L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che era stata proposta come adeguamento alle BAT.
Lo stesso verrà riproposto dal momento in cui sarà rilasciata la Valutazione Impatto Ambientale sul progetto presentato.”
I presenti nicchiano daranno risposte in futuro….. cioè mai…….
Nella conferenza dei servizi del 20.02.2008 responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO
Presenzia l’ingegnere Sansone Vincenzo Servizio 2 ARTA non accenna minimamente alla richiesta inoltrata dal suo ufficio con nota 10741 il 2° servizio del 9 febbraio 2007 con la quale si subordina l’A.I.A. alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
L’ASL di Carini attraverso il dr. Pecocaro dichiara “ non essere in possesso di alcun progetto per poter valutare l’argomento odierno”.
http://isoladellefemminerifiutiamoirifiuti.blogspot.it/2015/03/blog-post_22.html
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che era stata proposta come adeguamento alle BAT.
Lo stesso verrà riproposto dal momento in cui sarà rilasciata la Valutazione Impatto Ambientale sul progetto presentato.”
I presenti nicchiano daranno risposte in futuro….. cioè mai…….
Nella conferenza dei servizi del 20.02.2008 responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO
Presenzia l’ingegnere Sansone Vincenzo Servizio 2 ARTA non accenna minimamente alla richiesta inoltrata dal suo ufficio con nota 10741 il 2° servizio del 9 febbraio 2007 con la quale si subordina l’A.I.A. alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
L’ASL di Carini attraverso il dr. Pecocaro dichiara “ non essere in possesso di alcun progetto per poter valutare l’argomento odierno”.
http://isoladellefemminerifiutiamoirifiuti.blogspot.it/2015/03/blog-post_22.html
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che era stata proposta come adeguamento alle BAT.
Lo stesso verrà riproposto dal momento in cui sarà rilasciata la Valutazione Impatto Ambientale sul progetto presentato.”
I presenti nicchiano daranno risposte in futuro….. cioè mai…….
Nella conferenza dei servizi del 20.02.2008 responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO
Presenzia l’ingegnere Sansone Vincenzo Servizio 2 ARTA non accenna minimamente alla richiesta inoltrata dal suo ufficio con nota 10741 il 2° servizio del 9 febbraio 2007 con la quale si subordina l’A.I.A. alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
L’ASL di Carini attraverso il dr. Pecocaro dichiara “ non essere in possesso di alcun progetto per poter valutare l’argomento odierno”.
http://isoladellefemminerifiutiamoirifiuti.blogspot.it/2015/03/blog-post_22.html
Procura Generale della Repubblica di Palermo
RICORSO PER CASSAZIONE
Alla Cancelleria della Corte d’Appello
Sez. lil penale ~ Palermo
Il Procuratore Generale
Esaminata la sentenza resa il 15.10 2014 con Ia quale la Corte d’Appello di Palermo ha
assolto Anza Salvatore dal reato di cui agli artt. 81 cpv, ¢2 € 3 CP ritenendolo persona non
punibile ai sensi dell’ art. 599 c.2 CP;
ritenuto che in data 22 Dicembre u.s. la parte offesa Associazione Legambiente CRS Onlus,
in persona del Presidente e legale rappresentante Fontana Domenico ha richiesto questa
Procura Generale di impugnazione ai sensi dell'art 572 CP;
ritenuto che la richiesta appare fondata;
propone ricorso per Cassazione per i seguenti
moTivi
Il presente ricorso viene proposto con riferimento alle ipotesi di cui all’art. 606 lett. 8) ed
e) CPP
La Corte, infatti ha ritenuto sussistenti i presupposti di cui all’art. 599 cp _con motivazione
che non si condivide, anche perché basata su un evidente travisamento del fatto frutto di
una non giustificata lettura degli elernenti probatori acquisiti
Nell’operato deli’Anza ha ravvisato in primo luogo la legittima reazione al fatto ingiusto
altrui, cosi considerando il contenuto della conferenza stampa indetta da Legambiente ed
avente ad oggetto la critica al “pianc regionale per la tutela della qualita dell'aria, licenziato
con Decreto Assessoriale del 5 Agosto 2007.
Alla base di tale atfermazione ha posta le conclusioni sul punto di una consulenza del PM,
esperita nell’ambitc di altro procedimento; in particolare @ stata enfatizzata la parte della
consulenza relativa alla correzione del decreto di cui si @ detto e che, eufemisticamente,sarebbe stata ritenuta correzione di taluni refusi, non sostanziali e per la quale, a deta di
alcuni testi, non era occorsa pili di mezz’ora.
Orbene, come affermato nella sentenza di primo grado, tale conclusione cozza con
elementari considerazioni tra cui a necessita di nominare una apposita commissione che
solo dopo quasi otto mesi aveva consentito I'emanazione di altro decreto in materia.
E di cid, nel corso del giudizio di primo grado aveva riferito I'Assessore pro tempore
Interlandi; di tale importante testimonianza non vé cenno nella sentenza d’appello, la cui
carenza motivazionale sul punto costituisce un primo motivo dicensura. Si legge infatti, a
pag 14 della sentenza del Giudice rmonocratico quanto riferito dalla Interlandi, secondo la
quale “ a seguito delle critiche di Legambiente al piano regionale per la tutela della qualita
delf’aria e del conseguente clamore mediatico era stata nominata una commissione che
aveva lavorato per circa quattro mesi e, a conclusione dei lavori, loriginario piano era stato
ritirato e sostituito con la versione corretta”.
Non ha evidenziato, il giudice d'apoello che, non solo le critiche mosse da Legambiente
erano fondate, tanto che vi fu la necessita della nomina di una nuova commissione ma che,
ed & cid che pill conta nel preserte giudizio, al momento della conferenza stampa di
Legambiente, le correzioni non erano state apportate. La conseguenza é la piena legittimita
delle critiche mosse all’operato dell’Assessorato costituenti, anche per lo statuto
dell’ associazione ambientalista, esercizio di un diritto ma anche, e ancor di pili, espressione
di un dovere civile e politico.
Va ricordato il principio espresso dalla Suprema Corte, secondo cui’ ai fini dell'applicabilita
dell’esimente della provocazione di cui all'art. 599 cod, pen. non costituisce "fatto ingiusto"
Nesercizio di un diritto (Cassazione penale sez. V 29/09/2011 Numero:42933)
Quanto appena argomentato sarebbe sufficiente ad escludere l'applicabilita delf esimente
ritenuta in sentenza ma, anche sotto i profilo della contiguita temporale, si ritiene che
debbano considerarsi carenti i presupposti di cui all'art.599 CP.
Vero @, come affermato dai Giudici di legittimita ( Cass. sez. V penale 16/05/2013,
numero 30502) che in tema di reati contro |'onore, la causa di non punibilita della
provocazione sussiste in presenza dell'mmediatezza della reazione, concetto questa che va
inteso in senso rel;
vo, richiedendo che tra linsorgere della reazione ed il fatto ingiusto
aitrui vi sia una reale contiguita temporale.
Ma la decisione dell'Anza di redigere ed inviare le note, oggettivamente diffamatorie, di
cui in imputazione segue, quanto alla prima, del 27-11-2007, di ben sei giorni la conferenzastampa di Legambiente di cui, stando a quanto affermato dal Giudice d’Appello, avrebbero
costituito la giustificata conseguenza.
operate dell’Anz3 non pud ragionevolmente ritenersi legato in chiave di consequenzialita
sufficiente al contenuto della conferenza stampa di ben sei giorni prima; sembra essere
piuttosto frutto di altre motivazioni non foss’altro che per una ulteriore considerazione: le
note diffamatorie a firma dell/imputato denotano una predisposizione d’animo ben diversa
dallo stato d'ira, pill rispondente alle caratteristiche della fredda_e stabile determinazione
tanto che si susseguono nel tempo, é ripetutamente, fino alla data del 4 Dicembre, ben
lontana dalla data della citata conferenza.
Valgono a tal fine le considerazioni espresse nella richiesta di impugnazione della parte
offesa che si allegano e che devono considerarsi parte integrante del presente ricarso,
Ancora, per rimarcare l'errore di fondo della sentenza per cui é ricorso, va evidenziato che
le affermazioni in merito al legame ci consequenzialita tra la conferenza stampa e la
reazione dell’imputato, per la verita di una aggressivita tale da esorbitare i limiti della civile
€ legittima reazione, sono affette da apoditticita, in quanto non supportate da alcun valido
elemento di prova: solo opinioni del decidente e, per di pil erronee, stante quanto
affermato, in modo condivisibile, dalla parte offesa Fontana nel corpo della richiesta di
impugnazione.
il Fontana scrive, tra altro,
“Aggiungevo la Corte, nelle more de! corpo motivazionale della sentenza, che tra il sottoscritto e
'An2é vi sorebbero stati preesistenti motivi di astio “in quanto I'associazione ambientolista si
era espressa contro la realizzazione di quattro inceneritori voluti dal governo regionale e
Legambiente, mentre era sostenuta dal predecessore di Anza, Genchi, una volta che questi
era stato rimosso, aveva trovato nel suo successore Anzé una persona ostile"
In primo luogo, oppore assolutamente decisivo chiorire che tale contestata circostanzo, emersa
nel corpo della motivazione della pronuncia d'appello, é immotivata e non suffragata da validi
elementi a sostegno, dal momento che il Servizio 3 dell'Assessorato, di cui Legambiente
criticava loperato in relazione al Piano delta qualité dell'aria, nan si era in precedenza occupato
della diversa ed altra questione dei rfiuti e della proposta del governo regionale di costruire gli
inceneritori. Non si comprende percid in che modo Legambiente e il presidente Fontana avrebbero
potuto nutrire motivi di astio personale nei confronti dell'Anza, in relazione ad una vicenda di
3cui il Servizio 3 dell’Assessorato non si era mai occupato. Ad ogni modo, é di pubblico dominio la
circostanza che Legambiente Sicilia si era espressa a quel tempo contro il piano dell’ allora
governo regionale che prevedeva la realizzazione di alcuni inceneritori sul territorio regionale, e
che aveva esercitata in quell'occasione, cosi come regolarmente e normalmente questa
associazione ambientalista fa € faceva, il proprio Jegittimo diritto di critica nei confronti di chi si
schierava a favore di sceite energetizhe che, a parere di Legambiente, contribuivano ad un
peggioramento della qualit
dell'aria. Appore perd incongrua ed obiettivamente ingiusta
Vaccusa secondo la quale il predetto diritto di critica esercitato in quell'occasione
costituirebbe un motivo di astio personale del sottoscritto nei confronti della persona del
dirigente Anza, solo perché egli avrebbe in seguito preso il posto di altro dirigente regionale, il
Genchi, che invece era stato contrario al piano regionale degli inceneritori e che si era trovato,
per quella volta e segnatamente per quella volta, sulla stessa lunghezza d'onda delle posizioni
espresse da Legambiente Sicilia. Per ai pit, lo si ripete e sottolinea con forza, le due vicende,
quella del Piano Rifiuti ed inceneritori e quella successiva del Piano per la qualita dell'aria,
afferivano a Settori detl’Assessorato diversi, erano riferibili a momenti storici diversi e non possono
mai essere poste sul medesimo piano di valutazione.
Peraltro, la Suprema Corte di Cassazione si sempre, anche recentemente, espresso nel senso
di chiarire che “ai fini dell'opolicabilita dell'esimente della provocazione di cui al'art 599 cp. non
costituisce "fatto ingiusto" lesercizio aii un diritto" (Cass. Pen. Sez. V'n, 42933/11)..
Occorre inoltre precisare e chiarire ulteriormente, che eventuali contrasti interné agli Uffici
regionali e/a tra dirigenti regionali, nello specifico Anza e il Genchi, erano e rimangono
totalmente estranei a Legambiente, e tali rapporti non possono in aleun mado rappresentare
un elemento penalizzante nei confronti del legittimo diritto di critica che lassociazione sempre
deve essere posta nelle condizioni di esercitare. Ad ogni modo, ed a campletamento di quanto
finora detto, il sottascritto non ha ma‘ diffamato in alcun modo I'Anzé, e non & emerso agli atti
di questo o di altri processi alcun elemento idoneo a configurare espressioni o termini offensivi,
diffamatori o lesivi della dignita personole da porte del sottoscritto verso imputato, tali da
determinare un fatto ingiusto rispetto al quale la reazione, invece diffamatoria dell’Anzé,
potesse ritenersi giustificato.”
Alla luce delle argomentazioni svolte, la decisione impugnata appare pertanto inficiata da
insanabi
i sotto il profilo argomentativo, avendo ingiustificatamente ed immotivatamente
Pretermesso testimonianze di indubbia valenza probatoria , affermato circostanze, quali il clima di
4astio tra’ imputato e lassociazione Legambiente e richiamate nello scritto della parte offesa,
prive di riscontri probatori e infine sotto il profilo della erronea applicazione della legge avendo
applicato I’ esimente della provocazion2 in assenza dei presupposti di fatto e di diritto.
POM
Si chiede che la Corte di Cassazione voglia annullare 'impugnata sentenza adottando le
determinazioni consequenziali,
Si allega la richiesta di impugnazione a firma di Fontana Domenico
Palermo 29 Dicembre 2014
Procuratore Generale
Ettore Costanzo Sost.
2014 25 Luglio CL Ed de Sas D'amgelo Sent 412 2014 Ric 613 14 29 04 14 Rosa Spatola Sent 373 14 Ric 1045 14 2014 2 Maggio Spatola Rosa Sent 368 14 Ric 833 14 CL Ed de
2014 2 Aprile Giunta 45 2014 26 Marzo Giunta 45 Avv Pellegrino Tar Pa 831 833 1045 2014 Spatola Rosa Dangelo Giovanni CL Ed de Ricorso Al Tar Di Palermo
2015 12 OTTOBRE DELIBERAZIONE CONSILIARE 43 12 OTTOBRE 2016 BRICOMAN CENTER NELL'AEX SITO SICAR SASSARI 68 SAS MONTICCIOLO GASPARED CC 43 12 OTTOBRE 2015 CC 3 15 02 18 CC 16 19 06 18-ilovepdf-compressed
2017 20 Settembre Bologna Sindaco Commissione Esaminatrice Del Concorso Alta Professionalita' 1 Partecipante 1 Vincitore Maggiore Croce Antonino Balistreri Pietro Parente Croce