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IA SEZIONE CIVILE
RELAZIONE FINALE
Contiene:
Relazione del CTU
Integrazione alla relazione di CTU
Relazione dellarch. M. Galifi consulente tecnico dellattore sig. S. Anz
Note critiche alla relazione del CTU dellavv. G. Cirincione con allegata relazione
del prof. A. Lombardo CTP, avvocato di fiducia e consulente tecnico del
convenuto sig. G. Ciampolillo,
CTU
Ing. Fabio DAgostino
Tribunale di Palermo
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INDICE
1.
Premessa
2.
Fatto
3.
4.
5.
Risposte ai quesiti
5.1 Caratteristiche generali e tecniche dei PRC
5.2 Confronto dei Piani Regionali per la Qualit dellAria delle Regioni
Sicilia e Veneto
5.2.1 Inquadramento generale - Capitolo 1 del PRC Sicilia
5.2.2 Elementi di sintesi sullinquinamento atmosferico - Capitolo 2 del PRC
Sicilia
5.2.3 Caratterizzazione delle zone - Capitolo 3 del PRC Sicilia
5.2.4 Quadro normativo di base in materia di controllo dellinquinamento
atmosferico - Capitolo 4 del PRC Sicilia
5.2.5 Analisi delle tendenze - Capitolo 5 del PRC Sicilia
5.2.6 Le azioni del piano - Capitolo 6 del PRC Sicilia
5.2.7 Provvedimenti o progetti a lungo termine - Capitolo 7 del PRC Sicilia
5.2.8 Elenco dei Documenti utilizzati - Capitolo 8 del PRC Sicilia
5.2.9 Rimozione degli ostacoli procedurali
5.2.10 Coordinamento interregionale - Capitolo 10 del PRC Sicilia
5.2.11 Glossario e bibliografia del PRC Sicilia
5.2.12 Allegati al PRC Sicilia
5.2.13 Valutazione del grado di similitudine dellintero documento
6.
Conclusioni
Premessa
2.
3.
4.
Tribunale di Palermo
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Elenco allegati
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1.
Premessa
Il sottoscritto Ing. Fabio DAgostino stato nominato CTU nelludienza del
2.
Fatto
Nellanno 2007, lAssessorato Regionale Territorio e Ambiente (ARTA) della
3.
Prima riunione
Il giorno 18 luglio 2013 alle ore 15.20 stato dato inizio alle operazioni peritali,
di cui al verbale in allegato 1, durante il quale, in accordo tra le parti, si convenuto
che per svolgere la CT si proceder nel richiedere: allAssessorato della Regione Sicilia
Territorio e Ambiente il Piano Regionale di Coordinamento per la Qualit e la Tutela
dellAria della Regione Sicilia (di seguito PRC Sicilia) dellanno 2007 producendo anche
una lettera di trasmissione che ne attesti la conformit alloriginale; allAssessorato
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Seconda Riunione
Il giorno 10 settembre 2013 alle ore 18 stata svolta la seconda riunione, di cui
al verbale in allegato 2, in cui lo scrivente CTU chiede alle parti di prendere visione sia
del Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente
della Regione Sicilia dellanno 2007, approvato con D.A. 176/GAB del 9 agosto 2007,
sia del Piano regionale di tutela e risanamento dellatmosfera della Regione Veneto
dellanno 2000, con il fine di valutarne la corrispondenza con i Piani de quo.
Lavv. G. Cirincione chiede di verificare che la produzione sia relativa al Piano
originariamente pubblicato per il quale lattore sostiene che il convenuto abbia
realizzato fatti diffamatori e che invece tale produzione non sia relativa al medesimo
piano oggetto di correzione successiva alla nomina di tre esperti da parte
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Lart. 5 del D.Lgs 351/99 definisce un tempo limite di 12 mesi dalla data di
emanazione del decreto per leffettuazione di misure rappresentative, indagini o stime
al fine di provvedere ad una valutazione preliminare della qualit dellaria; tale obbligo
deve essere soddisfatto dalle regioni e dalle provincie autonome.
Allart. 6 il D.Lgs individua come soggetto obbligato alla valutazione dellaria
ambiente le regioni: Le regioni effettuano la valutazione della qualit dell'aria
ambiente secondo quanto stabilito dal presente articolo..
Lart. 8 Misure da applicare nelle zone in cui i livelli sono pi alti dei valori
limite prescrive alle regioni di procedere, sulla base della valutazione preliminare di
cui agli art. 5 e 6, alla definizione di una lista di zone e agglomerati in cui i livelli di uno
o pi inquinanti siano maggiori del valore limite; per queste zone dovranno essere
adottati piani o programmi per il raggiungimento dei valori limite; lart. 9 Requisiti
applicabili alle zone con i livelli inferiori ai valori limite richiede, in base alla
valutazione preliminare richiesta allart. 5 e 6, la definizione delle zone e degli
agglomerati ove i livelli degli inquinanti sono inferiori al valore limite. In queste zone le
regioni devono adottare un piano di mantenimento della qualit dellaria al fine di
conservare i livelli degli inquinanti al di sotto dei valori limite.
Il D. Lgs. 351/99 adotta gli allegati facenti parte della Direttiva 96/62/CE sopra
menzionati.
Il Decreto Ministeriale n. 60 del 02/04/2002, recependo la Direttiva 1999/30/CE
e la Direttiva 2000/69/CE, fissa i valori limite di qualit dellaria ambiente degli
inquinanti.
Il 1 ottobre 2002 viene emanato il Decreto Ministeriale n. 261 pubblicato in
G.U. n 272 del 20/11/2002 relativamente a Regolamento recante le direttive tecniche
per la valutazione preliminare della qualit dell'aria ambiente, i criteri per
l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo
4 agosto 1999, n. 351.
In tale Decreto allart. 2 Criteri per la valutazione preliminare della qualit aria
ambiente si indica di utilizzare le direttive tecniche contenute nellallegato 1 per la
valutazione preliminare della qualit dellaria.
I principi generali per lelaborazione dei piani e dei programmi sono definiti
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allart. 3, mentre la struttura e i contenuti dei piani e dei programmi sono descritti
nellart. 5.
5.
Risposte ai quesiti
omissis accertare il grado di similitudine tra il PRC Sicilia per la Tutela della
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Le riproposizione, riscontrate nel PRC Sicilia dal PRC Veneto, sono state valutate
con carattere necessitato in tutti i casi in cui queste riportavano frasi, tabelle, figure e
grafici estrapolate da norme cogenti e riportate tal quali.
Le riproposizioni sono state considerate: attinenti laddove quanto riportato era
applicabile alle tematiche del caso e alla regione Sicilia; peculiari quando era
univocamente riferibile alla regione Sicilia e/o Veneto.
Gli indici dei PRC per la qualit dellaria delle regioni Sicilia e Veneto si
attengono entrambi pedissequamente allo schema di indice del documento di piano
riportato nellallegato 3 sopra citato e, per tale ragione, la riproposizione si ritiene
abbia carattere necessitato.
Gli scenari di riferimento della qualit dellaria, i modelli di dispersione e
trasformazione in atmosfera degli inquinanti, lindividuazione degli obiettivi di
riduzione delle emissioni, la selezione dellinsieme di misure pi efficaci per realizzare
gli obiettivi di riduzione delle emissioni, il monitoraggio delle fasi di attuazione delle
misure selezionate e dei relativi risultati e la revisione del piano, rappresentano le linee
guida per la elaborazione dei PRC (allegato 4 del DM 261/2002 Indicazioni per la
redazione del piano).
I paragrafi seguenti riportano nel dettaglio i risultati del confronto dei capitoli
componenti i PRC Sicilia e Veneto.
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5.2
due Piani Regionali di Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria della Regione
Sicilia e di Tutela e Risanamento della Regione Veneto, e con il fine di rendere pi
agevole la lettura delle parti coincidenti, sono state evidenziate nel solo PRC Sicilia: in
giallo le righe coincidenti; in arancio le righe/parole adeguate alla Regione Sicilia;
evidenziate in giallo e sottolineate le righe/parole coincidenti e non inerenti alla
regione Sicilia; le parti non evidenziate sono altres di diversa fonte. Il PRC Sicilia con le
evidenze su descritte riportato nellallegato 3 di questa relazione.
Questo allegato stato anche rielaborato in formato digitale per una pi
agevole rilettura e nel solo caso delle parti non attinenti alla regione Sicilia stato
utilizzato il colore rosso invece del sottolineato ed evidenziato in giallo utilizzato nel
cartaceo.
Nelle tabelle successive sono riportati per ogni capitolo, paragrafo e
sottoparagrafo il numero delle righe, tabelle, figure, grafici, contenute e il numero di
quelle riproposte.
Le righe prese in considerazione sono solo quelle del corpo del testo. Pertanto
sono escluse quelle dei titoli dei capitoli, dei paragrafi, in quanto tali titoli hanno
carattere necessitato essendo quelli indicati dallallegato 3 del D.M. 261/2002. Inoltre
non sono state contate le righe dei titoli delle tabelle, delle figure e dei grafici.
Sono state contate come righe intere anche quelle tronche indipendentemente
dal numero di parole costituenti la riga sia per quelle riproposte sia per le totali.
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Capitolo 1.1:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.2:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.3:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.4:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.6
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.6.1:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.6.2:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 1.7:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Il contesto Europeo
righe n. 42 di cui n. 40 coincidenti
No
Si
Amministrazioni competenti
righe n. 2 di cui n. 2 coincidenti
No
Si
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Capitolo 1.8:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
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Concentrazione dei metalli pesanti. Analisi dei dati rilevati a Palermo nel 2007;
Campionamenti passivi. Applicazioni a Palermo (fonte AMIA Palermo);
Simulazione e mappature a scala urbana. Applicazioni nel territorio comunale di
Milazzo (ME); Emissioni di inquinanti da altre infrastrutture dei trasporti;
Emissioni di inquinanti da impianti di riscaldamento. Mappatura urbana.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
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paragrafo
Individuazione
caratterizzazione
delle
condizioni
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Capitolo 2.1.5:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.6:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.7:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.8:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.9:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.10:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.10:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
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Capitolo 2.1.11:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.12:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.13:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.1.14:
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2:
Capitolo 2.2.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3.2
Grado di Similitudine:
Caratteristiche generali
Righe n. 40 di cui n. 0 coincidenti
Le precipitazioni
Righe n. 14 di cui n. 0 coincidenti
Figure n. 3 di cui n. 0 coincidenti
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
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Capitolo 2.2.3.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3.6
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.2.3.7
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Le temperature
Righe n. 28 di cui n. 6 coincidenti
Figure n. 5 di cui n. 0 coincidenti
No
Si
Peculiarit del clima della Sicilia e schede del profilo climatico della Sicilia
(fonte ENEA)
Righe n. 93 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
Figure n. 8 di cui n. 0 coincidenti
per cui segue 0%
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Capitolo 2.3.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.6
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.3.7
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Anno tipo
Righe n. 14 di cui n. 13 coincidenti
No
Si
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Capitolo 2.3.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.6
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 2.3.6.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Tabella 2.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 2 del PRC Sicilia
Capitolo 2
Totali
Riproposte
%
Righe
2228
409
18,4
Tabelle
71
3
4,2
Figure
66
3
4,5
Grafici
14
0
0
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Tabella 3.1: Riepilogo grado di similitudine capitolo 3 del PRC Sicilia
Capitolo 3
Totali
Riproposte
%
Righe
515
251
48,7
Tabelle
47
7
14,9
Figure
10
0
0
Grafici
Aspetti generali
Righe n 34 di cui n. 0 coincidenti
Normativa Statale
Righe n 51 di cui n. 0 coincidenti
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Capitolo 4.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 4
Righe
Tabelle
Figure
Grafici
Totali
164
Riproposte
0
%
0
impiego
di
carburanti
puliti/modifica
del
tipo
di
alimentazione (GPL/Metano/elettricit).
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni di
carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
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Tabella 5: confronto tra il PRC Sicilia e il PRC Veneto Capitolo 5
Capitolo 5
Analisi delle tendenze
Capitolo 5.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 5.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
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Capitolo 6.1.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.1.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.1.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.1.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.2
Capitolo 6.2.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.2.1.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.2.1.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.2.1.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
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Capitolo 6.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.6
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.6.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.6.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 6.7
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Controlli
Righe n. 4 di cui n. 2 coincidenti
No
Si
Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
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ambientale quali PTS, SO2, NMHC con altri parametri ad elevato interesse
per la salute pubblica quali PM10, PM2,5, IPA e metalli.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Altri sottoparagrafi del capitolo i progetti
Questi paragrafi riportano e descrivono 14 progetti che non trovano
riscontro nel PRC Veneto.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
I Provvedimenti; Accordo di programma sulla chimica; IPPC
In questi paragrafi la Regione Sicilia prevede di avviare un accordo di
programma sulla chimica nelle aree a rischio con lobiettivo di mantenere
nel tempo condizioni ottimali di coesistenza tra tutela dellambiente,
sviluppo e trasformazione produttiva in un quadro di sviluppo sostenibile. In
questambito si inserisce anche il progetto SIMAGE.
In seguito dettaglia il provvedimento IPPC recepito con D. Lgs 372/99 per gli
impianti produttivi ad elevato rischio ambientale.
Queste riproposizioni non hanno carattere necessitato ma essendo nozioni
di carattere generale sono attinenti anche alla regione Sicilia.
Piano regionale dei trasporti e della mobilit
Viene descritto il Piano Direttoriale, quale strumento programmatico
regionale proprio della Regione Sicilia.
Non si riscontrano riproposizioni con il PRC Veneto
Di seguito si riporta in forma tabellare quanto detto computando il numero di
righe di ogni paragrafo, la quantit di righe coincidenti, specificando se hanno
carattere necessitato e lattinenza alla Regione Sicilia.
I progetti
Righe n. 4 di cui n. 3 coincidenti
No
Si
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Capitolo 7.1.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.4
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.5
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.6
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.7
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.8
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.9
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Progetto SIMAGE
Righe n. 15 di cui n. 13 coincidenti
No
Si
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Capitolo 7.1.10
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.11
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.12
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.13
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.14
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.15
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.1.16
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.2
Capitolo 7.2.1
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
I provvedimenti
Accordo di programma sulla chimica
Righe n. 10 di cui n. 4 coincidenti
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Capitolo 7.2.2
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
Capitolo 7.2.3
Grado di Similitudine:
Carattere necessitato:
Attinenza alla Regione
Sicilia:
IPPC
Righe n. 24 di cui n. 24 coincidenti
No
Si
Mera riproposizione
Nozioni di carattere generale
Documenti di riferimento
Righe n. 44 di cui n. 24 coincidenti
No
Si
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Allegato 2:
Allegato 3:
Allegato 4:
Allegato 5:
Allegato 6:
Allegato 7:
Convenzione per la fornitura del software AIR Suite per la redazione del
piano e dei programmi per la valutazione e la gestione della qualit
dellaria nella regione Sicilia
Allegato 8:
sub allegato 1:
Piano di azione
sub allegato 2:
Allegato 9:
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sub allegato 1:
Piano di azione
sub allegato 2:
sub allegato 3:
sub allegato 4:
Si precisa che il conteggio delle righe non ha incluso i titoli dei capitoli, paragrafi
e sottoparagrafi in quanto hanno carattere necessitato essendo quelli indicati
dallallegato 3 del D.M. 261/2002. Sono state contate come righe intere anche quelle
tronche indipendentemente dal numero di parole costituenti la riga sia per quelle
riproposte sia per le totali.
In questo calcolo non stato considerato lapporto degli allegati del PRC Sicilia.
In riferimento a quanto riportato nel verbale di seconda riunione, da entrambe
le parti, circa linclusione o lesclusione degli allegati al PRC Sicilia e che quindi se
debbano essere oggetto di confronto per determinare il grado di similitudine, lo
scrivente CTU ritiene che qualora un documento richiami un allegato lo stesso da
considerarsi facente parte dellintera pubblicazione.
Ci detto, di seguito si riporta il calcolo del grado di similitudine includendo
anche il numero di righe, tabelle, figure e grafici degli allegati al PRC Sicilia.
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Tabella 13: Riepilogo grado di similitudine del PRC Sicilia con Allegati
Totali
Riproposte
%
PRC Sicilia
(Rel + All)
(Rel + All)
(Rel + All)
Righe
5154 + 1964
1769
24,8%
Tabelle
134 + 27
16
9,9
Figure
82 + 19
3
3,0
Grafici
14 + 25
0
0
6.
Conclusioni
La Regione Sicilia nellanno 2007 approva mediante Decreto Assessoriale n.
176/GAB del 9 agosto 2007 il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della
Qualit dellAria Ambiente.
I piani regionali, di coordinamento e/o di risanamento, per la qualit dellaria
sono volti a definire: gli inquinanti e le principali fonti emissive; lanalisi dei dati meteo
climatici storici; le misurazioni delle concentrazioni degli inquinanti; le zone omologhe
e diversificate a seconda dei rischi ambientali (critiche, di risanamento, di
mantenimento); la normativa vigente; la descrizione delle azioni del piano (interventi a
breve/medio/lungo termine).
A seguito dellapprovazione e pubblicazione del Piano Regionale, attraverso
diversi canali di informazioni, sono stati diffusi commenti e affermazioni contestanti
loriginalit dellopera e in particolare segnalando la riproposizione, seppur in parte,
del Piano Regionale di Tutela e Risanamento Atmosferico della Regione Veneto
pubblicato nellanno 2000.
Tali affermazioni sono oggetto di contestazione per cui causa.
Al fine di dirimere la questione sono stati posti allo scrivente CTU quesiti atti a
accertare il grado di similitudine tra il PRC Sicilia ed il PRC Veneto, evidenziando se le
analogie riscontrate abbiano carattere necessitato ovvero costituiscono mera
riproposizione di peculiarit, caratteristiche, strutture tipiche valutandone il grado di
attinenza con la regione Sicilia.
In concreto, per accertare quanto richiesto si provveduto alla: acquisizione di
copia conforme alloriginale dei suddetti PRC dalle rispettive Amministrazioni
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Regionali; disamina della normativa cogente per la stesura dei Piani di coordinamento
per la qualit dellaria; rilettura dei PRC Sicilia e Veneto per evidenziare le parti
riproposte; valutazione del carattere necessitato, attinenza alla regione Sicilia delle
parti riproposte; determinazione del grado di similitudine.
Il grado di similitudine stato determinato a seguito della contemporanea
rilettura dei due documenti e contrassegnando con evidenziatore di colore giallo le
parti riproposte nel PRC Sicilia dal PRC Veneto (cfr. allegato 3 alla presente relazione).
Di seguito, il grado di similitudine, stato calcolato, capitolo per capitolo e paragrafo
per paragrafo, il numero di righe, tabelle, grafici e figure totali e riproposte dal cui
rapporto stata ricavata la quantit percentuale.
Dallo studio dei PRC si constatato che questi sono stati redatti in conformit
allallegato 3 del D.Lgs. 351/99 in relazione allindice del piano e in conformit
allallegato 4 del D.Lgs. 351/99 in relazione allo schema generale.
Lanalisi dei due Piani Regionali per la determinazione del grado di similitudine
ha evidenziato la mera riproposizione con carattere non necessitato di: n. 1.769 righe
corrispondente a una percentuale del 34,3% che diviene 24,8% considerati gli allegati
al piano; n. 16 tabella corrispondente a una percentuale del 11,9% che diviene 9,9%
considerati gli allegati al piano; n. 3 figure corrispondente a una percentuale del 3,7%
che diviene 3,0% considerati gli allegati al piano.
Le mere riproposizioni sono risultate essere di carattere nozionistico e di
argomentazioni generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia.
Tra le riproposizioni emergono come non attinenti e mancanti di peculiarit alla
regione Sicilia, o al Piano Regionale per la Qualit dellAria della Regione Sicilia, quelle
che fanno riferimento a: entrambi i parametri biossido di zolfo e piombo nel PRC
Veneto mentre nel PRC Sicilia ci si riferisce al solo parametro piombo da cui la mancata
contestualizzazione del termine entrambi al caso della regione Sicilia (par. 1.2 del PRC
Sicilia); il presente Piano di Risanamento e Tutela dellAtmosfera quando invece il Piano
Regionale della Regione Sicilia un Piano di Coordinamento (par. 1.4 del PRC Sicilia);
riferimento alle Comunit Montane (par. 2.2.2 del PRC Sicilia) abrogate con L.R. n.
9/86; Realizzare percorsi ciclabili protetti da e verso i centri storici, utilizzando ad
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TRIBUNALE DI PALERMO
IA SEZIONE CIVILE
CTU
Ing. Fabio DAgostino
Tribunale di Palermo
IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Integrazione alla C.T.
1.
Premessa
Il sottoscritto ing. Fabio DAgostino, nominato CTU per il procedimento civile n.
9916/2011 R.G. tra il sig. S. Anz e il sig. G. Ciampolillo, il 17 novembre 2013 ha inviato
attraverso PEC la relazione di consulenza tecnica alle parti in risposta al seguente
quesito posto dallill.mo G.I.: accertare il grado di similitudine tra il Piano Regionale di
Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria dellanno 2007 ed il Piano della
Regione Veneto approvato nellanno 2000, evidenziando se le analogie riscontrate
abbiano carattere necessitato (perch i piani si attengono ad un medesimo schema)
ovvero costituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di
peculiarit, caratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo)
valutandone il grado di attinenza con le eventuali connotati propri della Regione
Sicilia.
Il giorno 02 dicembre 2013 lavv. S. Ferrara, avvocato di fiducia dellattore, sig.
S. Anz, ha inviato allo scrivente CTU la relazione del CTP arch. Maria Galifi (allegato 5).
Il giorno 27 dicembre 2013 lavv. G. Cirincione, avvocato di fiducia del
convenuto sig. G. Ciampolillo, ha inviato allo scrivente CTU un documento note
critiche alla relazione del CTU con richieste di chiarimenti e avente come allegato la
relazione del CTP prof. A. Lombardo (allegato 6).
2.
sua relazione come segue: la consulenza tecnica del CTU pertanto prescindendo da una
diversa opinione della scrivente sullopportunit di non valutare nella comparazione i
titoli di capitoli e paragrafi, appare ineccepibile nel metodo, nel merito, e nelle
conclusioni.
3.
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Integrazione alla C.T.
1a richiesta di chiarimenti:
sull estensione dellindagine, sul Piano Regionale Di Coordinamento Per La
Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana e dell
analogo della regione Veneto, anche agli allegati dica il C.T.U. se l ambito
di applicazione della sua indagine al fine di rispondere ai quesiti posti dal
Giudice non debba essere limitato alla sola parte del testo principale dei
documenti Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambiente della Regione Siciliana anno 2007 e Piano di Risanamento
della Qualit dellAria della Regione Veneto anno 2000, non estendendo l
indagine agli allegati in quanto essi solo sono oggetto secondo le domande
e le eccezioni delle parti in causa - del presunto fatto di danno alla
reputazione dell attore.
2a richiesta di chiarimenti
sul carattere necessitato di forme e contenuti dei documenti Piano
Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente
Della Regione Siciliana e dell analogo della regione Veneto dica il CTU se
per rispondere al quesito posto dal G.I. sulla analogia riscontrabile fra i
piani, Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualit dellAria
Ambiente della Regione Siciliana e quello della Regione Veneto, e
sulleventuale carattere necessitato di tale analogie, al criterio di
evidenziazione delle righe identiche o simili non debba integrarsi il criterio
del contenuto fondativo delle parti riscontrate simili o identiche?
3a richiesta di chiarimenti
sulla determinazione percentuale delle parti riscontrate simili e/o identiche
fra i documenti Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della
Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana ed il suo analogo della
regione Veneto dica il C.T.U. se il computo delle righe di cui egli ha
accertato la identicit o la similitudine risulta inferiore a quanto accertato
dal consulente tecnico di parte per mero errore di calcolo ovvero per
l'adozione di un criterio che considera intere righe del Piano Regionale di
Coordinamento per la Sicilia esente da similitudine o copiatura mentre le
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2
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IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
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riscontrate,
abbiano
carattere
necessitato
ovvero
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Lerrore di tale conteggio, manuale, del tutto accettabile visto sia il gran
numero di righe totali sia la grossa entit del documento.
Si precisa nuovamente che il criterio adottato per la determinazione del
grado di similitudine quello della mera riproposizione, cos come chiesto
dal G.I. nel quesito posto. Nessun altro criterio accettabile dallo scrivente
in quanto quello che garantisce la maggiore riproducibilit e unit di
risultati da entrambe le parti a prescindere da valutazioni personali.
Lo scrivente CTU nel prendere visione dei conti fatti dal CTP rileva quanto
segue:
1) Non appare chiaro il criterio seguito dal CTP per questa valutazione
anche per capitoli di estrema brevit. Infatti, per esempio, il capitolo 10
del PRC Sicilia formato da un totale di 8 righe di cui 6 riproposte, cos
come evidenziato in giallo nellallegato PRC, mentre il CTP conta 8 righe
riproposte;
2) il CTP riporta nellallegato della sua relazione tecnica le righe riproposte
(a sua interpretazione) capitolo per capitolo e il totale non coincide con
la sommatoria da lui riportata;
3) il CTP inoltre esclude arbitrariamente, e non si intendono le motivazioni,
dal conteggio del PRC Sicilia: la premessa dellAssessore avv. Rossana
Interlandi, il capitolo 4 dal titolo Quadro normativo di base in materia
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CONFRONTO
Premessa
Cap. 1
Cap. 2
Cap. 3
Cap. 4
Cap. 5
Cap. 6
Cap. 7
Cap. 8
Cap. 9
Cap. 10
Glossario
Bibliografia
Sommatoria
Percentuali
CTU
Righe
Totali
Riproposte
100
0
537
296
2229
416
532
256
223
1
61
32
648
553
667
62
46
24
30
30
8
6
123
123
80
0
5184
1799
CTP
Righe
Totali Riproposte
n.d.
564
323
2002
520
396
265
222
1
61
31
617
566
659
73
46
23
30
30
8
8
202
136
76
0
4883
1976
34,7%
40,47%
47,26%
Tribunale di Palermo
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Allegato 1
Verbale di inizio delle operazioni peritali
del 18 luglio 2013
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Allegato 2
Verbale delle operazioni peritali
del 10 settembre 2013
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Tribunale di Palermo
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Allegato 3
Piano regionale di coordinamento
per la tutela della qualit dellaria ambiente
della Regione Sicilia
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Allegato 4
Piano regionale di tutela e risanamento dellatmosfera
della Regione Veneto
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Allegato 5
Relazione dellarch. M. Galifi
consulente tecnico dellattore
sig. S. Anz
Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
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TRIBUNALE DI PALERMO
I a Sezione Civile
G.U. Dott. Giulio Corsini
ncTP
Arch. Maria Galifi
1. Premessa
Nel corso della riunione del 18/07/2013 delle operazioni peri tali relative al procedimento
n. 9916/2011 RG., la sottoscritta, Arch. Maria Galifi, e stata nominata CTP dalla parte
ricorrente, dott. Salvatore Anza. La scrivente ha partecipato alle operazioni peritali ed ha
analizzato la documentazione acquisita agli atti, compresa la consulenza finale del 16/11/2013
prodotta dal CTU, Ing. Fabio D' Agostino. ln merito si fa rilevare quanto segue.
3.
Leggendo il piano si evince agevolmente che nella sua elaborazione sono stati consultati
molti documenti pubblici. Di questi sono state utilizzate - quando necessario e opportuno alcune parti relative ad aspetti generali, trasversali e comuni fra Ie regioni, e in quanto tali
condivisibili ed immediatamente recepibili (per evidenti motivi di urgenza) anche dalla Regione
Siciliana. L'elenco dei documenti utilizzati e riportato in Bibliografia e nel Capitolo 8, che al
capoverso n. 16 cita esplicitamente il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera
della Regione Veneto, sicche l'utilizzo di parti di documenti pubblici di altre amministrazioni e
avvenuto citando Ie fonti e in modo trasparente.
E' altrettanto facile verificare, anche da una semplice lettura superficiale, che i dati e Ie
elaborazioni contenuti nel piano siciliano sono strettamente correlati al territorio regionale, e
sono quindi specifici della realta siciliana. I dati sulla qual ita dell'aria sono stati infatti forniti da
Arpa Sicilia, mentre altri elementi di valutazione tecnica di carattere piu generale sono frutto di
ricerche ed elaborazioni dei tecnici degli uffici e delle Universita di Palermo e Messina.
1) I piani richiesti aIle due amministrazioni, ed acquisiti agli atti, "sono comprensivi di allegati"
(pag. 5 della CTU).
2) La Regione Siciliana e la Regione Veneto hanno sviluppato i propri piani "adoperando i dati
3)
resi disponibili da enti pubblici, quali ANPA, ARPA, province, Comuni, e da altri enti
pubblici e privati" (pag. 9 della CTU).
Per quanto riguarda Ie caratteristiche generali e tecniche, i due documenti hanno stessa
struttura e stesso indice percM Ie regioni "si attengono entrambi pedissequamente allo
schema di indice del documento di piano" riportato ne1l'allegato 3 al D.M. 26112002 (pag.
10 della CTU). Analogamente "i tUoli dei capitoli e dei paragrafi
hanno carattere
necessitato essendo quelli indicati dall'allegato 3 del D.M 26112002" (pag. 11 della CTU).
Nell'elenco dei documenti utilizzati ai fini della compilazione del Piano regionale di
Coordinamento la Regione Siciliana ha correttamente citato il piano della Regione Veneto.
Testuale dalla relazione del CTU: "si evidenzia che nell 'elenco dei documenti di riferimento
risulta presente it Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione
Veneto dell 'anno 2000" (pag. 37 della CTU).
Ai fini delle valutazioni richieste dal G.I. dott.ssa Giulia Maisano il CTU "ritiene che
qualora un documento richiami un allegato 10 stesso e da considerarsi facente parte
dell 'intera pubblicazione" (pag. 41 della CTU).
Le riproposizioni riscontrate fra i due documenti (24,8% righe, 9,9% tabelle, 3,0% figure)
"sono risultate essere di carattere nozionistico e di argomentazione generiche e pertanto
attinenti anche alla regione Sicilia" (pag. 43 della CTU).
Risultano non attinenti ai connotati propri della Regione Siciliana, in un piano di 385 pagine,
soltanto: "entrambi i parametri" ed "entrambi", "it presente Piano di Risanamento e Tutela
dell'Atmosfera", "Comunita Montane", "realizzare percorsi ciclabili protetti da e verso i
centri storici, utilizzando ad esempio gli argini di fiumi e canali" e "bacino aerologico
padano" (pag. 43 e 44 della CTU).
r.. ]
4)
5)
6)
7)
5. Conclusioni
In sintesi il CTU, lng. Fabio D'Agostino, dopo una breve ricognizione della normativa di
riferimento e una comparazione molto accurata dei documenti acquisiti, ha rilevato quanto
segue:
Ie strutture dei due piani sono analoghe in quanto definite per legge;
gli autori del piano siciliano hanno acquisito per la compilazione dati e i documenti
provenienti da svariati enti (pubblici e privati), indicando correttamente fra Ie fonti
utilizzate anche il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell 'Atmosfera della Regione
Veneto del 2000;
dal piano del Veneto sono state prese solo alcune parti, che fanno riferimento ad aspetti
metodologici di carattere generale validi per tutte Ie regioni;
nel piano siciliano non esistono "dati padani", e non esistono peculiarita, caratteristiche e
strutture tipiche riferibili nello specifico alla Regione Veneto ed al suo territorio, ad
eccezione di alcuni refusi elencati nelle conclusioni della consulenza.
La consulenza tecnica del CTU, pertanto, prescindendo da una diversa opinione della
scrivente sull' opportunita di non valutare nella comparazione i titoli di capitoli e paragrafi,
appare ineccepibile nel metodo, nel merito e neUe conclusioni.
Palermo, 25 novembre 2013
11 CTP
Tribunale di Palermo
IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Allegato 6
Note critiche alla relazione del CTU
dellavv. G. Cirincione con allegata relazione del prof. A. Lombardo CTP,
avvocato di fiducia e consulente tecnico del convenuto
sig. G. Ciampolillo
Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it
R.G. 9916/2011
attore
Premessa la relazione del C.T.U. trasmessa il 17 novembre 2013 all indirizzo di posta elettronica certificata <giacomocirincione@pecavvpa.it>,
intestata allo Scrivente avvocato,;
esaminata la medesima da parte dello Scrivente e da parte del dr. Alberto Lombardo, consulente di parte nominato dal convenuto Ciampolillo
Giuseppe, si sottopongono con il presente atto rilievi e richieste di chiarimento al C.T.U. che rendano meglio edotto il Giudice sui quesiti che
Egli stesso ha posto.
- 1-
mente il Ciampolillo, con molteplici articoli comparsi su Internet, lo avrebbe indicato come responsabile della contraffazione del Piano Regionale Di Coordinamento Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione Siciliana -pubblicazione istituzionale della regione Sicilia- consistente nella copiatura
dell'analogo documento pubblicato 7 anni prima dalla regione Veneto. In quanto opera priva di originalit, ottenuta ricalcando il Piano regionale del Veneto,
essa appare senza rigore scientifico, non fornisce dati attendibili riferiti alla regione Sicilia ma pi spesso al Veneto e in definitiva inutile alle istituzioni della
Sicilia come strumento verso soluzioni dirette a meglio tutelare la salute dei cittadini.
Nel giudizio in corso, il convenuto ha precipuamente l'interesse a dimostrare
l'infondatezza delle accuse mossegli dall Anz, confermandosi incidentalmente
la sostanziale copiatura del Piano Sicilia da quello Veneto. Egli dunque insiste
nel dimostrare la forte similarit dei due documenti, convergendo con la tesi di
altri soggetti -estranei a questo procedimento- quasi tutti chiamati in giudizio
dall Anz, in sede civile o penale, per rispondere del danno alla sua reputazione
e della diffamazione da lui subita. Per esempio, il Ciampolillo, pur in procedimenti diversi, si trova a dover resistere ad analoghe doglianze che l Anz muove ai dirigenti dell'associazione Legambiente.
Egli nel suo blog si fa difensore del danno che subisce l'intera popolazione isolana per la mancanza di un Piano valido che tuteli la qualit dell'aria ambiente
della regione, e, peggio ancora, mentre ufficialmente esiste quello odierno, oggetto di esame del CTU, che per la sua mancanza di scientificit, originalit, ed
autenticit pu solo creare confusione e incertezza in chi voglia utilizzarlo: in
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- 3-
reputazione dell'attore e -come afferma lo stesso attore nella narrazione del suo
atto introduttivo- che la supposta attivit denigratoria del Ciampolillo ha avuto
per oggetto solamente il piano regionale di coordinamento della Sicilia e quello
del Veneto senza mai estendersi agli allegati. Se dunque azione denigratoria vi
fu, oggi bisogna cercarne riscontro nel documento oggetto di critica da parte del
Ciampolillo, non anche in opere allegate che, sebbene connesse, egli mai neppure cit.
Ci posto, il convenuto ritiene che l' estensione dell'indagine agli allegati del
Piano operata dal C.T.U. non fa venir meno il fumus di opera non originale,
non autentica, abbondantemente ricalcata dall'analogo documento istituzionale
della regione Veneto. Anzitutto per il contenuto degli stessi che riguardano :
- 4-
Gli argomenti e i contenuti degli allegati, dunque, non attengono mai direttamente alla funzione principale del Piano che quello di tutela della qualit
dell'aria fornendo dati e supporti scientifici a soggetti, come amministratori locali e dirigenti di uffici ed enti pubblici, che riferendosi a tali dati possono meglio calibrare le loro funzioni e i loro provvedimenti in vista della difesa della
salute pubblica.
ad attestare la non significativit degli allegati pu ancora ricordarsi il fatto
che essi non sono mai stati citati o presi in considerazione neppure da chi, come
Legambiente, da subito critic e denunci il Piano Regionale di Coordinamento
per la Sicilia come documento inattendibile e sostanzialmente copiato, additando il dirigente Anz Salvatore come responsabile del grave abuso. Cos avvenne
nella Conferenza stampa di Legambiente del 22/11/2007, seguita poi dalle critiche e dai dubbi di organi di stampa come la Rai (si vedano i due supporti audiovisivi su DvD, prodotti in atti di causa con relativa trascrizione, che riproducono
interviste e commenti del Giornale Radio Rai per la Sicilia), cui fece seguito perfino un pamphlet (Sdisonorata, storie di ordinaria deregulation e straordinarie
incazzature) di Gianpiero Caldarella per i tipi di Navarra Editore edito nel
2010. Sulla scia i tali critiche si inser anche il convenuto Giuseppe Ciampolillo,
consapevole di esercitare il diritto di critica garantito dalla legge, in primo luogo
dall art. 21 della Costituzione.
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Ancora : l' irrilevanza degli allegati de quo confermata dal fatto che si tratta di documenti redatti, in anni precedenti al Piano Regionale del 2007, da altri Enti ed Uffici, e dunque in essi non potrebbero rintracciarsi gli elementi per provare le colpe
dell Anz.
Come pure vero che il Team di autori del Piano regionale del 2007 non si dilunga
sulle motivazioni della presenza, della funzione e dellutilizzo degli allegati nel Piano
Regionale Sicilia. Essi, infatti, non sono citati n nel capitolo 8 del Piano (Elenco
dei documenti utilizzati documenti di riferimento) e neppure nel capitolo Bibliografia;
La presenza di questi allegati risulta avere, oggettivamente, una mera funzione
riempitiva, in quanto essi sono riportati senza alcuna loro connessione funzionale al
Piano.
Concludendo: poich l attivit del C.T.U. deve dare utili chiarimenti al Tribunale
per determinare non la sola oggettiva similarit del Pino Sicilia a quello Veneto, ma
anzitutto la soluzione al quesito se Ciampolillo arrec danno alla reputazione dell
attore, solamente dall insieme delle espressioni e dai giudizi diffusi attraverso Internet (giudizi critici secondo il Ciampolillo, frasi infamanti secondo l Anz) potr il
Giudice ricavare la sua decisione di accoglimento o rigetto delle domande dell attore, e non anche dagli allegati al piano.
<<DICA il C.T.U. se l ambito di applicazione della sua indagine al fine di rispondere ai quesiti posti dal Giudice non debba essere limitato alla sola parte
del testo principale dei documenti Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente della Regione Siciliana anno 2007 e Piano di
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Risanamento della Qualit dellAria della Regione Veneto anno 2000, non
estendendo l indagine agli allegati in quanto essi solo sono oggetto secondo le
domande e le eccezioni delle parti in causa- del presunto fatto di danno alla reputazione dell attore.>>
2a RICHIESTA DI CHIARIMENTI AL C.T.U. :
sul carattere necessitato di forme e contenuti dei documenti Piano Regionale Di
Coordinamento Per La Tutela Della Qualit Dell'aria Ambiente Della Regione
Siciliana e dell analogo della regiobe Veneto.
Il G.I. chiede poi che il C.T.U. << evidenzi se le analogie riscontrate abbiano
carattere necessitato (perch i piani si attengono ad un medesimo schema) ovvero
costituiscono mera riproposizione nel secondo (in ordine di tempo) di peculiarit,
caratteristiche, strutture tipiche del primo (sempre in ordine di tempo) valutandone il
grado di attinenza con le eventuali connotati propri e della regione Sicilia>>.
La questione non da poco e anzi ha carattere decisivo, tant che stato addirittura
anticipata dallo stesso Anz gi dal suo atto introduttivo allorch dichiara a sua difesa (excusatio non petita) che l art. 5 del D.M. 1 ottobre 2002 n. 261 recita: <<i
piani sono redatti secondo l'indice riportato nell'allegato 3 e contengono una scheda
tecnica che riporta le informazioni di cui all'allegato V del medesimo decreto legislativo. L'allegato 3 al sopracitato D. M. 261/02, avente per titolo Indice del documenti di piano, riporta meticolosamente il titolo dei capitoli che devono costituire il
piano nonch l'elenco, il titolo ed i contenuti dei paragrafi che ne costituiscono i diversi capitoli. Pertanto di tutta evidenza che il legislatore obbliga le regioni a definire i piani ed i programmi di cui all'articolo 8 del D. Lgs 351/99 secondo una
struttura ed una sequenza logica predefinita a livello ministeriale che non lascia
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Come si vede, cade del tutto il carattere necessitato dietro cui vorrebbe difendersi l
attore allorch per negare la similarit e/o identit dei due documenti.
La relazione del C.T.U. risulta sull argomento assai poco esaustiva e non affronta il
cuore del problema. Se, come anche afferma nei sui atti di causa l Anz, la legge determina solo il contenitore, allora al contenuto che bisogna guardare per riconoscere se la similarit sostanziale o solo formale.
E a questo punto il confronto fra i due documenti, riga per riga non pu neppure essere sufficiente. L oggettivit ad ogni costo presente nella relazione del C.T.U.
finisce per perdere di vista la sostanza di quanto quelle righe dicano: se cio solo
una comunanza di forme, dietro cui permane l originalit e la scientificit dell opera, ovvero se il documento firmato da Anz privo di quella originalit di dati scientifici attesi da amministratori locali, enti pubblici e privati, dirigenti e altri soggetti
ancora per calibrare politiche e provvedimenti a tutela della salute pubblica. Questa
ipotesi risulta vera guardando alla sostanza dei contenuti pi che al conteggio di righe: essa non neppure contraddetta dall Anz che si limita a parlare degli indici.
Aveva dunque ragione chi, come Ciampolillo, ha detto che aver fornito alla comunit
un documento non originale e autentico: dove per originalit e autenticit non si intendono quelle del libero pensare, appartenenti al mondo delle idee, ma la novit e
autenticit dei dati scientifici rispondenti alla funzione che questo documento istituzionalmente ha per la salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini siciliani. Questa originalit manca e il danno altissimo, senza possibile risarcimento per i cittadini i cui sindaci ed amministratori in tema di salute pubblica si trovano faccia a faccia
con analisi che riguardano il Veneto e non la Sicilia. Poco importa che la percentuale
di righe copiate sia del 40, o del 50, o del 60 per cento: pi importante sapere dove
- 9-
- 10 -
con Sicilia,
A.R.P.A.V. con A.R.P.A. , ecc.; mentre altri elementi del plagio accertabile incidenter tantumconsistono, per esempio, nel fatto che parecchie Direttive Comunitarie e normative nazionali, allepoca della redazione del Piano Veneto (anno 2000)
ancora invia di emanazione o gi vigenti, sono riferite come tali pure al 2007, nonostante esse siano state nel frattempo emanate, ma solo successivamente, recepite e
persino abrogate da altre successivamente intervenute dopo. Ancora: documenti che
si riferiscono a strutture, attivit ed atti di programmazione della Regione Veneto
(p.e. il bollettino COP, il DOCUP, ecc.) sono inseriti nel Piano Siciliano come se in
realt fossero e facessero parte del contesto siciliano; come pure condizioni ambien-
- 11 -
tali proprie del Veneto, quali il bacino aerologico padano, limitazione degli orari
di riscaldamento degli impianti termici civili, lintero territorio pianeggiante, le
comunit montane, queste ultime, per inciso, abolite in Sicilia da quasi 20 anni,
ecc. figurano nella descrizione del piano siciliano; e per ultimo lassetto amministrativo di regione a statuto ordinario del Veneto appare avere sostituito le prerogative
dello statuto speciale della Regione Siciliana allorch si fa riferimento, ad esempio,
al Consiglio Regionale al posto dellAssemblea Regionale, a competenze della Giunta Regionale al posto di quelle dellAssessore al ramo, ecc.).
Il team di autori del Piano non si astenuto neppure dal copiare la Bibliografia
(presa pressoch per intero dallAnnuario Arpa del 2005) ed il Glossario, tanto che
in questultimo vengono riportati acronimi e sigle di organismi, strutture e documenti
inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Documento
Unico di Programmazione 2000-2006 della Regione Veneto, SFMR-Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di contro, non vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFP-Tropospheric Ozone
Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, ecc.).
Ci posto, si chiede al C.T.U. di rispondere al seguente quesito:
<<DICA IL C.T.U. SE PER RISPONDERE AL QUESITO POSTO DAL G..I.
SULLA ANALOGIA RISCONTRABILE FRA I PIANI PIANO REGIONALE
DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALIT DELL'ARIA
AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIANA E QUELLO DELLA REGIONE
VENETO, E SULL EVENTUALE CARATTERE NECESSITATO DI TALE
ANALOGIA, AL CRITERIO DELL EVIDENZIAZIONE DELLE RIGHE
IDENTICHE O SIMILI NON DEBBA INTEGRARSI IL CRITERIO DEL
- 12 -
- 13 -
- 14 -
ALLEGATO :
RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE, PROF. ALBERTO
LOMBARDO CONTENENTE N. 1 ALLEGATO
Tribunale civile di Palermo
Sezione I Dott. Corsini
Il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente della
Regione Siciliana: aspetti generali, di merito e quantitativi circa la copiatura dal Piano
di Risanamento della Qualit dellAria della Regione Veneto (anno 2000) e da altre fonti
documentali
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zione, quali la virgolettatura, il carattere corsivo, ecc., accompagnate dalla citazione in maniera puntuale e precisa della fonte originale da cui si attinto.
Nel caso in oggetto gli autori hanno presentato il Piano nella forma di un documento
originale, corredato s della consueta sezione di riferimenti bibliografici, ma come se il contenuto fosse il frutto ex novo del proprio personale contributo elaborativo, quando invece si
in presenza di un mero assemblaggio, operato con un copia e incolla, di porzioni di documenti di varia estrazione e provenienza, alcuni dei quali persino di scarsa attinenza e molti
altri anche temporalmente superati.
Gli autori hanno utilizzato come riferimento principale il Piano Regionale di Tutela e
Risanamento della Regione Veneto, datato anno 2000 e cio vecchio di 7 anni, con ovvie e
disastrose conseguenze derivanti principalmente dal divario temporale tra i due documenti,
dalle differenti caratteristiche ambientali e dal diverso assetto amministrativo delle due Regioni, nonch dalla non conoscenza, giusto il caso, che il Piano del Veneto era stato gi bocciato dalla Comunit Europea (vedasi linterrogazione presentata il 2 maggio 2006 al Consiglio Regionale del Veneto dal consigliere regionale verde Gianfranco Bettin).
Del tutto inconsistente appare la pretesa giustificazione della parte accusante secondo
cui la comunanza di porzioni di testo a dire il vero di notevole entit, come si dimostrer
appresso tra il documento siciliano e quello veneto consistente nellidenticit della sequenza e dei titoli dei capitoli e dei paragrafi stata una scelta obbligata dal dover rispettare
lo schema riportato nel DM n. 261 dellottobre 2002, per almeno due evidenti motivi:
1) lo schema del citato DM si rivela solo una traccia esemplificativa per la redazione
dei Piani e non certamente un obbligo da rispettare, in quanto, altrimenti, ci sarebbe stato un espresso richiamo; in ogni caso, per fugare ogni possibile dubbio sufficiente rifarsi alla lettura degli indici dei Piani redatti dalle altre Regioni (facilmente rintracciabili in rete), laddove la traccia ministeriale stata sviluppata in vari casi in modo autonomo ed originale nella strutturazione dei documenti, ma, soprattutto, laddove non si riscontrano anomale comunanze tra Piani;
2) quel che emerge in tutta e preoccupante evidenza non tanto che i titoli dei capitoli e dei paragrafi del Piano siciliano e del Piano veneto risultano uguali, quanto,
piuttosto, che ad essere identici sono in porzioni pi o meno estese i loro contenuti.
Vi sono parti che risultano testualmente identiche nei due Piani, laddove gli autori
siciliani si sono limitati alla semplice sostituzione di parole del tipo Veneto , ARPAV , ecc., con Sicilia, ARPA, ecc.;
- 16 -
Gli autori non si sono astenuti neppure dal copiare la Bibliografia (presa pressoch per intero dallAnnuario Arpa del 2005) ed il Glossario, tanto che in
questultimo vengono riportati acronimi e sigle di organismi, strutture e documenti
inesistenti in Sicilia (CIS-Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, DOCUP- Documento Unico di Programmazione 2000-2006 della Regione Veneto, SFMRSistema Ferroviario Metropolitano Regionale, TTZ-Tavoli Tecnici Zonali) e, di
contro, non vengono inclusi acronimi e sigle citati nel testo siciliano (TOFPTropospheric Ozone Forming Potentials, PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della
Logistica, ecc.);
Alla luce di quanto sopra, appare evidente che le parti suddette non siano state neppure riviste dagli autori, anche considerato che risultano presenti gli stessi refusi
- 17 -
del documento del Veneto e, soprattutto, perch al cap. 1, 1.6, sotto 1.6.1, pag.
26, dopo lultimo capoverso che recita Per una trattazione di maggiore dettaglio
sulla normativa inerente la qualit dellaria e le emissioni in atmosfera si rimanda
al
Cap.
stato
dimenticato
il
link
http://serviziregionali.org/prtra/files/33/prtra/PRTRA-04.htm, che giusto il collegamento (interno) web al cap. 4 del Piano del Veneto. Per accedere dallesterno al
capitolo basta anteporre www. allindirizzo sopra riportato <servizigenerali.org/.
>;
Vi sono parti che risultano prelevate integralmente, con lo stesso sistema del copia ed incolla, da varie pubblicazioni (ALLEGATO) quali, per citarne alcune: a)
Annuari ARPA, capitolo Atmosfera (2004, 2005, 2006, ecc.), b) Relazione sullo
stato dellambiente della citt di Palermo (2006, Agenda 21), c) Carta climatica ed
atlante climatologico della Sicilia, ecc., che gli autori riportano tra le fonti bibliografiche o i documenti di riferimento. Come gi detto, tuttavia, non si in presenza
di spunti o di citazioni bibliografiche, ma di un vero e proprio copiato di interi brani e capitoli. Altre parti, ancora, risultano prelevate persino da altri testi di facile
reperimento in rete, che per non figurano tra le fonti indicate.
Se c un capitolo che pi di altri lascia esterrefatti per via del livello di copiatura
pedissequa e acritica mostrato dagli autori questo probabilmente il sesto. Il capitolo, trasposto tal quale, parola per parola, da quello del Piano del Veneto, riporta Le
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azioni del Piano, ossia gli interventi e le misure da adottare per contenere e contrastare i fenomeni di inquinamento sul territorio siciliano ed avviare le opere di risanamento. Il risultato che ne scaturisce un pot-pourri di dati siciliani e soluzioni venete.
Tra le innumerevoli perplessit, a chi legge non pu non sorgere una ovvia domanda: dove sono, nel Piano, gli impianti industriali della Regione? Dove sono i Petrolchimici, le Centrali Termoelettriche, i Cementifici, la Distilleria pi grande
dEuropa, ecc. per finire agli impianti di minori dimensione e impatto sulla qualit
dellaria?
Allesame dei fatti il Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambiente della Regione Siciliana risulta monco degli elementi fondamentali e costitutivi, ad iniziare dallinventario delle emissioni, dalla modellistica e, ovviamente, degli strumenti finanziari e della previsione delle risorse economiche relative.
- 19 -
Quindi compito del CTU non solo quello di contare il numero delle righe coincidenti,
ma anche quello di entrare nel merito. Il CTU ha interpretato questa definizione di "necessitato" in modo restrittivo, ossia se riportanti norme cogenti. D'altro lato il CTU interpreta anche
il "grado di attinenza" alla realt siciliana in modo restrittivo, ossia se ha un'attinenza anche
solo formale con la Sicilia e non se tale attinenza ha poi una ricaduta sulle finalit del piano.
Il "grado di similitudine" viene valutato quindi solo come una frazione, una percentuale di
righe riproposte e righe totali (non si sa tra queste quanti provenienti da altre fonti), mentre la
richiesta del magistrato di valutare anche il grado di attinenza con la realt siciliana.
Non basta per fare un piano di intervento di qualsiasi genere, prendere uno schema,
buono o cattivo che sia, cambiare i dati relativi senza assicurarsi come cambiano conseguentemente gli interventi prescrittivi. In sostanza, se si misurano solo le righe esattamente coincidenti col piano Veneto e non con tutte le altre fonti del copiato (ma questo stato il mandato
del magistrato), se tra queste si escludono quelle che anche nel piano veneto si riferiscono a
tabelle o norme "necessitate" si ottiene un risultato largamente sottostimato. In realt in questo modo si perde la possibilit di far capire al giudice quello che egli ha invece la necessit
di acquisire da un tecnico: non solo qual il grado di sovrapposizione, ma qual il grado di
originalit.
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Capitolo 2
In questo capitolo il grado di sovrapposizione con quello della regione Veneto rilevato come molto basso. In effetti la maggior parte una riproposizione di norme generali, che
pertanto hanno attinenza con qualunque territorio italiano e non solo, ma che non possono essere di utilit per l'obiettivo che si prefigge il committente del piano. Il fatto che vi sia un riferimento a pag 17 riga 19/20 in cui si rileva che si citano "Comunit montane" non esistenti o
abrogate in Sicilia, destituisce di ogni fondamento tutto il paragrafo perch indicativo del
fatto che la riproposizione puramente meccanica e non attualizzata al contesto siciliano. Ci
dimostra ancora una volta che il grado di attinenza non pu essere valutato come mera percentuale delle righe coincidenti, ma se ne deve valutare la misura in termini di impatto sull'utilit del piano stesso.
Ne consegue che la mera lettura delle tabella di sintesi 2.1 a pag 24 nasconde la vera
situazione di questo piano che ripetiamo accosta a prescrizioni di carattere generale, e quindi
generiche, semplici dati relativi al territorio siciliano, senza operare una sintesi prescrittiva
che quello che si richiede a un piano operativo
Capitolo 3
- 21 -
Stesse considerazioni fatte a proposito del Capitolo 2 posso essere fatte per il Capitolo
3
Capitolo 4
Nel Capitolo 4 non vi sono riproposizioni dal piano veneto, ma la semplice lettura della tabella conclusiva sarebbe fuorviante. Infatti di originale non c' dichiaratamente nulla, ma
si ha solo una riproposizione della normativa che deve servire ai redattori del piano per redigere il piano e non a dire come andrebbe redatto.
Capitolo 5
Anche nel Capitolo 5 si ha la stessa situazione dei capitoli precedenti.
O si riportano norme generali valide per tutti i territori italiani o si ripropongono dati
senza commenti e indicazioni.
Capitolo 6
Questo il capitolo dove si dovrebbero leggere le prescrizioni valide per la Sicilia, che
in alcun modo possono essere le riproposizioni di altri piani, altrimenti il legislatore non
avrebbe previsto dei piani regionali, ma un unico piano nazionale. Invece qui si ha il massimo
di riproposizione rispetto al piano veneto. Gli interventi proposti (come commenta il CTU a
pag 30, riga 5/6) ripropongono pedissequamente quelli veneti, fino al paradosso di riprodurre
programmi di intervento per aree inesistenti (il celebre "bacino aerologico padano"). Ci non
pu essere classificato solo come un banale refuso, ma anche il sintomo del fatto che molto limitato il tentativo di rielaborare proprio nella parte pi delicata, che quella prescrittiva,
idee e indicazioni originali. Particolarmente efficace l'analisi del CTU a pag 31 quando si
dice (riga 4 e seguenti): "Si precisa che la Regione Sicilia riporta, differentemente dalla Regione Veneto, delle misure per la riduzione delle concentrazioni di ozono e dei suoi precursori con carattere peculiare. Nel medesimo capitolo sono riportati gli interventi a breve, medio e
lungo termine, che risultano coincidenti". Si deve quindi sottolineare al magistrato, che poi
far le sue valutazioni, che proprio nella parte prescrittiva, che si rileva questo massimo
grado di sovrapposizione.
Capitolo 7.
Nel capitolo 7, nonostante il basso grado di similitudine riscontrato con PRC veneto,
occorrerebbe evidenziare se i progetti presenti nel PRC siciliano sono originali o anche questi
ripresi da altre fonti.
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Capitolo 8
Questo un capitolo che rappresenta un mero elenco di documenti consultati e quindi
non serve a capire il grado di similitudine reale e non solo formale tra i due piani
Capitolo 9
Il capitolo 9 una riproposizione al 100% del piano veneto. A parte le considerazioni
gi fatte sulle metodologie di citazione che avrebbero dovute essere messe in atto, ci si chiede
se una tale sovrapposizione in un punto cos delicato possa essere semplicemente inserito poi
in un computo percentuale venendo a fare quasi una media semplice con tutto il resto del Piano. Ammesso che le prescrizioni venete siano ottimali, ma non sarebbe stato necessaria un'opera di contestualizzazione?
Capitolo 10
Nel capitolo 10 si ha la riproposizione delle azioni di coordinamento tra le regioni e
con le ARPA delle regioni limitrofe. Questi problemi che possono interessare maggiormente
regioni che condividono con altre importanti elementi territoriali, come per esempio la regione Veneto col fiume Po e le altre regioni del Triveneto, invece non sembrano giustificati per
la Sicilia che un'isola e che condivide al massimo un piccolo tratto di mare con la Calabria.
Quindi anche qui, pi del grado di sovrapposizione formale tra i due piani, andrebbe valutato
il grado di attinenza non come mera percentuale di righe riproposte.
Capitolo 10
Essendo il capitolo 10 meramente un elenco non si ritiene che sia invece cruciale ai fini della valutazione della valutazione nella sostanza della sovrapposizione dei due piani.
Allegati al PRC
Gli allegati riguardano atti e documenti che non sono dichiaratamente originali. Quindi
sono strumenti di cui i redattori si sono serviti per redigere il PRC ma che non apportano nulla alla lettura del piano stesso. Non sono l le analisi, le valutazioni, le prescrizioni, Pertanto
voler inserire nel mero calcolo percentuale della sovrapposizione tra i due piani quanta parte
significa solo voler aumentare ingiustificatamente il denominatore (numero di righe prese in
considerazione) di una frazione al fine di abbassarne il valore totale e oscurare l'entit del
numeratore (numero di righe che si sovrappongono).
- 23 -
Tabella conclusiva
La tabella conclusiva riportata dal CTU a pag 41 (con il cui tra l'altro il nostro calcolo
differisce come riportato dettagliatamente in ALLEGATO) non pu in alcun modo costituire
una sintesi del grado di similitudine, cos come richiesto dal magistrato. N tanto meno si pu
accettare l'annacquamento operato con l'immissione degli Allegati al PRC.
Ribadiamo che il CTU dovrebbe valutare il grado di similitudine entrando nello specifico e quindi dare la propria valutazione sull'attinenza di ogni paragrafo alle finalit del Piano
stesso e non limitarsi a un mero conteggio.
Sarebbe invece necessario (ma questo andrebbe al di l del mandato dato dal Magistrato) valutare non solo il grado di similitudine, ma il grado di originalit, per capire davvero
qual l'apporto specifico del piano Sicilia in oggetto.
Le conclusioni che si riportano nella relazione del CTU a pag. 43 (da riga 20 e seguenti) recitano: "Le mere riproposizioni sono risultate essere di carattere nozionistico e di argomentazioni generiche e pertanto attinenti anche alla regione Sicilia". Nelle righe seguenti si
riportano gli elementi pi vistosi che platealmente non sono proprio applicabili alla regione
Sicilia e che hanno dato luogo anche agli episodi che hanno caratterizzato le sintesi giornalistiche pubbliche.
Noi non concordiamo con questa conclusione che in contraddizione con la stessa lettura analitica che ha fatto il CTU dei singoli Capitoli. Infatti sembra che tale "incidenti" siano
puramente causali e limitati nell'entit e nelle conseguenze. Invece da rilevare che sono la
punta di un iceberg, ossia testimoniano una sostanziale carenza nell'originalit delle misure
proposte.
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4. Conclusioni
Con queste premesse il mero calcolo che facciamo noi, non conteggiando le pagine
dell'elenco delle normative e della bibliografia, nonch ovviamente degli Allegati al PRC, che
per i motivi su esposti non possono fare parte del calcolo, arriviamo a valutare (vedi ALLEGATO) 4.585 righe totali del PRC da prendere in considerazione di cui ben 2.167 righe risultano copiate esclusivamente dal PRC veneto, ossia il 47,26%. Questa valutazione circa il
doppio di quella a cui pervenuto il CTU, ma la difformit non solo quantitativa, qualitativa, in quanto crediamo che sia pi adeguata alla richiesta del Magistrato.
In conclusione ci sentiamo di affermare che l'interpretazione di "necessitato" dato dal
CTU non sia conforme con lo spirito della richiesta di indagine del magistrato. Per valutare
due componimenti naturalmente il titolo sar uguale, e quindi necessario che se dovesse
essere riportato esso sia uguale, ma verrebbe naturalmente escluso dalla valutazione di conformit o di similitudine dei due testi. Necessitato significa che necessario che ci sia, mentre
il fatto che tutti, ma proprio tutti, gli altri piani regionali seguano altri schemi, la prova provata che di necessitato nella redazione dei PRC regionali non c' proprio nulla, n lo schema,
n il contenuto.
- 25 -
N. 1 ALLEGATO ALLA RELAZIONE DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE, PROF. ALBERTO MANGANO:
Capitolo 1
564
323
Incidenza
percentuale
57,26%
Capitolo 2
2002
520
Incidenza
percentuale
25,97%
Capitolo 3
396
265
Incidenza
percentuale
66,91%
Capitolo 4 [include solo un elenco di norme; non conteggiato]
222
1
Capitolo 5
61
- 26 -
Capitolo 6
Totale delle righe del piano Sicilia
617
Capitolo 7
659
73
Incidenza percentuale
Capitolo 8
11%
46
23
Incidenza percentuale
50%
Capitolo 9
30
Capitolo 10
Glossario
202
76
TOTALI
Totale
(*)
4.585
delle
righe
dellINTERO
Piano
Sicilia
- 27 -
- 28 -
CAPITOLO 1
PAG
PAG
PAG
52
PAG
PAG
PAG
PAG
PAG
PAG
PAG
dalla 1 alla 26 riga; dalla 30 alla 33; dalla 39 alla 39 dalla 43 riga
dalla 1 alla 6 riga
dalla 1 alla 42 riga
dalla 1 ; dalla 5 alla 16; dalla 21 alla 25
dalla 1 alla 32 riga
dalla 1 alla 46; dalla 48 alla 50
dalla 1 alla 8 riga
CAPITOLO 2
PAG 30 dalla 25 alla 26 riga; dalla 33 alla 53
PAG 31 dalla 1 alla 14 riga; dalla 16 alla 25
PAG 33 dalla 13 alla 14 riga
PAG 49 dalla 9 alla 25 riga; 31
PAG 70 dalla 1 alla 29 riga
PAG 72 dalla 18 alla 23 riga
PAG 74 dalla 1 alla 24 riga
PAG 90 dalla 18 alla 28; dalla 31 alla 32; dalla 38 alla 40
PAG 91 dalla 14 alla 24 riga
PAG 99 dalla 7 alla 10 riga; dalla 27 alla 43
PAG 100 dalla 34 alla 35 riga
PAG 101 dalla 10 alla 15 riga
PAG 111 dalla 1 alla 8 riga; dalla 11 alla 13
PAG 112 dalla 5 alla 7 riga
PAG 114 dalla 3 alla 7 riga; dalla 11 alla 17; dalla 20 alla 25
PAG 116 dalla 1 alla 9 riga; dalla 17 alla 27; 34
PAG 121 dalla 22 alla 24 riga
PAG 122 dalla 1 alla 15 alla 22 riga
PAG 126 dalla 1 alla 15 riga; dalla 21 alla 26; dalla 30 alla 39; dalla 42 alla
44; dalla 48 alla 49
PAG 127 dalla 3 alla 17 riga; dalla 26 dalla 36 alla 40 riga
PAG 128 dala 17 alla 22 riga; dalla 46 alla 57
PAG 129 dalla 1 alla 50 riga
PAG 130 dalla 1 alla 10 riga; dalla 15 alla 17; dalla 31 alla 50
PAG 131 dalla 1 alla 11 riga
PAG 132 dalla 1 alla 18 riga
PAG 133 dalla 1 alla 29 riga
PAG 135 dalla 8 alla 9 riga
PAG 140 dalla 1 alla 14 riga
PAG 141 dalla 50 alla 51 riga
- 29 -
riga
CAPITOLO 3
PAG 169 dalla 1 alla 20 riga; dalla 24 alla 52
PAG 170 dalla 16 alla 26 riga
PAG 172 dalla 1 alla 5 riga
PAG 173 dalla 12 alla 14 riga
PAG 174 dalla 1 alla 15 riga
PAG 175 dalla 1 alla 4 riga; dalla 11 14 riga
PAG 177 dalla 8 alla 10 riga; dalla 11 alla 12
PAG 178 dalla 1 alla 8 riga
PAG 180 dalla 1 alla 6 riga
PAG 181 alla 2 alla 9 riga
PAG 185 dalla 1 alla 4 e la 6 riga
PAG 186 dalla 7 alla 16 riga
PAG 189 dalla 1 alla 2; dalla 4 alla 5
PAG 190 dalla 1 alla 44 riga
PAG 191 dalla 1 alla 40 riga
PAG 192 dalla 1 alla 27 riga
PAG 193 dalla 1 alla 10 riga
PAG 195 dalla 3 alla 10 riga; dalla 12 alla 14
CAPITOLO 4
PAG 196 34 RIGA
CAPITOLO 5
PAG 202 dalla 9 alla 12 riga; 15
PAG 203 dalla 1 alla 20 riga; dalla 25 alla 29
CAPITOLO 6
PAG 204 dalla 4 alla 7 riga; dalla 13 alla 16; dalla 20 alla 22; dalla 37 alla
44
PAG 205 dalla 1 alla 46 riga
PAG 206 dalla 1 alla 51 riga
PAG 207 dalla 1 alla 36 riga
PAG 208 dalla 1 alla 42 riga
PAG 209 dalla 1 alla 36 riga
PAG 210 dalla 1 alla 3; dalla 4 alla 8
PAG 211 dalla 1 alla 48 riga
- 30 -
CAPITOLO 7
PAG 219 dalla 1 alla 17 riga; dalla 20 alla 25
PAG 220 dalla 5 alla 15 riga; dalla 21 alla 26
PAG 232 dalla 19 alla 45 riga
PAG 233 dalla 1 alla 6 riga
CAPITOLO 8
PAG 234 dalla 3 alla 4 riga; dalla 15 alla 16; dalla 20 alla 21; dalla 26 alla
40; dalla 43 alla 44
CAPITOLO 9
PAG 235 dalla 1 alla 29 riga
CAPITOLO 10
PAG 236 dalla 1 alla 8 riga
CAPITOLO 11
PAG 237 dalla 1 alla 59 riga
GLOSSARIO
PAG 238 dalla 1 alla 61 riga
PAG 239 dalla 1 alla 5 riga
- 31 -
1.975
Sicilia
75
Sicilia
21
- 32 -
Righe
COPIATE
INCOLLATE
nel
Piano
Sicilia
10
61
28
56
65
75
318
- 33 -
Righe
COPIATE
INCOLLATE
nel
Piano
Sicilia
40
17. FONTE DEL COPIATO A. Drago I processi di desertificazione e i possibili interventi di mitigazione
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
22
N 212
20. FONTE DEL COPIATO Piano Provinciale Tutela Qualit aria Provincia
Trento
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
N 140
22. FONTE DEL COPIATO Linee guida per la formazione del Piano di risanamento ambientale e rilancio economico del Comprensorio del Mela,
2005
N Righe COPIATE E INCOLLATE nel Piano Sicilia
76
121
186
- 34 -
248
264
14
34
34
2206+2.167
4373
TOTALI
Totale
4.882
delle
righe
dellINTERO
Piano
Sicilia
- 35 -
Programma Pluriennale
PAG 15 dalla 5 alla 9 riga;
Turismo in Sicilia pag 312
PAG 16 dalla 1 alla 13 riga;
Programma Pluriennale
PAG 17 dalla 4 alla 15 riga;
SINANET
PAG 18 dalla 1 alla 13 riga
Relazione sullo stato dellambiente Agenda 21 pag 26-27 e 113-117
PAG 20 dalla 1 alla 12 riga
PAG 21 dalla 1 alla 21 riga
PAG 22 dalla 1 alla 25 riga
Programma Pluriennale
PAG 23 dalla 1 alla 23;
- 36 -
- 37 -
- 38 -
- 39 -
- 40 -
Tribunale di Palermo
IA Sezione Civile - Proc. Civile n. 9916/2013 R.G.
Allegato 7
Ricevute della trasmissione della relazione finale
alle parti a mezzo PEC
Ing. Fabio DAgostino - Via Poggio Ridente 8 - 90137 Palermo - P.IVA 05926780825
fax 091.7486750 PEC fabio.dagostino@ordineingpa.it