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VIA e screening regionali: tutte le novit introdotte dal DL 91/2014

Sulla GU n. 192 del 20-8-2014 stata pubblicata la Legge n. 116 dell11 agosto 2014 che, tra le
varie modifiche ed integrazioni apportate alle norme ambientali, introduce importanti novit in tema
di screening per la VIA (Valutazione dImpatto Ambientale).
Si tratta DELLA conversione del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91 recante Disposizioni
urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e lefficientamento energetico delledilizia
scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei COSTI
gravanti sulle tariffe elettriche, nonch per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla
normativa europea.
Nel dettaglio, larticolo 15 del DL (Disposizioni finalizzate al corretto recepimento della direttiva
2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, in materia di
valutazione di impatto ambientale. Procedure di infrazione n. 2009/2086 e n.
2013/2170) MODIFICA in pi punti la disciplina relativa alla valutazione di impatto ambientale
(VIA)ed alla valutazione ambientale strategica (VAS), contenuta nella parte seconda e
nei RELATIVI allegati del D.Lgs. 152/2006 (recante norme in materia ambientale), al fine di
superare le censure mosse dalla Commissione europea nellambito della PROCEDURA di
infrazione 2009/2086.
Le modifiche alla disciplina vigente riguardano: la definizione di progetto; i PROGETTI
soggetti a verifica di assoggettabilit alla VIA (screening); laccesso alle informazioni ed
alla PARTECIPAZIONE al pubblico ai processi decisionali in materia di VIA e VAS.
Nuova definizione di progetto (lettere a) e b) del comma 1)
Il comma 1, lettera a), novella, integrandola, la definizione di progetto contenuta nellart. 5,
comma 1, lettere g) e h), del D.Lgs. 152/2006, trasponendo integralmente la definizione recata
dallart. 1, paragrafo 2, lett. a), della direttiva 2011/92/UE. La nuova definizione di progetto fa
riferimento alla realizzazione di lavori di costruzione o di altri impianti od opere e di altri interventi
sullambiente naturale o sul paesaggio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del
suolo. Inoltre, in relazione alla vigente formulazione della norma, si precisa che:
per le opere pubbliche, gli elaborati del progetto preliminare e del progetto definitivo sono
predisposti in conformit allart. 93, commi 3 e 4, del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture);
negli altri casi, il progetto preliminare e quello definitivo sono predisposti con un livello
informativo e di dettaglio almeno equivalente ai fini della valutazione ambientale.
Progetti soggetti a verifica di assoggettabilit alla V.I.A. (screening) (lettere c), d) ed e) del
comma 1; commi 2, 3 e 4)
Con le lettere c), d) ed e) del comma 1 dellart.15 della nuova legge vengono introdotte NUOVE
disposizioni, sostitutive di quelle introdotte dallart. 23 della L. 97/2013, al fine di pervenire ad un
recepimento della direttiva capace di superare in maniera definitiva le censure mosse dalla
Commissione europea nellambito della procedura di infrazione 2009/2086, avviata,
principalmente, per non conformit delle norme nazionali che disciplinano la verifica di
assoggettabilit a VIA (screening) con larticolo 4, paragrafi 2 e 3, della direttiva 2011/92/UE.
La Procedura di infrazione
Il 27 febbraio 2012 la Commissione europea, nellambito della procedura di infrazione n.
2009/2086, ha inviato allItalia una lettera di messa in mora per la non conformit della normativa
italiana alla direttiva 85/337/CEE concernente la valutazione dellimpatto ambientale (VIA), come
modificata dalle direttive 97/11/CE, 2003/35/CE e 2009/31/UE, con particolare riferimento alle
disposizioni contenute nella parte seconda del D.Lgs n. 152/2006 come modificato dal D.Lgs.
4/2008.
La PROCEDURA di infrazione, era stata avviata il 14 aprile 2009 con linvio allItalia di una
lettera di messa in mora, che considerava non CORRETTAMENTE recepite le disposizioni
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relative alla disciplina del c.d. screening o verifica di assoggettabilit a VIA, come definita
dallarticolo 4, paragrafi da 1 a 3 della direttiva, in combinato disposto con gli allegati I e II (elenco
dei PROGETTI cui si applica la direttiva) e III (criteri di selezione dei progetti cui si applica la
procedura di screening)14 .
Larticolo 4, della direttiva VIA prevede che:
paragrafo 1: i progetti elencati nellallegato I siano sottoposti a valutazione dimpatto ambientale
(VIA) a norma degli articoli da 5 a 10 della direttiva stessa;
paragrafo 2: per i progetti elencati nellallegato II della direttiva gli Stati membri determinano se il
progetto debba essere sottoposto a VIA mediante a) un esame del progetto caso per caso; o b) soglie
o criteri fissati dagli Stati membri;
paragrafo 3: gli Stati membri tengono CONTO dei criteri di selezione riportati nellallegato III
nellesaminare caso per caso o nel fissare soglie o criteri ai fini del paragrafo 2.
Secondo la Commissione, la legislazione italiana (allegati II, III, o IV del D.Lgs. 152/2006
modificato) fissa per i progetti cui si applica la direttiva, elencati allallegato II, soglie dimensionali
al di sotto delle QUALI si presuppone che i progetti siano tali da non avere in nessun caso impatti
notevoli sullambiente. Richiamando una consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia
europea, la Commissione sottolinea, al contrario, come gli Stati membri, anche nel caso in cui
decidano di stabilire soglie per facilitare la determinazione dei progetti da assoggettare a VIA,
hanno lobbligo di prendere in considerazione tutti i criteri elencati nellallegato III della direttiva
(art 4, par. 3 della direttiva), che dunque non possono considerarsi automaticamente assorbiti dalla
fissazione di soglie, determinate, peraltro, tenendo conto prevalentemente di soli criteri di tipo
dimensionale.
La disciplina comunitaria sullo SCREENING
Il paragrafo 2 dellart. 4 della direttiva 2011/92/UE prevede che gli Stati membri debbano
determinare se sottoporre o meno a VIA una SERIE di progetti (elencati nellallegato II della
direttiva) o conducendo un esame caso per caso oppure fissando delle soglie e/o dei criteri.
Attraverso tali soglie o criteri gli Stati membri hanno la facolt di definire quali progetti, rientranti
nellallegato II, debbano essere assoggettati a procedura di VIA.
Lart. 4, paragrafo 3, della citata direttiva stabilisce invece che, nel fissare le soglie, gli Stati devono
tenere in considerazione i criteri dettati dallallegato III della direttiva.
Al riguardo la Commissione europea, nellambito della richiamata PROCEDURA
dinfrazione,ritiene che la normativa italiana prenda in considerazione solo alcuni di tali criteri
(in particolare la DIMENSIONE del progetto e le zone classificate o protette dalla legislazione
degli Stati membri, ) senza tenere CONTO di tutti i criteri elencati nellallegato III della direttiva.
Con riferimento ai citati criteri presi in considerazione dalla normativa italiana, lesame delle
vigenti (prima della legge 116/2014) disposizioni del d.lgs. 152/2006 evidenziava che:
i progetti sottoposti a screening, elencati nellallegato IV alla parte seconda del d.lgs. 152/2006,
sono in linea di massima gli stessi previsti dallallegato II della direttiva, ma, a differenza della
direttiva, lallegato IV contempla sovente delle soglie dimensionali minime per sottoporre il
progetto a verifica di assoggettabilit, escludendo quindi dalla stessa i progetti sotto-soglia;
lart. 6, comma 6, del D.Lgs. 152/2006 stabilisce che per i progetti di cui allallegato IV relativi ad
opere o interventi di nuova realizzazione, che ricadono, anche parzialmente, allinterno di aree
naturali protette come definite dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, la fase di screening sia
bypassata e si proceda DIRETTAMENTE alla valutazione di impatto ambientale;
lart. 6, comma 9, prevedeva, in capo alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano,
non lobbligo ma solo la facolt di MODIFICARE le soglie previste in SEDE statale e di fissare
criteri o condizioni di esclusione dalla verifica di assoggettabilit, con la conseguenza che non
sussiste alcuna garanzia che le soglie fissate dal D.Lgs. 152/2006, in maniera giudicata (dalla
Commissione europea) non conforme al diritto dellUnione, vengano modificate dalle regioni e
dalle province autonome.
Le modifice alla norma nazionale: la L.116 di conversione del D.L. N.91 DEL 2014
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Le disposizioni di cui allart.15 del in esame hanno delegificato lindividuazione delle soglie e dei
criteri, che viene demandata ad un decreto ministeriale (il coinvolgimento delle regioni viene
garantito prevedendo che in sede di emanazione del citato decreto venga acquisita lintesa in sede di
Conferenza Stato-Regioni).
Il testo dellart.15 dispone che per tali progetti, con decreto del Ministro dellambiente e della
tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero dei beni e delle attivit culturali e del
turismo e, per i profili connessi ai progetti di infrastrutture di rilevanza strategica, con il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministero per io sviluppo economico e, dintesa con la
Conferenza Stato-Regioni e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per
materia, sono definiti i criteri e le soglie da applicare allassoggettamento alla PROCEDURA di
cui allarticolo 20 dei progetti di cui allallegato IV sulla base dei criteri stabiliti allAllegato V.
Ai sensi del comma 4 le modifiche introdotte dalla lettera c) si applicheranno solo a partire dalla
data di entrata in vigore del D.M. Ambiente previsto dalla SEGUENTE lettera d). La lettera d) del
comma 1 integra, infatti, il disposto dellart. 6, comma 7, lettera c), del D.Lgs. 152/2006,
prevedendo che, per i progetti elencati nellallegato IV, siano emanate con D.M. Ambiente (dintesa
con la Conferenza Stato-Regioni), disposizioni volte a definire i criteri e le soglie per ciascuna
tipologia di progetto prevista nellallegato IV per lassoggettamento alla procedura di screening,
sulla base dei criteri stabiliti nellAllegato V.
Nellarticolo 6, il comma 9, del D.Lgs. 152/2006 come sostituito dallart.15 della legge in esame
dispone ora: 9. Fatto salvo quanto disposto dallAllegato IV, a partire dalla data di entrata in vigore
del decreto del Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare di cui al comma 7,
lettera c), le soglie dellallegato IV, ove previste, sono integrate dalle disposizioni contenute nel
medesimo decreto.
Si tratta di una DISPOSIZIONE transitoria che significa che le modifiche alla soglie dellallegato
IV entreranno in vigore solo con la PUBBLICAZIONE del decreto del Ministro dellambiente,
previsto dal comma 7, lettera c) nel testo novellato. Il ministero dellAmbiente ha tempo fino al 22
settembre 2014 per pubblicare il decreto che supera le non conformit al diritto comunitario dei
criteri adottati per sottoporre a screening i progetti elencati nellallegato IV.
Il comma terzo dellart.15 contiene una disposizione transitoria che significa che le disposizioni in
base alle quali Per i progetti di cui agli allegati III e IV, ricadenti allinterno di aree naturali
protette, le soglie dimensionali, ove previste, sono ridotte del cinquanta per cento. Le medesime
riduzioni si applicano anche per le soglie dimensionali dei progetti di cui allallegato II, punti 4-bis)
e 4-ter), RELATIVI agli elettrodotti facenti parte della rete elettrica di trasmissione
nazionale non si applicano a partire dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministro
dellambiente cit. .
Il citato comma 8 prevede il dimezzamento delle soglie dimensionali, ove previste, per i progetti (di
cui agli allegati III e IV) ricadenti allinterno di aree naturali protette. Lo stesso comma prevede che
le medesime riduzioni si applichino anche per i progetti di cui allallegato II, punti 4-bis) e 4-ter),
relativi agli elettrodotti facenti parte della rete elettrica di trasmissione nazionale.
Altre modifiche di qua alla L.116 DEL 2014
Pubblicit delle procedure di VIA e VAS (lettere f), g), h), i) ed l) del comma 1)
Le lettere da f) ad l) del comma 1 dellart.15 del D.L. introducono modifiche agli articoli 12, 17, 20,
24 e 32 del D.Lgs. 152/2006 relativamente allaccesso alle informazioni ed
alla PARTECIPAZIONE del pubblico ai processi decisionali in materia di VIA e VAS.
In particolare, la lettera f) riscrive il comma 5 dellart. 12 del citato decreto al fine di prevedere
la PUBBLICAZIONE integrale sul sito web dellAutorit competente del risultato (comprensivo
delle motivazioni) della verifica di assoggettabilit a VAS. La lettera g) riscrive il comma 1 dellart.
17 del D.Lgs. 152/2006 precisando che la pubblicazione della decisione finale
della PROCEDURA di VAS (nonch delle altre informazioni contemplate dallart. 17: parere
dellautorit competente; dichiarazione di sintesi; misure di monitoraggio) deve sempre essere
effettuata sui siti web delle autorit interessate.
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La lettera h) riscrive il comma 2 dellart. 20 del D.Lgs. 152/2006 modificando le modalit di


pubblicazione:
della notizia dellavvenuta trasmissione allautorit competente, da parte del proponente, del
progetto preliminare e dello studio preliminare ambientale dei progetti sottoposti a screening di
VIA;
nonch dei citati DOCUMENTI progettuali.
Rispetto al testo previgente, che prevede la pubblicazione nella G.U. (per i progetti di competenza
statale) o nel Bollettino Ufficiale della Regione (per i progetti di rispettiva competenza), nonch
allalbo pretorio dei comuni interessati, il testo previsto dalla nuova norma prevede la
pubblicazione:
sul sito web dellautorit competente;
a mezzo STAMPA . In tal caso viene precisato che la pubblicazione deve avvenire a cura e spese
del proponente.
Viene altres stabilito che la pubblicazione avvenga:
-su un quotidiano a diffusione nazionale e su un quotidiano a diffusione regionale, nel caso di
progetti di competenza statale;
-su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale, nel caso di progetti di competenza delle
Regioni e delle Province autonome.
Viene altres disposto che la documentazione sia depositata su supporto informatico presso i
Comuni ove il progetto localizzato e, nel caso di progetti di competenza statale, anche presso la
sede delle Regioni e delle Province autonome interessate. Viene ammessa la PRESENTAZIONE
cartacea nei casi di particolare difficolt di ordine tecnico.
Modifiche agli allegati (lettere l,m), n), o) e p) del comma 1)
La lettera n) MODIFICA il punto 10), terzo trattino, dellAllegato II (che elenca i progetti
sottoposti a VIA statale) alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006, eliminando laggettivo
extraurbane. La lettera p), infine, aggiunge la costruzione di strade urbane di quartiere tra le opere
assoggettate a screening di VIA elencate nellAllegato IV alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006.
A
cura
di:
Dott.
prof.
Bernardino
Albertazzi
Giurista Ambientale
Studio
Albertazzi
Consulenze
legali
Ambiente
albertazzi.bernardino@fastwebnet.it
albertazzi@EMAIL .it
http://www.bernardinoalbertazzi.it
http://www.ambientequotidiano.it/2014/09/10/novita-via-screening-regionali-dl-91-2014/
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-08-09/a-rischio-chiusura-108-centralibiogas-governo-rischia-cause-risarcitorie-oltre-15-miliardi-165157.shtml?uuid=ABDH5siB
L'Italia sta cercando di mettere una pezza a colori e deve inviare subito un DM correttivo alla UE:
la bozza di DM all'esame della commissione ambiente del Parlamento italiano. In calce, riporto la
relativa notizia.
La domanda che vi rivolgo : CHI ABBIAMO IN QUESTA COMMISSIONE?
Giuseppe Dimunno
Osservatorio Rifiuti Zero - Comune di Cerignola
blog 3 Santi all'Inferno
Via Regioni e Province autonome, linee guida in Parlamento
16 gennaio 2015
Il parere sul decreto del Minambiente entro il 3 febbraio

Il ministro dell'Ambiente ha trasmesso, con lettera dell8 gennaio, la richiesta di parere


parlamentare sullo schema di decreto ministeriale recante le "linee guida per la verifica di
assoggettabilit a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e delle
province autonome (allegato IV alla parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006 e
successive modificazioni e integrazioni)".
Come riportato nel provvedimento, l'emanazione del DM finalizzato a superare le censure
formulate dalla Commissione europea nell'ambito della procedura di infrazione 2009/2086, avviata
per non conformit delle norme nazionali alla normativa comunitaria in materia di Via (direttiva
201/92/Ue) e procedura di infrazione 2013/2170.
Nel testo si specifica che il ministero monitorer le ricadute derivanti dall'applicazione delle linee
guida, predisponendo eventuali revisioni o aggiornamenti.
Il documento stato dunque assegnato alle commissioni Ambiente di Camera e Senato, che
dovranno esprimere il proprio parere entro il 3 febbraio.

http://www.snam.it/it/media/energymorning/20150116_4.html
A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA ISOLA DELLE FEMMINE
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/10/29-ottobre-tgr-sicilia.html

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