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Deliberazione n.

174/2014/PRSP

REPUBBLICA ITALIANA
La Corte dei conti
Sezione di controllo per la Regione siciliana
nelladunanza dell1 ottobre 2014, composta dai seguenti magistrati:

Maurizio Graffeo

- Presidente

Anna Luisa Carra

- Consigliere

Francesco Albo

- Primo referendario - relatore

******
Visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo sostituito
dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni;
visto lart. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria 2006);
visto, in particolare, lart. 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005, n.
266 (legge finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le disposizioni
della predetta legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle
province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme dei
rispettivi statuti;
visto lart. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000, introdotto dallart. 3 del D.L. 10
ottobre 2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
vista deliberazione di questa sezione di controllo n. 196/2013/INPR avente ad
oggetto: Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dellart.1, commi 166 e 167,
della legge 23 dicembre 2005, n.266 gli organi di revisione economico-finanziaria
degli enti locali aventi sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul
rendiconto di gestione 2012;
vista la nota del Presidente della Sezione di controllo per la Regione siciliana
del 19 agosto 2013, con la quale stata inoltrata al Sindaco e al Presidente del
Collegio dei revisori la predetta deliberazione di questa Sezione di controllo, nonch
i relativi questionari ai fini della loro ritrasmissione entro trenta giorni dalla
ricezione del questionario, o dallapprovazione del rendiconto, se successiva;

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esaminata la relazione sul rendiconto 2012, compilata dallOrgano di revisione


contabile del comune di Isola delle Femmine (PA), e la successiva documentazione
istruttoria;
vista l'ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 172/2014/CONTR
del 22 settembre 2014 con la quale la Sezione del controllo stata convocata per
gli adempimenti di cui al menzionato art. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000;
viste le controdeduzioni dellente;
udito il relatore, Primo referendario dott. Francesco Albo;
******
Lart. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per
lanno 2006) ha previsto, ai fini della tutela dellunit economica della Repubblica e
del coordinamento della finanza pubblica, lobbligo, a carico degli Organi di
revisione degli enti locali, di trasmettere alla Corte dei conti una relazione sul
bilancio di previsione dellesercizio di competenza e sul rendiconto dellesercizio
medesimo, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite dalla Corte.
Al riguardo occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di controllo,
volto a rappresentare agli organi elettivi, nellinteresse del singolo ente e della
comunit

nazionale,

la

reale

situazione

finanziaria

emersa

allesito

del

procedimento di verifica effettuato sulla base delle relazioni inviate dallOrgano di


revisione affinch gli stessi possano attivare le necessarie misure correttive. Esso si
colloca

nellambito

materiale

del

coordinamento

della

finanza

pubblica,

in

riferimento agli articoli 97, primo comma, 28, 81 e 119 della Costituzione, che la
Corte dei Conti contribuisce ad assicurare

quale organo terzo ed imparziale di

garanzia dellequilibrio economico-finanziario del settore pubblico e della corretta


gestione delle risorse collettive, in quanto al servizio dello Stato-ordinamento,
vieppi a seguito del novellato quadro scaturito dalle legge costituzionale n.1/2012
e dalla legge c.d. rinforzata n. 213/2012.
La giurisprudenza costituzionale ha precisato contenuti e fondamento di tale
peculiare forma di controllo anche a seguito dei successivi interventi legislativi (cfr.
da ultimo la sentenza n. 39/2014 che richiama altres le sentenze n. 60 del 2013,
n. 198 del 2012, n. 179 del 2007), affermando che il controllo finanziario attribuito
alla Corte dei conti e, in particolare, quello che questa chiamata a svolgere sui
bilanci preventivi e sui rendiconti consuntivi degli enti locali e degli enti del Servizio
sanitario nazionale, va ascritto alla categoria del sindacato di legalit e di regolarit
da intendere come verifica della conformit delle (complessive) gestioni di detti
enti alle regole contabili e finanziarie e ha lo scopo, in una prospettiva non pi

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statica (comera il tradizionale controllo di legalit-regolarit), ma dinamica, di


finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo alladozione di
effettive misure correttive, funzionali a garantire lequilibrio del bilancio e il
rispetto delle regole contabili e finanziarie.
Da ultimo, lart. 148 bis del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL), introdotto
dallart. 3, comma 1, lettera e) del decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174,
convertito nella legge 213/2012 (recante il rafforzamento del quadro dei controlli
sulla gestione finanziaria degli enti) prevede che in caso di accertamento, da parte
della Sezione, di squilibri economico-finanziari, della mancata copertura di spese,
della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarit della gestione
finanziaria o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilit
interno, fatto obbligo agli enti destinatari di adottare, entro 60 giorni
dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i
provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarit ed a ripristinare gli
equilibri di bilancio, da trasmettere alla Sezione per le verifiche di
competenza. Quanto al contenuto del controllo , peraltro, espressamente
stabilito che ai fini della suddetta verifica le Sezioni della Corte dei conti accertano
altres che i rendiconti degli enti locali tengano conto anche delle partecipazioni
in societ controllate e alle quali affidata la gestione di servizi pubblici per la
collettivit locale e di servizi strumentali all'ente.
Nei casi pi gravi, linosservanza del citato obbligo di conformazione,
per la mancata trasmissione dei provvedimenti correttivi o per la
inadeguatezza degli stessi, ha leffetto di precludere allente inadempiente
lattuazione dei programmi di spesa per i quali stata accertata la
mancata copertura o linsussistenza della relativa sostenibilit finanziaria.
Si tratta di effetti attribuiti [] alle pronunce di accertamento della Corte
dei conti chiaramente cogenti e, nel caso di inosservanza degli obblighi a questi
imposti, inibitori, pro parte, dellefficacia dei bilanci da essi approvati (cfr. Corte
costituzionale, sentenza n. 39/2014) la cui attribuzione ad un organo magistratuale
terzo e indipendente si giustifica in ragione dei caratteri di neutralit e
indipendenza del controllo di legittimit della Corte dei conti (sentenza n. 226 del
1976) onde prevenire o contrastare gestioni contabili non corrette, suscettibili di
alterare lequilibrio del bilancio (art. 81 Cost.) e di riverberare tali disfunzioni sul
conto consolidato delle pubbliche amministrazioni, vanificando conseguentemente
la funzione di coordinamento dello Stato finalizzata al rispetto degli obblighi
comunitari (cfr. Corte Costituzionale n. 40/2014).

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Nel caso in cui, invece, sussistano squilibri meno rilevanti o irregolarit non
cos gravi da richiedere ladozione della pronuncia di accertamento ex art. 148 bis
TUEL, lesito del controllo demandato alla Corte pu, comunque, comportare
eventuali segnalazioni, in chiave collaborativa, come previsto dallarticolo 7,
comma 7 della legge 131/2003, pur sempre volte a favorire la riconduzione delle
criticit emerse entro i parametri della sana e corretta gestione finanziaria al fine di
salvaguardare, anche per gli esercizi successivi, il rispetto dei necessari equilibri di
bilancio e dei principali vincoli posti a salvaguardia delle esigenze di coordinamento
della finanza pubblica. Anche in tal caso lente interessato tenuto a valutare le
segnalazioni ricevute ed a porre in essere interventi idonei per evitare linsorgenza
di situazioni di deficitariet e di squilibrio ovvero per addivenire al superamento
delle stesse.
******
Dallesame della predetta relazione, redatta dallorgano di revisione del
Comune di Isola delle Femmine (PA), e dalla successiva istruttoria, sono emerse le
seguenti criticit:
1.

tardiva

approvazione

del

rendiconto

2012

(18/06/2013)

rispetto ai termini previsti dallart. 227 del TUEL;


2.

mancata

certificazione

ed

allineamento

contabile

dei

debiti/crediti con gli organismi partecipati ex art. 6 comma 4 del d.l.


95/2012 e la conseguente mancata predisposizione della nota informativa.
Elevati debiti dellEnte nei confronti della Societ ATO 1 PA (dalla
deliberazione n. 298/2013 risultano pari a 4.986.963,28) e mancato
riscontro tra le passivit potenziali;
3.

debiti fuori bilancio ancora da riconoscere al 31.12.2012 per

729.905,17 e gi riconosciuti per 3.300,00;


4.

grave disavanzo di amministrazione per lesercizio 2012 pari a

1.416.846,57;
5.

basso tasso di realizzazione dei residui attivi del titolo I e III e

conseguente sforamento del parametro di deficitariet n. 3 (87,99%) e


bassa velocit di pagamento della spesa corrente con conseguente
sforamento del parametro di deficitariet n. 4 (102,38%);
6. il conseguente perdurare di una situazione di grave carenza di
liquidit, che d luogo ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate a fine
esercizio per 1.068.861,68, che rappresentano il 21,74% dei primi tre
titoli delle entrate.

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*******
Alladunanza dell1 ottobre 2014, per lAmministrazione, che ha fatto
pervenire una memoria oltre i termini assegnati per il contraddittorio
documentale (prot. Cdc n. 7667 dell1 ottobre 2014), non erano presenti
rappresentanti.
Per quanto concerne il primo punto, lente non motiva le cause del ritardo,
probabilmente riconducibili allo scioglimento del consiglio comunale ex art. 143 del
Tuel, disposto con DPR 12 novembre 2012.
In riferimento al punto 2, il comune riferisce di non aver potuto procedere
allallineamento contabile con le societ partecipate a causa di un contenzioso
instaurato dalla Commissione straordinaria nei confronti della societ dambito per
la gestione dei rifiuti, che in primo grado ha avuto esito favorevole per lente.
Ciononostante, alla data del 31 dicembre 2013, la societ ATO 1 PA
vanta un credito nei confronti del comune per euro 5.940.410, a fronte di
corrispondenti residui passivi per euro 3.469.956,44.
Pur riconoscendo il meritorio sforzo intrapreso a tutela dellente, il Collegio
non pu esimersi dal constatare lemersione di passivit per oltre 1,5 milioni di
euro, allo stato sprovviste di copertura finanziaria, che costituiscono una
rilevante incognita per gli equilibri finanziari, anche futuri, dellente, ed impongono
lurgente adozione di tutte le misure prudenziali utili a mitigarne limpatto sul
bilancio.
A questa situazione si aggiunge la presenza di debiti fuori bilancio al
31.12.2012 da riconoscere per euro 729.905,17.
La Sezione, nel prendere atto dellavvenuto riconoscimento di buona parte di
queste passivit da parte dalla Commissione straordinaria nel 2013 (euro
511.132,58) ed in parte nel 2014 (euro 49.330.32), non pu esimersi
dallesprimere

preoccupazione

per

gli

equilibri

di

bilancio,

considerazione delle incognite, ereditate da gestioni precedenti,

in
che

gravano finanziariamente sullente.


Auspica, pertanto, un controllo concomitante e costante della situazione
gestionale, teso alla tempestiva segnalazione delle passivit allorgano consiliare
(o, in sua vece, allorgano straordinario), ai fini della tempestiva riconduzione delle
passivit al sistema di bilancio.

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Parimenti

preoccupante

risulta

la

situazione

del

disavanzo

di

amministrazione, pari ad oltre 1,4 milioni di euro, anche in questo caso


ereditato da precedenti gestioni, pur dovendosi riconoscere che, a seguito
dellinnalzamento del prelievo fiscale e del contenimento della spesa corrente, lo
stesso si pressoch dimezzato al 31 dicembre 2013 (-euro 779.222,43), con
prospettive di ulteriore miglioramento per gli esercizi futuri.
In riferimento al punto 4, permangono le anomalie gestionali, che danno
luogo al superamento dei valori limite previsti nei parametri di deficitariet n. 3 e
4. Tale situazione si protrae nel 2013, pur con un miglioramento dei valori.
Particolare attenzione, in questo contesto, va posta ai residui attivi, da
contabilizzare con criteri prudenziali, anche in considerazione della
progressiva

erosione

della

liquidit

che

ne

consegue,

fronteggiata

attraverso il ricorso a frequenti anticipazioni di tesoreria.


La scopertura al 31 dicembre 2012, pari ad euro 1.068.861,68 ,
supera i valori limite del parametro di deficitariet n. 9.
Pur

prendendo

atto

del

miglioramento

della

situazione

seguito

dellanticipazione di liquidit richiesta ex DL n. 35/2013, in una prospettiva di


medio lungo periodo si rendono comunque necessarie una serie di misure
correttive, che, proseguendo nel percorso intrapreso, tendano allefficientamento
delle procedure di riscossione, alla contabilizzazione di tali proventi maggiormente
ispirata a criteri prudenziali e ad una riduzione delle spese entro le reali capacit di
bilancio.
Nel delineato contesto, risulta inoltre auspicabile unintensificazione della
periodicit delle verifiche di cui allart. 193, comma 2, Tuel, sul permanere degli
equilibri della gestione di competenza, di cassa e in conto residui, nel pi generale
contesto delle misure funzionali al controllo di cui allart. 147 quinquies, sui cui
effetti questa Sezione sar chiamata a vigilare.
In merito alle misure correttive, il Collegio rileva che la quasi totalit dei
profili di criticit rilevati sono stati oggetto di pronuncia di accertamento della
Sezione in occasione delle verifiche sul rendiconto 2011 e sul bilancio di previsione
2012. A seguito della delibera n. 298/2013/PRSP, la Commissione straordinaria
del Comune, con la deliberazione n. 2 del 15/01/2014, ha avviato un percorso di
correzione delle disfunzioni segnalate.
Conclusivamente, la Sezione osserva che, nonostante i significativi sforzi
posti in essere dalla Commissione straordinaria al fine di ricondurre il quadro
gestionale ereditato entro parametri fisiologici, e gli apprezzabili miglioramenti

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registrati, permangono, allo stato, motivi di forte preoccupazione per gli equilibri di
bilancio.
P. Q. M.
Allesito della verifica sul rendiconto 2012, accerta la presenza, nei termini
evidenziati, dei profili di criticit con riferimento a tutti i punti elencati in narrativa.
ORDINA
che, a cura del servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della
presente pronuncia sia comunicata alla Commissione straordinaria ed allorgano di
revisione del comune di Isola delle Femmine (PA).

DISPONE
-

che lente trasmetta a questa Sezione di controllo, entro 60 (sessanta)

giorni dal ricevimento della presente deliberazione, le misure correttive adottate


dallorgano consiliare ai sensi dellart. 148 bis, comma 3, del Tuel, ai fini della
relativa verifica.

Cos deliberato in Palermo, nella camera di consiglio dell1 ottobre 2014.

L'ESTENSORE
(Francesco Albo)

IL PRESIDENTE
(Maurizio Graffeo)

Depositato in segreteria il 27 ottobre 2014


IL FUNZIONARIO RESPONSABILE
(Boris Rasura)

https://servizi.corteconti.it/bdcaccessibile/ricercaInternet/doGestioneRicerca.
do

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Deliberazione n. 298/2013/PRSP

REPUBBLICA ITALIANA
Corte dei conti
Sezione di controllo per la Regione siciliana
nelladunanza del 16 ottobre 2013, composta dai seguenti magistrati:

Maurizio Graffeo

- Presidente

Corrado Borruso

- Consigliere - relatore

Francesco Albo

- Primo Referendario

******
visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo
sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive
modificazioni (T.U.E.L.);
visto, in particolare, lart. 148 bis del T.U.E.L., introdotto dal decreto
legge n. 174 del 10 ottobre 2012, convertito dalla legge n. 213 del 7
dicembre 2012;
visto lart. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266
(legge finanziaria 2006);
visto, in particolare, lart. 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005,
n. 266 (legge finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le
disposizioni della predetta legge sono applicabili nelle regioni a statuto
speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente
con le norme dei rispettivi statuti;
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vista la deliberazione di questa Sezione n. 204/2012/INPR del 30 luglio


2012 avente ad oggetto Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dellart.
1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria 2006), gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti
locali aventi sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul
rendiconto dellesercizio 2011 e/o sul bilancio di previsione 2012;
vista la nota della Sezione di controllo per la Regione siciliana del 21
agosto 2012, con la quale stata inoltrata al Sindaco e allOrgano di
revisione economico-finanziaria del Comune di Isola delle Femmine la
precitata delibera n. 204/2012/INPR, nonch i relativi questionari ai fini
della loro ritrasmissione, da parte del Collegio dei revisori, entro trenta
giorni dallapprovazione del consuntivo e/o del bilancio di previsione;
vista

l'ordinanza

del

Presidente

della

Sezione

di

controllo

n.

428/2013/CONTR. del 3 ottobre 2013, con la quale la Sezione del controllo


stata convocata il giorno 16 ottobre 2013 per gli adempimenti di cui al
menzionato art. 148 bis del T.U.E.L.;
udito il relatore Consigliere dott. Corrado Borruso;
******
Lart. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge
finanziaria per lanno 2006) ha previsto, ai fini della tutela dellunit
economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica,
lobbligo, a carico degli organi di revisione degli enti locali, di trasmettere
alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dellesercizio di
competenza e sul rendiconto dellesercizio medesimo, formulato sulla base
dei criteri e delle linee guida definite dalla Corte.
Al riguardo, occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di
controllo, ascrivibile alla categoria del riesame di legalit e regolarit, in
grado di finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo
alladozione di effettive misure correttive funzionali a garantire il rispetto
complessivo degli equilibri di bilancio.
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Questo

nuovo

modello

di

controllo,

come

ricordato

dalla

Corte

costituzionale nella recente sentenza n. 60/2013, configura, su tutto il


territorio nazionale, un sindacato generale ed obbligatorio sui bilanci
preventivi e rendiconti di gestione di ciascun ente locale, finalizzato a
tutelare, nellambito del coordinamento di finanza pubblica, la sana gestione
finanziaria del complesso degli enti territoriali, nonch il rispetto del patto di
stabilit interno degli obiettivi di governo dei conti pubblici concordati in
sede europea.
Esso si colloca nellambito materiale del coordinamento della finanza
pubblica, in riferimento agli articoli 97, primo comma, 28, 81 e 119 della
Costituzione, che la Corte dei conti contribuisce ad assicurare, quale organo
terzo ed imparziale di garanzia dellequilibrio economico finanziario del
settore pubblico e della corretta gestione delle risorse collettiva, in quanto al
servizio dello Stato - ordinamento.
Da ultimo, lart. 148 bis del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267,
introdotto dallart. 3, comma 1, lettera e), del decreto legge 10 ottobre
2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 213 del 7
dicembre 2012, ha inteso rafforzare il quadro dei controlli e dei presidi della
gestione delle risorse finanziarie pubbliche, nellambito di inderogabili
istanze unitarie nellassetto policentrico della Repubblica.
Nel caso di accertamento, da parte della Sezione, di squilibri economico
finanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme
finalizzate a garantire la regolarit della gestione finanziaria, o del mancato
rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilit interno, previsto,
infatti, lobbligo per gli enti interessati di adottare, entro sessanta giorni
dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i
provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarit e a ripristinare gli equilibri
di bilancio, da trasmettere alla Sezione per le verifiche di propria
competenza.

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Ulteriori forme di tutela degli equilibri di bilancio sono state previste nel
caso do operazioni contabili prive di copertura o di cui sia accertata
linsostenibilit finanziaria.
Qualora le irregolarit esaminate dalla Sezione regionale non siano cos
gravi da rendere necessaria ladozione della delibera prevista dallart. 148
bis, comma 3, del T.U.E.L., la natura collaborativi del controllo, anche in
relazione alla previsione contenuta nellart. 7, comma 7, della legge 5
giugno 2003, n. 131, suggerisce di segnalare agli Enti anche irregolarit
contabili

non

gravi

meri

sintomi

di

precariet,

soprattutto

se

accompagnate e potenziate da sintomi di criticit o da difficolt gestionali,


anche al fine di prevenire linsorgenza di situazioni di deficitariet o di
squilibrio, idonee a pregiudicare la sana gestione finanziaria che deve
caratterizzare lamministrazione di ciascun Ente.
In ogni caso, lEnte interessato tenuto a valutare le segnalazioni che
ha ricevuto ed a porre in essere interventi idonei per addivenire al loro
superamento.
******
Lorgano di revisione del Comune di Isola delle Femmine ha trasmesso
la relazione sul rendiconto 2011 e quella sul bilancio di previsione
2012, di cui allart. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266/2005 (legge
finanziaria per lanno 2006).
Dallesame delle predette relazioni e dalla successiva istruttoria sono
emerse le seguenti criticit:
Rendiconto 2011:

1. notevole ritardo nellapprovazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini


di legge (1 ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione
di competenza e relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale

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Irpef) pari a 52,09%

dei valori di accertamento delle entrate dei

medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale Irpef);


3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65
per cento (pari al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi)
rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate
dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al
40 per cento (pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa
corrente;
5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori
al 5% della spesa corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi,
emersi

in fase di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per

629.000 ai quali si aggiungono passivit potenziali per 2.300.000 e


spese per incarichi legali per 392.000 solo in minima parte impegnati. I
debiti riconosciuti nellesercizio 2012 ammontano a 3.300;
7. necessit di verificare il rispetto del parametro di deficitariet n. 6,
relativo al rapporto della spesa per il personale sulle entrate correnti, la
percentuale

indicata

del

36,69%

impropriamente

determinato

rapportando la spesa per il personale depurata delle componenti da


escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato
rispetto del principio di tassativit di cui al principio contabile 2.25 delle
altre spese per servizi conto terzi in particolare:
-

liquidazione borsa di studio,

liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;

spese per pagamento manifestazioni santo patrono;

9. bassa capacit di riscossione dei proventi derivanti da proventi da


recupero evasione tributaria,

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Riscossioni
Residui al 1

al

gennaio 2012

31/12/2012

riscossione

ICI

142.253,00

13.188,86

9,27%

TARSU

131.822,79

6.221,88

4,72%

2.092.325,52

33.109,18

1,58%

Proventi CdS

10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dallart.
230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Societ ATO 1 PA per 4.986.963,28, per i
quali non si riscontra in bilancio un corrispondente importo di residui
passivi che ammontano a 3.094.130,15;
Le criticit di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica
pronuncia

in

sede

di

esame

sul

rendiconto

2010

(delibera

n.

139/2012/PRSP).
Bilancio di Previsione 2012:
1. mancata approvazione del programma degli incarichi di collaborazione
previsto dallart. 42 comma 2 lettera b) del TUEL ;
2. equilibri di bilancio garantito dal ricorso a entrate correnti aventi
carattere non ripetitivo e forte squilibrio tra entrate e spese correnti
aventi carattere non ripetitivo;
3. bassa capacit di riscossione dei proventi da sanzioni amministrative
pecuniarie per violazione del codice della strada e da recupero evasione
tributaria;
4. reiterato

ricorso

ad

anticipazioni

di

tesoreria;

al

31/12/2012

le

anticipazioni inestinte ammontano a 1.068.861,88;


5. mancato rispetto del limite di spesa per il personale di cui allart. 1
comma 557 della legge 296/2006;
Le criticit di cui ai punti 3, 4 e 5 sono stati oggetto di specifica pronuncia in
sede di esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).
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*******
All adunanza pubblica del 16 ottobre 2013, per lAmministrazione, che
non ha depositato memorie, sono presenti

il Segretario generale, D.ssa

Sonia Acquado, ed il Responsabile dei Servizi finanziari, Dr. Ignazio


Tabone, i quali hanno inteso solo riferire che il rapporto tra le spese per il
personale e quelle correnti stato determinato dal pagamento di una
notevole somma arretrata corrisposta ad un dipendente, consegnando,
nella circostanza, uno specchio riepilogativo.
******

Alla luce di quanto sopra, il Collegio ritiene che permangano

tutte le

criticit evidenziate nei punti sopra indicati.


P. Q. M.
Allesito della verifica sul rendiconto 2011 e sul bilancio di previsione 2012
accerta, per quel che riguarda:
- il rendiconto 2011, il permanere delle criticit 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 8, 10 e
11;
- il bilancio di previsione 2012, il permanere delle criticit 1, 2, 3, 4 e 5.
ORDINA
che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della
presente pronuncia sia comunicata alla Commissione straordinaria ed
allorgano di revisione del Comune di Isola delle Femmine (PA) per le
necessarie misure correttive
DISPONE
che lEnte trasmetta a questa Sezione di controllo le misure correttive
adottate dalla Commissione straordinaria entro i termini di cui allart. 148
bis, comma 3, del T.U.E.L., ai fini della relativa verifica.

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L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE

(Corrado Borruso)

(Maurizio Graffeo)

Depositato in Segreteria il 22 ottobre 2013


Per IL DIRIGENTE
(Gabriella Vincenti)

https://servizi.corteconti.it/bdcaccessibile/ricercaInternet/doDettaglio.
do?id=4494-25/10/2013-SRCSIC

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE


FEMMINE
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2014/12/ricordandomauro-rostagno-intervento-di_96.html

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