cose in modo che ognuna riceva una
parte uguale alle altre....
Roger non ebbe alcuna reazione. Sembrava riflettere, ma non su qualcosa
che lo riguardasse personalmente.
C' da crepar dal ridere! disse infine, con un tono grave che contrastava
con le sue parole.
E' esattamente quello che ho detto io al colonnello.
Quale colonnello?.
Uno zio della signora Couchet... Quello che la assiste facendo le veci
dell'uomo di casa....
Deve aver fatto una faccia!....
Ci pu scommettere!.
Il giovane tir gi le gambe dal letto e afferr un paio di pantaloni buttati
sullo schienale di una sedia.
Mi sembra che la notizia non la colpisca particolarmente.
Io, sa....
Si abbotton i pantaloni, cerc il pettine e chiuse la finestra che lasciava
entrare un'arietta fredda.
Lei non ha bisogno di denaro?.
Maigret si era fatto improvvisamente serio, e il suo sguardo era adesso pi
duro, inquisitore.
Non lo so.
Non sa se ha bisogno di denaro?.
Roger fiss il commissario con uno sguardo ostile, e Maigret si sent a
disagio.
Me ne frego...!.
Non che lei guadagni poi cos tanto....
Non guadagno proprio niente!.
Sbadigli e si guard allo specchio con espressione cupa. Maigret si
accorse che Cline si era svegliata ma non si muoveva. Probabilmente
aveva sentito una parte della conversazione perch, incuriosita, stava
osservando i due uomini.
Eppure aveva bisogno anche lei di un bicchiere d'acqua! L'atmosfera della
camera, con quel disordine, con quell'odore dolciastro, con quei due esseri
senza spina dorsale, era come la quintessenza di un mondo ormai privo di
illusioni.
Ha dei soldi da parte?.

Roger cominciava ad averne abbastanza di quella conversazione. Prese la


giacca, ne tir fuori un portafoglio semivuoto con le sue iniziali e lo lanci a
Maigret.
Frughi pure!.
Due biglietti da cento franchi, qualche spicciolo, una patente ed un
vecchio scontrino di guardaroba.
Che cosa conta di fare se la escludono dall'eredit?.
E chi la vuole, l'eredit?.
Non intende impugnare il testamento?.
No!.
Quella risposta suon strana all'orecchio di Maigret, che smise di fissare il
tappeto e lev il capo.
Le bastano trecentosessantamila franchi?.
A quelle parole, l'atteggiamento del giovane cambi.
Si avvicin furioso al commissario fermandosi a meno di un passo da lui,
tanto che le loro spalle si toccavano, e stringendo i pugni minacci:
Lo ripeta!.
Nel suo modo di fare c'era adesso qualcosa del bullo di periferia, pronto
alla rissa.
Le sto domandando se i trecentosessantamila franchi di Couchet le....
Maigret ebbe appena il tempo di afferrare al volo il braccio del suo
interlocutore. Altrimenti avrebbe ricevuto uno dei pi bei cazzotti della sua
vita!
Si calmi!.
Ma Roger era calmissimo! Non si muoveva neanche!
Pallido, con lo sguardo fisso, aspettava che il commissario si decidesse a
lasciare la presa.
Lo faceva per poter colpire di nuovo? Quanto a Cline, era saltata gi dal
letto, mezza nuda com'era, pronta ad aprire la porta per chiamare aiuto.
Tutto per si svolse tranquillamente. Maigret gli strinse il polso solo per
qualche secondo, e quando lo lasci libero il giovane non si mosse.
Ci fu un lungo silenzio. Si sarebbe detto che ciascuno dei due esitasse a
romperlo come quando, in un combattimento, ciascuno dei due contendenti
esita a colpire per primo.
Infine fu Roger a parlare.
Lei sta prendendo un granchio madornale!.
Raccolse da terra una vestaglia lilla e la lanci alla sua compagna.
Pu dirmi cosa conta di fare, una volta che avr speso i suoi duecento
franchi?.
Che cosa ho fatto finora?.

C' solo una piccola differenza: suo padre morto e lei non potr pi
battere cassa....
Roger alz le spalle con l'aria di dire che il suo interlocutore non capiva
proprio niente.
C'era un'atmosfera indefinibile. Non un'atmosfera da tragedia. Era
qualcosa di diverso, qualcosa che stringeva il cuore. Forse per via di quella
sregolatezza senza poesia o forse per quel portafoglio con i due biglietti da
cento franchi...
Oppure a causa di quella donna angosciata all'idea che l'indomani tutto
sarebbe cambiato e lei sarebbe stata costretta a cercarsi un altro da cui farsi
mantenere...
Ma no! Era Roger che faceva paura! Perch il suo comportamento non
corrispondeva al suo passato, era tutto l'opposto di quello che Maigret
sapeva del suo carattere!
Quella calma... E non era una posa!... Era davvero calmo, calmo come
uno che...
Mi dia la pistola! disse d'improvviso il commissario.
Il giovane la tir fuori da una tasca dei pantaloni e gliela porse
abbozzando un sorriso.
Lei mi promette di....
Non fin la frase, perch si accorse che la donna stava per mettersi a
gridare dallo spavento. Cline non capiva, ma sentiva che nell'aria c'era
qualcosa di terribile.
Un lampo di ironia attravers lo sguardo di Roger.
Fu quasi una fuga. Maigret, che non aveva pi niente da dire n da fare,
batt in ritirata. Nell'uscire, urt contro lo stipite della porta e soffoc
un'imprecazione.
Per strada, il suo umore era ben diverso da quello del mattino. Adesso la
vita non gli sembrava pi simile a uno scherzo. Lev il capo per guardare la
finestra della coppia. Era chiusa. Non si vedeva nulla.
Si sentiva a disagio come quando d'un tratto uno non capisce pi niente.
C'erano state due o tre occhiate di Roger... Non riusciva proprio a
spiegarsele... Insomma, quelle occhiate non se le aspettava... E non
s'intonavano affatto con il resto...
Ritorn sui suoi passi, perch aveva dimenticato di domandare all'albergo
il nuovo indirizzo di Nine.
Non so niente! replic il portiere. Ha pagato la camera ed andata via
con la valigia! Senza taxi...
Deve aver scelto un albergo meno caro nel quartiere....

Senta... se... se capitasse qualcosa... s... qualcosa di imprevisto... la


pregherei di avvertirmi personalmente alla Polizia giudiziaria... Chieda del
commissario Maigret....
Si pent subito di quella richiesta. Che cosa poteva mai succedere? Eppure
continuava a pensare ai due biglietti da cento franchi nel portafoglio, allo
sguardo terrorizzato di Cline.
Un quarto d'ora dopo imbocc la porta degli artisti al Moulin Bleu. La
sala era vuota, immersa nell'oscurit, le poltrone ed i bordi dei palchi erano
rivestiti di un tessuto verde lucido.
Sul palcoscenico sei donne, infreddolite nonostante i cappotti, provavano
e riprovavano lo stesso passo - un passo estremamente semplice -, mentre
un omino grassottello si sgolava urlando un motivo musicale.
Un!... Due!... Trai-lai-lai-l... Ma no!... Trai-lai- lai-l... Tre!... Tre,
perdio...!.
Nine era la seconda ballerina della fila. Aveva riconosciuto Maigret, che
se ne stava in piedi vicino a una colonna. Anche l'uomo l'aveva visto, ma
non gli bad.
Un!... Due!... Trai-lai-lai-l....
And avanti cos per un quarto d'ora. L dentro faceva pi freddo che
fuori, e Maigret aveva i piedi ghiacciati. Poi finalmente l'ometto si asciug
la fronte e salut la compagnia con una parolaccia.
Cerca me? grid da lontano a Maigret.
No!... Cerco....
Nine si avvicin, imbarazzata, chiedendosi se dovesse porgere la mano al
commissario.
Ho una notizia importante da comunicarle....
Non qui... Non possiamo ricevere visite in teatro...
Tranne la sera, perch cos si vendono pi biglietti....
Si sedettero al tavolino di un bar l accanto.
E' stato trovato il testamento di Couchet... Lascia tutto il suo patrimonio
a tre donne....
Lei lo guardava con stupore, senza sospettare la verit.
Alla prima moglie, anche se si risposata... Alla seconda... E a lei....
Nine teneva gli occhi fissi su Maigret, che vide le sue pupille dilatarsi, poi
appannarsi.
Infine si nascose il volto fra le mani e pianse.

CAPITOLO OTTAVO: L'INFERMIERE


Era malato di cuore, e lo sapeva.
Nine mand gi un sorso di un aperitivo color rosso rubino.
Si riguardava proprio per questo. Diceva che aveva lavorato abbastanza,
che adesso poteva godersi la vita....
Parlava mai della morte?.
Spesso!... Ma non di... di quel genere di morte!...
Pensava al suo mal di cuore....
Erano in uno di quei piccoli bar frequentati solo da clienti fissi. Il padrone
guardava Maigret di sottecchi, credendo che fosse un tipo benestante in
dolce compagnia. Intorno al banco, alcuni avventori parlavano delle corse di
cavalli del pomeriggio.
Era infelice?.
E' difficile da spiegare, perch non era un uomo come gli altri. Per
esempio, se stavamo a teatro od altrove, lui si divertiva, ma ad un tratto,
senza ragione, scoppiava a ridere e diceva: "Che porcheria la vita, non
vero, Ninette?"....
Si occupava del figlio?.
No....
Ne parlava mai?.
Quasi mai! Solo quando veniva a chiedergli dei soldi.
E che diceva?.
Sospirava: "Un povero idiota!"....
Maigret l'aveva capito da un pezzo; per una ragione o per l'altra, Couchet
non nutriva alcun affetto per il figlio. Sembrava addirittura che provasse
ripugnanza per quel ragazzo, al punto da non tentare nemmeno di tirarlo
fuori dai guai!
Mai gli aveva fatto una bella predica! E i soldi glieli dava solo per
toglierselo dai piedi, o per compassione.
Cameriere! Quanto le devo?.
Quattro franchi e sessanta!.
Nine usc con lui dal bar, e rimasero per un istante sul marciapiede di rue
Fontaine.
Dove abita ora?.
In rue Lepic, il primo albergo a sinistra. Non so neanche come si
chiama. E' abbastanza pulito....

Quando sar ricca, potr....


Lei sorrise, con gli occhi velati di lacrime.
Sa bene che non sar mai ricca! Non ho una faccia da ricca, io....
La cosa pi strana era che Maigret aveva esattamente la stessa
impressione! Nine non aveva la faccia di una che un giorno sarebbe
diventata ricca! E non sapeva spiegarsene il motivo.
L'accompagno fino a place Pigalle, e l prendo il tram....
S'incamminarono lentamente, lui grande e grosso, lei ancor pi minuta
accanto alla mole del compagno.
Se sapesse come mi sembra strano essere sola!
Per fortuna c' il teatro, e le due prove al giorno per allestire la nuova
rivista....
Per ogni passo di Maigret Nine doveva farne due, tanto che quasi pareva
corresse. All'angolo con rue Pigalle si ferm di colpo, mentre il
commissario, aggrottando le sopracciglia, borbottava fra i denti:
Che imbecille!.
Ma non si riusciva a vedere niente. Di fronte all'Htel Pigalle si erano
accalcate una quarantina di persone. Un agente di polizia, sulla porta,
cercava di far circolare la folla.
Tutto qui. Eppure c'era quell'atmosfera speciale, quel silenzio che per
strada si avverte solo quando successo qualcosa di molto grave.
Che cosa c'? balbett Nine. Nel mio albergo!.
Niente! Non niente! Se ne torni a casa....
Ma... se....
Se ne torni a casa! ordin Maigret in tono brusco.
E lei obbed, intimidita, mentre il commissario si faceva largo tra la folla,
lanciandosi in avanti come un ariete. Alcune donne si misero a inveire
contro di lui, ma l'agente lo riconobbe e lo fece entrare nell'albergo.
Il commissario di zona era gi sul posto e stava parlando con il portiere, il
quale, indicando Maigret, grid:
E' lui!... Lo riconosco....
I due poliziotti si strinsero la mano. Da una saletta attigua alla hall
provenivano dei singhiozzi, dei gemiti e un mormorio confuso.
Come ha fatto? chiese Maigret.
La ragazza che vive con lui dichiara che era davanti alla finestra,
calmissimo. Lei si stava vestendo.
Lui la guardava fischiettando... Si interrotto solo per dirle che aveva
delle belle cosce ma i polpacci un po' troppo magri... Poi si rimesso a
fischiettare... E d'un tratto lei non ha sentito pi niente... Ha provato una

sensazione angosciosa, come di vuoto... Lui non c'era pi!... E non poteva
essere uscito dalla porta....
Capisco. Non ha ferito nessuno, cadendo sul marciapiede?.
Nessuno! Morto sul colpo! La spina dorsale spezzata in due punti....
Sono arrivati! venne ad annunciare l'agente.
E il commissario di zona spieg a Maigret:
E' l'ambulanza... Non c' nient'altro da fare...
Che lei sappia, ci sono dei parenti da avvertire?...
Quando lei arrivato, il portiere mi stava appunto dicendo che stamattina
quel ragazzo aveva ricevuto una visita... Un uomo alto e robusto... Me lo
stava descrivendo quando l'ho vista arrivare... Si riferiva proprio a lei!...
Devo fare ugualmente un rapporto o si occupa lei di tutto?.
Faccia pure rapporto.
E per la famiglia?.
Me ne incarico io.
Maigret spinse la porta della saletta e vide una sagoma stesa per terra,
interamente ricoperta da un lenzuolo preso da uno dei letti.
Cline, accasciata su una poltrona, emetteva ora un mugolio monotono,
mentre una donna grassa, che doveva essere la padrona o la gerente, si
prodigava per consolarla.
Sarebbe peggio se si fosse ucciso per lei, no?...
Lei non ne ha nessuna colpa... Dopotutto, non gli ha mai rifiutato
niente....
Maigret non sollev nemmeno un lembo del lenzuolo, n si fece vedere
da Cline.
Pochi minuti dopo, gli infermieri trasportarono il corpo sull'ambulanza,
che subito ripart in direzione dell'Istituto di medicina legale.
Allora, a poco a poco, l'assembramento che si era formato in rue Pigalle si
sciolse. Gli ultimi arrivati non riuscirono neanche a capire se si trattasse di
un incendio, di un suicidio o dell'arresto di un borseggiatore.
Stava fischiettando... E d'un tratto non ho sentito pi niente....
Maigret sal lentamente le scale del palazzo di place des Vosges, sempre
pi accigliato man mano che si avvicinava al secondo piano.
La porta della vecchia Mathilde era socchiusa. La donna stava
sicuramente l dietro a spiare. Ma lui alz le spalle e tir il cordone del
campanello che penzolava davanti all'uscio dei Martin.
Teneva la pipa in bocca. Per un attimo pens di rimetterla in tasca, poi
alz di nuovo le spalle.
Si ud un rumore di boccettine che urtavano l'una contro l'altra. Un vago
mormorio, e due voci maschili sempre pi vicine. Infine la porta si apr.

Va bene, dottore... S, dottore... Grazie, dottore....


Comparve sulla soglia un signor Martin molto abbattuto, che ancora non
aveva avuto il tempo di mettersi in ordine ed era vestito dimessamente come
al mattino.
Ah, lei?....
Il medico si diresse verso le scale, mentre il signor Martin faceva entrare
il commissario lanciando un'occhiata furtiva verso la camera da letto.
La signora peggiorata?.
Ancora non si sa... Il dottore non vuole pronunciarsi...
Torner stasera....
Martin prese una ricetta da sopra la radio e la fiss con sguardo assente.
Non so neanche chi mandare in farmacia!.
Che cosa successo?.
Pi o meno una crisi come l'altra notte, ma pi violenta... Si messa a
tremare, a balbettare cose incomprensibili... Allora ho fatto chiamare il
dottore, che l'ha trovata con la febbre a quaranta, o gi di l....
Delira?.
Ma se le ho detto che non si capisce neanche quello che dice! Occorre
del ghiaccio e una borsa di gomma per metterle il ghiaccio sulla fronte....
Vuole che resti qui io intanto che lei va in farmacia?.
Il signor Martin, dopo un attimo di esitazione, acconsent.
Si infil un soprabito e si allontan gesticolando, figura tragica e
grottesca insieme, ma dovette tornare indietro perch aveva dimenticato di
prendere i soldi.
Maigret non aveva niente di preciso da fare nell'appartamento. Non si
mise a frugare in giro, non apr nessun cassetto, non guard neanche un
mucchietto di lettere che si trovava su un mobile.
Sentiva il respiro irregolare della malata, che ogni tanto emetteva un
lungo sospiro per poi balbettare qualche sillaba confusa.
Quando il signor Martin torn, lo trov allo stesso posto.
Ha preso tutto quel che occorre?.
S... Che cosa tremenda! ... E non ho neanche avvertito in ufficio!....
Maigret lo aiut a spezzare il ghiaccio e a introdurlo nella borsa di
gomma rossa.
Non avete avuto visite, stamattina?.
No.
E non avete ricevuto nessuna lettera?.
Niente... Solo qualche dpliant....

La signora Martin aveva la fronte madida di sudore ed i capelli quasi grigi


incollati alle tempie. Le sue labbra erano esangui, mentre gli occhi
mantenevano intatta la loro vivacit.
Aveva riconosciuto Maigret nell'uomo che le teneva la borsa del ghiaccio
sulla fronte? Chiss! Per sembrava un po' pi calma. Con quella borsa
rossa sulla fronte, continuava a fissare, immobile, il soffitto.
Il commissario invit il signor Martin a seguirlo nella sala da pranzo.
Ho da comunicarle diverse notizie.
Ah! esclam l'altro con un brivido di angoscia.
Hanno trovato il testamento di Couchet. Lascia un terzo del patrimonio
alla signora Martin.
Come?.
Il piccolo impiegato cominci ad agitarsi: sembrava sbalordito, sconvolto
dalla notizia.
Vuol dire che ci lascia...?.
Un terzo del suo patrimonio! Ma probabile che non andr tutto cos
liscio... La seconda moglie impugner certamente il testamento... Visto che
anche a lei toccher un terzo... Il terzo restante va ad un'altra persona,
l'ultima amante di Couchet, una certa Nine....
Perch Martin aveva quell'aria afflitta, addirittura costernata? Sembrava
non avesse neanche pi la forza di muoversi! Guardava fisso il pavimento,
incapace di riprendersi.
L'altra notizia meno buona... Si tratta del suo figliastro....
Roger?.
Si ucciso stamattina buttandosi dalla finestra della sua camera, in rue
Pigalle....
Allora Maigret vide il piccolo Martin inalberarsi, guardarlo con collera e
rabbia, poi mettersi a urlare:
Che fandonie mi va raccontando?... Vuole farmi impazzire, vero?...
Ammetta che solo un trucco per farmi parlare!....
Non gridi! ... Sua moglie....
Non m'importa! ... Lei sta mentendo!... Non possibile....
Era irriconoscibile. Di colpo aveva perso tutta la sua timidezza, tutta
quella buona educazione alla quale teneva tanto.
E faceva uno strano effetto vedere quella faccia stravolta, le labbra
tremanti e le mani che si agitavano nel vuoto.
Le giuro insistette Maigret che queste due notizie sono ufficiali....
Ma per quale motivo l'avrebbe fatto?... Sa cosa le dico? Che c' da
impazzire... Del resto, proprio quello che sta succedendo!... Mia moglie

sta diventando pazza!... L'ha vista anche lei! ... E, se continua cos,
diventer pazzo anch'io... Diventeremo pazzi tutti quanti! ....
I suoi occhi erano di una mobilit anormale.
Ormai non si controllava pi.
Suo figlio che si butta dalla finestra! ... E poi il testamento....
Aveva i lineamenti contratti, e d'improvviso scoppi in una crisi di pianto,
tragica, comica, insopportabile.
Ma la prego! Si calmi....
Una vita intera... Trentadue anni... Tutti i giorni, alle nove... Senza mai
una nota disciplinare... Tutto questo per....
La prego... Pensi che sua moglie la pu sentire, che molto malata....
E io?... Crede che non sia malato, io?... Per quanto tempo crede che
possa sopportare una vita simile?....
Non aveva l'aria di uno che si mette a piangere facilmente, e proprio per
questo le sue lacrime facevano davvero pena.
Lei non c'entra niente, no?... E' solo il suo figliastro...
Lei non responsabile....
Martin si calm di colpo, ma per poco, e guard il commissario.
Io non sono responsabile....
Poi esplose di nuovo.
Per tutte le grane me le sorbisco io! E' a casa mia che lei viene a
raccontare queste storie! ... Per le scale, gli inquilini mi guardano di
traverso... Pensano che sia stato io a uccidere Couchet, ci giurerei! ...
Proprio cos! ... E, del resto, cosa mi prova che non lo pensi pure lei?... Che
cosa viene a fare qui?... Ah! Ah! Non risponde!... Non ha il coraggio di
rispondere... E' sempre il pi debole a essere preso di mira, quello che non
in grado di difendersi... E mia moglie malata... E....
A forza di gesticolare urt con il gomito la radio, che oscill e cadde per
terra con un gran fracasso di valvole frantumate.
Allora Martin torn a essere l'impiegatuccio di sempre.
Un apparecchio da milleduecento franchi!... Ci ho messo tre anni per
pagarlo....
Si ud un gemito provenire dalla camera vicina.
Tese l'orecchio senza muoversi.
Forse sua moglie ha bisogno di qualcosa....
Fu Maigret che and a dare un'occhiata in camera.
La signora Martin era sempre coricata. Il commissario incontr il suo
sguardo, ma non riusc a capire se fosse uno sguardo penetrante da persona
lucida o non piuttosto torbido per via della febbre.
Lei non tent neanche di parlare, n fece niente per trattenerlo.

Nella sala da pranzo, Martin stava appoggiato con i gomiti a un cassettone


tenendosi la testa fra le mani e aveva gli occhi fissi sulla tappezzeria, a
qualche centimetro dal suo viso.
Perch si sarebbe ucciso?.
Supponga, per esempio, che sia stato lui a....
Vi fu un attimo di silenzio. Si ud uno scoppiettio, poi un forte odore di
bruciato. Martin non se ne accorse.
C' qualcosa sul fuoco? chiese Maigret.
Entr nella cucina invasa da un vapore azzurrognolo.
Sul fornello a gas trov un pentolino con del latte che, bollendo, aveva
spento la fiamma rischiando di far scoppiare tutto. Chiuse il rubinetto del
gas, apr la finestra e vide il cortile del palazzo, il laboratorio dei Preparati
del dottor Rivire e l'auto del direttore ferma davanti ai gradini
dell'ingresso. Da lontano si sentiva il ticchettio delle macchine per scrivere
negli uffici.
Maigret rimase in cucina un po' pi a lungo del necessario: voleva
lasciare a Martin il tempo di calmarsi, anzi di darsi un contegno. Caric
lentamente la pipa e prese l'accendino che stava appeso sopra il fornello.
Quando torn nella sala da pranzo, l'uomo, che non si era neanche mosso,
sembrava un po' pi calmo.
Si raddrizz sospirando, cerc un fazzoletto e si soffi rumorosamente il
naso.
Andr a finire male, vero? cominci a dire.
Ci sono gi due morti! rispose Maigret.
Due morti....
Fece uno sforzo. Uno sforzo davvero enorme; infatti, anzich dare in
escandescenze, come era sul punto di fare, riusc a controllare i suoi nervi.
In questo caso, credo che sia meglio....
Che sia meglio...?.
Il commissario osava appena parlare e tratteneva il respiro. Si sentiva
quasi mancare al pensiero di essere a un passo dalla verit.
S... borbott fra s Martin. Pazienza! ... E' indispensabile... Indi-spensa-bi-le....
Poi si diresse meccanicamente verso la porta aperta della camera da letto
guardando fisso dentro la stanza.
Maigret continuava ad aspettare, immobile, in silenzio.
Martin non parl, n si ud la voce della moglie.
Eppure, qualcosa sicuramente accadde.
La cosa and avanti per un bel po', e il commissario cominci a
spazientirsi.

Ebbene?....
L'uomo si gir lentamente verso di lui: aveva cambiato faccia.
Come?.
Stava dicendo che....
Il signor Martin si sforz di sorridere.
Che...?.
Che era meglio, per evitare altri drammi....
Che era meglio cosa?.
Si pass la mano sulla fronte, come uno che fa fatica a ricordare.
Le chiedo scusa! Sono cos sconvolto....
Che ha dimenticato quello che voleva dire?.
S... Non so pi... Guardi!... Sta dormendo....
E intanto gli indicava la signora Martin, che aveva chiuso gli occhi e ora
aveva il viso paonazzo, certamente per via del ghiaccio che le era stato
messo sulla fronte.
Che cosa sa di questa faccenda? domand Maigret con il tono che si
usa per rivolgersi a un imputato particolarmente astuto.
Io?.
Ormai tutte le risposte sarebbero state dello stesso tipo! Quello che si
chiama fare il finto tonto. Ripetere ogni parola con aria stupita.
Lei era sul punto di dirmi la verit....
La verit?.
Suvvia! Non provi a farsi passare per un cretino.
Lei sa chi ha ucciso Couchet....
Io?... Io saprei...?.
Se non aveva mai ricevuto un ceffone, fu a un pelo dal riceverne uno,
formidabile, da Maigret!
Questi, a denti stretti, osserv la donna immobile, che dormiva o faceva
finta di dormire, poi quell'omino con gli occhi ancora gonfi, i lineamenti
tirati per via della crisi di poco prima e i baffi cascanti.
Se l'assume lei la responsabilit di quello che potrebbe succedere?.
Che cosa pu succedere?.
Lei sbaglia, Martin!.
Sbaglio a far che?.
Che cosa era mai successo? Per circa un minuto quell'uomo che stava per
parlare era rimasto fra le due stanze con lo sguardo fisso sul letto della
moglie.
Maigret non aveva sentito niente. Martin non si era neanche mosso.
Adesso lei dormiva, e lui faceva l'ingenuo!

Le chiedo scusa... Credo di essere un po' fuori di testa, in certi


momenti... Deve ammettere che ci sarebbe da diventare pazzi per molto
meno....
Tuttavia era ancora triste, addirittura lugubre.
Sembrava un condannato a morte. Il suo sguardo, evitando il volto di
Maigret, si posava sugli oggetti familiari. Alla fine si fiss sui pezzi della
radio. Allora Martin si chin a raccoglierli, accoccolato sul pavimento,
voltando le spalle a Maigret.
A che ora deve venire il dottore?.
Non lo so con precisione. Ha detto "stasera"....
Maigret usc sbattendo la porta dietro di s. Si ritrov faccia a faccia con
la vecchia Mathilde, che dallo stupore rimase come paralizzata, a bocca
aperta.
Anche lei non ha niente da dirmi, vero?... Vuol farmi credere anche lei
di non sapere niente?....
La vecchia tent di darsi un contegno. Teneva le mani sotto il grembiule,
in una tipica posa da vecchia massaia.
Entriamo in casa sua....
Lei strusci le pantofole di feltro sul parquet ed esit un po' prima di
spingere la porta socchiusa.
Andiamo! Entri....
Maigret entr dopo di lei e richiuse l'uscio con il piede, senza degnare
neanche di uno sguardo la matta che se ne stava seduta davanti alla finestra.
Adesso lei parla!... Intesi?....
E si lasci cadere con tutto il suo peso sopra una sedia.

CAPITOLO NONO: L'UOMO CON LA PENSIONE


Tanto per cominciare, litigano in continuazione!.
Maigret non apr bocca. Si sentiva immerso fino al collo in tutto quel
lerciume, ancor pi ripugnante della tragedia stessa.
La vecchia che gli stava di fronte aveva una terribile espressione di
giubilo e di minaccia insieme. Adesso toccava a lei parlare! E avrebbe
parlato, eccome!
Per odio verso i Martin, verso il morto, verso tutti gli inquilini del
palazzo, per odio verso l'umanit intera!
E per odio verso Maigret!
Se ne stava l in piedi, con le mani giunte sul grosso ventre flaccido.
Sembrava che avesse aspettato quel momento per tutta la vita.
E non era un semplice sorriso quello che le spuntava sulle labbra, bens
un'espressione di suprema beatitudine.
Tanto per cominciare, litigano in continuazione.
Senza fretta, centellinava le parole e si dilungava a esprimere il suo
disprezzo per la gente che litiga.
Peggio dei carrettieri! Ed sempre stato cos!
Tanto che mi domando come mai non l'abbia ancora ammazzata.
Ah! Lei si aspettava che...?.
Quando uno vive in un palazzo come questo, si deve aspettare di
tutto....
Controllava l'intonazione delle frasi. Era difficile stabilire se fosse pi
odiosa o pi ridicola.
La stanza era grande. C'era un letto disfatto, con delle lenzuola grigiastre
che non dovevano essere mai state asciugate al sole. Un tavolo, un vecchio
armadio, un fornello.
In una poltrona stava seduta la matta, che guardava fisso davanti a s
sorridendo dolcemente.
Mi scusi... Le capita mai di ricevere visite? domand Maigret.
Mai!.
E sua sorella non esce mai dalla camera?.
Qualche volta se ne scappa per le scale....
Un grigiore deprimente. Un odore di sudiciume, di povert, di vecchiaia forse di morte?
E tenga presente che sempre la moglie a cominciare!.

Maigret non se la sentiva neppure di interrogarla.


La guardava appena, e intanto ascoltava.
Per questioni di soldi, naturalmente! Non di donne... Anche se una volta,
nel fare i conti, le venuto il sospetto che fosse andato in una di quelle case,
e allora gliene ha dette di tutti i colori....
Lo picchia anche?.
Maigret parlava senza ironia. La sua supposizione non era poi tanto
assurda. Ormai era tutto cos inverosimile che pi niente poteva stupire.
Non so se lo picchia, ma in ogni caso rompe i piatti... Poi si mette a
piangere, dicendo che non potr mai avere una casa decente....
Insomma, le scenate sono all'ordine del giorno?.
Non proprio scenate, ma rimproveri. E poi due o tre scenate alla
settimana....
Un bel da fare per lei!.
La vecchia non era sicura di aver capito bene, e lo guard con un pizzico
di apprensione.
Che cosa gli rimprovera pi spesso?.
"Quando uno non in grado di mantenere una moglie, non si sposa!".
"Non inganna la propria moglie lasciandole credere che otterr un
aumento di stipendio mentre non vero...".
"Non si permette di portar via la moglie a un uomo come Couchet,
capace di guadagnare milioni...".
"Gli impiegati statali sono dei vigliacchi... Bisogna mettersi in proprio,
rischiare, avere un po' di iniziativa, se si vuole arrivare a essere
qualcuno...".
Povero Martin, con i suoi guanti, il suo soprabito beige e i suoi baffi
impomatati! Maigret poteva ben immaginare le rimostranze che gli
piovevano addosso, a piccole dosi o tutte in una volta.
Eppure aveva fatto quanto aveva potuto! Prima di lui era stato Couchet a
ricevere rimproveri dello stesso tipo: Guarda il signor Martin! Lui s che
un uomo previdente: se un giorno prende moglie e gli succede qualcosa, a
lei rimarr comunque una pensione!
Tu, invece....
Una tragica farsa! La signora Martin si era ingannata, era stata ingannata
e aveva ingannato gli altri!
E alla base di tutto c'era un errore madornale!
L'unica cosa certa era che la figlia del pasticciere di Meaux voleva i soldi!
Le sembravano una necessit!
Si riteneva nata per essere ricca, quindi bisognava che suo marito ne
guadagnasse molti!

Couchet non guadagnava abbastanza, e alla sua morte lei non avrebbe
neanche avuto una pensione?
E allora aveva sposato Martin!
Solo che a diventare milionario, quando era ormai troppo tardi, era stato
Couchet! E non c'era niente da fare per spingere Martin a spiccare il volo,
nulla lo avrebbe convinto a lasciare l'Anagrafe ed a mettersi anche lui a
vendere sieri o qualcos'altro di redditizio!
Era proprio sfortunata! Era sempre stata sfortunata!
La vita si divertiva ad ingannarla in modo odioso!
Gli occhi verdastri della vecchia Mathilde, simili a meduse, erano fissi su
Maigret.
Il figlio veniva mai a trovarla?.
Qualche volta.
Anche a lui faceva delle sfuriate?.
Sembrava proprio che la vecchia aspettasse quel momento da anni! Ma se
la prendeva comoda. Aveva tempo, lei!
No, a lui dava consigli:
"Tuo padre ricco! Dovrebbe vergognarsi di non darti una sistemazione
migliore! Non hai neanche la macchina... E sai perch? Per colpa di quella
donna che l'ha sposato per denaro! S, soltanto per questo l'ha sposato!...
"Senza contare che Dio solo sa cosa ti prepara per dopo, quella... Mi
domando se ti verr in tasca un solo centesimo del patrimonio che ti spetta...
"Ecco perch dovresti spillargli un po' di denaro adesso e metterlo da
parte al sicuro...
"Se vuoi, te lo tengo io... Eh?... Vuoi che te lo tenga io?...".
Fissando il pavimento sporco, Maigret rifletteva con la fronte aggrottata.
Gli sembrava di riconoscere, in quell'accavallarsi di sentimenti, un
sentimento dominante, che forse aveva trascinato con s tutti gli altri:
l'ansia! Un'ansia morbosa, patologica, che rasentava la follia...
La signora Martin parlava sempre di quel che poteva succedere: la morte
del marito, la miseria se fosse rimasta senza pensione... E aveva paura per il
figlio!...
Era un incubo, un'idea fissa.
E cosa rispondeva Roger?.
Niente! Non si fermava mai molto! Doveva avere qualcosa di meglio da
fare altrove....
Ed venuto, il giorno del delitto?.
Non lo so.
Dal suo angolino la matta, vecchia quanto Mathilde, continuava a
guardare il commissario sorridendogli in maniera invitante.

I Martin si sono detti qualcosa di pi interessante del solito?.


Non lo so.
La signora Martin scesa, verso le otto di sera?.
Non me lo ricordo! Non posso mica star sempre sul pianerottolo.
Perch non rispondeva? Era incoscienza o sublime ironia? Comunque,
teneva in serbo qualcosa, su questo non c'erano dubbi. Maigret sentiva che
gli rimaneva ancora parecchio da scoprire!
Quella sera hanno litigato....
Perch?.
Non lo so....
Non andata ad origliare?.
Lei non rispose. Aveva un'espressione come per dire: Sono fatti miei!.
Che altro sa ancora?.
So perch si sentita male!.
Aveva un'aria trionfante. Le mani, sempre giunte sul ventre, fremevano.
Ecco il punto culminante di tutta una carriera!
Perch?.
Indugi, per meglio assaporare quel momento.
Perch... Aspetti che domando a mia sorella se non ha bisogno di
niente... Fanny, non hai sete?...
Fame?... O troppo caldo?....
La stufetta di ghisa era incandescente. La vecchia gironzolava per la
stanza scivolando sulle suole di feltro senza fare il minimo rumore.
Perch?.
Perch lui non aveva portato a casa i soldi!.
Scand quella frase e poi tacque con aria risoluta.
Aveva finito, e non avrebbe aggiunto altro! Aveva parlato abbastanza.
Quali soldi?.
Niente da fare! Mathilde non aveva pi intenzione di rispondere.
Non mi riguarda! Non ho sentito altro! Ne faccia pure quello che vuole...
Ma adesso ora che pensi ad accudire mia sorella....
Il commissario usc lasciando le due vecchie intente a chiss cosa.
Si sentiva lo stomaco sottosopra come se avesse il mal di mare.
Non aveva portato a casa i soldi....
Come spiegare una frase del genere? Forse Martin si era deciso a derubare
il primo marito per non sentirsi pi rimproverare la propria mediocrit, e lei
lo aveva visto dalla finestra mentre usciva con le trecentosessanta
banconote...
Solo che, tornato a casa, non le aveva pi! Le aveva messe al sicuro? O si
era fatto derubare a sua volta?

Oppure, preso dal panico, si era liberato di quel denaro buttandolo nella
Senna?
Era stato lui a uccidere? Lui, il mediocre, il modesto signor Martin con il
suo soprabito beige?
Poco prima, era stato sul punto di confessare. E sembrava stremato,
proprio come un colpevole che non ha pi la forza di tacere, che preferisce
la prigione all'angoscia dell'attesa.
Ma perch sua moglie si era ammalata?
E soprattutto, perch Roger si era suicidato?
O forse era lui, Maigret, a inventarsi tutto? Perch non sospettare allora di
Nine, o della signora Couchet, o addirittura del colonnello?...
Scendendo lentamente le scale, il commissario urt contro il signor de
Saint-Mare, che si rigir:
Oh! E' lei... disse, tendendogli la mano con aria condiscendente. Ci
sono novit?... Pensa che se ne verr mai a capo?....
E udirono, al piano di sopra, il grido della matta, che la sorella doveva
aver lasciato sola per andare ad appostarsi dietro a qualche porta.
Fu un bel funerale. C'era tanta gente. Persone molto perbene. Soprattutto
la famiglia della signora Couchet e i vicini di boulevard Haussmann.
L'unica a stonare, in prima fila, era la sorella di Couchet, bench avesse
fatto l'impossibile per essere elegante. Piangeva. Ma ogni volta che si
soffiava il naso faceva tanto rumore che la suocera del defunto le rivolgeva
un'occhiataccia.
Immediatamente dietro la famiglia era schierato il personale della ditta.
E, insieme agli impiegati, c'era la vecchia Mathilde, tutta impettita, sicura
di s, del suo diritto a essere presente.
Il vestito nero che indossava doveva servirle solo per occasioni del
genere, ossia per andare ai funerali.
Il suo sguardo incroci quello di Maigret, al quale la donna si degn di
rivolgere un leggero cenno del capo.
La musica dell'organo risuonava maestosa insieme alla voce di basso del
cantore ed al falsetto del diacono:
Et ne nos inducas in tentationem...
Rumori di sedie spostate. Il catafalco era alto, eppure spariva sotto i fiori
e le corone.
Gli inquilini di place des Vosges 61.
Mathilde doveva aver contribuito alla colletta. E chiss se nell'elenco
figurava anche il nome dei Martin...
La signora Martin non c'era. Probabilmente era ancora costretta a letto.
Libera nos, domine...

Dopo l'assoluzione, la cerimonia fin. Un addetto delle pompe funebri


guid lentamente il corteo.
Maigret, da un angolo vicino a un confessionale, vide Nine con il suo
nasino rosso di pianto che non si curava neanche di incipriare.
E' terribile, no? gli disse la giovane.
Che cosa terribile?.
Tutto! Che ne so! La musica... E quest'odore di crisantemi....
Si morse il labbro inferiore per soffocare un singhiozzo.
Sa... Ci ho pensato molto... Be', a volte mi convinco che sospettasse
qualcosa....
Va al cimitero?.
Cosa mi consiglia? Mi potrebbero vedere, non crede?... Forse meglio
che non ci vada... Eppure vorrei tanto sapere dove lo mettono....
Basta chiederlo al custode.
Gi....
Parlavano bisbigliando. Il rumore dei passi degli ultimi ad andarsene si
spense al di l della porta. Le auto si misero in moto.
Mi stava dicendo che lui sospettava...?.
Non che sarebbe morto in quel modo... Ma sapeva di non averne pi per
molto... La malattia di cui soffriva era abbastanza grave....
Si capiva che quell'idea la assillava, che doveva essercisi arrovellata per
ore ed ore.
Mi tornano alla mente certe cose che mi diceva....
Aveva paura?....
No, anzi! ... Quando per caso si parlava di cimiteri, replicava ridendo:
"L'unico posto dove uno pu stare tranquillo... Un bell'angolino al PreLachaise...".
Scherzava spesso?.
Specialmente quando non era di buon umore...
Mi capisce?... Non gli piaceva far vedere che era preoccupato... In quei
momenti cercava un motivo qualsiasi per darsi da fare, per divertirsi....
Quando parlava della prima moglie, per esempio!.
Non me ne parlava mai.
E della seconda?.
Neanche! Non parlava mai di nessuno in particolare...
Parlava degli uomini in generale... Trovava che sono animaletti bizzarri...
Se al ristorante un cameriere gli rubava del denaro, lui lo guardava con
un'aria pi affettuosa degli altri...
"Che canaglia!" diceva, ma in tono divertito, compiaciuto!.
Faceva freddo. Proprio un tempo da Ognissanti.

Maigret e Nine non avevano pi niente da fare nel quartiere di SaintPhilippe-du-Roule.


Come va al Moulin Bleu?.
Non c' male!.
Una sera passer a salutarla....
Maigret le strinse la mano e salt sul predellino di un autobus.
Aveva bisogno di restare solo, di riflettere, o meglio di dare libero corso
ai suoi pensieri. S'immaginava il corteo che presto sarebbe arrivato al
cimitero...
La signora Couchet... Il colonnello... Il fratello...
I commenti della gente su quello strano testamento...
Che cosa avevano da trafficare intorno ai bidoni della spazzatura?....
Perch quello era il nodo della tragedia. Martin aveva fatto il giro di tutti i
bidoni col pretesto di cercare un guanto che non aveva trovato e che
indossava, per, la mattina dopo. La signora Martin aveva rovistato anche
lei nelle immondizie inventandosi un cucchiaio d'argento buttato via per
distrazione...
Perch lui non aveva portato a casa i soldi! aveva detto la vecchia
Mathilde.
A proposito, chiss che bell'aria tirava adesso nel palazzo di place des
Vosges! La matta, rimasta sola, doveva essersi messa ad urlare come al
solito.
L'autobus, pieno zeppo, saltava tutte le fermate.
Un tale, stretto contro Maigret, disse al vicino:
Hai letto la storia dei biglietti da mille?.
No! Di che si tratta?.
Avrei proprio voluto esserci... Alla diga di Bougival...
L'altro ieri mattina... Dei biglietti da mille franchi che galleggiavano sulla
corrente... E' stato un barcaiolo a vederli per primo, ed riuscito a
ripescarne qualcuno... Ma il guardiano della chiusa se n' accorto e ha
chiamato la polizia... Cos adesso c' un agente che vigila sui pescatori di
grana....
Sul serio? Comunque, devono averne intascati un po'....
Il giornale dice che hanno ritrovato una trentina di banconote, ma che
dovevano essercene molte di pi, perch anche a Mantes ne hanno ripescate
due... Mica male, dei biglietti da mille che galleggiano lungo tutta la Senna!
... Gran bella pesca, quella! ....
Maigret non batt ciglio. Sovrastava tutti di una testa. Aveva un'aria
placida.
Perch lui non aveva portato a casa i soldi!.

Quindi era andata cos? Il povero signor Martin era stato preso dalla paura
o dai rimorsi all'idea del delitto commesso? Martin che, a sentir lui, quella
sera era andato a spasso all'le Saint-Louis per farsi passare il mal di testa!
...
Maigret abbozz un sorriso al pensiero della signora Martin che aveva
visto tutto dalla finestra e stava l ad aspettarlo.
Il marito era tornato a casa stanco e abbattuto. Lei aveva seguito i suoi
movimenti, i suoi gesti. E non vedeva l'ora di toccare le banconote, se non
addirittura di contarle...
Lui si era svestito e si preparava ad andare a letto.
E lei si era precipitata a raccogliere i suoi abiti per frugare nelle tasche!
Allora aveva cominciato a innervosirsi e a fissare
Martin, con quei suoi baffi lugubri.
Ma... i soldi?....
Quali soldi?....
A chi li hai dati?... Rispondi!... Non azzardarti a mentire....
Maigret, scendendo dall'autobus al Pont-Neuf, da dove scorgeva le
finestre del suo ufficio, si sorprese a dire fra s e s:
Giurerei che, una volta a letto, Martin si messo a piangere!....

CAPITOLO DECIMO: DOCUMENTI D'IDENTITA'


Tutto ebbe inizio a Jeumont. Erano le undici di sera, e alcuni viaggiatori
di terza classe si dirigevano verso i locali della dogana, mentre i doganieri
cominciavano a ispezionare i vagoni di seconda e di prima.
I passeggeri pi meticolosi avevano gi preparato le valigie per
l'ispezione estraendone alcuni oggetti e mettendoli sui sedili. Era quello che
aveva fatto anche un uomo dallo sguardo ansioso in uno scompartimento di
seconda classe, nel quale, oltre a lui, c'era solo un'anziana coppia belga.
Il suo bagaglio era un modello di ordine e di previdenza.
Le camicie, per evitare che si sporcassero, erano avvolte in fogli di
giornale. C'erano dodici paia di polsini, mutande pesanti e leggere, una
sveglia, delle scarpe ed un paio di pantofole un po' vecchiotte.
Dal modo in cui tutto era sistemato, si intuiva il tocco di una mano
femminile. Lo spazio era stato utilizzato al meglio, e non c'era niente che
potesse sgualcirsi. Un doganiere spost i vari capi con noncuranza, mentre
osservava quell'uomo con il soprabito beige che aveva una faccia
perfettamente intonata ad un bagaglio del genere.
Va bene!.
E con il gesso tracci una croce sulle valigie.
Niente da dichiarare, voialtri?.
Mi scusi, chiese l'uomo dove comincia esattamente il Belgio?.
Vede la prima siepe l in fondo?... Come, non la vede?... Conti i
lampioni... Il terzo a sinistra... Ecco, quello il confine....
Una voce nel corridoio ripeteva davanti a ogni scompartimento:
Preparate i passaporti o le carte d'identit!.
L'uomo con il soprabito beige stava rimettendo a fatica le valigie sulla
reticella.
Passaporto? gli fu chiesto.
Si volt e vide un giovanotto con un berretto grigio in testa.
Francese?... Allora favorisca la carta d'identit....
Ci mise un po' a trovarla, dopo aver frugato nel portafoglio.
Eccola!.
Grazie... Martin Edgar mile... Eh, s, corrisponde!...
Prego, mi segua....
Dove?....
Le valigie pu portarsele dietro....

Ma... il treno....
I due belgi ora lo guardavano impauriti, seppure lusingati all'idea di aver
viaggiato con un malfattore.
Il signor Martin, con gli occhi sbarrati, sal sopra il sedile per riprendere il
suo bagaglio.
Ma le giuro... Che cosa...?.
Si sbrighi... Il treno sta partendo....
E il giovanotto con il berretto grigio butt la valigia pi pesante sul
marciapiede. Era gi buio. Alla luce dei lampioni, la gente tornava di corsa
dal bar della stazione. Si ud un fischio. Una donna discuteva con i
doganieri che non la lasciavano ripartire.
Vedremo domani mattina....
Il signor Martin arranc dietro al giovanotto trascinando le valigie. Non si
sarebbe mai immaginato che una stazione potesse avere un marciapiede
tanto lungo. Era una vera e propria pista, interminabile, deserta,
fiancheggiata da porte misteriose.
Quando furono davanti all'ultima, il suo accompagnatore la apr.
Prego, si accomodi!.
Era una stanza buia. Una lampada con un paralume verde, sospesa a
mezza altezza al di sopra del tavolo, illuminava solo qualche foglio di carta.
Eppure, in fondo al locale, qualcosa si muoveva.
Buonasera, signor Martin! ... disse una voce cordiale.
E un'enorme figura si stacc dall'ombra: era il commissario Maigret, con
le mani in tasca, infagottato nel suo pesante cappotto con il bavero di
velluto.
Inutile che si tolga il soprabito. Ripartiamo subito per Parigi con il treno
che sta per arrivare sul terzo binario....
Questa volta ne era certo! Martin stava piangendo, in silenzio,
continuando a reggere le due valigie preparate con tanta cura.
L'ispettore che era stato messo di guardia al 61 di place des Vosges aveva
telefonato qualche ora prima a Maigret:
Il nostro uomo se la sta filando... Ha preso un taxi e si fatto portare alla
Gare du Nord....
Lo lasci andare... Continui a tener d'occhio la moglie....
E Maigret era salito sullo stesso treno di Martin.
Aveva viaggiato nello scompartimento a fianco, in compagnia di due
sottufficiali che per tutto il percorso non avevano fatto altro che raccontare
storielle piccanti.
Ogni tanto il commissario incollava l'occhio allo spioncino che dava sullo
scompartimento attiguo e intravedeva un Martin dall'aria funerea.

Jeumont... Carta d'identit! ... Ufficio del commissario speciale.


Adesso se ne tornavano tutti e due a Parigi in uno scompartimento
riservato. Martin non aveva le manette ai polsi. Le valigie erano sulla
reticella sopra di lui e una di esse, sistemata male, rischiava di cadergli
addosso.
Erano gi a Maubeuge, e Maigret non gli aveva ancora fatto una sola
domanda.
Una situazione allucinante! Il commissario si era seduto al suo posto con
la pipa fra i denti e non aveva mai smesso di fumare e di guardare il suo
compagno di viaggio con gli occhi socchiusi e un'aria divertita.
Dieci, venti volte Martin aveva aperto la bocca senza decidersi a parlare,
ma il commissario non gli aveva prestato la minima attenzione.
Alla fine, per, Martin ce la fece: aveva una voce indescrivibile, che
probabilmente neanche la signora Martin avrebbe riconosciuto.
Sono stato io....
Ma Maigret continuava a tacere, e con gli occhi sembrava dire:
Davvero?.
Io... speravo di passare la frontiera....
C' una maniera di fumare che d sui nervi a chi guarda: a ogni boccata le
labbra si schiudono voluttuosamente emettendo un piccolo poc. E il fumo
non viene soffiato in avanti, ma fuoriesce lentamente, formando una nuvola
intorno al viso del fumatore.
Cos fumava Maigret, con la testa che oscillava da destra a sinistra e da
sinistra a destra seguendo il movimento del treno.
Martin si chin. Le mani guantate gli dolevano e aveva lo sguardo
angosciato.
Pensa che andr per le lunghe?... No, vero?, dal momento che confesso...
Perch io confesso tutto....
Come riusciva a non scoppiare in singhiozzi?
Doveva avere i nervi cos tesi da soffrirne atrocemente.
E gli occhi, di quando in quando, diventavano supplichevoli, sembravano
implorare Maigret: Ma mi aiuti!... Lo vede che non ce la faccio pi....
Ma il commissario non si mosse. Era tranquillo, con lo stesso sguardo
curioso ma un po' distaccato che avrebbe avuto, in un giardino zoologico,
davanti alla gabbia di un animale esotico.
Couchet mi ha colto sul fatto... Allora....
E Maigret sospir. Un sospiro che non voleva dire nulla, o che poteva
essere interpretato in mille modi diversi.
Saint-Quentin! Si udirono dei passi nel corridoio.

Un viaggiatore grande e grosso tent di aprire la porta dello


scompartimento, ma quando si rese conto che era bloccata indugi un
attimo a sbirciare dentro con il naso schiacciato contro il vetro. Poi si
rassegn a cercare un altro posto.
Perch io confesso tutto... Non serve a niente negare....
Neanche avesse parlato a un sordo, o a uno che non capisse una sola
parola di francese! Maigret caric la pipa picchiettandola ripetutamente con
l'indice.
Ha da accendere?.
No... Non fumo... Lo sa benissimo... A mia moglie non piace l'odore del
tabacco... Vorrei che tutto si concludesse rapidamente, mi capisce?... Lo
dir all'avvocato che mi toccher scegliere... Niente complicazioni!...
Confesso tutto... Ho letto sul giornale che hanno ritrovato una parte delle
banconote...
Non so perch l'ho fatto... A sentirmele in tasca, mi sembrava che per
strada mi guardassero tutti... Prima ho pensato di nasconderle da qualche
parte... Ma a che pro?...
Ho camminato sul lungosenna... Avevo paura che qualcuno, da sopra
una chiatta, mi vedesse...
Allora ho attraversato il Pont-Marie e all'le Saint-Louis sono riuscito a
disfarmi del pacchetto....
Lo scompartimento era surriscaldato. Il vapore colava lungo i vetri. Il
fumo della pipa si avvolgeva intorno alla lampada.
Avrei dovuto confessarle tutto la prima volta che ci siamo visti... Non ne
ho avuto il coraggio... Speravo che....
Martin tacque e guard incuriosito il suo compagno di viaggio: questi,
con la bocca semiaperta e gli occhi chiusi, emetteva un respiro regolare,
simile a un gatto sazio che fa le fusa.
Maigret stava dormendo!
L'altro gett uno sguardo verso la porta: gli sarebbe bastato spingere per
aprirla. Poi, come per sfuggire alla tentazione, si rincantucci in un angolo
facendosi piccolo piccolo e muovendo nervosamente le mani sulle
ginocchia appuntite.
La Gare du Nord. Un mattino grigio. E la folla della periferia, non ancora
completamente sveglia, che sciamava a branchi verso l'esterno.
Il treno si era fermato molto lontano dall'uscita.
Le valigie erano pesanti. Martin non volle fermarsi a riprendere fiato,
anche se ansimava e gli facevano male le braccia.
Dovettero aspettare parecchio prima che arrivasse un taxi.
Mi porta in prigione?.

Avevano passato cinque ore in treno e Maigret aveva pronunciato s e no


dieci frasi. Ma neanche! E quelle che aveva pronunciato non avevano niente
a che vedere n con il delitto n con i trecentosessantamila franchi! Aveva
parlato solo della sua pipa, del caldo o dell'ora d'arrivo.
place des Vosges 61! disse al tassista.
Martin lo supplic:
Crede che sia proprio necessario...?.
Poi, fra s e s:
Chiss cosa penseranno in ufficio!... Non ho avuto neanche il tempo di
avvertire....
Nella guardiola la portinaia stava smistando la posta: una grossa pila di
lettere per la ditta dei Preparati del dottor Rivire ed una assai pi piccola
per il resto del palazzo.
Signor Martin!... Signor Martin!... Sono venuti dall'Anagrafe per
domandare se stava male... Pare che abbia lei la chiave di....
Maigret tir dritto portandosi appresso Martin, e questi dovette trascinarsi
dietro le pesanti valigie su per le scale. Davanti alle porte c'erano delle
bottiglie di latte ed il pane fresco.
La porta della vecchia Mathilde si socchiuse.
Mi dia la chiave.
Ma....
Allora apra lei!.
Dopo un attimo di silenzio, si ud lo scatto della serratura. La sala da
pranzo era in ordine, ogni oggetto esattamente al suo posto.
Martin esit a lungo prima di dire ad alta voce:
Sono io! ... Insieme al commissario....
Qualcuno si agit nel letto della camera accanto.
Martin, richiudendo la porta, gemette:
Non avremmo dovuto... Lei non c'entra niente, capisce?... E nel suo
stato....
Non osava entrare nella camera da letto. Per darsi un contegno, raccolse
da terra le valigie e le mise ciascuna su una sedia.
Gradisce un caff?.
Maigret buss alla porta della camera.
Si pu?.
Nessuna risposta. Spinse il battente e si sent sul volto, come una frustata,
lo sguardo acuto della signora Martin, che era a letto, immobile, con i
capelli fissati da forcine.
Mi scusi se la disturbo... Le ho riportato suo marito, che ha avuto il torto
di perdere la testa.

Martin stava dietro di lui. Maigret ne avvertiva la presenza, ma non


poteva vederlo.
Nel cortile risuonarono dei passi e delle voci, soprattutto voci femminili:
stava arrivando il personale degli uffici e dei laboratori. Mancava un minuto
alle nove.
Dalla stanza attigua, si ud l'urlo soffocato della matta. Sul comodino
c'erano delle boccette di medicinali.
Si sente peggio?.
Sapeva benissimo che lei non gli avrebbe risposto e che, malgrado tutto,
sarebbe rimasta ostinatamente sulle sue.
Come se avesse paura a proferire anche una sola parola! Come se una sola
parola bastasse a scatenare una catastrofe!
Era dimagrita, e aveva il viso ancora pi smunto.
Gli occhi invece, quegli strani occhi grigi, conservavano tutta la loro
vitalit accesa e risoluta.
Martin entr con le gambe che gli tremavano.
Aveva l'aria di chi tenta di scusarsi, di chiedere perdono.
Gli occhi grigi della donna si girarono lentamente verso di lui, glaciali,
tanto duri che lui volt la testa balbettando:
E' successo alla stazione di Jeumont... Un minuto di pi e sarei stato in
Belgio....
Ci sarebbero volute parole, frasi e un po' di rumore per riempire tutto il
vuoto che si percepiva intorno a ognuno dei personaggi in scena. Un vuoto
palpabile al punto che si sentivano risuonare le voci come in un tunnel o in
una grotta.
Ma nessuno fiatava. Articolavano a malapena qualche sillaba
accompagnata da sguardi ansiosi, poi il silenzio ricadeva implacabile come
una coltre di nebbia.
Eppure qualcosa - lentamente, impercettibilmente - stava succedendo: una
mano stava scivolando furtiva sotto la coperta, e a poco a poco risaliva fino
al cuscino.
Era la mano scarna e sudaticcia della signora Martin.
Maigret, facendo finta di guardare altrove, la teneva d'occhio, aspettando
il momento in cui quella mano avrebbe finalmente raggiunto la meta.
Non deve venire il dottore, stamattina?.
Non so... Chi vuole che si occupi di me?... Sono qui come una bestia che
si lascia morire....
Ma il suo sguardo si illumin, perch la mano aveva finalmente raggiunto
l'oggetto desiderato.
Un fruscio di carta, appena percettibile.

Maigret fece un passo in avanti e afferr il polso della signora Martin.


Sembrava senza forze, quasi priva di vita. Eppure all'improvviso diede
prova di un vigore inaudito.
Decisa a non mollare quello che aveva in mano, si difendeva con rabbia,
seduta in mezzo al letto. A un tratto avvicin la mano alla bocca e strapp
con i denti il foglio bianco che teneva stretto.
Mi lasci! ... Mi lasci o grido! ... E tu che fai?... Non muovi un dito?....
Signor commissario... La supplico... gemette Martin. Tendeva
l'orecchio nel timore di veder accorrere gli inquilini, ma non osava
intervenire.
Vigliacco! ... Brutto vigliacco! ... Picchiare una donna!.
Non era vero che Maigret la stesse picchiando. Si limitava a bloccarle la
mano, stringendo forse un po' troppo il polso, per impedirle di distruggere il
foglio.
Che vergogna!... A una moribonda....
Raramente, nella sua carriera di poliziotto, Maigret aveva incontrato una
donna cos energica! Il cappello gli cadde sul letto. Poi, d'improvviso, lei gli
addent un polso.
Ma aveva i nervi cos tesi che non pot resistere oltre, ed il commissario
riusc ad allargarle le dita facendola gemere dal dolore.
Adesso era lei a piangere! Piangeva senza lacrime, di dispetto, di rabbia, o
forse anche per darsi un contegno.
E tu non hai mosso un dito....
Le spalle di Maigret, troppo larghe per una camera cos piccola,
sembravano riempire tutto lo spazio, oscurando la luce.
Il commissario si avvicin al camino, spieg il foglio, a cui mancava
qualche pezzetto, e scorse rapidamente il testo dattiloscritto. L'intestazione
recitava:
Studio Avvocati Laval e Piollet, del Foro di Parigi, Consulenti legali.
Sulla destra, in rosso, la dicitura: Pratica Couchet e Martin. Consulenza
del 18 novembre.
Due pagine fitte a interlinea uno. Maigret ne lesse solo qualche frase, a
bassa voce, mentre si udiva il ticchettio delle macchine per scrivere
proveniente dagli uffici al pianterreno.
Vista la legge del...
Tenuto conto che la morte di Roger Couchet posteriore a quella del
padre...
... che nessun testamento pu privare un figlio legittimo della parte cui
ha diritto per legge...

... che il secondo matrimonio del testatore con la signora Dormoy ha


avuto luogo in regime di comunione dei beni...
... che l'erede naturale di Roger Couchet sua madre...
... abbiamo l'onore di confermarLe che Suo diritto rivendicare la met
del patrimonio lasciato da Raymond Couchet, costituito da beni mobili e
immobili... patrimonio il cui valore, sulla base delle informazioni
pervenuteci, stimiamo ammontare, salvo errori ed omissioni, a cinque
milioni circa, calcolando in tre milioni gli attivi della ditta denominata
"Preparati del dottor Rivire"...
... Siamo a vostra completa disposizione per qualunque atto necessario
all'invalidazione del testamento e...
... Precisiamo che sulle somme cos recuperate verr da noi trattenuta
una commissione pari al dieci per cento (10%) per spese di....
La signora Martin aveva smesso di piangere. Si era sdraiata di nuovo e il
suo sguardo gelido aveva ripreso a fissare il soffitto.
Martin stava nel vano della porta, pi sconcertato che mai, non sapendo
dove mettere le mani, da che parte guardare, come muoversi.
C' un post scriptum! mormor fra s il commissario.
Il post scriptum era preceduto dall'annotazione:
Strettamente confidenziale.
Abbiamo motivo di ritenere che la signora Couchet, nata Dormoy, sia
anch'essa intenzionata ad impugnare il testamento.
Inoltre, abbiamo raccolto informazioni sulla terza beneficiaria, Nine
Moinard.
E' una persona di dubbia reputazione, che a tutt'oggi non ha preso alcun
provvedimento per far valere i suoi diritti.
Tenuto conto che detta persona attualmente priva di mezzi, ci sembra
che il sistema pi sbrigativo sia di proporle una somma di denaro a titolo di
risarcimento.
Da parte nostra, riteniamo che ventimila franchi sarebbero sufficienti per
una persona nella situazione della signorina Moinard.
Restiamo in attesa di una Sua decisione in merito.
Maigret aveva lasciato spegnere la pipa. Ripieg lentamente la lettera e se
la infil nel portafoglio.
Intorno a lui regnava il silenzio pi assoluto.
Martin tratteneva addirittura il respiro. La moglie, stesa sul letto con lo
sguardo fisso, aveva gi l'aria di una morta.
Due milioni e cinquecentomila franchi... mormor il commissario.
Meno i ventimila franchi da dare a Nine perch si mostri conciliante... E'
vero che, senza dubbio, la signora Couchet ne intascher la met....

Gli parve di vedere un sorriso di trionfo, appena abbozzato ma eloquente,


sfiorare le labbra della donna.
E' una bella somma!... Lei che ne pensa, Martin?....
Il poveruomo sobbalz e tent di mettersi sulla difensiva.
Quanto crede che le daranno?... Non parlo di denaro... Parlo della
condanna... Furto... Omicidio...
Pu darsi che venga accertata anche la premeditazione...
Che ne pensa?... L'assoluzione no, questo sicuro, poich non si tratta di
un delitto passionale...
Ah! se solo sua moglie avesse riallacciato una relazione con l'ex marito...
Ma non cos... Una storia di soldi, di soldi e basta... Dieci anni?...
Vent'anni?...
Vuole la mia opinione?...
Badi bene che non si pu mai prevedere la decisione dei giudici
popolari...
Ci sono peraltro dei precedenti... Insomma, diciamo che in generale sono
indulgenti nel caso di drammi passionali, ma si mostrano di una severit
estrema quando ci sono di mezzo i quattrini....
Sembrava che parlasse tanto per parlare, per guadagnare tempo.
Ed logico! Sono dei piccoli borghesi, o dei commercianti... Credono di
non avere niente da temere da amanti che non hanno o di cui si sentono
sicuri...
Ma hanno tutto da temere da un ladro... Vent'anni?...
No! Secondo me la spediranno dritto dritto sulla ghigliottina....
Martin non si muoveva pi. Fra lui e la moglie, adesso il pi livido era
lui. Al punto che dovette aggrapparsi allo stipite della porta.
Almeno, la signora Martin sar ricca... E alla sua et si ancora in grado
di godersi la vita e il denaro....
Si avvicin alla finestra.
A meno che questa finestra... Qui sta l'intoppo...
Non mancheranno certo di notare che da qui si poteva vedere tutto...
Tutto, capisce?... Ed grave!...
Perch ci potrebbe implicare l'accusa di complicit...
Ma un articolo del codice vieta che l'assassino, seppure assolto, erediti
dalla propria vittima... E non solo l'assassino, ma anche i complici... Vede
dunque come sia importante questa finestra....
Intorno a lui non c'era pi il silenzio, ma qualcosa di pi assoluto, di pi
inquietante, quasi di irreale: l'assenza totale di ogni forma di vita.
Poi, bruscamente, chiese:
Mi dica, Martin! Che ne ha fatto della rivoltella?....

Si sent un fremito di vita sul pianerottolo: era la vecchia Mathilde,


naturalmente, con la sua faccia stralunata e il suo ventre flaccido sotto il
grembiule a quadretti.
Allora risuon, in cortile, la voce stridula della portinaia.
Signora Martin! ... E' Dufayel!....
Maigret si mise a sedere in una poltroncina che, pur traballando sotto il
suo peso, tuttavia resistette.

CAPITOLO UNDICESIMO: IL DISEGNO SULLA PARETE


Mi risponda!... La rivoltella....
Segu lo sguardo di Martin e si accorse che sua moglie, con gli occhi
sempre fissi al soffitto, muoveva le dita sulla parete.
Il povero Martin fece degli sforzi inauditi per capire cosa volesse dirgli.
Poi si spazient, e si accorse che Maigret stava ancora aspettando.
Io....
Che cosa poteva significare quel quadrato, o trapezio, che la donna
tracciava col suo dito ossuto?
Allora?.
A quel punto, Maigret ne ebbe veramente compassione.
Doveva essere un momento terribile per Martin, che ansimava
dall'agitazione.
L'ho buttata nella Senna....
Le carte erano ormai scoperte! Mentre il commissario tirava fuori dalla
tasca la rivoltella e la metteva sul tavolo, la signora Martin si drizz sul letto
come una furia.
Sono stato io, alla fine, a ritrovarla nella spazzatura... disse Maigret.
E la voce della donna febbricitante sibil:
Ecco qua!... Lo capisci, adesso?... Sei contento?...
Hai perso l'ennesima occasione, come sempre, del resto!... C' da credere
che l'hai fatto apposta, per paura di finire in prigione... Ma ci finirai lo
stesso! ...
Perch sei stato tu a rubare!... Le trecentosessanta banconote che il
signore andato a buttare nella Senna....
Faceva quasi paura. Si capiva che si era contenuta troppo a lungo, e
adesso esplodeva con violenza.
Eccitata com'era, nella foga del parlare non riusciva ad articolare bene le
sillabe.
Martin abbass la testa. La sua parte era finita.
Aveva ragione sua moglie: il suo piano era miseramente fallito.
... Il signore si mette in testa di rubare, ma dimentica un guanto sulla
scrivania....
Tutto il rancore della signora Martin veniva fuori a fiotti, con violenza.
Maigret sent alle sue spalle la voce umile dell'uomo dal soprabito beige.

Erano mesi che dalla finestra mi mostrava l'ufficio, e Couchet quando


andava alla toilette... Mi rimproverava di averla resa infelice, di non essere
in grado di mantenere una moglie... Allora sono andato l....
Le ha detto che ci andava?.
No! Ma lei lo sapeva benissimo. Guardava dalla finestra....
E lei, signora Martin, ha visto da lontano il guanto dimenticato da suo
marito?.
Quasi avesse lasciato il suo biglietto da visita!
Come se lo facesse apposta a farmi arrabbiare....
Allora ha preso la rivoltella e ci andata lei...
Couchet ritornato mentre lei era ancora nell'ufficio... Ha creduto che
fosse stata lei a rubare....
Voleva farmi arrestare! Proprio cos! Questo voleva fare! Come se non
fosse diventato ricco grazie a me! ... Ma chi si occupava di lui, all'inizio,
quando guadagnava appena di che mangiare solo e soltanto pane?... Gli
uomini sono tutti uguali... Mi ha perfino rimproverato di abitare nel palazzo
dove aveva i suoi uffici... E mi ha accusata di spartire con mio figlio i soldi
che lui gli dava....
E lei gli ha sparato?.
Aveva gi staccato la cornetta del telefono per chiamare la polizia!.
Poi lei andata ai bidoni della spazzatura e, con la scusa di cercare un
cucchiaio, ha ficcato la rivoltella sotto le immondizie... Chi ha incontrato a
quel punto?....
Quel vecchio imbecille del primo piano... rispose lei inviperita.
Nessun altro?... Credevo che fosse venuto suo figlio... Non aveva pi
denaro....
E allora?....
Non era venuto per lei, ma per vedere il padre, vero? Solo che lei non
poteva lasciarlo arrivare fino all'ufficio, dove avrebbe scoperto il cadavere...
Eravate tutti e due in cortile... Che cosa ha detto a Roger?.
Di andarsene... Cosa ne sa, lei, dei sentimenti di una madre....
E lui se n' andato... Suo marito rincasato...
Non vi siete detti niente, vero?... Martin pensava alle banconote che aveva
finito per buttare nella Senna, giacch in fondo un uomo onesto, un
povero diavolo....
Un uomo onesto, un povero diavolo! ripet la signora Martin con
incredibile rabbia. Ah! Ah!... E io?... Io che sono sempre stata infelice....
Martin non sa chi sia stato a uccidere... Si corica.
Passa un'intera giornata senza che parliate di nulla...

Ma la notte successiva lei si alza dal letto per andare a frugare nei vestiti
che lui si tolto... Cerca invano le banconote... Lui se ne accorge, e lei gli fa
delle domande... scoppia la lite che la vecchia Mathilde ha sentito da dietro
la porta... Lei scopre di aver ucciso un uomo per niente! ... Quell'imbecille
di Martin ha buttato via le banconote!... Un intero patrimonio nella Senna,
per mancanza di fegato!... C' di che ammalarsi... Le viene la febbre... E
Martin, ignorando che stata lei a uccidere, era andato a dare la notizia a
Roger!...
Ma lui s che ha capito... L'ha vista nel cortile...
Lei gli ha impedito di entrare... La conosce bene, suo figlio...
Roger crede che io nutra dei sospetti su di lui...
Immagina che sar arrestato, accusato... E non pu difendersi senza
accusare sua madre...
Non sar stato un ragazzo simpatico... Ma probabilmente aveva qualche
scusante per la vita che conduceva...
E' disgustato... Disgustato dalle donne con cui va a letto, dalla droga, da
Montmartre, dove vivacchia, e soprattutto dalla tragedia familiare di cui
l'unico a intuire tutti i risvolti...
E si butta dalla finestra!.
Martin si era appoggiato contro il muro con il viso nascosto fra le braccia
ripiegate. Sua moglie, invece, guardava il commissario dritto in volto, come
se stesse solo aspettando il momento di intervenire in quel discorso per
prendere a sua volta la parola.
Allora Maigret tir fuori la lettera dei due avvocati.
L'ultima volta che sono venuto, Martin era talmente spaventato che stava
per confessare il furto...
Ma lei, dalla stanza da letto, gli fa dei cenni perentori, e lui decide di stare
zitto...
E a questo punto Martin apre finalmente gli occhi...
La interroga... S, stata lei a uccidere, e glielo grida in faccia! Ha ucciso
per colpa sua, per rimediare alla sua dimenticanza, per via di quel guanto
rimasto sulla scrivania!... E, avendo ucciso, dovr rinunciare anche
all'eredit, malgrado il testamento!...
Ah! Se solo Martin fosse un vero uomo!...
Che fugga all'estero... Crederanno che il colpevole sia lui... La polizia se
ne star tranquilla e lei andr a raggiungerlo con i milioni...
Povero Martin! ... esclam Maigret, e gli assest una tale pacca sulla
spalla da farlo quasi vacillare.
Parlava con voce atona, lasciando cadere le parole senza farle pesare.

Cosa non ha fatto per quel denaro!... La morte di Couchet... E Roger che
si butta dalla finestra... Per poi accorgersi, alla fine, che non avr un
soldo!...
Preferisce preparare lei stessa le valigie di Martin...
In perfetto ordine... Biancheria per diversi mesi....
Adesso basta! supplic Martin.
La matta si mise a gridare. Maigret apr di colpo la porta, e la vecchia
Mathilde per poco non cadde in avanti!
Subito scapp via, terrorizzata dal tono del commissario, e per la prima
volta richiuse veramente la porta, girando la chiave nella serratura.
Maigret gett un ultimo sguardo nella camera.
Martin non osava neppure muoversi. La moglie, seduta sul letto, magra,
con le scapole sporgenti sotto la camicia da notte, seguiva il poliziotto con
gli occhi.
A un tratto la sua espressione si era fatta cos grave, da far pensare che
stesse preparando qualcosa di terribile.
Maigret ricord certe occhiate della scena precedente, certi movimenti di
quelle labbra. E cap, nello stesso momento in cui lo cap Martin, che cosa
stava succedendo.
Non ebbero il tempo di intervenire. Tutto si svolse al di fuori della loro
sfera d'azione, come in un brutto sogno.
La signora Martin era magrissima, e il suo volto appariva ancor pi
emaciato. Che cosa poteva cercare con lo sguardo, in quella camera in cui
non c'era altro che i soliti oggetti?
Che cosa seguiva attentamente con gli occhi attraverso la stanza?
Le si corrug la fronte. Le pulsavano le tempie.
Martin esclam:
Ho paura!.
Niente era cambiato nell'appartamento. Un camion entr nel cortile e si
sent la voce stridula della portinaia.
Sembrava che la signora Martin stesse facendo un grande sforzo, da sola,
quasi dovesse valicare una montagna inaccessibile. Per due volte fece un
gesto con la mano come per allontanare qualcosa dal viso.
Alla fine deglut e sorrise come se fosse arrivata alla meta:
Comunque, verrete tutti da me a domandarmi un po' di soldi... E io dir
al mio notaio di non darvene....
Martin rabbrivid dalla testa ai piedi. Cap che non si trattava di un delirio
passeggero provocato dalla febbre.
Sua moglie aveva smarrito la ragione, definitivamente!

Non ce la possiamo prendere con lei. Non mai stata una donna del tutto
normale, vero?... disse rammaricato.
Aspettava conferma dal commissario.
Povero Martin....
Martin scoppi in lacrime ed afferr la mano della moglie premendovi
sopra il viso. Lei lo respinse con un sorriso altezzoso, sprezzante.
Non pi di cinque franchi alla volta... Ho patito abbastanza, io, per....
Telefono al Sainte-Arme... disse Maigret.
Crede?... E'... proprio necessario internarla?....
Era come se Martin, attaccato com'era alle sue abitudini, fosse
scombussolato all'idea di dover abbandonare il suo appartamento,
quell'atmosfera di rimproveri e di litigi quotidiani, quella vita squallida, e
quella donna che, dopo aver tentato per l'ultima volta di ragionare, alla fine,
scoraggiata, vinta, si coric balbettando con un profondo sospiro:
Portatemi la chiave....
Alcuni minuti dopo, Maigret pass come un estraneo in mezzo alla folla
che brulicava per la strada.
Aveva un terribile mal di testa e, cosa che gli capitava di rado, entr in
una farmacia per prendere una compressa.
Non vedeva niente intorno a s. I rumori della citt si confondevano con
altri, soprattutto voci, che continuavano a risuonargli nella testa.
C'era un'immagine che lo assillava pi delle altre: la signora Martin che si
alzava e raccoglieva da terra i vestiti del marito per cercare i soldi! E intanto
Martin la guardava dal letto!
Poi, lo sguardo indagatore della donna!
Li ho buttati nella Senna....
Da quel momento qualcosa si era incrinato nel suo cervello. O forse era
sempre stata un po' fuori di testa, fin da quando viveva nella pasticceria di
Meaux!
Solo che allora non si vedeva. Era una ragazza quasi carina! Nessuno
badava alle sue labbra troppo sottili...
E Couchet l'aveva sposata!
Che ne sar di me se ti capita qualcosa?.
Maigret dovette aspettare un po' prima di poter attraversare il boulevard
Beaumarchais. A un tratto, chiss perch, gli venne in mente Nine.
Non le toccher nulla! Neanche un centesimo... mormor sottovoce. Il
testamento verr invalidato.
E la signora Couchet, nata Dormoy....
Il colonnello doveva gi aver avviato le pratiche, Ovvio. E la signora
Couchet avrebbe ereditato tutto!

Tutti quei milioni...


Era una signora distinta, che sarebbe stata all'altezza...
Maigret sal lentamente le scale ed apr la porta dell'appartamento di
boulevard Richard-Lenoir.
Indovina chi c'?.
La signora Maigret stava apparecchiando per quattro sulla tovaglia
bianca. Maigret vide sopra la credenza un orcetto di acquavite di prugne.
Tua sorella!.
Non era difficile indovinarlo, poich ogni volta che veniva dall'Alsazia gli
portava un orcetto di acquavite ed un prosciutto affumicato.
E' andata a fare spese con Andr....
Ossia col marito, un bravo ragazzo che dirigeva una fabbrica di mattoni.
Sembri stanco... Spero almeno che per oggi tu non debba pi uscire.
Maigret non usc. Alle nove di sera giocava a carte con la sorella e il
cognato. Nella sala da pranzo si sentiva il profumo dell'acquavite. E la
signora Maigret scoppiava a ridere in continuazione, perch non aveva mai
saputo giocare bene e ne faceva di tutti i colori.
Sei sicura di non avere un nove?.
S, ne ho uno....
Allora perch non lo giochi?.
A Maigret tutto ci faceva l'effetto di un bagno caldo.
Non aveva pi mal di testa.
E non pensava pi alla signora Martin, che era stata trasportata in
ambulanza all'ospedale psichiatrico Sainte-Arme, mentre il marito, rimasto
solo, singhiozzava sulle scale deserte.

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