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11V.

0F

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2011 with funding from


University of Toronto

http://www.archive.org/details/annalidellislam21caet

.>-

ANNALI DELL'ISLAM

AiNNALI DELL' ISLAM

Gi pubblicato :
VoKiriie

I.

In corso di stampa
Volume

/;/

III.

0.

Introdii;5iore. 1. al

a.

H. (Milano

1905.

XVI, 740).

13. al S3. a. H. - VoluiTie di circa ICKX) p.^gine


con tre carte geografiolie e molte illustrazioni.

preparazione :

Volume IV. 34.

al -^lO. a.

H.

V. 41.

al SO. a.

II.

Volume

Gli

altri

volumi,

sollecitudine possibile.

il

cui

numero non

possibile

di stabilire,

usciranno in seguito

co:-,

la

massima

ANNALI DELL'ISLAM
CON'lF'ILA'l'I
DA

LEONE CAETANI
F-KINCIPE DI T l ANO

xroiy. II.
Dall'anno

Con

tre corte geografiche,

7.

al

12.

H.

due piante, parecchie Illustrazioni

e l'Indice alfabetico del volunnl

TT

JVI

I,

II.

I.

.%^^/
^'

>
K

,/

ULRICO HOEPLI
EDITORE-LIBRAIO DELLA REAL CASA
MILANO
1907

Eoma

1907

Casa

Editrice Italiana

Via Venti Settembre, 121-122.

MIO PADRE
IN

SEGNO D'IMMENSO AFFETTO


E DI ETERNA RICONOSCENZA

INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI E

CARTE

l'AG.

8-9

Veduta generale di Madlnnh

La qihlat

ed

il

mini) a

r della

moschea

di

Damasco

64-65

Pianta di Madnali

72-73

MaHuh

120-1-21

Tempio

di

Pia7ita di

128-129

lakkah

Carta del territorio di Madnah


Jje

trilm arabe ai tempi di

Tomba

di

Maometto

Maometto

376-377

464-465
536-537

Scrittura araba antica sopra papiro greco-egiziano

696-697

Saggio di scrittura araba

704-705

Scrittura araba in caratteri cufici

712-713

-^

Nil aegrhts est qttam res secernere apertas

Ah

dnbiis, atthnus qtias

ah se protinns addii.

Lucretius

De rerum

natura, IV. 467.

Edizione di 2jo Esemplari.

|_2;<S\,0.

Q^^tJ^e.

PREFAZIONE
A.1^

Il

SECoisroo voi-rUJviB

primo volume del presente lavoro fu pubblicato nell'autunno del 1904

in via di esperimento, nello scopo di appurare, se


del

medesimo ed

il

sistema adottato, incontrassero

diosi, ai quali era dedicato.

gio,

La

favore di i|uegli stu-

con cui fu accolto quel sag-

benevolenza,

mi ha indotto a proseguire

sommo

colgo perci con

distintissime persone, che

il

compimento

mio maestro,

dovere, se

il

si

il

Derenbourg,
di prendere in

padre H.

il

nome

il

nomi

altri

Sachau,

Lammens

benevola considerazione

a proseguire. Sono in special

modo

ed

illustri,
il

Pizzi,

altri,

tutti questi illustri orientalisti

mi

le

quah mi

per ad un grato

come
il

il

De Goeje,

Lestrange,

quali tutti

si

il

degnarono

miei deboli lavori e di animarmi

grato al prof. Theodor Nldeke, ed al

prof. Italo Pizzi per molti utili consigli e pregevoli correzioni

venerato e famoso

Ignazio Guidi. Mancherei

professore

Goldziher,
il

programma

sono degnata di incoraggirmi, e fra

non menzionassi anche

Nldeke,

del inio

piacere la presente occasione per ringraziare quelle

ritengo bene onorato di pon*e in prijno luogo

il

il

concetto fondamentale

nonostante alcune imperfezioni inevitabili in un primo tentativo di

siffatto genere,

del

il

sia

IX.

communicatemi.

permesso di porgere in

c[uesto

luogo
II

PREFAZIONE

j)ubblico e sentito ringraziamento, giacch senza

mi sarebbe

forse

mancato

il

il

loro autorevole appoggio

coraggio di proseguire un lavoro

lungo, dif-

e faticoso.

fcile

presente volume assai pi cliiaramente del primo, mostrer

Il

lari del

sistema da

me

partico-

adottato per coordinare la materia storica. Nel volume

precedente, nel dare le tradizioni su Maometto, a mo' d'introduzione e di schia-

rimento dei grandi eventi

storici

ho dovuto riassumere

condensare

che seguirono alla morte del Profeta d'Arabia,


il

materiale storico e tradizionistico, pre-

sentandolo in forma letteraria e continua.

ampiezza

stato seguito ora nel presente

realmente principio

da

me

ma

Maometto;

della vita di

il

mio

e di cui

ideato,

stesso sistema

volume per

con maggiore

gli ultimi

giunti alfine all'anno 11. H., con

lavoro,

ho

Lo

ho dovuto applicare per


cenno nell'Introduzione

fatto

quattro anni
il

intiero
al

ha

quale

sistema

il

primo volume.

Occorrono per in questo luogo alcuni brevi schiarimenti genoraU per


gliere di

mezzo

possibili equivoci, o malintesi fra lettore

to-

ed autore.

Questi Annali non pretendono d essere una storia nel senso pi elevato
di siffatto termine,
e del

Gregorovius

letterari.

mani,

come

ma

sarebbero, per esempio,

per la Storia di

Roma,

le

opere del

Mommsen

vale a dire lavori sintetici e

Questi Annali non sono propriamente una storia dei popoli musul-

formano una compilazione

di tutto

il

materiale storico ed uno studio

preparatorio del medesimo per facilitare ^il compito allo storico dell'avvenire.
Il

mio intento supremo

stato di porgere allo

tale quale nelle fonti, e

e dal filosofo

studioso

la

materia prima

non quella gi elaborata e modificata

ho mirato a che

il

ricercatore coscienzioso

il

dallo storico

quale vorr

for-

marsi un concetto proprio, indipendente, dei grandi problemi storici dell'Islam,


possa trovare in questo lavoro tutti gli elementi necessari per formulare
giudizio proprio.

mense

Il

raggiungimento di

tale scopo

difficolt per l'ablondanza della materia,

un

ha presentato per im-

per l'intricatezza

dei

pro-

valore assai diverso delle varie fonti, costringendomi

perci

ad ideare un sistema nuovo, finora mai tentato nel campo degli studi

storici,

blemi e per

il

e che ora sottopongo al giudizio

equanime dei

dotti, affinch altri, avvertiti

dalle imperfezioni del presente lavoro, possano proseguire pi facilmente lo

studio e fare pi e meglio di me.

Non

occorre spiegare minutamente

il

mio

PREFAZIONE

esame del presente volume, a

partire dalla

pagina 489 dar pi lume, che un'arida esposizione teorica.

Debbo per

sistema, perch anche un breve

aggiungere che

ima riunione

il

presente volume non

secondo concetti rigidamente

di jiiateria storica

scientifici,

secondo un piano lungamente studiato, dopo molti anni di prove


Basti dire che tutta la

ma

una semplice compilazione,

prima parte del lavoro, quella che arriva

infelici.

cio a tutto

l'anno 132 della Higrah, stata per ben tre volte intieramente rifatta, get-

tando nel fuoco


rienza dolorosa

il

frutto di quasi dieci anni di lavoro continuo. Tale espe-

mi ha dimostrato che

la parte pi difficile e pi delicata di

simili lavori, l'ordinamento della materia, perch dalla

rezza dell'ordine dipende

il

merito principale di

bont

siffatte opere,

e dalla chia-

uti

tempo

ma

l'espe-

analitiche e sintetiche.

taluni dispiacer forse

rienza di molti anni

il

sistema annalistice da

mi ha dimostrato che

gli

me

adottato,

inconvenienti del medesimo

sono inferiori a quelli di qualsiasi altro sistema in un lavoro


nere; ond'io

non dubito

senti Annali,

ne risentiranno

ed

il

di

questo ge-

che quanti adopreranno come fonte

affatto,
tutti

vantaggi.

Le

pre-

piccole, inevitabili ripetizioni

frazionamento della narrazione, se pur molesta per una lettura

cor.-

secutiva, sono inconvenienti di poco rilievo dinnanzi al vantaggio di avere

riunite in

un corpo

solo tutte le notizie, che riguardano

Seguendo autorevoli

una medesima annata.

ho creduto d'introdurre vari

consigli,

miglio-

utili

ramenti nel tomo presente. Innanzitutto ho premesso alcune Tavole sincrono


degli eventi pi importanti ed

ranno molto a

un Indice

facilitare le ricerche in tanta

luogo ho compilato con l'assistenza del

completo dei nomi e dei


altri

fatti,

il

farraggine di notizie. In secondo

sig.

R.

Ramoni un

Indice alfabetico

contenuti nei due volumi ora pubblicati

usciranno avranno ognuno

piano generale dell'opera, perch


se

analitico della materia, che giove-

il

il

loro Indice.

quanti

Ci non muter in nulla

il

Registro generale alfabetico che uscir,

Destino mi permetter di terminare

il

lungo cammino, alla

fine degli

Annali, former una specie di repertorio enciclopedico della storia e geografia

musulmana

e conterr, oltre alla fusione degli Indici dei singoli volumi,

anche moltissima materia, tanto geografica, quanto biografica, storica


logica, che per varie ragioni

non

e filo-

stato possibile di introdurre negli Annali.


XI.

PREFAZIONE

Oltre agli ladici

lio

creduto indispensabile di aggiungere alcune ripro-

duzioni fotografiche di luoghi e di


]50SSono illustrare gli argomenti
lutti

monumenti

discussi,

famosi, nonch di oggetti che

perch oggid riconosciuto da

valore dichiarativo e persuasivo delle illustrazioni,

il

ed

il

pregevole

aiuto che j^orgono allo studioso. Desidero in questo luogo di esprimere la

mia riconoscenza
deirislam,
(li

pubblicare

turco.

Wilfrid Scawen Blunt

sig.

il

le

cortesia del quale

debbo

cune fotografie di grande


eseguite durante
fine

per

due rare fotografie di Madiuah,

Debbo anche ringraziare

il

amante appassionato

orientalista ed

all'illustre viaggiatore,

il

suo gentile permesso

fatte nel

1880 da un

Henri Lammens,

dotto padre

la possibilit di pubblicare nel presente

interesse. Altre

un lungo viaggio

ufficiale

alla

volume

al-

sono riproduzioni di mie fotografie,

in Asia nell'anno 1894; le rimanenti in-

provengono dalla bella collezione del Bonfils di Beyrouth, che mi ha

gentilmente permesso di riprodurle.

Per un'opera storica


intricati

di questo genere,

nella quale sono discussi tanti

problemi geografici, erano indispensabili

ha dimostrato, che senza

grafiche, perch l'esperienza


bile avere

una conoscenza

al principio del secolo

da

carte geografiche

XIX

me

le

esatta e sicura degli eventi.

due celebri piante

utile di pubblicare le

dal

di

MadTnah

medesime

Ho

e di

grande viaggiatore

disegnate con

alcune carte topo-

altres

creduto perci

Makkah,

tracciate

Burckhardt,

dati. delle fonti orientali.

carta contiene la regione d'Arabia nella quale

impossi-

Maometto spieg

e tre

La prima

la sua atti-

vit militare e riformatrce. Essa fondata, per la parte strettamente geografica,

sulle scoperte dei rari viaggiatori

(Doughty, Huber, Euting,

che hanno osato visitare quelle pressoch ignote contrade d'Arabia,

e,

ecc.),

per la

parte storica, principalmente sulle fonti del presente lavoro, ed in parte anche
sugli studi geografici e storici del laborioso

Wiistenfeld. Beninteso per

che quei nomi menzionati negli Annali, e che oggid pi non esistono, sono
collocati in

modo

soltanto approssimativo, perch le indicazioni dei geografi

arabi sono sempre molto vaghe,


fuse.

Mi sono contentato

La seconda
delle trib

e,

por lo pi, anche conti-adittorio e con-

di introdurre soltanto

carta mira a descrivere

Arabe

al

momento

della

nomi pi

graficamente

famosi.

la posizione

relativa

morte di Maometto. Anche questa carta


xir.

PREFAZIONE

per

le

medesmie ragioni della precedente non

tamente
con
in

una

esatta, perch

per di pi la maggior

gli storici arabi fissano

da mi esame

guerra fra

La

parte

d'

di

luo-

Arabia

quindi impossiljile.

pi chiara la

manca

la

maggior parte

primi

fatti

storia della

grande

d'arme della conquista:

non

dei nomi, che

eventi dell'anno 12. H.

Da

uno schizzo geografico,

di aggiungere un'indicazione

chiamato ad

nomi

negli anni 11. e 12. H.

terza carta serv^e ad illustrare

bile della celebre

geografi e

la posizione relativa delle trib esatta,

della carta riuscir assai

le trib

in essa perci

La maggior

nna precisione assoluta

pu dire che

si

quali

confini dei pascoli delle trib, sono

un paese inesplorato

In ogni caso per

inipossil)ile

perpetui conflitti

ai

parte dei nomi, con

oggid non esistono pi.

ghi sconosciuti, che


ancora

essere assolu-

precisione scrupolosa addirittura

moto ed avvenivano soventi modificazioni dovute

fratricidi

pretesa di

abbiamo. Le trib nomadi erano perpetuamente

imperfetti che

dati

lia

gli

riferiscono agli

ultimo mi sono permesso, in forma ipotetica, in


del

marcia di Khalid dalla Babilonide

assistere

si

riuniti

eserciti

dell'

in

ti-acciato
Siria,

Islam contro

proba-

quando fu
veterani

di

Bisanzio.

Nei volumi successivi intendo di pubblicare molte altre carte, affinch

ogni volume abbia tutte quelle, che possano servire volta per volta allo stu-

volumi precedenti.

dioso, senza che questi deliba ricorrere ai

Era mio
di annate

nuovi dei

desiderio di includere in questo

lo studio

volume un numero maggiore

accurato delle fonti per, ha messo in rilievo tanti aspetti

fatti storici, tanti

nuovi problemi e tante nuove soluzioni dei pro-

blemi antichi, che non ho esitato di trattarli con tutta

aumento

piezza, senza curarmi del grande


scir tanto pi
i

biografi di

fra gli eventi

completo ed

poi,

Ho

della biografia

quelli

hanno studiato

lo

Il

am-

lavoro ne riu-

studio della correlazione intima

della

la stoi'ia

non hanno compreso

della materia.

necessaria

potuto infatti osservare, che mentre

Maometto hanno trascurato

alla lor volta che

metto in

utile.

la

tutto

il

storia

successiva,

musulmana
pregevole

quelli

altri

dalla morte di

Mao-

sussidio,

che poteva

venire da uno studio minuzioso dei dieci anni di atti\dt profetica in Madl-

nah.

Il

risultamento dei miei studi, nei quali ho dedicato speciale attenzione


XIII.

PREFAZIONE

alla correlazione fra


e di modificare in

due

modo

stato di chiarire molti concetti errati

periodi,

assai sensibile

concetti finora accettati tanto sul-

r estensione e sulla vera natura della attivit riformatrice del Profeta d'Ara-

quanto sugli eventi, che seguirono immediatamente

bia,

Alcune conclusioni potranno sembrare

non dubito che


intiero,

maggioranza dei

prove e

Prima

dotti

sorprendenti

dovr accettarle,

sicuri, e

morte.

ed inattese,
se

non

ma

forse per

ho osato affermare, che non

nelle linee generali, perch nulla

fondato su dati precisi e

sia
le

almeno

la

forse

alla sua

per ogni mia affermazione ho addotto

documenti.
di

concludere questa lunga prefazione debbo annunziai'e con

piacere che ultimamentie

mi

stato

ottenere

possibile

borazione di parecchi giovani orientalisti,

l'intelligente

quali fanno ora per

colla-

mio conto

ricerche nei manoscritti delle l:iblioteche di Londra, di Parigi, di Berlino e


di altrove.

Alla cortesia del dott.

arabista, scolaro
Sa'd,

del

di Berlino, valentissimo

Sachau, ed uno degli editori delle Biografie di ibn

debbo molti pregevoli

Hubays, che mi sono

Josef Horovitz

estratti dai manoscritti di ibn

stati assai utili noi presente

'Askir e di ibn

volume, ed in quello

guente, che uscir, io spero, nell'anno venturo. Infine qui in

Giuseppe

tore

lui

le quali

ha voluto correggere tutte

debbo molte

utili

tissimo arabista e forse


si

parte del presente


colte

il

altri

il

padre H.

Lammens valen-

miglior conoscitore della storia islamica a partire

volume

e molte sue

pregiate

Con vero

mi avverr

osservazioni

piacere

mia riconoscenza per

miei collaboratori non

successivi, ([uando

gentilmente degnato di leggere le bozze della seconda

le espressioni della

Degli

diligenza e cortesia,

bozze del presente volume.

debbo aggiungere che

nelle Correzioni ed Ayfjiunte.

mente

le

somma

correzioni ed aggiuite.

(|uesto proposito

dalle conquiste,

al dot-

Grabricli, bibliotecario della R. Accademia dei Lincei e

valente oiientalista rendo grazie speciali per la

con

Roma

se-

il

mancher

rinnovo

di far

XIV.

pubblica-

parola nei volumi

di pubblicare gli estratti che

Horovitz.

([ui

suo prezioso aiuto.

cortesia. I paragrafi alla fine dei quali trovasi la sigla [H.],

cui sono debitore al dottor

trovansi rac-

debbo

alla loro

sono quelli di

PREFAZIONE

questa prefarone

tiene tutte quelle nuove,

ho unito un secondo elenco delle


consultate

nella

fonti,

che con-

compilazione di questo volume

e dei seguenti.
Il

medesimo sistema sar seguito

l'opera dar

due

elenclii

nei volumi successivi

completi di tutte

analitico e cronologico.

Palazzo Caetani

Roma, 31 Gennaio 1907.

le

fonti:

alla fine

del-

uno alfabetico ed uno

ELENCO SUPPLEMENTARE DELLE FONTI


(C'/V.

Abbar.

Introduzione,

7)

Kitb al-Takmilah li-Kitb al-Silah


1-ibn al-Abbar. Complementwm libri Assilah, (dictionarium biographicum) ab Aben al-Abbar scriptum
edidit
Frane. Coder y Zaydiii.
Matriti 188<5-1887, 2 voli. (Biblioth. Arabico-Hispana, tomi V et VI).
Abbar Mn'gam.
Al-Mu'gam fi ashb al-qaiji al-Imain abl 'Ali al-Sadat
ta-llf ab! 'Abdallali
Muhaiiimad
ibn al-Abbr. Almocbam (Diotionarium ordine alpbabetico) de discipulis abii
Ali Assadafi ab aben al-Abbar scriptum
edidit
Frane. Coder y Zaydin. Matriti 188f>
(Bibliotbeca Arabico-Hispana, tomus IV).
Abilhi.
Kitab al-Mustatraf fi kuU fann mustazraf, ta-lTf
Siluib ai-din Abmad al-Abihj.

Qfihirali 1292.

Abnifeda Geo. Gographie d'Aboulfda, texte arabe publi par M. Eeinaud et M. lo baron Mao
(iuckin De Slane. Paris 1840.
Abulfeda Geo. Sein. Gographie d'Aboulfda, traduite de l'Arabe en fran(;'ais et accompagne de
notes et d'eclaircissements par M. Eeinaud. Paris 1848, 2 voli.
Histoire universelle par Etienne .^.jogh'ig de Daron, traduite de l'armnien par E. Dulaurier. Paris 1883.

A^OSh'ig'.

Alif Ba.

Kitab Alif Ba

abi-l-Haggag Yusuf

b.

Mah. al-Balawi.

Qalxirali 1287, 2 voli.

Amari Bibl. Biblioteca Arabo-Sicula, raccolta da Michele Amari; versione italiana. Eomal880, 2 vo]!.
AO. Dar Alte Oriente. Gemeinverstandliche Darstellungen hgg. von der Vorderasiatischen Gesellschait. Leipzig 1899-1905.

Arcb. Or. Lat.

Arohives de l'Orient Latin, publies sous

le

patronage de la Socit de l'Orient

Latin. Paris 1881-1884, 2 voli.

Arnold.

The Preaching of Islam: a History of the propagation of the musulman

faith,

by

T.

W.

Arnold. London 1886.

'Aaakir.

al-Hasan ibn 'Asakir [f 671. a. H.]. Ms. della Biblioteca Eeale


che contiene il principio della grande cronaca damascena, ossia le spedizioni di Maometto e la conquista della Siria (Spr. 120: "\V. Ahlwardt, Verzeichniss der Arabischen Handschriften der K. Bibliothek zu Berlin, voi. IX, no. 9781). Debbo gli estratti di questo ms. alla
cortesia del Dr. Josef Horovitz.
Fragmente syriseher und arabischer Historiker, herausgegeben und ijbersetzt von FrieBaethgen.
drich Baethgcn. Leipzig 1884 (Abhandlungen fiir die Kunde des Morgenlandes, hgg. von der
Deutschen Morgenliindisehen Gesellschaft, Band. VIII, no. 3).
Gregorii Barhebraei Chronicon Ecelesiasticum, quod ediderunt
Barhebraens.
J. B. Abbeloos
et Th. J. Lamy. Lovanii 1872-1874, 3 voli.
Kitab al-Silah fi TaTlkh Ti-immah al-Andalus
Baskuwal.
ta-llf abI-1-Qasim Klialaf
ibn Baskuwal. Aben-Pascualis Assila (Dictionarivim biographicum)
edidit .... Frane. Coder.
Matriti 1883, 2 voli. (Bibliotbeca Arabico-Hispana, tomi I et II).
* Ta-rikh al-Siim di 'Ali b.

di Berlino,

XVII.

Ili

B-D

ELEA'CO

SUPPLEMENTAEE DELLE FONTI

Boudli el-Kartas. Histoire des soviverains du Maghreb (Espagne et Maroc) et Anuales


de la ville de Fs, traduit de l'Arabe par A. Beaumier. Paris 1860.
Beitriige zar Gesohichte Aegj'ptens unter dem Islam, von Dr. Cari H. Becker. Strassburg
Becker.

Beaumier.

1902-1903.

Die Kauzel iin Kultus des alten Islam, von C. H, Becker. Gieszeu 1906.
ISeoker Kanzel.
Beitr. Assyr. Beitriige zur Assyriologie und vergleiclienden semitischen Sprachwissenscbaft. hgg.
von Fr. Delitzscli und Paul Haupt. Leipzig 1889-1902.
La proprit territoriale et l'impt fonder sous les premiers Califes. Etude sur l'inipt
Berohem.
du Kbarag, par Max van Berobem. Genve 18SG.
Die Nominale der Miinzreform des Chalifen Abdulmelik, von Dr. E. von Bergmanu.
Sergmann.

Wien
Borrmann.

1878.

Voi. I: Die
Geschichte der Baukunst, bearbeitet von E. Borrmann und .J. Neuwirtb.
Baukiinst des Altertums und des Islam im Mittelalter. Leipzig 1904.
The First ofEmpires. Babj-lcn oftbeBible in tbe lightoflatest research, by W. St. Chad
Bosca^ven.

Bo.scawen.

Brosset.
M.

London

1903.

Histoire de la Gergie depuis

membre

Bro.sset.

1'

antiquit jusqu'au

XIX

sicle, traduite

du gorgien par

de l'Acadmie Imperiale des sciences. St.-Ptersbourg 1856-1868, 3 voli.

Die Provincia Arabia; auf Grund zweier in deu Jahren 1897 und 1898 unternonimeuen Reisen, bescbrieben'von R. E. Brnnow und A. v. Domaszewski. Strassburg 1904-05, 2 voli.

Briinnow Arabia.

Ir.siid ai-Sari ila Sarb SahTh al-Bukhari, ta'lTf Ahmad b. Muhammad al-QaQbirah 1304-1305, 10 voli.
Burckhardt Syria. Travels in Syria and in tbe Hol\- Land bj- the late J. L. Burckhardt. London 1822.
A history of the Later Eoman Empire from Arcadius to Irene (395-800, A. D.), by J. B. Burj',
Bury.
M. A. London 1889, 2 voli.
Scriptores Sj^ri (Corpus Script. Christ. Orient., ourr. J. B. Chabot, I. Guidi etc,
Ghrouica Itlinora.
series tertia, tomus IV). Chronica Minora, edid. I. Guidi et E. W. Brooks. Parisiis 1903-1904
(2 parti, i numeri si riferiscono alle pagine del testo siriaco).
A manual of musulman numismatics, bj- O. Codrington. London 1904 (Asiatic SoCodrington.
ciety Monographs. Voi. VII).
Cooke. A Text-Book of North-Semitic Inscriptions, by Eev. G. A. Cooke. Oxford 1903.
La Palestine sous les Empereurs Grecs 326-636, par Alph. Couret. Grenoble 1809.
Couret.
Climate and Time, in tbeir geological relations. A Tbeor\- of secular changes of tbe Earth's
Croll.
climate by James Croll. IV ediz. (London) 1897.
Gasa. I Diplomi Greci ed Arabi di Sicilia, pubblicati nel testo originale e tradotti da Salvatore
Cusa. Palermo 1868-82.
li-Abmad b. Tabya
Kitab Bio;hyah al-Multamis fi ta-rlkli rigai ahi al-Andalus
Babbi.
al-Dabbi. Desiderium quaerentis historiam virorum populi Andalusiae (Dictionarium biographiFrane. Coder
et Julanus Ribera. Macum) ab Adh-Dliabbi scriptum ... cdiderunt
triti 1885 (Bibliothoca Arabico-Hispana, tomus 111).
Al-Futuhilt al-Islamiyyah, li-1-Sayyid Ahmad ibn al-Sayj'id Zayni Dahin. Makkah.
Bahlan Futnh.

Bukiari Qastalanl.

stalr.ni al-Qahiri.

Hill, 2 voli.

li-saykh
Ahmad ibn albayan umara* al-Haram
margine dell'opera precedente).
Hayat al-Hayu\van al-Kubra, li-1-saykh Kamal al-dln al-Damlri. Qhirah 1319, 2 voli.
Bamlri.
tudes Iraniennes. Paris 1883, 2 voli.
Barmesteter.
Mmoires d'Histoire Orientale suivis de Mlanges de Critique etc, par M. C. DefrBefrmery.

Bahlan Umara-,

Khulsah al-Kalam

Saj'yid Zayni Dahln.

Makkah

fi

1311. 2 voli, (in

mery. Paris 1854-1862, 2

Belitzsch Faradies.

fascicoli.

Wo lag das Paradies? Eine Biblisch-Assyriologische Studie

von Dr. Frie-

drich Delitzsch. Leipzig 1881.

Benys.

Chronique de Denys de Teli Mahr. IV'"" Partie, publie et traduite par

J. B.

Chabot. Pa-

Hautes tudes).
Souvenirs historiques et Ecits de chasse par un Emir Syrien du douzime sicle.
Berenbourg.
Aatobiographie d'Ousama ibn Mounqidh, intitule: L'Instruction par les examples. Traduction
franc-aise d'aprs le texte arabe par Hartwig Derenbourg. Paris 1895.
Arabie, par M. Noel Desvergers. Paris 1847.
Besvergers.
Bimasqi. Cosmographie de Chems-ed-din abou Abdallah Mohammed ed-Dimichqui. Texte arabe pupar M. Fraehn et M. A. F. Mehren. Saint-Ptersbourg 1866.
bli.
ris

1H96

(112rai5

. .

fascicule do la Bibl. d. l'cole des

ELENCO SUPPLEMENTAEE DELLE FONTI

D-Q

Kitab al-Muis fi aVhbar Ifriqiyyah wa Tunis, ta'llf ab 'Abdallah Mu\iarnniail b. abI-1al-Qayruwni al-nin'rf bi ibn abl Dinilr. TQns 128*?.
Histoire des Musulmans d'Espngne, jusqu' la ConquGte de l'Andalousie i)ar les Al3ozy Hist.
inoravides (711-lllOj, par E. Dozy. Leyde 1861, 4 voli.
Die Israeliten zu Mokka voii Davids Zeit bis in's Fiiiifte Jahrhundert unser Zeit9ozy Israel.
rechnung, von Dr. K. Dozy. Leipzig 1864.
Qozy Vetementa. Dictionnaire dtaill des noms des Vtements chez les Arabes.
par Ti. P. Dozy.

Dinar.

Qasiiii

Drapeyron.

Ouchesne

1846.

.\insterdaiii

IVompereur Hraclius et l'empire Byzantin au VII sicle, par L. Drapeyron. Paris 180!).
Autonomies Ecclsiastiques: glises spares, par L. Duchesue, II dit. Pa-

g^lises.

ris 1905.

Dnchesne UissionB.

Les Missions Chrtiennes nu Sud de l'Empire Romain, par L. Ducbesue


(Milangcs d'Archeologe et d' Histoire, pubi, par l' Ecole Franijaise de Rome, tome XVI). Rome, 189i!.

Dulaurier BibL
uvee

Bibliothque Historiquo Arninicune. Clironique de Matliieu d'des.-JO (9n2-113C\


le Prtre, jusqu'en 1162, traduits en iVan^ais par JI. douard

oontinuation de Grgoiro
Dulainier. Paris 1858.
la

Dulaarier Chronol. Recherches sur la chronologie Armnienne technique et historique, par


M. Edouard Dulaurier. Paris, ISi).
Dnsaand. Mission dans les rgions dsertiques de la Syrie Moyenne, par Ren Dussaud et Fr. Macler.
Paris 1903 (No'.ivelles Archives des Missions scientifiques, tome X).

Dussaud Safa.

Voyage arcbologique au

Sriaf et

dans

le

Djebel ed-Druz, par Ren Dussaud et

l'rdric Macler. Paris 1901.

. Ta-rkb ai-Islam
I.
di ams al-dln Muhammad b. Ahmad al-Dzahabi [f 748. a.H.].
Ms. della Biblioteca Nazionale di Parigi, che contiene la biografia del Profeta e la cronaca degli
anni 1-40 della Higrah (Ancien Fonds, 626, cfr. De Slane, Catalogne des Manuscrits Arabes de la
Bibliothque Nationale, no. 1580). Debbo gli estratti di (juesto ms. alla cortesia del Dr. Emile Amar.
Kitlib FJzakh-ir al-a'lq fi iidb al-nufTis wa makiirim al-akhlaq li
Dz atha'ir.
abI-l-Hasa:i
Sallam b. 'Abdallah ibn SallSm al-Bahili al-Isbili (Cairo) 1298.
Esonrial.
Les manuscrits Arabes de l'Escurial, dccrits par Hartwig Derenbourg. membre de l'Institut. Paris 18&-1903, 2 voli.
utychius. Contextio Gemmarum, sive Eutychii Patriarchae Alexandrini Annales
J. Seldeno chorago interprete Edward Pooockio
(Patrologiae Graccae, tomiis CXI, ediz. J. P. Migne). Paris 1863.
Faradi.
KitTib Ta-rkh 'ulama al-Andalus ta-llf
abl-l-Walid 'Abdallah
ibn al-Faradi.
Historia Virorum doctoruin Andalusiae (Dictionarium biographicum) ab Aben al-Faradhi scriedidit .... Frane. Coder. Matriti 1891-1892, 2 voli. (Bibliotheci Arabico-Hispana,
pta
tomi VII et Vili).
abu-l-Fsrag:.
Ta-rlVh Mu'/htasar al-Duwal li-Ghrlghuriyus abl-l-Farag b. Ahrun al-Tablb al- Malati
al-ma'rCf b-ibn al-'lbri. Bayrut 1890.
Faristali.
TaTTkh-i-Fariitah: testo persiano della storia di Muhammad Qasim Faristah. Bombay 1247,

Dzahabi Paris

>>

2 voli.

al-Fihrisah li ab Bakr b. Khayr b. Khalifah al-Isbli. Index librorum de diversis scieiitiarum ordinibus, quos a magistribus didicit abu Bequer ben Khair
edideruut Frane. Coder
et liibera Tarrago. Caesaraugustae 1894 (Bibliotheca Arabico-Hispana, tomus IX).
The Shah Nameh, an heroic poem, containing The History of Persia from Kioomurs
Firdawsi.
to Yesdejird, that is, from the Earliest Times to the Conquest of that Empire by the Arabs,
By Abool Kasira Firdousee, carefully collated etc
by Turner Macan. Calcutta 1829, 4 voli.
Fraenkel Aram.
Die Aramiiischen Fremdworter im Arabischen, von Siegmimd Fraenkel. Leiden 1886.
Fraenkel Qur.
De vocabulis in antiquis Arabum carminibus et in Corano peregrinis. - Disserta-

Fihrisah.

quam scripsit
Sig. Fraenkel. Leiden 1880.
Einleitung in das Studium der Arabischen Sprache bis Mohammed und zum Theil
spater
von G. W. Freytag. Bonn. 1861.
Furt.
T-arIkh ibn al-Furat [f 807. a. H.]. Le annate 11-19 della Higrah. Ms. della Bibliothqre
tio

inauguralis

Freytagr.

clr. Catalogo de Slane, no. 1595 (Supplment 743).


Debbo gli estratti alla
Emile Amar.
Fntnh Iieea.
The Fotooh al-Sham, being an account of the Moslim Conquests in Syria by Aboo
Ism'ail Mohammed bin 'Abdallah al-Azdi al-Ba^ri
edited by Ensigne W. N. Lees. Cal-

Nationale di Parigi
cortesia

del Dr.

cutta 1854.

G-n

ELENCO SUPPLEMENTARE DELLE FONTI

Kitab al-Bayan wa-l-tabyn, ta-llf abi 'UthmSn 'Ami- al-Gahiz b. Bahr al-Kinan
Qahirah 1311, 2 voli.
Gaaquet.
tudes Byzantines. L'Empire Byzantin et la Monarcliie Franq^ue, par A. Gasquet. Paris 1888.
Kitab Tag al-luc^ah wa Sahah al-'arabiyyah, tasnif.
abl Na?!- Ism'Il b. Hammad
Gawhari.
al-Gawhari. Qahirah (Bulq) 1-282, 2 voli.
Cay. L'Italie Meridionale et l'Empire Byzantin depuis l'Avnement de Basile I jusqu' la prise

ahlz Bayln.
al-Basi-i.

Normands (867-1071). Paris 1904 (Bibliothque des ooles Fran(^-aises d'Athnes


Rome, fascicule Lxxxx).
Geiger Grundriss. Grundriss der Iranischen Philologie, herausgegeben von "Wilhelm Geiger
und Ernst Kuhn. Strassburg 1895, 3 voli.
Was hat Mohammed aus deui Jadenthume aufgenommen? von Abraham Geiger
Geiger Was hat.
de Bari par les

et de

(II edizione) Leipzig 1902.

The Great Ice Age, and its relation to the antiquity of man, by James Geikie. Ili ediz.
London 1894.
Prehistoric Europe: a geologioal Sketch, by James Geikie. London 1881.
Geikie Preh.
Gelder. Mohtar de valsche Prot'eet, door H. D. von Gelder. Leiden 1888.
Gibb. A History of Ottoman Poetry by E. J. W. Gibb. London 1900-1905. 4 voli.
Scriptorum Arabum de Rebus Indicis loci et opuscula inedita otc, ree. et ili.
Gildemeister,
Ioaunes Gildemeister, fase. l (il solo pubblicato). Bonnae 1838.
Glaser. Skizze der Geschichte und Geographie Arabiens von den iiltesten Zeiten bis zum PropheGeikle.

Muhammed.

ten

Goeje.

Goldziher Mythos.
I.

Berlin 1890 (voi. II,

Mmoire sur

la

Conqute de

Der Mythos

il

solo pubblicato).

la Syrie,

par M.

bei den Hebriiern

J.

De

Goeje, II dition. Leide 1900.

und scine geschichtliche Entwickelung, von

Goldziher. Leipzig 187G.

Grimme Arabien.

Die weltgeschichtliche Bedeutung Arabiens.


(Weltgesclnchte in Karakterbildern, hgg. von F. Kampers,
lung

Guarmani.

Mittelalter).

Mohammed

S.

von Hubert Grimme


Merkle und M. Spahn. II. Abthei-

Miinchen 1904.

Gl'Italiani in Terra Santa. Reminiscenze e ricerche storiche di Carlo

Guarmani. Bo-

logna 1872.

Guidi Sed. Pop.

Della sede primitiva dei popoli semitici, memoria del socio Ignazio Guidi (Atti

Accademia dei Lincei.


anno 1878-1879).

della Reale
voi. ITI,

Haarbriicker.

della classe di scienze morali ecc.;

Ispahanensis Annalium Libri X. Edidit I. M. E. Gottwaldt. Petropoli 1845.


abl 'Abdallah Ahmad b. Muh. b. Hanbal al-Saybani al-Marwazi. Qa-

Musnad imam

hirah 1313. G

Hazm.

Memorie

voli.

Hamzae

Hanbal.

1879. Serie 3,

Schahrastanis Religiousparteien und Philosophenschulen, ubersetzt von Haarbriicker.

Halle 1850, 2

Hamzab.

Eoma

Kitab

voli.

al-fasl fi-1-milal

wa-l-alnv wa-1-nihal, li-l-imm ab! Muh. 'Ali

b.

Ahmad

b.

Hazm,

al-Zahiri [t456 a. H.]. Qahirah 1317-1321, 5 voli.

Die Historischen und geographischen Quellen in Jaqut's Geographischem WOrterbuch. Inaugurai Dissertation von F. Justus Heer. Strassburg 1898.
Herbelot. Bibliothque Orientale, ou Dictionnaire Universel contenant tout ce qui fait connoitre

Heer.

les

Heyd.

peuples d'Orient.

Histoire

La Haye

1777-1779, 4 voli.

du Commerce du Levant au Moj-en-Age, par W. Heyd. dition franpaise par Furcy

Eaynaud. Leipzig 1886-1886, 2 voli.


Le Colonie commerciali degli Italiani in Oriente nel Medio Evo. Dissertazioni di
Colon.
Wilhelm Heyd, recato in italiano da Giuseppe Miiller. Venezia-Torino 1866-1868, 2 voli.
Hirschfeld Medine.
Essai sur THistoire des .Juifs de Medine. Rvue des Etudos Juives. Paris,
no. 14, Oct.-Dc. 1883, pagg. 167 e segg. e tomo X, no. 19-20. Janv.-Juin. 1885, pagg. 10 e segg.
Holmes. The Age of Justinian and Theodora. A history of the sixth centurj' A. D., by William
Gordon Holmes. Voi. I (solo pubbl.). London 1905.
Homenaje. Homenaje a D. Francisco Coder en su Jubilacin del Profesorado. Estudios de erudicin orientai con una introducion de D. Eduardo Saavedra. Zaragoza 1904.
Aufsiitze und Abhandlungen von Fr. Hommel. Leipzig 1892-1902.
Hommel A. A.
Die Altisraelitische Ueberlieferung in inschriftlicher Beleuchtung, von
Hommel Alt. Ueber.
Dr. Fritz Hommel. Miinchen 1897.
Grundriss der Geographie und Geschichte des Altea Orients, von Dr. Fritz
Hommel Grundriss.
Hommel. II ediz. (I parte, sola pubbl.). Miinchen 1904.

Heyd

f.i,i:m

supplementake delle fosti

h-k

Hoadas. L'Islamisrae, i>ar 0. Houdas. Paris 1004.


Enart Lit. Ar. ~ Litti'iMture Arabo, par CI. Huart. Paria 1902.
Eabays. Kitb al-Ghazawut . Storia delle conquiste musuhuaue di abu-I Qiisim. 'Abd al-rahmn
b. Muliammad al-Ansari alOtursi, ibn Hubays [f 584. a. H.]. Ms. della Biblioteca Reale di Berlino, che contiene la storia dtile conquiste sotto i primi tre Califfi (11-S5. a. H.) (WE. 173; cfr.

W.

AlilwarJt, Verzeichniss der Arabischen Haadschriften dur K. Bibliothek zu Berlin. Voi. IX,

Debbo gli estratti alla cortesia del Dott. J. Horovitz.


Zur Geschichte Armeniens und der ersten Kriege der Araber. Aus dem Armenischen
des SebOos. Habilitationsscbrift .... von Dr. Heinrich Hiibschmann. 1875.
Arraenische Grammatik von H. Hiibschmann. I. Theil. Armenische EtyEiibaohma&n Arm. Et.
no.

;'i;80).

HiibBOhmanil.

luologie. Laipzig 1807.

EuU.

Memoir on the Geoloi^y and Geography of Ar.ibia Petraea, Palestine and adjoiniiig distriots,
by Edward Hull. London 1889.
Eurg:ronJe Biogn^. Une nouvelle biographie de Mohammed (Grimine Hub.-Mohammed das Leben,
1,>:>:^), far Dr. C. Snouck Hurgronje. Paris 1894 (Revue de l'Histoire des Eeligions, 1894).
Description de l'Afrique et de l' Espagne par Edrisi. Texte Arabe et traduction,
Idrisi Aftioa.
par E. Dozy et J. De Goeje. Leyde 1866.
Xahaq. Kitib Futh Mi>r wa i'ralihli li-1-saykh al-imiim ibn Ishiiq al-Umawi. Qhirah 1275.
Istakhri Blordtmann. Das Buch der Liinder, von Schech ebn Isliak el Farsi el Isztachri, aus dem
Ar.ibisclicn iibersetzt von A. D. Mordtmann. Hamburg 1845. (Schrit'ten der Akademie von Hamburg, Band. I, Abtheilung. I).
Studien in arabischen Dichteni, von Dr. G. Jacob. Berlin 1893-1897, 3 fase.
Jacob Arab. Dioht.

seconda edizione).
Studien in Arabischen Geographen, von Dr. G. Jacob. Berlin 1892-1896 4. fase.
Jacob Arab. Googr.
(di i-ui i! I nella seconda edizione).
Histoire d'Armenie par le Patriarche Jean VI, dit Jean Catliolicos, traduit da
Jean CatholiCOS.
l'armiiien en fran^ais par M. J. Saint Martin. Paris 1841.
The Jewish Quarterly Eeview. London 1888-1904. voi. I-XVI.
JQB.
Geschichte des Alten Persiens, vou Dr. Ferdinand .Justi. Berlin 1879.
Juati Alt. Per.".
Iranisches Isamenbuoh vou Ferdinand Justi. Marburg. 1895.
Just! Naniecbuch.
Handleiding tot de Kennis von de Mohammedaansche Wet, volgeus de leer der SjaJaynboll.
l'itjsclie school. Leiden 1903.
Papyrus Erzherzog Eaner. Fiihrer durch die Austellung. Wien 1894.
Karabacek Fiihror.
Mittheilungen aus der Samnilung der PapjTus Erzherzog Rainer. Wien 1886Earabacek Mitth.
(del III, la

IbyT,

voli.

li

Monarchiae

Asiatico-Saraccnicae. Status qualis VIII et IX post Christum natum saeculo fuit,


prope Gedanum nuper effossis, illustratus a M. G. J. Kehr. Lipsiae 1724.
ex nummis argenteis
Sihab al-dln Abmad b. Muh. al-Khafagi. Qahirah 1284.
Tiriiz al-magalis li
Kh afagi.
Prcs de Jurisprudenoe musulmane, ou principes de lgislation musulmane, civile et reliIvh alil.
gieuse selon le rite Malkite par Khalil ibn Ishak, traduit de l'Arabe par M. Perron. Paris 18481852, 6 voli, con indice (Exploration scientifique de l'Algerie publie par ordre du gouverne-

Kebr.

ment

etc.

Sciences Historiques et gographiques, voi. X-XV).

L'introductiou topographique l' Histoire de Bagdadh d'abou Bakr Ahmad ibn


ThHbit al-Khatlb al-Bagdadhi (392-4(>3. a. H.), par G. Salmon. Paris 1904 iBibliothque de l'cole
des Hautes Etudes - Sciences Hist. et Pliilol. - CXLVIII fascicule).
Khiznah al-adab wa Lubb lubab lisSn al-'Arab, ta'llf al-Saykb 'Abdal-qdir b. 'Umar
ICh izanah.
al-Ba^dadi. Qahirah (Blaq) 1299, 4. voli.
Ghiyath al-dln ibn Humrau al-dln al-Husayni, mad'uww biKhond.
Habib al-Siyar, ta-lTf
Jvh awandamir. The Habeeb-os-Seear, by Mirza Gheeos-od-Deen bin Mirza Hamaum-od-deen being
a general History of the world from the earliest times to the year of the Hejira 930. A. D. 1520.
Bombay 1857, 3 voli. (Ognuno dei tre volumi diviso in quattro parti).
Kh ond. Fert. Vie de Sultan Hossein Baikara, traduit de Khondmir, par H. Fert. Paris 1898.
Krauae.
Die Byzantiner des Mittelalters in ihrem Staats-, Hof- und Privatleben, insbesondere vom
Eude des zehnten bis gegen Ende des vierzelinten Jahrhunderts, nach byzantiuischen Quellen,
dargestellt vom Prof. Dr. J. H. Krause. Halle 18b9.

Khatlb Salmcn.

Kremer

Ueber die philosophischen Gedichte des abul'Ala Ma'arry, ein culturgeschichtAbal-'ala.


von A. Freiherrn von Kremer. Wien 1888 (Sitzb. Wien K. Ak. d. Wiss. CXVII).
Mittelsyrien und Daraascus. Geschichtliche, ethnographische und geograMittslsyrien.

liche Studie,

Kremar

ELENCO SUPPLEMENTARE DELLE FONTI

SE

jihische Studien, wilhrend eiiies Aufenfhaltes daselbst in

Alfred von Kremer.

Wien

Hremer Seuchen. Uebcr


Wien

mer.

den Jahren 1849, 1860 und 1851, vo;i

1853.

die grossen

Seuchen des

Orieiits nacli Aralaischen Quellen,

von A.

v.

Kre-

1880.

Culturgeschiclitliclie Streifziige aufdem GeLiete des Islams, von Alfred von KreStreifz.
mer. Leipzig 1873.
Studien zar vergleichenden Culturgeschichte, vorziiglicli nach arabischeu Quellen,
Kremer Studien.
von Alfred Freiherrn von Kremer. Wien, 2 fascicoli.

Eremer

von A.

ligg.

Krnmbacher.
Muncben

Topograplue

von Damascus. Im Auftrage der K. Akademie der Wissenschaften,


Kremer. Wien 1854.
Gescliichte der Byzantinischen Litteratur, von Prof. Karl Krumbacher. II edizione.

Kremer Topogr.

V.

1897.

Kumayt. Die HasimijjF.t


Sutnbi Paris. I. 'Uyiin
[t

dopo

des Kumait, bgg. iibersetzt und

7G0. a. H.] Ili voi.

tionale di

Grande cronaca

erlilut.

von

di ibn Snkir

.1.

Horovitz. Leiden 1904.

Fakbr

al-dln Jluh. al-Kutubi


annate 80-123 della Higrah. Ms. della Bibliothque NaDebbo gli estratti alla corParigi. Catalogo De Slane, no. 1587 (Ancien Fonda 638).

al-Tawarlkh.

contenente

le

tesia del Dr.

M. Seligsohn.

Le Christianisme dans 1' Empire Perse sous la dynastie Sassanide i224-632), par l'abb
Labourt. Paris 1904.
Ziafnente. Inscripciones Arabes de Granada, precedidas de una reseiia historica y de la genealogia
detallada de los reyes Alahmares, por D. Emilio Lafuente y Alcantara. Madrid 1859.
laammens.
Un pote rovai la cour des Omiades de Damas, par H. Lammens S. J. (Revue de

Labourt.
.1.

rOrient Chrtien 1903).

Iiand Anecdota. Anecdota Syriaca collegit, edidit, explicuit J. P. N. Land. Leiden 1862-1875, 4 voli.
Zianglois. - Collection des Historiens anciens et modernes de l'Armenie, publie en francjais sous les
auspices de S. Ex. Nubar-Pacha
par Victor Langlois. Paris 1867-1869, 2 voli.
Lebeau.
Histoire du Bas-Empire par Lebeau, nouvelle dition corrige et augmente etc. par M. do
Saint Martin et M. Brosset. Paris 1824-1886, 21 voli.
I>eclerc.
Histoire de la Mdeeine Arabe par le Dr. Lucien Ledere. Expos complet des traductions
du Grec. Les Sciences en Orient. Leurs transmission a l'Occident par les traductions latines.
Paris 1876, 2 voli.
Lelevrel.
Oographie du Moyeu Age, tudie par Joachim Lelewel. Bruxelles 1852-1857, 4 voli.

Le Strange Lands. The Lands of tbe


Le Strange Nazliat. Mesopotamia and

eastern Caliphate,

bj'

G.

Le Strange. Cambridge

1905,

Persia under the Mongola in the fourteenth Century A. D.,

Hamdailah Mustawfl by G. Le Strange. London 1903. (Asiatic SoMonographs. Voi. V).


ladzbarski.
Handbuch der Nordsemitischen Epigraphik, nebst ausgewahlten Ischriften, von Mark
iroiji

the Nuzhat-al-Kulub of

ciety

T.idzbarski.

Weimar

1898.

Maf atih.

auctore
alLiber Mafatih al-Olum, explicans vocabula teolmica scientiamm,
Khowarozmi, ed. G. Van Vloten. Lugd. Batav. 1895.
Histoire generale de la Chine, ou Annales de cet Empire, traduits du texte cliinois (TongUailla.
Kien-Kang-Mou) par le feu pire Joseph-Anne-Marie de Moyrac de Mailla, publies par l'abb

Grosier. Paris 1777-1785, 13 voli.

Malik.

Ma'n

al-Muwatta- Imam Mlik b. Anas b. Malik al-Asbahi. (Cairo?) 1320, litografia.


Gedichte des Ma'n ibn Aus. Arab. Text und Commentar, hgg. von P. Schwarz. Leip-

b. Avrs.

zig 1903.

MaqdlsL

Le Livro de la Cration et de 1' Histoire do Mutahhar b. Tahir al-Maqdisi, attribu a


d'abou-Zeid AJimed ben Sahl el-Balkh, public et traduit par M. CI. Huart. Paris 1899-1903, 3 voli.

9XargOliouth. Mohammed and the Else of Islam, by D. S. Margoliouth. London-New York 1905.
Marquart Ostenr.
Osteuropiiische und Ostasiatische Streifziige, von J. Marquart. Leipzig 1903.
9f as Latrie Cbroniqne. Chronique d'Ernoul et de Bernard le Trsorier. Publie pour la premire

Louis dp

fois ]iar

Mas

Mas

Commerce.

Latrie. Paris 1871.

Commerce

et Expeditions militaires de la Franco et de Venise au MoyenMas Latrie. Paris 1879.


Mas Latrie Docaments. Documentes nouveaux servant de preuves l'Histoirc de l'Ile do Chypre
sous le Regno des Princes de la Maison de Lusignan, par Louis de Mas Latrie. Paris 1882.
Mas Latrie Hist. Chypre. Histoire de l'Ile de Chypre sous le rgne des Princes de la Maison de
Lusignan, par Luis de Mas Latrie, Paris 1865-1861, 3 voli.

Ztatrie

Age,

p.nr

Louis de

M-P

ELENCO SUPPLIIMENTAIiK DELLE FONTI


Mas

Trait

laatrie Traits.

de paix et Je commerce et documenta

di%'or.s

concernant

les relations

des Chrtiens avec Ics Arabos de l'At'riquo septentrionale au Moj-en-Age. Eecueillis par Louis do

Paris 1808-1872.

:M:s Latiie.

Mawardi. Maverdii Coastitutio


MSwai-di Adab. KitFib adab alCoitantiuopoli

al-^[".\vardi.

es Politicae
;

ex recensione Maximiliani Engeri. Boiinae 1853.


abI-1-Hasau 'Ali b. Muli, b. Hablb al-Basri

ai va wa-l-dln, ta-llf. ....

129ii.

Slawardi Oatr. El-Ahkam es-.Soultliriniya. Trait de Droit public musulman d'Abou 'I-Hassan Ali
ibii Moliammed ibn Habib el-Mawerli. Traduit et annot
par le cointo Leon Ostrorog.
Paris l'JOl, tomo primo, il .solo pubblicato.
JUehren Expos. Expos de la Rforme de l'Islamismo commeuce au III"" siede de l'Hgire par
Aboul-'l-Hasan Ali el-Ash'ari et continue par son cole. Avec des extraits du texte Arabe d'Ibn
A.s~;ir. par M. A. F. Mehren. Leyde 187S.
Mlang'OB I. Mlanges Orientaux. - Textes et trnductions publies par les Professeurs de 1' Ecole
Speciale des Langues Orientales vivantes, l'occasion du VI Congrs Intern. des Orientai, runi
h Leyde. Paris 1883.

ISichaad.

Histoire des Croisades, par Michaud. Paris 1840, 4 voli.


Bibliothque des Croisades, par M. Michaud. Paris 1829, 4 voli.
Biblioth.
Slichel Syrien.
Chronique de Michel le 3yrien, Patriarche Jacobite d'Antioche (1166-1199). Edite
par J. B. Chabot. Paris 1899-1904. 3 tomi e mezzo jjubblicati.
pour la premire fois
BXiednikoff. Palestina ot zavoievanija ieia Arabanii do krestovjxh pochodof, p arabskim istocnikain. N. A. Miednikoff. Pietroburgo 1897-1907, 2 tomi in 4 volL
Baha al-dln Mah. b. Husaj'n al-' Amili. Qiihirali 1317.
Kiiab al-Mikblat li
Mikhlat.
Annals of the early Caliphate, from originai sources, by Sir William Muir. Lon2Iiiir Au&alB.
don ib--:;;.
Beitrage zur Gesohichte der westlichen Araber, hgg. von M. J. Muller. Miinohen
3Iiiller Beitrag^e.
1866-1878, 2 fascicoli.
Bluller Soo. Documenti sulle relazioni delle citt Toscane coU'Oriente cristiano e coi Turchi fino
all'anno MDXXXI Eaccolti ed annotati da Giuseppe Miiller. Firenze 1879.
Munaggim Basi. Costantinopoli 1285. 3 voli.
Sahayif al-Akhbar li
SIunag:gim.
Bluslim.
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Tomes I-XXXVIII.

1;h,

Nuwayri

I>eid. I,

pedi.n

Califfi,

Il

secondo b a b del quinto q

del quinto f a

n n della grande Enciclo-

Nuwayri [t 733. a. H.] Nihyat al-arab fi funun al-adab . Cronaca dei primi cinque
abu Bakr, 'Umar, 'Uthman, 'Ali e al-Hasan, e dei primi Umaj'yadi fino ai torbidi in

di

Kfah sotto al-Mukhtar (Ms. di Leiden, 2


ITawayri X^eid II. Il quarto e quinto biib

g).

del

quinto

qism

del

quinto

fann

della

grande

Enciclopedia di Nuwajri, ecc. Cronaca degli Abbasidi nell' 'Iraq e nell' Egitto, fino al principio
del regno di al-Mustakfi II [nel 701. a. H.] (Ms. di Leiden, 2 h).
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Itinerum Bellis Sacris nnteriorum Series
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bellis sacris anteriora.

II. Itinraires fran^ais. - III.

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Publications de la Socit de l'Orient Latin. Srie Historique. - I. Prise d'Alexandrie.


Belli Sacri Scriptores. - III. Testimonia Minora de V Bello Sacro. - IV. Cbronique
de More. - V. Les Gestes des Chyprois. Genve 1S77-1887, 5 voli.
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Kitb al-Muzhir fi 'ulum al-lughah
Saynti Samar. Galal ai-din al-SujQti's. Al-Samarih fi 'ilm al-Ta'rIh. Die Dattelrispen iiber die
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abi-1-Fath Muh. b. 'Ubaj-dallah b. 'Abdallah, Sibt ibn al-TaTiwirlzi. Edito
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Tanasi.

Tha'alibi.
'libi.

Histoire des Rois des Perses, par abo Mansor 'Abd al-malik ibn
Texte arabe publi et traduit par H. Zotenberg. Paris 1900.

XXV.

Mohammed

al-Tha-

IV

ELENCO SUPPLEMENTARE DELLE FONTI

V-Z
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Tirmidzi.

Theophanis Chronographia, recensuit Carolus De Boor. Lipsiae 1883-1885, 2 voli.


II. Sunan, III. DeI. S u n a n,

runi' al-TirmLl2;i, litografia. Dehli 1315, in tre parti:

scrizione del Profeta.

'Oumra du Yemen; sa vie et .son oeuvre, par Hartwig Derenbourg, Paris 18D7-1902, 2 voli.
Sar^. arli alYamlni, al-musamma bi-l-Fatli al-\vababi 'ala t-rikb abl Nasr al-'Utbi,

'Umarah.

li-I-

'TJtbi

saykb al-Manmi. Qahirah 1286.


Vasilieff Amor. Vizantia i Arabi.

- Politiceskia

Otnoseuia Vizantii

Arabov za vremia Amorii-

skoi Dinastii. Pietroburgo 1900.

Vasilieff Blak.

i
Arabov za vremia MakePietroburgo 1902.
De Opkomst der Abbasiden in Chorasan, door Gerlof Van Vloten. Leiden 1890.
Muhammad b. 'Umar al-Waqidi (Pseudo-Waqidi). QaFutuh al-Sam li-l-saykb.

Vizantia

donskoi Dinastii (8CT-959

Arabi. - Politicesckia Otnoienia Vizantii


g.).

Vloten Opkomst
Waqidi Futub.
hirali

127S, 2 voli.

Waqidi Lees.

Kitab Futh al-Sam al-mansb

ila

al-Waqidi (pseudo-Wqidi). The Conquest


W. Nassau Lees. Calcutta 1854,

of Syria, coinmonly ascribed to al-Waqidi, edited witb notes bj-

2 voli.

Geschichte der Eroberung von Mesopotamien und Armenien von Mohammed


Wakedi, aus dena Arabisclien iibersetzt
von B. G. Niebubr, herausgegeben
von Dr. A. D. Mordtmann. Hamburg 1847 (Schriften der Akademie von Hambourg, Band. 1,
Abtheilung ITI, und IV).
Das Arabische Eeich und .sein Sturz, von J. Wellhausen. Berlin 1902.
Wellbausen Arab.
Wellbausen Opposit. Die religis-politischeu Opjjositionsparteien im alten Islam, von J. Wellbausen. Berlin llHjl. (Abhandl. der K. Ges. d. Wiss. zu Gttingen, Baud. V. no. 2).
Die Kilmpfe der Araber mit den Romaern in der Zeit der Umaijaden (NachWellhausen Romer.
richten von der K. Ges. d. AVis.s. -zu Gttingen. 1901, Heft 4).
Rerum ab Arabibus in Italia insulisque adjacentibus, Sicilia maxime, Sardinia atque
Wenrlch.
Corsica ge.starum commentarii, scripsit Joannes Georgius Wenrich. Lipsiae 1845.
Reisebericbt Uber Hauran und die Tracbonen, nebst einera Anhange iiber Sabiiisohen
Wetzstein.
Denkmiiler in Ostsyrien, von Dr. Johann Gottfried Wetzstein. Berlin 1860.
Winckler. Geschichte Babyloniens und Assyriens von Hugo Winokler. Leipzig 1892.
Winckler A. F. - Altorientalische Forschungen von Hugo Winkler. 3 voi. Leipzig 1893-1900.
Biblischer Reahvoerterbuch, ausgearbeitet von Dr. G. B. Winer. III. Auflage. Leipzig 1847Winer.

Waqidi Niebubr.
ben

Omar

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Die Wohnsitze und Wanderungen der Arabischen Stiimme von F. Wustenfeld(XIV
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Wiener Zeitschrift fur die Kunde des Morgenlandes, hgg. und redigirt von Buhler, Kara-

Wobns.

Bel.

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Yanoski. Syrie Ancienne et moderne, par M. Jean Yanoski et M. Jules David. Paris 1848.
Va'qubi Buld. Kitab al-Buldan auctore Ahmed ibn ahi Jakb ibn Wadhih al-Katib al-Jakbl.
Lugduni Batavorum 1892 (Biblioth. Geographorum Arabie, edidit M. J. De Goeje, voi. VII).
Tusaf. Kitab al-Kharg di abu Ysuf Ya'ql). Qhirah 1302.
hgg. von C. Bezold. Leipzig 1886-1905.
ZA. Zeitschrift fur Assyriologie und verwandte Gebiete
Zakariyyah. Livres des Beni Mzab. Chronique d'Abou Zakaria, publie pour la premire fois, traduite et commente par Emile Masqueray. Alger 1878.
ZamakHsari Lex.
Az-Zamaksarii Lexicon Geographicum, cui titulus est Kitab al-gibl wa-1uiiikinah wa-l-miyiih , quod
edidit Matthias Salvedra de Grave. Lugduni Batavorum. 1856.
Zarkasi Fagnan. Chronique des Almohades et des HatVides, attribue a Zerkechi. Traduction fran-

Yahya.

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ZDPV. ZK.

F.

Fagnan. Gonstautine

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Zeitschrift

fiir

Keilschriftforschung und

Hommel. Leipzig

1884-86.

verwandte Gebiete

ligg.

von

C.

Bezold und

INDICE ANALITICO
.MATERIE CONTENUTE

DEI.l.E

NEL SECONDO VOLUME

7.
(11

].

H.

a.

Maggio 62830 Aprile 029 .

Fuga

VX

abu Basir da Makkali a Madnah; sua riconsegna nelle


abu Basir uccide vmo dei Makkani e ritorna a Madlnah:
gli ingiunge di lasciare MadTnah. abu Basir riunisce una banda
I Qurayi si rivolgono a Maometto per essere
di fuorusciti e depredale caravane dei Qurays, p. 4.
liberati dalla molestia di questi briganti e Maometto richiama abu BasTr e i suoi a MadTnah.
abu BasTr muore al momento di ricevere la lettera del Profeta, p. 5.
2. Lettera di Maometto
ad alcuni banditi dei Kinanah, dei Muzaynah e di altre trib: forse la banda di ab Basir, p. 5-'>.

Depredazioni di

abfi Basir.

mani di due incaricati makkani,


Maometto lo dichiara libero, ma

di

p. 3.

3.

Riunione di Zaynab

figlia del

Profeta con suo marito abn-l-'As (Muharram),

p.

(i.

4.

Malferma salute del Profeta; alIndisposizione del Profeta: incantesimi degli Ebrei.
larme di Maometto e dei Compagni; leggenda di stregonerie degli Ebrei fatte merc capelli di
Maometto legati a nodi; l'angelo Gabriele rivela al Profeta l'esistenza dell'incantesimo; scioglimento del medesimo merc la rivelazione delle sure cxiii e cxiv, p. *-7.

Spedizione di

5.

localit,

del

]i.

H.

Kh avbar.

Doughty,

"i.
i5

p. 8-9.

Distanza di

Kh aybar

da MadTnah

castelli degli

Ebrei in quella

Descrizione di Khaj'bar e dei suoi abitanti, desunta dai viaggi in Arabia

,^

">

Motivi e data della spedizione (Muharram Rabi' I), p. 9-10.


Kh avbar: forze militari dei Musulmani e degli

8. Svolgimento generale della spedizione di


Ebrei; metodo di difesa adottato dagli Ebrei,

g 9. Preparativi della spedizione; in 10. Partenza dei Musulmani da MadTnah


ed episodi del viaggio, p. 13-14.
11. Trattative degli Ebrei con i Ghatat'n per un'alleanza
difensiva contro Maometto, p. 14-15.
12. Contegno sospetto dei Ohatafun, e varie versioni
p. 10-11.

differenza ed impreparazione degli Ebrei, p. 12-13.

da Maometto con
13. Preghiera di Maometto
una parte del territorio di Khaybar, p. 15-17.
14. Arrivo dei Musulmani dinanzi ai castelli di Khaybar;
al suo arrivo in Khavbar, p. 17-18.
prime scaramuccie; i Musulmani mutano campo per insalubrit del luogo, p. 18-19. 15. Esame
critico delle operazioni militari dei Musulmani e della difesa degli Ebrei, p. 19-20. 16. Primi
della parte presa
la

da loro

alla spedizione; probabilit che siano stati corrotti

cessione di

J^

Sj

assalti alle fortezze di al-Natah, p. 20.

denti durante gli assalti contro al-Natah,

17.
p. 21.

Atterramento delle palme,

p. 21.

18. Inci-

19. Distribuzione degli stendardi

durante

7. a.

INDICE ANALITICO

H.

questi assalti,

Marhab,

p.

p. 22.

23

J^

20.

Nuovi

Mu'adsi, p. 23-24.

il

castello di Sa'b

b.

25. Id., p. 25.

assalti contro al-Natah, p. 22-23.

22. Altri duelli fra

Ebrei e Musulmani,

24.

26. Bottino preso nel

p. 23.

21. Duello fra 'Ali e

23. Gli

Aslam espugnano

Incidenti della presa di questo castello,

medesimo,

p. 25-26.

27.

p.

Presa del castello

24-26
di al-

^ 28. Altra versione del medesimo fatto, p. 27.


30. Bottino
29. Assalto ai castelli di al-Siqq: espugnazione del castello di Nizar, p. 23-29.
castelli
e prigionieri di Nizar. Snfiyyali viene tenuta per s dal Profeta, p. 29-30.
|^ 31. Assalti ai

Zubayr; tradimento

di

un ebreo,

p. 2'-)-27.

di al-Katlbah: resa degli Ebrei:


tj

36.

Conversione dei
con

j;;

36.

Daws

34.

Contegno

affit-

del Profeta, p. 33.

negoziati con i Ghatafan. Arrivo a Khayljar di abu Hurayrab


monte D^u-l-Euqaybah ai Ghatafan, p. 33-34.

cessione del

vedova

e la

prende

moglie,

in'

p.

34-36.

Tentato avvelenamento del Profeta.


cora avvelenata,

38.

Daws

convertiti

p. 81.

Bicerca del tesoro di


Uccisione di Kinnah e matrimonio di Slaometto con Safisryah.
ibn abI-1-Huqayq; scoperta del medesimo; morte crudele di Kinnah; Maometto s'invaghisce
della

^ 37.

p. 30.

Concessione agli Ebrei di coltivare Khaybar, pagando ai Musulmani met del prodotto,
33. Critica delle tradizioni sui patti della resa di Khaybar; gli Ebrei proprietari, non

32.

tuari del suolo, p. 31-32.

tj

termine della conquista di Khaybar: patti della resa,

Kh aybar.

Divisione del bottino di

presenti alla spedizione di K^liavbar,


p. 39-40.

Una

ebrea tenta avvelenare Maometto con una pe-

p. 36-38.

p.

p. 39.

38-39. g 39. Norme osservate nella divisione; donne


40. Numero delle porzioni; valore delle medesime,

Divisione dei redditi delle terre di Kjiaybar,

41.

sioni date dal Profeta con

p.

40-41.

J?

42.

Elenco delle pen-

quinto, a lui spettante, dei redditi di Khaybar,

il

43.

Elenco dei musulmani uccisi a

45.

Conseguenze della presa

Kh aybar.

Kh aybar.

di

p. 43-45.

nomi

41. Altri

di uccisi, p. 46.

al-Haggg

Conversione di

p. 41-43.

b. 'Ilt

al-Sulami,

p. 4(!-47.

Ammontare

46.

Rendite del Profeta.

S 47.

Sottomissione di Fadak.
medesimi

stenza, ai patti

Jj

48.

di

delle rendite di

Gli Ebrei di

Khaybar;

il

Fadak

Maometto, e impiego delle medesime,

p. 47.

arrendono a Maometto, senza tentare resi-

si

Profeta tiene tutto per

s,

p.

48-49.

Ritorno a Madinah; spedizione di Wadi al-Qura. Lasciando Khaybar per ritornare a


Madinah, M.aomdtto passa per Wadi al-l^ura; sottomissione degli Ebrei dopo breve resistenza,
49. Amministrazione di Wadi al-Qura, p. 60-51. ^ 50. Ritorno di Maometto a
p. 49-50.
Ji

Madinah,
,^

51.

p. 51.

Venuta degli

As'ariti.

Arrivo

di abii

Kh uiavn.

Musa

al-As'ari con gli A.Var convertiti, p. 51.

52.

Conversione di alcuni banu

53.

Ritorno degli Emigrati dall'Abissinla.


Arrivo
l'Abissiuia, con la sposa di Maometto umm Habibah,

e gli altri Emigrati, p. 51-52.

Novero

p. 62-53.

S}

54.

di ciuelli che ritornarono dall'Abissinla,

tornatisene per conto loro in .\rahia,

56.

p. 51.

Novero dei Musulmani morti

t;

57.

Novero

i;

58.

Matrimonio

umm

Madinah

di Ga'far b.

66.

in Abissinia durante l'esilio,

Hablbah con Maometto,

p.

p.

55.

65.

p.

abi Talib dal-

Novero dei Musulmani

p. 63-54.

di quelli che nacciuero in Abissinia,


di

in

64-55.

INUICE ANALITICO

^'

59.

Uccisione del re parsiano Klsra Sirwayh,

fio.

Spedizione nel ITa^d.

S 01.

Spedizione di Turbah

(.Sui,

Conversione

m).

'Umar

H.

p. 55.

Abiin

di

7.-8. a.

Sa'Id e sua spedizione nel Na^d, p. 56.

b.

al-Kliattrib

1).

va ad assalire

'Ugz Hawfizin,

gli

p. 56-57.

62.

Altra spedizione nel

Nagd

63.

Spedizione di Fadak

(Sa'bn).

rante
sui

65.

il

66.

Basir

ab Bakr sorprende alcuni Hawazin nel Nagd,


Sa'd assale

b.

ritorno sono assaliti e uccisi dai Murrah, p. 67-5.

Murrah

Musulmani,

l'eccidio dei

Spedizione di Mayfa'ah
nel NaC'd
lanu Uwal ed
i

(.Sa'ban).

in

Fadak;

Musulmani du-

64. Ghalib b. 'Abdallab vendica

p. 58.

(lam.Tfian).
i

Murrah

p. 57.

band 'Abd

b.

Ghalib b. 'Abdallah al-Laythi assale presso Mayfa' ah


Tha'labah, p. 58-5S).

Spedizione di al-Ginab e Yumn (Sawvvl). Basir b. Sa'd assale GhatafSn nel Nagd fuga
67. Fuga di 'Uyaynah b. Hisn e suo incontro con
di 'Uyaynah b. Hi<n .iI-Fazuri, p. 5i'-60.
al-ll.Trith b. 'Awf al-Murri; sentimenti dei Qurays verso Maometto, p. 60-61.
i

t^

68.

Omicidio in

69.

Kh avbar

(.Sawwal).

'Abdallah

Sahl viene assassinato in Kliaybar; sospetto


imposta agli Ebrei, p. 61.

b.

Kb aybar; giuramento qasiimah; multa

connivenza degli Ebrei di

di

'Umrah al-Qadiyyab, o 'Umrah al-Qada, o "Umrab al-Qisas


rivo nelle vicinanze di
p. 63-64.
i

Makkah preparativi e principio


Makkah; turbamento dei Makkani;

reca in pellegrinaggio a

si

71. Cerimonie e sacrifizi durante

Ka'bah,

fedeli alla preghiera dal tetto della

gresso nel santuario della Ka'bah,


in

matrimonio con Maj-munah,

tutela di Ga'far b. abi Tiilib, p. 66-67.

Maometto

75.

g 74.

78.

Ritorno dell'ambasciata in Egitto

n b a r,

'Ammrah

sotto alla

tre giorni, insistono

di

che

Maometto con May-

p. 67.

Spedizione contro i bau Sulaym (Dzii-1-Higgah).


Musulmani sono tutti massacrati, p. 68.

ibn abl-l-'Awgii assale

Sulaym;

Hatib b. abl Balta'ah ritorna dalla sua


due schiave copte, Marj'ah e Slrln, p. 68.

(cfr. 6. a H., 49).

.tj

79.

Costruzione del

80.

Missione al principe Ghassanida Gabalah.

la fanciulla

Musulmani; nozze

77.

p. 61-65.

76. I capi Quray.s, scorsi

le

Ar-

70.

73. I Quray.s

missione in Egitto, portando al Profeta

Maometto

72. Bilal chiama


negano al Profeta l'inMaometto per mezzo di al-'Abbiis si unisce

Maometto pone

ritorno dei pellegrini a Madinah,

ingresso pacifico dei Musulmani,

pellegrinaggio,

Profeta cede; partenza di tutti

si ritiri; il

minah in Sarif

p. 65-66.

p. 60.

il

p. G5.

(Dzu-l-Qa'dah).

del viaggio, p. 61-(;2.

p. 6S.

Maometto munda una

lettera

al

principe

Ghassanida; incertezza della notizia, p. 69.


81. Incidente fra il principe abalah b. al-Ayham
al-fthassani ed un Beduino ai tempi di 'Umar; Gabalah abiura l'Islam e fugge a Costantinopoli, p. 69-70.

4j

82.

Prima ambasciata
di

Aruih

dei

bana

ITakha'.

8.
(1

Tavola cronologica,
5

1.

Venuta

due Nakha'iti a Madinah; conversione

di

b. Sarahil, p. 70-71.

a.

H.

Maggio 629 li Aprile 630

. V.).

p. 74.

Conversione di 'Amr e di Khalld (Safar). 'Amr


feta, fa un viaggio in Abissiuia; il Negus lo converte

X.XIX.

b. al-'A.s

turbato dai progressi del Pro-

all'Islam ed

'Amr va

Madinah a

sotto-

INDICE ANALITICO

p. 76-7t>.

mettersi al Profeta,

ed insieme con 'Uthmlin

i^

versione di tutti e tre all'Islam,

3.

Spedizione contro
sorprende un campo
bottino.

4.

Vn

B.

6.

avvia a Madlnah; incontro con 'Amr per istrada e con-

si

p. 76-77.

banu MulawTwih

Kadid

in

(Safari.

(jbalib

'Abdallah al-Laytbi

b.

banu Mulawwiii, un ramo dei Laytb, nelle vicinanze di Makkah


temporale salva i Musulmani dalle schiere nemiche che inseguono, p. 77-78.
dei

Spedizione di Dzat Atlah (Rabl'

Una

I).

schiera di

Musulmani

sotto ICa'b b.

massacrata da Arabi cristiani a Dzt Atlah, sulle frontiere del Balqa

ObifTiri

abbandona Makkah

Ki alid b. al-Walld per analoghe ragioni

2.

Talhab

b.

e fa

'Umayr

(Siria),

Suga' b. Wahb con una schiera di Musulmani depreda


Spedizione di al-Siyy (Rabl' I).
cune trib dei Hawuzin in al-Siyy, nel paese dei ban 'Amir b. Sa'sa'ah, p. 79-80.

Spedizione di Mu-tah (Gumada

Probabili

al-

p. 79.

al-

motivi della spedizione; pretesa uccisione di un


p. 80-81.
7. Allestimento della spedizione sotto il comando di Zaj-d b. Harithah: istruzioni date al medesimo,
p. 81-82.
8. Maometto accompagna i partenti; ultime istruzioni, p. 82. S5 9. Viaggio verso
la Siria; presentimenti di 'Abdallah b. Rawahah, p. 82-83.
10. Fasi della campagna; primi
scontri con i Cristiani Arabi del confine bizantino; riunioni di grandi schiere nemiche per respingere i Musulmani e loro ritirata, p. 83-84.
11. Versione degli storici greci: i Musulmani
sono sorpresi dagli Arabi cristiani, mentre meditavano assalire alcune trib durante la festa
1).

messo del Profeta per opera d'un Ghassanida

incertezza della tradizione,

Musulmani,

dei sacrifizi ; strage dei

schiere di

Zayd

p. 84-85.

tino a Mu-tah,

ritiratesi

12. Versione

fanno fronte

degli

ai Cristiani e

storici

musulmani:

le

sono sopraffatte dalle forze

numericamente superiori degli Arabi ligi a Bisanzio; strage dei Musulmani, fra i quali periscono i tre comandanti supremi, Zayd, Ga'far e 'Abdallah. Khillid b. al-Walld salva i resti dell'esercito disfatto e li riconduce al sicuro nel deserto, p. 85-86. 13. Khalid b. al-WalTd diviene
comandante dei resti dell'esercito fugato e li riconduce a Madlnah, p. 87.
14. Sgomento in
Madlnah; il Profeta informato miracolosamente del disastro; va a confortare la vedova di

a'far, p. 87-88.

15.

Novero dei Mnsalmani caduti a Mu-tah.


p.

16.

Ritorno a Bladinab.
prende

18.

Elenco

di

dodici

nomi

di

Musulmani

uccisi,

88-89.

le

difese, p.

SM-ii(t.

Accoglienza ostile

tj

17.

sxiperstiti dalla strage di

ai

Mu'tah; Maometto ne

Altre fonti per la spedizione di M-utah,

p. 90.

Ambasciata dei banti 'Amir

Incertezze della tradizione; '.Imir b. Tufayl ed


b. Sa'sa'ah.
durante una finta ambasciata, meditano assassinare il Profeta, ma all'ultimo momento vien loro meno il coraggio: morte nefasta dei cospiratori; memorie di altre
piccole ambasciate 'Amirite, p. 90-91.
19. Lettera del Profeta ad un '.Imirita, al-'Adda, p. 92.
alcuni

compagni

'.\miriti

20.

Lettera ai ^huza'ah (-umiida II).


nella comunit musulmana, p. 92-93.

Lettera del Profeta ai Khuza'ah, con la quale


21. Versione

di

li

ammette

ibn Sa'd della medesima lettera,

p. 93-94.

22.

Altre trattative con gli Aalam (cfr. 6. a. H., gS 23,24).


Antichit di rapporti amichevoli
fra gli Aslam e la f.nniglia di .Maometto; lettera del Profeta agli Aslam, con la quale li ammette nella comunit musulmana con patti di favore, p. 94-96.

23.

Conversioni fra

banu Sulaym.

di questa stirpe allo Stato

eventi, p. 97.
i;

26.

Conversione

di alcuni Sulamiti, ed adesione di varie trib

medesimi

S 24. Versione di ilm al-Kalbi dei


S 2u. Concessioni del Profeta ai Sulamiti convertiti, p. 97-98.
p.

96-97.

Lettere a vari membri della stirpe dei banu Salaym (banu Harithah). Lettera a
Salimah b. Mlik, p. 99.
27. Lettera a 'Abbas b. Mirdas, p. 99.
28. Concessioni a vari
Sulamiti, p. 99. S 29. Altra concessione a Salimah b. Mlik, p. 99.

30.

Musulmano,

Spedizione di Dzat al-Salasil (umda

II).

'Amr

Mu'-ulmani contro alcune trib del confine bizantino;

tj

b. al-'.Xs mandato con una schiera di


nemici troppo numerosi rendono 'Amr

INDICE ANALITICO

]iiudoiitf; egli

di

comando

3. a.

H.

chiede altri sor.corsi, che vengono sotto ab 'Ubaydah b. al-Grarriih ; questione


'Ar.:i' ed ab 'Ubaydah, p. 0!)-100.
31. Insuccesso della spedizione; ritorno

tra

a MadTnnh, p. 100-101.
S 32. Episodio di nhu Bakr e di un arabo della trib di Tayy, da lui
convertito durante la spedizii:. e, p. 101.
33. Episodio di 'Amr b. al-'.\s; indulgenza di Mao-

metto riguardo

lavacri puii.icatoii,

p.

101-102.

Spedizione di Sif al-Bahr, o al- Kh abat (Eagab).


Una schiera musulmana sotto ab
'Ubaydah si rei-a presso il Mar Rosso per punire alcuni Guh:iynah; scarsiti di viveri; generosit
musulmani morenti di fame, p. 102-103. 35. Un grande pesce
di Qays b. Sa'd nel nutrire
trovato sulla riva del mare serve a sfamare i Musulmani, p. 103.

34.

!;)

36.

Spedizione di al-Ghabah.

EifiT'ah al-usami, p. 103-104.

38.

La

presa di Ma.kkah.

Jlakkah, p. 105-10(5.
si narrano le ragioni ed
:i

S 40.

39.
i

'Abdallah b. abl Hadrad sorprende, uccide e depreda Qays


37. Versione di al-Waqidi del medesimo fatto, p. 104-105.
Ji

b.

Valore storico della lettera d 'Urvvah b. al-Zubayr sulla presa di


Lettera di 'Urwah h. al-Zubayr al califfo 'Abdal-inalik, nella quale
presa di Makkah,

fatti principali della

p.

10<;-108.

Storia precedente dei conflitti fra i Bakr


(versione pi recente) Eamadiin.
ed i IChuzri'ah: atti successivi di rappresaglie; infine i banu Bakr assistiti dai Qurays, nonostante il patto di al-Hudaybij-yah, uccidono un Khuzfi'ita; conflitti entro la citt di Makkali,
p. 108-111.
41. Incertezza delle notizie sui fatti successivi; offensori ed offesi ricorrono al
Profeta, gli uni per scusare, gli altri per accusai-e, p. 111.
g 42. Tenore delle trattative con
Maometto, p. 111-112. 43. Notizie contradittorie sul tenore delle medesime, p. 112113.

Presa di Malckali

44. A'ersione di al-Waqidi sulle proposte di accomodamento messe innanzi dai Qurays, p. 113.
45. Altra versione dello stesso al-Waqidi; invio a Madnah di abu Sufyan, p. 113-114.
46.
Incontro di abu Sufyn in cammino verso Madinah con la missione l<huzS'ita che ritor

nava da Madinah a Makkah, p. 114. . 47. Infelice esito della missione di ab Sufyan nulla
ottiene dal Profeta, e viene anche schernito, p. 114-115.
48. Irritazione e scoramento dei
Qurays per l'insuccesso di ab Sufyan, p. 115-116.
49. Preparativi segreti di Maometto per
;

Makkah; precauzioni
del compagno Htib b.

suo vero intento, p. 116-117.


i
Qurays; sco
perto, ma perdonato dal Profeta, p. 117.
51. Invio di messi alle trib alleate; riunione e
partenza dell'esercito musulmano, p. 118-119.
g 62. Adesione di 'Uyaynah b. Hisn, p. 119.

la spedizione contro
50. Indiscrezione

per tener celato

il

ab! Balta'ah, che vuole informare

Proseguimento del viaggio di Maometto; allarme dei Hawazin sui veri intenti del Profeta,

54. Arrivo di alcuni disertori qurasiti nel campo musulmano; ab Sufyan b. alp. 119.
al-'Abbas si imisce con il Profeta in al^ 55.
Harith ed 'Abdallah b. abl L'mayyah, p. 120.
56. Arrivo dei rinforzi Sularaiti, p. 121. S 57. Sospetti dei Qurays;
ubfah, p. 120-121.
ab Suf3'n b. Harb sotto la protezione di al-'.\bbns ha un abboccamento con il Profeta e concorda con lui i patti per la resa di Makkah, p. 121-124.
58. Rivista delle forze musulmane,

l'avanzata
su
Makkah,
sollecita
Maometto
124.
59.
p. 124. 60. Arrivo di ab Sufyan

p.
in Makkah; turbamento dei Quraj-s; la minoranza intransigente si prepara a resistere, p. 125.
61. Movimento convergente delle quattro colonne musulmane su Makkah; breve mischia
di al- Kli andamnh ingresso trionfale del Profeta nella citt santa, ]>. 125-126.
j} 62. Contegno
63. Maometto pianta
dei Qurays; incidente di ab Quhufah, padre di ab Bakr, p. 126-127.
53.

Ji

64. Discussioni di giureconsulti sulla vera


la sua tenda nelle bassure di Makkah, p. 127.
natura della occupazione di Makkah, se presa con le armi, o per capitolazione regolare, p. 127.

65.

Funzioni in Makkah

Visita del Profeta al santuario makkano


e predica di maometto.
tj
66. Versione di ibn Ishaq
compiute; abbattimento di idoli, p. 127-129.
^ 67. Verdel discorso tenuto dal Profeta ai Musulmani nel piazzale della Ka'bah, p. 129-130.
68. Consegna delle cliiavi della Ka'bah
sione di al-Waqidi del medesimo discorso, p 130-132.
69 Prestazione di omaggio e
e conferimento del diritto d'alibeverare i pellegrini, p. 132.
giuramento nelle mani del Profeta, p. 132.
70. Leggende sull'abolizione del culto pagano
in Makkah, p. 132-133. 71. Il territorio di Makkah dichiarato sacro e se ne fissano i confini, p. 133.
^72. Bilal chiama i Musulmani alla prima preghiera pu1)blica intorno alla Ka'bah,
e cerimonie

da

lui

p. 133.

XXXI.

. a.

8 73.

INDICE ANALITICO

n.

inflitte ai nemici dell'Islam. Pentimento e perdono di Suhayl b. 'Amr, p. 133-13-1.


Pentimento e perdono del poeta ibn al-Ziba'ra, p. 13-1. 75. Grazia concessa a Hu-way^ ^*^- Conversione ed omao;gio delle donne qurasite, p. 134-135.
ti b b. 'Abd al-'Uzza, p. 134.
suo perdono, p. 135.
78. Fuga di Safwan b. Umayyali;
S 77. Fuga di 'Ikrimah b. abi Gahl e
Maometto gli concede un salvacondotto e poi con regali lo induce a convertirsi, p. 135-136.
g 71. Infedelt di 'Abdallali b. Sa'd b. abi Sarh, sua condanna a morte, e sua grazia, p. 13fi-137.
^ 80. Condanna a morte ed uccisione di al-Huwayritl b. Xuqayd/, p. 137. 81. La grazia
al proscritto Habbur b. al-Asvcad, p. 137. g 82. Uccisione di 'Abdallah b. Khatal e delle due
cantanti, che avevano dileggiato il Profeta, p. 137-138.
83. Uccisione di Sarah, liberta, che
aveva cantato poesie oifensive per il Profeta, p. 138.
84. Uccisione di Miqyas b. Subabah,

Punizioni

74.

Jj

p. 138-139.

8fi.

85.

La

grazia a Wahsi l'Abissino,

p. 139.

Maometto calma le apprensioni dei Qurays, p. 139.


Incidenti della dimora in Makkah.
87. Prestiti fatti da ricchi Makkaui al Profeta, p. 139-140. 88. Omicidio in Makkah ed
ammonimento del Profeta, p. 140-141.
89. Malumori e timori fra gli Ausiir, sedati dal

90. Maometto fa l'elogio di Makkah, p. 142.


91. Maometto difende le
i?
donne raakkane da allusioni offensive dei Compagni, p. 142.
92. Hind, la moglie di abii

Profeta,

p. 141.

Sufyan, presenta doni al Profeta,

Ji

94.

Maometto

Makkah, p. 143.
9(>.
salemme con una lampada,
metto
in

g 100.

fissa

p.

142.

93. Incontro del Profeta con suoi parenti di latte, p. 142.

uno schiavo makkano, p.


Voto di Maymiinah, moglie

riscatta

p. 143.

97. Descrizione delle fattezze del Profeta.


g 98. Maop. 143-144.
99. Soppressione del culto idolatra

alcune disposizioni commerciali,

Makkah

95. Valore di preghiere fatte in


del Profeta, di ornare il tempio di Geru143.

e distruzione degli idoli domestici, p. 144-145.

Distruzione di doli nei dintorni di Makkah. Spedizioni di al-Tufayl b. 'Amr, di Sa'd


Zayd, di 'Amr b. al-'.\s e di 'Ali per distruggere alcuni idoli nelle vicinanze immediate di
Makkah, p. 145-14(5.

b.

S 101.

Spedizioni militari nei dintorni di Makkah.


Khrdid b. Sa'ld a 'Urajiah,
Nakhlah,p. 14vl47.
e di

g 103.

Dimora
p.

g 104.

105.

di

Maometto

In

Sneiizione

di

HiAm

h. al-'.\s a

Yalamlam,

g 102. Khlid b. al-Walld distrugge l'idolo di al-'Uzza in

14<.

Makkah.

Maometto rimane

in

Makkah

o quindici o venti giorni,

147.

Numero dei Musulmani presenti alla presa di


uomini; loro euuracrazione per trib, ]i. 117.
Conversione di 'Abbas
viene a farsi musulmano

b.

g 106.

p.

in

Makkah.

Si

dice

Mirdaa. 'Abbas b. Mirds al-Sulami spezza


Makkah, p 147-148.

Fonti per la presa di Makkah.

Altre fonti,

fossero

dieci

mila

l'idolo di

famiglia

in cui si narra a lungo la conquista di

Makkah,

p. 148.

107.

Incertezza delle fonti sui veri fatti di questa spedizione,


g 108. Precedenti preislamici antichi rancori e delitti fra Qurays, GailzTmah e Sulayni,
149-150. g 109. Klialid recasi fra
ban GadzTmah, e fa massacrare molti tra quelli che si

Spedizione dei ban Gadzimah.


p. 14.S-14!!.
p.

arrendono senza difendersi, p. 150-161.


g 110. Proteste nel campo musuliano ed in Makkah
contro la crudelt di Khalid responsabilit del Profeta, p. 151.
g 111. Altra versione del medesimo fatto, p. 151-152.
g 112. Maometto manda 'Ali a indennizzare con danaro i ban GadzTmah per i membri uccisi da Khalid, p. 152.

g 113.

Battaglia di
al-Zubayr,

g 114.

p.

Hunayn

(versione di 'Urvvah).

La

battaglia di

Hunayn

narrata da 'Urwah

b.

152-153.

Spedizione di Hunayn (versione pi recente). - I Hawazin ed i ThaqTf si riuniscono in


Awtas sotto Mlik b. 'Awf, Qilrib e nz-l-lshimr SabT. Proteste di Durayd b. al-Simmali,
p. 153-1I;4. g 115. Maometto manda spie a scoprire il numero e le intenzioni degli Arabi riu-

]N1>1CE ANAI.lTirO

aiti in

Awtas,

leati, e fa

154-165.

p.

che
p.

11<>.

Maometto

p. 155.

117.

si

H.

loro alprepara ad assalire i Hawazin ed


e (Jurays che accompagnano il Proleta in
i

Pagani

della partenza di Maometto; numero di uomini (12.000)


Incidente dell'albero T'^at al-An\vat venerato dai pagani,
15fi. - S 120. Incidente leggendario fra Maometto ed il genio j'agano d'un santuario idolatra,
156-157.
121. L'esercito musulmano si avvicina alle posizioni nemiche senza trovar traccia
p. 155.

questa spedizione,
p

provvista di armi,

S. a.

si

mena

S 118.

appresso, p. 156.

Jj

Data

liti.

122. I Musulmani si avanzano entro il Wadi Hunayn; loro disposizione


numeri ed enumerazione delle trib e dei loro contingenti nelle schiere di Mao123. I Hawazin tendono un agguato ai Musulmani; li sorprendono nella
metto, p. 157-158.
parte pi angusta della valle e mettono in fuga l'avanguardia; un piccolo gruppo di fedeli inVittoria
torno al Profeta arresta la fuga e salva l'esercito da un disastro, p. 158-160.
fi 124.
degli Arabi, p. 157.

strategica; loro

125. Uccisione di
Musulmani strage e fuga dei Hawazin e dei loro alleati, p. 160-161.
bambini nel campo nemico, p. 161. g 126. Uccisione di alcune donne nemiche, p. 161.
127. Turbamento e vari umori dei Qurays, mentre l'esito della battaglia pendeva ancora in129. Incidenti
certo, p. 161-162. g 128. Morte del vecchio Durayd b. al-Simmah, p. 162.

dei

{5

i^

^ 130. Inseguimento dei fugminori della battaglia; contegno incerto dei Sulaym, p. 162.
kj
131. yue.stioni per il possesso
giaschi; espugnazione del campo nemico in Awtas, p. 163.
132. Incidente dello schiavo cristiano non circonciso
delle armi tolte agli uccisi, p. 163.
Jj
trovato fra i morti sul campo di battaglia, p. 163-164. 133. Bottino preso ai vinti; disposizioni date dal Profeta, affinch tutta la roba venga regolarmente riunita in attesa della
sj
134. Sentenza di Maometto su Mul.iallam colpevole di omidivisione futura, p. 164-165
tutto il bottino a al-i'riinah, p. 166.
135.
Invio
di
136. al-Tufayl b.
cidio, p. 165-166.

'Amr per ordine del Profeta distnigge l'idolo Pzii-l-Kaftayn, p. 166. 137. Altre fonti perla

battaglia di

138.

Hunayn,

p. 166.

Blasnlmani cadati a Hunayn.

Elenco di cinque nomi,

139. Spedizione e assedio di Ta-if (versione di 'Urwah).


secondo 'Urwah b. al-Zubayr, p. 167-168.

p. 166-167.

La

spedizione e l'assedio di Taf

Cammino preso da Maometto nel re 140. Spedizione ed assedio di Ta-if (versione pi recente).
carsi da Hunayn a Ta-if, p. 168-169.
141. Preparativi dei Thaqlf per resistere ai Musulmani,
ij
142. Primi assalti infelici dei Musulmani contro le mura di Ta-if, p. 170.
p. 169-170.
143.
Durata
dell'assedio
di Tii-if; valida difesa degli abitanti, nonostante le macchine d'assedio
Ji
adoprate da Maometto, p. 170-171.
144. I Thaqlf respingono gli emi.ssari del Profeta ed
ogni proposta di trattative; vendetta dei Musulmani, p. 171.
145. 'Uyaynah b. Hisn entra

in Ta-if, per incarico di Maometto,

zione d'una parte dei vigneti di

ma

Tri-if;

incoraggia i ThaqTf a resistere, p. 172.


nuovi negoziati infruttuosi, p. 17'2-173.

146. Distr;; 147. Sa'd b.

148. Perdite subite dai


che ingiuriava i Musulmani, p. 173.
fi
Thaqf con i loro archi, p. 173.
149. Episodio di al-Mughlrah b. .Stt'bah, il quale procura la morte di un Musulmano, p. 173-174.
g 150. Maometto
promette la libert a tutti gli schiavi dei Thaqf, che evadano dalla citt assediata, p. 174-176.
sua punizione per certe parole sconcie
S 151. Episodio dell'ermafrodito, servo di Maometto, e
da lui pronunziate, p. 17.5-176.
^ lb2. Insolenze del poeta ab Mihgan; il Profeta scoraggiato

abi

Waqq^

un

uccide

Musulmani per

thoijafita,

tiro preciso dei

il

163. Maometto si decide a rinunziare all'assedio di T-if,


Musulmani ricevono l'ordine di levare l'assedio; malcontento dei Com-

pensa a levare l'assedio,


p.

176-177.

pagni,

p. 177.

154. I

p. 176.

5?

155. Incidenti della partenza;

malumori,

p.

177-178.

(5

156. Altre fonti per

l'assedio di Ta'if, p. 178.

167.

Novero dei Masulmani morti sotto

Ta-if.

Elenco

di ibn Ishaq,'p. 178-179.

168. Elenco

di al-Waqidi, p. 179.

159.

Incidenti del viaggio tra Taif e al-Gi'ranah, p. 179.


160. Altri
Convegno di al-rranah.
incidenti del viaggio, p. 180.
161. Arrivo a al-i'rnah; difficolt della divisione del bottino;
t;
162. Versione di al-WHqidi del tumulto durante la diviviolenze dei Beduini, p. 180-181.
donne catturate a Hunayn, p. 1H2-1H3.
Divisione
delle
181-182.
163.
S 164. Spartisione, p.

zione dell'altro bottino ed elenco delle persone che ricevettero dal Profeta doni speciali per indurli a convertirsi, p. 183-184. - 165. Altro elenco delle persone, che ebbero doni dal Profeta,

INDICE ANALITICO

H.

8. a.

S 16(5. Proteste contro la condotta di Maometto e sua giustitcazione, p. 185.


Donde Maometto pigliasse i doni fatti ai Qurays, p. 185-186.
168. Altre accuse lanciate contro Maometto per i doni fatti, p. 186. 169. Episodio di Dzu-l-Khuwaysarah. p. 186-187.
170. Quota avuta da ogni guerriero nella divisione del bottino, p. 187. S l'i^l- Arrivo degli
p.

184-185.

167.

ambasciatori Hawazin, e restituzione delle donne catturate, p. 187-189.


172. Conversione di
Hawazin, p. 189.
Malik al-Nasri, capo dei Haveiizin; sottomissione di tutti
,^ 173. Malumori
tra gli Ansar per la generosit del Profeta verso i Qurays ed i nemici, e sua allocuzione ai mal
contenti, p. 190-191.
174. Altre fonti per i fatti di al-G-i'ranab, p. 191.

Maometto fa il piccolo pellegrinaggio e nopellegrinaggio a ISakkali (Pzu-1-Qa'dah).


mina un suo luogotenente in Makkab; ritorna a Madlnah, p. 191-192. 175, A. Incertezza delle
fonti sulLi nomina del luogotenente in Makkah, p. 192.

175. Il

ti

i;;

matrimonio con la Kilabita (Dz-l-Qa'dah).


con un'araba dei Kilab, e divorzio della medesima,

176. Il

un matrimonio

193.

Conversione air Islam di trib arabe nel Bahrayn.

179.

Bahrayn

viventi nel

Missione di

S 180.

e loro raj'porti

al-' Ala b.

con

l'

Profeta, p. 195-197.

marzuban

al-Hadrami nel Bahrayn

parziale delle conversioni,

183.

p.

il

trib

versione di al-'Waqidi).

Invio di al-'Ala

un signore

del

Bahrayn, ed a Asblbukht,
Bahrayn; natura

182. Difficolt incontrate dall'Islam nel

198.

Ambasciata degli 'Ab al-Qays.


loro trattative con

politiche delle

p. 194-195.

principe al-Mundzir al-'Abdi; testo di lettere del

il

181. Testo di lettere a Hilal,

di Hagiir, p. 197-198.

Condizioni

impero Sassanida,

nel Bahrayn, negoziati e corrispondenza con

J5

Dispiaceri del Profeta in

p.

Diffusione dell'Islam nell'Arabia Orientale: 1. BAHRAYN.


Relazioni fra maoNatura incompleta delle notizie storiche, p. 193.
le trib del Bahrayn.
178. Leggenda di .il-Asagg e dei primi rapporti tra Maometto e le trib del Bahrayn, p. 193-194.

177.

metto e

&;

'Abd al-Qays vengono a Madlnah

Gli ambasciatori degli

Profeta, p. 198-199.

|^

184.

Altri documenti scritti

dal Profeta agli

g 185. Testo di altre lettere del ProLettera del Profeta ad al-Akbar degli 'Abd al-Qays, p. 201-202.
188. Altra versione di una
j^
187. Versione di Yaqut dogli eventi nel Bahrayn, p. 202-203.
lettera scritta dal Profeta al popolo del Bahrayn (da ibn al-Kalbi), p. 203.

Arabi del Bahrayn


feta, p. 200-201.

189.

tj

in seguito all'ambasciata, p. 199-200.

186.

Bsame critico della pretesa conversione del Bahrayn. Difficolt di comprendere la


vera natura dei rapporti tra Maometto ed il Bahrayn: natura essenzialmente politica dei medesimi e come la verit di ci risulti dallo studio degli eventi della Riddah, p. 203-206.

190. 2.

'UIIXAIT

due

'A.s ai

ISissione

di

'Amr

'Uman

b. al-'As nell'

fratelli Ciulanda, signori dell'

'Uman

e trattative

(DzQ-l-Qa'dah).

con

medesimi,

p.

Invio di

206-207.

'Amr

b. al-

191. Ver-

S 192. Critica delle tradizioni precedenti e


trib dell' 'Uman, ossia pi politici che religiosi,

sione di al-Baladzuri dei medesimi eventi,

p. 208.

vera natura dei rapporti del Profeta con

le

p. 208-210.

J5

193.

Matrimonio
p.

sj

195. Il

210.

di

Maometto con Mulaykah.

194. Notizie di al-W.qidi su questo

pellegrrinaggio annuale (Dzu-1-Higgah).

Altro insuccesso matrimoniale del Profeta,

matrimonio

fallito, p. 210-211.

Feste del pellegrinaggio annuale in Makkab,


commerciali bandite in quella circostanza,

dirette dal luogotenente del Profeta, e disposizioni


p. 211.

<;

196.

197.

figlio di Maometto. La concubina Maryah partorisce


maschio; gioia del Profeta; gelosia delle altre mogli, p. 211-212.

Nascita di Ibrahlm,
tglio

Le ambasciate
Madiuah,

p.

212.

delle trib.

al Profeta

un

Principio delle ambasciate delle trib arabe al Profeta in

INDICE ANALITICO

198.

Divorzio di Sawdah.

Maometto

6.-9. a.

fa divorzio dalla moglie

Sawdah,

H.

e poi dietro sua istanza

la riaiiunetto nel gineceo, p. 212.

lt>9.

Conversione dei banu Suda.


convertono

200.

all'

Islam,

Suda (Madzhig) mandano un'ambasciata a Madinab e

Conversione dei banu Tha'labah (Ghataf an).


Dzubyn (Ghatafan),

201.

Morte

Zaynab.

di

si

p. 212.

Ambasciata

conversione di una parte della trib,

Muore Zaynab,

dei Tha'labah, un

ramo

degli

p. 213.

del Profeta; divario delle tradizioni sulla data,

figlia

p. 213.

202.

Costruzione del
arringare

sj

Jj

minbar.

Il

Profeta ordina la costruzione di un

moschea,

p.

213-214.

fedeli nella

Hatim

203.

Morte

20-i.

'Abdallah Abi al-Lahm.

di

al-Ta-i.

Divario delle notizie sulla morte di Hatim

Morte

(20 Aprile

i)

1.

p.

di

9.

Tavola cronologica,

'Abdallah

.\bi

n ba

r,

o pulpito per

al-T<vi, p. 214.

al-Labm, Compagno del Profeta,

p. 214.

H.

a.

630-8 Aprile

631. . V.).

216.

Invio dei rappresentanti per la riscossione delle tasse.


presentanti alle trib per riscuotere

Il

manda

Profeta

suoi rap-

tasse dovute; elenco degli inviati e delle trib, p. 217-218.

le

Una trib dei Tamlm, vivente tra i Kbuza'ah,


Spedizione contro i banu Tamim (Mubarram).
perch non musulmana, si rifiuta di pagare; Maometto manda una spedizione sotto 'Uyaynah b.
Hisn al-Faz'ari per punirli, p. 218.

2.

!^

3.

4.

Ambasciata

bann Tamim.

Dimore

e condizioni dei

Tamlm,

p. 218.

dei banu Tamim.


Viene a Madinah un'ambasciata di Taralm per riscattare i
consanguinei catturati nella precedente spedizione; conflitto oratorio e poetico conversione degli
ambasciatori, p. 219-220.
6. Elenco delle donne tamimite catturate dai Musulmani, e secondo
;

elenco degli ambasciatori tamimiti,

6.

220-221.

p.

Incidente nella riscossione delle tasse presso i banu-1-Mustaliq. Il rappresentante del


Profeta, male interpretando le azioni di alcuni Arabi Mustaliq, ritorna a Madinah; Maometto
medita una spedizione contro di essi, quando una commissione della trib viene e Madinah e
chiarisce l'equivoco, p. 221.

S^

7.

Ambasciata dei Bahilah.


segnatogli dal l'rofeta,

p.

Viene a

221-222.

j^

Madinah Mutarrif al-Bahili e si converte; documento con8. Testo del documento concesso da Maometto ad un altro

Bahilita, Nahsa!, p. 222-223.

9.

conquista della

citt, si

chiarazione

fede

di

b.

b.

Mas'ud in

Zuhayr.
Il poeta Ka'b b. Zuhayr, fuggito da Makkah prima della
arrende alle ragioni del fratello Bugayr e viene a Madinah, facendo dimusulmana nelle mani del Profeta; compone il famoso poema Banat

Conversione di Ka'b

Su'ad, p. 223-224.

10.

Uccisione di 'Urwah

converte e poi ritorna in patria


11.

Conversione di Malik

b.

jier

'Awf

Ta-if.

convertire

'TJrwah
i

b.

Mas'ud viene da Ta-if a Madinah,

suoi consanguinei; sua uccisione, p. 224-226.

al-Nasri (cfr. 8. a. H., 172), p. 226-227.

si

9. a.

S 12.

INDICE ANALITICO

3.

Sottomissione d'una parte dei banu Asad b.


loro parole altezzose, e conversione, p.
degli Asad

Khuzaymah

iMuharraiu).

Ambasciata

2-27-228.

S 13.

S 14.

Spedizione di Qntbah b. 'Amir contro i banS Khath'am


accampamento di Khath'ai;iiti e ritorna a Madlnah con molto

Ambasciata degli 'Udzrah.


sione, p.

S 15.

55

di

Ifi.

{8.

t}

ISJ.

gli al-Qurta (Eabr

(Eabi'

Z.ettera ai ban Gu'ayl (Bali).


dei medesimi, p. 232-233.
b.

I).

p.

20.

al-Dahhak assale e

I).

Matrimonio

infelice del

Dimore

condizioni dei Bali,

p. 281.

17.

.^

Am-

231-232.

Testo della lettera di Maometto ai u'ayl

Mugazzaz a Sa'aybah

(Eabi' II).

spedizione contro alcuni Abissini sbarcati sulla costa araba,

p. 23')-231.

Conversione dei banu Ball (Rabl'

Spedizione di 'Alc[amali

I).

p. 22!:-230.

basciata dei Bali e loro conversione,

t?

alcune trib degli 'Udzrah, e loro conver-

di

Maometto con Asma al-Sindiyyah

Profeta e ripudio di Asmii,

.^

Sufyan contro

b.

Qurta; parricidio,

Matrimonio

15,A.

Ambasciata

C^utbah sorprende un

bottino, p. 228-229.

22!i.

Spedizione di al-Dahhak
sconfigge

(Safar).

p.

conversione

Differenti versioni

su questa

233.

Spedizione di 'Ali per dintruggere l'idolo al-Fals lEabT' III.


'Ali penetra nel paese dei
Tayy, sorprende un campo dei Nabhan (Tayy), uccide
prigionieri clie si rifiutano di convertirsi,
distruggo l'idolo al-I'als e ritorna a Madlnah con molto bottino, p. 23-1-235.
i

tj

21.

Spedizione di 'XJkkasah a al-Habab.

t)

22.

Slorte del
p.

t)

23.

Negus

di Abissinia.

Spedizione con ignoto risultato,

Muore

p.

235.

Negus d'Abissinia; rincrescimento

il

del Profeta,

235.

Incidenti minori della vita in Bladinah; litigi fra le mogli del Profeta.
offende con

il

conflitto delle

Profeta, [lorch egli giace con

medesime con

il

Profeta

Mryab

Hafsah

si

nella sua .stanza; .scand.ilo fra le mogli;

rivelazione quranica

alla

fino

si

conclude

la

pace,

p. 23i)-237.

Si accusa Mryali di adulterio; 'Ali per ordine


S 23,A. Intrighi contro la concubina SXaryah.
del Profeta verifica che il .supposto amante era un eunuco, p. 237-238.

S 24.

Spedizione di Tabuk (Itagab Eamadan).

Ragioni

parte delle tril)u cristiane del confine Sirio, p. 238-240.

Maometto,

della spedizione; timori di aggressione

i^

25.

Grandezza dei

jireparativi

da
di

Invito allo trib di partecipare; contributi dei Compagni; opposi,


zione degli Ipocriti; difiicolt dei preparativi, p. 240-242. Jj 27. I Piagnoni, al-Bakki'un: elenco
p.

240.

Jj

2(!.

dei loro nomi; Musulmani disertori, p. 242-244.


28. 'Ali rimane a Madlnah e suo pentimento:
diserzione di abS Dzarr, che, pentito, poi raggiunge il Profeta, p. 244-245. (5 2!). Fine dei prei^OO. Elenco
parativi; ammontare delle forze musulmane; loro divisione e partenza, p. 215-246.

S 31. Incidenti del viaggio;


Tabuk, p. 246-247.
sj 32.
Concessione del Profeta agli Ebrei; banu 'Arld di Wadi
p. 247.
3-t. DeAltra concessione nel Wfidi al-Qura a Sanbar al-Irsi, p. 218.
f)

delle stazioni traversate dal Profeta nel recarsi a

malumori tra
al-Qura,

p.

gli Ipocriti,

247-248.

S 33.

35. Incidenti della sosta dei Musulmani


in al-Higr; portenti, p. 249-250.
in Tabuk; incidenti durante la medesima, p. 251-252.
}j 80. Sosta
Altri incidenti in Tabuk; falsi rumori sulle mosso di Eraclio, p. 252-253.
65 37.

scrizione di al-Higr e delle sue rovine,

p.

248-249.

t^

3S.

Al campo di Tabiik viene Yuhaunab,


Trattato con Yuhannah, re di Aylah.
e conclude un trattato con il Profeta; testo del medesimo, p. 258-255.

-NXXVI.

re di Aylah,

INDICE ANALITICO

\i;'.

H.

9. a.

Ambasciatori degli abitanti di


Trattati con ^li abitanti di Garba, Adzrah e Maqna.
(Sarbi, A<lzriib e Maiinfi vengono a Tabuk e lOiulaJuo trattati con il Profeta; testo dei raedesiini, p. 255-256.

-10.

Trattato dei bana

Testo

Gaubih (Maqna).

del trattato con gli

Kbrei dei banQ anbah,

p. J56-27.

41.

Incidenti della dimora in Tabnk.

i^

42.

Ritorno da Tabnk a Sladinah.

Musulmani cacciano

nei dintorni di

Sofferenze dei Musulinaiii per

condotta insubordinata degli Ipocriti, p. 257-258.


Altre tonti per
contro la vita di Maometto, p. 258-255^.
Ji 41.
il

ritorno;

ij

45.

Klialid
Spedizione di Dumah al-Gaudal (Ragab).
ed e.spugna DCimah al-andal e mena Ukaydir principe

medesimo,
!:)

46.

p.

b.

di

p. 257.

mancanza d'acqua durante

S 43.

la

Tabk,

Attentato degli Ipocriti

spedizione di Tabk,

p.

259.

al-WalTd, partito da Tabuk, sorprende

Dmah

Madlnah; trattato con

il

269-2G1.

Damali al-Gandal. - Enumerazione dei luoglii chiamati Dumah;


Dumah al-fiandal e pretesa connessione con Dmah al-Hlrah; critica
De Goeje: la connessione fra Dumah al-Gandal e Dumah al-Hlrah proba-

Critica delle tradizioni su


tradizioni sull'origino di
delle conclusioni del

bilmente una finzione tradizionistica, p. 261-264.


47. Esame delle tradizioni .sul conto di
Ukaydir preteso principe di Dfimah; presunta spiegazione di questa figura tradizionistica. Critica
delle tre spedizioni di Maometto contro Diimali al-Gand.al, p. 264-268.
S 48.

Ambasciata
cune

S 49.

Venuta a Madlnah del rappresentanti di


di alcune famiglie dei Kalb.
Kalb. e te.-ito del trattato da essi concluso con il Profeta, p. 269-270.

al-

famir;IL' dei

Trattato con

banu Ganab (Kalb).

Lettera

del Profeta ai

ban Ganb, un ramo

dei Kalb,

p. 270.

.*}

50;

Trattati con i bana Ghadiya ed 1 bana 'Urayd.


con gli Ebrei della trib dei ban Ghadiya, p. 270-271.
dei

.^

52. Iia

ban 'Urayd,

Testo del trattato concluso dal Profeta

S 51- Testo del trattato

con

gli

Ebrei

p. 271.

distruzione della

moschea

3Zai;g:id al-Dlrar.

Alcuni Musulmani insubordinati co-

struiscono una moschea in Madinah: Maometto, dopo qualche incertezza, ne ordina la distruzione, p. 271-273.

53.

s^

54.

Morte

di

umm Kulthnm

Le ambasciate
ibn

S 56.

Muore

Conversione di alcuni Arabi Kinanah.


nanah ed opposizione degli

S 55.

(.Sa'ban).

Isliiiq,

p.

altri

umm

a convertirsi,

delle trib arabe.

Kulthm,

figlia del Profeta, p. 273-274.

Conversione di alcuni Arabi della trib

di

Ki-

p. 274.

Principio delle ambasciate delle trib arabe, secondo

274-275.

Ambasciata dei Thaqif


dei Thaqli per

e conversione dei

medesimi all'Zslam (Ramadan).

Allarme

continui progressi della causa musulmana; partenza dell'ambasciata per trat-

tare con Maometto,

p.

57. Arrivo dell' anib:\sciata a Madlnah e primi incidenti


58. Corso delle trattative e difficolt opposte dai Thaqif alle conconclusione del trattato, p. 277-279. 59. Ritorno degli ambasciatori
275-276.

della loro dimora, p. 276-277.

dizioni di

Maometto;

a Taf; loro precauzioni per ottenere

il

consenso dei cittadini; distruzione dell'idolo al-Lt,

p. 279-281.

ij

60.

Ambasciata dei re di Himyar nel Yaman (Ramadan). Versione


sciata dei re di Himyar per annunziare la loro conversione, p. 281-282.
tato concluso fra

Maometto ed

trattative fra ilaometto ed

re di

Himyar,

p. 282-284.

re himyariti, p. 284.

di al-Waqidi sali'

61.

amba-

Testo del trat-

62. Versione di al-Madffini delle

63. Testo di un'altra pretosa lettera del

9. a.

INDICE ANALITICO

H.

Profeta a vari principi dei Himyar e del Yaman, p. 284-285.


Bafj;ali porta altre lettere a principi dei Himyar, p. 285-286.

nell'atto

66.

68. Zaettera

69.

Primi

p.

i^

Maometto con i Hamdan; conversione

67.

Ambasciata

dei

Hamdan

di

Qays

b.

e testo del trattato

a Ma'dikarib.

Lettera di Maometto e concessioni del medesimo a Ma'dlkarib,

p.

288.

Rapporti con la trib dei banu-1- Dar (I>akhin). Pretese concessioni del Profeta ai banu-1Dar in Palestina, p. 288-289. 70. Versione di al-Wqidi delle concessioni del Profeta: nap.

289-291.

Ambasciata dei Fazarah e dei Marrah.


rali;

72.

'Abdallah al-

287-288.

tura apocrifa della medesima,


71.

rapporti di

e concessioni del Profeta, p. 286-287.

concluso,

}j.

di eouvertirsi, p. 286.

Ambasciata dei Hamdan.


Malik

64. Garir

65. Generosit di Dzu-1-Kula',

doni e miracoli del Profeta,

p.

Ambasciate

Fazarah

delle trib dei

aiorte di 'Abdallah b. Ubayy (Dzu-l-Qa'dah).


Muore ibn TJbayy,
Madinah: condotta accorta del Profeta, p. 292-293.

capo degli Ipocriti di

il

pelleg^inagg^io dell'anno 9.
ab Bakr dirige il pellegrinaggio annuale, ed
le nuove disposizioni del Profeta riguardo i pagani, p. 293-294.

73. Il

Mur-

e dei

291-292.

'Ali

comu-

nica alle turbe

i^

74.

75.

Conversione dei bana 'Uqayl

b. Ka'b
sione degli 'Uqayl b. Ka'b, p. 295-29I.

Conversione dei banu Kilab ('Amir

('Amir

b. Sa'sa'ah).

b. Sa'sa'ah).

Varie

ambascerie e conver-

Ambasciata e conversione

dei Kilb,

p. 29G.

i^

76.

Conversione dei bana Rn-as

b.

Kilab ('Amir

Particolari sulla conversione

b. Sa'sa'ah).

dei Ru-s b. Kilab, p. 296-297.

g 77.

Conversione dei baau Ga'dah ('Amir b. Sa'sa'ah). Un ambasciatore


Madlnah l'annunzio della conversione della trib, p. 297.

78.

Conversione dei bana Qaiayr


dei

79.

yusayr

S 81.

b. Sa'sa'ah).

a'dah porta a

Ambasciata

e conversione

e concessioni fatte dal Profeta, p. 297.

Conversione dei banii-l-Bakka ('Amir


e trattato del

80.

Ka'b ('Amir

b.

dei

Profeta con

medesimi,

Conversione dei banu Hilal ('Amir


della conversione di membri della trib,

Ambasciata dei Taghlib.

b. Sa'sa'ah).

.\mbasciata e conversione dei Bakka,

p. 297-298.

Dimore

b.
p.

Sa'sa'ah).

Ambasciata

dei

Hilal e incidenti

298-299.

dei Taghlib; loro ambasciata, e condizioni ottenute dai

Cristiani della trib, p. 299.


82.

Conversione dei banu Tuglb (Kindah).


ambasciatori,

p.

Ambasciata

dei

Tugib

doni del Profeta agli

299-3(10.

83.

Conversione dei banu Bahra.

S 84.

Lettera ai banu Hadas (Lakhm).

Ambasciata

dei

Bahr e

loro pretesa conversione, p 300.

Lettera del Profeta ai

Hadas

ed

istruzioni contenute

nella medesima, p. 300.

S 85. aiissione dei banu Sayban (Bakr b. 'Wa-il).


Confusione ed incertezza di notizie su questa
pretesa missione e sua probabile natura apocrifa, p. 301.
86.

Lettera ai banu Qnrrah (Tayy).

Lettera e concessioni del Profeta ai Qurrah,

xxxvm.

p.

301.

INDICE ANALITICO

Conversione e a imbasciata dei Thnmalah e degli al-Huddan (Azd).

S ^7.

(lin'ste

S 8s.

trilu'i

i-

t,-to ipUo

.-scritto

Da i

pesca yamanita,

p. 302.

Zubayr,

p.

del ProtVt;!.

M .rhab.

Lettera agli Al

Conoesslons ad al-Zubayr

S 89.

b.

Concessione a Gamil

Ji

91.

Concessione alle banat Qaylata.

!t2.

t)3.

fi

p.

Uqayi.

b.

Persia.
Morte di Sahrbaraz.
gina Bur.u, p. 301.

TJmayyah

medesime,

Tavola cronologica,

S 2.

fi

Qanan

Madlnah,

Cenno

p.

303-304.

re-

Tradizioni su questo preteso evento e natura ten-

a. H.

Aprile (531 2S Marzo 632. . V.)

I?).

maschio

figlio

del Profeta, p. 311.

Tradizioni sull'eclissi e loro disaccordo con

dati delle tavole astro-

p.

312-313.

Lettera ai Qaniiu

*>-

b. Y'azid. p. 315.

Lettera ai Dibab,
Tha'labah,

b.

Lettera ai banu ZiySd,

8.

p.

p. 314.

314-315.

313.

9.

5. Lettera a Yazld
Lettera a 'Abd Yaghuth
Lettera a Yazd b. al-Mu-

p.

10. Lettera a Qays ibn D^T-l-Ghussah,


12. Lettera ad '.Isim al-Harithi, p. 316.

7.

p.

315.

11. Lettera ai

7aman

Invio di
(Rabi' I).
b. Gabal e di abu Musa al-As'ari nel
questi due agenti, loro istruzioni e cenno delle questioni .sorte in tippresso sul contenuto delle

Invio di Mu'adz

p. 316.

Testo delle istruzioni che


istruzioni per 'Amr b. Eazm.
metto ad Amr nel recarsi a Najjran nel Yaman, p. 317-320.

14.

Le

fi

16.

Conversione dei banu Khawlan

17.

303.

biografico e carattere di questo celebre poeta pre-islamico;

Morte dell'unico

al-Hfirithi, p. 315.

medesime,

fi

p.

Morte violenta del generale persiano ed elezione della

Lettere a nove rami dei banu-1-Haritb.

haggal

16.

Concessione di una terra,

Kh

al-Harithi, p. 314.

13.

alid nel Yaman e conversione del bann-1-Harith b. Ka'b (E.ibi' I).


Spedizione di Kli alid b. al-Walld nel Yaman; conversione di trib yamanite ed invio di amba-

Spedizione di

al-Hfirithi, p. 314.

f^

di Ibrahim.

sciate a

S 4.

al-

310.

p.

Eclissi solare (Rabi'


nomiche, p. 312.

3.

Profeta ad

Testo della lettera del Profeta a questa trib,

10.

Morte

d.al

305-307.

p.

(9

1.

Concessione di terre fatta

304-305.

p.

b. abi-1-Salt.

elenco delle fonti,

di

Incertezze ed oscurit delle notizie riguardanti le banat

Lapidazione di nna donna adultera.

ii5.

Ambasciata

303.

denzios;- delle

!^

Rizani al-'Adawi.

b.

Lettera ai band Zahayr

94.

301-30J.

Lettera e concessioni del Profeta a questa famiglia princi-

al-'Awwam.

i)0.

Qaylah,

|i.

H.

303.

fi

s^

9.-10. a.

Venuta

di 'Adi b.

Hatim

Spedizione di 'Ali nel

al-Ta-i.

Yaman

(Sa'brm).

pretendono date da Mao-

Ambasciata e conversione della trib,

\enuta

(Ramadan).

si

del

xixix.

capo Ta-ita a Madlnah,

p.

320-321

p. 321.

Invio di 'Ali nel Y'aman; pretesa conversione

10. 3.

INDICE ANALITICO

H.

di trib ed incertezza delle notizie su questo evento, p. 321-323.


tura poco credibile dei medesimi, p. 323.

ij

l'J.

mento
5j

,s^

la riscossione della tassa

Regolamento per

Maometto per

fissato da

al-zakat.

^ 18. Altri particolari e na-

Preteso testo di un regola-

l'esazione delle tasse islamiche, p. 323-324.

20.

Ambasciata, dei Ghamid.

21.

Ambasciata degli Azd (Ramadan).

Ambasciata

e conversione di questa trib, p. 324.

Pretesa ambasciata degli Azd del

torno a iTuras e conversione di trib yamanite,

p. 325.

Taman

contlitti in-

22. Altri particolari forniti da ibn

Notizie sulla sottomissione di queste

Sa'd, p. 32G.

g 23.

Sottomissione di Gnras e di Tabalah nel Yaman.


due

citt, p. 326-227.

membri

24. Zeettera a
Azd convertiti,

della trib di Azd.

Contenuto di imo scritto con istruzioni per

nnadab

25.

Lettera a

20.

Ambasciata dei banu Ghassan

al-Azdi.

Testo della lettera del Profeta,


(Eamailrtn).

natura apocrifa delle tradizioni sulla medesima

27.

Ambasciata dei banu Bagila.h (Ramadan).


versione di arTr

28.

gli

327.

p.

'Abdallah,

b.

p.

Ambasciata dei K'a ath'am.

p. 327.

Pretesa ambasciata dei Ghassan a Madlnah e

p. 328.

Notizie su due ambasciate dei Bagllah, e con-

828-329.

Venuta a Madlnab dell'ambasciata

dei

Khath'am,

e testo dello

scritto concesso dal Profeta agli ambasciatori, p. 330.

2S).

Ambasciata dei Salamaa


p.

30.

31.

Ambasciata dei Sadif.

.i?

32.

32,A.

Venuta a Madlnah

dei

Salmn,

e loro accoglienza,

Venuta

e conversione di ambasciatori dei Sadif, p. 331.

'Amr

Venut.i di

b.

Ma'dlkarib e degli ambasciatori zubayditi,

331.

Ambasciata dei 3Iard.


b.

!^

Ambasciata dsgli Ztxbayd.


p.

(Sawwal).

330-331.

Mudavi;

Thumamah

Conversione di

con

Conflitto tra

Hanifah

alcxini capi dei

Hamdan

Murad, e venuta a MadTnah

b.

Uthal al-Hanafi.

Thumamah

catturato in

g 33.

p.

Farwah

Pretesi rapporti epistolari del Profeta

una razzia

dei

Musulmani,

l'Islam; ragioni per dubitare dell'autenticit delle notizie di questi rapporti di

HanTfah,

di

per avere l'appotrgio del Profet.a; conversione di Farwali, p 332.

al-Murri>'.i

ai

converte

al-

Maometto con

332-334.

Ambasciata dei Hanifah.

Pretesa venuta a Madinah d'un ambasciata dei Hanifah; componenti dell'ambasciata e tradizioni sulla presenza di Musaylimah tra gli ambasciatori; carattere tendenzioso della tradizione, p. 335-337.
33,.V. Tradizione di al-Wfuiidi sui rapporti di

Maometto con
34.

35.

Hanifah,

p. 337.

Ambasciata dei Kindah.

Ambasciata dei Tayy.


morte

3C.

di

Venuta

dei

Kindah a Madlnah

Ambasciata e conversione
Zayd al-Khayr (Zayd al-Khayl), p. 338-339.

Lettere ai Tayy.
b.

al-As\vad al-Ti,

banu Ma'n,

p.

840.

Lettera ai bau Mu'wiyah

p.

339-340.
39.

.i^

37.

Lettera ai

Venuta a Madlnah

di

b.

dei

Tayy, componenti dell'ambasciata

p. SSi.

3fi,A. Lettera ad

(Tayy),

p.

340.

Garwal,

Guwayn
"Amr

b.

e lusso dei loro vestiti, p. 337-338.

Musabbih

al-Tli-i,

p.

-58.

340.

'Amir

Lettera ai

INDICE ANALITICO

40.

Lettera al banu Aaad per la protezione dei Tayy.


molestare

diffidarli dal

41.

42.

arm,

i^

43.

S 44.

tj

45.

4ii.

Tradizioni leggendarie sulla conversione di parte della

Preteso testo di una lettera del Profeta agli

Bakr

Ambasciata dei Bakr

Ug dopo

la

p.

Wa-il.

b. IVa-il.

scritto per al-Sa'ai^ b.

viaggiatori,

b.

Lettera del Profeta ai Bakr

b.

Pretesa ambasciata dei Bakr a MadTnah,

'Adda.

Concessione del Profeta a Su'ayr

b.

ma

Wuil,

p.

nessuno

342-343.

'Adda

di scortare

343.

Trattative con il Hadramawt.


Lettera del Pro.'eta ai principi del Hadramawt, p. 343.
48. Venuta a Madinah di Wa-il
S i^- Ambasciata dei ITaJramiyj'un a MadTnah, p. 343.
Hugr al-Hadrami e suo contegno altezzoso con Mu'wiyah, p. G43-344.
5

g 49.

50.

il

b.

Pellegrinaggio d'Addio,

344-345.

Ambasciata dei
conversione,

p. 346.

CMadzhig\

Cra'fi

abbracciano prima l'Isim

53.

Ambasciata dei Muharib durante

Ambasciata dei bana Ulnharlb.


p.

.s^

loro

p. 342.

Trattative con i banu


la pu leggere, p. 3-12.

Lo

Lettera del Proietti agli Asad per

341-342.

p.

Conversione degli Uga.


conversione,

T.iyy, p. 34(t-3-l.

Conversione dei Garni (Qada'ah).


trib dei

H.

10. a.

Venuta

52.

Tradizioni sulla venuta di alcuni u'fi a Madinah; essi

rinnegano,

e poi lo

di

Dzubab

p. 345-346.

al-Gu'fi e

Ambasciata degli al-Rabawiyyfin (aSadzhig).

51.

Venuta

sua conversione,

Venuta

di

di altri (iu'fi e

loro

p. 34(5.

ambasciatori dei Ralia

e loro

conversione, p. 347.

64.

Ambasciata degli 'Ans (Madzhig).


prima

55.

Ambasciata

deg^li

Azd 'Uman.

drami ed ambasciata della


56.

Pretesa venuta di un 'Ansita a Madinah; sua morte

di convertire la propria trib, p. 347.

Ambasciata dei Ohafio.

Conversione degli Azd; invio fra

essi di al-'Ala b.

al-Ha-

trib, p. 348.

Venuta a Madinah

di

alcuni

membri

dei Obfiq

loro conver-

sione, p. 348.

.^

57.

Ambasciata dei Bariq.

Ambasciata dei Briq e testo della

lettera

del Profeta alla trib,

p. 348-349.

68.

Ambasciata dei Slahrab.


del Profeta, p.

fi

59.

Venuta degli ambasciatori dalla Mahrah

tenore della lettera

34t'.

Trattato con i Cristiani di Na^an, nel 7aman.


Prime trattative del Profeta con i Cristiani di Xagrn; ambasciata dei medesimi ed incidenti del loro abboccamento; si sottomettono
al pagamento della gizyah, p. 349-350.
60. Testo del preteso trattato concluso tra Mao'il. Contegno verso di loro del Califfo ab Bakr, p. 352-353.
metto ed i Cristiani, p. 351-352

S 62.

Invio di abu 'XJbaydah

b.

.t?

al-Garrah nel Nagran.

Invio di ab 'Ubaydah dietro richiesta

degli nbitanti di Nagran, p. 353.

63.

Lettera a ITcftiah

64.

Lettera a Utbah

b.

b.

Farwah

Farqad.

al-Du-ili,

p. 353.

Testo della lettera,

xr.i.

p. 353.

VI

INDICE ANALITICO

10. a. a.

t^

65.

S G6.

Lettera a Sa'id

Sufyan

b.

Amba3Cl3.ta. dei Gayaan.

al-Ri'li.

Venuta

ili

Testo della lettera,


alcuni Gayiliniti, e

p.

353.

norme date

dal Protet;i per l'uso

di bev;;nde inebbrianti, p. 353-354.

t;

67.

Primi moti anti-i3lamici ia Arabia; il falso profeta DSusaylimah. Tradizioni tendenziose sulla venuta di Musaylimah a Sladlnah e loro probabile natura apocrifa: dottrine di Musavlimah

metto e Musaylimah,

.tj

70.

(5

Conversione di Fayruz al-Dlami


p.

che

vuole

si

cte

si

e Musayliniali, p. 356-356.

(cfr. 80).

Pretesa venuta dal

Yamau

Madlnah

35Sl.

Invio dei rappresentanti nelle trib


presentanti,

72.

Maometto

p. 357-358.

conversione di Fayruz,
S 71.

vogliono imitate dal Qurau, p. 354-355.


69. Altra versione di
6y,A. Critica delle teorie dello Sprenger sui rapporti tra Mao-

e alcune sue pretese rivelazioni,

^ 68. Pretesa corrispondenza tra


questa corrispondenza, p. 356.

il

musulmane

(cfr. ;?

Profeta abbia mandato presso

le

80 e segg.).

Elenco

trib a riscuotere le tasse,

p.

dei rap-

358-359.

Hag'gai al-TSTada' il Pellegrrinaggio d'Addio ^Tzu-l-Qa'dall). Esame delle ragioni che possono aver indotto il Profeta a compiere questo pellegrin.Tggio, p. 359-360. 73. Preparativi e
partenza del Profeta con numeroso seguito di pellegrini; particolari del viaggio ed itinerario
fino ai sobborghi di Makkah, p. 800-362. S ^1- Ingresso solenne in Makkah e cerimonie intorno alla Ka'bah, p. 363. -- 75. Due giorni di riposo o visita all'interno della Ka'bah, p. 363-364.
76. Principio delle grandi funzioni; passaggio per la valle di Mina; arrivo a 'Arafah; marcia
notturna, sosta in Muzdalifah, od arrivo alfine in Mina, dove egli fa sacrificare i carnali menati
con s da Madlnah, p. 364-365.
77. Testo della grande predica tenuta dal Profeta nell'ultimo suo pellegrinaggio; varie versioni della medesima, p. 366-30S.
S '<*' Ultime cerimonie
intorno alla Ka'bah; malattia di Sa'd b. abi Waqqiis e ritorno a Madlnali, p. 368-369.
:

J^

79

S 80.

fi

81.

Morte

di

Sayhanah

bint Zayd.

Altre conversioni nel

Yaman.

Muore Eayl.umah, una

Nomi

di

delle

mogli del Profeta,

persone convertite nel Yaman,

p.

p. 369.

369.

conversioni e nomine di luogotenenti nel Yaman. Elenco dei


il Profeta inviasse in questo anno nel Yaman, p. 370. 82. Altre
questo elenco, ed esame critico dei medesimi, p. 370-371.

Morte di Badzan

gotenenti, che si dice


sioni di

S 83.

Morte

di

abu 'Amir

al-Haliib.

oppositore del Profeta in Madinah,

.5

84.

Muore nell'impero Bizantino ab

'.Amir,

il

hanf,

luo-

ver-

fiero

p. 372.

Riepilogo degli ultimi cinque anni di Maometto. Breve cenno dell'evoluzione precedente
dell' Isl.nm e suo mutamento da moto puramente i-eligioso in moto essenzialmente politico; confronto con l'evoluzione del Cristianesimo, p. 372-373. S 85. Adattamento delle dottrine islamiche propugnate da Maometto alle condizioni morali e politiche di Mndinah; sosta nello svol86. Natura opportunistica di Maometto; natura prigimento dei principi religiosi, p. 373-375.
^

mitiva dell'Islam primordiale dovuta alle condizioni morali degli uomini ai quali fu predicato,
p. 375-376.
87. Necessit che l'Islam assumesse carattere essenzialmente politico ed aggressivo e fondasse uno stato militare teocratico, p. 370-377. - 88. Turbamento generale prodotto
dall'insuccesso dell'assedio di Madlnah; irrequietezza dei nomadi e provvedimenti del Profeta

proprio prestigio e per valersi di quello diminuito dei Quray.s, p. 377-379.


primi trattati con i medesimi e loro natura
89. Rapporti tra Maometto e le trib nomadi
esclusivamente politica; immigrazione in Madinah di elementi eterogenei; grande abilit diplo-

per ristabilire

il

nell' intrigare con i nomadi e nel renderseli amici e sottomessi, p. 379-382.


- 90. Principio del moto centripeto delle trib intorno alla persona di Maometto; estensione dell'autorit di Maometto prima dell'assedio di Madlnah; incremento continuo di elementi
estranei tra i seguaci del Profeta, p. 382-385.
91- Caratteri speciali assunti dalla comu-

matica del Profeta

musulmana per

immigrazione, ed abilit di Jtaometto nel trarne tutti


vantaggi possibili: linee generali della sua politica e suoi scopi principali, p. 385-387.
nit

eftetto di questa

INDICE ANALITICO

S !>2 Sua politica verso


dnybiy3'ah, p. 387-390.

10. a.

Qurays; esame delle ragioni che

mossero alla spedizione

lo

H.

di al-TTn-

S 93. Stato dei partiti in Makkali e loro evoluzione durante i primi


cinque anni dell'attiviti politica del Profeta; scredito dei partiti antichi e delle famiglie che li

al potere in Malvkah di nuove famiglie, p. 390-892. 94. Ragioni di


questa evoluzione interna della coniunit m.Tkkana; intrighi di Maometto in Makkah, p. 392-393.
illusioni di Maometto nell'allestire la spedizione di al-Hudaybiyyah; scacco
(^ 95. Speranze ed

dirigevano; avvento

mnkkano, p. 393-394.
96. Artiuscire dalla sua diificile posizione, e conclusione del trattato, p. 394-39.".

del Profeta dinanzi all'attitudine del partito intransigente


fizio di

Maometto per

S 97. Difficolt, in cui versava Maometto per effetto del trattato e vantaggi reali da lui otg 98. Complicazioni generate dal trattato; divisione delle trib pr e contro
Maometto; riconsegna dei disertori ed abilit del Profeta nel render nullo il solo patto umi-

tenuti, p. 395-39(.

del trattato, p. 397-398.


99. Ragioni della spedizione di Khaybar, p. 898-400.
100. Felice esito della spedizione, e nuovo carattere della divisione del bottino, diversa dalle
precedenti, p. 400-401.
g 101. Condizioni imposte agli Ebrei, e roncetti, che guidarono il Profeta nella sistemazione dei proventi di Kh aybar; natura della propriet fondiaria nel nuovo posliante

sedimento musulmano; problemi connessi con tale sistemazione e .<ua importanza per l'intelligenza degli eventi successivi, p. 401-404. 102. Cenno all'evoluzione successiva dei concetti
che ispirarono i conquistatori arabi nel trattare i popoli vinti, e rapporto di questi medesimi concetti
con quelli che troviamo nelle tradizioni sulla sistemazione di Khaybar, p. 404-405.
103. Effetti morali e politici della presa di Khaybar; pellegrinaggio dell'anno 7. H. Evoluzione politica dell'ambiente makkano, p. 405-407.
104. Disegni di Maometto su Makkah e nuove condizioni politiche create dalle vittorie del Profeta e dal trattato di al-Hudaybiyyah, p. 407^09.
105. Esame critico dei motivi della spedizione di Mu'tah, e dell'evento stesso; conseguenze
del disastro musulmano e novella attivit del Profeta nel reprimere moti sovversivi tra le
trib, p. 409-413.
S 100. Critica dei precedenti e motivi della spedizione di Makkah nell'S. a. H.;

natura tendenziosa delle tradizioni sull'argomento, p. 41.3-415.


S 107. Intrighi diplomatici di Maometto prima di accingersi alla conquista di Makkah ed esito felice dei medesimi, p. 415-417. - 103.
La presa di Makkah, p. 417-41S.
g 109. Ragioni vere della condotta generosi del Profeta verso
Qurays, e vera natura del patto concluso tra lui ed i Makkani; Makkah rimane intatta ed i
i
Qurays conservano la fede pagana, p. 418-421.
110. Abilit politica del Profeta, p. 421-422.
1)1. Motivi della spedizione di Hunayn; oscurit dei medesimi; grandezza della vittoria del
jj
Profeta, p. 422-426.
g 112. Eventi posteriori alla vittoria di Hunayn; assedio di Tr/if; divisione
del bottino in al-i'rfinah; pace con i HawHzin, p. 425^27.
g 113. Politica di Maometto verso

Quray.s ed arti adoperate per ottenere la loro conversione;

tra

il

Profeta ed

suoi pi antichi

Compagni,

p. 427-42)^.

appianamento degli

attriti sorti

g 114. Condizioni novelle create in

alla giovane societ musulmana dalla sottomissione di tante trib, e dalla loro pretesa
conversione; Musulmani buoni e cattivi; pericolo del sommergimento dei primi nella marea crescente dei secondi: natura incompleta e superficiale delle cosi dette conversioni delle trib,
p. 428431.
g 116. Nuovi elementi [Beduini] entrati nella societ musulmana, effetti prodotti

grembo

dai medesimi e vera natura dei rapporti tra

Beduini ed

il

Profeta, p. 431-434.

g 116. Effetti

nuovo stato musulmano, p. 434-435.


117. Stato di cose creato
dalla fusione dei tre elementi, antichi Musulmani, Beduini e Qurays; contegno del Profeta
dinanzi al medesimo e ragioni della sua preferenza per MadTnah su Makkah, come dimora

del suo governo; pericoli intemi che minacciavano il novello stato di cose, p. 435-438.
dello
studio
necessit
del
Profeta;
118. Nesso tra questi eventi e quelli posteriori alla morte
delle cosi dette Deputazioni o Ambascerie {W uf iid,) p. 438-439. - 119. Stato d'animo del Profeta; cambiamento del suo modo di agire verso le trib non ancora convertite o vinte; vera natura dei suoi disegni politici; perch egli mir soltanto alla islamizzazione di Makkah e non alla
g 120. Fonti perla
conversione d'Arabia; comparsa delle deputazioni a Jtadlnah, p. 439-442.
della presenza dei Quraj's nel

da tener presenti nella critica di questo periodo storico, p. 442-445.


121. Natura tendenziosa delle tradizioni sulle ambascerie delle trib. Singolarit ed omissioni
delle medesime: critica delle notizie .sulle ambascerie delle trib dell' Arabia Centrale. Vera nastoria delle deputazioni e concetti

122. Critica delle tradizioni sulle


tura dei rapporti di Maometto con i Ghatafun, p. 446-448
ambascerie delle altre trib del centro d'Arabia, p. 4-18-449. 123. Rapporti con i Tamin,
124. Rapporti con i Haniiah ed il preteso falso profeta Musaylimah, p. 451-453.
p. 449-451.
.g

Novello aspetto in cui presentansilenotizie e.saminate criticamente nei precedenti paragrafi;


la vera natura dei rapporti di Maometto con le trib valore illustrativo di tali conclusioni per
chiarire i problemi storici offerti dalla R iddah o cosi detta Apostasia delle trib nell'anno 11. H.,
55125.

INDICE ANALITICO

lO.-ll. a. H.

- 126. Le trib d'Arabi.i veramente convertite alla morte del Profeta, p. 455-l5fi.
Eapporti di Maometto con le trib dell'Arabia orientale, e speciali condizioni di q^ueste
128. Partiti politici fra le trib; intrighi del Profeta in favore delle miultime, p. 466-458.
.
120. Errori dei
noranze contro i partiti dominanti; invio di agenti e missionari, p. 458-460.
tradizionisti nel descriverci le condizioni d'Arabia alla morte di Maometto; estensione limitata
130. Condizioni generali delle trib arabe del settendei vero dominio musulmano, p. 461.

trione e loro partecipazione agli eventi che seguirono la scomparsa di Maometto, p. 461-463.
p. 453-455.

8 127.

^ 132. Considerazioni generali sul Pro 131. Riepilogo delle precedenti critiche, p. 463-464.
feta; difficolt di esprimere un giudizio sintetico sull'uomo e sull'opera sua. Necessit di limitare per ora le nostre osservazioni al solo esame del
impostore nel senso volgare della parola, p. 464-466.

problema se Maometto fosse o no un


138. Principio della sua propaganda

Jj

religiosa e prove della sua sincerit assoluta nel primo periodo di lotte in Makkali, p. 466-468.
8 134. Argomenti tratti dal contegno dei contemporanei del Profeta. Necessit di dover con-

Maometto come onesto e sincero nell'esplicazione dell'opera sua, p. 468-470.


136. Spiegazioni delle apparenti contradizioni a tale asserto; processo evolutivo seguito dalle cosi dette
ispirazioni divine ', p. 470-472.
136. Fasi di tale evoluzione; accecamento del Profeta e
siderare

dei suoi
siffatto

137.

Conferme

di

s?

Le mogli

139.

5^

Compagni sul modo e sulla natura delle rivelazioni, p. 472-474.


138. Conclusione, p. 475-476.
modo di vedere, p. 474-475.

476-480.

Elenco delle donne che si dice fossero mogli e concubine del Proed esagerazioni di autori non consapevoli delle vere condizioni d'Ai^jj
140 e 141. Varianti alla nota precedente, p. 480-481.

Clienti del Profeta.

Elenco dei clienti o

del Profeta.

feta. Soisualit del Profeta

rabia antica,

142.

fi

p.

persone addette

liberti del Profeta e delle altre

alla sua persona, p. 481-482.

S 143. I segretari del Profeta.


del Profeta, p. 482-483.

S 144.

Nomi
e degli

S 145.

Vari elenchi delle persone, che

si

dice fungessero da segretari

di cavalcature, Ijestiami e armi possedute dal Profeta.


animali che si dice essere appartenute al Profeta, p. 183.

Ritratto del Profeta.


sua tisionomia.

\\

Notizie sull'aspetto personale di

Maometto

Elenchi degli oggetti

caratteristiche della

483-4S4.

Aovertiiiiento sul sistema adottato nelle annate successive per compilare ed

esaminare

la

materia sto-

rica raccolta negli Annali, p. 486.

II.

Tav3la cronolog'ica,
t?

1.

!^

3.

H.
Ii33.

K. V.).

488.

p.

Ambasciata dei banu-l-Nakha'


p. 48i).

a.

Marzo G32 17 Marzo

(29

(15

Muharram).

Tradizione di al-Wfiqidi; prima versione,

2. Altra versione di al-Wqidi, p. 48y.

Preparativi per la spedizioue di Usamah nel Bal^a. Notizie geografiche sulla regione
dove si dice Usamah fosse stato mandato dal Profeta, t ragioni addotte dai tradizionisti per spiegare la spedizione, p. 190.
(54. Esame critico delle notizie precedenti, appianamento delle

contradizioni e correzioni degli errori dei tradizionisti; critiche del De Goeje e del Miednikoff,
p. 491-493. 5. Tradizione di al-Wqidi sui preparativi della spedizione, p. 493.

6.

Malattia di Maometto.
S

7.

(ibn

Islii().

p. 495.-496.

p 496-497.

?j
S?

Tradizione di ibu Ishaq sul principio della malattia, p. 494-495.


Sviluppo rapido del male, p. 495. - 8. (ibn Ishaq). Incidenti della malattia,
9. (ibn Ishaq). Turbamento dei Compagni e critiche per la nomina di Usamah,

10.

(Musa

b.

'Uqbah). Parole del Profeta in difesa di Usamah,

p.

497.

11. (W-

INDICE ANALITICO

qiJi). Altri

parti

sulla risposta del Profeta alle critiche dei Coiupagiii, p.

I.iri

Profeta durante

b. 'Uinar). Affari sbiig;iti dnl

Cure tentate dai parenti per guarire

il

H.

11. a.

corso della malattia,

p.

4it8.

498.

S5

12. (Sayf

13. (ibn Isl.iq).

malato; incidente della medicina proposta da 'Abbils,

il

14. (ibn I-briqi. Incidenti nel campo di al--urf; Usamah viene a vedere il Profeta, p. 499. s^ 15. (ibn Ishaq). ab Bakr nominato direttore della preghiera pubblica, p 499.
S 16. Esame critico della nomina di abQ Bakr, e sua importanza por la conoscenza degli
p. 4i)8-49a.

eventi successivi,

S 16.

Morte

di

500-601.

p.

Maometto (13 KabI'

stesso in cui cess di vivere,

(ibn

I).

p.

abu Bakr,

^ 17. ^Waqidi). Durata dell'incarico dato ad


Ishiiq).

601-502.

p. 501.

Ultima comparsa pubblica del Profeta nel giorno


(ibn IsliSq). Particolari degli ultimi momenti;

19.

sua morte, p. 502-503. - . 20. (Waqidi). Morte di Mtxometto, p. 603.


21. (ibn Ishiiq). Incidente
s^ 22. (ibn Ishiiq).
'A-i.^ah annunzia In morte alle altre mogli,
tra 'Ali ed al-'Abbs, p. 503-504.
p. 50l. Jj 23. Ritorno dei guerrieri dal campo di al-Gurf, p. 504.
S 24. (ibn Ishaq). Incidente

moschea

nella

S 23.

tra 'l'niar ed

:ib,"i

]5akr,

ji.

601-505.

Ultime parole pronunziate dal Profeta.

Carattere apocrifo e tendenzioso delle tradizioni


su questo ."rgomento, p. 505-500.
^ 2<>. Vario versioni di dette parole, p. 506.
27. (ibn
Isliq). Preteso ordino di espulsione dei non Musulmani dall'Arabia, p. 507.
28. Versione di
abu 'Awauah, p. 507.
29. Altra versione, p. 507-503. 30. Versione di al-Zuhri, p. 508.

S 33.

Data della morto del Profeta


morte,

sj

3r

Altra versione del medesimo,

S 31.

Aslam

ampia

della

abi

Bakr,

sione di Sayf
p. 518.

p. 616.
b.

55

Giugno

medesima,

032).

Varie versioni della data di

S 35. Id., p. 510.


032).

Versione di ibn

Ishfiq, p. 510-511.

38. (ibn al-Kalbi). Parte presa


39. Versione prolissa di ibn al-Kalbi, p. 514-516.
agli elettori, p. 616.
^ 41. Data dell'elezione di
p.

611-614.

ab Bakr

p. 617-518.

moschea,

p.

516-517.

S 44. Tradizioni su manifestazioni ostili al

nuovo

43.

Ver-

Califfo,

S 46. Id., p. 518.

Seppellimento del Profeta


p. 519.

= 8-9

Giugno

42. (ibn Ishaq). .Vrringa del Califfo nella

'Umar,

s'45. Id.

610.

p.

all'elezione del CalifiFo, p. 514.

40. Tradizioni sul discorso di

S 32. Altre versioni, p. 508-509.

1=8

i{abi'

(i:^

Altre versioni,

(13-14 Rabi' 1

37. Altra versione pi

dagli

47.

34.

Elezions di abU Bakr

,*;)

OU-510.

p.

p. 508.

48. (ibn Ishaq).

(ibn Ishq). Data e modalit del seppellimento di Maometto,

Altra versione,

519-520.

p.

49. (ibn Ishaq). Id., p. 520.

50. Altre

versioni, p. 520.

!}

51-53.

Eredit del Profeta.

Varie tradizioni sull'ammontare dei beni personali lasciati dal Pro-

feta, p. 521.

S 54.

Et del Profeta.

M 55.

Riassunto ed esame delle tradizioni sulla morte del Profeta e sulla elezione di abS
Bakr. Principio e fasi della malattia mortale di Maometto, p. 621-624. 56. Commozione
generata dalla morte del Profeta: condizione precaria della comunit musulmana; conflitti d'interessi, p. 524-52G.
57. Contegno di 'Umar e di abu Bakr, p. 523-527. 58. Convegno nella

Varie tradizioni su tale argomento,

p. 521.

Saqlfah dei banii Sa'idah; elezione di abu Bakr, p. 527-528.


^ 69. Seppellimento del Profeta;
indizi del modo segreto e precipitoso di seppellimento del Profeta; scoppio dei primi conflitti
nella societ

S 61.

musulmana,

Leggende medioevali sulla tomba

gende, 533-534.

p. 628-531.

63. laa

di

CO.

Conferme

Maometto.

dello conclusioni precedenti,

S 62. Notizie tendenziose riportate dal

La

mana

per la

65.

cessata

Esame

azione

moderatrice di

della condotta di

abu Bakr

(il.

p. 5S4-536.

St.ito di cose creato

Pericoli che minacciavano la comunit musul-

Maometto
'Umar e

e di

p. 632-533.

origine tendenziosa di siffatte leg-

Marracci,

genesi e la vera natura del Califfato nei primordi dell'Islam.

dalla scomparsa del Profeta, p. 63G-537.

i^

partiti

tra

del

modo

musulmani,

p.

637-639.

particolare dell'elezione di

Carattere particolare di siffatta elezione, p. 541-542.


ab Bakr, p. 539-541.
,^ 66.
S ''7. Natura essenzialmente provvisoria del ripiego adottato per porre un argine al principio di sfacelo,

INDICE ANALITICO

IX, a. H.

p. D42-544.

morte

68.

(quello creato dalla sua


Paragone tra Io stato di cose, vivente Maometto,
abu Bakr, p. 544-546. 69. Kapporti tra gli eventi narrati e quelli
o.

e dall'elezione di

che seo'uirono; confronto tra l'Islam ed


70.

il

Cristianesimo, p. 646-549.

foati per gli eventi Sella conquista masulma.na d'Arabia negli anni 11. e 12. H.
Breve notizia delle opere composte sulla cosi detta Apostasia dello trib, p. 549-551. 71. Scar-

Le

sit di queste fonti, p. 651-553.

g 72.

Cronologia degli eventi della

Riddali

(11-12. a. H.).

Difficolt cronologiche create dal

i d d a h, p. 653-555.
carattere tendenzioso delle tradizioni sulla
73. Ricostruzione cronologica degli eventi dell'anno 11. H. e necessit di ritardare la fine della Riddali ad un'et po-

generalmente ammessa, p. 655-558.


g 74. Altre ragioni per la conferma della
75. Estensione parziale e limitata della Riddah, p. 660-661.
p. 568-560.
Disposizione cronologica e sistematica della materia storica contenuta nei seguenti para-

steriore a quella

76.

nuova cronologia,
grafi, p. 561.

77.

Considerazioni generali sul valere relativo delle tradizioni snlle conqtiiste arabe.

Riddah

Errori precedenti degli storici occidentali della

e stato

imperfetto della nostra conobcenza

del periodo delle conquiste incominciato con la morte di Maometto, p. 5!U-5G3. 78. Sistema
adottato per offrire una soluzione iinale delle difficolt storiche e cronologiche, p. 663-564.
79. Difficolt incontrate dagli storici musulmani nel raccogliere i materiali storici e formazione

delle varie scuole storiche: la

Madinese

e la Iraqense, p. 5G4-567.

scuole storiche principali, la Madinese e la Iraqense, p. 567-568.

82.

Gli agenti

83.

Elenco

musulmani nell'Arabia centrale


'Umar,

di S.iyf h.

p.

Versione di ibn Ishaq,

Muhammad

s^

80.

Esame

81.

Conclusione,

critico delle
p.

due

668-569.

al principio dall'anno 11.

H.

56;i-670.

Conseguenze della morte di 1aometto;


Madinese).

Yaman

e nel

primi moti anti-islamici (versione

p. 670-571.

84. Altre notizie, p. 571.

s^

della scuola

86. Tradizioni

86. Tradizione di al-Waqidi, p. 672.


87. NoElenco delle trib ribelli e fedeli, secondo al-Waqidi,
89. Id., p. 574-576.
p. 672-674. - S 88. Altro elenco del medesimo, p. 574.
90. Elenco
.^
di aI-\Vaqidi degli esattori delle tasse alla morte di Maometto, p. 675-676. 5 91. Contegno dei
Tayy, secondo al-Zuhri, p. 576-577. ^ 92. Contegno degli 'Amir b. Sa'sa'ah, secondo al-Zuhri,
p. 677.
S 93. (al-Wnqidi). Ritorno di 'Amr b. al-'As a Madlnah, p. 577-578. - 94. Altra tradizione del medesimo, sullo stesso argomento, p. 578-579. ~ 95. (ibn Ishaq). Contegno dei Sulaym, p. 579-680.
9''- Versione di ibn Ishaq sul contegno dei Sulay'ni, p. 580.
S 97. Eventi
in Dmah al-Gandal, secondo ibn al-Kalbi, p. B80-581.
di

Ya'qub

b.

al-Zuhri, p. 571-672.

tizie generali sull'apostasia delle trib.

g 98.

Primi moti &nti-islamioi


tentrionale, p. B81-682.
della Riddah, p. 683.
trionale, p. 683-68-1.

(versione di Sayf

5^103.

contenute nelle medesime,

Contlitti nel

da ab Bakr,
p.

moto insurrezionale

583

Yaman

set-

100. Estensione

102. Eventi nell'Arabia setten5 104. Riassunto


p. 584-686.

delle trib,

Spedizione di UBmab in Siria (versione di al-Wuqidi).


venuti durante questa spedizione, p. 5^7-6K'<.
107. Id. p.
Spedizione di

Higaz e nel

p. 682-583.

p. ,",86-686.

S5

105.

Verit

p. 686.

108.

'Umar).

Ritorno di 'Amrb. al-'As a MadTnah,

delle tradizioni sull'estensione del

106.

b.

99. Provvedimenti presi


^ 101. Eventi nel Nagd,

Narrazione dei

fatti

d'arme av-

68>H.

Usamah

Consigli di prudenza ad abu


in Siria (versione di Sayf b. 'Umar).
il (juale insiste perch, seguendo gli ordini del Profeta, la spedizione
sia fatta, ed Usamah ne abbia il comando; decalogo delle istruzioni date dal Califfo ai partenti,
p. 589-590.
110. Marcia di Usamah attraverso il territorio dei Qud'ah, p. 591.
111. e
degli altri insorti dei (judzam e dei Lakhm suo ritorno in MadTnah dopo 40-70 giorni, p. 591.

Bakr,

p.

588-589.

l'*9.

112.

Eventi in Uadinah durante l'assenza di Usamah. Primi combattimenti con 1 ri Battaglia di Ozu-1-Qassah iversione della scuola Madinese' [al-Madii-iniJ. Ar-

belli.

rivo in

Madnah

delle

ambasciate delle trib nomadi per ottenere l'esoneramento della zakat,

INDICE ANALITICO

ed energico rifiuti del


muove contro i riliolli

Calift'o.

11. a. H.

Ribellione dei ban Faziirah; ab Bakr, dopo

in Iiz-l-Qassali, e subito

prima un piccolo rovescio,

li

il

ritorno di Usritnah,

inette in fuga, p.

5!)2.

ribelli e sua decisione di muoS 113. [ttl-W."tqidi?J. Diniego del Califfo di venire a patti con
5 11 1. [WiliiidiJ.
vere guerra contro cliiun |ie sospendeva il pajjamento del tributo, p. 5!'2-5!i3.
i

Appello

di

abu Bakr

Gubaynah accorrono con armi


abCi Bakr guida l'avanguardia dei Musulmani sino a Baq'5,
nemici; il Califfo s'induce a rinunziare al comando della

allo :rib f'edoli tutt' intorno a

e provvigioni, p. 593.

116. [Id.].

dove subisce un assalto dei cavalieri

Mmlinah;

Ufi. |al-ZuhriJ. Altri particolari di questo primo scontro di BaqTiin Dzu-l65


p. 5!i-l.
Qasjab, p. 695.
g H''^. ^VTiqidiVJ. Eifmto di abu Bakr di abbonare il pagamento della s a d a q a h
agli Arabi nomadi; ceduto a IChnlid b. al-WalTd il comando della spedizione, il Califfo ritorna in
Madlnah, p.5;)5.
S US. Narrazione sommaria dlBaladzuri sulla battaglia di Dz-l-Qassah, p. 5%.

spedizione,

li!'.

moti nell'Arabia, centrale: battaglila di Dz-l-Qaasah

dogli Asad, Ohatat'.":n e Tayj", subito dopo la morte di

(versione di Sayfj.

Maometto, sotto

Ribellione

gli ordini del falso profeta

tentano una sorgli apostati f<_hatatjiu .s'aocnmpauo in al-Abraq e in Dzl-1-Qassah


presa notturna di Madlnah; respinti, sono battuti da ab Bakr in Dzu-l-Qassali, e poi, dopo il

Tulaybah;

ritorno delle milizie di

<)^

120-1-21.

Usamah, anche

in al-Abrr.q, p. 59i>-598.

Principio della campag^na contro

apostati (versione

gli

della scuola

Madinese).

Partenza del generale musulmano da rV;"-l-Qa;;ah, nel (lumad II o nel Ragiib, contro Tulayl.ah
in Buzkhah, )>. 5ii9. - j 122. (al-Wqidi). Istruzioni del Califfo a Kbalid b. al-Walld, p. 600. di Sayf b. 'Umar). Rassegna delle forze musulmane in Dzu 1-Qassah e divisione
.^ 123. (Versione
di esse in undici eserciti sotto undici diversi generali, p. 600-601.

domare gli apostati o nemici dell'Islam, p. 601-602.


musulmane contro ribelli, i ban Ka'b ed i KbawlHn, p. 603-604.

r:\bia

tj

127.

121. spediti per tutta l'A-

12.5-126.

Altro due spedizioni

Insurrezione di Talayhah nel Bilad Asad (versione di Sayf b. 'Umar). Contemporaneamente ad al-Aswad nel Yaman ed a Musaj-limali nella Yamlraab, Tulaybah b. Kbuwaylid,
appena ammalatosi Maometto, insorge affermandosi profeta; vano tentativo di un accordo fra i
due;

campo

p. 604.
128-129. Difettano notizie sul tenore
quale, anzi che affermare principi generali di contenuto morale

militare di Tulaj-hali in Samril,

delle dottrine di

Tulaybah;

il

o politico, spacciava rivelazioni d'un genere innocente, quasi ispirazioni poetiche relative agli

suo campo in Wridat;


p. 605. ~ 130. Partito musulmano fra gli Asad,
adesione dei Ghatafun e dei Tayj- alla causa di Tulaj'bah, dopo la morte di Maometto; fuga dei
rappresentanti musulmani a Madlnah, e sollevazione generale degli Asad, Ghatafn, Hawazin,
eventi del giorno,

Tayy
%j]131.

Quda

ah,

p.

campagna di Kh alid b. al-Walid: sottomissione dei Tayy (versione


abu Bakr, simulando l'intenzione di spedire Kli ~ilid b. al-Walld contro i
'Umar).
Tayy riuniti in al-Aknf, induce quelle trib a staccarsi da Tulaybah e far causa comune con
Principio della

di Sa^-f h.

132.

606-607.

Musulmani,

p. 608.

di Sh alid contro Tnlayhah (versione della scuola Madinese).


(Hism ibn alMarcia di Khali.l su BuzkbaVi, sua diversiva contro i Tayy per ottenerne l'rdesione,
agevolata da recenti attriti fra Asad e Tayy, p. 608-609.
g 133. (al Waqidi). Scaramuccia di
avanscoperta, e morte di due esploratori musulmani, p. 610.

Campagna

Kall)i).

,!:;

134.

Battaglia di Buzakhah.
battaglia; vi supplisce

iViu

Lacuna od omissione

Hubaj-s,

zakbah; dialogo con Tulaybah,

p. 610-611.

in

Tabari relativa alla descrizione di questa


(al- Waqidi). Arrivo di Khlid a Bu-

13''.

con la fuga dei Musulmani, p. 611-G12.


fuggenti e mutan la sorte della giornata, p. 612-613.
138-141. (Id., ibn Islmq, al-Zubri). Disgustati dalla pusillanime condotta
dell'impostore, i Fazarah abbandonano la mischia, che termina con la strage dei seguaci di Tu-

136-137.

Fuga

Il

corag!;io e

il

e principio della battaglia

valore di

Kb alid

rianimano

Amnistia concessa da Khlid


143. Preda
e divisione del bottino, p. 616.
Jjg 144-149. La clemenza e lo spavento inducono le varie trib
dei vinti e dei loro vicini a dichiararsi musulmane sia nelle mani di Khlid. sia con ambasciato
alla presenza del Califfo in MadTnah; varie gravi condizioni imposte ai vinti, p. 616-619.
laybah.

di costui in Siria, p. 613-6irj.

agli Asad, e sevizie dei vincitori

g 142. (al-Zuhri).

musulmani contro alcuni

.\:.vir.

prigionieri, p. 61"i-616.

NDICE ANALITICO

H.

11. a.

banu 'Amir b. Sa'sa'ah (versione di al-Balaclzuri p. fil9. 151-152. (versione di Sayf). Atteggiamento equivoco delle due trib mudarite, i bani Ka'b e i ban Kilab,
alla morte del Profeta. Spedizione mandata dal Califfo, dopo Buzakliah, contro 'Alqamab b.

150. Sottomissione dei

>,

'Ulthali capo dei Kilab. Barbare punizioni a cui Kliillid sottopone, con

1'

approvazione del Ca-

liffo, gli apostati resisi colpevoli di sevizie a danno dei Musulmani durante l'insurrezione,
p. ()iy-621. - 153. (al-Waqidi). Dialogo di Kh alid con Qurrah b. Hubayrah al-Qusayri capo

banu Ka'b,

dei

p. 021.

151-15'). Contegno del califfo abu Bakr verso i capi ribelli 'TJyayaah e Qarrab.
Ishaq, al-Wqidi Vi. Nonostante la loro provata ribellione ed impudente incredulit, sono
ziati

157.

p. fi21-<i22.

Dispersione di altri ribelli dell'Arabia centrale.


al-Gbamr, in

in

1B8.

entrambi,

(ibn

gra-

Gaww

Insurrezione di

Altre vittorie di Khalid sui ribelli

Quraqir. Apostati sulamiti arsi vivi,

amm

Ziml.

Sanguinoso combattimento in al-Hawab, morte

(Sayf).

p. 623.

del-

l'ardita ed energica ribelle, p. 624.

15'J.

Incidenti minori dell'insurrezione nell'Arabia centrale

supplizio di al-Faga-ah.

(Sayf, ibn Ishaq, al-Waqidi). Il traditore e bandito sulamita, sopraffatto in al-iwa ed arso vivo

a Madlnah,
160.

p. C24-625.

La

Narrazione di Baladzuri, desunta


profetessa Sagah (versione della scuola Madinese)
da ibn al-Kalbi: Sagafc, profetessa e indovina dei TaiiiTm, non avendo fortuna tra i suoi,
emigra nella Yamamah, fa causa e casa comune con il falso profeta Musaylimah; dopo la cui
morte ritorna alia sua trib, finendo musulmana in Bajrah, p. 623.
161. Considerazioni sulla
in jiarte

versione baladzuriana, e conclvisioni, p. 626-628.

banu Tamim,

e la profetessa Sa^ah (versione di Sayf).


Mira tenTannmita, a mettere in buona luce i suoi consanguinei, p. 628.
163. (Sayf b. 'Umar). Divisione della grande stirpe dei Tamlm in varie trib sotto cr.pi diversi, luogotenenti ed esattori del Profeta. Alla morte di questo, rivalit ed attriti fra
capi inaspriscono i rapporti fra le varie trib, dando origine a tre partiti: uno fedele all'Islam, l'altro
tentennante, il terzo .npertamente emancipato da Madlnah. L'arrivo della profetessa Sagl'., d'origine taghlibita e proveniente dalla Mesopotamia, spinge a guerre fratricide i vari rami dei
TamTm. Eattuta e respinta da ogni parte. Sagrili si volge con la sua gente verso la Yamninah,

disordini fra

162. I

denziosa di

Sa.yf,

quale

628-631.
164. Critica della tendenziosa versione sayfiana. I TamTm in realt parteggiarono quasi tutti, gi vivente Maometto, per Sagah, spinti dal desiderio comune a molte stirpi
arabe, di avere tin profeta proprio e di procacciarsi i medesimi vantaggi economici e politici
ottenuti dagli Arabi del Higz. Influenza politica esercitata dalle donne fra gli Arabi settenp.

trionali gi nei secoli anteriori, p. 632-634.

,^

165. Il

falso profeta

Musayl imab. - La

tradizione

musulmana deforma tendenziosamente

le

figure dei cosi detti falsi profeti, ritenendoli e rappresentandoli quali impostori, contraffattori di

Maometto. L'apparizione d Musa3'limali, pi che semplice imitazione del Profeta makkano,


prodotto di quelle cause latenti e secolari che determinano in vari punti della penisola l'accentramento delle disperde unit arabiche: sorta in mezzo alle trib cristiane dei banu ITanlfah,
la dottrina di

Musaylimah ha tendenze ascetiche miti

e puritane, d'ispirazione

prevalentemente

cristiana. Divieto della violenza e del peccato; prescrizione di purezza morale e materiale; leggo
sui rapporti fra i sessi, p. 635-688.
i^
166. Altri particolari sulla persona, le pratiche religiose

e la condotta generale di

mente fu prima capo


p.

639-641.

.^

Musaylimah: sua immensa autorit

sui Hanlfali, dei

quali probabil-

politico, e poi riformatore religioso. Pacifici rapporti fra lui e

167. (Sayf).

Aneddoto

Talhah al-Naraari

di

Musaylimah,

p.

641-642.

Maometto,

168. (al-

Zuhri). Indizio sull'origine della pretesa missione profetica di Musa3-limah l'uomo del Bahrayn,
p. 642-S43.
Considerazioni sull'errore cronologico della tradizionistica musulmana nel
i^ 169.
rappresent.ire la propaganda di Musaylimah quale evento della
643-G44.
i d d r. h, p.
:

170.

Eapporti fra Mas&ylimah


contro di

e Sagrah.

Musaylimah con Sagh,

p. 644-64C.

Spirito tendenzioso della tradizione nel narrare

l'in-

171. (Sayf b. 'Umar). Abboccamento di argomento

XLVIII.

INDICE ANALITICO

ilottrinario e politico tra

due

falsi profeti, p.

fiif.

11. a.

H.

172. Particolari osceni, inventati dalla

anonimamente da Tabari, sull'incontro di Musnyliinah con Sai^h, p. ()47-fi48.


173. (Sayf). Partenza di Sagah dalla Yanifimah e ritorno nel proprio paese, dopo un lauto
compenso da parte di Musaylimah, p. 648.
tradizione e fomiti

174.

Malumori nel campo mnanlmano ed avanzata


sione di Khiilid, dopo Buzakljal), di
liagirun ed

Ansar;

(juesti

muovere contro

KUalld su al-Bntah. (al-WSqidi). Decie la Tamamah. Rivalit fra Mu-

di
i

Tanuni

riHutauo di seguirlo, poi Io raggiungono,

p. 640.

175. (Sayf). Id.

p. 660.

176.

- Sottomissione del Tamim (versione della scuola Madinese). (a!-Wr,qidi) Arrivo


Khrdid in al-Burali, e scorrerie da lui ordinate nel paese dei Tamlm, p. 651.
177. (al(5
Zuhri). Sottomissione incruenta dei Hanzalah e cattura di Miilik b. Nuwayrali, p. 651.
178. Combattimento di Klilid contro una schiera di Tamira; morte di Mlik b. Nuwayrah, secondo la narrazione di Baladzuri, p. 651.
g 179. (Versione di Sayf). Dopo la partenza di Sagah
i
capi TamTmiti, tranne Miilik b. Nuvrayrab, fanno atto di sottomissione a Kh illid. p. 652.
S 180. Schiere volanti di Musulmani lanciate da Kbalid per il paese dei Tamim a far bottino
e prigionieri tra gli apostati. Eccidio dei prigionieri, per effetto di un equivoco dialettale, e proteste nel campo musulmano contro la condotta barbara e licenziosa di KJiiilid. Suo richiamo a
Madlnali per discolparsi davanti al Califfo, p. 653-654.
181. Altra tradizione di Sayf sulI5
182. (ibn Ishaq). Uccisione
l'eccidio di Malik b. Nuwayrah e dei colleghi Tamlmiti, p. 665.
di Malik ordinata da Khiilid; drammatica comparsa di costui in MadTnah e sua discolpa trionfante, p. 655-656.
183. Commento alla condotta di Khalid b. al-Wald verso Mlik b. Nuwayrah, p. ''56-658,
184. ed alla venuta di lui in MadTnah, che segna proprio il momento
intermedio tra la fine della R d d a h propriamente detta e il principio delle conquiste musulmane

al-Butah

di

sull'Arabia pagana,

186. Il

Taman.

p.

669-661.

185. Id. p. 661.

Condizioni geografiche ed etniche della regione

millenaria vita storica e civilt

Yanian anteriore all'Islam. Processo di decadenza prodottovi da varie cause morali, politiche
e commej-ciali, accelerato dalla dominazione straniera abissino-persiana, acuito da scissioni religioso e dalla irrequietezza anarchica delle trib arabe-nomadi di razza Qahtanita, p. 661-6^4.
del

187.

Lo

stato di disgregazione sociale del

Yaman

favorisce l'ingerenza e lo sviluppo dap-

prima pacifico dell'Islam negli ultimi due anni della vita

di

Maometto,

p. 664-667.

188.

Ca-

rattere superficiale di questa islamizzazione }'amanita, a torto rappresentata dai tradizionisti

come una vera conversione e sottomissione al Profeta. Violenza dell'insurrezione divamYaman alla morte di Maometto; pi che anti-islamica, essa fu lotta nazionale arabopersiana terminata con l'intervento dei Musulmani. Manca la luce sulla dottrina e sulla natura
seriori

pata nel

dello pseudo-profeta al-Aswad, debole e

189.

Taman.
Aswad

malvagio contraffattore

di

Maometto,

670-672.

Insurrezione di al-Aswad (versione

ai-' Ansi

p.

della scuola Madinese).


(al-Zuhri). ala Nagrr.n ed a San'a; congiura degli Abnii, sostenuti da un agente di Maometto,

contro al-Aswad; morte di costui, p. 672-673.


190. Narrazione di Balridzuri; arroganza e despotismo di al-Aswad, Dz-l-Himar o Dzu-1-Khimar. Cospirazione degli Abnii di San'ii, ordita per
gl'intrighi degli agenti di Maometto. Rivoluzione scoppiata alla morte di al-Aswad, i cui seguaci
sono messi a morte o costretti ad abbracciare l'Isim, p. 673-675.
191. Esame della narra-

zione baladzuriana, e conclusioni,


192.

p.

676-676.

Taman.
Insurrezione di al-Aswad (versione di Sayf). Tappe del movimento di alAswad, indovino e prestigiatore: Kahf Khubban, Nagrn, San', Espulsione dei rappresentanti
di Maometto, p. 676-677.
S 193. Tattica del profeta Makkano, per combattere l'insurrezione
nel Yaman; elenco degli ambasciatori da lui mandati col, p. 677-678, ^ 194. per incitare Persiani ed Arabi a prender le armi contro al-Aswad, p. 678.
195. Rapida estensione del do1^
minio di al-Aswad nel Yaman: e timore dei Musulmani fin nel Hadramawt, p. 678-679.
196. Duplice tradizione di Sayf, sui fatti che portarono all'uccisione del falso profeta, p. 6W. 197. Fusione e completamento di entrambe in un unico racconto particolareggiato e drammatico,
198. Durata dell'insurrezione di al-Aswad; tre o quattro mesi, p. 686.
p. 6^0-684.

tj

200. Oiarisdizione nel

Taman.

'TJmar

islamici (ant;cipazio!!e cronologica\

]).

b.

al-Khattab nominato Qadi al-qudah

in tutti

domini

686.

x:,ix.

VII

INDICE ANALITICO

11. a. K.

HdAKKAH

ti

201.

(al-Maduiai). abu Bakr delega


Il pelleg^raassio annuale.
cclleghi a guidare in sua vece il pellegrinaggio solenne di quest'anno, p. 685-686.

t^

l02.

Le vedove e la figlia del Profeta


Questioni per l'eredit i ISSaometto.
BIADI?3'AH
pretendono alla eredit personale di lui in Madlnah e in Fadak, nonch ai redditi del quinto di
Kliaybar; diniego del Califfo, p. 686-687.
20S. (al-Zuhri). Particolari sul dissidio fra 'Ali e
abii Bakr per l'eredit del Profeta. Astensione politica di 'Ali, cessata, dopo la morte di Fatimab, con il riconoscimento dell' autorit califfale in abu Bakr, p. 687-688.
204. Episodio

uno

dei suoi

tendenzioso composto dalla tradizione su questo dissidio,

S.^

205-206.

Morte di Fatimali (Ramadan).


marito,

tele dal

208. (al-Zuhri).

Ji

vj

Abboccamento

Morte di 'Abdallali

S 209.

p. 689-690.

Particolari sulln

Incertezze

207.

di

ab Bakr con

Abi Bakr

b.

degli Annali,

Kh allikan,
Maometto,

p.

692-693.

Jj^

sul

688.

morte

sito della

di Futimah e le esequie fattomba di Fatimah, p. 690.

'Ali; loro paciicazione, p. 690-691.

(.Sawwl), p. 692.

Origine della scrittura Araba. - Ragione

210.

p.

dell'esiune di siffatta questione nel presente luogo

211-213. Principali notizie date dalle fonti arabe (BalSdzuri, ibn

ibn Khaldiin) sull'origine e sulla diffusione della scrittura araba fino ai tempi di

214-216. Tentativi del de

Sacy

Caussin de Perceval, per ricostruire


La luce venuta invece dagli
studi filologici ed epigrafici del secolo sis, specialmente dalle molteplici scoperte epigrafiche su
vari territori d'Arabia e di tutto l'oriente semitico. Punti principali del complesso problema, e
profilo sommario della sua risoluzione, p. 696-702.
p.

693-696.

.^

e del

sugli scarsi materiali storico-letterari la genesi dell'alfabeto arato.

(;

217.

Diffusione dell'arte dello scrivere ai tempi di Maometto. Analfabetismo di Maotesi aprioristica e teologica dei Musulmani ortodossi che lo affermano, p. 702-704.
218. Probabilit in contrario, quantunque il Profeta ostentasse d'ignorare l'arte dello scrivere.

metto:

Concetti tendenziosi e polemici ispiranti le tradizioni che riguardano la diffusione di siffatta


arte in Arabia; vivente Maometto molte persone in Makkah o in Madlnah sapevano leggere e
scrivere, p. 704-706.
219. Copiosa corrispondenza del Profeta, disbrigata per mezzo di nu-

merosi segretari, alcuni dei quali attesero a conservare in scritto, nel periodo madinese, le rivelazioni quraniche, p. 706-707.
<^S 220-224. (al-Waqidi). Elenchi delle persone, uomini e donne,
che sapevano scrivere in arabo a Makkah e in Madlnah, contemporanei di Maometto, p. 708-709.

il)

225.

Compilazione scritta del Qur-an.


lume,

versetti sparsi del

al-Hrith, al-Mubiisibi).

messe

(al-Zuhri). Necessit di riunire in

la

morte

varie,

Maometto,

ma non

le

quali

le

un mashaf, o vo-

226-227. (al-Khudri,
rivelazioni quraniche eran gi

del Profeta, p. 709-710.

secondo

Tradizioni

in scritto vivente

raccolte insieme avanti

il

calit'ato

di

abu Bakr,

S 228. Vari elenchi dei Compagni che avevano imparato a memoria (liuffaz)
Lettori pubblici o recitatori (qurr) del testo sacro, p. 712-713.
p. 711-712.
J} 229.

p. 710-711.

Quran,

Qur -.in, dopo

il

Dopo le gravi perdite subite dai Musulmani alla battaglia della Yamiraah, abi Bakr or.^230-231. Incarico
dina la compilazione di un esemplare scritto completo del Quran. p. 713.
datone a Zayd b. Thabit, e metodo da lui seguito, p. 714-716. ^ 234. ovvero a Srilini mawla
s? 236.
Bibliografia recente sull'argomento, p. 716.
di abu Hutkayfah, p. 716.
231.

236.
S 237.

KIADNAH

PEKSIA

Tazdag^ird eletto re

Bakr
tj

238.

Aslam,

il

mawla

di 'Umar, comperato in quest'anno a Makkah,

(abCi

Aqram,

239.

Thabit

240.

'Ukkasah

S 241.

Thumamah

b.

b.

p.

bint

Mihsan,

p.

718.

Uthal,

p,

7is.

b.

Muhammad,

717-718.

L.

715.

Ma'sar e ibn IshSq) nel medesimo anno che abu

califfo (632-633. a. K. V.). p. 715.

NECROLOGIO Fatimah

p.

p.

716-717.

INDICE ANALITICO

242.

al-Na'man

243.

ibn abi

b. 'Asar, p. 718.

Ramithah al-Tamimi,

medico,

il

p. 719.

12. a.

1.

H.

marzo 634,

(633, 18

11.-12. a. H.

6 marzo).

ARABIA centrali::

Preparativi per la conquista della Yamamab (Muharram?).


(SayfV 'Ikrimah b. ahi Gahl e .SurahbTl b. Hasanah, spediti da abu Bakr nella Yaraumah. Uovescio di 'Ikrimah, e nuovi ordini del Califfo, il quale raccoglie rinforzi j)er Khalid b. al-Walld,
p. 723-724.
S 2. (ab Hurayrah). Satira di ibn 'Umayr al-Ynskuri contro Musaj'limah, e sua
delezione a Khlid, p. 725.
^ 3. (al-Zuhri). HassHn b. Thbit avverte i HanTfah dell'imminente
40 mila
marcia di KjiFilid, p. 725-72G.
4. (Sayf). Moltitudine dei .segnaci di Musaylimah
infelice tentativo di Surahbil b.
Felici intrighi di Kbalid nelle file del nemico
combattenti

Hasanah, battuto da Musaylimah,

5.

726.

p.

(ab Ma'iar,
Battaglia di 'Aqraba, o al-Yamamab. Morte di Musaylimah (Rabi' I).
Ta-rlkb di abft Bisr ul-Da-svlubi;. Data della battaglia di al-Yamamah, p. 727.
6. (Sayf ).
irI
Avanzata dei Musulmani contro Musaylimah in 'Aqraba; cattura di Muijjia'ah b. Murarah con
>.

due

la sua .schiera. Disposizione dei

cattura e

tradimento

il

di

i?

7. (al-Wqidi). Altra versione sulla


8. (al-Zuhri?). Ordinamento di battaglia
Descrizione della battaglia, dalla fusione delle tradizioni

eserciti, p. 727-728.

MujJrga'ah, p. 728-729.

musulmano, p. 729.
9.
abu Hurayrah. Energici preparativi e disperato coraggio d'ambo le p.irti,
impetuosa avanzata dei HanTfah
atti
p. 729-730.
S 10. Primo vantaggio dei Musulmani
11. Mischia saneroici di valore dei comandanti di Khalid e di Khalid stesso, p. 700-732.
guinosa ed incerta; spaventoso eccidio dei Hanlfah nel Giardino della Morte; uccisione di
Musaylimah per mano dell'abissino Wah.si, p. 732-734.
12. (al-Waqidi). Eroismo dei portastendardi musulmani, p. 734.
S.^ 18-14. Altre tradizioni sulla sanguinosa giornata, p. 734-735.
15. Cifre esagerati.ssime di Sayf nel numerare i combattenti ed i morti delle duo parti, p. 785.
S^g 16-17.
Fonti pi degne di fede riducono il computo ad assai pi modeste proporzioni,
dell'esercito

di Sayf, ibn Ishaq e

tj

Seppellimento dei morti, p. 787.


19. Incontro del superstite 'Abdallah
padre dopo la battaglia, p. 737.
20. (ibn Ishaq). Eiconoscimento del cadavere di Musaylimah, p. 737-738.
21. Bibliografia sulla battaglia di al-Yamlimah, p. 738.

p. 736-737.
b.

22.

'TJmar con

l.S.

il

del Profeta uccisi nella battaglia di al-Tamamah.


di abu Bi.sr al-Dawlabi in ibn
sulle interpolazioni e l'esagerazioni numeriche delle fonti, p. 738-739.
completo dei Musulmani caduti in 'Aqraba in tutto, centocinquantuno,

Compagni

vero sulla lista fondamentale del Ta-rTkh

24.

Conclusione della pace con

Hanifali

Compilazione del no-

Hubay.'^. Considerazioni
,^

23.

p.

Elenco alfabetico

739-754.

(ibn Ishaq). Astuzia adoperata da Mugga'ah b.


consanguinei miti condizioni di pace da Kh lid, p. 754-755.
testo del trattato conchiuso
26. Varianti di Sayf sui particolari e le condizioni della pace
Salamah b. 'Umayr capo del
fra Khalid b. al-Walid e Mugga'ah a nome dei bani Hanlfah
26. Vano tentativo di lui, in
partito di opposizione ad oltranza tra i Hanlfah, p. 756-767.
27-29. Vivi contrasti nel campo musulmano e in Madinah
TJbad, contro Khalid, p. 767-768.
30. Divisione del bottino, p. 759.
contro il trattato di pace con i Hanlfah, p. 758-769.

Murarah per ottenere

ai vinti suoi

31. Trattamento speciale inflitto ad alcuni villaggi della


Khalid in al-Wal.ar, p. 760.

Yammah,

p. 760.

(ibn Ishaq), subito dopo la vittoria, con la figlia


di Khalid
rimprovero scrittogli dal Califfo per la sua condotta licenziosa, p. 760-761.

33.

Matrimonio

34.

Ambasciata dei Hanlfah

35. (al-\Vr.qidi; e

da

abii

p.

(ibn

Ishaq allestita da Khalid


in

MadTnah

dallo stesso

LI.

di

32.

Campo

Mugga'ah

di

aspro

per fare omaggio al Califfo,

Kh alid. Difficolt

36. (al-Zuhri). Particolari sull'abboccamento di abii


761-762.

Bakr.

Hanafiti,

accompagnata

udienza
ambasciatori

di ottenere

Bakr con

gli

INDICE AXAI.ITICO

12. a. H.

S S7.

ARABIA OKIENTAI,!:
del Califfo a Khlid

persiana,

r.8.

p.

Ultime operazioni militari

al-WalTd

b.

di

fli

recarsi nel Banrayn, e poi

Khalid in Arabia.
dar principio

di

all'

Ordini
invasione

7'2.

Le sottomissioni
Cronolog^ia della conc|.aista dell'Arabia orientale e meridionale.
Mahrali, del Yaman e del Hadraiuawt si svolgono successivamente e abbracciano tutto l'anno 12., forse anche parte del 13. a. H., p. 762-763.

del Balira\-n, dell' 'Um"in, della

S Sd.

ARABIA ORIENTALE La Riddab

nel Bahrayn versione della scuola Madinese).


Eesistenza eccezionalmente lunga (2 o pi anni) del Babraj-n, dovuta all'assistenza del governo
persiano, p. 763.
40. (ibn Ishliq). Apostasia generale nel Bahrayn alla morte del Profeta
si eleggono un proprio re in al-Mundzir b. al-Nu'man al-Oharur, p. 763-764.
i EabT'ah
i

41-42. Gli apostati sotto al Mund^ir e al-Hutam aft'rontano i Musulmani capitanati da rud
da al-' Ala b. al-Hadranii battaglie presso (xuwatha e nel Khatt. p. 7{>4-765.
43-44. Eesi-

stenza dei Pevsiaui in al-Zarah ; espugnazione della citt, conquista di al-Sabn e Darln (anno 13.
o 14. H.), p. 766.
44. Particolari sul combattimento di Guvvathii e sul numero del cosi detto

al-' Ala

esercito di

campagna

proporzioni ben modeste della pretesa

nell'Arabia orientale e meridionale,


del Bahrayn, la presa di

Hagar

Ambasciata degli 'Abd al-Qays

p.

766.

4}

e della conquista

musulmana

45-49. Altre notizie sulla lotta per la conquista

e l'occupazione dell'isola

'Umar

Drirln, p. 766-767.

50. (al-Zuhri).

oppone a concessioni di privilegi agli ambasciatori, p. 767-768. 51. (al-Zuhri). Ingerenza del governo di Mada'in nelle faccende dei
Balirayn durante la E i d d a h
Bakr b. Wfril contro i Musulmani, p. 768.
;

Sj

52.

La Riddab
tempi

nel

Jlaonietto

di

Eabraya
iriorto

il

al Califfo

si

Conversione degli 'Abd al-Qays ai


b. 'Umar).
una parte resta fedele verso Madlnah, p. 769 ^ 53. gli
W'il nel moto nnti-islauiico. - S.^ 54-55. Gli Arabi musulmani

^versione di .Sayf
Profeta,

sono trascinati con i Bakr b.


sono assediati dai pagani in due castelli ed in uwathil aspra severit dell'assedio, p. 769-770.
gi^ 66-57. Eiassunto della lunga e mirabolante tradizione sayfiana sulla campagna di al-' Ala
altri

b.

al-Hadranii

58.

tj

J^

59.

62.

contro

ribelli

DarTn attraverso

all' isola

Esame

le

del Bahrayn: traversata dell'orrido deserto al-Dahnil


assalto
onde del mare che iniracolosamento si aprono, p. 771-774.
;

critico della precedente tradizione, p. 774-776.

(aMVaqidi). Contro : ribelli Azd


Conixuista dell' 'TJman (versione della scuola Madinese).
'TJraan, abu Bakr spedisce 'Ikrimah b. ahi Gahl, p. 776,
60. (Id.), il quale sconfigge LaqTt
b. Malik capo degli apostati, e ottiene la resa a discrezione della citt di Daba, p. 776.
61. (Id. e al-Zuhri). Prigionieri di Daba menati a Madlnah, liberati pi tardi da 'Umar, p. 776-777.

Cong^uista dell"Uiaan (versione

di Sayf).

Fazioni nemiche

valente, con a capo Ozu-l-Tag Laqit b. Malik; l'altra


abij

Bakr, richiesto d'aiuto dai (rulanda contro

musulmana

il

nell'

'Umn

una pagana pre-

diretta dai duo fratelli al-Gulanda:

falso profeta

Laqit,

manda

nell'

'UmSn

tre

Mihsan, 'Arfa^ah al-Barqi e 'Ikrimah b. ab! Gahl. Fusione dello milizie


musulmane in un esercito segrete trattative per corrompere i partigiani di LaqTt;. Sanguinosa
battaglia e vittoria di 'Ikrimah a Daba, p. 777-779.
generali

Hudsfiyf^'h

'>.

t?

63.

ARABIA MEBIDIONAIjE La

conquista della Malirab.

(Sayf).

Divisione degli abi-

al-Musabbih. Conversione
di Aikhrit in compenso dell' aiuto oftertogli da 'Ikrimah b. ab Gahl. Accanita lotta contro
al-Musabbih nella Mahrah bi-1-Nagd, e orrenda strage dei pagani. Divisione del pingue bottino.
Sottomissione di tutto il paese, p. 779-781.
tanti, tutti pagani, in

i:;

)<4.

due partiti nemici

quello di

.Siklirlt e l'altro di

ARABIA MERIDIONALE La

cosi detta " Seconda Apostasia del Taman.


non fu die un secondo tentativo sistLiuatioo e i-om])leto
degli elementi arabi yauianiti per sopprimere ed esiliare tutti Persiani dal Yaman
movimento
nazionale fallito dinanzi all' invocato intervento dell' Isl.am, che pacifica e domina la provincia,
Questa

Seconda Apostasia

in realt

p.

I5.

781-782.

nel

I torbidi
i

p.

torbidi

Yaman dopo

anarchici

scoppiati

la
nel

morte di Maometto.
Yamati

alla

782-783.

i.ir.

(Sayf).

ab Bakr tenta

morte del Profeta, con

lettere ed

di arrestare

ambasciate,

INDICE ANALITICO

tj

12. a. H.

(Sayf Disegno di Qays b. 'Aljd Yaghutli b.


Conflitto fra Ara'ji e Persiani in San'.
persiani Abnii, favoriti dal governo di Madlnah, p. 784.
MakAtib per sono, iare da s.ui'.i
S f>7. (Id.). Agendo di concerto con gli antichi seguaci del defunto al-Aswad, Qays uccide o mette
capi dei Persiani, e resosi padrone di San'a, ne disperdo ed esilia tutti gli Abnil. Riin fuga
scossa di Fayrfiz assistito l'.nlle trib arabe amiche: sconfitta e fuga di Qays, p. 784-78*?.
S);j6i}-70.(Id.).
<iS. (Id.). Avanzata di 'Ikrimah b. ahi Gahl dalla Malirah sul Yainan, p. 78t-787.
Capitani uiusiilmani spediti da abu Bakr contro i ribelli yamaniti fusione delle milizie musulmane sotto al-Muhagir b. abl Umayyah. nelle cui mani cadono i due capi nemici Qays b. Maksuli
e 'Amr b. Ma'dTkarib. Caccia ai resti dell'esercito ribelle, p. 787-788. S 71-72. Confusione ed

fi).

.!^

incertezze nelle tradizioni raccolte da ibn Hubay.s sulla .Seconda Apostasia del

cui debbonsi

g 73. Scotticisino con

eventi nel Yaiiiui. Conclusioni,

1AMAN

S 74.

Trattato con

p.

accogliere

notizie

le

Cristiani di Xagrran.

Yamau

trattato di

il

Preteso testo autentico del trattato,

feta.

!^

alla colonia cristiana del

Hii'Jramawt fu

1'

ultima scena del fosco

violenze degli agenti musulmani,

p. 789-7!)l.

p.

Contegno probabilmente passivo e


75. (Sayf?). ab Bakr rin-

792-793.

p.

pace e protezione gi concesso dal Pro-

p. 7!'3.

ARABIA BIERIDION'AZai:. La S 1 d d a h

7>>.

Yaman,

scuola Sayfiana sui predetti

701-702.

neutrale dei Cristiani di Naj^'ran dur.into la Riddali,

nova

della

nel

dramma

794-795.

Hadramawt.

La grande

sommossa

nel

arabo, e devesi alle cupide malversazioni e

77. iSayf). Esattori o governatori

musulmani

Condotta arrogante ed offensiva di Ziyfid b. LabTd nel


riscuotere le tasse fra le trib dei Kindah. Rivolta dei Kinditi, domata pi volte e divampata
di nuovo sempre pi larga ed intensa. I generali musulmani al-Muhagir e 'Ikrimah accorrono
dal Yaman in aiuto di Ziyd, sconfiggono i Kindah confederati in Mihgar al-Zurqn, e cingono
d'assedio i superstiti nella fortezza di al-Nugayr, p. 795-799.
79-80. (Sayf e al-Wiiqidi). Tradel

Hadraraawt,

p. 79G.

78. (LI.).

81. (aldimento di al-As'ath b. Qays; resa della fortezza e sterminio dei Kinditi, p. 800-801
Wqidi) tardi arrestato da uu ordine del Califfo, p. 801-802.
8->. (ibn Ishaq). Trattamento
fatto da abu Bakr al traditore al-As'ath,
83. il quale riscatta a proprie spese tutti i suoi
consanguinei caduti prigionieri in al-Nugayr, p. 802.
84. (Sayf). Punizione inflitta a due
cantanti arabe, colpevoli di aver deriso il Profeta e i Musulmani. Lettera del Califfo ad al-Muhgir, con raccomandazioni di giustizia e mitezza, p. 802-803.
85. Duplice versione di Bal-

dzuri sulla rivolta del H<!rama\vt,

8B.

hS.

ARABIA

aiERIDIOXAI.'S.
Due u

(S:i3-f).

."i

Ifoniina di luogotenenti per

in ciascuna proviucia,

p.

fO3-S04.

il

Yaman

p.

'Umar

e il

Hadramawt.

87. Varianti in Baladzuri, p. 804.

Sorte degli Arabi pagani, prigionieri degli Arabi musulmani.


del califfo

89.

mar

p. 803.

Misura politica
un compenso fsso,

(Sayf).

relativa al riscatto degli schiavi di nazionalit arala dietro

804-805.

Riepilogo della cosi detta R i d d a h. o Apostasia delle trib, e suoi rapporti con gli
eventi della biografia di Maometto e con quelli delle conquiste. Classificazione delle
vincoli pi o meno stretti che esse avevano avuto con
trib arabe in varie categorie soccndo
90-94. Esame degli effetti prodotti dall'annunzio della morte di MaoMaometto, p. 805-.s0i.
i

metto

in

ognuna

Ji.^

delle cinque categorie d trib, p. 80(-8i3.

95-102. Ricostruzione storica

ed esposizione sommaria degli eventi che si svolsero dalla elezione al califfato di abii Bakr sino
alla completa conquista' dell'Arabia orientale e meridionale, p. 806-826.
103. La regione settentrionale della penisola resta assolutamente estranea alla vita storica d'Arabia sia nel periodo

della

dd

a h,

p. 827-828.
104. Conclusione: la conquista deK
Maometto fu soltanto parziale e superficiale; sicch quando
campagne militari fuori d'Arabia, una grande parte della penisola era di

sia in quello delle conquiste,

l'Arabia, per opera dei successori di

ebbero principio le
fatto ancora n sottomessa n convertita all'Islam,

p.

828-831.

generali delle conquiste arab3, studiati in rapporto alla sede primitiva


Rapporto deldei Semiti ed alla storia delle grandi migrazioni dei popoli asiatici.
l'espansione arabo-islamica con la storia generale dei popoli semitici, p. 831-832. - J5S) 106-109. Problema della sede primitivi dei popoli .semitici. La geologia e la storia fisica dell'Asia anteriore

105. Gli aspetti

INDICE AXALITICO

H.

12. a.

mettou d'accordo gli argomenti storici dell'ipotesi arabica con quelli filologici della. Ipotesi LaIjilonica, dimostrando doversi cercare in Arabia la sede primitiva dei Semiti, e nel progressivo
inaridimento della penisola la causa movente, delle successive migrazioni semitiche, p. 832-844.
110-112. Luce proiettata dall'accertamento delle predette due conclusioni su tutta la storia

dell'Asia anteriore.

Esame rapido

e sintetico delle varie

migrazioni semitiche che diedero origine a

60 secoli di storia sumero-assira-babilonese-arameo-cananea ed alla finale egemonia semitica. SucSemiti languono in duro servaggio, e
cede un millennio di egemonia ariana, durante il quale
i

chiusa come entro ad una cerchia di ferro dai successivi dominatori ariani dell'Asia, i Persiani, i Greci, i Parti, i Romani, i Sassanidi. Eipetuti
sforzi delle stirpi arabo-semitiche, per infrangere la formidabile barriera che le isola dal mondo
l'Arabia,

sempre pi

sterile ed impoverita, vien

soflbcandole entro una bolgia ardente,

biche dal

Yaman

verso

il

844-849.

p.

..^

Migrazioni delle trib sud-ara-

113-114.

nord, e costituzione dei principati Ghassanida e

LaVhmita

in

Damasco

Hirah. Frequente immigrazione pacifica delle trib arabe del nord entro il confine bizantino della Palestina e della Siria fra il iii e il vii secolo dell'E. V., ed entro la frontiera mesopotamica dell'.impero persiano, p. 849-854.
115. L'avvento dell'Islam con la sua evoluzione
militare e politica appare cosi come l'ultimo atto di quel movimento etnico di emigrazione ed
espansione, dovuto a millenarie cause cosmiche e al disagio economico sempre pi angustiante
delle stirpi arabiche, p. 865-856.
g 116-117. Necessaria conseguente rivoluzioni; nelle idee correnti sull'Arabia preislamica e sulla genesi dell'Islam. La tesi intuita dal "VVinclder diventa una
e in

verit incontestabile, che illumina l'attivit riformatrice di Maometto,

posto nella storia del

grandi imperi
118.

PERSIA.
le

mondo

il

fenomeno sinora quasi inesplicabile

e colloca

nel suo vero

delle conquiste

arabe sui

asiatici, p. 856-861.

Cause della decadenza dell'impero Sassanida. Opportunit


momento della conqui^t:i araba, p. 861-862.

condizioni dello stato Sa-isanida al

di

esaminare
l^

119.

Il

Fars, chiave dell'Iran e culla della dinastia sassanida; la quale segna la reazione persiana na-

zionale contro la tirannide partica

degli

Arsacidi, p. 863-864.

,^

120-121. Difetti originari

impero Persiano: l'oligarcbia militare e feudale dei nobili, la strapotente gei-ai-chia del clero mazdeista. Queste due classi privilegiate, quando non erano
in lotta fra loro, confederavansi contro il monarca, p. 864-H70.
;; 122-129. Riassunto della politica interna dell'impero Sassanida da ArdasTr I, fondatore della dinastia nel 225. a. . V., sino al
trionfo delle armi bizantine sotto Eraclio nel 629, p. S70-870. Jj 130. Rassegna delle cause
principali della caduta dei Sassanidi, p. 879-881.
e funesti nell'organamento del novello

131.
132.

Tavola cronologica dei re Sassanidi,

p.

8S2-383.

Rapporti fra gli Arabi e l'impero Sassanida.


Condizioni geografiche particolari della
Babilonide e di tutta la valle mesopotamica, che ne determinano i destini storici rispetto alle
popolazioni limitrofe. Processo di graduale infiltrazione di elementi arabi in Mesopotamia e sulle
rive del Golfo Persico, p. 883-885.

tempo dai Sassanidi come strumento


come argine alle irrequiete trib del

i^;^

133-134. Principato arabo di Hirah, favorito per lungo

di lotta contro

le

trib arabo-cristiane dei

Gh assanidi

Fine della dinastia dei


Lakhmiti, e conquista persiana del Yaman. Gli errori della nuova politica araba dei Sas.sanidi
portano al disastro di r>zu-Qa,r nel CIO. a. E. V., che fu il colpo di grazia pel prestigio persiano
in Arabia. Baldanza e impunit delle trib vittoriose dei Bakr b. Wa'il, assicurate dalla trionfante
campagna di Eraclio e dalla spaventosa anarchia che ne segui nell'impero persiano, p. 889-890.
deserto, p. 886-888.

137. I popoli cristiani sottomessi ai Sassanidi.


polazioni semitico-cristiaue della Babilonide e della

,^.^

135-136.

L'atteggiamento del tutto passivo delle poMesopotamia, nell'imminente conflitto fra

Arabi e Persiani. La sua ragione, nelle condizioni dei popoli cristiani sottomessi ai Sassanidi e
il governo di Ctesifonte. Edessa-Ruha e Seleucia-Madin, primi nuclei

nei rapporti fra loro e

cristiani di l dall'Eufrate. Difi'usione lenta del Cristianesimo nel

bacino Tigro-Eufratico, contendenza anti-ellenica dell'ambiente asiatico in quell'et,


p. 890-894,
138. e dalla coesistenza entro i confini dell'impero persiano di due razze, l'ariana
e la semitica, l'uua dominatrice, l'altra suddita e serva, irreducibilmente diverse per condizioni geografiche e psicologiche, per divario profondo di costumi, di occupazioni, di lingua e di
fede. p. 896-897. 140. Conseguente tensione dei rapporti fra Ariani madzcisti e Semiti cristiani, inasprita dalle spaventose persecuzioni religiose che questi subirono da quelli, p. 898-899.
trastata, all'avvento dei Sassanidi dalla

INDICE ANALITICO

12. a.

H.

S 111- Piirticoliirismo confessionale dei Semiti cristiani della Babilonide, la cui chiesa e ge142. Riassi afferma indipeiii'.ente dall'autorit ecclesiastica di Siria, \>. 889-890.
Jj

rarchia

sunto della storia del Cristianesimo iranico sotto S.issanidi. Prima persecuzione sotto Sabr l
dal 339-40 al 379. p. 900-902.
SS 143-144. Politica accortamente pacifica e conciliatrice di Tazdagird I; concilio di Ctesib'nte nel 410. a. E. V. Nuove e continue persecuzioni, p. 902-904.
145. Lotte intestine fra i Cristiani per il conferimento delle pi alte dignit gerarchiche. ConJj
cilio di Markabta. nel 424. a. . V., e proclamazione dell'assoluta indipendenza della Chiesa
^ 14ij. Trionfo del Nestorianepersiana dall'autorit ecclesiastica romano-bizuntina, p. 905-906.
i

decadenza del Cristinnesimo Sassanidn, fino al restaiiramento dell'ordino e della concordia per opera del patriarca Maraba (met del secolo v E. V.),
p. 90ft-908.
SS 147-148. Ripresa delle persecuzioni e dei dissidi fra i Cristiani. Il monoiisismo

sinio in Persia. Conflitti religiosi e rapida

giacobita contro

nestorianesimo duofisita. Rovina della Chiesa cristiana in Persia, p. 908-910.


una ribellione armata della nazione semitica contro il tirannico do-

il

S 149. Impossibilit di

minio SassaniJa.

Musulmani d'Arabia,

liberatori e vindici dei Cristiani semiti

An-

dell'Asia

teriore, p. 910-912.

S 150.

in Persia e aspetti generali della meInconsapevolezza comune all'Arabia ed alla Persia sulla catastrofe imminente, p. 912.
1&1-1S2. Le vittorie di Khalid e l'espansione conquistatrice dell' Islfim mettono in contatto

Le ra^oni particolari dell'invasione araba


desima.

S.^

la teocrazia

Madnese con

pn-o persiano

le trib

pagane

e limitrofe del principato

e cristiane dei

Bakr

b.

Wii-il,

rapaci vicine dell'ini-

feudatario di Hirah. Invito fatto ai

Musulmani

dalla

opportunismo politico decidono il Califtb


dogli Arabi nelF'Iriq,
alla impresa, p. 912-915.
g.^ 153-154. Grandi linee della prima campagna
cominciata come una raz :ia, trasformatasi in occupazione temporanea militare della Satrapia
hirense, finita in un grave disastro dei nomadi, che poi determiner la vera invasione e conquista
stirpe Bakrita a

piombare

sulla Babilonide; ragioni di

araba dell'impero persiano,


S 156.

'

p.

915-917.

Invasione dell'impero Persiano ('Iraq) e resa di Hirah

e?

(versione della scuola Madinese).

ul-Kalbi, ibn al-Kalbi, abii Mikbnaf, al-Waqidi, fonti del racconto balildzuriano). Ordine di

aba Bakr a Khalid d'invadere l"Iraq a capo dei Bakr b. Wa'il guidati da al-Mutbanna b. Harithab, Suwayd b. Qutbah ecc. Presa di Ubullah e di al-Khuraybah, p. 917-933. 156. (alMada'ini). al-Muthanna chiede a Mndiuah rinforzi contro i Persiani; 'Umar induce il Califfo a

mandar nell'Iraq Kluilid b. al-WalJd, p. 923.


167-160. (al-Madrrini, al-Waqidi, ibn al-Kalbi).
Diverse tradizioni sulle prime mosse di Khalid, p. 924-925.
S 160,A. (Baldzuri, probabilmente
da fonte iraqense). Marcia vittoriosa di Khalid per Ullays e Mugtami' al-Anhar con fuga di due
eserciti Persiani, p. 926-927.
161. Occupazione di al-'Udzayb, p. 927.
162-163. Resa di
Bniqya, Bariisma e Ullays; trattato di sicurt pattuito d^ Kh alid, dietro pagamento della g iz y a h, con ibn Saluba rappresentante di quei villaggi, p. 927-932.
S l''4. (Riassunto di abii

Yusuf, da ibn Ishilq e da altre fonti) sulla marcia di Khalid e il numero delle sue milizie. Presa
trattati di pace con al-Qadisiyyah, Ullays, Hirah, Baniqya,
di al-Mughlthah e di 'Udzayb
1''^.
(Hisilm
b. al-Kalbi). Viaggio di al-Mutbannah a Madlnah per doMarusma, p. 932-934.
S
mandare al Caliib il permesso d'invadere il territorio persiano. Khalid in al-Nibiig e in Kli affln,
a capo delle operazioni militari; battaglia di Nahr Dam, capitolazione di Ullays e di Hirah,
p. 934-937.
S 166. (Yaliya b. Adam). Altri particolari sul trattato conchiuso con Hirah,
p. 937-938.
S 167. (ibn al-Kalbi). Protesa lettera di Kh.ilid agli abitanti di Mada-in ed ai mar;

zuban del Fars,

p. 938.

168-169. Notizie di Ya'qvibi e abu-1-Farag sulla marcia di

Kh alid,

p. 938-939.

Campagna

dopo la resa di Hirah (versione della scuola Madinese).


(alMarcia vittoriosa di Kh alid su al-Anbar, Suq Baghdad, 'A3'n al-Tamr, Dmah
al-Gandal, p. 939-941.
S 172-182. (Racconto di Baladzuri, da tradizioni della scuola iraqense?).
Battaglia di Baniqyii, e trattato con Busbuhra b. Saluba. KliiXlid muove per al-Falalig e Tustar
contro al-Anbar, razzia alcuni mercati persiani ed arabi, espugna 'Ayn al-Tamr o ne riceve la
Namir b. Qasit, sorresa, catturando parecchi cospicui giovani in una chiesa cristiana, fuga
prende e depreda alcuni Tatjhlib e Rabl'ah; poi, ricevuto in 'Aj^n al-Tamr l'ordine del Califfo di
partire per la Siria, occupa per via Dimah (Diniasq), uccidendo Ukaydir e facendo prigioniera la
celebre Layla bint al-udi, p. 941-947. 183-184. La campagna persiana dopo la presa di Hirah,
presso ibn Khaldun, Ya'qubi, Hanlfah; singolare e contradittoria versione dei fatti, in Yaqt,

SS 170-171.

Madaini

nell' 'Iraq

e al-Sa'bi).

p. 948-960.

LT.

INDICE ANALITICO

12. a. H.

185.

Invasione dell'impero Persiano ('Iraq) (versione popolare iraqense di Sayf b. Xinari.


Tutta la presente narrazione saj'fiana leggenda popolare, foggiata ad maiorem Islami et Arabian
ffloriain, p. 950.
S 186-191. Invasione dell'Arabia persiana congedo dell'esercito vittorioso di
Kbalid nella Yamamah; rimpatrio dei Madinesi. Piano della campagna, ideato da ab Bakr e comunicato a K^halid. Klialid doveva invader 1' 'Iraq dal sud (Farg al-Hind), 'lyad b. Olianm dal
nord: punto di congiunzione al-Hlrah. Convegno dato da Khalid alle sue schiere, 18 mila guerrieri!, in Ubullah. Elenco delle trib che seguirono Kh alid nel 'Iraq, e dei loro comandanti.
Lettera del generale musulmano a Hurmuz, sahib al-Thaghr, p. 950-956.
192-193. Battaglia
di Kawazim, o Kazimah, o Dzat al-Salasil. Mosse strategiche di Khalid e dei suoi tre corpi d'esercito contro i Persiani capitanati da Hurmuz. Duello fra i due generali nemici; disfatta dei Per194. Nuovi prosperi successi
siani a Kazimah nella Battaglia delle Catene, p. 956-958.
J?
i^
195. Presa del castello Qasr al-Marah. Ordine
degli Arabi presa di Ubullah, p. 958-959.
dato da Kh alid ai suoi di non molestare nelle scorrerie i contadini inermi, p. 969.
196-199. Battaglia di Madzar, o al-Thinj'; strage dei rinforzi provenienti da al-Mada-in sotto Qarin b. Quryanus.
Divisione del' bottino, e disposizioni amministrative di Khalid nel paese dei vinti, p. 959-962.
200-201. Battaglia di al-Wala'^ah; disfatta di un altro esercito persiano sotto al-Andarzaghar;
strategia, valore ed eloquenza di Khalid, p. 962-964.
202. Battaglia di Ullays, contesa ac-

}5i:i

canitamente ai Musulmani da varie trib arabe cristiane confederate e da un quarto esercito


persiano; voto sanguinario di Khalid, orrendo macello dei vinti: Nahr al-Dam, p. 964-965.
Presa di Amjjhsiya, e sua distruzione: immenso bottino catturatovi, p. 967.
g.^ 203-204.
S 205. Giornata di al-Maqr e di Fam Furat Biidaqla, contro le genti di Azadbih, marzubrm di
Hirah, p. 967-968.
.^ 206-210. Presa di Hirah dopo breve resistenza. Trattato stipulato fra
Khalid e i capi della citt, p. 968-971. 211. Sottomissione dei Dahaqm o baroni della regione; accordi con loro pattuiti. Elenco deiluogotenenti mandati da Kh nlid ad amministrare le
nuove Provincie conquistate, p. 972-973.
212. Arrivo di GarTr b. 'Abdallah al-Bagali nelr 'Iraq. p. 973.

Lettere di Khalid alla Corte ed al


213-214. Eventi dopo la presa di Hirah (versione di Sayf).
popolo persiano. Riscossione della tassa al-kharag. Depredazioni e scorrerie dei Musulmani fino
alle rive del Tigri, p. 974.

215-216. Conflitti
217.

per la successione al trono Sasaanida

Assetto amministrativo della provincia di Hirah

(.Sa^-f),

luogotenenti muGhanm, immobilizzato innanzi

(Sayf) sotto 11

sulmani. Decisione di Kh rilid di muovere in soccorso di 'lySd


a Dmah al-Gandal, p. 975-976.
218.

p. 975.

Campagna contro

b.

i Persiani e gli Arabi al nord di Hirah (versione di Sayf b. 'Umar).


Giornata degli occhi (accecati) , e presa di al-Anbar, p. 976-977.
di 'Ayn
(5 219. Battaglia
al-Tamr contro
Persiani rinforzati da molti ausiliari arabi delle trib al-Namir, Taghlib e
220. Aiuto chiesto a Khalid da 'lyacj
lyd; eccidio generale di tutti i prigionieri, p. 977-978.
5
b. Ghanm, p. 979.
S 221. Espugnazione di Djmah al-Gandal, dove si erano agglomerate contro

>

Musulmani molte

Tankh, sotto Ukaydir b. 'Abd al-Malik


Ritorno di Khalid in Hirah; vittorie di Husayd e di
al-Kbanafis sui Persiani e gli Aral)i cristiani della Mesopotamia, p. 980-981.
^ 223. Altra disfatta dei Persiani in al-Musnyyakhi T- '**^'
iil-Zuinayl. Dispositj 224 e degli Arabi cristiani in
^s^ 225-226. Colleg.imento della
zioni tattiche di Kjjlid, e massacro dei nemici, p. 983-984.
guarnigione greca del confine bizantino con gli Arabi cristiani e i l'er-^iimi; battaglia di alFirad (15 Dz-1-qa'dah) e orrendo massacro dei vinti 100 mila morti p. 984-985. g 227. Razzie
musulmane contro Baj^hdiid, Maskin, Qatrabbul, Tali 'Aqarqf e Badray, p. 986.

trib arabe, Bahra, Kalb, Ghassiin,

e ai-Crudi b. Rabi'ah, p. 979-980.

I5

222.

228. I.a

229.

campagna

nianza

di

di Khalid nell' 'Iraq, secondo il Fntnh al-Sam ->.


Utilit della tesUquesto romanzo storico, che qui attinge alle stesse fonti di Baldzuri, p. 986-986.

Pellegrinaggio di Khalid

b. al-Walid
(Sayf?) a Makkab, tra la fine del Dzu-l-Qa'dah
principio di Dzu-1-Hi}j;gah. Ordino del Califfo a Kh alid di accorrere in Siria in aiuto dei suoi
colleghi sul Yarmk, p. 986-987.
e

il

230. Altre aggressioni

arabe contro le provinole della Persia centrale,

notizie inesatte fornite dal solo Ya'qbi, p. 987-988.

LVI.

secondo alcune

INDICE ANALITICO

231. Altre fonti pi recenti sulla

12. a.

prima campagna mnsnlmana

nell' 'Iraq,

ji.

H.

988.

Matura artificiale di tutto il racconto Saylano sulla


232. Il problema di Damah al-andal.
spedizione di Khalid a Diuah al-Gandal, spedizione ignorata dalle fonti migliori. Eagioni logiche, cronologiche e strategiche che dimostrano impossibile l'avanzata di Khalid su Dumah alGandal e il suo immediato ritorno su 'Ayn al-Tamr. Tutta la leggenda ebbe l'orso origine dalla
confusione di Dumah al-Gandal con Dumah Dimasq e Dumah al-Hlrah, p. 988-992.
285.

La campagna persiana dell'anno 12. H., secondo la critica storica.


Scarsezza del
materiale storico autentico su cui lissare le linee generali della campagna. Cooperazione di Khalid
a capo di pochi Madinesi con al-Mut]ianna e i suoi Bakr b. Wa-il, a scopo di razziare il Sawad.
Scorrerie e depredazioni sul ricco paese a nord di Hirali. Taglie o indennit imposte a ibn 8alba, agli abitanti di Ullays e di Hrah stessa per la salvezza delle campagne e dei conventi.
Carattere assolutamente eccezionale e precario dei trattati conchiusi.

Condizioni dell'impero Bizantino e decadenza del Cristianesimo orientale alla


vigilia dell'invasione araba.
DiS'erenza organica e storica fra lo Stato orientale e l'occidentale. L'impero Bizantino nel secolo VII il prodotto, infinitamente complicato e complesso,
d'un vasto e profondo processo di evoluzione politica, morale e religiosa dodici volte .secolare.
Evoluzione storica dello Stato romano, il cui decadimento ha per cause principali: l'influenza

237-038.

della coltura e dello spirito filosofico greco,

il contatto corruttore delle civilt asiatiche, l'azione


disgregante e demolitrice del Cristianesimo, p. 997-1001.
S 239-243. Tristissimo condizioni economiche, militari e morali dell'impero Bizantino alla morte di Giustiniano. Tendenze separatiste

delle provinole, acuite dalle persecuzioni religiose dell'ortodossia contro le infinite stte eretiche,

diminuzione delle forze militari, p. 1001-1010.


fjS 2-14-24(). Guerre
Barbari d'occidente e del nord e contro i Persiani; debolezza sempre crescente
dell'autorit imperiale e sua nefasta politica interna ed esterna, sino ad Eraclio, p. 1011-1014.
247-250. Stato dell'Impero all'avvento di Eraclio. Invasione persiana della Palestina e dell'Egitto;
saccheggio di Gerusalemme. Dodicennio d'apparente inerzia dell'Imperatore bizantino, e sue cause:
prima fra tutte l'esaurimento militare, prodotto dallo spopolamento progressivo delle provincie,
dalla natura imbelle dei sudditi asiatici, dalla immoralit dei costumi,'dall'influenza antimilitare
e dalla continua irreparabile

disastrose contro

..i

tj^ 251-256. Importanza militare e strategica dell'altipiano armenico,


rinchiude per ricostituire l'esercito dell'Impero, e donde per ( anni conduce le me-

del Cristianesimo. 1015-1021.

dove Eraclio

si

morabili campagne contro

Persiani.

Esame

e giustificazione della condotta militare di Eraclio

267-268. Mira di Eraclio ad instaurare l'amministrazione civile e fiscale dell'Impero. Errori da lui commessi (imposizione di gravosi tributi, ten-

sino alla pace del

(529. a.

. V.,

p. 1022-1032.

tativo di unificazione religiosa delle varie stte eretiche, persecuzione degli Ebrei), che disposero
la Siria, la Palestina, e l'Egitto a favorire la conquista araba, p. 1033-1036.
269. Riassunto

degli aspetti generali della evoluzione religiosa verificatasi nell' Oriente fra

come prodotto

di

un sincretismo

il

iv e

il

vii secolo,

religioso abbracciante in ibrido miscuglio tre elementi

genei: la passione religiosa teologica dei Semiti:

il

fondamento pagano

etero-

e superstizioso delle razze

eterogenee deir,\sia Minore; lo spirito filosofico, analitico e dialettico della cultura greca, p. 10351087. ^ 260. Confusione e degenerazione del concetto religioso, inteso generalmente come doverosa
partecipazione a discussioni su problemi teologici e metafisici, su capillari sottigliezze dommatiche,
e stte senza numero, p. 1037-1039.
g 261-264. Intensit

donde originavansi ogni momento eresie

e ardore delle passioni religiose, manifestazione di acuta e

profonda e inguaribile sofl"erenza spirituale. Incremento della vita monastica in Oriente. Suoi mali e pericoli esterni: insurrezioni
ebraiche e samaritane, scorrerie dei Saraceni, tutte disseminanti incendi e massacri. Conflitti interni,

non meno accaniti e cruenti, per questioni dottrinarie e di supremazia gerarchica, fra orPrimo grande scisma fra la Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente. Lo spi-

todossi e dissidenti.

rito ellenico crea in

Oriente

il

caos religioso e prepara la rovina del Cristianesimo,

p.

1039-1046.

265. Odio, esa.sperazione, stato latente di ribellione provocati nelle popolazioni eterodosse
della Siria, della Palestina e dell'Egitto dalla ortodossa ed esautorata dignit imperiale, la cui

azione sopra i sudditi orientali manifestasi soltanto nelle dissanguanti imposizioni del fisco e nelle
accanite persecuzioni religiose. Esaurimento materiale e morale dell'Oriente bizantino, il quale accoglie l'invasione araba come una redenzione, p. 1047-1050.
266. Illusioni pacifiche dell'im-

peratore Eraclio, e suo

amaro repentino disinganno,

i.vir.

p.

1050-1052.

VOI

INDICE ANALITICO

12. a. H.

%;(;

Le armi, la scienza militare e le condizioni morali degli Arabi alla vigilia


delle conquiste. Necessit di cercar le ragioni della irresistibile superiorit bellicosa degli
,269-277. EvoArabi sulle veterane legioni di Bisanzio e sugli eserciti della Persia, p. 1052-1054.
luzione dell'arte bellica presso gli Arabi nel periodo di transizione dalla guerriglia nel deserto
alle o-randi campagne militari contro milizie regolari. Loro armi e strumenti di guerra: l'arco,
la freccia la lancia, la spada, il cavallo arabo e sua patria d'origine nelle steppe dell'Asia centrale: sua rarit preziosa anche in Arabia. Armi difensive; loro scarso uso. Relativa penuria di
armi nella Penisola al tempo di Maometto cura del Profeta a provvederne le sue genti,
278-285. Coudizioni di grandissima inferiorit degli Arabi di fronte agli eserp. 1055-1070.
citi nreoi e sassanidi in rapporto all'organamento militare ed alla scienza bellica. Consuetudini
guerresclie degli Arabi, e loro assoluta imperizia poliorcetica. Provvedimenti di disciplina, di organizzazione, di arte strategica e poliorcetica introdotti dal Profeta nella patriarcale e primitiva
arte bellica del deserto, p. 1070-1080.
. 28fi-288. La superiorit degli Arabi sopra i loro avversari non dunque superiorit militare, n di sentimento religioso (il preteso fervore religioso
o fanatismo' degli Arabi conquistatori un errore degli storici dell'Islam); sibbene superiorit
fisica, talvolta numerica, e sopra tutto morale, p. 1080-1081.
289-290. Ammontare delle forze
arabe che compierono le conquiste. Esagerazione dello fonti bizantine e musulmane per scusare
le disfatte e magnificare le vittorie. Dati di fatto e deduzioni che riducono lo cifre a proporzioni
assai modeste; poche decine di migliaia di guerrieri in tutto, si da una parte che dall'altra,
p. 1084-1088.
.;^ 291-293. Eagioni delle vittorie arabe, studiate in rapporto alla natura del popolo
arabo. L'ingresso degli Arabi nella storia del mondo segna il principio di una profonda palingenesi
delle razze semitiche: grandiosa amministrazione, nuova religione, maravigliosa civilt. Le vittorie arabe pi che alla decrepitezza dei nemici e alle simpatie delle popolazioni semitiche bizang.s^ 294-29G. Contino-persiane devonsi al carattere, alla fibra morale dei conquistatori, p. 1088-1091.
dizioni geografiche e fisiche d'Arabia; il deserto, con una lotta millenaria di selezione e d'adatta-

267-2^^8.

mento, fu l'educatore e

il

fortificatore per eccellenza della razza araba, p. 1092-109G.

297-

Misterioso contrasto della natura aralm; da un lato, crassa ignoranza, barbara superstizione,
istinti feroci, vita di solitudine e di stenti, organismo civile affatto rudimentale; dall'altro, vivace

298.

intelligenza, nobilt di sentimenti, tenacia di propositi, gloriose tradizioni, lingua maravigliosa


e straricca, poesia vigorosa ed elegante. Questa incomprensibile contradizione il risultamento
di due processi evolutivi contrari : l'uno cosmico deprimente, l'altro etnico ascendente, p. 10961099.
299-300. Sviluppo smisurato delle tendenze energiche ed aggressive del popolo arabo,

adamantina ai patimenti ed agli stonti, miscuglio di temerario ardire e


oculata prudenza; amore illimitato della libert, irascibilit, sete inestinguibile di rapina
e di vendetta, p. 1099-1102.
301-302. L'evoluzione militare e politica dell'Islrun fu una necessit fatale in una nazione di guerrieri qua! era l'Arabia; il moto d'espansione araba vero e

fibra d'una resistenza


di

proprio moto popolare, tensione naturale ed irresistibile d'una razza segnata dal destino, ad erompere fuori del deserto, dove civilt, progresso o religione erano ormai impossibili, p. 1103-1106.

..

303-304. Incapacit di popoli decaduti ed esausti, quali

Greci ed

Persiani, a resistere contro

l'energia battagliera e giovanile degli Arabi, favoriti per giunta dalla connivenza pi o meno manifesta delle popolazioni semitiche suddite dei due imperi. Perci la prima ondata conquistatrice

araba, fra

il

13. e

il

abbraccia tutta e sola la regione semitica dell'Asia Anteriore. Fud'animo delle popolazioni aramaiche in Siria e in Babilopiani arabici primitivi di semplice razzia in campagne di vera e propria

18. a. H.,

rono anzi probabilmente


nide, quelle che mutarono

le disposizioni
i

conquista, p. 1105-1110.
S 305.

Ragioni dell'invasione araba in

Siria.

principio alla conquista deUa Siria. Opinione del

Motivi particolari che indussero


De Goeje; confutazione, p. 1110.

servazioni e congetture del Wellhausen; loro rettifica,

gli

p.

1110-1112.

g 308.

j^

Arabi a dar
306-307. Os-

Le ragioni imme-

mediate dell'invasione Araba, nelle fonti bizantine: Tbeoi)hanes e Nicephorus Coustantnopolitanus,


1112-1113.
309. La sospensione degli stipendi alle trib saraceno del conlne palestiniano,
decisa da Eraclio, induce quelle a pattuire accordi con
loro connazionali del mezzogiorno per
facilitare l'invasione musulmana, p. 1113-1115.
310. L'invito delle malcontente trib sirocristiane viene accolto dai governanti di MadTnah, sia per i cospicui e sicuri vantaggi che offriva,
sia come potente diversivo per distrarre e dare sfogo all'acutissima effervescenza degli animi in

p.

Arabia,

p. 1116.

312.

Al

311. Motivi e precedenti dell'invasione Siria secondo al-Ya'qbi, p. lllli-1117.

di sotto di

queste ragioni minori o incidenti fortuiti stanno per

le

cause profondo

e complesse, di carattere secolare ed etnico, che sospingono gli Arabi fatalmente fuori d'Arabia

LVIII.

INDICK ANALITICO

12. a. H.

con immediato movimento di espansione aggressiva lungo tutti confini del desorto; moto spontaneo e nazionale, che la teocrazia inadinese dirige innanzi tutto verso le pi vicine e feraci
i

Provincie della Siria

SlS-niG.

e della

ARASIA-SIRIA

Palestina,

p.

1117-1119.

Partenza degli eserciti musulmani per la

Siria.

Tradizione

Eagab) come data della partenza; 'Amr b. al-'As muove


por Aylah verso la Palestina Yazid b. abi Sufylln, ab 'Ubnydah b. al-' larrah, Surahbil b.
317-318. (ibn Is\ia({, ab
Hasanah, dirigonsi per Tabk verso il Balqa di Siria, p. 1110-1122.
S;:;
MiUinaf;. Precedente nomina e deposizione di Kh rdid b. Sa'Id, p. 1122-1124. SS 819-334. (Id.
id., ibn Sa'd, al-Wiiqidi, al-Mada-ini, Sayf, ecc.). Tradizioni vario sull'ordine o il tempo In cui
partirono i generali musulmani, la via da essi seguita, il territorio loro assegnato dal CalifiFo per
le operazioni militari, il numero delle schiere, le istruzioni da ossi ricevute, e la nomina del comandi iba

I.sliiiq,

che

fissa l'anno 12

(dopo

il

dante in capo nell'eventuale loro congiungimento,


835-33G.

SIRIA

(Palestina)

p.

1124-1136.

Primi oomb.xttimanti con

G-reoi.

Confusione

nello fonti

Agnadayn. Ricostruzione dell'ordine logico e cronologico degli eventi, p. 1135-1137.


g.^ 337-338. Riassunto di un problema
Tiidun (= Khurbet umm Tabun?), e di algeografico; identificazione di Datbin = Dathinah
'Arabah con 'Ayn al-r.hamr. Altra contradizione nelle fonti fra la destinazione di Yazd b. ab7
fra le battaglie di al-'Arabah e Dathinah,

e quella posteriore di

SufySn

Transgiordanica), e

^la

le

sue vittorie in al-'Arabah e in Dathinah. Proposta soluzione del


Arabi nella Palestina:

quesito, e traccia preliminare delle probabili due successive incursioni degli

prima di Yazld, poi di 'Amr b. al-'.\s, p. 1138-1140. Tradizioni .sui primi combattimenti con
Greci in Palestina date dalle fonti arabe:
gg 339-343. 353 Baladzuri, 344 Tabari ed tj 353 Eutichio dalla fonte Bizantina
347. Liber ChaS 345-3ifi Theophanes dallo fonti Siriache
ij
351. Sebeos; relative
350 abu--Faraj;; dall'armeno,
Upharum
31! Michele il Sirio
alle due battaglie di 'Arubah e Drithinah, alla morte de! Batrlq Sergio, all'ordine mandato dal Cai

lifto

di

3B5.
'

a Khalid

Ma-ab e

b.

al-Walid

di accorrere in aiuto delle milizie

di Busra, p. 1141-1148.

Invio degli eserciti musulmani in Siria secondo

abu IsmS'il al-Azdi.

musulmane contro

Eraclio, alla presa

354. Versi del poeta ZiySd b Htn/.alah, p. 1148.


il

FutQli a,l-Sam

attribuito

ad

Relativo valore storico di questa epopea in prosa, quale fonte sussidiaria, equiv:ilento per molti riguardi all'iinmagiuose tradizioni della scuola Iraqensc, p. 1149.
S 35<i-367. Notizie in essa contenute sulla formazione e la partenza degli eserciti musulmani e i

primi scontri con

Greci, p. 1149-1154.

Il racconto di questo
858. 11 principio delle conq[Uste in Siria secondo lo Pseudo-'Wa^idi.
tardo romanzo storico serve a far riconoscere pi agevolmente nella tnidizionistica musulmana
pi antica, i concetti e mire tendenziose delle fonti, p. 1154-1156.
. 359-3fi3. Riassunto dell'immaginosa e anedottica narrazione pseudo-waqidea; suo singolare contegno verso Kh alid b.

al-Walid, riflesso dell'et delle Crociate, in cui


864.

Esame
lestina.

il

romanzo fu

scritto, p. 1155-1161.

critico dell'invio del g^enerall arabi in Siria e dei primi fatti d'arme in Padegli eventi, fatta del Wollhausen, p. llfil-1162.

Ricostruzione e discussione sommaria

5 3(55. Studio pi ampio e lucido del De Goeje, p. llf;21163. 3CB-3G7. Esame minuto del
Miednikoff su tutto il problema; riassunto e critica delle fonti, dati cronologici discussi ed ac368-371. Punti assodati del problema numero, destinazione e modo
certati, p. 1163-1108.
delle spedizioni in Siria: ordine di partenza delle varie divisioni; partecipazione agli eventi dei
vari generali musulmani, specialmente di Yazid e di abu 'Ubaydah. Parte del tutto secondaria
presa da quest'ultimo alla campagna finch visse abu Bakr, p. 1168-1173.

*5.!5

Versione espositiva
372-375. Riepilogo delle tradizioni sui primi fatti d'arme in Siria.
dell'Annalista degli eventi che aprirono la serie delle conquiste arabe nell'impero Bizantino,
p. 1173-1178.

376.

La versione
le tradizioni di Sayf b. 'Umar.
Nomina di
Sayf afi'atto diversa da quella della scuola Madinese, p. 1178.
,^ 377-SS4.
Khalid b. Sa'Id e sua destinazione a Tayma per riunirvi le forze musulmane contro i ribelli,
dopo la morte del Profeta. Dispersione degli Arabi cristiani della frontiera, al sud di Ziza;
Primi combattimenti in Siria secondo

di

LIX.

INDICE ANALITICO

12. a. H.

sconfitta del Batrlq greco fra Abil, Ziza e al-Qastal. Generali

musulmani

Califfo a Khalid b. Sa'id. Precipitazione di costui, e disfatta delle milizie

Khlid

Suffar. Deposizione di
tire

immediatamente per

Ordine del Califfo a Khalid

b. Sa'Id.

b.

e rinforzi

mandati dal

musulmane a Marg

al-Walld

al-

nell' 'Iraq di par-

la Siria, p. 1179-1184.

Contradizione
385. Critica delle tradizioni di Sayf sai primi combattimenti in Siria.
stridente fra il racconto Sayfiano e quello della scuola Madinese; errore del Caussin de Perceval,
del Weil, del Kremer, del Muir, p. 1184-1185.
386-387. Esame critico delle tradizioni di

Sayf,

fatto

De

dal Wellhausen e dal

Goeje, che le

respingono del tutto,

p.

1185-1187.

g 888-390. Minuziosa ed acuta disamina del Miednikoff: in fondo all'immaginosa narrazione


Sayfiana deve trovarsi qualche elemento di verit, p. 1185-1191. 391. Conclusione dell'An-

nalista in accordo col


la riabilitazione di

De Goeje

Kh lid

e col

Wellhausen. Intento

di

Sayf nel compilar

Impossibilit di una disfatta araba a

b. Sa'Id.

strata precipuamente dal completo silenzio delle fonti bizantine,

PSRSIA-SIKIA Viaggio

392.

e cronologico dei fatti,

,^

di

Khalid

secondo l'Annalista,

p.

la

Marg

sua versione:
dimo-

al-Suffar,

1191-1192.

b.

al-'Wald dall' 'Iraq in Siria.

p.

1192-1193.

Ordine

logico

Data erronea di Baladzuri sulla


viaggio di Kh alid secondo la scuola ISadinese.
partenza di Kh^'lid dall' 'Iraq, p. 1193.
394. (ibn Ishaq". K_halid occupa 'Aynal-Tamr, traversa
il deserto fra Quraqir e Suwa, aggredisce i Bahr, fuga i GhassSn in Marg RShit, raggiunge i
colleghi musulmani a Qanh Busra; espugnazione della citt, p. 1194-1197.
395. (ibn Ishaq).
Itinerario di Kh alid, secondo ah Yusuf, Hirah, campo dei Taghlibiti. 'Anat, al-Naklb, al-Kavrilthil, Qarqlsiya, p. 1198-1199.
396. (al-Mada'ini). Itinerario, secondo Tabari: Hirah, Sanawdii, al-!Musayyakh e al-Husayd, Quraqir, Suwa, Arak, Tadniur, al-Qaryatayn, Huwwarln,
Qusam, Marg Eahit, p. 1199-1200.
397. (al-Haytham b. '.A-di). Altro itiner.irio, p. 1200-1201.
398. Itinerario, secondo Ya'qubi: Hirah, 'Ayn al-Tamr, al-Anbar, Tadmur, Hawriin, p. 1201.

393. Il

399-400. Itinerario, secondo .Tbu Hanlfah, Eutichio, abii-l-Farag, ibn Kh aldn, p. 1201-1202.
401-403. (in parte al-Wqidi). Itinerario, secondo Baladzuri: Hirah, 'Aj-n al-Tamr, Sandawd,

al-Musayyakh e al-Hujayd, Quraqir, Suwa, al-Kawathil, Qarqlsiya, Arak, Dmah al-Gandal,


Qusam, Tadmur, al-Qaryatayn, Huwwarln, Marg Euhit. p. 1202-1204. 404-405. lal-Mada-ini).
Combattimento e resa di Busra; trattato di pace, p. 1205-1206.
406. (ab Hafs al-Dimasqi).

Trattato col signore di Adzri'at. Eazzie musulmane nel Haw-ran, nella Palestina e nell'Urdunn,
407. Versione di Khondamlr, p. 1208.
p. 1206-1207.

Kh

Khalid lascia una


alid secondo la scuola Iraqense. (Sayf b. 'Umar).
408-411. Il viaggio di
parte dei compagni con al-Muthanna nell' 'Iraq, e muove da Hirah per la Siria, nel Muharram
del 13. a.

H. Via da

lui seguita:

Dmah,
Marg

al-Kasab, Damasco. Sua vittoria in

Quraqir, Suwa,

Musayyakh Bahra, al-RuramiinatayD,

al-Suffar sugli Arabi Ghassanidi;

presa di Busrah,

p. 1208-1209.

^ 412.

Kh alid secondo il Futah al-Sam . Duplice itinerario dato da al-Azdi. 1 HiAnbSr, Sandawi, 'Ayn al-Tamr, Alyus (al-BiirV) e Samwah, Quraqir, .Sawa (Suwa), al-Liwn
(al-Kawathil), Qusam, Dzat al-Sanamayn, al-Ghutah, Damasco, al-Gbiyah. 2 Arrakah, TadViaggio di

rah,

mur, Huwwarln, Bu;ra,

i5

413-414. Il

Marg

Rahit, p. 1209-1211.

viaggio di Khalid secondo lo Paeudo-'Waqidi.

al-Qadisiyyah, 'Ajn al-Tamr,

Quraqir, Suwa, Arak, Sukhnah, Tadmur, Hawr.n, Bu;rah (assedio e combattimenti; presa della
citt), al-Thaniyyah, Dayr Khjilid, p. 1211-1213.

415.

Il
critico delle tradizioni snl viaggio di Khalid da Hirah fino in Siria
Date fisse su cui fondare la risoluzione del quesito: 1 battaglia di
al-Yami5mah, Rabi' 1 del 12. a. H.; 2" arrivo di Kl lid nei pressi di Damasco, il 19 Safar del
18. a. H. Nesso fittizio della leggenda fra le domande di .soccorso dei generali musulmani in PaKhalid viaggi con suo comodo, con piena libert di tempo e
lestina e il viaggio di Khalid.
d'azione, scelse la via pi lunga e pericolosa, razziando il confine persiano. Ricostruzione del-

Esame

problema cronologico.

l'Annalista della cronologia dell'anno

12.

relativa a Khalid,

p.

1213-1220.

IKDICE" ANALITICO

12.

a.

H.

Tabella generale compaIl problema geognrafico.


S 419. Itinerario di Khlid b. al-Walld.
rativa delle varie vorsioui contenute nelle fonti sulla via seguita da Khalid. Aspetti generali
di questo viaggio, p. 1220-1224.
420. Tracciato del cammino secondo le conclusioni del
!^

Tracciato secondo il Miednikoflf concordia fra i due orientalisti, e


sicurezza del tratto Arak-U.iraasco, p. 122G-1227.
422424. Osservazioni dell'Annalista sulle

De

Goeje,

p. 1224-122(5.

Sj

121.

incertezze di tracciato, le mosse erratiche e irregolari di Khalid nel tratto Hirah-Arak. Sua ipoche Kjiiilid abbia risalito l'Eufrate fin quasi a Raqqab, e poi raggiunto Palmira traver-

tesi,

sando

il

deserto dal nord al sud.

p.

12'2T-12B2.

Biauonto

Ricostruzione ed esposizione sintedel viaggio di Khalid b. al-Wald.


lunga razzia di Khalid dalla presa di Hrah fino al suo arrivo in
Siria. Genesi dello tradizioni di Sayf b. 'limar sulla campagna di Khalid dopo la resa di Hirah.
Concentrazione generale delle forze musulmane nella Palestina meridionale, p. 1232-1235.
degli Arabi nell' 'Iraq dopo la partenza di Kh illid, p. 1235-1236.
^ 427. Razzie

S 425-426.

tica degli eventi relativi alla

S 42b.

ARABIA

Eventi minori.

schiavo Aslam.
i!)

430. Il

431.

Matrimonio

pellegrrinagglo annuale, diretto da

Necrologio
b.

Ribb.

'

di

'Umar,

p.

1236-1237.

fj

429.

Compera

dello

p. 12j{(;-1237.

Amr

b.

Ziyad.

abii

S 432. Basir

Bakr, o da un suo delegato,


b.

Sa'd.

S 436. ab-l-'As b. al-Rabi'. p. 1238-1240.

433.

p. 1237.

ab Martjiad.

S 434.

'Umay

TAVOLA CRONOLOGICA
degli eventi principali dall'

ra della Higrah

1.

1.

Muharram.

Arabia

ra Criatiana

[622, 16 Luglio.

anno

al 12. H.

1.

Imp. Bizantino

Principio dell'Era

musulmana.

Neil' estate del

Persia

622.

Eraclio incomincia
la sua grande campagna persiana.

5.

Eabi' I

(?)

17 Settembre.

Maometto fugge
da Makkab.

Maometto arriva
a Qubii (Mad-

12.

(?)

24

1(5.

(?)

28

nah).

Ingresso

solenne

in Madlnah.

Grande vittoria di EraPersiani sotto Sahrbaraz sui


confini fra il Ponto e la Cappadocia.

623. Primavera.
clio sui

Ramadan.

623, Marzo-Apr.

Spedizione di Fine di Marzo. Incomincia la seconda


Hamzab a Sif
campagna persiana. Invasione dell'Armenia e
Ganzaca

al-Bahr.

Sawwal.

Aprile.

Spedizione

di

'Ubaydah.

(?)

Matrimon io di
Maometto con
'A-isah.

Dz-l-Qa'dah.

Maggio.

Spedizione di Sa'd
D.

abl

Waqqas.

Lxnr.

dell'

Aijzarbaygn. Presa di

(Tabriz).

TAVOLA CfiOXOLOGICA

Muharram.

Arabia

Era Cristiana

Era della Hirah

623, Luglio.

Imp. Bizantino

Persia

Istituzione del digiuno nel 10 Mu-

harram.
Salar.

Ha

Agosto.

termine la co-

struzione della

Moschea

di

Ma-

dnab.

Matrimonio
'Ali

di

con Fati-

mah.
S|p edizione

di

Maometto a AbEabi'

I.

Spedizione

Settembre.

di

uwt.

Spedizione

di

Safwan.

Gumada

II.

Ragab.

Dicembre.

Spedizione di al'Usavrah.

624, Gennaio.

Sa'ban.

623-624. Eraclio passa l'inverno in Albania.

Spedizione di Nakhlah.

Mutamento

Febbraio.

b1a

della

li

Istituzione del digiuno nel mese


di
17,

19 o 21 Ea-

madan.

13, 15,
zo.

20 Mar-

Bamadas.

Battaglia di Eadr.

624.

Primavera.

Campagna di Albania e Armenia.

Sawwal.
15-29

awwl.

S-lODzu-l-Higgah.

Aprile.

Assassinio di ab
Afak.

10-24 Aprile.

Spedizione dei banii Qaynuqa'.

29 Aprile
4 Maggio.

Spedizione di Sawlq.

al

Estate. Vittoria di Eraclio sui Persiani


presso alle rive dell'Arasse.
3.

15-3(1

Muhar-

8-23 Luglio.

Agosto

ram.
RabT'

Kudr.

I.

Set-

tembre.
12-23

Spedizione di al-

Rabr

I.

Uccisione di Ka'b
b. al-Aswif.

2-13 Settemb.

Spedizione di Dz ii

20 Ottobre al
3 Novembre.

Spedizione

Amarr.

l-15umdal.
1

umda

II.

19

Novemb.

di

Buhran.
Spedizione di

al-

Qaradah.
)5a'Lrin.

625, Gennaio-Febbraio.

Matrimonio di
Maometto con
Hafsah.

Eraclio sverna con l'esercito in Armenia presso il lago Van.

TAVOLA CRONOLOGICA

ra della Higrah

16

3.

Ramadan.

Arabia

ra Cristiana

Persia

Imp. Bizantino

Nascita di al-Hasan b. 'Ali.

625, 1 Marzo.

Primavera

Campagna

della Cilicia.

il
:i

7 Sawwnl.
9 Sawwal.

4.

Muharram.

23 Marzo.

24

13 Giugno.

Battagl. di Uhud.

25 Marzo.

Spedizione di
Hamra al-Asad.
Spedizione di Qatan.

Giugno-Lugl.

Spedizione di'Abdallah b. Unays.


Estate: Vittoria di Eraclio sui Persiani
presso il fiume Sarus.

Salar.

Lugl.-Agost.

Disastro

di

Bit

Ma'unah.

Spedizione di al-

Ragi'.

Rabl-

I.

Agosto.

Spedizione dei ban-l-Nadlr.

Eraclio sverna nel Pontus presso


del Mar Nero.
626, Gennaio.

Sa'bn.

Nascita di al-Hu-

sayn

b. 'Ali.

Alleanza con
.

il

re dei Kliazar.

TTz-l-Qa'dah.

Aprile.

Terza spedizione
di Badr.

4-14Tlz-i-I-Hig-

7-17 Maggio.

Uccisione di ibn
abl-l-Huqayq.

Vittoria di Teodoro sui Persiani in

Spedizione

Fine Giugno Persiani


diano Costantinopoli.

ah.
5.

le rive

10-26

Muhar-

11-26 Giugno.

ram.
16 Rabi' L al
10 Rabi- II.

>

14 Agosto ai-

re Settemb.

di

Izat al-Riqa'.

'-

Prima spedizione
di D Q m a h al-

Avari asse-

:
Gli Avari sono sconfitti e i
confederati levano l'assedio a Costan-

Agosto

tinopoli.

jrandal.

Eraclio sverna nell'Adzarbaygan.

2Sa'bn al 2
Ramadn.
Ozu-l-Qa"dah.

27 Dicembre25 Genn. 627.

627, Marzo-April.

Spedizione di
Muraysl'.

al-

Matrimonio
Maometto

di

con

Ziiynab.
8-23

nz-alQa'dah.

31 Marzo al
16 Aprile.

23r>zu-l-Qa'-

15

dahaianzu-

al 1

)rile

al

Maggio.

Assedio
nah.

di

Madi-

Spedizione contro
i

banii Qurayzah.

1-Higgah.
6.

10-30

Muliar-

1-21 Giugno.

Spedizione di alQurta.

21 Luglio al
3 Agotjto.

Spedizione contro
i banu Lihyn.

22-27 Agosto.

Spedizione di al-

Agosto

Spedizione di

ram.
1-14 Rabi-

I.

3-8 Rabi- li.

Gbabah.
tembre.

Set-

al-

Ghamr.

l.XV.

Me-

sopotamia.

IX

TAVOLA CRONOLOGICA

ra della Hl^ah

ra Cristiana

Arabia

Prima spedizione

6.

Persia

Imp. Bizantino

di Dzu-l-Qassah.

Seconda

Gumada

I.

(xumada

I-II.

umada

II.

id.

627, Settemb.- Ottobre.

Spedizione di al-

Ottobre.

Spedizione di al-

Ottobre - Novembre.

Spedizione di Hi-

627.

Autunno: Eraclio invade

l'Assiria.
1

Taraf.

smn.
Vittoria di Eraclio sui Persiani a Ninive.

Ragab.

>

Novemb.- Dicembre.

Wa-

Spedizione di
di al-Qura.

1
1

Sa'ban.

Ramadan.

Spedizione di Fadak.

628, Gennaio.

Genn.

Feb-

Uccisione di

628.

ge

Gennaio Eraclio occupa

e distrugpalazzi reali di Dastagird.


:

umm

Rivoluzione

alla
corte persiana.

Qirfah.

braio.

Kbusraw AbarwTz
deposto e car-

cerato

24

Feb-

braio.

Elezione

del re

irwayli.

Sawwal.

Febbr.

Mar-

Uccisione
sayr

zo.

b.

di

U-

Euzini.

Spedizione contro

ibanu'Uraynah.
1-20 Pzu-l-Qa'-

dah.

13

Marzo

al

al-TTudaj'biyyah.

1 Aprile.

Primavera

Pace

fra la Persia e Eraclio.


|

7.

Muharrani.

Maggio- Giu- Spedizione


gno.

di

Kiiaybar.

15
di

Maggio

Lettere

Eraclio

annun-

zianti la pace vittoriosa sono lette in


santa Sofia a Costantinopoli.

Estate Eraclio ritorna a Costantinopoli.


:

Sa'ban.

Dicembre.

Spedizione di Fadak.

Ramadan.

629, Gennaio.

Spedizione

di

Mayfn'ah.
Sa\vvvri.l.

Febbraio.

Spedizione di
Ginab.

Dzu-1-Qa'dah.

Marzo.

'Umrah r,l-Qadiy- Primavera Eraclio


Costantinolascia
yah. Pellegripoli
va in pellenaggio a Mak-

al-

grinaggio a Geru-

kab.

salemme.
8.

Safar.

>

Giugno.

Conversione
'Amr

e di

lid.

LXVI.

di

Kba-

TAVOLA CRONOLOGICA

ra della Kirrah

8.

Rabr

Spedizione

629, Luglio.

I.

Imp. Bizantino

Arn.bia

ra Cristiana

Pzat

di

Atlal.i.

Spedizione di

al-

Siyy.

GumSda

I.

>

Settembre.

Spedizione di Mu-tah.

GumJa

II.

Ramadan.

Ottobre.

Spedizione

630,

Gennaio.

Spedizione

14 Settembre: Esaltazione della Croce


in Gerusalemme.

di
Dr.at al-Salasil.
di

Makkali.

20 Ramadan.

11 Gennaio.

Presa

di

Makkah.

10 Sawwal.

31 Gennaio.

Battaglia di Hunayu.

Sawwal-Pzu-1-

Febbraio.

Assedio

21

di Tf.-if.

Qa'dah.
5-13 Dzu-l-Qa'-

dah~

9.

al i

27 D^-l-Qa'dah.

>

Muharram.

Febbraio
Marzo.

in

al-

(ji'ranah.

Maometto

18 Marzo.

rientra

a ^Madiiiab.
Aprile- Mag-

Conversione degli

Asad
mah.

gio.

Safar.

Convegno

Kbuzav-

b.

Maggio- Giu- Spedizione contro


gno.
Khath'am.
i

Rabi'

I.

>

Giugno-Lugl.

II.

>

Luglio

Spedizione contro
gli al-Qurta.

Rabr

Ago- Spedizione

sto.

di

ai-

Su' aybab.

Inverno: Morte di
Modestus, patriarca
di Gerusalemme.

Ragab- Rama-

>

dan.

Ottobre
cembre.

Di-

Spedizione di Tal)uk_e di
al

Ramadan.

631, Gennaio.

Dmah

Gandal.

Ambasciata

dei

Thaqif.

Dju-l-Qa'dah.

Febbr.

Mar-

zo.

Morte

di

ibn

U-

bayy.

Primavera: Proclamazione uiiiciale


del Monoteletismo,

631.

per la pacificazione
delle setteGiacobita
e Malchita.
IO.

lORabT'

I.

16 Giugno.

Morte

di

figlio di

IbrhTm
Maomet-

to.

Rabr

I.

>

Giugno-Lugl.

Spedizione

di

Kbnlid nel Yaman.


Sa'ban.

Novembre.

Conversione

dei

Kbawlan.

Ramadan.
1

Dicembre.

Spedizione di 'Ali
nel

Yaman.
I>XYII.

Persia

TAVOLA CRONOLOGICA

ra della

IO.

II.

Hi^ah

Arabia

}Bra Cristiana

Imp. Bizantino

Bamadan.

631,

Dicembre.

Ambasciate di trib a Madlnah.

Dzu-1-Qa'dah.

632, Febbraio.

Pellegrinaggio di
Addio.

IB Muliarram.

dei

Ambasciata

12 Aprile.

Persia

Nakha'.

28Safar

(?).^

Ordine adUsamah

25 Maggio.

di partire per la
Siria.
1

Rabf

Comincia

27 Maggio.

I.

la

di

lattia

maMao-

metto.
8 Rabl'

Uccisione del

3 Giugno.

I.

fal-

profeta alAswad nel Yaso

13 Eab!'

Maometto muore

8 Giugno.

I.

nel pomeriggio.

Sepoltura

nella
notte successiva.

Elezione del Califf'o abu Bakr.

14 Rabl'

Sua proclamazio-

9 Giugno.

I.

'

ne pubblicii co

me

Califfo.
C>
Giugno
Dopo quattro an-

632.

ni di

anarchia

Yazdagird III
proclamato re.
1

Rabl'

>

II.

2<5

Usamah

Giugno.

parte per

la Sirin.

umada
16-30

da

II

(?).

ritorna a

Madlnah.

umaI I

Usumah

Agosto.

fine

Battaglia di Dzii-

7-21 Settemb.
j

l-Qas.sah.

(?).

Ragab.

fine

Settemb.

Klifilid parte

per

muovere contro
Tulayi.Kih.

Fine Ragab ai
primi Sa'ban.

Ramadan

(?).

Dzu-l-Qa'dah.

15-80 Ottobre.

Novem-

Vittoria di BuzS-

khah.

fine
bre.

633i Gennaio-Febbraio.

al-Butiil.i

Kh alid

Rabl'

I.

uccisio-

riparte da

Hanlfah.

Maggio -Giu- Vittoria


gi\o.

b.

Madlnah per la
campagna contro

12.

ne di Malik
Nuwaj'rah.

di al-

Yamamah.
Sottomissione dei
Hanlfah.

Rabr

II

(?).

Giugno-Lugl.

Invasione
Bahrayn.

Lxviir.

del

TAVOLA CRONOLOGICA
1

ra delia Hi^rah

:r

CrUtiana

Arabia

Persia

Imp. Bizantino
1

12.

l{nl)T'

IKVJ.

633, Giuguo-Lugl.

Principia

la

guer-

ra civile in Arabia
orientale
e meridionale.

Khlid invade
Sawad.

Arabi

invapia principato di Ffjrah;

Gli

il

dono

il

presa di Llllays
e Hirah.
RajVnb.

Settembre.

Trattato

di L'I-

lays.

abu Bakr

allesti-

sce la spedizione
iu Siria: pnrtenza dei primi di-

staccamenti.

SabSn

(?).

Sawwl

\'^).

Ottobre.

Presa di Hirah.

Dicembre.

Prime scorrerie
musulmane in
Palestina.

b. ab! Sufyan
entra nella Palestina meridionale.

Yazid

Kbalid lascia

Kbalid lascia il
Sawiid dirigen-

'Ayn al-Tamr.

dosi in Siria.

aODza-l-Qa'-

Vittoria

634, 4 Febbraio.

di

al-'Ara-

bah-Dathinah.

dab.

LXIX

CORREZIONI E AGGIUNTE

Pagina

3, linea

19

Mekka,l,8il, leggi 1,31.

co)Tegi</J:

Khaybar,

14.85 corr.:

Khaybar.

l.

Guidi

25,4 aggiungi: (cfr.

Se

d.

p.,

43;

'I

d,

(cfr.

Yahya,

da ibn Ishaq, da

31.15 agg.: (abi Yusuf,

'Abdallah

di aver inteso

facemmo il patto con


li avremmo potuti

la

che

l'avessimo voluto !

anche

40, antipen. lin. agg.

Badr.

47,35 corr.: Nota,

l.

Nota

Yusuf,

29

62,26 corr.:

Ysuf

Haram,

nota 2;

69, ult. corr.: 'I


:

cfr.

29, lin. 21 e

a, 22, lin.

11 e segg.).

2,

dz

i
1

Maometto

trovo,

l.

Maometto.

227.11 al no. (6) agg. : (ossia

Tulayhah

falso Pro-

il

feta).

H a g a r.

dove a pag.

597,

5 e segg., si dice che nessuno degli

am-

227,31 agg.

III, 596-598,

basciatori si converti.

13 e segg.

233,26 agg.: cfr. 10. a. H., 7 e

sto del

Yumn

e abar.

'Abdallah

84.

e r

Wellhausen

b. 'Atlk,

e in

h. 'Atlq,

come

si

MVAG.,

g d, l. 'Iqd.
anche B a 1 a d^ u

i 1.,

I, 60,

273,15 agg. Sul

1901, V, p. 97.

dizioni in

Masgid

Ba

appare ohe
r

130,

lin. 6,

con

non

ma

esiste

un

badiyatihim,

i.

badiytihim.

anche Yaqiit,

III, 116, lin. 12

un 'Abdallah
Hagar

solo

pu vedere

in ibn

il

Kremer

agg. anche p. 364.

anche

le tra-

Da una

di esse

al-Dirar, cfr.

a dz u r

2-3.

costruttori fossero

profugo abu Amir al-Eahib

d'accordo

'

da un'al-

l.

compiuto dai banu

Ghanm

gelosi dei loro cugini,

b.

un atto

'Awf, perch

hanu 'Amr

b. 'Avrf,

che avevano nel loro quartiere, in Quba, una


propria moschea.

e segg.

105,32 corr.: medesino,

te-

C. d. P.

Athir Usd.

260.29 alle citazioni dal

A r a b. P h

9.

'Atlk. L'errore gi nel

l.

tra invece che fosse semplicemente

100,35 agg.: cfr.

195,23 agg.: cfr. 12. a. H., 51.

e 164.

95.16 corr.:

223.10 agg.: cfr. anche 12. a. H.. 78.

83-84.

e r

11. a. H., 209.

H.

Trovo.

1.

Haram.

l.

186,26 corr.

234,25 corr. 'Atlq,


2,

l.:

12. a.

l.:

leggi: mercoled.

l.:

179,6 corr.: cfr. 11. a. H., 255 no. 11,A, L: 12, a.

5 e segg.).

dei.

l.

62.86 agg.: S a a d. III,

64,12 agg. cfr.

Kh aybar,

quando noi

lin.

S a a d. III, 2, 83-84, ha
Haram, l. Haram.

63,34 corr.:

da

lin.

lin.

58,18 agg.: S a a d, III,

60.23 agg.:

gente di

espellere

(Y a h y

l.

49,35 corr.: nei,

Nfi',

in

id. ibid.,

45.22 corr.: Badr,

48,32 agg.:

leggi: gioved.

l.

178,23 corr.: cfr. 11. a. H., 200,


179.4 corr.: 11. a. H.,

una predica
Profeta, che diceva: Noi

il

dei Qurays.
affare non.

H., 23 no. 13.

'Umar dichiar

segg.; cfr.

156.3 corr.: leggi gioved,

'Umar).

b.

Il calit'o

70.24 agg.

14 e segg.: 24,

lin.

6,

12 e segg.: 27, lin. 14 e segg.:).

lin.

l.
l.

157,16 corr.: leggi mercoled,

III, 387, lin. 28).

31,4 agg.:

108,42 corr.: dai Qurays,

151.28 corr.: affare, non,

medesimo.

LXXI.

CORREZIONI E AGGIUNTE

281,30 coir.: Ruliawi,

Baladzuri,

3C6 intestazione corr.: 10.

demone,

307,11 corr.:

526,23 agg.; Questi tre nomi, osserva

Rahawi.

l.

290,20 agg.: (cfr.'anche

H.,

a,

a.

9.

l.

ascose,

gli

128

lin.

9-1-1:.

H.

fra

demone che

l.:

agg. cfr. anche

ult. lin.

nek

e r in

MV.\G,

B a 1 a dz u r

cfr.

372,1 agg.:

(cfr. 11. a.

Goldziher

lluh. St.,

29 e segg.

483,8 agg.
489,

136.

i,

H., 125).

anche

382,2fi agg.: cfr.


II,

quartultima

corr.

lin.

'Uman,

nell'

146,v.-147,v.

f.

nel

l.

Yaman.
Secondo ibn al-Furat, Usamah

ebbe ordine dal Profeta di cominciare con

Quda'ah

e poi di

(Fu rat,
494,20 agg.

51 1,11 agg.

rit,

fol.

assalire Dzi-1-Marwah.

anche

ibn Ishq). 'Ali, alla morte del Profeta,


nella

si ritir

camera

di Fatimah, insieme

con al-Zubayr, Talhah, Tsayd

Salman

gli

Fu rat,

il

f.

3,v.-4,r.

quale aggiunge che

Sa ad,

III, parte

129, lin. 3 e

I, p.

dove ab Bakr rivela sentimenti am-

segg.,

[Lammens].

biziosi)

529,10 agg.:

Lammens

Il

del parere che l'elezione

ab Bakr debba aver costato pi tempo


e si avesse a trattare lungamente con gli

b.

Hudayr,

An;r.
540, ult. lin. agg.

Pi tardi

nelle quali

inventarono tradizioni,

si

Profeta stesso prima di morire

il

avrebbe ordinato che

soli Quraiti potessero

(autorit ibn

di queste tradizioni tendenziose trovasi

primo a pro-

Fura

il

t,

f.

lo stato

abbiamo

Ivi

6,r.

musulmano.

zione apocrifa, nella quale

metto:

Fu rat,
Furat

f.

4,r.

ove

ci-

Dopo

tiranni,

2,v.-B,r.,

f.

Un

governare

Sa'd.

514,11 agg.: cfr. anche

a ritor-

volume de-

Annali.

clamare Caliifo ab Bakr fu Bisr (Basir) b.

515,33 agg.: Cfr. anche

TU

ab Dzarr.

al-Farisi, al-Miqdad e

512,24 agg.\ cfr.

Lammens avremo

nare con molta ampiezza nel

di

8,1--.).

B u kh a r i (Cairo), III, 84.


F u r a t, f. 3,v.-l,r. (auto-

cfr.
cfr.

Ishiiq)

ab 'Ubaydah era uomo docile e mite, mentre gli altri avrebbero agito con maggiore
indipendenza e nel proprio interesse. Su que-

528,5 agg.: (cfr.

490, ult. lin. agg.:

Compagni

giore di ab 'ITbaydah e perci appunto fu-

sto concetto del

M a s k a w a y h,

bn

'Uthman, Talhah, al-Zu-

rono messi in disparte da ab Bakr e 'Umar;

1901, V, 13<5 e segg.

328,30 agg.

uomini

tre

bayr. 'Abd al-rahman e vari altri

avevano importanza ed influenza assai mag-

gli ascose.

307

Lammens,

il

tradiscono l'esistenza di un segreto accordo

poi

che riempir

di

me

mondo

fa dire a

si

della
di

in

la celebre tradi-

verranno

un uomo
il

saggio

Mao-

CaliflS. poi

mia famiglia
come

giustizia,

TaTlkh a 1-Mu?affari sono dati


ab Bakr, di 'Umar e di abii
'Ubaydah, tutti sul tema della preeminenza

prima era pieno d'ingiustizia. Poi verr


Qahtni . Cfr. anche S u y 5 t i, 4-5.

dei Quray.s.

vare che una delle ragioni pi valide per

tando
i

il

discorsi di

anche Furat.

516,8 agg.: cfr.

Il

Lammens mi

fa

al-

giustamente osser-

nuovo califfo ab Bakr furono gli Emigrati


makkani, e questo dur rino al mezzod (a 12 u h r); poi vennero gli An.sar, fino alla ca-

ab Bakr fu l'essersi gi egli


'Umar e ab 'Ubaydah prima della morte del Profeta, mentre gli altri
non erano preparati. Se ab Sufyn fosse
stato a Madinah e gli Ansar (Aws e Khaz-

lata del sole, e durante la notte fino all'alba

rag) fossero stati d'accordo, ne sarebbe scop-

f.

e 4,v.

4,r.

517,16 agg.: (ibn Ishq). I primi a dar la

del

mattino seguente vennero

pagni, fra

quali

gli altri

guerrieri (a h

l'elezione di

mano

1-h

al

accordato con

Com-

piata la guerra civile. Quanto alla

mazia

b)

Rasa

che facevano parte della spedizione di TTs-

mah (Furat

tempo

(f.

4,r-4,v).

Lo

stesso

Furt

riporta anche un'altra versione del

6,v.)

ab Bakr, che

discorso di

si

dice pronun-

ziato nel secondo giorno della sua nomina.


520,8 agg.: cfr.

520,10 corr.

Qar mani,

(m

r a g),

l.

I.

(m

191.
i

'r

a g).

521,28 agg.: L'et di 63 anni ritoma in appresso


pi volte per altre persone, p. es. per ab

Bakr

divenne cio una formola tradizioni-

stica (e

un

clich >)

[Lammens].

dei Quray.s,

i 1,

il

62, 63,

Lammens

supre-

cita

Qurays erano disprezzati come mer-

canti senza valore militare. Pi tardi

slim
(63. a.

b.

G -

dove risulta che un

'Uqbah,

il

vincitore

Mu-

Harrah
testa ai Qu-

della

H.) minacci di tegliar la

rays, perfino agli Umajryadi, se avesse in-

contrato la

menoma opposizione (Tabari,


La supremazia dei Qurays

II, 416, 420-421).

non era ancora penetrata

nell' intelligenza

degli Arabi.
542,24 agg.: 11 senso della disciplina ed obbedienza

COllREZIONJ E AGGIUNTE

al Califfo

poi
li

557,8

b.

grande Mu'wiyah, durante

il

'UbSdah
il

adoper a inculcare tale disciplina

[t 146. a. H.],

inizi la
la

H.

rispose: Eppure io li combatter,


perch io non separo la tassa legale dulia
preghiera (Fu rat, f. ll,r-ll,v.).

mese

il

il

campo

state,

di

di r)zii-l-Qa'dah del-

11. a. H.,

mn

83 e segg.).

gs?

a<7</.:

(cfr. 11. a. H.,

561.25

ii<jt/.:

(cfr. 12. a.

H.,

18i5

Confermasi cosi

S.^ 1 e segg.).

che

58 e segg.).

a.

H.,

561.28 agg.: (cfr. 12.

a.

H., gS 150-236).

12. a. H.,

64 e segg.).

579,33 corr.

Goldziher M u h.

Lammens

t.,

osserva per che

Madlnah divenne un centro

di geute gaia e

la capitale dell'Impero si

trasferi fuori d'Arabia.

A suo luogo chia-

riremo tale metamorfosi ed


le altre

suoi rapporti

manifestazioni sociali dell'Islam

primitivo.

Hiras nondimeno fu un centro yamaDta devotissimo agli Umayyadi [Lammens].

Gerusalemme rimase una

esclusivamente cristiana tno


dinastia

'I f,

b.

'Umar

(Hagar,

583,2

rt^^r.:

sadaqat,

Bakr

b. al-Hadrami
H. In appresso

invi al-'Ala
12.

di

vedere

sadaqfit.

l.

al-Harith.

l.

Questi fatti appartengono


a H.

all'a. 12.

H.,

69).

Anche a questa tradizione il Lammens


maggiori Compagni fac-

584,31 agg.:

osserva come tutti


ciano

gruppo a parte dai

'Umar ed ab 'Ubaydah,

tre

ossia

(ab Bakr,
il

triumvi-

rato) e siano in apparente contrasto con questi

ultimi.

Lammens

trova la spiegazione nasi ammetta


'Umar governa

turale di tutto questo, qualora


il

cosi detto triumvirato

realmente con ab Bakr,

il

quale pur essendo

sottomesso al suo collega, di tanto in tanto

Nel

se-

guente volume degli Aiutali cercheremo

di

modo

di

esporre meglio quale sia

giudicare
591,27 agg.:

7).

Hahraj-n nell'anno

modo

nostro

il

tenta ribellarsi o emanciparsi.

sia tradizionista

ossia poco degno di fede

478, lin.

570,16 agg.: abu

mi

citt quasi

termine della

al-Sakan ammette esplici-

tamente che Saj'f

in,

al

Umayyade [Lammens].

567, ult. lin. agg.: ibn

da

584,33 agg.: Il

(igg.:

566.21 a;/g.:

all'Is-

Maometto [Lammens].

di

580,11 corr.: al-Kliriritb,

305-391).

S.*i

califfo

grandi fa-

le

tradizionisti

(cfr. 12.

quaudo

caso con

hanno annoverato trr. le


trib apostate anche quelle che non erano
mai state musulmane.

13 e segg.).
11

morte

alla

S 189 e segg.).

561.27 agg.: (cfr. 12.

565, ult. lin. agg.:

il

moglie del

la

Slu'wiyah. Ci significa che

e segg.).

56l,2ti a</g.: (cfr. 12. a. H.,

565,2D (igg.: (cfr. anche

lo stesso era

Maysun,

ram-

si

califfo 'Uth-

miglie dei Kalb non erano convertite

561.23

{air.

Kalb

moglie del

lam

(cfr. 11. a.

a.

era cristiana

la famiglia di

112 e segg.).

Per

b. Qsit.

Nfi-ilah, la

H., S 120 e segg.).

(cfr.' 11.

561.22 agff.:

566,16

al-Namir

gli

H.,

561.21 i(gg.:

con

di esse

menti che

56l,lft n</g.: (cfr. 11. a. H..

corrotta,

Lammens

osserva elio ben pochi


erano musulmani: a questo
tempo appartiene un vescovo giacobita de-

H.

56l.!('. a</y.: (clr.

Il,

questo elenco di pretese trib apo-

il

membri

561,17 ayg.: (cfr. 11. a. H., 106 e segg.).

56S2H ugg.:

574,15 agg.:

che Khlid lasci Madlnah per


al-Butah circa

abu Bakr:

Bakr

al-Walld

avvenuta
S u y u 1 i, 29,
Ci vuol dire probabilmente

dell' 11. a.

26 e segg.).

ril. a.

1).

disse ad

noi combatterli, dacch

Profeta ha detto: Tutti quelli che dichiarano non esservi altra divinit tranne Allah,
saranno salvi nella vita e nei beni? , ab

t 204. a. H.].

Khlid

di 'Abdallah b. abi Bakr,

Sawwl

nello

l.

al-Suj'ti,

'Umar

la tassa,

Come mai potremo

il

campagna contro Musaylimah dopo

morte

lin.

[LammensJ.

Secondo

itff(/.:

pagare

suo ca-

per mezzo di questi allo altre Pro-

corr.

tesero di fare soltanto la preghiera e non

Siri e

vincie
1

SaM

ifa to si

n\

552,2

inculcato per primo da 'Omar,

fti

quale feco assassinare

il

nostro

il

rapporti tra ab

Bakr

'Umar.

La spedizione di Usamah dur 40 giorni,

senza calcolare

il

tempo che pass prima

della sua partenza, e quello che impieg per

mand 'Ikrimah

ritornare (F u r a

al

durasse circa 80 giorni, secondo questa tradi-

b. ab Gahl nell' 'Umn e


Muhgir b. ab Umayyah nel Yaman e
Zyiid 1). Labid contro altri apostati (S u-

t i,

29, lin. 31 e segg.).

Ci vuol dire tutti

assai pi tardi, nel 12. a H., pi di

un anno

Quando

gli ,\rabi pre-

9,r.).

f.

Ci vuol dire che

zione (senza isuTid). In un altro passo d'ibn

al-Furat detto che

Usamah

dinah dopo un'assenza


giorno (Furiit,

dopo l'epoca data da Sayf.


572.22 agg.: (da al-Dawlbi).

t,

591,29 corr.: Balqa,

l.

f.

di

ritorn a

Ma-

due mesi e qualche

12,f.).

Balq.

COEEEZIONI E AGGIUNTE

595,7 dalla fine agg.: Il contegno singolare dei

Compagni
dere una parte
giori

mag-

routh 1906,

luce totalmente diversa da quella tradizio-

nomine

rali partirono lo stesso

ognuno

giorno da T)zu-1-Qas-

(F u

605,5 agg-' ibn al-Furat (senza

Ti

f.

t,

isnad)

cita alcuni

648, ult. lin. corr.: 170,

ma

rat,

un

certo Naijlah b. Kli^''^,

taglia di Buzilkbah;

618,80

(F u

la

quella degli

Kh alid

prima

di essere

Kh alid,

giato anche da 'Abdallah

umm

b.

Qirfah,

e fiss

si

b.

perch Khiilid

Badr, figlia di

fra Zafar e

l'assali e la uccise

Hawrab

(Fu rat,

(.sv'c).

e poi

opina

il

Lammens, potrebbe

dal cronista:

una

Tale confusione di nomi,

delle

b.

Bakr

aggiunta alla pag. 801,


634.28 corr.: Khorsabadi, l. Khorsabad.
:

Le ragioni

di questo

dominio,

lin. 10).

Que-

sto dominio.

637,17 agg.: Sulla pretesa usanza degli


tii;hi

rgie

Arabi an-

di seppellire le proprie figlie, veggasi

quanto scrive

du

il

Calife

Lammens

{Kiudes sur

Omaiyade Mo'wia,

si

1,

Si narra

moglie, gridasse < Vat:

mia morte!

Perci Malik fu messo a

22,r.).

di sorpresa,

ma dopo

un regolare

narra che ab

21,v.) si

(f.

adir assai con ab Qatidah, per-

qidi?) detto che


gli fu

dato per

le

Bey-

I..\XIV.

il

sando dinnanzi a

di j^halid.

il

nome

Dzu-1-Himr

di

un asino, pasinciamp e cadde. Al-

fatto che
lui,

al-Aswad afferm

lora

strato innanzi a
l.

la

673,24 agg.: Nel < Kitb al-Eiddah (di al-\Va

figure storiche pi odiate dagli

b. 'Aqll (cfr.

nulla giov,

ch aveva biasimato la condotta

perch la sua famiglia trad Muslim

Sl'lti,

634,37 fO)T.

Qays

f.

giudizio. Altrove

essere voluta

noto che As'ath

vedendo

morte non

con cento dei suoi

Salma era stata schiava di 'A-isali


da lei messa in libert (Fura t, f. 17,v.).

seguaci.

626,10 dalla fine agg.

ma

condann a morto.

lo

tene! tu sarai la causa della

mise alla testa dei (rhatafan,

campo

il

Kh alid

Iludzayt'ah

venne senza velo a pero-

di Mlik,

che Miilik

appog-

'Umar e da abii
umm Tamlm, la

b.

rare la causa del marito,

Fazarah.

Buzakhah) fuinm Ziml?J Salma

624.27 agg.: (Dopo

bini Mlik

ai

Nuwaj'rah

e Jliilik tent di scusarsi,

Qatadah. Anche la bella

moglie

Abyad appartenente

Kh alid.

messo a morte fu interrogato

da

al-

ampiamente

nella conquista

le fasi

(Fu rat, f. 15,r.).


corr.: Abanayn o Abanan,

Abrm

il

Lammens, fu probabilmente
persona che 'Umar voleva avere quale

654,25 agg.: Secondo al-Waqidi, Malik b.

an-

Abanayn

di-

il

verremo ad esaminare

prima della bat-

l.

pos-

un giorno

potesse

darono a unire a Tulayhah in Buzakhnh

/.:

Umayyah:

che 'Umar mirasse malvolentieri la

Siria e la destituzione di

ribelli sotto

ribolli sconfitti si

'Umar per

la famiglia pi nobile di

discusso nelle susseguenti annate, quando

o Abanan.
618,33

l'ostilit di

Khlilid b. al-Wald debba avere

quale, secondo

genti di

le

sciocca.

160.

/.

ritiene che

successore. Tale problema sar

al-WalTd e quelle di

Mu-

s a.

Lammens

possibilit che

In ibn al-Furat v' una menzione

oscura di un combattimento fra


b.

u a

l.

di

HanTfah, che presso

venire Califfo invece di abii 'Ubaj'dah,

15,v.-lC.,r.).

Khalid

s a,

Makhziim.

sibile

tate sul [cavallo] Avviai, proseguite alcune

C09, ult. lin. agg.:

Makkah dopo

volta alle genti

la sua origine nell'antipatia di


tutti

amyala, tagid Bilala, (mon-

f.

ii

'Umar per

Tulayhah venne meno l'acqua da bere:


egli disse allora :arkabu Awlala, atri-

miglia, troverete [la sorgente] Bill

corr.: r

654,14 agg.: Il

di

bvi

credeva,

Qazwini,

anche

Musulmani passavano per gente

contenuto dei medesimi era sempre cose

Una

si

narrano varie astuzie

si

646,W

gli ordini ai suoi in brevi versi rimati,

pratiche e materiali.

dove

13,r.).

simi parrebbe che egli avesse l'uso di dare

il

inferiore

saylimah per ingannare

Dal tenore dei mede-

z di Tulayliah.

ga

a quello che

II, yO),

una direzione diversa seguito

in

dal proprio esercito

r a

il

Maometto

637, antipenult. lin. agg.: (cfr.

602,12 ayy.: Secondo ibn al-Furt gli undici gene-

sah,

merito attribuito a

nale: dimostra che

perch l'uso era ben poco diffuso in Arabia.

del

'Umar.

califfo

dove con nume-

3),

attiva nelle conquiste, sar

si

corso delle conquiste e le

il

77 e nota

rose citazioni pone tutta la questione in una

quali

esaminato con dovuta ampiezza nel seguente


volume degli Annali, quando verremo a narrare

p.

astennero dal pren-

lui.

l'asino pro-

essersi

Un giorno

un uomo neg

che al--\s\vad fosse un profeta

non ti risponder,
mio Dio ti daranno

Io

disse

geri

del

al-Aswad chiuse
rat,

f.

10,r).

la

questi gli
i

messag-

risposta

l'uomo ud una

la bocca, e

voce che rispondeva a tutte

(Fu

ma

lo

sue questioni

COEREZIONI E AGGIUNTE

678,11' corr.: Sasssanidi,

/.

ispiravano: l'uno aveva

(Fura t, f. 9,r.).
cfr. ibn Maskawa yh,

nome Sahlq

(/</.:

Sa ad

(II,

narra che 'Umar prese a so


qad

e lasci

ad

parto

Questa forse

le

130)

I, p.

prima della morte

Lammeus

potessero divenire madri anche a 60 anni

Aghani, XV,

(cfr.

ahiz E as a' il,

due uomini
il ter-

profeta,

Il

ella

ha affermato: Xoi non faremo

che

la tradizione

718, 241, ac/g.: (cfr.

nTfah, urahbil.

la gestione

specie di co-reggenza con

per dissuaderle:

hadith,

donne dei Quray.s

nata

723, penult. lin. corr.:

il

fosse

lin. 9-11).

la notizia pi verosimile.

ab Bakr. S a a d
(V, 131, lin. Ili) afferma che il primo q a d i fu
nominato nel 42. a. H. [LammensJ.
686,30 ay</.: (cfr. anche FurSt, f. 7,r.-7,v. Alla
niortti di Maometto lo vedove volevano avere
una parte dell'eredit, ma 'A'iiah s'interpose

(1

15U

1, p.

716,13 agg.: Senza dubbio da questo

vuol intendere una

mine q a

abu Bakr

Quran

il

funzioni di

Maometto: con

di

Muhainmad

califfo

il

stato riunito. (S a a d, III,

142,v.-146,v.

f.

della cassa pubblica; ci fu probabilmente


frutto della convenzione tra

le quali

cess di vivere primo che

'Ubaydah

abii

secondo

b. Sirln),

Insurrezione e morte di al-Aswad.


685, quintult. lin. agg.:

Zayd, da Ayyub, non-

b.

ch da Hi-sum ibn al-Kalbi, da

aflq
685, t!

HammSd

Fadl, da

toglieva moglie.

Altri dicono che avesse due demolii che

68l,!< ai/ij.:

lo

712,21 agg.: Esistono per tradizioni ('Arim b. al-

Sassanidi.

l.

679,23 con:: toglieva la moglie,

le

Husr

88;

93;

I,

i,

[LammensJ.

78)

a a d, V, 401).

Hanlfah;

.Surahbil,

l.

Ha-

731,8 omettere: incalzandoli.

Su Mugga'ah
[LammensJ.

737, ult. lin. agg.:

cfr.

Sa a

V, 400

d,

743,5 agg.: Secondo ibn Sand, alla battaglia di al-

Yamrimah

peri anche

Kabr

b. Mirdiis b.

disse,

harib

ex-editaro

Dlrar

b.

al-

Kh attab

'Amr, dei ban Mu-

b.

Fihr. Egli era un valente cavaliere

b.

Mak-

da alcuno quello che noi lasceremo, perch

dei QurayJ, convertitosi alla presa di

questo .sadaqah

kah. Rimase per in questa citt fino al

>.

tempo

686, quintult. lin. agg.: Il rifiuto di abii Bakr, se-

condo

Lammens,

fu atto d'ipocrisia;

il

senso delle parole del Profeta (se mai

le

il

questo:

disse), fu

come

non ho
Maometto

profeta io

eredi dei miei privilegi speciali.

voleva che non fosse imitato in alcune


costanze speciali, in alcune prerogative
fino nella

cir-

per-

sua propria fumiglia voleva essere

b.

(Sa ad, V,

l.

745.17 corr.: Garyah,

ariyah.

si

G94.

763.18 agg.: al-Diyarbakri ha la singolr.ro notizia


attinta

nessuno

si

'.A.'i.sah,

rimase chiusa

che fu lungamente

adoperata come abitazione [LammensJ.


Dr.

uno studio degno

Emile Amar,

di

nota del

Essai sur l'origine de

Revue Tunisienne,
Novembre 190(5. Tunis.

763,21

La

da trasportarsi

lettera (a),

pio del capoverso seguente,


764, ult. lin.

con:: ai-Ala,

nea

cfr.

17,

esplicitamente.

l.

anche S a a

dove pare che

d,
i

I,

parte

I, p.

73

801,10 dalla fine agg.: Il

di
li-

Madinesi imparas-

sero a nuotare in uno dei pozzi di MadTnah.


Cfr.

anche S a a

di questi
lin.

III, parte II, le biografie

d,

singoli

individui, e S a a d, V, G,

14 [LammensJ.

princi-

di corf-

nome

di al-A'sath b.

nominare

705,6 corr.: esplicitamento,

al

reggere la lezione y u gh a y y a r in y u
t n come ha correttamente Baldzuri.

Annata XIII,

del

al-'Alii.

l.

specialmente odioso agli

709,19 agg.

al-ta-

lin. 81.

Lammens propone

793,12 dalla fine agg.: Il

l'criture chez les Arabes,

no. 00,

Kutub

primo secolo della Higrah

la stanza, in cui fu sepolto,

700,2y ayg.: cfr. anche

che la conquista definitiva

Bahrayn e del Yaman avvenne soltanto nel


settimo anno del Calift'ato di 'Umar, vale a
dire nel 20. a. H. (Kh a m s, II, 270, lin. 171.

tali tradizioni ten-

cur della tomba di Maometto:

entro la dimora di

alcune cronache

in

v\-arlk]i ,

denziose abbondano.
690,8 dalla fine agg.: Nel

l.

Gliaziyyah.

Rabi'ah.

l.

745.42 corr.: 194,

miri a condannare la

condotta degli Umayyadi:

l.

745,24 corr.: Rabi',

probabile che in queste tradizioni

anche 203)

(cfr.

33!,).

744,1 corr.: (haziyyah,

considerato come l'ultimo dei Profeti [Lam-

mensJ.

Riddali, quando segui Khlid

della

al-Walld e rimase ucciso a al-Yamamah.

abii

Adzruh:

'Aqll in

Musa
suoi

egli

Sl'Iti,

Qays
fece

al-As'ari alla conferenza

figli

tradirono

Muslim

b.

Kufah; combatterono contro Husayn

a Karbala, e sua figlia fu accusata d'aver

avvelenato Kasan.
buiscono tutti

loro

delitti:

dunque

un carattere tendenzioso della

[LammensJ.

si

attri-

questo certamente
tradizione

CORREZIONI E AGGICJSTE
un verso

8G8,9 agg.: lo stesso pensiero trovasi in

Hu

di

Dopo

828,8 agg.:

XXXIV,

a h,

ay

la battaglia del

Sassanidi con copiosi particolari sui successivi sovrani di Ctesifonte

san ritornarono tranquillamente alle loro di-

more ed

Musulmani non

ste di

affatto. Vedi come accolsero gli ambasciatori


musulmani (Y a q u b i, II, 161, lin. 12 e

nore, Palestina e Egitto, e al

[Lammens].

140-141)

Y'azdagird III. Al

f.

le

Dal

vicende

di-

stitu

immense

878,27 corr.

ad Eraclio
coatica,

abbiamo
Bran re-

135,r. in basso,

menzione del fatto che

parte delle terre del paese con-

quistato, concessione che cre poi

abbiamo

137,i-.,

f.

nastiche dei Sassanidi sino all'avvento di

i Bagilah ad intraprendere la conquista del


Sawad, bisogn che 'Umar promettesse loro

la quarta

133,r. al

f.

Vedremo pi avanti come, per indurre

829.11 agg:

130,v.-133,r.,

f.

la narrazione della sua fine miseranda.

'

Paqlh,

50,v.-137,r.): al

(f.

abbiamo la narrazione delle conquiKh usraw BarwTz in Siria, Asia Mi-

129, v.

f.

molestarono

li

contiene una lunga storia dei

Sofia, 3116)

[Lammens].
Yarmuk i Ghas-

5-6

il

la regina

legno della Croce

caotica.

l.

ur
IV, 204) [Lammens].
(B a

difficolt

a dz

267-268;

i,

Mas

'

ud

i,
!

879,16 agg.

Maskawayh (Aja

ibn

Sofia, 3116,

f.

136,v.

Arabi innonda-

in basso', afferma che gli


j

330,1

Baladzuri,

anche

agg.: (cfr.

Aghani, XVI,

458, lin. 7;

147, lin. 8). Il califfo

'Umar II

cominci a concedere pensioni anche

ai

Be-

rono

lin.

Damasco, dove
parola

mens].
832,16 corr.: e perch,

l.

perch.

837,3 agg.\ (clr.

I,

133, lin. 21

'I

d.

dove

si

men-

tempo

il

nacque

in cui

Profeta)

il

fino in Siria,

"VVadi

(Aghani

vigneti

17;

dani,

lin.

contavano 75

lin.

si

uqaddasi,

Un.

77, lin. 4-7; 123,

aggettivo: la n finale

Mzn
Nau

ha

intuito

Mazun

=-

(cfr.

M u b a r r a d,
XII, 77 H a m d a n

ROC.
214,

215
A gh n
6;Chronica Minora, IV, 32) [Lam-

4;

i,

919,12 agg.: (BalrijKuri, senza

Qutbah, oppure, secondo

6).

In A gh n i (XI, 161-162), sono citate


numerose leggende di grandi migrazioni di
trib del Higaz nella Siria e Mesopotamia,

853.12 agg.

musulmano

trova l'espres-

i,

mens].

III,

H a m-

94, lin. 10;

1904, l'articolo di

al-Qura aveva pur essa

IV, 75);

a
si

su di essa [Lammens^.

erano esportate

uva nel Yaraau (Rustah,

specie di
lin.

il

di Ta-if

In Sabeo

la finale tjvcj o)q)ure

985,12 dalla fine agg

Lo uva secche

In Ma'lula, presso

equivale

qay

iarqen come

spiega forse

[Lam-

mens].
843,14 agg.:

s a r

Po-

parla ancora siriaco, la

si

J. A., 18y8, l, 139).

sione

ziona l'essiccamento di un lago e di un fiume


circa

Steinschneider,

(cfr.

lemicte Litteratur, 256).

[Lam-

(>)

paese (di Yazdagird III) dopo tre o

885, ult. lin. agg.

duini che non facevano parte degli eserciti

d'occupazione (Sa ad, V, 277,

il

quattro anni che egli era salito al trono

isnad). Suwayd b.
altri, Qutbah b. Qa-

tdah era solito razziare

Kburaybah

di

dintorni di al-

Basrah, e molestare

siani, allo stesso

modo

in cui

Pei'-

al-MuMjanna

Hrithah al-Saybui vagava predando nei

per effetto della siccit ed aridit d'Arabia:

b.

queste tradizioni non sono state ancora suf-

dintorni di al-TTlrah.

ficientemente studiate.

"Walid venne a Basrah, dirigendosi su Kiifah,

Gli 'milah immigrarono sovratutto nella


valle del Giordano e nei monti della Galilea,

Gabal

detti perci

Tanblh,

132;

lin. 12;

'Iqd,

'.A.milah

327;

mdan

Muqaddasi,
anche

II, 86). Cfr.

XI, 161 in basso e XIV,


854,4 agg.:

(H

i,

161,

Aghani,

di

ibn Maska-

wayh

(Aja Sofia, 3116)

segg.,

abbiamo una narrazione particolareg-

giata delle

incursioni

al

ed

voi.

I,

f.

41,r. e

immigrazioni di

trib arabe nell'impero Persiano ed in

ibn

Il

nel partire lasci

affermano che

l.

prima

di

lo assist

Suwayd

nel

paese. Altri

lasciasse

Basrah

aver conquistato Bl-Khuraybah, che

Gli abitanti furono ridotti alla schiavit, ed

mandati a morte: nel paese Khaun uomo dei banu Sa'd b. Bakr
Hawazin, detto Surayh b. 'Arair.

guerrieri

lid lasci
b.

Si naiTa che Klifilid venisse poi al canale

del castello:

e si sentivano.

primo volume della Cronaca

Maskawayh

Qutbah

Kh alid non

Nahr al-Marah ed

856.21 corr.: o si sentivano,

b.

a combattere la gente di Ubullah, e Khalid

Me-

sopotamia.

863,13 agg.

Suwayd

H.,

a.

Kli alid b. al-

era una guarnigione persiana del confine.

73.

Nel Ms. della cronaca

nel 12.

Quando

(ms. di Costantinopoli,

di

Aja

LXXVI.

Nfisagn
r

b.

ottenesse la capitolazione

patti furono stipulati con al

Gasnasui.a

(?):

a h, dalla quale aveva

la

donna (a I-m

nome

il

a-

canale)

COREEZIONI E AGGIUNTE

padrona del

casti-

Kmindnr bint
Fu

era

'o,

Narsa, e nipote l'utema di al-Nagan.

chiamata
ch

donna
ab Musa

la

(di poi)

tare presso di

lei

I-m a

(a

a h),

per-

e cibarsi delle vivande che

kb a b

olla gli offriva, ossia del

(impasto

crema e farina): perci (scher Datemi a mangiare la farina


della donna , al-Waqidi nega per recisamente (yankar) che Khalid b. al-Walid
datteri,

di

zando) diceva
!

andasse a

Ba.srah

cenda con

la

dopo terminata

la

tare che,

1'

'Iraq per via di

a d2 u r

i,

/.

V' chi probabilmente non po-

Sawwl,

1120,24 con::

1120,26 corr.: !5a'ban.

Sa'ban.

l.

Sawwal.

/.

1120, quintult. lin. corr. 'Surahbil,


1

121.1

core: a Madinah,

Bahrayn,

1121.2 con::
1121.3 agg.:

da

fac-

(e)

Nafi',

/.

Surahbll.

dopo arriv a Madlnah.

/.

Bahrayn.

/.

(abu Yusuf, da alcuni suoi saykb,

da ibn 'Umar).

Quando mand Yazid


Siria, il califfo ab Bakr

gente di al-Yamrmiah e del

Madinah

gahada.

/.

taluno non potrebbe forse capi-

tr capacitarsi del fin qui detto, che.

Bahrayn. Egli sostiene che Kbalid andasse


invece a

1119,21 con::

soleva abi-

al-.' '^ari

gahada

1083,2 corr.:

ahi SufySn in

b.

lo volle

gnare a piedi per circa due miglia: alcuni

Fayd

gli

al-TJia'labiyyah.

dissero allora

successore dell' In-

viato di Dio! Perch non torni addietro'?

340-341).
1-

Egli rispose: Perch ho udito

18fi7,

di Dio, che diceva

pag. 105-106), abbiamo una conferma che

il

919 alla nota

w5

nome
che

agg.: Neil' al-Mu'arrab di

1
1

Sachau, Leipzig

(ed.

persiano dell' 'IrHq fosse Tran Sahr, e

gli

Arabi l'arabizzarono in

'Iraq.

(i

k a f fa

terra

la

t)

'

>.

Profeta

il

Chi coprir di polvere


Dio, salver

di

infernale

'

(Y

f,

4,

17-20.

lin.

Lammens, che ha percorso in


mi scrive che in al-Muqad-

1122,23-24 agg.: Il

Arabi.

degli

cammino

suoi piedi sul

questi dal fuoco

Secondo

al-Asma'i prese questo nome, perch accerchia

accompa-

e poi (direttamente') nel-

persona

il

paese,

nome provenne

dal

dasi dev'esservi qualche omissione nell'indi-

fatto che in quel paese s'intrecciavano

as-

cazione che tra Mu'an ed

Secondo abu 'Amr,


sieme

le radici

il

due

^'ur^^q) degli alberi e delle

per

bero essere cinque:

palme.
941. ult. lin. corr.: Hfikim,

/.

Hakam.

fare

(Yahya b. .\dam, da .SarTk, da Haggag,


da al-Hakam, da ibn Mu$^aiFaI).
Nessuno degli abitanti del SawSd conchiuse
un patto Cahd) con i Musulmani, fuorch

gli abitanti di

Hlrah, di Ullays e di Bani-

gli

abitanti

di

le

vi

erano

tappe dovreb-

dromedari potrebbero

percorso in tre giorni,

Banyas (Bethsean),

1125,12 corr.:

ma
i

bene no-

pozzi

ab-

Baysan(Beth-

i.

sean).

1126,11 agg.: Sulla questione

'Abdallah, un guado, o due guadi (attraverso


:

'Amman

meno

bondano.

Questi ultimi mostrarono a Garir b.

l'Eufrate)

il

lo

tare che tra quei due luoghi

942,3 agg.:

q3'a.

soli pozzi;

Ullays vennero

il

Lammens mi ha

guenti dati:

(1)

vitz che visit

ove giacesse

secondo

il

(rilliq,

gentilmente fornito
lui

ed

il

dr.

se-

Horo-

paese nella primavera del

moderna

aba 'Ubaj-dah [sic', correggi:


mostrarono qualche cosa (= gli

del Baedeker: Dschillin) villaggio posto so-

rivelarono qualche segreto dei Persiani), os-

pra uno degli affluenti del Yarmuk, e pre-

a patti con

'Ubayd)

e gli

sia, io credo,

debole

('a

disse

w r a h)

Yahya, un qualche punto


del nemico (Y' a h } a, 35

raccolti in

Su

al Biir cfr.

L a m m e n s,

Mawiyah

nome

molti dati

donna presso gli

1055.30 agg.: cfr. anche

ZDMG,

1062,5 dalla fine agg.: (cfr.

menti in contrario

1,

le

in

rgne clu Calife

mmen

Wadi

el-Ehreir, a breve

distanza nord-ovest di el-Muzerlb, stazione

mi

descrive

Damasco-'Amman. II Horovitz
luogo come specialmente no-

il

gli
s,

si

apre sotto al villaggio, burrone cosi profon-

damente incassato da essere una fisionomia


spiccata del luogo.

La parola thaniyyah

pu quindi connettersi con questo aspetto


tutto particolare del luogo, dacch significa

Ut04, 877.

nondimeno

il

illln (nella carta

tevole per la profondit del burrone che

p. G.

di

Arabi [LammensJ. Quindi i testi greci che


danno questo nome sono in errore forse fu
una corruzione di Mu'awiyah (?'.

sur

cisamente presso
della ferrovia

linea 8-13).
981, penult. lin. ayg.:

1042,8 agg.:

1906, Gilliq la

argo-

ludes

Omaiyade Mo'iiwia

tanto collina, quanto passo e gola nei monti.

Contro

l'ipotesi del

nln) sta

il

De Goeje

((^illiq

= Ge-

fatto che Gilliq era cortamente

nei domini Ghassanidi e quindi non poteva

p. -21).

LXXVII.

COKEEZIONI E AGGIUNTE

dimore prese dai singoli generali molti anni

possibilmente essere Genln in Palestina. Di-

secondo

fatti,
i

Labxd

{Dlwn, XLI,

dopo, terminata la conquista, fossero precisa-

49),

Ghassanidi vi subirono una sconfitta per

A gh a n

opera dei Lakhmiti. In

(XIV,

mente

XIV, 6) si narra che il ghassanida


b. al-Ayham affermasse aver Gilliq
appartenuto ai suoi antenati, quindi non po-

Hamdan

Non pu
gi nel

XXIX,

VI

tro

il

sec. dell' E. V. (cfr.

427.

ayg.: (ab YiJsuf [f

senza

na

Quando

182.

a.

Khulid

b.

Busra a spese

la

di

Palmira

155,r. e segg.)

riassume sem-

Sayf raccolte dal

dato cronologico.

Lo

/.

Ch.-ibot.

romanzo agg.: valgono.


Lammens mi fa assai giustamante

1149,26 dal citato


1172,4 agg.: Il

osservare che la parte assai importante avuta


dagli Umaj-yadi nella conquista della Siria

H.],

ci fa

intendere l'influenza che essi poi eb-

1180,35 schiere di arabi agg.: raccoltisi.

sua gente,

(il

gli

mand

(Y Q

22, lin. 27 e segg.).

in soccorso

Nota. Questi nomi

1194,12 dalla fine agg.: Gli

califfo

'Amr

b.

Pasqua

ne conosce
i

ab

(Y u

f,

Mas;>a'ah erano una famiglia dei

1212,20 corr.: e che

dei generali

non

1224,45 del deserto agg.


ila taraf badij-ah

la

[Lam-

solo,

l.

e che.

C h e k h o, Eihlat
Tadmur , Machriq, 1906,
(cfr.

no. 20-22.
1225,4 agg.: (cfr.

ZDMG.,

22, lin. 30).

I cronisti hanno anticipato gli eventi, ed


hanno creduto o voluto far credere che le

dei Taghlib di Rabl'ah

mens].

prese dimora: Su-

abbiano confuso la Pasqua

Pentecoste molto inverosimile [Lam-

1204,6 017^.:

rahbl and nell'Urdunn, Yazid a Damasco,


.

Musulmani non

mens].

al-'As

racconto dice: quando fu conquistata


vi

le

dei

quindi la possibilit che

altra,

tradizionisti

con

prese stanza. Perci ab Y.suf, proseguendo

ab 'Ubaydah

maggioranza

nostri la

cristiana, ossia

Eisurrezione: perfino ai giorni

di

Kalb e non

ognuno

Arabi antichi conosce-

vano una sola grande festa

luogo sono quelli

di

dei paesi, nei quali poi

Hims

(f.

le tradizioni di

1144,1 corr.: Il Guidi,

al-WalTd che egli fece partire dalla

e Khalid a

Palmira per

di

suo predecessore Tabari, omettendo qualsiasi

parti per la Siria

dah ebbe penetrato in Siria

Siria,

maggior cen-

il

bero sul paese.

Bakr)

il

quale

il

plicemente

in soccorso di ab 'Ubaydah, assegnandogli Hims; e dopo che ab 'Ubay-

f,

niun lume ricaviamo da ibn Maska-

wayh,

Yamamah

anche la distruzione

1134,9 agg.:

d).

al-GarrSh con

[Lammens].

abu 'Ubaydah
il califfo ab
Bakr mand con lui Surabbil b. Hasanah,
assegnando a questo l'Urdunn e poi Tazld
b. abl SufySn a cui assegn Damasco, o poi
b.

Romani

commercio che passava

sul confine desertico della

la prosperit di

lin.

ma

opera di Aureliano, contribu ad aumentare

Era situata non lontano da Bu.sra e


dalla parte dell'al-Balq (cfr. Aghani, XVI,
15, nei versi di Hassan b. Thbit).
(4) Nel Dlwan di al-Akhtal, Gilliq menzionata come situata a mezzod di Damasco, e nel Diwn di Hassan b. Tliabit,
come sotto il (al sud del) monte Hermon
(Hassan, 33, lin. 3) [Lammens].
1126, terzult. lin. eorr.: Ghaw, l. Ghawr.
127,6 dalla fine agg.: (cfr. D i e h 1, Jiistinien, 390)
[Lammens].
ult.

il

commerciale

Siria:

ZDMG.,

(3)

1130,

guerre tra

le

per Palmira, Busra divenne

Kiswah, come vuole

Dussaud, perch questo luogo riteneva tale

nome

notizie storiche sicure,

Parti rovinarono

179, lin. 17.

i,

essere

Quando

132,7 agg.:

teva essere molto discosta da Damasco. Cfr.

(2)

aveva

deduzioni ab evento immaginate dai cronisti.

Gabalah

anche

li

destinazione perci dei singoli

non sono

generali

ecc.;

3,

La

Bakr

quali ab

le localit alle

mandati.

2,

1239,17 corr.
i

1.XXVIII.

L.

Mas'di,

V, 126-127 e

NSldeke

1901, 683).

Arad,

i.

Asad.

'Abd al-'Uzza.

corr.: "Abdal-'Azza,

L--

7. a.
(11

H.

Maggio 628 30 Aprile

629).

.2

g -2 5 S S

.2

S-Q a

=
5 S-5 S S = S.2 g-2 S 2 ?.2 ;-S S
o = S S.^ o - 5

S.!:!

5 = 5 i--

i-

a 5 5 2

S-i:

o o o

si-

ol

ISc!
;

= = ;(:>

00

-e

= s S.2 S-3 9 1.2 -S 5 5 S 2.2 S-g i g ; g.2 ?"? I 5 2

CvjCQ-firS'^r-OOOSO- <NCQ-

= -o

= =

t^,

= ?i -S s 5 i

li

5- I s
g 1-2 i-S s i

li

-S i i 1-2 i-S i

^^^^^^^^jsj^gy -ygvi^(-^g^^g,p5

9 ..

....,<=

^H H F-(

^ -H ^ .^ ^ e* CM

C^i

iN p* CJ e* r^ CM

ftsasssftftfiftftsfiftlsssasassftftsftaaftitftftftssftftSfiaftait

s4^

E =
=.0 3
= ^ I d .2
S.2
o o =-5
= S
o 3 = 5 g.2 S-S 5 S S.2 S-S o 5 S.2 i; S 2 ? .2 S-S 3 = 2 2.2 c-S
E 2.2
2 i.gg-SisSSg-sIsSfeii^
r^S =
S 2 ? fe d E"?
5 2.2
S 5

h
^-.A*-.*sai.aaftaaaaaaaaaaa2Jasaasftaaaaftftaaaaaaaaaaaaaaaaaft^aa

O
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IN tM cJ <N r:

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fi

et

ft

a X s

H.

a.

7.

Depredazioni di ab Basir.

1.

L'esecuzione scrupolosa delle condizioni fissate nel trattato di

al-Hudaybiyyah fu causa di molte

difficolt;

il

patto pi doloroso era Fin-

giusto trattamento dei disertori makkani, per effetto del quale sorsero

diataniente alcune moleste complicazioni

abu Basir Usayd

b.

imme-

Harithah

al-

banu Zuhrah in Makkah, essendosi deciso ad abbracciare la fede musulmana, poco tempo dopo al-Hudaybiyyah, abbandon
Makkah e fugg a piedi fino a Madinah. La trib dei banu Zuhrah volle vaThaqafi,

un confederato

lersi del diritto conferito

dei

dal trattato per chiedere la riconsegna del fuggiasco,

anq

Azhar b. *Abd 'Awf, incaricarono


Khunays b. (xabir al-'Airdri di portare una lettera al Profeta in Madinah,
esigendo la restituzione di ab Basir; con Khunays and pure un liberto
per nome Kawthar. I due incaricati, giunti a Madinah tre giorni dopo il fuge

due capi

al-Akhnas

trib,

b.

giasco stesso, abu Basir, presentarono la lettera a Maometto, chiedendo la

consegna del
dal suo

disertore.

Maometto, udita

la lettura della lettera

segretario LTDayy b. Ka'b, ordin

fuggiasco nelle mani dei due makkani.


suppliche e proteste per indurre

il

ad alta voce

senza indugio la consegna del

abn Basir

fece

le

Profeta a mutar consiglio,

Maometto dichiar

pi disperate

ma

le condi-

non poter agire


in altro modo. Per consolarlo per, il Profeta aggiunse che Dio non avrebbe
mancato di dargli assistenza e di salvarlo dai pagani. Allorch abu Basir
zioni del trattato parlavano chiaro, e

venne portato

via,

musulmani, che avevano simpatia per

gridarono di farsi coraggio, perch Dio


via di uscita:

di

un uomo

retto,

gli

gli

dissero,

il

fuggiasco, gli

avrebbe certamente data una

vale pi di mille altri uomini.

H.

7. a.

1.

Infine gli sussurrarono alF orecchio

che cosa alludessero

madinesi,

"

Agisci!

abu Basir comprendendo a

decise di accettare

si

il

consiglio. Arrivato

due guardiani senza incidenti fino a Dzu-1-Hulayfah, dichiar di voler


fare nella moschea del luogo, la preghiera di mezzod la sua doinanda fu
accolta. Appoggiatosi quindi al muro della moschea in atto di inangiare
con

datteri,

abu Basir tent di entrare nella conchiacchierando amichevolmente con essi ed insi-

che aveva portato con

fidenza dei due custodi,

s,

stendo che partecipassero alle sue pro^^iste. Pot cosi abilmente destare nei

due makkani tanta fiducia da scambiare con essi anche il pane, mentre
conversavano di vari soggetti. Calmati tutti i sospetti, abu Basir fece
cadere il discorso sulla spada di Khunays, chiedendo alfine di vederla. Il

makkano senza

dubitarsi di nulla, presa

l'arma per

il

fodero, present

il

manico ad abu Basir: questi, afferrata l'impugnatura e tirata fuori la spada,


senza perdere un istante, uccise con un fendente l'incauto custode. L'altro
qurasita, il liberto Kawthar, preso da grande spavento, fuggi correndo verso
Madlnah, ove giunse appena terminata
dosi alla presenza del Profeta, con
zione, gli narr l'accaduto.

la

preghiera del pomeriggio. Precipitan-

Poco tempo dopo

era rimasto indietro per assicurarsi


caricare ogni cosa sul camelo.

ancora sconvolti dall'emo-

tratti del viso

il

si

present anche abu Basir, che

bottino tolto

all'

'Amirita ucciso e per

abu Basir sostenne ora che

Profeta avesse

il

soddisfatto agli obblighi del trattato e potesse lasciarlo in libert nella speranza
:

anche di commuoverlo con altre ragioni,

Khunays

preso a

al-'

responsabilit per

ma
il

chiese a

il

A miri. Senonch

Profeta,

quinta parte del bottino

non volendo assumere alcuna

misfatto commesso, non solo rifiut l'oiferta del quinto,

Kawthar,

nuovo prendere in consegna il fuggiasco;


proposta. Maometto dichiar allora abu Basir

se volesse di

Liberto spaventato, respinse la

libero di

il

gli offri la

andare dove volesse, facendogli per capire, che preferiva vederlo lon-

tano da ISIadinah, perch non desiderava comparire c(uale complice nell'assassinio di

Khunays, e violatore del trattato

resse allora verso la costa del

Mar

di

al-Hudaybiyyah. abu Basir

Rosso, nella regione di

strada delle caravane dirette in Siria. In principio

una manciata
poi

si

il

al-'Is,

si di-

ove passava

la

fuggiasco aveva soltanto

mantenne in vita per tre giorni;


Continuando cosi a vivere
alfine ad aggruppare intorno a s un certo numero di mupersone) fuggiti da Makkah, con i quali incominci a dare

di datteri,

con la quale

si

nutr di pesci gettati sulla riva del mare.

di ripieglii, riusc

sulmani (settanta

ogni possibile molestia

ai

Quray, assalendo tutte

che passavano da quelle parti.

Dopo

le

caravane dei medesimi,

banda di abu Basir si


impadron infine di una caravana di ben trenta cameU con tante merci, che
ognuno dei predoni ebbe per sua parte del bottino una somma di trenta
vari incidenti la

7.

H.

a.

ss

1,

2.

dinar. I seguaci di abu Basir volevano offrirne la quinta parte al Profeta, ma


abu Basir U avvert, che era inutile di fare l'offerta, perch era noto che Maometto l'avrebbe respinta, abn Basir acquist grande autorit sui compagni briganti, diventando arbitro loro in tutte le questioni tanto materiali che spiri-

da

tuali, e riscotendo

tutti

pronta obbedienza. L'effetto delle depredazioni di

questa masnada di pretesi musulmani, tollerata da Maometto,

fece

ben presto

Makkah, ove scoppiarono ora vive lagnanze alcuni, come Suhayl


'Amr, il capo dei banii 'mir b. Lu'ajy, sostennero che Maometto fosse re-

sentire in
b.

si

sponsabile di questo stato di

sangue

dell'

c;ose,

insistendo sul

pagamento

del prezzo di

'Amirita ucciso da abu Basir. In tale circostanza abn Sufyan,

nome

protestando in

che la decisione della spinosa que-

della pace, volle

ad altro momento pi propizio, esonerando per

momento la famiglia dei banu Zuhrah, ai quali apparteneva abu Basir, dal
pagamento del prezzo del sangue ai banii 'mir b. Lii'ayy. I Qurays, non sapendo come liberarsi da abu Basir, scrissero a Maometto, pregandolo di inc^ludere la banda di abQ Basir fra i suoi seguaci, pur di metter termine alle
depredazioni. Maometto accett la dimanda e scrisse ad abn Basir, invitan-

stione venisse rimessa

dolo a venire in Madinah. L'ordine giunse troppo tardi,

poich abu Basir

ricev la lettera del Profeta sul letto di morte, emettendo

con

il

l'ultimo sospiro

mano. I suoi compagni gli fecero una tomba e su di essa


costriurono una moschea; quindi emigrarono tutti insieme a Madinah (Hisam, 751-753; Waqidi Wellh., 261-262; Tabari, I, 1551-1553; Athir,
II, 157; Khaldan, II, App. 35; Khamis, H, 26-28; Ha lab, III, 137-138).
Alla lettura spedita da Maometto alla banda di abU Basir, devesi
2.
certamente riferire il testo, conservato da ibn Sa'd e che si attribuisce a
Maometto, ibn Sa'd narra come nei monti del Tihamah si fossero raccolti
la lettera in

molti banditi delle trib dei Kinanah, dei Muzaynah, degli al-Hakam e
al-Qarah,

degli

grave molestia

Quando

si

alle

afferm

di questi banditi

si

il

present

Maometto

potere militare di

lui,

ed

il

loro,

che questa

Muhammad

'

al-Qiqa. Se credono in Dio, se

al-Nabi, Inviato di Dio

(zakat),

Maometto

in

"

trib (cio gli uomini

"

trib

Madinah, un'ambasciata

Profeta, in seguito

al

colloquio

il

loro patrono.
liberi),

quel sangue, che essi

questo lo scritto da

(Rasul Allah),

compiono

allora gli schiavi, che

"

banda desse

"

" sine

fuggiti,

che passavano per quella parte del paese.

caravanc,

compose il seguente scritto


[Nel nome di Dio clemente e misericordioso]

avuto con
"

nonch molti schiavi

QuelH

si

ai servi di

Dio in

pagano

le

elemo-

sono tutti

liberi,

la preghiera, e se

trovano fra

fra loro che

essi

appartengono invece a

non saranno costretti a ritornare nelle loro


avranno versato, e quei beni, ohe avranno
5.

"

H.

7. a.

2-4.

preso

saranno ad

rubato),

(Ic^ggi:

donati.

essi

Quelli

per

che avessero

"

da pagare, saranno obbligati a soddisfarli, ed in compenso di ci


nessuno avr diritto di commettere ingiustizie a loro riguardo, n di fare a

"

loro atto di inimicizia.

" debiti

" di

in questo essi

da Ubayy

b.

1.

Kab

hanno

Muhammad. La pace

la protezione di

Dio e
Nota

(Sa'd, 18,

la protezione
sia

con voi

,,

(dzimmah)
Fu scritto

(^).

46).

Questo documento ha grande interesse: la sua natura singolare prova sufficiente

della sua autenticit, anche se qualche frase, o qualche particolare (per es. l'intestazione) possa essere
stato modificato da mano posteriore nella trasmissione. Abbiamo il fatto notevole di Maometto, che

formata dalla peggior specie di uomini, chiamani misfatti


commessi, li ammette nel
grembo dell' Islam a parit di condizioni cogli altri musulmani, e garantisce la loro incolumit. Questa
schiera si trovava nelle vicinanze di Madiuah e non aveva mai dato molestia ai musulmani: probabile quindi che i handiti considerassero Maometto ed i suoi seguaci come un gruppo di banditi, che si
tratta con
doli

una schiera

servi di Dio

di assassini, di ladri e di banditi,

perdona a

loro, per r.ngioni politiche, tutti

trovavano nelle medesime condizioni

di loro stessi, e si

comprende perci come

banditi del Tihiimah,

mettessero innanzi la proposta di unirsi con quelli di Madlnah per fare causa comune con maggior
sicurezza di buona riuscita. La condotta di Maometto verso i Qurays, fino al trattato di al-Hiidaybiyyah,
non era diversa da quella tenuta dai banditi del TihSmah. Se veramente questa lettera quella, di cui
si

fa parola nel paragrafo precedente, constatiamo, che gli eventi narrati in quel paragrafo, non possono
come li narra la tradizione, e che abu Basir, non fondasse gi una banda, ma si

essere avvenuti

andasse ad unire ad una che gi esisteva: probabile che ab Ba:<ir possa essere stato l'intermediario
per l'accordo fra Maometto e quei briganti.

Riunione di Zaynab con suo marito ab-l-'s.


Si dico che nel mese di Muharram di questo anno
3.

restituisse la propria figlia

Zaynab a suo marito

bari,

172;

1591; Atliir,

I,

II,

cfr.

6.

a.

H.,

Profeta

il

abu-l-'s b. al-Eabi' (la9).

Indisposizione del Profeta: incantesimi degli Ebrei.


4.

Esiste

una tradizione che

La

vittmia di un incantesimo degli Ebrei.

in

qu<esto

anno Maometto

tradizione pu essere sorta

qualche malessere sofferto dal Profeta, ed probabile che


interpretassero

in

seguito la

malattia

come

effetto

fosse

da un

devoti seguaci

malvagio degli Ebrei.

Abbiamo anche altri indizi indiretti, che il Profeta non cominciasse pi a


sentirsi bene come prima. Abbiamo cio i dolori di capo, al-aqiqah (Tabari,

1579), dei quali ebbe a soffrire in seguito durante la spedizione di

I,

Khaybar; a questo aggiungasi


episodio, che

si

l'episodio della pecora avvelenata (cfr. 38),

devo pure interpretare come una devota alterazione di un

disturbo gastrico sofferto da

Maometto in seguito a qualche pasto poco

sano,

o troppo copioso. Se a questi indizi premettiamo la presente indisposizione,

abbiamo
lessere.

condo

la

pro^a che

Ci narrano

il

Profeta, per parecchi mesi, soffrisse di

infatti,

gli uni, o sei mesi,

che egli

secondo

che per non meritano fiducia.


i fatti

fra la spedizione di

si

sentisse

un anno

mase-

al dire di taluni,

nei quali narrato l'incidente,

al-Hudaybiyyah e quella di Khaybar,

6.

corto

malato per quaranta giorni,

gli altri, o perfino

I testi,

un

pongono

ma

la.

cro-

7.

H.

a.

4.

nologia precisa non ha per noi importanza, perch risulta da tutte

le fonti

come nel corso di questo anno la salute di Maometto non fosse pi cosi
buona quanto per il passato, quando, nonostante una vita agitata e difficile,
egli aveva sempre goduto di una maravigliosa immunit da ogni male. I particolari della malattia sono piuttosto numerosi, ma le varie fonti non concordano nel tenore dei medesimi, perch

tutte, e in ispecie le

hanno immessa molta roba di natura favolosa. Il fatto


metto cominci a non sentirsi pi bene ed a deperire
essere pi in grado di giacere con le mogli:

del Profeta, quanto dei fedeli,

gine del malessere,

ma

a lui

da

nessuno era in grado

dunque che Maomodo tale da non

sta

in

ci le preoccupazioni tanto

affezionati.

pi moderne, vi

Tutti ricercarono

di spiegarlo.

Si

l'ori-

form cos

la

leggenda che egli fosse stato stregato dagli Ebrei, e precisamente nel seguente

modo

Maometto aveva un servo ebreo, il quale, essendosi lasciato corromun ebreo per nome Labd b, al-A'sam, procur per esse

pere dalle figlie di

alcuni denti del pettine, di cui


del medesimo.

Le Ebree

si

serviva

vi fecero sopra

Profeta, impigliati entro

capelli

loro incantesimi, legarono

capelli

il

ramo di una palma maschile, e poi seppellirono


ogni cosa entro il pozzo detto Bit Dzu-Arwan, o Dzarwan, che si trovava
nel quartiere (manazil) dei banu Zurayq, nelle vicinanze della moschea
di Madinah, dalla parte della qiblah. Coprirono tutto con molte pietre ed
aspettarono le conseguenze dell'incantesimo. L'effetto malefico non tard a
manifestai-si Maometto incominci misteriosamente a deperire e a peggiorare
in undici nodi, attaccandoli al

in salute, senza che alcuno potesse scoprirne

il

motivo, o trovarne

il

rimedio,

e la condizione sua divenne tanto grave, ohe alfine dovette intervenire l'angelo

Gabriele in persona per rivelare a Maometto

le

due sur e

csra e cxrv del

Qur-n, composte insieme di undici versetti, quanti cio erano


dalle figlie di Labld con

Maometto

capelU di Maometto.

Man mano

nodi

fatti

che Grabriele

uno per uno i nodi di capelli


fatalmente si scioglievano e Maometto riaveva la buona salute di prima.
V' poi anche la tradizione che Maometto, ricuperata la salute, venisse a
sapere dell'incantesimo e che punisse di morte i colpevoli un'altra versione
che egli perdonasse il sorvo e le figlie di Labld (Kh, a m I s, II, 45-46).
Il Muir, (IV, 80-81), menzionando queste tradizioni, fa la supposirecitava a

versetti

al Profeta,

zione che esse sieno sorte dal versetto ultimo della sura cxin, ove
del

'

male proveniente dalle donne che

soffiano sui nodi

forme tradizionali di incantesimo, che

la opinione

streghe. Strano a dirsi, questa superstizione

streghe era molto diffusa nel medioevo


transl.

ossia

da una

parla
delle

volgare attribuiva alle

dei nodi

di capelli

anche in Europa

(cfr.

by Greorge Slane, London, 1889, pag. 460, nota


7.

si

r.).

fatti dalle

The Koran,

6.

La spedizione

5.

503,

II,

a.

7.

G.

Khaybar.

di

[vhaybai'

dando verso

regione, che

Essa comprendeva

Siria.

la

nome d'una

il

sette

si

Yaqut,

trova, dice

Km.) da Madlnah, anmolti campi semi-

otto tappe (burud) (circa 150

21,

lin.

H.

castelli,

nati, e moltissime palme, famose per l'abbondanza del loro raccolto, ed era

abitata da soli Ebrei.

nomi

dei

sette

erano (secondo Yaqtt):

castelli

Hisn Na'im, Hisn abu-1-Huqayq, Hisn al-Siqq, Hisn al-Natah, Hisn al-Sulalim,
Hisn al-Watih e Hisn al-Katbah. Il nome di Khaybar abbracciava tutta la
regione, la quale era anche detta Khayabir

Khaybar

Yaqut,

" castello

,,

significava

nel

di Khaybar). perch, secondo

(pi.

degli Ebrei, che l'abitavano,

dialetto

paese era anche sinistramente famoso per la malignit delle sue

Il

febbri, prodotte dai

pantani giacenti in fondo alle valli (Yaqut,

503-505;

II,

Wst. Med. Hauptstr., 15, abbiamo menzione anche dei castelli


Qamns e Wagdah, e in Ya'qubi, li. 56. di altri due, al-Qasarah (?) e

in

Marbatah, che non ricorrono in altre

non gi singole

6.

fortezze,

Crii

ma

gruppi di case fortificate e separate fra

episodi numerosi

particolareggiati della

Khaybar, bench probabilmente in grande parte

al-

nomi rappresentano per

Questi

fonti).

al-

apocrifi,

loro.

spedizione di

devono pur rap-

presentare una qualche reminiscenza leggendaria di fatti realmente avvenuti.

perci

di

momento

questo

interesse, per

solo europeo,

che vi abbia mai messo

piede,

il

quale vi dimor dal Noveinbre 1877 al Marzo 1878


serta,

77-2'26).

II,

speciale

della

politica

Profeta, di leggere la descrizione di Khaybar, quale oggid,

militare del
fatta dal

grande

Khaybar

sorgive (vedi pianta in

un gruppo

Doughty,

II,

di

valli

dal

Doughty,

il

{Travels in A'abia De-

larghe,

ricche di

acque

182): la configurazione del paese,

nel suo insieme, somigliante in forma alla foglia di una palma, vale a dire

sono tante
in

una

valle

una

fondi in

che scendono tutte ad unirsi

valli bre\'i, quasi parallele fra loro,

centrale

(Doughty,

II,

Le

92).

valli

sono tanti crepi pr.

(harrah), hanno un fondo

crosta di roccie nere vulcaniche

pantanoso pieno di piante palustri, con sorgenti d'acqua leggermente


furea,

circondate da incrostazioni saline

(Doughty,

II,

183).

Il

sul-

paese

quindi, nonostante la sua feracit, offre un'impressione sinistra al viaggiatore,

specialmente per

La

tetro colore nero dello roccie, che circondano

il

lava nera ammucchiata in frantumi,

da^ tutte

le parti,

ingombrando

funereo e desolato, che, dice


ispira

orrore.

Oggid ancora

famosa del Profeta,

devono

essere in

ma

il

terreno,

il

Doughty,
il

basalti angolosi,

danno
(II,

alla

palmeti.

che spuntano

regione un aspetto

79, Im. ult. e 91, lin. ult.)

paese pieno di ricordi della spedizione

le localit

indicate dalla tradizione popolare locale

grande parte ipotetiche.

nomi

dei

vari luoghi

hanno

7.

completamente mutato, e

uno rammenta

di quelli che

usati nel

a.

7.

delle (ebraiche?)

98-99,

101,

(Doughty,

103, ecc.),

ma

cittadella, o rocca, al-Hisn,

(vedi

illusti-azione

essere stata,

anche

II,

ancora traccie di antiche

nonch rovine di molti villaggi

91),

la figura,

che domina pur oggi

citta(id.,

paese la

il

che sorge sopra un torrione naturale di basalto

Doughty,
ai

s 6, 7.

ha raccolto il Doughty, nemmeno


H. n ci danno alcun lume sulle

strategiche della spedizione. Esistono

fasi

II,

nomi

a. H.

II,

95), e

la quale

deve immancabilmente

tempi di Maometto, la fortezza principale di Khaybar.

Dal contesto della narrazione tradizionale non

determinare

possibile di

quale sia delle sette cittadelle menzionate, quella che oggi la unica:

si

potrebbe per supporre che fosse appunto quella del primo assalto, perch

moschea detta di 'Ali, sul luogo ove si dice che


questi abbia ucciso l'ebreo Marhab (cfr. 21). Oggid il paese coltivato
da negri, discendenti probabilmente dagli schiavi affricani introdotti in
Khaybar per la lavorazione del suolo, quando Khaybar fu tolta agli Ebrei
vicina ad essa posta la

sotto

il

califfo

adesso

la

'Umar, e divenne propriet di latifondisti musulmani. Grande

povert degli abitanti,

ma

poca anche

la voglia di lavorare,

sicch molti terreni giacciono incolti ed abbandonati. Ciononostante


colto di

Khaybar

sempre molto importante, e per

a nutrire grande parte

delle trib

nomadi

la

il

rac-

sua abbondanza serve

dei dintorni, lo quali sono

proprietarie del suolo insieme con gli abitanti del paese

(Doughty,

Questi sono oggid discesi a solo un migliaio di anime

(id.,

II,

com-

II, 115).

134),

ma,

tenendo conto del terreno abbandonato e della maggiore jirosperit antica,

possiamo calcolare forse a molto pi di 5000

gli abitanti ai

tempi di Mao-

metto, considerando altres che la superficie sotto coltivazione dovesse allora


essere molto

maggiore d'adesso. Oltrech dalle rovine

ci attestato

per raccogliere

anche dai
le

resti di

molti e grandi argini, costruiti un tempo

acque a scopi irrigui (D o u g h t y,

tutto era prosperit e ricchezza

di -sdllaggi numerosi,

II,

181).

Allora da per

ora tutto invece decadenza, povert e ro-

vina, effetto, in grande parte, della abbietta popolazione negra, che


il

ha preso

posto degli industriosi ebrei, e del decrepito governo turco, piaga

forse

anche maggiore della prepotenza e della anarchia delle trib nomadi.


7.

Le

fonti tacciono

sui

motivi della spedizione

('),

ma

certo

che Maometto decidesse di attaccare e distniggere la comunit ebraica per


sole

non per altro particolar motivo. Fu


quale gU storici musulmani non si sono

ragioni di opportunit politica e

un' aggressione arbitraria, per la

nemmeno

curati di cercare

una

giustificazione. Il loro silenzio su questo ar-

gomento dei pi eloquenti. Secondo ibn Ishq la spedizione ebbe principio


nel mese di Muharram
in WaqicK troviamo invece accenno ai mesi di
;

H.

a.

7.

8.

7,

Rabf I, senza indicazione di maggior probabilit per


l'uno o per l'altro di essi (^) (Hism, 755; Tabari, I, 1575-1586; Waqidi
Wellh., 264; Athir, II, 165-166, lia adottato il mese di Muharram come
data di pai'tenza Kh a m J s, II, 47, dice che Maometto rimanesse in Madinah
Muharram,

di Safar e di

Kh aybar).

20 giorni fra al-Hudaybiyyah e

soli

I sentimenti veri, con i quali i musulmani mossero alla conquista di Kh aybar, e


Nota 1.
quindi anche sentimenti veri del Profeta, sono sensualmente, ma palesemente espressi da una tradizione conservata dal Eukhnri; si vuole che 'A'iah, la vedova del Profeta, abbia detto: Quando fu
espugnata Kh aybar, dicemmo: ora potremo saziarci di datteri!: in altre parole, mirarono alla con-

quista per saziare la fame. Vedi anche pi oltre la preghiera del Profeta al

Khamls,
Nota 2. Da

lin. 7; cfr.

13 (Bukhari, III, 132,

II, 61-62, lin. vdt.)

sappiamo per che l'assedio di Kh aybar fosse


bench questa indicazione sia pur sempre un poco
indeterminata, la stagione alla quale fa cenno pu mettersi incirca fra il Marzo e il Giugno; tale indicazione ci preziosa perch stabilisce l'epoca della spedizione di Kh aybar. Infatti il Muharram 7. a. H.
abbraccia il Maggio e il Giugno, mentre il Gumada I. ci porta nell'autunno fra il Settembre e l'Ottobre,
quando i datteri sono gi maturi e se ne fa la raccolta. Non v' dubbio quindi che si debba preferire
il Muharram come l'epoca precisa della spedizione (Waqidi Wellh., 18-19; cfr. anche Kh aldiin, II,
App. 38, nota in margine).

tempo

nel

allusioni indirette delle tradizioni

dei frutti verdi e dei datteri immaturi,

8.

Non

si

tengono presenti

non

e l'atteggiamento degli Ebrei, che


difficolt sta nel fatto

politiche e morali
fra

loro,

come
nota

non

dizioni

rado

di

al- Waqidi

di

ma

esigenze

le

ma

a mo'

fortificate

accordo

reciproci

eccessi,

Waqidi

Wellh., 269

pi probabilmente anche per

dell' agricoltura,

insieme riuniti in un centro solo,

coU gruppi di case

(cfr.

perfetto

in

sanguinosi

sulle condizioni

notizie

le

non vivevano

trascendevano

un passo

por

certo n energico, n concorde.

fu

quali

Forse per questo motivo,


locali

condizioni speciali del luogo

le

che sono scarsissime

degli Ebrei,

provato da
1).

svolgimento della spedizione

facile i-endersi conto dello

contro Khaybar. se non

La

e,

in

sparsi
di

gli

con-

Ebrei non vivevano

tutte le

fortezze,

le

vallate,

inerpicate

in pic-

sulle

vette

mezzo a boschi di palme e campi di grano. Ognuno


gruppi aveva un nome speciale, ma la menzione dei medesimi

rocciose del luogo, o in


di questi

col disordine soHto

dei

tradizionisti,

genera facihnente confusione, per la

nostra ignoranza della disposizione topografica dei luoghi.


la vallata fosse

naturalmente suddivisa in

al-Siqq e al-Katlbah. Questi tre

Sembra che

tre regioni diverse, ossia

tutta

al-Natah,

nomi non avevano per alcun valore

oltre

a quello geografico, perch non rispeccliiavano, secondo quanto consta dalle


tradizioni, alcun

ordinamento poHtico separato

il

contegno anzi degli Ebrei

farebbe supporre, che mancasse presso di loro qualsiasi costituzione politica,


e

che ogni famigha o stirpe

biamo notizia

sicura

di

consta, che le varie stirpi

si

alcuna
si

difendesse

azione

per

proprio conto.

comune degh

Non

Ebrei, mentre

abci

lasciassero sopraffare l'una appresso all'altra,

10.

H.

7. a.

tenendosi sempre sulla sola tUfcnsiva


i

nomi

delle varie trib ebraiche.

notizie

precise

ss

non

molto

nemmeno

jorobabile,

condizioni interne degli Ebrei

sulle

che Maometto avesse

Khaybar,

di

non

sarebbe av-

si

una tenace

resistenza. Sap-

una appresso

fortezze

le

senza mai temere assalti alle spalle o sorprese di

Maometto aveva con


sufficiente

sulla

la sottomissione

inoltre che egli assediasse e sottomettesse

all'altra

grande distanza da Madlnah per tentare

di tante fortezze, se avesse saputo di incontrarvi

piamo

9.

noto quali fossero

loro grande debolezza politica e militare, perch altrimenti

venturato a una cos

8,

a sottomettere contemporaneamente tutte

nemici.

a diro un numero

soltanto 1600 uomini, vale

altri

le fortezze,

in-

mentre non

numero degU Ebrei e sulle forze, che essi avevano


a loro disposizione per resistere. Bench sia probabile che gli Ebrei fossero
in numero superiore ai loro aggressori, il numero dei morti musulmani
(nemmeno una ventina) sta a provare che il conflitto, nonostante che durasse pi di un mese, non fosse affatto sanguinoso. Dobbiamo respingere le
esagerazioni di quella tradizione, secondo la quale Khaybar fosse difesa da
10,000 guerrieri (cfr. 9); un terzo di questa cifra sarebbe assai pi prossimo al vero. Quantunque, come abbiamo notato, l'aggressione di Maometto
fosse del tutto ingiustificata e determinata da motivi politici molto impuri,
sappiamo cosa alcuna

gli

sul

Ebrei d'altra parte, con

il

loro contegno di folle apata dinanzi all'energia

mancanza assoluta di unit politica, si meritarono la


che Maometto a loro inflisse. La storia senza piet per gli

del Profeta, e con la


fine crudele,

imprevidenti, e gli Ebrei subirono la sorte dei medesimi. L'epoca della spefu anche scelta con accorgimento, perch

dizione

il

trattato di al-Huday-

biyyah assicurava Maometto da qualsiasi aggressione da parte dei Qurays,

mentre

l'aver egli trattato

a condizioni eguali con quei

nome di Maometto: nessuna altra


momento tentare un'aggressione contro

canti,

aggiungeva singolare prestigio

trib

araba avrebbe osato in quel

di lui. Infine

nelle

file

dei

e potenti mer-

fieri

al

seguaci di Maometto

il

trattato

di

al-Huday-

biyyah aveva destato vivi malumori, perch aveva deluso molte speranze.

Una

spedizione fortunata, con molto e ricco bottino, era

rimedio migliore

il

per cancellare queste recenti amarezze.


9.

Maometto, dopo

il

suo ritorno da al-Hudaybiyyah,

avvenuto

nel corso del mese di Dzu-1-Higgah (secondo ibn Ishq) o verso la fine del-

l'anno

6.

H. (secondo al-Waqidi), rimase in Madinah fino

decise

la

partenza per Khaj^bar, ossia nel periodo fra

al giorno,
il

in cui

Muharrara e

il

(jumda I, ma pi probabilmente nei primi giorni del nuovo anno. La sosta


in Madinah fu perci molto breve, e la decisione di muovere su Khaybar
venne presa tanto improvvisamente, che i musulmani poterono giungere quasi
11.

mura

di sorpresa sotto alle

delle

ziato l'ordine di partire, molti


dell' esito
il

H.

7. a.

9.

fortezze

Quando

fa annun-

Arabi dei dintorni di Madinah, consapevoli

ma

vollero unirsi al medesimo,

e lucroso della spedizione,

certo

Ebrei.

degli

Profeta escluse severamente da ogni partecipazione nel bottino futuro,

chiunque non avesse preso parte alla spedizione

di

al-Hudaybiyyah.

no-

madi potevano venire come semplici combattenti e dar prova di ardore


per la fede, ma non avevano diritto a veruna parte della preda. Questa
notizia tradisce la vera natura della spedizione, che si riduceva ad una
spoliazione arbitraria di alcune stirpi, che tutti sapevano non sarebbero state
in grado di resistere, e che sarebbero cadute facilmente in potere dell'aggres-

La compartecipazione

sore.

alla

premio e un compenso per

Kh aybar

spedizione di

membri

Madinah, protetti da

loro correligionari di

trattati

molto malcontenti della disegnata aggressione dei

Profeta, fossero

il

un

della spedizione di al-Hudaybiyyah.

Si narra per che gli Ebrei ancora dimoranti in

con

era dichiarata

Khaybar

molto malvolere, insistendo presso

e rivelassero

musulmani debitori per ottenere la restituzione di somme prestate. Alcuni di


questi, come 'Abdallah b. abl Hadrad al- Aslami, ricorsero per aiuto al Proi

speranza, che egli stabilisse qualche facilitazione speciale per

feta, nella

pagamento,

ma

Maometto, dopo matura

alcuna,^ e costrinse

riflessione,

non

volle fare concessione

seguaci a soddisfare integralmente a tutti

Questi Ebrei non potendo arrestare

il

loro ob-

musulmani con tali piccole


vessazioni, vollero tentare almeno di intimorirli, aifermando che Khaybar fosse
difesa da 10,000 guerrieri provocarono perci da parte dei miisulmani fiere
Ijliglii.

proteste ed accuse di segreta intesa con


sotto alla protezione della

da

])aT'occ]iio

erano

Islam, bench vivessero

sospetti sulle intenzioni di

Khaybar gi
Maometto, ma si
di

forza delle case fortificate ed erano convinti, che

mani non avrebbero mai avuto

il

coraggio e

contavano anche molto sull'alleanza con


di

dell'

comunit musulmana. Gli Ebrei

tempo avevano

illusi sulla

nemici

mezzi per

musul-

attaccarli.

Essi

(Ihatafn, ed avevano avuto cura

propagarne anche la notizia in Madinah, nella speranza di intimorire

e dissuadere Maometto.
sero

rith, il

si

certezza quali fos-

cullarono di false speranze. al-H-

padre di Zaynab, propose agli Ebrei di Khaybar di prendere provvedi-

menti difensivi in caso


ficato innanzi

non

Nondimeno non seppero mai con

piani del Profeta e neghittosamente

di

un attacco,

e volle che

alle fortezze per resistere ai

lasciarsi ridurre e sopraffare enti'O le

Madinah.

Siffatti consigli

quali sostennero

che

non furono

le loro

si

formasse un campo

musulmani in aperta campagna e


fortezze, come i correligionai-i di

accolti favorevolmente dagli Ebrei,

fortezze erano diverse

perch poste in cima ad alture rocciose e

12.

forti-

si

da quelle di Madinah,

potevano pi facilmente difendere.

7.

H.

a.

SS

9,

10.

L'idea di al-Harith era certamente quella di riunire in un corpo solo tutte


le

forze

militari

ma

degU Ebrei,

dello sue ragioni e continuarono

metto

si

questi

non

a limanere

vollero riconoscere

il

valore

divisi nelle fortezze, finch

mura (Hisara,
1575; Ya'qubi, II,

present improvvisamente sotto alle

Mao-

Wa-

755-756;

qidi Wellh., 264-265; Tabari, I,


56, afferma che
Khaybar fosse difesa da 20,000 gueiTiori (!) secondo KJiamis, II, 47, Maometto men con s la moglie umm Salamah; Hai ab. III, 144).
Maometto decise dunque improvvisamente la partenza da Ma 1 0.
;

dinah: nomin, secondo ibn Ishaq,

secondo al-Waqidi, Siba'


e riuniti

b.

Numa3dah

'Urfutah

b.

al-Crhifari,

'Abdallah al-Laythi, o invece


suo luogotenente in Madlnah,

seguaci, in tutto circa 1600 uomini, parti,

avendo per guide due

banu Asga' (^), ossia, Husayl b. Khaiigah e 'Abdallah b.


Nu'aym. ibn Ishaq menziona soltanto tre nomi di luoghi, toccati da Maometto nella sua marcia da Madlnah a Khaybar, ossia 'Isr, al-Sahba e la
arabi della stirpe dei

valle Ragl'; al-Waqidi d invece maggiori particolari, e dice che passasse per

Thaniyyah al-Wada, al-Zaghabah, Naqama, al-Mustanakh, 'Isr e al-Sahba Q.


Arrivato in al-Sahba, Maometto vi rimase dalla preghiera del pomeriggio
fmo alla proghiera della sera, e vi mangi sawiq (una pappa dolce di farina,

Snouck Hurgronje,
guida Husayl di menare

alla

Mekka,

81, nota 3) e datteri. Quindi ordin

I,

le schiere

lungo

da poter giungere su Khaybar dalla parte


passarono per un punto donde
dire

il

nome

di

ognuna

zava 'Abbad

una

b.

spia degli Ebrei,

cipio

non ebbe

settentrionale.

diramavano varie strade

e volle scegliere quella,

il

cui

monte, in

Durante
;

la marcia,

]\Iaometto

nome

modo
si

fece

gli sonasse di

da uomo molto superstizioso, amava sempre


ed abborriva dai nomi nefasti. In testa alla spedizione avanBisr con i cavalieri dell'avanguardia, i quaU catturarono ora

migliore augurio, perch


gli indizi fausti

si

la cresta del

egli,

un arabo Asga'lta 'Abbad tent di farlo parlare, ma in prin:

successo, perch l'arabo sostenne che gli Ebrei erano pronti

ed armati ad attenderli, e che

Qiitafan, loro alleati erano anche

essi

Khaybar, venuti in soccorso degli Ebrei, con forze imponenti. Sottoposto


per a colpi di frusta, la spia mut discorso, ed avuta l'assicurazione di essere
risparmiato e lasciato in vita, confess
in grande trepidazione per quello che
loro,

bench

che gli abitanti di li]iaybar erano

Maometto aveva

loro correligionari madinesi

aGcade\'a in Madlnah, ed avessero descritto


rosi,

deboli e male armati.

La

in

animo contro

Li

tenessero informati di ci che

musulmani come poco nume-

spia confe=is inoltre che fra le trib arabe

era grande la curiosit di vedere l'esito della lotta impegnata da

con

gli Ebrei, e gi si

di

Maometto

erano formati due partiti nelle trib, l'uno favorevole

al Profeta, l'altro fedele

ancora

all'

antico ordine di cose. 'Abbad condusse

13.

la spia in presenza del Profeta, e


gliargli

a. H.

7.

10, 11.

il

capo,

ma

'Umar manifest

Maometto, avendolo preso sotto

subito

parere di ta-

il

alla sua protezione, lo

Khaybar quando alfine gli propose di convertirsi all'Islam, l'arabo per qualche tempo non volle accettare,
ma allorch Maometto gli fece intendere che solo una pronta conversione
lo avrebbe salvato da una fine spedita sulla forca, l' arabo non esit di
rendersi musulmano. La guida Husayl men le schiere lungo la cresta dei
monti, finch giunse fra Khas e al-Surayr; di l scese verso al-Kharasah,
poi, salendo di nuovo, giunse in Khaybar stessa, fra al-iqq e al-Natah,
trattenne prigioniero durante l'assedio di

prima ancora che facesse giorno,

prima che

lavoranti Ebrei fossero usciti

per recarsi al lavoro dei campi

dalle fortezze

(Hisam, 757; Waqidi

Wellh., 266-267; Bukhari, III, 120; Khamis, n, 47-48. L'avanguardia


musulmana era comandata da 'Ukkasah b. Mihsan al-Asadi, perch 'Ali
b. abi TaUb era afili tto da una oftalmia cosi forte da non poter assumere
alcun comando al principio della spedizione id., II, 48, invece di Isr, d il
nome 'Asr, o 'Asar, ove detto che Maometto costruisse una moschea).
;

Nota
a.

1.

Gli Asga' abitavano appunto la regione interposta fra

2.

11

H., 94.

Nota

Muir

(IV, (52-63 e note), interpretando forse

Madlnah

Khaybar.

un poco arbitrariamente

il

cfr. 6.

testo di

ibn Hisam, aiTerma che Maometto facesse il tragitto da Madlnah in tre sole marcie forzate. I tre
nomi di luoghi dati da ibn Ishaq non significano gi le stazioni ove i musulmani passassero la notte,

ma
'Isr,

designano, in termine generale, il cammino percorso. Quei tre nomi sono, come abbiamo detto,
Sahbn, e Rasi'; che non fossero le tappe precise dei musulmani dimostrato da al-Wqidi, dal

quale apprendiamo, per esempio, che in al-Sahba

Non

il

possibile accettare un'interpretazione del testo,

Profeta sostasse sole poche ore di un pomeriggio.


che darebbe ad una schiera numerosa di uomini

con armi e bagagli la velocit di mosse di un corriere. indubitato per che, qualunque sia stato il
dei giorni impiegati dagli Arabi, essi marciassero con grande sollecitudine ed arrivassero
quasi a sorprendere gli Ebrei. Secondo Kbamis (II, 48, lin. 13), al-Sahbil era ad una tappa, barid, da
Khaybar. Secondo Hai ab (III, 143), Khaybar era distante oito tappe (burud) da Madlnah: ogni
barid consta di quattro farsakh ed ogni farsakh di tre miglia arabe: quindi Kh aybar era distante
da Madlnah 96 miglia arabe. Doughty (II, 122), afferma che le milizie turche, marciando rapidamente da Madlnah a Kh aybar, impiegassero cinque giorni altrove (pag. 12fi) dice per che un corriere
molto sollecito pu percorrere la distanza in 24 ore; cfr. anche pag. 180. Cfr. Samhidi, 231, lin. 23t
e Wist. Med. Hauptstr., 16-18, ove trovasi una descrizione pi ampia delle tappe fra Madlnah e

numero

Khaybar

(otto stazioni e tre giornate di marcia).

11.

mosse

dalle

di

certo che gli Ebrei gi

Maometto

e avessero

da molto tempo

preso

fossero preoccupati

alcune precauzioni contro

un.

da parte sua, istruiti dalla sorte toccata ai loro correligionari di


Madlnah. al-Waqidi afferma (;he i guerrieri Ebrei, in numero di 10,000,
attacco

si

riunissero ogni

militari,

poca

mattina dinanzi

fede,

non

ma

numero

una evidente esagerazione


anche perch contradetta gi da un passo prece-

solo perch

il

dente dello stesso Wqidi, ove


il

fortezze per addestrarsi in esercizi

prevedendo un attacco di Maometto. Questa notizia merita per

di tempi posteriori,

tare

alle

si

di 10,000

narra come

gli

Ebrei

si

rifiutassero di accet-

consiglio di al-Hrith, di unire tutte le loro forze in

14.

un

fascio solo.

7.

H.

a.

SS

11-

12.

ci si aggiunga, che dai fatti successivi risulta regnasse fra gli Ebrei la

massima disunione;
ferma in tutto

infine

silenzio

il

nostri sospetti.

Ebrei gi da parecchio tempo

si

ibn Ishaq su questo punto con-

di

Consapevoli della propria debolezza,

erano

gli

per aiuto agli antichi alleati,

rivolti

'Uyaynah b. Hisn al-Fazari,


ed in risposta avevano ricevuto formali assicurazioni di appoggio in caso di
pericolo, o di aggressione, da parte di Maometto. Ultimamente poi, se dobbiamo cl'odere a al-Waqidi, il capo pi influente fra gli Ebrei di Khaybar,
Kinanah b. abi-l-Huqayq, si era recato con altri 14 compagni a fare un
giro fra i (xhatafan per rinfrescare la memoria dei patti conclusi e per avvalorarli con l'offerta della met del raccolto di datteri di Khaybar. Secondo
lo stesso al-Waqidi gli Ebrei erano stati informati da un arabo Fazarita,
venuto a Madinah a scambiare alcune merci, che Maometto allestiva una
spedizione contro di loro (Waqidi Wellh., 267; secondo Khamis, II, 48,
ossia a quei Ghatafan, che riconoscevano per capo

'Abdallah

b.

segretamente

Ubayy
gli

Salul,

b.

il

capo degli

" ipocriti

Ebrei di prepararsi a resistere

all'

fu colui che avverti

imminente aggressione di

Maometto).

12.

Uno

dei

punti oscuri di questa spedizione,

tenuto dai Grhatafan, perch


cessero

bench fossero

tradizione,

le fonti

alleati

gli

di nascondere

la

verit

contegno

non sono d'accordo su quello che fadegli Ebrei, v' una tendenza nella
e

di

scusare la condotta malfida dei

(jhitafan, in considerazione forse della loro miione in seguito con

Secondo al-Waqidi,

il

musulmani.

Ghatafan, rispondendo all'appello degli Ebrei, erano

'Uyaynah b. Hisn, e in numero di 4000


uomini avevano preso posizione innanzi ad una delle fortezze tre giorni
prima dell'arrivo di Maometto. Sempre secondo la versione di al-Waqidi,
i Giatafn si trovarono in Khaybar al momento dell'arrivo di Maometto, e

Khaybar

venuti a

il

sotto gli ordini di

Profeta dov iniziare con essi trattative nella speranza di allontanameli.

mandasse come ambasciatore nel campo arabo il suo fedele seguace, Sa'd b. 'Ubadah, ma che gli Ebrei non permettessero all'ambasciatore musulmano di entrare nella fortezza di Marhab, nella quale

Infatti dicesi che

aveva presa stanza


sero

'Uyaynah a

nome

si

dice,

si

non accett

le varie fonti

di

Hisn, e costringesil

madinese. Sa'd, a

intiero raccolto dei datteri di

l'offerta e

lo stesso al-Waqidi, alcuni

ma

un

ritiravano e lasciavano

met soltanto del raccolto

36),

b.

uscire dalla fortezza per trattare con

Ghatafan

'Uyaynah,

di

capo dei Ghatafan, 'Uyaynah

del Profeta, offri a 'Uyaynah

bar, se

condo

il

il

Khay-

Profeta solo con gli Ebrei.

vennero sospese

le trattative.

vorrebbero che l'offerta di Maometto

Khaybar

(vedi

anche somiglianza con

Se-

fosse

5. a.

H.

sono concordi nell'accennare che 'Uyaynah respin-

15.

H.

a.

7.

12.

gesse tutte le proposte e che la partenza dei (Hiatafan

fosse motivata

da
annun-

di origine soprannaturale, che grid tre volte,

una voce misteriosa

ziando ritnniinente pericolo di una sorpresa del campo arabo in Khayfa,


ove gli Arabi avevano lasciato gli armenti e le famiglie senza protezione,

mezzo

in

Arabi,

gli

campo

abbandonando a

quali

Khayfa, credendo

di

(Waqidi Wellh.,
rivati al

campo

Kh ayfa,

di

Khaybar, corsero

precipizio

di trovare in esso la ro\na

Secondo

270).

per creare un panico fra

questa voce,

al deserto. Bast, si dice,

medesime

le

autorit,

loro

al

desolazione

la

(rhatafan, ar-

trovarono invece che ogni cosa vi

trovava

si

aveva mai pensato a molestare

nel pi perfetto ordine, e che nessuno

le

donne e gli animali. Allora decisero di ritornare a Khaybar e si rimisero


di nuovo in marcia. Lungo il cammino 'Uyaynah b. Hisn ebbe un sogno,
nel quale cred di vedere il Profeta fargU dono di Dzu-1-Ruqaybah,

uno

monti di Khaybar. Arrivando a Khaybar,

dei

che Maometto aveva gi sottomesso tutto

il

paese,

(jxhatafan trovarono

'Uyaynah chiese

di

avere una parte del bottino, sostenendo di aver contribuito alla vittoria, per
via della sua ritirata, che aveva tolto ben 4000 uomini alla difesa di
bar.

Maometto

quale fosse

rispose,

Khay-

secondo quanto dice la tradizione, di sapere bene

vero motivo del suo improvviso abbandono di Khaybar,

il

ma

dono del monte di Dzu-1-Ruqaybab. 'Uyaynah


Ebrei e mosse a loro aspri rimproveri di essersi addi-

alfine accondiscese a fargli


si

rec allora fra gli

mostrati tanto
b.

gU

abI-l-Huqa5'^q,

rispose

nella difesa di

vili

che

compagni

Khaybar, e

Tha'labah

l'ebreo

e parenti ritenevano fosse affetto

per le rime, dicendo che

b.

da

Salam
follia,

tradimento dei (rhatafan era la

il

causa principale della caduta di Khaybar e degli Ebrei. 'Uyaynah cerc di


gettare la colpa di tutto sopra un'astuzia di Maometto, che aveva fatto cre-

un

dere ad

assalto al

campo

non furono accolte, e dov


bia, sopraffatto

plicit

di

ritirarsi alfine,

dalle accuse

gli Ebrei, e perfino di

falso

un

Khayfa,

di

alleati,

strepito

gli

spiegazioni

mangiandosi

le

di

'Uyaynah

ungine dalla rab-

(Thatafanita, che apertamente lo accusava di du-

(Waqidi Wellh.,
si

le

tradimento e dai rimproveri pungenti de-

di

verosnile la versione di ibn Ishq

metto su Khaybar,

ma

riunirono e

si

275, 279-280). Assai

pi

concisa e

(rhatafan saputa la marcia di Mao-

mossero per venire in aiuto dei loro

ma quando

passarono per una gola, udirono dietro alle spalle uno

fortissimo

provenire dal luogo, ove avevano lasciato la famiglia

averi,

supposero

che

il

nemico

li

avesse

aggrediti

Perci ritornarono indietro e rimasero presso alle loro


averi, lasciando

16.

I,

1575-1576;

spalle.

famiglie e ai loro

a Maometto completa libert di azione con

Khaybar (Hisam, 757-758; labari,

alle

Ha lab,

gli
III,

Ebrei di
172-173).

a.

7.

queste due versioni

H.

12, 13.

deve aggiungere la notizia data da ibn Ishaq,

si

campo in Khaybar in modo da tagliare le comunicazioni fra gli Ebrei di Khaybar e i dhatafan e cos impedire a questi di
venire in loro soccorso (Hi sam, 757; Tabari, I, 1575). Dal contesto di tante
notizie contradittorie e inverosimili, si trae una prima innegabile conclusione, che le tradizioni siano state composte non tanto per trasmettere la
che Maometto fissasse

verit,

il

quanto por nascondere

zione dei Ghatifan,

compenso

vero corso degli eventi e scusare la defe-

da Maometto, tradirono

quali, corrotti

ricevettero

il

una parte

delle spoglie

sottomissione) dei fi-hatafan, avvenuta poco

(').

La

gli Ebrei, e in

conversione

tempo dopo

la presa di

(o

meglio

Khaybar,

musulmani a velare il pi possibile il lato indecoroso delle azioni dei medesimi, quando aiutarono Maometto essendo
ancor pagani. Si aggiunga che la tradizione musulmana, impregnata di
odio verso gli Ebrei, ha sempre la tendenza a smorzare o diminuire l'inha sospinto

tradizionisti

famia di qualsiasi malvagia azione fatta a loro danno.


tegno

degli

noto che

il

con-

Ebrei in Arabia fosse tale da destare ben poche simpatie e

molte antipatie

ma, bench

la tradizione

abbondi di accuse vaghe di dehtti,

commesse dai inedeshni, pure mancano del tutto capi


precisi e sicuri. La storia dei rapporti fra i musulmani e

e di violazioni di patti

d'accusa concreti,
gli

Ebrei una lunga serie di infamie, di ingiustizie e di veri

mati dai seguaci di Maometto a danno dei


riconoscere che

il

figli

di Israele.

delitti,

consu-

Dobbiamo per

senso di piet destato in noi dalla sorte crudele di quegli

Maometto, non poco attenuata dal


loro contegno imbelle dinanzi ad un pericolo grande e imminente. Le guerre
con essi furono sempre brevi assedi di case fortificate, con conflitti pressoch
incruenti, e in molti casi il solo sangue sparso fu quello dei prigionieri
infcUci, \'ittime della spietata politica di

sgozzati dal feroce vincitore, che diventava tanto pi sanguinario e spietato,

quanto pi trovava

inerti e imbelli

nemici.

Nota 1.
In Khamls (II, 48, lin. 7) detto che il campo generale dei Ghatafan fosse lontano
da Khaybar solo una giornata e una notte di marcia: il tradimento di quegli Arabi dunque evidente.
Pi avanti lo stesso autore (Khamis, II, 00, lin. 27), citando ^lusa b. 'Uqbah [tl41.a. H.] narra che i
banS Faziirah, un ramo dei Ghatafan, si presentassero a Maometto, appena ebbe principio l'assedio dei
castelli di Khaybar, ed allegando di essere alleati degli Ebrei, facessero mostra di volersi unire a loro,
ma che Maometto ne li distogliesse, promettendo per essi una parte del bottino alla fine della spedizione. La neutralit dei banii Fazarah fu cosi comperata al prezzo del monte Ozu-l-Riigaybah, che sorgeva nel distretto di Khaybar.

V' una tradizione, secondo la quale Maometto, poco prima


di arrivare a Khaybar, arrestata la marcia dei suoi seguaci, alla presenza di tutti, rivolgesse ad alta voce una preghiera a Dio, nella quale
13.

lo

scongiurava di concedergli

il

possesso di tutta la roba esistente nel paese,

che stava per aggredire. In ibn Hisam abbiamo


17.

il

testo

della

pregiiiera,

7.

13, 14.

con l'invocazione

al

Dio delle

composizione posteriore,

ma

al fondatore della vera fede.

"

di questo

contiene,

mentre

'

dei venti; forse

una

non

storico, perch, se

altro,

ci

Noi

rifuggiamo in

dal male

Dio in

al loro Profeta, al vicario di


ti

preghiamo di concederci tutto

dei suoi abitanti, e

sito

suoi abitanti, e

diavoli

ha un certo valore

musulmani

inenti attribuiti dai

"

terre, dei

lontana dei veri sentimenti dei musuhnani e dei senti-

raccoalie un'eco

"

H.

a.

il

buono

da tutto

te

di tutto quello

il

male

il

che

terra,

buono
sito

il

di questo sito e dei

di tutto quello che esso contiene.

Avanti nel nome


!

Una
di ogni villaggio (Hisam, 756-757; Waqidi Wellh., 267; Athlr, II, 166
Khamis, II, 49). In altre parole, per la grande maggioranza dei nuovi ore
" di

Dio!

preghiera simile venne in seguito ripetuta durante l'assalto

la fede predicata

denti

da Maometto valeva come un' autorizzazione a to

gKere al prossimo non credente tutto quello che possedeva. Cfr.

14.

Come

avvenne durante
nelle

loro

soliti

operai

si

la notte,

nota

Maometto a Khaybar
Ebrei dormivano ancora tranquilU

disse (cfr. 10), l'arrivo di

mentre

gli

Dacch nulla era

case.
si

gi

7,

trapelato,

spuntare del giorno

allo

accinsero a scendere nei campi con le zappe e le canestre

Uscendo dalle mura dei

castelli

al-Natah,

di

uomiai

gli

trovarono im-

si

provvisamente affrontati dalle schiere dei musulmani, e indovinando subito


che cosa fosse avvenuto, rientrarono a precipizio,
parole

Muhamraad wa-1-khamis

(').

Mentre

dando

l'

Ebrei

gli

allarmo con le

si

apprestavano

febbrilmente alla difesa delle case sparpagliate per la valle, subito Maometto,
allo

spuntare del giorno, esaminati meglio

era fermato, arrivando a Khaybar, e


rupe, ove pi tardi sorse

[1207.

a. H.]. Il

and a

una moschea,

luoglii, si

fissare

visibile

campo a

ancora

mattino del secondo giorno al-Hubab

al Profeta, che la posizione scelta

il

b.

mosse dal
ai

come

il

umido, fra

molto insalubre. al-Hubab propose di trasfeiire

le
il

al-Mundzir fece rilevare

alle for-

inoltre gli fece

palme

campo

in luogo pi aperto

ed arioso, dietro alla Harrah, ossia sul limitare del deserto ove
e

si

una

ridosso di

non era buona, perch troppo vicina

sito fosse basso,

ove

tempi di al-Waqidi

tezze degli Ebrei, ed esposta al tiro delle freccie di al-Natah


osservare

sito,

pantani, e per

il

suolo arido

duro era molto pi adatto a un grande accampamento militare. Maometto

accett

la

proposta

(^)

e incaric

Muhammad

b.

Maslamah

di

cercare

un

nuovo accampamento. La giornata intanto trascorse nel combattere contro


gli Ebrei dal sito, ove Maometto si era fermato, e soltanto verso sera venne
levato il campo per trasferirlo in al-Rag' (^). In quel giorno i musulmani si
batterono a drappelli (ra-yah, "bandiere,,) con

il

grido di guerra

mansur, amit! (Hisam, 757; Waqidi Wellh., 267; AthTr, H,


Bukhari, III, 121; Khamis, II, 49,50; Halab, III, 155, lin. 14).
18.

Ya
166;

7.

Nota
i

1.

11

tradizionisti arabi

a.

H.

14. 15.

Wellhausen (Wriqidi WeUh., 2G7, nota 2), supponendo che khamis, secondo
debba essere una parola ebraica, cita il testo ebraico dell'Esodo XIII, 18. Cfr.

Dozy, Stippl. Dict. Ar., I, 406, ove detto che la parola significa la porzione di un esercito, ed
T s
usata ancora in questo senso nel Marocco. Parrebbe per pi opportuno intendere la parola kh a
come equivalente di acies , l'esercito intero in ordine di battaglia, risultando di cinque parti, quello
che Theodoreto chiama ixennxaijovxis. Cfr. Geseniifs, Haudwi/rferhiirh, Miihlnn-Volck, i) Autlage,

pag. 275.

Esiste per anche un'altra versione, data pure dal Waqidi, secondo la quale Maometto
2.
primo campo di Khaybar, perch il sito insalubre fece scoppiare le febbri maligne fra seguaci,
i quali, abusando anche dei frutti vei-di ed immaturi, che allora abbondavano nei giardini dogli Ebrei,
furono afflitti da mali intestinali accompagnati da accessi febbrili. Era allora, dice al-Wiiqidi, il tempo
dei frutti immaturi (W a q i d i
e 1 i h., 268) i frutti menzionati sono i datteri, che pendevano ancora
immaturi dagli alberi e che .sono buoni a cogliere soltanto alla fine dell'estate. Difatti in un altro passo
di al-Wiiqidi (1. e, 273) detto: Noi venimmo a Khaybar al tempo dei datteri mezzo-maturi (baiali), e il paese era molto proclive a dare le febbri, e faceva molto caldo.
Nota 3. Nel nuovo sito scelto per il campo, 'Maometto fece costruire, durante la sua perma-

KoTA

mut

il

nenza in Khaybar, una piccola moschea, nella quale am di compiere ogni giorno le preghiere di rito.
Questa moschea sorgeva precisamente l dove pi tardi, ai tempi di al-Diyarbakri f 96(5. a. H.], era
in piedi ancora il Masgid al-A'zam, o moschea maggiore di Khaybar. 'Isa b. Mvisa [f 167. a. H.]
ristaur completamente l'antica costruzione del Profeta e la rifece tutta a nuovo, spendendovi sopra
ingenti somme di danaro, e circondando un vasto cortile con lunghe arcate, riunite fra loro (Khamis,
II, 49-50). Forse la stessa moschea, alla quale si fatto poc'anzi accenno.
|

Non facile rendersi conto del progresso delle armi musul 15.
mane a Khaybar, n del modo come si svolse l'azione militare aggressiva
-

Sappiamo che Maometto consum circa


un mese e mezzo (') a sottomettere tutto il distretto di Khaybar ( a q i d i
Wollh., 275), e che essendo la regione molto estesa, non gli fu possibile,
con le forze a sua disposizione, di sottometterla tutta in una volta sola. Da

degli uni e difensiva degli

altri.

quel tanto che


tattica di

si

pu capire

Maometto

tificate degli

dalle

fu di assaUre

allusioni

una appresso

all'altra

gli abitanti

a ritirarsi

Ebrei, di costringere

tradizioni, la

indirette delle
le

varie case for-

mano mano

in

quelle ancora intatte, e cosi, riunendo alfine tutti gli abitanti in alcuni punti

Anche meno chiara, poi la condotta degli Ebrei nella difesa, perch sembrano non aver mai offerta alcuna
seria resistenza, permettendo a ]\Iaometto di aggredire una per una le varie
fortezze, senza mai ideare un piano di difesa comune e senza tentare mai
alcun controassalto. I musulmani furono infatti sempre gli aggressori, n
ebbero mai a temere veruna molestia nei vari accampamenti, che occupadeterminati,

forzarli

a trattare

la resa.

rono. L'incapacit e l'inerzia degli Ebrei del tutto

voch

si

incomprensibile,

ritenga che fossero poco numerosi, discordi fra loro e sparpagliati

per la valle, e che in mancanza di

un centro comune

di ogni ardimento, si lasciassero passivamente sopraffare.

assedi nel senso nostro della parola,

in alcuni

siti

sicuri e salubri,

rientrando nel
d'assedio,

sal-

campo per

bench forse

si

Non

Non

si

e privi

vi furono veri

perch Maometto, stabilito

quotidianamente

la notte.

fortificato,

spinse ad assalire

il
i

campo
castelli,

furono adoperate macchine regolari

usassero alcuni mezzi primitivi per infrangere le

19.

7.

g^ 15, 16.

H.

a.

porte dei castelli e penetrare a forza in alcune case fortificate: tale inizia-

una grande novit

tiva era gi

furono per casi eccezionali


freccio contro

di lanciare

prietari

aggressori per lo

difensori, molestandoli in

pi

si

ogni

I veri assalti

contentarono

modo

si

sono oscuri,

ticolari

ritiravano in altri vicini, oppure venivano a patti

Profeta. Tale fu in generale l'andamento delle operazioni

il

possibile

punti pi minacciati, e

con

gli

musulmana.

campi nelle vicinanze, tagliarono le comunicazioni con l'acqua


e resero un po' per volta la vita impossibile ai difensori e ai prodelle fortezze, finch questi talmente cedendo, abbandonavano i

distrussei-o

potabile,

(^)

nell' arte militare

e perch

non

1.

Baladzuri

par-

possibile rendersi conto in

che cosa consistessero queste case munite, o rocche, o


Nota

perch nulla sappiamo della to-

incerti, e contradittori,

pografia dei luoghi menzionati,

ma

castelli.

(pag. OS) dice che l'assedio dei forti di K^iaybar durasse circa

un mese, e

altrove (pag. 26) adduce altre autorit per dimostrare che tutta la spedizione durasse dai 20 ai 30 giorni.
Kh a 1 d n (II, App. 39, lin. 6) dice che alcuni castelli furono presi d'assalto dai muNota 2.

ma

sulmani,
i

castelli di

di

gran lunga la maggior parte

Khaybar vennero

159, lin. 18). L'autorit di ibn

si

arrese a patti. Altre fonti invece affermano che tutti

meno i due soli di "W'atlh e Sullim (H a


Khaldvn ha per molto maggior peso.
pressi

d' assalto,

b,

III,

Gi nel primo giorno degli attacchi contro i castelli fu ucciso


un musulmano, ma in modo poco glorioso. Siccome faceva molto caldo,
Mahmud b. Maslamah si era messo durante la giornata all'ombra di un
16.

castello dell'ebreo N'im, in al-Natah, perch riteneva

che nel castello non

ma, soltanto provviste. Mentre riposava, l'ebreo Marhab,


mura gett su di lui una delle pietre, che servono a maci-

vi fossero Ebrei,
dall'aAto delle

nare a

mano

l'elmo

contro

cereaU.
il

cranio;

stir tutta la pelle


il

capo

La mola cadde

sul capo di

Maometto tent

staccata dalla fronte,

di

Mahmud,

soccorrere

il

schiacciandogli

Compagno, gU

rimettendola a posto, e gli fasci

ma, bench venisse trasportato a sera nel campo di Ragl\ non

si

dopo aver patito por una lunga settimana, cess


alfine di vivere Q. Il primo giorno si dice anche vi fosse un comljattimento
piuttosto vivace, con scambio di freccio, e che ben cinquanta musulmani

rimise

mai

della ferita, e

fossero feriti dai dardi

contro
valle,

le fortezze di

degH Ebrei. Maometto

al-Natah,

ripet ogni giorno

movendo contro

assalti

di esse tanto dal basso della

quanto dalla parte pi elevata del terreno,

campo
mente

gU

ma

ogni sera ritornava

al

'Uthmn b. 'Affn fu specialdestinato a sorvegliare e custodire il campo durante l' assenza del
Profeta (Hism, 758; Waqidi Wellh., 268; Tabari, I, 1576; Athir,

II,

b.

166,

di

il

Ra^f, trasportando con s

quale ha, per errore,

Maslamah; Khamis,

giorni per espugnare

II,

51;

feriti:

Mahmud
Hai ab.

b.
III,

castelli di al-Natah).

2(1

Salamah, invece di
149,

dice

che

si

Mahmud

dur

sette

7.

Nota

Si narra che

Mahind

a.

H.

16-18.

Mnsluniah, mentre lottava dolorosamente con la morte nel


anche tormentato dal pensiero delle
figlie, che lasciava orfane e sole al mondo. Secondo le leggi d'allorp,, tutta l'eredit andava al
fratello Mul.iammad e le figlie di Mnhmfid, in caso di morte del padre, rimanevano senza mezzi per
vivere. Il fratello, informato delle preoccupazioni di Mahmud, tent di tranquillizzarlo, promettendogli
di mantenere le figlie in modo decoroso. Tre giorni dopo il ferimento di Mahmud, il Profeta mand u'al
b. Surqah ad annunziare al morente, che Dio avevagli comunicata una rivelazione (alludesi forse ai

campo

1.

di al-Eagl',

b.

oltre allo strazio della ferita in testa, fosse

il 3. e il B. a. H.; cfr. Nldeke Qur., U5-U6|, oppure a li, 37; cfr. anche
62 e nota), che fissava la partecipazione delle figlie nell'ei-edit paterna, ed allo stesso tempo
gli notific anche la uccisione di Marhab, il suo feritore ebreo; Mahmud ebbe cosi due grandi conforti
poco prima di j-endere l'ultimo respiro. Il cadavere di Marhab venne sepolto in una grotta insieme

versetti iv, 1-18 |rivelati fra

3.

a.

H.,

Jj

con quello di 'Amir

b.

Sinan

(sulla

morte del quale

cfr.

21 e 24)

(Wiiqidi

We

1 1

h.,

272),

L'espugnazione dei vari castelli di al-Natah ricliiese pi di una


17.
settimana e ^Maometto irritato dalla tenacia degH Ebrei, che non cedevano
con la prontezza, da lui desiderata, ordin di atterrare le palme nei dintorni

lavoro di distruzione fu intrapreso con tanta energia, che in breve

il

tempo

palme cadevano abbattute in terra. Il barbaro ordine fu dato da Maometto in seguito ad un consiglio di al-Hubab b. alMundzir, ma prima che si facesse altro danno, intervenne il saggio abu
circa quattrocento

Bakr, facendo rilevare al Profeta quanto fosse nocivo agli

un prezioso

la bai'bara ed inutile distruzione di

sposto di sospendere l'abbattuta

n,

stessi

capitale,

(Waqidi Wellh.,

musuhnani

fu subito di-

267-268;

Khamis,

51).

18.

Nell'assedio,

aggressione che

si

voglia dire,

dei

castelli

del gruppo al-Natah, avvennero vari incidenti. Durante gli attacchi alla for-

tezza detta di Na'ira


alla disciplina fra

con

gli

in al-Natah, Maometto,

('),

suoi, diede ordine

il

che nessuno

quale teneva grandemente


si

avventurasse a battersi

Ebrei senza averne avata autorizzazione. Ci nonostante un arabo,

musulmane, si lasci attrarre fuori delle


file e si batt senza permesso con un ebreo, rimanendo ucciso, quando l'ebreo Marhab, accorse in aiuto del collega. Maometto subito si affrett a dichiarare che l'As^a'ita non aveva ottenuta la palma del martirio e non sarebbe entrato nel Paradiso, dove non faceva ingresso alcun disobbediente
Asga'ita, che combatteva nelle

(Waqidi Wellh.,

269).

parteneva all'ebreo 'Amir,

e trattenendolo presso

campo e
Wellh.,
NoT.A.

si

schiavo abissino per

present nel

nome

Yasar, che ap-

campo musulmano con

Maometto, pur accettando

tutto

il

la

sua conversione

di s, volle che le pecore venissero

allontanate dal

ricacciate verso

la

dimora del legittimo proprietario

(Waqidi

269).

1.

notizie tale che

758;

Uno

ma

gregge del suo padrone,

file

Khamis,

Questo castello

non

II, 51;

di

Na'im fu

il

primo ad essere espugnato,

ma

la confusione

possibile collegare alla presa di esso alcuno degli aneddoti seguenti

Ha

b,

III, 155-156.

21.

delle

(Hisam,

H.

7. a.

19, 20.

19.

In

ibii

Hisam

Maometto muovesse contro Khaybar

detto che

con un solo stendardo bianco, che venne affidato a 'Ali. Li al-Waqidi troviamo invece che i inusulmani non combattessero pi come prima sotto un

liwa,

stendardo,

solo

ma

era sempre stato bianco,


di color nero, portava

partenuto

un tempo ad

il

al-Hubab

Hisam,

270;

mentre

'Ali,

Khamis,

756;

Il

di

Questo lugubre stendardo, secondo al-AYaqidi,

'A'isah.

al-Mundzir e di Sa'd

b.

ra'yat.

sotto tre

'

era retto costantemente da


di

liwa

Maometto
ora invece la bandiera, r a y a h, di Maometto era
nome di al-'Uqab, ed era fatto con un panno apbens

II,

gli altii

due erano

(Waqidi Wellh.,

'Ubdah

b.

cure

affidati alle

269-

50),

Durante gli attacchi contro i vari castelli di al-Xatah, gli


20.
Ebrei nascosti dietro le mura, scagliavano nugoli di dardi contro i musulmani, quando

avvicinavano alle fortezze, coprendosi con

si

insieme intorno al Profeta


in
si

mezzo

quale,

il

montato

persona

ai suoi, dirigeva in

Una

trov esposto a considerevole pericolo.

da al-Harith,

il

madinesi entro

padre di Zaynab, foce una

mura

le

sul cavallo al-Tirf, e

operazioni.

le

gli scudi, stretti

Profeta una volta

Il

schiera di Ebrei,

ma

sortita,

sempre

comandata

venne ricacciata dai

del castello, dal quale erano usciti.

Accorse per

improvvisamente un'altra schiera di Ebrei, comandata da Usayr, ed agcon tanto impeto, che

gred

molta confusione fino

ritirarsi in

rono

gli

madinesi furono gettati indietro e costretti

Ebrei e giunsero anch'essi

'Ubadah, fu

ove stava

al luogo,
fin

a quel punto

Quando

Profeta. Incalza-

il

porta stendardo dei

il

Ebrei

Mao-

Madinesi, Sa'd

b.

metto dichiar

di voler vendicare lo scacco avuto, affidando lo stendardo e

il

comando

'Ah, e
i

il

ferito.

gli

mischia a persone pi valorose.

della

giorno seguente, quando fu ripreso

musulmani, grazie

al valore di lui,

il

il

si

La sua

ma

quale uccise

dov retrocedere dinanzi

quali poterono penetrare entro la

scelta

cadde su

combattimento, vinsero alfine


il

comandante degli

Ebrei al-Harith, fratello di Marhab. Marhab tent, vero,


corso del fratello,

ritirarono,

all'

di

venire in soc-

impeto di 'AU e dei

prima porta del

castello, e

suoi,

furono

sol-

tanto fermati dalla seconda porta, dietro la prima, che resist a tutti gli
sforzi fatti per abbatterla. Si

narra anzi che in questa circostanza, ossia

l'attacco alla foi-tczza detta di

e
di

Marhab,

trascinato dalla foga del

che,

una

delle porte

'Ali

su questo tema ed ha inventato,

rimanesse privo del suo scudo

combattere,

soassinate dalla fortezza.

si

La

servisse,

in otto

a guisa di scudo,

tradizione ha poi lavorato

come parecchio tempo dopo, quando

fedeli vollero asportare quella porta, la trovassero tanto

meno

persone furono in grado di alzarla

qidi Wellh. 270-271: secondo Tabari,


22.

I,

nel-

pesante, che

alcuni

nem-

(Hisam, 761-762; Wa-

1579, l'attacco ai

castelli, re-

7.

H.

a.

S 20-23.

spinto dagli Ebrei, avvenne sotto agli ordini di


di Sa'd b. 'IJbdah,

un'altra versione:

che

quale portastendardo; altrove,

Maometto

soffi-iva talvolta di forti

al-Khattab, e non

b.

1579-1581,

id.,

data

saqlqah,

mali di capo,

costringevano a starsene tranquillo per uno o duo. giorni

lo

questi mali

dovendo rimanere in campo a cucomando degli attaccloi un giorno a abu

tornarono mentre era a Khaybar,

gli

'Umar

e,

un paio di giorni, cede il


Bakr, e un giorno a 'Umar. Ambedue furono respinti dagli Ebrei; allora
Maometto affid lo stendardo a 'Ali, ecc. e il castelloll fu preso. 'Ali uccise
in questa circostanza l'ebreo Marlmb; cfr. anche Khamis, II, 53-55; Athir,
rarsi per

168-169;

II,

Bukhari,

125,

III,

quale oltre alla versione precedente, ne

il

ha anche lina pi semplice e forse pi genuina della parte presa da 'Ali

21.
e

Ya'qubi,

combattimento;

al

Dm'ante uno

compagno

il

dicare

fratello

il

di questi

del Profeta,

Mahmud,

Halab,

56;

II,

avvenne

assalti

Muhammad

colpi che

si

Marhab

quale voleva ven-

il

come abbiamo detto, da una pietra da


Dui-ante il duello ambedue gli uomini cerca-

rono protezione dai colpi dell'avversario dietro

ai

rami

che sorgeva in quel luogo,

(asclepias gigantea),

duello fra

il

Maslamah,

b.

segg.).

ucciso,

macina lanciata dall'Ebreo.

'urah

150 e

III,

un cespuglio

di

ma

furono

tanti

di
i

diedero reciprocamente sopra ai rami, che la pianta ben presto

non aveva pi parte alcuna che offrisse riparo. Alfine Muhammad b. Maslamah riusc a far cadere l'avversario con un colpo di spada,
che gli tronc ambedue i piedi. L volle Muhammad lasciare l'infelice ebreo
tutta tagliuzzata,

a languire dolorosamente, affinch gustasse tutta l'amarezza del


fiut di finire

sgozz

allora

'Ah da un'altra parte

tesse

fermare (Hisam, 760-761;

1576-1577; Athir,
22.
fuori
b.

anche

di

Un

lui

II,

l'altro

Waqidi

Muhammad

nome

Wellh., 271-272; Tabari,

il

fratello del

I,

defunto Marhab, venne

b.

Maslamah

uccideva, pure in singolare

'Ali che si batteva in quel

punto

stesso, uccise

'Amir. Oltre a questi Ebrei, che erano

Khaybar, ve ne furono molti

altri,

ai castelli di

di cui

non

si

Na'im, in al-Natah

b.

Miskam

e difeso, si dice',

per giunta era ampiamente provvisto di viveri, mentre


di ^'ettovaglie.

23.

pi noti
peri-

(Hisam, 761; Wa-

Mu'adz, appartenente a Sallam

ha memoria, che

qidi Wellh., 272; Tabari, I, 1578; Athir, II, 168).


Fra i vari castelK di al-Natah era quello detto
23.

vano grande scarsezza

lo po-

musulmani, e fu ucciso in duello da al-Zubayr

ebreo Usayr

rono durante l'attacco

Muhammad

167-168).

a sfidare

altro ebreo per

l'ebreo lo pregava. Accorse

giacente, prima che

il

altro ebreo, Yasir,

al-'Awwam, mentre

pugna,

un

come

suoi tormenti con la morte,

ferro, e s ri-

di

Sa'b b.

da 500 guerrieri;

musulmani

soffri-

Secondo una tradizione, conservata

7.

23, 24.

da al-Waqidi,

H.

a.

musulmani incominciarono a

sentire

penuria dei viveri

la

primo giorno del loro arrivo in Khaybar, e le loro sofferenze andarono sempre aumentando, perch, dice quella fonte, nei primi dieci giorni
non fu espugnata alcuna fortezza ed i inusulmani erano ridotti a sostentarsi

fin dal

con

provviste portate da Madiuah.

le sole

quelle degli Aslamiti, che avevano seguito


questi

Arabi

dergli

il

il

mandare Asma b. Harithah al Profeta per chieattaccare da soli il castello di Sa'b b. Mu'adz, come

decisero di

permesso di

meglio provvisto di vettovaglie, e potersi cos rifornire con

ne avrebbero

da al-Hubab
b.

si

Le sofferenze maggiori furono


Maometto nella spedizione, sicch

ritratto.
b.

Maometto diede

permesso e

il

il

bottino, che

gli Aslamiti,

al-Mundzir, assalirono con tanto impeto

il

guidati

castello di Sa'b

Ma'adz, che dopo tre giorni se no resero padroni, dopo aver ucciso vari

difensori

(Hisam, 759; Waqidi

Khamis, n,

W e Uh.,

273; Tabari,

I,

1576-1577;

52-53).

Nota.
A parte la contradizione, esistente fra questa narrazione, e (luello che narrato in
non si pu accettare la descrizione degli attacchi ai castelli, se non in un modo molto vago. Non
furono attacchi, o assedi, come quelli dei tempi successivi, quando gli Arabi ebbero appreso dai Bizantini e dai Persiani la vera arte militare; furono sole scaramuccie. Ci dimostrato da un episodio nar-

seguito,

modo

Ebrei menavano al
Ebrei riconducevano gli armenti ai
castelli, abu-1-Yasar al-Aslami pot rincorrere gli animali, catturarne due con le sue proprie mani e riportarle al campo musulmano, ove vennero prontamente sgozzate e divorate dai fedeli aifamati (Wqidi
Wellh., 273; Hisam, 762-763). Questo episodio, che per la sua natura innocua, non v' ragione di
porre in dubbio, ci fa sospettare che i musulmani si trovassero in Kh aybar come una banda organizzata di briganti e di predoni, che tentavano ogni specie di vessazioni e di rapine, ma che non menassero affatto una guerra regolai-e di conquista. molto probabile che, per arrivare al vero, bisogna
fare una forte tara a tutte le narrazioni di combattimenti accaniti e di uccisioni di Ebrei difensori
rato dalle fonti pi antiche: durante l'attacco, per

pascolo le pecore fuori dei castelli.

di dire, degli Aslamiti, gli

Or avvenne che una sera, mentre

gli

dei castelli.

Durante gli attacchi al castello di Sa'b b, Mu'adz avvennero


24.
anche altri iacidenti, che i tradizionisti ci narrano con molti particolari.
Innanzi tutto un musulmano, per

una

nome 'Amir

b.

al-Akwa' (Sinan), durante

impegn un combattimento con un ebreo e

sortita dei difensori,

a questo un piede, ma, nel brandire


in

b.

la propria spada, fer

anche

tagli

s stesso

modo tanto grave, da soccombere in breve agli effetti della ferita. Usayd
Hudayr e molti altri musulmani supposero che 'Amir b. al-Akwa' avesse

inutilmente perduta la propria vita, perch

si

era ucciso da

intervenne nella discussione ed ebbe a dichiarare, che


al pari di altri nel pai'adiso e

alla causa dell'Islam

(H

godeva

il

166;Bukhari, HI, 120-121 Khamis, n,


;

volta, durante

gli

assalti,

scarseggiavano

viveri, gli

49;

1 1

Hai ab,

fuggirono dal castello

venti o trenta asini domestici,

ma Maometto

defunto era entrato

completo compenso dei servigi

W a qi d W e

a m, 756;

il

s,

(di

h.,

resi

21 i; Athir,

II,

lU, 144-145). Un'altra


Sa'b b. Mu'adz)

circa

che furono presi dai musulmani; siccome

animali furono senza indugio


24

uccisi, squartati e la

7. a.

H.

24-26.

carne fu messa a cuocere nelle pentole. Prima per che la carne fosse pronta per
la cena, Maometto, risaputo quello che era avvenuto, eman un ordine vietante
il

consumo

della carne di asini, muli e

cavalli:

tutti

seguaci dovettero

rovesciare in terra le pentole, e rinunziare alla carne d'asino.

Non abbiamo

memoria

di alcuna protesta contro l'ordine del Profeta, bench dovesse


riuscire molto sgradevole ai musulmani affamati; tanto perfetta era ormai

inculcata da

disciplina

la

Wellh.,

A th

Maometto

nei seguaci

(Hisam,

758;

Waqidi

167; Kh a 1 d n, II, App. 39; Bukh.ari,


in, 121-122, la ragione per non mangiare la carne d'asino era soltanto
perch Maometto la considerava una sudiceria (rigs); id. Ili, 126, detto

273-274;

i r,

li,

che venisse vietalo anche l'uso dell'agUo (al-thum),

Khamis,

II,

52;

25.

So

monti

Hai ab,
deve

si

Compagno

al

ora narrati,

il

ni, 164,

prest-ar

cfr.

anche

127-128;

id.,

165-166).

una

fede ad

che

tradizione,

si

vuole

ri-

del Profeta (xbr b. 'Abdallah, presente ai fatti d'arme

castello

di Sa'b

b.

Muadz

fu preso

soltanto in seguito

ad

un vivo combattimento, dopo tre giorni di lotta sanguinosa, nella quale gli
Aslam e i (rhifar, guidati da al-Hubab b. al-Mundzir, compierono atti di grande
valore e pi di una volta dovettero retrocedere dinanzi alle sortite impetuose
degli Ebrei.

Si vuole che in questi conflitti

soccombessero tre musulmani,

abu Dayyah, 'Adi b. Murrah b. Suraqah, e al-Harifch b. Hatib. La


morte di soli tre uomini in tre giorni d'assalto fa sospettare, che nella

ossia,

narrazione siano molte esagerazioni.

La

tradizione infatti,

pur sostenendo

musulmani entrassero nel castello con le armi in mano durante un


assalto, dopo aver respinta una sortita, e infranta la porta d'ingresso, invano
che

difesa dagli Ebrei, e

pur dicendo, che molti Ebrei venissero

per che la maggior parte dei difensori


Qal'ah al-Zubayr
26.

La

(Waqidi Wellh.,

si

274).
b.

Mu'adz fu un

importanza, perch essendo copiosamente fornito di


i

alfine

l'abbondanza dopo molti giorni di fame e di

di

un solo musulmano, non volendo


bevette una buona quantit di vino; denunziato

batt

in

fra

terra;

le spalle

con

la

[t 23. a. H.]

Molti vasi pieni

Maometto, ro-

sottostare al
al

musulmano, che aveva nome 'Abdallah, e per


aveva anche il cognome, al-Khammar, o " il vinolente
i

di

ritorn

divieto,

Profeta, questi

lo

propria scarpa e ordin ai presenti di fare lo

stesso. Il

stante a infrangere

tutta la roba,

Maometto

stenti.

bevande alcooliche ed inebbrianti, furono, per ordine

vesciati
si

di

grande

fatto di

vivei'i e di

grande bisogno, nel campo

di cui

in

ammette

prossimo castello detto

ritirasse nel

presa del castello di Sa'b

musulmani erano

uccisi,

divieti del Profeta e perfino nei

il

suo vizio del bere

continu ci nono-

tempi del

califfo

dov essere ripetutamente battuto, perch scoperto ebbro

'Umar

di ^'ino.

7. a.

g 26, 27.

condizioni anormali del

Le

sizioni speciali per

il

H.

momento imposero a Maometto

di ordinare dispo-

La

bottino del castello di Sa'b b. Mu'adz.

quantit di

musulmani per tutta la durata della spedizione


un mese; e Maometto dov emanare un ordine,

provviste era tale, che bast ai


di

Khaybar, ossia per pi di

secondo

quale tutti

il

fedeli

combattenti avevano diritto di prendere quello,

che a loro occorreva, senza tenere computo alcuno, vale a dire sospendendo
provvisoriamente la disposizione, che imponeva la divisione costante del bottino in cinque parti eguali.

che

gli

occorrevano,

Ognuno

ma ognuno

zione degli altri oggetti,

era libero di

consumare quelle provviste,

era responsabile per la puntuale restitu-

non commestibih,

di cui faceva uso

pene gravis-

sime vennero comininate contro coloro, che, con la scusa di prendere in


prestito

un

Gli oggetti
gli

oggetto, lo nascondevano e lo sottraevano alla divisione finale.


presi in prestito

dovevano essere poi

restituiti

animali in buone condizioni e non dimagriti, e

non rovinate o deprezzate dal consumo.

altre cose

in

panni,

le

buono

stato,

coperte e le

Difatti nel castello

mu-

sulmani trovarono, oltre a molti utensili domestici, anche pecore, vacche,


asini,

armi, macchine da guerra, venti grandi balle ('ikm) di stoffa tessuta

Yaman, mille cinquecento mantelli detti qatifah, e molta altra roba


ancora (Hisam, 759; AVaqidi Wellh., 275,282).
Dopo la caduta del castello di Sa'b b. Mu'adz, gli Ebrei coi:
27.
nel

centrarono

le loro

forze nel castello detto

di

al-Zubayr,

cima ad una vetta rocciosa, in una posizione quasi

clie

era posto

inaccessibile, e per

ir.

ben

al sicuro

Maometto tent invano di fare impressione sui difensori, i quaU,


da lui, si ridevano di tutti i suoi conati. Allora si present un

ebreo per

nome

tre giorni

Ghazzal,

il

quale, ottenuta la promessa che la vita e

beni

di s e dei suoi sarebbero stati rispettati, rivel che gli Ebrei di Qal'ah al-

Zubayr
quali,

si

rifornivano di acqua merc alcuni passaggi sotterranei, tagliati

difensoii

sarebbero stati costretti ad arrendersi per non morire di

musulmani poterono togliere agli assediati la provvista di acqua, e gli Ebrei, non volendo morire di sete, si
aprirono un varco fra le schiere musulmane e si ricoverarono negli altri
castelli, lasciando dieci morti sul terreno
anche alcuni musulmani furono
uccisi in questa mischia. Con la caduta di Qalah al-Zubayr, Maometto diveniva padrone dell'ultimo castello della regione di al-Natah, e pot muovere
il campo da al-Eag' al luogo, ove lo aveva messo da principio, e che, per
la sottomissione di tutto il Natah, non era pi esposto ai dardi degli Ebrei.
sete.

Grazie a questo tradimento

Il

Profeta volse ora tutte

le

sue forze al soggiogamento della seconda re-

gione di Khaybar, di quella detta al-Siqq. Cos narra al-Waqidi

Wellh.,

276),

(Waqidi

contradicendo per la narrazione che noi aggiungiamo nel

26.

H.

7. a.

paragrafo seguente, e che pariiuoiiti

a due

sia la vera, se si riferiscano

s 27, 28.

trova in alWaqidi. Quale delle due

si

fatti diversi, o se siano

due versioni

dipendenti di un medesimo evento, non possibile dire con certezza

in-

in ogni

caso sono due preziosi documenti per dimostrai'e che la presa dei cosi detti

Ivhaybar fosse dovuta non tanto al valore dei guerrieri musulmani, sforniti di ogni e qualsiasi mezzo materiale, o cognizione pratica per
castelli di

pr-cndore

siti fortificati,

28.

La

quanto all'assistenza di traditori Ebrei.

resistenza

passiva degli Ebrei in o,l-Natah

sarebbe forse
durata ancora molto pi a lungo, se un tradimento non avesse accelerato

Un

l'opera conquistatrice di Maometto.

campo musulmano di
concesso. Menato innanzi

nel

Ebreo

present infatti una notte

si

un salvacondotto, che gli venne


domand la sicurezza completa nella

al-Ragl', e chiese
al Profeta,

vita e nei beni per s e per la propria famiglia, e

modo

velare in

compenso

al-Natah.

L'ebreo narr che

il

di

sottomettere pi

suoi

insistenza dei musulmani, avevano

compagni

si

dichiar pronto a

ri-

facilmente gli Ebrei di

di al -Natali, allarmati dalla

a fuggire di notte tempo

incoininciato

dai castelli di al-Natah a quelli di al-iqq, ove

si

credevano pi al sicuro,

ed intanto avevano fatto un grande deposito sotterraneo di armi e di provEgli

viste.

oifriva di mostrare ove fossero riposte le

si

e di insegnare ai

musulmani Fuso

avevano sotterrate insieme con

donne ed

bambini fossero

di al-8iqq e di al-Katlbah,

delle

macchine d'assedio

stati

rimossi dai castelli di al-Natah a quelli

Le informazioni date

quali, forniti di

efficacia

Con

fortificati (_H

i s

castelli di

musulmani

(^),

al-Natah e prontamente sotto-

questo fatto d'arme Maometto acquistava


i

forza di resistenza dei

inespugnabili per

Simali, rispose esser

anni nuove e di ordigni pi potenti, poterono agire con

taggio decisivo sugli Ebrei,


sulla

nome

soltanto gli uomini atti a di-

dall'ebreo furono molto utili ai

molto maggiore contro

metterli tutti.

che gli Ebrei

armi. Interrogato da Maometto, perch le

desiderio degli Ebrei di lasciare in al-Natah


fenderla.

f^),

le provviste,

le

traditore che aveva

il

armi e

quali
loro

si

erano finora cullati in false speranze

castelli, nella

musulmani, ignari

a m,

158;

un primo van-

dell'arte

Waqidi Wellh.,

supposizione, che

fossero

complessa di prendere
268-269;

Haga

r,

II,

siti

257,

Simak al-Khaybari, e, citando al- Waqidi, naiTa che


fosse fatto prigioniero dai musulmani e che sarebbe stato decapitato, se non
avesse promesso " di mostrare le nudit degli Ebrei di al-Natah, f adalla li u 'ala 'avpratihim. In seguito l'ebreo si fece musulmano ed ebbe in
dono una moglie dal Profeta).

no. 7059,

Nota
mente

il

chiama

1.

l'ebreo

La menzione

Wellhnusen,

in

di

macchine d'assedio fra

Waqidi Wellh.,

2fi9,

27.

gli ordigni degli

Ebrei (come osserva giusta-

notai), va unita con l'aggiunta di al-W5qidi, che

gli

H.

7. a.

28, 29.

Ebrei ne facevano uso nelle loro questioni interne

e nei conflitti,

che non

rado scoppiavano fra

di

varie famiglie. Questa notizia e preziosa, perch ci dimostra come fra gli Ebrei esistessero gravi
rivalit crelosie ed odi di famiglie, che tenevano divise e deboli le loro forze, e perci li rendevano tanto
le

atti a resistere all'unione perfetta ed alla rigida disciplina stabilite da Maometto fra i suoi seguaci per mezzo della nuova religione. La discordia degli uni dinanzi alla compattezza degli altri,
non poteva far sorgere dubbio alcuno sull'esito finale della lotta.
Non facile intendere in che cosa consistesse il servizio reso dal traditore ebreo,
Nota 2.
oltre alla rivelazione del deposito sotterraneo di armi e di provviste. Questa scoperta sola non pu esser
bastata a determinare la immediata sottomissione dei castelli di al-Natfih, come dice espressamente al-

meno

Waqidi (Waqidi Wellh.,

268'.

Se vero l'incidente,

Profeta dov, al tradimento dell'ebreo Simali,

il

la scoperta di qualche altro segreto. Io ritengo che si possa tentare una spiegazione. Il sistema di difesa
degli Ebrei, da quanto si pu capire, fu quello di rintanarsi entro i loro castelli e passivamente resistere,

contando sull'opera disgregatrice del tempo, sulla scarsezza di provviste dei musulmani, che non potevano rifornirsi dalla lontana Madinah, e infine sulla stanchezza e sui malumori creati dalla mancanza
di viveri, che avrebbe rotta la compagine delle schiere di Maometto e costretto il medesimo a ritirarsi, allo stesso modo, che i Qurays si erano dovuti ritirare dinanzi Madinah, dopo l'infelice tentativo
di assedio di due anni prima. E probabile che gli Ebrei, nella convinzione che i musulmani non
avrebbero mai tentato un assalto vero a mano armata, perch ignari della scienza poliorcetica, custodissero malamente i castelli, lasciandone alcuni perfino sguerniti di difensori. Quindi presumibile,
che l'Ebreo rivelasse a Maometto quali fossero i castelli, che egli poteva assalire con sicurezza di
riuscita, e cosi accelerasse la sottomissione dei punti meglio guemiti, perch non pi avevano l'appoggio degli altri castelli. Non saprei altrimenti spiegarmi l'espressione equivoca di nudit degli
Ebrei (blosse der Juden) che troviamo nel testo di Waqidi tradotto dal Wellhausen, il quale non d
per l'equivalente arabo di quella espressione. Nulla sappiamo di preciso sul significato di questa

nudit

rivelata dall'ebreo

ai

musulmani,

che acceler la conquista di al-Natah. Non chiai-o


di molti castelli di al-Natah, ed molto probabile,

nemmeno

in che cosa

che ci

riducesse all'occupazione, senza colpo ferire, di diverse posizioni sgombrate dagli Ebrei. Il sitradizione musulmana significa sempre un'azione poco gloriosa, o che mal si

si

consistesse l'espugnazione

lenzio assoluto della

adatta ad esagerazioni gloriose.

29.

La

per proseguire la
nella

fiducia

presa dei castelli di al-Natah diede ai musulmani

campagna con energia anche maggiore

gK Ebrei tentarono

ma

Nella

vittoria.

in principio di opporre la

medesima

n~

con maggiore

ora

regione al-iqq assalita

da Maometto,

pnma,
musulmani in-

resistenza di

dal contesto delle tradizioni traluce con evidenza che

contrassero difficolt sempre minori per lo scoraggiamento sempre crescente


degli Ebrei. In al-iqq vennero per primi aggrediti

castelli dotti di

Ubayy

Sumran, posta sulla vetta di una rupe. Gli Ebrei


nei primi giorni uscirono spesso dalle mura, e tentarono misurarsi in duelli
con i musulmani, fra i quali si distinsero specialmente al-Hubab b. al-Mundzir e abu Du^anah. Dopo vari insuccessi, gli Ebrei si perdettero d'animo
in particolare la fortezza

e
il

non

si

fecero pi vedere fuori dolio

contegno timido e

comando

vile

mura, animando

a tentare un

abu Duganah,

assalto.

sotto

il

dalle

mura, andarono a ricoverarsi negli

in

di

quello di al-Nizar.

Questo

Ebrei,

dopo

essersi difesi

dovettero alfine arrendersi prigionieri.

La

musulmani con

riusci

saltando

felicemente

come

gazzelle

altri castelli di al-iqq e in ispecie

Intorno a questo riunirono ora

loro sforzi, e gli Ebrei,

di dire se tutta la

gli

cos

un pezzo con

musuhnani
pietre e

concisione del testo

tutti

con dardi,

non permette

guarnigione del castello cadesse prigioniera dei musulmani,

28.

a. H.

7.

oppure se una parte di essa


presa di questo

castello

29, 30

a mettersi in salvo. Strano a

riuscisse

non abbiamo menzione

ci farebbe supporre che la

di

eccidi di

dirsi, nella

prigionieri:

tradizione, sia per errore involontario, sia

per

ommissionc premeditata, abbia soppresso qualche particolare, abbia nascosto


il

con alcuni patti

fatto che al-Nizar si sia arresa

La

la ^^ta di quelli che si arresero.

finale alla resistenza degli Ebrei,

ma

resistere,

che garantivano

speciali,

presa del castello di Nizar diede


quali d'ora innanzi

non pensarono pi

soltanto ad assicurarsi condizioni vantaggiose di pace. Tutti

gli altri castelli di al-iqq

vennero abbandonati dagli Ebrei,

quali

verarono in al-Katbah, al-Watlh e Sullim (Hi sani, 758, 763,


stello di

Nizar chiamato invece al-Qami3s;

30.

Una

Waqidi Wellh.,

rico-

si

ove

il

ca-

276).

delle ragioni, per de quali gli Ebrei rimasero tanto tur-

disinganno di non aver potuto

bati dcilla caduta di Nizar, fu l'amaro

facilmente quel castello:

fendere

crollo

il

ritenendolo

pressoch inespugnabile,

divi

Quando i musubnani lo
bambini non poterono pi fuggire e

avevano ricoverate moltissime donne e bambini.


strinsero

da ogni

furono tutti

avevano

parte, le

donne

salvato

famiglie

le

Fra

in possesso dei luoghi.

In tutte

fatti prigionieri.

seiiipre

le

le

precedenti circostanze, gli Ebrei

prima che

prigioniere

musulmani entrassero

prese in Nizar vi

Safiyyh, la bella ebrea sposa da pochi giorni del capo


^

[uqayq.

famosa

fu la

potente Ivinanah

Siccome la conquista di Khaybar non era ancora

terixd-

bottiao di Nizar doveva rimanere intatto fino alla divisione finale,

Maometto ordin

alcune regole speciali verso

di osservare

le

donne

cattu-

rate per salvaguardarle dalla libidine dei seguaci. Innanzi tutto ordin che

nessun vero credente dovesse inaffare con la propria acqua

il

seme

altrui,

donne prigioniere che


fossero gravide. A questo ordine uni anche quello di non toccare le altre
donne, finch non avessero avuti i corsi mensih, per assicurarsi che non
erano incinte (Hisam, 759; Waqidi Wellh., 282). Safiyyh bint Huyayy b. Akhtab b. Yahya b. Ka'b al-Nadari era sposa, come abbiamo
detto, di Kinanah b. Rabfali b. abi-l-5uqayq e fu presa insieme con due
altre cugine. Maometto tenne per s Safiyyh e diede le due cugine a

volendo dire che non era permesso di giacere con

Dihyah

b.

Khalifah al-Kalbi,

di Safiyyh

(Hisam,

il

quale aveva in principio chiesta la persona

758-763, afterma per che Safiyyh venisse presa nel

castello di al-Qamus, e

non

in quello di Nizar.

sappiamo poi che al-Qamus fosse


possibile quindi che al- Waqidi

Tabari,

I,

Da Waqidi Wellh.,

277,

la fortezza principale della regione Katlbah.


sia

caduto in errore ponendo la cattura di

al-Safiyyah nella presa del castello di Nizar;


cfr.

le

Waqidi Wellh.,

276-277;

1576-1578; Saad, Vili, 87-88; Athr, H, 166-167; Khal29.

dun,

H.

7. a.

30, 31.

App. 38-39, afferma che Safiyyah

II,

metto a Dihyah al-Kalbi, e poi ricomperata da

Bukhari,

prima donata da Mao-

fosse

per sette capi (ar-us)

lui

mia tradizione, secondo la


quale Safiyyah sarebbe appartenuta a Dihyah, sa rat ila Dihyah, prima
di passare nelle mani di Maometto. Questo non chiaro, perch la divisione
di bestiame;

122, riporta invece

III,

a spedizione

fatta soltanto

del bottino fu

finita.

In.

Khamis,

51-62,

II,

che nella divisione a sorte del bottino, Safiyyah toccasse a Dihyah

detto

Maometto ghela comperasse

al-Kalbi, e

31.

Tutti

161-164).

III,

Ebrei di Natali e di al-Siqq

fuggiaschi

Halab,

sopra);

(v.

trovarono

si

ora agglomerati nella regione detta Katlbah, alla quale appartenevano pro-

babilmente anche

due

le

altre fortezze menzionate, Watili e Sulalim.

L'af-

follamento dei fuggitivi impauriti e scoraggiti dov ora potentemente influire

tro

gH

di Khaybar.

ultimi castelli

quilli dietro le

mura senza

Maometto

sulmani, e

Ebrei per un tempo

Grli

mai vedere

farsi

drizzare
fosse

vedendo per sempre gU

Poi,
le

macchine

oramai

mand

incominciarono

l'ebreo

rinunziare a tutti

donne

indosso, le

musulmani,

la vita salva.

goduti dagli

passivamente

voluto ef-

il

resistenti,

ordin di

Kinanah ibn

le trattative della resa.

nel

campo musulmano a

il

resto

iniziare

doveva diventare propriet dei

compenso permettevano agli Ebrei di andarsene con


Se per scoprivasi un ebreo, che nascondesse una parte qua-

quali in

altri e

ai vincitori,

il

colpevole perdeva tutti

poteva per ci essere messo a morte.

loro turcassi.

questo

si

sappiamo

Ebrei sapessero trovare

il

privilegi

bottino era

aggiunse una grande quantit di altra

come

anzi, che nonostante

modo

di nascondere

fatti prigionieri

prigionieri di guerra, gli altri,

essendosi regolarmente arresi con trattato speciale,


schiavi e

Il

100 corazze, 400 spade, mille lancie e 500 archi

nel castello di Nizar furono considerati

non potevano

essere trattati

patti espressi della resa, gli

una buona parte del

loro

danaro

contante e in seguito quando furono messi all'afta pubblica gli oggetti


vati dei vinti, concorressero pure
i

prezzi (Hi sani, 764;

bari,

I,

le

che avevano

vestiti,

roba, specialmente gioielU ed oggetti preziosi. I soH Ebrei

come

mu-

discussioni, stabil che gli Ebrei dovessero

bambini. Tutto

ricco, consisteva in

arabi con

ben quattordici giorni senza

loro averi, conservando soltanto

lunque di quello che spettava

molto

Sumkh

Maometto, dopo varie

pratiche, e

mai con

d'assedio. Ci persuase alfine gli Ebrei che ogni resistenza

inutile, e

abI-1-Huqayq

ICbrei

tennero tran-

tempo producesse

il

mosse con-

si

si

e senza battersi

attese pazientemente per

aggredirli direttamente, e aspettando che


fetto.

quando Maometto

resa dei rimanenti castelli,

sulla sollecita

all'

incanto, contribuendo perfino a far salire

Waqidi WcUh.,

1582-1583; Athir,

II,

pri-

169;

277-278;

Ya'qubi,
30.

II,

Baladzuri,
56;

Khamis,

28-25;
II,

la-

53,57).

7.

32.

Terminata

la

resa

H.

a.

dei

32, 33.

cosi narra

castelli,

la tradizione, gli

Ebrei pregarono Maometto di essere lasciati nelle terre di Khaybar, non

come signori, ma come


compenso di cedere in perpetuo
gi pi

semplici coloni e coltivatori, ed offrirono in

met

la

proposta e permise agli Ebrei di rimanere in

Dio

pagando

e quali

orti,

per conto

ed

di tutti questi beni

a aba-1-Haytham

Farw^ah

'Umar

regolare dei

ritiro

(rabbr

b.

'Amr. Queste condizioni rimasero invariate sino al

b-

(cfr. 13. a. H.).,

Baladzuri,

(Hi

a m, 773-775,777, 779; Tabari,

I,

o a

Sakhr,

di

califfato

1589-1590;

23, 24, ove detto esplicitamente che la domanda degli Ebrei

Kinanah

venisse fatta dopo la uccisione di


II,

al-Tayyihan, o a

b.

il

dei padroni

a ibn Eawahah, e dopo

redditi all'epoca dei raccolti, fu affidata in principio


la sua morte,

piacesse a

palme, che delle

delle

affittuari e lavoratori

musulmani. L'amministrazione

accett la

'

met del raccolto annuo tanto

la

semente e degli

Maometto
Khaybar
finch

del prodotto.

(cfr.

pi avanti, 35);

Athr,

Tanbih, 256; Bukhari, III, 132; Khamis, II, 61-62).


Non credo si possa accettare senza qualche dubbio l'afferma33.

169;

Maometto generosamente concedesse


met del prodotto. Secondo la tradizione

zione che gli Ebrei chiedessero, e che


terre di

l'affitto delle

Khaybar, per

la

che fa capo a ibn Sihab al-Zuhri, nelle condizioni della resa fu messo che
dovessero tutti emigrare e ab'oandonare

rei

come

.^.eii,

fecero

banu-1-Nadlr in Madlnah.

sioni nel testo tanto di ibn Ishq,


spetto, che

Ebrei

ci

non

sia esatto e

proprie terre e tutti gli

La vaghezza

di al-Waqidi, rende legittimo


si

trattasse

mai

terre.

tutto

infatti

la propriet del suolo

molto

inverosiirdle,

bottino, dopo conclusi

il

Maometto

met

divise le rendite e

della

resa,

gli

nelle trattative

essi in

verun modo

non come un

tributo

corrisposta di afftto o

come

tradizione
il

si

erano

della

resa.

La

come prima

favola della do-

degli Ebrei, e della concessione di Maometto, deve essere stata in-

met del reddito,


gravante gli Ebrei proprietari del terreno, ma come una
colonia (mu 'amai ah), affinch i musulmani compa-

ventata posteriormente per far comparire

rissero

le

invece da supporsi che la questione delle terre di Khaybar, la

non come ultima cosa

manda

non

Ebrei ottenessero tm

parte maggiore e migliore dell'intiero bottino, venisse stabilita


e

del reddito,

ohe alla fine di ogni cosa, dopo preso

patti

miglioramento rilevante delle condizioni, che


meritato.

so-

il

di espulsione degli

fosse l'obbligo imposto agli Ebrei di cedere in perpetuo la

pur conservando

per di espres-

che precisamente una delle condizioni della resa

invece probabile

quando
che non

le

caUffo

si

veri proprietari.

il

patto

della

Con questo premeditato travisamento

della

ebbe in vista specialmente di rendere logico e giusto quello che

iJmar commise

in seguito a

danno degli

31.

stessi Ebrei, espellendoli

7. a. H.

38.

arbitrariamente d'Arabia.

Ebrei come
di

probabile dunque che Maometto considerasse gli

veri proprietari della

del raccolto, e che

met

gravata di una perpetua ser\dt

terra

soltanto in seguito questo concetto

nell'animo delle generazioni successive e

si

cetto della propriet a tutto vantaggio dei

l'anno 13. H.,

gli altri atti di

spostasse, per cosi dire,

musulmani.

il

mira perci a velare e a giustificare


(').

veri malfattori,

medesimi, che

il

desiderio di nasconderne
il

concetto

dei singoli musulmani, avrebbe

Se vi fu necessit di

diti.

come

gli atti, la rapacit tirannica di

Qualora Maometto avesse agito con

di propriet

sull'at-

'Umar

In tutta la tradizione traluce la coscienza di un atto

giusto di arbitraria spoliazione, e


tere.

con-

possesso di Kha3'bar. In tutte le

un odio profondo verso

tradizione ispirata da

il

Cfr. pi avanti, sotto

nostre fonti manifesta tendenza a denigrare gli Ebrei

nel 13. a. H.

mutasse

malafede che gettano molto scredito

tendibilit della tradizione riguardante

e. tutta la

si

il

che la terra restasse

divisa la terra e

di-vddere la terra ai

in-

vero carat-

non

red-

tempi di 'Umar, ci significa

ma

che prima non esisteva con precisione un concetto vero di propriet,

un

soltanto

diritto collettivo sul reddito.

Ogni dubbio

sulla questione tolto

Baldzuri (pag. 26, lin. 4


akhraga Allah min ha, e 'Umar

dal testo chiaro e preciso di


divise la rendita,

raqabah

suolo,

sesso del fondo,

ma
il

dominmm

soli

in opposizione

molto conciso nella sua indicazione, e

met

della

resa,

del raccolto

quelli di

1.

Khaybar

non aggiunge

un patto

come vorrebbero
Nota

la propriet del

pos-

ususfructus

cfr.

raqaba). Bukhri (1. e.)


dice soltanto che Maometto diede (a'ta)
la seminassero

altro, vale

della resa, o

le altre fonti

al reddito,

il

voce

Khaybar. affinch la coltivassero e

delicata se fosse

Maometto

al-ard, (un termine arabo che serve ad esprimere

anche Baldzuri, Glossarium, 46, sub


agli Ebrei

e 5):

dire,

una concessione

con la cessione

ignora la questione
di favore

dopo

la

(^).

Nell'intento sempre di denigrare gli Ebrei, abbondano notizie per dimostrare che
tentassero ogni anno di corrompere 'Abdallah b. Rawahah, quando veniva a Khaybar

faceva la sua stima, kh i r s, del reddito, e fissava la quantit di generi clie gli Ebrei doveviino consegnare. Non per tanto probabile che ci avvenisse talvolta, ma d'altra parte leggiamo con molto
scetticismo la fiera protesta che la tradizione pone in bocca di 'Abdallah b. Rawahah. (cfr. Baldzuri, 24, e Waqidi AV e 1 1 h., 286). Ci consta infatti dalla medesima fonte che gli Ebrei spore

sero reclamo al Profeta per le esigenze arbitrarie del perito e per la ingiustizia delle sue perizie (B a-

ladzuri,

24, lin. 12, e 26).

2.
La ragione data perch Maometto accettasse di cedere Khaybar in affitto agli Ebrei
per la met del raccolto, che in quei tempi ai musulmani difettavano le braccia per lavorare la
terra, e che perci vi fosso necessit di lasciare gli Ebrei nelle loro terre (Baldzuri, 25, lin. 19).
Questa notizia preziosa, ])erch corrisponde ad una verit innegabile ed implica necessariamente

Nota

che Maometto pu aver minacciato gli Ebrei di espulsione, ma che certamente mai pensasse ad espeli soli lavoranti disponibili per quelle terre. Infatti in seguito quando i musulmani divennero pi
forti , dice il testo (B a 1 a dz u r i, 25 26), vale a dire quando in MadTnah la mano d'opera cadde a vilissirao prezzo per la sterminata quantit di schiavi di guerra, i pensionati di Kh aybar si persuasero
che lavorando quelle terre con schiavi a conto proprio, potevano ricavare un reddito netto maggiore
della met del reddito lordo. Da ci venne l'espulsione degli Ebrei durante il califi'ato di 'Umar.
lere

7. a.

34.

conclusione

siciu'a.

Kliaybar

ma

da uomo

Non

legale dei vinti.

si

gravati d'una servit,

34, 3&.

lecito arrivare soltanto ad una

cio si content di

modo

condizioni di

stabilire le

regolare e definitivo le rendite copiose di

pratico, alieno dal formulare concetti astratti e prin-

non pens mai

generali,

cipi

ossei" vazioni

Maometto

di assicurarsi in

tatto,

Dalle precedenti

H.

di

determinare qual fosse la vera condizione

cur cio di precisare se

Ebrei fossero proprietari

gli

una corrisposta della met


del raccolto. Tutto quello che non aveva immediata urgenza di soluzione, era
sempre lasciato da Maometto in forma vaga e indeterminata tale sistema,
o soltanto affittuari per

che present molti vantaggi pratici al Profeta, lasci in eredit agli espositori sistematici delle dottrine

islamiche nelle generazioni successive, molti

ed arduissimi, se non insolubili, problemi. Sull'argomento avremo perci a


ritornare

di

j)i.

sero tutti

una volta

in seguito, perch dal possesso di

Khaybar

s\ol-

si

concetti dominanti dell'amministrazione fiscale e politica del go-

verno arabo-musulmano nello provincie conquistata fuori d'Aral^ia

(cfr.

perci

13. e 15. a. H.).

Nota. Lo Sprenger sostiene che Maometto avesse stipulato un contratto con gli Ebrei, nel
il pagamento di met del raccolto fatto dai medesimi fosse non gi una corrisposta d'affitto, ma
ima tassa. 11 califfo 'Uniar nell'espellere gli Ebrei d'Arabia viol quindi un contratto del Profeta

quale

(Sprenger,

III, 279,

nota

1).

Conversione dei Daws: negoziati con i Ghatafan.


Durante l'ultimo jieriodo della spedizione, vale a dire mentre
35.
durava l'assedio dei castelli di al-Katlbah, giunse a Madlnah, proveniente

dal

Ya,man

poi celebre

il

Compagno

e tradizionista

abu Hurayrah

(^)

con

banu Daws, comandate da al-Tufayl b. 'Amr alProfeta in citt, i Daws lo andarono a raggiungere in

circa ottanta famiglie dei

Dawsi

non trovando

il

Khaybar, ove rimasero con

lui fino al

speranza di partecipare al bottino: fra

termine della spedizione, forse nella


gli

emigrati v'era anche 'Abdallah

(Waqidi Wellh., 265, 282: Bukhari, III, 123, 124; Khamis,


Sa'd, 73, 137; Sprenger, IH, 256 e segg.). N furono soli

b.Uzayliir
II,

61;

Daws ad

accorrere con

speranze di bottino,

indubbiamente a Maometto. Sopraggiunsero

'Uyaynah

b.

il

'Uyaynah

monte Dzu-l-Ruqaybah,

agli Ebrei di

il

anche

Ghatafan sotto

pregio del tradimento da

a danno degli Ebrei, per via del quale avevano risparmiato


conflitto contro altri 4000 Arabi. Il Profeta non pot negare

la giustezza delle pretese di

sesso del

infatti

Hisn al-Fazari, e fecero valere tutto

essi pei-petrato

a Maometto

ora che la vittoria arrideva

Khaybar

dai cronisti, quantunque

(cfr.

12).

si riferisca

e dei Ghatafan, e cede

ad

essi il pos-

ossia parte del territorio gi appartenuto

Questa notizia appena accennata di volo

a un fatto di non poca importanza


33.

perch
5

H.

7. a.

86.

35,

nonostante che

Grliatafan fossero

ancora palesamente e fermamente pagani,

Maometto aveva ceduto alle loro domande, aveva trattato con


ammessi perfino, cosa finora inaudita, ad una partecipazione
silenzio delle fonti su questo

punto delicato

FTalab,

172-173).

III,

alcun' influenza

sui

aveva

li

al bottino. Il

materia a molte

oftre

vera natura dei disegni del Profeta

sulla

essi e

(W aqidi Wellh.,

riflessioni

279-280

notevole altres che questo accordo non abbia avuto

rapporti

fra

Maometto

Ghatafan

cfr.

che

quello

segue al 66.

La conversione di abu Huraj'i-ah un grande avvenimento nella storia tradizio1.


musulmana, perch egli fu uno dei creatori di tutto il sisteina tradizionistico musulmano
ed il suo nome uno di quelli che pi sovente riappare nelle grandi raccolte di tradizioni. I cronisti
con benevolo eufemismo aft'ermano che egli sia stato tra i Compagni del Profeta, quello dotato di
maggiore e pi tenace memoria (ahfaz al-sahabah), ma noi possiamo affermare con sicurezza,
che egli stato uno dei pi copiosi e spudorati inventori di tradizioni. Il tenore di tutte quelle, che
fanno capo a lui, di un genere speciale, che le rende precipuamente sospette e poco fededegne.
I musulmani stessi hanno avuto dei dubbi sulla attendibilit di tutte le favole divulgate da quell'abile
e sfacciato mistificatore: perfino, vivente lui, non mancarono quelli che tentarono di mettere in guardia gli uditori, accusandolo di amplificazioni, dacch non osavano pronunciare la parola menzogna
verso un Compagno di Maometto, che aveva vissuto per ben tre anni in diuturno contatto con il Profeta, ab Hurayrah si difese con molta energa contro tali insinuazioni, ed afferm, che lungi dall'amplitcare, si era limitato a narrare una ben piccola parte di quelle memorie, che avrebbe potuto tramandare ai posteri. Se narrassi tutto, egli aggiunse, mi lapiderebbero! > (Kh a m i s, II, 46; cfr.
Nota

uistica

Introd. 26 e segg.l

Uccisione di Kinanah e matrimonio di Maometto con Safiyyah.


36.

Maometto non rimase per contento

gi avendo le sue viste sulla bella

marito di
di

lei,

fece chiamare

consegnare

il

Kinanah

famoso tesoro

Safi3''yah,
b.

Rabfah

del bottino ti'ovato

forse

e desideroso di liberarsi dal


b.

abl-l-lluqayq e

gU domand

di gioie della famiglia di abu-1-Huqayq, che,

conservato in una pelle di camelo, era passato di generazione in generazione.

Kinanah dichiar d'averlo tutto speso nel fare le provviste di armi e di


viveri per la difesa di Khaybar, e tanto Kinanah che suo fratello giurarono
solennemente la verit di queste affermazioni. Maometto dichiar allora, che
se il loro giuramento risultava falso, egH si riteneva autorizzato a considerarsi libero da ogni impegno verso loro due, e a poterli dannare a morte.
Si dice che i due Ebrei convenissero in ci, e che Maometto facesse venire
quattro Compagni e dieci Ebrei a testimoniare per il patto. Volle il caso,
cosi narra la tradizione, che Kinanah avesse un nipote debole di mente
per
si

nome Tha'labah

rivolgesse

rare ove

il

fosse

b.

Salam

b.

e che

abI-1-Huqayq,

Profeta per ottenere informazioni.


nascosto

il

tesoro,

ma

che,

se

Il

lui

precisamente

nipote rispose di ignc-

esisteva,

dovesse probabil-

mente trovarsi in una rovina, ove Kinanah soleva recarsi ogni mattina a
fare un giro. Tali indicazioni sembrarono sospette al Profeta, il quale ordin
subito a al-Zubayr b. al-'Awwam di recarsi sul luogo con Tha'labah. Le pre-

7.

visioni di

Maometto

un tesoro, che

H.

a.

36.

avverarono completamente

si

nel luogo indicato

dicliiar fosse quello precisamente,

si

si

trov

che Maometto cercava,

Kinanah aveva, si disse, nascosto la notte della resa


al-Natali. Maometto non attese un istante a mettere in atto
e che

dei

castelli

di

la

minaccia di

vendetta, accennata poc'anzi, e arrestato l'infelice Kinanah, lo

sottopose a

crudeli torture per indurlo a confessare, se altra parte del tesoro fosse sepolta
altrove. al-Zubayr b. al-'Awwam esegui in persona gli ordini del Profeta, e
quando non pot strappare allo sciagui-ato altre notizie, gli for il petto con

legnami ardenti e

lo

morte del

quale, per vendicarsi della


di

Kinanah.

Il cui

fratello

poi consegnato nelle

rono ridotti

mani

fratello

Mahmud, pose

dei parenti di Bisr b. ai-Bara,


l'ebreo.

anche immobili della famiglia e

tutti

scliiavi

(^).

Appena

Maometto mand a prendere


volle brutalmente

b.

Maslamah,

le

menarle presso

due

infelici

donne,
al

ebbero

il

fine ai tormenti

venne parimenti torturato con molta crudelt

morte del congiunto, finirono

di vendicare la
tutti gli averi

Muhammad

consegn moribondo a

quali desiderosi

Vennero

membri

confiscati

di essa fu-

cessato

di

vivere,

che ricevette l'incarico,

Bilal,

luogo del supplizio, prendendo diletto

quando si resero
Maometto disapprov vivamente la condotta
Quando le donne giunsero in presenza del

alle strida altissime di strazio e di orrore di quelle infelici,

conto della morte dei loro

cari.

crudele e barbara dell'abissino.


Profeta, egli

allontanar

le

guard, gett

le altre.

Tutti

il

suo

mantello su Safiyyah ed ordin di

credenti compresero che

Maometto

era scelto

si

per s la bella ebrea. Narra poi la tradizione, che prima ancora della ve-

nuta di Maometto, Safiyyah avesse avuto un sogno, nel quale

le

brato di veder la luna scenderle in grembo, venendo da Madlnah

era seme che Ki-

nanah saputo questo e indovinandone il significato, le desse in faccia un colpo


tanto forte da lasciare un segno fino al giorno, in cui Safiyyah realmente
pass nelle mani del Profeta. Dopo la presa di Natah gli Ebrei avevano ricoverato le donne e i bambini nei castelli, che ritenevano pi sicuri, e Kinanah aveva scelto per la mogKe il castello di Nizar. Essa cadde cos in mano
di Maometto prima che Kinanah si arrendesse e in quel periodo di circa
quattordici giorni, che corse fra la presa di Nizar e la resa di tutti gli Ebrei
in al-Katlbah,

Maometto, che aveva notata

aveva incominciato a fare la corte con

La donna

accorta comprese tutto

matrimonio con

il

il

il

la

grande bellezza dell'ebrea,

pretesto di convertirla

all'

le

Islam.

vantaggio che poteva ritrarre da un

Profeta e non oppose difiicolt alla conversione, pur

fin-

gendo una certa resistenza per salvare le apparenze. La sera stessa della
morte di Kinanah (cfr. per una versione diversa al 48), il Profeta fece
chiamare Safiyyah nella sua tenda,

le

85.

ordin di

^^elarsi

e dichiarando che

H.

a.

7.

36, 37.

notte con essa, impaziente di ogni indugio

emanato pochi giorni prima, che


finch avessero avuti

iriutarono

le

cavallerescamente

il

sella.

In seguito, in Madlnah,

chiamarono la serva ebrea


voce grossa, azzitti

(cfr.

l'altro

Tabari,

I,

con

nisse

le

come gradino per montare

superbamente

Sa ad.

mogli e impose

bella Safiyyah e

la

Vili, 90,

lin.

la

III,

Wqidi

inflitta

il

silenzio

il

21), e riu-

quale facendo

(Hisam,

763, se-

tesoro ricercato da

Baladzuri,
a tutti
banu
i

23-24, 27, ove parrebbe che la

Khamis,

pena

di

Maometto li puAthir, II, 169; Bu-

abI-1-Huqayq, e che

semplice decapitazione e senza torture;

125-126;

(^)

15 e

la

Maometto era quello


Wellh., 278-279, 291-292; Saad, VIH, 86-92;
il

1581-1582;

morte venisse

khari,

dono

mogli di Maometto, gelose di

altre

le

anche

la versione di ibn Ishaq,

dei banu-1-Nadir

il

fu cos violento, che, qviando

scirono a farla piangere: alfine dov intervenire Maometto,

condo

essere rispettate

Profeta volle assistere la sposa a salire sul camelo, met-

questa nuova rivale, accolsero molto

la

suo stesso

suo dono di nozze fu

Il

pass la

viaggio di ritorno verso Madlnah,

il

tendo un ginocchio in terra, e offrendole


in

ixioglie,

l'ordine

^^.olantlo

Maometto

di

campo per incominciare

il

legittima

donne nemiche dovessero

loro corsi inensili.

L'innamoramento

della sua libert.

ma

non gi sna concubina,

essa doveva divenire

51,62-63).

Nota 1.
Qual sia pure la spiegazione che si voglia dare alla condotta di Maometto, difmettere in buona luce tutto questo episodio, nel quale vediamo il Profeta adoperare ogni mezzo
per liberarsi da un uomo incomodo, e per godersene la moglie, con il pi manifesto disprezzo delle apparenze. I cronisti musulmani pur narrando questi fatti, non osano aggiungervi commenti o addurre scuse
di sorta, e lasciano l'episodio tale e quale lo abbiamo narrato, senza aggiungervi o toglierne cosa
alcuna. Tutto al pi cercano di creare l'impressione, che fosse un atto onesto e legittimo, e narrano
come umm Sulayra bint Milhan, la madre del poi celebre Anas b. Malik, adornasse e pi-eparasse la
sposa prima di lasciarla sola con Maometto, e come durante la notte degli sponsali, il fedele Compagno
abu Ayyb KhTilid b. Zayd montasse spontaneamente la guardia intorno alla tenda del Profeta con
la spada sguainata, perch disse abu Ayyub, io era iu pensiero per te a causa di questa donna, alla
< quale tu hai test ucciso il marito, il fratello e i congiunti, e che poco tempo fa era ancora una mi scredente! (Hisam, 766). Anche da parte nostra ogni commento inutile, perch l' azione del
Profeta tale da meritare la pi severa condanna, e basti soltanto di notare qual grande divario d'idee
e di atti avevano gi prodotto nell'animo di quest'uomo, un breve periodo di trionfi politici e il godimento di un potere assoluto ogni di pi esteso; nel Maometto vincitore di Khaybar quasi pi non
riconosciamo il mite apostolo di una fede pura, il bersaglio di odi e d'ingiurie di soli sette anni prima.
ficile

tano

Nota 2. Durante la marcia


mura di MadTnah, spronai-ono

le

di ritorno (cfr.
tutti

-18

e segg.),

quando

loro cameli. Altrettanto fece

i musulmani videro da lonMaometto, che cavalcava con

^3.tyyah lo stesso animale: il camelo per inciamp contro una pietra, e cadde, rovesciando in terra il
Profeta con la sposa. I Compagni vicini volsero per modestia altrove gli sguardi, finch Maometto ricompose i vestiti suoi o della moglie: egli anzi le fece schermo con un mantello, finch ebbe terminato di
accomodarsi. Quando alfine, accomodata ogni cosa. Maometto rimont sul camelo con la sposa ed arriv

alla propria dimora,

nascosero

il

vennero fuori tutte le donne a mirare la nuova consorte del Profeta, e tutte
loro piacere per la caduta della bella rivale ^Saad, Vili, 88-89).

non

Tentato avvelenamento del Profeta.


Alla Une della spedizione e prima che cominciasse il ritorno
37.
a Madlnah, avvenne un incidente molto spiacevole, che poteva avere con-

36,

H.

7. a.

gravissime per Maometto e per

segueiizc

Zaynab
dopo
in

la

37.

la

bini al-Harith, la moglie di Sallam

causa
h.

dell'

Una

Islam.

Miskam, apport una

penultima pregliiera del giorno, una pecora arrostita e

dono a Maometto. Essa

della pecora, che

il

ebrea,
sera,

la

offr

era prima informata quale fosse la parte

si

Profeta preililigeva e saputo che ora la spalla, l'aveva

tempo per aveva spalmato il


veleno anche sulle altre parti della carne arrostita. Maometto accett il
dono ed imbandi la mensa per s e per i Compagni pi intimi, che si
trovavano presenti. Egli si prese immediatamente un pezzo della spalla,
ma accortosi al primo boccone del sapore venefico, lo sput in terra senza
inghiottirlo. Bisr b. ai-Bara, che mangiava con il Profeta, si era accorto
anche lui del sapore sgradevole, ma non osando sputare per un riguardo
imbevuta di fortissimo \eleno

verso

il

allo stesso

suo ospite, aveva trangugiato

bito bianco e pallido, e fu preso

da

veleno. Il povero Bisr divenne su-

il

forti dolori,

quali, chi dice in

poclii

un anno, finalmente lo uccisero. Maometto adirato


mand a chiamare Zaynab e la interrog sul motivo del suo atto proditorio
dice

chi

giorni,

in

a che essa arditamente rispose di ritenersi giustificata nel tentare l'avvelena-

mento

di chi le era stato causa della

rito, e

che aveva

Inoltre,

inflitto

allora gli Ebrei


di

vere,

ma

sarebbero

le facesse

dal

liberati

altre affermano,

dono

le fonti,

loro

oppressore.

perch

le

Sulla

sorte finale

une sostengono che Mao-

che

della vita. Alti'i tre

la testa, e si

il

cada-

Profeta, colpito dalle parole dell'ebrea,

il

commensali che avevano gustato

senza per inghiottirne, seguendo un consiglio di Maometto,

sangue dietro

ma-

Maometto era un vero Profeta, si sarebbe acse egli non era che un re ambizioso di potere,

a morte, e ordinasse quindi di appiccarne

la facesse mettere

mentre

e del

se

Zaynab non sono d'accordo

metto

zio,

pi grave ed irreparabile disastro al popolo suo.

il

aggiunse Zaynab,

corto subito del veleno,

morte del padre, dello

rimisero

si

la carne

fecero cavare

completamente dal leggero disturbo.

da abu Hind in un punto sotto la spalla


Waqidi Wellh., 280-281; Tabari, I, 1583sinistra (Hi sani, 764-765
1584; Athir, II, 170; Tanbih, 257-258; Khaldun, II, App. 39; Bukhari, III, 132-133; KJiaras, II, 57-58; Halab, III, 177).

Maometto

stesso

si

fece salassare
;

Nota.
i

Con lo scopo evidente di rappresentare

il

Profeta quale un martire per la causa della fede,

morte di Maometto nella


venne a visitarlo negli ultimi suoi momenti, si marispose dicendo: Io sento ora come mi batte la vena

cronisti affermano, che gli effetti malefici di questo veleno accelerassero la

sua ultima malattia, una pleurite,

umm

ravigli dell'altezza della febbre, e

Maometto

Biir, che
le

una conseguenza di quel 'aorso nella carne avvelenata, che io assaggiai insieme
con tuo fratello Bisr a Kh aybar . E i musulmani possono perci concludere, dice solennemente ibn
Ishaq, che Dio abbia voluto far morire Maometto come martire, dopo averlo onorato con la missione
divina di profeta (Hisam, 765; "Waqidi Wellh., 281; Tabari, I, 1584; Khamis, II, 58.).
del cuore, e ci

37.

H.

7. a.

38.

Divisione del bottino di Khaybar.


Ottenuta la resa di Khaybar,
38.

dei

Compagni

Durante

primo pensiero

il

fu la divisione del bottino, che era di

Maometto

di

un valore

eccezionale.

corso della spedizione, e mentre ferveva ancora la mischia intorno

il

Maometto aveva

ai castelli,

affidata la custodia di tutta la preda

a Farwah

'Amr al-Bayadi, e l'aveva tenuta riposta entro uno dei castelli di Natah.
Abbiamo gi detto altrove (cfr. 26), che le condizioni speciali della spedizione
di Khaybar avevano necessitato una disposizione particolare, secondo la quale
i viveri, i foraggi e i corami furono concessi ai Compagni durante l'assedio
b.

computarne

dei castelli, senza tener conto delle quantit date e senza idea di

Maometto

valore alla divisione finale.

il

tino

come roba comune, come

sulmani e

si

attenne a questa

volle per che

considerasse

si

propriet indistinta di tutti

norma con -molta

severit,

bot^

il

combattenti mu-

ordinando a

tutti di

riconsegnare intatti gli oggetti presi in prstito durante la campagna, quando


i

musulmani

le

armi

si

rifornirono di molti arnesi di guerra di cui difettavano. Tutte

e gli animali ritenuti dai

un gruppo

restituiti e riuniti in

solita divisione in

al Profeta,

cinque parti, di cui una, come la parte di Dio, fu ceduta

e tutto

il

resto fu

grande vivacit,

all'asta

e vi fu molila concorrenza.

non vennero per messe


ai proprietari.

Il

all'incanto,

concetto che

ma

b.

si

roba venne contestata con


per ordine di Maometto,

comune

restituirla,

e perci in-

rispettato. Il custode del bottino,

operazioni dell'incanto,

le

il

si

era preso

capo come protezione dal

quando ebbero termine

accorse troppo tardi dell'errore e

si

le

rec dal

per confessargli l'involontaria dimenticanza. Maometto senza piet


spose, che

quella benda era una

nome Karkarah, che

cinta

soleva reggere

il

oife-

Le Sacre Scritture degli Ebrei

fascia di stoffa per cingersi

aveva dimenticato di

zioni d'asta. Egli

la

bottino fosse propriet

il

'Amr, che diresse anche

dal mucchio una

venduto al migliore

restituite,

venne severamente osservato e

tangibile,

sole,

messo

due giorni tutto fu venduto, perch

rente. In

Farwah

Compagni, dovettero essere puntualmente


Di questo gruppo venne ora fatta la

solo.

di

fuoco infernale.

cavallo,

Un

opera-

Profeta

gU

ri-

negro per

quando Maometto montava

un mantello, che faceva parte del bottino bench morisse poclii giorni dopo, ucciso durante la seguente campagna di Wadi
al-Qura, fu da Maometto classificato fra i dannati nell'inferno a causa del
in sella, cerc di nascondere

vestito sottratto.

non

Nella divisione della

preda.

Maometto diede ordine

fosse lecito scambiare oro o argento in sbarre

coniato

(dzahab, fiddah),

se

(t i

r)

clie

con oro o argento

non pesando esattamente

le

due quantit,

ovvero scambiando oro grezzo con argento coniato e argento grezzo con

monete

d'oro, e viet

severamente

lo

88.

scambio a semplice stima (Him,

Wqidi

759, 7()5;

9a^ar,

Athrr,

39.

per

il

('),

compenso

di al-

delle privazioni di quella spedizione e

partecipato a al-Hudaybiyyah, e fra

tutti dinanzi allo


altri,

una diecina

essi,

erano battuti insieme con

si

E al a dz uri,

accompagnato nella spedizione

avute in quella circostanza. Nondimeno anche

e due schiavi, che

Midgham

Khamls, II, 60-61, 65).


Maometto volle che avessero una

contegno tranquillo ed obbediente tenuto da

d^elusioni

129-130;

III,

quali lo avevano

forse por

16 e segg.

lin.

803, no. 1968;

III,

Nella divisione della preda.

parte tutti quelli,

Hudaybiyyah

Bukhari,

170;

li,

1584,

I,

ove lo scliiavo negro ucciso detto

non Karkarah

VIid'am] e

[le altre fonti:

34;

Wellh., 281-282; labari,

1060, no. 2652,

I,

38-40.

H.

7. a.

amare

che non avevano

Madlnah

di Ebrei di

musulmani, ebbero doni per

generosit del Profeta. Alcune donne musulmane, venti in tutto, interven-

nero alla spedizione, ed una di

moglie di 'Asini

esse, la

'Adi, partor

b.

una figlia in Khaybar. Lo scopo principale di queste donne nel venire


a Khaybar era di assistere i feriti, ricucire gli otri, e attendere alle faccende dei
mariti e dei fratelli; fra i nomi menzionati, abbiamo quelli di Umayyah bint
Qays ibn al-Salt, che fece una parte del viaggio da Madlnah a Khaybar sullo
stesso camelo di Maometto, e, se dobbiamo credere alla tradizione, gli macchi
perfino

perfino la sella con


la

suoi corsi mensili, venutile

Waqidi Wellh.,

marcia (Hisam, 768;

abbiamo menzione, furono

umm

al-Ansariyyah,

la

Sinan, e

improvvisamente durante

283).

moglie di 'Abdallah

umm

tino

ricevettero regali dal Profeta,

(Wqidi Wellh.,
Nota

1.

altri

(Tabari,

40.

ma non

284; Tabari,

I,

'Abdallah

b.

Quando

di lotti

b.

Haram,

ma

venne finalmente

si

lotti

fermato alcuni. Zayd

Nota
mente conto

II,

1.

b.

Khamis,

lui

il

lotti nel bot-

II,

59).

ma non

alla spedi-

Profeta assegn un lotto come a tutti

61;

alla divisione eifettiva del


il

bottino,

si

fece

come

danaro

al solito

III,

Khaldun,

cavalU 200, e

lotti distribuiti

128,
II,

il

testo

App.

cosa notevole che nel concedere

della purezza di

un cavallo (').
non 300 come hanno af-

Thabit diresse l'operazione materiale di consegnare

suo lotto; in tutto

dii'itto

per ognuno, che aveva menato con s

Wellh., 285; Bukhari,

Khamis,

al-'Ala

eguale a quello dei combattenti, calcolando un lotto per

Gli uomini erano in tutto 1400,

il

umm

cui

1589).

ogni pedono, e tre

ad ognuno

Unays,

di

campagna. Tutte queste

ebbero

1586;

I,

ricavato dalla vendita all'incanto di tutto

un numero

donne

sola persona che fu presente al trattato di al-Hudaybiyyali,

La

zione di Khaybar, Gabir


gli

b.

altre

'Umarah, ognuna delle quali ha lasciato

tradizioni sulle sue esperienze personali durante la

donne

Le

sangue dei cavalli

furono 1800

ha per errore

il

('^)

(Wqidi

numero 114;

38).
i

lotti ai possessori di cavalli si

tenesse severa-

che non venisse ammesso

godimento dei

stessi, e

al

H.

7. a.

40, 41.

non era intervenuto con un cavallo di puro sangue arabo. Alcuni per aifermano, che
prima delle grandi guerre di conquista non esistessero in Arabia altro che cavalli di puro sangue arabo

tre lotti, chi

(W a q

1 1

h., 286).

Le

fonti non dicono a quanto ammontasse il valore di ogni singolo lotto:


per di calcolarlo. Se il quinto preso da Maometto valeva 8000 quintali netti all'anno (cfr.
gli altri quattro quinti dovevano sommare incirca 32.000 quintali di generi ovvero circa
all'anno per ogni lotto, e calcolando il quintale a 40 franchi circa si avrebbe per ogni lotto
netto annuo di quasi 800 franchi, che per quei tempi e quei luoghi equivaleva a pi di

Nota

2.

somma

quella

Terminata

alla spartizione

lotti fu

a sorte

1).

un reddito
dieci volte

lotti di circa

al-Katbah

equivalessero al quinto e

lotti l'una,

Maometto

e di al-Siqq, perch

le

si

estese

per soltanto

decise che tutte le terre di

tenne per

vennero poi conosciute con

fu-

eguale reddito, e sopra ogili

messo un sorvegHante. La divisione

Natah

[^)

Khaybar. Esse

(del reddito) delle ricclie terre di

alle terre di

cento

nota

Maometto procede

la divisione della parte mobile,

rono suddivise parimenti in 1800


cento

42,

18 quintali

tempi nostri in Europa.

ai

41.

possibile

s.

Le

seguenti

diciotto parcelle di

nomiQ:

'Asn

(1)

b.

'Awf (4) Talliah; (5) banu Saidah; (6) banu al-Naggar:


(7) banu Harithah
(8) banu Aslam e banu Ghifar, nella quale settanta lotti
andarono ai primi e trenta lotti ai secondi; (9 e 10) banu Salamah, il sopraintendente delle quali fu Mu'adz b. (rabal; (11) 'Ubaydah; (12) banu
TJbayd; (13) banu Aws, che aveva nomo anche Laflf, e che, messa all'asta,
fu comperata da 'Umar; (14) al-Zubayr; (15) Usayd b. FTudayr; (16) banu
al-Harith, soprain tendente della quale fu ibn Hawahah; (17) banu Bayadah,
'Adi; (2) 'Ali; (3) ibn

sopraintendente della quale fu Fai-wah; (18) Na'im, cosi detta dal

nome

del

suo antico proprietario ebreo, Na'im, gi padrone anche del castello di Na'im,

campagna (cfr. 16). Chi voleva, ebbe il diritto


di vendere il proprio lotto, e di tale facilitazione non pochi vollero valer.si. Oltre
all'intiera parcella no. 13, che fu comperata da 'Umar b, al-Khattab, Maometto comper il lotto di un ghifarita, e Muhammad b. Maslamah si comper

menzionato durante

di

100

corso della

Aslamiti

lotti degli

ladzuri,

il

26,

(W a q i d i Wcllh.,

met

luogotenenti musulmani,

mani.

Il

il

1588;

I,

B a-

vai'iante:

nawa-ib,
suo lotto

come

divise

l'altra

gli altri

met,

fra

nel gruppo

di

musulquelU di

venne invece considerato come waqf (wuqifa)


fu indemaniato, o trasformato in mano morta; Athir, II, 171;' cfr.

Natah
ossia

Profeta ebbe

di

T ab ari,

Maometto divise tutto in 36 parcelle


queste assegn agU abitanti di Khaybar ed ai

ha una leggiera

lotti l'una:

285;

e di Slqq; al-Katlbah

precedenti 33 e 34, e 13.


Nota

1.

Baladzuri

Secondo

H.).

Baldzuri

(26, lin. 3) detto

e fossero quindi

a.

(25) nel quinto di al-Katibah era incluso Sulilira. Altrove,


che WatTl.i e Sulilim facessero parte dei ' destinati ai musulmani
;.

computati con al-Natiih e al-Slqq.

Abbiamo trascritto la lista quale si trova nel testo di al-Wilqidi, ma bene aggiuntrova certamente fuori di posto in questo luogo: essa quella territoriale fatta ai
tempi di 'Umar: Maometto divise a sorte soltanto i redditi, come Baldzuri {2fi, lin. 4-5, chiara-

Nota

2.

gere che essa

si

40.

7. a.

mente afferma, mentre 'Umar divise

raqaba). L'ordine nel


probabilmente del califfo 'Umar (cfr.

4(5

1(6 voce

sen conviene che

H.

S 41, 42.

la propriet del suolo, raqabali (cfr. Baliidzuri, Glossarium


quale sono messi questi lotti, e la loro nomenclatura, sono perci
13. a. H.). Cfr. Wqidi Wellh., 285, nota 2, ove il Wellhau-

senso di al-AVqidi porta alla conclusione che

il

Kh aybar

venisse considerata

come

fawda
nomi

o bene comune dei musulmani, e che si dividessero perci soltanto le rendite. Sull'origine dei
delle singole parcelle, nulla sappiamo dalle fonti.

42.

come

Tutto intiero

quinto a lui spettante.

il

siderevole, secondo

che rendesse circa 8000

nawali

di

(i

wasq

vide a soccorrere tutti

wasq

vette 80

sotto

cfr.

la met.

una nota

forma

wasq

ebbe 200
gli

Con questo

Maometto prov-

(cfr.

di

Sa ad,

il

tahb ebbe 5

wasq

poveri in genere.

lui rice-

ma secondo ibn Ishaq, 'A'isah


ebbe 200 wasq di datteri, il geUsamah

figlia di

Maometto,

Zayd ebbe secondo

b.

wasq, di clu 50 di grano e 50 di noccioli di


resto di datteri umm Rumaythah bint 'Umar b. Hasim b. al-Mutwasq di grano, o, secondo ibn Ishaq, 40; al-Mqdad b. 'Amr ebbe
;

ed

di grano,

il

terreno che dava questo reddito fu poi comperato

wasq;

100

'Abd Manaf, 30
50 w a s q suo
;

wasq

Ilyas ebbe 50

al-Muttalib

Hind

Talib,

b.

40

(jra'far b.

abi Talib ebbero 50

wasq;

Makhramah

b.

sua sorella
b.

'Aqll

wasq;

abu Sufyan

b.

Muttalib

b.

b.

al

508, no. 8585); suo fratello abu Nabiqah,

50

wasq;
;

suo fratello Qays, 50

Rukanah

b.

wasq,

wasq;
wasq; ibn

'Abd Yazid, 50

Safiyyah bint 'Abd al-Muttalib, 40

ebbe 30

'Ubajdah

wasq;

al-Salt

II,

wasq;

abu Bakr ebbe 100

'Abbad, e sua sorella Hind, ebbero 30

Buhaynah

{sic),

wasq;

40

abu Qays

(Hagar,

b.

wasq;

Vili, 27, Hn. 24);

talib,

figU di

secondo ibn Ishaq

Uthatliah

b.

ha

fratello al-Qasim,

wasq

oppure 30
Mistah

al-Harith b. 'Abd al-Muttalib ebbe 100

b.

al-Harith,

di grano,

Vili, 17, Un. 20);

TaUb ebbe 140 wasq;

abl

Rab ah

b.

orfani

gli

grano e Fatiniah, sua moglie e

da Mu'awiyyah per 100,000 d


b.

reddito

pensione annuale, ogni moglie di

di

sa'Q

1000

uni 150, secondo gli altri 250

datteri, e

15

wasq

di grano, e

calcolava

286, nota 1): di

in particolare ne ebbe 200, lo zio al-'Abbas

nero 'Ali ebbe 100

3000 sa'

si

delle distviljuzioni .fatte dal Profeta in

wasq

20

di datteri e

in Arabia, vale a dire

Waqidi Wellh.,

parenti propri,

Nelle fonti abbiamo anche

questa circostanza

tempo

di datteri,

noccioli dei datteri?

Maometto percepiva

tutto ci

reddito di questo territorio era molto con-

Il

concetti di quel

da Maometto

territorio di al-Katlbah fu preso

il

wasq

(cfr.

Saad,

bint al-Aratt (bint al-Harith, secondo ibn Ishaq)

wasq;

umm

al-Harith,

Sana ah bint al-Zul^ayi- b. 'Abd al-MutHakam, 30 wasq; al-Husayn, Khadigah,


ebbero 100 wasq; umm Hani bint abi

sua sorella (xumanah, 30

abu Arqam, 50 wasq; 'Abd al-rahman b.


40 wasq; ibn abi Khunays, 30 wasq;
figli, 50 e 40 wasq; Numaylah al-Kalbi
41,

wasq; umm

Talib, 30

wasq

abi Bakr, 40 w a s q abu Basrah,


'Abdallah b. Wahb e i suoi due
;

dei

banu Lay th, 50

wasq; umm
6

7.

4-2.

Hablb bint
hayyisah

wasq

30

-ahs,

Mas'ud, 30

b.

\v

a. H.

Malku, o Malkan

figlia di Husayii b. al-Haritb, ebbei'o 100

wasq

Yazld, 60

un

Hind, 30

wasq; 'Ugayr

Hamnah

bint G-ahs, 30

Wellli.,

h.

wasq; umm

287;

was

il

Baladzuri,

bayr

zia del Profeta, ebbe


b.

(3)

umm

(4)

Safiyyah e

40

wasq;

(8)

(xumanah,

(5)

umm

(k

b.

'Abd

Nu'aym

al-Arqam, 50

il

nome

b.

wasq;

infine, dice ibn

775-776

accenna sommariamente

25-28,

ab a k

aggiunge:

11,

wasq;

40

alle

di al-'Abbas e aggiun-

Ij

(1)

ibid.,

an

th a b

figlie di
Il

Umaymah

a n)

(^).

bint 'AVjd

al-Mut-

Kn. 20 (2) Duba'ah bint al-Zu-

wasq

ibid., 32,

wasq;

ibid., lin.

Un.

5 e 9

al-Zubayr sorelle delle due precedenti, ebbero ognuna

14 e 20 e

ibid., lin.

w a s q(^) (Hisam,

al-Hakam, sorella della precedente, ebbe 40

1.

wasq

wasq;

'Abd al-MuttaHlj, cugina del Profeta, ebbe 40

Nota

Muima

Profeta fece la concessione ai banu al-MuttaKb con un docu-

mento scritto ed autentico


S a a d, Vili, 31, lin.
talib,

umm

al-Zubayr, 40

Maometto concesse 700

'Ubayd

figli di

Meikhramah. 30

pensioni, includendo nel breve novero anche

gendo che

c[

'Abd Yazid, 30 wasq;

b.

Ishaq, alle propizie mogli

Waqidi

Aws

figlio di

wasq

'Abdah, 30

b.

'Uba5^dali b. al-Harit]i, e

di

le figlie

.33

lin.

(6)

umm

Hani,

abu Talib, ebbero ognuna 40 o 30

(7)

umm

wasq

Tlib e

(f) (^).

peso di un sa' di circa Kg. 2,11872 (cfr. Sauvaire J. A., 1886, tomo VII, 394
eguale a GO sTi', di circa Kg. 192,80.%2 (cfr. Sauvaire J. A., 1886, tomo VITI,

e segg.),edel

wasq,

27i5 e segg.):

ambedue sono misure

capacit.

di

Il

reddito totale di al-KatTbah equivaleva quindi

grano e quintali 21 di ossi di


Siccome la met andava agli Ebrei, Maometto disponeva di poco meno di 8000 quintali di
generi all'anno. Nessuno mai in Arabia Centrale aveva posseduto una rendita tanto ingente (cfr. 46).
Abbiamo messo insieme questa lista, fondendo in una sola quella di ibn Isbaq e
Nota 2.
quella di al-Waqidi, ma i due elenchi non sono eguali ognuno ha nomi e cifre, che non corrispondono
esattamente con l'altro: la lista di ibn Ishaq d un totale di 28;i0 wasq, mentre, quella di al- Waqidi
d 2850 wasq, e la nosti-a, che fonde in una sola le due precedenti, d un totale di 3260, o 3270, o
3370, o 3406 a seconda delle varianti che si accettano. Sappiamo poi che il reddito netto di al-Katibah
era di 4000 wasq e di 2000 sa', sicch, come vediamo, al Profeta rimaneva un margine cospicuo
nonostante le numerose pensioni distribuite, ibn Ishaq ha anche conservata copia di un documento di
cessione di redditi di Kh aybar a vantaggio delle mogli, e di altri, documento, il quale contraddice in
vari particolari la lista precedente delle pensioni (cfr. H i . m, 776, lin. 8). Non inutile infine di
osservare, che nella lista certamente pi antica di ibn Ishaq, manca il nome di al-'Abbiis, che si trova
invece in quella di al- Waqidi, nella quale sono maggiormente sensibili le influenze abbaside del secondo secolo della Higrah. E noto infatti che 'Abbas divenne musulmano solo un unno dopo la presa
in nostra misura, a circa quintali 16,425 di datteri, circa quintali 64 di
datteri.

.s

di

Kh aybar.
Nota

3.

Percorrendo questo elenco

personali, attribuiva

diffondesse

privilegi

una specie

speciali

ai

di diritto particolare,

di nomi constatiamo il fatto, che Maometto, per ragioni sue


membri della sua famiglia, quasich la missione divina
anche sugli altri membri della famiglia. Vediamo cosi messe

concetto dinastico estraneo alle tendenze democratiche degli Arabi, ma ohe


giorno doveva trionfare sul mondo musulmano e menare al potere gli 'Abbsidi. La conMaometto fece nascere gi in quei tempi speranze e pretese, che superavano quanto il
Profeta stesso voleva concedere ai congiunti, al-WHqidi ci fornisce infatti un prezioso particolare:
al-Fadl b. al-'Abbs, e 'Abd al Muttalib b. RabT'ah b. al-Harith, dietro istigazione segreta dei loro
le

prime basi

di

quel

pure un
dotta di

padri, si presentarono al Profeta, e chiesero l'amministrazione della tassa dei poveri,


la quale, per

il

modo come

un istrumento potente

al-sadaqat,

un lucrosissimo impiego per chi l'amministrava, ed


guadagni poco onesti. La domanda dei due parenti sembr

era diretta, costituiva

di corruzioni e di

tanto spudorata allo stesso Maometto, che

egli,

nonostante tutto

42.

il

debole per la propria iamiglia,

7. a.

H.

S 12, 43.

volle acconsentirvi; ebbe parole dure per i due giovani e disse che gli uffici pubblici non potevano considerarsi come prebende, o benefizi, della sua famiglia. Fece per la voce grossa pi che non
sentisse, e volendo pur compensare o saziare l'ingordigia dei suoi, trov due mogli per i due giovani
e ne costitu la dote sul quinto di Kh aybar. al-Fadl si prese la figlia di Mahmiyyah al-Zubaydi, e 'Abd
al-Muttalib la figlia di ab Sufyiin b. al-HSrith. In tal modo egli sper di aver accomodata ogni
e 1 1 h., 288). Questo fatto devesi per rimettere forse a un'epoca un poco posteriore.
cosa (W a q d i
Nota 4. La cupidigia ingenita della razza araba viene molto palesemente alla luce a proposito

non

Khaybar, e in ispecie nelle notizie sul godimento delle predette rendite; i tradizionisti
hanno voluto perci conservare alcuni particolari sulle medesime e spiegare che abiJ Bakr, 'Umar e 'Ali
dedicassero le rendite di Khaybar a soli scopi di beneficenza e non per proprio uso. La cessione
per di questi redditi presi dal quinto del Profeta, fu un atto arbitrario del medesimo, non convalidato da una sanziono divina, sicch venne in seguito rispettata per una venerazione ben naturale di
della presa di

tutti gli

ordini lasciati dal Profeta, di qualunque genere essi fossero,

dimostra, che nei tempi succe.ssivi non

ma

il

contesto della tradizioni'

seppe bene fissare che genere d pcssesso o di diritto fosse.


tentasse di indurre ibn 'Abbas e gli altri a rinunziare alle rensi

Sappiamo per esempio, che 'Umar


dite di Khaybar, senza per riuscirvi, perch

poggian-

tutti insisterono sulla validit del loro diritto,

quale continu a pagare le pensioni di Khaybar anche agli


eredi dei suoi parenti defunti. I tre califfi abi Bakr, 'Umar e 'Utbmn dovettero perci adottare il
medesimo sistema e considerare lo pensioni di Khaybar come un vero possesso inalienabile dei primi
dosi

sulla condotta

stessa del Profeta,

il

usufruttuari. Esistono per alcune tradizioni, secondo le quali

'Umar non

volle riconoscere l'inalienabi-

ne ritirava la medesima
a vantaggio dell'erario e la toglieva agli eredi (W a q i d i "W e 1 1 h., 288-289). Queste contradizioni provano quanto fossero vaghe talvolta le disposizioni del Profeta, il quale trovava comodo per i suoi scopi,
di agire arbitrariamente senza dare spiegazioni o giustificazioni, quando poteva farne a meno. Le rivelazioni venivano fuori soltanto allorch l'opinione pubblica, turbata da qualche evento, richiedeva una
conferma divina delle decisioni prese dal Profeta.
Nota 6.
Y a q vi b i (II, B7)'riporta una notizia, che manca nelle fonti pi antiche, e che perci
si deve accettare con qualche maggior riserva: Maometto cio, venne a sapere, mentre terminava la
divisione del bottino di Khaybar, che in 'Makkah esisteva grande miseria per una prolungata siccit,
e scarsezza di viveri. Riun perci il sopravanzo del bottino, lo affid a 'Amr b. Umayyah al-Damri
e gli ordin di recarsi con esso a Makkah e di consegnare ogni cosa ai tre capi Qurays, abfi Sufyan
lit della pensione, e

quando cessava

di vivere

uno

dei titolari della pensione,

'

Umayyah

b. Khalaf, e Sahl (Suhayl?) b. 'Amr, affinch questi facessero la divipi indigenti. Safwiin b. Umayyah e Sahl b. 'Amr non vollero accettare il dono
del Profeta, ma abu Sufyan b. Harb non fece alcuna difficolt, accett tutta l'offerta di Maometto e
cur in persona la distribuzione dei soccorsi ai pi poveri fra i Qurays.
b.

Harb, SafwSn

b.

sione della roba fra

Elenco dei Musulmani uccisi a Khaybar (').


Durante la spedizione di Khaybar perirono
. 43.

seguenti

Com-

pagni (Lista di m Ishaq):


(1)

abu Yazid EabT ah b. Aktam (Aktham) b. SakhTrah (Sakhbarah) b. 'Amr


b. Lukayz b. 'Amir b. Ghanm b. Dudan b. Asad b. Khuzaymah, alAsadi,
hallf, o confederato, dei banu Umayyah, presente alla battaglia di Badr, nel 2. a. H. ed a tutte
le spedizioni successive, rimase ucciso durante la presa di una delle fortezze di al-Natah. 11 suo
uccisore fu al-Harith al-Tahudi. Quando mori aveva trenta anni (Hisam, 768; Hagar, I, 1036,
no. 2677;

(2)

Thaqif

Athir Usd.,
b.

'Amr

b.

Il, 165-166).

Sumayt.

Ghanm b. Diidan b. Asad b. Khuzaymah, ed era h a 1 T f, dei


banu Umayyah, presente a Badr insieme con due suoi fratelli, Madlag e Malik fu ucciso da un
ebreo, AsTr b. Riziim. al-Waqidi lo chiama Thaqaf (Hagar, I, 412, no. 9B5; Hisam, 768;
A th I r Usd., I, 246, ove detto che, secondo alcuni, morisse invece a Uhud).
apparteneva alla

tril> dei banii

(3)

Rifah

b.

Masruh

della trib dei banii

gar,

1,

(o

Asad

1063, no. 2664;

Masmuh, o Musamrakh),
b.

Khuzaymah,

Athir Usd.,

hallf,

II, 185).

al-Asadi,

dei banvi

'Abd ams

(Hisam,

768;

Ha-

'Abdallah

(4)

al-Hubayb

b.

b. GHiiyarali, dei
1 i

'Abd al-rahman
Usd., Ili, 207).
tello

Bisr

la

f dei

b.

ma

H.

al-Hablb)

(o

banu Sa'd

banu Asad,
li
dice ucciso a Khaybar,
a

(5)

a.

7.

43.

madre

b.

Uhayb

b.

Wuhayb)

(o

lo

Suhaym

Layth,

del quale apparteneva appunto ai

al-Waqidi

b.

annovera fra

Haga

al-Hubayb (Hisam, 768-769;

r,

banu Asad. ibn Isbaq

Uhud

gli uccisi di

909-910, no. 9373;

II,

lo

insieme con suo fra-

Athir

ai-Bara b. Ma'rur b. Sakhr b. Sinan,

b.

Salamab b. Sa'd, un ramo dei Khazrag di Madinab, il quale era stato presente al
Convegno di 'Aqabah insieme con il padre (cfr. Introd. 344, no. 80), si era battuto a Badr ed
aveva fatto tutte le campagne di Maometto. Egli mori a Khaybar per veleno inghiottito, mangiando la carne avvelenata di pecora (cfr. prima 38) (Hisam, 769; Hagar, l, 304-305, no. 650;
AthIr Usd., I 183-184).
dei banii

(6)

Fudayl

al-Nu man, al-Ansari, ai-Salami,

b.

secondo ibn Ishaq, peri a Kh aybar, ma al-Waqidi non trov il suo nome nelle genealogie dei
banu Salamali e suppose perci che potesse essere un errore per al-Tufayl b. al-Nu'man b. Kh ansa
b. Sinan. Questi (Tufayl) difatti menzionato da Milsa b. 'Uqbah fra i Compagni presenti a

Khaybar (H
(7)

Mas'ad

b.

il

Hagar,

m, 769;

Sa'd b. Qays

III, 414-415, no. 1121;

Khaladah

b.

(o

Athlr Usd.,

IV, 184).

(raladah) b. 'Amir

b.

Zurayq,

al-Ansari al-Zuraqi,
secondo Miisa b. Uqbah, fu presente alla battaglia di Badr, e ibn Ishaq conviene in ci: la
sua morte a Ivhaybar, affermata da ibn Ishaq, per contraddetta da al-Waqidi, il quale dice
che morisse in Bt Ma'unah (cfr. 4. a. H., 5) (Hisam, 769; Hagar, III, 837, no. 2060;
,

A th
(8)

Usd., IV,

Mahmud

358).

Maslamali

b.

Salaniah

b.

al-Awsi al-Harithi,
Muhammad

Khalid

b.

Magda'ah, al-Ansari

b.

[f 46. a. H.] e halif dei banu *Abd al-A5hal;


Uhud, all'assedio di Madiuah ed alla spedizione di alHudaybiyyah. Fu ucciso, come noto, da una pietra di molino fattagli cadere sul capo
dall'ebreo Marhab, presso alla fortezza Na'im di Khaybar. Mori dopo tre giorni di sofferenze,
perch la pietra gli aveva fracassate le ossa della testa. Fu sepolto nella stessa fossa con 'Amir
h. al-Akwa' (H i s a m, 768-769; Hagar, III, 787-788, no. 1934; Athlr Usd., IV, 333-334;

fratello del celebre

b.

Maslamah

egli era stato presente alla battaglia di

cfr.

16).

abu Dayyah

(9)

Thabit

b.

banu 'Amr

dei

b.

al-Nu'man

manca

in

Hagar;

Thribit

b.

al Nu'niiin b.

secondo

b.

Umayyali
Uhud

Imru'alqays,

b.

(H m, 769;
V, 233, il suo nome era: al-Nu'man (o 'Umayr) b.
Imru-alqays al-Ansari al-Awsi.

'Awf (Ansar): presente

b.

a,

Badr, a

ed alle altre spedizioni

Athlr U s d.,

Umayj-ah

b.

(10) al-Hrith b. Hatib,


si

trova nella lista di ibn Ishaq (HisTim, 769) e di al-Waqidi


di Badr, appartenente alla trib dei ban 'Amr

uno dei guerrieri

Athir Usd.

(Waqidi
b.

'Awf,

We

ma

in

1 1

h., 289),

Hagar

come

(I,

564-

troviamo due al-Harith b. Hatib, ambedue


morti molti anni dopo Maometto: uno sarebbe stato qura-^iita e l'altro si sarebbe battuto a Siffln nel 37. a. H. Abbiamo perci in questo caso qualche errore di nomi.

566, no. 1386, 1387) e in

(11)

'Urwah

b.

Hurrah

banu 'Amr
Athr Usd).

dei

(12)

Aws
dei

b.

b.

b.

(I,

322, 323),

Surqah,

'Awf (Hisam,

769;

Hagar,

II,

1136-1137,

no.

9889:

manca per

al-Qa-id (o F'id, o Fatik, o Fakih),

ban 'Amr

b.

'Awf (Hisam, 769; Hagar,

44.

I,

171-172, no. 345;

Athlr U s d.,

I, 148).

in

7.

Unayf

(13)

H.

a.

43.

Hubayb,

b.

ban 'Amr b. 'Awf (Hisain, 769; Hagar, I, 153, no.


chiama Unayf b. Wrril e dice che cadesse ucciso dinnanzi
Usd., I, 136, ove fatta menzione di un Unayf b. hubayb,
dei

Wq

299).

al

e di

Wellh.

N'im

castello di

uu Unayf

b.

(289), lo

(cfr.

A th I r

ambedue

"W-ilah

uccisi a Khaybar).

(14)

Thbit

Athlah, al-A.nsri al-Awsi,

b.

ban 'Amr

b.

'Awf (Hi Sani,

769;

Hagar,

I,

(15) Tal hall,


dei band 'Amr

b.

'Awf (Hi sani,

769;

Hagar,

II, 693, no. 8768).

dei

385, no. 866).

(16) 'Uniarah b. 'Uqbah b. Harithah, al-(ihifri,


ucciso da una freccia (H i s a m, 769; Hagar, II, 1228, no.
(17)

'Amir

10086, e 1229-1230, no. 10088).

Siiian b. 'Abdallah b. Qusayr, al-Aslami, detto ibn al-Akwa',


Halamah b. 'Amr b. al-Akvva'. Moti d'una ferita inflittasi da s durante la mischia.
Era poeta (Hi.sam, 756, 769; Hagar, II, 621-622, no. 8870; A th I r Usd., Ili, 82).
b.

zio paterno di

(18)

al-Aswad
o

il

Usd.,
(19)

al-Ea'i,
che aveva

pastore negro,

nome Aslam (Hisam,

Hagar,

769;

I, 71.

no. 130;

Athir

76).

I,

Mas'ud

b.

Rablah

'Aiur

b.

dei ban5-l-Qarah, detto anche

Mas'ud

b.
b.

Sa'd
'Amir

b.

'Abd al-'Uzza,

al-Qari,

Eabl'ah, si era convertito all' Islam nei prinella casa di Dar al-Arqam (cfr. Introd. 263):
b.

missimi tempi, prima che Maometto entrasse


fuggi a Madinah, fu unito in fratellanza con 'Ubayd b. al-Tayyihan (cfr. 1. a. H., 60), e fu
presente a Badr. Secondo abii Ma'sar, per, egli mori nell'anno 30. H. ibn Hisam completando
l lista di ibn Ishaq, lo dice per morto a Khaybar, affermando che fosse h a 1 1 f dei banu Zuhrah (Hisam, 769; Hagar, III, 836, no. 2055 ove ignorasi la sua morte in Khaybar; lo
stesso in A th i r Usd., IV, 357, che lo dice morto nel 30. a. H.).

Aws

(20)

dice
in

Qatadah,

b.

dei bani

'Amr

morto a

AthIr

La

b.

'Awf

Kh aybar

(Ansar), aggiunto alla lista di ibn Ishaq da ibn

su autorit di ibn Ishaq

(Hisam,

769;

Hagar,

Hisam ibn Hagar lo


172, no. 346; manca
;

I,

Usd.).

stessa

lista

si

Waqidi

trova anche in

Wellh.,

289, con

le

se-

guenti aggiunte e modificazioni:


(21) 'Adi b.

anche

Hurrah

Hagar, H,

TTablb, forse

b.

Suraqah, al-Balawi, un hallf degli Ansar

1123-1124, n. 9856; Athir. Usd.,

una versione diversa del

Ili, 398).

Aws

b.

Lo schiavo negro Yasar,


Un uomo dei banu Asga'. Nella

no. 12. (23)

una versione diversa del no. 18. (24)


lista di al- Waqidi mancano per i numeri 11, 12, 14, 15,
ambedue sono concordi nel fissare a circa una ventina
forse

nella spedizione di

(22)

(cfr.

Khaybar. Siccome tutta

la spedizione

vediamo che
morti musulmani

sicch
i

dur pi di un mese

mezzo (cfr. Waqidi Wellh., 275), possiamo concludere, che la resistenza


degU Ebrei fu molto poco sanguinosa e relativamente facile a superare.
e

Nota
d

le

1.

Sprenger

(III, 273), dice che gli

fonti.

45.

Ebrei uccisi fossero 903, ma, come al

solito,

non

44.

anche
(1)

H.

7. a.

44, 46.

Nella raccolta biografica di ibn Hagar troviamo menzionati

Compagni morti a Khaj'bar:


Hurrah b. Suraqah, al-Balawi,

seguenti

(jrudayy h.

half, o ooniederato, dei banu 'Amr b. 'Awf (Ansar),


zione di Kh aybar (H a g a r, I, 468, no. 1108, forse lo

A tb
(2)

stesso del no. 21 del prec.

manca

in

U s d.).

peri insieme con suo padre nella spedi-

Eif'ah b. 'Abd al-Mundzir

Eifa'ah

b.

Zanbar

b.

b.

Zaj^d

Uniayyah,

b.

al-Ansari, al-Awsi, o Rifa\ih b. Zanbar.


fratello di Miiba.sar [f 2. a. H.] e di abii Lubabah Basir
ultimo, fu
successive,

e talvolta confuso da alcuni con questo


presente al Convegno celebre di 'Aqabah, alla battaglia di Badr ed alle spedizioni

ma

1061, no. 2655;

(3)

Sulaym

Thabit

b.

Khaybar (H a g a

trov la morte durante la spedizione di

Athir

r,

I,

1059, no. 2650

TJsd., II, 183, ignora la sua morte a Khaybar).

b.

Waqs, al-Ansari,

secondo ibn al-Kalbi [f 206 a. H.], tu uno dei presenti alla battaglia di L'iiud, all'assedio di Madlnah, ed alla spedizione di Kh aybar. ove trov la morte (Hagar, II, 248, no. 7024; AthTr

Usd.,
(4)

II, 347).

Tha'labah

b.

'Anamah

'Adi

b.

Nabi

b.

'Amr

b.

b.

Sa-\vad b. Crhanm,

al-Ansari ai-Salami al-Khazragi.


combatt a Badr, fu presente alla 'Aqabah, e fu uno di coloro che spezz gli idoli dei ban Salamah Secondo alcuni fu ucciso da Hubayrah b. abi Wahb all'assedio d Madinah (a 1- Kh a nd a q), ma altri aifermano che perisse nella spedizione di Kh aybar (Hagar, I, 408, no. 944;
A th I r U s d., I, 244, lo chiama Tha'labah b. Ghanamah e dice soltanto che morisse durante
l'Assedio, due anni prima di Khaybar).
(5)

Unayf

b.

Wthilah,

rimase ucciso alla spedizione

di

Kh aybar (H a g a

r,

I,

153, no. 301); forse lo stesso del no. 13

del prec.

Khaybar.
hitorno a Khaybar era

Conseguenze della presa


45.
teresse

Il

conflitto

quanto essa poteva

una grande
influire sui

immediata importanza per

sull'esito della lotta e

non mancarono

babiht di vittoria degli Ebrei e

l'avvenire,

nuovi disegni del Profeta. Se dobbiamo

credere alle tradizioni riportate da al-Waqidi,

messe

stato seguito con vivissimo ii>

tutta l'Arabia occidentale e specialmente in ^Makkah, ove l'esito della

ixi

spedizione aveva anche


in

di

ilei

Makkani

fecero perfino scom-

quelli,

che sostennero la pro-

rimasta per memoria

loro alleati.

abu Sufyan, il pi avveduto e il vero capo dei Qurays, non


dubitasse del trionfo di Maometto. L'ardimento e la fortuna propizia giovarono ora grandemente alla causa musulmana ed aumentarono il nudel fatto, che

mero

dei

suoi

seguaci.

quella di al-Haggag

b.

Fra

le

celebri

'Hat al-Sulami al-Bahzi,

metto, mentre era ancora a Khaybar. e

tenne

permesso di tenere celata

il

possibile di riscuotere

conversioni di

numerosi

si

fece

il

quale

questo
si

musulmano,

periodo

present a

ma

crediti suoi in

46.

Makkah.

Mao-

chiese ed ot-

la propria conversione, affinch gli

fu

fosse

Egli aveva infatti

7.

una quantit

tli

45, 46.

H.

a.

Sulaym,

oro, proveniente dalle miniere aarilere del paese dei

Saybah bint 'Umayr b. Hasim. Per nascondere il suo vero intento, al-H.agjVag si pi'esent dunque in Makkali ed anunzi con apparente giubilo, che Maometto era stato completamente sconmentre l'evento veniva discusso e commentato in vario
fitto a Khayjar

e la teneva serbata presso la moglie

suoi crediti, ritir tutto

senso, al-Haggag,

con abile sollecitudine, incass

l'oro e si trov gi

a cinque giorni di cammino da Makkah, quando vi giunse

la vera notizia

della

Waq

h.

di

1 1

(289-290), con grande copia di particolari,

evidente di dimostrare

musulmano

ha per iscopo

al-'Abbs, lo zio del Profeta, fosse segretamente

come

bench vivesse

e,

Questa tradizione conservata in

Khaybar.

presa di

Makkah, seguisse con

in

vivo, affettuoso inte-

resse le vicende dell' illustre nipote. Perci dett che la falsa notizia data

da al-Haggag addolorasse
ludere a al-'Abbs;

lui la

IMusulmani in Makkah, e con ci

quindi

narra che al-Haggg rivelasse segretamente

si

su Khaybar.

verit

vuole al-

si

Tali

traccie

manipolazioni posteriori

di

tol-

gono molto valore ai particolari della tradizione (Hi sani, 770-772; Waqidi
Wellh., 289-291; Tabaii, I, 1586-1588; Athir, H, 170-171; Ya'qubi,
H, 57-58;

Khamis, H,

59-60;

Rendite del Profeta


46.
di

Khaybar, e

Taym

e di

80,000

wasq

III,

40, noia

(III,

278) fa

{cfr.

Lo Sprenger

Halab,

173-175).

2 ; 43
il

nota 1

2).

calcolo che dopo la spedizione

comunit ebraiche

la sottomissione delle

di

Wadi

al-Qura, di

segg.), il Profeta avesse ora a sua disposizione


un reddito annuale, che poteva ammontare a circa 20,000 o forse anche a

due quintaH

Fadak

(cfr.

(ossia quasi

di datteri e di cereali

afferma lo Sprenger)

(cosi

wasq, ossia
un uomo per tre

60.000 quintali). Dacch un

si

(^),

pu alimentare

deve concludere che

il

quasi
mesi,

Profeta fosse in grado di

6,000 uomini. Tale reddito fu quhidi un istrumento


validissimo per aumentare la sua potenza militare e per comperarsi la sottomissione di molti spiriti avventurosi, che affluivano a Madlnah da ogni

mantenere dai 5,000

ai

trib dei dintorni. Questi furono


dell'

mezzi, che pi contribuirono alla diffusione

Islam in Arabia. Le aride steppe d'Arabia sono

per teorie teologiche, e senza l'aiuto

il

materiale di tante ricchezze e senza

r influenza mihtare e morale che esse davano al Profeta,

mai

riuscito vincitore del

territorio pi sterile

l'

Islam non sarebbe

paganesimo antico.

Dalle cifre date nel 42 e note, risulta per che questo calcolo dello Sprenger debba
Nota.
essere esagerato, perch IChaybar, che rendeva netto 8000 quintali, era la regione pi ricca di tutte, e
quella che dava un reddito maggiore. Eitengo perci che la rendita totale netta di Maometto, som-

mando assieme anche


tali di

generi. Secondo

mezzo

quelle di
i

Tayma, Fadak

Wadi

al-Qura,

non possa aver superato


una rendita odierna

prezzi del tempo, ci doveva equivalere ad

di franchi in oro.

47.

di

32.000 quin-

un milione

7.

47.

Sottomissione di Fadak.
Oltre ai vantaggi
47.

trasse indirettamente

fama ogni
fin dai

anche

conquista,

iriateriali della

altri

d crescente, e della

H.

a.

materiali

morali,

Maometto ne

ri-

conseguenze della

potenza temuta delle sue armi. Infatti

egli,

primi giorni della sua venuta a Khaybar, sicuro forse dell'esito della

un cupido sguardo anche verso l'altra colonia ebraica


spediva come ambasciatore Muhayyisah b. Mas'ud, invitando

spedizione, rivolgeva
di

Fadak

(\)

gli abitanti

ad abbracciare

m questo caso,

l'Islam, in%dto che,

equivaleva ad

un ordine con minaccia di rappresaglie, se non era eseguito. In principio gli


Ebrei di Fadak accolsero molto male le proposte di i^Iuhayyisah, ma poi la
notizia della presa del castello di Na'im calm i loro spiriti bollenti. Gli Ebrei si
affrettarono allora a coprire Muhayyisah di piccoli doni, allo scopo di indurlo
a dimenticare e a non comunicare i loro discorsi poco rispettosi al Profeta.
Dopo molte trattative, impauriti alfine dalle notizie di Khaybar, mandarono
un ambasciatore a Maometto, il quale, secondo una tradizione, accett lo
condizioni di confisca totale di tutti
paese, ritenendo soltanto

sione

salve la

beni degli Ebrei, e

\ta e la libert.

avendo intanto Muhayyisah informato

(^),

il

l'

esilio

dal loro

Secondo un' altra ver-

Profeta che gli Ebrei di

Fadak fossero cos deboli da non poter resist^^re nemmeno a cento musulmani.
Maometto trasse perci tutto il vantaggio possibile da questa situazione, e impose agli Ebrei la cessione perpetua di met del reddito. Mentre i redditi di
Khaybar vennero considerati come la propriet comune di tutti i musulmani,
Maometto
perch
i redditi di Fadak furono dichiarati beni personali di
(*),

il

Profeta sostenne che la cessione di essi

ei'a

avvenuta a suo favore, senza

una spedizione contro il paese di Fadak (Hi sani, 764; Waqidi Wellh., 291; Tabari, I, 1583, 1589; Baladzuri, 29, secondo il
quale la missione di Muhayyisah a Fadak ebbe luogo dopo Khaybar ed afferma che il capo, ra's, degli Ebrei era un certo Yawsa' ibn Nun alYahudi. Maometto dedic le rendite di Fadak agli a bua sabTl, o pellegrini forestieri; Yaqut, III, 856-857; Athir, II, 171-172; Tanblh, 258;
Khamis, II, 57, 64, ove detto che Fadak si trovava a due o a tre tappe
daMadlnah; Halab, III. 171-172; cfr. a. 18. H.).
che

si

facesse

Nota
nah, entro

1.
i

Nota

2.

Yaq

il

dei fondi; cfr.

Fadak era un villaggio a due o tre giornate da MadTuna sorgente copiosa d'acqua, e di un grande numero di palme.

t (III, 8BB),

In questa tradizione, oltre alle due versioni contraddicontisi sui patti della resa di
importante che 'Umar riconoscesse gli Ebiei come proprietari della meti
quello che si detto a proposito di Khaybar, 33. 34.

Fadak, abbiamo

Nota

Secondo

confini del Higaz, ricco di

la notizia

Dacch il Profeta serb per s tutti i redditi di Fadak, la figlia FStimah, dopo la
appunto all'eredit di Fadak, ed a proposito di questa propriet ebbe la discussione ben nota con il califfo abu Bakr (cfr. 11. a. H., 193 e segg.). In seguito per, quando si estemorte

B.

di lai, pretese

sero tanto le conquiste arabe,


del Profeta,

quali erano 'Ali

il

b.

califfo

'Umar

abi Talib

ed

cred giusto di poter restituire la propriet

al-'Abbas

48.

b.

agli

eredi

'Abd al-Muttalib. Questi due litigarono

7. a.

fra loro por

possesso della terra: 'Ali sostenne che

il

Ftimah: al-'Abbas sostenne invece esserne

figlia

H.

ma

lui

il

47, 48.

Profeta l'avesse destinato al solo uso della


legittimo. Si

l'erede

rivolsero allora al caliifo

da giudice fra due uomini loro pari: Voi


sapete meglio di chiunque altro i fatti vostri a me basta di avervi consegnato l'eredit . I due pretendenti si divisero allora i beni per met. Pi tardi, quando divenne califfo 'Umar b. 'Abd al-'aziz
(nel 99. a. H.), questi ordin al suo luogotenente di Mndlnah di consegnare tutti i beni di Fadak ai
discendenti di Ffitimah (gli 'Alidi); poco tempo dopo il califfo Yazld b. 'Abd al-malik [f 105 u. n.| confisc ogni cosa agli 'Alidi, e gli Umayyadi rimasero in possesso di Fadak fino alla caduta della dinastia. Il calift'o 'Abbisida, abii-l-'Abbas al-Saffilb consegn le terre in mano ad al-Hasan b. al-Hasan
b. 'Ali b. ab! Talib, il quale ne cur la divisione fra gli 'Alidi. Durante la rivolta degli 'Alidi sotto
al califfo al-MansCr [f 1B8. a. H.], i beni di Fadak vennero di nuovo confiscati, e rimasero propriet
degli 'Abbnsidi fino al califfo al-Mahdi [f 169. a. H.], che li restitu agli 'Alidi. Il califfo al-Hadi [j 170.
a. H.], li confisc ancora ima volta, e solo al-Mamun [f 218. a. H.
li rese agli 'Alidi, dietro istanza
dei medesimi (Yriqt, III, 856); v. continuaz., 210. a. H..
'Uinar perch decidesse fra loro,

egli si rifiut di far


:

Wadi al-Qura

Ritorno a Madlnali: Spedizione di


48.

Maometto

si

accinse alfine a lasciare

Madinah passando per Wadi


Khaybar,

il

C).

Khaybar

al-Qura. Gi in Thibar

('^),

e a ritornare a

a sole

Profeta ardente di desideri, voleva consumare

il

miglia da

sei

suo matrimonio

per al 37 una versione diversa), e ne fu soltanto distolto dalla mancanza di tende ove giacere con l'ebrea, e dalla preghiera della

con Safiyyah

medesima

(cfr.

connubio a un

un poco pi lontano dal suo paese


nativo. Il matrimonio ebbe lujogo allora in al-Sahb, a dodici miglia, da
Khaybar (^), e tale fu Tardore del vecchio innamorato, che non volle aspettare l'arrivo delle tende, ma si fece costruire una specie di ricovero provvidi rimettere

il

con coperte e tappeti, sotto

sorio

sito

al

quale

nascose con la donna.

si

Il

matrimonio venne festeggiato con un banchetto, nel quale fu imbandita una


quantit di dattei'i, di kh a y s e di s a w i q, sopra una grande tovaglia di
cuoio

(*).

Da

Qura

(^),

mirando

leati di

al-Sahb Maometto pass per

in direzione di

Wadi

al-

alla sottomissione degli Ebrei abitanti in quella regione, al-

alcune trib arabe dei dintorni.

di voler resistere, e

uccise

Burma

una

uno schiavo negro

Grli

Wadi al-Qura,
Zayd al-Gudzami. Maometto schier i

freccia lanciata
di Rifa'ah b.

Ebrei sul principio fecero mostra

da una

delle torri di

suoi in ordine di battaglia, affidando lo stendardo suo a Sa'd b. 'Ubadah, e le


altre tre bandiere

giorno innanzi a
quali

si

nd al-Hubab, a Sahl

Wadi

Hunayf, e a 'Abbad

distinsero specialmente al-Zubayr, 'Ali e

mani

degli aggressori,

()

C).

primo

abu Duganah, e

tutti gli av-

Il

mattino seguente di buon ora la fortezza cadde

quali fecero copioso bottino.

nero di rimanere nel paese, coltivando


ossia affitto)

b. Bisr. Il

al-Qura fu passato in duelli fra Ebrei e musulmani, nei

versari Ebrei vennero uccisi.


nelle

b.

il

come

suolo

Grli

affittuari

Ebrei otten-

(m u a m a 1 a h,
'

Bast l'annunzio di questo nuovo trionfo delle armi musul-

mane, per domare anche

gli

Ebrei di

Taym

tomisero e pagarono la tassa per testa, (a 1-g a z


intendersi per nel caso presente

come semplice
49.

(^),

"

quali prontamente

sot-

y a, h da

[cfr. 12. a.

H., 39,

y y a h, o a
tributo

si

l-g

Su questo argomento dovremo


tempi di 'Uniar gli Ebrei di Fadak e
nota

H.

7. a.

48, 49.

6J.

Wadi

quelli di

al-Qura e di

Tayma

quei due luoghi erano ritenuti allora

ritornare in seguito; cfr. 15.

a. H.).

Ai

Khaybar dovettero emigrare, ma

di

furono lasciati nelle loro

come

facenti parte della

sedi,

Sii'ia,

perch

mentre

il

Higaz cominciava a mezzod di Wadi al-Qura (Waqidi "Wellh., 291-292;


Hisam, 766; Tabari, I, 1584; Baladzuri, 33-34, 35, pone la sottomissione di Wadi al-Qura nel -umada II, 7. a. H. Bukliari, III, 129; Yaqut,
;

IV, 878,

3 e segg., confemia che la conquista avvenne nel

lin.

Khamis,

e del pari in

II,

-umada

II

64-65).

Wndi al-Qura, ( la valle dei borghi >) la grande valle che si estende lungo il camNota 1.
mino, da Madmah alla Siria, era sparsa di villaggi ebrei ai tempi di Maometto: fece poi parte del distretto amministrativo di Madlnah (Yaqt, TV, 678).
al-Thibar il medesimo sito, nel quale, l'anno prima, 'Abdallah b. TJnays aveva asNota 2.

Usayr

sassinato l'ebreo

Nota
Nota

3.
4.

b.

Eazim (Yaqt,

I,

916, lin. 11 e segg.; cfr.

6. a.

H.

20).

ai-Sabba trovava a una tappa (rawhah) da Khaybar (Yaqut III, 437,


I particolari sul connubio con Safiyj-ah non coincidono completamente con quelli dati
si

lin. 5).

Queste ripetizioni e contradizioni sono molto frequenti nelle cronache musulmane.


Durante la marcia di ritomo a Madinah avvenne, se dobbiamo credere ad una tradizione tramandata da Asma bint 'L'mays, il famoso miracolo del sole tramontato, che ritorn sull'orizzonte pochi minuti dopo essere scomparso, per permettere ad 'Ali di compiere in orario la sua preghiera.
Il Profeta si era fermato in al-Sahba, una delle tappe fra Khaybar e Madlnah, ed essendo improvvisamente sopraffatto da una rivelazione divina, aveva dovuto stendersi a terra ed appoggiare il
capo nel grembo di 'Ali; la rivelazione venne lenta e penosa e cosi trascorse il tempo utile per compiere la penultima preghi; :'a del giorno, che deve essere fatta prima che scompaia il sole. Quando il
Profeta scopri che 'Ali per poterlo assistere non aveva pregato, ordin al sole, tramontato in quel
momento, di riapparire sull'orizzonte. Il sole torn indietro, si ferm sopra all' orizzonte, e quando
'Ali ebbe terminata la sua preghiera, si tuff nuovamente in occidente (Kh a m i s, II, 64). Questa tradizione un riflesso del racconto biblico di Giosu (X, 13; cfr. anche Isaia XXXVIII, 8, Abacuc, III,
11). Vedi Basset, La Sonia du cheikh El Bouniri, 1894, passim; Marraccius, Prodromus ad
poc'anzi al 37.

Nota

Alcorannm,

Nota
al-'Udzri,

il

5.

II, 270-272.
6.

Si dice che

capo,

sayyid,

il

Profeta concedesse in feudo (aqta') a Hamzah b. al-Nu'man b. Hawdzah


banS 'Udzrah, una superficie di Wadi al-Qura equivalente al tiro di
primo degli abitanti del Higaz, che si presentasse al Profeta con la tassa,

dei

una freccia, perch egli fu il


al-sadaqah, dei banii 'Udzrah (Baladzuri, 3B). Questo fatto, se vero, deve appartenere a un'epoca
un poco posteriore.
Nota 7. Il califfo Mu'awiyyah [j 60. a. H.] comper da un Ebreo una parte del territorio di

Wadi

al-Qura, e vi dedic speciali cure, facendola coltivare e

Quando

egli cess di vivere e

non

il

possesso pass nelle

mani

introducendovi molti miglioramenti.

di suo figlio Y'azld b.

Mu'awiyyah

[f 64.

occup di quel podere e lo fece andare in malora; per effetto di tale negligenza,
i redditi del fondo diminuirono considerevolmente. Intervenne allora il principe 'Abd al-Malik b.Marwan
1 86. a. H.], che pi tardi doveva diventare califfo, si present a Yazld, gli fece notare il deperimento
del fondo in Wadi al-Qura e gli domand, come speciale concessione, di averne la custodia e il godimento. YazTd, con la sua consueta prodigalit, acconsenti. Baladzuri (35) dandoci questa notizia, indirettamente conferma clie ai tempi di Mu'awiyj'ah alcuni Ebrei erano ancora in possesso di terra in
Wadi al-Qura, e che perci il califfo 'Umar non li cacciasse da quella regione.
Nota, 8.
Tayma una grossa borgata con ricchi palmeti, nel deserto fra Wadi al-Qura e la
frontiera Siria ( Y a q t, I, 907-908). Fu visitata due volte dal Doughtj', nell'anno 1877 cfr. D o u g h ty,
a. H.],

questi

si

Arabia Deserta,

49.
b.

voi. I, cap.

Il

XIX.

Profeta affid l'amministrazione di

Sa'id b. al-'A.si ('s) b.

Umayyah,

e pi tardi,

50.

dopo

Wadi

al-Qura a

la presa di

'Amr

Makkali, ne

H.

7. a.

diede

ammiiiistrazione a Yazld

l'

50,

metto

si

Sufyan, che

Tayma (Baladzuri,

giorno dell'assoggettamento di

abi

b.

49-53.

Dopo una fermata

di quattro

torno, sospirato ardentemente da tutti

prolungata,

narra che

si

alla spicciolata la

era convcrtito

il

34).

giorni in

volse a rientrare finalmente in Madlnah.

si

Wdi

Mao-

al-Qura,

proposito di questo

ri-

musulnan, dopo un' assenza tanto

Profeta raccomandasse ai suoi di non precedere

il

marcia comune e di non tentare una sorpresa delle mogli,

perch correvano rischio di incidenti spiacevoli. Maometto

fiss

anzi

il

campo

in al-(xurf, la vigilia del suo ingresso in citt e vi pass la notte, vietando

tutti

gotta

severamente di recarsi presso

una

infatti

alle

mogli in Madlnah. Questo divieto

Uice poco favorevole sulla moralit delle

che un madinese,

il

donne madinesi:

Wqidi Wellh.,
Venuta degli
51.

dice

quale non volle osservare l'ordine del Profeta e

sorprese la moglie, dov subire un'esperienza delle pi spiacevoli

767;

si

190,292-293; Tabari, 1,1585;

(HiSm,

Khamis,

II, 65).

As'arit.

Mentre

il

Profeta

batteva con

si

gU Ebrei

di

Khaybar, vennero

mare dal mezzogiorno d'Arabia, e sbarcarono a (ruddah (iddah), circa


cinquanta Arabi della trib di As'ar, fra i quaU si trovava il poi tanto famoso abu Musa al-As'ai'i (cfr. 54, no. 10), vari suoi fratelH e due membri
della trib di 'Akk. Arrivati quindi a Madlnah e trovato che Maometto era
per

ancora assente a Khaybar,


fedelt

professione

e fecero

Sprenger,

II,

andarono a raggiungere

lo

di

fede

musulmana (Sa'd,

gli

70,

giurarono

132;

ivi
cfr.

164).

Conversione di alcuni banu KhusaynQ.


Mentre Maometto faceva ancora i preparativi per la spedi 52.
zione di Khaybar, si era presentato in Madlnah un giovane di circa venti

anni, per

nome abu Thalabah

al-Khusani, che, convertitosi all'Islam, segui

tempo dopo giunsero altri sette uoinini dei Khuayn i quaU discesero nella dimora di abu Tha'labah in Madlnah, e convertitisi anch'essi, giurarono obbedienza a Maometto e poi ritornarono a casa
(Sa'd, 56, 112). abu Tha'labah invece, aveva fissato stabile dimora in
Madinah, e vi si era fabbricata una casa, quella cio, nella quale ricevette
poi gU altri membri della sua trib quando vennero a convertirsi.
Nota 1. Sprengor (III, 254), dice clie la stirpe dei Khusayn facesse parte degli 'Udzrah
(cfr. W u s
G e n. T a b., tav. 2, lin. 17), e vivesse in mezzo ai cristiani, in possesso di una terra sul
tutta la spedizione. Qualche

t.

confine meridionale dell'Arabia Petrea, ove

Ritorno degli Emigrati


53.

importanza,

Un
fu

il

si

faceva un commercio abbondante di pesce.

dall' Abissinia.

avvenimento, al quale

ritomo in Arabia di
si.

musulmani danno grande


quei musulmani rimasti in Abis-

cronisti

a.

7.

53, 54.

H.

sima dall'epoca della celebre Emigrazione


266-279; 282-283)

fcroduz.

6.

a.

H.,

al-Damri presso

il

Nagasi,

cedente

(cfr.

Abbiamo narrato

parlato.

si

la

53)

col, della quale altrove (cfr. In-

o re

nell'anno pre-

Umayyah

pretesa missione

di

'Ajnr

con

lo

scopo apparente di

d' Abissinia,

b.

musubnana, ed abbiamo anche toccato


del matrimonio per procura concluso da Maometto con la vedova di 'Ubaydallah b. (xahs, mnm Habibah Eamlab. Questo incidente fu il motivo del
convertire quel sovrano

alla

fede

Emigrati,

ritorno di tutti gli altri

Maometto era ancora impegnato


emigrati raggiunsero

il

quali

arrivarono a ]\Iadiuah mentre

nell' assedio

Profeta col,

rendevano. Maometto, rivedendo

giorno stesso in cui gli Ebrei

cugino

il

zione, lo abbracci e lo liaci fra

il

due

K bay bar

dei castelli di

(ra'far

dopo

gli

si

ar-

tanti amii di separa-

non sapere se
Kh,aybar (H i

occhi, dicendo di

risen-

a m,
maggior piacere a riveder lui o alla conquista di
144,781; Wqidi Wellh., 282; Khamis, II, 61; Halab, III, 168-169;
Khaldun, II, 39, riferisce che una parte degH Eixdgrati venisse a Madinah due anni prima di Khaybar, e che nel 7. a. H. arrivassero tutti gli
altri rimasti in Abissinia. Secondo ibn Khaldun vi furono quindi tre ritorni
2 a Madlnah, due anni prima
1 a Makkah prima della fuga
dall' Abissinia
3 durante la spedizione di Khaybar
cfr.
di Khaybar, ossia nel 5. a. H.
su questo argomento: Introd. 266 e segg.).

tisse

Novero

54.

di quelli che ritornarono dall'Ablssinia.


(1)

Ga'far

b.

moglie, figha di 'Umays


shiia

Baki")

(4)

con

Khalid e

'Amr

abl Tlib (^ucciso poi a Mu-tah), con (2)


(3) il figlio di lui

Khhd b. Sa'id b.
(5) Umaynah, sua
(7)

Amat

bint

'Abdallah

al-'As (ucciso a

Marg

moglie, figlia di

Kh Ud,

suoi due

figli,

nato in Abis-

b. (ja'far,

al-Sufar,

Khalaf

b.

regnando abu

As'ad

ambedue

Asma, sua

(6)

Sa'id b.

nati in Abissinia;

A^nadn nel 13. a. H. Fatimah, sua moglie, figlia di Safwn b. Umayyah, era morta in Abissinia)
(9) Mu'a3'qib b.
abl Fatimah, khazin 'ala bayt mal, o tesoriere del Cahflfo 'Umar
(10) abu Musa al-As'ari ('Abdallah b. Qays), hallf degli al (famiglia) 'Utbah
(8)

b.

Sa'id b. al-'As (ucciso a

b.

Rabl'ah (questo contradetto dal contenuto del 52!); (11) al-Aswad

Nawfal b. Khuwaylid al-Asadi; (12) (xahm b. Qays; (13) 'Amr b. -ahm


b. Qays; (14) Khuzaymah b. (rahm b. Qays, suoi due figli (la moglie di
lui, umm Harmalah bint 'Abd al-Aswad, era morta in Abissinia); (15) 'Amir
b. abl Waqqs; (16) 'Utbah b. Masud, hallf; (17) al-Harith b. Khhd b.
Sakhr (sua moglie, Raytah bint al-Harith b. -ubaylah, era morta in Abissinia); (18) 'Uthmn b. Rabl'ah b. Uhbn; (19) Mahmiyah b. al-(jaz, hallf;
b.

(20)

Ma mar

b.

'Abdallah

b.

Nadlah;

(21)

abu Hatib

b.

'Amr;

(22)

MaHk

b.

7.

Rablah, con

Tabari,

'Amrah, sua moglio,

(23)

dtl

dopo

(Hisam, 781-783;

figlia di al-Sa'di

vennero pure menate

morti in Abissinia (KJialdun,

date

04, 05.

1198, ove detto che erano sedici uomini). Sulle due navi con-

I,

cesse dal Nagasi ai reduci

55.

H.

a.

Novero

Nagasi,

ma

di quei

vedove dei musulmani

App. 39-40).
musulmani che non ritornarono con

le

due navi

jnorirono in Abissinia, o vennero in Arabia per conto loro

Badr

la battaglia di

le

II,

'Ubaydallah

(24)

b. (jralis b.

Ei-ab al-Asadi (morto

umm

Hablbah Ramlah bint ab Sufyan


(26) sua figUa, Hablbah bint 'Ubaydallah b. 6ahs; (27) Qays b. 'Abdallab
(28) sua moglie Barakah bint Yasar (29) sua figlia Umayyah bint Qays, che accompagn umm Habibah (no. 25) (30) Yazld b. Zama'ah b. al-Aswad, ucciso
Abissinia)

in

sua moglie,

(25)

Hunayn

'Amr b. Umayyah b. al-Harith,


morto in Abissinia; (32) abu-1-Euni b. 'Umayr b. Hasim (33) Firs b. alNadr b. al-Harith b. Kaladah; (34) al-Muttalib b. Azhar b. 'Abd 'Awf, morto
in Abissinia (35) Ramlah bint abi 'Awf b. Dubayrah
(36) suo figlio 'Abdallah b. al-Muttalib, il quale si dice fosse il primo musulmano, che mai ereditasse dal padre, perch suo padre fu il primo musulmano che morisse
(37) 'Amr b. 'Uthman b. 'Amr, che fu ucciso a al-Qadisij^yai nel 15. a. H.
(38) Habbar b. Sufyan b. 'Abd al-asad, che fu ucciso a al-Agnadin nel 13. a. H.
poi alla battaglia di

neir8.

a.

H.

(31)

(39) suo fratello 'Abdallah b. Sufyan, ucciso al

sam

b.

Hudzayfah

in Abissinia), (42)

al-Mughirah

b.

Muhammal,

(41)

Hatib

Yarmuk
b.

(?!)

morto anche

egli in Abissinia

ritorn sopra

una

nadah, e (49)

delle

(jrabir,

due

suoi

(46)

figli, tutti
;

Sufyan

(54)

Qays,

b.

abu Qays

mah

neiril.

b.

a.

il

Ma'mar (morto

figli

in Arabia sulle

Hatib

(no. 41),

b.

Ma'mar

(51) Surahbil b.

il

b.

Hablb;

(48) (ru-

califfato di

Hasanah,

'Umar

figlio della prece-

numeri 49, 50; (52) 'Abdallah b. alpoeta, morto in Abissinia (53) Qays b. Hudzafah b. Qays
i

al-Harith b. Qa3^s, che fu poi ucciso alla battaglia di al-Yama-

H.; (55) 'Abiallah

feta al re persiano Kisx-a


b.

due

e tre morti durante

dente e fratello uterino dei due segnati con

Hrith

H.; (40) Hi-

sua moglie Fukayhah bint Yasar, che

navi(?!); (47)

Hasanah, moglie di Sufyan

(50)

(45) Hatfcab b. al-Harith, fratello di

a.

e (43) al-Harith, suoi figli; (44) sua figlia ibnah

al-Muhallal, la quale, rimasta vedova, venne con

due navi del Nagasi

nel 15.

al-Harith b.

Qays; (57) Ma'mar

b.

Barwiz

b.

Hudzafah

(cfr. 6. a.

b.

Qays, l'ambasciatore del Pro-

H., 54); (56) al-Harith b, al-Harith

al-Harith b. Qays; (58) Bisr b. al-Hrith b. Qays;

un fratello uterino del precedente, Sa'ld b. 'Amr, ucciso alla battaglia di


Agnadin (60) Sa'id b. al-Harith b. Qays, ucciso nella giornata del Yarmuk

(59)

(61) al-Saib b. al-Harith b. Qays, ferito poi

alla battaglia di Fihl in Siria

bar, e sulla sua fine

a Taif, nell'anno seguente, e ucciso

KhayHudzay-

alcuni affermano invece, che perisse a

regna molta incertezza


53.

(62)

'Umayr

b.

Ri-ab b.

ucciso poi a

fall,

wah

H.

7. a.

55, 56.

'Ayn al-Tamr,

sotto

Khalid

b.

al-Walld, nel 12.

Harthan, morto in Abissini

H.

a.

(63) 'Ur-

Nadlah

(64) 'Adi

b.
b,
'Abd al-'Uzza
Abissini
suo
in
figlio
al-Nu'man,
morto
che
ritorn
'Abd al-'Uzza,
(65)
rimasto in Madlnah fino ai tempi
Arabia,
e
dopo
essere
in
altri
con gli
b.

b.

di 'Umar,
di

fu da questo

Basrah (Babilonide

nominato governatore

ma

inferiore),

di

Maysan, nella provincia

poi fu deposto

perch compose versi

(Hisam, 782; Yaqut,


IV, 715) (66) Saht b. 'Amr b. 'Abd Sams, ambasciatore del Profeta a Hawdzah al-Hanafi (cfr. 6. a. H. 55); (67) TJthman b. 'Abd Qhanm b. Zuhayr;
(68) Sa'd b. 'Abd Qays b. Laqlt; (69) 'lyad b. Zuhayr b. abl addad.
Riassumendo infine, quei musulmani, che non ritornarono a Makkah
presso Maometto prima della Higrah, che non furono presenti alla battaglia
inneggianti al vino e all'amore con cantanti e ballerine
;

ma

di Badr,

loro e

non

raggiunsero

il

due navi date dal Nagasi, furono in

sulle

34 uomini, senza contare

da ibn Ishaq,

Profeta in ]\Iadlnah, facendo

donne.

le

vi sono per soli

tutto, dice ibn Ishaq,

30 nomi di uomini, che vennero a Madlnah

(Hisam, 783-787

594, no. 8774, citando al-Zubayr b. Bakkar, pone fra

Tulayb

(70)

Azhar

b.

viaggio per conto

Nella nota precedente, che pur data

per conto loro; mancano perci quattro nomi

anche

il

'Abd 'Awf

b.

b.

Hagar,

II,

morti in Abissini

'Abd al-Harith

Zuhrah

b.

b.

Kilab al-Qurasi al-Zuhri)(^).

Nota. 1.
Nelle fonti pi moderne si afferma, che con Ga'far b. ab! Tlib, oltre ai predetti
musulmani, venissero anche settanta persone, vestite di panni di lana, al-siif, delle quali sessantadue Abissini, edotto Siri. Si dice che non fossero musulmani, ma ashab al-sawami', ossia monaci
abitanti di celle nel deserto.

Le

notizie sul

numero

e sulla nazionalit di questi visitatori sono diverse

fra loro e piene di contradizioni. Alcuni dicono che fossero in tutto soli quaranta, altri ottanta, altri,

che quaranta fossero di Naj^ran, e trentadue dell' Abissini ecc. (Ha lab, III, 169). Tutti questi si
convertirono all' Isim, non appena intesero il Profeta in Madinah recitare una delle .sure del Quran
(H a 1 a b, III, 170).

Novero dei musulmani morti


56.

'Ubaydallah

(1)

rinnegato l'Islam;
rith
b.

Hattab

(4)

b.

'Abd al-'Uzza

b.

'Amr

(2)

al-Harith

Hurthan

(jahs b. Ri-ab,

b.
b.

Umayyah

(5)

in Abissini durante l'esilio.

(7)

b.

'Abdallah
'Adi

b.

'

b.

morto

cristiano

al-Harith;

al-Harith

Nadlah

(8)

(3)

b.

Hatib

Qays

Musa

dopo aver

b.

b.
(6)

al-H!a-

'Urwah

al-Harith b.

Khalid.

Novero

donne fuggite e morte in Abissini, in tutto 16 oltre alle


loro (cinque) figlie, nate in quel paese (9) Ruqayyah, la figlia di Maometto
delle

(cfr.

per

sua

2. a.

H., 76 e 85,A., no. 13); (10)

Hablbah

umm

umm

Hablbah bint abi Sufyan;

Salamah bint abu Uraajryah (13) sua figHa


Zaynab nata in Abissini; (14) Raytah bint al-Hrith b. (jubaylah, morta in
viaggio; (15) 'A-iah e (16) Zaynab, ambedue fighe di Raytah, nate e morte in
Abissini (Musa b. al-Harith, un fratello delle medesime, mor in viaggio per
(11)

figlia

(12)

64.

56-59.

H.

7. a.

certa acqua malsana che bevve lungo la strada); (17) Fatimah, un'altra figlia
della nacdesiiiia, fu la sola che ritornasse in Arabia; (18)

Ramlah bint
(20) Sawdah

abi

'Awf

bint ZaDubayrah; (19) Layla bint ab Hathmah b. (rhaiiim


ma'ah b. Qays; (21) Sahlah bint Suhayl b. 'Amr; (22) ibnah al-Muhallal;
(23) 'Anirah bint al-Sa'di b. Waqdan; (24) umm Kulthum bint Suhayl b. 'Amr;
(25) Asma bint 'Umays b. al-Nu'man al-Khath'amiyyah (26) Fatimah bint Safb.

wan
(28)

Umayyah

b.

b.

Muharrith al-Kinaniy3^ah

Barakah bint Yasar;

Novero

57.

Hudzayfah

di quelli
(1)

(3)

(29)

Hasanah, madre di

Fukayhah bint Yasar


Surahbll (Hisam, 787-788).
(27)

che nacquero in Abissinia.

'Abdallah

b.

i'fa'far

b.

Sa'id b. Klialid b. Sa'd

abi Tlil);

(2)

(4) la sorella

Muhammad

del medesimo,

b.

ab

Amah

Zaynab bint ab Salamah b. 'Abd al-asad; (6)


b. al-Muttalilj b. Azhar; (7) Musa b. al-Harith b. Khalid; (8) sua sorella,
'A-isah bint al-Harith; (9) Fatimah bint al-Harith; (10) Zaynab bint al-Ha-

bint Khalid

rith

'Abdallah

(5)

(Hisam,

788).

Matrimonio di
58.

come

umm

Abbiamo gi

Profeta incaricasse

il

di trattare con

Ramlah

bint

il

ab

Nagasi

Hablbah con Maometto.

il

narrato nell'anno precedente


proprio ambasciatore

di Abissinia

Sufyan; come

il

il

(cfr. 6. a.

H.

53),

'Amr b. Umayyah al-Damri

umm

suo matrimonio con

Nagasi facesse dono alla

Hablbah
sposa di 400

h a m, e come Khalid b. Sa'id b. al-'As, quale procuratore del Profeta,


menasse via con s la sposa, allora donna di circa trenta anni. Al ritorno
di Maometto da KhayDar venne consumato il matrimonio, non ostante che il
Profeta avesse da soli pochi giorni aumentato il suo gineceo con la bella
Safiyyah. umm Hablbah rimase con il Profeta fino alla morte di lui, al
d

quale sopravvisse molti anni, cessando di vivere nel 42. o nel 44. a. H., in
Madinah, o in Siria (Khamis, H, 65-66; Hai ab, HI, 170 e segg.).

Uccisione di Kisra STrwayh.


ucciso

il

mada

II,

da al-Diyarbakri, in questo anno fu


re persiano Kisra SirM^ayh, nella notte precedente al marted 10 (xuo -umada 1, alle ore sei o sette. Appena salito al trono, egli aveva

59,

Secondo al-Waqidi,

citato

messo a morte ben diciassette suoi zii, senza curarsi che fossero uoirdni di
molto merito e di grande valore. Egli non pot per tenere a lungo il potere,
che voleva assicurarsi con mezzi tanto sanguinai'i, e mor, chi dice otto, chi
dice sei mesi dopo la uccisione del padre Kisra Barwiz, in et di soli ventidue

anni (Khamis,

II,

68;

cfr.

Tabari,
56.

I,

1060,

lin.

15;

Nldeke

Perser,

H.

7. a.

g 59-61.

382, nota

2,

Febbraio 628, ossia

il

Pers., 237-238;

d come giorno di morte

Sawwal

17

del

Nldeke Aufstze,

6.

a.

128;

irwayh (Ssroe)

di

Cfr.

H.).

il

29

anche Justi Alt.

Geiger Grundriss,

IL 544.

Spedizione nel Nagd.

Narrammo altrove (cfr. 6. a. H.


60.
dasse, durante le trattative di al-Hudaybiyyah,
'Affan a negoziare con
incontrasse

Aban

come

mansuo seguace 'Uthman b.

31),
il

Pi'ofeta

il

Qurays, e come 'Uthman, avvicinandosi alla

citt,

mettesse sotto alla sua protezione. Questo

Aban

b. Sa'ld e si

fu tanto colpito dagli eventi di al-Hudaybiyj^ah, che, poco

tempo dopo

la con-

clusione del trattato, decise di abbandonare la causa dei pagani e di unirsi

apertamente con Maometto. Cos

comando
Altro non sappiamo

fece,

Profeta, in compenso, gli affid

il

di una piccola spedizione nel Nagd, prima di partire per Khaybar.

il

consta soltanto,

scopo e sugli

sullo

Aban tennin

che

la

effetti di

questa spedizione, e

missione militare nel

ci

Nagd prima

che Maometto avesse compiuta la conquista di Khaybar, e che perci lo

Sappiamo

andasse a raggiungere in quel luogo.

Aban e ai suoi di
(Khamls, II, 40; al-Waqidi e

che

il

Profeta non

prendere parte alcuna al bottino di Khaybar

permise ad

II,

altres

ibn

Ishaq nonne fanno menzione; Khamis,

67, dice che, secondo alcuni, questa spedizione sia la stessa di quella di

(linab e

Yumn;

cfr.

pi avanti 66;

Spedizione di Turbah

(')

Khamls,

67, lin. 28).

II,

{Sa bau).

Ritornato da Khaybar, Maometto non si mosse pi da Ma 61.


dinah fino all'epoca stabilita per il pellegrinaggio, vale a dire, vi rimase
i

due mesi di Eabf,

In questi otto mesi


la

prima

("^)

due (jumada, Ragab, a'ban. Ramadan e ^awwal.

egli

mand

delle quali fu quella

di

'limar mosso contro la cos detta

wzin

(^),

Durante
la

ma
la

trov che

varie piccole spedizioni nelle vicine regioni,

Turbah, affidata a 'Umar


"

Groppa

dei

Hawazin

Beduini avevano abbandonato

gli

al-Khattab.

ossia

'Ugz Ha-

accampamenti.

marcia di ritorno, mentre seguivano la cos detta via del Nagd,

guida dei musulmani, un arabo della stirpe Hilal,

spedizione l ove pascolavano sparsi gli animali dei


questi in

b.

compenso

di quelli

non

presi ai

Hawazin.

menare la
banu Khath'am, e rapire
si

Ma

profferse di

'Uraar respinse la pro-

788,

non aveva ricevuti gli ordini per siffatto incarico (Hi ara,
973; Waqidi Wellh., 297; Tabari, I, 1561-1562; Athir, II,

172;

Khamis,

posta, dicendo che

Nota

II,

66;

Halab,

III,

360).

Turbah, o meglio forse, Turabah, era una ricchissima valle appartenente ai banu
1.
ed ai banu 'Amir b. Eabi'ah, che dai monti al-Sarat, presso Ta-if, si estendeva per una
grande distanza (chi dice di tre giorni, chi perfino di venti) verso sud-est. Tutto intorno sorgevano
Hilal

56.

7.

H.

a.

SS 61-63.

Farqad, Ma'dnn al-Burin, ed i due Sawann) sui quali si stendeva una copiosa
viti, canne da zucchero, ed altre piante locali. Y a q u t (II, 834, lin. 19), dice
che la valle si trovasse a due giornate di marcia da Makkah (cfr. anche Y a q u t, III, Co, liu. 8 e segg.).
Nel T a n b I h (261), detto che Turabah fosse una regione di al -'Abla, a quattro o cinque miglia da
Makkah, sulla strada che mena a San'u e a Nagran nel Yaman.
alti

monti

(Yasilin,

vegetazione, e specialmente di

Nota

La permanenza

Maometto in Madnah, fu di otto mesi, se si accetta la cronologia


Khavbar nel mese di Safar. Abbiamo accennato altrove (cfr. 7.
alle altre cronologie, forse meno probabili, che posticipano la presa di Khaybar di circa
perci diminuirebbero di altrettanto la dimora di Maometto in MadTnah prima del pelle2.

di ibn Ishaq, la quale


a.

H., y)

tre mesi, e

pone

di

la presa di

grinaggio.

Nota
dendo che

3.

si

Lo Sprenger

tratti di

(III, 282), menzionando questa spedizione, cade in un equivoco, creuna stirpe 'Ugz e ignorando che il nome di 'Ugz Hawiizin comprende quattro
banu Sa'd b. Bakr, i ban Gusam b. Mu'awiyyah b. Bakr,
banu Nasr b. Mu-

grandi stirpi, ossia i


uwiyyah, e i banu Thaqlf

(cfr.

anche ZDMG., 1881,

Altra Spedizione nel


62.

Nagd

Pochi giorni dopo

XXXV,

596, e

Ti

1 1

h.,

297, nota

1).

(Sahan).
i

fatti precedenti,

il

Profeta

mand abu

Bakr con una piccola spedizione nel Nagd, e i musulmani riuscirono questa
volta a soi'prendere e predare un accampamento dei banu Hawazin, che
abitavano il deserto ad oriente di Makkah (^) (Waqidi Wellh., 297; Tabari,
nell'a.
I,

I,

1592,

H.

1558,

6.

quale afferma che questa spedizione sia quella gi narrata

18, e che termin con


6;

lin.

Khamis,

il

al-Waqidi

invece

li

come due

ritiene

66, dice che la spedizione

II,

movesse contro

direzione di Dariyyah (o Daryah), oppure contro

ni, 361,

il

umm

supphzio di

il

Qirfah;
fatti
i

ben

Tabari,
distinti;

banu Kilab

in

banu Fazarah; Halab,

quale ammette per l'incertezza della notizia).

Quivi furono fatti vari prigionieri, fra i quali, una donna di una certa bellezza, che
Nota 1.
cadde in sorte a Salamah b. al-Akwa'. Ritornata la spedizione, il Profeta osserv la bellezza della donna,
ed avendola incontrata due volte nel mercato di Madnah con Salamah, ohe cercava di venderla, interrog
costui s'ella fosse sua moglie. Salamah comprese, che la schiava era piaciuta al Profeta, e gliela offri
in dono. Maometto accett, se la prese e poi la mand a Makkah, riuscendo con la cessione di essa

Lo Sprenger
i s, II, 66-67).
a riscattare alcuni musulmani, che erano prigionieri dei Qurays (Kh a
molto caso di questa ultima notizia, e osserva che essa ci rivela l'esistenza di prigionieri
musulmani in Makkah, e quindi la certezza di molti rovesci, che i tradizionisti hanno taciuto, preoccupati soltanto di conservare memoria delle prodezze o degli atti gloriosi, ma non delle sconfitte del loro
Profeta. Sembrami per che si debba dare un'altra interpretazione alla chiusa della tradizione; essa
probabilmente stata aggiunta per velare un nuovo atto di libidine senile del Profeta, il quale bench
avesse gi contratto in quei giorni due matrimoni, pur correva appresso a ogni donzella piacente, che vedesse. Non vi erano prigionieri in Makkah, perch fra il Profeta e i Qurays regnava la pace per effetto
del trattato di al-Hudaybij'yah, ed alla presa di Makkah, circa un anno dopo questi fatti, non troviamo accenno alcuno a musulmani liberati dal carcere. L'invoitore della chiusa ha commesso un
(III, 283) fa

anacronismo, dimenticando

il

trattato concluso pochi mesi prima.

Spedizione di Fadak {Saban).


Nello stesso mese Maometto spedi Basir
63.

al-Nu'man

b.

Basir) con trenta uomini contro

b.

Sa'd (padre di

banu Murrah

in Fadak.

menavano al pascolo un branco di pecore. Basir venne


banu Murrah si erano ritirati per V inverno nella loro valle,

alcuni pastori, che

a sapere che

Da

57.

7. a.

63-65.

wad

mutati

i,

abbandonando

piani della

le sorgenti,

spedizione,

animali, che trov sparsi per

si

H.

ove dimoravano

Allora Basir,

content di razziare una quantit di

deserto, e

il

l'estate.

si

accinse a ritornare con la preda

a Madnali. Piima per che giungesse in salvo con i suoi, i banu Murrah
sorpresero di notte il suo campo, ed i musulmani furono o uccisi o dispersi
in tutte le direzioni; Basir stesso fu

gravemente

per morto sul campo. Riavutosi per con

Fadak,

e ricoverarsi in

trov in grado di
tata al Profeta

ove fu ospitato

scamjoati all'eccidio, ed

il

Zayd

b.

malleolo e lasciato

il

fresco della notte, pot alzarsi

curato

dagli

Ebrei,

finch

si

Madlnah. La notizia della disfatta fu por-

ritornare a

da 'Ulbah

ferito al

al-Harithi,

quale era uno dei pochi

il

primo che giungesse a Madlnah. Maometto ordin

una nuova spedizione per punire i banu Murrah, e


ne diede il comando a al-Zubayr b. al-'Awwam: in quei giorni per giunse
in Madlnah, di ritorno da una razza fortunata, (quale razzia ?) (ihalib b. 'Abdallah, ed allora Maometto tolse a al-Zubayr il comando e lo affid a Grhlib.
Questi part menandosi appresso anche 'Ulbali, il superstite del disastro precedente (H i s a m, 975; Waqidi Wellh., 297; Kh,amis, 11,67; Tabari,
I, 1592; Athir, li, 172-173; Halab, III, 361).
Con i 200 uomini ai suoi ordini (ihahb riusc a sorprendere
64.
di notte tempo, un campo dei banu Murrah ed a sopraffarlo. La preda, che
consisteva in donne, in bambini e in bestiame, fu molto considerevole, ed
subito l'allestimento di

ogni lotto ebbe incirca


i

suoi con tutto

il

il

valore

di dieci

cameli. Grhalib ricondusse quindi

bottino fino a IVIadinah, senza essere molestato dal nemico

(Waqidi Wellh., 297-298; Athir, II, 173).


Nota.
Waqidi distingue nettamente questa spedizione dalla seguente

al(di Mayfa'ah); invece


facendo capo ad una tradizione tramandata da 'Abdallali b. abl Bakr [f 135 a. H.], fonde in una
sola le due spedizioni comandate da Glialib, e dice clie quella di Mayfa'ah fosse diretta contro i ban
Murrah. ibn Ishaq non menziona quindi n i banu 'Uwal, n i banu 'Abd b. Tha'labali, nella spedi-

ibn

Islisiq,

(Tabari

zione di Mayfa'ah

Le nostre

fonti hanno confuso i fatti


ignorando questa confusione, segue
verbalmente al-Wqidi: si deve per tenere presente che l'autorit di ibn Ishaq pi degna di fede;
cfr. anche "Waqidi Wellh. (11-16). Kh a m i s (II, 07), confonde egualmente i fatti e pone la uccisione di Nahik b. Mirdas nella spedizione successiva di al-Mayfa'ah, e narra la spedizione di Fadak

e creato

nell'a.

un poco

H.

1592; v. anche paragrafo seguente).

I,

di disordine nelle notizie.

Lo Sprenger

(III, 284)

8.

Spedizione di al-Mayfa'ah {Ramadan).


Nel niese di Ramadan di questo anno ebbe luogo la spedizione di
65.
Ghalib b. 'Abdallah, dei banu Kalb b. 'Awf b. Layth, contro lo trib dei banu

'Uwal e dei banu 'Abd


(! sic

il

nel testo,

modo come

cfr.

a.

b.

Tha labah. Gi da tempo, dopo

H.

infliggere

1)

(^),

una

Yasar aveva ripetuto

lezione ai

banu 'Abd

la spedizione di

al Profeta

b.

al-Kudr

che egli sapeva

Tha'labah, e per questa

ragione Maometto dispose ora una spedizione di 130 uomini, dandone

sa.

il

co-

7.

mando a
traverso

GJialib, e

H.

a.

65, 66.

ponendo Yasar come giuda.

una regione deserta

Questi,

e senza traccie di strada,

menando
si

la schiera at-

intern in contrade

musulmani incominciarono a concepire brutti


sospetti di tradimento sul suo conto. Alfine una notte giunsero in un punto
ove poco prima era avvenuta la inondazione di un torrente piovano, girarono
una collina dirupata di basalto e piombarono all' inprovviso sul nemico
tanto poco conosciute,

che

accamjiato presso alla sorgente di al-Mayfa'ah

ma non
T ab ari,

L'attacco riusci pienamente,

f).

e furono predati molti camcli,

detto se venissero fatti prigionieri

(Wqidi Wellh.,

I,

298;

1592-1593.

Batn Nakhl, in direzione di al-Naqrah,


otto tappe da Madinah; id., 1592, nota ci; id.
dietro

in

Mayfaah

si

una regione del Nagd, a

ibid., cita

al-Waqidi, e narra

in succinto la spedizione contro gli 'Abd b. Tha'labah, senza far

si

nome

Mayfaah Athir, II, 173; Khamis, II, 67,


trovava nel Na^d a otto tappe da Madlnah; Hai al),

del

Nota

di

Questa menzione della spedizione

di

al-Kudr,

i:n fatto

menzione

dice che Mayfa'ah

1.

trovava

III,

361-362).

avvenuto alcuni anni prima

H., l), aggiunta alle note del paragrafo precedente, fanno nascere il sospetto, ohe quanto
narrato nel precedente paragrafo non sia degno di molta credenza, e siano sorte confusioni ed equivoci.
(cfr. 3. a.

Nella spedizione di al-Kudr abbiamo la cattura di un servo per nome Yasar, che custodiva le pecore
dei Sulaym e dei Ghatafan, n v' ragione di dubitare, che precisamente a lui alluda al-Waqidi
nel paragrafo precedente. Ma questo Yasar aveva che fare soltanto con i Sulaym e i Ghatatan, e non
con gli 'Abd b. Tha'labah. Il quale ultimo nome di trib non mi noto e non saprei a quale ramo
della famiglia araba attribuirlo. possibile per di congetturare una soluzione della difScolt, in un
passo di Tabari (I, 1364), ricopiato da ibn al-Athir (II, 108). Ivi leggiamo, subito dopo la narrazione della spedizione di al-Kudr: Dopo il ritorno di Maometto a Madinah, dalla spedizione di al-Kudr,

invi Ghlib b. 'Abdallah al-Laythi contro i banu Sulaym e i banu Ghatafan uccisero alcuni di questi,
rapirono una quantit di bestiame, ma perdettero tre uomini, che furono uccisi nella mischia. Eitor narono a Madlnah il 15 Sawwal . Queste notizie mancano nel testo di al-Waqidi sotto l'anno 3. H.

troviamo soltanto sotto l'anno 7. H., come sopra. probabile che i due fatti in apparenza
invece riferibili ad uno stesso evento, che il disordine e la trascuratezza dei cronisti hanno
scisso in due. In questo caso pi-obabile che la versione di al-Waqidi sia errata.
Nota 2.
Secondo Yaqt (V, 31, lin. 1-2), dovrebbesi chiamare Mlfa'ah e non Mayfa'ah: si
trovava al di l del Batn Nakhl, verso al-Naqirah nella regione del Nagd, ad otto tappe da Madlnah.
Invece nel Tanblh (262), il nome trascritto al-Mayfa'ah.
e le

distinti, siano

Spedizione di al-Ginab e

Yumn

{Swwwal).

Nel mese di Sawwal di questo medesimo anno cade la spedizione


66.
detta di aWrinab. Husayl b. Nuwayrah al-Asga'i, che era stato la guida del
Profeta nella sua marcia contro Khaybar, venne ora ad annunziare che

Ghatafan

si

erano riuniti in turbe molto numerose presso

avevano intenzioni aggressive verso

dell'

Islam.

e 'Umar, e dopo aver sentito


di

300 uomini sotto

servire

di

guida.

Maometto chiam
il

e che

musulmani, incoraggiti inoltre dalla

aperta cooperazione e dall'appoggio di 'Uyaynah


e temuto nemico

al-(jrinab

b.

Hisn

al-Fazari, l'antico

subito a consiglio

loro parere, ordin la partenza

agli ordini di Basir b. Sa'd

abu Bakr
immediata

Husayl dov nuovamente

Passarono a mezzogiorno di Khaybar fermandosi per


69.

H.

7. a.

66, 67.

istrada a Silah:

avvicinarono quindi di molto al nemico e mandarono

si

innanzi in avanscoperta la guida Husayl, la quale ritorn con l'annunzio,


che una parte del bestiame del nemico si trovava nelle vicinanze. Tale fu
nei

musulmani

brama

la

del bottino, che

non poterono

frenarsi, e si slan-

come tale intempestivo assalto tradisse


facesse mancare lo scopo della spedizione.

ciarono sul bestiame senza riflettere


la

Infatti
si

presenza al nemico e

loro

appena avuto

(jhatafan,

l'allarme,

a retrocedere senza aver eseguito


ritorno. Basir catturata in Silah

morte

monti, costringendo perci

le vette dei

misero al sicuro fra

diedero a precipitosa fuga e

si

una

'Uyaynah

spia di

poco tempo appresso, pot piombare

stesso nel suo

'Uyaynah

campo, e dopo un breve

sfuggi,

ma

alcuni dei suoi

all'

musulmani

Nella marcia di

ordini del Profeta.

gli

b.

Hisn, lo mise a

improvviso su 'Uyaynah

conflitto facilmente metterlo in fuga.

furono

fatti

prigionieri

menati a

Madinah. Maometto rimise per tutti in libert, non appena ebbero fatta
professione di fede musulmana, mirando ad attirarsi le simpatie delle grandi

Nagd (Hisam, 975; Waqidi Wellh., 298-299; la1593; Athir, II, 173, che chiama la guida (rubayl b. Nuwayrah

e potenti trib del

bari,

I,

Eianiis,

al-Asga'i;

Grhatafan, oppure dei

II,

67, dice che (aabar (non -inab) era

Fazarah e degli 'Uclzrah;

sm nomi: Yamn, o Yumn, o Aman:


Tanblh, 262, dice che
vicina a Khaybar

incertezza
valle

su
e

in TI al

Yumn
Wadi

e (rubar,

ab,

III,

poi (rabar,

una

terra dei

363, v' molta


o (ribar,

una

la spedizione fosse diretta

due luoghi presso al-(Tnab nella regione

fra

Khaybar

al-Qura.

Si narra che 'Uyaynah b. Hisn, fuggendo su veloce destriero


67.
dinanzi ai musulmani, s' incontrasse con al-Harith b. 'Awf al-Murri, che volle

fermarlo

tale era per lo spavento, dal quale

'Uyaynah

si

trovava compreso,

che vedendo nelle propria immaginazione schiere di nemici incalzanti alle

non voleva pi
'Uyaynah lo rincorse,

spalle,

ed a ragionare con

lui.

fermarsi. al-Harith osserv che nessuno inseguiva pi


gli

mostr

il

suo errore e lo persuase alfine a fermarsi

al-Harith tent ora di persuadere 'Uyaynah a schierarsi

completamente con Maometto, ed abbracciai'nc


cett

il

da non

consiglio, perch

potersi

temeva

mai trovare con

la causa.

Ma

quello

non

ac-

di aver arrecata tanta molestia al Profeta,


lui sullo stesso piede degli altri

al-Harith gli fece allora notare che

QurayS ancora non

si

Compagni.

erano accomodati

con Maometto, e unendosi al Profeta prima dei Qurays, avrebbe avuta su

una precedenza, che non era da trascurarsi. Insieme perci decisero


di recarsi a Madinah e unirsi a Maometto. Per istrada incontrarono per
Farwah b. Hubayrah al-Qusayi'i, che andava in pellegrinaggio a Makkah, e
che li persuase a sospendere ogni decisione, finch egU avesse appurato il
questi

60.

7. a.

67-69.

H.

tf

vero stato d'aniiiio dei Quray.s. Farwah, recatosi a Makkah, trov

del trattato,

mancava ad

ma

il

non avendo

in

mente

di violare

patti

coraggio di liberarsi dai Khuza'ah, che, come

Qurays fossero convinti dell'imminente trionfo

ritiravano

non

299, ove

e cos

l'altro,

detto qual effetto

del qusayrita;

di

l'

im-

Maometto,

Tabari,

I,

non avanzavano mai (Waqidi Wellh.,


producesse su 'Uyaynah b. Hisn la relazione

1593).

Omicidio in Khaybar.
Poco tempo prima della 'Umrah al-Qadiyyah
68.

a dire nel mese

di

Sawwal, un gruppo

di

musulmani, fra

(cfr.

69), vale

quali Muhayyisah,

suo fratello Huwayyisah, e 'Abdallah b. Sahl andarono a ^asitare


si

trattennero col vari giorni passandovi

di grande siccit, e perci nella contrada

maggiore

carestia.

Un

Khaybar

un tempo molto piacevole per

grande amenit dei luoghi, ove abbondavano sempre


la

erano incerti su quello che convenisse a loro di fare; se muovevano un

piede,

osavano

agivano quali spie regolari del Profeta. Egli riport

tutti era noto,

pressione, che

essi

lui

Qurays

ma non

erano ancora disposti molto ostilmente verso Maometto,


pi agiro con energia contro di

clic

le

la

acque pure nei tempi

non mancavano

frutti

anche durante

giorno uno della comitiva, e precisamente 'Ab-

non ricomparve, e
tutte le ricerche e le domande fatte presso gli Ebrei del luogo, non ebbero
alcun risultato. Alfine per, messi in sospetto da uno sciame di mosche intorno alla bocca di un pozzo, i musulmani scorsero il loro infelice compagno assassinato nel fondo. Ritornati a Madlnah, accusarono apertamente gli
Ebrei di aver assassinato 'Abdallah b. Sahl, ma non furono in grado di addallah

duiTe

b.

Sahl, essendosi allontanato dai compagni, pi

testimoni per provare l'asserto sotto giuramento.

negando di essere colpevoli


usanza pagana detta a 1-q a

loro protestarono,

allora all'antica

Grli

del misfatto.
s

m a h,

Ebrei dal canto

Maometto

ricorse

o giuramento, ed in-

vit gli Ebrei a addurre cinquanta testimoni che giurassero l'innocenza degli

Ebrei, e invit

musulmani a trovarne

Ebrei colpevoli dell'omicidio.


sentare

il

numero voluto

altrettanti,

che giurassero essere gli

Nessuna delle due parti fu in grado

di propri testimoni, e

di pre-

Maometto, partendo dal con-

misfatto era stato compiuto sul territorio degli Ebrei, condann

cetto che

il

questi al

pagamento

del taglione di

100 cameli, assistendoli per egli stesso

con una contribuzione di trenta camele (Hisam, 777-778;

Waqidi Wellh.,

293-294).

'Umrah al-Qadiyyah, o 'Umrah al-Qada, o 'Umrah al-Qisas(^) {DzU-l-Qadal).


69.

formemente

Giunse

alfine l'epoca prestabilita per

agli ordini gi dati dal Profeta,

61.

il

pellegrinaggio, e con-

la partenza

per

Makkah

av-

7.

69.

venne

il 1

H.

a.

Dzu-1-Qa'dali: ricevettero l'ordine di partire tutti quelli che avevano

ma

preso parte alla spedizione di al-Hudaybiyyah,

nuovi pellegrini,

Come

numero

il

noto, in forza dei patti

convenuti con

altri

il

Qurays un anno prima, Mao-

pellegrinaggio, e visitare per tre

giorni la Ka'bah, purch alla fine di quel periodo

non dovevano portare

pellegrini

aggiunsero anche

totale dei quali sali cos a circa 2,000 persone.

metto poteva in questo anno compiere

si

al semplice viaggiatore, ossia la

si

ritirasse

con

tutti

suoi

armi fuorch quelle permesse dall'uso

altre

spada entro

il

fodero, appesa

alla

spalla.

Maometto fece grandi preparati\T. per questo pellegrinaggio, che costituiva


per lui un vero e proprio trionfo sui suoi nemici, i Qurays, i quali da venti
anni cos accanitamente lo osteggiavano. Innanzitutto aveva riunito sessanta,
o settanta cameh, da sacrificare durante le cerimonie d'uso del pellegrinaggio

minore, detto

che

si

'

m r a h,

per distinguerlo dal grande pellegrinaggio,

poteva fare soltanto nel mese di Dzu-1-Higgah.

Nagiyah
trib. Secondo

affidati alla custodia di

Arabi della stessa

Euhm

abu

sacrifizio v'erano

ogni specie di armi, e

armata per

cii'ca

la difesa della

b.

fonti,

Muhammad

custodi

quattro

cameli da

dei

abu Hura3^rah. Maometto port pure con s


100 cavalli, con i quaH form un" avanguardia

caravana. Gi fin da Dzu-1-Hulayfah, la prima


sotto gli ordini

la cavalleria

Maslamah, e appresso a questa

b.

altri

tappa da Madinah, Maometto mand innanzi


di

fra

richi di armi, sotto la direzione di Basir b. Sa'd.

fece avanzare

cameli ca-

Alcuni vollero rammentare

a Maometto che per patto espresso, convenuto a al-Hudaybiyyah, egli


era obbUgato a non portare
nel trattato.

Maometto

avrebbe lasciato

con

armi

di

sorta,

voleva averne vicine e a portata di

territorio

mano

sacro,

si

tranne quello pattuite

rispose che avrebbe fedelmente osservato

armi fuori del

le

g,

cameli furono

(rundab al-Aslami, e di

altre

hag

a 1-H

patti

ara m, ma

che

per qualunque imprevista circo-

manto da pellegrino dotto i h r a m, appena fuori


della moschea (di Madinah o di Dzu-1-Hulayfah ?), e prese la via di al-Furu'
non quella di al-Bayda, come aveva fatto l' anno precedente. La partenza
stanza. Egli indoss

il

('^),

ebbe luogo esattamente un anno dopo quella del


l'anno precedente, e

ci,

II,

68, dico che la partenza

Nota

1.

e fu coniato per

primo nome
il

b.

al-Adbat al-Du-ib (H

Wellh., 300-301; Tabari,

da Khaybar

Ha
Il

nome dato

distinguere

significa

b,

il

pellegrinaggio del-

per espresso desiderio del Profeta

rimase come luogotenente TJwayf

Waqidi

fallito

III,

avvenne

sei

I,

f-).

In Madinah

a m, 788-789

1593-1594, 1596-1597;

mesi e dieci giorni dopo

Khamis,
il

ritorno

187, e segg.).

a questo pellegrinaggio di un'epoca molto posteriore agli eventi,


dall'altro i vari pellegrinaggi, ai quali il Profeta prese parte. Il

l'un

pellegrinaggio compiuto in conformit dei patti convenuti,

pellegrinaggio compiuto per rendere completo quello

62.

monco

il

secondo significa

dell'anno precedente. Il primo nome, che

H.

7. a.

corrisponde meglio

Qur-an,

alla

verit, quello pi spesso

usato.

Il

190, e significa pellegrinaggio di rappresaglie (cfr.

il,

terzo

nome

Hi sani,

CA>,

70.

venuto dal versetto del

181, scolii alla pag. 788).

II,

NoT.\ 2.
al-Furu', o al-Fur', era un villaggio nel distretto di al-Ilabadzali, a sinistra di alSuqju, a otto o quattro tappe da Madlnah sulla via di Makkah, ove abbondavano le palme e i pozzi
di acqua (Yaqit, III, 878, lin. 4-5).

Nota 3. Ha interesse topografico la seguente descrizione della strada dei


Makkah (come era alla fine del III sec. d. Higrah), che togliamo a Rustah

MadTnah verso ^^akkah, dopo

sei

gliono fermarsi per indossare

il

miglia

arriva a al-agarah, luogo, ove

si

ibram:

vestito

l'acqua vi abbondante.

pellegrini
(177-17h).

pellegrini di

da Madlnah
Partendo da

Madnah

so-

Da

al-Sagarab a al-Sayalah
corrono 31 miglia, da al-Sayalah a al-Euwaytbah 34, da al-Euwaytbah ad al-Suqya 3fi: in al-Suqy
abbondano i giardini, gli abitanti e le palme, ed ivi era un villaggio popoloso, alla distanza di 24 ore
dalle rive del mare. Da al-Suqya ad al-Abwa corrono 29 miglia. Da al-Abwa ad al-uhfali corrono
27 miglia, ed in al-Guhtah erano molti abitanti con n mercato ed acqua in alibondanza la riva del
mare dista otto miglia: questo era il luogo di convegno, mqat, dei pellegrini della Siria, ove essi
indossavano il manto, ihram. Da al-Guhfah ad al-Qudayd corrono 28 miglia: Qudayd era un villaggio popoloso, non lontano dal mare. Da Qudayd ad 'Usf an 24 miglia, ed in 'Usfan numerosi abitanti.
Da 'Ustan a Batn Marr, 34 miglia, ed in Batn Marr era un villaggio bello e popoloso, con molte
palme, campi seminati ed acqua corrente che scendeva dai monti. Avvicinandosi a Makkah, a 4 miglia
da Batn Marr, era la tomba di Maj-miinah la moglie del Profeta, e 6 miglia pi avanti la moschea
detta di 'A-isah,
asg id 'A'isah: da li a Makkah la rimanente distanza era di sole 6 miglia. In tutto,
da Batn Marr a Makkah vi sono 16 miglia ed il terreno sacro aveva allora principio a 6 miglia dalla
:

citt.

anche Wiist.

Cfr.

Med. Hauptstr.

(18-4G),

ove abbiamo una descrizione ancora pi parti-

colareggiata della strada e delle moschee che sorgevano pi tardi lungo la medesima.

Serbando V ordine nel quale erano partiti, i cavalieri mu 70.


sulmani sotto Muharamad b. Maslamah, e i cameli carichi di armi sotto

Marr al-Zahran, vicino a Makkah, prima del resto


della caravana guidata da Maometto in persona, ed ivi incontrarono alcuni
Qurays, che, spaventati, fuggirono a Makkah, ed annunziarono la venuta
imminente di Maometto con una schiera numerosa di seguaci, e con una
copiosa provvista di armi. I Makkani furono grandemente turbati dalle
Basir

b.

Sa'd, giunsero a

non potendo spiegarsi, come Maometto si accingesse a muovere


guerra, e non sentendosi gi essi colpevoli di alcuna infrazione ai patti convenuti. Jklaometto giunto a Marr al-Zaliran, fece deporre tutte le arixd nella
bassura di Batn Yaglg, donde erano visibili le pietre di confine del Haram,
notizie,

e vi lasci

200 uomini a custodia del deposito, sotto

Khawli. Proseguendo con

tutti

suoi

verso Makkah,

gli ordini di

al

Aws

b.

confine stesso del

Maometto incontr Mikraz b. Hafs, ed altri Qurays, che venivano a protestare ed a rammentare al Profeta, com'egli poteva fare il suo

territorio.

ingi'esso

nel fodero.

Makkah

Maometto diede

intendimenti, e

calm
del

le

soltanto con le armi del viaggiatore, ossia con la spada

rappresentanti ritornarono in citt con una risposta che

apprensioni di tutti

tutto la citt, ed

Partiti

pi ampie assicurazioni sulla onest dei suoi

le

Qurays

ritirarsi sulle

Qurays, Maometto

tato sulla sua celebre

avanz

si

si

accinsero senz'altro a sgombrare

vette

dei

monti intorno a Makkah.

alfine entro

il

territorio

sacro,

mon-

camela al-Qaswah, circondato tutto intorno dai suoi

seguaci armati di sole spade,

quaU ora incominciarono a gridare ad

al-

tissiina

voce

invocazione antichissima

1'

labbaj^ka! labljayka!

presa la camela del Profeta

Rawahah,
per Dzu Tnwa, ove gi erano
dallah

H.

7. a.

S 70. 71.

b.

arrivati

alla

cameli di

'Ab-

(^).

condusse

la

1)riglia,

e giunse cos

sacrifizio,

in vista della citt, passando per l'altura di al-Hagun. I pellegrini, trascinati

dalla gioia del grande avvenimento, continuarono a fare echeggiare le rupi

labbayka!

circostanti delle grida di

finch giunsero agli

racche di legno dei rivenditori, nei pressi del santuario

'

s,

o ba-

(Waqidi Wellh.,

Tabari, I, 1597; Khams, II, 68-69, ove detto che il Profeta per
arrivare a Makkah varcasse la Thaniyyah al-Kad, o salita di al-Hagun, che
301;

si

trova dalla parte superiore di Mkkah, e per la quale

giunge

si

tombe, al-Maqabir, lungo la via Darb al-Ma'lt, che unisce Mina


di

alle

alle

bassure

Makkah, al-Abtah).

Nota 1.
Sul significato e sul!' origine pagana di questa oscura parola, labbayka, si
pu leggere con interesse quello che ne scrive il D o z y {Die Israeliten zu ifekka, 106 e segg.),
ove il celebre orientalista dimostra che parola di origine caldaica, e fa alcune ingegnose ipotesi sul
significato della medesima. E argomento troppo controverso per essere esaminato in una nota. In ogni
caso la parola di una grande antichit, e forse, nemmeno ai tempi di Maometto, v'era pi chi ne
comprendesse il significato e la ragione. 11 Dozj' vorrebbe tradurla La tua nuvola! e connetterla
con il culto di Baal, e con il fumo del fuoco sacro sugli altari durante sacrifizi. Il Kremer Culturg.
i

accetta invece, senza discussione,

(II, 15),

Sempre pronto

7t.

tuo servizio!

al

il

significato e l'etimologia dei lessicografi e filologi arabi:

Secondo una tradizione conservata da ibn Ishaq, Maometto

entr a piedi, nel piazzale aperto, cingente la Ka'bah, e a piedi parimenti,

compi

le altre

funzioni del pellegrinaggio

ma

le

autorit, sulle quali la

non meritano grande fiducia, ed pi sicuro attenersi alla tradizione data da al-Waqidi, che narra come Maometto non
smontasse nemmeno dalla camela, ma si avanzasse fra due schiere serfondata,

tradizione

rate dei suoi seguaci, fino al santuario, e toccasse la pietica con

senza mai scendere in terra. Sullo stesso animale foce


tutto, intorno alla

Kab'ah, tawaf, e

jioi

rimonie, e nel

tawaf,

con passo pi

lento. Infine

narvi
sito
si

fecero

figa , era

erano menati

ineno facoltosi,
accorsi

sul

si

primi tre giri correndo, e

Maometto,

gU animali menati per

apei'to,

il

fatta sosta in

sacrifizio,

Quelli

adatto.

giri di rito, sette in

la corsa ripetuta

al-Saf e al-Marwah. I seguaci compierono invece a piedi

sette volte fra

ambedue queste
i

ce-

rimanenti quattro,

Marwah, ordin

di scan-

dichiarando che per questo, ogni

che

cameli da Madinah per

avevano
il

mezzi

sacrifizio

di

sufficienti,

rito,

gli altri,

comperarono montoni o vaccine dai numerosi Beduini

luogo per la vendita.

Maometto

fece quindi

tenda in al-Abtah, nelle vicinanze immediate del tempio,


la consuetudine di

bastone

il

non dormire

sotto

pellegrinaggio. Tci-minato le cerimonie,

64.

a un

tetto,

mentre

piantare la sua
fissando
si

perci

compieva

conformandosi sempre ad

usi

il

an-

o
o
co

Q
I

tq

O
o

aq

7. a.

71-73.

H.

Maometto si fece radere la testa, chi dice da Khiras b. Umayyah,


chi invece, da Mu'amniar b. 'Abdallah al-'Adawi, e precisamente in Marwah,
alla fino del sacrifizio (Hisam, 789; Waqidi Wellh., 301-302 Tabari,
tichissiini,

I,

1594; Athr,

dizioni

giri

sili

173-174:

II,

yarmulun,

con passo molto veloce,

Quray che

Qurays assistevano

184, 135, riportando varie tra-

III,

dai pellegrini intorno alla Ka'bah, narra che

fatti

tre giri venissero fatti

diniostrare ai

Bukhari,

allo

il

clima di Madlnah non

spettacolo

infiacchiti. I

Qu'ayqu an

dall'altura di

primi

nello scopo di

aveva

li

Khams,

n, G9-70).
72.

al- Waqidi

l'na tradizione conservata da

dice:

''

terminate

le

cerimonie sacre del pellegrinaggio, Maometto and alla Ka'bah e vi rimase


^ finch Bilal, montato sul tetto della medesima, per ordine del Profeta,
''

"

chiam

preghiera di mezzod

alla

fedeli

che

si

Muir

(IV,

87),

il

le

cerimonie, alle quali abbiamo

compierono entro

la

mattina del primo giorno,

Makkah

Qurays pi

gli atti dei

Maometto consumasse pi

quale vorrebbe che


le

cerimonie, e a fare
ostili

musulmani,

ma

sacrifizio.

il

a Maometto seguivano

quando videro

Bilal

abi (rahl ringrazi Dio, che suo padre

tacolo di simile profanazione; gli altri

KhaUd

'Amr ed
non vedere (Waqidi Wellh., 302).
b.

73.

Asld, Suhayl

nel

il

accettare senza dare gi-an peso alle osservazioni del

pu benissimo

giorno a compiere

b.

si

prese

che tutte

loro senso letterale, significano

poc'anzi accemiato,

Queste parole,

,,.

b.

con grande attenzione


sul

tetto,

ancora

'Ikrimah

in vita a subire lo spet-

Qurays, come Safwan

altri

un

Dalle alture intorno a

montare

non era

di

si

b.

Umayyah,

coprirono la faccia per

Secondo un'altra tradizione conservata da

al- Waqidi, i

Qurays

tennero chiusa la Ka'bah e non permisero a Maometto di entrare nella


piccola cappella rettangolare, in

Pietra Nera.

La

stessa fonte afferma, che

a tutte

entro

una buca, erano

tuario.

della quale era

murata

la celebre

Qurays risposero con un netto

istanze del Profeta per poter accedere all'interno, dove,

rifiuto

le

un angolo

custoditi

tesori

doni votivi offerti al san-

Questa tradizione, bench sembri a prima vista inventata per porre

in cattiva luce

Qurays, ha per un forte sapore genuino, e grande pro-

babilit di essere vera. L' entrata nell' interno del piccolo santuario era anti-

camente un privilegio del Signore di Makkah, che solo ne aveva le cliiavi


(cfr. Introd. 76-77, 79). Tale ingresso non aveva poi alcun legame con le
cerimonie del pellegrinaggio, che

si

compievano tutte nello spazio aperto

intorno alla Ka'bah, e fra al-Marwah e Hafa


diritto di

negarne

il

permesso.

La medesima

Qurays avevano perci pieno

tradizione aggiunge espressa-

mente, essere questa notizia assolutamente vera, e che Bilal cliiamasse una

66.

73-75.

7.

sola volta

H.

a.

fedeli alla preghiera sul tetto della

Tatto di Bilal sollevasse vive proteste fra

inducessero

il

Ka'bah. Ci fa suppoiTe che

Qurays, e che

rmiostranze

le loro

Profeta a modificare gli ordini, e non pi permettere a Bilal

Casa quadrata (Waqidi Wellh.,

di salire sul tetto della

302).

Durante la permanenza nella sua citt natale, il Profeta non


74.
rimase inoperoso, e bench non sia detto dalle fonti, molto probabile, che
intrigasse presso

una

Qurays meno

da

dimora

solo durante la breve

successivi.
la sorella

domanda

dalla

che seguirono

tutti gii eventi

di

Maometto,

un tempo sua

e senza curarsi

tutrice, la

di stringere l'affare. Il

mand

al-'Abbas

es.

8.

H.

a.

di

che egli fosse

sessanta anni, confid tutta la faccenda nelle

Fadl,

per

(cfr.

Maometto col, ma anche nei mesi


Infatti il Profeta chiese ora la mano di Mayniunah bint al-Hrith,
di umm al-Fadl, moglie di al-'Abbas. Maymunah, molto lusingata

non

2),

a lui e alle sue dottrine, per creare

a s favorevole nell'opinione pubblica in Makkah. Tale suppo-

cori-ente

sizione giustificata

ostili

mani

della

quale a sua volta, preg

uomo

il

con una dote

(Hism, 790; Waqidi Wellh., 302; Sa'd,


la questione se

sia

pellegrinaggio;

Tabari,

lecito

di

1595; Athir,

Khamis,

II,

70-71).

75.

Viveva allora in Makkah

II,

di sorta,

400 o 500 d i r h a

la fanciulla

ove discussa

cerimonie sacre del

le

174;

al-

marito al-'Abbas

Vili, 94-98,

prender moglie durante


I,

oltre

umm

sorella

matrimonio fu combinato senza indugio

la sposa al Profeta

di

Bukhri,

135;

III,

'Ammarali bint Hamzah,

Hamzah, ucciso a Uhud, la quale, per


ragioni, che la tradizione ha cura di non farci sapere, non aveva mai seguito
il padre in esilio, ed era sempre rimasta in Makkah. probabile che ci si
dovesse alla infiucnza della madre Salma bint 'Umays, rimasta anch'essa
la figlia del celebre zio del Profeta

in patria,

fedele al rito pagano. Intervenne ora 'Ali b.

chiese al Profeta

il

Zayd

b.

Harithah, dicliiarandosi

H., 50 e ibid. nota

2),

ossia

ma

quale

Contro questa domanda protest

il

fratello e l'erede di

Hamzah

e perci colui che maggiori diritti

ciulla. Infine sollev pretese

di Hainzah,

il

permesso di strappare la fanciulla dal mezzo dei pagani

menarla come moglie a Madlnah.

e di

abl Tlib,

anche a'far

b. abl

(cfr.

1.

a.

aveva sulla fan-

Tlib non solo

come nipote

anche come marito della sorella della madre 'Amnirah,

come marito

di

Asma

bint 'Umays,

affermando che

egli,

per questi

motivi, aveva le ragioni pi

protezione, e darle la

vaUde per prendere la fanciulla sotto alla sua


necessaria educazione. Maometto accolse le ragioni

di (jra'far a preferenza di quelle degli altri,


di unirsi

gi

si

con

lei

in

matrimonio per

trovava verso la fanciulla

la

(cfr.

66.

ma

allo stesso

tempo

gli viet

duplice parentela, nella quale egli

Qur-n,

iv,

27).

(jra'far

ricev

con

76, 7G.

H.

7. a.

giubilo la decisione del Profeta, nonostante le restrizioni poste, e

ha gal a,

dalla gioia ballasse saltellando,

dice che

si

come sogliono

intorno al Profeta,

intorno al Naglsi. Pi tardi Maometto diede la fanciulla


'Ammarali in moglie a Salamah b. ab! Salamah (Waqidi Wellh., 302-303;
gli Abissini

fare

Bukhari,

133-134).

III,

Verso mezzod del quarto giorno, che Maometto pass in


presentarono al Profeta i capi Qurays, Suhayl b. 'Amr, Huwaytib

76.

Makkah, si
b. 'Abd al-'Uzza ed

Makkani, e

altri

Madinesi suoi seguaci.

cipali

gi trapassati

trovarono in consesso con

lo

Qurays rammentarono

tre giorni convenuti noi trattato di

era tempo di allontanarsi dal

prin-

che erano

al Profeta

al-5udaybiyyah, e che

Maometto tent

santuario.

persuadere

di

Qurays' a concedergli una proroga, invitandoli anche ad assistere al banchetto nuziale, che egli intendeva di offrire in occasione delle sue nozze

Ma

imminenti con Maymunah.


^

Non abbiamo bisogno

superbo dei Qurays

irrit

gU

quelli

del tuo

risposero con arrogante fierezza:

banchetto

Allontanati

seguaci di Maometto, e

nari'a che

si

contegno

Il

il

madinese

'Ubadah scattasse dal suo posto, e inveisse contro Suhayl b. 'Amr


Maometto lo ferm, e diede ordine che prhna del tramonto del sole non
pi un solo musulmano dovesse rimanere in Makkah. Allo .stesso tempo
Sa'd

b.

prossimo campo fosse fissato in Sarif, e che ivi dovessero


convenire tutti i seguaci egli medesimo diede il buon esempio, precedendo
stabili

che

il

ab

gli altri.

Poco dopo

lo

raggiunse

la sposa

Maymunah,

e,

bench arrivasse a ora tarda di

non

suo liberto

il

Rafi'

accompagnando
notte, Maometto

luogo consum

volle attendere pi a lungo, e in quel

il

suo novello

accompagnando la sposa, venisse molestato dal popolino insolente di Makkah, e che corresse perfino qualche
pericolo, giungendo soltanto in salvo, quando arriv a Batn YagTg, ove la

matrimonio. Si nan-a che abu

Rafi',

guardia di 200 uomini preposta alla custodia delle armi

accompagn
corso del mese

prese sotto la sua protezione e lo


alfine ritorno

a Madinah nel

ivi

fino a Sarif.
di

depositate,

Maometto

Dzi5-l-Higgah.

lo

fece

In questa

Qur'an, XLvra, 27 (Hiam, 790-791; Waqidi Wellh., 303; Tabari, I, 1595-1596; Saad,
Vm, 95, Un. 12 e segg. Athir, II, 174; Khaldun, II, App. 40; Bucirco.stanza dicesi che venisse rivelato

il

passo del

khari,

III,

appunto in
II,

133, 134-135, ove detto che


Sarif,

ove aveva passata

la

prima notte con

70, Sarif era a sette o dieci miglia

o dodici miglia;

id.,

71-72,

Maymunah

da Makkah,

Maymunah mor

67.

nel 38.

cessasse poi di vivere

Profeta;

il

altri
a.

dicono

H.

Khamis,
sei,

o nove,

a. H.

7.

77 79.

Spedizione contro
77. Subito dopo

banu Sulaym

{Dzu-l-Hiygali).

suo ritorno da Makkah, nel mese stesso di Dzu-1-

il

Higgah, Maometto mand ibn abi-l-'Awga al-Sulami contro i banu Sulaym


con un distaccamento di cinquanta uomini. Una spia della trib, che si
trovava per caso in Madinah., avuto sentore di preparativi, fu
avvertire

in forza,

si

suoi della

minacciata aggressione,

prepararono a ricevere

musulmani,

tempo ad

banu Sulaym,

i
li

in

riunitisi

circondarono da tutte

le

musulmani perirono combattendo da


prodi, e ibn abi-l-'Awga, gravemente ferito e caduto come morto fra i cadaveri dei compagni, pot a stento riaversi e mettersi in salvo a Madinah
(Waqidi Wellh., 303; Tabari, I, 1597; Athir, H, 174; Khamis, n,
parti e

72;

li

sopraffecero.

Ha lab,

Quasi

tutti

UT, 363-364).

H.
In questo anno, non detto in quale mese,

Ritorno dell'ambasciata in Egitto


78.

tamente dopo
l'

la spedizione di

[cfr.

a.

6.

49).

ma

intendesi cer-

Khaybar, giunse a Madinah, di ritorno dal-

Egitto, Hatib b. abl Balta'ah

con

doni per Maometto inviati dal Ma-

due concubine, Maryah e sua sorella


e una quantit di mantelli, k u s a. Con

qaveqis Q. Questi doni consistevano nelle

mulo Duldul, l'asino Ya'f ur,


due donne venne anche un eunuco, khasi, per nonie Mabur,

Slrln,
le

il

fratello

b. abl Balta'ah aveva avuto la cura


donne
la fede musulmana, ed era riuscito
di predicare e spiegare alle due
a convertirle ambedue all' Islam, prima che giungessero a Madinah. Avendole
fatte condurre in casa di umm Sulaym bint Milli n. Maometto scelse per
s Maryah, che era molto bella, e le diede una dimora nella 'Alij^yah, o
quartiere alto di Madinah: fece quindi dono della sorella Slrln a Hassan
b. Thabit, cui ella poi partor 'Abd al-rahman b. Hassan (Tabari, I, 1591;

di

Maryah. Durante

Saad,
di

il

\'iaggio,

Hatib

VIII, 153, hn. 4, e segg., aggiunge anche altri particolari sulla dimora

Maryah; Athir,
Nota

II, 172).

Il Muqawqis detto il re di Alessandria e di Misr , urayg b. Mina, da alcune


aggiungono anche
seguenti particolari oltre a Maryah e Slrln, il Muqawqis mand
anche altre due schiave, un eunuco per nome Ma'biir, che si converti all'Islam qualche anno dopo,
prima che morisse il Profeta; poi un grande vaso di distailo, molti vestiti, q abati ossia di lino
egiziano, mille mithqal d'oro, del miele, e un cavallo nominato Lazfir (Khamis, II, 68). Altrove
(cfr. 6. a. H. 45 e 49) abbiamo fatto cenno del carattere probabilmente apocrifo dell'ambasciata in
1.

fonti, le quali

Egitto e dell'arrivo probabile delle schiave cristiane vari anni prima.

Costruzione del minbar,


79.

In questo anno

il

Profeta

pito di legno, dal quale soleva arringare

ebbe due gradini e uno sgabello per sedersi,


innovazione nell'anno seguente,

8.

H.,

fece costruire

si
i

minbar,

fedeU nella moschea:

maq

ma

il

'

il

o pulpulpito

a d. Alcuni pongono questa

Tabari afferma esser pi certo

7. a.

che

minbar

il

172). Si

II,

venisse eretto neiraiino

o Baqul

Missione

balali accolse

rimand

sione

67

(Hagar,

Ya

al

"277;

I,

Kh,aras,

principe Ghassanida Gabalah

al

80. Nell'anno medesimo

Ayliara, V ultimo re

H. (Tabari,

7.

(?)

Profeta sped

il

I,

84,

gero ad al-Ayham

A^ani,

XIV,

4,

b.

a -abalali

b. al-

ad abbracciare V Islam, (caMaometto, si fece musulmano,

proposte

le

di'

Profeta una lettera, nella quale

II,

lettera

dei Cibassn, invitandolo

favorevolmente

q u b i,

129).

(').

una

gli

narrava la propria conver-

annunziavagli l'invio di ricchi doni (Sa'd,


'

1591; Athir,

I,

vuole che venisse costruito da un falegname copto o greco per

nome Baqum,

79-81,

H.

accenna

Un. 16,

si

invio di 'Animar b.

all'

al-Nu'man

7,

al-frliassani

espiime in

tal

II,

Yasar come messag-

forse intende

modo da

Khamis,

12;

quanto sopra

far credere che la con-

versione di (rabalah avvenisse soltanto ai tempi di 'Umar, vale a dire fra


il

13.

il

23. a.

H. Questa certamente

la versione pi vera, e la presente

ambasciata solo una finzione tradizionistica come


esaminate:

cfr.

6.

a.

da noi altrove

le altre

H., 46, e qui appresso 81, nota

1).

Nota 1.
Cfr. su questo principe Ghassanida (Noldeke Gh assali, 4546). Il principato
Ghassanida fu abolito dai Persiani durante l'invasione della Siria nel 616, e non provato che Eraclio
nel G29 dell'Era Volgare ristabilisse il principato; cfr. 13. a. H., a proposito dell'invasione araba
in Siria.

81.

Non

sono d'accordo

le fonti

su quello che segui.

versione di

musulmano (^) fino ai tempi di 'Umar,


quando per un Arabo dei Muzaynah lo schiaffeggi pubblicamente nel mercato di Damasco. L'arabo venne agguantato e menato innanzi al governaibn

Sa'd che (xabalah rimase buon

musulmano, abu 'Ubaydah, il quale ordin che il colpevole venisse


schiaffeggiato, come egli aveva fatto al (ihassanida. abalah rimase molto
scontento di tale sentenza, e chiese almeno il taglio della mano, per una offesa cos grave. Ma abu 'Ubaydah si rifiut di dare una pena maggiore della

tore

colpa commessa, facendo appello alla legge del taglione,

sanzionata dal-

l'Islam. Se (xabalah voleva soddisfazione, poteva schiaffeggiare l'Arabo,

ma

mormor esser codesta religione ben cattiva,


a quello di un Arabo qualunque dei Muzaynah.

nulla pi. (xabalah disgustato,


se

equiparava

il

suo viso

Perci rinneg l'Islam,

e,

fuggito in Asia IVIinore,

si rifece cristiano.

risaputa l'apostasia di (xabalah, fu molto addolorato, e

quando

il

'Umar,

poeta Hassan

modi superbi ed offensivi del principe Shassanida, mostr compiacimento, che un arabo lo avesse schiaffeggiato, il Califfo si adir con Hassan e alzatosi da sedere lo percosse con il suo celebre

b.

Thabit, forse irritalo dai

nerbo di bue (Sa'd,

7,

12;

cfr.

anche 'Igd,
69.

I,

140 e

segg.).

Diversamente

7. a.

H.

(Khamls

II,

81, 82.

narra

cose al-Diyarbakri

le

venne ima volta a Makkah per compiere

(jabalah

4-5.

67-68) copiando

pellegrinaggio, e mentre era occupato a fare

un Arabo Fazarita
la

si

Abituato

con \dolenza

ia faccia

alcuni

vivamente per

risent

denti.

tale,

da

mandato a chiamare

della

etichetta

all'

la rozza

cerimonie del

intorno alla Ka'bah,

corte bizantina,

(ra-

condotta del beduino e lo batt

fargli sanguinare

Fazarita corse

Il

le

XIV,

pass vicino senza mostrare alcun riguardo per

gli

dignit del principe.

balah

soliti giri

A glia ni,

lagnarsi

naso, e

il

presso

il

(jabalah, e udite le due parti,

califfo

da rompergli
'Umar,

fece sapere che

che

il

Fa-

zarita potava, sia perdonare, sia infliggere a (xabalah la stessa offesa che

principe aveva inflitta a

detto, che equiparava lui,

spose

"

un

principe,

ad un plebeo,

u q i.

Ma 'Umar

ver-

gli

ri-

ha uguagliati ambedue, e tu non puoi diventare migHore


non temendo maggiormente Iddio . (jabalah si irrit pi che mai

ed esclam

"

Se

m questa religione io

voglio farmi cristiano!

"

Ed

(jabalah, riuniti

sono l'eguale di codesto Beduino, allora

io ti taglier

all'oltraggio,

TJmar

capo!

il

di concedergli

allora al Califfo

cliiese

prima di sottoporsi

una

stantinopoli,
in seguito

si

seguaci e parenti pi \ncini,

rese cristiano.

pent,

si

Qutaybah,

316;

rispose 'Umar. a-

sola notte di

riflessione,

allontan da

si

Makkah con

e arrivato in salvo a Co-

Secondo alcuni, aggiunge al-Diyarbakri,

mor buon musulinano

,,

acconsenti. Durante quella nott

tanta lestezza, che non fu possibile raggiungerlo

164;

il

L' Islam vi

di lui se

balah

(xabalah protest energicamente contro

lui.

il

Sprenger,

III,

(cfr.

263-264,

egli

anche Baladzuri, 136,


il

quale ha una versione

leggermente diversa).

Gabalah non si converti in questo anno, ma commusulmani, ed abbracci la causa dei medesimi, solo
dopo quel celebre fatto d'armi. Il Nldeke ritiene giustamente che non sia affatto certo che abalah
abbia mai abbracciato l' Islam (N o 1 d e k e Gh a s s n, 46, nota 1
e 1 1 h a u s e n S k. u. V o r a r b.,

Nota

1.

Secondo altre

batt parecchi anni dopo al

e migliori notizie,

Yarmk

contro

IV, 106, nota

1).

Prima ambasciata dei banu Nakha'.


Avanti la conquista di Makkah, secondo ibn al-Kalbi, ven 82.
nero dal Yaman a Madxnah due ambasciatori dei Nakha', uno dei tanti rami
dei Madzhig (Yamaniti): i nomi dei due rappresentanti sono:

(1)

Artah

b.

Sarahll b. Ka'b, dei

(2) al-(Tuh, il

b.

cui vero

nome

banu Harithah

b.

Sa'd

b. I\lalik b.

al-Nakha\

proprio era al-Arqam, dei banu Bakr

b.

'Awf

al-Nakha'.

Erano due uomini

di bell'aspetto, e di

piacquero molto a Maometto,

il

modi tanto garbati

quale volle sapere, se

70.

e cortesi, che

altri simili

a loro fos-

a.

7.

sero nella

settanta

trilj.

H.

82.

Gli ambasciatori risposero, che nella trib ve n'erano altri

migliori di

i
rispetti. Quando i due ambasciatori
Maometto
li benedisse e conferi a Artah una
(^),
port con s, quando partecip alla presa di Makkah

loro sotto tutti

ebbero abbracciato V Islam


bandiera, che questi

ncir anno

8.

nel 15.

H. Suo

a.

H,

Artah mori poi ucciso


fratello

alla

battaglia

di

al-Qadisiyyah

campo
pass nelle mani

Durayd

raccolse la bandiera sul

di bat-

quando cadde anch' egli ucciso, l'insegna


di Sayf
b. al-Harith dei banu (jradzmah (b. Sa'd b. Mlik), che la riport a Kufah
dopo la vittoria degli Arabi (Sa'd, 68-69, 129) (per la grande ambataglia, e

sciata dei Nakha', vedi 11. a.

Nota

FI.,

1).

Si noti che la tradizione non fa cenno della conversione della trib: i complimenti
sono aggiunta posteriore di un' et, in cui tutte le trib vollero dimostare con tradizioni pi o meno autentiche, d'essere state lodate e favorite dal Profeta. probabile quindi che i
due ambasciatori divenissero agenti segreti e missionari, e persuadessero alfine alcuni della loro trib
a venire in missione a MadTnah tre anni dopo. La vera conversione di tutti i Nakha' fu un evento
posteriore alla morte del Profeta (cfr. su questo argomento 10. a. H. 120 e segg.).
1.

fatti ai Naklja'

1V

1.

La grande moschea, al-Haram.

principale del mercato.

2.

La tomba

5.

Maometto.

del Profeta
Il

3.

La

quartiere dei banu Husayn.

A^hwah.
7, La porta Bb al-um'ah. - 8.
La porta Bb al-Ssmi. - 10. La porta Bab al-Misri. -

quartiere al
9.

4. Il castello.

Il

strada

. Il

cimitero al-Baql'.

piazzalo aperto,

11. Il

al-Manakb, dove si attendano i Beduini e i soldati. 12. Il quartiere


dei sobborghi,
detto al-Waghah.
13. 11 quartiere dei sobborghi, detto al-Sahh.
14. Il letto del
torrente, sayl.
15. Quartieri con case e giardini.

51

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PIANTA

DI

MADTnaH

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8. a.
(1 IVIeiggio

H.

629 19 Aprile 630).

10

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9

2 4 S

2ftft2ftaas

s
74.

'ftaSSSftSft!SftfiftSSSftSftftftftft2SS

H.

8. a.

Conversione di 'Arar e di Khalid (Safar).


Gi sotto il 5. a. H. abbiamo importato
1.

Qurays dai successi

turbaiiiento prodotto negli animi di alcuni


di

Maometto, ed in

ibn Ishaq sul

felici delle

armi

ispecie dalla repulsa inflitta alle schiere alleate diaanzi

alla Trincea (cfr. 5. a. H., 56).

avvenuto durante

le notizie di

l'assedio di

'Amr

b. al-'As,

MadTnah,

si

turbato da quello che era

era ritratto nei suoi beni di

al-

Waht, presso Ta'if, astenendosi da ogni parte attiva alla vita politica di
^lakkah: non partecip quindi in nulla al trattato di al-Hudaybiyyah.
Quando seppe che Maometto aveva ottenuto nei patti, di poter venii'e Tanno
seguente in Makkah, e dimorarvi tre giorni per le cerimonie del pellegrinaggio,

'Amr

b. al-'As fu

ancor pi angustiato, e stim necessario di allonta-

maggiormente dalla citt nativa, cercando rifugio


gli sembrava pi facile e quieta. Partito dunque per

narsi anche

ove la vita

in Abissinia,
la costa affri-

membri della sua famiglia, sui quali aveva molta


influenza, e che la pensavano come lui, arriv in Abissinia allo stesso tempo
di 'Amr b. Umayyah al-Damri, l'ambasciatore di Maometto al Nagasi (cfr. 6.
a. H., 53), e tent di intrigare a danno dell'inviato, presso il re abissino. Se
possibile di prestare fede alla tradizione, 'Amr chiese perfino al Nagasi la
cana, ia compagnia di vari

consegna dell'ambasciatore musulmano, per poterlo mettere a morte.

non

solo

non

tradizione;

cfr.

si

lasci
2,

sedurre o ingannare dall'astuto arabo,

nota)

e senti di essere diventato


in

comune con

ritorn

gH parl
musulmano

(^)

in

modo che 'Amr

nel cuore, e di

Il

ma

Nagasi,
(dice la

stesso fu scosso

non aver pi nulla

compagni e i parenti. Lasciando perci questi in Abissinia,


per conto suo ad al-u'aybah sulla costa araba, si comper un camelo
i

75.

1, 2.

si

H.

8. a.

avvi verso Madlnah. Passata Marr al-Zahi"an, mentre

avviava verso

si

al-Hadbah, incontr due uomini clie viaggiavano nella stessa direzione, e


'Amr fu molto maravigliato riconoscendo in essi altri due capi Qurasiti di
grande influenza, ossia il famoso Klialid b. al-Walid, e 'Uthman b. Talhali
al-'Abdari.

Questi

Maometto,

j^ercli,

confessarono che andavano a Madinah per unirsi a

gli

disse

Kh alid,

parte del Profeta. I tre Qurays

si

uomo

ogni

di

passa ora dalla

giudizio

presentarono insieme al Profeta in Madi-

nah, nella Moschea, poco tempo dopo la preghiera del pomeriggio del
8. a.

H.,

dichiararono venuti per rendersi musulmani e chiesero

si

dono dei peccati

e degli errori commessi.

che valevano per

lui

Maometto,

lieto delle

Safar,

1.

il

con-

nuove adesioni,

quanto una battaglia vinta, rispose che la conversione

Madlnah lavavano tutte le precedenti colpe (Hisam,


Wellh., 303-305; Tabari, I, 1601-1604; Hagar, m,

all'Islam e la fuga a

Waqidi

716-718;
1-2, no.

accenna anche ad altre versioni, di origino per pi

1,

'Amr viene

in conflitto con
i

ricorre per aiuto

propri compagni in Abissinia per causa della

compagni

sua conversione:

lo

malmenano,

175-176;
Nota

b.

Bakkar, e un'altra a 'Umar

Khamis, H,
1.

Il

Una

versione posteriore fa capo

un tabi'i; Athir,

II,

pagani all'Islam! La finzione ha la sua

ori-

b.

Ishaq,

Negus cristiano converte dunque


si

convertisse per convinzione religiosa e non per motivi po-

materiali.

Non molto diversamente rappresentata

1).

2.
al-Walld

scontri con

gi noto

musulmani, e ad Uhud aveva

veva osservato
e

l'effetto

perci

finito col vincere.

durante
egli vide

le
i

la

come un valentissimo guemero,

del conflitto. All'assedio di

metto,

con-

73-74).

gine nel desiderio di provare che 'Amr


litici e interessi

lo spogliano di tutto ecc.; 'Arar

(ja'far b. ahi Talib, ecc., e vari altri particolari in

tradizione manifesta con altri fatti storici.

a Zubayr

tarda:

influito in

conversione di Khalid

si

era distinto nei vari

modo

decisivo sull'esito

Madiuah, e nel corso degli eventi

negativo di tutte

era nata in lui

le

operazioni militari contro

convinzione che

la

successivi, a-

il

Profeta

Mao-

avrebbe

Tale convinzione prese pi sicuro possesso dell'animo suo

lunghe trattative di al-Hudaybiyyah, perch mentre da un lato

musulmani

uniti e compatti sotto agli ordini di

Maometto, dov

Qurays, regnava la massima incer-

constatare che nel proprio campo, fra

tezza, sintomo fatale di debolezza, ed

argomento sempre pi

forte in favore

abbandon ora ogni speranza di restaurare le sorti dei


Madlnah, spiando un'occai suoi sguardi verso
sione propizia per fare il grande passo e diventare francamente musulmano.
Quando venne a Makkah il Profeta, nel Dzu-1-Qa'dah del 7. a. H., per compiere il pellegiinaggio pattuito, fra i musulmani v'era anche un fratello di
del Profeta, Khalid

suoi consanguinei e volse

76.

8.

Khalid, ossia al-Walld

al-Walld,

b.

H.

a.

il

quale, dietro istruzioni avute

metto, scrisse al fratello, scongiurandolo di venirsi

2, 3.

da Mao-

a unire al Profeta, ed

assicurandolo che Maometto avrebbe attribuito speciale importanza alla sua


convei'sione.

Khalid non

si

trovava allora in Makkah,

ma

le offerte

del

Profeta fecero molta impressione sull'animo suo, perch rimase lusingato dal

Maometto dava

valore che

alla sua coopcrazione.

contribu a deciderlo al passo fmale


gire

spingerlo,

(b.

abl (jahl), a unirsi con

non

osarono decidersi.

sogno di buon augurio

senonch non volendo essere solo a fug-

da Makkah, e cercando compagnia, tent

'Ikrimah

Un

lui,

EgK

ma

di indurre

prima Safwan, poi

ambedue, senza recisamente

aveva alfine

re-

stabilito di recarsi solo

Madnah, ({uando per caso venne a sapere che 'Uthman h. Talhah era parimenti disposto a farsi musulmano. Khalid non aveva pensato di rivolgersi
a

lui,

perch 'Uthman aveva perduto

il

padre nelle guerre contro

musul-

mani, e perci era da ritenersi che in 'Uthman ardesse pi forte che mai
il

desiderio di vendetta.

due uomini, scoperto che avevano in annuo

gli

Yagig e insieme segretamente e inosservati partirono per Madnah. Abbiamo gi narrato nel paragrafo precedente come s'incontrassero con 'Amr b. al-'As e con lui giungessero a
Madnah (Waqidi Wellh,, 305-306; Hisam e labari, non fanno
stessi disegni,

si

diedero convegno in

cenno di questa tradizione;

cfr.

Khamis,

II,

72-73).

Tali sono in succinto le due tradizioni, narrate dai tradizionisti in prima persona, nelle
protende di avei'e la versione autentica della conversione di due uomini, che contribuirono pi
di molti altri al trionfo politico dell'Islam. La grande importanza storica di questi due uomini dest
in seguito un vivo desiderio di sapere perch e come essi divenissero musulmani; quindi la tradizio-

Nota.

quali

si

musulmana fu costretta a darne una versione ampia e prolissa, l'autenticit della quale non
mirando essa a dimostrare che le conversioni avvenissero per convincimento religioso: la nostra
versione un miscuglio di falso e di vero. Dobbiamo accettare con molto scetticismo i particolari,
ma accogliere invece con sicui'ezza le tendenze generali che rivelano. Per nostra fortuna, i tradizionisti musulmani, ingenui e scevri di spirito critico, hanno inventato molte cose, ma non hanno
sempre soppresso tutto il vero. Cosi nelle due precedenti tradizioni, tramandate per spiegare la
condotta di due uomini tanto celebri, abbiamo la ingenua confessione di una grande verit, che cio
'Amr e Khalid si fecero musulmani, soltanto perch convinti che Maometto avrebbe trionfato su tutti
nistica
certa,

nemici. La verit della missione divina di Maometto e l'autenticit e il tenore delle sue dottrine,
i
non entrarono come fattori nemmeno secondari nelle decisioni di quei due uomini, fra i pi forti intelletti d'Arabia. Accenniamo a questo fatto, perch segna l'inizio di una nuova classe musulmana, quella
cio degli avventurieri opportunisti, che divennero i padroni dell'Islam e del mondo. D'ora innanzi la
maggior parte delle conversioni saranno determinate da spirito di opportunit, da desiderio di ricchezze
e di gloria, e non pi da vero sentimento religioso. Notevole in questa tradizione l'ammissione degli
intrighi occulti di Maometto, e della mancanza di unit fra i Qurays.

Spedizione contro
3.

banu Mulawwih

Nel mese di Safar

il

in

Kadid

(Safar).

Profeta spedi Ohalib

b.

'Abdallah al-

banu
al-Kadid. Durante

Laythi con una piccola schiera di circa dieci uoniini, a predare

Mulaw^h (un ramo dei banu Layth) dalla parte di


la marcia, a Qudayd (un sito vicino a Makkah, Yaqut,

IV, 42,

lin.

11),

8.

3.

musulmani incontrarono al-Harith

cli

b.

H.

Malik

al-Barsa al-Laythi, e Ijen-

1).

non

egli dichiarasse di volersi convertire, Grhalib

averlo
b.

a.

con corde,

saldamente legato

con

Sakhr,

l'

ordine

zione, e di uccidere

affid

lo

ritorno della spedi-

il

prigioniero senza piet, qualora tentasse di fuggire

il

o sorgesse qualche novit. Griunti a al-Kadid verso

nascosero in un angolo della valle, ove non erano

aWruhani, per ordine

dopo

Suwayd

custodia di

alla

attendere in quel luogo

di

fid di lui, e

si

il

musulmani si
(rundab b. Makith

tramonto,

visibili, e

di (ihalib, sali sulla vetta della collina per spiare l'ubica-

zione del nemico che volevano sorprendere. Per quanto (jrundab agisse cauta-

mente, strisciando in terra per non essere visto, pure non pot eludere la vigilanza del nemico. I Beduini erano accampati
della collina, ed

della spia

uno

dolore, e
"

si

Se fosse stata una

conficcate

tranquillizz, dicendo alla

sarebbe mosso

spia, si

domattina

me

rientr nella tenda, (jrundab


versi, finche

non ebbe

gerlo ed abbeverarlo.
trata,

arabo.

le

anderai a riprendere

si

estrasse le

Quando

Sorpresi nel sonno,

tutto

due

le
..

freccie,

campo

tutto

gli

mie

ina

sono

con queste parole

ma non
il

muobestiame, munvolle

a notte inol-

men direttamente

li

vi(

freccie si

tranquillo,

fu

stava

i!

al

campo

Beduini non poterono fare resistenza alcuna, e

con

loro bambini, Ghalib

con

prigionieri e con tutto

le

armi, furono uccisi. Catturate alcune donne


accinse senza indugio a ritornare a

si
il

bestiame preso. Intanto

e la notizia dell'assalto giunta al


si

il

compagni, e

ai

quei pochi, che vollero usare

di Beduini

ambedue

che

le freccie col-

nonostante

mosse,

si

moghe

visto ritornare dal pascolo

(jundab ritorn presso

numerosa

Ambedue

freccie in quella direzione.

(rundab coraggiosamente non

Beduino

il

massa nera
una cosa od

per accertarsi se fosse

collina;

sulla

una persona, scagK due

ma

parte

dall' altra

di essi, stando innanzi alla tenda, osserv la

musulmana

sero nel segno,

una bassura

in

campo maggiore

accinse ad inseguire

1'

Madinah

allarme era dato

della trib.

Una

predoni musulmani,

schiera
i

quali

erano in numero tanto esiguo, che non avrebbero potuto scampare ad mi

non H avesse aiutati. Scoppi infatti


un violento temporale con pioggia tanto copiosa, da far rigurgitare tutti i
fondali e da tramutare in torrenti le valli inaridite. I Beduini, nclF inseguire, si
trovarono perci arrestati da un torrente pi grosso degli altri, e non poteeccidio totale, se la loro Prov\ddenza

rono pi varcarlo, bench scorgessero in distanza

navano con

le

donne e con

trovarono ibn al-Barsa con

il

il

bestiame. Durante

musulmani, che
il

ritorno,

si

allonta-

musulmani

ri-

suo custode, e con ambedue giunsero in salvo

(Hiam, 973-975; Waqidi Wellh., 307-308; Tabari, I,


1597-1600; Athir. II, 174-175; Kliamis, II, 74; Halab, 111,364-365).
KadTd era un luogo del Higaz a 42 miglia da Makkah, fra 'Usfan e Amag veniva
Nota

a Madlnah

1.

anche pronunciato Kudayd ^Y a q

t,

IV, 246)
78.

8.

Spedizione di Dzat Atlh

4.

Nel mese di Rab*

'Umayr
a una giornata da

comaiulo di Ka'h

b.

H.

{Rnhf

(')

I,

a.

]).

Profeta

il

al-filiifri

4, 6.

mand

quindici uomini sotto al

in direzione di

D^at Atlah

in Siria

da Dzat al-Qura (Yaqut, I,


311, lin. 9). Pare che il nemico avesse sentore dei musulmani e li sorprendesse con un numero tanto superiore di armati, da sopralTarli completamente, e massacrarli tutti. Si dice per, che uno dei musulmani (^), caduto gravemente ferito, e lasciato sul campo come morto, riavutosi poi,
(al-ain),

con

il

fresco della notte, riuscisse a mettersi in salvo ed a eiunsfere

dinah per portare

labari,

983;

al-Balqa, di l

non

'Uma3'r, e

1601, ha

I,

in, 21, no. 62;

la notizia del disastro

id.,

'Amr

Ka'b

b.

(Wqidi

Tabari,

1601,

I,

che errato;

al-Cxhifari,

605, no. 1540, confeiTna che

altro;

"Wellh., 308;

lin.

9,

il

suo

nome

a Ma-

Hisam,
Hagar,

fosse

Ka'b

b.

citando al-Waqidi, dice che

Qudaah ed erano comanda un capo per nome Sads. Queste notizie mancano nel testo di alWqidi tradotto dal Wellhausen esistevano quindi anche altre versioni dello
gli

Arabi

appartenevano alla trib dei

assalitori

dati

Waqidi, forse pi ampie di quelle che abbiamo; Athir,

stesso

Khamls,

209;

Nota

II,

77

Ha lab.

II,

175 e

III, 366).

Secondo Mas'di, Dzat Atlah

sito delle acac.iae gummlferae ) si trova al di l di


Damasco, Siria (T a n b h, 26B). Questa notizia per,
osserva il De Goeje {Conqute ds la Syrie, II ed., 5, nota 5), deve essere scorretta. Il De Goeje (1. e.)
unisce questo incidente alU spedizione di Mu-tah, ma in tutte le fonti le due spedizioni sono nettamente distinte. Tutto al pi questa spedizione infelice pu essere stata una delle ragioni di quella di
Mu-tah. Cosi sostiene correttamente il
u i r, IV, 96.
Nota 2.
Dal testo di Tabari (1. e), parrebbe che il superstite della strage fosse lo stesso capo
'Amr b. Ka'b (Ka'b b. 'Umayr), il che in contradizione con il testo di al-Waqidi, dal quale Tabari
afferma aver attinta la notizia, quantunque narri anche diversamente i fatti. Ci conferma quindi che
esistessero due diverse versioni dello stesso al-Wiqidi.

Wadi

1.

al-Qura, fra

Tabuk

Spedizione di al-Siyy

b.

il

5.
di Suga'

e Adzri'ilt, in provincia di

(')

{Eahf

I).

Nel mese stesso Maometto spedi 24 uomini sotto agli ordini


Wahb contro un gruppo dei banu Hawzin, che si trovava in

al-Siyy, nel paese dei

SaWah). La spedizione ebbe esito felice,


Beduini, raccolsero un copioso bottino, e ritor-

banu 'Amir

(b.

musulmani sorpresero i
narono a Madlnah con tanta roba predata, che ogni uomo ebbe per parte sua

perch

r equivalente di lo cameh,

o di 150 pecore.

La

spedizione dur in tutto

15 giorni. Si dice che venissero catturate anche alcune donne,


si

ma

quando

presentarono in Madiiah gli ambasciatori della trib per chiederne la

restituzione.

Maometto

vi diede

il

consenso, appena

si

assicur che la trib

aveva abbracciato l'Islam. Si narra per che una bella fanciulla preferisse
di non lasciare Suga' b. Wahb, in potere del quale essa era caduta, e restasse
difatti

con

lui

come sua moglie

fino

al giorno,

79.

in

cui Suga'

venne ucciso

5,

jj

8. a.

6.

alla gi^ande battaglia di

al-Yamamah. Essa non

qidi Wellh., 308; Tabari,


II,

H.

I,

gli partor

alcun

figlio

1601, senza indicazione di mese;

T a ni) Ih, 264-265; Khamls, II, 77).


Secondo al-Mas'di, al-Siyy trovava dalle
Nota

(W a-

Athr,

175;

si

1.

parti di Eubbali, nella direzione

di

Turabah: Eukbah si trovava poi al di l del Ma'dan barn Sulaym, a cinque notti di marcia da Madlnah (T a n b i h, 265). Invece presso Y q vi t (III, 223, lin. 8 e segg.), al-Siyy trovasi sulla grande
via che mena da Makkah a Basrab, fra al-ubaykab e al-Wagrah. Secondo al-Sukkari finalmente, alSiyy il nome di una regione fra Dzat-' Irq e Wagrab, a tre tappe da Makkah andando verso Basrah,
e la Harrah Layla, li vicina, apparteneva ai banii Sulaym.

Spedizione di Mu'tah {Gumada


6.

non

ibn Ishaq

T).

dice quale fosse

il

motivo di questa infausta spe-

dizione; tale silenzio rende lecito di dubitare sui motivi narrati

da al-Waqidi,

non sono confermati, nemmeno indirettamente, da altre notizie, ma


perfino contradetti da alcune. al-Waqidi, narra dunque, che il Profeta spedisse
al-Harith b. 'Umayr al-Azdi, della stirpe dei banu Lihb, con uno scritto al
principe di Busra (il principe cristiano (rhassanida), ma che l' inviato non
potesse inai compiere il suo messaggio, perch in Mu*tah (^) fu arrestato, messo
in carcere e poi, scoperto che era un messo del Profeta, decapitato come
un malfattore. Autore del misfatto sarebbe stato Surahbl b. 'Arnr al(rhassani (Waqidi Wellh., 309). La versione di al-Waqidi merita poca

quali

credenza, se accettiamo la tradizione della missione di Suga'

b.

al-

"\^'"ahb

abu amir al-^rhassani (cfr. 6. a. H., 51), giaccli


avremmo due spedizioni ad uno stesso principe, e non si comprenderebbe,
perch Maometto, por nessuna apparente ragione, insistesse pi sovente presso
Asadi ad al-Harith

il

b.

principe (rhassanida, che presso tutti gli

altri.

molte confusioni, e forse anche duplicato


perfino dubl)ia l'esistenza di

persiana della Siria


sciatore era tale

(cfr.

ai principi

Sulle missioni

Ghassanidi regna in genere grande incertezza, perch

le fonti

hanno

Si consideri altres che

le notizie.

un principato Ghassanida, dopo

Nldeke Ghassan,

un crimine anche

fatto

la conquista

83 e 45). L'eccidio di

uti

amba-

in quei tempi barbari, che ci sorprende,

qualora fosse vera la storia di al-Waqidi, come ibn Ishaq possa averla com-

pletamente taciuta.

Il

Maometto

silenzio di questo biografo di

sempre un

grande argomento contro l'autenticit di una tradizione, ma in tutti i casi,


pur accertata 1' uccisione di al-Hrith al-Lihbi, non v' ragione di dover ritenere assolutamente che egli fosse un ambasciatore per
Il

De Goeje

{Conqiicte de la Syrie, II ed., 5), ritiene

delle ragioni della spedizione di

il

che probabilmente una

Mu-tah ordinata ora dal Profeta fosse

necessit sentita, in vista del prossimo assalto contro

buona provvista

principe Ghassanida.

di quelle preziose scimitarre, dotte

Makkah,

di fare

la

una

inaSrafiyyah, che

si

fabbricavano in Mu-tah ed altrove nel paese montuoso dei Quda'ah, antica-

80.

8.

mente chiamato Moab


lettivo

Ammon,

a. H.

Arabi davano

al quale gli

Masarif al-Balq, o altipiani del Balqa (Bakri,

di

pi verosimile quella del

accennato

(cfr.

Dzat Atlah,

nota

4,

1),

7.

e,

nome colLa ipotesi

il

56).

Muir, IV, 95 e nota, alla quale abbiamo gi


che Maometto mirasse a vendicare l' eccidio di

e che l'uccisione del preteso ambasciatore sia lo stesso evento

del predetto eccidio.

E inoltre sospetta la coincidenza, non fortuita, che in Mfrtah venisse messo a morte
Nota 1.
l'ambasciatore del Profeta, ed ivi parimenti avesse luogo il disastro. Gli orientali amano simili combinazioni, nelle quali interpretano la mano di Dio, ma che appunto perci sono di sospetta autenticit.
7.

Profeta, cosi narra la tradizione, desideroso di vendicare la

Il

gravissima offesa,
fosse

allest

mai organizzata

in

ora una grande spedizione, la pi grande che

Madnah

('),

perch

musulmani che

si

vi parteci-

strano a dirsi, per, il Profeta


parono ammontavano a tremila uomini
non accenn nemmeno lontanamente ad accompagnarli. I musulmani invitati a prendere parte alla spedizione si liunirono come al solito al nord
;

di

Madinah, in

al-Crurf,

prima ancora che

chi

sapesse,

si

doveva assu-

Dopo la pregliiera di mezzod, il Profetc annunzi


pubblicamente, che il comando era dato a Zayd b. Harithah, il suo figlio
adottivo, ed uno dei Compagni suoi prediletti: stabil poi che nel caso
mere

il

comando.

cadesse Zayd,

comando dovesse passare a


Rawahah; se perivano tutti

a 'Abdallah

b.

eleggersi

proprio

il

comandante.

quindi

e tre, l'esercito stesso

doveva

(ra'far b. abi Talib,

il

narrano

Cos

testi,

ma

probabile

che la dicitura pi precisa debba essere che l'ordine dei nomi era l'ordine
gerarchico del comando, e che i tre menzionati avessero le tre cariche mipi elevate della spedizione. I tradiziouisti, volendo far credere, che

Ktari

Maometto avesse previsto il disastro, hanno espresso il fatto in modo diverso.


A Zayd b. Harithah il Profeta consegn la bandiera bianca, insegna di co-

mando supremo, ed espresse il


A Zayd stesso Maometto diede
neirdco ad abbracciare

caso

l'

voto che potesse ritornare carico di bottino.


particolari istruzioni

Islam, sia emigrando

convertiti avrebbero avuto

medesimi

egli

doveva invitare

il

massa a Madinah, nel qual

diritti e

doveri degli Emigrati,

oppure potevano, convertendosi, rimanere a casa, come le altre stirpi arabe


islamizzate, ma in questo caso sarebbero esclusi da qualsiasi partecipazione
agli utili di quelle spedizioni, alle quali
nire.

tassa

Se per

le

trib volevano

per testa (^izyah);

domate con
suo padre

"

di

rimanere nella fede antica,

raccomand

Dio e del Profeta,

avrete cos

meno

colpa,

81,

in avve-

pagassero la

anche a questo, dovevano essere

rifiutandosi

la spada. Infine si

nome

trattati in

non avrebbero preso parte

ma
se

di

non

soltanto

pattuire capitolazioni o
hi

nome

proprio e di

non potrete mantenere

patti

11

8.

7-y.

concludendo

disse

Athir, n,

H.

(Waqidi Wellh.,

Profeta f)

il

a.

309; Tabari,

I,

1610;

178).

Merita di essere rilevato, eie questa era la pi numerosa spedizione allestita finora
non ne pigliasse il comando. Potenti ragioni devono aver indotto Maometto a rimanere in Madmah, ed il silenzio assoluto delle fonti sulle ragioni di questo parimenti notevole.
Dalle parole di al-Waqidi sarebbe soltanto possibile dedurre che il Profeta tardasse a decidersi a chi
conferire il comando, perch i musulmani si riunirono in al-Gurf, prima che la nomina fosse annunziata. Forse il Profeta non si sentiva pi tanto forte; la sua salute era certamente scossa dagli
abusi venerei di tre nuovi matrimoni, consumati in un anno solo, all' et di circa sessanta anni,
quando il suo gineceo era gi copiosamente fornito di donne. Non fuor di luogo anche rimandare
(cfr. 7. a. H., 4). E per possibile che
il lettore alla tradizione sugl'incantesimi, narrata altrove
ragioni 23olitiche, e che il suo aumentato prestigio, accrescendoli numero e l'importanza degli affari
d'ogni specie, gli togliessero la facolt di seguire una spedizione tanto lontana. Non senza importanza infine di rilevare quale posizione oscura occupasse in questa spedizione il grande capitano
Kh lid b. al-Walld. Maometto non volle forse offendere gli altri Compagni con una promozione troppo
sollecita, ma il genio militare del grande guerriero doveva prontamente imporsi alla considerazione

Nota

1.

dal Proteta, e stupisce clie egli

universale.

Tali istruzioni ricordano quelle che in seguito i Califfi davano ai generali in partenza
Nota 2.
per le grandi conquiste (ofr. 11. a. H., g 46), ed in questo luogo, se la spedizione era di vendetta e di castigo
per il maggior misfatto contro il diritto universale delle genti, ci sembrano istruzioni fuori di posto.

Maometto non era uomo da consigliare moderazione, quando fosse necessax-io infliggere una punizione
esemplare. Nelle istruzioni manca ogni accenno alla pena da far subire agli omicidi, e perci, se autentiche, queste istruzioni dovrebbero considerarsi come un argomento contro la versione di al-Waqidi, secondo il quale scopo della spedizione era appunto la punizione degli uccisori di al-Harith. Anche
i

fatti

che seguono confermano tale induzione.

sospetta poi l'allusione al godimento del bottino per

parte di trib che non avevano partecipato alle spedizioni. Il concetto dominante di pensioni distribuite
a tutti i musulmani, si svilupp solo in seguito, nel periodo delle grandi conquiste.

8.

Maometto

accompagnare

volle

tratto di strada, vale a dii"e fino al cosi

niyyah al-Wada\ ove

egli sost

dinando di abbattere con


gli umili romiti

alberi
I,

di

un bre\'e
Commiato, Tha-

spedizione per

Colle del

ed arring per T ultima volta

spade

le teste

non uccidere donne,

tonsurate superbe,

vecclii e

partenti, or-

ma

di rispettare

bambini, di non abbattere

di

non distruggere case (Waqidi Wellh., 309-310; Tabari,

L'esercito alfine

1610).

9.

di bottino, e di lieti
b.

le

detto

la

Ra-wahah, non

si

mosse verso il settentrione pieno di speranze


auspici; ma uno dei comandanti in seconda, 'Abdallah
sentiva lieto e felice quanto gli altri, e la tradizione ha
si

conservato memoria dei presagi nefasti di

lui.

Il

quale partiva con l'idea

che in quella spedizione avrebbe raccolto la palma del martirio


le

lunghe marcie notturne,

con

lui sullo stesso

invocando

il

il

suo compagno, Zayd

b.

il

e durante

Arqam, che cavalcava

camelo, lo intese spesso cantare versi pieni di

perdono di Dio ed esprimendo

tetri presagi,

voto che un giorno, chi fosse

passato presso la sua tomba, potesse dire che egli aveva vissuto ed era morto
nel retto

cammino segnato da

di vero, perch
il

pi oscuro e

non
il

si

Allah. Siffatte notizie

come dei tre comandanti, solo


lasciasse memoria dei suoi presen-

spiegherebbe altrimenti,

meno

caro al Profeta,

82.

hamio grande parvenza

8.

timenti. Se

traclizionisti

a Zayd,

sia

(Hisam,

791-792, 793;

Hagar,

II,

10.

del

Profeta,

Waqidi Wellh.,

449-450, no. 9044; Athir,

Non sappiamo con

campagna, prima

avessero voluti inventare,

li

adottivo

figlio

H.

a.

sia

II,

suo primo cugino

(jra'far

dello scontro finale

178-179).

perch, secondo

il

solito, le fonti

il

valore personale di alcuni

un nimbo

pagni, facendone l'apoteosi, o descrivendoli

come martiri

Sta

le frontiere dell'

e che la marcia dei


serte a oriente del

minacciava

musulmani era nota

alle

trib

di gloria.

impero Bizantino,

abitanti

le

steppe de-

quaH gi

in

nemico era da vario tempo in attesa dei mu-

il

Wadi al-Qura

si

inconti'arono

cinquanta cavalieri nemici, comandati da Sadus


in

in

Com-

Giordano e a mezzogiorno della Palestina. Se possiamo

fidarci della tradizione,

sulmani,

sorvo-

rovesci e gli errori, e riferiscono soltanto

quei particolari, che possono porre in rilievo

fatto che la spedizione

1610-16TT, 1613;

I,

precisione alcuna, quali fossero le fasi della

lano o sono molto concise nel narrare

il

10.

avrebbero attribuiti

li

labari,

310;

9,

avanscoperta dal fratello urahbll

b.

'Amr

b.

con una schiera di

'Amr

al-Azdi.

al-Azdi, e spediti
Il

piccolo distac-

camento nemico fu facilmente messo in fuga, con l'uccisione del comandante, urahbl mand allora un altro suo fratello, Wabr b. 'Amr, ad osservare le mosse dei musulmani, mentre egli timidamente rimaneva rinchiuso nella propria fortezza al sicuro. Allorch i musulmani giunsero a
Ma'an (Mu'an, secondo ibn Ishaq), in Siria, si sparse la notizia che l'imperatore Eraclio (Hiraql) fosse accampato in Ma-ab,

nel paese di Balqa, con

cento mila uomini riuniti insieme dalle trib di Bahra, di Wa'il, di Bakr,

Lakhm

comandati da un Arabo della stirpe di Bali, per


nome Mlik. Cos narra al- Waqidi, mentre ibn Ishaq anche meno correttamente
di

e di -udzam,

dice che Eraclio avesse con s centomila Greci, ed oltre a questi, altrettanti

(Lakhm, -udzam, al-Qayn, Bahra


e Bali), in tutto cio duecento mila uomini ('). ibn Ishaq aggiunge che il
comandante degli alleati Arabi era un certo Malik b. Zafilah al-Balawi alIrasi. Queste notizie procedute com'erano, dalla fama mondiale degli eserciti
Arabi

cristiani, alleati delle predette trib

in\ncibili di Eraclio, reduce

rono

musulmani;

appena dai suoi grandi

sero

taglia,

per soccorsi,

consigli

meno

sui Persiani, turba-

Ma'an per delibea Maometto per nuove istru-

quali perci sostarono due giorni in

rare. Prevalse in principio l'idea di scrivere


zioni, o

ti'ioiifi

ma

poi per influenza di 'Abdallah b.

prudenti e

muovendo contro

si

nemico.

al

sulla frontiera di al-Balqa,

ma

qui,

Bawahah

vin-

una

bat-

decise di rischiare la sorte in

musulmani avanzarono

fino ai Masarif,

trovate di fronte tutte le schiere riu-

nite dei Greci di Eraclio e degli alleati arabi, retrocedettero fino

incalzati dal nemico, che

si

era messo ora sulle loro traccie

83.

a Mu'tah Q,

(Hisam,

792,

794;

Waqidi

filah,

[seguendo in questo anche

Wellh., 310-311; Tabari,

chiamato l'uccisore di

Khaldun,

App.

II,

b. Zaliilah al-Irasi;
si

H.

8. a.

10, 11.

Zayd
d

41,

Durayd

322,

lin. 10,

al

capo degli Arabi cristiani

nome Tiyaduqus (Theodokos)


ceval,

211 e segg.,

il

l'

nome

il

b.

R-

Eafilah

179

II,

di

MaHk

imperatore Eraclio

generale comandante

Greci avesse

gU Arabi cristiani si trova'Amr


b.
al-Crhassani cfr. Caussin de Perquale ha invece, seguendo le fonti greche, Thoal-BahrIq, e che

vano agli ordini di Surahbl


III,

id.

265, ove detto che


il

b.

1614; Athlr,

Harithah a Mu'tah],

trovava allora in Antiochia, che

MHk

ove Malik

b.

Tanbih,

cfr.

1611-1612, ha

I,

dore come generale dei Grreci;

Ab ul feda,

I,

142, dice che Mu-tah

si

tro-

vasse a mezzod di Karak).

La tradizione musulmana vorrebbe far credere, che l'esercito greco attendesse i muNota 1.
sulmani sulla frontiera in numero schiacciante, dando quasi a sottointendere che Eraclio stesso comandasse i Greci contro i musulmani. Questa parte della tradizione certamente apocrifa: non potendo tacere il disastro, i tradizionisti hanno voluto innalzare l'evento all'altezza dei grandi fatti
d'arme successivi, e creare cosi un legame fra il disastro di Mu'tah ed i trionfi strepitosi di Agnadin
e del Yarmuk cinque anni dopo. Hanno quasi voluto far comparire le grandi vittorie successive
come la vendetta per il rovescio di Mu"tah, dpve perci mettono in ballo i Greci, l'imperatore Eraclio
e le centinaia di migliaia di uomini in armi. 11 corso probabile degli eventi forse il seguente:
gli avamposti greci: le guari musulmani fecero una razzia lungo i confini della Siria, molestando
nigioni di Arabi cristiani disposte lungo il confine per la sicurezza del medesimo, riunitesi fra loro
piombarono in numero di molto superiore sugli incauti predoni del deserto e li sbaragliarono. La
uccisione di tre fra i capi denota che la mischia dov essere molto sanguinosa.

Nota

2.

paese di Mii'tab trovavasi sui confin della provincia transgiordanica del Balqa,
del Mar Morto, a circa mezza strada fra Mu'an a mezzod, e Ma'b a

Il

non lontano dall'angolo sud-est


settentrione

(De G o

11.
le

j e,

Conqute de la Syrie, li

Secondo

ed. 7).

di attaccare

trib arabe cristiane della frontiera, e con questo scopo aveva nominato

quattro

mani

urjpatou;,

si

risiedeva

(versione greca del termino arabo a in

sarebbero avanzati fino innanzi

Teodoro

il

(?)

perci

il

detta

sacrifici

Vicario per

il

(Qurasita

Kopaivs

mezzo

ed avente

?),

(eia)).od'ua''sc)

di

un

Q).

Di questo

certo

Arabo

tempo

il

vano deciso
e invece

giorno e V ora precisa, nella quale

di assalire

il

lo

sorprese presso

anche

musulmani ave-

Mucheon, and incontro

villaggio di

di lasciarsi sorprendere,

di riunire tutti

soldati delle guarnigioni sui confini del deserto arabico, e sapendo


il

di-

della

nome Kouta^ (Qutaybah ?)

comandante greco Teodoro aveva avuto

da quel Saraceno

ove

Vicario, ed avrebbero avuto intenzione di aggredire gli

segno per era stato informato


stirpe

Grh Arabi musul-

Ir).

al villaggio di Mouycov (IVIa'ab),

Arabi Bizantini nel giorno della festa dei

Maometto era

gli storici greci, intento di

MoO'o;

al

nemico,

(Ma-tah),

lo

degh ^w^t o comandanti musulmani. Uno di questi solo 6 XXeo? (KhaUd b. al-Walid), detto la
spada di Dio, [x^acpa toj OeoO (Sayf Allah) si pot salvare dalla strage. T h e o p h asconfisse con

nes, 514-515;

grande strage, uccidendo anche

il

quale per pone

fatti

84.

tre

nell'anno del

mondo

6123, ossia nel

H.

8. a.

10.

errando

H.,

ci.

Maometto

sia

Mucheon

De Goeje

Il

in errore, perch

ma

perch nell'anno seguente (6124,

Ma'an

22; 571,

lin.

o Mu'an.

Tlieopliane

per

trova molto a mezzod di Mu'tah, ed invece Ma-ab,

si

(De

dalla tradizione musulmafia


tribuito a 'Abdallah b.

cronista greco abbia

il

essendo male informato, abbia scritto Mucheon,

a settentrione di Mu-tah, proprio

mani era

Egli infatti ritiene, che

abu Bakr, 'A^oupxxapo;, come gi sucesamina {Conqute de la Syrie, 6-7,) il

approssimativo di Ma'an,

l'equivalente greco

lin.

intieri.

usato da Teofane, e ritiene che

voluto accennare a Ma-ab,

377,

due anni

di Mu'tah,

di Alessandria) parla di

ceduto a Maometto.

termine

eli

morto nell'anno

mondo

ra del

computo

il

11, 12.

il

Gl-oeje, op.

Rawahah

Tabari,

dal quale

16,

sito del

si

ha

combattimento indicato anche


quale cita

cit. 7, il

I,

1612,

la

13;

lin.

il

verso at-

Yqt, IV,

prova che scopo dei musul-

di assalire Ma-ab).

La menzione di questa festa dei sacrifizi fa credere al

D e G o e j e (1. e.) che si tratti


dovrebbe dedurre dal testo greco, che parla
solo di arabi cristiani. Difatti sScoXoS'uata propriamente immolati , o sacrifizio in onore di idoli.
La divinit, in onore della quale gli Arabi pagani della frontiera, si accingevano a fare solennemente i
sacrifizi, sarebbe stata, secondo il De Goeje, quella chiamata al-Ukaysir, il vero nome della quale
e 1 1 h a u s e n E e s t e, 62 e segg.). Questi Arabi dovevano essere Quda'iti, e bench
sconosciuto (cfr.
solo parzialmente cristiani, dovevano trovarsi in stretti rapporti con le guarnigioni greche del confine.
Nota

di

una

1.

festivit pagana, e

non gi

di

una

cristiana,

come

si

Diversa la relazione musulmana. In Mu'tah, non detto per


12.
quale motivo, i musulmani cessarono dal retrocedere, e fecero fronte al ne-

d anche la loro disposizione di battaglia, afferinando


che l'ala dritta fosso comandata da " un uomo dei banu 'Udzrah , che si
chiamava Qutbah b. Qatadah, la sinistra da uno degli Ansar, 'Abayah
b. Malik, o 'Ubdah b. Mlik, e nel centro stesse Zayd b. Harithah con

mico

lo

bn Ishaq

ci

stendardo del Profeta

(^).

Per animare \deppi

suoi,

Zayd

volle appiedare

compagni nelle prime file, perch, dice al-Waqidi, in quel


giorno tutti i comandanti combatterono a piedi. Queste notizie, se autentiche,
tenderebbero a far credere che la battaglia venisse impegnata dai musulmani con la coscienza di trovarsi in grande pericolo per il numero scliiacciantc e per le mosse strategiche dei nemici. Zayd combatt con grande
valore, ma la battaglia fin da principio si svolse avversa ai musulmani per
e porsi con

r impeto della cavalleria nemica, composta di Arabi cristiani (e pagani), che


si precipitarono " con truce aspetto avvolti in nubi di polvere (Hisam, 793,
8;

lin.

Tabari,

I,

1612,

lin.

14, versi attribuiti

e la situazione divenne pericolosa.


e pass lo stendardo nelle

da

mani

a 'Abdallah

Zayd cadde da prode

trafitto

e cadde presto anche

lui,

Rawahah),

da una lancia,

di (xa'far b. ab Talib, che, disceso

cavallo, spieg al vento lo stendardo e tent rianimare

falli,

b.

quasi tagliato in due da

85.

anche

lui

suoi. Il tentativo

un tremendo colpo

8.

12.

pi di

H.

da un greco. Sul suo cadavere, dicesi, si contassero poi


settanta ferite. Accorse allora 'Abdallah b. Eawaliah, il terzo nel co-

spada

di

a.

inflittogli

mando, e prese egli lo stendardo ma tutto il .suo valore servi soltanto ad


aumentare il numero delle vittime, finch cadde egli pure crivellato di
ferite. La sua morte fu il segnale della rotta, e, secondo la tradizione, i
;

musulmani

diedero ora a vergognosa fuga, scoraggiti dalla perdita suc-

si

Le

cessiva di tre capi.

chiare, perch le tradizioni

che

il

ma

non concordano nei

genio militare di I^ialid

mando, perch

l'unico,

avvenne in seguito, non sono

notizie di quello che

b.

al-Walld,

il

Sembra evidente

particolari.

quale assunse ora di fatto

che non avesse perduto la

non

ci

dopo aver avuta l'avvertenza

Profeta,

come
con

di portare via

mani

del

quale, riuniti attorno

morente 'Abdallah

ad esso

tutti

b.

lo

Aqram, il
insegna a Khalid quando

1'

breve tempo. Alcuni dei musulmani, come 'Utbah

massimo

pericolo,

si

b.

combatteva.

riuscisse a riunire le schiere disperse dei suoi, a

metterle in ordine, e perfino a riprendere la miscliia con

del

stendardo del

Rawahah da Thabit

Madinesi, pass

ma

stendardo venne

questi accorse sul punto minacciato, ove pi accanitamente

Sembra per che Khalid

resti

tutti gli altri,

s lo

che era caduto in terra. Secondo alcuni per,

raccolto dalle

consta dalle fonti, alcune delle quali arrivano

perfino ad affermare, che egli fuggisse a precipizio


solo

co-

testa, salvasse la situazione

che cosa egli facesse, e come spiegasse l'opera sua di trarre in salvo

dell'esercito disfatto,

il

il

nemico per un

momento

'Amir, al

b.

ri-

avevano pur mostrato grande coraggio,

piuttosto

che fuggire e farsi uccidere con colpi alle spalle, fecero fronte e morirono

da prodi con
poi,

le

armi in mano

con

la fronte verso

che Khalid potesse riordinare tanto bene

di passare la notte
al

mattino seguente,

il

suoi,

nemico.

Si

vuole

da essere in grado

campo di battaglia, e riprendere il combattimento


mutando l'ordinamento delle schiere, in modo da far

sul

credere al nemico che avesse avuti altri rinforzi, e mettendo alfine

Greci

abbiamo soltanto nel testo di


al-Waqidi, sembrano poco attendibili, e composte posteriormente per diminuire la vergogna della sconfitta f) (Hiam, 794-795; Waqidi Wellh.,
311-312; Tabari, I, 1614, 1616-1617, si narra che Qutbah b. Qatadah al'Udzri, il quale comandava l'ala dritta musulmana, uccidesse Mlik b. Ra-

in fuga completa. Queste ultime notizie, che

filah,

il

Athir,

Qa-id ai-Must a 'ribah


II,

capo degli arabi

alleati

dei

Greci;

179-180).

Nota 1. Le notizie riferite da ibn Ishaq sul comando delle due ali dell'esercito musulmano, anche
non esattamente vere, hanno importanza, perch rivelano il fatto, che alla spedizione di Mu-tah
pigliassero parte non tanto i Compagni del Profeta di Madnah, quanto probabilmente un'accozzaglia di
Arabi nomadi di ogni specie, intenti soltanto a carpire bottino, ed a seguire le armi di colui a cui
arrideva pi sovente la vittoria. La presa di Khaybar aveva eccitato gli appetiti di molte trib, e queste
se

86.

8,

a.

12-14.

H.

cominciavano ad affluire intorno a Maometto con la speranza di bottino, non gi per alcun convincimento religioso. Quest'ultimo, non doveva pi entrare nella considerazione di chi voleva farsi musulmano in Arabia, essendo la speranza del bottino la sola grande forza motrice delle conversioni in
massa. Non improbabile che anche il genere di persone, di cui era composta la spedizione, influisse
sulla decisione di Maometto di non lasciare MadTnah, e di non assumerne il comando.
Il rovescio subito dai musulmani fu molto grave, ma su di esso scarseggiano le
Nota 2.
tradizioni
ben pochi sono gli episodi narrati sulle vicende personali dei combattenti, mentre abbondano invece, a proposito di altri scontri, come quelli di Badr e di Uhud. In questi due fatti d'arme
furono impegnate forzo molto minori da ambedue le parti, ma siccome appartengono all'epoca eroica
dell' Isliim, sono oggetto di un culto speciale, che manca al disastro di Mu-tah, la memoria del quale
rimase offuscata dal fragore immenso degli eventi successivi. Da una tradizione conservata in ale 1 1 h., 314), risulta che gli Arabi combattenti furono colpiti dalla magniicenza
Waqidi (Waqidi
delle armi di alcuni fra i Greci, che si presentarono sul campo di battaglia con corazze dorate e con cimieri ornati a forma di giacinti, con briglie dorate, ed altre magnificenze, alle quali i rozzi nomadi del
deserto non erano abituati. Da questa medesima tradizione sappiamo poi indirettamente che nell'esercito greco si trovassero molti Arabi Quda'ah, e di altre stirpi cristiane.

13.

ibn Isliaq d a Khalid

b.

al-Walid tutto

il

merito di aver

ri-

parato al disastro: fu egli che prese lo stendardo dalle mani di Thabit b.

Aqram, quando
in capo.
rarsi in

questi propose alle truppe di proclamare Khalid

Fu Khalid

buon ordine

dei musuhiiani,

che respinse

al cospetto del

si ritir

nemico, difese

il

nemico,

il

suoi, e trov

comandante

modo

di

riti-

quale, colpito dal contegno fiero

anch'esso, e Khalid pot i-icondurre l'esercito verso

Madlnah, senza pi esser molestato (Hisam, 795; Tabari, I, 1615-1616).


Da una tradizione che fa capo a abu Qatadah (Tabari, I, 1616, lin. 17),
parrebbe invece che, nel

momento

disastro,

Khalid

b.

al-Walid assu-

comando: " Egli si fece amir da s .


Il disastro di Mu-tah fece grande impressione sui musulmani
perch era come un ammonimento della Provvidenza, che non

messe di propria iniziativa


14.

del

il

del te'npo,

dovessero troppo fidarsi nelle proprie forze, e della pretesa missione divina
del loro Profeta; questa

non era sempre pegno

sicuro di vittoria e di bot-

Per diminuire l'onta della sconftta, sono state inventate tradizioni, che
vorrebbero dimostrare come Maometto, dotato di mezzi di percezione sovrannaturah, assistesse dal min bar o pulpito della moschea di =MadInah,

tino.

allo svolgersi della battaglia, e narrasse ai suoi uditori, anelanti di emozione,


le fasi del conflitto, le uccisioni successive dei

avendo per cura

di

aggiungere che per ognuno degli uccisi era assicurato

gresso in paradiso (H

1617

A thir,

ticolari, la

II,

capi e la fuga dei musulmani,

a m, 796

Waqidi Wellh.,311; labari,

180-181). Descrive parimenti la tradizione, con copia di par-

scena commovente del

modo come

il

Profeta,

tagha, venisse nella casa di -a'far b. abl Tlib e

vedendo

la

I,

l'in-

1616-

moghe

di (jra'far,

l'aveva colpita, accudire

alle

Asma

si

il

giorno dopo la bat-

mettesse a piangere,

bint 'Umays, ignara della sciagura che

faccende domestiche, e come la donna, stu-

pita dalle lagrime del Profeta, ne

domandasse
87.

la ragione, e intuisse la uc-

8.

14, 15.

H.

a.

cisione del marito dalla risposta

guardinga

Waqidi

II,

Wellh., 313; Atilr,

Maometto

di

(')

(Hisam, 796;

181).

I biografi del Profeta non hanno avvertito cte la prima delle due tradizioni
Nota 1.
rende impossibile la seconda, perch le due versioni si contradicono. Forse sono ambedue inventate, ma
pu essere ohe Maometto prima di ogni altro ricevesse la notizia del disastro, e che egli ne desse per
primo la notizia alla comunit musulmana. Da ci forse l'origine della leggenda. Esistono anche altre
versioni del fatto, ma non occorre darle tutte, dacch non hanno alcun valore storico.

Novero dei musulmani caduti a Mu'tah.


15.

G-aYar

(1)

abl Talib,

b.

fu uno dei primi ad abbracciare l' Islam (secondo


venticinquesimo, secondo altri il trentunesimo a convertirsi). Fu chiamato anche abu1-Mas5kin, perch amava e soccorreva i poveri e gli infelici. Emigr in Abissinia, e si vuole che

era primo cugino del Profeta e fratello di 'Ali

alcuni

per sua influenza anche


'Ali.

(2)

Negus

il

si

facesse

Sul suo ritorno dall' Abissinia,

cfr.

Waqidi Wellh.,

Athir

sm,

il

801;

Zayd

Harithah

b.

fu realmente uno dei

nome

315;

musulmano. Egli aveva

H., 53, 54
TJsd., I, 286-289).

7. a.

dieci anni pi del fratello

(Hagar,

486^88,

I,

no. 1161;

Hi-

Sarahil al-Kalbi,

b.

Compagni

pi che

preferiti del Profeta, assai

spesso negli Annali

non

'Ali

b.

ove vediamo che

ab Talib.

Il

Profeta gli
conferi molti incarichi di fiducia. I rapporti fra loro due furono dei pi intimi, come dimostrato
dall'incidente con la moglie Zaynab (cfr. 5. a. H., 20). Maometto lo aveva adottato come figlio
suo

come

tale lo tratt

A th I r U s d.,
(3)

perci

figura

Masud

b.

(Hagar,

II,

(cfr.

Indice

4448, no. 2875;

s.

v.),

Hisam,

801-802;

il

Waqidi Wellh.,

315;

II. 224-227).

al-Aswad

Harithah

b.

b.

Nadlali,

apparteneva alla trib Qurasita dei banu 'Adi b. Ka'b, e perci era vicino parente di 'Umar b.
al- Kh attab. Aveva anche nome ibn al-'Agma, da al-'Agm bint 'Amir b. al-Fadl al-Sakni (Salilli?) sua madre (Hism, 802; Waqidi Wellh., 315).
ibn Hagar, che lo annovera fra i
Compagni (H a g a r, III, 833, no. 2049) ignora per che perisse a Mi'tah, ed afierma anzi che, dopo
morto Maometto, si stabilisse per qualche tempo in Madlnah, bench, soggiunge, ibn Hibban
cada in errore, dicendo che Mas'iid emigrasse poi in Egitto (A th r U s d., IV, 355).
(4)

Wahb

Sad

b.

b.

abl Sarh,

appartenente alla trib dei Fihr (Qurays), fu presente a Badr ed alle altre spedizioni del Profeta.
Maometto lo uni in fratellanza (cfr. 1. a. H., 50) con Suwayd b. 'Amr, e, secondo al-Wqidi (citato
da ibn Hagar), egli fu ucciso insieme con il suo fratello di elezione, Suwayd, alla battaglia di
M-tah, in et di 40 anni (Hism, 802; Hagar, III, 1322, no. 8672). notevole per che il nome di
questo Suwayd non figura fra gli uccisi nel testo di AVaqidi, quale noi lo possediamo (Athir
Hsd., V, 95).

quattro makkani emigrati, oltre ai seguenti madinesi:

ossia, in tutto,
(5)

Suraqah

b.

'Amr,

appartenente alla trib Ansarita dei banu-1-Khazrag, fu uno dei combattenti di Badr e prese
parte a tutte le spedizioni successive. Sua madre era 'Usaylah bint Qays
no. 4008; Hism, 802; Waqidi Wellh., 315; Athir
s d., II, 264).

(Hagar,

II, 133-134,

(6)

al-Harith b. al-Nu'man,
appartenente alla trib Ansarita dei ban-l-Naggr,
fatti d'arme successivi (Hagar, I, 597, no. 1489
i
;

U s d.,
(7)

I,

si

era battuto a Badr, a

s a ni,

802

Waqidi

Uhud
e

1 1

ed a tutti

h.,

316;

A th i r

349, lin. 12).

'Abdallah
celebre

b.

Rawahah,

Compagno

del Profeta, valente poeta, della trib

pi volte negli Annali


748-751, no. 9044;

(cfr.

Indice

Athir U s d..

s. v.)

(Hisam,

Ili, 156-159).

88.

madinese dei banu-1-Khazrag, menzionato

802;

Waqidi Wellh.,

315;

Hagar,

II,

8.

(8)

'Abbad

b.

15, 16.

Qays, oppure, secondo al-Waqidi

Hisam,

02;

We

Waqidi

h.,

1 1

315;

Athr Usd.,

primo (Hisam, 802) aggiunge anche

il

di ibn Sihab al-Zuhri [f 124. a. H.]

'Amr

b.

'Awf

(10) (xabir, fratello del precedente,


Non si trovano n in i b n H a g a r n

in

A th T r

abu Kulayb

'Amr

b.

b.

Sa'd b. al-Harith

b.

Malik
Cfr.

(H a g

r,

II, 667,

Ili, 103).

b.

Mabdzul,

TJ s d.

b.

Sa'd

b.

'Amir

b.

Tha'labah

b.

Afsa,

b.

Haga

'Abbad

b.

seguenti, sull'autorit

Zayd

(11)

'Ubadali b. Qays,

questo elenco di otto persone uccise, nel quale concordano ibn Ishaq

e al-Waqidi,

(9)

presente alla battaglia di Badr

banu-I-Kliazrag,

niadinese della trib dei


no. 8964;

H.

a.

r,

II, 1278, no. 102-10,

manca per

'Amir (Athir Usd.,

nell'articolo sul fratello

in

A th i r

Usd.

Il

nome

di

'Amr

menzionato

III, 81).

(12) 'Amir, fratello del precedente,


Cfr.

Hagar,

Nota.

II, 620, no.

Questo elenco

8862;

th

T r

Usd.,

Ili, 81.

di soli dodici uccisi faiebbe sospettare,

razione nel resoconto della battaglia, e che

cronisti

musulmani

che vi possa essere qualche esage-

nel descriverla si siano abbandonati

immaginazione. assurdo che un esercito vittorioso di cento o duecento mila uomini, vincendo ima battaglia, abbia ucciso soltanto una dozzina di combattenti. Innanzitutto, in notizie di questo'
genere,
numeri delle forze nemiche non sono indicazioni precise di un fatto, ma una forma concreta
numerica per esprimere l'impressione, che i nemici erano tanto numerosi da non poter essere contati.
In secondo luogo dobbiamo richiamare il fatto, accennato poc' anzi, che l'esercito musulmano non era
gi pi del genere dei primi, che avevano marciato sotto gli ordini di Maometto contro i Qurays, ossia
una schiera di uomini scelti e noti personalmente al Profeta, uno per uno. Essa ei-a un'accozzaglia di
gente sconosciuta, per lo pi avventurieri in cerca di preda e di facili trionfi, e che solo di nome e di
apparenza aveva mutato fede, rimanendo pagana ancora iin nel fondo dell'animo, nel modo di pensare
e di agire, e in tutto. perci possibile che nel novero siano soltanto inclusi i nomi di quei Compagni primitivi del Profeta periti nel conflitto, e, che non si sia tenuto conto veruno di quegli sconosciuti avventurieri di dubbia origine, e di fede ancor pi dubbia, morti sul campo di M-tah, vittime non gi della fede musulmana, ma solo di una delusa speranza di bottino.
alla loro

Ritorno a Madlnah.
16.

Khalid

b.

superstiti della strage a

nevola, perch

fedeli

al-Walid ebbe

Madinah, e

il

compito ingrato di ricondurre

vi trov un'accoglienza assai

vennero incontro

ai reduci fino

poco be-

a al-Grurf e gettarono

in faccia ad essi la terra, coprendoli di rimproveri e di vergogna. Si narra che


le di.sposiziom

d'animo dei Madinesi fossero tanto poco in simpatia con

superstiti della spedizione, che in alcune famiglie

non

si

volle pi ricevere

chi era ritornato

rivolgersi al Profeta per

richiederne la

alle ingiurie e alle

da Mu-tah, ed i reduci dovettero


intercessione (^). Maometto pose fine

liazioni, pigliandoli sotto alla

sua alta protezione e dichiarando, che

umiessi

non erano gi fuggiaschi (furrr), ma avrebbero, se Dio voleva,


le armi contro al nemico (k urr r) (2) (Hisam, 797-798; Waqidi Wellh.,

ripreso

313;

Tabari,

I,

1617-1618;

Yaqut,
89.

TV, 677).
18

8. a. H.

16-18.

Nota

1.

umm

Salamah,

la

moglie del Profeta, poco tempo dopo

il

ritomo degli Arabi dal

disastro di Mti'tali, incontr una volta la moglie di Salamah b. Hisam b. al-Muo^irah, e le


maravigliata che mai fosse accaduto, perete suo marito, Salamab, non era pi presente nella

domand
moschea

Profeta, e con gli altri musulmani, all'ora della preghiera. La moglie di Salamah rispose semplicemente: Per Dio! egli non pu uscire; ogni volta che esce, la gente gli grida appresso: Voi fug-

con

il

E perci egli rimane a casa e non esce pi


giste, mentre combattevate nel cammino di Dio
(labari, I, 1618; Hagar, II, 238, no. 6092).
Nota 2. I versi attribuiti a Qays b. Musahhar al-Ya'mari, e citati da ibn Ishaq sono correte
tamente interpretati dal medesimo come la prova che nell'esercito musulmano regnasse pochissima
!

i s a m, 798,
che la sconfitta fosse cagionata dagli errori stessi dei musulmani (cfr.
parte non possiamo prestare credenza alcuna a quello che afferma ibn Sihab alZuhri, che Kh alid b. al-Walld, appena divenuto comandante delle schiere, mutasse la sconfitta in vittoria (HiSam, 798, lin. 18-19). Forse questa un'aggiunta posteriore di un tempo, quando si sostenne

disciplina,

lin. 10-18).

D'altra

che

Kh alid non
17.

fosse

mai stato a capo

La

di

un

esercito sconfitto.

battaglia di Mu'tah trovasi narrata per disteso anche presso

Ya'qubi, II, 66-67; Kh a 1 d u n, II. App. 40-41; Khamls, II, 77-82; Halab, III, 194-200; Tabari Zotenberg, HI, 117-120;
Sprenger, III, 291-295; Muir, IV, 94-101; Caussin de Perceval,
m, 211-216; Mller, I, 149.
i

seguenti autori:

Ambasciata dei banu 'Amir b. Sa sa ah (').


Se dobbiamo accettare la disposizione del racconto, nel testo di
18.
ibn Hisara, come ordine anche cronologico degU avvenimenti: nell'anno 9. H.,
dopo l'ambasciata dei banu Tamim, venne a Madlnah l'ambasciata dei banu
'Amir b. Sa'sa'ah. Dal testo invece di Waqidi Wellh., 306 (v. anche seguente), risulta che la presente ambasciata si ebbe prima del (rumada II

dell' a.

ognuna

H.

8.

Siccome varie tradizioni fanno cenno di questo episodio, ed

indipendente dallo altro,

un'ambasciata

sola,

anche nel contenuto, non

certo, se vi fosse

rappresentante tutta la trib, oppure varie piccole amba-

Fra

scerie particolari. Quest'ultima supposizione per altro la pi verosimile.

banu 'Amir b. Sa'sa'ah, che vennero a vedere il Profeta in Madlnah, i tradizionisti mettono in prima linea i tre potenti capi 'Amiriti
'Amir b. Tufayl
b. Malik b. (jra'far b. Kilab, Arbad b. Rab'ah b. Malik b. -a'far, ed inline
(jrabbar b. Salma b. Mhk b. (jra'far, i quali, se dobbiamo credere alle tradi:

zioni, lungi dal venire

a Madlnah con

int^9nzioni pacifiche,

meditarono perfino

una
udienza privata con Maometto, disegnando di assassinarlo, ma il Profeta non
gliela volle concedere, se prima non faceva professione di fede musulmana, alla
di assassinare

Maometto. 'Amir, sempre secondo

qual condiziono 'Amir nettamente

uomini

si

nemmeno

si rifiut.

La

tradizione,

chiese

conversazione palese fra

aggir soltanto su argomenti

politici,

indirettamente la

dell'

questione

la

due

perch 'Amir non discusse

Islam,

ma

insist

invece

avere cospicue concessioni politiche e materiali prima di unirsi al Profeta

per
:

si

vuole anzi che cliiedesse a Maometto di essere riconosciuto come suo successore

90.

8.

a.

H.

18.

ed erede nel potere sui nomadi d'Arabia. ^Maometto

si rifiat

di prendere in con-

siderazione simili proposte, e gli profterse l'Islam a condizioni identiche a


quelle degli altri convertiti
ritir

con

ma

suoi due parenti, ad

'Amir

uno dei

b.

Tufayl fieramente

quali,

le respinse, e si

narra la tradizione, mosse anche

aspro rimprovero, perch, durante la discussione con Maometto,- non avesse


colto
i

il

momento

propizio per trucidarlo. Si vuole che

che

partenti,

poco tempo

dopo 'Amir

b.

Maometto maledicesse

Tufajd,

giungere a casa, morisse di un'enfiagione alla gola, che

prima ancora di
lo strozz.

Arbad

mori poco dopo ucciso da un fulmine, e sulla morte di lui compose molte
lunghe elogie il grande poeta Labid, suo fratello, delle quaU non pochi versi
trovansi citati nel testo di ibn Hisam. Sul destino di (rabljar

b. Salma non
da ibn Ishaq, n ibn Sa'd lo menziona nemmeno (Hiam,
939-943; Tabari, I, 1745 e segg. Aghani, XV, 138, lin. 21 e segg.
Sa'd, 42, 96; Sprenger, III, 401).

fatta parola

Secondo ibn Sa'd, nella stessa ambasciata dei tre precedenti, si trovavano anche abu Mutarrif 'Abdallah b. al-i khkh lr, il quale si dichiar musulmano, dicendo fra altro a Maometto "
Inviato di Dio, tu sei il nostro prin:

cipe ed hai potere su di noi

ed unicamente poHtica,
cipe Dio,

non

io

questa dichiarazione, troppo palesemente

Profeta stim opportuno di rispondere

il

Non

vi lasciate trascinare dalla

brama

" Il

prin-

del potere

(Sa'd, 42, 96). Abbiamo menzione anche di altri 'Amiriti, venuti a vedere
il Profeta: 'Alqaniah b. 'Ulathah b. 'Awf b. al-Ahwas
b. (xa'far b. Kilab,

Hawdzah

insieme con

un nipote

b.

Khalid

b.

Rabfah,

con

il

figlio di

Ha^^'dzah ed

Hawdzah dichiar a Maometto, che egli faceva la professione di fede anche a nome di un suo parente 'Ikrimah b. Khasafah (Sa'd, 42-43, 96; Sprenger, III, 401).
tutti e

Troviamo
il

(di

quattro

infine

si

resero musulmani, e

menzionato un altro 'Amiiita, abu Hugayfah al-Suwa"i,

quale affermava di aver visto ed interroga.to

Makkah,

e perci forse durante

guente) f) (Sa'd, 43,


Nota 1. I banii 'Amir

il

il

Profeta,

negli

al-Abtah

Pellegrinaggio d'Addio nell'anno

se-

96).

Sa'sa'ah abitavano una regione nel cuore della penisola arabica, ad


Madlnah a Makkah, al di l del distretto di al-Dariyyah, e nel loro
Bi-r Ma'iinah di triste memoria per l'eccidio dei musulmani avvenutovi
b.

oriente della via che conduce da


territorio giaceva

il

pozzo di

prima (cfr. 4. a. H.,5'. Il pi ragguardevole fra gli 'Amiriti, 'Amir b. Tufayl, che orasi
present a Maometto, era stato il carnefice principale dei musulmani, ed il vero autore dell'eccidio.
Notevole a questo riguardo perci il contegno remissivo del Profeta, che non molesta in alcun modo
l'uccisore di tanti suoi seguaci. Dai fatti dell'anno 4. H. si comprende per la tinta tendenziosa della
u s t. R e g i s t e r, 64). Questa missione al Profeta non
tradizione contenuta in questo paragrafo (cfr.
rappresentava che una minima parte della grande stirpe dei banu 'Amir, perch sotto l'anno 9. H.
(cfr. 9. a. H., 74-80) abbiamo altre setie ambasciate di altrettanti grandi rami degli 'Amiriti.
Nota 2.
A questi 'Amiriti fatta menzione anche iu un documento riportato da ibn Sa'd
(13, 32) e diretto ai principi dei banu 'Amr (Khuza'ah) (v. pi avanti al 20), ove le indicazioni cronologiche precise fissano anche l'epoca della presente ambasciata.
circa quattro anni

91.

H.

8. a.

g 19, 20.

In tempo probabilmente posteriore a quello di cui si fa ora


Profeta scrisse anche una lettera a al-'Adda b. Khalid b. Haw-

19.

menzione,

il

dzali ed a quelli che lo seguivano degli 'Amir b. 'Ikrimah, facendo loro la


concessione del territorio compreso fra al-Masba'ah (o Misba'ah), al-Zahh e

Lawabah.

documento fu

Il

da Khalid

scritto

Lettera ai Khuza'ah {Gmnada


Nel mese di Grumada
20.

Sa'ld (Sa'd, 13, 32).

b.

II).

Maometto mand una lettera ai banu


Khuza'ah, una trib la quale, bench, gi da lungo tempo amica del Profeta,
o-U avesse prestato valido ed efficace aiuto m pi di una circostanza, non
II,

La

era che parzialmente convertita all'Islam.

dere che, dopo

musulmani

ma

trattato di al-Hudaybiyyah, tutti

Khuza ah

si

cre-

fossero resi

ci contradetto dal tenore stesso della lettera riferita qui

dalle

appresso,

il

tradizione voiTebbe far

esplicite

affermazioni

di

ibn Khaldun

(II,

App. 41,

Khuza'ah dicliiarandosi alleati di Maometto dopo al-Hudaybiyyah, fecero atto puramente politico e privo di carattere rehgioso. La lettera scritta in questo anno intese invece a por fine all'anomalia di alleati
non musulmani del Profeta. La maggior parte delle trib, che abitavano in-

Un.

18-1,9).

torno alle dimore dei Khuza'ah, erano ancora rimaste tenacemente pagane,
ma alcune davano gi segni di volersi convertire. In quei giorni infatti era av-

venuta la conversione di 'Alqamah b. 'Ulthah e dei due figli di Hawdzah ('), i


quali erano giunti a Madnah espressamente per fare professione di fede nelle

mani

del Profeta.

Maometto lusingandosi che

molti altri a seguirlo, volle battere

quindi la seguente lettera ai suoi


" sericordioso
"
"
"
''

Da Maometto

ferro

il

alleati, i

fatto

esempio potesse indurre

mentre era ancora caldo. Mand


Khuza'ah " In nome di Dio mi:

Inviato d'Iddio a Budayl, e a Bisr, e a Sa-

Pace sia con voi io offro lodi a Dio, a quel Dio,


al di fuori del quale non esiste alcun Dio. Del resto, io non ho 'mai
trascurato superbamente la vostra devozione, n vi ho mai trattati con poca
stima. Voi avete per me il primo posto fra gli abitanti del Tihmah, come

rawat,

i figli

di 'Amr.

"

mi

"

al-Matayyabun

emigreranno presso di me,

"

ranno tornare a casa, purch non

"

non

"

che ho concluso una pace [con voi]

''

siete

anche

pi prossni in parentela, voi e

(cfr.

prescritte per

21, nota 3 e

il

tempo

''

{sic

dei

errore

Io

si

'Alqamah

che godo

Io in verit

b.

io,

degli

perfino se vor-

Makkah

trattengano in

seguito

vostro

concedo a quelli fra voi che

gli stessi diritti

pellegrinaggio.

angustiarvi. Del resto,

"

4).

il

non

vi

non dovete temermi,


'Ulthah

si

nelle stagioni

disprezzo,
e

ora

non dovete

convertito allo stesso

Hawdzah; ambedue hanno emigrato a Makkah


per Madnah) ed hanno giurato fedelt in nome di quelli che li
due

figli

di

92.

8. a. H.

"

seguono

" i

faiuiglia 'Ikriniali

tlclla

medesimi

che ho

diritti

**

l'uno all'altro. Io

^'

gnoro

1.

21.

documento
Sk.
"

bun 5mir

interesse,

Vorarb., IV, 114-115

Khuza'ah).

ed

b. 'Sa'sa'ah,

vostro

Si-

narrata nel paragrafo precedente.

quale esiste nella compilazione delle

(sic),

ed ai

in seguito

"

Sa'd

(cfr.

Wellhausen

Maometto scrisse a
principi, sarawat, dei banu 'Amr (ossia
io non ho mancato verso il trattato, che ho
e

13, 32):

con

"

abitanti del

"

[aqrabuhum]

"

guito io ho concesso a quelli fra voi che hanno emigrato [a I-m

n ho istigato alcuno contro

Tihamah
(^),

" gli stessi privilegi,

quelli a

let-

"

"

voi,

il

306-307).

da Maometto, messa assieme da ibn Sa'd

Budayl, a Busr

" i

seguir, dar

sar inutile, io credo, dare anche l'altra versione di questo

grande

di

scritte
u.

Non

mi

apparteniamo, sempre e dovunque,

ci

vi tengo, per Dio, quali mentitori,

Si allude all'ambasciata dei

noi

colui fra voi clie

(Waqidi Wellh.,

vi vuol bene,,

Nota

tere

non

io stesso

(').

20, 21.

me

vostri fianchi

pi cari,

(').

Voi

siete fra gli

pi strettamente congiunti

voi e quelli che vi seguono fra gli al-Mutayyabun.

che ho concesso a

me

anche

stesso,

se la

in se-

uh agir un]

fuga avvenuta

non sono fuggiti a Madmah ma sono invece rimasti a


" casa), purch non vadano a dimorare in Makkah, ma vi passino soltanto
" per compiere la U m r a h o il H a
g g. Io non ho tramato dietro alle vosti'c
spalle, dacch ho concluso con voi il trattato non abbiate timori da parte
" ma, e non siate in angustia. Poi in seguito
'Alqamah b. 'Ulathah e i due
" figli di Hawdzah hanno abbracciato l' Islam, sono emigrati a Madlnah ed
hanno fatto il giuramento anche a nome di quelli che li seguono, dei banu
" 'Ikrimah. Or in verit noi siamo legati gh uni agli altri nel lecito e nell'I' illecito, [fi-1-haIali wa-1-harami]
e per Dio! io non vi ho mentito
" ed il vostro Signore vi ama!
{^) (Sa Vi 13, 32) (*).
"

nel loro paese (ossia

'

'

'^

Nota 1.
Wellhausen

araba ada' b i-gn i b ih i m, il


adduce altri passi paralleli di Athir (III, 371,
lin. 12; id., 444, lin. 11; id., IV, 65, lin. 10) e T abari (IH, 329, lin. 18; id., 572, lin. 3).
Nota 2.
Siifatta dichiarazione di Maometto, affermante la sua stretta parentela con i Kh uza'ah,
non pu essere presa in un senso letterale, perch tutte le genealogie che possediamo, pongono i Khuza'ah
fra le trib Yamanite, per nulla imparentate con quelle Isma'lite, alle quali si vuole che appartenesse
il Profeta (cfr. "VViist. Gen. Ta b., 1). E opportuno rilevare questo punto, perch serve indirettamente
a confermare quanto abbiamo detto nella Introduzione ( 31 e note) sullo scarso valore delle grandi genealogie arabe, ed a spiegare come da simili vaghe espressioni di parentela, che erano forse in origine
adoperate quali termini di simpatia, siano sorte sovente immaginarie parentele o rapporti fittizi genealogici presso le scuole tradizionistiche del I e del II secolo della Higrah.
Nota 3.
In uno scolio al testo, ibn Sa'd d le seguenti elucidazioni ed aggiunte Maometto non ha scritto in quel documento la solita chiusa wa-1-salam, perch essa gli venne rivelata
soltanto in seguito. 'Alqamah 'Alqamah b. 'Ulathah b. 'Awf b. al-Ahwas b. Ga'far b. Kilab. I due
figli di Hawdzah erano al-' Adda e 'Amr, figli di Khalid b. Hawdzah e appartenenti ai banil 'Amr b.
Rabl'ah b. 'Amir b. Sa'sa'ah. Quelli che li seguivano degli 'Ikrimah, erano gli 'Ikrimah b. Khasafah
b. Qays b. 'Aylan. Quelli degli al-Mutaj'yabiin che seguivano i Kh uza'ah erano i banu HaJim, i lianil
Zuhrah, i ban-1-Harith b. Fihr, i Taym b. Murrah, e gli Asad b. 'Abd al-'Uzza.

Per

giustificare questa versione dell'espressione

(S k. u.

Vorarb.,

IV, 114, nota

5),

93.

H.

8. a.

22.

21,

Nota

i.

Questo documento non combina in tutti

particolari con quello contenuto nel testo di

al-Waqidi tradotto dal Wellhausen (cfr. 20); ma si pu ritenere con sicurezza, che si tratti di un solo e
medesimo documento. Le differenze debbono ascriversi all'inesattezza solita degli orientali nella trasmissione orale. La lettera presuppone la conclusione di un trattato ancora pi antico fra Maoi Khuza'ah, concluso nei primissimi tempi della venuta del Profeta a Madlnah, perch nelle
guerre fra lui ed i Qurays, i Kh uza'ah erano sempre stati ben disposti verso Maometto e Io avevano tenuto informato di quanto tramavano i Qurays (cfr. 3. a. H., 19; 5. a. H. 26 fi. a. H. g 23, 24).

metto ed

merita di essere conservata come


l'espressione autentica dei sentimenti del Profeta. L'invito ad abbracciare l'Islam fatto in termini
miti e velati, e con l'offerta di condizioni eccezionali, in ispecie di considerare la semplice adesione pari
in valore all'abbandono del paese per la causa della fede. Abbiamo la notizia indiretta che per motivi sconosciuti erano sorti malintesi fra il Profeta e i Khuza'ah, ed presumibile, che i nemici di Maometto
avessero fatta propaganda contro di lui fra le trib: Maometto ripete perci pi di una volta, che il
fatto di aver conclusa una pace con i Qurays, non diminuiva in nulla il grande pregio, che per lui
aveva la cooperazione della trib. E notevole che egli mette in guardia i Kh uza'ah dal praticare con
i Qurays, dissuadendoli dallo stare in Makkah, rivelando cosi l'origine dei malintesi, che egli mira a
dissipare con la lettera. Infine mette il conto di osservare come il Profeta rammenti ed accetti i vincoli dell' antico patto degli al-Mutayj'abiin, ohe da ci consta aver continuato ad esistere fin a quel

La

lettera del presente paragrafo

giorno

ha molti caratteri

lutrod. 86).

(cfr.

Aslam

Altre trattative con gli

rimontare

un

(cfr.

H.,

23, 24).

Waqidi Wellh.,

320, nota

Maometto ed i Khuza'ah
a 'Abd al-Muttalib, dando perfino il

rapporti tra la famiglia di

tempi del nonno del Profeta,


testo di

{cfr. 6. a.

In un altro passo al-Waqidi

22.
fa

di autenticit, e

trattato di alleanza,

tra la famiglia

quale facevano parte

dei Khuza'ah, della

metto riconoscesse

i 1 f,

il

patto stretto

dall'

fino ai

preteso
la trib

Aslam. Narra poi che Mao-

gli

avo

Hasimita e

1)

lo

dichiarando

continuasse,

che ogni hilf concluso nel paganesimo era valido pure nell'Islam. Ag-

giunge anche
Astat

quello

('),

assistito

lo

stesso

Bura^^dah

quando Maometto
b.

al-Husayb,

si

che

si

in favore

propria trib degli Aslam.

della

parte dei suoi consanguinei erano emigrati a Madlnah,

rimasto nel proprio

paese,'

promettesse a questi ultimi.

da

casa, erano

Il

volle

al-'

lui equiparati agli

Ala al-Hadrami

Maometto

"

(kit ab)

"

fra essi che credono in

che Maometto

man)

di

il

il

sapere

il

rimanente era

che trattamento

seguente documento:

l'inviato

(fi

ma-

Maometto

Aslam rimasti a
Quindi

o rimasti nelle loro terre.


"

Questo

il

rescritto

(rasai) di Dio per gU Aslam.

Dio e riconoscono che non

Quelli

esiste altra divinit, e

servo e l'inviato di Dio, possono essere sicuri nella sicurt

di Dio, e stanno sotto la protezione

mano

e l'aiuto

(dzimmah)

di

Dio e del suo

comune contro tutti gli aggressori; la


uno. La parte nomade della loro trib (ahi ba-

Profeta (nabi). Noi facciamo causa

"

una

ma

Emigrati, non facendo alcuna distinzione

"

abbia anche

Egli narr che una

Profeta rispose che quegli

per essi se fossero venuti a Madlnah,

" (a

dice

continuando a vivere nel modo antico

waIhim wa ma'asihim),

dett ad

trov in Grhadir al-

Profeta durante la fuga da Makkah, venne a intercedere presso

il

Maometto

seguenti notizie

94.

8.

"

diyyatiliim)

" essi

pari

H,

a.

a quella che ha dimora

valgono quali Emigrati, ovunque

Waqidi Wellh.,

22.

342) risulta che gli

si

trovino

Aslam

si

(ahi qararihim);

fissa

f).

Da

al-Waqidi

(ctV.

consideravano un ramo

Anche Baladzuri, 35, lin. 19, conferma l'esistenza di un


fra l'avo di Maometto e i Khuza'ah; Sprenger, III, 259 (').

dei Khuza'ah.

patto antico

Nota 1.
Riconosco che questa menzione di Ghadir al-Astat, potrebbe anche riferirsi al passaggio per quel sito nell'anno di al-Hudiiyhiyyah, e che perci il documento potrebbe riferirsi all'anno
e. e non all'anno 8. H. (cfr. 6. a. H., 28 e nota).

We

1 1

Nota

2.

hau

s e

Maometto

Nell'elenco delle lettere scritte da

n S k.

V o r a r b.,

u.

IV, 113 e S a

alle trib,

compilato da ibn Sa'd

(cfr.

medesimo documento in
Al documento premesso: E Maometto scrisse agli Aslam, un ramo dei
quelli fra loro che credono in Dio, che fanno la preghiera, che pagano le

pressoch le identiche parole.

'

d,

12,

S 29)

troviamo

il

Kh uza'ah . Poi segue: A


elemosine (z a k a t) che rivelano sincerit di sentimento nella religione di Dio, devesi prestare soccorso
contro chiunque li assalga ingiustamente. Essi hanno per l'obbligo di prestare soccorso al Profeta
< (n a s r a 1-n a b i), quando egli lo chieda. Ai membri della loro trib, che sono nomadi nel deserto (ahi
badiyatihim) sono concessi gli stessi diritti ed imposti i medesimi obblighi, che a quelli con
dimora fissa (ahi hadiratihi m). Essi valgono quali Emigrati (m u h fi g i r u n\ ovunque si tro vano. Il documento fu scritto da al-'Alii b. al-Hadrami, il quale fece anche da testimonio >. Come si
vede, i due testi sono due versioni del medesimo fatto, e stanno a dimostrare in quale senso si debbono accettare i cosi detti documenti scritti dal Profeta per le trib della penisola, dei quali tutti
diamo in seguito la versione. Abbiamo cio veri e propri transunti di documenti, ma non la dicitura
esatta dei medesimi, meno forse in alcuni casi eccezionali.
Nel testo di ibn
i s a
(833, lin. 4) leggiamo versi attribuiti a Bugayd b. Imran al- Kh uza'i. nei

quali

si

i t a b) dato da Maometto, il pi eccellente dei dettatori e degli


Profeta ammettesse i Khuza'ah fra i Muhagirun: la nostra emigrazione

allude con fiei-ezza allo scritto (k

conferma che

scrittori, e si

(higratuna)
avessimo' quale

si

il

non
vengo alla

fa nel nostro paese, presso di noi. Questo verso sarebbe incomprensibile se

commento

conclusione che tanto

il

sono apocrifi:

(Sprenger,

III, 102,

il

testo del trattato.

Da

siffatto parallelismo dei versi e del testo,

quanto i versi, debbano considerarsi come autentici, nel senso che 7ion
anche la cronologia del trattato, vale a dire prima della presa di Makkah
nota, ha una versione diversa del trattato, ma al solito non dice donde egli
trattato,

versi fissano

l'abbia attinta).

Nota

3.

Se uniamo queste notizie con

le

altre del paragrafo anteriore,

possiamo conclu-

dere che forse ambedue si riferiscono ad uno stesso fatto, e che sono memorie delle prime trattative speciali concluse dal Profeta con le trib della penisola, allo scopo di estendere pi che fosse
possibile la sua influenza politica

egli taceva perci

anche

le

pi larghe concessioni onorifiche, purch

non fossero in opposizione con i suoi principi religiosi e teocratici. Cosi vediamo che il Profeta, con
un sentimento che si pu chiamare ingratitudine, equipara tutta l'accozzaglia di Beduini e di avventurieri nuovi adepti; alla schiera eletta dei suoi Compagni pi fidi, che lo avevano seguito nelle pi dure
prove del passato. Concedere a questi avventizi i medesimi privilegi, che agli altri Compagni, fu atto di
grande avvedutezza politica, contro il quale i Compagni antichi non potevano protestare, accettando essi
i
principi fondamentali dell'Islam, che tutti gli uomini sono eguali innanzi a Dio. Pi oscure sono le
parole attribuite a Buraydab, dalle quali si potrebbe quasi dedurre il fatto che la maggior parte degli
Aslam continuassero a vivere come pagani (trascurando perci le preghiere quotidiano) e pur volessero
essere considerati come musulmani e venissero equiparati in diritti agli Emigrati. Se tale deduzione
giusta, rivelerebbe un aspetto dei pi insoliti nel grande movimento che si andava delineando, e
doveva sommergere l'Asia Anteriore; vale a dire che se non una maggioranza, almeno un coefficiente
numerosissimo dei conquistatori non era affatto musulmano, ma schiettamente pagano. Questa congettura pare confermata da un passo di i b n Kh a 1 d i n (II, App. 41, lin. 18-19) donde apprendiamo che
molti fra i Khuza'ah erano sempre rimasti pagani, e che ci nonostante Maometto stringesse con essi
alleanza.
bene per altro rammentare che la spedizione di al-MuraysT' (cfr. 5. a. H. 8 e segg.)
fu appunto contro un ramo dei Khuza'ah. Per concludere dobbiamo per osservare che i due pretesi
documenti contengono soltanto i diritti acquisiti dai Khuza'ah in generale, e dagli Aslam in particolare,
ma non contengono clausola alcuna sugli obblighi non poco gravosi che l'Isim imponeva, e per sopportare i quali, il Profeta appunto faceva tutte le predette concessioni, e con ci alludo specialmente

alle preghiere quotidiane e in particolar

modo

all'obbligo pi odioso di tutti per gli Arabi, la tassa,

95.

H.

a.

8.

23.

22,

Tale omissione molto singolare, e conferma il sospetto genel-.s a d a q a 11 (cfr. per 6. a. H. 23).
rato da altri documenti che daremo in appresso, che non tutte le trib fossero egualmente sottoposte
agli obblighi rituali e fiscali dell'Islam.
a

Conversioni fra i banu Sulaym (')


Mentre avvenivano tutti i
23.

narrati nei precedenti,

nome

il

fatti

arme, e piccoli e grandi,

d'

del Profeta

si

diffondeva sempre pi in

Le

Arabia, ed aumentavano ogni giorno le conversioni.


sul processo di

conversione delle trib Arabe,

che abbiamo

notizie,

sono poche, frammentarie

od incomplete, n possibile quindi farsi un quadro completo del processo


di

infiltrazione dell'Islam nelle varie stirpi che abitavano

maggior

deserto.

il

Una

Maometto fu quella (parziale) dei


banu Sulaym. Un uomo di questa trib, Qays b. Nusaybah al-Sulami, venne
a Madinah, interrog il Profeta, si impresse nella memoria tutte le risposte
avute, ed alfine, quando fu invitato da Maometto ad abbracciare la nuova
fede, acconsent, e si rese musulmano. Ritornato nella sua trib, parl con
delle " conversioni

di

..

rilievo per

amirdrazione di Maometto, e dei suoi discorsi, dichiarando che questi supera-

vano tutto

ci che egli avesse

mai

udito, sia dai Greci, sia dai Persiani, sia

dai poeti, sia dagli indovini degli Arabi, e perfino dai principi di Himyar,

(maqawil Himyar,

forse letteralmente

Nusaybah divenne

un missionario

cos

gli oratori di

Himyar). Qays

b.

dell'Islam, e forse principalmente per

opera sua, dai 700 ai 1000 uomini dei banu Sulaym

andranno ad unire a

si

movei' contro Makkah. I banu Su-

Maometto a Qudayd, quando il Profeta si


laym chiedono anzi hi quella circostanza di

ah mar,
al-Sulami,

ricevere

e di far parto dell'avanguardia sotto

Anas

'Abbas

b.

b.

Ril al-Sulami,

chiama Qays

Maometto dopo

b.

l'assedio di

H. o

sua conversione nell'anno

no. 8986,

ha anche particolari su al-'Abbas

5.

*Abd rabbihi)

Hagar,

HI, 520-523.

Qays venisse a vedere


pone perci i fatti nar-

6.

b.

H.

Hagar, H,

Mirdas al-Sulami,

del quale [marito della poetessa al-Kbansa, resasi anch'essa,

dmah, Athr Usd., V, 441], affermasi

Qutaybah,
Nota

1.

H.

wa

dice che

Madinah, al-Khandaq, e

rati sulla

1 i

(o

'Abd

e Rasid b.

Nusbah al-Sulami,

rosso,

loro capi al-'Abbs b. ^lirdas

(Sa'd, 40, 94, sull'autorit "di uno dei Sulaym


no. 1355, lo

uno stendardo

fosse stato ucciso dai

si

670-671,

dice,

ginn;

padre

il

a Ma-

cfr.

anche

174).

La

trib dei Sulaym,

come abbiamo

visto in tante circostanze precedenti (cfr.

era sempre stata

una

3. a.

H.

pertinacemente
avverse a Maometto ed all'Isim; ed alla loro implacabile e bellicosa inimicizia dovevasi la morte di
molti musulmani. Essi erano stati gli autori crudeli del barbaro eccidio di Bi'r Ma'nah nell' anno
4. H. (cfr. 4. a. H., 5-6). Confinanti dei banii 'Amir b. Sa'sa'ah, abitavano anch' essi il cuore
della penisola arabica, abbracciando nel loro vasto territorio una parte del Nagd e del Higaz: i loro
pascoli si estendevano, da una parte, fin quasi al distretto di Madinali, e dall'altra, fino a quello di
Makkah. La descrizione del loro territorio riempie circa tre pagine di
ii s t. Eegister. (427-480).
^ 1,8;

4.

a.

5-6;

5.

a.

H.

S 23; 7. a.

H. S

77),

86.

di quelle pi

8.

La natura
la

a.

H.

bellicosa di queste trib fu in seguito di grande

nuova tede

si

accinse alla conquista a

singolare che in questa tradizione non

si

mano armata

23-25.

i5

giovamento

alla causa dell'Isim,

quando

dello trij arabe rimaste ancora pagane.

faccia parola di conversione

ma

di sola partecipazione

ad una spedizione militare. Lo stesso dicasi a pi-oposito dfil paragrafo seguente. Ci di grande interesse per quello che avremo ad esporre in seguito sul grado di islamizzazione delle trib, vivente

Maometto

(cfr. 10.

24.

a.

H.

114 e segg.).

Hism

b.

Muhammad

ibn al-Kalbi, citato da ibn Sa'd, d una

versione un poco diversa sui rapporti fra

Qidr

'Ammar

b.

Maometto

banu Sulaym.

al-Sulami venne cio a Madinah, vide

in conclusione gli promise di venire,

Quando

cavalieri Sulamiti in suo soccorso.

trib per

muovere su Makkah, Qidr

uomini, e

si

accinse a raggiungere

il

mento, non vollero pi venire per

Kinanah, e Qidr part con

soli

comando

dei

quando

il

certo

Profeta, gli parl e

fosse stato chiamato,

in seguito

Un

con mille

Maometto convoc

le

fedele alla sua promessa, riun mille

Profeta. Cento cavalieri, all'ultimo


il

mo-

timore di un'antica inimicizia con

900 uomini. Durante

la

marcia Qidr cess di

banu Sulaym a tre suoi compagni, al-'Abbas


b. Mirdas al-Sulami, (rabbar b. al-Hakam detto al-Farrar al-Saidi, e al-Akhnas
b. Yazld al-Sulami, ognuno dei quali doveva comandare a 300 uomini. Maometto, quando si accorse che mancavano cento uomini al numero promesso
dal defunto Qidr b. 'Ammar, insist che venissero anche i cento disertori,
assicurando che nessuno avrebbe fatto loro del male. I cento uomini vennero
alfine sotto il comando di al-Munaqqa* b. Malik b. Umayyah b. 'Abd al'CJzza b. Mallan b. 'Ami b. Ka'b b. al-Harith b. Bahthah b. Sulaym, e si
unirono a Maometto in al-Haddah (SaM, 40-41, 94).
Questi banu Sulaym presero quindi parte alla spedizione di
25.
Makkah, alla battaglia di Hunayn, ed all'assedio di Ta'if. Per compensarli
vivere e lasci

il

di essersi associati alla sua causa,

due

b.

tiri

'Abd

Profeta fece varie concessioni ai loro

prima della spedizione di Makkah o dopo). A


'Abd rabbilii) concesse un ten-itorio in Kuhat, lungo

capi (non certo, per,

Rasid

il

(o

se

di frcccie e largo

un getto

di pietra, vietando

tendere qualsiasi diritto su questa propriet.


scritto

da KhaUd

Sa'ld.

Questo Rasid

b.

documento

'Abd

rabbilii

di

donazione fu

aveva nome

anti-

'Abd al-'Uzza, ed era custode (kana yasdun, ossia era


sacerdote) di un idolo dei banu Sulaym avendo visto un giorno una volpe

camente Ghwi
il

b.

Il

a chicchessia di pre-

b.

orinare addosso all'idolo, perde ogni rispetto per l'immagine, la gett interra,
e venuto

da Maometto,

Rasid

'Abd

b.

rabbihi.

si

fece

musulmano

il

mut il nome in
Hunayn con Mao-

Profeta gli

Rasid fece tutta la campagna di

metto, e venne tenuto dal medesimo in grandissima stima:


in consegna

Hagar,

I,

la bandiera

1011-1012, no.

ebbe perci

banu Sulaym (Sa'd, 14, 34, e 40, 94;


2505, narra gH stessi fatti, ma afferma sull'autodei

97.

13

8.

25.

rit'di

abu Nu'aym che

al-Fulat;

secondo

lo

a.

H.

l'idolo fosse Suwa', e

Sprenger,

III,

il

luogo, ove l'idolo sorgeva,

287, fu 'Adi b. Zalim,

non Rasid,

Maometto gli avrebbe messo nome Rsid


b. 'Abdallah. Sul testo di ibn Hagar non possibile fare assegnamento, e Fulat
un sito non conosciuto ai geografi arabi: falat, come noto, significa
"deserto,,. Le autorit di ibn Hagar (abu Nu'aym [f 430. a. H.]) sono poco
sicure. forse Fulat un errore di copista per Euhat?).
il

sorveglanfce dell' idolo

[s

a d i n]

Il
e 1 1 li a u s e n (S k. u. V o r a r b., IV, 149, nota 3) suppone che l' idolo abbattuto
Nota 1.
da Easid possa essere stato una immagine della 'Uzza (vedi appresso), e che Rasid o Ghlwi fosse il
sacerdote di Euhat, ossia di quel luogo sacro, che con la sua conversione all'Islam e con la distruzione

dell'idolo, cessava

di essere

un

santuario.

Pu

essere che Easid,

potesse forse accampare diritti sul possesso del luogo.

priazione del santuario per uso personale.

Ad

La

lettera

come sacerdote
dei Profeta

ereditario del sito,

gli

legalizz l'appro-

evitare tutte le difficolt, che vengono fuori dall'

esame

quanto segue) il Wellhau.sen suppone che vi siano state due Euhat diverse, una
dei Hudzayl dedita al culto di Suwa', e una ita i Sulaym dedita a 'Uzza, ma questa supposizione non
confermata da alcuna fonte. Vediamo invece che cosa ci dicono le fonti migliori:
Da un passo di Yaqut (III, 181), citato e tradotto anche in Wellhausen Eeste (18 e segg.),
apparirebbe che l'idolo esistente in Euhat, fosse quello della divinit Suwa', che esso appartenesse ai
Hudzayl, e che i sacerdoti fossero i ban Lihyan. Queste notizie fanno capo a Hisam b. Muhammad
ibn al-Kalbi [f 206. a. H.] ed alla sua celebre opera purtroppo perduta, Kitab al-Asnam, o libro
degli idoli; le notizie sono quindi fondate sopra una buona autorit, cognita come la pi antica ed
attendibile in tutto ci che riguarda il culto idolatra dell'Arabia preislamica. Intorno al sito preciso
di Euhat regna per grande incertezza. Y a q il t (1. e.) lo pone nelle vicinanze di Yanbu' presso Madlnah,
e poche righe pi sotto (contradicendosi?) afferma che si trovasse nella bassura Batn Kakhlah, lontana da Mudar (frase il cui senso oscuro). Nel primo caso, ossia presso Yanbu', il sito Euhat non
si sarebbe pi trovato nel territorio dei Hudzayl, ma piuttosto fra i Guhaynah e i Ghifar, e non nel territorio dei Sulaym. Difatti al-Hamdani (171, lin. 6) pone un Euhiit nel circuito dei uhaynah. Batn
di altre fonti (cfr.

una valle presso Makkah, ed ivi si troverebbe nel circuito dei Hudzayl e dei bani
Lihyan, ossia risponderebbe alle altre indicazioni di ibn al-Kalbi. Nonostante siffatta contradizione vediamo che Euht non facesse mai parte delle terre dei Sulaym. B a k r i (426, lin. 21) dice che Euhat si
trovasse a tre miglia da Makkah, il che poco credibile. Difatti Y'aqt, altrove (II, 878, lin. 10), sostiene
che Euhat era a tre notti di marcia da Makkah aggiunge per esservi anche un villaggio di Euhat,
nelle vicinanze di Makkah sulla via di Madnah (e perci non nella valle, di Nakhlah, che verso
oriente in direzione di Ta"if) situata in una valle, Wadi Ghuran, nelle vicinanze di al-Hudaybiyyah il
villaggio era piccolo, e faceva parte dei pascoli appartenenti ai banu Sa'd ed ai banu Masruh. Fra i
primi, che sono un ramo dei Hawazin (banu Sa'd b. Bakr b. Havvazin), si dice che venisse allattato il
bambino Maometto (vedi Introd. Jj 126 e segg.), e Y'^aqut aggiunge, che ci accadesse precisamente intorno a Euhat. In fine dell'articolo, Yaqiit si contradice di nuovo, dicendo che l'idolo Suwa' si trovasse
in Euhat presso Yanbu' (ossia a Nord-Ovest di Madlnah). Il fatto per che 'Amr b. al-'As distruggesse
l'idolo di Suwa', appartenente ai Hudzayl, dopo la presa di Makkah, dimostra che l'idolo si doveva
trovare nelle vicinanze di questa citt e non al nord di Madinah. La vicinanza a Makkah confermata pure da un altro passo di Y''aqut (III, 781), nel quale descritta la valle di Ghuran, presso
Makkah, ove si trova Euhat. Altrove (cfr. pi avanti 100), detto che Maometto dopo la presa di
Makkah mandasse 'Amr b. al-'As ad abbattere l' idolo Suwa', e questi vi trovasse un sacerdote. In
quella tradizione, secondo quanto dice al-Waqidi (350) l'idolo apparteneva ai Hudzayl, e il sacerdote presumibilmente era' della medesima trib. Da questo laberinto di indicazioni contradittorie si
pu almeno dedurre che l'idolo dei Sulaym, che Easid avrebbe abbattuto, non fosse gi Suwa', ma
bens una immagine di al-'Uzza, divinit adorata dai Quray.s, della quale erano sacerdoti i membri
di una famiglia dei Sulaym, i ban Sayban b. abir, confederati, buia fa, dei Qurays, e precisamente dei banu al-Harith b. 'Abd al-Muttalib b. Ha.sim (vedi Wellhausen Eeste, 35). Delle
immagini della 'Uzza ve ne erano molte sparse per l'Arabia, come ha giustamente osservato il Well-

Nakhlah invece

hausen

(1.

e, 37).

98.

8.

membri

Lettere a vari
rithah).

26.

metto

(Lettera a Saliiuali

Malik

b.

b.

cfr.

Madf u,

la concessione di

diiitto di contestargliene

il

anche 29). Maoabi 'Amir al-Sulami della

Malik al-Sulami,

b.

una lettera a Saliniah


banu Harithah, facendogli

che nessuno aveva

banu Sulaym (ban Ha-

della stirpe dei

scrisse

stirpe dei

26-30.

H.

a.

valido spettava a Salimah (Sa'd, 14, 34;

il

possesso

Hagar,

II,

e dichiarando
solo

il

diritto

235, no. 6083).

(Lettera a 'Abbs h. Mirdas al-Sulami). Del pai-i Maometto


27.
scrisse a 'Abbas b. Mirdas al-Sulami, facendogli la concessione di Madfu

negando a chicchessia di avere diiitto sulla medesima. Il documento fu


scritto da al-' Ala b. TJqbah, che foce anche da testimonio (^) (Sa'd, 14, 34).

Paragonando questo paragrafo con il precedente, si rileva come le notizie di ibn Sa'd
Nota 1.
debbano essere brevi transunti di documenti pi lunghi, perch in ambedue i documenti abbiamo la
concessione apparente del medesimo luogo a due persone. La verit invece, che le due concessioni
si riferiscono a due diversi appezzamenti di terreno nella medesima contrada detta Madf S.

28.

Hawdzah

b.

(Concessioni a vari Sulamiti).

Nubaysah al-Sulami

attorno a al-Cxafr

dei

banu 'Usayyah,

a al-Agabb al-Sulami

Haram

Maometto

il

inoltre

concesse:

tutto quello che

territorio di Falis. Il

si

trova

documento

'Abd 'Awf al-Sulami concesse il teiTitorio


di Idzam e quello che vi appartiene di awaq. 11 documento fu scritto da
Khalid b. Sald (Sa'd, 14, 34; Sprenger, IH, 287; ibn Hagar, non
fa menzione fra i Compagni n di al-Agabb, n di Haram, ma rammenta
soltanto Hawdzah b. al-Harith b. Bagrah, ecc., al-Sulami, che aveva anche
fu scritto

b.

al-Humamah; Hagar, III, 1263, no. 8521).


Maometto fece anche una concessione di territorio a Salimah
29.
Malik al-Sulami (cfr. 26), con un documento del seguente tenore:

nome
b.

da al-Arqam.

ibn

Inviato di Dio concede a Salimah b. Malik al-Su-

"

Questo quello che

"

ha concesso il tratto di terreno fra al-Hanazi e Dzat al-Asawid.


Nessuno pu contestargli questo diritto. Testimoni: 'Ali b. abl Talib e
Hatilj b. abl Balta ah (Sa'd, 24, 65).

"
"

lami

l'

gli

Spedizione di Dzt al-Salasil (Gumada IT).


Il Profeta venne a sapere, nel mese di (jrumada
30.

gruppo

di

Arabi delle

direzione della Siria


giti

stirpi di

Bah

di Quda'ah,

con intenzioni aggressive verso di

dal rovescio di Mu'tah, che aveva rivelato

sulmane). Contro

il

nuovo nemico

il

Conferi

il

comando

lati

che un

lui

(forse

incorag-

deboli delle forze

mu-

Profeta organizz una spedizione di

trecento uomini, e di trenta cavalieri scelti fra


e dei Madinesi.

si

li,

era radunato nella

al novello

99.

pi nobili degli Emigrati

musulmano, 'Amr

b.

al-As,

consegnandogli uno stendardo,

La

1 i

w a,

bianco ed una bandiera, r a y a h, nera.

marcia 'Amr doveva

ragione di questa scelta sta nel fatto che durante la

chiedere riuforzi alle trib

*Amr

era facile a

ad una
e

H.

8. a.

30, 31.

degh

delle trib dei Bali. I

giunsero

fino

territorio

al

nome

dalla quale prese poi

'Udzrah, e dei Balqayn

ci

nonna di lui apparteneva appunto


musulmani partirono in direzione della Siria,
dei banu trudzam, alla sorgente al-Salsal,

perch

al-'s,

b.

stessi Bali, degli

la

la

spedizione.

La

sorgente giaceva nelle

vici-

nanze immediate del nemico, e siccome si era in pieno inverno e faceva


molto freddo, i soldati volevano accendere i fuochi, ma 'Amr b. al-'As
energicamente

si

oppose, per paura di tradire la sua presenza al nemico

un eminente Emigrato, che voleva ci nonostante accendere un fuoco, si


ebbe un vivacissimo rimprovero da 'Amr, che lo contrinse all' obbedienza.
'Amr b. al-'As venne per a scoprire che il nemico era tanto numeroso
invi
da non poter essere aggredito con speranza di felice successo
quindi immediatamente Rfi' b. Makith al-(Tuhani a Madlnah, per cliiedere
rinforzi. Maometto riun altri duecento uomini, fra i quali anche abu
Bakr e 'Umar, e li pose sotto il comando di abu 'Ubaydah b. al-(jrarrah.
Air arrivo dei rinforzi scoppi una contesa fra 'Amr b. al-'As e 'Ubaydah b. al-Grarrah, perch qucst' ultimo pretese di aver il comando supremo o almeno il comando delle schiere che aveva menate con s. 'Amr
sostenne invece con molta energia, che egli ora il vero comandante della
spedizione, e che lo irdlizie test venute da Madinah, fossero soltanto rinforzi mandati in suo soccorso, non gi una nuova spedizione, abu 'Ubaydah, trovando 'Amr fermamente risoluto a mantenere i suoi diritti, si ramment dei consigli del Profeta di evitare ogni motivo di discordie, e con
;

la

sua natura mite e disposta a transigere, non oppose altre


per la prima volta

ora

rivel

di carattere
sabilit.

cento

fermo e

315; Tabari,
di

I,

II,

'Amr

3L

generale

abile

cinque-

(Hisam, 984-985; Waqidi Wellh.,

1204, invece di Salsal ha al-Salasil, e dice che la

80;

ai

cfr.

Quda'ah

Tanbh,

Ha^ar,

III,

2;

Athir,

Con queste

schiere

II,

II,

83;

speranza di sorprendere

il

Wadi

Hai ab,

III,

'Amr avanz ora apertamente contro

nemico, marciando tanto di giorno che di notte, attraverso tutto


dei Bali, degli 'Udzrah e dei

nonna

176-177;

265, Dzat al-Salasil era al di l di

al-Qura a dieci giorni di marcia da Madlnah; Kh,amls,


366-367; Yaqut, lU, IH).

di

dirigesse la preghiera di tutti

della spedizione

'Amr apparteneva

Ya'qubi,

qualit emerite

'Amr

grandi comandi, ed alle grandi respon-

forte, atto ai

Cosi avvenne che

musulmani

sue

le

difficolt.

Balqayn

nemico e

di

100.

ma

ovunque

poterlo

egli

aggredire,

il

il

paese

giungeva, nella

trovava invece

H.

8. a.

vuoto

il

campo

81-33.

o fuggiti gli avversari. Persever nella caccia, giunse ai limiti

estremi del paese occupato da quelle trib e costretto alfine un gruppo non

molto numeroso di quegli Arabi a far fronte, dopo un


li

mise in fuga. Durante ima breve sosta in quel luogo

rono una certa quantit di bestiame,

ma

che bastarono appena a fornire di carne

gli

combattimento

facile

cavalieri cattura-

animali presi furono

musulmani durante

il

ritorno.

pochi,

'Amr

Madlnah con tutti i suoi (Waqidi


e 1 1 h., 316).
La tradizione ha tramandato vari episodi riguardanti questa
32.
spedizione, e li accludiamo, perch hanno forse un fondamento di vero. Mentre
accorrevano i soccorsi, un arabo cristiano della trib dei Tayy, che abbracciando r Islam aveva mutato il suo nome di Sargis (Sergio) in quello di Rafi'
b. ab! Eal' al-Tai, desideroso di apprendere meglio la dottrina musulmana,
si associ ad abu Bakr, e chiese al medesimo, durante la marcia, di spiegargli
e chiarirgli le dottrino ed i principi fondamentali dell'Islam, abu Bakr si
rientr quindi a

prest volentieri ad istruire

il

rozzo Beduino, e gli insegn

il

principio del-

modi della preghiera, l'obbligo dell'elemosima, del


digiuno nel mese di Ramadan, del pellegrinaggio a Makkah, del lavarsi da
ogni hnpurit, ed infine gli raccomand che mai cercasse di diventare il comanl'unit assoluta di Dio,

dante

nemmeno

di

due musulmani.

istruzioni dategli dal

Il

Beduino apprese coscienziosamente

venerando Compagno, che

tutti per la semplicit

estrema del suo

modo

si

rendeva anche notevole fra

di vivere

l'arabo infatti os-

serv che abu Bakr aveva con s un solo mantello di lana,

Fadak

panno

di

spalle

con alcune

quando erano
spille

abu Bakr

in marcia,

di legno, e

quando

si

le

lo

'abayah,

di

teneva fissato sulle

faceva sosta per la notte o

come tappeto (^). Questo medesimo arabo qualche anno dopo, quando abu Bakr fu eletto califi^o, non
per dar riposo alle bestie, lo stendeva in terra

pot resistere alla tentazione di recarsi da

lui e cliiedergh

perch avesse vio-

mai comandare nemmeno a due musulmani, e abu Bakr nello scusarsi gli rispose " Io non ho
potuto fare altrimenti, perch temeva che il popolo di Maometto si sarebbe
diviso in due (Hisam, 985-986; Waqidi Wellh., 315-316).

lato egli stesso l'ultima raccomandazione di

non

voler

Nota

1.
abu Bakr fu jjoi molto conosciuto per la sua consuetudine di adoperare il mantello
doppio uso di tappeto e di coprispalle; perci venne anche chiamato l'uomo del mantello, o
Dz a b S y a h durante la grande insurrezione dell' anno 11. H., gli abitanti del Nagd solevano
dire: Dobbiamo forse prestare giuramento di fedelt al portatore del mantello? (Hisam, 985).

per

il

33.

L'altro episodio

caratteristico quello di

'Amr

b. al-'As. Si

narra

che egli durante la marcia di ritorno avesse una polluzione notturna, e

mattmo seguente prima

della preghiera

prescrive la legge musuhiaana,

ma

si

non

facesse

il

lavacro completo

il

come

contentasse di lavarsi le parti vergo-

101.

8. a. H.

33, 34.

Maometto venuto a sapere questa violazione della legge, chiese spiegazione a 'Amr per la sua condotta poco corretta 'Amr con il suo consueto
gnose.

brio sarcastico, invece di celare la cosa, Tamniise francamente, ed esclam


"

Mi

sarei gelato a morte per

il

grande freddo, ed

che nessuno deve togliersi la vita

mosse altro rimprovero

(cfr.

2.

Maometto

H., 14;

a.

sciitto

(Qur-an,

iv,

33),

mise a ridere n gli

si

Waqidi Wellh.,

316).

Spedizione di SIf al-Bahr, o al-Khabat (Ragab).


34.

Nel mese di Ragab Maometto

mand ima

spedizione di tre^

comando di abu 'Ubaydah b. al-(Tarrah, e gli ordin di recarsi sulle rive del Mar Eosso, a Sif al-Bahr, per punire una
trib dei (jruhaynah, che dava molestia. Ai partenti Maometto forn una
provvista di datteri, ma la spedizione and molto pi per le lunghe che non
fosse stato previsto, e perci vennero meno i viveri dopo aver perseverato
un certo tempo a razioni ridotte, i musulmani rimasero infine senza vitto
alcuno. Spinti dalla fame si misero a mangiare i ramoscelli verdi delle piante,
che mettevano fuori i prr germogli primaverili. Commosso dai patimenti
dei Compagni, Qays b. Sa'd b. 'Ubadah b. Dulaym, imitando la generocento uomini sotto

il

sit

del padre,

promise due
sul luogo

wasq

di

datteri

in

Madnah,

un camelo da macellare per uso

gli

avesse portato

dei

musulmani. La proposta era tanto vantaggiosa per

a chiunque

il

consumo

venditore dei ca-

Qays era garanzia tanto sicura di pagamento, che un


(jTuhanita, vale a diro un Arabo degli stessi nemici, si present ed offr cinque
cameli a quelle condizioni. Dopo tre giorni per, durante i quali Qays manteneva a proprie spese il piccolo esercito musulmano, 'Umar b. al-Khattab, uno
dei testimoni dell'atto di vendita, non volle pi prestare la sua testimonianza,
dichiarando che Qays non possedeva nulla n aveva diritto di rovinare la
meli, e la persona di

sua famiglia, alienando dei beni

che appartenevano al padre.

Non

essendo

pi possibile di legalizzare le nuove operazioni di compra-vendita, senza la

testimonianza di 'Umar,

sulmani

si

il

Beduino

si

ritir.

Anche

il

comandante

dei

mu-

oppose alla continuazione di uno scambio che minacciava di

di-

venire illegale. Ritornati a Madnah, al termine della spedizione (senza aver

trovato

il

nemico)

il

padre di Qays, Sa'd

tutto l'impegno preso dal figlio,

b.

'Ubadah, non solo riconobbe in

pag puntualmente al beduino quanto


Qays aveva promesso, ma fece anche dono al proprio figlio di quattro giardini di palme, affinch egli in avvenire fosse in grado di prendere impegni
sul valore della propria roba e disporne come meglio credesse (H i s a m, 992
Waqidi Wellh., 317-318; Tabari, I, 1605, chiama questa spedizione:
e

al-Khabat, ossia delle foglie strappate alle piante,

102.

kh a b a

t,

che servivano

8.

generalmente per nutrire


II,

83;

Ha lab.

35.

III,

camel;

a.

id.

H.

s4-3e.

1606-1607;

A thir,

II,

177;

Khamis,

368-370).

N sarebbe

bastata la generosit di Qays, per salvare

sulmani dalla morte per fame,

se giunti sulle rive del

sulla spiaggia

essi si nutrirono per dodici giorni

zate in terra e appoggiate


al quale

uno

le

mu-

mare, non avessero

trovato un enorme pesco (probabilmente una specie di balena), grande

un monte, arenato

come

con la carne del pesce, dice la tradizione,


;

le costole

alle altre,

erano tanto grandi, che driz-

potevano formare un arco sotto

uomo e nel vuoto


uomo (Hisam, 992; Waqidi Wellh., 318;
ove detto che l'animale marino avesse nome

passava liberamente un camelo montato da un

deirocchio poteva sedersi un

Tabari,

I,

1605-1606,

al-'anbar; id. 1606-1607, si dice che un pezzo del pesce venisse portato
a Madinah e mangiato dal Profeta: questa storia inventata per togliere
il sospetto che i musulmani, mangiando carni di animale morto, violassero
gli ordini del Profeta, di Dio. I musulmani infatti possono soltanto mangiare carne di animali sgozzati con rito speciale).

Spedizione di al-Ghabah.

Hadrad al-Aslami, un Compagno del Profeta,


si era innamorato perdutamente della figHa di Suraqah b. Harithah alNaggari, morto a Badr, ma non potendo mettere insieme il dono nuziale,
sadaqah, di duecento dirham, che egli aveva promesso, il desiderato matrimonio non potevasi ancora combinare, ibn abl Hadrad si rivolse al Profeta
per aiuto, ma Maometto gli confess di non avere i mezzi sufficienti per donargli una somma tanto forte (? cfr. 7. a. H., 46) e lo consigli di aspettare
una buona circostanza per arricchirsi con bottino preso al nemico. L'occasione
sospirata si present nel mese di Sa'ban di questo anno, quando Rifa'ah
b. Qays, o Qays b. Eifa'ah, della trib dei banu (xusam b. Mu'awiyyah,
36.

'Abdallah

b.

abl

venne con varie famiglie della sua

stirpe in

al-Ghabah presso Madinah,

banu Qays a muovere guerra a Maometto. Il Profeta avvertito di tali maneggi, cliiam ibn abi Hadrad e lo mand con altri due
musulmani a togUere di mezzo il molesto (xusamita. I tre musulmani, armati

tentando di eccitare

di

spada e di freccio

si

avvicinarono al piccolo campo di Rifa'ah

b.

Qays

in

al-Ghabah e concertarono insieme un agguato, ibn ab Hadrad and a nascondersi

da una parte del campo, e mand

rimanendo d'accordo con

essi,

cipitati tutti insieme sul

campo

due compagni dalla parte opposta,

che al grido di

Allah

a k b a r, sarebbero pre-

e lo avrebbero sopraifatto di sorpresa. I tre

musulmani rimasero in agguato fino al cadere del sole, quando Rifa'ah


b. Qays, non vedendo rientrare il suo pastore con gU animah, che aveva
103.

a. H.

8.

36, 37.

mandato

al pascolo,

voUe andar fuori in cerca


muoversi,

tentarono dissuaderlo dal

di

solo,

dell'assente.

compagni

lontano dalle tende,

notte,

Rif a'ah non prestando ascolto ai consigli prudenti, lasci il campo nel
passare vicino all'agguato di ibn ab Hadrad, cadde trafitto a morte da una

ma

nemmeno

freccia nel cuore, senza

allora
sul

voce

la

lanciando

campo gaamita.

il

emettere un grido

Allah akbar,

convenuto:

grido

ibn ab Hadrad alz

musulmani fecero lo stesso, e i


temendo un assalto di schiere numerose,

Gli altri due

spaventati dalle grida, e

irruppe

Grusamiti,
si

diedero

a fuga precipitosa, portando via quello che potevano, e trascinandosi appresso le donne e i bambini, ma lasciando molti cameU e molte pecore in

Hadrad troncato

possesso dei tre arditi musubiiani. ibn abi

Madlnah con

ritorn in
Il

il

sanguinoso trofeo, e con

Profeta, lieto del felice successo,

gU

predati, e con questi egli pot sposare

(Hisam,

derata C)

Khamis,
Nota

II,

1.

989-991;

Tabari,

fece
la
I,

dono

gli

di tredici

il

capo a Rifa'ah,

animali predati.

cameU

fra quelli

donna tanto ardentemente desi1607-1609; Athir, II, 177-178;

84).
I tradizionisti

musulmani commettono

talvolta le pi ingenue indiscrezioni. Nel caso

Gusam

b. Mu'awiyyah, ai quali apparteneva


u s t. G e n. T a b., tavola F, lin. 11 e segg.), vale a dire
Eif ii'ah, erano un ramo dei Bakr (cfr
alleati dei Quraj'.s; onde l'assassinio narrato nel paragrafo precedente, se vero in tutti i particolari, sarebbe la pi grave violazione, da parte del Profeta, del trattato di al-Hudaybiyyab. Se mettiamo

presente essi hanno dimenticato di rilevare, che

banii

in confronto

metto

questa tradizione con quello che narrato in appresso, sui motivi che spinsero MaoMakkah, sorge spontaneo il sospetto clie, nella violazione dei

alla spedizione e alla presa di

Profeta non sia tanto innocente, quanto la tradizione vorrebbe farci creda quella seguente di al-Waqidi, ma l'esame coscienzioso
sulle fonti della biografia di Maometto, d come risultato che l'autorit di ibn Ishq, anche nella rea gh a z i (v. anche Waqidi
dazione di ibn Hism, pi sicura di quella di al-Waqidi nei suoi

patti di al-TTudaybiyyah,
dere.

La versione

il

di ibn Isliaq contradetta

We

II h., 11 e segg.).

37.

La versione di al-Waqidi molto diversa

nel caso presente

una

delle solite confusioni di

due

tanto che forse abbiamo


fatti distinti.

al-Waqidi

contiene cio parimenti la narrazione in prima persona di ibn abi

innamorato, che cliiede al Profeta di venirgli in soccorso con una

danaro per concludere

ma

il

il

Hadrad

somma

di

matrimonio, e la medesima risposta del Profeta;

resto totalmente diverso.

Per

assistere ibn

ab

Hadrad a

riunire

il

danaro necessario per la sadaqah, il Profeta gli ordin di prendere parte


ad una spedizione comandata da abu Qatadah, e composta di 16 uomini, i

muovere in direzione di Khadirah, una regione del Nagd,


a circa venti miglia da Madlnah, presso il Bustan 'Amir, e che, come il nome
stesso indica, doveva essere un " paese verde e ferace . Compito della
spedizione ora di aggredire una schiera dei Ghatafan. I musulmani riuscirono
a sorprendere di notte un accampamento nemico situato presso ad una sorquali dovevano

gente d'acqua, e volsero in fuga

gli

Arabi, facendo

104.

un bottino molto co-

H.

8. a.

pioso.

37, 38.

Nel corso del conflitto e dell'inseguimento, ibn abi Hadrad raggiunse

ed uccise uno dei nemici, e nel viaggio di ritorno

moglie del medesimo, una bella donna,

la

s'

imbatt e cattur la

quale quando scopri che ibn ab Ha-

drad era l'uccisore del proprio marito, scoppi in dirotto pianto


dati in tutto
la quinta

200 cameli, e

pai-te,

ogni

meli o 120 pecore

dirliam

000 pecore,

membro

e concludere

il

a molti prigionieri

della spedizione ebbe per sua quota dodici ca-

e cosi

f),

oltre

Furono predopo tolta

Q).

ibn abl Hadrad pot mettere assieme

sospii-ato

matrimonio.

La

200

spedizione aveva durato

15 giorni, e nel bottino v'erano quattro donne e vari Ijanbini. ITna di queste

donno era eccezionalmente


per

ma

s,

costui

la versione di al-Waqidi,

Hai ab,

di ibn Ishaq;

il

b. (xaz al-Zvibaydi,

(W a qi di Wellh.,

Nota

abu Qatdah avrebbe voluto tenerla

dov poi cederla, quando

Mahmiyyah

stenti di

bella,

318-319;

Profeta, accogliendo le istanze insi-

decret che dovesse essere data a

Tabari,

dimostrando cosi

narra in succinto

1609,

I,

maggiore peso a quella

di dare

HI, 370-372).

l.
Questa seconda versione lia molti elementi, che la rendono somigliante alla precesiccome ambedue sembrano ispirate, per cosi dire, dalla narrazione delle pene d'amore di ibn
abl Hadrad, ed al modo come, con l'assistenza del Profeta, egli pot ottenere il compimento dei suoi
voti, hanno ambedue un non so che di artificioso, che le rende di sospetta autenticit. In entrambe infatti lo scopo evidente di dimostrare come ibn abi Hadrad mettesse insieme i 200 d i r h a m, il resto
tanto secondario, che viene accennato soltanto in via indiretta. In ogni caso la versione di ibn Ishaq
ha notizie geografiche e personali pi precise.
Nota 2.
Come al solito, al-WSqidi. con la negligenza propria delle nostre fonti, non ha l'avvertenza di riscontrare le proprie attermazioni con un semplice calcolo aritmetico, sulla divisione del bottino. Se togliamo il quinto alle mille pecore e ai duecento cameli, ci rimangono 160 cameli e 800 pecore,
ohe divise fra i sedici componenti la spedizione, formano sedici lotti di 10 cameli e 50 pecore ognuno,
equivalente, al modo di stima degli arabi, sia a 15 cameli, sia a 150 pecore, e non a quello che dice
al-Waqidi (120 pecore o 12 cameli).

dente,

ma

La presa
38.

di

Makkah

{Lettera di 'Urwah).

DoN'endo ora narrare della caduta di

Makkah

in potere dei

musulmani, segnaliamo innanzi tutto una fonte di singolare importanza, e

Tabari

per et la pi vicina all'evento medesino, conservataci da


lin.

18

1636,

'Urwah

b.

vale a dire la copia di una

al-Zubayi- [f 94.

sulla presa di

circostanza.

mento

lin. 4),

Makkah
Abbiamo

a.

H.] per

califfo 'Al^d

contegno tenuto da Khalid

al-MaHk

[f 86.

noto
H.],

a.

al-WalTd in quella

gi avuto occasione di accennare

a un altro docu-

probabile che la presente

Badr

appartenga alla stessa

(cfr. 2. a.

serie di

prime vicende dell'Isim, per ordine

cumento ha un valore suo particolare per


posizioni letterarie

scritta dal

b.

e sul

simile in propo.sito della battaglia di

'Ur%\^ah sulle

memoria

1633,

(I,

essere

di

una

H., 30, 31), ed

memorie

'Abd al-Malik.

con ripetizioni di
105.

fatti,

Il

delle pi antiche

d'argomento storico nella letteratura araba:

rozzo, primitivo e confuso,

scritte

da
do-

com-

lo stile

ne

senza un ordine pre14

H.

8. a.

38, 39.

stabilito della materia, e

senza ceBni cronologici.

mento spicca con evidenza, a


le altre tradizioni musulmane

chi ne paragoni

docu-

del

testo con quello

il

di

tutte

40 e segg.) composte
scrittori erano ormai di-

(date in appresso ai

e trasmesse per iscritto in un' et nella quale gli

venuti assai pi abili nel trattare la materia.


notizia importante, diversa

L' autenticit

Il

documento non d alcuna

da quelle che troviamo

nelle altre tradizioni

pur

nondimeno, per l'antichit sua, e per la natura speciale del soggetto, merita
che se ne adduca qui per intero la versione.

b.

al-Tabari [f 310. a. H.], da 'Abd al-Warith b. 'Abd al-Samad


39.
al-Waritb
'Abd
[f circa 250. a. H.] ('), da suo padi-e 'Abd al-Samad b. 'Abd

al-Warith

'Urwah

" lid, se
"

"
"
"

'Urwah

poi: tu

"

"
"

"
"
"

mi

usasse le

il

hai scritto, chiedendoira sul conto di Khalid

armi nel Giorno della Conquista


le

armi

(ossia della

al-Wa-

b.

Presa di

orbene la faccenda di Khalid

Egli

si

trovava

Profeta,

loro, o su Ta-if

della conquista).

Warq,

li

n vi fu

e questi furono

Or abu Sufyan

altri al di fuori di

giorni della Presa di

Hakm

seguisse e mostrarono

" dayl. Dissero

'

scrivesse

quando il Profeta giunse a Batn Marr [al-Zahran], diretto su Makkah. I Qurays avevano intanto mandato abu Sufyan, e
Haklm b. Hizam, affinch andassero incontro all' Inviato di Dio, e quando
spedirono questi due, essi non sapevano ove il Profeta si dirigesse, se verso
con

" b.

"

[t 160. a. H.], da Hism b.


'Urwah b. al-Zubayr [f 94. a. H.], ha
quanto segue a 'Abd al-Malik b. Marwan:

al-Walld nel Giorno della Conquista, fu la seguente.

" di
"

da Aban al-'Attar

Makkah), e per ordine di chi usasse

" b.

"

H.],

a.

[f 146. a. H.], da suo padre

udito che
"

207.

[t

b.

Makkah

(letter.

Ilizam vollero che Budayl

H accompagnasse:
Haklm b. Hizam e di Bu-

desiderio che egli

il

abu Sufyan,

di

quando li mandarono al Profeta: Noi


non vi verremo appresso, perch non sappiamo con chi voglia prenderla
Maometto, se vuole noi, o vuole i Hawazin, o i Thaqlf
Vi era allora
fra il Profeta e i Qurays il trattato di pace concluso il giorno di al-Hudaybiyyah, con patti speciali ('ahd), e per una durata stabilita (muddah), nel quale trattato i banu Bakr erano con i Qurays (cfr. 6. a. H.,
35). Or avvenne un conflitto fra una schiera dei banu Ka'b e una schiera
dei banu Bakr. E vi era fra l'Inviato di Dio e i QurayS, in questo trattato,
a loro

[i

Quray.s]

'

'.

che avevano concluso, [un patto], che non vi dovesse essere ^olazione
"clandestina (la ighlal wa l isll, letter.: 'n frode, n corruzione
^

'

" cfr.

anche

" trattato).
"
"

Waqidi Wellh.,

257,

nota

[Invece di restai-e neutrali]

1,

le

parole

testuali

del

Quray vennero con armi in aiuto


insospettirono dei Qurays, e da ci proi

banu Baki-: i banu Ka'b si


venne che l'Inviato di Dio movesse contro
dei

sono

106.

il

popolo di Makkah.

Or

in

H.

8. a.

39.

Hakim

"

questa spedi/ione egli incontr abu Sufyan,

"

non seppero che il Profeta avesse gi fissato il campo in Marr,


finch gH furono vicini. Quando Io videro in Marr, abu Sufyan, Hakm
e Budayl entrarono nella dimora (m a n z i 1, ossia la tenda) del Profeta in
Marr al-Zahran, e gU fecero atto di omaggio e di sottomissione. Quando

"
"
"

Zahran,

" lo

"

dicesse:

" si
"

ad abbracciare
'

Profeta

il
1"

al-

si

innanzi a s ai Qurays, per

Or io sono stato informato che


casa di abu Sufyan, quegli sicuro

Islam.

Chi entrer nella

Hakim che

mand

li

Makkah

trovava nella parte superiore di

cM

Marr

quali

ebbero proclamato,

" invitarli

o Budayl in

trovava nella parte inferiore di

clii

[il

Profeta]

la casa

entrer nella casa di

Makkah

quegli sicuro

"

mani [dall'uso delle aiTni]


[E sono stato informato che] quando uscirono abu Sufyan,
quegU sicuro
e Hakim da presso il Profeta, diretti verso Makkah, [il Profeta] mand alZubayr sulle loro traccie, gli consegn la propria bandiera (rayah), e gli

"

diede

"

di piantare la bandiera nella parte superiore di

"

Profeta] disse a al-Zubayr:

"
"

"

il

comando

ho detto

sulla cavalleria dei

'

Tu non

di

Dio

al-Walid che entrasse in

" della trib dei

si

Makkah

ti

in al-Hagun.

avr raggiunto

[sulla citt] e diede ordhii

erano convertiti prima di questi

inferiore di

"

vano chiesto soccorso:

"

'Abd Mant e a quanti appartenevano

"

parte inferiore di Makkah.

"

Makkah

[Il

'.

KhaHd

Qud'ah, dei banil Sulaym, e degli Aslam, avevano abbrac-

"

"

Ansar, e gU ordin

dalla parte inferiore con quanti Arabi

ciato r Islam, perch

"

e dogli

cessare dal rimanere nel luogo, ove io

avanz

"

"

Muhgir

di piantare la bandiera mia, finch io

dopo questo l'Inviato

" b.

"

le

".

" ti
"

chiuder la propria porta ed asterr

si

Makkah] v'erano appunto


i

fatti.

banli Bakr, ai quali

Qurays avevano dato ordhie

[Nella parte

Qurays ave-

ai bann-1-Harith b.

alle trib al-Ahbis, di trovarsi nella

Su questi si avanz Khalib b. al-Walid, dalla


parte inferiore di Makkah. Mi hanno nai'rato che il Profeta dicesse a
Khlid e a al-Zvrbayr, quando li sped innanzi, Non combattete, se non
coloro che vi combatteranno
Quando Khlid si present ai ban Bakr e
agh al-Ahbis, nella parte inferiore di Makkah, li aggred, e Dio li mise
in fuga. In Makkah non vi fu altro conflitto al di fuori di questo
salvo
che Kurz b. (rbir, uno dei bau il Muhrib, e ibn al-As'ar, uno dei
bann Ka'b, i quali si trovavano nella cavalleria di al-Zubayr, salirono
'

'.

"
"

" [sul

poggio

di]

"

Zubayr,

"

uomini

"

e furono uccisi.

"

non

"

sorse

[e
si

vi fu

Kad,

la

salirono per la strada per la quale sali al-

che era quella] per la quale aveva avuto ordine di sahre. I due

imbatterono in un drapprello dei Qui-ays sul pendo di

Ma

Kad

Makkah, dinanzi a al-Zubayr,


present l'Inviato di Dio e la gente

dalla parte superiore di

combattimento. Allora

si

innanzi a lui per proclamarlo, e

107.

il

popolo

tli

Makkah

si

convert

H.

8. a.

39, 40.

''

all'Islam. L'Inviato di

"

in questo

"

in

Dio rimase presso

modo, finch vennero

Hunayn

mezzo mese e non pi,


Hawazin e fissarono il campo

di loro per

Thaqif e

f).

La data

di morte attribuita a 'Abd al-warith b. 'Abd al-samad, ossia il 250. a. H.


paragone con l'identico isnad che abbiamo negli altri passi di Tabari,
gi citati da noi, nei quali al posto di 'Abd al-waritli b. 'Abd al-samad, viene nominato l'altro
scolaro di 'Abd al-samad, ossia 'Ali b. Nasr b. 'Ali al-Gabdami, morto come sappiamo da Dzahabi
(IX, 11) nel 250. a. H. Verso quindi la stessa epoca dobbiamo porre la morte di 'Abd al-waritb, che
era suo coetaneo e parimenti scolaro del padre, 'Abd al-samad (cfr. anche Tabari, I, 1669, lin. 16

Nota

1.

ipotetica, e desunta dal

e seguenti).

Nota

2.

ha osservato

lo

Tale

nella

Sprenger

sione fra le parti, e

fatti

sua semplicit primitiva


(cfr. Ili,

il

memoria scritta da 'Urwah. Come gi


'Urwah ^ difettoso, manca coe-

testo della

xliii) lo stile delle lettere di

sono narrati in modo poco soddisfacente. Lo Sprenger suppone giustamente

che queste lettere siano una specie di riassunto delle tradizioni raccolte da 'Urwah, e che il contenuto
tanto magro e secco sia effetto della mancanza di esperienza nello scrivere. La prosa storica era allora
nella sua prima infanzia presso i musulmani. Un racconto storico complesso non era affatto nel carattere del tempo di 'Urwah, quando tutto il sapere era formulato in frasi brevi, e tutta la storia era
ancora soltanto una congerie immensa di aneddoti staccati. Strano a dirsi, lo Sprenger ha raccolto
gli altri due brani delle memorie scritte di 'Urwah (cfr. Introd. 269 e 2. a. H., 31), ma, per
qualche ragione ignota, questo terzo brano gli sfuggito. Il testo di 'Urwah ha per noi cospicuo valore, perch possiamo considerarlo come autorit storica di primissimo ordine, e perch d con nuda

magrezza,

il

nucleo di vero di tutte le tradizioni poi

largo sunto. Se confrontiamo

contradizione vera fra

quale

le

le

magre memorie

il

rimpolpate,

delle quali

tenore del testo di 'Unvah, con tutto

il

resto,

diamo

in appre.'jso

troviamo che non

un

esiste

due versioni, ma possiamo invece studiare ed osservare il sistema, con il


venivano amplificate e colorite artificialmente, con tanti parti-

del passato

colari, l'autenticit dei quali impossibile di accertare.

Di molta importanza per

il

nostro soggetto sono due conclusioni, alle quali possiamo arrivare,

La prima che la presa di Makkah fosse motivata


importanza fra due trib, una alleata di Maometto, e l'altra dei QurayS:
le parole di 'Urwah, nella loro forma incolore, tacciono completamente sull'origine e sulla colpa di questo
conflitto, e confermano pi che mai il sospetto, che il pretesto addotto da Jfaometto fosse dei pi futili,
e che la colpa non fosse del tutto dei Quraj'5. Il secondo fatto importante ohe, secondo 'Urwah,
la presa di Makkah fosse un ardito colpo di mano del Profeta, e nel quale ab Sufyan comparisce quasi
qual traditore della causa dei Qurays, essendo passato dalla parto di Maometto, mentre eia in missione
speciale di sorveglianza e di scoperta. Il voltafaccia di abu Sufyan e l'azione pronta di Maometto,
sconvolsero ogni disegno di resistenza, e le condizioni generose di Maometto smussarono le ultime
interpretando strettamente

da un

il

testo di 'Urwah.

conflitto di secondaria

resistenze.

Facciamo ora

la narrazione della presa di

La presa

di

Makkah

Makkah secondo

{Versione pi recente)

il

complesso di tutte

le altre tradizioni.

Ramadan.

In questo anno avvenne la presa di Makkah per opera di


40.
Maometto, come conseguenza della violazione dei patti di al-Hudayb5'3'ah,

commessa
gono

ai

dai

banu Bakr,

alleati dai

Quray. Le ragioni del conflitto

risal-

tempi anteriori all'Islam, perch gi nell'et della (ahiliy3^ah

esi-

un grave
'Abd Mant

attrito fra i 1janu Khuza'ah da una parte e i banu Bakr


b.
b. Kinnah, e in ispecie i banu-l-Du'il, dall'altra. Allora un
certo Malik b. 'Abbad dei banu-1-Hadrami, un confederato di al-Aswad b.
Razan al-Du'ili, si rec per ragioni commerciali nel paese dei banu Khu-

steva

za'ah e

fu aggredito,

questo affronto

spogliato

di

ogni cosa e ucciso. Per vendicarsi di

banu Bakr aggredirono


loa.

allora

un Khuza'ita

e lo

uccisero.

H.

8. a.

I Khuza'iti si accinsero

massacrarono

40.

a nuove vendette, e poco tempo prima dell'Islam,

tre figli di

al-Aswad

b.

Razan

al-Du*ili, ossia

Salma, Kulthum,

QzWajh, in 'Aratali, presso alle pietre di confine del territorio sacro di


Makkah, ansab al-haram. Il nuovo delitto fu il pi grave di tutti i
precedenti, non solo per il numero delle vittime, ma in special modo per

medesime, che appartenevano alla pi inclita famiglia

la insigne nobilt delle

dei Kinanah. al-Waqidi dice che

sempre nelle viciaanze

il

delitto avesse

luogo presso 'Uranah,

delle pietre di confine del territorio sacro. Grazie

ma
ad

una guerra civile


a pagare un forte prezzo di

autorevoli influenze fu evitato questa volta lo scoppio di

due

fra le

trib, e

Khuza'ah furono

indotti

sangue, perch, in considerazione della nobilt delle vittime, versarono


della

somma

solita di cento cameli per

trib, per questi fatti di sangue,

ogni

uomo

sembrarono per

il

doppio

ucciso. I rancori fra le


tal

modo

due

sopirsi, e soprag-

giunse allora l'apparizione dell'Islam, che valse, dice la tradizione, a distrarre


le

menti ed a rivolgere altrove l'attenzione delle

trib.

Passarono cos circa

venti anni fino alla conclusione del patto di al-Hudaybiyyah, dopo

come abbiamo

gi narrato, le trib nelle vicinanze di

in due campi,

le

une

si

Makkah

si

il

quale,

divisero

dichiararono per Maometto, e le altre per

Qu-

Bench le fonti non lo dicano, e vorrebbero anzi farci credere il contrario, molto probabile, che questa divisione politica delle trib, invece di
sopire le rivalit ed i rancori, li riaccendesse e rinfrescasse la memoria dei
torti passati. I banu Bakr si unirono in alleanza con i Qurays e i banu
Khuz'ah con Maometto. Fra i banu-1-Du'il si riaccese ora il desiderio di vendii*ay.s.

care la uccisione dei tre

pagato

il

prezzo di sangue

dell'alleanza,

non

solo

dall'intiera stirpe dei

al-Aswad

figli di

da

b.

Razan, nonostante che fosse stato

sapendosi appoggiati e protetti, per patto espresso

tutti

Qurays

banu Bakr,

di cui facevano parte,

alleati, decisero di

ma anche

sorprendere un gruppo dei

Khuza'ah, accampato intorno alla sorgente Watlr. al-Waqidi confessa per che

movente occasionale

nuova violenza degli amici del Profeta, i Kh uz'ah, perch uno di questi udendo Anas b. Zunayni al-Du"ili recitare
una poesia satirica molto offensiva all'indirizzo di Maometto, in un impeto
d'ira percotesse a sangue il Du-ilita e riaprisse la serie delle vendette fra le due
trib nemiche. Il colpo di mano dei Bakr fu preparato con grande segretezza
da Nawfal b. Mu'awiyyah al-Du'iU, il capo dei banu Nufathah, nel corso del
mese di Sa'bn, con la connivenza segreta di tutti i banu Bakr, ad eccezione
dei banu Mudlig, che non vollero essere fedifi'aghi, e di parte dei Qurays,

il

dell'assalto fosse \ina

dei quali alcuni intervennero in persona all'assalto,

condo

verit, dice in generale,

che

banu Nufathah

ibn Ishq, forse pi sefossero forniti di

Qurays, e che alcuni di questi assistessero in persona, di notte, in

109.

armi dai

modo da

a. H.

8.

40.

non

ampliando, come al

al-Waqidi,

notati.

essere

solito,

le notizie di

ibn

un passo afferma che fra i Makkani presenti vi fossero Safwan


b. Umayyah, JVIikraz b. Hafs, e Huwaytil) 1). 'Abd al-'Uzza con i loro seguiti ma siccome in un altro passo muta i due ultimi nomi in quelli di
Isliaq, in

Suhayl
i

nomi

b.

'Amr

e di 'Ikrimah b. abl (xahl, lecito dubitare di tutti e quattro

Sta

dati.

fatto che di notte

il

congiurati aggredirono

Kbuza'ah

una sorgente vicina al monte 'Arafah, uccisero uno degli


Arabi, per nome Munabbih, e malmenarono gli altri, costringendoli a cercare
salvezza nella fuga e nel territorio sacro di Makkah. Grli aggressori erano
talmente eccitati, che non tennero in alcmi conto la legge universale in
presso al-WatIr,

Arabia

rispettare

di

fuggiaschi entro lo stesso territorio:


costringerli a ricoverarsi

loro cUente, in

entro

Makkah

stessa,

parte al conflitto,

preso

Makkah

riducendoli cos

sacro

territorio

il

di

Budayl

case di

le

ove

rinchiusero.

si

Qurays,

di

molestia ai Kbuza'ah,

un

avevano cercato

grandissimo

nessuno ebbe pi

il

ricovero.

perch,

scandalo,

ma

se

e,

banu Nufathah non

possiamo credere

alle

Il

oltre

fatto

alla

dest in

violazione

fonti,

del

sacro,

territorio

per-

patti

dei

metteva a Maometto di richiedere un fortissimo compenso, e davagli


colt perfino a
dire che

una dichiarazione

abu Sufyan,

il

di guerra.

Tutte

de-

KhuMakkah stessa un

che la violazione manifesta

dubbio,

da

Eaf',

che avevano

posero perfino regolare assedio alle due case menzionate, nelle quali
za'-ah

spuntare del giorno ritornarono di nascosto

allo

a casa nella speranza di non Qssere osservati,


sisterono dal dare

estrent,

tali

Warqa

b.

vollero inseguire

le fonti

fa-

concordano nel

capo pi influente dei Quray, fosse del tutto inno-

non avesse parte alcuna alla violazione


dei patti. E ripetutamente affermato, che egU ebbe la prima notizia di quanto
era avvenuto, quando i banu Nufathah irruppero in Makkah ai calcagni
dei Kbuza'ah, e quando al-FTarith b. Hism e ibn abl Rabfah, due influenti
cente del delitto

commesso

e che

Qurays, impauriti dalle conseguenze possibili del delitto, protestarono ener-

gicamente contro

il

medesimo, e corsero da abu Sufyan afilnch

venisse per allontanare

Le

banu Nufathah,

proteste dei tre uomini ebbero

gli Arabi, levato

venuti

1621;

cfr.

l'

assedio alle case,

(HiSam-, 802-804;

alla presa di

b.

'Uqbah

disordini, e

Wellh., 319-320; Tabari,

dal testo del quale

[f

ritirarono nel deserto, dal quale erano

e che la tradizione abbia

Secondo Musa
aggredirono

si

commesso.

e per rimediare all'errore

voluto efetto di far cessare

Waqidi

Baladzuri, 36-37

vi fossero morti,

il

egli inter-

si

I,

1618-

pu arguire che non

molto esagerato

141. a. H.] furono tutti

fatti)

Kinanah

(^).

quelli che

Ivhuza ah sulle falde del monte 'Arafah, e diedero cos motivo

Makkah (Fasi,

144).

110.

8.

KoTA

H.

a.

40-42.

Lo

scopo evidente della tradizione quello di dimostrare che i nemici di Maometto


violazione dei patti di al-TTudaybiyj'ah, e tutti i minuti ragguagli hanno
per jscopo di far erodere che i Khuza'ah fossero vittime di una vasta congiura, alla quale avevano
partecipato anche i Qurays. Chi si scusa si accusa, e in questo caso l' intento palese di annerire pi
fossero

1.

soli autori della

che mai la riputazione dei Qurays, fa nascere il sospetto che la tradizione abbia di molto esagerato
le colpe dei non musulmani, secondo il solito sistema, per appianare ogni possibile obbiezione alla condotta posteriore del Profeta. Il motivo addotto per ispiegare il conflitto, non mi sembra del tutto naturale, e l'affrmazione di al-Wfiqidi (cfr. AV a q 1 d i
e 1 1 h., 320, lin. 2), che un Kh uza'ita uccidesse a

Anas

Zunaym

legittimo sospetto, che la violazione dei patti non si


debba poi del tutto addebitare ai Qurays, ed ai loro alleati, ma anche agli alleati di Maometto. Questo sospetto confermato inoltre dall'episodio di ibn abl Hadrad (cfr. 36 e nota). Secondo la legge antichissima
d'Arabia, legge non scritta, ma non per questo meno valida e riconosciuta, tutta la trib era responsabile per le azioni e i delitti di ogni singolo suo membro. Questa responsabilit cumulativa si estendeva
anche alle trib che si univano con i patti speciali del h i 1 f o confederazione. La trib, che concedeva il
h i 1 f, diveniva responsabile delle azioni commesse da tutti i suoi h u 1 a f a o confederati, con i quali,
come lo dice la stessa parola, era legata da speciale e solenne giuramento. In questo modo, come i Qurays
erano responsabili di qualsiasi eccesso dei ban Bakr, cosi pure Maometto era del pari responsabile
di ogni atto commesso dai Khuza'ah a danno dei Bakr o dei Qurays. molto probabile che la rottura
del trattato di al-Hudaybiyyah, fosse l'effetto di colpo distribuite, per lo meno egualmente, tra le due
colpi di bastone

b.

al-Du-ili, fa nascere

il

hanno complicato la
nemici di Maometto come i soli colpevoli. Da
quahmque parte fossero i torti, due cose sembrano certe: innanzitutto che Maometto non fosse personalmente o direttamente implicato nella violazione, e che nella peggiore delle ipotesi lo fossero soltanto i suoi confederati. In secondo luogo evidente che i confederati di Maometto avessero la peggio,
e che questo fatto influisse molto sulle decisioni del Profeta, il quale pot assumere un legittimo
corruccio e pretendere un'ampia riparazione.
Nota 2.
ibn Ishaq d semplicemente la notizia della uccisione di un Kh uza'ita, mentre al-W5qidi con le solite amplificazioni, afferma che i morti Kh uza'iti ammontassero a venti (Waq idi
parti. son

poteva per convenire

versione e abbuiato la verit in

ai tradizionisti

modo da

di

far comparire

fare simile confessione, ed


i

Wellh.,

321, lin.

41.

6).

I fatti

che seguirono l'aggressione di al-WatIr non sono ben

non concordano perfettamente fra loro e vi sono


particolari oscuri e lacune. Sembra che ambedue le parti, ossia i Qurays, ed
i Khuza'ah si aifrettassero
a presentare a Maometto tanto le accuse, e le
chiari,

perch

le versioni

querele, quanto le spiegazioni e le scuse. Il torto era certamente distribuito


in misura pi o

za'ah erano

meno eguale

desiderosi

Profeta, dall'altro

di

dalle

due

assicurarsi

il

parti, e

mentre da un lato

Khu-

consenso e l'appoggio morale del

Makkani temevano grandemente che Maometto

inter-

un senso sfavorevole quello che era avvenuto, e ricorresse a


rappresaglie a vantaggio dei propri alleati a danno dei Qurays e dei loro
alleati. I mezzi, di cui oramai disponeva ]\Iaometto, erano tali che una aggressione del medesimo costituiva un pericolo gravissimo per l'oligarchia
makkana, che si sentiva poco concorde e pressoch impotente dinanzi alla
potenza ognor crescente del Profeta. Le due parti accorsero dunque per
pretasse in

esporre a lui le loro ragioni,


del

tempo
42.

il

quale era divenuto, per

condizioni stesse

e del luogo, l'arbitro della sorte.

Se passiamo ad esaminare che cosa

parti venissero a dire al Profeta in


il filo

le

da quanto

testi riferiscono.

Madlnah, non
I

rappresentanti delle due

punto

Khuza'ah, dicono

111.

facile

il

distrigarne

le tradizioni,

vennero

a muovere querela e a denunziare


al-Hudaybiyyah. Il rappresentante
il

H.

S. a.

42, 43.

trattato

prolungarne

makkano

durata

la

Qurays come violatori della tregua di


accorse invece per

una qualche dichiarazione


avesse udito la versione dei Khu-

e carpire

compromettente da Maometto, prima che egli


za'ah sul modo come le cose erano avvenute (Hisam,

Waqidi Wellh.,
hanno

321).

difficile

806,

ult.

accettare queste versioni, perch

Un.

non

per dieci anni dalle due parti,

senso. Il trattato era stato concluso

e chiederne la

confermare

"

prolungazione dopo solo ventidue mesi, era una

richiesta

inopportuna, dopo una eventuale trasgressione dei patti gi conclusi.

Dal
non
potremmo
capire
in
che cosa consistesse la missione
testo di ibn Ishaq
presso
Maometto
ma
Sufyan
alWaqidi
riunendo varie versioni,
di abu
anche contradicentisi fra loro, ci d qualche maggior lume, abu Sufyan
tent di spiegare come avvenisserQ le cose, e di persuadere il Profeta o i
seguaci del medesimo, che si degnarono di ascoltarlo, come la violazione
dei patti, se era innegabile, non implicava la responsabilit della comunit Qurasita, perch questa negava di aver che fare con i colpevoli e ripudiava ogni partecipazione alle violenze avvenute. Quanto siano poco chiare
le trattative, risulter anche meglio da quello che narriamo in seguito, fon;

dandoci sulle tradizioni conservate dalle


43.

al- Waqidi

afferma

fonti.

(Waqidi Wellh.,

323,

lin.

22)

che

le

banu Nufthah durassero ben tre giorni in Makkah, e che per


durasse l'assedio delle case di Budayl b. Warq e di Rafi.', prima

violenze dei
tre giorni

che

Qurays pi

influenti potessero indurre

Beduini a desistere e ad al-

da ^lakkah. al- Waqidi afferma parimenti neUo stesso luogo che i


Qurays consumarono altri due giorni nel discutere che cosa convenisse di fare.
I Khuz'ah invece non perdettero tempo e mandarono subito ad avvertire il
lontanai'si

Profeta,

dandogU per prima

d'altra parte che

e successive,

banu Ka'b,
qidi,

il

la loro versione

del fatto,

ibn Ishaq

afferma

Khuz'ah avvertissero Maometto con due ambasciate diverse

una comandata da 'Amr

o l'altra

da Budayl

b.

b.

Slim al-Khuz'i della stirpe dei

Warq (Hism,

806-807). Secondo al- Wa-

quale forse in questo caso pi vicino al vero di ibn Ishaq, parti una

banu Khuz'ah, comandata da 'Amr b. SUm e com40 Khuz'ah, i quali si affrettarono verso Madnah con tanta solle-

sola ambasciata dei

posta di

citudine da percorrere tutto

1 1

h.,

il

lungo cammino in

322-323). I T<^huza'ah accusarono

soli tre giorni

Qurays quali autori

(Waqidi

respojisabili

della violazione dei patti di al-Hudaybiyyah, perch segretamente conniventi

banu Bakr. Secondo al- Waqidi, il capo 'Amr b. Slim recit alcuni
versi innanzi Maometto nella moschea di Madnah, chiedendo soccorso contro
i banu Bakr, e sporgendo anche lagnanze contro il poeta pagano Anas b.
con

112.

8.

Zunaym

da

al-Dirili por la satira

H.

a.

43-46.

composta contro

lui

Profeta.

il

quale

Il

ordin ai Khu^a'ah di tenersi tranquilli e di disperdersi nelle loro valli


volle dare assicurazione alcuna sui suoi disegni per l'avvenire,

e,

non

ritirandosi

bruscamente nella casa di 'A'isah, non lasci trapelare in alcun modo quale
sarebbe

stata

la

sua decisione

finale.

Makkah (Hi sani,

Khuza'ah non osarono

insistere e

Waqidi

Wellh., 322-323; labari, I, 1621-1622). Quest'ultima notizia, che dobbiamo a ibn Isliaq, fa comprendere, che qualunque fosse il motivo del litigio, non esisteva per anco veruna forma di aperta ostilit, talch i Khuza'ah potevano ancora, senza inconveniente o molestia alcuna, entrare e uscire da Makkah e farvi anche dimora.
al-Waqidi d la notizia che Maometto, dopo aver udito la
44.
querela dei Khuza'ah, mandasse Damrah ai Makkani e proponesse tre condizioni a scelta, nella forma di un ultimato 1) o pagare il prezzo di sangue
per i ventitr Khuza'ah uccisi; 2) o rinunziare all'alleanza dei banu Nufecero ritorno a

1.

e.

f athah

lasciarli perci

responsabili

soli

cliiararo

la rescissione

razah

'Abd 'Amr al-'Agami

b.

e tre le condizioni, e

del

avvenuto

di tregua e

tratta,to

Damrah

dell'

rispose a

nome

3)

o infine di-

accettare

la

guerra.

Madinah con

ritorn a

Qa-

dei Qurays, respingendo tutte

risposta ne-

siffatta

Poco tempo dopo i Qurays si pentirono della loro deliberazione,


e mandarono abu Sufyan a concludere una nuova pace con il Profeta (Waqidi Wellh., 321-322). Questa notizia viene a al-Waqidi da fonte poco
gativa.

afferma, che essa era cognita soltanto a

attendibile, e lo stesso al-Wqidi

un

tradizionista e perci

rata autentica e sicura.


si

sono

resi

non aveva garanzie


Ci prova che

sufficienti

biografi

Lo

stesso

fatti di

al-AVatir,

Qurays

colpevoli, ibn abl

o pagare

thah ed
le

il

Sarh espose

per vendicare
ai

Qurays che

l'

v'

affronto

espellerli dall'unione

sicura.

Dopo

come

ma

fedifraghi, o infine prendere

le

per

punire

erano tre cose da fare

corna e dichiarare la guerra a Maometto. Suhayl

tutti

il

toro per

'Amr propose

b.

banu Nufadi

sue parole furono male accolte, perch

sospettarono eh' egli parlasse cedendo a personali considerazioni di

miglia

le

medesima fonte poco

prezzo di sangue, o rompere ogni rapporto con

abbracciare la seconda proposta,

b.

fatti.

allarmarono delle possibih conseguenze e

si

temettero un assalto di Maometto


i

Maometto non

al-Waqidi d un' altra versione, che sembra pi

logica e probabile, bench provenga dalla


i

stessi 'di

conto di quello che avvenuto, ed hanno dovuto inventare o

supporre quello che mancava alla narrazione dei

45.

per essere conside-

fa-

sua madre era infatti una della stirpe dei Khuza'ah. Invece aybah

'Uthman al-'Abdari sostenne la prima soluzione, e Qarazah b. 'Arar difese


ragioni della terza, abu Sufyan sugger una transazione sostenne di dover
:

113

15

H.

8. a.

46-47.

ammettere che v'era stata violazione della tregua, ma di rifiutare ogni responsabilit per quello che alcune persone avevano arbitrariamente commesso

La proposta

di propria iniziativa.

stesso fu incaricato di recarsi


feta,

abu Sufyan prevalse

di

ed egli

sulle altre

a Madinah e trattare in quel senso con

per evitare lo scoppio di ostilit


46. La partenza di abu Sufyan

(Waqidi Wellh.,

Pro-

il

322).

avvenne due

soli giorni dopo cessati


Makkah, perch essendo desiderio dei Qurays che il loro in\'iato
tempo a Madinah da neutralizzare l'impressione per avventura

disordini in

giungesse in

prodotta dalla versione dei Khuza'ah, mediante l'esposizione delle ragioni dei

Qurays.

Khuz'ah furono per pi

come abbiamo gi

solleciti,

giunsero a Madinah molto tempo prima di abu Sufyan,


citt parecchi giorni

istrada,
stati

prima

di

a vedere

il

lasciando questa

anzi abu Sufyan incontr per

giungere a Madinah, una parte dei Khuza'ah, che orano


Profeta, e precisamente

umm

Budayl ibn

prima del suo arrivo

narrato,

Asram.

Il

un

comandato da

piccolo gruppo

Qurasita intu subito che erano stati

nunziare l'evento a Maometto, e chiese a Budayl donde venisse;


invent una favola riguardante certi

Budayl

alcune famiglie Khuza'ite,

attriti di

che egH diceva di aver accomodati in una valle

abu Sufyan non

vicina,

cred a una sola parola del Khuz'ita, e quando quel gruppo di uomini

esaminando

allontanato,
datteri di

lo sterco dei cameli,

Madinah: trov

cos la

de-

vi

riconobbe

prova che venivano di

fu

nocciuoli dei

l e

si

non d'altrove

(Hiam, 806-807; Waqidi Wellh., 323; Tabari, I, 1622-1623).


abu Sufyan arriv a Madinah e si rivolse al Profeta, ma nulla
47.
pot concludere, perch nulla gli disse Maometto in risposta alle sue spie-

gazioni,

e,

dobbiamo credere a ibn Ishaq,

se

abbiamo molti

dergli. Nelle tradizioni

Sufyan per strappare


il

testo

delle

il

rifiut

perfino

oziosi particolari sui

rispon-

di

maneggi

Profeta qualche assicurazione pacifica

tradizioni rimonta

maggiormente
punto

al

si

ma

di

abu

siccome

primi tempi abbasidi, quando ferveva

ai

l'odio contro la dinastia

L^mayyade, di cui abu Sulyan ap-

dobbiamo prestarvi ben poca credenza, perch ispirate


mettere in ridicolo abu Sufyan. Ci narrano dunque che egli si

capo-stipite,

dal desiderio di

recasse innanzitutto presso la propria figlia

Maometto, e che
anni, ossia dal

egli

non aveva pi

tempo

rivista

Hablbah, che era moglie di

da moltissimi anni

della emigrazione in Abissinia);

accolto, perch essa lo tratt

umm

come un pagano impuro

ma

ma

non

(circa sedici

fu molto

malo

volle permettergli

abu Sufyan
consult quindi successivamente, ma senza profitto, abu Bakr, 'Umar, 'Uthman
ed 'Ali, insistendo specialmente presso l'ultimo, con il quale trov Fatimah
la figlia di Maometto. Solo 'Ali si permise di dargli un consiglio velato,
di sedersi,

sul

letto

sul tappeto,

114.

soltanto

in

terra,

H.

8. a.

17, 48.

quello cio di dichiarare gli autori della violazione sotto alla sua protezione,

indurre possibilmente uno dei Mudinosi a

fare

dichiarazione,

stessa

la

con questo vicendevole obbligo, rendere impossibile a Maometto un'ag-

cosi

gressione di Makkah.

su Sa'd

b.

'Ubadah,

Le speranze

ma

di

abu Sufyan

modo

volsero in

si

particolare

completamente, e nessuno os muoversi

esse fallirono

o dire cosa alcuna, se prima non fosse noto come la pensava

il

Profeta.

Con l'antico diritto tradizionale d'Arabia, se il membro di una trib prendeva


una persona qualunque sotto la sua protezione, tutta la trib del protettore
era obbligata ad assumere la protezione, e questo obbligo
tutte quelle trib che

con

si

la trib del protettore.

conversione

dei

fedeli

hi

trovassero in relazione di

Con

esigeva

l'Islam, questo

da questi

zione, e chi voleva entrare nella protezione

il

quale

o confederazione,
la

la cessione del diritto di prote-

(^iwar)

musulmani, doveva

dei

Maometto

si sostitu

poi

surrog all'individuo nell'esercizio del diritto di giwar.

si

Nessun musulmano poteva perci

chiedeva abu Su-

prestarsi a quello che

non rimase quindi

fyan, al quale

estendeva a

mut: Maometto con

si

rivolgersi direttamente al Profeta. Alla persona di


lo Stato,

1 f,

si

altra via di uscita che quella di dichiarare

sotto la sua protezione gli autori della violazione, nella speranza che

Mao-

metto avi-ebbe rispettato quelh che abu Sufyan pigliava sotto alla propria
protezione personale, in omaggio al trattato di al-Hudaybiyyah. abu Sufyan

non ebbe grande speranza

stesso

questo ripiego illusorio,

sull'efficacia di

ma

pure volle tentarlo ed apertamente dichiar la sua protezione sui banu Nufathah.

Al che Maometto esclam

(Waqidi WeUh.,
48.

Makkah:

la

in risposta

Hisam,

323-324;

"

Questo

Tabari,

807-808;

sua missione era durata tanto tempo, che

egli fosse passato dalla pai-te


il

testo,

286-242).

ossia

di

dichiarandosi

Egli arriv a

essere \'isto

Makkah

da alcuno, dice

musulmano

piant ambedue

si

"

Che

divinit,

Makkani avevano

dire,

temerono che

ab

(sabeo)

nascose in casa senza

si

lui l'insuccesso della missione,

come

il

marito fa alla moglie

gli

piedi sul petto, sospingendolo fuori dal giaciglio, e gridan-

cattivo negoziatore tu sei!

rec presso ai due idoli Isaf e Na-ilah,

due

I,

ed entr nel letto della moglie

la tradizione,

"

(cfr.

tempo,

di notte

invece di permettergli di abbracciarla

come
Wellhausen Reste,

Maometto, facendosi

Hiad, la quale per, appena ebbe inteso da

dogli

1623-1624).

Addolorato dal proprio insuccesso, abu Sufyan fece ritorno a

cominciato a nutrire dei sospetti sul conto suo, vale a

dice

dici tu solo

lo

spalm

le loro teste

con

il

si

abu Sufyan,
rase

il

il

mattino seguente,

capo, offri sacrifizi alle

sangue delle

-sttime e fece

voto di

vivere e di morire nel loro servizio. Egli mirava con questo ad allontanare
sospetti dei Qurays, e a prevenire le accuse di complicit

U6.

con Maometto. Ter-

H.

a.

8.

48, 49.

minate cotali cerimonie religiose present ai Makkani il rapporto della sua


missione e i Qurays, ammisero che abu Sufyan fosse stato battuto, e che il

(Waqidi Wellh.,

Profeta, con la svia risposta finale, avesse avuta la meglio

Hisam, 808)0.

324;

Pur ammettendo il fatto generale della missione, tutti questi particolari hanno un' imNota 1.
pronta abbasida di derisione del capo-stipite umayyade e sono perci di dubbia autenticit, forse anche
totalmente apocrifi. E degno per di nota che i Quraj's sospettassero una segreta connivenza fra Maometto ed ab Sufyan: probabile che in questo viaggio a Madnah si ponessero le basi di quell'accordo,
o s' incominciasse quella commedia che si svolse pochi giorni dopo a Mair al-Zahran (cfr. pi avanti
a 67, e 10.

a.

H.

107).

tivi

Appena partito abu Sufyan, il Profeta incominci i prepara 49.


per la spedizione contro Makkah, ma tenne celato il suo disegno, inca-

ricando intanto la moglie W'i-sah di raccogliere

le

provviste per la campagna.

'Umar fu incaricato di
sorvegliare tutte le strade, che menavano a Makkah, affinch in questa citt
non giungessero notizie degli armamenti in Madnah. *Umar ebbe ordini di
non far passare alcuno che avesse aria sospetta. Lo stesso abu Bakr pot
sapere quello che si tramava, soltanto dopo una visita fatta alla figUa ''isah,
moglie del Profeta, e dopo averla interrogata con molta insistenza. Anche i
Compagni ricevettero ordine di allestirsi per una spedizione, ma a nessuno fu
detto dove sarebbero diretti, e quaU fossero i piani di Maometto si fecero cos
molte supposizioni chi affermava si trattasse di una nuova spedizione in Siria
per vendicare il rovescio di Mutali, chi credeva si dovesse muovere contro i

Pochissime persone furono animesse

segreto,

al

Haqlf, o contro

Hawazin. Per nascondere anche megHo

suoi veri piani.

Maometto spedi abu Qatadah al-Harith b. Eib'i con otto uomini fra cui
anche ibn abl Hadrad, a Batn Idam, in direzione della Siria. Durante
questa spedizione avvenne un fatto molto doloroso: i musulmani incontrarono cio 'Amir

b.

al-Adbat al-Asga'i,

il

quale

li

salut alla maniera

musulmana, rivelando cos di essere anch'egli musulnano ciononostante uno


di quelU che componevano la spedizione, al-Muliallam b. (Taththamah, b.
Qays al-Laythi, mosso da antichi rancori personali, si precipit su di lui, lo
:

uccise e lo spogli di tutto quello

che

motivo della rivelazione quranica,

stato

150-151). Nuli' altro

degno

di nota

aveva.

iv,

96

(cfr.

Questo

anche

avvenne durante

la

delitto

sarebbe poi

Nldeke Quran,
piccola spedizione,

perch non fu incontrato alcun nemico, e quando giunsero a Dzu-Khusub,


intesero che

giungere in

bari,
e la

I,

Maometto era
al-Saqya

in

marcia verso Makkali e

(Hisam,

808, 987;

lo

andarono a rag-

Waqidi Wellh.,

325;

la-

1609-1610, cliiama questa piccola spedizione quella di Batn Idam,

menziona come un

non avente verun rapporto con la


designata spedizione contro Makkah; invece di Muhallam, ha MuhalHm;
fatto separato

116.

a.

8.

id.

1625-1626;

I,

Ha lab,

178;

50.

III,

49, Eo.

747, no. 1864;

III,

II,

616, no. 8842; Aftlr, n,

372-374).

Nonostante tutte

({ueste precauzioni, la

grandezza dei prepa-

che presto in Madlnah cominci a

farsi

strada l'opinione che

Profeta avesse in mente di aggredire Makkah.

Uno

dei pi antichi

rativi fu tale,
il

Ha^ar,

H.

pagni di Maometto, Hatib

aveva in Makkah un

b.

abl Balta'ah, che

si

Com-

era anche battuto a Badr,

una moglie, e desideroso di attirare su questi le


sinpatie dei Qurays scrisse una lettera a tre makkani, Safwan b. Umayyah,
Suhayl b. 'Amr e 'Ikrimah b. ab (xahl, annunziando la prossima venuta di Maometto a Makkah con forze ingenti. Egli affid la lettera ad una donna, per nome
Sarah al-Muzaniyyah, oppure Kanud, nativa di al-'Arg, e per il compenso di
uno o di dieci dinar, la indusse a impegnarsi di recapitarla a Makkah. La
donna nascose la lettera in mezzo alle treccie dei capelK e part da Madlnah,
pigliando cammini insoliti a oriente della strada dei pellegrini, per viottoli
di montagna (fuluq), e riprese la via solita soltanto in al-'Aq[q, ove essa
figlio e

cred di aver evitata ogni molesta sorveglianza. In questo per

gera;

aveva incaricato

due Compagni

fermata e

il

ingann,

non esagera. Maometto aveva avuto sentore

perch, se la tradizione
lettera ed

s'

'Ali e

della

al-Zubayr di inseguire ed arrestare la messag-

La donna

la raggiunsero infatti in al-Klialiqah.

fu

suo bagaglio sottoposto al pi minuzioso esame, senza dare

per risultato

alcuno.

Convinto

che la

donna celava qualche

'Ali

cosa,

minacci di denudarla tutta, se non tirava fuori quello che nascondesse, e


cosi alfine con tale

la indusse

trarre fuori la lettera dai capelli,

senza indugio
si

minaccia

la riport

il

Profeta lo

operato. Hatib

si

a consegnarla nelle sue mani; 'AU

spionaggio era

mand a chiamare

il

gh

parere che egli dovesse essere decapitato

un guerriero a Badr assolveva dai

abl

fatto, descrisse

come

il

perdono. *Umar era del

ma Maometto

prese

fatto di essere

stato

traditore,
il

peccati tanto passati che futuri, e

mand

colpevole. In questa circostanza fu molto verosimilmente rivelato

passo del Quran,


I,

b.

chiese spiegazioni del suo

saggiamente una diversa deliberazione, afferm che

bari,

quando

moglie in Makkah, che avevano tanto bisogno

dell'appoggio e del favore dei Qurays, ed iixiplor

il

tutti,

Compagno Hatib

mostr molto pentito per quello che aveva

la condizione del figlio e della

assolto

un luogo appartato,

in

ritirarsi

a Madlnah. Grande fu la maraviglia di

scopr che autore di questo

Balta'ah;

lx, 1-9

il

(HiSam, 809-810; Waqidi Wellh., 325; la-

1626-1627 invece di Khallqah, ha al-Hulayfah, Hulayfah ibn abl

Ahmad; Ya'qubi,

II,

58, dice che

ossia, entro le sue parti

Sarah nascondesse

vergognose;

la lettera fi

Nldeke Quran,

117.

162).

fargiha,

H.

8. a.

Bi.

Maometto volle accingersi

51.

alla

grande impresa con

tutti

mezzi

a sua disposizione: era forse suo intento di presentarsi innanzi a Makkah


con forze tanto superiori da dissuadere i Qurays da qualsiasi idea di resistenza, e cosi ottenere

una

rappresentanti a tutte le trib

"

divenute musulmane

Harithali,
e

Eaf\

b.

Eakhsah

di

figli

Grhifar e

Makith,

furono

spediti

si

gli

ai

Ayma

(rubaynali.

(Ima?)

abu Rubra Kulthum b. al-Husayn furono mandati presso


Damrah Ma'qil b. Sinan e Nu'aym b. Mas'ud presso gli Asga'

al-Nahwi, e 'Irl)ad
ai

invitandole a pre-

'\mr presso
Sariyyah ai Sulaym

Bilal b. al-Harith e 'Abdallah b.

Warqa

Madinah nel mese di Ramadan. Asma e Hind, i due figli di


furono mandati come ambasciatori presso gli Aslam. (jundab

sentarsi in

mand

vittoria incruenta: per questa ragione

Ka'b

b.

(ossia

ai

Khuza'ah);

Muzaynah
Bisr

b.

al

Haggag

Sufyan

Budayl

quali ultimi insieme con

unirono a Maometto in al-Qudayd, mentre tutti

gli

altri,

b. 'Ilat

Sulaym,

ossia

b.

Ghifar,

Muzaynah, e gli Asga', si diedero ritrovo in Madinali prima


partenza di Maometto ('). Il luogo preciso di convegno fu B-ir abl

Aslam,

della

'Utbali,

ove, secondo alcuni,

il

Profeta leg anche

le

bandiere alle lancio.

Altri affermano per che lo spiegamento delle bandiere, che era

il

segnale

non lontano
da Makkah. Il giorno della partenza, il 10 Ramadan, Maometto si mosse
alla testa di ben 10,000 combattenti. L'avanguardia, composta di 200 uomini
fu affidata al comando di al-Zubayr e la prima tappa fu sino a al-Salsal. In
Madinah rimase come rappresentante del Profeta, e come direttore della preghiera nell'assenza d Maometto, il Compagno abu Ruhm Kulthum b. Husajni
b. 'Utbah b. I^alaf al-Ghifari, ritornato appena dalla sua missione ai Ghifar.
Siccome correva allora il mese di Rainadan, nel quale era obbligo di ogni
musulmano di non mangiare e non bere fra il levare e il tramonto del sole,
il Profeta eman un ordine, che ognuno era libero, durante la spedizione,
di fare o non fare il digiuno, come meglio voleva. Egli stesso osserv il digiuno fino a al-Qudayd, e in viaggio pat tanto forte la sete, che in una
del principio della

campagna, avvenisse soltanto

in al-Qudayd,

circostanza

si

fece versare

acqua sul capo e

sulle spalle nella

calmare un poco l'arsura interna. In al-Qudayd

speranza di cos

alfine, egli stesso

diede

il

segnale pubblico d rompere l'obbligo del digiuno, ed ordin che nessuno dovesse pi osservarlo, perch era ormai incominciata la vera spedizione mi-

(Hisam, 810-811; Waqidi Wellh., 326; Tabari, I, 1627-1628,


1630; Ya'qubi, II, 59, dice che il luogotenente rimasto in Madinah fosse
abu Lubabah b. 'Abd al-Mundzir).
litare

1.
Y a q b i (II, 68-59), senza citare la fonte, alla quale ha attinto, invece dei nomi
mandati dal Profeta alle varie trib, d i nomi dei capi trib, ai quali Maometto si rivolse, e

Nota
dei messi

'

118.

8. a.

H.

51-53.

il luogo preciso, nel quale ogni trib doveva convenire per unirsi alla spedizione. A Kliuza'a b. 'Abd
Nxihm, capo dei Muzaynah, fiss convegno in al-Eawha: a 'Abdallah b. Mlik, capo dei Ghifar.
in al-Suqj'S a Qudamah b. Thumiimah. capo dei banu Sulaym, in Qudayd a al-Sa'b b. aththamah,
capo dei banu Laytli, in al-Kadd. ibn Ishfiq aggiunge che nell'esercito di Maometto vi fossero 700
uomini dei banu Sulaym, e 1000 dei Muzaynah (H i S a m, 810 cfr. anche
a q d i
e 1 1 h., 330).
:

52.

In 'Are,

Hisn al-Fazari

(cfr.

7.

il

Profeta fu raggiunto dal famigerato 'Uyaynah

a.

H., 66, 67) Q) che

da

due giorni era

soli

b.

infor-

mato della partenza di Maometto, e quando si accorse che il Profeta aveva


in mento una spedizione militare, bench ancora non fosse noto il suo. vero disegno, e si facessero soltanto supposizioni, si morse le mani dalla rabbia di non
aver menato con s i suoi seguaci, per acquistare cosi un diritto alla futura
divisione del bottino. In al-Suqya, al Profeta

al-Tamimi con

dieci

si

Nota,

1.

notizie contenute in questo paragrafo sono singolari, perch

seguaci di Maometto, senza che alcuno

musulmano doveva

53.

ci

inteso,

cenno.

perci includere molti pagani volontari, misti ai veri musulmani.

Nessuno sapeva

con

precisione

ove
i

tendesse

eccezione per quei Compagni, dei quali abbiamo gi dato

un

L'incertezza generale continu anche durante la marcia dell'eser-

da al-'Arg a al-Talub. In questo tratto del cammino, i


l'avanguardia condussero innanzi a Maometto un informatore
di

Maometto,

suoi disegni, facendo,

cito

il

dica n come, n quando la sua conversione avvenisse. L'eser-

perch egH non aveva ancora rivelato ad alcuno

ben

'Uyaynah era uno

antichi e noti nemici del Profeta e dell'Islam, ed egli comparisce ora improvvisamente fra

dei pi

cito

e al-Aqra'

1630).

I,

Le

non lasciarono
Makkah (Waqidi Wellh.,

uomini (Tamim). 'Uyaynah

pi Maometto, e con lui entrarono in seguito in

327; Tabari,

uni anche al-Aqra' b. Habis

cavalieri del-

dei

Hawazin,

quale interrogato, confess di aver avuto incarico di unirsi ai musulmani,

accompagnarli fino a Batn Sarif senza

farsi riconoscere, e scoprire in

Maometto avesse intenzione di aggredire Makkah,


o pigliasse invece, a quel bivio, il cammino che menava ai paesi dei Hawazin. Maometto venne cos a sapei'e che i Hawazin erano riuniti ed in armi,
e che a loro stavano per unirsi anche i Thaqlf. Il comando dei Hawazin
era affidato a !Malik b. 'Awf, ma non tutte le trib si erano associate al
convegno, perch, per es., i Ka'b, i Kilb e una piccola parte dei Hilal
quest'ultimo luogo, se

si

erano astenuti dal partecipare all'assembramento.

confess

che

il

Lo

stesso informatore

giorno innanzi, passando per Makkah, aveva notato fra

Qurays molta ansiet ed agitazione per l'insuccesso dell'ambasciata di abu


Sufyan b. Harb, che faceva temere ai Makkani di essere incorsi nel cruccio
di Maometto. Questo stesso informatore riusci poi a fuggire,

Khlid

nayn

b.

ripreso

da

musulmano, si batt a HuAwtas (Waqidi Wellh., 327-328).

al-Walld in Marr al-Zahrn,

e rimase ucciso in

ma

119.

si

fece

H.

8. a.

64, 65.

Maometto continu ad avanzare su Makkah, e, lungo il cammino, sempi'B nuova gente accorreva a scliierarsi dalla parte sua, non solo
dai paesi circostanti, ma perfino da Makkah, ove molti erano persuasi che fosse
impossibile di resistergli, ed erano decisi ad unirsi con lui per non rimanere
schiacciati con il partito perdente. Uno dei primi Makkaiii a venire nel campo
di Maometto, fu abu Sufyan b. al-Harith, il fratello di latte ed amico d'infanzia del Profeta, il quale, quando Maometto aveva incominciato a predicare l'Islam, si era schierato fra i nenxici pi accaniti di lui, movendogli
54.

accanita, e deridendolo con satire pungenti ed offensive

una guerra
feta

aveva perci concepito per

Harith

mogKe

dalla

ora umilmente

present

si

lui un' antipatia singolare,

e dal figlio,

nel

il

abu Sufyan

Prob. al-

campo musulmano, accompagnato

dopo essere stato per venti anni

feroce av-

si

con raccomandazioni pietose di commuovere l'animo del Profeta e ritornare nel suo favore. Maometto, memore dei dileggi sofferti, accolse molto male abu SufN'an, e per lungo tempo si rifiut di prendere in

versario, tent

alcuna considerazione
darlo: bench

le

raccomandazioni di

abu Sufyan mai

lasciasse

il

lui,

evitando perfino di guar-

Profeta e mai cessasse di usare

ogni mezzo per ottenerne la grazia, Maometto lo fece sospirare per lungo

tempo

secondo alcuni anzi, fino alla battaglia di Hunayn. Secondo un'altra

abu Sufyan

versione,

sieme con 'Abdallah

umm

Profeta,

b.

al-Harith
abl

b.

si

present al Profeta in Niq al-'Uqab in-

Umayyah,

e,

in principio, bench la moglie del

Salamah, intercedesse a favore dei due uomini, non pot

memore

tenere udienza dal Profeta crucciato e

di tutti

lazzi e di tutte le

ingiurie sofferte per opera di quello stesso, che ora tanto vilmente

mandava

alla sua clemenza. Egli fece sentire

soddisfece alfine

l'

amor proprio

55.

dirsi:

bench

s_

1).

di voler piuttosto

quale allora acconsent al

pi

sia

il

328-329;

labari,

ragguardevoli

Nawfal vennero a

grande

peso

Maometto,

di

Altre persone anche

Makhramah

il

pi. Siffatta dichiarazione

menti a far causa comune con Maometto.


feta, e

racco-

non tornare mai

Wqidi Wellh.,

perdono (HiSam, 811;

si

a abu Sufyan tutto

del suo disprezzo, e lo umili tanto, che questi dichiar

cercare la morte nel deserto per

ot-

al-'Abbas,

si

I,

1628-1629).

aftVettarono pari-

zio carnale

del

unirsi a lui in al-Suqya.

Pro-

Strano

l'importanza del primo, la tradizione molto

parca di notizie su questo evento,

contenta di narrare,

si

che appena

lungo tempo con Maometto a conversare nella


811; Waqidi Wellh., 329-330; T a b a r i, I,

arrivato, al-'Abbas passasse

sua

tenda

(Hisam,

1628-1630). L'incontro di al-'Abbas con


e perci

si

il

Profeta ebbe luogo in al-(Tuhfah,

dice che al-'Abbas sia stato l'ultimo emigrato

120.

da Makkah, perch

<;

<

o
o
3

a.

8.

quando questa
essere " fuga

citt si trov sotto

S 56-57.

dominio di Maometto, non

il

(Hisam,

per causa della fede

,,

H,

vi pot pi

811).

Il contegno dei biografi del Profeta verso lo zio del medesimo, 'Abbns, rivela la
Nota 1.
cura di sorvolare un soggetto, che non piaceva ai sovrani abbasidi, sotto ai quali tutte le presenti
tradizioni vennero raccolte e classificate. Mentre per la conversione del precedente ab Sul'yin b. alHiirith abbiamo una copia stucchevole di notizie, per 'Abbas troviamo appena tre righe, nelle quali detto
soltanto che Maometto fosse molto felice della sua venuta. La brevit delle fonti deve significare che
'AbbSs fosse gi in rapporti segreti con Maometto da parecchio tempo e intrigasse in suo favore, specialmente dal pellegrinaggio dell'anno precedente in poi, quando aiut il nipote a contrarre il matrimonio con
Maymunah (cfr. 7. a. H. g 74). E impossibile dire quando 'Abbils incominciasse propriamente a trattare con

Maometto,

ma tutto

porta a credere, che ci avvenne molto tardi, non prima di al-Hudaybiyyah. Tutte le

tradizioni apocrife o interpolato per influenze nbbaside, le quali vorrebbero dimostrare la conversione se-

greta e la connivenza di 'Abbiis con Maometto fin dalla battaglia di Badr, servono soltanto a tradire
la verit, cio che 'Abbiis, per ragioni d'opportunismo politico e d' interesse economico non si curasse di far

causa comune con il Profeta, finch questi non divenne il vero padrone del Higiiz. Consta da altre fonti
H a 1 a b, li, 887, lin. 6) che 'Abbas possedesse una considerevole fortuna in danaro, e facesse il mestiere di banchiere o strozzino, prestando danari ad interesse ai Qurays. Oltre a ci aveva la carica
lucrosa el onorifica di abbeverare i pellegrini (Hisam, 811): queste due occupazioni erano tanto es-

(ofr.

senziali al suo benestare economico, che egli

non pot mai accogliere le dottrine religiose del focoso


si era completamente disinteressato dal movi-

ed irrequieto nipote. Per non perdere la clientela, egli

mento musulmano
trionfare su tutti

non

Quando vide

a verun costo lasciare Makkali.

volle

la

nemici, seppe accortamente annodare segreti rapporti con lui

causa del nipote


con grande abilit

i propri interessi, trov il modo di rendersi utile al sensuale nipote,


procurandogli prontamente una nuova moglie durante il pellegrinaggio dell'anno precedente. L'accorto
qura.'^ita aveva astutamente scoperto il lato debole del nipote, e sfrutt il medesimo a proprio vantaggio.
certo che 'Abbas lavorava in Makkah quale agente segreto di Maometto, e si adoperava in tutti i modi
per rendere la vittoria di Maometto pi incruenta e pi sicura possibile, fiaccando con intrighi la

diplomatica, senza compromettere

resistenza dei Qurays. Difatti l' incontro di 'Abbiis e di Maometto in al-Suqya fu quello di due persone,
gi accordate insieme, che avevano a trattare e a discutere in segreto molte faccende della massima
importanza. ben naturale che gli Abbasidi cercassero di velare questi fatti, facendoli possibilmente

cadere in obblio, perch diminuivano di molto


reso alla causa dell' IslHm.

56.

servizi che la famiglia hasimita pretendeva di aver

come gi

In al-Qudayd,

Sulaym vennero, portando due liwa


Maometto, insieme con

Maometto
" ci
'*

li

si

due messi che

accenn, circa 700 o 1000 dei banu


quattro
il

Profeta

lod per la loro prontezza nel venire

hai tenuti lontani e

non hai avuto

rayah

ed

fiducia di noi,

neri,

a unirsi a

aveva loro mandati:


essi gli dissero

ma

"

Tu

dovresti ricordarti

che noi siamo tuoi parenti per parte di donne, e tu potrai metterci ora

" alla

feta,

.,.

('Atikah bint Muit, la

era infatti

guai'dia,

330;

madre di Hasim e trisavola del Prouna Sulamita). Maometto form dei lianu Sulaym una avanponendoli sotto al comando di Khalid b. al-Walid (Waqidi Wellh.,

prova

Durayd,
57.

tivi e nel

23).

Tale era stata la sollecitudine di Maometto nel fare

compiere

la raai'cia fino

della spedizione era stato cosi


cisa n'era giunta

a Makkah

a Marr al-Zahrn,

si

nel contempo,

il

segreto

ben tenuto, che ancora nessuna notizia prequivi

vagamente

tramasse qualche cosa a loro danno,


teva supporre che egU

e,

prepara-

ma

si

il

Profeta

nulFaltro era noto, n alcuno po-

trovasse tanto ideino a

121.

sospettava che

Makkah

e con

un seguito
16

H.

8. a.

67.

tanto soverchiante di armati.

Mahomet,

IV, 115),

Avvenne ora un

incidente, che

il

Muir (M u i r

giustamente qualifica un poco misterioso, perch la

versione di questo fatto di grande irapoi^tanza,

molto incompleta: esso

una semplice coincidenza, come vorrebbe la


tradizione, ma fu molto probabilmente tutta una commedia combinata fra il
Profeta, al-'Abbas e abu Sufyan b. Harb.
Si nari'a dunque che arrivato in Marr al-Zahran, Maometto facesse
non pu

essere stato l'effetto di

piantare le tende, sicch al cadere del sole 10,000 fuochi illuminarono le tenebre
nel

campo musulmano, coprendo

tutto

il

piano per una un mensa distesa di

terreno. Si vuole ora che al-'Abbas decidesse impro\'visamente di recarsi

kah per avvertire

Qurays della marcia

di

a Mak-

Maometto, e impaurendoli con

la

notizia delle forze ingenti del Profeta, indurli a deporre le armi ed a farsi

musulmani, senza che inutilmente

spargesse sangue mnano. Egli prese

si

Maometto (al-Bayda, o al-ahba, o Duldvd), e si avvi


verso casa. Mentre al-'Abbas era in cammino, in Makkah i Qurays allarmati dalle voci che correvano, e informati alfine che un esercito numeroso,
non si sapeva di chi, era accampato in Marr al-Zahran, decisero di mandare
perci

il

mulo

grigio di

abu Sufyan incontro al medesimo, per ottenere, qualora fosse l'esercito di


Maometto, la protezione personale (giwar) dal Profeta. Con abu Sufyan and
anche Haklm b. Hizam, e, dietro istanza di entrambi, si associ anche Budayl

Warqa, sul quale i due Qurays facevano molto conto, perch sapevano
che egli godeva delle simpatie del Profeta, quale protettore dei Khuza'ah
nel recente conflitto. I tre uomini si avviarono dunque di notte in direzione di Madinah e quando scoprirono i 10,000 fuochi del campo musulmano scintillanti nel piano a Marr al-Zalu^an, abu Sufyan rimase, si
dice, profondamente turbato, non riuscendo a spiegarsi chi potesse aver riunito un si grande esercito. Mentre esprimeva tale senso di mara\'iglia, i
rappresentanti dei Qurays s' imbatterono, dice la tradizione, per puro caso
in al-'Abbas, che veniva in cerca di un makkano qualunque per avvertire i
QurayS del pericolo imminente. Secondo ibn Ishq, al-'Abbas persuase abu
Sufyan a montare sul suo mulo ed a seguirlo solo, nel campo musulmano.

b.

In al-Waqidi abbiamo invece che al-'Abbas persuadesse tutti e tre gli ambasciatori

makkani a venire con

lui

Poco importa
che abu Sufyan, il

dinanzi a Maometto.

quale delle due versioni sia la vera, perch sta

il

fatto

capo della famiglia pi influente di Makkah, comparisse nel campo musul-

mano

sotto alla protezione di al-'Abbas e venisse

feta. Neil'

abboccamento molte furono

opponesse alle proposte del Profeta


zioni a riconoscere l'unit di Dio,

da

lui

le difficolt che,

presentato al Pro-

si dice,

abu Sufyan

acconsent cio dopo molte tergiversa-

ma
122

esit

ad accettare che Maometto fosse

8.

l'Inviato di quel
alle

medesimo Dio

si

H.

a.

57.

narra per che abu Sufyan cedesse alfine

vaccomanda/ioni di al-'Abbas, quando questi

continuando a
penso, e

chiunque

resistere, rischiava la vita,

gli fece

comprendere che

abu Sufyan chiese per un com-

Profeta lieto di vederlo cedere, glielo concesse, dichiarando che

il

fosse

si

avuta salva

in

Makkah

la vita e salvi

ricoverato lcUe case di abu


beni,

chi

Sufyan avrebbe

chiudeva la casa e deponeva

le

Con questo messaggio abu Sufyan, dopo spuntato il giorno, si accinse a ritornare a Makkah accompagnato sempre da
al-'Abbas, che doveva proteggerlo finch fosse uscito dalle file musulmane (^)
(Hisam, 812-814; Waqidi Wellh., 330-3a2 labari, I, 1628, 16301683; cfr. Baladzuri, 37, dal quale risulterebbe che abu Sufyan venisse
armi era parimenti

al sicuro.

catturato dai musulmani, mentre faceva la spia, e salvato dalla morte per
intercessione di 'Abbs

Nota

1.

La

tradizione che rivela altre manipolazioni abbaside).

tradizione precedente ha una grande importanza storica, perch, sebbene mani-

polata e distorta da influenze posteriori, che mirarono a velare la verit, essa contiene ancora tanti
germi autentici, che non diticile rintracciare quale debba essere stata la vera natura degli avvenimenti narrati. Dobbiamo innanzi tutto premettere, che siccome in questo episodio storico implicata

primariamente la persona di al-'AbbSs, dell'antenato cio di quella stirpe di CalifB, che dominavano
il mondo musulmano, quando furono raccolte le presenti tradizioni, le influenze pi potenti hanno lavorato a presentare la figura di al-*Abbas nel modo che meglio conveniva ai sentimenti dei Califfi
regnanti nel II secolo della Higrah. Da ci il dovere di negligere, nella ricerca del vero, tutti 1 minuti ragguagli della tradizione e tenere in mente soltanto le linee generali del racconto. Per cominciare notiamo il fatto che al-'Abbs, dopo un solo giorno che si era presentato a Maometto ed aveva
ufScialmente abbracciato l'Islam, era libero di fare quello che pi gli conveniva; usciva ed entrava
nel campo senza impaccio o ritegno alcuno Quindi agiva in perfetto accordo con il suo illustre nipote
e Profeta. In secondo luogo abbiamo il fatto ripetutamente afi'erraato da tutte le tradizioni, che Maometto tenesse segretissimo il suo progetto di assalire Makkah, e ciononostante al-'Abbas lascia
di notte il campo musulmano, montato sopra un mulo di propriet del Profeta, in cerca di un
makkano quahmque (cosi dice testualmente ibn Ishiiq: cfr. Hisam, 812, lin. 12) per annunziare ai
suoi conterranei l'aggressione imminente: in altre parole, qualora al-'Abbas non avesse agito d'accordo con Maometto, tramava un vero e proprio tradimento. Segue da ultimo 1' affermazione pi assurda ed incredibile di tutte, che l'incontro fra al-'Abbas e abii Sufyan nelle tenebre della notte,
fosse assolutamente fortuito. Su queste considerazioni, e su altre che facilmente si potrebbero aggiungere con analisi pi minuta del testo della tradizione, piena di piccole contradizioni ed errori, d'uopo
concludere che la verit fosse molto diversa da quella voluta dai tradizionisti troppo deferenti ai loro
temuti sovrani di Baghdad. E assai probabile, che da pi di un anno al-'Abbas fosse agente segreto
di Maometto in Makkah, dove lavorava attivamente a scalzare le basi della resistenza qurasita, o
corrompendo con promesse, o intimorendo con minaccie i pi renitenti. L'incontro di al-'Abbas con il
Profeta in al-Suqya, la conversione ufficiale del medesimo, l'incontro, per cosi dire, fortuito con ab
Sufyiin, 1' abboccamento fra abii Sufyan e il Profeta, e tutto il resto, fu una abile commedia preparata insieme da quei tre uomini, tutti e tre singolarmente opportunisti e di non comune abilit
ed intelligenza. al-'Abbas, prima di venire nel campo musulmano, aveva gi combinata ogni cosa con
abu Sufyan e con i capi Qurays, e port al Profeta le condizioni segrete dei medesimi per la resa
incruenta. al-'AbbSs ritorn quindi presso i QurayS con la risposta definitiva del Profeta, e nell'abboccamento finale fra il Profeta e ab Sufyan, furono appianate le ultime differenze. Non si trattarono
questioni religiose, ma solamente quelle mondane d'interesse politico o economico (cfr. 10. a. H., 107,
e segg.), e quando Jlaometto ebbe data assicurazione formale, che i Quray.s non avrebbero avuto a
soffrire alcuna perdita, purch aderissero alle domande politiche del Profeta, 1' accordo fu definitivamente concluso Fra le osservazioni minori da farsi al testo delle tradizioni, ve n' una che merita
di essere specialmente rilevata, perch non senza importanza per il nostro argomento. In al-Waqidi
abbiamo la notizia, che abii Sufyan, recandosi al campo musulmano, volle essere accompagnato da

123.

Budayl

H.

8. a.

57-59

b.

Warqa. Ora questi non

fatti di al-WatIr,

ma

uno

solo era stato

dei messi andati a

era poi stato ambasciatore speciale del Profeta ai

Madinah per fare rapporto sui


Khuza'ah per invitarli a riu-

Madlnah. Questo ambasciatore aveva dunque, secondo


suo
mandato,
compiuto
il
e
invece di venire ancb' egli a Madlnah, come sarebbe
il
stato logico e naturale, and a Makkah, si uni al capo dei Qurays e accompagn il medesimo fino al
campo di Marr al-Zahran. Quale prova pi convincente che da ambedue le parti si giocasse destramente per gettare la polvere negli occhi agli altri musulmani? Lascio al biografo di Maometto il compito di rintracciare le altre fila dell' inganno ordito prima dal Profeta, d'accordo con lo zio e con abu
Sufyan, e dell'altro pi tardi accomodato fra i tradizionisti abbasidi per cancellare le tracoie tradinire le loro forze e mettersi agli ordini suoi in
testo di al-Waqidi,

zionistiohe della

58.

commedia

costituiscono
i

La
il

tradizionisti

di

Marr al-Zahran.

conversione di abu Sufyan e l'imminente resa di

pi grande trionfo di

con ragguagli

solo in

un senso molto vago

tradizione,

si

comprende perci come

abbiano amato dilungarsi suirargomento, cercando di ador-

narlo

la

Maometto

Makkah

descrittivi,

al-'Abbas

che per possiamo accogliere come

e generale.

Per ordine

riconducendo abu Sufyan

Maometto,

fuori

delle

cos

veri

narra

linee

mu-

sulmane, sost con lui sopra uno sperone del monte, e allo spuntare del
giorno lo fece assistere alla sfilata trionfante delle schiere numerose raccolte in

Marr al-Zahran

sotto gli ordini di quello stesso

aveva abbandonato, fuggente e proscritto,

uomo, che

la citt nativa.

dugia con diletto speciale nel narrare come abu


nito a vedere schiere

numerose

di

soli otto

La

anni prima

ti'adizione

s'

in-

rimanesse atto-

Suf3''an

uomini agh ordini di Maometto, e fosse

enumer i nomi delle


varie trib accorse intorno allo stendardo musulmano (^). In questo artificioso racconto (che arieggia quasi della rassegna militare, o potwifa, comune
compreso di speciale maraviglia, quando al-'Abbas

gli

nella tradizione epica indo-europea), soltanto vere sono forse


tribuite

ad abu Sufyan, quando,

colpito

esclamava, rivolgendosi a Maometto:


contro la tua patria ?

(Waqidi Wellh.,

Non

"

dal numero

Come mai

della

Hisam,

gente armata,

puoi tu riunire tanta gente

sarebbe meglio volgerla contro

331, 332-333;

parole at-

le

814-815;

nemici di essa ?

Tabari,

I,

1633).

Nota. 1.
Dall'enumerazione delle schiere che sfilarono innanzi agli occhi di abil Sufyun, impariamo nel testo di al-Waqidi, che le seguenti trib partecipassero alla marcia su Makkah: i Sulaym, i Ghifar. gli Asiani, i Ka'b b. 'Amr, i Muzaynah, i uhaynah, le stirpi Kinanite dei Layth, dei
Damrah, e dei Sa'd b. Bakr, e infine gli A.sga' (W a q i d i Wellh., 832).

Maometto, rassicurato oramai sulle intenzioni dei Qurays, non


59.
fece pi segreto delle sue mire e ordin di avanzare su Makkah in pieno
assetto di guerra, con bandiere spiegate e in ordine

di battagha.

dardo particolare del Profeta venne

gli

gU

altri

al

madinese Sa'd

b.

affidato,

secondo

Lo

sten-

uni a 'Ah, secondo

'Ubadah. Per dare per tempo ai QurayS di

Maometto non sollecit la marcia, ma si content di avanzare fino a Dzu Tuwa, ove ordin di fissare il campo per la
notte (Hisam, 816; Wqidi Wellh., 333).

rassegnarsi- al loro destino.

124.

8.

60.

H.

a.

60, 61.

Makkah

Intanto abu Sufyan correva verso

Maometto,

ansiosi lo ultime condizioni di

le quali,

portava

ai

bench non incontrassero

l'apjirovazione completa dei pi intransigenti, tanto erano generose

mare
si

cliiusoro lelle proprie case,

intomo

'Ikrimah

gli

rin-

abu Sufyn, altri infine si


pi intransigenti, come Safwan b. Umayyah,

altri in quelle

al tempio. I

chiamarono

al Profeta,

gli uni si

imposte dal Profeta:

amici

di

non

abl (jahl e Suhayl b. 'Amr,

b.

cal-

Il

affrett a soddisfare alle condizioni

raoGolsero

da

numero sopratTacente dei musulmani tolse ogni


maggior parte dei Qurays e degli abitanti di Makkah,

tutte le apprensioni.

idea di resistenza, e la

QurayS

vollero per cedere cosi vilmente

armi

alle

preparare una

e tentarono di

Bakr e i Hudzayl, ma essi


formavano una minoranza, che non poteva mutare la sorte della citt, ormai
alla merc del Profeta (Hisam, 815; Waqidi Wellh., 333).
Il mattino seguente Maometto riprese ad avanzare con tutte
61.

resistenza. All'appello risposero alcuni Qurays,

le

sue schiere dopo aver dato quelle disposizioni, che egli credeva necessarie

per conseguire

trionfo incruento da

il

lui

desiderato.

Divise le schiere in

quattro colonne, che dovevano tendere sulla citt contemporaneamente da


quattro punti diversi, e cos pi efficacemente convincere
periorit irresistibile, che veniva al Profeta dal

musulmani. Una divisione fu messa sotto


zioni di scendere su
b.

*Ubadah,

Kad

per

(cfr.

anche

di Kh,alid b. al-Walid

gli ordini di

dalla parte di

Qurays della

e dalla disciplina dei

al-Zubayr ed ebbe

Kuda; una seconda

Yaqut,

IV, 241); una terza colonna sotto agli ordini

doveva entrare da al-Lit; ed infine

tempo

della parte di Adzhir. Allo stesso


le vite e gli

averi

il

Profeta stesso

di tutti

egli ordin

Makkani

al

Makkah

che dovessero essere


fuori

di

alcuni,

di

che egli proscrisse e dichiar lecito di uccidere, perch messi al bando


Profeta non
siglio

da quasi

deponendo
i

incontr resistenza alcuna

le

tutti

sua marcia, perch

Makkani

quali

si

il

erano rinchiusi in

armi, e lasciando le vie deserte. Solo in

pi esaltati, sotto Safwan, 'Ikrimah e Suhayl,


.

l'intenzione di opporre

quale Khlid
di

nella

(^).

Il

con-

dato da abu Sufyan, in seguito ai patti concessi da Maometto, era stato

accolto

ove

istru-

sotto Sa'd

alla testa della quarta ed ultima colonna, si accinse a penetrare in

risparnate

su-

Qays, reggeva lo stendardo, doveva penetrare

figlio del quale,

il

(^)

Makkah

numero

Muzaynah,

b.

di

resistenza,

al-Walid con

le

dopo averne
invece, 24 Quray

uccisi,

qidi

e 4

si

erano

in al-Lit,

riuniti nel-

un breve combattimento, nel


composte di Aslam, di Sulaym,

avvenne
schiere

-uhaynah e di altre

avversari,

un punto,

casa,

trib,

facilmente mise in fuga gli

secondo ibn Ishq, 12 o 13, secondo al-W-

Hudzahti

(^).

I fuggiaschi

rendo fino a al-Hazwarah, ed alcuni inerpicaronsi


125.

si

precipitarono cor-

fin sulla

cima dei monti.

61,

8.

fi2.

H.

a.

Molti invece gettarono in terra le armi, ed all'ultimo [momento, accettando


il

abu Sufyan,

consiglio di

Fra

Profeta, tutti erano sicuri.

Himas
la

Qays

b.

moglie

gendo,

Khalid

b.

tradizione ricorda specialmente

la

quale

il

il

musulmano,

im^

mattino

si

era vantato con

e che invece ricomparve fug-

seppe soltanto rispondere con due versi

vigliacco,

di

ma

eretta la tenda del Profeta

Nota

Tabari,
1.

Kada

Quraj'^s

calm.

le cose, si

Le

gli stendardi, e nelle

vicinanze

(Hisam, 816-818; "Waqidi Wellh.,

1636-1637).

I,

era

al-Lit,

fu

di sorta, e penetrarono pacifica-

ove furono piantati

fino a al-Hagun,

334-335;

come erano andate

saputo

non incontrarono opposizione

altre colonne

mente
venne

armi

le

Maometto

scusa.

molto adirato, quando ud che in Khandamah, dalla parte di

avevano usato

patti del

ed agli scherni della consorte che lo chiamava

rintan in casa,

si

questi,

al-Du'ili,

menarle schiavo

di

rinchiusero in casa, ove secondo

si

un

sito

parte superiore di

nella

Makkah

nella direzione

di

Dzu Tuwa,

mentre Kuda si trovava nella parte inferiore, pure nella direzione di Dz Tuwa, ma presso la via poi
detta S i b a 1-S a fi i y y T n (Y a q u t, IV, 241). Kon certo se si debba scrivere Kud, o Kuda (cfr.
Tabari, I, 1636 nota f). L' ingresso in Makkah avvenne, si dice, il venerd 20 Bamadan (A z r a q i,
'

'

80, lin. 17).

73 e segg. Abbiamo anche una tradizione, dalla quale, se vera,


musulmani fossero animate da appetiti selvaggi di violenze e di
rapine, che il Profeta dov energicamente frenare, per non compromettere 1' esito voluto della spedizione: Sa'd b. 'Dbadah avanzandosi su Makkah, nel mattino della presa della citt, si era messo a
recitare due strofe in prosa rimata: Oggi il giorno della mischia sanguinosa; il giorno, nel quale
sono permesse le cose proibite!. Un Emigrato, udite queste significanti parole, ed allarmato delle
intenzioni del capo degli al-Kbazrag, corse a riferirne al Profeta, il quale si volse allora a 'Ali b. abi
Talib e disse: Vallo subito a raggiungere, piglia la bandiera dalle sue mani, e sii tu quello che en-

Nota

2.

Cfr. pi avanti

potremmo arguire ohe

trer con essa in

le

schiere dei

Makkah (Hisam, 816; Tabari, I, 1636).


Nello scontro di Khandamah perirono soltanto due

o tre musulmani, ossia: (1) Kurz b.


Sufyan b. Muharib al Qurasi al-Fihri, stato gi uno dei
capi pagani, che aveva guerreggiato contro Maometto: la sua incursione contro il territorio di Madlnah fu causa della spedizione, chiamata la prima di Badr (cfr. 2. a. H., t^ 19). Poi egli si era con-

Nota

Gabir

3.

Hisl

b.

b. Lfiliib b.

Habb

b.

'Amr

b.

vertito all'Islam e si era battuto valoro-samente


no. 1507;

th

U 8 d.,

IV, 236-237);

(2)

in

pi

di

Khalid al-Asqar

una circostanza (Hagar,


(o As'ar)

III,

582-584,

HizSm b.
banu Ka'b (Hagar,

al-Khuza'i l'avo di

ambedue della stirpe dei


chiama il no. 2, Khunays b. Khlilid al-As'ar b.
Rabi'ah, ed aggiunge che dei cavalieri di Khalid b. al-Walid mori anche ucciso: (3) Salmah b. al-Mayl
al-Guhani. Nella scaramuccia di al-Khandamah perirono 24 Qurays (His'am, 817-818; Waqidi

Khalid,
I,

855,

il

quale fu ucciso da ibn ab-l-Gidz' al-uraahi,

no. 2196;

Wellh.,

Athir Usd.,

335, 351

Tabari,

I,

II, 84).

ibn Ishnq

1637-1638).

Queste notizie non combinano con quelle date nella lettera di 'Urwah (cfr. 39), dalla
quale risulterebbe che i due musulmani perissero in un agguato dalla parte opposta di Makkah, e non
nelle file dei cavalieri di Kh alid. Il nome del secondo poi anche diverso, vale a dire ibn al-As'ar,
invece di al-Asqar. Se ci atteniamo alla versione pi antica, la variante nel nome dato da al-Waqidi
pu essere spiegata come un semplice errore di copista.

62.

Non

tutti

timore dei musulmani


li

Makkani per

altro se

ne stettero chiusi in casa per

parecchi Qurays, fidandosi nella stretta parentela che

univa con alcuni Compagni del Profeta, osarono uscire incontro

cito di

Maometto.

Tanto ibn

Isliaq,

quanto al-Waqidi

riportano la- tradi-

zione del vecchio e cieco abu Quhafah, padre di abu Bakr,

126.

all'eser-

il

quale ordin

H.

8. a.

alla propria lgUa

ancora giovanissima, Quraybah, di condurlo

Qubays o

del colle abu

numero

spavent e ricondusse tremando in citt

tranquillare dalle

abu Bakr
furono

mani

si

parole del padre, che le

le

promure e

collana

vecchio genitore, n

si

rammentava come suo

le

Ma

lasci

fratello

timori della fanciulla

Nessun

d'

argento

ricerche di abu Bakr,

la violenza,

(Hiam, 815-816; Waqidi Wellh.,

63.
patria

commessa

avesse

scoprire chi

la

dei combattenti musulmani,

strapparono dal collo una collana

seguito, nonostante tutte le

mai

Quando

perch prima di rientrare in casa, alcuni cavalieri musul-

raggiunsero e

la

il

trovasse nelle scliiere musulmane.

giustificati,

fin sulla vetta

descrivergli tutto quello che succedeva.

fanciulla vide le valli divenire nere dal


si

62-65.

si

pot

mai

non

si

in

pot

ritrovare la

334).

altro incidente turb l'ingresso del Profeta nella sua

antica quale signore assluto

della

medesima

(^).

Fece drizzare la

propria tenda di cuoio in al-Hagun, negli al-Abtah, perch in tutte le tre

che egli fece a

visite

un

sito.

Makkah dopo

la

Fuga, non volle mai dormire sotto a

contentandosi sempre della tenda piantata ogni volta nel medesimo

tetto,

La sua

aveva ceduta

casa, che egli

Tahb, era

al cugino, 'Aqll b. abi

medesimo anche venduta, sicch il Profeta non aveva pi nemmeno una casa propria in Makkah. In questa spedizione Maometto menava
con s le due mogli umm Salamah e Maymunah (Waqidi Wellh., 335).
stata dal

Nota

secondari dell'ingresso di Maometto in Makkah viene narrato come


e ^moglie di Hubayrah b. abl Wahb al-Makhzumi,
ricoverasse in casa propria 'Abdallah b. abl Rabl'ah e al-Harith b. Hisam, due parenti di suo marito,
come intercedesse in loro favore presso al Profeta, ed ottenesse alfine la grazia per ambedue, bench lo

umm

1.

Fra

gli episodi

Hani Hind bint abl

Talib, sorella di 'Ali,

stesso suo fratello 'Ali tentasse di ucciderli. Invece di 'Abdallah, ibn Ishliq

abl

Umayyah

guente

b.

al-Mughrah

(Hisam,

820;

Waqidi

Wellh.,

ha

335-336;

il

nome

cfr.

di

Zuhayr

sul marito

il

b.

se-

74).

musulmani hanno discusso vivamente


fra loro sotto quale genere classificare la presa di Makkah, se cio la citt
sacra sia stata espugnata da Maometto con la forza delle armi, d'assalto,
64.

I cronisti e giureconsulti

oppure per trattato di capitolazione.

Il

grande giureconsulto

al-fi'i [f

204.

ha opinato per la presa d'assalto, mentre abu Hanlfah [f 150 a. H.],


autorit pi antica, ha sostenuto che Makkah cadesse in mano del Profeta

a. H.]

(Abulfeda, I,
da al-Mas'udi (cfr. Tanblh,

per trattato di capitolazione

150).

anche discusso

266).

Funzioni in

Makkah

e predica di

Questo argomento trovasi

Maometto.

Appena compiuto il suo ingresso nella citt fino a al-Hagun, il


65.
Profeta si ripos un momento, si deterse la polvere del cammino, rimont sulla
camela al-Qaswah, ed armato da capo a
127.

piedi, si

avanz verso

la

Ka'bah,

8. a.

65.

H.

accompagnato da abu Bakr, che gli cavalcava a fianco. Le schiere giubilanti


dei suoi si allinearono dalle due parti del cammino, mentre tutto lo spazio
fra

al-Haun e Khandamah era un mare di uomini, di cameli e di

cavalli.

Giunto presso alla Ka'bah, senza scendere dal camelo, tocc la Pietra con
il bastone e grid un takbir, che venne ripetuto con voce assordante dalle
migliaia di

musulmani

assiepati intorno al santuario, finch

dare l'ordine di cessare le grida. Egli compi quindi


tempietto, montato sempre sulla camela, che era retta a

Maslamah, mentre

Malsani, a turbe, dalle cime

Makkah, osservavano attentamente

il

Profeta e

suoi

sette giri intorno al

mano da Muhammad b.
delle colhne

piombo, che tenevano collegate assieme

era

il

pi grande di

tutti,

Man mano

che

il

Profeta faceva

tradizione aiferma anzi che, al cenno

sette giri,

terra,

ma

questa

Maometto

che allora toccava

il

si

sacrificavano

posteriore

idoli

le

un cenno

all'altro gli idoli

verga, gli

della

Ka'bah, dice

si

giro del santuario, con

la

precipitassero

esagerata. Terminati

Maqam,
al-Waqidi; vi fece una muta prerec al pozzo di Zamzam, ove, chi

camela e

ghiera di due prosternamenti, e poi

si

rec

dice per opera di al-'Abbas, chi dice per opera di


si fece

L'idolo di Hubal, che

uno appresso

la versione

scese dalla

alla

con giunture

fissati

tempi di al-Waqidi

ove ai

della sua lunga verga faceva abbattere,

da loro in

le pietre.

alla

stava di fronte alla porta della Ka'bah, mentre

Isaf e Na-ilah ergevansi l


vittime.

intomo a

Compagni. Intorno

Ka'bah, dicesi sorgessero trecento sessanta idoli di pietra,


di

Profeta dov

il

a piedi al

abu Sufyan

b. al-Harith,

dare un poco d'acqua in un secchio. Eitornando quindi verso la

Ka'bah, ordin di abbattere l'idolo di Hubal, sorvegliando in persona il lavoro di distruzione. Fermatosi in mezzo alla densa folla dei seguaci, curiosi
di

vedere quello che faceva,

mand

ora Bilal in cerca di 'Uthman

hah, che teneva la chiave della Ka'bah,

b.

Tal-

con l'ordine di consegnarla im-

mediatamente. In principio 'Uthman, istigato dalla moglie, ebbe l'idea di


non cederla, ma dopo un momento di liflessione, turbato dal contegno
minaccioso dei musulmani,
terla nelle

mani

si affrett

a obbedire, ed egli stesso volle rhnet-

del Profeta. Si narra che l'astuto al-'Abbas stendesse

damente la mano innanzi per prender lai


nuovo privilegio, quello cio della custodia

la

chiave

cosi acquistare

del santuario

avi-

ma Maometto

un

pini-

dentemente fece resistenza all'avidit insaziabile dello zio, n mai volle affidargli la chiave, nemmeno in seguito. Le versioni sono diverse su quello che

Maometto trovasse entro il santuario; anzi, secondo alcuni, non fu lui, ma bensi
'Umar e 'Uthman, che entrarono nell'interno e \'i spezzarono gli idoli ivi
contenuti. Una colomba fatta con legno di aloe fu, si dice, dal Profeta
stesso rotta in pezzi. Sulle

mura,

all'interno, erano effigiate varie pitture di

128.

1.

al-Marwah.

2.

al-Mas'a.

Khndigah moglie
abal Hind.

3. al-Safa.

del Profeta.

0.

pi elevata di

Maqam

4.

S. Il monte Qu'ayqi'Sn.
Makkah, al-Khandamah.

abi

TSlib.

mosoliea, al-Haram.

La grande

. Il

11.

Il

6.

monte abu Qubays. monte abal 'Umar.

La tomba
7.

10.

di

monte
La cima

Il

>-.

Q
i

W*.

la

'/r/>

'

./;

PIANTA

DI

AAAIM^AH

8.

un preteso

angeli, e v'era perfino

mano. Maometto

in

Secondo alcuni per

si

Abramo. Forse questa

Abramo, con un

un secchio d'acqua,

con questo cancell

del proprio vestito,

65, 66.

ritratto di

fece portare

si

a. H.

tutti

fascio di freccie

e tuffatovi

disegni e le pitture sul muro.

vuole che egli facesse eccezione per

notizia

non

vera,

per porro in rilievo quanto profondamente

lembo

il

ma

in tutti

casi

il

ritratto di

bene notarla

paganesimo fosse radicato negli

il

animi degli Arabi. Terminata l'opera di puhzia intema del massimo santuario
d'Arabia,
b.

Profeta

il

si

rinchiuse in esso con

Usamah, con

Bilal, e

con 'Uthman

Talhah, vi fece una progliiera di due prostemamenti, poi, riaperta la porta,

mani

tocc con le

duo

chiave del santuario,

la

820-822, 824-825;

introdusse nella manica, al cospetto di

stipiti,

quindi

Waqidi

cenno

fece

di

Wellh,, 336-338;

voler parlare

parrebbe che la distruzione completa degli idoli non avvenisse

ma

della presa,

occupasse un periodo di tempo

ne fosse incaricato 'Abbas


e dinanzi a Ta-if;

b.

(Hiam,

Baladzuri,

cfr.

molto

pi

tutti,

40,
il

lungo,

ove

giorno
e che

Maometto si batteva a HunajTi


3 e segg., abbiamo maggiori parti-

Asid, mentre

inAzraqi,

111,

lin.

colari sui dipinti trovati entro la Ka'bah, fra

quali dicesi vi fossero anche

immagini di Ges Cristo e della Madonna, le quaU si vuole che Maometto non permettesse di cancellare; cfr. anche id., 112, lin. 15. Altrove
(Azraqi, 112) abbiamo anche una specie di pianta della Ka'bah, il tetto
della quale dicesi fosse sorretto da sei colonne disposte a due a due; Bule

khari,

137,

I,

lin.

e segg.)

Q.

Baladzuri (43, lin. 2) registra una tradizione, che merita di essere notata,
come parrebbe, avrebbe considerevole interesse storico. Da Sayban, da abu Hill alRasibi. da al-Hasan: < Il califfo 'Umar volle confiscare il tesoro della Ka'bah, per spenderlo nella causa
di Dio, ma Ubayy b. Ka'b al-Ansari* gli disse O Principe dei Credenti Prima di te vi sono stati due
tuoi Compagni (il Profeta e abu Bakr); se ci fosse sembrato giusto, lo avrebbero fatto prima di te >.
Dunque Maometto trov nella Ka'bah una collezione di oggetti di valore, e li rispett, bench offerte
votive di pagani, non volendo forse offendere troppo i sentimenti dei suoi consanguinei Qurays. ab
Bakr occupato di ben altre faccende importanti, e conformandosi in tutto a quello che aveva fatto il
Profeta, non tocc il tesoro, e solo 'Umar ebbe l'idea di abolire quest'ultimo vestigio del paganesimo
Nota

1.

perch, se vera,

Ubayy fu valida o no per il Califfo? Parrebbe che lo fosse dal silenzio della
tesoro continu probabilmente ad esistere per qualche tempo, quale pi-ova della confu-

antioo. L'obbiezione di

tradizione, e

il

musulmani e pagani, intrecciati insieme dal culto della Ka'bah, che Maometto aveva
dovuto ammettere come parte fondamentale della nuova religione, perch essa trionfasse in Arabia
sione di concetti

(cfr.

10. a. H., 110, nota).

che
di

il

Tanto ibn Ishaq, quanto al- Waqidi hanno


Profeta tenne alle turbe raccolte intomo alla Ka'bah;

66.

ambedue

le versioni tutt' altro

con elementi
le

storici, e

con

diamo entrambe per

Ishaq

"

Non

che sicura,

ricordi, pi o

disteso,

come

vi divinit altra che

si

Dio
129.

ma

meno
:

il

testo del discorso

l'autenticit verbale

siccome sono state composte

precisi dei discorsi del Profeta,

Versione di ibn

trovano nelle

fonti.

egli l'unico,

non ha

colleghi, la sua

17

.q

"

promessa

" (a

H.

8. a.

66, 67.

1-a

si

verificata, e

b).

Ogni

suo servo ha vinto! Egli solo ha disperso le schiere

il

privilegio ereditario, ogni diritto di sangue, ogni richiamo

a questi miei due piedi. Faccio

"

per averi predati,

"

soltanto eccezione per la custodia

"

e per

"

non premeditata, che pur si


l'uccisione con una frusta o con un bastone,

''

diritto di

il

calpestato sotto

oi'a

abbeverare

q a y a h). Tanto per ogni ucsomigli ad un assassinio, quanto per

pellegrini

cisione

(s i

si

"

alta di cento camele, di cui quaranta gravide.

"

vi

"

degli avi. Tutti gli uomini

ha

ora

tolto

l'orgoglio del paganesimo,

polvere!

gente

"

in razze

"

presso Dio

soltanto

se

Adamo

E Maometto

sam, 821; Tabari,

riconosciate che

I,

Che cosa

bene

" Il

Tu

siete

e segg.

disposti

pi beneficati

Prosegui

.,

generoso e cugino ge-

sia fratello

concluse allora:

Dio

nobilt

aspettate che io vi faccia ?

"

venuto dalla

pi lo temono, ecc.

quelli che

siete

gente dei Qurays

Nota

popolo dei Qurays

e la superbia per la

vengono da Adamo,

affinch voi

in trib,

''

neroso!

la tassa pi

presenti risposero in coro


'

deve pagare

Maometto recit quindi i vei-setti del Qur-an, xlix, 13,


Noi vi abbiamo creati maschi e feminine, vi abbiamo

"
"

dicendo

(sidanah ai-bay t)

Santuario

del

Andate! Siete

liberi!

(Hi-

1G42).

Nel testo di ibn Ishaq pubblicato da ibn HiSam, le parole di questa pretesa predica
un dotto , senza altra indicazione di i s n a d
Tabari pi accuratamente ci d l'isnad, dal quale possibile di trarre qualche conclusione sulla attendibilit della predica, ibn Ishaq f 151. a. H.], l'aveva udita da 'Umar (o 'Amr) b. Musa b. al-Wagih
e questi da Qatdali b. DiTimah al-Sadisi [f 117. a. H.]. Qui finisce l' i s n a d e da ci vediamo che la
predica una composizione letteraria del secondo secolo della Higrah (cfr. G o 1 d z i b e r
u h. S t u d.,
I, 70 e segg.).
Con quali elementi venisse allora composta, pressoch impossibile il dire, ma possiamo arguire che la fonte non fosse delle pi sicure. Difatti noto che Qatadah fu scolaro di Anas
h. Mfilik It 93. a. H.], vale a dire di uno di quelli che maggiormente contribuirono ad impinguare di
notizie, in gran parte apocrife (cfr. Intr. 26, nota 1), le tradizioni sul tempo di Maometto. Pur
tuttavia non improbabile che il testo del discorso fosse formato sul modello di quelli che Maometto
soleva costantamente tenere ai suoi Compagni, e lo stile dei quali doveva essere famigliare ai Compagni medesimi, forse anche a Anas b. Miilik, bench questi fosse ancora giovanissimo, quando cess
1.

del Profeta sono date, quali le udi da ibn Ishaq da

di

vivere

Profeta.

il

67.

hausen

Con

metto tenne
le

Versione di al-Waqidi, secondo la traduzione succinta del Wellle

il

mani appoggiate agH

contro di voi in questo giorno

ricordioso dei iTusericordiosi, ecc.


e a dimenticare

xn,

Dio

torti patiti. Tutti

di interessi, o prezzi di

soppressi tutti

della porta della Ka'bah, Llao-

seguente discorso al popolo affollato intorno a lui

mosse dal versetto del Qur*an,

pagamento

stipiti

privilegi del

tempio (sidanah), e del

92

"

(').

Nessun rimprovero lanciato

vi perdona, perch egli


il

Profeta esort

diritti

Pigliando

il

pi mise-

presenti a perdonare

provenienti dai t<3mpi pagani per

sangue erano

estinti

cos

pure dichiar

paganesimo, ad eccezione della custodia del

diritto

di

180.

abbeverare

pellegrini

(s i

qaya

h).

H.

8. a.

g 67.

uno schiavo) con un bastono o con una frusta, fosse o non


fosse premeditata, si doveva pagare il prezzo di sangue di cento camele
feniniine, di cui quaranta gravide. " All'orgoglio per gU avi, Dio ha posto

Per r uccisione

"
*

"
"

un termine; voi discendete tutti da Adamo, e Adamo dalla polvere, e il


primo fra voi colui che teme maggiormente Dio. Dio ha per i-eso il
territorio di Makkah sacro a tutti; nessuno prima di me ha potuto vioa me perlare il territorio sacro, e a nessuno sar permesso dopo di me
;

" fino
"

"
"*

(di

un breve tempo. In questo temtorio

stato lecito solo per

di dare la caccia agli animali, di abbattere gli alberi di 'id

cameli smarriti in esso e di tagliare


{schoenentum

idz khir

riprese

conferm

" Il diritto

il

ah, di macellaro

Fuorch

una pianta odorosa) interruppe al-'Abbas,

temente necessario per seppellire

" dall'

verde

il

"

morti e per fare

"

\detato

dall'

idz khir

perch assolu-

tetti .

"

Fuorch

Profeta dopo aver taciuto per un momento. Poi

dell'erede indipendente dal testamento

il

figlio

appar-

coniugale, ed all'adultero spetta la pietra f). La donna pu


" far dono della sua roba soltanto dietro consenso del marito. Il musulmano
" tiene al letto

"

fratello del

musulmano;

musulmani sono fratelli, sono una mano sola


fanno causa comune fra loro per il sangue

"

contro tutti gli altri:

"

sparso: essi sono obbligati perfino per l'ultimo di

"

con obbligo imprescindibile. Per un miscredente non permesso di mettere


a morte un musulmano, lo stesso vale anche per gli Ebrei e per i Cristiani,

"

essi

essi,

e l'infimo

li

lega

"

musulmani da trattati speciali. Seguaci di religioni diverse non possono ereditare l' uno dall' altro. La tassa del decimo deve
essere esatta dai musulmani nelle loro case ed abitazioni, e non v' ob-

"

bUgo

"

Non

"
"

che sono legati

menare

di

lecito fare

armenti

gli

al

luogo conveniente per l'esattore della tassa.

matrimoni fra

zi

nipoti.

La prova

spetta all'accusa-

giuramento all'accusato, quando nega l'accusa. Un viaggio di


giorni permesso a una donna soltanto nel caso che sia accompa-

" tore,
" tre

ai

il

'^

guata da un parente, con

"

del mattino e quella del pomeriggio

"

giorni vietato di fare

"

gah) e alla fine di

"

gendosi in un solo mantello, che esponga

l'avvolgersi in

una

il

il

quale la legge vieta

non possono

connubio.

La

preghiera

essere rimesse.

In due

digiuno, nel giorno del sacrifizio (10 Dzu-l-Hig-

Ramadan. Due modi


s

il

m m a.

di
i

vestire sono proibiti, avvol-

genitali alla vista di tutti, e

Io credo che voi

qidi Wellh., 338-339; Baladzuri,

mi avete compreso

42, lin. 3 e segg.)

(W a-

{^).

E bene rammentare a questo punto, che, fino ai tempi del calift'o 'Umar, il tempietto
trovava quasi sepolto fra le case di Makkah in una spazio molto angusto, e che il
piazzale e il muro di cinta furono opere posteriori alla morte di Maometto (cfr. Baladzuri, 46, lin. 3,
e Azraqi, 3C6 e segg.). Perci le tradizioni sulla vita del Profeta, nelle quali si fa menzione di
piazzale aperto intomo alla Ea'bah, di porte d' ingresso al piazzale, di muro di cinta e via discorNota

della

1.

Kn'bah

si

131.

H.

8. a.

67-70.

rendo sono

interpolate e falsificate da tradizionisti, che ritenevano avesse


forma che ebbe in et posteriore.

tvitte

il

santuario, ai tempi

del Profeta, la stessa

Nota
colili

2.

che possa essere


q

il bambino nato appartiene a


ha visto la luce ossia un uomo non pu ripudiare un figlio, anche se sospetta
frutto di un amore adultero. L'adultero invece condannato alla lapidazione (W -

In altre parole vietata la ricerca della paternit;

sul letto del quale

1 1

h.,

il

338, nota

5).

Questa predica somiglia in molti punti a quella celebre pronunziata dal Profeta nel
Pellegrinaggio d'Addio (cfr. 10. a. H. 77), e probabilmente ne un rifacimento tradizionistico.' Siccome il documento rispecchia sentimenti, che dominavano il mondo musulmano nel II secolo della
Higrah, specialmente in ci che riguarda il conflitto fra gli Arabi e i non Arabi, avremo a ritornare
su questo argomento con considerevole ampiezza, perci non mette il conto di esporre in questo luogo
quanto avremmo a ripetere in avvenire con maggiore convenienza e chiarezza.

Nota

3.

68.

mano

la chiave della

a 'Uthman
il

al

Terminata

b. Talh.ah,

la predica,

Ka'bah

Profeta

il

si

mise a sedere, reggendo in

poi in forma solenne consegn la

come segno che concedeva a

diritto ereditario della custodia del santuario.

Ini e alla

medesima

sua famiglia,

Allo stesso tempo conferi

proprio zio al-'Abbas, in forma pure solenne, la carica di abbeverare

pellegrini

(Hisam, 821; Waqidi Wellh.,

69. Terminate queste

339).

funzioni, sedutosi sopra la roccia di al-Safa,

il

Profeta invit la gente a fargli atto di riconoscimento e di omaggio, e proclainarlo Liviato di Dio. Vicino a

'Umar

b.

al-Khattab,

il

lui,

dalla parte inferiore del seggio,

nome di Maometto, accolse effettivamente i sufMakkah. La gente giur obbedienza assoluta a Dio,

e al suo Profeta, in tutto quello che essi erano in grado di fare.


la sfilata degli uomini,

(cfr.
il

Hind era una

76).

marito,

(T ab a ri,
70.

il

delle persone proscritte,

potente abu Sufyan, Maometto

I,

Prima av-

e poi quella delle donne, fra le quali anche

nemica del Profeta, Hind bint 'Utbah,

la celebre

adagi

quale, a

fragi della popolazione di

venne

si

si

la

moglie di abu Sufyan

ma

per un riguardo verso

lasci persuadere

a graziarla

1643-1644).

La grandezza

ha indotto

dell'evento

tradizionisti a

conser-

vare alcune leggende di avvenimenti maravigliosi, che segnarono la fine del

Come

pagana sosteneva,
l'Islam accett come vero, che, nei tempi anticlii, Isaf e Na*ilah, un uomo
e una donna della stirpe dei (rurhura, erano stati convertiti da Dio in due
pietre, perch s'erano dato convegno nelF interno della Ka'bah per soddisfarvi
alla loro passiono amorosa (cfr. Intr. 69). Presso alle due pietre i Quray.^
avevano la consuetudine di pregare, radersi i capelli, fare i sacrifizi e compiere anche altre cerimonie religiose. Quando cess il culto pagano in Makkah,
paganesimo in Makkah.

usci

noto, l'antica tradizione

improvvisamente da una delle pietre una donna perfettamente nuda, con

capelli grigi, che


la vide e disse:

da voi

si
"

sgraffiava

il

volto e piangeva dirottamente.

Essa Nadlah, che

si

...

iss.

dispera di

non

Maometto

essere pi adorata

Si

pretende

parimenti che

emettesse un grido di dolore:

H.

70-73.

8.

a.

il

Diavolo tre volto

la prima,

quando Makkah fu presa dal Profeta

In questa circostanza,

siglio di diifondere la poesia (cfr. Introd.

perch oramai non

demoni

la

ed ultima

terza

la

culto idolatra.

e purificata dal

egli si volse ai suoi

si dice,

esistenza

quando fu maledetto da Dio,

seconda quando vide Maometto pregare in Makkah, e


volta

sua

nella

e diede

193 e segg.) fra

il

con-

musulmani,

poteva pi sperare nel ritorno del paganesimo (Wa-

si

qidi Wellh., 340-541).

71.

Makkah

di

Altra cura del Profeta, dopo aver dichiarato che


fu

era sacro,

di fissarne

primi termini venissero messi da

La

limiti.

Abramo

Gabriele, e in seguito venissero rinnovati

territorio

afferma che

tradizione

su indicazioni avute

dall'

angelo

da Isma'll e da Qusayy. Maometto

Tamim b. Asad al-Khuz'i


(Wqidi Wellh., 341).

di rinnovare la sistema-

ordin ora al Khuza'ita


zione dei termini

il

nuovamente restaurare da una commissione da


lui nominata e composta di quattro membri ossia: Makhramah b. Nawfal,
Azhar h. 'Abd 'Awf, Huwaytib b. 'Abd al-'Uzza (cfr. 75), e Sa'd b. Yarbu'.
In seguito il califfo 'Uthman e il califfo Mu'wiyyah rinnovarono ambedue
i
termini, affidandone l'incarico ai medesimi quattro membri (Waqidi
Wellh., 341).
Il

califfo

Nota.
il

'Umar

li

Quando venne

fece

in pellegrinaggio a

Makkah

caliifo 'Alid al-malik, egli fece

il

Bakr ed ordin

pi vecchio dei Khuza'ah, dei Qurays, e dei

ai

medesimi

rinnovare

di

chiamare
i

termini

ebbe la seguente avvertenza. Ogni valle del territorio sacro ebbe lo sbocco delle sue acque entro il territorio comune, ma nessuna valle (w a d i) del
territorio comune immetteva le sue acque nel territorio sacro, ad eccezione di al-Tan'im ("Waqidi

del territorio sacro. Nella disposizione dei termini si

Wellh.,

341).

72.

Venuta

salire sul tetto della

volta,

27),

lo

ma
di

Ka'bah

e di

Maometto ordin a

preghiera.

chiamare

Bilal

di

fedeH al loro dovere. Questa

come V anno precedente dui"ante il pellegrinaggio (cfr. 7. a. H.,


r azione di Maometto addolor profondamente i capi Qurays, e

al-Hakam
""

l'ora della

b.

abl-l-'As,

si

dice

abbia esclamato:

"

insopportabile

schiavo dei banu -umah (Bilal) ragliare sull'edificio di


altri,

come abu Sufyan, raccomandarono

moderare

il

linguaggio

ai

udire

abu Talhah

colleghi pi intransigenti

(Hism, 822; Waqidi Wellh.,

343).

Punizioni inflitte a nemici dell'Islam.


73.

Abbiamo

Makkal ordinasse

gi detto altrove che

ai suoi di

Maometto prima

non versare sangue

di entrare in

qurasita, salvoch per quelK

messi al bando, ossia per dieci persone, che egli aveva dichiarato fosse lecito
di uccidere

(').

Ve

n' erano

poi anche

altri,

1^.

appartenenti al partito degli intran-

H.

8. a.

73-76.

sigenti, che, spaventati ora dalla facile vittoria di

vezza in modi

mah,

si

diversi.

Suhayl

b.

'Amr, dopo

Maometto, cercarono

lo scontro infelice di

sal-

Khanda-

precipit nella propria casa e chiuse la porta, con l'animo per an-

gustiato da timori e da rimorsi a causa della sua condotta malvagia verso


Profeta.

Mand

allora

il

dere protezione e sicurt.

Ai Compagni

sentarsi.

provero su Suhayl; un

il

proprio figlio 'Abdallah presso Maometto per chieIl

disse:

Profeta
"

con molta cortesia

lo

Nessuno deve gettare uno sguardo

uomo come

a pre-

invit

di

rim-

non rimane
estraneo all' Islam vede ora che tutti i suoi sforzi precedenti non hanno
servito a nulla . Suhayl ottenne cosi il perdono, ed accompagn il Profeta
a Hunaj'n, ma non si convert se non pi tardi, in aKri'rnah (W a q i d i
lui,

intelligente e nobile,

Wellh.
Nota

343).
1.

Persone messe al bando da Maometto nell'entrare in Makkah: (1) 'Ikrimah;

(2)

Habbar;

ibn abi Sarh ('Abdallah b. Sa'd); (4) Miqyas b. Subabah al-Laythi; (5) al-Huwayritli b. Nuqaydz;
(6) 'Abdallah b. Hilal b. Kbatal al-Adrami; e le quattro donne: (7) Hind bint 'Utbah; (8) Sarah, la
cliente di 'Amrb. Hasim; (9) Qurayna (Korinna?)e(10) Qarlbah, due cantanti appartenenti a ibn Khatal,
(3)

anche da alcuni: Fartana e

dette

Amab (WSqidi Wellh.,

334;

Tabari,

I,

1639 e segg.;

1641-1(512).

Hubayrah b. abi Wahb al-Maklizumi, e ibn al-Ziba'ra fuggi 74.


rono insieme a Nagran, ne si ritennero sicuri finch non furono penetrati
nella fortezza. I racconti dei

Harith

due fuggiaschi perturbarono talmente

Ka'b, che cominciarono a ristaurare

b.

bestiame, per prepararsi contro

un

assalto

le

mura

banu-1-

e a riunire tutto

il

unminente del Profeta, Dopo

qualche tempo ibn al-Ziba'ra, indotto a fidarsi nella generosit del Profeta

da alcuni versi del poeta Hassan

h.

Thabit, ritorn a casa e fu accolto a

braccia aperte da Maometto. Hubayrah, invece, dolorosamente colpito dalla


defezione dell'amico, e ancor pi dalla conversione della propria moglie

Hani Hind (cfr. il precedente 63, nota


ponendo una poesia, e rimase in Nagran
culto pagano antico (HiSam, 826-828;
Huvpaytib b. 'Abd al-'Uzza
75.

giardino

di 'Awf,

1),

espresse

il

proprio dolore com-

fino alla morte,

Waqidi
(cfr.

umm

sempre fedele

Wellh.,

al

343).

71) fugg per ricovero nel

ove lo trov per caso abu Dzarr, che, assicuratolo delle

buone intenzioni del Profeta,

accompagn, dietro sua preghiera, fino a


casa sua. Il Profeta, informato di questo, esclam ' Noi abbiamo concessa
sicurt completa a tutti, fuorch ai banditi.,. Huwaytib fu graziato (Waqidi Wellh., 344).
lo

76.

Molte donne che

si

erano distinte nel paganesimo per

avversione contro Maometto, abbracciarono ora

Hind

Islam

fra queste furono

una delle proscritte, umm Hakm, al-Baghum, Fatimah


KhaUd e Hind bint Munabbih; esse si presentarono insieme di-

bint 'Utbah,

sorella di

l'

la loro

134.

H.

8. a.

nauzi

al

Profeta in al-Abtali, ove egli aveva la sua tenda, e affermarono in


della sua moglie, della sua figlia e delle

presenza di

lui,

al-Muttalib,

di aver

mutato fede

compagne. Maometto
alla

76-78.

recit

religiosa:

donne degli *Abd

Hind parl a nome

ad esse alcuni brani del Qur-an, e

sua protezione, senza per, come voleva Hind, dare la

mano

di

le

tutte

lo

prese sotto

mano a ognuna.

lembo di un panno, facendo


passare le donne suU' altra estremit del panno medesimo secondo altri,
egli immerse la mano in un vaso d'acqua, e le donne lo imitarono una apSecondo alcuni

Profeta mise la

il

sotto al

(W a q i d i

presso all'altra

5aar,

1 1

h.,

344;

Tabari,

I,

1642,

1643-1644;

IV, 820-821, no. 1095).

77.

Fra

proscritti dal Profeta v'era Ikrimali b. abl (rahl,

il

quale,

Khandamah, era fuggito nel Yaman, lasciando in Makkah


propria moglie umm Haklm bint al-Harith b. Hiam. Questa, come abbiamo

dopo
la

We

la sconfitta di

narrato nel paragrafo precedente,


conversione,
parti allora

durante

era convertita, all'Islam, e grazie a tale

ed ottenne dal Profeta

chiese

accompagnata da un

viaggio

il

si

ebbe a

tent di violentarla.

il

greco in cerca del marito, e

solo servo

molto per

soffrire

Avendo saputo

perdono di 'Ikrimah. Essa

la

malvagit del servo, che

trattenerlo, finch giunse

a un campo

banu 'Akk, preg gli Arabi di arrestarlo e di tenerlo in custodia


fino al suo ritorno. Continuando il viaggio, raggiunse alfine il marito,
che ,si era imbarcato sopra una nave, e con la promessa di perdono del
Profeta, lo persuase a fare ritorno in Makkah. Maometto lo accolse con segni
manifesti di gioia, e ordin ai Compagni di non offendere la memoria del
padre abu (xahl, " perch gli insulti ai morti danneggiano soltanto i vivi!
dei

(Hisam,

819,

826;

Waqidi

We

1 1

h.,

344;

Tabari,

I,

1640-1641,

1645-1646).

Umayyah, uno dei capi intransigenti, fugg anche


lui dopo la disfatta di Khandamah, ed accompagnato dal servo Yasar,
corse fino a al-u'aybah (oppure a (juddah), sulle rive del Mar Rosso
raggiuntovi da 'Umayr b. Wahb, tem che questi fosse venuto con istruzioni d'ucciderlo
rimase per gradevolmente sorpreso, quando 'Umayr gli
partecip il perdono completo offerto da Maometto, se ritornava a Makkah,
e dopo un poco di esitazione, perch temeva sempre un inganno, si lasci
persuadere, quando 'Umayr gH mostr il turbante che il Profeta aveva sul
capo il giorno della presa di Makkah, e che Maometto gU aveva consegnato
come prova della sua commissione. Safwn ritorn dunque a Makkah, ed ebbe
con il Profeta un abboccamento presso alla Ka'bah, poco tempo dopo la pre 78.

Safwn

b.

ghiera del pomeriggio. Safwan dicKiar al Profeta, che gli abbisognavano due

mesi di salva-condotto prima di decidersi, se voleva o no, abbracciare l'Islam,

13B.

8. a.

78, 79.

che gliene dava anzi quattro. Safwan segu quindi

Maometto

il

Profeta nella spedizione contro

gli rispose,

H.

-Ha^^azin e

Thaqlf, e

Maometto gli fece dono


convert, commosso da tanta

si

convert sol-

tanto in al-Gri'ranah, allorch

di tanti cameli e di

tante pecore, che egli

generosit, per desi-

si

modo

derio di contraccambiare in qualche

pingue elargizione

la

(e

perci

non per convinzione religiosa!) (Hisara, 825-826; Waqidi Wellh., 345;


labari, I, 1645; Hagar, II, 497, ove la moglie di Safwan detta erroneamente: Nagiyah, invece di Fakhitah bint al-Walld).
79.

Uno

dei proscritti makkani,

contro

il

quale

Maometto nu-

triva speciale rancore, era 'Abdallah b. Sa'd b. abi Sarh. Questi

bracciato anni addietro F Islam, ed

Madinah con

il

era stato

un tempo quale emigrato

Profeta, mettendo in iscritto le rivelazioni quraniche;

nell'adempiere a questo lavoro, egli

si

sam'un 'allm (epiteti


vece: 'alimun hakim

di Allah:
("

"

il

Profeta gli dettava

che ode e sa tutto

omiiscente e savio

(^).

accorse di queste manipolazioni e falsificazioni,

citt
si

le

parole

Siccome Maometto non


ibn abl Sarh cominci
le

proprie interpo-

Ridivenne perci miscredente e torn a Makkah. Alla presa di questa

Maometto

lo

ricover presso

come uno

mise al bando come apostata; e ibn abi Sarh, spaventato,


il

'Uthman b. 'Affan, il quale,


Compagni del Profeta, godeva presso il medesimo

proprio fratello di

dei pi antichi

in suo favore presso Maometto.


abi Sarh, e in

'Uthman

insist allora per la grazia di ibn

Maometto non
sull' argomento, ram-

principio incontr grande resistenza, perch

voleva perdonare
il

latte,

anche a 'Uthman, affinch intercedesse

di speciale favore. Si rivolse perci

ment

ma

egli scriveva in-

),

a dubitare della dilfei'enza fra le rivelazioni del Profeta e


lazioni.

in

era permesso di introdurre nel testo

alcune modificazioni. Per esempio, quando

si

aveva ab-

fatto che

ma 'Uthman
il

ritornando pi volte

bandito era suo fratello di

latte,

e ripet

il

voto fatto

non mai insevire contro chi aveva preso il latte


dalla medesima sua nutrice. Maometto dov alfine cedere all' insistenza importuna di 'Uthman, ma quando questi gH venne innanzi con ibn abi Sarh,
altra volta dal Profeta di

il

Profeta indispettito

mai uno

si

volse ai

Compagni

circostanti

disse:

non ha abbattuto questo cane? . 'Abbad b.


" Io aspettavo un tuo conno
scena, rispose

Io non uccido con cenni (Qur-an, xl, 20). ibn

di voi

Bir,

"

Perch
che era

Maometto
soggiunse:
abi Sarh dopo
questa scena evit di farsi vedere per parecchio tempo, poi nuovamente
raccomandato da 'Uthman, ottenne alfine un vero e completo perdono, e
venne a salutare il Profeta insieme con tutti gli altri (Hisam, 818-819,
il quale aggiunge, che ibn abi Sarh ottenne poi dal califfo 'Umar e
in seguito anche da 'Uthman importanti cariche jiell'amministrazione dell'impero
presente alla
''

136.

H.

8. a.

27. a

[ctV.

Wqidi Wellh.,

H.];

345-346;

quale ha la versione succinta di ibn Is^iaq;

Baladzuri,

79-82.

Tabari,

Hagar,

1639-1640,

I,

il

772-773, no. 9079;

II,

473).

Nota 1.
Questa notizia, se vera, avrebbe molta importanza per la storia del Qur'an, perch
dimostrerebbe come il Profeta tenesse persone appositamente addette a prendere nota in iscritto delle
rivelazioni. Questo uno dei punti oscuri degli studi quranici (cfr. 11. a. H., 230 e segg.). Y a q b i
(II, GO, lin. 14 e segg.) aggiunge anche altri particolari, ma egli fonte storica di dubbio valore per
'

questo iH'riodo.

80.
b.

'Abd

b.

Vn

b.

Wahb

Qusayy. Secondo ibn Hiam, allorch al-'Abbas condusse via da

Fatimah

jNIakkah

Nuqaydz

altro dei proscritti era al-FIuwayrith b.

umm

Kulthuin, per menarle presso Maometto in Madlnah,

al-Huwayrith us violenza verso

le

due donne e

le

gett a terra

(HiSam,

819).

Questa notizia non sembra degna di fede, perch consta da tutte

le

alti'e

tradizioni

che fosse Zayd colui che condusse

le

(cfr.

1.

a.

H., 53)

due donne a Madlnah, e non al-'Abbas,


fautore del lipote \dsionario.

che

Il

Muir

il

quale era allora

(IV, 130, nota)

tutt' altro

che

suppone giustamente

rancore del Profeta contro al-Huwayrith possa aver avuto origine da

il

una complicit del medesimo con Habbar nell' insultare Zaynab (v. 81).
al-Quwayrith fu ucciso per ordine di Maometto da 'Ali, mentre fuggendo
dalla propria casa, cercava rifugio in un'altra (W a qi di Wellh., 346; Tabari,

1640, fa cenno della uccisione senza entrare in particolari; 1641).

I,

81.
Hal)bar

b.

Un

altro proscritto, oggetto di odio speciale del Profeta, era

al-Aswad,

il

quale aveva maltrattata Zaynab la figlia del Pro-

allorch essa, dopo la battaglia di Badr, emigr da

feta,

Makkah a Madlnah

donna per effetto delle violenze sofferte


aveva abortito. Maometto, grandemente sdegnato per questo atto vile, si
era raccomandato a tutti, che, se avessero potuto mettere le mani su Habbar, lo dovessero gettare vivo sul fuoco, o troncargli ambedue i piedi ed
ambedue le mani. Alla presa di Makkah, il Profeta lo proscrisse come gH
altri, ma non pot catturarlo
Habbar rimase libero fino al ritorno dei musulmani da (xi'ranah, quando ricomparve improvvisamente e fece la professione di fede musulmana. Maometto ammansito dai propri successi felici,
2.

(cfr.

a.

H., 82),

la misera

lo grazi, vietando

Wellh.,
82.

a tutti di muovergli rimproveri per

il

passato

(Waqidi

346).

uno dei Taym b. GrhaMaometto lo aveva man-

L'altro proscritto, 'Abdallah b. Khatal,

un tempo Compagno del Profeta, e


le tasse in compagnia di un Khuza'ita, oppure, secondo
alcuni, con un Ansar madinese. Con lui s'accompagnava anche un servo, il
quale, un giorno in viaggio, invece di preparargli la cena, s'era messo a dorUb, era stato

dato a riscuotere

mire:

il)n

Khatal, adirato di tanta negligenza, aveva ucciso

187.

il

servo a colpi

18

8. a.

82-84.

H.

Commesso il delitto, non osando pi presentarsi al Profeta, era


a Makkah con l'importo delle tasse raccolte. Divenne perci uno degli

di bastone.

fuggito

avversari pi accaniti di Maometto, e composti alcuni versi offensivi all'indirizzo di lui,

li

fece recitare dalle

alla presenza di tutti

due schiave

Fartana e

cantatrici,

Amab,

Qurays, che venivano a fargli visita per bere vino in

Quando Maometto
armi e, montato sopra un

avanz contro

ibn Khatal indoss

casa sua.

si

le

cavallo dalla coda lunga che toccava in terra,

INIalvkah,

and vantandosi per le vie della citt, che il Profeta non sarebbe entrato
in Makkah, prima che le ferite degli uomini fossero divenute simili a otri
squarciate che perdono l'acqua. Ebbe per improvvisamente paura, quando
comparvero le scliiere musulmane; lasci cavallo, armi, e tutto quello che
aveva, e cerc protezione sotto la grande tenda della Ka'bah.
in

modo

r*an nei versetti, xc, 1-2. Altre versioni

rayq

Khatal fosse o Sa'id

b.

una

gli

giov

alcuno, perch, tratto fuori da abu Barzah al-Aslami, fu scannato

Maqam. A lui dicesi alluda il Qumeno credibili affermano che l'uccisore

vicino alla Ka'bah, fra la Pietra santa e

di ibn

Ma non

'Abdah

ETurayth al-Makhzumi, o 'Animar

b.

al-'Aglani. Delle

messa a

sola venne

il

b.

Yasir, o u-

due cantanti, che erano paruiienti

proscritte,

morte, e l'altra fu graziata, perch seppe fuggire

un tempo, finch il Profeta acconsenti a perdonarle. Essa


mori ai tempi di 'Uthmn per la rottura di una costola: colui che le cagion la morte dov pagare come prezzo di sangue 6000 dirham, con
una aggiunta di 2000 per aggravamento di pena (Hisam, 819, 820; Waqidi Wellh., 346-347; Tabari, I, 1640-1641; cfr. Baldzuri, 40-41, il
nome di ibn Khatal non sicuro: secondo alcuni era Qays).
Anche Sarah, una liberta di 'Amr b. Hsim, era stata pro 83.
e tenersi celata

perch aveva cantato poesie offensive per

scritta,

declamati erano stati

Una

mento.

riferiti

il

Profeta. I versi

a Maometto, destando in

sentire altre poesie, se

lui vivissimo risenti-

Maometto in
Quiays non volevano

non

quelle contro di lui

ottenuto quindi

era stata messa in Hbert con ricchi doni. Ritornata per in

citt,
I,

il

ed

suo veccliio mestiere,

la fece aiTcstare e mettere

1640-1641

lei

volta Sarah era riuscita a giustificarsi innanzi a

Madinah, provando che dopo la battaglia di Badr

ripreso

da

Hisam,

allorch

a morte

il

Profeta

il

perdono,

Makkah, aveva

s'impadron

(Waqidi Wellh.,

della

347; Tabari,

820, ha un'altra versione; afferma cio che

Maometto

la graziasse e ch'ella morisse sotto al califfo 'LJthman per effetto del calcio

di

un

cavallo.

V' confusione fra

lei

e la cantante di ibn Khatal:

v.

para-

grafo precedente).

84.
fratello

Hasim

Subabah al-Laythi. Suo


al-Muraysf, da Aws b. Tha-

L'ulthno dei proscritti era Miqyas


era stato ucciso per isbaglio, in

138.

b.

8.

bit,

v.d

ucciso

a.

H.

Profeta aveva pagato a Miqyas

il

a.

5.

(cfr.

l.,

SS 84-87.

prezzo di sangue per

il

sassinato l'involontario uccisore del fratello,


gito a

Makkah, prendendovi dimora

pi-esso

ma

scoperto da

Numaylah

banu Sahm,
si

era dato a gozzovigliare

(Hisam, 819, lo cliiama Miqyas


Wcllh., 347: Tabari, I, 1640, 1(541).
fra

proscritti vi fosse

Hamzali

anche

Allora, iinpaurito, fugg a

provvisamente in Makkah, e
fessione

fede

di

musulmana,

ladimeno di non mostrarsi


che

gli

prima

Or quando

abu Sufyan

si

si

zio

quali

alzarono

Maometto

ma

zio,

gli

si

Maometto

avuta

l'

il

assi-

present imfece la
lo

pro-

preg nul-

addolorava di vedere colui


348).

Makkah.
non avevano

le

dinanzi a queste gravi punizioni


ottenere da

temendo che

Ta-if,

(Hisam, 565; Wqidi Wellh.,

un poco

di

sgomento negli

la coscienza perfettamente tran-

grida di rimpianto per quelli messi a morte,

present al Profeta, e gli espresse

1'

manomesso

alla presa della citt

riconoscesse,

gra:?;ia.

L'uccisione dei vari proscritti gett

animi di molti Qurays,


qmlla.

lo

pi, perch troppo lo

Incidenti della dimora in

eh' egli

e ottenne la

aveva ucciso l'amato

86.

schiavo

14 e 49).
aveva donata la libert,

Maometto era disposto a perdonare,

che

lo

Wqidi

alla battaglia di Ul.iud (cfr. 3. a. H.,

Profeta volesse vendicar su di lui la uccisione dello

curazione

Dubabah;

b.

Dopo quel celebre fatto d'arme, il padrone di Wahsi gli


e Wahsi si era stabilito in Maldiah, dimorandovi fino
per opera di Maometto.

da

famoso negli annali dell'Islam, per essere stato

AVahsi, l'abissino, sinistramente


l'uccisore dell'eroico

fu

rendeva pi conto di

si

quello che succedesse

Si vuole che

as-

suoi parenti per

'Abdallah al-Laythi,

b.

questo mosso a morte, mentre ebbro di vino non

85.

aveva

soddisfatto,

rinnegando l'Islam, era fug-

e,

parte materna. Nel giorno della conquista, egli

con alcuni amici,

non

8): ciononostante Miqyas,

fratello

il

inflitte

il

senso di allarme dei Qurays

per colpe tanto antiche; pot cos

assicurazione formale e solenne, che nessun altro

sarebbe messo a morte. Si vuole anzi che in questa circostanza

il

Profeta

Mai non saranno pi aggrediti i Qurays per causa di miscredenza (Wqidi Wellh., 348).
I pi ricclii fra i Qurays non ottennero per la grazia com 87.
pleta se non facendo anche qualche sacrifizio pecuniario di considerevole
importanza. Si narra infatti che Maometto chiese a Safwn b. Umayyah un
prestito di 50,000 dirham, mentre 'Abdallah b. abl Rabfah e Huwaytib
b. 'Abd al-'Uzza dovettero prestare ognuno 40,000 dirham. Maometto si
valse di queste somme per aiutare i Compagni pi bisognosi, i quali, per
la mancanza di bottino nella presa di Makliah, nulla avevano guadagnato
aggiungesse

''

139.

H.

8. a.

87, 88.

finora dalla spedizione. Il lotto per questi poveri fu di cinquanta d

rh

ognuno, sicch poco pi di duemila persone riuscirono beneficate da tale


distribuzione. Le fonti nulla ci dicono se i tre Qurays, che prestarono quelle

somme, per
borso.

tempo

il

Una

il

luogo molto ingenti, ne ottenessero mai

parte del provento venne pure

mandata

al 107;

rim-

ai -adzimah, qual pa-

gamento del prezzo di sangue per gli Arabi uccisi da Khalid

Waqidi Wellh.,

il

pi avanti

(cfr.

348).

Hudzayl un certo -unaydib


b. al-Adla' (o al-Athwa', o al-Akwa'), il quale medit una volta di aggredire
con alcuni contribuii una scliiera degli Aslam fra questi ultimi si trovava un
88.

Nei tempi pagani esisteva fra

Ahmar

certo

battersi,

Ba-san,

uomo molto

quando per
lirh,

suoi

si

campo,

compagni avevano paura, o veniva qualcuno ad


perch

soccorso,

Ahmar

assa-

accorresse senza

come un leone, fugasse sempre tutti gli aggressori. I


avvicinarono dunque al campo Aslamita e, scoperto che Ahmar

battendosi

e,

Hudzayl
dormiva

fuori del

sentiva facilmente anche a grande distanza

bastava che gridassero per

indugio

quale era impossibile

il

Ahmar soleva dormire sempre

perch vinceva sempre.

perch russava tanto forte, che

valoroso, contro

si

discosto,

gli

lo trafisso cos nel

si

appressarono a

lui

senza far rumore:

(junaydib

sonno, passandolo da parte a parte con la spada. I Hu-

dzayl aggredirono quindi gli Aslam e ne fecero scempio, perch al loro

non rispose pi il prode Ahmar Ba*san. Sopraggiunse l'Islam


e fece dimenticare temporaneamente gh odi destati da quel fatto di sangue. Quando Maometto prese la [citt di Makkah, (junaydib con vari altri
Hudzayl si mostr per le vie, od interrogato da (aundab b. al-A'gain al- Aslami
ammise di essere quello che aveva ucciso Ahmar Ba*san. L' Aslamita corse
grido di allarme

subito presso

contribuh, narrando

mezzo

ai

ras b.

Umayyah

musulmani. Tutto
al-Ka'bi,

che l'uccisore di

l'odio antico

divamp pi

nascosta una spada sotto

cerca di (jrunaydib, e trovatolo appoggiato a


prie gesta gloriose, gli apri

il

Ahmar

si

trovava in

forte che mai, e Khiil

mantello,

and

un muro, che narrava

in

le pro-

ventre con un colpo di spada, che ne fece uscire

Maometto molto addolorato dal nuovo delitto commesso


Makkah, al mattino seguente tenne
una seconda predica al popolo, insistendo nuovamente sulla santit del luogo,

tutte le interiora.

nel giorno stesso del suo ingresso in

sul

crimine di

usare in

esso

armi.

le

Disse

"

Dio ha consacrato Makkah nel giorno, in cui

"

essa territorio sacro (h a r a

"

rezione.

"
"

m)

il

Profeta:

egli cre

''

gente!

cieli e la terra

e rimarr tale fino al giorno della risur

nessun credente in Dio, e nel giorno della risurrezione, lecito


di spargere sangue in essa o di abbattere alberi. Non fu permesso ad
alcuno prima di me, e non sar permesso ad alcuno dopo di me. Mi fu
140.

H.

8. a.

" lecito

momento

in questo

ma

"

Makkah,

"

sono presenti oggi fra

"

cuni vi diranno

"

Dio

"

Khuza'ah. Trattenete

''

perch Dio era adirato con

solo,

Dio ha usato in esso

ma non

suo Profeta,

al

le vostre

stanza gente, se vi giovava

mani

dall'uccidere.

ma

prezzo di sangue,

assassinio, ed io pa-

se verr ucciso

qualcuno dopo

morte

dell' assassino,

gher questa volta

'

di ora, la famiglia dell' ucciso potr scegliere fra la

**

(Hisam, 822-824; Waqidi Wellh., 341-342;

prezzo di sangue.,

il

gente dei

voi, o

Voi avete uccisa abba-

commesso un

voi avete ora

permette a

lo

al-

armi, rispondete che

le

il

Quelli che

annunziatelo a quelli che sono lontani. Se

voi,

l'Inviato di

popolo di

il

come per F innanzi.

ora (questo suolo) sar sacro

ha permesso

lo

88, 89.

Maometto pag il prezzo di sangue con cento cameli, e


volle in questo modo soffocare un dissidio pericoloso, che stava per scoppiare
fra le schiere dei novelli musulmani. A Khiras b. Umayyah non fu inflitta

Tabari,

1644).

I,

punizione alcuna corporale, perdio in sua scusa

si

asser che

il

Hudz alita

un pagano non ancora convertito all'Islam. Altri affermano per


che i banu Ka'b e non il Profeta pagassero il prezzo di sangue (Hisam,
824; Waqidi Wellh., 342; Tabari, I, 1644, dice sempUcemente che il
ucciso fosse

Profeta ordin ai KJiuza'ah di pagare).


89.
in

Al momento della conquista

una condizione molto

di sapere quello

che avevano

nesi,

che
s

maggiori delle sue

efficacemente
vittorie,

di abbandonarli,

fin dai

primi giorni

fidi

si

ora di

coininciarono

di, riprendei'e

voci inquietanti

si

vivissima

Da una

fai'e.

contribuito al

in

suo

si

parte

trov
attesa

Madi-

trionfo, quali autori

ora a temere, che egli medimora nella citt sua nativa;

diffusero

fra

Ansar,

gli

quali

Maometto in Makkah come un vero


quasi un tradimento o un abbandono. Grli intimi del

considerata la dimora di

atto d' ingratitudine,

Profeta

Makkah, Maometto

perch tutti erano

meditasse

egli

ditasse

avrebbero

delicata,

di

affrettarono ad

avvertirlo

di

siffatti

umori

timori,

fra

pi

una qualche dichiarazione pubblica,


a dissipare i mahntesi. Maometto si rec

suoi seguaci, e lo persuasero di fare

che valesse a calmare

sospetti, e

un giorno a al-Safa a pregare con

principali

Ansar, e

li

voci che correvano fra loro. In principio negarono ogni cosa,

domande ammisero

alfine la verit

innanzi a tutti che

le

voci

allora

il

non avevano ombra

stretti dalle

di

fondamento

(Hisam,

"

Io cerco

824. Strano a

non contiene alcun cenno a questo fatto. Cfr. invece Basecondo il quale gli Ansar accusarono apertamente il Proconcedere ai suoi consanguinei Quray, un trattamento speciale di

al- Waqidi

ia dz u r i (40)
feta di

ma

Profeta apertamente dichiar

rifugio in Dio, e voglio vivere e morire con voi,,


dirsi,

interrog sulle

favore).

141.

90.

territorio di

hara

D'altra parte, desideroso di conservarsi le simpatie dei suoi

Maometto insist sul grande pregio, nel quale egli teneva il


Makkah, e a lui si attribuisce la seguente esclamazione rivolta

conterranei,

al

H.

8. a.

90-93.

makkano

Tu

"

sei

il

miglior paese di Dio, e

il

paese di Dio a

non fossi stato cacciato, non me ne sarei dipartito giammai,, (Waqidi Wellh., 349)
Anche in altri modi volle Maometto far sentire che egh si
91.
rammentava sempre di essere Makkano, e non aver dimenticato il paese,

me

pi caro

da

se fuox'i

te

nel quale era nato ed aveva iniziata la grande rifoi'ma. Si narra


episodio

caratteristico,

il

i^eguente

bench di autenticit non del tutto sicura: Sa'd

b.

'Ubadah, uno dei pi doviziosi e pi autorevoli capi Madinesi, vedendo pas-

donne makkane, not con disprezzo che, dopo tutto, le donne dei
Qurays non erano tanto belle quanto gli avevano detto. 'Abd al-rahman b.
sare alcune

'Awf, altro antico e valente


si

Compagno

adir tanto per siffatte parole, che

e venisse con lui

ad

del Profeta,

ma

poco manc non

atti di violenza.

nativo di Makkah,
si

gettasse su Sa'd

Sa'd impaurito corse a lagnarsi dal

Profeta dei modi di 'Abd al-rahman,

ma

fu

ben sorpreso di constatare,

quando ebbe narrati i fatti, che era proprio caduto dalla padella
(Wqidi Wellh., 349).
92.
verso

Mentre da una parte Maometto dimostrava

Qurays dalle migliori intenzioni, anche alcuni gi

accaniti nemici, o
le

almeno alcune persone che

pi ferocemente

ostili al

nella brace

di essere

animato

stati dei suoi

Uhud

Profeta, vollero mostrare verso di lui sentimenti

masticato un pezzo del fegato di

davere dello zio del Profeta

(cfr.

3.

a.

Hamzah

H., 49),

si

e mutilato

present

metto in al-Abtah offrendo in dono due capretti, ed esprimendo


che, per

mento

la

stagione avversa,

delle capre,

(Wqidi Wellh.,
93.

non

come

la tradizione ci descrive

migHoi. Cosi la celebre Hind, la moglie di abu Sufyn, quella che

abbia a

pi

la quale

ora a
il

il

ca-

Mao-

dispiacere

aveva diminuito di molto

le fosse possibile di offrirgliene

dice

si

l'

alleva-

un numero maggiore

350).

Abbiamo anche

la notizia che nei giorni della sua

dimora in

Makkah, il Profeta s'incontrasse con alcuni suoi parenti di latte, ossia con
i banu Sa*d b. Bakr (cfr. Intr. 125);
una donna della trib, ove egli era
stato allattato ed allevato, gli apport burro e formaggio in al-Abtah. Maometto accett il dono dopo che la donna ebbe abbracciato V Islam, e, avendole rivolte

alcune domande, venne a sapere

come

la

sua vecchia nutrice

Halimah era morta, lasciando i figli in condizioni poco prospere venne anche a sapere che la trib era accampata in Dzanab Awts, Rimand la
donna con molti doni (Wqidi Wellh., 350).
;

1-2.

8.

94.

Uno

a.

H.

94-98.

appartenente alla famiglia degli 'Abd al-Dar, per

scliiavo

da tempo segretamente convertito all'Islam, ma la sua condizione era rimasta ignota a tutti i Makkani, finch giunse tra loro l'apostata
ibn ab Sarh (cfr. 79), e rivel ai Qurays come la pensasse lo schiavo ebreo,

nome

(xabr, era

(xabr fu perci esposto a grandi


quello che volevano

Makkah,

(eufemismo per indicare

95.

una donna

gare in Gerusalemme,
culto del vero Dio.

mano che

il

musulmano
Maometto fosse

se

Ma

Un

Makkah

il

Makkah

valeva

349).

voto simile aveva fatto anche Ma_^jnunah, una delle ultime

ma Maometto

propose perci di fissare invece

muuah

349).

voto di recarsi a pre-

il

riuscito a stabilire in

(Waqidi Wellh.,

andare a Gerusalemme,

rusalemme

facesse

voto era insulso, perch una preghiera fatta in

mogli del Profeta,


bile di

e (rabr si prese in se-

Profeta, venuto a sapere di ci, disse al musul-

il

pi di mille in altro luogo

96.

la presa di

(Waqidi Wellh.,

di distinta famiglia

Narrasi che un

disse

quale, impietosito del

il

caso suo, gli diede danaro sufficiente per redimersi,


guito per moglie

Dopo

l'apostasia).

sue lagnanze al Profeta,

lo scliiavo fece le

" egli

vessazioni e tormenti, finch

spieg che non le sarebl^e stato possi-

le

nemmeno con un protettore (khafir): le


una somma per fornire una lampada in Ge-

di tutto l'olio occorrente.

In seguito,

dopo

osserv scrupolosamente questo consiglio,

conquiste,

le

mandando ogni anno

danaro all'uopo necessario, ed alla propria morte lasci un legato nel

mento per continuare

la contribuzione

May-

(Waqidi Wellh.,

il

testa-

349).

ilaometto ritornava in patria, dopo circa otto anni di assenza,


97.
uoino tanto famoso, che la sua persona destava la pi viva curiosit, e le
donne, pi curiose degli uomini
delle impressioni avute

in

tal

questa circostanza. Osservarono che egli era di

statura media, e di pelle bianchissima,


Tlib,

ammir

nella pancia

assai la

fatte dalla

capelli

Hani, la sorella di 'Ali

bianchezza dei suoi denti,

in quattro lunghe treccie (d

moglie

umm

arruffassero

si

umm

Salamah,

in

viaggio.

questa notizia con quella dell'anno precedente

Profeta

si

rase

il

erano state
che

Queste stesse treccie rimasero in quello

dopo la battaglia di Hunayn, quando alfine le


con acqua di sidr (Waqidi Wellh., 349-350). Come
il

gli

per impedire

stato fin

la quale

ab

Profeta aveva

il

afa "ir), che

in Dzu-1-Hulayfah,

b.

numerose pieghe

le

notando che alla presa di Makkah,

(sic),

capelli intrecciati

hanno serbata memoria

riguardo,

(cfr.

capo dopo compiuta

7.

la

a.

sciolse,
si

lavandole

pu combinare

H., 71), secondo

cerimonia del pellegri-

naggio, otto mesi prima?


98.

Durante

la

di ordine generale, vale a

dimora
dire,

in

Makkah, Maometto

proib

148.

di

fiss

molte leggi

nuovo espressamente

l'

uso del

8.

98, 99.

H.

a.

quello che

vino, e fece versare ia terra

alcuni vollero portargli in dono.

Viet quindi la vendita, oltre che del vino, anche dei maiali, della carne di

animali morti e degli

idoli,

che

facevano in Makkah, e con

si

quali al-

cuni Makkani mantenevano un lucroso commercio. Viet parimenti di dare

compensi agli indovini (kuhhan), e bench non sia detto dalle fonti, questo
divieto doveva necessariamente includere anche quello di consultare gli indovini,

come

almeno

si

era sempre fatto

usare

fosse lecito di

il

conserv'are le otri d'acqua per

per

il

grasso

passato. Alcuni vollero

sapere se

animali morti, per ungere e

degli

viaggi. Dalla risposta

ambigua

del Profeta,

pu dedurre che egli esprimesse un velato rimprovero verso chi ne faceva


uso. Si aggiunge infine che egli vietasse in questa circostanza il matrimonio
si

temporaneo,

mut'ah, con

un tempo determinato, e
completamente come

se

alla

non

uomo poteva prendere una moglie

quale un

il

fine del periodo

fosse

mai

convenuto, separarsi da

stato suo marito

Goldziher Muh.

Stud.,

per

(Waqidi Wellh.,

-348-349;

cfr.

anche

vede che

v'

confusione nelle fonti fra gli incidenti della presa di

I,

71,

lei

nota

dal quale

3,

si

Makkah

e quelli del Pellegrinaggio d'Addio).

99.

Una

delle

disposizioni

Makkah, fu quella

di ordinare per

del culto idolatra.

Un

araldo fece

in Dio e nel suo Profeta,


li

bruci: proibito

non

pi

importanti, prese dal Profeta in

quanto
il

gli

era possibile, la soppressione

giro della citt gridando

lasci idoli nella propria casa,

di venderli,..

'Ikrimah

b.

ab (xahl,

"

Chi crede

ma H

spezzi e

divenuto ardente

musulmano, partecip con grande zelo alla distruzione degli idoU. In ogni
casa, chi ne uscisse o vi entrasse, soleva, di consuetudine antichissima, strisciarvi su con la mano, per ottenerne la benedizione, abu Bagrat che si trovava allora in Makkah, fabbricava codesti idoli di legno, e guadagnava parecchio con il commercio dei medesimi, che era molto attivo con i Beduini
dei dintorni. Si narra anche in particolare che la pi volte menzionata Hind,
moglie di abu Sufyan, appena convertita all'Islam, ritornasse a casa e
cesse a pezzi gli idoU della propria famiglia

(Waqidi Wellh.,

fa-

350).

Noi dobbiamo questo magre notizie a al- Waqidi, mentre ibn Isbaq, o meglio il suo
non d ragguaglio alcuno su questo soggetto di sommo interesse. Le parole dell'araldo, come risulta dalla tradizione, sono espresse in termini molto miti, e non comminano pena
veruna per coloro che volessero continuare ad adorare gli idoli in casa jn-opria. Il culto pubblico pagano non fti realmente soppresso da Maometto, con il suo ingresso in Makkah, perch i pagani continuarono a visitare il santuario nei due pellegrinaggi successivi degli anni 8. e 9. H. Abbiamo per
il fatto notevolissimo, che le nostre fonti tacciono completamente sulle altre disposizioni che Maometto
pu aver prese in riguardo ai pagani rimasti in Makkah. Nulla sappiamo se egli ordinasse ai Qurays
di abbracciare l'Isim, o se tollerasse il paganesimo privato di alcune persone, come lo aveva tollerato
per tanto tempo in Madlnah (cfr. per esempio le mo^li pagane dei Compagni ripudiate dopo al-IJudaybiyyah, 6. a. H., 42). L'araldo di Maometto invit i Qurays a distruggere gli idoli, ma non eman
un vero ordine perentorio e generale: egli si limit ad avvertire quelli che credevano in Dio, e nel suo

Nota.

redattore ibn Hisam,

144.

8.

H.

a.

SS 99, 100.

Profeta. (Jiielli che non vi credevano, e dovevano essere molti, non sono menzionati affatto. Che contegno tenne Maometto verso di loro? Il silenzio assoluto delle fonti deve significare una larga tolleranza religiosa concessa dal Profeta, per assai valide ragioni politiche, ai suoi sudditi novelli, ai quali
non voleva far sentire in principio troppo grave il peso del giogo imposto con le armi. Il possesso
della Ka'bah era in s un trionfo si grande, che Maometto non volle per ora gravar la mano anche in
ordine alla fede, e il suo contegno con alcuni QurayS, come per esempio, con Safwan b. Umayyah
(cfr. S 78), ci rivela il suo vero modo di agire. Ognuno era libero di pensare a suo talento, purch
accettasse il dominio temporale del Profeta: i vantaggi di divenire musulmani sarebbero apparsi a
tutti con il tempo tanto evidenti per s, che le conversioni sarebbero avvenute spontaneamente e senza
richiedere alcuna vera pressione (cfr. 10. a H., g.^ 108 e segg.). E quasi certo che Maometto usasse
verso le trib che si sottomettevano, gli stessi metodi che i califfi abu Bakr, 'Umar e 'Utbmn tennero verso i popoli non Arabi, vale a dire quelli ispirati alla pi larga tolleranza religiosa, se sottostavano tranquillamente al dominio politico e pagavano senza opposizione le tasse. Il tempo doveva
fare tutto il resto. Questo principio di alta saggezza politica fu apertamente sostenuto dai Cafranchezza attribuirlo al Profeta, per timore
liffi, ma i tradizionisti non hanno osato con altrettanta
istintivo delle conclusioni inevitabili, che una logica serrata avrebbe potuto dedurne, e che forse non
potevano convenire alla missione sacra del Profeta. Il fatto sta per, che Maometto non ordin mai

alcuna persecuzione religiosa, n conobbe mai intolleranza o intransigenza. L'Islam


questi vizi nei secoli della sua decadenza e non prima.

Distruzione di idoli nei dintorni di

100.
si

Abolito ufficialmente

Makkah.

culto

il

pagano

in

Makkah, Maometto

accinse a fare altrettanto negli altri santuari dei dintorni. Cos

Tufayl
a 'Amr

b.

b.

'Amr al-Dawsi a distruggere

Humamah,

l'immagine

macchi di

si

l'idolo I)2u-1-Kaffayn

(^),

mand

al-

appartenente

di questa 'divinit scolpita in legno fu

completamente abbruciata.
Spedi Sa'd

b.

Zayd

al-Ashali in al-Jtlusallal

quale fu abbattuto e distrutto senza

difficolt.

ad atterrare V idolo Suw\ appartenente


tendeva al culto dell'idolo,

si

ai

(^)

contro l'idolo Manat,

Mand

Hudzayl f)

poi
il

'Amr

b.

il

al-'As

sacerdote, che at-

aspettava che la divinit respingesse

sacri-

ma quando vide impunemente abbattuto e distrutto l'idolo,


il
proprio errore, si fece musulmano. Nel tesoro
si turb, e riconoscendo
di Suwa' non si trov alcun oggetto votivo (Waqidi Wellh., 350;
Hisara, 254; Tabari, I, 1648-1649; Athir, II, 199; Yaqut, IV, 653,
leghi musulmani,

lin.

15,

ove detto che l'idolo Manat venisse distrutto da

trov nel santuario, e prese per

s, le

lin.

20

e segg.;

Yqut,

quale

il

due famose spade Mi khdz am e Rasub,

appese un tempo in voto dal pincipe al-Harith

raqi, 79,

'Ali,

III,

b.

Samir al-Ghassni

A z-

665-667, contiene molti particolari

dea al-'Uzza; Wellhausen Reste, 34 e segg.).


Nota 1. Sull'idolo Dzu-l-KafFayn non mi stato possibile di raccogliere notizie, e il Wellhausen (Reste, 67) non conosce altra allusione fuori che il noto passo di ibu Hisam, da noi citato.
Nf>TA 2. Su Manat, vedi le numerose notizie ed osservazioni, raccolte dal Wellhausen
sulla

26-29). Ivi sono tradotti e commentati anche tutti i passi del Kitab al-Asnam di ibn alKalbi, che troviamo nel testo di Yaqut, su questo idolo. Mant era una delle pi antiche divinit femminili dell'Arabia pagana, importata forse dalla Siria, e che un tempo god di un culto assai diffuso
in Arabia. L' idolo sorgeva, o almeno, il culto dell' idolo e il santuario principale, si trovava presso
alla fonte Qudayd, nelle vicinanze del monte al-Musallal, non lontano dal villaggio Waddan, una

(Reste,

stazione della via dei pellegrini fra

Makkah

Madlnah, molto spesso menzionata nel h a d

145.

T th,

19

e si-

100-102.

tuata pi vicina a Makkah, che a

H.

8. a.

Madmah.

dei Khuza'ah, ma, bench questi ed

Il sito

santuario era nel

del

Hudzayl. o

territorio dei

Qurays venerassero la dea, suoi serv pi devoti erano le


Khazrag, i quali compievano a lei veri pellegrinaggi con

grandi trib di Madlnali, gli Aws ed i


analoghi a quelli della Ka'bah, e con il solito radere di tutti i capelli al termine delle cerimonie.
molto probabile, come ha osservato giustamente il Wellhausen (1. e. 29), che il nome della
trib madinese, Avcs-allah, debba essere una correzione del nome antico e vero di Aws-Manat, come
riti

una espressione dell'A gh a n i (XV, 163,


Intorno a Suwa' e al suo culto v.
8.

risulta da

Nota

lin. 20).

Wellhausen Reste

paragrafo precedente (8. a. H., 25, nota 1), sul sito Euhat, ove
notti da Makkah, non lontano da al-Hudaybiyyah.

si

il

per ridurre

l'

Maometto sped parimenti varie schiere nei dintorni


all'

cfr.

anche

idolo Suwa', a tre

Makkah.

Spedizioni militari nei dintorni di


101.

(pagg. 18-19),

dice sorgesse

di

Makkah

obbedienza alcune trib che non s'erano ancora piegate alla

mand Hisam
300 uomini sotto Khahd

con 200 uomini verso Yalamlara,

sua autorit: cos

b. al-'As

e altri

b. Sa'd b. al-'As,

verso 'Uranah. Nulla

detto sull'esito di queste due spedizioni, sulle quali

(Waqidi Wellh., 350-351).


KhaUd b. al-Walid fu mandato
102.

non abbiamo verun

ci

par-

ticolare

ma

a distruggere l'idolo 'UzzaQ;

si

invece con soK 30 cavalieri

vuole che la prima volta non riuscisse

a rintracciarlo. Rimproverato da Maometto, ritorn sul luogo una seconda

una donna nera e nuda con


addosso, e con un colpo di spada

volta e vedendo uscire dal santuario

messo in sospetto,

sciolti,

in

due.

le fu

Neppure adesso trov

l'idolo,

ma

il

Profeta

si

dicliiar

capelli

la tagli

pienamente

non esisteva pi. Questo si dice


avvenisse il 25 Ramadan (Waqidi Wellh., 351; Tabari, I, 1648).
La versione di ibn Ishaq sembra pi autentica l' idolo 'Uzza si trovava in
Nakhlah, ove le era dedicato un santuario, venerato dai Qurays, dai Kinanah
o da tutti i Mudar. I ban Sayban, un ramo dei Sulaym, erano i custodi del
santuario, e allo stesso tempo anche confederati dei banu Hasim. Il capo della
famiglia, saputo che Khalid veniva ad abbattere l'idolo, appese al medesimo
una spada, invitandolo a difendersi da s. Quindi Khalid jiot distruggere l'immagine senza incontrare resistenza (Hiam, 839-840; cfr. anche Tabari, I,
1648; Athir, II, 198-199; Yaqut, III, 666, ove sull'autorit di ibn 'Abbas
soddisfatto del suo operato, giacch l'idolo

detto che

il

crescevano in

il

un punto

e 81, bn.

17,

25 Ramadan;

cfr.

lin. 1,

samurah,

che

Nakhlah presso Makkah; Azraqi,

80,

santuario di 'Uzza consistesse in tre alberi di


della valle

conferma che
anche

id.,

la distruzione dell'idolo

'Uzza avvenisse

83, lin. 14).

Presso Wellhausen Eeste (84-45) si pu leggere un lungo e pregevole studio su


quest'antica e celeberrima divinit araba, la quale negli ultimi secoli prima dell'Islam aveva acquistato
notevole preponderanza sulle altre divinit pagane, e dicesi fosse un tempo oggetto perfino di sacrifizi
umani. Per il nostro intento basta rammentare che il santuario pi famoso della 'Uzza (probabilmente
la Venere, o stella matutina degli Arabi), si trovava appunto nella ])arte settentrionale della valle
di Nakhlah, che detta Hurad, di fronte a al-Ghumayr, a man dritta di chi sale la valle, andando

Nota

1.

1 ir,.

8.

H.

a.

ss 102-105.

verso T'Iraq, nove miglia al di l di Dzut 'Irq, verso al-BustSn (Yaqiit, III, 66B, lin. 11 e segg,).
Il Wellhausen ha per rilevato che nell'esposizione fatta da ibn al-Kalbi (YUqut, 1. e.) esiste

confusione fra vari luoghi, nei quali il culto di aJ-'Uzza era celebrato. Il santuario distrutto da Kh alid
b. al-Walld, era quello di Najchlah, ed era tenuto dai banvi Saybn b. Glbir, un ramo dei Sulaym,
l'ultimo sacerdote della qual famiglia fu Dubayyah b. Harma. In una valle secondaria di Hurad, i
a), al quale avevano dato il nome di Suqam,
Qurays pare avessero un altro luogo sacro speciale (h i
istituito in imitazine della Ka'bah. Non chiaro per se questo sito sia il medesimo di quello tenuto

in custodia dai

vedi

il

band Sayban

Wellhausen

Dimora
103.

madan

in

Nakhlah, nelle immediate vicinanze

Hurad. Per

di

particolari,

altri

e).

Maometto

di

(1.

Makkah.

in

Alcuni affermano che Maometto entrasse in Makkah

con

il

10 Ra-

a 61, nota 1), e si vuole che


rimanesse in citt quindici, o venti giorni. Durante il suo soggiorno fece
(notizia che in contradizione

sempre

la preghiera abbreviata di

che egli
straniero,

l'altra

due prosternameli ti, indicando con questo,

riteneva sempre in viaggio, e che considerava

si

non come sua

Numero

dei

stabile

Makkah come

paese

dimora (Hisam, 840; Waqicli Wellh.,

musulmani presenti

351).

Makkah.

alla presa di

numero totale dei musulmani, i quah


presero parte alla conquista di Makkah, fosse di 10,000 uomini, dei quali
700 o 1000 erano dei bauu Sulaym, 400 dei (rhifar, 400 degli Aslam, 1003 dei
Muzaynah, e il rimanente era formato di Qurays, di Ansar, dei loro confederati, e di schiere di Beduini delle stirpi di Tamlm, di Qays, e di Asad
(Hisam, 828; Tabari, I. 1647).
104.

ibn Ishq afferma che

Conversione di 'Abbas

105.

b.

il

Mirdas.

La presa di Makivah contribu nella pi grande misura

alla

nuova conversione di pagani all'Isim, e fra gli altri ^dene specialmente


menzionato al-'Abbs b. Mirdas (cfr. per 23, 24 e 27) (^), come uno di
quelli che si convertirono ora alla nuova fede. Narra ibn Ishq, che il padre
di 'Abbs avesse

stantemente

le

un

idolo di pietra, per

sue preghiere, e quando fu per morire,

che continuasse a dedicargli


figlio!

nome Dimr (^),

il

medesimo culto

al quale rivolgeva co-

si

raccomand

al figlio,

rispettoso, dicendogli

adora Dimr, egli pu giovarti e nuocerti,,.

Un

giorno

"

Mio

'Abbs

si

quando udi improvvisamente una voce uscire dall' interno


di esso, e annunziargli, in versi la caduta del paganesimo e l'avvento del Profeta Maometto. 'Abhis si convert subito, spezz l'idolo, e recatosi presso Maometto, abbracci l'Islam (Hisam, 832).
trovava presso

Nota

l'idolo,

nome completo

di 'Abbas b. Mirdas era: ab-1-Fadl, o abu-1-Haytham 'Abbas b.


'Abd b. 'Abbiis b. Rif 'ah b. al-Hrith b. Bahthah b. Sulaym, alSularai. Suo padre era compagno di Harb b. Umayyah, ed ambedue, ossia Mirdas e Harb furono uccisi dai demoni, ai-ginn in al-Qurayyah (Aghani, XX, 185; Bakri, 735). 'Abbas fu uno degli

Mirdas

b.

1.

I!

abi '.\mir

b.

Harithah

b.

147.

^-

8. a.

106-107.

H.

uomini, che rinunziaroiio al vino gi nei tempi pagani (cfr. 4. a. H., 11, nota) (H i s a m, scolio 832,
ove sono narrate anche altre tradizioni sulla conversione di 'Abbas). Un discendente di 'Abbas fu
'Abd al-Malik b. Habib Faqh al-Andalus.

8,

Nota

2.

Il

nome

dovrebbesi propriamente pronunziare Dimari, come Hidzami e

dell'idolo

Eiqasi; cosi dice una nota marginale a ibn Hisam, aggiungendo che la ragione di ci si debba cercare
nel sesso femminile attribuito dai pagani a quella divinit, come a tante altre (al-Lat, al-'Uzza, Manat, ecc.), perch era opinione dei pagani che quegli idoli fossero angeli di sesso femminile, figlie di

Dio

(banat Allah) (Hisam,

scolio 832,8, ult. voi. 193-194).

Makkah.
La presa di Makkah trovasi narrata con copiosi particolari anche
106.
nelle seguenti fonti: Athr, II, 182-194; Ya'qubi, 11,58-62; Baladzuri,
35-42; Tanbh, 266-268; Abulfeda, I, 142-156; Khamis, li, 85-108;
Halab, 111,200-249; Fasi, 144-158; Bukhari, ni, 138-146; Sprenger,
m, 312-321; Muir, IV, 109-134; Caussin de Perceval, III, 219-242;
Mailer, I, 151-155; Grimme, I, 128-142.
Fonti per la presa di

Spedizione dei banii GadzTmah {Ranmlan


107.

Fino a questo punto ogni cosa

si

?)

era svolta in

onorevole, e Maometto, con la saggia moderazione verso

modo

corretto ed

Qurays, e

perdono

il

concosso ai peggiori suoi nemici, aveva fatto un grande passo verso la sospirata
pacificazione degli animi

come r Islam

accadde per ora un fatto doloroso, che rivel

musulmani una ben tenue vernice, che copriva


pagana degli Arabi, e non valeva ancora in molti a

fosse per molti

difficilmente la ferocia

frenare le consuetudini sanguinarie del passato.


'Uzza,

il

la distruzione dell'idolo

Profeta sped l'irrequieto Klialid

b.

al-Walid ad assicurarsi della

banu (xadzlmah

'Amir

b.

'Abd Mant

non

ben

sottomissione dei

b.

cosa avvenisse in questa spedizione,

con l'intento di togliere ogni responsabilit

Le

Dopo

fonti dicono ripetutamente che

al-Waqidi aggiunge che non

al

certo,

b.

Kinanah. Che

perch la tradizione,

Profeta, ha contorto

fatti.

banu (xadzTmah fossero gi musulmani

solo avessero abbracciato l'Islam,

ma

che anche

avessero eretto moschee, e compiessero regolarmente le pregliiere. ibn Ishaq

banu (jadzimah venissero incontro a Khalid


gridando
Saba-na! Saba- n a! ossia " Siamo diventati Sabei Siamo
diventati Sabei! (Hisam, 833, Hn. 12) (cfr. Wellhausen Reste,
234-242). Ambedue (al-Waqidi e ibn Ishaq) riconoscono che non vi fosse
verun motivo per. usare violenza verso la trib, ma allo stesso tempo non
hanno pensato d'indicare con precisione quale fosse il compito di Khalid;
d poi

la strana notizia, che

fanno perci sospettare che la verit sia stata celata per paura di compromettere il Profeta. molto probabile che Maometto spedisse Khalid nei
ci

dintorni di

Makkah, senza dargli

curarsi per lo

meno

istruzioni precise,

la neutralit, se

non

148.

mirando soltanto ad

assi-

l'adesione delle trib confinanti,

8. a.

delle quali, per ragioni

a noi ignote,

Profeta pi premevano.

Non

spedizione,

H.

107, 108.

banu (jadzlmah erano

esclusa per la possibilit che Khalid, nella sua

ma

occupasse anche di altre trib,

si

quelli che al

che la memoria di esse

si sia

banu (radzlmah. Sta il fatto che


accompagnavano, si valsero dell'occasione pro-

perduta, per la gravit dell'incidente dei

Khalid, e

banu Sulayra che

lo

pizia per vendicare antichi rancori dei

tempi pagani, e uccisero gente inerme

Fu

per nessun giusto motivo, altro che per saziare la sete di vendetta.

somma una

ripetizione del fatto avvenuto in

Makkah,

Compagni

dei principali
stesso,

del Profeta,

ma

giorno della presa

il

della citt, senonch qviesta volta tutta la colpa cadeva

in-

non

solo sopra

uno

indirettamente, anche sul Profeta

perch egli aveva avuto l'imprudenza di ordinare la spedizione, e di

nemici pi accaniti dei banu Gadzimah. Veniamo ora alla narra-

affidarla ai

zione dei

quali sono narrati dalle fonti.

fatti,

108.

Walld ricev

Compiuta

la

distruzione

dell'idolo

l'ordine dal Profeta di recai'si

conquistatoi'e, nelle terre dei

come

missionario, e

banu (radzlmah, ad

ossia presso alle coste

fra questa trib e

del

Mar

Eosso.

al-

non come

Makkah

dalla parte del

bene premettere

Qurays non regnava buon sangue per rancori

b.

assicurarsi della loro sot-

tomissione. Questa trib abitava a mezzogiorno di

Tihamah,

Khalid

'Uzza,

che

antichi,

di antichi delitti tanto dall' una che dall' altra parte. Molti
una
anni prima,
caravana Qurasita si era recata nel Yaman per ragioni
di commercio, e ne facevano parte al-Fkih b. al-Mughlrah b. 'Abdallah
b. 'Umar b. Makhzum (zio di Khalid b. al-Walld), nonch 'Awf b. 'Abd

conseguenze

Zuhrah (padre di 'Abd al-rahman b. 'Awf), 'Affan b.


abi-l-'As e suo fgho 'Affan. Al ritorno, nel paese dei banu (radzimah,
la caravana venne aggredita da costoro sotto il comando di Khalid b.
Hism, un capo di quella trib, e spogliata di maggior parte delle merci:
al-Fakih e 'Awf vennero uccisi, mentre gli altri due Qurays riuscirono a
'Awf

b.

al-Hrith b.

mettersi in salvo.

'Abd al-rahman fu pronto a vendicare

nando Khalid b. Hisam, e tale divenne


un momento fu pericolo che scoppiasse
(railzlmah

si

affrettarono allora a

loro trib con

gli

la
la

guerra fra

pagare per intiero

il

quali

due

che per

trib. I banii

compagni pazzi

impru-

Accettarono
di

non era ancora sopita


Wellh., 353; Tabari,

la

Quray, e la guerra venne cosi evitata,

fra

quali precisamente Khalid b. al-Wahd,

(Hisam, 835-836; Wqidi

ma

animo a molti

essi,

animi,

prezzo di sangue.

l'offerta

sete di vendetta

le

padre, assassi-

rinnegare ogni complicit diretta della

autori dell'aggressione,

denti, ed offrirono di

tensione degli

il

in

I,

1649-1650).
Il

Profeta commise per l'imprudenza di mandare con Khalid

149.

b.

al-

8. a.

108, 109.

H.

Walld anche una schiera dei banu Sulaym b. Mansur, e un'altra di banu
Mudlig b. Hurrah questi Arabi covavano un antico rancore verso i Kinanah
in generale, e i banu (radzimah, un ramo dei Kinanah, in particolare per
la celebre disfatta patita nei tempi pagani, alla battaglia detta di Burzali,
:

nella quale
il

Sulaym

ei'ano stati battuti dai

Malik

loro condottiero,

Klialid

b.

Kinanah, ed avevano perduto

Sakhr

b.

al-Sarid.

b.

Questa disfatta

non era mai stata vendicata e la memoria di essa scottava ancora ai banu
Sulaym (Waqidi Wellh., 352; Yaqut, I, 564)
Khalid partito dunque da Makkah con una scliiera di 350 uo 109.
mini, dei quali una parte era composta di Emigrati makkani, di Madinesi e
di loro confederati, mentre il resto era formato dai predetti Sulaym, and
a fissare il campo in al-Cxhumaysa. Bench fossero palesemente musulmani,
i. banu Gradzimah non si fidarono in principio delle mtenzioni
pacifiche di
Khalid, e corsero alle armi, quando seppero che egli avanzava verso di
loro. Vennero cos incontro al generale Qurasita, ma lo assicurarono della

loro obbedienza al Profeta. Khalid ricorse

allora apertamente all'inganno,

non aveva intenzioni ostili, e


che deponessero pure le armi. Gli Arabi persuasi da siffatte assicurazioni,
deposero le armi, nonostante i consigli di prudenza di un certo (^ahdam,
che volle mettere i compagni in guanlia contro una eccessiva fiducia nei
musulmani. I timori di (xahdam non furono vani, perch Khalid, appena
e fece

sapere

seppe avere
loro

ai

banu (jradzlmah, che

(jadzimah deposto

molta roba,

stribu in custodia fra

strettamente legati,

Sulaym con

armi,

aggred improvvisamente, rapi

li

una buona quantit

fece

le

egli

seguaci.

Dopo

averli

tenuti

mattino seguente ne ordin

il

prigionieri,

di

la

che egli

per tutta una notte


decapitazione.

immediatamente in atto

sollecitudine vendicativa misero

di-

banu
l'or-

dobbiamo credere a al-Waqidi, gli Emigrati e


i Madinesi disobbedirono sdegnati,
e non solo non uccisero i prigionieri,
di cui tenevano custodia, ma li misero perfino in libert. Per lo stesso
al-Waqidi riporta una tradizione che fa capo a 'Abdallah b. ab! Hadrad
dine

ricevuto,

al- Aslami,

dalla quale

prigionieri
Il

mentre, se

si

affidati agli

dovrebbe di necessit arguire che anche alcuni

Arabi non Sulamiti, venissero messi a morte.

altri

barbaro eccidio produsse scene

(jradzlmah, catturate

capitare

il

suo amato,

ciare, finch

837-838;

si

gett

-adzlmah;

Una

I,

156, ove

Ha lab,

351-353;

HI, 375, 379;

di crepacuore
I,

stampato

Aghni,
150.

presenza delle donne

vedendo de-

mutilato e lo continu a ba-

labari,

erroneamente

la

di queste infehci,

cadavere

mor anche essa di dolore e

Waqidi Wellh.,

Abulfeda,

sul

per

strazianti

musulmani.

dai

1649,

(Hiam,
1650,

Khuzaymah

VII, 26-27;

833-834,

1652-1653;
invece di

Hagar, H,

265,

H.

8. a.

109-111.

banu (jadzimah vennero aggrediti da Khalid, perch


invece di gridare:
Noi siamo mustihnani! (aslamna), uscirongli incontro dicendo: saba'na; la notizia dell'eccidio fu portata a Maometto
da un superstite per nome al-Sumayda' al-Kinani della trib dei banu Aqram).
no. 7077, dice che

^'

110.

l'eccidio, e v'

Hudzayfah,
l'

memoria che 'Abdallah


distinguessero

si

b.

si

'Umar

specialmente

nel

levarono proteste contro

e Salini,

il

liberto di

quale aveva sempre predicato essere suo compito

il

abu

rimproverare Khalid del-

aperta violazione alle raccomandazioni di pace e di concordia

Profeta,
il

Gi nel campo stesso musulmano

fatte

dal

di conculcare

retaggio di sangue del paganesimo, e schiacciarlo sotto ai piedi. L'emo-

adone nel

campo

kah, quando

fu ben lieve,

vi giunse la notizia

su di so la

responsabilit

del

Tutti

dell' eccidio.

addolorati

vivamente scandalizzati ed

che scoppi in Mak-

in confronto di quella

Maometto

misfatto,

stesso

affrett,

si

Compagni rimasero

sentendo

cospetto

al

di

pesare
tutti,

mi lavo le mani
da questa azione di Kh alid . L'agitazione giunse al colmo, quando Khalid
arriv in Makkah, e fu vivacemente riinproverato da 'Abd al-rahman b.
'Awf, d'aver assassinato musulmani
Khalid protest energicamente, neg
di sapere che i banu (xadzmah fossero musulmani, ed afferm che avesse
avuto ordine dal Profeta di aggredire gli Arabi. I Compagni inveirono
contro di lui, lo dichiararono mentitore, e per un certo tempo regn grande
eccitamento fra i musulmani in ]\Iakkah, perch cercavano tutti di gettare
gli uni sugli altri la colpa di quello che era avvenuto. Maometto fu codi dichiarare,

solle \'ando le braccia al cielo

"

Dio

Io

stretto dalla corrente d'opinione pubblica

qualsiasi

participazione al delitto,

a sconfessare Khalid, e di negare

infliggendo

provero; Maometto volle cosi dare completa


pi antichi, che erano

deva Khalid presso

il

(forse per

i-agione

del

gelosia

a Khalid un pubblico rimai

propri

Compagni

favore crescente, di cui go-

Profeta) pi inveleniti contro

focoso Qurasita (Hi-

il

sam, 834-835; Waqidi Wellh., 353; Tabari, I, 1650, 1651-1652). La


condotta di Maometto in questo affare, non del tutto chiara, perch
varie tradizioni (cfr. Hisam, 835, lin. 9; Tabari, I, 1651, lin. 10 e segg.)
paiTobljero indicare che l'ordine di aggredire

banu (xadzmah venisse ve-

ramente dal Profeta.


111.
dalle
i

Esiste anche un'altra versione dei fatti, leggermente diversa

precedenti

banu Kiuanah,

KliaUd aveva ricevuto


e di assicurarsi

l'

se fossero

ordine dal
diventati

Profeta di visitare

musulmani,

faces-

banu (radzimah gU vennero incontro completamente


armati e pronti a battersi; Khalid sost una mezza giornata di fronte ad
essi senza fare alcuna mossa aggressiva, ma quando ebbe ossei-vato che i
sero la preghiera.

151.

H.

a.

8.

111-13.

non compievano mai la preghiera, si convinse che non erano


ancora divenuti musulmani: li assali, li mise in fuga, ne uccise parecchi, e
fece non pochi prigiomeri. Allora soltanto i (xadzimah dicliiararono di essere
musulmani. Il Profeta non mosse per alcun rimprovero a Khalid e gli
lasci il comando dell'avanguardia del grande esercito musulmano venuto
alla conquista di Makkah (Waqidi Wellh., 354).
(j-adzimah

Nota

Senza entrare in maggiori particolari, in queste tradizioni sui fatti dei Gadzlmali,
due correnti tradiziouistiche, vale a dire, una che mira a denigrare Kh alid e gettare
su di lui tutta la colpa, pur di salvare il Profeta da ogni sospetto; l'altra cerca invece di dimostrare
che Kh alid agisse in perfetto accordo con le istruzioni avute, e che la colpa fosse tutta dei (xadzlmah.
facile scorgere

Primo pensiero di Maometto fu di riparare al male fatto,


pagando i danni con una parte del danaro, che aveva preso in prestito in
Makkah (cfr. 87); ma come questo non bastava, si fece dare una nuova
somma da abu Rai'. Sped quindi 'Ali con il denaro presso i banu (jadzimah
e non solo pag il prezzo di sangue per i trenta di loro uccisi, ma rim 112.

bors anche

valore di tutta la roba predata dai musuhiiani; 'Ali fu cos

il

pag perfino

scrupoloso, che
di abbeverare
fu

da

nuovo

insistendo di

Profeta lod molto l'operato di 'AU,

Il

non aveva colpa o resjionsabilit alquesto modo l'aifare. Maometto divemie

sul fatto, che egli

sangue sparso. Tacitato in

il

soliti

rimasta in pi, dopo tutti questi pagamenti,

ceduta in dono agli Arabi.

'Ali

cuna per

valore di alcuni vasi, nei quali erano

Una somma

cani.

il

nuovo amabile con Khalid, dal quale si era tenuto lontano in quei giorni,
torn a conferirgli il massimo onore (Hisam, 834-835: Waqidi Wellh.,

di

labari,

353-354;

[t 250.

a.

H.],

{Versmie

al-Tabari [f 310.

" Il

b.

al-Zubayr

Profeta rimase in

da

H.],

a.

a.

Makkah

Nasr

b. 'Ali

'Urwah

al-ahdami

'Abd al-warith

b.

'Abd al-warith

b.

da Hisam

[f 94.

'Ali b.

'Abd al-samad

b.

da 'Ab:l al-samad

al-'Attar [f 160 a. H.],

padre 'Urwah

di 'Uncah).

oppure 'Abd al-warith

[t circa 250. a. H.],

Aban

1650-1651).

Hunayn

Battaglia di
113.

I,

207.

[f

a. H.],

da

H.],

da suo

nell'anno della vittoria, per un

mezzo

H.]

b.

[f

146.

a.

"

mese, e non pi di questo, finch vennero

"

rono

"

e in quel giorno essi

"

erano riuniti gi prima, ossia quando avevano udito della partenza del

"

Profeta

"

contro di loro, quando usc da Madinah.

"

egH

"

Profeta, e

il

si

campo

di

in

Dio

Hunayn. Hunayn una

Hawazin

Thaqif, e fissa-

valle dalla parte di Dzu-1-Magaz,

avevano l'intenzione

di

combattere

il

da Madinah, perch avevano l'idea che

era fermato in Makkah,

menarono con

Profeta, e

egli

si

movesse

Quando ebbero la notizia che


Hawazin avanzarono diretti contro il

loro le donne,

162.

bambini

e gli averi. Il

capo dei

8.

a.

8S US, 114.

H.

"

banu Nasr, e con loro


avanzarono puro i Thaqif, finch si fermarono in Hunayn, avendo sempre
di mira il Profeta. Quando fu informato il Profeta, che era in Makkah,
che i Hawazin e i Thaqif si erano accampati in Hunayn, e che li guidava

"

MaUk

Hawazin

"
"
"

'^

"
'^

in quel giuino era Malik b. 'Awt',

uno

dui

'Awf uno dei banu Sa'd, ed egli era loro capo in quel giorno,
di essi. Allora egU li raggiunse in
il Profeta, decise di muovere contro
Hunayn e Dio li mise in fuga, e avvenne quello che Dio ha detto nel Libro
(Qur-an, ix, 26-28). Tutto quello che essi avevano menato con loro, donne,
b.

"

l)ambini e bestiame, divenne preda, che Dio concesse al suo Profeta. Egli

^'

perci divise

'*

mani

di tra

Qurays

Spedizione di

(labari.

Hunayn

I,

1654,

lin.

che
5

si

erano

fatti

16.55, lin.

musul-

2).

{Versione pi recente).

avvenimenti di I^fakkah non avevano lasciato indiffepopolazioni, che abitavano nelle vicinanze, e gi fin dalla partenza

114.
renti le

coloro,

beni loro (dei vinti) fra

Crii

Maometto da Madinah alla


Makkah, cio i banu Hawazin

di

erano riunite

banu Thaqif, xdvamente allarmate,

si

ad una possibile aggressione dei musulmani.


al-Waqidi (cfr. Waqidi Wellh., 327-328) detto che

per

In un passo di

testa di 10,000 uomini, le trib a oriente di

resistere

Hawazin si ragunassero in armi gi durante la marcia di Maometto su


Makkah, mentre in un altro passo (Waqidi Wellh., 354) s'afferma che
la riunione delle trib avvenisse dopo la presa di Makkah. ibn Ishaq, al solito,
molto pi vago nelle sue indicazioni cronologiche, e dice che i Hawazin
i

cominciarono a radunarsi, quando udirono parlare del Profeta e della presa

Makkah. probabile che la lega delle trib a oriente di Makkah, avvenisse mentre Maometto lasciava Madinah e dm'ante la sua dimora in Makkah, ma che soltanto dopo un certo tempo Maometto, avvisato di ci, decidi

desse di assalire le trib riunite

rogna per molta oscurit.

Il

sulle vere

ragioni dei fatti

gruppo principale dei confederati era formato

dai banu Hawazin. ai quali erano venuti ad unirsi


forse per timore che
alla

dea Lat,

il

Sa'd

b.

Maometto
si

aggiunsero anche

Bakr, che mandarono tutte

sero invece con pochi uomini,

banu Thaqif

di Ta*if,

volesse la soppressione del loro santuario sacro

pi importante, dopo la Ka'bah,

questi due gruppi

Hunayn

di

banu Nasr,

nell'
i

le forze disponibili.

nemmeno un

Arabia occidentale.

banu Gusam e i banu


I banu Hilal concor-

centinaio,

e furono

soli

dei

Qays 'Aylan, che partecipassero alla unione gli altri si tennero in disparte.
Nemmeno uno dei banu Ka'b o dei banu Kilab era presente, e ci specialmente
;

per influenza di ibn abI-1-Bara. Capo dei banu


b.

'Awf

al-Nasri, allora

appena trentenne,
153.

il

Hawazin era il giovane Malik


quale non risparmi danaro
20

8. a. H.

114, 116.

nell'allestire

suoi

per animarli meglio ordin di menare appresso anche

banu Thaqlf avevano invece due capi, ossia


Qarib b. al-Aswad b. Mas'ud, il quale tenne il comando dei confederati,
a h 1 a f mentre Dzu-1-Kliimar Sabf b. al-Harith (oppure, secondo altri, alAhmar b. al-Harith), comandava i banu I\Ialik. I Thaqif avrebbero potuto tedonne,

le

bestiame. I

figli e il

mura

nersi dietro alla

di Ta'if, e difendersi in essa contro

ferirono di uscire dalla citt

Accettarono per

mura

le

sotto al

mah

modo da
comando del

Hawazin

ai

Kinanah

consiglio di

il

Durayd

veccliio cieco

quale, l^ench impotente oramai

cadente et, contando


gli si attribuiscono

'Abd

b.

essere pronte per ogni

in

il

(^),

unirsi

si

dice,

ma

pre-

campagna.

Yalil, e fecero restaurare

banu (rusam erano


al-Simmah b. Bakr b. 'Alqa-

evento.
b.

Maometto,

nell'aperta

a combattere anche per la sua

gi oltre cento anni

(in

Waqidi Wellh.

160 anni), aveva pure tanta esperienza di cose

militari,

'Awf

al-Nasri,

che volle accorrere per assistere con

suoi consigli. Malik b.

come capo dei Hawazin, assunse il comando di tutte le forze coalizzate


e fiss il campo in Awtas, una pianura vasta e sabbiosa, nella quale il
terreno molto si prestava al movimento della cavalleria, l' arma liigliore
dei cojifederati. Difatti Durayd b. al-Simmah approv molto la scelta del
sito, ma tent di persuadere Mahk b. *Awf a rimandare in luogo sicuro le
donne,

bambini e

il

bostiaine,

un gravissimo impaccio,
quello di sconfitta

notando giustamente, che


giovamento, n in caso di

vittoria,

n in

specialmente sul pericolo che, nel caso

l'eser-

di iiiun

insist poi

sarebbe inceppata da una turba di persone

cito fosse battuto, la retroguardia

inermi, facile e desiderato bottino per

il

vincitore.

nato e violento, volendo ad ogni costo fare a

del

b.

'Awf

per, osti-

suo, protest tanto ener-

bari,!, 1654, 1655-1658; 'Iqd,


Nota
Bakr

b.

pagani, e sul

XVI,

I,

50, lin. 24 e segg.).

nome completo

di Durayd b. al-Simmah era: abu Qun-ah Durayd b. al-Simmah


Ghaziyyah b. usam b. Mu'awiyj'ah b. Bakr b. Hawazin (Hisam,
ult. voi., 195; Tabari, I, 1657, lin. 11). Egli fu un celebre guerriero e poeta nei tempi
conto suo sono conservate molte tradizioni (cfr. A gh a n i, IX, 2-20; XIV, 134136;

1.

Il

'Alqamab

scoli 840, 11,

b.

Khuza'ah

b.

141).

115.
resistergli, e

Maometto, avendo udito come

volendo raccogliere maggiori e

gretamente 'Abdallah
le

modo

Mlik

Hawazin si attennero ai suoi consigli, respingendo quelli


vecchio Durayd (Hism, 840-842; Waqidi Wellh., 354-355; la-

gicamente, che

b.

formavano

essi

b.

da Makkah,

meno

amplificata,

tenza

di ibn

abi

di

Hawazin

si

preparassero a

precise informazioni, spedi se-

numero e
Hadrad dopo

abl Iladrad a fare la spia per scoprire

intenzioni del nemico, al- Waqidi pone

la partenza

pi.

ma

l'

invio di ibn ab

preferibile la versione

carattere

pi genuino:

di ibn Ishaq,

perch

ibn Ishq narra la

Hadrad come avvenuta anteriormente


154.

il

alla

par-

partenza di

8.

H.

a.

S iiB-117.

Maometto per Hunayn. ibn abl IJadrad compi felicemente l' incarico, penetr nel campo nemico di A\vt5s, vi rimase parecchi giorni, e raccolse
tutte le informazioni, che Maometto desiderava. al-Wacpdi aggiunge che
ibn abl Hadrad assistesse anche ad una adunanza dei capi nemici e udisse
Malik, che diceva: " Finora Maometto ha avuto che fare soltanto con
Riport la notizia, che i nemici poteuomini, che non sapevano battersi
non
sguainare
spade.
'Umar
volle credere che i collegati potesvano
20,000
sero essere tanto numerosi, ma Maometto prest fede completa alle parole
di ibn abl Hadrad, e si accinse senza indugio a muovere contro il nemico,
che minacciava di essere il pi potente e temibile, di quanti i musulmani
avessero mai ancora incontrati (Hisam, 842; Waqidi Wellh., 357;
Tabari, I, 1658).
Presa dunque la decisione di assalire i Hawazin e i loro
116.
alleati. Maometto arruol nelle sue schiere altri due mila Qurays, sicch
egli disponeva ora di un esercito di circa dodici mila uomini, il maggiore,
che egli avesse mai avuto ai suoi ordini. Volle che tutti, tanto pagani che
musulmani, partecipassero ai preparativi: venuto cio a sapere che Safwan b.
l^mayyah, allora ancora pagano, teneva in casa una buona provvista di
...

corazze e di armi, insist perch egli

In principio
restituirle

il

le

quraSita voleva rifiutare,

prestasse tutte per la spedizione.

ma

avendo Maometto promesso di

integralmente alla fine della spedizione, Safwan dov cedere, assu-

mendo pur

l'obbligo di ti'asportarle fino a

Awtas (Hisam, 842;

Wellh., 356; labari, I, 1658-1659).


Con Maometto partirono anche molti pagani
117.

desiderosi di assistere a quanto stava per avvenire,

guadagnare qualche

cosa, se le

Essi vennero in parte a piedi,

musulmane. Uno

Qurays,

pieni di speranza di

armi musulmane fossero


e alcuni

fra

Waqidi

riuscite vittoriose.

su cameli, seguendo a distanza

le

abu Suf3^an, il quale raccogUendo tutte


le armi cadute in teiTa, ed abbandonate dalle milizie in marcia, gi solo
in questo modo si fece una buona provvista di roba. Con lui v'erano
anche: Safwan b. Umayyah, Hakim b. Hizam, Huwaytib b. 'Abd al-'Uzza,
Suhayl b. 'Amr, al-Harith b. Hism, e 'Abdallah b. ab Rabfah. Questi,
schiere

nota espressamente

di questi era

non avevano alcun sentimento ostile a Maometto, e non erano affatto contrari all'idea che Maometto riuscisse vincitore.
Anzi Safwan b. Umayyah disse cliiaramente ad uno, che gli dava la falsa
notizia della sconfitta di Maometto: " Se io dovessi acconsentire a riconoscere un padrone, preferirei sempre uno dei Qurays a uno dei Hawazin!

OVaqidi Wellh., 356, 357).


al- Waqidi,

156.

8.

S 118-120.

118.

La data

partenza per assalire


l'ingresso in

dell'arrivo di

Makkah

da

H.

Maometto a Makkah

Hawazin, non sono

il

venerd

{sic,

quindici giorni, e muovesse verso


zione, data

a.

al-Zuhri, e perci di

sicure.

e quella della sua

V' chi dice che egli facesse

leggi gioved) 20

Ramadan,

vi

dimorasse

Awts il sabato 6 awvval. Un' altra tradibuona autorit, pone il suo arrivo in Mak-

kah il 13 Ramadan, quando venne rivelata la sura ex, 1-3. In tutti i casi pare
certo che egli giungesse in Makkah nel mese di Ramadan, e dopo una dimora piuttosto breve, uscisse dalla citt alla testa di 12.000 guerrieri per
muovere contro il nemico, nei primi giorni di awwl. Lasci in Makkah
'Attb

Asd

b.

abl-l-'s

b.

diede a collega Mu'adz

b.

Umayyah

per dirigere

le

pregliiere,

(rabal per assisterlo nelle questioni di rito

b.

(Waqidi Wellh.,

gioso e di giurisprudenza

355-356;

Hism,

gli
reli-

842, 843;

Tabari, I, 1653-1654, 1659; cfr. Baladzuri, 40, il quale citando al-Waqidi, pone la partenza di Maometto per Hunayn, dopo la fine di Ramadan).
Quanto fossero rimasti pagani nell'animo e nel modo di sen 119.
tire i cos detti musulmani, che Maometto menava con s, chiaramente
dimostrato dal seguente episodio di Dzat al-Anwat. Questo nome era dato
dai QurayS ad un grande albero (sempre?) verde, che i Qurays e gli altri
Arabi pagani solevano visitare ogni anno con grande solennit, vi appcMide-

vano

le

anni, gli facevan sacrifizi, e passavano in vicinanza di esso tutta

una giornata. Durante

Compagni di Maometto novellamente convertiti scorsero lungo la strada un grande albero di loto
verde (sidrah khadra) e gridarono:
Profeta di Dio! concedici un
Dzat Anwt (un sito per appendere gli ex-voto), come lo hanno gli altri! .
Maometto scandalizzato da questa domanda cos scliiettamente pagana, la
marcia verso AAvtas

la

*'

respinse fieramente, accusando


Ebrei, ai tempi d Mos,
"

Voi

siete

suoi di essere cattivi credenti, quanto gli

quali chiedevano idoli

da adorare, come

ancora nell'ignoranza! Codesti sono usi pagani!

Wqidi Wellh.,

356;

cfr.

anche Azraqi, 82,

lin.

(Hisam,

tiamo perch

utile a

tano da Awtas

il

appese la spada e
il

dimostrare la genesi di

ma

che noi

siffatte

arco.

Compagno abu Burdah

A
b.

una

certa

distanza

si

tradizioni.

Niyar, occupato in certe

era

un'alti'a,

tuttavia ripor-

Profeta fece sosta sotto a un grande albero verde,


1'

844;

19 e segg.).

Intimamente connessa con la precedente tradizione,

120.
conservata da al- Waqidi, e non da ibn Ishaq,

pagani.

Non
al

lon-

quale

messo a sedere

sue particolari

fac-

quando ud improvvisamente grida d'aiuto del Profeta, che lo chiamava, abu Burdah, accorrendo prontamente, trov che presso a Maometto
si trovava seduto uno sconosciuto, sul conto del quale Maometto
narr
cose maravigliose. Il Profeta dichiar che, essendosi addormentato sotto
cende,

H.

8. a.

aveva tentato

all'albero lo sconosciuto

spia del neniico

non

ma

abu Buidah indignato


che egli riteneva fosse una

di ucciderlo,

spada per far giustizia dell'assassino,

tir fuori la

di

120, 122.

Profeta lo ferm, e aggiunse anche l'ordine perentorio

il

non dare l'allarme nel campo. " Il timore di Dio ,


ha reso l'uomo innocuo: Dio mi protegge, per aiutarmi

fare chiasso, e di

soggiunse

il

a ottenere

Wellh.,

"

Profeta,

sua religione su

la vittoria della

tutte

le

altre

(')

,,

(Waqidi

356).

Nota

Wellhausen

ritiene giustamente che questa persona sconosciuta, la quale

avrebbe
genio pagano del luogo, o con la divinit
arborea Dzat Anwat. Troviamo cosi in un musulmano la ferma credenza (dimostrata pur da altri episodi precedenti, cfr. 70 e 102) che le divinit pagane non fossero gi astrazioni impersonali o non
esistenti, ma sibbene esseri reali e malvagi, nemici di Dio e del suo Profeta. Anche convertendosi
1.

Il

voluto assassinare

Profeta, abbia stretta attinenza con

il

nominalmente all'Islam,

121.

marted

[sic,

gli Aralti

non

il

cosi aiferma al- Waqidi, la sera del

awwal, vale a dire quattro giorni dopo

leggi mercoled) 10

cammino,

da lasciare indietro

lecitudine,

spogliavano delle superstizioni avite e quasi ingenite.

si

Maometto giunse a ^un^ayn,

tenza da Makkah. Durante

il

le

Profeta

il

sue scliiere

si

era avanzato con tanta sol-

dov perci,

la par-

all'

ora della pre-

gh si fossero raccolti
intorno. Un cavaUere mandato a vedetta sulla cima di un monte port ora la
notizia che Hawazin si erano radunati tutti per resistere al Profeta, e Maometto
ghiera del pomeriggio, sostare e attendere che tutti

suoi

Quando
a fare
il

si

ntorn

passi

la

nei

'Awf

b.

colle,

suoi

ab Marthad

al-Grhanawi

montato sopra un cavallo,

ma

prima

di burroni

questo

capo delle trib collegate, e durante la notte

calcoli,

il

una sorpresa

sai'ebbero

si

mattino, senza sospettar di nulla.

vimento prima che spuntasse

ma

che destasse

la preghiera del mattino,

una vallata del Tihamah piena


quaU era facile tendere un agguato.

il

356,357).

suoi entro la valle, prepar


i

b.

notte senza vedere cosa alcuna,

campo poco dopo

Wadi Hunayn

secondo

questi,

al

stretti,

pens Malik

sponendo

pass tutta

(Waqidi Wellh.,

122.
di

mand Unays

la notte,

guardia sulla cima di un

la

sospetto, e

ferm per

Compagno

dell'alba

Se Dio vuole, diventer tutto bottino dei musulmani!

"

sorridendo rispose:

di-

musulmani, mentre

ai

avanzati nelle prime ore del

L'esercito di

Maometto

si

mise in mo-

penetrando entro la valle non an-

sole,

cora rischiarata dalla luce del giorno, e cos angusta e tortuosa, che non
era

pos.sibile

gueiite

degli

di

vedere quello che

disposizione

delle

forze

si

trovava dinanzi,

le

due bandiere (ryah).

b.

abl

Waqqas

Lo stendardo (liwa)

la

se-

(liw^)

e 'Umar,

Khazrag
b. al-Mundzir, oppure, secondo alcuni, da Sa'd b.
degU Aws era in mano di Usayd b. Hudayr: altri ma-

era portato da al-Hubab

*Ubdah, e quello

musulmane: Lo stendardo bianco

Emigrati era tenuto da 'Ah, mentre Sa'd

reggevano

al- Waqidi

is?.

dei

8.

122, 123.

dinesi tenevano le bandiere

aveva

la

rayah

degli

a.

H.

(ray ah) .delle suddivisioni, e

cio:

abU Na'ilah

'Abd al-Ashal, abu Burdah quella dei Harithab, Qa-

tadah quella dei Zafar, (xabr b. 'Atik quella dei Mu'aw3^yab, Hilal b. Umayyah
quella dei Waqif, abu Lubabah quella degli 'Amr b. 'Awf, e abu Usayd
quella dei Sa'idah. Inoltre

'Umarah

b.

Hazm

tenne quella dei Mlik

Naggar, abii Salit quella degli 'Adi b. al-Naggar, Sallt b.

banu Mazin. (La


In

lista

molto incompleta;

v.

Waqidi

Emigrati Makkani erano 700 uoixdni

tutto gli

b.

al-

Qays quella

dei

e 11

li.,

358, nota

1).

300 cavalb, mentre

banu A slam contavano 400


uomini e 30 cavalli, ed avevano due bandiere rette da Buraydah b. al-Husayb
e Nagiyah b. (jundab. I banu Grhifar contavano 300 uomini, e la bandiera
era retta da abu Dzarr, oppure da Ayma [sic) b. Eaklisah. Le stirpi Kinanite dei Damrah, dei Laytb e dei Sa'd b. Bakr avevano 200 uomini e una
bandiera, retta da abu Waqid al-Harith b. MaUk al-Laythi. Altri affermano
per che i Layth soK mettessero insieme 250 uomini con una bandiera, retta
da Sa'b b. Hutbamah. I Ka'b b. 'Amr avevano 500 uomini, e chi dice due,
chi dice tre bandiere, rette da Bisr b. Sufyan, da abu urayh, e da 'Amr
Madinesi erano 4000 uomini e 500 cavalli

(^).

SaKm. I Muzaynah contavano 1000 uomini e 100 cavalli con tre bandiere,
rette da Bilal b. al-Harith, al-Nu'man b. Muqrin (sic Muqari'in?) e 'Abdallah
b. 'Amr b. 'Awf. I (juliaynah avevano 800 uomini e 50 cavalli, con quattro
bandiere, retto da Raf' b. Makith, 'Abdallah b. Yazld, abu Zur'ah Ma'bad
b. Khalid e Suwayd b. Sakhr. I banu Asga' erano 300 uomini con due
bandiere, rette da Ma'qil b. Sinan e Nuaym b. IMas'ud. I banu Sulaym
finalmente contavano in numero di 1000 con tre bandiere, rette da al-'Abbas
b. I^Iirds, Hufaf b. Nadbah e al-Haggag b. llat f) (Waqidi Wellh.,
b.

357-358).

Nota
sero uniti
i

1.

come

Questi numeri, se aiiientici, rivelerebbero quanti forestieri

veri Emigrati di

essere tutti clienti.

Nota

2.

980 cavalli.

di

ed

avventurieri

si

fos-

Maometto. Come noto dalla lista dei combattenti di Badr,


sangue quraSita erano appena un'ottantina: gli altri 600 ora menzionati debbono

clienti ai

Lo

Da

Compagni

di

stesso dicasi dei madinesi.

i musulmani, senza i Qurays, erano 9260 uomini con


degno di nota quanti cavalli possedessero gi gli Emigrati ed i Madinesi: ci un indizio
quanto fosse aumentata la loro ricchezza; mentre, strano a dirsi, non si menzionano cavalli posse-

questo novero risulta che

duti dai Qurays.

123.
la valle

Tutta questa schiera poderosa di uomini

si

avvi ora su per

angusta di Hunayn, nella luce incerta dell'alba, senza prendere

cuna precauzione

speciale, sicch l'avanguardia

composta per

al-

lo pi di Su-

appena entrata nella gola, fu aggredita con grande impeto dalla cavalleria nemica che era ivi imboscata, e fu messa in fuga in meno che non si dice.
Successe un hiomento di grande confusione. L'avanguardia, presa da un palamiti,

nico inconsulto,

si

gett sul grosso dell'esercito che la seguiva, e la ruppe

158.

8.

a.

H.

S 123.

musulmani nella fuga.


ITawzin stavano per strappare a Maometto una
Licalzando i fuggiasclii,
facile e completa vittoria, se il Profeta vista la gravit del momento non
avesse trovato un pronto ed efficace rimedio. La sua mula bianca era retta
da al-'Abbas, che, come era noto, possedeva una sonora e fortissima voce egli
ordin allo zio di menarlo da una parte della valle per trarsi fuori dalla
nella pi deplorevole confusione, trascinando tutti

fiumana di gente, che fuggiva presa da panico, e gl'ingiunse di gridare ad alta


voce e chiamare
valle, fu udita

da

Compagni. La voce potente

tutti

Compagni

'Abbas rieccheggi per la

di

del Profeta, e molti, scossi dal richiamo, ces-

sarono dal fuggire, saltarono in terra dai cameli che montavano, e corsero al
luogo, ove

si

trovava Maometto, guidati dalla voce stentorea di al-'Abbas, che

non cessava un momento dal lanciare


metto si form dunque ma gruppo di
Profeta, dinanzi

all'

il

suo grido di aiuto. Intorno a Mao-

valorosi,

quale facendo scudo

il

ondata irruenta dei nemici, e grazie

al

fermezza ed

alla

all'esempio dato da alcuni prodi, seppe arrestare la fuga di molti, ed impedire


il

disastro completo delle

anni musulmane.

manipolo di valorosi, che in

Il

un centinaio, salv le sorti della battaglia esso


era composto di Emigrati, di Ansar e di alcuni membri della famiglia di
Maometto. V'erano 'Ali, 'Abbas, abu Sufj^an Mughirah b. al-Harith, suo figlio
(xa'far b. abl Sufyan, Fadl b. 'Abbas, Rabi ah b. al-Harith, Usamah b. Zayd,
Ayman b. umm Ayman (che fu ucciso in questa battaglia), abu Bakr, 'Umar
principio contavano soltanto

e vari altri, in tutto

33 Emigrati

che lo stesso Profeta

si

presenza

li

irdse

anim a compiere

67 Madinesi.

Il

momento

a gridare, chiamando a s
atti di

fu cosi grave

Compagni,

e la

sua

grande valore. La cavalleria nemica era

piombata addosso con impeto violentissimo,

ma

il

capo di

essa,

che reggeva

montava un camelo di pelo rosso, fu abbattuto ed ucciso da 'AH, assistito da abu Duganah
i medesimi insieme uccisero anche un
altro capo dei Hawazin, che montava un cavallo, agitando una bandiera rossa.
'Uthman, 'Ali, abu Duganah, Ayman b. 'Ubayd (o b. umm Ayman), e abu
Sufyan b. al-Harith, si distinsero specialmente, combattendo dinanzi agH
occhi del Profeta. Le prodezze di costoro infiammarono anche le donne, e la
tradizione ha conservata memoria degli atti di valore di imam Salim, di
umm Salit, di umm al-Harith, di umm TFmarah (che uccise un portastendardo
nemico) e di umm Sulaym bint Milhan, la moglie di abu Talhah, la quale
una bandiera nera,

nel pi fitto della mischia, bench incinta allora di 'Abdallah b. abl Talhah,
\-olle,

riscliio

della

vita, assistere

il

marito

rimboccate e avvolte come una cinta intorno

con una mano

il

nella pugna, e con le


ai

camelo del marito e gh imped

animali, mentre iioll'altra

mano brandiva un
169.

lombi,
di

resse

vesti

fermamente

fuggire con gli altri

pugnale. Altrettanto viene nan-ato

fe

anche

di

umm

H.

a.

8,

123, 124.

al-Harith al-Ansar373'ah, e la tradizione

vari particolari sul conto di parecchi

Compagni

dei quali la disfatta del mattino

mutata

(Hisam,
1,

844-845, 846-847;

rimasero

che

persone

sgomento della battaglia: Nawfal


b.

in

alfine

una grande

intorno

al

b. al-Harith,

vittoria

358-360,360-361; Tabari,

11,64, menziona anche

salde

riferire

del Profeta, grazie al valore

Waqidi Wellh.,

Ya'qubi,

1659-1660, 1661-1663;

fra le

fu

compiace di

si

durante

Profeta

Rabi'ah

seguenti

il

nomi

prmo

al-Harith, 'Utbah

b.

abi Lahab, Mu'attab b. abl Lahab, e 'Abdallah h. al-Zubayr b. 'Al^d al-

Muttabb).
124.

Allo stesso tempo Sa'd

sciame di api, dice la tradizione,

titi

del primo

alla

pugna, e

momento
s

di debolezza, e

desiderosi di vendicare

bero pi inisura alcuna e

nemici

si

li

Hudayr, grazie
propri seguaci

miracolosi

fatti

si
1'

riunii'ono

si

inusulmani, pen-

mossero ora con tanto impeto

onta della fuga,

che non conobi

Ha-

incalzarono pi fortemente che mai, e fugati

abbandonarono ad

La

Profeta stesso dov intervenire.

a due

b.

batterono con raddoppiato ardore: quando

si

wazin cominciarono a piegare,


i

Usayd

al-Khazrag e degli al-Aws e accorrere in soccorso del Profeta.

sparsi degli

alfine

'Uljadah e

godevano, avevano saputo riaggruppare

all'autorit di cui

Come uno

b.

eccessi,

massacrando perfino

bambini.

tradizione vuole che la vittoria fosse dovuta

per primo, che Maometto mettesse in fuga

ossia,

Il

il

nemico, scagliando contro di esso, come a Badr, una manciata di pietre e di


sabbia, e poi che gli angeli scendessero entro

una nube nera

sul nemico, e

fama che si distinguessero ai turbanti rossi


e ai cavalli grigi
nello stesso tempo la valle si emp di formiche nere,
le quali vennero pure considerate come un portento favorevole. Sta il fatto
che, grazie al valore del pugno di uomini, raggruppatosi alla difesa di ISIaometto, bench alcuni musulmani fossero ritornati fuggendo fino a Makkah,
la maggioranza dei seguaci del Profeta ebbe agio di riunirsi di nuovo, di
lo sbaragliassero. Gli angeli,
:

far fronte al nemico, e

fu completa.

dardo Qrib

b.

degli altri

con relativa

Thaqlf furono tra

facilit

primi a darsela a gambe, e

al-Aswad appoggi l'insegna a un

ahlf

confederati.

banu Malik

valore, e circa cento di essi perirono

della trib.

Quando cadde

il

capo,

La

metterlo in fuga.

albero

il

vittoria

portasten-

fugg prima

batterono con maggior

si

combattendo intomo
Dzu-1-Khimar,

lo

allo

stendardo

stendardo pass a

'Uthman b. 'Abdallah, il quale si batt finch venne ucciso da 'Abdallah


b. abl Umayyah. Due soli Thaqlf degli a h 1 a f perirono in quella battaglia
ossia

Wahb

e (aulh. dei

banu

(iliiyarah. I

non si trovarono al
Hawazin fuggirono in direzione
rere, finch

Thaqlf fugati non cessarono dal cor-

sicuro dietro
di

alle

mura

della loro citt.

Awtas, accompagnati da
leo.

tutti gli alleati,

8.

meno

tante

le

astennero dall' inseguire gli altri che s'inerpicavano invece su

si

(Waqidi Wellh.,

vette dei monti

Tabari,

primo insuccesso del mattino,

Irritati forse dal

sarono alquanto della vittoria, ed abbiamo notizia, che

il

852;

vincitori abu-

Madinesi uccidessero

bambini nel furore dell'inseguimento: dov intervenire nuovamente

Profeta per arrestare

Ma

pagani!?,,.

" gliori fra

barbaro eccidio. Usayd

il

Maometto ed esclam:

intercessione di
" di

Hisam,

361-362, 364;

1663-1664, 1665).

I,

125.

pei"fno

127.

l'^i,

banu (Ihiyrah, clic presero invece la direzione di Nakhlah. Tratcavalieri musulmani incalzarono i fuggiaschi verso Nakhlah, ma pru-

dentemente
por

H.

a.

il

Non

Hudayr

si

maravigli della

sono poi forse soltanto

Profeta gli chiuse la bocca, rispondendogli:

non sono

voi

"

b.

forse

anche

essi figli di

figli

" I

mi-

pagani? Ogni bambino

come Dio lo ha fatto, finch sa parlare sono i genitori che lo fanno


" un ebreo o un cristiano
(Waqidi Wellh., 361).
V' anche notizia che perissero alcune donne, vale a dire,
126.
una fu uccisa dall'avanguardia di Sularaiti al comando di^Khalid b. al-Walid,
e un' altra da uno sconosciuto, il quale dichiar di averlo fatto in legittima
"

nasce

difesa. Questi

vedere

il

due

casi attirarono

molta attenzione, e

curiosi affluii-ono

cadavere della donna uccisa dai guerrieri di IvhaHd

Maometto appena n'ebbe

notizia, viet

severamente questi

impuniti quelli che l'avevano commessi, contentandosi di ordinare

mento

(Waqidi Wellh.,

dei cadaveri

127.

Mentre nelle prime

feroce accanimento,

turbamento nelle

file

l'esito

di quei

file

Hisam,

363;
dei

musulmani

pendeva ancora

Makkah

seppelli-

si
si

combatteva con
sparse

qualche

Una

disfatta

di

Maometto

numerose dificolt inteme, mentre ad alcuni Qu-

Uno

di costoro,

'Uthman b. abT Talhah, concep il disegno di vendicare la morte


padre ucciso a Uhud, mettendo a morte Maometto ma la tradizione af-

Saybah

b.

ferma che

Profeta venisse miracolosamente salvato per intercessione divina.

il

Infatti si racconta che nell'atto che


la

il

lasci

856).

rays la sua caduta avrebbe arrecato una vera e grande gioia.

del

ma

Qurays non ancora convertiti all'Islam, che

seguivano da lontano la marcia del Profeta.

avrebbe suscitato in

incerto,

al-Walid.

1).

eccessi,

mischia per assassinarlo,

nulla potere contro

nemico bramoso

il

si

Maometto

di vendetta in fedele seguace,

Makkah,

avvicinava a Maometto durante

sentisse sopraffatto

alle rive del

fatale, (rabalah b. al-Hanbal,

in

si

da un senso misterioso

Profeta di Dio, e turbato profondamente,

sulmani sarebbero fuggiti fino

completo e

Saybah

si

mutasse da

abu Sufyan suppose che

mare, e che

il

di

mu-

disastro sarebbe stato

uno degli avversari pi accaniti

di

esult alla notizia del rovescio sofi^erto dall'avanguardia

ed esclam che alfine l'incantesimo aveva perduto tutta la sua forza;

lei,

SI

ma

H.

a.

8.

127-129.

Safwan b. Umayyah lo fece tacere, osservando che un rovescio subito dai


Qurays avrebbe significato il dominio dei Hawazin: era sempre meglio sopportare il dominio di un consanguineo, che quello di uno straniero. Suhayl b.

'Amr

espresse l'opinione e la speranza che

primo rovescio
essere con\'into che una

riaversi dal

di

vittoria

alla

Wellh., 363; Tabari,


128.

'Ikrimah

abi (rahl lo redargu, e disse

b.

disfatta in quel giorno nulla aATcbbe

della

definitiva

ma

musulmani non avrebbero potuto

mutato

(Hism, 845; Waqidi

causa musuhnana

1660-1661).

I,

Hawazin

Nella rotta finale dei

gueniero e poeta pagano, Durayd

b.

anche

per

vecchio e celebre

il

al-Simmah, che, stante

la

sua decrepita

non poteva pi cavalcare ed era trasportato in una portantina.


Rabl'ah b.
b. Uhban, detto ibn al-Daghunnah, aveva inseguito il camelo
di Durayd, credendo di trovarvi su una donna, ma quando scopri il proprio
errore, irritato sfog il suo risentimento sul povero vecchio, che non poteva
difendersi, e lo uccise. Si vuole anzi che il primo colpo non gU riuscisse, e che il
vecchio, impavido, ironicamente gli dicesse non essere quello il modo di usare
veccliiezza,

Rufay'

la spada,

luogo ove

il

si

deve colpire con l'arma per

condo colpo di ibn al-Du gh unnah non


terra.

Quando

fu denudato

il

cadavere,

interna delle coscie, era tutto

nudo

care sul dorso

di cavalli.

un

si

il

nemico.

Il se-

vecchio stramazz morto in


il

suo deretano, e la parte

callo e senza peli, effetto del continuo caval-

La

musuhnano

un eroe (Hisam, 852;

il

constat che

tradizione che

detto ad onor del vero, bench conservata


dell'inutile eccidio sul

fai fi,

finire

uccisore,

Waqidi Wellh.,

rammenta questo

fatto, sia

da musulmani, getta tutta l'onta


e fa morire il vecchio pagano come
364-365

Tabari,

1665-1666).

I,

Durante la fuga dei Hawazin, i banu Sulaym, che facevano


129.
parte dell'avanguardia di Maometto, e che si erano dati per i primi alla
fuga, al principio della giornata,
stente fra loro e

si

rammentarono ora

Hawazin, ed invece di incalzare

voluto Maometto, cercavano di risparmiarli.


al Profeta,

quale voleva che

il

si

della parentela esi-

fuggenti,

come avrebbe

Questo atto dispiacque molto

sbaragliasse

il

nemico nel modo pi com-

Maometto voleva specialmente uccidere un Sa'dita per nome


Bi^ad, perch aveva assassinato un musulmano, tagliandone a pezzi e poi
pleto possibile.

abbruciandone

ma

con

il

cadavere. I cavalieri madinesi riuscirono a catturare Bigad,

una donna, al-Sayma bint al-Harith b. 'Abd alsi fece riconoscere da una cicatrice
Maometto commosso dalla memoria della sua prima giovinezza,

lui v'era

anche

'Uzza, sorella di latte del Profeta. Essa


al braccio, e

liber subito la donna, volle sapere


tori,

e le concesse,

856-857;

da

oltre a vari doni,

Waqidi Wellh.,

lei

come erano morti

anche

363-364;

162.

la grazia di

labari,

I,

Bigad (H

1668-1669).

geni-

suoi
i

a m,

130.

l'insegni monto

8.

a.

Appena Maometto

si

del

genti ed espugnare

fra

il

abu 'Amir

quaH Salamah

i.

campo

in

vittoria, dispose

fu assicurato della

nemico, ordinando

Compagni,

scliiera di

S 130-132.

H.

Awts.

al-As'ari

ad una

al-Akwa', d' incalzare

b.

Malik

'Awf

b.

al-Nasri,

il

fug-

coman-

dante in capo dei Hawazin, tent di arrestare l'insegmmento dei musulmani,


e coprire la fuga dei pedoni, occupando uno dei passi, e facendo di
fronte alle schiei-e di ]\Iaometto.

Il

nuovo

tentativo fu vano, perch le schiere dei

Lu-ayy (Qurays) si precipitarono con tanto impeto sui compagni di Malik b. 'Awf, che U volsero in fuga, aprendosi un varco fino
al campo di Awtas. Malik b. 'Awf dov salvarsi, nascondendosi entro un

banu Ka'b

b.

cespuglio, e valicando a piedi

caminino,

si

monti al di sopra di Nakhlah, finch pot

di Liyyah.

suo castello

giungere al

gettarono sul

musulmani, trovato

campo nemico

di

Awtas;

ivi

riprese le armi, tentarono un'ultima difesa. Intorno al

aperto

cos

il

per molti fuggiaschi,

campo

si

riaccese

una

mischia piuttosto sanguinosa, nella quale, dopo atti di grande valore, peri
il

Compagno

Maometto abu 'Amir

di

afferrare lui lo stendardo e guidare

ed

al-As*ari,

il

suoi all'assalto.

nipote abu
Il

campo

Musa dov

fu espugnato,

musulmani divenne oramai completa (H i s a m, 853-857


Waqidi Wellh., 365; Tabari, I, 1666-1667, 1667-1668).
Nel momento di massimo pericolo, molti musulmani, trasci 131.
e

vittoria dei

la

nati dalla foga

caduti

altri,

degli uccisi,

Compagni

del combattere,

avevano trascurato di spogliare

fece querela al Profeta,

il

modo

legittimo proprietario, abu

vendette per 280

dirham

taglia di
tizie,

Mette

ne

diritto dell'uccisore di pos-

il

predatore della roba a

restituirla al

comper pi tardi
banu Salamah, un piccolo giardino di palme

a Hatib

Waqidi
il

il

legittima della preda,

Qatadah, con la roba cosi ricuperata, e che egli

in Madinah, nel quartiere dei

848-849;

mia parte

di

quale, riconoscendo

sedere le armi dell'ucciso, costi'inse

132.

neinici

venendo appresso, ne approfittarono per appropriarsi la roba


che di diritto spettava agli uccisori, abu Qatadah, uno dei

privati in questo

(Hisam,

b.

abi Balta'ah,

Wellh.,

si

362-363).

conto di notare anche un'altra tradizione sulla bat-

Hunayn, perch d luce a un

quale

fatto, sul

si

hanno poche no-

vaio a dire sulla circoncisione presso gli Arabi pagani, e l'importanza

attribuita alla

medesima

Con 'I^thman

b.

nella vita sociale araba,

'AbdaUah,

il

giorno

si

battaglia,

pagana, che musulmana.

portastendardo dei banu Malik (Thaqif), com-

batterono e caddero vari suoi servi e Uberti, fra


gli occhi cerulei,

si

quali anche

un

cristiano

da

che non era circonciso. Allorch abu Talhah, che in quel

era occupato speciabneute di spogliare

denud anche questo

cristiano, accortosi

163.

cadaveri

sul

campo

di

che non era circonciso,

alz la voce ed invit


si

H.

8. a.

132, 133.

circoncidevano.

Compagno Mughlrah

Il

Thaqafiti

non

Thaqafita anche

lui,

presenti a vedere e constatare che

u'bah,

b.

temendo che questa voce si spargesse fra gli Arabi, accorse immediatamente sul luogo, denud i cadaveri di altri Thaqafiti, e dimostr che quanto
affermava abu Talhah, non era vero (Hi sani, 849, ove detto che abu
aqi di
Talhah spogliasse in quel giorno venti cadaveri di nemici, 850

Wellh., 363; Tabari,

133.

1664-1665).

I.

bottino preso

Il

ai vinti

molto abbondante:

era

constava

una infinit di cameH (si dice che


fossero 24,000) e un numero anche maggiore (si dice 40,000) di pecore. Or
siccome Maometto voleva proseguire energicamente la campagna e pucon

di 6,000 donne,

Thaqif, diede ordine, che tutta la preda dovesse essere riunita

un punto

menata poi a al--i'ranah, per esservi tenuta in custodia


punizione che egH meditava di infliggere ai Thaqlf. Eman

nire anche
in

loro bambini, di

fin

dopo

solo, e

la

quindi gli ordini pi

massa comune

nella

La

finale.

quale
allo

severi

tempo

stesso

ispecie gli alleati,

Compagni
non

che tutti depositassero

insist

sul

si

modo

del Profeta soddisfecero

fanno comprendere, che

ci

nell'

ha conservato notizie

comportarono con

molti nascosero e tennero


di battaglia,

bottino,

roba presa al nemico, in attesa della divisione

la

tradizione

pi vecchi

sul

per

se

quello

la

che

agH

ordini avuti,

il

ma

novelU musulmani, e in
stessa

scrupolosa onest:

avevano rapito

accampamento nemico. Cos

con

scrupoloso,

narrato

campo

sul

che 'Ali

b.

abl

un ago preso al nemico, e gi da lui regalato ad una


delle mogU, a Fatimah bint al-Wald b. 'Utbah, che lo aveva accompagnato nella spedizione. 'Abdallah b. Zayd al-Mazini restitu un arco, che
Talib

egli

restitu

aveva raccolto

della battaglia.

Fra

nella
i

mischia,

tare che le sue ingiunzioni

colpevoli,

ma

si

pene nell'altra

di cui si era servito durante la fine

Maometto non vi fu tanta scruProfeta, e Maometto stesso dov consta-

nomadi confederati

polosa osservanza degli ordini del

colari circostanze del

di

erano state apertamente violate. Per

momento. Maometto non stim opportuno

\dta,

ove la colpa sarebbe equiparata

come punizione, abbruciare

Si dice che in questa circostanza venisse rivelato

regola

di punire

content di sgridarli vivacemente, e minacciandoli di gravi

per, nota al-Waqidi,

che

le parti-

rapporti

degH uomini con

le

il

il

al

bagagUo

passo del

fece,

del colpevole.

Qur

donne. Proib che

giacessero con le prigioniere, se erano incinte

non

furto,

a n,
gli

iv,

28,

uomini

(cfr. 7. a. H. . 30.): era permesso soltanto di giacere con esse dopo aver partorito, oppure dopo che
avessero avuto le mestruazioni. Allo stesso tempo dichiar che 1" a z 1 (il giacere con una donna in modo da impedire la fecondazione) non era proibito

164.

a. H.

8.

(Hisam,

877,

Ya'qubi,

II, 65,

Ab ul feda,
uqiyah

menziona

Hunayn

Muhallam

fosse gi terminata

8.

b.

1669;

I,

trovassero

si

anche 4000

la disposizione della materia,

come una

una tradizione del me-

(rathtJiamah, risulterebbe che la battaglia

prima

che Maometto potesse,

di mezzod, e

Licenza di vendicare la uccisione


H., 49),

a.

di poter mettere

(xathUiamah. Contro questa pretesa

Aqra'

Tabari,

1000 cavalli e di 12,000 cameli;

trovava in quel luogo, sopraggiunse 'Uyaynah

(cfr.

375;

preghiera di mezzod, riposarsi sotto all'ombra di un albero. Mentre

la

Maometto

Il

36G,

dei fatti nel testo di al- Waqidi, da

desimo, riguardante

si

la cattura di

Se possiamo accettare

norma cronologica

dopo

h.,

(oncie) di argento).

134.

di

1 1

aggiunge che nel bottino

164,

I,

We

Waqidi

880;

133, 134.

Habis

b.

(o

si

di

b.

Hisn al-Fazari

'Amir

suadere

ma

il

prezzo di sangue, in

TJyaynah rispose con un fermo diniego.

Mukaytal al-Laythi,

si

Un

alz alla sua volta e cerc di per-

domanda

Profeta ad accogliere la

il

*J.

alzarono varie voci di protesta, e al-

Habit) peror innanzi a Maometto la causa del colpevole.

dell'omicidio,

altro dei presenti,

al-Adbat al-Asga'i

a morte l'assassino Muhallam

Profeta volle costringere Tjyaynah ad accettare

compenso

b.

e cliiese

di 'Uyaynah, ed a consegnare

Maometto di lasciare ancora in vigore l'antica legge


pagana, che non ammetteva alcun obbhgo, nella parte lesa, di accettare un
compenso per la uccisione di un membro della trib: " Lascia oggi la
vecchia legge, e mutala domani! . Maometto tenne per fermo nel suo
proposito, ed alzando la mano, in forma solenne, emise la sentenza, che il
l'omicida. Egli preg

colpevole dovesse pagare


bito e

prezzo di sangue di cento cameli, di cui 50 su-

il

50 pi tardi a Madinah. Egli

Fino a queL momento Muhallam

si

insist finch

'Uyaynah dov

cedere.

era tenuto in disparte, con l'animo pieno

di angoscia sull'esito della discussione.

Egli era un

uomo

di statura

alta,

h i n n a, ed aveva indossato un vestito di gala per morire in esso decorosamente


i Compagni del Profeta lo andarono ora a cercare e lo menarono piangente innanzi al Profeta. La tradizione afferma
che Muhallam chiedesse a Maometto di intercedere per lui innanzi a Dio, e
che Maometto dicesse tre volte ad alta voce: "
Dio! Non perdonare Mutinto in rosso

con

la

hallam!

,..

Muhallam, udita

mente ed asciugandosi
988;

Waqidi
KoTA.

le

Wellh.,

la sentenza, si ritir,

lagrime con

il

lembo

piangendo sempre dirottadel

mantello

(^)

(H

a m,

366-367).

(H i s a m, 989) dice che Muhallam morisse sette giorni dopo la senfanno morire ai tempi, non certo se, di al-Zubayr [f 36. a. H.], o
meglio di ibn al-Zubayr [f 73. a. H.]. La tradizione di ibn Ishaq, facendo capo a al-Hasan al-Basri
[t 110. a. H.], l'inventore di tante favole, merita poca credenza. Al medesimo si deve parimenti la
leggenda che nel giorno della sepoltura, la terra non volesse ricevere il cadavere di Muhallam, e lo
tenza,

ma

1.

ibn Ishq

altre tradizioni lo

165.

8.

ia4-i3a

lanciasse

ben

tre volte

fuori della

buca scavata per

lui.

dov lasciare

Si

(Waqidi WeUh.,

divorato dalle bestie e dagli uccelli di rapina


747, no. 18fi4).

H.

a.

367;

il

Terminata la raccolta di tutto il bottino,


135.
di trasportare ogni cosa a al-i'ranah, e lasci Mas'ud b.

am, 857; Tabari,

Warqa

b.

prigionieri furono messi sotto

al-Khuza'i.

resto del bottino.

Maometto

Hagar,

III,

Maometto ordin
'Amr al-Qari, o al-

1669).

I,

al- Waqidi,

Secondo

il

989;

custodia dei prigionieri, del bestiame, e della roba predata (Hi-

Grbifari. ia

Budayl

cadavere scoperto e fu

Hism,

La

ma non

di

detto chi fosse preposto a custodire

spedizione di tutta la preda ebbe luogo prima che

movesse contro Taf

si

la sorv^eglianza

(Waqidi Wellh.,

368).

Dopo la vittoria di Hunayn, Maometto mand al-Tufayl b.


136.
*Amr con una schiera di tarmati contro il santuario, ove era conservato
l'idolo Dzu-1-KafFayn,

completamente,

abbruciarlo
trib dei

propriet di

di

'Amr

arrolare

di

b.

Humamah, con

altre

genti

di

l'ordine di

rinforzo

nella

Daws, un ramo degli Azd. Gli ordini del Profeta vennero pun-

tuabnente eseguiti, l'idolo fu abbruciato, e al-Tufayl giunse a Ta'if quattro


giorni

dopo

Profeta,

il

menando con

ben 400 Azditi, muniti anche di

una catapulta. Il portastendardo di questa schiera era Nu'man b. al-Zurafah


al-Lihbi, il medesimo, che era stato portastendardo della trib ai tempi pagard, e che ottenne dal Profeta di conservare questa carica, passando alla

musulmana (Waqidi Wellh., 368).


La battaglia di Hunayn narrata anche
137.

religione

Athr,
I,

Ya

199-203;

II,

Khams,

158-162;

Perceval,
Mller, I,

III,

qubi,

II,

II,

109-12L;

Tanblh, 269-270; A bui feda,


Halab, III, 250-262; Caussin de

63-66;

Sprenger, III, 324-329; M u r, IV, 136-143;


Grimme, I, 143-146; Tabari Zotenberg, HI,

244-255;

155-156;

nelle seguenti fonti

142-152.

Musulmani caduti a Hunayn.

Alla

138.

battaglia di

Hunayn furono

uccisi

seguenti

Compagni

del Profeta:
(1)

Ayrnan

b.

'Ubayd, detto anche

Ayman

b.

umm

Ayman,

appartenente alla trib dei banii Hasim. Dicesi che fosse di origine abissina e figlio di quella
umm Ayman, che fu anche madre (da altro marito) di Usamah b. Zayd b. Harithah (Hagar, I,

A tb i r U s d., I, 161).
Zama'ah b. al-Aswad,

184-186, no. 390;

(2)

Yazld

b.

della trib dei

banu Asad

b.

'Abd

al-

'Uzza,
quale durante la battaglia era stato gettato in terra dal suo cavallo spaventato (cfr. 168,
uno dei pi antichi musulmani ed emigr in Abissinia. Egli era uomo
che godeva di grande stima in Makkah, e, nei tempi pagani, la gente accorreva ad avere il suo
parere in tutte le loro questioni. Alcuni per affermano che si convertisse soltanto alla presa di

il

no. 3); fu, secondo alcuni,

Makkah (Hagar,

III, 1851, no. 8770;

Athir Usd.,

166.

V, 110).

H.

8. a.

Suraqah

(3)

138, 139.

al-l.Iarith,

b.

un madinese presente alla battaglia di Badr, a TIhud, ed all' asMadluah, secondo alcuni fu ucciso alla battaglia di Mu'tah (cfr. 8. a. H., IB, no. B;
Hagar, II, 133-1&4, no. 4008; Atbir Usd., II, 2G3).
della trib dei banu-l-'Aglan,

sedio di

abu 'Amir

(4)

al-As'ari,

ab Miisa al-As'ari [f B2. a. H.], dicesi che fosse uno dei pi anticbi musulmani
emigrasse con gli altri in Abissinia: finch rest pagano era stato cieco, e, convertendosi,

zio paterno di
e che

(Hagar,

ricuper la vista

Ruqaym

abu Thabit

(5)

che

altri

IV, 227-228, no. 685

Thabit

b.

tli I

Usd., V,

Thalabah

b.

affermano morisse all'assedio di Ta-if

238).

al-Ansari,

(Hagar,

Athlr Usd.,

106B, no. 2G73;

I,

II, 187).

Wqidi

(Hi sani, 857;


omette

no. 5

il

n, 1061,

no.

cfr,

9074,

Zayd (o
La

tradizione

metto,

ma

il

che

dice

fra

morti

1669,
ucciso

quale

il

Hagar,

pure ab 'Ubayd

vi fosse

altre

non

registra

ragione

v'

di

quanti morissero

che

supporre,

fra

loro

le

tradizioni,

dei

fossero molto

perdite

forte del nemico.

veniamo a sapere che alcune

indirettamente,

quella

Mao-

di

gli alleati

appunto dovettero sostenere l'impeto pi

come per esempio,

banu Ri"ab (secondo ibn Ishaq) o

trib,

banu
quando

dei

Rikab (secondo al-Waqidi), furono quasi completamente annientate, e


uno venne ad annunziare il fatto a Maometto, questi esclam " Dio
:

media

alla loro sventura!

.,

Waqidi Wellh.,

(Hisam, 854;

Spedizione e assedio di Ta'if {Versione


139.

Per

al-Tabari [f 310.

da 'Abd al-samad
H.],

a.

H.]

da Hisam
;

b.
b.

a.

H.],

da 'AH

come per

la battaglia di

'Urwah

oppure sostituendo

al

[f 146.

secondo

Nasr

a. H.],

il

disteso, per-

membro
a.

dell' i s

H.]

[f 250. a. H.],

da Aban al-'Attar

da 'Urwah

al-Zubayr [f 94.

b.

n a d,

" Il

[f 160.

il

nome

Profeta

di

pai-t

'Abd

imme-

giorno della battaglia di Hunayn, ossia appena di ritorno

""

diatamente

da Huna^m, e and ad accamparsi sotto Ta'if

Compagni rimasero a combattere

"

Profeta e

"

rono d'altra parte contro di loro da dietro

**

senza che mai uno di loro ne uscisse a pugnare

"

la gente che viveva nei dintorni dei Thaqf,

"

ambasciate al Profeta di Dio. Quindi

al-(>ahdami

b. 'Ali

[f 207. a. H.],

al-warith b. 'Abd al-samad [f circa 250.


il

autentica,

le amplificazioni successive.

b.

'Abd al-warith

Ri-

di 'Unvah).

questo celebre fatto d'arme,

ch termine utile di paragone con

365).

Huna3n, possediamo il testo di vma tradizione antichissima ed


testo della quale, come negli altri casi, crediamo di dare per

a.

b.

'Uraar) al-Ansari).

gravi, perch essi

Da

Wellh., 368; T abari, I,


203 per il nome di un altro

167.

il

le

si

(').

Thaqf

mura

mezzo mese

Ivi per
:

il

quali combatte-

della fortezza (hisn),

(in aperto).

Intanto tutta

converti all'Islam e

mand

Profeta ritorn indietro, dopo

a. H.

8.

139, 140.

"

aver assediata la citt per solo mezzo mese, e and a piantare

"

in al-(jri'ranali, ove

"

dal Profeta alla battaglia di Hunayn.

" prigionieri,

bambini. Allorch

"

lui gli

Hawazin

presi ai

"

trovavano tutte

si

Si crede che

campo

fatti prigionieri

numero

il

di questi

6000 tra donne e

Profeta ebbe fatto ritorno in al-iVanah,

il

si

presentarono

ambasciatori dei Hawazin, divenuti musulmani, e Maometto mise


loro donne, e tutti

".

in libert tutte le

'umrah

"

Qa'dah. Poi

"

abu Bakr sopra

"

pellegrinaggio, e insegnasse loro

"

piccolo pellegrinaggio
il

da

Incominci allora la

figli.

al-(jri'rnah, e ci

Makkah,

la gente di

nel mese di Dzu-1-

l'

e gli ordin di presiedere per la gente

Islam

quelli (pagani) che venissero per

a Madinah, al suo arrivo,

"

allora stipularono con lui

oscura alle

"

sottomissione: e questo

"scrissero d'accordo con lui


Abbiamo gi

gli

il

patto

("),

lui gli

quindi

ambasciatori dei Thaqf

che stato menzionato (allusione


9. H.),

che

lo scritto,

il

ordin di concedere sicurt a

pellegrinaggio. Ritornato

il

presentarono a

si

lunghe trattative dell'anno

"

loro

Profeta di Dio ritorn a Madlnah e lasci come suo vicario

"

Nota

bambini

in quella giornata, fosse di

"

" tutti

donne e

le

il

(Tabari,

si
I,

e gli

proclamarono la loro

trova presso di loro,


1669,

lin.

16

1670,

che

lin.

16).

una descrizione dei dintorni di T-if (cfr. Introd. 328|


nota 1), quali furono visti dal Burckhardt nel 1814; daremo ora la descrizione che egli fa della citt
stessa: La citt di Ta'if posta nel mezzo di una grande pianura sabbiosa, per girare la quale occorrono
quattro ore a piedi: la pianura coperta delle piante dette s h o m b, e chiusa da monti bassi, detti
Djebal Ghazoan [sic, ossia Gabal Ghazwan, secondo il nostro modo di trascrizione)... Taf ha la forma
di un quadrato irregolare, e per girarla tutta occorrono trentacinque minuti di cammino a passo svelto:
essa rinchiusa con un muro e un fossato, costruito ultimamente da 'Uthman el Medliayfe (ossia alMadayfi). Il muro ha tre porte ed difeso da varie torri, ma molto meno solido delle mura di Giddah, di
Madinah, e di Yanbu", perch in pochi punti ha uno spessore maggiore di diciotto pollici. Dalla parte
1.

citato altrove

occidentale, entro alla citt, e facente parte

rocciosa

Le case

del

muro

della citt sono per lo pi piccole,

ma

di

cinta,

sorge

il

ben costruite con

castello

sopra un' altura

pietra, e le stanze di ri-

trovano al piano superiore... Le vie sono pi larghe che nella maggior parte delle citt
un largo spazio aperto, che serve da mercato. Burckhardt Travels, h4, ove aggiunge, che al tempo dell'invasionedeiWahabi, nel 1802, esisteva
ancora una cupola, che si riteneva coprisse la tomba di al-'Abbas b. 'Abd al-Muttalib, e che i Wahabi
la distrussero completamente. La citt ancor oggi abitata da Arabi dei banu Thaqf; 1. e. 86-86).
Nota 2.
Per l'espressione qadijhu 'ala-1-qadiyyah, cfr. B a 1 a dz u r i 36, e ibid.,
Glossarium, 90, e Bukhri, III, 116).

cevimento

si

orientali. L'unica piazza pubblica quella di fronte al castello,

Spedizione ed assedio di Ta'if {Versione inh


140.

della trib

di

Dopo la
al campo

recente).

Hunayn, Maometto si avanz con tutto


l'esercito fino
di A-vvtas, abbandonato dai nemici, e quindi si
avvi verso la citt di Ta'if. Da Awfas prese il cammino di Nakhlah
al-Yamaniyyah, pass Qarn, al-Mulayh e Bahrah al-Rugha, giungendo a
Liyyah, ove, come abbiamo gi detto prima, sorgeva il castello privato di
Malik b. 'Awf al-Nasri, il comandante dei Hawazin e di loro alleati. In
Liyyah fece sosta, vi costru una moschea, e tenne giudizio sopra un arabo
Layth,

battaglia di

colpevole di avere assassinato

168.

un Hudzalita. Mao-

8. a.

metto fece consegnare

il

i- 141.

H.

mano

colpevole in

dui lludzayl,

a morte. Questa fu la prima pena capitale


quindi la sua

volse

attenzione al

inliitta

castello

di

quali lo misero

dall'Islam.

Liyyah,

Maometto

siccome

Malik

'Awf l'aveva abbandonato, per fuggire a Taif, il Profeta ordin che


venisse incendiato l'edificio arse da mezzod fino al tramonto. Nelle vicinanze si trovava la tomba di abu Uhayhah Sa'ld b. al-'s, ed abu Bakr si
permise di lanciare maledizioni sulla memoria del morto, gi possessore del
terreno circostante. Erano per presenti 'Amr e Aban, due figli del defunto,
b.

maledizioni di abu Bakr,

dalle

quali, irritati

altrettante maledizioni contro

padre di

il

lui.

si

Intervenne

pose fine alla scena poco decorosa, dichiarando che


i

danno soltanto
Da Liyyah, Maometto prese

morti, arrecavano

vendicarono, scagliando

Maometto, che

le ingiurie lanciate

ai vivi, e ordin alle

due parti

contro

di desi-

cammino che mena a Naldib, e, venuto


a sapere che la strada aveva nome al-Dayqah, ossia la angusta, volle che
fosse chiamata d' ora innanzi a 1-Y u s r a, ossia l' agevole. In Nakhb fece
sosta sotto un albero di sidrah detto al-Satlirah, presso a un giardino ap-

stere.

il

partenente a un Thaqafita, che fu chiamato da Maometto, e ricevette l'invito


di unirsi

con

lui

nemmeno

fece

vedere,

si

distruggere e di incendiare

il

mura
871-872; Waqidi Wellh., 368-369; Tabari,

di

Maometto ordin

giardino. Proseguendo la marcia,


Ta-if

(Hisam, 869-870,

ma

non

contro gli abitanti di Taif

il

di

siccome

il

proprietario

Profeta arriv alfine sotto alle

I,

1670-1671).

da parecchio tempo avevano


preso molte precauzioni contro un possibile assalto di Maometto, ristaurando
le mura della citt, la quale, per la sua speciale costruzione, era gi una
fortezza molto bene munita, con due sole porte d'ingresso. Dal testo di
al- Waqidi si potrebbe quasi intendere che la citt fosse una cosa distinta
141.

dalla cittadella,

banu Thaqif, abitanti

ma

il

di Taif,

testo di ibn Ishq e tutta la narrazione, dimostrano

che la citt e la cittadella fossero una cosa sola. Per potersi meglio difendere

banu Thaqif avevano gi da tempo mandato due dei


loro capi, TFrwah b. Mas'ud, e Ghaylan b. Salamah, a uras nel Yaman, a
studiarvi l'arte di adoperare le macchine di assedio, e di costruire specialmente le al-dabbat (o al-dabbab, torri d'assedio), gli ai-ma ganiq
contro

nemici,

(macchine in generale,

dub ur

(tetti portatili

ma

1-

per muovere all'assalto delle mura)(^). Questi due uomini

non essendo per ancora


n all'assedio di

forse in questo caso significa catapulte) e gli a

non furono perci presenti n a Hunayn,


armi, i banu Thaqlf avevano avuta l'avver-

ritornati,

Ta*if. Oltre alle

tenza di raccogliere in citt una quantit di viveri sufficienti per resistere


all'assedio di

un anno.

banu Thaqif, che


169.

si

trovavano sulle mura della


SS

citt

H.

8. a.

141-143.

Maometto, quando queste giunsero in vista, fecero


rivoltala con le spalle in direzione del Profeta e dei suoi

in attesa delle schiere di

una

venire

v^ecchia, e

seguaci, le scoprirono

La

deretano.

il

tradizione

non

dice quale fosse

gnificato speciale di questo atto di spregio, n perch lo

si

il

si-

facesse compiere

da una vecchia donna, piuttosto che da un'altra persona qualunque (Hisam,


"

Waqidi Wellh., 368, ove la versione tedesca di Wellh. dice:


hatten sich in ihre bei der Stadt gelegene zweithorige Burg
Thaqif
Die

"

gefiuchtet, die sie

869-870;

gut ausgebessert,

tadella era staccata dalla citt;

Nota

1.

Negli

al-dababah come

di

scoli

Hisam

ibn

etc.

Tabari,

quindi, secondo al- Waqidi, la


I,

1669-1671; Baladzuri,

(Scholion 869,

19,

voi.

cit-

55).

troviamo descritta

ult. 199)

di guerra (alah ai-bar b) cbe serve a coprire gli uomini,


mura per aprirvi una breccia, al - d u b u r invece sono come coperchi di
canestre (ru'us al-asfat) rivestiti di cuoio, con i quali gli uomini si proteggono in un assalto,
quando vogliono ritirarsi dalle mura aggredite. Altro non dice il commentatore per spiegare meglio

quando

si

una macchina

avvicinano alle

probabile per che il primo fosse una macchina pi grande


i due ordigni di guerra
complessa fatta di legno, su ruote, e tale da poter coprire e proteggere tutta una schiera di uomini
che lavorano a demolire un muro; mentre i dubir erano di minori dimensioni, pi leggieri a portare, e che forse servivano soltanto a proteggere uno o due soldati, ossia una specie di scudo pi
massiccio dei soliti. Cfr. anche Schwarzlose, Die Waffen der Araber, 319-322.
la differenza fra

Maometto non sospettava che

Taf disponessero di mezzi difensivi molto efficaci, e si av\'icin imprudentemente alle


mura, fissando il campo in prossimit delle inedesime. Tale imprudenza
fu pagata cara, perch i banu Thaqif, a un dato segnale, scagliarono sui
musulmani una nube di dardi, uccidendo molti seguaci del Profeta, e costrin 142.

gendolo a mutare sollecitamente


ricato di trovare

un nuovo

lina pi discosta dalla

campo. al-Hubab

il

sito (cfr.

citt,

gli abitanti di

anche

7.

a.

b.

al-Mundzir fu inca-

H., 14) e scelse

nel sito preciso, ove pi tardi sorse

una coluna mo-

schea commemorativa dell'assedio, ossia nel luogo, ove era piantata la tenda
del Profeta. Si narra anzi che

lamah

Zaynab, e che,

il

Profeta avesse con s due mogli,

fatte erigere

solesse pregare nello spazio fra le

umm Sa-

due tende separate, una per ogni moglie,


medesime. La moschea che sorse poi in

'Amr b. Umayyah b. Wahb b. Mu'attab


(Hisam, 872; Waqidi Wellh., 369; labari, I, 1671).
Si dice che nella moschea di Taf, costruita da 'Amr b. Umayyah, vi fosse una

quel luogo, fu costruita a spese di


b.

Mlik(i)
Nota

1.

colonna, la quale ogni giorno, al sorgere del sole, emetteva un suono,

ben dieci volte. Si riteneva che

bari,

I,

il

suono significasse una lode

di

Dio

naq

d,

che

si

faceva udire

(Waqidi Wellh.,

369;

Ta-

1671-1672).

143.

Non

certo quanto

sia

durato l'assedio di Ta"if; chi dice

soltanto quindici giorni, chi 17, 18, 19, o anche 20,

numero

ma

qualunque

preciso dei giorni d'assedio, l'esito ne fu poco felice, e

vette ritirarsi,

dopo aver subito rilevanti


si

il

Maometto do-

uno smacco morale, perch

mezzi conosciuti per sopraffare gU assediati.


combatt con grande accanimento, e dalle ammissioni

aveva messo in opera


Dalle due parti

perdite, e

fosse

tutti

170.

H.

8. a.

indirette delle stesse tradizioni

si

S 143,144.

deve concludere, che la citt di Taf

non

spingesse felicemente gli assalti dei musulmani,


e

Maometto

solo perch

ma

suoi poco o nulla sapevano della scienza poliorcetica,

re-

anche e spe-

cialmente perch gli abitanti, valendosi della forza delle mura, e sicuri di
potersi facilmente difendere,

batterono con grande valore, e con sicurezza

si

due parti misero in opera macchine di guerra. Grli assediati avevano catapulte, che lanciavano pietre a grandi distanze, ed adoperavano ogni specie di roba per fermare l'impeto dei musulmani, quando
di vincere. Dalle

tentavano
specie di

gli assalti. Il

con

catapulta,

la

da

b.

Sa'id

portatili, coperti dai quali,

opera di Yazld

il

Profeta una

ogni sorta di cose,

e,

provenienza

la stessa

musulmani tentarono
nelle

fra le altre,

sui tetti portatili di legno,


sotto, dovettero

Zama'ah, o di al-Tufayl

b.

una breccia

fortezza, o aprire

vavano

al-Farisi costru per

quale grosse pietre venivano scagliate contro

(juras, e per

'Amr, o di Khalid

cadendo

Salman

affermano invece, che la catapulta usata da Maometto ve-

la fortezza. Altri

nisse portata

persiano

mura.

Ma

si

dice avessero due tetti

di assalire e demolire la

difensori gettarono sui tetti

anche vomeri roventi d'aratro,


li

abbandonare

incendiarono. I musulmani che


le

b.

macchine incendiate,

quali,
si

tro-

e ritirarsi fug-

gendo, ma, nell'atto di fuggire, rimasero esposti ad una pioggia micidiale di


dardi. In questo tentativo infelice perirono molti seguaci di
gli arcieri di Ta-if
Il

Maometto, perch

erano specialmente valenti, e raramente erravano

il

colpo.

pi famoso degU arcieri nemici fu abu Mihgan, sulla valentia del quale nel-

l'usare l'arco sono naiTati vari episodi. Il giorno dell'assalto,


tatili,

fu detto

cui

allude

si

il

giorno di al-Sadkhah, o dello spezzamento delle

musulmani, ibn Ishaq alferma che adkhah fosse

mura

il

di Tadf, e precisamente l ove

tetti por-

teste,

con

nome
i

di un posto nelle
musulmani tentarono

(H i s a m, 872-873, ove i tetti portatili sono detti a l-d a b a b a h,


mobili d'assedio; Waqidi Wellh., 369,370; Tabari, I, 1672;

di fare l'assalto

o torri

vomeri di ferro rovente, che furono gettati sul capo dei

ai

vicinanze delle

con

Baladzuri,

55).

Maometto tent anche le vie conciliative, e mand Rabfah b.


al-As\vad a trattare con i banu Thaqlf Rab'ah chiese ed ottenne dagli assediati un salvacondotto per potere entrare in citt e trattare con loro, ma
144.

questi scagliarono freccie a tradimento contro di lui, ed

non ebbero
mani. Avvenne di

siderosi di vendicare l'affronto,

assediati

un

cadde nelle loro

fratello

del

celebre poeta

Umayyah

b.

musulmani, de-

quando uno degli


che Hudzayl b. abI-1-Salt,

piet alcuna,
fatti

ab-1-Salt,

essendosi arrischiato

imprudentemente fuori delle mura, fu catturato e messo a morte da Ya'qub


b. Zamaah b. al-Aswad (Waqidi Wellh., 369).
171.

8. a.

H.

speranza

di

145, 14G.

145.

Sempre

nella

indurre

metto commise l'imprudenza di permettere


nella cittadella

recarsi

di

al-Fazari,

dei

al

Thaqif a cedere, Mao-

famigerato 'Uyaynah

avendo

Thaqif,

Hisn

b.

come un

costui,

un salvacondotto. 'Uj^aynah pot


sicurezza penetrare in Tadf, ed avere un colloquio con i

antico conoscente di.abu Mihgan, ottenuto

quindi in tutta

capi della difesa. Invece per

malafede

solita

perch,

stenza,

desiderosi

dei Beduini,
egli

perorare la causa di

consigli

ai

Maometto,

con

Thaqlf di perseverare nella

la

resi-

musulmard erano gi stanchi e sfiduciati, e


l'assedio. L' Arabo malfido fece ritorno al campo

disse,

togliere

di

di

musulmano, come se nulla fosse ma la verit venne alla luce, e vi furono


alcuni, come 'Umar (il solito !) i quali chiesero al Profeta di potergli tagliare
il capo come a un traditore, e a una spia. Maometto non volle invece che
si toccasse il Beduino e si content di dargli una ramanzina (W a q i d i
;

Wellh.,

371).

146.

Maometto, nonostante

siffatti

ancora trovare un mezzo per piegare


d'

incidenti contrari, s'illuse di poter

Thaqlf alla sua volont, ordinando

incominciare la distruzione di una parte dei ricchi vigneti,

vano

le

molto

pendici dei monti

le

rilevanti, e lo spettacolo della

dei Thaqlf, senza per indurli


fosse

bassure

vasta

l'

La

tradizione

opera di distruzione dei vigneti Thaqafiti,

Thaqf,

piuttosto

che

danni furono

barbara distruzione addolor

alla resa.

di supporre, che essa fosse soltanto

spaventare

intorno a Taf.

che copri-

parziale,

non

ma

gli

animi

dice

quanto

v'

ragione

motivata dal desiderio di

dall' intenzione

di

distruggere

vera-

Sappiamo infatti che si alzarono voci di protesta nello


stesso campo musulmano, e che Maometto, accettando un consiglio di
'Umar, ingiungesse di non toccare mai le viti giovani, che ancora non
portavano frutto. Nel campo musulmano v' erano gi parecchi Thaqafiti,
come per esempio Sufyan b. 'Abdallah al-Thaqafi, Ya'la b. Murrah al-Thaqafi ed altri. Il primo dei due menzionati protest molto energicamente
contro una distruzione, che egU dichiar nociva a tutti, ed probabile, che
Maometto vedendo come con quei mezzi non ottenesse quanto aveva desiderato, desistesse da un'inutile barbarie. Che egli usasse molta moderazione
e discernimento, provato anche da un altro episodio di questo assedio,
abu Sufyan b. Harb e al-Mughrah b. u'bali, dopo aver chiesto ed ottenuto
un salvacondotto dai Thaqlf, entrarono in citt e tentarono di persuadere
alcune donne qurasite, dimoranti in Tif, a passare nel campo musulmano
e cos scampare al pericolo di cadere prigioniere alla presa della citt. Le
mente

vigneti.

donne, alle quali


di

'Urwah

b.

si

rivolsero, erano: (1)

Aminah

bint ab Sufyan,

moglie

Mas'ud (che sappiamo allora assente in (ruras) e madre di


172.

146-149.

8. a. H.

Dawud b. 'Urwah: altri dicono che invece di Aminah fosse umni Dawud
Maymunah binfc abl Sufyan, moglie di al)u Hurrah b. 'Urwah b. Mas'ud, e
madre di Dawud b. abl Hurrah; (2) al-Firasiyyah bint Suwayd b. 'Amr b.
Tha'labah, madre di 'Abd al-rahman

b.

Qrib

(il

mutatore del calendario,

Tutte e tre

le

donne, bench cos

musulmano
gevano a
i

partire, si

accennando

scendere nel

campo

Al momento, in cui i due Qurays si accinpresent a loro uno dei banu-1-Aswad b. Has'ud e preg
che

al fatto

di costosa lavorazione. Se

il

Profeta in favore dei \agneti della sua

il

si

trovavano in terreno molto ingrato, e

Profeta distruggeva quel vigneto, nessuno avrebbe

pi potuto affrontare la spesa di rimetterlo


la rovina della famiglia. Si dice

Profeta, e che

Has'ud, che

si

da Ta-if, nella
qidi Wellh.,

come

era prima, e sarebbe stata

che abu Sufyan portasse l'ambasciata al

Haometto non toccasse pi il vigneto dei banu-1-Aswad b.


trovava al di l del campo musulmano, a una certa distanza
valle Wdi al-'Aqlq (Hism, 873; Tabari, I, 1672; W370).

147.

un uomo

di

e di lasciare Ta'if.

due uomini di intercedere presso

famiglia,

cfr. 1. a.

abu Sufyan, rifiutarono

di

figlia

al-Fuqaymiyyah

H. 10) Umayyah b. Qal*.


strettamente imparentate con i Quray,

bint ai-Nasi

ed una perfino

Umaymah

(3)

sulla cittadella, e

doli schiavi di

dei vigneti, comparisse

Si narra che durante la distruzione

Haometto,

si

mettesse ad ingiuriare

e consigliandoli

ritirarsi,

musulmani, chiaman-

perch, egli disse, la di-

non avrebbe avvicinato Haometto al raggiungimento del suo scopo. Sa'd b. abi Waqqas, non potendo tollerare questo
linguaggio insolente, scagli contro il pagano una freccia, con tanta precisione,
che il dardo colpi il Thaqafta nella gola e lo fece stramazzare morto dal
l'alto delle mura, con grande gioia del Profeta ("Waqidi Wellh., 370-371).
Durante l'assedio, i musulmani subirono rilevanti perdite,
148.
struzione di

un paio

di vigneti

perch

Tliaqlf sapevano usare

avvicinarsi alle

da una

freccia

e la ferita

si

l'

arco con grande valenta

mura senza rimanere


lanciata da

trafitti.

abu Hihgan,

'Abdallah

il

b. al)i

era impossibile

Bakr

migliore arciere

fu ferito

dei Thaqif,

rimargin tanto male, che 'Abdallah non pot mai guarirsene

continu a soffrire per vari anni, finch cess di vivere per


della stossa ferita,

il

gli effetti

mostrasse a abu Llihgan, quando \^enne a Hadinah a fargli

149.

Giover

di ricordare

371,

che aveva fatto morire

dardo,

anche un altro episodio

sempre

(Waqidi Wellh.,

mentre suo padre era Califfo

ove detto che abu Bakr conservasse


figlio, e lo

il

visita).

di questo assedio,

perch parecchi anni dopo, la memoria di esso venne rievocata dai nemici
di

Hughlrah

liffo

b.

Su'bah, quando era governatore di Kufah, ai tempi del ca.

'Umar.

173.

8.

un, 150.

al-MugliTrah

Su'bah, durante l'assedio di Ta'if, ud

b.

parlando con un

H.

a.

altro,

diceva

gli

come

alla

un Muzanita, che

presa della

citt,

ricor-

si

dasse di impossessarsi delle donne della famiglia Qarib, perch erano, di

donne della citt, quelle pi degne di essere catturate. Siffatto discorso non avendo piaciuto a al-Mughlrah (forse perch egli era parente di
quella famiglia), invit il Muzanita a lanciare mi dardo contro un Thaqa-

tutte le

fita,

che in quel

nita,

accettando

colpi

il

momento
il

era visibile sul ciglio delle mura. L'Arabo Muza-

consiglio, scagli la freccia,

Thaqafita. Questi era precisamente

Miligan,

il

quale, irritato dal

il

ma

sbagli

colpo,

famoso e temuto arciere

non
abu

tentativo del Muzanita, gli rispose senza in-

Quando al-Mughirah vide

dugio, e lo fer mortalmente.

il

riuscito

giusta la sua previsione, disse con ischerno al morente

"

il

suo artifizio

Cos imparerai a

donne di Ta"if . Il fatto si seppe,


'Awf
al-Muzani
and su tutte le furie, accusando ale 'Abdallah b. 'Amr b.
Mughirali di parteggiare con il nemico, e dicliiarando, che se non vi fosse
eccitare negli uomini la libidine per le

stato l'Islam, lo avrebbe

non

fare scandalo,

pore.

La memoria

regnava 'Umar,

il

ma
di

il

assassinato.

al-]\IughTrah

preg di tacere e di

lo

Muzanita non volle saperne, e men grande

questo episodio venne rievocata anni dopo,

quale messo in giorno del fatto, dichiar,

scal-

mentre

si dice,

che

al-

Mughirah fosse perci indegno di reggere un pubblico uffizio nell'impero


musulmano, e lo destitu dal governo di Kufah (Waqidi Wellh., 371).
Altro espediente, escogitato da Maometto per piegare la
150.

resistenza dei Thaqf, fu di bandire che ogni scliiavo,

dalla fortezza assediata e

si

una versione

diversa,

ma

quale fosse uscito

fosse unito ai inusulmani, sarebbe stato

Cosi almeno narra al-Waqidi:

in libert.

il

nel testo di ibn Ishaq

forse pi prossima al vero, perch,

messo

abbiamo

secondo que-

una diecina di schiavi fuggirono da Taif, e


vennero nel campo musulmano, ottenendo dal Profeta, in compenso della
diserzione, il dono della libert non appena si furono convertiti all'Islam.
al-Waqidi narra che i dieci schiavi (') fuggiti da Ta'if, venissero istruiti per
cura di alcuni Compagni nelle dottrine musulmane, e che la fuga di questi
primi fosse un grave colpo per i Thaqif: essi esercitarono dopo ci una
severa sorveglianza sui propri schiavi, e temendo un esodo di tutti gli
st'ultimo,

altri,

durante

1'

assedio,

impedirono con iTusure di grande rigore, che alcun altro fuggisse nel

campo musulmano.

Si vuole

che pi tardi, quando

Thaqf ebbero abbrac-

ciato r Isim, gli antichi padroni chiedessero al Profeta la restituzione degli


scliiavi fuggiti, e

al Profeta.

ma

che appunto al-Harith

Secondo al-Wqidi, due

ibn Ishaq afferma che

il

b.

soli

Kaladah, presentasse
furono

la

Profeta rispose con un rifiuto netto,

174.

domanda

restituiti ai loro padroni,

dicendo

8.

che

orano divenuti

schiavi

gli

Wellh.,

H.

a.

160, 151.

Dio (H

di

liberti

i s

a m,

Waqidi

874;

371).

Nota 1.
conservata memoria di alcuni tra questi schiavi fuggitici) abu Bakrah Nufay'
Masrub, che divenne uno dei buoni Compagni del Profeta e mori poi in Basrah; (2) al-Azraq, un
servo di al-HTirith b. Kaladah al-Mutatabbib, o il medico; questo servo era, si dice, il marito della
iamosa liberta di al-Harith, Sumayyah, madre del poi famoso Ziyad b. Ablhi [f 53. a. H.] e di Salamah b. al-Azraq (3) al-Munba'ith, un servo di 'Utliman b. 'Amir b. Mu'attib, che aveva prima
nome al-Mustaga', e Maometto glielo mut in al-Munba'ith (H i s a m, scolio a pag. 873,3, ult. voi. 200;
Q u t a y b a h, 131; cfr. Baliidzuri, 5R: al-Azraq il padre di quel celebre abu Nafi' b. al-Azraq
b.

al-lvhurigi, fondatore della setta feroce degli Azraqiti,

151.

nome

Maometto teneva presso

Mani', o Hit (o Hinb),

impotenti a giacere con

le

il

o al-Azariqah).

di se

il

servo di una sua cugina, per

quale era uno dei cosi detti

donne, o ermafroditi

(^).

Il

al-mukhannath,

Profeta

di entrare ed uscire nel suo gineceo, nella convinzione che

permetteva

gli

servo, per la

il

non annettesse importanza a quelle cose, che dilettano gU uomini, quando si trovano con una donna. Durante per l'assedio

sua costituzione

fisica,

Maometto

di T"if,

fece

una sgradevole scoperta: ud

cio

abi

Umayyah

b.

al-Mughirah,

lasciar sfuggire la bella

gli

"

diceva:

Badiyah bint Ghaylan

b.

Alla presa di Ta-if non

ti

Salamah al-Thaqafiyyah

(');

essa mostra sul ventre quattro pieghe e altre otto sul deretano
scie

sono tanto carnose, che quando sta seduta su di

Maometto rimase scandalizzato che

il

sapesse

servo

esse,

e a

un

pu

le

sue co-

cullarsi .

con tanta precisione

descrivere ed apprezzare le bellezze fisiche delle donne, e


lui

Mani',

con 'Abdallah

che, parlando con SliaUd b. al-Walid, oppure, secondo altri,


b.

servo

il

altro servo di pi mettere piede in casa sua,

non

ma

solo viet a

lo releg

anche

a (jramma, permettrendogli di ritornare a Madinah soltanto nei giorni di venerd per chiedere un poco di elemosina
L'esilio impostogli venne man(^).

tenuto, nonostante le sue preghiere, fino ai


solita aiTendevolezza, cedette alle pressioni, e

a Madinah e

dimorarvi

tempi di 'Uthman, che, con

permise al servo di far ritomo

(Waqidi Wellh.,

pag. 874,3, dell'ultimo volume 200;

cfr.

la

371-372;

Hisam,

anche Aghani,

II,

172,

scolio
lin.

3 e

segg., ove invece di (jarama detto al-Hima).

Nota

1.

Si dice che ai

tempi

di

Maometto

esistessero quattro servi, detti:

nomi erano:

Hidm, Mani',

al-mukhannath,

Unnah. Essi non


commisero mai alcun peccato grave di lussuria, ma erano noti per la loro estrema effeminatezza; si
tingevano le mani e
piedi come le donne, e si divertivano a giuocare a palla (? k u r g), giuoco, che gli
Arabi di quell'epoca consideravano come un segno di estrema effeminatezza, perch prediletto dalle
donne. Si narra che il califfo 'Umar vedesse una volta uno giuocare con un kurg ed esclamasse:
Se avessi visto qualcuno giuocare con quella roba ai tempi del Profeta, lo avrei esiliato da Madinah
(H i S S m, scolio a pagina 874,3, ult. voi. 200).
Nota 2.
Questa Badiyah bint Ghaylan era una donna nota per la sua eleganza e per la ricchezza dei suoi ornamenti muliebri. Essa, e al-Fari'ah bint 'Aqil, pas.savano per le due donne meglio
ossia impotenti al coito, oppure ermafroditi. I loro

Hit,

vestite ed ornate di T-if,

destavano la invidia delle loro eguali nelle altre citt. Ad esse si


nel paragrafo seguente. Badiyah bint Ghaylan era moglie di 'Ahd

allude in una tradizione, narrata

175.

8. a.

161-153

al-rahman
b.

b.

H.

'Awf, e madre di al-uwayrij'yah, la quale divenne moglie del tradizionista al-Miswar


di note a ibn Hism).

Makhramab (H i s m, 874; cfr. anche scolio ibid., a pag. 200 del volume
Nota 3. Altri dicono che il Profeta esiliasse il servo ermafrodito

a Eawdah Khg, e che


quando gli fecero osservare, come in quel sito il servo sarebbe morto di fame, gli concedesse il permesso di venire a Madinah il venerd ad elemosinare il necessario per vivere (Hisam, scolio a
pag. 874,3,

ult. voi. 200).

banu Thaqif non tardarono a scoprire che 1' ardore dei


musulmani andava decrescendo crebbero perci in insolenza, abu Mihgan
b, Habib b. 'Amr b. 'Umayr al-Tbaqaf, il valente arciere gi pi volte
152.

mura

menzionato, dall'alto delle

prese ora a svillaneggiare ed a umiliare

musulmani, chiamandoli schiavi di Maometto, e consigliando ad


camente di ritirarsi. A lui volle rispondere 'Umar, dicendo che
poi trovato

modo

il

di scovare la volpe dalla sua tana,

essi ironisi

prima che

sarebbe
si

pen-

abu Bakr lo dissuase per dal dire cose simili,


perch, aggiunse, al Profeta non era stata concessa la presa di Ta-if. 'Umar
corse da Maometto, ed ebbe da lui la conferma della ingrata notizia (Waqidi Wellh., 372).
Il Profeta infatti, quando ebbe constatato che la presa di
153.
sasse a battere in ritirata,

Ta-if,

dinanzi

cazioni,

era opera impossibile,

ritiro dalle

ed alla robustezza delle

alla tenacia degli abitanti,

mura

della citt.

si

La

persuase

opportunit

dell'

di

fortifi-

un pronto

che Maometto arrivasse

tradizione vuole

a questa conclusione in vari modi. Si narra che egli avesse un sogno rivelatore: gli parve cio

un gallo

dalla beccata di
il

di

vedere una tazza di crema rovesciata in terra


;

abu Bakr,

al

quale

Profeta

il

volle

narrare

come un ammonimento che il Profeta non avrebbe


banu Thaqif. Maometto si conferm quindi tanto pi nelle

sogno, lo interpret

domato

allora

sue idee di levare l'assedio, ritenendo vano ogni tentativo, perch Dio non

gU voleva concedere per ora


b.

Umayyah

b.

Maz'un,

quando

b.

Harithah

b.

il

Khuwaylah

bint

Haklm

al-Awqas al-Sulamiyyah, moglie di 'Uthmn

donna nota per

possesso della citt.

la

sua passione delle gale, preg Maometto

dono degli ornamenti e


delle gioie appartenenti alla bella e notissima Badiyah bint Ghaylan, o di
quelli posseduti da al-Fari'ah bint 'Aqll. A questa domanda, si vuole che
Maometto rispondesse " E se poi, o Khuwaylah, non ci venisse concesso
di sottomettere i Thaqif? . Khuwaylah, maravigliata della risposta, la and
che,

si

fosse impadronito di Ta-if, le facesse

a ripetere a 'Umar,

quale corse subito ad interrogare

il

averne la conferma. 'Umar domand:


sui
"

Thaqif?

"No

rispose

"

Non

Maometto.

lasciami dare l'ordine di ritirarsi!

credere

che Maometto ricevesse in

176.

Profeta e ad

stato concesso alcun potere

"

Allora

esclam 'Umar,

come Maometto
vorrebbe dunque

Cosi trovasi narrato

venisse alla decisione di levare l'assedio.


far

il

La tradizione
modo soprannaturale

la

notizia,

H.

8. a.

che

163-156.

ma

ora negata l'espugnazione di Ta'if,

gli

questa versione leggendaria,

'Umar

nella forma, nella quale ci giunta, permette di supporre che fosse


colui,

quale persuadesse Maometto

il

La

dell'inanit

dell'assedio,

indu-

Io

amara per
Maometto e per tutti i seguaci, che contavano di fare in T'if un lauto
bottino, ma la conAdnzione che ogni tentativo era vano, non fu merito
solo di 'I"^mar e del Profeta. Sappiamo infatti da un'altra tradizione che
dopo quindici giorni che i musulmani si trovavano sotto alle mura di Tsfif,
Maometto interrogasse l'astuto Nawfal b. Mu'awiyyah al-Du'ili e gli chiecesse a rinunziare all'impresa.

desse

necessit di ritirarsi fu molto

"

suo parere su quello che convenisse di fare.

il

rispose concisamente

andare, non

372-373;

ti

l'

Arabo,

fa alcun

Tabari,

male

"

Una

volpe nel buco

ma se la lasci
Waqidi Wellh.,

se tu la sorvegli, la prendi,

(Hiam, 873-874;

(^)

1672-1673).

I,

Nota 1.
Per la volpe s'intende Ta-if, la quale se tenuta in osservazione dal Profeta, gli sarebbe caduta in mano; se per preferiva di abbandonarla del tutto, non gli avrebbe arrecato verun
dauno.

154.

Secondo ibn Ishaq, l'ordine di battere

musulmani senza opposizione alcuna, anzi


omettendo ogni particolare, il modo, con cui
dai

sedio.

Non

cos al- Waqidi,

secondo

il

quale

il
i

la ritirata fu obbedito

testo di ibn

HiSam

sorvola,

musulmani levarono

musulmani, vivamente

1'

as-

dispia-

Maometto
per tentare un

centi di doversi ritirare, fecero grande chiasso. Alcuni vollero che


ritirasse l'ordine,

nuovo
mani,

assalto.
i

quali,

che alfine

pregando 'Umar

di intervenire, e insistendo

TJmar non volle per intercedere nel senso voluto dai musuldopo un nuovo e futile assalto, ritornarono con tante perdite,

rassegnarono a levare

si

tende e ad avviarsi verso

le

per attendere alla divisione delle spoglie di

373;

Hisam,
155.

pavano

tutti

ranah,

Hunayn (Waqidi "Wellh.,

372,

874).

amarezza nel

al-(ji

buoni musulmani provarono un senso di profonda

I veri e

lasciare le
i

mura

Compagni. Sa'd
trovava nelle

di T-if,

ma

(o Sa'id) b.

non

ai loro sentimenti

TJbayd

b.

Asld

b.

non pot

dei musulmani,

'Amr

parteci-

llag

b.

meno

al-Thaqafi, che

si

di esprimere

suo orgoglio per la valorosa e fortunata difesa dei suoi con-

il

file

sanguinei, e di esclamare in tono di giubilo

tinuer pure adesistere!

approvando
con onore!

le
.,.

'Uyaynah

b.

Hisn

parole del Thaqafita, aggiunse


Siffatte

neo-musulmano 'Amr

espressioni
b.

tanto

al-'As, il quale,

"

fare

cosi la nostra trib con-

al-Fazari, presente alla scena,


" S

certamente

con fama e

anti-musulmane non piacquero al

come uno

dei

Qurays, risentitosi

per l'umiliazione subita dalla propria stirpe per opera dei Thaqif, rimpro-

ver a 'Uyaynah

le

parole imprudenti

177.

"

Tu

lodi

nemici del Profeta di


23

8. a.

165-167.

Dio, e pure

nah,

" io

di Ta'if,

trovi qui per assisterlo contro di loro

ti

"

No

rispose 'Uyay-

sono venuto qui soltanto con Io scopo di procurarmi,


fanciulla Thaqafta e avere

una

razza birbona

874;

H.

Questa risposta

,,.

Waqidi Wellh.,

156.

da

lei

un

figlio

alla presa

Thaqf sono una

riferita al Profeta, lo fece ridere

(Hi sana,

373; Tabari, 1674).

L'assedio di Ta-if narrato con copiosi particolari anche nelle

Abulfeda, I, 162-164; Kbamis, II,


121-124; Halab, IH, 262-268; Caussin de Perceval, IH, 255-259;
Sprenger, IH, 329-333; Muir, TV, 144-147; MUer, I, 156-157;
Grimme, I, 146-147; Tabari Zotenberg, ITE, 152-154.

seguenti fonti: Athir,

203-305;

II,

Novero dei musulmani morti sotto

157.

Elenco di ihn Ishaq

Ta*if.

Sa'ld b. al-'As,

(1) Sa'id b.

Kh alid b. Sa'id [j 14. a. H.], si converti prima della presa di Makkali, e fu nominato
da Maometto ispettore dei mercati in Makkah dopo la conquista ^Hagar, II, 192, no. 5063;
AthIr Usd., II, 309;HisSm, 876).
fratello di

(2)

'Urfutah

(jrannab,

b.

h a 1 f del precedente, detto anche 'Urfutah b. Hubab al-Azdi, era confederato dei banu Umayyah (Hagar, II, 1131-1132, no. 9878; A th I r Usd., Ili, 402; Hisam, 875).
1

(3)

'Abdallah

b.

abi Bakr,
abu Bakr, fu

figlio del califfo

soltanto tre anni dopo nello


no. 8939

(4)

cfr. 11.

'Abdallah

b.

a.

abl

H.,

ferito all' assedio

Sawwal

di

Ta-if,

dell'anno 11. H.;

ma

mor,

(Hisam,

876;

per gli
cfr.

effetti della ferita,

Hagar,

II, 696-^97,

200).

(5

Umayyah

b.

al-Mughlrah,

apparteneva alla stirpe dei Maklizum di Makkah, ed era cognato del Profeta per via di sua sorella umm Salamah moglie di Maometto. Nato poco tempo dopo il Profeta, per molti anni osteggi
vivamente le nuove dottrine, distinguendosi fra i maggiori nemici di lui. Si converti alfine
poco tempo prima della presa di Makkah insieme con ab Sufyan b. al-Harith, e, grazie
all'intercessione della sorella umm Salamah, fu accolto benevolmente da Maometto, mentre questi
si avanzava su Makkah: l'incontro avvenne fra al-'Arg ed al-Suqya (Hagar, II, 680-683,
no. 0018; A th I r Usd., III, 118-119; Hisam, 875; cfr. 8. a. H. 64).
(5)

'Abdallah

b.

'Amir

Eabi ah,

b.

hallf

dei banu 'Adi, figlio di uno dei maggiori Compagni del Profeta:
mori ucciso da una freccia sotto le mura di Ta'if. Nello stesso giorno in cui egli cessava di
vivere, sua madre partoriva a suo padre un altro maschio, ed '.\mir b. Eabl'ah pose nome
'Abdallah anche al neonato, in memoria del figlio ucciso; per distinguere l'uno dall'altro, il
neonato venne chiamato 'Abdallah al-As^ar o il iuniore (Hagar, II, 799-800, no. 9145;
della trib degli 'Anz,

A th i r

Usd., in, 190;

(6) al-Sa-ib b.

a m, 876).

al-Harith b. Qays,

un Qurasita della stirpe dei banu Sahm, fu dei pi antichi musulmani, emigr in Abissinia;
alcuni per, sull'autorit di ibn Sihab al-Zuhri
[f 124. a. H.], sostengono che egli perisse alla
battaglia di al-Fihl nell'anno 13. H. (Hagar, II, 113, no. 3065; Athir Usd., II, 250;
i-

.^am, 876).

178,

H.

8. a.

(7)

'Abdallah

emigr in Abissinia,

HiSam,

(8)

ulayhah

875;

Thabit

b.

un Ansar

(Hagar,

cfr. 11. a.

ban Laytb

H., 255, no. l,A.).

Bakr (Hagar,

b.

I,

495, no. 1178;

Athir

Dsd.,

I,

293

Hiiim,

875).

al-{>idz\

banu Salamah, era stato presente

della famiglia dei


I,

38B, no. 8G8;

Athir Usd.,

(10) al-Harith b. Sahl,


un madinese dei banu Maziu
H i a m, 875).
(11)

conservano alcune poesie, con

'Abdallah,

b.

della stirpe dei

(9)

o di lui si

musulmani ad emigrare. Alcuni per aft'erraano che egli perisse


al-Tamamah, nell'U. a. H. (Hagar, II, 716-717, no. 8974; Atliir Usd., Ili,

incoraggiavano

alla battaglia di

189;

167-159.

al-IIiXnth b. Qays,

b.

fratello del precedente. Anch'egli,


le quali si

!^

al-Mimdzir

b.

b.

I,

220;

Hisam,

(Hagar,

al-Naggar

I,

al

grande convegno

di

'Aqabab

875).

572, no. 1416

A th I r

Usd.,

331

1,

'Abdallah,

al-Mundzir b. 'Abdallah b. Nawfal, oppure al-Mundzir b. 'Abdallah b. Quwal b. WaqS, della


stirpe madinese dei banu S'idah (Hagar, III, 944, no. 5081 e 5032; Athir Usd., IV, 418;
Hi s a m, 875).

(12)

abu Thabit Ruqaym


un madinese della
H i s m, 875)

b.

Thabit,

stirpe dei baniI-1-Aws

(Hagar,

I,

1065,

no. 2673;

Athir Usd.,

187;

II,

compagni di Maometto, dei quali


banu Layth (cfr. Tabari, HI, 2301-2302).

in tutto 12
dei

L'elenco di al-Waqidi leggermente diverso:

Umayyah, che

Sa'id b.

Hubab

.158.

7 Qurasiti, 4 Ansar, e

lo stesso del no.

del prec.

(2)

uno

(1) Sa'id b.

'Urfutah b.

al-

prec, no. 2 (3) Yazid b. Zama'ah b. al-Aswad,


che fu trascinato dal suo cavallo (ranah fin sotto le mura di Ta'if ed ivi
b.

Hablb,

cfr.

ucciso dai dardi dei Thaqif.

ma

di YazId,

con

Lo

stesso narrato

la differenza, che si

pone

il

fatto

da ibn Ishaq a proposito


alla battaglia di Hunayn,

138, no. 2). Nella lista di al-Waqidi i


numeri (4), (6), (7), (8), (9), (10) e (11) sono identici ai numeri (3), (6), (7),
(8) (9) e (10) del prec; il no. (5) 'Abdallah b. Umayyah b. al-Mughlrah, una leggiera modificazione del no. 4 del prec, e il (12) lo

invece che all'assedio di Ta'if

stesso del no.

11 del prec;

invece da al-Wqidi

Wellh.,

fra

(cfr.

il

no. 12 della Lista di

morti di

Hunayn

(cfr.

ibn

138,

Ishaq messo

no. 5)

373).

Convegno
159.

di al-Gi'rnah.

Levatosi dall'assedio di Ta'if,

il

Profeta pass per Dahna, Qarn

al-Manazil e Nakhlah prima di giungere in al-(ii'ranah. Durant.e

avvennero vari piccoU incidenti, che mette


scrivono

(Waqidi

modi

tenuti

da Maometto con
179.

il

il

cammino

conto di riunire qui, perch de-

suoi

Compagni. Mentre cavalcava

H.

8. a.

169 IGl.

da un Compagno, abu Ruhni al-Ghifari, il


quale inavvertitamente colpi la gamba del Profeta con la punta dello stivale, in modo da fargli male, e Maometto, ia un momento di stizza, batt abu
Euhra sul piede con la frusta. Il Compagno, turbato e temendo di aver comsul suo camelo, fu avvicinato

messo ima grave colpa, tent di nascondersi, e di non mostrarsi pi

al

un momento d'iramand a chiamare abu Rubra


e gli don alcune pecore, quale compenso per il colpo infertogli. Lo stesso
episodio viene anche narrato di ibn abI-1-Hadrad (Waqidi Wellh., 373-374).
commessa

Profeta; questi per pentitosi dell'azione


scibile impazienza, pi tardi, in

Il

Wellhausen aggiunge poi

Hadrad, da
farita

e gli

lui soppresso,

in

al-Gri'ranali,

(ibid.

nota

che

1)

nell' episodio

di

ibn

perch ripetizione del precedente relativo

abI-1-

al Grhi-

abu Ruhm, v' aggiunta una notizia degna di nota, che fra gli Aslam
Ansar di Madinah, non esistesse buon sangue. Con gli Emigrati gli

Aslam stavano invece in ottimi rapporti, e Maometto cerc sempre di tenerseli amici, come provato dalla tradizione sul trattato da lui concluso con
H. 23, 24, e 8.
Aslam, fu anche politica dei primi

loro

6.

(cfr.

a.

a.

H.

Proteggere e favorire

22).

CaHffi, e

sappiamo che

gli

ci riuscisse tanto

bene, che fu possibile ai medesimi, con l'appoggio degli Aslam, di contenere

Ansar in Madinah stessa.


abu Zur'ah al--uhani, avendo aiutato il Profeta in Qarn al 160.
Manazil a montare sul camelo, sali in groppa dietro di lui. Durante il

e atterrire gli

viaggio,

il

Profeta ripetutamente fece uso del bastone per stimolare

il

ca-

melo, ma, nel piccliiare la bestia dietro alle sue spalle, colpiva costantemente,

senza avvedersene,

il

Compagno abu

Zur'ah,

clic

Maometto accortosi
maltrattato abu Zur'ah, gli

tere qualsiasi lamento. Alfine

dolente di aver cos


di
il

120 pecore

(!).

cavaliere gi noto,

colui che

si

Suraqah

b.

(jru'Sam

si

astenne dall'emet-

quanto aveva

fece
si

fatto, e

dono in al-CriVanah
present al Profeta

(WelUiausen scrive (xa'sam), ossia

invano tentato di raggiungere ed arrestare

Fuga da Makkah a Madinah.

impedirgh di accedere vicino a Maometto,


riusci, e pot,

di

Nella marcia verso al-i'ranah,

dice abbia

feta durante la

per

I cavalieri

ma

il

Pro-

madinesi vollero

Suraqah tanto fece che

vi

con la dicliiarazione di essere musulmano, e di aver pagato

la tassa in bestiame, ottenere un'udienza,

ed avere con Maometto la con-

Aslam che ferm pure il


Profeta durante il cammino, e che gli offr in omaggio alcune pecore.
Maometto in aKxi'ranah don cento pecore (Waqidi Wellh., 374-375;
labari, I, 1683).

versazione, che agognava.

un arabo

degli

In al-Cri'rnah ebbe luogo alfine la tanto sospirata divisione


161.
della preda di Hunayn, per la quale tutti i pi sfrenati appetiti erano destati

io.

8. a. H.

ed acuiti dal ritardo.

bottino di i;Iunayn era forse

Il

pioso di quanti fossero

maggiore era anche


dividere.

La

161, 162.

il

il

pi grande, e

ciliare in che

un parapiglia sorse
sciplinati,

qua

modo

si

il

certo

nelle quali

Mao-

proprio prestigio e farsi ob-

svolgessero le cose. Secondo ibn Ishaq

alla fine della divisione;

Beduini divennero tanto indi-

da destare un vero e proprio tumulto:

il

Profeta fu travolto in

un albero con

e in l dalla folla, e alfine sospinto contro

rate:

ma

tradizione parca di notizie su quanto avvenne,

metto, con grande difficolt, pot conservare

Non

pi co-

mai caduti nelle mani di Maometto, ma altrettanto


numero delle persone, fra le quali la preda si doveva

in ogni caso, che accaddero scene disgustose di violenza,

bedire.

il

le vesti lace-

Beduini cliiedevano la divisione dei cameli e delle pecore, e Mao-

metto dovette protestare nel

modo

pi solenne, che non aveva ritenuto nem-

un camelo. ibn Ishaq afferma che l'incidente avvenne dopo che i prigionieri erano stati restituiti ai Hawazin,
ma prima che si procedesse alla divisione dei bestiami (H i s a m, 880
Tabari, I, 1679-1680).
Quest'ultima versione non combina affatto con quella di al-Waqidi, presso
il quale l'ordine invertito
ma, se non erro, con maggiore verosimiglianza.

meno un

ciuffo di peli dal dorso di

Gri

prima

di

arrivare in al-(ji'ranah, cosi narra al-Waqidi,

Beduini

in-

cominciarono a mostrarsi molto indiscipHnati nelle domande, e in aWji'ranah


giunsero fino al punto di circondare
dalle spalle, sospingendolo contro

Profeta,

il

un albero di

e strappargli

samurah

il

mantello

(cosi detto spino

Maometto si mise a gridare: " Ridatemi il mio mantello! Ridatemi il mio mantello Se tutti questi cespugli fossero altrettanti cameli, li
dividerei tutti fra voi voi non dovete ritenermi n avido, n poco generoso,
egiziano).

u violatore di parola!

un

Alla partizione stessa poi del bottino egli strapp

ciuffo di lana dal dorso di

tanto oserei prendere per

prendo, e perfino
162.

Ishaq, perch

il

me: tranne

il

e grid ai presenti

versione di

"

Nemmeno

che mi spetta, nulla mi

quinto,

quinto ritorna poi tutto a voi!

La
il

un camelo,

(Waqidi Wellh.,

375).

al-Waqidi non combina con quella di ibn

primo dice chiaramente, che Maometto, in attesa sempre

di un'ambasciata dei

Hawazin, rimettesse

la divisione dei

prigionieri all'ul-

timo momento, ossia a dopo quella dei bestiami. Egli pone quindi la scena
di violenza nel principio della
il

momento

divisione. In

ogni caso ha poca importanza

preciso di questo violente tumulto, che tradisce tutta

avidit dei Beduini

"

musulmani

.,

bench

la tradizione

non

si

l'

irruente

spieghi con

chiarezza sui motivi del medesimo, facile intuirne le ragioni, principale fra
tutte,

il

sospetto che

il

Profeta non fosse del tutto onesto ed imparziale nel

fare la partizione, e la speranza nutrita dai pi irrequieti

181.

che,

levando un

8.

162, 163.

H.

a.

grande baccano, e intimorendo il Profeta, avrebbero ottenuto una porzione


maggiore, a danno di altri pi tranquilli. probabile che la divisione di tanto
bottino, fra una turba cos grande, fosse un compito molto difficile ad ese-

modo

guire in

mancava

ordinato e giusto

era ancora nella sua infanzia,

lo Stato

del tutto la classe dei pubblici uffiziali

zione del dividere era quindi fatta alla buona, e con

Da

di approssimazione.

Maometto ebbe
protezione a ridosso di un
turbe con

le

momento

lacerati

certa
il

l'opera-

larghezza

subito tumulto,

che indossava, e dov cercare

vestiti

Maometto era per uomo nato per domi-

albero.

gesto, con la voce e

il

una

ci forse timori e sospetti, e quindi

nel quale

nare

contabili;

dei

con

la parola

appena superato

pi critico, seppe di nuovo farsi valere, e ottenere

il

il

dovuto rispetto

per le sue decisioni.

163.

Hunayn,

Abbiamo

ossia a circa

infinit di pecore

(si

gi detto altrove, a quanto

ammontasse

il

bottino di

6000 tra donne e bambini, a 24,000 cameli e ad una

noti

nessun cavallo

Mentre durava

!).

l'assedio di T-if,

per ordine di Maometto, erano stati costruiti in al-(jri*r5nah alcuni ricoveri


in legno (h a z a
del sole.

recato a

Busr

per proteggere

i r)

le

donne e

donne

prigionieri

secondo la tradizione,

massimi riguardi

il

riconsegna ai Hawazin.

ch

Non

Non

Maometto,

le

era

Profeta volle che fossero usati

le

donne

Hawazin un

donne che aveva

in

mano,

intatte fino al giorno della


il

suo disegno, per-

la loro

quota di donne.

pot per mettere in atto tutto

Compagni reclamavano rumorosamente anche


tutte queste erano della stirpe dei

si

per coprire o ve-

egli sperava di ottenere dai

Profeta avrebbe desiderato di lasciare

il

di

e vi aveva comperato stoffa sufficiente

qualche atto di sottomissione, in compenso di tutte


e

bambini dai raggi cocenti

Sufyan al-Khuza'i, parimenti per ordine

Makkah

stire tutte le

verso

b.

Hawazin, sicch Maometto pot con-

Compagni, distribuendo fra loro alcune prigioniere, gi fin dal giorno di Hunayn. Sappiamo infatti che gi in
Hunayn il Profeta donasse agli Emigrati e ad alcuni Qurays un certo numero
di esse: fra questi sono menzionati: 'Abd al-ralimn b. 'Awf, Safwan b.
tentare alcuni pi impazienti o pi diletti

Umayyah,

donna datagli aveva nome Raytah), 'Uthmau


Zaynab, la quale per non gli permise di gia-

'Ali b. ab Tlib (la

una certa
*Umar b. al-Khattab,

b. 'Affan (ebbe

cerecon

Waqqas,

lei),

alju

(jrubayr b.

'Ubaydah, al-Zubayr ed

altri

Mut'im, Talhah,
(^).

'Umar cede

Sa'd
la

b.

donna

abl
al

proprio figlio 'Abdallah. Molte tra queste donne furono poi restituite ai loro
antichi padroni, mariti, padi o parenti,
agli amplessi dei vincitori

ma

qu.asi tutte

(Waqidi Wellh.,

375;

dovettero soggiacere

Tabari,

1,1076-1677).

Nota 1.
Se possiamo accettare come autentica la precedente lista di nomi, essa d molto
lume, non solo sulle condizioni morali del tempo, ma anche sul sistema politico di Maometto. Innanzi

182.

8. a.

H.

16, 164.

il fatto, notato giustamente dal


u i r (IV, 149), che il Profeta fa dono di schiave giopadre di una delle sue mogli, ed ai mariti di due sue figlie. Ci denota ancora una volta il poco
conto, in cui era tenuta la donna in quei tempi, e quanto indifl'erenti fossero perfino i padri alla natura
dei rapporti fra le proprie figlie maritate e i generi. 11 secondo punto degno di nota l' inclusione

abbiamo

tutto

vani

al

pagano (Safvvan h. Umayj'ah non aveva. ancora abbracciato l'IslFim) nella lista dei priultimo rileviamo che questi privilegiati apparentemente violarono le severe prescrizioni
ii,
ossia di attendere che la donna avesse avuto le sue mestruazioni per assicurarsi che

perfino di un
vilegiati.

Da

dell'

b r

t i

non fosse incinta

qualchedun

di

Questi stessi uomini

altro.

come

pero, e passarono oi posteri

campioni

furono poi quelli

che costruirono l'im-

Maometto sapeva accortamente

di tutte le virt.

chiu-

dere un occhio sulle debolezze dei suoi seguaci, quando le circostanze lo esigevano.

164.

Maometto

donno prigioniere

dolio

era prefisso di risparmiare alla maggior parte

si

supremo oltraggio di cadere nelle braccia dei vinperch aspettava sempre V arrivo dell' ambasciata dei Hawzin per

citori,

trattare

il

riscatto dei prigionieri. I

il

Hawazin tardarono per a

presentarsi

e Maometto, giungendo in al-(jri'ranah, dov per necessit procedere alla di-

ma

\asione del bottino,

con

scopo sempre di guadagnare tempo, cominci

lo

La

dalla divisione dei bestiami tentando di tirare per le lunghe.

Maometto intravide

del bottino era tale, che

a
se

almeno

alla sua fede,

specialmente in vista di sedurre

un poco

di saziare

all'

con

all'

quinto che

avide brame

le

operazione del dividere, e innanzi

Egli ebbe

appoggio dei quali teneva


di

atti

di

generosit,

tutti

sperava di
poi

indurli

Maometto

)uona grazia alla riconsegna delle donne prigioniere.


vegli

il

sua causa politica.

alla

Qurays,

sovra a ogni altro. Allo stesso tempo,


calmare,

con

animi di molti e di lare molti convertiti,

lui spettava, di raddolcire gli

non proprio

la possibilit,

quantit

con

stesso sor-

a s fece riunire tutti

gli ar-

campo nemico, abu Sufyn vedendo tutto


quel metallo prezioso ammucchiato davanti al Profeta, esclam: " Tu sei
oggi il pi ricco dei Quj-aj^s, regalami qualche cosa dei tuoi beni Maogenti che erano stati trovati nel

metto

dono

gli fece

Sufyn rinnov

la

40 oncie d'argento e

di

domanda

per

due

suoi

di

100 cameli. Incoraggito abu

fi^gli

Yazid e Mu'wiyyah,

n'ebbe per ognuno di essi anche 40 oncie d' argento e


b.

Hizin,

il

capo dei banu Asad, ottenne a

condo ibn Ishaq, 100 cameli,

mai

soddisfatto, chiedeva

mande per

ingraziarsi

sua eccessiva avidit,

il

sempre di pi

il

mano

poi la seguente

al-Nudayr

b.

lista

di

Hrith

b.

Kaladah.

(2)

b.

Usayd

manc

alle do-

di rimproverargli la

superiore (ossia

persone

al-Hrith, fratello di

aveva anche nome al-Hrith

se-

quella

che

inferiore (quella cio che riceve).

Profeta, oltre a quello che pot spettare loro,


(1)

per regalo,

pur cedendo

Profeta

potente Quraita, non

mano

modo

Hakm

secondo al-Wqidi invece, 300 cameli, perch

e di dirgli che la

dona) era migliore della

Abbiamo

e,

questo

100 cameli.

al-Hrith
b.

b.

Hrithah,

188.

come

che ricevettero regali dal


parte legittima del bottino

al-Nadr,

ebbe 100 cameli: egli

Kaladah, oppure Nusayr


100 cameli.

(3)

al-*

Ala

b. al-

h.

-a-

8.

164, 165.

H.

a.

secondo al-Waqidi, 50, secondo ibn Ishaq, 100 cameli.

riyah,

Makhra-

(4)

Nawfal al-Zuhri, 50 cameli. (5) al-Harith b. Hisam, 100 cameli.


50 cameli. (7) Safwan b. Umayyah, 100 cameli altrove
(6) Sa'id b. Yarbu',
per (Waqidi Wellb., 345) detto ch'egli ricevesse una quantit molto

mah

b.

maggiore

di

core

78).

(cfr.

con

al-SahiT,

vale a dire tutta una valle piena di cameli e di pe-

animali,

Qays

(8)
l'

100 cameli

b. 'Adi,

aggiunta che

si

ibn Ishaq gli d invece

intende 'Adi

b.

Qays,

dice

che

'Uthman b. Wahb, 50 cameli. (10) Suhayl


Huwaytib b. 'Abd al-'Uzza, 100 cameli. (12) Hism

nome
rice-

vesse soli 50 cameli. (9)

b.

'Amr,

100 cameli. (11)

b.

'Amr,

50 cameli.
Molti

altri

ma in

Qurays ricevettero doni dal Profeta,

quantit minori.

Tra Beduini, che ebbero doni vistosi, sono menzionati: (13) al-Aqra' b. Habis
al-Tamlmi, (14) 'Uyaynah b. Badr (o Hisn) e (15) Mlik b. 'Awf, ognuno ricei

vendo 100 cameli.

(16)

'Abbs

b.

Mirdas al-Sulami, soltanto 4 cameli; molto

scontento del dono esiguo, compose sull'argomento alcuni versi di satira, che

abu Bakr ud e ripet

uno

al Profeta; questi cliiamto

dei versi per rimproverargliene

metro, invertendo

ma

nel recitarlo storpi

abu Bakr g' indicasse che errava e


modo. Maometto non arriv a capire (forse finse

le parole,

sognava dirlo in un altro

contenuto

il

'Abbs tent di citargli

e bench

il

bi-

di

non capire, cfr. 1. a. H., 34) la differenza, talch costrinse abu Bakr ad esclamare " Per quanto tu mi sia caro, non sei un gi cantore, n un recitatore,
rawiyah, ed anche non ti conviene! (Qnr'n, xxxvi, 69). Maometto alfine
si lasci indurre ad aumentare il dono a 'Abbs, per tagliargli la lingua, come
:

disse scherzosamente, e ordin che gli venissero consegnati

meli.
b.

Fra

Wahb

'Uthman
dano fra

50 (opp. 100) ca-

Qurays, che ricevettero doni, ibn Ishaq menziona anche (17) 'Umayr

manca nella Lista di al-Wqidi, il quale ha invece


Wahb, (cfr. il prec. no. 9) nel resto i due tradizionisti concorloro (Hism, 880-882; Wqidi Wellh., 375-376; Tabari, I,
al-(jumahi, che
b.

1679-1681).

165.

Nel testo di ibn Hism troviamo anche un' altra

sone, che ricevettero regali nel giorno di al-(xi'riiah

ibn Him, non per

il

lista di per-

essa per venuta a

tramite consueto di ibn Ishq, sibbene da un'autorit non

nominata, che pretendeva averla appresa dal celebre tradizionista al-Zuhri


(1)

abu Sufyn

Asld

b.

Harb;

(2)

Tallq

b.

Sufyn

b.

Umayyah;

(3)

Khlid

b.

Saybah b. 'Uthman b. Talhah; (5) abu-1-Sanbil b. Ba'kak b. al-Hrith b. 'Umaylah; (6) 'Ikrimah b. 'Amir b. Hsim h. 'Abd Manf
(7) Zuhayr b. abi Umaj^yah b. al-Mughirah
(8) al-Hrith b. Hism b. alMaghirah; (9) KJiUd b. Hism b. al-MughTrah; (10) Hisam b. al-Walld
b. al-Mughirah; (11) Sufyn b. 'Abd al-Asad b. 'Abdallah b. 'Umar b. Makhb.

abi-l-Ts; (4)

184.

8.

zOm;

a.

(12) al-Sa-ib b. al-Sab b. 'A-idz b.

b.

Haiithah

b.

Umayyah

Wahb

Nadlali

b.

(14)

Khalaf

b.

(16)

abu

(jrahm

Uhayhah

ss 166 167.

H.

'Abdallah

Hudzayfah
b.

Mutf

(13)

b.

Umayyah

b.

(Ibanim

b.

(15)

Safwan

(17)

'Umayr

Khalaf

al-Aswad

Hudzafah (19) Huwaytib b. 'Abd


al-'Uzza b. abi Qays
(20) Hiam b. 'Amr b. Eabfah b. al-Harith b. Hubayb
(22) 'Alqamah b.
(21) Nawfal b. ^lu awiyyah b. 'Unvah b. Sakhr b. Razn
TTlathah b. 'Awf b. al-Ahwas
(23) Labd b. Rabi ah b. MaHk b. (>a far
b. Kilab
(24) Ivhalid b. Hawdzah b. llablah b. 'Amr b. 'Amir b. Eablah
(26) Malik b. 'Awf b. Sa d
(25) Harnialah b. Hawdzah b. RabT ah b. 'Amr
b. Yarbu'
(27) 'Abbas b. Mirdas b. abl 'Amir
(28) 'Uyaynah b. Hisn b.
Hudzayfah b. Badr, al-Fazari (29) al-Aqra' b. Habis b. Iqal (Hisam, 882b.

Khalaf: (18) 'Adi

b.

b.

Qays

b.

Hagar,

883;

ba bum

II,

anche

(')

598, no. 8782, annovera fra gli

Tulayq

(30)

Sufyan

b.

b.

al-mu'allafah qui li-

Umayyah

b.

'Abd ams).

Nota 1.
Tutti questi ragguardevoli pagani che Maometto indusse a divenire musulmani, colmandoli di doni e di favori, sono rimasti famosi nella storia dell' Islam sotto il nome genei'ico di a 1mu'allafah qulubahum, o anche semplicemente di a I-m u"a Ila f ah, ossia coloro, i cuori dei
quali erano stati guadagnati con doni. Tale espressione usata gi nel Qur-an, ix, 60, a proposito
appunto di questi convertiti a forza di doni (Tabari, I, 1679; cfr. M u i r, IV, 154-155; De Goeje,
Mmoire sur la Conqute de la Syre, 51).

Uno

Compagni del Profeta, quando ^'ide fare tanti


doni a persone che notoriamente non credevano nell'Islam, si volse rnara" Tu hai regalato cento cameU a 'Uyaynah
\'igliato a Maometto e gli disse
166.

dei

e altrettanti

Damii
di

,,.

a al-Aqra',

Gli rispose

Muhammad,

il

(ru'ayl

ma

hai lasciato in disparte (xu'ayl

Profeta:

"

migliore

(ta-allaftuhuma)

doni

Suraqah

al-

Per Colui nelle mani del quale sta l'anima


di

tutti gli

sono pari a 'Uyaynah e a al-Aqra',

tutti

b.

aflBnch

ma

io

altri
li

sulla

terra.

ho coperti entrambi di

divengano buoni musulmani,

ho j&ducia completa nella fede di (xu'ayl

altri

Grli

(Hisam, 883

mentre

Tabari,

I,

1681-1682).

167.

Donde

pigliasse

Maometto, dice al-Waqidi,

gente, questione discussa. L' opinione pi

degna

doni per tanta

di fede eh' egli

pre-

li

levasse dal quinto; altri dicono per che provenissero dall'avanzo, fari' ah,

da quello che rimase in pi dopo terminata la divisione,


questa fosse avvenuta con matematica esattezza, avrebbe dovuto

del bottino
e che se
essere

(^)

(ossia

compreso nei

lotti distribuiti)

(Waqidi Wellh.,

376).

Nota 1. Se mettiamo queste parole in confronto con la tradizione, che narra come Maometto
malmenato e maltrattato dalle turbe durante la divisione del bottino, non difficile arrivare

venisse

alla conclusione, che

Maometto, giovandosi della mole ingente del bottino,

e consapevole cbe

nessun

controllo fosse possibile per la divisione regolare di tanta roba, agisse un poco arbitrariamente, e fosse
forse un po' troppo generoso della roba altrui. Maometto sentiva oramai di essere tanto potente da non

temere pi molto i momentanei impeti di irritazione popolare, bench le notizie precedenti, nonch quelle
che seguono, dimostrano come in questa circostanza le azioni arbitrarie del Profeta destassero vivis-

185.

S4

8.

167-169.

H.

a.

sime criticlie e veri scoppi tumiiltuosi di malcontento popolare. La tradizione naturalmente reticente su questo punto, ma le notizie che d sono sufficienti per dimostrare che Maometto offendesse ed irritasse molta gente, per la brama di allargare ancora pi le basi del suo potere, attirando
a s quelli clie erano stati suoi accaniti nemici, fino, si pu dire, a quel giorno stesso.

168.

Tanti doni, prodigati a pagani, a preferenza dei musulmani,

Maometto trovarono
suo operato. Si dice che un

suscitarono vivace malcontento, e molti oppositori di

agevolmente validi argomenti per sindacare

munafiq

il

o ipocrita, e precisamente Mu'attib

la sua opinione, che

"

con quei doni non

si

b.

Qusayr al-'Amri, esprimesse

cercava di vedere gi Dio

Mao-

metto rimase molto turbato da questa accusa di motivi puramente mondani,

ma

poi

calm, esclamando ohe Mos aveva avuto a soffrire ingiurie anche

si

(Waqidi Wellh., 377).


169. conservata a questo

peggiori

proposito

terpolata e modificata da influenze posteriori,

fondamento

una

di vero, e costituisce

riferita.

La

che, siccome deve avere

(cfr.

Compagno

uno

lui si

il

ben noto Dzu-1-KLu-

narra che mentre Maometto stava seduto in

e assisteva in persona

al-(ji'ranah,

dei

califfo 'Ali nel 37. a. H.,

il

del Profeta, ossia precisamente

waysarah al-Tamuni. Di

un

37. a. H.), merita di essere qui

quali presero le armi contro

in-

arguta di eccessi Kha-

tradizione, alla quale alludiamo, sorta dal fatto che

capi Kharigiti,

era un

ma

satira fina ed

dalla battaglia di Siftn in poi

riglti,

una tradizione certamente

alla distribuzione delle spoglie, permet-

tendo alla gente, che passava, di prendere l'argento ammucchiato nel manavvicin al Profeta

tello di Bilal, si

criticando

feta:

"

modo, con

il

il

detto Dzu-l-Khuwaysarah al-Tamimi,

il

quale facevasi la distribuzione, disse al Pro-

Io ho visto quello che tu hai fatto oggi!

ne pensi?

chiese

Maometto;

Profeta di Dio!

Sii giusto!

Maometto, vivamente

momento

esclam irato

al cospetto di tanti malcontenti,

pu esserlo?

scatt dal posto suo e

voleva

lo

ferm

e disse

fronto con le
vostri

"

il

digiuni sembreranno

la

Un

ac-

ed

tagliare

modo

da questa

Guai a te Se io non sono


'Umar (come al solito!)

Secondo

Lascialo stare

preghiere e con

offeso

tanta importanza,

di
"

la tradizione,

permetteva di criticare in quel

Ebbene: che cosa

"

trovo che tu non hai agito giustamente...

"

cusa lanciatagli pubblicamente in un

giusto, chi altri

capo all'arabo insolente, che

condotta del Profeta

ma

Maonaetto

giorno egli trover seguaci

digiuni di quelli,

le

vostre

ben poca cosa. Leggeranno

il

si

in con-

preghiere e

Qur-an a bassa

voce, senza sforzare troppo la gola. Essi entreranno talmente addentro alle

questioni

religiose,

che verranno

fuori

dall' altra

parte,

come

la freccia,

che traversa da banda a banda l'oggetto che colpisce, e passa oltre con
tanto impeto
traversato,

da non portare con

s traccia

alcuna di quello che ha

at-

uscendo senza macchia di sangue o di sozzura. Essi poi mo-

18C.

8. a.

veraiino in guerra

uomo

come

del quale

come un pezzo di carne che


376-377; Tabari, I, 1682).
Nota

i(i9-i7i.

=?

contro una parte dei musulmani, e fra loro esister un

una mano

nero,

H.

una donna,

quella di

palpita (') (Hi

Waqidi

sam, 884;

discorso profetico messo in bocca al Profeta,

una

e V altra

Wellh.,

mordace e vera degli


una nuova specie di
religione, che ben poco aveva che vedere con la religione di Maometto. Tale almeno il senso della
similitudine ironica della freccia. La mia versione una fusione delle due diverse di ibn Isbaq e di
al-Waqidi. Il primo, come al solito, pi breve e pi verosimile n ha l'ultimo periodo di senso molto
oscuro. Sar forse un'allusione a qualche difetto o a qualche incidente speciale avvenuto ad uno
dei capi Kharigiti, che si batterono a Nahrawan contro 'Ali nel 37. a. H. La tradizione ha certamente una base di vero: perch conserva la memoria del sospetto di molti Arabi presenti alla divisione delle prede in al-i'riinah, che Maometto cio non agisse onestamente, e favorisse alcuni a danno
di altri. Questo argomento doloroso, che riviene a galla in tante diverse tradizioni, una prova innegabile, come in quei giorni gli animi fossero tanto accesi per questo sospetto, che la memoria dell'accustt, forse non del tutto ingiustilicata, ha potuto resistere a tutto 11 lavoro di correzione , al quale
In una nota martradizionisti sottoposero i ricordi del Profeta, prima di tramandarli ai posteri.
1.

Il

eccessi dei KhilrigTti,

quali esagerando

critica

principi e lo spirito dell' Islam, crearono

Hisam troviamo

seguente schiarimento: il vero nome di Dzii-l-Khuway.sarah


era Hurqs b. Zuhayr al-Sa'di, apparteneva ai Sa'd TamTm, e si distinse grandemente nelle guerre
contro i Persiani nell"Iraq, ai tempi del califfo 'limar. Egli per non si deve confondere con Dzii-lThadiyyah, che fu ucciso da 'Ali in al- Nahrawan (Hisam, scolio 884,6, ult. voi. 202).
ginale al testo di ibn

170.

Il

computo

Maometto, da Zayd

il

dei guerrieri e della preda fu fatto, per ordine di

quando si fece il conto e il raffronto della


roba e delle persone, fra le quali si doveva dividere, si fiss che ogni uomo
dovesse avere per parte sua 4 cameli, o 40 pecore, ed i cavalieri tre volte
tanto (Waqidi Wellh., 377; Tabari, I, 1685). La divisione materiale
b.

Thabit, e

(W a q i d i

roba fu curata e diretta da abu Hudzayfah al-'Adawi

della

Wellh.,

379).

171.
sperato che

Tirando in lungo con tutte queste opei-azioni, Maometto

aveva

banu Hawazin sarebbero giunti in tempo al campo per chiedere la restituzione delle donne e dei bambini, prima che se ne facesse
la partizione. I Hawazin invece tardarono tanto, che Maometto, cedendo
i

all'impazienza dei suoi, dov di\ddere anche

molto

Profeta,

il

perch sperava

come premio

offrendo

la

restituzione

questo addolor

conversione

donne

delle

dei

della trib,

bambini.

banu Sa'd

b.

primi anni della sua vita

Egli

in

uno

Bakr,

egli

stirpe, perch, si dice,

precisamente fra

era stato allattato, ed aveva passato

prigionieri:

ottenere la

di

aveva poi una debolezza speciale per quella


dei rami della medesima,

(cfr.

Intro-

duzione 125). Quando giunse alfine la commissione dei Hawazin, le donne


erano gi date ai vincitori. Uno dei quattordici ambasciatori Hawazin era

uno

zio

di

latte

del

Profeta,

per

nome abu Burqan,

quando

sent a Maometto, rivolgendogli la parola a pr' dei prigionieri,


gli rispose:

divsi .

"

Vi ho attesi a lungo invano, ed ora

Hawazin annunziarono a Maometto che


187.

pi-igionieii

il

si

pre-

Profeta

sono

stati

tutta la trib aveva ab-

8. a.

171.

bracciato

uno degli

l'Islam Q, e

commuovere

il

H.

abu Surad Zuhayr

oratori,

Profeta, insist sul fatto che fra

prigionieri v'erano molte

"

parenti di latte, cugine e nipoti dello stesso Profeta.


lattato

" sia il

continu l'Arabo,

Sui'ad, per

b.

Se noi avessimo

principe gbassanida

al-Harith

b."

al-

abl

Lakhmida al-Nu'mSn b. al-Mundzir, e se questi si fossero trovati nella tua condizione, noi ci saremmo rimessi del tutto al loro arbitrio
e alla loro grazia . Con queste parole l'Arabo voleva fare un paragone che
amir,

sia il

sospingesse

Profeta ad agire con la nota prodigalit di quei due principi

il

arabi. Incoixdnciarono allora le

trattative:

ma

tuzione non solo della roba,

Hawazin

pretesero

la

restitu-

anche dei prigionieri. Maometto dichiar

ambedue le cose, e che dovessero


Hawazin dopo qualche resistenza accon-

nettamente, che egli non poteva concedere


scegliere fra le

donne o

la roba. I

sentirono a contentarsi delle sole donne e dei bambini. Ci convenuto Mao-

metto dispose, che siccome

erano gi di^si fra

prigionieri

nuovi pa-

droni, l'unica via ancora aperta per ottenerne la restituzione, era di chiederla

come favore

ai vincitori.

al cospetto di tutti

mise di dare tutto

fedeli,

i
il

La domanda doveva
dopo

essere presentata al Profeta

la preghiera di mezzod, e

Noi preghiamo

"

parola in nostro favore presso

il

alzarono e volgendosi

si

Profeta di Dio di mettere una buona

musulmani, e preghiamo parimenti

sulmani di porre una buona parola in nostro favore presso

Maometto

Si alz allora

nome

stessa dichiarazione fecero

alla

il

Madinesi,

duini la proposta restituzione incontr molta resistenza, e

come

in

b.

sorte,

al-Aqra'

b.

rare che chi

il

Profeta fu costretto ad arringare

non voleva

rimborsato in ragione di
%dsione di bottino.

restituire
sei

ma

si

banu

gratuitamente

alle

presso

Hisn,

b.

Dopo molte

le turbe, e

a dichia-

prigionieri sarebbe stato

trattative e proteste,

poste in librti e ridate alla trib.

Una

le

donne avute

cameli per ogni prigioniero, alla prossima

tarono alla promessa del Profeta, e tutte

Be-

dov discutere

Habis, 'Uyaynah

Mirdas non vollero ad alcun costo rinunziare


ed alfine

dei

sua quota di prigionieri. La

anche gU Emigrati e

e trattare a lungo. Alcuni,

mu-

Profeta di Dio

famigha sua

proprio e della

'Abd al-Muttalib, dichiar di rinmiziare

'Abbas

pro-

suo appoggio in loro favore. Alla riunione di mezzod,

terminate le preghiere, gli ambasciatori Hawazin


ai presenti, dissero

Maometto

donne

Beduini alfine
dei

si

di-

adat-

Hawazin vennero

sola donna, quella che era toccata

Waqqas, non volle ritornare nella trib e opt di


rimanere presso il suo nuovo signore. al-Waqidi aggiunge che la maggior
parte delle prigioniere ritornarono a casa dopo essere state nelle braccia dei
musulmani, e ben poche soltanto ritornarono intatte (Waqidi Wellh., ;575,
in sorte a Sa'd b. abi

377-378, 379;

Tabari,

I,

1675-1G76).

188.

H.

8. a.

171, 172.

La tradizione vorrebbe far credere che gli ambasciatori dei Hawazin si presentasNota 1.
sero al Profeta, annunziandogli l'avvenuta conversione di tutta la trib, e chiedendo la restituzione delle
donne, come un compenso per questa spontanea sottomissione, perch convertirsi all' Islam era allora
di sottomissione politica al Profeta. Tale versione assai improbabile e inverosimile.
essere invece che Maometto, durante l'assedio di T-if, mandasse segretamente ad avvertire i Hawazin che egli era disposto a trattare la restituzione delle donne, se la trib abbracciava l'Islam, e
ohe gli ambasciatori venissero in al-Gi'ranah con proposte concrete in questo senso. Non credo per

un sinonimo

Pu

ohe

essi si dichiarassero

restituire le donne.

esser sicuri di

musulmani prima

un lauto compenso per

Mi pare

Maometto avrebbe potuto e voluto


da concedere una cosa prima di

di essersi assicurati che

Gli Arabi sono troppo semiticamente mercanti


la concessione,

che

si

apprestano a

fare.

insistere in questo punto sulla natura di

una conversione all'Islam,


non poteva essere in alcun modo sincera: fu una conversione imposta da una necessit imperiosa: fu un atto di pura sottomissione politica, con il quale
i Hawizin diventavano musulmani di nome, ma in realt soltanto dipendenti e contribuenti effettivi
del Profeta. Oramai il movimento musulmano ha mutato completamente aspetto: non pi un'aspirazione verso un ordine morale superiore, meglio soddisfacente ai bisogni dell'animo, ma un semplice
atto di opportunismo politico, compiuto con il solo intento di fruire dei vantaggi dati dal nuovo ordine
di cose, inaugurato da Maometto in Arabia.
infine superfluo

la quale, nelle condizioni nelle quali era fatta,

172.

Mentre trattava con

dove fosse fuggito

volle sapere

il

gli

ambasciatori dei Hawzin, Maometto

loro antico capo, Malik b.

'Awf

al-Nasri, e

saputo che egli aveva cercato ricovero in Ta-if, incaric gli ambasciatori d'in-

formarlo da parte sua che non solo era pronto


vertito air Islam,
le

ma

beni, che

nella preda comune.

perdono, se

fosse con-

si

che poteva anzi contare sulla piena restituzione di tutte

sue donne e sopra un dono di cento cameli,

grale di tutti

il

Maometto aveva messo

Le donne,

oltre alla restituzione inte-

in disparte,' e

non incluso

erano state affidate

escluse dalla divisione,

mia parente di Malik, a una certa umm 'Abdallah bint


ahi Umayyah, in Makkah. Tali offerte convinsero Malik a schierarsi apertamente con Maometto. Gi da qualche tempo, come misura di precauzione, egli teneva a pascolare nelle vicinanze di Ta-if un camelo in un
alla custodia di

sito
tive,

nascosto

ai

Thaqafiti,

per timore che

gl'impedissero di partirsi dalla citt.

essi,

avuto sentore delle tratta-

Grazie a questo provvedimento,

Mlik pot lasciare

Ta-if,

s'avvessedero della

sua fuga. L'incontro di Mlik con

secondo

gli

e raggiungere

uni in al-Cri'ranah,

ma

Maometto, prima che


il

Thaqafiti

Profeta avvenne,

secondo una versione pi probabile, in

Makkah. Maometto mantenne tutte le promesse fatte, gli restitu integralmente ogni cosa, e lo nomin principe delle trib Hawzinite da lui dipendenti, ossia i Fahm, i Tbumlah e i Salamah. Alla testa di queste trib,
Malik inizi subito una guerriglia contro le circostanti trib pagane, e in

mandando regolarmente al Profeta la quinta parte


che ammontava talvolta a cento cameli, talvolta a mille pecore.

ispecie contro

del bottino,
I
si

danni da

T^aqlf,

lui arrecati ai

Hiaqlf furono tanto gravi, che

trovarono in una posizione assai

difficile

armi (Him, 879; AVaqidi

Wol Ih.,
189.

conflitto

precisamente con

Maometto essi avevano preso


379; Tabari, I, 1678).

tutte quelle trib, per aiutare le quali contro


le

di

gli abitanti di T'if

H.

8. a.

173.

173.

e tanti doni, a solo favore di Qurasiti pa-

Tante concessioni

gani o di trib nomadi di Arabi, avevano irritato i Compagni madinesi, gli


Ansar, che nulla avevano ottenuto oltre al lotto comune a tutti. Il malcontento crebbe ancora pi verso la fine della divisione,

quando per deferenza

una parte della legittima preda,


ossia le donne dei Hawazin; le lagnanze presero allora forma concreta e vivace.
Grli Ansar ritennero che Maometto, per naturale inclinazione verso i Qurays
doverono perfino

al Profeta essi

suoi consanguinei,

perfino

sospetto

il

pletamente
b.

volesse favorirli a

madinesi,

'Ubadah facendosi interprete

in
egli

disse,

ma

tutti

gli

Qurays,

sorse

altri:

stabilirsi

nuovo

di

questi scontenti

disteso

si

patria. Sa'd

in

present al Profeta

sentimenti degli Ansar. Questi,

erano molto addolorati dalla condotta del Profeta

sione del bottino

guinei

di

di

esponendogli per

al-Cxi'ranah,

preferenza di

che Maometto cullasse l'idea di abbandonare ora com-

seguaci

restituire

Maometto aveva

favorito

specialmente

anche grandi regali

aveva fatto

alle

trib

nella

divi-

suoi

consan-

dei

nomadi,

Ansar nulla aveva dato. Ogni volta che si trattava di combattere erano gli Ansar i primi chiamati a sacrificarsi per il Profeta, ma
quando si veniva alla divisione del bottino, erano gli altri che godevano
dei frutti della vittoria. Maometto, turbato da siffatte parole, invit gli
agli

Ansar ad un convegno, nel quale volle arringarli e spiegare la propria


condotta. Tranne alcuni rari Emigrati, nessun altro fu ammesso alla riunione, tenuta in un recinto chiuso, ove Maometto con la sua consueta abilit seppe commuovere e convincere gli uditori, scacciando dall' animo
loro

ogni

traccia

da

servizi

quali sono

lui
i

resi

del

malcontento.

a quei

di

Egli cominci

Madinah

"

coli'

Quali sono

enumerare
i

vostri

Non sono
ha guidati? Non

dispiaceri penetrati nell'animo vostro?

io

tutti

discorsi,

venuto a

eravate forse
quando eravate in errore, e Dio vi
poveri, e Dio vi ha arricchiti? Noii ei'avate gli uni nemici degli altri, e
Dio ha unito i vostri cuori? . GH Ansar commossi da queste parole, che
rievocavano tante memorie di un glorioso passato, non seppero rispondere, e Maometto, traendo profitto dalla commozione, rincar la dose,
insistendo sui legami infrangibili, che lo univano ai suoi fidi Compagni, ed
enumerando ora tutti i servizi resi dagli Ansar " Non potreste forse dirmi
tu venisti da noi come un mentitore, e noi abbiamo creduto in te: tu eri
abbandonato da tutti, e noi ti proteggemmo: tu eri cacciato dal tuo paese,

voi,

e noi

ti

ricoverammo: tu

eri

senza protezione, e noi

ti

sorreggemmo! Or

volete voi forse addolorarvi per bassi motivi mondani, per

ho concessi ad alcuni con

lo

tanto nella vostra devozione ?

oggetti,

che io

scopo di indurli all'Isim, mentre io ho fede sol-

Non

siete forse contenti se altri se

190.

ne ritornano

H.

8. a.

con pecore e con cameli, e voi con


del quale

173-175.

Profeta di Dio? Per Colui, nelle mani

il

trova l'anima di Maometto, se non vi fosse stata la Fuga, avrei

si

voluto essere uno degli Ansar, e se tutta la gente andasse da una parte e
gli

Ansar

Ansar,

dall'altra, io seguirei gli

Ansar! Dio! La tua grazia scenda sugli

Le parole del Profeta conda ogni lagnanza, e la commozione di tutti

sui loro figli e sui loro discendenti

vinsero gli Ansar di cessare

fu tale, dice la tradizione, che la gente

bagnandosi tutta la

barba. "0

si

Nota

mise a piangere a calde lagrime,


!

Noi siamo contenti della

Maometto allora si allontan e


(Hisam, 885-886; Waqidi Wellh., 379-380; Tabari,

disperse

Aghani,

1683-1685;

Q).

Profeta di Dio

nostra parte e del nostro destino!

gente

si

,,.

XIII, 67, Un.

la
I,

e segg.).

Maometto pu difficilmente considerarsi come autentico in tutte le sue


pu con una certa misura di sicurezza ritenere che corrisponda a un dipresso a quello che
Maometto tenne veramente ai suoi, in quella memorabile circostanza. Nella mia traduzione ho seguito
di preferenza la versione di ibn Ishaq, la quale ha in s minori traccia di manipolazioni posteriori.
Nella versione di al- Waqidi il Profeta si abbandona anche a profezie indubbiamente apocrife. Si deve

ma

parti,

1.

-- Il discorso di

si

per dire per

amor

del vero, cbe in

causa
zioni

dell'

sono rintracciabili

le versioni

le

influenze letterarie di

prediletti era l'enumerazione dei servizi resi alla

Islam, tanto delle varie classi di persone contemporanee del Profeta, quanto delle genera-

Vedi

posteriori.

Angar

ambedue

quando uno degli argomenti

quell'epoca posteriore,

il

lungo capitolo sulle virt

174.

Per
anche

Ori'ranah, vedi

de Perceval,
Mller,

III,

gi'
:

degli

alla divisione

relativi

Sprenger,

259-265;

Grimme,

al-

preda in

della

Caussin

124-129;

II,

al-

lU, 333-338; Muir, IV, 147-156;

Tabari Zotenberg, m,

147-149;

I,

Kitab Manaqib

Ansar

Krehl, voi. Ili, 4-52).

(ediz.

Atbr, 11,205-208; R^hamis,

157-159;

I,

incidenti

meriti

Bukhari

nella grande raccolta di tradizioni del

154-161.

Makkah

pellegrinaggio a

Il

(DzTi-l-Qadah).

Maometto era venuto

in

al-Cxi'rnah

Dzu-1-

Qa'dah, e tutte

le questioni

al

bottino e ai prigionieri,

richie-

sero ad

appianate ben

175.

essere

riferentisi

quindi paiiire in direzione di

18 Dzu-l-Qa'dah.

il

giorni

Makkah che

al-'umrah.

il

Profeta non pot

il

mercoled

(sic,

leggi

venerd)

il

Indoss l'ihram, o vestito speciale

pellegrinaggio, in al-Cxi'rnah stessa, e precisamente nel luogo di pre-

ghiera, dalla parte settentrionale della valle.

ripetendo costantemente la sacra parola

da

tempo

di

gioved

Era suo intendimento di compiere in questa occasione

pellegrinaggio minore,

per

13

il

al-(ji'rnah

fino

a che ebbe baciata

Il

Profeta compi la cerimonia,

labbayka, da quando
la Pietra,

sinch fu giunto in vista del tempio. Alla porta


fece inginocchiare
scritti della

compi con

il

camelo,

Ka'bah come
il

medesimo,

gli

(^)

oppure, secondo alcuni,


detta dei

banu Saybah,

xolendo smontare e fare a piedi


altri

pellegrini;

poi

rimontato

sette volte la corsa fra al-Safa e

191.

mosse

si

giri pre-

camelo

sul

al-Marwah

infine

8.

176, 175, A.

si

fece radere

capo in al-Marwah,

il

La sua permanenza

alcuno.

in

H.

a.

senza offrire questa volta sacrifizio

Makkah

fu

bre\'issima,

il

giorno stesso

della sua visita al santuario, fece ritorno in al-(jri'ranah. Il giorno seguente,

gioved

leggi:

(sic,

sabato)

19 Dzu-1-Qa'dah,

lasci

alfine

al-iVanah,

passando per Sarif e Marr al-Zahran, riprese in questo punto la strada


solita, che menava a Madinah, e giunse in questa citt il venerd {sic,
leggi

domenica),

metto compieva
precedevano

da

il

terz'

il

ultimo (27)

giorno

pellegrinaggio, tutti

Profeta

accompagnarono

fino
il

di Dzu-1-Qa'dah.

bagagli con

Magannah

il

Mentre Mao-

Hunayn

bottino di

Marr al-Zahrn,

presso

Profeta fino a Madinah.

In

Makkah

il

poi

Profeta

come suo vicario e governatore il giovane 'Attab b. Asid


con
un assegno di un dirham al giorno per il suo sostentamento, dandogli
come consigliere e compagno Mu'adz b. (aabal, il quale doveva istruire
la gente nel Qur-an e nella religione (Hisam, 886-887, ove sono date
anche altre versioni dell' arrivo di Maometto a Madinah, vale a dire o
primi di Dzu-l-Higgah
il 24 Dzu-1-Qa'dah, o anche i
Waqidi Wellh.,
380; Tabari, I, 1685 ove detto che arrivasse a Madinah negli ultimi
giorni di Dzu-l-Higgah; Athir, II, 208; Khamis, II, 129-130; Fakihi,
lasci

C'^),

40, lin.

19,

uqiyah

afferma che 'Attab ricevesse dal Profeta un salario di quaranta

(oncie) d'argento [all'anno]).

Nota 1.
La menzione della porta Bab banu Saybah un palese anacronismo; come noto,
Ka'bah, in quali' et sorgeva in mezzo a uno spazio aperto, circondato di case e di tuguri, ma
non aveva alcun muro di cinta con porte d'ingresso (ct'r. 67, nota 2). La forma chiusa di moschea
le fu data in tempi posteriori. Q u t b a 1-d I u (74 lin. 11) dice che fino ai giorni del califfo 'Umar
[13-23. a. H.] intomo alla Ka'bah non vi fu mai un muro: le case dei Quraj-s sorgevano tutto intorno
al santuario formando come un recinto: fra ogni gruppo di case v'era un ingresso nella piazzetta
della Ka'bah.
Nota 2.
Nella versione di 'Urwah (cfr. 139), invece di 'Attab, detto che il Profeta lasciasse
in Makkah il Compagno abu Bakr.
la

175,A.

V'ha divario

nelle fonti sul

metto scelse come suo vicario, ed oltre

Fasi

alle

nome

della persona, che

versioni

date

nei

Mao-

paragrafi

una lunga discussione su questo


argomento: dalla quale risulta, che secondo Musa b. 'Uqbah [f 141. a. H.j,
Maometto nominasse suo luogotenente in ^lakkah, quando parti per Hunayn,
il Compagno Mu'adz
b. (rabal, con istruzioni di insegnare ai QurayS il
Qur-an. Altri affermano che Hubayrah b. ibl b. al-Aglani al-Thaqafi, un
precedenti,

abbiamo

Compagno

convertitosi

in

(158-161),

durante la spedizione di al-Budaybiyyah, fosse

primo a dirigere in Makkah una funzione pubblica

religiosa. ai-Fasi

di mettere d'accordo queste varie versioni, affeiTnando

Ma adz

b.

Gabal

Hubayrah si trovassero tutti


ognuno con compiti

quali agenti del Profeta, ed

192.

che 'Attb

tre insieme in

diversi.

b.

il

cerca
AsTd,

Makkah

H.

a.

8.

176-178,

matrimonio con la Kilbita {Dzu-l-Qa'dah; cfr. 193-194).


Abbiamo notizia che, nel mese di Dzu-l-Qa'dah di questo anno,
176.
Maometto contrasse un nuovo matrimonio con una donna della trib dei banu
Kilab (il suo nome non certo, esistono varie versioni forse tutte apocrife
cfr. 10. a. H., 139, no. 11): questa donna per, nel giorno in cui MaoIl

metto volle giacere con

per la prima volta, assolutamente

lei

soddisfare ai suoi doveri coniugali, e

il

rifiut di

si

Profeta, disgustato, ne fece divorzio.

Per scusare la condotta bizzarra della donna, senza gettare scredito sul Profeta,

affermano che

tradizionisti

gono che
cogliere

ripetesse

sterco

continuamente:

perduta la ragione

ella avesse
"

Io sono l'infelice!

lin.

.5

e segg.

cfr.

Maometto

zioni corse

fra

Profeta e

il

le

trib

le origini della

dopo. Purtroppo

grande guerra contro

le notizie

lari

inoltre

Rela-

sui

confini

che se fossero tutte sicuramente autentiche,

ci

aprono

meno

tradizionisti

il

compongono per

si

autentiche, nella forma e nel

hanno pur troppo negletto

necessari a coordinare cronologicamente

cammino a com-

Persiani seguita quattro anni

sono molto frammentarie, e

lo pi di tratti sconnessi di lettere pi o


;

di notizie sulle rela-

dimoranti nel Bahrayn,

avrebbero molto valore, perch sono quelle che

contenuto

BAHRAYN.

e le trib del

dell'impero persiano, notizie,

prendere

1.

Bahrayn.
Qui appresso raccogliamo una quantit

a rac-

194).

DifFusione dell'Islam nell'Arabia Orientale:

177.

e si mettesse

camelo. Altri affermano che avesse la lebbra (bay ad...

di

bih) (Saad, VUI, 101,

zioni fra

aggiun-

di darci

vari documenti, e

pai'tico-

spiegarne

hanno poi carattere molto sospetto.


unendo in un fascio il buono e il cattivo,

la ragione e gli effetti. Molti particolari

Lo Sprenger

(III,

371 e

segg.),

ha tentato una ricostruzione della

tela,

ma

essa in parte

arbitraria, e

non merita
notizie come si

perfino in contradizione con indicazioni precise delle tradizioni;

quindi assoluta fiducia. Noi

trovano nelle
178.
le notizie

pi

ci

contenteremo di riunh-e

le

fonti.

Verso questo tempo, vale a dire fra

comunemente

il 7.

l'S. a.

accettate, la dottrina dell'Islam

H., secondo

aveva gi

co-

minciato a diffondersi nelle parti pi orientali della penisola arabica, e pre-

cisamente lungo

le rive del

Golfo persico, e nel Bahrayn. Le notizie sulle

prime conversioni nel Bahrayn sono avvolte nella leggenda. al-Asag^, della
stirpe degli

'Abd al-Qays

(gli

Abucaei di Tolomeo), aveva per amico un asceta

romito (rahib), che abitava in Darayn (Darin).


il

in

romito in Zazah e venne a sapere da

Makkah,

il

lui

volta al-Asagg incontr

che un Profeta doveva comparire

quale avrebbe accettato doni,

193.

Una

ma non

avrebbe gi consumato
25

8.

178, 179.

H.

a.

decime per proprio uso. Fra le sae spalle doveva trovarsi


Profezia, ed egli era destinato a trionfare su tutte le religioni.

il

sigillo della

Il

Rhib mori,

le

e in seguito al-Asagg mand il proprio nipote 'Amr b. 'Abd al-Qays a


Makkah con una caravana carica di datteri di Yabi'ah, e di mantelli. Al

nipote diede ordine di raccogliere informazioni su codesto atteso Profeta, e

una guida per nome Urayqat, che lo men attraverso le steppe


ed i deserti fino a Makkah. La caravana vi giunse nell'anno della Fuga, ed
i membri di essa abbracciarono l'Islam: 'Amr b. 'Abd al-Qays apprese a memoria la prima e la novantesimasesta sura del Qur*n. 'Amr fece quindi
ritorno nel Balirayn, mentre la guida Urayqat volle rimanere in Makkah.
Arrivato in patria, 'Amr raccont ogni cosa allo zio al-Asagg, il quale si
converti immediatamente, ma tenne celata la sua fede. Cosi narra lo S p r e n-

'Amr

ger

part con

avvertire che

(in, 371-372), senza per

notizie sono fondate,

l'autorit,

hanno pressoch niun valore

fatti narrati

sulla quale queste

sono pura

leggenda, non storia.

Conversione all'Islam di trib Arabe nel Bahrayn.


Verso quest'epoca, vale a dire, negU ultimi mesi dell'anno
179.

8.

H.,

primi

nei

conversione

di

dell'

una parte

moravano presso

ai

specie di dipendenza
fonte). Il

mesi

anno

9.

trib

delle

H.,

le

fonti)

le

quali

la
di-

si

trovavano in una

nominale dal governo Sassanida

di

al-Mada'in (Ctesi-

dell'impero Persiano,

confini

Bahrayn, detto anche Hagar (perci

nelle

(secondo

Arabe del Bahrayn,

campagne, o steppe

deserte, che

si

greco: Grerrha) era una

il

una

regione abitata da due popolazioni diverse,

nomade

ebbe

si

fissa

nelle citt, e l'altra

stendevano da una parte, fin

nel cuore dell'Arabia, e dall'altra, fino alle rive dell'Eufrate, presso all'antica

Babilonia. Nelle citt viveva

una popolazione che

occupava sovratutto della

si

pesca delle perle, e del commercio, e per lo pi consisteva di cristiani di


origine araba (banu 'Abd al-Qays), di Persiani seguaci della religione di Zoroastro, e detti perci

Magus

(i

Maghi),

infine di Ebrei. Nel deserto

er-

ravano invece gU Arabi puri, ossia schiere numerose di 'Abd al-Qays, nonch

Bakr b. Wa"il, e di Tamim, ma


Fra questi nomadi era penetrata la
di

primi erano

pi numerosi di

religione cristiana, e

v'

tutti.

erano parecchi

che appartenevano alle chiese cristiane d'oriente, bench la maggioranza fosse


rimasta schiettamente pagana. Le trib obbedivano ognuna al suo
o anziano,

ma

su tutte teneva

una

di giurisdizione sulle trib

a y kh,

specie di sorveglianza, o patronato,

Arabo per nome al-Mundzir b. Sawa, secondo


gli altri un 'Abd al-qaysita. Questi, secondo
specie

nomadi
194.

gli

uni un Tamimita, secondo

la tradizione,

arabe,

un

ma

esercitava

una

in realt la sua auto-

8. a.

molto limitata e incerta:

rit era

H.

popolazione non araba delle citt di-

la

pendeva invece da un governatore o


Arabi

bukht,

a h i b,

il

Anche al-Mundzir

siano,

ma

Sav^^a era

b.

rapporti fra al-Mundzir e

che non quelli fra Sll)uklit e


vera

la loro

por

nome

Sibukht,

quale aveva la sua dimora in Hagar, e rappresentava

siano.

stretti

luogotenente persiano, detto dagli

m a r z u b a n,

Persiani

dai

SS 179, 180.

natura.

Ambedue

una

specie

di

Asbi-

re Per-

il

delegato del re Per-

il

governo centrale erano molto meno

il

governo

per in

quel

di

al-Mada-in ed ignorasi

momento godevano

di

una

certa larghezza di attribuzioni, e di una certa indipendenza effettiva rispetto

che permettevano a loro d'agire con molta libert, finche non

al re Persiano,

fossero venuti in conflitto con


colare.

Anche

possibile
le

il

governo centrale per qualche questione

completamente indipendenti

se fossero stati

un'emancipazione completa, perch

pianure feracissime lungo

andavano a pascolare

il

governo persiano aveva in mano

dell'Eufrate, ove

le rive

parti-

non era

di fatto,

bestiami nel pi forte dell'estate,

arso e distrutto le erbe in ogni sito del deserto.

nomadi
quando

Per poter

del
il

Bahrayn

sole

aveva

fruire di questo

vantaggio, agli Arabi nomadi era sempre premuto molto mantenere buoni
rapporti con al-Madadn durante

ultimamente per, stante

il

periodo pi florido dello stato persiano

disordini interni

dell'impero sassanida, questi

rapporti erano molto mutati, e gli Arabi del confine trovavansi in conflitto

continuo con
razze

(cfr.

il

12.

governo persiano, oramai troppo debole per punire


a.

le loro

H.).

al-Hadrami nel Bahrayn {Versione di al-Waqidi).


Di ritorno da al-Criranah, Maometto mand al-'Ala b. al 180.
ELadrami con una lettera a al-Mundzir b. Sawa al-'Abdi nel Bahrayn, invitandolo ad abbracciare l'Islam. al-Mundzir gli rispose con una lettera,
nella quale dicliiarava di accettare la fede musulmana, e di riconoscerlo
come il Profeta di Dio. Narrava poi a Maometto che aveva fatto leggere il
messaggio suo al popolo di Hagar (! cfr. 181), ed aveva trovato che una parte
Missione di al-'Ala

b.

della popolazione era disposta

ad abbracciare l'Islam, ina

altri

mantene-

vansi ancora avversi alle nuove dottrine. Allo stesso tempo gli partecipava

che nel Balii-ayn v'erano molti Ma^us (persiani seguaci delle dottrine di
Zoroastro) e molti Ebrei,

che voleva sapere come contenersi verso di loro.

Maometto rispose ad al-Mundzir con una nuova lettera,


deUa quale trovasi in Tabari " In nome di Dio clemente
:

"

Da Muhammad

"

Io offro lodi per te a Dio, tranne

"

il

presunto testo

e misericordioso.

al-Nabi Rasul Allah a al-Mundzir b. Savt^a: pace sia con te!

giunta la tua lettera, e

il

quale non esiste altro Dio

poi

'
:

mi

tuoi messaggeri sono arrivati. Quelli che pre-

196.

8.

g ibo.

nostre preghiere, che

"

gano con

"

nostro rito, e

"

mani, hanno

"

musulmani. Chi

"

tassa

le

H.

a.

mangiano

volgono pregando verso

si

tutti

diritti dei

si rifiuta

al-gizyah

gli

animali scannati con

il

qiblah, sono musul-

la nostra

musulmani, e parimenti

tutti

doveri dei

di sottostare a queste condizioni, deve

pagare la

(^).

Secondo ibn Sa'd, Maometto

ma non

invitandoU all'Islam:

a capo, al-gizyah; con

essi

scrisse

anche

ai

Magus

(Persiani) di

Hagar

vollero accettare e dovettero pagare la tassa

venne stipulato un accordo

speciale, fu vietato

donne si unissero in matrimonio con i musulmani: nessun musulmano doveva mangiare le carni macellate dai medesimi. Con al-^Ala and
pure nel Bahrayn il ben noto abu Hurayrah, dietro speciale raccomandache

le loro

zione del Profeta,


'Ala sul

modo

il

quale

mand anche

precise istruzioni in iscritto a al-

di esigere la tassa a 1-s a d a q a h sui cameli, sulle vacche, sulle

pecore, sui frutti (delle palme) e sui beni

mobiU

(a

mwa

1)

queste istruzioni

messe poi in esecuzione (T ab a ri, I, 1600;


Sa'd, 9, pag. 42; Athir, II, 165, dice che la fede musulmana si impose nel
Bahrayn, senza versamento di sangue, e senza resistenza: quelU che non
vennero

lette

pubblico

in

abbracciarono l'Islam,

sottomisero a patti, e pagarono un

si

ibn al-Athlr cade per nell'errore di

Ya'qubi,

175;

II,

id.,

medesimo

il

Tabari

il

Hagar,

'

...

di

ma

84;

cfr.

testo della lettera di

Profeta

si

poi

fatti

H.

6.

il

Muhammad

in

a 1-N a b i

testo della lettera scritta dal

Pro-

in principio identica a quella ripoi'tata in questo para-

veri

aver descritto gli obblighi dei musulmani:

musulmani: a loro

Dio e del suo Profeta

...

si

deve

la protezione

(cfr.

8. a.

(dzimmah!)

curioso questo caso della parola

usata parlando di musulmani, perch noto che essa

a non-musulmani

nell'anno

Maometto a al-Mundzir, che abbiamo

chiama per semplicemente

prosegue, dopo

questi sono

questi

a capo,

anche Baladzuri, 80, ove troviamo

943, no. 5029, d parimenti

III,

feta a al-Mundzir

grafo

II,

porre

dinar

H., 22, ove

si

parla di

si

dzimmah

attribuiva soltanto

dzimmah

estesa a

Hagar aggiunge suU' autorit (dubbia) di ibn Mandah,


[t 396. a. H.] che Maometto ordinasse a al-Mundzir di donare ogni anno
quattro dirham e un mantello a tutti quei poveri che non possedevano
terra alcuna al-Mundzir ivi chiamato 'amil 'ala Hagar, o governatore
di Hagar a nome del Profeta. noto che al-Mundzir morisse circa allo
stesso tempo di Maometto (cfr. 11. a. H.).

musulmani),

ibn

Nota

1.
Abbiamo dato il testo conservato da Tabari, percli in apparenza pi completo, bench
quanto ibn Sa'd, attingano a al-Waqidi. In ibn Sa'd la lettera di Maometto pi breve e
comincia, ex abrupto con le parole seguenti, che mancano al testo di Tabari: Fintantoch tu ti condurrai bene, non ti deporremo dal tuo posto quelli che perseverano nel giudaismo, ecc. . Nel testo di
ibn Sa'd regna grande contusione, e questo medesimo pensiero si trova ripetuto quasi con le identiche

tanto

lui,

196.

8.

H.

a.

180, 181.

parole anche in un altro passo (S a d 42, pag. 118 della trad. e pag. 16, lin. 8 del testo arabo), come
se fosso un'altra lettera. Tutti questi brani di corrispondenza contengono allusioni a fatti a noi non pi
noti, e il loro coordinamento pressoch impossibile.
'

al-Muiidzir b. Sawa era per signore soltanto di una parte del


181.
Bahrayn. La citt di Magar non dipendeva da lui, ma da Asbibukht (secondo

Yaqut,

ibn Sa'd), o Sibukht (secondo


b.
s

Marzuban

'Abdallah,

li i

di

sia,

al-Baladz uri, 78)


anche a un certo Hilal

17 e

lin.

Hagar. ibn Sa'd accenna poi

b al-Balirajm, che s'ignora chi

inviate

508,

I,

il

delle

testo

due

lettere

da Maometto, tanto a Asbibukht, quanto a Hill (Sa'd, 41-42). Non

detto che risposta abbia dato Hilal alla lettera del Profeta, n chi abbia

presentato a Hilal la ixussione del Profeta, lecito forse di supporre che


latore della

medesima

sempre

fosse

al-'Ala

1).

al-Hadrami,

ma

il

che Hilal fosse

uno dei capi minori, che non fecero alcuna attenzione alle proposte di Maometto. Mentre Hilal era certamente un Arabo, e molto probabilmente un
pagano, Sibukht (Asbibukht) era di certo un persiano, come denota

nome, oppure un

arabo persi ani zzato.

Dal

testo della lettera di

suo

il

Maometto,

dato da ibn Sa'd, apprendiamo che Sibukht avesse mandato al Profeta un

nomo

ambasciatoi'e, di

Segue
"

la lettera del

tua lettera, e con la

" io

al-Aqra' (forse al-Aqra'

ho accettato

Profeta a Sibukht

domanda

"

b.

Mi

Habis?).
giunto al-Aqra' con la

a favore del tuo popolo

di intercessione

ed ho prestato fede a quello che

la tua intercessione

"

tuo ambasciatore al-Aqra' mi ha detto sul conto del popolo tuo

"

rallegro di quello che tu

"

cledi, e

poco chiaro^ perch

si

allude a

un

fatto ignorato

ad incontrarmi. Se verrai a vedermi,

" se

mi domandi

rimaiTai a casa,

"

a farmi un regalo,

ti

ma

agenti sono soddisfatti della tua posizione

comando

"

delle tasse di elemosine (z

"

dato

"

di proseguire nel miglior

nome

di

a k a t),

ban 'Abdallah

modo

(makan,

il

tuo dono.

paese?), ed io

nelle preghiere,

nel

Nota
hanno un

1.

Q)

Ho

ma

(Sa'd,

dato per intiero

certo interesse e parvenza

miei

ti

rac-

pagamento

e nel dare ospitalit ai veri credenti.

al

popolo tuo

ordinagli

Ho

la preghiera, e

miglior condotta: rallegrati, e la pace sia con te e con

dei credenti

senso

che tu venga

noi),

se tu vuoi offrirmene, accetter

"

il

da

{il

onorer lo stesso. Del resto io non sollecito alcuno

"

" la

io nxi

tratter con tutti gli onori

ti

il

in conformit dei tuoi

D'altra parte ho stimato bene di nominarlo governatore

" desideri.

"

mi

il

popolo tuo

42).
il

di

testo di questa lettera, perch contiene elementi di fatto, che

autenticit.

La

lettera

degli ambasciatori di Maometto, e dopo ishe Sibukht ebbe

fu scritta dopo l'arrivo nel Bahrayn

mandato

al Profeta un ambasciatore con una


annunziando probabilmente qualche avvenuta conversione nel popolo. L'allusione alla nomina
di un governatore oscura, perch si riferisce a uno degli argomenti trattati nella lettera di Sibukht
e si pu forse arguire che si riferisse alla luogotenenza da nominarsi in Hagar durante una possibile
visita di SJbukbt a Madlnah, visita, che, come sappiamo, non fu poi fatta. Questa lettera dimostra
inoltre che l'applicazione delle leggi sociali ed economiche dell'Islam aveva incontrato qualche diffi-

risposta,

197.

8.

181-183.

H.

a.

oppure una certa opposizione in qualche ceto di quella popolazione. Dagli eventi dell' anno 11.
traluce infatti chiaramente che solo una piccola minoranza si convertisse all' Islam.
Non ho riportato la versione della lettera di Maometto a HiliSl, perch non presenta alcun interesse

colta,

Anche

speciale, e contiene soltanto esortazioni morali e religiose.

lo

Sprenger

(III, 372)

non ha

saputo spiegarsi la ragione di quest'ultima lettera, n i suoi rapporti con il resto della corrispondenza fra Maometto e il Bahrayn per il testo di essa vedi S a d, 41, pag. 117 delia traduzione e
'

pag. 15 del testo arabo.

182.
ci

un

fatto indiscutibile che sorgessero difficolt nel

provato dal numero e dal tenore delle lettere scambiate tra

rosimile che

sia fatta

Profeta

(cfr.

183), perch

l'

pu ben supporre come

si

amve-

Profeta invitasse una rappresentanza della trib a venir da

il

appunto per chiarire

musulmane.

delle leggi

il

maggiore autorit in quel paese. Facciamo perci seguire

capi di

basciata degli 'Abd al-Qays

lui

Bahrayn;

gli equivoci,

che forse erano

sorti nell'applicazione

notevole nella relazione dell'ambasciata, che non

menzione alcuna dei

capi, al-Mundzir,

Slbukht,

e Hilal,

ai

quali

abbiamo accennato come corrispondenti di Maometto. Forse in ci dobbiamo


trovare i sintomi della poca autorit realmente goduta da quei capi sulle
trib da loro dipendenti molte trib, indipendenti, non fidandosi delle di;

chiarazioni ufficiali dei capi predetti, elessero forse

che andasse a consultare personalmente


sul

modo

di appianare le difficolt.

a lungo altrove

(cfr. 10. a.

soltanto parziali: la

un momento

al Profeta

ma

Profeta, e riferisse le sue risposte

bene tener presente, come esporremo

maggioranza del paese rimase

dente, fatto cenno di


la

propria,

H., 120 e segg.), che queste conversioni erano

del Profeta. Nella lettera di

tratt

il

una commissione

una

indifferente alle proposte

Maometto a Sibukht, data

nel paragrafo prece-

Madinah forse si
questione che Sibukht accompagnasse l'ambasciata
possibile visita di Sibukht a

ragioni sconosciute impedirono l'esecuzione di questo disegno.

Ambasciata degli 'Abd al-Qays.


Maometto scrisse dunque agli abitanti del Bahrayn, cosi naiTa
183.
ibn Sa'd, che gU mandassero venti dei loro uomini. Vennero infatti venti degli
'Abd al-Qays, nell'anno 8. H., sotto la direzione di 'Abdallah b. 'Awf detto
al-Asag^, o " il segnato , perch era nato con un segno in fronte (menzionato gi al 178), e fra i membri dell'ambasceria v'era anche al-Munqidz
b. Hayyn, suo nipote, figlio di una sorella di al-Asag^. Si vuole che il

Profeta predicesse la venuta dell'ambasciata, lodando gli 'Abd al-Qays per


la

lunghezza del viaggio da compiere, e per

all'Islam.

La

spontanea

missione, appena arrivata a Madinah, indossando ancora gli

abiti polverosi del viaggio,

nella moschea.

la loro conversione

Maometto

and a presentarsi
si

fece presentare

era segnato in fronte. 'Abdallah era

al Profeta,

il

si

trovava allora

capo, ed osserv che al-Asa^g

un uomo
198.

che

brutto,

ma

di natura vivace,

H.

8. a.

non

pei" cui

che noti

si

turb alle osservazioni del Profeta, e rispose argutamente

facevano otri d'acqua con

si

183, 184.

la

contano sovrattutto due degli organi pi


Profeta
qualit

V osservazione, e

accett

grate a Dio.

buonomia

missione

Nella

un

era

v'

ospit gli
li

al--arud

cristiana,

trattenne per dieci giorni, durante

anche regali a

il

il

quali al-Asa^^ chiese, ed ottenne

Maometto

tutti

membri

ma

della missione,

mostr la sua

prefe-

renza per al-Asa^g, regalandogli 12 Y2 uqiyyah, o oncie d'argento.


Munqidz b. Hayyn carezz la faccia con le mani(Sa'd, 98; Athir,
227,

rese subito

si

dal Profeta stesso molte informazioni sul Qur-an, e sulla legge.


fece

due

allora

Intelligenza

fede

di

(')

"

Il

musulmano. Maometto
ambasciatori nel fabbricato detto Dar al-Ramlah bint al-Harith,

quale per, dietro invito del Profeta,

al-Asagg.

nell'uomo

cuore

il

che al-Aagg aveva

chiese

lingua e

piccoli, la

rispose

Quali?

"

"

degli uomini:

pelle

quale pone l'ambasciata

H.

nell'a.

Yaqut,

10.;

A
II,

IV, 143, penultima

liaea).

Nota
H.

1.

Di questo al-Garud avremo a parlare in seguito durante

un sistema prediletto

famosi in et posteriori.

una

Abbiamo

d d

ah

guerre

(le

in ibn Sa'd

basciata degli 'Abd al-Qa3*3,

ma

rivolto direttamente al popolo,

memoria

particolari

narrati nel

degno

si

b.

'Umar,

di

un

altro

u h

contemporaneamente a vari
lettera

ed accettare

appuriamo che

attriti e rigiri,

non

e che

lievi difficolt e

l'

le

(le

conquiste).

di nota, che in questo

documento

ai capi-trib

Questo silenzio fa nascere

sue proposte, e

introduzione

dell'

le

men-

sospetto,

il

precedente paragrafo siano apocrifi,

partiti, e cercasse cosi,

scritto

accenno all'am-

Maometto, per ottenere l'introduzione dell'Islam nel Bahrayn,


glio disposto

11. e 12.

la nostra fonte (pur-

documento

fa chiaramente

non appare cenno veruno

zionati nei paragrafi precedenti.


i

guerre dell'anno

H.) e degli a 1-F u

dell'a. 11.

dal Profeta al popolo di Hagar, nel quale

che

Sayf

delle arti storiche predilette di

troppo!) maggiore per l'epoca della

184.

le

dei tradizionisti, di introdurre in fatti pi antichi, personaggi divenuti poi

che

rivolgesse

si

qual fosse tra

sia

sia

essi

il

me-

sue dottrine. Dalla seguente

Islam

aveva suscitato

intrighi,

rappresentanti del Profeta avevano incontrato alcune

molta opposizione. Si vede a ogni modo che

gioranza del paese era contraria

all'

introduzione

da una minoi'anza.
La nuova lettera attribuita a Maometto

dell'

Islam,

la

mag-

che questa

fosse favorita solo

del seguente tenore.

alcune brevi raccomandazioni morali, egli scrive:

"

La

Dopo

vostra ambasciata

"

(wafdukura) mi

"

quello che potesse farle piacere. Se avessi voluto impiegare contro di voi

" tutto le

mie forze

giunta, ed io le

(^),

" Gettato intercessione


" senti...

vi avrei potuto

per

sono venuto incontro soltanto con

espellere

da Hagar,

ma

io

lontani assenti, ed ho colmato di favori

ho aci

pre-

giunto a mia conoscenza quello che avete fatto; io non addebiter

199.

8.

184, 185.

" ai

buoni

voi

miei coman-

danti (umara'i), obbedite loro ed aiutateli nella causa e nel

"

Ogni
"presso Dio

"

H.

Quando verranno da

malvagi.

colpe dei

le

a.

segg.

0;

Nota

e presso

cfr.

1.

compiuto da uno

atto devoto,

Dio.

di

me,,

(Sa'd,

anche Ya'qbi, H,
Il

cenno che

il

di

voi,

cammino

di

rimarr indimenticabile

42; Baldzuri,

79,

lin.

15

89-90).

Profeta abbia pensato al possibile uso della violenza contro

le trib

Bahrayn di gran rilievo, ma se autentico, deve forse riferirsi ad un'et un poco posteriore all'anno 8. H. L'allusione all'uso della forza getta indirettamente luce sopra almeno uno dei motivi, che
indussero le trib del Bahrayn a riconoscere l'autorit del Profeta, il quale gi si sentiva tanto forte
e sicuro di s da potere con efficacia minacciare le trib pi distanti da Madinah.
Lo Sprenger ha interpretato queste notizie in altro modo. Egli sostiene che le questioni sorte
fra Maometto e le trib fossero di ordine economico, vale a dire che in principio l' importo delle tasse
del

riscosse nel Bahrayn, fosse dagli agenti del Profeta ridistribuito fra i poveri del paese, e che nulla
venisse spedito a MadTnah: in seguito, quando Maometto si sent abbastanza forte da poter lare a
modo suo, ordinasse invece di portare tutto il danaro a MadTnah. Questa disposizione, secondo lo

Sprenger, sarebbe stata la causa del malcontento, che fece scoppiare poi

l'

insurrezione nell' 11.

a.

H.

Sprenger, III, 378-379).


Nota 2. Baldzuri ha pressoch

(cfr.

leggermente diverso
zione: Da al-Qasim

il medesimo testo di ibn Sa'd, bench l'ordine delle trasi sia


conviene perci dare anche l' i s n a d, sul quale Baldzuri fonda la sua informab. Sallam [f 224. a. H.], da 'Uthman b. Salih [f 219. a. H.], da 'Abdallah b.

Luha^^'ah [f 174. a. H.J, da ab-1-Aswad [f 140. a. H.], da 'Urwah b. al-Zuba3'r [f 94. a. H.]. Secondo
i canoni tradizionistici la catena delle autorit sarebbe ottima : 'Urwah pu avere consultato qualche

memoria

scritta.

185.

Nello stesso passo di ibn Sa'd (Sa'd, 42)

di altre tre lettere del Profeta

ripetizione di quello che


(cfr. 8. a.

b.

'^'

gli

abu Hurayrah,
"

Io

ti

primo, a al-Mundzir

il

il

Il

semplice

al-Mundzir doveva consegnare la tassa a capo, al-

ho mandato Qudamah e abu Hurayrah

da Ubayy.

(^),

ai quali

wa-1-salam!

La

terzo passo diretto a al-'AIa b. al-Hadrami,

gotenente musulmano nel Bahrayn, e Maometto

due messi a al-Mundzir

brani

mandato due ambasciatori, Qudmah

gnerai l'importo della gizyali del tuo paese,

fu scritta

Sawa,

brano di una nuova lettera a al-^Iundzir

partecipa di avergli
ai quali

b.

citano

Profeta ha gi detto nel paragrafo precedente

H., 180). Il secondo

Sawa, dove

gizyah:

il

si

gli dice

"

Io ho

conselettera
il

luo-

mandato

quah devono riscuotere da lui l' importo


al-gizyah, che egli ha raccolto. Sollecitalo a pagare (quanto
" abbia esatto), ed allo stesso tempo consegna ai due messi miei, quello che
" tu hai riscosso della tassa al-sadaqah, e delle decime (al-'uur) wa1-salam! (*) La lettera fu scritta da Ubayy (Sa'd, 42).
"

b.

Sawa,

" della tassa

Nota 1.
In un passo precedente ibn Sa'd (cfr. 8. a. H. 180) dice che abu HurajTah accompagnasse al-'Ala ibn al-Hadrami nel Bahrayn; in questo passo ora fa cenno di una missione speciale
affidata a abi Hurayrah, mentre al-'Ala era gi nel Bahrayn. Pu essere che abi Hurayrah dopo avere
accompagnato al-' Ala a Hagar, ritornasse a Madnah per riferire a lilaometto quello che era avvenuto,
e che il Profeta gli affidasse ora una nuova missione.
2. Il Wellhausen osserva giustamente a questo proposito (S k. u. Vorarb., IV, 119,
che dai presenti brani impariamo, come l'importo delle due tasse, al-gizyah e al-sadaqah,
veniva rimesso a Madnah, mentre in altri casi sappiamo, che Maometto ordinasse di distribuire l'importo

Nota

nota

1),

200.

H.

8. a.

fra

poveri del paese

(ofr.

185, 186.

190). Mentre poi la tassa a 1-s a d a q a h veniva raccolta nel Bahrayn dai
i z y a h era lasciata a al-Munclzir b. Sawa, il quale curava

legati del Profeta, la riscossione della a 1-g

Questo fa supporre che la tassa a 1-g i z y a h, venisse riscossa


da al-Mundzir, gi solo nell'interesse proprio, e non

di esigerla dai Persiani e dagli Ebrei.

anche prima dagli Arabi sui

forestieri, e in ispecie

d'altrui.

186.

Profeta, e diretto ad al-Akbar

'Abd al-Qays, che aveva

gli

un

ihn Sa'd riporta anche

Il testo

di questo

scritto,

ma

documento

anche,

nome

oscuro,

grado

il

non

di

Akbar

maggiore).

(il

solo nello scopo, per

specialmente, nel senso

al

'Abd al-Qays, ossia a uno della trib de-

b.

il

documento, attribuito

altro

quale fu

parole. "

delle

letterale

il

Da

"

^luhammad Easul Allah ad al-Akbar

"

al-Qays) abbiano fiducia nella parola data da Dio e in quella del Profeta, per

che riguarda

" ci

"

combe
di non

"

donde venivano

"

qatr

"

b.

(^)

'Abd al-Qays. Che

malvagie commesse nel paganesimo.

le azioni

l'obbligo di osservare

mentre

patti convenuti,

si

Ad

essi in-

garantisce loro

tarlq al-mrah (le comunicazioni con l'estero,


provviste), e che non verr negato ad essi il s a w b a 1-

essere esclusi dal

C^)

(o

le

rovescio delle goccie, allusione ai pascoli nella stagione delle piog-

"

gie nel deserto), n che ad essi verranno negati

"

al-thimar)

" fidato (a

momento

al

min,

il

della loro maturazione

WelLh. traduce:

"

frutti consacrati

Ala

hari m

al-Hadrami

il

der Beamte,,) sopra la loro terra, sopra

il

con dimora

(').

al-'

b.

sopra le trib nomadi,

"

loro mare, sopra le trib

"

prodotti della terra (cos rendo:

"

hausen non ha forse ben tradotto). Gli abitanti del Bahrayn sono

" tettori

'Abd

essi (gli

fissa,

v^-am

kharaga minha,

che

il

e sui

Wellpro-

responsabili di al-'Ala contro ogni offesa, e suoi ausiliari contro ogni

"

malvagio, e suoi assistenti negli sconvolgimenti (al-malahim, carneficine?).

"

hanno ora assunto un impegno verso Dio, e hanno stretto un patto non
potranno mutare una sola parola, n fare la menoma aggiunta. Rispetto
all'esercito dei musuhnani essi hanno diritto a una parte del bottino, all'imparzialit nei giudizi, inappellabili per le due parti, e alla rettitudine nella
condotta verso di loro. Dio e il suo Profeta sono testimoni per l'osservanza

"

"
"
"

Essi

"

dei patti (Sa'd, 57).


Nota 1. Lo Sprenger (III, 376) considera repressione di al-Akbar b. 'Abd al-Qays, non gi
come un nome, ma come un grado, e traduce Akbar con Yorsteher o preposto degli 'Abd al-Qays.
Lo Sprenger ha molte versioni libere ed aft'ermazioni originali, ma non si degna sempre di giustificarle.
2.

wb

NoT.\

con

il

Il significato di

1-q

alcune frasi molto oscuro:

pu forse significare

il

ar

q a I-m

pascoli estivi delle trib, che,

a h, messo in raffronto

come

noto,

Ivingo le rive dell'Eufrate e dei quali usufruivano per concessione dei re Persiani (cfr.
tale supposizione

confermata dal senso di

wb

si

trovavano

Sprenger,

III,

che pu soltanto significare i pascoli


invernali prodotti dalle pioggie nelle parti pi interne dell'Arabia. Possiamo quindi arguire, che quelle
trib del Bahrayn, che entravano a far parte della grande confederazione di trib imposta da Maometto,
mettessero come condizione che egli garantisse l' integrit dei pascoli, e non li facesse venire in conflitto
con i Persiani o con le altre trib arabe, perch tali conflitti probabilmente li avrebbero esclusi dai pascoli necessari per il bestiame, nell'estate, nel territorio persiano, o nell'inverno, nel cuore della penisola.
Questi 'Abd al-Qays esigevano dunque che Maometto non li trascinasse in guerre contro i vicini. La mia
versione delle parole h a r
a 1-th i
a r puramente arbitraria, perch il vero significato mi sfugge.
376)

a 1-q a

t r,

201.

86

8.

186, 187.

a.

H.

potrebbe arguire che il documento sia uno dei pi antichi, e che


che Maometto dov appianare per ottenere la conversione delle trib.
Lo Sprenger (III, 376) spiega l'espressione oscura :la
Nota 3.
iiarim althimar 'and bulughihi, in questo modo non saranno loro vietati i frutti delle piante che
nascono selvatiche in questo paese e che finora furono considerati come propriet privata . Come
al solito lo Sprenger non d le fonti per completare e giustificare la sua versione in apparenza ar-

Da

queste considerazioni

abbia attinenza con

si

le difficolt,

yahram

bitraria.

187.

Qui appresso diamo ora per intiero

nel Bahrayn, come sono narrati da Yaqut,

buone
"
"
"

ha conservato

fonti,

notizie

il

degne

la versione degli

eventi

quale, attingendo sempre

"

Il

di attenta

considerazione.

Bahrayn faceva parte dell'impero persiano, ed era abitato da un grande


numero di Arabi delle trib degli 'Abd al-Qays, dei Bakr b. Wa-il, e dei
Tamim, i quali vivevano nelle steppe deserte del paese (badiy ah). Rappre-

Sawa

"

Zayd
b. 'Abdallah b. Darim b. Malik b. Hanzalah b. Malik b. Zayd Manat b.
Tamlm, l'avo del quale, 'Abdallah b. Zayd, aveva cognome al-Asbadzi (^),
da un villaggio in Ha^ar. Quando venne l'anno 8. H., il Profeta mand al'Ala b. 'Abdallah b. 'Imad al-Hadrami, h a 1 1 f, o confederato, dei banu 'Abd
Sams, nel Bahrayn, per invitare il popolo del paese ad abbracciare l'Isim,
oppure a pagare la tassa al-gi zy ah. Con lui mand una lettera per al-Mundzir b. Sawa, e una per Sbukht il marzuban di Hagar, invitando ambedue
ad abbracciare l'Islam o a pagare la tassa al-gi z vali. Entrambi si resero

"

musulmani, e con loro

"

Persiani:

"
"

"
"

"
"
"
"

sentante dei persiani era allora al-Mundzir b.

" roastro),

un

" lui

ma quegh

si

b.

Magus

abitanti del paese, che erano

trattato speciale (kit ab)

(del

ha concluso

al-Hadrami con

"

tivazione della terra, e poi alla divisione del raccolto

"

questo patto

"

uomini. Quanto poi alla g i z y a h a 1-r u u

"

tributo di

si

il

il

trattato che

popolo del Bahrayn.

GU

non

chi

degH angeli

Dio

al-'Ala ibn

sottost a

e di tutti gli

essa consiste nel

s (la eapitati),

un dinar per ogni adulto (ha lini)'.

Altri narrano (prosegue Yaqut), che

tempo degU

altri

il

Profeta di Dio mandasse al-'Al

ambasciatori ai re della terra, nel

"Ve
"

di

abitanti attenderanno alla col-

attirer la maledizione di Dio,

stesso

nome

seguente tenore): 'In

clemente e misericordioso. Questo

aUo

(seguaci di Zo-

o Ebrei, o Cristiani, veimero a patti con al-'Ala e conclusero con

"

"

b.

convertirono tutti gli Arabi del paese, ed alcuni

"

"

'Abdallah

H.

6. a.

una tradizione che fa capo a al-'Ala e che dice


Il Profeta mi mand
nel Bahrayn (o a Hagar, dicono alcuni), ed arrivai fino a al-ha*it
:

"bayn al-ukhuwwah

(fino

'

a diventare un muro tra

ossia

fratelli,

"

creare discordie in seno alle famiglie?) per levare le decime (a

"

musulmani, e

-'

r)

dai

"

(al-khar^) dai pagani'. Dice Qatdah


(uno degH ambasciatori mandati dal Profeta nel Bahrayn)
nel Bahrayn

"

non

la tassa fondiaria

vi fu

mai alcun

conflitto,

ma

gli uni si resero

202.

'

musulmani, e

gli altri

S 187-189.

H.

a.

8.

met (insaf) del seme (a 1met della sementa sparsa nella

un trattato speciale con al-'Al per

la

"

fecero

hub

"

terra?) e dei datteri'. Dice Sa'ld b. al-Musayyib

"

al-izyah dai Magus di Hagar, come poi la prese 'limar dai Magus del
Fars, e 'Uthman dai Berberi dell'Africa', al-' Ala ibn al-Hadrami mand
al Profeta dal Bahrayn una somma di danaro che ammontava a ottantamila (dirham?): n allora, n prima, n poi gli venne mai mia somma
maggiore dal Bahrayn. Egli fece dono di una parto della somma allo zio
(Yaqut, I, 508-509; cfr. Baladzuri, 78-79, ove ha la medeal-'Abbas

"
"
"
"
"

ossia del raccolto dei cereali, o la

b,

'

Profeta preso la tassa

il

.,

sima versione del testo del

trattato, 81).

Nota 1. Il cognome di al-Asbadzi viene dal villaggio di Asbadg presso Hagar nel Bahrayn,
nome di origine persiana: difatti in persiano asp (arabizzato in asb significa cavallo, e Baladzuri (78, lin. 10) dice che il nome del villaggio provenisse da una trib degli Asbidziyyun, che ado-

ed

ravano appunto il cavallo nel Bahrayn. Tale etimologia non per accettata da tutti (cfr. Yaqut,
I, 23f>-237, ove sono discusse varie origini attribuite a quel cognome; cfr. anche Lubb., 12 e L u b b.
S u p p 1. Ann., 13, ove si conferma che il nome possa derivare dal culto del cavallo).

188.
retta

dal

Esiste

Profeta al

anche

il

brano di un altra versione della lettera

popolo del Bahrayn, e conservata da

sull'autorit del seguente

isnd: Da 'Abbas

da suo padre Hisam

Muhammad

Muhammad
:

delle

con Dio e con

palme

e la

il

" la
"'

avrete quei

met del decimo


non educherete

(n

diritti,

per

usf

i figli

u s r,

'

suo Profeta

(i

189.

?],

[f 100. a.

H.

?],

Bahrayn " Del


tassa a 1-z a k a t, sa:

decimo delle rendite


il

ventesimo) del rac-

vostri nella religione dei Maglii

quali avete fatto la pace. Sappiate per che


al

di

condizioni enunciate, allora dovrete pagare la tassa a capo,


79, lin.

e segg.).

critico della pretesa conversione del

H.

(bayt al-nar, ossia l'inferno), appartiene a Dio e


quali potranno dispome in vostro castigo), e se rifiutate

al-gizyah,T (Baladzuri,

Esame

il

ossia

casa del fuoco

" sottostare alle


"

a.

da abu Salih

suo Profeta, pagherete

a.

H.], da suo padre

[f 68. a. H.]. Il Profeta scrisse al popolo del

" colto dei cereaH, e


" allora

al-Kalbi [f 240.

invero voi, se farete la preghiera, pagherete la

" rete sinceri


"

Hisam

al-Kalbi [f 204.

b. al-S'ib al-Kalbi [f 146. a. H.],

da ibn 'Abbas
" resto

b.

b.

di-

al-Baladzuri,

Dall'esame

di,

tutti

questi

fatti

Bahrayn.
documenti pi o meno

una narrazione sicura di quello che


Le tradizioni da noi raccolte nei pre(').
cedenti paragrafi contengono documenti, che hanno molti caratteri di genuinit C*): non pu quindi esistere dubbio che, vivente Maometto, anche nel
Bahrayn alcuni propugnassero la causa dell'Islam. D'altra parte per le reautentici,

assai

dificilc

estrarre

realmente avvenne nel Bahrayn

lazioni in

apparenza

cosi frequenti

ed

203.

rapporti tanto intimi (invio di rap-

8.

189.

H.

a.

presentanti ed esattori, riscossione di tasse, ecc.) fra

un

degli abitanti del Balirajm, costituiscono

numero

perch non

pu giustamente mettere

si

Maometto ed un
fatto,

il

quale,

certo

appunto

in dubbio, desta la nostra maraviglia.

Infatti,

basta dare un'occhiata alla carta geografica d'Arabia per rilevare

quanto

il

Bahrayn

si

gione d'Arabia, sulla

stenda in posizione cdmjDletamente isolata dalla re-

Maometto imperava con

quale

da

poteri dittatori:

Dahna, o
deserto per eccellenza, che, secondo gU Arabi, nessuno ha mai traverdall' altra, le trib indipendenti e bellicose dei Hanifah nel Yamasato
mah, tenevano il Bahrayn in una posizione di perfetto isolamento rispetto
a Maometto. Aggiungasi che fra il Yamamah ed il Higaz si stendeva inoltre

una parte

lo

sterminato deserto dell'Arabia meridionale,

"

il

tutta la regione centrale d'Arabia, abitata da grandi e potenti trib (Asad,

Giatafan, Sulaym, Tamlm, 'Amir

b.

Sa'sa'ah,

aveva ben poca o ninna autorit.

Il

Bahrayn nulla quindi aveva che

con

il

cia ed

Higaz:
il

sulle quali

ecc.),

rapporti commerciali ed amministrativi

il

Profeta
fare

fra quella provin-

vichio impero persiano erano invece stretti e continui,

e tutta la

parte della regione bagnata dalle acque del Golfo Persico potevasi considerare

come una dipendenza

del regno Sassanida

municazioni fra r India ed


che non con

il

Higaz

il

Bahrayn erano

H e y d,

(cfr.

I,

6-9).

mentre d'altra parte

le

co-

assai pi faciU e pi frequenti

Non

si

comprende quindi quale


che in apparenza

ragione possa aver sospinto questi Arabi lontani,

avevano a temere e nulla da guadagnare dal Profeta,


sua fede, e di sottostare spontaneamente, senza

nulla

ad abbracciare

la

visibile

motivo, agli obblighi

od

ispecie

gravosi imposti dall'Islam.


I

fatti

narrati

nei precedenti

paragrafi,

in

lo

tradizioni

tendenziosamente alterate sull'ambasciata degli 'Abd al-Qays, non basterebbero ad illuminarci

svil

problema, se

gli eventi,

che

si

svolsero pochi anni

dopo, durante l'insurrezione generale delle trib, nell'anno 11. H.

(cfr.

11.

un vago barlmne del vero. Da una


appuriamo che, alla
i,
I, 1958),
b. 'Umar (cfr.
vigilia della grande insurrezione, il sostegno unico dell'Islam nel Bahrayn
fosse il principe al-Mundzir b. Sawa, e che perci, morto Maometto, e morto
eziandio al-Mundzir, tranne una minoranza poco numerosa, tutto il paese

e 12. a. H.),

non

aiutassero a scoi'gere

Tabar

tradizione di Saif

affermasse la sua fedelt agli ordini ed alle credenze antiche, cercando con

un

feroce accanimento la distruzione dei pochi fautori del defunto al-Mun-

dzir, ai quali la tradizione

bari,
il

I,

il

nome

di

musulmani

1960). Queste notizie sono preziose: esse

(cfr.

ibn Ishaq, la-

permettono di riscontrare

vero valore delle tradizioni date nei precedenti paragrafi. L'introduzione

dell'

Islam nel Bahrayn fu dunque un fatto puramente poUtico


204.

non

fu

il

8. a. H.

prodotto d'uno slancio spontaneo della popolazione verso una nuova fede,

migUore e pi vera
cipe per scopi politici

un obbligo esoso imposto da un prinad una minoranza degli abitanti del Bahrayn, nella

speranza di vincere un forte

fama

cessi e dalla

ma

dell'antica,

pai-tito

lui

Maometto, al-Mundzir

di

qualche grande vantaggio materiale,


di

Madinah

e cosi imporsi

autorit politica, avendo

Profeta

(^),

suoi

ai

egli

compenso

'in

avverso. Affascinato forse dai suc-

il

da Madinah, e

In

modo

siffatto

litico,

mandare

citati tradiscono

modo

Par

il

resistenza nel paese

certo, infatti,

parte, gli stessi docu-

fatto,

che

(*),

esigua regione nell'interno del paese, e

popolazioni littoranee del Golfo Persico.

181) sta a dimostrare che

al-Mundzir presso

gli

Arabi

il

medesima

l'il. a. H.,
si

si

da

che l'autorit di al-Mundzir fosse


si

ad una

limitasse

non penetrasse affatto fra le


La lettera di Maometto a Slbukht

che

Profeta,

forse

puri, si rivolgesse

tradisce per altres

Slbukht non approdarono ad alcun

l'Islam vi

ristretta, accolto soltanto

anche

effetto.

il

dall'iniziativa di

illuso

ai capi

zioni meticcio arabo-aramaico-persiane, che erano sparse


la lettera

innovazioni di

le

sicch

molto limitata, e che l'efiimera conversione del Bahrayn

mare:

le

accett perfino di avere

ma d'altra

una zona molto

precario ed in

una piccola minoranza.

(cfr.

Bahrayn

nel

al Profeta l'importo delle tasse.

innegabilmente

al-Mundzir destassero una viva


stabili in

propria

la

al-Mundzir ottenne, a quanto pare, qualche vantaggio po-

che dur finch egli rimase in vita

menti da noi

EgU

Profeta

il

appoggio morale del

l'

per introdurre

possibile

di

ottenere lun

di

Per consolidare

ed ottenuto

leggi fiscali e gli obbliglii rituali dell'Islam.


esattori inviati

immagin

unendosi in alleanza con

avversari.

cliiesto

fece

sT

lungo

fatto che

Quando scoppi

Slbukht scomparso senza lasciare traccia di

converti e quella parte del paese, che egli rappresentava,

popola-

delle
le

del

rive

negoziati con

l'insurrezione nel-

s; egli
ei'a

quindi

rimasta

non

com-

pletamente indifferente alle proposte del Profeta, da non contare alcuno che

ne sostenesse

le

La morte

al-Mundzir bast quindi a far ruinare

di

dottrine durante la grande bufera rivoluzionaria dell' 11.


il

a.

H.

fragile edifizio islamico

musulmani hanno cura d'informarci


che alcuni Arabi sotto al-Crarud rimasero fedeli all'Islam, non dobbiamo
vedere in questi un partito religioso, ma soltanto i resti d' un partito politico, abbattuto dalla reazione, che scoppi alla morte di al-Mundzir, il mageretto

da

lui nel

Bahrayn. Se

cronisti

giore rappresentante della fazione a dir cos progi*essiva. Il truce accanimento,

con

il

(cfr.

Tabari,

quale

reazionari tentarono di distruggere


I,

1957 e 1959), un indizio

utile per

il

misurare l'intensit degli

odi politici locaU e la debolezza della parte cos detta


il

capo di questa, dopo

la

morte

partito di al-Mundzir

musulmana,

al--arud,

di al-Mundzir, \astosi a malpartito,

205.

si

volse

8. a.

189, 190.

H.

per aiuto ai generali musulmani, che, unitisi a

musulmana con

e la fecero
il

partito che invoc l'aiuto

rappresentano

divennero realmente musuhnani

compagni

di al-Crarud

come

Bahrayn, mentre forse pur

nel

dopo

soltanto

essi

H.

la conquista, nel 12. a.

concludere con relativa sicurezza, affermando che nelle

Possiamo quindi
sulla

Per questa ragione

musulmani, fu chiamato musulmano dai

dei

soli credenti rimasti fedeli all'Islam

tradizioni

conquistarono la provincia

la logica spietata della spada.

tradizionisti, e questi perci ci


i

lui,

conversione del Bahrayn,

pretesa

esagerazione tradizionistica, e che in realt

fatti

vi

debba essere molta

avvenuti fossero di pro-

porzione assai modesta ed in una cerchia molto liirdtata di persone.

Nota 1.
La ricostruzione arbitraria dello Sprenger, alla quale abbiamo gi fatto allusione (cfr.
177), non ha fondamento alcuno scientifico egli ba accettato ogni cosa come vera, e pur di ottenere
una narrazione continua, ha, con un erroneo sistema storico, attenuato o cancellato le contradizioni
e le discrepanze esistenti fra le varie notizie. Sulla sua versione non possiamo quindi fare verun as:

segnamento.

Nota

2.

Genuini devono essere quei documenti

180, 181, 184 e 186), nei quali

(cfr.

allusione indiretta a fatti avvenuti o avvenire, sui quali

tradizionisti

non

si

fa

danno lume, perch

ci

ogni memoria di essi perduta:

tali allusioni non possono essere invenzioni dei tradizionisti.


Che il nome e il timore di Maometto potessero influire su popolazioni tanto remote
da Madinah desta la nostra maraviglia, perch non sappiamo come egli avrebbe potuto in-

Nota
ed isolate

3.

tervenire direttamenti nelle faccende interne del paese. L'accenno al possibile impiego della forza, di
cui v' menzione nel documento al 184 rivela che Maometto fondasse molte sue sjieianze sul grande
terrore delle sue armi diffuso in tutta Arabia, pei-ino nel lontano Bahrayn questo timore del Profeta
:

anche dal tenore del seguente. La violenza della reazione anti-islamica nell' 11. a. H.
una misura del timore ispirato dalla sua potenza militare, timore forse esagerato, ma che pure ha
innegabilmente esistito. Questo uno dei punti pi oscuri nella storia dei rapporti fra Maometto e le
trib negli ultimi due anni della sua carriera profetica. Di ci parleremo pi diffusamente sotto l'anno
10. H., quando studieremo il fenomeno singolare delle ambasciate.
evidente

Nota

vogliono far credere che egli fosse il signore di tutto il Bahrayn


Una prova n' il numero di lettere inviate dal Profeta nel Bahrayn
e non indirizzate a al-Mundzir (cfr. 182, 184 e 186).

ma

arabo,

4.

ci

'UMN
190.

'Amr

b.

I tradizionisti

non pu esser

vero.

Missione
Nel mese

al-'s,

con una

di

'Amr

b. al-'As nell'

di Dzu-1-Qa'dah dell'anno
lettera, ai

Grulanda e suo fratello 'Abbad

b.

ai

due

principi, e

deU"Uman

bad era noto per

la

mitezza del suo carattere, e a

gli espose la

il

(raj^far b.

pi intelUgente e

che doveva

che conteneva un invito ad ab-

vero sovrano

al-As, perch

Profeta invi

lettera sigillata,

Il

b.

il

re Persiani di al-Madain.

bracciare l'Islam.

'Amr
'Amr

H.,

(julanda, che governavano le trib Azdite

Al suo ambasciatore Maometto consegn una


consegnare in persona

8.

C) (Dzu-l-Qadah).

due principi arabi degU Azd,

'Uman, quali luogotenenti dei

nella provincia di

'Uman

il

era ayfar,

ma

il

fratello 'Ab-

lui si rivolse

per primo

pi accessibile dei due

natura della sua missione e chiese a 'Abbad di

fratelli.

fissargli

un' udienza con u-ayfar, nella quale avesse potuto consegnare ufficialmente
del Profeta. 'Abbad promise di procurargli questa occasione, e
dopo vari giorni di attesa, gli annunzi il giorno dell'udienza.

la lettera
difatti,

206.

H.

8. a.

'Amr

present

si

in"

forma solenne ed

ruppe

'Amr cred

suggelli, lesse

la

che

di poter scorgere,

lettera, e

il

giorno

si

sarebbe ritenuto

Arabi, se avesse ceduto ad

un

altro

Madlnah con questa

il

principi, (rayfar,

pi debole e

sulla

sul serio, e

risposta, che equivaleva

sua decisione,

sua presenza

il

per

tema

si

il

al-As

b.

ritir.

si

pigliando

la

pi vile degli

*Amr

ri-

giorno seguente ed avrebbe fatto

il

aveva sperato forse di trattare e migliorare

'Amr parlava

'Amr
ed 'Amr

potere che aveva in mano.

il

spose che allora egli sarebbe partito

che

pass al fratello 'Abbad.

la

seguente gli avrebbe data una risposta,

parola, disse che egli

consegn

(rayfar inform allora

All'indomani essendosi 'Amr ripresentato ai

ritorno a

principi,

contenuto produsse un' impressione pi

il

profonda su 'Abbad, che su (xayfar.


che

due

ufficiale ai

perch era colui, che decideva di ogni cosa,

la lettera al prin'cipe (rayfar,

(rayfar

190.

ad un

le condizioni,

rifiuto,

ma

(jayfar

quando vide

accingeva veramente a partire, ritornando


recare

di

offesa

a Maometto, richiam in

messo del Profeta e fece pubblica diclarazione di essere di-

venuto musulmano, e di riconoscere l'autorit politica di Maometto. 'Amr


b. al-'As

rimase perci nel paese, e con

anche 'Abbad

bari,

'Uman

nell'
I,

al-sadaqah, dai
bisognosi della provincia. 'Amr

poveri e

fino a che ricev la notizia della

Ya'qubi,

1600-1601, 1686; Sa'd, 8;

382 e segg.,

consenso dei due principi, giacch

era fatto musulmano, riscosse la tassa,

ne distribu l'importo fra

ricchi e

rimase

si

il

II,

morte del Profeta (T a85;

ha erroneamente 'lyadz invece di 'Abbad;

Hn. 5; 208, Un. 19 e segg., chiama

due principi

figli di

Sprenger,
Athir,

che gli abitanti delle citt erano persiani Magus, sui quali 'Amr
riscosse la tassa

al-gizyah, mentre

alle citt. Affernaa

nell'anno

7.

gli

b.

dice

al-'As

Arabi vivevano nelle pianure intorno

per che la missione di

H. In un altro passo Athir,

'Amr neir 'Uman, nell'anno

177,

II,

al-Cxulunda

III,

'Amr

II,

avvenisse, secondo alcuni,

268,

10. H., al ritorno del

Hn. 2-3,

pone

l'invio di

Profeta dal Pellegrinag-

gio d'Addio).
Nota 1. L' 'Umn

una regione montuosa che s stende in tutta l'estrema punta orientale della
penisola arabica, l ove questa stringe con i suoi promontori la bocca del golfo Persico. Le alte mon-

tagne della regione hanno sempre arrecato il benefizio di precipitare molta acqua piovana durante i
monsoni, sicch nelle valli dell'interno v' sempre stata abbondanza di acqua e di vegetazione. Yqiit
(III, 717, lin. 17) dice che a tempo suo la regione era molto popolosa, ricca di villaggi, di palme e di
campi coltivati. L''Uman sempre stata una regione d'Arabia assai poco conosciuta e poco visitata:
anche oggi rimasta ima delle parti quasi inesplorate d'Arabia. Praticamente, al di fuori delle
coste, nulla sappiamo della configurazione interna del paese. Una delle ragioni di ci, oltre alla
sua posizione isolata, circondata per met da un deserto che nessun uomo ha forse mai traversato,
stata la natura indipendente e sospettosa degli abitanti, che mai furono realmente dominati da alcuno,
nemmeno dai Califfi. L'interno del paese rimasto sempre indipendente. L'indole ribelle, democratica,
insofferente di dominio dei suoi abitanti, viene fuori anche dal fatto che nell' 'Uman si annidasse una
delle pi antiche e pi feroci eresie musulmane, quella della setta Kharigita degli Ibadiyyah,
dei quali avremo tanto a parlare in seguito. Il clima caldo dell"Uinan cosi terribile, che gi in quei
tempi e fra quelle popolazioni era passato in proverbio (Y Ti q t. III, 717, lin. 17).

207.

H.

a.

8.

191, 192.

La versione di Baladzuri leggermente diversa, ma conviene


191.
darla per disteso, perch completa e corregge la versione precedente. La
provincia di 'LTman era allora al^itata da numerose trib,

apparteneva

quali

delle

alla

degli

stirpe

Azd

v'

la

erano

maggioranza

per

anche

al-

e
regioni deserte, al-bawadi. A
Maometto
mand
due
ambasciatori,
queste
'Amr b. al-'As al-Sahmi,
al-Ansari
al-Khazra^.
Il
l'altro
abu
Zayd
nome
proprio di quest'ultimo
e
non certo, e si danno di esso varie versioni, ossia, secondo al-Kalbi
[t 146 a. H.], aveva nome Qays b. Sakan b. Zayd b. Haram, secondo altri
invece 'Amr b. Akhtab, e sarebbe stato avo di 'Urwah b. Tbabit b. 'Amr
b. Akhtab, mentre v'ha infine chi lo chiama Thabit b. Zayd. Dei due ambasciatori il primo, 'Amr b. al-'As, ebbe l'incarico di trattare coi due pi-incipi 'Abd e -ayfar, figli di al-(jrulanda, e di presentare a loro una lettera
del Profeta, nella quale Maometto li invitava ad abbracciare l'Islam. Se le
proposte di Maometto non incontravano opposizione, 'Arar doveva assumere
le funzioni di amir, mentre abu Zayd, come uno di coloro che avevano raccolto le rivelazioni del Qur-an (gama'a al-Qur-an) durante ancora la vita
di Maometto, ed era perci molto versato nelle dottrine musulmane, doveva dirigere le preghiere, ricevere dalla gente la professione di fede musuhnana, insegnando il Qur^an e le consuetudini, a 1-s u n a n. I due ambasciatori giunsero
tre

stirpi

che abitavano

le

steppe

le

trib

felicemente nell' 'Uman, trovarono


sulle rive del golfo Persico, e

li

del Profeta, mentre,


il

principi,

'Abd e

la lettera

(rayfar, in Suhar,

del

Profeta.

due

Maometto, abbracciando l'Islam; chiamati

invitarono a farsi musulmani e trattarono benevolmente

due ambasciatori. 'Amr

che

due

consegnarono

principi accettarono le proposte di

quindi gli Arabi,

si

b.

al-'As

si

trattenne

neH"Uman

fino alla

morte

abu Zayd facesse ritorno a MadTnah prima


vivere (Baladzuri, 76).

dice che

Profeta cessasse di

In un altro passo dello stesso Baladzuri data per la versione dei fatti secondo quello
credeva e si diceva neir'Uman ai tempi del califfo al-EasId [f 193. a. H.]: ossia nell'anno 6. H.
Maometto mand abu Za3-d al-Ansari con una lettera ai due principi Azdit, e due anni pi tardi, nell'8.
a. H., mand 'Amr b. al-'As, poco dopo la conversione del medesimo all'Islam (Baladzuri, 77, lin 12).

Nota.

che

si

192.

Non

poca importanza,

v' ragione di dubitare che, omessi alcuni particolari di

le

precedenti tradizioni racchiudano in massima la narra-

La trama

dobbiamo soltanto correggere il


colorito. L'invio di 'Amr b. al-'As nelF'Uman non fu certamente ordinato
dal Profeta, se non dietro qualche segreto invito dei due capi della famiglia
(xulanda. noto che 'Amr fosse conosciuto e rinomato come uno degli uozione di fatti

storici.

corretta

mini pi astuti del tempo suo, e ci spiega probabilmente


feta per

una missione

stato impossibile di

la scelta del Pro-

un paese tanto lontano, ove sarebbe


punire un'offesa recata all'ambasciatore musulmano. Dal
assai delicata, in

208.

H.

8. a.

contesto della tradizione parrebbe che

192.

due

fratelli regnanti,

desidei'osi di

un valido appoggio contro un forte partito popolare, si rivolgessero per aiuto


al Profeta. Che l'iniziativa debita essere partita dai principi dell' 'Uman e
non da Maometto, evidente per le medesimo ragioni che per il Bahrayn.
Sarebbe incomprensibile

infatti questo tentativo di convertire

un paese tanto

remoto, e completamente isolato,

quando rimaneva ancora tanta parte di


Arabia da convertirsi e da soggiogare, prima di giungere fino all' 'Uman,
all'estremit d'Arabia pi lontana da Madinah. probabile perci che i due
principi al-(jrulanda, nel rivolgersi al Profeta in Madnah, fossex'O ignari delle

Maometto esigeva da chi sollecitasse il suo appoggio. Lieto di


pot^r estendere il suo credito, e non volendo scoraggire spontanee adesioni,
Maometto affid appunto all'astuto 'Amr b. al-'s la delicata missione di esporre
ai principi il modo, con il quale era possibile di contare sull'ausilio del Procondizioni che

feta,

vale a dire dichiarandosi musulmani, e fare accettare le sue condizioni.

Queste sollevarono parecchie

a quanto pare, l'autorit


sicura.

perch

difficolt,

dei

L'accordo concluso fra

rUman,

furono alfine accettate, perch,

due principi

nell'

essi e il Profeta,

movimento popolare

il

ma

iJman

era tutt'altro che

ebbe per ben poco

anti-dinastico ringagliard

effetto,

sempre pi

nel-

Circa il tempo in cui Maometto


moto popolare prese la forma d'una insurrezione
due principi, guidata da un arabo d'ignota ed oscura

ed in breve travolse ogni cosa.

scendeva nella tomba,


generale contro
origine, al quale

i
i

il

tradizionisti forse ingiustamente attribuiscono

Tabari,

La

pretese pro-

quando scopdue principi al-Cridanda perdettero ogni cosa e dovettero,


salvandosi a stento con la fuga, invocare anch' essi V aiuto degli eserciti
fetiche

pi

(cfr.

la bufera,

I,

1977-1980).

facilit

con

la quale,

musulmani, deve convincere che la pretesa conversione


ridursi alle

dell'

delle trib per introdurvi


difatti qualsiasi

da

l'

speranza di valersi delle scissioni inteme

Islam, ed ottenere

menzione d'invio di

tributi

il

trionfo delle sue idee.

a Madnah:

Manca

le tasse riscosse in

'Uman dovevano rimanere nel paese, dicono i


di 'Amr b. al-'As col fino alla morte del

Profeta, e la

partenza, appena morto Maometto, pongono

'Amr

di

sia

pi modeste proporzioni. Pi che conversioni, furono intrighi

politici orditi dal Profeta, nella

luce

'Uman

permanenza
sua immediata

tradizionisti, e la

ambasciatore intrigante, piuttostoch

di

b.

al-'As nella sua vera

rappresentante

del

Pro-

una comunit musulmana. Morto Maometto, cessavano infatti le


sue funzioni, e non avendo egli pi nulla da fare, ritorn a Madinah. Altrimenti, dacch egli lasci 1' 'Umn prima che scoppiasse l' insurrezione, la
sua partenza sarebbe stata una diserzione. Si noti altres che quell'abu
feta presso

Zayd, del quale fa parola Baladzuri

(cfr.

209.

191), e che avrebbe dovuto con27

8.

192-194.

vertire ed istruire

'Amr

al-As

b.

Arabi del paese, ritorn a Madlnah assai prima di


deve quindi aver trovato ben poco da fare. Quando ac-

musulmani per

corsero gli eserciti

cbe

H.

gli

egli

a.

la conquista del

il

non poter nemmeno osare un cimento armato con


ci,

concludendo, anche per la provincia

cosi detta diffusione dell'Islam

di tutti

abbiamo notizia

La

'Umn dobbiamo

dell'

ridurre la

modeste proporzioni, spogliandola

Azd 'Uman menzionata altrove


una notizia fondata sopra una tradizione di tenore
in ogni caso pu soltanto alludere a qualche con-

pretesa conversione degli

10. a. H., 55),

tutt' altro

alle pi

anti-musulmani. Per-

gli

ricami tendenziosi aggiunti dalla vanit e dalla devozione dei

tradizionisti.
(cf)".

paese,

partito favorevole all'Islam, fosse tanto debole e poco numeroso, da

che autentico:

versione individuale.

Nota

Lo

Sprenger

accettando letteralmente la tradizione, cade in alcune


In tutto il terzo volume della sua celebre biografia di
Maometto, lo Sprenger (forse sospinto dal desiderio di terminare celeremente il suo lavoro), dimostra
deficienza di maturo spirito critico, e sembra che abbia soltanto in mente di comporre una narrazione piacevole e continua. La composizione dei primi due volumi della biografia opera assai pi
difficolt, dalle quali

(III, 381, nota),

non sa ben

distrigarsi.

accurata, coscienziosa e geniale.

Matrimonio

Maometto con Mulaykah.

di

193. In quest'anno, dopo

la presa di

Makkah,il Profeta

si

uni in matri-

monio con Mulaykah bint Dawud al-Laythiyyah. Allora una delle altre
mogli di Maometto, forse gelosa della nuova rivale, perch molto giovane,
bella e fresca, le and a dire: " Non ti vergogni di unirti in matrimonio
con un uomo che ha ucciso tuo padre ? Il padre di Mulaykah era infatti
perito nella scaramuccia alla presa di Makkah, e questa insinuazione colp
tanto la giovane, che non volle farsi toccare dal Profeta: questi allora si
separ da lei (T ab a ri, I, 1647; Saad, Vili, 106, la chiama "bint Ka'b
e cita una tradizione secondo la quale il matrimonio sarebbe avvenuto nel
mese di Ramadan dell'anno 8. H.
A th ir, II, 198; Khamis, II, 130,
chiama Mulaykah
al-Kindiyyah ).
.

''

194
(I,

1G86,

{cfr.

lin.

dinah da

176).

ha una versione

6),

al-Gri'ranah,

Sufyan al-Kilabiyyah
del

mondo

si

Di questo matrimonio

"

Il

Profeta, cio, ritornato

allora essa,

quando venne

lin.

darci

a Ma-

suoi favori

Athir,

maggior lume).
210.

II,

Profeta,

al

Ci avveniva nel Dzu-1-Qa'dah

9-12 e 159, Un. 15 e segg.

b.

scelta, prefer le ricchezze

prima dell'arrivo a Madlnah e non dopo) (Tabari,


158,

citando al-Waqidi

un in matrimonio con Fatimah bint al-Dahhak

che rifiutasse

dice

questo la ripudi

si

diversa.

Tabari,

(e
I,

il

quale per

perci probabilmente

1686;

Saad,

Vili,

208, che segue Tabari senza

8.

H.

a.

ss 194-196.

Tabari fa confusione con la Kilabita. S a a d (Vili, 100, lin. 24 e segg.), distingue


Nota
invece nettamente questa donna da Mulaykah. Non esclusa per la probabilit che, per errori e confusione di tradizioni, vi sia in questo caso un raddoppiamento di persone, e che la Mulaykah del paragrafo precedente e la Kilabita del 176 siano una e la stessa persona
del ripudio si somigliano.

particolari

pellegrinaggio annuale.

11

195.

^lcl

mese

pellegrinaggio, che

Maometto permise

Musulmani

gl'idoli.

di Dzu-1-Higgah, fu celebrato,
si

come

al solito,

mano, dopo
di esser lui

pagani presero quindi parte contemporaneamente

la conquista,

La grande

tane dal Profeta.

nonostante

a dirigere

governatore della

il

festa

cerimonie,

le

annuale
la

non

(?)

alle

primo musul-

il

certo se per

il

fatto

oppure per speciale delegazione avu-

citt,

mutate condizioni e

le

grande

citt e la soppressione di tutti

primi sotto la direzione di 'Attab, che fu dunque

feste, i

il

eseguisse anche dagli idolatri secondo

pagano, nonostante la presa della

l'antico rito

uno

tanto pi che

si

svolse senza incidenti di sorta,

presenza di due fedi

ostili

intorno a

Se dobbiamo credere a al-Waqidi, Maometto, per mezzo

stesso santuario.

del suo governatore, fece sancire in questa circostanza quattro disposizioni

di diritto commerciale, vale a dire viet le quattro seguenti pratiche d'illecito traffico

(1)

reciprocamente

Mettere due condizioni diverse nei contratti (condizioni che

si

contradicono e possono perci essere causa di

gare anticipatamente
dere una cosa, di cui
cose,

che non

nota

V.

Nota

non

1.

Da

della

una grande

196.

(^)

diritto di disporre. (4)

Ven-

Cercare guadagni da

(Hisam, 887; Waqidi Wellh., 380-381,

fiera annuale.

figlio di

Maometto.

Nel presente anno Maryah,

Dzu-1-Higgah un

Il

Profeta port

il

figlio

neonato a

umm

dame

di ai-Bara

Durante

la lieta novella a suo


il

marito abu

Profeta, e ricev dal

avergli portata la lieta notizia.

Efi'.

medesimo

luk, perch Maometto volle testimoniargli


Tutte

turbate e furenti, quando seppero che

211.

le

il

b.

Aws

parto,

nome Ibrahim.

il

b.

b.

Zayd

Khalid

Maryah

appena nacque

la Uberto, del Profeta, la quale,

legrarsi con

concubina copta partor nel mese

Burdah bint al-Mundzir

Khida al-Naggariyyah, moglie

da Salma,

la

maschio, al quale Maometto pose

(ja'd al-Naggari, affinch lo allattasse.

(3)

Pa-

ci abbiamo la prova che il pellegrinaggio annuale restasse quel eh' era gi


Gahiliyyah non solo cio un convegno con scopi religiosi, ma anche, per molti

di

b.

ha

si

posseggono

Nascita di Ibrahlm,

bld

litigi). (2)

merci prima di averle ricevute in consegna.

3).

stato nell' et
versi,

si

le

il

b.
b.

Laal-

fu assistita

fanciullo, corse

Questi and subito a ral-

dono

di

uno

schiavo,

m a m-

la propria gioia e ringraziarlo di

altre

mogli di Maometto furono

Maryah aveva

partorito

un maschio,

8. a.

196-199.

H.

che esse non erano mai riuscite ad avere (T ab ari,


153,

Hagar, I, 186,
Khamis, II, 130-131;

168;

I,

no.

16;

lin.

I,

Sa ad, Vili,
Abulfeda,

1686;

Athir, n, 208-209;

394;

per la moi-te di Ibrahim vedi 10.

H.,

a.

1).

Le Ambasciate delle trib.

197.

Gri negli ultimi

giorni di questo anno, dopo

ritorno da

il

Makkab, incominciarono a giungere le ambasciate delle trib Arabe per


atto di omaggio e per trattare con il Profeta (Kb a m s, II, 131).

fare

Divorzio di Sawdah.
198.

Sawdab,
egli si

ma

In questo medesimo anno

Profeta fece divorzio dalla

il

questa lo ferm poi qualche giorno dopo per istrada, mentre

recava alla dimora di 'A'isah, e lo scongiur di riprenderla:

chieggo che tu giaccia con

me

cedo anzi

mio turno a 'Asah

il

essere presente al giorno della risurrezione, quale tua consorte

condizioni
lin.

Maometto

5 e segg.

mogUe

II,

ma vogKo

queste

130).

Conversione dei banu Suda*.


199. (al-Waqidi) Dopo
di ritorno in

Non

accett di riprenderla nel suo gineceo (Sa ad, Vili, 38,

Khamis,

"

Mallnah, nell'anno

spedizione di Makkah, appena

la felice

Maometto, incoraggito dai suoi pro-

8. H.,

una spedizione nel Yaman settentrionale contro la trib dei banu Suda*, un ramo dei Sa'd 'Aslrah (Madzhig), e riun all'uopo 400 uomini sotto gli ordini di Qays b. Sa'd b. 'Ubadah. Mentre queste
genti si raccoglievano in AVadi Qanat, una valle ^dcina a Madinah, pass per
caso un Suda-ita, per nome Ziyad b. al-Harith al-Suda*i, il quale, appresa la rasperi successi, stabili di allestire

gione e lo scopo della spedizione,

si

rec in fretta dal Profeta, e lo preg

di soprassedere, e di attendere l'arrivo dell'ambasciata, che egli disse,

si

ac-

cingeva a venire a Madlnah per annunziare la conversione della trib. Mao-

metto sospese allora


i

suoi, riun

la spedizione.

una missione

Ziyad

di 15 persone, e con esse

Profeta, apportando la notizia, che tutta


si

Harith, ritornato in fretta presso

b.

diffuse quindi fra la trib e

(?)

la trib si era sottomessa.

due anni dopo,

comparvero in Makkah ben cento uomini

(^)

dere parte alle feste (Sa'd, 54-55, 107;


m, 336-337).
Nota

1.

Madzhig, di cui
feta al-Aswad.
i

Si
i

present di nuovo al

si

al

L'Islam

Pellegrinaggio d'Addio,

della trib di Suda-, per pren-

Khamis,

II,

130;

Sprenger,

vede che la predetta conversione fosse solo parziale difatti alla fine del 10. a. H.
un ramo, compariscono come pagani, tutti schierati sotto al falso Pro:

Suda- erano

212.

200-202.

a. H.

8.

Conversione dei banu Tha'labah {Ghatafan).


Al ritorno di Maometto dal convegno
200.

ancora che

arrivarono a Madlnah

finisse l'anno 8. H.,

prima

di al-(jriraiiah,

quattro ambascia-

banu Tha'labah b. Sa'd b. D^ubyan, un ramo dei Grhatafan, i quali


portarono a Maometto l'atto di sottomissione e di conversione all'Islam di
una parte della loro trib (man khalfana min qawmina). Gli amba-

tori dei

pochi giorni in Madlnah, ed

sciatori rimasero
il

momento

al

Profeta ordin di consegnare ad ognuno di essi

awaq,

solito

il

201.

Zaynab,

la figlia

delProfeta

dlgah), moglie di abu-l-'5.s, b. al-Rabf (T

Altre fonti pongono

Unea 18;

Khamis,

cfr.

l'anno 8. H.

labari.

III,

a ri,

I,

131, che pone

1597; Athir,

il

due

che

(Qutaybah,

le desse,

Habbar

b.

Makkah

al-Aswad

passando, tale un

urto,

per andare a

con un

altro.

da

farla

cadere

camelo?) sopra una pietra: per effetto del colpo essa abort (asqatat);

(dal

sopravvenne allora una violenta emorragia, che nessuno pot arrestare e

mori dissanguata

Sa ad,

morisse nei primi giorni

VIII, 22,

lin. 17,

dice (da al-Waqidi) che

per poc'anzi

dell' 8. a. H.). Cfr.

il

Costruzione del

(a th

min bar

7.

{cfr.

a.

H.

1),

preso nella valle di al-Grhabah. Altri

mi ubar, quando
tronco di
pulpito.

74).

Il

7.

come
H. Prima

per,

H., ed altri nell'anno 9.

noto,

pongono

di far uso del

Maometto soleva montare sopra un


palma, conficcato nel terreno donde venne poi l' idea di farsi un
minbar venne costruito, si dice, da un greco per nome Bqum,
arringava

fedeli.

o Baqul, mentre altri affermano che questo greco fosse invece


del tetto della Ka'bah, al

di

2. a. H.).

In questo anno, secondo alcuni, il Profeta si fece costruire


202.
i n b a r
o cattedra per la moschea di Madlnah, con legno di tamarisco

questo fatto nell'anno

dei

Zaynab

81 dal quale par-

rebbe che r aborto fosse un evento di molto anteriore, rimontando al

il

69,
del-

2296, racconta come in quest'anno Zaynab che

padre, s'incontrasse con

dicesi

174).

II,

morte nei primi giorni

era la maggiore d'et delle figlie del Profeta, lasciando

raggiungere

crede che

H., e precisamente sette

7.

la

si

prima moglie Kha-

Profeta giunse a Madinah

il

II,

ab

della sua

(e

morte nell'anno

la

anni e due mesi dopo che

le

di cinque

figlia del Profeta.

In questo anno, secondo quanto dice al-Waqidi,

cessasse di vivere

dei

dono

o oncie d'argento (Sa'd, 33, 82).

Morte di Zaynab

Uno

della partenza,

Quray

(cfr.

tempo

della ricostruzione della

Introd. 167): dicono altri invece che

un arabo, un servo

di 'Abbas,

di

218.

il

costruttore

medesima per opera


il

pulpito fosse opera

un servo madinese, che faceva

il

mestiere di falegname.
il

H.

8. a.

202-204.

Il

min bar

era una rozza cattedra di

terzo ed ultimo dei quali era lo sgabello, su cui sedeva

abu Bakr

califfo

il

sedesse sul secondo gradino, tenendo

si

sul primo, e pi tardi, 'Umar, diventando Califfo,

poggiando

basso,

piedi in terra

tre gradini,

Profeta, tenendo

aggiunge poi che, quando mor

piedi appoggiati al secondo gradino. Si

Profeta,

il

(Khamls,

II,

il

piedi

gradino pi

sedesse sul

75).

che il califo 'Utliman seguisse per sei anni 1' esempio di 'Umar poi mut
sentimento e sali sul gradino pi alto, ove aveva seduto solo il Profeta, e tenne quel posto durante
le prediche fino al giorno della sua morte. Non detto che cosa facesse 'Ali, diventando Califfo.
i n 1d a r,
pi alto, cio, di sei gradini, e volle trasportare da Madlnah
Mu'awiyyah si fece un nuovo
i n b a r
del Profeta, ma ne fu distolto da un eclissi solare nell'anno 60. H.
a Damasco lo storico
Molti altri caliiS, tanto Umayyadi, quanto 'Abbasidi, ebbero in mente di asportare da Madinah la preziosa reliquia, ma ne furono sempre dissuasi per intercessione di persone autorevoli e de-

Nota.

Si dice

vote (Kb a

II, 75-76).

i s,

Morte di Hatim

203.

In questo anno

famoso Hatim
Sa'd

figlia

suo

Il

celebre

poeta,

nome completo

al-Hasrag,

b.

Abulfeda pone erroneamente

chiaro

al-Ta'i,

grande generosit.
dallah b.

al-Ta"i.

della

stirpe

in

tutta

Arabia per

Hatim

era abu Safanah


dei

Tayy

banu

morte del

la

la

sua

b.

'Ab-

Udad. Sua

b.

Safanah venne poi dal Profeta a lagnarsi della propria indigenza,


prodiga del padre. Altre notizie pi probabili pon-

effetto della generosit

gono per la morte di Hatim nell'ottavo anno dopo la nascita del Profeta,
e non dopo la sua Fuga (Abulfeda, I, 168; cfr. 33-35, nota 68, delle
Adnotationes Historicae dello stesso volume, ove dato
di

una poesia

a Hatim;

attribuita

testo e la traduzione

il

anche Aghani, XVI, 96-110).

cfr.

'Abdallah bi al-Lahm.
204

{cfr.

Abi al-Lahm

'AbdaUah

138).

al-(lhifari, celebre

b.

'Abd al-Malik

compagno

del

b.

'Abdallah

b.

Ghifar

Profeta, egregio poeta, che

trasmise varie tradizioni, raccolte poi da al-Tirmidzi [t279. a. H.], da al-Nasa


fu presente alla battaglia di Hunayn
[t 303. a. H.], e da Muslim [f 261. a. H.]
:

insieme con
si dice,
il

nome

suo

MaUk

non

suo manomesso TJmayr;

volesse

mangiare carne

era Khalaf

b.

Profeta,
8.

nacque
e,

chiamato Abi al-Lahm, perch

soleva abitare in al-Safra. Secondo altri

b.

Khalaf

b.

Malik

b.

ma

Athr Usd, ni,

oppure

le

b.

'Abd

pagana. Egli fu uno dei pi antichi compagni del

questa notizia non


200).

'Abdallah b.

o 'Abdallah

secondo alcuni, mor combattendo alla battaglia di

H.,

al Profeta,

nell'et

fu

'Abd al-Malik, oppure, 'Abdallah

o al-Huwayrith b. 'Abdallah

al-Malik

l'anno

il

ben certa (Hagar,

Hunayn
I,

17,

nel-

no.

1,

Se ha trasmesso tradizioni deve aver sopravvissuto

tradizioni sono apocrife.

214.

9. a.

H.

(20 Aprile 630 8 Aprile

631).

i-lgl-s

s i

=^ S
ras s-S
:

?.2 S-2S5
=

5 s -S

,2 g-3 s 2 ?.2 g-2 i S S.2 i-2 i 5 S.2 g-2 i


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s
216.

H.

9. a.

Invio dei rappresentanti per la riscossione delle tasse.


Il primo di Mubarram del nuovo anno, il Profeta mand
1
.

rappresentanti alle varie trib, per riscuotere le tasse dovute da tutti

sulmani

ma

Q),

diede ordini a tutti

massimi riguardi, per non


dell'imposta, e di

non

irritar

di

agire

con benevolenza,

soverchiamente

di

nomadi con

suoi

mu-

usare

l'odiosit

scegliere le bestie migliori nella percezione delle de-

Buraydah b. al-Husayb (secondo altri, Ka'b b. Malik) fu mandato presso


i banu Aslam (cfr. 6. a. H., 23) ed i banu Shifar (cfr.
5. a. H. 92); 'Abbad b. Bisr, presso i Sula^^m (cfr. 8. a. H. 23 e segg.) ed i Muzaynali
cime.

(cfr.

a.

5.

e segg.);

Sufyan
condo
(cfr.

8.

'Amr

b.

al-'As

(^),

ai

b.

Makltli, ai

Fazarah

(cfr.

altri,
a.

Nu'aym

b.

-uhaynah

(cfr. 5. a.

H., 85

pi avanti 71); al-Dalihak

al-Kilabi, ai Kilab (cfr. 9. a. H., 75);

tafan), e

segg.)

H., 16 e 17); Eafi'

Busr

Sufyan al-Ka'bi

b.

b.

(se-

'Abdallah al-Nahham al-'Adawi) ai Ka'b (Khuza'ah)

H., 20 e segg.);

ibn al-Lutbiyyah al-Azdi,

finalmente un Sa'dita, ai Sa'd

(Waqidi Wellh.,

385; Tabari,

Hudzaym
I,

(cfr.

ai

Dzubyan

6.

a.

H., 13 e

all'

invio dei rap-

1722, accenna

presentanti per riscuotere le tasse s a d a q a t, senza dar

nomi)

(Grha-

(^).

Nota 1.
Questo elenco ha un certo interesse, perch, se autentico (cfr. nota seguente), darebbe
nomi di ijuelle trib, che avevano abbracciato l'Islam ed avevano gi concluso patti speciali con
Maometto per il pagamento delle imposte. Ho per dubbi sull'autenticit di questo elenco. E notevole
che seno omessi i nomi di tutte le trib, le quali avevano abbracciato l'Islam alla fine dell'anno precedente, ossia tutte le trib alleate dei Quray.s e dei Hawazin mancano pure Damrah (cfr. 6. a. H.,
81), gli Asga' (cfr. 5. a. H., 94). Vi sono inclusi i Dzubyg.n, sulla conversione dei quali non esiste
una sola tradizione, perch erano ancora pagani alla morte di Mav,,:i"t.to. Alcuni nomi di queste liste
sono di trib che si convertirono soltanto nel corso dell'anno 9. Comunque sia questo elenco conferma
i

217.

28

H.

9. a.

1-3.

effettivo di Maometto non comprendesse ancora che una parte non grande di Arabia,
il dominio
appena un decimo della penisola: nessun nome del centro, dell'oriente e del mezzogiorno, e quasi
nessuno del settentrione della penisola appare fra i contribuenti del fisco islamico. Ci nondimeno il
gruppo raccolto intorno al Profeta era gi il pi potente in Arabia.
Sappiamo dalle tradizioni dell'annata precedente (cfr. 8. a. H. 190) che 'Amr b. alNota 2.
Da ci si vede quanto poco possiamo contare sulla veracit di queste liste:
'As tosse nell''Uman!
non solo poco probabile che l'elenco delle trib sia corretto, ma sono errati anche i nomi di alcuni
cfr. per esempio il 6.
collettori
T a b a r i (I, 1722, lin. 3), aggiunge che in questo anno venisse rivelato il versetto
NoT.\ 3.
del Q u r a n (ix, 104), che ordina la riscossione della tassa a 1-s a d a q a h, e dice che la causa della
rivelazione fosse l'incidente di Tha'labah b. Htib b. ahi Hatib al-Ansari, uno di quelli che presero parte
a s g i d a 1-D i r a r, (cfr. pi avanti 52 H a g a r, I, 402, no. 923}.
alla costruzione della moschea

come
forse

banu Tamlm (Muharram).


Presso i banu Ka'b (un ramo dei Khuza'ah) si era stabilito un
Tamim, detto dei banu 'Amr b. Gundab, il quale, insieme con

Spedizione contro
2.

gruppo dei
i

banu

Dzat al-Astat vicino a Makkah.


rappresentante del Profeta, Busr b. Sufyan al-Ka'bi, venne a riscuo-

Sa'd, faceva uso del bacino d'acqua

Quando

il

tere le tasse, e trov gli

Arabi radunati presso questo bacino, oppure, secondo

Khuza!ah riunirono ben volentieri


tassa del decimo, ma i Tamim, che non avevano

presso 'Usfan, sulla via di

altri,
il

bestiame per pagare la

Makkah,

ancora abbracciato l'Islam, prese

Sufyan

al-Ka'bi, l'esattore delle

armi,

le

mossero contro a Busr

si

imposte di Maometto, e

tornare senza aver ritirato l'importo della tassa.

dente nacque un dissidio fra

Tamim

lo costrinsero

b.
ri-

In seguito a questo inci-

Khuza'ah, e questi costrinsero quelli

Maometto non volle tollerare lo sfregio fatto ad un suo rappresentante, ed ordin a 'Uyaynah b. Hisn al-Fazari d'inseguire e punire i
Tamim. Alla testa di 50 cavalieri beduini, 'Uyaynah insegu i Tamim al di l
di al-'Arg e di al-Suqya fino al territorio dei Sulaym, ove, in una pianura,
sahr, i fuggiaschi Tamim avevano fissato il campo. Mentre la maggior
parte degli uomini era assente, con le bestie al pascolo, 'Uyaynah piomb
sull'attendamento dei Tamim, cattur 11 uomini, 11 donne e 30 bambini, e
ad

li

allontanarsi.

men a Madfnah, ove

prigionieri vennero

rinchiusi e messi

sotto cu-

(Waqidi Wellh.,
385-386; Sa'd, 30, 78, Bir e non Busr b. Sufyan; Hisam, 983, H
chiama banu-l-'Anbar, un ramo dei Tamim; Athir, II, 209; Khmis, II,
131; Halab, III, 380; Hagar, II, 1153).
stodia

fabbricato, dar,

nel

banii

3.
stirpe dei

di

Ramlah bmt

al-Harith

Tamim.
Secondo

Mudar,

e,

le teorie dei

nei tempi

genealoghi,

anteriori

Tamim, appartenevano

a Maometto,

si

alla

erano propagati
Persico,

fino

poche giornate a oriente di Makkah, e fino alla regione Tayman,

che

li

in

Arabia, dalle bocche del Tigri e dalle

218.

rive

del

Golfo

H.

9. a.

separava da Nagran nel Yaman. In mezzo


altre trib, perch

il

territorio dei

Tamm

ai

Advevano per anche

Tainim era vastissimo. Alcuni dei Tamim

pi orientali abitavano in \illaggi e in

citt, altri

madi, ed avevano ottenuto dai re Persiani

il

durante la stagione asciutta, nel

3, 4.

Sii, la

invece erano rimasti no-

permesso di pascolare

bestiami,

regione presso alle bocche del Tigri.

In Arabia centrale possedevano la striscia meridionale del grande deserto


Nafud, che qui viene chiamato Dahna, e per il possedimento del quale ebbero in seguito questioni con

che alcuni dei luoghi pi

fertili di

vate da altre trib, mentre

si

Sa'd, 49, 102). Consta anche

(cfr.

quelle regioni venissero abitate e colti-

Tamini erravano nomadi

Tamim

for-

contingente principale delle milizie ausiliarie arabe dei re Persiani,

il

gH

batterono un tempo per questi, tanto sotto

quanto sotto
pagana,

nello steppe intorno

e vivevano con l'allevamento del bestiame. I

ai centri abitati,

mavano

banu Saybn

ma

La maggior

governatore del Bahrayn.

il

ordini dei re di Hirah,

parte dei

Tamim

fra quelli, che vivevano nei villaggi presso al Tigri ed

all'

frate,

v'erano Cristiani e Maglii, e perfino nel deserto troviamo alcuni

Aqra'

b. Habis),

quali adoravano

il

era

Eu(al-

fuoco.

Nei versi addotti pi gi (nel paragrafo seguente),

da

recitati

al-Zi-

briqan, v' allusione alla costruzione di cliiese cristiane fra le trib Tamimite.

probabile che dalla parte verso

Hirah abbondassero

Cristiani,

mentre

pi a mezzod, presso alle rive del Golfo Persico, fossero in maggioranza

(Sprenger,

seguaci di Zoroastro, e gli adoratori del fuoco

364, 365).

III,

Ambasciata dei banu Tamim.


La razza di 'Uyaynah b. Hisn (cfr. 2) fu ora motivo per
4.
comparsa in Madinah di una ambasciata di banu Tamim, venuta a

la

composta

di dieci ambasciatori: (1) al-'Utarid b.

Zibriqan
b.

prigionieri,

Badr

b.

aUHrith

(8)

Eabah

(9)

al-Hutat

(5)

(3)

Qays

Nu aym

b.

trattare

b.

Sa'd

Yazid (Tabari,

b.

2).

anche

Una

(10)

(6)

'Amr

I,

1711,

'Uyaynah

al-Ahtara

b.

lin.

b.

Tamim

2 e

si

(7)

al-Aqra b. Habis

Sa'd: Rij-ah b. al-Harith);

Mustabih,

139,

lin. 3);

Hudzayfah al-Fazari (cfr.


missione fosse composta di 80 o 90
condusse con molta prepotenza, e

Hisn

versione afferma che la

persone. L'ambasceria dei bani

era

Hagib b. Zurarah; (2) al'Asim, un membro dei banu Sa'd


(4) Qays

al-Harith b. Mugasi' (secondo ibn

b.

(strano a dirsi!)

poc'anzi

La commissione

con Maometto.

riscattare

b.

tent di imporsi al Profeta, cercando con alte grida di farlo uscire dalle sue

stanze prima della preghiera di mezzod, e dando segni manifesti


e

metto non

tali

lasci in nulla intimidire

219.

da

impazienza,

dal pianto delle donne.

eccitati dalla vista dei parenti prigionieri,


si

d'

Mao-

rumorose manifestazioni,

e,

4,

H.

9. a.

6.

quando comparve nella moschea, respinse sorridendo lo istanze urgenti dei


Tamm non solo volle prima compiere la preghiera ed arringare i fedeli,
con la massima tranquillit, come se i Tanilm non vi fossero, ma poi ritorn perfino in casa per farvi una preghiera di due prosternaraenti, prima
di rientrare nella corte della moschea e dare udienza agli ambasciatori. Allora
:

alfine prese la parola

vero

arabo-pagano declam in accenti, pomposi

stile

Tamlm,

dei

'Utarid, l'oratore scelto dell'ambasciata,

pi

la

nobile,

pi agiata

la

potenza e

la

le virt

pi numerosa delle trib

la

quale nel

il

d'oriente (ahi al-Masriq). Per ordine di Maometto, il musulmano Thl,bit


b. Qays risi)Ose ai vanti del Tamimita, tessendo gli elogi del Profeta di

Dio

e dei suoi seguaci. Allora si alz

qan,
"

tent

Noi siamo

confondere

di
i

pi nobili

vare alla nostra: fra noi

un

altro Taixdmita,

musuhnani, rifacendo

disse fra altro,

si

trovano

"

le

poeta

il

lodi

dei

e nessun'altra stirpe

Re, e fra noi

al-Zil>ri-

Tamim
pu

arri-

costruiscono le Chiese

si

Per rispondere all'orgoglioso Tamimita comparve ora il poeta prediletto del


Profeta, il celebre Hassan b. Thabit, il ^uale declam una lunga qasldah

da un pulpito eretto apdel certame poetico e letterario, che ram-

in lode degli Emigrati e dei Madinesi, recitandola

positamente per

lui.

Il

risultato

mentava l'epoca eroica


essere rima^sti

dell'antica Arabia, fu

nella

inferiori

che

Tamm

riconobbero di

gara, ed in seguito a questa confessione, ag-

giunge ingenuamente ibn Ishaq (non gi dunque per convinzione religiosa

Tamim

!)

musulmani (^), e Maometto li colm di doni, ibn Sa'd aggiunge a queste notizie che Maometto facesse allora liberare i prigionieri, e
ordinasse a Bilal di consegnare ad ognuno dei convertiti un dono di 2 uqiyah e Vz (d'argento): al giovane 'Amr b. al-Ahtam, che era rimasto nell'accampamento a custodire i bagagli. Maometto fece dare 5 uqiyah d'ar-

si

fecero

(HiSm, 933-939; Waqidi Wellh., 386-387; Sa'd, 30-31, 78;


Aghni, IV, 8, lin. 5
10, lin. 7; Sprenger, III, 365-369; Tabari, I,
1710-1717; Athir, II, 209, 219-221; Khams, II, 131-132; Halab, IH,
gento

380-384;
Nota

TamTm

Hagar, II, 11.53).


Gli eventi dell'insurrezione nell'anno 11. H. dimostrano per

1.

come

la conversione dei

pu perfino supporre che fra i Tamim, il solo obbligo islamico


realmente soddisfatto fosse il versamento della tassa s a d a q a h anche questo per si compieva in
modo irregolare. Manca infatti menzione di un trattato speciale come abbiamo per tante altre trib.
Cfr. anche 10. a. H. 123.
fosse molto superficiale:

si

5.

gioniere e
(2)

Tabari

1762) dice che fra

menate a Madlnah,

Ka-as bint Ari;

bint Matar.
ossia:

(I,

si

le

donne

trovassero le seguenti

(3) Na^wah bint Nahd;

(4)

dei
:

(1)

Tamim fatte priAsma bint Malik;

(xumay'ah bint Qays e

(5)

'Amrah

Egli d pure un elenco diverso degli ambasciatori Tandmiti,

(l)Rabfah

b.

Rufay';

(2)

Sabrah
220.

b.

'Amr;

(3)

al-Qa'qa'

b.

Mabad;

H.

9. a.

Wardan

(4)

Habis

b.

b.

(8)

Muhriz;

(5)

Hanzalah

b.

B-7.

Qays b. 'Asim; (6) Malik b. 'Ainr; (7) al-Aqra


Darim (9) Firs b. Habis, omettendo il nome
;

del pi celebre: al-Zibriqan

b.

Badr.

Incidente nella riscossione delle tasse presso


6.
metto,

si

Quando al-Walld
present fra

b.

banu-1-Mustaliq.

nome

'Uqbah, l'esattore delle tasse a

Ijanu-l-MustaUq (un

nei dintorni di Makkah), gli Arabi gli

ramo

di

Mao-

dei lihuza'ah che abitavano

andarono amichevolmente incontro con

una scliiera di 20 uomini: era la prima volta che quegli Arabi vedevano
un rappresentante del Profeta per la riscossione delle tasse, e si rallegravano della visita (!). al-Walid ebbe per timore di loro, credendo che gli
tendessero un agguato, e ritorn in fretta a Madlnah, ove narr l'avvenuto,
affermando che gli Arabi gli avevano impedito di riscuotere la tassa, minacciandolo con le armi. Maometto gi meditava una spedizione contro i
banu-1-Mustaliq per punirli della presunta mancanza, quando una commispresent a tempo opportuno per chiarire l'equivoco,

sione dei medesimi

si

nel quale al-Walld

era caduto. Dietro preghiera degli Arabi, 'Abbad b. Bisr

venne incaricato

di recarsi nel loro territorio

a raccogliere la tassa. Questi

agi con correttezza e giustizia, insegn agli Arabi


i

versetti

Qur-an (quindi non erano ancora

del

le dottrine dell'
convertiti:

tutti

cfr.

Islam ed
8.

a.

H.,

20t21), e fece ritorno a Madnah dopo soli dieci giorni di assenza (Waqidi Wellh., 387; Hisam, 730-731; Aghani, IV, 185, lin. 3-10; Kha-

mls,

Kn. 20,

132,

II,

afferma che

banu-1-Mustaliq erano buoni musul-

mani, avendo sempre puntualmente pagato la tassa al-sadaqah, e costruito


nel

loro

paese vari luoghi

''Uqbah provennero

Gahiliyyah,
erano

che

esistiti

gli

-disse

ossia

culto,

masagid.

prima dell'Islam, fra al-Walid ed

rancori ed inimicizie, per

b.

una

scliiera

al-Walid,

I timori di al-Walid b.

specialmente dalla memoria che nei tempi della

con

contro
le

banu-1-Mustaliq

quali ora al-Walid

Arabi meditassero di assassinarlo. Si narra

subito

Khalid

per

di

altres

si

era convinto

il

Profeta spe-

che

ban-l-Mustaliq, affidandone

istruzioni

di

appurare

il

comando a

veri sentimenti degli

Arabi. Khalid esegu puntualmente gli ordini, e trov che

gU Arabi, da

buoni musulmani, erano intenti a compiere con regolare precisione

le pre-

ghiere quotidiane. Khalid ricondusse perci la commissione dei medesimi a

Madlnah, affinch

essi stessi fornissero le necessarie spiegazioni al Profeta).

Ambasciata dei Bahilah (').


Dopo la presa di Makkah venne (a Madnah) Mutarrif b. al 7.
Kaliin al-Bahili, quale ambasciatore (wafid) deUa sua gente; abbracci

221.

H.

9. a.

7, 8.

e per

l'Islam ed ottenne per se

consegn allora

il

man).

Il

Profeta

gli

Allah a Mutarrif

al-Kahin al-Bahili, e per

b.

Bahilah che abitano in Blsah. Chi risuscita terra morta bianca

" quelli dei


" (ossia

(a

seguente scritto:

Da Muhammad Easul

"

suoi la sicurt

mette sotto coltura terra

gU

incolta),

accampamento e stazione
Bahilah hanno l'obbligo di dare

ove

stato

appartiene. I

"

di cameli, questo suolo

"

"

una vacca di et (frid) per ogni trenta capi vaccini: per ogni quaranta
pecore devono dare un caprone, e per ogni 50 cameli una pecora adulta.
L'esattore della tassa dovr esigere l'importo della medesima soltanto nei

"

luoghi dei pascoli.

(S

a 'd, 22-23, 61; 39,

"

Nota
buona. Non

Ed

sono

essi

nella

sicuri

sicurt

(a

man)

di

Dio

93).

banu Bhilali erano Arabi nomadi, cbe godevano sempre

di una riputazione poco


ben chiaro ove essi avessero le loro dimore, ma siccome noto che possedevano il pozzo
di Hufayr a quattro miglia da Basrah, probabile che essi percorressero nelle loro migrazioni il territorio arabo confinante coll'impero persiano, lungo il corso inferiore dell'Eufrate (Wust. Registe r,
104). La maggior parte per abitava una regione a mezzod dei Tamlm e dei Hanlfah, confinante con
i Madzhig loro consanguinei. Infatti i Bahilah erano una trib yamanita, un ramo dei Sa'd al-'AsTrah
(Madzhig); probabile che i loro rapporti con Maometto avessero origine dall'accordo intervenuto fra
i Tamim e il Profeta. Il timore di rimanere isolate e j^erdute dinnanzi alla potenza ogni di crescente
del Profeta, fu la causa che sospinse quelle trib una- appresso all'altra a gettarsi nel moto centripeto
islamico di grande interesse il vedere come le nuove idee propagate da Madinah s'infiltrano attraverso la densa massa del popolo Arabo, e cominciano oramai a diffondersi lungo la periferia, preparando il grande rivolgimento dell'anno 11. H. Si noti per che nel presente documento v' menzione
1.

soltanto di iasHc e ninna di obblighi religiosi e rituali!

Anche Nahsal b. MUk al-Wa-ih della stirpe dei Bahilah, venne


Madinah) come ambasciatore a nome della sua gente, abbracci l' Islam
8.

(a

ed ottenne dal Profeta, per s e per

"Bismika Allahumma!

(^).

suoi,

il

seguente documento

Questo uno

scritto

da

Muhammad

banu Wa-il
(cio) che hanno abbracciato l'Islam [perci non tutti!), che compreghiera, che pagano la tassa dei poveri (a 1-z a k a t), che obbediMlik ed a quelli che sono con

"

Easul Allah a Nahsal

"

a quelli

"

piono la

"

scono a Dio ed al suo Inviato, che cedono la quinta parte del bottino e la

"

porzione preferenziale

"

moni per dimostrare

" dolatri.

b.

(sahm)

del Profeta (al-nabi), che

la loro conversione e che

si

adducono

testi-

tengono separati dagl'

i-

Maometto rinunzia (?) ad


hanno il diritto di non pagare il

Questi sono sicuri nella sicurt di Dio, e

"

usare verso di loro alcuna violenza. Essi

"

decimo (l

" scelto

lui dei

in

(Sa'd, 23,

yahsuru wa

mezzo a

61;

39,

loro.

Il

l ya'uru)

(^):

documento fu

93; Sprenger, HI,

il

loro capo, 'amil, dev'essere

scritto

da 'Uthman

b.

'Affan

322).

Nota 1.
In tuo nome, o mio Dio! : questa espiessione antica degna di nota, perch vediamo che Maometto ne fece uso anche nei tempi ultimi del suo apostolato (cfr. H i s a m, IT-i; Sa'd,
6, 10; V. anche 1. a. H., 4b, art. 1 e le fonti ivi citate).
Nota 2.
Questo patto notizia di grande rilievo: v'erano dunque un tempo trib mnstlmane
che non pagavano il decimo; ci contradice nettamente le affermazioni di et posteriori (cfr. 2. a. H.,

222.

9. a.

H.

8, 9.

fondamentali dell'Islam fosse appunto il pa12), qunudo si stabili clie uno dei cinque canoni
gamento della tassa zakiit: ora le decime, al-'usr, sono la tassa imposta, come zakat, ai fondi

700, col. II). L'espressione araba da noi citata significa letteralmente:


(per l'esattore), n saranno tassati del decimo . Rileviamo quindi
bestiame
non riuniranno il loro
che nel presente documento i banu Wu-il non pagavano tassa n sul bestiame n sulle torre (cfr.
anche 9. a. H., 18, nota 2): ci in contradi/.iono con quello che detto nel principio del documento. probabile per che l'enumerazione degli obblighi nel principio sia interpolazione postecondizioni dei
riore, quando non si comprese bene il senso dell'ultima frase per ignoranza delle vere
del Proopportunistica
politica
memoria
della
primi tempi dell'Islam, e perch s'era cancellata la

coltivati

feta,

il

Hughes,

(cfr.

quale

mutava a volont

le

sue

Conversione di Ka'b
9.

norme a seconda

b.

delle circostanze.

Zuhayr.

Quando Maometto lasci Makkah per


spedizione di Ta-if, Bugayr b. Zuhayr b.

a Madlnah,

far ritorno

Subna Rablah alMuzani scrisse al proprio fratello, l'illustre poeta Ka'b b. Zuhayr b. abi
Sulma Rabi ah b. Ribah al-Muzani, narrandogli quanto era avvenuto in Makkah e insistendo specialmente sul fatto che Maometto aveva punito con la
dopo

la

pena di morte
sato,

ma

poeti e le cautatrici

che ora

soli poeti Qurasiti

ab

che avevano osato deriderlo nel pasrimasti ancora al largo erano ibn al-

Maometto aveva

Ziba'ra e

Hubayrah

punire,

poteva sperare eh' egli avrebbe accolto benevolmente una spon-

si

b.

Wahb,

tanea dedizione e conversione


lui

e che siccome

all'

cessato

di

Zuhayr aveva per


Bugayr di aver ab-

Islam. Difatti Ka'b b.

antecedentemente deriso e rimproverato

il

fratello

che non erano quelli degli avi;

bracciato l'Islam, adattandosi a usanze e

riti

secondo alcuni, questi versi di Ka'b erano

stati recitati

a Maometto,

quale

il

medesimi aveva ordinato a chicchessia che incontrasse il poeta


ucciderlo (cfr. Hagar, III, 593, lin. 3). Ka'b b. Zuhayr, in seguito alle

irritato dai

di

Maometto, aveva cercato sicurezza nel tenersi lontano da Makkah


ma quando
e dai paesi che riconoscevano oramai l' autorit del Profeta
ricev la lettera del fratello, e lesse i versi del medesimo, nei quali gli

vittorie di

si

assicurava

il

perdono e

la

sicurt,

veniva

se

ad arrendersi

ed abbracciava la nuova fede, temendo di cadere un giorno


sassinato da qualche seguace di Maometto, ritenne che

il

solo

al Profeta
l'

altro as-

scampo rima-

Composta allora un'ode, qasldah, in elogio


Maometto venne segretamente a Madlnah presso un suo amico della stirpe

stogli fosse di sottomettersi.

di

(juhaynah, con
nere
il

il

il

perdono.

inodo di presentarsi al Profeta ed otte-

quale concert

il

Accompagnato

dall' ainico,

Ka'b

b.

giorno seguente alla porta della moschea e fattosi

Profeta,

mano

si

avanz

Zuhayr
indicare

e chiese la grazia per

plice, e dichiar di

chi

present
fosse

il

fino al banco, al-sif fah, sul quale stava seduto, gli prese

Zuhayr musulmano
metto che non conosceva personalmente Ka'b, non comprese

la

si

Ka'b

b.

concedere la grazia e

il

perdono se Ka'b

penitente.

chi fosse

si

Mao-

il

sup-

fosse pentito e

9.

0, 10.

a.

H.

musulmano. Allora Ka'b rassicurato esclam " Ma sono proprio io Ka'b


Profeta di Dio! . Maometto lo prese sotto alla sua protezione, n per-

reso

mise ad alcuno dei presenti di molestarlo

poesia che Ka'b

nella

difatti

aveva composto in elogio di Maometto, egli aveva descritto e lodato i servizi resi dagli Emigrati makkani alla causa dell' Islam, ma aveva alluso
con disprezzo agli Ansar, chiamandoli " i piccoli neri che si danno alla
fuga

Di questo affronto

erano vivamente

si

Ansar ed uno dei

risentiti gli

presenti voleva ora colpir con la spada l'insolente e sarcastico poeta.

metto intervenne e

Ka'b

b.

disse: "

Lascialo! egli convertito e pentito

Zuhayr compose anche una poesia

Mao-

In seguito

.,.

in lode degli Ansar, dichiarandoli

eredi delle prodezze degli avi, grandi, eredi di grandi, perch dagli uomini
eccellenti solo eccellenti possono nascere
rit di ibn

Ishaq sono

hayr, e tutto

il

a m, 887-893, ove

sull'

auto-

b.

Zu-

celebre poemetto in lode del Profeta intitolato, dalle prime


'

e III, 592-595, no. 1524, ove

Banat Su'ad
fra,

mantello dal

figlio di

Hagar,

(^);

in seguito

I,

cose detto che

le altre

dono a Ka'b d'un mantello, b u r d a h


il

per disteso molti versi attribuiti a Ka'b

riferiti

parole del primo emisticliio

per

(H i

Ka'b, e tutti

il

280-281, no. 587

Maometto

cahfFo Mu'aw3'yah com-

Califfi (Uma3'^yadi e

facesse

anche 'Ab-

basidi?) adottarono la consuetudine d'indossarlo nei giorni delle grandi feste


(fi-l-a'y

ad);

Aghni, XV,

147-151, ha

un lungo

articolo su Ka'b: l'episodio

ma

non contiene menzione


del mantello; Athir, II, 209-211 dice che il mantello del Profeta fu comperato dal cahffo Mu'awiyyah ai figli di Ka'b b. Zuhayr per 20.000 dirham,
e che era rimasto in possesso dei Califfi fino al tempo suo (600. a. H.)
della sua conversione narrato a p. 149,

lin. 1,

Khamis,
burdah,

II,

Abulfeda,

184;

di Ka'b,

I,

170, afferma che

dopo essere stato nelle mani

di tutti

e Abbasidi, cadesse in potere dei Tatari). L'Imperatore


ciare entro

una tazza

(1258. dell' . V.;

Nota
a parte con
Prof.

1.
il

Le Stran g, JRAS,

cfr.

Uccisione di
10.

(cfr. 8. a.

Hulagu

Umayyadi
abbru-

lo fece

1900,

H.

pagg. 299-300).

Banat Su 'ad , riportato per intiero da ibn Hisam, anche pubblicato


commento grammaticale di amal al-dn ibn Hiiilm, dal nostro maggiore orientalista.

Biirdatn, ovvero

Urwah

Durante
b.

il conto di esaminare il pregevole lavoro


due poemi Arabi del Mantello, Firenze, 1901, ove a

a Lipsia nel 1871-1874. Mette anche

Gabrieli, Al

Ghaylan

Califfi

di metallo, e gettare le ceneri nel Tigri, nel 656. a.

pagg. 6-29, abbiamo un bello studio sul

famoso mantello,

Il celebre carme

Ignazio Guidi,

del Dott. G.

il

Salimah

b.

Banat Su'ad

due Thaqafiti 'Urwah

erano trovati assenti in (ruras

H., 141) per apprendervi l'arte di

sedio e le balestre (a

l-'a r r

Ka'b.

Mas'ud in Taf.

l'assedio di Ta'if,
si

del nostro

adat

maneggiare

le

macelline d'as-

w a-l-m a n g a n i q, w a-l-d a b a b a t)
224.

Mas'ud

b.

come narrammo

fecero

H.

9. a.

ritorno a Ta-if soltanto

nuovo

dopo

la

10.

partenza di Maometto

possibile attacco del Profeta,

due

Tliaqafiti applicarono subito alla

difesa della citt quei congegni, che avevano imparato a costruire e a

dimora in

tare durante la

'Ur^vah

(juras.

sentisse trascinato in

si

Avvenne per che

modo

stesse del Profeta

meno degne

medesimi giorni

rec a Madinah, ove nelle

si

la professione di

fece

in quei

mon-

ad abbracciare l'Islam,

irresistibile

sicch lasciata improvvisamente la citt nativa,

mani

un

e por timore di

musulmana. Secondo

fede

avrebbe perfino raggiunto

il

Profeta prima che arrivasse a MadTnah, nel .ritorno da Makkah, e perci

si

alcune notizie

sarebbe reso

di

'Urvp'ah

fede,

musulmano prima

della fine dell'

dottrina islamica, 'Urwah manifest

anno

8.

H. Appresa bene

patria per

desiderio di ritornare in

il

la

nuova fede ai concittadini pagani ma si vuole che il Profeta,


prevedendo o temendo una qualche sventura dalla malvagit dei Thaqif, ben
due volte riuscisse a persuaderlo di rinunziare al pericoloso proponimento.
TJrwah per insist ancora una volta, la terza, ed allora Maometto pur prepredicarvi la

dicendogli la morte, diede

wah

fece

il

il

permesso di partire. In

cinque giorni 'Ur-

soli

da Madinah a Tf, ed arrivato in questa

tragitto

tempo, and direttamente alla propria dimora.

I Thaqafiti

citt di notte

notarono subito

che 'Urwah non era pi la stessa persona, bench ignorassero che egli
fosse convertito all'Isim: innanzitutto osservarono, che egli

cato,

come

d'uso, al santuario della

Rabbah

a far visita alla divinit ed a radersi

si

era re-

Signora, ossia la dea al-Lt)

(la

capo presso

il

non

si

tempio secondo

al

la

consuetudine antica del paese: scusarono per siffatta mancanza, attribuendola alla stanchezza per

lungo viaggio, ed

il

suoi amici pagani accorsero

a casa sua per salutarlo e raccogliere notizie. Furono allora molto mara-

quando

A-igliati,

udirono respingere

lo

abbracciare l'Islam. I Thaqlf


essere divenuto

rono contro di
dotta del loro

quando

un
lui

ab

(cfr.

si

saluto pagano, ed invitarli tutti ad

adirarono, rimproverandogli vivamente di

Wellhausen Reste,

molte ingiurie, e

concittadino. Nella

mattino seguente 'Urwah,

il

il

si

allontanarono per deliberare sulla con-

notte

non avvenne novit alcuna,

salito sul tetto della

arditamente l'appello musulmano alla preghiera, e


il

rito islamico, scoppi

un

si

and a conficcare

tale,

mortale,

non

'Urwah

(o
;

tumulto. Accorsero

ben noto chi

fosse,

si

ma

sua casa, vi iaton

mise a pregare secondo

Thaqlf da tutte

parti,

le

scagU contro 'Urwah un dardo, che

nell'arteria del suo avambraccio,

producendogli una ferita

perch nessuno fu capace di arrestare la perdita del sangue. Al-

cuni affermano che

Ahlf

il

236-242), scaglia-

trib

ma

il

feritore di

confederate

altre fonti pi

dei

Tjrwah
Thaqif),

fosse
ai

certo

quali

Wahb

b.

(rarir, degli

apparteneva

sicure riferiscono -che l'uccisore fosse

2B.

stesso

lo

un

certo

29

9.

10,11.

Aws

banu Malik.

dei

'Awf, della trib

b.

H.

a.

Quest' ultitna

che nonostante la diversit di fede,

notizia confer-

Ahlaf accorsero subito in armi a proteggere ed a vendicare 'Urwah, ed in prima Hnea


Ghaylaa b. SaHmah, Kinanah b. 'Abd YalTl e al-Hakam b. 'Amr b. Wahb.
Accorsero d'altra parte anche i banu Malik per difendere l'omicida loro col-

mata dal

fatto,

lega, e stava per scoppiare

Intervenne allora

Ta"if.

a deporre

Ahlaf,

il

un sanguinoso conflitto fratricida entro la stessa


morente 'Urwah e scongiur i consanguinei, gH

armi ed a rinunziare

le

riteneva un onore per

egli

per la fede

tombe

alle

(').

alla vendetta,

sua trib,

s e per la

il sonno eterno presso


musulmani, che avevano cessato di vivere durante l'ased il suo desiderio venne esaudito. Quando giunse la notizia

vuole che Maometto la paragonesse a quella

morte a Madlnah,

di Saliib

Yasin (menzionato nel Qur-an, xxxvn,

si

messo a morte dalla propria gente, perch

al-Aswad

b.

abu-1-Malih b. 'Urwah

Dio e del Profeta, ed entrando

(hulafa) del loro

federati

mora

presso al-Mughli'ah

legati Thaqaflti nel

43, 97;

T ab a ri,

Hism,
I,

1689,

b.

zio

914-918;
8,

quale fu parimenti

b.

Mas'd, e suo cugino

fatti

abbandonarono Taf,
protezione

la

comunit musulmana come con-

nella

materno abu Sufyn

b.

Harb. Presero

Su'bah, ed ivi rimasero finch arrivarono

Eamadan

lin.

il

musulmani, mettendosi sotto

resero

si

130),

la volle convertire alla fede in Dio.

Mas'ud, in seguito a questi

Madlnah,

e venuti a
di

dell'ucciso,

figlio
b.

poter morire da martire

il

Chiese per di essere messo a dorinire

della sua

Qarlb

dichiarando che

di quei

sedio di T'if,

Il

tutti gli

del

9.

a.

H.

Tabari,

I,

di-

de-

(Waqidi Wellh., 381; Sa'd,


1687-1688. Da un altro passo di

parrebbe che TJrwah

Mas'ud

b.

Ma-

recasse a

si

dlnah come ambasciatore dei Tbaqif, e che questi rinnegassero

il

suo operato

quando scoprirono che invece di fare g' interessi


era convertito all'Islam; Athir, II, 216; Hagar, II, 1138).

e lo mettessero a morte,
della trib,

si

Nota 1. La uccisione di 'Urwali b. Mas'ud pu essere considerata come un fatto storico, ma


dobbiamo escludere i particolari sulla morte, e sovrattutto la preghiera di 'Urwah morente cbe le
trib non si battessero per causa sua: nella preghiera troppo evidente la natura tendenziosa della
tradizione teologica musulmana, che cercava di reprimere e di condannare in tutti i modi le rivalit
delle trib, ed aveva in odio speciale lo spirito schiettamente pagano che animava ed inveleniva le
rivalit fra le varie schiatte arabe (cfr. Goldziher Muh. Stud., I, 13-18, 40 e 53 e sogg.).

Ta-if

cune

fonti, fece

taglia di

mano,
fatto

Maometto continu intanto ad


per mezzo di abu-1-Malih e di Qarib

11.

gli

ora sapere a

Hunayn, che

se fosse

avrebbe restituito

dono in pi

MaUk

di cento

b.

venuto

tutti

'Awf,

b.

il

cameU. Altre

Comunque

226.

e,

secondo

al-

capo dei Hawazin alla bat-

(toltigli

fonti,

nascostamente in

al-Aswad,

a Madlnah,

beni

172), anticipano questa conversione.

intrigare

musul-

e si fosse reso

a Hunayn) e gli avrebbe

come
sia,

noto

(cfr.

avendo Malik

8.

b.

a.

H.,

'Awf

H.

9. a.

protTerfco

domare

suoi servizi per

a Malik

dita r offerta, confer

che avevano abbracciato l'Isim, e

Mlik depredando

presto agli abitanti

le

comando su quelli della trib,


mand a muovere guerra ai Thaqlf:

lo

il

bestiami pascolanti nei dintorni di Ta-if,

dieci

uomini dei banu Asad

al-Azwar;

b.

b.

Khuzaymah

(^al-Waqidi). Nei primi giorni dell'anno

Fra questi Asaditi

si

Khuzaymah

b.

trovavano

Wbisah

(3)

ben

inferse

pi gravi molestie, e gravissimi danni (Sa'd, 44,

Sottomissione d'una parte dei banu Asad


12.

Maometto gra-

la resistenza dei ThaqTf,

'Awf

b.

^ 11, 12.

seguenti

Ma'bad;

b.

('),

(1)

si

(Muharram).

H. vennero a Madlnah

9.

presentarono al Profeta

Hadrami

Qatadah

(4)

97).

b.

'Amr f)

al-Qa-if;

b.

(5)

(2)

(^).

Dirar

Salimah

Khuwaylid (7) Nuqdah b. 'Abdallah b. Khalaf ('),


ed altri non nominati. Hadrami parl, e rivolgendosi a Maometto in tono
solenne " Noi siamo venuti a te egli disse, " senza che tu ci abbia mandati

Hubays

b.

(6)

Talhah

b.

a chiamare: siamo venuti nel buio pesto della notte, ove nulla
in

un anno

di carestia color di cenere

distingue,

si

Queste enfatiche parole, secondo

le

quali gli Asaditi quasi pretendevano con la loro spontanea conversione, di aver
essi reso
(xLix,

14-17),

" sione.
"

un favore a Maometto, furono motivo


dove tra altro detto:

Rispondi

"

Non mi rinfacciate di

Essi

ti

rinfacceranno la loro conver-

aver abbracciato l'Islam; sar Dio piut-

tosto che vi rinfaccer, di aver\d guidati alla fede ecc.

vi erano alcuni banu-1-Zinyah, ossia dei


b.

Dudn

Asad

b.

b.

IChuzaymah,

vogliamo gi divenire eguali

5aar,
ove fra

I,

le

700-702, no. 1751

446, no. 1187;

califfo

id.

b.

Mlik

b.

Tha'labah

Profeta voleva mutare

228, no. 6060;


b.

id. II,

il

nome
" Non

541-543, no. 8664,

al-Azwar venisse battuto con

limar, perch aveva contratto

I,

questi Asaditi

non acconsentirono, dicendo:


banu-1-Muhawwalah Q (Sa'd, 29-30, 77;

IH, 449, no. 1194;

Tabari,

1289, no. 8595;

Con

essi

id. II,

il

cose narrato che Dirr

altre

verghe ai tempi del


id.

ai

banu MUk

ai quali

ma

chiamandoli dei banu-1-Risdah,

Qur'n

della rivelazione del

id.

Ili,

1687, narra che gli

il

vizio di bere;

1179, no. 8305;

Asad

id.

chiedessero a

III,

Mao-

metto d'inviare fra loro un suo rappresentante, e che in questa occasione


venissero rivelati

versetti del

Qur'n

xlix,

14-17; Athir,

II,

219)

(^).

Nota 1.
Gli Asad b. Kh uzaymah erano una numerosa e pugnace trib, che abitava una
spaziosa conti'ada nel centro d'Arabia fra Madlnah e Basrah. Erano confinanti con gli 'Abs, i Ghatafnn,
TamTm. Essi si convertirono solo parzialmente all' Islam e furono fra quelle
i Dabbah, i Tayy ed
i

trib che pi energicamente presero le armi contro

il governo di Madlnah, dopo la morte di Maometto.


numerose altre simili conversioni , che, con cretemendo tutti di subire la sorte dei Hascente rapidit, si succedevano in tutto il cuore d'Arabia
wazin a Hunayn. Una lista dei monti, dei pozzi e dei luoghi abitati nel distretto degli Asad trovasi
inWiist. Eegister, 86-87. Si noti che in questa tradizione non si parla propriamente d conversione , n si dice se gli ambasciatori rappresentassero tutta la trib o soltanto le loro famiglie

La

loro < conversione fu

una conseguenza

delle

e seguaci.

i^27.

9.

SS12, is.

Nota
merosa

2.

Lo

Sprenger

di Asaditi, distinta

H.

a.

per dare le sue fonti, dice che una schiera nu-

(III, 397), senza

a Madlnah, menando appresso


bambini e bestiami. Convertitisi all' Islam, presero la consuetudine di
dimora del Profeta e di farsi dare da mangiare mattina e sera, divorando

da quella

di cui fa parola ibn Sa'd, venisse

tutto quello che avevano, donne,

presentarsi ogni giorno alla

i viveri in Madinah rincararono


per di pi insozzarono le piazze pubche non era pi possibile resistere al fetore. Questa notizia tendenziosamente
colorita dal rancore destato in animo ai baoni musulmani per la condotta degli Asad durante la E i dd a h o Apostasia dell' 11. a H.
Presso
a g a r (I, 700-702, no. 1751), nella notizia biografica di al-Hadrami, troviamo
Nota 3.

tutto con tanta voracit, che

bliche in

modo

tale,

conto di questo Asadita, durante la sua dimora in Madinah, ma siccome sono dati
sull'autorit poco sicura di abu Huraj'rah, non si pu accettarli senza grande diffidenza. TI Profeta
scrisse per al-Hadrami un documento speciale (kit b), e si compiacque d' insegnare a lui tutta una
sura del Q u r a n (la Lxxx, detta 'A b a s a). al-Hadrami mal corrispose alle benevole attenzioni del Proaltri particolari sul

introducendo nel testo e riferendole a Allah, parole non rivelate


Egli, che benigno verso
le donne gravide , ed omettendo altre due parole del testo rivelato. Maometto dov quindi muovergli
rimprovero e ordinargli di non fare aggiunte o modifiche alla sua rivelazione (H a g a r, I, 701, lin. 8,
e segg.). Anche queste notizie sono nate dal fatto, che in seguito gli Asaditi diedero molti seguaci ai falsi
Profeti, competitori di Maometto, e presero una parte attiva alla grande insurrezione dell'anno 11. H.
ibn Sa'd riferisce anche, sull' autorit di ibn al-Kalbi (come al solito, meno verace
Nota 4.
e pi amante del maraviglioso, che non sia al-Waqidi), un aneddoto riguardante una camela da
latte di propriet di Nuqdah b. 'Abdallah, uno dei membri dell' ambasciata Asadita, la quale, dopo
feta,

che ebbe

mammelle tocche da Maometto, produsse una quantit miracolosa di


Compagni presenti, e lasciare un resto abbondante (Sa d, 30

le

Profeta, e tutti

'

da saziare

latte,

77;

Haga

r,

il

II,

camela di latte a Dirar b. al-Azwar).


Alludono ai banii 'Abd al-'Uzza (Ghatafan), ai quali il Profeta mut il nome pagano
in banu 'Abdallah, e che perci vennero conosciuti con disprezzo dai loro vicini come i banii-1-Muhawwalah, ossia i figli della (dea) tramutata (H a m a s a h, 191, lin. 28; A gh a n i, XVI, 93, lin. 29;
Wellhausen Ee s t e, 9; We 1 1 h aus e n S k. u. Vo r a r b, IV, 149, 182).
Nota 6.
Per un Asadita, Husayn b. Nadlah al-Asadi, Maometto avrebbe dettato un documento
speciale, dichiarando che egli era il legittimo possessore di Iram e di Kassah. Il documento fu
scritto da al-MugLlrah b. Su'bah (Sa'd, 15, 38; H a g a r, I, 696, no. 1737, dice che i due beni menzionati dal Profeta nel documento si chiamassero Mirbad. e Kunayf).
641, no. 8664, attribuisce la propriet della

Nota 5.

Spedizione di Qutbah
13.

b.

Amir contro

banu Khath'am

{Safar).

(')

Nel mese di Safar di questo anno, Maometto spedi Qutbah

'Amir con 20 uomini

b.

10 cameli contro una trib dei Kliath'am, nelle vi-

cinanze di Tabalah. Passando per Futuq ed arrivando a Batn Mashab

(o

musulmani catturarono un uomo e tentarono di farlo parlare. Il


prigioniero fece finta di non capire, ed invece di rispondere alle domande
rivoltegli, cominci a gridare in modo tale, che Qutbah b. 'Amir, temendo
Masha),

di gittar l'allarme tra


di

gH Arabi accampati

nella bassura

presso

pozzo

al

Batn Mashab, ordin l'immediata decapitazione del prigioniero. Quando

sopravvenne la notte,

musulmani piombarono sull'accampamento,

ma

incon-

trarono Advissima resistenza, e siccome allo spmitare del giorno sopraggiunsero turbe

rata

numerose

di Khath'amiti,

musulmani dovettero battere

poterono tuttavia mettere in salvo

dinah senza

altri

incidenti,

formando impetuosi

torrenti,

il

bottino,

fu soltanto grazie ad

tagK

il

cammino

ai

ma

in

se ritornarono a

un temporale,
Khath'am, che

il

riti-

Ma-

quale,

l'insegui-

vano. Allorch fu rimessa la quinta parte del bottino a Maometto, ognuno


dei

membri

della

spedizione ebbe per sua

228.

porzione 4 cameli o 40 pecore

9. a.

(Wqidi Wellh.,
dice che

387;

spedizione

la

si

di
(

13-16.

Halab, HI, 384-385; Khamis,


dirigesse verso

il

II,

133,

lin.

3,

paese dei banu Khath'am, nel

Turabab, nella provincia di Makkah).

distretto di Blsali, vicino a

nel

H.

Nota 1. I Kbath'am abitavano una regione a mezzod di Makkah, sulla strada che menava
Yaman, precisamente in quel tratto di terreno fra Wadi Bl.sah nella Tihlimah e fino ai dintorni
Turabali. Una parte del loro territorio era nel Higaz, e possedevano anche un villaggio in Nagrn

Wus

t.

Keg

s t e

130-131).

r,

Ambasciata d alcune trib degli 'Udzrah (c/V. 2. a. H., 105).


(a 1-W a q i d i). Gli ambasciatori degli 'Udzrah Q) vennero a
14.
Mad Inali per vedere il Profeta nel mese di Safar del 9. a. H., ed erano dofra essi sono menzionati i nomi di (1) (rammah b. al-Nu'raan
dici uomini
al-'Udzri, (2) Sulaym b. Malik, (3) Sad b. Malik, e (4) Mahk b. abi Eiyah.
Gli ambasciatori discesero nella casa, Dar Ramlah bint al-Harith, e poi si pre-

sentarono a far visita

al Profeta,

salutandolo alla maniera pagana. Essi ram-

mentarono a Maometto che discendevano dai


Introduzione

fratelli uterini di

e che furono quelli che assistettero

76),

Qusayy

Qusayy ad

(cfr.

espellere

Bakr da Makkah, por stabilirvi il suo dominio. GU ambasciatori trattati amabilmente dal Profeta, rimasero in Madnah un paio
di giorni, nei quali mossero a Maometto molteplici domande su materia
religiosa, ma dichiararono di non volersi rendere musulmani prima di
aver riferito di tutto ai loro consanguinei. Al momento della partenza.
Maometto fece loro i soliti regali, e ad ognuno degli ambasciatori don
inoltre un mantello (burdah) (Sa'd, 58, 116, ove si fa anche menzione
di Zamil b. 'Amr al-'Udzri che venne a Madnah per conto suo, si fece
musulmano, divenne il rappresentante di Maometto fra gH 'Udzrah, si batt
a Siffn per Mu'awiyyah nel 37. a. H., e peri ucciso alla battaglia di al-Marg
i

Kliuza'ah ed

(Rhit? nel 64.


Nota

1.

a.

H.);

Hisam,

Gli 'Udzrah erano

il

Sprenger,

75;

ramo pi potente

IH, 426).

della stirpe dei Sa'd

Hudzaym, ed abitavano

Arabia fra Wadi al-Qura ed i confini della Siria (W ust. Registe r, 349). Le
prime trattative con gli 'Udzrah rimontano per ai primi tempi del Profeta in Madnah (cfr. 2. a. H.,
105). In questa tradizione abbiamo la conferma che nessuno degli 'Udzrah si rese musulmano vivente Maometto.

nel settentrione

di

Spedizione di al-Dahhak
15.

Nel mese di Rabi'

schiera di uomini sotto


b.

abT

Bakr

b.

b.

il

Sufyan contro
I

dell'anno

Kilab al-Kilabi contro

le

T).

Maometto spedi una


Sufyan b. 'Awf b. Ka'b

H.,

9.

comando di ])ahhak

gli al-Qurta {Rabt

b.

trib di al-Qurta (^). Queste trib erano

cos chiamate, perch discendenti dai tre capostipiti, Qurt, Qarit e Qurayt,
figli di

'Abd

b.

abl

Bakr

b.

Kilab

voleva che abbracciassero l'Islam.

esse erano ancora pagane, e

al-Dahhak invit
229.

Maometto

nomadi, a nome

del

9.

15, i5,A.

Profeta

rendersi

musulmani,

a.

H.

quando questi risposero con un

rifiuto,

ne nacque una mischia sanguinosa, nella quale i pagani ebbero la peggio.


Fra i musulmani era al-Asyad b. Salamah b.. Qurt b. 'Abd, il quale nella
zuffa con

consanguinei

pagani,

incontr

combattimento aveva luogo nel Nagd presso


nelle vicinanze di

Dariyyah

(a oriente di

il

padre Salamah

proprio

allo stagno (gh

il

adir) in Zugg,

Madlnah), e al-Asyad precipitandosi

addosso al genitore, lo fece cadere da cavallo entro lo stagno, ed

lo

ivi

musulmano, sopravvenuto in suo soccorso, ve lo


uccise. al-Asyad stesso (cos ha cura di dirci la tradizione) non uccise gi
lui suo padre (^) (Waqidi Wellh., 388, che ha Zugg Lawah; Yaqut, II,
Khamis, II,
918-919, che accenna anche a un altro Zugg di Luwathah
133, lin. 7, le trib al-Qurta appartenevano ai banu Kilab Ha lab, III, 385).
trattenne finch

un

altro

In Waqidi troviamo anche un' altra notizia sopra un ramo delle medesime trib ai
di questo stesso anno, vale a dire, quindi, contemporaneamente all'invio della spedizione. Maometto mand, per mezzo del Compagno 'Abdallh b. 'Awsagah al-'Urani, uno scritto ai bani
Harithah b. 'Amr b. Qurayt, nel quale egli li invitava ad abbracciare l'Islam. Gli Arabi presero il
foglio fatto di un pezzo di cuoio), lo lavarono, e rattopparono con esso il fondo di una secchia. Il Pro-

Nota

1.

primi di Eabi'

I,

rimase maravigliato della stupidit di questa gente

feta, si dice,

(Waqidi

"Wellh., 388; Kha-

mis, II, 133, lin. 12; S a d, 19-20, 52, specifica che la lettera del Profeta fosse indirizzata a Sim'an
b. 'Amr b. Qurayt b. 'Abd b. abl Bakr b. Kilab, e che Sim'an raccomodasse r a q a a) una secchia con
suoi discendenti vennero chiail pezzo di cuoio, sul quale Maometto aveva scritto la lettera. Perci
mati: banu al-Eaqi'. Poi Sim'an si converti all'Islam; H a g a r, II, 261-265, no. 7073, ove la notiziu
che egli perisse ucciso alla spedizione di Zayd b. Harithah a Wadi al-Qura (cfr. 6. a. H., 15) deve
essere un errore: cfr. Wellhausen Sk. u. Vorarb., 123, nota 3, sul nome Sim'an). I Kilab, di
cui i Qurta erano un ramo, appartenevano agli 'Amir b. Sa'sa'ah (una stirpe dei Hawazin) ed abitavano il centro del Nagd (Wst. Registe r, 267). La vittoria di Hunayn dom quindi una sola fra'

'

zione dei Hawazin.

Presso gli antichi Semiti non v' traccia della patria potesfas; cfr. Robertson,
si aveva ben poco rispetto per il genitore, forse perch la societ
ai tempi di Maometto era ancora imperfettamente uscita dalla fase primitiva del matriarcato e della
poliandria. Purtroppo anche oggi il Doughty (II, 4:11> trov fra gli Arabi poco affetto verso il
genitore. Nelle tradizioni perci sulle conversioni individuali di Arabi non mancano anche altri casi
di figli musulmani che uccidono senza piet i loro genitori pagani (cfr. per es.
a g a r, II, 627, lin. 1-4,
e 767 lin. 13). L' Islam, per la ferocia di quelli che lo fondarono, purtroppo non ha avuto una sola
parola di biasimo per questi figli snaturati (cfr. il seguente 26).

Nota

2.

142 e segg. Fra gli Arabi preislamici

Maometto con Asma al-Kindiyyah {Rabt T).


Nel mese di Ilabi' I doll'aimo 9. H. dicesi che Maometto si
con una belUssima donna Kindita, per nome Asma bint al-Nu'man

Matrimonio
15,A.

fidanzasse
(b.

abI-1-G-awn) b.

nel

Nagd

dlnah a

di

al-Aswad

presso al-Sarabbah

offrirla al Profeta,

come suo

b.

il

FTarith al-Kindi, la trib della quale abitava


il

padre della donna venne egli stesso a Ma-

quale deleg abu Asld

al-Sa'idi,

un madinese,

procuratore, per andare a prendere la donna, rimasta vedova di un

suo cugino. Asma, trovata bella dal procuratore del Profeta, fu da


fino

dalle

lui

menata

a Madlnah, ove, essendo scesa nella casa dei banu Sa'idah, fu visitata

donne

della trib e

molto ammirata per


280.

le

sue fattezze.

La fama

se

H.

9. a.

i5,A-i7.

ne sparse per tutta Madlnah. abu Asid, appena arrivato, and ad avvertire
Profeta,

il

quale

il

si

rec immediatamente a piedi

Sa'idah per esaminare la sposa offertagli.


traente,

ma

permise

nemmeno

essa, presa

da

Egli

ed

at-

non

gli

trov piacevole

la

ripugnanza per

irresistibile

dimora dei banu

alla

vegliardo,

il

come egli soleva far sempre con le donne, che


Maometto irritato la rimand allora alla sua trib.

di baciarla,

intendeva di sposare.

Alcune tradizioni per affermano che il ripudio fosse effetto di un basso intrigo di altro donne gelose della bella Kindita. Prima che essa si abboccasse
con

Profeta, queste

il

donne

le

diedero ad intendere, che per piacere molto

bisognava respingere

al futuro sposo,

sue carezze con molto vigore e non

le

Maometto

permettergli di prendersi alcuna libert. Cosi essa fece, e

rimand

la

alla sua famiglia

(Sa ad. Vili, 102-105).

Conversione dei banu Bali {Rabf T).


Nel mese di Rabf I di questo anno, avvenne
16.

la conversione

nomadi abitavano

allora le stesse

della trib dei

banu Bali

Questi

(Balij^y).

che abitano tuttavia oggi, al nord di Madinah, nella striscia di

regioni

paese fra la grande Harrah (regione vulcanica) di 'Uwayrid


la scrive 'Aueyrid)

e le rive

del

Mar Rosso

che confinava a mezzod con

tale,

settentrione

oggi

irritato

sue fonti.

le

(judzam. Lo

con quello dei

Bali contano

Non

paese

il

abitato

dai (ruhaynah,

Sprenger
siffatto

armi,

le

ghty

che

ma non

calcolo esagerato, che lo

Sprenger trovava molto considerevole; da quello che ne dice

stesso

ed a

431) dice

(III,

37,000 uomini capaci di portare


possibile accettare

(Doughty

regione aridissima e inospi-

Dou-

il

numero deve essere molto minore.


Sprenger aggiunge che ai tempi di Maometto la coltivazione del suolo
(nel fondo delle valU) era molto pi estesa che non sia adesso, ma che
(v.

tutto

passim nel voi.

terreno

il

coltivato

I),

si

il

loro

trovava in

dell'

garantiva ed assicurava

a Maometto

(Sprenger,

1.

degli

Ebrei. L'adesione di

Islam era un fatto di molto

questa trib alla causa

Siria

mano

e; Doughty,

l'

I,

accesso

fin

quasi

rilievo,

ai

perch

confini

della

125, e in moltissimi altri passi, per

pu consultare l'indice, sotto il nome Billi).


(al-Waqidi), Nel mese di Rab' I. dell'anno 9. H., vennero a
17.
Madlnah gli ambasciatori dei banu Bah, ed andarono a scendere nella di-

quali

si

mora

del loro consanguineo Ruwayfi' b. Thbit al-Guhani,

il

quale da tempo

dimorava in Madinah, ed aveva preso alloggio nel quartiere dei banu


lah.
nei,

Quando
il

nanzi,

capo
si

Ruwaj^fi' ebbe condotto e presentato al Profeta


dell'

(xadi-

suoi consangui-

ambasciata, un certo abu-1-Dubab al-Balawi, facendosi in-

sed vicino a Maometto,

il

quale in quel

231.

momento

(era

il

mattino)

9. a.

17, 18.

stava ancora seduto fra

a questo colloquio

Compagni,

diritti

a lungo con

e discusse

Bali abbracciarono

interrogarono Maometto su

trib
veri

H.

nuova

Ruwayfi' nel grave dispendio di ospitare

per assistere

di datteri,

Dopo una

ambasciatori.

gli

di tre giorni, gli ambasciatori presero

lui

religione, e sui do-

consanguinei a casa, apparve im-

suoi

provvisamente Maometto alla porta con un carico

da

della

Egli diede a tutti risposte soddisfacenti, e

dell'ospitalit.

quando Euwayfi' riebbe menato

mora

membri

l'Islam, e gli altri

vari punti della

In seguito

lui.

di-

congedo da Maometto, ebbero

anche vari doni, come era l'uso del Profeta, ed infine fecero ritorno

ai loro paesi

(SaM,

abbiamo invece

no. 655 e 657, ove

Dubays

Hagar,

114;

57,

e abu-l-Duba3^b al-Bala\ri

1068, no. 2683;

I,

proUssa della conversazione fra Maometto e

donde l'abbia attinta

la versione

Commette

di ibn Sa'd.

poi

un

no. 2684, questo fu

un

Nagar: Tabari,

I,

sua forse

una versione pi
gU ambasciatori, ma non dice
soltanto una parafrasi di quella
431, ha

III,

Euwayfi' fosse vari anni

errore, dicendo che

dopo governatore di larabulus,

un Ansar

altro Ruwayfi', ossia

1687; Athir,

Hagar,

Secondo ibn

ecc.

IV, 202-203,

abu-1-Dubab, le due lezioni abu-1-

di

Sprenger,

id.,

II,

dei

I,

1068-1069,

banu Malik

b. al-

219).

Lettera ai banu Gu'ayl (Bali).


18.

rando che

Maometto
(jru'ayl

scrisse ai

banu

facevano parte

precisamente degli 'Abd

Manaf

(')

un ramo dei Bali, dichiaQurays (rabt min Qurays) e

(ju'ayl,

dei

avevano perci

gli

obblighi

stessi

degU 'Abd Manaf, ossia non erano tenuti a riunire i loro


bestiami per il pagamento della tassa, e non dovevano pagare le decime
(la y a h s u r a n a w a la y a u r u n a) Q essi potevan serbare il possesso
gli stessi diritti

'

dei beni, di cui disponevano


il

nero a riconoscere
b.

momento

della loro conversione all'Islam,

(si'ay ah) (^ dai Nasr, dai Sa'd


Bakr, dai Thumalah e dai Hudzayl. In seguito a questa concessione ven-

ed acquistavano
b.

al

abl Sayfi,

(2)

diritto di riscuotere le tasse

il

Profeta e a giurargli fedelt

'Amr

b.

abl Sayfi, (3) al-A

gam

seguenti (au'ayl

b.

Sufyan, e

Furono testimoni di questo atto: al-'Abbas b. 'Abd


Tbb, 'Uthmn b. 'Affn e abu Sufyan b. Harb

(1)

'Asim

(4) 'Ali b. Sa'd.

al-Muttalib,
{*)

(Sa'd,

'AU

b. ab

11-12, 28;

Sprenger, III, 361).


Questa dichiarazione
Nota

1.
presenta un certo interesse, perch la parentela fra i ban5
Gu'ayl ed
Qurays, riconosciuti qui quali membri della famiglia di 'Abd Manaf, non provata da
alcuna altra fonte. Io l'iterrei, se il presente documento pu considerarsi come autentico, che l'ammissione dei banu Gu'ayl fra i banii 'Abd Manaf sia stata concessa da Maometto come speciale favore
i

non gi nel senso di una vera parentela genealogica, ma come una federazione o fusione di
Pi tardi la fusione venne considerata come una vera e propria consanguineit e questa
l'origine di molte trib ( noto che molte trib abbiano avuto origine da fusioni e confederazioni
politico;

due

trib.

232.

9. a.

(t

l.i

u f) di unit diverse;

anno

tologia

XX,

1893, fase.

cfr.

Go1d

15 Ott., pag.

questi sospetti, perch dice che gli 'Abd

e r

H.

M u h.

w,

19-

d., I, 64 e segg. 'N a 1 1 i n o, Nuova Anibn Sa'd alla fine del paragrafo, conferma
erano confederati (hulafa) dei banu Gu'ayl, quando il

fi28): lo scolio di

Manaf

Profeta ammise questi fra i banu 'Abd Maniif, vale a dire quando li riconobbe fra i membri della
propria famiglia, perch 'Abd Manaf era considerato come uno degli antenati di Maometto. Se questo
scritto autentico, esso avrebbe anche un certo valore, per provare che 'Abd Maniif sia veramente
esistito (cfr. Introduz.,

forse rischiato

:jg

il

82 e segg.).
supporre che Maometto considerasse

un ordine privilegiato
i QurayS come
ammettere chi voleva? Non furono perci forse
una federazione politica, anzich di una vera famiglia? La con-

che egli quale Qurasita avesse

di persone, e

il

diritto di

i Qurays in origine piuttosto i membri di


cessione di essere Qurays, non fu forse nei primi tempi analoga a quella di essere annoverato fra gli
al-M uh S gi ru n, o Emigrati, alla quale abbiamo varie allusioni in queste lettere di Maometto

20 e 22)? Non infatti dimotrato che le famiglie riunite da Qusayy nel fondare la
Makkah (cfr. Introd. 76) fossero tutte d'una medesima origine.
Nota 2. Su questo punto bene rivedere quello che abbiamo detto in un paragrafo precedente.
(cfr. 9. a. H., 8). In questo passo di ibn Sa'd (12, 28) abbiamo lo scolio spiegante l'espressione la
(cfr 8. a. H., g

citt di

wa

la y a
u r n a, la quale secondo ibn Sa'd significava che i banu Gu'ayl non erano
loro armenti di pozzo in pozzo per il pagamento della tassa al-sadaqah (il
decimo), e che non dovevano sottostare pi di una volta all'anno al pagamento del decimo. Come ho
gi detto altrove, non sono jiersuaso da questa spiegazione di ibn Sa'd, e preferisco di accettare soltanto
il senso letterale della frase, ossia che i banii (xu'ayl erano per speciale favore esenti dal pagamento
delle tasse, che gravavano le altre trib meno favorite. Non occorre per nemmeno di confutare la
supposizione erronea dello Sprenger (III, 362, nota), che la yahSuruna significasse, che i banu
Gu'ayl non erano obbligati al servizio militare. La riunione degli armenti e delle mandre di cameli si

yab

una

obbligati a riunire

'

.s

faceva allora, come si fa oggi ancora, per contare il bestiame, vedere se ne mancano dei capi e pagare le tasse in proporzione del numero totale delle bestie.

Nota

3.

ibn Sa'd nello scolio a questo paragrafo spiega che la parola si'ayah, significa
al-sadaqah (cfr. anche Lane, Arabie. Engl. Lex., p. 1366, e

in questo caso l'esazione della tassa

Tag

al-'Ars, X,

177, lin. 26).

Spedizione di 'Alqamah

b.

Mugazzaz a Su'aybah

(Rabi

II).

'Alqamah b. Mugazzaz al-Mudligi, ordinata da Maometto cbe aveva notizia di una schiera
di Abissini accostatasi sopra alcune navi con intenzioni ostiH, al paese di
19.

Nel mese di liabf

II segui la spedizione di

Su'aybah (luogo d'imbarco per quelli che da Makkah volevano recarsi in


274). Secondo ibn Ishaq, i 300 musulmani comandati da 'Alqamah non incontrarono alcuno, e ritornarono a Madlnah
Abissinia,

senza aver

cfr.

Introd.,

nemmeno

visto

il

nemico. al-Wqidi riferisce invece, che

sulmani entrarono combattendo nelle acque del mare,


fin

sopra

un' isola vicina

alla

costa, e

spinsero a

ne fugarono gU Abissini

am, 998; Waqidi Wellh., 388; Khamls, H,

m,

si

133,

lin.

16;

mu-

guado

Q)

(H i-

Halab,

385-386).

Nota 1. Annesso al racconto di questa spedizione, abbiamo un episodio, che mi sembra agmano posteriore, e che deve avere origine apocrifa e tendenziosa. Durante la marcia, 'Alqamah lasci indietro una schiera di uomini sotto 'Abdallah b. Hurlzafah al-Sahmi, il quale, si dice,
amava divertirsi a spese degli altri. Per mettere alla prova l'obbedienza dei soldati fece accendere un
fuoco, e diede ordine ai suoi di saltarvi dentro. Al momento che alcuni si tiravano in su le tuniche per
giunto da

li ferm, e dichiar di aver dato l'ordine soltanto per ischerzo. Quando Maometto
ebbe notizia dell'incidente, ne mostr dispiacere, e disse, che non bisognava obbedire a chi ordinava

obbedire, 'Abdallah

cose colpevoli

(Hisam,

998;

Waqidi Wellh.,

388-389).

238.

30

ti

H.

a.

9.

20.

per distruggere l'idolo al-Fals {Ralf II).


Nel mese stesso Maometto mand 150 uomini, tutti Madi 20.
nesi, con 100 cameli e 50 cavalli, sotto il comando di 'Ali b. ab Talib, ad
assalire la trib di Hatim al-Ta'i, rimasta pagana, ed a distruggere il loro (?)
Spedizione di

'Ali

idolo al-Fals (o al-Fulus, o Fils). Sahl b.

dardo nero (rayah), a (rabbar


ed un

bianca,

Hurayth al-Asadi

certo

Hunayf ebbe

b. Saklir

fu

in

affidata

fu scelto

come

consegna

la

lo sten-

bandiera (liw)

guida. Presero

mino per Fayd, ed arrivati nelle xdcinanze del luogo ove

trovava l'ac-

si

campamento della trib e delle famiglia di Hatim al-Ta, decisero


una sosta per poter aggredire di notte tempo le tende neixdclie. Se
vano

giorno, avrebbero

di

intorno al campo, e

piano

prima che
v'era

trovato

musulmani

consigli furono dati dalla

sti

Quando

musulmani

campo

il

gli

Arabi

con tutto

riuniti

guida Hurayth

al-x\sadi,

arriva-

per

sparsi

avvertiti

stati

di fare

del

il

pericolo

invece di notte,
il

bestiame. Que-

ed accettati da

'Ali.

cammino incontrarono uno schiavo negro,


dei Nabhan, un ramo dei Tayy, il quale sapeva
trib di Hatim al-Ta. Lo schiavo, che aveva nome

rimisero in

si

appaiienente alla trib

ove era

custodi

potessero aggredire. Assalendo

li

vantaggio di sorprendere

il

sarebbero

Tay}^

bestiame ed

il

cam-

il

della

Asiana, minacciato di inorte, e dietro promessa di avere la libert, se avesse

menato
r assalto

musulmani al campo
al campo e la cattura

bestiame.

La

bint Hatim,

una

ceva musulmano.
altri prigionieri.

abu Qatadah,

A questo

Quando venne

rifiuto

ma

fece osservare

allora
che,

perch, poco prima,


ditore,

'Ah non

negro

il

l'

Islam

il

si rifiut,

glia di

I prigionieri

vennero messi

ai patti conclusi

con

prima non

'Ali,
si fa-

e pi-efer di seguire la sorte degli

uomini e chiese ad ognuno

a quelli che accettavano di rendersi musulmani


'Ali fece

agli altri

turno per

il

immediatamente taghare

prigionieri lo apostrof, e gli


vivere,

non era

timore di essere messo a morte

lo

comprensil^ile

avesse fatto tra-

inducendolo a servir da guida ai musulmani sul campo Ta*ita.


e in seguito si batt

Yamamah. Dopo

una punta rocciosa

il

negro Aslam, questi in principio rinnov

rimprovero punse sul vivo lo schiavo,

mano

musulmani

trov anche Sinanah

si

volle liberarlo, se

uno dei suoi compagni


se non gli premeva di
il

e facilit ai

resto della preda fu affidato a 'Abdal-

il

'Ali fece allora riunire tutti gli

era data subito la Ubert

il

ma

libert,

se volesse abbracciare

capo.

prigionieri

defunto Hatim al-Tai.

figlia del

messo in

di essere

negro Aslam chiese ora, conforme

'AtTq. Il

b.

da guida

degli uomini, delle donne, dei bambini e del

sorpresa fu completa, e fra

sotto la custodia di

lah

Ta-ita, fece

il

quale mut animo,

con valore sotto Khlid

b.

si

Il

fece musul-

al-Walld alla batta-

queste misure di rigore, 'Ali demol l'idolo al-Fals,

di color rosso sui fianchi neri del

234.

monte A^a nel Nagd.

9.

H.

a.

ij

20-22.

Nella casa (tempio? santuario?) dell'idolo, 'Ali trov appese, quali doni votivi,
tre

spade e tre corazze: trov anche


addosso

mettere

vestiti,

In Rakak,

all' idolo.

Tayy solevano

che gli Arabi

durante

il

ritorno,

venne divisa

Hatim

preda, escludendo per dalla partizione la famiglia stessa di

A
tre

Maometto,

spade trovate nella casa di al-Fals. Quando

torno a Madlnah, la

Hatim

figlia di

al-Ta*i

bint Harith. Dietro ripetuto istanze,

mezzo

libert, e per

fuggito in Siria, e

di

lei

il

musulmani furono di rivenne rinchiusa nel Dar Ramlah


fratello 'Adi b.

il

compenso

(v. 10. a.

da Maometto

la carica di esattore delle imposte fra

103;

Waqidi WeUh.,

Yaqut,

389-390, ove

IH, 911-913;

Tabari,

l'

Hatim, che era

Madlnah

ad abbrac-

Hatim ottenne
banu Tayy (Hi sa m,

di ci 'Adi b.

ciare l'Islam

947-950;

le

Profeta acconsent a ridarle la sua

indusse anche

H., 16). In

pi,

era fatto cristiano, a venire a

si

al-Ta-i.

vennero date, come parte onorifica in

oltre al quinto

la

idolo detto Fuls

Wellhausen Reste,

Sa' d,

51-53, molte

51-52,
notizie

menziona due spade prese nel


santuario di al-Fals e che avevano nome: al-Rasub e al-Mi khdz am Athir, II,
217-219, ha erroneamente l'idolo: al-Qalas; Kliamis, II, 133, ult. lin. e

sull'idolo al-Fals;

I,

1706-1710,

Ha lab,

segg.;

HI, 386-387).

Spedizione di 'Ukkasah a al-Hubab.


21.

Khamls

In

(H, 134, bn. 7) troviamo

accennata una spedi-

zione di 'Ukkasah b. Mihsan, per ordine del Profeta, diretta a al-Hubab,

un

luogo del Hi^az, appartenente, secondo gH uni, al territorio degli 'Udzrah


e dei Bali, secondo altri, invece, al territorio
sul quale

anche

gli

'Udzrah avevano

il

dei

diritto

Fazarah e dei Kalb,

di pascolare.

ma

Nulla detto

per sulle ragioni della spedizione, n sull'esito della medesima.

Morte del Negus


22.

In questo

vere al-Nagai

morte

(il

ai fedeli,

qual notizia

di Abissinia.

si

Negus

anno, nel

mese

di

Ragab,

dicesi

cessasse di vi-

Maometto ne annunziasse la
suo rincrescimento (Tabari, I, 1720, dalla

di Abissinia), e che

esprimendo

il

desume, che debba essere appunto

il

Negus, che aveva

ri-

Makkani musulmani rifugiatisi presso di lui, e che


musulmana vuole abbia pur lui in segreto abbracciato
l'Islam; cfr. AthIr, fi, 223; Hagar, I, 218-220, no. 469, dice che il Negus si cliiamasse Ashamah b. Abhar; Khamis, II, 155, lin. 1).
coverato e protetto

anzi

la tradizione

236.

9.

23.

H.

a.

Madmah:

Incidenti minori della vita in


Profeta.

23.

Narrasi che ia questo anno

un ianco

scorticasse

in

modo

tale,

il

litigi

mogli del

fra le

Profeta, cadendo da cavallo,

si

da non potersi muovere liberamente, e

che perci fosse costretto per qualche giorno a restar seduto sui gradini,
fatti con tronchi di palma, che menavano alla sua masrabah o veranda,

ed in questa positura dirigesse

anche

5.

Un

le pregliiere^

(Kh a m s,

II,

135,

lin.

12;

cfr.

H., 58).

a.

altro incidente di

avuta da Maometto con

maggiore gravit fu vma questione molto deUcata

le

Come

sue donne.

noto egli soleva abitare suc-

cessivamente nelle stanzuccie di ognuna delle sue mogli, con turno regolare,
per non destare gelosie.

Avvenne ora che mentre

il

Profeta

stanzuccia di Hafsah, questa gli chiedesse ed ottenesse


al padre.

a far visita
la

Maometto, trovatosi

concubina egiziana, Maryah, e

si

Maryah

si

fosse dipartita, trov la

giacque con

lei,

alla

sua dimora, prima che

Maryah non ne fosse uscita. Parfece una scena di gelosia al Pro-

metto promise di non avere pi commercio con Maryah,


dizione

moglie,

alla

stare

dell'accaduto

che non

esclam:

ed

pur

lei

cosi

ci

la quale, gelosa

"

che la storia fece

adir moltissimo per


tro di

lui,

come

l'

il

il

del favore di Maryah,

saremo liberate di

segreto e raccontarono

giro di tutto

il

gineceo.

il

si

con-

Invece
'A"isah,

rallegr

costei

Le

fatto a tante

Maometto

si

indelicatezza delle donne, unite in cospirazione con-

da tutte and a vivere per ventinove giorni escluconcubina Maryah con grande sgomento delle altre mogli

e separatosi

sivamente con la

e delle loro famighe. L'affare

fu indotto a
10-12),

pose

menzionasse l'incidente ad alcuno.

due donne per non seppero tenere


altre persone,

ma

Hafsah and subito a raccontare ogni cosa ad

zitta,

molto amica sua,

1-5,

Hafsah

nella stanza di

Hafsah entr nella stanza e


coprendolo di rimproveri e piangendo dirottamente. Per calmarla. Mao-

tita la copta,

di

permesso di andare

concubina con suo marito, e perci non

volle entrare nella propria stanza, finch

feta,

trovava nella

inand allora a chiamare

solo,

mentre questa era assente. Hafsah ritornata

il

si

farne

il

raggiunse ora

soggetto

di

proporzioni, che

Maometto

un' apposita rivelazione quranica

con la quale egh spieg

donne, enumer

tali

le

torti di queste verso

(lxti,

ragioni del suo contegno verso le


di lui,

rivolse

ad esse vivaci rim-

proveri e irdnacci perfino di ripudiarle tutte. L' incidente, in principio pu-

ramente domestico, minacci di avere gravi conseguenze, perch tanto 'Umar,


che abu Bakr, i padri delle due mogli del Profeta maggiormente compromesse, non potevano essere contenti dell'umiliazione inflitta alle figlie. Per
smorzare il cattivo effetto di questi scandali domestici, la tradizione af286.

H.

9. a.

S 23, 23,A.

Maometto a Hafsah con il divieto di comunicarlo altrui, fosse la predizione che tanto abu Bakr, quanto 'Umar
gli sarebbero succeduti nel potere supremo sui musulmani. Questa notizia

ferma, che

segreto confidato da

il

per certamente apocrifa, ed inventata nel solo scopo di elevare la ra-

gione del lungo

litigio dalle

miserie umilianti del gineceo a ragioni

metto, dicesi

affare

(Sa ad. Vili, 154,

e ricondusse la pace in famiglia

mis,

II,

135;

per pone

il

supe-

venne accomodato pacificamente e Maoper suggestione dell'angelo Gabriele, perdon tutte le mogli
Alla fine

riori di stato.

1'

Halab,

268; Muir, IV, 157 e

Kha-

Nldeke Qur., 162, il quale


anche Caussin de Perceval, III,

538 e segg.;

III,

fatto nel 7.

11 e segg.

lin.

H.

a.

cfr.

segg.).

Intrighi contro la concubina Maryah.

23, A.

La

Maryah

bellezza di

l'Egiziana, fin dal primo giorno del

suo arrivo, aveva fatto grande impressione sul Profeta.

non

ricordate dalla tradizione,

le altre
b.

Per alcune ragioni

Profeta non volle ch'ella convivesse con

il

sue donne, ed in principio la fece dimorare nella casa di Harithah

al-Nu'man, che era attigua alla moschea, e dove Maometto

volte chiesto ospitalit per

parte

II,

membri

17 e segg.; VIII, 14,

52, liu.

sua

della

lin. 5-11).

'liyyah, o quartiere superiore di Madinah, in

che poi rimase noto con


diede

alla

luce

Un. 20 e segg.;
e le

il

cfr.

di

Masrabah

Ibrahim (Sa ad,

figlio

il

nome

anche

8.

a.

pi bella, e pi fortunata di tutte loro.

portava

lei)

(cfr.

Sa ad,

III,

Pi tardi

la trasferi nell'al-

un podere

di sua propriet,

umm

VITI,

Ibrahlm, ove

153,

lin.

11

Maryah
segg.

196). Molti criticavano questo fatto,

H.,

donne gelose cercarono in ogni modo

Copto (venuto dall'Egitto con

famiglia

aveva pi

di

Il

le facesse

danneggiare la odiata

Profeta aveva stabilito

da servo,

alla co'icubiaa l'acqua e la legna per la cucina.

rivale,

che un

e questi ogni giorno

Le

gelose immediata-

mente incominciarono a criticare ed a seminar maldicenza, facendo osservare


che un non arabo ('ilg) andava ogni giorno a vedere una non araba ('ilgah), e seppero cos perfidamente diffondere una voce calunniosa di adul-

immediatamente comprese l'insinuazione rivolta contro la sua concubina ed il Copto, che egli aveva messo
al servizio di lei. Perturbato dall'insinuazione, e temendo vi fosse pur qualche cosa di vero, ordin ad 'AH di recarsi al fondo, ove abitava Maryah e
terio,

che giunse

d'indagare.
picato sopra

'Ali,

fino

al Profeta:

questi

presentatosi di sorpresa nel giardino, trov

una palma,

il

perdendo

il

Copto iner-

quale appena ebbe visto 'AH avanzarsi armato

di spada con contegno minaccioso, fu


terra,

il

mantello che

lo

preso da tanta paura, da cadere in

copriva.

237.

Avvicinatosi,

'AH pot vedere

H.

a.

9.

23,A, 24.

Copto nel cadere si era scoperto, rivelando di essere evirato tornato


addietro, 'Ali and direttamente ad informare il Profeta, che tutto ragche

il

VIIL

presente vede, quello che

" Il

giante esclam:

non vede

lontano

il

(Sa ad,

154-155).

Spedizione di Tabuk {Ragab-Ramadan).

24.
Tabuk, sui

Nel mese di Ragab del


della

confini

H.

cade la spedizione di

(')

grande spedizione

l'ultima

Siria,

a.

9.

Non

quale pigliasse parte l'ormai vecchio Profeta.

questa spedizione, quale lo scopo, e quali gli

venne ordinata per vaghi e

essa

capire,

grandi e penose,

futili

dispendio rovinoso, e gli

il

l'opposizione alla spedizione fosse


diserzioni, che inasprirono

Da

effetti.

motivi,

effetti nulli.

alla

distrigare dalla

facile

matassa arruffata di tradizioni tendenziose, quali fossero

militare,

veri

eventi di

quello che
le

fatiche

si

pu

furono

Sembra anche che

vivissima in Madlnah, e causa di molte

rapporti fra le varie classi di Madinesi, e furono

causa di recriminazioni e rimproveri senza

fine.

Maometto ordin

la spedi-

zione in seguito a notizie erronee e gravemente esagerate, e dai grandi preparativi e dal
il

sospetto che

clio. Il

numero ingente

degli uomini chiamati sotto le armi, viene

credesse di

egli

muovere contro

stesso imperatore Era-

lo

sorgere rapidissimo della potenza militare di

di tante

un

trib sotto

solo

lida ed anarchica Arabia;

da un capo

all'altro

comando, era un

grembo

impensierite per la propria esistenza.

nell'aria

il

alle varie trib

Il

battito

della

prossimo sopravvenire di grandi eventi:

fin

ancora indipendenti

nuova

vita irragiata

a pulsare con inusitata velocit, e tutti sentivano

gato per l'intiera penisola, ed

a Madinali

fatto inaudito nella squal-

generava certamente ogni sorta di

penisola, e

voci e di allarmi inconsulti in

dal Higaz cominciava

e la fusione

grande novit era argomento di discussioni

la

della

Maometto

dalle pi

il

numero

l'allarme

delle deputazioni,

si

era divul-

che afiluirono

remote regioni d'Arabia, sono la prova pi con-

vincente della tensione generale degli animi, che doveva poi salire al grado

quando mori il Profeta, e scoppi la grande insurrezione delle


trib neiril. a. H. In una societ cos profondamente eccitata, fra uomini
cosi proclivi alle esagerazioni ed ai sospetti, non mara\'iglia se la presa di
Makkah, la vittoria di Hunayn ed il grande trionfo di Maometto, inducessero
di parossismo,

molti a rivolgere lo sguardo di l dai confini della penisola, ed a presupporre

un prossimo

conflitto fra

imperatore Eraclio,
persiani.

facile

il

il

quale

neo-potentato d'Arabia ed
si

il

celebre

e temuto

riposava ora sugli allori dei grandi trionfi

comprendere come

la vanit degli

vinzione che la fama del Profeta avesse varcato

238.

Arabi generasse

la con-

confini d'Arabia, e turbasse

9. a.

sonni

sovrano bizantino

dt'l

di certo sul conto

varcassero

H.

mentre probabile che Eraclio nulla sapesse

prima che

dell'Islam,

24

del califfo

eserciti

gli

confini della Palestina nel 12. e nel 13.

a.

abu Bakr

H., e sbaragliassero

imo dopo l'altro tutti gli eserciti, che Eraclio mand a combatterli. Sappiamo
da al- Waqidi (W a q i d i Wellh., 175, 391), che nella regione per cos dire
neutra, fra l'Arabia vera e la Palestina, in quella contrada
e

retta dai Nabatei

(1'

Edom,

Moab,

il

viveva

ecc.),

una volta abitata

una popolazione

di

semiti (aramei) arabizzati dalle immigrazioni di potenti razze arabe venute dal

mezzod, la quale dedicava tutta la sua attivit al commercio, ed aveva


in

mano

quasi tutto

il

nosciuti in Arabia con

traffico fra la Siria e l'Arabia.

nome

il

(fors'anche

Questi mercanti, co-

spregiativo) di Saqitah, frequen-

Dumah

tavano

Tayma

e Madlnah, e vi portavano, oltre alle derrate principali, olio d'oliva

mercati dell'Arabia settentrionale,

principali

e farine fine,

anche

le

pi

notizie

guerre fra Grreci e Persiani,

notevoli della Siria,

proparativi

g'

al-(xandal,

incidenti

delle

dell'imperatore, e tutto

militari

quel cumulo di nuove e di pettegolezzi, che interessano sempre le turbe di


oziosi in tutti
clio

La presenza

mercati d'oriente.

inusitata dell'imperatore Era-

a Hims, ora che la guerra con la Persia era

finita,

maravigliava ed

acuiva la curiosit della popolazione fl^uttuante di mercanti e di avventurieri.


Cos avvenne che vari mei'canti portassero a Madlnah la notizia che

Hims

l'

impe-

una spedizione
gigantesca contro l'Arabia, raccogliendo provviste per un anno e riunendo le
genti delle trib arabe dipendenti dall'impero, dei Lakhm, dei (xudzam, dei
Giassan, e degU 'Amilah il convegno si diceva, era nella regione detta al-

ratore di stanza in

(Emesa),

si

accingesse ad allestire

Balqa, ossia nelle pianure trans-giordaniche, sul limite del deserto arabico

(Waqidi Wellh.,

391),

quelli

che udivano

le

notizie erano convinti

che Eraclio mirasse a debellare Maometto. Questi prest fede alle voci, non
si

diede pensiero

ma

gressione,

di

appurarne

di assalire

il

la verit,

e stabil di

nemico prima che

non attendere

fosse pronto, e vendicare

disastro di Mu'tah, che crucciava ancora l'animo di ogni


(cfr.

B a 1 a dz u r
Nota

1.

Il

i,

l'agil

buon musulmano

59).

Wellhauseu

(19-20),

solleva grandi dubbi sull'epoca tradizionale della spe-

Eagab-Eamadan, secondo le tavole del "Wiistenfeld, abbraccerebbe i mesi di Ottobre e Novembre del 630. a. E. V., e ci non pu concordare con le altre notizie
date dalle tradizioni, ohe fosse allora il momento della maturazione dei datteri. Il Wellhausen si didizione: egli sostiene che

il

periodo

lunga a dimostrare che il periodo dell'anno, al quale le tradizioni fauno allusione con le notizie sul
grande calore e sulla maturazione dei datteri, debba essere la piena estate, e precisamente il LuglioAgosto. Vi sarebbe quindi un errore di circa tre mesi nella cronologia delle fonti, e la partenza di
Maometto per Tabiik, secondo il Wellhausen, dovrebbe porsi nel mese di Rabi' II. Temo che il Wellhausen abbia voluto cercare una difficolt i, ove non esiste. Egli parte dalla premessa che il

ma purtroppo non ci
Doughty, che pass circa due anni nella

periodo Luglio-Agosto, sia quello immediatamente anteriore al raccolto dei datteri,


dice dove abbia attinto la notizia. Se

andiamo a consultare

il

9.

24-26.

H.

Si.

Makkali, constatiamo clie il Wellhausen caduto in errore, e che il principio del racautunno avanzato (cfr. D o u gh ty, voi. I, 276, 507, 511, 518, 520, 522, 525, e specialcome a Taj^ma si comincia a raccogliere i datteri nella prima quindicina

detto
557-558
ove
mente
di Ottobre). L'errore cronologico di al-Waqidi o non vi stato, o non cosi grande come il Wellhauregione fra

Tabuk

colto dei datteri si fa in

sen vorrebbe farcelo figurare: se Maometto lasci Madlnah il primo di Eagab (14 Ottobre, 630. a. E.
nei boschi di palme a cogliere il frutto maturo I testi
i lavoranti erano entrati in quei giorni
dicono poi esplicitamente che fosse estate, ma soltanto che il caldo fosse intenso ed oppressivo, e
sono precisamente le condizioni del clima in Arabia al finire della stagione estiva. Si rammenti
ohe le notizie particolareggiate delle tradizioni non si possono mai accettare nel loro senso letterale

V.,

non
tali

poi
pre-

ciso ma sempre con una certa larghezza di significato nel caso presente, per scusare i buoni musulveri motivi di tante defezioni, i tradiziomani che non vollero seguire la spedizione, e per celare
nisti hanno forse trovato conveniente di caricare le tinte ed esagerare il calore della stagione.
:

25.

dopo

di Eraclio,

le vittorie

da

Per-

lui riportate sui

grande anche in Arabia, e nessun nemico era pi temuto dai mu-

siani, era

sulmani

La fama

(Waqidi Wellh.,

391,

lin.

quaU conoscevano bene

13), i

po-

la

tenza militare dell'impero greco dai numerosi viaggi che facevano in Siria.

Maometto, allorch ebbe deciso

la spedizione,

stim necessario di fare

completi preparativi, non solo in vista della forza del nemico,

grande distanza che

la
i

Greci. Nelle

adottato

si

doveva percorrere prima

sue solite razzie contro

le

di venire in contatto

con

sempre

trib Arabe, egli aveva

le

notizie corrono

veloci,

e la

necessaria, perch riuscissero felicemente le sorprese.

metto dov dire apertamente qual era


i

anche per

sistema di tenere celato a tutti lo scopo della spedizione, perch

il

anche nel deserto

tutti

ma

pi

fedeU a contribuirvi, non solo

lo

massima segretezza era


Questa volta invece Mao-

scopo della spedizione, ed invitare

di persona,

ma

anche con

loro averi.

L'amiunzio fu accolto molto sfavorevolmente da una grande parte dei


L'opposizione manifestatasi contro
teristico aspetto

della

il

spedizione, ed

ch militarmente essa non ebbe n

disegno di Maometto forma


il

lato suo di

effetti,

massimo

fedeli.

carata

il

interesse, per-

n importanza alcuna.

perci

necessario di entrare nei particolari dei preparativi e delle defezioni, che resero

famosa
26.

Tabuk.
Maometto estese l'invito, o meglio l'ordine di partecipare alla
non solo ai Madinesi, ma anche ai Makkani, ed a tutte le trib
la spedizione di

spedizione,

che avevano accettato

l'

Islam, e l'autorit politica del suo fondatore.

Mand

Buraydah a chiamare gU Aslam, che si trovavano allora in al-Furu' abu


E.uhm, ai Ghifar; ab AVaqid, ai Layth; abu Sa'd al-Darari, ai Damrah,
;

che stavano sulla costa del

(juhaynah;
b.

Sufyan,

Nuaym
ai

b.

Mar Rosso;

Rafi' e (rundab figli di Makith, ai

'Amr

Mas'ud, agli Asga'; Budayl,

Ka'b; 'Abbad

b.

Bisr,

ai

Sulaym, ed

b.

Salim

altri infine

trib.

Allo stesso tempo Maometto, per accelerare e completare

invit

Busr

alle altre

preparativi,

fedeh a fare offerte volontarie in pr' della spedizione. Siamo cos

informati che abu Bakr fosse


quello che possedeva;

*Umar

il

b.

primo a fare un'

offerta,

e cedesse

al-Khattab diede invece la met

240.

dei

tutto

suoi

H.

9. a.

beni; 'Abd al-rahman

'Awf diede 200 Qqiyah d'argento;

'Asini b. 'Adi,

wasq di datteri; offerte simili fecero al-'Abbas, Talhah, Sa'd b.


e Muhammad b. Maslamah. Le fonti sono concordi nel diie che

diede 90

'Ubadah

maggiore fu quella di 'Uthman,

la contribuzione

Hisam

b.

26.

dinar,

(895, lin. 15), diede mille

quale,

il

secondo

ibn

e secondo al-Waqidi (con le so-

una terza parte dell'esercito


(vale a dire suppl ii bisogni di 10,000 uomini !). Anche i pi poveri tra i
fedeli riunirono somme di danaro, e comperarono cameli per quei Compagni
che non avevano le cavalcature necessarie per seguire la spedizione. Le donne
esagerazioni!) forni di tutto

lite

vollero portare anch'esse

da

necessario

il

loro tributo, e

il

narra, che nella casetta abitata

si

sopra un mantello del Profeta, venisse raccolta una quantit

'A"iah,

di oggetti offerti

spontaneamente dalle donne, per

lo

ornamenti mu-

pi

che dovevano contribuire al pagamento delle provviste. Era allora

liebri,

tempo, in cui

frutti

ed

e pi-jncipio dell'autunno),
feribile

il

giungevano a maturazione

datteri)

(i

il

il

(fine dell'estate

caldo eccessivo della stagione rendeva pre-

rimanere a casa all'ombra delle palme, e sorvegliare

proprio

il

raccolto. Molti furono quindi indotti, nonostante l'esempio dato dai

maggiori

Compagni, a chiedere di essere esonerati dall'obbligo di seguire la spedizione.


Ad uno dei suoi seguaci, per nome abu Wahb al-Gladd b. Qays, conosciuto
come un grande amatore del sesso femminile. Maometto, per persuaderlo a
speranza di possedere una qualche bella Greca, se

partire, fece balenai-e la

fosse venuto

Greci)

(').

a combattere contro

al-(jadd

si

dichiar

banu-1- Asfar

non

(i

figli

del giallo, ossia

sufficientemente tentato da questa pro-

spettiva incerta, al confronto della certezza del vento infocato, e del forte

calore della stagione,


feta

dov

'Abdallah

abu

Wahb

alfine concedergli
b.

al-(jradd

continu ad insistere, ed

licenza di rimanere, bench

al-Gadd, movesse

Wahb

al-Cxadd,

non contento

figlio di al-(jradd,

il

pi amari rimproveri al genitore, e

che gli gettasse perfino un sandalo in faccia


di essersi

(cfr. 9. a.

vuole

si

H., 15, nota

emancipato dal grave obbligo,

con grande dispiacere del Profeta, ad animare

Pro-

il

2).

si

abu

mise,

alla resistenza ed al rifiuto di

partecipare alla spedizione, anche tutti quegli altri madinesi, che la tradizione chiama gl'Ipocriti,

al-Munafiqn,

ossia quelli del

posizione a Maometto. al-(jradd rivolse specialmente

banu Salamah, e cerc con


altri

tutti

dal prestare verun soccorso agli armamenti

si dice,

nacci

in questa circostanza
di

due

fuoco infernale (assai

della state ) quelli che

versetti
"

(ix,

pi caldo

non volevano

(jral^bar b.

egli stesso

contribuzione alle spese. Maometto, irritato da tante

mene

49, 82), in
,

non

Sakhr ed

fece alcuna

insidiose, rivel,

uno dei quali mi-

soggiunge,

"

che gli ardori

seguirlo nella spedizione

241.

di op-

sue insinuazioni ai

le

mezzi di distogliere

partito

(^).

Nel testo
31

9. a.

^ 26, 27.

taciuto tanto

da ibn

un incidente,
quanto da al-Waqidi,

poi narrato

Hisam troviamo

di ibn

H.

Isliaq,

il

non

forse

tavia merita di essere riferito. Si dice, che durante

alcuni Ipocriti

quale per

al--asum, e concertassero fra loro sul

modo

di fare

vero,

ma

tut-

preparativi di Tabuk,

Suwaylim, presso

riunissero sovente nella casa dell'Ebreo

si

fatto che

il

propaganda contro Mao-

metto e contro l'invio della spedizione. Maometto, informato di siffatti intrighi, mand Talhah b. 'Ubaydallah e una comitiva di Compagni, ingiungendo
che appiccassero

fuoco al tetto della casa, mentre gli Ipocriti stavano

il

dentro a discutere insieme. Cos fu fatto, e


saltar fuori dalla casa a precipizio,

gU

Ipocriti convenuti dovettero

come meglio potevano

uno

Dahscavalcando un
di essi,

Khahfah b. Tha'labah b. 'Adi al-Ansari al-Ashali,


muro, si ruppe una gamba (Hisam, 894-895; Waqidi "Wellh., 391-392;
hak

b.

Hagar,
Ishaq
I,

(?)

535,

II,

hn.

10,

e dice che la casa

1692-1694).
Nota 1. Sull'espressione

cita

fatto

il

dell'incendio

appartenesse a Suwaykir

sull'autorit
al- Yaliudi

di

ibn

Tabar

i,

nelle annotazioni al testo di ibn HiSam


alcune spiegazioni genealogiche di niun valore i ban-l-Asfar
sarebbero i Greci, ed avrebbero preso questo nome, perch discendenti da 'Ts b. Ishaq, il quale era
pallido in viso (lahu sufrah): i Greci quindi, secondo i genealogisti arabi, sarebbero Semiti anche
(v.

Hisam,

essi!

Un

241),

il

banu-1-Asfar, troviamo

II, 204, scolio alla 894),

tentativo di spiegazione razionale stato fatto dal

quale,

come

Von Erdmann

(ZDMG.,

1848, 11,237-

gi detto altrove (cfr. Introd. 343, nota 2), crede che l'espressione sia

niscenza della dinastia imperiale dei Flavi,

uno

dei quali, Tito, distrusse

Gerusalemme

una remi-

e si rese tri-

stamente famoso tra gli Ebrei e tra i Semiti in generale, specialmente fra quelle trib della penisola,
che erano in continuo contatto con gli Ebrei.
Nota 2. Da una tradizione prolissa, che non mette il conto di dare qui per disteso, apprendiamo
come le defezioni fossero piuttosto numerose, tanto fra gli Emigrati, quanto fra i Madinesi, e che delle
trib nomadi, quelle che diedero il maggior numero di disertori, fossero i Ghifar e gli Aslam. Di altre
non si la parola (Hisam, 905, lin. 18 e segg.; Waqidi Wellh., 395, ILn. 20 e segg.). Altrove (W aq i d i Wellh., 393, lin. 2) detto esplicitamente che i Ghifar chiesero di essere esonerati e che il
Profeta rifiutasse di dare il permesso; dobbiamo quindi concludere che molti tra quegli Arabi, nonostante il rifiuto di Maometto, osassero forse disobbedire agli ordini e rimanere a casa.

27.

Il

numero

di questi Ipocriti, e le defezioni

anche di buoni mu-

sulmani, spaventati dalle fatiche e dalle privazioni della lontana e pericolosa


spedizione, destai'ono (forse per spirito di reazione) con
l'ardore di altri fedeli.
di

un gruppo

mezzi

La

quali erano troppo poveri per procurarsi

di partecipare alla spedizione,

rispondendo

si

memoria

tradizione ha pietosamente conservato

di sette uomini,

Maometto a Tabuk,

maggiore intensit

ma

pure desiderando tanto di seguire

misero dirottamente a piangere,

quando

il

Profeta

non aver pi mezzi disponibili per


comperare loro i cameLi e le provviste necessarie. Maometto aveva infatti
stabiUto che soltanto quelli muniti di buone cavalcature potessero partire,
perch l' enorme distanza da percorrere non permetteva d' inceppare le
mosse

alle loro preghiere, disse di

dell'esercito

marono

con bestie fiacche. Questi sette uomini piangenti

in seguito nella storia "

Piagnoni
242.

al-Bakk-un,

si

chia-

e divennero

9. a.

27.

H.

tanto famosi che la tradizione ne ha conservato

nomi:

(1)

'Umayr
'Ulbah b. Zayd

Salim

b.

banu 'Amr b. 'Awf (cfr. Ha^ar, II, 105, no. 3043); (2)
dei banu Harithah (Hagar, II, 1189, no. 10023); (3) abu Layla 'Abd alrahman b. Ka'b dei banu Mazin b. al-Naggar (Ha^ar, TI, 1007, no. 9.5.57);
1265,
(4) 'Amr b. ai-Human b. al-(jramuh dei banu Salamah (Ha^ar, II,
dei

no.

10217);

(5)

'Abdallah

b.

al-Mughaffal al-Muzani, oppure secondo alcuni

'Amr al-Muzani (Hagar, II, 898-899,


(o Harim) b. 'Abdallah dei banu Waqif (Hagar,
(7) 'Irbd b. Sarij^ah al-Fazari (Hagar, II, 1128, no.
'Abdallah

b.

mentre al-Waqidi d invece

no. 9340);

(6)

1239,

III,

no.

Harami
8460);

9867). Questo l'elenco

'Awf
dei 1)anu 'Amr
'Awi (manca
(2) Hurayr b. 'Amr dei banu
Waqif (manca in Hagar forse il no. 6 precedente Harami) i numeri (3),
(4) e (5) sono eguali ai numeri (2), (3) e (4) di ibn Ishaq
(6) Salamah b. Sakhr
dei banu Zurayq (manca in Hagar): (7) corrisponde al numero (7) di ibn
Ishq (^). I pianti di questi sette uomini commossero alfine un ebreo convertito, ibn Yamin b. Ilmayr al-Nadari, il quale fece loro dono di un camelo e quantit di vettovaglie l' esempio di ibn Yamln indusse allora al'Abbas ed 'l^thnin, a fornire a loro spese quello che mancava ancora per
di ibn Ishaq,

seguente:

il

Salim

(1)

b.

in Hagar);

l).

gli

approviggionamenti dei sette Piagnoni, e questi poterono cosi unirsi al

resto dei partenti. Molti furono

ma Maometto non

disertori fra

Beduini

26, nota

(cfr.

volle concedere licenza, ed insistette che

2);

Beduini venis-

sero tutti. I Ghifriti dicesi che, stante le defezioni, fossero soltanto 82 uo-

mini, fra

quali trovavasi

totale degli Ipocriti che


il

permesso

di

con vani

b.

Rakhasah. Secondo al-Wqidi,

pretesti rimasero addietro in

Maometto, fu di circa ottanta uomini

Ai precedenti
quali, per ragioni non ben
restarono a Madlnah senza
presente

Ayma

).

ma

si

numero

Madlnah, con

per nota 2 del

devono aggiungere vari buoni musulmani,

definite, forse
il

(cfr.

il

mancanza

di coraggio e pigrizia,

permesso di Maometto. Questi musulmani

fu-

non dice quanti fossero sappiamo soltanto che quattro di loro avevano nome: (1) Ka'b b. MaUk dei banu Salamah; (2) Murarah b. al-Rabi' dei bana 'Amr b. 'Awf; (3) Hilal b. Umayyah dei banu Waqif; (4) abu Kbaythamah dei banu Salim b. 'Awf: tutti
buoni e bravi musulmani, i quali per, quando videro esser tale il numero
dei partenti che non riusciva possibile di far l'appello nominale, si ritrassero
rono parecchi,

la

tradizione

alla chetichella, nella

speranza di rimanere inosservati. L'ultimo dei quattro,

abu Khaythamah,

pent poi della sua defezione e

and a raggiungere il
Profeta durante il cammino, unendosi per via con un altro Compagno,
iJraayT b. Wahb al-(jrurahi, il quale, pure per un pentimento tardivo, affrettavasi a raggiungere il Profeta prima che an-ivasse a Tabuk^^) (Hisam,
si

243.

Waqidi

895-896, 897-898, 907-909;

bari,

ka-un anche
(8)

(8)

Wellli., 392-393, 394, 411-412; la-

Ya'qubi,

1694-1695, 1696-1697;

I,

H.

a.

9.

27, 28.

'Abd al-rahman

II,

Ka'b, e

b.

annovera fra

69,

(9)

al-Bak-

gli

Saklir b. Salman).

Nota. 1. Nelle opere biografiche abbiamo anche i seguenti nomi di Piagnoni o al-Bakk-un:
Sakhr b. Salman (Hagar, II, 480, no. 8620), (9) Sayfi b. 'Amr b. Zayd b. usam b. Harithah

al-Ansari, zio paterno di 'Ulbah b.

Come

Zayd (Hagar,

II, 519, no. 8607).

piena di contradizioni ed incertezze, che infirmano il


valore storico delle notizie: mentre da una parte detto, che Maometto resistesse a tante domande di
congedo ed insistesse, perch tutti venissero con lui; dall'altra narrasi che egli volesse soltanto quelli,
naturalmente erano in grado di procacciarsi
i quali potevano procurarsi buone cavalcature. Solo i ricchi
siffatti mezzi di trasporto, e di grande lunga la maggioranza dov certamente dipendere dai mezzi
del Profeta per poter seguire la spedizione. Nulla sappiamo di coloro che probabilmente rimasero

Nota

2.

al solito, la tradizione

a Madlnah, perch non erano ricchi abbastanza, o perch Maometto non pot fornirli di cavalcature.
La storia dei sette piagnoni fa sospettare che il numero dei fedeli lasciati in Madlnah fosse molto
considerevole, e che i sette menzionati acquistassero la loro fama, perch furono / soli fra quelli numerosi,

ohe non avevano obbligo di venire, e pur lo desideravano fino

al

punto da chiederlo con

le

lagrime

abbiamo raccolto la notizia data da al-Waqidi, che g' Ipocriti rimasti in Madlnah con permesso di Maometto,
fossero circa 80 uomini. Nel seguente paragrafo vedremo che, al momento della partenza, g' Ipocriti,
sotto la guida di 'Abdallah b. Dbayj', formarono un campo a parte, e poi non partirono con il Profeta.
Allo stesso tempo siamo" informati che il campo degl'Ipocriti laysa b'aqall al-'askarayn,
ossia il campo degli Ipocriti, non era minore di quello di Maometto: la stessa tradizione dice per
che Maometto partisse con 30,000 (!) uomini, sicch il campo di 'Abdallah b. Ubayy doveva contenere
altrettanti madinesi scontenti e dissidenti. L'assurdit di questi numeri tale che non mette il conto
nemmeno di discuterli la popolazione di Madlnah ammontava allora in tutto a poche migliaia di
anime (forse 20,000; cfr. 5. a. H., 61).
agli occhi.

Noteremo soltanto un'altra singolarit

della tradizione

in questo paragrafo

28.
il

numero

Con

delle persone che rimasero in

fu lo stesso 'Ali b. abi Talib,

non segui

paragrafo precedente non per terminato

noiTii del

la spedizione.

ingiustificato, la

il

Madinah.

Una

di queste, per esempio,

quale, per ragioni particolari a noi ignote,

Per scusare questo atto neghittoso, ed in apparenza

tradizione

ha cura

di

far

non

sapere ch'egli

si

movesse

da Madinah, quando part Maometto, per un ordine avuto dal Profeta


il

quale,

si

gione, data

uno a custodia della sua famiglia. La ranon sembra molto buona, perch in una spedizione

dice, volesse lasciare

da ibn Ishaq,

difficile,

come

sciare

vecchi ed

stesso,

quella di Tabuk,
i

il

Profeta avr certamente preferito di

fiacchi alla custodia della famiglia, e di

la-

menar via con

come il suo genero, il futuro eroe prediletto di


una grande parte del mondo musulmano. La tradizione ha sentito che la
scusa di dover custodire la famiglia non era abbastanza convincente e dignitosa per 'Ali, ed allora ha inventato una storiella suppletiva: 'Ali, rimasto
in Madlnah dopo la partenza di Maometto, scopr che gli Ipocriti avevano
s giovani forti e

arditi,

preso pretesto della sua permanenza in citt per fare discorsi sediziosi, e per
accusarlo di neghittosit, rimanendo a casa per esimersi dalle fatiche della

campagna.

Irritato

corse a raggiungere

Ah un

da questo, narra

Maometto

la tradizione,

in (ruraf (al-urf ).

'Ah
Il

afferr le sue

Profeta fece allora ad

discorso (di tenore ultra-si'ita), che persuase 'Ali a

244.

armi e

non tener conto

9. a.

famiglie, la sua e quella del Profeta

mette

28, 29.

a farvi ritorno, per custodire

cattive lingue di ]\Iadmah, ed

dolio

H.

(Hisam, 897; Tabari,

conto di fermarsi su questo episodio, e mostrarne

il

I,

le

le

1696).

due

Non

inverosimi-

glianze, perch la sua natura apocrifa pi che manifesta.

Un

altro tlisertore, che poi

si

pent e segu

il

scusa di esser rimasto in Madinah due giorni per ristorare


spossato, fu

poi celebre

il

abu Dzarr

al-Ohifari,

il

come

Profeta, adducendo
il

suo camelo

quale, per essere stato poi

uno degli agitatori anti-umayyadi e vittima d'immaginarie persecuzioni,


gode di una fama tutta speciale nella storia dell'Islam (cfr. 30. a. H.). Sul
conto suo v' una lunga tradizione sul
sull'accoglienza cordiale, che

modo come

ebbe dal Profeta

si

al

facesse

il

percorso, e

campo

suo arrivo al

musulmano. Narrasi altres che abu Dzarr, durante il cammino, rimanesse


sempre pi addietro, perch il camelo non aveva la forza sufficiente per
raggiungere il Profeta, e che dovesse alfine abbandonare la bestia esausta

Nona raggiungere Mao-

e proseguii'e a piedi, caricandosi sulle proprie spalle tutto

ostante tutto questo,

metto ed a unirsi a

si

lui,

vuole che abu Dgarr

riuscisse

il

bagaglio.

guadagnandosi anche una sentenza laudatoria del

(Hism, 900-901; Waqidi Wellh., 394-395; Tabari, I, 17001701). La storiella, come al solito, ha un quantit d'inverosimiglianze, fra
le quali non trascurabile, quella di un uomo a piedi, carico di bagaglio che
Profeta

riesce a

raggiungere una spedizione montata su cameli e viaggiante con la

massima

un paese aridissimo, privo

velocit attraverso

di

acqua e di

viveri.

probabile che tutta la fiaba sia stata inventata per servire da cappello

ad una sentenza, gi per suo conto apocrifa, del Profeta,


detto:

"

Dio abbia misericordia

solo, e solo

29.

fissato sulla

riunendo

sar risuscitato

il

Alfine

se

(11.

quale avrebbe

abu Dzarr! Egli cammina

solo,

morir

nel

campo

ce).

vennero

lunghi preparati\'i

terminati, e

ormai celebre Collina d'Addio, Thaniyyah al-Wad',

and

si

grande esercito musulmano, che, se dobbiamo credere a al-Wa-

qidi (393, 395)

campo

di

il

contava

30.000 uomini

10.000 cavalli.

ne and formando uno separato sotto 'Abdallah

degli Ipocriti di Madinah,

e,

se

possiamo credere

Vicino a questo
b.

Ubayy

il

capo

alle affermazioni tanto di

non era inferiore in numero a quello costituito dai buoni musulmani (Hisam, 897; Wqidi Wellh., 393). Questo
secondo campo, formato di Munafiqun e di Ahi al-Riyab, ossia di Ipocriti e di Dubbiosi, si tenne presso alle tende del campo musulmano sul
versante di Dzubab, ma appena Maometto ebbe dato ordine di partire, rimase

ibn Ishaq, quanto di al-Wqidi,

addietro. Allorch furono giunte tutte le milizie ausiliarie (dalle trib nomadi),
il

Profeta diede

il

segnale della partenza.

246.

EgH

lasciava

il

governo e

la di-

H.

a.

9.

29, 30.

non ben certo, se di Siba' b. 'Urfutah,


o di Muhammad b. Maslamah. abu Bakr, che aveva diretto come imam le
pref^hiere nel campo fino al giorno della partenza, ricevette ora da Maometto
lo stendardo (1 i w a) principale dell' esercito, mentre la bandiera principale
(ra-yah) fu presa da al-Zubayr b. al-'Awvpam. Tanto i Madinesi quanto i
rezione della preghiera alle cure,

Beduini avanzarono divisi secondo le loro varie trib, ed ogni trib aveva la
propria bandiera lo stendardo principale degli Av7S fu affidato a Usayd b. Hu;

dayr, e quello dei

piamo

Khazrag a abu Duganah o a al-Hubab

b.

al-Mundzir. Sap-

Malik

inoltre che Za,yd b. Thabit port la bandiera speciale dei

al-Naggar, abu

Salamah.

Il

Zayd

'Amr

quella degli

grande esercito

b.

Mu adz b. abal quella dei


partenti
mezzod ma siccome

'Awf, e

mosse verso

si

b.

erano tanto numerosi, non fu possibile prendere nota di tutti e iscriverli


nel registro, e vi fu pure un poco di confusione, durante la quale taluni ri-

masero addietro soltanto verso sera


lina di Thaniyyah al-Wada'.
:

Da
criti

ma

Profeta,

il

la spiegazione che

movente

solo

il

tradizionisti

(Hisam, 896-897, 924-925 ove


b.

Qays,

ipocriti,

non pochi Ipocon molta ingenuit ci danno

Zayd

ibn

30.

diamo qui per

Ubayy
Madinah; Waqid Wellh.,

1695 aggiunge, che fra

I,

'bdallah

b.

b.

e al-

391-

noti Ipocriti ri-

Nabtal dei banu 'Amr

al-Tabut dei banu Qaynuqa';

b.

b.

1696).

id.,

Ishaq e al-Waqidi hanno anche conservato l'elenco dei luo-

Maometto

ghi, nei quali

desiderio di far bottino

il

spiegato perch 'Abdallah

masti in Madinah, vi fossero anche


'Awf, e Rifa'ah b.

di costoro fosse

rimanessero in

Tabari,

392, 393, 395-396;

delle

partenti lasciavano la col-

ultimi

alcuni fatti narrati poi in seguito, consta per che

seguissero

(jadd

gli

disteso,

si

(m a s g i d), e noi lo
considerato come un'enumerazione

ferm per fare

perch pu essere

preghiere

le

tappe di viaggio tanto all'andata che al ritorno

Dzu Khusub, ove

(1)

da Madinah, e dove sost sotto una


palma della specie d a w m a h (con rami separati). Sua guida era 'Alqamah
b. al-Sav^^a'. Durante il giorno non si mosse per il gran caldo e riparti sol-

arriv la mattina dopo la partenza

tanto verso
(3)

'ah,

il

tramonto.

Siqqah

(5)

Wadi al-Qura,

(8)

Dzanab Hawda

(10) Dzu-1-t-lfah

altri

seguenti:

(2)

al-Fayfa

lo

(cosi

(6)

Sa'id

Waqidi; manca in ibn Ishaq);

(11) iqq Tara,


di al-Batra

Waqidi); (14) Dzat al-Kliitmi


(17)

furono

detto anticamente soltanto al-Wadi

Kawakib, dalla parte

Akhdar;

masagid

chiama semplicemente Marwah); (4) al-Ruq


barn 'Udzrah (Waqidi lo chiama soltanto al-Siqqah)

(Waqidi

Dzu-1-Marvsrah
nella

GK

Dzat al-Zirb

nei

di

awbar

(manca in Waqidi);

(15)

(18)

pressi

Samanah

(?

manca

(9)
(?);

(7)

Sadr Hawda;
(12)

(13) Ala-i

Dzanab

(manca

in

in ibn Ishaq); (16) al-

Thaniyyah al-Midran (Waqidi:


246.

al-Hi^r

al-]VIidran);

9. a.

H.

30-82.

Tabak (Hiam, 907; Waqidi Wellh., 394; Marasid, IH, 94; cfr.
anche Sarahudi, 232, lin. 1 e Wiist. Med. Haaptstr, pag. 5 e segg.,
(19)

ove

tappe di pregliiera o moschee sono pi minutamente

le singole

La

descritte).

Madinah e al-Higr, la settima tappa di Maometto, di circa cento


g h t y, I, 128) e siccome si trova sulla carta del Doughty ad eguale distanza da Madinah e da Tabk, tutta la distanza fra Madinah e Tabk si pu calcolare a duecento sessanta miglia inglesi, ossia circa 400 chilometri di strada che Maometto avrebbe percorso in 19 marcie
di poco pi che 20 chilometri l'una. Tanto al-Higr che Tabuk esistono ancora come tappe di caravane,
il primo sito con il nome moderno di Madan Salih, e l'altro con il suo nome antico di Tabiik. Ambedue i luoghi furono visitati dal Doughty, il quale fu il primo europeo a mettervi piede (vedi il
primo volume del suo libro prezioso: Travels in Arabia Deserta).
Nota.

distanza fra

trenta miglia inglesi (D o

31.

vi

Durante

nessun luogo fu incontrata alcuna opposizione

in

delle

lunghe marcie con

non furono

e cU acqua,

lare assai apertamente

pi vivaci

Makh'^i

b.

caldo, in

il

ed un gruppo di

ipocriti,

sulla pazzia

Tha'labah

dicesse:

ed

pi

avrebbe aggiunto:

"

cominci a bronto-

il

combattere

Suwayd,

b.

Wadl'ah

si

vuole che

pi avidi fra noi in

oi'a

i.

queste parole al-(xulas

nostri superiori e direttori!

noi siamo peggiori degli asini

metto venuto a risapere questi discorsi

sediziosi,

appurare quanto vi fosse di vero, sicch

mand 'Ammar

maldicenti

si

b.

(').

a fargli

le

scuse e addurre spiegazioni, che

mente accolse (Hisam, 901-902;

Nota.

Waqidi Wellh.,

Mao-

Yasir ad

allarmarono delle

parole pronunciate, e temendo di incorrere nello sdegno del Profeta,


frettarono

Fra

Greci.

al-Gruls

loro linguaggio.

Questi uomini sono

In verit Maometto ha ragione

musulmani. Nel-

pi mentitori in ci che riguarda la lingua,

in ci che riguarda

vili

Hatib, e tanta era la loro animosit, che

b.

essi

Thbit,

Questi nostri conoscitori del Qur-an sono

che riguarda la pancia, ed

ci

b.

di viveri

di foraggi,

spedizione contro

della

non usarono moderazione alcuna nel


"

le fatiche e le privazioni

un paese povero

oppositori v'erano Wadl'ah

Humayr,

molestie che affliggessero

le sole

trovavano molti

l'esercito si

viaggio non avvennero incidenti notevoU, perch

il

si af-

Maometto generosar

396).

due ipocriti che noi abbiamo dato sul testo di al-Waqidi, perch
molto meno pungente, devono essere certamente interpolazioni posteriori di

I discorsi di questi

la versione di ibn IsliTiq


qualche sarcastico spirito dell'epoca Umayynde, il quale, sotto il comodo velo offertogli dalle tradizioni
degl' Ipocriti, ha voluto mettere in giro qualche invettiva salata contro il partito religioso ortodosso, che fu sempre tanto ostile alla causa dei Califfi Umayyadi. La ferocia della satira fuori
di posto nel periodo Madinese, perch i conoscitori del Qur-an erano pochi e non formavano ancora
una classe distinta ed aggressiva di fedeli, come fu invece nei primi tempi dell'impero.

32.

Quando

Tabuk, comparvero

il

Profeta

figli

si

ferm in Wadi al-Qura, nell'avanzarsi su

dell'Ebreo 'Arid, ed offrirono al Profeta

una

pie-

tanza di h a r I s, ossia frumento cotto e mischiato con pezzi di carne ridotta


in briccioli minutissimi, e

il

tutto

bene impastato insieme. Volendo dimo-

strare la sua riconoscenza per tale offerta.


di 'Ard

una pensione annua

di

40

wasq
247.

Maometto

stabili

di datteri, che,

per

discendenti

dice al-Waqidi,

9.

32-34.

H.

a.

continuarono a riscuotere ino ai tempi suoi (fine del II secolo della Higrah)
(Waqidi Wellh., 397; v. pi avanti 50, nota 1).
Durante la medesima sosta in Wadi al-Qura, si present al
33.

nome 'Amr
nome Sanbar

Profeta uno dei suoi seguaci, di

b.

Hassan, menandosi appresso

al-Irasi, e chiese per lui la conun suo confederato, laalif, di


cessione di un podere: Maometto acconsenti e scrisse un documento, con
il quale questo Sanbar al-Irsi riceveva il posssso di 'Argun (Hagar, II,

272, no. 8005).

34.

mano dov

mezza strada

fra

Madnah

sostare nel celebre sito detto al-Higr

Qur

anche nel

circa

an

(xv,

come

80)

(^),

Tabuk,

l'esercito

musul-

del quale fatto cenno

teatro preciso della grande tragedia dei

il

Thamud, distrutti per ordine di Dio, quando, tenaci nel loro pervertimento,
non vollero riconoscere la missione divina del Profeta Salila, e si rifiutarono
di abbracciare la vera fede (Qur-an, vii, 71-77; xi, 64-71; xxvi, 141-158;
Fino al giorno in cui il Doughty visit per
xci, 1-14, ecc.).
Liv, 23-31
1876
Febbraio 1877) il sito di al-Higr, nessuno in Europa
primo (Dicembre
si rendeva conto da che cosa fosse nata la leggenda maomettana dei Thamud, narrata da Maometto nel Qur*an. Il Doughty ha quindi il merito di
;

essere stato

il

primo a scoprire che in al-Higr esistono

tica civilt preislamica, nella

forma

di grandi

le traccie di

un'an-

tombe scavate a guisa

di ca-

verne nelle alte rupi dei monti con iscrizioni Nabatee, ilinee, o Lihyaniche
e con fregi scultori barbari

iscrizioni e fregi

che gU archeologi competenti

hanno dichiarato di appartenere a popolazioni nabatee nel periodo


primo secolo avanti Cristo, e il secondo dopo Cristo (^). Per maggiori
colari topografici

lume

rimandiamo

dei viaggi del

Renan a pag.
Huber {Journal

del
in

il

Doughty

lettore
(v.

il

parti-

IV, e gli appunti

a pag. 620)>

cVun Voyage en Arabie, 1883-1884, Paris 1891, pagg. 407-

noi basti di osservare che questi

monumenti

gantesche (simiH a quelH famosi di Petra,

zewski, Die

capit.

Marquis de Vogu

451), e nel Bulletin de la Socit de Gogr. de Paris,

il

a quello che trover nel primo vo-

specialmente

120, e quelli del

fra

Provincia Arabia, Sfcrassburg,

cfr.

1884, pagg. 516 e segg.

sepolcrali di dimensioni gi-

Briinnow und Domas-

1904, voi.

I,

125-428)

sono gH

ultimi resti del ciirutero di una citt, che dov, in et remote, essere molto
popolosa, e della quale, ai tempi di
ria alcuna.
tit

di ossa

La

Maometto, non era pi rimasta memo-

presenza fino ai tempi nostri, in quelle grotte, di una quan-

umane,

eh

cuoio, dimostra, che ai

brani

decomposti di manti funerari e di pezzi di

giorni di

Maometto

siffatti resti

essere molto pi abbondanti; e siccome al-Higr (26 32^ lat.

grande via commerciale che univa l'Arabia meridionale


248.

macabri dovevano
N)

si

trovava sulla

alla Siria, la

fama

9. a. H.

tombe dov

di quelle

essei'e diffusa

34,36.

per tutta

que, come a Makkah e a Madinah, passavano

venienti dalla Siria. Presso

memoria

donarono invece

loro

alla

Ijarbari

fiorisse altra volta

tombe scavate

grotte fossero

le

penisola, o

almeno ovun-

caravane di mercanti pro-

contemporanei di Maometto non esisteva pi

dell'antica citt di al-Higr, n

che in quella contrada

la

una insigne

nelle rupi dalla


fantasia,

Arabi potevano supporre

mano

civilt,

dell'

e che quelle

uomo.

abban-

Si

immaginandoli antri naturali, e che

un tempo remotissimo, qualche immane tragedia, di cui


ossa umano erano le orribili traccie. Su tali elementi (non possibile di

col avvenisse, in
le

precisare quanta parte

della

leggenda

sia

popolare,

quanta invenzione

o rifacimento di Maometto) sorse la tradizione del Profeta Salili e della di-

Thamud. Dal contesto per delle tradizioni, e dalle espressioni


del Qur*an, non si riesce nemmeno a stabiUre se Maometto rivelasse in Makkah la leggenda dei Thamud sopra reminiscenze personali, serbate da una
visita ai luoghi durante un qualche possibile Alaggio commerciale, oppure
struzione dei

s'ei si

fondasse soltanto sulle narrazioni di mercanti e di viaggiatori.

Questa citt menzionata da Tolomeo, nella sua celebre opera geografica, con il nome
(Alte Ueographie Arabienu, 146, 212), dopo aver detto che il paese giaceva
E la pi grande citt trogloditica che si sia
nella valle di WSdi al-Qura, aggiunge scorrettamente

Nota

di 'EYpix: lo

1.

Sprenger

finora scoperta, le abitazioni

(!)

della quale scavate nella pietra potrebbero accogliere l'intiera popola-

zione di Damasco, ossia circa 100,000 anime! . Questo un altro esempio della superficialit dello Sprenger,
e un'altra prova di quanto si debba andar guardinghi nell'accettare le sue afi'ermazioni senza averle

prima riscontrate.

Nota 2.
Forse anche fino al V secolo di Cristo, perch tanto sembra durasse in al-'TJla e alHigr l'ultimo impero Thamdita della trib dei ban Liliyan. Gi prima i Thamud avevano abitato
il Higaz e compariscono nella forma di Ta-mu-du in una iscrizione assira di Sargon del 715 av. C.
(cfr.

Delitzsch, Wo

lag der Paradiesf, 304); dopo avere in et anche pi antica occupato l'Arabia
u 1 1 e r, Epigraphische Denkmiler aus Arabien, nelle
(cfr. D. H.

meridionale, loro sede originaria

Deukschriften dell' Acc. Imp. di Vienna, 1889). Sulla storia dei Thamud (6a|iu5lTai di Tolomeo,
VI, 74) segnaliamo a chi ne abbia vaghezza, l'erudita esposizione ricostruttiva del (3-1 aser (Skizze
der Geschichte itnd Geographie Arabiens bis zum Propheten Muhammed, Berlin, 1890, voi. II [il solo
pubblicato], 98-127). Cfr. anche J. Euting, Nabataische Inserften aus Arabien, Berlin, 1885, e
o
e 1, Anfn&tze und Abhandlungen, Miinchen, 1892. p. 1-51.

H mm

35.

Sul passaggio dell'esercito

abbiamo varie

tradizioni, che descrivono

da Maometto, e
guaci
riv

il

in

venissero

forse

sciolti

tra le tende

al

il

sito di

al-Higr

sentimenti di orrore manifestati

mossi dal desiderio di incutere sempre pi nei

se-

musulmano

ar-

rispetto per la

al-Higr verso

musulmano per

il

potenza e

l'ira

di Dio. L'esercito

tramonto, e Maometto ordin che

pascolo,

ma

restassero

cameli non

fortemente legati e

trattenuti

chede anche l'ordine che nessuno uscisse solo dal campo, per-

ch egli predisse che, durante la notte, sarebbe scoppiata una grande tempesta.

banu S'idah che disobbedirono agh ordini ed uscirono ognuno


per conto suo, ne furono severamente puniti: uno di essi, che aveva lasciato
il campo per soddisfare a un bisogno corporale, rimase come soffocato, e non

Due uomini

dei

249-

32

si

risan, se

non quando

il

H.

a.

9.

35.

Profeta lo ebbe miracolosamente guarito con la

una preghiera. L'altro, uscito dal campo per ritrovare un camelo


smarrito, venne rapito via dalla tempesta e lanciato sui monti dei Tayy
virt di

e Salma, che sorgono a duecentocinquanta chilometri a oriente di al-

(Aga
5igr).

In seguito per, aggiunge la tradizione,

Madlnah. Al mattino seguente

musulmani

si

Tayy

rimandarono a
affrettarono ad attingere
lo

l'acqua dal pozzo di al-ffigr, per farne la provvista da bere,

tutta l'acqua presa venisse gettata via, nessuno doveva

doveva berne, e quella pasta gi pronta

varsi in essa, nessuno

cameli: tutta l'acqua necessaria per


attinta

pozzo detto del Profeta

al

musulmano.

il

la

Un uomo

si

per ordine di Maometto,

Maometto narrasse
miseranda dei Thamud, e

la fine

di al-Hi^r;

sugli occhi per

non

non

vederlo, e diede

velocit.

che mettesse perfino

Alcune

cameU

non

il

volle toccarlo, mise

ordine di

im-

Thamud,

il
il

dei

(sic)

tradizioni, esagerando more

al

via

gettarlo

mantello, e fece camminare

abitazioni

alle

Profeta volle pure coprirsi la faccia con

camelo con pi

^etasse

in atteggiamento contrito e pian-

ma Maometto

mediatamente. Passando poi innanzi

ai suoi,

con un anello, che aveva trovato

al Profeta

present

camere sepolcrali

mano

fu,

che era pi discosto dal campo

Salili,

ai seguaci di entrare nelle grotte, se

nelle

campo

la-

desse ai

si

Si vuole che in questa circostanza

con nuovi e maggiori particolari,


gendo.

im-

Maometto improvvisamente eman

pastare la farina, e cuocere le vivande.

un ordine che

lavarsi,

galoppo per rimanere

il

solito,

affermano

meno

possibile

presso a quei luoghi, che egli riteneva, o voleva fare (credere, fossero maledetti

da Dio.

non era per sufficiente ai bisogni del


grande esercito (^), ed i musulmani soffrivano dalla sete: volle il caso
che in quella stessa giornata scoppiasse una grande tempesta di pioggia
(forse quella gi menzionata prima) ed allagasse in modo le parti basse
della valle, che i musulmani trovarono tutta l'acqua che poteva loro occorrere. I fedeli gridarono al miracolo, e sostennero che la pioggia fosse un
Il

pozzo del Profeta

Salili

effetto delle preghiere del Profeta,

ma

non pochi

protestarono contro tale interpretazione, affermando che fosse

combinazione, e

campo
soltanto una

Ipocriti (^

nel

una grossa nuvola che passava. Questi Ipocriti


razionalisti erano. A^\ s b. Qayzi, Zayd b. al-Lusayt, Sa d b. Zurrah e Qays
b. Fihr (Hisam, 898-899; Waqidi Wellh., 397-398; Tabari, I, 16971699, invece di Zayd b. al-Lusayt, ha Zayd b. al-Lusayb al-Qaynuqa'i).
Nota 1. Dalla pianta di alHigr, che data dal Doughty (I, 112), non possibile di stabilire quali e

l'effetto

di

dove fossero

i
due pozzi, quello di al-Higr propriamente detto, e quello del Profeta Salih.
proposito degP Ipocriti, narrato nuovamente in questa spedizione come un fatto
nuovo, quello che abbiamo gi trovato nelle tradizioni sulla spedizione di al-lMuraysT' (cfr. 5. a. H.,

Nota

2.

260.

9.

12).

Maometto

ci per deridere

pria bestia;

a.

H.

36,36.

una sua camela; g' Ipocriti (Zayd b. al-Lusayt) prendono occasione da


come colui che narra quanto avviene nel cielo, ma ignora ove si trovi la prorimangono per confusi, quando Maometto predice ove si trover l'animale smar-

cio perde

Profeta,

il

detrattori

quando gli uomini mandati a ricercarlo, lo trovano nell'identico sito descritto dal Profeta
(HisTim, 899-900; WTiqidi
e 1 1 h., 398; Tabari, I, 1699). Il ritorno di questa tradizione in ben
due passi diversi della biografia del Profeta, mi fa credere eh' essa abbia un fondamento storico
certo che gli Arabi miscredenti e materiali non si rendessero affatto conto di quel che fosse un
Profeta, e mentre erano profondamente indifferenti a quello che Maometto affermava di avere appreso
da Dio, non potevano comprendere se non i lati utili e pratici di questa suggestione o ispirazione
divina. Il Profeta doveva essere per l'Arabo nomade una specie d' indovino, che conosceva le cose serito, e

da Dio, ove si trovavano


camele gravide (Hisam, 433;

cameli smarriti nel deserto,

grete, che era informato

deva nel ventre

cfr.

di

36.

Da

al-Higr

avendo

Tabuk, dove,

peratore Eraclio

anche

Goldziher

Maometto procede verso

e quello

Muli. S

che
I,

t.,

ascon-

si

5).

settentrione

fino

che la voce dell'esercito raccolto dall'Im-

appreso

era falsa, sost

dieci

giorni,

non

si

avanz pi

Dumah

preparandosi invece ad allestire una piccola spedizione contro


(randal, e disponendosi a far ritorno a

Madinah con

il

oltre,
al-

resto delle milizie.

Tabuk avvennero vari fatti degni di nota. Innanzitutto


si vuole che il pozzo di Tabuk desse tanta poca acqua, che l'esercito si trov
a corto d'acqua potabile: Maometto dovette intervenire, e, con un miracolo,
supplire alla deficienza della natura (Hisam, 902-904; Waqidi Wellh.,
399). I tradizionisti musulmani si compiacciono poi di narrare che in Tabuk
cessasse di Advere per malattia un Compagno del Profeta per nome 'Abd
al-'Uzza (in ibn Hisam il nome gi corretto in 'Abdallah) b. 'Abd Nuhm
al-Muzani, celebre nella tradizionistica musulmana con il cognome di DzuDurante

la sosta in

1-Bigadayn, ossia l'uomo dalle due coperte, perch, per poter fuggire dalla

sua trib e raggiungere

il

zio paterno ed alla trib tutti

suoi averi, e venire a

una sola coperta donatagli dalla madre,


cingersi

e lacerata in

affezionato a

lui,

il

Profeta in tutte

che,

quando mor,

le spedizioni, e

volle egli

calarlo nella semplice fossa, scavata presso al


di

TJmar

Hagar, H,

di

allo

abu Bakr (Hisam, 904-905;

821-823, no. 9172).

Madinah

vestito

con

due

l'una per

parti,

Questo Beduino aveva

fianchi, e l'altra per proteggersi le spalle.

seguito fedelmente

mano

Profeta, aveva dovuto abbandonare in

Maometto

stesso

campo

con
di

le

si

proprie

Tabuk, con

Waqidi Wellh.,

al-Waqidi, afferma che

era tanto

il

mani

l'aiuto

399-400;

Profeta sostasse

a Tabuk ben venti giorni, e racconta anche vari episodi, o incidenti, che

non troviamo nel testo di ibn Hisam. Narra, cio, che Maometto, la mattina dopo il suo arrivo, tenne un lungo discorso ai seguaci, e, stando in
piedi sul luogo ove poi sorse la moschea di Tabuk (esistente ai tempi di
al-Waqidi, 200.
zione del

manita!

a.

Yaman
(').

H.

circa) volse lo

sguardo verso

ed esclam, alzando ambedue

le

Poi volgendosi verso l'oriente disse:

251.

il

"

mezzogiorno in

mani:

"

La

dire-

fede ya-

La mancanza

di scru-

H.

9. a.

3a

poli e la durezza del cuore nel trattare

il

prezzo di sangue, la religione

dei popoli con le tende di pelo di camelo

ove Satana fa comparire ambedue

le

(a

a 1-w a b a r) in Oriente

li 1

sue corna!

f) (Waqidi Wellh.,

(^),

401).

I tradizionisti attribuiscono in questo passo a Maometto uno scherzo di parole sulle

due
che egli non pu mai aver sognato di fare in quei giorni, quando
nel Yaman non v'era ancora nemmeno un musulmano. La tradizione assolutamente apocrifa e rispecchia
maggiormente le rivalit fra le grandi stirpi arahe, e quando Yamaniti e
i tempi, in cui fervevano
Mudariti si laceravano a vicenda in sanguinose guerre civili (cfr. 64. a. H.). L'autore della tradizione era fautore del partito Yamanita, ed ha messo in bocca al Profeta un grave anacronismo.
Si allude certamente agli Arabi della grande stirpe Tamlm, che vivevano appunto
Nota 2.

Nota

espressioni

1.

affini,

iman

yaman,

a oriente di Tabut, sui confini dell'impero persiano, e, secondo i genealogisti, appartenevano alla stirpe
Mudarita, rivale e nemica di quella Yamanita (v. nota precedente).
Riguardo alle Corna di Satana leggansi le osservazioni fatte dal Goldziher
Nota 3.
P h i 1. (I, 113 e segg.), ove il dotto arabista rintraccia in questa espressione singolare un resto tradizionale dell'antico culto del sole, tramutato dalla posteriore piet musulmana in Satana, per velare

possibilmente la memoria dell'antichissimo culto solare, tanto diffuso in tutto l'oriente.

37.

che l'imperatore Eraclio,

Si afferma

quei giorni nella citt di


osservare

il

Hims

attentamente

il

Il

un Arabo

dei

Ghassan ad
indicatori

e rimirato

segni richiesti ed

Soltanto la paura

enumerati da Eraclio, riport la notizia all'Imperatore.


i

trovava in

se

Profeta, poich'ebbe riscontrato in lui tutti

del suo popolo, dicono

.si

Maometto avesse i veri segni


Ghassanita venne al campo di Tabuk,

Profeta e scoprire,

della missione profetica.

(Emesa), spedisse

quale

il

tradizionisti, trattenne allora Eraclio dal riconoscere

Maometto, e pi che mai fu quindi lontana dall'animo suo ogni idea di far
guerra al Profeta

ad intendere, che

(cfr. 6. a.

H., 50. I tradizionisti vorrebbero perfino dare

Maometto non

se

r esercito greco, che egli

si

incontr, nell'Arabia settentrionale, quel-

aspettava, ci fosse dovuto esclusivamente alla

segreta conversione di Eraclio

all'

Islam. Nei piani di

cedere ancora fino ai confini della Siria

mico non

ma

quando

Maometto era

constat che

si

esisteva, 'Uinar sostenne la inopportunit di proseguire, e

di ritornare indietro

Un uomo

(Waqidi Wellh.,
Quda'ah

dei

si

di proil

ne-

propose

401-402).

Profeta in Tabuk e gli fece

present al

Maometto pur facendone a sua volta dono a un


volle che il nuovo proprietario, un madinese, tenesse legato il
cavallo presso alla tenda del Profeta, perch questi dichiar di amare il nitrito
dei cavalli. Pi tardi Llaometto non udendo pi nitrire il destriero, e dispiadono

un
Compagno,
di

cente di
castrato.

ci,

bel cavallo:

volle

saperne la ragione:

Maometto amava,

speciale del proprio,

si

chiamato

dice,

gli dissero

tanto

al-Tirf,

che

cavalli,

soleva

il

padrone

lo

aveva

che aveva una cura

perfino

strofinarlo

con

il

proprio mantello. Si vuole altres che caldamente raccomandasse ai seguaci


di trattare con

amore

cavalli,

perch Dio avrebbe ricompensato mi giorno

ogni buona azione compiuta per uno di codesti generosi animali

262.

"

per ogni

9. a. H.

37, 38.

un musulmano dar al suo cavallo


condonato un peccato! (') (Waqidi Wellh., 402).
granello di biada, che

Si vuole inoltre che

Profeta prendesse in persona una grossa pietra,

il

da una grande distanza


preghiera di Tabuk, dicesse, dopo

ponendola come q i b 1 a h nel luogo


la preghiera di mezzod: " Questa

la trasportasse

di

pietra segna

il

di guerra, sar

confine fra la Siria e

il

Yaman

(Waqidi Wellh.,

402).

purtroppo probabile che Maometto non esprimesse mai questi sentimenti, i quali,
avrebbero fatto onore; la tradizione contiene invece quello che i tradizionisti hanno
voluto che Maometto avesse detto, e ci, per lusingare i sentimenti cavallereschi degli Arabi nomadi
e dei Persiani, amantissimi tutti dei cavalli e di giuochi equestri. Gli Arabi delle citt non possedevano cavalli, perch non avevano i mezzi per mantenerli: i nomadi anche oggi li nutriscono amorevolmente con latte di camela (cfr. Doughty, I, 261), perch il deserto non fornisce quanto occorre a mantenerli. Presso certe trib si tengono appositamente alcune camele da latte per uso dei
cavalli dello saykh (Doughty ibid.). La menziono di biada fatta dal tradizionista come nutrimento dei cavalli, ci tradisce l'origine (Siria o 'Irliq) della tradizione, perch un uomo si sarebbe rovinato in Arabia nutrendo il suo destriero con biada. In alcune parti della penisola, nel mezzod, li nutriscono anche oggi con pesce dissecato al sole, riso bollito, carne cotta e perfino cervella di pecore!
Nota

se

veri,

(ofr.

1.

gli

Yule,

II. 340, 345. 348-349, 351, 450).

Trattato con Yuhannah, re di Aylah.


38.

Dumah

Dal campo

al-Cxandal

(cfr.

di

Tabuk Maometto mand

signori dell'Arabia settentrionale, impauriti dalle


feta.

Uno

di questi fu

sierito dalla spedizione

trattare con

la

spedizione contro

pi avanti al 45), ed entr in trattative con vari

Yuhannah
contro

Ru'bah, re di Aylah,

b.

Dumah

Maometto, acconsentendo

300 dnr all'amio, in ragione

mosse aggressive del Pro-

al-(jandal,
al

il

quale, impen-

venne in persona a Tabuk a

pagamento

di

un

tributo a 1-gi z

y a h,

un dnr per uomo (non musulmano).


In seguito a questi accordi, venne concluso un trattato di pace, del quale
nelle nostre fonti troviamo per due testi diversi, che possono essere, sia
due versioni diverse dello stesso documento, sia due documenti distinti (^).
Yuhannah si present al Profeta, portando una croce d'oro sul petto (era
quiadi un cristiano) e, quando comparve innanzi a Maometto, aveva i capelli della fronte legati in un nodo (m a q u d a 1-n s i y a h) il re di Aylah
abbass il capo (in segno di rispetto), e Maometto, dopo avergli parlato amichevolmente, gli destin un alloggio presso Bill (Hism, 902; Waqidi
Wellh., 405; Tabari, I, 1702; Sa'd, 27, 74, aggiunge che Yuhannah
aveva il ciuffo frontale dei capelH legati in un nodo [come se fosse un prigioniero, cfr. Goldziher Muh. St., I, 250]: portava sul petto una
croce d'oro, e quando vide il Profeta, incroci le mani sul petto, e scosse il
di

di

'

capo nell'atto di
e gli offerse in
28, 75;
guito,

cliinarsi.

Il

dono un manto

Baldzuri,

quando regnava

Profeta gli fece segno di risollevare


di stoffa

yamanita a

strisele colorate

59, afferma, sull'autorit di al- Waqidi,


il

califfo

'limar b. 'Abd al-'aziz [f 101.


253.

a.

il
;

capo,

Sa

'

d,

che in seH.], questi

a.

9.

38.

vietasse che la citt di

H.

Aylah venisse tassata d'un tributo maggiore


il

tributo detto

300

Wellhausen

dinar. La qual notizia perci confermerebbe l'opinione del


\Das Arabische Beich., 173], che

di

al-gizyah che nominal-

come una tassa a capo fra i non-musulmani, fosse


invece in principio un tributo annuo fisso, che non variava con il crescere
o il diminuire degli abitanti non musulmani cfr. Becker, II, 82 e segg. e
mente doveva

riscuotersi

pi avanti

9.

a.

H., 40, nota

2).

Nota 1. Il testo del trattato, secondo ibn Isliaq, del seguente tenore: In nome di Dio
clemente e misericordioso. Questa la sicurt (a m a n a h) concessa da Dio e da Miihammad al Nabi Easil Allah a Yuhannah b. RQ-bah, al popolo di Aj'lah, alle loro navi e alle loro caravane
(sayyarah) per terra e per mare: essi hanno il diritto alla protezione (dz i m m a h) di Dio e di
Muhammad al-Nabi, e (questa protezione estesa anche) a quelli che sono fra loro, della gente della
Siria, e della gente del Taman, e della gente dei paesi d'oltre mare (ahi a 1-b a h r, forse impropria mente tradotto dal Weil con: Bewohuer der Kste ). Se per qualcuno commette un delitto (alidatha
h a d a th a n), non potr riscattarsi la vita con il sacrifizio dei suoi beni, e questi sono alla merc
di chi li prende. Non si deve loro vietare d'attingere l'acqua dai pozzi, quando la desiderano, n de vonsi vietare loro le vie, che volessero percorrere, tanto per terra che per mare . A queste parole
la versione di ibn Sa'd aggiunge Questo lo scritto di Guha ym b. al-Salt e di Surahbil b. Hasanah
in virt dei poteri concessi (a dz a n) dal Profeta di Dio . Questo Guhaym non per menzionato
nell'altro documento, che diamo in appresso (H i s a m, 902 Sa'd, 27, 74).
forse, se autentico,
Il secondo documento, molto pi lungo, conservato soltanto da ibn Sa'd
dev'essere di una data anteriore al precedente, e mentre quello fu stipulato dal Profeta in persona, il
documento presente fu stipulato da rappresentanti di Maometto. Siccome per ibn Isliaq cita l'uno e
non l'altro, ho dato al primo la precedenza, nella convinzione, che tra i due, il precedente abbia
forse maggior probabilit di essere autentico. Il Profeta di Dio scrisse a Yuhannah b. Rirbah ed ai
capi (s a r a w a t) del popolo di Aylah
con voi pace (silm antum) (cfr. Baladzuri Gloss.,
53; Athir, II, 299,11; III, 223,17; 241,15; 305,1; A gh n i, VII, 12,17; Wellhausen S k. u. Vorarb., IV, 120). In verit io vi faccio gli elogi di Dio, tranne il quale non esiste altra divinit.
Io non mi accingeva ad assalirvi, finch non vi avessi scritto; perci abbraccia Plslam o paga la
gizyah e obbedisci a Dio, al suo Inviato ed agli inviati del suo Inviato, e onora questi ultimi, e
rivestili con belli manti e non con vesti di razzia (ossia da strapazzo) (cfr.
e 1 1 h au s e n, 1. e. e
Doughtj'j I, 131; II, 134), e rivesti Zayd con un bel manto. Quelle cose che approvano i miei
inviati approvo anch'io. E noto che sia (il tributo) al-gizyah. Se volete che la terra e il mare
siano sicuri, obbedite a Dio ed al suo Inviato, e verranno tenuti lontani da voi i diritti (h a q q)
degli Arabi e dei non Arabi ('agm), fatta eccezione per i diritti di Dio e per i diritti del suo In viato. E in verit se respingerai (i miei delegati) e non li contenterai, nulla prender da voi (come
ammenda), finch non vi abbia combattuti, e abbia fatto prigionieri i bambini, ed ucciso i grandi.
Perch io sono in tutta verit l' Inviato di Dio, e credo nei suoi Libri, e nei suoi Profeti ed in al Mash b. Maryam (Ges), (ritenendo) che egli sia il Verbo di Dio (k a J i m a h A 1 1 a h), ed io credo in
lui che egli sia un Inviato di Dio. Vieni, prima che la sventura ti colpisca: io ho investito i miei inviati
del comando su di voi d a Harmalah tre w a s q di S a I r (orzo) perch egli ha interceduto per voi
e se ci non fosse accaduto, e se non vi fosse stato Dio, non vi avrei gi mandato veruna ambasciata,
finch tu avresti visto l'esercito (mio). Ed in verit, se voi obbedirete ai miei inviati, allora Dio e
Muliammad ed i suoi Compagni vi saranno da protettori (g Ti r). I miei inviati sono: i^urahbTl, Ubayy,
Harmalah, Hurayth b. Zayd al-Ta-i, ed io ho gi approvato tutto quello che stabiliranno con te: e
voi avete diritto alla protezione (dz i m m a h) di Dio, alla protezione di Muhammad Easul Allah e
la pace sia con voi, "se obbedite. Fornite provviste alla gente di Maqnii, perch possano far ritorno
ai loro paesi (Sa'd, 17-18, 45).
Se questo documento autentico, sarebbe provato che Yuhannah, contrariamente a quanto afferma la tradizione, non venisse a Tabuk, e che le trattative di pace fossero concluse dagli amba

'

Maometto recatisi ad Aylah a trattare, pai-tendo dal campo di Tabuk: l'ultima frase stabicon certezza che l' invio dell'ambasciata si debba mettere a dopo la sosta in Tabuk, perch sappiamo che la gente di Maqna venne a trattare con Maometto in Tabuk (cfr. 40). probabile che

sciatori di
lisce

la tradizione della venuta del re di

Aylah possa

essere

254.

un duplicato

tradizionistico della venuta del

H.

9. a.

Dumah al
Kh a m T s, II,

re cristiano di

cospetto del Profeta

ticit (cfr.

141, lin. 26).

(ofr.

38, 39.

documento ha molti

45). Il

Per un esame

critico di questo trattato, cfr.

caratteri di auten-

anche

il

e d n

i-

koff, Palestina, Pietroburgo, 1902, voi. I, 321-324.


Aylah giaceva all'estremit settentrionale del Mar Bosso, in fondo al golfo di 'Aqabah: era
al tempo dei Romani aveva nome Ailath o Elath
citt ricca e potente, grande emporio di merci
(AIXaft) ed ivi aveva stazione la X legione (cfr. J. A., serie II, voli. XV, 44 e segg., XVI, 57; M aKh i t a t, I, 184-86; Y a q t, I, 422).
q rI2
:

Trattati con gli abitanti di Garba, Adzruh e

39.

Allo stesso tempo di Yuhannah,

per trattare con

Anche

il

Profeta, gli abitanti di (xarba,

questi conchiusero trattati con

Maqna

vennero

Maometto,

di

ma

(^).

inoltre

Adzruh

Tabuk,

e di

Maqna.

siccome vollero conser-

vare la loro religione, furono obbligati al pagamento annuo di un tributo in

danaro in proporzione degli abitanti dei vari luoghi. Sul conto

di questi trat-

hanno conservato vari documenti, di probabile autenticit (^) (W aqidi Wellh., 405(3); Hi.sam, 902; Baladzuri, 59; Tabari, I, 1702).
tati le fonti

Nota

al-GarbS era un luogo presso 'Amman nel Balqa in Siria, nelle vicinanze dei menti
Higaz, e dipendeva da Adzruh (YSqut, II, 46, lin. 14-15). Adzruh giaceva a
poca distanza da al-Garba presso ai confini della Siria, apparteneva alla regione al-Sarat, ed era ineluso nella provincia di al-Balq (Yaqiit, I, 174). Adzruh fu un tempo quartiere di una legione ro1.

al-Sarlit dalla parte del

mana

e sito fortificato sul confine dell'impero: esistono

mura

nito di torri e

massiccie. Cfr.

Briinnow

u.

ancora grandiosi resti del campo romano muDie Provincia Arabia, I, 431 e

Domaszewski,

ove si possono vedere numerose fotografie delle rovine. Adzruh era capitale del distretto alI.stakhri, 58; Muqaddasi, 64; Le Strange, Palestine, 39, 39, 384). Maqna era uu sito
abitato da Ebrei nei pressi di Aylah (Y q t, IV, 610).
Nota 2.
Lo scritto per gli abitanti di Garba e di Adzruh era del seguente tenore: Questo
lo scritto di Muhammad al-Nabi agli abitanti di Garba e di Adzruh: essi sono sicuri nella pace
di Muhammad, ma hanno (in compenso) l'obbligo di pagare cento dinar di buona moneta (wafiyyah tayj-ibah) ad ogni mese di Eai^ab: Dio loro garante (kafll) (S a d, 28, 75). In
questo documento notevole l'ommissione del termine di Rasul Allah, o Inviato di Dio e notevole
parimenti la menzione del mese di Eagab come data della scadenza del tributo annuale, quasich
qxiel mese potesse in certe circostanze essere considerato come il principio dell' anno (cfr.
a q i d i
e 1 1 h., 20 e 405 nota 2).
Abbiamo anche uno scritto per i soli abitanti di Adzruh Nel nome di Dio clemente e mi sericordioso. Questo uno scritto di Muhammad al-Nabi agli abitanti di Adzruh: essi sono sicuri
nella pace di Dio e di Muhammad e (in compenso) hanno l'obbligo di pagare cento dinar di buona
moneta ad ogni mese di Ragab: Dio loro garante (k a f 1). Essi hanno l'obbligo di essere in buona
fede e di trattare bene i musulmani, specialmente quando i musulmani vengono a rifugiarsi da loi'o
per timore (di offese) o per insidie (tese a loro danno), e (quando) essi stessi hanno ragione di temere
qualcosa dai musulmani. Essi stanno sicuri, finch Muhammad introdurr qualche novit contro di loro
prima di uscire (muovere contro di loro: il senso oscuro, ma pare ohe voglia dire: vi avvertir di
ogni innovazione, prima di imporvela con la forza) (S a
d, 28, 76). Ambedue questi documenti
segg.,

6art;

'

'

hanno manifesti
gione ebrea:

caratteri di autenticit.

Abbiamo

infine lo scritto per gli abitanti di

Essi sono sicuri nella paca di Dio e di

Muhammad,

Maqna,

di reli-

ed hanno (in compenso) da pagare

dei loro tessuti (gh u z u 1) (S a d, 28, 75). In


Ebrei di Maqna dovevano dare ogni anno la quarta parte del raccolto dei campi, per lo
pi datteri, e la quarta parte dei redditi delle loro industrie, per lo pi tessuti (di lana) (v. seguente;
cfr. anche Baladzuri, 69 e Sprenger, III, 422 e segg.).
Nota 3.
al-Waqidi (W aqidi Wellh., 405-406) aggiunge che Maometto concesse tutti i redditi di Maqna, che consistevano nella quarta parte dei prodotti del mare, del raccolto di datteri, e dei
tessuti, a 'TJbayd b. Yasir b. Xumayr dei Sa'd Allah, il quale con un Gudzmita dei ban Wa'il era
venuto a Tabvik e si era convertito all'Isliim. Al cavallo di 'Ubayd, Maometto riserv anche cento
strisele d'erba (d a f I r a h), che rimasero poi propriet dei bani Sa'd e dei banii Wa'il, fino ai tempi
la quarta parte dei loro frutti, e la quarta parte
altre parole gli

266.

'

a.

9.

39> 40.

H.

di al-Wiiqidi. Si vuole che questo 'Ubayd offrisse in dono al Profeta uno stallone, per nome
Maometto lo cedesse al Compagno al-Miqdd, affinch lo unisse con la cavalla Sabliah,

Murawili,
che aveva
quale fu posto nome Pzayyal.

e che

per gi una certa et. In seguito a questa unione nacque un vannino, al


molto rinomato ai tempi di 'Umar e di 'Uthman come valente corridore:

padrone per 30,000 d

Trattato dei banu Ganbah {Maqna).


certo che mtiinamente collegato con
40.

gli

precedenti trattati,

ibn Sa'd

"ed

comper dal

lo

concMuso da Maometto con la trib Ebrea dei banu (ranbah, e


abitanti di Maqna, un paese vicino ad Aylah (^) trattato, del quale

quello

con

'Uthmn

h a m.

ci

"

la seguente versione:

agli abitanti

Maqna

di

in seguito:

scrisse ai

nel ritornare al vostro paese

"

(sono stati da

(ranbah...

(ayah)

vostri ambasciatori

ospitati).

(perch) avrete diritto alla protezione

" siete sicuri,

banu

(qaryah, villaggio) sono scesi presso di me


Quando vi giunger questo mio scritto, voi

"

me

E Maometto

(dzimmah)

Dio ed

di

"alla protezione del suo Inviato: e l'Inviato di Dio (rasul Allah) vi


vostre malvagie

"

perdona

"

avete la protezione di Dio e la protezione del suo Inviato. Contro di voi

"

non

" di
"

le

dovr commettere atto

si

Dio

o atto d' inimicizia

d' ingiustizia,

All'Inviato

di

Dio appartengono

e tutti gli scliiavi fra voi, ed

z),

vostre colpe, e perci voi

le

V Inviato

patrono (gar), che vi protegger contro tutto quello, contro

vostro

cui protegge s stesso.

" fini (b

azioni, e tutte

vostre stoffe

le

cavalli e le armature, tranne

E dopo

"

quello che concede l'Inviato di Dio o l'inviato dell'Inviato di Dio.

"

questo voi avete l'obbUgo della quarta part del reddito delle vostre palme,

" e la
" e

quarta parte di quello che prendono le vostre navi pescareccie ('uruk),

la

quarta parte di quello che tesseranno

"

"

forzosa

" si

voi

ci

siete

u kh

(s

liberi

le

vostre donne: e in seguito

da ogni tributo (^izyah)

C)

Se voi prestate ascolto ed obbedite,

h).

da ogni
l'

fatica

Inviato di Dio

obbliga di essere generoso con chi generoso fra voi, e di perdonare

" quelli fra voi,


"

mani

"

anche a

"

spetter puro

"

(amir),

(sia detto):

chi

si

lui spetter

se

che hanno peccato.

il

il

presenta agli abitanti di

in

verit

fra voi, o

"ahi Rasul Allah)

Maqna facendo

bene; chi viene incontro ad essi con

male.

non uno

in seguito: ai credenti ed ai musul-

{^).

bene,

male, a lui

il

sopra di voi nessuno comandante


di

Dio (min

d, 16-17 44;

Waqidi

uno della gente dell'Inviato

il

il

saluto!

(S a

'

Wellh,. 405; Baladzuri, 60, dice che il documento era per i banu Hablbah e per il popolo di Maqna, concludendo che venisse scritto da 'Ali b.
abi Talib nel 9. a. H.; Sprenger, III, 419. Per una critica minuta di
questo e del precedente trattato,
Nota

1.

probabile, che

In

Waq

banu Gaubah,

Wellh.

cfr.

Miedni

(105), detto

e gli abitanti di

che

koff, Palestina, voi.

gli abitanti di

307-320).

Maqna erano Ebrei

Maqna, siano due nomi diversi per

256.

I,

le stesse

perci

persone

Maqna

H,

a.

9.

40-42.

banu anbah. Questo documento probabilmente per


abbiamo citato nella nota 1
nomi Garba e anbah.
del paragrafo precedente, perch possibile che vi sia confusione fra
Nota 2. - notevole in questo documento che una popolazione non musulmana sottomessasi
all'Islam sia esentata dal pagamento della g i z y a h, ossia della tassa imposta ai non credenti per
ordine espresso di Dio (cfr. Qu r'an, ix, 29). E bene perci di rammentare quello che il Wellhausen
ha scritto (Dos Arabische Heich., 173), che cio nelle notizie pi antiche sull' Islam non si trava
alcuna differenza di significato fra kharag (tassa fondiaria), e gizyah, che si pu chiamare tributo a capo dei non credenti. Con il nome di gizyah, in principio, s' intese tributo di guerra,
inquanto era, allo stesso tempo, tassa a capo e tassa fondiaria; solo in appresso, l'amministrazione
fiscale araba, seguendo le norme di quell'antica si romana che persiana, fece la distinzione fra tassa
a capo, e tassa fondiaria, chiamando gizyah la prima, e kharag la seconda. Nel caso presente
noi troviamo una popolazione che paga un quarto su tutti i suoi redditi principali, e perci viene
dichiarata esente dal pagamento della gizyah: dobbiamo quindi intendere, che, in questo caso, la
gizyah corrispondesse appunto, nelle idee di Maometto, a una tassa o tributo generale, quasi indennit di guerra: se Maometto non imponeva, oltre alle tasse gi menzionate, anche la gizyah,
ci era perch avrebbe tassato una seconda volta i medesimi cespiti degli abitanti. Dobbiamo quindi
vedere su questo documento la riconferma che la tassa fondiaria e il tributo di non credenti, fossero
in quell'epoca due sinonimi per una medesima cosa.
Nota 3. Il
e 1 1 h a usen (S k. u. Vorarb., IV, 120, nota 1) traduce poco correttamente:
famiglia del Profeta : se Maometto avesse voluto proprio significare
suoi consanguinei, avrebbe
e

ohe

gli abitanti di

fossero appunto

disteso quello stesso che altrove dato da ibn Sa'd in succinto, e che noi
i

Al Rasl Allah, ma

termine ahi devesi prendere in via generale, e


forse, tutto al pi, potrebbe specificare i Quray, bench io sia del parere, che si alluda soltanto alle
persone (QurayS e Madinesi), che si trovavano nel seguito immediato del Profeta. Il concetto dinastico
del tutto estraneo al modo di pensare del Profeta come in generale a tutti gli abitanti del deserto,
ed il Wellhausen ha ragione quindi di maravigliarsi del senso, che egli (erroneamente) tira fuori
usato

termine

il

qui

il

dal testo.

Incidenti della
41.

dimora in Tabuk.

Durante

di conchiudere affari

la sosta in

Tabuk,

commerciali con

erano accorsi al campo musulmano


ottennero

il

Profeta permise ai

gli abitanti del

altri

Compagni

luogo e con quelli che

Compagni, come

Rafi' b. Khadig,

permesso dal Profeta di andare a caccia a cavallo. Si form

una comitiva
i

il

di dieci uomini, tutti montati,

fra

quali era

abu Qatadah

uno struzzo e circa


nel campo musulmano, e Maometto

cacciatori riportarono cinque asini selvatici od onagri,

venti gazelle.

La

carne venne distribuita

una gazella, ma il giorno dopo proib che si ripetesperch temeva qualche aggressione (Waqidi Wellh., 406).

ricevette per parte sua

sero le caccie,

Ritorno da Tabuk a Madlnah.


42.

Wellh., 401,

Da
lin.

varie tradizioni con oziosi e proKssi particolari

21 e 406-407) appare che la dimora in

(Waqidi

Tabuk

fosse tut-

musulmani avessero a soffrire dalla fame e


dalla mancanza di acqua; Maometto dov usare tutta la sua autorit per
impedire ai suoi di macellare i cameli, con i quali dovevano fare il ritorno,
e, come al solito, la tradizione ha inventato
una quantit di miracoli di

t'altro

che piacevole, e che

moltiplicazione di cibi (tardi


alla

fame dei Compagni. Lo

riflessi

del racconto evangelico) per soddisfare

stesso dicesi che facesse per

257.

aumentare

la

quan-

33

9.

42,43

H.

a.

acqua nei pozzi dei Sa'd Hudzaym. Queste storie hanno per autorit
isnadiche nomi sospetti, come abu Hurayrah, abu Humayd al-S'idi, abu
tit d'

Zur ah al-(jruhani, e simili.


Quando fu deciso il viaggio
date a

Dumah

musulmano

al-(jrandal ?), l'esercito

ripetutamente a patire la

ebbe, durante

e pare dal testo, che

sete,

" Ipocriti
)

sero alcuni (chiamati perci

(senza aspettare le schiere

di ritorno

il

man-

medesimo,

tali sofferenze

induces-

a disobbedire agli ordini del Profeta,

correndo innanzi a prendersi tutta l'acqua nei pozzi prima che fosse giunto
l'esercito, sicch i

acqua.

provvista

d'

Harith

Yazid

b.

musulmani

si

"

Quattro

trovavano, arrivando, privi della necessaria

Wadi'ah

al-Ta'i,

nome Mu'attib b. Qusayr, alThabit e Zayd b. al-Lusayt, vennero

Ipocriti per
b.

specialmente maledetti da Maometto


questa maledizione avesse

un qualche

ma

la

stessa tradizione

effetto repressivo sugli

"

non dice

se

Ipocriti , o se

Maometto usasse contro di loro della sua autorit e li punisse in alcun


modo. Il silenzio di al-Wqidi dimostra che probabilmente ninna delle due
cose accadde. D'altra parte la tradizione afferma, ispirata certamente dalle

note leggende bibliche sull'Esodo degli Ebrei e sui miracoli di Mos al Sinai,
che Maometto nelle tre cu'costanze, nelle quali l'esercito ebbe tanto a soffrire
dalla sete, supplisse con spedienti miracolosi alla deficienza, facendo sgorgare

l'acqua dai fianchi dei monti. Si vuole che ci avvenisse in

Wadi

al-Nqah,

Wadi al-Musaqqaq ed in un terzo luogo vagamente specificato, con la


indicazione " fra Tabuk e al-Higr (Wqidi Wellh., 408-409; Hisam,
904; T ab a ri, I, 1703-1704).
43. N furono questi i soli sopraccapi di Maometto in al-Wqidi

in

(e

non

in ibn Ishq, e perci lecito avere dubbi sulla verit della tradizione),

abbiamo notizia che alcuni

" Ipocriti , in tutto

12 o 13 uomini, fra

quali

per nessun Qurasita, tramarono un'insidia al Profeta e meditarono di farlo


cadere dal camelo in un burrone angusto, 'aq a b a h, attraverso

il

quale l'esercito

doveva passare di notte tempo, ritornando a Madlnah. Maometto venne


formato di questa voce e prese

una via pi lunga, girando

di tutte, ordin all'esercito di battere

senza passare per

il

sero questi insidiatori,

and

da 'Armnar

da Hudzayfah

tre

uomini udirono

iafatti

di notte verso al burrone,

quella gente

cred di riconoscere

vano

il

monte

il

bisbigliare

viso velato, ed

si

cameli,
il

ritir

ma

fos-

accompagnato soltanto

al-Yamn; nella marcia notturna, i


di alcuni, che seguivano, ma quando

b.

Maometto, allarmato, ordin a 'Ammr


chi fossero,

il

burrone pericoloso. Desideroso per di sapere chi

b. "Ysir e

in-

le debite precauzioni, fra le quali, principale

b.

Ysir di retrocedere e scoprire

scomparve misteriosamente. 'Ammr


non ne fu sicuro, perch gli uomini avee

buio profondo della notte non permetteva di distin-

258.

9. a.

guere

particolari.

nome Hamzah

per

Durante
b.

il

H.

cammino

'Amr al-Aslami,

uni al Profeta anche un Aslamita

si

il

43-45.

quale aiut

Profeta a ritrovare

il

alcuni oggetti personali che gli erano caduti dal camelo nella veloce corsa

notturna.

disegno,

Il

si

dice, dei congiurati, era di tagliare le cinghie della

camelo di Maometto, mentre passava nel punto pi pericoloso del

sella al

monte, e cos

pi^ecipitare

a vuoto, ed

colpevoli

non

il

Profeta nel sottostante burrone;

tennero prudentemente in disparte, per

si

seppe mai con precisione chi

si

piano and

il

fossero

'Ammar

ma

b.

che

Si vuole

tredici cospiratori.

per che Maometto miracolosamente venisse infoiTnato

comunicasse in grande segreto a

modo

dei loro nomi, e

li

Yasir e a Hudzayfah: nessun

Maometto ricevesse l'orquando


venissero a morire. Pi
dine da Dio di non
tardi il califfo 'Umar, quando moriva uno, sul conto del quale aveva i suoi
dubbi, faceva chiamare Hudzayfah e lo interrogava prima di pregare sulla
bara del defunto, e se Hudzayfah non voleva, 'Umar non faceva le sue

mai

altro seppe

chi fossero

tredici,

si

dice che

pregare sulle loro bare,

(Waqidi WeUh.,

preghiere

409-410).

Tabuk cfr, anche: Athir, H, 211-214,


215; Khamis, H, 135-149; Bukhri, HI, 176-183; Halab, HI, 282-307;
Ya'qbi, n, 69-70; Khaldun, 11, App. 49-50; Sprenger, HI, 407 e
segg.; Muir, IV, 182 e segg. Mller, I, 163 e segg. Grrimme, I, 149
e segg.; Tabari Zotenberg, HI, 163-170; Caussin de Perceval,
44.

Sulla spedizione

di

ni, 282-287.

Spedizione di

al-Gandal (Ragah).

Dal campo di Taljuk,

45.

Dumah

contro

lieri

Dumah

Maometto spedi un drappello

al-andal, ove

dice regnasse

si

il

di

420 cava-

principe cristiano

Ukay-

'Abd al-malik al-Kindi Q. La spedizione era irta di pericoli, perch


nel lungo tragitto bisognava traversare tutto il paese ancor pagano dei banu
dir b.

Kalb

afi&d

ma
a

lui

massima
metto

Profeta, contando sulla ben nota valentia di Khalid b. al-Walld,

il

il

della spedizione, ordinandogli

sollecitudine per cogliere

riusc

traverso

comando

il

il

di

nemico di sorpresa.

pienamente, perch Khalid

b.

al-Walld

avanzare con la
Il

compi

deserto con tanta velocit, da giungere sotto le

piano di Maoil

mura

percorso atdi

Dumah

prima che

si avesse notizia delle sue mosse, e da sorprendere il prinUkaydir mentre stava cacciando nei dintorni alcune vacche e tori selvatici
(al-baqar, probabilmente quelle antilopi arabe scoperte dal Doughty) (^).

al-G-andal
cipe

Nel

conflitto,

uccisi,

Heissan,

un

mentre Ukaydir fu

innanzi

al castello di

fratello

di

Ukaydir, e due servi di lui vennero

fatto prigioniero.

Khalid pot allora presentarsi

Dumah, imporre agH

abitanti un' indennit di guerra

259.

2000 cameli, 800

di

a.

9.

45.

Ukaydir ed

all'

schiavi,

H.

400 corazze e 400

altro suo fratello,

Mudad,

presso al Profeta per conchiudere con lui

1'

un

ed ingiungere a

lancie,

obbligo di venii'e a Madinah

musulmani
rilasciarono allora in libert Uka3'dir, e ritornarono a Madinah accompagnati da lui e dal fratello Mudad. Altre versioni dicono che Ukaydir rimanesse prigioniero nelle mani di Khalid, e come tale venisse menato innanzi
al Profeta. Quando il principe Cristiano si present al Profeta, aveva indosso un mantello, q a b a, di seta ricamato in oro, che dest la mara\dglia
dei poveri musulmani di Madinah non abituati a siiTiili lussi. Maometto dov
intervenire e dichiarare che il mantello del quale era rivestito Sa'd b. Mu'dz
H. 53) era molto pi bello, e cos pose termine
discussioni. Sul mantello Ukaydir portava una croce d'oro. Fra lui e

paradiso

in

trattato speciale. I

alle

(cfr.

a.

5.

Profeta venne conchiuso un trattato di pace, nel quale Ukaydir

il

si

obbli-

un tributo, al-gizyah(^) (H i s a m, 903; Waqidi


Wellh., 403-404; Tabari, I, 1702-1703; Athir, n, 214-215; Khamis,
gava

II,

al

pagamento

141-142;
Nota

Ukaydir

1.

di

Halab,
ai-Mas ud

IH, 388-389).

(Tanblh,

248, lin. 17; cfr.

anche

De Goeje M m.,

12) afferma che

trovasse al servizio dell'imperatore Eraclio e molestasse le caravane dei musulmani. Suo


fratello Bisr menzionato fra quelli che importarono a Makkah l'uso della scrittura Araba (Balasi

dzuri, 451;

Nota

Durayd,
2.

3.

223;

De Goeje,

M m.,

12).

Fino ai viaggi del Doughty si ignorava l'esistenza in Arabia di questo animale,


chiamato ora dagli Arabi con il nome di wadThah, e che forse l'unicorno menzionato nella Bibbia.
E una specie di antilope simile in forma ad un asino, con pelo corto e bianco, orecchie corte e due
lunghissime e quasi dritte corna: va forse identificato con V Oryx heisa (non gi con V Oryx lencoryx;
V. Brehm, S&ugethiere, III, 368) il signore di Hal, ai tempi di Doughty, teneva nei suoi giardini
due di questi animali viventi. Sono considerati dagli Arabi come i corridori pi veloci, che siano nel
deserto. Per altri particolari vedi Lady Blunt, jl i^ilgrimaye io Nejd, London 1881, voi. I, 224, e
specialmente Doughty, I, 327, ove disegnato uno dei corni, 562, 692, ecc. Sulla caccia di questi
animali, vedi le citazioni da poeti antichi in Kremer Kulturg., II, 347 e 348, e pi compiutamente presso Noldeke, Fiinf MoaUaqt, ilbersetzt iind erklfirt., Sitzungsberichte dell' Acoad. di Vienna,
philos. hist. Klasse, voi. CXLII, 1900; II, Die MoaUaqt 'Antara's mid Labids, pagg. 76 e 77 dell'estratto.

Nota

In ibn Sa'd troviamo

Waqidi

il

testo di questo

Wellh.,

trattato:

il

Wellhausen

(S k. u.

Vor-

nota 1), giustamente ritiene che una grande parte del


documento sia autentico, come dimostrato dalle molto parole insolite, e dallo espressioni antiquate; ma
che sia stato anche in parte falsificato ed interpolato, perch vorrebbe far credere che Ukaydir e quelli di
Dimah si facessero musulmani, mentre il pagamento della g i z y a h affermato da ibn Ishaq e da
al- Waqidi, dimostra che Ukaydir e i suoi rimasero cristiani, perch soltanto i non musulmani erano
obbligati al pagamento di quella tassa o tributo a cipo. Il testo del documento il seguente: [In
nome di Dio clemente e misericordioso. Questo lo scritto di Muhammad Easl Allah a Ukaydir,
quando abbracci l' Islam, e rinunzi alle divinit fal.se ed agli idoli, con Khalid b. al-Walid la Spada
di Dio in Dumah al-Gandal e dintorni]. A lui (Maometto) appartengono gli abbeveratori pi lontani,
i terreni non coltivati, quelli non recinti, quelli di cui nessuno ha preso possesso, [le provviste, le
armi, i cavalli ed i castelli]
a voi (abitanti di Diimah) appartengono le palme presso gli abitati, ed
il suolo coltivato ed irrigato, dopo tolta per la quinta parte (come bottino di guerra). I vostri ca meli pascolanti non saranno cacciati dai pascoli, e i vostri animali dispersi non saranno riuniti per
ar

b.,

IV, 133, nota 3 e

404,

essere contati, e

nessun'erba sar recinta per escludervi: il decimo sar raccolto soltanto dalle vostre palme
vecchie. Fate la preghiera ai tempi debiti, pagate onestamente la tassa dei poveri (zakat): a ci siete
obbligati per patto e per convenzione espressa, e voi per questo avete diritto a rettitudine e cor-

retto

<i

adempimento

dei patti (da parte nostra): Dio testimonio insieme con

260.

musulmani presenti

H.

9. a.

(Sa'd, 26-27,
418; 'Iqd, I,

Le

Baladzuri,

S 73;

61 e segg.;

s S

m,

45,46.

IT, 205, scolio

a 903, Un. 15;

Sprenger

III,

138).

parole fra parentesi quadre sono le aggiunte posteriori

mento simile a questo, concesso a un Kalbita, vedi appresso

seguenti). Per un altro docua proposito dell'ambasciata deiKaib.

(cfr.

'18,

De Goeje (Me m.,

13, nota 1) dice che esiste nel manoscritto di Leyden 'Uyin al-Akhbar, al
una tradizione di Musa b. 'Uqbah [f 1-11. a. H.] secondo la quale Ukaydir si sarebbe associato con il principe di Aylah nel fare il trattato con Maometto. Sono d'accordo con l'illustre orientalista, che la notizia non possa essere vera.
Il

168,r.,

fol.

Dumah

Critica delle tradizioni su

46.

L'esistenza di vari luoghi

al-Gandal.
aventi

nome Dumah ha

il

creato

presso gli autori orientali un' inestricabile confusione di notizie, gettando lo

scompiglio nella cronologia, nella topografia, e nella storia delle conquisto


arabe. Sar bene perci premettere

che

ci

serviranno in appresso

importanza

storica,

lo stesso

Dumah

che in parte ebbero luogo in

nome Dumah

mato Dumah
sempre

avvenimenti di suprema

altri

o nei dintorni, e

Abbiamo

collocati dai cronisti.

tre luoghi

uno presso Damasco, un secondo presso Hirah

ed un terzo nel cuore dell'Arabia settentrionale, che stato chia-

noli' 'Iraq

I cronisti

questo luogo alcune brevi notizie,

per studiare

in parte vi furono erroneamente

con

in

al--andal (la

confondendo

di

una

sola

tre

lapidea

per essere distinta dalle altre due.

nomi, hanno ritenuto in molti

Dumah,

Dumah al-G-andal, hanno

"

e scegliendo la pi

cumulato su questa molti

essere distribuiti fra tutti e tre

siti

che

si

trattasse

le tre,

ossia la

casi,

famosa fra

che dovrebbero

fatti storici,

omonimi. Gli errori dei

cronisti

hanno

indotto anche emeriti scrittori occidentali in errori storici e topografici an-

cora pi gravi, ed specialmente

neUa

merito dell'esimio arabista M.

De

o e j e,
sua celebre: Mmoire sur la Conqute de la Syrie, II ediz., Leida, 1900,

pag. 8 e segg.,
ristabilire

La

di

aver fatto

il

il

primo tentativo sistematico

un ordine approssimativo

Dumah

Gr

per

critico

nel caos di notizie confondenti.

dobbiamo specialmente occuparci in questo luogo, sorgeva un tempo in una vasta bassura (kh a b t) nel
citt di

al--andal, della quale

suolo del deserto, a circa sette

(Yaqut,

II,

625,

lin.

De Goeje,

20;

10, dice

cinque) giornate di marcia a mezzod di Damasco, e a 15 o 16 giornate

Madlnah, nel cuore dell'altipiano arabico settentrionale,


connessa con la Siria che con l'Arabia

La
lin.

di

(cfr.

Khamis,

vasta e ferace bassura, larga circa cinque


21),

che oggid ancora, sotto

il

nome

ma
II,

pi strettamente

141,

lin. penult.).

farsakh (Yaqut,

di al-(xuf

uno

('),

maggiore importanza nell'altipiano arabico, fu un

da

II,

625,

dei luoghi abitati

sito

occupato dagli

fin da un' et remotissima e preistorica. Gi prima dei tempi di


Maometto esistevano nel luogo cospicue rovine di un castello, detto poi
Mrid, e di una forte cinta murata, il tutto costruito con pietre grandi
di forma speciale, g a n d a l, e che destavano la maraviglia dei nomadi

uomini

261

H.

9. a.

46.

Sembra che prima dei temici di Maometto, il sito si trovasse in istato di abbandono (Yaqut, II, 626, Un. 15),
notizia confermata anche indirettamente da altre tradizioni: quando cio,
nei tempi pagani, scoppiarono guerre civili fra i vari rami dei Kalb, un
gruppo di queste trib si and a stabilire nella bassura, khabt, di Dumah,
occupando anche tutto il paese, che si estende da Dumah verso mezzogiorno fino ai due monti Aga e Sahna, dei banu Tayy (Bakri, 33, lin. 15

(Yaqut,

della regione

e segg.

34, lin.

Da

1).

265-266).

II,

un'altra tradizione, data da noi sotto l'anno

6.

H.,

16, durante la seconda spedizione di Dumah al-Grandal, veniamo a sapere


che il signore del luogo fosse un certo al-Asbagh (o Asya') al-Kalbi, il quale,

musulmana acconsentisse o venisse costretto


Quando per veniamo alle notizie sulla terza

dice, in seguito all'aggressione

si

ad abbracciare
spedizione di

che

il

nuova

la

Dumah

fede.

al-andal

9.

(cfr.

paese aveva mutato padrone:

a.

dalle

H., 45),

la tradizione afferma

mani

dei

cio

Kalbiti

potere

il

un certo Ukaydir b. 'Abd al-malik al-Sakuni alKindi. Le ragioni del mutamento sono molte oscure da un passo di Yaqut
(II, 627, hn. 22) siamo informati che questo Ukaydir era vissuto fino a quel
tempo in Dumah al-Hirah, presso a 'Ayn al-Tamr, nella regione confinante
alla Babilonide, ma che avendo la consuetudine di venire a caccia con
era passato in quelle di

suoi

materni,

zii

attirato dai

Kalb, nei pressi di

monumenti

la sua dimora,

adornandolo di una quantit

piante, e ponendogli, in fine,

Dumah

guerlo da

quale poi

che
b.

De

(ibid.,

al-Hlrah,

al--andal, egli

si

sentisse

Lo

anche

nome

il

di

d' alberi,

di

stesso ripetuto

ulivi,

e di altre

Dumah al-Crandal, per distinda Baladzuri (63, lin. 8), il

Un. 14) aggiunge sull'ottima autorit di al-Zuhri [f 124.

gli abitanti di

al-Walld nel

Dumah

antichi, dall'amenit e feracit del luogo, e vi fissasse

Dumah

9. a.

Groeje correttamente

suppone che

'Ibad al-Kufah
si

H.],

quando furono sottomessi da KhUd

al-(jandal,

H., erano tutti

a.

(cos nel testo,

ma

il

debba leggere invece 'Ibad al-Hirali,

perch gU 'Ibad erano propri di Ilirah, e Kufah fu fondata soltanto parecchi


anni dopo la morte di Maometto).

conchiude
al-(jrandal

(1,

Da

queste varie notizie

il

De G o e j e

e, 11-12) che Ukaydir occupasse miUtarmente l'oasi di

nel

periodo

fra

il

6.

a.

H. ed

il

9.

a.

H.,

Dumah

stabilendovi

una

popolazione emigrata dalla Babilonia, composta sovrattutto di abitanti del


principato di Hrah, riedificasse la fortezza di Marid.

per una grave

difficolt,

che non

si

Il

De Goeje

trascura

pu facilmente eliminare: dai due

Yaqut e di Baladzuri, presi in quel senso letterale, nel quale


U ha interpretati, si deve venire ad una conchiusione inevitabile, che
cio il nome di Dumah al--andal venisse dato al luogo da Uliaydir in
memoria del suo paese di oiigine Dumah al-Hirah, e che perci quel nome

testi citati di

egli

262.

9.

non

46.

prima della venuta di Ukaydir.

esistesse

Dumah

antico di

H.

a.

uno

Se fosse stato

al-G-andal?

Quale era allora


diverso,

tradizione lo

la

avrebbe certamente conservato, perch non verosimile che


avrebbero accettato

abolendo

il

nome

nome messo da un

il

con

antico,

il

quale

Cristiano fra

essi

6.

il

nome

il

musulmani

avevano conosciuto

9.

il

a.

H.

sito nelle

il

due spedizioni precedenti. Anche se i musulmani avessero fatto una simile


ed inesplicabile concessione ad un nemico vinto e miscredente, come mai

hanno

dimenticato del tutto

ossi

tare porta quindi alla convinzione,

nome primitivo? La
che il nome di Dumah

il

logica pi elemenal--andal esistesse

da un tempo molto anteriore a Maometto ed a Ukaydir, e che nessuno


conoscesse il sito con altro nome. La tradizione, fondata, del resto, su
autorit debolissime

(cfr.

Ba

a dz u

ri

63, lin.

modo

rivela in questo

8), si

meno come inesatta. Dobbiamo perci completare


notizia, che Ukaydir
le affermazioni del De Goeje, rilevando come la
desse al luogo il nome di Dumah al--andal, debba accogliersi con molti
dubbi. Io riten'ei perci che il nome di Dumah debba essere molto antico.

come

falsa,

Infatti lo

per

lo

troviamo nel Genesi, xxv, 14, Croniche,

i,

30 ed in

Isaia, xxi, 11,

come

appellativo d'una trib ismaelitica; e dai primi due passi biblici lecito al-

che

tres di ritenere

maica, e dato al
al

paese

il

nome Dumah non

il

sito dai

primi abitanti semiti non arabi,

suo nome, quando sopravvennero

nirono della regione

da

le

Yaqut

nome Dumah dato

al

del

Il

quali lasciarono

nome

(I,

di

medesimo,

256,

presuppongono

Dumah

LLn. 10),

l'esistenza

il

passo citato di Isaia non include

in Arabia.

nomi Dumah al-Hlrah

parallelismo dei

ambedue

paesi

possibile che

Dumah

avevano forse da tempo immemorabile

Ukaydir

(se

venisse precisamente da
i

del

Hagar,

tato, io credo, dai cronisti sistematici arabi, confusi dalla

tato

ara-

luogo in un'et di gran lunga anteriore alla pre-

tesa venuta di Ukayd'. Si noti poi che

Dumah

nome

ma

trib arabe che s'impadro-

non araba

625, Un. 16 e segg.) e da

(II,

le tradizioni sull'origine del

quah riconoscono un'origine ebraica

del

le

L'antichit e l'origine

(^).

parrebbe anche confermata da tutte


riferite

forse di origine araba,

tradizionisti

vero che conquistasse la

Dumah

amanti

al-Hirah,

come

Dumah
Dumah

appurarono l'esistenza di una seconda


binarono tutta la

con la breve

fiaba,

associando

comparsa di Ukaydir,

in

Quando

nome di Dumah, ed
nel deserto)

hanno

da qualche

non

escogi-

altro paese,

geografi ed

cronisti

nel principato di Hirah, comal-(xandal e

ambedue quei

stantemente usato nella cronistoria orientale.

263.

il

Dumah

ma

fu escogi-

somiglianza dei nomi

artificiosamente

di queste coincidenze,

forse dalla regione limitrofa della Babilonide.

al-(jrandal,

Ma

vi

Dumah

al-Hirah,

luogl, artificio co-

sono anche altre ragioni

a. H.

9.

46, 47.

per dubitare della fiaba di Yaqut. Un'altra tradizione, data su autorit altrettanto insecura, quanto quella che attribuisce a Ukaydir il battesimo di

Ukaydir espulso da 'Umar

al-Crandal, afferma che

Dumah

(o

da abu Bakr,

a g a r, I, 253, lin. 17) dal possesso di


secondo ibn Kalbi in
(randal, si andasse a stabilire nel gi principato di Hirah e

Dumah

una nuova
12-15 e
dizione

memoria

(in

B a 1 a dz u r
di prima, ma

62, lin.

i,

6-7).

m'induce a

fondasse

vi

626, Linea

II,

In altre parole abbiamo la stessa

La

al-

tra-

coesistenza di queste due tradi-

che ambedue siano

ritenere,

false.

sicura in casi di simil genere, che due notizie, nettamente con-

norma

tradicentisi ed inverse

come

queste,

non abbiano valore

semplicemente opinioni contrarie di tradizionisti.

nomi

(Yaqut,

quella perduta)

in senso inverso.

zioni eguali e contrarie,


difatti

di

Dumah

per un qualche

identici,

storico,

ma

esprimano

due luoghi avevano quindi

dumah,

significato dialettale della parola

corrispondente forse alla positura o a qualche configurazione speciale, propria

non gi perch uno venisse battezzato in memoria dell'altro. Sono i cronisti ed i geografi musuhnani che hanno escogitato il
nesso fra i due nomi, convinti com'erano che l'esistenza di due nomi simili
ad ambedue

doveva esser

siti,

l'effetto di

un'origine unica e personale.

Nota 1.
Per una descrizione di al-f ai tempi nostri, cfr. Tagbtich einer Beise in InnerArabien, di J. Euting (Leyden, I, 123-140), che visit il luogo nell'autunno del 1883; a pag. 126
v' anche uno schizzo del celebre castello Marid, e a pag. 121 una veduta generale dell'oasi. Wallin,
Narrative of a journay.... io Medina and Mekka in 1846, Journ. E. Geogr. Society 1846, voi. XXI V,
p. 115-206: ove, p. 138 e segg., sono su Jauf, e 1B2-1B8, sulla spedizione di Maometto. Anche Wallin,
Notes taken during a Journey throngh a pari of Northern Arabia, Journal of the E. Geogr. Society,
London,

XX,

voi.

pag. 293

appendix 339: list of Arabie authors and works quoted, 342; Niebuhr,

Arabien, 344.

Dozy

(Die Israeliten zu Mekka, 60-65) sostiene che gli abitanti antichi di Dimah
Arabia ai tempi del re Saul: anche se le teorie e le
ipotesi del Dozy non sono sicure, dal loro contesto risulta chiaramente che Dumah fosse nome anti-

Nota

2.

II

fossero ebrei della trib di Simeon, emigrati in

chissimo e forse di origine non araba.

47.

Giacch siamo su questo argomento, sar bene aggiungere

alcune altre brevi considerazioni,


ricerche pi vaste,

ha negletto

opportuno di raccogliere.

Non

tradizionale di Ukaydir, che

si

che

il

di esporre,

De

Goeje, avendo forse in

ma

che ritengo sia ora

il

mente

momento

sar cio inutile esaminare un poco la figura

presenta in forma piuttosto enigmatica, e che

nasconde, io temo, un altro dei tanti inganni tradizionistici, contro


storico dell' Islam deve costantemente stare in guardia.

La presenza

quali lo

di questo

Ukaydir, un Kindita, vale a dire un oriundo del Yaraan (ove dimorava la


trib dei Kindah), in
di

Dumah

mezzo

al-(jrandal, un'

su autorit tanto fiacche,

ai

Kalb nel settentrione d'Arabia, come signore

affermazione

non pu

essei'e

tradizionistica,

accolta

e merita di essere esaminata pi davvicino.

264

la

quale,

fondata

senza legittimo sospetto,

Di fatti una prima dificolt

ci

a.

9.

viene offerta da una semplice


nell'anno

H.

6.

H.

S 47.

Come mai

considerazione.

pu spiegare

si

dominio del Kalbita al-Asbagh in Dumah, poi

il

scomparsa non giustificata nell'anno

9.

sua

la

H., sostituito dal predetto Ukaydir,

e poi l'apparizione del figlio di al-Asbagh, Imru'alqays b. al-Asbagh quale

signore dei Kalb nell'anno 11. H. durante la grande insurrezione delle trib?
(cfr.

11.

Usd.,

a.

Anche

115).

I,

Tabari,

H., 76;

il

Do

I,

1872,

5 e 8; 2083,

lin.

Groeje(l. e, 14) allude indirettamenter a questa

riconoscendo che durante la ribellione dell'anno 11. H. non vi sia

difficolt,

Dumah

luogo in

Per uscire da questo groviglio

per Ukaydir.

ad accettare come vera

indotto

ITkaydir abbandonasse

seconda tradizione, data pi sopra, che

la

Dumah dopo

la sconfitta dell'anno 9. H., e

per indicato alcune ragioni per dubitare di tutte


artificialmente la fondazione

La

colt

una

di

tentata spiegazione del

De

Dumah

due

delle

le tradizioni,

Dumah,

H., 45, nota

che collegano

non ehmina quindi

Groeje

la

diffi-

noi

3),

demmo

il

testo

di

un

trattato che

pre-

si

48) diamo

(cfr.

Kalb direttamente. In ambedue questi


contraenti appariscono come musulmani, e non si fa menzione alche

si

dice conchiuso con

cuna di abitanti di
quanto dire che
di

in

con la preesistenza

tendo fosse da Maometto concluso con Ukaydir, e pi avanti

testi

andasse

si

questa intrinseca e riapparisce perci anche altrove. Poc'anzi infatti

(cfr. 9. a.

l'altro

Groeje

abbandonata in Arabia. Nel paragrafo precedente abbiamo

di quella

dell'altra.

De

il

a stabilire nel principato di Hirah, e vi fondasse una seconda

memoria

Athr

13;

lin.

Dumah

Wellh., 404,

Dumah

o di Kalbiti rimasti

premessa o sottintesa

della
lin.

trib

10-12)

Kalb.

dei

detto

cristiani

o pagani

vai

la conversione totale degli abitanti

al-Waqidi

In

invece

(cfr.

espUcitamente che Ukaydir

Waq

ed

suoi

rimasero fedeli alla loro religione e pagarono la tassa al-gizyah imposta sopra

cristiani,

soH seguaci di altre

affermato anche da ibn Ishaq

questo punto non

riferito

giustamente autentico dal

debbano essere

il

De Goeje

figura

il

nome

(1.

di

la interpolazione.

903,

suoi rimanessero

lin. 15), e

coiTcliiudere che nel preteso trattato fra

da ibn

vi

(Hism,

perci su

possiamo avere dubbio alcuno. Posto per questo, dob-

biamo necessariamente
Ukaydir,

Che Ukaydir

religioni.

Sa'd,

da Baladzuri,

Wellhausen

Maometto

per buone ragioni, giudicato

e,

(Sk. u.

Vorarb., IV,

di necessit gravi interpolazioni.

Di

133, nota

ci convinto

3),

anche

Esaminando poi il testo del documento, nel quale


Ukaydir, vediamo infatti chiaramente in che cosa consiste

e,

13).

Baster infatti paragonare

il

testo

del trattato

Kalbita,

da Maometto, con quello del preteso trattato fra Maometto e


Ukaydir, e vediamo, che quest'ultimo non altro che un estratto del primo
con un prologo narrativo posticcio, che nulla ha che fare con il testo, e con
concluso

2G

34

9'

47.

H.

3-.

testo stesso per accordare

una piccola interpolazione nel

falsa intestazione (cfr. 9. a. H., 45,

nota

3,

il

medesimo con

ove diamo indicazioni pi

la

precise).

De Goeje ha creduto che il preteso trattato di Ukaydir potesse essere un


amalgama del vero trattato con Ukaydir cristiano, e del trattato con gli
abitanti musulmani di Dumah, Non sarebbe forse lecito supporre che non
Il

sia

con

ma

una vera

finzione tradizionistica fatta

testo autentico del trattato dei Kalb, ed

accomodata in modo da adat-

caso di un amalgama,

il

il

di

hanno infatti dimenticato che Ukaydir


non abbracci l'Islam, e trattandolo come musulmano, hanno rivelato la
frode. Con queste considerazioni e constatazioni di fatto, noi veniamo setarsi al caso di

Ukaydir?

I falsificatori

Dumah

l'ultimo nesso autentico con

l'opinione che

ma

Ukaydir non

creazione dei ti-adizionist,

un

Yaqut

da

10) e

lin.

di

inestricabile

portantine

di

errore,

quali della storia fra

Nei versi

guazzabuglio.
626,

(II,

siamo indotti ad espiimere

storico nel vero senso della parola,

od

prodotto di qualche confusione

il

fatto

al-Crandal, e

un nome

sia

A k d a r,

perch gli togliamo

storica di Ukaydir,

la posizione

riamente a scuotere

lin. 17,

e di

sia
10. e

il

fa

si

una sua famiglia

ay

223, Hn.

d,

Ukaydir

5),

e che perci

delle tradizioni

dalle fonti orientali,

(^).

non

lati

Akdar

mi

un' ipotesi

che

oscuri di questo groviglio.

nome

di

la

D u-

afferma

(cos

concesso

sia perci

di mettere

potrebbe, io credo,

chiarire

disposto a considerare

Sarei cio

il

forse nativa di
tradizionistica.

d'Arabia

settentrione

Wellhausen Reste,

essere forse del tutto fortuita,

62-64 e

De

il

nome

Dumah, ma non KalLa somiglianza fonetica

nelle

Groeje,

vicinanze
1.

e,

inducendomi a credere che

miglia abbia forse servito alla creazione del

Dumah
Ma

De Goeje d

Il

Ukaydir con quello della divinit al-Uqaysir, adorata dalle trib

arabe che abitavano


(cfr.

menzione sempre

dei versi sia la stessa persona di

persuade:

Akdar come quello di una famiglia,


bita, ed Ukaydir come una creazione
del

(62,

Confosso che tale spiegazione, che quella data

ixd

innanzi in via sperimentale

l'

20, a.

Al A k d a r, ma non

s allude mai direttamente ad un personaggio Akdar.


spiegazione che Ukaydir sia un diminutivo di Akdar

il

da Baladzuri

citati

e 627, Un. 19),

una
H. hanno

forse perfino

nome

7),
il

di

potrebbe non

nome

del preteso

Dumah
della fa-

principe

di

mediante un processo di omoiofonia, che piace tanto agli Arabi.


allora ci

domandiamo a buon

sificazione tradizionistica

non

possibile,

quale potesse essere la ra-

diritto

Una

gione di fingere questo personaggio.

spiegazione 'completa della

ma

v'

un

fatto

fal-

menzionato da

un'ottima autorit (ibn ihab al-Zuhri) in una tradizione di autenticit quasi


certa,

dal

quale

forse lecito

sione, o errore, o falsificazione

comprendere

che

si

la

voglia dire.

266.

provenienza della confual-Zuhri (B a 1 a dz u r i, 63,

9. a.

lin.

15) dice che gli abitanti di

Dumah

47.

H.

al-(xandal (ahi

Dumah

al-Cxandal)

erano tutti di nazionalit araba non pura, non erano cio aborigeni e Kalbiti,

ma

bens immigrati dalla Babilonide, e precisamente dal principato di al-

Hirah ('Ibad al-Hirah ).

Ibad, erano

Grli

vivevano in case, e nettamente

si

gli abitanti cristiani di

distinguevano dai nomadi,

Hirah, che

Tanukh,

campagne intorno a Hirah (cfr. T a b a r i, I, 822 Kh a 1 d u n,


7, lin. 13; Bj othstein. Die Dynastieder Lakimiden in alQuesti 'Ibad non formavano gi una trib, e non pretendevano

quali abitavano le

Durayd,

n, 170;

Utra, 18-22).

ad un'origine comune,

ma

consistevano di un'accozzaglia di gente della pi

diversa origine, legata assieme soltanto dalla fede comune,

che quasi

tutti

Una

seguivano.

Dumah,

il

Cristianesimo,

colonia di questi cittadini forestieri era

dunque

veniamo a scoprire, dal cenno di al-Zuhri, che


in DUmah e nei dintorni vivessero due classi diverse di abitanti: l'una era
quella composta dai nomadi (i Kalb), i quali possedevano tutti i pascoli
intomo alla citt, e forse una buona parte dei palmeti e dei campi coltivati
stabilita in

e perci

dell'oasi. L'altra classe


stieri,

nettamente distinta dalla prima, era quella dei fore-

dimoranti in Dmah, forse mercanti,


orefici, agricoltori,

tessitori,

denza con

ed

altri, i

quali

proprietari

di

artigiani,

case,

mantenevano continua corrispon-

loro colleghi ed amici in Hirah, ed erano forse

relativamente

indipendenti dai Kalb.

Premesso questo, spieghiamo


contro

Dumah:

gativo;

rivarono

la

prima

musulmani,

nemmeno

(cfr.

assai meglio le tre spedizioni di

H., 4)

5, a.

vedere

facile

nelle vicinanze di

dal

Maometto

ebbe evidentemente
testo delle tradizioni,

Dumah, ed

probabile

esito ne-

non

ar-

che la grande

numero tanto superiore delle trib ostili, viventi fra Dumah


e Madlnah, inducessero i musulmani a consigli di prudenza, e che, trovata
una qualche buona scusa, ritornassero a casa senza aver conchiuso nulla.
Nella seconda spedizione (cfr. 6. a. H., 16) Maometto ottenne una precaria
sottomissione delle trib Kalbite ma di alcune espressioni ambigue di al-Waqidi (Waqidi Wellh., 237, Hn. 5 e segg.) comprendiamo, che la spedizione
musulmana non si accingesse alla espugnazione della citt, ma sostasse fuori
della medesima, contentandosi di una dichiarazione di al-Asbagh, un principe
dei nomadi, che egli accettava l'Islam. Una buona parte della popolazione
rimase per non solo cristiana e pagana, ma anche indipendente da Maometto,
distanza, e

il

sicch egli dov imprendere la terza spedizione nel

vera sottomissione di tutti

musulmani penetrassero

gli abitanti forestieri,

con

gli

il

abitanti.

non arabi

Dumah,

aborigeni,

lusso e le ricchezze dei quali

267.

H. per ottenere la

In questa circostanza, pare che

nella citt stessa di

con

'Ibad,

gH

9. a.

e venissero in contatto

ma immigrati
empirono

cU

da Hirah, cio
maraviglia

H.

9. a.

47.

rozzi o-uerrieri di Madinah.

probabile ora che in tale circostanza

il

gene-

musulmano menasse con s a Madinah uno di questi aramei arabizzati


di Dumah, il quale, con la ricchezza sfarzosa nel vestire, stupefece i musulmani, e diede nascita alla voce, che egli fosse il principe di Dumah, mentre
forse egli era soltanto un ricco mercante. Fu facile in appresso per i tradirale

coniare un

zionisti, di

quali

tichi, dei

nome

abbiamo

per quest'uomo, Ukaydir, ispirandosi ai versi an-

fatto

cenno

e modificandolo

a somiglianza del

nome

indigeno di Uqaysir. Tale supposizione sembrami possa trovare una conferma

anche in un altro fatto


dita
(ai

tradizionisti dicono

che Ukaydir fosse un Kin-

ora fra le trib del mezzogiono di Arabia, e precisamente fra

quali

si

Dumah

Kindah

dice appartenesse Ukaydir), regnava Ja consuetudine di vestirsi

con grande
di

lusso, e
sia

potrebbe essere che l'idea di porre un Kindita a signore

nata da

siffatta coincidenza.

noto infatti che

Kindah, presentandosi a Maometto, indossassero

sciatori dei

gli

amba-

abiti di broccato,

con pagliette d'oro, e sfoggiassero un lusso talmente esagerato nel vestire

da incorrere nell'aperta disapprovazione del Profeta (cfr. Sa'd, 56, 110).


Siccome la tradizione descrive anche il lusso spropositato del preteso Ukaydir

a Madinah, possibile che da

venire

nel

tutto l'errore, e che

Dumah

tradizionisti

grado di principe della

al

abbiano
citt,

questa coincidenza sia nato

elevato

e di

un

membro

non era n l'uno n l'altro.


Comprendiamo quindi, come gli abitanti pi

ricco

mercante di

della trib sfarzosa

dei Kindah, mentre egli

Dumah, per

riccl

pi

colti di

fatto di essere cristiani, di possedere molti mezzi, e un'edu-

il

cazione pi fina,

si

sentissero in

Dumah come

in paese straniero, e piuttosto

che accettare la barbara religione predicata dallo sconosciuto avventuriere


di

Madinah, preferissero di abbandonare l'Arabia Petrea e di ritornare in

paesi pi

a Hrah, ove non avevano molestie, e non dovevano pagare

civili,

un tributo umiliante ad una comunit di barbari guerrieri: da questa emigrazione pu essere nata la fiaba della emigrazione di Ukaydir da Dumah
e della fondazione della

nuova

Dumah

(al-Hlrah) ncll' 'Iraq.

derazioni vengono forse meglio eliminate tutte

le difiicolt

Con

queste consi-

annesse alla persona

abbiamo una spiegazione del problema, come il suo nome non


menzionato nelle due prime spedizioni, e come scomparisca di nuovo nell'anno 11. H., quando troviamo che l'autorit suprema fra i Kalb era sempre

di Ukaydir, ed
sia

rimasta nella famiglia di Asbagh. Per gli

al-Gandal

cfr.

12. a. H.,

opera di Khalid
Nota
cosi

'Umar,

1.

b.

altri

problemi riguardanti

Dumah

a proposito della pretesa riconquista dell'oasi per

al-Wald.
il nome e il suo diminutivo:
sono Eomi perfettamente distinti e non equivalenti.

noto infatti che gli Arabi non usano indistintamente

'Umayr, Hasan e Husayn,

ecc.,

2(>a

H.

9. a.

Ambasciata

Kalb,

di alcune famiglie dei Kalb.

Probabilmente dopo

48.
presentarono

Profeta

al

quali,

48.

come

Dumah

spedizione

la

Madlnah

in

vari

abitavano

noto,

la

Dumah

di

al-(aandal,

membri

della grande stirpe

regione

settentrionale

si

dei

d'Arabia

Siamo informati da ibn al-Kalbi, citato da


ibn Sa'd, che fra gli altri venissero 'Abd 'Amr b. (rabalali b. Wa-il b. al(julah al-Kalbi, ed 'Asim un membro della trib dei banu RaqqaS, ramo dei
intorno a

al-(jrandal.

banu 'Amir. Questi


d'argomento

si

convertirono

religioso,

(?) all'

Islam in seguito ad una conversazione

avuta con Maometto. Vennero pure Harithah

b.

Qatan

'Ulaym al-Kalbi, e Hamal b. Sa'danah b. Harithah b. Mughaffal b. Ka'b b. 'Ulaym al-Kalbi. Al primo si vuole che
Maometto facesse dono di una bandiera, eh' egli us poi alla battaglia di
Siffin (nel 37. a. H.), combattendo per Mu'awiyyah; ed a Harithah b. Qatan
" Questo uno scritto di Muhammad Rasul Allah
diede il seguente scritto

b.

Z'ir b. Hisn b. Ka'b b.

" alla
''

con

gente di

Dumah

al-Cxandal, e di quelle parti dei Kalb, che confinano

(mandato) per mezzo di Harithah

essa,

"

parte esteriore della terra a 1-b a

"

gi

"

partengono

"

gata con acqua corrente si deve pagare

"

con acqua sotterranea

" il

annua

ventesimo).

" la tassa),
"

(terreni che

palme, che

Non

si

trovano presso

(dei pozzi) si

il

ai

godono

il

di

noi

spetta la

un periodo

artificiale)

(^),

di piog-

ed a voi ap-

luoghi abitati. Per la terra

decimo (di tassa),

irri-

e per quella irrigata

deve pagare la met del decimo (ossia

avete l'obbligo di riunire

n di riunire

Qatan.

b.

non abbisognano d'irrigazione

e perci
le

'

il

vostro bestiame (per pagare

bestiame sparso al pascolo. [Dovete fare la pre-

ghiera ai tempi debiti, e pagare la tassa dei poveri (zakt) secondo l'ob-

" bligo].

Nessun' erba sar tolta a voi con recinti, n sar riscosso

" sui vostri

" vincolo,

arnesi e attrezzi. Voi avete per questo

mentre noi

ci

obblighiamo verso di voi a dare

"

osservare

''

suo Inviato. Testimoni sono Dio ed

patti,

un patto

musulmani

decimo

speciale ed

un

retti consigli,

ad

(dzimmah)

ed a garantirvi la protezione

il

presenti

di

Dio e del

(Sa'd,

60,

119; Sprenger, III, 234; 'Iqd, I, 134-135). Il De Goeje (Mm., 13,


nota 3), cita anche un manoscritto di Leida (abu 'Ubayd Gbarib al-hadith,
:

f.

114,v.)

Zamakhsari, Fa'iq,

II,

53 e 185,

per

un'altra

versione

di

questo trattato.
Nota

Su questa antica parola semitica (ba'l), cfr. Robertson Smith, The leligion of
London 190)., p. 93 e segg., ove lucidamente spiegato come dal significato primitivo di
signore ' e poi dio , si sia coll'andar del tempo associato con il concetto di turreni irrigati naturalmente, ossia secondo le idee primitive degli antichi Semiti, per virt divina. Rimandiamo a quella
1.

the Semies,

dotta esposizione dell'orientali.sta inglese, chi voglia approfondire la

.sua

conoscenza dell'evoluzione re-

ligiosa dei primi popoli semiti.

Nota

2.

Questo trattato (autentico in parte, ma certamente interpolato) riguardava soltanto


dei Kalb, forse solo quelli vicini a Dumah; la maggioranza della trib rimase

una frazione minima

269.

9.

48-50.

pagana

e indipendente.

a.

H.

notevole che nessuno dei nomi menzionati in queste tradizioni ritorni fra

Riddah

(cfr. Tabari, I, 1872, lin. 5 e


dice rimanessero fedeli all'Islam durante la
seo-2. 2083 lin. 13 cfr. anche 11. a. H. 76). E strano per esempio che non vi sia menzione della
famiglia di al-Asban-h, che era una delle principali fra i Kalh. Con questo trattato nella sua forma
pi antica e non interpolata, fu composto quell' altro dato da noi al 46, nota 3, e che i tradizionisti

quelli che si

quadre una delle pi palesi inter(cfr. quello che si detto altrove


al 18, nota 2). Nel caso presente sembra che queste famiglie Kalbite pagassero forse soltanto una
tassa fondiaria, e non una tassa sui bestiami: erano forse famiglie di agricoltori. I Kalbiti del seguente erano invece nomadi e perci pagavano la tassa sui bestiami. Accettando infine come interpolata la frase entro parentesi quadrate, potrebbe anche nascere il dubbio che si tratti in questo documento di una trib convertita: potrebbe anche essere pagana, e le tasse prescritte possono riferirsi all'esazione della gizyah, visto che in quell'et v'era ancora confusione fra tassa a capo e tassa fondiaria.

hanno addebitato a Ukaydir. Noi abbiamo inchiuso


contradizione con

polazioni, perch in aperta

il

fra parentesi

periodo precedente

banu Ganab (Kalh).


Maometto scrisse anche ai banu -anab, un ramo dei Kalb,
49.
seguente tenore: " Questo uno scritto di Muhammad al-Nabi Rasul
Trattato con

nel

banu

Allah' ai

"

hiruhum), a

(jranab ed ai loro confederati

"

" la tas-ja
"
"

"
"

condizione che

dei poveri

alleati esterni

(z a-

osservino la preghiera, che paghino

essi

(zakt), e che rimangano fedeli alla fede ed

all'os-

hanno per l'obbUgo di dare per ogni


cinque cameli, che pascolano liberamente, una pecora senza difetti: i
cameli da basto, che servono a portare le provviste, sono esenti da tasse
(1^' ghay^yah, l'espressione oscura, e la versione incerta: il vero signiservanza scrupolosa dei

" fcato

patti. Essi

sarebbe: senza errore).

Un uomo

"

pu destinare

alla irrigazione,

"

dalla pioggia.

La

"

E testimoni furono Sa'd b. 'Ubadah,


Mah al-Kalbi (Sa' d, 24, 66).

ed agli

50.

e le terre

GJiadiya ed 'Urayd sono

quaU Maometto conchiuse due

le

sappiamo

Unays

Dihyah

b.

Kha-

banu 'Urayd.
nomi di due trib Ebraiche, con

trattati,

ma

sul conto delle


:

quali
in

nulla

nessuna

a mia disposizione ho mai trovato menzione di loro, salvo che


'Urayd siano gh 'Arld, menzionati al 32. probabile per che codeste

delle
gli

b.

ignoriamo perfino dove esse possano aver abitato

si

che sono naturalmente irrigate

'Abdallah

stimer l'acqua che

(wazif) della terra non sar aumentata.

banu Ghdiya ed

Trattati con

corrisposta

di fiducia

fonti

genti

si

debbano cercare

fra le trib Ebraiche abitanti

l'Arabia settentrio-

aggiungiamo qui i loro due pretesi testi di trattato a quelli


conchiusi da Maometto con le altre trib Ebraiche di quelle contrade. Ambedue i testi hanno caratteri di autenticit, se non per la forma precisa, alnale, e perci

meno

per

Kira

tenore dei medesimi.

trattato

Il
"

il

In

con

nome

di

bani

Ghadiya

concepito

Dio clemente e misericordioso


270.

seguenti

termini:

Questo lo

scritto di

nei
:

H.

9. a.

"
"

"
"
"

Muhauiniad. InNdato di Dio (R a

60-52.

Allah)

banu Ghdiya: essi hanno


diritto alla protezione (dz i m m a h), ma hanno l'obbligo di pagare la
tassa a 1-^ i z y a h non devono essere trattati con inimicizia, e non devono essere espulsi (dal loro paese). Ogni notte allunga, ed ogni giorno
fortifica (questo trattato) . Il documento fu scritto da KhaUd b. Sa*ld
u

ai

(S a

'

d,

Nota

Kr

18,

47).

1.

We

Il

come una corruzione

hau

s e

n (S

k.

V o r a r b,

u.

IV, 122, nota

della parola greca Kyrie, e Signore! ;

un

1)

spiega

ipotesi

parola inusitata

la

molto probabile, e servi-

rebbe a confermare l'autenticit del documento, precisando che questi Ebrei dovessero abitare nelle
vicinanze dell'Impero Bizantino e che usassero parzialmente modi e parole greche. Lo Sprenger

sua versione del trattato, ha soppresso del tutto la parola Kira!; non ne fa nemmeno
menzione, negligendo cosi un paricolare di non poco interesse. Un passo del trattato desta per qualche sospetto, ossia quello in cui Maometto si obbliga di non espellere gli Ebrei: Maometto espulse
infatti gli Ebrei vicini a Makkali, ma quelli lontani lasci nel godimento delle loro terre. L'accenno
quindi sembra forse una reminiscenza delle espulsioni ordinate dal califfo 'Umar (cfr. 13. a. H.). Lo stile
poi anche artificioso nel suo laconismo.

(III, 421) nella

51.

Il

trattato con

banu 'Urayd

(o 'Arid) del

seguente tenore:

**

In nome

di

"

hammad

V Inviato di Dio

"

alimentare (tu 'mah) concessa dall'Inviato di Dio di dieci

"

frumento (q a h) e dieci wasq di orzo (s a I r) alla stagione di ogni raccolto e cinquanta wasq di datteri dati totalmente in ogni anno ai tempi

"

e misericordioso

(r

asu1

1 1

Questo

lo

a h) ai banu 'Urayd

scritto

La

Mu-

di

sovvenzione

wasq

di

'

" debiti.

Khlid

In nulla sar loro fatta ingiustizia


Sa'fd (Sa'd,

b.

Nota
annue

Dio clemente

1.

Il

18,

47;

Sprenger,

(^).

Il

III,

documento fu

scritto

da

421).

tenore di questo documento ben singolare il Wellhausen rimanda alle pensioni


abbiamo fatto menzione a proposito di Khaybar e di Fadak (cfr. 7. a. H.,
:

di alimenti, delle quali

42); ma nel presente trattato abbiamo un caso diverso dalle predette pensioni: vale a dire non una
distribuzione di redditi tolti agli Ebrei e distribuiti fra i musulmani, ma una pensione alimentare garantita dal Profeta sul fondo dei musulmani e da lui pagata agli Ebrei. Questo invertimento unico
nel suo genere;

lo

Sprenger

testo arabo, facendogli dire tutto

(1.

il

e),

dinnanzi

a tale difficolt,

ha contorto

il

senso preoiao del

contrario: secondo lo Sprenger sono gli Ebrei che sono obbligati a

le misure di datteri, di orzo e di frumento. Lo Sprenger, cio, traduce


Lieferungen an den Boten Gottes mentre avrebbe dovuto tradurre Lieferungen von dem Boten Gottes
perch il testo ha distintamente tu'mah min Easul Allah. In questo trattato abbiamo indubbiamente la reminiscenza di qualche circostanza speciale, di cui ogni altra memoria perduta impossibile perci ricostruire la genesi di siffatto invertimento di tributi. E probabile per che questo documento citato da ibn Sa'd, sia quello stesso al quale si fatto allusione in un precedente paragrafo
( 32) a proposito della spedizione di TabJk. Se i banu 'Ard, menzionati da al-VF^iiqidi, sono i banu
'Urayd, o 'Arld, di ibn Sa'd, si potrebbe conchiudere che i banu Ghadiya e i banii 'Urayd fossero due

versare al Profeta

trib ebraiche del

Wadi

al-Qura.

La distruzione della moschea Masgd al-Dirr.


Il ritoi'no di Maometto a Madiuah, dopo la spedizione
52.
Talnik avvenne nel mese di Ramadan (Waqidi Wellh., 414). Al suo

rivo in citt,
" Ipocriti

bule,

,,

il

di
ar-

Profeta ebbe a prendere energici provvedimenti contro alcuni

dissidenti.

Prima che

egli fosse partito per la spedizione di

alcuni Madinesi della trib dei

banu

271.

Salini

(b.

Ghanm

b.

'Awf,

Ta-

una

H.

9' 3"

62.

stirpe Khazragita, parente dei

banu 'Amr

b.

'Awf, abitanti in Quba, sobborgo

di Madinah), si presentarono al Profeta, gli

moschea

particolare, aflSncli

versi, avessero

un luogo

deboli,

narrarono di avere eretto una

malati e quelli che non potevano muo-

che nei giorni

di preghiera, e spiegarono,

d'

inverno,

con la pioggia, anche quelli che stavano bene, trovavano pi comodo di pre-

Quba

gare in quel luogo, invece di recarsi alla moschea di


supplicanti invitarono
scelto per

spose in

il

Maometto che

culto, e cos dargli

modo

venisse

zione, allegando che

decisione fino al

preparativi di essa

un giorno a pregare

la desiderata consacrazione.

incerto e rimise ogni

H., 29). I

(cfr. 1. a.

nel sito

da

Maometto

essi
ri-

ritorno dalla spedi-

assorbivano tutto

il

suo tempo.

Tanto al-Waqidi che ibn Ishaq sono poco espliciti sul tenore preciso delle
parole del Profeta, in risposta ai banu Salim ma da al-Waqidi parrebbe che
;

Maometto promettesse
fosse di ritorno in

a pregare nella nuova moschea, appena

di venire

Madlnah. Alla costruzione della Moschea presero parte,

secondo ibn Ishaq 12, e secondo al-Waqidi 15 persone: ibn Ishaq d anche

Khidzam

Kh alid,

banu 'Ubayd

nomi
banu 'Amr

b. 'Awf, nella casa (dar) del quale fu eretta la

al-iqaq, o

Moschea

loro

b.
b.
b.

b.

dei

b.

Zayd, della stirpe dei

moschea detta Mas^id


b.
banu Umayyah
(2)
Mu'attib
Qusayr,
dei
banu
Dubay
Zayd (3)
b.
ah b. Zayd (4) abQ Hablbah
al-Az'ar, dei banu Dubay 'ah b. Zayd (5) 'Abbad b. Hunayf, fratello di Sahl
Hunayf, dei banu 'Amr b. 'Awf (6) (rariyah b. 'Amir; (7) Mugammi' b. (jEdella divisione

Tha'labah

Hatib, dei
;

riyah
b.

(1)

b.

'Amir, e

al-Harith, dei

(8) Zayd b. (rriyah b. 'Amir, fij^li del precedente; (9) Nabtnl


banu Dubay 'ah; (10) Bahzag, dei banu Dubay'ah (11) Ba;

gad (labari ha Bigad) b. 'Uthmn, dei banu Dubay'ah; (12) Wadl'ah b.


Thabit, dei banu Umayyah b. Zaj^d, della stessa famiglia (raht) di abu
Lubabah b. 'Abd al-Mundzir ('). Altri, come abu Lubabah, erano pure implicati nella costruzione, avendo fornito materiali per la medesima abu Lubabah aveva dato i travi, ma si afferma ch'egli ignorasse le vere intenzioni
dei costruttori, e fosse perci innocente delle colpe, per le quali Maometto
:

cred poi di dover sopprimere

a un'ora da Madlnah,

al

la

moschea. Quando giunse a

suo ritorno da Tabuk,

il

Dzu Awan,

Profeta venne a sapere

che cosa fosse succeduto nella moschea privata, e ne decise immediatamente


la distruzione:

n ibn Ishaq, n al-Waqidi specificano quali fossero

della decisione, e narrano soltanto, che

pagni, dei quali

si

Maometto desse

moschea

banu SaHm,

o suo fratello

di

due Com-

'Asim

b. 'Adi,

ossia

MaUk

Man

b.

b.

al-Dukhsum, uno dei

'Adi dei banu-l-Alan,

Quba) e di mettere fuoco alla Mas^id


o Moschea dell'opposizione
Malik b. al-Dukh^um con una fo-

recarsi

al-Dirar,

moti\Tl

poteva fidare, bench appartenessero alla stessa trib di

coloro che avevano eretto la


e

l'ordine a

subito

sul

luogo

(in

C'^).

272.

9. a.

glia ardente di palma, presa nello

e vi appicc

H.

dimore della sua

fuoco, mentre ancora la gente

il

52, 6.

.^

si

trib, corse alla

moschea

trovava in essa riunita. Nes-

suno fece opposizione agli ordini del Profeta, la moschea venne distrutta e
rasa al suolo
cino,

una

abu Lubabah

ma

casa,

si

piccione, e

mai

vi covasse

una

al-Dirar fu causa perfino di una rivelazione quranica

moschea
come

credenti, e

"

luogo

d'

guerra a Dio ed al suo Profeta

pone che
3.

a.

figlio,

non

La Mas^d

gallina.
(ix,

vi-

101-118, ove

si

fosse stata costruita nell'intento di seminare discordie

dice che la
tra

essi,

vuole che in essa non gli nascesse mai un

mai nido un

vi facesse

con

ripi'ese i travi e si costru,

si

si

imboscata per colui che dianzi aveva mosso

[Il

We

nella sua ^ta di

i 1

accenni qui all'asceta abu 'Amir al-Rahib

(cfr.

H., 18 e 31) che dalla Siria teneva segreta intesa

Munafiqun;

cfr.

Rodwell,

Waqidi Wellh.,
ms, n, 144,

lin.

Tlie

I,

1.

a.

H., 66;

con alcuni dei

(HiSam, 906-907;
1704-1705; A^thir, n, 215; Kha-

Koran, 534, nota

410-411; labari,

Maometto sup-

3].

11 e segg.).

1.
al-Waqidi (1. e.) dice che i costruttori fossero 16 uomini, ma d soli undici nomi
da un'espressione ben chiara (411, lin. 5) include fra quelli che costruirono la moschea, anche i due, ai quali Maometto diede l'ordine di distruggerla, ibn Ishaq non li include nel suo elenco,
ma se la notizia di al-Waqidi vera, comprendiamo un poco meglio che cosa sia realmente avvenuto.
Nel novero di al-Waqidi manca il numero (10); il numero (9) dato come: 'Abdallah b. Nabtal b. alHaritb, ed il numero (11) dato come: Nigad b. 'Uthman.
Nota. 2. Il silenzio delle fonti sui motivi della distruzione non vale per a nascondere quali
essi fossero realmente. Risultano infatti chiaramente, da quanto si accenna gi nel Qur-an e da quel
che narra al-Wqidi (411, lin. 22 e segg.) sui motivi, per i quali gli Ipocriti costruirono la moschea:
si vede che fra le trib abitanti in Qub, forse per ragione dell' Islam, fossero nati attriti incresciosi e
che una parte degli abitanti di quel sobborgo, per animosit contro l'altra, pensasse di erigersi una
propria moschea ed essere perci dispensata dal dover pregare con altri che aveva in odio. Maometto,
al momento della partenza per Tabiik, non si era reso conto di questo fatto, ma durante il viaggio,
due fra i costruttori della Moschea ebbero forse agio di chiarirgli meglio la natura della cosa e rivelargli l' inizio del dissidio interno. Maometto capi che bisognava reprimere il moto secessionale prima
che avesse avuto tempo di estendersi in seno alla comunit le ragioni furono quindi principalmente,
anzi forse unicamente, politiche e non religiose: Maometto prese soltanto una misura severa per il
mantenimento dell' ordine pubblico e la soppressione di pericolose novit, che potevano compromettere
la compagine della comunit musulmana. Se egli ammetteva il principio, che ogni trib potesse avere
la propria moschea, avrebbe ridestato lo spirito parti col arista degli Arabi, causa nefasta di tutti i
guai dei tempi pagani.

Nota

diversi, e

Morte di

53.

Profeta, nel
di

Tabuk

il

umm

Kulthum

(Saban).

In questo armo cess di vivere

mese

di Sa'ban, ossia

mentre

umm

Kulthum

(^),

la figlia del

egli era assente nella spedizione

cadavere della defunta venne lavato da

Asma

bint 'Umays, e

da Safiyyah bint 'Abd al-Muttalib una za del Profeta. Altri dicono invece
che il cadavere fosse lavato dalle donne degli Ansar, fra le quaU una per
nome umm 'Atiyyah, e che il cadavere venisse calato nella fossa da abu
Talhah (il quale fu perci uno di quelli che non presero parte alla spedi273.

35

H.

9. a.

58-56.

Tabuk) (Tabari, I, 1722, sull'autorit dial-Waqidi; Saad, Vili,


25, Un. 17; Athir, II, 222; Khamis, II, 155, Hn. 11).
zione

eli

Nota

1.

umm

Secondo alcune tradizioni,

Kulthum

era stata in principio moglie del

cugino

abl Labab, e ci prima che Maometto incominciasse a predicare l'Islam. Quando poi le
mani di abii Labab vennero assiderate dalla famosa maledizione lanciata contro di lui dal Profeta
(cfr. Introd. 290), allora 'Utaybah fu indotto a repudiare la moglie, perch figlia di colui che aveva

'Utaybah

b.

rovinato suo padre, umm Kulthum rimase con Maometto in Makkab sino alla Fuga, e lo segu in esilio,
e quando cess di vivere la sorella Euqayyah (cfr. 2. a. H., 86, no. 1), Maometto, per consolare suo
genero 'Uthman b. 'Atfan, gli diede in moglie umm Kulthiim, che rimase con il suo nuovo marito fino
alla

morte (Saad, Vili, 25;

Khamis,

II, 155, lin. 11-14).

Conversione di alcuni Arabi Kinanah

35).
Madinah
per
la
spedizione di
54.
Tabuk, si present Wathilah b. al-Asqa' al-Laythi, un membro della grande
trib dei Kinanah, che abitava nelle vicinanze di Makkah. Si convert al-

l'

Prima che Maometto

Islam, ed avute

le

lasciasse

nuova

Vi trov per

fede.

padre dichiar di non voler mai pi parlare con

Madinah

alla generosit di

melo, con

ripagare Ka'b

b.

b.

il

Profeta e fece con lui la

1.

'Ugrah del servigio resogli

Sprenger,

coli politici e di

Dumah

al-Cxandal, sotto

al-Wahd, e con la sua parte del bottino voleva ora

compenso (Sa'd, 38-39, 91;


al-Asqa';

Wathilah fece allora

Maometto era gi partito per Tabuk. Grazie


un musulmano, Ka'b b. 'U^rah, Wathilah ottenne un ca-

Khlid

gli ordini di

Nota

oppo-

e trov che

quale, a marcie forzate, raggiunse

il

lui.

spedizione. In seguito prese parte alla spedizione di

b.

cosi viva

che pot soltanto ottenere la conversione della sorella, mentre suo

(^),

ritorno a

H.,

necessarie istruzioni dal Profeta, ritorn alla propria

trib nell'intento di convertirla alla


sizione

a.

6.

(cfr.

ma

Waqidi Wellh.,

quello

rifiut

qualsiasi

404, lo chiama Wathilah

414-415).

ITE,

E degno di nota come questa trib, strettamente congiunta con i Qurays con vinconsanguineit, e dimorante nei pressi del territorio makkano, fosse ancora rimasta

pagana nonostante

la presa di

Makkah

e la sottomissione dei Qurays.

Le ambasciate delle trib Arabe.


55.

'

Dice ibn Ishq

" e fu di ritorno
"

da Tabuk,

Allorch Maometto ebbe espugnato Makkah,

quando anche

Thaqif

si

e gli ebbero giurato fedelt, vennero allora deputazioni

" sciate)

da

tutte le parti d'Arabia.

furono convertiti

(wufud, amba-

Dice ibn Hism: Mi ha narrato ab

"

'Ubaydah, che questo avvenisse

"

mato l'Anno delle Deputazioni (sannah al-wufud). Dice ibn Ishaq gU


Arabi nomadi avevano aspettato, prima di farsi musulmani, di vedere quale

"

nell'

anno

9.

H.,

il

quale perci venisse chia:

"

avesse ad esser l'esito del conflitto fra questa stirpe

"

e r Inviato di Dio, e ci perch

" genti, i
"

signori del santuario

sangue (sarlh) di Ism'il

b.

Qurays erano

del

territorio

Ibrhim: ed
274.

(hayy)

capi ed

sacro,

dei

Qurays

direttori delle

discendenti puro-

capi degli Arabi

non nega-

a. H.

9.

"

vano questo, ed

Dio ed a

"

Qurays

Quray erano

fargli opposizione.

si

" umiliati,

Perci,

furono sottomessi a

gli

stati

primi a combattere

Arabi compresero che non avevano

"

r Inviato di Dio, n per fargli atto d' inimicizia

"

ligione di Dio,

Nota

come

Qur-an,

detto nel

l'

Inviato di

quando fu espugnata Makkali, ed

(Maometto), e V Islam

lui

65,56.

ex

Qurays) ebbe

li (i

mezzi per combattere

allora entrarono nella re-

(')

(Hiam,

933).

Queste sono le parole testuali di ibn Ishaq, le quali per contengono varie inesattezze, fra le altre che gli Arabi riconoscessero i Qurays come discendenti di Ismii'Il, e come capi delle
genti (imam a 1-n s wa hadiyahum): queste due aifermazioni non sono vere, ma furono soltanto escogitate in seguito dai tradizionisti musulmani per maggior gloria dell' Islam, del suo fondatore, dell'aristocrazia makkana, che domin il mondo musulmano nel primo secolo della Higrah, e
degli 'Abbasidi in Baghdad nei secoli successivi. E evidente per che l'affluire in grande numero delle
ambasciate e delle deputazioni in Madlnah (afwUgan, a torme numerose, Qur'iin, ex, 2) ebbe principio dopo la spedizione di Tabik e che la dimora continua di Maometto in Madlnah per quasi un anno
e mezzo fu dovuta appunto ai molteplici affari diplomatici che il Profeta ebbe a disbrigare. E notevole ohe la denominazione di Anno delle Deputazioni , non sia usata da ibn Ishaq, e sia perci di
1.

et4 a lui posteriore.

Ambasciata dei Thaqlf e conversione dei medesimi all'Islam

(lia-

ma<i<in)-

56.

Lo stato di continua

ostilit

con

le trib viventi

intorno a Ta*if,

ed ora sottomesse a Maometto ed all'Islam, aveva ridotto in grandi

stret-

i quali non trovavano


pi un sito sicuro
non
per pascolare il bestiame,
potevano pi uscire dalle mura senza essere
aggrediti, n esistevano pi quelle strette relazioni con Makkah, tanto necessarie al loro commercio ed al loro benestare. La conversione all' Islam
di tante trib circostanti, ed i continui prospei'i successi di Maometto in

tezze gli abitanti di quella citt,

altre parti di Arabia, contribuirono

sero che,

vissimi

rimanendo tenaci nella

rischi

quindi di
pi astuti

ed

in

ad allarmare

Thaqif,

quali compre-

politica di resistenza, incorrevano

perdite rovinose di uomini e di beni.

Per

in gra-

iniziativa

'Amr b. Umayyah, membro della trib dei banu 'Ilag, ed uno dei
del tempo suo, e dell'autorevole 'Abd Yall b. 'Amr, i Thaqif si

riunirono a consiglio per deliberar su quello che meglio conveniva di fare.

una prolungata
una commissione a Madlnah per

Convinti oramai

dell' inutilit di

cisero d' inviare

accordo definitivo che regolasse

Secondo ibn

mando

Sa'd,

resistenza,

trattare

loro rapporti con

convenuti de-

con Maometto un

lui.

Thaqlf allestirono una vera spedizione sotto

il

co-

Kinanah e Rabi'ah,
dicesi abbia menato appresso anche Surahbll b. Salimah, al-Hakam b. 'Amr
b. Wahb, 'Arar b. abi-l-'As, Aws b. 'Awf, Numayr b. Kharasah b. Rabfah e
di

'Abd

Ylll,

il

quale, oltre ai suoi

due

figli

settecento uomini in arme. Altre versioni pi antiche e pi sicure riducono


i

membri dell'ambasciata a

basciatori.

soli dieci

Stando ad ibn Ishaq

uomini,

nomi
276.

e,

secondo taluni, a

degli ambasciatori erano

soli sei
i

am-

seguenti,

9.

56, 67.

(ahlaf):

ossia tre confederati

(1)

a.

H.

'Abd Yalil

'Amr,

b.

capo della missione

il

*Amr b. Wahb b. Mu'attib al(2)


Thaqafi, e (3) Suralibil b. (rhaylan b. Salamah b. Mu'attib al-Thaqafi e tre
membri della trib dei banu Malik, ossia: (4) 'Uthman b. abl-l-'As b. Bisr
b. 'Abd Duhman, della trib dei banu Yasar, (5) Aws b. 'Awf, dei banu
Salim 1). 'Awf, e (6) Nmnayr b. Kharasah b. Rabfah dei banu-1-Harith. Seal-Hakam

ed oratore della medesima,

b.

condo

a questi

altre versioni,

uni pure

si

(7)

Sufyan

'Abdallah. Gli am-

b.

Taf nel Ramadan ed arrivarono a Madinah in quello


stesso mese, quando Maometto era gi ritornato dalla spedizione di Tabuk
(Him, 914-915; Waqidi Wellh., 382; Sa'd, 44, 97; labari, I,
basciatori lasciarono

1688-1689,

quale fa

il

supporre che,

secondo alcuni, V ambasciata avve-

pochi mesi dopo l'uccisione di 'Urwah, e quindi prima della spedi-

nisse

Athir,

zione di Tabuk;

57.

II,

216-217;

Khams,
il

e vi

al-Mughlrah

trovarono

al quale in quei giorni era toccato

lante dei Compagni.

La trad2done

il

Wadi Qanat
b.

(al- Waqidi

dice

u'bah loro connazionale,

turno di sorvegliare

il

bestiame pasco-

vuole che questo incontro fosse fortuito,

un Thaqafta

la coincidenza che proprio

della

Profeta. Gii ambasciatori arri-

varono improvvisamente presso Dar ixhard nel

Dzu Hurad),

149).

Madinah avesse avuto sentore

Si vuole che nessuno in

decisione dei Thaqlf di venire a patti con

in

II,

fosse

il

primo a portare

ma

la novella

Madinah, sembra sospetta, e forse dobbinnio ritenere che intrighi segreti abbiano preceduto
sia

l'intermediario delle

stato

uomo molto

invio della missione, e che al-Mughirah,

l'

prime

astuto,

a dare la

trattative. Egli ora corse

abu Bakr, e questi si affrett a comunicarla a Maometto, il quale


mostr grande piacere e l'intenzione di essere largo e generoso nei patti.
notizia ad

al-Mughirah ospit
il

connazionali in casa propria nel fondo in al-Baqi\ che

Profeta gli aveva donato

per
nella

si

per una parte degli ambasciatori, Maometto volle

preparasse una tenda di cuoio (altre versioni dicono tre capanno)

corte

stessa

della moschea,

nell'

intenzione ch'essi

si

assuefacessero

musulmani e fossero cosi maggiormente indotti


a convertirsi. al-Mughirah combin allora il primo incontro fra gU ambasciatori e Maometto, che doveva aver luogo nella Moschea: egU volle persuadere i Thaqf a fare il saluto secondo l' uso musulmano " La pace sia

agli usi ed alla Liturgia dei

con voi

ma

gli

pagano in'am
tino!

).

schea, e

ambasciatori tennero duro ed insistettero nell'antico saluto

sabahan

Maometto non
dopo

il

pi-uno

Tre degli ambasciatori,

si

(buongiorno!, propr.

" ti sia

adont di questo, quando

al

mat-

accolse nella

mo-

bene la vita

li

convegno formale vennero intavolate le trattative.


i tre membri
della trib dei banu Mahk, presero

stanza nelle capanne o tende erette nella Moschea;

276.

ma

siccome

negoziati

9. a.

durarono molto a lungo,

gli

H.

67, 68,

ambasciatori tennero la consuetudine di man-

Sempre sospettosi, i Thaqlf non


mai prendere alcuna vivanda, di quelle che Maometto loro mandava,
se prima non fossero state gustate anche da Khalid b. Sa'id b. al-'s, che
per ordine di Maometto assunse le funzioni di intermediario durante i negoziati. Tutte le spese per il mantenimento erano sostenute dal Profeta. Gli
giai-e e di lavarsi in

casa di al-Mughlrah.

vollero

ambasciatori venivano ogni giorno a conversare con Maometto nella Moschea, ed

il

Profeta seppe abilmente tirare in lungo la faccenda, ed attese

parecchi giorni prima


cordo.

Non volendo

di Aralji,
spetto,

d' iniziare

offendere

vere e regolari discussioni sui patti dell'ac-

le suscettibilit

eccessive di quella fiera stirpe

prima predica (khutbah), che

nella

omise di insistere sul fatto che egli fosse

l'

pronunzi

egli

loro co-

al

Ma i

Inviato di Dio.

Thaqf

non mancarono d'osservare questa omissione, e siccome ne fecero parola con


altri, nella seguente allocuzione Maometto non trascur di affermare esplicitamente quale fosse la sua missione e quah le sue attribuzioni. L'oratore degli
ambasciatori era 'Abd Yalil, il quale parlava a nome di tutti; ma i negoziati vennero sempre fatti per il tramite di KhaHd b. Sa'd e mai direttamente fra Maometto ed i Thaqlf. Nel corso delle trattative, il pi giovane dei componenti la missione, 'Uthman b. abi-l-'As, il quale era sempre
lasciato a custodia dei cameli, soleva recarsi nascostamente a vedere
o,

se questi dormisse, visitava

il

il

Profeta,

vecchio abu Bakr, per farsi istruire nelle

musulmano molto prima


dei compagni e senza che essi ne avessero il menomo sentore (Hisam, 9 logie Wqidi Wellh., 382-383; Sa'd, 44, 97; Tabari, I, 1689-1691;
dottrine dell' Islam e nel Qur-an, sicch egli divenne

Athir, n, 217; Khams,


58.

Le

II,

149-150).

trattative furono

lunghe e

difficili,

perch

Thaqlf misero

ma

innanzi grandi pretese: erano disposti ad abbracciare l'Islam,

vano innanzitutto un diploma o

scritto del Profeta,

che

li

richiede-

proteggesse da

qualsiasi violenza, e garantisse la sicurezza delle loro persone e dei loro beni

mobili ed immobili.
qf esigevano

ancora altre cose,

accondiscendere

alle

quaU Maometto

volevano licenza di prostituzione

in niun

(a 1-z

ina)

di bere

il

il

prestito di

danaro ad usura

Tha-

modo poteva
perch, cos

(^),

dicevano, dovevan restare sovente lontani da casa: volevano


delle ordinanze vietanti

ma

questo Maometto era pronto a convenire,

l'abrogazione

volevano

il

permesso

vino dei loro grandi e ricchi vigneti, ed infine, la difficolt mag-

giore di tutte,

il

permesso di continuare nel culto della Rabbah, o

la divinit cio di al-Lt.


bile, e le discussioni

prime pretese,

ma

Su

questi quattro punti

furono lente e faticose.

Maometto

la

Thaqlf abbandonarono

durarono a lungo nel cedere sull'ultima. Chiesero


277.

Signora,

rest irremovile tre

di poter

almeno continuare

il

H.

a.

9.

58.

culto di al-Lat per tre anni: accorciarono poi le pre-

un anno solo: tentarono perfino di strappare la concessione di un mese; ma Maometto, non transigendo su questo punto, ottenne
alfine quello ch'egli voleva. L'unica concessione fatta da Maometto, secondo

tese a due, infine a

fu ch'egli esoner

la tradizione,

Thaqif

dall' incarico

u'bah di provvedere all'abbattimento dell'idolo.

dagH ambasciatori

di dispensare gli abitanti di

vi

serba

il

punti, sui quali

pi completo silenzio sugli

furono anche negoziati, e sui quali

gere.

T"if dall'obbligo

nulla valeva una religione senza preghiera.

cura di dirci quali sono

ma

Harb e al-Mughlrah b.
La domanda messa innanzi

preghiere quotidiane fu pure respinta da Maometto,

delle cinque

rispose che

odioso di demolire

ordin invece ad abu Sufyan b.

la loro divinit,

il

quale

ha

tradizione

argomenti di discussione, su cui

Profeta dov probabilmente transi-

Questo silenzio tanto pi notevole, inquantoch, mentre abbiamo una

pletora di trattati di niun rilievo riguardanti molte frazioni

nemmeno una

pervenuta

ci

il

Thaqif cedettero a Maometto,

altri

La

gravoso

del trattato

frase

Maometto ed i Thaqif, nonostante


tradizione nondimeno afferma che
omette di

darne

trib,

non

la

grande importanza del medesimo. La

il

trattato fu conchiuso in piena regola,

e lo stesso ibn Sa'd, bench narri per disteso gli eventi che
la conchiusione,

di

che venne conchiuso fra

il

testo

(J).

Le uniche

ne precedettero

concessioni, che

si

possono rintracciare, sono forse alcune facilitazioni sull'osservanza del digiuno


del

Ramadan

del

383;

(^),

ed

il

permesso di mantenere

santuario pagano di

Hisam,

916-917;

Wa^g

C)

Tabari,

il

carattere sacro e riservato

(Sa'd, 44-45, 97;


I,

1690-1691;

Waqidi

Khamis,

li,

Wellh.,

150-151).

Nota 1.
Con la parola z i n a non dobbiamo gi intendere la prostituzione mercenaria di
tempi pi moderni, ma bens un sistema antichissimo di poliandria, retaggio di tempi preistorici, che
durava ancora in varie parti di Arabia, e che, per l'Arabo pagano, non implicava alcuna vergogna,
n per l'uomo, n per la donna, n per i figli che nascevano da siffatte unioni fortuite (cfr. Robertson, cap. IV e V, e specialmente pagg. 161 e 168). La morale di famiglia nell'Arabia antica, appunto
per l'esistenza in et primordiale dei sistemi conosciuti con il nome di matriarcato e poliandria, era
molto vaga: nei rapporti fisici fra i due sessi, si pu dire jierfino che non esistesse affatto un concetto
di moralit. Solo in tempi di poco anteriori a Maometto, era alfine prevalso il concetto della discendenza per via maschile su quello antico della discendenza per via femminile e gli studi interessantis
simi del Robertson Smith hanno dimostrato come ai tempi di Maometto esistessero ancora in Arabia
numerose traccie dell'antica poliandria. Il sistema matrimoniale consacrato da Maometto, il quale sovratutto infren l'estrema facilit del divorzio, segn un grande progresso sul sistema antico, ohe
equivaleva, secondo i nostri concetti, ad una prostituzione legale di tutte le donne; uno dei punti sui
quali il Profeta volle pi insistere, fu perci appunto la cessazione completa anche delle ultime traccie della poliandria, ohe egli chiam zina, e che le generazioni successive, mal comprendendo le condizioni d'Arabia antica, ritennero significasse prostituzione mercenaria (cfr. Robertson, 1. e, 165,
nota 1; vedi anche gl'innumerevoli passi dell'Aghani ecc., raccolti con scarsa o nessuna critica delle
altre fonti, nell'opera del Perron, Femmcs arabes avant et aprs l' Islamisme).
Nota 2.
ibn Sa'd si contenta di riferire il seguente laconico cenno: E Maometto scrisse ai
Thaqif uno scritto: che essi avevano diritto alla protezione (dzimmah) di Dio ed alla protezione
di Muhammad b. 'Abdallah (senza menzione della sua carica di Profeta di Dio!), secondo quello
che egli aveva scritto per loro . Il documento scritto da Khalid b. Sa'Id, testimoni Hasan e Husayn,
:

'278.

H.

9. a.

68, 69.

a Numayr 1). K li a rasa h (S a d, 23, (j2). Tale estrema concisione di ibn Sa'd fa soche i tradizionisti musulmani, per qualche ragione particolare, abbiano stimato opportuno
di sopprimere la memoria e il testo del trattato. Forse Maometto fece in esso qualche concessione,
che in seguito non combinava pi con le dottrine teologiche dei sistematici posteriori. La sottomissione dei Thaqif segnava un grande trionfo per Maometto, ed probabile che pur di ottenerla, egli
cedesse su qualche punto secondario il quale tu poi messo in disparte e negletto, quando gli abitanti
di Ta'if divennero veri e convinti musulmani, e compresero tutti g' infiniti vantaggi di abbandonare
gli ordini antichi e di seguire i nuovi. I due nomi di Hasau e Husayn (il primo aveva allora 6 anni,
a g a r, I, 682, prima linea) sono interpolazioni.
a g a r, I, 673, ult. lin., e il secondo 5 anni soltanto,
AUudesi all'espressioni poco chiare dell'aneddoto riferito tanto da ibn Hisuin, che da
NoT.\ 3.

fu consegnato

'

spettare

Waqidi Wellhausen, nel quale sembra detto che Maometto permettesse agli ambasciatori dei Thaqif
rompere il digiuno del Ramadan prima che il sole fosse tramontato sotto l'orizzonte, e di continuare a mangiare anche qualche tempo dopo il sorgere del sole.
Nota 4. Su questa concessione abbiamo le seguenti notizie: gli ambasciatori chiesero a Maometto che dichiarasse sacro (il territorio di) Wagg, ed egli acconsenti con il seguente scritto: Questo
uno scritto di Muluimmad Rasl Allah ai Credenti. Che non vengano abbattuti n le piante
i
a h, n la selvaggina di Wagg: chi verr colto facendo questo, sar preso e menato al Profeta
(n a b i). Questo l'ordine del Profeta Muhammad b. 'Abdallah rasili Allah. E lo scrisse Kh a lid b. Sa'id per ordine del Profeta Muhammad b. 'Abdallah: e nessuno contravvenga a questo, per che lo far a proprio danno, in rapporto a ci che ha ordinato Muhammad Rasvil Allah > (Sa'd,

di

ij

23, 62).

La versione

a) di
al-Waqidi leggermente diversa: Riguardo al recinto sacro riservato (h i
il seguente scritto: Gli alberi 'i'Jh e la selvaggina di Wagg non debbono
essere molestati, e chi sar colto in fallo, ricever colpi e dovr perdere i vestiti e chi agisce contro
questi ordini verr arrestato e menato innanzi al profeta Maometto, ecc. il resto come il precedente. Custode del hima di Wagg fu nominato Sa'd b. abl Waqqas (Waqidi Wellh., 386; cfr. anche
Wellhausen Sk. u. Vorarb., IV, 129, nota 1, ov' specificato che il perdere gli abiti era una
delle solite punizioni nei tempi pagani per chi violava le riserve dei santuari; H i s a m, 918-919, ha

Wagfi,

di

Maometto

rilasci

una versione pressoch eguale; cfr. anche A th I r, IV, 381 e segg. e 111,212, lin. 14; Sprenger, III,
Yqilt, IV, 904. Wagg ai tempi musulmani divenne nome di luogo, ma fu ai tempi pagani il
nome di una divinit, che era la gloria, l'intercessore e l'appoggio dei Thaqif. Cfr. Taqut, 1. e,

486:

penult.

lin.,

versi di abu-1-Salt)

In seguito, tutta la valle o bassura, nella quale sorgeva la citt di Taf, venne chiamata Batn
Wagg (Wellhausen Reste, 30), e perci il documento di Maometto avrebbe concesso a T-if un
privilegio pari a quello che aveva Makkah con il suo Haram o territorio sacro. Tale stato di cose non
per confermato dai fatti conosciuti nei tempi storici. Sul hima di Wagg regna molta incertezza,
e probabilmente il privilegio concesso da Maometto per fare atto cortese ai pagani pi conservatori
di Tii-if, cadde in disuso e venne dimenticato, quando l' Islam s' immedesim con la popolazione dei

non

luoghi, e

vi furono pi pagani, ai quali

ziona la concessione di Maometto


cfr.

anche

le

osservazioni acute del

59.

Terminate

sero a partire, e

vane tra

loro,

un

(Aghani,

hima

IV, 75,

Robertson Smith,

ha

potesse far piacere.


l'espressione

Maometto

stabil

dovesse dirigere

le

Yaqut non men-

al-Wadi

Wagg;

fi

The Religion of the Semitex, 142 e nota).

che 'Uthman

gli

ambasciatori s'accin-

b. abl-l-'As,

bench

il

pi gio-

preghiere, perch era colui degli ambasciatori,


l'

Islam. Al

momento

della partenza.

raccomand a 'Uthmn, che nel dirigere le preghiere, non meta troppo dura prova i suoi concittadini, ma si uniformasse alla misura

Maometto

si

dei pi deboli (ossia di

ordin anche
ibn

Wagg

alfine tutte le trattattive,

che aveva mostrato maggior zelo per

tesse

di

lin. 18,

Ishaq,

di

quelli che facevano

meno

volentieri le preghiere):

non prendere un mu'adzdzin a pagamento. Secondo

insieme con

Profeta, al-^Iughlrah

b.

gli

ambasciatori partirono anche,

Su'bah e abu Sufyan

struggere r idolo di al-Lat.

b.

per ordine del

Harb, che dovevano

al- Waqidi ha invece un'altra versione

27f).

di-

due

9.

K 59.

H.

a.

delegati partirono dopo gli anbasciatori, ed arrivarono

quando

Ta-if,

Thaqlf erano gi consapevoli delle condizioni del trattato, ed avevano

ab-

bandonato ogni idea di respingere i patti conchiusi dai loro ambasciatori.


La versione di al-Waqidi sul ritorno della missione thaqafita ha certa aria
di

romanzo. Quando

'Abd

gli

consigK

Yall,

ambasciatori arrivarono nelle vicinanze

compagni

ai

di presentarsi ai concittadini

trattative fossero fallite e di rivelare

come

Taf,
se le

quali erano reabnente avvenuti,

fatti,

di

quando i Tbaqlf scoraggiti si mostrassero non pi disposti a lottare


contro Maometto 'Abd Yalil prevedeva che appena i Thaqlf avessero avuto
conoscenza dei patti conchiusi, si sarebbero abbandonati ad un impeto d'ira
soltanto

contro

il

Profeta, e che perci era bene di attendere a riferir per intiero la

cosa finch questa esasperazione fosse evaporata. Rimasti in questo accordo,


rientrarono a Taf con le faccie velate e nell'atteggiamento di persone, che

non portino buone notizie traversata cosi in silenzio la citt, fecero il solito
atto di omaggio alla Rabbah (al-Lat) (come se non fossero gi diventati musulmani !). Quindi si separarono e ritornarono, ognuno in grembo della propria famiglia, comunicando le condizioni del trattato, come se la commissione non le avesse voluto accettare, perch troppo gravose, ed esortando
tutti a prepararsi a un nuovo assedio di almeno due anni, perch, dicevano, Maometto non avrebbe assediato Ta*if per un periodo pi lungo
di questo. I Thaqlf da principio convennero in tale intendimento e si
;

dicMararono pronti ad armarsi ed a scavare

ma

dopo un paio

Quando

d'animo.

giorni,

di

come erano avvenute

concittadini accettassero

nata

ora

ogni

al-Lt
cosa,

prima

passata la

ii'ritazione,

si

alle

mura,

perdettero

scoramento ebbe rassicurato 'Abd Yalil sulla propria

tale

sicurezza, questi rivel

distruzione di

fossato intorno

il

le

condizioni

del

le trattative,

trattato,

ed ottenne che

piegandosi anche alla

per opera di abu Sufyan e di al-Mughirah. Appia-

vennero a Ta"if

due delegati del Profeta per

di-

non os entrare in citt, ma rimase nel suo


fondo di Dzu-1-Hadm (Tabari, I, 1692, lin. 1, ha Dzu-1-Harm), nei dintorni e mand avanti al-Mughlrah, il quale aveva molti parenti in Ta'if,
e poteva meglio di lui contare sopra la protezione di una delle trib.
al-Mughlrah si fece avanti arditamente accompagnato dai due T!haqif,
abu Malh b. 'Urwah, Qarib b. al-Asv^ad e da altre otto persone. Pass la
struggere l'idolo, abu Sufyan

notte presso

congiunti in Taif,

che bastavano a proteggerlo contro


accinse con
sali

sul

una scure

riunito

quel

qualsiasi

nucleo

aggressione,

di

consanguinei,

al-Mughirah

si

all'opera di distruzione. Entrato di buon'ora nel tempio,

capo dell'idolo,

e,

nell'atto di

svenire. Intorno alla schiera di

banu
280.

menare

Mu attib,

primo colpo, fece finta di


che stava li a proteggerlo,

il

9. a.

H.

S 59, 60.

era accalcata una folla numerosa di uomini, di donne e di bambini, venuta

per vedere Io spettacolo

quando al-Mu gh rah


con

dere, la folla, che simpatizzava

fece finta di svenire e di ca-

l'idolo, alz

un grido

di gioia,

ma

ben

fu

quando al-Mugbirah, rialzatosi di botto, rivel che aveva voluto


loro derise anche i suoi concittadini, dicendo che essi non erano

presto delusa,
beffarsi

tli

quello che

bens

credevano di

si

essei'e,

ma

pi intelligenti degli Arabi,

pi stupidi. Terminata la breve commedia, al-Mughrah cominci a

menar

colpi di scure sull'idolo e lo demol completamente, distruggendone

poi con

nente

il

fuoco

frammenti

al-MughJrah

(').

idolo che consisteva

all'

un deposito sotterraneo

e di

ossia

impadroni del tesoro apparte-

ornamenti appesi intorno all'immagine,

di

di oro, di pietre preziose,

di vestiti di pregio,

venne poi consegnata

e di argento. Questa roba

d' incensi

s'

al

Profeta

(^),

il

quale ne fece dono in parte ai due Thaqlf abu-1-Malih e Qarib, in parte

ad

altri,

e dedic

il

resto a scopi caritatevoli ed all'acquisto di

qidi Wellh., 384-385; Hisam, 917-918; Tabari,

armi (Wa-

Kha-

1691-1692;

I,

mis, 151-152).
Nota

1.

Sull'idolo al-Liit, e sul culto di cui era oggetto cfr.

Sremer Stadie n,
mani

Wellhausen Reste,
granitico, che

III, 3 e segg.; e per le condizioni presenti del blocco

29-34:

musul-

buone ragioni, mostrano in Tii'if ai forestieri come l'idolo antico di al-Lat,


Se la tradizione locale non in errore, al-Lat fu quindi un blocco di pietra
ohe al-Muf^Irah non poteva u rompere a colpi di scure, n abbruciare. Forse l' idolo aveva qualche
cfr.

oggid,

forse con

D o u g h t y,

II, 516.

copertura o cappella di legnami, come era

mer Studia n.

III,

il

caso, per esempio, per

l'

Kre-

idolo Dz-l-Khalasah (cfr.

6).

Nota 2.
bene osservare che ibn Ishaq omette del tutto qualsiasi accenno al ritomo degli
ambasciatori thaqafiti in Ta-if, ed allo strattagemma immaginato da 'Abd YalTl, per indurre i concittadini, senza incorrere in pericolo di vita, ad accettare le condizioni del trattato: probabile quindi
che tutta la storiella di al-Wiqidi possa essere una ricostruzione immaginaria della scena e un parto
della fantasia dei tradizionisti.

Ambasciata dei re
60.

di Himyar(') (nel

(al-Waqidi). Nel Ramadan del

metto in Madnah un certo Mlik


re di

Himyar (rasl

simi, nella quale

re di
yariti

Himyar
:

si

erano,

muluk
come

9.

a,

{Ramadan).

H.

b.

la loro conversione all' Islam.

risulta dalle seguenti notizie,

Nu'aym b. 'Abd Kulal,


Dzu Ru'ayn, di Ma'afir e

al-Harith b. 'Abd Kulal,

Maometto ordin a

present a Mao-

si

Murarah al-Ruhawi, ambasciatore dei


Himyar), e latore di una lettera dei mede-

annunziava

cipe (qayl) delle tre trib di

con

Yaman)

(I

detti

cos

tre principi Hira-

e al-Nu'man, prindi

Hamdan).

Bilal di dare alloggio all'ambasciatore, di trattarlo

tutti gli onori e di fornirlo di tutto quello di cui potesse abbisognare.

Ritornato

Rum,

il

in

quei

Profeta

si

giorni

dalla

spedizione

contro

Greci,

affrett a rispondere ai tre principi,

loro della conversione e specificando, che


pali doveri dei credenti erano

nell'

Ard

ai-

rallegrandosi con

con la nuova religione

princi-

l'obbedienza a Dio ed al suo Profeta, la pre-

281.

36

9.

60,61.

ghiera, la tassa dei poveri (a 1-z a k a

H.

a.

t),

e la quinta parte del bottino di

guerra

da darsi a Dio e al suo Profeta, il privilegio del Profeta di scegliersi una


cosa prima della divisione del bottino (safiyy), e il pagamento della sa-

daqah (o elemosina legale) per parte di tutti i


Hiam, 955; Tabari, I, 1717; Athir, II,
Nota

1.

credenti (Sa'd, 75-76, 142;


221).

Sulla costituzione politica e sociale di Himj'ar nell'et preislamica, quale risulta

H. M ii 1 1 e r, Siidarabische Studien, Die Biirgen iind


Hamdtni (Sitzungsberichte d. K. K. Akad. d. Wiss. di Vienna
Classe ilol.-stor., voi. 94 e 97). Cfr. anche Lenormant, Lettre ci M. Jos. Hal.vy sur V in^cription
himyaritique du tempie du dieu Yat' h Abian pris Aden (nel tomo II delle Lettres assyrologiques ,
dalle iscrizioni himyariticlie, cfr. gli studi di D.

nach dem

Schlosser Siidarabiens

Iklil des

43 e segg.).

61.
si

chiamasse Malik

Yazan con
Harith
di

Hisam,

b.

Hurrah al-Rahawi,

mandato da Zur ah Dzu

e venisse

la notizia che egli ed altri principi dei

'Abd Kulal, Nu'aym

Dzu Ru'ayn,

l'Islam e

b.

955 e segg., afferma che l'ambasciatore yamanita

dei

Ma'afir

erano staccati dagli

si

fra

'Abd Kulal, al-Nu'man, qayl

b.

Himyar,

degli

Hamdan, avevano

idolatri.

Maometto

quali al-

(o principe)

tutti abbracciato

rispose loro con

il

se-

guente scritto:
"

nome

(In

Dio clemente

di

e misericordioso).

Allah al-Nabi ad al-Harith

"

al-Nu'man Qayl

"

innalzo lodi a Dio per voi, a quel Dio, tranne

" in
"

il

vostro ambasciatore

al-Madmah, ed

mandato

" stra

ci

"

mente:

(cio) se

egli ci

il

'Abd Kulal ed a

Hamdan. E

in seguito: io

quale non ne esistono

venuto incontro

ha informato

ha dato notizia dei

egli ci

all'

ha menati per

vi

" se

conversione

'^

"

Ru'a^^n, di Ma'afir e di

b.

Rasul

altri.

al nostro ritorno dal

paese dei Greci (ossia dalla spedizione di Tabuk), noi lo abbiamo incontrato

" in
"

seguito

Dzu

di

b.

Da Muhammad

'Abd Kulal, a Nu'aym

"

il

di quelle cose, per le quali lo avete

fatti vostri e ci

ha annunziato

la vo-

Islam, e la vostra guerra agli idolatri. In verit, Dio


retto

cammino che

egli

ha indicato,

se agirete retta-

obbedirete a Dio ed al suo Inviato, se compirete la preghiera,

pagherete la tassa dei poveri (zakat), se cederete la qumta parte del

bottino, oltre alla porzione

"(safiyy),

se

(s

(cederete)

a h m)

dell'

della tassa

Inviato ed alla sua quota prescelta

al-sadaqah

quello che stato

"

ordinato ai credenti, (ossia) la decima parte di quello che irrigato con

"

l'acqua dei pozzi e la decima parte di quello irrigato con l'acqua piovana,

"

nonch

"
"
"
"

la

met

di quello

che irrigato da ruscelli abbondanti (gharb:

Eimer getrnkt werden '): (se


darete) per ogni quaranta cameli (a b 1) una giovane camela di due in tre
anni (i b n a h 1 a b u n), e per ogni trenta cameli, un giovane camelo di sesso
maschile, di due anni in tre (i b n 1 a b u n), e per ogni cinque cameli una peCora, e per ogni dieci cameli due pecore, e per ogni quaranta vacche una

" la

versione del Weil errata:

'

die durch

282.

a. H.

9.

61

"

un vitello smammato (tab'un gadza'un),


e per ogni quaranta pecore una pecora matricina (sayimah) che pascola
sola. Questa la contribuzione (farldah) imposta da Dio ai credenti con la
tassa al-sadaqah. Chi paga di pi, fa il pi'oprio bene. Chi obbedisce puntualmente a queste prescrizioni, chi pu addurre testimoni in prova della sua

"

conversione

"
''

"
"

vacca, e per ogni trenta vacche

"
" i
''

all'

Islam, e chi aiuta

un vero credente,

ha

credenti: egli

clic

veri credenti contro g' idolatri, quegli

deve sottostare

diritti e

(dzimmah)

protezione

diritto alla

tezione del suo Inviato.

" all'

gode dei

Anche

Cristiani e gli Ebrei

Islam, saranno veri credenti ed avranno

ai doveri di tutti

di

Dio ed

che

si

alla pro-

convertono

loro diritti e doveri. Se per

che seguono la religione ebraica o quella cristiana, non la vogliono

" quelli

al-gizyah per ogni ma-

"

rinnegare, avranno l'obbligo di pagare la tassa

"

un dinar completo secondo


il valore degli al-Ma'afr, oppure una stoffa del medesimo valore. Chi paga
regolarniente questo all' Inviato di Dio, avr diritto alla protezione (dz i mmah) di Dio ed alla protezione del suo Inviato. Chi si rifiuta, nemico

^
"
**

Schio adulto, o

" di

Dio

femmina

Libera, o schiavo,

e del suo Inviato.

in seguito

l'

Muhammad

Inviato di Dio

"

Nabi spedisce a Zur'ah Dzu Yazan

"

miei ambasciatori e vi raccomando di usar con loro benevolenza:

"

Mu adz

b.

il

seguente messaggio

Zayd, Malik

(rabal, 'Abdallah b.

b.

sono giunti

vi

al-

(essi

'Ubadah, 'Uqbah

b.

sono:)

Namir,

MuiTah ed i loro compagni. Eaccogliete l'importo delle tasse al"sadaqah e al-gizyah dai vostri distretti (makhalif) e consegnatelo ai
" miei ambasciatori, il capo (amr) dei quali Mu'adz b. (rabal, affinch abbiano
" a ritornare contenti. E in seguito Muhammad testimonia che non vi altro
" Dio che Dio, di cui egli servo ed Inviato. Poi (dice)
MaHk b. Hurrah al" Rahawi mi ha narrato che tu sei stato uno dei primi fra i Himyar, che si
" siano convertiti all' Islam, ed abbiano mosso guerra agli idolatri abbiti perci
" annunzio di bene
Tratta b-^ne i Himyar Non tendete inganni e non fate
"

Mlik

b.

L' Inviato di Dio

"

tradimenti

"

poveri.

"

per la sua famiglia

"

fra

"

ed ha conservato

"

per bene della gente mia,

La

tassa

poveri

" (religiosa):

" la

il

patrono

al-sadaqah non
e fra

segreto

trattateli bene,

Ho
fatto sul

labari,

I,

bene

spetta ad

lin.

41720,

essi.

da

distribuirsi

portato la notizia

la

primi nella scienza

pace sia con voi, e

(Hisam, 955-957; Ya'qubi,


lin.

6).

dato per intero questo documento, perch contiene

modo

Muhammad

mandato a voi uomini

Io ho

primi nella religione, e

come

1718,

poveri,

MUk ha

viaggiatori.

trattatelo

ricchi e dei vostri

n per

obbligatoria

misericordia di Dio e la sua benedizione

n, 87-89;

vostri

essa in verit la tassa per

musulmani
il

dei

utili

elementi di

di esigere e sulla misura delle tasse nei primissimi tempi del-

283.

r Islam, quantunque
dz u r i, 70, ha una

sia lecito

avere molti dubbi sulla sua autenticit. Bala-

Zur ah

lettera breve del Profeta a

versione abbreviata della precedente),

Mu'adz

H.

a.

9.

61-6;!.

!^

b.

Dzu Yazan

quale lo avvisa

nella

dell'

(una

arrivo di

(rabal e dei suoi compagni, ordinando al principe Himyarita

b.

consegnare a Mu'adz V importo

MUk

di

perch aveva saputo dal-

di tutte le tasse,

Murarah al-Eahawi, che Zur'ah e i suoi


compagni si erano fatti musulmani ed aveano troncato ogni rapporto con
gl'idolatri. Baladzuri, 71, aggiunge ai nomi dei re di Hnyar anche
l'

ambasciatore di

arh

b.

'Abd Kalal

{leggi

Esiste

62.
di

lui,

Himyar

b.

Kulal).

anche un'altra versione della risposta di Maometto

riferita da ibn Sa'd

invece di al-Mad'ini, da Yazid

sull'

'lyad,

b.

non pi

autorit

ai re

ma

di al-Waqidi,

da ibn Sihb

al-Zuhri.

Il

testo

della lettera sciatta dal Profeta diverso, contenendo soltanto citazioni del

Qur-an, e nessuna prescrizione precisa sugli obblighi dei nuovi musuhnani.

Anche i nomi dei principi di Himyar sono diversi al-Harith, Masruh e


Nu'aym b. 'Abd Kulal. Abbiamo poi alcuni particolari favolosi sul modo
come la lettera del Profeta venne portata ai re di Himyar da un ambasciatore speciale del Profeta, per nome *Ayy b. abl Rabf ah al-Makhzumi ne
:

omettiamo

quello a cui

uno
nero come
stoni,

gevano

il

Wellhausen giustamente d peso,

l'ebano, presso ai quali

una forma rara

Osea, IV,

12,

63.

Maometto

questo proposito

ove

si

al

ai re di

Himyar,

"

E Maometto

cifcandole con

ma

Yaman

popolo del
b.

natura e l'importo delle


"

bacchette degli incantatori

dalle

Wellhausen

cita

passo della Bibbia

il

fa cenno di un bastone che consultato e d responso.

(ahi al-Yaman),

tasse,

che

dei

religiosi

Kulal, a Surayh b. 'Abd Kulal, a


principe (q a y

Dzu Yazan,

fosse

che latori della me-

Mu'adz

(rabal.

b.

La

let-

neo-musulmani e sulla

musulmani dovevano pagare. Poi

scrisse cio fra gli altri

"

di

dice eh' essa

ad una quantit di persone

"

1)

soUto disordine,

il

sui doveri

scrisse

nome

con

Murarah (al-Ruhwi)

conteneva istruzioni

detto:

il

nata

ibn Sa'd allude anche in un terzo passo alla lettera scritta da

desima fossero Malik


tera

o adorazione di

di idolatria, quella cio detta rabdolatria,

ab Rabfali compi senza incidenti la sua missione (S a'd, 21, 56).

b.

diretta

riunivano, ed ai quali rivol-

si

Tale notizia una di quelle poche che abbiamo sopra

bacchette di legno, che pu essere

'Ayys

Himyar

uno

preghiere. Questi tre bastoni furono pubblicamente arsi e di-

mercato.

(^rabdomanzia).

ossia l'accenno ai tre ba-

tamarisco color bianco e giallo, uno pieno di nodi, ed

di

le loro

strutti sul

certamente leggendaria, rilevando soltanto

la narrazione perch

Nu'aym

b.

Yaman,

anche ad al-Hrith

b.

spe-

'Abd

'Abd Kull, e ad al-Nu'mn,

di Ma'fir, e di

284.

del

Hamdan

(scrisse pi an-

H.

9. a.

"

che) a Zur'ali

'^

r Islam

"

daqah

"
"

Dzu Ru'ayn, uno

tutti questi

al-gizyah,

63, G4.

dei primi fra

ordin di raccogliere

1'

Himyar a

convertirsi al-

importo delle

a 1-s a-

tasse,

mani dei due ambasciatori,


Mu'adz b. (jrabal, e Mlik 1). Murarah, per ambedue dei quali egli aggiunse raccomandazioni . Malik b. Murarah era gi stato ambasciatore dei
e

e consegnarlo

nelle

Yamaniti presso Maometto, e perci questi

lo

aveva nominato suo amba-

Maometto scrisse anche in questa circostanza ai banu


Mu'awiyyah, un ramo dei Kindah, nello stesso senso che ai Himyar. Scrisse
del pari ai banu 'Amr, un ramo dei Himyar, invitandoli ad abbracciare
l'Islam. La lettera fu scritta da Khalid b. Sa'ld b. al-'As (Sa'd, 6-7, 11
Ya'qubi, II, 84; Sprenger, IH, 449; Athlr, II, 221; cfr. anche Khamls, II, 153-154).
sciatore

speciale.

Nota.

difficile

dare un giudizio sicuro

.sul

valore

Kiddah

storico

delle

tradizioni contenute

nei

non ci assistono
ad appurarne la verit. I documenti sono tutti di assai dubbia autenticit, ed hanno un forte sapore
apocrifo, sembrando composizioni di epoche posteriori. In ogni caso si pu dire che i Himyar ninna

tre precedenti paragrafi, pe:ch le tradizioni della

nell' 11. e nel 12. a. H.,

parte attiva presero agli eventi dell' 11. e del 12. a. H., e dal silenzio delle fonti migliori si deve conchiudere che fossero una delle numerose schiatte, le quali nel 12. a. H., dopo la morte di Maometto,
accettarono pacificamente l' Islam senza aver opposto alcuna seria difficolt al nuovo ordine di cose,
ma altres senza aver fatto nulla per a.ssistere il governo di Madlnah. E notevole per che i Himyar
sono annoverati fra i primi abitanti del Yaman che si associassero alle conquiste in Siria. Cosi al-

parecchie fonti, ma purtroppo non le migliori, sicch la notizia deve essere accettata
con qualche riserbo. Infatti noto che dopo le conquiste in Siria immigrassero per la maggior parte
Arabi Yamaniti (cfr. F u t u li L e e s, 12, lin 5-7) da ci nato il desiderio dei tradizionisti Siri di
dimostrare che a quei medesimi Yamaniti spettasse anehe la gloria della conquista da questo medesimo sentimento nato poi anche il bisogno di dimostrare che i Yamaniti si fossero convertiti mentre
viveva ancora Maometto. Si noti che il Halvy (ZDMG., XXXII, p. 175) insiste sul fatto che i Yamaniti non partecipassero alle prime conquiste in Siria. Nonpertanto, qualora non si vogliano considerare le tradizioni dei presenti }, come intieramente apocrife, possiamo forse ritenere, con relativa sicurezza, che qualche capo autorvole fra i Himyar, forse per ragioni analoghe a quelle che altrove accennammo a proposito del Bahrayn, trattasse segretamente con il Profeta. Quanto per afferma Bukhri

meno affermano

155, nota 2) rende lecito il sospetto, che il contenuto di tutti questi paragrafi possa essere in
gran parte invenzione tradizionistica per conferire una nobilt islamica agli eroi delle conquiste.
(cfr.

64.

(Probabilmente parecchio tempo dopo

metto Sdisse

lettere

a Dzu-1-Kula'

a Dzu 'Amr (ambedue

Himy ariti)

del messaggio del Profeta fu

Bagilah,

il

b.

Nakur

b.

le

Mahk

precedenti lettere) Maob.

Hassan

invitandoli ad abbracciare

(jrarir

b.

l'

b.

Tubba', e

Islam

latore

'Abdallah al-Bagali, della stirpe dei

quale ottenne quello che voleva

il

Profeta e indusse

maniti a divenire musulmani, convertendo anche la

moghe

di

due Ya-

Dzu-1-Kula\

Duraybah bint Abrahah b. al-Sabbh (la figha cio del governatore abissino
del Yaman, sconftto e ucciso alla Spedizione dell' Elefante, cento anni prima !)

Sprenger, 111,4.50, nota. La conversione di questi Yamaniti, secondo


Sprenger, 1. e, fu forzosa, perch non poterono fare a meno di ob-

(cfr.

lo

bedire alle richieste del Profeta:

non d per

L'ambasciatore musulmano, (rarir

b.

le fonti

di

questa notizia).

'Abdallah, rimase alla corte di questi

286.

64-66.

Yamaniti

principi

quando, ricevuta

tempo

fino al

da Dzu 'Amr

^dvere, fece subito ritorno a

Nota.
avvenne nel

nome

Il

H.

10. a.

65.

9. a.

H.

della

morte del Profeta

la notizia

H., 27) poco

Da ibn Hagar

quando Dzu-1-Kula'

si

(^)

1007, no. 2493)

si

nome

tizie

Madinah

(ed

(?)

tempi

schiavi.

di

'Umar)

Hagar regna grande incertezza, e si vuole che


SamaytV, o Ayfa' b. Bakura; si dice che fosse

Hawsab b. *Amr b. Ya'far b. Yazld


cognome abu Surahbl (^), o abu ftarahll.

di

avesse

siamo informati, che

nel testo di ibn

chiamasse: Asmayfa', o

figlio

Profeta.

quattromila schiavi, e Liberasse anche questi dietro istanza del Califfo.

altri

Sul suo

II, 84).

perch la sua conversione


il

converti all'Islam, mise in libert 4,000

Si dice poi nella stessa fonte eh' egli venisse a

con

Ya'qubi,

13;

7-8,

tempo prima che morisse

(I,

H.),

a.

che Maometto aveva cessato di

Madnah (Sa'd,

di Garr getta per scredito su questa tradizione,

{cfr. 10. a.

(nell' 11.

b.

al-Nu'man al-Himyari, e

Le

fonti

di

queste no-

sono molto sospette.


Nota

Questo Dzi-1-Kula.'

secondo fonti per altro poco sicure, per i musulmani durante


Yarmk certo per che rimanesse ucciso alla battaglia di Siff in nel 37. a. H., mentre si batteva per Mu'awiyyah al comando delle milizie di Hims
(Hagar, 1. e; vedi anche a proposito di J)z u 'Anir al-Himyari nello stesso autore; Hagar, I,
le

1.

lott,

guerre di conquista e fu uno dei guerrieri del

1006, no.

2-1:91).

Nota
mandante

2.

Surahbl,

un

tiglio di

Dzu-1-Kul', mori ucciso alla battaglia di al- Kh azir. quale co-

Yamaniti, e la sua famiglia,

dei Siri

gli

Al

Dzii-1-Kula',

o al-Kula'iyyun, abitavano nei

Emesal (Tabari, li, 480, lin. 9: Wellhausen S k. u. V o r a


nota 2). Secondo Bukhari (III, 63), Dzu 'Amr e Dz-1-Kul' non erano ancora musulmani
della morte di Maometto (cfr. Wellhausen, 1. e).
dintorni

Hims

di

(o

r b.,

106,

tempo

al

Ambasciate dei Hamdan.


66.

Racconta ibn Ishaq che l'ambasciata dei Hamdan venne a Madi-

nah dopo

la spedizione di

Tabuk

ma

alcune tradizioni di dubbia autenticit,

conservate da ibn Sa'd, sull'autorit poco sicura di ibn al-Kalbi [f 204.

accennano a rapporti
il

esistenti fra

Hamdan

Maometto

a.

H.],

dal tempo in cui

fin

Profeta predicava alle turbe dei pagani convenuti in Mina, durante

le fe-

Makkah, prima della Fuga. In questa circostanza si vuole


che un Hamdnita per nome Qays b. Malik b. Sa'd b. I\Ialik b. La'i al-Arste annuali di

habi al-Hamdani, abbracciasse

l'

pria trib, ne convertisse molti,

prima

cfr. 2. a.

H.,

al Profeta,

quaH presero

la

alla pro-

consuetudine di lavarsi

al-Mahurah, e di pregare rivolti nella

Makkah

Gerusalemme:
24-27). In seguito (pure prima della Fuga) Qays ritorn presso
gli narr quello che era avvenuto, e ricev dalle mani di lui il

diploma, che

gli

rami di questa
ticci

delle preghiere nella valle di

direzione della q ibi ah

grembo

Islam, e ritornato poi in

(non detto se

verso

conferiva la direzione spirituale dei

trib,

(khala-it) e

che avevano

clienti.

Allo

nome Ahmur

stesso

286.

Hamdan,
Gharb,

tempo ordinava a

ossia dei vari

nonch dei metutti

Hamdan

9.

a Maometto,

di obbedire

ed

del Profeta, fintantoch essi

a. H.

66,67.

assicurava

compievano

tutti

protezione

la

preghiera e pagavano la tassa

la

Qays una rendita

dei poveri (zakat). Infine assegn a

Dio e

di

misura yamanita di volume), dei quali duecento

di

300 faraq (una

faraq dovevano

essergli

forniti dal fondo Khaywan, met in rablb(?) e met in dzurrah, e cento


faraq dovevano venirgli da 'Umran al-(jrawf tutti di burr (grano), ibn al-

Ahmur

Kalbi, nel riferire queste notizie, aggiunge che la stirpe

Qudam,

delle trib di

Hamdn

di

Al Dzu Murrn,

La

(ossia di altre trib hamdnite).

medesima

autorit, era

composta

Al Dzu La'wah,

e di

Adzwa

secondo

di (rharb,

stirpe

delle seguenti trib

Yam, Murhibah, Dalan,

Wadi'ah,

di

componesse

si

la

Arhab, Nihm, akir,

Khrif, 'Udzar e Ha^ur. Qualche cosa di

analogo narra ibn al-Kalbi anche a proposito di un altro Hamdanita, 'Abd-

uinm Qhazal al-Arhabi, il quale pure


prediche di Maometto alle trib convenute

allah b.

Qays

durante

le

ma

Fuga,

b.

siamo anche informati, che

si

sarebbe convertito

in Mina,

egli venisse ucciso

prima della

da un Zubaydita

suo ritorno a casa (Sa'd, 64-65, 124).

al

Nota.

Hamdiin abitavano, nel Yaman meridionale, una regione che confinava con
montuosa a oriente di questa citt. (W list. Registe r, 200).

il

di-

stretto di San'a, nella contrada

67.

La

vera ambasciata dei

la spedizione di Tabule

Dzu

Dzu-lTMis'ar (o

una persona
(5) 'Umayrah
dei

Dzu Ms'r.

(3)

Malik

(hibart) corte

ambasciatori

(o
si

(4)

'Amlrah

b.

Dimam
Malik)

b.
;

(6)

Malik al-Salmni;

Hamzah

b.

MaUk

presentarono in Madlnah vestiti di tuniche

con turbanti di 'Adan, ed ibn Sa'd aggiunge, che

sulle stoffe

ricami a broccato (dibag); avevano selle fatte con

degli abiti vi fossero

mays

Ayfa';

b.

Malik al-Kharifi
Grli

Mis'r) (dal testo seguente parrebbe per che (1) e (2) fossero

sola);
b.

Hamdan venne per a Madlnah dopo


(1) MaUk b. Namat (2) abu Thawr

ne facevano parte

montavano i famosi cameU di Mahrah e di Arhab. MaNamat come capo della missione arring il Profeta, ed annunzi la

legno di
lik b.

conversione della trib, della quale tess anche l'elogio in termini pomposi.

In seguito Maometto consegn a Malik b.


tenore

"

(In

di

scritto del

Dio clemente e misericordioso). Scritto

di

seguente

Muhammad

niikhlaf (abitanti del distretto) di Kharif, ed agli abitanti


(ranb al-Hadb (i fianchi del monte al-Hadb) e dei Hiqaq al-Raml (col-

"

Rasul Allah

"

dei

" line

nome

Namat uno

al

di sabbia), per

" e di quelli della


"

che

"

Hamdn

"

ranno

"

menare

essi

avraimo

la

mezzo del

loro ambasciatore Dzu-l-Mis'ar Malik b.

sua gente che

si

sono

fatti

Namat

inusulmani. Le condizioni sono

diritto al possesso delle alture e delle bassure

(il

paese dei

era montuoso), fintantoch compieranno la preghiera, e paghetassa dei poveri (zakt): potranno consumare i loro foraggi e
ai

pascoli

il

loro

bestiame (senza essere molestati). Per questo

287.

hanno

"

Testimoni sono

il

al-Muhagirun e

gli

Sa'd, 65, 124, non d

riferisse al

si

kh 1 a f

ma

Yam,

Kharif, di

di

Hamdan.

Cfr.

di quella dei

Thaqlf di Taf, e che

anche Sprenger,

aggredire e di rapire tutto

Tabari,

nel 10.

a.

1732,

I,

Hamdan

della tradizione sono

denzioso: 'Iqd,

I,

5 e segg., pone la

venuta di

alla

fiacche e

134,

il

il

si

III,

allontanasse dalla

Yaman, ma

'Ali nel

456

permesso di

il

conversione dei
le

Hamdan
autoiit

manifestamente ten-

testo di carattere

con leggere varianti

testo

specifica

avvenisse prima

ottenessero

bestiame dei Thaqif, che

il

lin.

seguito

H., in

Hamdan

lo riassume, e

di ?5akir, agli abitanti di

quale aggiunge che questa conversione dei

il

citt;

gli

testo dello scritto,

il

al-Hadb, ed ai Hiqq al-Raml dei


segg.,

(dzimam) del suo Inviato.


al-Ansar (Hisam, 963-964;

patto ('ahd) di Dio e la protezione

"

che

a. H.

9.

67-69.

Ya'qubi, H,

89).

Lettera a Ma'dikarib.

68.

Maometto

scrisse

anche a Ma'dikarib

b.

e lo assicur eh' ei poteva, convertendosi all'Islam,

possedimenti nel paese di

Ard Khawlan (Sa'd,

(nel

Yaman),

conservare tutti

8,

Abrahah

suoi

13).

Rapporti con la trib dei banu-1-Dar (Lakhm).

69.

documento

Nu'aym b. Aws al Dari). Maometto scrisse un


Nu'aym b. Avrs al-Dri, fratello di Tamim b. Aws

per

(Lettera

in favore di

al-Dari: a

Nu'aym

'Aynun in

Siria, ossia

tutti

suoi discendenti doveva appartenere Hibra e

monte, la

il

la sorgente,

valle,

contadini servi della gleba (a ubati ha o

animali

si

chi

appropria una cosa appartenente ad


uomini.

Dio, degli angeli e degli

Talib) (Sa'd, 8, 19; cfr. anche

Tamim

Il

essi,

si

gU

ingiustizia a loro danno,

attirer la maledizione di

documento fu

scritto

da 'AU

Nu'aym

777, ove

(b.

abl

e suo fratello

sono menzionati fra quei membri della trib al-Dr, che ebljero una

parte del bottino di Khaybar,

nuta prima, nel

7.

a.

H.

e perci

presso

banu-1-Dr in generale, fra

la

loro

conversione sarebbe avve-

Waqidi Wellh.,

287, sono menzionati

partecipanti al bottino di

195;

Nota

1.

La

trib degli al-Dr apparteneva alla stirpe dei

ma

ci

Lakhm,

Yaqut,
432; Wst.

Ivhaybar;

Hagar, III, 1166-1167, no. 8278; Sprenger,


Registe r, 441, ove si trova una biografia di Tamim).
II,

(^),

e nessuno poteva

diritto,

commette

Hisam,

coltivati,

Nabatei della regione)

nessuno doveva contestare loro questo

senza diritto penetrare nella propriet


o

campi

III,

gi da tempo convertita

nonostante si afferma che gli al-Dar fossero tra i primi a mandare ambasciatori a MadTnah dopo la spedizione di Tabuk, con lo scopo di riconoscere il Profeta (Sprenger, III, 432
Wellhausen Sk. u. Vorarb., IV, lOH). Secondo a IN a w a w i (179), il cognome al-Dari venne da
Dayr, un convento nel quale la trib soleva recarsi a pregare: in conferma di questa etimologia, s'ag-

al Cristianesimo,

288.

9.

Tamlm

giunge che
al-Dr, e

SS 69, 70.

venisse anche detto Tamlra al-Dayri. Altri fanno provenire

pi probabile di tutti che

il

H.

a.

hausen

il cognome da un antenato
cognome provenga (come suggerisce giustamente il
e 1 1nota i) dal nome di un idolo ed abbia avuto in principio la

il

S k. u. Vorarb., IV, 108,


forma 'Abd al-dar.
I baiiu-1-Dar abitavano probabilmente la medesima regione dei Lakhra, ossia nell'altipiano
arabico lungo le frontiere della Siria a contatto con gli 'Udzrah e i Kalb.
Nota 2. La presenza dei due nomi di Hibra, e di 'Aynn in questo documento, per me la
prova che il documento apocrifo. Il
e 1 1 h a u s e n, 1. e, ha giustamente identificato Hibra con
Hebron in Palestina a mezzodi di Gerusalemme, e 'Aynfm deve essere Aivciv, menzionato anche nel
Vanyelo di Giovanni, in, 23. Avremmo cosi in questo documento una concessione fatta dal Profeta
di terre e di diritti, che egli non aveva il potere di concedere, perch tanto Hibra, che 'Aynn si
trovavano ancora entro i confini dell' Impero Eomano, sotto al forte governo di Eraclio. molto improbabile che il Profeta si lasciasse indurre a dare questa concessione in eventum, in un momento,
quando nessuno, e il Profeta meno forse di tutti, si sognava quello che sarebbe stato per succedere
entro pochi anni. E invece, a mio parere, pi verosimile il supporre, che sia un atto falsificato da
alcuni proprietari della trib al-Dar, per far valere pretesi loro diritti. L'accenno ai discendenti
molto sospetto, perch manca generalmente negli altri documenti di carattere autentico. Le concessioni
erano per lo pi personali e pr tempore, con restrizioni e condizioni. Anche la frase sulla maledizione degli angeli, ecc., sembrami di natura spuria. Non sappiamo che angeli maledicessero: non ne
abbiamo menzione negli autori musulmani. Infine il nome di 'Ali come scrivano desta leciti dubbi.
Cfr. quanto narrato nella nota 1 del seguente paragrafo.

70.

In un altro passo ibn Sa'd contradice quanto contenuto nel

paragrafo precedente,

e,

senza avvertirlo, ne dimostra

(al-Waqidi, e Hisani

da Tabuk a Madinah,
tutto

al-Dari;
b.

(5)

sua

presentarono

al-Kalbi).

gli

Tamim

poco o ninno valore.

Al ritorno

di

Maometto

ambasciatori dei banu-1-Dar, in

sono:

(1)

b.

Avs

b.

NuWm

(2)

Kharigah

nella

Muhammad

Kharigah b. Sawad
b. Aws b. Kharigali, suo fratello; (3) Yazid b. Qays
Sawad al-Dari (dimenticato o omesso dal Wellhausen

uomini,

dieci

si

b.

il

b.

versione);

-abalah

b.

al-Faldh

(4)

Malik

Saffarah:

b.

al-Nu*man

b.

(6)

abu Hind

b.

(jabalah b. Saffarah;

b.

Dzarr ('Abdallah)

b.

'Ammit al-Dari (7) al-Tayyib ('Abdallah) b. Dzarr ('Abdallah)


b. RazIn b. 'Ammit
(9) 'Aziz ('Abd al-rahman) b. Malik
(8) Hani b. Hablb
b. Sawad b. (radzimali
(10) Murrah b. Malik b. Sawad b. (jadzimah.
Tutti costoro si fecero musulmani, e Maometto mut il nome di al-Tayyib
in 'Abdallah, e quello di 'Aziz in 'Abd al-rahman. Hani b. Hablb offr in
dono al Profeta un'otre di vino, un vestito ricamato d'oro, che fu poi venRazin

b.

duto da al-'Abbas per 8,000


Profeta,

come

la loro trib

dirham,

aveva

ed alcuni cavalli.

Tamlm

disse al

vicini nel territorio alcuni Greci,

quali

possedevano due villaggi, Hibra e Bayt 'Aynun, e preg Maometto che

quando Dio avesse conceduto a lui il dominio della Siria, gU volesse far
dono di quei due luoghi. Maometto rispose: "Essi ti appartengono . E il
califfo abu Bakr gli don infatti quei luoghi, e gli scrisse uno scritto su
questo possesso (kataba lahu bihi kitaban). L'ambasciata dei Dariti
rimase in

Madinah

ad

testamento una pensione annua di cento

essi

in

fino alla

morte del Profeta,

289.

il

quale,

wasq

si

dice,

lasci

di datteri.

37

(E

9.

70.

a.

H.

Wst.
Tamlm

noto invece che Maometto mori intestato!) (^) (Sa'd, 66-67, 126;
Register, 441; NawaM^i, 178-180, dice che la conversione di

Aws

b.

avesse luogo gi nel

a.

7.

soltanto dopo la morte di

rusalemme
wavs^i non fa menzione

'^Uthman, ossia

menzionata

'Aynun a

la concessione di

1166-1167, no. 8278;

Hagar,
Tamim; I,

1363, no. 8806,

III,

dopo

I,

H.

35. a.

il

donazione: questi due

natura apocrifa del preteso documento;

la

dell'atto di

H., e eh' egli andasse a stabilirsi in Gre-

fatti

no.

372,

ove menzionato

832, ove

1078;

no.

457,

al-Na-

confermano

il

III,

lascito di

Maometto di annui cento wasq; TV, 401, no. 1180, ove ibn Hagar menziona il documento e dice di aver scritto su di esso in un opuscolo intitolato

al-Bana al-galil bi-hakam balad

al-EDialil;

ni, 1226, no. 8428; H, 1009, no. 9562;

le

II,

Hagar; T ab ari,
messa prima della spedizione

degli al-Dariyyun

no.

1070;

Non

rilevo

393,

1136, no. 9889.

numerose varianti nei nomi degli ambasciatori

nel testo poco corretto di ibn

m,

I,

di

Dariti.

che

ricorrono

ove l'ambasciata

1687,

Tabuk, senza per

speci-

ficarne la data).

Nota 1.
Se paragoniamo fra loro queste due versioni conservate da ibn Sa'd, non possiamo
confermare i nostri dubbi sull' autenticit della donazione attribuita al Profeta. Questi dubbi
trovano indirettamente anche una valida conferma nelle seguenti notizie raccolte in
ii s t.
Reclie

gister, 441.
Dopo aver

descritto la venuta dell' ambasciata Darita, con i medesimi particolari dati pi sopra, il
Wustenfeld prosegue: Tamlm b. Aws al-Dari mise innanzi: Noi abitiamo sui confini dei Greci, i quali
posseggono in quel luogo due paesi, Hibra e Bayt 'Aynn: quando Dio permetter la conquista della
Siria per mezzo tuo, regalaci quei due luoghi Maometto annui alla domanda, e preso un pezzo di
!

il seguente atto di donazione: In nome


Dio clemente e misericordioso. Questo quello che Muhammad il Profeta di Dio ha donato a
Tamlm al-Dri ed ai suoi fratelli
Hibra, al-Martm, Bayt 'Ayniin, e Bayt Ibrahlm, e quello che
giace fra quei luoghi. Io li prendo sotto la mia protezione, e per mia espressa volont io cedo
quei luoghi adessi, ed ai loro discendenti: chi li aiuta, Dio lo aiuti; chi li danneggia, Dio lo male dica . Testimoni: 'Atq b. ab! Quliafah, 'Umar b. al-Khattab, 'Uthman b. 'Affan. Scriba e testi-

cuoio dalla scarpa di 'Ali

b.

ab Talib, vi fece scrivere sopra

di

monio:

'Ali b. abl Talib.

Quando segui
che

di quelle terre,

la conquista della Siria,


i

suoi discendenti,

abu Bakr conferm a Tamlm

b.

Aws

al-Dari

Hebron

quali divennero poi molto numerosi in

il

sotto

possesso
il

nome

tranquillamente fino all'anno 490. H., quando il governatore della Siria contest questo possesso, e port la questione innanzi al dottore Hanafita, ab Hamid al-Harawi, q a d i
o giudice di Gerusalemme. I Dariti fondarono principalmente le loro ragioni sull'atto di donazione
del Profeta, ma il giudice lo dichiar invalido, perch Maometto avrebbe fatto dono di una cosa, che
non gli a]iparteneva. Il governatore convoc allora anche altri giureconsulti, e ab Haraid al-Ghazali,
che si trovava in Gerusalemme, emise un parere diverso: Quel qadi caduto in errore: il Prodi al-Dariyyn, ritennero

ha detto:

A me

consegnata da Dio tutta la terra: il Profeta ha fatto donazioni (di luoghi)


al tale ed al tal altro, il tale e tal altro castello quello che il Profeta
ba promesso, valido, e quello che egli ba donato giusto . 11 governatore e il qadi si ritirarono
vergognosi, e la famiglia di Tamim b. Aws al-Dari ritenne il godimento delle sue terre. Il califfo
al-Mustangid (556-B56. a. H.) comper in seguito il prezioso documento di donazione, e lo ripose nella
sua biblioteca in Baghdad. 11 Wustenfeld cita fra le sue autorit, oltre a quelle menzionate da noi,
anche le seguenti: al-Maqrizi, Codice Lugd. Batav., no. 186B (660,5); al-'Ulaymi, Storia di
Gerusalemme, Codice Lugd. Batav., no. 652 (82) e no. 553 (339,a b). Ma questi numeri non combinano
affatto con quelli del Catalogo del D o z y
v' qualche errore.
Il documento apocrifo dei Dariti deve per essere stato messo assieme in un'epoca piuttosto
antica, perch abbiamo notizia di esso in ibn Sa'd, il quale, come noto, visse circa trecento anni
feta

in paradiso, ed

stata

ha assegnato

290.

H.

9. a.

prima

Chi volesse esaminare pi a fondo tutto

di al-Ohazali.

critica

queste tradizioni

di

70, 71.

Miednikoff

nel

328-363)

(I,

il

problema, legga

lunga e minuziosa

la

quale cita molti altri testi

il

editi ed

inediti sull'argomento.

Ambasciate dei Fazarah e dei Murrah.


Quando Maometto fece ritorno dalla spedizione
71.
due potenti trib dei Fazarah e dei Hurrah (che abitavano

Na^d a

settentrione

di

Tabuk,
centro

il

le

del

Madlnah, nella regione di Khaybar) mandarono,

di

ognuna separatamente, un'ambasciata a trattare con Maometto. L'ambasciata


dei Fazarah si componeva tli dieci uomini, montati su cameli magri ed affamati, che avevano molto sofferto per la prolungata siccit della regione,

Fra

nella quale pascolavano.


b.

Hisn

ma

chiesero anche a

Maometto

comprometteva anche
Profeta

dall'

capo al-Hrith

ambedue

'Awf

b.

(^).

Murrah

tori dei

il

capo

e che,

dieti-o

stessa

domanda

intercessione

le

fu rivolta

preghiere di

Profeta, sopravve-

del

Le pioggie benefiche non

diluvio.

il

questi

Bukhri

membro

al-Hrith

80-81; Tabari,

(1,

ma

ma

Mlik
III,

volle

1720; Athir,

258-259);
b.

cui

awaq

regalarne dodici

o oncie

una preferenza
(Sa'd,

32-33,

221).

II,

devono alludere alcune tradizioni conservate da


la sola autorit,

[f 93. a. H.]

su cui esse sono tramandate,

(cfr.

Introd.,

425-426, ove giustamente

pretesi miracoli, l'Islam

solo caddero

anche a Madlnah. Agli ambascia-

dell'ambasciata, mostrando per

'Awf,

fatti

Anas

sospetto

I,

b.

medesimi

anche Sprenger,
i

bestiame della trib, e

Profeta fece consegnare un dono di dieci

d'argento, per ogni

il

La

il

Maometto esaudisse

Si vuole che

nei paesi dei Fazarah e dei Murrah,

al-

ambasciata dei Murrah, composta di tredici uomini, con a

del Profeta, per arrestare

il

era convertita

si

pioggie tanto copiose, da rendere necessario un nuovo intervento

nissero

per

uccideva

raccolto dei datteri.

il

ambasciate,

le

Kharigah

di intercedere presso la divinit per

ottenere la cessazione della siccit, che

al

b.

Profeta la dichiarazione che la loro trib

al

l'Islam,

ambasciatori sono menzionati

Qays b. Hisn, il secondo dei quali era anche il pi


comitiva. Secondo la tradizione, gli ambasciatori, non solo por-

e al-Hun-

giovane della
tarono

gli

non prendesse

si

26,

rileva,

salde radici nel

trib, le quali parteciparono all'insurrezione dell' 11. a. H.,

nota

vedi

come, nonostante

grembo

delle

due

due anni dopo

la

loro pretesa conversione).

Questo al-Harith b. 'Awf ci gi noto per la parte da lui presa all'assedio di Masuo nome menzionato anche durante la spedizione di Kh aybar (cfr. Waqidi
e 1 1 h., 204, 209, 270, 299). degno di nota che in queste tradizioni non si faccia menzione del famigerato 'Uyaynah b. Hisn al- Fazari, celebre nemico del Profeta, e che abbiamo trovato, senza seguaci (e forse non convertito!), fra quelli che accompagnarono Maometto durante la spedizione di
Makkah e di Hunajm. Che egli non fosse convertito risulta dal fatto che il suo nome figura nel novero
dei m-allafah qulubahum (cfr. 8. a. H., 52 164, no. 14 166, no. 28). Dagli eventi dell'anno

Nota

1.

dlnah, e perch

il

291.

H.

11.

H.

9. a.

71,72

pu arguire che codesta tradizione di natura miracolosa debba essere di sospetta autenticit
nascondere la vera natura {soltanto politica) dei rapporti fra queste trib

si

e inventata nello scopo di


e

il

Profeta

Abdallah b. Ubayy {Dzu-l-Qadah).


Nel mese di Dzu-l-Qa'daii avvenne un fatto di non poco ri 72.
lievo, cess cio di vivere, dopo una malattia di circa venti giorni, il ceIpocriti , che formavano
lebre 'Abdallah b. Ubayy, il capo dei cosi detti

Morte

di

'

Secondo ibn Ishaq, Maometto

il

partito d'opposizione al Profeta in Madlnali.

si

content di pregare a lungo sulla bara di 'Abdallah, e di seguire

funerale

il

assistendo a tutte le operazioni per la sepoltura, e aiutando perfino in persona

a calare
veri,

cadavere nella fossa: al-Waqidi registra

il

Innanzi tutto

sono di considerevole interesse.

andasse ogni giorno a ^sitare 'Abdallah


che l'infermo scongiurasse

fedeli

musulmani

perfino che

si

vuole che Maometto

Ubayy durante

la

sua malattia, e

della sepoltura avvenissero scene violente fra

g' Ipocriti

b.

si

che, se

Profeta di voler assistere al suo funerale. al-Waqidi

il

momento

narra inoltre che al

altri particolari,

amici di 'Abdallah

venisse alle mani, e che

uno

b.

Ubayy Q
nome

si

degl' Ipocriti, per

vuole

Da'is,

ne

musulmani ebbero la meglio,


grazie specialmente alla violenza di 'Ubadah b. al-Samit, e 'Abdallah fu
sepolto per opera dei tre maggiori Ansar, ossia dal figlio del defunto, un
devoto musulmano, da Sa'd b. 'Ulmdah, e da Aws b. KhawU. Il morto era
un uomo grande e grosso i suoi piedi sporgevano fuori della bara, sulla
quale era stato deposto. Tutte le donne degli Aws e dei Khazrag furono
con

uscisse

il

naso

pesto

sanguinante.

presenti al funerale insieme con (ramllah, la figlia dell' estinto, e levarono,

secondo l'antico costume pagano, altissime grida di lamento, dicendo:

gabalah,

wa

rukiiak, senza che alcuno facesse loro osservazione (^).


In ibn Ishq abbiamo infine un particolare di speciale interesse
'Umar
b. al-Khattab non trov conveniente che il Profeta si dilungasse a pre:

gare sulla bara di un uomo, che aveva tanto apertamente combattuto l'Islam
e

il

suo Apostolo, e volle rammentare a JMaometto tutti

torti patiti dai

mu-

sulmani per colpa di 'Abdallah b. Ubayy, amico degli Ebrei e di tutti i


nemici dell'Islam. Maometto insist nel pregare per il defunto, ma in seguito
(e

qui

si

lazione

vede di nuovo l'influenza di 'Umar^

(Qur-n,

davere di un

927;

"

IX,

85), nella

Ipocrita

Waqidi Wellh.,

Khams,
Nota

II,
1.

Profeta pubblic una rive-

gli era vietato di

pregare pi sul ca-

e di fermarsi presso la sua tomba, f)

414-415;

Tabari,

I,

1717; Athir,

II,

(Hisam,
222-223;

155-156).
Fra
b.

si trovassero vari dei bani Qaynuqa' (Ebrei) e molti


nomi: Sa'd b. Hunayf; Zayd b. al-Lusayt; Salmah b. alHarmalah; Malili b. abl Nawfal; Da'is e Suwayd.

questi, al-Waqidi dice

Madinesi, dei quali riferisce

Humn; Nu'man

quale

il

seguenti

abl 'Amir; Rafi'

b.

292.

9. a.

(cfr.

Nota

2.

G ol d z

72, 73.

grida pagane usate in guerra e nei funerali, furono vietate da Maometto


S t u d., I, 60-68). Nel caso presente abbiamo il fatto notevole di donne
servono di grida di rimpianto di origine pagana, e perci aventi significati idolatri,

Tutte

H.

le

M u h.

e r

musulmane, che si
per accompagnare uno presumibilmente musulmano alla sua ultima dimora. La tradizione musulmana
piena di latenti paganismi. Sono caratteristici a questo proposito i particolari del contrasto tra il

'Umar

califl'o

e la celebre poetessa sulamita al -K li ansa, che,

pagana

corrotto alla maniera

Bayrt

principali.

e ibn al-'Arabi, Uukhadarah al-abrar , I, 332.


Dal complesso di siffatte notizie, tutte pi o meno tendenziose, ricaviamo due fatti
primo il tentativo evidente da parte dei musulmani di far morire 'Abdallah come un

nella Introduzione,

1896,

Nota

pur convertita, continuava a fare pubblico


sui suoi fratelli periti nell'et della (Tahiliyyah. Cfr. Dlwan al-Khansa

3.

Il

vero e buon credente, e ci forse per influenza del figlio di lui, che fu un devoto musulmano, e forse
anche principalmente, per desiderio di tutti i discendenti degli An.sar, di cancellare ogni memoria dell'opposizione pagana a Maometto in Madlnah, e cosi aumentare la benemerenza degli avi verso l'Islam;

un partito forte di opposizione in Madlnah, mentre vi aveva dimorato il Profeta, fu in


appresso un'arma efficace nelle mani dei detrattori del partito politico e religioso, che aveva sede prinl'esistenza di

cipale in

Madlnah,

che combatteva accanitamente

ha dimostrato

quello che

il

Goldziher (Muh.

Arabi del Nord, e quelli del Sud, sia


Emigrati (Arabi del Nord, o Ismailiti) e gli An.sar (Arabi del Sud, o Yamaniti). Tutte
notizie sulla morte di 'Abdallah devono quindi essere lette, tenendo in mente le conclusioni del

cosi detti

dlnah fra
le

il governo degli Umayyadi. bene rammentare


Stud., I, 78-100), come il grande antagonismo fra
intimamente collegato con le gelosie sorte in Ma-

gli

Goldziher, e

le

passioni politiche scoppiate circa mezzo secolo dopo la morte del Profeta. per molto
.suo finissimo tatto politico, mirasse a fiaccare l'opposizione Madinese,

probabile che Maometto, con quel

facendo credere, che il capo degl' Ipocriti, prima di morire, si fosse sinceramente reso musulmano,
e cosi potesse vantare una vittoria, che se vera, o se ritenuta vera (il che ritornava allo stesso), avrebbe
segnato la fine per sempre del partito degl'Ipocriti in Madlnah. D'altra parte gl'Ipocriti amici di
'Abdallah b. Ubayv capirono l' abile mossa del Profeta, e tentarono di creare l'impressione contraria;
siccome le ragioni verbali non sembrarono sufficienti, si venne (se al-Waqidi narra il vero) ad atti
di violenza nel cimitero. L'incidente di 'Umar ha poi speciale interesse, perch egli, uomo pi duro
e pi rigido del Profeta,
abilit da

Maometto

non comprendeva

la necessit

di

quelle

finezze

usate con tanta

politiche

nel contorno di passioni- in contrasto, che dividevano Madlnah.

Le osservazioni
'Umar produssero per il voluto eifetto sul Profeta, il quale, dopo la scomparsa di 'Abdallah b.
Ubayy, riconobbe che il partito degl' Ipocriti non aveva pi possibilit di nuocere, e quindi si fece
di

ordinare, in una rivelazione, che non pregasse pi sulla bara di un Ipocrita. Egli aveva ottenuto il
suo scopo; 'Abdallah era morto come un santo musulmano, avvolto in una camicia usata dal Profeta e corredato di tutte le necessarie benedizioni e preghiere.

Il

pellegrinaggio dell'anno

73.

da Madlnah,

Dalla spedizione di Tabuk in poi,


e,

quando

si

avvicin

nuale, ossia verso la fine del

una caravana

9.

l'epoca

mese

di

e diede

di pellegrini,

il

del

il

Profeta non

si

mosse pi

grande pellegrinaggio an-

Dzu-1-Qa'dah, egli allest l'invio di

comando

del pellegrinaggio ad

abu

Bakr. I pellegrini di Madinah, furono in tutto trecento persone, e Maometto


affidando ad abu

Bakr venti cameli

scelti

per

il

sacrifizio, volle colle proprie

mani appendere agli animali i segni d'uso, e marcarli sulla spalla dritta.
Anche altri ricchi musulmani inviarono cameli per il sacrifizio, e gli animali del Profeta vennero affidati alla custodia di Nagiyah b. undab alAslami.

In

Dzu-1-Hulayfah (ossia alla

abu Bakr indoss l'ihram,


ciali

norme, che

si

da

ossia adott

devono osservare

Burckhardt Travels,
'Ali b. abi Talib,

88-90).

montato

prima lunga tappa da Madinah),

sulla

nel

il

vestito

rituale e segu

spe-

compiere un pellegrinaggio (vedi

Quando

arriv in al-'Arg,

camela al-Qaswah
293.

le

fu

raggiunto

(o al-'Adba,

secondo

H.

a.

9.

73.

ibn Ishaq), appartenente al Profeta, e venuto per ordine di

Maometto con

Mina alcune grandi noabu Bakr da Madinah, il Pro-

l'incarico di annunziare ai pellegrini convenuti in

dopo

Si narra infatti che

vit.

feta rivelasse la sura intitolata

Bara "ah

Maometto

nella quale Dio ordinava a

salvo che essi

la partenza di

conchiudessero con

(la ix e

precisamente 1-12, 28 e

di troncare ogni rapporto

il

nessuno doveva pi correre nudo intorno

al santuario,

stente fra

Maometto ed

vano sicuramente

allo stesso

pagani,

visitare la

pellegrinaggio alla

tempo

secondo

Ka'bah nei mesi

vano pi rimanere in vigore altro che i


feta e le trib non-musulmane. Queste,
rinnovavano, erano esposte a tutti

come

quale

il

Ka'bali,

tutti

pagani pote-

abrogato e non dove-

trattati speciali conchiusi fra

avevano un particolare

se

esso, trascorso

rischi, e,

era stato l'uso

trattato generale, esi-

il

sacri, era

potevano rimanere sicure fino al termine di


lo

gl'idolatri,

Dopo questo anno nessun

lui patti speciali.

idolatra aveva pi diritto di presenziare

fino allora (cfr. Introd., 122):

con

36),

il

Pro-

il

trattato,

quale, se

non

come non-musulmane, erano

considerate quali trib nemiche. I non-musulmani potevano conchiudere nuovi

con

trattati

il

(al-gizyah).
ciali

Profeta, sottostando per all'obbligo di pagare la tassa o tributo


I

pagani presenti al pellegrinaggio, e non aventi trattati spe-

con Maometto, potevano contaie ancora su quattro mesi di tregua, nei


consanguinei di quanto Maometto aveva

quali ritornare a casa ed informare

annunziato all'Arabia Pagana.

pellegrinaggio

e nel testo di al-Waqidi


zione,

ab Bakr

quale

si

Il

possono leggere

volle

che

si

fece

l'annunzio

in confonnit

al--amrah

pubblico

(cfr.

delle

Azraqi,

istru-

33-35),

innovazioni nel pellegri-

delle

naggio, e della rescissione del trattato generale tra


seguito,

incidenti,

particolari della solenne fun-

eseguisse,

zioni avute dal Profeta. In Mina, presso


'Ali b. abi Talib

compi senza

si

il

Profeta ed

pagani. In

aggiunge ibn Ishaq, Dio diede ordine a Maometto di combattere

pagani, che avessero violato

919-929, ove

si

commento alla sura


1720-1721, d una tradizione

trova anche

416-417; Tabari,

I,

patti dei trattati conchiusi con loro (Hi sani,

il

ix

Waqidi Wellh.,

sull'autorit

poco sicura

abu Bakr, addolorato perch Maometto avesse


annunziare ai fedeli e ai pagani la sura Bar a "ah,

di al-Suddi, secondo la quale


afidato

a 'Ali l'incarico di

Maometto un' altra rivelazione speciale


simile a quella data a 'Ali. Maometto rispose con un rifiuto e consol abu
Bakr rammentandogli che era stato il suo compagno nella caverna del
monte Thawr e nella Fuga, abu Bakr si calm e riparti a raggiungere la
caravana. La storiella ignorata da ibn Ishaq e da al-Waqidi, e rivelante
palese origino Sflta, parmi affatto apocrifa; Athir, 11,222; Bukhri, III,
ritornasse a

Madinah

162, ult. lin.;

e chiedesse a

Khamis,

II,

156-157;

Ya'qubi,

294.

II,

82).

74.

H.

9. a.

Conversione dei banu Uqayl b. Ka'b ('mir b. Sa'sa'ah).


Vennero a Madlnali, per convertirsi all'Islam, anche vari gruppi
74.
dei banu 'Uqayl b. Ka'b (uno dei tanti rami dei banu 'mir b. Sa'sa'ah [Ha-

wzin] ed abitanti della


gruppi separati, e non
b.

al-Muntalq

b.

sud-ovest del

Venne

tutti insieme.

'mir

b. 'Uqayl,

si

nome

il
"

b.

ma non

tica consuetudine

abu

liazin Laqit b.

'mir

convert all'Islam, ed ottenne dal Pro-

Arrivarono pure a Madinah al-Husayn

Profeta stesso,

cio

di tutta la propria famiglia.

e Dzu-l-Crawsan al-Dil)abi,

abu Harb Khuwaylid

Yamamah): giunsero per a

pozzo detto al-Nzim: abu Razin giur fedelt al

feta la concessione del

Profeta anche a

parte

quali

ambedue

b.

si

al-Mu'alla b. Rab'ah b. 'Uqayl

dichiararono musulmani. Segui

'mir b. 'Uqayl, e si fece esporre il Qur-an dal


pienamente convinto, volle ancora ricorrere all' an-

araba di tirare a sorte con

le

freccie

proprio destino. Prese due freccie e su una scrisse

prima di decidere

Islam

"

e sull'altra

religione antica,,. Egli tent tre volte la sorte, e tre volte usc la freccia

della religione

antica.

Turbato da

siffatta coincidenza,

che

sembrava,

gli

secondo l'uso pagano antico, un ammonimento di grave importanza, non

musulmano, e prefer ritornare a casa presso il fratello 'Iqal (o


'Uql) b. Khuwaylid, per consultarsi ancora con lui. abu Harb narr al fratello
quello che era avvenuto, aggiungendo per, che qualora si fosse convertito
all'Islam, Maometto prometteva di dargli la concessione di al-'Aqiq, una

volle farsi

acqua e di palme nel Nagran.

oasi ferace, ricca di


tello,

'Iqal pi

s'affrett allora alla vallata di al-'qlq, tracci

con

pronto del

la lancia

una

fra-

linea

attraverso la parte inferiore della medesima, ed avendone preso formalmente

Maometto per farsi dare la concessione del sito. Cosi, dice ibn Sa'd, abu Harb rimase in possesso della sola met
inferiore di al-'Aqiq ma il contesto della tradizione non riesce molto chiaro, e,
come traluce dalla notizia seguente, sembra contradetta da altre tradizioni.
Siamo difatti informati che si presentasse a Maometto in Madlnah
possesso del tratto superiore, corse presso

una commissione di banu 'Uqayl, fra i quali sono menzionati: (1) Rabi'
b. Mu'awiyyah b. Ivhafgah b. 'Amr b. 'Uqayl; (2) Mutarrif b. 'Abdallah
b. al-A'lam b. 'Amr b. Rab'ah b. 'Uqayl; (3) Anas b. Qays b. al-Muntafq
b. 'mir b. 'Uqayl. Questi si convertirono all'Islam, e in compenso Maometto fece loro la concessione di al-'Aqlq, 1' 'Aqiq cio dei banu 'Uqayl,

un

tratto

di

steso sopra

paese

ricco

un pezzo

" ricordioso).

di

acqua e

di cuoio rosso

di

"

(In

Questo quello che concede

"

a Mutarrif, e ad Anas. Concede ad

"

ranno

la preghiera,

pagheranno

essi

palme, con

nome

di

la tassa ai poveri

296.

seguente scritto

Dio clemente e mise-

Muhammad
al-'Aqlq,

il

Rasul Allah a Rabi',

fin

tanto che esegui-

(zakt),

presteranno

Egli per non ha concesso a loro cosa al-

"

ascolto e saranno obbedienti.

"

cuna, sulla quale abbia diritto un

mani

Mutamf

di

fra

Sprenger,

d'accordo

le

due

che

il

III,

loro

veggo come
che

egli afferma,

tentativo di prendere

al-'Aqiq a Mutarrif ed ai suoi


di questa

75.

si

come

debbano conmettere

arbitrario di

desumere dai

egli lo possa

due

le

fatti

tornato troppo tardi a Madlnah,

'Iqal,

possesso di al-'Aqiq era

due compagni. Nel testo

perch,

fallito,

di ibn Sa'd

non

ab-

concordanza delle tradizioni: forse una supposi-

come

fatto storico, tratto dalle fonti).

Conversione dei banu Kilab (Amir


Nell'anno

spiega

si

nelle

Profeta aveva fatto la concessione di tutto

il

zione dello Sprenger, che egli d

documento rimase

Il

un modo

512-518, trova

durante l'assenza di abu Harb,

biamo notizia

possesso di al-'Aqiq,

sul

ma non

versioni,

contenuti nel testo

trov

musulmano

(Sa'd, 36-37, 87, ove per non

notizie contradicentisi

cordare

H.

a.

9.

74-76.

9.

b.

Sa'sa'ah).

H. giunsero a Madlnah

gli

ambasciatori dei banu

un ramo degli 'Amir b. Sa'sa'ah, che abitavano una


vasta regione nel Nagd (Wiist. Register., 267), in tutto tredici uomini, fra
i quali Labld b. Rabi'ah e (rabbar b. Sulma
vennero ospitati nella casa Dar
Ramlah bint al-Haritb, e il Compagno Ka'b b. Mahk, che gi conosceva (labbar,
li prese sotto la sua protezione personale, e li present al Profeta. Gh ambaKilab

(cfr. 9. a.

H.,

1),

sciatori
b.

narrarono a Maometto, che nella loro trib era comparso al-Dahhak

Sufyan, insegnando

le

dottrine

dell'Islam, e recitando

il

Qur-an, e che

questa propaganda aveva indotto la trib a rendersi musulmana. al-Dahhak

aveva perfino

riscosso

la

tassa

aveva distribuito l'ammontare fra


85,

il

al-sadaqah
i

della trib, e

dai ricchi

ne

poveri nella trib medesima (Sa'd, 34-35,

quale non d altre informazioni).

Conversione dei ban Ru's b. Kilab ('mir b. Sa'sa'ah).


I banu Ru s b. Kilab (un ramo della trilj menzionata nel
76.

paragrafo precedente)

si

convertirono pure all'Islam (probabilmente in questo

anno medesimo) grazie all'influenza


b.

R'as
si

b.

Kilab

e di accettazione
di

una razzia

tita

b.

Rabi'ah

era gi convertito.

b.

'Amir

Prima per

dell'Islam,

la

b.

b.

Mlik

b.

Sa'sa'ah, che era stato a

di fare formale

trib

Qays

b.

insist

nel

Madinah

di sottomissione

atto

voler

Nugayd

prender vendetta

banu iJqayl (converi banu Ru-as b.

Cos fu allestita una razza, nella quale

Kilab poterono asportare

ai

ban 'Uqayl una parte

rante l'inseguimento, uno dei Ru-as


b.

'Amr

sofferta per opera della vicina trib dei

gi all'Islam).

Amr

di

Malik, uccise

b.

Kilab, e precisamente

un 'Uqaylita per nome Rabl'ab


296.

del bestiame,

b.

il

ma, du-

musulmano

Muntafiq

b.

'Amir

9. a.

b.

'Uqayl (musulmano anche

fonte

narra che 'Amr

ci

sumibilmente per portare

lui),

b.

76-79.

incorrendo cosi nell'ira del Profeta.

Malik

al

H.

si

recasse poi di

La

nostra

nuovo a Madinah

(pre-

Profeta la notizia della conversione e della

tomissione della sua trib), ma, per

cevuto da Maometto, che non voleva

il

misfatto commesso, venisse

nemmeno

sot-

mal

ri-

guardarlo. Dal contesto della

non appare per che si pigliasse alcun provvedimento contro i


forse perch 'Amr b. Mlik portava gi la grata notizia della

tradizione
colpevoli,

conversione di tutta la trib (Sa'd, 35,

86).

Conversione dei banu Ga'dah (Amir b. Sa'sa'ah).


Anche i banu ('ra'dah (un altro ramo dei banu 'Amir b. Sa' 77.
sa'ah) si convertirono all' Islam, e mandarono a Madinah (il loro ambasciatore)
al-Raqqad b. 'Amr 1). Rab ah b. (ra'dah b. Ka'b, al quale Maometto fece la

concessione del fondo al-Falg per mezzo


in possesso dei

banu (ra'dah

uno

di

tempi di ibn

ai

che stava ancora

scritto,

al-Kalbi

[f 204.

a.

H.],

al

quale dobbiamo la notizia (Sa'd, 37, 88).

Conversione dei bani Qusayr

Dopo

78.

la battaglia

di

b.

Ka'b

Hunayn,

mir

ma

b.

i:)rima

Sa'sa'ah).
del Pellegrinaggio

d'Addio, vale a dire fra la fine dell'anno 8 e la fine dell'anno 10. H., ven-

nero a Madinah vari rappresentanti della trib dei Quayr

ramo
b.

dei

banu 'Amir

'Abdallah

Maometto

b.

Fra questi

b. Sa'sa'ah.

Salimah

b.

Qusayr, al quale, al

b.

uh altro
b. 'Urwah

Ka'b,

menzionato Thawr

momento

della sua conversione.

un terreno e glielo conferm con uno


scritto speciale. Venne pure a Madinah Haydah b. Mu'awiyyah b. Qusayr,
accompagnato da Qurrah b. Hubayrah b. Salimah al-Khayr b. Quiayr, al
quale Maometto diede un manto colorato a striscio e la carica di esattore
fece

concessione di

la

delle imposte presso la sua gente

(Sa'd, 37, 89;

Sprenger,

515,

III,

aggiunge che Haydah entr in seguito nelle grazie dei fanatici musulmani
di

Madinah, pass,

godimento

al

tempo

delle

conquiste, nel Khursan, vi dimor nel

di vaste ricchezze, e vi lasci, dicesi, mille discendenti, che erano

vivi nel giorno della sua morte. Queste notizie sono attinte

da

Hagar,

I,

751-752, no. 1886).

Conversione dei bann-1-Bakka (Amir b. Sasa'ah).


Neil' anno 9. H. arrivarono a Madinah vari rappresentanti
79.
della trib dei banu-l-Bakka, altro ramo dei banu 'Amir b. Sa'sa'ah, e si

convertirono all'Islam.
wij^yah

b.

Thawr

b.

Fra loro

'Ubadah

b.

sono

specialmente menzionati:

(1)

Mu'-

al-Balcka, che contava allora cento anni di

297.

38

et

(il

capo della missione);

(2)

Bisr b. Mu'aw3'yah, figlio del precedente, ed

al quale, dietro istanza del padre,

dogli la faccia, e fece


rossastro

il

al-Fugay'

(3)

Profeta diede la benedizione, carezzan-

il

dono anche
b.

H.

a.

9.

79,80.

di alcune capre dal vello di color bianco-

'Abdallah

(runda' b. al-Bakka, al quale, secondo

b.

ibn al-Kalbi [f 204. a. H.], Maometto diede il seguente scritto: " Da Mu" hammad al-Nabi ad al-Fugay', a quelli che lo seguono, a quelli che hanno
/

abbracciato l'Islam, fanno la preghiera, pagano la tassa dei poveri (zakat),

"

obbediscono a Dio ed al suo Inviato, cedono la quinta parte del bottino

"

come quota

"

pagni, adducono testimoni in prova della loro conversione

"

distaccano

"

di

dagh

idolatri:

Dio e nella sicurt


speciale in

scritto

goduto da 'Abd 'Amr

uno

Compagni,

dei

di quei poveri

di

Muhammad
il

(al-Nabi) ed

(4)

nome

nella

all'

Islam, e

sicurt

'Abd 'Amr

Com-

ai suoi

(a

si

man)

al-Asamm

al-

'Abd al-rahran, e concesse

in

conferma del possesso del pozzo di Dzu-1-Qassah,


al

detti

momento

Ashb

di farsi

inusulmano. Egli divenne poi

al-Zullah,

Ashab

ai-Si ff ah, ossia

musulmani, che vivevano nella moschea di Madinah a spese

del Profeta e in appresso dei Califfi

Sprenger,

al Profeta

questi sono tutti sicuri

Maometto mut

Bakka'i, al quale

uno

danno soccorso

di Dio,

IH, 405-406;

Tab

ar

i,

(cfr. 1. a.

1720;

I,

H.,

32; Sa'd,

A^ir, H,

37-38, 90;

228).

Conversione dei banu Hill b. mir (Amir b. Sa'sa'ah).


Vennero pure a Madinah alcuni membri della trib
80.

banu
Hilal b. 'Amir (uno dei rami maggiori degli 'Amir b. Sa'sa'ah, e dei Hawzin): uno degli ambasciatori era 'Abd 'Awf b. Asram b. 'Amr b. u'aythah b. al-Huzam b. Ru'aybah, ed al momento della sua conversione
Maometto gh mut il nome in 'Abdallah. menzionato anche Qabisah
b.

Mukhax'iq, al quale

delle tasse

Un

Maometto pag

dalla trib

riscosse

membro

debiti

Hilal

dei

b.

dei

con una parte dell'importo

'Amir dopo

la

loro

conver-

medesima trib, per nome Ziyad b. 'Abdallah b. Mlik b. Bugayr b. al-Huzam b. Ru-oybah b. 'Abdallah b. Hill
b. 'Amir, venne pure a Madinah, e siccome sua madre Grhurrah bint al-

sione.

altro

Hrith era sorella di

della

Maymunah

bint

al-Hrith

introdusse nella casa della zia prima di conoscere

moglie del Profeta,


il

si

Profeta, e prima di

musulmano. Maometto entr improvvisamente nella camera della


e vedendo uno straniero presso di lei in colloquio intimo, fu grande-

rendersi

mogUe

mente turbato, ed

usci dalla stanza con aria irritatissima

corse, gli spieg che

il

la

mogHe

lo rin-

giovane era suo nipote, e Maometto, soddisfatto dalla

spiegazione, ritorn indietro ed acconsent ad accarezzare la faccia del gio-

vane. Quest'ultimo episotlio, se vero,

ci

298.

dimostra che la conversione dei Hill

H.

9. a.

b.

'Amir

Sa'saali

b.

fine dell'anno 8.

80-82.

avvenne nel corso dell'anno

H. (Sa'd, 41-42,

H., o tutto al pi alla

9.

95).

Ambasciata dei Taghlib.

81.

Nelle steppe, che

si

estendono a dritta ed a sinistra del corso

inferiore dell'Eufrate, vivevano le trib

Bakr

nomadi

dei

consanguinei

Taghlib,

Wal, e confinanti con essi dalla parte meridionale, mentre verso


occidente erano in contatto con i Tayy. Un buon numero di queste trib
erano convertite al Cristianesimo (^), e rimasero cristiane per molto tempo
anche dopo la morte del Profeta. Ci dimostra che solo una piccola parte
dei

b.

trib, forse quelle abitanti pi

delle

Tayy, ritenessero opportuno, per


con

il

Profeta di Madlnah

Un'ambasciata di

si

interno d'Arabia,

la loro sicurezza,

(Sprcnger,

sedici

cristiani della missione

nell'

III,

uomini venne,

di

si dice,

Dar Eamlah,

abbracciarono l'Islam

mediante

obbligarono di non battezzare

Maometto

fece

membri

presentarono al Profeta, portando croci d'oro ap-

Cristiani

missione,

entrare in relazioni

a Madinah, ed

della missione

trattato,

dei

433-434).

pese al petto. Furono ospitati nella casa

Maometto un

al confine

il

figli

soliti

quale

essi

nascituri

(^).

invece

membri pagani

conchiusero con

ritenevano la loro fede,

Ai membri musulmani

ma

si

della

doni (Sa'd, 46, 100).

Il Wellhausen (S k. u. Vorarb., IV, 156, nota 1) cita le seguenti fonti per


Taghlib rimasero Cristiani per lungo tempo dopo le conquiste degli Arabi nell"Irq:
Barhebraeus, Chron. Eccles., I, 295, ove menzionato un vescovo dei Taghlib Aghani, VII,
183, lin. 9-12; ibid., VII, 181, lin. 25; 182, lin. 6 (?) e Athir, IV, 256, lin. 3, ove in un verso si accenna alla croce come stendardo portato in guerra. Pi precise notizie intorno al Cristianesimo giacobita dei Taghlib contiene l'articolo del padre H. L a m m e n s, Un poHe royal h la cour des Omiades de Damas, nella Eevue de l'Orient Chrtien , 1903-1904, a pag. 26 e segg.
Nota 2.
Questa condizione oscura: Maometto non ha mai costretto i Cristiani ad abbracciare l'Islam, e nel trattare con le varie popolazioni, che si sottomettevano all'Islam ed al suo Profeta,
egli dava sempre la scelta fra la conversione ed il pagamento del tributo a 1-g i z y a h, imposto per
capo ai non-musulmani. E probabile quindi, nel caso presente, che le famiglie cristiane dei Taghlib
di propria iniziativa, in seguito, per ragioni di economia, non battezzassero pi i figli per non avere
a pagare una tassa maggiore, e cedessero cosi all' Islam, permettendo ai figli di abbracciare la nuova
religione. Abbiamo qui perci uno dei numerosi casi di ordinamenti attribuiti al Profeta, ma che invece furono atti di generazioni posteriori. V' per ragione di sospettare che l'ambasciata dei Taghlib
sia una finzione tradizionistica, come risulta evidente da ci che narreremo durante la conquista della
Mesopotamia sotto il Califfo 'Umar, quando questi impose ci che in questo passo si attribuisce
al Profeta. I Taghlib patteggiarono con il Califfo di pagare una doppia tassa sadaqah per non
sottostare all'umiliazione di pagare un tributo; cfr. Yahya, 10, lin. 9 e segg.; 11, lin. ult.

Nota

1.

dimostrare che

Conversione dei banu Tuglb (Kindah).


I ban Tugib, una trib Kindita, che abitava il Hadramawt
82.
superiore (Arabia mei'idionale) (Sprenger, III, 464), mandarono un'amba-

sciata di tredici persone nell'anno 9.

trare nelle grazie del Profeta,

si

H. a Madinah,

le quali,

mirando ad

en-

presentarono non solo latori della professione

299.

'

di fede

musulmana,

ma

H.

a.

9.

82-85.

anche dell'importo totale delle

tasse,

che come mu-

sulmani avrebbero dovuto pagare. Maometto, veramente soddisfatto di ci,


diede ordine di trattare gli ambasciatori con pi che l'ordinaria munificenza,
colmandoli di doni, quando

medesimi prese parte

dei

Una nuova commissione


dell'anno seguente, alla Haggah

accinsero a partire.

si

al pellegrinaggio

al-Wada\ ed in seguito, durante

grande insurrezione dell'anno

la

11. H., la

trib rimase fedele all'Islam (Sa'd, 52-53, 104).

Conversione dei banu Bahra.

Venne del pari

83.

tredici uomini,

a Madinah l'ambasciata dei Bahra, composta di

quali chiesero ed ottennero ospitalit in casa di al-Miqdad b.

'Amr, nel quartiere dei banu

Gradii ah.

Sul conto loro la tradizione nulla ha da

raccontare, che sia d'un qualche interesse:

dopo alcuni

le preghiere, e

si

resero musulmani, appresero a fare

giorni, ottenuti

ritorno alle loro dimore (Sa'd, 57, 115;


III,

433, parla della dimora

mentre

testo di ibn SaVi

il

trib dei Bahra:

Tanukh ed
stiani, come

Tanukh

Bahra

Taghlib

Tabari,

nella

I,

provincia di
il

Sprenger,
Hims in Siria,

1720;

Yaman come

sede della

Bahra abitassero regioni prossime

estremo

nell'
i

doni dal Profeta, fecero

soliti

chiaramente

indica

certo per che

Taghlib

ai

dei

settentrione

Kh al

1.,

I,

essi

erano

difatti

ai

Cri-

Khall. Wst.,

48, lin. 19;

no. 46, pag. 60).

Lettera ai banl Hadas (Lakhm).

84.

un ramo

Maometto diresse una lettera a quelli fra i banu Hadas ('),


banu Lakhm, che volevano convertii'si, dicendo che se, resisi mu-

dei

sulmani, osservavano le prescrizioni della preghiera,


preda, e

dell'

elemosma, e della

separavano dai pagani (della loro stessa trib?),

si

diritto alla protezione

(dz ini

mah)

Dio e del Profeta.

di

l'Islam, perdeva ogni diritto alla protezione di

essi

avevano

Chi rinnegava

Dio e del Profeta. Chiunque

poteva menare un musulmano quale testimonio della sua conversione, era

Muhaminad, perch egli ora uno dei musulmani.


da 'Abdallah b. Zayd (Sa'd, 8, 16; Hiam, 797;

sicuro nella protezione di


Il

documento fu

Yaqut, U,
Nota

1.

in seguito alla

221;

Lakbmiti della
b a u s e n S k.

scritto

Sprenger,

III,

425).

banu Hadas Lakhmiti abitavano nel settentrione dell'Arabia, ed appartenevano ai


il nome di Hadas sembra aver avuto origine
dal nome di un luogo (W e 1 1u. V o r a r b., IV, 107, nota 6). probabile che il documento alluda a fatti avvenuti
spedizione di Tabuk.
1

Siria:

Missione dei banu Sayban (Bakr


85.

b.

Wa'il)

{cfr. 10. a.

Su questa pretesa missione s'addensa molta

H.,

43

e segg.).

oscurit e confu-

sione nel testo di ibn Sa'd che tratta delle ambasciato dello trib a Maometto.

300.

H.

9. a.

Sotto l'intestazione

"

prolissa narrazione di

(ranab (Tainim)

(cfr.

Ambasciata

una certa

dei

86-87.

Say bau

Qaylali;

leggiamo invece una lunga e

vedova di Habll)

poc'anzi 49), che and a vedere

circostanza, impedi a

Hurayth

il

b.

Azhar

dei

banu

Profeta, ed in questa

^assan al-aybani, ambasciatore dei Bakr


b. Wa-il (dei quali i ayban sono un ramo), di appropriarsi il grande deserto
al-Dahna, che era invece la dimra dei banu Tamim da quando quella
tribi aveva dovuto fuggire innanzi ai Persiani. Maometto accolse la protesta
di

Qaylah e non ammise

della

Dahna.

102).

Il

il

La natura leggendaria

una prova che


Maometto, e che

la

loro

Arabia nell'anno

12.

H.

e incomprensibile di questa prolissa tradizione

Yamamah

si

fossero convertiti

infatti se si fossero

degne di

fede. I

di

realmente convertiti

avremmo

Sayban abitavano una regione

ed al Bahrayn, non lungi dai confini dell'impero

Persiano, e furono in appresso, nel 12.


Kh,alid

prima della morte

conversione dati dalla conquista musulmana di

a\aito notizie pi precise e

prossima al

il

ayban non

banu Bakr b. Wa-il al godimento


lungo pai-agrafo non chiaro (Sa'd, 47-50,

diritto dei

senso di tutto

b.

a.

H., quelli appunto che indussero

al-Walid a invadere l'impero persiano.

b.

Lettera ai banu Qurrah (Tayy)

{cfr.

10. a. H.,

^5

,','

segg.).

Maometto mand una lettera ai banu Qurrah b. 'Abdallah b.


abl Naglh al-Nabhani (un ramo dei Tayy, cfr. Lubb., 260), con la quale
egli concedeva ai medesimi, come pascolo riservato (h i m a) per i loro bestiami, tutta al-Muzallalah, terra, acqua, monte e valle. Il documento fu
86.

scritto

da Muawivyah

(b.

abi Sufyan) (Sa'd, 9, 21)

(^).

Questo documento pure menzionato e tradotto dallo Sprenger (III, 371, nota 2), ma
imperfettamente e senza che vi sia notata la menzione non comune del termine h m a, per uso domestico,
mentre noto, che quel termine fosse in uso anticamente per denotare in Arabia quei tratti di terreno
intorno ai luoghi sacri a qualche idolo, e nei quali nessuno aveva il diritto di menare il hestiamo al
pascolo. Sul hima si possono leggere tutte le notizie e osservazioni raccolte dal Wellhausen
(Eeste, 106) e gli studi del Robertson Smith {Ee.Ugion of the Semites, 112, 142, 144, 156, 1B7 e
Lagrange {tudes sur le,i Religions Sinitiques, Paris 1905, p. 180-187). L'espressione usata nel
documento citato da ibn Sa'd in un senso pi recente, perch Maometto abol i recinti riservati intomo ai luoghi gi sacri ad idoli. Nell'Arabia moderna rimasto non solo l'uso, ma anche il nome
di hima; vedi, per esempio, Doughty (II, 246): there are circuits of the common soil about the
desert villages where no nomads may drive their cattle upon pain of being accused to the amir;

Nota

1.

such township rights are called

h'ma

Conversione ed ambasciata dei Thumalah e degli al-Huddan (Azd).


Dopo la presa di Makkah, vennero a Madinah 'Abdallah b.
87.
'Alas al-Thumali e Musliyyah b. Hizzan al-Huddani con vari uomini delle due

trib, e,

dopo

essersi resi

di tutta la stirpe.
" scritto

di

musulmani, giurarono fedelt

Maometto diede

loro

Muhamniad Rasul Allah

301.

seguente scritto

il

per

al Profeta

"

nome

Questo uno

nomadi (badiyah)

delle steppe

"deserte (asyaf,

le

coste?)

H.

a.

9.

87,8b.

per

gli abitanti

oasi

delle

(agwaf

pi.

di

"

gawf

"

sono obbligati

"

Cora sugli alberi, n secondo

"

mucchiati in terra, e per ogni dieci carichi dovranno cederne uno. Scriba

"

fu

o bassura ricca di acque), che

Thabit

b.

(a

pagare

Qays

le tasse)

secondo una stima fatta del genere anesatta

inisura

Sammas,

b.

trovano intorno a Suhar. Essi non

si

(?),

ma

testimoni furono

saranno am-

frutti

Sa'd

'Ubadah e

b.

Lo Sprenger,
ni, 323, dice che i Thumal erano probabilmente un ramo degli Azd anu-ah
ed abitavano le coste del Mar Rosso al Sud di Makkah, forse presso Bays.
"

Muhammad

b.

xMaslamah

(Sa'd, 24-25, 69; 74, 138).

Egli per non traduce l'ultima parte del documento, nella quale menzio-

nata la citt di Suhar ed


capitale del lontano

il

modo

di

pagare

'Uman, rivela che

le tasse.

Il

nome

di Suhr, la

Sprenger in errore, e che queste

lo

due trib debbano appartenere non agh. Azd Sanu^ah che abitavano

il

Yaman.

abu Musa (187, lin. 11 e segg.) detto che


secondo ibn Hubayb, vi erano Huddan fra i Hamdan (Yaman), ma che ibn alKalbi [t 204. a. H.] annovera i Huddan fra gli Asd (Azd). In L u b b. 76 detto

ma

agli

che

Azd

'Uraan. Infatti in

Huddan avevano un

quartiere in Basrah, senza per precisare a quale

stirpe

appartengano, mentre a pag. 57 vediamo che

vano

agli

native

Azd.

dell'

Ihumalah appartene-

Possiamo perci conchiudere che queste due

trib

fossero

Arabia orientale e molto probabilmente due rami degli Azd

'Uman.
Lettera alla famiglia Al Dzl Marhab.
88.

drami,

Maometto

ai fratelli

scrisse

ed agli

zii

una

lettera a Rabi'ah b.

paterni del medesimo, nella quale garantiva ad

possesso tranquillo di tutti gli averi, e di tutti

essi il

mobili, compresi

anche

Dzi Marhab al-Ha-

quelli sul

beni mobili ed im-

fiume Zfir Ha*it al-Malik, che scorre nella

direzione delle propriet degli Al Qays. Garanti per la esecuzione della pa-

documento erano Dio e il suo Inviato (rasul). Il documento fu


da Mu'awiyyah (b. abl Sufyn) (Sa'd, 8, 15; cfr. anche la tradu-

rola del
steso

zione, 107, e note).

Su questa famiglia non ho trovato


sibilit

non
qualche documento

altre notizie

che ibn Sa'd abbia fatto copia di

posto per legalizzare qualche preteso diritto

cedente dei banu-1-Dr ai 69 e segg.)

esclusa la posapocrifo,

com-

caso

pre-

di propriet: cfr.

il

(^).

Nota 1.
Qualora per il documento fosse autentico, il testo che abbiamo in ibn Sa'd, certamente un transunto libero dell'originale, e del tenore del medesimo; da una frase: e tutti
musulmani hanno l'obbligo di prestare aiuto alla famiglia Al DzT Marhab >, si sarebbe quasi indotti a sospettare, che questa famiglia trattasse con il Profeta rimanendo pagana, e senza abbracciare l' Isllin,
i

nemmeno apparentemente.

n02.

9. a.

Concessione ad al-Zubayr

89.

Questo

"

dioso.

"

'Awwm.

"

nessuno

(b.

E Maometto

b.

scrisse

H.

al-'Awwm.
In

''
:

nome

Muhammad

lo scritto di

89-92.

Dio clemente e misericor-

di

Rasul Allah a al-Zubayr

Io gli ho concesso la parte superiore e la parte inferiore di

gli

deve contestare questo

diritto . Il

documento fu

steso

al-

b.

Sawaq
da

'Ali

abi Talib) (Sa'd, 14, 36).

Rizm al-'Adawi.
Maometto scrisse per mano di 'Ali

Concessione a Gamll

90.

b.

(b.

abi Talib) a (jramll b.

Rizani al-'Adawi facendogli la concessione di al-Ramd, vietando a chicchessia di contestargli questo diritto (Sa'd, 14, 37).

Concessione alle banat Qaylah.


11
pi lungo paragrafo nel testo di ibn Sa'd sulle amba 91.
sciate, quello gi menzionato che porta il titolo di ambasciata dei ayban.

Invece non tratta dei bayban


e tutto

non indirettamente

se

(cfr.

poc'anzi 85),

paragrafo contiene una lunga e strana narrazione, fatta per

il

pi in prima persona da una certa Qaylah bint

lo

Makhramah al-Tammiyyah,

Azhar dei banu (jlanab e perci Tamimita, la quale per


certi torti avuti da un suo cognato volle visitare il Profeta in Madinah, e
vi accompagn quindi un' ambasciata dei banu Bakr b. Wa-il. In conchiusione Maometto fece stendere sopra un pezzo di cuoio rosso uno scritto in
favore delle donne delle banat Qaylah (niswah banat Qaylah), vievedova

di

Hablb

b.

tando a chicchessia di molestarle, di violare

loro diritti, e di costringerne

una a contrarre matrimonio contro sua volont


considerarle

come

47-50, 102;

cfr.

ogni musulmano doveva

sorelle, finch esse avessero tenuto

anche

il

buona condotta

lungo paragrafo in 'Iqd,

I,

(S a d,
*

137-138).

Nota.
Il Wellhausen (Sk. u. Vorarb., IV, 161, nota 4) correttamente considera questo
paragrafo una confusa ed oscura reminiscenza di qualche trib araba, che si reggeva ancora con il
sistema del matriarcato. Non ho dato i particolari del testo, perch questo lungo e tedioso, senza
alcuna importanza storica, e in grande parte incomprensibile.

Lettera ai banu Zuhayr


92.
'

Nabi

"

'Ukl

ai
:

Nel

nome

banu Zuhayr

di

b.

Essi, se dichiarano

b.

Uqays.

Dio clemente misericordioso.


Uqay, un campo

non

(hayy

Da Muhammad

al-

o piccola trib) degli

esservi altra divinit tranne Dio, e che

Mu-

"

hammad

"

sceranno l'obbligo del quinto sul bottino, oltre alla porzione (sahm) del

"

Profeta, el al suo privilegio speciale

"

parte in pi), allora essi saranno sicuri nella sicurt (a man) di Dio e del

"

suo Inviato

l'Inviato di Dio, e

si

terranno lontani dagli idolatri, e ricono-

(safiyy o

303.

diritto di prescelta su

una

Questo documento,

H.

3-

92-94.

sopra un pezzo di cuoio e venne

dice, era scritto

si

da un abu-l-'Ala e un Mutarrif nelle mani di un Beduino, nel mercato di Basrah, parecchi anni dopo la morte del Profeta (Sa d, 18-19, 48;
Ag^ani, XIX, 168; Sprenger, III, 238, nota, ove aggiunto che gH

ritrovato

'Ukl vivessero sui monti

hausen

Sk.

u.

Yaman

settentrione di (xuras nel

Vorarb., IV,

cfr.

We

1 1-

122).

In questo documento specialmente degno di nota che non v' menzione alcuna dell'obbligo di pregare, e che il tenore del medesimo del tutto fiscale e militare, bench la trib sia
dichiarata esplicitamente musulmana. Se quindi il documento autentico, rivelerebbe quanto poco
rigoroso fosse il Profeta nell' imporre obblighi rituali ai Beduini e come in principio si contentasse
di quelli politici e fiscali. Grande sarebbe quindi il valore storico di questo documento, se fosse pos-

Nota.

sibile

dimostrarne l'assoluta autenticit.

Morte di Sahrbaraz.

93.

In

Sahryar abu irwayh


Kisra (K_hamis,

dicesi che

questo anno,

II,

uccidessero

il

loro re

ed eleggessero a sovrano la principessa Burn bint

(sic)

157,

Persiani

lin.

18).

Nota.
La notizia errata: invece di .Saliryar bisogna leggere Sahrbaraz, il generale cio
che aveva combattuto contro Eraclio, e il quale, morto il re Sirwayh per la peste nel 628. dell' E. V.,
e succeduto sul trono il bambino Ardsir nel 629, d'accordo con Eraclio, messo in disparte l' intante,
si era fatto proclamare re di Persia. Dopo un regno di due soli mesi, .Sahrbaraz fu assassinato e gli
successe la principessa Brn. Questo accadeva nei primi giorni del 630. dell' E. V., vale a dire verso
la met dell' 8. a. H. (cfr. Justi, 238; Noldeke Aufsiitze, 129; Patkanian J. A., srie VI,
VII, 220-222). Il periodo ultimo dell' impero Sassanida, ossia dalla morte di Khusraw II, il 29 febbraio 628, fino all'assunzione di Yazdagird III, il 16 giugno '>32, uno dei pi oscuri, perch ben
era nella storia della Persia il
dodici persone furono messe sul trono e poi violentemente sbalzate
voi.

delirio finale che precede la

morte

(cfr.

Geiger Grundriss,

II. 545).

Lapidazione di una donna adultera.


94.

Narrasi che una donna

banu G-hamid venisse

dei

in questo

a Madlnah e confessasse al Profeta di essere colpevole di a 1-z i n


stituzione (cfr. poc'anzi 58, nota

commesso,
volte,

ma

1),

e di voler essere purificata.

svezzamento

Maometto

la

rimand,

donna obbed,

domanda

di

quando ritorn con

si

dice,

colpa commessa,

guita,

vuole che Khalid

lapidarla a

sanguinario nel lanciare


sui suoi vestiti.

Non

morte.
b.

La

al-Walld

ci,

ordin

si

Profeta la
dice.

presenti, e

fino

al

Mao-

avendo

petto, in-

crudele operazione venne subito esesi

mostrasse tanto pieno di zelo

le pietre sull'infelice,

contento di

tre

allattasse fino allo

allora,

bambino ad uno dei musulmani


scavare una buca, vi fece calare la donna

di

lei,

ben

una decisione a suo riguardo. La

il

comandato
giungendo
si

l'

figlio svezzato, e ripet al

il

essere purificata della

metto fece consegnare

di

che aveva in grembo, e

in appresso avrebbe preso

o pro-

dichiaravasi pentita del peccato

senza voler far nulla, ed infine, cedendo alle insistenze di

ch'ella partorisse la creatura,

a,

anno

che

il

Klialid avrebbe

304.

sangue di

lei

schizz

anche coperto di

vil-

9.

lenie la

donna

rompesse e

commesso (Khamis,

II,

94,95.

ma

nel mentre la lapidava,

gli vietasse di insultarla,

H.

a.

dice che

si

perch essa

si

il

Profeta lo inter-

era pentita del misfatto

154).

La

tradizione certamente apocrifa. Nel Qufan si menziona in due passi il modo di


punire l'adulterio e la prostituzione: vale a dire, sia murando viva la donna e facendola cosi morire
di fame (iv, 19 e segg.) oppure infliggendo cento staffilate ad entrambi i colpevoli, alla presenza di un certo

Nota.

numero

di credenti (xxiv, 2). Quindi evidente clie Maometto non ha mai ordinato nel Quran di lapidare
a morte l'adultera. Nonpertanto in Saad, III, parte I, pag. 242, Un. 6-9 (cfr. anche Noldeke Qur'Sn,
185-186) abbiamo una tradizione secondo la quale 'Uraar, quando era Califfo, insist presso i Madinesi che
non andassero in malora abbandonando il versetto della lapidazione dell'adultera (ayah al-ragm).

Io ho visto

dammo

, si

commettono

se

fa dire a 'Umar,

dietro ordine

suo....,

il Profeta ordinare la lapidazione (dell'adultera), e noi (la) lapiperch noi abbiamo letto nel Libro: L'uomo d'et (adulto) e la donna d'et,
'

adulterio, lapidateli!'. Questa singolare tradizione (che rimonta a

Tazld b. Harn,
da Sa'Id b. al-Musayyib) vorrebbe dimostrare che la pena della lapidazione fosse
una volta nel Qurn, e poi venisse abrogato il versetto, che la ingiungeva, pur rimanendo sempre in
vigore la legge. Questa tesi tradizionistica non pu essere corretta: il Muir (I, pag. .\xv, nota)
sostiene giustamente che una legge simile, di tanta importanza per il consorzio umano, se una volta
fosse entrata nel Quran, difficilmente potrebbe esserne stata tolta. In questo caso ne avremmo avuto
certamente notizia da altre parti. Il silenzio invece di tutte le fonti, fa supporre che la predetta
tradizione sia apocrifa. E probabile che la pena della lapidazione, usata dagli Ebrei come modo
ordinario di porre a morte i criminali (cfr. Esodo, xvii, 4; Levitico, xx, 10; Luca, xx, 6; Giovanni,
da Yaliya

X,

81

b. Sa'id,

Atti, XIV, 5) e ordinata

da 'Umar come pena da


III, parte

242, lin

I,

specialmente in caso d'adulterio {Deuter., xxri, 21-24), venisse adottata


e dacch ci poteva sembrare una novit (cfr. Saad,
inventasse un verso quranico e si affermasse che fosse vmo degli abro-

iufliggei-si all'adultera

7-8),

s'

F r e y t a g, Einleitung, 205-206, 455-456, e presso


Presso gli Arabi antichi non esisteva pena veruna

gati o soppressi. Cfr. sull'adulterio presso gli Arabi


gli

Ebrei

Jewish Encyclopedia,

voi.

I,

216-218.

compresa dai musulmani soltanto dopo le conquiste comorale rispetto a quella degli altri popoli, tentarono di rimediarvi,
adottando un'usanza ebraica. Ecco perch la questione della lapidazione dell' additer argomento
per gli adulteri

la gravit del delitto fu

scienti dell' inferiorit della loro

tanto spinoso e controverso fra

Umayyah
b.

giuristi

musulmani

(cfr. 4. a. H.,

19).

b. abI-1-Salt.

abu 'Uthiun Umayyah


'Abdah ('Aqdah) b. Ghabrah

95.

'Awn

b.

b.

abi-1-Salt 'Abdallah b. Rabl'ah b.

'Awf

b.

Thaqf al-Uaqafi, famoso

verseggiatore della stirpe Thaqafita, venne considerato

poeta della sua trib

egli

come

il

sapeva leggere e scrivere, ed era

pi valente

uomo molto

Nato prima della apparizione di Maometto come Profeta, ebbe per


madre Ruqayyah bint 'Abd Sams b. 'Ubad b. 'Abd Manaf, si distinse per la
sua piet, venerando, si dice, la memoria di Abramo, di Isma'il e dei Hanif,
colto.

monoteisti giudeo-cristiani, che professavano,


di

Abramo

cilicio

(cfr.

miswah

si

dice, la cos detta religione

178 e segg.): non fece mai uso del vino, vesti il


(o masuh), e si astenne dall'adorazione degli idoli. Tanto

Intr.

suo padre, che suo

figlio

al-Qarim

b.

Umayyah, furono

poeti.

La

tradizione

musulmana afferma eh' egli leggesse nei libri l'annunzio della venuta imminente di un Profeta, e che adirasse ad esser lui investito di codesta missione di\'ina. Perci, quando Maometto si dichiar il Profeta di Dio, il nostro
Umayyah, deluso nelle sue speranze, non volle abbracciare l'Islam e odi
Maometto, avversandolo sempre

tino al giorno della sua morte. Tale

305.

39

la

10. a. H.

95.

versione

musulmana

spogliata dai particolari leggendari, che ben presto

rirono intorno alla vita e alla morte di

che Umayyah, come

uomo

Umayyah

ma

invece

fio-

probabile

non potesse prestare cieca


fede alle affermazioni di Maometto, e rimanesse sempre uno scettico osservatore delle dottrine del medesimo, ed uno spettatore non benevolo della
carriera politica del Profeta Qurasita, per il quale gi Umayyah, come Thaqafita, non poteva nutrire alcuna simpatia. Dopo la famosa battaglia di
Badr nell'a. H. 2., egh recit una qasidah elegiaca in onore dei pagani
morti in quella circostanza: bench composta da un avversario dell'Islam,
e in elogio dei nemici della nuova fede, bench il Profeta proibisse di ripetere i versi, i musulmani di tutti i tempi ne hanno manifestata la pi
colto

e intelligente,

grande ammirazione, ed rimasta celebre nella letteratura araba

Il

Q).

fatto

non volesse accettare le dottrine di Maometto, Umayyah senpensava come un buon musulmano, cio aveva un concetto elevato

che, sebbene
tiva e

Dio e della

di

che fama Maometto dicesse:

soggetti,
i

suoi versi invece furono credenti!

Egli
si

ritir

si

sua citt nativa.

Ta"if,

ammir

golare, nella quale

tempo

si

non

se

il

(Hagar,

nobili

suo cuore
I,

263,

miscredente,

fu

lin.

su questi

retti

10).

Hunayn, fedele
mani affermano

Profeta stesso, se dobbiamo credere ad

suoi versi,

trov questo poeta,

ma

il

che prova la posizione

superiore

grande innovatore di Makkah. Mor

fino all'ultimo alle proprie

dopo

citt,

abI-1-Salt cfr.

nell'a.

ci-

anche

H.

la battaglia

dottrine religiose, che

fossero della fede detta al-Hanafiyyah


b.

alla

ad un miglioramento morale e religioso

dicono durante l'assedio della

Su Umayyah

uomini e

agli

sin-

che, o per rivalit di trib o per altra ignota ra-

volle associarsi al

in Ta'if, alcuni

no. 548).

e cit

Il

suo, anelante forse

della propria nazione,

gione,

,,

"

cos

astenne dal partecipare al conflitto fra pagani e musulmani, e

alcune tradizioni,

vilt del

termini

fede, e si espresse in

(Hagar,

9.

di

musul-

261-264,

I,

B r o e k e 1Mubarrad, 48,

H., 65

3. a.

mann, I, 27-28; Aghani, HI, 186-192 e XVI, 71-81;


239; Hamsah, 282, 354, 776; Qutaybah Tabaqat, 279-281 h^u ara,
219-237; Khiznah (secondo l'indice compilato dal Guidi) I, 118-122, 274,
;

358, 442, 484;

380,412,433;

H, 43, 76, 187, 346;

Nawawi,

164;

III,

Durayd,

183, 286;
184,

lin.

Yaqut, I, 394; II, 587; III, 59, 118, 669;


Abulfeda, I, 89; Mas'udi, I, 136-142; III, 101,
29, 44;

84,
I,

HO,

169, 193;

II,

112, 311,

IV,

70, 243, 377,

4,

14 e segg.

Qutaybah,

IV, 53, 130, 583, 621;

160;

367,404, 406,413;

Sprenger,

Hammer

I,

76,

Lit. Ar.,

427-431.

Nota 1.
Gli altri suoi versi, come gi notava al-Asma'i, erano per la maggior parte consacrati alla descrizione della vita futura. TI grammatico Muliammad b. Habib [t 248. a. H.] li raccolse

306.

-9.

dlwan

a.

H.

96.

che 'Abd al-qridir al-BaghdSdi nel secolo XI dell'. V. cita nella sua
che non giunto sino a noi altro che in frammenti, parecchi dei quali, in complesso 136 versi, ci sono conservati nel Kitab al-bad wa-l-ta rlkh (cfr. Balkhi, I, 65, 163, 156, 166,
III, 26, 42, 60, 66, 67, 84, 127, 196). Lo Seykho, raccogliendoli anche da
II, 7, 22, 133
160, 190-191, 196
altre antiche tonti, li ha classificati test secondo le varie leggende bibliche, cui si riferiscono, o gli
accenni che contengono all'Antico ed al Nuovo Testamento (cfr. fascic. 11, 12, 13 e 14 del Machriq,
1904). Il Huart, riprendendoli in esame, ha voluto dimostrare, in maniera per forse poco convincente
in

Kli

un
i

z a

n a h,

o canzoniere,

ma
;

la poesia di Umayyah, ispirandosi alle dottrine ebionite, servisse d' intermediario tra quelle e
l'Islamismo, costituendo una fonte diretta del Quran (cfr. J. A. 1904, srie X, voi. IV, 126-129).
Ha molto interesse una notizia trovata dal Goldziher (P h i 1 o 1., I, 213) secondo la quale
Umayyah b. abl-1-Salt, mentre dormiva, venne sventrato da un demone, gli ascose una certa cosa
nelle interiora e poi rimise tutto a posto come era prima (cfr. anche Sprenger, I, 116). Questa una

come

leggenda identica a quella sul conto

di

Maometto

(cfr.

307.

Introd. 128).

10. a.
(9 Aprile 631

28

H.
Nlarzo 632).

:S-agSSf.2g-2g
E-5j

a ^
-j
^

S-S^ S S'^> S-S^ H

* ja
- di

25.

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COI

310.

10. a.

Morte di Ibrahlm,

il

1.

Il

Profeta {RaJn

figlio del

marted 10 Rabi'

H.

(^),

di questo

T).

anno cess

Profeta e della concubina Mar\^ah al-Qubtiyyah, nato nel mese

figlio del

di Dzu-l-Higgah

anno

dell'

8.

H.

(cfr.

8.

cimitero di al-Baqf. Secondo altre fonti,


sette, sia diciotto

mesi di

H., 196) e venne sepolto nel

a,
il

et. I tradizionisti

bambino aveva per sia diciassi sono dati un grande da fare

a proposito di questa morte, e molti hanno sostenuto, che


vissuto, sarebbe stato

Ktamls,
Nota
a.

162,

II,
1.

di vivere Ibrahlm,

Il

lin.

anch'egU un Profeta
12 e segg.

10 RabT' I dell'

E. V., sicch probabilmente

il

a. 10.

f)

Ha^ar,

(Sa ad, VIII,

ma

sbagliato

Ibrahlm fosse
155,

lin.

25;

186-189, no. 394).

I,

H. non un marted,

giorno del mese

se

la

bens una domenica,

memoria

il

16

Giugno

631.

del giorno della settimana

pu essere corretta, e il giorno del mese probabilmente il risultato di qualche calcolo d'et posteriore.
Nota 2.
Secondo quanto afferma 'A-isah, il bambino visse solo 18 mesi, secondo altri, 17 mesi e

otto giorni.

La

tradizione

del tglio maschio.

piccino

(Hag a r,

1,

Quando

musulmana vuole che

l'arcangelo Gabriele annunziasse a

mori, non furono recitate su di lui proghiere per

186, no. 391). Altri

negano questo

fatto, o

Maometto

la nascita

morti, perch forse troppo

tentano di spiegarlo in qualche modo,

tutte codeste tradizioni sono fondate sull'autorit di tradizionisti deboli o degni di poca fiducia,

ma

mentre

la prima rimonta a 'A'isah, per il tramite di 'Urwah b. al-Zubayr, e di 'Abdallah b. abi Bakr, e perci, secondo i musulmani, di indiscutibile autenticit (Hagar, I, 187). Venne sepolto nel cimitero di al-Baqi'
presso MadTnah, e la pietosa tradizione musulmana afferma che l'allattamento del bambino fu terminato
nel Paradiso (Hagar, 1. e). Dalla morte di questo bambino la tradizione ortodossa volle inferire aver
Dio manifestato la sua volont che dopo Maometto non dovesse esistere mai altro profeta, perch
solo il figlio di Maometto sarebbe stato degno di codesta missione elevata. Se egli viveva, avrebbe
certamente avuto una missione profetica (H a g a r, I, 188). Si dice che fosse somigliantissimo al padre,
bench di et tenerissima (Hagar, ibid.). Altri tradizionisti, come ibn 'Abd al-barr [f 463. a. H.],
respingono con isdegno la tradizione che, se Ibrahlm sopravviveva, sarebbe stato Profeta anche lui, e
citando il caso dei Profeti ebraici, come No, sostenne l'assurdit che i figli di profeti dovessero di
necessit essere Profeti anch'essi (Hagar, I, 188). Le tradizioni che pongono la morte di IbrShim nel
Dzu-l-Higgah del 10. a. H. sono false, dice ibn Hagar, perch Ibrahlm mori a Madinah alla presenza del
padre, e nel mese di Dzu-1-Higgah Maometto si trovava in pellegrinaggio a Makkah per l'ultima volta
(Haggah al-Wada'). Secondo al-Bayhaqi [f 556. a. H.], egli visse soli otto mesi (Hagar, I, 189).

311,

10. a. H.

S2,S

Eclissi solare {Babf I?)

2.

tradizioni)
l'eclissi

In questo anno, nel giorno in cui mor Ibrahim (cos dicono

accadde un'

e la gente

solare,

eclissi

superstiziosa

avvenuta per causa della morto di Ibrahim.

fosse

Il

contro queste voci ed afferm che le eclissi tanto lunari,

manifestazioni della volont

fare con la

morte

di alcuno.

raccomand invece

nere in atto di preghiera per tutta la durata


accadesse

l'ecUssi

(Khamis,

il

28 o

il

ritenne che

Profeta protest

che

erano

solari,

potenza di Dio, e che nulla avevano

della

Si

le

29 Eabf

(4

Dicesi da alcuni che

dell'eclissi.

seguaci di rima-

ai

Luglio 631.

. V.) Q)

a.

162-163).

II,

Tutte le date nelle fonti sono erronee, perch la sola eclissi avvenuta nel 631. a. E. V.
Nota 1.
fu quella piccolissima del 8 Agosto 631., alle 2 e mezzo del pomeriggio, visibile al sud della Spagna
e nell'Africa centrale. Questa perci non fu vista in Madinah. Un'altra eclissi solare fu quella del

mezza del mattino, visibile nell'Africa orientale ed in Asia cenL'Art de vrifier les dates, ecc., Paris 1818, I, 310i Ora il 27 Gennaio del 632. a. . V. corrisponde con il 28 Sawwal 10. a. H., e perci la data nelle cronache arabe
in errore di sette mesi. E probabile che fra la morte di Ibrahim e l'eclissi solare corresse parecchio
tempo, e che solo pi tardi, in seguito alle voci popolari d'un intimo rapporto fra la morte di Ibrahim e l'eclissi, venisse l'idea che 1' eclissi accadesse il giorno stesso della morte del figliuolo del
27 Gennaio 632.
trale, e perci

a.

. V. alle ore 6 e

anche in Arabia

(cfr.

Profeta.

Spedizione di Khalid nel


b.

Ka'b {Rabt

Yaman

e conversione dei banu-1-Harith

I).

Maometto mand KhaUd


b. al-Wald con 400 uomini presso i banu-1-Harith b. Ka'b nel Nagran (Yaman),
con le istruzioni di in\tarli tre volte ad abbracciare l' Islam, e, se non accon 3.

Nel mese di Rabi'

sentivano, allora far uso

ed

delle

banu-1-Harith (pagani)

I del

10. a.

armi. Khalid

H.,

esegu gli ordini del Profeta,

prontamente accettarono

proposte del gene-

le

musulmano. JThalid prese dimora fra i convertiti per spiegar loro la


nuova religione: spedi quindi come ambasciatore Bilal b. al-Harith al-Muzani ad annunziare al Profeta la pronta conversione dei banu-1-Harith. Maorale

metto rimase molto contento della


a Khalid

con

al-Walid,

di

far

nomi

Qays

dei seguenti: (1)


.

o ibn

allah al-Dibbi;
Grii

Madlnah,

(7)

al-Husayn

DzM-fihussah;

al-Hagar)

Qurayz) al-Ziyadi;

b.

(3)

Yazld

b.

Saddad
'Abdah b. Mushir

ambasciatori

(5)

presero

(2)

menando

ritomo a Madlnah,

Khahd si mise in
accompagnato dall' ambasciata, fra i membri della

Dz u-l-dhussah,
Madan (o 'Abd
(o

ordinandogli

viaggio per

s l'ambasciata della trib. Allora

torno,
i

b.

felice riuscita della spedizione, e rispose

b.

Yazd

'Abdallah

al-Muhaggal

b.

(o
(4)

quale

si

Saddad

Yazld)

il

ri-

ricordano
b.

b.

'Abdallah

b. 'Abdallah al-Qanni; (6) 'Arar

Qanan

'Abd
b.
b.

al-

Qurd
*Abd-

al-Harithi.

stanza

e si presentarono al Profeta

312.

in

casa di

Khalid

b.

al-Wald

in

come buoni musulmani, salutandolo

10.

modo corretto, da
ed al momento della
nel

o nel corso

un tempo

veri credenti. Essi rimasero

loro

partenza,

D^u-1-Qa'dah,

del

H.

a.

mese

nel

di

quattro mesi

soli

Sawwal

prima

3, *

Madinah,

in

del 10.

a.

H.,

morte del

delift

Profeta Q, Maometto fece loro i soliti doni : ad ognuno degli ambasciatori


don dieci oncie d'argento, ma a Qays b. al-Husayn, ch'egli aveva nomi-

nato capo dei banu-1-Harith

b.

Ka'b,

diede invece dodici

mezza

oncie e

(Sa'd, 63-64, 123; Hisam, 958-960, ove abbiamo il tosto della lettera
scritta da Khalid b. al-Walid a Maometto, e quello della risposta del Pro-

Ne ho omesso

feta al suo generale.

versione,

la

perch non contengono

alcunch di valore storico, e molto probabilmente sono fabbricazioni poste-

Tutta la tradizione narrata da ibn Ishaq, pure molto manipolata


e zeppa d' interpolazioni. Soltanto notevole l' espressione usata da Maoriori.

metto appena vide

senza sapere chi fossero

gli ambasciatori,

che hanno l'aria d'Indiani?

quegli uomini,

"

Chi sono

Nel mezzogiorno d'Arabia,

una coltura assai pi progredita, ed un'agiatezza molto maggiore, che non fra le trib del centro e del settentrione,
paese ferace e

civile, esisteva

viventi nel deserto quasi allo stato


cenci,

doveva fare impressione

barbarie.

di

Ai musulmani coperti

lo sfarzo signorile degli

di

Arabi ricchi del mez-

labari, I, 1724, pone la spedizione o nel Rabi' I, o nel Rabf II,


-uniada I; Sprenger, III, 508 e segg., afferma che dei documenti

zogiorno;
o nel

seguenti

(cfr.

4 e segg.), non pochi devono

anteriore all'anno 10. H.

Wqidi Wellh.,

"

contiene l'intestazione della

'Abd al-Madan nel Rabi'


fa

un cenno

Khalid

I del 10. a.

b.

21,

Spedizione di Khalid

no. 71,

nota

417,

al-Wahd contro

b.

1,

gli

ma il testo stato omesso. Se ne


al-Walid,
ma invece di Khalid

H.

indiretto a pag. 420, lin. 15,

vi (per en'ore)

appartenere ad un periodo

1).

Sa'id b. al-'As;

Athir,

II,

223;

Khamis,

II,

159-160, ove detto che, secondo alcune fonti, la partenza di Khalid avvenne
nel Rab'

II,

o nel (^umada I;

Halab,

III,

387; Bukhri,

ITI,

158-159).

Nota 1.
Quindi l'Islam non pu aver avuto il tempo di diffondersi nella trib prima della
morte di Maometto, ed logico ritenere, che quando scoppiarono le guerre civili, la maggioranza fosse
ancora fedele alle credenze antiche.

Lettere a nove rami dei banu-1-Harith.


4.

un ramo

^1;

Lettera ai banu-1-Dibab. Maometto scrisse ai banu-1-Dibab,

dei banu-1-Harith

b.

Ka'b, facendo la concessione di

dell'annesso Rafi' (Rafi'aha), e \detando che alcuno


possesso, finch

vano
Il

banu-1-Dibab

doveri imposti a tutti

documento fu

steso

ger, in, 511, nota

1,

si

li

Saribah e

molestasse nel loro

mantenevano buoni musulmani, compie-

credenti, e

da al-Mughirah
legge: Sariyah,

313.

(b.

si

tenevano separati dagli

idolatri.

Su bah) (Sa'd, 9, 22; SprenDubab invece di Dibab).


40

10. a. H.

5-8.

5.

Yazd

b.

al-Tufayl al-Harithi, dichiarando che Yazld poteva ritenere

Lettera a Tazld

(2)

nessuno aver

sesso di tutta al-Maddah, e

Maometto

al-Tufayl al-Harithi.

b.

scrisse a

diritto di contestargli

il

il

il

posgodi-

mento del podere, finch Yazd rimaneva buon musulmano, pregava, faceva
le elemosine, ed avversava i pagani. Il documento fu scritto da (xuhaym b.
22

al-Salt (Sa'd, 9,

6.

(3)

banu-1-Qanan
riconosceva

b.

fu steso

84-85;

Sprenger,

Nota.
ai

1).

Maometto

Tha'labah.

b.

scrisse ai

sua protezione sui beai e sulle persone.

la

da al-Mughirah
III,

(b.

511, nota

Su bah) (Sa'd,

docu-

Ya'qubi,

22;

9,

Il

II,

legge: Muhassa).

1,

Siccome nella lettera non fatta menzione dei doveri


una trib rimasta pagana.

buon musulmano, pu darsi

di

tratti qui di

7.

possesso di tutti

ma

l'Islam,

(zakt), e ceder
il

b.

Wa'lah

il

Le

Q).

riconoscendogli

quinto del bottino: lo esonera intanto


i

bestiami suoi per

stesse condizioni

suo popolo, che lo seguivano.

Arqam al-Makhzumi
'Abd Yaghuth

al-Harithi,

Maometto

al-Harithi.

legittimo

il

quando si convert alvalida soltanto finch 'Abd Yagbuth ossermusulmano, ossia la preghiera, le elemosine

suoi doveri di

decimo e di riunire

decime

Walah

b.

beni, dei quali era in godimento,

la concessione esser

ver fedelmente

pagare

Yaghoth

Lettera a 'Abd

(4)

'Abd Yaghuth

scrisse a

delle

511, nota

un ramo dei banu-1-Harith, dichiarando che egli


possesso di Mahsa (? MHSA, pronunzia incerta e nome

mento

che

III,

Tha'labah,

promettendo

ignoto),

Sprenger,

Lettera ai banu-1-Qanan

loro

il

(Sa'd,

Il

9,

farli

dovevano essere

documento fu

22;

scritto

Sprenger,

dall'

obbligo di

contaro dall'esattore
A-alide

per quelli del

da al-Arqam

III,

511, nota

b. abI-11,

legge:

b. Ri'lah).

wa

Nota 1.
Nel testo abbiamo l'espressione la 'ur
la hasr, letteralmente: niente decima, niente riunione, ibn Sa'd vorrebbe dimostrare che questa espressione significhi, che i bestiami
non dovevano essere riuniti dai loro pascoli nel deserto, pi di una volta l'anno, perch nessuno doveva pagare pi di una volta l'anno la tassa del decimo. Io convengo con lo Sprenger (III, 3fi2, nota)
nel credere, che si debba invece interpretare il testo letteralmente, nel senso che ad alcune trib il
Profeta, per concessione speciale, facesse dono dell' esenzione dalla tassa del decimo sul bestiame su
:

questo argomento abbiamo gi discorso. Infatti tra i documenti raccolti da ibn Sa'd ne abbiamo altri
tre, nei quali parimenti menzionata questa esenzione, ossia nella lettera ai bani u'ayl fcfr. 9. a. H.,
18, nota 2), in quella a Nahsal b. Malik al-\Va-ili (cfr. 9. a. H., S 8) e nell'altra a Yazid b. al-Muhaggal
al-Harithi (cfr. 10. a. H., 9). Sul fatto di raccogliere i bestiami nei luoghi di abbeveratura per poterli
tassare, consuetudine ancora in uso in Arabia, vedi

8.

scrisse ai
il

(5)

Doughty,

ramo

Lettera ai baiiu Ziyad (un

banu Ziyd

loro possesso di

b.

II, 301.

degli al-Harith).

Maometto

al-Harith, dichiarando di riconoscere e confermare

(jamm

e di

Adznabah,

finch compievano le preghiere,

promettendo

la

sua protezione,

pagavano le elemosine (z a k a t), e combattevano gli idolatri. Il documento fu steso da 'Ali (b. abl Talib) (Sa'd, 9,
22; Sprenger, III, 511, notai, legge: (rama).
314.

10. a. H.

9.

Yazld

b.

(6)

Lettera a Yazld

al-Muhaggal al-Harithi. Maometto

b.

al-Muhaggal al-Harithi, dichiarando che

possesso delle terre, e degli abbeveratoi di

il

9-12.

mezzo

gli

scrisse

riconosceva e confermava

Namirah

Wdi al-Rahmn,

e di

alle bassure palustri di

Namirah: riconosceva parimenti a Yazid


ed
il diritto di conjandare alla propria trib
dei banu
Malik, con l'esenzione dal pagamento del decimo e dall' obbligo di riu-

in

ai suoi discendenti

nire

il

bestiame per pagare la tassa

fu steso

da al-Mughirah

510, nota

2).

10.

scrisse

a Qays

(amanah,
i

Lettera a Qays

(7)

b.

al-Husayn

sicurt)

banu Nahd

per

m m a h)

poc'anzi, 7 nota).

membri
e

Dio

sua

della

sina

7,

si

e del Profeta,

tenevano separati dagli

moni per deporre

sulla

banu-1-Harith, e per

dichiarando ch'essi

si

trovavano sotto

che non avevano l'obbligo

pagamento della tassa (cfr.


preghiera, pagavano l'elemo-

il

nota) fintantoch compievano la

(zakat),

DzM-Ohussah. Maometto

trib,

del decimo e della riunione del bestiame per

poc'anzi

documento

DzT-l-Uhussah, conferendogli un salvacondotto

b.

di

b.

Il

Sprenger, IH,

22;

9-10,

al-9usayn

b.

(suoi confederati),

la protezione (dz

(cfr.

Su bah) (Sa'd,

(b.

potevano addurre

idolatri, e

verit della loro conversione

all'Isim,

testi-

infine

che

dovesse esistere sempre un diritto dei musulmani sui loro beni Q) (Sa'd, 10,
22; Sprenger, UT, 510, nota 2, non ha compreso nemmen lui l'ultima

erroneamente traduce

frase che

spruchen
Nota

"

Die Moslime knnen Untersttzung bean-

).
1.

Non

chiaro che cosa significhi l'ultimo periodo, perch questo diritto di

sulla propriet dei hanu-I-Harith 3 dei banvi Nahd, confederati

(hulafa)

dei medesimi,

musulmani
non altri-

menti descritto o specificato.

11.

Qann

b.

(8)

Lettera ai banu

Qann

b.

Yazd. Maometto scrisse ai banu

Yazid, dei banu-1-Hrith, confermando ad essi

il

Midzwad

possesso di

compiuto

e dei luoghi di abbeveratura in quel sito, fintantoch essi avessero


le

preghiere, avessero pagato le elemosine (zakat),

si

tenessero separati dagli

addurre testimoni

idolatri, garantissero la sicurezza delle strade, e potessero

per provare la sincerit della loro fede islamica (Sa'd,

ger,

22

Spren-

511, versione poco corretta).

III,

12.

a 'Asim

10,

b.

(9)

Lettera a 'Asim

b.

al-Hrith al-Hrithi, confermandogli

distretto di Rkis

(Nagmah min

contestare questo possesso.

Il

Maometto scrisse
possesso di Nagmah, un

al-Hrith al-Harithi.
il

Rakis), e ordinando che nessuno osasse

documento fu

Arqam al-Makhzumi)

(Sa'd, 10, 22;


da un suo manoscritto Lahmah invece

scritto

Sprenger,
di

Nagmah,

da al-Arqam

(b.

abl-l-

IH, 511, nota

1,

legge

e traduce, forse

correttamente, che Maometto facesse dono del sito a 'Asim).

315.

poco

10. a. H.

13.

Gabal e di ab Musa al-As'ari nel Yaman {Rabt i).


In questo anno, prima del Pellegrinaggio d'Addio, Maometto
13.
mand nel Yaman i due Compagni Mu'adz b. (jabal (') e abu Musa al-As'ari
partirono i due Compagni
a diffondere l' Islam nell' Arabia meridionale

Mu adz

Invio di

b.

Rabf

nel mese di

I,

Maometto nel dar

le istruzioni speciali

nistrazione dei paesi a loro destinati, disse:

Rendete

"

" difficili,

apportate buone nuove e non cattive,

" sposti

non ostilmente

(verso gli abitanti)

per F ammi-

le cose facili e

non

amichevolmente

siate

Ognuno

di-

due Compagni

dei

ebbe l'incarico di amministrare un miklilaf (terirdne che nel linguaggio

Yaman

del

a I-i q

li

m, o al-rustaq):

(al-'aliya), che

con

la

Musa
il

un

significava

sua

si

celebre

(H

paese,

equivalente ad

Mu'adz

b.

Gabal

ebbe

moschea

a m, 957;

di

il

kh

al-kurah, o
1

superiore

estendeva fino a 'Adan ed includeva la citt di al-franad

al-As'ari ebbe invece

littorale)

tratto

regione jnontuosa del Y'aman)

la

(ossia

abu

mikhlaf della parte bassa del Yaman (ossia


cfr. anche Bukhari, III, 156-158; Kh a m i s,

il

n, 157-158).
Intorno all'invio di Mu'adz

numero

nel

di tradizioni, perch sulle istruzioni

tribuitegli in quella circostanza)

hanno fondato
b.

un grandissimo
date dal Profeta (o almeno atY^aman

esiste

giureconsulti delle generazioni successive

loro sistemi giuridici

entrare ora nella questione

Mu'dz

b. -abal

bene perci darne qui

il

testo senza

Quando
Y^aman, Maometto

della loro dubbia autenticit.

spinosa

(xabal fu scelto dal Profeta per la missione nel

domande, per scoprire se era al corrente di tutte le


norme da seguirsi nel disimpegno del suo ufficio. " Come darai tu sentenza
quando ti si presenter un caso da giudicare ? chiese il Profeta. " Io giu" Ma se non troverai (una norma)
dicher secondo il Labro di Dio .
gli rivolse

alcune

nel Libro di Dio?


di

Dio

Dio?

"E

se

"

non

sunnah dell' Inviato


sunnah dell'Inviato di

Allora mi conformer alla


troverai

nemmeno

nella

Allora giudicher secondo il mio proprio criterio (a^tahid

ra'iyy), e non esiter (vpa la alu) (Khamis, II, 158, lin. 27-29, ove
"

detto che la tradizione attinta nelle collezioni tradizionistiche di al-Tir-

midzi, di abu

Dawud,

e di al-Drimi; cfr.

per l'uso che ne fecero


70, lin.

11; 71,

lin.

Nota 1. Secondo
b. Dz Yazan con

Zur'ah

giureconsulti

Goldziher Zahir.,

posteriori;

cfr.

8 e segg.,

anche Baladzuri,

13 e segg.).
alcune fonti, Mu'adz

b.

abal fu latore

di

una

lettera al principe himyarita

le istruzioni di riscuotere tutte le tasse della regione.

L'isnad

di questa

notizia per debole. Un'altra tradizione dice che Mu'adz b. (rabal venisse incaricato della riscossione
delle tasse s a d a q a t nel Yaman, con istruzioni di esigere le imposte sul prodotto delle palme,
sul grano, sull'orzo e sull'uva o fresca o secca (B a 1 a dz u r i, 70). Istruzioni diverse sono quelle a pa-

gina

72, lin. 17.

816.

10. a. H.

Amr

Le istruzioni per

14.

Hazm.

b.

So dolibianio erodere a ibn Ishaq, dopo che

Ka'b ebbero

dei banu-l-Harith b.

Maometto

(nel Nagran),

invi

loro

nella religione (fi- 1 -din), per insegnare a loro la

'Amr doveva

dottrine dell'Islam.

le

qah

ambasciatori

gli

Madlnah per ritornare in patiia


appresso 'Amr b. Hazm al-Na^gri alche doveva servire per istruirli (yufaq-

lasciato

Ansari, latore d'uno scritto speciale,

qihuhum)

14.

da tutte

allo stesso

Strano a

le trib convertite.

tempo

sunnah

sada-

esigere la tassa

questo documento, che,

dirsi;

se autentico sarebbe di grandissimo rilievo per la storia dell' Islam primitivo,

Hisam

dato per intiero da ibn


la

sua autenticit)

da Ubayy

b.

da ibn Ishaq, circostanza che infirma

mentre ibn Sa'd (Sa'd,

volo ad esso, senza riportarne


scritto

[non

il

testo,

18) accenna soltanto di

9,

aggiungendo

solo che fosse stato

Ka'b, per ordine, beninteso, di Maometto.

Diamo

appresso la versione totale del documento, quale lo troviamo in

Hagar

premettendo soltanto che

(II,

mento noi possediamo,

in

le osservazioni

accettarlo
"

mente

b.

Hazm

probabile quindi che in questo docu-

suoi rappresentanti nelle diverse trib.

come documento

contemporaneo

storico

e misericordioso). Questa

Oh

(').

nome

" (In

una chiara esposizione

voi che credete e adempirete

"

(questa

"

*Amr

"

in ogni sua cosa, perch (Dio) con quelli che

(b

di

Dio

a y y a n) di Dio

(Qur-an,

patti

cle-

v, 1):

una ordinanza ('ahd) di Muhammad al-Nabi Rasul Allah per


Hazm, quando lo mand nel Yaman. GU ordin di temere Dio

b.

"che agiscono bene (Qur'n,

xvi,

in tutto quello che Dio gli

gente e di ordinar loro di

"

Qurn

'

di toccare

"

docu-

Il

precedenti e l'esame del contenuto dimostrino che non possiamo

e del suo Inviato.

" alla

istru-

interesse particolare, essendo unico nel suo genere, bench

"

" stizia

mandato dal Profeta

venisse

forma bens molto ampliata, una delle tante

zioni sci'itte dal Profeta per

mento ha perci un

Hisam,

ibii

1264, no. 10211), nell'alludere ad esso,

senza per citarlo, aggiunge come 'Amr


quale suo rappresentante nel Nagran.

qui in

e istruirli
il

128).

in

loro diritti,

di

quaU

temono, e con quelli

ordin di agire secondo giu-

EgU doveva

farlo.

Qur-an, se non in istato


i

gli

aveva ordinato, e

(yufaqqihahura)

gente, quali fossero

(lo)

esso,

di

annunziare

{f).

fossero

bene

insegnare alla gente

vietando per alla

purit

il

il

gente

Doveva informare la
loro doveri. Doveva

"

quando agivano secondo giustizia, e procedere


con severit contro di essi, quando peccassero (f - 1 - z u 1 m), perch Dio
Non v' forse la
aborre il peccato (a 1 - z u 1 m) e lo vieta. Egli ha detto
(Qur-n, xi, 21).
maledizione di Dio sui malfattori (a 1-z ali m u n)?
Doveva annunziare alla gente il Paradiso, ed i segni di esso, ed ammonire

"

contro

" trattarli
"
"
**

con benevolenza,

'

'

il

fuoco (infernale) ed

segni di esso, ed essere

317

famigliare con la

10.

s 14.

istruita

H.

a..

nella

Insegnasse loro

religione.

norme

le

"

gente,

"

(m a a 1 i m) del pellegrinaggio, la sua s u n n a h, e la sua legge (f a r Id a h) e quelle cose che Dio ha ordinato in merito ad esso, e il grande
pellegrinaggio, a 1-h a g g a 1-a k b a r, e il piccolo pellegrinaggio, ossia a 1 'umrah. Vietasse alla gente che uno preghi nei panni di un altro pi
piccolo, salvo che possa ripiegare i due lembi di esso su ambedue le sue
spalle, e vietasse che alcuno si vesta nei panni di un altro, esponendo

'^

"
"
"

"
'

finch

fosse

si

'

le

sue parti vergognose al cielo

" i suoi capelli sulle spalle,


"

veniva un tumulto,

"(al-du'a ila a
"

ab

i l)

(*)

usassero

grido

il

grido di guerra delle trib o delle famiglie (a

" tarli
(y

aq

compagni.

" faccia, delle

guerra

di

con

f u)

delle trib

doveva

mani

'

ma

usa

bisogna po-

i r),

invochino soltanto Dio, che non ha

la spada, finch

gente

ordinare alla

1 -

av-

devono invocare

Essi

famiglie.

o delle

fra la gente

non ha compagni. Se per uno non invoca Dio,

soltanto Dio, che

" il

"

1-q

doveva vietare che quando

uomini

gli

Proibire che alcuno pettinasse a treccie

(^).

compiere l'abluzione della

di

fino al gomito, dei piedi fino alla cavigUa, e

si

strofi-

quale ha stabilito la pre-

"

nasse anche la testa, tutte prescrizioni di Dio,

"

ghiera ai tempi debiti suoi, e di prosternarsi ed umiliarsi completamente,

"

quando spunta

"

gare verso occidente: la preghiera del pomeriggio (deve

" sole
"

mattino, e quando

il

scende verso l'orizzonte (f-l-ard

deve tardare sino a che appariscono

notte

" la

deve

(si

farsi)

mudabbarah,
si

avanza

gente accorra alla preghiera del venerd

prima

notte.

le

la notte,

il

spalle

ma non

preghiera della

E Dio ha

(al-gumu'ah

pie-

quando

volge

le stelle in cielo, e la

prima parte della

fare) nella

mezzod incomincia a

sole di

quando

sulla terra), e la preghiera della sera,

" si
"

il

il

sic),

ordinato che

quando

fa

si

prenda dal bottino

"

l'appello per essa

"

quinto di Dio e quelle tasse (sadaqah), che sono state assegnate ai credenti,

" (ossia) il
"

e che

decimo dai fondi

del decimo

" dieci

(^),

(il

si

lavi

irrigati

di recarvisi. Si

da sorgenti

ventesimo) da (quei fondi) che

cameU (devono

si

da acqua piovana,

irrigano con

le

dare) due pecore, e per ogni venti, quattro pecore, e per

ogni quaranta vacche, una vacca, e per ogni trenta vacche, un

"

a dz a u n (giovenco

"
"

met

secche: per ogni

"

"'

e la

il

ab

'

un

una g a dz a a h (giovenca di tre


anni). Per ogni quaranta pecore (devono dare) una pecora grande, che
pascola sola, perch questa la legge di Dio (f a r I d a h Allah), che
Egli ha ordinata ai musulmani nella tassa a 1-s a d a q a h. Chi d di pi,
*

bene a s

"

fa

"

tamente

''

dell'Islam,

" ritti

stesso.

'

di tre anni), o

Quegli

spontaneamente

Ebrei
l'Islam,

appartengono anch'essi

e doveri di questi. Ciri

Cristiani

e
e

che

professano

ai credenti,

abbracciano ^complelealmente la religione

ed hanno

medesimi

di-

rimane invece nella fede cristiana o ebraica,

'

318.

10. a. H.

"

non deve

essere costretto

"

ma

uomo

"

"

protezione (dz

"

chi vi

ogni

a rinnegare

si

yuraddu 'anli)
pagare un dinar pieno,

sua fede (la

o donna, Ubero o schiavo, deve

Chi compie questi

valore di esso in stoffe.

il

la

14.

m m a h)

Dio

di

(^),

ha

obbliglii,

diritto alla

La Jiiisoricordia di Dio sia su Muli^immad e la pace sia con lui,


menza di Dio e la sua benedizione (HiSm, 961, lin. 4 962,
labari, I, 1727, lin. 10 1729, lin. 10, ove aggiunta la notizia
"

*Amr b. Hazm
Na^ran, quando Maometto cess
afferma che

le istruzioni

credenti.
e la cle-

'

condo al-Waqidi,

date a

ma

ed alla protezione del suo Inviato,

oppone, nemico di Dio e del suo Inviato, e di tutti

lin.

14;

che, se-

era ancora rappresentante del Profeta in

Baladzuri,

di vivere;

'Amr

b.

Hazm

70, lin. 13 e segg.,

fossero per

il

Yaman).

Cfr.

anche pi avanti 59 e segg.


Nota

Le ragioni pi forti contro l'autenticit testuale del documento sono: 1 il silenzio


che sempre argomento schiacciante contro una tradizione, se ibn Hisiim non la d
sull'autorit del maestro (cfr. i casi precedenti, Introduz. 281, 6. a. H., Jj 45, ecc.); 2 1' assenza del
documento fra quelli riportati da ibn Sa'd questi ne conosceva J'esistenza, ma non lo stim degno di
far parte della sua raccolta; 3 i particolari meticolosi di rito contenuti nel testo, che sono del tutto
estranei al carattere largo e generico dei veri documenti autentici del Profeta da noi dati per intiero
4 e forse argomento pi decisivo che "^lel Kitub al-KJiarag di abu
in tanti passi precedenti
Yiisuf Ya'qub [f 182. a. H.] abbiamo menzione di questo documento sull'autorit di ibn Ishaq
ibn

di

1.

IsliJq,

[j-

ed concepito in termini diversi: dice abu Yiisuf: mi ha narrato Mubammad b. Ishaq,


Profeta scrisse per 'Amr b. Hazm quando lo mand a Nagriin (il seguente documento) In

161. a. H.],

che

nome

il

Dio clemente e misericordioso. Questa la sicurt concessa da Dio e dal suo Inviato. Oh
voi ohe credete e adempirete ai patti
Questa una ordinanza (' a h d) di Mubammad al-Nabi a
'Amr.b. Hazm, quando lo mand nel Yaman. Gli ordini di temere Dio in ogni sua cosa, e di far

(questo) e di far (quest'altro)

di

di

[w a a n n a y a f a

wa

y af a
'

1]

Dio, e quello che stato imposto ai veri credenti riguardo alla

40-11).

Da

questo possiamo appurare quali e quante siano

le

dalla generazione tradizionistica alla quale appartenne ibn

Nota

di prendere dalle prede

sadaqah

interpolazioni introdotte nel

Hisam

[f

213-218

a.

il

quinto

(Ysuf,
documento

dei frutti

H.].

Se questo passo delle istruzioni non interpolato, dietro suggerimento del versetto
quranico lvi, 77-78, di grande interesse, perch dimostrerebbe che i rappresentanti del Profeta non
si recavano nelle provincie ad insegnare il Quran semplicemente a voce, recitando quelle parti, ohe
sapessero a mente, ma portavano con loro un testo scritto, una copia delle rivelazioni gi promulgate.
La notizia, se vera, avrebbe non poca importanza per la storia del Qur-an, perch dimostrerebbe come,
2.

morte del Profeta, dovessero esistere molte copie del testo sacro nelle varie parti della
storielle che il Qur-an si trovasse scritto su frammenti di pelle, su ossa, su pietre, su
rami di palme, ecc., non devono essere prese nel senso letterale: sar stato il caso per alcuni brani
speciali, in alcune circostanze eccezionali, ma tutto l'insieme delle tradizioni sulle ambasciate e sugli
scritti del Profeta alle varie trib, sta a dimostrare, come la scrittura fosse a Madinah molto pi in uso
che non vorrebbero farci credere i tradizionisti del primo secolo, i quali sostennero (erroneamente) che
Maometto vietasse l'uso della scrittura per conservare i versetti del Quran, e le sue sentenze e dottrine.
Cfr. i nostri appunti sulla compilazione scritta del Quran sotto l'anno 11. H.
Nota 3.
In Arabia prima dei tempi di Maometto regnava una licenza completa dei costumi
e mancava il senso della vergogna probabilmente per porre un freno a tanta svergognatezza Maometto
dov regolare non solo le leggi del matrimonio, ma stabilire, che le dorme andassero velate, e che gli
uomini non mostrassero le nudit scoperte in pubblico. Su quest'ultima sconvenienza specialmente durante la preghiera, abbiamo molte tradizioni (B u kb il r i, I, 103, lin. 8 e segg.; 122, lin. 16 e segg.;
166, lin. 7 e segg.; 210, lin. 6 e segg., ecc.; cfr. anche pi avanti al 40) dalle quali appuriamo, che gli
Arabi andassero vestiti molto leggermente, e con manti tanto corti (causa la loro estrema povert),
che se si chinavano in avanti, durante le preghiere, scoprivano il deretano a quelli, i quali pregassero
dietro alle loro spalle. Cosi comprendiamo meglio la maraviglia destata in Madinah dal lusso nei ve-

prima

della

penisola.

Le

stiari sfoggiato dagli Arabi, venuti dalle pi ricche regioni dell'Arabia meridionale, e

319.

che incontrarono

10. a. H.

14, 15.

la disapprovazione del Profeta. La maggior parte dei Compagni andavano coperti di stiacci, e per non
destare la loro invidia, Maometto fu indotto a vietare il lusso nel vestire (cfr. Bukhari, I, 107,
lin. 4, ecc.; vedi anche a proposito dell'ambasciata dei Kindali a , 34).
Sui gridi di guerra pagani, usati dalle trib come appello a soccorso, o come
KoiA 4.

sul campo di battaglia, vedi 6 o 1 d z i b e r


u h. S t u d., I, 61
ragione del divieto di usare il grido di guerra pagano , secondo
Goldziher, che in esso vi era probabilmente un qualche sapore religioso, o le traccia di una
il
qualche pagana superstizione. La supposizione dell'illustre critico confermata da questo passo, per-

mezzo per riconoscersi a vicenda

Robertson,

44, nota.

La

ch difficilmente s'intenderebbe altrimenti la ragione di quanto segue, l'evocazione dell'unit assoluta


di Dio e la necessit di potarli con la spada, come graficamente detto nel testo, finch fossero estirpati tutti i colpevoli. Nel concetto del Profeta, usare il d u a pagano equivaleva a fare
atto precipuo di miscredenza. Ci vuol dire che nel grido di guerra era compreso un vero e proprio
'

appello per soccorso alla divinit pagana.


E degno di nota, come in questo periodo primordiale dell' Islam l'uso di chiamare
Nota 5.

fedeli alla preghiera esistesse soltanto per

il

la preghiera cio del mezzod, in guisa simile all'uso solito cristiano di


nicale, alla quale la gente

venerd, e precisamente solo per la cerimonia pi solenne,

chiamata dal suono

delle

una funzione

campane. Vedi quanto

si

religiosa

dome-

detto a questo pro-

1. H., s 54, e specialmente sotto l'anno 2. H., 11 e segg. Temo per che questa
parte del documento sia andata molto soggetta a interpolazioni e correzioni: qui abbiamo infatti il
caso unico di un documento, in apparenza contemporaneo del Profeta, il quale specifica con precisione

posito sotto l'anno

ed il numero delle preghiei-e. Se questa parte del documento fosse autentica, presumibile che Bulgari l'avrebbe dovuto inchiudere nella sua raccolta di tradizioni sulle ore della preghiera (Bukhari.
I, 141 e segg.). La mancanza per di un isnad a sostegno dell'autenticit del documento pu aver

le ore

Tutto il documento specialmente se paragonato


il Bukhari dall' inserirlo nella sua raccolta.
con quello citato alla nota 1, ha l'impronta di molteplici interpolazioni.
Nota 6.
Questo punto speciale delle istruzioni ha grande interesse ed importanza, perch
ci dimostra ancora una volta quale fosse il vero spirito di tolleranza, che ispirava i primi musulmani nel
convertire e domare le trib. Nessuno doveva essere costretto a farsi musulmano: la conversione doveva
seguire del tutto spontanea, e l'unico obbligo del non musulmano era d sottostare al pagamento della
tassa di capitazione imposta a quelli che volevano rimanere cristiani o ebrei (e forse anche pagani), ammenoch ragioni politiche e strategiche imponessero misure di grande rigore (vedi il trattamento degli
Ebrei di Madinah e le numerose spedizioni militari). E bene rammentare che queste istruzioni erano
per popolazioni indipendenti dal Profeta, e perci metteva pi il conto di attirarle con modi pacifici,
che con l'impiego della forza. Non per tanto bene tenere in mente questo fatto per giudicare tutta
l'evoluzione successiva dell'Islam. Il trattamento verso pagani divenne con il tempo molto pi severo:
i Cristiani e gli Ebrei essendo gi possessori in parte della verit rivelata nelle Sacre Scritture, godevano
di un privilegio cospicuo in rapporto ai pagani, verso i quali l'Islam fu pi duro: in queste istruzioi\i
i pagani non .sono nemmeno menzionati. Si vede che premesso non ve ne dovessero pi esistere, oppure v' l'evidenza che si mirasse a chiudere un occhio su qualche irregolarit, ed a considerare molte
migliaia di Arabi come veri musulmani, mentre dell'Islam conoscevano forse appena il nome.
Anche nel breve cenno ad alcune pretese istruzioni .scritte dal Profeta a Mu'adz b. (rabal, mentre
egli si trovava nel Yaman, detto fra le altre cose, che egli non dovesse costringere gli Ebrei a
rinnegare la loro religione (la yaftun Yahudi 'an a 1-y a h d i y y ah) (Baldzuri, 71,
dissuaso

lin. 12).

Conversione dei banu Khawlan {Saban).


Nel mese di Sa'ban dell'anno 10. H., vennero a Madinah
15.

'

Khawlan (un ramo dei Madzhi^)


Khawlan nel Yaman (S p r e n g e r, III, 457).

dicci

ambasciatori dei

torio

Essi apportarono al Pro-

quali abitavano

feta la professione di fede della loro trib, furono istruiti

Maometto

nelle dottrine islamiche, e promisero


Anas, che avevano adorato fino a quel giorno.

nella

Dar Ramlah

il

personalmente da

di distruggere l'idolo

Dopo

terri-

essere

stati

'Amm

ospitati

bint al-Harith, a spese del Profeta, ricevettero anche, nel

820.

H.

IO. a.

partirsi,

solito

il

labari,

105;

Venuta
16.
'Adi

dono

sione vedi

di argento

Htim

al-Ta-i (Sahan).

musulmano
20 (Tabari, I, 1740,

al-Ta*i, e si fece

9. a.

H.,

primi giorni

nei

dell'

sulle ragioni di questa conver-

lin.

Khamis,

5;

anno

10, sia

nello

Spedizione di
17.

Murad, Sa'd

Yaman

'Ali nel

Nel mese di

spedizione contro

157, dice

^a'ban del-

Ramadan

trib

le

{Ramadan))
del

Yamanite

10.

del

a.

H. Maometto

grande

Le

sobborgo di Madlnah, Quba, ove Maometto

un turbante

e lo leg

momento

al

come bandiera

e spirituale del

furono riunite in parata nel

cavalieri,

(^)

una

che ancora non avevano

al-'Aslrah, Gru'fi, Zuljaj'^d, Nakha', ecc.),

schiere, circa trecento

allest

gruppo Madzliig ('Ans,

n abbracciato l'Islam, n riconosciuto l'autorit temporale

sciolse

II,

H.).

9.

Profeta.

(Sa'd, 53,

1740; Athir, U, 227-228).

I,

che 'Adi venisse sia


l'anno

mezzo

Nel mese di Sa'ban di questo anno, venne alfine a Madlnah

Hatim

b.

(uqiy ah)

di dodici oricie

di 'Adi b.

s 16-17.

della

partenza,

si

punta di una lancia: ad

alla

massima mitezza
verso i Yamaniti, dai quali voleva soltanto l'accettazione dell'Islam. 'AH
parti dunque per la sua destinazione ed assali prima di tutti i Madzhig,
sorprendendo il campo della tiib, e catturando una quantit di donne e di
bestiami, a sorvegliare i quali 'Ali pose Buraydah b. al-Husayb. Accorsero
allora gli Arabi per vendicare l'assalto e, per riscattare le donne ed i be'AU diede poi

speciali

istruzioni,

sanguinosamente.

stiami, decisi a battersi


avuti, tent di pacificare

ma

gli

segn

il

agisse con

'Ali, in

la

conformit degli ordini

nemico, proponendogli la conversione all'Islam,

Arabi respinsero ogni offerta e vollero far uso delle armi.

'Ali con-

da Maometto, nelle mani di Mas'ud b. Sinan, e


combattimento con gli altri. Prima della mischia

lo stendardo, datogli

volle mettersi in linea di

generale vi fu uno dei


uccise

perch

il

soliti duelli,

nel quale al-Aswad b.

suo avversario Madzhigita: poi

si

venne

Kh uza'i

mani.

alle

Il

al-Sulami

nemico non

pot resistere all'impeto dei musulmani, ed infine, con la perdita di circa


venti uomini uccisi,
vincitori. 'Ali

non

li

si

diede alla fuga, lasciando lo

volle inseguire,

ma

ripet

mano

essi l'invito di farsi

ai

mumu-

Madzhig

si

campo

di 'Ali e

pagarono l'importo

Yaman

convertite all'Islam,

sulmani, e questa volta con buon successo:


sulmani, mandarono rappresentanti al

ad

stendardo in

dichiararono

delle tasse dovute.


'Ali

mand

rimase ora in mezzo alle trib del


'Abdallah

b.

'Amr

b.

'Awf al-Muzani a Madlnah per annunziare


321.

41

10. a. H.

17.

al Profeta la sua \dttoria sui

che

metto gli fece rispondere,


festa

(al-mawsim,
Makkah.

trato in

il

delle trib. MaoYaraan fino al tempo della


Ka'bah), quando lo avrebbe incon-

e la conversione

rimanesse

pellegrinaggio alla

nel

'Ali si trattenne perci nel

quando

di Dzu-l-Qa'dah,

Madzhig

si

avvi verso IMakkah e

bottino spettante al Profeta, tutti

si

fino agli ultimi giorni

ricongiunse con Mao-

Nella separazione del quinto del

le feste del pellegrinaggio.

metto durante

Yaman

comandanti erano

nel passato di

soliti

agire con molta liberalit, e permettevano ai componenti delle spedizioni, di

animali appartenenti al quinto, facendo poi rap-

servirsi degli oggetti e degli

porto al Profeta, e cliiedendogliene posticipatamente l'approvazione. 'Ali volle


agire diversamente ed ordin che la porzione del Profeta rimanesse intatta ed
intangibile
quinto.

egli proib perfino ai suoi di

Durante

marcia di ritorno

la

'Ali,

montare

cameli facenti parte del

volendo prevenire

suoi, si spinse

innanzi con maggiore sollecitudine, a partire da al-Futuq, e lasci


delle

a abu

schiere

Questi

Rafi'.

il

comando

comport meno severamente,

si

nel

viaggio permise ai soldati di usare gli animali e la roba del quinto. Arrivati per in al-Sidrah, 'Ali ritorn indietro per riunirsi alle milizie

Makkah

prima di

quando vide la licenza permessa da abu Rafi',


si adir moltissimo, arrivando al punto di strappare ad alcuni i panni yamaniti, che avevano indosso, e di muovere aspri rimproveri ad abu Rafi'. Vi
fu allora chi and da Maometto a muovere lagnanza per la condotta di
'Ali, ma il Profeta lasci dire e non rispose alle rimostranze. Durante la

entrare con esse in

dimora di

Yaman avvenne

'Ali nel

la conversione all' Islam del poi celebre

rabbino ebreo Ka'b al-Ahbar. Questi per non

venne a Madinah

labari,

417-419;

narra
'Ali

fatti

riuscire

I,

1752;

tempi

mesi nel

967-968,

999;

ordine di

quando cio Khalid

Yaman, invitando

le trib

b.

1731,

I,

al-Walid

(e

non

a convertirsi, senza per

allora jMaometto

unissero con 'Ali. Molti rimasero con

indugio e con tanto

felice successo la

lui,

il

quale intraprese senza

predicazione dell'Islam, che appena

present ai capi dei Yamaniti, la grande trib dei banu


poc'anzi 66-67)

si

convert tutta in

questa, tutte le altre trib


del Profeta,

Tabari,

mand anche 'Ali b. abi


far tornare a Madnah KhaHd b. al-Walid con tutte le
alcuni volevano rimanere nel Yaman, potevano farlo,

sue schiere. Se per


si

califfo

mosse dal

riconnette questa spedizione con quella narrata prima al 3)

si

sei

del

Hism,

a convei'tirne una sola,

TaUb con
purch

ai

un poco diversamente

e perci

ebbe passato

non

se

Yaman e non
'Umar (Waqidi Wellh.,

si

quando

della spedizione.

La

si

un giorno

Hamdn

solo, e,

(cfr.

si

per

dopo l'esempio di

affrettarono a convertirsi pure, con grande gioia

ricevette la lettera di lui annunziante l'esito fortunato

tradizione per

ha carattere palesemente tendenzioso


322.

10. a. H.

apocrifo: l'isnad, che fa capo a ai-Bara

17-19.

b. 'Azib.

non

ispira alcuna fiducia.

Anche il Wellhausen Sk. u. Vorarb., VI, 29, giudica questa


cfr.
come " legendarisch
anche Bukliari, III, 158; Athir,
,,

Khamis,

160;

II,

1.1

numero

.il

ab.

versione
II,

229;

388-389).

III,

Nota 1.
domare trib tanto numerose e potenti,
sembrami un particolare di natura da gettare dubbi sulla realt delle altre affermazioni. Anclie i tradizionisti hanno tatto confusioni a proposito di questa spedizione, sulla quale regna molta oscurit.
La mania tradizionistica di far comparire tutto il Yaman convertito prima della morte del Profeta,
Il

cosi esiguo di milizie inviate per

la causa di questi errori ed amplificazioni. Il Wellhausen Sk. u. Vorarb., VI, 28-29, giustamente descrive questa spedizione come eine unbedeutende Razzia , e molto probabilmente non
si tratt affatto di convertire trib, ma semplicemente di fare un po' di bottino.

18.

Si dice che

che qualora

stabilisse,

Maometto,

alla partenza della spedizione di 'AH,

lo stato delle cose nel

dovesse unirsi con KhaLid

b.

WalTd

Yaman

(o Sa'id,

si

facesse pericoloso, 'Ali

vedi prima 8) ed assumesse

comando supremo delle schiere musulmane. Il caso previsto da Maometto


non si verific, e non abbiamo notizia che le due spedizioni si riunissero
(Hisam, 999; Waqidi Wellh., 420). La notizia in s poco credibile,
perch richiederebbe la permanenza nel Yaman di Khalid b. al-Walld, aplui

il

parentemente senza veruno scopo od


fine dell'anno, ossia per lo

dizioni del 10.

a.

meno

H. sono molto

effetto,

dal mese di Rabi'

Le

otto mesi.

Durante

incerte.

tradizioni a questo riguardo, di cui

(420),

mi sembrano degne
comunque
di

la

su

fino quasi alla

queste due spe-

dimora nel

Yaman

dovute dai convertiti all'Islam.

'Ali diresse, si dice, la riscossione delle tasse

Le

notizie

I,

abbiamo una in

Waqidi Wellh.

ninna fiducia (autorit abu Sa'ld al-Khudri,

tradizionista sospetto):

sia,

per,

da

esse pare

si

possa desumere

che 'Ah agisse con molte cautele, e in realt nulla conchiudesse di buono
pochi mesi dopo sorgeva nel
le
il

Yaman un

armi, gettandosi in una guerra civile

menomo

pensiero. Ci dimostra che

il

falso profeta, tutto

il

paese pigliava

Maometto non si diede


paese non era musulmano, e godeva
:

di tutto ci

di perfetta indipendenza.

Regolamento per

19.

al-zakat.
'Ali nel Yaman,

la riscossione della tassa

Nel racconto della spedizione di

al- Waqidi

un documento, che diamo qui in appresso nella sua


interezza, perch ha un certo rilievo per la comprensione della natura e
dell'ammontare della tassa dei poveri zakat, che Maometto impose a tutti
introduce

il

testo di

musulmani, apparentemente per eguagliare

ricchi,

ma

emancipato

poveri a quelle dei

che in verit doveva essere un termine di passaggio dal sistema


delle trib pagane,

ad una costituzione regolare,

nella quale l'importo delle tasse


dei poveri,

le sorti dei

ma

fiscale e politica,

non andasse pi esclusivamente a vantaggio

bens a sopperire alle spese generah dello stato nascente.

323.

Il

19,20.

10. a. H.

testo, si dice, trovavasi scritto in

un

(ra'far.

Chi siano questi due

del primo
sia

abu

allah

b..

non ho trovato
[f 65. a. H.],

Ecco ad ogni modo


" ricordioso).

(tradizionisti)

non posso

il

morto durante il

documento

"

califfato di

(In

nome

Muhammad

Questo quello che

l'

ab

dire con certezza, perch

mentre del secondo

notizia,

presso

b. ibl lesse

potrebbe supporre che

si

al-Madani, uno scolaro di abu Hurayrah [f 59.

(jra'far

'Amr

Yahya

libro die

a. H.],

Marwan

di

e di 'Abd-

II [f 132. a. H.].

Dio clemente,

e mise-

Inviato di Dio ordina

come

"

musulmani per il loro bestiame pascolaute: (1) Dalle pecore fino a 120 capi, un capo; fino a 200, due capi;
e cosi via un altro capo per ogni cento in pi.
fino a trecento, tre capi
da 25-35,
(2) Dai cameli, fino a 24 capi una pecora per ogni cinque cameli
una camela bint makhad (^piccole camele di pi di un anno, e di cui
la madre di nuovo gravida) o un ibn labun dzakar (giovane camelo maschio di due anni in tre); da 46-60, una hiqqah (camela giovane di tre anni); da 61-75, una gadza'ah (camela di cinque anni);
da 76-90, due bint labun (camele femmine di due anni in tre); da

"

91-120, due

"

gruppo di 50 cameli, una hiqqah, oppure per ogni gruppo

"
"
''

tassa dei poveri

da

riscuotersi dai

"

"
"

"

"

hiqqah montate

dallo stallone; oltre a questo, per ogni altro


di

40 una

"bint labun. (3) Dal bestiame vaccino, fino a 30 niente, da 30 in su un


" gadza' o una gadza'ah, e da 40 in su una musinnah (vacca di
"

vari anni di et). (4) Capre, ed animali deboli

"

non vengono

per vecchiaia,

o difettosi

"

non possono essere divisi per comodo dell'esattore, e gli animali divisi non devono essere riuniti. (5) Dal
suolo irrigato dal cielo, o da acqua corrente, devesi prendere il decimo, da

"

quello invece irrigato artificialmente,

'

" stiani,
"

accettati:

armenti

riuniti

il

ventesimo. Degli Ebrei e dei Cri-

che rimangono nella loro religione, ogni

dinar, o un equivalente in

tessuti

ma'afir

uomo adulto deve pagare un


(Waqidi Wellh., 419-420).

Ambasciata dei Ghmid {Ramadan).


20.

Esiste anche

notizia

di

degli Azd,

composta

di dieci uomini,

(del 10. a.

H.

accamp

?),

si

sati i loro abiti migliori, si

in

un' ambasciata

uno

Ramadan

Baqf al-Qharqad. GH ambasciatori,

presentarono

scritto speciale,

Ghamid, ramo

che arriv a Madinah nel

maniera musulmana, e fecero professione


stese per loro

dei

a Maometto,

lo

di fede nelle sue

che conteneva

gli

salutarono alla

mani. Maometto

articoli dell'Islam,

Ubayy b. Ka'b, il valente conoscitore del Qur-an, li istru


Quando partirono. Maometto fece loro i soliti doni in danaro
labari, I, 1729). Cfr. anche il seguente 22.

324.

indos-

nel testo

sacro.

(Sa'd, 68, 128;

IO. a. H.

21,

Ambasciata degli Azd {Ramadan?).


Venne a Madnah, in questo anno, un certo Surad b. 'Abd 21.
allah al-Azdi, insieme con una diecina di uomini della sua trib (Azd a-

Yaman) nella qualit di ambasciatori, e presero dimora


Farwah b. 'Amr, presso il quale furono onorevolmente ospitati

nu-ah, nativi del


nella casa di

Maometto riconobbe che Surad era l'uomo migliore dell'amnomin capo (am marab) di quelli della sua trib, che si

per dieci giorni.


basciata e lo

fossero convertiti all'Islam, con l'incarico di

gane confinanti con

mente

in atto le

raccomandazioni del Profeta, ed alla testa degli Azd conpose assedio alla citt di (luras, nella quale

vertiti all' Islam,

ficate

molte trib Yamanite (Azd):

un mese accampato

perci

sotto

Alla fine del mese Surad


a prendere

citt

sopra

posizione
b.

per inseguirlo

improvvisamente

si

si

monte

falcar:

furono

eccidio.

di

dalle

mura

ben

perci

unite

and

di (ruras e

ritenendo che
uscirono dalla

quando
dei mu-

sorpresi,

forti

fortissimo,

strage dei Yamaniti,

la

'Abdallah rimase

b.

gli assediati

con impeto

loro

Durante

forti-

frattempo pred tutto

nel

trovarono di fronte alle schiere


su

erano

trovava a pascolare nei dintorni.


si ritii-

il

Surad

'Abdallah

sbaragliarlo

sulmani, che piombando

con sanguinoso

mura

'Abdallah significasse una sconfitta,

Surad

la ritirata di

b.

rifiuto,

alle

bestiame delle trib assediate, che

si

suo invito di abbracciare l'Islam,

al

con un

risposero

difensori di (ruras

il

sua nel Yaman.

la

muovere guerra alle trib paSurad b. 'Abdallah mise pronta-

gli

fugarono

li

Azd

cattu-

rarono venti cavalli del nemico e H

montarono subito, servendosene per


incalzare i fuggiaschi e disperderli. Mentre accadevano questi fatti nel mezzogiorno, due ambasciatori delle trib Yamanite abitanti in (xuras si erano
recati

conto

per

tradizione vuole

degli

che

il

abitanti della

citt

a trattare con Maometto

Profeta annunziasse ai

due

la

la

dolorosa sconfitta

toccata ai loro consanguinei per opera di Surad, e gli ambasciatori, spaventati dalla notizia, si affrettassero

di

(juras

a ritornare in patria. Quando

gli abitanti

vennero a sapere come Maometto miracolosamente avesse avuto

contezza della disfatta sul monte Sakar, non ebbero pi dubbio della sua missione cli\dna e rimandarono subito

due ambasciatori a Madnah, perch por-

tassero al Profeta la loro sottomissione ed accettazione dell' Islam.


li

Maometto

accolse molto benevolmente, tess gli elogi delle stirpi Yamanite, dichia-

randole

le

pi belle, le pi valorose, le pi eloquenti e

ducia, e diede
cesse loro

ad esse

un terreno

il

grido di guerra

mabrur

I,

1729; Athir,

II,

225; Sprenger,

926.

cfr.

III,

pi degne di

allo stesso

riservato (hi ma) intorno alla citt,

erano fissati con segni evidenti (Sa'd, 62-63, 121

Tabari,

Q):

le

fi-

tempo con-

termini del quale

Hiam, 954
467 e segg.)

e segg.
(^).

10. a. H.

21-23.

Nota

Sui gridi di

1.

usato dagli Azd,

guerra in generale

Tabari,

cfr,

poc'anzi 14, nota

cfr.

Athir, IV,

II, 374, e

4.

Sul grido speciale

Mabrur

71, lin. 18.

Tutta questa lunga narrazione ha l'aria d'essere un rifacimento islamico d'un inciNota 2.
dente locale avente niun rapporto con la diiFusione dell' Islam. Nel seguente 23, abbiamo la notizia
della conversione di Guras senza che contro gli abitanti venissero impiegate le armi . E questa ci
viene dall'ottima fonte di Baladzuri.
!

22.

Maometto

Azd

e gli

un qualche legame,

perch

eventi,

al-Kalbi.

Narrano cio che

tpb

Ghamid, invitando

il

20) abl

Makkah

Zubyan

(forse

trattative

altre

ambedue

e potrebbero

fra

ci

vengono per

il

riferirsi ai

sono date da

del paragrafo precedente

notizie

le

al-Waqidi e quelle che ora aggiungiamo

dei

di

probabile per che fra le notizie seguenti e le pre-

cedenti vi possa essere

medesimi

abbiamo anche notizia

ibn Sa'd

In.

tramite di ibn

Profeta scrivesse a abu Zubyan al-Azdi, della

il

ed

lui

suoi a convertirsi

all'

Islam

(cfr.

poc'anzi

accolse favorevolmente le proposte del Profeta e venne

durante

pellegrinaggio d'Addio?) accompagnato da una

il

comitiva dei suoi colleghi, fra

quali erano Mikhnaf, 'Abdallah e Zuhayr.

In seguito giunse, sempre in Makkah, un'altra schiera di Azd, che

ammon-

nomi di al-Hi^an
b. al-Muraqqi', (jundab b. Zuhayr, (xundab b. Ka'b, e al-Hakam b. Mughaffal. Tutti costoro si convertirono all'Islam e Maometto fece stendere uno
scritto speciale per abu Zubyan, ma il testo del medesimo non stato conservato, abu Zubyan visse fino ai tempi del califfo 'Umar (Sa'd, 19, 49).
tava a circa quaranta uomini, e fra questi sono ricordati

Sottomissione di Guras e di Tabalah nel Yaman.


23.

Contemporanea conila spedizione

far credere che sia

due

delle

citt del

avvenuta

Yaman

(Autorit: Ma'mar,

la sottomissione

poc'anzi 21) ed

stabilendo
citt,

la conversione

il

Profeta in compenso di

avevano

momento

al

agli abitanti

l'

obbligo

fossero di passaggio col. Il Profeta

gotenente in -uras (Baldzuri,


(Autorit:

Muslim

cade nel 10.

che fra Tabalah e

a.

b.

di

di

ci.

della

che ogni adulto ebreo o cristiano, che

tempo impose

b.

'Abdallah

(ruraS

si

Li

e di

Tabalah
le

armi

conferm nel pos-

loro

conversione,

ma

trovasse in quelle due

dinar a

testa.

Nello stesso

dare ospitalit ai musulmani che

nomin abu Sufyn

b.

Harb suo

luo-

59).

La sottomissione delle due citt del


secondo Yqut, I, 816, ove ci viene anche detto

al-Haggag):

H.,

Makkah

corresse

una distanza

di

52 farsakh, equiva-

lente a circa otto giorni di marcia, e fra

Tabalah e Bah non ve ne

che una (Yaqut,

Altrove (Yqut, H, 60,

I,

vuol

si

(nominale)

impiegate

essi venissero

dovesse pagare un tributo annuale di un

Yaman

da al-Zuhri): Gli abitanti

di tutto quello che

sesso

Surad

(ruraS e Tabalah.

abbracciarono l'Islam senza che contro di


(cfr.

di

817, Hn. 3 e segg.).

826.

fosse

lin.

20)

H.

10. a.

si

accenna

di

nuovo

irrigati

regna

citt

Marasid,

10. H.,

dovevano pagare

abitanti

naturalmente da

ruscelli),

il

il

ventesimo (per

Intorno al sito preciso di queste

visibile incertezza nelle fonti (cfr.

Bakri,

191 e 238;

dell' idolo

Dzu-1-Kha-

anche

196).

I,

Tabalah era famosa per

culto che vi

il

autore sappiamo che Tabalah

Yaman (Hamdani,

miglia da Bisah,

faceva

si

(Hamdani,

lasah, esistente nei dintorni della citt

il

gH

quale

il

terreni irrigati artificialmente con pozzi).

due

a Maometto nell'anno

alla sottomissione di (juraS

con un trattato speciale, secondo

decimo (per terreni

23-26.

127, Un.

trovasse presso ai confini

si

84, lin. 19;

127,

lin.

19; 165,

lin.

Da

1).

fra

il

questo

Na^d ed

24), ossia

a 21

oppure a 23 giornate di marcia da San

a, equivalenti a
276 miglia arabe da San a (Hamdani, 187, Un. 4). In Tabalah s'incrociavano le vie delle caravane che dal Hadramawt andavano a Makkah, non-

ch

lin. 13).

venivano

che

quelle

Nagd

del

che

ove Tabalah annoverata fra

membri

Lettera a
24.

Maometto

quale gli enumerava

Dio

solo, nella

in

il

scrisse

una

soUti doveri di

Khalid

non dare

pellegrinaggio, e

asilo

(Sa'd, 8-9, 17;

cfr.

320, Un. 6,

documento

fvi

Sprenger,

scritto

III,

elemosine,

il

di-

a malviventi e a

ri-

le

cU questi doveri, gli


e

prometteva

permesso di conti-

il

quaU era in posda Ubayy (b. Ka'b al-Ansari)

nuare nel godimento di quelle propriet immobili,


Il

id.

b.

le preghiere,

compenso del compimento puntuale

come pagano.

Un. 12, dice

Dimad al-Azdi, nella


ogni buon musulmano (credere in un

lettera a

la prot^ezione della vita, dei beni e della famiglia,

sesso

189,

villaggio,

della trib di Azd.

missione di Maometto, fare

giuno di Ramadan,
belU)

le

316,

Khath'am cfr. anche


citt del Yaman.
i

un

trovava nel paese degU

al-'Ulya), e si

Ya'qubi Buldan,

esso.

Tabalah fossero

gli abitanti di

Yamamah (Hamdani,

117, Un. 21 e segg.) era

superiore (Na^d

'Anz, ohe abitano intorno ad

dalla

Hamdani,

(xuras (secondo

kurah,

dall'Iraq

delle

468).

Lettera a Gunadah al-Azdi.


25.

Maometto

scrisse

uno

scritto

(kataba kitaban) a (xundah

al-Azdi, alla sua gente, ed a quelU che lo seguivano


" la

preghiera, pagheranno le elemosino

"

suo Profeta, e consegneranno

"

Profeta

"

a loro la protezione

"

'Abdallah

11, 2.;

(sahm
.,.

Il

al-nabi) e

si

aka

t),

"

finch essi faranno

obbediranno a Dio ed al

quinto del bottino di Dio e la quota del

terranno separati dagli

(dzimmah)

documento fu

Sprenger,

il

(z

Dio e

di

scritto

la protezione di

da Ubayy

HI, 468).

327.

idolati'i: si

(b.

conceder

Muhammad

b.

Ka'b al-Ansri) (Sa'd,

10. a.

26, 27.

H.

Ambasciata dei banu Ghassan {Ramadan).


26.

Nella raccolta delle ambasciate compilata da ibn Sa'd, abbiamo

anche menzione di un'ambasciata di alcuni Ghassan a Madlnah nel mese di


Ramadan del 10. a. H. La tradizione data sull'autorit di al-Waqidi, ma
r

i s

n' molto debole, e tutta la narrazione, priva di

nad

persone, giustifica

sospetto, che possa essere

il

una

nomi

precisi di

notizia inventata in et

posteriore da qualche discendente dai Grhassan per dimostrare come anche

sua trib avesse mandato un'ambasciata al Profeta:

la

probabile.
siani

vero che

e che probabilmente Eraclio


dei

votamente fedele

sul confine greco,

La

gH Arabi

(Nldeke Ghassan,

42),

sue vittorie, nel 629, non ricostitu

le
(id.

ma

45);

storia poi

il

trib rimase sempre de-

la

impero bizantino, avendo

Arabi viventi in Arabia, che

nuova

zione che narra dunque,

si

greci. I

e'

insegna che, nelle prime guerre

Ghassan formavano uno dei mag-

Cristiani di

contingenti degli eserciti

la

dai Per-

contenere e respingere tutto quello che veniva dal-

l'Arabia deserta e pagana.

e riconoscessero

. V.

a.

alla religione cristiana, e ligia all'

la missione precipua di

giori

dopo

(Ghassan)

(jrafnah

che assai im-

principato dei Grhassan venne soppresso

il

durante l'invasione del 613. o 614.

principato

il

Ghassan furono

gli

ultimi tra gli

sottomettessero al dominio politico dell'Islam,

fede.

Premesso questo, veniamo ora

come

tradi-

alla

Ghassanidi (innominati), pur sapendo

tre

che la loro trib non voleva farsi musulmana, venissero a Madlnah nel Ra-

madan

facessero musulmani, ed al

momento

doni dal Profeta. Ritornati per

prudente tener celata

la propria

'limar, quando, rivelandosi per

Sprenger,

III,

loro

trib,

si

avvidero

si

soliti

ch'era

pi

conversione all'Islam: due di loro moriil

terzo visse fino ai tempi del califfo

musulmano,

offri

suoi servizi al generale

Yarmuk

abu

(Sa'd, 63, 122 Tabari,


433, nota 1; Athir, II, 225, ove leggi: Ghassan,

Tlbaydah, e prese parte alla battaglia del


1729;

bint al-Harith,

della loro partenza ricevessero

alla

rono prima della conquista araba, e

I,

Dar Ramlah

del 10. a. H., fossero ospitati nella

invece di Ghubsan).

Ambasciate dei banu Bagllah {Ramadn).


Abbiamo notizia di due ambasciate diverse dei banu Bagllah,
27.

ma

probabile che

il

testo d' ibn Sa'd sia

poco corretto, ed abbia subito mani-

polazioni posteriori di natura tendenziosa. Si noti, per esempio,

che tra

le

raccomandazioni fatte da Maometto ai Bagllah, vi sarel)be stata quella di

uno scliiavo abissino


Siffatta interpolazione ha intimo nesso con tutto quel gruppo di tradizioni
inventate molti anni dopo la morte di Maometto, quando nacquero gli
obbedire al suo rappresentante (wali),

328.

"

anche

se

,,.

10. a. H.

screzi fra

Arabi e non-Arabi, o quando

sostenere che

il

27.

partito ortodosso (non-arabo) tent di

Maometto avesse decretato

la

eguaglianza perfetta di

tutti

credenti nella fede, e l'abolizione delle differenze di razza. Cos, per esempio,
in

Bukhri troviamo

la tradizione:

"

Ascoltate ed obbedite, anche se colui

che vi dato come capo sia un Abissino,

un mazzo

quale abbia la testa simile a

il

uva secca! (Bukhari, I, 181, lin. 11; Yusuf, 6, lin. 1-2).


Bilal il primo mu-adzdzin dell'Islam, Compagno favorito del Profeta,
era un Abissino, e da ci trassero argomento gli ortodossi (non-Arabi) per
di

sostenere

sentenze, messe

il

bocca

in

sulmani d'Arabia
ora

eguaglianza fra Arabi e non-Arabi, coniando

la tesi di perfetta

(cfr.

al Profeta, sulla

parit fra Bilal e gli altri

pi avanti a 77 nel discorso di Maometto).

ragguaglio delle due ambasciate, come

mu-

Diamo

trova nel testo.

si

venne nell'anno

mese di Ramadan, dice Tabari, sull'autorit di al-Wqidi) a Madinah seguito da 150 membri
della trib dei BagTlah (che abitavano a mezzod di Makkah, la parte media
(xarir b. 'Abdallali al-Ba^ali

del

Tihmah [Wust. Register,

10.

H.

(nel

101-102]), e tutta la deputazione fece atto

solenne di sottomissione al Profeta, ripetendo la professione di fede musul-

mana. Maometto

arring, e nel corso delle sue raccomandazioni accenn,

li

suo luogotenente, anche se fosse uno schiavo

dice, alla necessit di obbedire al

abissino,
'Aiir

(jrarlr

'Abdallah

b.

si

prese

al-Bayadi, e quando venne

il

Madinah presso Farwah


momento della partenza, Maometto
stanza

in

b.

gli

Dz u-l-Kh alasah ordine che -arir prontamente


mise in esecuzione, pigliando il comando di un corpo di duecento uomini.
In mezzo a questa narrazione, nel testo di ibn Sa'd, troviamo interpolato il
racconto di un'altra ambasceria comandata da Qays b. 'Azrah al-Ahmasi,
e composta di 250 uomini degli Ahmas al-Lt, ai quali Maometto mut il
ingiunse di distruggere

nome

1"

idolo

in Ahmasallah. (Cos

acuti suggerimenti del

almeno interpreto

Wellhausen

il

testo,

conformandomi

agli

Vorarb., IV, 184, nota 2)


466; Tabari, I, 1763; Khamls,

Sk.

u.

(Sa'd, 69-70, 130; Sprenger, m,


n, 161; Yaqut, II, 461, lin. 17, accenna alla distruzione dell'idolo Dzu-1-

Khalasah appartenente
da (rarir in Tabalah;

Reste, 45

e segg.

e 463, lin. 20,

ai BagTlah,

ai

Daws ed

Khath'am: fu abbruciato

Dz u-l-Kkalasah cfr. anche Wellhausen


Studien, HI, 5; Yaqut, III, 462, lin. 23,

sull'idolo

Kremer

accenna alla strana usanza che avevano

visitare l'idolo, ed alzandosi le vesti, strofinare


dell'idolo.

ai

Per l'esame

di questo uso cfr.

329.

il

le

donne arabe

di

deretano nudo sulla pietra

Kremer,

1.

e).

48

10.

28, 29.

a.

H.

Ambasciata dei Khatham.


Dopoch -arir b. 'Abdallah ebbe
28.

lasah

poc'anzi 27),

(cfr.

ed ebbe ucciso

distrutto l'idolo Dzu-l-Kha-

vari

Kliath'amiti,

la

trib dei

Khath'am mand due ambasciatori a trattare con Maometto in Madinah:


essi erano 'Ath'ath b. Wahsi e Anas b. Mudrik, e vennero con un seguito di
altri Khath'am fu convenuta la conversione della trib all'Islam, e Maometto
" Questo uno scritto di Muhammad Rasul
fece stendere il seguente scritto
" Allah ai Khath'am, tanto a quelli che dimorano fissi in Bisah, quanto a
" quelH che vanno errando nomadi per il deserto. Tutte le vendette per fatti
" di sangue che voi avete sparso ai tempi pagani, devono essere soppresse (^).
:

spontaneamente, sia per forza, abbia abbracciato l'Islam, ed

"

Chi fra

"

abbia un

"

(soltanto) o dalla

"

zione del quale facilmente fallisce, anche negli anni

"

pu godersi

" tassa.

voi, sia

campo

Da

il

coltivato di narcissi e di meloni, irrigato

da acqua piovana

rugiada (al-latha, o acqua d'infiltrazione), e la coltiva-

profumo

(dei narcissi) e

tutte le terre irrigate

non

secchi: quegli

mangiare (meloni) senza pagar

da acqua corrente

si

deve riscuotere un

"

decimo, e da tutte quelle irrigate con acqua attinta nei pozzi, la met di

"

un decimo (un ventesimo). Assistevano come testimoni:

"

allah

al-BagaU

gli

altri

presenti,,

(Sa'd, 24,

68,

-ai-Ir

b.

70,

'Abd131;

Sprenger, III, 469).


Nota 1. Ho tradotto uniformandomi alla versione del Wellhausen, perch l'espressione k u
dam asabtumhu, non ammette altro significato. E notevole per che Maometto, vietando ad altri
1

commessi dai Khatli'am, non faccia menzione

delle possibili vendette alle quali


per offese ricevute, parimenti proibite dall' Islam. Forse per l'espressione
devesi intendere usata in un senso largo e reciproco, e include in un certo modo i due aspetti del

di vendicare delitti

avevano

divieto,
8. a.

diritto

come

Kh atli'am

esplicitamente affermato da

H., 67 e pi avanti 10.

a.

Maometto

nel suo discorso ai pellegrini in

Makkah

(cfr.

H., 77).

Ambasciata dei banu Salaraan (Sawwal).


Nel mese di Sawwal del 10. a. H. arrivarono a Madinah sette
29.
ambasciatori della trib dei Salaman (un ramo dei Qud'ah), provenienti da
al-(aanab (}), fra i quali si trovava Habb b. 'Amr al-Salamani. Essi incontrarono il Profeta, mentre usciva dalla moschea per accompagnare un funerale, e Maometto fece cenno al servo Thawban, che provvedesse al loro
alloggio nella Dar Ramlah bint al-Harith, finch'egU fosse ritornato dalle
esequie. Dopo la preghiera di mezzod. Maometto diede udienza agli amba-

sciatori dei

Salaman, sedendosi nella corte della moschea, fra

la porta della

il

pulpito e

sua casa. I Salaman gli mossero molte domande, alle quali

egli particolarmente

rispose:

gli

ambasciatori

sulmani, e prima di partire ricevettero

si

dichiararono quindi mu-

d'aril soUto dono di cinque oncie


gento (Sa'd, 58-59, 118; Tabari, I, 1729; Hagar, I, 630-631, no. 1586;
Sprenger, HI, 428, nota 1; Athir, II, 225).

330.

10. a.

Nota

1.

Una

regione

al

settentrione di

H.

SS 29-31.

Madlnah

fra

Khaybar

sono altri Ganab (nel Yaman, e nel Yammah),


tentrione, perch i Qud'ah abitavano appunto il deserto al nord
ravano anche i banil Mazin (Y a q ii t, 1. e).
120, lin. G): vi

Ambasciata dei ban-l-Sadif.


Venne anche l' ambasciata
30.

ma
di

il

Wadi al-Qura (Y a q u t, II,


presente deve essere nel set-

Wdi

al-Qura. In al-anab dimo-

dei banu-1-Sadif

composta di

('),

circa dieci uomini, montati su cameli veloci, vestiti di lunghi mantelli

Dozy Vtements,

(cfr.

nel dizionario

moschea)

nemmeno

terrog, se
sgarbati,
.

dicendo

alzarono

Maometto

restitu

I,

1740,

il

Nota

1.

Profeta,

li

in-

misericordia

quando essi lo interdovevano fare, diede tutte

Sprenger,

quale afferma che ci accadde

Non mi

te,

ore, nelle quali si

deputazione dei Sadif intervenne


un tempo

gli sconosciuti,

saluto, ed in seguito,

il

informazioni richieste (Sa'd, 56, 111;

bari,

(nella

sito

misero a sedere nella corte del

si

Pace con

"

rogarono sulle preghiere, e sulle


le

un

Profeta in

il

Maometto, vedendo

salutarlo.

(ardiyah manca

soprabiti

di

zr

musulmani. Allora comprendendo d'aver usato modi

fossero

si

pulpito, e

il

incontrarono

Essi

fra la sua casa e

tempio senza

di Dio!

Dozy).

del

24 e segg.)

al

Tache una

465-466;

III,

nel 10. a

H., e

Pellegrinaggio d'Addio).

consta ove abitasse questa trib Yamanita: dacch per v' memoria che
i Ghassn, parmi che si possa con sicurezza annoverarli fra gli

vi fosse conflitto fra loro e

Arabi del settentrione viventi lungo


settentrionale

(cfr.

ii

t.

il

confine sirio. Poi emigrarono quasi tutti in Egitto e nell'Africa

Register,

143 e Khall.,

II, 625, lin.

14 e segg.).

Ambasciata degli Zubayd.


Arriv a Madinah anche 'Amr b. Ma'dikarib al-Zubaydi con
31.
dieci uomini degli Zubayd (^) e furono alloggiati nella casa di Sa'd b. TJbdah,
il capo della trib madinese dei banti 'Amr b. 'Awf. Egli e tutti i suoi abbracciarono l'Islam, e dopo una breve dimora in Madinah, fecero ritomo

nei loro paesi. Durante la grande

'Amr
poi

si

b.

insurrezione

Ma'dikarib rinneg l'Islam, e prese

sottomise e

si

le

delle trib, nell' 11. a.

armi contro

musulmani,

H.,

ma

batt da prode alla battaglia di al-Qadisiyyah, ed in

(Sa'd, 55-56, 109; Hisam, 951-952, aggiunge, che 'Amr


Ma'dikarib, di ritorno nel suo paese da Madinah, trovasse una forte op-

altre successive
b.

e che questa fosse diretta dal

posizione alla diffusione dell'Islam,

Maksuh al-Muradi; Tabari,

versario e rivale

Qays

Sprenger,

471-472; Athir,

Nota

1.

III,
Gli

b.

Zubayd abitavano

1732

segg.;

227).

II,

dintorni di San' nel

sedentarie, perch possedevano vari paesi fortificati

I,

suo av-

Yaman, ed erano

(Wiist. Register,

Yaman durante i torbidi


dopo spaventosa strage, che quasi annient la loro stirpe.
dente che la trib non si convertisse all' Islam lo stesso
zionate nei due precedenti, e probabilmente anche per
caniti oppositori dell'Islam nel

331.

in

grande parte trib

Furono fra i pi acvennero domati soltanto

474).

dell'anno 11. H., e

Dal contesto della presente tradizione evipu dirsi rispetto anche allo due trib menquella del seguente.

10. a. H.

32, 32,A.

Ambasciata dei Murad.


Poco prima della comparsa dell' Islam nel Higaz, era avvenuto
32.
nel Yaman uno spaventoso conflitto fra le due grandi e famose schiatte dei
Hamdan e dei Murad, e nella giornata di al-Radm (o al-Eazm) (cfr. Y aqu t, II,
776 e IV, 1023;, i Hamdan, sotto il comando di al-Agda' b. Malik, avevano

Murad. Per questa ragione nell'Arabia meridionale regnavano ancora malumori ed attriti, dai quaU l' Islam trasse non pochi vantaggi
quasi annichilito

Farwah

Musayk al-Muradi

b.

si

stacc ora dai suoi alleati,

(muluk)
rendersi mu-

principi

Madinah presso il Profeta per


sulmano. In compenso Maometto lo nomin suo rappresentante sui Murad,
sugli Zubayd e sui Madzhig. Allo stesso tempo mand con lui nel Yaman
KhaUd b. Sa/Ld b. al-'As, come amministratore della tassa dei poveri (zakat),
dei Kindah, e venne direttamente a

morte del Profeta (Hisam, 950-951, ove dai

e questi vi rimase fino alla

prima

di

contro

Un. 4 e segg.,

a pag. 451,

versi citati

venire a Madinah, cercasse

Hamdan; ma

Yaqut,

Razm

assistenza dei principi dei

Maometto, sperandone

IV, 1023,

non Radm),

(e

Musayk,

b.

Kindah

essendo poi da quelli abbandonato e negletto, pen-

sasse di rivolgersi per aiuto a

agiatezza ;

l'

parrebbe che Farwah

5-6,

liii.

chiama

"

lauto

la battaglia,

compenso ed
quella di

al-

e dice che avesse luogo nello stesso giorno della batta-

Maometto sconfiggeva i Quraj^s (2. a. H., 30-80)


racconta che Farwah b. Musayk, durante la sua dimora

glia di Badr, nella quale

Sa'd,

55, 108,

in Madiah, studiasse

desimo anche
dell'Islam.

Qur-an con Sa'd

il

le disposizioni speciali

Al momento di

d'argento, di
I,

un camelo e

partire,

di

Murad

festivo tessuto nell'^Uman;

Sprenger,

III,

Tabari,

470, descrive

il

paese

Essi vivevano cio a occidente della linea

che congiunge Xagran a Ma-rib, nella bassura detta

(jrazr

ed anche (xawf,

irrigata

da due fiumetti Sart, e che conteneva vari villaggi e

Athir,

II,

Nota.

(ar-i*)

le leggi generali

Profeta gli fece dono di dodici oncie

il

un manto

Yaman.

nel

me-

'Ubadali, e imparasse dal

(fara-id), e

1734 e segg.; Aghani, XIV, 26;

abitato dai

b.

ricchi pascoli

225-226).

Anche da queste

membro

notizie evidente che la trib dei

Murd non

si

convertisse

all'

Islam,

pu aver intrigato con il Profeta nella speranza


di non essere sopraiFatto dalla maggioranza. I rapporti furono sempre di natura politica, ma evidente
che Maometto non mostrasse alcun vivo desiderio d'immischiarsi direttamente ed energicamente negli
affari del Yaman, perch nulla fece per appoggiare con vigore questi intriganti e malcontenti, che si
tranne forse qualche

della minoranza, che

rivolgevano a lui soltanto per soddisfare a bassi interessi personali.

Conversione di
32,A.

Nel

Thumamah
menzionare

b.

Uthal al-Hanafi.

l'invio delle lettere di

Maometto

ai principi

d'Arabia e d'Asia, ibn Hisam afferma (H i s a m, 971, Un. 15-16) che


feta scrivesse anche ai

due principi Hanafiti

il

Pro-

(malakay al-Yamamah),

H.

10, a.

Thumamah

Uthal e Hawdzah

b.

Questa notizia, come noto,

32, A.

ad abbracciare l'Islam.

b. 'Ali, invitandoli

non rimonta ad
ibn Ishaq, ma data dirottamente da ibn Hiam, il quale l'aveva avuta da
" una persona degna di fede , che l'avrebbe appresa da abu Bakr al-Hudzali (cfr.
Hiam, 971, lin. 3-4). La menzione del nome di Thumamah b. Uthal come
collega di

Hawdzah

(cfr. 6. a.

nel governo della

H., 45, 46 e 55)

Yamamah, manca

tanto in Tabari,

quanto nella raccolta di missive del Pi'ofeta: possiamo quindi considerare

come un ricamo posteriore, escogitato con lo


scopo di dare alla persona di Thumamah, uno dei pochi H^anlfah che abbracciarono r Islam, una maggiore importanza. Tutto al pi egli fu il capo
di una qualche piccola sezione della grande trib. L' esagerazione di ibn
Hisam ci risulter molto evidente, quando, discorrendo dei fatti doli' anno
11. H., vedremo come Thumamah si mettesse alla testa del partito, che faceva opposizione al falso profeta Musayhmah, e che perci chiese ed ottenne
il soccorso di Madlnah. Mi pare quindi, che non abbiano ragion d'essere le
l'afifermazione

di

ibn BLiam

perplessit dello Sprenger,

non

sioni delle tradizioni,


il

re

Thumamah, ed

il

il

re

quale, accettando troppo verbalmente le espres-

sa spiegarsi quali rapporti potessero esistere fra

Hawdzah

(cfr.

In un'altra parte del testo di ibn


notizie

da

lui raccolte,

la narrazione

(Hisam,

ab Hurayrah

III,

302, nota

i).

Hisam, e precisamente fra quelle

che non erano state trasmesse da ibn Ishaq, abbiamo

modo come Thumamah b. Uthal divenisse musulmano


18 e segg.). La tradizione data sull'autorit fallace di

del

996,

Sprenger,

lin.

Introd. 26, 27), che l'aveva trasmessa ad

(cfr.

abu Sa'id

al-Maqburi. Durante una delle razzie dei cavalieri di Maometto, venne catturato

Thumamah

b.

Uthal al-Hanaf, e tratto a Madlnah.

grande sorpresa dei Compagni, us


ch lo facesse custodire con cura

abbondanza

al prigioniero

('),

Il

Profeta, con

massimi riguardi, e ben-

volle che gli venissero somministrate in

tutte le vivande, che pi gli piacevano. Volle perfino che ogni

mattina ed ogni sera fosse menata una camola presso Thumamah, affinch
egli stesso la

tutamente

le

conversione.

mungesse e

saziasse a volont di latte.

Maometto

gli

spieg ripe-

dottrine dell' Islam, senza per apparentemente ottenere la sua

Alla fine Maometto

porre in libert

mento

si

il

di riscatto.

mut

ed

sistema,

ordin

senz' altro

da lui, n conversione, n pagaThumamah, appena messo in libert, si rec al pozzo nel

prigioniero, senza esigere

cimitero di al-Baqi*, e dopo essersi lavato e purificato, fece ritorno presso


feta,

dichiarandosi

di

musulmano

al cospetto di tutti

Compagni

il

presenti,

Pro-

com-

presi di maraviglia per quello che era; accaduto. Si vuole perfino che, tUvenuto

musulmano,

si

recasse direttamente a fare pellegrinaggio alla Ka'bah, ove

Qurays, accusandolo di apostasia, lo tennero,

si dice,

prigioniero, e minaccia-

H.

10. a.

32,A.

una pena. Quest'ultimo particolare certamente apocrifo,


perch nel 10. a. H. i Qurays erano gi tutti musulmani. Se per la notizia
fosse corretta, ci costringerebbe di porre la conversione di Thumamah prima
dell'anno 8. H. Non per tanto, siccome siffatta notizia ignorata tanto da
ibn Ishaq, quanto da ibn Sa'd e da Tabari, e siccome poggia soltanto sopra
ima tradizione del grande mentitore, abu Hurayrah, credo che si pu esrono

d' infliggergli

non porre su di essa alcun valore, negandole ogni veracit. La tradizione pu, come infinite altre, essere il prodotto del bisogno,
sentito pi tardi, di anteporre alla morte di Maometto la conversione di
molte persone divenute celebri dopo la morte del medesimo. Questo il caso
di

sere giustificati

costante con tutti quei capi pi influenti, che

distinsero durante

si

grande

il

H. (tanto nel Yaman, che nel Yaraamah, nel 'Uman

conflitto dell'anno 11.

soltanto

e altrove), e che allora

resero

si

musulmani.

Thumamah

fece

la

sua prima apparizione storica nell'anno 11. H., come capo di una minoranza
Hanafita, che per odio a Musaylimah
cercasse di far credere

si

si

un ai musubnani.

naturale che

ad una conversione sua molto anteriore, per quella

necessit di snaturare tutto

il

vero carattere dei

fatti dell'I 1. a. H.,

che avremo a

dimostrare pi avanti, riassumendo gli ultimi anni del Profeta. Si noti anche
l'anomalia, per la quale coloro, che composero la tradizione sull'ambasciata

banu Hanifah

dei

mah

nel novero

seguente), non hanno

(cfr.

Questa

ambasciatori.

degli

incluso

il

Hanifah fossero opera

lui

il

egli

di

Thumamah

le

di

Thuma-

sfuggita

considerazione,

Sprenger, fa cadere tutta la ipotesi del medesimo, che


i

nome

allo

conversioni fra

giacch in questo caso sarebbe stato

capo dell'ambasciata ed egli avrebbe presentato al Profeta coloro, che

aveva

Manca altres ogni menzione d'una missione


Thumamah, mentre noto, che tutti quelli che

convertiti.

data da Maometto a

ufiiGiale

abbrac-

ciarono l'Islam, ritornando nei loro paesi, avevano dal Profeta la missione

propaganda musulmana.
potrebbe quindi conchiudere che Thumamah non venne mai a Ma-

di apparecchiarvi e dirigervi la

Si

dlnah, e che la sua vera conversione dati dall'anno 11. H., e

da quando un
di

Buzakhah

le

sue forze a quelle di Khalid

b.

H. Ci non esclude per

nell'll. a.

precisamente

al-Walld dopo la battaglia


la possibilit ch'egli,

anche

senza essere venuto a Madlnah e senza rendersi musulmano, fosse in segreti


rapporti con

il

Profeta, intrigando prima contro

e poi contro

il

suo successore, MusayUmah.

In

Bu

Nota

l.

abu Hurayrah,
dizioni su

kh

a r

narrato che

Thumamah

(I.

127, lin. 6, e 129 lin. 9),

Thumamah

sono raccolte in

il

potente

Hawdzah

sempre per sulla sola autorit fallace

venisse legato ad una delle colonne della moschea.

Haga

r,

I,

412-413, no. 956, e

334.

b. 'Ali

th

U s d.,

I,

Le

246-248.

di

tra-

10. a.

H.

33.

Ambasciata dei banu Hanlfah.


Abbiamo narrato sotto l'anno 6. H., 55, come, secondo al 33.
cune fonti poco degne di fiducia, Maometto mandasse un invito agli Arabi
(Cristiani) dei banu Hanlfah di convertirsi all'Islam, e come il loro re, il
potente Hawdzah b. 'Ali al-Hanafi, un Cristiano, rifiutasse di accettare

l'Islam, salvo che


al governo.

Profeta

il

Durante

avesse concesso una

gli

larga

spedizione di Makkah, nell'anno

la

venne a sapere che Hawdzah era morto (Sa'd,


questo principe dicesi cessasse tra
Infatti

poco tempo dopo

non d

le

(cfr.

5,

Baldzuri,

metto in Madlnah (nel

morte

la

maggiore

86, ult. lin. e segg.

sue fonti) un'ambasciata dei banu Hanlfah

Maometto

H.,

8.

e con

7),

suoi la opposizione

partecipazione

il

quale per

present a Mao-

si

secondo Tabari) per trattare con

10. a. H.,

di

all'Isim.

lui la sot-

tomissione e la conversione della trib. L'ambasciata consisteva di circa una

uomini, fra

diecina di

'Unfuwah
sciata

(2)

Talq

(3)

(5) 'Ali b.

saylimah

Salimah

Sinu
b.

b.

'Ali

b.

(6)

(o

Arabi.

ga'ah

Qays

b.

b.

Humrn

(4)

Maslamah

Habib, o

falso profeta, che cerc di

(1)

Eahhl

Hanzalah al-Suhaymi, che era

al-Aq'as

Khayyib

sono menzionati

quali

(7)

Zayd

b.

b.

capo dell'amba-

il

(jabir,

b.

Raggal)

(o

banu Samir

dei

'Abd 'Amr

Thummah) al-Kadzdzab,

(8)

Mu-

poi famoso

il

competere con Maometto nella supremazia sugli

questo elenco, estratto da ibn Sa'd, possiamo aggiungere

(9)

Mug-

Baldzuri (87, lin. 1), quale


incolta (ardan mawtan), fattagh,

Murarah, menzionato soltanto da

b.

investito di

una concessione

di terra

dietro sua istanza, dal Profeta

(^),

L'ambasciata venne a Madnah, fu ospi-

Dar Ramlah bint al-Harith al-Naggariyyah, e geda Maometto il quale volle che ogni giorno riceves-

tata nella solita casa di

nerosamente trattata
sero in

abbondanza buoni

abbracciarono l'Islam, e

si

viveri,

Mentre duravano

Musaylimah
e non prendesse parte

pane

burro.

ha notizia che llahhl

mente varie sure del Qur-n,


(la n).

datteri,

fra le quali

b.

negoziati, vuole la tradizione, che

alle trattative. Grli

nello studio del Qur-n, durante la breve


b.

momento

del

sciatori venisse

il

poi celebre

cameli dell'ambasciata

ambasciatori ebbero per maestro

dimora

in

Madinah,

il

Compagno

Sprenger,

Quando venne
ritorno. Maometto diede ordine che ad ognuno degli ambafatto il solito dono del commiato (gaw'iz), e che consi-

steva nel caso presente di 5

rammentarono
masto a custodire

tori

al-Baqrah

Ka'b, uno dei migliori conoscitori del testo sacro, di cui egU con-

servava una copia in manoscritto


il

'Unfuvpah imparasse a

quella lunghissima,

rimanesse fuori della citt a custodire

Ubayy

Gli ambasciatori

uqiyah

al Profeta,
i

(cfr.

HI,

xlv).

(oncie d'argento). Allora gli ambascia-

che uno di loro (Musaylimah), era sempre

cameli, e chiesero per lui

336.

eguale

trattamento

ri.

Mao-

10. a. H.

38.

metto acconsent, aggiungendo, dice


ch egli ha custodito
giore fra voi
della quale

vostri bagagli ed

Ai partenti

f).

egli

la tradizione, le fatidiche parole

il

vostri cameli, egli

non

Dac-

il

peg-

Profeta consegn un vaso pieno d'acqua,

era servito per le

si

''
:

abluzioni, ed ordin che

dopo aver

demolita la chiesa (cristiana) della loro terra, dovessero aspergere il sito con
l'acqua e quindi costruirvi la moschea. Cos fu fatto, e Talq b. 'Ali divenne
il

mu'adzdzin

hib, propr.

della

monaco

"

comunit musulmana nella Yamamah.


)

(*),

Il

che custodiva la chiesa cristiana in

prete (ra-

Yamamah,

dovette allontanarsi dal paese (Hisam, 945-946; Sa'd, 46-47, 101; Baladzuri, 86-87; Tabari, I, 1737-1739; Athir, H, 227. Cfr. pi avanti 10.
a. H.,

67).

La tradizione di questa ambasciata riferita da ibn Sa'd sull'ottima autorit di alNota 1.


Waqidi, e dacch ibn Hisam ne fa menzione sull'autorit altrettanto sicura di ibn Ishaq, non v'
ragione perch non si debba ritenere l'ambasciata come un fatto storico. Non tutto per vero quanto
contenuto nella tradizione. Innanzi tutto la commissione rappresentava la minoranza Hauafita, che
era in conflitto con il partito al potere, rappresentato prima da Hawdzali, e morto lui da Musaylimah
e dai suoi due accoliti Eahhal e Muhakkam. In secondo luogo dal novero dei nomi bisogna radiare,
per lo meno, quelli di Rahhal e di Musaj-limah. L'intento palese della tradizione infatti quello di
porre in cattiva luce quei capi Hanafiti,

che

maggiormente

si

distinsero

nel

sanguinoso conflitto

con l'Islam nel 12. a. H., e perci ha mirato a rappre.sentarli come apostati , mentre in realt non
furono mai musulmani. Perci troviamo nel novero degli ambasciatori il nome di Rahhal, che fu uno
dei pi ardenti fautori di Musaylimah. L'introduzione del nome di Musaylimah proviene dallo stesso
motivo; da tutto il contesto delle tradizioni evidente che Musaylimah fosse il successore di Hawdzah, dopo la morte di questo alla fine dell'anno 8. H.; perch, se altri avessero regnato sui Hanfah fra la morte di Hawdzah e l'avvento di Musaylimah, ne avremmo avuta notizia. La posizione
eminente di quest'ultimo durante la E i d d a h esclude poi la possibilit che egli, nello spazio di pochi mesi, fra gente si fiera ed aristocratica, salisse dalle funzioni indecorose di custode di carnali, al
grado di sovrano d'una grande e potente trib. Musaylimah era uomo di et piuttosto avanzata, quando
fu ucciso nel 12. a. H., e la sua condizione eminente deve aver avuto principio in un tempo molto
anteriore alla sua comparsa quale sovrano e profeta.
Nota 2.
In B a 1 a dz u r i (93, lin. 5 e segg. da al-Qsim b. Sallam, da al-Harith b. Murrah
al-Hanafi, da Hisam b. Isma'il) abbiamo il testo di un preteso documento, secondo il quale il Profeta
avrebbe concesso in feudo (aqta'tuka) a Mugga'ah, in seguito alla sua venuta a Madlnah, i fondi
al-Ghiirah, Ghurabah e al-Hubal (al-Ghurah era un villaggio degli al-Ghurabat, confinante con Qarat).
In seguito Mugga'ah venne in missione presso il califfo ab Bakr, ed ottenne in feudo al-Hidrimah.
Fece lo stesso ai tempi del califi'o 'Umar, ed ottenne in feudo al-Eayya: dal califf"o 'UthmSn ebbe infine

un

altro feudo, di cui per il nome non conservato. Questo Mugga'ah si fece poi una triste rinomanza
con la parte da lui presa alla sottomissione del Yamamah (cfr. 12. a. H.V II suo nome perci nel novero degli ambasciatori un indice del processo di interpolazione, con il quale venivano messe assieme
le liste di

nomi

mettevano cio tutti i nomi delle persone che poi si resero


d d a h, sia in un senso, sia in un altro.
Alcuno fonti vogliono, che gi in questa occasione, ossia durante la pretesa dimora

dei pretesi ambasciatori: si

pi famose durante la

Nota

B.

Musaylimah

iti Madlnah, il falso Profeta proponesse al Profeta di MadTuah


dominio d'Arabia: Musaylimah promise cio a Maometto di giurargli fedelt e

di

di

spartire con lui

di

riconoscerlo

il

come

Profeta, se lo avesse riconosciuto come suo successore. Maometto respinse fieramente l'oflferta (Baladzuri, 87, lin. 4). Tutte queste storielle sono favole, inventate allo scopo di presentare il capo dei
Hanlfah nell'anno 11. H. come un malvagio meritevole della spaventosa punizione inflittagli dal san-

guinario Kh.ilid

(Hisam,

b.

al-Walld nella famosa battaglia di al-Yamamah nel 12. a. H.: lo stesso ibn Ishaq
memoria di tradizioni che negano la veracit di questa pretesa con-

94C, lin. 5) (;onserva

versazione.

Nota

4.

una conferma

Il

dotto orientalista Padre H.

Lammens

S.

I.

trova correttamente in questa notizia


Arabia fosse opera sovrattutto

della sua ipotesi, che la diffusione del cristianesimo in

836.

H.

10. a.

dei frati, per

passo

(ibid.,

il rispetto ohe i nomadi avevano per


136 e segg.) espone anche genialmente

S 33, 34.

il loro modo di vivere (Lammens, 8). In un altro


come una grande maggioranza dei mercanti di vino
e come il vino sia stato uno degli agenti per la

e dei bettolieri in Arabia fossero aramei cristiani


propaganda cristiana in seno all'Arabia antica. Ci confermato dall'origine aramaica

arabe riguardanti

33,A.

che

vino

il

Fraenkel,

e le bettole; cfr.

Sui pretesi rapporti fra

171-173,

Huart,

Maometto

di tante parole

6 e 29.

Musaylimah abbiamo an-

seguente tradizione, che ha un certo interesse, perch forse proviene

la

dall'opera perduta di al-Waqidi, intitolata:

Un

(al-Waqidi).

Kit ab ai-Ri dd ah wa-l-Dar.

hanafta, che aveva abbracciato

l'

mandato da

Islam, fu

Maometto a Musaylimah, per indurre questo a venire a Madlnah. Il Hanafta


rec dunque presso Musaylimah, facendogli frequenti %asite ogni volta che
:

trovava

prima

solo, discusse

a lungo con

di decidersi volle per sentire

e di altri,

quah

Maometto

lo dissuasero

poteva

il

lo

proposta di Maometto. Musaylimah

parere di Raggal (Eahhal) b. 'IJnfuwah

daU'accettare rin\dto, facendogli credere che

avrebbe certamente messo a morte. Infine Musaylimah rimand

lo

l'ambasciatore del Profeta,


si

lui la

si

dandogU per compagni due

fidare, affinch riferissero

al loro ritorno

Hanafiti, di cui egli

discorsi del

messo. I

due Hanafiti venuti a Madlnah, parlarono con Maometto, e quando questi


dichiar di non poter prestar fede a quanto essi gli narravano sul conto di
Musaylimah, entrambi
alla

morte del

mentre uno

si

Pi'ofeta.

convertirono

Islam, e rimasero a

Madlnah

si

fino

Allora ambedue fecero ritorno al loro paese, e

batt per Musaylimah, rimanendo ucciso in al-'Aqraba,

trad a Khalid

l'altro

punti deboli dei Hanlfah. Si vuole intanto che, quando

messo di Maometto ebbe narrato


disposto

all'

a venire in Madinah, se

il

come Musaylimah sarebbe stato


Raggal (Rahhal) non lo avesse dissuaso.

al Profeta

Maometto maledisse ad entrambi (Hubays,

fol.

7,r.

v.)

[H.].

Nota.
Questa tradizione, come del pari quella data altrove (cfr. 67 e segg.), anche se solamente in parte vera, tende a dimostrare che parecchio tempo prima della morte di Maometto, Musaylimah avesse gi una posizione dominante nel Yamamah e che quindi non solo non fosse un semplice custode di cameli, ma non venisse mai a Madinah.

Ambasciata dei Kindah.

Li seguito venne anche dal Yaman un'ambasciata dei Kindah:


34.
venne cio, al-As'ath b. Qays Q) con ottanta cavalieri (ibn Sa'd dice che fossero
soli

dieci r u

k k a b o ca valieii montati su cameli) a vedere

nah. Gli Arabi Kinditi avevano

erano messo

il

capelli pettinati

il

Profeta in Madi-

con cura, sotto agli occhi

si

cosmetico nero, e indossavano mantelli ricchi a strisele colo-

rate con ricami in seta, e sopra ai


pagliette d'oro.

medesimi tenevano

Maometto disapprov questo

lusso

stoffe di broccato

con

quando

gli

eccessivo, e

ambasciatori ebbero abbracciato l'Islam, dovettero, per ordine di


quegli indumenti fastosi

(Hiam, 953-954; Sa'd,


^7.

56, 110;

lui, togliersi

Tabari,
43

I,

10. a. H.

34,35.

Sprenger,

1739;

Nawawi

III,

160-161;

Athir,

463;

Qutaybah

227

II,

ii

t.

Regi s ter,

89;

169-170).

Nota 1. Questo al-As'atli sinistramente famoso negli annali della B i d d a h per il suo
tradimento durante l'assedio di al-Nugayr (cfr. 12. a. H.) ed avremo a parlare a lungo di lui in seguito.
La tradizione fondata sulle due autorit di ibn Ishq e di al-Waqidi, sarebbe perci difficile sostenere con buone ragioni, che non serbi memoria d'un evento storico: ma, pur ammettendola realt dell'ambasciata, ci non dimostra che tutti i Kindah si convertissero: la magrezza stessa delle notizie
ch'essa contiene fa giustamente sospettare che si trattasse soltanto di conchiudere un qualche accordo
politico, base del quale era il pagamento di un tributo annuo da parte di una qualche frazione di
tutta la stirpe.
Difatti in

un

altro

frammento

del

Kitub al-Eiddah

di al-Waqidi, conservato

da ibn Hubays,

noi troviamo una tradizione (al-Waqidi, da 'Abdallah b. Kathir, da 'Abdallah b. ahi Bakr b. Hazm)
secondo la quale l'ambasciata era composta dei soli banu Wall'ah (b. Ma'dikarib), una piccola famiglia
dei

Kindah

(cfr.

ii

t.

G e n. T a b.,

4,

27).

Fra

Kindah

Maometto

si

stipul

un

trattato scritto, nel

quale il Profeta impose agli Arabi il pagamento di un tributo di frutti (datteri). Quando i Kindah
tornarono al loro paese nel Hadramawt, Maometto mand con loro un suo rappresentante, Ziyd b.
Labid al-Bayadi al-Ansri. Infine detto che la loro s a d a q a h fosse composta di frutta, cameli

(khuff), cavalcature (masiyah), animali da basto (k u r a'), e delle decime ('usur, sui redditi dei
fondi) (H u b a y s, fol. 28,y). E evidente che le condizioni di questa regione d'Arabia rispetto a Maometto erano analoghe a quelle del Bahrayn e dell' 'Uman. Fu l'ingordigia dell'esattore musulmano nel
12. a. H., che, esasperando gli abitanti, determin poi la sanguinosa insurrezione.

Ambasciata dei banu Tayy (^).


In questo anno (10. a. H.) giunse a MadTnah l'ambasciata dei
35.
banu Tayy, alla testa della quale si trovava il loro capo (ra-subum wa
sayyidubum) Zayd al-Khayl b. Muhalhal (il Wellbausen legge Mubalhil)
dei banu Nabhan (un ramo dei Tayy). Della ambasciata facevano parte anche
i seguenti
(1) Wazar b. (xabir b. Sadus b. Asma' al-Xabbani
(2) Qabsah

b.

al-Aswad

b.

'Arair, dei

-arm Tayy;

(3)

Malik

b.

'Abdallah

b.

Khaybari,

banu Ma'n, un ramo dei Tayy (4) Qu'ayn b. Khulayf, dei (jadllah
Questi ambasciatori arrivati a
(5) un uomo dei banu Bulan (o Bawlan).
Madinah, mentre Maometto si trovava nella moschea, entrarono in questa
dei

con

loro

cameli, che essi legarono nella corte stessa del tempio.

sentarono quindi

mentah

al

Si pre-

Profeta ed udirono da lui l'esposizione dei principi fonda-

Tayy si convertirono

Maometto don ad ognuno


di essi cinque awaq o oncie di argento. Al capo Zayd al-Khayl fece dono
per di 12 oncie e mezzo, e volle che mutasse il nome di Zayd al-Khayl
in Zayd al-Kliayr. Maometto manifest la sua singolare stima per Zayd aldell'

Islam

Khayr, dichiarando, che

tutti, e

lui solo fra tutti gli

alla sua fama, e volle perci

Arabi aveva trovato superiore

fargh concessione di Fayd e di

altri

due

ter-

uno scritto o atto di donaDurante il viaggio di ritorno Zayd al-Khayr cess di vivere in un sito
chiamato al-Fardah, e sua moglie prese e bruci tutto quello che gli apparteneva, compreso anche il documento scritto dal Profeta. (Sa'd, 50-51, 103;
labari, I, 1747-1748; Athir, II, 228 Hagar II, 65-67, no. 2926 dice
reni

e per convalidare questo diritto, lo forni di

zione.

336.

8S 36-36,A.

10. a. H.

che Zayd venisse a Madinah nel

gnando 'Umar
Nota

[13-23, a. H.]

Tayy

A th

H. e che, secondo alcuni, morisse re-

9. a.

U s d.,

un tempo

241-242),

II,

Yaman,

e ohe quando avvenne la grande


emigrazione della trib verso il settentrione, in seguito alla rottura dell'argine di Mii'rib (s a y 1 al-'ar i ni, ohe gli storici moderni collocano tra il I e il VI secolo dopo Cristo; cfr. De Sacy, Mmoire
OH l'o examine l'an/orif de.i synchr. i'tahli.s par Hamza Isfahani, Acad. des Inscript., tomo X, 1-30;
cfr. anche i tomi XXIX e XLVIII; G laser, Die Abessinier in Arahien und Afrika, Miinchen, 1895,
cap.: Die Sabiiische Damminschriffen) emigrassero verso il settentrione, andandosi a stabilire nel Na^d
presso i due celebri monti Aga e Salma, espellendo da quella ferace regione gli Asad b. Khuzaymah.
che divennero in appresso loro confinanti e alleati. Essi possedevano anche la ricca oasi di Taymil
(VVust. fiegister, 436-438; QazwTni, II, 49; T a q u t, 1, 122; III, 120). 11 numero dei documenti e delle notizie sulla conversione dei Tayy esclude ogni dubbio sulla loro adesione all' Islam, bench essa non fosse sincera, come risulta dagli eventi dell'anno 11. H.
1.

Si dice che

abitassero

il

Lettere ai banu Tayy.


36.

metto

banu Mu'awiyyah

scrisse ai

mettendo a
i

Lettera ai banu Mu'avsdyyah

(1.

musulmano

Profeta, quinto del bottino


realt della

(preghiera,

(^),

conversione), la sicurt (a man) di Dio e del suo

da al-Zubayr

b.

momento

della conversione,

w a-l-gh a n a m m a b

rimanere in loro possesso,


Nota

elemosine, obbedienza a Dio e al

separazione dagli idolatri, e testimonianze per

quelle propriet, che possedevano al

scritto

un ramo degli al-Tayy, pro-

quelli che avessero abbracciato l'Islam ed osservato attentamente

doveri di buon

la

(rarwal,

b.

-arwal al-Ta"iyyun). Mao-

b.

al-'Aw^vam (Sa'd,

ah

C^).

11

Profeta:

dovevano

documento fu

10, 23).

Riguardo al bottino regna poca chiarezza, o per lo meno poca uniformit di espressioni: qui abbiamo per esempio: khums Allah wa sahm al-nabi, ossia il quinto del bottino
che spetta a Dio e la quota del Profeta. Altrove abbiamo invece hazz Allah wa hazz al-rasli
ossia la quota di Dio e la quota del Profeta (Sa'd, 8, 16), od anche (Sa'd, 76, 142) khums Allah
wa khums uabiyyilii wa safiyyuhu, ossia il quinto di Dio e il quinto del suo Profeta e
la quota preferenziale del Profeta. Probabilmente tutte queste varie espressioni significano una cosa
1.

perch pan-ebbe poco probabile che Maometto offrisse coudizioni diverse riguardo al bottino alle
il modo della divisione era stato fissato da una rivelazione Quranica. Rimane
per il fatto indiscutibile, che le varie espressioni da noi ora citate, significano, prese ognuna nel suo
senso letterale e preciso, un concetto un poco diverso di divisione.
Nota 2.
Questa oscura espressione letteralmente dice: il bestiame minuto; il luogo di
ritorno al campo per la notte. Generalmente il termine usato m a b i t, nella forma di sostantivo
maschile, e con il significato del luogo, ove il bestiame passa la notte dopo il pascolo diurno. Nel caso
presente abbiamo la forma insolita femminile, la quale perci potrebbe riferirsi come aggettivo a ghanam nome collettivo e che quindi regge il femminile, Caspa ri, G-ramm. Araba, p. 154. 290, sez. 1.
Il Wellhausen ha tradotto il passo nel modo seguente
in loro possesso deve rimanere tutto il tratto
di paese che avranno percorso le pecore mandate fuori al mattino, quando ritorneranno a casa la
sera. A questa traduzione il Wellhausen aggiunge nella nota {S k. u. Vorarb., IV, 110, nota 5):
Io credo invero di aver indovinato il senso delle parole oscure e difficili, secondo quello che dice lo
sola,

varie trib, dopo che

ma non

scolio,

proprietari

Quanto

il

posso garantirlo.

degli armenti abbiano

premesso che

un

Cfr.

anche

36,A.

'Amir

b.

giro (di pascolo) abbia

il

per dimora, al quale

le

un centro

il

come pascolo

fisso,

che

pecore tornano sempre la sera.

terreno, data questa premessa, che le pecore, uscendo di buon'ora

traversare di giorno, tanto apparterr

mora

sito fisso

la

mattina,

potranno

agli abitanti di quella determinata stazione di di-

seg. 37.

(2

al-Aswad

Lettera a 'Amir
b.

'mir

b.

b.

al-Aswad

(ruwayn
339.

al-T^'i).

Maometto

scrisse

al-TS"i ed alla gente sua dei

banu

10. a. H.

36,A-4o.

Tayy, dicliiarando che riconosceva loro il possesso di quelle terre e di quelle


acque (ossia pozzi), di cui avevano il godimento, quando si convertirono

compiuta la preghiera, pagato l'elemosina,


fossero separati dagli idolatri. Il documento fu scritto da al-Mughlrah

all'Islam, fintantoch essi avessero

si

(b.

Su bah) (Sa'd,

37.

(3.

10, 23).

Lettera ai banu (auwayn, dei Tayy). Maometto

scrisse

ai

un ramo dei Tayy, dichiarando che chi compieva i suoi doveri


di buon musulmano (fede in un Dio unico, preghiere, elemosine, separazione
dagH idolatri, obbedienza a Dio e al Profeta, testimoni sulla realt della
conversione, quinto del bottino e quota del Profeta) aveva diritto aUa probsinu (jruwayn,

tezione e sicurt (a man) concessa da Dio

momento

al

da

Muhammad

b.

'Abdallah

rimanere nel godimento e possesso di tutto quello che posse-

e potevano

devano

che

di convertirsi all'Islam, e l'uso di quel pascolo,

le

pecore mandate fuori la mattina, avevano dietro alle spalle, quando ritorna-

vano

la sera

a casa

(cfr.

nota

al

35).

Il

documento

da

fu scritto

al-

(b. Su bah) (Sa'd, 10, 23).


(4. Lettera ai banu Ma'n al-T"iyyun). Maometto fece stendere
38.
per i banu Ma'n un ramo dei banu Tay\", un documento del medesimo tenore

Mughlrah

aggiungendo soltanto

del precedente,

sicurezza delle strade pubbliche.

Il

fra gli obbliglii, quello di tutelare la

documento fu

scritto

da

al-' Ala, il

quale

da testimonio (Sa'd, 10-11, 23).


Fra coloro che vennero a vedere ed interrogare il Profeta in
39.
Madinali, si fa menzione di un membro della trib di Tayy, detto 'Amr b.
fece anche

Musabbih

Ma'n

b.

al-T'i,

Ka'b

b.

*Amr

'Asar

b.

b.

Grhanm

b.

Harithah

b.

Thawb

b.

quale contava allora centocinquanta anni. Questo 'Amr era

il

il

pi abile tiratore di dardo

lui alludesse

il

che

vi fosse allora in

grande poeta Imru'alqays, in due

29,1) (Sa'd, 52, 103;

Aghni,

Arabia:
versi

si

vuole che

(Dlwan Ahlw.,

VIII, 73,2).

Nota
Abbiamo notizia anche di un altro membro della stirpe di Tayy, appartenente alla
famiglia dei ban Buhtur. ossia al-Walld b. bir b. Zalim b. Harithah b. 'Attb b. abv Harithah
b. Gudayy b. Tadfil b. Buhtur, il quale, essendosi presentato al Profeta in Madlnah, ed avendo abbracciato l'Islam, ricevette uno scritto da Maometto, che fu poi lungamente conservato dalla famiglia,
la quale viveva sui due monti (le due catene parallele di monti, Aga e Salma, fra le quali stanziavano
i

Tayy) (Sa'd,

19, Bl).

Lettera ai banu Asad per la protezione dei Tayy.


40.
" dioso),

da

Maometto

Muhammad

scrisse

al-Nabi ai

nome di Dio clemente e misericorbanu Asad. La pace sia con voi. Io faccio
"

(Nel

"

elogi per voi

"

tenetevi lontani dalle acque e dalla terra dei

"

acque non vi sono permesse (ossia non potete farne

a Dio, tranne

il

quale non

340.

vi

altro

Dio.

in seguito:

banu Tayy, perch


uso), e

le loro

nessuno deve

H.

10. a.

40, 41.

che

ammettono. Chi

"

entrare noi

"

agisce contro gli ordini di Maometto, perde la sua protezione: Quda'i b.

'Amr deve

loro paese, in fuori di colui,

essi

stessi

documento fu scritto da Khalid


b. Sa'id, e Quda'i b. 'Anor era in quel tempo il capo ('ami 1, rappresentante
del Profeta) fra i banu Asad, mentre egli apparteneva ai banu 'Udzrah (S a d,
"

dirigere le loro faccende

Il

(^).

'

Nota
da

Sprenger,

24;

11,

1.

III,

400).

Questo documento, che sembra avere i caratteri di autenticit, fu, si vede, ispirato
fra i Tayy e gli Asad, pretendendo questi all' uso dei pozzi nel deserto tenuto

esistenti

attriti

dai Tayy.

Conversione dei banu

La

41.

Garm

(Quda'ah).

ramo

(un

trib dei (jrarm

dei Quda'ah,

e perci vivente

nel settentrione della penisola) abitava presso ad una sorgente, sopra


via

molto

frequentata dalle caravane:

sceva un certo abu Yazld 'Amr


terrogare

giovanetti della trib, cre-

Salimah al--armi,

che passavano di

viaggiatori,

b.

fra

una

il

quale soleva in-

cliiedendo notizie

l,

Mad-

di

venne a sapere che in Madlnah era comparso un Profeta, e


impar a mente dai viaggiatori quei versi del Qur-an, che questi avevano

nah:

cos

sapevano ripetere a memoria. Ax'venne in

udito,

bench

netto,

sua trib fosse ancora pagana,

la

che

giovi-

conoscesse a mente

molti

tempo

come

Gli Arabi dei (xarm rimasero lungo

passi del Qur-an.

modo

il

tal

incerti

comportarsi verso Maometto, e stettero in attesa dell'esito finale del con-

ed

flitto fra lui

allora

Qurays: dicevano fra loro:

ragione

la

dalla

parte sua,

"

State attenti! S'ei

ed egU un Profeta!

li

vince,

La

vitto-

Maometto sui Quray, e la presa di Makkah decisero alfine i (jarm


a mandare una commissione per trattare con Maometto. Della commissione
fece parte Salimah, il padre del giovinetto abu Yazd (secondo una tra-

ria di

dizione anche

il

figlio

sarebbe intervenuto alla inissione), e gli ambasciatori

accampamento dei -arm presso alla sorgente, con le istruprese direttamente da Maometto. Il Profeta aveva ordinato, che

ritornarono
zioni

colui fra

dirigere
fosse

all'

(rarm, che conoscesse pi del Qur-an, dovesse essere chiamato a

gli

altri

nella

preghiera.

Egli era ancora

direttore delle preghiere.

spalle.

gli

che

cos

migliore conoscitore del Qur-an, e che

il

come

Risult

il

abu Yazld

piccolo

dovesse prendere lui quale

si

tanto giovane, che

non

vestiva

uomini, e la mantellina, che indossava, poteva appena coprii'gli

Accadde ora che mentre

egli,

pregando,

congregazione dei musulmani, esponesse a

donne gridarono

tane:

le

prisse

meglio

(cfr.

10.

a.

e gli

si

altri

prosternava, in testa alla

congregati

le

parti dere-

dov dare una tunica (qamis) che

H., 14, nota

V' notizia anche di

tutti

si

le

lo co-

3).

due membri della trib dei (rarm, ossia


MI.

10. a. H.

41-44.

Suraym

al-Asq;v' b. urayli b.

Hun (Hawn?)

A'gab

b.

'Amr

b.

Qudamah

b.

Riyah

b.

(ja^m,

b.

'Awf

b.

b.

'Amirah

banu-1-Haf

dei

b. al-

Quda'ah,

b.

'Amr b. Riyah al-Cxarrai, i quali vennero


a Madinah, si fecero musulmani e riportarono uno scritto speciale dal
Profeta. al-Asqa' ottenne il comando sui due rami dei Qudamah, ossia

Hawdzah

Tarud

dei

'Amr

b.

e degli

Yazid

b.

Agab

b.

Conversione dei banu Ug

42.

venne come
scritto

"
"

"

"

Un

certo

ed

Profeta

al

Questo uno

membro

scritto di

Habib

b.

'Amr

al-Uga*i

ottenne dal medesimo lo

Muhammad

Rasul Allah a Hablb

banu U^a, ed a quelli fra la sua gente, che


hanno abbracciato l'Islam e pagano la tassa dei poveri (al-zakat): egli
ha il diritto ai suoi beni ed alle sue sorgenti, ove si trovano ora tanto i
membri fissi (hadir), quanto i membri nomadi (badi) della sua trib:
per questo hamio la promessa ('ahd, o trattato) di Dio e la protezione
*Amr, un

" b.
"

ambasciatore presso
:

IH, 429).

(^).

(Autorit: ibn al-Kalbi).

seguente

Sprenger,

(Sa'd, 60-62, 120;

(dzimmah)

dei

. (Sa'd, 19, 50; Sprenger, III, 392).


Uga vedi Aghani, XIX, 127, lin. IB e 28; 128, lin. 23. Ha ragione il
Welltausen (Sk. u. Vorarb., IV, 123, nota 2) nel rifiutare come errata la derivazione tentata
dallo Sprenger del nome Uga dal famoso monte Aga, appartenente ai Tayy, nell'Arabia settentrionale.
"

Nota

1.

dell'Inviato di Dio

Sui ban

Trattative con

(Autorit

43.

Bakr

b.

banu Bakr

Wa-il,

b.

ad

invitandoli

Quando giunse

ed

il

Maometto

scrivesse ai

banu

l'Islam e promettendo sicurt,

abbracciare

Marthad al-Sadusi, nessuno

messaggio di Maometto, portato

dei

Bakr

Wa'il era in grado

b.

uno che ne fu capace, un membro


trib dei banu Dubay'ah b. Rabl'ah egU lesse la lettera di Maometto,
suoi discendenti ebbero perci il cognome di banu-1-Katib o figli dello

di leggere lo scritto.

della

Wal.

al-Mada-ini). Si narra che

qualora avessero accettato.

da Zubyan

b.

Trovarono

alfine

m,

scriba (Sa'd, 20-21, 54; Sprenger,


268).
Nota 1. Questa notizia monca deve appartenere al gruppo non
su Maometto, ma a quelle genealogiche sui membri delle varie trib.
sui confini della Persia

(Wiist.

Regi

s ter., 110):

44.

(Autorit:

basciata dei Bakr

yah, 'Abdallah

har

(?) b.

nel

Yamamah

un sacco

'Awf

b.

e si

b.

venne a

Wa'il

b.

abitavano

12.

quando

s'inizi l'inva-

Venne quindi a Madinah anche

al-Madani).

Wa-il, nella quale

'Amr

Bakr

b. W'il.

Marthad, Hassan

b.

b.

evidente che non abbracciarono l'Islam, mentre

viveva M.<iometto; la loro conversione ebbe solo principio verso l'anno


sione dell' impero persiano.

Ambasciata dei Bakr

gi delle notizie biografiche

si

trovavano: Basir

Hawt

b.

e 'Abdallah b.

al-Khassiy-

b.

Aswad

al-Harith b. Sadus. Quest' ultimo vend


stabilire in

Madinah, portando

in

l'am-

dono

b.

u-

suoi beni

al Profeta

di datteri e ricevendo perci la sua benedizione (S a d, 46, 99),


'

342.

H.

10. a.

Nota.

44-48.

Queste notizie sono molto monche ed incomplete: in un altro passo dello stesso autore
menzione anche di un altro ambasciatore dei Bakr b. Wa-il, per nome
Hurayth b. Hassan al-8aybani. K ([uesta l'orse una memoria di un qualche Bakrita che venne a stabilirsi in Madnah vivente il Profeta: non una prova che la trib si convertisse.

(S a

'

d, 48,

1.

lin.

17) fatta

Lo scritto per al-Su'ayr

(Autorit

b.

'Adda.

al-Macla*ini). Si lia notizia di uno scritto mandato


45.
Maometto
Inviato
da
d' Iddio a al-Su'ayr b. 'Adda, e nel quale si narra che
Maometto dicesse " Io ti concedo il tliritto di scortare la gente in viaggio
:

"

per al-l\uhayh, e te ne assegno

(Sa'd, 21, 55;


Nota

Yaqut,

II,

il

profitto, che ricaverai dai viaggiatori

772,

lin.

(^)

1).

accompagnare i viaggiatori per un tratto di paese e di garantire la loro


guadagni per i capi delle trib nomadi. Maometto non lo abrog,
bench fosse contrario ai principi dell'Islam. Il nome Su'ayr degno di nota, perch identico a
quello di un idolo degli 'Anazah: un peccato che la nostra fonte non ci dica a quale trib appartenesse codesto Su'ayr b. 'Adda (cfr. Wellhausen S k. u. V o r a r b., IV, 126, nota 3).
1.

Il diritto di

sicurezza, un'antica e nota fonte di

Hadramawt.
Narrasi ancora che Maometto
46.
magnati ('uzama) del Hadramawt,

Trattative con

ed

ai

il

Zur'ah, Qahd, al-BSY (Basi?), al-Buhayri,

ibn

Sa'd,

nel

dare

questa

notizia

scrivesse
fra

ai

quali

'Abd Kulal,

(Sa'd,

22, 58),

principi

(aqyal)

sono menzionati:
Rabi'ah,

e Hagar.

non aggiunge

altro

non dice, se essi rispondessero favorevolmente al Profeta, bench da


due versi citati parrebbe che abbracciassero l'Islam. per da avvertirsi,
che Zur'ah e 'Abd Kulal sono nomi propri dei Himyar, come anche l'appellativo principesco aqyal.
Da an'altro passo di ibn Sa'd veniamo a sapere, che giunse
47.
a Madiiiah un'ambasciata degli abitanti del 5adramawt, allo stesso tempo
dell'ambasciata dei Kindah. L'ambasciata era composta dei banu Wah'ah,
dei re (multi k) del Hadramawt, chiamati Hamdah, Mikhwas b. Ma'dkarib
e

Wali'ah, Misrah, e Abda'ah: abbracciarono tutti l'Islam, e

b.

si

vuole che

Maometto guarisse anche miracolosamente un crampo alla lingua di Mikhwas,


che g' impediva di parlare senza balbettare. Maometto concesse anche al
medesimo una pensione
cfr.

Hagar,

II,

sulle rendite del

Hadramawt (Sa'd,

70-71, 133;

540, no. 8662).

il

Giunse pure a Madnah il superbo Wa-il b. Hugr al-Hadrami,


48.
quale dichiar di essere venuto soltanto per il vivo desiderio di aljbrac-

ciare l'Islam: siccome egli ei'a

suo paese,

Maometto

un capo che godeva

di

grande influenza nel

fu molto felice della sua conversione, e predicando nella

Mu'wiyyah (b. abl Sufyan) ebbe


r incarico dal Profeta di dargli ospitalit, ma il Hadramita si contenne verso
una volta durante un'escursione
il suo ospite con la pi altezzosa superbia
moschea, volle fare speciale menzione di

lui.

343.

10- 3- H.

48, 49.

neg a Mu'awiyyai

l'uso dei suoi sandali,

bench Mu'awiy3"ah

pregasse di

lo

Hadramita gli rispose


" I Yamaniti non devono udire, che un uomo qualunque abbia portato il
ma se tu vuoi, rallenter il passo del mio camelo e ti
sandalo di un re
permetter di camminare all'ombra dell'animale . Quando Muawiyyah gH
fece domanda di montare pure lui sul camelo e di sedersi dietro alle sue
spalle, il Hadramita rispose anche con un rifiuto, ed aggiunse: " L'ombra
del mio camelo onore suflSciente per te! . Il Profeta non tenne conto
perch la sabbia

prestarglieli,

gli

scottava

piedi.

Il

di superbia, e

di questi atti

quando Wail

b.

Hugr

uno scritto che riconfermasse


Profeta gh fece consegnare la seguente

in patria, e chiese
possessi,

il

" scritto

di

Muhammad

al-Nabi a Wa-il

b.

suoi

dramawt. Tu

"

quelle terre e di quei castelli, che hai in tuo potere.

"

una

tassa di

" ziale (dz


" tue,
"

diventato musulmano, ed io

uno sopra ogni

u 'adi):

dieci,

io ti garantisco

garantisco

ti

Da

che nessuno
il

ed

Questo

il

uomo impar-

far ingiustizia nelle cose

ti

Profeta (al-Nabi) ed

per anche un'altra versione dello stesso documento (Sa'd, 25, 71),

tassarsi,

questo documento, nello stesso paragrafo,

Esiste
il

testo

troviamo

il

testo

di

un

altro

che pretende di essere parimenti dettato dal Profeta per W'il

ma

Hugr,

cre-

non ha variante notevole tranne che l'accertamento del bestiame


dovesse essere fatto non gi da uno, ma da due periti. Oltre a

della quale

scritto,

testo

il

ad alcune

lo

possesso di

denti sono gli ausiliari (ansar) in questo (Sa'd, 71-72, 133).

da

suoi

te verr riscossa

ed a ci proweder un

tanto che durer la religione: ed

fin

"

principe (qayl) del Ha-

"

sei

diritti

scrittura

Hugr

a ritornare

accinse

si

molto corrotto,

facilitazioni fiscali.

La

merita di darne qui la versione

b.

senso oscuro e pare che accenni

il

condizione del documento tale che non

(cfr.

Sprenger,

III,

46 l.

Nota.
Ve anche menzione di un certo Kulayb b. Asad b. Kulayb al-Hadrami, che venne
a Madinah per vedere Maometto, gli apport in dono un mantello tessutogli dalla madre Tahniit bint
Kulaj'b, ed ottenne la benedizione (Sa'd, 71-72, 133).

Ambasciata dei banu Muharib


49.
(in
i

al

Makkah)

quali

Sawa

Durante
gli
b.

il

(^).

pellegrhaaggio d'Addio

si

presentarono a jMaometto

ambasciatori dei banu Muharib, in tutto dieci uomini,


al-Harith e suo figho

Profeta la dichiarazione che

Khuzaymah

la loro trib

b.

fra

Saw. Essi portarono

aveva abbracciato

l'

Islam, e

Nessuno dei pellegrini fu pi


questi ambasciatori nei loro rapporti con il Pro-

furono perci ospitati a spese di Maometto.


rozzo e pi grossolano di
feta,

durante

le

cerimonie del pellegrinaggio, bench avessero

le

migliori in-

Accompagnarono il Profeta fino a Madluah, ed ebbero alloggio nella


casa Dar Ramlah bint al-Harith. Quando si accinsero a partire, Maometto

tenzioni.

344.

10. a. H.

ordin

ricevessero

elio

doni conferiti a

soliti

49, Bo.

ambasciatori delle

tutti gli

momento del commiato (Sa'd, 34, 83; T ab a ri, I, 1739; Athir,


227; Sprenger, HI, 515, nota 1, aggiunge che la presenza dei banu

trib al
II,

Muharib

un

pellegrinaggio d'Addio segn

al

perch questa trib abitante

pascoli intorno a

speciale

trionfo

Eabadzah, a oriente

dlnah, era stata fino allora tenacemente ostile all'Islam).


Nota 1. Wellhausen (S k. u. Vorarb., IV, 142, notai) aggiunge:

Waq

We

Profeta,

del

di ]\Ia-

Muharib

Kha-

b.

insieme con i Tha'labah b. Sa'd (convertiti nell'anno 9. H.); secondo A gh a n i (XII, 124, lin. 26), abitavano in parte nella stessa regione di quella
trib, ma sembra che fossero una frazione dei Ghatafan e degli Asad (cfr. Aghani, X. 24, lin. 29
gafah sono menzionati da

1 1

h.,

99,

e segg.).

Ambasciate dei Gu'fi (Madzhig).


Anche alcuni membri della
50.

trib

yamanita dei

(xu'fi

Sa'd

b.

'Asirah b. Madzlii^ furono trascinati a seguire l'esempio di tante altre trib


e

ad abbracciare
per

-ufiti

Salimah

Islam (nel

l'

nome Qays
b.

Yazid

10.

Salimah

b.

Ma^a'ah

b.

madre, ^lulaykah bint al-Hulw

?).

al-Mugammi', ambedue

b.

b.

b.

Vennero cos a Madlnah due


Sarahll (dei banu Murran b. Gu'fi),

H.

MaHk

(dei

mai mangiare

vesse

senza

una pecora):

(di

(jru'fiti,

tremanti dalla paura, e

a Qays

b.

Salimah

"

Allah a Qays

"

e dei

loro

" clienti,

b.

il

Salimah

clienti, dei

la tassa

una confederazione

Awd

b.

Sarahl: io

b.

HarIm

e dei

sono

si resi

do-

Rasul

ho nominato capo dei Murraa

Kulab

loro clienti, e dei

loro

la tassa dei poveri

pagano

sulla loro propriet


b.

e dei

Kulab erano

Sa'd 'Asirah, dagli

dai (raz b. Sa'd 'Aslrah, dai Zaydallah b. Sa'd 'Asl-

gli abitanti

trib nomadi, in

che non

Muhammad

da

Scritto

formata dagli Zubayd

Ka'b. I clienti ai quali allude


1),

"

la preghiera e

al-sadaqah
trib

ti

rah, dagli 'A'idzallah b. Sa'd 'Aslrah, e dai

nota

Profeta, soddisfatto della prova, concesse

il

compiono

di

Sa'd 'ASlrah,

trib,

(ru'fi),

venne eseguito dai duo

l'ordine

seguente documento:

quali tutti

(zakat) e

b.

conversione, impose ad essi di mangiare in sua pre-

cuore arrostito

il

figli della stessa

cuore degli animali, Maometto per mettere a prova

il

la sincerit della loro

b.

banu Harim

musulmani. Siccome era superstizione di quella

sero

"

a.

il

banu Sal-ah

documento, dice

lo

dei villaggi e delle citt

compenso della protezione che

dei banu-1-Harith

Sprenger

(III,

460,

che erano clienti delle

le trib

vaganti nel deserto

assicuravano agli abitanti sedentari.

Dopo
i

due

lui

la felice conchiusione

(jru'fiti

ebbero un dubbio

una patetica descrizione

di
si

questo accordo, continua ibn al-Kalbi,

presentarono di nuovo al Profeta, fecero

delle virt della loro

madre comune Mulaykah

bint al-Hulw, defunta, e chiesero infine quale fosse


Adta,

rammentando che

la

sua sorte nell'altra

essa (conformemente all'antico uso arabo) aveva se-

845.

44

10.

60-52.

polto viva

una

mente che tanto

madre, quanto

la

Maometto

rispose spietata-

la figliuola sepolta viva

erano dannate al

appena

sorelline

delle loro

H.

a.

iiata.

sconvolsero a questa risposta, e rinnegando

fuoco infernale. I due

-u'fifci

furenti l'Islam, che

costringeva a mangiare

li

si

cuore degli animali ed a

il

madre comune come dannata per sempre

riconoscere la loro

all'inferno, si

allontanarono da Madinah. Durante il viaggio incontrarono certi canieli


che venivano condotti a Madinah come importo delle tasse di trib vicine,
sopraffecero

Compagni

menarono via

il

accompagnavano
loro Maometto lanci

del Profeta che

bestiame. Contro di

allora la

dizione simile a quella che aveva lanciato altre volte contro

wan,

'Usayyah ed

gli

includesse tutti in

m,

459-460).
Nota L'

Lihyan

(cfr.

una maledizione

autorit

di

4. a.

sola

H.,

Si

5).

animali e

gli

Ri'l,

l'

male-

Dzak-

vuole altres ch'ei

li

Sprenger,

(Sa'd, 53-54, 106;

ibn al-Kalbi, addotta da ibn Sa'd,

si

episodio tante volte ricorrente di

Maometto, che condanna gli antenati pagani alle pene dell'inferno, e tutto l'insieme della tradizione,
mi fanno sospettare che l'episodio possa essere, so non forse tutto, per lo meno in grande parte apocrifo, e che non abbia valore storico se non come memoria che una parte dei Gu'fi (la maggioranza ?)
non abbracciasse l'Islam. Forse fu inventato in appresso come tentativo di giustific&re la condotta ostile
della trib verso l' Isim, mentre viveva il Profeta. E per molto notevole la menzione di due
uomini di famiglia apparentemente diversa che sono fra loro legati in modo intimo e durevole dalla
memoria di una madre comune, e i quali nelle domande sulla sorte dei genitori, si limitano ad interrogare Maometto sul conto della madre comune e non menzionano affatto il padre. Abbiamo qui
una reminiscenza netta e precisa di un'et nella quale dominava nella trib dei Gu'fi il matriarcato
:

questa parte della tradizione, quella cio che traspare indirettamente dal contesto del racconto, forse
la sola

veramente autentica e

51.

di valore storico.

Vennero per

altri

capi dei (juTi,

quali non misero innanzi

tante difiBcolt, ed accolsero le dottrine dell' Islam.


di

abu Sabrah Yazld

Dzuhl
si

Murrn

b.

b.

b.

-ufi,

present al Profeta in

Profeta

mut

il

Malik

nome

in

il

b.

'Abdallah

b.

quale insieme con

Madinah

e si rese

'Abd al-rahman.

Abbiamo

al-Dzuvrayb
i

due

figli

cos

menzione

Salimah

b.

Sabrah

musulmano. Al

e 'Aziz,

figlio 'Aziz

Si vuole altres che

abu Sabrah da un tumore che gli


mano. Maometto concesse pure al medesimo

b.

il

Maometto

guarisse miracolosamente

si

era formato

sul dorso della

il

v^di della

sua trib nel Yaman, che aveva

nome Hurdan (Sa'd,

54, 106

Spren-

ger, ni, 461).


'AsLrah,

Abbiamo menzione anche di un altro membro dei Sa'd alun certo Dzubab, della trib degH Anasallah b. Sa'd al-'Asirah, che

52.

venne a vedere

il

Egh, appena ebbe udito che Mao-

Profeta in Madinah.

metto aveva incominciato a predicare,


si adorava l'idolo dei Sa'd al-'Aslrah,

si

rec direttamente nel

detto

Farrad,

lo

sito,

nel quale

ruppe in pezzi e

and quindi a presentarsi al Profeta, professando l' Islam. Un figlio di questo Dzubab, 'Abdallah b. Dzubab al-Anasi, si batt per 'Ali alla battaglia
di Siffin nel 37. a.

H. (Sa'd, 66, 124;


346.

Sprenger,

III,

459).

H.

10. a.

68,54,

Ambasciata degli al-Ruhawiyyun (Madzhig).

Madinah quindici uomini degli al-Ruhawiyyun (membri della trib al-Ruha, un ramo della stirpe
dei Madzhig, nativi del Yaman), i quali presero stanza nella Dar Ramlah bint
al-Harith, portando doni per il Profeta; offrirono anche un cavallo che venne
montato dinnanzi a Maometto, e molto gli piacque. H Profeta si rec a visitarli nella loro dimora ed ebbe con essi un lungo colloquio, che termin colla
conversione dei delegati all' Islam. Rimasero un tempo in Madinah per apprendere il Qur-an e le leggi (al-far'id) imposte dalla nuova dottrina.
Maometto fece ad essi vari regali, dal massimo di 12 oncie e mezzo d'argento fino al minimo di 5 oncie. Gli ambasciatori ritornarono quindi a casa,
ma una parte di essi ricomparve al Pellegrinaggio d'Addio, e segu il Profeta in tutte le cerimonie del rito. In compenso di ci Maometto lasci in
testamento che gli al-Ruhwiyyun dovessero godere di una pensione amiuale
di 100 wasq di datteri tratta dal fondo al-Katibah in Khaybar (cfr. 7. a. H.,
53.

Nel corso del

42). Gli eredi

10.

a.

di questa pensione

Mu'wiyyah

[f 60. a. H.]

Tabari,

1739; Athir, H, 227;

I,

11.

comparvero

in

poi ai tempi del

la ^endettero

127

(S a ' d, 67-68,

Yaqut,

Waq

II,

877,

lin.

We

1 1

califfo

h.,

287

2).

Nota.
anche menzione di un altro Ruhawita, per nome 'Amr b. Subay", il quale sarebbe venuto per proprio conto a Madinah e si sarebbe fatto musulmano. Si pretende anche che egli
ricevesse dalle mani del Profeta uno stendardo, di cui fece uso alia battaglia di Siffin, nel 37. a. H.,
combattendo dalla parte di Mu'wiyyah contro 'Ali (Sa'd, 68, 127).

Ambasciata degli 'Ans (Madzhig).


Anche la trib degH 'Ans, un ramo dei Madzhig, pretese di
54.
avei'e avuto un'ambasciata: uno della loro trib, al quale ibn Sa'd non d
nome, ma che ibn Hagar chiama Rabi'ah b. Rawa, dicesi venisse a Ma-

dinah e fosse ospitato e cenasse con


vitasse a farsi

musulmano. Alla

bracciare r Islam, e

1'

il

fine del pasto,

fede.

lo

prima che questi

Maometto

'Ansita accondiscese, dichiarando che

per paura n per speranza di guadagni,

intema che

Profeta,

aveva sospinto in modo

ma

il

non

lo

irresistibile

quando

si

accinse al

Egli non

suoi consanguinei nel mezzogiorno

d'Arabia, perch mor di febbre per istrada (Sa'd, 66, 125;

Sprenger,

Quindi possiamo conchiudere che nessuno degli 'Ans

in, 471, nota

1).

convertisse

Islam.

all'

faceva n

a fare la professione di

Profeta lo forn di tutto quello che poteva servirgli.

pot per apportare la nuova fede fra

ad ab-

perch aveva sentito una voce

L'uomo rimase con Maometto qualche tempo,

ritomo,

lo invit

lo in-

347.

si

10. 3- H.

55-57.

Ambasciata degli Azd 'Uman

essi

55. (Autorit

affinch esponesse loro

a.

H.,

190-192).

al-Madaiii). Gli abitanti dell'

Maometto mand

musulmani, e

8.

(cfr.

'Umn

si

fecero pur

presso di loro al-'Ala b. al-Hadrami

(^),

principi fondamentali dell' Islam e riscotesse le tasse.

Vennero allora ambasciatori

(degli

Azd TJman)

nome

di

a visitare Maometto in

Asad b. Yabruli al-Tahi, ed esposero al Profeta il bisogno che avevano, di uno che dirigesse le loro faccende e ristabilisse l'ordine. Si fece allora innanzi un certo Makhrabah al'Abdi, il cui nome proprio era Mudrik b. Khut. e preg Maometto che mandasse lui come rappresentante nell' 'Uman, perch alla battaglia di (ranub
Madinah, fra

(gli

quali

Azd 'Uman)

gli

la sua riconoscenza:

ricorda

si

avevano donato

insieme

si

certo

Salimah

mand neH"Uman. Pi
b.

'Ayyadz al-Azdi con alcuni

convertirono all'Islam (Sa'd, 72-73, 134).

1.
Questa notizia errata, perch sappiamo che nell' 'Uman venne mandato
che al-'AIa fu inviato invece nel Bahrayn (ctr. 8. a. H., 190).

Ambasciata dei Ghafiq.


Vennei'o a Madinah anche (jrulayhah
56.
Giafiqi e vari altri membri della tiib dei Ghafiq (^),

e portarono

spontaneamente

pagare. Fra

membri

deputazione

al-Ghafiqi (Sa'd, 73, 135;

Spr anger.

1.

da un passo di

Non mi

Yq

ii

Saggar

b.
si

riuscito di accertare

t (III, 900, lin. 7),

si

convertirono

all'

al-

Islam

avevano a

trovava anche 'Awdz

III,

*Amr

Suhar

b.

al Profeta l'importo delle tasse, che

della

Nota

tardi

Nota
b. al-As, e

tutti

ed egli desiderava mostrar loro

la vita

Profeta acconsent e lo

il

comparve a Madinah anche un


compagni, e

il

b.

Sarir

come

noto

461).

ove abitasse questa piccola trib, che

poi,

emigr in parte in Egitto.

Ambasciata dei Bariq.

Vennero pure a Madinah i deputati dei Bariq, un ramo degli


57.
Azd, abbracciarono l'Islam e giurarono fedelt al Profeta. Egli fece stendere
per loro

"
"

seguente scritto

Questo uno

scritto di

Muhamraad Rasul Allah

Bariq. I loro frutti

"

scranno por

"

hanno l'obbHgo

" il
"

"

non del)bono essere colti mentre sono immaturi, e


le loro terre non debbono essere pascolate durante le pioggie primaverili
(marba'), n durante le pioggie estive (masif, in un testo, e sayyif o
sayf nell'altro) ('), senza il permesso dei Bariq. Se per musulmani pas-

" ai
"

il

il

loro paese in tempi di carestia o di siccit, allora


di ospitarli per tre giorni.

E quando

frutti

Hudzayfah

b.

al-Yamn:

25, 70; 73, 136;

.
il

Testimoni furono abu 'Ubaydah

documento

Sprenger,

III,

348.

fu scritto
'256,

da Ubayy

dice che

b.
b.

Bariq,

Bariq

sono maturi,

viaggiatore potr coglierne tanti quanti ne potr mangiare,

potr metterne in tasca

ma

nulla

al-(jrarrh e

Ka'b (Sa'd,

un ramo

in-

H.

10. a.

dipendente dei Khath'am,

nord di

avevano

S 57-59.

loro

le

dimoro

ai piedi dei

marba',

il

monti

al

(jrura) {^.

Nota

1.

rabi'

Sul significato esatto dei termini

Wellhausen ha giustamente

osservato che in varie parti d'Arabia erano in uso concetti diversi, vale a dire, in alcune regioni si considerava corrispondere a quei termini l'epoca primaverile, in altre quella autunnale (Wellhausen

Vorarb., Ili, 93, e IV, 131, nota 3). Per quello che riguarda l'espressione gay f nel presente
dobbiamo rammentare che il documento scritto per abitanti di una regione meridionale d'Arabia, il Yaman, fra i monti del quale il monsone, che soffia nell' Oceano Indiano al principio dell'estate, apporta le maggiori e pi benefiche pioggie (cfr. B. G. H o g a r t h, The Nearer last, 10(i, 114).
A queste pioggie del monsone estivo allude certamente il termine maslf, sicch non credo che qui vi
possa essere alcun dubbio sul vero significato della parola. Si aggiunga poi che nell'Arabia meridionale
l'autunno aridissimo (v. per esempio, R. Manzoni, El Yemen, parte prima e la relazione del (laser
nella retermann'.i MittheUunijen, voi. XXX, pag. 170-183, 264-213), e quindi ra bi' nel caso presente
pu soltanto significare primavera.
Nota 2. Si noti che il documento non contiene veruna allusione alla fede islamica dei Baiiq,
i quali perci, coin la maggioranza degli Azd, saranno rimasti pagani, nonostante le affermazioni in
contrario, prefisse al documento da ibn Sa'd.
Sk.

u.

caso,

Ambasciata dei Mahrah.


Vennero a Madnah gli ambasciatori dei Mahrah, comandati
58.
da Mahri b. al-Abyad, e quando eVjbero abbracciato l'Islam, ricevettero dal
Profeta uno scritto del seguente tenore: " Questo uno scritto di Muham" mad Easul Allah a Mahri b. al-Abyad, riguardo a quei fra i Mahrah che
" sono divenuti credenti
non devono essere divorati (ossia dissanguati dalle

"

imposte), n oppressi,

"

se

ma

devono osservare

le

leggi

(s

ara

')

dell'

Islam chi
:

ne discosta, viene in conflitto con Dio, e chi crede in Lui, avr

" alla

protezione

(dzimmah)

di

Dio ed

alla protezione del Profeta.

"

trovata

"

Sudiciume malvagit, e eccessi venerei sono peccato

hammad

dev' essere

Maslamah

b.

deve denunziare

restituita, e si

diritto

Roba

bestiame sperduto.

il

da Mu-

Scritto

al-Ansari.

In seguito venne pure dalla lontana regione, abitata dai Mahrah (nel

Sud-Est d'Arabia), un certo Zuhayr

Qamuma
per

il

al-Mahr, abitante di al-Sihr, e

lungo viaggio fatto per

cavallo, e gli consegn


III,

385, e nota

59.

uno

la fede, gli

scritto

Cristiani di

inutili ripetizioni,

Nagran

si

il

don

fra. le

altre cose

lui

anche un

Sprenger,

nel

Yaman

fondei'emo insieme

Maometto,

il

(^)

{cfr.

anche

Cristiani di

paragi'afi. speciali, in

14).

Nagran,

ognuno dei quali,

completa. Per non incorrere in tediose ed

sopprimendo quello che

quale fosse

con

Profeta congratulatosi

Sul trattato conchiuso fra Maometto e

ripete in parte, e in parte

trattative fu

al-'Ugayl b. Qabath b.

(Sa'd, 24, 67; 75, 141;

ibn Sa'd ha conservato varie notizie in tre

razione,

il

b.

1).

Trattato con

si

Qirdim

b.

tre paragrafi, e

faremo una sola nar-

inutile ripetizione. Il

primo ad aprh-e

le

quale scrisse agli abitanti di Nagran (non detto

tenore della lettera), e

li

349.

indusse perci a prendere una deci-

10. a. H.

59.

sione ed a

mandare un'ambasciata

trattare con
dinali, era

La commissione

lui.

composta, fra

14 fra

di

nobili

dei Cristiani, che

gli altri, dalle

del

loro paese per

mosse ora verso Ma-

si

seguenti persone

al-'A.qib

'Abd

al-

Maslh al-Kindi, abu-1-Harith b. 'Alqamah della stirpe di Eabfah, suo fratello


Kurz b. 'Alqamah, al-Sayjd b. al-Hai-ith, suo fratello Aws b. al-Harith,

Zayd

b.

Qays, Saybah, Khuwaylid, Khalid, 'Amr, 'Ubaydallah, ed

La commissione

menzionati.
al-'Aqib
siglio

non

era comandata da

un comitato di tre, ossia da


amr, e da presidente del con-

'Abd al-MasIh, che fungeva da loro

maswaratihim): per gli affari religiosi (loro veimam, come dice il testo), era abu-1-Harith b. 'Alqamah,

popolare (sahib

scovo, rabbino ed

che teneva anche la carica di direttore delle loro scuole


b.

altri

infine al-Sayyid

(sahib r a Ilottenere da Maometto le

al-Harth fungeva 'da direttore della caravana e del viaggio

la tihim).

Il

compito degli ambasciatori ora di

ma

migliori condizioni possibili,

non avevano alcuna intenzione

le istruzioni

segrete erano

di rinnegare la loro fede.

che

Cristiani

ambasciatori

Grli

vennero a MadTnah, ed entrarono nella moschea avvolti in manti di stoffa

al-hibarah

C^),

in

bi-1-harir), e infine

soprabiti

intessuti di

(ardiyah makfufah

seta

misero a pregare, guardando verso oriente

si

negligendo la direzione della qiblah,

che a Madinah era

ma

mezzogiorno). Maometto ordin che venissero lasciati in pace,

non

Cristiani gli volsero la parola, egli gir le spalle e


essi.

iJthman

(b.

offesa al Profeta

'Affan) avverti

era

loro

il

modo

(ossia

volle

quando

parlare con

che quello che aveva recato

Cristiani,

(^)

rivolta verso

di vestire

(*).

I Cristiani allora si

riti-

come frati (o eremiti):


questa volta, quando ebbero rivolto il saluto al Profeta, Maometto si degn
di rispondere, e li invit ad abbracciare l'Islam. I Cristiani non vollero convertirsi, e su questo punto scoppi un vivissimo litigio, che non fu sedato
nemmeno quando Maometto recit ad essi alcuni passi del Qur-an. Il Prorarono e ricomparvero

feta alfine, disgustato,

di

mattino seguente

il

li

conged, e disse che allora

maledirsi reciprocamente.

meglio sui loro

vestiti

interessi, e

Durante

quando

si

la notte

alz

il

due parti erano

le

per

sole, il

Cristiani

capo dei

libere

rifletterono
Cristiani, al-

'Aqib 'Abd al-Maslh, ripresentatosi a Maometto con due dei suoi colleghi pi
ragionevoli,

fece

nuove proposte.

indurre a maledirti,

ma

"

Noi abbiamo

deciso

di

non

lasciarci

siamo pronti ad accettare quelle condizioni, che tu

un trattato di pace (^). In questo modo


venne conchiuso un trattato di pace in piena regola di cui ibn Sa'd pretende
vorrai imporci, pur di avere con te

di darci sull'autorit di al-Waqidi,

il testo completo (Sa'd, 8, 14; 25-26,


72;
76-77,

143; Tabari, I, 1740, il quale pone la venuta di al-'Aqib


e al-Sayyid nel 10. a. H.
Bukhari, III, 167-168).
;

350.

10. a. H.

1.

2.

59, 60,

La missione dei Cristiani del Nagrun deve essere avvenuta poco tempo dopo la conbanu-l-Harith b. Ka'b, narrata poc'anzi (cfr. 10. a. H., 3 e segg.), e in seguito alla spedizione di Klialid b. al-Walld.
Nota

versione

ilei

Nota

Il vestito

al-hibarab, e non al-habirah, come


Taman, di dimensioni molto grandi e

specie di mantello fabbricato nel

Vtements,
Nota

(Huart

3.

il

Wellhausen, era una

a strisele colorate

(cfr.

Dozy

133 e segg.).

Era antica consuetudine

Lit. Ar.,

dei primi cristiani di volgersi pregando verso l' oriente


ed a questo allude anche il poeta cristiano il famoso Akbtal, in un verso ben
154, lin. 4, ediz. Salhani). Il dotto orientalista, padre H. Lammens, nel suo bel

48),

(Dlwan,

conosciuto

scrive

(Lammens,

afferma che tale consuetudine avesse una grande influenza sulpasso di al-Akhtal. secondo il medesimo, allude alla messa.
A queste osservazioni del Lammens aggiungiamo che anche il poeta madinese abu Qays Sirmab b.
Malik a noi gi noto (cfr. Introd. 203, no. 2 e Tabari, I, 1247), allude in un verso ai Cristiani
che si volgono pregando verso il sole (B a 1 kb i, I, 69).
lavoro su quel poeta

86),

l'orientazione delle chiese cristiane:

il

Il D o z y (1. e.) apporta varie citazioni per dimostrare che il mantello a 1-h i b a r a h
Profeta prefei-iva a tutti, e si vuole perfino che Maometto venisse avvolto in una
h i b a r a h, quando i Compagni si accinsero a seppellire il cadavere del loro Maestro. Quello che offese il Profeta fu, se dobbiamo credere ad altre tradizione, l'avversione attribuita a Maometto verso

Nota

4.

era quello che

il

Qui'iln,

l'uso di vestiti di seta e di lusso (cfr. per esempio,


lin.

4; vedi pure

Nota

34).
Sui Cristiani del

5.

ohesne M

passim

xxxiii, 33 e

ss i o n

Questo

"

tanti di

" gialli,

" loro,

s,

96-112;

Yaman

W ri gh

t,

in generale e in particolare su quelli di Nagran, cfr.

Du-

i,

Harnack Die Mission, 447; gli arXXXV, 1881, e quelli del Halvy nella

26-100, 14B-189;

(Trattato

di

lo scritto (kit

Nagran

pace fra Maometto ed

Egli era

(').

Mohammad

ab) di

il

e concede tutto

ad

essi dietro

incerta, stante la

Cristiani

di

mancanza

Nagran).

al-Nabi, Rasul Allah, agli abi-

padrone assoluto

bianchi, o neri, e dei loro schiavi

" vestiti,

kh a

107,

Blau e del Foli nella ZDMG., XXIII, 1869 e


Revue les fiiden Ju/ves, XVI, 1889. La loro storia per molto oscura ed
di documenti e di notizie.

"

Bu

I,

ticoli del

60.

10. a. H.,

(^).

di

tutti

loro

frutti,

Egli per generoso verso di

l'annua prestazione in tributo di 2000

da pagarsi 1000 ogni mese di Ragab e 1000 ogni mese


valore di una

uqiyah,

di Safar:

"

ogni vestito deve avere

"

dei vestiti che avranno

"

Le

saranno pure valutati. Essi dovranno dare ospitalit per venti giorni ai

"

"

u s u 1), oppure per un tempo minore, ma non saranno


obbligati a intrattenerli per un tempo maggiore di un mese. Quando v'
guerra nel Yaman, essi dovranno dare in prestito trenta corazze, trenta cavalli

"

e trenta cameli, e per quello che venisse perduto o distrutto, gl'inviati miei

"

daranno garanzia

''

corazze, o

sar tenuto
di

conto

una uqiyah.

cameli, o gli ordegni, che saranno stati presi,

(r

fino a

completa restituzione.

Ed i Nagrani

insieme con

y a t u h u m) godono del patronato (g i w a r) di Dio e


protezione (dzimraah) di Maometto per le loro persone, per la loro

loro seguito (h a s

"

della

"

religione, per la loro terra, per

" senti,

un valore maggiore o minore

cavalli o

miei rappresentanti

" il

il

per

le loro chiese,

per

loro possessi, per

loro

e per

riti

il

"

costringere alcun vescovo, o alcun frate, o alcun

"

bandonare

"

Maometto) per tutto quello che

il

suo stato. (E godono


essi

il

presenti e per gli as-

loro culto.

Non

permesso

wqif (intendente?)

ad ab-

patronato di Dio e la protezione di

hanno
351.

nelle loro mani, tanto

il

poco, che

10. a. H.

60,61.

" il

molto, purch non sia interesse ad usura, o prezzo di sangue dei tempi

una questione

deve avvenire un

"

pagani. Se sorge fra due

"

"

equo accomodamento, in modo che nessuno subisca od infligga danno.


D'ora innanzi chi esige interessi ad usura, gii ritiro la mia protezione.

"

Nessuno deve essere responsabile per

"

Giusta

"

tronato di Dio e alla protezione del Profeta, finch Dio verr con

"

rimangano fedeli, agiscano rettamente nell'esecuzione


dei loro obblighi e doveri e non devono essere ingiustamente oppressi.
abu Sufyn b. Harb, Ghaylan b. 'Arar, Malik b. 'Awf
Testimoni sono

"
"

ordine

il

(^),

purch

male commesso da un

il

hanno

essi

diritto per

altro.

sempre

al pa-

suo

il

essi

" al-Nasri,
"

contenuto di questo scritto

legale, fra loro

ghirah

al-Aqra'

b.

Habis, al-Mustawrid

mawla

Su'bah e 'Amir

b.

da al-MughTrah
della lettera di

b.

Maometto

59) abbiamo

Sprenger,
223; Aghani, X,

III,

Athr,

143;

gli altri

Nota

soltanto

Il

502;

II,

al-Waqidi]

altri

Baldz uri,

Ya'qubi,
90-92)

documento fu

un transunto

scritto
il

testo

due paragrafi gi
della lettera,

63-66;

Hi sani,

ri-

401;

11,89, d un'altra versione

molto breve e senza particolari degni

documenti Ya'qubi,

abu Bakr

trova nel 72, e negli

si

petuto due volte;

dello scritto,

'Arar fratello di Bali, al-Mu-

u'bah. (Sa'd, 25-26, 72, [autorit:

citati (cfr. poc'anzi

II,

di

b.

tli

nota;

cfr.

per per

(*).

meglio a chi venisse diretta la lettera di Maometto, ossia al vescovo dei banii-l-Harith b. Ka'b, ai vescovi di Nagran, ai loro preti e ai loro monaci.
Nota 2.
Il valente Dr. G. Gabrieli mi fa giustamente osservare che questa dichiarazione di
padronanza assoluta da parte di Maometto su tutti
beni dei Nagrni, con la quale si apre il trattato, molto sospetta. Difatti manca in tutti gli altri trattati e documenti attribuiti a Maometto. Essa
certamente ispirata dal concetto di scusare la condotta del califfo 'Umar verso i Nagrni, quando li
espulse d'Arabia. I sospetti sull'autenticit del documento presente sono anche confermati da un'altra
osservazione. La promessa protezione sul libero esercizio della religione cristiana, sulle chiese, i riti
ed il culto, sembra una sospetta anticipazione delle identiche concessioni stipulate in appresso nei trattati con i Cristiani di Gerusalemme, d' Egitto, da 'Umar e da 'Amr b. al-.\s. Cfr. p. es., L a n e-P o o 1 e.
The first Mohammadan Treaties wiih Christians, nei Proceedings of the R. Irish Academy, 1904, vo1.

ibn Sa'd al

14, specifica

lume

XXV,
Nota

227-256

Miednikoff,

Wel Ihau se n,

I,

B38e

segg.

Vorarb.,

voi. IV, 133, nota 1), solleva giustamente


dubbio che questa piccola frase sia una interpolazione posteriore nel testo, per scusare la violazione
della parola data dal Profeta, per opera del califfo 'Umar, quando espulse i Cristiani da Nagran (ofr.
13. a. H.). Convengo completamente con il Wellhausen, perch il senso della frase correrebbe assai meglio se quell' inciso venisse tolto evidente anche la contradizione fra il tenore dell' inciso e
3.

Il

(S k.

u.

il

quello della lettera.

Nota 4.
abii Yusuf [f 182. a. H.J nel suo Kitab al-KharSg ha conservato, sull'autorit
di ibn Ishaq [f 161. a. H.J un'altra versione di questo medesimo testo (Ysuf, 41, lin. 2 e segg.):
la qual versione concorda in via generale con quella di al-Waqidi [f 204-207. a. H.] (ibn Sa'd),
con-

ma

tiene molte varianti, in parte errori di copisti, ed in parte piccole aggiunte, a mo' di schiarimento.
Ci notevole in un testo che dovrebbe avere caratteri di maggiore antichit. Tralasciando di men-

zionare tutte le divergenze,

ci contenteremo di osservare che nel testo di ibn IshSq, insieme con i vecenno degli indovini (khin min kihanatihi) invece dei w a q i f. Se la
versione di ibn Ishaq pi corretta, vedremmo che il cristianesimo del Nagran era fortemente impregnato di paganesimo arabo.

scovi e

frati, si fa

61.
fino alla

Grli

abitanti

Cristiani di

morte del Profeta, e nessuno


362.

Nagran
li

si

molest:

attennero a questi

quando divenne

patti
califfo

H.

10. a.

abu Bakr,

G- 66.

non sub mutamenti

la loro posizione

il

morendo

CaliiTo

in testamento istruzioni precise a loro riguardo (garantendo cio la

zione del governo) (Y u

"Umar (Sa'd,

fato di

u f,

41).

II,

Lettera a Nufathah
63.

Maometto

(malik)

cipe

dei

Profeta, dietro istanza degli abi-

il

Nota

1.

Farwah

b.

127,

nota

scrisse

anche a Nufathah

(^)

"

"

b.

Farwah

al-Du"ili, prin-

59; Sprenger,

(Sa'd, 22,

"

Re

III,

233,

il

dei Kalbiti della stirpe

Sui Samiwah

cfr.

Hamdani,

-48,

lin. 8;

A th r,

IV, 226,

Aghani, XIV,

Du-il Kinaniti

lin. 19, e 226, lin. 6;

Tabari,

143, lin. 9;

dobbiamo ritenere che

Wellhuusen

k.

u.

Vorarb.,

sia

IV,

G).

64.

"

ne. tutelasse

).

Lettera a 'Utbah
"

essi,

al-Du"ili.

Questo Nufathah non pu essere uno dei

dei Du-il hanafiti (cfr.

Compagno abu 'Ubay-

dimorando in mezzo ad

quale lo chiama, non sappiamo su quale autorit

II, 17y6, lin. 7.

il

161-162).

Samwah

regnante dei dhassan

calif-

trad.).

Nagran, inviasse in quel paese

(Khams,

proteil

al-Garrah nel Nagran.

b.

al-(jrarrah, affinch,

b.

gl'interessi

193 della

Diccsi che in questo ainio

tanti (Oistiani) di

dah 'Amir

cose mutarono aspetto durante

77, 143, pag.

Invio di abu 'Ubaydah


62.

Le

lasci

"

b.

Farqad.

Questo ci che

Profeta

il

(a 1-N

a b i) dona a 'Utbah b. Far-

dona cio un luogo per costruirvi una casa (d a r) in Makkah presso


ad al-Marwah: nessuno potr contestargli questo diritto; chi glielo contesta,
non ha diritto alcuno il diritto di lui ('Utbah) (il solo vero) diritto. Lo
scrisse Mu'wiyyah
(Sa'd, 23, 64).
qad

gli

.,

Lettera a Sa'Td
65.
"Ri'li: gli
"

"

Sufyan

Questo ci che

dona

cio

il

al-Ri'Ii,
l'

Inviato di Dio dona a Sa'id b. Sufyan

palmeto- di Suwriqiyyah

nessuno potr contestargli questo diritto

" diritto
""

b.

Khlid

alcuno
b.

il

diritto

(Sa'id)

di lui

Sa'd (Sa'd, 23, 63

con

la

(il

solo vero) diritto.

Sprenger,

III,

460;

(qasr):

fortezza

chi glielo contester,

al-

non avr

Lo

Yaqut,

scrisse

III,

380,

ha molte notizie su al-Suwariqiyyah).

Ambasciata dei Gaysan.


66.

annoverata fra

le

ambasciate anche la venuta di alcuni

membri della trib dei (xaysn, fra i quali un certo al^u Wahb al-(j-aysani,
che domandarono al Profeta se fosse pei'messo di bere le due bevande fer363.

45

10. a. H.

66, 67.

meritate, ai-bit' (estratto dal miele o dai datteri) e a 1-rn a z a r (birra estratta

dal grano

dall'orzo,

volle sapere se le

Maometto prima

sa 'ir).

due bevande

di

fossero inebbrianti, e

rispondere al quesito,

quando abu Walib

disse

di s, se bevute in abbondanza, allora il Profeta viet che se ne facesse uso


(Sa'd, 77, 144). Cfr. sulle bevande inebbrianti, De Sacy, Chrestomathie

Arabe,

150-154.

I,

Primi moti anti-islamici in Arabia:

67.
fine

la

dell'

bia, diretti

il

falso

Profeta Musaylimah.

Prima ancora che morisse il Profeta, e forse anche avanti


anno 10. H., incominciarono i primi moti separatisti in Ara-

da

coloro,

che vollero imitare

1'

esempio e ottenere

vantaggi materiali acquisiti da Maometto con

mezzo

medesimi

propaganda
politico-religiosa. Il primo fu quel Musa3'limah (^), del quale abbiamo gi
fatto parola, narrando l'ambasciata dei banu Hanlfah (10. a. H., 33). La
tradizione vorrebbe che gi al

tempo

della

il

che

il

suo futuro rivale, perch Musaylimah avrebbe chiesto condizioni

Profeta in nessun

il

Musaylimah
a parole, fra Mao-

pretesa venuta di

con l'ambasciata a Madinah vi fosse un primo conflitto

metto e

della

modo

concedere, ibn Ishaq

volle

hn. 5) riferisce per altre tradizioni, dalle


notizie siano apocrife.

Madinah, bench

Non

quah

(Hisam,

946,

pu desumere che queste

si

riteniamo probabile che Musaylimah venisse a

sia possibile eh'

egU

stutliasse le arti usate

da Maometto

per divenire signore di Madinah, udisse qualche cosa del Qur'n, e poi ideasse di
imitarlo. Si dice che ritornato
tesse a

da Madinah

nell'ai-

Yamamah sua patria,

comporre anch'egli rivelazioni di pretesa origine dipana,

Profeta, e

si

si

si

met-

dichiarasse

trascinasse appresso la propria trib, la quale volentieri rinneg

un profeta nazionale, nella speranza di procacciarsi


quei vantaggi materiali, che i Quray.s e i Madinesi avevano conseguito per
opera di Maometto. Musaylimah cominci a recitare in prosa rimata (y a s g u

Maometto

straniero per

'

al-saga'at), ed imitando

il

Qur-an, compose, dicesi, fra

le

altre cose, le se-

guenti sentenze conservate da ibn Ishq

(Hisam,

946, Un. 14):

concesso la grazia alle donne gravide

fece uscire

da queste un

''

"

vente che

"

ventre (sifq) e le interiora (ha3a)(')

bere
I,

il

si

muove, (venuto

da

ci che

si

il

quale per in un altro passo,

dizione sull'autorit di Sayf b.

Aswad

dopo

ritorno di

Tulayhah pigliassero

'Umar che
le

Dio ha

essere vi-

trova fra la pelle del

Egli permise ai suoi seguaci di

vino, e la libera unione dei sessi (zin)(^)

1738-1789,

guito

fuori)

I,

(Hisam, 946; Tabari,

1749-1750, riporta una tra-

tre impostori,

armi contro

1'

Islam

Musaylimah,

tutti e tre

al-

insieme,

Maometto a Madinah dal Grande Pellegrinaggio e in sea voci che egli fosse malato (tahallala bihi al-sayru: fu molto

il

351.

10.

a.

H.

67,68.

Bukhari, III, 167; Baladzuri, 87,


primi a seguire Musaylamah fosse al-llag^al (Rahhal)

indebolito dalle fatiche del viaggio);

aggiunge che uno dei

'Unfuwah

b.

Nota

1.

(cfr.

prima

Secondo

Ya

a n a b b a) nell'anno 10. H.

(t

lunga preparazione

mediatamente

Nota

2.

le

gli

'

q b i, li, 146, lin. 8, Musayliinah incominci a dichiararsi profeta


probabile per che la sua comparsa pubblica fosse preceduta da una

Arabi non erano uomini

affermazioni di ohi

Non

33).

possibile dire

(il

caso di

Maometto insegna!) che accettavano im-

atteggiasse a Profeta.

si

con sicurezza se

questa

citazione

sia o

no autentica,

perch

dobbiamo tenere a mente che i musulmani vorrebbero gettare in tutti modi il ridicolo sul falso Profeta, ed avranno avuto certamente cura di non farci pervenire le sentenze pi belle di uno che considerano un impostore ed un imitatore di Maometto. E anche possibile che abbiano inventato i suoi
versetti per dimostrare come fosse ridicolo quello che egli predicava, e quanto inferiore al Quran.
infine da dubitare se Musaylimah fosse pi profeta, che sovrano: su questo argomento ritorneremo altrove narrando le vicende degli anni 11. e 12. H.
-Nota 3.
Il desiderio dei tradizionisti di pre.sentare Musaylimah nella peggior luce possibile: se per per condannarlo dinnanzi ai posteri, i tradizionisti hanno saputo soltanto riunire questi
due capi d'accusa, lecito supporre che Musaj'limah non potesse essere una persona tanto malvagia
musulmani vogliono far credere. Il permesso di bere il vino sar sembrato forse
e perniciosa quanto
colpevole ai musulmani ortodossi del II secolo della Higrah, ma bene rammentare che fino ai tempi
di Maometto il consumo del vino in Arabia era molto grande e perfettamente lecito (cfr. L a mm e n s, 36- U; Jacob Arab. Dicht., Ili, 96-109): aggiungasi che nel corso del I secolo della Higrah, la maggioranza dei musulmani, non ostante il Quran, fu grande bevitrice di vino (cfr. G o 1 dz h e r M u h. S t., I, passim)
e che il califfo 'Umar, per frenarne l' abuso, dovette ricorrere a
crudeli punizioni corporali, senza per riuscire nel suo intento (L a m m e n s, 39). L'accusa poi di prostituzione e comunanza delle donne (z n a) una vana calunnia senza fondamento. Ci baster intatti
di richiamare quello che abbiamo gi detto in altro luogo (cfr. 10. a. H., 58, nota 1), sul vero significato della parola z i n a
essa vuol dire in questo caso, non gi la prostituzione mercenaria delle
grandi citt asiatiche, quale si svilupp in seguito anche nella societ musulmana, ma bens quell'assenza patriarcale, primitiva, di leggi fisse sul matrimonio, che verificavasi in Arabia prima di Maometto, e che permetteva i connubi temporanei, a I-m ut'ah, proibiti in appresso dalla scuola ortodossa
musulmann, ma che gli Si'iti mantennero e praticano ancora in Persia. L'accusa risulta poi anche
i

vana,

perch

nessun

fatto,

nessuna prova addotta dai tradizionisti per confermare tale asserzione.

premura mostrata dai tradizionisti di volerci presentare Musaylimah come imitatore di


Maometto pu forse avere qualche fondamento di verit, ma merita a,nche di essere accolta con molta
cautela. Non esclusa infatti la probabilit che l'apparizione di Musaylimah sia un fenomeno in gran
parte indipendente da Maometto e dall' Islam, e che fosse assai pi un fenomeno politico che religioso.
Presentandoci l'attivit politica di Musaj'limah come un'eresia anti-musulmana, i tradizionisti giustificano assai meglio dinnanzi ai posteri la politica aggressiva di abii Bakr e lo spaventoso massacro
dei Hanifah entro il t Recinto della morte > nell'anno 12. H.
Infine la grande

68.

La propaganda

di

MusayUmah ebbe

sull'inizio felice successo,

quando egli vide crescere il numero dei seguaci, tent le arti gi usate
da Maometto, mandando una lettera al Profeta di Madinah, nella quale, si
dice fosse scritto il seguente invito a dividere con lui il dominio sugli Arabi.
e

"

Da Musaylimah Rasul

"te!

Allah a

Muhammad

Rasul Allah.

La pace

sia

con

in seguito: (sappi) che io sono divenuto collega con te nell'imperio,

" e

che la met della trra per noi, e met della terra per

" i

Qurays sono gente malvagia

Qurays,

ma

Due ambasciatori portarono lo scritto a Maometto, e si vuole che


questi rispondesse nel seguente modo: " In nome di Dio clemente e mise" ricordioso. Da Muhammad Easul Allah a MusayUmah al-Kadzdzab (impo855.

10. a.

68, 69.

"

store)

pace

la

con colui

sia

a Dio,

clie

H.

segue la retta direzione.

la terra appartiene

''

suoi servi: la ricompensa finale sar per quelli che

da Ubayy

b.

stata sacra,

li

l'anno 10. H.

Athir,

temono Dio

Ka'b. Agli ambasciatori disse che se la loro qualit

(Hisam, 965; Sa'd,

47,

101; Tabari,

per che, secondo

ove detto

Scritto

non

fosse

avrebbe decapitati ambedue. Ci avveniva verso la fine

228-229,

II,

in seguito

quale la lascia in eredit a chi vuole fra

'

il

del-

I,

1748-1749;

alcuni, la

propaganda

musaylimita cominciasse dopo il Pellegrinaggio d'Addio, e quando si sparse


la notizia della malattia mortale del Profeta; Baladzuri, 87, narra che
l'ambasciatore di Musaylimah a Madnah,

latore della

lettera,

fosse 'Uba-

uno dei banu 'Amir b. Hanlfah, il quale


fu pi tardi messo a morte in Kufah da 'Abdallah b. Mas'ud, quando si
venne a scoprire che egli ed altri, anche dopo la fine dell' isurrezione,
continuavano a credere nelle menzogne di Musaylhnah. Ci dimostra che
le eresie dell'anno 11. H. continuarono a vivere nell'ombra anche dopo il
trionfo finale e completo dell' Islam. Segretario cU Musaylimah era 'Amr
dah

b.

al-Hrith ibn al-Nawahah,

b.

al-Cxamd al-Hanafi.

Esiste

69.

un'altra versione dei rapporti fra

due profeti

arabi.

Maometto scrisse a Musaylimah l'Impostore (a 1-k a dz dz a b), per invitarlo


ad abbracciare l'Islam, e mand la lettera per mezzo di 'Amr b. Umayyah
al-Damri. Musaylimah rispose, dicendo di essere un Profeta (nabi) alla
pari di Maometto, e lo invit a fare con lui la divisione della terra,

allu-

Qurays come a gente che non agiva giustamente. L' Inviato di


Dio (rasul allah) esclam in risposta: " Maleditelo Lo maledica Iddio! ,

dendo

ai

"

poi scrisse a lui:

La

Dio.

"

dei suoi servi.

"

zione

giunto

il

tuo scritto mentitore e l'insulto contro

terra appartiene a Dio, e Dio la dar in eredit a chi

"

" quelli

Mi

La

fine di tutto

(al-'aqibah,

il

compenso

egU vuole

finale) sar

per

che temono Dio, e la pace sia su coloro che seguono la retta dirc-

La

lettera di

risposta di

Maometto

al-'Awwam, un fratello di al-Zubayr b.


33; Athir, n, 228-229). L'invio della lettera
avvenisse alla fine del 10. a. H. (cfr. Bayhaqi
mis, II, 175, hn. 17).
al-Sa-ib b.

mandata per mezzo di


al-'Awwam (Sa'd, 13-14,
di Musaylimah dicesi che
Mah, 32, Un, 13 e Kha-

fu

Nota
L'imaiumit delle fonti sulla corripondenza scambiata fra Maometto e Musaylimah non
permette di considerare la tradizione come del tutto apocrifa. D'altronde per si deve rammentare ohe
le generazioni posteriori credettero aver Maometto avuto una missione mondiale e che perci esse si
adoperarono a dimostrare questa tesi in tutti i modi possibili; fra le altre cose studiarono di far credere che Maometto non potesse, senza mancare agli obblighi della sua missione, tollerare l'atteggiamento indipendente ed il carattere profetico assunto da Musaylimah. Da questo sentimento pu essere
nata la tradizione della corrispondenza fra i due profeti, sulla veracit della quale ho molti dubbi.

366.

H.

10. a.

Sar forse opportuno

69, A.

S 69,A.

aggiungere in questo luogo alcune

ili

os-

servazioni in merito a quello che ha scritto lo Sprenger sul falso Profeta Musayliiiiah,

con Maometto. Lo

e intorno ai suoi rapporti

giustamente respinge tutte


di Musfiylimah, e

presentarsi

si

lo

male\'ole insinuazioni dei

deve convenire con

divina, oilrisse

il

una dottrina morale

mentre

la fede di

posta questa

tesi

anche maggiore
lo

evidente per

verit

altri,

secondo

sul conto

lungi dal

ricorreva ad atti volgari di

e religiosa

s,

che sembra fosse non priva

musulmani hanno ritenuto l'Islam


per i veri miracoli da esso compiuti,
i

medesimi, deve poggiare suU' inganno

vennero inventate

la

musulmani

304-310)

popolo e fargli credere ad una missione

di pregi. Egli osserva giustamente che

come una

(III,

che Musaylimah,

lui

come un malvagio impostore, che

prestigitazione per ingannare

Sprenger

storielle

per dimostrare con evidenza

natura degli inganni per avventura

Sprenger arriva perfino a sostenere che

grado

il

usati.

di moralit

per dove

propugnata

da Musaylimah fosse anche superiore di molto alla moralit dell' Islam,


non possiamo pi seguirlo di Musaylimah sappiamo troppo poco per poter
dare un giudizio preciso sulle sue pretese dottrine. Inoltre, anche accettando
la ipotesi che Musaylimah fosse un predicatore religioso, e che incominciasse
a far propaganda in un' et molto remota, dobbiamo respingere l'afferma:

zione eh' egli iniziasse la predicazione, gi nel 618.

a.

quattro anni prima che Maometto venisse a Madlnah


305,

lin.

leggere;

E. V., vale a dire

(Sprenger,

21, ove per la citazione sbagliata e invece di


II,

200).

La

certamente apocrifa.

I,

200,

III,

bisogna

tradizione, sulla quale egli poggia tale affermazione

Ove per

lo

Sprenger, a nostro

modo

di vedere, perde

ogni senso di realt storica, quando arriva a supporre, che fra Musaylimah

Maometto

un accordo segreto, e che i due uomini si dividessero tacitamente il dominio d'Arabia. N contento di questo, lo Sprenger
vorrebbe sostenere perfino che Maometto, per avere l'appoggio e la neutralit di Musaylimah, gli promettesse la successione dello stato musulmano
Perci egli accetta anche la tradizione che Maometto prima di morire chiedesse carta e penna per iscrivere (cfr. 11. a. H., 31), nello scopo appunto di
lasciare in iscritto l'ordine ai suoi di riconoscere Musaylimah come capo
e

si

venisse ad

Sprenger, III, 552,


a mio modo di vedere, che non

della comunit

assurda,

troppo

il

(cfr.

lavoro biografico dello Sprenger, che pur ha tanto valore per la

grande dottrina in esso manifestata,


simili,

La ipotesi tanto
merita nemmeno discussione. Pur-

lin. antipenult.).

viziato fatalmente

purtroppo false e prive di fondamento

l'opera sua

da molte

teorie

dispiace anche di notare nel-

un apprezzamento aspro, malevolo sovente ingiusto della persona

e del carattere di Maometto, che lo induce a travisare ripetutamente

357.

fatti.

10. a. H.

69-71.

Ha

per ragione

Wellhausen nel giudicare che

il

un

dello Sprenger sia

libro pericoloso

"

la biografia

Conversione di Fayruz al-Dilami (cfr. 80).


In quest' anno dicesi venisse a Madlnah
70.

al-Dilami, colui poi che nell'anno seguente uccise

(Khamis,

al-'Ansi

non

di fonti,

163,

II,

degna

lin.

15).

ma

di fede,

maomettana

il

falso Profeta

il

Fayruz

persiano

al-Aswad

Questa notizia data senza indicazione

appartiene a quel ciclo di tradizioni ten-

hanno per iscopo di provare come la lotta fra i partiti arabo


persiano nel Yaman, prima della conquista musulmana, sia intimamente

denziose, che
e

connessa con la diffusione dell'Islam nel mezzogiorno della penisola. In realt

Fayruz, quando uccise

il

ufficiale persiana,

seguace della religione

Sk.

u.

Vorarb., VI,

il

Maometto

invi

avevano abbracciato l'Islam, affinch

il

umar

al-Muhgir

(1)

musulmane

'ummal

vpa
abi

b.

Umayyah

Wellhausen

(cfr.

80

vi riscotessero le tasse

Ziyd

b.

(al-sadaqat).

(capi ed agenti) furono, si dice,

seguenti:

al-MughTrah, mandato a San', e contro

b.

b.

Ka'b al-'Ansi (vedi

11. a. H.,

come

Labld, uno dei banu Baydah, al-Ansri, che and

Hadramawt per riscuotervi le sadaqat;


Hatim, mandato presso i Tayy come rappresentante ed esattore
rappresentante nel

qat, ed anche per invigilare

furono incaricati a

banu Asad

(4)

Mlik

sadaqat dei banu


riscuotere le sadaqat

ebbe incarico di riscuotere


altri

e segg.).

suoi rappresentanti fra le trib, che

quale insorse poi l'impostore al-Aswad

136); (2)

(cfr.

(Autorit: ibn Ishq). Nel corso di quest'anno, e forse anche

di quello precedente.

Questi

Mazdeismo

28).

Invio dei rappresentanti nelle trib


71.

ancora

falso profeta (cfr. pi avanti 11. a. H.), era

b,

'Adi

(3)

delle

sada-

Nuwa3'rah al-Yarbu'i,

Hanzalah (Tamlm)

le

b.

due

dei banu Sa'd (Tamlm)

una regione (nahiyah) dei banu Sa'd, e


(6) Qays b. 'Asim, in un'altra; (7) al-'Ala b. al-Hadrami, mandato come
rappresentante nel Bahrayn (8) 'AU b. abi Talib, addetto alla riscossione
ossia (5) al-Zibriqan b. Badr, in

delle

sadaqat

1750; Athlr,

e della

II,

gizyah

nel

Nagran (Hiam, 965; Tabari,

229).

In al-Ya'qubi

abbiamo

inoltre:

-(9)

'Attb

b.

Asld

b.

ab!

Umayyah,

venne mandato come rappresentante a Makkah; (10) abu Suf3^an


nel Nagran; (11) Yazld b. ab! Sufyan a Taym; (12) Khalid b. Sa'id
a San'a [vedi prima no.
(13)

'Amr

Bakri,

I,

b. Sa'ld b.

657-658);

(1)],

al-'As b.
(14)

nella

regione

Umay3\ah,

Abn

b.

fra

Nagran,

nei villaggi

Sa'ld b. al-'As b.

858.

Zama'

b.

Harb,

b. al-'As,

Zabld

Qura 'Arabiyyah (cfr.


Umayyah, in al-Khatt

10. a. H.

Bahrayii;

nel

'Uqbah

(15) al-WalTd b.

b.

71,72.

abl Mu'ayt,

presso

banu-1-Mu-

un lialif di Sa'ld b. al-'As, in al-Qiiutayf nel Bahrayn


(17) Mu'ayqll) b. abl Fatimah al-Dawsi, nominato sopraintendente delle
prede ('ala al-ghana-im) (Ya'qubi, II, 81, il quale non dice donde
staliq; (16) al-'Ala,

abbia attinto queste notizie, per la maggior parte fantastiche o cronologica-

mente

scon-ette,

come avremo chiaramente a dimostrare

in seguito

non

oc-

corre perci fermarsi qui ad esaminarne gli errori. Basti dire che al-Muhagir,

vivente Maometto, non mise mai


tradizioni appartengono

Khaldun App,,
fra

II,

narrato,

il

Negli

non prese mai parte


consuetudine,
quello che

pu

si

vale

che

la

8.

H.,

a.

tradizione
nell'

avevano

tutti

diritto

come abbiamo gi
non ha specificate,

epoca prestabilita dalla

ma preferi
'umrah, in

pellegrinaggio minore, o

prima che incominciasse

dire quasi privata,

pubblico, al quale

ragioni,

7,

(>,

grande pellegrinaggio

il

indicatore dei motivi, e molto

Le cause

devono essere

state

il

non

pu

di

questa

si

astenne

cercheremo di indagare in

che

dire per,

solo religiose,

si

menomo cenno

probabilmente Maometto stesso

altra parte del nostro lavoro. Si

forma

grande pellegrinaggio

il

di assistere.

dal divulgarli per ragioni sue particolari,

compiere

preferenza sono sconosciute, perch la tradizione non d

le ragioni

mandato

(no. 1) venisse

a dire nel mese di Dzu-1-Higgah

chiamava

Queste

menzionate nel precedente;

quelle

anni precedenti,

al

11).

Pellegrinaggio d'Addio (Dzu-l-Qadah).

il

per

Profeta,

82, no.

Kindah).

b.

Haggah al-Wada':
72.

(cfr.

59, ha invece che al-Muha^ir

banu Mu'awiyyah

di

ciclo

al

Yaman

piedi nel

con relativa sicnrezza, che

ma

anche morali e poUtiche.

Vediamo infatti che nell'anno precedente, 9. H., egli preferi mandare solo
abu Bakr per studiare l'ambiente e osservare da vicino gli umori delle turbe
accorse al pellegrinaggio. Fu forse anche una sottigliezza diplomatica, il
vero intento della quale ci sfugge, quella di bandire alle turbe per mezzo
non di abu Bakr, capo ufficiale del pellegrinaggio, il celebre
divieto che da quel giorno in poi nessun pagano potesse pi visitare il santuario della Ka'bah, dicliiarando cosi questa un tempio esclusivamente mudi 'Ali,

sulmano.
(di

possibile che a

Maometto ripugnasse

sapor pagano) insieme con

g' idolatri,

di

compiere

volesse attendere

le
il

cerimonie

momento

non vi erano pi pagani, e circondato da soli fedeh, potesse Uberamente stabilire, senza contrasti, quali fossero le cerimonie da compiersi, e
quali i luoghi da visitarsi. Metto il conto a questo proposito di citare una
tradizione conservata da al-Waqidi, la quale si dice provenga da Sa'id b. alMusayyib [f 94. a. H.] secondo la quale ibn al-Musayyib avrebbe detto
in cui

359

10. a.

72,73.

che la

Haggah al-Wada'

H.

Pellegrinaggio d'Addio) fosse Tunica compiuta

(il

dal Profeta daccli egli venne cliiamato ad assumere la missione profetica

(Waqidi

Wellli., 422,

che durante

vare,

il

Tale affermazione, se vera, starebbe a pro-

lin. 6).

periodo di propaganda in Makkah, Maometto

la sua riforma religiosa

da quando

alle funzioni del pellegrinaggio

nesse dal prender parte

gi

il

aste-

si

silenzio assoluto del Qur-an, in tutto

inizi

pe-

il

riodo makkano, suU'obbligo e sui meriti del pellegrinaggio alla Ka'bah, conl'attitudine riservata del Profeta verso

ferma

mazione
Fra

il

santuario, ed avvalora l'affer-

di ibn al-Musayyib.

ragioni politiche che possono aver influito su

le

durlo alfine a compiere

avventura

il

il

Maometto per

in-

grande pellegrinaggio nel mese tradizionale, fu per

desiderio di dirigere le solenni funzioni con soli musulmani, al

cospetto di migliaia di fedeli tutti novellamente convertiti e sottomessi al suo

dominio ormai assoluto

questo era uno spettacolo, che avrebbe lasciato una

impressione incancellabile in tutti

presenti, e sarebbe

una specie

stata

di

fama della quale sarebbesi divull'Arabia ed avrebbe frenato quegU elementi di disordine, che

rassegna generale delle forze

gata per tutta

Islam, la

dell'

in varie parti gi minacciavano simultaneamente di turbare

prestigio del

il

musulmano e del suo fondatore.


Daremo qui appi-osso con grande copia di particolari le tradizioni sulla
Haggah al-Wada', perch fu, sotto vari aspetti, un grande avvenimento storico,
ed i musulmani giustamente lo ricordano come uno dei massimi eventi della
carriera maravigliosa del loro Profeta. A ci si aggiunge l'elemento dramma-

novello stato

tico della

feta in

Makkah

sappiam
quindi

grande funzione dell'anno

orniai (nominalmente)

dire, se

si

10.

H. ch'era

prima diretta dal Pro-

la

musulmana,

che per un destino, non

provvido, o fatale, fu anche l'ultima.

connette con

ricordi delle tre prediche

Uno

speciale interesse

tenute in quella circo-

stanza in Makkah, in 'Arafah e in Mina, nelle quali Maometto, al cospetto


delle trib accorse

da ogni angolo dell'Arabia occidentale e

solo riassunse ed espose in

forma

centrale,

ma

definitiva le sue dottrine,

non

pronunzi,

senza volerlo, quello che pochi giorni dopo tutti gli Arabi, suoi Compagni
considerarono e rammentarono come una specie di testamento

pi devoti,

sociale e religioso del venerato e

temuto Maestro. Come

tali

mentari delle prediche tengono un posto eminente nel h a d


forse

ricordi fram-

th,

bench

molto rimaneggiati ed interpolati, devono pur rappresentare nel fondo

alcuni dei

pensieri

principali espressi

da Maometto

in quella

memoranda

circostanza.

73.

Nel corso dunque del decimo anno dalla Fuga,

cise alfine d'intervenire in

il

Profeta

si

de-

persona al grande pellegrinaggio in Makkah. Negli

360.

H.

10. a.

anni precedenti,

73.

yawm

vuole, che nel giorno del sacrifizio

si

al-adha (il
Madinah con

10 J)zu-1-Higgah) egli festeggiasse sempre la ricorrenza solenne in


opportuni

come

sacrifizi,

altrove

(cfr. 2. a.

H., 101)

abbiamo gi avuto occa-

sione di narrare. In quest'anno alfine egli decise di celebrare quella ricorrenza, la

maggiore del pellegrinaggio, partecipandovi in persona

festa

cerimonie con

tempo

nel

soliti sacrifizi

valle del Mina,

La

notizia di tale intendnento,

indusse una quantit di persone, assai mag-

difi'usasi fra le trib convertite,

giore del solito, a prender parte al grande evento annuale

anche a Madinah, per compiere tutto

il

partenza da Madinah, dopo che tutti

(dice al-Waqidi,

nevano ancora
a.

le

e nel luogo tradizionale, ossia nella

giorno 10 Dzu-1-FTiggah.

il

terminando

molti accorsero

tragitto insieme con

Profeta.

il

La

preparativi erano terminati, avvenne

confermato anche da ibn Ishaq), in un sabato, quando rima-

cin({ue notti di Dzu-1-Qa'dah, ossia

. V. (E notevole, n frequente,

il

fatto che

il

il

sabato 22 Febbraio 632.

giorno della settimana, secondo

combina esattamente con le nostre tavole cronologiche: una prova


della correttezza della tradizione). Maometto lasci suo rappresentante in Madinah, secondo gli uni, abu Dugnah al-S'idi, e secondo gli altri, Sib' b. *Urfutah. Il primo giorno fece soltanto una breve tappa, perch arrivato a Dzu-1Hulayfah verso mezzod, vi piant le tende, ed ivi, secondo il consueto,

la tradizione,

attese che
il

si

fossero radunati tutti quelli, che

Maometto

pellegrinaggio. In Dzu-1-Hulayfah

seguente, quando, indossato


quello

prescritto

manto

di rito,

per poter intraprendere

riferisce

anche

ihram,

fece uso di

il

il

che

particolare,

(*)

il

sost fino al

il

pellegrinaggio
finch

il

sacrifizio di

nica susseguente (23 Febbraio),


degli Arabi antichi,

and

il

l'altura di

al-Bayda

Passando

per

arriv

trov in istato di

un rida. In Dzu-

Profeta fu raggiunto da tutte

Profeta,

conformemente

moschea

s,

e con esse

all'uso superstizioso
i

cameli

di scarpe. Salito

segnale della partenza, e prese

il

le

animali (cameli) pre-

ognuno un paio

il

cammino per

(^).

Malal

per

di buon'ora,

il

il

colle

di

al-Sayylah,

(cfr.

fermata ebbe luogo in

H.
al-Rawh:
9.

a.

la

caravana dei

luned seguente (24 Febbraio), ad 'Irq

Zabyah, ove Maometto fece sosta per compiere


la

tradizione

persona a marcare sul fianco dritto

in

quindi sul suo camelo, diede

la

h r a m,

la preghiera di mezzod, della dome-

destinati al sacrifizio, ed attacc al collo di

sorse

si

gli altri pellegrini e gli

Mina. Dopo

compiere

mezzod del giorno

che egli in questa circostanza volle menare tutte con

parati per

di

mise nello stato detto

due manti su bariti, un izar

vennero successivamente pure

pellegrini

si

Profeta,

il

1-Hulayfah, nella notte del sabato stesso,

mogli

avevano intenzione

30),
il

la

preghiera

dove poi

a mano dritta della strada. L'altra

pomeriggio e la sera
3G1.

al-

di quello

stesso

46

H.

10. a.

g 78

luned furono passati in Munsarif, ma, nel mattino seguente di marted, arrivato per

in al-Athyah, ove sost per pregare, continu

fino al

al-'Arg. Nel percorso fra al-Athayah

tempo
campo in

che portava

le

rnei) iere, sicch,

tutti

quando

il

un contegno tranquillo,

uno slancio

ma

abu Bakr perde tutta

fido

il

la pazienza,

con

pellegrino e quello che fa!

il

menando

al-Mu'attal,

bastone una
:

Ordin quindi ad abu Bakr di

momento entrava

camelo smarrito con tutta

il

il

ed in

mise a ridere assistendo alla scena, ed esclam

si

sospendere la lezione, perch in quel


b.

Maometto conserv

d' ira, afferrato il camelliere, volle infliggergli

Guardate

camelo,

il

Profeta giunse in al-'Arg, trov che aveva perduto

meritata lezione. Maometto


"

e al-'Arg

cammino

pro\dggioni del Profeta e di abu Bakr, fu smarrito dal ca-

suoi oggetti personali per la negligenza del servo.

il

nel
la

campo Safwan

roba intatta del

Lahy (jlamal, ove Maometto


molto comune nel deserto), il mercoled

Profeta e di abu Bakr. Passando per

si

cavare un po' di sangue (uso

succes-

fece

sivo (26 Febbraio) arrivava in al-Suqya, e nella mattinata di gioved in al-

Abwa. Qui preg nel luogo, ove poi sorse la moschea, a sinistra di chi si
avvia verso Makkah, e verso sera sost per lo stesso motivo sotto una
pianta di samurah presso alla strada. La prima preghiera del mattino di
venerd

Dzu-1-Higgah (28 Febbraio) fu compiuta dal Profeta nel

moschea

Thaniyyah Arak, prima

di

di al-Cxuhfah.

In questo ultimo luogo

pass tutta la giornata del venerd, e quando riprese

Khumm,

per pregare nel sito della moschea di


sabato arriv a

Qudayd, preg

andando

e poi,

sallal,

la sera

oltre, in quello

il

cammino,

si

ferm

a sinistra della strada.

Il

moschea di al-Mumoschea dopo Lift. Domenica

nel sito

della

sito della

della

(1 Marzo) arriv a 'Usfan, e partendo di l verso il tramontare del sole,


pervenne il luned (2 Marzo) a Marr al-Zahran. Qui sost di nuovo fin dopo
il tramonto, quando, compiuta l'ultima preghiera della sei'a, riprese il cam-

modo da arrivare prima


(thaniyy atay n) di Kuda e di Kada.

inino, e si

avanz durante

sito fra le

due colline

la notte in

seguente (marted 5 Dzu-l-Hig^ah


abluzioni, fece ingresso in

966;

Tabari,

I,

=3

Marzo

632. a, . V.),

dell'alba al
Il

compiute

le

Makkah (Waqidi Wellh., 422-425; Hisam,

1751-1752; Athlr,

II,

230;

Khams,

II,

164-165, pone

erroneamente l'arrivo in Makkah in un gioved, 4 Dzu-1-Higgah


III,

mattino

Hai ab,

457-463).

Nota

1.

feta in tutto

Noia

Vennero a raggiungerlo

'Abd al-rahman
il

b.

'Awf e da 'Utbman

b.

tempo in Dz-1-Hulayfah, accompagnate da


Vili, 149, lin 2 e segg.), e seguirono il Pro-

tutte di notte

'Affan (S a a

d,

pellegrinaggio.

Per una descrizione minuta della strada percorsa dai pellegrini fra Madinah e Mak18-42, ove si vedr anche come in tutti i luoghi, ove si dice
il
Profeta sostasse per pregare, sorse poi una moschea: un fatto simile si avver sul cammino fra
Madinah e Tabk; cfr. 9. a. H., 30.
kah,

cfr.

2.

Wust. Med. Hauptstr.,

362.

10. a, H.

Cavalcando

74.

g 74,76.

Maometto

sulla fida camela, al-Qaswah,

Makkah con

solonnoinente e trionfalmente ingresso in

fece ora

turbe infinite di

le

remote parti del suo regno, tutte intente a


mirare l'ormai celebre uomo, e vedere, che cosa egli avrebbe fatto, e quali
osservanze avrebbe stabilito per rendere valido e legale il pellegrinaggio. Dapellegrini, accorse fin dallo pi

remo qui

particolari conservati dalla tradizione, perch,

rappresentano

tutti autentici,

il

maggiori Compagni, fissarono

modo come Maometto,


lo

anche se non sono

dopo

di lui

svolgimento delle cerimonie nella solenne

Partendo da Kuda, sempre sulla camela. Maometto pass


(le Bassure di Makkah), penetr nella parte superiore della

festivit.

Abtah
si

avvi verso la Ka'bah:

santuario,

alz le

sempre a

crescere.

mani

si

ancora,

come

le

mura

rozze

mano

con la

1,

citt e

tanto venerato

del

preg che la venerazione del luogo avesse

La

sinistra.

che poi

si

tradizione aggiunge, che

il

le redini,

immediate della Ka'bah

noto, nelle vicinanze

ma

questo

grosso per accedere al piazzale angusto, attorno al tempietto

nota

al-

un ajiacronismo, perch, come gi notammo altra volta, ai


Maometto non esisteva affatto alcun recinto e niuna porta d'in-

particolare
di

al cielo, e

gli

avanzasse fino alla porta Bab banl aybah, che sorgeva e sorge

Profeta

tempi

appena vide

Nel fare questo atto lasci cadere

affrett a raccogliere

suoi

H., 67, nota

a,

8.

Comunque

1).

fosse,

il

Introd., 35,

(cfr.

Profeta

accinse ora

si

(certamente a piedi, bench non sia detto nella fonte) a fare

giri

soliti

intorno alla Ka'bah, e giunto innanzi alla Pietra Nera, la baci, gridando:
"

In

nome

di Dio!

tre o quattro

Dio

volte

fra la

pi grande!

il

Pietra Nera

Quindi cammin a passo svelto

e quella

detta

" la

meridionale

,,,

facendo continue esclamazioni devote, poi compi una preghiera di due prosternamenti dietro

Nera

e la tocc.

barn

Makhzum

il

Maqam

Ibrahlm,

ritorn presso

infine

(Rimontato quindi sulla sua camela) usc per


(altro

anacronismo della tradizione

!),

si

alla

Pietra

la porta

Bab

av^^ verso

al-

Safa, ove compi la corsa ripetuta sette volte fra questo luogo e al-Marwah,

rimanendo sempre seduto

camelo.

sul

su al-Saf a e vi grid sette volte

Marwah,

e con questo atto ebbero

giorno dell'arrivo in Makkah.


casa,

ma

egli fere

preferi rimanere

akbir

termine

mettendo piede in
lo

le

stesso

fece

terra, sali

anche in

al-

cerimonie prescritte per

il

Profeta non volle prendere stanza in alcuna

Il

attendato

anche dopo, quando fu

legrinaggio

il

Infine

(Waqidi Wellh.,

con

di ritorno

suoi negli al-Abtah

da

]\iina,

lo

terminato tutto

stesso
il

pel-

425-426).

Nei due giorni di riposo (6 e 7 Dzu-1-Higgah), che Maometto


75.
pass in Makkah prima di compiere le altre cerimonie suppletive, che dove-

vano incominciare con

il

giorno

Yawm
san.

al-Tarwiyy ah

(8

Dzu-1-Higgah),

10. a. H.

75, 76.

ossia durante

anche

e volle

come

il

mercoled e

farsi aprire la

il

gioved,

Profeta and a visitare la Ka'bah

il

porta e penetrare nell'interno.

noto, era sorretto

da

sei

colonne di legno, disposte in due

lunghezza del tempietto

tre colonne nel senso della

Il tetto dell'edifizio,

(cfr.

Azraqi,

file

di

112);

si

vuole che Maometto facesse una pregiiiera fra le due prime colonne. Egli diede
per a intendere che non considerava la cerimonia come obbligatoria, perchosserv quanto sarebbe stato

a tutta la sterminata folla di pelle-

difficile

grini di compiere successivamente la preghiera in quell'angustissimo luogo.

Maometto ebbe anche cura


di stoffa colorata

di ricoprire la

Le dimensioni

strisele.

Ka'bah con una nuova coperta


del tempietto

(dice

al-Waqidi)

dzira' o cubiti (Wqidi


e 1 1 h., 426).
in
]\Iakkah
una
prima
predica, e si dice
Il gioved Maometto tenne
che ne tenesse una seconda nel giorno di 'Arafah, a mezzod, prima della
preghiera, ed una terza, il giorno dopo, in Mina dopo la pregiiiera di mezzo-

18X18

erano allora

76.

daremo il testo tradizionale. Il giorno 8 Dzu-1Higgah, detto Yawm al-Tar wiy ah (^), ebbero principio le funzioni del vero
pellegrinaggio Maometto incominci la inattina di buon'ora, ripetendo sette
giorno, della quale pi avanti

volte

giro intorno alla Ka'bah, ed ordin ai suoi d' imitarlo e di trovarsi

il

per la preghiera di mezzod in Mina.

Profeta

di al-Waqidi)

infine

le

il

sulla sua camela,

ove sorse poi

(ai

il

tempi

resto della giornata, fa-

preghiere di mezzod, del pomeriggio, della sera e della notte, ed

anche

luto erigere

prima del mattino seguente. La moglie 'A'isah avrebbe vo-

la

una capanna

durante

rasse

Mina e si ferm in questo luogo,


Dar al-Imarah. Qui rimase per il

rec a

si

cendovi

Montato quindi

di

rami

e di foglie, affinch

calori della giornata,

ma

Maometto

egli le viet

di

vi si ricove-

farlo. Il

giorno

da Mina prima del sorgere del


sole, e si avvi in direzione di 'Arafah: le ore pi calde del mezzogiorno
furono da lui passate in Namirah sotto una tenda di lana, oppure secondo
altri all'ombra di una rupe. Continu quindi verso la valle 'Uranah, ove
altri invece affermano ch'egli arrivasse verso mezzogiorno e vi tenesse la
predica prima della pregiiiera di mezzod immediatamente dopo detta preghiera, egli compi anche l'altra del pomeriggio. Quindi si rimise in cammino, annunziando ai fedeli che dovevano far stazione (m a w q i f ) in
seguente, 9 Dzu-l-Higgah,

Maometto

part

'Arafah.
Griunto presso la celebre collina,

Maometto

sost sulle alture, al-Hidab, di

'Arafah, e dichiar che tutta 'Arafah era stazione


di 'Uranah, e

bisognava perci che

entrassero nel circuito stabilito da

tempo

il

fedeli,

(mawqif), fuorch

per rendere valido

Maometto come

il

la valle

pellegrinaggio,

mawqif.

Allo stesso

Profeta fece sapere che tutta al-Muzdalifah era parimenti stazione

361.

10. a. H.

(m a

wq

mentre

fuorch la valle di al-Muhassir. Maometto bevette una tazza piena

da una donna

offertagli

latte,

(li

f)

76.

egli predicava alle turbe.

tenute in 'Arafah

umm

al-Fadl, e

(Troviamo quindi accenno a due prediche

come

nel testo di al-Waqidi v',

Durante

ripetizione di notizie).

non compi

la pregliiera

mezzod

di

al solito,

Maometto

la sosta in 'Arafah,

gola detta al-Idzkhir, a sinistra della strada fra


e

dice che ci avvenisse

si

ghiere della sera e della notte, perch

non

confusione e
ripos nella

due gole al-Mazimayn,

le

vi fece

nemmeno

due pre-

le

compi ambedue assieme ed abbre-

le

quando arriv a al-Muzdalifah. Maometto non si mosse da


'Arafah, finche il sole fu visibile sopra ai monti, rimanendo sempre seduto
sul suo camelo: dopo il tramonto, si mise in cammino da 'Arafah verso
^iate, pi tardi,

Oram', guidandosi nel

come

cammino notturno con

di consueto, in al-Muzdalifah

che ardeva,

la luce del fuoco,

tempi di Qusayy in poi

(dai

In-

cfr.

troduzione 79). Arrivato durante la notte in al-Muzdalifah, Maometto vi


sost nelle vicinanze del fuoco su Quzah, e

vesse prima che fossero visibili

non permise che alcuno

si

muo-

primi albori dell'aurora del giorno seguente,

10 Dzu-l-Higah.

Partendo prima che spuntasse


lanci le solito pietre

cevano

sacrifizi,

coltello detto

Maometto

sole.

si

avanz ora verso Mina,

120) ed arrivato sul luogo ove di solito

(cfr. Intr.,

scann con

harbah,

il

le

proprie

mani

dei cameli

trentasei

messi a bollire in una pentola

un poco

mangi quindi un pezzo

si

fra

poveri. Terminati

sacrifizi.

vuole, che in questa circostanza

scondesse nel suo elmetto, ove poi

non

vollero radersi

capelli,

Li

dei
si

il

ma

fronte

suo esempio,

capelli

Tabari,

Nota

1.

Il

I,

del Profeta, e

Li

na-

ma

il

dopo qualche insistenza

la benedizione

anche a

(Waqidi Wellh.,
il

Maometto con

simile condotta di alcuni,

quelli,

che

Ho

cer-

426-430.

mosaico di piccole tradizioni

del testo, appianando qualche insignificante contradizione;


e

della carne bollita

soltanto spuntarseli.

cato di fondere in una narrazione continua

970

pezzi venissero

conserv, finch visse. Alcuni dei pel-

Compagni accondiscese a concedere

erano solamente spuntati

un

celebre generale Khalid b. al-Walld

il

suo silenzio sembr in principio non approvare


che non seguivano fedelmente

il

Compagni
carni vennero distribuite come eleMaometto si fece radere i capelli

s'impadronisse di alcuni capelli caduti dalla

legrini

del brodo. Imitando l'esempio del Profeta,

sacrificarono anche gli altri animali e le

mosina

con

usato per queste immolazioni. Fece quindi tagliare

pezzo di carne da ogni animale ucciso, ed ordin che tutti

e sorseggi

si fa-

cfr.

anche

Hisam,

1755-1756).
(?). Sul significato di questa parola oscura si molto
non hanno mai saputo darne una spiegazione soddisfacente. Ci dimo-

giorno dell'aljbeveratura

discusso, perch gli stessi Arabi

H.

10. a.

76, 77.

sua grande antichit. Chi volesse conoscere le varie spiegazioni tentate dai lloIsrael., 110-114, ove sono tutte riassunte ed esaminate. La sua spiegazione
ingegnosa ma non persuade a p. 110 in basso si corregga der siebente in der achte Tag il giorno
di Tarwiyah cade nell' 8 Dzii-1-Higgah. Cfr. anche Hughes. 628.
stra

se

non

altro, la

Dozy

logi arabi, legga

77.
zod,

Terminate queste cerimonie, e compiuta

Maometto rimont

sulla

camela e

raccolti intorno a s

diamo per

zi alfine quel celebre discorso, di cui ora

mez-

la preghiera di

pronun-

fedeli,

disteso la versione pi

antica nelle parole stesse del testo. (Versione di ibn Ishaq). Durante questo pellegrinaggio,

Maometto insegn

piersi in questa

ai

seguaci gli usi sacri e

cerimonie da com-

le

annuale ricorrenza, e tenne una predica, nella quale spieg

molte altre cose ancora. Dopo ch'egli ebbe lodato Dio, prosegui dicendo

non

"

gente! ascoltate le mie parole, perch io

"

dopo questo anno in questa ricorrenza.

"

vostri beni

"

gnore, sacri

"

perch un giorno dovrete incontrar\a con

"

terrogher sulle vostre opere. Or

"

in consegna beni

"

consegnati. Tutti gl'interessi

"

ma

il

" stizia:

devono esservi

come sono

sacri

gente!

finch incontrerete

io

vostro Signore,

il

vostro Si-

il

sui

li

la

sono soppressi,

capitali dati in prestito

debito,

quale v'in-

il

n dovete commettere veruna ingiu-

non avrete a soffrirne alcuna. Dio ha stabilito che nessun


debba essere pi pagato, e tutti gl'interessi dovuti a 'Abbas b.

allora

"

interesse

"

'Abd al-Muttalib

"

vendette di sangue del tempo della barbaiie (a

"

vendetta di sangue che io annullo fra voi quella di Rabi'ah

" b.

ed

mia missione. Chi ha


restituisca a chi glieli ha

ho compiuto

alla sua custodia,

come

vostro sangue

il

questo vostro giorno e questo vostro mese,

sacri

affidati

capitale rimane

(bara m),

v'incontrer mai di nuovo

so, se

''

sono

Del pari sono annullate tutte

perenti e nulli.

'Abd al-Muttalib (un

misfatto compiuto dai

1-Gr

ah

yya

h)

prima

la

le

al-Harith

b.

Hudzayl nelVet pagana, dal

gente

"

quale in poi

"

Satana ha perduto oramai ogni speranza di essere mai pi adorato in que-

" sto

tutti

diritti

vostro paese

di

vendetta erano annullati).

in seguito

se per taluni gli obbediscono in altre cose oltre

allora egli

"

state in guardia contro di lui per la vostra religione.

rimane pur soddisfatto con

9-15) pure

le

gente!

mesi per unificare Vanno lunare all'anno solare,

un atto

di miscredenza,

con

Il

cfr.

a questo,

vostro azioni malvagie

"

" {intercalazione di

1.

perci

Nasi
a.

H.,

quale cadono in errore

"^^

"

miscredenti, dichiarando sacro

"

dichiarandolo libero: con la pretesa di uguagliare ci che Dio ha consa-

" orato,

un mese

in

il

un anno, ed

in

un

altro

anno

desecrano quello che Dio ha consacrato, e consacrano quello che

"

Dio ha lasciato

"

era nel giorno, in cui

'

presso

"

guono (Dzu-1-Qa'dah,

Dio

tempo ha compiuto
Dio cre i cieli e la

libero. Il

dodici,

dei quali quattro sono

Dzu-l-Higgah
366.

il

suo giro, ritornando come

terra:
sacri:

Muharram,

il

tre
il

numero
di

essi

quarto)

dei
si

mesi
susse-

Ra^ab

di

10. a. H.

77.

"

Mudar

"

Voi avete

"

voi.

piace,

"

alcuna azione manifestamente sconveniente. Se esse pur

'

concede di tenerle lontane dal vostro giaciglio e di punirle con modera-

"

zione

."

sta fra

due (xuinada,

diritti sulle

Voi avete

prema

diritto

il

Sa'ban.

ma

da

esigere

di

si

v'

vostre donne,

vostro giaciglio,

se per esse

e poi

astengono da

come beni

"

permesso

"

io

"

affinch voi, se

affidati

da Dio

di giacere

ho compiuta

con

gente

di

non abbiano a commettere

esse

Dio

lo fanno,

vi

voi dovete a loro, in conveniente

ci,

donne, perch sono

le

le

Meditate bene, o gente!,

mie

le

vostre

dovete prendere

le

alla vostra custodia, e giusta le parole di

esse.

su

diritti

che a voi non

nessuno,

possono possedere. Voi

o per loro stesse nulla

che

loro,

misura, e vitto e vestiario. Trattate bene

" ausiliarie

hanno

anch' esse

che

in seguito

Dio

vi

parole, perch

mia missione ed ho lasciato fra voi quello che basta,


ad esso vi attenete, non possiate mai cadere in errore vi
la

"

un ordine cliiaro e manifesto, il Libro di Dio, e l'esempio del


suo Profeta (s u n n a h n a b i y y i h i).
gente Ascoltate le irde parole
e meditatele bene sappiate che ogni musulmano fratello di ogni altro
musulmano: tutti i musulmani sono fratelli: a nessuno permesso di
prendere al fratello ci che egli non ha dato con buona volont: non

"

commettete veruna ingiustizia a vostro danno.

'

"
'

lascio cio

"

piuto la

"

S!

968, Un.

Non ho

Dio!

mia missione ?
E si dice che la gente rispondesse
cui Maometto soggiunse: "
Dio! Tu sii testimonio!
,,

7 970,

lin.

11)

"

com-

Dio

(Hisam,

Q.

Questa la versione di ibn Ishaq,

n completa,

forse

la

quale non pretende per di essere

n precisa, perch ibn Hisam

aggiunge anche

altre parole

pronunziate dal Profeta, che sono ripetizioni in forma leggermente diversa


di ci

che

si

trova

nel

precedente discorso.

Abbiamo anche qualche

dizione riguardante parole dette dal Profeta nel corso

tra-

pellegrinaggio,

del

nei giorni precedenti a quello di Mina; ibn Ishaq aggiunge, per esempio, che
in 'Arafah
'*

'

"

cesso

Profeta dicesse pure

suo diritto ad ogni

sfugga all'erede naturale

vono

" il
" la
"

il

il

essere lapidati

(cfr.

9.

gente

uomo avente
figli

'
:

a.

suo cKente, per diventare

il

(sappiate) che

suo diritto

appartengono

al letto

labari,

I,

1753,

lin.

figlio

gli adulteri

lin.

2;

tutti,

Dio non

accet-

(H i s a m, 970, lin. 6-8


Wellh., 430-432, ha una

riscatto

Waqidi

versione, data sull'autorit di ibn 'Abbas [t 68.

a.

H.], la quale

manifesta

traccie di ritocchi posteriori, perch ha- piccole aggiunte e correzioni, e

dinamento pi studiato per dare

de-

o patrono di un altro, su di lui cadr

compenso n

1755,

che l'eredit non

H., 94 e nota). Chi rinnega suo padre o

maledizione di Dio, degli angeli e degli uomini

ter per questa colpa n

Dio ha con-

un

or-

ai pensieri sciolti della versione di ibn Isljq

367.

H.

10. a.

77, 78.

un'apparenza migliore di discorso continuato. Per le poche varianti prive


A th i r, II, 230 B udi valore non d'uopo dare la ti-aduzione del testo
;

khari,

'Iqd

435,

I,

13 e segg.

lin.

III,

La

474-475).

un rifacimento pi moderno

157-158)

(II,

Halab,

da
allontana molto da

si

versione data

quella riprodotta nel presente paragrafo.

Nota
disse

1.

(Hisam,

968. lin.

noi abbiamo, rome al


mentre Tabari (T a b a r i, 1,

Hisam

Nella redazione di bn

ibn Isbaq

B),

solito,

il

solitario mallevadore:

1753, lin.

6),

il

quale ba pure

identica versione, aggiunge, che ibn Ishq la udisse da 'Abdallab b. ab! Nagih. La versione data .
certamente la pi vicina al vero, perch la sola lettura ci dimostra come sia in fondo soltanto un agl'

gruppamento senza ordine chiaro di una quantit di idee fondamentali, gi espresse qua e l nel
QuT'iin, le quali Maometto pu benissimo aver ripetuto e riassunto in quella circostanza. Del pari certo
per che egli deve aver detto molte altre cose dimenticate dai suoi uditori, e infine certissimo,
che parecchie frasi sono state interpolate posteriormente. Baster fermarsi cio alla frase che tutti
i musulmani sono fratelli, frase che rispecchia le passioni d'un tempo molto posteriore, quando i nonarabi musulmani ampliando e generalizzando il significato di due versetti quranici (xlix, 10 e 13) ini-

Islam

ziarono la lotta per sostenere che la conversione

all'

fosse la nazionalit, alla quale appartenessero.

argomento

G o 1 d z h e r (M u h.
i

luogo

(cfr.

78.

stato gi

Streifz.,

Terminato

quello stesso giorno,

gli uomini, qualunque


mirabilmente trattato dal

eguagliasse tutti

B9 e segg.), ed perci inutile di ritornare su di esso in questo


22, 23). Interpolato pure l'ordine di lapidare gli adulteri.

I,

d.,

Kremer

anche

L'

il

^Maometto fece ritorno a Makkah, in

discorso,

andando ad accamparsi

comodo per riprendere

il

cammino

di

in al-Hadb, che era

sette giri, e poi prese

Madlnah.

Il

congedo

viaggio di ritorno

si

sito

pi

Madlnah. Egli esegui ancora alcune

altre piccole cerimonie intorno alla Ka'bah, fra le quali

un

altro t a

santuario, accingendosi

dal

il

compi senza

waf

di

a ritornare in

incidenti, talch nelle fonti

non troviamo notizie su questa parte del Pellegrinaggio d'Addio (W a q i d i


Wellh., 432). Siamo per informati, che nel corso del pellegrinaggio, si
ammalasse il Compagno di Maometto, il poi celebre Sa'd b. abi Waqqas,
e tanto gravemente, da non potersi pi muovere dal giaciglio, e dovette essere
lasciato in Makkah. Prima di partire, il Profeta lo and a salutare e gli
diede vari consigli, nel

caso

che

morisse, sul

eredit, che era ingente. Sa'd b. abi

modo

di distribuire la sua

Waqqas aveva una

sola figlia e voleva

perci lasciare due terzi del suo patrimonio in opere di carit,


gli

ma

il

Profeta

ordin di non destinare a ci pi di un terzo, per non impoverire troppo

male era cosi grave che Maometto ebbe timore


perfino della morte immediata di Sa'd b. abl Waqqas, e diede disposizioni
sul luogo e sul modo di seppellirlo. Si vuole poi che il Profeta raccoman-

suoi eredi naturali.

Il

dasse al malato di rivolgersi per consiglio al celebre medico (pagano) al-Harith


b.

Kaladah al-Thaqafi (che abitava

rare,

con

tutti

goiarne la pasta
I,

T-if),

il

quale

gli prescrisse di farsi tritu-

noccioli, sette datteri della miglior qualit medicinale ed in(i)

(W a qi di Wellh.,

110-112). Nel corso del

mese

432-433; Qifti, 161-162;

di Dzu-1-Higgah,

368.

Maometto

Usaybiah,

rientr in

Ma-

78-80.

10. a. H.

non

dinah, donde

(Tabari,

I,

si

mosse pi

morte seguita

fino alla sua

ti'e

mesi dopo

1794).

Nota 1. La tradizione sulla malattia di Sa'd e sui consigli di Maometto di non lieve
momento nella tradizionistica musulmana, perch concerne un precedente d'interesse vitale per la
societ musulmana del I e del II secolo della Higrah: essa ha stabilito che un musulmano potesse
consultare in questioni di medicina e di salute (e pi tardi anche in punti controversi di qualsiasi
dottrina tecnica o scientifica) uno che non era musulmano. Per valutare il significato di ci, si tenga

a mente che per pi di due secoli della Higrah tutti


alla corte dei Califfi, erano cristiani o ebrei.

pi valenti medici in Oriente, favoriti e temuti

Rayhanah bint Zayd, moglie del Profeta.


Appena Maometto ebbe fatto ritorno a Madlnah dal Pellegri 79.
naggio d'Addio, gli cess di vivere la moglie liayhanah bint Zayd b. 'Amr
b. Khanatah al-Nadar3'yali, che era stata ammessa dal Profeta nel suo
gineceo dopo la strage dei banu Qurayzah. Rayhanah era un'ebrea, vedova
Morte

di

uno

di

dei prigionieri messi a

consenso di Maometto

morte per ordine di Sa'd

(cfr. 5. a.

sumato nel Muharram dell'anno

Vm,

(Sa ad,

Wabar

b.

(Autorit

(^),

le

lazioni con

a 1-Q u

al-\Vaqidi). In questo

Wabar

anche Fayruz al-Dllami

si

anno

Yaman

present nel

si

a n) in San

1763;

(cfr.

70):
b.

Wabar

Markabud

fecero musulmani). I primi a raccogliere

sanida di San'a, e
I,

suoi primi corsi mensili

Abna

a,

furono 'Ata

b.

Markabud

(il

mand ad annunziare

cfr.

persiano)

il

Wahb

a con-

(^)

presso le banat al-Nu'man

'At

figlio

questo anno abbracci V Islam anche

bari,

del Profeta?) per invitare gli

prese dimora

Markabud, con suo

quali

(i

H. subito dopo

b.

entr pure in re-

con

Wahb

b.

Mu-

Qur^an (gama'a
b.

Munabbih. In

Badzan governatore

al Profeta la

Buz-

Wabar

quali abbracciarono l'Islam. Dietro istigazione sempre di

fu convertito

nabbih

matrimonio era stato con-

Yaman.

Yuhannas (da parte

vertirsi all'Islam.

ru^

6.

il

92-94).

Altre conversioni nel


80.

H., 51). Il suo

Mu'adz, con

b.

sas-

sua conversione (Ta-

paragrafo seguente).

Nota 1.
Quando il re di Persia, dietro istigazione di Sayt Dz u Yazan mand una spedizione
ad espellere gli Abissini dal Yaman, circa l'anno 570 dell'. V. (cfr. Introd., 111, nota 1), molti Persiani
vennero a stabilirsi nell'Arabia Yamanica, sovratutto nella citt di San'a, si unirono con donne Arabe di
varie trib ed ebbero figli meticci, i quali non essendo pi n Arabi, n Persiani, formarono una classe
a parte distinta nettamente dagli Arabi del paese. Questi diedero allora ai meticci il cognome di
al-Abna, ossia i figli (delle loro madri), non potendo classificarli sotto alcuna trib, perch le
loro madri appartenevano alle trib le pi diverse (T a g al-'Arus, X, -48, lin. 8). Gli Abn erano
tutti seguaci della religione dei loro antenati persiani, ossia della religione zoroastriana. La pretesa
loro conversione parziale, o totale all'Islam, una fiaba tradizionistica (cfr. Wellhausen Sk. u.
V o r a r b., VI, 28). Parimenti fantastica e priva di valore, 1' affermazione che Badzan si facesse
musulmano queste notizie sono state inventate nello scopo principale di far comparire le guerre civili
:

Yaman, scoppiate poco prima della morte di Maometto (cfr.


fra musulmani ed apostati, e rappresentare cosi quei partiti
musulmani, come musulmani anch'essi di vecchia data.
del

369.

11. a. H.,

133 e segg.),

politici del

Yaman, che

come
si

conflitti

unirono

47

ai

10. a. H.

80-82.

Altra probabile reminiscenza di una trib che si reggeva con il sistema primitivo
degno di nota che questa trib si trovasse nel Taman, ove la civilt era molto
pi progredita che altrove in Arabia. Forse trattasi di una delle trib nomadi immigrate nel Yaman
durante il periodo della decadenza degli antichi stati Minei e Sabei.

Nota

2.

del matriarcato.

Morte di Badzan
{cfr.

80).

Yaman

conversioni e nomine di luogotenenti nel

Nel presente anno cess di vivere Badzan, il governatore persiano del Yaman, e Maometto divise allora F amministrazione della provincia
fra (1) Sahr b. Badzan (preposto a San'a); (2) 'rair b. Sahr al-Hamdani
81.

(Hamdan)
fra Nagran

abu Musa al-As

(3)

e Zabid)

(5)

mand
Thawr come

ari (Ma-rib)

Ya'la

b.

Ziyad

b.

Umayyah

Klialid b. al-'As (la regione

(4)

'Amr

(al-Ganad), e (6)

Labid nel Hadramawt

b.

mand

Hazm
'Uk-

(Nagran). Egli

(7)

kasah

rappresentante fra gli al-Sakasik, e gli al-Sakun, pure

b.

(8)

due trib (hayy) del Y^aman (Kb ami s, li, 170, lin. 22 e segg. Khaldun,
II, App., 59, aggiunge inoltre:
(9) al-Tahir b. abl Halah ('Akk, e As'ar);
;

Athr, n, 254,

82.

lin.

anche

cfr.

In seguito alla conversione di

governo di tutto

Yaman

il

I,

1763,

Badzam

lin.

17;

{sic) ('),

era con-

si

mandato ad informarne

persiano) Badzan, ed aveva

(il

Profeta in Madinah (Tabari,

il

82).

(Autorit: Tabari, senza isnad). Nell'anno 10. H.

all'Islam

vertito

21;

il

paragrafo precedente).

cfr.

Maometto

medesimo

affid al

senza in nulla diminuire la sua autorit e

senza dargli colleghi di sorta nel governo della provdncia. Di poi (nell'anno
10. H.)

mor Badzam.

Maometto

divise l'amministrazione

vari

fra

Com-

(Tabari, I, 1851).
(Autorit: Sayf b, 'Umar da iJbayd b. Sakhr b. Ludzan al-Ansari ai-Salami, preteso testimonio oculare, e da Quras al-Laythi). Dopo il Pellegrinaggio
d'Addio, in seguito alla morte di Badzan, nel Yaman, Maometto fece la seguente distribuzione di cariche (cfr. 81): (1) Sahr b. Badzam ebbe il governo

pagni

(2)

San 'a;

(2)

'Amir

Hamdan;

(3)

abu Musa 'Abdallah

di

(4)

Khalid

Tahir
(6)

b.

Ya'la

b.

Sad

'Ukkasah

Sakiin ed

b.

b.

Qays

il

(8)

il

governo

Ziyad

Asghar

Muawiyyah

b.

di

b.

al--anad;

la

Kindah;

il

governo

'Akk e

gli

Mu'adz

(5) al

Hazm, il go
governo del Hadramawt
'Amr

(7)
il

As'ariyyun

gli
b.

luogotenenza presso

(10)

di Ma-rib

Nagran, Rima' e Zabld

Labld al-Bajadi,

al-(lhawthi,

governo della trib degli

al-As'ari,

ebbe la luogotenenza fra

Umayyah,

b.

al-Hamdani tenne

Salir

al-'As, la regione fra

b.

ab Halah,

verno del Nagran;


(9)

b.

(rabal

b.

Sakasik ed

fu

mandato ad

insegnare le dottrine islamiche a tutta la gente dei due paesi del Y^'aman e
del

Hadramawt;

(11)

dovuto recarsi presso

mento

al-Muhagir
i

abi

b.

Mu'awiyyah

b.

della nomina, e rimase perci in

370.

Umayyah
Kindah,

b.

ma

al-Mughirah avrebbe

cadde malato

Madlnah, finche mori

il

al

mo-

Profeta

10. a.

Ziyad

LabTcl resse la carica

b.

eli

H.

82.

lui fino al calilato di

al-Muhagir, per ordine del Califfo venne a raggiungere

bari,

I,

1851-1853,

le

il

suo posto (Ta-

contradizioni contenute nell'elenco sono dovute alla

seconda tradizione di Sayf

Quras

abu Bakr, quando

'Umar,

b.

la quale

pretende di rimontare fino a

al-Laytiii).

Nota.

1.

Cosi ha esplicitamente

il

testo di Tabari, bench

non

vi possa essere dubbio, che

il

dipenda da diversit di pronuncia, dovuta alla diiferente origine delle varie notizie. I nomi persiani vennero soltanto nditi nel
Yaman dai contemporanei e la memoria di essi fu tramandata oralmente e non per iscritto.
Nota 2.
Bisogna accogliere la seguente lista di nomine citm grano salis: la sottomissione di
Bad^an o Bildz5m a Maometto dov, se vera, essere puramente nominale, ed il governo del medesimo
sul Yaman era un fatto, che Maometto non poteva n concedere, n togliere, perch la influenza del
Profeta si estendeva solo parzialmente sul paese. E lecito anche dubitare che Badzan o Badzam possa
mai essere stato musulmano, perch la sua conversione all'Islam avrebbe scossa la posizione sua fra
i Persiani del Yaman, gli Abna, ancora non convertiti; solo in questo anno dicesi, che Wabar b. Yuhannas sia andato a predicare l'Islam fra loro (cfr. poc'anzi 80). La conversione di Badzan fu una
pietosa finzione dei tradizionisti musulmani, per dare un sapore ortodosso alla sottomissione nominale
di Bailzn all'autorit di Maometto. La vera sottomissione del Yaman all'Islam avvenne per opera di
abii Bakr nell'anno 12. H., ed il pretesto ne fu la guerra civile scoppiata nel paese in seguito alle pretese
profetiche e politiche di al-Aswad al-' Ansi, il falso Profeta del Yaman, e in seguito al conflitto fra Arabi e
Persiani (cfr. 11. a. H., 133 e segg.). Non v' dubbio che il primo nome della presente lista, Sahr
b. Ba'Jzam, sia quello di un persiano zoroastriano, il quale insieme con 'Amir b. Sahr tirato in ballo
dai tradizionisti musulmani, perch furono fra gli avversari del falso Profeta (cfr. anche
e 1 1h a u s e n S k. u. V o r a r b., VI, 36-37). La lista di nomi potrebbesi per considerare come l'enumerazione di missionari inviati dal Profeta a far propaganda islamica nel Yaman, presso quelle minoranze che intrigavano con Madlnah facendo beninteso eccezione per i numeri (1) e (2), i quali sono
introdotti, gi dicemmo, arbitrariamente per dare il voluto carattere tendenzioso alle tradizioni sui moti
cronista alluda alla

medesima persona,

e che la diversit della scrittura

Yaman. Le preoccupazioni del Profeta, per l'attivit di al-Aswad al-' Ansi, non hanno mai esistito,
perch nulla egli fece per reprimerla. al-Aswad al-'Ansi non fu mai musulmano, e perci egli ingiusta-

del

mente tacciato

di apostasia.

noteistici erano

comuni

di

Maometto

(cfr.

Nel

Yaman abbondavano

Grimme Arabie n,

fu probabilmente dovuta a scissioni

amministrativa

di

Cristiani e gli Ebrei, e perci concetti

mo-

anche molto prima che si fosse udito parlare


La divisione del Yaman dopo la morte di Badzan
varie classi della popolazione, e non a un'ordinanza

nelle popolazioni della provincia,


36-41).

inteme fra

le

Maometto.

Alle vere condizioni del

Yaman

rispetto a

Maometto, fauno manifestamente allusione alcune

espressioni usate in un'altra tradizione (autorit: Sayf b. 'Umar; da 'Abdallah b. FayriJz al-Dilami),

perch in essa detto: (il falso Profeta) al-Aswad al-'Ansi piomb sopra il re del Yaman (malik
a 1-Y a
a n) e lo uccise, sposandone poi la moglie. Badzam era gi morto prima, e suo figlio gli
* era successo nel governo (fa khalafa ibnuhu 'ala amrihi) (Tabari, I, 1864, lin, 6-7).
NoT.\ 3.
Su tutte queste pretese nomine regna molta incertezza e le notizie si contradicono

secondo alcuni Maometto nomin Kh alid b. Sa'Id .b. al-'As amir di San'a e del territorio: altri per
affermano che questa nomina venisse fatta invece in favore di al-Muhagir b. abl Umayyah al-Makhzmi, il quale si sarebbe trovato in San', quando mori Maometto: v' poi la versione ohe al-Muhagir
fosse nominato dal califfo abii Bakr, e che Kh alid b. Sa'id avesse il governo di alcune regioni pi
settentrionali del Yaman (makhalTf a'ia a 1-Y a m a n). Queste notizie ci vengono sull'autorit di
al-Wliqidi (B a 1 a dz u r i, 69), e le contradizioni si molteplici che noi troviamo sono una prova ch'esse
rappresentano supposizioni o forse anche vere invenzioni di diverse scuole tradizionistiche. Per esempio
Hisam ibn al-Kalbi e al-Haytham b. 'Adi 'affermano che al-Muhagir fosse rappresentante del Profeta fra i Kindah, e gli al-Sadif. Quando mori Maometto, abii Bakr conferi la luogotenenza fra i
Kindah e gli al-Sadif, a Labld al-Bayadi al-Ansari, aggiungendola a quella che gi aveva nel Haijramawt (B a 1 a dz u r i, 69). Altri affermano invece che abQ Mvisa al-'As'ari avesse il governo di
Zabd, di Rima', di 'Adan e della costa, al-Saliil Mu'adz b. abal quello di al-Ganad, con la direzione
di tutta la parte giuridica del Yaman, e la riscossione col di tutte le tasse a 1-s a d a q a t (B aldzuri, 69). E inutile riportare altre divergenze, dacch il valore storico delle medesime minimo.
:

371.

10. a.

83,84.

H.

abu 'Amir al-Rahb.


In questo anno cess di vivere abu 'mir al-Eahib (cfr. 1. a. H.,

66, e 3. a. H., 31), il pagano (cristiano?) madinese impenitente che si


trovava alla corte dell'imperatore Eraclio. Kinanah b. 'Abd Yalil e 'Alqamah
b. 'Ulathah si disputarono l'eredit del defunto, ma alfine fu deciso (da Maometto?) che dovesse spettare a Kinanah b. 'Abd Yalil (labari, I, 1740;
cfr. Hisam, 412; Athir, II, 223, pone la sua morte nel 9. a. H., e in
Abissinia presso il Nagasi; Kharais, II, 170).
Morte

di

83.

Riepilogo degli ultimi cinque anni di Maometto.


84.
blica di

due periodi gi da noi

Maometto,

il

periodo

quinquennio in Madlnah

Makkano

studiati

(cfr.

della precedente vita pub-

Introd.,

348 e segg.) ed

il

primo

hanno avuto un'importanza particolare, perch hanno spiegato, l'uno, come Maometto riuscisse
a creare il suo potere religioso, 1' altro, come egli, conquistatasi oramai
(cfr. 5. a.

H., 60 e segg.),

un'autorit di profeta riconosciuto, ponesse le basi del potere teocratico


costituisse

il

nucleo d'una grande potenza militare. Nel terzo ed ultimo pe-

riodo della sua attivit pubblica, quello che ora

dobbiamo prendere

arriviamo alla sua fase finale, alla fase nella quale,


religiose, politiche e militari, affilate

il

in esame,

Profeta con le armi

con lunga e paziente preparazione,

a soggiogare mia gran parte della penisola arabica ed a lasciare


sori gli

riusci

ai succes-

elementi necessari per compiere una profonda rivoluzione religiosa,

un impero immenso e glorioso.


Abbiamo visto altrove come l'indirizzo,

e per creare

e religioso, del

grande riformatore, subendo

le

in principio

puramente morale

influenze d'un nuovo ambiente

e le necessit impreviste della lotta per l'esistenza, venisse sottoposto a

una

profonda e feconda trasformazione. Nel primo nucleo, unicamente religioso,


del sistema islamico,

vedemmo

penetrare con forza ogni giorno pi viva,

elementi politici ed interessi materiali, che modificarono radicalmente

il

pri-

mitivo aspetto del movimento musulmano. Nel primo quinquennio a Madlnah

abbiamo seguito le rapide fasi del passaggio dalla religione alla politica,
abbiamo esaminato l'evoluzione morale d'una comunit, la quale da pensieri
rivolti con severa insistenza alla vita di oltre tomba, ed a soggetti soprannaturali, pass,

con orientale rapidit,

alla

ricerca inmiediata di selvaggi

godimenti terreni, ed alla soddisfazione sfrenata delle peggiori passioni. Le

movimento islamico avevano lasciato, vero, un'impronta profonda nella comunit musulmana, avevano, per cosi dire, colorito
ogni cosa con una tinta indelebile; ma l'infiltrazione di tanti nuo\'i elementi

origini reUgiose del

sempre pi rozzi e marziali, non

disciplinati, e

372.

non

corretti dalle prove du-

H.

10. a.

.^84,86.

makkana, tendeva a rinforzare ogni giorno


colorito pagano, che in principio Maometto

rissime della lunga preparaziione

pi manifestamente lo schietto
si

era dato tanta pena di attenuare. L' influenza pagana, tutta materiale e

politica, prese alfine

il

sopravvento su tutte

le altre

tendenze, e divenne, alla

anno della Hi^rah, tanto forte che il Profeta stesso ne fu


travolto, ed allora ne prese egU medesimo con grande accorgimento la direzione e ne acceler il moto. Fu un processo fatale, al quale nessuno poteva
sottrarsi
dacch gli Arabi non volevano completamente piegarsi all' IslSlm,
questo doveva piegarsi a loro per ottenere la voluta e necessaria transizione
dal mondo antico al nuovo. Dacch l'Islam non poteva trionfare, distrugfine del quinto

gendo intieramente
questo antico
il

il

mondo Arabo

il

bisognava che fondasse su

antico,

nuovo, ed accogliesse molti di quei principi, che formano

immutabile della natura Araba pagana. Pur variando talvolta

carattei'^

leggermente di aspetto, e nonostante

nuove forme e luovi


psicologici rimangono, in tutti i

ciet verso

il

ideali,

popoli,

moto perenne che sospinge ogni

so-

alcuni elementi primordiali etici e

sempre

identici,

sopravvivendo allo

sfacelo di tutti gli organismi antichi.

Tutte

nessuna eccettuata, per vincere

gli ostacoU,

che ar-

hanno dovuto patteggiare con quelle forze, contro


quali combattevano, ed hanno dovuto adottare in parte quegli stessi elementi,

restarono
le

le religioni,

loro progresso,

il

l'estirpazione dei quali ra

Harnack,
(cfr.

stata

la

ragion

d'essere

della

loro nascita.

Il

nei suoi dottissimi lavori sulla evoluzione della dottrina cristiana

particolarmente la sua celebre Dogmen-GescMchte), ha dimostrato, non solo

come

accompagnata
concetti pagani, ma ha

la storia del Cristianesimo sia stata un'evoluzione interna,

con l'assorbimento

di superstizioni e perfino di culti e di

persino dimostrato come, strano a

dirsi, il

Cristianesimo non abbia da principio

potuto mai vincere un' eresia pericolosa senza accettarne una parte degli
rori .

Pare quasi, egh osserva argutamente in un passo

Mission,
trine sane

68, nota
si

1),

Harnack Die

che sia stato un vero processo di profilassi: nelle dot-

iniettarono in debole soluzione le tendenze pagane e le eresie,

quasi per premunirsi in siffatto

per correggere
assorbito in

(cfr.

" er-

gU

forma

errori ed

modo

contro l'infezione acuta. L'Islam, sorto

difetti degli

Arabi, vinse soltanto, quando ebbe

quegH

diluita e modificata

stessi elementi,

che era stato

in principio sua precipua missione sopprimere.

85.

I biografi

europei dominati forse dalla concezione storica del

hero-worship o riconoscimento esclusivo del fattore eroico el individualistico

tendenza di attribuire a Mao-

della storia

umana, hanno avuto generalmente

metto tutta

la responsabilit di siffatta trasformazione, di

rioramento o snaturamento

dell'

Islam

la

questo preteso dete-

quasich tutto l'indirizzo religioso, e

373.

10. a. H.

86.

un popolo, possa dipendere assolutamente ed ind'un uomo solo quasich Maometto avesse potuto, vo-

tutta la legislazione sociale di

tieramente dall'arbitrio
lendo, trasformare
serto, in

voleva.

una

nomadi Arabi,
di

setta

miti

vero che dopo

sanguinari ignoranti predoni del de-

adoratori

Dio,

di

primi due anni di

insomma quello che


Madinah nessun nuovo dofarne

gma, nessuna nuova dottrina era venuta ad ampliare il gi rivelato; solo il


rito aveva forse acquistato una maggiore rigidit angolosa per lo stabilirsi di
consuetudini, che tendevano a tramutarsi in leggi. Vero altres, come re-

Maometto considerava la dottrina riperfetto, cui altro non mancava che il

sulta dal contesto delle tradizioni, che

come un sistema completo e


suo diffondersi tra gh Arabi, ma anche vero che la sosta nello sviluppo
dell'Islam dottrinale e dogmatico non trasse origine, come vorrebbero alcuni,
da una decadenza morale del Profeta, sibbene da altre cause ben pi complesse
e ben pi remote. Allorch Maometto aveva predicato ai suoi pochi seguaci
in Makkah, egh aveva ben presto esaurito quanto occorreva ai bisogni morali,
gi di per s scarsi, d'una minuscola comunit. Le frequenti ripetizioni delle
sure makkane stanno a dimostrare quanto fosse ristretta la cerchia delle idee,
nella quale vivevano il Profeta ed i suoi primi Compagni. Anche allora sembr
esserci una fermata il ristagno del movimento islamico negli ultimi anni in
Makkah, un fatto che nemmeno la tradizione ha potuto nascondere. Maometto giunse alla vigilia della Fuga ignaro delle numerose lacune ed imperfezioni del suo sistema religioso. Quando infine entr con armi e bagagli nelvelata

l'agone assai pi vasto di Madlnah, ed ebbe allargato


le

numerose deficienze del proprio insegnamento,

il

suo orizzonte, egli intu

prontamente tent di soppe-

ispirandosi alle istituzioni vigenti presso le trib ebraiche della regione.

rirvi,

una nuova legislazione sociale e teocratica, e con mirabile intuito conform il suo sistema religioso e sociale alle esigenze della nuova societ; ben diversa da quella,

Il

sognatore religioso

si

rivel

allora l'abile

creatore d'

nella quale aveva finora vissuto.

Ma i

nuovi bisogni non erano poi molti

fatta eccezione per

molto vivi e

una minoranza

la

di zelanti,

la inaggioi" parte dei convertiti

popolazione araba di Madlnah,

non aveva sentimenti

religiosi

avrebbe forse potuto rinunziare

senza

difficolt a molti ordinamenti religiosi del Profeta. Di necessit quindi,


appena terminata, e molto superficialmente, la conversione di Madlnah, ci
fu un nuovo ristagno nell'evoluzione dottrinale della nuova fede; ed il movimento islamico dovette conformarsi a quell'indirizzo mondano, che meglio

conveniva

ai sentimenti dei

alle condizioni create dai

nuovi convertiti,

momento, ed
Tale movimento si de-

alle esigenze del

grandi aweniiieuti poUtici.

termin ancora meglio quando Maometto, sospinto in parte dalla propria

374.

10. a.

energia,

86, 86.

sovrafctutto dalle circostanze della lotta contro

sua autorit sulle trib nomadi,

la

H.

le

quali anche

meno

Quray, estese

dei Madinesi sen-

tivano bisogno di elevati concetti religiosi.

86.

Maometto era uomo

politico ed

opportunista

per eccellenza,

accorto osservatore dei suoi contemporanei, e giudice impareggiabile dei veri

Quando

bisogni e dei veri sentimenti dei suoi seguaci, coin dei suoi nemici.
accorse che

si

segnamento

seguaci erano giunti al punto da non

religioso, egli,

richiedere altro in-

che non era un vano sognatore,

ma uomo

pratico

ed avveduto, cambi metro e rivolse tutta la sua attivit a consolidare


sistema teocratico, allargando

da Maometto

d'

suo

La necessit sentita

proprie funzioni politiche.

le

il

imprimere tale indirizzo materialistico, proveniente dalle con-

dizioni locali della societ madinese, dimostra la falsit della teoria di quei biografi,

quali

movimento

hanno voluto

scoprire nell'Arabia centrale e occidentale

religioso anteriore a quello di

luzione dogmatica e

l'

assenza

aspetti morali, di quegli ideali, che

popoli pi colti e

civili,

dal fatto che nell'Arabia

religione.

rendono

religione

la

nomade non

da perdere

il

quegli

di

Cristianesimo la religione dei


dipese precipuamente

era sentito vero bisogno di


v'

una nuova

traccia nell'Arabia di

sufficienza; e

il

Profeta non era

uomo

suo tempo in vane parole, ed esortazioni, quando temesse di non

trovarvi risposta. Se
vile,

il

per eccellenza,

quei pochi bisogni religiosi, di cui

Maometto, V Islam sopper pi che a

forte

Maometto. L'arrestarsi della evo-

Islam della maggior parte

nell'

un

Maometto avesse predicato

animata da un vero sentimento

tra gente pi colta e pi ci-

religioso, la dottrina islamica

avrebbe

avuto tutto un altro aspetto, uno sviluppo assai pi completo, e sarebbe stata

meno sensibile la povert dogmatica ed idealista


Le sue dottrine, che erano composte per lo pi
e sovente
disfatto

mal comprese

gH

ed

uditori,

il

Nldeke

dello spirito di
di

Maometto.

cose vagamente udite,

non avrebbero sodProfeta avrebbe dovuto presentarsi con un corredo


(cfr.

morale e dottrinario molto superiore.

Qur.,

2-15),

tentarono sopperire

tali deficienze

soltanto quei po])oli non-arabi aventi pi alta coltura e maggiore energia

quando

rale e speculativa,

l'

serto
i

impone

egual misura

tradizioni, che noi


si

La vita aspra

bisogni morali.

in

del de-

minimo

un popolo corrispondono sempre

L' Islam

fime condizioni della societ araba per la

quali

prinxitivo.

agli uomini, che vi dimorano, la necessit di ridurre al

loro bisogni: ed ai bisogni materiali di

in

Ma

Islam divenne in appresso loro religione.

Arabia non era possibile altro che questo Islam

mo-

rispecchia

fedelmente

quale fu creato.

le

in-

Tutte quelle

troviamo nelle raccolte canoniche del hadith, e nelle

fanno comparire Arabi che vengono a chiedere al Profeta una sin-

tesi della

nuova reUgione,

e lo interrogano su minuziose formalit di rito,

10. a. H.

86,87.

Maometto ripugn
sono per lo pi opere letterarie di teologi posteriori.
sempre la sintesi ed ogni forma di astrazione generale (cfr. Nldeke
Qur.,

provato dal Qur-an eccezionalmente povero di definizioni

come

4),

generali e di prescrizioni rituali. Per tatti gli Arabi, finch visse Maometto,
l'Islam ebbe poche attrattive

come mezzo

resse

politico

come

dottrina religiosa,

ma

e se tanti tollerarono le ripugnanti imposizioni che

vincolavano la libert personale (preghiere, tasse, digiuni,


sia

dest grande inte-

ecc.), ci

avvenne

per timore personale del Profeta, sia per la speranza di cospicui compensi

materiali. L' Islam, negletto cos quale sistema teologico e dottrina morale,

da

quelli che lo

avevano abbracciato, rimase una fede imperfetta e primitiva,

ma

d'un popolo primitivo,

sufficiente ai bisogni

zioni e di oscurit, le

quaU

piena di lacune, di contradi-

tutte nei secoli successivi generarono discussioni

interminabili, eresie e conflitti sanguinosi, presso quei popoli, che accettarono


la

nuova

quale spedient-e sicuro di rapina,

fede, lon pi

divinamente rivelata per la redenzione dal peccato (').


Nota 1. notevole che fra le sentenze attribuite al Profeta ve
presso
titi .

Maometto avrebbe

87.

Il mio popolo sar felice,


finch non considerer
come un debito odioso . (M a s u d i, IV, 169).

detto:

il

Arabi non fu

L'irreligiosit degli

ogni riforma religiosa. Perfino

come vm

solo fattore che influ nella

modo

altres in

aggressiva

pi'epon-

religione sorta in
cessit bellicosa e

da intimorire

inevitabile,

forme anche presso

limah e al-Aswad

dell'

remo

Un

l,

gli

come

dell'

e,

anno

10.

soli

Arabi, Tnlayhah,

Sagh, Musay-

met

alla

dell'

si

anno

12.

H.,

avver anche fra

come
gli

civili

narre-

Ebrei in

Arabia, per simili ragioni, la religione prese forma

(cfr.

Wellhausen

considerate

continuo,

Dopo

se

da
una

ambiente, e lo ritroviamo nelle iden-

altri profeti

cende politiche dell'Islam furono


ascendente,

Dobbiamo dunque maravigliarci

fenomeno analogo

in

teocratica e militare

premesse,

retto vivere,

antico, e

che travolsero l'Arabia nelle grandi guerre

al-' Ansi,

durate dalla fine

Palestina:

rappresentanti del

mondo

mezzo a un popolo di guemei'i e di predoni divenisse di nepugnace? Siffatto carattere militare ed aggressivo era una

fatale,

breve.

tale carattere inevitabile in

mite Cristianesimo, che predicava la pace

il

sospingerli a crudeli persecuzioni.

conseguenza

poneva l'amore come base fondamentale del

fu tanto aggressivo

Madlnah.

il

Vi contribuirono

Ogni nuova religione

fra gli uomini, e

delle

la fede

corso fatale degli avvenimenti poUtici, e le esigenze della lotta per

l'esistenza.

fra

che rivela
Arabi conver-

'

imperfetta evoluzione dell'Islam.

derante

via

n' anche una,

tradizionisti che la composero, la coscienza precisa dei veri sentimenti degli

bottino e la tassa dei poveri

tiche

ma come una

quindi

nelle

loro

Sk.

u.

Vorarb., VI,

una conseguenza
grandi

linee,

Le

vi-

fatale e logica

segnano un moto

che raggiunge un punto culminante

nell'

cinque anni, Maometto, l'esule di Makkah,

376.

19).

assedio di
il

capo

di

-DOmah

al-Gandal-

GAr\TA
--

TERRITORIO
per illustrare

le

DI

MADINAH

spedizioni militari

MAOMETTO
TabOk

IMHiu Crt<rinM

ItaL I 1.

CaliMt

<

-'

Uh* CU.J

H.

10. a.

pochi o miseri proscritti, era divenuto

si

87,88.

temibile, che

difensori dell'ordine

antico avevano ci'eduto necessario radunare 10,000 uomini per schiacciarlo.

Ma

tentativo veniva troppo tardi

il

mila uomini non bastavano pi

dieci

l'Islam superava trionfalmente la prova, risollevando fieramente

La

temibile e pi minaccioso che mai.

capo pi

il

immensa

conseguita era

vittoria

nulla oramai poteva pi menomarla.

Come

accaduto nessuno sapeva ben dire

ci fosse

spedizioni, a scopo di bottino,

si

da alcune piccole

era venuto per caso a un combattimento

sanguinoso, nel quale la vittoria aveva arriso ai musulmani, bench in nu-

mero molto

Da

inferiore.

questo fatto d'arme era scoppiata a sua volta una

guerra micidiale e pericolosa contro una comunit ricca e potente, la quale, per
assicurare
subiti,

il

danni

potenti mezzi che erano a sua disposizione.

Dopo

libero transito delle sue

mise in opera

tutti

merci e vendicare l'affronto ed

Qurays nulla avevano ottenuto dal molesto avversario, e dovevano riconoscersi intieramente battuti e spogliati oramai di
quasi ogni prestigio militare. L'umiliazione era tanto pi cocente, in quanto vequattro anni di

sterili lotte,

niva inflitta da quello stesso concittadino che

vano tanto disprezzato e poi

cosi

essi, soli

cinque anni prima, ave-

crudelmente cacciato in

esilio.

Ij'assedio di

massimo sforzo dei Quray, e se il numero ragguardevole degli armati pagani da loro riuniti dinanzi alle difese di Madinah,
dava la misura della grande influenza degli assalitori principali: l'insuccesso

Madnah aveva segnato

il

di tante forze fu altrettanto pi umiliante,

quelle di

una

sconfitta.

perch ebbe conseguenze pari a

La conseguenza di questo infelice assedio, fu che

contrarie all'Islam sembrarono spezzarsi, perdendo ogni pur


1

Qurays ebbero l'apparenza

e le diverse unit,

languide ed

di accasciarsi sotto

prima confederate,

inerti,

si

ma

peso dell'onta

staccarono

lasciandosi successivamente

private di ogni forza di resistenza,

il

minima

ora

sopraffare

una
non

le forze

coesione.
sofi"erta,

dall' altra,

l'

solo

come

anche apparentemente scevre di ogni

desiderio di resistere.

88.

Nonostante

che

siffatto

guaci, le condizioni dell'ambiente, le

insigne

vano

si

il

lo

spirito

debolezze dei nemici, e

offerte dalla situazione politica, porgessero

gendo

trionfo,

le

dei

se-

occasioni

vantaggi cospicui, quasi sospin-

Profeta per una via nettamente tracciata dal destino, pure non face-

che

rimaste ancora da superarsi non fossero e molte e gravi.

le dificolt

vero che

il

prestigio dei

clamoroso dell'assedio

Quray era grandemente scosso dall'insuccesso

vero che la

maggior parte

delle trib

federate, nelle quali risiedeva la potenza militare dei Qurays,

donati con

un senso

di irritazione e di disgusto

posizione del Profeta presentava molti lati oscuri.

377.

Il

ma

li

nomadi con-

aveva abban-

anche vero che la

fatto che egli

non avesse
48

10. a. H.

88.

potuto o osato uscire dalla cinta fortificata di Madinah e battere gli avversari,
poteva essere interpretato dalle trib nomadi come confessione di debolezza,

mancanza di coraggio; cos, infatti, pochi mesi dopo la scomparsa degli alleati,
noi abbiamo sintoixd palesi dell'irrequietezza delle trib, alcune delle quali,
o

comprese persino quelle che avevano partecipato


paiono nei pressi di Madinah e rapiscono

all'

assedio

(i

Fazrh), riap-

bestiami del Profeta

Madinesi in cammino verso la

H.,

(6. a.

3).

vengono pi volte aggredite


e predate con strage dei musuhnani, che l'accompagnavano (cfr. 6. a. H.,
5 e 15). Altri nomadi venuti a Madinah con vari pretesti, appena ottenuti
i piccoli vantaggi sperati, massacrano un pastore musulmano, e portano via
altro bestiame (cfr. 6. a. H., 21). Insomma abbiamo molti e sicuri indizi
per ritenere che le trib, immaginandosi, dopo i fatti dell'assedio, che fosse
Caravane

giunto

metto

il

di

momento buono

di assalire

Siria,

con sicuro vantaggio

due avversari, Mao-

Qurays, stremati di forze, e di predarli con speranza di impunit,

con piccoli tentativi, sperimentare, esplorare cautamente

volesseio,

e valutare le forze ed

il

terreno

sentimenti di Maometto. Al primo sintomo di debo-

lezza o di timore, quei lupi del deserto sarebbero apparsi in turbe sempre pi

numerose per dilaniare senza piet chi non aveva pi

la forza, o

il

coraggio

di difendersi.
Il

momento

pronta ed energica, che

un'iniziativa

richiedeva perci

togliesse ogni illusione d' opporsi alle forze

ed alle intenzioni del Profeta.

Bisognava dimostrare che l'Islam come potenza militare era uscita pi

Maometto comprese le necessit della situazione, e vi apport azione pronta ed efficace. Bench non si presentasse
l'occasione, n di intraprendere una grande spedizione, n di trionfare in una
battaglia campale, pure nel corso del solo anno 6. H. vennero allestite ben
forte che

mai

dalle prove dell'assedio.

diciassette spedizioni diverse, lanciate in

predoni, sia di tenere a bada trib

di vendicare affronti, sia di punire

requiete.
i

banu Lihyn,

(contro
i

Alcune spedizioni

Fazarah,

(audzm,

cfr.

contro l'Islam
lati

cfr. 6. a.

6.

cfr.

Arabi colpevoli

2),

Makkah

altre penetrarono nel centro della

H.,

3),

ir-

(contro

penisola

altre nel settentrione d'Arabia (contro

H., 11): vennero assassinati Ebrei noti per intrigare

a.

(cfr.

6. a.

spinsero fino alle vicinanze di

si

H.,

tutte le direzioni, sia con lo scopo

6.

a.

H., 20); vennero catturati e barbaramente muti-

di sevizie contro

fu perfino sorpresa e catturata

una

musulmani

(cfr. 6. a.

H., 28 e 21) e

ricca caravana quraSita,

mentre faceva

una via nuova, scelta appunto per essere al sicuro dalle


aggressioni musulmane (cfr. 6. a. H., 8). N Maometto limit la sua attivit
a queste imprese, nelle quaU poteva soltanto spiegare la materiale preponderitorno dalla Siria per

ranza delle sue armi: ricorse

altres

ad
378.

altre

arti

molto pi

sottili,

pene-

H.

10. a.

88,89.

tranti, e talvolta pi eflScaci delle stesse armi, ricorse, cio,

ad un'abilissima

politica di intrighi o di negoziati diplomatici, nei quali egli rivel

un talento

tutto suo particolare e che merita di essere studiato con qualche attenzione,

perch molti biografi, come lo Sprenger ed

il

Muir, non ne hanno tenuto

conto sufficiente nello studio del carattere e dell'opera del Profeta.


89.
il

probabile che gi fin dai primi anni passati in Madinah,

Profeta rivolgesse la sua attenzione alle trib nomadi dei dintorni di

essa, e cercasse di attirarle nell'orbita sua;

ma

sua attivit

le notizie della

diplomatica, in questo primo periodo, sono molto incomplete e frammentarie,


inesattezze ed errori, facendo su di esse troppo

e v" rischio di cadere in

assegnamento.

Nondimeno su questo periodo

di

somma importanza possediamo

fortu-

natamente alcuni documenti dati da noi per disteso nei precedenti annali
il

vero significato dei quali sfuggito agli autori musulmani con

che

solita cecit critica

avrebbero soppressi.

li

distingue,

Difatti

perch altrimenti probabile che

grande valore dei

il

detti

fatto che rivelano la natura vera della diplomazia di

lungi dall'essere intransigente, tratt in principio

riconoscendo

diritto dei

il

modo Maometto

nomadi

li

documenti sta nel

Maometto.

Profeta

Il

pagani in termini di per-

mettendo in disparte ogni considerazione

fetta uguaglianza,

quella

di conservare la fede

religiosa, e quasi

pagana

in

fatto

nei documenti confessa esplicitamente che le questioni mili-

tari e politiche

godevano un tempo di precedenza assoluta su tutte

I detti trattati

possono difficilmente considerarsi quali tentativi mascherati

di sedurre le trib

all'

Islam, perch troppo palese in essi l'espressione di

chi ha bisogno di aiuto e lo cerca a tutti

costi senza curarsi

donde

Possiamo, per esempio, essere sicuri che fra Maometto ed

nomadi,

Aslam,
scritti

tralit

Muzaynah

(cfr. 5. a.

Khuz'ah ed

le altre.

altri,

si

H., 16),

Damrah,

(jruhaynah,

gli

venga.

suoi vicini

i
i

Cihifar, gli

conchiusero degli accordi, forse verbali e non

da parte dei nomadi una promessa di neudata in compenso di immunit da depredazioni musulmane, perch
l'essenza dei quali era

(^),

a noi non consta per alcuna tradizione che fra queste trib e Maometto
vi fosse mai conflitto armato. Abbiamo per anche ragione di credere, che
i

nomadi sempi'e

cauti, diffidenti, e

di vantaggi materiali,

prime imprese
vittorie,

militari,

quando

lui,

ma

si

ma

facessero causa
si

comune con

il

Profeta nelle sue

stringessero a lui solo in seguito,

egli ebbe provato di essere

Neppure allora per


a

non

che agivano soltanto per considerazioni

le trib si associarono,

condottiero

come

dopo

abile

enti collettivi,

le

prime

fortunato.

apertamente

tennero in uno stato di benevola aspettativa, mentre invece

alcuni singoli

membri

di esse,

pi arditi, avventurosi ed irrequieti, immi-

379.

10. a. H.

89.

grarono con flusso contnuo a Madinah, e unendosi come clienti alle trib
islamizzate, parteciparono, a parit di condizioni, cosi ai rischi, come al bottino dei

musulmani.

Gri nel

novero dei musulmani presenti a Badr

viamo molti nomi di


trib

C^),

ed

dinesi,

clienti

2.

a.

H., 85) tro-

provenienti dalle pi diverse

confederati,

quali stanno ad attestare l'influsso copioso di elementi


il

non ma-

grande incremento numerico dei musulmani prodotto

dall' ar-

pi irrequieti e bellicosi delle trib del-

spontaneo degli individui

rolarsi

(cfr.

l'Arabia centrale e settentrionale. Tale affluenza era effetto della abilissima


politica d'intrighi,

revole tra

con

quasi tutte

In questo

ramo

la

quale

le trib

speciale

il

Profeta seppe prepararsi un terreno favo-

dei dintorni, e tra molte altre pi lontane.

sua attivit pubblica, dovere nostro

della

riconoscere le qualit pi insigni e pi geniali del Profeta

perch questo ramo quello in cui egli

blico,

si

come uomo pub-

afferm maestro insuperabile.

Maometto non era uomo d'arme, n aveva istinti sanguinari bench con il
suo consenso venissero commessi orridi eccidi, e compiute per suo ordine una
:

infinit di spedizioni miUtari,

bench

l'attivit

sua generasse in seguito nel-

r Arabia lo stato di guerra pi acuto e feroce, che vi fosse mai


secoli

pure, studiando bene

riconoscere che egli


tari

il

carattere dell'uomo,

ed occupazioni guerresche.

stanze, e la volont del Profeta


I,

138).

La grande

la parola e di
biblica,

ma

di

deve, per

amor

non era n un vero generale, n un infatuato


Il

il

del vero,

di cose mili-

prodotto dell'ambiente e delle circo-

non v'ebbe che minima parte

(cfr.

passione sua fu quella di affascinare

trascinarseli

da

lato bellicoso della sua carriera e le tendenze

marziali, aggressive, dell'Islam, furono

ler,

si

esistito

appresso

con

la

anche

1-

gU uomini con

sua bizzarra eloquenza arabo-

eloquenza gonfia talvolta di retorica e pi spesso anche prolissa,

suprema

efficacia in quei

tempi ed in quei

luoglii.

La sua vera

na-

un uomo di stato, diplomatico e politico, che vive, servendosi degU uomini come di pezzi sopra uno scacchiere. Le ragioni del
suo immenso successo devono ricercarsi quasi esclusivamente nell'abiUt
maravigliosa, con la quale egli seppe sedurre, guidare e comandare gli uomini,
riunendoli tutti in un fascio, e creando quasi senza accorgersene un immane
torrente umano, che, pieno di vitalit, impossibile a stare nelle antiche
sponde, dov per necessit straripare un giorno sul mondo circostante e
tura era quella di

allagarlo.

Bench nato nel deserto e cresciuto lungi da ogni centro di coltura, in


lui la natura aveva profuso a piene mani tutto quelle doti, che maggiormente
convengono ad un pastore di popoli, in una societ ancora quasi selvaggia,

ma

ricca di grandi

mezzi morali ed

intellettuali

380.

non ancora

sviluppati per le

10. a.

89.

H.

condizioni ingrate dell'ambiente. Del suo fascino personale su quelli

contatto continuo con

lui,

abbiamo gi brevemente

elio

avev^ano

fatto parola (cfr. 5. a. H.,

74 e 76), ma quelle sue qualit, che seducevano i Compagni, si rivolarono


ancora pi geniali, quando le impieg nelle lunghe, difficili ed intricate trattative diplomatiche

con

le

cupide e ritrose trib del deserto, per vincolare

le quali

occon-eva un'abilit singolarissima ed un'attenzione continua. Nessuno mai,

n prima, n dopo Maometto, conobbe meglio


nessuno meglio conobbe ed us
negoziati

quei

ruvidi

arti di trattare

le

del

figli

deserto,

egoisti, e pi scettici di tutto l'oriente

minare

il

la vera

(^).

gli

e di

era inutile parlare di religione,

ne ridevano

Questo fatto basta da solo a

illu-

Maometto
mai capace. Agli Arabi
perch non la capivano, non la volevano e

Per domarli bisognava

{*).

abili

compiere

egli seppe

di cui nessun altro fu

quello

facilit

domare con

uomini pi indipendenti, pi

lato pi grandioso della figura di

con relativa

natura degli Arabi,

far uso di arti speciali, mescolare abil-

niente ferme ed efficaci intimidazioni con offerte vantaggiose, trattare diretta-

mente con ogni singola famiglia o grappo di famiglie, e intrigare sempre


per mantenere vive le discordie interne, finch le trib non si fossero completamente convertite o sottomesse. In questi intricati maneggi, Maometto spieg
un'abilit sopraffina,

da maestro provetto nelle

tica; in questa attivit egli trov

un

diletto

arti pi

complesse della poU-

speciale:

dotato di un animo

perfettamente libero da piccole passioni e da pregiudizi, calcol sempre con


fredda calma la scelta dei mezzi. Ora faceva mostra di severit per frenare

mcAmenti
cordi, e

Miiller,

pericolosi (cfr.

con

offrire

I,

139), ora intavolava proposte di ac-

cospicui vantaggi materiali, sapeva abilmente creare

sfi-

ducia, gelosie e sospetti fra le trib, che mostrassero tendenze di unirsi fra loro

o di voler essere assolutamente indipendenti; ora infine ascosamente ravvi-

vava antichi rancori


numerose e
aa"ti

ed offriva

forti,

al partito della

e gelosie di partito e di famiglie, in


i

Nota

siffatte

tutte le forze sorte per combatterlo, e con passo lento,

curo e fatale, senza mai commettere un


tutti i

trib

suoi servizi, ia apparenza disinteressati, sempre

minoranza e mai a quello della maggioranza. Con

egK disgreg

trionf su

grembo a

nemici e

dom

gli

errore, o

tradire

si-

una debolezza,

Arabi sino allora indomabili.

citati (cfr. B. a. H., 84, 87, 92, 93, 93,A e 94) attestano
Profeta e varie trib pagane, che rimasero idolatri anche dopo
gli accordi conchiusi con lui
questi documenti del primo periodo madinese si riferiscono ai Damrah,
ai uhaynah, ai Ghifar. agli 'Abd b. 'Adi e agli Asga', tutte trib, i pascoli delle quali confinavano
1.

Vari documenti da noi altrove

la realt dei rapporti diplomatici fra

il

con

il

territorio di

Madlnah:

documenti provano come

il

Profeta',

pur

di

raggiungere

suoi scopi, si

contentasse in principio di sole obbligazioni politiche, senza mettere innanzi veruna esigenza religiosa.
Ci evidente anche nei suoi rapporti con le trib in tempi posteriori, cfr. per ea. con gli Aslam ed
i

Khuza'ah

Nota

(8.

a.

2.

H., 22, nota

3).

Senza esaminare

musulmani presenti a Badr (cfr. 2. a. H., 85),


Makkani, noi veniamo a scoprire che met circa erano

l'intiero elenco dei

dalla sola lista degli 87, cosi detti. Emigrati

381.

10.

89, 90.

H.

a.

Makkani di nome e di simpatia, ma non di sangue. Di alcuni


abbiamo membri delle seguenti trib: Kalb (A. 4), Ghani (A. 7),
Asad (A. 17-25, 47), Sulaym (A. 26-28), Tayy (A. 29;, Khuza'ah (A. 43, 64), Bahra (A. 49), Hudzayl (A. 41),
Tamim (A. 44, 60), Madzhig (A. 63), Bakr b. Wall (A. 61, 62), 'Anz b. Wa-il (A. 63), Layth (A. 64^68), ecc.
si noti che tra tanti nomi, figura uno solo (Madzbig) delle tribvi del Taman, ed uno (Bahra) del settentrione: tutti gli altri sono dell'Arabia centrale. Nella lista degli Ansar la proporzione dei forestieri
confederati e clienti un poco minore, ma pur sempre considerevole, e mostra come l'Isim fin dai
forestieri

clienti

non

l'orio-ine

o confederati, e perci

certa; fra gli altri

si fortificasse con l'influsso continuo e fortissimo di elementi svariati, i quali, serbando


pur sempre qualche relazione con la trib nativa, divenivano, anche senza avvertirlo, fautori, missionari inconsci della causa di Maometto, e perji dell'Islam. La policromia degli elementi componenti
la comunit islamica, una delle caratteristiche pi spiccate dell'evoluzione dell'Islam, cui essa d
cosi inconsapevolmente quel carattere cattolico ed universale, che doveva rendergli poi facile la conquista delle anime nelle pi diverse e lontane parti del mondo.
Le abitudini e gli usi della vita nomade hanno ridotto gli Arabi un popolo rozzo
Nota 3.
e feroce. La brutalit dei costumi divenuta per essi una seconda natura, una condizione, nella quale
Essi sono sempre pronti a rapire
si compiacciono, perch assicura a loro la libert e l' indipendenza
con la forza, a cercare ricchezza con le armi alla mano, ed a saccheggiare senza misura e senza ritegno
P r o 1., I, 310). Di tutti i popoli, gli Arabi sono i meno disposti alla subordinazione.
( Kh a 1 d n
Menando una vita quasi selvaggia, hanno acquistato un;! rozzezza di costumi, una fierezza, un'arroganza
ed uno spirito di gelosia, che li indispongono verso ogni forma di autorit {KJialdin Prol., I, 313).
La irreligiosit dei Beduini un fatto ammesso esplicitamente anche nel Qur'an
Nota 4.
(ix, 98): Gli Arabi del deserto sono tanto induriti nella loro empiet e nella loro ipocrisia, che si
. La cattiva riputazione degli Arabi no comprende come ignorino i precetti che Dio ha rivelato
madi si conserv anche pi tardi e pass quasi in proverbio: il celebre governatore umayyade del-

primi tempi

l'

'Iraq,

al-Haggiig

Tu

dogli:

La

b.

Tusuf

[f 95. a. H.],

poteva accusare un tale

stessa irreligiosit trovasi ancora presso

pieni d'invocazioni a Dio

(Doughty,

265);

I,

di irreligiosit e di

empiet, dicen-

(Khaldn

Prol., I, 260).
Beduini del tempo nostro, bench i loro discorsi siano

sei ritornato sui tuoi passi, tu ti sei arabizzat,o\

ma nemmeno

la

met

dei

nomadi dell'Arabia

centrale, sa

Moltissimi Beduini non pregano mai, nonostante tutti gli sforzi dei Wahabiti di scuotere i nomadi dalla loro indolenza religiosa (Burck hard t Bed., 160-161). I soli fanatici veri
in materia religiosa sono gli abitanti dei villaggi, contaminati dalle passioni dell'Islam fuori d'Arabia.
dire

una preghiera

(id.,

I,

238).

che non riguardi loro immediati bisogni materiali


Doughty, non avevano mai inteso parlare di un'altra vita
dopo morte! (Doughty, I, 446). In realt l'apparente fanatismo e spirito religioso delle trib arabe,
si pronte ad ucoidere uno straniero, non che una forma barbara di patriottismo, una forma selvaggia
di quell'esclusivismo, di quella ripugnanza por lo straniero, propria di tutti gli Asiatici, ed in modo
speciale dei Mongoli e dei Semiti.
A chi volesse approfondire lo studio della irreligiosit degli Arabi nomadi, consigliamo di leggere
con attenzione le notizie raccolte ed acutamente analizzate dal Goldziher (Muh. Stud., I, 4 e
segg.), ove genialmente dimostra come la missione religiosa assunta da Maometto, proclamandosi Profeta e Inviato di Dio, fosse quella appunto che faceva minore appello ai sentimenti dei Beduini. Il
nome stesso di profeta, n a b i, parola importata dall'aramaico (cfr. Fraenkel Aram., 158, 232;
Guidi S e d. Pop., 36,) era per essi oscuro e quasi incomprensibile. Celebre fra gli altri episodi
quello narrato da ibn IshSq (H i s ii m, 433). Un Beduino, saputo che Maometto affermava di essere
Profeta, gli rivolge la parola, dicendo: Allora dimmi che cosa v' nella pancia di questa camola
I Beduini nulla sanno, e nulla si
(id.,

I,

curano

423-424), e molti, ai quali parl

di sapere,

il

gravida . Un altro Beduino, del seguito stesso del Profeta, sollecitato dai presenti a chiedere e ottenere anch' egli il condono di tutti i peccati, risponde ruvidamente, affermando che gli premeva pi di
!

ritrovare
I,

7;

il

suo camelo perduto, che avere tutte le assoluzioni di Maometto (Goldziher


V, 348;
aq i di
ellh., 246; cfr. anche Preytag, 338 e segg.).

Muslim,
90.

La

M u b.

Stud.,

fusione di queste arti della pi abile politica con la tattica

ardita e fortunata delle piccole spedizioni militari ebbe prontamente gli effetti,

che Maometto se ne riprometteva:

sospesero le molestie, e le pi piccole,

momentaneo

le

come

trib

maggiori

pi temute

affascinate o acciecate,

dopo

il

comparsa dei confederati, tornarono ad


aggrupparsi intorno all' istancabile innovatore, temendo di rimanere schiacdistacco prodotto dalla

382.

10. a. H.

00.

non parteggiavano per il pi forte. Cos ebbe principio


quel processo veramente maraviglioso di aggruppamento delle trib intorno
ciato noi conflitto, se

alla persona dui Profeta,

vaste da abbracciare

il

qual processo doveva poi prendere proporzioni

una grande parte

movimento,

della penisola. Questo

dise-

gnatosi ancora con molta incertezza e con ripetute soste nel primo periodo madinese,
le

si

ringagliard subito dopo l'assedio di Madlnah. Per lo storico che cerca

ragioni dei grandi

umani,

fatti

questo moto centripeto delle molecole

finora disgregate della societ araba, di tutto questo periodo,

il

fenomeno

che maggiormente attira la sua curiosit, e desta la sua maraviglia, come quello
che,

esaminato davvicino,

dimostra l'opera pi genuinamente personale e

si

pi stupenda di tutta l'attivit del Profeta. Mentre nel suo sistema religioso
noi siamo costretti di riconoscere

una debole ed imperfetta imitazione

religione ebraica con qualche piccola aggiunta cristiana


attivit militare

da

vediamo

errori strategici,

le vittorie e le disfatte

da imprudenze, o da

della

mentre nella sua

dipendere da accidenti

fortuiti,

atti d'indisciplinatezza; nell'opera

sua diplomatica e politica scorgiamo tutta l'originalit e tutta la potenza


dell'

ingegno del grande riformatore arabo. In essa opera

cortezza infallibile, superando tutte

ria d'intelletto,

che affascina e lega

facilit dalle situazioni pi

errore, e che

non perde un

gli aniird,

complesse e

ma

con pura e semplice vigo-

che sa di vincolarsi con mirabile

difficili,

che non commette mai un

solo vantaggio offertole dagli errori degli avversai"!.

L'incertezza cronologica che regna in


cordi intervenuti fra

con ac-

numerosissime, non gi con

le difficolt

vicende fortuite, n con audaci colpi di mano,

egli solo e

Maometto

e le trib

tutte

informazioni sugli ac-

le

pagane prima

dell'assedio di

Madl-

Non

nah, non ci permette di fare gi'ande conto su queste fonti malsicure.

pertanto quasi certo che dalla battaglia di Badr in poi fra Maometto e

vennero conclusi accordi molto

le trib dei dintorni


il

precisi,

perch da tutto

contesto delle tradizioni risulta, con innegabile evidenza, che tra

feta e

le

trib minori

del Higaz

turbata da verun conflitto.

vag nei dintorni


stano

come

di

La

settentrionale

regn buona intesa, mai

con

libert e la sicurezza

Madlnah, dando

le trib dei dintorni si

Pro-

il

la caccia alle

la quale

Maometto

caravane qurasite, atte-

trovassero in perfetto accordo con

sulmani ed assistessero con una neutralit piena di simpatia

alle

mu-

prime avven-

ture militari della comunit musulinana. Maometto, intento ancora alla con-

versione di Madinah, chiese in principio ai


neutralit

(cfr.

per

es.

5.

a.

nomadi

soltanto

questa benevola

H., 93, A), n probabilmente avrebbe potuto

ottenere appoggio maggiore stante la minaccia perenne dei Qurays, che fre-

nava
il

le trib,

sempre caute ed

interessate,

dall'unirsi

apertamente con uno,

quale non dava ancora certo affidamento di trionfo finale

3b3.

(').

Da

alcuni

10. a. H.

90.

documenti avremmo quasi ragione di supporre che qualche trib si obblima il sigasse, pur rimanendo pagana, a prestar man forte al Profeta
lenzio completo ed unanime delle altre tradizioni, indurrebbe a credere, che
;

se

anche

sivo

nomadi stipularono con

5.

(cfr.

promesse fatte

Maometto

(^).

Seguendo

ma

Profeta qualche patto offensivo e difen-

malafede mancarono

la loro consueta

la lettera della tradizione si

Madinah nessuna

all'assedio di

di

con

H., 93,A),

a.

il

alle

dovrebbe arguire che

delle trib delle vicinanze venisse in soccorso

dobbiamo desumere, che


La difesa di Madiuah
elementi Madnesi. Ma ci non
musulmani contavansi numerosi

dallo stesso silenzio delle tradizioni

nemmeno con

anche nessuna parteggiasse


fu quindi apparentemente sostenuta dai

soli

che parzialmente vero, perch nelle

dei

file

gli alleati.

immigrati dalle vicine trib, e non credo sarenxnio lontani dal vero se ritenessimo che una buona parte delle forze militari di Maometto era composta di

non Madinesi,

clienti e confederati

alle

accorsi individualmente per

avventure del Profeta nella speranza di

avvalorata dal

l'anno

4.

H.

tenore delle

Mentre

in poi.

tradizioni

infatti nelle

partecipare

Tale nostra supposizione

lucri.

imprese

di tutte le

militari

dal-

primo spedizioni siamo minutamente

componenti erano Makkani o Madinesi, in seguito tali ragguagli mancano del tutto, e noi veniamo a comprendere che la grande maggioranza delle milizie musulmane era composta di nomadi e di aw-entuinformati se

Da

rieri sconosciuti.

indizi

vari

possiamo

antichi combatterono d'ora innanzi

Il

da elementi

piuttosto

quali

Compagni pi
comandanti, che come
che

non avevano un comando, preferivano di rimanere


grosso delle milizie musulmane da questo momento formato

semplici soldati

a casaQ.

dedurre

se essi

ignoti,

gente senza

avventurieri sconosciuti delle

posizione, senza

trib nomadi.

nome

Mu'tah,

e senza lignaggio,

per esempio,

nel-

Compagni soh furono uccisi: di tutti gli altri che perirono nella strage non si fa nemmeno parola. Se fra i morti fossero stati
altri Compagni, noi avremmo notizia di loro, come ne abbiamo per le battaglie precedenti di Badr e Uhud, e per quelle successive durante le conquiste (Yamamah, A^iiadayn, Yarmuk, ecc.). L' affluenza stragrande dunque
di questi elementi che potremmo cliiamare forestieri, fu un fenomeno di
l'anno

8.

H.,

otto

grandissima importanza per

lo

sviluppo successivo della politica islamica

perch da questo agglomeramento di individui accorsi dalle pi diverse


gioni d'Arabia,

il

Profeta

scelse

quelli

che

gli

servivano

poi di

spie,

(*),

re-

di

missionari, d'ambasciatori, di sobillatori, d'intermediari presso le trib, che


egli mii'ava

ad assorbire

nacque

Maometto con maravigliosa

cosi

una grande

abilit foggi le

delle sue idee e del suo impero.

384.

officina

armi pi

umana,

efficaci

nella quale

per

il

trionfo

90,91

10. a. H.

La nitura feroce degli Arabi ha fatto di


Nota 1.
Ogni volta che possono portare via bottino senza incorrere

una razza di predoni e di briganti.


un pericolo o sostenere una lotta, non

essi

in

a farlo e ritornano quindi con la massima sollecitudine in quella parte del deserto, ove paP r o 1., 1, 309).
i loro armenti . (Kh a 1 d n
Il trattato, per es., con i Ghifar (cfr. 5. a. H., S 92) pu appartenere a un periodo
Nota 2.

esitano

scolano

anteriore all'Assedio, eppure, durante questo, quei Bednini non vennero in aiuto di Maometto. La tradizione esclude infatti assolutamente qualsiasi partecipazione diretta delle trib nomadi, come enti

imprese militari del Profeta nel primo quinquennio passato in Madinah. Soltanto nel
6.
abbiamo notizia di appelli diretti del Profeta a intieri gruppi di trib pagane
perch si uniscano alni (cfr. 6. a. H., (^25-26; Wilqidi WeUh., 242, lin. 18). notevole eziandio,
che le trib risposero con un rifiuto alle prime proposte del Profeta, perch consideravano l'ime 1 1 li., 242, lin. 21).
presa troppo rischiosa (W a q i d i
Nota 3.
Faccio naturalmente eccezione per le spedizioni maggiori comandate in persona dal
Profeta: quando egli si moveva, gli altri Compagni erano per lo pi obbligati a seguirlo. noto per
collettivi,

alle

corso

anno

dell'

ohe non pochi rimasero a casa anche in queste circostanze.


Nota 4.
L'aspetto policromo ed il genere delle persone che si strinsero intorno al Profeta
furono sempre uno dei preferiti capi d'accusa dei nemici di Maometto. L'amb.-isciatore Makkano a al-Hudaybiyyah pot dire con giustezza che il seguito del Profeta era composto di un'accozzaglia di gente
aconosciuta d'ignota origine (awba), e uomini con faccie non mai viste prima (cfr. 6. a. H., 30;
e 1 1 h., 250, lin. 26). L'uomo che stava in piedi presso al Profeta durante le trattative di
"VV a q i d i
al-Hudaybiyyah era un profugo Thaqafita colpevole di tredici omicidi (11. ce). La persona e l'attivit
del Profeta esercitarono un fascino potentissimo su questa classe avventizia di persone, ed egli non

predoni e malfattori di professione (cfr. 7. a. H.,


guadagni e di avventure, accorsero presso
di lui da ogni parte della penisola senonch, mentre nella vita passionata e mezzo brigantesca della
nuova comunit trovavano facile pascolo ai loro cupidi e sanguinosi istinti, pur sottoposti al fascino
personale, all'influenza benefica e moralizzatrice del Profeta, i membri di questa classe, sotto alcuni
esit ad arrotare nelle sue file

1 e 2). Tutti

vagabondi

anche grandi bando

di

irrequieti, desiderosi di novit, di


;

divennero un po' per volta, dovere riconoscerlo, uomini


fedeli. Se Maometto non avesse mai fatto altro,
grande ascendente morale che egli seppe esercitare sugli uomini.

rispetti certo la peggiore della societ araba,

ordinati, tranquilli, seguaci obbedienti e

questo solo basterebbe a provare

91.

il

Compagni

L'indipendenza assoluta, di cui godeva in Arabia ogni

della trib rispetto all'ente collettivo,

nel

metto di riunire sotto di s un numero di


avventurieri isolati venuti a

membro

quale era nato, permise a Maosi

fatte unit staccate,

di questi

in cerca di fortuna, senza che le trib,

Madinah

dalle quali provenivano, fossero direttamente in relazione con lui, o venissero

implicate collettivamente per opera dei singoli


zione a Madinah, e con la loro unione ad

nivano Madinesi quanto


doveri,

almeno

e,

(').

con

altri

a seguire

con l'emigra-

con

di diritti e di

la trib primitiva,

In realt per questi emigrati, se non avevano

consanguinei rimasti nel deserto


il

questi,

con uguaglianza perfetta

la loro trib per delitti di sangue,

zioni

veri abitanti,

delle tante trib della citt, dive-

in teoria, troncavano ogni rapporto

nella quale erano nati

abbandonato

una

membri

loro esempio,

ma

mantenevano sempre

non

solo trascinavano

rela-

anche

contribuivano a creare una simpatia ed un

musulmana fra quelli che ancora non erano entrati nelMaometto allo stesso tempo tenevano il Profeta a giorno dei

interesse alla causa


l'orbita di

sentimenti e degli umori delle trib indipendenti, pei-mettendogli cosi di


trovare
nella

il

modo

speciale

di

trattare

con ognuna per indurla ad entrare

grande confederazione musulmana.


386.

49

10. a. H.

91.

La comunit musulmana assunse quindi un


mente diverso da quello

aspetto sempre pi spiccata-

di tutti gli altri gruppi collettivi della penisola, per-

dendo quelle peculiari caratteristiche che rendevano una trib odiosa all'altra, e
diventando un organismo, nel quale tutti, da qualunque parte, da qualunque
trib venissero, trovavano non solo amici, conoscenze e consanguinei, ma anche accoglienza favorevole ed un ambiente pieno di attrattive, comunanza di
aspirazioni e promesse sicure di vistosi guadagni seguite, quel che pi conta,

dal pieno adempimento delle medesime.

ed

tro di intrighi di tutta Arabia,

perci occultamente

grande trama che

ma sempre

s,

egli ordiva

il

Madlnah divenne

cosi

il

maggior cen-

Profeta, pur senza muoversi,

con molta

efficacia,

con rara arte intorno

ai

estendere le

poteva

fila

della

Qurays per prenderli

entro la sua rete. Verso questi Arabi nomadi, ben diversi per sentimenti ed

occupazioni da quelli sedentari di

Makkah

Madlnah,

e di

il

Profeta con

suo fine intuito tenne un fare molto differente da quello che aveva
rato la sua condotta prima in
il

concetto

mento
nota

s,

con

poi in Madinah.

l'ispirare

in

essi

perch di questo non erano capaci,

religioso,

flessibilit di carattere, di

che meglio ad
ressi,

fino

elevarli

di

Makkah

conveniva,

essi

che variarono secondo

sempre nel campo

politico

elevate ragioni religiose.

scendere al loro

ma

che

mateiiale, e solo

con la sua

adattarsi a quello

causa con modi e inte-

e legarli alla sua

vari casi,

ispi-

Abbandonato
un alto senti-

prefer

livello,

il

per

lo

pi rimanevano

rado includevano anche

di

moventi principali rimasero dunque per molto

tempo esclusivamente poUtici l' infiltrazione degli elementi religiosi nella


sua propaganda avvenne soltanto dopo il conseguimento dell' autorit, poli:

tica, e

quale validissimo istrumento per ribadire

le

catene dorate, e per

fiac-

care gli elementi anarcoidi pagani che costituivano una continua minaccia

vediamo che

di disgregazione. Perci noi

velle forze alla sua causa,

puritani o da pregiudizi

il

Profeta non

in principio,
si

lasci

pur di arrotare no-

mai trattenere da

scrupoli

per questa ragione, nei suoi rapporti coi nomadi,

mostr anche pi larghezza di principi, che non innanzi coi concittadini


Madinesi. Dacch
in disparte

per

il

nomadi non volevano sapere di religione lasci questa


momento, modificando essenzialmente l'indirizzo della

sua attivit riformatrice.


Dall'esame dei documenti

citati

altrove

(cfr.

89, nota

1)

appuriamo

Maometto gi prima dell'anno 5. H. aveva fissato le linee genesua poUtica militare contro i Qurays (cfr. 6. a. H., 45); la quale

eziandio che
rali della

constava di due concetti fondamentali, che informavano tutta la sua atti%it


la sottomissione dei

Qurays

e la conquista del santuario di

inoperosit militare, dopo che la battaglia di

386.

Hunayn

Makkah. La sua

nell'anno

8.

IL

gli

10. a. H.

ebbe assicurato definitivamente

91, 93.

di "^Makkah

possesso

il

e l'obbedienza dei

Qurays nonch

altre considerazioni che

vinzione che

Profeta in tutta la sua grande lotta di venti anni, mai ad

il

altro aspirasse che al

nell'anno

dominio teocratico del Hi^^z,

non gradito

un

sua grande idea, fu

di pi,

in

Madlnah,

trib

pagano

egli

motivo della guerra fosse

il

dell'

Islam

e soddisfatto

dell'

opera sua.

Makkah

la conquista di

cardine, sul quale poggi tutta la sua

il

predetti trattati con le

nemici

che ottenuto questo

come finita. Tutto quello che in


staremmo per dire, non voluto, e

oramai stanco

al Profeta,

Dal primo giorno del suo arrivo

anche se

la con-

H., considerasse la sua missione

8.

seguito avvenne in Arabia fu


cfuasi

esporremo in appresso, creano

chiede infatti la loro assistenza

la religione

ossia contro

Qurays,

ed in uno perfino nel concludere un trattato

fetta neutralit prevede soltanto

il

fu la

attivit: nei

caso di conflitto con

Qurays

per-

di

H.,

(cfr. 5. a.

93,A).

Partendo da queste considerazioni,


dalla tradizione, e che

legame

sembrano un mosaico

devono invece essere

fra loro,

grande piano

tutti quei fatti staccati conservatici

studiati

politico e strategico, ideato e

con l'intento supremo della conquista


crudele lezione di

Uhud

(cfr. 3. a.

di quadretti privi di qualsiasi

di

come frammenti d'un

solo

messo in esecuzione dal Profeta

Ma

Makkah.

H., 13-62, e

5. a.

dopo

tale conquista,

H., 75 e segg.)

la

doveva

possibilmente ottenersi senza l'impiego delle armi, e senza spargimento di

sangue

doveva essere

la

conseguenza finale e fatale di una combinazione

mosse intelUgenti, intente a paralizzare l'avversario e togliergli ogni possibilit di resistere. Nulla meglio poteva giovare al raggiungimento di quedi

sto

queir insieme di abili intrighi con

scopo, che

quali le trib indipen-

denti erano tenute a bada, e le forze del nemico venivano segretamente dicorrotte e indebolite.

vise,

Nota

1.

Poco importa, dice ibn

Kh aldun,

in quale trib

un uomo

in realt a quella trib, di cui partecipa alla sorte, e di cui osservale leggi

92.
passo

il

Fanno purtroppo

difetto

sia nato:

(Khaldun

egli appartiene

Prol.,

indizi,

273-274).

documenti per poter seguire passo

Profeta nello svolgimento dei suoi intrighi diplomatici fra

ma, da vari

I,

le trib,

possiamo indirettamente farci un'idea della vastit della

trama, sulla quale egli tess la grande tela


estese fino agli angoli pi remoti del

Higz

politica,

e del

che in

Nagd. Non

pochi anni

si

v' dubbio, per

esempio, che l'insuccesso dell'assedio di MadTnah fosse in grande parte dovuto

maneggi del Profeta, iniziati non solo durante l'assedio, ma sovratanche prima dell'arrivo degli alleati. La febbrile attivit da lui rivelata

ai segreti

tutto

nel periodo fra


dei

Quray,

Uhud

quali

e l'assedio, fu dovuta alla conoscenza dei piani segreti

miravano a schiacciarlo con un'unione generale


387.

delle

10. a. H,

S 92.

trib alleate; e tutti gli armeggiamenti, e gli intrighi diplomatici del Pro-

grande

feta intesero solo a spezzare la

rete,

che gli avversari meditavano di

avvolgergli attorno per inirlo. S abilmente seppe egli prevenire


versari,

che quando

nemici gettarono alfine questa loro grande

rete,

suoi

fiv-

credendo

di averlo preso, scoprirono

con dolorosa maraviglia, che egli ne aveva gi

rotto le maglie principali, e

si

era facilmente salvato.

Con

abili

maneggi, con

promesse, con insinuazioni malevoli, e via discorrendo, egli pot seminare, durante l'assedio, diffidenza e discordia fra gli alleati, rendere impossibile qualsiasi

azione ben concertata, e spezzare irrimediabilmente la compattezza delle

campo nemico,
anche maggiore, aumentando cosi la

forze assalitrici. Stante la prossimit del


intrigare con efficacia

degli alleati

sappiamo che

Qurays lasciarono

alfine

gli fu possibile di

diffidenza reciproca

il

campo con tanta

da sembrare quasi una fuga. Imbaldanzito da tanto


successo, il Profeta spieg ora con ardimento anche maggiore la sua attivit
diplomatica, e da vari accemii confusi e contradittor delle tradizioni veniamo
precipitosa sollecitudine

a scoprire, che in cerca sempre di nuovi alleati contro


forse qualche agente

segreto anche nel

Qurays, egli invi

settentrione d'Arabia fra le trib

arabe cristiane della frontiera greca, donde forse in parte nacque la favola
dell'ambasciata all'imperatore Eraclio
6. a.

(cfr.

234-235;

cfr.

H., 45 e segg.). Questi ultimi tentativi limasero per senza effetto:

non esclusa anche la probabilit che le


demente travisate da influenze posteriori.
Il

mente
l'

Waqidi Wellh.,
notizie siano false, o

almeno gran-

fatto per che supera tutti gli altri in importanza, e che pi palese-

rivela l'ascoso lavoro d'intrighi, che scalzava le forze

nemiche

Isim, la celeberrima spedizione di al-Hudaybiyyah, allestita da

del-

Maometto

un anno dopo la ritirata degli alleati dalle trincee di Madinah.


Niun evento di questo periodo pone in maggior rilievo quali gravi conseguenze abbiano avuto la vittoi'iosa repulsa dei Qurays e la strage spietata dei Qurayzah (cfr. 5. a. H., 21-52, 79-82). Con questi trionfi era
saldamente consolidata la fratellanza militare degli Emigrati makkani e degli
Ansar, ed altrettanto affermata e riconosciuta l'autorit suprema del Profeta
su tutta la citt di Madinah. Ora soltanto, amato ed obbedito in citt,

solo

temuto e rispettato nel deserto, poteva

non

solo

come

pellegrino,

dizione afferma che

ma

Maometto

egli ideare l'ardito disegno di rientrare,

anche come sovrano neUa

si

decise

ad intraprendere

citt nativa.

la spedizione

parente scopo, o pretesto, di un pellegrinaggio pacifico al

kano, per ispirazione avuta in un sogno.

Ma

egli

La tra-

con

l'ap-

santuario mak-

non era pi tanto

in-

genuo, n tanto credulo da tentare un' impresa s grave e tanto arrischiata


per una ragione di simil genere tale affermazione in aperta contradizione
:

888.

10. a. H.

con

moventi sempre pratici

92.

e materiali di ogni

avere annunziato ufficialmente

il

sua azione. Egli pu forse

sogno come motivo determinante, quasi che

ma

in esso potesse rintracciarsi un' ispirazione divina:

ben diversa natura. Quantunque su di essa


assoluto,

non

la vera ragione fu di

un

la tradizione serbi

difficile tuttavia di supplire

silenzio

con notizie indirette a questa

lacuna e trovare una spiegazione di questo tentativo che doveva sembrare


quasi pazzesco e destinato a

fallire.

Se

si

tiene in considerazione la natura

spietata della guerra

mossa dai Quray contro Maometto per una durata

di ben quattro anni,

si

Makkah

converr che l'idea di poter rientrare in

pacificamente alla testa di 1500 uomini armati e con

consenso di quei

il

Qurays, che soH pochi mesi prima avevano riunito 10,000 uomini per schiac-

doveva sembrare addirittura assurda. Maometto ebbe senza dubbio

ciarlo,

taciute dalla tradizione, le quali

ragioni speciali e segrete, ignorate o

gli

permisero di concepire un simile disegno con qualche speranza di riuscita.

Quali erano queste ragioni?


Profeta contasse sul rispetto

Alcuni

tradizionale

Dzu-1-Higgah e Muharram), quando


violabile e vi
i

regnava

pellegrini contro

Innanzitutto

la

il

avevano

tutti

lunghe

delle

mesi

territorio

di

il

(Dzu-1-Qa'dah,

sacri

^lakkah diveniva

in-

tutti

qualunque violenza. Tale supposizione non pu reggere.


di

1600 nemici,

fessavano di essere soltanto pellegrini,


esercito

dei

pace di Dio, che garantiva la sicurezza di

una caravana

come un

hanno supposto che

biografi^

anche

non poteva

se

componenti pro-

considerarsi

altro

e cosi generale era la malafede in Arabia, che

i diritti

Di

di diffidare delle assicurazioni verbali.

trattative,

che ebbaro luogo in

al-Hudayb\yyah,

che

Qurays

pi, nel corso


i

musulmani

mai in un solo caso accamparono questo diritto alla pace di Dio, e si tratt
sempre e soltanto di strappare ai Qurays una concessione speciale. Nonostante i mesi sacri, musulmani e Quray rimasero per pi di venti giorni
gli uni di fronte agli altri con le armi in mano, e si ebbero perfino alcune
scaramuccie senza che alcuno sollevasse una protesta contro la violazione
della pace di Dio. La spiegazione va dunque cercata altrove.
Da quando Maometto aveva ordinato ai suoi di pregare rivolti verso
Makkah e non pi verso Grerusalemme (cfr. 2. a. H., 24), nessuno poteva pi illudersi che tale disposizione non racchiudesse in s un programma
poUtico oltre ad un precetto religioso, ed i QurayS avevano adesso pi che

mai

il

diritto di esser

sospettosi

vere

sulle

intenzioni di

Maometto, e di

desiderarne la lontananza dal santuario, ora mta manifesta delle sue aspira-

Quindi tutto quello che a nostra conoscenza ora avvenuto nel corso
degli ultimi quattro anni, da Badr in poi fino al trattato di al-Hudaybiyyah,
zioni.

doveva di necessit rendere ancor pi

difficile

389.

ed assurdo

il

tentativo ideato

10. a. H.

92, 93.

da Maometto,

non

se speciali ragioni

fossero intervenute per indurlo ad agire

con tanto ardimento.

Per

93.

daybiyyah

(cfr.

6.

nostra fortuna
a.

mezzo

alle solite finzioni, alcuni

che sono preziosi per risolvere

dietro

racconto delle lunghe trattative in al-Hu-

H., 26-37), narrate con considerevole

tradizione, contiene, in

cazioni

il

il

problema.

ampiezza dalla

elementi di fatto,

vero valore di queste indi-

Il

non pu per essere apprezzato, se non ci si rifa adper accennare ad alcuni fatti precedenti, da noi finora passati sotto
indirette

silenzio.

Dalle tradizioni

makkano,

sulla

lotta

fra

Maometto ed

Qurays nel periodo

sugli eventi fino alla battaglia di Badr, ci

consta che

due

le

banu Makhzum ed i banu


Umayyah. Bench la prima non fosse propriamente una famiglia qurasita,
perch non discendeva dal patriarca Qusayy (cfr. Intr., 41, Tav. no. 1,
e 54, nota 1), ci non ostante per il numero, per le ricchezze e per l'intelligente energia dei suoi membri, essa aveva acquistato una posizione
dominante in Makkah, forse superiore a quella delle famiglie veramente
qurasite, fra le quah primeggiava la casa di Umayyah. Fra i Makhzum
e gli Umayyah non regnava per buon accordo, e le discordie e le incertezze, che menarono al disastro di Badr, debbono per una gran parte
ascriversi all'intensit di questi malumori e rivalit di famiglie. La disfatta

Makkah erano

famiglie pi potenti allora in

di Badr, nella quale le


'

flisse

due predette famiglie subirono cocenti

una salutare lezione

pi ragguardevoli

(cfr.

banu Makhzum avevano perduto

2. a. H.,

bati, e desiderosi di vendicarsi,


lit,

e permisero ai

perdite,
i

in-

loro capi

88, no. 24 e segg.), sicch indeboliti, tur-

deposero temporaneamente

banu Umayyah, meno

le

antiche riva-

colpiti dalla sventura, di riprendere

Uhud, un anno dopo,


troviamo i Qurays uniti sotto il comando di abu Sufyn, capo dei banu
Umayyah (cfr. 3. a. H., 13, 30 e 50) mentre Khlid b. al-Walid, uno dei
capi pi autorevoli dei Makhzum, coopera eficacemente ad assicurare la vitin parte

toria.

La

il

loro antico ascendente. Alla battaglia di

precipitosa ritirata sta per a dimostrare che l'accordo fra

makkani era ancora molto precario


colo imminente,

si

e superficiale, e che,

scomparso

capi

il

peri-

riaccesero tra loro le consuete rivalit.

L'inazione, dei Quray, nei due anni corsi

fra

Uhud

e l'Assedio, deve

quando finalmente nell'anno 5. H. comparvero gli alleati innanzi a Madlnah, dalle notizie, bench
incomplete e frammentarie delle tradizioni, non solo veniamo a scoprire con
hinegable certezza, come nel campo makkano regnassero pi vive che mai
parimenti avere avuto origine dagli

le discordie e le rivalit fra le

stessi

famiglie

390.

motivi

(cfr. 5. a.

H., 33,

38 e

39),

ma

ci

10. a. H.

93.

Makhzum

anche possibile di osservare come, stante Tincapacit dei

Umayyah

di accordarsi fra loro e di agire

con

e degli

efficace energia in pr' della

comunit, altre famiglie avessero frattanto acquistato grande influenza nei


consigli

makkani. In altre parole

messi nel passato, e in seguito

all'

si

scorge che, per effetto degli errori com-

campagne

insuccesso delle

militari contro

Maonetto, l'autorit tradizionale delle vere famiglie Qurasite,

discendenti

direttamente dal patriarca Qusayy, era in piena decadenza, e che la comunit commerciale, irritata dalle perdite sofferte, prestava pi volentieri ascolto

a quelle famiglie aggregate, non veramente Qurasite,


la

urgente

necessit

energiche misure contro

di

che ai fautori di pacifici accordi. Quali fossero

tavano

il

Profeta di Madlnah,

il

famiglie, che rappresen-

partito della guerra ad oltranza, e che erano state

spe.lizione dell'

l'Assedio,

le

che propugnavano

ma

si

anno

5.

non

H.,

aVju

giori degli

Umayyah

b.

da

delle milizie fa tenuto successivamente

momento

l'

Assedio

al-Wald,

Makhzum, mentre

e dei

con

alla lacuna

Dacch durante

Sufyan ed a Khalid

accenna solo vaga-

si

due rappresentanti mag-

di

il

Makkah durante

Nel corso delle medesime


fatto

molto

le trattative di

(cfr. 6. a.

significativo, che tanto

comando

capi makkani, probabile

nessuna famiglia

partiti,

e che

avesse invece

principio la influenza pi sensibile di quelle famiglie, le quali noi

primeggiare in

della

le tradizioni sulle trat-

vien detto che

ci

tutti

massima confusione dei


avesse ancora acquistato un predominio assoluto,
che in quel

auima

vien detto esplicitamente dalle fonti sul-

pu supplire in parte

tative di al-Huday^biyyah.

mente ad

ci

l'

gi

vediamo

al-Hudaybiyyah.

H., 27-34)

appuriamo dunque

banu Umayyah, quanto

sono scomparsi dalla scena, quasich avessero cessato di

il

banu Makhzum,

esistere, e

che tutta

Maometto non gi diretta dalle famiglie pi noQurasite, che avevano maggiormente sofferto a Badr ed a Uhud, ma
l:)ili
invece dai due rami d'una famiglia makkana, finora quasi ignota, ossia
dai banu 'Amir b. Lu-ayy ('). Questi, secondo i genealogi, discendevano da
un remoto antenato di Qusayy, il quale antenato per apparteneva pi probabilmente ad una di quelle tanto famiglie, che si aggregarono al patriarca
Qusayy, quando fond la citt di Makkah, e che poi per la loro lunga convivenza con i veri Qurays, vennero con facile e comoda finzione genealogica
considerate anch'esse come QuraSite (cfr. Intr., 54, nota 1). Non per tanto
l'opposizione intransigente a

l'insuccesso

dell'Assedio aveva avuto effetti cos

comunit makkana, tante erano


spedizione

fallita,

vansi depressi

che, per

mercanti,

pot acquistare dominio

il

state le

perturbanti in

conseguenze dolorose della grande

senso di disgusto e di stanchezza,

nemmeno

il

partito

della

onde

senti-

guerra ad oltranza

intiero sull'opinione pubblica in

891.

seno alla

Makkah. Quando,

10. a. H.

93,94.

perci, arriviamo al trattato di

al-Hudaybiyyah,

bench apparentemente parlassero ed agissero a

non erano

Ijanu

nome

da una maggioranza numerosa

sorretti

'mir

comunit,

compatta,

Lu-ayy,

b.

di tutta la

loro

la

intransigenza dovette alfine piegarsi dinanzi alle esigenze della forte mino-

ranza di

Maometto.
glie

che propugnavano una politica pacifica ed un accordo con

quelli,

I capi di questa

Uraayyah

dovuto essere

invertite, e cosi

minoranza erano, strano a

Makhzum,

dirsi,

due fami-

le

vale a dire precisamente quelle che avrebbero

Le

pi accaniti avversari del Profeta.

erano dunque

parti

completamente, che da questa inversione possiamo facilmente

desumere quanto dovessero essere gravi

profonde

le

conseguenze pro-

dotte dalla fortuna delle armi e dal genio politico di Maometto.


Nota 1. Il capo del partito intransigente makkano a al-Hudaybiyyah era Suhayl b. 'Amr,
banu Malik b. Hisl b. 'Amir b. Lu-ayy (cfr.
u s t. Gen. T a b.. O. 21), colui obe firm il trattato
di al-Hudaybiyyah a nome dei Makkani, come loro capo e rappresentante, e colui che due anni dopo,
alla presa di Makkah, fu il solo che facesse accanita opposizione al Profeta. Gli altri due delegati
erano: (1) Huwaytib b. 'Abd al 'Uzza della medesima trib e cugino di Suhayl (Wust. Gen. Tab., 0.21),
e (2) Mikraz b. Hafs b. al-Akhyaf (manca in Wiist. Gen. Tab.) della trib dei bani Ma.'is b. 'Amir

dei

Lil'ayy (cfr. Wqidi Wellh., 43, lin. 18). Un fatto di molto rilievo a questo proposito quello
avvenuto in Makkah subito dopo la morte di Maometto, quando un tentativo dei Makkani di distaccarsi
dall' Islam e dal governo di Madinah venne precisamente impedito dalle energiche proteste del predetto
Suhayl b. 'Amr (cfr. 11. a. H., 70). Da questo fatto veniamo ad appurare che, anche dopo la sottob.

missione definitiva all'Islam di Makkah e del Higz, il partito degli antichi intransigenti makkani
era quello che esercitava ancora forse la maggiore influenza. Gli Umayyah
forse perch emigrati

grande parte a Madinah


oscuramente in disparte.
in

94.

non compariscono

affatto durante la

Qual' la spiegazione, che

si

d d a h, e continuano a tenersi

pu dare a questa rivoluzione

interna della comunit

Makkana? GK

della politica aggressiva

propugnata un tempo dagli

eventi militari, e l'insigne insuccesso

Umayyah

e dai

Makhzum,

possono spiegare la decadenza del predominio di quelle due famiglie,

non sono ragioni

sufficienti,

perch

essi,

le

dovessero divenire indirettamente fautori del

vittime

ma

maggiori del Profeta,

programma

politico di lui in

Makkah.

La ragione
feta, il

principale deve ricercarsi nell'attivit intrigante

del Pro-

quale con le sue arti diplomatiche, divulgando segretamente in Mak-

kah ogni

specie

di

proteste

e di

promesse pacifiche, facendo balenare

speranza di concessioni vantaggiose e di favori speciali, riusci con


valentia ad accelerare

preparare

il

intuito che

il

trionfo della
l'

processo di disgregamento interno

sua

causa.

Il

Mller

(I,

la

somma

politico

ed a

141) ha giustamente

agente del Profeta, in questi maneggi segreti,

fu lo zio

al-

mezzo suo l'Islam incominci a diminuire l'avversione


di quei cittadini che erano stanchi moralmente e rovinati finanziariamente
da cinque anni di guerra infelice. Gli intrighi di Maometto incominciarono
quindi ad agire sulle opinioni dei makkani nel momento, in cui gli Umayyah
'Abbs, e che per

392.

10. a. H.

ed

Makhzum, perduto

94,96.

governo erano passati per

cos dire all'opposizione, e, per

e gelosie di famiglie, erano sospinti, sia ad osteggiare

la

resistenza intransigente,

trov per coincidenza

comunanza

e di

di interessi

tito della

minoranza in Makkah, con

Umayyah

di

Makhzum. La grande

anti-musulmano

partito

il

intransigente,

fortuita

sia

Profeta ed

il

abilit di

Maometto

Makkah

la

che su parecchi
il

comune

quale facevano causa

pargli

fu quella di valersi

per scalzare

e per assicurarsi le simpatie

vero desiderio di pace,

partecipazione alla

desideri fra

fatta condizione caotica dei partiti in

mag-

maggioranza era quella che propugnava

vita pubblica. Siccome poi


si

le solite rivalit

disegni della

gioranza, sia ad astenersi sdegnosamente da qualsiasi

punti vi era

minoranza, dal

l'antico prestigio, erano caduti nella

le basi del

di quelli che,

sia

per

per gelosia di potere, erano avversi al partito

quale dominava in Makkah. Fino a che punto arrivassero questi

il

non ci
parti dev'essere stata pi completa che non si
la condotta oltremodo ambigua degli Umayyah

negoziati segreti, e di qual precisa natura fossero gli accordi verbali

Ma

noto.

l'intesa fra

creda,

quando

e dei

Makhzum

Khalid

b.

si

consideri

durante

le trattative di

al-HudaybiyN'ah, la conversione di

Madlnah avanti
medesimo nel campo di Maometto

al-Wald, la venuta di abu Sufyan a

Makkah,
prima della

di

la

ricomparsa del

resa, e la docilit

colpo feire nell'anno


95.

le

8.

con

la

quale

Makkah

si

il

giorno

arrese, quasi senza

H.

Partendo dunque da queste premesse, sulla verit delle quali

possibile di avere dubbi, lecito arrivare alla concliiusione che' Mao-

non

metto nel partire da Madinah diretto a Makkah alla


con
di

la presa

lo

6.

H.,

scopo apparente di un pacifico pellegrinaggio, agisse in conformit


accordi

segreti

vano

dell'anno

fine

conchiusi con

forse fatto intendere che

diretto nelle faccende di

modamente
ragioni

nimasse

momento

era propizio

Makkah. La scusa

speciali,

credette vantaggioso

suoi partigiani,

del

quali

di

un

fare

numerica e l'influenza

gli

gH ave-

per un intervento

poteva co-

pellegrinaggio

quale, per

il

tentativo, che

ria-

natura pacifica delle

che dimostrasse la vera

sue pretese, e che allo stesso tempo


la forza

makkani,

amici

e facilmente coprire le vere intenzioni del Profeta,

sue
i

il

suoi

permettesse di mettere alla prova

effettiva del partito

estremo makkano. Anche

ogni pi piccolo vantaggio diplomatico avrebbe giovato immensamente alla

sua causa, e sarebbe stato a tutte spese dei suoi avversari

con

la quale

fa nascere
di

il

resistenza

ad un tempo

Maometto annunzi
sospetto
dei suoi
il

ch'egli, nel

nemici,

ai

suoi

lasciare

l'

esito

felice

Madlnah,

e che egli credesse

si

La

della

illudesse

sicurezza,

spedizione,
sui

mezzi

veramente di ottenere

libero accesso al santuario per s ed

393.

politici.

suoi.

La

tradizione

50

10. a. H.

96,96.

sarebbe stata pi riservata nelle sue affermazioni, ed avrebbe certamente


cercato di velar meglio le errate previsioni del Profeta, se questi prima

non avesse esplicitamante preannunziato la visita come fatto


sicuro. Le osservazioni dei suoi Compagni, che gli rimproverarono l'errore,
e le deboli spiegazioni da lui addotte, ci confermano in questa supposizione.
Quando per Maometto comparve innanzi a Makkah alla testa di 1500 uodi partire

mini armati di spade, allora la popolazione makkana

svegli dal torpore

si

nel quale era caduta, e per le arti segrete di Maometto, e per l'esaurimento

La presenza

Maometto in al-HudaybijN^ah, a una


giornata sola da Makkah, sembr un atto di intimidazione, che riaccese
le antiche passioni sonnecchianti ed aument il numero e la compattezza
lunga

della

lotta.

di

del partito intransigente, paralizzando in parte

fautori della pace e degli

accordi.

Appena

arriv

al-Hudaybiyyah e

in

si

trov di fronte la barriera, in

apparenza insuperabile, dei Makkani in armi, decisi ad opporsi con la forza ad


ogni ulteriore avanzata. Maometto intu subito che cosa fosse avvenuto. Mu-

tando prontamente consiglio, con suprema abilit

si

una
avversari un

studi ora di uscire da

posizione di eccezionale difficolt, strappando pur sempre agli

qualche cospicuo vantaggio, che potesse compensarlo della delusione avuta.

Incominci allora un intricato duello diplomatico, nel quale


vel mirabile moderazione e sagacia diplomatica, e con

parenze

di

una

sconfitta, strapp

giori erano due:

makkani, che

agU avversari una

vittoria.

quale, nelle ap-

Le

difficolt

l'altra,

la speranza del pellegrinaggio, criticavano ora

difficolt

cordo,

non sembrava convenire

furono

mag-

malcontento dei

il

guaci, che insofferenti degl' inevitabili indugi, e irritati di vedere

quello che

ri-

l'una, l'opposizione cieca, intransigente dei rappresentanti

rifiutavano perfino di trattare

si

il

Profeta

il

tali

ma, dopo

se-

dileguarsi

con arabica franchezza tutto

agli interessi

musulmani. In principio

lo

che parve impossibile la conchiusione di qualsiasi ac-

ripetuti tentativi,

deboli dell'avversario, e

il

Profeta non tard a scoprire

non potendo prenderlo

di

fronte,

trov

punti

modo

di

girargli alle spalle e di fiaccare fatalmente la sua difesa.

96.

degK

Il

mezzo, di cui

si

valse

il

Profeta per vincere l'opposizione

intransigenti, fu di riaprire trattative segrete

con

suoi amici in

Mak-

kah, intimoriti e paralizzati dalle proteste clamorose, dalle accuse di vilt


e di tradimento, lanciate loro contro dagli intransigenti. L'agente del Profeta
in questa circostanza fu
gli

Umayyah,

il

'Uthmn

quale, inviato

genti, si val^e invece delle sue

Maometto

fra

suoi

b. 'Aff n,

strettamente imparentato con tutti

apparentemente per trattare con

numerose parentele per

consanguinei,

ed ottenere

394.

che

gli intransi-

peroi'are la causa di
essi

rianimassero

il

10. a. H.

partito

eli

opposi/ione ed accettassero

nunzia\a por l'anno corrente

un vero

96,7.

nuovi patti del Profeta. Questi

ma

alla visita del santuario,

ri-

voleva stipulare

e regolare contratto, che gli concedesse di venire l'anno

prossimo

Makkah. Maometto ottenne alfine il suo intento,


e su queste nuove basi furono iniziate nuove trattafve. Cionondimeno i negoziati tirarono tanto in lungo, che forse un momento sembrarono sul punto
di fallire. Allora Maometto stim opportuno di preparare un colpo di scena,

in pollegiinaggio pacifico in

che rianimasse
e riaccendesse
stesso

tempo

suoi

seguaci,

loro sentimenti

disgustati
di

la conchiusione dell' accordo. Forse per

la notizia

che

l'

si

e tediose trattative,

sterili

devozione verso la sua persona

volle produrre tanto effetto

connivenza del Profeta,

dalle

allo

anche sui Makkani, da accelerare

caso,

ma

pi probabilmente con la

sparse improvvisamente per

il

campo musulmano

ambasciatore 'Uthman era stato ucciso a tradimento dai

Qurays.

La commozione

vivissima destata dalla notizia fu abilmente accresciuta

dagl'intimi del Profeta,

quale,

il

momento

nel

della

convoc una riunione generale dei seguaci presenti,


rino, invit tutti

massima agitazione,
dopo il solito fervo-

a giurargli novellamente fedelt e a dichiararsi pronti a

vincere o a morire

(cfr.

6. a.

assordanti e belUcose nelle

H., 33).

mani

bero di al-Hudaybiyyah, ebbe

Il

celebre giuramento fatto con grida

del Profeta, ritto in piedi sotto lo storico al-

l'effetto desiderato,

perch non solo ridest

l'a-

nimo abbattuto dei Compagni, ma l'eco di esso arriv in un attimo fino a Makkah come la minaccia gravissima di un imminente assalto armato contro la
citt. I Makkani si turbarono, temendo di avere ecceduto nelle pretese e di aver
stancato l'avversario. I fautori dell'accordo pacifico si tirarono dietro la maggioranza dei cittadini, e
lit di

un

g'

intransigenti, perturbati anch' essi

dalla possibi-

disastro militare, cedettero alla corrente ed aprirono le trattative.

probabile che a questo risultamento portassero pure

confederate, gli Ahabis, che, a quanto pare

(cfr.

6.

a.

le

minacele delle trib

H., 30), nutrivano

Maometto e non volevano ad alcun costo venire alle


Grazie dunque a questa abile scena teatrale, che veniva a
rinsaldare g' intrighi orditi da XTtljman, furono iniziate le

segrete simpatie per

mani con

lui.

completare e

trattative su basi favorevoli al Profeta;

il

quale, traendo profitto dalle pi

unendo abilmente moderazione, fermezza ed astuzia,


strapp alfine agli umiliati Makkani il celebre trattato, che sembrava in
apparenza una vittoria per i Qurays, ma che in realt fu un grande trionfo

piccole circostanze, ed

per

il

Profeta.

97.
trattato

Esistono per buone ragioni per supporre che

non combinassero intieramente con


395.

patti finali del

desideri del Profeta, e ch'egli

10.

g 97,

momento a

fosse costretto all'ultimo

avrebbe desiderato

le

vettovaglie,

non rimanere

costo, per

maggiori, che non

concessioni molto

campo musulmano erano

specialmente perch nel

minciate a mancare

qualunque

H.

3..

v'era

rischio di doversi ritirare a

il

mezzi

privi di

co-

di sussistenza (cfr. 6. a. H.,

malumore dei seguaci, ai


quali i patti ottenuti spiacquero si vivamente, che per un istante vi fu perfino il
pericolo d'una scissione fra Maometto e il partito che era proprio il pi rigido

38).

il

questa grave difficolt

pi zelante fra

suoi seguaci

aggiunse anche

si

(cfr. 6. a.

il

H., 35). Questi ultimi, diretti

da

'Umar, non volevano adattarsi a trattare a parit di condizioni con il peggiore nemico dell'Isim, e consideravano i patti stipulati come troppo vantaggiosi

pagani, e troppo umilianti per

i^er i

un momento

assai difficile e penoso, perch

tanto vigore lo spirito di opposizione fra


pagni. Mai forse pot meglio
nel mantenere

indomabile

mai

forse erasi

affermato con

suoi migliori e maggiori

n avvezzi peranco alla cieca obbedienza

insubordinazione,

Maometto non era uomo che scorgesse distintamente

passiva.

avvenire,

ma

Com-

Profeta dimostrare la sua suprema abilit

il

proprio prestigio fra uomini ancora pieni dell'antico spirito

il

d'

musulmani. Maometto pass

nessuno meglio di

sapeva giudicare

lui

e scegliere la via migliore per

il

nel lontano

esigenze del presente,

le

trionfo della sua volont. Forte delle sue

me-

egli seppe in questa

convinziom, e consapevole dei vantaggi ottenuti,

morabile circostanza resistere con serena fermezza alla tempesta di malcon-

calm

tento, e

dispiacere dei

il

Compagni con

impavida fiducia nel

la sua

proprio avvenire e nella bont della propria politica.

Nel giorno, nel quale firm


poteva forse sembrare
i

Makkani,

come

Profeta

il

Maometto
Quray

egli fu

il

dimostrarono

lo

mentre

ma

il

versato,

un

soli

il

il

trattato

soccombente

mono

ai

solo ohe intuisse

(cfr.

6.

a.

H., 34),

accorti fra

Maometto

seguaci ed a tutti

vantaggi ascosi del patto, dal quale,

gli eventi successivi, nulla

guadagnarono

Quray,

due anni dopo pot impadronir di Makkah.

Per

incalcolabile

l'

aver potuto strappare ai

riconoscimento del suo stato politico,

l'

obljllo di tutto

fu

ed

guente con

il

permesso di visitare

tutti

riconosciuto

trionfo di valore

come

seguaci.

Il

il

santuario

makkano

traditore della patria,

l'esule

pari ed eguale ai capi della comunit

noli'

sangue

il

anno

proscritto

makkana,

se-

era

le trib

erano tutte libere di unirsi a lui senza che ci fosse considerato come un
atto ostile ai Qurays, e
nell'esercizio

nuova

Maometto compariva

d'un potere conseguito con la forza delle armi in

religione. Il

ma

nome

di

vantaggio ottenuto equivaleva a quello d'un partito

luzionario, che riesce a farsi riconoscere


neutrali,

rivestito di sanzione ufficiale

perfino dal

governo contro
896.

come
il

legalo

non

una
rivo-

solo dalle potenze

quale ha preso

le

armi.

10. a.

98.

Mentre da una parte

H.

98.

musulmani

delusi ed irritati

si

ritiravano

da al-Hudaybiyyah, dopo avervi terminato in modo imperfetto quei sacrifizi


e quei riti, che, secondo la consuetudine, avrebbero dovuto compiere solennemente intorno alla Ka'bah e nella storica valle di Mina, dall' altro lato i
Qurays nel
conflitto.

far ritorno alla loro citt,

Ma come

s'

illusero d'essere usciti vittoriosi dal

questi ultimi errarono nei loro apprezzamenti tanto a

che all'Assedio, cos anche ora non tardarono a scoprire

erano caduti.

Le conseguenze

del

La

quelle che essi avevano supposto.

dintorni di
le

Makkah,

si

trattato

potente trib dei Khuzaah, che abitava

che

(cfr.

8. a.

d'intrighi

Khuza'ah avevano perfino in proprio un


Qurays perci dovettero presto convincersi

ove

H., 40). I

loro prestigio militare era di tanto diminuito, di quanto era invece cre-

il

sciuto quello di

Maometto

se avessero

dovuto misurarsi con

rebbero trovati fatalmente inferiori in


altres

a fare la dolorosa scoperta che

numero
il

risultare lettera

a Makkah quei disertori

sa-

si

Non tardarono

(cfr.

a.

6.

H., 34),

ri-

doveva

aveva singolare importanza, perch frenava

elementi giovani ed irrequieti della


e

armi,

musulmani erano obbligati di rimandare


che abbandonavano le famiglie senza il permesso dei

tutori e dei capi: questo patto

a Madlnah,

le

morta.

Nel trattato era detto che

gli

e in forza.

patto speciale, riguardante la

consegna dei disertori nel campo musulmano

tutti

Maometto, paralizzando

un centro nemico

gi deboli forze miUtari Quraite, e creando

quartiere

quale

nel

mostrarono ben diverse da

si

dicliiar ora confederata di

nella citt stessa di Maklvah,

l'errore,

Uhud,

teneva in rispetto

gli scliiavi,

impedendone

citt,

la

fuga

che avessero vaghezza di evadere

per ottenere la libert, dichiarandosi musulinani ed invocando la protezione


di

Maometto. Questi osserv fedelmente

lettera della tradizione, fece

furono richiesti dai tutori


difficolt fu

per

il

patto,

e,

dobbiamo credere

se

perfino riconsegnai'e alcuni

(cfr.

6.

a.

H., 35;

7.

a.

alla

quando
maggiore
da quelli,

disertori,

H., 1): la

incontrata invece dai Qurajs stessi nel farlo rispettare

quali era stato stipulato, perch nessuno dei disertori volle sottostarvi.

Maometto trovarono facilmente il modo di eludere gh obblighi del trattato, perch, non potendo pubbUcamente unirsi al
Profeta in Madlnah, formarono una specie di piccola succursale musulmana, la quale sotto abu Basir (cfr. 7. a. H., 1) si stabil in una regione
Quelli desiderosi di unirsi a

vicina a Madlnah, fra questa citt ed

il

mare, e dedicandosi al brigantaggio,

prese specialmente di mira le caravane dei QurayS.


rusciti e banditi

Al primo nucleo

makkani, nominalmente musulmani, vennero in seguito ad

unirsi molti altri elementi sediziosi delle vicine trib,

numerosa

di fuo-

di briganti, che sparse

il

terrore in tutto

897.

il

formando una banda


paese.

Senza dubbio

10. a. H,

98,99.

questa banda era in segreto accordo con

il

lestava solamente le caravane qurasite,

mai

capo dei predoni

al loro

musulmane, mentre ab-

una corrispondenza segreta fra il Profeta ed


H., 2). I Qurays spaventati dai danni recati

(cfr.

commercio

7. a.

rifuggendo paurosamente dai grandi rimedi, desiderosi

di quiete e di pace, chinarono

garono Maometto

capo vibnente al destino avverso, e pre-

il

di intercedere presso

banditi per porre fine alle rapine.

Maometto accett con colpevole prontezza


vennero a Madinah,

diti

quelle

altres notizia velata di

biamo
il

mo-

Profeta, perch sappiamo che

al

primo suo cenno

tutti

ban-

arrolandosi nell' esercito musulmano, e cessando

dalle depredazioni.

In questo

nivano

modo

Qurays per

ad annullare

essi stessi

il

la loro insipienza politica e militare ve-

patto del trattato, che fosse a loro

solo

vero vantaggio, e riconoscevano di fatto, a chiunque volesse,


sciare

Makkah

e di unirsi

Un altro

a Maometto.

il

diritto di la-

segno manifesto del tracollo

pohtico dei Qurays fu l'alta posizione sociale delle persone, gi

abbandonarono

l'Islam, le quali ora


rioso riformatore di
b.

al-Walid

(cfr.

Madlnah. La conversione di 'Amr

8. a.

H., 1-2),

appunto in questo periodo, un


divenne forse

uno

il

decadente per unirsi

la patria

due

fra

al vitto-

b. al-'As e di

Khalid

grande importanza storica; l'uno

fatto di

maggiore generale che l'Arabia abbia mai prodotto,

mondo

accorti ed astuti uomini di stato del suo tempo,

l'altro

ambedue

campo makkano,

se

e forse

fu tra

uomini

pi

massimi

artefici

dopo doveva estendersi

del grande impei'o arabo, che pochi anni


essere la sfiducia nel

al-

pi eminenti makkani, seguita

dei geni militari maggiori nella storia del

Grande dov

s ostili

sull'Asia.

di

questo

valore stimavano opportuno di allontanarsi dall'edifizio pericolante.


99.

Non

tutti

benefici effetti del trattato erano per immediata-

mente apprezzabili dai contemporanei, ed il Profeta, consapevole di quanta


amara disillusione si rodesse ancora l'animo cupido dei seguaci, ritornati a
mani vuote da al-HudaA^biyyah, stim opportuno di offrire loro un adeguato
conforto

tava nelle

La

con la conquista della ricca colonia ebraica,

materiale
fertili

vallate di Khaybar, a breve distanza

da MadTnah.

distruzione delle colonie ebraiche del Hi^az settentrionale, compiuta

da Maometto con un processo metodico


speciale attenzione

e regolare,

esaminata nelle sue grandi

un

fatto

riuscire di

somma

che merita

linee, tale politica anti-giudaica

rivela l'applicazione d'un principio pratico di politica barbara,

dopo

che abi-

che doveva

efiicacia nelle condizioni particolari dell'ambiente.

Come

Badr il Profeta lanci i suoi contro gh Ebrei Qaynuqa',


dopo Uhud lo vediamo aggredire i Nadir, e dopo l'assedio di Madinah,
sterminare i miseri Qurayzah ora infine, dopo al-Hudaybiyyah, lo vediamo
la vittoria di

cos

398.

10. a. H.

99.

seguaci la ricca e facile preda di Khay-

offrire agli insaziabili appetiti dei suoi

bar. In questa regolarit sistematica di condotta si

stante, che

mirava

vittoria, sia

in

ogni singolo caso, sia a consolidare

a cancellare

le

amarezze ed

si

gli effetti

morali d'una

patimenti di spedizioni

compensi materiali.

l'offerta di altri grossi e facili

Ebrei del Hi^az

asconde un principio co-

Il

infelici

con

carattere imbelle degli

prest mirabilmente all'applicazione di siffatto principio,

che fu uno degli spedienti pi


suoi dei vantaggi che

si

adoperati dal Profeta per convincere

efficaci

potevano ottenere dalla teocrazia islamica, e per

allargare la propaganda di essa.

di particolare interesse a questo proposito

come al momento della partenza da Madlnah, per la spedizione


di Kliaybar, Maometto permettesse soltanto a quelli che lo avevano accompagnato in al-Hudaybiyyah, di prender parte alla nuova campagna e che a
quelle trib che si erano rifiutate di venire a al-Hudaybiyyah, egli, come
punizione, vietasse di seguirlo (cfr. 7. a. H., 9). L'impresa di Khaybar
non presentava invero alcuna seria difficolt militare e si offriva ai seguaci
come la promessa sicura d'un'orgia di sanguo, di donne e di bottino, offerta
osservare,

qual compenso a quelli che

Un

siva crudezza, quale

erano mostrati migliori musulmani.

ammesso pubblicamente

principio,

siffatto

si

mezzo per

in

tutta la sua offen-

la base del

fortificare

ed aumentare la forza convertitrice della nuova fede, ed


che incon.tr presso tutti

contemporanei di Maometto,

sistema teocratico,
favore immenso,

il

ci

porgono

documento per giudicare quanto barbare dovessero

prezioso

il

pi

essere le con-

diziord della societ araba, quanto selvaggio lo spirito di cui la -nuova reli-

gione

si

imbevve, se

il

suo trionfo era affidato a

siinili espedienti.

glio ci dipinge le torbide origini dell'Islam, nulla spiega

genite

imperfezioni. L'Isim, nelle

disse 'A-isah,

saziet! (cfr.
Il

a.

fummo

H., 7, nota

Beduino un uomo

sete: per

delle

7.

"

da un peccato,

sue in-

ricchi

ma come un

fame . " Solo dopo


abbastanza da mangiare fino a

"

saziare la

1).

che vive soffrendo

mesi e mesi durante

le

menti rozze del tempo, fu considerato

non gi quale redenzione da un errore


mezzo generosamente offerto da Dio per
Kh,aybar

meglio

Nulla me-

calori

torridi

camele non danno pi quasi una

stilla

pi soffocanti del giorno sotto alla tenda in

costantemente la fame e la
dell'estate,

di

latte,

quando
egli

le

passa

poppe
lo

ore

un sonno, che sembra quasi

un deliquio, tormentato sempre dalle angustie e dagli spasimi pungenti di


una fame che egli non pu mai saziare (Doughty, I, 222, 244, 403, 441-443,
452-453 ecc.). Fra questa gente, per la quale la vita ha due sole occupazioni predilette (a-atyabn, cfr. Groldziher Muli. Stud., I, 19-20)
saziare la fame perpetua del deserto, e soddisfare l'ardente libidine, la
399.

10. a. H.

99, 100.

da Maometto appariva non gi come una dottiina mo-

religione pi*edicata

perch di questa non sentivano

rale,

tuare

nere tende di pelo (b u y u t a 1-s a'a r) durante

alle

lunghe ore di dormi-veglia e di languidezza delle torride giornate

quando

(la

vuota desolazione del deserto arabico). Questi erano

uomini, ai quali Maometto in compenso di alcune aifermazioni, per

una promessa

e di

estive,

arde arroventata sotto ai piedi nudi dei laceri vagabondi

la sabbia

khalah,

della

at-

sogni pi incantevoli di orgie gastronomiche e sensuali, che mai essi

avessero sognato sotto


le

una

che rendeva possibile e facile

di organizzazione militare e sociale,

forma

ma come

pi lontano bisogno,

il

di

obbedienza

rigida,

suoi

ai

essi,

ordini, offriva

gli

oscure,

un campo

infinito di soddisfazioni materiali.

100.

Con

Maometto

speranze.

tali principi e

suoi mossero ora

Khaybar (cfr. 7. a. H., 9 e segg.). Le preconquista


visioni d'una facile
e d'un' orgia di donne e di bottino furono amcontro

colonie ebraiche di

le

piamente confermate

nonostante

esagerazioni,

le

delle tradizioni, consta che gli Ebrei

di

Khaybar

del

ben naturali,

resto

offrirono

una resistenza

fiacchissima, essendo privi di qualsiasi unit politica, e dimostrando poca o

niuna volont di combattere

ogni gruppo di famiglie venne sopraffatto nei

suoi castelli senza che alcuno degli altri, o pensasse, o osasse venire in soc-

musulmani poteva essere l'aiuto promesso


dai Qhataf n agli Ebrei di Khaybar ma gli abili intrighi del Profeta seppero paralizzare quegli Arabi nomadi (cfr. 7. a. H., 12 e 35) e dare ai musulmani libert e sicurezza completa nelle operazioni intorno a KJiaybar. I minuti
ragguagli militari e personali della spedizione non hanno per noi in questo
luogo un grande interesse, essendo quasi impossibile distinguervi lo storico
corso. Il solo vero pericolo per

dal leggendario

La

di grandissimo

divisione del bottino di

momento

invece per noi la sorte dei vinti.

Khaybar, presentandosi in circostanze del tutto

nuove, costrinse Maometto a stabilire un precedente,

conseguenze d'incalcolabile rilievo per


sotto

dominio musuhnano. Le norme

il

furono quelle che ispirarono pi o


sivi fra

tutti

musulmani

meno

conquistatori, ed

il

quale doveva avere

popoli, che caddero pi tardi

stabilite

da Maometto in Khaybar

direttamente tutti

rapporti succes-

non-musulmani conquistati

in

tutto

l'Islam fino ai giorni nostri. Perci l'importanza eccezionale dell'evento,

impone

l'obbligo di

un

breve,

Nelle tre circostanze


segg.;

o con
egli

.5.

a.

(cfr.

2.

accurato esame.
a.

H., 94 e segg.; 4.

H., 44 e segg. 73, 77 e 82),

l'esilio,

nelle

quaH

il

10 e
Profeta aveva,

a.

H.,

o con l'eccidio generale dei vinti, soppresso comunit ebraiche,

aveva semplicemente tolto

distribuirli

ma

ci

personalmente

ai vinti

ai suoi seguaci,

400.

loro beni mobili ed immobili per


i

quali poi, o lavorando con

le.

10. a. H.

braccia, o

proprie

adoprando operai a mercede, ritraevano da questi beni

per vivere. Giacch

necessario

il

SS 100, 101.

palmeti ed

campi

di

Ebrei Madinesi erano tutti nelle vicinanze della

degli

grano e
la

citt,

di

orzo

divisione

materiale dei fondi e la coltivazione dei medesimi, non importava n la

Compagni, n

dei

dispersione

il

Le

conseguente isolamento del Profeta.

condizioni presentate dal possesso di

Khaybar erano invece molto

diverse

(^)

da Madinah rendeva impossibile che ivi si applicasse il medesimo sistema, a meno di trasferirvi una buona parte della popolazione
madinese. Questo era per un atto militarmente molto imprudente ed anche
materialmente dannoso agH interessi locali di Madinah, perch spopolava un
la distanza

che

territorio,

gi

solo

ancora di una forte immigrazione


di

Khaybar era

di fondi in

coperto e coltivato, aveva bisogno

pai'zialmente

cosi grande, che

di pi,

F estensione dei fondi coltivati

Compagni

gi proprietari e coltivatori

Madinah, non avrebbero potuto occupare e coltivare altro che una

parte piccolissima del nuovo territorio. Aggiungasi infine che molti fra
conquistatori

stendardi di

Mancava in

musulmani erano nomadi a\Tenturieri, arrolatisi sotto agli


Maometto per predare e non per divenire pacifici agricoltori.

questi ultimi ogni intenzione di lavoro metodico, difettava eziandio

ogni conoscenza tecnica necessaria per lavorare con profitto


agli Ebrei di

Khaybar

stata imposta la sorte

fosse

il

terreno. Se

dei loro correligionari

madinesi, le riccliissime valli della contrada, che producevano una infinit di

erbaggi e di datteri,

cereali, di

si

un

sarebbero rapidamente tramutate in

deserto.
Il

Profeta, che desiderava invece di mantenere

assicurarne

il

redditi di

Khaybar per

perpetuo godimento ai Compagni, ide ima nuova combinazione,

che dava ai musulmani tutti

vantaggi senza

le

noie e

le

cure del possesso

diretto del suolo.

Van Berchem

nel suo pregevolissimo studio: La proprit territoriale et


premiers Califes (Genve 1886) non quindi del tutto corretto, ove dice
(pag. 8, ult. liu.) che les territoires de Kh aibar et de la trib jiiive des Benfi Quraiza, enlevs de
vive force, sont partags entre les combattants aprs le prlvement du qunt . A l?haybar la divi-

Nota

1.

Il

VimpSt fonder sous

les

si fece lasciando agli Ebrei coltivatori la met del raccolto e quali proprietari del suolo, mentre
beni degli Ebrei Qurayzah andarono totalmente a benefizio dei nuovi proprietari dopo lo sterminio

sione
i

degli antichi padroni.

101.
ucciderli,
sciarli

Secondo

n mandarli

la tradizione.

Maometto

pattu con gli Ebrei di

in esilio spoliati di tutto quello

non

che avevano, e di

la-

invece nel loro territorio a patto per che cedessero ai musulmani, e in

pei-petuo, la

met

del reddito lordo

totale

della terra.

La

tradizione vor-

rebbe sostenere che questo accordo avvenisse alla fine della spedizione ed
in seguito

che

li

a preghiera degli Ebrei, e per graziosa concessione di Maometto

aveva gi condannati

all'esilio.

Tale versione per male

401.

si

adatta al

51

10. a. H.

101.

contesto della narrazione, ed in altro luogo

(cfr.

7.' a.

H., 33-34) abbia-

mo dimostrato Tei'rore commesso dalla tradizione e le ragioni


probabile invece che fin dal principio della spedizione si
met

di cedere in perpetuo la

del raccolto

disposizioni, mir soltanto, con

a s e

di trarre

darsi

il

da

suoi

ai

questi fatti particolari

menomo

musulmani, ed

Profeta, nel prendere queste

Il

come

di consueto,

concetti fondamentali,

determinanti

Ebrei di Khaybar. I proprietari del fondo, quantunque

met

gravati d'una servit di


i

patto

alcuna deduzione d'ordine generale, e senza

pensiero di stabilire

lo stato legale degli

(').

il

suo soKto buon senso pratico, ad assicu-

il

rendite di Khaybar, trascurando,

le

imponesse agli

morte e per espressa volont del Profeta,

Ebrei, dietro minaccia di

rai'e

del medesimo.

affittuari gli

del raccolto, erano gli Ebrei, o lo erano invece

Ebrei? Tutto porta a ritenere, con quasi

as-

Maometto su questo punto non emettesse mai veruna


sentenza, perch non se ne offerse mai la necessit. Logicamente per si
dovrebbe credere che i primi musulmani confusamente ritenessero di aver
tolto agli Ebrei, come premio della vittoria, la met del reddito della terra,
e che perci nel concetto primitivo e vago del Profeta e dei suoi, gli Ebrei
soluta sicurezza, che

fossero rimasti

un canone
sul

veri padroni del suolo gravato tuttavia dall'imposizione di

annuale di met dell'intiero raccolto. Gi, due anni prima,

fisso

fondamento

di simile concetto

Ghatafn durante l'Assedio


consuete di accordo fra
corrisposto ai

tamente

Che

avevano

patti,

sui popoli,

perch

Finch

la

met

il

diritto di

tale fosse altres

eventi posteriori,

H., 36): era

(cfr. 5. a.

le trib.

musulmani

Maometto aveva

il

gli

gli

iniziato trattative

dunque una

delle

con

forme

Ebrei avessero puntualmente

del raccolto, finch avessero osservato esat-

rimanere nel possesso della

concetto vero

terra.

del Profeta, dimostrato dagli

Arabi, estendendo in seguito le loro conquiste

che non abbracciarono l'Islam, nel fissare

foggiarono la loro condotta ispirandosi alle norme

le

condizioni dei vinti,

stabiUte

da Maometto

Khaybar (cfr. Berchem, 8-9, von Tornauw ZDMG., 1882,


voi. XXXVI, 298). Le ricche provincie dell'Asia Anteriore vennero trattate
in modo simile a quello delle valli di Khaybar gli abitanti furono lasciati
alla presa di

nelle loro terre, nel

pacifico

esercizio

della

loro religione,

ma

somma

due

pagare un gravoso tributo, che era in realt la


versi, ossia della tassa

gizyah)

C^.

Il

tributo

stanze della resa,

di

fondarla e della tassa per capo (del

venne

secondo

il

fissato in vario

numero

obbligati a
tributi di-

khar

modo secondo

della

le diverse circo-

l'agiatezza degli abitanti, secondo

l'estensione del territorio, e via discorrendo: senza tener conto per ora dei

principi generali escogitati in proseguo dai giureconsulti mvisulmani, risulta

di fatto che negli ordinamenti fiscali dei primi Califfi

402.

dominava

il

concetto

10. a. H.

essere

un certo modo comproprietari

vinti in

del reddito della terra,


(cfr.

zionato

Yusuf,

praticamente

come

antichi

gli

lin.

fissate dal

abitanti

diritto

mu-

ad una parte

rimanevano proprietari del

Tale sistema fu messo in esecuzione e perfe-

2).

applicazioni

sue

nelle

26,

del suolo, insieme con

musulmano aveva

sulmani, nel senso per che lo stato

suolo

101.

minori,

partendo dalle condizioni di fatto,

Profeta in Khaybar. Mentre questi per, aveva potuto

di consueto, contentarsi dei fatti compiuti, trascurando ogni teoria ed

ogni concetto generale, perch non doveva rendere conto ad alcuno delle
ragioni prime degli ordini che dava, cos

non pot

musulmano,

lo stato

il

quale per compiere regolarmente la sua missione amministrativa, doveva,


nel prendere

una forma pi completa,

sue leggi, definire

determinare

si

le

determinarono

condizioni dei medesimi. Allora

le

le

rd^ioni delle sue funzioni amministrative, fiscali

modo venne

e giuridiche. In questo

non -musulmani,

con maggiore precisione

principi fondamentali sui quali intendevale poggiate, e

forme e

le

sta))ilire

ed in che cosa consistesse

il

fissato

popoli vinti

lo stato legale dei

principi fondamentali che informavano

defini

si

meglio che cosa fossero

vinti

tributo, e fu stabilito lo stato legale dei fondi

e degli abitanti di essi, gravati unitamente ed inseparabilmente di tributo

Segui per di necessit che nel corso di


Arabia, molti concetti,

nel prendere

siffatta

una jnaggiore

(^).

evoluzione fuori di

precisione,

si

allontana-

rono con gradazione insensibile dai sistemi primitivi del Profeta. Venne cosi

un tempo,

mondo

in cui

principi applicati burocraticamente, per cos dire, nel

d'Arabia,

fuori

lo

stato

concordanza completa, e

vi fu pi

vago

fra

e d'incerto nello stato legale

condizioni

stal^ilite

materiale degli Ebrei di


si

Khaybar non

venne a scoprire quanto

ed

ufficiale degli

vi

fosse

di

Ebrei di Khaybar. Le

materialmente per volont del Profeta

senza riguardo

a verun principio generale, amministrativo e tecnico, non lasciavano comprendere quale fosse la natura dei fondi di Khaybar,
che

li

frutti
si

coltivavano,
(*).

Il califfo

sia

rispetto

'l'mar ed

sia rispetto

a quelli

a quelli che ne godevano una met dei

suoi consiglieri nel regolare questa faccenda,

valsero della incertezza delle condizioni generali di

Khaybar per cavarne

quella interpretazione che meglio conveniva alle circostanze ed agli interessi


del

rare

momento
i

si

venne, per ragioni che descriveremo in seguito, a conside-

musulmani come

proprietari, e gli Ebrei

come

semplici affittuari: cos

procede ingiustamente alla confisca della terra degli Ebrei


Nota

(cfr.

si

13. a. H.).

1.
Bench Maometto non l'avesse esplicitamente dichiarato, pure le condizioni imposte agli
riducevano allo stato di servi della gleba: essi non schiavi, nominalmente erano uomini liberi,
ma in realt erano legati alla terra che non potevano abbandonare, e che dovevano coltivare. Ai
tempi di Maometto non esisteva ancora una scienza giuridica, e cercheremmo invano notizie auten-

Ebrei

li

tiche sullo stato legale della propriet fondiaria di

403.

Kh aybar prima

della morte del Profeta.

10. a. H.

y 101, 102.

2.
Le sole tei-re che furono confiscate e dichiarate proprieth dello stato musulmano
(tanto bizantine che sassanidi) e quelle dei grandi magnati della corte greca
demaniali
quelle
furono
persiana che non vollero subire il dominio arabo, e abbandonando il paese seguirono le sorti del
sawafi (Yahya, 8, lin. 4-B; Tabari, 1,2371, lin. 8 e segg.).
loro sovrano. Queste terre si chiamarono
Nota 3. - Solo pi tardi nacque il concetto, che si dovessero distingviere due specie di tributi,

Nota

i z y a h, ossia la tassa per capo) ed imo sui fondi (kh a r a g, ossia tassa fondiaria),
dal Profeta. Di questa evoluzione avremo a parlare in seguito.
completamente
ignorata
distinzione
notevolissimo il fatto che nelle tradizioni sulla presa di Khaybar non vi sia il pi lontano cenno
tradizione anteriore, riguardo alla presa di Dumah al-Gandal (cfr.
alla tassa g i z y a h. In un' altra

sulle persone (g

uno

esplicita della tassa gizyah. Probabilmente per come gi


usata impropriamente, perch non fu un tributo regolare annuale
di un tanto a capo (Dmah fu riconquistata altre due volte), ma un'indennit di guerra imposta una
volta sola con la punta della spada e senza lasciare obbligazione per l'avvenire. Khaybar fu il primo
paese non-musulmano, che cadesse sotto al dominio dell' Islam, e gli Ebrei di Kh aybar furono i primi
sudditi non-musulmani dell'impero islamico. Questa forse la ragione, per la quale non abbiamo

H.

S 16)

abbiamo l'indicazione

la parola in quel passo

notammo

menzione d'un trattato scritto: l'accordo fu stipulato soltanto verbalmente in modo patriarcale e primitivo. Solo pi tardi, per evitare gli inconvenienti nati da questo sistema imperfetto, si stim meglio
1' esempio
del trattato con gli abitanti del Nagrn (cfr.
di regolare ogni cosa per iscritto. Veggasi
10. a. H. 60) stipulato vari anni dopo, il cui testo non pu essere considerato autentico, ma se non
prova che esiste memoria d' un trattato scritto.
Nota 4. In realt il patto di Kh aybar segna il termine di transizione fra l'espropriazione, o la
vera confisca dei beni appartenenti agli ebrei di Madlnah, e le condizioni concesse ai popoli fuori d'Arabia,
e nelle quali era riconosciuto che i vinti erano proprietari del suolo, ma obbligati a un tributo. I punti
di somiglianza che aveva perci il patto di Kh aybar tanto con le confische di Madlnah, quanto con
le leggi decretate da 'Umar sulla propriet fondiaria nei paesi d'Arabia, gener tutta la confusione
di concetti e gli errori che troviamo nelle tradizioni sulla condizione legale degli Ebrei Khaybariani.
altro,

102.
di

stato necessario di fare questa digressione sulla conquista

Khaybar, per eUniinare molti orrori introdotti tendenziosamente nelle

tradi-

zioni con lo scopo di scusare o spiegare la confisca ordinata in appresso

'Umar, e poi principalmente per stabilire con precisione

un vasto processo

tutto

punto

il

di evoluzione giuridica e politica,

da

di partenza di

rapporti cio fra

vinti e conquistatori, e le condizioni giuridiche della propriet fondiaria che

formeranno soggetto ripetuto

esame

di

in molti paragrafi avvenire,

tratteremo dei conflitti intestini dell'impero Arabo. Se


i

primi passi

fatti dalla

si

comprendono bene

comunit musulmana nel regolare

le condizioni dei

problemi

sar facile trovare la spiegazione di molti intricati

vinti,

Per ora

del primo secolo della Hi^rah.


rilievo

basti

il

quando

storici

cenno qui fatto per porre in

l'importanza storica della presa di Khaybar; in essa, per la prima

volta, si stabil

praticamente

il

principio che

a patto che

ritto all'esistenza solo

si

non-musulmani avevano

di-

umiliassero al grado infimo di servi della

gleba, e consumassero tutte le loro forze vitali nella perpetua produzione di

grasse rendite a tutto ed esclusivo favore dei


di tale schiavit era

permesso di vivere.

il

godimento dei buoni musulmani,


dei

non-musulmani era quella

kosmos.
linea

La

presa di

mondo

il

mondo -esisteva

compenso unico

soltanto per uso e

privilegiati di Dio, e l'unica ragion d'essere

di

facihtare

Khaybar concorse

beni di questo

Il

musuhnani

ai

musulmani

del

perci a mettere sempre pi in prima

nelle aspirazioni di ogni

404.

l'usufrutto

musulmano,

e l'am-

10. a. H.

biente, nel quale viveva

si

ad una vita spirituale avvenire. Tutte

sempre pi avidamente convergevano ora verso


presenti e tangibili:

la

ma

linea,

La

il

trionale (Fadak,
le

pensieri

le

aspirazioni della comunit

il

godimento sfrenato dei beni


e

neo-convertiti verso considerazioni politiche


e religiose

non

solo passavano in seconda

svanivano quasi del tutto.

gett

mentre quelle morali

103.
estesi

da

religione pura retrocedeva dinanzi alla politica,

r Islam, sempre pi trascinava


e materiali,

che mai del godimento

inebl)ri pi

discostandosi da considerazioni transcendentali e

del presente,
rivolti

Profeta,

il

102, 103.

presa di Kha3'^bar ebbe

panico fra

Tayma

le

molto profondi

effetti

molto

rimanenti comunit ebraiche dell'Arabia setten-

Wadi

medesime condizioni imposte

al-Qura), e le indusse
agli Ebrei di

ad

offrire al

Khaybar. Allo

stesso

Profeta

tempo

seguaci del Profeta ritornarono a Madinah con gli animi rasserenati e contenti, soddisfatti dei

vantaggi ottenuti:

ultime traccie delle amarezze o

le

delusioni di al-Hudaybiyyah erano scomparse, mentre

ed

suoi,

politica

sempre pi

ed

al

rafforzati,

prestigio

legami fra Maometto

davano un grande incremento

all'autorit

morale del Profeta. Nel periodo che corse fra

la

tempo prestabilito nel trattato di al-Hudaybiyyali


per il pellegrinaggio musulmano alla Ka'bah, l'attivit politica e mihtare di
Maometto continu sempre pi indefessa che mai, e varie spedizioni lanciate in
tutte le direzioni contribuirono sempre pi ad aumentare il senso di terrore,
misto ad ammirazione, con il quale tutta Arabia assisteva alla quasi miracolosa carriera del Profeta. Distaccamenti musulmani armati non solo penetrarono nelle regioni prossime a Makkah, ma si spinsero anche nel cuore di
spedizione di Kliaybar ed

il

Arabia e nel settentrione della penisola

(cfr. 7. a.

H., 60-67, 77, e 8,

a.

H.,

3-5), n gi pi come predoni, bens come gli agenti di


che mira a contenere o punire trib irrequiete, ed a far rispettare la sua
uii

sovrano,

autorit.

Oltre a queste misure, che avevano

un carattere per

cosi dire poliziesco,

Maometto prosegu con la massima energia e con indicibile efficacia il


lavorio complicato degU intrighi politici, specialmente -in Makkah, con scopo
di fiaccare l'opposizione antimusulmana. Quando perci venne finalmente il

momento convenuto

per compiere in forma solenne

legrinaggio alla Ka'bah, dopo sette aim^i di


visita

non gi quale umile

del santuario,

ma

pellegrino, che

esilio,

il

il

Profeta

il

quale con sentimenti

Quando Mao-

e penetr nella citt ab-

tre giorni stabiliti nel trattato,

406.

pel-

accinse alla

si

proprio possedimento.

metto arriv a Makkah, alla testa dei suoi seguaci,

bandonata dai Quray durante

tanto sospirato

ha ottenuto un favore dai padroni

con tutto l'apparato di un sovrano,

di calma, e di sicurezza completa, visita

il

il

suo ingresso

10. a. H.

lOB.

trionfale fu

di possesso.

una vera presa

Frattanto ogni giorno che passava dava


i

Qurays cadevano in uno stato

Una

parte cospicua delle trib no-

mao-gior forza alla causa del Profeta, mentre


di

impotenza militare sempre maggiore.

madi, che pascolavano

vano intanto con

il

loro bestiami nei dintorni stessi di

(cfr. 8. a.

H.,

20 e

segg.).

la perdita tanto evidente dell'antica influenza sulle trib, e

scienza sempre pi viva della propria decadenza militare,


si

sentirono sempre

stringe-

Profeta un'alleanza difensiva ed offensiva, forse anche

abbracciando parzialmente la sua religione

Con

Makkah,

meno

disposti a tentare

con

cittadini di

una soluzione violenta

la co-

Makkah

e funesta e
;

stanchi di inutili guerre, e di perdite di uomini e di caravane, ogni giorno

maggiormente incliinarono ad ascoltare i consigli del partito della pace. Allo


stesso tempo l'idea di unirsi al Profeta ed essere associati ai vantaggi materiali, che egli palesemente ed oramai sicuramente garantiva ai seguaci,
trovava ogni giorno una simpatia maggiore fra quegli
erano

stati

gi gli avversari pi accaniti del Profeta.

indicazione alcuna sul

numero

stessi

Le

makkani, che

fonti

non danno

e sulle qualit delle persone, che subirono l'in-

fluenza affascinante del Profeta, talch siamo ridotti a far semplici congetture

dagh eventi

degli

anni successivi,

senza colpo

ferire.

Gli eventi

se

il

terreno

non

fosse stato

dal Profeta stesso dopo

durante

la

il

sua visita in

Muir (W,

quando

dell'anno

8.

Maometto occup Makkah


H. non sarebbero stati possibili,
cio

molto attivamente e molto abilmente preparato

trattato di al-Hudaybiyyah, e in particolar

Makkah

nell'anno

7.

modo

H.

Maometto fra i suoi


mancanza
di capi intelligenti
antichi concittadini era anche dovuto
fra i Qurays: questo non esatto, perch uomini come 'Amr b. al-'As,
Khhd b. al-Walld, abu Sufyan, Mu'awiyyah suo figlio e molti altri, che
Il

92),

osserva che

il

felice successo di

alla

si

distinsero in

seguito,

qualit necessarie per


partito.

erano uomini di grande valore, dotati di tutte


guidare

felicemente un

esercito,

e per dirigere

La media d'un ambiente, che poteva produrre uomini

le

un

di tanto va-

doveva essere molto elevata: i Quray furono l'anima di tutto il


grande movimento sociale e politico dopo la morte del califfo 'Umar, Nelle
lore,

ultime

fasi

della

Makkah erano

lotta

contro

il

Profeta,

tutti

gli

immobilizzati, ridotti all'impotenza

uomini

di

valore

in

dalle condizioni morali

una cittadinanza disorganizzata, sfiduciata, travagliata profondamente da una grande rivoluzione interna: non fu gi che nulla potessero
di tutta

ma

fare per arrestare la corrente,

la verit fu

dotati di fine intuito poUtico e d'accorta


chi fosse

oramai

il

che nulla

massimi vantaggi
406.

perch

prudenza commerciale, compresero

padrone dell'avvenire, e quale fosse

tuno da tenere per assicurarsi

vollero fare,

dall'

il

contegno pi oppor-

imminente cataclisma.

10. a.

pellegrinaggio dell'anno

Il

golarit

H.

7.

H., 69 e segg.),

(cfr. 7. a.

dall'altra,

osservarono

103, 104.

con

massima

la

Qurays da una

muMaometto
ed

parte,

scrupolosa esattezza:

pregarono di partire alla data

ma quando

avrebbe desiderato di rimanere qualche giorno di pi in Makkali,

Quray

re-

senza che un solo incidente venisse a

patti con

perci

svolse

si

turbare l'ordine prestabilito delle cose:

sulmani

H.

non fece obbiezioni, e si ritir al momento convenuto, volendo fedelmente mantenere la


data parola. Si noti come quelli, i quali vennero a rammentare al Profeta
i

il

lo

patto della partenza alla fine del terzo

noti del

partito

Suhayl

intransigente,

La premura da

TJzza.

stabilita,

'Amr,

Maometto

in

la visita alla

capi a noi gi

Huwaytib

'Abd

b.

al-

loro dimostrata fu effetto dell'allarme destato fra

pochi Makkani irreconciliabili, che vedevano


di

furono

giorno,

b.

egli

Makkah,

il

potere crescente del partito

grande successo ottenuto dal Profeta durante

il

sua citt nativa con la politica moderazione della sua con-

Nominalmente ancora g' intransigenti tenevano in mano il governo


di Makkah, ma di fatto essi non dominavano pi la maggioranza. L'equilibrio
antico non esisteva pi, tutto era sostanzialmente mutato, e sarebbe bastato
dotta.

il

pi piccolo urto per far tracollare tutto l'ordine antico. Le tradizioni sul

Maymunah

matrimonio di Maometto con

(cfr. 7. a.

legrinaggio hanno per noi interesse, perch sono

le

H., 74) durante

il

pel-

prime notizie autentiche

dei rapporti intimi e cordiah esistenti gi in segreto, ed ora divenuti pubtra

blici,

il

Profeta ed

dato da al-'Abljs,
104.

questi fatti noi arriviamo alfine al celebre

Higrali, che segna foi'se


riera politica di
piersi
a.

il

momento

H., 45;

Abbiamo

principi

che

H., 91)

10. a.

l'attivit

propaganda in Makkah,

della

Madinah, mirasse non


tutti gli Ai'abi,

ma

makkano

egli

dottrine:

ora per,

come

gi,

soltanto alla

aveva chiesto

dopo

le

anno

da

fino

tutta la sua

alcuni,

alla

conversione dei Qurays

(cfr.

6.

dai primi

dimora in

conversione di

Q).

Nel periodo

Qurays una semplice accettazione

ai

8. della

Profeta vide com-

Maometto

di

e durante

si ritiene

il

gi accennato altrove

delle sue

prove subite, egli mirava anche ad una com-

pleta sottomissione politica della sua citt nativa


tutta la sua politica

gui-

storico di inaggior rilievo in tutta la car-

Maometto, perch fu l'anno, nel quale

sogni suoi pi ambiziosi.

Makkah,

partito pagano, a lui favorevole in

preteso zio del Profeta.

il

Con

il

tutte le azioni

da

lui

a questo concetto

si

ispir

compiute dentro e fuori di Ma-

dinah devono essere interpretate come tante parti d'un programma unico
che aveva per solo scopo la conquista di Makkah.
dinesi
cessit

non fu tanto una parte


hnposta

dall'ostilit dei

dei

disegni

del

La

conversione dei

Profeta,

quanto

una

Mane-

Qurays, ed uno spediente offerto dalla fortuna

407.

H.

10' ^-

104.

a Maometto per arrivare per altre vie, al suo vero ed unico scopo. La conversione quindi dei Madinesi, e di tutte le altre trib dei dintorni, fu tentata

come

ed ottenuta da Maometto non gi

Con

il

trattato di

ziato per dieci anni

simili trattati in Arabia,


libert,

egli

per intuire che

era

mezzo.

ove
il

il

Profeta cono-

suo tempo, e la natura precaria di

il

le singole

unit conservano sempre la massima

non poteva avere

trattato

ma

prendere Makkah,

di

suoi uomini,

che non

conscio

ma come

al-Hudaybiyyah Maometto aveva apertamente rinun-

ad ogni idea

sceva abbastanza bene

scopo,

sarebbe mancata

in

vita lunga e sicura:

breve

una

un' occasione,

buona ragione, per dichiararlo oramai nullo. La rinunzia per dieci anni aveva
poi un valore puramente nominale, perch Maometto estendeva ogni giorno
maggiormente la sua autorit sulle trib a occidente ed a oriente di Makkah,
ed era consapevole che la sottomissione di quelle turbe di nomadi avrebbe
ridotto l'indipendenza di Makkah ad una finzione politica. Cos pieno era
egli di questa idea,

Madinah,

che dopo

ritorno da Khaybar,

il

quando, per soddisfare

rapaci tendenze e

le

tezze dei seguaci, stim opportuno di in\'iare,


l'infelice spedizione di

Mu'tah

8. a.

(cfr.

non
le

si

mosse pi da

perpetue irrequie-

al principio

dell'anno

8.

H.

egh prefer di riprima occasione di un intervento


H., 6 e segg.),

manere a Madlnah per non perdere la


negli aifari interni di Makkah. Non parliamo

in questo luogo

delle

spedi-

zioni minori dell'anno 8. H., perch sono incidenti secondari di quella attixt

da noi gi pi volte indicata,

quale con la sua tendenza invadente ed

la

aggressiva doveva portare a piccoli rovesci


dai passati trionfi,

come alcune
in

non pigliavano

l,

ovunque

musulmani, acciecati

necessarie precauzioni

le

il

che

ci

di queste spedizioni avessero esito infelice, senza per

modo veruno
Diverso

il

causa musulmana.

sul progresso della

caso con

la

spiega
influire

celebre

spedizione di Mu'tah, nella quale

musulmani subirono una gravissima sconfitta, ed iniziarono molto infaustamente i loro rapporti con il mondo bizantino. Su questa spedizione di
grande interesse storico, mentre abbiamo abbondanza di notizie inutili, scarseggiano ragguagli precisi, che

ci

permettono di ricostruire

il

vero corso

degli eventi.

Nota

(cfr. 6. a. H., 45), abbiamo fatto cenno dell'assurda pretesa dei tradiMaometto predicasse l' Islam, come la fede novella, che doveva redimere l'umanit
intiera. Alle osservazioni del Grimme, citate in quel passo, potremmo ora aggiungere, che in generale
tutti i Profeti d' Israele, semiticamente pensando, hanno sempre semticamente escluso che gli uomini
fossero tutti eguali dinanzi a Dio, e che quindi il beneficio supremo della verit rivelata fosse da
1.

In altro luogo

zionisti posteriori, che

uomini senza distinzione di razza. Presso i popoli semiti ogni profeta comparso
unicamente per la redenzione della propria razza, o talvolta soltanto della propria trib. I Profeti
Ebrei hanno sempre dedicato le loro ispirazioni al solo popolo d'Israele, inveendo contro tutti gli altri
pagani, quasi fosse inconcepibile, che la dottrina del Dio unico' dovesse mai essere offerta come
mezzo di redenzione anche ai non-Ebrei. I non-Ebrei non hanno mai esistito per essi. Dio ha pensato
elargirsi a tutti gli

408.

10. a. H.

soltanto a salvare

suo popolo

il

eletto, ilegli altri

non

104,105.

si

mai

curato, e non

ha mai mandato

profeti

per la loro redenzione.

schittament semitico evidente perfino nel sorgere del Cristianesimo: il


dimostrato con mirabile effii;acia e chiarezza (ct'r. Die Mixsion und Aitsbrcitung des
Christenthtims in den ersten drei Jafirhundert, pagg. 25-30), come nei Vangeli non esista alcun passo
autentico, che possa provare un'affermazione di Ges in senso mondiale. La conversione dei non-Ebrei
non fu mai concepita da Ges: nella scelta e nell'invio dei 12 Apostoli non v' cenno alcuno ad una
missione a tutte le genti, ma si ha soltanto in vista il popolo ebreo (cfr. Marco, in, 13 e segg.
VI, 7 e segg.; Matteo, x, 1 esegg.t. In un passo di Matteo (x, 5-6), Ges si esprime con innegabile
chiarezza, vietando agli Apostoli di rivolgersi ai pagani, ed ai Samaritani, ed ordinando di dedicarsi esclusivamente alle pecore smarrite della casa d' Israele ( Et? Sv O^viv (itj jiX3-r)T, xal sig toXiv
spirito

Siflatto

Harnack

lia

npf ti Ttp^xTa - awoXioXTa oixou 'lopavjX

anche

iafiapstTMv

(IT)

Matteo,

XV, 24 e Atti, xiii, 48. Senza entrare in maggiori particolari, baster infine accennare sol-

iasX&T,-:- Jiope'jso&e 8

[iXXov

).

Cfr.

due massimi Apostoli, fra Pietro, che rappresentava la interpretazione


Ges e voleva il Cristianesimo per i soli Ebrei, e Paolo, il quale
compreso dal signiticato profondo ed universale della nuova dottrina, e dal suo immenso valore morale,
aveva arditamente intuito la necessit di predicarla a tutte le genti, elevandola dal grado di piccola
eresia giudaica, a quello di unica religione universale.
L'Islam sub un identico processo di traslormazione predicato in principio esclusivamente per i
Qurays, si limit a coinvolgere nella sua riforma solo quelle trib senza l'assistenza delle quali non
era possibile l'islamizzazione del santuario makkano e dei suoi custodi ereditari l'elevazione a religione
mondiale avvenne soltanto in segxiito, dopo le conquiste, forse in parte per effetto diretto dei Cristianesimo, che l'Isim pretese di surrogare, ed in grande parte per conseguenza logica dello conquiste: il
potere mondiale dei Califfi tramut in mondiale e rese per dir cosi cattolioa pur la fede, che essi professavano, quando all'Islam si convertirono anche popoli non arabi, e le genti conquistate vollero
tanto allo storico conflitto fra

letterale delle istruzioni lasciate da

in tutto equipararsi ai loro vincitori.

105.

motivi della spedizione di Mu"tali, lo scopo che

si

prefissero

musulmani, ed il vero svolgimento stoico dei fatti, restano avvolti nella


massima oscurit. Di tutto quello che la tradizione ci narra, dobbiamo assolutamente diffidare, perch in questa spedizione, come in quella successiva
di Tabuk, che fu la conseguenza di questa, per ragioni non ben chiare, ci
mancano tutte le notizie che avrebbero un vero interesse storico, ed abboni

dano invece

particolari aneddotici e personali, ed episodi eroici, che poca o

La

ninna luce gettano su quello che realmente desideriamo di sapere.

Mu

suppo-

ha qualche probabilit di essere vera egU sostiene


ragione prima della spedizione di Mu'tah sia stata la spedizione di

sizione del

che la

Dzat al-Atlah

r (III, 94)

sulla

frontiera

della

Siria

(cfr.

8.

a.

H.,

4),

spedizione,

musulmani che la componevano. Ci avveniva nel Rab' I dell' anno 8. H. Il Muir osserva che
vi una grande somiglianza di nome fra il comandante di questa speche ebbe line con

dizione
Sa'd,

il

massacro di

tutti e quindici

queir ambasciatore del Profeta (abu 'Umayr),

venne ucciso sulla frontiera della

tradizione) della spedizione di

aml)asciatore

musulmano

Siria

fu

che, secondo ibn

motivo (secondo la

Mu-tah. Si pu ritenere che la notizia d'un

capo arabo

re-

H., 6) sia soltanto

un

al principe Cihassanida, ucciso dal

gnante presso Mu-tah (Surahbll

b.

'Amr)

(cfr. 8. a.

ornamento posteriore aggiunto dai tradizionisti per ricollegare possibilmente


la

spedizione di Mu-tah con

tutte le leggende sulle ambasciate,

409.

e quindi

52

10. a. H.

105.

Quest'ultima considera-

connetterla con gli eventi gloriosi delle conquiste.

zione ha molto peso, perch non dobbiamo mai dimenticare come e quanto
gli eventi posteriori si riflettano costantemente sulla narrazione di tutti gli

avvenimenti anteriori:
le

hanno

colorite

tradizionisti nel narrarci le tradizioni pi antiche,

tendenziosamente e travisate a bella posta, perch hanno

tentato di creare nessi

ed

fittizi

arbitrari

fra

vari

nei primordi

e^^enti

dell'Islam, e quelli delle conquiste.

del

perci

erroneo

tutto

concetto di alcuni, secondo

il

spedizione di Mu-tah dovrebbesi considerare

programma

Maometto non ebbe mai

Makkah

della presa di

pensieri erano rivolti

il

suoi

volergli attribuire idee, che in quel

quando ^Maometto coman-

preciso (prima della caduta di Makkah),

dava ad un numero

grandiosi disegni prima

siffatti

a quest' unica mira, e sarebbe mal comprendere la

natura cauta e moderata del Profeta

momento

dei primi indizi del

fino alla sottomissione della citt nativa tutti

la

che doveva incominciare con la con-

di espansione mondiale,

quista della Siria.

come uno

quaU

di

relativamente piccolo,

trib

sarebbero state idee

pazzescamente ardite e logicamente assurde. In seguito, quando una vasta


parte d'Arabia obbediva al suo cenno, l'idea di spingere le armi in Siria
e prendere

Gerusalemme, pu

citt sacra di

la

mente dinanzi

agli occhi

ma

nessuna prova

per dimostrarlo, mentre tutte

mere dal contesto


vincerci che

il

le

essergli balenata

nessun documento

diretta,

che

indicazioni indirette,

dimostrano

delle tradizioni

nemmeno

Profeta non pens

confusaesiste

possono desu-

si

contrario, e tendono a con-

il

alla conquista e conversione di

tutta l'Arabia.

motivo della spedizione fu dunque puramente

Il

rovescio di Dzt al-Atlah: dopo

fortuito, e l'occasione

quale Maometto accarezz volentieri

il

segno d'una spedizione vendicatrice in proporzioni pi vaste del

rando

di dare

uno sfogo opportuno

ottenere al

componenti

la spedizione

solito, spe-

altra vittoria e lucroso bottino,

suo

del

nome.

Il

numero

anche per

computi fossero

fatti

possibile che la

grandezza della spedizione fosse dovuta al numero

tosto che

posteriori

meva

all'importanza dello scopo

se

militare.

La quale

nemmeno accompagnare

assai pi di osservare

desiata

quaU Maometto doveva trovare un'occupazione

che Maometto non volle

dei

probabilmennte esagerato dai tradizionisti per

suggestione dei

sone, per le

di-

il

alle passioni irrequiete dei seguaci pi belli-

tempo stesso qualche


che aumentassero sempre pi il prestigio
cosi, e di

il

da vicino

le

occasione d'un intervento nelle

vuole che partissero 3,000 uomini

di

per-

attraente, piut-

era

tanto poca,

la spedizione.

lui pre-

vicende di Makkah, in attesa della


fa,ccende

interne

qualunque per ne
410.

esatti,

fosse

della
il

citt.

Si

vero numero,

10. a. H.

s 105.

una piccola parte era composta di Madinesi e di Emigrati. La grande


maggioranza consisteva, al solito, di elementi raccogliticci, di avventurieri,
di nomadi venuti non si sa ila tlovo, e che non davano alcun affidamento
solo

n di valore, sul campo di battaglia.

di lealt,

La

cattiva qualit delle

miUzie e la manifesta incertezza del comando contribuirono al cattivo suc-

un paese lontanissimo
e dovendo percorrere una regione vastissima d'Arabia, popolata da trib molto
imperfettamente dominate da Madnah, avrebbe dovuto essere preparata con
grande attenzione e con tutte le maggiori precauzioni. Da Teofane sappiamo
invece che i Musulmani, traditi da un Arabo (forse un Qurasita !), invece di
cesso della spedizione, che, essendo

sorprendere

diretta contro

Greci, furono essi stessi colti alla sprovvista, e sopraffatti

forze raccolte dal nemico pronto ed avvertito di tutto.

La

battaglia termin

con un eccidio molto grave dei musulmani, che lasciarono


di morti, fra

quali

tre

celebri

Compagni

del Profeta,

da

il

terreno coperto

comandanti della

spedizione stessa.

Pare accertato che

cristiani del confine, riunitisi in

Questo particolare fa nascere

gressori.

Mu'tah

musulmani fossero per lo pi Arabi


numero preponderante per arrestare gli ag-

vincitori dei

il

sospetto che sotto alla spedizione di

ascondesse forse anche una qualche trama oscura

si

da Maometto

d'intriglii, ordita

fra le trib cristiane del settentrione, e che la spedizione avesse

anche per motivo

vendicare

di

L' unione delle trib cristiane

pressione imminente

d'

preparava contro di

loro,

qualche

doloroso insuccesso diplomatico.

deve assolutamente essere avvenuta sotto la

un grave pericolo comune, che da vario tempo


e

di

erano consapevoli.

cui

si

improbabile che

milizie greche pigliassero parte alla battaglia: le guarnigioni alle frontiere

dell'impero verso l'Arabia erano tutte composte di mercenari delle trib

cri-

stiane dei luoghi, le quali, grazie alla consuetudine di vivere nel deserto, ed
alla

conoscenza intima del paese, erano specialmente adatti alla difesa del

medesimo.

Le

regolari

milizie

nel deserto

bizantine,

ed

inutiU

ineificaci,

erano soltanto usate nelle guarnigioni nell'interno.

La

sconfitta

comando

musulmana

del tutto secondario, pot a stento

ricondurla a Madnah

Madnah,

dopo

fu completa; Khalid,

e che

il

il

salvare

quale pare avesse un

una parte

dei suoi e

opinerei per che pochi soltanto ritornassero fino a

maggior numero

delle turbe raccogliticce

si

disperdesse

la disfatta in tutte le direzioni.


Il

colpo fu molto doloroso per Maometto

nuiva in un certo modo

Compagni, che era


rithah,

uomo

forse

ai'dito e

il
il

oltre al rovescio, che dimi-

suo prestigio militare, egU perdeva quello fra

suo prediletto,

generoso,

il

il

figlio

suo adottivo

Zayd

b.

Ha-

quale se fosse sopravvissuto al Profeta,

411.

10. a. H.

105.

avrebbe certamente mutato molte cose nella storia dell' Isim. Maometto
stimava forse maggiormente il parere di uomini come abu Bakr e 'Umar,

ma

aveva pi viva simpatia ed affetto per colui che da 35 anni era suo
fido Compagno, lo spirito battagliero ed avventuroso del quale piaceva al
Profeta. Di tutti i capi militari musulmani Zayd b. Hrithah fu quello che,
vivente

Non

comando di spedizioni.
nemmeno da dimenticare, che Zayd, membro d' una trib cristiana
il

Profeta, aveva tenuto pi ripetutamente

del confine

gioso di

il

ebbe forse anche grandissima influenza sull'indirizzo

sirio.

Maometto

nei primi anni di preparazione e di

propaganda

dell'

reli-

Islam

226; Sprenger, I, 398-406).


Il colpo portato alle armi musulmane minacci di compromettere gravemente il prestigio di Maometto fra le trib del confine sirio, e non tar^
darono a giungere notizie a Madlnah che una turba dei banu Qud'ah (di
Bali, di 'Udzrah e di Bahra) (cfr. 8. a. H., 30 e segg.) si stava radunando
nel settentrione per tentare qualche colpo a danno dei musulmani. Non vi
era tempo da perdere, e Maometto, nemmeno un mese dopo la sconfitta di
Mu'tah, mandava una nuova spedizione verso i confini della Siria, e faceva
una dimostrazione militare, incruenta s, ma efficace, che arre=!t il moto agIntrod.,

(cfr.

gressivo delle trib settentrionali.

molto notevole

morale portasse
ora notizia

fatto che

il

principio

che pochi giorni dopo


crato
di

il

il

(cfr.

7.

trib in favore

primi negoziati pubblici con varie

avevano dato tanto

da torcere

filo

al Profeta, e

pellegrinaggio dell'anno precedente avevano massa(cfr. 7. a.

qualche vago tentativo di accordo con

Makkah

di

con alcune frazioni dei banu Sulaym

un piccolo drappello musulmano

zod di

centro d'Arabia, e noi abbiamo

grande movimento

posti

e perfino

H., 23-29), che

(cfr. 8. a.

il

vanno

dell'Islam. In questo periodo


trib dell'Arabia centrale

rovescio di Mu'tah poco, o niun effetto

che abitavano

sulle trib,

come avesse

il

a.

H., 77).

Abbiamo

notizia

Nakha', che abitavano a mez-

H., 82), con gli 'Amir b.

Sa'saah,

che vive-

vano a oriente di questa citt nel cuore della penisola (cfr. 8. a. H., 18):
vengono confermati e meglio definiti i rapporti con gli alleati semi-pagani fra
i

KJiuza'ah e gli

Aslam

(cfr. 8. a.

H., 20 e segg.): v' pure

qualche intesa amichevole con una trib del


e con

un

penisola

piccolo

(cfr. 8. a.

ramo

Dzubyan

degli

H., 200)

Yaman,

(GJiatafan)

infine in questo

Suda

(cfr. 8. a.

abitanti

anno

si

menzione

di

H., 199)

nel cuore della

pongono

le

basi di

un accordo con alcune trib del Bahrayn e dell" 'Umn (cfr. 8. a. H., 177
e segg.). V' pure un vago cenno di trattative e conversioni tra i Sa'd
Hudzajnn ed i (rudzm, nell' Arabia settentrionale, ma le tradizioni di esse
meritano poca fede

(cfr.

6. a.

H., 13-14).

412.

Pu

essere che alcune missioni

10. a. H.

giungessero a Madnah tlopo la


ragioni, che mossero le trib

mente a confermare

la loro

ma

presa di Makkah,

in

ad iniziare trattative con

prima che

sugli animi dei pagani

106,106.

il

Makkah
Maometto. Con

la presa

fiducia in

tutti

casi le

Profeta, agirono

clamorosa-

venisse

di

questo cenno delle

ambasciato noi entriamo per in un nuovo argomento di grande interesse


che bisogner esaminare con qualche maggiore attenzione, quando

storico,

verremo

al

famoso anno

delle deputazioni. Basti qui l'aver accennato di volo

movimento centripeto delle trib, gi fortemente delineato prima ancora


della pregia di Makkah, e passiamo ora ad esaminare brevemente la grande
al

Ramadan

conquista della sacra citt nel

106.

I^a tradizione si affatica

dell'anno

a narrare

alla rescissione del trattato di al-Hudaybiyyah,

H., 38 e segg.). Questa speciale

(cfr. 8. a.

che l'occupazione di
Profeta

ma

Makkah segna

il

8.

H.
che portarono

particolari,

ed alla conquista

premura

Makkah

di

forse giustificata dal fatto

maggiore e pi insigne trionfo dell'esule

probabile altres che la copia dei particolari e le minuziose

spiegazioni debbano provenire dalla necessit,

sentita dai tradizionisti,

di

togliere ogni possibile sospetto sull'onest e sulla lealt del Profeta nell'os-

servanza dei patti del trattato. Nasce cosi


punto,

come

spesso

altrove,

il

dubbio legittimo, che in questo

nasconderci e non di narrarci la verit dei

E
i

nolto improbabile

Makkani

che in un

propria impotenza militare,

compito di

il

fatti.

momento

cos

critico,

quando

quando a

tutti

era ormai

come Mao-

palese

metto mirasse ad un solo scopo, alla conquista della propria

porgendo

La
di

cosi

momento

citt nativa,

Qurays sceghessero, d'accordo con

improbabile, dico, che gli alleati dei

medesimi, un

tutti

erano tanto visibilmente compresi della

loro

e tutti gli alleati

abbiano avuto

tradizioni

le

tanto inopportuno per vendicarsi di torti antichi,

a Maometto

il

desiderato pretesto per annullare

il

trattato.

mancanza
Bakr medi-

tradizione, esagerando ed amplificando ogni cosa con la soKta

ogni senso storico, ha voluto sostenere che tutta la trib dei

tasse proditoriamente

il

misfatto, e che avesse le simpatie e l'assistenza di-

ha mirato in altre parole, estendendo la


responsabilit del conflitto a tutti i Bakr e a tutti i Qurays, e rappresentandoci perci la presa di Makkah come una giusta punizione inflitta per la
colpa di tutti gli abitanti, ad escludere il sospetto che l'azione di Maometto
non fosse perfettamente conforme a giustizia.
retta dei

Lo
si

se,

Qurays:

la tradizione

spirito tendenzioso della

svolgessero invece in

come

narrazione

modo molto

in tanti altri casi, e fatte

ficazioni, riterremo

e'

induce a ritenere che

fatti

diverso. Ci troveremo pi vicini al vero,

debite tare

le

che nell'incidente,

il

413.

per

le

consuete ampli-

quale forn a Maometto

il

deside-

10. a. H.

106.

rato pretesto di annullare


tutte le trib dei

non gi

delle prime. In

Arabia

il

Bakr

al-Hudaybiyyah, orano impegnate

di

trattato

dei Qurays,

commesso da uno dei suoi membri a danno


uno solo dei Bakr uccidesse uno dei Khuza'ah,
casus

belli

si

soltanto

una frazione

la trib responsabile verso le altre trib per

atto

il

ma

fosse presentato, ed

Bastava perci che

altrui.

alleati del Profeta,

Profeta avesse

il

il

ogni

perch

diritto di protestare

come compenso ed indennizzo di danni,


ritenersi libero di prenderne vendetta agendo come meglio credeva. 11 Profeta avrebbe potuto, volendo, riconoscere generosamente il misfatto come
contro la violazione del trattato, e

opera individuale, d'una sola persona, senza implicar

medesima

tutta la trib e tutti gli alleati della


in verun

modo. Rimaneva invece in suo

trib, e tutti gli alleati della

ma

a ci non era obbligato

arbitrio di tirare in causa tutta la

medesima come soKdalmente responsabili

violazione del trattato. L'incidente di natura personale

tremmo

quasi dire

privato,

nella responsabilit

della

ed individuale, po-

venne considerato da Maometto come evento

pubblico e politico, perch cosi conveniva ai

suoi disegni

naturalmente perdere l'occasione propizia, che


Questa origine un po' equivoca del

egli

non

volle

gli si offriva.

conflitto,

che port alla presa di Mak-

non poteva convenire in alcun inodo alla megalomania dei tradizionisti


musulmani, i quali perci accomodarono i fatti a modo loro, ricamandovi
su tutti quegli aneddoti, di cui demmo altrove un breve sunto. Qualunque sia

Icah,

il

valore della nostra supposizione,

cidente avvenne presso

Makkah

certo,

fra

alcuni

che qualche lamentevole

in-

Khuza'ah ed alcuni Bakr,

che la colpa cadde piuttosto su questi, che su quelli, vale a dire che gU
alleati dei

morto.

Il

Quray
caso

si

trovarono dalla parte del torto. Vi fu una rissa e un

pronta vendetta nelle


esporre
feta,

Kbuz'ah invece di cercare una


armi, andarono con molta calma a Madlnah ad

non era per grave

torti sofferti al Profeta. Il

difatti

contegno tranquillo e misterioso del Pro-

che non rivel ad alcuno che cosa egli a\'esse in animo di

ferma ancora la supposizione

fatta,

che l'incidente fosse

privata, e senza la connivenza premeditata di tutti

Bakr

di

fare,

con-

natura quasi

e dei Qurays. Il

Profeta voleva avere tutto l'agio di esaminare lo stato delle cose e di decidere
quello che meglio gli convenisse di fare. Se vi fosse stata

una vera congiura,

ed una manifesta e voluta violazione del trattato con sfregio

al Profeta,

Maometto avrebbe dovuto agire in modo molto diverso. Notisi infine come
durante gU eventi che portarono alla presa di Makkah, i Bakr si eclissarono
del tutto e non porsero il pi piccolo aiuto ai Qurays; n dopo la presa
Maometto richiese ai Bakr alcun risarcimento di danni. Anche i Khuza'ah
non misero innanzi alcuna richiesta d' indemiizzo, al quale pure avrebbero
414.

H.

10. a.

av^uto ogni diritto: tanto

dall'incidente,

pi

106, 107.

la presa

elio

Makkah

di

era stata motivata

che dalla occupazione incruenta della

citt,

Khuza'ali

nessun profitto materiale avevano ricavato. Sappiamo invece che i Khuza'ah,


in luogo di vendicarsi dei Bakr, appena presa Makkah, si vendicarono violentemente, con un delitto, e per

che niun rapporto avevano con

Qualunque per
favore un fatto, che,

fosse

sopra un'altra trib

altri fatti,

dei quali facciamo parola.

quelli,

l'entit

Hudzayl)

(i

del

casus

belli,

Profeta aveva in suo

il

sfruttato con diplomatica abilit, gli porgeva la desi-

derata giustificazione per agire con piena libert e per emanciparsi dai

al-Hudaybiy yah

vincoli impostigli dal trattato di

morale

diritto di chiedere soddisfazione

aveva insomma

egli

per un incidente,

e materiale

il

che

poteva a suo pieno arbitrio essere interpretato nel senso che meglio a

lui

conveniva.

Grande

107.

all'opera; a lui
nel

momento,

Makkah

si

fu

ed

l'abilit

non bastava

il

con cui Maometto

tatto,

di aver ricuperato la libert di azione proprio

trovasse militarmente

sua merc:

alla

che togliesse all'occupazione armata

e di umiliazione. Egli voleva entrare

nirne padrone senza contaminarne

umano,

ma

quasi acclamato

la conquista

massima

mise

in cui ci meglio poteva convenirgli, n eragli sufficiente che

di

Maklvah,

e la pi efficace

anche quello che risveglia

il

come un

fu

perci

attivit
il

nella

il

la conquista della citt

doveva avvenire in modo

e del santuario, che ormai gli era lecito di tentare,


speciale,

si

senso offensivo di violenza

sua patria, e dive-

citt sacra,

santuario con spargimento


redentore. Tutto

il

quello, nel quale

di

sangue

periodo, che precede


il

Profeta spieg la

diplomatica ed intrigante, ed perci

nostro massimo interesse, bench

le

nostre

ri-

cerche siano ostacolate dalla deficienza dolorosa di notizie sicure ed autentiche.

Quando ebbe

in

messo dai Bakr, invece

prova del

la

mistero, e

La

il

modo

di precipitare gli eventi in

sicuro di s e dell'esito dei suoi

parare

o delitto che fosse, com-

fatto,

intempestivo e con

rozzezza del pi forte, Maometto, con la serena tranquillit d'un

la brutale

uomo

mano

si

piani,

si

avvolse nel pi profondo

accinse in segreto a maturare meglio

terreno in

Makkah

suoi disegni ed a pre-

per la fase ultima del grande

tradizione, che, per ragioni sue speciali ed

di velare questa parte,

potremmo

dramma.

evidenti in s,

ha cercato

dire misteriosa, dell'attivit del Profeta,

descrive per tutta la premura, con la quale abu Sufyan venne a Madinah,

pubblicamente in apparenza per strappare a Maometto una qualche assicurazione pacifica, che calmasse gli animi perturbati dei Makkani. Narrano
perci che

il

Profeta, serbando

fiut di esprimere

un dignitoso ed enigmatico

anche una sola parola,


415.

sia di pace, sia di

silenzio, si

ri-

minaccia: ab-

10. a. H.

107

bondano

particolari pi o

fu trattato

e che ritorn

almeno in pubblico
a Makkah

dagli eventi successivi,

il

abbiamo

il

Profeta ed

con

cortesia,

ma

Ma

a giudicare per
narrazione

come

una

certa sicurezza

fu parte d'un'abile

commedia com-

lecito cio di arguire con

Madlnah

abu Sufyan

frigida, e sprezzante,

diritto di considerare tale

il

viaggio di abu Sufyan a

binata fra

autentici per dimostrare che

deriso, umiliato, ed a\'^^ihto.

tendenziosamente travisata
che

meno

suoi partigiani in

Makkah.

abu Sufyan, lo abbiamo gi detto, apparteneva, da pi di due anni al


partito della minoranza, che voleva la pace con il Profeta per accudire liberamente agli affari commerciali; ci anche noto per che questi moderati
erano esclusi da una partecipazione diretta agli affari pubblici della comu-

makkana. Gl'intransigenti, guidati da Suhayl

nit

agivano in quel momento a


mile che

il

partito al potere

Se per

'Amr, parlavano ed

nome della comunit. Premesso ci, inverosiin Makkah scegliesse proprio il capo del partito

avverso per farsi rappresentare presso


la propria sconfitta.

b.

il

Profeta

sarebbe stato un ammettere

non c'inganna, e
abu Sufyan e non Suhayl

la tradizione

stanza venne veramente scelto

se in questa circob.

'Anr,

uno

come rappresentante di Makkah in una inissione pacifica al Profeta, allora noi dobbiamo trarre da questo varie conclusiond.
In primo luogo siamo costretti a ritenere che i Makkani scegliessero
degl' intransigenti,

abu Sufyan, perch in Makkah

lo

consideravano persona pi gradita al

non Suhayl b. 'Amr, e perci credevano pi facile ottenere per mezzo di lui, una qualche assicurazione pacifica. Da questo
fatto dobbiamo quindi dedurre in secondo luogo, che dal ti'attato di alHudaybiyyah in poi, l'evoluzione psicologica dei partiti makkani si fosse
Profeta Q,

che

svolta gi tanto

che la minoranza dei partigiani della pace,

rapidamente,

ascosamente partigiani del Profeta, fosse realmente divenuta la maggioranza


per effetto dell'insigne insuccesso diplomatico e mihtare del partito intransigente,

il

quale non aveva potuto o saputo salvare la citt dalla fine che ora

irrimediabilmente l'attendeva.
alcuni aspetti particolari, che

Se

si

ha presente

militare di

il

Makkah,

La
ci

missione perci di abu Sufyan presenta

inducono a considerarla con occhio sospetto.

contegno tenuto dagl' intransigenti, durante l'occupazione


difficile

ammettere

la possibilit

che abu Sufyan fosse un

delegato di tutta Makkah. abu Sufyan fu probabilmente non gi tanto un rappresentante di tutta Makkah, quanto un volontario mediatore offertosi spon-

taneamente con

ma

lo

scopo palese di appianare la vertenza sorta con

il

Profeta,

realmente come un complice segreto di Maometto. In ogni caso la venuta

abu Sufyan a Madlnah un sintomo sicuro che in Makkah fosse gi


avvenuta per la maggior parte la rivoluzione incruenta, che il Profeta tanto
di

4ie.

H.

10. a.

ansiosamente desiderava.

Checch

107, 108.

la tradizione dica

molto

in contrario,

probabile che abu Sufyan, nel ritornare a Makkah, riportasse segrete assicurazioni pacifiche del Profeta,

il

come

quale prometteva molte e grandi cose,

vedremo in appresso, qualora i Qurays non avessero preso le armi. I due


celebri abboccamenti del Profeta con abu Sufyan, furono quelli che decisero

Makkah.

la sorte di

Nota 1. utile rammentare a questo proposito che una delle mogli di Maometto era umm
Habibah (cfr.
a. H.,
53; 7. a. H., 58), figlia di abu Sufyan. Perch il Profeta volesse unirsi con
questa donna gi anziana, madre, e vedova di uno che aveva rinnegato l' Islam, donna che egli non
aveva pi vista da circa dodici anni, uu mistero, se non ai considera ohe il Profeta facesse questo
matrimonio di ragione per cattivarsi le simpatie del padre abi Sufyan. E quindi molto probabile che
uno dei tramiti, per mezzo dei quali il Profeta entr in segrete trattative con abi Sufyan fosse appunto
mnm Habibah. Hanno perci interesse quelle tradizioni (cfr. per esempio, Saad, Vili, 70, lin. 17-23)
tradizionisti con particolari di dubbia autenticit, narrando come umm Habibah ricevesse
nelle quali
male il padre in Madinah, vogliono allontanare ogni sospetto di segieti intrighi fra il padre e la figlia
da un lato, ed il Profeta dall'altro.
ti.

Jj

108.

Quando

ritenne giunto

momento

di agire,

da lui dipendenti, ed alla testa


cammino su Makkah. Suo desiderio sarebbe

voc tutte
mise in

le

trib

vimento di concentrazione con tanta


che

il

gli intransigenti

parare una vaUda difesa.

Per questo motivo

ebbero ordine di unirsi all'esercito durante

10.000 uomini

di

stato di eseguire

da sorprendere

celerit,

avessero potuto prendere

il

una

(^)

il

si

mo-

Qurays prima

risoluzione virile, o preschiere

le

Maometto con-

delle

varie trib

viaggio del medesimo e lungo

la strada.

Grrazie agli accurati preparativi l'esercito

musulmano,

il

contingente mag-

mai si fosse mosso contro Makkah, giunse in brevissimo tempo, alla


stazione di Marr al-Zahran, ad una tappa dalla citt santa, in soli sette o
otto giorni di cammino. I Qui'ays furono informati delle mosse del Profeta,
prima che egli arrivasse in Marr al-Zahran, ma l'aggressione fu cos repentina, ed allestita con forze tanto superiori, che i Qurays mriasero come paragiore che

lizzati.

All' infuori

d'una minoranza, ridotta oramai agli estremi,

e tutte le famiglie della citt, qualunque fossero


il

Profeta,

si

convinsero che ogni resistenza

il

di venire

a patti con

il

partiti

loro veri sentimenti verso

era inutile e pazzesca.

segnandosi al destino, quanti non erano gi segretamente

Maometto, cercarono

tutti

vincitore

ma

d'

Ras-

accordo con

nessuno aveva

coraggio di farlo apertamente per non essere poi chiamato traditore della

Per un riguardo verso tante

venne messo su quel secondo atto dell'abile commedia rappresentato da al-'Abbas e da abu Sufyan,
con il quale Maometto, facendo mostra di concedere le condizioni per la resa,

patria.

suscettibilit,

ottenne la pacifica occupazione della citt santa

('').

L'ultimo gruppo del partito estremo irreconciliabile, Safwan, Suhayl, ed


'Ikrimah

b.

abl Gahl, tentarono, vero,

417.

una breve

resistenza,

nella

quale
53

10. a. H.

108, 109.

dice che perissero vari pagani e

intransigenti

perdette

vi

mettersi al sicuro

poich nessuno dei capi

trovarono poi

tutti

modo

di

ed ottenere infine anche dal Profeta una completa amnista

ma

seriamente organizzato,
le

siccome

vita,

ma

siamo indotti a credere, che anche questo conflitto non fosse

e molti doni,

vare

la

due musulmani,

apparenze dinanzi

un

solo

tentativo

degli

intransigenti

di

sal-

allo sfacelo generale del partito anti-niusulmano.

Tale supposizione anche confermata da

fatti posteriori

Suhayl ed

partito degl'intransigenti furono quelli che nell'anno 11.

il

suo

H. maggiormente

contribuirono a frenare nei Qurays ogni velleit ribelle.

Maometto pot perci entrare


citt,

trionfante,

da vero sovrano, nella propria

compiere con solennit tutta particolare

riti

soliti del

pellegri-

naggio. Lasciando al romanziere di rievocare quali siano stati per avventura


sentimenti del Profeta, al rientrare

come signore

in quella citt, dalla quale era

fuggito misero esule proscritto otto anni prima, noi possiamo per facilmente

comprendere
distinsero

contentezza dell'animo suo dagli

lo stato di

Una

suo ingresso in Makkah.

il

concessa a tutti

nemici,

solo

fu

atti

politici,

che

specie di completa amnistia venne

eccezione per quattro

fatta

persone,

particolarmente invise al Profeta per ragioni personali, e che egli condann

a morte. In tutto
presa d

il

resto egli ag con

Makkah non venne

e di rapina

saggia e singolare moderazione e la

funestata da alcuna delle soUte scene di sangue

frequenti nei truci annali del popolo arabo prima dell'Islam.

Nota 1.
Lo scopo poi di riunir un numero si grande di genti armate, bench Maometto
avesse ragiono di sperare in una occupazione pacifica, fu quello di spaventare gli ultimi intransigenti,
e di persuaderli dell'inutilit

anche

di

arguire che

completa

di qualsiasi resistenza contro forze tanto superiori.

Maometto mirasse a

fare con questa spedizione

una specie

possibile

di rivista generale di

tutte le forze, di cui egli poteva disporre.

E molto probabile che il numero sia non poco esagerato, ma ci mancano gli elementi per
riscontrarne l'esattezza. Di grande rilievo per noi invece l'elenc-o delle trib che ingrossarono le file
musulmani. Abbiamo cio gli Aslam, i Guhaynah, i Ghifar, i Damrah, gli Asga', i Muzaynah, i
e i Khuz'ah (cfr. 8. a. H., 51). Studiando topograficamente questi nomi sulla carta annessa al
presente volume, vediamo come ora, per la prima volta, si uniscono al Profeta tutte le trib che vivevano
negli immediati dintorni di Madinah, la maggioranza di quelle che vivevano fra Makkah e Madinali,
ma nesmiva di quelle settentrionali e nessuna nemmeno del grande gruppo Ghatafn, che errava nel
centro della penisola. Queste indicazioni sono preziose per conoscere quanto fosse ancora limitata e circodei

Sulaym

musulmano disegnato sulla carta comparisce, in confronto al resto della penisola, di dimensioni ancora assai ristrette forse appena una ventesima parte
della penisola: utile tenere presente questo fatto per non lasciarsi ingannare dalle esagerazioni dei
scritta l'autorit politica del Profeta. Il territorio

tradizionisti sull'estensione dell'autorit del Profeta in

Nota

2.

Cfr. le buoni ragioni

l'incidente di al-'Abbs ed
I, 162-163.

109.

riunite

dal

Arabia nei due brevi anni successivi.


u

r,

IV, 120, nota,

abu Sufyan fosse soltanto una commedia;

cfr.

per dimostrare che tutto

anche

Mller Islam,

Molti biografi fanno un grande caso della generosit e della

magnanimit mostrata dal Profeta nel perdonare ai Quray tutte le offese


e le ingiurie del passato
affermano anche con giustezza, che sebbene fosse
nell'interesse d Maometto di cancellare ogni memoria dei torti sofferti, si
:

418.

H.

10. a.

fatto

109.

perdono richiedeva non per tanto animo grande

e generoso.

rammentare che

torto ai buoni sentimenti del Profeta, bene

il

Senza far

trattamento

concesso da Maometto ai suoi antichi concittadini, fu molto probabilmente,


pi un atto di necessit poUtica, imposta dalle circostanze del

un

atto di pura e disinteressata generosit.

momento, che

L'amnistia generale fu anche

certamente una delle condizioni pi volte offerte da Maometto


di

Makkah

ai cittadini

lunghi ed intricati intrighi per indurli ad accet-

nel corso dei

La sua generosa condotta

dunque piuttosto
la fedele osservanza d'una promessa necessaria, anzi che un atto spontaneo,
che sarebbe stato in suo arbitrio di mutare. I Qurays non si sarebbero arresi
con tanta mitezza, n abu Sufyan sarebbesi prestato a fungere segretamente
da mediatore, se il Profeta avesse chiesto una sottomissione incondiziotare l'autorit del Profeta.

fu

nata, e se vi fosse stata la possibilit d'un eccidio dei nemici maggiori di

Maometto.

Ma

v' di pi; per spiegare la condotta remissiva dei Qurays, per

forza necessario

ammettere,

Makkah

un vero

vi fosse

che

Maometto ed

fra

e proprio accordo

ortodossa ha serbato su ci

il

con patti

suoi

partigiani

La

precisi.

in

tradizione

pi profondo silenzio, per timore che l'am-

missione d'un segreto accordo potesse prestarsi a malevoli o incomode interpretazioni e deduzioni. Alcune considerazioni basteranno per a dimostrare
la necessaria esistenza di questo patto ed

menti del medesimo


I tradizionisti

la conversione dei

il

tenore dei due principali argo-

Qurays ed

trattamento del santuario.

il

partendo da concetti posteriori, generati principalmente

dalle feroci rappresaglie della grande insurrezione dell'anno 11. H.,

ritenuto ed affermato con detti apocrifi

del

lui e le trib

fosse

o la

Arabe pagane
conversione, o la morte

(').

casi,

ove tra

trib vennero

il

Profeta e

le

sempre

Hanno

hanno

Profeta che nei rapporti fra

una regola

esistita

sola,

ossia

perci ritenuto che nei moltissimi


stipulati

di

patti

leanza politica e militare, vi fosse pur inchiusa sempre,

semplice

come prima

al-

assoluta

condizione, la conversione degli alleati. Tale conversione era poi considerata

come un

fatto assolutamente sicuro ed indiscutibile nel caso di quelle trib

pagane, che

come ora

Qurays

avessero

dovuto cedere alla forza supe-

riore delle armi.

Nell'esaminare

metto e

le tribi^i

documenti

sui trattati di alleanza conchiusi fra

pagane, abbiamo visto

(cfr.

questo concetto totalmente errato, perche


di natura

unicamente

89, nota 1) come


primissimi trattati erano invece
10. a. H.,

politica, e per nulla religiosa

Maometto, dandogli, o promettendogli, assistenza


la loro antica fede pagana.

persino

419.

Mao-

molte trib

militare,

si

unirono a

pur conservando

probabile che sino

all'epoca della

10- 3-

109.

presa di

Makkah

la

H.

unione della maggior parte delle trib arabe fosse di

natura quasi esclusivamente politica, e che la conversione all'Islam ed i


rapporti strettamente religiosi tra il Profeta e le trib, fossero eventi di

molto

per la massima

posteriori,

parte

naturali

effetti

del contatto

con

l'Islam, pi che diretta obbedienza alla volont del Profeta. La vanit delle
generazioni successive, che gareggiarono nel vantare la prontezza degli an-

nuova

tenati nell'abbracciare la
i

primi rapporti amichevoli fra

medesimo tempo

la

collegati

il

Profeta e

medesime.

nomi delle quali


importante, non fu possibile nel

trib pi piccole ed oscure,

le

ad un

inchiudessero

le trib

piena e completa conversione delle trib

Tale finzione, possibile per

non erano

gener naturalmente la leggenda che

fede,

con alcun fatto storico

caso dei Qurays, per l'intimo nesso esistente fra la conversione di essi ed
alcuni celebri eventi storici.
Difatti tutte le tradizioni sono

gior parte dei Qurays rimase

d'

accordo

pagana dopo

consenso del Profeta. Sebbene la citt

si

nell'

ammettere che

la

mag-

Makkah, con

il

pieno

la presa di
fosse,

secondo la tradizione, arresa

in apparenza incondizionatamente al vincitore, per forza d'


patti,

sta

il

fatto

che

Qurays conservarono

la fede

armi e non di

pagana, non jiagarono

come avrebbe portato la legge islamica, alcun tributo, e si trovarono cos


ad essere in una condizione unica e privilegiata. La nostra sorpresa aumenta,
quando siamo informati dalle tradizioni che la conversione dei Quray
avvenne in modo molto irregolare
e che quelli,

quali pi

si

a puro loro arbitrio, in tempi diversi

mostrarono

a mutar fede, divennero oggetto

restii

di attenzione tutta speciale del Profeta, anzi

furono cos strabocchevolmente

colmati di doni e di onorificenze, da vendere finalmente a buon patto la loro


conversione.

La

tradizione ha perfino conservato ricordo del fatto, che questi

pagani induriti ricevettero dal Profeta una quantit di doni molto superiore
a quella ottenuta anche dai migliori tra

Compagni,

che ci dest un

vivissimo malumore, che richiese tutta l'autorit del Profeta per essere cal-

mato

(cfr.

8.

a.

H., 164 e segg.).

Noi troveremo facilmente


retribuzione a rovescio,

riferiamo

all'

la ragione

di siffatte

anomalie e di questa

nel suo genere unica nella storia dell' Islam,

se ci

argomento, pi sopra accennato, che tra Maometto cio ed

Qurays doveva certamente esser

esistito,

prima della presa

di

Makkah. un

vero e proprio trattato segreto con alcune importantissime condizioni. Queste

erano che Maometto doveva rispettare non solo la vita e


la fede dei Qurays, e

che

conferma

beni,

Qurays esenti da qualsiasi tributo o

bero potuto liberamente esercitare


lare

il

culto avito.

in alcuni eventi successivi,

420.

che

Di

ci

ma

anche

tassa, avreb-

troviamo una singo-

tradizionisti

hanno trascurato

10. a.

Bench

di spiegarci.

la

Casa

di

Dio in

terra, e quindi di tutto

mondo

il

paese pi sacrosanto; bench l'idolatria fosse stata un tempo condannata

come
il

santuario niakkano gi da parecchi anni fosse dichia-

come

rato nel Qur'n


il

il

109, no.

H.

maggiore

la

delle infamie ed

il

pi terribile dei peccati: bench infine

santuario divenisse alfine con la presa di

Makkah

propriet dei musulmani,

pure ciononostante Maometto, per pi di un anno e durante la ricorrenza di

due
a

intieri pellegrinaggi,

tutti

permise

il

libero accesso al

pagani, evitando egli stesso di compiere

nel periodo

prescritto,

tempio ed
il

appunto per non dover combinare

non

la conversione di tutti

vi era pi alcuno in

stare con eflicacia

Makkah, che

IO

il

quando ebbe
maggiori Quray, e quando

Nota

1.

mezzi di prote-

Cfr. p.

es.,

allora

esclusivo dei musulmani, ed al-

Profeta os vietarne ai pagani l'accesso

(cfr. 9, a.

H., 73, e

f).

Yusuf,

27; 39, Un. 3. Su questo concetto erroneo


vedremo che non fu gi un ordine del Profeta, ma

33, lin. 13-14; 37, lin.

avremo a ritornare discorrendo della B d d a h


bens una formola immaginata dai tradizionisti
studiati da un erroneo punto di vista.
i

Nota

H.,

9.

contro la completa islamizzazione della Ka'bah,

H., 72 e segg.)

a.

cerimonie sue

le

curasse o avesse

si

soltanto la Ka'bah fu dichiarata santuario


lora soltanto

culto idolatra

grande pellegrinaggio

con quelle degl'infedeli. Soltanto alla fine dell'anno

comperato a peso d'oro

il

fondandosi sopra

posteriori,

patti della

Riddah,

Occorre perci accettare con molta circospezione la storiella della distruzione di


Makkah (cfr. 8. a. H., 66), storiella inventata per
celare possibilmente la tolleranza di Maometto verso i pagani nei due pellegrinaggi degli anni 8. e
9. H. Tutto al pi possibile ammettere che Maometto facesse un'epurazione di alcune divinit minori
di trib lontane e di pertinenza non diretta dei Qurays, l'abolizione delle quali non poteva oiFeudere
in nulla i sentimenti o i pregiudizi dei Makkani. Ma anche questa una semplice supposizione, la
quale male si connette con la politica moderata, tollerante e guai-dinga del Profeta verso le trib non
ancora sottomesse, n si accorda poi affatto con l'abbandono della Ka'bah al libero culto dei pagani
anche dopo la conquista. Se Maometto avesse potuto impunemente distruggere gl'idoli antichi, avrebbe
idoli

2.

intorno al tempio subito dopo la presa di

potuto anche impunemente vietare l'accesso al tempio a quei pagani, che adoravano g' idoli. Come di
consueto, la tradizione ha condensato in un giorno solo quello che fu realmente l'opera di vari anni e
d'un progressivo abbandono nel corso dei grandi eventi degli anni successivi, quando la parte di grande
lunga maggiore dei pellegrini era composta di non-arabi, proseliti devoti ed ardenti della nuova fede,

che aborrivano ogni pi piccolo vestigio dell'antica idolatria araba.


Infine si dica che non affatto
dimostrato che intorno alla Ka'bah esistesse questa grande quantit d'idoli: le tradizioni che lo affermano sono fondate su autorit molto deboli.

110.

Da

tali

considerazioni sarebbe lecito

Maometto, nel prendere possesso di Makkah,


verso

Qurays

pagano

di nulla

si

mutare nel santuario, e

adunque dedurre che

fosse segretamente vincolato


di lasciarne intatto lo schietto

Accettando per vere taU affermazioni e deduzioni, ci riesce


molto meglio comprensibile il contegno mite ed imbelle dei Qurays, e la facicolore

lit

Q).

sorprendente della presa di Makkah. Cos vediamo rivenir fuori in forma

ancora pi evidente ed efficace quella soHta abilissima politica del Profeta,


che aveva sempre l'aria di fare concessioni, quando invece ne strappava.

Pur

di conseguire

il

suo scopo immediato,

421,

il

Profeta era sempre pronto a fare

10. a. H.

110, 111.

laro-he concessioni sul futuro,

sommo grado

perch possedeva al

l'arte finis-

sima di ricuperare in breve tempo, e insensibilmente, tutto quello che aveva


avuto l'aria di concedere nella conchiusione dei patti.
Cos

trattato di al-Hudaybiyyah, che ai contemporanei pot sembrare

il

una sconfitta, si tramut in una vittoria


ai Qurays per il pacifico immediato possesso
:

cosi le illimitate concessioni fatte

di

Makkah, furono con

la

compera

delle coscienze dei pi renitenti alla conversione, tutte abilmente annullate nel

breve corso di un anno.

Questo mercanteggiare in materia religiosa non

modo

offendeva allora in alcun


seguaci del Profeta

sentimenti degli Arabi contemporanei e

poich essi erano, in grande maggioranza, musulmani

soltanto di nome, uomini scettici, interessati e materialisti per eccellenza, che

non

nulla avevano in mente se

questo

soltanto

erano

si

proprio guadagno personale, e che per

il

convertiti

in seguito le generazioni

mente furono

cos

vennero create quelle

con

veli trasparenti,

moral-

la

civili

tentato

accomodare

di

esigenze morali di altri tempi, tingendo incidenti di


e schiettamente pagana, con coloriti ortodossi

tradiof-

dell'Asia Anteriore:

storielle di distruzioni d'idoli (cfr. 8. a. H.,

quali "hanno

incallite

che a\Tebbero potuto

fatti,

sentimenti pi delicati dei popoli pi

cosi

musulmane non-arabe,

zione fu costretta a smorzare e velare certi

fendere

Non

all'Islam.

una

la

65),

verit alle

vita semi-barbara

che nascondevano

le

eresie

e le eterodossie del Profeta.

Ci confermato ancte in modo singolare da una notizia, cui gi accennammo


che tuttavia merita di essere messa in rilievo: essa data da al-Baladzuri (sull'autorit di Sayban b. Farrukh, da abu Hilrd al-Easibi, da al-Hasan). Si narra dunque che il califfo
'Umar volesse una volta prendere possesso (quando era Califfo, fra il 13. ed il 23. a. H.) del tesoro

Nota

altra volta,

1.

ma

Kanz

b a h, per impiegarlo nella causa di Dio. Contro tale disegno si oppose


vivamente Ubayy b. Ka'b al-Ansari, il quale sostenne, che se ci fosse stato lecito, i suoi due Compagni e predecessori (Maometto ed ab Bakr) Io avrebbero fatto (Bai adzur, 43, lin. 1-4). La tradizione non aggiunge altro, ma parrebbe che 'Umar seguisse il consiglio di Ubayy e lasciasse anche
egli intatto il tesoro della Ka'bah. Questo era, come noto, di origine pagana, perch n Maometto,
n alcuno dei suoi Compagni, fecero mai doni alla Ka'bah. Quindi Maometto trov un tesoro nella
Ka'bah, e bench fosse di origine pagana, e dedicato a divinit pagane, non volle che fosse toccato,
e siffatto precedente venne rispettato dai suoi successori.
della Ka'bah,

111.
di

a 1-K a

'

Sebbene

Makkah abbiano un

gli eventi

che seguirono immediatamente alla presa

carattere pi specialmente militare,

non mancano

tut-

tavia in essi elementi d'un valore pi generale, che meritano di essere esaminati.

del

La

tradizione

conflitto

con

come

le

trib

montuoso a oriente
gli abitanti

di

di

Taif.

molto pai'ca

al solito,

di spiegazioni sulla genesi

Hawazin, che abitavano il paese


Makkah, ed erano intimamente collegati con i Tliaqif,
Si

guerriere

contenta di narrarci

aspetti esterni dei medesimi, senza

dei singoli eventi. Cos

dei

mai

indicarci

fatti,
i

dandoci soltanto

motivi veri e reconditi

dopo aver narrato, con grande copia


422.

gli

di particolari,

10. a. H.

incidenti, che

^ar

quali

menarono

Profeta solennizz

il

il

alla presa di

Makkah,

grande evento,

tanti preamboli la riunione d'un esercito

Awtas

111.

numeroso

Makkah.

cerimonie, con le

le

la tradizione ci

di

annunzia senza

Hawazin

nella larga

come
Maometto si movesse contro di questo, vincesse la grande battaglia di Hunayn e tentasse l'assedio di Taf, ove molti superstiti della battaglia si
erano ricoverati, e dove l'esistenza di un assai frequentato santuario alla dea
valle

di

oriente

di

Quindi

siamo

informati

condannato gi dall'Isim ad essere abolito e distrutto, creava nell'animo degli abitanti un sentimento di speciale avversione contro l'Islam ed

al-Lat,

il

suo fondatore.

Perch

sospingessero

nomadi
tica,

riunissero

si
il

sono

Hawazin, che intenzione avessero, quali ragioni

Profeta a prendere l'energica e grave decisione di assalire

ad arrischiare

la battaglia pi

grande

quesiti, sui quali la tradizione serba

di tutta la

il

sua carriera profe-

pi assoluto silenzio. Tutti

Maometto hanno potuto soltanto fare congetture pi o meno


Quando per il ^Muir si contenta di supporre che la riunione armata

biografi di
felici.

dei Havrazin

avesse

origine sia

<jradzimah. sia dal timore

dall'azione

aggressiva di Khlid verso

della politica invadente

gelosia dei suoi continuati prosperi successi, che

pentaglio la loro indipendenza

(Muir, IV,

che queste magre spiegazioni non meritano


lasciano

di

Maometto,

sia dalla

sembravano mettere a

136), noi ci

nemmeno

re-

accorgiamo subito

questo

nome

e che

buio di prima.

il

Esaminando
che sollevano

infatti la storia

degH

troviamo vari punti oscuri,

eventi,

nostri dubbi sull'esattezza della versione tradizionale di essi.

Pare indubitato che Maometto,

nell'

intraprendere la conquista di Makkah,

non avesse alcun altro disegno in mente ci ben naturale, considerando


come la presa di Makkah costituisse l'apice supremo delle sue immediate
aspirazioni la spedizione di Hunayn contro i Hawazin fu una sorpresa per
:

musulmani
Hawazin avevano
tutti

perch

ci

persino

riunito in

per

il

Awtas

Profeta.

tutti

consta che queste caddero in

parimenti indubitato che

loro averi e tutte le loro famiglie,

mano

ai vincitori di

HunajTi

se

Hawazin si fossero riuniti con la esplicita intenzione di assalire Maometto,


non avrebbero certamente commesso l'imprudenza di esporre tutto quello,
a cui maggiormente tenevano, al rischio di divenire preda del nemico in
caso di un rovescio. Se avessero a^'Xlto intenzioni aggressive, invece di menare
tutte le famiglie e tutti i bestiami verso Makkah, avrebbero certamente inviato ogni cosa nella direzione opposta, in luogo sicuro da ogni evenienza.
Per rispondere a questa obbiezione tanto naturale, che balz agli occhi perfino
ai tradizionisti,

si

ricorse all'espediente d'inventare la storiella del vecchio

4S3.

10. a. H.

Ili.

che deplora la riunione delle donne nel campo di Awtas, e del comandante
dei Hawazin, che sostiene invece la tesi contraria, e considera la presenza

donne uno stimolo per

delle

gli

uomini a battersi con maggiore valore

H., 114).

(cfr. 8. a.

Le ragioni che possono aver indotto


tutte le famiglie

bestiami,

Hawazin a

sono perci avvolte nella

Possiamo scartare come favole

Awtas con
massima oscurit.

riunirsi in

la pretesa spiegazione tradizionistica,

alla

La tesi che il capo dei Hawazin, Malik, pomembri


della trib di esporre a tanto perigUo tutto
tesse imporre a tutti i
possedevano,
non
regge
affatto, perch i capi Arabi potevano
quello che
ordinare agli altri membri della trib, solo tanto, quanto a questi conveniva di accettare. La riunione di Awtas fu perci soltanto possibile perch
avvenne per unanime consenso di tutti i membri della trib. Se vi fosse
stato il timore di un grave pericolo, non v' dubbio che la maggioranza si
quale abbiamo alluso poc'anzi.

sarebbe rifiutata di esporre ogni loro bene terreno al rischio di perderlo, per

una specie d' incoraggiamento dinanzi al nemico.


Tenendo presenti queste considerazioni abbiamo il diritto

procurarsi

la versione tradizionale, o

di credere che

nasconda, o abbia travisato la verit.

proba-

Hawazin, nonch aver l'intenzione di aggredire Maometto,


e di sfidarlo nel momento del suo massimo trionfo e della massima sua
potenza, fossero essi invece gli aggrediti. molto probabile che anche ora
bile

quindi che

in questo caso

il

Profeta agisse come fece pi volte nel passato,

principio, gi altre volte

da noi

esposto, di offrire ai seguaci

per quel

un compenso-

materiale cospicuo, dopo che essi gli avessero reso un qualche insigne sercio che avessero per la sua causa fatto qualche

vizio, sia

di

vite limane,

grande

sacrifizio

che avessero rinunciato alle gioie sensuali della vio-

sia

lenza e del saccheggio. Saputo che a breve distanza da

Makkah

si

trovava

un campo numeroso di Hawazin con famiglie ed annenti, probabile che


Maometto interpretasse, o trovasse opportuno interpretare, la riunione di
questi nomadi come una minaccia, e subito ideasse un colpo di mano, che
spezzando

le

le spoglie dei

forze militari d'una potente e temuta trib, ricompensasse con


vinti

suoi cupidi seguaci della moderazione mostrata nella

incruenta ed infruttifera presa di Makkah.

Il

Profeta stesso era in grande

bisogno di danari e di mezzi per mettere in esecuzione


di conversione dei
(cfr. 8. a.

in

si

suoi vasti disegni

proponeva fare a peso d'oro

H., 87). Esistono quindi forti ragioni per supporre, che la spe-

dizione di

meno

Qurays; conversione che

Hunayn

avesse motivi d'

un ordine totalmente diverso ed

assai

certo

nobile di quello che la tradizione vorrebbe darci ad intendere.

ogni caso che Maometto assal per

424.

il

primo,

movendo da Makkah

10. a. H.

andando a cercare

Hawazin

111, 112.

fino nella valle di

che la celebre sorpresa nella valle di

Hunayn

Awtas, ed certo

fu

altres

Hawzin
un nemico aggressore. Poco manc che
l'ardire dei Hawazin non tramutasse la sorpresa di Hunayn in un immane
disastro per le armi musulmane; ma alfine vinse il Profeta in modo tanto
completo da catturare tutto ilcanpo, i bestiami, e le famiglie dei nomadi

un

per parte dei

atto di legittima difesa contro

(cfr. 8. a.

H., 113 e segg.).

112.

La grandezza

della vittoria super quanto

Maometto avesse

osato sperare, perch egli, contrariamente all'uso, fece rimettere a pi tardi


la divisione delle spoglie, e trascinato dalla

grandezza del proprio

trionfo,

ordin di assalire senza indugio la citt di Ta-if, nell'illusione che la presa


di questa citt, nonostante le sue celebri

mura

non potesse

fortificate,

of-

grave
139 e segg.). Nelle sue schiere Maometto
aveva alcuni Arabi del mezzogiorno pratici nell'arte di assediare piazze-forti,

frirgli

dificolt (cfr. 8. a. H.,

e nell'uso di

macchine

d'assedio, sicch

Profeta cred che dopo un disastro

il

Hunayn, nel quale erano periti anche molti cittadini di T"if,


la citt non avrebbe opposto una resistenza maggiore degli Ebrei di Madlnah
e di Khaybar, e si illuse di farne agevolmente la conquista. Non tard a
scoprire il proprio errore, quando trov che i Thaqlf erano animati da sentimenti bellicosi ben diversi da quelli degli effeminati Ebrei del Higz. N il
numero delle sue genti, n 1' uso di macchine d'assedio riuscirono di alcun

come

quello di

giovamento, e

tutti gli assalti

furono vittoriosamente respinti con perdite

considerevoli. Persuaso in breve dell'inopportunit di insistere sopra ad


errore.

Maometto dopo pochi

nella vallata

battaglia di

di

giorni lev l'assedio, ritirandosi con le sue genti

al--irnah, ove

Hunayn. La

un

si

trovava raccolto tutto

divisione di tutta la roba

doveva

conforto per lo scacco subito dinanzi a T-if, sul quale

il

bottino

ser\'ire di

della

valido

cromsti musulmani

non amano soffermarsi a lungo.


Abbondano invece i paiiicolari, fortemente travisati, su ci che avvenne
in al-(jri'rnah. Se dovessimo accettare come verit assoluta una grande parte
di ci che narrato in quella circostanza, saremmo costretti ad ammettere che i
seguaci di Maometto, con repentina metamorfosi, facessero tacere
roci istinti,

diventando improvvisamente,

tutti quanti,

loro fe-

esemp maravigliosi di

generosit disinteressata e di obbedienza cieca ai minimi desideri del Profeta.

E
i

narrato nelle fonti, che dopo la divisione del bottino

Hawazin dinanzi

al Profeta

in

al-(jri'ranah,

conversione, ottenessero la restituzione delle

e promise

di fare

il

possbile,

425.

presentassero

ed offrendo sottomissione e

donne

e dei bambini.

potendo disporre soltanto delle donne in suo possesso,


cederle

si

si

Maometto,

dichiar pronto a

presso gli altri musulmani, aflSnch

54

H.

10. a.

112.

anch'essi acconsentissero alla restituzione dei loro prigionieri. Si narra quindi

Tamim

in seguito all'istanza del Profeta, tutti (eccettuati per alcuni

che

Fazarah) accondiscendessero alla restituzione, senza compenso, delle donne


avute in sorte. Ai vincitori fu lasciato il solo possesso dei bestiami e della

roba predata.
Tale la narrazione dei

tamente un fondamento di

fatti

verit,

secondo

tradizionisti

non

del quale

v'

essa cer-

in

pu dubitare,

si

ma

che la tradizione popolare ha grandemente ricamato sul tema

altres certo

per glorificare l'Islam,

il

Profeta ed

Non

primi musulmani.

v' dubbio,

che la restituzione delle donne prigioniere fosse soltanto parziale ed in pic-

Che

colo numero.

Maometto
alcuni tra

pi

fidi

Compagni

provato dal fatto che

restituite tutte

ne ritenne pareccliie (almeno

stesso
i

non venissero

esse

(cfr. 8. a.

tre)

per

s,

H., 163), n ci consta che queste ve-

nissero poi tutte restituite. L'esempio del Profeta e de' suoi intimi
tale

da decidere

altres

che

rapaci

Compagni ad

Hawazin venuti a

essere generosi verso

trattare con

soltanto una frazione delle trib sconfitte a

Maometto

Hunayn

9.

(cfr.

secondarie della

trib

Sa'sa'ah)

alle trib,

uomo

stirpe

accorsi in

della

al-(jri

con

il

il

in al-(T'ranah erano

(tutti

corso

medesime sono molte


rami degli *Amir b.

possibilit

musulmani

come deputazione

al

certo perci che molti altri

convegno

generosa da parte di tutti

teniamo bene presenti

avvenute durante la divisione della preda, quando


folla

dei

Ha-

di al-Gri'ranah.

poi d'una condotta tanto

ridotta al nulla, se

menato dalla

dell'intiera

capo dei Hawazin e comper la sua conversione con

non furono rappresentati

La

certo

Profeta, dopo al-Cxi'ranah, inizi pratiche

doni e con la restituzione dei suoi beni


v.azin

rnah appartenevano probal^ilmento

propria famiglia e non

bene rammentare come

particolari

Hawazin

nemici.

convertirsi nel

H., 74 e segg.), e fra le

grande

fu quindi

che abitavano pi Adcino a Makkah, e parlarono certamente ogni

nome

stirpe.

Hawazin

quei

a.

non

per conAdncersene basta

esaminare l'elenco delle trib venute a Madlnah a


dell'anno 10. H.

dono ad

e ne fece

musulmani bramosa e

il

le

scene disgustose

Profeta stesso fu mal-

insofferente di altro

indugio

161-162). Se gli uomini erano tanto avdi e brutali da lacerare perfino il mantello dalle spalle del Profeta, come possiamo noi cieca-

(cfr.

a. H.,

mente ammettere che tutti i musulmani divenissero modelli di mite passivit, e ad una sola parola del Profeta, senza un rimpianto, o una protesta,
accondiscendessero a rinunziare ad una parte sempre tanto ambita del bottino, qual'era

il

possesso delle donne prigioniere?

Se vi fu dunque realmente una restituzione di donne al nemico


difficile

provare

il

(e

sarebbe

contrario), tale restituzione dovette seguire in proporzioni

42(5.

10.

H.

a.

g 112,113.

multo modeste, ed una quantit trascurabile di fronte alla mole del rimanente bottino in oggetti, in bestiami e
a quatito sombra
anche in ar-

gento in verghe
Nota

1.

Da

(').

queste considerazioni nasce

non catturassero tutte

donne dei Hawiizin,

le

il

sospetto, che a;la battaglia di HunajTi

computo

e che nel

musulmani

dei prigionieri dato dalla tradizione

vi sia la solita esagerazione numerica.

113.
fossero,

In ogni caso la restituzione delle donne, poche o molte che

non modific sensibilmente l'ammontare

ebbero quote cospicue, e Maometto con

tutti quelli presenti alla battaglia


il

quinto di sua spettanza

si

desideroso di ricchezze per

bottino, perch

reale del

trov in possesso di un Adstoso capitale. Poco

ma

s,

bramosissimo

di conseguire

suo grande

il

scopo politico e religioso, fece immediatamente uso delle ricchezze acquistate


per colmare di doni e di favori

una dichiarazione

questi a peso d'oro

pagani di Makkali, e strappare da

nobili

di fede

musulmana. Dinanzi

tive della ricchezza, nessun QuraSita pot resistere

a lungo,

alle attrat-

e tanta fu la ge-

nerosit del Profeta, e la mercenaria avidit dei mercanti Makkani, che

metto ottenne pienamente


coscienze d tutti

suo scopo,

il

Qurays.

comperando.si,

Tanta parzialit per

una temibile tempesta nelle


vano versato il sangue per la sua causa,
d'altra parte

una misura molto

inferiore per

difficile

con dicliiarazioni

l'arma acuminata dei suoi


il

loro

pensiero.

critici, i

Egli sostenne

avevano pi bisogno

di

il

modo

la

volta,

le

nemici sollev
i

quali ave-

vedevano ora ricompensati in

Maometto

si

che non

nemici

salv da questa posi-

cosi schiettamente sincere,

che spunt

quali con arabica franchezza gli dicevano


ardita

tesi

che

veri

musulmani non

blandizie o allettamenti per restar fedeli all'Islam,

mentre Dio voleva che anche


quello era

si

servizi resi all'Islam,

della fede per aver resistito alla medesima.

zione molto

gli antichi

dei seguaci fedeli,

file

una per

Mao-

indicatogli

pagani

si

convertissero,

da Dio per ottenere

affermando che

la voluta

conversione.

Tanta franchezza da parte di Maometto nel non fare alcun segreto dei veri
motivi della ingiusta sua generosit, un documento prezioso per giudicare la natura del Profeta, il quale preferiva sempre una cruda verit ad
una fiacca impostura. La risposta alle querele dei fedeli stata perfino
conservata nel testo del Q u r a n (ix, 60), ed per noi una prova preziosa
della gravit dell'accusa e della premura manifestata dal Profeta nel discol

parsi.

Dinanzi alla rivelazione divina

Compagni

fedeli

piegarono

il

capo

senza rispondere.

Appianate tante

difficolt,

diviso

il

bottino, e contentati o

acquietati

Maometto, dopo una nuova visita al santuario makkano, riprese la


via di Madlnah, soddisfatto non solo di avere ottenuto un grande successo
tutti.

427.

10. a. H.

113, 114.

politico

dato molti malumori fra


alle quali

uomini meno

meno

forti di lui si

tranquillamente

appagato dall'insigne trionfo,

comprese, o forse

bens di aver felicemente

se-

seguaci, e superato difficolt gravissime, dinanzi

abili e

114. Ripigliando

mo

ma

ed una grande vittoria militare,

nemmeno

il

sarebbero perduti d'animo.

cammino

di

Makkali con

l'ani-

Maometto molto probabilmente ben poco

cur di comprendere, quali gravissime conse-

si

guenze doveva produrre nelle vicende future dell'Islam

la sua politica tol-

Madinah in poi.
trib nomadi sotto

lerante degli ultimi tre anni, dall'assedio di

Per ottenere
ed

rit,

il

Makkah, Maometto aveva

possesso di

per effetto

sioni,

la fusione politica delle

profonda trasformazione.

rammentare

Basti

con

di circa 10,000 uomini,

fatto molto e gravi conces-

musulmano

l'ambiente

quali

delle

quali egli

si

il

alla sua auto-

fatto

stava

che

il

per subire una

grande esercito

era mosso per la conquista di

Makkah, era per la maggior parte composto di quelle stesse trib, che soli
due anni prima avevano accompagnato i Qurays contro Madlnah ma v'era di
;

pi: queste trib erano ancora di fatto pagane, e fra loro trovavansi

nomadi
di

(i

Sulaym) che

musulmani.

sangue sparso, ed

soli

pochi mesi avanti avevano massacrato una schiera

questi assassini era stato perdonato

medesimi era stata perfino

ai

Arabi

senza querimonie

il

affidata la funzione delicata

e difficile di avanguardia dell'esercito. In siffatta orda di gente cos precaria-

mente

e fortuitamente accozzata assieme per la volont

ed

il

genio d'uno

mezzo alla quale, eccettuata l'universale avidit di bottino, mancava affatto un vero sentimento comune, gli antichi elementi musulmani
genuini, i fidi Emigrati makkani, ed il gruppo di zelanti madinesi costituivano oramai, numericamente parlando, una minoranza ogni giorno pi esigua.
I nuovi musulmani non erano musulmani altro che di nome. Le turbe
incomposte dei nuovi elementi non si erano affatto conformate ai sentimenti,
ai gusti ed alle consuetudini dei primi musulmani
i nomadi erano entrati
a far parte dell'Islam senza entusiasmo, e solo mossi o da timore di rappresaglie, o da avidit di guadagno, senza mutare in nulla i loro sentimenti
e le consuetudini pagane talch i nuovi clementi nulla avevano in comune
solo, in

con

gli antichi. L'attivit riformatrice del

dimoi-a in Madlnah, creato


tichi

Compagni madinesi,

mani, nei quali

l'affetto e

tanti anni, ispiravano


trine.

abu Dzarr

b.

partito degli Emigrati

partito che rappresentava

l'ammirazione per

una fede ferma

In questo gruppo erano

'Umar, di 'Uthman
di

il

Maz'un

al-Gliifari,

Profeta aveva, nei primi anni della

il

il

makkani

e dei pi an-

gruppo dei veri musul-

Profeta, loro maestro e duce per

e cieca nelle sue parole e nelle sue dot-

pochi zelanti, uomini sul tipo di abu Bakr, di

(cfr.

e di altri

b.

Mas ud,

quali abbracciato l'Islam con

grande

2. a.
i

428.

H., 108), di 'Abdallah

10. a. H.

114.

coscienza, o osservando con meticolosa scrupolosit le prescrizioni rituali e

pendendo dallo labbra del Maestro,


Oltre a questi pochi,

che faceva.

lo

obbedivano ed imitavano in tutto ci

che esagerando

Profeta, erano

il

in

un

modo
musulmani di Maometto, vi era la maggioranza degli altri
Compagni Madinesi ed Emigrati, di quelli cio meno religiosi, ma che eiano
i veterani di tutte le battaglie, i Compagni ed i testimoni di tutte le vicende
pi

certo

fortunose dell'Islam primordiale: uomini che anche se non erano animati da

un grande sentimento
tatto con

il

religioso,

puro a lungo andare, per via del continuo con-

Profeta, per affetto verso di

e per quella quasi ingenita ten-

lui,

denza degli uoniini ad imitare tutto ci che amano ed ammirano, si erano irreligiositi, e ponevano nell'obbedienza al Profeta, nell'osservanza dei doveri
religiosi e nell'imitazione

ed una ostentata vanit

continua degli

la

quale

si

atti del

Maestro una fedele premura

accrebbe anche pi, quando vollero distin-

guersi dalle turbe ogni d crescenti dei neo-musulmani. Questo partito antico

che noi chiameremo sempre quello Madinese, perch in esso

erano in grande maggioranza, nonostante


dei suoi

componenti

forse

meno

in tutto

numero relativamente esiguo


un migliaio di uomini,
godeva

il

di

d'un decoro e d'una posizione del tutto eccezionale,


sola base del
feta,

nuovo ordino

di cose. Essi

"futuri apostoli dell'Islam,

madinesi veri

erano

formava

modo

di

verso

l'affetto

sentire

erano realmente migliorati sotto


diedero in seguito,

come uomiiu

momenti pi

difficili

evidenza che

le idee e le

in terreno ferace,

dit

pi

tutti gli aspetti, e la

di

stato e

come

prima

essi

splendida prova che

generali

di

eserciti,

nei

con innegabile

dottrine di

depositari del testo sacro quranico, che soli

erano

memoria

custodi gelosi della

Profeta diceva ed ordinava, erano

trustees,

"

dell'Islam, dal quale

un giorno doveva nascere

di tutto ci

depositari

morale di Maometto. Questi uomini formavano gi

giuristi, dei

di

civile

un nuovo

Maometto erano state semenza gettata


ed avevano prodotto una classe di uomini di valore vera-

conoscevano per intiero


il

contatto

il

Profeta, era realmente entrato

delle guerre di conquista, dimostrarono

mente eccezionale. Essi erano


che

che Mao-

fedeli depositari di tutto quello

pi elevato,

pensare,

di

il

vera e

veri eredi morali del Pro-

metto aveva rivelato agli uomini da Dio. In questi uomini, per


continuo e per

la

il

,,

dell'ere-

ceppo venerando

la schiera valorosa dei primi

primi teologi, e dei primi tradizionisti della societ musulmana.

Intorno a siffatto esiguo,

ma

compatto e fortissimo, nucleo

si

erano agglo-

merati, per le vicende da noi brevemente riassunte nei precedenti paragrafi,


dalle pi diverse regioni e trib della penisola, gruppi
di

un

Arabi nomadi. Fra


contrasto,

nuovi venuti e

gli antichi

un profondo divario morale, che


429.

Li

sempre pi numerosi

Compagni
scisse in

si

disegn subito

due

classi perfetta-

H.

10. a.

114.

mente

Mentre

distinte.

il

nucleo del partito madinese era composto di mercanti

e di agricoltori, gente con sede

fissa,

con tendenze

civili e

quasi raffinate, per di

pi profondamente mutata e migliorata dal contatto personale con

il

Profeta,

e dall'esercizio continuo e regolare dei nuovi precetti morali, religiosi e sociali,


nuovi venuti erano invece nomadi rozzissimi del deserto, che aborrivano
i

ogni vita sedentaria,

civile

avevano

ed

tranquilla,

sentimenti

gusti e

totalmente diversi da quelli degli antichi Compagni. Per di pi

nemmeno

forse
lo

temevano, e

straordinario,

di vista

Profeta e

il

lo tolleravano,

erano

maggior parte non conosceva


viveva nel deserto senza vederlo mai:

a malincuore;

sottomessi all'Islam inolto

si

la

erano

perch

autore di grandi cose,

concordi

ma non

lo

nel

ritenerlo

amavano,

forse

uomo
anche

come colui che aveva posto fine alla Libert assoluta,


anarchica del deserto. Su di essi il Profeta non pot mai, nemmeno per poco
tempo, convergere la sua influenza riformatrice e civilizzatrice, perch non
ebbe mai rapporti diretti e personaH se non che con i capi le turbe rimaste

molti lo detestavano,

a casa vivevano nelle identiche rozze condizioni pagane di prima, in nulla


migliorati, in nulla mutati.

Una

dichiarazione formale di alcuni capi-trib aveva ufficialmente an-

nunziato l'adesione delle varie

stirpi all'

Islam

membri

avevano versato, in modo anche irregolare, ne


8. a. H.,

185, nota 2

e 9) alcune

somme

9. a.

in

formalit superficiali le trib

capi

di

mormorando,

egual misura

H., 8, nota 2 e 18, nota 2

danaro

di

tutti

di esse,

10. a. H.,

bestiame come

Con

tasse.

erano considerate musulmane,

(cfr.

ma

tali

di fatto

restavano pagane quanto prima. Per divenire musulmani in realt bisognava


tra l'altro imparare

il

testo del Qur-an, ed alcuni emissari di

rono di introdurre nelle menti di quei predoni

nuova

religione

nuovi obblighi

dei

rituali.

le

Madnah

nozioni elementari della

Questa propaganda religiosa

rimase per sempre molto incompleta, effimera e superficiale.

nemmeno
trib

la

dalle tradizioni,

tenta-

Non

consta

che Maometto mandasse molti missionari nelle

forma pi consueta era

di convertire

molto superficialmente

uno dei membri della trib, con un corso d' istruzione religiosa che talvolta
durava soli pochi giorni, e di mandai'e il neo-convertito a diffondere la fede
tra

non aveva dell'Islam che un'infarinatura


nuova dottrina non aveva potuto entrargli nel sangue e

consanguinei.

superficiale:

la

Il

conveiiito

nell'animo. Quello ch'egli poteva insegnare era perci ben poco, e trattando

con

propri parenti, verosimile che agisse con grande larghezza di principi

e con benevola tolleranza, senza insistere troppo presso quelli che

pivano o non volevano capire la necessit degli obbliglii rituali e


conseguiva che quando

il

non

ca-

fiscali.

Ne

nuovo verbo morale predicato a Madinah arrivava


430

10. a. H.

agli ultimi

rami delle

deserto aral)ico,

non era pi

114,115.

sparse e sepolte negli abissi impenetrabili del

trib,

tanto diluito, che

ei'a

avvertibile.

il

sapore del nuovo pasto intellettuale

Maometto

che conosceva meglio di


chiunque altro la vera natura dei suoi nuovi seguaci, non volle mai tormen([uasi

tarli

con sovercliie imposizioni

porto delle tasse,

stesso,

e se riceveva

con relativa regolarit

materiale di fede islamica, e chiudeva gli occhi su tutto


forse sul

l'im-

contentava di questa manifestazione esteriore e molto

si

tempo per introdurre

la

nuova

contando

resto,

il

linfa riformatrice nel vecchio orga-

nismo pagano.
Tutte
di

le trib,

meno

forse alcune tra quelle delle

Madinah, che da parecchio tempo subivano

zatrice del
solita

vita

l'

immediate vicmanze

influenza diretta e civiliz-

grande riformatore, continuarono, immutate ed immutabili,


del deserto nelle identiche

metto non fosse mai

condizioni di prima,

come

se

la

Mao-

esistito.

Nota 1.
La condotta remissiva e tollerante del Profeta verso le trib convertite non fu soltanto effetto d'abile e calcolata politica, ma in certo modo una necessit. Fu realmente una manifestazione del vero carattere dei rapporti fra la divinit e gli uomini presso i Semiti pagani, rapporti descritti
con tanto acume dal Robertson Smith (The Iteligion of the Seviiten, 59-64). La natura dei nomadi semiti intollerante di ogni severa ingerenza divina, e gli Arabi nomadi avevano questo carattere in una forma anche pi spiccata degli altri cugini semiti. Nel loro modo di vedere la divinit
delle trib viveva con i suoi fedeli in rapporti facili e cordiali, e la sua autorit non era ne illimitata,
n vessatoria, o troppo esigente. L'azione della divinit verso i fedeli era considerata come analoga a
quella del s a y y i d o capo-trib, aveva cio le funzioni di guidare, di assistere e di consigliare, ma
non di comandare: ed anche Maometto si present in principio semplicemente come un consigliere
ed un ammonitore (cfr. Intr., 197, 198). Il dio pagano era considerato come un essere soprannaturale, che incoraggiava si ad una buona condotta, ma che in realt non aveva poi n i mezzi per
ricompensarla, n
per tacita ammissione
nemmeno quelli per inculcarne severamente l'osservanza: egli permetteva perci una grande libert, e di necessit era indulgente verso gli errori dei
fedeli. Contro questo spirito pagano, che giustamente possiamo definire come immorale e pericoloso, i Profeti d'Israele lanciarono le loro invettive pi eloquenti, ed in modo analogo ag poi Maometto, specialmente nell' ultimo periodo makkano, allorch tent di elevare un' energica protesta
contro questo spirito stesso, annunziando l'imminenza di un cataclisma mondiale, affermando l'esistenza d' un inferno per i malvagi, e comminando le pene eterne ai renitenti. Tutte queste affermazioni riuscivano per affatto nuove ai nomadi d'Arabia, i quali perci risentivano una grandissima
ripugnanza a prestarvi fede. Tale ripugnanza fu si viva, che Maometto nel passare da Makkah a
Madinah dovette cedere in parte al sentimento predominante del tempo e degli uomini, fra i quali
viveva, e moderare le esigenze del suo Dio: Maometto era troppo avveduto e sagace per tentare l'impossibile, e nei versetti quranici rivelati in Madinah facile osservare quanto sia minore la veemenza
del linguaggio contro i pagani, e scompare la tetra minaccia del cataclisma mondiale. L'Islam rigido,
inflessibile, che regola severamente tutti gli atti dell' uomo, un prodotto di generazioni non-arabe,
molto posteriori a Maometto un'applicazione esagerata delle dottrine monoteisticlie originarie sotto
l'influenza grandissima, che esercitarono il Giudaismo e il Cristianesimo medioevale ortodosso sull'evoluzione dell'Islam, fuori. d'Arabia, al quale impressero pi d'uno dei loro difetti.

115.

Lo stato di cose creato dall'invadente proselitismo e dall'attivit

espansionista del Profeta, intento alla conquista di Makkah, fu pei'ci in


all'Islam causa precipua della formazione d'una classe

mani, totalmente diversa dall'antica, che


cio del partito madinese. Il

nuovo

abbiamo

partito,

431.

nuova

grembo

di pretesi musul-

descritto poc'anzi,

da quella

che potremo chiamare Beduino,

10 3- H.

115.

acquist subito

una immensa importanza

militare e morale nelle

storica,

vicende dell'Islam. Pochi di numero, in principio i Beduini musulmani crebbero, dopo l'assedio di Madinah, con tanta rapidit, che numericamente

sommersero con

migliaia

loro

le

il

mutarono

piccolo partito madinese, e

profondamente l'indirizzo dell'Islam. Si consideri infatti che a questa classe


appartennero per la massima parte i guerrieri, che domarono le trib nelfurono

l'anno 11. H., e

furono

negli anni successivi:


l'Africa

l'Egitto,

mondo

che inondarono la Babilonide, la

essi

costumi

il

Siria,

Spagna con una corrente copiosa d'immigrazione,

la

portando la lingua,

che conquistarono

esclusivamente,

essi

ed

il

sangue arabo, ed in parte

da un

tradizioni e le dottrine del Profeta

lato

il

sino alle falde

ed all'Oceano Atlantico, e dall'altro, fino alle rive

dell'

nome,

le

dei Pirenei

Indo ed

alle steppe

dell'Asia centrale.

Essi per, lo ripeto, erano

portunismo politico
in

mano

dacch per

vero potere, impressero

nome

e per ragioni di op-

numero preponderante a\sevano

loro

il

all'

solo di

Islam, fino dagli ultimi anni del Pro-

queir indirizzo che meglio conveniva ai loro gusti

feta,

il

or,

musulmani

rapaci

bellicosi,

pagani. Per la loro influenza l'Islam s'imbarbar, perdendo negli ultimi

anni della vita di Maometto molte tendenze religiose,


tanto una nuova fede, quanto
militare, attenuata

una nuova ed

efficace

diventando non

forma

di

despotismo

dalle irresistibili tendenze democratiche

soltanto

della

natura araba.

Non

esistenza di quelle turbe di


la

mutato nella
pagani solo nominalmente islamizzate. Era mutata

per assolutamente corretto

natura dei rapporti

il

dire che mtUa fosse

politici fra le varie trib, e tale

mutamento

costituiva

un nuovo elemento, che superava in importanza ogni


Quanti prima si laceravano a vicenda come animali feroci,

nella vita dei Beduini


altro

fatto.

avevano ora sospeso


dalla

le inimicizie fratricide, e

nuova potenza militare creata dal genio

pati intorno a lui che pi temevano, e cos,

ne erano andati aumentando sempre pi


tale potenza, pi

prontamente

accorrevano a sottomettersi
sistibile,

per timore di rimanere distrutti


di

Maometto,

si

mentre volevano difendersene,

la forza ed

il

prestigio.

altre trib, atterrite dall'idea di

sicch

si

cre

erano aggrup-

un moto

Pi cresceva

rimanere

isolate,

centripeto, fatale, irre-

sempre pi intenso ed accelerato, che tendeva, come una forza cieca

ed irresistibile della natura, a trascinarsi dietro ogni cosa. Nulla oramai poteva pi arrestare

il

Deputasioni affluenti

amii

9.

e 10. H., fu

moto accentratore, e lo straordinario fenomeno delle


a Madinah da tutte lo parti d'Arabia nel corso degh
l'effetto maravighoso del processo, che abbiamo ora

tentato di descrivere.

432.

H.

10. a.

Infine
politico,

dica

si

come conseguenza

che,

per

sorse

prima volta nella

la

ancora molto confusa,

115.

il

logica

questo nuovo stato

forma vero

storia d'Arabia, in

sentimento di un'esistenza nazionale, ed

ed etnica, rispetto agli

di un'unit politica

eli

altri popoli asiatici.

il

concetto

Tale senti-

mento, turbato momentaneamente dalle convulsioni violenti della insurrezione


nell'anno 11. H.,
i

si

afferm con

padroni del mondo.

della loro

le

conquiste,

quando

gli

Arabi sentironsi

devono perci a Maometto il sentimento


unit nazionale, donde venne poi il concetto della loro superioGli Arabi

rit su tutti gli altri popoli della terra.

Sarebbe perci un errore il credere che

alludo solo

prime

alle

sistema di vita:

1),

poche trib convertite da vari anni

non fossero anche moralmente modificate dal nuovo

fatti dell' 11. a.

H. stanno luminosamente a dimostrare che

trib entrate a far parte integrante della

120, nota

le

comunit musulmana

(cfr.

pi avanti

ossia quelle convertite nei primi 8 o 9 anni della Higrah,

tennero onestamente la loro parola, e offrirono senza parsimonia


per la causa dell'Islam.

Dobbiamo

riconoscere

perci

il

le

loro

man-

sangue

che questi uomini,

per quanto rozzi, per quanto superficialmente e nominalmente musulmani,


pure, per effetto degli insegnamenti e delle ordinanze del Profeta e dei continui rapporti

con

lui,

avevano acquistato un senso nuovo, pi elevato e

non pi unit

pi esteso della loro condizione. Si sentirono


in

un

infinito,

ma

staccate perdute

parte integrante di una unit maggiore, con rapporti molto

netti verso di essa e verso di quelli che

non facevano parte

dell'Islam.

sentimenti che essi un tempo nutrivano soltanto verso quelK della propria
fairriglia e della

propria trib,

si

estesero gradualmente, per l'effetto benefico

dell'opera civilizzatrice di Maometto, ai

membri

sulmana. Nel momento del grande pericolo,

di tutta la

comunit mu-

nell' 11. a. H., tutti risposero al-

l'appello e nessuno fece defezione.

Questo fondersi di sentimenti, del tutto nuovo in Arabia, fu uno degli


pi immediati e pi maravigliosi dell'influenza personale di Maometto,

effetti

e costituisce

anhni

uno dei meriti suoi maggiori. In questa fusione morale degU

bench durata purtroppo

-^

meno d'un quarto

di secolo

risiede tutto

il

Maometto non pot formare una vera


nuova coscienza religiosa negli animi di chi non comprendeva la superiorit
morale conferita dalla fede in un Dio solo sopra gli idolatri, pot nonpertanto creare una nuova condizione morale, e ispirare ad una societ anarchica
il senso
d' una grande unit etnica, e la coscienza di obblighi e di doveri
reciproci, che prima di lui non erano mai esistiti. Egli pot persuadere
segreto dei primi trionfi dell' Islam. Se

tutti

era

suoi

seguaci.

Emigrati, Madinesi,

una grande famiglia

costituita

per

433.

il

Beduini e Qurays, che

bene comune di

tutti,

l'

Islam

ed alla
55

10. a. H.

iiB, Ufi.

cui conservazione e prosperit


tribuire.

116.

Al

avevano

tutti

il

massimo

interesse di

con-

partito Beduino, che gi alla fine dell'anno 8. H. rappre-

sentava forse molto pi che tre quarti della comunit politica musulmana,
venne
cfr. i numeri di quelli che parteciparono alla spedizione di Makkah,

ora ad aggiungersi con la presa di Makkah, un terzo partito, di suprema im-

portanza storica, quello cio formato dalla classe aristocratica dei grandi mercanti makkani,

partito Qurasita, che grazie all'ingegno, alla nobilt del

il

gnaggio, alla accortezza pratica negli

li-

ed alle grandi ricchezze dei suoi

affari,

membri, non solo prese subito un grado eminente nella comunit musulmana,

ma

pot, in breve corso di anni, accaparrare e ritenere per s tutti

vantaggi materiali e pohtici del grande moto islamico.

giori

quelli

che divennero

della dinastia

liffi

mag-

Qurays sono

padroni dei padroni del mondo, prima come Ca-

Umayyade,

e poi

come

quelli che

formarono

la dinasta

'Abbasida.
Gri fin dal
i

con

favori,

primo principio

attenzioni stesse del Profeta,

le

quali egli quasi sopraffece

determinare questa preminenza dei Qurays, conferendo

momento
giata,

della loro conversione, lo

stampo che

essi

mai

stampo

doni ed

graode valore da

il

contribuirono in altissimo

adesione all'Islam,

attribuito alla loro

Qurays,

grado a

ai medesinai, fin

una

indelebile di

lui

dal

classe privile-

perdettero, e contribu tanto alla loro futura po-

tenza mondiale.

Ma

chi erano questi

Qurays? Erano

pi acerrimi,

avversari dell'Islam, quelli che avevano fatto tutto


la

nuova

religione, e per distruggerla

pi antichi e tenaci

possibile per soffocare

l'eccidio del suo fondatore e dei

resistere alle forze superiori del Profeta,

suoi seguaci. L'impossibilit di

desiderio di pace, e di riprendere


s

con

il

lucro-si

commerci

avevano

di prima,

il

fatto

che questi uomini avveduti, dotati di finissimo intuito politico, avevano

infine piegato pi docilmente

collo al giogo islamico, e

il

si

erano persuasi

esservi per loro assai

maggior

Le ultime

erano state alfine superate dalle concessioni pressoch

difficolt

profitto nell'unirsi all' Isim, che nel combatterlo.

mitate fatte a loro dal Profeta nel brigarne la sottomissione.


fatto esclusa la probabilit che fin
tutti

gl'immensi vantaggi che

da quei giorni

Non

illi-

poi af-

Qurays intravedessero

potevano ricavare dalle nuove condizioni

si

politiche: le attenzioni delle quali

Maometto

li

colmava,

li

avevano persuasi

che nella nuova comunit avrebbero occupata una posizione altrettanto eminente, quanto nel passato nella propria citt nativa, ed erano troppo mercanti per
in

non comprendere che era

un impero, che non rimanere

assai pi vantaggioso diventare

primi in una citt

434.

solitaria.

primi

10. a.

H.

S 110,117.

Tali convinzioni e tali speranze furono la causa precipua, por la quale


i

Quray, appena entrati a far parte del regno

musulmano, sostennero

validamente la causa dell'Isim, e l'unit politica della comunit musulmana,

reagendo contro

incipiente sfacelo avvenuto subito

l'

dopo

la

morte del Pro-

Devesi in larga jnisura alla fermezza dei Qurays ed alla fede da essi

feta.

serbata verso

il

governo

per felicemente la

Madlnah,

di

se

l'

impero fondato da ^Maometto su-

burrascosa dell'anno 11. H.

crisi

Questo gruppo potente di uomini, dotati di grandi mezzi morali e materiali,

divennero

c[uindi,

appena

entrati nella

comunit musulmana, una

delle

forze attive della medesima, apportandovi tutte le loro virt 'ed anche tutti
i

loro difetti.

La nuova

una comoda insegna per ma-

religione fu per essi

scherare la vera natura, le vere loro aspirazioni politiche e


religione

non

il

diedero

il

menomo

pagani dell'evo antico

interessati

rono

si

pensiero, e rimasero

vigorosa

cupidi, scettici ed

esitare,

accaparrarono

si

momento opportuno,

conculcando senza

potere,

il

il

della

all'ombra dei grandi eventi che segna-

principio della diffusione dell' Islam in Asia,

taggi che ambivano, e giunto

mondane

afferrarono con

con spietata

severit,

van-

mano

quando

ragioni politiche lo richiedevano, tutto ci che era d' impaccio ai loro

Le

stragi della battaglia di al-Harrah presso

quale per

il

fiore del

del 64. e del 73.

vecchio partito madinese, ed

H., nei quali

a.

Madlnah

il

nel 63.

tempio pi sacro del mondo musulmano

vero spirito introdotto dai Qurays in grembo


Beduini, nonostante

H., nella

due assedi di Makkah,

mano

fu in parte incendiato e distrutto, ci fanno toccare con

Mentre per

a.

fini.

il

all'

quale fosse

il

Islam.
sussidio di uomini

loro prezioso

nuovo stato anche elementi sociali estreQurays invece, nonostante lo loro ipocrisia,

valorosi e belligeri, introdussero nel

mamente
vi
i

turbolenti e pericolosi,

apportarono energie preziose di ordine e


quali elementi dovevano essere di

rale e materiale del

criteri di

avvedutezza politica

sommo giovamento

allo

sviluppo

grande impero, che stava per sorgere in breve

mosulle

rovine della Persia sassanida e di Bisanzio cristiana. Apportarono per altres

loro difetti

e la storia del Califfato

ceppo qurasita pi genuino


difetti,

che

si

in

delle glorie e dei delitti del

nettamente

gran parte

distinti questi

quali, riassume,
odi, infine in

prima in nobile

sanguinosi

Maometto,

famosi tre

partiti, il

dinastia sorta dal

la storia delle

dominio dei Qurays

mai conosciuto in Asia.


Alla fine dunque dell'ottavo anno

fosse

117.

visse

l^mayyade

della

sul

virt

e dei

maggiore impero

Higrah troviamo gi

giuoco della politica interna dei

e bellicosa emulazione, poi in feroci invidie e

conflitti, la storia del

primo secolo della Higrah. Finch

vaii elementi discordi, fusi insieme, direi quasi affascinati,

435.

10. a. H.

117.

dalla figura dominatrice del Profeta, sembrarono poter coesistere pacificamente

insieme per lavorare d'accordo al benestare comune. Ma le condizioni di equilibrio politico erano tanto precarie, le forze disgregatrici del novello orga-

nismo

politico cos vive, e le singole parti difettavano tanto di coesione reci-

proca, che perfino vivendo

sua

furono avvertibili

vita,

il
i

Profeta, specialmente negli ultimi mesi della

primi sintomi della grande

crisi

che doveva,

con moto furioso di reazione, precipitare tutta la penisola in uno spaventoso


conflitto fratricida. La potenza di Musaylimah tra i Hanlfah nell'estremo oriente
della penisola, e la rivoluzione di

al-Aswad

al-* Ansi

nell'estremo mezzogiorno

sono due gravissimi indizi d'uno stato di cose, che, anche se


vissuto assai

i^i

dovuto di necessit imporre

truce battesimo di sangue, solo con


le

Profeta fosse

a lungo, non avrebbe molto probabilmente potuto durare

stesso avrebbe

Maometto

il

il

popolo arabo quel

al

quale l'Arabia accett definitivamente

innovazioni venute da Madlnah, ed inizi quel prodigioso movimento di

popolo, che ancor oggid risveglia

nostro stupore.

il

Abbiamo detto poc'anzi come Maometto, nel far ritorno a Madlnah dopo
i trionfi di Makkah e di Hunayn, non si rendesse conto delle gravi conseguenze che, per l'avvenire della sua fede, sarebbero un giorno scaturite dalla
libera ammissione in grembo all' Islam di elementi tanto diversi, discordi e
Tale nostra supposizione confermata da tutto quello che sappiamo

pericolosi.

sulla natura e sul

mai

modo

del futuro e visse

rezza eh'

che non

di agire e di pensare del Profeta,

sempre

nel presente.

si

cur

Possiamo per affermare con

sicu-

egli assai chiaramente comprendeva

vero e diverso valore delle

il

varie classi di Arabi da lui a forza soggiogati ed accozzati assieme alla rinsotto

fusa

una tenue vernice musulmana.

speciale interesse quello che le fonti

Maometto, di
T^e

stabilire la

affettuose parole

da

questo riguardo ha per noi

concordemente

ci

narrano sul

rifiuto di

sua dimora in Makkah, dopo che questa fu presa.


lui dirette

ai

Madinesi

quando questi temettero un momento che

egli

li

(cfr.

8.

a. H.,

89 e 173),

avrebbe abbandonati per

ri-

manere in patria, sono sembrate spiegazione sufficiente ai tradizionisti, i


quali hanno perci omesso d' informarci, se altri motivi, meno sentimentali
e pi pratici, abbiano concorso a determinare la risoluzione gravissima del

Profeta, che

mondo
anche

Madlnah

dovesse

non Makkah

chiunque degli Einigrati di ritornare

ordini severi, che nessuno dei

dopo compiuto

Questo sentimento fu in

il

Compagni dovesse
cos vivo,

che

si

III,

297,

comunic

ISG.

centro del

Makkah

lin.

ai

abbiamo memoria di due che ammalatisi gravemente in

il

Maometto fece
in patria, dando

trattenersi in

pellegrinaggio (Saad,

lui

ed

la citt di Dio,

essere la capitale della teocrazia islairdca.

di pi: \det a

tre giorni

pur

pi di

16-17, 21-22).

Compagni ed
Makkah dopo

H.

10. a.

Hunayn, scongiurarono

Profeta

il

S 117.

fuga a Madinah per

la

Compagni

Fuga,

la loro

16;

cfr.

49,

lin.

12).

Tali notizie

"

Dio!

non farU ritornare

Bukhri

anche

lin.

il

[Cairo]

II,

309,

indietro

giamento del Profeta verso

propria

la

grado

vera Casa di Dio in terra.


del

miei

ai

III,

1,207,

Rukhari,

III,

diretta attinenza con


;

le

il

considerazioni ivd riunell'atteg-

quel luogo ch'egli

verso

patria e

supremo santuario nel mondo, di


non hanno compreso i veri motivi

di unico e

tradizionisti

Profeta nel preferire Madinah a Makkah, e perci hanno creduto che

sua volont fosse di conservare intatto

la

(Saad,

pu sembrare strano ed incomprensibile

nite ci spiegano ci che

al

23 e segg.

lin.

hanno

autenticit

d' indiscutiljilo

aveva elevato

valore morale della loro

Lascia continuare

soggetto da noi esaminato nei paragrafi precedenti

stesso

li

causa della nuova religione. Si pone perfino in bocca

Profeta la seguente esclamazione:

al

perch non

J' intercedere presso Dio,

facesse morire in patria, quasich ci diminuisse

per causa della fede.

Non

improbabile

dift'ondesse tale spiegazione,

dizioni di fatto create dalla

ma

la

il

merito di

essei'e

andato in

esilio

che Maometto abbia permesso che

si

vera assolutamente diversa. Le con-

presenza dei Beduini e dei Qurays in grembo

air Islam e l'ammissione in esso di elementi essenzialmente anti-islamici in

numero tanto

l'accorto Profeta, che meglio di tutti conosceva

le loro

suoi uomini,

modo

si

narrati.

La

sorpresa che proviamo a vedere

inatteso verso quella citt

santa,

al-

loro difetti

debolezze. Ci dimostrato con innegabile evidenza da vari

da noi poc' anzi


agire in

non sfuggirono

superiore a quelli veramente islamizzati,

il

fatti,

Profeta

possesso della quale

il

era stata la mta suprema di tutta la sua attivit politica, scompare, quando
riflettiamo che

mente

il

Profeta agiva in quel

suoi fedeli e migliori

modo

nell'intento di salvare vera-

Compagni dal contagio

deleterio

dei

senti-

menti mondani e pagani od anti-islamici della societ qurasita. Egli intu


che per conservare
intatti

nei

il

il

frutto di

venti

anni di propaganda,

proprio prestigio personale e quello speciale

Compagni

del gruppo Madinese dalla quotidiana

Profeta, era necessario


suoi pi

fidi.

modello,

il

tipo della quale


si

egli

uniformassero un giorno

massa oramai immensa

l'appoggio pi antico e pi sicuro,


penso.

Il

dimestichezza con

il

il

Profeta una societ-

voleva gelosamente conservare nella spe-

mani. Egli sentiva che se avesse permesso


diluirsi, nella

islamico creato

l'isolamento e la costante indissolubile unione dei

L'ambiente di Madinah era divenuto per

ranza che ad esso

.spirito

per mantenere

ai

il

resto dei cos detti

Compagni

dei cattivi

di

musul-

disperdersi,

di

musulmani, avrebbe perduto

senza procurarsi alcun adeguato com-

piccolo gruppo modello della societ

437.

musulmana sarebbe scomparso,

10. a. H.

117, 118.

forse senza lasciare traccia di s, nella fiumana, ogni d crescente, dei neo-

musulmani, e non solo V Islam quale e come l'intendeva Maometto avrebbe


rischiato di perire, ma egli stesso si sarebbe perduto nella folla violenta,

nuove

turbolenta, di persone

e sconosciute, sulle quali

il

suo prestigio per-

sonale era infinitamente minore.

Ma

r Islam ideato da Maometto, uno stato di monaci ammogliati,

come

il
con pi arguzia forse che esattezza un valente orientahsta tedesco
ha voluto definire l'ambiente di Madinah, non fu quello che domin
Sachau

poi in Asia, e gi a soli cinquanta anni

morte di Maometto

la

Madinesi era considerato dai progressisti della

.dei fedeli

glia

dopo

veneranda

ma

s,

incomoda

un

e reazionaria, ed

Siria,

come

il

partito

un'antica-

ostacolo alle tendenze

ultra-mondane del Califfato imperiale di Damasco. La sanguinosa tragedia

Harrah presso Madinah fu il prezzo


terribile pagato dai membri del partito madinese, quando tentarono di influire sulla condotta politica degli Umayyadi. La societ musulmana sempre
svoltasi

sulla pianura rocciosa

pi dimenticava

della

suo Profeta e fondatore, e

il

si

avviava per la sua strada,

schiacciando sotto ai piedi tutti quelli che, anche

levano ricondurla sulla via originariamente


118.

Compagni

da esso

del Profeta, vo-

tracciata.

taluno potr forse sembrare sovercliiamente lunga la nostra

digressione sui partiti nascenti nell' Islam

essa era per assolutamente ne-

cessaria nel caso nostro, nel quale le tradizioni sulla biografia

non formano gi
al resto

lo

scopo dell'opera,

degli Annali. In questo

maggiore

rilievo

ai fatti

ma sono da noi

riassunto

che hanno pi

del Profeta

riunite quale introduzione

generale dobbiamo perci dare

stretta,

attinenza con quelli

anni successixd, e che possono aiutarci a comprendere

degli

le intricate questioni,

che sorgono a ogni pie sospinto sul nostro cammino. Senza una chiara intelligenza delle condizioni

tanto

che

morte

di

documenti

interne della comunit

ci

permettano di vedere

Maometto, corriamo

cato della cos detta

il

Riddah

musulmana

rischio di fraintendere tutto

forma latente

poi,

in

grembo

all'

il

per quel

vigiHa della

vero

signifi-

o apostasia ed insurrezione delle trib nel-

l'anno 11. H., e poi anche delle lotte intestine che, fra
in

noi, alla

vari partiti,

si

Islam dall'elezione di 'Uthman, 23.

svolsero
a.

H. in

ed in parte anche prima, vivente ancora 'Umar.

Quanto per abbiamo gi detto non pu dare che parzialmente lume


sui fatti successi^^,

ed in ispecie sulla

Riddah

dell'anno 11. H.

bisogna

ancora aggiungere in questo luogo un esame un poco minuto del fenomeno


pi singolare degli ultimi due anni di Maometto, vogHo dire delle deputazioni
o ambasciate delle trib (al-wufud). Questo argomento intimamente con-

nesso con

il

problema

dei partiti

musulmani
438.

solo l'esame di tutta intiera

10.

H.

a.

S^ iw, 119.

pu darci

la serie dei partiti e delle deputazioni

spiegazione del famoso evento, della cosi detta

la

chiave per la verace

Riddah,

o apostasia, ben

erroneamente chiamato con questo nome, e sul quale molti scrittori di storia
musulmana, partendo da falsi principi e da tradizioni, o apocrife, o tendenziosamente travisate, si" sono espressi in modo poco rispondente alla verit.

119.

fenomeno

Il

due anni della missione

rilievo negli ultimi

dopo

la presa di

Makkah

fine

la sua gloriosa carriera militare.

dell'anno

Durante

da conquistatore animato da ambiziosi


che riposandosi sugli

cifico,

di

goderne serenamente

done e guidandone

le

di

fatto storico di

il

Maometto;

maggiore

la quale missione

volge rapidamente al suo termine estremo.

ritorno a Madinah, alla

il

delle deputazioni

8.

H.,

il

gli ultimi

disegni,

ma

Con

Profeta aveva chiuso

due anni

piuttosto

egli

non agi pi

come sovrano

pa-

allori conseguiti, e soddisfatto dell'opera sua, cerca

frutti, e di

immense

organizzare

il

novello stato, moderan-

abbiamo tuttavia in queTabuk, impresa inudalla quale Maometto trasse ben

forze latenti. Noi

sto periodo l'incruenta ed incomprensibile spedizione di


tile e

penosa, che suscit molti malumori, e

compenso dell'immane apparato di forze allestite per essa.


Quello fu per un incidente di importanza secondaria, che i tradizionisti,
miseri vantaggi in

consapevoli di trovarsi su terreno ingrato, hanno avvolto ed offuscato con


mille oziosi particolari, e con leggende di niun interesse storico

Maometto era gi vecchio


spalle,

producendo

gli

(^).

anni cominciavano ormai a pesargH sulle

effetti fatali sulla fibra forte e

tenace del Profeta. Questi,

che aveva sempre vissuto nel presente, facilmente dimontico del passato ed
indifferente

sempre del futuro, ebbe poca cura di risparmiare

e la propria salute

le

proprie forze

seguendo la consuetudine generale dei suoi coetanei,

non pens mai a moderare


suoi frequenti matrimoni ed

la soddisfazione
il

numero

completa dei sensi genesiaci.

delle mogli,

con

le

quali noto

come

continuasse quasi quotidianamente a giacere fino alla vigiUa della morte

nonostante
e

suoi 60 anni,

smorzarono quella energia

della sua carriera. Perci


scutibili

a lungo andare minarono quella forza

vitale,

istancabile, che tanto rifulsero nel periodo eroico

dopo

la presa di

Makkah abbiamo

gli indizi indi-

d'un periodo di requie, anzi d'una vera sosta nel processo di espan-

sione militare, che fino a quel

tempo era

stato

il

suo costante e supremo

Per convincersene basta osservare come, dopo la presa di Makkah,


diminuiscono le spedizioni militari ne abbiamo poche nel 9. e pocliissime
pensiero.

nel 10. H.

Quanto divario

degli anni precedenti

fra questa tranquillit e l'attivit militare continua

Tale sosta fu dovuta a varie ragioni, e innanzi tutto


salute ed alla et avanzata del Profeta, che

439.

gU

alle condizioni di

resero soverchiamente molesti

10.

119.

disagi e le fatiche delle

abbiamo

il

fatto, gi

campagne

a.

H.

militari nel deserto. In secondo luogo

accennato da noi, che, con la presa di Makkah, Mao-

metto riteneva realmente compiuta la sua missione riformatrice, quale egli


se l'era prefissa nei primi tempi della propaganda (cfr. 6. a. H., 45).
Egli aveva introdotta la nuova fede nel patrio santuario, aveva convertito
tutti

membri

della propria trib e per di pi

aveva anche convertita una

buona parte dell'Arabia occidentale. Oltre a questo limite Maometto non aveva
aspirato, e se gli eventi imprevisti della sua maravigliosa carriera gl'indi-

mai

carono forse confusamente

immensi campi d'azione

altri

conversione cio anche d'altre parti d'Arabia

(cfr.

e di

propaganda, la

10. a. H.,

128 e nota)

non ci consta in alcun modo che egli se ne


preoccupasse. certo che egli non espresse mai alcuna speranza di questo genere certo che non formul mai alcun disegno, n lasci ai Compagni e successori alcuna istruzione od alcun programma da compiere in questo senso. Il
silenzio assoluto del Qur*an, nel quale pur si specchia l'animo del Profeta un
e forse anche dell'Asia Anteriore,

argomento fortissimo in favore

delle nostre affermazioni, che forse

breranno per avventura nuove e poco sicure.


cito

esso

si

a taluni sem-

Ma il testo sacro dell'Islam

espli-

occupa soltanto dei Qurays, dei Madinesi e delle trib vicine

Makkah

Madlnah anche il silenzio altrettanto comperch non tengo conto delle tradizioni apocrife
pleto delle tradizioni
ci assicura che il Profeta non pens nemmeno alla conversione di tutta
l'Arabia (^). Oramai quello che aveva ottenuto, lo soddisfaceva completamente,
e del resto del mondo, da lui totalmente ignorato, non si cur affatto. Poich,
lasciando in disparte le possibili ragioni della spedizione di Tabuk (^), la seconda spedizione di Mu'tah, ordinata alla vigilia della sua morte, non deve
considerarsi come indizio d'un programma di conquista mondiale, ma come una
alle

due

citt di

e di

semplice razza avente l'unico scopo di vendicai'e la morte tiagica del suo

amato

figlio

adottivo

Zayd

b.

Harithah, avvenuta nell'anno

8.

H.

molto

Tabuk il Profeta nascondesse, sotto


ragioni pi appariscenti, questo medesimo intento di vendetta. La scelta
del figlio dell'ucciso come comandante della seconda spedizione di Mu'tah,
e le istruzioni date al medesimo non lasciano alcun dubbio sulla vera
natura di quella impresa militare. Maometto desiderava oramai soltanto pace
probabile, che anche nella spedizione di

riposo

fatiche.

La

voleva assaporare tutta la dolcezza dei frutti delle sue lunghe


piccola

corte di Madlnah, nonostante

patriarcale rozzezza, aveva

un non

l'estrema semplicit e la

so che di grave, di austero e direi quasi di

maestoso, che imponeva su tutti quelli che

si

avvicinavano. Gi fin da ora

aleggiava qui intorno a Maometto quella atmosfera di rispetto, e di venerazione che doveva avere poi tante conseguenze nello s\luppo delle sue dottrine.

410.

10. a.

questi due

motivi,

H.

che trattennero

aggiunse un terzo. Intendo alludere ad un


tutte

le

solite

s 119.

il

Madinab,

Profeta in

fatto,

il

se

ne

quale diminuito pure di

esagerazioni tradizionistiche, assunse proporzioni

si vaste ed
che tolse al Profeta ogni ragione di riprendere la sua antica politica
d'istancabile, incessante aggressione militare: voglio dire le deputazioni af-

inattese,

fluenti a

con

il

Profeta.

Maometto,

spirito socievole e comunicativo,

nato per vivere fra

di discutere

d' indole

poco

gli

ed intrigare, trov, dico, quello che meglio

carattere ed ai suoi gusti; e deposte le armi,

in

vedere e trattare

uomini e tlisputare ed insegnare ai suoi


trov in questa nuova occupazione di ricevere e trattare ambasciatori,

bellicosa,
simili,

Madlnali dalle pi diverse parti d'Arabia per

questa nuova maniera che

il

si

conveniva

al

suo

prosegu l'opera riformatrice

destino gli porgeva, e con la quale egli,

maestro, per lunga esperienza, insuperabile nell'arte sottile di affascinare gli

uomini, era sicuro di poter ottenere tutto quello che voleva.

Sar perci molto opportuno di esaminare ora particolarmente questo

fenomeno, perch

ci

servir di guida ad appurare con

quanto esattamente fosse esteso

metto

sulle trib

quanto

quanto veramente reale

la pretesa islaraizzazione

morte di Maoinetto risponda


dalle tradizioni. In questo

maggiore precisione

alla realt,

e quanto

modo prepareremo

il

il

dominio di Mao-

dell'Arabia prima della


sia

del tutto inventato

terreno per la giusta intel-

ligenza dei fatti avvenuti immediatamente dopo la morte del Profeta.

Nota 1.
Le altre poche spedizioni militari, che trovansi negli Annali degli anni 9. e 10. H.,
non hanno che un interesse secondario e locale, e Maometto stesso non vi annesse alcun vero valore.
Ne prova il numero esiguo degli uomini mandati in ogni circostanza, e la scarsit dei risultati ottenuti. Su tutti questi fatti si stende poi un velo nebbioso d' incertezza, che rende difficile la giusta
valutazione delle notizie. Ci sia detto specialmente riguardo alla spedizione nel Yaman di Kh alid,
seguita poi da quella di 'Ali, ove le versioni sono confuse, contraddittorie, incomplete e ci appaiono piuttosto foggiate, sia per nascondere nn insuccesso, sia per ingigantire fatti che non ebbero importanza
veruna. Bisogna anche ricordarsi, che le tradizioni su questi fatti d'arme secondari sono tutte ispirate
lendenziostmente dal desiderio di far credere che tutta l'Arabia si fosse islamizzata prima della morte
di Maometto E ci non vero, come ora dimostreremo.

Nota

2.

V' un argomento inconfutabile per dimostrare che

il

programma

prefssosi dal Pro-

presa di Makkah, e che siffatto trionfo

segnava l'apice' supremo delle sue


aspirazioni politiche e religiose; questo fatto, non posto ancora abbastanza in rilievo dagli storici
di Maometto, che il Profeta, una volta espugnata Makkah. dichiaro: Dopo la conquista di Makkah non vi pi Higrah (Bukhari [Cairo], IT, 300, ult. lin.: Hagar, III, 368, ln. 12; 1231,
lin. 2). In altre parole, finch Makkah era in mano ai pagani si riconosceva il merito speciale di
abbandonare il proprio paese e di andare in esilio a Madlnah per causa della fede. Divenuta Makkah musulmana, Maometto dichiar che questo merito non aveva pi ragione di essere. Quindi possiamo conchiuderc una cosa sola: Maometto ebbe di mira la sola conversione dei QurayS, riconobbe un
merito nei soli Qurays che abbandonavano la patria per unirsi a lui in Madinah. Se egli avesse mirato
alla conversione di tutta l'Arabia ed avesse desiderato attirare all' Islam anche le altre trib della
penisola, non avrebbe privato la grande maggioranza degli Arabi dell'onore speciale di essere Muhase non pi
penoso per un Arabo del Bahrayn o
girun. Doveva essere per lo meno altrettanto
del Yaman di partirsi dal proprio paese e venire a MadTnah, che non per un qurasita di lasciare Makkah
e raggiungere tanti consanguinei, amici e conoscenti in MadTnah. La sola spiegazione logica della
cessazione del diritto di h g r a h, che il programma del Profeta era ormai compiuto. Se altri volevano
feta

non andava oltre

la

141.

56

10. a. H.

119,120.

venire a convertirsi, potevano farlo, ma Maometto non lo esigeva pi. Cosi comprendiamo come egli
rimanesse del tutto indiiFerente dinanzi alla condotta dei falsi profeti, Musaylimali (nella Yamaniih) e
al-Aswad al-'Ansi (nel Yaman). Se egli si fosse creduto il Profeta di tuffi gli Arabi, egli avrebbe

energicamente represso questi suoi imitatori e competitori: invece l'al-Yamamab e il Yaman non facevano parte della sua Arabia, e non se ne diede il menomo pensiero: quelle due contrade erano per lui
equivalenti a qualunque altra regione dell'Asia. Bisogna ricordare che presso gli Arabi, ai tempi di
Maometto, mancava totalmente il concetto di un'unit nazionale, di una patria. Nella lingua araba
manca una parola equivalente alla nostra Arabia essi pi fardi si valsero d'una perifrasi e cbiamarono il loro paese la Penisola degli Arabi (Gazirab al-'Arab; propr. l'isola come quella
che per lunghi secoli non traversata dalle vie storiche, rest segregata dal resto del mondo): ogni
arabo non conosceva che una unit politica, quella della sua trib, e tutto al pi quella della sua regione (Higz, Yaman, Yamamab, ecc.), ma niente al di l. E cosi pens pure Maometto: per lui l'Arabia
era il suo Higaz e niente pi. Il suo concetto religioso fu soltanto regionale: come fu quello di Cristo,
e quello di tutti i Profeti Ebraici. Anche il dotto padre H. Lammens S. J. riconosce la natura pura:

mente regionale dell' Isliim primitivo (Lammens, 28).


Nota 3. - Altrove (cfr. 9. a. H., 24) abbiamo fatto cenno delle probabili ragioni, che indussero Maometto ad allestire la spedizione di Tabik, ed abbiamo visto che il Profeta parti allarmato
dalle voci false d'una grande ragunata di milizie greche, che intendevano assalirlo. Secondo YaqiJt
(III, 825, lin. 6 e segg., sull'autorit

di

Ahmad

molti Greci con Arabi degli 'Amilah, dei

b.

Lakhm,

Yahya
e dei

b. Gbir),

erano effettivamente riuniti

si

Gudzam, ma,

all'avvicinarsi di

Maometto,

nemici eransi dispersi. Baldzuri (69, lin. 11 e segg.) pi correttamente afferma che Maometto
paitisse in seguito a voci, ma non dice che questa riunione di nemici sia realmente avvenuta. Il passo
di Yaqut probabilmente una citazione della medesima fonte, alla quale ha attinto Baldzuri, ma
forse dal contenuto di altre fonti ha creduto di correggere la versione
questi che non d i s n a d
di Ahmad b. Yaliya b. abir. Comunque sia, la spedizione di Tabk fu allestita dal Profeta con il solo
scopo di difesa, e non con l'idea di aggredire, d'invadere la Siria. Ci evidente dal contesto delle
tradizioni e dal ritorno dei musulmani, quando non si trov il nemico. La tradizione naturalmente

parca di notizie, perch non ha voluto porre in rilievo un errore di Maometto.


Su questa spedizione abbiamo, strano a dirsi, un'anormale abbondanza di notizie esagerate. Abbiamo gi osservato (cfr. 9. a. H., 27, nota 2) come sia assurda l'affermazione delle tradizioni, qhe
con Maometto partissero 30.000 uomini, e come altrettanti facessero defezione. Questa riunione di
60.000 armati era materialmente impossibile presso MadTnah, e la ribellione di 30.000 uomini che

.fi

un vero disastro morale per lui. La tradizione ha per


avuto tendenza ad esagerare in modo anormale alcuni particolari di questa spedizione. In uno
scrittore molto posteriore, ibn Khaldun, noi troviamo (Kh aldn Prole g., I, 334) la sorprendente
affermazione che Maometto andasse a Tabk con 120,000 uomini (!). Non v' dubbio che siffatte esagerifiutano di obbedire al Profeta, sarebbe stato

Tabuk con le conquiste di tre


anni dopo. Si vuol far credere che gi nel 9. a. H. Maometto disponesse di forze ingenti, perch dominava su tutta l'Arabia. La falsit di questo concetto sar dimostrata nei paragrafi seguenti. La falsit
del numero 30.000 dimostrata poi dalla notizia che Khalid b. al-\Vald si rec a Dmah al-Gandal
con soli 420 cavalieri (cfr. 9. a. H., 45): se Maometto aveva tante forze a sua disposizione, perch
non ne mand un numero maggiore per un'impresa tanto difficile e rischiosa contro un'oasi popolosa,
e ben fortiticata? La risposta pu essere una sola, che cio egli non poteva mandarne di pi senza
razioni provengono dalla tendenza di voler connettere la spedizione di

le schiere che rimasero con lui per proteggerlo nel ritorno a Madlnah. Ci fa .sospetche egli avesse con s sole poche
tenendo presenti le tradizioni sulle numerose defezioni
migliaia di uomini forse invece di 30.000 bisogna leggere ire mila. I tradizionisti sono generosi nell'aggiungere zeri alle cifre; ne avremo molti esemp nelle guerre di conquista.

indebolire troppo
tare

120.

Le ragioni

principali del

arabe, o forse pi esattamente, di tanti

da noi

moto centripeto delle varie trib


membri delle varie trib, sono gi

89 e segg.), n occorre di
fu un processo in parte spontaneo, ma in grande

state esposte (cfr. 5. a. H., 78, e 10. a. H.,

ritornare sull'argomento

parte quasi fatale ed inarrestabile, impostosi alle trib, o ai singoli


esse,

come misura

di precauzione e di difesa, dinanzi alla

d'una nuova potenza militare, che appariva ormai come


442.

membri

comparsa

irresistibile.

in

di

Arabia
queste

10. a.

H.

120.

ragioni generali vennero ad aggiungersene molte locali e personali, che anche

bisogner prendere in considerazione per la corretta intelUgenza degli eventi

Per nostra fortuna possediamo nella grande opera storica

successivi.

di ibn

Sa'd una parte o sezione speciale dedicata alle lettere dal Profeta scritte alle
varie trib, o ai capi-famiglia, ed un'altra dedicata alle ambasciate inviate
dallo trib, o

composte di individui

privati,

che

presentarono alla corte pa-

si

A siffatta preziosa raccolta noi abbiamo


continuamente attinto nella compilazione degli Annali, nel testo dei quali
Maometto

triarcale di

in Madinali.

abbiamo introdotto tutta

intiera la materia di queste

due

parti.

Tale rac-

colta ci d'una impareggiabile utilit per intendere lo stato d'Arabia alla

morte del Profeta

e la

delle trib nell'anno 11.

Riddah,

o apostasia

H.

valore delle duo parti o sezioni non

Il

si

natura vera della cosi detta

medesimo. La prima, che

il

fonda su dati fomiti dal maestro di ibn Sa'd, da al-Waqidi, contiene, non

ostante qualche omissione e nonostante molte notizie purtroppo incomplete,


volta confuse, e

tal'

altra assai

monche ed

artefatte,

tal-

memo-

contiene, dico,

documenti di grande valore. La seconda parte, quella


delle ambasciate, che si fonda principalmente su dati forniti da al-Mada-ind,

rie

e transunti di

meno

fonte assai

sicura di al-Waqidi, ha valore di molto inferiore, e contiene

insieme con qualche ragguaglio sicuro, molte notizie apocrife, alcune d'indole leggendaria, ed altre perfino incomprensibili

(cfr. 9. a.

Come

H., 85).

autoiit suppletiva per la seconda sezione, ibn Sa'd fa largo uso di ibn al-

Kalbi, gi a noi noto


glitore ed

come

autorit estremamente sospetta, e

come

anche creatore fecondo di tradizioni, di genealogie e

racco-

di

fatti

aventi niuna base storica. Siamo cos costretti, fin dal principio, di dare alla

prima parte un valore

assai superiore, e di accettare invece

il

contenuto della

seconda con maggiore circospezione e prudenza. Questo concetto fondamentale

deve essere tenuto costantemente presente

nell'

esame,

al quale

ora

ci

accingiamo.

Non

possibile

entrare qui in

uno studio troppo particolareggiato

delle singole parti di questa pretesa raccolta di


feta

(^)

documenti

dettati dal Pro-

molti particolari sui medesimi sono gi stati esaminati da noi, l

ove noi ne diamo la versione negli Annali

(cfr. le

annate 5-10 H.) e dove

segnalansi alcuni aspetti particolari dei vari documenti. Chi volesse esami-

nare pi a fondo

anche
nostro

problemi connessi con questi documenti, pu consultare

lo studio introduttivo

esame

di accennare

del

Wellhausen. Noi ometteremo inoltre nel

a quei documenti della prima parte, che riguar-

dano il periodo pi antico della camera politica di Maometto ad essi abcfr. la nota al presente paragrafo,
biamo fatto gi allusione altrove
ove,
:

443.

10. a. H.

120.

abbiamo aggiunto quelle osservazioni, che


meglio pongono in rilievo il valore storico dei documenti. Del pari omettiamo l'esame di quei documenti di ordine puramente privato, concessioni
di terre in feudo e delimitazioni di confine, che formano un gruppo cospicuo
dei documenti della prima parte o sezione. Questi documenti di ordine puradocumenti

nelle note ai

stessi,

mente personale e privato sono in parte apocrifi, e quelli che forse sono autentici,
non hanno per noi valore, altro che per appurare che la maggior parte di coloro che accorsero a Madinah a fare omaggio al Profeta, erano sospinti
da motivi d'interesse particolare e materiale, e non da sentimenti religiosi. Il sentimento diffuso oramai in Arabia dell'avvicinarsi di grandi eventi,
solo

forse d'un

immenso catacHsma,

stevano n leggi, n diritto,


i

sospinse molti

ma dominava

la

in

un

la

legalizzazione di

quei beni, di cui erano in possesso. Questi timidi possidenti

poco pensiero

dell'

menti, e se molti

Islam

della

nuova fede non

acconsentivano a pagare

v' parola

le tasse

si

davano ben

in quei docu-

imposte dall'Isim,

Premesso

ci,

noi limiteremo

le

lo

maU mag-

facevano di mala voglia, e solo come mezzo per premunirsi da


giori, la perdita cio dei beni, dei quali

esi-

sola forza brutale a garantirsi

ottenendo l'autorizzazione, o

propri beni immobili,

non

paese, ove

godevano.

nostre osservazioni soltanto a quei fatti

generale, che meglio ci assisteranno a comprendere

e documenti di ordine
la politica del Profeta,

suoi rapporti con le trib arabe e l'estensione del

suo dominio reale in Arabia.


Nota

1.

Sar utile in questo luogo di dare un breve riassunto cronologico delle principali

notizie sui rapporti fra

Maometto

e le trib,

come

risultano

dalle

tradizioni

riferite

nei paragrafi

degli Annali.

Prima della battaglia di Badr (cfr. 2. a. H., !) 80-80) nulla sappiamo delle relazioni di Maometto con i nomadi. Nel 2. a. H. si dice che Maometto aprisse trattative con gli 'UJarah, ma che il
suo messo fosse assassinato in viaggio (cfr. 2. a. H., 105). La notizia non merita per molta fiducia,
perch gli 'Udzrah vivevano nell'estremo settentrione della penisola; fra loro e Madlnah v'era una
infinit di trib pagane ed indipendenti, e non si comprende la ragione, perch Maometto possa essersi
Nel 3. a. H. vennero a Madnah alcuni
rivolto a loro piuttosto che ad altre trib molto pi vicine.
membri della trib degli 'Abs (cfr. 3. a. H., 66, 67) ed ottennero concessioni speciali, ma il resto della
trib rimase pagana.
Nel 6. a. H. dicesi avvenisse la conversione dei Sa'd b. Bakr (cfr. B. a. H., i^ 18),
ma la notizia, data da ibn 'Abbas, merita poca fiducia, perch sappiamo che i Sa'd b. Bakr si batterono
contro Maometto a Hunayn, nell'S. a. H. La conversione dei Muzaynah nel 5. a. H. sembra molto
meglio autenticata e confermata anche dagli eventi successivi (cfr. 6. a. H., 16-18).
Abbiamo ])0
senza data precisa (fra il 3. e il 6. a. H.): il trattato di alleanza con i Damrah Kinanah) (cfr. B. a. H.,

84), la conversione di vari membri della trib dei uhaynah (ctr. 5. a. H., S 85), ed i trattati politici con le trib pagane, ossia con i (ruhaynah (cfr. 5. a. H., J^ 87), i Ghifir (cfr. 5 a. H., i^ 92), e

'Abd b. 'Adi (cfr. 5. a. H., 93-93, A); infine la conversione


H. sappiamo di un tentativo di Maometto per convertire i Sa'd
Hudzaym ed i udzm (cfr. 6. a. H., 14), ma non chiaro quale risultato si ottenesse. Altre tradinemici del
zioni (cfr. Y a q t, III, 825, lin. 8) di buona fonte pongono i GudzSm correttamente fra
Profeta nel 9. a. H.; quindi la tradizisne della conversione apocrifa. Nel medesimo 6. a. H. abbiamo la
conversione parziale degli Aslam (cfr. 6. a, H., 23; cfr. anche 8. a. H., 22), e l'alleanza dei KhuzS'ah
Nel 7. a. H.
con Maometto (cfr. 6. a. H., 35), seguita poi dalla loro parziale conversione (cfr. 8. a. H., 20).
vengono a Madlnah alcune famiglie dal Yaman (i Daws; cfr. 7. a. H., 35), ed il moto centripeto
gli

Asga'

(cfr. 5, a.

degli Asga' (cfr.

5. a.

H., 94), e con gli


H., 95).

Nel 6. a.

44^t.

10, a. H.

SS 120,131.

estende sempre pi, comunicandosi di trib in trib, bench non ovunque in egual modo e misura,
perch presso la maggioranza fu soltanto conversione di alcune famiglie, in numeri variabilissimi,
di grande lunga la minoranza
e solo presso poche
fu conversione totale. Difatti prima della
presa di Makkab noi abbiamo soltanto le conversioni parziali dei Khu.sayn (cfr. 7. a. H., ^52), dei Nakha'

si

(cfr. 7. a.
Alla presa di Makkah parteciparono fra 82) e dei Sulaym (cfr. 8. a. H., i^ 23 e segg.).
zioni delle seguenti trib: Aslam, uhaynah, Ghifar, Danirah, ASga', Muzaynah, Sulaym e Khuz'ali
,

con alcuni

(cfr. 8. a. H., 51),

Fra questi

104).

S 52, e

H., S 71, nota): infatti


Profeta (vedi sopra),

a.

9.

membri

pochi

(?)

alleati eranvi per molti

trattati

con

numero

di 10,000 guerrieri,

.sul

Tamlm,

dei Qays e degli Asad (cfr.


per esempio 'Uyaynah b. Hi.sn; cfr.

(cfr.

8. a.
8. a.

H.,

Damrah e dei Ghifar noi sappiamo che conchiusero


possediamo una sola tradizione .sulla loro conversione. Il

conto dei

ma non

il

dei

pagani

che avrebbero partecipato alla spedizione di Makkah, forse anche esage(cfr. 8. a. H., g 171-172) fu in realt solo un atto di sottomissione
politica. Poi abbiamo gli accordi politico-religiosi con alcune trib del Bahrayn (cfr. 8. a, H., ijS 179
e segg.) e deU"Umn (cfr. 8. a. H., g*j 190 e segg.), e la sottomissione dei Suda (cfr. 8. a. H., 199).
rato.

La

conversione dei

Durante l'anno

(sottomissioni),

H.

ambasciate aumentano in numero,


per
omettendo le pi dubbie

le

quali

Tamlm

H., 200), dei

8. a.

(v,fr.

9.

delle

Hawazin

(cfr. 9. a. H.,

3 e segg.),

di pari passo anche le conversioni


sono parziali, quelle dei Tha'labah
dei Bahilah (cfr. 9. a.
7). degli
e

Asad (cfr. 9. a. H., 12), degli "Udzrah (?) (cfr. 9. a. H., U), dei Kalb (?) (cfr. 9. a. H., 48), dei Kinanah (cfr. 9. a. H., 54), dei Himyar (cfr. 9. a. H., S 60 e segg.), dei HamdSn (cfr. 9. a. H.,
64),
dei Lakhm (?) (cfr. 9. a H., 69 e 84), dei Fazarah e dei Murrah (cfr. 9. a. H., g 71), dei Tuglb (?)
^

(cfr. 9. a. H., ^82), e totali soltanto dei Bahilah (cfr. 9. a. H., 16), dei Thaqlf (cfr. 9. a. H., ^ 56 e segg.),
e forse degli '.\mir b. Sa'.sa'ah (cfr. 9. a. H., S 74 e segg.).
Nell'ultimo anno, il 10. H. se studiamo con
cura le innumerevoli tradizioni sulle ambasciate, dobbiamo convenire che, fatta forse astrazione per i

Tayy

(cfr. 10.

tenticit

si

H., 36 e segg.), tutte le altre notizie


fra le quali
riferiscono in realt a sole convenzioni di carattere quasi

molte

di

assai dubbia

privato, talvolta

au-

nemmeno

ma soltanto di singoli individui. In molti casi evidente che semplici rapporti diplosu questioni politiche sono stati travisati posteriormente in atti di conversione (leggi: sottomissione). In conchiusione dopo la presa di Makkah il dominio diretto politico del Profeta su intiere
di famiglie,

matici

trib

non

ma

estese pi di molto,

si

crebbero invece a dismisura

furono una delle cause della grande reazione

121.

Non

ambasciate,

le

documenti
si

le tradizioni di tutti

scesse

La

dell' 11. e

v' dubbio che coloro,

la raccolta dei pretesi

danti

suoi

amici e seguaci

in seno a

improvvisamente dalla morte del Profeta


del 12. a. H.

Gl'intrighi di costoro troncati

tutte le trib indipendenti.

fatti

Maometto come

erano

tesi

quali

accinsero a compilare

si

dettati dal Profeta, e le

memorie

riguar-

sulla quale sono fondate


H., che tutta l'Arabia ricono-

prefissi la tesi

dell'anno 11.

Profeta, e

ragione di questa

si

fosse islamizzata

devesi ricercare nel

prima della sua morte.

desiderio di generazioni po-

steriori di

magnificare l'opera del Profeta, dandole un carattere mondiale.

Dinanzi

bisogno di dimostrare questo concetto generale,

al

biografia di Maometto,

dobbiamo

compilatori della

tradizionisti del II secolo della Higrah,

tutte le nostre notizie, facendo

ai quali

tacere ogni altra considerazione,

hanno mirato a farci credere che tutto il fenomeno delle deputazioni, oltre
ad essere d natura sovrattutto morale e religioso, abbracciasse anche tutta
intiera la pensola. Pur di soddisfare alle esigenze di siffatte premesse,
tradizionisti non hanno esitato a rappresentarci come apostati tutti quelli
che nell'anno

11.

H.

ragioni, che mossero


ai

fatti

dell'anno

si
i

11.

Intanto possiamo dire

batterono contro gli eserciti di Madlnah. Sulle altre


tradizionisti

musulmani a dare

H. parleremo altrove,

con

assoluta

discorrendo della

sicurezza,

445.

simile interpretazione

Riddah.

che l'esame accurato

dei

10. a. H.

121.

documenti raccolti e tramandati da ibn Sa'd, porta invece ad una conchiusione molto diversa, e e' induce in alcune parti a stabilire uno stato
cose diametralmente

di

cio che

metto e

il

fenomeno

contrario

premesse dei

alle

deputazioni ed

delle

rapporti

Risulta

tradizionisti.

diplomatici fra Mao-

erano eventi di natura essenzialmente poHtica, e che

le trib,

il

moto centripeto delle trib era ben lungi dal coinvolgere tutta l'Arabia.
Solo mia parte delle trib, che vennero in contatto con Maometto, figura
nel novero dei documenti, e non sono gi quelle pi importanti, ma sono
per lo pi trib remote, poco
di rado, e talune anche

Maometto

di

conosciute,

nemmeno una

Molti fra

e delle conquiste.

nomi

delle

quaU s'incontrano

sol volta, negli eventi della carriera


i

nomi

delle trib pi

celebri e

pi potenti sono cospicui per la loro assenza. Molti documenti sono intestati

a persone sconosciute, che non ebbero alcuna


vivente Maometto,

modo

n in seguito.

assai irregolare e singolare,

pai*te agli eventi

documenti sono inoltre

perch ne abbiamo molti

politici,

distribuiti in

che

si

riferi-

scono alle trib pi remote da Madinah, vale a dire a quelle delF estre-

mo

oriente della

Azd

penisola (gU 'Abd al-Qays, gli

l'estremo mezzogiorno (Harith


dall'estremo settentrione

b.

Ka'b, Madzhi^,

('Udzrah, Kalb, ecc.):

menti che hanno rapporto con

8anu*ah,

ecc.),

ecc.),

e del-

ad alcune anche

pochi invece sono

docu-

maggiormente implicate nelle \dcende


dei primi dieci anni della Higrah. Questi pochi che ad esse si riferiscono
sono per lo pi documenti personali, rilasciati a membri diversi delle
singole trib per assicurar loro il possesso di varie terre, ma non sono gi
trattati

stipulati

Sa'd, 30, per i -uhaynah;


Sulaym). Mancano del tutto documenti relativi ai Khuza'ah
con

tutta

34 e 35, per i
(sono soltanto menzionati
dei
b.

Khuza'ah), quelli
Sa'sa'ah

(^),

ai

le trib

la

trib

(cfr.

Aslam, 29, che pretendevano essere un ramo


agli Asad (^), ai Ghatafan, ai Hawzin, agli 'Amir
gli

Fazrah,

ai

Muzaynah,

trib meglio note per le vicende narrate

ecc.,

quelle del centro, con le quali

si

nomi

da noi nei precedenti

e per la parte che presero ai fatti dell' 11. a.

che la maggior parte dei documenti

vale a dire

H. In

riferisce

Maometto ebbe

\-ia

generale

a trib della

di quelle

dieci anni,
si

pu

periferia, e

dire

che

assai pi spesso contatti, fanno

quasi totalmente difetto.

Questo fatto singolare ha tre sole spiegazioni

possibili. Il silenzio di ibn

come una prova o che i documenti non conserperduti al tempo suo, o che non sono mai esistiti, o che
hanno volontariamente ignorati, perch il loro contenuto

Sa'd devesi interpretare


vatici erano
i

gi

tradizionisti

li

non corrispondeva
mare le tradiiaioni

ai concetti generali sistematici, ai quali

sulla carriera

di

volevano

infor-

Maometto. Forse appunto per questo


446.

10. a.

motivo

ritennero

li

come

H.

121.

apocrifi e perci

soppressero, o

li

lasciarono in

li

disparte.

Prendendo
debba

in

primo caso non

il

ma

essersi verificato in nolte circostanze,

assai sospetta, che

esame

tril)

si

la coincidenza

documenti

riforentesi

anzi che quelli delle trib pi celebri e pi

dovremmo

IjOgicamente

negare che esso

rimane sempre

siano per l'appunto conservati

oscure e sconosciute,

potenti.

possiamo

ritenere tutto

contrario,

il

creder che

documenti delle trib pi celebri e pi numerose dovessero avere maggior proba])ilit di conservazione." D'altronde per non possiamo negare

l'esistenza di accordi

per esempio,

fra

Profeta e

il

varie trib del centro d'Arabia,

lo

(rliatafan, alcuno trib dei

a FChaybar, e dopo l'anno

sione, soppressione derivata dal fatto che

colo.

Un

esame

alle idee

ed

vi sia stata premeditata soppres-

tenore dei patti era di natura

il

concetti sistematici dei tradizionis^i del II se-

ai

altro caso di siffatta soppressione ci risultato evidente nel nostro

critico della presa

(cfr. 10. a.

Makkah

di

H., 109 e segg.).

medesima cosa

sia

lecito

avvenuta per

sui

dei segreti accordi

quella

andiamo

ramo

80),

infatti

ambasciate

sulle

Quray

ad esami-

per

altre

Ghatafn, troviamo una tradizione di soggetto miracoloso

proposito d'una piccola comitiva di Fazariti (un

Sa'd,

con

presumere con molta sicurezza che la

Grhatafan. Se

nare la seconda parte di ibn Sa'd


notizie

Questa

Profeta.

il

possa parlare di oblo o di perdita delle

si

a sospettare, che in questo caso, per esempio,

non conveniente

con Maometto

con essa conchiusi: noi siamo perci costretti

patti

trattarono

H. non molestarono pi

7.

trib troppo celebre, perch

memorie riguardanti

quali

ramo

dei

Grhatafan)

ed una tradizione sopra una comitiva di nove 'Absiti

dei U^atafan)

Sa'd,

(cfr.

79), dalla

quale impariamo che

(cfr.

(altro

convertiti

numero dieci dovessero associarsi un Emigrato makkano. Il resto della trib non si converti. Degli
altri rami dei Ghatafn, e dei (xhatafn in genere, nemmeno una parola.
Nonpertanto sappiamo che i Ghatafn formavano una confederazione
forte e unita, la quale un tempo aveva stretto alleanza con gli Ebrei di
Khaybar (cfr. 7. a. H., 12); il loro contegno durante le sanguinose vifossero soltanto

cende dell'anno

nove

11.

e che per

H.

ci

si

mostra che

comando

patta, forte e docile al

completare

il

la confederazione dei

di potenti capi, per

Ghatafn era com-

quali valorosamente

batterono. Essi erano dotati d'una certa forma primitiva di costituzione

politico-militare, la quale era superiore a

dei

Tamlm,

e di altre trib dell'Arabia centrale:

molta somiglianza con


uniti in

un

quella, per esempio,

fascio solo.

loro

\'icini,

dei

politicamente

Tayy

avevano

TJanlfah, che orano anch'essi fortemente

Con questa confederazione


447.

musulmani ebbero con-

H.

10. a.

12-2.

121,

H.

tinui conflitti fino al 7. a.

reo-na pace perpetua

gli

dopo

quest'

anno

fra

Lrhataf n e

Arabi molestano Madnah, n

Ghataf an

Profeta fa alcun

il

Dunque

tentativo n per domarli con le armi n per convertirli.

Maometto

fra

Maometto

indubbiamente un patto o segreto o pubblico. Quindi

v' stato

doppia omissione di ibn Sa'd riguardo ad uoa trib cosi celebre nella

la

storia

non pu

dell'Islam nascente,

di oblio

non pu

essere fortuita,

essere effetto

voluta.

Nota 1. La menzione degli Asad (cfr. Sa'd, .^ 34) fatta soltanto per ammonire i medesimi a
non molestare i Tayy nulla si pu dedurre dal tenore del paragrafo per stabilire con chiarezza i rapporti
fra Maometto e gli Asad. Sembrami per che il Profeta mostri molta premura per i Tayy e che si
rivolga agli Asad come a nomadi, che non facevano parte della comunit musulmana, e che il Profeta stima necessario di ammonire, affinch non commettano depredazioni a danno dei buoni musul:

Tayy erano convertiti).


Mota 2. Nel caso di questa

mani

(i

trib abbiamo il singolare fenomeno che, secondo la tradizione,


ben sette rami della medesima mandarono ambasciate a Madnah (cfr. 9. a. H., S 7-1 e segg.), ma nemmeno
di una rimasto un documento di qualsiasi specie. La perdita di ogni pi lontana memoria di qualsiasi
documento relativo a tante sezioni d'una si grande, si celebre trib, non un fatto naturale: o le tradizioni sulle ambasciate sono apocrife, e i documenti non sono mai esistiti, o il tenore schiettamente
politico dei medesimi ha indotto i tradizionisti a tacere, per non compromettere la loro tesi generale
della conversione di tutta l'Arabia.

122.

Esaminiamo ora

famosissima trib,

dlnab.

si

batt con

il

Riddah,

Asad

b.

massimo accanimento contro

altrove

un proprio

gli

politici,

anti-

eserciti di

Ma-

10. a.

(cfr.

gli

H., 40, e

Asad non

Asad, che, come gi rilevam-

agli

1),

tenderebbe piuttosto a

della

comunit musulmana,

121, nota

facessero

parte

che anzi molestassero perfino alcune trib convertite.

abbiamo (Sa'd, 77) due brevi tradizioni:


10

altra

Nei documenti della prima sezione della raccolta di ibn Sa'd ab-

dimostrare che

di

Khuzaymah,

nell'anno 11. H., ebbe

biamo solamente un'allusione indiretta

mo

degli

strettamente unita ai Ghatafn con vincoli

che durante la cosi detta


Profeta, e

caso

il

Asaditi

venuti a vedere

il

in

una

si

Nella seconda parte


parla d'una comitiva

Profeta in Madnah,

ma

il

tenore della

medesima parrebbe indicare che fra Maometto e costoro si venisse a


un alterco, perch il Profeta li trov superbi e" si adir, che si vantassero
come d'un favore fatto a lui, per essere essi venuti a vederlo in Madnah
(cfr.

di

9.

a.

H., 12).

Nella seconda tradizione v' soltanto

un preteso miracolo compiuto dal Profeta

disparte

come pura leggenda. In nessuna

Asad abbracciassero

l'

Islam

delle

la

narrazione

possiamo perci lasciarla in

due tradizioni detto che

e perfino la conversione dei deputati

gli

non

Siamo cosi necessariamente trascinati alla conchiusione che tutto quel gruppo di trib nell'Arabia
centrale, ossia i Ghatafn (che comprendevano i Fazrah, gli 'Abs, ed i Dzubyn) e gli Asad b. Khuzaymah non fosse affatto convertito all'Islam, e che

esplicitamente affermata, bench sia da sottintendersi

le loro relazioni

con

il

(^).

Profeta fossero di natura esclusivamente politica, e

448.

10. a. H.

122,123.

per di pi molto precaria ed insoddisfacente. Perci

tradizionisti

non ne

hanno voluto conservare memoria. Come vedremo in seguito, tutto porta al


concetto che i rapporti fra quelle trib ed U Profeta fossero soltanto personali; che vi fosse cio una specie di accordo fra quei nomadi e Maometto,
come semplice signore di Madinah, e non come Profeta o capo di una nuova
religione. Morto Maometto, questo accordo di genere tutto particolare cess
di fatto di esistere, come naturalmente si scioglie un contratto per il decesso
di uno dei contraenti. Tale aspetto delle condizioni politiche d'Arabia non

modo

poteva in niun

convenire alla maniera di vedere, ed alla

dei tradizionisti del II secolo, e perci ogni

Profeta e

il

le trib

di nascondere
Il

memoria

dei veri rapporti

dell'Arabia centrale fu abbandonata all'oblio, e

vero, aiiermando, senza prove, che

il

generale

tesi

si

fra

tent

tutte erano convertite.

valore di siffatta conchiusione ha un pregio tutto speciale per la conoscenza

dei

fjitti,

che

fermata da

si

da

l'anno 11. H.

il

concetto tradizionale della

tutti gli storici europei dei

quando

prove indirette,

infinite altre indicazioni e

completamente
fino

svolsero durante

primordi

Riddah,
dell'

ci

vedremo conservir per mutare


la

concetto accettato per-

Islam. Sar bene perci di

proseguire la nostra inchiesta e di passare in esame una appresso all'altra


le

varie trib della penisola nell'ordine medesimo, nel quale

il

Califito di

Madinah venne con esse in conflitto durante il detto anno 11. H. In questo
anno, dopo la disfatta delle trib collegate nel centro d'Arabia, l'esercito
vittorioso di Khalid penetr nel paese dei Tamlm, che giaceva a oriente degli
Asad e dei Ghatafn.

Nota 1.
E bene per altro aggiungere che uno degli ambasciatori, Dirr b. al-Azwar, era un
musulmano, essendosi battuto per l'Islam, durante l'anno 11. H., contro i suoi stessi consangi.inei.
Da questo fatto per desumiamo che in ogni caso Dirar venne a Madinah per proprio conto e della
sua famiglia, senza essere rappresentante

nemmeno

d'una sezione della propria stirpe.

Nella prima parte della raccolta di ibn Sa'd, quella delle let 123.
tere e documenti, non esiste alcun dato riguardo ai Tamim: ci intanto

un

indizio di

grande peso, perch bisogna rammentare che

grarono numerosi neir'Iraq,

si

stabilirono in Basrah,

rilevante nelle conquiste e nelle vicende politiche

Tamlin emi-

ebbero una parte molto


del I secolo

conserva-

rono a lungo, anche in Basrah, un'esistenza quasi autonoma, sotto capi propri,
fedeli alle
b.

loro

tradizioni preislaraiche.

Un membro

della loro trib,

iJmar, inoltre una delle nostre fonti pi copiose per

Riddah

Sayf

la storia della

essi avessero mai ottenuto dal Procomprovante


la
loro
conversione prima della Riddah,
feta un documento
ne avrebbero senza dubbio conservata gelosa memoria, e vanto. Passiamo

e delle Conquiste.

alla

seconda parte:

noti

(cfr. 9. a.

ivi

Se quindi

(Sa'd, 78) abbiamo la narrazione di

H., 3 e 4) sul conflitto accidentale di alcuni

449.

fatti

a noi gi

musulmani con
57

10. a. H.

123.

Tamlm, venuta pascolando fin entro al territorio, che direttamente dipendeva da Maometto e dove egli riscuoteva la tassa per i poveri. Questo conflitto fu la causa dell'ambasciata Tamimita, venuta a Mauna piccola trib

dei

ma

dlnah non gi per convertirsi,

mano

in

di

Maometto.

soltanto per riscattare

prigionieri caduti

nonpertanto vorrebbero travisare

I tradizionisti

la

narrazione del convegno e farci credere alla conversione degli ambasciatori


e della trib.

Non

sono

vi

perch la memoria della celebre am-

riusciti,

basciata rimasta viva per lungo tempo,

carattere della medesima.

Tamlm

t' altro

Il

che umile e conciliativo

gionieri, credettero di potersi

importuna e molesta

rosa,

Dio rimprovera

ai

Tamim

mano

imporre

b.

verso

offuscare

se

ne adont e

modi sgarbati ed
il

il

vero

Profeta fu tut-

il
il

riscatto dei pri-

Profeta con una condotta clamo-

al

Qur

tale fu

il

suo sdegno,

an

(xlix, 1-5)

insolenti. Il

convegno

essi i versetti del

ad una gara poetica fra

Maometto, Hassan

di

potuto

avendo soltanto in mente

ma Maometto

che rivel espressamente per

infine

contegno dei

si

campione dei

Thbit. I tradizionisti,

nei quali
si

ridusse

Tamlm

ed

come

ben naturale,

il

poeta

ufflcid'le

affer-

che nella gara la vittoria rimanesse dalla parte musulmana, afferma-

zione che lecito mettere in dubbio, essendo ben noto quanta fosse la fiac-

chezza e

la

vittoria del

povert

d' ispirazione

Hassan. Per, anche ammettendo la

di

campione musulmano, rimane sempre

tradizionistica,

che in

l'assurdit

tutta la trib in seguito, venissero indotti a convertirsi. I


forse avere riconosciuto la superiorit del poeta

ammettere che quegli Arabi tanto insolenti


ria arrogante, e cos

poco ossequenti verso

mente riconoscere una


tirsi e

un

persuadere

le

carattere inverosimile,

La

tradizione

trib,
le

ma

la

non

ria.

musulmano,

parla

dificile

il

Profeta, potessero tanto docil-

anche conver-

loro esempio. Tutta la narrazione


sforzi

fatti

acrobatici dei tradizionisti di

storici,

esplicitamente

ha

che non potevano tacere.

della

Tamim

conversione

ed

il

di

Profeta?
tutta

la

cerca di farla sottintendere, dacch negli eventi dell'anno 11. H.

gli eventi stessi,

Tamim come

apostati

occori'e dire per

esaminati davvicino, portano invece a conclusione contra-

L'accordo deve essere stato solamente pohtico, strappato

compenso

ma

potranno

e superbi, cos pieni di vanaglo-

natura dell'accordo stipulato fra

nostre fonti ci rappresentano

che

il

dovuto agli

nascondere la verit a dispetto di

Quale fu allora

Tamim

disfatta loetica, e per effetto di questa

trib a seguire

deUa pretesa

ambasciatori prima, e

seguito a questa vittoria gli

ai

Tamlm

in

un qualche patto
di neutralit e di sottomissione nominale, aggravato dal pagamento di un
lieve tributo, quale Maometto conchiuse anche con altre trib. lecito anche avere dei dubbi sui nomi dei componenti la commissione, perch in
della cessione dei prigionieri

460.

fu probabilmente

10. a. H.

essa troviamo parecchi di coloro, che

si

123,124.

Riddah

distinsero poi nella

per

pronta accettazione del dominio di Madinah. lia loro vera sottomis-

la loro

sione fu conseguenza della terribile disfatta degli

completa anarchia, nella quale


della profetessa Sa^ah.
dei

Tamm, ma

si

Non

Asad a Buzakhah, e della


Tamlm orano caduti in seguito alla comparsa
pu a rigore parlare perci d'una apostasia

si

deve piuttosto dire che la morte del Profeta fece cessare

l'accordo del tutto personale conchiuso

con

il

Signore di Madinah, e

in-

li

dusse a emanciparsi politicamente dal successore del Profeta: la conversione

per

modo

dei Tamm

di dire, perch fu piuttosto sottomissione politica

noi l'abbiamo soltanto nell'anno 11. H., quale effetto immediato della battaglia di Buzakhah.

mo

Continuando l'esame nel medesimo ordine gi accennato, venia 124.


ai Hanifah, sui quali piomb il ^^tto^ioso Khalid
nell'anno 12. H.,

dopo

sottomissione

la

erano apostati

ma

Tamim. Anche

dei

ibn Sa'd? Nella prima (Sa'd,


del Profeta al cos detto falso

Maometto

offrisse

che

lo

tradizionisti,

Hanifah nelle due sezioni di


33) abbiamo la menzione di due lettere
Profeta Musaylimah. In una si vuole che
sul conto dei

a Musaylimah la nuova fede

Musaylimah non era

dizione di questa lettera,


stati quelli

facile in questo caso dimostrare la falsit di tale af-

Che cosa troviamo

fermazione.

secondo

questi,

seguivano.

quindi, se

stato

vera la tra-

musulmano, n apo-

Tale ammissione della tradizione per noi

preziosa, anche se la notizia meriti in s poca fiducia e sia probabilmente

ricamo di tempi

posteiiori.

La seconda

lettera di

maledice Musaylimah, perch questi avrebbe,


ritti

Maometto nel dominio

di

si

Maometto, nella quale


dice,

della terra, anche se

egli

preteso ad eguali di-

non

autentica, sicura-

mente dimostra con il suo contenuto che le questioni discusse fra Maometto
furono di natura soltanto politica.
se mai vi fu discussione
e Musaylimah
bene per tener sempre presente che i tradizionisti hanno travisato ogni
fatto della Riddah in senso religioso, e che per porre Musaylimah nella
peggior luce possibile, si da giustificare l'orrido macello dei Hanifah nella
sanguinosa battaglia di al-Yamamah, hanno tentato rappresentarcelo come

un infame
tengono

e ridicolo impostore, apostata,

lo

di battaglia
I

maledetto, dal Profeta.

Cos ot-

scopo drammatico di spiegare la sua fine sanguinosa sul campo

come una conseguenza

medesimi dubbi

ci

inevitabile della maledizione.

assalgono da ogni parte,

quando esaminiamo

le

Hanifah contenute nella seconda sezione di ibn Sa'd (cfr. Sa'd,


ove narrata la pretesa ambasciata dei Hanifah. Anche in queste no-

notizie sui

101),
tizie

appare palese

possibile

perci

il

il

desiderio di presentarci

suo

nome

Musaylimah

nella peggior luce

incliiuso fra quelli degli ambasciatori. Siccome

461.

H.

10. a.

124.

per la pretesa aifermazione che Maometto e Musaylimah si vedessero e si parlassero, mancava di ogni fondamento, i tradizionisti hanno trovato l'ingenuo
ripiego di far venire a

Madlnah Musaylimah come semplice custode

di ca-

meli, e cosi tenerlo nell'accampamento degli ambasciatori fuori della citt.

Tale ripiego infantile non regge all'esame i tradizionisti, per esmpio, non
hanno spiegato come quel giovane servo di campo, addetto ai pi umili me:

stieri

appena

diventasse,

tutta l'immensa

La

trib dei

met dell'anno

il

capo amato ed obbedito

Hanlfah, che contava,

Musaylimah

posizione di

alla

di ritorno in patria,

fra

si

dice,

di

40.000 guerrieri.

Hanifah gi ben delineata ed emergente

10. H., l'avanzata coltura dei

Hanifah

per

lo

pi agri-

ammesso dagh stessi muHawdzah, gi


la
possibilit
Musaylimah
che
fosse mai addetto a
nell'anno 8. H., escludono
Musaylimah
non
in
dunque
poteva
una
societ tanto aris umile mestiere
coltori abitanti in recinti di pietra

ed

il

fatto

sulmani, che egli succedesse al precedente re dei Hanifah,

stocratica,

essere

un custode

di cameli alla vigilia della

sua elezione a

so-

moto fra i Hanifah, personificato in Musaylimah, se veramente


fu in parte un moto religioso ed una imitazione del Profeta di Madinah,
dovette richiedere una lunga preparazione, perch i Hanifah, come tutti
lo prova
gli Arabi Cristiani, non mutavano tanto facilmente di religione
vrano.

Il

il

fatto che per la loro fede e per

mano

la

loro

indipendenza preferirono

tutti

al-Yamamah, rimasta celebre


negli annali dell' Islam come la pi sanguinosa che mai si combattesse in
Arabia. Che Musaylimah non mettesse mai i piedi a Madinah traluce anche
dalla tradizione di quel Rahhal Hanafita, che, si dice, imparasse il Qur-an
in Madinah e poi assistesse Musaylimah nella sua impostura, guidandolo con
la sua conoscenza del testo sacro. Ci vuol dire che Musaylimah di sicuro
morire con

armi

le

alla

alla battaglia di

non venne a Madinah.


Siccome
di

la tradizione

non

al-Wqidi,

ammettere

possibile

fermazione che

il

dicliiararla

dei Hanlfah.

noto che

tutti gli

come una prova

devesi

modo

accettare

l'af-

Arabi

cristiani
;

della conversione

la

essere espulsi dalla loro patria, piuttostoch convertirsi

anch'essi, conservarono la loro fede fino al II secolo della

Hirah rimasero pure

fedeli alla loro fede.

452.

totale

maggior parte Cristiani


opposero sempre e ovunque una
Cristiani del Nagran preferirono

Hanifah erano per

fortissima resistenza al trionfo dell' Islam

cristiani di

rappresentassero tutta la trib, e che la comparsa di

quel manipolo debba considerarsi

noto inoltre che

intieramente apocrifa,

Profeta: non possiamo per in alcun

essi

riposa sull'autorit

che un gruppo di Hanifah possa essere venuto

la probabilit

a trattare con

sull'ambasciata dei Hanifah

Lo

Taghlib,

Hi^ah

cristiani
gli

Arabi

stesso dicasi degli

10. a. H.

Arabi
i

che

cristiani del settentrione,

S5

batterono con molto valore insieme con

si

Greci contro gli eserciti di abu Bakr e di 'Umar.

Anche

Hanlfah

tennero tenaci nella loro fede, e vollero e seppero morire per essa.
steva poi alcuna ragione perch abbracciassero
litarmente

non erano minacciati

124, 125.

le

manNon esisi

dottrine di Maometto. Mi-

Madnah vagavano
come si
famosa battaglia di al-Yamamah

dal Profeto.: fra loro e

nel deserto molte trib quasi indipendenti: essi stessi contavano,


detto, migliaia di prodi guerrieri, che nella

seppero mostrare tutto

il

loro valore e tutto lo slancio generoso

erano pronti a morire per

con

il

quale

loro capi, per la loro fede, e per la loro indi-

pendenza. Ci dimostra innegabilmente che non erano uomini che avessero


ragioni di temere il Profeta mentre la loro condotta nel 12. a. H. li rivela
;

guerrieri forti e prodi,


sibile

non gi

che potessero cambiare

vertirsi all'Islam

Musaylimah,

nel

IO,

animo leggiero

di

tre

e mutevole

di fede in

volte

non

due anni

rinnegarlo nei primi giorni dell' 11,

e ritornare all'Islam

ai

primi del 12. H. dopo

ammis-

ossia

con-

per seguire

il

disastro di

al-Yamamah.

125.

lavoro di demolizione del falso, da noi intrapreso in questi

Il

non pu riescire n facile, n assolutamente persuasivo e evidente


ci mancano le basi pi sicure, sulle quali poggiare i nostri ragionamenti.
Tutto quello che sappiamo su Maometto, sugU Arabi e sulla conversione
delle trib, ci pervenuto soltanto da parte musulmana, e tutto stato
concordemente travisato in un solo e medesimo senso ci manca quindi del
tutto anche la pi lontana specie di riscontro, come sarebbero altre fonti
non arabe, o non-musulmane. Tale condizione svantaggiosa toglie ai nostri ragionamenti forse molto di quel carattere persuasivo, che solo pu
paragrafi,

portare con s la convinzione. Se per


studi

critici

Stud.,

Goldziher

del

II, 1 e segg.),

si

sulla

ammette

mostrano fino a qual punto

tengono presenti

tradizionistica

gli

tradizionisti

hanno

falsificato

ai loro interessi

e sviscerare meglio

il

il

che

di-

ed inventato di

o ai loro pregiudizi,

che, allorquando altri critici, pi valenti e pi acuti di

potuto coraggiosamente squarciare

ammirevoli

musulmana (M u h.

la giustezza delle sue conchiusi oni,

sana pianta tutto ci che conveniva

non dubito

si

me, avranno

velo oscurante della tradizione ortodossa

problema della

storia pi antica dell'Islam, essi trove-

buone ragioni per arrivare

medesime conchiusioni, vale

ranno molte

altre

a dire che

islamizzazione d'Arabia, alla morte del Profeta, fosse molto e

l'

molto meno estesa di quello che


fatto

alle

la tradizione

vorrebbe sostenere.

concetto generale gli eventi dell'anno 11. H.

Con

sif-

riusciranno molto pi

chiari e facili a comprendere, e nel nesso dei fatti, reso pi logico, troveremo

una novella prova per

le

nostre conchiusioni.

463.

ti

H.

10. a.

125.

Possiamo dunque affermare che tutte quelle trib bellicose del centro
d'Arabia, le quali diedero tanto da pensare a Maometto, e clie si batterono

si

valorosamente contro Khalid

affatto islamizzate,

come

famiglia,

abbracciandone

come
i

erano mai state in passato.

lo

enti sociali,

e l,

ma

le dottrine,

le

grandi trib nel

capi

di

il

Profeta,

loro

insieme,

non riconobbero V Islam. Alcune trib, come per esempio,

Grhatafan e forse anche gli Asad,

conchiusero qualche accordo politico

forse soltanto verbale che reciprocamente


gressioni o :nolestie

garantiva

due parti da ag-

le

con alcune frazioni di quelle trib vi fu anche

forse

di alleanza militare.

una specie

Qua

ebbero relazioni intime con

individui privati,

anche

al-Walid nell'anno 11. H. non erano

b.

Ma

in questi accordi

mancarono del

tutto

furono convenzioni politiche di natura esclusivamente

elementi rehgiosi:

Maometto quale re del Higaz, e non quale Profeta


Quando Maometto mori, queste convenzioni rimasero rescisse di fatto

personale, conchiuse con


di

Dio Q).

per la morte di uno dei due contraenti, e

le trib

ricuperarono la loro

li-

non comprendessero, sia che non volessero comhanno contorto e travisato tutte le notizie pic-

bert. I tradizionisti, sia che

prendere tale stato di cose,

cole comitive di Arabi venuti per proprio conto a vedere e sentire

sono state elevate al grado di ambascierie di intiere trib

membri

di alcuni

delle

medesime

versione di tutta la trib

in convenzioni religiose ed in conversioni


ci,

con imprudente

affermato che tutto

una

religiosa ed

falsificazione,
il

per

il

tratti

lui, e

non fu n

fatti isolati,

di

hanno

H. fosse un'apostasia
l'una,

l'altra.

Fu un

principale dei duo contraenti cessava di vivere.

il

libera nel giorno, in cui le

morto Maometto,

con

Come conseguenza

massa.

fu l'estinzione dei contratti conchiusi da Maometto,

Come una donna rimane


le trib,

in

giovandosi di alcuni

ribellione politica. Invece

semplice fatto che

la conversione

Profeta sono stati mutati

conflitto cruento dell'anno 11.

semplice ritorno all'antico

Profeta,

stata travisata e ingigantita nella con-

gli accordi politici del

il

si

soltanto con

muore

il

marito, cosi

ritennero legalmente libere dagli impegni conlui.

Quelle trib che veramente

si

convertirono, per esempio,

(ruhaynah,

Muzaynah, i Bali, i Quray, i Kinanah, i Tayy, ed altre, vale a dire tutto quel
gruppo di trib che pascolavano i loro animali nel Higaz e in qualche parte
del Nagd, dalla regione settentrionale del Yaman, a mezzod di Makkah,
fin

su ai confini della Siria ed al territorio delle trib cristiane, quelle, dico,

avendo realmente mutato

fede, e

sulmana, non rinnegarono


entusiasmo

Maometto.

per esempio,

Grazie ad

l'

essi,

facendo parte integrante della comunit mu-

bench talune senza

Islam e rimasero fedeli

Tayy,

salvando cos

animati e diretti

454.

l'

Islam e la teocrazia di

dalla

stupenda energia del

10, a.

partito

Madiuese

'Umar

di

H.

ss 126,126.

da uoinini della forza

dell' intelligenza

di

e di EJialid b. al-Walld, fu possibile di compiere, negli

grande conquista d'Arabia, e preparare


del mondo.
12. H., la

il

abu Bakr
anni 11. e

terreno per la conquista

Tolte inevitabili eccezioni, e qualche singolo caso isolato

di

poca im-

portanza, quelle trib che avevano stretto con Maometto oltre ai patti politici

anche vincoli

tota:

non

religiosi,

non mutarono sentimento

alla

morte del Pro-

gi tanto perch avessero la coscienza che l'impegno preso fosse

non con un semplice mortale,

ma

con Dio,

si

piuttosto perch per

il

pro-

lungato contatto con Maometto, avevano intuito che la loro fortuna era

intimamente collegata con quella dell'Islam. Esse diedero prova non solo

ma

dell'onest dei loro intendimenti,

anche della grande

riformatrice di Maometto, che sopravviveva

sua morte.

efficacia dell'opera

immota

e salda anche dopo la


Nessuna prova della bont dell'opera di Maometto poteva es-

preziosa della fermezza dello trib convertite, che rimasero fedeli

sere pi

anche dopo scomparso

il

La grande

Profeta.

fu r inevitabile conflitto

fra gli

pagani conservatori, tra

il

lotta fratricida dell'anno 11.

Arabi musulmani

mondo

antico e

il

progressisti,

nuovo

la

H.

e gli Arabi

vittoria rimase al

pi forte ed al pi degno.
Nota

1.

dei

T.imlm:

probabile che gli accordi fossero soltanto con alcune frazioni delle

126.

Volendo

medesime.

ora valutare coscienziosamente l'opera di Maometto,

presenta spontanea la

ci si

e non esiste nemmeno una affermazione tradizioun accordo con Uitta la trib dei Ghatafnn, o degli Asad, o

Manca assolutamente ogni prova

nistica che possa permettere di asserire

domanda

quali furono

dunque

le trib

che real-

mente si convertirono? Noi con sicurezza rispondiamo esser soltanto quelle


che non presero le armi contro Madinah durante i fatti dell'I 1. a. H. (^).
La oscura menzione di supplizi inflitti per ordine di Khalid ad apostati
nel Nagd (cfr. 11. a. H.), sono memoria precisa delle punizioni inflitte ai
soli

che rinnegarono l'Islam, e dimostra che

gli altri,

la

grande maggio-

mai abbracciato. Le punizioni di KhaUd colpirono solo


quei singoli membri delle trib, sparsi qua e l per il paese, che erano veramente convertiti, e che, trascinati dal moto anti-islaraico della grande
maggioranza, abbandonarono le pratiche religiose ordinate da Maometto,
adoperandosi con molto ardore ad indurre altri musulmani delle proprie trib
ranza, non l'avevano

a seguirli nella defezione

La

parte realmente islamizzata d'Arabia fu dunque soltanto quel vasto

territorio

circa

dall' Islam.

rozzamente triangolare che ha per base

200 chilometri a mezzod

di 'Aqabah, e che

poggia con

di
il

Makkah

le coste

Mar Rosso da

fino quasi al principio del golfo

vertice al di l dei

465.

del

monti Salma ed Aga,

10. a.

126, 127.

dimoravano

ove

Tayy.

H.

settentrione

di

questo triangolo

estende-

si

vano le trib cristiane e semi-cristiane, completamente indipendenti da


Maometto, tanto in dottrina religiosa, che in ragion politica. A oriente del

medesimo triangolo

si

estendevano invece

convertite) degli Asad,

le trib

semi-indipendenti

Ghatafan e dei Tamim,

dei

e quelle

(e

non

indipendenti

dei Hanfah.

Rimane ora ad esaminare in che condizione si trovasse il restante della


sulla quale abbiamo
la parte orientale e meridionale,
penisola Araba
tante notizie non solo in ibn Sa'd, ma anche in altre fonti.

Nota

1.

Le

teib unite in principio con soli vincoli politici al Profeta e poi gradualmente,

quasi inavvertitamente convertite, per l'irresistibile influenza morale e politica della comunit Madinese, furono le seguenti: i uhaynah (Sa'd, 27, 118); i Muzaynah (id., 30, 31, 46, 76); gli
Aslam (id., S 29, 139); i Khuza'ah (id., 132); i Thaqlf (id., 62, 97); i Bali (id., 28, 114); i Su-

laym
92);

(id.,
i

^,

Kinanab
22, 128) e

(id., Si

66, 94);

(id.,
i

Ghifar (id., 39); i Damrah (Kinnah) (id., (^40,46); gli Asga' (id.,35,
i Bhilab (id., 61, 93); e forse anche gli al-Haritb b. Ka'b (Madzhig)

46, 91);

Khath'am

(?) (id.,

68, 131).

Kalb

(Sa'd, 66, 119); gli TJdzrah (?) (id., 60, 116); i


i Bagilab (id., 130); gli As'ar (id., jj 132); i Gudzm (?)
(id., 140), ai quali bisogna aggiungere quelli ohe tentennarono, ma non si distaccarono da MadTnah
neirU. a. H., ossia: i Tayy (Sa'd, 23, 51, 103), i Hawzin e gli 'mir b. Sa'sa'ah (id., 95, 96).
Il loro contegno dubbioso d ragione di sospettare che la loro islamizzazione non fosse ancora che
molto superficiale, e non accompagnata da vera convinzione religiosa. Queste trib infatti si convertirono per modo di dire, perch di fatto furono sottomesse con la forza delle armi e costrette ad
abbracciare la nuova fede negli ultimi anni di Maometto. Le trib della prima lista, quelle cio che non
vacillarono durante l'a. 11. H., si erano invece, meno una o due eccezioni, convertite tutte spontaneamente, sia insensibilmente con la successiva conversione di tutti i singoli membri, sia tutte insieme,
perch convinte che era di loro vantaggio divenir musulmane.
Nelle altre grandi trib non inchiuse nella lista, si pu dire con sicurezza che soltanto individui isolati, e qualche gruppo isolato di famiglie erano convertiti. Se in alcune trib si pu forse
ammettere l'esistenza di un partito musulmano (per es. fra gli 'Abd al-Qays nel Bahrayn, e fra gli
Azd neir'Uman), questo formava soltanto una piccola minoranza, che, quando perdette l'appoggio personale di Maometto, cadde in bala della maggioranza reazionaria, e sarebbe in alcuni casi rimasta
distrutta, senza l'opportuno intervento dei generali musulmani vittoriosi, che con l'appoggio delle
forze disciplinate di Madlnah schiacciarono senza piet i fautori dell'ordine antico.
Solo parzialmente

Sa'd

Hudzaym

(Quda'ah)

127.

Bahrayn

raawt

(^)

seguenti:

(?) (id.,

I rapporti fra

'Uman

furono

di

(?)

26, 60, 113);

Maometto

e dell'estremo

e le popolazioni dell'estremo oriente

mezzogiorno

Yaman

Hadra-

natura singolare e molto diversa da quelli che abbiamo

cercato di descrivere nei precedenti paragrafi, parlando delle trib del centro
della penisola.

Innanzi tutto queste trib


e religiose molto

si

trovavano in condizioni morali, politiche

diverso dal rimanente d'Arabia.

popolazione era sedentaria, dedita all'agricoltura,

piamo, in condizioni economiche molto mighori dei

La grande maggioranza
dremo
nide,
Il

delle trib

in appresso, la religione

La maggior

parte della

da quel poco che sappoveri nomadi del centro.

e,

a oriente era cristiana, perch come ve-

predominante in Mesopotamia e nella Babilo-

nonch nelle regioni arabiche lungo

il

corso dell'Eufrate, era la cristiana.

Cristianesimo aveva fatto grandi progressi in tutta quella regione e

456.

si

esten-

H.

10. a.

deva con rapidit


il

s 127.

maggiore della religione

e tenacia assai

ufficiale persiana,

Mazdeisrao, oramai in piena decadenza. Nonpertanto anche quest'ultima

fede aveva molti seguaci nell'Arabia orientale e nel

Yaman,

sede di civilt

antichissima e patria d'origine di fedi vetuste, per la presenza in quelle regioni


di molti Persiani inmigrati e di
colti

ste

non pochi meticci od Arabi

specialmente nei centri pi popolosi.

due

regione

fedi
i

persianizzati, rac-'

La presenza contemporanea

di que-

un argomento inconfutabile per dimostrare che in tutta quella

problemi religiosi erano assai pi a cuore delle popolazioni, che non

nel centro della penisola, ove le trib

si

distinguevano per

scetticismo, derivante oltre che dalla loro natura speciale,

il

loro estremo

anche dalle con-

dizioni barbare e primitive della loro fede idolatra, fede di gran lunga infe-

grado di sviluppo morale delle trib medesime.

riore alla intelligenza ed al

questo stato d'animo meglio disposto verso problemi religiosi corri-

spondeva anche, presso


bocche

dell'

le

popolazioni sparse lungo

Le

Yaman, una condizione politica pur


quali Maometto aveva avuto finora a

trib del littorale erano unite in gruppi pi grandi ed

meno

elementi di costituzione politica


e dell'occidente.

Una

verno dei Sassanidi


littorale)
i

littorale arabico, dalle

Eufrate e del Tigri fino al

diversa da quella delle trib, con le


trattare.

il

parale della

quasi tutto

avevano

primordiali dei loro fratelli del centro

regione dipendeva nominalmente dal goil

Yaman

ed una parte

del

Bahrayn

(il

erano ufficialmente jrovincie dell'impero persiano, bench di fatto

governatori delle medesime godessero di quasi completa indipendenza: la

decrepitezza politica e militare del cadente impero sassanida, sotto gli ul-

glorioso EracUo, avevano disgregato

l'

impero, e ridotto

persiane a satrapie quasi autonome. In tutto


forse eccezione per la

persiani

Mahrah

e gli usi, le parole e

e per

il

il

la

molte idee persiane,

trattando delle trib del centro.


tali,

di

si

erano

non poche

infiltrate nella

trib arabiche:

di origine persiana.

natura dei rapporti fra

e quelle popolazioni dovette essere

provincie arabo-

Hadramawt, abbondavano mercanti

abbiamo qualche espressione

Per queste ragioni

le

detto littorale arabico, fatta

lingua, nei costumi e nelle ci'edenze religiose di

perfino nel Qur*an

opera del

e gli spaventosi rovesci sofferti per

tijni inetti re della dinastia,

l'

innovatore di Madlnah

ben diversa da quella esaminata poc'anzi,

La maggior

religiosit degli

Arabi orien-

cui ben pochi erano rimasti pagani, diede all'introduzione dell'Islam

un carattere meno
che separava

il

politico, e pi

Bahrayn

trib guerriere indipendenti,


cessibile alle

1'

palesemente religioso. L'immensa distanza

'Umn da Madlnah,

l'esistenza, nel

mezzo, di

rendevano l'estremo oriente arabico ancora inac-

armi del Profeta. Maometto stesso aveva perduto ogni desiderio

di spedizioni lontane e difficili e

non pens mai


47.

d'influire

con

le

armi
58

sui

10. a. H.

127, 128.

sentimenti di quelle remote popolazioni

con esse perci mut sistema,

propaganda

corse, in risposta alle loro offerte, alle sole arti pacifiche della

sempre per abilmente fusa con intrighi

religiosa,

e ri-

politici.

omesso di noverare il nome degli Arabi della Mahrah, perch il tenore delle
innegabilmente come questa estrema Tuie d'Arabia, ove la razza, il linguaggio
ed i costumi erano molto diversi dal rimanente della penisola, non risentisse, vivente Maometto,
alcun effetto della propaganda islamica. Mancano nomi autentici di abitanti della Mahrah convertiti
all'Islam mentre viveva Maometto, n esiste alcuna menzione d'un invio costi di luogotenenti musulmani. Le tradizioni sulla pretesa ambasciata (cfr. S a d, 14], e '.0. a. H., 68) posano soltanto
sull'autorit di al-Mada'ini e di ibn al-Kalbi, autorit fallaci, quando manca, come nel caso presente,
la conferma di al-Waqidi. Le ritengo come apocrife, ed interpolate dai tradizionisti, affinch i nomi
di tutte le regioni d'Arabia figurassero nel novero delle ambasciate. La vera introduzione dell'Islam
avvenne soltanto dopo la conquisti! della provincia, nel corso dell'anno 12. H.

Nota

1.

Ho

tradizioni dimostra

'

Nelle regioni, delle quali stiamo ora discorrendo, esistevano,


128.
come sempre stato il caso in Arabia, ed anche altrove, due partiti uno
:

godeva

della maggioranza, che

di tutti

vantaggi del potere, e

l'altro della

meno

minoranza, invidiosa dei privilegi dell'altro ed in rapporti sempre pi o

con esso

ostili

(^).

Quando

nome

il

di

Maometto

si

portando con se la fama, forse anche esagerata, dei suoi

sola,

quasi tutti

partiti delle

sistenza materiale presso

il

il

il

in

trionfi,

concetto di cercare appoggio morale ed as-

potente signore di Madinah.

gioso pi vivo di quelle popolazioni eccit aiiche


e l'interesse

la peni-

minoranze, nel littorale orientale e meridionale di

Arabia, sorse spontaneamente

con

propag per tutta

Il

sentimento

maggiormente

reli-

la curiosit

vennero deputazioni a Madlnah, che interrogarono e trattarono

Profeta, e nel ritornare in patria, portarono un' impressione molto favo-

revole sull'uomo e le sue dottrine

viaggiatori rimasero anche colpiti dalle

manifestazioni palesi del grande potere militare e dell'autorit morale del

Profeta;

guadagnavano un potente ed

intuirono, che unendosi a lui

alleato, dal quale,

appoggio

delle

in

loro

un avvenire non molto


pretese

rispetto

alla

lontano, potevano sperare

maggioranza. Maometto

spose con benevola prontezza all'iniziativa di questi ammiratori

desimi con la stessa semplice,

ma

utile

un

corri-

tratt

me-

dignitosa ospitalit prodigata a tutti quelli,

che accorrevano a Madlnah, e fond in siffatto modo, con molta abilit,


numerosi piccoli nuclei d'un proprio partito nelle quattro provincie del Bahrayn,

dell'

e forse

'Umn, del Hadramawt

meglio

al principio del 9.

anticipare gli eventi

il

e del

H.

Yaman. Gi

perch la tradizione

ama sempre

Profeta invi due rappresentanti nel Bahrayn e

'Uman un anno dopo, vinta qualche


mand anche suoi rappresentanti in quella

neir

alla fine dell'anno 8. H.,

ti'ib

settentrionale del

Yaman,

regione. Quest' in\'iati ebbero fun-

zioni complesse di missionari, di ambasciatori e di intriganti politici

vano organizzare

le

dove-

nascenti comunit musulmane, che sorgevano in mezzo

a paese nemico, istruire

proseliti nelle dottrine e negli obbliglii della

468.

nuova

H.

IO. a.

principale

fede,

altres
11. e

fra tutti,

nuovi doveri
12.

pagamento

il

pob'tici

molto

12S.

e inculcare

Riddali

negli anni

delle tasse dei poveri

precisi.

I fatti della

H. dimostrano per che questi nuclei musulmani erano pochi in

numero, ancora imperfettamente

senza grande influenza sulla

costituiti

condotta delle grandi trib.


Siffatto invio di agenti politici ufficiali, sotto veste di missionari, era uia

grande novit

{^).

Con

nomadi dell'Arabia occidentale

aveva seguito una condotta ben diversa

membri

era contentato di

si

dichiarazione di fede dei capi, e nel maggior

Maometto
una semplice

e centrale

numero

dei casi aveva lasciato ai

stessi della trib tutta la responsabilit della riscossione delle tasse,

contentandosi in alcuni casi di delegare quale suo rappresentante uno dei capi.

Le

notizie che

abbiamo

nelle

tutto di carattere sicuramente


principio.

Maometto

autentico

moria

di

non a

principio

(cfr.

tutte, e

9.

H.,

a.

inoltre

dell'

desima a Madinah.

in

libert,

sovrattutto

9.

alle trib:

ampi

ma

l'elenco forse

nota) allude solo ad alcune fra le trib

essi

dovevano fare subito ritorno con

luogotenenti inviati nel Bahrayn

poteri anche militari.

sone inviate dimostra che

che religioso, e che

mano,
b.

si

La

differenza

di quei paesi

spiegarsi dalla distanza

il

la

me-

ed altrove ebbero
si

dice,

tanto spiccata pu in parte

da Madinah,

ma

la scelta delle per-

concetto dominante del Profeta era pi politico

trattava piuttosto di creare

un

partito militante musul-

anzi che di diffondere semplici dottrine religiose.

al-Hadrami, abu Musa al-As'ari e

delle dottrine islamiche

essi

H. abbiamo me-

invece vere e proprie funzioni di ambasciatori permanenti, investiti,


di

in

evitando di esa-

quanto erano per

anno

sono

missione degli agenti era solo temporanea

la

presa in consegna la tassa,

1,

nomine, non

pi delle volte,

un invio di agenti percettori di tasse

anche apocrifo
e

il

tanto pi odiose,

Soltanto al

assoluta.

siffatte

nomadi una grande

lasci ai

sperarli con xessazioni fiscali,

una novit

anche su

fonti,

gli altri

'Amr

b. al-'As, al-' Ala

erano novelli musulmani, che

sapevano ben poco, mentre dalla loro condotta negli

anni successivi possono essere giudicati quali uomini, rimasti sempre essenzialmente pagani nel cuore, ed animati sovrattutto da aspirazioni politiche

da smisurata ambizione. Uno di questi generali-ambasciatori, 'Amr b. al'As, si rivel in seguito come uno dei pi potenti ingegni politici e militari
e

della generazione, che fece la conquista dell'Asia e dell' Egitto

mina a luogotenente

Bahrayn non

la sua no-

dunque un caso, perch il Profeta


conosceva assai bene il grande valore dell' uomo, ed in una memorabile
cii'costanza lo antepose perfino ai pi antichi dei Compagni (cfr. 8. a. H.,
30 e .^1). La sua scelta per il posto neH"Umn perci un indizio a un
tempo della difficolt della missione, che richiedeva un uomo di tanto vanel

459.

fu

10. a. H.

128.

dell'importanza, che

lore, e

'Uman, come

zioni locali dell'

specialmente

Non

difficili,

ed

trattava di riscuotere

si

liticamente e militarmente

accrescerne

seguaci,

1.

Un

musulmano

pacificamente
partito, che

le forze e

primo caso

di

vi era

le

erano

pi debole che altrove.

tasse,

ma

di

costituire

ancora non contava se non

po-

poclii

prepararlo ad impegnare con sicurezza di

imminente contro

riuscita la lotta

Nota

un

condi-

dimostrato dagli eventi dell' 11. a. H.,

partito

il

Le

Profeta attribuiva alla medesima.

il

la

maggioranza conservatrice

queste lotte intestine fra partiti

maggioranza

(^).

minoranza

in seno alle trib, l'abbiamo gi avuto in Madinali, ove Maometto inizi la sua propaganda con l'appoggio di una minoranza che divenne poi un giorno a sua volta la maggioranza. Un secondo caso abbiamo

Makkah prima della presa della citt. Nelle tradizioni sulla E i d d a li


vedremo chiaramente delineata questa lotta sorda di due partiti ostili nell'al-Yamamah,
bench in forma meno evidente nel Hadramawt: pure nel Yaman si pu
nell' 'Uman, ed anche
rintracciare presso alcune trib la presenza di questi conflitti, bench ivi l' Islam fosse penetrato
meno che altrove l'apparizione e morte del falso profeta al-Aswad furono eventi in cui l' Islam non
ebbe alcuna parte diretta, perch la lotta si svolse intieramente fra pagani, e l' Islam entr come fattore politico solo dopo l'uccisione di al-Aswad. Sififatti eventi dimostrano per sempre come anche
nel Yaman sorgessero continuamente conflitti interni fra varie frazioni delle trib, e come il malcontento delle minoranze soccombenti gettasse queste nelle braccia dell'Isim e preparasse il terreno per
l'estendersi della teocrazia madinese. Questa fu costretta ad immischiarsi in siffatti conflitti, quando
studiato negli eventi domestici in
neiril.

H.,

a.

vennero appelli di soccorso.


Nota 2.
In questo nuovo genere d'attivit del Profeta abbiamo forse 1' unico indizio, che
nell'animo di Maometto, nel presente ultimo periodo della sua missione, sia forse germogliata qualclie
vaga idea di estendere la sua riforma oltre i confini della regione, nella quale era nato e vissuto. Ci
non implica per ch'egli meditasse di abbracciare con la sua propaganda teocratica tutta l'Arabia.
Egli agi solo in risposta ad appelli spontanei di quelle trib che si rivolsero a lui, e non per propria
iniziativa a quelle che non chiesero il suo appoggio, egli non mand agenti. Si pu dire per con
sicurezza che la forma novella della sua attivit, nella quale rinunziava completamente all' impiego
del suo antico sistema, la forza, e l'essersi lui limitato all' uso di soli mozzi pacifici, indicano chiaramente come egli agisse ora con concetti ben diversi da quelli precedenti d'altronde per dimostrano
solo che egli meditasse di estendere la sua azione riformatrice in un campo pi vasto di prima e
nulla pi. Numerosissime erano ancora le trib, specialmente nel .settentrione, alle quali egli non volse
affatto la sua attenzione. Quindi non vi ragione di supporre ancora che egli mirasse alla convereione
di tutti gli Arabi siffatto concetto gli sarebbe potuto venire soltanto se avesse vissuto ancora molti anni.
Nota 3.
L' invio di 'Amr b. al-'As e dei suoi colleghi fu tuttavia solo un indizio che
le

il

Profeta agisse come

uomo

il

quale approfitti di una buona occasione offertagli

e cerchi di

trarne

vantaggio possibile. Oramai vecchio e in debole salute, non si sentiva pi disposto ad iniziare grandi e rischiose imprese
quello che fece per quelle lontane regioni gli fu suggerito da
altri, egli non ne prese direttamente l'iniziativa. Maometto aveva oramai ottenuto tutto quello
che aveva desiderato nei giorni di maggiore entusiasmo della sua propaganda; aveva anzi ottenuto
pi di quanto avesse mai sognato, perch da vero semita il suo sguardo non si era mai spinto molto
oltre ai confini del proprio paese, n oltre alla cerchia dei suoi consanguinei. La sua condotta indifferente verso quelle trib che non avevano desiderio di islamizzarsi, e che egli non cerc in alcun
modo di molestare, una palese conferma di quanto asseriamo. Padrone di Makkah e di Madinah, il
Profeta era soddisfatto dell'opera propria: lieto di porgere l'Islam a chi glie ne faceva richiesta, non
si cur pi di imporlo a chi non lo volle: lo vediamo perci assistere efficacemente chi desiderava il
suo appoggio nell'estremo oriente arabico, e trascurare del tutto la propaganda fra quelle trib che
stanziavano fra lui e il lontano oriente e tra quelle che gli chiudevano le vie di accesso in Siria. Egli
impose l'Islam a tutti quelli della cui cooperazione aveva bisogno: degli altri, appena ebbe ottenuto
il suo supremo intento, la conversione dei Quraj's e l' islamizzazione del santuario makkauo,
non si
diede pensiero. Se avesse vissuto molto pi a lungo, avrebbe forse mutato i suoi concetti, avrebbe allargato forse sempre pi il suo programma: le circostanze glielo avrebbero imposto come necessit
storica, come lo imposero ai suoi eredi e successori. Egli non ebbe per il tempo di intuire questa
verit, e mori ignaro delle inevitabili conseguenze, che dovevano fatalmente scaturire dall'opera sua.
tutto

il

460.

10. a. H.

S 129,130.

Tutte queste considerazioni conducono per all'unica conchiusione


129.
che la islamizzazione dell'oriente arabico doveva trovarsi, viv-ente Maometto,

ancor nei suoi primi

che perci la tradizione erra gravemente, quando

stadi, e

vorrebbe sostenere, che la conversione di quelle trib era gi terminata, e che


luogotenenti del Profeta

recarono nelle provinole con

si

le

stesse funzioni

dei governatori abbasidi nel II secolo della Higrah, contemporanei dei tradizionisti,

quali ci

hanno conservato memoria

di questi eventi. I tradizio-

hanno ignorato, o finto d'ignorare: primo, che i luogotenenti di Maometto avevano autorit soltanto sopra i convertiti: secondo, che questi formavano soltanto una piccola minoranza: e terso, che la morte del Profeta
non solo pose fine immediata alle funzioni dei luogotenenti, ma annient
tutti i frutti del lavoro compiuto, dacch le maggioranze ritennero che i
partiti a loro ostili non potessero pi contare sull' appoggio materiale di
Madlnah. I tradizionisti non hanno osservato come l'opera di questi luogotenenti dovette essere ben poco efficace, se bast la morte del Profeta per
nisti

produrre

il

caos dell'anno 11. H.

L'Islam dunque,

morte del Profeta,

alla

del mezzogiorno di Arabia,

nelle

provincie dell'oriente e

trovava a un dipresso nelle medesime condi-

si

zioni, rispetto agli abitanti di quei luoghi, nelle quali si

comunit musulmana

in

Makkah

trovava la piccola

nel decennio prima della

Fuga

in quelle

Provincie avvenne, alla morte di Maometto, incirca la stessa cosa, che sarebbe

avvenuta in Makkah,
emigrare in Madlnah.

se

Maometto

Il

fosse

morto improvvisamente prima

grande errore della tradizione ortodossa

di credere e di aftermare che intiere popolazioni,

tradizioni avite, potessero

mutare

stato

tenacemente attaccate

di fede in pochi mesi

con

di

alle

la stessa facilit,

un uomo muta vestito. Essa non ha mai sospettato quanto


poco musulmani fossero gli Arabi alla morte di Maometto, e quanto tempo
occorreva ancora perch una fede, in tanti aspetti cos contraria a tutto quello
con

la quale

che

gli

Arabi amavano e volevano

segg.) potesse entrare nella


feta.

mente

(cfr.

e nel cuore

Essa ha infine ignorato che

sotto molti rispetti

ben diverso

Goldziher

l'

dall'

Muli. Stud.,

I,

le

dei contemporanei del Pro-

Islam dei coetanei di Maometto era

Islam del II secolo della Higrah. Molte

cose che sembravano naturaU sotto gli Abbasidi, erano impossibili ai tempi
di

Maometto.
130.

d'Arabia,

ci

Per terminare

rimane soltanto

il

Su queste

un cenno sulle condizioni generali delle


a nord del triangolo islamico da noi de-

di dare

trib dimoranti nel settentrione


scritto al 126.

nostro studio sommario sulF islamizzazione

trib

Maometto erano principalmente

Q),
il

discorso breve.

rivolti al

461.

Da Madlnah

sud verso Makkah, e

le

pensieri di

sue attenzioni

10. a. H.

130.

centro erano sta'e una necessit impostagli per poter giun-

le trib del

per

gere alla sua mta.

una

settentrione tenne sempre per lui scarso interesse

Il

pochi furono

maggiori

da questo

progressi dell' Islam

mentre

Le

lato.

bellicosa,

da

legate

annuale

Forse per l'ostacolo maggiore per

presso

soltanto

Vi sono anzi ottime ragioni per

pagani.

Maometto abbandonasse per sempre ogni idea

Cristiani, e rivolgesse tutti


nali, e sovrattutto

Le

escursioni

suoi pensieri soltanto ai pagani suoi connazio-

militari verso

ed

il

loro

effetti

anno

da

al-andal venne aggredita

tre.

ancora messo

Le

CTudzam,

mente

Kalb,

che abbiamo sugli

notizie

'Udzrah,

gli

1"

Islam, al

poco radice, che la

moto

separatista delle

gruppi del settentrione,

altri

Quda'ah e tanti

altri,

fra

quali

special-

Qhassan, sono cos poco chiare e talmente annebbiate da interpola-

zioni tendenziose, che

medesime

il

ispii'ano

ci

pochissima fiducia:

tentativo di nascondere

favore nel settentrione.

rivelarono in

quella

dell'Arabia

musulmana, ed

verso settentrione.

confermano

ostili all'

la

dalle

poco o niun

sanguinosa disfatta dei

Isim.
9.

La
a.

spedizione di

H.

che

sotto la tutela

Tabuk

fuori dei confini

un'indicazione precisa e preziosa dei

le trib

mani con grande slancio


composta di Arabi cristiani

organizzati

trovasse ancora nel

Nelle grandi battaglie

anni 13, 14, e 15. H.

comprende

fatto che l'Islam trov

circostanza fortemente

sito si

si

8. H., fu inflitta dagli Arabi cristiani,

impero bizantino, ed attivamente

dimostra che questo

il

I dati storici lo

musuhr.ani a Mu'tah nell'anno

di

l'ayy furono

Maometto,

di vita di

trib fu solo con difficolt trattenuta dall'associarsi al


altre trib.

frequenti che

superficiali,

indipendente di prima.

dell'anno 11. H., vi aveva

principio

meno

interrotti

fugaci

Dumah

tre volte ritorn allo stato

convertiti soltanto nel penultimo

furono

settentrione

Per esempio,

lunglii periodi di sosta.

ma

di convertire Ebrei e

a quelli consanguinei.

direzioni,

nelle altre

volte,

Islam fu la fede pro-

l'

che dopo la rottura dei rapporti fra Maometto e gli Ebrei in Ma-

ritenere,

dinah,

morali e

vincoli

dacch noto come, vivente Maometto, l'Islam incon-

dalle trib,

trasse favore

forti

impero bizantino, dal quale molte ricevevano uno stipendio

l'

fisso.

aggiungasi ancora che queste

materiali con

fessata

erano altres

difficolt

deserto era popolato da trib in grandis-

il

al Cristianesimo

sima maggioranza convertite


erano tutte di natura molto

dell'

ben

la regione era piena di comunit ebraiche stabilite in quasi tutti

centri pi feraci e ricchi,

si

sola

piccola parte delle imprese militari ebbe questa direzione, e perci

medesimi

combattute in Siria durante

arabe cristiane

si

batterono contro

gli

musul-

la cavalleria bizantina era quasi esclusivamente

della regione di confine fra

Palmira ed

il

golfo

'Aqabah, ossia precisamente di Arabi Ghassan, Lakhm, Quda'ah, Kalb,

462.

10. a. H.

(rudzam,

fra

ecc.,

non per tanto

quali

130,131,

ortodossa afferma

la tradizione

che r Islam fosse quasi universalmente accettato e riconosciuto. Possiamo


anzi aggiungere che la resistenza opposta da questi Arabi all'introduzione

Islam fosse di grande lunga superiore a quella delle

dell'

dentarie della Siria, che accettarono

dominio e

il

popolazioni

se-

nuovi signori

la fede dei

con una prontezza stupefacente. Le trib cristiane del settentrione arabico


divennero realmente musulmane solo dopo terminate le conquiste: esse furono

ultime ad abbracciare la nuova fede.


1. Delle condizioni speciali del Yaman faremo

le

Nota

narrare delle tradizioni

questo luogo.

131.

Con

in sufficiente rihevo

Profeta al-Aswad

falso

sul

parola pi avanti quando avremo a


perci omettiamo di discorrerne in

queste considerazioni generali crediamo di aver

d'Arabia,

perch altrove,

entrare in maggiori particolari,

non meritano

Grli

altri eventi

nel corso

avemmo

dare la versione delle tradizioni originali,

del Profeta

messo

pi importanti della propaganda islamica

aspetti

gli

nelle provincie pi lontane


nali, nel

al-'Ansi,

degli

An-

occasione di

minori dell'ultimo biennio

in questo luogo speciale menzione, perch

hanno

natura pi biografica che storica, sicch finalmente siamo ora giunti al


inine del nostro

esame

critico

della

vita

dell'opera

ter-

diretta e personale

ha rapporto con gU eventi successivi.


concliiusioni sono state ben diverse da quelle volute dalla

del Profeta in ci che

Le nostre

e generalmente

tradizione,

accettate dagli storici dell' Islam. Invece d'una

Arabia intieramente soggetta, da un estremo


trovato eh' egli
forse

all'altro, al Profeta,

domin realmente soltanto una

regione,

che abbracciava

anche meno d'un terzo della intiera superficie d'Arabia. Questa parte

era la sola conquistata e dominata dalle nuove idee


si

abbiamo

il

resto della penisola

trovava in condizioni politiche e religiose di ben poco diverse da quelle,

che

esistevano

prima della

comparsa

dell'

Islam.

Le nuove

idee erano

ma

penetrate anche nella parte di Arabia non soggetta a Madinah,

le

condizioni speciali dell'ambiente e la data ancora recentissima della loro


introduzione,

avevano impedito ogni notevole mutamento

l'Islam, e le conversioni erano limitate a piccole


confiii

del

dominio diretto del Profeta,

giudicata molto ostilmente dalla

l'

in

del-

Oltre

frazioni di trib.

Islam era ancora una novit,

grande maggioranza, rispetto

trovavasi in condizioni analoghe a quelle

favore

dell'

alla

Islam stesso rispetto

quale
ai

Qu-

rays nel periodo makkano. Esso era causa di conflitti domestici e pubblici,
suscitava rancori nuovi, acuiva gli antichi, e
si

come

sempre

caso,

il

quando

tentano grandi e radicali innovazioni, creava temporaneamente assai pi

mali, che beni. Invece per di

cola citt

come Makkah,

un

conflitto interno circoscritto

l'irrequietezza generata dalle

463,

ad una

pic-

nuove idee durante

10. a. H.

131,132.

due anni 9. e 10. H., s'era diffusa pi o meno per tutta l'Arabia, eccitata
dalla arroganza aggressiva delle minoranze musulmane, irrequiete e ardite,
per l'appoggio morale e materiale di Madlnah. Le maggioranze conservatrici
i

vedevano assai malvolentieri

l'

introduzione di dottrine cos contrarie alle

loro secolari tradizioni, e se in quasi tutta


cui

godeva

Arabia

temuto Profeta, impedi a lungo

il

armato, non per questo

le

maggioranze

fama

la

lo

d' invincibile, di

scoppio di un

conflitto

desistettero dal prepararsi in segreto

ad una feroce rivincita, non appena il destino avesse loro offerta la desiderata
occasione. Questa venne con inattesa rapidit, il giorno, in cui per tutta
Arabia balen la notizia che Maometto non era
scoppi nell'anno

11. H.,

era stata trattenuta

La

pi.

gi'ande bufera che

soltanto

Profeta, la volont del quale ispirava terrore ai suoi avversari.


e lo sforzo per della tensione resultano
festatisi fra gli

Asad,

Tamim,

La grandezza

chiaramente dai gravi sintomi mani-

e sovrattutto nel

Yaman,

ove, vivente ancora

Maometto, scoppiai'ono sanguinose guerre civili.


Altrove avremo a trattare delle forme e delle ^dcende dei moti
l'anno 11. H.

Prima per

la descrizione dei

di chiudere

il

del

dall'esistenza

nel-

medesimi fa parte della storia successiva.

presente esame, e prima di prendere congedo dal

grande riformatore, che doveva scendere nella tomba nei primi mesi dell'

anno

H., sar forse necessario di aggiungere alcune brevi osservazioni,

11.

gh argomenti

che lianno diretta attinenza a tutti

discussi nei precedenti

paragrafi.

132.

abbiamo, secondo

formatrice,
alla

pi

Nello studio del Profeta, e della sua prodigiosa attivit

imparzialit

schietta

quale

egli

possibile,

d' ispirarci

tesi

virt

sempre

troppo generali,

con

il

Pro-

suoi difetti,

documenti e dalle tradizioni autentiche, senza tentare

insinuare

abbiamo

evitando di proporre

fu realmente con le sue

nella luce proiettata dai

apologie, senza

nostro meglio, cercato

unico di presentare nei limiti del possibile,

stato nostro intento

feta tale,

il

ri-

aspii'ato

malevoli apprezzamenti. Per quanto

ci

a ricostruire la semplice verit dei

fatti

stato

con

la

sola demolizione del falso e dell'apocrifo,

sembrandoci compiere opera pi

anche nello sceverare una verit

che nell'espriraere ipotesi speciose

utile

o moltiplicare apprezzamenti pi o

sola,

meno

originaU.

La

consuetudine invalsa

in simili lavori richiederebbe ora che noi dicessimo apertamente quale sia
l'opinione formatasi in noi sull'uomo e sull'opera.

spiegare per

quah motivi noi non abbiamo creduto

Sar per necessario


di

di

uniformarci in tutto

alla consuetudine.

La natura
facilit

infinitamente complessa del problema islamico, e la grande

con la quale possibile incorrere, nel caso nostro, in apprezzamenti

464.

1_C.

lAI

U'

w^'f

LE TRIB ARABE

Al

TEMPI

DI

MAOMETTO

H.

10. a.

erronei, sono

presente
la

le

ragioni

momento un

narrazione

dei

che

principali,

ci

trattengono dal formulare nel

giudizio finale, e dal tentare

lavoio, e siamo quindi giustificati nel sospendere

giorno, in cui se

coso cammino.

ci

una

il

Maometto

stato

un uomo

cosi

principio

nostro

sar concesso avremo terminato

con

sintesi critica:

dell'anno 11. H., ha realmente

fatti

132.

.^

il

nostro

giudizio lino al

nostro lungo e

il

fati-

smisuratamente ammirato e ve-

nerato dagli uni, tanto violentemente ed ingiustamente criticato e calunniato


dagli

altri,

l'opera sua stata tanto vasta e complessa, e gli effetti prodotti

medesima sono

immensi nel tempo e nello spazio, abbracciando tredici secoli di storia, ed una vasta parte del mondo sconosciuto che
esprimere su di lui un giudizio corretto ci sembra impresa estremamente difficile,
e forse anche impossibile. Voler giudicare l'opera di Maometto senza, tener
dalla

stati cosi

conto dei pressoch tredici secoli di storia n^ondiale, che ne sono

commento, sarebbe pretesa

sterile

il

poderoso

ed errata, perch l'opera di Maometto

ci

interessa sovrattutto per gli effetti infiniti che essa ebbe, e continua ad avere,
sulle vicende

d'una parte tanto cospicua dell'umanit. Quindi

tica di materia tanto sterminata potr forse essere

soltanto nel giorno, in cui


secoli di storia

La

avremo

musulmana, che

ci

nove

dietro di noi l'esame accurato dei

siamo

prefissi di illustrare.

aumentata dalla

let-

giudizi gi espressi sull'enigmatica persona, che fond la pi

potente delle religioni dopo la cristiana.


cordo, e

un problema meno arduo

diffidenza che ispirano queste considerazioni

tura di tutti

la sintesi cri-

Nemmeno due

scrittori

sono d'ac-

opinioni addirittura contradicentisi di tanti autori, sospingerebbero

le

quasi alla conchiusione che siano esse tutte errate.

giudizi espressi rappresen-

tano la tendenza di diverse scuole e opinioni critiche, e solo per una minima
parte ritraggono verit storiche Q. Devesi per riconoscere che

su Maometto

un esame

della

fasi di tutta una


uno
dei punti culpresente segna
minanti. La nuova generazione, nell" intraprendere un vero stadio scientifico dell' Islam con principi assolutamente imparziali, ha manifestato uno
spirito di benevolo interesse, che segna un immenso progresso sui pregiudizi

letteratura

con chiarissimi indizi

rivela

evoluzione, della quale forse

il

le

momento

malevoli delle generazioni precedenti, e ci per la ragione che siffatta simpatia l'effetto d'una conoscenza assai pi approfondita e sicura delle origini,
della

evoluzione e del valore morale

di questa

nuova scuola

ci

dell'

Islam.

Fra

maggiori interpreti

contentiamo di menzionare due

del Goldziher e del Sachau, senza voler niente detrarre al

che omettiamo per ragioni di


periodo di transizione:

quanto

sia

ad

essi

breviti.

questi devesi

il

soli

nomi, quelli

merito di

altri

merito del presente

dobbiamo riconoscenza per averci indicato

smisuratamente vasta la materia di studio, e quanto rischioso


465.

59

10. a. H.

132,133.

un giudizio precipitato prima che ogni aspetto del problema

stato sot-

sia

toposto a coscienzioso esame.

Date queste considerazioni, sulla correttezza delle quali difficilmente si


potrebbe, io credo, dissentire, ci crediamo giustificati dall'esimerci di entrare
trattato con la necessaria

ora in un argomento che potrebbe,

dar materia per un buon volume. Ciononostante mi


gere alcune brevi considerazioni, in via solo

sia

ampiezza,

permesso di aggiun-

sperimentale, suggeritemi dal

grande soggetto ora discusso, e che racchiudono l'aspetto morale di maggiore


importanza del soggetto medesimo. Esse sono un tentativo d' imparziale
risposta al grande quesito:

Nota

1.

Maometto

fu,

non

fu,

un impostore?

i critici antichi di Maometto


e delj' Islam,
del giorno d'oggi sia quella stessa che fu insegnata

L'errore pi grave in cui sono caduti

stato quello di credere che la dottrina

musulmana

da Maometto in Madlnah. Gli studi del Kremer, dello Snouck Hurgronje, e in particolar modo quelli
del Goldziher, hanno dimostrato la falsit di questo concetto. L' Isim sub un lungo e fecondo processo di trasformazione, che bisogna tenere ben presente nel giudicare 1' opera di Maometto, aiSnch
non si commetta l'errore di attribuire a lui, quello che fu opera ed aggiunta di generazioni posteriori
e di nazioni non-arabe, animate da sentimenti e mosse da bisogni totalmente diversi da quelli dei
Compagni di Maometto, e delle trib nomadi d'Arabia nel VII secolo dell'Era Volgare.

133.

In una parte dell'Introduzione al presente lavoro

(cfr.

Intro-

duzione, 189 e segg.) abbiamo tentato, fondandoci sugli studi classici del
Goldziher, di presentare

una

delle cos dette ispirazioni,

compose

il

specie di soluzione intorno all'arduo

con

le

quali

Maometto

dett leggi ai seguaci e

trattammo brevemente

Qur-an. In quei paragrafi

problema

la questione,

tenendo presenti solo gH aspetti della prima fase della propaganda makkana
ora nostro dovere
feta,

completarla in rapporto a tutta la carriera del Pro-

il

ed in particolar

modo

in

rapporto al periodo madinese, nel quale

hanno creduto

un terreno pi propizio alle


loro accuse d' impostui'a. La pretesa messa innanzi da Maometto di ricevere ispirazioni divine stata l'arma prediletta, usata ed abusata da tutti i
biografi della vecchia scuola, per dimostrare eh' egH era un impostore
se quindi fosse possibile di trovare una spiegazione logica per la sua condotta, faremmo opera giusta di riabilitazione per uno degli uomini pi fadetrattori del Profeta

di trovare

mosi della

storia, e

toglieremmo all'Islam ed

al

suo fondatore la pi diso-

norante delle macchie.


di

Noi tenteremo ora una spiegazione della condotta


Maometto, non gi come apologia, ma solo perch lo studio accurato

ed imparziale dell'opera sua porta alla convinzione che egli fosse realmente
sincero, e perch,

a nostro modo

di vedere, esiste

in

verit,

suggerito dai

un modo di svelare il mistero.


Maometto nacque in una societ, che credeva in ispirazioni diretto di
esseri soprannaturali
era un modo proprio di una societ ancora molto primitiva, la quale non poteva spiegarsi altrimenti certi fenomeni dell'animo
fatti

stessi,

466.

H.

10. a.

umano

vivente Maometto, vi erano molti, che gli Arabi ritenevano

ispirati.

Se alcuni fra costoro erano impostori, non

arabo non
v'

riteneva tali e

li

dubbio che molti

"

Maometto

stesso

poeti,

perstiziosa

g'

erano

sinceri,

dell' ispirazione

il

come
volgo

n d'altra parte

dacch davano in buona fede

al

poetica un'origine soprannaturale.

ritenne ispirati ed accett senza dubbi la opinione poftolare,

li

indovii e vaticinatori di ogni specie,

pullulanti nella su-

Arabia pagana, avessero ognuno un demone, ginn, o essere sopran-

naturale, che misteriosamente suggeriva

che erano invitati a predire


arbitraggio.

versi al poeta, ed

vaticini a coloro

futuro, o a decidere questioni sottoposte al loro

il

nostro dovere di riconoscere che tale spiegazione tentata dagli

ed ignoranti era,

Aral)i barbari

dacch noi

logica,

riguarda, perch

ci

credeva uomini di buona fede

li

ispirati

fenomeno puramente umano


che

133.

nelle

loro

condizioni di cultura,

pi

la

oggid con tutta la nostra scienza non abbiamo

stessi

trovato una spiegazione soddisfacente per chiarire

come venga l'ispirazione


al poeta ed al compositore di musica. Quando Maometto sent l'animo suo
agitato da pensieri e da aspirazioni che non erano quelle dei suoi coetanei,
cui egli stesso maravigliato non comprendeva l'origine, si persuase in
e
.li

buona fede

di essere egli

l'av'A^ersione risentita

con

pure

diversit per dei suoi pensieri, e

per la rozza idolatria dei suoi connazionali, associatesi

Giudaismo

principi monoteistici del

vagamente nei

La

ispirato.

centri pi

e del Cristianesimo, diffusi e sparsi

popolosi d'Arabia, generarono

zione che l'essere soprannaturale, che lo agitava

non

lui la convin-

in

uno

fosse gi

dei soliti

demoni arabi, ma bens uno di quegli spiriti superiori, o angeli, che occupano una parte tanto cospicua delle fedi popolari, ed in particolare di
quelle forme imbastardite di Giudaismo e di Cristianesimo, che erano le
sole diffuse in

Arabia e

le sole

conosciute da Maometto. Nel principio della

nemmeno

sua propaganda, Maometto non era


fosse

ma

suo, e le allusioni al

il

medesimo sono vaghe ed

rimase fermo nella sua convinzione, che

timenti e
spiiito

le idee,

che agitavano

molto superiore

lui sicuro quale degli spiriti

ai soliti

incerte

lo spirito, al

(cfr. Intr.

193);

quale doveva

profondamente l'animo suo,

sen-

uno

fosse

demoni, e forse l'interprete diretto delle vo-

lont di quel Dio unico e supremo, che egli sapeva adorato dagli Ebrei e dai
Cristiani.

Onestamente e smceramente persuaso

sconosciuto, di umili e poveri

pi belli della \ta,

l'et dei

nataU,

di questo, egli

che aveva gi oltrepassato

le

sue manifestazioni religiose.

La

modo

confermarono sempre pi nelle sue convinzioni.


467.

meno

anni

disposta

resistenza incontrata,

timenti sofferti, le inimicizie destate, ed in special


cessi, lo

gli

pi fervidi entusiasmi, inizi con maraviglioso

coraggio la sua ardua propaganda in una societ che era la

ad accogliere

l'uomo oscuro,

pa-

primi piccoli suc-

Come

e perch egli

10. a. H.

133, 134

arrivasse a questa assoluta certezza,

il

grande mistero, che

ha portato
rimane sempre il
egli

con s nella tomba, e che nessuno potr mai sapere ma


fatto assolutamente vero che senza questo sentimento incrollabile nella bont
;

e nella verit delle proprie affermazioni, egli avrebbe soggiaciuto nella lotta

asprissima del periodo makkano. Questa certezza assoluta fu la forza maggiore del suo carattere, quella che, unita alle doti raaravigliose del suo intelletto e della

delle sue idee.


i

sua natura affascinatrice degli uomini, assicur alfine

Non

trionfo

il

esitiamo perci ad affermare che quei biografi del Profeta,

quali giudicando superficialmente

l'

opera di Maometto dopo la Higrah,

quantunque ammettano la sua sincerit in Makkah, pretendono trovare le


prove di premeditata impostura nella sua condotta in Madinah, dimostrano
soltanto com' essi non hanno, avuto cura di esaminare imparzialmente tutti
i

del problema.

lati

vero che

fatti,

come sono

narrati

nella

rendono

tradizione,

lecito

ad un osservatore superficiale di conchiudere che il Profeta agisse in modo


molto diverso in Madnah, ed avesse moventi meno elevati e meno disinteressati

in particolar

modo

noi cristiani civilizzati del

XX

secolo

abbiamo

Suprema un concetto tanto elevato, che rimaniamo turbati


quando leggiamo come Dio venisse chiamato da Maometto a por fine a
piccoli scandali e litigi domestici, ed in un caso perfino a soddisfare un
della Divinit

illecito capriccio

amoroso del Profeta sessantenne. Se per pensiamo a quanto

basso e modesto presso

come

popoli quasi barbari,

gli

Arabi,

il

concetto

quaU funzioni volgari e patriarcali sia spesso


adibito, allora ci sar pi facile tentare non gi un'apologia, ma, per semplice
amore del vero e del giusto, trovare una spiegazione ragionevole della
generale della divinit, ed a

condotta di Maometto.
134.

Il

primo argomento in nostro favore,

e al quale

dover dare giustamente molto peso, che nessuno degli

crediamo di

avversari con-

temporanei di Maometto dubit mai che egli fosse realmente ispirato


suno

bench taluni assai vivacemente assalissero

di essi

rivelazioni,

mava

sospett

di parlare per

mai un' impostura


ispirazione.

Se

gli

in

il

lo

nes-

contenuto delle

Maometto, quando

Ebrei

egli

affer-

chiamavano impostore,

non porta pregiudizio al nostro ragionamento, perch essi appartenericordiamoci


vano ad una fede ed a una razza diversa dagli Arabi
ci

che

gli

Ebrei crocifissero Gres come eretico ed impostore

piamo

solo degli

Se

pagani

lo

Arabi pagani, fra


avessero

accusato

noi

quaU soltanto Maometto trov


d'ingannare

gli

uomini

con

ci

occu-

seguaci.

menzo-

gne ed imposture, memoria di ci si sarebbe trovata tanto nel Qur-an,


che nel hadth. I versetti quranici del periodo makkano sono la prova
468.

10. a. H.

documentata

di ci che

134.

nemici di Maometto

addebitavano

gli

chia-

lo

mago, ed anche pazzo (ma^nun, ossia ispirato


dai ginn), nessuno per lo chiam in\postore, nel senso che non fosse vera

mavano
la

poeta, indovino,

sua pretesa ispirazione.

Il

concetto

nell'animo popolare, che perfino


metto,

dell' ispirazione

cosi detti falsi profeti, competitori di

quali comparv^ero in Arabia nel tempo,

vivere, erano tutti riconosciuti

aveva tanto salde radici

come

ispirati

da

Mao-

quando Maometto cess


spiriti

di

malvagi, perfino

dai loro avversari, e dagli stessi musulmani: se furono cliiamati in appresso

Kadzdzab,
razione, ma

o impostori, ci avvenne non gi perch

perch

si

dubitasse dell'ispi-

ritenne che fossero ispirati dal demonio per trarre in

si

errore gli uomini con affermazioni false.

oggetto di accuse d'impostura,

Dunque

se

Maometto

questa sarebbe stata di tutte

stato

fosse

le

accuse la

modo pi energico
avTemmo avuto memoria

pi grave: egli sarebbe stato costretto a difendersi nel

a dire con rivelazioni quraniche, ed

e solenne, vale

precisa degli argomenti usati per confutare

detrattori, e demolire la terri-

bile calunnia. Il valore di questa considerazione

conto come

il

numero

dei

molto grande,

se si tiene

nemici e l'intensit della loro avversione per

Maometto andarono sempre aumentando, quando, dopo la Fuga, il Profeta


allarg tanto il campo della sua attivit e ricorse alla ultimo ratio delle armi.
Si pu quindi sicuramente conchiudere che nessuno delle migliaia di
pagani che conobbero, e, sia seguirono, sia combatterono V Islam, mai mise in
dubbio la buona fede di Maometto nel dirsi ispirato: l'Islam pot essere giudicato da alcuni fjuale creazione malvagia di uno spirito malevolo, ma non mai
come una mistificazione umana. N si pu dire che Maometto predicasse fra selvaggi ignoranti,

ai quali era possibile di

dare a intendere qualunque abile men-

zogna. L'attivit di Maometto ebbe per maraviglioso effetto di compiere una


selezione degli elementi migliori della societ

torno a

lui,

vi fossero nel paese.

possibile

al-rahmaii b. 'Avpf, abu 'Ubaydah


tanti,

ossia quegli

impero dei

araba e di aggruppare,

in-

gli uomini di ingegno pi elevato e di carattere pi integro, che

Califfi,

che uomini come abu Bakr,


b. al-(jrarrah,

uomini che diressero


gli

le

Sa'd

b.

abl

'Umar, 'Abd

Waqqas ed

conquiste e crearono

uomini certamente pi grandi del tempo

sero essere tanto ciechi, tanto poco chiaroveggenti,

il

altri

vasto

loro, potes-

da non scoprire

l'

impo-

Maometto? Ma se si ammettesse che intravidero un'impostura e


tacquero, come spiegare tanta insigne mala fede e doppiezza, presso uomini,
stura di

che nella vita pubblica, in circostanze

le

pi svariate e

difficili

mostrarono

un'adamantina integrit di carattere, affermando sempre di foggiare


condotta sull'esempio del Profeta?

fu ci

l'uniformit dei loro gusti e dei loro costumi

469.

la loro

una vana affermazione, perch


la prova del come onestamente

10. a. H.

134,135.

cercassero di imitare

un esempio, per

quale avevano la massima stima ed

il

ammirazione. Ammettendo quindi un' impostura in Maometto, troveremmo


addirittura insolubile il problema offerto dalla condotta di seguaci, come
quelli

da noi menzionati. Si consideri

che non mancavano intorno a

altres

Maometto uomini di acuto intelletto, privi di qualsiasi senso di moralit,


e di qualsiasi ombra di rispetto per il Profeta o per la fede, che predicava.
In queste circostanze impossibile sostenere la tesi, che se Maometto avesse
potuto sfuggire

agito e parlato in malafede, ci sarebbe

modo

sua impostura in qualche

Compagni: la
non sarebbero mancate

le proteste,

la fine di tutti gli impostori.

metto noi scorgiamo che

non

visse,

scissioni

le

la fedelt e l'affetto di

biografia

di

suoi intimi,

persone pronte ad obbedire ad ogni suo cenno,

la cerchia delle

Maometto, data

altres la

ma

allarg sem-

si

pre fino all'ultimo giorno della sua vita con incessante progressione

Noi conchiudiamo quindi, data

fatto

Maocui egH fu oggetto mentre


della

pi presso

ai

luce, e

Maometto avrebbe

Invece nello studio

solo crebbero in intensit ogni

coetanei ed

ai

sarebbe venuta alla

Q),

natura degli uomini, che seguirono

la

natura elevata dei fenomeni morali generati dal-

un uomo, il quale non ebbe mai segreti per nessuno ed us vivere


in un cortile, con camere senza usci, perpetuamente al cospetto di tutti C^),
2)rmo, che Maometto non avrebbe potuto imbastire un'impostura senza, a
lungo andare, essere scoperto e smascherato secondo, che memoria precisa
l'esempio di

di codesta

impostura in qualche

modo

Compagni hanno
lui, mi pare dunque

ritenuto

Dacch
creduto in

sarebbe arrivata fino a noi.

buona fede, ed hanno


sostenere che Maometto non fosse

Maometto

difficile

in

realmente sincero ed intenzionalmente onesto in quello che diceva e faceva.


Nota

1.

pi noti biografi,

Una prova
il

Muir,

il

buona fede

indiretta della

quale pure non misura

le

di

Maometto

sta nel fatto che

uno

dei suoi

sue parole nel censurare Maometto, in realt

non potendo accettare come vere le asserzioni di Maoil fenomeno ha concepito l'incredibile ipotesi
che Maometto fosse realmente ispirato, ma non da Dio, bens da Satana. In altre parole ha accettato
la spiegazione pagana di simili fenomeni morali. Il Muir si sar certamente pentito in seguito di questa
momentanea perdita del senso storico; n pu reggere il suo ragionamento, the la tentazione di Ges
Cristo nel deserto possa valere come argomento che Satana abbia veramente tentato e sedotto il
Profeta makkano. Per noi per sempre notevole, come un autore con i sentimenti del Muir, abbia in
seguito ad un coscienzioso esame dell'attivit del Profeta dovuto ammettere che Maometto fosse sincero e forse im illuso, ma non un impostore. Anche il Carlyle con maravigliosa chiaroveggenza ha
sostenuto la perfetta sincerit di Maometto.
Nota 2.
notevole il fatto che non poche ispirazioni e rivelazioni vennero al Profeta al
cospetto delle mogli e. degli intimi, ma anche presenti tutti i fedeli, in pieno giorno per esempio dupersuaso della sincerit di
metto,

si

lui.

D'altra parte,

trovato dinanzi ad un dilemma, e per spiegare

rante

il

ritorno dalla spedizione di Muraysl'.

135.

Ma

allora

come

si

bile spiegazione del quesito esiste

tanto sottile, che forse

non

spiega la condotta del Profeta


:

tutti

ma,

lo

premetto,

il

vorranno seguirlo.
470.

filo

Una

possi-

del ragionamento

10.

a.

H.

135.

Nessun biografo imparziale del Profeta d'Arabia


accenno soltanto ai
moderni
migliori
pi
e
ha negato che Maometto agisse in principio per
etfetto di una vera ed onesta convinzione, e ritenesse senza oml)ra d'inganno

che

proprio emozioni derivassero dall' influenza diretta di qualche essere so-

le

prannaturale. Su questo punto parnii


tradizione

ha

altres

qumdi che non si possa aver dubbi. La


conservato distinta memoria d'un periodo, in cui Mao-

metto riceveva queste ispirazioni con grande

difficolt, e

cadeva perci

in

preda a dolorosi abbattimenti. Affermasi ancora che durante un certo periodo non ne avesse pi, e che l'animo suo fosse tormentato da indicibili
Tali tradizioni sono state conserviate dai fedeli musulmani, e tra-

angoscie.

visate dai tradizionisti posteriori, perch in un' et di acri discussioni teolo-

hanno sembrato porgere valido argomento per


dimostrare che Maometto non aveva le rivelazioni, quando le cliiedeva, ma
soltanto quando Dio acconsentiva a dargliene. Nonpertanto ritengo che queste
tradizioni si possano considerare come memoria lontana di un tempo, in cui le
manifestazioni religiose dell'animo di Maometto trovavano, per la loro novit, diificilmente im'espressione immediata nella parola. I suoi concetti non
erano ciliari, non comprendeva bene che cosa volesse, e l'animo suo, ancora
giche con Cristiani ed

novizio,

di

smarriva in un labirinto di aspirazioni vaghe e di idee confuse.

si

Questo fu

il

primo periodo,

memoria

perfino

il

quale egli dubitava ancora

nel

talvolta

specie di tentativo di suicidio

Le

pi oscuro,

anche della propria ispirazione. V'


e
in una tradizione per non bene autenticata
di una

mezzi,

propri

dei

s,

altri,

tanta era,

si

dice, l'angoscia dell'animo suo.

La

condizioni non tardarono per a mutare.

l'indomabile tenacia del suo carattere, che mai

si

forza del suo ingegno,

dava per

vinto, o la na-

tura sincera e profonda della sua emozione interna, vinsero, riunite,


ficolt materiali,

che hnpedivano

al

suo

di

spirito

manifestarsi.

le dif-

Le

idee

acquistarono maggior precisione, la parola gli venne pi obbediente e pi


efficace

Tutti
riosa

rivelazioni

le

si

susseguirono con maggior frequenza e faciht.

poeti, compositori e scrittori

prima

hanno avuto un periodo

di

prova labo-

di acquistare la esperienza necessaria per la libera e

completa

manifestazione del loro ingegno e del loro pensiero. Nel caso di Maometto

anche altre circostanze vennero ad agevolargli


lotta

con

pagani

Licominci la

l'argomento delle rivelazioni non fu pi quindi limitato

ad espressioni astruse sulla

diArinit invisibile,

in atteggiamento polemico, comprese ora


e

le ispirazioni.

ad accuse pungenti.

ma

anche

le risposte

I fatti materiali della -vdta

all'attenzione del Profeta, e diedero

nendogli pi facilmente materia di

svolgendosi di frequente

471.

precisi,

della lotta s'imposero

maggior precisione
discussione,

a quesiti

ai suoi pensieri, for-

ed assistendolo a definire

10. a. H.

135, 136.

meglio

il

campo,

la

forma ed

importanza per

speciale

il

contenuto delle sue idee. Questo fatto ebbe

il

genio di Maometto, al quale

sempre con

in tutte le sue forme, e che indifferente al resto visse


zione fissa ai bisogni del presente.

Le

rivelazioni

lotta contro

aumentarono

pagani:

di

numero con

ripetersi continuo

il

il

futuro ripugnava

il

l'atten-

crescer dei bisogni nella

di questi

fenomeni morali, che

Maometto ascriveva ad una suggestione soprannaturale, incominci ad ingenerare una specie di consuetudine, una famigliarit sempre crescente, sicch
mentre iu principio
tazione

fosse

il

prodotto di concentrata medi-

forma d'ispirazione, in appresso

vera

la

che solo

egli riteneva

queste manifestazioni anche

spontanee,

quelle

Tale confusione, o illusione, che

si

confuse

egli

fugaci del suo

voglia dire, che

con

sentimento.

verific nel Profeta,

si

divenne sempre pi grande, quanto pi lo stile ed i pensieri delle rivelazioni si andavano avvicinando ai concetti comuni della vita quotidiana. I

Compagni

stessi del

al-Hudaybiyyah

Profeta in pi di una circostanza

(cfr. 6. a.

H. 36
,

a m, 747

Waq

come per

di

We

manifestazioni di Maometto

non seppero pi distinguere le


quelle come Profeta (^). Il Qur'an
sciente,
stile

h.,

es.,

255)

come uomo, da

lo specchio fedele di questa evoluzione inco-

che continu quasi senza interruzione fino al giorno della morte.

talvolta oscuro, spesso retorico,

ma non

Lo

di rado vibrante di vera poesia,

che l'aspetto proprio delle sure pi antiche Makkane, rivela quanto in quel

primo periodo

il

Profeta abbia profondamente meditato, e quanta fatica ogni

Ma

rivelazione gli sia costata.


espressi nel
stile

ed

lo stile

ed

pensieri

Qur-an andarono costantemente avvicinandosi sempre pi allo

ai pensieri del

della sua vita

si

linguaggio comune, nonostante che nell'ultimo periodo

sforzasse di attenersi

pieno di ripetizioni retoriche.

costavano pi veruna

fatica,

speciale dell'animo suo,

ligenza,

da quel tempo in poi

stile

suo particolare, tedioso,

Vediamo insomma che le rivelazioni non gK


non orano pi il prodotto d'una concitazione

non erano

non avevano pi

ad uno

il

frutto d'un laborioso sforzo dell'intel-

caratteri distinti\d della rivelazione primitiva.

1.
Possiamo citare fra tante la seguente caratteristica tradizione, che dimostra come
mente dei Compagni si confondesse l'uomo con l'Inviato di Dio: (Yahya b. Adam, da
Isra-Il, da Simak b. Harb, da Musa b. Talhah, da suo padre) Una volta il Profeta mentre passeggiava
Uniscono i fiori della
con Talliah, vide alcuni inerpicarsi sulle palme, e chiese elio cosa facessero
palma maschile a quelli della palma femmina per ottenere la fecondazione dei frutti .
Non credo ,
osserv Maometto, che ci possa giovare in alcun modo . Quando udirono queste parole, i lavoranti
smisero dall'opera. Accortosene il Profeta, soggiunse: Se quel lavoro pu essere loro di qualche giovamento, lo facciano pure: io ho espresso soltanto un'opinione, e non dissi che l'aveva detto Dio. Io
non pretendo che Dio abbia detto, quello che non disse (Yahya, 79-80).

Nota

alfine nella

136.
di

Nel seguire attentamente per questa via l'evoluzione dello spirito

Maometto, noi siamo

colpiti sovrattutto dalla cecit

472.

con

la

quale egli

si

IO. a. H.

136.

abbandon alla inedesinia, e dalla qaasi inverosimile fiducia e sicurezza in s,


che non solo non lo fecero mai dubitare di s stesso, ma non gli suggerirono
mai un momento il dubbio, che i Compagni potessero, anche nel pi piccolo
particolare, dubitai'e di lui.
tota,

Dinanzi a

pi sorpi'cndente ancora

siffatto

contegno sorprendente del Pro-

contegno dei seguaci. Mentre di

il

fatti nel pe-

quando cio traluce chiarissima l'assoluta sincerit del Profeta,


abbiamo menzione precisa di numerose defezioni ed apostasie, queste cessano
quasi del tutto nel periodo pi moderno, quando pur la condotta del Profeta
ora talvolta di tale natura da permettere qualche dubbio sulla sua sincerit.
riodo iiiakkano,

Per spiegare l'apparente anomalia, siamo

costi-etti

a supporre che Maometto

una misura infinitamente superiore a tutto ci che possiamo sapere,


o immaginare, le qualit rarissime di un vero pastore di popoli, vale a dire
una conoscenza inarrivabile della natura umana, unita ad un' arte finissima, ingenita nel sedurre e nel dominare i pensieri, l'affetto e le volont degli

avesse, in

uomini.

felici successi

ottenuti lo confermarono sempre pi nelle sue con-

vinzioni, e via via rassicurato dall'esperienza,

non ebbe pi

limiti nella gi

smisurata sicurezza di s e nell'assoluta fiducia della verit delle proprie


dottrine. Ci traspira

non

onestamente creduto che

ov'

nanzi al verbo rivelato,


politico e

religioso:

ma

da quasi ogni versetto del

solo

tutti gli uditori

debbano inchinarsi subito

altres dall'ardimento di tutto

la conquista del

testo quraiico,

il

suo

programma

la fusione e

Makkah

santuario di

di-

sottomissione di trib, che mai nella storia avevano avuto o riconosciuto un

padrone.

Tanta smisurata ed ardita

come
alto

pazzesca,

anche

grado,

sublime,

quando

fiducia,

che non

nessuno

lo

essa

pu negare, contagiosa

come

nel

caso di Maometto

attinge la sua forza nel solo sentimento religioso.

pre con slancio

il

Compagni furono

presi dal contagio

la venerazione, l'affetto e la cieca fiducia


i

attraverso

Compagni a
le

soldati

al pi

non

seguono sem-

generale che vince, e che fa sentire d'aver nel cuore la

fiducia della vittoria. I

indussero

sa se debbasi definire

si

si

fusero in

ai

pericoli

l'ammirazione,

un sentimento

seguirlo nell'esilio, ed a rimanergli

prove pi dure, e dinanzi

solo, e

fermamente

fedeli

pi gravi, che sembra-

rono, pi di una volta, mettere in forse l'esistenza stessa della setta

sulmana

mu-

e l'avvenire della fede.

Cosi fu che Profeta e seguaci,

un medesimo

accecati da

tutti

mento, non solo non avvertirono la trasfox'mazione dei


dell'Islam, che

da puramente

religiosa in

teocratica e politica in Madlnah,

ma non

fini e della

natura

Makkah, divenne schiettamente

osservarono

nemmeno

dei sentimenti e della condotta del Profeta e la degenerazione

473.

senti-

la diversit

umana
59

delle

.^

10. a.

136, 137.

H.

Tanto al Profeta, quanto ai suoi seguaci, sembr perfettamente naturale che Dio intervenisse anche negli incidenti triviali della
non era Maometto l'eletto fra gli eletti di Dio,
vita domestica, quotidiana
rivelazioni divine

(').

il

suo Inviato, l'ultimo e supremo dei Profeti?


Nota 1. Ammessa questa cecit, si comprende pi facilm.ente

la condotta di Maometto, quando


abrog o modific rivelazioni precedenti, senza avvertire l'incomprensibilit del
concetto che Dio potesse errare o mutare parere. 11 problema dei versetti abrogati Ha dato grande filo
da torcere ai teologi jd esegeti musulmani in epoche molto posteriori, quando l'introduzione delle
opere filosofiche dei Greci acu le armi della teologia islamica e rivel i lati deboli e le insolubili
contradizion, in cui era caduto quel semplice figlio del deserto, che della logica e della filosofia ignorava perfino il nome.
in varie circostanze

137.

condotta ed

In siffatto

comune acciecamento

sentimenti del Profeta reagirono sui Compagni, ed

quale pi che mai

il

si

conferm nelle proprie convinzioni. Fu

un'azione reciproca, che fece perdere agU attori di tutto questo


senso preciso

della, realt.

convinzione che non solo

Con
le

sentimenti

condotta e sullo spirito

alla loro volta sulla

destati in questi, si riflessero

del Profeta,

era reciproca: la

l'azione

inavvertite gradazioni

sue rivelazioni

ufficiali

il

dramma

il

Profeta venne alla

le rivelazioni

qurani-

ma ogni suo atto, ogni manifestazione della sua volont dovesse essere

che,

una espressione della volont divina. Tipico a questo riguardo


al-GiVanah, quando Maometto, di puro arbitrio suo, comper

l'incidente di
la conversione

dei Qurays, ossia dei suoi pi grandi ed antichi nemici, privando invece

Compagni pi
resi al

fidi

Profeta

ed

d'un compenso, che ben meritavano per


alla

la stupefacente risposta

Abbiamo quindi

Dio.

ispirato,

la

fede.

Alle proteste

dei

Compagni,

servizi preziosi
il

Profeta fece

che egli aveva agito in conformit della volont di


confessione esplicita del Profeta, che egli agisse

che perci non avesse bi.sogno, prima di agire, di giustificarsi

con una rivelazione. Mentre nei primi tempi la rivelazione precedeva l'atto,
pi tardi lo segu, se era necessario, oppure anche ne fece a meno. Su questa
via

tutti

Compagni
i

di Dio.

lo

seguirono senzai protesta, e

discorsi e tutti

Tutte

le

srli

azioni

atti del

si

cre la con\dnzione che

Profeta fossero manifestazioni della volont

e le parole di

IMaometto vennero accettate senza

discussione.

Nata questa convinzione

come dogma
giastificarsi

Abbiamo

in

tempi

posteriori,

che fu per soltanto formulata e stabilita

cess

quasi totalmente ogni motivo di

dinnanzi ai seguaci, e quindi ogni ragione per nuove rivelazioni.

cos

il

fatto singolare, al quale, forse finora

non

si

annessa suffi-

ciente importanza, che negli ultimi due anni della vita, fatta eccezione per
il

decreto,

interdicente ai pagani l'accesso al santuario di

Makkah

e l'al-

con cui fissava l'anno lunare. Maometto non fece pi rivelazioni. Egli
aveva ottenuto il grande scopo della sua esistenza, la conversione della sua
tro

474.

H.

10. a.

nessuno pi discuteva o combatteva

citt nativa;

dcirislam erano
che bisogno

S 137, 138.

sue dottrine:

le

nemici

un regno gi grande:

tutti lontani, al di l dei confini di

era pi di rivelazioni? Iddio tacque e la morte sopraggiunta

v'

poco tempo dopo impedi che questo silenzio venisse mai pi interrotto. Le
ultime manifestazioni del pensiero del Profeta ci sono note soltanto per il
tramite imperfetto del hadTth, al quale dobbiamo la memoria del celebre
discorso tenuto
blica dui

Con

da

lui al

Pellegrinaggio d'Addio, l'ultima espressione pub-

grande riformatore alla


siffatta

vigilia di scendere nella

spiegazione la condotta di Maometto

naturale e logica, senza interruzione di continuit,


dalla sincerit all'impostura

cessariamente connesse fra loro.


il

stano

il

senza bruschi passaggi

Il

tutte le sue parti strettamente, anzi ne-

visionario reUgioso dei primi anni

tra-

si

quale a sua volta diviene, per intima convinzione

messo divino: nella lunga

delle verit espresse, profeta ispirato e

un quarto

presenta in forma

C[uadro storico del Profeta d'Arabia diviene

il

un insieme chiaro ed organico, con


sforma in predicatore,

si

tomba.

di secolo, gli elementi

lotta di

mondani ed umani gradualmente

acqui-

sopravvento su quelli spirituali e divini, e se seguiamo passo a passo

l'evoluzione morale dell'uomo nella societ guerriera d'Arabia,

trovare argomento n di maraviglia n


tore religioso rendere l'ultimo respiro

di censura,

non possiamo

vedere

nel

il

pi'edica-

come sovrano d'una potente

teocrazia

militare.

si

Dalle precedenti considerazioni e dal semplice confronto che


138.
potrebbe fare da una parte tra l'opera, i mezzi e gli effetti ottenuti da

Maometto

dall'altra, tra l'opera,

volgari ripieghi di mistificazione e la

fine infelice di tanti veri e volgari impostori, ci pare

giustificata

la

tesi,

che Maometto agi sempre con onesta e primitiva sincerit ed assoluta buona

Non dubitiamo dunque

fede.

non avr avuto

che,

anche qualora

la virt di convincere tutti

studio sulle origini dell'Islam

nostro ragionamento

il

lettori,

il

risultato finale dello

non debba portare a conchiusioni molto

dissi-

mili dalle nostre.

Maometto commise certamente


sar compito

punto
atti
ciali

della

arrivi la

critica storica

errori,

del

alcuni involontari,

altri

no,

ma

futuro mettere in chiaro fino a che

responsabilit personale del

Profeta, e dove invece

debbano considerarsi come irresponsabile espressione

suoi

di condizioni spe-

d'una societ ancor nello stadio primitivo del suo sviluppo. Noi cre-

diamo che

maggior parte degli errori e dei difetti del Profeta e del


sistema religioso da lui creato, siano da attribuirsi all' ambiente, nel quale
egli visse, e di cui egli non conobbe altro migliore, se non in un grado
la

assai imperfetto.

475.

10. a. H.

138, 139.

Un uomo

in ragione

grande nella storia solo

ed agisce al disopra della media degli uomini del

quanto

di

tempo

suo.

egli

Ma

pensa

per essere

apprezzamenti, non possiamo cliiedere ad un semplice mor-

giusti nei nostri

umanamente

che

tale pi di quello

Se Maometto non vide e non

possibile.

comune della media degli uomini, perch retaggio di una civilt secolare, non possiamo fargliene un addebito, ed nostro dovere di riconoscere che Maometto fu grande nel vero
senso della parola, inquantoch la sua figura emerge come quella di un
intu alcune verit, che sono oggi propriet

gigante al disopra di tutti

La maggior

suoi contemporanei, e dentro e fuori d'Arabia.

parte dei suoi pi eminenti seguaci furono grandi e celebri alla

quanto conservarono

lor volta, solo in

vero spirito

il

geniale del grande

maestro e ne seguirono fedelmente l'esempio.

Maometto cre una nuova


di

una nuova

e fond

societ,

fede,

La misura

gran lunga superiori a quelle preesistenti nel suo paese.

questa superiorit data dall'

popoU che pur erano

immenso

il

religioso

geniale,

mondo che

ed ogni anno

200.000.000 di uomini,

due grandi continenti,

Non

mai

in

Asia e

esistito altro

che abbia lasciato

egli fosse

un sem-

grande

circondava, pure cre

certe condizioni speciali

forte,

operosa e viva presso

fa migliaia di proseliti

nel

cuore di

in Africa.

uomo
e

lo

umana, che oggid ancora, dopo

suo sistema una fede

il

Bench

corrispondente

della societ ai veri bisogni della natura

quasi tredici secoli,

ciA-ilt.

quale forse non usc mai dalla patria, e mai co-

nobbe parte alcuna dello sterminato

un sistema

di

successo che ebbe nel mondo, presso

eredi di antichissime

plice figlio del deserto,

entrambi

del

quale

si

possa dire altrettanto,

durevole impronta sulle vicende dei suoi

simili.

Le mogli del Profeta.


139.

Tutte

le fonti

musulmane per

la biografia del Profeta, giunte

doveva rapire Maometto, accludono lunghe liste


delle cose possedute dal Profeta, fra le quali, in prima linea, le mogli (^). Sul
numero di queste le fonti non sono d'accordo, perch si afferma da taluni
alla malattia

che egli

si

finale che

fidanzasse con 15 donne; siamo per informati che egli ne spos

realmente sole 13 o 14, e giacque soltanto con undici di esse (Tabari,


1766;

Sa ad.

Vili, 156-160).

ripudiate, sicch,

quando

sediamo per 26 (con


sue mogli,
noiTu, per

quanto

gli

premorirono ed altre furono da

egli cess di vivere,

varianti

le

fidanzate,

Alcune
il

numero

ne diamo qui

il

lui

ne aveva soltanto nove. Pos-

sale a 40)

nomi

di donne, dette

novero completo, disponendo

possibile, nell'ordine cronologico dei

476.

I,

matrimoni.

bene

H.

10, a.

139.

per osservai-e che sull'esistenza reale di molte lecito avere gravi dubbi

quante fossero soltanto concubine e quante realmente mogli;

poi chiaro

sul quale

non

argomento

guente elenco

molta incertezza. Dei nomi del sesicuri. Delle mogli che ebbero azione

fonti lasciano

le

primi tredici sono

soli

ed importanza storica daremo una breve biografia noU'anno delle rispettive


loro morti.
(1)

KhadTgah

bint Khuwaylid,

dalla quale ebbe otto

Kulthum e Fatimah
Saad, VIII, 7-11;

Sawdah

bint

taybah,

(4)

65;

1. a.

66-66

Hafsah bint 'Umar


T

H.,

Salamah Hind
miyyah [t 59. a. H].
;

I,

i,

bint

a b a r

I,

i,

bint

Khuzaymah

A th

in

Athlr.

234; S a a

II,

A th i r U s d.,

II,

234

Saa

I r,

l,

I s,

Vili, 66-60

d.

Qutayb

'iyyah [f 50. o 56. a. H.].


Tabari,!, 1772

(Cfr. 5. a. H., 9

Hagar,
(8)

Zaynab bmt
(Cfr.

bah,
(9)

a.

6.

umm

IV, 505-607, uo. 260

66;

234

II,

Saa

Vili, 60-67

d.

Athlr Usd.,

524;

(10)

'Abdallah

b.

Qutaybah,

[f 4.

a.

Qutaybah,

a.

7.

67;

H., 53 e 58;

Hagar,

copta mandata,

1775;

I,

Athir,

Safiyyah bint

I,

68

Hagar,

II,

r,

l,

533

b.

234

HablI) b. Malik

Sa a

th

Vili, 83-85

d.

U s d.,

Tabari,

Harb

b.

1772;

I,

IV, 584687, no. 432

67

H.].

al Profeta

moglie

fu

al-Khuza-

Qutayb

a h, 68

V, 419-421).

H.].

a.

71-82;

Qutay.

[f 44. a. H.].

Athlr,

Athir Usd.,

234; Saad, Vili,


V, 573-574).

l,

[f 16. a. H.],
si dice,

236

in

dono, dal

Hagar,

Muqawqis d'Egitto

IV, 779-780, no. 976;

(cfr. 6. a. H.,

Athir Usd.,

^49; Ta-

V, 643-544).

Huyayy

(Cfr. 7. a. H., 36 e 48

bah,

A th

Habibah Eamlah bint abi Sufyan

la schiava

(11)

ab! Dirar

Ri*ab b. Ya'mar al-Asadiyyah [t 20.


H., 20; Tabari, I, 1772-1773; Athlr, II, 236; Saad, VIII,
Hagar, IV, 600-603, no. 467; Athir Usd., V, 463-465).

Maryah al-Qubtiyyah
bari,

Kb a m T s,

a h, 66

V, 688-689).

(jrahs b.

(Cfr. 6. a. H., 53, e

68-71;

b.

Vili,

al-Makhzu-

al-MughTrah

b.

banu 'Arair b. Sa'sa'ah, la prima moglie che premorisse


(Tabari, I, 1775-1776; Athlr, II, 234; Sa ad, VIII, 82; Qutaybah, 66). Essa
per soli due o otto mesi (Hagar, IV, 604606, no. 473; Athlr Usd., V, 466-467).

(ruwayriyyah bint al-Harith

d.

V, 501-604).

(Cfr. 4. a. H., 16 e 22) dei

(7)

Q u-

V, 425-426).

al-Harith

b.

no. 699

Umayyah

abl

1771

Kb

35-39

V, 484485).

[f 45. a. H.].

A th T r,

1767-1770;

I,

IV, 691-695

A th i r U s d.,

IV, 885-890, no. 1301;

Zaynah

1771

[f 58. a. H.].

al-Khattab

b.

a bar

umm

Hagar,

1769

Tabari,

77;

Hagar,

IV, 520-523, no. 294

(Cfr. 4. a. H., 16

'Abd Sams [f 54. a. H.].


A tb r, II, 233-234 S a a d. Vili,
Khamis, I, 364, lin. 9; Athlr Usd.,

b.

1767,

Bakr al-Siddq

Qutaybah,

I,

IV, 650, no. 602;

(Cfr. Introd., 331. e

Hagar,

(6)

Hagar,

(Cfr. 3. a. H., 10;

(5)

umm

'Abdallah, Zaynab, Ruqayyah,

176G-1767; Athlr, II, 233; Halab, III, 536;


IV, 537-542, no. 333; Atbir Usd., V, 431 e
I,

Hagar,

65;

Qays

b.

Tabari,

'A-isah bint ab
39-56

Tabari,

151;

Qutaybah,

Zam'ah

(Cfr. Introd., 331

(3)

al-Qusim, al-Tayyib, al-Tnhi"",

Essa mori prima dell'emigrazicne a Madlnah.

segg.).

(2)

figli

(cfr. Introd.,

b. Akhtal) b. Sa'yah [f 50. o 52. a. H.].


Tabari, I, 1773; Athir, 11,236; Saad, Vili, 85-92; Qutay-

IV, 666-669, no. 646

A th i r U s d.,
477.

V, 690-591

Kh a m I s,

II, 62).

(12)

al-Harith

Mayniunali bine
liyyah [f 61.

Hagar,

a.

Haza

b.

1773;

Kh a m

IV, 793-796, no. 1018;

th
i

th

Usd., V,

b.

al-Huzam

ai-Hila-

11,235; S a a d, Vili, 94-100; Qutaybali, 67-68;


70,71-72; A th I r Usd., V, 550-561).

T r,

II,

s,

Rayhanali bint Zayd al-Nadarivyah


(Cfr. 10. a. H., S 79;

Bugayr

b.

H.].

labari,!,

74;

(Cfr. 7. a. H.,

(13)

H.

10. a.

139.

Tab

ar

I,

i,

1775;

Saad,

VIII,

La seconda moglie che

460-461).

10.

[f

a.

H.J.

Hagar,

92-94;

IV, 691-593,

no. 444;

preraori al Profeta.

(14) al-Nasat bint Rifa'ah,


dei banfi Kilab b. Eabi'ah, confederati dei ban Rifil'ah b. Qurayzah. Altri la chiamano Sana
bint Asma b. al-Salt al-Sulamiyyah altri, Saba bint Asma b. al-Salt dei banu Harm, un ramo
dei bani Sulaym (T a b a r i, I, 3774); Athr (II, 235) la chiama al-Na.a. Qviesta variet di
nomi proviene soltanto dagli errori dei pi antichi copisti; probabilmente alludesi ad una sola
persona. Saad (Vili, 100) aggiunge anche altri nomi: Fatiiuah bint al-Pahhak b. Sufyn alKililbiyyah: 'Amrah bint Yazld b. 'Ubayd al-Kilbiyyah: al-'Aliyj'ah bint Zabyan al-Kilabiyyah.
Fra tante incertezze e variet di nomi una sola cosa par quasi certa, ossia che fosse una Kilabita. Bench sposata al Profeta, non volle mai giacere con lui, ed egli la ripudi. Ci accadde,
si dice, nel Dzu-1-Qa'dah dell'anno 8. H. (Saad, Vili, 101, lin. 5-8).
:

(15)

al-anba bint

'Amr

al-Ghitariyy ah

oppure, secondo alcuni, ebrea dei bani Qurayzah. Il giorno

del suo matrimonio le vennero i


Profeta non la tocc, e prima eh' ella si fosse puriticafa, cess di vivere
Ibrahim il figlio del Profeta. al-Sanb esclam allora: Se egli fosse veramente un Profeta, non
sarebbe morta la persona, che egli ha pi cara di tutte . Maometto, udite tali parole, la ri-

mestrui,

sicch

il

pudi senza toccarla

(Tabari,

I,

1774;

Athr,

II,

Questa molto probabilmente

236).

la

stessa del no. precedente.

(16) (jjiaziyyah bint (rabir,


dei banO abi Bakr b. Kilab. Maometto ud parlare della bellezza dei suoi lineamenti e del
SVIO corpo, e desider averla per moglie: ne chiese la mano per mezzo di abu Usaj'd al-Ansri,
e la domanda fu accettata dai genitori; ma la fanciulla, menata dinnanzi al Profeta, manifest
cos apertamente la sua ripugnanza di unirsi in matrimonio con lui, dicendoglielo anche apertamente in faccia, che egli la rimand indietro alla sua famiglia (Tabari, I, 1774-1775;
A th T r, II, 235, la chiama 'Arabah, che pu essere errore di copista per Ghaziyyah: cfr. anche
pi avanti

(17)

Asma

SJ

141, no. 5).

bint al-2su'nia;i b. al-Aswad

\).

Sarahll al-Kindiyyali.

Quando giacque con lei la prima notte. Maometto scopri che essa aveva un difetto (b a y a d a n,
una macchia di lebbra?); fece perci con lei il matrimonio temporaneo detto mut'ah (matta'aha) e poi la rimand a casa alla sua famiglia con un compenso. Altre versioni narrano
come essa mostrasse avversione e ripugnanza di giacere con il Profeta, e venisse perci da lui
ripudiata senza toccarla

sono forse

(18)

(Tabari,

A th T r,

1775;

I,

II, 236;

danno le medesime ragioni addotte per


ambedue la medesima persona.

pudio di questa

si

Saad,

VIII, 102-105). Per

la Kilbiy3'ah (cfr.

il

il

ri-

prec. no. 14);

garaf bint Ivhallfah,


sorella di

Dihyah

b.

Klialfah al-Kalbi

(Tabari,

I,

1776. Cfr.

141, no. 9).

(19) al-'Aliyyah bint Zabyan,


dei banu abi Bakr b. Kilab, con la quale il Profeta concluse un matrimonio temporaneo (matta'ahii, fece cio con lei il matrimonio mut'ah) e poi la rimand a casa (Tabari, I, 1776;
Athr, II, 235). .Tale notizia sembra un rifacimento di quella data al no. 17, e quindi potrebbe
essere la stessa persona dei numeri 14 e 17.
(20)

Qutaylah bint Qays

b.

Ma'dikarb,

sorella di al-As'ath b. Qays, con la quale per

perch mori prima delle nozze. Essa, morto

(Tabari,

I,

1776;

A t_h

r,

II,

235;

Saad,

Vili, 106-106).

478.

il matrimonio,
Islam insieme con il fratello.

Maometto non pot consumare


Profeta, rinneg

il

l'

H.

10. a.

(21) Ftiniah biiit SurayU.


(Tal) a ri, I, 1776: cfr. i nomi dati
(22) Khawlali bint ul-Hudzayl

(23)

A th

(Tabari,

I,

'Amrah

bint Yazid,

1776;

al no. 14).

Hubayrali

b.

236; cfr.

II,

I r,

ij

dei banil RU's b. KilSb al-Kilabiyj'ah;

donna

la stessa

(24)

del no. 14; cfr.

Mulaykah bint
(Sa ad. Vili, 106;

(25)

Una
La

(26)

figlia di

Saba bint

141, n. 8).

cosi in

ad, Vili. 100,

(jundab
certa:

NoT.A.

Danirah

b.

Maometto
II,

b.

questa probabilmente

al-(jranda'i.
lei

(S a a d. Vili, 106).

Harithah al-Sularaiyyah,

ciV.

anche

92-95; 'Iqd,

numero grande

Il

ma

lei

(Sa ad, Vili, 106-107);

forse la stessa

14.

Ya'qubi,

1777,

I,

lin. 25.

Maometto non giacque mai con

Habb

al-Salt b.

Sulle mogli di

536-552;

Tabari,

H., 194: forse la stessa persona del no. 14).

cfr. 8. a.

Morta prima che Maometto potesse giacere con


persona del no.

Qal)Isah.

b.

Ka'l) al-Laythi.

non per

notizia

Sa

139.

II,

Khamis,
247,

lin.

I,

Ha lab,

III,

Nawawi,

35.

299-305;

8 e segg.;

delle mogli, e le notizie copiose sulla .sensualit del Profeta,

hanno

fornito materia per uno degli argomenti pi ripetutamente e pi largamente usati per porre in luce sfavo-

revole

gi-ande

il

in chiaro

come

nemico del Cristianesimo. Alcune considerazioni succinte varranno, io spero, a porre


vi sia in ci molta malevola esagerazione, e come la condotta di Maometto abbia

alcune attenuanti.

La

Maometto era poligama e pochi erano quelli ohe non avessero paLe continue imprese militari ed i rapimenti di donne riempivano i ginecei di concubine,
oltre alle mogli legittime. Era cosi naturale in Arabia che il padrone giacesse con le sue schiave, che
generalmente non se ne teneva verun conto. Quando un padrone ne era stanco, vendeva la donna e
ne comprava o ne rapiva un'altra. Le spedizioni di Maometto riempirono Madlnah di donne schiave,
che passavano da un uomo all'altro.
1"

societ in cui visse

recchie mogli.

2" In Arabia era ancora diffusissimo l'uso del cosi detto matrimonio

mit'ah

mufah,

quale uomini e donne formavano unioni temporanee di un anno o due o anche di pochi
mesi, trascorsi i quali, se le due parti erano d'accordo, rinnovavano il patto, altrimenti si separavano,
e la donna era libera di passare a seconde nozze con chi volesse. Questo uso immorale che equivaleva
ad un'unione libera dei sessi, abbassando gli uomini al grado quasi di animali, fu vietato soltanto

secondo

ai

il

tempi del califfo 'Umar. Maometto,

berazione: forse in

Madlnah

e in

per ragioni

Makkah

era

ignote,

meno

non prese

in merito

ad esso alcuna

deli-

frequente che nel deserto.

3 I vincoli matrimoniali erano molto deboli, e la facilit del divorzio era estrema: l'uomo
per un semplice capriccio poteva ripudiare una donna. E noto il fatto di al-Mughlrah b. Su'bah, che
divorzi la moglie, perch la trov un mattino che si nettava i denti con uno zeppo. Altrettanta facilit v'era nell'et preislamica per il ripudio del marito da parte della moglie.
4" L'na conseguenza di siffatte coudizioni nei rapporti fra i sessi, era una completa indifferenza per la moralit domestica, ed un abbandono sfrenato, completo, al godimento dei sensi carnali,
non considerato in alcun modo come immorale o indecente. Aggiungasi ancora che la natura degli
Arabi era (e forse ancora) una delle pi ardenti che si conoscano. Anche una mediocre conoscenza
dell'immenso tesoro di vocaboli arabi, rivela l'esistenza di un numero veramente stragrande di parole
che si riferiscono al coito ed alle parti naturali dell' uomo e della donna. La copia straordinaria di

questi vocaboli dimostra che l'attenzione degli Arabi fosse molto assorbita dai pensieri ai quali quei
vocaboli corrispondono. Forse nessuna lingua al mondo, meno il sanscrito, possiede tale una copia di
espressioni oscene, quanto l'Araba. Mentre per presso gli antichi Indiani la sensualit era impregnata
da un senso di molle e degenerato abbandono di s ai sensi, presso gli Arabi era invece un'espressione

d'immensa forza giovanile, d'una sete inestinguibile del possesso; era uno degli aspetti di quella stupenda vitalit, che li sospinse come conquistatori invincibili fino ai confini del mondo conosciuto.
Questa vigoria

si

esprimeva in

tutti

modi, nel linguaggio, nell'azione, nei rapporti con la donna, e

479.

10. a.

139, 140.

H.

il verbo fada, nella IV forma,


(Dictionnaire
Arabe-Francais,
Paris 1860; ofr. voi. II,
afda sio-nifioa,
pag. 609 prima colonna): Estropier vme femme par la violence du coi't au point de lui dchirer le
prine . Nessun'altra lingua pu forse addurre un'espressione simile! (Cfr. anche Lane, Arabic.-Engl.

sul

campo

di battaglia. Cito, fra mille,

secondo

il

un

solo esempio dal dizionario:

Kazimirski

Lex., parte VI, pag. 241-1, prima colonna, in basso, e Tag al-'AriJs, voi. X, pag. 281, lin. 35).
5 Tutti i Compagni di Maometto, anche i pi insigni, ebbero, come vedremo in seguito, un
o-rande numero di mogli, e ne presero delle nuove e giovani, anche vecchissimi questo fu il caso di
;

'Dmar, del settantenne 'Uthman, e di tanti altri che lo spazio ci vieta di ricordare, e di cui faremo menzione negli Annali.
6 La potenza virile dell'uomo era ammirata altamente nel deserto, come gi nell'et mitica
della Grecia e dell' India (cfr. il mito di Ercole e tutta la mitologia Vedica) e un uomo che potesse
questo modo di vedere si ritiesse
giacere con pi mogli in una notte .sola, destava ammirazione
nelle tradizioni sul Profeta, al quale si vollero attribuire tutte le virt pi pregiate dai suoi contemporanei. Gi nell'Introduzione (cfr. 115, nota 8) abbiamo menzionato il fatto della grande potenza
tali particolari sono anche l'espressione di un sentimento, che la sensualit e vavirile del Profeta
lida virilit del Profeta, rimasta attiva tino oltre ai 60 anni, fosse iin dono divino conferito come
o-razia all'Inviato di Dio. Abbiamo cosi in Sa ad, Vili, 139, un capitolo speciale su questo argomento,
prima della missione si dice che fosse
e l'affermazione che egli avesse la virilit di quaranta uomini

abu Bakr,

del grande

invece quasi impotente.

Profeta indusse i tradizionisti a conservare memoria


si sono smarriti in un laberinto di incidenti oziosi
sui rapporti fra il Profeta e le mogli (cfr. Saad, Vili, 121-160), ed hanno compilato le liste delle
mogli, confondendo anche i nomi, forse anche inventandone. Se il nome di una donna era incerto e ne
esistevano varie versioni, finirono con immaginare che ogni nome fosse quello di un'alti'a moglie.
7"

L'ammirazione

e venerazione per

dei pi infimi particolari sul conto suo

il

perci

8 Si deve anche osservare che i matrimoni di Maometto non sono tutti d'attribuirsi a volgare
passione sensuale. Molte unioni furono determinate da moventi politici per attirarsi le simpatie di alcune trib o per legarsi pi strettamente alcuni suoi seguaci. A questa classe appartengono i matrimoni con Sawdah attempata e vedova, con umm Habibah pure vedova ed attempata, con Maymijnah

suo matrimonio con le figlie di abu Bakr e di 'Uniar ebbe pure ragioni opportunistiche.
In tal modo gli si affezionava di pi i suoi fedeli compagni, o si valeva della sposa per in finire sull'animo del genitore, se questi era suo avversario, umm Habibah fu certamente intermediaria fra suo
marito, il Profeta, e suo padre ab Suf^Tin nelle trattative che menarono alla presa di Makkah.
Il Wellhausen ha poi dimostrato (cfr. Ehe bei den alten Arabern,\^,-ao.h) che presso gli Arabi
antichi una vittoria non era considerata completa e vera, se non quando una figlia del vinto entrava
nel gineceo del vincitore. Questo ci spiega molti matrimoni del Profeta sul campo di battaglia.
9 Infine si pu aggiungere (cfr. Margoliouth, Mohammtd, 177) che molto probabilmente
a r i r i, 430)
Maometto assai desiderasse di avere un figlio maschio. Abbiamo anche altri accenni (cfr.
e varie altre. Il

Arabi che sposavano una donna appresso all'altra per avere un figlio.
Da queste osservazioni facile comprendere come biografi occidentali e polemisti religiosi, che
ignoravano le vere condizioni d'Arabia, abbiano potuto, con apparenza di realt, descriverci il Profeta
come un satiro libidinoso. In realt egli fu un uomo sensuale n pi n meno dei suoi coetanei. Ebbe
per, grazie alla sua posizione elevata, pi tentazioni degli altri, e dacch il sentimento morale del
tempo lo consentiva, ed in un certo modo anche lo ammirava, Maometto cede talvolta alla passione.
Egli per agi pubblicamente, senza ipocrisia, e nessuno gliene fece mai appunto. Sarebbe inoltre facile
dimostrare come egli sia stato uno degli uomini che conserv sempre e meglio la padronanza di s

di

stesso e delle proprie passioni.

140.

Maometto
le

quali

il

Abbiamo

inoltre

una

lista

separata delle donne, con le quali

volle contrarre matrimonio, facendo

anche

la

domanda,

matrimonio non venne conchiuso per vari motivi

ma

con

umm

Hani bint abl TaUb (T ab ari, I, 1777); (2) Dubaah bint


'mir b. Qurt b. Salamah b. Qusayr, dei banu 'iuir b. Sa'sa'ah (id., 1. e);
(3) Safiyyab bint Basamah, sorella di al-A war al-'Anbari (id., 1. e); (4) umm
Hablb bint al-'Abbas b. 'Abd al-Muttalib, sorella di latte del Profeta (id., 1. e.)
(1)

480.

10.

(5)

(jramrah bint al-Harith

139, no.
141.

un poco

a.

H.

abl Harithah,

b.

inalata di lebbra

Sad (Saad,

Nel testo di ibn

Vili,

107-115)

1.

e;

ctV.

Layla bint

Kh atni

al-

sorella di QaN'^s b. al-Khatlm


sorella di 'Ali;

b.

'Adi

(3)

1).

umm

(2)

v' una Hsta

L' accliiudiamo sopprimendo

precedente.

divGi'sa dalla

Profeta, e

(id.,

14).

particolari privi d* interesse, che ibn Sa'd ci d per ogni


(1)

W0-M2.

ss

nome

molteplici

'Amr al-Awsiy3ah, una madinese,


Hani bint abi Talib, una cugina del

Dub'ah bint 'Amir

b.

Qurt al-'miriyyah,

donna celebre per la sua grande bellezza


e molto giunonica, vedova di vari mariti, e famosa sovrattutto perch
" quando si sedeva copriva un grande spazio di terra!
(Saad, Vili, 110
lin. 1); (4) Safiyyah bint Bassamah b. Nadlah al-'Anbariyyah, sorella di alA'war b. BaSsamah (5) umm Sarlk Cihaziyyah bint (jabir b. HakTm, dei
banu 'Amir b. Lu-ayy: non certo per a quale trib essa appartenesse
(Ansar, Daws, ecc.); la stessa del n. 16 al 139; (6) Khawlah bint Haklm b. Umayyah b. Harithah al-Sulamiyyah (7) Umamah bint Hamzah
h. 'Abd al-Muttalib, una prima cugina del Profeta; (8) Khawlah bint alHudzayl b. Hubayrah b. Qablsah al-TaghUbiyyah (cfr. 139, no. 22); (9) araf bint KhalTfah b. Farwah al-Kalbiyyah, sorella di Dihyah b. Khallfah (cfr.
della trib dogli 'Amir b. Sa'sa'ah

139, no.

Le

18).

ognuna

notizie date per

tradittorie.

di queste

donne sono molto vaghe

e con-

V' certamente un'esagerata moltiplicazione e confusione di nomi.

Clienti del Profeta.

142.

(m a w a
(1)

Mu-tah

1 i),

Le

o servi

Zayd
(cfr.

a.

notissimo

H., 15, no. 2); (2)

Compagno ucciso
Usamah b. Zayd b.

Thawbn, morto nel 54. a. H. o nel 57.


lah (labari, l, 1778; Athir, II, 236; Qutaybah,
precedente;

sino,

il

vero

(3)

nome

dei pretesi clienti

Harithah,

b.

8.

danno anche il seguente elenco


manomessi del Profeta

fonti

del

quale era

Salili

b.

'Adi:

a.

battaglia

alla

di

Harithah, figlio del

H.

in

72); (4)

Hims

Ram-

uqran, abis-

alcuni vogliono

che egli

e; Qutaybah, 72; (5) abu


Rafi' Ruwayfi', il vero nome del quale era o Aslam, o Ibrahlm (Tabari,
I, 1778-1779; Athir, 1. e; Qutaybah, 71-72); (6) Salman al-Faris (labari, I, 1779; Athir, H, 236-237); (7) Safinah, un persiano (Tabari, I,
1779-1780; Athir, II, 237; Qutaybah, 72); (8) abu Musarrah Anasah,
nato da madre abissina e da padre persiano (Tabari, I, 1780); (9) abu
Kabsah Sulaym, morto nel 13. a. H. (Tabari, I, 1780; Athir, II, 237;
Qutaybah, 73) (10) abu Muwayhibah Ruwayqa' (Tabari, 1. e. A th I r, 1. e.
fosse

un persiano (Tabari,

1.

e; Athir,

1.

481.

60

10. a. H.

142,143.

gii

Qutaybah,

al-Aswad (Tabari,

e; Athir, 1. e);
(12) Fadalah, stabilitosi poi in Siria (Tabari, 1. e; Athir, II, 237, e
Qutavbah, 73, lo chiamano Fudalali; (13) IVIid'am, donato a Maometto
da Rifa'ali b. Zayd al-udzami, ed ucciso a Wadi al-Qura nel 7. a. H.
(Tabari, 1. e. Athir, 1. e. Qutaybah, 73); (14) abu Dumayrh, un persiano, i discendenti del quale pretesero di essere possessori di uno scritto
Eabali

(11)

73);

che fu poi mostrato ad al-Mahdi

speciale del Profeta,

Husayn

discendente

(labari,

1.

e; Qutaybah,

(Tabari,

tradizioni dal Profeta

1.

237,

II,

yunani

dice

lo

H.]

a.

dinar

e); (16) Yasar. un nubiano,

1.

6.

(cfr.

dal

73); (15) Mihrn, che trasmise

e; Athir,

crudelmente ucciso dagli al-'UraniyyiJn


Atliir,

169.

[f

'Abdallah, e venduto al Califfo per trecento

b.

1781; Athir,

I,

1.

Tabari,

H., 21;

a.

Qutaybah,

greco;

e;
chiama

lo

72,

1.

un eunuco mandato da al-Muqawqis dall" Egitto (cfr. 7.


cfr.
a. H., 78; Tabari, 1781-1782; Athir, II, 237, lo chiama Mabuz
Ha lab, III, 553-554); Qutaybah (73), ha inoltre un cliente per nome
Passar); (17) Mabiir,

al-Nubayh; 'Iqd

(18)

Anisah

un

fosse

247,

(II,

lin.

antipenult.

Poi aggiunge che. (a) Anas

khadim,

e tesoriere,

gillo per

le lettere;

mu'adzdzin;
(g)

Sa'd

b.

ab

khazin;
Bllal

(e)

Sa'd

(e)

Waqqas

b.

143

seguenti:

Aban

(1)

Fatimah tenesse

umm Maktum

al-Ansari,

(/")

fossero

al-Zubayr

sue tre guardie personali,

le

'Uthman

Sad

b.

era assente.

il

lin.

15)

(^)

Compagni

suoi

si-

il

due

al-'Awwam, e

b.

hurras.

primo a fungere da segretario per


si

(9)

Hanzalah

presa di

Makkah

Ha lab,

IH, 554-555).

(cfr. 8. a.

Ya'qubi
'Amr

(II,

87)

(3)

Khalid

b.

Ka'b,

Profeta, e

il

1).

Sad;

quale

b.

Makkah

Eabi ah al-Usayyidi

H., 79;

il

quale,

vita,

Zayd b. fhabit
poi (Baladzuri,

come

noto, rinneg poi

Tabari, L 1782; Athir,

Umayyah;
482.

(12)

Asadi) al-Tamimi, ed

riabbracciando

l'

Islam alla

II,

237-238;

nomi di scribi
Surahbil b. Hasanah; (13)

troviamo anche questi

b. al-'As b.

(o

in

si

quando Ubayy

serviva di preferenza anche di (7)

aln Sufyan, dalla presa di

b.

il

soleva servirsi

conosciuti tra essi sono

r Islam, e a mala pena salv la propria

Profeta: (11)

nomi pi

(2)

infine (10) 'Abdallah b. Sa'd b. abi Sarh,

In

ma

fissi,

'AH b. abi Talib;


al-Hadrami (6) Ubayy

'Affan;

b.

(5) al-' Ala b.

Maometto

Muawiyyah

473,

ibn

ab

b.

Maometto non ebbe segretari o scrivani

dice che fosse

(8)

Mu'ayqib

(f?)

Zayd

ora di uno, ora di un altro dei

(4)

Malik al-Ansari fosse suo servo,

b.

segretari del Profeta.

(&)

(19) abi

fungeva da hagib, ciambellano,

cliente del Profeta, che

o usciere.

dice che

segg.)

altri

del
al-

10. a. H.

Mughrrah

tubali; (14)

b.

Muadz

b.

(>abal

S8 143-145.

uhaym

(15)

b. al-Salt

Husayn al-Numayri.
Tu Mqcl (II, 207, lin. penult.) appaiono inclusi fra i
metto anche: (17) 'Umar b. al-Khattab e (18) abu Sa'id b.
'Iqd,

247,

II,

iscritto

29 e segg., ove detto che

lin.

versetti rivelati furono

Tanbih,

particolari cfr.

Mao-

al-'Asi (cfr.

anche

Per

10\

282-283; Baladzuri,

47;j.

8,

7,

segretari di

segretari che raccolsero in

no.

(16) al-

altro

vai'ianti e

Nota 1. Si narra di Mu'awiyyah, che una volta il Profeta lo mandasse a cliiamare per scrivere una lettera, e che Mu'awiyyah indugiasse ad obbedire, perch stava mangiando
il Profeta
avrebbe allora detto: Che Dio non gli sazi mai il ventre . La preghiera del Profeta ebbe il suo ef:

fetto,

modo

ed in questo

si volle spiegare l'appetito straordinario di MuTiwiyyah, che soleva mangiare


giorno (Baliidzuri, 473, lin. 1C>, ove per, come avverte lo stesso editore, cor-

anche sette volte

al

reggi a s b

asb

in

a'

Nomi

armi possedute dal Profeta.

di cavalcature, bestiami e

144.

letteralmente

viamo

a').

Potrei prolungare ancora la seiie di questi elenchi, iraduccndo


biograti orientali, e

nelle fonti.

Lasciamo

siffatto

dando integralmente

gli elenchi

che tro-

compito al biografo del Profeta, e conten-

tiamoci di accludere una nota sommaria dei vari elenchi dati dai biografi
(1)

Nomi

dei cavalli posseduti dal Profeta

al-Lukhayf,
(cfr. .7.

H., 20); (2)

a.

1783-1784; Athlr,
viaggio

posseduti

Ha lab,

II,

dal

date in usufrutto

Nomi

Nomi

I,

Nomi

(Tabari,
delle

al Profeta

(Tabari,

I,

(Tabari,

1787-1788;

zione dei suoi miracoli


siche), ecc.

(Halab,

568-579) ecc.

III,

I,

(Tabari,

Athlr,

1787;

Athlr,

(Halab,

I,

1.

e.

III,

(5)

Nomi

Battar, al-Hatf,

e);

Halab,

(8)

III,

da

238-239;

II,

delle

1786; Athir,

I,

I,

(liqhah) posseduto

1786; Athir,
1.

dei cameli

AthTr,

latte

239)

II,

(Tabari,

delle spade possedute dal Profeta:

dei suoi archi

238j al-Tirf

II,

Nomi

(3)

1784;

I,

camele da

Rasub, al-'Adbe Dzu-l-Faqar (Tabari,

III,

73-74);

1784-1785; Athlr,

(mana* ih)

Athlr,

1782-1783;

I,

dei muli posseduti dal Profeta

Profeta
(4)

al-Daris [al-Sakb], Lizar, al-Zarib,

Qutaybah,

238;

559-562);

III,

dal Profeta (Tabari,

(6)

(labari,

al-Ya'sub

II,

Nomi

camele

II,

239);

al-jVIikhdzara,

239); (7)

Nomi

suoi

scudi

dei

557-559);

(9)

Enumera-

487-512); (10) Sue qualit esterne

(fi-

562-568); (11) Sue qualit interne (morali) (Halab,

ecc..

Ritratto del Profeta.

145.

Esistono

molte tradizioni su questo argomento,

tutte di natui-a evidentemente apocrifa.

Difatti ibn Ishq

ma

sono

non ha traman-

dato alcuna descrizione della persona di Maometto, e quella che troviamo

una interpolazione di costui il quale preaverla avuta da 'limar, un cliente di Ghufarah, che, a sua volta,

nella redazione di ibn Hisam,

tendo di

483.

10. a. H.

145.

l'aveva appresa

da

fatta

scrizione

abbiamo una

da Ibrahm
'Ali b.

Muhammad

b.

descrizione simile del Profeta,

perci pi certamente apocrifo

(cfr.

ma

come

'Ali b. abl Talib,

(Hisam,

Talib

abi

b.

266).

Nel

testo

Tabari

di

con mi isnad pi

corretto, e

Introd., 12 e segg): ibn al-Muthanna,

ibn ab! 'Adi, da al-Mas'ndi, da 'Uthman

de-

da

Hurmuz, da Nfi'
b. (rubayr, da 'Ali h. abl Talib. Nonostante il carattere apocrifo, diamo una
versione libera delle due tradizioni riunite, perch, se non altro, formano la
'Abdallah

b.

b.

descrizione pi antica della persona di Maometto, e devono contenere indub-

biamente qualche elemento

non era n

L'inviato di Dio
capelli

n troppo

ricci,

sul petto

se scendesse

un piano

alto

ne basso, aveva testa grande, con

u troppo ondulati, con peli duri sulle mani e sui

piedi, spalle larghe, e faccia

peli lunghi

veritiero.

con carnagione bianca colorita in rosso

quando camminava,

Aveva

inclinato.

grossa e robusta (Tabari,

I,

muoveva con energia come

si

occhi neri, lunghe ciglia, ed ossatura

Hisam,

1789;

aveva

266; Athir,

II,

232).

Esiste per anche un'altra tradizione, pure attribuita a 'Ali b. abl Talib,

con caratteri non meno evidentemente apocrifi, nella quale ripetuto con
aggiunte e leggiere varianti, quanto detto sopra: aveva cio una barba
e

quando camminava aveva l'aria di gettarsi in avanti come se


scendesse un declivo, e quando si voltava, volgeva tutto il corpo (Tabari,

copiosa e

I,

fitta,

1789-1790).
Si noti a proposito di queste tradizioni,

da

'Ali b. abl Talib

considerava tutte
menzognere

ZMDG.,

(cfr.

voi.

come

tutte provengano,

si dice,

ora sappiamo che l'antichissimo tradizionista, ibn Sirln,

le tradizioni

Bukhari,

con

II,

Lll, pag. 28, nota

isnad

pag.

436,

3).

484.

fino
liii.

a 'Ali
3-4;

cfr.

b.

abi Talib

anche

come

Nldeko

AVVERTIMENTO

Con

la fine dell'anno 10. della

ha principio realmente con l'anno


stema un poco pi minuzioso

Fino a tutto
sola,

il

10. a. II.

smorzando

Higrah ha termine

li. II.

da

leggermente diverso

parte introduttiva del nostro lavoro

ha informato

quello, che

ho mirato, in molte circostanze, a fondere

differenze e colmando' le lacune,

le

la

in

modo

le

le

prima
una sola

della storia, ogni paragrafo

diosa di

tradizione, al principio della quale, entro pare/itesi,

nistica,

su cui essa

varie notizie in

casi .speciali

le solite

abbreviazioni. Se

si-

una narrazione
un racconto
modo pi (Maro

conterr la versione compen-

.'iar

fondata, mentre la fonte, dalla quale ogni singola

citata alla fine del paragrafo con

un

da ^orgere possibilmente

la materia

meno

questo

annate precedenti.

continuo di ogni singolo evento. Ora invece, nelV intento di presentare agli studio.n in

d'ora innanzi perci gli Annali sono compilati con

le

indicata

l'

autorit tradizio-

tradizione stata tolta,

fonti indicate sono

pi d'una,

ci

vuol dire che la tradizione si trova eguale o quasi eguale verbalmente in ognuna. Appresso a queste
indicazioni, distinte con

quali trovansi

le

un

a capo

con V abbreviazione:

cfr.,

medesime notizie in forma verbalmente diversa,

alla citazione non

aggiunto alcun particolare, ci

tanza. Quelle invece che differiscono sostanzialmente

.lignifica che le

hanno sempre

sono aggiunte

ma

le

altre fonti, nelle

eguale riguardo al contenuto. Se

varianti non hanno veruna impor-

speciale menzione, e nei casi

pi im-

portanti sono date per intiero, sia in paragrafi separati, sia nelle note.

Le

altre piccole modificazioni sono

La

lettera P. che si trova anne-isa

quel giorno

.ti

evidenti, che

ad uno

non meritano menzione

.speciale.

dei giorni in ogni tavola cronologica significa che in

Cristiani festeggiavano la domenica di Pasqua.

485.

11.

a. H.

C^9 iVIarzo 632 17

Marzo

633).

<

= "

si

9 a

s^

e ^ I g-^ i I |- i = I H.

li

= 1.2 i-a 3 H S

S-^ S

g-^ 1 = 5

i i

li

li,N

S-5 1 =

i i s

|i

l~

^ 11-2 l'i i i l-s s-= I I

|i

S"^ 1

S^S

li

S"^ =

.2-g

" " " ' "

"
-i<N co

'

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w r- X CV O

1"

'

J-J

i.o

^ co cv

e-

CJ r^

L-

-;;

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CI T' e <N ?' e n
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T'<

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Ls

Si

i S i i.2 -e i 5 .i g-S i 2 I

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f-? = ^cS'5S == =a^==-e
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-3 ccx>c-c

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i = I

2it-ii:

s *

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CJtr^-^ifior-xCi
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SaSftftftSftSfift;

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S 2.2 g-2 I 2 5 2.2

'

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-r-xc:o cyrt-*ifttDt-xcio-^c^'*icor-xr; '(nco-**

i=^.

3-5cS.S-Sl='

2S-2

i 5 2.2g-2 i s

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fiftfifiUSfifi;
S'^:=;'-*c^cc'^ineor'XC;o-H(Nfc-*to'-ct^xoso-^'?j'r^T-i*-r'^gcr:oc<?:-*ift^r*xciO-^c^-^

fi

488.

**

ft

fi

fi

fi

a. H.

11.

Ambasciata dei banu-I-Nakha' {15 Mnharram


cfr. 7. a. i?., 76).
(Autorit:
senza
al-Wqidi,
isnad).
Ai
15
del
mese di Muliarram
1.
di questo anno venne a Madlnali l'ambasciata dei banu-1-Nakha'
un ramo
dei ^ladzhig, abitanti del Yaman
comandata da Zurarah b. 'Amr: essa

fu l'ultima ambasciata che

(Tabari,

feta

2.

si

presentasse a Madnah, mentre ^aveva

il

Pro-

1868-1869).

I,

(Autorit

al-Waqidi). L' ultima ambasciata, che

si

present a

Maometto fa quella dei Nakha\ un ramo dei Madzliig (Yamaniti), gi da


tempo convertiti all'Islam. Erano in tutto duecento uomini, che arrivarono
in

Madinah, provenienti dal Yaman,


12 Aprile 632.

a.

E. V.

15 di

Muharram

e presero stanza nella casa

dell'anno 11. H.,

Dar Eamlah

bench avessero gi prima, nel Yaman, giurato nelle mani

fede,
b.

-abal

si

trovava Zurarah

rarah

b.

(cfr.

Qays

69, 129)

10.

b.

bint

quindi Maometto per riconfermare la professione di

Visitarono

al-Harit]i.

ai

H., 13 e 82, no. 10) fedelt al Profeta.

a.

b.

'Amr. Altri (ossia: ibn al-Kalbi)

lo

di

Mu'adz

Fra loro

chiamano Zu-

al-Harith b. 'Adda, e dicono che fosse un cristiano (Sa'd,

(1).

Cfr.

anche 'Iqd,

Nota

1.

I,

134; TOiams,

II,

171,

lin.

15.

Questa missione hi probabilmente una delle prime conseguenze della missione di


probabile che se Maometto avesse vissuto
pi a lungo, avremmo avuto molte altre simili arabascierie. La tradizione vorrebbe farci credere ad
una conversione gi avvenuta del Yaman: la verit invece che tale processo cominciava appunto

Mu'adz

b.

abal, recatosi neir'Unian pochi mesi prima.

nei giorni in cui

Maometto pass ad

altra vita.

489.

61

jj

11. a. H,

3.

Preparativi per la spedizione di Usamah nel Balqa.


(a) (Autorit: ibn Ishaq, senza isnad). L'ultima spedizione di
3.

ad Usamah b. Zayd b. Harithah di fare


al-Balqa e al-Darum nella Palestina: anche

fu quella che egli ordin

Maometto

contro la Siria, nel distretto di


i

pi vecchi Emigrati ebbero l'ordine di schierarsi sotto

Tabari,

dante (Hisam, 999;


(b)

fa

(e)

l'alba
cfr.

b.

'Umar,

con un

masarif

dei

o distretti

1794-1795).

I,

Usamah ebbe

al-Wqidi dice che

Ubna

uno

recarsi a Abil al-Zayt,

nell'Urdunn (Tabari,

della Siria,

Sayf

capo ad abu Muwayliibah, liberto del Profeta), Usamah ebbe

da Maometto di

l'ordine

giovane coman-

1794).

I,

Secondo un' altra tradizione (autorit

isnad che

il

ordine di assalire di sorpresa

per vendicare l'uccisione del padre

(Waqidi Wellh.,

al-

433;

anche 435).

un luogo (mawdi') nella contrada (nhiyah) del Balqa in Siria, e citando una tradizione di al-Zuhri
[t 124. a. H.] afferma che fosse la mta della spedizione di Usamah. Ricorda
per che alcuni chiamano il sito Ubla, e sostiene che ci sia un errore di
copisti, perch Ubla era nel Nagd. Egli cita poi il Musnad di abu Dawud
[t 275. a. H.], nel quale si parla di Ubna come mta della spedizione di
Usamah. Secondo abu Mushir, Ubna deve dirsi Yubna in Palestina, e la
spedizione nel Balqa non fu quella di Usamah, ma l'altra dell'anno 8. H. comandata da Zayd b. Harithah (cfr. 8. a. H., 6 e segg.), ossia la spedizione di Mu-tah (Bakri, 66-67; De Goeje Mm., 18).
era

al-Bakri

(e)

Secondo ibn al-Arair (De Goeje,

Buld., 329,
(/)

contro

Ubna

nota che

((/)

lin.

4-6),

mta

la

di

Usamah

era Yubna.

In Mas'udi abbiamo menzione di due spedizioni di Usamah, una

Yubna

Azdud

Palestina

in

(Tanbih,

Adzri'at nel Balqa, e a Mu'tah, nel territorio di


in Siria

(Tanbih,

raddoppiamento
(g)

lestina,

In

che

277,

16-17;

Ini.

Miednikoff,

cfr.

Ya'qubi

per

(II,

273,

al-Darum
(i)

18),

l'altra

Damasco (ard Dimaq)


questo erroneo

383).

I,

Yubna, un paese

della Pa-

assalire di sorpresa all'alba, e incendiare: op-

App.

61,

lin.

la cavalleria
8)

dice

la spedizione

luogo (mawdi') nella provincia di al-Balqa

490.

Balqa.

Usamah doveva fare


(tukhum) di al-Balqa

fino all'Urdunn, nella Palestina, e nei

Secondo al-Diyrbakri

il

che

incursione con la cavalleria nei distretti di confine


e di

lin.

spiegazione di

Palestina,

doveva razziare con

Khaldun

la

125-126), troviamo

(II,

Usamah doveva

pure, secondo altri,


(h)

(Ya'qubi

Ya'qubi

18)

Masrif al-Sm.

doveva recarsi a Ubna, un

(Khamis,

II,

171, Un. 21-22).

11. a.

4.

Prendendo

H.

esame tutte queste

in

18-19) viene alla conclusione che

4-

tradizioni,

copisti anticlii,

De Goeje

il

leggendo male

(Mm,,
testi

che

hanno confuso i tre nomi Ubna, Yubna e Abil. Egli quindi


sostiene, fondandosi sopra una tradizione del libro di Nasr al-Iskandari
[t 560. a. H.] (Yaqut, I, 99, lin. 21), che la mta di Usamah fosse Ubna
(Abil) un sito presso Mu'tah (nel Balqa), e che il Darum di ibn Ishaq
trascrivevano,

non

sia

la fortezza

a mezzod

di

Ghazzah,

che giace nel Sud-Est della Palestina,

San Girolamo,
di Daruma.
Il

Yaqut

e che

di cui

525,

lin. 8)

I,

363-384),

il

nosciute suir argomento.

parlano

si

spesso Eusebio e

menziona nella forma

errore.

Questa

siriaca

Miednikoff

quale cita e confronta fra loro tutte

le

fonti co-

dotto orientalista russo dimostra chiaramente

Il

Yamnia

che Yubna, ossia

quel nome,

distretto di

il

problema esaminato con minuzia assai maggiore dal

(Palestina,

un

(II,

ma

dei Greci (Jabne di Giosu, xv, 11), certamente

come

citt, che,

noto, giace nel cuore della Palestina,

a mezzod di Eamlah, a non grande distanza dal mare Mediterraneo, era

un sito molto celebre, sede un tempo d'una famosa scuola rabbinica (cfr. anche
Couret, 9; Roland, Palaedina, libr. Ili, s. v. Jabne, 822-824) ('), ed uno
dei principali centri ebrei di quel tempo in Palestina (cfr. Couret, 68).
Per arrivare a questa citt, gli Arabi avrebbero dovuto traversare una regione ben fortificata e popolosa nella Palestina meridionale, astenendosi dal

depredare molti
di aver tagliata

non difesi, e correndo il rischio


da una delle guarnigioni del confine,

altri centri abitati, ricchi e

la

via di ritorno

appena V allarme dell'invasione

si

fosse propagato per

poi alcuna immaginabile ragione, perch

sua vendetta questa citt fra

le

Maometto

Scopo della spedizione

di vendicare la uccisione di

Usamah

letto fra tutti).

figlio di

Premesso

Non

esiste

mta

della

tante della Palestina, dacch assolutamente

di

Usamah doveva

n con

essere

il

disastro di

unicamente quello

Zayd, padre di Usamah; questa era anche

ragione speciale per la quale

giovanissimo

paese.

scegliesse a

nulla essa aveva avuto che fare n con gli Arabi,


Ml'tah.

il

ci,

il

Profeta aveva voluto darne

il

comando

la
al

Zayd (suo figlio adottivo, e Compagno predila mta di Usamah non poteva essere altrove,

che nella regione a oriente del ^Mar Morto e precisamente nel Balqa, ove
era avvenuto

il

tinuando ora

la

disastro di

Mu-tah ed ove era perito

sua acuta analisi,

il

il

suo genitore. Con-

Miednikofi^ dimostra con grande

effi-

cacia che tutte le varie lezioni che noi troviamo nei testi riguardo al sito
preciso

ove giunse la spedizione di Usamah, vale a dire Ubna, Yubna,

Abil, Ubla, ed altre che


pisti

alterazioni

del

si

trovano nei codici, sono tutte corruzioni di co-

nome Ubna. Questo


491.

sito

oscuro,

forse

un piccolo

Preparativi per
la spedizione
di

Usamah.

11. a. H.

4.

'reparativi per
la spedizione
di Usamah.
I

ognuno secondo il proprio criterio, o le proprie conoscenze geografiche, avendo forse


anche a copiare un testo scritto male, e senza punti diacritici, hanno sostituito al nome ignoto, quello pi conosciuto, che ad ognuno di essi sembrava pi approssimativo o verosimile. Grii uni perci scrissero Yubna, gli altri,
era

villaggio,

bil.

Per

sconosciuto

pressoch

Palestina,-, perch

i'Urdunn

pensando a quel

,.,

un poco a mezzod

pensavano a Yamnia,

'Umar

(cfr.

il

Dopo aver

sito preciso di

questo

una

tx'adizione di

Balqa

(cfr.

Tabari,

Sayf

di Abil al-Zayt, egli ricliiama al-

si

bens nel
vendi-

il

ricordato che in

ma

Usamah doveva

tres r altra tradizione di

Sad, nella quale

" nel-

correzioni

siffatte

abbiamo menzione
Sayf a proposito della spedizione
menziona un Abil nei pressi di Zlza e

[/>]

primo

secondo

Palestina, n nell'Urdunn.

care. Il Miednikoff tenta ora felicemente di fissare

b.

e per

il

copisti si ricordassero che la spedizione di

era diretta n nella

(Abil) nel Balqa.

copisti,

esiste tuttora in quella provincia,

Balqa, ove era avvenuta la tragedia di Mu'tah, che

Ubna

medio del Yarmuk. Tutte

sono per avvenute, senza che

Usamah non

che

sito Abil,

del corso

siccli

del testo interpolarono, per

fissare poi la loro versione

nome: "in

tutti,

I,

2081,

lin.

di

Khalid

di Qastal

Osservando attentamente

14-15).

b.

nel

la carta

della Palestina compilata a spese della Palestine Exploration Fiiud, egli trova

precisamente due

siti

nel Balqa, aventi ancora

vicinanze dei medesiir

un

Kh an

sito detto

adducendo

sito,

di Ziza e Qastal, e nelle

egli osserva

giustamente

Abil al-Zayt, menzionato da

altre forti ragioni, che lo spazio ci vieta di riassumere,

arriva alla conclusione, che questo

= Abil

nomi

al-Zayt

che la terminazione al-Zayt fa pensare al


Sayf, ed

Khan

al-Zayt debba essere l'Ubna

(= Abil

da Usamah nel corso della sua

al-Zayt) assalito ed abbruciato

spe-

dizione vendicatrice. Chiude infine la sua dotta esposizione, osservando giu-

diziosamente che Maometto nel dare

menzionato alcun

le istruzioni

sito preciso d'assalire,

ma

ad Usamah non pu aver

ingiunse soltanto di recarsi nel

paese ove era stato ucciso suo padre, e di vendicare in qualche

sua morte. Ziza, Qastal, e Mu'tah, erano


sognarsi
e

nemmeno

seguendo

il

il

por loro assedio

ed

la

Usamah non poteva

egli quindi si diresse verso

il

Balqa,

confine della regione dalla parte del deserto, piomb su quel

sito indifeso (ossia

fatto

di

siti fortificati,

modo

Ubna), ove era pi certo di buona riuscita, e poi, appena

colpo, more Arabum,

glorificazione del Profeta,

si

scomparve nel deserto. Pi


attribu a

Maometto

tardi,

perfino d'aver indicato ad

Usamah lo speciale villaggio, che egli doveva assalire, mentre


nome del sito depredato ed incendiato dai musulmani fu noto
soltanto dopo che Usamah ebbe fatto ritorno dalla spedizione.
Nota 1. Jabneel, Yebna, o lamnia era situata
Wdi Ebin, a un'ora di cammino dalle rive del mare.
492.

per istintiva

in verit

in

il

Madinah

sopra un'altura sul lato occidentale della valle


Bomani vi hanno costruito un bel ponte con

11. a. H.

con pietre
un luogo molto frequentato

ss

alte arcate e costruito

di grandi dimensioni tuttora esistente.

fecero

di pellegrinaggio,

Eubin (Reuben)

il

Giacobbe.

figlio di

perch sorse

di'.s

Orieiits. IT,

5.

toccata alle
e

138;

Robinson,

.sue

Crociati vi eressero una fortezza Ibelin, o Hibelin che doveva


Jihlical Ueainri-heti. TT.

(^),

presa sui Greci.


gli affid

la perdita del

egli invit
Il

no.

b.

suo diletto

abl Talib.

5, e

227 no.

Il

figlio

e Giaffa

{Fundgru-

2).

adottivo

Zayd

b.

lunedi quart' ultimo giorno

musulmani a prepararsi ad

marted seguente chiam

comando

il

<',(',,

Gerusalemme

Al Profeta coceva sempre il ricoixlo della disfatta


armi nella battaglia di Mu-tah (cfr. 8. a. H., 6 e segg.),

Harithah, e del suo cugino (ra'far


[sic)

musulmani ne

al- Waqidi).

non aveva dimenticato

di Safar

leg,;enda che ivi fosse sepolto

la

servire a difendere da assalti di Egiziani le vie di comunicazione fra


hei

Pi tardi

4, 5.

Usamah

b.

utt assalto di sor-

Zayd

b.

Harithah e

della spedizione, affinch avesse occasione di vendicarsi

della uccisione del padre.

Il

mercoled

(1

Rabi'

= 27 maggio 632) Maometto

incominci ad avere mal di capo e febbre Q. Il gioved mattina il Profeta


stesso leg con le sue mani lo stendardo per Usamah, e gli diede le rinmnenti istruzioni:

una vera

egli

doveva avanzarsi con

ma

massima

la

segretezza,

evitare

una sorpresa con la cavalleria, piombando ai


chiarori dell'alba sugli abitanti di Ubna. Secondo alcuni Ubna, e non Mu-tah,
doveva essere lo scopo della spedizione. Usamah ordin a Buraydah b. alHusayb al-Aslami di portargli la bandiera a casa, e poi and con i suoi ad
battaglia,

fare

accamparsi nel luogo di riunione in

al-(jrurf,

dove pi tardi esisteva

l'ab-

Sulayman (^). Chi aveva terminato i preparativi a casa, si affrett a raggiungei'e Usamah, gli altri accelerarono il disbrigo delle loro
faccende e si diedero premura di trovarsi anch'essi prontamente sul luogo
del convegno (Wqidi Wollh., 433-434).
beveratoio di

Nota

L' indicazione scorretta, perch

quart'ultimo giorno di Safar, ossia

il 26 Safar,
28 Safar, che era un lunedi (26 maggio
632. a. E. V.): i giorni della settimana possono essere accolti con sicurezza molto maggiore dei giorni
del mese (cfr. anche Kh a :n T s, II, 171, lin. 25 e segg., ove trovasi la medesima data e si aggiunge
che le istruzioni date a Usamah erano di recarsi sul luogo ove era stato ucciso il padre, e vendicarvi
la sua morte;
i r kh., II, 221, lin. 19).
Khaldiin (II, App. 61, lin. 25) dice che il male incominciasse il 27 di Safar;
Nota 2.
i r kh. (II, 221, lin. 21) pone il principio della malattia nel mercoled (f a h a r s an b i h) 28 Safar.
Nota 3.
La parola al-gurf significa quel deposito di terra alluvionale fatto dai torrenti
piovani agli sbocchi delle valli anguste, l dove l'acqua si sparge sopra una superficie molto pi
grande, e depone quelle materie, asportate dalle valli anguste, al-urf si trovava quindi in un sito
che corrispondeva a tali condizioni, a tre miglia arabe a nord di MadTnah, sulla via che menava in
Siria. E noto che il terreno pi elevato di Madnah si trova a mezzod della citt, e che perci le acque
piovane della regione defluiscono tutte dal sud verso il nord. Si rammenti che alla battaglia di lihud
i Qurays girarono Madnah e si accamparono appunto al nord della citt, ove per l'affluire delle acque
il terreno pi ricco e pi facilmente irrigabile. In al-urf (che deve essere vicino all'altro sito detto
'Ird, menzionato appunto nelle tradizioni di Ul.iud, cfr. 3. a. H., 21) si trovavano due pozzi, il Bt
(rusam, ed il Bir (ramai (o Haml In al-Gurf avevano molte propriet i Madinesi, e v'erano alcuni
beni di 'Umar b. al-Khattb (Y a q u t. II, 62, lin. 16-20; Yaqfit Mus., 100).

un sabato

t.

(23

maggio

')32.

a.

il

E. V.). S'intende probabilmente

'.

493.

il

[Preparativi per
la spedizione
di

Usamah.

11. a. H.

6.

Malattia di Maometto.
(iba Ishaq, senza isnad). Maometto cadde malato, mentre
I 6.

facevano
il

preparativ-i per la spedizione di

principio della malattia

nei primi di Rabi'

si

Usamah

Zayd contro

la Siria

Q:

manifest sia negli ultimi giorni di Safar, sia

Narrasi che Maometto

I.

b.

si

si

recasse in quei giorni, di notte

Baqf al-Sharqad, per invocare la grazia di


Dio su tutti i Compagni suoi a sepolti. Dopo questa escursione notturna
egli senti un malore, dal quale non si rimise pi. La malattia incominci

tempo una

volta, nel cimitero di

forti dolori di capo,

con

che talvolta

lo

facevano perfino gridare dal dolore,

ma, secondo una speciale tradizione (^), ci non g' impedi nei primi giorni
di continuare a giacere in turno con tutte le sue donne. S fatti eccessi aggravarono subito
di

Ma5'munah

dov cedere

il

male, e mentre Maometto

sopraggiunse una

f),

al male.

Chiamate

crisi

trovava ancora nella dimora

con sofferenze tanto acute, ch'egli

tutte le mogli, chiese di essere trasportato

dimora della moglie prediletta

nella

si

donde poi non

'A'isah,

si

mosse pi

(*)

(Hisam, 998-1000; Tabari, I, 1799-1801).


Cfr. anche Saad, VIII^ 121, lin. 10-14, tradizione di al-Waqidi, ov'
detto che Maometto facesse comprendere alle mogli il suo desiderio d'essere
portato nella dimora di 'A'isah,

mente rinunziassero

che

ai loro diritti di

le

donne tutte insieme spontanea-

precedenza in favore di costei Q.

Nota 1. Secondo una tradizione di Sayf b. 'Umar, il Profeta incominci a sentirsi gi indisposto
durante il viaggio di ritomo da Makkah a Madinah, dopo il Pellegrinaggio d'Addio, perch sopport
solo con grandi stenti e sofl'erenze le fatiche del viaggio. Le condizioni di salute del -Profeta furono
osservate da tutti i presenti, e la notizia si sparse in un baleno per tutta l'Arabia: nel Yaman sollecit
l'insurrezione di al-Aswad, nel Balad al-Asad o paese dei ban Asad, quella di Tulayhah, e nell'alYamamah quella di Musaylimah Prima che cessasse di vivere, Maometto fu informato di tutti questi
moti insurrezionali (Tabari, I, 1796, 1797. lin. 4). Un'altra tradizione pure di Sayf b. 'Umar (con
i s n a d
monco fino a Hisam b. 'Urwah, da 'Urwah b. al-Zubaj-r), narra come il male ebbe principio
gi fin dagli ultimi giorni di Muharram (Tabari, I, 1795, lin. 11). al-Waqidi (Tabari, I, 1795,
lin. 13) d il 27 (quando rimanevano due giorni di) Safar, come il giorno, in cui ebbe principio la
vera malattia.

Nota

Queste notizie sono date da ibn Ishaq con l' isnad: da Ya'qub b. 'Utbah, da alb. 'Abdallah b. 'Utbah b. Mas'ud, da 'Ansah. Il lungo isnad non conforme
all'uso di ibn Ishaq (cfr. Introd., S 12 e segg.), e rivela manipolazioni posteriori.
Nota 3.
Secondo abvi Mikhnaf (con isnad, che fa capo ai f u q a h a ahi a 1-H i g a z). Maometto cadde malato negli ultimi giorni di Safar, mentre si trovava nella dimora di Zaynab bint (rahs
2.

Zuhri, da 'Ubaydallah

(Tabari, I, 1799).
Nota 4. Cfr. anche Bukhari,
diversa; III, 187,

Ha

lin. 6; 189, lin. 1;

I,

A th

172, lin. ult.; Ili, ISfi, lin. 12, per

T r,

II,

240; 241,

lin. 1;

una versione leggermente

KhamTs,

II, 171, lin.

16 e segg.;

b, III, 579, lin. 27.

() Quelli

che assistettero il Profeta, ritennero ch'egli soflfrisse di pleurisia, dzt a 1da una tradizione tramandata da ibn Ishaq con isnad fino a
'Urwah b. al-Zubayr, da '.^'isah). Ci confermato anche da un'altra tradizione tramandata da abii
Mikhnaf, con uu isnad fino ai fuqaha- ahi a 1-H i g a z (Tabari, I, 1810, lin. 2 e segg.). Lo
Sprenger (III, 562) suppone che il male fosse una febbre maligna, seguita da congestione della milza.
(&) notevole che in tutte queste tradizioni il Profeta respinge fieramente la detta diagnosi del male
e la dichiara falsa, perch quel male, dice egli, viene dal diavolo e Dio non avrebbe mai permesso

Nota

5.

ganb (Tabari,

I,

perci che siffatto

morbo s'impadronisse

1809, lin. 19;

di lui, suo Profeta

494.

(Tabari,

I,

1809, lin. ult. e 1810, lin.

8).

11. a. H.

^ G-8.

(e) Altre tradizioni (al-Zuhri, da 'Urwah b. al-Zubayr, da 'A'isah) affermano che Maometto moesprimesse la convinzione di perire per gli effetti del veleno ingoiato a Kliaybar (cfr. 7. a. H.,
B u kh fi r i, III, 184, lin. 18. E probabile per che tale affermazione sia stata inventata per
fi 37)
odio degli Ebrei, e per porre Maometto nella luce di un martire morto combattendo per la fede,

reiite

perch uccso dai nemici

7^

dell'

Isim. Cfr. anche

kb., II, 224, lin. 10,

Khond.,

voi.

parte III,

I,

lin. 23.

(</) (ibn Sa'd, da al-Wuqidi, da Mub. b. Musa, da Muli. b. 'IJmar b. 'Ali b. al)T Talib). Il Profeta di
Dio non pot morire finch non gli fu permesso di giacere con quante donne voleva (S a a d, VIII,
140, lin. 16-17, e 141, lin. 4-6). Questa tradizione ha interesse, perch forse rivela come nelle scuole tradizionistiche esistesse la convinzione che la morte del Profeta fosse anticipata dagli abusi venerei nella
sua et avanzata. Cfr. anche le tradizioni raccolte da ibn Ha'd (S a a d, VIII, 139), che vorrebbero dimostrare come il Profeta avesse la forza virile di quaranta uomini nel giacere con le sue donne.

7.

(ibn Isliq,

Maometto

preced.).

si

con isnad eguale a quello nella Nota 2 del paragrafo


sentiva molto male: entr nella stanza di 'A'iah sor-

da due uomini, 'Ali b. abl Talib, e al-Fadl b. al-'Abbas, tenendo avvolto il capo in un panno, e con le gambe tanto fiacche, che a stento reggeretto

Appena

vasi in piedi.

entrato nella stanza, egli ebbe un primo svenimento,

che segn un peggioramento del male. Eitornato in


sassero addosso sette

ordin che

s,

gli ver-

d'acqua fredda, perch voleva ripigliare un poco

otri

Le mogli, che lo assistevano, adagiarono allora Maometto nella conca o vasca, m i kh d a b, della moglie Hafsah ('),
e cominciarono a versargli addosso l'acqua, ma egli non tard a gridare:
ed arringare ancora

di vigore

"

Basta! basta!

(Hism, 1005-1006; Tabari,

anche Flalab,

Cfr.

Nota

1.

582,

III,

1801, 1808).

I,

3 e segg.

lin.

Tradizioni moderne (apocrife?) affermano che questa conca o tinozza fosse di pietra
III, 685, lin. 29 e segg.).

nahas (Halab,

o di rame,

credenti.

8.

(ibn Ishaq,

capo. Maometto

intorno al

Ayyub

da al-Zuhri, da

una lunga preghiera per

morti di

b. Basir).

Uhud

moschea ed ivi incominci


abu Bakr, si dice, gli stava

(^).

tanto vicino da poter udire tutto quello che diceva,


si

mise a piangere, quando intese

quello nelle vicinanze di Dio

remmo

volentieri noi stessi ed

Profeta,

nostri figli per te

quale aggiunse poi

il

conducono

alla

dimora

abu Bakr, perch nessuno

di

moschea

(^)

Secondo un'altra versione


per amico

Dio

ma

ci riunii'

fra tutti

(Hisam,

(ibid.),

"

il
.

Maestro

"

ha

preferito

Noi da-

"^
:

Piano

al

piano

Guardate queste porte che

Compagni

(^).

495.

miei,

mi diede

1006).

Maometto avrebbe

un vero amico, khalll, fra


egli rimane mio Compagno

presso di s

Dio ha dato

chiudetele tutte tranne quella che conduce alla

maggiori prove del suo affetto


vessi scegliermi

"

Compagno

fido

il

e quello venturo, ed egli

abu Bakr interruppe

gli rispose

il

ed

Profeta che diceva

il

mondo

suo servo la scelta fra questo

Avvoltosi un panno

sul pulpito della

sali

gli

detto

"

Se

io

do-

uomini, prenderei abu Bakr

e fratello di fede fino a

quando

Malattia
Maometto.!

di

talattia
Maometto.]

8,

11. a. H.

9.

di

Cfr.

Ha lab,

Tabari,
582,

III,

lin.

22 e segg.,

Athlr,

241,

II,

lin.

10 e segg.

121, lin. 9 e segg.

quale fa vma scelta delle numerose ver-

il

pronunziate dal Profeta all'indirizzo di abu Bakr;

sioni delle parole

hudi,

1803-1804, 1808;

I,

Bukhari,

II,

418, Un. 3 e segg., e

lin.

Sam-

15 e segg..

V' una tradizione (da ibn Isliaq, da al-Zuliri, da 'Abdallah b. Ka'b b. Malik), seNota 1.
condo la quale in questa circostanza Maometto avrebbe ache raccomandato agli Emigrati di trattare bene gli Ansar di Madlnab. L'altra gente , disse Maometto, si moltiplicher, gli Ansar rimarranno invece come sono e non aumenteranno essi furono l'asilo, al quale io mi rivolsi: siate benevoli verso quelli che sono benevoli con essi, e punite quelli che saranno ostili verso di essi (Hisam, 1007, lin. 7 e segg.). Il carattere tendenzioso della tradizione non solo ci rivela la sua natura
apocrifa, ma tradisce anche l'epoca della sua formazione, ossia quando esisteva ancora un partito di
persone, le quali potevano chiamarsi discendenti degli Ansar, e si vedevano escluse dal governo della
cosa pubblica per il predominio di altri elementi nell'amministrazione dell'impero. Rispecchia cio i
sentimenti dei primi tempi TJmayyadi, ed in modo speciale quelli del periodo fra il 61. ed il 64. a. H.,
quando il Califfo Umayyade Yazid \j 64. a. H.] represse nel sangue l'insurrezione di Madinah, e fece
.strage dei Madinesi, per lo pi discendenti di Ansar, nella disastrosa battaglia di al-Harrah. La tradizione condanna quindi gli TJmayyadi, ma non li menziona direttamente ci una prova della grande
antichit della tradizione, perch quelle dopo l'avvento degli 'Abbasidi sono pi esplicite nella condanna degli TJmayyadi. Esistono anche altre tradizioni sul medesimo argomento e create nella mede:

sima et

(Cfr.

Nota

2.

Bukhari,

I,

235, lin. 14;

th

porta nella corte della moschea, erano quelle

Bakr viveva come

Aghani,

II, 242, lin. 1;

r,

r kh., II,

126, lin. 21 e segg.).

(a) Maometto non pu aver detto queste parole, perch le sole dimore, che avessero una
noto in

VII, 124, lin. 23;

al-Sunh

Saad,

delle

Un sobborgo

III, parte

I,

stanzuccie abitate
di

Madnah

123, lin. 19).

(cfr.

dalle mogli del Profeta,

per

es.

Hisam,

abu

1010, lin. 17;

Egli trasferi la sua dimora a Madnah

Ci dunque un'altra
Su al-Sunh cfr. pi avanti jj 18, nota 1. Alcune fonti che
accettano come vera la ti-adizione, si danno una grande pena per spiegare il vero significato delle
parole attribuite al Profeta; ma sono tutte in errore, e le loro spiegazioni aumentano la confusione.
Gli Si'iti, pur ritenendo autentico questo episodio, hanno naturalmente mutato il nome di ab Bakr
in 'Ali. L'argomento discusso a lungo in H a 1 a b, III, 583, lin. 26 e segg.
(6) In Ya'qfibi, II, 146, lin. 1-4, detto che abu Bakr avesse due case, una in al-Sunh, fuori
di Madnah, ove teneva una moglie, Hablbah bint KJirigah, e un'altra casa in Madnah, ove abitava
l'altra moglie, Asmil bint 'Umays. In questa ultima fiss domicilio durante il Califfato. Non detto
per che questa casa avesse una porta nella moschea.
(e) Alcune fonti (cfr. S a m h d i, 121, lin. 19-20) negano che abii Bakr avesse una dimora presso
alla moschea, mentre altre (per es. 'TJmar b. abbah, cfr. Samhudi, 121, lin. 21 e segg.) affermano
che abii Bakr avesse una casa attigua alla moschea: l'autorit per di queste notizie merita poca
fiducia. E venuta forse dall'affermazione di taluni che la Dar al-Qad' , situata a occidente della
moschea
in tempi pi moderni
fosse stata la dimora di abu Bakr (cfr. Samhudi, 121,
soltanto dopo la sua elezione a Califfo (Saad, III, parte

prova della

falsit di questa tradizione.

lin.

I,

132, lin. 14 e segg.).

25 e segg.).

Nota

3.

Tutte queste tradizioni sono, quasi inutile avvertire, di origine tendenziosa sunnita,
abu Bakr al potere dittatoriale su tutti i musulmani

e vorrebbero dimostrare che la successione di

dopo

la

morte

risse abii

Bakr

di

Maometto, corrispondesse alle segrete volont del Profeta, il quale, si vuole, prefei Compagni. Lo scopo delle invenzioni di negare ogni validit ai pretesi di-

a tutti

ritti di 'Ali al Califfato.

9.

(ibn Ishaq,

Zubayr).

La

malattia improvvisa del Profeta aveva intanto gettato un vivo

turbamento nelle

file

da Muli.

b.

dei credenti

subirono notevoli ritardi, perch

(ja'far b. al-Zubayr,

preparativi della spedizione di

Il

b.

il

al-

Usamah

componenti della medesima volevano

curarsi della piega, che avrebbe preso


citt.

da 'Urwah

assi-

male, prima di allontanarsi dalla

ritardo diede occasione anche a discorsi e a critiche,

una

delle pi

gravi delle quali era la scelta del comandante della spedizione nella persona

496.

11. a. H.

di

Usamali

Zayd, giovinetto ancora inesperto, investito del comando da

b.

Maometto a

SS y,io.

jireterenza di tutti

(Queste voci giunsero

fino

pi anziani

Profeta,

al

([uale,

il

tanto pensiero da salire appositamente sul

da un panno,

testa l'asciata

dienti alle sue volont:

Usamah,
voi come

lo fu

da iintare

si

pulpito
fedeli

(^).

tal

Dio avrebbe

di ci che

ed obbe-

docili

di

Le parole

di lui

egli

del Profeta ebbero

il

nuovo

le

accelerati,

Usamah, lasciata la citt con le


miglia da Madnah (^). Intanto per

ancora aggravato fino a

la

degno

unirono, ed

rurf a tre

moschea con

della

di

(').

che se ne desse

ad essere

anche contro suo padre prima

suo padre

Compagni

provetti
vuole,

si

Uaoiuetto.

Se avete qualche cosa da dire contro l'invio

proparativi della spedizione furono di

ditelo allora

"^

e pi

schiere,
il

male

si

di

voluto effetto
genti

"

punto, che la partenza fu sospesa,

a proposito del suo Inviato

stabilito

armate

accamp
Maometto

in al-

era

si

in attesa

(Hi sani,

1006-1007).
Nota
cipio anche

Athr,

1.

I discorsi di critica

prima della malattia

II, 240). Si

di

per la scelta di TJsSmah (secondo Sayf

Maometto,

e fin dal

momento

stesso della

b.

'Umar) ebbero prin-

nomina (T ab a ri,

fecero poi (secondo un'altra tradizione pure di Sayf b. 'Umar, con

I,

isnd

1795;

fino a

pii"i vivi che mai, quando la malattia del Profeta disorganizz i preparativi della spediquando giunsero a Madnah notizie precise sulle insurrezioni nel Yaman, nell'ai- Yamainali e
nel paese dei banQ Asad (T a b a r i, I,' 1796). Un'altra tradizione (con i s n a d fino a 'Abdallah b.'Umar)
ci rappresenta Maometto che fa tacere i mormorii dei Compagni, aifermando energicamente che Zayd
il padre di Usamah fosse stato uomo creato per il comando militare, e che dopo Zayd l'uomo a lui pi
caro fosse realmente suo figlio Usamah (B u kh a ri. III, 192, lin. 11). Secondo al-Waqidi, Usamah aveva
soltanto 20 anni (Kb a m i s, II, 171, lin. 24-26). In Y a q u b i (II, 120, lin. 2), detto non ne avesse
pi di 17. Cfr. anche Sahrastani, 11, lin. 8 e segg.
Lasciando in disparte le ragioni morali che possono aver indotto Maometto a concedere il comando a Usamah, si giovane ed inesperto, non vi pu essere dubbio, che il prudente Profeta nell'organizzare la spedizione papesse di ordinare un'impresa di poco momento, e di tacile esecuzione. Anche
(jue.sto fatto tende a dimostrare, che il Profeta non avesse mai in mente una conquista della Siria. Se

ibn 'Abbas)
zione, e

'

tale ardita idea si fosse affacciata fra i suoi disegni, e se egli avesse inviato l spedizione di Usamah
quale preparazione alla conquista, avrebbe senza dubbio scelto un uomo molto pi valente ed esperto
nell'arte della guerra. Confronta l'episodio dell' 8. a. H., S 30-33, quando, per un'avventurosa spedizione
nel settentrione. Maometto scelse il neo-musulmano, 'Amr b. al-'A, dandogli il comando anche sui

pi antichi e pi fidi

Nota

Compagni

Se queste parole sono autentiche, l'apprezzamento del Profeta fu erroneo, perch in


seguito Usamah, bench giovanissimo, non fece pi parlare di s. La sua scelta a comandante fu vmicamente dovtita al grande bene che Maometto aveva voluto al suo defunto jiadre, morto da prode sul
campo di MQ-tah (cfr. 8. a. H., 15, no. 2), ed al desiderio che il figlio potesse vendicare la morte del
genitore. Le parole messe in bocca al Profeta sono l'espressione in forma tradizionale di quello che i
Compagni di Maometto sapevano fosse il pensiero del Maestro.
Nota 3.
Si dice che Usamah lasciasse Madnah la domenica {.ne) 10 Eab' I (Mirkb., II, 222,
2.

lin. 1).

Ma

il

10.
diede

10 Rabi'

(Musa

comando

il

un venerd

b.

uomini

giugno 032.

a.

E. V.

'Uqbah, da Salim, da suo padre). Quando

della spedizione a l'samah b. Zayd,

larono fra loro (criticando).


discutete su

=5

Usamah

(Bukhari,

Il

Profeta disse:

''

192,

lin.

9;

cfr.

497.

Profeta

Compagni ne

par-

Sono venuto a sapere che voi

e dite che io gli voglio pi


III,

il

anche

bene che a
id.

IT,

440,

tutti gli altri


lin.

8 e segg.).

62

[Malattia

di

11. a, H.

s 11-13.

Ualattiadi

11-

Maometto.)

come

al-AVaqkIi,

d maggiori

al solito,

particolari. Tutti gli

Emigrati Makkani avevano avuto l'ordine di prender parte alla spedizione,

'Ayyas

'Umar
con

Usamah

molti di essi non erano affatto contenti, che

ma

b.

comando.

il

Eabl'ah pi apertamente di tutti espresse questo malcontento.

informarne

affrett a

si

tenesse

le spalle

avvolte in

il

Profeta,

un mantello,

il

quale perci con

sal sul

il

capo

fasciato,

un discorso

pulpito e tenne

molto vibrato nello scopo di far tacere i mormorii e di calmare i malumori.


Era il sabato 10 Rabi' I Q. Ordin quindi ai Compagni di obbedire, di-

Andate a compiere la spedizione di Usamah


(-). Lo stesso disse
madre di Usaniah b. Zayd, a umm Ayman, quando essa lo pregava di

cendo
alla

"

.,

(Waqidi

rimettere rin\'io della spedizione fino a sua completa guarigione

Wellh.,

434).

labari,

anche

Cfr.

1796-1797;

I,

Khamis,

171, Un. 31 e segg.

II,

Anche questa indicazione non combina, perch il 10 Rabi' I un venerd. Nel caso
presente per il giorno del mese certamente sbagliato: corretto soltanto il giorno della settimana,
ibn Ishaq, nostra fonte pi antica, non d la data della morte di Maometto, ma menziona precisamente i giorni della settimana. E probabile quindi, che il numero del giorno del mese sia un'aggiunta

Nota

1.

posteriore di al-Waqidi, oppure calcolato dai cronografi sistematici.

quindi leggere 11 EabT'

Nota

2.

mani, domenica,

ossia

I,

il

6 giugno GS2.

Si afferma che questo fosse

male

il

aggrav

si

a.

10 RabI'

di

I,

bisogner

l'ultimo discorso fatto in pubblico dal Profeta: la di-

nel lunedi

Invece

E. V.
egli cess

di

vivere

(Kharas,

II, ITQ,

lin. S-fi;

da al-Waqidi).

(Sayf b. 'Umar, da Hisam b. 'Urwah, da 'Urvvah b. al-Zubayr).


12.
Nei primi giorni della sua malattia contiim Maometto ad occuparsi di affari,
e

suoi pensieri furono attratti sovrattutto dalle gravi notizie, che venivano

Yaman. Egli

dal

ai suoi amici,

volle subito provvedere,

seguaci e rappresentanti nel

Qays ed agh Abna (meticci persiani


unirsi contro

I,

San 'a nel Yaman), invitandoli a

L'effetto di queste sollecitazioni del Profeta fu l'uc-

ribelli.

cisione del pretendente

(labari,

di

mandando lettere ed ambasciatori


Yaman, ai banu Tamlm, ai banu

al-Aswad un giorno prima della morte del Profeta

(')

1798).

nei giorni in cui inSecondo A th T r (li, 240, lin. 12)


copiando Sayf b. 'limar
cominci la malattia del Profeta arrivarono a Madlnah le notizie dei torbidi scoppiati nel Yaman per
opera di al-Aswad al-' Ansi, nell'al-Yamamah per opera di Musaylimah, e fra i banu Asad per opera di
Tulayhah: vuoisi altres che avesse notizia del campo di ribelli riunito in Sumayra. Non per verosimile che queste notizie arrivassero tutte insieme. Maometto ne era certamente consapevole molto
prima di ammalai-si: nonpertanto egli consider tutte queste notizie come fatti locali che non lo interessavano direttamente (cfr. 10. a. H., 119), e prova ne l'invio della spedizione di U.samah in
Siria invece che contro questi pretendenti e falsi profeti.

Nota

1.

Alcuni, avvertendo siffatta anomalia,

che
i

il

Profeta convocasse

cosi detti ribelli

13.
staiza

Compagni

non erano

li

hanno creduto

di

aggiungere

(cfr.

A th

I r,

II, 240, lin. 22-23),

esortasse a combattere gli apostati. Ci pura invenzione:

apostati.

(ibn Ishaq,

da

al-Zuhri, da 'Abdallah

dell'ammalato era un continuo

affluire di

consuetudine in oriente): alcune delle mogli, fra

498.

b.

Ka'b

b. Malik).

gente (come
le

quali

umm

Nella

sempre

la

Salamah

II. a. H.

Maymunali,

ss ia-]6.

e vario altre donne, accorsero per assistere l'illustre infermo, e

la tradizione

vuole che tra

presenti fosse anche lo

zio al-'Abbas; queste

donne, durante uno degli svenimenti del Profeta, deiisero fra loro di dargli
una medicina, che al-'Abbas si offr di fai'gli prendere: e cosi fu fatto. Maometto, ritornato in s dopo ingoiata la medicina,

propinato fiualche bevanda e


data, mentre era svenuto:

adir con

si

per punire

le

si

gH avevano

accorse che

presenti, perch gliela

donne,

le costrinse

avevano
a berne

tutto

un sorso, e solo lo zio al-'Abbas ne fu esentato (') (Hiani, 1007). Altro


non aggiunge questa singolare tradizione, il senso vero della quale rimane
oscuro, tranne che si supponga, che Maometto sospettasse d'un tentativo di
avvelenamento. Egli, si vedo, non fidavasi nemmeno delle proprie mogli!
Cfr. T ab ari, I, 1809, il quale ha due versioni leggermente diverse;
Bukhari, HI, 190, lin. penult. Athir, II, 243, lin. 10; Ha lab, III, 593,
;

Un. 20 e segg.

Nota

1.
La tradizione, che ha lo scopo tendenzioso di dimostrare come il Profeta si diffidasse
fuorch di al-'Abbs, suo zio, mi sembra molto sospetta: forse il fatto principale vero ed i
particolari tendenziosi sono interpolati.

di tutti

14.
b.

Usamah

b.

(ibn Ishaq,

Zayd

b.

da Saul

b.

Harithah, da

'Ubayd

b.

Usamah

b.

da

al-Sabbk,

Muhammad

Zayd). Allarmato dalle no-

che giungevano al campo in al-(jrurf, Usamah b. Zayd fece ritomo a


Madinah con alcuni seguaci, e trov che il Profeta aveva gi qualche difficolt a parlare: Maometto vedendolo apparire, si commosse e fece segni
tizie

con

mano

la

per spiegare

suo pensiero; l'alz cio verso

il

tocc la spalla del giovane, figlio del suo prediletto Zayd.


poi che

sam,

con quel

gesto

Maometto

volesse dire

Fsmah

che pregava per

pretese

lui

(Hi-

1008.

Waqidi Wellh.,

Cfr.

Khamis,

434; Tabari,

172, lin. 7, e segg.:

e .segg.

ove

pone questo incidente nell'll Rabf

si

cielo e poi

il

15.

II,

(ibn Ishaq,

I,

1810; Athir,

Mirkh.,

il

male

lo

riducesse

b.

Mota

1008)

lin.

lin.

13

3 e segg.,

'Abdallah

b.

'Untar,

non poter
preghiera, ordin ad

nello stato di

Maometto sentendosi impedito dal dirigere


abu Bakr di presiedere alla congregazione dei fedeli,
parlare.

(HiSm,

222,

243,

I.

da al-Zuhri, da Hamzah.

da 'Asah). Prima per che

II,

II,

la

e di dirigere le preghiere

(1).

da 'Abd al-malik b. 'Umayr, da abii Burdah,


Ordinate ad abu Bakr di dirigere la preghiera alla gente! .
Inviato di Dio! abu Bakr un uomo con un animo troppo
Rispose 'A-isah
mite (rafiTq): se egli occupa il posto tuo, non riuscir a farsi obbedire dalla gente!. Il Profeta
ripet l'ordine e fu obbedito (Sa ad, III, parte I, 126, lin. 17 e segg.). In un'altra tradizione (da alA'mas, da IbrahTm, da al-Aswad, da 'A-i5ah) si aggiunge che 'A'iJah descrivesse suo padre abu Bakr
come uomo troppo suscettibile (a s T f ) e consigliasse Maometto a scegliere 'Umar. Maometto non si
1.

da abu Miisa).

(Husayn b. 'Ali
Quando si aggrav

al-Uu't,
il

male,

lasci persxiadere (S a a d, III, parte

da
il

Zii'idali,

Profeta disse:

1,

126, lin. ult. e segg.).

499.

Malattia
Maometto.
|

di

esiste

nomina

di

abu Bakr a

una quantit ingente

di

tradizioni, per lo pi tutte apocrife,

16.

laiattiadi
Maometto.]

11. a. H.

16.

Sulla

direttore della preghiera pubblica

perch

parafrasi o variazioni prolisse e vacue della tradizione contenuta nel para-

grafo precedente, tutte inventate nello scopo di dimostrare che

Maometto

ri-

abu Bakr l'uomo meglio adatto in quel momento ad occupare il posto,


che egli stesso soleva sempre serbare per s. Durante il decennio passato a
Madinah, non abbiamo mai notizia che il Profeta fosse ridotto in tale stato
tenesse

da non poter dirigere personalmente la preghiera pubblica. Altri diressero le


preghiere, quando il Profeta era assente durante le spedizioni, ma mai quando
egli era presente.
si

Questa volta fu dunque la prima, nella quale

Profeta

il

facesse surrogare nell'altissima funzione, che rappresentava, nella societ

madinese, qual'era allora costituita, la carica pi elevata, come quella tenuta

sempre da Maometto.
fatto,

perch

I Sunniti attribuiscono un'

interpretano

lo

importanza grandissima

al

quale manifestazione precisa del pensiero di

Maometto e una prova che questi considerasse abu Bakr come il migliore dei
Compagni, e il suo vero successore. perfettamente inutile dare qui tutte
escogitato per meglio colorire

le svariate versioni,

particolari del fatto, e

possibilmente dimostrare la correttezza del significato che gli attribuiscono.


I particolari

sono svariati ed in disaccordo fra

ma tutti concordano
Bakr ad imam. La notizia
loro,

nomina cio di abu


ha per i cronisti Sunniti una grande importanza
fatta da Maometto in articulo morfis fu, secondo
nel fatto principale, nella

gioni pi potenti,

che influissero

sull'

elezione

storica,
i

di

perch la nomina

medesimi,

una

abu Bakr a

delle ra-

Califfo (cfr.

Tabari, I, 1811). Il numero stragrande di queste tradizioni ci dimostra


come un tempo questo incidente formasse mio dei pi validi argomenti
opposti dai

'Ali b. abl Talib

ritti di

su

giose,

Sunniti alle

Sunnite,

torit

(^).

La

degli

Sl'lti,

che volevano anteporre

vivacit delle

discussioni

politiche

di-

reli-

questo punto delicato, gener siffatta abbondanza di tradizioni

contro

gno della loro


quali

pretese

le

quali

tesi,

gli

Siiti

non poterono addurne

altre,

in

soste-

che -fossero equiparabili per autenticit a quelle, sulle

Sunniti poggiavano la legalit della successione di abu Bakr. L'au-

fondamentale delle

Non dobbiamo

Zuhri.

capo a

lui,

tradizionji

Sunnite quasi sempre ibu Sihab

per tener conto della variet degli

perch sono tutti probabilmente apocrifi.

i s

al-

n a d, che fanno

Rimane per

il

fatto

indiscutibilmente vero, che la massima autorit storica e tradizionistica della


fine del I secolo' e del principio

tutto

il

del II secolo della Higrah, conferm

con

peso della sua dottrina ed autorevolezza tradizionistica, aver Mao-

metto prima di morire delegato abu Bakr a rappresentarlo come direttore


delle preghiere nella

congregazione dei fedeli f).


600.

11. a. H.

Nota

1.

16-18.

abbiamo numerose

tradizioni

con leggiere varianti

A tb I r,

Un. 8; 176, lin. 15; 178, lin. 16; ISB, lin. 7; 194, lin. 16, ecc.;
686, lin. 10 e segg.; 'Iqd, li, 248, lin. 23 e segg.).

Nota

nomina

Sugli ultimi eventi della vita di Maometto, connessi con la

direttore della preghiera,

(cfr.

II, 243, lin.

di

[Malattia

172,

Maometto.]

abu Bakr

Bukbari, I,
19; Halab,

III,

ignorano questo latto, ed affermano che, quando Maometto si senti


da poter dirigere le preghiere, inviasse ordine ai fedeli di pregare senza di lui
(M r kh., II, 222, lin. 26-27). Dalle generazioni posteriori, presso le quali le simpatie per 'Ali erano in
grande maggioranza in tutto l'oriente dell'impero musulmano, si tentato di provare che Maometto
nominasse 'Ali suo erede e successore. Contro tale asserto s composero molte tradizioni. Troviamo
per esempio in Bukhri una tradizione (Azhar, da ibn 'Awn, da Ibrahim, da al-Aswad), secondo la
quale si sarebbe menzionata una volta dinanzi ad '.^'isah, vedova del Profeta, la pretosa nomina
di 'Ali ad erede e successore di Maometto: '.\-isah, in quella circostanza, avrebbe respinto la notizia
come falsa, dicendo che essa era la sola presente negli ultimi momenti del Profeta, il quale mori improvvisamente nelle sue braccia senza dare alcuna istruzione (B u kh a r i, III, 191, lin. 3 e segg.).
Si rammenti per che '.X-iiah fu poco scrupolosa della verit e grande nemica di 'Ali (cfr. gli eventi
degli anni 35. e 36. H.).
Altrove detto che il Quriin fosse il testamento di Maometto, e che di altro non v'era bisogno
2.

troppo debole

I cronisti isriti

e uulato

(Bukbari,

III, 191, lin. 7 e segg. e

17.

Sahrastani,

11, lin. 5.).

Secondo una tradizione data da al-Waqidi, abu Bakr avrebbe

diretto le pregliiere dei fedeli ben diciassette volte (" diciassette preghiere

giorni

ossia tre

mezzo) (Tabari,

data dalla medesima fonte


funzioni di

le

imam,

fissa

il

soli tre

I,

1812,

lin.

tempo, durante

giorni

(^)

3).

quale abu Bakr tenne

il

(Tabari,

Un'altra tradizione

1812,

I,

lin. 7-8),

ossia

15 volte.
Cfr.

anche Athir,

li,

244,

lin.

3;

Sa ad.

III,

parte

127,

I,

lin.

21 e segg..

Nota

1.
Questa notizia, se esatta, dimostra che per molti giorni il malessere di Maometto
grave e che la fine venisse con inattesa rapidit tutte le tradizioni bench travisate tendono
a provare che nessuno si aspettasse come imminente la morte del Profeta.

non

fosse'

Morte di Maometto JS Rahf


18.

(ibn Ishaq,

I).

da al-Zuhri, da Anas

MaUk). Nel lunedi, nel

b.

quale cess di vivere. Maometto (forse sentendosi un poco meglio) comparv^e

ancora una volta alla preghiera del mattino. Venne alzata


la porta, sicch egli pot apparire

stanza di 'A'iSah. In quel

momento

furono sul punto di interrompere


il

reggendosi

Profeta. Questi per fece

un cenno

licemente superata,
presso

il

Profeta,

si

che stavano in atto di pregare,


per la grande gioia di rivedere

aggiunge Anas

Maometto

b.

che

stessa

speranza)

del Profeta esiste

(^)

pi rintracciabile.

Gi ibn Ishq
501.

(cfr.

mai Mao-

Hism,

non rimase

(Hisam,

una variet

di tradizioni, quasi tutte tanto fortemente manipolate, che,

non ne

'

malattia fosse fe-

la

ritorn alla propria casa in al-Sunh

Anche su questa ultima comparsa

Malik:

quindi nella propria

si ritir

sciolse nella fiducia

abu Bakr (animato dalla

ma

piedi presso alla porta della

di continuare, e sorrise di piacere ve-

e,

di allora .

dimora, e la congregazione

fedeli,

la pregliiera

dendoli pregare nella loro po.sizione,

metto mi sembr pi bello

tenda ed aperta

la

il

1009).
infinita

nucleo antico

1010) ce ne offre

'

di

Mao-

H.

11. a.

18, 19.

varie versioni con altri

nad

in

una

di queste, di carattere per poco

quando Maometto

curo e difficilmente autentico, narrato che

abu Bakr stava dirigendo

alla porta della stanza,

present

la preghiera, e

vedendo

l'emozione creata dalla presenza del Maestro, fece atto di

lui

ove

primo posto. Si vuole per che Maometto

il

si

trovava.

La

poche

nelle

dopo Maometto cessava

oi"e

altre

finit di particolari di carattere

Maometto

moschea

lo battesse

possiamo avere qualche

tradizioni,

considerando che

non poteva pertanto avere

fino al pulpito, presso

lin.

14; Athir,

6 e segg., ove sono date molte versioni

lin.

a rimanere,

Tabari, I, 1813).
leggermente diverse: Bukhari, I,

178, 185, 194, ecc.; id. IH, 188,

587,

lo costringesse

il

quale

la preghiei'a pubblica (cfr.

per altre versioni

Cfr.

per lasciare

ci

di vivere; -egli

la forza di traversare la corte della

abu Bakr dirigeva

Su

suo posto.

al

dopo quanto narrato

dubbio,

ritirarsi

tradizione anzi dice testualmente che

sul dorso, perch rimanesse

si-

si

Hai ab,

243-244;

II,

moderne

172, 175,

prolisse

III,

con un'in-

palesemente apocrifo.

uno dei quartieri, m a ii a z i 1, della trib AnsHrita degli al-Harith b. aluu miglio arabo di distanza dalla dimora del Profeta, nella parte superiore di
Madlnah ('Awali ai-Ma din ah, ossia a mezzod della citt, perch il defluvio delle acqxie in Madlnah incirca dal sud verso il nord), ab Bakr aveva preso questa dimora, quando si era unito in
matrimonio con la madinese Mulaykah, o Habibah bint Kh arijjah b. Zayd b. Zuhayr, della trib appunto degli al-Harith b. al-Khazrag (Yaqt, III, 163, lin. 13-17; A gh a n i, VII, 124, lin. 23).
(b) Il miglio arabo (al-mll) consisteva in una distanza vaga, calcolata incirca a 3500 o 4000 dz i r a'
o cubiti. Il dzira' era calcolato della lunghezza di 24 dita (a s b a'), e la larghezza di ogni dito doveva essere di sei semi di grano (s i 1 1 habbFit sa' Ir), messi l'uno vicino all'altro in modo che la

Nota

Kh azrag,

1.

() al-Sunli era

e trovavasi ad

schiena dell'uno toccava la pancia dell'altro. Altri affermano che

il

miglio arabo fosse la terza parte

un farsakb, che, a sua volta, era composto di 12,000 passi (khat. wah), ed ogni passo si considerava come un cubito (dzira') e mezzo (Khamis, II, lfi5, lin. 4 e segg.). Sulla misura dzirri*
cfr. Sauvaire, .1. A., srie VIII, tom. Vili, 489 e segg., sul farsakh, ibid. 520 e segg., e sul mll,
di

ibid.

633.

19.

(ibn Ishaq,

da Ya'qub

b.

'Utbah, da al-Zuhri, da 'Urwah

Maometto
'A'isah in quel moperci un cugino di

Zubayr, da'A'isah). Rientrato in casa dopo essersi mostrato


si

adagi di nuovo in terra, appoggiandosi

mento entr un uomo


'A'isah

denti.

famiglia di

altre versioni dicono fosse

mano uno
i

della

'Abd al-rahman

di quei ramoscelli (di laivsonia?),

Maometto guard

prendere ad 'A'isah quale fosse

denti, e poi,

il

b.

di
(e

ai fedeli,
:

'Avpf

),

il

quale teneva in

che servono in Arabia per nettarsi

l'oggetto tenuto dall'uomo

suo pensiero. 'A"iah

si

da far com-

fece dare

il

pezzo di

dopo averla masticata per ammoril nettadenti al moribondo. Lentamente Maometto si strofin i
stanco, depose l'oggetto in terra. La debolezza del morente

legno, ne scorz la punta con


bidirla, porse

modo

in tal

grembo
abu Bakr
al

b. al-

cresceva ad ogni istante,

sempre pi sopra

di

lei,

denti, e

ed 'Aah sentiva che


perch

le

il

Profeta abbandonavasi

sembrava che pesasse sempre pi


602.

sulle

H.

11. a.

sue ginocchia, ove


occhi e vide che

19-21.

Maometto teneva adagiato

(Hi sani, 1011: Tal) a ri,


Nota

th

1.

(a)

Per nitro

II, 244, lin.

T r,

capo. 'A-i-^ah lo guard negli

suo sguardo era rivolto in alto, e che

il

cosa di confuso sul paradiso. Pochi istanti

ult.;

il

11;

1814)

I,

mormorava qualche
dopo Maometto cessava di vivere

(i).

tra.lizioni su questi fatti, cfr.

Ha

a b, III, 593,

lin.

8 e segg.

Le

k1i r

i,

III, 180, lin. 10 e segg., e lin.

tradizioni secondo le quali Fiitimah, la

figlia del Profeta, era vicina al

padre durante l'agonia, trovansi soltanto nelle fonti ]ii moderne, ed


per es. 'Iqd, II, 3, lin. 30 e segg.
(6) Esistono pure varie tradizioni (con i s n a d diversi, che fanno capo tutti a Sa'id b. drubayr,
da ibn 'Abbts), le quali afl'ermano come Maometto morente chiedesse ai presenti una tavola e roba da
scrivere,. perch voleva scrivere uno scritto, con il quale non sarebbe stato pi possibile di errare
dopo la sua morte, ed avrebbe impedito che i fedeli venissero a contesa fra loro . I fedeli presenti non compresero quello che il Profeta diceva, e ritenendo che delirasse, non gli porsero quanto egli
chiedeva (T a b a r i, I, 1806-1807; cfr. anche Sahrastani, 11, lin. 2 e segg., ove detto che 'Uniar
vietasse dare al Profeta i mezzi per scrivere). Su questa tradizione apocrifa ha fantasticato molto lo

hanno

impronta apocrifa;

tutte

Sprenger

cfr.

(III, 306-307, B52-653)

parlando della morte del Profeta:

riva sono impossibili e non hanno fondazione alcuna di vero.

le

conclusioni alle quali egli ar-

Ne abbiamo

gi discorso altrove

(cfr.

Vedi anche pi avanti al 30.


(e) I Sunniti hanno pure inventato varie tradizioni in cui si narra che Maometto agonizzante
chiedesse un osso piatto (I kaif
omoplata) per potervi scrivere sopra l'ordine di obbedire ad ab Bakr
(Sa ad, III, parte I, 127-128).
10. a. H., 69,A).

20.
si

(al-Waqidi).

sent tanto meglio,

che

La mattina
le

mogli

giorno toccava
speranze,

prese

il

turno di giacere con

giunto in al-Gurf,

madre

gli fece

e segg.

21.

'Abdallah
lasciato

di luned 12

b.

il

(ibn Ishaq,

II,

prima 3 e segg.)

io

veggo

la

'Ali,

Dio

di belle

accingendosi

ma

momento,

nel
il

campo,

la

Profeta era agonizzante.

il

Madlnah insieme con 'Umar

(sic,

172,

leggi: 13
lin.

Rabf

11 e segg.

I)

con abu

(Waqidi Wel Ih., 434).


Halab, III, 591, Hn. 23

si

medesimo giorno 'Ali


allontanava in mezzo

b.

b.

Ka'b

b.

Malik, da

abi Talib, dopo aver

alla gente dalla

del Profeta, rispondeva a tutti quelli, che lo interrogavano:

gli disse

Profeta

propri capelli

Usamah, pieno

marito.

da al-Zuhri, da 'Abdallah

'Abbas). In quel

Maometto, mentre

"

il

Profeta in fin di vita. Maometto cess di vivere

Rabf

Khamis,

sollevato, grazie a

I?)

stava per dare l'ordine di levare

affrett a ritornare a

anche

Cfr.

il

sapere in grande premura, che

'Ubaydah, e trovarono

a mezzod

pettinare

congedo dal Profeta verso mezzogiorno,

in cui,

si

misero a

si

Rabf

13

(il

a vedere la moglie bint Khrigah, alla quale in quel

partire subito con le sue genti (cfr.

Usamah

lunedi

abu Bakr os abbandonarlo, recandosi a

e a farsi belle dalla gioia. Perfino

casa sua in al-Sunh,

di

"

dimora

Egli sta pi

Allora lo zio al-'Abbas lo afferr per

le

mani

per Dio, in tre giorni tu sarai un servo della comunit

morte nella faccia di Maometto, come

l'

ho sempre

e
:

vista in faccia

'Abd al-Muttalib. Vieni con me da Maometto: sapremo cos se


questa faccenda (il potere) rimane nelle nostre mani, oppure, se la nostra
ai figli di

503.

Morte
metto.

di

Mao

ij

lorte

di

^**''-l

Mao-

II. a. H.

21-24.

faccenda passer ad altri. Egli potr raccomandarci alla gente . 'Ali rispose: ' per Dio, questo io non faccio, perch se il potere ci negato da

Maometto, nessuno dopo


quel giorno

stesso,

(circa

alto nel cielo

1807-1808)

243;

temesse anche di

Appena

581,

II,

lin.

,,.

Il

Profeta mor

Athlr,

188, Hn. 5;

III,

II,

5 e segg.
ha lo scopo tendenzioso di dinon accampasse alcun diritto alla successione, ma

tradizione di origine sannita ortodossa, ed


'Ali

da Yahya

(ibn Ishaq,

'A'isah ebbe veduto che

di lui sopra

Bukhari,

172;

morte di Maometto non solo


non averne alcuno.

clie alla

22.

vorr concedere

lo

quando il sole cominciava a calare, ma era ancora


mezzod passato) (Hisam, 1010-1011; Tabari, I,

Khamis,

Halab, III,
Nota 1. Qviesta

mostrare

ce

C).

anche

Cfr.

di lui

b.

'Abdallah

b.

al-Zubayr, da 'Asah).

Maometto non viveva

un cuscmo,-e corse ad annunziare

mettendosi insieme con esse a gridare,

la

pi,

morte

depose

il

capo

donne,

alle altre

a piangere, ed a battersi la faccia

tempo (Hisam, 1011-1012).


Cfr. Jacob Arab. Dicht., Ili, 139-140.
Appena si seppe che il Profeta non era pi, tutti i guerrieri
23.
accampati in al-Gurf per la spedizione sotto Usamah, ritornarono in Madinah.
Buraydah b. al-Husayb al-Aslami and a piantare lo stendardo innanzi alla
porta della stanza,' nella quale giaceva il cadavere (Waqidi Wellh., 434).
(ibn Ishaq, da al-Zuhri, da Sa'ld b. al-Musayyib, da abu
24.
JHurayrah). La notizia della morte diffusasi in un attimo per l citt
cre tale un' impi'essione di maraviglia e di stupore, che taluni non vi volevano prestare fede. 'Umar francamente si rifiut di credere, che Maometto non fosse pi, e si dice che dichiarasse: " Alcuni ipocriti affermano
che Maometto sia morto ma per Dio, Maometto non morto egli andato al suo Signore, come fece Mos
e ritorner anch'egli come ritorn
Mos
A quelli che dicono non essere pi Maometto fra i vivi, Maoed

il

secondo

petto,

gli usi del

inetto stesso far

tagliare le

mani

accorse anche abu Bakr, ed arrivato

piedi!

alla

Saputa l'infausta

porta della moschea,

notizia,

trov che

'Umar molto concitato stava arringando il popolo. Senza curarsi di


Bakr si precipit nella stanza di 'A'isah, e vide il Profeta giacente

lui,

abu

in terra,

coperto d'un mantello striato a colori: avvicinatosi al cadavere, alz l'angolo


del mantello, che
disse:

"

Tu mi

copriva la faccia, e baciati

sei stato

tratti

pi caro di mio padre e di mia madre: tu hai ora

assaggiato la morte, dopo la quale diventerai immortale!


del Profeta, usc lentamente dalla

moschea,

si

smorti del Maestro,

stanza, ed

Ricoperto

il

volto

attraversando la corte della

avvicin a 'Umar, che parlava ancora.

504.

...

Lo interruppe

e lo preg

11. a. H.

di cabnarsi:

turb,

lui e

Piano! 'Umar! Ascoltami!

ma continu ad
ma fece cenno di

ascoltare,
si

"

non

arringare la folla

'Umar non voleva tacere ed


in modo concitato, abu Bakr non

voler parlare anch'egli.

fece pi caso di 'Umar,

il

La

folla riverente si volse

quale smise allora

il

discorso e lasci

Maometto

morto

morir mai!

-.

Poi

Maometto non

silenzio e

gente! Chi adora Maometto sappia che

"

nell'attenzione generale, disse:

chi adora invece Dio sappia che Dio vive ognora e

un

mise a recitare

si

altro che

25.

ad abu Bakr. Questi incominciando a discorrere nel

la parola

"

S24,

un inviato

versetto del

(di Dio):

Qur'an

prima

di lui

non

(m, 138):

scom-

sono

parsi anche altri inviati (di Dio)

(=

sar ucciso? Chi fa questo non danneggia

apostatare) se egli morir o

Dio

ma

in cosa alcuna,

produssero un

volete voi forse girar\a sui vostri calcagni,

Dio compenser

riconoscenti

perch a

strano sugli uditori,

eflfetto

(^).

tutti

Queste parole

sembr che quel

da alcuno prima di quel momento tutti


per l'accettarono e 'Umar stesso, quando lo ebbe inteso, senti venirgli
meno le forze, e cap alfine che Maometto era veramente morto C^) (Hisam,
versetto

non

1012-1013;

mai

Tabari,

Athir,

Cfr.
lin.

fosse

II,

stato udito

I,

1815-1817).

245,

lin.

2;

Abulfeda,

204;

II,

ahrastani,

11,

14 e segg.

Questo versetto, nel quale figura il nome di Maometto, , secondo il Hirsclifeld


uno dei versetti interpolati e non genuinamente dettati dal Profeta. Anche il
testo della tradizione concepito in termini ambigui, dai quali si potrebbe quasi dedurre, che il versetto
venisse inventato da ab Bakr per l'occasione. Mentre forse i ragionamenti del Hirschfeld sono abbastanza convincenti da essere accolti con favore, rimane sempre molto dubbio sulla veridicit di abu
Hurayrah, celebre mistificatore, nel porre il momento della invenzione ed interpolazione, in quell'istante
memorando, in cui la morte del Profeta gett lo sgomento negli animi dei fedeli. L'episodio, cosi come
narrato (si dice!) da ab Hurayrah, mi fa l'impressione di essere una delle tante e tante storielle
create dai tradizionisti per convenienza di esegesi quranica, e di cui piena l'introduzione al pre-

Nota

1.

(116 e 188 e segg.),

sente lavoro.

Nota

2.

Gli stessi fatti sono narrati, con varianti leggiere, in

B u kh r

i,

III, 190, lin. 5 e

seguenti.

Ultime parole pronunziate dal Profeta.


25.
rire

Le

tradizioni migliori

Maometto senza

ultimi pensieri

(cfr.

dire

una

paragrafi precedenti) fanno

sola parola che rivelasse quali fossero

specialmente 16, nota

stare dolorosamente perplessi

una spiegazione soddisfacente.


verti i Compagni della sua fine
istruzioni,

(_cfr.

2).

Tale silenzio ha fatto

Da questo sentimento universale

re-

quali

nel

mondo musulmano, sono

molte tradizioni, certamente apocrifo, nelle quali


del

suoi

non hanno saputo darne


Se Maometto sapeva tutto, perch non avimminente? Perch non diede le sue ultime
tradizionisti,

che avrebbero risparmiato all'Islam tante sanguinose guerre

delle ultime volont

mo-

si

civili?

nate perci

danno varie versioni

morente: tutte rappresentano espressioni tenden506.

64

Morte di Maometto
|.

,^

Jitime

parole

del Profeta].

11. a. H.

2B, 26.

per far tacere questioni controverse fra

ziose inventate

musulmane

^y^ j^ scuole teologiche

fino

ibn 'Abbas, la solita fonte malfida)


facesse

si

quelli,

ed invitasse tutti

pulpito

sul

Allora

Maometto

rimonta con l'isnad

narra come

della

egli avesse

cui

ed in verit colui che esige da


.

di esse (che

il

Profeta malato e

moschea, arringasse

fatto del

me

quello che gli spetta,

mi

alz un tale e chiese la restituzione di tre

si

fedeli,

male, a chiederne pure

perch l'odio non della mia natura, n dei miei intenti,

"

risarcimento,

voi!

una

morente

il

del II secolo.

inutile ciarle qui per disteso:

menare

partiti politici e

immediatamente consegnare. Dietro

gli fece

pi caro fra

dirham,

invito del

che

Profeta

molti presenti confessarono anche le loro colpe, e su tutti Maometto invoc


il

perdono divino

quando per

d'uno dei presenti, 'Umar

la confessione

alz la voce per protestare contro quello che aveva udito.

dendo

e la verit,
I,

seguenti parole

gli rivolse le

dopo

di

me,

si

"

'Umar

con

me, ed

io

Maometto

sorri-

sono con 'limar,

trover con 'Umar, ovunque egli sia,, (T a bari,

1801-1803)0.
Nota

1.

Cfr.

anche Athir,

II, 241, liu.

18 e segg.

Secondo un'altra tradizione (con un isnd apocrifo, che fa


26.
capo a 'Abdallah b. Mas'ud), un mese prima della morte, il Profeta avrebbe
annunziato ai suoi la prossima
deli riuniti entro la

casa di *A*isah

di attendere al suo cadavere

anche
discesi

modo,

il

a pregare presso

il

l'ordine,

Cfr.

Nei

il

anche Athir,

testi sl'iti

fine,

abbiamo

II,

(!),

avrebbe tenuto un lungo discorso ai

ed avrebbe dato istruzioni sulla maniera

dopo morto

e di dargli sepoltura, descrivendo

nomi degli angeli, che sarebbero


suo cadavere, ecc. (Tabari, I, 1804-1806).

numero ed

242,

lin.

3 e segg.;

vere di Maometto, doveva bere

le stille

App., 61-62.

tempi

(').

Mirkh.,

'Ali

dopo lavato

il

me-

cada-

d'acqua rimaste nella cavit dell'om-

bellico e negli angoli degli occhi, perch allora


i

Khaldun, n,

altre istruzioni date dal morituro Profeta, che

ritano di essere ricordate per la loro assurdit:

dei Profeti di tutti

fe-

II,

avrebbe ereditato la scienza

223, Un. 4, e 224,

lin.

12.

Nota 1.
1 tradizionisti musulmani si sono dati la pena di voler spiegare, come e perch, Maometto non avesse lasciato testamento, e non avesse espresso prima di morire, quali fossero le sue ultime
volont: hanno perci messo assieme una tradizione (apocrifa), che fa capo a ibn 'Abbas, e nella quale
narrato come il Profeta, sul punto di morire, mandasse a cliiamare 'Ali, e come tanto 'Asah, che
Hafsah, ambedue geloso di ci, mandassero a chiamare l'una il padre ab Bakr, e l'altra il padre 'Umar.
Grazie alle arti di queste donne, 'Ali non arriv solo, ma accompagnato dagli altri due Compagni, per
la qual cosa Maometto, vedendoli tutti assieme, li rimand indietro tutti e tre, dicendo che se aveva
bisogno di loro, li avrebbe mandati a chiamare (Tabari, I, 1810-1811). Lo scopo della tradizione
di far credere, che se 'Ali fosse venuto solo, il Profeta gli avrebbe dato istruzioni precise, e lo avrebbe
scelto come successore, ma che vedendo arrivaro insieme i tre uomini, rimettesse ad altro momento le
confidenze di maggior importanza ed intanto scegliesse ab Bakr, come il pi anziano dei tre per dirigere provvisoriamente le preghiere.

Boe.

II. a.

H.

ss 27-29.

da Salili b. Kaysan, da al Zuhri, da 'Ubaydallah


b. 'Abdallali b. 't'tbali, da 'A-isah). Affermasi che durante la sua ultima
malattia, pochi momenti prima di morire, Maometto dicesse due cose di
27.

(ibn Lshaq,

sommo momento

innanzitutto

si

vuole che Maometto esprimesse

Dio avrebbe ucciso quel popolo, che tramutava

il

voto che

tombe dei suoi profeti in


luoghi di culto l'altra sentenza pronunziata dal morente sarebbe stata, che
nella penisola Arabica non dovessero esistere due religioni (Hisam, 1021;
Tabari, I, 1797, 1834; Athir, IT, 240, lin. 18) C).
le

Nota

1.
(a) Questa tradizione contiene in germe due profezie corrette, ed allude ad eventi poche Maometto non poteva in alcun modo prevedere. Le due sentenze rispecchiano, l'una,
tentativo delle scuole teologiche pi liberali di impedire che nascesse un culto della persona di

steriori,
il

Maometto, come

fra

Cristiani era

scusare 'Umar, quando, divenuto


(vedi pi avanti, 23. a. H.
b.

cfr.

sorto

califfo,

il culto della persona di


Cristo; l'altra, il desiderio di
ordin l'espulsione degli Ebrei e dei Cristiani dall'Arabia

BalTidzuri,

fi6,

lin. 19,

ove per l'isnad rimontaselo fino a 'Umar

'Abd

al-'azTz [f 101. a. H.]).


{I>) La falsit della seconda

sentenza anche dimostrata da due fatti sfuggiti ai tradizionisti e che


si pensasse ad escludere d'Arabia i non musulmani.
L'uno che la celebre chiesa cristiana di San'a nel Yaman continu ad esistere fino ai tempi del califfo 'Abbasida ab a'far al-Mansur [f 1B8. a. H.
(cfr. Introd., (5 117, nota 4), e ci dimostra che i
Cristiani continuassero a vivere pacificamente in Arabia e a praticarvi il loro culto senza molestie
fino al II secolo della Higrah. L'altro fatto che la comunit ebrea di Wadi al-Qura a tre giornate
infirniauo l'affermazione che

quei tempi gi

in

d Madiuah,

Taym,

e quella di

situata

un poco pi a

settentrione,

non furono espulse dalle loro sedi

Profeta avesse ordinato di espellere i non musulmani d'Arabia,


e se 'Umar avesse voluto mettere in esecuzione quell'ordine, sarebbero state soppresse le chiese cristiane di San'a, e sarebbero stati cacciati gli Ebrei di Wadi al-Qura e di Tayma. Non v' dubbio poi
che se Maometto avesse dato quest'ordine, il califfo abu Bakr vi avrebbe gi provveduto. In verit, la
(cfr. 7. a. H.,

48, e nota

7).

Quindi, se

il

non musulmani dalla penisola arabica fu un prodotto del fanatismo religioso del II e
Il sentimento era ancora prematuro ai tempi di Maometto, quando forse pi
di quattro quinti degli Arabi ancora non erano musulmani.
(e) Infine degno di nota che nel frammento berliniano di Musa b. 'Uqbah [f 141. a. H.]
trovasi la seguente tradizione: Musa b. 'Uqbah, da Nafi", da '.Vbdallah b. 'Umar: (Il califfo) 'Umar
non permetteva agli Ebrei, ai Cristiani ed ai Magus (Mazdeisti) di trattenersi in Madlnah pi di tre
giorni in proporzione degli affari che avevano. Egli soleva dire: 'Due religioni non possono esistere
assieme (in Arabia) E perci egli espulse gli Ebrei ed i Cristiani dalla penisola arabica (S a e h a u
Musa, 14 e 22). Da questa tradizione, pi antica di tutte le altre da noi citate, vediamo che il concetto
del divieto di coesistenza di due fedi diverse in Arabia venne da 'Umar, e che poi, con il solito
esclusiotie dei

III secolo della Higrah.

'.

pro"!esso di anticipazione di eventi, fu attribuito al Profeta, nello scopo di difendere l'operato del Califfo

verso gli Ebrei ed

28.
'A'isah).

(abu

Cristiani.

'Awanah, da Hilal al-Wazzan, da 'Urwah

b.

al-Zubayr, da

Nella sua ultima malattia Maometto disse ad 'A'isah

maledetto gli Ebrei, perch hanno tramutato in luoghi di culto


loro Profeti!

(Bukhari,

teosi o culto dei Profeti,

un ammonimento per

III, 187, lin. 1 e segg.).

La

"

le

Iddio ha

tombe

dei

riprovazione dell'apo-

apparentemente rivolta agli Ebrei, ha

il

valore di

musulmani, come anche pi chiaramente appare da

Bukhari

un altro luogo dello stesso


desime parole aggiunto

"

187,

(pag.

lin. penult.),

Guardate^'i da quello che fanno!

dove

alle

me-

(Sad b. t-ubayr, da ibn 'Abbas). Le ultime cose dette dal


29.
Profeta prima di morire furono le seguenti " Espellete gli idolatri dalla pe:

507.

Ultime parole
^*^ Profeta.]

11.

29-32.

[Jitime

parole

del Profeta.

H.

a..

n isola degli Arabi (g a z I r a 11 al-'Arab); e accogliete con doiii

modo

^^^

con cui

incirca,

ma

terza cosa,

ibn'Abbas(^) (Bukhari,

anche Athir,

Cfr.

n, 225,

1,

*'

ho

185,

7 e segg.).

avrebbe contenuto la nomina del successore,


ne vietassero la rivelazione.

Si vuol far credere clie la terza istruzione

Un'altra tradizione, di tenore parimenti apocrifo (Ma'mar, da

da 'Ubaydallah

al-Zuhri,

Mirkh.,

62, hn. 12;

15.

79, lin.

III,

e ohe ragioni ignote, d'origine forse soprannaturale,

30.

ambasciate

le

. Voleva aggiungere ancora una


ne sono dimenticato! , aggiunge

Khaldun, n, App.

parte

I,

me

io

lin.

242-243;

II,

accolte

oppure

III,

16; lihond.,

lin.

Nota

io

poi tacque;

le

che

Maometto,

per

scrivere

"

b.

'Abdallah

b.

da ibn 'Abbas) afferma,

'Utbah,

mentre era moribondo, chiedesse

uno

I presenti credettero

dopo

scritto,

che

parere di soddisfare alla

il

il

ai presenti

l'

occorrente

quale voi non potrete pi errare!

Profeta vaneggiasse, e mentre alcuni erano del

domanda

del morente, altri protestarono, dicendo

che Maometto non era pi nei suoi sensi per effetto del male, e dacch vi
era

Qur-an come guida

il

quest'altro scritto.

Su

casa di Maometto

si

ci pei'

le

sue ultime istruzioni

Nota

1.

pareri

concordi, e le persone nella


il

Pro-

ordme di andarsene e rinunzi all' idea di


Q) (Bukhari, in, 158, lin. 10 e segg.).

scri-

anche per altre versioni

Cfr.

non erano

bisticciarono fra loro, facendo tanto chiasso, che

feta irritato alfine diede loro

vere

non occorreva avere

sufficiente per gli uomini,

Khond.,

di

Ha

questo fatto:

b,

III, 580-B81;

Mirkh.,

II,

fanno grande caso di questa tradizione (apocrifa!), perch vorrebbero far credere che Maometto disegnasse nominare 'Ali suo successore. Per l'uso che ne ha fatto lo Sprenger, e le sue ipotesi inverosimili, cfr. 10. a. H., 69,A, e

225, lin. 10 e segg.;

Sprenger,

parte III, 79,

lin. 7.

Tutti gli

Si'Iti

III, 552-653.

In

31.

un

I,

un' altra versione (al-Zuhri,

da 'Aisah) detto che una volta

dotto,

da
il

Sa'ld

b.

al-Musayyib, da

Profeta confidasse alla sua

moglie prediletta, 'A'isah, che ogni Profeta, ])rima di morire, riceveva la


grazia da Dio di vedere

il

Paradiso e di potersi scegUere gi

si

Maometto

si

nel

sito,

a 'ad ah u, lett. il suo giaciglio). Quando


trovava agonizzante con la testa sulle ginocchie di 'Asah,

quale avrebbe preferito di stare


perci

il

(ni

vuole che avesse da Dio la visione soprannaturale del Paradiso, e nello

sceghere

compagno
fitto

sito preferito,

il

eccelso

della stanza

Nota
243, lin. 16;

1.

(Bukhari,
III, 591, lin.

Gabriele) sollevando lo sguardo verso


186,

III,

varianti:

28 e segg.

lin.

5 e segg.; 191,

Bukhilri,

593, lin. 3 e segg.

lin.

15

III, 189, lin. 18 e segg.;


;

Mirkh.,

il

(il

sof-

(').

AthTr,

II,

II, 222, lin. 18-21.

Esistono anche altre versioni dello ultime parole pronunziate

(cfr.

teresse storico

= l'arcangelo

Cfr. altres per leggiere

Khamis,

32.
dal Profeta

avrebbe detto ad alta voce: al-raflq al-a*la,

per

es.

Bukhari,

III,

189, Un. penult.),

ma

non hanno

in-

sono per lo pi tardi ricami tradizionistici sopra lo stesso tema.

608.

11. a. H.

Possiamo arguire tuttavia che


rante, pronunciasse parole

che

Profeta nel soccombere al male, forse

il

monche senza

reggeva sulle sue ginocchia:

lo

quando compreso
casse di trovai'e

82,88,

si

senso,

udite

soltanto

da

deli-

'A'isah,

pu anche presumere, che essa pi

tardi,

importanza del momento ultimo del Profeta, cerun senso a quelle parole sconnesse ed inventasse pi di una
tutta

l'

versione degli ultimi suoi detti.

L'insistenza per delle tradizioni assoda in

modo

morte di Maometto sopravvenne di sorpresa, e che

inconfutaI>ile che la

'A'isah, la sola presente

ad avvedersi che Maometto non era


pi e che invece del marito reggeva sulle ginocchia un cadavere.
agli ultimi istanti, tardasse iion poco

Data della morte del Profeta

33.

Non

(13

Rahf 1=^8 Giugno

633).

v' divergenza nelle fonti sul gionio della settimana, nel

quale Maometto cess di vivere: tutte concordano che egli spirasse in un


luned del Rabl'
del

mese

il

variano

le opinioni nel

due versioni

in

ambedue

anche pi avanti 41.

Cfr.

1815)

del

ed abu Bakr venne proclamato Califfo in quel giorno

I;

(al-Waqidi)

I,

ma

principali,

fuqaha- ahi al-Higaz): a mezzogiorno

luned 12

Rabf

I,

un marted, verso mezzogiorno, quando


bari,

determinare in quale lunedi

giorno del mese.

Rabf

medesimo.
(6)

ma

(abu Mikhnaf, dai


2

luned

ci avvenisse. Esistono

sbagliato
(a)

Maometto venne
il

sole gi

sepolto la

dimane

cominciava a calare (Ta-

(').

anche A th I r, II, 244, ult. lin.; A b u 1 f e d a, I, 186;


a 1 a b, III, 595, lin. 21
ove citato al-Subayli per sostenere cbe il lunedi non potesse essere il 12, ma bensi il 13 o
il 14 JKabi' I, facendo i calcoli a partire dal 9 Dzu-1-Higgali del 9. a. H. che egli afferma cadesse in
un venerd. Le osservazioni del Suhayl sono in parte corrette il 9 T)zu-1-Higgali del 9. a. H. cade per
sopra un sabato, e il secondo lunedi di RabT' I perci il 13 del mese. Questo deve essere il giorno
preciso della morte di Maometto.
Y a q u b i, II, 129, lin. G, detto die il Profeta morisse il 2 Eabi' I in un lunedi, dopo
(/>) In
quattordici giorni di malattia, nel mese sirio (s a h r al-'agm) di Adzar (o Adar, ossia Marzo; cfr.
M a s ii d i, III, 410). E u t y e h i u s, 1091, dice che Maometto morisse il lunedi 2 Rab' I, dopo tredici
giorni di malattia. In Fakhri, 102, la morte del Profeta e l'elezione di abii Bakr sono messe nell'anno 12. H. {sic!) senza indicazione del giorno e del mese. La correzione in 11. a. H. proposta dal
Derenbourg, p. 41 none legittima, data l'esattezza scrupolosa del copista (cfr. De Sacy Olir est.

Nota

1.

(a) Cfr.

e segg.,

'

'

32) e il valore quasi autografico del ms. su cui condotta l'edizione parigina.
data della morte, 2 Rabi' I, se vera, darebbe al Profeta una malattia in tutto di tre o quattro
giorni, perch egli cadde malato negli ultimi due giorni di Safar (cfr. poc' anzi al 6). Questa versione, bench respinta dai pi, ha i suoi pregi come notizia cronologica. L'altra ammette invece una
malattia di circa 14 giorni, durante circa undici dei quali Maometto continu a fare il giro delle mogli
(cfr. I\h a 1 d u n, II, App. 61). Ci poco verosimile. La durata della malattia del Profeta stata esa-

Ar., II, ed.


(e)

I,

La

gerata dai tradizionisti: torse per un certo tempo Maometto non si senti in buona salute, ma tutto il
tenore delle tradizioni riconosce che la fase acuta del male sopraggiunse subitanea e la morte repentina,
prima che fosse stato possibile prendere alcun provvedimento per regolare la successione.
(rf)

Nel T a n b

h, 281, lin.

3 e segg., leggesi un riassunto delle varie versioni sulla data di morte


abbiamo menzione di lunedi 9 Rabi' I (un gioveijil); aggiungesi

del Profeta: oltre a quelle precedenti

poi che

Maometto morisse

nel 16 giorno del mese persiano di Isfandarmah

609.

(cfr.

BlriniCliron.i

Ultime parole
**^ Profeta.!

lata della
te

mor-

del Profeta.]

H.

11. a.

33-Se.

52 e 82 ossia l'ultimo mese dell'anno persiano, che incominciava con l'equinozio di primavera) nell'anno 1380 dell'Era di Bukht Nassar (Nabuccodonosor), equivalente al 3 del mese di Hazirn (calendario Sirio corrispondente al Giugno) nell'anno 943 dell'Era di Alessandro (ossia dei Seleucidi), cento
anni dopo che Anusiman era salito sul trono persiano.

Una

34.
risse nel

Rabf

(Tabari,

I,

Halab,

1836;

'Umar

in verit la pi sicura, perch ibn

pu

'Umar dice che

tradizione attribuita a ibn

III,

596,

lin. 1).

Questa notizia

uno

autorit,- della quale

Maggiori particolari sono da accogliersi con riserbo

fidare.

Profeta mo-

il

si

tutto al pi

possiamo accettare che egli morisse un lunedi, bench dobbiamo mettere tra
le favole rafi"ermazione di ibn 'Abbas, che Maometto nascesse un lunedi, ve-

un

nisse fatto profeta

lunedi, di lunedi alzasse la Pieti-a Nera, fuggisse

Makkah, e arrivasse a Madinah,


bari,

I,

marted ed

il

bari,

I,

Nota

Khamls,

1255-1256, 1836;

da ultimo che

diverse sostengono
fra

e di luned infine, cessasse

mercoled,

il

I,

380;

Halab,

da

di vivere (la-

Due

II, 60).

tradizioni

cadavere venisse sepolto nella notte

il

susseguenti al luned

morte

della

f) (la-

1837).

1.

Secondo una tradizione (ibn Ishaq, da

Siilili b.

Kaysan, da al-Zuhri, da 'Dbaydallah

'Utbah, da 'A-isah) la morte del Profeta avvenne esattamente il 12 Babi' I, ossia nel decimo anniversario del suo arrivo in Madlnah dopo la Fuga, sicch egli avrebbe vissuto in Madlnah esattamente
b.

anni completi

lo spazio di 10

35.

(Tabari,

248,

luned 13

il

lin. 4-5,

gawf
di

dal Miller
tutti

il

lo

(I,

il

marted e

il
il

Weil (I,
Sprenger (III,

citeremo

ragioni di questa scelta.

timo respiro,
Sa'd

b.

musulmani

di

. V. ('Iqd, H,

che pone la morte

1)

554) che d

La medesima

Giugno

data accettata pure

Mahomet,

1= 8-9

Giugno 632).

1,

l'S

IV, 280, nota)

dell' Islam.

isnad). Allorch Maometto ebbe reso

Madlnah,

gli

l'ul-

Ansar, corsero a riunirsi presso

'Ubadah, nella corte (al-Saqlfah ossia vestibolo) dei banu Sa'idah

intanto
sah:

(ibn Ishaq, senza


i

il

Muir (Annals,

pi autorevoli studiosi

a.

Profeta cess di

mercoled).

Elezione di abu Bakr {18-14 Rahf


36.

Giugno 632.

il

Mao-

di

seppellimento avvenisse a mezzanotte, fi

7 o 8 giugno; e lo

170), dal

morte

della

quale afferma che

11. a. H., ossia l'B

I,

scrittori occidentali

Maometto nel

da

[f 328. a. H.],

ove aggiunto che

senza adduri'e

Eabf

ai-la vi, fra

Deg

1834).

solo scrittore che dia la data giusta

Il

metto ibn 'Abdrabbihi


vivere

I,

gli

'Ali,

altri

Talhah

Emigrati

al-Zubayr ritracvansi turbati nella dimora di


si

recarono presso abu Bakr,

con

essi

si

'A'i-

un

Usayd b. Hudayr con i banu 'Abd al-Ashal ('). In quel momento arriv
un tale presso abu Bakr e 'Umar, portando una grave notizia: " Questo
ramo
egli disse, " degli Ansar trovasi riunito con Sa'd b. 'Ubadah nel
cortile dei banu Sa'idah, e gi hanno fatto causa comune con lui. Se voi
,,,

510.

11. a. H.

36,37.

aspirato quindi al ilominio, recatevi presso di loro prima che la faccenda


faccia pi seria
e

Maometto giaceva ancora

non erano nemmeno terminati

del defunto aveva chiuso

la

diamo dai nostri fratelli,


mente di fare (Hisam,

gli

'Umar disse
Ansar, e vediamo

porta.

Anhanno in

abu Bakr:

allora a

quello che essi

Purtroppo ibn Ishaq non continua

razione degli eventi, e nel testo, di ibn

Hism troviamo

prolissa tradizione di dubbia autenticit, che

si

introdotta

"

la nar-

una lunga,

dice rimonti ad ibn 'Abbas,

e pretende dare la narrazione del famoso convegno degli Ansar, e

zione di abu Bakr, in maniera per che ispira ben poca lducia

dell'ele-

(cfr.

para-

grafo seguente).
Nota

di far valere
loro pretesi diritti ad una partecipazione
memoria degli antichi rancori fra gli Aws e i Kjiazrag. Essendo l'iniziativa partita dai Khazrag, gli Aws non vollero seguirla, e piuttosto che soggiacere ad un
domnio Khazragita, si associarono al partito Qurasita. Tutti gli Aws erano con Usayd b. Hudayr.
1.

Il

tentativo dei Madinesi

diretta al governo, falli sovrattutto per la

Vedi per es. H a 1 a b. III, GOO, lin. 23 e segg. Contro la fusione concorde di questi due elementi (Quray e Aws), appoggiati dal consenso tacito degli altri musulmani, nulla poterono i Khazrag, e trionf
il

partito della concordia sui seguaci del particolarismo antico.

Nel testo

di

Ya'qubi

Usayd

(II, 137, lin. 18-19)

detto

Kh azragita.

erroneamente

b.

(ibn Ishaq, da al-Zuhri, da 'Ubaydallah b. 'Abdallah b. 'Utbah


37.
Mas'ud, da 'Abdallah b. al-'Abbs, da 'Umar b. al-Khattab). Dopo una

lunga e prolissa introduzione

che non ha attinenza immediata con

nostro soggetto e che perci omettiamo

il

testo prosegue a narrare

il

('Umar

parla in prima persona, dal principio alla fine del racconto: particolare sospetto)

come dinanzi

seguaci, che

Bakr e

si

erano

al

contegno pusillanime d

tirati in disparte

di agiro energicamente

(^),

'Ali, di

al-Zubayr e dei loro

'Umar decidesse

con abu

con diretto intervento al convegno degli Ansar

nella speranza d'impedire possibili scissioni nella comunit


i

di unirsi

musulmana. Mentre

due uomini correvano (probabilmente con alcuni Compagni Emigrati e

banu S'idah, incontrab. Sa'idah, e Ma'n b. 'Adi. al-'Aglani


1824), i quali saputo che abu Bakr e

vari Madinesi Ashaliti, vedi sopra) verso la corte dei

rono due persone dabbene ('Uwaym

Hism,

1016-1017; Tabari,

'Umar

dirigevano verso

si

il

I,

luogo di lunione degli Ansar, vollero

suaderli dal continuare, per timore forse di qualche conflitto.

perch non

si

mutasse idea, ed

egli

mezzo agli Ansar


immediatamente in mezzo

Appena

ivi riuniti.

tassero

alla congregazione

h.

'Ubdah,

il

l'aria di essere

entrati,

si

dice no-

un nomo avvolto in

il

il

611.

quale fra

momento
duo Compagni

quale in quel

gravemente indisposto. Quando entrarono

stava parlando un oratore Madinese,

insist

molto sofferente: seppero che era Sa'd

candidato dei Madinesi Khazragiti,

critico sentivasi

dis-

con abu Bakr penetr arditamente

nella corte, in

un mantello, avente

'Umar

le altre cose, si

Eiezione di abn
Bakr.
I

insepolto nella propria dimora,

preparativi per la sepoltui'a: la famiglia

1013).

si

era messo

11. a. H.

37.

Elezione di aba

^*^-]

anche ad inveire contro

Emigrati Makkani, accusandoli

gli

di voler carpire

non voler riconoscere tutti i grandi servizi resi alla


causa dell'Islam dai Madinesi. 'Umar sempre impetuoso voleva rispondere
tutto

potere

il

e di

subito all'oratore e confutare vigorosamente

frenato da abu Bakr,

le

accuse,

ma

per fortuna fu

quale, pi assennato e pi prudente, prese la parola

il

ampie ed accorte testimonianze dei servizi inestimabili resi dai Madinesi, egli insist con
fermezza sul concetto, che soltanto l'autorit d'un Qurasita sarebbe stata
in tono pacato e conciliativo. Calmati gli animi bollenti con

riconosciuta dagli altri Arabi.

Termin quindi

il

suo discorso, invitando

presenti a giurare fedelt ed obbedienza sia ad 'Umar, sia


b.

al-(jrarrah,

che in quel

momento

ad abu 'Ubaydah

ti'ovavano al suo ianco.

si

Uno di Madlnah

un Qurasita ed
un Madinese, ma la proposta non trov accoglienza favorevole e scoppi una
vivacissima discussione tutti gridavailo insieme. 'Umar ebbe timore che il tumulto degenerasse in un vero conflitto, e visto il momento opportuno, si
fece avanti, prese la mano stesa di abu Bakr e rinunziando per primo alsi

alz allora per proporre che

venissero

eletti

due

capi,

l'onore offertogli, per

il

primo anche giur fedelt ed obbedienza ad abu Bakr,

proclamandolo successore del Profeta


tamente da molti presenti,
molti Madinesi.
indescrivibile del

Nota

anche Athir,
1.

Si

Compagni

La maggioranza (^) proclam eletto abu Bakr. Nel tumulto


momento vi fu chi
si dice 'Umar
proponesse di uccidere

II,

noti innanzitutto

247,
il

lin.

I,

non

e di al-Zubayr, tutti

uomini

1820-1823).

3 e segg.

contegno pusillamine di

di scarsa intelligenza politica e poco carattere,

ma

ci

pretendere alla successione,

(Hisam, 1015-1016; labari,

Cfr.

L'esempio di 'Umar fu seguito pron-

quali trascinarono appresso tutti

Sa'd b. 'Ubadah, per aver voluto


segu

(^).

quali

si

'Ali, di

Talhah

lasciarono sopratiare dall'immensit della perdita,

non seppero prendere la direzione del partito makkano. Preziosa poi la notizia, data da ibn Ishaq,
che in questo momento di suprema importanza gli Ansar non dimenticarono gli antichi rancori, e come
il partito meno numeroso degli Aws sotto Usayd b. al-Hudayr, si precipitasse a far causa comune con
abii Bakr e 'Umar pur di non avere un successore della stirpe Kbazragita. Non v' dubbio che la
disunione dei Madinesi costitu il fattore massimo della vittoria politica dei Makkani fuorusciti, abilmente
ed energicamente diretti dagli sforzi uniti di abfi Bakr e di "Umar, i quali invece di ritirarsi nelle
proprie case, affrontarono arditamente la tempesta e trionfalmente la vinsero. Non meno degno di
nota infine vedere, come nel momento in cui il Profeta cess di vivere si scatenassero tutte le passioni
e tutte le ambizioni: mentre ferveva il conflitto di tante ambizioni il cadavere ancora tiepido del gi
venerato e temuto Maestro, giace'^a dimenticato o negletto nella misera stanzuccia, nella quale aveva
e

cessato di vivere.

Nota

Questa tradizione attribuita ad ibn 'Abbiis non deve esser presa quale narrama come un tentativo molto antico di ricostruire la scena memoranda,
che doveva decidere- dei destini dell'Islam. Si vede che l'elezione di abii Bakr si svolse in modo molto
tempestoso, e consta che in seguito qualcuno sollevasse dubbi sulla legalit dell'elezione fatta cosi precipitosamente. Alcuni ritennero infatti che fosse una sorpresa (f a 1 1 a h), una specie di improvvisata, che
poi dopo si dov convalidare (f a-t a m m a t) (Hisam, 1014, lin. 1). La tradizione stata composta con
lo scopo tendenzioso di dimostrare che il procedimento fu del tutto regolare e legale. inutile aggiungere, che la tradizione produce su noi l'effetto contrario: l'elezione di abu Bakr, non essendo ottenuta
con il suffragio unanime di tutti i fedeli, ma con una proclamazione tumultuaria di una minoranza,
2.

(a)

zione genuina dell'accaduto,

512.

11. a. H.

h37.

riunita fortuitamente in una casa privata, non poteva essere del tutto regolare n legale. Non esisteva
alcun precedente, che potesse dare una norma, e perci quel pugno di uomini in un momento di eccitazione delirante, e privi di qualsiasi mandato, rivestirono abii Bakr di una carica, che prima di
esistita, e che perci essi non avevano menomamente il diritto di concedere.
anche H a 1 a b. III, GOB, lin. 20 e segg.
(b) Nonostante tutte le arti dei tradizionisti, rimasta ancora viva la memoria che l'elezione di abu
Uakr fosse un atto precipitoso e non assolutamente legale. Dal tenore dei fatti narrati risulta evidente
che abu Bakr venisse proclamato califfo da una piccola minoranza dei Compagni, quasi tutti Madinesi.
perci naturale che gli altri Emigrati lakliani, fra i quali in primo luogo 'Ali, al-Zubayr ed altri,
che non avevano partecipato alla riunione, tutti uomini molto ambiziosi che aspiravano al sommo potere, risentissero un vivo rincrescimento, od in principio non volessero accettare il voto di un'assemblea
parziale, composta di elementi insufficienti a dimostrare che l'elezione fosse il prodotto della volont
di tutti i Compagni. Per scusare l'azione precipitosa di 'Umar e di abu Bakr alcuni scrittori, come
Nur al-dln al-Halabi, hanno cercato di dimostrare (Hai ab, III, 610, lin. 7 e segg.), che esistevano
ottime ragioni politiche per scusare l'azione di quei Compagni i quali fecero la memoranda elezione
nella Saqifah dei ban Sa'idah. L'ammissione che l'atto di abu Bakr avesse bisogno di scusa
e u dz r), per noi un prezioso indizio per appurare la vera natura dei fatti avvenuti.
(r) Sull' elezione di abu Bakr esiste anche una breve tradizione di abu Ma'sar, che non d
altri lagguagli importanti, ma conferma la versione di Isluiq nei suoi tratti essenziali: la frase
messa in bocca di abii Bakr fra noi si scelgono gli umara- (gli emiri o principi), fra voi i wuzara- (visiri o ministri), per interpolazione posteriore, perch wazlr una parola persiana
(secondo il Darmsteter, titdes Iraniennes, I, 58, e nota 3, proviene dal Pahlawi vi-chir da
ri-rhlrd, decidere; cfr. pure Browne, Liti. Hist., 265-256: secondo il Noldeke Perse r, 53,
444-446, avrebbe forse invece etimologia araba
cfr. M. E n g e r,
Ueber das Vezirat, ZDMG., XIII,
1866, p. 240) conosciuta e usata dagli Arabi solo nel secondo secolo della Higrah. In questa tradizione distinguibile anche un carattere tendenzioso Sl'Ita, perch vi si afferma che una parte degli
Ansar avrebbe voluto proclamare califfo soltanto 'Ali e nessun altro (Tabari, I, 1817-1818).
Cfr. anche A th I r, II, 246, lin. 9 e 13.
(d) Dalla tradizione del presente paragrafo, ma pi specialmente da un'altra (cfr. T a b a r i, I, 1819,
lin. 7-8) parrebbe che gli Ansar non ideassero mai l'elezione d'un Madinese a sovrano di tutta la comunit
musulmana, ma che mirassero fin da principio a nominare un proprio rappresentante, che agisse di concerto con un rappresentante dei Quraj's per dirigere le faccende della Stato musulmano. La tradizione
dice: gli' Ansar si riunirono nella tettoia (zullah) dei banu Sa'idah per proclamare obbedienza a
un uomo fra loro, dicendo: 'Sia scelto fra noi un a m i r, e fra i Qurays un amir'. In questa medesima tradizione (isnld: Zakariyya b. Yabya al-DarIr, da abu 'Awanah, da Dawud b. Abdallah alAwdi, da Humayd b. 'Abd al-raliman al-Himyari), il discorso messo in bocca ad abii Bakr contiene
fra le altre cose molte allusioni lusinghiere per gli An^r, sicch abu Bakr finisce con lo strappare
allo stesso Sa'd b. 'Ubdah il riconoscimento della superiorit dei Qurays e la dichiarazione che gli
Ansar possono soltanto essere wuzara-. La tradizione termina accennando alla voce che al-Zubayr,
saputa l'tlezione di abii Bakr, sguainasse la spada, facendo voto che non l'avrebbe rimessa nel fodero,
finch non si fosse proclamato 'Ali come califfo: 'Umar fece prendere la spada e ordin di romperla
sopra una pietra. In seguito alle minacele di 'Umar, e vedendo inutile ogni resistenza, Talbah e alZubayr giurarono alfine fedelt ad abii Bakr, bench molto a malincuore (Tabari, I, 1818-1820).
(e) Esistono molte tradizioni di provenienza sunnita che vorrebbero dimostrare come l'elezione di
abu Bakr fosse desiderata e voluta dal Profeta. Siccome per mancano assolutamente notizie autentiche
che Maometto mai pensasse a nominare il suo successore, i tradizionisti hanno coniato leggende in cui
si narra come il Profeta prima di morire descrivesse il suo successore in modo cosi ijreciso, che
equivaleva a che egli avesse detto (h a 1 1 a kada yaqulu): 'mio successore abii Bakr! . Hubays
(Ms. Lugd., fol. 7,r.) [sull'autorit di Ta'qb b. Muhammad b. 'Isa b. 'Abd al-malik?J, da Gabir b.

non era mai

allora

Cfr.

'

'Abdallah.
pretese istruzioni lasciate dal Profeta esiste una pletora di tradizioni tutte dello
che non mette il conto di citare, perch tutte coniate posteriormente per stabilire la
legalit dell'elezione di abii Bakr. Non potendolo affermare direttamente, perch sarebbe stato troppo
palesemente una menzogna, hanno tentato il metodo inJiretto, di far credere che Maometto alludesse
sicuramente alla successione senza menzionarla apertamente. E inutile dire che tutto ci contrario alla
natura ed alle consuetudini di Maometto che non pens mai all' avvenire, e non fece mai enigmatiche
(/)

stesso

Su queste

stampo

predizioni nel genere dei

Nota

3.

Non

.soliti

tutti

vaticinatori p.igani, dai quali egli volle sempre nettamente distinguersi.

approvarono

l'elezione.

Abbiamo

513.

vari elenchi di

nomi

di coloro che si rifiu-

65

[Elezione di abu
Bakr.
|

11. a. H.

37-39.

[Elezione di abii
Bakr.

tarono di riconoscere l'elezione di abvi Bakr (secondo Ya'qubi, II. 138,


(3) al-Fadl b. al-'Abbas;
(2) al-'Abbas b. 'Abd al-Muttalib

Talib;

(5)

Khalid

b.

Sa'id

(6)

al-Miqdd

'Amr;

b.

b.

Yasir; (10) ai-Bara b. 'Azib, e (11)

b,

'Ubdah

Salman

(7)

Ubayy

b.

lin.

17 e segg.): (1) 'Ali b. abl

al-Zubayr b. al-'Awwam;
abu Dzarr alGbifari (9) 'Ammar
questi possiamo aggiungere anche (12) Sa'd
(4)

al-Farisi; (8)

Ka'b.

39, nota 2) e (13) Talhah (cfr. 44).


I q d, II, 250, e pi avanti 11. a. H., 43 e segg.
Per gli altri rapporti fra 'Ali e abii Bakr, cfr. pi avanti gli ultimi paragrafi dell'anno 11. H.
a s ' ii d i, IV, 183, lin. 6 segg. afferma clie nessuno dei banu Hsim riconoscesse la nomina
(cfr.

anche

Ct'r.

'

M
di

abu Bakr prima

38.

morte

della

Fatimah.

di

Di grande

interes.se

Kalbi, da abu JVIikhnaf, da

banu

Aslam

Sa'idah) gli

essi

incerta)

come

Aslam:

eletto

(Hisam ibn

al-

al-Khuza'i). (Mentre la

accorsero

(verso

Saqlfah dei

la

noto, cfr. 8. a. H., 159, erano

Maometto e

Madinesi, ed amici invece di

proclamarono

sull'esito finch vidi gli

I 1843,

Muliaminad

b.

numero, che non vi fu pi posto per

tal

del convegno)

quali,

(i

ostilmente disposti verso

Hasim) in

abu Bakr

abu Bakr era ancora

elezione di

la seguente tradizione

le vie (di

abu Bakr. 'Umar

disse

dei

banu

accesso al sito
:

Ero incerto

"

allora fui sicuro della \dttoria

(T ab a ri,

5-8).

lin.

In altri termini veniamo a sapere esser stata l'elezione di abu Bakr opera
sovrattutto dei

Ansar

,.

che non appartenevano n ai Qurays, n agli

Madinah.

di

We

anche

Cfr.

39.

(a)

ibn al-Kalbi,

'Amrah

musulmani

''

i 1,

I,

4-5 e nota.

da

al-Ansari),

abu Mikhnaf, da 'Abdallah b. 'Abd al-rahman b. abl


composta con i materiali delle tradizioni gi date innanzi,

e con interpolazioni ed aggiunte, che rivelano


le varie tradizioni staccate in

cose abbiamo in essa

Saqlfah dei

niti nella

una narrazione

un tentativo

di trasformai'e

Fra

storica continua.

un lungo discorso di Sa'd


banu Sa'idah, sui meriti

b.

'Ubadah

degli

ai

momento

critico.

prima

presenti

Sa'd

b.

Ansar, e sulla bont

iJbadah era per malato

dell'arrivo di

abu Bakr

sulla scena

le altre

Madinesi riu-

delle ragioni in loro favore per prendere l'iniziativa di scegliersi

quel

(Hisam

Esiste anche un'altra tradizione ancora pi prolissa

si

un capo

e per arringare

serv d'un

in
i

amico o

parente, al quale egli diceva sotto voce le frasi e questi le ripeteva ad alta
voce, affinch tutti le potessero udire. Constatiamo per dall' insieme del rac-

Ansar prima dell' intervento di abu Bakr


e di 'Umar, fosse non gi di pretendere a un capo supremo, scelto fra i
madinesi, perch gli Ansar sapevano, che a ci i Qurays non avrebbero mai
acconsentito ma siccome 1 servizi resi dagli Ansar erano per lo meno eguali
conto, che la decisione presa dagli

a quelli degli Emigrati, era loro desiderio che la direzione degli affari venisse affidata a due uomini investiti di eguale potere, un madinese ed un

makkano
virato.

11

da un duumdiscorso messo in bocca ad abu Bakr per persuadere i Madinesi a


in altro parole lo stato

musulmano dovesse

614.

essere retto

11.

mutar

H.

S39.

consiglio, lungo e prolisso, prodotto letterario di

non contiene alcunch

ma comprende

di notevole,

epoche posteriori:

invece espressioni

come

sultn Muhainmad, che rivelano l'epoca tarda della compoDopo il discorso di abu Bakr, abbiano per la novit, che si alzasse

wazir

sizione.
il

a.

madinese al-Hubab

b.

al-Mundzir per confutare

le

ragioni di abu Bakr,

e,

parlando con grande violenza, eccitasse gli Ansar a ricorrere piuttosto alle

drammatico interpolato nella tradizione risulta evidente dagli incidenti narrati in seguito, quando
'Umar, abu 'Uba3''dah b. al-(jrarrah e Basir b. Sa'd prendono parte alla diarmi, anzi che cedere

scussione, e l'ultimo

di essi,

contro

loro diritti ai forestieri.

Basir,

Il

bench madinese, sorge per protestare

dilungarsi della discussione d' interessi

il

ai migliori sentimeati

colorito

degli intervenuti,

mondani

affinch

e per fare appello

deponessero

le

ambizioni

personali ed ammettessero la precedenza legittima dei Qurays e della stirpe

Nel momento, in cui

del Profeta.

presenti stavano ancora sotto l'impres-

sione creata dalle parole prudenti di Basir,

ed invit

si

avanz prontamente abu Bakr

abu 'Ubaydah. Il resto


narrato altrove (^) abbiamo soltanto la

presenti a scegliere sia 'Umar, sia

perch identico a quello che


zione precisa, che

le pai'ole di

Basir b. Sa'd, e le gelosie degli

Aws

noto,
indica-

verso

b. al-Hudaj^r,

capo degli Aws, assicurarono la

vittoria del partito Qurasita. Si vuole che nel

trambusto susseguito alla procla-

Khazrag, in ispecie di Usayd

mazione

abu Bakr, per poco non avvenisse

di

sotto ai piedi dei presenti, che

iu segno di riconoscimento

Sa'd

b.

si

la soffocazione di Sa'd b.

precipitavano a stringere la
di

'Ubadah giur anch' egli

giuramento
nelle

mani

di fedelt.
di

mano

di

'Ubadah

abu Bakr,

Pochi giorni dopo

abu Bakr

(^)

(Tabari,

I,

1837-1844).
()

'Umar aggiunge anche altro coloscena narrata da abu Mikhnaf, affermando

Un'altra tradizione data da Sayf

b.

drammatico (ed apocrifo) alla


che quando al-Hubab b. al-Mundzir si alz per respingere le argomentazioni
di abu Bakr, 'Uraar intervenisse violentemente e strappasse al focoso Marito

dinese la spada,

(Tabari,

I,

che egli teneva in

mano sguainata

in

atto

di minaccia

1844-1835). Tutti questi particolari aneddotici sono ricami po-

steriori.

Cfr.

anche Athir,

II,

248, Un. 20 e segg.

quantit di altri particolari, sull'elezione di abu Bakr, per la maggior parte di


a 1 a b (III, 600, lin. 22 e
un valore storico assai dubbio e di evidente stampo seriore, trovansi in
segg.). In 'Iqd (II, 1B8) abbiamo una versione molto moderna ed artefatta del discorso* di abu Bakr
agli Ansar durante la tempestosa seduta. Altrove ('Iqd, II, 219, lin. 15) leggesi anche una narrazione

Nota

1.

Una

completa e particolareggiata del medesimo


Cfr. pure Khaldn, II, App. 63,
lin.

fatto.
lin.

15 e segg.,

64

lin.

2 e segg.,

Sahrastani,

12,

5 e segg.

Nota

2.

(a) Altre notizie

aftermano il contrario: Sa'd b. 'Ubadah non dimentic mai il dispiaun contegno ostile verso tutti i suoi colleghi che avevano vo-

cere provato e per parecchi anni tenne

515.

Elezione di abu

elezione di abu
Bakr.j

11. a.

39-42.

abu Bakr. Kon venne pi

tato per

H.

pubbliche nella moschea, non volle pi salutare i


pellegrinaggio se ne stette sempre in disparte. Quando di-

alle funzioni

Compagni che incontrava. Perfino durante

il

'Umar, Sa'd continu a vivere nello stesso modo: incontratosi un giorno con 'Umar per
Madlnah, il Califfo lo ferm e gli rivolse la parola con ironica benevolenza. Sa'd rispose
acremente e si separ da 'Umar con animo anche pi esacerbato di prima. Come aveva rifiutato
di riconoscere abii Bakr, cosi fece pure con 'Umar, e dopo il battibecco con il Califfo and in Siria a
combattere, trovandovi una morte gloriosa nel 15. a. H. (Hai ab. III, 604, lin. 11-19; pi avanti a
lin. 19-20 detto, sull'autorit di Sibt ibn al-awzi, che Sa'd mai giurasse fedelt ai due Califfi).
(b) Cfr. anche 'Iqd, II, 2E0, lin. 28 e segg., ove affermato che 'Umar mandasse un uomo nel

venne

califfo

le vie di

Hawran
di

per costringere Sa'd al giuramento, e che dinanzi al rifiuto reciso del madinese, l'emissario

'Umar

lo uccidesse.

In B^ahabi Paris, I, fol. 117,r. affermato che Sa'd b. 'Ubadah morisse in Siria prima
della morte di abu Bakr, e perci nel 12. a. H. Per la biografia di Sa'd, ctr. 16. a. H.
(e)

40.

In pressoch tutti

memoranda riunione degli Ansar,


un uomo uscito dalla stii'pe Qurays

affermato

rante la
tanto

musulmana,

Ya'qubi,

ad abu Bakr, du-

discorsi messi in bocca

principio che sol-

il

governare la comunit

potesse

Maometto apparteneva a quella stirpe (cfr. anche


6-7). Or non possibile che siffatto ragionamento sia

e ci perch

137,

II,

stato adoperato

lin.

da abu Bakr, perch poteva essere

contro la elezione di qualsiasi

Compagno che non

Profeta. Difatti se fra tutti gli Arabi soli

Maometto, potevano assumere

rivolto contro di lui e

fosse stretto parente del

Qurays, perch consanguinei di

preeminenza dei vincoli di parentela, fra

stabilita la

a pi forte ragione,

la direzione della comunit,

tutti

Qurays solo

pi prossimo parente del Profeta poteva presumere al Califfato.

tettoia dei

banu

Sa'idah,

di

Ya'qubi,

II,

veri eredi del potere

Possiamo quindi concludere che

(cfr.

tutti

discorsi attribuiti ad'

abu Bakr

molto

posteriori,

in questa circostanza siano composizioni letterarie di tempi

quando

la successione al Califfato era

giorno,

vano per
i

quando
il

gli

'Alidi

una

delle questioni pi ardenti

da una parte, e

trono, sostenendo la tesi che gli

membri

41.

gli

fossero usurpatori,

Maometto avessero diritto al Califfato.


Zayd, da *Amr b. Hurayth). abu Bakr venne eletto

della famiglia di

(Sa'id b.

Hai ab.

del

'Abbasidi dall'altra, lotta-

Umayyadi

Califfo nello stesso giorno, in cui cess di vivere

14;

alla

2-3).

lin.

e soli

in-

saputa l'elezione di 'abu Bakr, rifiutarono

perch ritenevansi

riconoscerla,

lin.

noto

che nessuno dei banu Hasim prese parte alla riunione sotto

taaito

138,

il

III,

604,

lin.

22). Cfr.

il

Profeta (Athr,

anche % 33

II,

251,

{In.

da al-Zuhri, da Anas b. Malik). Il giorno dopo la


elezione di abu Bakr al Califfato vi fu grande riunione di fedeli nella
moschea, ed abu Bakr sal sul pulpito per dirigere la funzione; prima che
egli prendesse la parola, si alz 'Umar ed arring la folla, invitandola a
giurare fedelt ad abu Bakr nel fare i suoi elogi, dichiar esser lui il migliore dei Compagni. Tutto il popolo unanimemente rinnov il giuramento
42.

(ibn Ishaq,

BIG.

11. a. H.

di fedelt gi fatto nella riunione

che

dichiarando,

fedeli,

prima nella corte dei banu


lev abu Bakr ed arring anche

giorno

del

Sa'idah. In seguito alla proclamazione,


egli

42, 43.

si

non ammetteva

bench fosse stato eletto per loro capo

loro,

vostro appoggio,

prestatemi

il

cammino

Verit fede,

ma

di
"

essere

il

migliore fra

Se agisco correttamente,

se io faccio male, rimettetemi

menzogna

sul retto

tradimento. Il debole tra voi forte

per me, finch io con l'aiuto di Dio avr ottenuto quello che gli spetta per
diritto

mentre

forte fra voi debole per

il

me, finch

l'avr indotto a rendere ragione dell'opera sua. Tutti

io
i

con l'aiuto di Dio


popoli, che

hanno

cammino di Dio, sono caduti sotto il disprezzo


che ha commesso azioni malvagie, caduto poi

rinunziato di combattei'e nel


universale, ed ogni popolo,

vma punizione generale

sotto

Dio

gli ordini di

contrariamente alle loro

se agisco

sia

Ha lab,

anche

Cfr.

Sayf

ma

e del suo Inviato,

io seguir

non mi dovete pi alcuna obbedienza. Alzatevi tutti per pregare


per voi misericordioso!
(Hi a m, 1017; Tabari, I, 1828-1829).

volont,

Dio

da Dio. Obbeditemi finch

inflitta

Nota 1.
'Umar

b.

IH, 604,

lin.

23 e segg.

Esiste una versione molto pi lunga del discorso inaugurale di abu Bakr, data da

(da ab Damrab, da suo padre, da 'Asim b. 'Ad),

ma

certamente apocrifa: una re-

censione prolissa e piena di tetri ammonimenti sulla fragilit dei beni terrestri, sull'inanit delle cose
mondane, sull'imminenza della morte, sulle glorie e sulle ricchezze svanite delle passato generazioni,
e via discorrendo. Non merita di essere data per disteso, salvo che si voglia citare quale esempio della

prosa letteraria araba del II secolo della Higrah, non priva di qualche pregio artistico

(Tabari,

I,

1846-1847).

A tb

anche

Cfr.

La

II, 261, lin.

I r,

17 e segg.;

'

I q d, II, 158, liu.

81 e segg.

versione data in questo paragrafo, quella che pi probabilmente

si

avvicina

al

contenuto

da ab Bakr in quella memorabile circostanza. Difatti il punto pi saliente del discoi-so quello in cui afferma di voler seguire fedelmente le tradizioni del Profeta. Come
vedremo meglio fra breve, questo concetto il principio fondamentale che ispir la creazione del
delle vere parole pronunziate

Califfato.

43.

'Umar (Tabari, I, 1824abu Bakr non vi fosse resistenza alcuna

Un'altra tradizione data da Sayf

1825), afferma che

dopo

l'elezione di

da parte n degli Ansar, n degli Emigrati,


giurare

fedelt

al

Califfo

senza che

Un' altra tradizione della stessa origine


tizia dell'elezione di

b,

e che

alcuno

tutti

fosse

vi

si

affrettassero

costretto

quasi semi-nudo,

si

a forza.

che appena 'Ali ebbe no-

riferisce

abu Bakr, bench avesse indosso soltanto un

e null'altro, e fosse perci

qamis

precipit anch'egli fuori di

casa per giurare fedelt al Califfo, e fecesi mandare

vestiti,

mentre stava

seduto presso abu Bakr a complimentarlo ed a rallegrarsi con lui (Tabari,


I,

1825

Nota

cfr.
1.

37 e nota
(a)

Sayf

b.

3).

'Umar, come vedremo in appresso,

il

rappresentante di quella scuola

tradizionistica che mir a glorificare l'Islam e gli Arabi, ed a nascondere per quanto era possibile le

Da altre fonti invece sappiamo che


neg a ab Bakr ogni forma di riconoscimento per pi di sei mesi (A tb i r, II, 246, lin. 18),
ossia fino alla morte di Fatimah: vedi pi avanti gli ultimi paragrafi dell'anno 11. H.

debolezze, le colpe e gli errori, di coloro che fondarono l'impero.


'Ali

617.

Eiezione di ab
Bakr.

lezione di abu
Bakr.J

11. a, H.

43-4(5.

oltre a 'Ali, anche tutti i banu Hasim, e al-Zubayr negarono ad ab Bakr


riconoscimento: morta per Fatimab, gli giurarono tutti fedelt (Athir, II,
a 1 a b. III, 605, lin. 26 e segg., ove l'argomento discusso a lungo per giustificare a
251, lin. 16;
un tempo la elezione di abu Bakr e la condotta di 'Ali).
(e) Esistono per tradizioni, con le quali si vorrebbe sostenere che 'Ali giurasse fedelt al Califfo,

Secondo al-Zuhri,

(6)

per sei mesi

loro

il

ma

che, in seguito al dissidio per l'eredit, si rifiutasse di pi riconoscerlo

e segg.).

44.

da Mughirah, da Zayd

(rarir,

abu Bakr, 'Umar corse alla casa

Zubayr

e vari altri Eixdgrati,

20

ove

di 'Ali,

ininacci

Kulayb), subito dopo l'elezione

b.

di

si

trovavano Talhah,

appiccarvi

il

uscivano tutti per recarsi a giurare fedelt ad abu Bakr.

sguain una spada e

al-Zubaj'r

III, 609, lin.

Secondo una tradizione tendenziosa con isnad sospetto (ibn

Humayd, da
di

(Halab,

camminare, caddegli

di

mano

la

si

su 'Umar,

slanci

spada

ma

fuoco,

se

al-

non

questo intimo

inciampando nel

amici gli furono addosso e lo

gli

di-

male (T ab a ri, I, 1818).


b. 'Uthinan b. Safwan al-Tbaqafi, da abu Qu 45.
taybali, da Malik ibn ^ligbwal, da ibn al-Grar). Secondo alcuni, quando venne
proclamato califfo abu Bakr, abu Sufyan offr ad 'Ali i propri servizi in
uomini, in armi ed in cavalli per far valere i suoi diritti ma 'AH, si dice,
respinse l'offerta di colui che era stato per tanto tempo il nemico pi implacabile dell'Islam (Tabari, I. 1827).
(Muliammad b. 'Uthman b. Safwan al-Thaqafi, da Umayyah
46.
sarmarono prima che

egli potesse far del

(Muliammad

Hammad

Quando abu Sufyan ebbe


" Che cosa abbiamo noi che
notizia della elezione di abu Bakr, esclam
fare con il padre del vitello (abu fa sii, contraffazione di spregio del nome
di abu Bakr): questi (ossia 'Ali e 'Abbas) sono i banu 'Abd Manaf
Quando
per gH annunziarono che abu Bakr aveva conferito un comando al figlio
b.

Khalid, da

Salimah, da Thabit).

b.

(Yazid
si

b.

ab Sufyan), esclam ironicamente

sono commosse

bari,

le \scere!

Ha ammesso

,,

Wasalathu rahimun!
i

vincoli di sangue!)

(?) (^)

(Gli

(la-

1827).

I,

Nota

1.

della dinastia

Su questo stesso argomento tendenzioso (che ha per iscopo di denigrare il capo-stipite


Umayyade) abbiamo anche altre tradizioni di carattere palesemente apocrifo, le quali

vorrebbero dimostrare che abu Sufyan, alla morte del Profeta e dopo l'elezione di abu Bakr, cercasse
di suscitare la guerra civile, e di mettere su 'Ali contro abi Bakr, deridendo lui e al-' Abbas per essere
stati messi in disparte come uomini deboli ed inutili, abu Sufyan avrebbe perfino offerto di proclamare
'Ali Califfo e di giurargli fedelt.

nando

in lui

il

'Ali avreblje per respinto fieramente le insidiose offerte,

anni egli avesse osteggiato l'Islam, disse che

bari,

1827-1828).

I,

Cfr.

indovi-

rammentando al suo tentatore, per quanti


musulmani non avevano bisogno dei suoi consigli (Ta-

desiderio di rovinare la causa dell' Islam

anche

A th I r,

II, 246-247.

nomina di YazTd b. ab! Sufyan al comando di imo degli eserciti che


mossero poi contro i Greci in Siria nel 12. a. H., tosse realmente un atto politico molto saggio de)
vecchio Califfo, che giov ad assicurare la devozione e la sottomissione del potente Quraiita. Quanto
alla espressione ultima messa in bocca a costui wasalathu rahimun, o wa.jalat rahi
m u h u, riferita a chi rispetta in s gli obblighi del sangue. Cfr. B a 1 a dz u r i, Glossarium 108, e
probabile per che la

si

Baladzurj,
Cfr.

141, lin. 4; 467, lin. 16.

anche

i 1.,

I, 6-7.

518.

H.

11. a.

47,48.

Seppellimento del Profeta.

(ibii Ishaq: senza isnad)('). Nel marted (il giorno cio della
47.
proclamazione pubblica di abu BaUr) si procede alla sepoltura di Maometto.

'Ali,

Qutham

'Abbas, al-Fadl b. al-'Abbas,

mawla,

un

e Suqran,

per la tumulazione.

al-'Abbas,

b.

l'samah

Zayd

b.

o cliente, del Profeta, curarono gli ultimi preparativi


al-'Abbas e

'Ali,

duo

figli

ressero e girarono

corpo

il

del defunto, mentre gli altri versavano su di osso l'acqua per l'abluzione fu-

Per

neraria.

che

rispetto per verso

il

morto, non gli tolsero la camicia, per

nudit di Maometto non vennero pubblicamente esposte a sguardi

le

indiscreti.

cadavere fu poi avvolto in tre

Il

(thawb) del genere detto suhari,

e con

Athir,

Cfr.

245,

li,

lin. 1:

I,

un marted,

notte fra
e segg.

marted e

il

'Iqd,

marted e
Nota

il

1.

e ibid..

Maometto venne

durante

il

lin. 2-3,

il

mezzod

dice che fosse se-

Hai ab,

anche

cfr.

III,

597,

lin.

18

6 (Maometto venne sepolto a mezzanotte fra

lin.

La mancanza

n il d in questa tradizione (cfr. Introd., 12-14) per noi gagenuine ed autentiche di ibn Ishaq essa quindi autorit di
bene osservare che nel passo presente noi vediamo nettamente omessa ogni menzione,

oi-dine.

sepolto verso

mercoled).

una

ranzia, che essa deve essere

primo

(burd

che venisse deposto nella fossa nella

15,

mercoled:

il

248,

II,

liti.

strisele colorate

1830-1831).

del giorno seguente a quello della morte; 11,252,

polto in

con due manti

ossia

vestiti,

un mantello a

hibarah) (Hisam, 1018-1019; Tabari,

il

modo

di

delle

funerale, sia di abil Bakr, sia di 'limar; impossibile che questi, trascurassero di provvedere

abu Bakr e di 'Umar quali maggiori


il grande Maestro.
E notevole che
anche nelle tradizioni seguenti sulla sepoltura, non si faccia menzione n di abil Bakr, n di 'Umar;
quindi certo che non fossero presenti (cfr. il 49). Dacch la notte che precede il giorno inclusa
dagli Arabi nel giorno che segue, l'espressione indeterminata di ibn Ishaq marted pu interpretarsi che Maometto venisse sepolto durante la notte fra il lunedi e il marted. Le altre tradizioni sulla
alle ultime cure del defunto, se si consideri l'eminente posizione di

Compagni

di

Maometto ed

il

loro profondo sincero affetto

affermano

sepoltura, pur rimettendo questa alla notte seguente,

Da

rante la notte.

ci si potrebbe arguire che

dispetto dell'elezione di

prendere parte

abu Bakr, seppellissero privatamente

partiti in gremibo all'

b.

'Abbas).

Islam

La

Profeta, aiBnch

(a) (ibn

Quando

altri

di

vivere.

il

du-

Maometto, per
Califfo non potesse
di

trovare la ragione della sepol-

Tanta era gi

la passione dei vari

Ishaq,
si

da Husayn

b.

'Abdallah, da 'Ikrimah, da 'Abdallah

tratt di seppellire

scordi sul luogo ove deporre

moschea,

il

meno una, che avvenisse

della famiglia

funerale. Potrebbe anche essere che in ci debbasi

al

tutte,

membri Hasimiti

tura del Profeta nella stessa stanza, nella quale cess

48.

verso

invece presso

discussione fu troncata

suoi resti

Compagni

il

Profeta, le opinioni erano di-

alcuni volevano seppellirlo nella

gi defunti (nel cimitero di al-Baql').

da abu Bakr,

il

quale dichiar che Maometto

ha cessato di vivere .
Venne perci levato il tappeto della stanza, si scav, l sotto, una buca profonda, e nella notte fra il marted e il mercoled il cadavere venne calato
nel suo ultimo giaciglio. Nel corso della giornata, prima della tumulazione,
avesse detto

"

Ogni Profeta viene

seppellito l ove egli

519.

11. a. H.

48-50.

[Seppellimento
del Profeta.]

uomini, donne e bambini, erano accorsi a schiere per vedere ancora ima

(Hism, 1019-1020; la-

^^^^^ quello che rimaneva del venerato Maestro

bari,

1832).

I,

anche Athir,

Cfr.

ahrastani,

II,

252,

lin.

11, lin. ult.,

Halab,

12;

lin.

5.

ha una versione pi moderna:

le

a un dissenso sorto tra

Musulmani,

abu Bakr misero

fine

sero seppellire

Profeta in Madlnah, come volevano

il

come desideravano

rusalemme, dov'erano sepolti

(mi -rag)

cielo

Muhagirun, ovvero, secondo

Intr.,

(Cfr.

220 e

parole di

incerti se doves-

Ansar, o in Makkah,

gli

la proposte di altri,

donde mosse

Profeti e

612,

III,

a Ge-

sua ascensione al

la

segg.).

Secondo un'altra tradizione (ibn Ishaq, da 'Abdallah b. abl


49.
Bakr, da Fatimah bint 'Umarah, da 'Amrah bint 'Abd al-rahman b.
Sa'd

Zurarah, da 'A-isah).

b.

sollecito

Profeta venne calato nella fossa in

Il

nemmeno

ed improvviso senza che

le

bench dal rumore dei picconi, che scavavano la

donne ne avessero

modo

notizia,

comprendessero quanto

terra,

stavano facendo. Pochi assistettero quindi alla sepoltura stessa;

il

mantello

gi usato dal Profeta fu ridotto in pezzi dal suo cliente Suqrn e gettato

dentro alla fossa, affinch nessuno ne facesse pi uso

al-Mughlrah
care

Su'bah

b.

il

prima che

gli venisse

sul cadavere

ma

di terra la fossa,

pi entrare
Nota

1.

essere

di

buttata sopra la terra,

si

stanza venne murata per


I,

un

lev

tale affermazione recisamente


la

stato

l'

a. H.,

9).

ultimo a toc-

cadavere giaceva in fondo alla fossa, e

il

(Hisam, 1020; T ab a ri,

(')

pretese pi

perch inentre

Profeta,

tardi

9.

(cfr.

anello

negata da

modo

altri.

e lo gett

Ricolmata

che nessuno vi potesse

1833).

Dai particolari ben magri sull'esequie di Maometto,

si

trae l'impressione clie

il

sep-

pellimento avvenisse in maniera sbrigativa e senza tante cerimonie. Strano a dirsi non troviamo alcun
accenno se, come era oramai l'uso stabilito, qualcuno pregasse sul defunto prima di sotterrarlo. Par
quasi di leggere fra le righe, che le preoccupazioni politiche del

momento

fossero di natura tanto strin-

gente, che nessuno ebbe n tempo, n voglia di occuparsi dei resti mortali del gi potentissimo Signore

d'Arabia.

50.

Come

evidente dalle tradizioni precedenti, regna qualche in-

certezza sul giorno preciso,

nel quale

cadavere del Profeta fu sepolto.

il

Oltre le notizie gi date altre ve ne sono,

vennero la mattina del mercoled


fra la

morte e

la sepoltura

(')

venisse sepolto nella notte fra


lin.

15).

altri

(T ab a ri,
il

secondo

le

quali

funerali

av-

sostengono che passassero tre giorni


I,

marted e

Questa notizia, data sull'autorit

1830).
il

Un'altra versione che

mercoled (Tabari,

di ibn Ishaq,

I,

1832,

rimane sempre

la

pi verosimile.
Nota

1.

Per una descrizione della tomba del Profeta cfr. S a ni h d i, 149 e segg., ove a
un tentativo di pianta, rifatta e ricorretta dal Wiistenfeld (cfr. "Wiist. Sam-

pag. 152 vedesi anche

hdi,

80).

520.

11.

H.

a.

51-56.

Eredit del Profeta.

51.
feta

non

(}bn Sa'd,

lasci in testamento altro

lasci tutti

che

immobili come

suoi beni

alla cassa pubblica

le

Isra'il,

da

case ad

(aabir b. 'Amir). Il Pro-

ognuna

sadaqah,

(Sa ad, VTII, 120, Un.

delle sue

da 'Amr

al-Harith)

b.

d'oro,

si

vuole che

mogli

come contributo

ossia

1-3).

In un'altra tradizione (Qutaybah, da abu-1-Ahwas, da abu

52.

moneta

da al-Waqidi, da

Ishaq,

Profeta morendo non lasciasse ne una

il

n una d'argento, n uno schiavo, n una schiava. Egli

lasci

una mula bianca, che soleva montare, le sue armi, ed un fondo, le


rendite del quale furono da lui destinate come sadaqah, o tassa dei poveri, per il sostentamento dei viaggiatori (ibn al-sabll) f) (Bukhari, ITI,
soltanto

191, Un.
Nota

8).

La notzia scorretta, perch noto che Maometto non facesse testamento di sorta
ab Bakr, interpretando le volont del Profeta manifestate pi volte durante la sua vita,
stabili che tutti i beni di Maometto fossero beni pubblici e ohe i redditi dei medesimi dovessero andare intieramente a profitto della comunit musulmana. Perci egli neg a Fatimah qualsiasi diritto
ad alcuna parte dei beni posseduti dal padre (cfr. pi avanti i paragrafi alla fine dell'annata).
il

1.

calito

53.

Le tendenze puritane destate nelle classi ortodosse dal lusso


Califfi tanto di Damasco, che di Baghdad, hanno colorato ten-

sfrenato dei

denziosamente tutte

le

notizie

Profeta e dei suoi Compagni.

estrema semplicit e parsimonia del

sulla

queste tendenze dobbiamo la tradizione

(Sufyan [al-Thawri], da al-A'mas, da Ibrahlm, da al-Aswad, da 'Asah),

secondo la quale

il

razza per trenta

dirham

quando mor, teneva impegnata la propria copresso un ebreo (Bukhari, III, 192, lin. G-8).

Profeta,

Et del Profeta.
54.

Eegna

divario di notizie sull'et precisa del Profeta al

momento

della morte. Varie tradizioni attribuite a ibn 'Abbas, a Sa'ld b. al-Musayyib e

ad al-Zuhri (da 'Urwah, da


(T ab ari,

I,

1834-1835)

(^).

affermano che egli avesse 63 anni

'A-isah),

Due

tradizioni,

una

attribuita pure a ibn 'Ab-

genealogo Daghfal (celebre mistificatore !) danno al Profeta


65 anni di et (Tabari, I, 1835). Infine altre due tradizioni gli danno soU

bas, un'altra al

60 anni, ed una di esse attribuita pure a ibn 'Abbas (Tabari,


Nota

1.

(copia Tabari);

Cfr. anche B u kh a r
u kh r i (Cairo), II,

i,

III, 192, lin. 4 e segg. (63

301, lin. 8

'
;

anni di vita)

I,

A th I r,

1836).
II, 253, lin.

21

I q d, II, 218, lin. 7.

Riassunto ed esame delle tradizioni sulla morte del Profeta e sulla


elezione di abu Bakr,
55.

Le

tradizioni, che

del Profeta, e dell'elezione di

contengono

la storia

degU ultimi momenti

abu Bakr, raccolte da noi nei paragrafi

pre-

cedenti nel cUsordine e con le contradizioni, che troviamo nelle fonti, esi-

521.

66

11. a. H.

S 55.

Biassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.]

o-ono

stabilire possibilmeate quale sia stato

un breve esame, per

il

vero corso

Profeta,

sono due

degli eventi.

cui soccombette

L'origine e la natura del male,

incognite che le fonti

non

ci

permettono di decifrare

il

fu

una malattia

pre-

ceduta da un malessere generale, che pare abbia durato parecchi giorni, quasi

due settimane,

ma

non present sintomi, n incomodi,

nello stadio iniziale

n allarmanti, perch

afferma che

si

il

Profeta continuasse ciononostante a

giacere successivamente con tutte le mogli, nell'ordine di precedenza o turno

Pur restando qualche dubbio su

gi stabilito da lunga consuetudine.

tima notizia, certo per, che a un determinato momento

il

quest'ul-

male, attaccatosi

ad un organismo ormai vecchio ed infiacchito da eccessi genesiaci, manifestasse all'improvviso sintomi gravissimi, con febbre alta, e con forti dolori
di capo, ed avesse

una sorpresa per

un corso

tutti.

vit del proprio male, e

Lo
si

cos

rapido, che la morte sopraggiunse

non

stesso Profeta

si

rese

mai conto

hanno buone ragioni per credere che

come

della gra-

egli morisse

inconscio di essere giunto al termine fatale della sua tempestosa carriera.

V' concordia nelle fonti sul principio del male, che avvenne negli
timi giorni di Safar,
soltanto

il

ma

non

chiaro,

se

in quella data avesse principio

malessere generale, o la fase acuta e letale

prima della morte, Maometto fu in grado


cende tanto domestiche, che pubbliche

(^).

Fino a

tre giorni

di accudire a tutte le sue fac-

quando scoppi

con straor-

la crisi

dinaria veemenza, egli dovette rinunziare al solito giro delle mogli,


nella stanzuccia di 'Asah, e deleg

ul-

si

rincliiuse

abu Bakr quale suo rappresentante nella

direzione delle funzioni religiose pul)bliche.

questa nomina, in articulo mortis,

musulmani hanno dato un' immensa importanza, interpretandola


come una prova che Maometto considerasse abu Bakr quale il migliore suo
rappresentante ed interprete. Questo concetto non assolutamente esatto. Nel
corso dei dieci anni di Madinah, aljbiamo visto, che Maometto soleva sempre
nominare un rappresentante in Madinah per dirigere le funzioni religiose, allorch egli, per qualche motivo, si allontanava dalla citt. Queste nomine non
i

cronisti

avevano alcuna importanza intrinseca, ed notevole


dei suoi rappresentanti fosse

influenza sociale.

La

sempre tra persone

di

il

fatto,

che la scelta

nessuna importanza ed

carica di direttore della preghiera pubblica

non aveva

ancora acquistato nella comunit musulmana alcuna grande eminenza, perch

Maometto
elenco dei

non ve ne annetteva. Basta per convincersene di fare un


nomi di coloro che diressero le ])regliiere in Madinah in luogo e

stesso

nelle veci del Profeta


fortuita, e

C^).

La

scelta di

abu Bakr fu quindi

forse in

non ebbe per avventura tanta influenza inmiediata

di lui a Califfo,

quanto

le fonti

gran parte

sull'elezione

vorrebbero far credere. L'elezione fu dovuta

522.

11. a. H.

55.

principalmente ad altra ragione, ossia alla ardita iniziativa di abu

un momento

uomo

supremo pericolo ed angoscia, ed

di

di stato, che egli

al

disopra di tutti

di

abu Jakr

la

gio nell'anno

9.

rivel

alle qualit mirabili

in quella circostanza,

suoi colleghi. Ci

non

lixkr in

di

sollevandosi di molto

toglie per che

Maometto avesse

pi alta stima, afifidandogli gi la direzione del pellegrinagH.; anzi

non improbabile

che, se Maonetto avesse potuto

un successore, avrebbe forse preferito abu Bakr a tutti gli altri.


Infine si pu dire che la nomina di abu Bakr a direttore della preghiera
avesse questo di singolare in s, che era la prima volta che un Compagno
dirigeva le pregliiere, vivente e presente il Profeta. Sembra che fino a quel
giorno egli non si fosse mai trovato in condizione di non dirigere in perscegliere

sona

le

preghiere

della comunit, pur essendovi vicino e presente.

Si possono accettare le linee generali delle tradizioni che descrivono

il

miglioramento fallace del Profeta, nel mattino della morte, la sua comparsa
all'uscio della stanza
tratti del

essere

di '"isah,

la

commozione

dei fedeli nel rivedere

venerato Maestro. L'impressione fu tanto buona, che tutti ritennero

Maometto

in via di certa e l'apida guarigione

fece ritorno a casa, in al-Sunh,

abu Bakr tranquillizzato

nei sobborghi della citt. L'apparizione di

Maometto era per l'ultimo sforzo di quella fibra potente di uomo, -che non
voleva e non credeva di morire. Rientrato in camera, mentre poggiava la
testa sulle ginocchia di 'A'isah, in atto di riposo, succhiando uno di quei ramoscelli, che ancora oggi in Arabia

una
il

servono a pulire

specie di grande debolezza, seguita

cuore,

non reggendo

serenamente,

denti, fu colto

da

deliquio, nel quale probabilmente

alla violenza del male, cess di battere. Il Profeta spir

senza manifestai'e n spasimi, n dolore, anzi con tanta dol-

cezza, che 'Ausali stessa

Nota

da

non

si

avvide che Maometto non era pi.

Nel primo caso avrebbero ragione le fonti, che pongono la morte nel lunedi 12 (corI, mentre nel secondo caso, avrebbe pi valore la tradizione, cbe pone la morte il
2 di RabI' I. Contro quest'ultima versione sta per la grave obbiezione che il 2 di EabI' I non un
lunedi, ma un gioved. Le fonti sono tutte esplicite, e tutte unanimi nell'affermare, che la morte avvenisse in un lunedi: su ci quindi non vi possono essere dubbi. In quei tempi per non esisteva un
sistema preciso di tener conto del tempo, e la maggioranza dei testimoni della morte del Profeta, si
ramment soltanto del giorno della settimana, nella quale Maometto aveva reso l'estremo sospiro. Le
date furono calcolate pi tardi dai cronisti sistematici i calcoli pi corretti furono quelli che fissarono
la data del 12, perch errarono di un giorno solo. Alcuni poi, come ibn 'Abdrabbihi, fecero i loro calcoli
con maravigliosa esattezza e scoprirono che il lunedi della morte cadde sopra il 13 Eab' I (cfr. 33"
35). Questa quindi la data, che noi dobbiamo accettare: il 13 Eabi' I dell' IL a. H., corrispondente
a lunedi 8 Giugno (>32 dell'Era Volgare.
Nota 2.
(1) Sa'd b. 'Ubridah (cfr. 2. a. H., 18); (2) al-Srvib b. 'Utliman b. MazTm (cfr. 2. a. H.,
18, A); (3) Zayd b. Hrithah (cfr. 2. a. K., 19); (-1) abu Salamah b. 'Abd al-asad (cfr. 2. a. H., 5j20);
(5) ibn umm Maktum, o abi Lubabah (cfr. 2. a. H., 42 nota); (6) ab Lubabah (cfr. 2. a. H., 99);
(7) Siba b. 'Urfutah, o ibn umm Maktm (cfr. 3. a. H., 1); (8) 'Uthman b. 'Affan (cfr. 3. a. H., 6),
il quale fu lasciato perch erasi allora unito in matrimonio con una figlia del Profeta; (9) ibn umm
Maktm (cfr. 3. a. H., t? 8); (10) ibn umm Maktm (cfr. 3. a. H., i^ 59 nota); (11) 'Utlimn b. 'AffTui,
o abu Dzarr (cfr. 6. a. H., 1); (12) Siba b. 'Urfutah (cfr. 5. a. H., 4); (18) ibn umm Maktm, o
reggi: 13) di

1.

Rabr

Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.]

11. a. H.

66, 56.

Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.]

al-Laythi (cfr. 6. a. H., 25). (14) Numaylah b. 'Abdallah al-Laythi, o Siba'


H., S 10) (15) 'Uwayf b. al-'Adbat al-Dirili (cfr. 7. a. H., 69) (16) abS Eulim
al-Grhifari (cfr. 8. a. H., 51) ; (17) Siba' b. 'Urfutab, o Muhammad b. Maslamah (cfr. 9. a. H.,

Numaylah

b. 'ALdallali

b. 'Urfutab

Kultbum

(cfr. 7. a.

abu DugSnah al-Sa'idi (cfr. 10. a. H., 73).


Per comprendere bene il valore di queste osservazioni bisogna aver presente cbe
nella dignit annessa alla carica di direttore della preghiera si deve scorgere un processo evolutivo.
I tradizionisti partono dal concetto cbe si ebbe di quella carica pi di un secolo dopo la morte di
Maometto, e cbe non avea vivente lui. Il Profeta, in Madinah, dava il buon esempio come credente e
29); (18) Siba' b. 'Urfutab, o

Nota

3.

sul numero di queste cfr. Introd.


faceva nella sua corte privata le sue preghiere alle ore stabilite
Quando egli pregava, molti Compagni, sia quelli presenti, sia altri venuti espressa 219, nota 1.
mente, perch sapevano di trovarlo a quell'ora, pregavano insieme con lui, lasciandogli, come conve-

niva al suo grado, una posizione distinta e preminente nella modesta cerimonia.
Questa adesione dei Compagni non era obbligatoria, ma facoltativa, quasi fortuita; era una riunione intima. Solo la funzione settimanale del venerd era obbligatoria per tutti, perch dopo la pre"nella musali a, e non nella cosi detta moschea
teneva una predica
ghiera di mezzod il Profeta
ai Compagni. La funzione quindi di dirigere la preghiera scatur naturalmente dal fatto che Maometto
era il capo politico e spirituale della comunit ed il solo cbe sapeva come dovesse compiersi il rito.
Vivente lui, nessuno ebbe mai vere funzioni di luogotenente spirituale: Maometto non ebbe mai luogotenenti o ministri: ebbe solo comandanti di schiere ed esattori di tasse, ed i titolari tennero queste
cariche solo temporaneamente per un determinato scopo e per un tempo limitato, scaduto il quale
scadevano dall'ufficio e rientravano nella condizione degli altri fedeli. L'oscurit dei nomi della maggior
parte di coloro cbe, si dice, diressero le preghiere durante l'assenza del Profeta da Madlnali perci
un fatto pregno di significato. Per esempio un nome che occorre assai spesso, ibn umm Maktum,
di persona molto oscura, di cui si ignora il nome proprio, sul conto del quale non si sa pressoch nulla,
e cbe per colmo era anche cieco! (Qutaj-bah, 148). La stessa incertezza regna sul conto di ab Lubabah (H a g a r, IV, 315-316), il nome del quale ritorna pure si spesso nell' elenco dei direttori delle
preghiere. Ci d immediatamente molta luce sul concetto che il Profeta voleva infondere in questa
carica essa non aveva per lui niun valore, perch vivente lui, iiessuto poteva rappresentarlo nelle
sue funzioni spirituali. Questi luogotenenti avevano quindi funzioni e posizione assai umile: probabile che essi presiedessero soltanto la funzione settimanale del venerd, nella musalla e fossero
nominati con il solo scopo di dare un po' d'ordine a quella funzione, e null'altro. Vivente il Profeta,
nessuno tranne lui, predic alle genti. Dobbiamo quindi figurarci che, assente il Profeta, in Madnah
tenevasi una sola riunione settimanale dei credenti, ma quando egli era in citt, per il fatto che egli
pregava alle ore stabilite, avvenivano per quante volte pregava, altrettante fortuite riunioni di fedeli.
Quando si ammal in modo da non poter pregare in testa ai fedeli. Maometto intui che avrebbe cessato la consuetudine, a lui si cara, delle cinque (?; riunioni quotidiane nella corte della sua casa. Allora
pens a delegare uno a prendere il suo posto, affinch le riunioni continuassero senza interruzione:
da ci la nomina di abii Bakr, il quale per queste ragioni occup per primo una carica, che in realt
non era mai stata occupata da alcuno. In questo senso il fatto ebbe dunque la sua importanza ^ma
occorre ben rammentare che alla funzione assunta da ab Bakr fu dato un valore tutto speciale soltanto negli anni seguenti, per il fatto appunto che il capo della teocrazia araba si arrog quella fun-

morte del Profeta. La carica


prima creazione. Maometto stesso in quel
momento non vi annesse verun significato per l'avvenire, dacch non si sognava nemmeno d' essere
in punto di morte. In avvenire avremo a tracciare la successiva evoluzione di questa nuova carica
zione in seguito alla

nomina avvenuta

di

ab Bakr

acquist importanza per le circostanze fortuite

alla vigilia della

della sua

nella vita politico-religiosa dell' Islam.

56.

Maometto mori dunque senza prendere congedo dai

suoi ldi

Compagni, e senza lasciare alcuna istruzione per l'avvenire della comunit


da lui creata. La morte sopraggiunse con rapidit cos fulminea, che n egli,
n alcuno dei Compagni ebbe
cina. Nell'ultimo

momento,

certi suoni inarticolati,

il

menomo

sospetto che la fine fosse tanto vi-

forse per effetto del delirio.

Maometto pronunzi

o parole confuse, che 'A'isah, allora fanciulla di

18 anni, la sola persona presente, non comprese,


di ricostruire per cavarne

un senso qualunque.
524.

Il

ma

soli

che essa pi tardi tent

tentativo ha avuto risultati

11. a. H.

tanto puerili, che

le traelizioni

66.

hanno un carattere ben poco

attribuite

lei

soddisfacente, rivolando direi quasi l'origine femminile e fallace delle mede-

sime. NuU'altro egli disse

le

sue facolt mentali

ma

del marito,

soltanto

poclii

sovrano pi potente d'Arabia.

il

avvide

si

non poggiavano pi lo spalle ed il capo


rest mortali di un uomo, che pochi minuti

sulle sue ginocchia

prirna era stato

Appena

annebbiarono prima che

moribondo, ed 'A'isah tard parecchio tempo

egli si rendesse conto di essere

ad avvedersi che

si

immane

dell'

sventura, che veniva a colpire

e tutti

lei

musulmaiai, fugg spaventata, e gridando diede l'allarme alle altre donne:

in

un attimo

la

paurosa notizia

divulg per tutta la

si

citt.

evidente dal

contesto delle tradizioni, che la prima notizia dell'imprevisto disastro gettasse

uno sgomento
a risolvere

mento

indicibile in tutta la comunit,

gi'ande pi'oblema della

il

caotica confusione,

di

impreparata ad affrontare ed

successione al potere.

Segu un mo-

quale tutti gli elementi riuniti insieme

nel

con tante immani fatiche dal grande riformatore, furono quasi in procinto
di scindersi violentemente gli uni dagli altri, ritornando all'anarchia sangui-

Scomparso quell'uomo maraviglioso, il cui fascino


aveva potuto fondere in un corpo solo elementi tanto dissimili e

nosa di prima.

irresisti-

bile

discordi,

parve un momento che la comunit avesse perduto ogni coesione


in

un attimo

le

di precipitare in quelle

con

medesime condizioni funeste^

rinacquero

fosse alla vigilia

dalle quali

Maometto

potenza del suo genio politico l'aveva a stento sollevata dieci anni

la

piima. Tutta
I

sembrava che Madinah

sopite rivalit, e

pi anni sembrava minacciata di totale- rovina.

l'opei'a di venti e

primi a muoversi furono

avevano

tanti originali del paese

mente

la difficolt.

stirpe pi

Fra

Madinesi,

numerosa degli Ansar;

quali

come

maggiore interesse a

il

Madinesi

possessori

risolvere: sollecita-

primi ad agitarsi furono

essi corsero

a riunirsi

ed abi-

Kh.azrag, la

per. decidere quello

che occorresse di fare per la tutela dei loro interessi materiali e morali. Volevano che venissero riconosciuti
all'Islam, e

temevano che

gasse con

numero

fra tutti

meno

il

credenti.

palese:

non

e calpestasse
gli

certo per che

perch Usayd

b.

Hudayr,

il

Aws

Khazrag.

Il

posto di forse appena

loro diritti

dei

capi Awsiti

si

Aws

li

loro vecchi

ma

in

assumere un contegno

consultarono fra loro in segreto,


e degli Ashal, comparisce subito

con abu Bakr, contro

gli antichi rivali e

comche gi da parecchio tempo aveva

piccolo gruppo degli antichi Emigrati makkani,


.50

uomini

(^),

526.

anne-

modo assai
avversari, e memori

misero in moto,

si

capo degli

neo-musulmani

ad una posizione privilegiata

fratricide, preferirono

sulla scena ed agisce di concerto

nemici,

comune con

fecero causa

ancora delle antiche discordie


di attesa

marea montante

la

Anche

impareggiabili da loro' prestati

servizi

Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.
|

11. a. H.

56,57.

Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.]

cessato di esistere

come gruppo

separato, rimase quasi sopraffatto e paralizzato:

perdutosi d'animo, nulla seppe fare, ed

vari

membri di esso

si

rinchiusero nelle

proprie case. I parenti pi vicini del defunto, 'Ali, e la famiglia di 'Abbas

accorsero invece presso

cadavere.

il

merazione variopinta di

fedeli,

Il resto

della popolazione, quella conglo-

venuti da ogni parte d'Arabia, unit prive di

grande parte

qualsiasi coesione intima, che viveva in


tuite di \dveri fatte dal Profeta, e per

sulle distribuzioni gra-

quali la persona e l'attivit di JMao-

metto era l'unica ragione d'essere, rimase anch'essa priva di capi, come immobilizzata dallo stupore, incapace di pensare, e di agire.

Nessuno sapeva che decisione prendere, a chi rivolgersi per


siglio,

o direzione.

Maometto era improvvisamente

aiuto, o con-

partito per quel lungo

viaggio misterioso, che non ha ritorno, lasciando la sua famiglia di fedeli

nemmeno un

senza una sola istruzione, senza

addio.

Tra questi bisogna soltanto

annoverare i superstiti dei Compagni che emigrarono con


Fuga, e di cui abbiamo dato altrove (cfr. 1. a. H., 16) una
lista contenente 69 nomi. Alcuni di questi nomi sono forse interpolati molti erano morti in battaglia
e di malattia. A Badr ne morirono 6 (cfr. 2. a. H., 87, no. 1-6); a Uliud 10 (cfr. 3. a. H., 54,A);
a Bi-r Ma'unah 3 (cfr. 4. a. H., 6); a al-Eagl' 2 (cfr. 4. a. H., 7) e a Mu-tah 4 (cfr. 8. a. H., 16);
in tutto 25, che diffalcati dai 69 primitivi, lasciano al massimo, soli 44 Emigrati viventi e presenti,
quando mori Maometto.

Nota

1.

Maometto da Makkah

all'epoca della

57.

La condizione delle cose era profondamente drammatica, ma

estremamente pericolosa

per fortuna

dell'

Islam fra

Compagni

erano tre grandi uomini, abu Bakr, 'limar, ed abu 'Ubaydah


Tutti e

tre,

al

funto, ove le

primo annunzio,

donne emettevano

si

altres

Maometto

di

b. al-Grarrh.

erano precipitati verso la dimora del de-

in coro quello strida acute, in falsetto, che

una

usansi ancor oggi in oriente in simili circostanze, ed ove

folla di curiosi

e di devoti era raccolta per accertarsi se fosse vera la spaventosa notizia. Il

primo a giungere sul luogo fu 'Limar: abu Bakr, che viveva in al-Sunh,
del caseggiato di Madlnah, arriv parecchio
dolore,
i

tempo dopo,

cedendo alla sua natura ardente ed impetuosa,

fedeli riuniti nella piccola corte

credere alle tradizioni

fuori

'limar, sferzato dal


si

mise ad arringare

murata, dicendo cose, che

possiamo

se

manifestavano piuttosto profondit di sentimento,

anzich acutezza politica, o lucida presenza di spirito. Pare che nella coscienza
di molti

il

Profeta fosse gi oggetto di tanta venerazione, che la sua morte era

quasi considerata impossibile.


inoltre in special

modo

Il

carattere subitaneo della catastrofe aveva

perturbato gli animi.

Se Maometto aveva tanta

di-

mestichezza con Dio, se era ispirato da Dio in ogni parola e in ogni atto,

come poteva mai abbandonare


viso, e

suoi fedeli cos repentinamente, senza preav-

senza almeno un'ultima raccomandazione? Pei'ch Dio,

che aveva

provveduto a tante inezie della vita domestica del Profeta, avrebbe ora negletto di informarlo

dell'imminenza della morte? Perch mai


526.

il

Maestro

11. a. H.

almeno qualche indicazione precisa sul modo


dovessero contenere, quando resterebbero privi del suo potente ap-

non aveva

come

B7, 58.

si

lasciato ai fedeli

poggio? In

molti era quasi la certezza che Maometto non potesse essere

morto.

La

non

sola persona che

dele, fu

il

abu Bakr,

veccliio

si
il

momento

smarr in questo

di angoscia cru-

quale, baciata la fronte di colui che era stato

il

suo amato Maestro e compagno per pi di venti anni, rientr nella moschea,

avendo con contegno fermo ed energico imposto

con l'eloquenza incisiva e tranquilla

ed affascm subito

dell'

uomo,

presenti, ispirando in essi

silenzio al conflitato

'Umar,

forte e sicuro di s,

calm

il

senso tanto desiderato di

fiducia e d speranza nell'avvenire. Egli annunzi in poche parole che

metto era realmente morto, morto senza ritorno, come erano morti
profeti

prima

di lui

con solenne fermezza, che

si

Mao-

tutti

impose a quanti

lo

ascoltavano, raccomand la calma, e l'osservanza delle leggi rivelate da Dio^

58.

Khazrag

Nondimeno

la

calma fu

solo

momentanea

giunse l'avviso che

eransi riuniti per deliberare, e corse perfino la voce, che volessero

un capo ed assumere un contegno indipendente verso gli altri musulmani. L'annunzio equivaleva ad un primo passo verso la guerra civile era
vm principio di scissione interna, un ritorno fatale all'ordine antico, contro il
quale Maometto aveva lottato tutta la vita, abu Bakr non pei'd un istante,
ma seguito da 'Umar e da abu'Ubaydah, e forse da nessun altro Emigrato, corse
al vestibolo dei banu Sa'idah, ove erano raccolti i Khazrag, nella speranza
di salvare l'unit dei musulmani prima che fosse troppo tardi. Nessuno saeleggersi

peva per che cosa sarebbe accaduto, nessuno aveva intuito che cosa

si

do-

Khazrag aveva per altro gi avuto


un primo !)uon effetto ramnent agli Aws, gli antichi nemici dei Khazrag,
tutti gli on'ori delle guerre civili (cfr. Mas'udi, IV, 189, lin. 7); ed abu Bakr,
vesse fare. Tutto era caos. L' iniziativa dei
:

mentre correva in tutta fretta verso

Usayd

b.

Hudajn-,

il

fido

luogo di convegno, fu avvicinato da

il

capo degli Aws, che

lo assicur dell'appoggio dei suoi

consanguinei. Tale assicurazione, sopraggungendo dopo l'accoglienza favo-

segnava gi un passo verso la

revole dei fedeli nella corte della moschea,

soluzione felice del conflitto, e diede animo al prode

Compagno

del Profeta.

Forte di questo nuovo appoggio, al)u Bakr, entr ardito e sicuro nella corte,

ove tumultuavano

Khazrag, agitati

discordi,

qualche cosa, senza saper bene, n definire


i

loro

desideri

timori.

Le

tradizioni,

aspiranti confusamente a

loro sentimenti, n concretare

bench vaghe ed incomplete

non permise che si conci danno per abbastanza lume per


servasse ricordo preciso degli eventi
far comprendere come abu Bakr, nel corso di quei brevi momenti, avesse

l'agitazione suprema, alla quale tutti erano in preda,

627.

Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.
1

[KiasBunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.]

H.

11. a.

58, 59,

gi scorto

una soluzione del problema: bisognava eleggere un

Profeta, che mantenesse

tutti

compatta

costi unita e

la

vicario del

comunit mu-

sulmana, conservando le tradizioni del Maestro, propugnandone le idee e


le dottrine, e continuandone l'opera gloi'iosa. Egli ide di far eleggere da
un'assemblea di tutti

che giustamente, a suo

fedeli,

modo

'Umar,

sia

abu 'Ubaydah,

sia

erano

due uomini,

pi idonei all'alto

ufficio.

Le cose non andarono per come abu Bakr aveva previsto e voluto.

La sua

di vedere,

buon senso

ferma eloquenza nutrita di

e di vigor virile produsse

un grande

Kbazrag: un uomo con idee precise e buone impone sempre alle


turbe, che sanno soltanto gridare, e, incapaci di pensare, seguono pi il sentimento, che la ragione. Nonpertanto abu Bakr non trionf senza forte opeffetto sui

posizione

una parte dei Khazrag rimase un tempo ancora tenacemente

at-

n voleva cedere a quello che con-

taccata a meschini concetti famigliari,

siderava

come una usurpazione

conflitto

lungo ed aspro, che probabilmente

Da

dei suoi diritti.


si

un

ultimo per, dopo

protrasse fino a tarda ora,

a notte avanzata, l'eloquenza maschia ed affascinante, e la figura nobile e


onesta del venerando vegliardo, che con

il

suo contegno e con

le

sue idee

dominarono alfine le
passioni delle turbe schiamazzanti e le ricondusse alla calma ed alla ragione.
I Khazrag si avvidero inoltre di avei'e contro di loro la maggioranza schiacciante dei fedeli, alle loro spalle sentivano le voci irate dei musulmani, non
offriva

una garanzia innegabile

di forza e di giustizia,

Madinesi, sovratutto gli Aslam, sicch alfine scorgendo


tasse

stenze.

s.entimenti dei migliori

Quando per

come abu Bakr interpre-

Compagni, incominciarono a cedere

egli"si fece

successore del Profeta, propose

alle sue insi-

innanzi e chiedendo ai presenti di eleggere un

iJmar

o abu 'Ubaydah,

il

primo, intuendo

il

sentimento dei pi, generosamente rinunzi all'onore offertogli, ritorse gli

argomenti del collega ed invit

sommo

presenti a dichiararsi tutti per

incarico di proseguire

abu Bakr,

del Profeta ^ di sal-

e conferirgli

il

vai'e l'Islam

da

titudini, del

quale impossibile fare la diagnosi accurata, quando gli uomini

fine prematura.

Per uno

l'opera

di quei

moti repentini nelle mol-

sono in preda a vivissime emozioni, la proposta di 'Umar fu accettata per

acclamazione da quasi
59.

tutti

L'elezione di

presenti.

abu Bakr non era legale nel vero senso della


successore del Profeta da un gruppo di

parola: egli era stato proclamato

Madinesi, riuniti in una casa privata, senza


lazione, alla quale soltanto spettava

Le

case di

Madlnah erano

il

piccole, e

nemmeno

tutti.

Degli

Aws

si

pu ritenere che
soli

vi era forse

528.

concorso del resto della popo-

diritto di decidere dei propri destini.

primo Califfo dell'Islam fossero presenti


forse

il

alla

elezione del

capi-famiglia dei Khazrag, e

il

solo

Usayd

b.

Hudayr, degli

11. a. H.

Emigrati Makkani

nessuno,

l'orse

e degli

50.

non-madinesi,

niusulinani

altri

che formavano oramai la maggioranza, ben pochi potevano trovarsi ncU'an-

gusta corte: tutto

un qualche nucleo

al pi

per avventura giunto fino ai

ma

casa,

difficilmente

icoli

di estranei

Aslam

gli

angusti e tortuosi nelle vicinanze della

pu aver partecipato

alla discussione.

Maometto era morto qualche t-empo dopo mczzogionio, quando


aveva gi incominciato ad inclinarsi verso occidente
in circa alle ore 2 o B del pomeriggio, secondo

Le scene da noi brevemente

la giornata.

il

descritte

ci

occuparono

La

ma

dacch

si

Non

abu Bakr

notizia che

tacito con-

il

tramonto

il

tramandata dalla tradizione,

mezzi di illuminazione degli Aral)i erano molto primitivi,

probabile che
sioni.

ultime ore

le

senso degli Aws, non pot diffondersi per Madnah se non dopo
stata

sole

deve corrispondere

era stato proclamato successore del Profeta dai Khazrag, con

non

il

nostro metodo di dividere

del giorno, la sera e forse anche parte della notte.

del sole. L'ora della proclamazione

era

le

tenebre della notte contribuissero ad abbreviare le discus-

pertanto chi ha viaggiato in oriente e nel deserto fra gli Arabi,

ricorder

come

talvolta per questioni d'interesse quei rozzi Beduini possano

discutere accovacciati intorno al fuoco del

campo

fin

quasi all'alba.

La

nostra

supposizione che la proclamazione di abu Bakr seguisse probabilmente dopo

tramontato

il

sole, all'incerto

chiarore di piccoli lumi d'olio, o presso al fosco

bagliore d'un fuoco di foglie di palma, trova una conferma nel fatto che abu

Bakr venne
tanto

il

proclamato ed eletto Califfo da

vifficialmente

tutti

fedeli sol-

mattino seguente. Ci vuol dire che l'ora tarda della prima accla-

mazione, nonostante l'immensa urgenza della cosa, impedisse la proclamazione popolare nel giorno stesso, in cui cess di vivere

il

Profeta.

Intanto nella modesta stanzuccia, ove giaceva ancor tiepido

il

cadavere

un dramma del pi alto interesse, ma di tale natura


delicata, che la tradizione ha fatto il possibile per nasconderlo ai posteri
per nostra fortima l'obliterazione non stata completa, ed ancora possibile
del Profeta, svolgevasi

di rintracciare la verit dei fatti.

Gli interessi della comunit

musulmana, messi a

rischio

scomparsa subitanea del Profeta, avevano fatto dimenticare

grave dalla

la persona,

che

era causa suprema dell'agitazione generale. Mentre tutta ^Madinah fremeva per
il

conflitto appassionato di

con r impetuosit di un

innumerevoli interessi morali e materiali, cercando,

uomo che

ficace del grave problema,

il

si

annega, la soluzione immediata ed

ef-

cadavere di Maometto restava quasi dimenticato

membri pi
quattro mura

nella misera stanzuccia, circondato soltanto dalle vedove e dai

prossimi della famiglia.

Che cosa avvenisse realmente

di fango, quali sentimenti agitassero

529.

testimoni di

fra quelle

quella scena di morto,

67

Riassunto delle
tradizioni sulla morte
Profeta.
1

del

11. a. H.

S 59.

[Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.!

nessuno sapr mai con certezza; ma sulla traccia delle confuse e contorte
tradizioni possiamo ancora intravedere in un vago barlume il dramma domestico, che ivi

svolse nelle tenebre, nel dolore, e nell'amarezza di spe-

si

ranze deluse.

tutti

fedeh per

un momento,

evidente che vi fu
il

pens al defunto.

in cui, stante l'agitazione acuta di

proprio avvenire, nessuno, fuorch


'Ali,

'Abbas ed

loro

membri

della famiglia,

trovarono sopraf-

figli e clienti si

dal disastro, e poveri di mente e di animo, nulla seppero fare, fuorch

fatti

riunirsi intorno al cadavere, e sconvolti e trepidanti prodigare le

che

usavano per

si

al

dramma

di

montagna, che

morti. Rinchiusi in quella stanzuccia, rimasero estranei

grandioso, che
si

si

svolgeva intorno a loro, somiglianti ai pastori

ascondono sotto una rupe mentre

Non compresero

in nuvole e in baleni infuria la bufera.


il

prime cure

significato di ci che accadeva,

non

si

cime avvolte

sulle

n Y importanza, n

sentirono capaci di unirsi alla lotta

umane, che abu Bakr con coraggio ammirevole e con sagacia


geniale in quel momento incontrava e vinceva, dopo una lotta, che rimarr
sempre uno degli episodi epici nella storia del mondo.

di passioni

Quando
tenebre

le

su ci

alla fine della giornata di dolore o di

tristi della notte,

che avveniva nella

famiglia di

sgomento, insieme con

prime voci

giunsero alla stanza di 'A'isah

le

Saqlfah

membri

dei

banu

S'idah,

Maometto intuirono che una cara speranza,

della

va-

un'illusione

gheggiata forse da lungo tempo, stava per svanire crudelmente, e

tutti

animo loro.
'Ali si era illuso che la sua stretta parentela con Maometto, ed il suo
matrimonio con Ftimah, la figlia di Maometto e la madre di duo figli,
Profeta, gli assicurassero un primato morale fra
i soli nipoti viventi del
rimasero dolorosamente colpiti nella parte pi sensibile

Compagni

lo

designassero

come

l'

dell'

erede naturale tanto dei beni, "che

dell'autorit del suo suocero-cugino. In questa illusione era stato

membri

dai
il

debole

astuti ed intriganti della famiglia

'Ali,

e speravano

di 'Abbas,

che dominavano

trarre da lui molti vantaggi materiali: anche

questi riinasero perci profondamente mortificati.

La

fine repentina del Pro-

aveva cos distrutto ogni speranza degli agognati onori e vantaggi,

feta

ed

mantenuto

il

cadavere che giaceva dinanzi a loro non era pi che un peso ed un

ingombro.

Dacch

nell'elezione del successore di

Maometto, non

alcuuo della famglia del defunto, e dacch


tutt' altri concetti, i

di lui

era tenuto conto

il

sui quali

da
morte

elezione era stata ispirata

parenti del Profeta ebbero la coscienza che con la

avevano perduto

revoli vantaggi,

la.

si

potere e peixievano nell'avvenire tutti gli innume-

avevano contato.
530.

P'u

un momento

di

immensa

11. a. H.

amarezza dalla quale, per


mesi

la

un poco,

riaversi

loro esasperazione

sentimenti e

le

5ii.

HaSimiti abbisognarono pi di

sei

ora un atto strano, ben

sospinse a compiere

li

ma

debolmente velato dalla tradizione,


i

che pone nella luce cruda della realt

membri

passioni del tempo. I

della famiglia, sia per dispetto

verso tutti gli altri nusulmani, che avevano eletto abu Bakr, sia perch ce-

dendo a un moto

di reazione cercassero di liberarsi dalla presenza

incomoda

un cadavere, che oramai non poteva lor giovare pi a nulla, decisero di


provvedere immediatamente alla sepoltura, e di compierla in modo segreto

di

e privato, togliendo cos a tutti gli altri la soddisfazione di assistere ai fu-

memoria del grande Profeta.


Per ovvie ragioni era usanza antica in Madinah e in tutta Arabia,

nerali e di onorare solennemente la

seppellire

morti fuori della

Ci ben naturalo in paese ove

citt.

le

case

sono piccole, semplici tuguri a pianterreno, ove non esistono templi per
ed ove ignoravansi

culto,

maiino

le volte di

avrebbe dovuto perci essere trasportato


al-Baq',

con

rito solito di tutti

il

di

il

piombo. Maometto

e le casse di

giorno seguente al cimitero di

il

musulmani morti

nel decennio a

Madinah,

ed avrebbe dovuto scendere nel suo ultimo giaciglio presso la tomba della

Ruqayyah, del

figlia

figlio

Ibrahim

Compagni. Questa
popolazione di Madinah,

e di tanti altri suoi

funzione solenne avrebbe attirato tutta intiera la

Cedendo forse ad un
movimento di dispetto, i membri della famiglia decisero di mandare tutto ci
a monte. Con grande segretezza lavarono il cadavere, e dacch non osavano
muoverlo dal sito ove giaceva per paura di essere scoperti, scavarono la fossa
e fr^ tutti avrebbe primeggiato

nella stanza

ve

da

neo-eletto sovrano Q.

il

letto di '*iah, l

dove

egli era

morto, ed a mezzanotte

calarono e lo coprirono di terra alla presenza dei

lo

famiglia e di qualche intimo.

nocchia della quale era morto

La
il

stessa

vedova

soli

quando

Profeta, forse appunto perch era figlia del

nel silenzio della notte, ud

stanza attigua (Tabari,

mente
delle

all'uso,

1837,

rumore

lin. 9-10). I

il

suo marito,

dei picconi e delle pale nella

consanguinei dunque, contraria-

le

vedove, ed agito all'insaputa

medesime. Maometto fu sepolto alla chetichella, non come un sovrano o


di Do,

malfattore.

N abu

ma

quasi

come

la vittima

Bakr, n 'Umar, n

giorno dopo, quando oramai nulla

membri

della

alla quale

non

il

avevano perfino allontanato

un Profeta
il

I,

della

prediletta, 'Aisah, sulle gi-

neo-eletto califfo, ignor questo disegno e capi che seppellivano


solo

membri

se

famiglia:

riaprire

nessuno os pensare Q.

ne facesse un grande caso

altri
si

d'una persecuzione, o come un

erano presenti

ai

sarebbe stata una profanazione,

fossa

Fu

accettato

almeno su

531.

lo seppero soltanto

poteva fare: la sepoltura spetta

la

damento.

il

fatto compiuto, e

sembra

ci la tradizione tace pr fon-

Riassunto delle
tradizioni sulla morte
Profeta.]

del

59,

Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.
|

La

Maometto nella propria stanza, questa eccezione insolita


comune del tempo, non fu quindi una dimostrazione singolare di rispetto,

sepoltura di

all'uso

ma

l'effetto di

una

11. a. H.

fiO.

finzione

nascondere

posteriore per

traccie di questo

dramma

ed

Reste,

onoranze da tributarsi ai defunti (cfr.


1
177 e segg.; lacob Arab. Diclit.. Ili, 139-

e segg.;

Goldziher WZKM.,

tomba,

Nota

2.

Le

XVI, 307

voi.

concetti

Fre

delle

avevano della morte,

clie

g,

218-224

Goldziher

Compa-

sui

Wellhausen

Muli. Stud.,

I,

229

e segg.).

tradizioni sono incerte se la sepoltura avvenisse nella notte fra

lunedi e

il

il

mar-

quella immediatamente susseguente alla moite, oppure nella notte successiva, vale a dire
marted e il mercoled. Tale divergenza non fa differenza per noi: la sepoltura fu fatta di notte,

cio

tedi,

fra

cancellare le ultime

una fosca luce

intimo, che getta

si

tradizione data al 48

verit e

la

gni superstiti e sulla famiglia del Profeta.


Nota 1. Sulle usanze funerarie degli Arabi antichi
della

La

circostanze speciali, ed impreviste.

il

camera stessa del defunto, affinch nessuno, fuorch

all'insaputa di tutti, e nella

consanguinei pi

prossimi, potesse assistere alla cerimonia.

A taluni la nostra interpretazione degli eventi potr forse


60.
sembrare nuova e flou molto convincente, ma non abbiamo esitato di tentare
questa ricostruzione d'un episodio dimenticato della storia, poich

anche travisate ce ne porgono indicazioni


menti

sufficienti.

quattro fatti ammessi concordemente dalle tradizioni

del Profeta poche ore

opera di

quelli che

dopo

la

morte

(2)

negarono l'omaggio

insaputa delle vedove?

modo

misterioso fu

concepibile che

il

Si

caUfFo 'Uthmn, dopo

'Ubaydah, 'Abd al-rahmn


ed

altri,

avessero

cosi

b.

(1) la

al neo-eletto Califfo

il

sepoltura
;

(3)

(4) nell'

solo sepolto

in

suo assassinio nel 35.

il

altri-

Compagni

pi antichi

tenga presente che

Compagni

spiegare

entro la propria stanza

pi scura della notte, nell' assenza di tutti


l'

Come

le tradizioni

per
ora

e al-

questo
a.

H.

come abu Bakr, 'Umar, ab


abl Waqqs, al-Zubayr, Talhah

devoti e fedeli

'Awf, Sa'd b.

palesemente negletto

buon musulmano? Maometto, combattendo

dovere di ogni

pi sacro

il

la deplorevole

usanza pagana, la

indifferenza pei morti, aveva cercato con ogni mezzo, ed in ispecie con lo

esempio, di inculcare nei suoi la venerazione per

medesimi, pregando egli

sempre sulla bara dei defunti, ed accompagnando sempre


loro ultima dimora.

La

forma argomento

innumerevoU

tli

consuetudine seguita dal Profeta in


tradizioni, ed

Califfi

rono quasi servilmente negli anni successivi tutto ci che


di fare in quelle circostanze,

accompagnando

essi

pure

Compagni
tali

alla

circostanze

seguirono ed imitail
i

Profeta era solito

morti al cimitero,

pregando sulla loro bara, ed assistendo a tutte le funzioni della sepoltura.


Perch mai non furono perci presenti i Compagni alla sepoltura del Pro-

mai non compierono quello che doveva essere il pi sacro


di tutti i loro doveri in quella circostanza, dacch Maometto era il pi degno
di simili onori, fra tutti quelli che morirono dopo di lui? L'unica spiegazione
possibile di siffatta anomalia quella da noi tentata, vale a dire che la sefeta,

ossia perch

BS2.

11. a. H.

poltura avvenisse all'insaputa dei Compagni.


conclusioni vengono

come

molto probabilmente
contro

naturali

Ammesso

tendenze separatiste dei Madinesi, e la

le

concordia nell'elezione del

nostre

le altro

ci,

conseguenze. Possiamo aggiungere che

impegnata da abu Bakr

la lotta

co, 61.

e dai suoi

difficolt

successore del Profeta,

due

colleglli

di ottenei'e la

richiedessero

un tempo

molto lungo, assai pi lungo che non appaia dalle tradizioni, e che

il

suc-

cesso dell'iniziativa felice di

abu iJkr non

tarda della notte, quando

parenti del Profeta, informati segretamente di

ci che

avevano
il

pi sacro dovere verso

s'

cadavere, ed

il

Nel

primo ed

il

grande riformatore e Maestro.

il

Leggende medioevali
61.

e sepolto

non ad un'ora

primo successore l'ambito onore di compiere

tolto al

Maometto

avevano gi lavato

stava combinando,

si

fosso assicurato, se

sulla

Medioevo

in

tomba
Europa

ignoravano del tutto

di

Maometto.

si

sapeva ben poco sul conto di

particolari

sua esistenza, ed

della

il

tenore esatto delle sue dottrine. In compenso per persone interessate avevano

avuto cura di propalare molte fiabe per dimostrare che egli fosse un volgare

imposto l'e, che ricorreva a bassi strattagemmi per ingannare

creduli se-

guaci. Cos nacquero molte malevole leggende, la migliore e pi completa

esposiziono delle quali ancora lo studio del nostro

prepara

una ristampa: La

D'Ancona,

leggenda di Maometto in Occidente

Storico della Letteratura Italiana, voi. XIII,


di aggiungere alcuni appunti su

fase.

38-39).

(cfr.

di cui si

Giornale

Ci sia permesso

questo argomento di tanto interesse.

La

favola pi diffusa di tutte in Europa a quei tempi, ed ancor oggi popolar-

mente conosciuta, quella secondo la quale Maometto, per mezzo di un forte


magnete assicurato alla sommit di una cupola, avrebbe ottenuto che, dopo
morto, la sua cassa di ferro
e rimanesse

tomba

pietre magnetiche, in

Il

voi.

di

sollevasse in aria al cospetto di tutti

di

Maometto

modo che

in Makkah
!

fedeli

fosse costruita di

la cassa di ferro del Profeta attirata egual-

tutto le parti- era rimasta sospesa in aria.

Dr. M.

Steinschnoider ha

dimostrato

(cfr.

ZDMGr., anno 1851,

V, 378-379), che questa leggenda di origine orientale molto antica e

gran lunga anteriore a Maometto. Gi in Plinio (XXXVI,

menziono

di

mi

fatto analogo. L'architetto Dinocharis

da Tolomeo Filadolfo
Arsinoe, una volta di
al ])rogetto.

si

15),

abbiamo

dice avesse

avuto

l'ordine di costruire per la propria sorella e moglie,

pietra magnetica, in

Arsinoe potesse rhnanere sospesa in

fmo

appesa alla vlta. Altre leggende affermavano che la intiera cu-

pola che copriva la

mente da

si

Anche

nel

aria,

ma

modo

che una statua di ferro di

che la morte di Tolomeo ponesse

Talmud (Synhedrin 107,b; Sota 47, a) abbiamo


6^.

[Riassunto delle
tradizioni sulla morte del
Profeta.
1

11. a. H.

61, 62.

];.eg:grende

me-

dioevali sulla

tomba
metto.]

di

Mao-

accenno ad un servo di Elia, che, attaccando un magnete all' immagino delIn oriente poi si afferma
l' idolo Jerobeam, riusc a sollevarlo fra cielo e terra.
che Mahraud [f 421.

H.] quando nell'invasione dell'India espugn la citt

a.

Sumnat, trovasse nel celebre tempio indiano

di

sospesa in

della divinit locale

una parte

sacerdoti, facesse demolire

cadde in terra e

si

ruppe

che

aria, e

di quel

luogo un' immagine

informato dell'astuzia dei

egli,

della volta del tempio

in mille pezzi.

Una

allora

l'

idealo

credenza analoga trovasi in

altri scritti giudaici citati dallo Steinschneider, sicch lecito di

concludere,

che la leggenda sia di origine antichissima, e nell'emigrare da un capo

mondo abbia

l'altro del

comu strumento di polemica religiosa per


anche come il popolo non abbia molta facolt

servito

pi di una fede. Ci dimosti'a

ma

creatrice,
ciale

piuttosto un'attitudine imitatrice

leggenda attraversare

di

al-

secoli

vediamo una forma

cos

continenti, e in cento

modi

spe-

diversi

servire tutte le cause e tutte le fedi.

Agli appunti dello Steinschneider non sar forse inutile di ag 62.


giungere alcune affermazioni contenute in quello scritto celebre ed interessante
del

Marracci:

fide...

MDCXCVTIL

si

Eademque

Nel primo volume di quest'opera curiosa, nella quale

Papa Innocenzo XI ha

tentato

una confutazione teologica

del-

Islam, vi un lungo Prodromus, o introduzione, contenente tutto quello che

sapeva allora fra

gina 29

(2

dotti su

Descrizioni

dell'Egitto

esatte

cap. 30, riferita per disteso

era al

da un

principio
"

tempio

Maometto

colonna), citata un'opera di

intitolata:

"

fide descripUn^...

dotto ecclesiastico della Congregazione dei Chierici regolari ed un tempo

confessore di
l'

snmma

ex Arabico idiomate in Latimim translatus,.. auctore Ludovico Marraccio...

Patavii
il

Alcorani Texhis univcrsus...

del

XVII

e sulla religione

Gabriele Bremond

superiore

una descrizione
secolo

musulmana.

della

tomba

dell'Era Volgare.

di

pa-

marsigliese,

ove al libro

inferiore,

et

I,

Maometto, quale

particolari

vengono

gontilhuomo... che l'ha veduto pi volte, per haver servito in quel

(').

Dopo molti

particolari sulla moschea, di

venti mila lampade, e da colonne di

come

marmo

Madinah ornata da

prezioso, egli passa a descri-

moschea medesima giacessero i resti di Maometto in una


cappella " fatta in forma di torretta, o fabbrica tonda, con una cuppola,
" che i Mahomettani chiamano Turbe (turbali)
contornata da una piccola
,.,

vere

nella

galleria, o ringhiera,

argento. In

vano

da una muraglia piena

mezzo a questa

accesso,

ma

soltanto

cappella, alla quale

" quei,

di
i

pellegrini

sono vedere, ed entrarvi

"

dunque questo sepolcro di pietre concie, rivestite


nel mezzo di questa torre a terreno piano, longo

"

con gelosie di

comuni non ave-

che risiedono in ^fedina, per favore lo pos-

"

finestre,

tomba del Profeta. " E


di marmi finissimi, posato

era posata la celebre

584.

sette piedi, largo quattro

11.

'-

havendo verso

" vi

un turbante verde,

continuamente

"

Alo

"
"

('').

piedi ve n' un'altra simile

e su questa

un forame, per cui pu passarc un braccio, et un cereo acceso, per vedere dentro una testa di morto,
che non ha che quattro denti. L'osso di una coscia, e gamba, et alcune
che

si

leva segretamente, e sotto di esso

vertebre tarlate

di

''

e verso

di diaspro scannellata, sopra la quale

si

'^

'

una colonna

62.

abbruciano odori soavissimi come balsamo, e legno di


Sopra questo sepolcro, verso il suo mezzo vi un pezzo di marmo,

'

la testa

H.

a.

stanno separatamente:

Dal

>[ahometto

la gaUeria,

questo

del corpo

residuo

il

mezzogiorno della cappella, nel muro sotto

lato di

che sporge in fuori per reggere la balaustrata,

di calamita, grossa tre diti, di

due piedi

quadro

in

la

v'

una

quale attaccata

*'

con quattro grossi rampini d'argento

"

l'una d'oro con le

'

chiodo di ferro, grosso come un dito, che tirato dalla calamita,

sospeso per aria fra la calamita e la cassa.

'

incastrati diamanti, et altre

"

cantato miracolo del sepolcro di Mahometto, che

alli

"

pi zelanti, cagiona estasi furiose

si

"

per non vedere dopo ci cosa alcuna

ci ispira

grande fiducia

gioie

"

perch alcuni

racci, ispirato dall'odio per

l'

fanno crepare

come

gli

Islam e por

il

autorit sicura. Di fatti

occhi

situm corrumpi ac foetere coepisset


spirito

"

nullo illius

il

il

Mari

popolo

cadaver interim cu-

triduo, vel quatriduo expo-

Questo un esempio della

che animava

tutto l'Evo

troppo

suo fondatore, aggiunge, che

a canibus delaceratum, cum jam

Europa durante

de-

idioti e

lo spirito tendenzioso dello scrittore

stodiente, fuisse

in

tanto

,,.

l'elezione del successore

e della

tiene

confermata da altre persone degne di fede

tumultuava per

mane

il

Mahomettani

cadavere di Maometto dimostrano come, mentre

tura anti-islainica,

si

In questa mezza luna sono

gran pregio. Questo

di

evidente, perch possa essere accettato

resti del

vede una mezza

qualche particolare della costruzione sembra

ma

provenire da fonte buona,

pochi

si

punte rivolte in alto: nel mezzo della quale vi un

Questa descrizione, bench

non

e sotto di essa

pietra

lettera-

gli studiosi di cose

Medio e l'Evo moderno,

fin

musul-

quasi ai

giorni nostri.

Nota 1.
(a) Il f/entilhcomo, citato dal Bremond, pare clie sia stato qualche renegato cristiano
nativo d'Europa, perch altrove lo stesso Breinond, citato dal Marracci (voi. I, 30, seconda colonna)
afferma che fosse un Gentilhuomo degno di fede, che dimor sette anni in Mekka e Medina al servizio
del Ee Sceriffo, havendo rinegato: e che io in Damasco aiutai a salvarsi.
(b) I Re Sceriffi erano gli Alidi signori delle due citt sante di Makkah e di Madlnah, il cui dominio pi o meno esteso ebbe principio verso

Hurgronje Mekka,

I,

54 e segg.;

la fine del

Wustenfeld,

X secolo dell'Era Volgare (cfr. Suouck


Die Chroniken der Stadi Mekka, voi. IV,

222 e segg.).
(e) Chi volesse conoscere come la tomba di Maometto ai giorni nostri, oltre alla fotografia
annessa al presente volume, consulti: Keane, Mij journey to Medinah, London, 1881, pag. 108-109;
R. F. Burton, Pertonal Narrative of a Pilyrimaye to al-Madinah e Meccali, Men. orlai Edition,

536.

[Leggende

me-

dioevali

sulla

tomba

Mao-

metto.]

di

11. a. H.

63, 63.

[Leggende

me-

dio evali sulla


di Mao-

tomba

metto.]

London

1893, voi.

304

I,

ove trovasi una descrizione assai minuta della tomba, insieme con

e segg.,

di valore.

molte notizie storiche

2.
Con questa descrizione combina quella del famoso viaggiatore bolognese Luigi B a Ab altera delubri (= il tempio
il quale visit Madlnah fra il 1501 e il 1607
(Vartomanus)
a
th e
di Madinah) parte in priori loco Meschitae turris (= la tomba di Maometto) visitur ambitu quinque
era crate aerea faberrime facta ful passuum quaquaversum testudinata, pannoque contecta sericeo

Nota

i-

(=

citur

la grata di bronzo) distantia

duorum passuum, abque adeuntibus quasi per transennam con-

Laevorsum angusta porta itur ad turrim et quum eo perveneris, rursum angustiore ianua
admittendus es. Ostium buiusmodi bino et bine complures codices, bibliothecae instar, honestant alterum latus viginti alterum vero quinque et viginti condecorant illi enim Mahumetis sociorumque
traditiones foedissimas, tenoremque vitae eius continent. Intra dictam portam sepulcrum visitur, id
est defossus locus, ubi adstruunt conditum esse Mahumetem, sociosque eius, Nabi videlicet Bubacar et
Othomar, Aumar et Fatoma . Edizione di Fr. U. Calixtus, Lipsiae, 1764, pag. 114-115.

spicitur.

vera natura del Califfato (') nei primordi dell' Islam.


morte
di Maometto fu un avvenimento, forse vagamente
La

La genesi

e la

63,
preveduto da qualche Compagno,
pensato di provvedere

sentimento

d'

ma

ai cui effetti

pare che vi fosse fra

immediati nessuno aveva

seguaci del Profeta

inconsapevole sicurezza generato dal concetto che

sue funzioni di Profeta, e dalla venerazione per

sulle

il

come un
aveva

si

grande Maestro,

che cio la morte del medesimo non potesse somigliarsi a quella degli
mortali, e che

il

altri

Profeta, allo stesso modo, che aveva provveduto a tanti

bisogni sociali, religiosi e politici della comunit da lui stesso fondata,

altri

avrebbe anche provveduto all'avvenire della medesima dopo la sua scomparsa

(^).

Finch visse Maometto, nessuno dei Compagni ebbe perci mai

gione di pensare al lontano futuro, nessuno sent, n Tobbligo, n

morte di

di prevedere e di provvedere alla

ed al suo Profeta.
politica rispetto a

progresso

Non

cos fra

Madlnah,

molte

lui.

trib,

e tra le quali

diritto

Ci spettava soltanto a Dio

che vivevano in soggezione

F Islam aveva fatto poco o niun

in esse la maggioranza, attaccata ancora al

e frenata soltanto dalla potenza militare

il

ra-

del

Profeta,

paganesimo
sospirava

musulmano

il

antico,

giorno

certo

che

l'evento era ansiosamente desiderato dalle trib, bench nessuno avesse

mai

dell'emancipazione dal pericolo e dal servaggio

adempimento dei voti pagani. Ma di ci parleremo


altrove i sentimenti delle trib vinte non ci riguardano ncora erano sentimenti vaghi, erano una forza sociale latente, che doveva assumere forma

sperato in

un

cos sollecito

precisa e vigore attivo ed aggressivo soltanto nel corso di eventi posteriori,

che ancora nessuno poteva prevedere.

Tanto

per.

musulmani, quanto per

gli

Arabi nomadi

la

morte

di

Mao-

metto, sopraggiunta con rapidit fulminea, fu una grande sorpresa, alla quale

dopo un breve allarme per la pericolante


erano illusi sulla gravit del male, ed avevano ritenuto
guarigione (cfr. 18): nei paesi lontani da Madinah

nessuno era preparato


salute del Profeta,

si

prossima e sicura la

seguaci,

636.

yotcgrarursS-CaltoKi J*w

'MBA in MAOME'TTO IN MADINAIT

11. a. H.

la

notizia della

63, 64.

morte giunse contemporaneamente con quella della ma-

lattia del Profeta.

Nota

Non

Bakr assumesse mai il titolo di khallfah, o successore, vicario, luogotenente del Profeta
se venne chiamato con questo nome, pi che un titolo di sovranit fu
un cognome dato famigliarmente dai Compagni per effetto delle funzioni speciali di continuatore delle
tradizioni e dell'opera di Maometto. In seguito la consuetudine consacr l'uso del cognome e ne fece
un titolo. probabile per che soltanto ai tempi di 'Dmnr [23. a. H.] venisse stabilito ufficialmente il
titolo di khallfah, perch noto che 'Umar fu il primo a stabilire questi particolari e ad assumer
ufficialmente anche il secondo titolo di Amir al-mii-minln, o Principe (o comandante) dei credenti
(cfr. Tabari, I, 2748, lin. 6-7). Si noti per che il titolo, khallfah Easiil Allah, fu di una natura, per cosi dire, piuttosto letteraria, o burocratica, e che il vero titolo sovrano fu sempre in seguito
quello di Amr al-m ii'm i n In. Questo e mai alcun altro fu quello adoperato da quanti rivolgevano la parola al sovrano: fu quello sempre preferito indistintamente da tutti musulmani a qualunque setta mai appartenessero (cfr. Kli a 1 d n Prol., I, 461-468; cfr. anche id., 1,387).
NoT.\ 2.
Di tale sentimento abbiamo una prova nelle numerose tradizioni apocrife, nelle quali
i tradizionisti hanno preteso di dare le ultime volont del Profeta. Esse hanno interesse e valore storico,
perch ci fanno toccare con mano il sentimento esistente fra i musulmani, che Maometto avebbe dovuto, come il Profeta del popolo suo, avvertire i Compagni della imminente dipartita e dare le necessarie
istruzioni per il regolare andamento della comunit, creata dalla volont di Dio per la diffusione e la
1.

certo che abu


;

conservazione della vera fede fra gli uomini.

In Madinah il turbamento fra i Compagni fu grande, special 64.


mente grande e grave, perch la subitanea scomparsa del Profeta, senza

nemmeno

lasciare

una

parola, sia

seguaci, era di tal natura

di

da scuotere

commiato,

di consiglio, ai

sia

la fede stessa dei

fedeli

medesimi nel Maestro

morte sembrava una improvvisa, inesplicabile diserzione, un abbandono,


tanto pi incomprensibile, in quanto nell'ultimo decennio Dio, per mezzo del
la

suo Profeta, aveva assistito e consigliato e guidato

suoi devoti adoratori

perfino nei minimi particolari e negli incidenti anche pi futili della vita do-

mestica quotidiana. L'effetto primo immediato della morte fu perci un tui-

bamento morale

di

suprema gravit, che scosse profondamente

tutti gli

animi

e minacci di fiaccare quei nuovi legami religiosi e morali, alla creazione dei

quali

Maometto aveva dedicato

tutta la sua vita, e che ancora

non avevano

preso intiero possesso degli Arabi convertiti.

Lo sgomento

nascere con sorprendente acutezza

antiche particolariste, che

tivit istancabilc del

le passioni

Profeta aveva potuto sopire,

spegnere. Scoppi quindi immediato

un

conflitto.

ma non
Le

generale fece

ri-

l'at-

completamente

condizioni economiche

da Maometto erano di tal natura, che avevano pienamente soddisfatto agli interessi della maggioranza dei seguaci la sua morte,
minacciando di essere la fine di tutto e di danneggiare perci tutti questi
grandi e diversi interessi, rivel immediatamente con spiccata precisione la
esistenza in Madinah di tre partiti principali, che finora avevano vissuto in

e politiche create

buon accordo,

ma

tutti istintivamente

che dinanzi alla probabilit di una rivoluzione, ebbero

un

solo

pensiero, quello

di

tutelare in

modo

efiicace

propri interessi materiali e morali.

537.

68

La natura del
Califfato nei
primordi deldeir Islam.
1

11. a. H.

fi4.

[La natura del


Califfato

nei

primordi

del-

l'Islam.]

primo partito era quello degli Emigrati makkani,

II
.

j^jj^^j^j^ggl

ed

terzo quello
^

il

dei

quali,

diversi ed erano
e

partito separato, perch

entrati nella

non per desiderio

Emigrati e dei Madinesi,

avevano sentimenti ed

come

era perci anche

il

pi pronto ad agire per la tutela dei propri inte-

il

Perci fu anche

interessi

a mia o all'altra famiglia. Di

clienti

conservato l'ordinamento antico per famiglie e trib:

ressi.

for-

secondo, quello dei Madinesi, aveva effettivamente

il

meglio organizzato e

Maometto

comunit musulmana per seguire Maometto

di appartenere

questi tre partiti solo

bench umti nommalmente con vincoli

di clientela, sia agli uni, sia agli altri degli

mavano realmente un

secondo quello

accorsi intorno a

forestieri,
,

da Ogni parte d'Arabia, ed

il

il

solo dei tre, che

appena saputa

la

morte

di

Mao-

metto prendesse immediatamente un indirizzo separatista e indipendente. Gli


altri

due

partiti

mancavano invece

di siffatta coesione:

erano unit distinte,

Maometto;

gettate insieme alla rinfusa dal caso e dall'attivit creatrice di

legame comune

l'unico

di reale efficacia era la persona e l'influenza diretta,

quotidiana, del Profeta:


egli

solo era la

egli esercitava su tutti

il

suo fascino

irresistibile,

ragione precipua della loro coesistenza e della fusione di

tante aspirazioni e tendenze diverse, talvolta anche contrarie ed ostiU fra loro.

La

coscienza d'una fede

comune era un sentimento ancor troppo

perch avesse vera efficacia sugli animi dei convcrtiti

mento

di ordine secondario. I

novello,

un sentidi Madlnah

era ancora

componenti dello stato teocratico

musulmani erano seguaci di Maometto, di maniera che la scomparsa


capo e maestro amato e temuto minacciava di mettere a dura prova la

pi che
del

dottrine predicate dal defunto. Negli ultimi anni

stabilit delle

di sfacelo generale era divenuto pi


politica presa dal Profeta
estranei,

per

l'

grande per

la

ammissione

nell'

tendenza

non-musuhnani, che avevano compromesso

Islam
la

il

pericolo

schiettamente

di tanti

elementi

compattezza e l'omo-

geneit del piccolo stato teocratico.


I

componenti degli

non-madinesi

stabiliti

in

altri

due

partiti, gli

Emigrati makkani

cio,

Madlnah, formavano quindi due gruppi di

sone, nei quali gli anticlii vincoli patriarcali

non erano pi

per-

in vigore, ed

non avevano potuto per anco acquistare salagU antichi. In altre parole questi gruppi rap-

nuovi, creati dalla fede comune,

dezza sufficiente da

sostituirsi

presentavano uno stadio di transizione nella evoluzione dall'antico al nuovo.

Caddero perci

tutti

momentaneamente

in

uno

stato di assoluta impotenza,

senza organizzazione, senza capi e senza idee, quando

manc

colui che

li

teneva assieme.

Sembr venuto il momento dello sfacelo generale, nel quale ognuno


pensa a s: i membri della famiglia del Profeta corsero presso il defunto
6S8.

11. a. H.

numero molto

esiguo,

ed invidiosi.

come

Il

medesimi

Maometto

gruppo

il

Emigrati, ridotti a un

dei non-madinesi, sopraffatto dalla sventura, rimase

immobile

sia lo sfacelo generale, sia la

che do-

sjicttatore degli eventi,

continuazione dell'Islam: nessuno

vivo nelle poche ore, che passarono dalla morte di

fece

alla elezione di

alcuno avesse
65.

si

altri

rinchiusero nelle loro dimore, reciprocamente sospet-

si

inebetito, incapace di agiro,

vevano produrre,
dei

GH

prestare al cadavere le prime care d'uso.

l)er

tosi

64, 65.

tempo

abu Bakr. Questa fu un

fatto

nemmeno

di agire e quasi

compiuto prima che

di pensare.

Nello spazio cosi di poche ore la comunit musulmana, in cir-

costanze assai critiche e

difficili,

senza la necessaria preparazione, senza un solo

precedente, e senza potersi valere d'una sola

parola, n di

una

sola istru-

zione del grande maestro, fu chiamata a risolvere e risolse di fatto,

arduo ed
si

il

il

pi

pi periglioso problema di tutta la sua breve esistenza. Per quanto

possa essere alieni dall'attribuire ad individui quello che fu merito di po-

o l'opera dei tempi, o di grandi processi

poli,

un gravissimo

si

che doveva con

sarebbe commettere

volesse riconoscere, che in questa circostanza

due uomini,

le virt politiche di

iniziativa,

non

errore, se

storici,

di

suoi

abu Bakr e

effetti

di

'Umar, nel prendere una

sconvolgere tutto

il

mondo

allora

musulmana da un imminente disastro. I


quel momento supremo non perdessero la

conosciuto, salvarono la comunit

due uomini furono

soli,

comprendendo tutto

testa:

che in
il

pericolo di cadere nell'antico con

delle passioni particolariste dei Madinesi, ed

mento vero

di tutti

ben pensanti,

si

risveglio

il

intuendo quale fosse

prefssero di salvare, a tutti

il
i

senti-

costi, la

comunit pericolante, guidati dall'idea dominante di conservare intatto


stato di cose lasciato dal Profeta. Essi furono

soli,

che avessero di mira

in quel penoso frangente gli interessi supremi e veri della


al sacrifizio dei propri e personali agli interessi

furono

soli,

comuni

lo

nuova

di tutti

fede, pronti

musulmani

che dimostrassero realmente di avere a cuore la conservazione

dell'opera del Profeta, e l'osservanza dello spirito e della lettera delle dot-

da

trine

lui lasciate.

Alle grida inconsulte di coloro, che volevano in


all'antico, essi risposero

con fermezza, invitando

modo

palese ritornare

Madinesi a nulla mutare,

esortandoli a rimanere fedeli alle leggi del Profeta, ed uniti e concordi con
gli altri

musulmani. Dimostrando

tutti

vantaggi, anzi la necessit di con-

servare le istituzioni fondate dal Profeta, proposero che uno dei presenti dirigesse provvisoriamente le faccende pubbliche nello spirito e nel senso manifestato

da Maometto in tante circostanze. Essi

il

tempo ed

il

impe-

Maometto aveva creato al resto


destino nulla doveva essere mutato e tutti

riosa necessit di conservare intatto ci, che

a\Tebbero provveduto

insistettero soltanto sulla

539.

La natura del
Califfato nei
primordi
l'

Islam.

del-

[La natura del


Califfato

nei

primordi

del-

l'

Islam.

11. a. H.

(JB-

avevano

il

dovere di cooperare a che

le disposizioni

date dal Profeta fossero

puntualmente eseguite ed immutabilmente conservate. L' integrit indiscutibile dei due uomini, l'onest assoluta dei loro intenti, la convinzione generale
che agissero ispirati soltanto dal desiderio del bene pubblico, la chiarezza
limpida e la semplicit convincente dei loro ragionamenti, accessibili a tutti,

imposero ai meschini interessi ed alle grette passioni particolariste degli

si

elementi ancora

imperfettamente islamizzati della

Quelli che vociferavano


fi'a

loro, e per

l'

si

comunit musulmana.

rumorosamente, non erano poi nemmeno d'accordo

incertezza e la diversit delle loro idee dovettero soccombere

dinanzi alla logica chiara e convincente ed allo proposte concrete e giuste

due Compagni. Piccole gelosie personali fiaccarono l'opposizione reazionaria, ed abn Bakr e 'Umar vinsero felicemente la pi grande e la pi gloriosa
dei

vittoria di tutta la loro esistenza.

unanimi sulla persona

di

Quando

abu Bakr, questo

voti dei presenti

fu effetto d'un

moto

si

portarono

di

spontanea

ammirazione, generata dalla prova di carattere, di grandezza d'animo e di


potenza d'ingegno del pi antico e del migliore
di colui che forse in quel

momento rappresentava meglio

quelle \'irt e tutte quelle qualit, tanto


di colui

zione
I

immutata

pigimi

degno continuatore
poche eccezioni

le

di

ogni altro tutte

ammirate gi nel defunto Maestro,

Q).

primi a muoversi in senso particolarista, furono

a riconoscere

meriti di

abu Bakr ed a proclamarlo

opera di Maometto. L'adesione degli

dell'

del Profeta,

maggiori garanzie per la conserva-

delle istituzioni islamiche

Madinesi che erano stati

quindi anche

glio

momento

che dava in quel

Compagno

altri

tranne

fu altrettanto rapida e pronta, perch nulla avevano

di

me-

da contrapporre alla soluzione ottenuta dai due uomini migliori della co-

munit, e perch la soluzione attuata soddisfaceva ai maggiori interessi dello

musulmano. Nemmeno ventiquattro ore dopo la scomparsa di Maometto,


abu Bakr era riconosciuto da tutti i musulmani in Madnah quale capo
della comunit musulmana, quale legittimo successore del Profeta f).
Nota 1. Non si deve prestare fede alcuna a quelle tradizioni di et molto posteriore, secondo le
stato

ab Bakr in quella tempestosa adunanza


Qurays e l' impossibilit di ottenere l'adesione degli Arabi se
non ad un principe della stirpe Qurasita. abu Bakr fu eletto non gi per le sue parentele, ma per le
sue qualit morali, per le quali aveva goduto di tanta influenza presso il Profeta. Egli era uno dei pi
antichi musulmani e conosceva quindi meglio di ogni altro lo spirito e la lettera delle nuove istituzioni.
La nobilt dei Qurays, superiore a quella di tutti gli altri arabi un concetto puramente musulmano,
che non esisteva affatto, mentre visse Maometto. Ogni trib araba aveva la convinzione di essere la
pi nobile di tutte. La nobilt superiore dei Qurays si afferm solo in seguito, in primo luogo, perch
si ritenne Maometto per un Qurasita, ed in secondo luogo, perch alla stirpe qurasita appartennero
tanto i califfi Umayyadi, quanto gli 'Abbasidi. Se l'elezione del primo Califfo dell'Islam fosse stata
quali si vorrebbe sostenere, cbe fra gli argomenti addotti da
vi fosse la necessit di eleggere

uno

dei

ispirata da concotti di parentela, gli elettori avrebbero dovuto riunire i loro suffragi su colui, che
fosse stato pi vicino parente del Profeta, o 'Ali, o 'Abbas, e non su ab Bakr, il quale nel senso pi
stretto della parola, non era nemmeno un vero Qurasita, perch non discendeva da Qusaj'y (cfr. Introd-,

S 36, nota 3

41,

Tav. Gen.

n. 1

54,

nota

1).

540.

11. a. H.

66, G6.

Nota '2.
Nella serata del giorno, in cui mori Maometto, ab Bakr ottenno il suHragio dei
Madincsi: nella proclamazione pubblica del seguente mattino, furono voti dei non-madinesi che assicurarono definitivamente l'elezione del venerando Compagno. La condotta invece degli Emigrati indica
chiaramente che l'.trdita iniziativa di abu Bakr e di 'Uuiar non incontrasse il loro favore, e che gelosie
ed ambizioni personali trattenessero molti dall' accettare il fatto compiuto. Non vi dubbio che molti
Emigrati si ritenevano Compagni altrettanto antichi ed autorevoli di abu Bakr, e per di pili erano
parenti pi vicini del Profeta. Perci, secondo le idee allora in voga in Ai-abia, essi pi che abO Bakr
avrebbero avuto diritto alla direzione dei musulmani. Questo ci spiega la condotta di alcuni fra gli
antichi e stimati Compagni niakkani del Profeta, e ci dimostra come ab Bakr fosse essenzialmente
l'eletto dei Madinesi e dei musulmani non-Madinesi. Quale parte avessero i Qurays entrati in grembo
all'Isim dopo la presa di Makkah, e dei quali non pochi si erano venuti a stabilire in Madlnah, non detto
chiaramente dalle fonti. In ogni caso dobbiamo respingere come tendenziose le tradizioni, secondo le
quali ab Sufyan avrebbe tentato di suscitare discordie interne (cfr. !? 45 e -Ifi). Ci contrario a
i

sappiamo con sicurezza

tutto ci che

all'Islam furono

sul conto dei Quray.s:

Makkah
ab Bakr (H

primi in

capi del partito pi intransigente ed ostile

a sostenere la necessit di agire in accordo con

Madlnah

e di ri-

conoscere l'elezione di
i s a m,
1021). I Quray.s erano ben troppo avveduti per non comprendere tutti i vantaggi, che essi potevano trarre dalla conservazione dello stato teocratico, nel quale
il loro santuario era riconosciuto come l'unico al mondo, e nel quale essi, come i custodi del medesimo,

assumevano

//>.s'o

facto una po.sizione altamente privilegiata e lucrosa.

66.

Un

caso simile non

era mai offerto ai contemporanei ed ai

si

seguaci di Maometto, e nel conferire ad abu Bakr un'autorit sopra tutti gli
altri

musulmani,

gli elettori

politica e religiosa, che

creavano, senza saperlo, una nuova istituzione

dopo quella

impero romano

dell'

e del papato, era de-

stinata a rimanoio la pi illustre e la pi famosa nella storia del


elettori di

abu Bakr avevano presente un

di riconoscere in
altri

membri

un membro

solo precedente, l'usanza araba antica

della trib un'autorit superiore a quella degli

della medesima. Questa autorit

estendeva soltanto sui consanguinei

aveva pi obblighi, che

Nuova Antologia, V,
rivano

Na

1 1 i

1893). Gli elettori di

iTiedesimi poteri precari del solito

membri rimaneva sempre

o.

Sulla costituzione delle trib arabe,

abu Bakr apparentemente

sayy id,

il

capo-trib (^),

gli confe-

ma in realt

creavano una carica del tutto nuova. Innanzitutto avevano investito un


della presidenza sopra

quale non

si

d'una trib,
il

era

mai

ma

il

comandante

una conglomerazione

vista in Arabia

si

l'obbedienza dei consanguinei era

pi nominale che effettiva, e la libert dei singoli


(cfr.

per molto limitata e

ei'a

colui che era investito di siffatto onore,

diritti e privilegi

in realt assoluta e completa

mondo. Gli

inoltre

uomo

di elementi etnici diversissimi,

avevano

eletto

non gi

il

capo

sovrano d'una regione cospicua d'Arabia, avevano scelto

in capo d'un esercito

numeroso

e disciplinato, ed

il

giudice

inappellabile in questioni di diritto, investito in realt di autorit esecutiva

con poteri molto

estesi

infine

avevano nominato

il

pontefice

massimo d'una

nuova religione Q.
Di tutto ci gli elettori non ebbero idea abu Bakr fu proclamato capo
della comunit musulmana senza che fosse in alcun modo definita la natura
delle sue funzioni, n i limiti dei suoi poteri, abu Bakr fu eletto con un
solo patto, con una sola condizione, ossia con la sacrosanta missione di man:

641.

[La natura del


Califfato

nei

primordi

del-

l'

Islam.

11. a. H.

G6, 67.

tenere nello statu quo ante l'eredit morale e materiale del Profeta. Tutto

La natura del
Caligato nei
primordi
l'

resto fa lasciato all'arbitrio del destino, in termini

del-

rono soltanto

Islam.]

le circostanze successive

il

molto indeterminati. Fu-

che definirono meglio

gli attributi e

un tempo politica e religiosa, che ebbe


una lunga e complessa evoluzione, non rimanendo mai la medesima dal
giorno, in cui fu creata dai musulmani in Madnah, fino al giorno in cui
cadde soppressa dalla barbarie mongola dopo pi che sei secoli di storia,
abu Bakr nell'assumere la direzione degli affari, si prefisse quindi
le

funzioni del Califfato, carica a

una cosa
leggi da

sola, seguire in tutto l'esempio


lui rivelate,

le

ed infine porre in esecuzione quei disegni militari e po-

che la morte di Maometto aveva impi-ov\asamente troncati. Tale con-

litici,

cetto era stato quello

dominante nei suoi

discorsi ai Madinesi dissidenti,

sua arringa al popolo nel giorno della proclamazione

nella

42)

dato dal Profeta, far osservare

ad esso con caratteristica tenacia

si

ufficiale

(cfr,

attenne inflessibilmente nel corso

del suo breve caliifato.

Nota

1.

Ci tanto vero, che anche

al-Zubayr, vari Emigrati e molti

membri

pi antichi

Compagni

del Profeta,

della famiglia dei banii Hasini,

si

come

'Ali,

Talhab,

rifiutarono di riconoscere

tennero in disparte per molti mesi, senza dare

il loro consenso ad alcuno


degli atti
negandogli ogni omaggio ed ogni atto di obbedienza.
La condotta di questi uomini
ispirati realmente da soli bassi motivi personali
non produsse alcuno
scandalo, pass del tutto inosservata, n alcuno pens mai di costringere i dissidenti ad una sottomissione. Al nuovo ordine di cose furono invitati ad aderire solo quelli che ne avevano desiderio, o credevano nel proprio interesse di dare la loro adesione. Non vi era ombra di obbligo in chicchessia: il
concetto dell'obbligo venne soltanto in seguito.
Non vi pu essere dubbio che la condotta di questi Compagni piuttosto che indebolire, fortificasse la posizione morale del primo Califfo, perch assicur i suoi elettori che egli non avrebbe parteggiato per i suoi consanguinei ed amici makkani, dacch costoro erano stati i primi a ripudiarlo. Questa
ultima considerazione spiega il significato ascoso delle parole sarcastiche di abfi Sufyn (cfr. 46 e
nota 1).
Nota 2.
La tradizione narra soltanto della elezione di ab Bakr per opera di un piccolo gruppo
di Madinesi nel Vestibolo dei banu Sa'idah: poi allude brevemente alla proclamazione ufficiale di ab
Bakr dinanzi al popolo riunito (probabilmente nella Musalla, e non nella cosi detta moschea; cfr. 2. a. H.,
7), ma assolutamente nulla detto riguardo alle numerose trib musulmane, dai Bali al settentrione, fino
ai Kbath'am nel mezzogiorno, le quali non presero parte alla votazione; non furono interpellate in proposito, ed, a quanto pare, non furono nemmeno invitate a riconoscere il Califfo. Solo in Makkah pare che avvenisse una specie di proclamazione (Hisnm, 1021). Nondimeno nessuna delle trib realmente musulmane
fece difficolt: tutte mandarono regolarmente i loro contingenti militari, pagarono le tasse, e rimasero
fedelmente e tranquillamente musulmane, senza manifestare alcuna velleit separatista, o alcun desiderio di ingerenza e di partecipazione al. governo della cosa pubblica: tale contegno passivo ed obbe
diente uno dei punti oscuri di questo momento storico, e si pu spiegare soltanto, ammettendo che al
pari dei non-raadinesi in Madnah, anche gli altri arabi musulmani fuori della citt riconobbero nell'elezione di ab Bakr la migliore delle soluzioni per i loro interessi, e pacificamente l'accettarono.

la elezione, e si

del Califfo,

venendo

2'erfino

con

lui in conflitto, e

Su questo punto necessario insistere, se non vogliamo fraintendere completamente tutto il vero significato dell'elezione di abu Eakr.
E bene rammentare, che silfatta elezione fu un ripiego pro\^isorio escogitato nello spazio di poche ore da duo uomini energici dinanzi a circostanze impreviste e dinanzi al pericolo imminente d'una fatalo scissione
67.

642.

11. a. H.

67.

interna dei musulmani. Le ragioni, clic mossero questi dnv, uomini ad agii'o

erano evidenti:

veri interessi di tutti

musulmani stavano realmente

nella

continuazione, per quanto era possibile, delle identiche condizioni, nelle quali

erano riuniti intorno a Maometto.

essi si

La maggioranza

erasi islamizzata, perch trovava nelle condizioni offerte

vantaggio jnateriale, e per taluni


ranza v'era
vizi

bench

musulmani
da Maometto un reale
dei

grande mino-

fossero ancora in

nelF Islam anche una soddisfazione morale. L' Islam che ai no-

presentava aspetti poco attraenti, e sembrava imporsi come un giogo ed

un servaggio,

offriva a chi assimilavane

cM ne vedeva i

risultati pratici,

mento

della

lo spirito e le tendenze,

grandi ed innegabili vantaggi.

Il

ed a

rapido incre-

comunit musulmana negli ultimi anni di Maometto non

sarebbe potuto avverare, se

compensi

megUo

l'

si

Islam non avesse assicurato cospicui e sicuri

a chi l'abbracciava ed a chi ne accettava gli obblighi.

derazioni di interesse materiale, che

hanno peso

Le

consi-

ogni paese ed in ogni

in

tempo, avevano un valore speciale nel caso presente, trattandosi d'un popolo

come

hanno predominio assoluto sulle considerazioni morali. Quindi Maometto aveva creato in Madinah
e nel suo piccolo regno dell'Arabia occidentale uno stato politico ed una
l'Ai'abo, presso

il

quale

g' interessi

inateriali

condizione materiale e sociale, che conveniva sotto tutti

rapporti a quelli,

che ne facevano parte. Gli Emigrati Makkani, venuti a Madnah quasi come
mendicanti, erano diventati
lacerati

<liuesi,

proprietari di terre e di bestiami.

ricclii

prima da disastrose

discordie,

avevano ottenuto

la

pace

Maal-

un vistoso aumento di ricchezza con le spoglie delle comunit


ebraiche godevano ora un pei'iodo di grande prosperit, alla continuazione
del quale erano vivamente interessati. Infine i non-Madinesi, accorsi da tutti
l'

interno, ed
:

punti d'Arabia, tutti quelli senza casa e senza patria, quegli avventurieri

affluiti

a Madnah, avevano pure

essi trovato

un'occupazione a loro grade-

erano assicurata una esistenza comoda e

vole, e si

facile,

con redditi

sicuri

e continui.

Facendo per ora astrazione dai sentimenti delle trib viventi fuori di
Madnah, tutti quelli, che si trovavano nella citt stessa, non potevano avere
che uno scopo solo, quello di mantenere lo stato di cose creato da Maometto,
per poter continuare nel godimento dei medesimi vantaggi di prima. Gli
stessi

Madinesi, nella loro iniziativa in apparenza separatista, erano stati

sospinti

ad agire non gi da un desiderio di

ma

sulmana,

dal timore di perdere

staccarsi dalla

comunit mu-

vantaggi acquistati e dal desiderio di

Maometto sembrava a loro evento s


grave, che da esso temevano un mutamento generale delle loro condizioni,
preoccupati sovrattutto dal numero ogni di crescente dei non-Madinesi, che
tutelare

loro interessi.

La morte

di

513.

La natura del
Califfato nei
primordi
l'

Islam.

del-

11. a. H.

67, 68.

[La natura del


Califfato

nei

primordi

del-

l'

Islam.]

formavano ormai

la

maggioranza

assoluta,

ed avrebbero potuto spogliare

sacrificare ai pi-opri gli interessi dei Madinesi.

mai pi risorappena
abu
Bakr
non
ed
'Umar
ebbero
preso formale
gere nell'avvenire,
mutato
che
avrebbero
sarebbe
e
continuato
a mantenere
impegno che nulla
le
tradizioni
del
Profeta.
inviolabili
Dacch
su
questo
punto
inviolate ed
d'accordo
in
MadTnah,
e
dacch
indistintamente
abu
Bakr
ed.
'Umar
erano
erano, fra tutti, le due persone, che davano maggiore garanzia per la soddisfazione di questo desiderio universale, si comprende ora come e perch
si venisse in quel pomeriggio memorando ad un s completo accordo fra le
parti, e si comprende altres, come e perch la convenzione stipulata potesse
L'agitazione fra questi ultimi cess completamente, senza

avere fin dal principio vigore

intenso e natura tanto durevole. Il Califfato

nel senso ora descritto rappresentava infatti l'espressione tangibile dei pi

grandi interessi e delle pi forti aspirazioni della comunit musulmana


Nota 1. Nelle tradizioni sull'elezione di abii Bakr non troviamo una manifestazione ben

(^).

pre-

tramandarono le notizie
sull'origine del Califfato. Non pertanto le prove abbondano: difatti il concetto quello che domina tutta
la storia successiva dell' Isliim, tanto nel campo politico, quanto in quello religioso e morale. Esso
viene fuori in tutta la sua chiarezza nella politica di ab Bakr: abbiamo cosi per sua volont, la partenza della inutile spedizione di Usaraah in Siria, e l'insistenza del medesimo nel voler lasciare il
comando della spedizione a quel giovane inesperto cui l'aveva affidato il Profeta, nonostante il contrario consiglio dei migliori Compagni. Un'espressione ancora pi netta di siffatto principio troviamo
nelle tradizioni sull'elezione di 'Uthman nel "iS. a. H., quando la scelta di 'Abd al-rahman cadde su
'Uthman soltanto perch egli promise di seguire alla lettera le disposizioni lasciate da Maometto e dai
due suoi immediati successori, mentre 'Ali venne considerato indegno della carica, perch pretendeva di
agiro con maggiore libert (cfr. Tabari, I, 2794). Il medesimo concetto riviene fuori con altrettanta
forza, quando incominciarono
malumori contro il Califfo 'TJthman, quando egli, nonostante la sua
promessa, introdusse alcune innocue innovazioni di rito (Tabari, I, 2833-2834). La tenacia irremovibile con la quale i primi due Califfi vollero seguire alla lettera questo principio direttivo, talvolta
anche a dispetto del buon senso, la prova che fosse da parte loro un obbligo formalmente e solennemente assunto. In esso risied la forza morale e l' influenza maggiore dei due primi Califfi e
dalla loro condotta comprendiamo le vere ragioni, che tennero assieme in modo cosi compatto, il piccolo stato di Wadnah, e g' impressero tanta vitalit aggressiva.
cisa di questo concetto, percli la sua natura generale sfugg a coloro, che

68.

eficacia nel

Siffatto concetto

fondamentale di governo, bench di suprema

primo momento, doveva,

in

seguito,

applicato con rigorosa e

un ostacolo gravissimo ad un'evoluzione progressiva


Maometto aveva provveduto con modi patriarcali a tutte le esigenze della vita in Madnah
egli aveva per cos dire vissuto alla giornata, spesso dimentico del passato, ma senza mai spingere lo
sguardo nell'avvenire. Egli era opportunista nel senso pi ampio della parola, non gi di proposito, ma perch tale era il carattere proprio della sua

cieca disciplina, opporre

e sana del sistema islamico.

natura

se egli avesse vissuto

molto

j)i

a lungo, avrebbe certamente modifi-

cato ancora molte cose nel suo sistema e forse anche nelle sue dottrine, spe-

cialmente se fosse venuto in contatto

come conquistatore con

Arabia. h\ alcuni paragrafi precedenti

544.

(cfr. 5. a.

popoli fuori di

H., 60 e segg.; e 10.

a.

H.,

11. a. H.

68.

84 e sogg.) abbiamo tentato di fissare le fasi successive della continua


evoluzione progressiva dell' Islani come religione e sovrattutto come istituzione politica nel decennio del suo maggiore sviluppo.
trarre, fra le altre,

una principale conclusione, che

Da

quell'esame

cio

si

deve

Maometto avesse

un animo altainente progressivo e seinpre pronto a modificare, a migliorare e adattare il suo sistema alle esigenze sempre nuove dell'ambiente,
manifestando in ogni circostanza della sua vita di non avere mai mirato ad
una cristallizzazione perpetua delle sue dottrine, e dimostrando di non sentirsi mai legato da un errore nel passato per non accogliere e non introdurre
una correzione o un miglioramento, tanto in questioni di fede, quanto in questioni sociali. Uno dei meriti maggiori di Maometto risiede appunto nella elasticit del

suo sistema e nella

con

facilit,

della propria riforma, tenendosi

sempre

la quale egli segui

al livello del

tempo

il

moto evolutivo

suo,

conservando

costantemente la pi lucida comprensione dei veri bisogni del momento, e


nonostante

successi mirabili dell'opera sua, successi

non

conosciuti sin allora

mai perdendo il senso giusto delle cose e degli


uomini, mai lasciandosi deviare da quella saggia moderazione, che ispir
ogni suo atto politico. Cos egli ottenne in un paese spiccatamente antireligioso, come l'Arabia settentrionale, quello che non fu mai possibile ad
altri, n prima, n dopo di lui, la creazione ed il riconoscimento di un forte
nella storia araba antica,

stato teocratico.

La morto
era infatti

tronc improvvisamente questo processo evolutivo

solo,

il

che avesse

ed

diritto

il

guaci successe nelle funzioni di profeta,


la sua morte, e quelli che assunsero

le

Maometto

mezzi di dirigerlo. Nessuno dei

quali cessarono completamente

se-

dopo

compito di continuare l'opera sua, non

il

ebbero diritto a prefiggersi altro che la conservazione dell'ultima espressione


della sua volont

(^).

In questo

modo

per gli eredi morali di Maometto

imposero come obbligo sacrosanto l'arresto di ogni sviluppo, ed ottennero


risultato fatale di cristallizzare le sue dottrine,
di progresso e di

miglioramento continuo in rapporto

tuamente mutevoli dei tempi


rono quindi

l'

negando

successivi.

si
il

loro ogni possibilit

alle condizioni perpe-

Quei medesimi piincip, che salva-

Islam come istituzione teocratica

nell' inizio del

suo lungo cam-

mino, alla morte cio del suo fondatore, furono quelli che dovevano ap-

punto un giorno essere l'inciampo


venuto, che

pi.

seguaci della religione di

manere buoni e

inferiore per tutti

Cos av-

Maometto sono

volendo

ad uniformare

coscienziosi credenti,

principi alle condizioni d'una civilt

grave al suo progresso.

immutabilmente

costretti,

la loro vita

fissata

ed

ri-

loro

ad un grado

tempi avvenire.

Tutta l'opera di Maometto sta a dimostrare, che tale concetto direttivo


54B

69

La natura del
Califfato nei
primordi
Islam.

l'

del-

11. a. H.

68, 69.

Zia

natura del

Califfato

nei

primordi

del-

l'

Islam.

fosse del tutto alieno dal suo

non

dell'Islam
i

modo

di pensare e di agire

fu quindi l'opera del fondatore,

ma

suoi detrattori,

fu

una conseguenza

e dei concetti fondamentali, con

quali

l'arresto dottrinale

come sostengono infelicemente

fatale di circostanze imprevedibili

suoi seguaci, privi di istruzioni pre-

tentarono come meglio seppero e poterono, di continuare l'opera sua, e di

cise,

aveva

conservai'e l'eredit preziosa che egli

lasciata.

Tale tendenza portata dai musulmani posteriori alla estrema esagerazione, ebbe
come legge inamovibile l'osservanza scrupolosa anche di quegli atti
quotidiani del Profeta (ossia tutte le prescrizioni rituali ed altre contenute nel haditb), ai quali
egli non annetteva veruna importanza particolare, e che perci non aveva creduto di dover fissare

Nota

1.

l'ePetto disastroso di stabilire

con speciali rivelazioni divine. In altre parole quel concetto, che era perfettamente giustificato per
tutto ci che essendo rivelazione quranica, era d'uopo osservare con severa fedelt, come 'diretta
manifestazione della volont divina, fu applicato anche agli atti pi triviali della vita privata e quotidiana del Profeta. Le conseguenze di questo indirizzo casuistico furono molto gravi per l'avvenire.
Infatti traluce dalle seguenti tradizioni sulle conquiste, come i seguaci di Maometto, e prima fra essi
il caliiFo 'Umar, pur rispettando, con severa coscienza, il predetto principio, non cadessero in assurde
esagerazioni, e l dove era necessario, sapessero pi-endere un'illuminata iniziativa ed un indirizzo indipendente e nuovo. Quando per l'Islam si diffuse fra gli altri popoli semiti dell'Asia anteriore, nell'animo dei quali per retaggio secolare di varie civilt antiche, hi religione non era altro che un codice
di riti e di leggi formali, la passione casuistica e minuziosa di quei popoli prese l'assoluto sopravvento
nell'indirizzo Islamico, e preparando il terreno alla profonda scissione fra gli Arabi ed il mondo musulmano non-arabo, contribu alla rapida decadenza della civilt musulmana.

69.
e

Su tale argomento, che comprende

che forse fra tutti

possibile dilungarsi

mole

il

in

dei nostri appunti.

gli aspetti generali dell'Islam,

jm fecondo di vaste e importanti riflessioni, non

questo luogo senza accrescere smisuratamente la

Mi

sia

siderazione, che serve in certo

per permesso di aggiungere una sola con-

modo

a completare quanto abbiamo discusso

in alcuni precedenti paragrafi (cfr. 10. a. H., 114 e segg.).

Da

quanto precede evidente l'ingiustizia dei ragionamenti, con

quali

Maometto nell'aver
lasciato l'Islam in condizioni da renderne impossibile una continua e sana
evoluzione: partendo da -questa erronea premessa, non pochi hanno tentato
un paragone con il Cristianesimo, e hanno trovato cos un argomento in apparenza efiScace per condannare la fede di Maometto. Alcune brevi riflessioni
alcuni vorrebbero dimostrare la responsabilit diretta di

basteranno a dimostrare, che posto in

siffatti termini,

il

paragone fra

il

Cri-

stianesimo e l'Islam non assolutamente possibile, e quindi ogni deduzione


errata e falsa.

La

colpa maggiore del carattere immobile dell'Islam, secondo

risiede nell'errore

della rivelazione
i

genze di

tempi e di

bisogni del

momento

altri

e senza avere di

mira

le possibili esi-

uomini. Innanzitutto in altro luogo abbiamo

gi esaminato gli aspetti generali del colore locale e temporaneo, con


l'Islam sorse in

pi,

commesso da Maometto, introducendo l'elcTnento divino


anche in questioni di interesse momentaneo o locale, senza

elevarsi sopra
altri

mezzo all'Arabia

idolatra

546.

(cfr.

10.

a.

H.,

il

84): ivi

quale

dimo-

11. a. H.

strammo che

ma

la

6'J.

tendenza all'immobilit non

di tutte le religioni, ed in

particolar

propria dell'Islam

modo

soltanto,

delle religioni semitiche, e

sovratutto del Giudaismo, ed anche del Cristianesimo nei suoi primordi.

Giudaismo rimasto sempre

la religione dei' soli Ebrei,

ed

Il

Cristianesimo

il

divenuto la fede mondiale, la religione per eccellenza di tutta l'umanit


civ^ile,

soltanto per ragioni storiche speciali,

dopo un' epica

Paolo, avendo felicemente intuito ed energicamente propugnato

mondiale della nuova

fede, vinse alfine le

della piccola chiesa di

come suo

carattere

il

tendenze retrograde e meschine

Gerusalemme.

Se Maometto cred
e

in cui

lotta,

di parlare e di agire in

nome

della Divinit

Suprema,

inviato speciale, a questo fu trascinato dall'esempio di tutti gli

altri fondatori di religioni

fra

ed

popoli semiti, e dacch egli fu sincero

ebbe realmente l'illusione di parlare a

nome

di Dio,

non gliene possiamo

muovere rimpovcro, anche se non crediamo in lui. Se dallo parole rivelate


da ^laometto non scaturirono quei mii-abili effetti, che nacquero dalla parola
ispirata di Ges, non tutta colpa di Maometto. Il diverso sviluppo, oltrech
dalla natura speciale delle dottrine islamiche, corrispondenti alle condizioni

d'una societ quasi barbara in confronto con quella giudaica nel primo

se-

colo dell'Era Volgare, provenne specialmente dalla natura degli uomini, fra
i

quali fu predicata, e di quelli che l'abbracciarono.


Il

Cristianesimo nacque, vero, dalle parole, dall' esempio e dalla tra-

gica fine di Ges,

ma il

Cristianesimo, quale noi oggi lo possediamo fu anche

l'opera dei Cristiani che l'abbracciarono, e che ne fecero quanto meglio cor-

rispondeva ai loro bisogni, senza preoccuparsi soverchiamente dello spu'ito


vero degli insegnamenti di Ges. Cos dalle semplici parole

si

piene d'aifetto

per gli uomini e di fede in Dio del povero ed umile predicatore di Nazaret,

siamo venuti dopo lunga evoluzione a quegli spettacoli stupendi, grandiosa-

mente teatrali,
di San Pietro

ai quali assistono

pellegrini cattolici nel gran tempio

pagano

in Vaticano. Corrispondono essi agli intenti ed alle speranze

del grande Fondatore? Cosi l'Islam, quale noi lo osserviamo ai giorni

non

opera di Maometto,

tutta

pretazione dei seguaci,

ma

bens in gran parte

quali per conservare intatto

dovettero alterare lo spirito stesso,

il

con cui Maometto

una esagerata

nosti-i,

inter-

retaggio del Profeta,


inizi

ed applic

hi

sua grande riforma.

V' per anche in merito alla dottrina stessa delle due

una considerazione che rende ozioso ogni paragone


faccia con

l'

a morire in Dio,

mondo ed

invit

da fare

fra esse due, qualora

intento di sostenere la superiorit del Cristianesimo Q.

dic agli uomini la fine del


soltanto

fedi,

suoi connazionali

Ges

si

pre-

e questi

ed a prepararsi all'avvento immediato del regno

547.

La natura del
CalifTato nel
primordi
l'

Islam.

del-

11. a. H.

C9.

[Zia

natura del

Califfato

nei

primordi dell'

Islam.]

dei Cieli e del Messia. In


le quali

sono descritte

Marco

(ix,

1),

con linguaggio

Marco

(x\% 28) ed in

di straordinaria

abbiamo

le

parole di Gres, con

dell'imminente catastrofe mondiale. In

le condizioni

Matteo

in

6-27)

(xiii,

Luca

(ix,

27),

nettezza a questo proposito

Ges
:

si

Amen

esprime
dico vohis,

Me stanWms, qui non gustaverunt morteni, donec videant regnum


Dei veniens in virtulc. Si comprende perci che Ges, dinanzi a siffatti concetti fondamentali, considerasse come argomento secondario tutto ci che
non avesse attinenza diretta con la prossima fine. Tutto per lui preparazione per la fine, gli uomini dovevano tutti accingersi ad una purificazione
quia sunt quidem de

morale, in previsione del prossimo inevitabile incontro con

avrebbe separato

buoni dai

cattivi,

giusti dai malvagi.

il

Creatore, che

Il

Cristianesimo

una preparazione piuttosto alla morte che alla vita.


Maometto incominci la propaganda con le medesime tendenze, che sono

fu quindi in principio

proprie di tutte le religioni perseguitate. Allo stesso

modo

che

il

Cristiane-

quando da religione perseguitata divenne rehgione trionfante di stato,


abbandon la incomoda tesi della fine del mondo e si accinse a vivere con
caratteristica energia: cosi pure Maometto, trascinato dalle circostanze di
simo,

un ambiente totalmente diverso, quando pass da predicatore


perseguitato a sovrano imperante, abbandon anch'egli il concetto pessimista
sulla fine del mondo ed invit i seguaci, non a moiire, ma a vivere. Quindi
gi Maometto dov entrare in particolari della vita umana, che Ges non prese
mai per un momento' in considerazione, perch egli aveva ben altri fini dinanzi agli occhi. In altre parole si pu dire, che l' Islam durante la vita
stessa del suo fondatore attraversasse precocemente tutta una fase, che il
una

vita e di

Cristianesimo dur tre secoli e

mezzo a

superare.

primo divario fondamentale, che rende impossibile


meriti rispettivi delle due fedi, veniamo ora al secondo

Stabilito cos questo

ogni paragone sui

punto, che ha diretta attinenza con

il

soggetto, argomento

della

presente

disgressione.

Dopo

la

scomparsa

di Ges, gli Apostoli ed

principi fondamentali dei seguaci di

seguaci ebbero

asiatici,

le

minuzie, propria spe-

l'osservanza delle dottrine predicate dal INIaestro,

e interpretandole nel senso pi gretto e limitato, gli Apostoli

del Cristianesimo

una

nesimo quel periodo


il

setta ebraica.

triste,

Abbiamo

il

mirarono a fare

cos nella storia del Cristia-

oscuro ed infecondo fra la scomparsa di Ges ed

sorgere repentino della grandiosa figura di Paolo,

Cristianesimo, colui

medesimi

Maometto. Stabilirono cio di mantenere

con scrupolosa esattezza e con quella passione per


cialmente dei popoli

il

genio vivificatore del

quale con arditezza inaudita infranse

nazionaliste ebraiche pi volte secolari, ed annull

B48.

le

tradizioni

vincoli artificiali creati

11. a. H.

dagli Apostoli, uomini di vasto cuore,


terpret

Cristianesimo a

il

modo

ma

69, 70,

di limitata iatclligciiza.

suo, e liberatolo dal

maggiore

Paolo

in-

pericolo, che

minacciasse, gl'impresso quella libert di 'movimenti, che doveva assicu-

lo

rargli

dominio del mondo

il

civile

fu lui

primo che

il

stianesimo una religione universale. Egli divelse


ebraico e lo lanci libero per

il

con

Cri-

sua grandiosa

la

sempre

'

di nuovi pro-

che da ultimo perirse nel

fu quella

la riforma protestante,

il

Cristianesimo dal ceppo

suscettibile

alti,

gressi. L'iniziativa geniale di Paolo,

secolo,

dichiai'asse

mondo a incominciare

evoluzione verso scopi sempre pi

XVI

il

una fecondissima rigenerazione

del

vero spirito cristiano.

L'Islam non fu
il

nessuno dei seguaci di Maometto ebbe

cos fortunato:

sublime coraggio o

genio di Paolo:

il

essi

presero

lettera

la

spirito delle dottrine di

Maometto, ed acciecati dalla forma

quale

le

il

Profeta fissava

un

ma

s,

preso

speciale, nella

dell'

Islam, condannandolo a rimanere la

(').

seguaci in

lo

primitiva, che oggi ancora tiene stretto nei suoi vincoli circa

sesto dell'umanit

Se per

non

sue disposizioni, furono essi e non Maometto, che

incominciarono la cristallizzazione
fede forte

dall'Islam,

non per

un

modo sono

certo

tanto, per

responsabili dell'indirizzo

amore del giusto

e del

vero, dcvesi

riconoscere, che l'opera

loro fu la

momento

riconoscei'e del pari che se avessero agito in altro

dobbiamo

modo, la teocrazia
morta nella culla.
Nota

1.

islamica,

Anclie l'Islam ebbe

migliore

perdo meno
le

nelle

possibile

nei

circostanze del

suoi aspetti politici,

sarebbe

sue riforme, la pi celebre e la pi moderna delle quali fu

quella dei Walihabiti nell'Arabia centrale alla met del

XVIII

secolo.

per di

sommo

interesse l'os-

come tutte le riforme che ebbero maggiore vitalit e successo, furono quelle che ritornarono
con maggior vigore al concetto antico di abfi Bakr e di 'Umar, vale a dire alla negazione di ogni
servare,

novit, di ogni progresso, e furono espressioni della reazione pi assoluta e cieca, e della tendenza di
osservare puntigliosamente gli usi seguiti dal Profeta nel VII secolo. Questa la natura degli uomini
che hanno abbracciato l'Islam: naturale perci che la loro fede raccolga in s tutti i difetti dei

medesimi.

Le fonti per

anni

11. e

gli eventi della

conquista musulmana d'Arabia negli

12. H.

Pur rimettendo ad altro speciale lavoro la critica delle fonti


dei presenti Annali, non possibile esimersi da un brevissimo cenno sulla
origine e sul valore relativo di quelle, che ci hanno servito nella seguente
70.

compilazione.

Le opere

storiche pi antiche e pi importanti che

sultare sugli eventi che seguirono


tre:

al-Wqubi

Tabari

[f

immediatamente

[circa 278. a. H.], poi

.'510. a.

H.]

(')':

la

al-Baladzuri

possono oggi con-

morte del Profeta sono


[f 279. a.

questi sebbene ultimo ci porge

549.

si

H], e infine

una materia molto pi

La natura del
Califfato nei
primordi
l'

Islam.

delI

11. a. H.

70.

[Le fonti della


conquista mu-

sulmana
anni
H.].

negali
11. e 12.

abbondante

ed ha un valore speciale, perch d sempre con pre-

d'egli altri

ha

cisione le fonti alle qviali

mentre Baladzuri, pur attingendo forse

attinto,

a sorgenti migliori, omette quasi sempre di specificarle, e rende cos assai

una cernita

difficile

delle sue notizie fra buone, inediocri e cattive. Questo

difetto o lacuna nella narrazione di

Baladzuri tanto pi da deplorarsi, in

quanto Tabari, per ragioni non ben

cliiarite,

ciale per le tradizioni semi-storiche,

semi-romantiche della scuola iraqense

(Sayf

ha avuto una predilezione

'Umar). Si pu dire che questa predilezione di Tabari sia una delle

b.

massime sventure per

conoscenza della storia musulmana, perch quel

la

grande cronista viveva in un'et, quando tutte

le fonti

migliori erano ancora

ed egli avrebbe potuto porgerci e conservare un materiale storico

accessibili,

grande valore. L'esempio dato da Tabari ebbe anche dolorosi

del pi

spe-

sui cronisti posteriori,

quali pressoch tutti con servile imitazione

si

effetti

atten-

nero al suo esempio, e forse ingannati dalla fama del grande storico, copia-

rono

testo suo e trascurarono le fonti migliori,

il

cora in parte accessibili

ha avuto

la dolorosa

madinese sulla
altres

che

l'

preferenza per

siffatta fatale

conseguenza che

Riddah

tradizioni iraqensi,

e sulle Conquiste, sono quasi tutti perduti.


li

probabile

trascinasse a servirsi

grande compilazione tabariana, trattenendoli dal fare

iiLiove e proprie ricerche in altre fonti.

spagnuolo, ibn Hubays [f 584.

a.

H.]

Unica e preziosa eccezione


quale, nella sua

il

bench assai pi moderno di Tabari, ha avuto


quella che era forse l'unica fonte
il

le

gli scritti preziosi della scuola storica

indolenza degli storici di tempi successivi,

di preferenza della

ossia

quando queste erano an-

prezioso opuscolo

il "

buona

il

'

lo storico

Kitab al-Gliazawat

buon senso

Riddah,

e sicura per la storia della

Kitab al-Kiddah

,,

di servirsi di

di al-Waqidi [f 207. a. H.]

che noi non possediamo pi. Ignoriamo per quanta parte di questo opuscolo egli abbia omesso, per servirsi preferibilmente di altre fonti, fra le quali
egli

ne cita una finora sconosciuta,

al-Zuhri [f circa 220.

al-Umawi

a.

H.] Q, ed

il "

Libro

cio di

Ya'qub

una alquanto pi nota,

il "

b.

Muhammad

Libro

,,

di Yaliya

Quale fosse l'argomento speciale di


queste due opere non sappiamo, perch ambedue sono perdute, e la prima
b.

Sa'd

delle

[f 179.

o 194.

a.

H.]

f).

due non menzionata da veruna altra

narrassero

le

vicende politiche

dell'

fonte.

probabile per che

Islam dalla morte di Maometto

in

poi.

In ogni caso per evidente che sono due fonti buone e molto antiche:
passi conservatine

da ibn HubayS sono di grande valore e completano ed

illuminano molti punti oscuri e molte lacune del testo di Tabari.

non mette il conto di far particolare menzione, perch tutte, qual pi, qual meno, per la storia della E i d d a h,
si sono contentate del testo tabariano, accomodandolo a modo loi'o e sceDelle altre fonti, di cui

ci

siamo

serviti

560.

11. a.

glitiJo in

zione fra

S 70, 71.

quella preziosa raccolta quanto a loro pi garbava, senza far distinrelativo valore delle varie notizie. Di

il

La Riddali,

per motivi non

molto vaga ed oscura, e

storica

H.

bsn
lo

cliiariti,

tradizioni

nuovo
(

[Le fonti della


conquista musulmana negli

danno poco o nulla.


rimasta sempre una fase
ci

scuola iraqense,

della

anni
H.J.

che

troviamo in Tabari, sono tutte fortemente travisate da tendenze nazionaliste


posteriori, che mirarono a nascondere la verit. Noi abbiamo poc'anzi mosso

un rimprovero a Tabari per

la

rica, rappresentata da Sayf

ma

amor

sua nefasta predilezione verso la scuola sto-

dobbiamo

d'altra parte pur ammettere, per

del vero, che, per quanto ci consta, le fonti originali sulla

Riddali

furono sempre scarse. Sembra che quella lireve e sanguinosa fase della storia

non

interna d'Arabia

attirasse le simpatie di generazioni posteriori, allorch

por quanto fosse vivo


la glorificazione

dell'

nazionale. Difatti

il

Islam a spese del fortissimo sentimento ed orgoglio

solo storico vero della

quasi per intiero, Sayf

De Goeje,

(cfr.

stirpe

Tamlm,

sentimento religioso islamico, non incontrava favore

il

b.

Mm.

'Umar, autore del

mr

le

Fotoiih's-Scham.,

Riddah,
'

che noi possediamo,

Kitab al-Riddah wa-l-Futuh

App.

vale a dire di quella trib, che

p. ni),

meno

era

membro

.,

della

di tutte le altre ebbe

dagli effetti del sanguinoso conllitto, e pot perci rievocarne la

soffrire

memoria, senza esporsi a cocenti umiliazioni presso

posteri.

ha poi saputo smorzare ancor pi quanto poteva offendere

Sayf

b.

'Umar

sentimenti dei

suoi consanguinei.

Notai.

Il

valore particolare di questi tre autori sta in ci che attinsero tutti direttamente

alle fonti originali e

indipendentemente l'uno

cinto e imbevuto di preconcetti

dall'altro. Il

primo, al-Ya'qubi, purtroppo molto suc-

s'Tti.

Nota 2.
Sul conto di questo autore non si sa quasi nulla. Ci consta solo che fosse uno dei
maestri di ab Ya'qfib Ishaq b. 'Abbad b. Musa al-Khatali al-Baghdadi [f 251. a. H.], e perci deve
aver fiorito verso il 220. a. H. (Y a q u t, II, 403, lin. 10-11).

Intorno a questo scrittore cfr. Qutaj'bah, 267; Dzahabi, VI, 77; Mahasin,
La sua opera al-Maghzi citata spesso da ibn Hagar (cfr.
H a g a r, I, 770; II, 1507, 1114, 1221, ecc.: cfr. anche u s t., G. A., no. 38). Deve aver scritto anche
vin libro sulla E i d d a h, perch quella menzionata da Hagi trattava solo delle spedizioni di Maometto.

Nota

T,

3.

Hagi,

663;

V, G17, no. 12164.

71.

Possiamo quindi affermare, che Tabari non avesse

suo molta copia

sopra una delle

di fonti, e norl ci

al

tempo

deve sorprendere, se la sua scelta cadesse

meno buone, come

quella, che offriva

una grande copia

di

particolari e meglio delle altre velava le colpe e gli errori degli Arabi.

non consta per esempio che ibn Ishaq abbia lasciata veruna memoria sulla Riddah (cfr. Wust. G. A. no. 28; Fihrist, 92) Q. Lo stesso
al-Waqidi, che pur compose tanti scritti storici (cfr.
s t. Gr. A. no. 43
F i li r i s t, 98), pare abbia lasciato un solo scritto su questo argomento, ossia
il "Kitab al-Riddah wa-l-Dar
menzionato nel Fihrist (99, lin. 2): il
(^)
ciuale tuttavia non certo se debba considerarsi come un opuscolo separato,
ovvero come il titolo di una sezione, o capitolo di un'opera storica maggiore.
noi

,.

551.

11. e 12.

11. a. H.

71.

[I.e

fonti

della

conquista mu-

sulmana
anni
H.].

Sta

il

non citato in nessun' opera


Hagar, per quanto mi consta in due soli luoghi,
lin. 19). Il solo ibn Hubays ne ha fatto largo uso,

fatto che questo scritto di al-Waqidi

stampata (salvo

storica

negali

11. e 12.

III, 66, lin.

15; IV, 198,

bench in parca misura: in ogni caso questi il solo cronista conosciuto


che si valga dell'autorit di al-Waqidi per i fatti della Riddah.

Aggiungasi inoltre che gH

avvenimento che

occupa,

ci

abu 'Ubaydah Marmar

Fihrist, 53

come al-Haythara

[f 209.

non

e 59),

H.]

a.

(cfr.

bench

contenga pi di cento e cinquanta

dei titoli

nemmeno

consta,

ci

H.J e

a.

Wlist. G. A., no. 44

elenco

l'

lontani dal grande

'Adi [f 207-209.

b.

quanto

lasciarono, per

Ridda h,

scritti speciali sulla

meno

altri storici celebri e

opere loro

delle

titoli diversi.

Si potrebbe osservare che Tabari deve aver conosciuto l'opera di

thlmah

Musa

b.

45;
essi,

[f 237. a. H.], intitolata

"

Kitab al-Riddah

Wa-

e che trattava

,,

esclusivamente della apostasia degli Arabi nell'anno 11. H., opera molto nota

tempi di ibn Hagar

e citata perfino ai
voi.

I,

762, 768, 775, 776, ecc.

sconosciute, Tabari

Fra

non

la

[f 853. a. H.] (cfr.

383, 385, 706, 740,

III,

menziona nemmeno una

ecc.).

Hagar,

es.

Ma, per ragioni

volta.

al-Mada-ini [f 215. o 225. o 231.

gli scritti di

per

a.

H.]

(cfr.

Wiist.

G. A., no. 47 e Fihrist, 101-104), parecchi riguardavano l'apostasia degli


Arabi,

in

H.]

[t 335. a.
lin.

30),

ma

ha qualche rara volta

essi

celebre " Kitb al-Aghani

nel suo

rado

(cfr.

del pari con ibn al-Kalbi [t 146.

lin.

(cfr. I,

2; 1906,

Tutte

..

(cfr.

per

al-Tsbahani

XII, 155,

es.

anche di questo autore Tabari, per ragioni parimenti scono-

sciute, si vale assai di

Riddah

abu-1-Farag

attinto

lin.

1887,

lin.

lin.

1868,

lin.

lin.

11 e 15;

1870,

lin.

2).

cos fu

1889,

lin.

4,

6,

1890,

5).

a stampa, da noi usate per

Riddah,

12

H.] che pure lasci molte notizie sulla

a.

11; 1888,

13; 1919,

le fonti

I,

la

compilazione delle tradi-

maggior parte a Sayf b. 'Umar:


Baladzuri [f 279. a. H.] solo fa eccezione, ed egli mostra di aver attinto a
fonti diverse e pi antiche. Purtroppo per la narrazione degli eventi
tranne qualche notizia particolare
egli non d le sue fonti, ma si contenta di riassumerle, prefiggendovi un semplice: "dissero,, (qalu) (cfr. Baladzuri, 86, 94, 100,- 105). Le sue notizie hanno per tutte l'impronta ve-

zioni sulla

fanno capo per

la

race e sicura della scuola storica di Madinah, di cui parleremo fra breve.

Ragioni
fonti della

di spazio ci vietano di entrare

Riddah

pi addentro nell'esame delle

nella presente opera. Questo cenno devo servire soltanto

come avvertimento che ora entriamo in periodo molto oscuro della storia
musulmana. Abbiamo fatto il possibile per farne scaturire la luce: il lettore
giudicher se vi siamo

riusciti.

552.

11.

Nota
190G, lin. 11

non

1.
;

Le poche citazioni di ibn Ishaq in Tabari (I, 185)0,


hanno tutte carattere di episodi biogratici

2.

Non

1903, lin. 14; 1905, lin. 3;

lin. 10;

di

contemporanei del Profeta, e

d d a h.

cliiaro a che cosa si alluda con la parola al-Dr

sedentari. L'unica spiegazione possibile che

'Uthman

71, 72.

1927, lin. 7)

di notizie storiche sulhi II

Nota

H.

a.

si

la casa cio degli

Arabi

riferisca agli eventi che portarono all'uccisione delcalifib

nella propria casa in MadTnah, nell'anno 85. H., e che furono poi generalmente abbracciati

(cfr. H a g a r, III, 404, lin. 20; 'Iqd I, 180, lin. 24; Khaldun
comprende per quale organico legame potesse sussistere tra i fatti dell'anno 11. H. e quelli del BB. a. H., l'unico punto in comune essendo la rivolta contro l'autorit centrale in Madlnah. Qualora tale supposizione fosse corretta, probabile che il contenuto del detto opuscolo fosse una raccolta di tradizioni ed un paragone fra i due eventi: oppure che i titoli di due opere
diverse si siano fusi assieme, per errore di copisti, in uno solo.

sotto

Pro

il

1.,

nome

I,

di

Yawm

422, notii 8).

al-Dar

Non

si

Cronologia degli eventi della


72.

Prima

Riddah

(//. a.

H.

13. a. H.).

di riferii-e per disteso le tradizioni sugli eventi, che se-

guirono alla morte di Maometto, occorre trattare brevemente l'arduo pro-

blema della cronologia

periodo e di giustiiicare l'ordine da noi

di questo

dato alla materia.

Mentre nel corso delle spedizioni militari del Profeta troviamo abbondantissime notizie cronologiche,

per mese

le

occupazioni di lui

le

quali ci permettono di stabilire quasi mese


e

l'

militare

attivit

dei

musulmani,

ap-

pena cessa di vivere Maometto, verifichiamo nelle tradizioni l'esistenza d'una


grande lacuna cronologica, colmata imperfettamente da vaghi cenni indiretti,
sui quali si

pu fare ben poco assegnamento, perch molto indeterminati e

sovente fra loro in disaccordo, bench in quel breve periodo della cosi detta

Kiddah

o apostasia delle trib avvenissero grandi battaglie ed eventi di

somma importanza

storica.

Non

qui

il

luogo di esaminare a fondo

gioni di questa lacuna nelle fonti, perch l'argomento

non

le ra-

poco complesso

e ci farebbe entrare a fondo nella questione intricata delle fonti storiche di

questo periodo, argomento che tratteremo in altro lavoro, lliassumendo per

possiamo dire che fra

le

ragioni della lacuna, maggiormente

interessano

ci

in questo luogo le quattro .seguenti.


(1)

La

cos detta

Riddah,

o insurrezione delle trib fu,

come

ben

comprensibile, per la natura stessa del conflitto, argomento che attir solo

parzialmente

l'

attenzione dei

cronisti

sistematici,

nologici delle tradizioni (in prima linea fra

essi,

dei

coordinatori cro-

al-Waqidi). Essi preferirono

concentrare tutti gli studi e tutta la dottrina sulla biografia madincse del
Profeta, e sulle gloriose conquiste fuori d'Arabia, trascurando le vergogne

sanguinose della grande lotta dell'Arabia islamica contro l'Arabia pagana.


(2)

La seconda causa determinante

della lacuna la disgraziata pre-

ferenza mostrata purtroppo da Tabari (massima fonte nostra per questo


periodo) per le tradizioni di Sayf

b.

'Umar,

il

quale, posseduto dalla fervida

immaginazione d'un romanziere e privo dell'ingegno freddo e


563.

critico dello

70

Le

fonti

della

conquista musulmana negli


anni 11. e 12.
H.J.

[Cronologia degli eventi della

disdegn con sistematica indifferenza

storico,

^o

Ridda h.J

H.

11. a.

72.

innanzitutto a dilettare

rigidi vincoli cronologici. ^Mi-

....

suo

il

ad

uditore) e

lettore (o

quadro grandioso ed affascinante dei gloriosi eventi,

un

offrirgli

quali portarono gli

Arabi alla conquista del mondo, trascur del tutto la verit storica e

le

minuziosit cronologiche, quali aridi ed incommodi impacci allo svolgimento

drammatico
delle

e sovente artificiale della

sua

influenza

di

Sayf sulla storia

sulla

Pi avanti, nella cronologia

tesi.

conquiste, avremo purtroppo occasione

di toccare

cronologia

con mano

la funesta

primo periodo

del

di

conquiste.
(3)

o 18. H.
il

(cfr.

1.

numero

solo

durante

musulmana venne

L'ra

H.,

a.

stabilita

da 'Umar soltanto nell'anno

e segg.). L'uso patriarcale di datare

dei mesi passati

dalla

Fuga

singolarmente ed era facile serbare memoria

dell'

gli eventi si

ordine

Quanti eran Compagni di Maometto, tanti erano pure

da
giov grandemente
tutti gli eventi

metto,

venne una certa uniformit

ci

con

alle ricerche dei cronisti.

susseguivano
cronologico.

loro

testimoni di quasi

tradizionistica, la quale

Sopravvenne

morto Mao-

poi,

imme-

ciclone perturbatore della rivolta nell'anno 11. H., seguito

il

17.

in poi, pot forse conservarsi

anni della vita madinese, quando

dieci

fatti

diatamente dal delirio spasmodico delle grandi conquiste. La scena degli


eventi

si

allarg, dal

modesto campo di Madinah, prima

all'

arabica e poi a tutta l'Asia Anteriore. Grandi avvenimenti

immensa

si

poraneamente in luoghi distanti migliaia di miglia l'uno

penisola

svolsero contemdall'altro, dalla

estremit meridionale della penisola arabica ai confini della Siria, e con rapidit

tanto vertiginosa e con conseguenze tanto prodigiose da confondere la mente


stessa dei contemporanei,

quali, privi di

una norma precisa per

stabilire le

non lasciarono alcuna notizia cronologica sicura ai posteri. La maggior parte delle date, che abbiamo di tutto quel periodo, sono calcolate
a posteriori dai cronologi, e non sono quelle tramandate dagli autori del
dramma. Grandi perci furono le difficolt incontrate dai cronisti sistematici,
anche accurati e minuziosi come al-Wqidi, nel classificare in ordine di tempo
date,

gli ev^cnti

dopo

la

morte di Maometto, mentre l'ordinamento

delle

notizie

sulla biografia del Profeta fu opera relativamente facile.


(4)

Per ultimo, anche prima che avessero

fra le trib, per effetto della

Ri d dah, ebbero

fine in

Arabia

le

guerre

principio le incursioni

civili

musulmane

e al di l del confine, in Per.sia; Khlid b. al-Wald invase T'Irq, mentre

nell'Arabia meridionale ardeva ancora la guerra fratricida pi viva

Quando

poi ebbero fine

conflitti interni e tutta l'Arabia

sci al di l dell'Eufrate e del deserto sirio, fin dai

la

fiumana dei Beduini invasoli

si

musulmana

si

mai.
rove-

primi tempi delle conquiste

divise per necessit geografiche in

554.

clie

due cor-

11. a. H.

nettamente distinte

rcnti

quella che

Le due

una

zionisti, e

sola direzione.

Da

si

trib

batterono

Le due fiumano agirono


rado con un piano comune o

in Siria e viceversa.

indipendentemente l'una dall'altra e ben di


sotto

da

invasioni furono fatte

tranne pochissime eccezioni, quelli che

e,

non misero mai piede

in Persia

rovesci sui Persiani nella Babilonide,

si

c quella che irruppe sui Greci in Siria.

perfettamente distinte

72, 73.

ci errori, confusioni e contradizioni di tradi-

quindi impossibilit assoluta di coordinare organicamente e cor-

rettamente tutta l'arruffata l)abele di notizie inesatte e discordi Q.


Nota
occidentali,

1.

Tale l'intricatezza del problema cronologico, ohe la maggior parte degli storici
di risolverlo, e si tranquillamente adagiata negli errori dei

non ha nemmeno tentato

cronisti orientali discretamente lasciando in disparte ogni difficolt.


Il AV e i 1 per es (cfr. I, 10-37.) narra tutta la R i d d a h e la prima campagna nell' 'Iraq senza
dare un solo indizio cronologico, meno l'affermazione che Khlid partisse dall'ai- YamSmah per il conu i r (Annal.i, 17-65) commettono il grave
fine persiano nel Muharram 12. a. H. Tanto egli che il

errore di includere tutti gli eventi della

Kiddah

nell'anno 11. H.

Anche

il

Miiller

(I,

177-183)

cade nel medesimo errore pone, per es. (cfr. p. 181), la pacificazione del Yaman alla fine del 11. a. H.,
ci che assolutamente falso, come risulter dai fatti raccolti nel paragrafo seguente. Perfino l'accurato
e sagace Wellhausen (S k. u. Vorarb., VI, 37) pone la Riddah tutta nell' 11. a. H., e allude
di volo ad alcuni fatti del 12. a. H., ma senza annettervi veruna importanza. La necessit di correggere questi ed altri errori di fatto e di concetto mi ha costretto a rivolgere ai fatti della Riddah
una attenzione speciale e farne uno studio completo e, speriamo definitivo.
:

73.
qui

Queste ed altre ragioni ancora pi particolari, sulle quali non

luogo di soffermarci

il

fra le altre, per esempio, la tendenza in epoca

posteriore di tramutare la storia delle conquiste in

un immaginoso romanzo

hanno generato la pi inestricabile confusione cronologica negli annali musulmani a partire dall'anno 11. H., creando
il problema forse pi difficile a risolvere di tutta la storia dell' Islam.
Limitando per ora il nostro studio agli eventi della cosi detta Riddah,
giover prima raccogliere ed esaminare i pochi dati cronologici, che stato
eroico

Pscudo-Waqidi,

possibile di spigolare

ecc.

dalla

farragine di aneddoti narrati nei paragrafi

se-

un assieme organico e di stabilirne l'ordine e


tempo approssimativo. Faremo cosi un tentativo di ricomporre
cui pi tardi aggiungeremo la carne e la polpa.

guenti, cercando di riunirli in


il

termine di

lo scheletro

Per
di

gli eventi

dell'anno 11. H.

il

nostro punto di partenza la morte

Maometto avvenuta quasi certamente

lasci adito

il

13 di Rabi'

I,

bench questa data

a qualche incertezza e bench molti eventi, che

tradizionisti

hanno tendenziosamente connessi con la morte del Profeta, posticipandoli


alla medesima, siano indipendenti da essa ed anche anteriori. Quasi tutti i
movimenti anti-islamici, i quali furono altrettanti tentativi non gi di ritornare alla fede antica,

nah e

ma

di emanciparsi dalla influenza politica di

dei Qura\-s, ebbero principio

prima ancora che morisse ]\Iaometto

vece la tradizione, volendo allontanare


stenza dei cos detti

falsi

profeti,

Madl-

il

sospetto che

ha cercato porre
565.

la

egli tollerasse

comparsa

di

l'

inesi-

questi

Cionoiogia

de-

fa^Rla'd ah

i"

11. a. H.

73.

Cronologia degli eventi del-

la

Ridda h.|

per quanto era possibile, dopo la morte. Vero per che la notizia che
instabile dei partiti
^^ Pi'ofeta non era ^pi diede il tracollo all'equilibrio
^
^

musulmano

arabici, sgretolando le forze del partito

e infocolando l'animosit

Tutto l'immenso malumore, che serpeggiava nella

dei partiti anti-madinesi.

venne improvvisamente alla luce con la maggioi'e intensit le braci


nascoste sotto alle ceneri divamparono in fiamme ardenti. Lasciando per
ora l'esame cronologico dei fatti di ogni singola regione, ci limiteremo per
penisola,

il

momento

a fissare l'ordine e l'epoca degli eventi,

ci interessano,

Khalid

ossia le operazioni militari di

IL H.

elementi, con

Grli

sono

cronologia del presente anno,

b.

al-Walid, che costi-

l'ossatura fondainentale di tutta

tuiscono per noi la spina dorsale,

nologia dell'armo

maggiormente

quali

quali possiamo

ricostruire la

che per maggior chiarezza

seguenti,

la cro-

noi diamo qui in appresso sotto numeri progressivi.


(1)

Maometto mor

nei primi giorni

La

Usamah

13) del

(il

mese

di Eabi' I

(cfi'.

33-35).
(2)

dizione

partenza di

di al-(jrurf per la seconda spe-

Mu-tah, avvenne, secondo al-Waqidi,

di

qidi Wellh.,
il

campo

dal

pongono invece negli ultimi giorni

436). Altri la

meno probabile.
(3) La durata della

primo di Rabi'

il

di

(WaEabf I,

Il

che

spedizione

messo nel corso del mese


esso o

mada

anche pi tardi

(Waqidi Wellh.,

(cfr.

(cfr.

t-umada

di

I,

e preferibilmente verso la fine di

Usamah

112, ove detto che

metri, andata e ritorno) e delle varie operazioni compiute


(5)

Dopo

o la fine di

il

ritorno di

(jumda

(6) Il

riposo

II, se

Usamah,

non pi

da darsi

da Usamah.

il

fatto

Asad ed

dello stesso

mese

ed

preparativi

Ghatafau devono aver occupato

possibile che

met

d'arme di Dzu-l-Qassah.

alle milizie tornate dalla Siria,

un certo tempo, sicch non

chilo-

e perci, probabilmente verso la

tardi, segu

per la nuova spedizione contro gli

l'esercito avanti la fine

ritornasse nel (ju-

grande distanza da Madinah (2000

se si tien conto della

II),

o di 35

111 e 112).
ritorno delle genti di Usamah a Madlnah deve perci essere

436) o perfino di 70 giorni


(4) Il

fu, si dice,

Khalid

di

potuto partire con

sia

(jumda

II: probabile

per

che questo periodo sia stato anche pi lungo e che la partenza debba mettersi ai

primi di

Ragab

se

non anche pi

tardi

pi avanti potrebbe arguirsi che Khalid partisse


(7)

con
i

La marcia

di

e la diversione verso

possono aver durato

il

Khalid verso al-Buzakhah

piccoli rovesci subiti dai

Tayy

(^).

meno

il

Da una

27 Gruiiada

nel

II.

cuore del

Nagd

trattative

con

la loro cooperazione,

non

musulmani, che richiesero


nord per ottenere

tradizione data

le

di uu mese, e la battaglia di al-Buzakhah contro

666.

H.

11. a.

gli

di

73.

Asad e i (xhatafan si pu mettere con una


Ragab o al principio di ^a'ban (Sctad, III,

battaglia nel V2.


(8)

H.

a.

certa sicurezza verso la fine


I.

p. G4,

pone questa

lin. li),

!).

Sappiamo che Khalid

trattenne in al-Buzakhah circa un mese,

si

facendo spedizioni nelle contrade circostanti per completare la sottomissione

dobbiamo arrivare incirca alla fine del mese


quindi che Khalid non si movesse da al-Buzakhah

dello trib della regione

di Sa'ban.

possibile

e cos

prima di Ramadan.
(9)

Dopo

la sosta in

al-Buzakhah abbiamo

devono esser durati parecchio tempo


vari gruppi di ribelli nel

Tamm,

centro

seguenti avvenimenti, che

numerose piccole spedizioni contro

della penisola,

V invasione del paese dei

fermata nel campo di al-Butah, l'andata di Khalid a Madlnah

la

per giustificai'e l'uccisione di Malik


zione ad invadere l'al-Yamamah,
la sua

il

b.

Nuwayrah ed

ottenere la autorizza-

ritorno di Khalid al

campo

di al-Butah,

fermata in quel luogo in attesa della venuta dei rinforzi da Madlnah,

tempo occorso a raccogliere i rinforzi e mandarli fino a al-Buth,


l'avanzata contro lo pseudo-profeta Musaylimah, la vittoria di 'Aqrab5 e la
sottomissione dei Hanifah. Tenendo conto di tanti svariati eventi e della loro
natura complessa e difficile, tutto il predetto non pu verosimilmente aver
durato meno di due o tre mesi, se supponiamo (cosa improbabile) che tutto
sia avvenuto con la massima sollecitudine e senza alcuno degli impacci e artutto

resti

il

pur tanto frequenti e naturali in ogni grande operazione militare

quale ultimo caso

cinque o

sei mesi,

calcoli ci

altri dati

giustificati di arrivare

che daremo in appresso.

con la sottomissione dei Hanifah

H. (Gennaio-Marzo 633.

a.

E. V.)

(cfr.

paragr. seg., nota

L'espressione due volte ripetuta nelle tradizioni di Sayf


II,

Da questi

della fine dell'anno 11. H. e quasi con certezza assoluta al prin-

cipio del 12. a.

dun,

nel

periodo diverrebbe ancora molto pi lungo forse anche

come parrebbe da

crediamo

non prima

il

App.

76, lin.

1),

(cfr.

2).

anche Khal-

che dopo la battaglia di 'Aqrab la stagione fosse

gi pieno inverno, ossia ai mesi di Dicembre e di Gennaio, tenderebbe forse a

confermare

non

vaga

solo

nostri calcoli precedenti.

Nondimeno

e di sospetta autenticit,

ma

l'espressione usata

anche

il

modo

da Sayf

e l'occasione in

non sono chiare, n giustificate (Tabari, 1954, lin. 2 e 17).


perci lecito di non accettare la sola autorit di Sayf in senso troppo
egli ha orrore della precisione storica e Sacrifica questa ben spesso e

cui essa ricorre


liiterrei

preciso:

volentieri

al colorito

falsa l'affermazione di

drammatico. Anche

nostri calcoli precedenti,

ma

Wellhausen

respinge

come

Vorarb., VI, 37). Infatti notizie tratte


fonti sicure, non solo confoi'mano pienamente i
ci fanno ritenere che la campagna contro gli

Sayf (Sk.

dalla testimonianza di altre

il

u.

667.

Cronologia

ae-

fa^Riddah

i"

11. a. H.

73,74.

jCronoiogia degli eventi della Riddah.J

Arabi insorti abbia durato pi a lungo che non

dai

risulti

nostri calcoli

^^.^pp^ parsimoniosi,

Se poi, come noi riteniamo sia certo (cfr. 74, nota 2), la battaglia di al-Tamamah
a. H., la partenza di Kh alid da Madinah pu essere avvenuta anche pi tardi, oppure la campagna nell'Arabia centrale fu menata con grande lentezza. Da
ci tragghiamo inevitabilmente l'impressione che in MadTnah, appena proclamato califfo ab Bakr,
scomparisse ogni senso di allarme per pericoli esterni. Che MadTnah versasse in pericolo certamente

KoTA

1,

fu combattuta nei primi tre mesi del 12.

quando si voluto aumentare la gloria dei primi musulmani e colorire


con tinte ancora pi drammatiche l'esordio del Califfato elettivo e del periodo delle grandi conquiste.
un' amplificazione d'et posteriore,

74.

I nostri calcoli precedenti

trovano una conferma molto valida

una notizia data da un'ottima fonte, la quale sempre fra tutte merita la
massima fiducia, ossia da ibn Ishaq. In Tabari (I, 1976, lin. 4) leggiamo:
^ Disse abu (ja'far (al-Tabari): vi divergenza di opinioni sull'ordine cronologico degli eventi (ta-rikh) della guerra di questi musulmani (allude cio

in

ai

musulmani, che conquistarono l'Arabia meridionale); disse ibn Humayd,

da Salamah, da
del

Yaman

Muhammad

e del

nell'anno 12. H.
Cfr.

Con

Ishaq: la conquista (fa th)(') dell'al-Yamamah,

Bahrayn, nonch l'invio delle truppe in

II,

284; Baladzuri, 90, hn.

nostri calcoli precedenti noi

Siria,

avA^ennero

anche Athir,

vittoria di

b.

eravamo

16.

arrivati alla conclusione che la

Khalid su Musaylimah nella sanguinosa battaglia d'al-Yamamah

dovesse cadere alla fine dell'anno 11. H., o piuttosto ai primi del 12. H.

ora da questa indicazione di ibn Ishaq vediamo la correttezza dei nostri


dubbi, che cio le operazioni militari di Khalid abbiano richiesto

anche maggiore, e che


nella

prima met

la vittoria

di

dubbio

al-Yamamah possa

(forse nel Safar o Rabi' I) dell'anno 12.

cliiaramente alTermato da un

ombra

di

numero

tale di

buone

un tempo

perfino mettersi

H. Questo anche

fonti

da non

lasciare

C^).

Vero che contro questa notizia

sta l'affermazione esplicita di abu-1-

Hasan al-Madani (da abu Ma'ar), sostenuta anche da altri minori tradizionisti (Tabari, I, 1976, Un. 7-11), che tutti i fatti d'arme della Riddah
si

volgessero

nell'anno

11.

H. L'autorit di ibn Ishaq

stabilmente superiore a tutte le altre,


paragrafi precedenti, e

come abbiamo sovente

come avremo ripetutamente occasione

per inconteosservato nei

di appurare nel

Annah. Se a ci si aggiungano le esigenze logiche delle nostre precedenti osservazioni, dobbiamo venire, io credo, alla conclusione sicura che
la campagna contro la Riddah in Arabia non possa per assoluta mancanza di tempo, essere inclusa tutta nell'anno 11. H., ma che l'Arabia mecorso degli

ridionale venisse sottomessa soltanto nel corso del 12.

anche nel

Anche

13. a.

H.

a.

H., e forse in parte

(^).

altre considerazioni di

molto peso vengono indirettamente a con568.

11. a. H.

fermare che

prima
^

sottomissione dell'Arabia

la

74.

meridionale non fosse terminata

conquiste
in Persia e in Siria.
^

dell' inizio delle

avrebbe richiesto che dopo


glie di al-Buzkhah, di

La

stupendo vittorie riportate sui

le

lorrica
'^

dei fatti

ribelli nelle batta-

Zafar e di 'Aqraba, quel generale che aveva mostrato

tanta suprema valentia nel comando, venisse anche incaricato del resto della

caftnpagna in Arabia.
molti mesi con tutto

dopo 'Aqraba rimanesse per


nell'ai- Yainamah, aspettando inoperoso,

forse logico che Iviialid

suo esercito

il

che

altri raccogliesse gloriosi allori

egli

mosso verso

la Persia, se Tion

Ma

dell'Arabia meridionale?

ed immenso bottino? Perch non sarebbe

quando

altri

avessero terminata la conquista

non

v' pi ancora: dallo tradizioni

risulta che

Khalid rimanesse inoperoso nella Yamamah. Sappiamo che egU per breve

tempo assist nel 12. a. H. alla sottomissione del Khatt, o regione costiera del
Bahrayn donde venne richiamato dal Califfo per intraprendere l'invasione
della Persia. Per i suoi prodi soldati egU aveva a breve distanza un campo
d' azione ed una preda infinitamente pi ricca che non gli aridi squallori
dell'
le

Arabia meridionale

aveva a portata

egli

di

mano

le feraci

pianure e

doviziose citt della Babilonide, le quali giacevano quasi prive di difesa

banda ardita e veloce di predoni. Khalid, dopo vinto Muinizi immediatamente l' invasione dell' impero persiano. Sayf
(Tabari, I, 20 IG, lin. 2) afferma che Khalid appena ebbe conqui-

alla mei'c d'una

sayhmah,
stesso

stata la

Yamamah

mata da

al-Waqi;li

bari,

2016,

I,

ricevesse l'ordine di invadere

(labari,
6-10)

lin.

harram dell'anno

12.

1,

pone

2016,

lin. 11).

la partenza di

l'

'Iraq

tradizione confer-

Sabbah (TaPersia nel Mu-

Infine 'Uinar b.

KhaHd

per la

H.

Tale consenso di opinioni

ci

porta alla certezza che Khalid, appena

Musaylimah, e dopo una breve incursione nel Bahrayn

si

slanciasse sulle

ricche pianure della Babilonide, e che ci avvenisse nella prima

met dell'anno

\-into

12. H., forse fra


il

il

Rabi' II e

il

Ragab. D'altra parte poi

se noi

esaminiamo

contesto delle tradizioni sulla conquista dell'Arabia meridionale,

siamo arrivare che ad una sola conclusione, ossia che


sero dopo la battaglia di

nel 12. a. H., tutti gli

al-Yamamah
altri

e dacch

eventi del

non pos-

tutti quei fatti seguis-

questa avvenne certamente

Bahrayn, 'Uman, Mahrah, Hadra-

mawt, e gU ultimi del Yaman, debbono perci necessariamente cadere


non prima dell'anno 12. e in parte anche nell'anno 13. H.
^TvOTA 1.

conquiste (al-fut

tutti

di nota che ibn Isliaq annoveri questa parte della campagna araba fra le
quasich egli pure ammetta che non sia il caso di repressione di rivolta, ma

degno
fi li),

di vera conquista.

Nota

2.

Ya'qubi

(maggio-giugno G33.

La
TanbTh,

a.

battaglia di

II,

147, lin. 6,

pone la uccisione di Musaylimah nel Eabl'

I,

del 12. a.

H.

E. V.).

al-Tamamah

messa nell'anno

12.

H. anche in Yaqt, IV,

1027,

lin. 16-17;

286, lin. 7; TTa^'ar, II, pag. 828, lin. 9; pag. llSf, lin. penult.; Ili, 704, ult. lin. e costante-

boi).

Cronologia

de-

t^^'
f^^J^V^l^
la Ri ddah.j

11. a. H.

74, 76.

o-'
1
f"
de cronologia

gli eventi del-

la

Riddali.]

Saad

mente in

^^^

^_^

in tutti

^^^^^_ ^^^^

_^^^^

numerosi accenni alla battaglia


^ ^^^ ^.^ g_ ^^^ ^.^^ 22-23; 51,

^^

parte

fcfr. Ili,

I,

p. 60, lin. 1; 275, lin. 19,

lin. 8-9; 98, lin. 14-15; 219, lin. 24-25, ecc.).

Cfr. anche anche Baladzuri, 84, lin. 18 e segg.; 94, lin. 13 e segg.
In una lunga descrizione della battaglia d'al-Yamiimah, attribuita allo stesso Kh alid b. al-WalTd,
detto che la notte precedente alla battaglia fosse molto fredda (Hubays, fol. 13,v.). Questa notizia non pu essere interpretata come significante indizio d'inverno.
Nota 3. Baladzuri, pag. 84, lin. 20, afferma esplicitamente che l' insurrezione del Bahtayn
ancora domata nel 12. a. H., e che al-'Ala assediava ancora la citt ribelle di al-Kbatt,
era
non

quando Kluilid incominci nel 12. a. H. l'invasione della Persia. Yaqt, (II, 537, lin. 20-21)
H. la presa di Darm (Bahrayni e nello stesso anno la presa di Suhar ('Uman),
(Taqut, III, 869, lin. ult.) e quella del castello al-Nugavr del Hadramawt (Taqut, IV, 762, lin. 12-13).
In Dzahabi Paris, I, fol. 117,r. abbiamo una tradizione di ibn Ishaq, secondo la quale la battaglia
di Guwatha e la conquista dell' 'Uman avvennero nel 12. a. H. In Baladzuri, 85, lin. 12 e segg.,
leggonsi infine varie preziose notizie dalle quali traluce come nel 13. H., e forse anche nel 14. H., si
combattesse ancora contro gli apostati nel Bahrayn.
nel Babrayn,

pone nel

12. a.

75.

Esiste poi anche

una ragione intima,

la

quale

sorgesse l'idea di dover inchiudere tutto lo svolgimento della

Tanno

11. I cronisti arabi,

partendo dal preconcetto

bia intera fosse sottomessa a


al

momento

della

Maometto

un

diritto, e

come

il

se fossero ordinati e diretti

silenzio

il

Riddali

entro

che l'Ara-

fisso (ed errato)

e quasi tolal mente convertita all'Islam

Eiddah, come

tutti

tutte le

la legittima

rivendica-

Da

queste pre-

ricupero di una cosa perduta.

messe sono venuti a considerare

come

come

morte del Profeta, hanno voluto rappresentarci

operazioni militari della cos detta


zione di

spiega

ci

d'arme del grande

fatti

conflitto

da Madnah, passando perci sotto discreto

vero aspetto di questa lotta fratricida.

Invece fatta beninteso

campagna di Khalid da al-Buzakhah .fino a 'Aqraba, la rivoluzione dell'I 1 fu un movimento spontaneo di reazione anti-islamica, e
eccezione della

musulmana, scoppiato nelle varie provincia non per volont


del governo di Madinah, ma per effetto di condizioni locali. Tranne una parte
cospicua dell'Arabia centrale, ed una esigua parte del Yaman, tutto il resto
della penisola che venne sottomessa alle armi musulmane, sotto il califfato
di abu Bakr, era prima di fatto indipendente da Maometto, e perci la lotta
di anti-reazione

non pu

come

definirsi

di conquista.

repressione di rivolta,

ma

Questo fatto fondamentale sfuggito del tutto

Eiddah,

quali vogliono che in Arabia vi fosse soltanto


gli

a I-Fu tuli, o

valic

quale pura e genuina guerra

confini

le

ai cronisti,

o apostasia, e che

soltanto,

quando Khalid

tradizionisti

hanno ritenuto

conquiste, avessero principio

d'Arabia ed entr in Persia.

Dall'insieme di queste premesse erronee

che per varie ragioni logiche, politiche e strategiche fosse necessario di considerare la

Eiddah come

tesse pensare alle

completamente domata, prima che abu Bakr poconquiste oltre ai confini arabici. Siccome per la prima

incursione in Persia avvenne

gi al principio dell'anno

vennero alla conclusione, che tutta la

Eiddah

fosse

12.

H.,

cronisti

nata e morta entro

l'anno 11. H., e che gli a I-Fu tuli avessero principio immediatamente dopo.

660.

1 1

a. H.

75-77.

Eistabilondo ora la coiTetta cronologia della

Riddah,

cssa nella sua ultima parte fu contemporanea con

eventi nell'Arabia meridionale


del CalifTo, dacch,

non potevano

Dovendo ora narrare

76.
le

varie fasi della

Riddah,

con

ai-Fu tu h.

quando ricordiamo che

alcun

in

come vedremo, nemmeno un

vava laggi nell'Arabia meridionale a

principio degli

il

e tutto, ci ci appare anche semplice e naturale,

troviamo invece che

modo

gli

inceppare Fazione

Madlnah

soldato di

si

tro-

battersi per la causa dell'Islam.


tutti

particolari giunti lino a noi

o apostasia delle trib, sar necessario di sta-

con precisione l'ordine cronologico da noi dato alla materia, perch


molti eventi ebbero luogo quasi contemporaneamente nelle pi diverse rebilire

d'Ai'abia, senza avere alcuna relazione fra loro.

gioni

possibile dare

una narrazione sincrona

materia secondo

le regioni,

nelle quali

Di

essi perci

im-

e continuata, e bisogner dividere la


fatti si svolsero.

La

distribuzione

geografica e cronologica della materia sar la seguente:

Nell'anno 11.
(1)

II.

abbiamo messo

Moti insurrezionali nei dintorni

di

Zayd

Makkah e di Taf e loro repressione

(2)

Spedizione di Ilsamah

(3)

Insurrezione nell'Arabia centrale e conflitti con

b.

sui confini della Siria


i

ribelli nelle vi-

cinanze di Madlnah;
(4)

Tamim)

Campagna

contro

dell'Arabia centrale (Asad

ribelli

(5) Il
(6)

di Khalid

Yaman prima

della

morte del Profeta

Rivolta ed uccisione di al-Aswad al-'Ansi.

Nell'anno 12. H. narriamo invece:


(1)
(2)
(3)
(4)

La conquista della Yamamah


La conquista dell' Arabia meridionale
La fine dei torbidi nel Yaman
La campagna di KhaUd nell' 'Iraq
;

musulmani in Siria.
(5)
Fissata in tal modo la cronologia, non ci rimane che esaminare brevemente le fonti di questo periodo e di quello immediatamente successivo,
L'invio dei primi eserciti

per stabilirne

il

valore relativo, affinch sia possibile di veder chiaro nel grocontradittorie, dalle quali siamo ora confrontati nel corso

viglio di notizie

delle nostre ricerche.

Considerazioni generali sul valore relativo delle tradizioni sulle


conquiste Arabe.
77.
(a 1-R

Giunti

d d a h), con la

al

principio della cosi detta

eguale

'

intimamente connesso
561.

Apostasia delle trib


il

famoso periodo degli


71

Cronologia deu^iild.'dah*!'

[Considerazioni
generali sulle
tradizioni delle conquiste.
I

11. a. H.

".

Gesta
a 1-F u t u h ossia delle conquiste musulmane oltre ai confini d'Arabia (i
Dei per Arabes come le ha ben definite il Wellhausen Sk. u. Yorarb.,
'

VI, 4, nota

indispensabile,

2),

teriale storico suir

prima

di riferire in

forma sistematica

il

ma-

argomento, premettere alcuni brevi cenni sull'ordine dato

alle tradizioni e sui concetti generali, ai quali si ispirata la nostra critica

medesime.

delle

Nelle fonti originali cbe narrano la comparsa degli Arabi nel grande
politico e militare dell'Asia Anteriore,

agone

non

qui

una confusione

luogo di esaminare

il

troviamo

per ragioni, che

di notizie, e vere, e false,

fra loro nel pi assoluto disaccordo, l'assieme delle quali costituisce forse

problema pi arduo a risolvere di tutta la storia


chiaro attraverso la matassa arruffata di poche

non

Islam.

Voler vedere

miste a molte

verit,

estremamente

venzioni ed innumerevoli errori, opera

ancor oggi, nonostante

dell'

il

difficile e

in-

deUcata;

gli studi dei nostri migliori orientalisti, la luce fatta

che parziale ed imperfetta.

Se tentassimo un riassunto delle fonti

originali nel disordine babelico, nel quale

si

un chiaro congenerare nella mente del

trovano, e senza

correremmo il rischio di
lettore una confusione pari, se non maggiore, di quella che esiste nelle fonti.
Facendo debita eccezione per i lavori del De Goeje Q), del Wellhaucetto

sen

direttivo,

critico

e del

Miednikoff

storico di s alto interesse,

problema, n

gU scrittori europei di questo periodo


non hanno ben compreso n la vera natura del
(^),

tutti

termini, nei quali esso

si

pone, u

il

modo

vero

di tentarne

Trovando una materia prima nella pi caotica confusione, piena


di stridenti contradizioni, impossibili ad accordare, hanno ognuno a suo modo
senza criteri precisi ideato una soluzione pi o meno felice, mescolando a

la soluzione.

capriccio

gi

si

il

vero e

il

trovano nelle

falso e perci
fonti.

Per

aggiungendo nuovi

di pi nel fondere insieme

trarne una narrazione chiara e continua,

meglio

non

si

errori a quelli che

hanno

scelto

il

materiale e per

quello notizie,

che

adattavano alla ideata soluzione, sopprimendo addirittura, quasi

esistenti, tutte quelle

che non combinavano con essa.

Per queste ragioni tutte

le esposizioni storiche

pi popolari del periodo

che incomincia con la fine dell'anno 11. H. e termina con la presa dell'Egitto nel 20. H.
1-122;

Muir,

(cfr.

Caussin de Perceval,

Annals, 66-140;

MuUer,

I,

III,

341-524;

Weil,

I,

226-245)(^), ci offrono tutte quante

senza eccezione un quadro tendenzioso ed errato degli eventi. L'errore gravissimo, nel quale sono

caduti

predetti

scrittori,

stato di credere

che

un eguale valore, e che non fosse necessaria


una cernita severa delle medesime prima di ricostruire la storia delle conquiste. Ogni storico perci offre un quadro diverso da quello degU altri, ed

tutte le fonti avessero incirca

562.

11. a. H.

Ogni quadro, esaminato davvicino,

materia

stessa,

presenta

si

composto con pochi elementi buoni

77, 78.

come un mosaico

con molti elementi

capriccioso,

errati e falsi.

La

per adattarsi al piano generale dello scrittore, trovasi poi

talmente travisata da concetti tendenziosi del medesimo, che

il

lettore

non

solo riceve un'impressione erronea degli eventi,

mezzo por

riscontrare la versione offertagli,

ma, volendo, non ha alcun


n pu formarsi un giudizio

proprio indipendente della intricata questione.


Nota

1.

Mmore sur

Cfr. M(bnoires d'Ilistoire et de

la Consute de la Si/ric.

Gographie Orientale^ par M.

J.

De Goeje,

no. 2,

Una seconda

edizione di questo lavoro magistrale uscita a


Leiden nel 1900, con molte utili aggiunte e pregevoli correzioni. Noi citeremo sempre le pagine della
II edizione. Tranne il ciso, assai improbabile, che si venisse a scoprire qualche nuovo documento,

questa celebre memoria rimarr sempre il maggiore e pi prezioso contributo critico allo studio del
presente periodo. Esprimo il pi vivo rincrescimento cbe il De Goeje non abbia del pari scritto una
memoria anche sugli eventi che si svolsero contemporaneamente in 'Iraq, e posteriormente anche
in Egitto.

Nota 2.
Cfr. Wellhausen Sk. u. Vorarb., Sechstes Heft, Berlin 1899, ove a pagine 3-1-lfi,
abbiamo un ammirevole studio critico sull'opera storica di Sayf b. 'Umar (la fonte prediletta di Tabari) sotto il titolo: Prolegomena zur iiltesten Geschichte des Islanis . Dalla pagina 37 in poi, studiando le tradizioni di Sayf sul periodo delle conquiste, il Wellhausen prende in esame tutta la storia
dell'Isim dalla fine della Riddah sino alla battaglia del Camelo nel 86. a. H. Dopo la Memoria
del De Goeje, il lavoro del Wellhausen il contributo critico di maggior valore che noi possediamo,
e di esso faremo largo uso nel corso del nostro lavoro.

Nota 3. In un'opera magistrale e voluminosa intitolata Palestina ot zaroeranie tela Arabzi.


do Krestoilch Pachodo/f p arahich islopiiikach, S. Petersburg, V. Kirsch baum, 1897-1902. in due
volumi (pubblicazione della Imp. Pravoslavnoje Palestinskojc Obcestvo), il MiednikofF ha tradotto in
i passi degli autori arabi che si riferiscono alla Palestina dalla conquista musulmana alle
Crociate, premettendo un'introduziene dottissima, nella quale con una critica minuziosa, acuta e talvolta veramente geniale studia tutte le fonti ed i problemi storici offerti dalle medesime. In questo
studio che stato per noi di somma utilit, e di cui faremo largo uso in appresso, egli riassume

russo tutti

un esame penetrante e felice tutto quello che stato scritto sull' argomento. L'opera
sua fa epoca nello studio della storia araba-musulraana; e giacch, essendo scritta in russo, ben pochi
possono tarne uso, abbiamo creduto opportuno di riassumere in molti luoghi i suoi ragionamenti, mirando a diffondere maggiormente i risultati dei suoi studi. Parlando dei lavori del Wellhausen e del
De Goeje siamo stati pi succinti, dacch i loro pregevolissimi scritti, 1' uno in tedesco e l'altro in
francese, sono assai pi facilmente accessibili. E solo da lamentare che egli abbia fatto uso soltanto
e sottopone ad

ediz. della Memoria del De Goeje, e perci in alcuni punti i suoi ragionamenti sono o inutili
o ei-ronei, perch non ha avuto conoscenza di vari documenti d'alto valore, trovati posteriormente dal

della I

solo

De Goeje.
Nota 4.

Fu

primo il De Goeje, e poi il Wellhausen a stabilire con precisione il vaIn questo punto speciale l'opera del Wellhausen ci stata forse pi
che non quella del De Goeje quella del Miednikoff ancor pi di ambedue le precedesiti.
per

il

lore relativo delle varie fonti.


utile

78.

Edotti dall'esperienza di

tanti illustri predecessori, nostro

pito sar ora di presentare e discutere

diverso,

tentata
rica,

immaginato

questione a

da noi

al lettore in tutto corrispondente alla probabilit sto-

a sua disposizione

modo

problema con un sistema totalmente

di tal maniera, che qualora anche la soluzione

non sembrer

egli abbia

il

com-

gli

elementi necessari per risolvere la

suo.

Partendo da questo concetto


blighi fondamentali: in
gliore materiale storico

il

nostro lavoro

ci

ha imposto

seguenti ob-

primo luogo radunare qui in appresso tutto il miesistente sull' argomento nelle fonti originali, tratees?.

Cousiderazio n i
g^enerali sulle
tradizioni delle conquiste.
|

11. a. H.

78, 79.

[Considerezion

tando con eguale ampiezza tanto

g^enerali sulle
tradizioni del-

ma

le oonquiste.

la

con

buono, che

il

ha

si

mediocre ed

nettamente

la necessaria classificazione in categorie

provenienza delle singole tradizioni

il

il

cattivo,

distinte,

secondo

una prima

cos

divisione, che

grandemente il compito critico. In secondo luogo abbiamo dovuto


esaminare minuziosamente tutte le singole notizie, confrontarle tra loro,
facilita

ed illustrandole con
consultare,

osservazioni

le

una

tentare

di tutti

critici,

vero dal faiso.

precisa del

distinzione

che abbiamo potuto


dal

Infine

materiale cosi elaborato e preparato abbiamo tentato di estrarre

una breve

che racchiuda ci che a nostro parere la versione pi probabile degli

sintesi,

eventi.

79.

Per

natura stessa del problema non possibile esimersi in

la

questo luogo dall'esame, puranche in forma concisa e generale,

del carat-

tere e del valore delle fonti del presente periodo: senza alcuni concetti chiari

su tale argomento di primaria importanza, non possibile tentare alcuna


soluzione. Ci contenteremo per di tracciare soltanto alcune linee generali,

ed in quella misura, che basti per giustificare molte nostre conclusioni.

gli

attori,

in Asia dalla

morte

rono memorie

scritte sul

mana.

I ricordi

mandati

di

contemporanei del grande dramma, che

Maometto

alla

fine delle

grandi conquiste, lascia-

prodigioso movimento di espansione arabo-musul-

modo

por varie generazioni prima che lo stato progre-

dito della civilt producesse spontaneamente

svolse

degli eventi vennero conservati quasi tutti per via orale e tra-

in questo

e di dotti, la

si

quale

si

una

classe di speciali ricercatori

accinse con amorosa e lodevole

ricordi del glorioso passato, a coordinarU

in

premura a riunire

forma sistematica, ed a con-

servarne per iscritto accurata notizia.

La

morte di Maometto
e la

musulmano, che gi dopo solo un secolo dalla


estendeva da un capo all'altro del mondo conosciuto,

vastit dell'impero

mole immensa

si

di notizie di tutti

genealogia, filologia, poesia,

ecc.),

ebbero per effetto la nascita di

generi

che

si

(rito,

Hturgia, esegesi, biografia,

veniva accumulando nelle menti,

un numero

infinito di

scuole,

piccole e

grandi e di valore molto diverso, a seconda del merito maggiore o minore dei
vari fondatori

(^).

La natura

speciale dell' Islam, nel quale teologia, rito, giu-

risprudenza e poUtica sono elementi inseparabilmente collegati fra loro,


dusse in principio anche
teria islamica.
scipline, si

La

le

scuole ad abbracciare pi o

il

tutta la

avver soltando pi

tardi.

Possiamo quindi considerare

come

le

pi

centri, nei quali si raccolse

materiale storico, e dai quali prov'ennero poi quelle due scuole

riche che noi,

ma-

differenziazione in scuole diverse, secondo le speciali di-

antiche scuole giuridiche e tradizionistiche,

anche

meno

in-

sto-

per comodo di espressione, chiameremo scuola del Higaz o

664.

11. a. H.

79.

Questi centri di studio erano prodotti liberi

Matliuese, e scuola dell' 'Iraq.

un profondo sentimento che

e spontanei dell' iniziativa privata, l'effetto di

animava
gliava

centro pi antico,

Il

vatore fu quello che

anche quando

si

miglioro un tempo, ed in seguito

il

form

la sede del

Damasco, ed

poi a

Madlnah

in

numero

il

conquiste. Fra

Le due

(^).

il

pi conser-

citt sante del

Higaz,

governo emigr fuori d'Arabia, prima a Kufah,

infino a

Baghdad, rimasero sempre luoghi

profonda venerazione da turbe di


che

trava-

innumerevoli dei neo-musulmani, avidi di sapere.

turile

lo

un vivissimo bisogno morale, che

e di

le classi dirigenti,

fedeli

sempre pi numerose

visitati

con

man mano

musulmani aumentava con l'estendersi quotidiano delle


pellegrini noi dobbiamo ammettere che si trovassero gli uo-

dei
i

mini migliori per ingegno e per carattere, fra quanti avevano abbracciato la

nuova religione. Molti, animati da sincero fervore religioso, presero stabile


dimora nelle citt sante.
Per il fatto per che Maometto scegliesse a dimora Madlnah a preferenza
di Malvkah

ormai

(cfr.

8.

a.

H.,

89,

e 10. a. H.,

persona del Profeta e

la

scino assai pi forte che

Madlnah

fin dai

il

le

di

sue memorie esercitavano sempre un

Il

fa-

primordi fu sempre un centro di attrazione molto maggiore.

Madlnah, fosse

il

che la dimora del Profeta,

notizia

la

luogo di nascita di una celebre scuola giuridico-

teologica e tradizioniskica, della quale fecero parte

tempo.

perch

altres

santuario semi-pagano ed impersonale di Makkah,

Gi in et molto antica abbiamo

Moschea

U7), e forse

tlotti

pi famosi del

una

carattere speciale dell'ambiente impresse a questa scuola

fi-

sionomia speciale, che conserv a lungo, e nella quale nessun'altra scuola


pot gareggiare con essa.
ricordo incancellabile del Profeta, del quale ogni pietra di

Il

pareva avesse conservato memoria, l'isolamento quasi completo in

Madlnah
mezzo al

deserto lungi dal clamore delle armi, lungi dal fasto corrompitore delle corti,

dagli strazi delle guerre


forse

anche

tramutavano

la

che insanguinavano

civili,

della

le citt

la

mondo

fuori d'Arabia,

sua povert, salvarono Madlnah dalle influenze deleterie, che


dell' 'Iraq

in

centri

spaventosa corruzione,

di

fomiti di continue e pazze insurrezioni contro

Damasco

il

Umayyade avevano

corte

coltura bizantina

delle

classi

Basrah. e Kufah, e pi tardi anche

il

governo centrale. Mentre

subito

colte

Baghdad

ed in

l'

influenza

ed agiate della
e la corte

irresistibile

Siria,

mentre

Abbasida cadevano

interamente sotto il fascino della coltura e della civilt persiana, Madlnah


rimase

immune

dall'infezione e per lungo

tempo conserv quel carattere

semplice, pratico o severo, proprio della vita patriarcale, nella quale visse ed

insegn

il

Profeta. In

Madlnah

tutti

vivevano tranquillamente con

665.

il

pensiero

CouBidcrazioni
g;enerali sulle
tradizioni delle ooncLuiste.J

11. a. H.

79.

Considerazioni

assorto nel passato,

il

quale nella sua maest e grandezza imponeva una

generali stille
tradizioni delle conquiste.]

rigida fedeltc alla tradizione e bandiva ogni novit

come

un'eresia Q.

Tutte le scuole, pi o meno, pretesero di essere fondate da Compagni del Profeta,


Nota 1.
emigrati fuori d'Arabia e stabilitisi nelle varie citt, ove raccontarono ai loro numerosi uditori tutto
quello che avevano visto e udito durante la vita e dopo la morte del Profeta. Nelle grandi compilazioni biografiche dei Compagni del Profeta troviamo copiose notizie su queati Compagni, dai quali le
varie scuole provinciali pretesero aver ricevuto direttamente le loro tradizioni. Per lo pi sono per
nomi oscuri ed ignoti, la maggior parte dei quali ha un manifesto sapore apocrifo, quasich fossero
stati inventati per dar maggior lustro alle varie scuole. Per il nostro argomento ci ha poca importanza, e le notizie date
giori, nei quali si

hanno per noi soltanto

raccoglievano e

si

valore, perch

studiavano

In Misr, la capitale dell' Egitto, vi


la conquista (cfr. per es.

immigrarono con

fvx

Ha

(e

una scuola
j>

r,

I,

ci

rivelano quali fossero

inventavano pure!)

si

perch molti

fiorentissima,

centri

mag-

le tradizioni.

Compagni

vi

3U0, 379, 389, 401, 428, 458, 483, 502, B67, ecc.;

Ili, 417, 452, 871; IV, 250).


In Siria il centro maggiore era Hims, forse perch la presenza in Damasco della corte TJmayyade
indusse molti tradizionisti a preferire la vicina Hims. E noto che tutti i dotti appartenevano, tranne
II, 29,37, 129, ecc.;

rare eccezioni, al partito di opposizione anti-umayyade. Sa

Hims

vedi

Haga

I,

r,

1(38,

301,

380, 414,

428, 479, 502-503, 656, 5G3, ecc.; II, 37, 128, 169, ecc.; Ili, 452, 1156, 1177, 1186.

Non mancano per indicazioni dell'esistenza anche in Damasco (al-Sam)


(Hagar, I, 77, 109, 145, 319, 336, 372, ecc.; II, 20, 24, 141, 196, ecc.; Ili,
una scuola Palestinese, bench non sia detto
scuola avesse sede: forse Eamlah o Gerusalemme (Hagar, I, 114,
che

altres

esiste.sse

d'una scuola tradizionistica


409, 412, 923),

sappiamo

in quale citt della Palestina

312, 414, 496, ecc.;

la

Il, 175, ecc.;

Ili, 417; IV, 3).

Altre ne abbiamo della Mesopotamia

maggior numero

Il

nomi

di

(Hagar,

intatti quello dei

I,

91, 474-475, ecc.; 11,34).

Compagni

stabilitisi a

Basrah (Hagar,

I,

53,

66, 74, 76, 130, 138, 296, 318, 327, 336, 342, ecc.; II, 6, 28, 31, ecc.; ITI, 441, 443, 446, 464, 896, 952, 957,

1178) e a

Kufah (Hagar,

111,367,394,397,407,415,
esaminata con attenzione, come il proun lavoro immaginoso di invenzione. L"Iraq fu sempre uno dei massimi centri produttori di
I,

154, 179, 325, 338, 395, 482, ecc.; II, 105, 125;

452, 461, 474, 865, 915, 941; IV, 31);

dotto di

ma

tale copia rivelasi, se

eresie, d'invenzioni e d'imposture.

Non abbiamo

notizia di

Compagni

stabilitisi nell'Africa settentrionale

in Persia, bench questa venisse conquistata molto prima dell'Africa.

e,

strano a dirsi,

probabile che

le

nemmeno

tendenze cos

schiettamente Slte dei Persiani, per i quali esistevano soltanto 'Ali e i figli suoi, mentre tutti gli
altri Compagni erano miscredenti e malfattori, abbiano impedito che nascesse la finzione di scuole
tradizionistiche fondate dai Compagni in Persia.
Sia detto lrevemente che anche il Cristianesimo del III e IV secolo pretese che la fondazione
dei vari centri religiosi fosse opera degli Apostoli o dei loro immediati discepoli. Cos si preteso che
s. Paolo predica,sse in Ispagna: del pari si vuole che il seggio vescovile
di Seleucia-Ctesifonte fosse
fondato da san Tommaso. Cfr. su questo argomento il L a b o u r t, p. 9 e segg. Questo bisogno di nobilitazione schiettamente umano.

Nota

In MadTnah si form una scuola, si pu dire, alla morte stessa del Profeta: essa
spontaneo di tutto l'ambiente impregnato dalle memorie del Maestro. Qui si mise
assieme il testo del Quran: qui rimasero tutti i pi chiari Compagni del Profeta: i loro figli
stretti insieme in un forte partito religioso-politico, furono un fattore importante nelle guerre civili
dal 36. a. H. in poi. Senza occuparci per ora dei grandi giuristi che vissero, studiarono e insegnarono a MadTnah, baster menzionare che tutti i maggiori tradizionisti dell' Islam vissero e studiarono in Madlnah: Ubayy b. Kii'b |t 30. a. H. 'Abdallah b. 'Umar [f 73. a. H.
'Abdallah b. 'Amr
b. al-'A.s [t 69. a. H.], Sa'id b. al Musayyib [f 94. a. H.l, ibn Sihab al-Zuhri If 124. a. H.|, Aban
b. 'Uthmn [t 105. a. H.
'Urwah b. al-Zubayr f 94. a. H.J, .Surahbil b. Sa'd f 123 a. H.|. Musa b.
'Uqbah [f 141. a. H.], al-Kalbi [f 146. a. H.] e suo figlio Hisam [f 206. a. H.], (che vissero per a lungo
in Kufah), ibn Ishaq [f 151. a. H.], abu Ma'sar [\ 170. a. H.], al-Waqidi [f 207. a. H.J, al-Mada-ini
[t 215-231. a. H.] e ibn Sa'd [f 230. a. H.], ossia tutta la scienza tradizionistica musulmana nei suoi
maggiori rappresentanti trasse le sue origini da MadTnah, considerata da tutto il mondo islamico come
fu

il

2.

prodotto

|,

|,

|,

la fonte del sapere. Dinanzi a questa falange cospicua di


l'

'Iraq,

nome

rappresentata dal solo Sayf

conosciuto, al-Sa'bi [f 106.

Nota

3.

Nemmeno

a.

nomi famosi,

la

scuola tradizionistica del-

'Umar, adduce una serie di nomi addirittura ignoti e un solo


H.], autorit del resto poco sicura.

b.

per la scuola tradizionistica di MadTnah

66C.

scevra di errori, e di modifi-

H.

11. a.

79,80.

avremo varie prove

cazioni tendenziose delle tradizioni: di ci

nei seguenti piiraj^rafi.

tutte le auI

madinese hanno egual valore: le migliori sono ibn Ishai| e al Waqidi, il secondo
specialmente nella cronologia, di cui si pu dire sia il fondatore. Fallaci assai sono i due Kalbi, padre
e figlio, i quali avendo vissuto a lungo in Kfah contrassero il vizio del luogo e rimpinzarono molte
memorie preziose con moltissimo altre apocrife. Queste due autorit, sono quelle che purtroppo viziano
torit della scuola

in molti ])assi

80.
ridiche e

ebbe
di

il

testo prezioso del Baladzuri.

si

fin dal

Quando

sorsero anche ncU' 'Iraq le scuole ti'aLlizionistiche e giu-

form anche in quella regione

la tradizione storica locale, questa

suo nascere un carattere molto diverso dalla grande scuola madre

Madlnah. Le diverse condizioni del clima,

la miscela babelica di razze

e di religioni susseguentisi col nel corso dei secoli, la maggiore affluenza di

immense ricchezze attirate dal fasto abbagliante della corte, la corruzione generale che da tutto ci scaturiva fatalmente, l'infusione abbondante
uomini,

di

\o,

sangue persiano

(ariano), per

ogni esagerazione, offre speciah attrattive, tutti questi

quindi ogni novit,

e molti altri ancora, che per brevit

fattori,

alle

quale tutto immaginazione e fantasia, e

il

omettiamo, diedero di necessit

scuole Iraqensi in genere, ed in particolare alle tradizioni della storia


,

un

locale,

carattere profondamente diverso da quello della scuola madinese.

Mentre

in questa visibile lo spirito coscienzioso di ricercatori

rano soltanto a conservare la notizia dei

mentre notiamo in essa tutta

fatti nella

che mi-

sua disadorna semplicit,

povero di im-

la semplicit dello spirito semitico

maginazione, che rifugge dal soprannaturale maraviglioso e dalle eccessive esagerazioni, conservando

immediato

sentimento.

memoria

dei fatti per la cosa in so senza altro scopo

vediamo invece dominare tutto un

nella scuola Iraqense

Nelle

tradizioni

ricchezza esuberante

dell'

storiche

di

Non siamo

nella leggenda, dirci quasi, nel romanzo.


s le

memorie

scuola

del passato, le

il

pi nella

popolo misto

dell' 'Iraq, il

medesimi

loro infinita intelligenza

particolari, in

sanno

suo, ornandole

le battaglie si tra-

in lotte titaniche di orde innumerevoli: le battaglie

luoghi con

quale

drammaticamente, e sovrattutto

ingigantendo ogni cosa. Le scaramucce divengono battaglie,

stessi

la

passiamo gi

storia,

ha elaborate a modo

di aneddoti e di particolari prolissi, colorandole

mutano

scorgesi

immaginazione ariana, corrompitrice della rozza

semplicit semitica dogli Arabi.

ha preso a

questa

altro

tutta

l'ipetono negli

si

annate diverse.

I Califfi

nella

prevedono ogni cosa, fissando in Madinah

piano particolareggiato della campagna, che

il

generali eseguiscono a puntino.

Nella descrizione dei combattimenti, delle prede, delle stragi nemiche, delle

mano

sterminate ricchezze cadute in

nazione popolare
tolti di

si

abbandona

peso alle Mille

qense molto grande,

ai laceri

predoni del deserto,

ai voli pi arditi, e

Notte. Il fascino di questa tradizione

ma

se la

esaminiamo freddamente,
il

ci

terreno sul quale poggia

567.

immagi-

par quasi di leggere episodi

una

ogni passo, quanto sia malfido

l'

popolare Ira-

accorgiamo ad

il

nostro piede.

Considerazio u i
generali sulle
tradizioni delle conquiste.]

11. a. H.

80, 81.

[Considerazio n i
generali sulle
tradizioni delle conquiste.]

tradizioni storiche della scuola

Le

zienti ricerche di dotti

sempre nell'ordine dei


qense sono invece

il

se in esse

fatti reali e

Madinese sono

il

prodotto delle pa-

non mancano le invenzioni, queste sono


possibili. Le tradizioni della scuola Ira-

prodotto della sbrigliata fantasia popolare, la quale

tes-

sendo sopra una tenuissima trama storica, ha aggiunto innumerevoli particolari

con forte tinta sop annaturale, o maravigliosa

Sul valore intrinseco di questa scuola,

il

(^).

rappresentante della quale Sayf

'Umar, non occorre insistere maggiormente in questo luogo

b.

gli infiniti

medesima sono stati lucidamente svelati e provati dal Wellhausen


suo studio mirabile da noi gi citato. Lo studioso accurato dei seguenti

errori della

nel

paragrafi

non

si

gli

render facilmente conto del relativo valore delle nostre

sar

di seguire

difficile

fonti,

l'angusto sentiero per mezzo del quale

noi tenteremo di uscire dal laberinto.


Nota

1.

Un pregio

singolare della scuola tradzionistica rappresentata da Sayf b. 'Uraar

l'assenza quasi completa di occulte tendenze religiose e politiche, travisatrici dei fatti storici, in senso
infatti pi avanti, quando verremo a narrare le vicende che portarono all'assassinio del
'Utliman nel 35. a. H., che Tabari non ha osato dare la versione madinese dei fatti, perch la
considerava troppo partigiana e ostile agli Umayyadi, e si contentato di citare il solo Sayf, come la
fonte, che si mostra pi benevola verso il Califfo e i membri della sua famiglia (cfr. Tabari, I, 2868,
s'Ita.

Vedremo

califfo

Un. 12-J6). Questo fatto assai notevole per chi considera


e

il

come

1'

'Iraq fu la culla delle credenze sT'Ite,

centro di maggiore ostilit al governo di Damasco.

Esaminando imparzialmente

con cura

le tradizioni

date da Sayf,

cetto fondamentale di esse la glorificazione degli Arabi, dei

si

deve riconoscere che

Califfi e dell'Islam,

il

con-

una passione pa-

triottica-nazionalista che si solleva sopra a tutte le questioni meschine di partito e di setta.

Quando

giungeremo ai fatti avvenuti in Kfah fra il 30. e il 35. a. H., mentre le tradizioni della scuola
madinese dicono francamente la verit dolorosa su certe vergogne, e denigrano molti Compagni del
Profeta e tutti gli Umayyadi, nelle tradizioni di Sayf si cerca di velare il brutto e si inneggia tanto
al Califfo quanto ai suoi avversari, si scusano o si smorzano le colpe dei governatori e si tenta di
descrivere l'insurrezione contro 'l'tbman come l'opera di alcuni pazzi e malvagi, e non come un
moto popolare. Sayf glorifica tutto, e rappresenta il primo passo dalla storia al romanzo storico: egli
mira ad abbellire e ad ingrandire ogni cosa ad maiorcm Arahutn gloriam, nell'intento di porgere ai
buoni musulmani un esempio e uno stimolo per emulare le glorie e le prodezze degli avi. Egli inperci

terprete molto antico di


in Siria,

quella stessa tendenza patriottica, nazionale e religiosa che tre secoli dopo,

forma letteraria noi romanzi storici dello Pseudo-Waqidi.


da Sayf non ebbe seguito, perch rimase soramer.sa dalle tenvenute dalla Persia. In Siria invece le tradizioni storiche ortodosse si mantennero vive per

durante

le

Crociate,

prese

Neil' 'Iraq la scuola rappresentata

denze

sl'Ite

un tempo

assai pi lungo, e se le fonti originali della scuola stoiica siria .sono purtroppo perdute,

romanzi predetti dello Pseudo-Waqidi rappresentano una delle ultime


sendo rimasta sempre popolare degener in romanzo. Lo Pseudo-Waqidi
per la storia della Siria, che non Sayf b.

81.

essere l'ordine

'Umar per

fasi evolutive di quella


ci

sar perci assai

che es-

meno

utile

quella dell' 'Iraq.

Premesse queste osservazioni risulter evidente quale debba

da darsi

alla

materia.

sar nostro dovere di riunire prima

Per ogni evento o gruppo


materiali forniti dalla

di eventi

scuola storica

migliore, la madinese (ibn Ishaq, al-Wqidi, al-Mad'ini, ibn al-Kalbi, ecc.),


e poi quelli della scuola

meno degna

di fiducia, la iraqense (Sayf b. 'Umar).

due gruppi ove il caso aggiungeremo quelle altre notizie provenienti da cronisti diversi pi moderni, che non hanno specificato bene
questi

568.

II. a. H.

lo fonti,

chi vuol leggere


utilit

storia

lo

Questo sistema che sembrer tedioso per

attinto.

a solo scopo di

invece di grande

diletto, sar

per chi percorrer queste pagine con intento di studio e di ricerca del

Lo

vero.

hanno

alle quali

81, 82.

storico avvertir subito

come basta

gi la sola disposizione della

materia nel predetto ordine, perch ne scaturiscano immediatamente alcune


verit

quasi senza bisogno

fondamentali,

grandemente

di

dimostrazione

facilitando

scopo principale del nostro lavoro, la ricerca e l'esposizione

lo

del vero.

Pur sperando

di

aver dato a questi materiali primi della storia un or-

non mi nascondo

dinamento chiaro

e logico,

scono da

complesso, per

siffatto

l'

lo difficolt molteplici

che na-

intricatezza delle notizie contradittorie e

per la variet confondente dei dati cronologici

talch solo chi sia gi alquanto

versato nella questione sapr orizzontarsi nell'intreccio dei paragrafi seguenti.

Seguendo

l'

esempio del

De

Goeje,

romanzi

della conquista della Siria anche nei

bench notoriamente prodotti


per

falsificatori di

ho cercato lume

letterari

storici attribuiti

d' un' et

tradizioni

sulle

ad al-Wqidi,

molto posteriore.

al-Wqidi hanno certamente consultato

il

Siccome

vero Wqidi,

non gi tanto per i particolari, quanto per


comporre la struttura generale del loro romanzo miUtare-storico, possibile
spigolarvi qua e l qualche utile notizia, che pu servire di conferma in
o altre fonti storiche pi antiche,

molti punti oscuri.

musulmani nell'Arabia centrale e nel Yaman al principio


H. (c/V. 10. a. H., 71, 80-83 e 11. a. TL, 89).

Gli agenti

dell'anno 11.

82.

(Sayf

'Umar, da Talhah, da 'Ikrimah; oppure da Sahl

b.

da al-Qsim

[b.

Yusuf],

(1)

'Attb

(2)

al-Thir

(3)

'Uthmn

(4)

Mlik

(5)

'Amr

b.

i\Iuhammad). Quando mori

Asid era luogotenente in Makkah e fra

b.

b.

il

Profeta:

Kinanah.

abl Halah, fra gli 'Akk e gli al-As'ar.

b. abl-l-'As,

fra le trib sedentarie (a h

a I-m a dar) nella con-

trada di T'if.

'Awf al-Nasri, fra le trib nomadi (ahi al-wabar) degli A'gaz


Hawazin, ossia i Hawazin viventi nelle regioni pi remote da T-if.
b.

Hazm,

b.

la preghiera
(7)

Khalid

b.

ed

e (6)
il

abu Sufyan

b.

Harb, nel Na^rn:

secondo riscoteva

Sa'id b. al-'As, nel paese

le tasse

fra

il

primo dirigeva

sadaqt.

Rima' e Zabld,

fino ai confini

del Nagrn.
(8)

'Amir

(9)

Fayruz al-Dlami, con

b.

Aahr, fra tutti

Hamdn.

l'assistenza di Dclzawayh, e di

era luogotenente in San

Qays

b.

al-Maksuh,

a.

B69.

78

Considerazioni
g'enerali sulle
tradizioni delle conquiste.
{

11. a. H.

82, 83.

S.

mu-

(10)

sulmani nel1' Arabia


cen-

(il)

Umayyah,
abu Musa al-As'ari,

(12)

Mu'adz

[Gli agenti

trale e nel Yaman al princi-

pio

dell'

in al-anad.

Ya'la b.

b.

in Ma-rib.

fra tutti

t-abal,

somma

precedenti rappresentava la

Yaman, ed era colui al quale


dubbi (T ab a ri, I, 1982-1983) (').

giudiziaria e religiosa nel

anno

ricorrere in casi

11. H.J

Nota

1.

A th i r,

anche

Cfr.

tutti

autorit

dovevano

II, 254-2BB, 286.

pu fare per alcun assegnamento. Veggasi quello che ne abbiamo


detto altrove (cfr. 10. a. H., 82 e note). Sayf ama dare molti e precisi particolari, i quali per sono per
molti che divennero luogotenenti del Caliii'o ahil Bakr dopo la conquilo pi ricostruzioni posteriori
sta, furono considerati come luogotenenti messi gi dal Profeta prima di morire. Da ci quindi errori,
incertezze e contradizioni senza fine. BalSdzuri per esempio sull'autorit ottima di al-Wqidi afenna
Sulla lista di Sayf

non

si

ma ammette che altri diano questa carica


ancora pongano questa nomina nei tempi del calitfo abi
Bakr (Baladzuri, 69, lin. 8 e segg.; cfr. anche pi avanti 12. a. H.; id., 69, lin. 17, ha anche un'altra
versione della lista di nomine nel Taman. Questi divari hanno si poca importanza, che li omettiamo
che Kh alid b. Sa'id
a al-Muhagir b. abl

(Khaldun,

(il

App.

II,

no. 7) fosse luogotenente in San'a,

Umayyah,

e che

altri

66, lin. 16 e segg.).

Conseguenze della morte di Maometto:

primi moti anti-islamici

(^Versione della scuola Madinese).

83.

i s n a d).
Quando mor Maometto, grande fa
musulmani gli Arabi si ribellarono, il Giudaismo ed

(ibn Ishaq, senza

la sventura, che colpi

Cristianesimo risollevarono

il

ed

musulmani per causa

il

capo, gli Ipocriti

scopersero apertamente,

si

della perdita del Profeta,

sembrarono un branco

bagnate dalla pioggia di una notte invernale, finch Dio U riun di

di pecore

nuovo intorno ad abu Bakr.


In Makkah la maggior parte degli abitanti voleva rinnegare 1" Islam,
per modo che 'Attab b. Asd (il luogotenente musulmano) ebbe paura e si
nascose. Lo salv dal pericolo imminente il Qurasita Suhayl b. 'Amr, uno dei
capi altra volta dei Qurays pagani,

il

quale arditamente

dopo aver degnamente commemorato Maometto

alz a parlare, e

si

e deplorato

la

sua morte,

dichiar che questa avrebbe soltanto auinentata la forza dell' Islam, e con-

chiuse annunziando che egli era deciso a tagliare subito la testa a chiunque
si

fosse condotto in inodo sospetto.

il

desiderato effetto

Le parole minacciose

di

Suhayl ebbero

gente impaurita rinunzi alla sua idea, e 'Attab

la

riapparso dal nascondiglio, prontamente riprese

il

(Hisam, 1021) (^).


anche labari, I, 1848; Abulfeda,

I,

suo posto e la direzione

degli affari
Cfr.

Khaldun,
Nota

II,

App.

p.

61;

Hubays

186;

(ms. Lugd.), pag.

Muhammad,

A th Ir,

H, 252-253

7.

Muhammad

b. Yahya, Ibrahim
Badr 'Umar chiese al Profeta il permesso di strappare i due denti
incisivi di Suhayl b. 'Amr, che combatteva con i Quray.s contro Maometto, perch Suhayl era un
khatib (oratore) e non lecito che vi sia in Makkah un kh atb il quale possa alzarsi a parlare
contro Muhammad . Il Profeta rispose: Eppure forse sorger un giorno a parlare in un luogo che
ti dar piacere! . Bil'atti dopo la morte di Maometto egli arring la gente, quando avevano in mente
di apostatare e concertavano piani (contro l'Islam): e, per effetto delle sue parole, nemmeno uno di
b.

1.

Secondo 'Abd

al-'azTz b.

Sa'd, ed altri, alla battaglia di

essi apostat

(Hubays,

ms. Lugd., pag.

6-7).

570.

'Abdallah

b.

11. a. H.

83-86.

notevole qui l'accenno all' iiitlucnza morale esercitata dai kli u t a li sulle turbe di quel tempo.
di Suhayl b. 'Anir in Mnkkah attribuita assai pii'i alla sua facondia, che non alla sua
condizione di capo di una delle trib di Makkali (cfr. G o 1 d z i h e r P h i 1 o 1.,- I, 20).

L'inHuenza

84.

vedendo

Secondo ibn al-Athlr (Athir,

Qurays, che

ad alta voce dalla porta della Ka'bah

Oh

"

ultimi ad abbracciare l'Islam ed

parole pronunziate altra volta da

Maometto

che

musulmani

245,

lin. 19),

Suhayl

b.

'Amr,

accingevano a rinnegare l'Isim, avrebbe gridato

si

messa del Profeta che

II,

Makkah

gente di

primi a rinnegarlo!

in quel luogo,

Non

siate gli

poi rievocando lo

ramment

la pro-

non-Arabi avrebbero pagato tributo agli Arabi, e

sarebboi'o impadroniti dei tesori dei re di Persia e degli

si

imperatori greci.
In altre tradizioni queste parole sono messe in bocca a 'Uthman
abl-l-'As,

arringando

(Hagar,

II,

85.

Maometto

1098,

il

popolo di

dissuadendolo dal rinnegare l'Islam

16 e segg.).

lin.

(Probabilmente
cess

Ta"if, e

b.

da Ya'qub

b.

Muhainmad

Arabi

si

formarono due

di vivere, fra gli

Maometto

Quando

al-Zuhri).
partiti

gli

uni

un vero profeta, non sarebbe morto ,.,


mentre gli altri sostenevano che morto Maometto avesse cessato lo stato
profetico, e perci dopo di lai nessuno poteva impedire l'apostasia. Un tale
compose anche su questo argomento i seguenti versi:
" se

dicevano:

Noi abbiamo obbedito all'Inviato

Dio, che avete che fare con ab

fosse stato

Bakr?

di Dio, fin tanto

Lascer egli forse (il potere) in eredit al giovanetto camelo (bakr) dopo
nome di Dio ima terribile sventura "(q a s i m a h a 1-z a h r) .

sarebbe, nel

ma

Maometto,

gamento
batterli

la

sua morte? Questo

altri

non volevano cedere alcunch dei loro beni in pasuccessore del Profeta). Perci abu Bakr decise di com-

Califfo era dell'opinione che

Il

il

si

dovessero combattere tutti quelli

modo che avevano

fatto

Profeta. Questo parere fu approvato anche dagli altri

Com-

che non volevano pagare

mentre viveva

anche nella missione profetica

tutti

di tasse (al

(').

il

nello

tributo,

stesso

pagni ('^)(Hubays, ms. Lugd,, pag. 8 in basso)


Cfr.

voi, o servi di

Alcuni di questi credevano in Dio,


di

ma

che egli visse fra noi;

anche

proponevano

di

Sahr astani,

13, lin.

combattere quanti

[H.].

3 e segg., ove leggiamo che alcuni

rifiutavano di pagare la

si

zakat,

e trat-

come miscredenti altri invece proponevano di non combatterli. Alfine


abu Bakr esclam " Se essi mi rifiutano un (solo) tributo ('i q a 1) di quanti
davano al Profeta, muover loro guerra per esso! . Anche Baladzuri, 94,
lin. 7 e segg. attribuisce ad abu Bakr il medesimo discorso. Cfr. pure 119.
tarli

abil Bakr decise di combattere


le tradizioni
non volevano pi pagare: il che non interamente
esatto. Difatti sulla legalit della condotta di abii Bakr verso gli Arabi della Riddah, non v' stata
sempre unanimit fra i musulmani stessi: una memoria lontana di controversie e discussioni su questo
argomento soppravvissuta nella tradizione lapocrifa) del seguente coniata in appresso per giustificaro

Nota

gli

1.

Tale

il

concetto che domina in tutte

Arabi, per costringerli a pagare

il

tributo che

.^

B71.

IConseguenz
della morte di

Maometto primi moti anti:

islamioi.

[Conseguenze
della morte di

maometto: pri-

mi moti
islamci.

antiI

11. a. H.

86, 87.

per noi la postilla, nella quale si afferma, che solo fondandosi


Maometto, al) Bakr si cred autorizzato ad agire con le armi contro
da
meSso
precedente
questo unico
la condotta del Califfo. Preziosa

cosi detti apostati.

Nel manoscritto di Leyden di ibn Hubays questa tradizione molto mutila: il testo
Nota 2.
lacune. Il discorso di ab Bakr contiene una frase, in cui il Califfo dice: Voi
varie
e
con
confuso

avete il diritto di dare il vostro parere, dacch una cosa, sulla quale non vi stata rivelazione ;
ma dal contesto non si capisce, se alluda alla guerra contro gli apostati, od alla domanda dei Compagni
di sopprassedere alla spedizione di Usiimali. Il senso logico vuole assolutamente che si alluda alla
prima, perch senza precedenti: la seconda era stata ordinata dal Profeta e perci sulla sua legalit
non vi poteva essere dubbio. Si allude per alla spedizione di Usamah ove scritto che contro la decisione del Califfo

Hudzayfah.

86.

Hakim

pronunziarono molto vivacemente 'Umar, abu 'Ubajdah, e Salini

si

(al-Waqidi, da 'Abd al-rahmaii

'Abbad

b.

b.

(?)

da 'Abd al-rahman

al-'aziz,

mawla

di abii

da Hakim

b.

Hunayf, da Fatimah bint al-Khassaf al-Salamiyyah,


al-Eabi' al-Zafari). Il Profeta

b.

sadaqah

scuotere la

'Abd

b.

il

da uno degli Asga':

il

mand

un.

uomo a

Beduino rimand

ri-

messo

il

Quando Maometto seppe questo dal suo agente,


se non ti d la sadaqah, tagliagli la testa!

del Profeta senza dargli nulla.


"

gli disse:

Ritorna da

Disse al-Waqidi

a al-Hakim

b.

lui,

'Abd al-rahmn

Hakim

io

Nota

'Abd

al-'aziz disse

"

credo che abu Bakr abbia combattuto

Riddali fondandosi solo su questo

(Hubays, ms. Lugd.,

b.

hadith

(').

Allora io

dissi

la gente detta

al-HakTm rispose:

"

cosi

pag. 7) [H.].

La

tradizione posteriore non ha compreso la vera natura dei rapporti personali fra
che si ritennero libere alla morte del Profeta. Essa ha creduto e sostenuto che
i
tributi da pagarsi da quelle trib fossero di carattere unicamente religioso, doveri cio imposti dall'Islam. In verit per molli tributi furono di natura puramente politica vale a dire erano tributi pagati da trib vinte, ma non convertite, al signore di Makkah, e come unico mezzo per non essere mo-

Maometto

l.

e le trib

da depredazioni. Morto Maometto cess di esistere per le trib non convertite l'obbligo di patributo, o almeno le trib sostennero che tale obbligo fosse cessato. Quale contegno doveva
abii Bakr tenere verso queste trib ? E evidente che egli esitasse un tempo prima di decidersi
non
esisteva alcun precedente per guidarlo. Abbiamo visto che nella biografia di Maometto non esiste una
sola tradizione che narri una spedizione del Profeta per punire trib che non pagavano puntualmente
le imposte
non si era mai presentato un caso simile. Quindi abu Bakr preferi aspettare e vedere, e
mandando la spedizione di Usamah in Siria, rimise per pi di due mesi ogni decisione riguardo alle
trib che non pagavano. Queste, imbaldanzite dall'impunit e desiderose di por fine all'egemonia politica di Madiuah, presero le armi e si accinsero a maturare piani tanto aggressivi, che abu Bakr fu
costretto ad assalirle per misura di difesa, e non per solo desiderio di riimporre i tributi stabiliti
da Maometto.
Ora la tradizione, male interpretando la Riddali, ha creduto che abii Bakr facesse guerra alle
trib dell'Arabia Centrale soltanto per ottenere il ristabilimento del tributo, e ignorarono che l'iniziativa del Califfo provenisse principalmente da misure di semplice difesa, perch sospett che le trib
mirassero ad unirsi per distruggere la nascente potenza militare di Madlnah, quando il suo fondatore
aveva cessato di vivere. Ignari di ci i tradizionisti, nel sostenere la loro tesi, hanno per intuito, che
ab Bakr cosi rgido osservatore di precedenti, non ne aveva alcuno per giustificare la sua condotta,
la quale pertanto poteva sembrare arbitraria ed illegale. Per sopprimere questi dubbi e scrupoli e
per confortare la loro tesi, sorse la citata tradizione, che non solo non oscura la verit, ma anzi la tralestate

gare

il

disce e disvela.

(Notizie generali sull'apostasia delle t r i Ij


87.
(Dal " Kitab al-Riddah di al-Waqidi). 'Umar disse ad abu Bakr

Arabi sono

soltanto

questo anno,,.

avari

dei

loro

beni; abbuona loro

'Umar, abu 'Ubaydah o

B72.

Salini,

il

la

mawla

).

"

GU

sadaqah
di

di

abu Hu-

11. a. H.

specialmente con abu Bakr,

dza\'tah, insistettero

a trattenere in Madinah

esercito

1"

cercando di persuaderlo

Usaniah per

di

87.

la sicurezza

gai-antire

[Conseguenze
della morte di

maometto primi moti anti:

della

tempo cercarono indurlo ad agire benevolmente


Arabi ed a mantenere la concordia finch la cosa fosse decisa.

citt

verso gli

allo

stesso

una frazione

Essi facevano osservare che, se solo

opportuno di combattere

statato, allora sarebbe stato

rimasti fedeli;

ma

purtroppo

erano

tutti

avevano completamente rinnegato l'Islam,


pagare

sadaqah,

la

Bakr avrebbe deciso


piede avanti, mentre

di fare.

rinnegati con quelli

disposti

ad apostatare:

altri

rifiutavano soltanto di

si

rimanente era in attesa


'

l'altro

ossia le autorit citate

per assalire

ed

il

Arabi avesse apo-

degli

nemici

I tuoi

ancora indietro

da al-Wqidi)

Avevano rinnegato
Ghatafn, ma non gli 'Abs (^),

l'Islam

gli apostati.

"

abu

tengono un

raccontano inoltre (qalu,

abu Bakr decise

quello che

di

dissero,

gli

alcuni

di

le

muovere in persona

seguenti trib:

(1) gli

una parte degli Asga', (4) i


1^'amlm, (5) alcuni gruppi dei Sulaym, (6) gli 'Udayyah (^), (7) gli 'Amlrah,
(8) i banu Khiff, (9) i banu 'Awf b. Imru'alqays, (IO) i Dzakwn, (11) i
banu (xriyah, (12) tutti gli abitanti d'al-Yamamah, (13) gli abitanti del
Bahrayn, (14) i banu Bakr b. Wa-il (^),.(I5) i Dubba (? Daba?) (') degli Azd
'Uman, (16) gli al-Namr b. Qasit, (17) i Kalb, ed i loro vicini fra (18) i Quda'ah, (19) tutti i banu 'Amir, e il capo (20) 'Alqamah b. 'Ulthah b. 'Awf
Asad,

(2) i

al-Ahwas (con

b.

suoi seguaci).

Rimasero invece

Makkah

(ossia fra
i

Ka'b, ed

la

fedeli all'

Islam

e Madinah), gli

Thaqlf. Pure

(3)

Tayy

Aslam,
(^)

che stanziavano vicino alla Tihamah,

(Ihifar,

rimasero

(ahi al-Sarat),

gente di al-Sarat

che abitavano fra

le trib

(ruhaynah,

fedeli,

Bagllah,

Nasr,

le

(jrusam,

due Moschee
i

Muzaynah

insieme con

Hudzayl,

Khath'am,

Hawzin

Sa'd

b.

Bakr. Inoltre

alcuni degli 'Abd al-Qa3^s sotto al-Cxarud nel Bahrayn, ed alcuni Yamaniti,
ossia

Tuglb,

Yaman

alcuni gruppi dei Madzhig,

apostatarono

Kindah,

dei

Hamdan,

e gli

Abna.

Nel

Hadramavp^t, gli 'Ans, gli 'Amir, mentre

rimasero fedeli gli abitanti di al-tranad, di Zabld e di Zama' (H u b a y


ms. Lugd.,
Nota
gli

'Abs fra

1.

s,

p. 10-11) [H.].

Un ramo

dei Ohatafn. Altre tradizioni citate in appresso

annoverano invece anche

gli apostati.

Nota 2. Gli 'Udayyah erano un ramo dei Sa'sa'ah (Hawazin): essi avevano, si dice, il loro
nome da quello della madre 'Udayyah, moglie di Sa'sa'ah, al quale partor due figli, Qays e 'Awt'
(Wust. E e g., 349;
u s t. G e n. T a b., F. 13 ).
Nota 3. Le tradizioni sul principio della campagna persiana di Khalid b. al-Walid (cfr. 12. a. H.)

Bakr b. W'il non erano ancora musulmani e non presero parte vei-una ai moti antiH. Essi erano intenti a depredare il confine persiano a occidente dell'Eufrate.
Nota 4. II testo qui poco corretto. Dubba un sito nei pressi di Basrah, e Dab un mercato dell' 'Uman (Y a q u t, II, 513-514). probabile quindi che al-Wiiqidi alluda agli abitanti di Daba
neir'Uman, i quali erano della stirpe degli Azd 'Uman.
provano che

islamici dell' 11. a.


-

573.

islamici.

11. a. H.

87-89.

rConscuenze

Nota

4.

Altre tradizioni

ma

(di

poi narrano

Sayf

'Umar) che diamo in appresso annoverano

b.

come

lasciassero persuadere a rientrare in

si

tutti

grembo

Tayy

all'Islam,

della morte di

fra le trib apostate,

Maometto primi moti anti-

quando videro con quanta energia

islamioi.]

Sul medesimo argomento del paragrafo precedente esiste anche


88.
un'altra tradizione di al-Waqidi, e sar bene aggiungerla, perch inedita e

il

Califfo

prendeva

le

armi.

pu dar lume sulla questione


i

testo per corrotto e v' confusione tra

il

nomi. Essa faceva parte dell'opera perduta

Kitab al-Eiddah

"

del sul-

lodato al-Waqidi.

Arabi nomadi

(al-Waqidi). Defezionarono gli

e quelli viventi sui confini

(al-daliiyah) degli Asad e dei Ghatafan, fino ai l)anu 'Abs.


b.

Sa'sa'ah attesero per vedere chi sarebbe stato

narono riunendosi sotto 'Uyaynah

b.

Hisn

cos

banu 'Amir
battuto. I Fazarah defeziopure fecero i Hanfah nelI

Bakr b. Wa'il, la gente di Daba


(cfr.
gli al-Namr b. Qasit, i Kalb, ed i
loro confinanti fra i Quda'ah. Dei Sulaym defezionarono alcune sotto-trib
(butun): gli 'Udayyah, gli 'Amirah, i Khifaf, gU 'Awi b. Imru'alqays,
Dzakwan, i Gariyah.
Fedeh all' Islam rimasero gli Asiani, i Ghifar, i (juhaynah, i Muzaynah,
gli Asga', i Ka'b b. 'Amr (Kliuza'ah), i Thaqlf, i Hudzayl, i D'il, i Kinanah, la gente di al-Sart, i Bagli ah, i Khath'am, i Ta\'y, i Hawazin, che
vivevano presso alla Tihamah, i Nasr, i (rusam, i Sa'd b. Bakr, gli 'Abd
al-Qays, e fra i Yamaniti i Tuglb, i Madzliig, compresi i banu Zubayd, i
l'al-Yamamah,

la gente del

paragrafo preced.), gli

Bahrayn,

Azd 'Uman,

Hamdan

e la

89.

Yazid

b.

gente di San'a

Una

(^),

che

abl Hablb, conferma che

all'Islam, e che
di San'a,

tradizione

(Hubays, ms. Lugd.,

quando

nemmeno uno

10-11) [H.].

dice tramandata da al-Waqidi

si

Tuglb

la notizia della

p.

(nel

Yaman) rimasero

di essi rinneg

l'

tutti fedeli

Islam, e le loro donne lacerarono,

Fra queste donne v'era anche al-Marzubanah

congiurati persiani ad uccidere

con

le

mani

(ossia quella

sulla

che aiut

tiranno e falso profeta al-Aswad al-*Ansi,

il

suo marito), la quale lacer la propria camicia davanti e di dietro

bays, ms. Lugd.,

morte di Maometto giunse agli Abna

in segno di lutto, le loro camicie (g u y u b) e si batterono


faccia.

(?)

(^)

(Hu-

p. 11) fPT.].

Nota 1. Questa tradizione non merita gran fede, perch risulta chiaro da altre tradizioni sugli
Yaman, che gli Abna (i figli di immigrati persiani da madri arabe) non erano affatto convertiti all'Islam, ma seguivano ancora la fede zoroastriana i moti interni del Yaman, per effetto della
eventi del

comparsa

di

con l'Islam.

al-Aswad

al-'Ansi, furono eventi del tutto locali,

preteso legame tra


nistica e leggendaria.
Il

fatti del

Yaman

senza alcun rapporto con Maometto e

e quelli di

MadTnah

pura creazione tradizio-

2.
E un'usanza antichissima propria di quasi tutti i popoli semiti la lacerazione dei
segno di lutto era consuetudine universale in Babilonia, in Assiria ed anche tra gli Ebrei:
tutti quei popoli hanno per esso la medesima parola (a.ssiro s a k k u, ebraico sak, arabo saqqaV
E quindi probabilmente vetustissima usanza semitica, comune a tutta la razza prima della dispersione

Nota

vestiti in

574.

11. a. H.

o dell'emigrazione dalksegg.

.1

ae o

i<.iu

anno

loniern, uel D. A. R.,

A r a b. D

b.

I,
i

fase

t.,

Jeremias,

ClV. A.

iPiimiliv.-.

.->i.ii

89,90.

II ediz. (1903J
IH, 139 e segg.
3,

11;

p.

cfr.

lloUe

l'aradiex bei den Baby-

iiiid

anche Joel,

I,

8;

Freytag,

218

delle tasse alla morto di Maometto).


(cfr. prec. 82) (al-Wilqidi, da 'Utbah b. (jubayrah, da Husayn b. 'Abd alrahmaiT b. 'Amr b. Sa'd b. Mu'adz).
Nel giorno in cui era apparsa la novella luna, nel Muharram dell'anno
11. .11.,

Profeta, ritornato allora dal pellegrinaggio,

il

guenti persone a riscuotere la


(1) 'lUriiiiah

abl

1).

sadaqah

aveva inviato

le se-

dalle trib.

era stato mandato agli 'Ugz

(jrahl

Hawazin

(alla coda,

Hawazin che vivevano a maggior

parte posteriore dei Hawazin, ossia ai

distanza da Makkah).
(2)

al-Minqari era stato mandato alla sua trib;

(5)

Hamiyah

(4)

al-Dahhak

(5)

'Adi

(6)

Malik

(7)

al-Aqra'

(8)

al-Zibriqan

(9)

Qays

b.

Subay' al-Asadi, alla sua;

!).

b.

Sufyan

al-Kilabi, ai Kilab

Hatim, agli Asad ed

Nuwayrah,

b.

Habis,

b.

b.

Darim ed

ai

alla

fadr,

le

la.

morte del Profeta,

avevano

esatte. I

rono, n diedero la
(10)

Nawfal

b.

(gli

Hanzalah (Tamlm)

'Awf b. Ka'b b. Sa\l, Tamim)


'Amr b. Ka'b b. Sa'd, Tamlm).
Qays ed al-Aqra', quando

ossia Malik,

tre,

le tasse raccolte tra

ridivisero

quelU,

sep-

dai quali

sadaqah.

Mu'awiyyah
i

al-Du-ili

aveva avuto incarico dal Profeta di

suoi consanguinei,

contr Nawfal in al-arabbah e

gK

abu Bakr soltanto con

l'altra roba, tutti


1).

b.

Fazarah.

Hisn

b.

rapi ogni cosa,

tu contento d'aver predato la tua propria

presa da Kharigah

(gli

Alla morte di Maometto, Kharigali

Tutta

(')

Kilab preferirono invece attendere, e perci, n nega-

esigere la tassa fra

e venne da

alle trib dei

sua stirpe

'Asim, alla sua stirpe

b.

Tayy

Yarbu' (Tamim)

ai

Di questi capi Tamimiti


pero

ai

anima?

Hudzayfali
dicendogli

(te stesso?) .

b.
:

"

Badr

in-

Non

sei

Nawfal fuggi

sua personale (? bi-sawtihi).


cameli che egli aveva ragunato per la tassa, venne

Hisii,

la porzione

e restituita a quelU,

dai quali Nawfal l'aveva

esatta.
(11) 'Irbad b.

Sariyah era stato mandato

Maometto,

(L2)

Sulaym

gli tolsero di

dal

Profeta ai Sulajnn

nuovo tutto quello che

con

tihi), con la quale egli

venne solo a Madinah.

b.

la sola

Malik al-Ansari era stato mandato agli Aslam,


575.

egli

morto
aveva

sua porzione personale (bi-saw-

raccolto, e lo lasciarono

Ka'b

della morte di

Maometto primi moti anti:

(Esattori

90.

[Conseguenze

ai Qiiifar, ai

ialamioi.l

9(*.

11. a. H.

9i-

Muzaynah ed

[Consegnenze

Gruhaynab

ai

morte di
Maometto: primi moti auti-

dusse alcun effetto tra queste trib,

islamici.]

possibile

flella

morte del Profeta non pro-

la notizia della
le quali

consegnarono tutte

le tasse

mandarono ad abu Bakr. Con questi tributi fu poi


ad abu Bakr di allestire la spedizione contro le trib dell'Arabia

die dovevano e

le

centrale.
(13)

Busr

(14)

Mas ud

mandato
Asga\

abi Sufyan al-Ka'bi era stato

b.

Eukhaylah al-Asga i,

b.

agli

ai Ka'b.

Ambedue questi capi consegnarono puntualmente


a nome delle proprie trib (Hubays, ms. Lugd., p.

tributi

ad abu Bakr

13) [H.].

In questa medesima tradizione narrato con gi-ande copia di particolari lo spequale 'Adi b. Hutim pot, contro il volere della propria trib, consegnare ad abu
Bakr l'intiero importo della tassa s a d a q a h dei Tayy. 'Adi b. Hatim aveva gi raccolto tutti i cameli
della s a d a q a h, quando giunse la notizia che il Profeta non era pi. Egli immediatamente arring

Nota

1.

diente astuto con

(a)

il

suoi e seppe persuaderli ad attendere tinche avessero saputo chi sarebbe stato ii successore del Profeta.
Cosi rimasero le cose, finch 'Adi intese come abu Bakr s accingesse a muovere con l'esercito contro le
trib dell'Arabia Centrale. Allora 'Adi ordin al proprio figlio di portar via i cameli della sadaqah, dando
ad intendere che li menava soltanto al pascolo, ma in verit ordinandogli in segreto di menarli con
i

la

massima

MadTnah. Quando a sera il figlio non fece ritorno con i cameli, 'Adi finse
immediatamente per punire il tglio. Non volle per
accompagnasse, dando ad intendere che non voleva essere impedito dalla presenza di

sollecitudine a

di essere assai sorpreso e dichiar di voler partire

che alcuno lo

terzi (?) dall' infliggere al figlio la punizione che si meritava. 'Adi raggiunse cosi il figlio ed insieme
con lui men i cameli a MadTnah, giungendo con la mandra a Batn Qant allo stesso tempo in cui
vi giungeva il califi'o abu Bakr con l'esercito, che doveva muovere contro gli apostati. Questa fu la
prima sadaqah, che giunse a MadTnah dopo la morte del Profeta, e si componeva di trecento ca-

meli

(Hubays,

1.

e.)

[H.].

Altrove vedremo che Sayf b. 'Umar, tamimita, pretende essere stata la a d a q a h dei TamTm
la prima a giungere a MadTnah, cosa molto improbabile, perch fra i TamTm e MadTnah v'erano tutto
le trib in armi contro il Califi'o. Questa versione di al-Waqidi sembra quindi pi degna di fiducia,
bench anch'essa sia ispirata dal desiderio di glorificare 'Adi b. Hatim ed i Tayy. Sayf b. 'Umar d
(6)

.5

una versione assai meno lusinghiera del contegno dei Tayy dopo la morte di Maometto. E probabile
perci che la verit si trovi fra le due versioni, ibn Hubays ha conservato pure una tradizione, che
egli dice aver copiato dagli a I-M a gh a z i ('e) di ibn Ishaq, e che non si trova n nel testo di ibn
Hisam, n in quello di Tabari. Secondo questa tradizione, saputa la morte del Profeta, i Tayy vennero
da 'Adi b. Hatim e lo pregarono di restituire ai contribuenti le tasse raccolte, perch Maometto era
morto, e perch le altre trib facevano in questo modo. 'Adi discusse allora a lungo con i suoi consanguinei e nella tradizione di ibn Ishaq abbiamo il preteso testo del suo lungo discorso, con il quale si
vuole che 'Adi alfine persuadesse
ms. Lugd., p. 14) fH.].

suoi a ritirarsi ed a lasciargli in

mano

la

.sadaqah (Hubays,

che 'Adi, quando consegn al Califfo la sadaqah dei Tayy, ricevesse in dono da abu
al-.Sa'bi (Hubay.s, ms. Lugd., p. 16).
Nota 2.
In questa stessa tradizione detto che al-ZibriqSn persuadesse quelli della sua trib
a soprassedere e a non dividere la sadaqah, finch avessero saputo che cosa era succeduto in ^fadTnah dopo la morte del Profeta (Hubays, 1. e).
In un'altra tradizione, forse di al-a'bi (Hubays, ms. Lugd., p. 15), si narra come al-Zibriqan
b. Badr consegnasse la .sadaqah della sua trib al Califi^o, procurandosi perci, al pari di 'Adi b.
Si vuole

Bakr trenta cameli:

Hatim, una rimunerazione speciale.

91.

b.

Muhammad

la

Riddah,

('Adi

b.

Hatim

al-Zahri, con
i

Tayy

convenisse di fare

si

isnad

volsero

Tayy).

fino

(Dal

al-Sa'bi).

''

Libro

.,

di

Quando ebbe

YaVjub

principio

b.

Hatim per

discutere quello che

difificile

persuadere

ad 'Adi

ad 'Adi non fu

676.

suoi di consegnare

11. a. H.

Califfo

al

nota

Molti anni dopo

l,a).

sadaqah. E

cameli e l'importo della

'Umar

califfo

il

91-93.

cosi fece (cfr. preced.,

una volta 'Adi con ma-

tratt

{Couseg-ueuze
della morte di

maometto primi moti anti:

modo

niere molto ruvide, per

sembri non conoscermi

'

"

sulmano, quando

" fedele,

quando

di

.,

che

gli altri

gli altri

Ya'qub

banu 'Amir
feta,

degli 'Amir

con suo

Sa'sa'ah apostatarono ed uccisero

b.

scrisse perci in seguito

loro, ai'dendoli vivi in

a Khalid

che

pagna nell'Arabia centrale

al-Wald

b.

egli

divenisti

(flubays, ms. Lugd.,

Sa'sa'ah).

b.

Tu
mu-

"

miscredenti, e tu rimanesti

tutti

al-Zuhri,

Tu

'"Ti conosco!

rispose:

erano ancora

Muhammad

b.

trovavano tra

si

'Umar

meditavano tradimento!

(Apostasia

92.

bro

che questi risentito protest, e gli disse

nad

da

p. 15).
"

(Dal

(a)

Li-

al-a'bi).

rappresentanti del Pro-

un fuoco. Il califfo abu Bakr


quando intraprese la cam-

doveva uccidere

'Amir ed arderli

gli

nel fuoco.

Nello stesso libro di al-Zuhri (con

(b)

dotto:

'Amir

'Alqamah

b. Sa'sa'ah,

sulmani ovvero

(il

b.

ma

'Ulathah

b.

nad

fino

aveva mandato 'Amr

b.

al-'As

b. Sirn)

'Awf apostat: apostatarono anche

aspettarono per vedere se Khalid

falso profeta)

Muhammad

b.

al-Walid con

Tulayhah, sarebbe rimasto vincitore.

come suo rappresentante

ai

due

Il

gli

mu-

Profeta

figli

di al-

(julanda (nelT 'TJman) e gli (Azd 'Uman) avevano abbracciato l'Islam.


Profeta mor, mentre 'Amr
fu

b.

al-'As si trovava

un Ebreo che port a 'Amr per primo

(Hubays, fol. 5,r.-v.


(Ritorno a Madinah

cessato di vivere

93.

Muhammad

ancora laggi

la notizia

correggi:
d

'Amr

neU"Uman

che Maometto aveva

4,r.-v.)

b.

Il

[H.].

al-'As).

(al-Waqidi,

'Amr b. al-'As era luogotenente del


Profeta neU"Uman. A lui si present un giorno un Ebreo dell' 'Uman, e
gli disse: " Se colui, il quale ti ha mandato quaggi, veramente l'Inviato
di Dio, allora sappi che egli ha cessato oggi di vivere!,,. 'Amr b. al-'As si
da Ibrahlm

not in

con

b.

iscritto

compagni

b.

Talhah).

il

giorno indicatogli dall'Ebreo, e part con

con

il

seguito,

avviandosi verso

il

il

medesimo,

paese dei Hanifah

(l'al-Yamamah), facendosi anche accompagnare dai protettori o scorte (kh u-

far)
con

delle trib degli

l'aiuto di

un

Azd

altro

e degli

'Abd al-Qays. Varcato

protettore,

cosi questo paese,

penetr nella terra dei banu 'Amir

(b.

Qurrah b. Hubayrah al-Qusayri, ed allorch si


accinse a proseguire il viaggio, Qurrah gli disse: " Io ho un consiglio da
" darti
voi Qurays
il vostro Compagno (ossia Maometto) dunque morto
statevene tranquilli nel vostro H a r a m (== il territorio sacro di Makkah).
Sa'sa'ah).

Ivi scese

presso

'^

un uomo di Mudar (= Maogente. Noi non avemmo allora

"

Tempo

"

metto)

"

nulla da dire in contrario. Ora egli morto, e la gente accorrer verso di

fa
si

venne un

tale

da noi e

ci

disse che

sarebbe trascinato appresso tutta la

577.

73

islamici.

11. a.

ss 03, 94.

Conseg'uenze
della morte di

"
''

Maometto: pri-

mi moti
islamioi.]

anti-

"

'

ma non

voi

dlnah ?) diventer

ummika)
consiglio

" valli
si

pi per obbedirvi: perci ritiratevi nel vostro

non vuoi

sarete sicuri. Se tu

meno

il

(^).

gli

queste parole

Arabi

ci

1.

il

'Amr

il

(^)

ove

tuo sito di convegno

b. al-'As rispose:
ti

''

al-

(= Ma-

Io respingo

calpesteranno con

Non questo ci che io


(Hubays, fol. 3,v.) [C. H.].

disse

Haram,

madre (wa raaw'iduka liifsu

incontreranno cost e

t'

Qurrah

Tutto

farlo,

sacco delle spole di tua

pent delle sue parole


Nota

H.

"

il

tuo

loro ca-

voleva dire

discorso messo in bocca a Qurrah molto oscuro; traducendo letteralmente

ne risulta un discorso addirittura incomprensibile: per questa


poco ed accomodare le parole per cavarne un significato logico.
L'ultima espressione, che deve essere una sentenza proverbiale, rimane per sempre oscura. E chiaro
che Qurrah consigliasse ad 'Amr ed ai Qurays di staccarsi da Madlnah e dall'Islam e di ritirarsi nel
loro territorio sacro, ove potevano tenersi al sii;uro dalle trib apostati, le quali ora erano in armi e
minacciavano Madinah. A questa citt evidentemente si allude con l'espressione il tuo luogo di convegno . La frase proverbiale potrebbe anche essere tradotta in modo osceno, perch hifsu un
termine di disprezzo per le parti naturali della donna, perch sito ove corrono le acque torbide
{h a f a s a): egli allude evidentemente al caos politico e morale che gli Arabi sospettavano giustamente
dovesse essere scoppiato in Madlnah per la morte di Maometto, e perci Qurrah parla di Madlnah
come d'una specie di luogo immondo (cfr Lisan al-'Arab, Vili, 176, lin. 3 e segg.; Tg al-'Ars,
il

testo arabo probabilmente corrotto,

ragione ho creduto

IV, 300,

di parafrasare \\n

lin. 12).

Un'altra tradizione di al-Waqidi completa le notizie di questo paragrafo. 'Amr b.


'Uman appena l'Ebreo gli ebbe dato la notizia che Maometto era morto: la conferma
della notizia egli ebbe in Hagar nel Bahrayn. Nel traversare poi con i suoi protettori (khufara) il
i:)aese dei Hanifah, Musaylimah (il falso profeta) gli diede la caccia, ed 'Amr dovette fuggire, accompagnato da Thumamah b. Utbal e dai membri della trib del medesimo (un ramo dei Hanifah). Due
seguaci di 'Amr b. al-'As caddero per in mano di Musaylimah, ossia Habib b. Zayd b. 'Asim alAnsari ed 'Abdallah b. Wahb al-Aslanii. 'Amr b. al-'As giunse in salvo presso i Tamlm, ove al-

Nota

2.

al-'As lasci

Zibriqan

'Amir
il

b.

1'

Badr

(b. Sa'sa'ah).

Qays b. 'Asim al-Minqari lo protessero e lo accompagnarono


Qui comparve Qurrah b. Hubayrah con cento uomini e lo men

(Hubays,

suo paese

lino

al

paese degli

in salvo attraverso

fol. 3,v.^,r).

Questa tradizione ha per noi interesse, perch ci serve per conoscere ove abitavano realmente le
trib nell'Arabia centrale: pervenire dall' 'Uman e recarsi direttamente a Madinah si doveva traversare
il Bahrayn, poi l'al-Yamamah, quindi il paese dei Tamlm, infine quello degli '.A.mir b. Sa'sa'ah, i quali,
si vede, abitavano sui confini del territorio madinese. completamente islamizzato. Cosi comprendiamo
meglio la campagna di Khalid b. al-Walid: gli Asad dovevano trovarsi al nord degli 'Amir b. Sa'sa'ah
ed al sud dei Tayy: la unione de; Tayy a Kli Hlid, e la sconfitta degli Asad a Buzakhah costrinse poi
gli 'Amir ad unirsi pur essi all'Islam: queste tre trib confinavano a oriente con i Tamim, e solo
domati questi ultimi pot Khalid penetrare in al-Yamamah: la conquista di quest'ultimo paese apri
la via al Bahrayn, e questo all' 'Uman.

94.

'Amir

b.

(al-Waqidi, da al-Mundzir

Sa Wall), 'Amr

osservando che lungo

il

al-'As prosegu,

b.

suo

b. (jrahm).

cammino

dinah egli incontr 'Uyaynah

b.

(Lasciando

il

paese degli

passando per ]!zu-1-Qassah ed

tutte le trib apostatavano. Presso

Hisn al-Fazari fuori della

Ma-

proprio

citt,

momento in cui 'Uyaynah si accingeva a visitare abu Bakr. 'Uyaynah


" Se tu ci concedi una quota fissa (come compenso), allora
disse ad 'Amr
noi ti aiuteremo (kafaynaka) contro quello che sta dietro di noi .
' Che cosa questo?
(Alludo a) ibu abi Quhafah (= abu Bakr), la
nel

,,

guida della gente!

menti

'

O 'Amr!

grid 'Amr,

"

Noi e voi siamo (ormai) eguali!

o figlio dei pi svergognati di

578.

Mudar

,,

(y

(').

"Tu

b n a 1-

11. a. H.

SS 9i, 95.

min

akhShit]]

Mudar)!,,. 'Amr, entrato in Madlnah, raccont tutto atl


abu Bakr, tanto il suo discorso con Qurrah b. Hubayrah, quanto quello
avuto con 'Uyaynah b. Hisn. Per questa ragione, quando pi tardi Kiilid
b. al-Walld part con le genti per la campagna contro Tulayhah, il Caliifo

Non

gli disse: "

correggi:

ti

lasciar sfuggire

Qurrah

b.

Hubayrah!.,

(Hubays,

fol. 5,r.;

[H.].

4,r.)

Nota 1.
Bisogna intendere che 'Uyaynah invit 'Amr b. al-'As a distaccarsi dal califfo abu
Bakr, ed a far causa comune con gli apostati: 'Uj'aynah si dichiara pronto a far questo dietro un
compenso. Forse anche 'Uyaynah vuol dire ad 'Amr che oramai, scomparso il Profeta, tutti gli uomini
sono eguali, ed abu Baljr vale quanto chiunque altro, ed i musulmani valgono quanto gli apostati.
In un'altra tradizione (di al-Wiqidi?), da al-Sulami, la conversazione fra 'Amr e 'Uj'aynah
dinanzi alle porte di Madlnah data in forma leggermente diversa: 'Amr b. al-' A3, arrivando dallo
'Umiin, incontr 'Uyaynah b. Hisn fuori delle mura di Madlnah, e gli chiese chi avessero eletto per

capo i musulmani. . ab Balvr! rispose 'Uyaynah.


Allahu Akbar! (Dio grande!)
Noi e voi siamo ora eguali! disse 'Uj'aynah (dacch non avete pi un profeta, ma un capo qualunque
Tu menti , grid 'Amr,
come gli altri Arabi.
o figlio dei pi svergognati dei Mudar! . Hu-

bays,

fol. 5,v.

(correggi 4,v.) [H.].

95.

(Apostasia fra

Sulaym).

(ibn Ishaq,

da 'Abdallah

Anche alcuni dei banu Sulaym b. Mansur si ribellarono contro


il governo di Madlnah alla morte del Profeta, e rinnegarono l'Islam. Gli
altri per sotto Ivla'n b. Hagiz, dei banu Harithah, luogotenente di abu Bakr,
rimasero fedeli all' Islam ed al governo di Madlnah. Quando Khalid b. alWalid parti per la campagna contro Tulayhah, scrisse a Ma'n b. Hagiz di
venirlo a raggiungere con i Sulamiti rimasti musulmani. Ma'n b. Hagiz nell' obb.

ab! Bakr).

bedire a questi ordini, lasci


tarlo fra

il

proprio fratello Turayfah

Sulaym. Gli apostati dell'Islam

rah 'Amr

b.

'Abd al-'Uzza,

Khansa,,,

p.

269)

l'Islam, si vant

il

si

figlio della poetessa

fece

I,

1906,

lin. 8)

Diwn

al-

"di aver intinto la punta della sua

venne a Madinah per vedere

trov nella moschea in atto di distribuire fra

al-sadaqat,

(cfr. "

quale in una sua poesia, composta quando ebbe rinnegato

(Tabari,

musulmano

Hagiz a rappresen-

al-Khansa

lancia nel sangue delle) schiere di Khalid b. al-Walld


si

b.

riunirono invece sotto abu Saga-

il

Pi tardi abu Sagarah


caUffo 'Umar, che egli

poveri Arabi F importo delle

abu Sagarah si fece innanzi chiedendo


anch'egli la sua parte, ed affermando di trovarsi pur lui nel bisogno. 'Umar
prima di dargli qualche cosa volle sapere chi fosse, abu Sagarah rispose
arditamente svelando il proprio nome, "abu Sagarah! ,,, esclam sorpreso

tasse

il

"

Caliifo,

Ho

oh

riscosse dalle trib,

nemico

di

Dio

non

sei

tu quello che ha detto in

un verso

punta della mia lancia nel sangue delle schiere di Khalid b.


al-Walld? ed afferrato il suo bastone (al-dirrah) si accinse a piccliiarlo sul
capo, abu Sagarah si salv correndo, riprese il camelo lasciato nel Sa'ld dei
banu Qurayzah, e ritorn nel paese dei banu Sulaym, sulla Harx-ah Sawran (^)
intnto la
.,

(Tabari,

I,

1905-1908, ove sono citati molti versi di abu Sagarah).

6T9.

[Conseg'iienze
della morte di
Maometto primi moti anti:

islamici.

11. a. H.

97.

ito,

Conseguenze

anche Athlr,

Cfr.

267,

II,

lin.

5 e segg.

in

Hubays,

23,r. ab-

fol,

della morte di

Maometto: pri-

mi moti
islamci.l

auti-

1)iamo una tradizione di al-Waqidi che conferma con numerosi particolari


Sulla persona e le poesie di abu
l'episodio di abu Sagarah con 'Umar.

Sagarah,
('

Anis

cfr.

le

raccolte

notizie

al-Grulasa- fi

dallo

^aykhu

sarh di\vani-l-Khansa

nel

Divano

Beyrouth 1896,

di

al-Khansa

p. 269-271).

Questi fatti sono narrati diversamente da Baladzuri, il quale pone la sconfitta di ab


Sagarah dopo la battaglia di Buzakhah. e per opera di Klialid b. al-WalTd. La verit della versione
di Balarlzuri dimostrata dal tenore dei versi citati (cfr. Baladzuri, 97-98).

Nota

1.

Il principio dell'apostasia dei Sulayna narrato diversamente da


96.
al-Waqidi (da 'Abdallah b. al-Harith b. al-Fudayl ibn al-Khatmi, da suo padre

al-Kharith

al-Fudayl, da Sufyan

b.

scitore della storia della sua trib, e

Un

Ghassan mand

re dei

al

b.

abi-l-'Awga al-Sulami,

uomo

"

un dotto cono-

sicuro anche in materia di religione ).

Profeta una caravana con doni di muschio,

ambra e cavalli, ma allorch i suoi messi arrivarono nel territorio dei banu
Sulaym Q, giunse la notizia della morte del Profeta. In seguito a questa
novella, una parte dei Sulaym decise di impadronirsi della caravana e di ribellarsi, mentre altri sostennero che se Maometto era morto, Dio viveva ancora
Apostatarono ora i banu 'Udayyah,
(e perci non vollero unirsi ai ribelli).
i banu 'Amirah, i banu 'Awf ed una parte dei banu (rariyah e dei banu-lSarld, che depredarono la caravana. Quando fu eletto califfo, abu Bakr nomin Ma'n b. Hagiz suo luogotenente tra i Sulaym fedeli all'Islam: il nuovo
luogotenente seppe riunire molti Sulaym musulmani intorn a s gli altri
:

invece presero le armi e

Quando per

si

misero a predare la gente che passava per

il

paese.

mandato Khalid b. al-Walld a debellare i ribelli nell'Arabia


centrale, abu Bakr scrisse a Ma'n b. Hagiz, ingiungendogli di unirsi all'esercito musulmano e di lasciare come suo luogotenente fra i Sulaym il fratello
Turayfah

b.

fu

Hagiz (HubayS,

fol.

21,v., in tutto

ferma quella del paragrafo precedente)


Nota

il

resto la tradizione con-

[H.].

Tale affermazione getta scredito sulla veracit della tradizione, perch noto che
il territorio dei Sulaym giaceva a sud-est di
Madlnah quindi una caravana proveniente dalla Siria,
dove abitavano i Ghassan, non poteva in alcun modo traversare il paese dei Sulaym, senza fare un lungo
ed inutile giro. La menzione poi di un principe Ghassanida molto sospetta, perch niuna notizia sicura
abbiamo di conversioni di Ghassanidi all'Islam vivente Maometto. Trattasi probabilmento di qualche
altra caravana musulmana, proveniente dal mezzogiorno, che fu predata dai Sulaym, dacch la notizia
della morte di Maometto aveva destato nelle trib la convinzione, che la legge esosa dell'Islam era
cessata con la morte del Profeta. Che i Sulaym predassero una caravana musulmana confermato da
un'altra lunga tradizione, nella quale si narra come i Sulaym pentiti venissero a chiedere perdono al
Califfo e si obbligassero al rimborso del valore della roba predata (H u b a y , fol. 23,r., da Sufyan
b. abi-l-'Awga: probabilmente pure da al-Wqidi).
1.

97.

Hisam

al-Kalbi,

Ukaydir, che
tassa

(Apostasia in
si

da suo avo
trovava in

a d a q a h, ruppe

il

Dumah

ai-Ora n dal).

(al-'Abbas

b.

Muhammad b. al-Sa*ib). Quando mori Maometto,


Dumah al-(jrandal, sospese il pagamento della

trattato concluso con

B80.

il

Profeta, ed abbandonata

11. a. H.

Dumali al-Gamlal

nome

Uumah

di

Huraytli

memoria

in

'Abd al-Malik

b.

divenne Califfo dopo

il

rayth (Baladzuri, 62,

Nota
telli

G
non

1.
Non credo
data dallo stesso

prima dell'anno

questa

nome

il

di

(Me m..

ej e

rileva

una dimora, dandole

costru

al-(xandal Q.

musulmano ed

lin.

6 e segg.

9.

Hagar,

il

Invece suo fratello

entr in possesso dei

padre Mu'awiyyah) spos una

Hurayb invece

errore messo

l'altra

Dumah

di

dichiar

si

si

dal fratello. In seguito Yazid b. Mu'awiyyah ([f 64.

beili lasciati

con

a Hirah, ove

rec

si

97, 98.

figlia di

a. H.],

che

questo Hu-

773, no. 1963, ove per

I,

di Hurayth).

possa prestar fede a questa tradizione, che in completa contradizione


(63, lin. 8 e segg.), ove narrasi come Ukaj-dir ei suoi fraH. abitassero in Dniah al-Hrah e venuti a Dumah al-andal, dessero a

Dmah

si

BalSdzuri

memoria della loro patria primitiva Diimah al-Hlrah. Il D e


ambedue queste tradizioni, ma per ragioni non indicate,
contrario dell'altra. Io riterrei che ambedue le tradizioni siano

al-tandal in

Il ediz., 11 e 14-15) allude ad

come una affermi tutto il


quanto che i due nomi devono aver

coesistito, e che niuno dei due debba la sua origine


derivazione immaginata dai tradizionisti avendo due versioni nettamente contradicentisi,
deve essere errata tanto in un senso che nell'altro: non v' ragione alcuna per preferire una versione

errate, in

La

all'altro.

all'altra;

cfr.

quello che

si

detto altrove a questo proposito (cfr.

9. a.

H., 46).

Primi moti anti-islamici {Versione di Sayf h. 'Umar).


(Conflitti nel Hi gaz).
(Sayf b. 'Umar, da Talhah, da
98.
'Ikrimah. 'Aitab b. Asid il luogotenente in Makkah fu il primo il quale
scrisse al caUffo abu Bakr, mandando un rapporto dei moti insurrezionali

nella sua provincia.

Lo

anche 'Uthman

stesso fece poi

b. abl-l-'As, il

tenente di Ta'if. Nella Tilianiah, a mezzogiorno di Makkah,

appena
stirpe

(.livulgata

Mudlig

la

si

luogo-

erano raccolti

che Maometto era morto, molti Arabi della

notizia

e gruppi staccati di

Khuza'ah e

era messo un certo (jrundab

Kinanah, alla testa dei

di

Salamah dei banu Sanuq, un ramo


dei banu MudUg. 'Attab b. Asid mand immediatamente una schiera di
uomini sotto il proprio fratello Khalid b. AsId, ed in un luogo cliiamato
al-Abariq Q) si venne ad una zuffa sanguinosissima, nella quale i ribelli
furono disfatti con grande strage. I banu Sanuq subirono le perdite pi

quali

si

rilevanti

ma

il

capo Gundab riusci per a mettersi in salvo.

Nel distretto di Sanu-ah


gotenente di

b.

(^),

T"if, si raccolse

di ribelli contro l'autorit

che dipendeva da 'Uthman

b. abi-l-'As

luo-

pure una schiera numerosa di malcontenti e

musulmana: per

lo pi

Azd, Bagilah e Khath'am ed avevano per capo

erano Arabi delle

Humaydah

b.

stirpi

al-Nu'man.

Anche questo gruppo venne prontamente assaUto e fugato grazie all'energia


del luogotenente musulmano Humaydah dovette cercare rifugio nel deserto
:

(fl-l-bild).

Pi grave delle due precedenti fu


della

Tihamah

abitata dagli

l'

msurrezione, che scoppi nella parte

'Akk e dagli al-Asar

(a

mezzod

di

Makkah

lungo la costa yamanita del Mar Rosso), ove era luogotenente Tahir
581.

b.

abi

fConseguenze
della morte di

Maometto:

mi moti
islamici.

pri-

antiI

11. a. H.

98,99.

[Primi moti antiislamici.]

Halah. Anche questa rivolta fa causata dalla morte del Profeta, e gruppi

Khaddam

'Akk, di Asar, di

isolati di

(leggi

Wellhausen.
Khaddam appar-

Hakam,

vedi

Vorarb., VI, 150, nota a labari, I, 1986, 2; i


tenevano ai Taram e non al Yaman), si andarono ad unire in al-A'lab f ),
sulla via delle caravane presso al mare (T a r I q a 1-S a h i 1), ove furono raggiunti da numerose piccole schiere e da manipoli privi di capi da ogni
Sk.

u.

Questa turba raccogliticcia di malfattori e di malcontenti

parte del paese.

venne perci appunto chiamata quella degli a 1-A kh a b i th, ossia dei pi ignobili

o scellerati

essa era difatti composta di tutta la peggior

schiuma del

Halah con un esercito composto di Arabi 'Akk ed assistito dal capo 'Akkita, Masruq al-'Akki, rimasto fedele all' Islam, assal i
facinorosi ed inflisse a loro una sanguinosa disfatta, in seguito alla quale
tutto quel tratto del paese intorno ad al-A'lab, per dove passava la via
paese. Tahir b. abl

delle

caravane,

fu

lasciato

coperto di cadaveri.

medesimi imped per molto tempo che

le

fetore spaventoso

Il

caravane potessero passare per

mut ora nome, e venne chiamato il Cammino


Tariq al-Akhabith (T a bari, I, 1984, 1986).

quella via, la quale


Scellerati,

anche Atlilr,

Cfr.

nanah

leggi:

Yaqut,

286-287, ove 286,

II,

dei

afna Kinanah; Khaldun,

lin.
II,

20, invece di

App.

degli

ab n a Ki-

p. 67, ult. lin. e segg.

158, lin. 9-16.

I,

Nota l.
Abbiamo menzione di indici luoghi con questo nome (cfr. Yaqt, I, 71-72: YSqut
Mus., 7); perci impossibile precisare quale di essi sia quello indicato in questo luogo. Hanno appunto nome Abariq tutti quei luoghi ove i torrenti piovani hanno formato un suolo misto di fango,
di pietre e di sabbie.

distretti, mikhlaf, del Taman, distante 42 farsakh da


nome agli Azd Sanu-ah, uno dei quattro rami degli Azd (ossia gli
Azd Sanirah, Azd al-Sarfit, Azd 'UmSn, e Azd GhassSn). T a q u t, III, 330, lin. 1 e segg.
Nota 3. al-A'lrib era un paese, a r d, degli 'Akk b. 'Adnan posto fra Makkah o Ta'if e alSShil (la costa del Mar Eosso) (Y a q t, I, 168, lin. 10, e 31G, lin. 10 Esso per uno di quei tanti
nomi di luoghi rammentati dal solo Savi b. 'Umar, e di cui manca menzione in qualsiasi altra fonte.

Nota

SanTi: era

2.

il

anu-ah era uno dei

paese che aveva dato

il

i.

99.

(al-Tabari, senza

In seguito a questi

ad 'Uthman

fatti

n ad

probabilmente per da Sayf

abu Bakr ordin ad 'Attab

b.

b.

'Umar).

AsTd in Makkah e

Taf di fare una chiamata sotto le armi e di


riunire da ogni distretto (mikhlaf, espressione usata realmente pei- i
soli distretti del Yaman), in proporzione degli abitanti, un certo numero di
uomini armati per mantenere V ordine nel paese, e per aspettare la venuta
b.

ab-l-'As in

di al-Muhagir b. ab

Uniayyah

(il

generale incaricato in appresso di inva-

Yaman). 'Attb raccolse allora 500 uomini, mentre 'Uthman chiam


invece venti armati da ogni mikhlaf. Il comando della schiera makkaiia venne dato al fratello del luogotenente, a Kbalid b. Asid, e il comando

dere

il

del drappello di Ta-if

ad 'Abd al-rah.man
582.

b. abi-l-'As,

fratello

di

'Uthman

1 1

(Tabari,

Yaman (nel
Khaldun, II,

e conquistarono

il

anche

rtV.

100.

Queste furono poi

1988).

I,

(Sayf

b.

Zayd

di

nisola

fatta eccezione per

('),

'saniali b.

1.

(Apostasia

'Urvvah,

da 'Urwah

rare sotto di

La grande

incerta,

si

Durante l'assenza da

1871).

I,

notizia evidente dai precedenti 87-89.

L'intiera

(Sayf

'Umar, da Hisam

b.

trib

(sic!)

dei

Tayy

si

b.

un a

causa del falso Profeta Tulayhah. An-

la

ma

dichiar pure per Tulayhah, andandosi a schie-

si

trib dei Hawazin, nei pressi di Ta'if, rimase

decidersi quale partito prendere, e contentandosi per

di sospendere

mossero,

il

pagamento

della tassa

furono molte defezioni fra

vi

banu (jadilah (Tayy) rimase

Presso tutte
all'

lui.

non sapendo

momento

dei

Sa'd).

b.

(rhatafn rinnegarono l'Islam, tranne per gli Asga', e molta gente

(afna)

non

12 e segg.

68, lin.

p.

nel Nagd).

di ignota origine

il

unirono a al-Muh^ir

106 e segg.), tutte le trib della peQurays ed i Thaqf, rinnegarono l' Islam, quali

Asad, abbracciando

([uella degli

che

App.

al-Zubayr).

b.

si

le trib nelle

varie

incerta,

al-sadaqah. I Thaqf
i banu Sulaym. La trib

seguendo l'esempio dei Hawazin.


penisola,

della

parti

Islam divenne preponderante ed

contrario

partito

il

rappresentanti mondati dal Profeta

per la riscossione delle imposte ricomparvero per la maggior parte in Ma-

non potendosi pi trattenere


disposte (Tabari, I, 1871).
dlnah,

Cfr.

102.
b.
i
i

mezzo

in

alle

o insorte o

trib

Khaldun, II, App. p. 65, bn. 21 e segg.


(Apostasia nell'Arabia settentrionale).

anche

'Umar, da abu 'Amr, da Zayd

b.

seguenti rappresentanti del Profeta: fra

Kalb, Imru-alqays

b.

banu 'AVjdallah; fra gli al-Qayn, 'Amr b. al-Hakam;


Hudzaym, Mu'awiyyah b. Fulan al-Wali, o al-WaUbi. Anche

Kalbi con

con

il

mentre 'Amr

rinneg l'Islam
b.

Fulan

il

b.

fra

in

Sa'd

queste

Wadfah

al-

Imru'alqays rimase fedele ai

Fra

gli

al-Qayn

rin-

Qutbah al-Qayni con i suoi amici e seguaci qayal-Hakam l'imase fedele all'Islam. Fra i Sa'd Hudza^nn,

rappresentante stesso del Profeta,

al-Wa-ili.

al-Hakam ordin

Kalb,

al-Asbagh

b.

Il

ab Bakr

califfo

alqays di tenere in osservazione


b.

ma

fra

Profeta e persever nell'Islam.

neg l'Islam, Zumayl

3'ah

Islam, e precisamente,

suoi amici e seguaci kalbiti,

patti conclusi

niti,

l'

(Sayf

confini della Siria) vi erano

al-Kalbi dei

molti rinnegarono

mal

Aslam). Alla morte del Profeta fra

Quda'ah (nell'Arabia settentrionale presso

trib

[Primi moti antiislamici.

(cfr.

Quanto sia errata questa

101.

genti che

le

12. a. H.).

(Tabari,

in parte, quali interamente

Nota

99-102.

'Umar, da Mugalid

Madlnah

H.

a.

5S3.

il

predetto Mu'awiy-

a Imru-

scrisse allora subito

Kalb ribelU

di tenere in scacco

il

ribelle

sotto

Wadi'ah:

Zumayl, e

ad 'Amr

scrisse

pure a

11. a, H.

102, 103.

[Primi moti antiislamici.J

Muawiyyah
I,

adoperarsi per la causa dell'Islam

di

al-'Udzri

(Tabari,

1872).
Cfr.

anche Athir,

261.

II,

Mette il conto di rilevare come il solo Sayf rammenti queste pretese apostasie nelNota 1.
l'Arabia settentrionale. Le tradizioni della scuola madinese non ne fanno il menomo cenno. Le notizie
.sono probabilmente creazioni posteriori. E degno anche di nota, come nessuna tradizione contenga
alcuna notizia riguardo alle altre trib assai numerose nel settentrione. Queste non erano aiFatto mue rimasero per ora del tutto estranee a quanto succedeva nel centro della penisola (cfr. 10. a.

sulmane
H.,

12(5).

(Ritorno di 'Amr b. al-'As a Madlnah).


(Sayf b.
103.
'Umar, da al-Haggag, da 'Amr b. Su'ayb). Al suo ritorno dal Pellegrinaggio d'Addio
tore

a (xayfar

quando Maometto cess

Q),

trovava appunto
si

Profeta aveva mandato 'Amr

il

nell"

Uman. Alla

al-Mundzir

b.

del

Passando per

Madlnah.

affrett a far ritorno a

Sawa

notizia

come ambasciadi vivere, 'Amr b. al-'s si


decesso di Maometto, 'Amr
al-'As

b.

il

Bahrayn, trov che

giaceva sul letto di morte, e richiesto d'un consiglio

'Amr sugger che

un bene immobile, tutto il reda'v'venire al pagamento della tassa sadaqah, a perpetuo vantaggio dell'Islam. Il moribondo segui il consiglio.
Traversato poi il paese dei Tamlm, 'Amr penetr in quello dei banu 'Amir
e trov, che il capo della trib, Qurrah b. Hubayrah, era incerto sul da
dal morente,

farsi rispetto all'Islam,

trib, la quale, salvo

lasciasse

sempre in

dito del quale servisse

rispecchiando in ci anche

sentimenti di tutta la

alcuni pochi fedeli, esitava tutta se riconoscere o no

nuovo governo in Madlnah e rimanere musulmana. Arrivato a Madlnah, 'Amr b. al-'As trov i Qurays molto preoccupati dalla piega presa dail

gli eventi,

ed alle loro domande sulle condizioni d'Arabia rispose franca-

mente, dicendo che


penisola (da

Daba

molti Qurays

si

gli

Arabi

fino

tutti si

a Madlnah).

armavano da un capo

all'altro della

In seguito a queste communicazioni

riunirono per discutere lo stato delle cose, e fra

erano 'Uthman, 'AU, Talhah, al-Zubayr, 'Abd al-rahman

b.

'Awf

presenti

e SaVl b. abl

Waqqas. Mentre discutevano insieme; pass di l per caso anche 'Umar, il


quale entr nella conversazione, e vedendo le faccie lunghe e turbate dei con" Io temo per voi a
venuti, rimprover ad essi il loro contegno, dicendo
:

causa degli Arabi


Arabi, seguendo

Dio in

essi!

Cfr.

le

anche se voi vi anderete a riunire in buchi sotto


vostre traccio, vi andranno a scovare anche

(Tabari,

anche Tabari,

I,
I,

1.

l!

Temete

1894-1895).

1959-1960, ove lo stesso Sayf d una versione

A th r, II, 268.
b. Sawa
(a) Sayf h. 'Umar in errore: le fonti pi antiche concordemente attestano

diversa della morte di al-Mundzir


Nota

terra, gli

(cfr. 8. a.

H.,

190 alla fine) che 'Amr b. al-'A.s si recasse nell' 'Uman alla fine dell'anno 8. H., e vi rimanesse fino
alla morte del Profeta. Sayf inciampa di frequente in queste inesattezze cronologiche, alle quali corrispondono altrettanti errori di altra specie.

684.

11. a. H.

103,104.

'Umar, da HiJm b. 'Urwch, da 'TJrwah) narrata con maggiori


a Qurrah b. Hubayrah b. Salimah b. Qusayr, il capo dellu
trib dei (ban Ka'b, un ramo dei) banii 'Amir b. Sa'sa'ah (Hawrizin). Qurrah, dopo aver trattato 'Amr
con generosa ospitalit, gli rivel che gli .^irahi erano disposti ad obbedire al governo di MadTnah, se
questo avesse condonato l'importo delle tasse scadute, e avesse rinunziato in avvenire alla riscossione
delle altre, contentandosi della osservanza da parte degli Arabi delle preghiere quotidiane. 'Amr protest vivamente contro siffatto accomodamento, e i due uomini vennero a parole: 'Amr nel suo sdegno
si permise espressioni anche sconcie e minacele di pene, se le trib non avessero osservato tutti i patti
conclusi con il defunto Profeta (T a b a r i, I, 1895-18S6).
(6)

In altra tradizione (Sayf

particolari la visita fatta

da 'Amr

b.

b. al-'As

(Riassunto delle trib apostate).


Riassumendo le
104.
notizie contenute nei precedenti paragrafi, e senza fare distinzioni tra le fonti,
troviamo

clie

nelle trib viventi sotto

islamizzate realmente, quanto quelle


i

il

dominio di MadTnah (tanto quelle

non ancora bene

islamizzate) avvennero

seguenti moti:

Gruppi staccati dei Mudlig, dei Khuza'ah, dei Kinnah, degli Azd,
Bagllah, e dei Khath'am,

degli

Hakam

'Akk, degli As'ar e dei

dei

(autorit

Sayf) rinnegarono l'Islam;

ma

maggioranza

enumerate assunse un atteggiamento passivo ed

delle trib ora

dal tenore dello tradizioni appare che la

apertamente prendere

indifferente, senza

nemiieno assistere

le

armi contro Madinah,

ma

musulmani. Tutte queste trib giacevano in

senza

pai-te

maggior numero ad occidente ed a mezzogiorno di Makkah.


Proseguendo verso il nord, nella regione a nord-est di Makkah vacillarono i Hawazin, gli 'Amir b. Sa'sa'ah, ed i (jradllah (autorit: Sayfj. Molti
oriente, e in

Sulaym rinnegarono l'Islam, ma la trib nel suo insieme non si mosse.


Anche i Tayy, secondo Sayf, avrebbero fatto causa con i nemici dell'Islam bench ci non si accordi con quello che detto altrove (cfr. 86
fra

e 87), n

con

127-129), dai quali risulterebbe, che una parte soltanto dei Tayy, per breve tempo, si uni al falso
altri fatti narrati in seguito (cfr.

profeta Tulayhah.

Al nord
tutti

di

Madinah

rami dei

fra

Qudaah

Kalb,

un atteggiamento

ostile.

al-Qayn, ed

Sa'd b.

Hudzaym,

vi furono molti, secondo Sayf, che presero le

armi contro Madinah e l'Islam,


sero

gli

ma non

detto che tutte le trib assumes-

Queste notizie per non meritano grande fiducia,

perch date dal solo Sayf: pi probabile che la maggior parte rimanesse
indifferente e passiva.

maggior parte
da Sayf, e solo alcune sono confermate da altre tradizioni pi sicure, non
possiamo accettarle tutte come, sicure nel novero degli apostati egli pone

Dacch anche

le altre notizie ci

vengono purtroppo per

la

varie trib che

non erano

musulmane. La unica tradizione di ibn


alcuni dei Sulaym b. Mansur, ma tale defe-

affatto

Ishaq menziona l'apostasia di

zione pare sia stata di poco momento, perch non v' cenno di conflitti fra

585.

74

Primi moti antiislamici.

11. a. H.

g 104, 105.

Primi moti antiislamici.

membri

1^^

trib, e tutti

della

al-Walid pot ordinare ai


lui

nella

jnembri

qidi

campagna contro

gli

Asad, senza compromettere la pace fra

della trib.

105.
(cfr.

Dalle preziose notizie contenute nelle tradizioni di

87 e segg.) risulta

molto limitate e

pei'

da Madinah

dipendenti direttamente

la

Sulaym restarono s tranquilli, che Kiialid


Sulaym rimasti musulmani di venirsi ad unire

parziali, e

alla

Wadi

Makkah, rimase fermo

di

soltanto

singole

maggioranza

morte

di

le

apostasie nelle trib

Maometto

fossero in realt

che tutto quell'assieme delle trib, che abitava

regione vastissima dal nord di

mezzod

con certezza che

al-Wa-

parziali,

atti

delle trib, e se

al-Qura fino a cento miglia e pi a

Le defezioni furono
non era implicata la

e fedele alF Islam.

nei

privati,

quali

possiamo accettare

la lettera della tradizione,

furono opera di una minoranza di facinorosi, di quegli irrequieti e malviventi,

che non mancarono mai in alcuna societ.

Ve

ragione di presumere,

che questi elementi anarcoidi per la maggior parte abbandonassero


e corressero

il

paese

ad unirsi agli Arabi in armi nel centro della penisola, formando

un contingente non disprezzabile degli eserciti di Tulayhah e di umm Ziml,


e perci non turbassero l'ordine e la pace in patria.
Il vero moto insurrezionale si verific fra quelle trib imperfettamente
e parzialmente islainizzate, presso lo quali la maggioranza era ancora attaccata all'ordine antico

fra queste trib

trib del

mentre

prima

Yaman,

la

quelle

Tamlm), e
da
musulmani costituivano ancora un'infima minoranza (le

legate al Profeta sovrattutto


quelle nelle quali

ve n'erano di duo specie

vincoli poHtici (Asad, (Ihatafan,

Yamamah,

della

del Bahrayn, dell' Uman e del

Hadramawt),

maggioranza era ancora pagana ed indipendente. Le trib della

specie,

morto Maometto, dicliiararono decaduti

trattati conclusi

con

un capo e pretendendo ad affermarsi


indipendenti, sia trattando con Madinah; ma vollero condizioni diverse
e migliori, in particolar modo, l' abolizione delle tasse (eufemismo per

il

Profeta, sia scegliendosi fra

loro

tributo).

Presso
trice,

della seconda specie la

le trib

credendo

finito

per la nuova fede,

l'

si

maggioranza pagana conserva-

Islam, e cedendo ai sentimenti di profonda avversione

accinsero a liberare

il

paese dalle molestie dei proseliti

musulmani e tentarono l'espulsione dei medesimi. bene tener presente che


queste minoranze erano musulmane solo per modo di dire, ossia in verit
erano soltanto partiti
Profeta.

Morto

della rivincita.

lui,

politici locali, .che

avevano

loro avversari credettero giunto

Per un esame pi completo

nell'anno 12. H.,

il

sollecitato l'appoggio del


il

momento

delle tradizioni,

riassunto critico delle tradizioni sulla

58C.

cfr.

desiderato

pi avanti

Iliddah.

11. a. H.

Usamah

Spedizione di
106.

(fl) (;il-\\'a,(|iili).

106.

in Siria {versione di al-Waqidi).

Quelli elio

insistettero presso

pili

il

perche

Califfo,

rinunziasse alla spedizione di Usainah in Siria, furono 'Uniar, 'Uthman, Sa'd

Waqqas, abu 'Ubaydah,

abl

tenne duro e volle che

La

guite.

le

subito alla

di

anche 87)

(cfr.

esortazioni

a partire

ma

abu Bakr

Usamah,

venne

ebbe

essi

acconsent

diede cura speciale per inco-

si

modo

In special

permesso di rimanere in Madlnah.

il

cosi "riunito in al-(jurf

si

componeva

di

3000 uomini

cavalli.

Usamah

attravers prima

il

territorio di trib amiche,

come

uhaynah

ed altre trib dei Quda'ah, che non avevano rinnegato l'Islam:

Wadi

al-Qura

mand

Ubna, un paese in

cfr.

ri

avevano sparlato

pi degli altri

quali

Usamah

che chi avesse tentato di esimersi

egli disse

Emigrati,

agli

nessuno di

L'esercito che

1000

abu Bakr

del Califfo,

sarebbe mandato per punizione a piedi.

l^samah:

e di

Zayd

delle milizie, di lasciargli 'Umar.

domanda
Compagni

dall' obbligo,

volse

b.

ultime volont del Profeta fossero puntualmente ese-

sola modificazione che egli os introdurre fu di chiedere a

prima della partenza


raggiare

Sad

b.

innanzi Huraj'th al-'Udzii come spia in direzione di

Siria dalla parte del

poc' anzi 3 e segg.

musulmano era a

poi da

Balqa

Yaqut,

(cfr.

I,

99, lin. 19)

Questi ritorn indietro allorch

due giornate

cammino

l'

esercito

mta assegnatagli, e
menomamente un assalto, consigliando perci di fare una immediata sorpresa. Nel campo musulmano vi fu qualche discussione se fosse giusto di assahre il nemico senza
averlo prima invitato a farsi musulmano, come Maometto aveva ripetutamente ordinato Usamah tronc la discussione, dicliiarando che nel caso
sole

di

dalla

port la notizia che gli abitanti non sospettavano

Maometto erano stati


strage di Mutah. Il colpo

presente gli ordini precisi di


di sorpresa e vendicare la

tamente:

gli abitanti di

nemmeno un cane
cidendo

gli

Ubna

piombare sul nemico

di

di

mano

riusci

furono sorpresi durante la notte senza che

avesse abbaiato. I

uomini, catturando

le

musulmani irruppero

donne,

nella citt, uc-

portando via tutto

Usamah avrebbe

ucciso con le proprie

mani

che

quello

trovavano, ed infine mettendo fuoco alle case. Secondo quel che


dei prigionieri,

comple-

riferi

uno

l'uccisore di suo

padre alla battaglia di Mu-tah.

Usamah aveva

dato ordine che non

si

inseguissero

fuggenti:

volle

quindi immediatamente procedere alla divisione regolare del bottino, e quella


sera stessa prese la via

Durante

il

del

ritorno

senza aver perduto un solo

Kabkab (^), che


modo che avevano

viaggio di ritorno pun gli abitanti di

dato molestia durante l'andata, allo stesso

padre due anni prima

(Waqidi Wellh.,
B87.

434-435).

gli

uomo

Q).

avevano

fatto

a suo

11. a. H.

106, 108.

[Spedizione

Usamah
ri8c

di

in Si-

^^-^^^ jj^

Kbamls,

anche

Cfr.

(/))

p.

che l'esercito di

172,

II,

lin.

14 e segg.

Athlr,

II,

253;

Khal-

Suyuti, 28, lin. 31 (autorit: ibn Zangawayh) dice


Usamah contasse soU 700 uomhii (vedi Weil, I, 8, nota),
61 e

P-umero che sembra pi verosimile di quello di al-Waqidi.


Nota 1. (a) probabile che l'osservanza scrupolosa della volont del Profeta non

fosse per ab
ragione per mandare Usamali in Palestina. Il Weil (I, 7-8) suppone giustamente che
nelle decisioni del Califfo si ascondesse anche una buona ragione politica: fra i madinesi sei-pegiava malcontento per l'elezione di abii Bakr. Gli Ansar fecero infatti difficolt per la conferma di

Bakr

la sola

Usamah
Khlid

nel

b.

comando

della spedizione

al-Walid. Ora dacch

(cfr.

membri

pi tardi

1091:

mostrarono indisciplinati rispetto a

si

Usamah erano

della spedizione di

per lo pi di Madlnah e

dintorni, era opera saggia distrarre la loro attenzione con imprese guerresche e con l'allettamento del

bottino. Oziosi a casa avrebbero probabilmente suscitato disordini, o acuito il malcontento.


{b) Si vuole che l'imperatore greco Eraclio, informato di questa incursione degli Arabi, disponesse,

seguendo

Saq

consiglio di suo fratello

il

(?.v/f),

che una schiera di cavalleria venisse messa di guar-

nigione nel Balqa: fu quella che incontrarono due anni dopo le prime schiere del califfo ab Bakr,
quando cominci l'invasione della Siria (nell'anno 12. H.) (Waqidi Wellh., 436).

Nota

2.

Ya qt

Madlnah

regione fra

(IV, 233, lin. 16)

Makkah

e presso

il

menziona tre Kabkab,~ma sono tutti nomi di monti nella


monte 'Arafah egli ignora quest' altro Kabkab nel set:

tentrione.

107.

Da Wadi

(al-AVaqidi).

al-Qura,

notizia della vittoria e suscit nella citt

Usamah mand

un senso

popolazione corse incontro

a Madlnah la

di gioia universale e pro-

plaudendo

fonda. Tutta

la

mandante,

quale montava lo stesso cavallo, Sabkhah, sul quale suo padre

il

era stato ucciso a Mu-tah

Egli

innanzi a

lui

camminava Buraydah con

al

co-

la bandiera.

rec direttamente alla moschea, vi fece le sue preghiere e poi and

si

a casa

all' esercito,

volle per conservare la bandiera della spedizione e la tenne presso

di s fino al gior*ao della sua morte.

La

partenza da al-Crurf s'era fatta

il

1 di

Rab' Il

durato 35 giorni, 20 nell'andare, e 15 nel ritornare

Usamah

Spedizione di
108.

(iSayf

b.

la spedizione B,veva

(Waqidi

AVellh., 436).

in Siria {versione di Sayf).

X'mar, da Hisam

b.

'Ui'wah,

da 'Urwah

b. al-Zuljayr).

Alla notizia della morte di Maometto, gli Arabi tanto a gruppi quanto
isolati

cominciarono a rinnegare Y Islam in tutte

tutti

nemici dell'Islam rialzarono arditamente la

le trib

testa.

della penisola, e

La gente

disse

ad abu Bakr, che non conveniva allontanare da Madlnah l'unico esermusulmano allora esistente, perch i musulmani erano ridotti a quanti

allora
cito
si

trovavano allora in Madinah

tutti gli

Arabi avevano disertato e rinnegato

Era meglio tenere in Madinah le poche genti di Usamah invece


inviarle ad una spedizione lontana e vana. Ma abu Bakr decisamente si

l'Islam.
di

rifiut di

cambiare

rebbero a sbranarmi
l'aveva ordinata

paese!

(1)

il

piani del Profeta: "


i

leoni,

Profeta.

(labari,

I,

Anche

manderei sempre

La manderei anche

1848).

588.

se dovessi ritenere che ver-

la spedizione di

se dovessi

Usamah, come

rimanere

io solo nel

11. a. H.

108,109.

Athir, II, 253.


bene per osservare

Cfr.

che Sayf b. 'Umar, al quale dobbiamo questo notzie, ama


colorire i fatti con elementi draiiiinatici, e le parole di ab Bakr, date sulla sola autorit di Sayf
1). 'Umar, non possono essere accolto come verit storiche. Non inoltro verosimile che gi il giorno
dopo la morte di Maometto si sapesse in Madlnah, come in tutta Arabia le trib avevano rinnegato

Nota

1.

la nuova della morte di Maometto arrivasse nelle varie parti


movimento insurrezionale, e perch alfine la notizia di ci giungesse a
Madlnah, doveva passare molto tempo, non meno di un mese o due. quindi probabile che abii Bakr
insistesse nell'invio della spedizione di TIsHmah, ignorando la vastit del movimento in<iurrezionale
Compagni si rendessero conto del grande rischio, nel quale si mettevano,
in Arabia, e che n egli n
privandosi dell'unico mezzo di difesa della comunit musulmana. Solo pi tardi, ad insurrezione finita,
quando si comprese bene quali fossero
pericoli corsi, quello che fu un'avventura felicemente riuscita,
venne considerato come un atto di grande coraggio e di fermezza d'animo di abu Bakr e dei musulmani. Si noti poi il che movimento di ribellione non pu aver preso fermamente piede, che circa un mese
e mezzo dopo la morte del Profeta, quando cio il corpo d'armali di Usmah era gi sul ritorno, vale
a dire prima che alcuno avesse avuto il tempo di tentare un assalto contro la citt: perci questa non
vers mai in pericolo immediato di aggressione. Nonpertanto se, invece d'inviare le genti inutilmente
in Siria, abu Bakr avesse assalito lo trib vacillanti' dei dintorni, probabile, che l'insurrezione sa-

la loro dipendenza

da Madlnah. Perch

della penisola, vi suscitasse

il

rebbe stata pi ristretta e la repressione pi

109.

(Sayf

b.

facile.

'Umar, da al-Hasan

b.

abi-1-Hasan al-Basri).

Appena

Compagni discussero l'opportunit di rinunziai'o alla


spedizione di Usamah per non lasciare solo il Califfo a Madlnah, e gli Ansar
specialmente insistettero, che se abu Bakr voleva ciononostante mandare
l spedizione, mutasse almeno il comando e lo affidasse a persona di maggiore esperienza ed et. 'Umar venne incaricato di questa missione delimorto

Profeta,

il

cata presso
le furie,
il

il

Califfo,

il

quale per, secondo la tradizione, and su tutte

ed afferrando 'Umar per la barba,

bene, del l'intelletto

('):

come mai poteva

gli

domand

se avesse perduto

egli osare di agire contrariamente

ad un ordine espresso dal Profeta? La spedizione doveva partire ad ogni


costo, e

Usamah averne

niun altro che

il

comando. Dichiar

che

inoltre,

doveva rimanere anche solo in Madliah a lasciarsi divorare dai cani


e dai lupi, pur non avrebbe revocato un ordine del suo Maestro. 'Umar ritorn quindi al campo di al-(jrurf (^), ed annunzi che il Califfo era irremose

vibile.

Furono

volle prendere

di strada.

allora terminati

congedo dalle
b.

in testa a tutti,

'Awf, e quando vide

il

con

il

cavallo retto a

Califfo avanzarsi

suo destriero al venerando Califfo,

di scendere e di dare

il

ordin di rimanere in

sella,

mino

abu Bakr
accompagnandole a piedi per un

preparativi per la partenza,

genti,

Usamah cavalcava

da 'Abd al-rahman

dicendosi felice di impolverar.si

del Signore, e dilungandosi a descrivere tutti

stesso

tratto

mano

piedi, offri

abu Bakr
piedi nel

cam-

vantaggi ottenibili in

questa vita e nell'altra, da chi andava a combattere nella causa di Dio.


Califfo chiese soltanto
lui

gli

Il

ad Usamah di dar licenza ad 'Umar di rimanere con

a Madlnah, perch aveva bisogno del suo consiglio: alla qual domanda

Usamah
l'esercito,

diede senza, indugio

abu Bakr

il

suo assenso.

Al momento

di separarsi dal-

volle arringarli per l'ultima volta, e si dice che racco-

589.

Spedizione di
usamaii in airia.J

11. a. H.

109.

[Spedizione

Usamah
ria.]

in Si-

mandasse loro principalmente dieci cose " Non siate di malafede, non sot-^j-aete roba del bottino comune, non usate tradimnto, non mutilate i nemici,
:

non distruggete le palme, non


le abbruciate, non abbattete piante fruttifere, e non scannate gli animali
(pecore, vacche, ecc.), se non per vostro nutrimento. Voi troverete eremiti
non

uccidete

fanciulli,

vecchi e le donne,

che hanno fatto voto di rimanere nelle loro celle lasciateli in pace, affinch
possano compiere i loro voti. Vi si presenteranno alcuni, apportandovi vasi
;

contenenti varie specie di cibi: se ne mangerete, pronunziate sempre su di


essi il

nome

di Dio. Incontrerete delle genti,

che hanno rasata la sommit della

testa, lasciando

attorno una linea di capelli

preti cristiani)

colpiteli

vi guardi dalla

Nota

1.

con

morte ^do]enta

la spada.

come un turbante

Andatevene nel nome

e dalla peste f)

(Tabari,

I,

(i

di

tonsurati,

Dio

Egli

1848-1850).

Sui rapporti di abu Bakr con 'Umar esiste una tradizione, che merita di essere ricordata

bench della sua autenticit storica si possa aver qualche dubbio. (Autorit: Sayf b.
'Umar, da al-Sa'b b. 'Atiyyah b. Bilal, da 'Atiyyah b. Bilal). al-Zibriqan e al Aqra' (due Tamimiti) si
recarono presso il califfo abu Bakr e gli chiesero di cedere a loro due la tassa fondiaria (al-kharag)
del Bahrayn, che essi avrebbero amministrata e garantita per lui, dichiarando che qualora abl Bakr
avesse acconsentito, nessun Tamimita avrebbe rinnegato l'Isim, abii Bakr accett la proposta e scrisse
un diploma in questo senso. Intermediario era stato Talhah b. 'Ubaydallah, e vennero chiamati vari
testimoni per legalizzare il documento, fra gli altri anche 'Umar. Questi per appena ebbe letto il
documento, lacerandolo in pezzi e distruggendolo completamente, esclam: No! per Dio! Niente generosit! (karSmah, cfr. Dozy Suppl.). Talhah presente and su tutte le furie e corse da abu
Bakr per riferirgli l'accaduto, apostrofandolo vivamente e dicendo: Sei tu il principe, ovvero 'Umar? .
A che ab Bakr rispose: 'Umar! Io non ho che ad obbedirlo! . Talhah tacque, i due Tamimiti rimasero non pertanto con i musulmani, e fecero con Khalid b. al-Walld tutte le campagne fino alla battaglia di al-Yamamah. Allora al-Aqra', insieme con Surahbil si rec a Dumah (Tabari, I, 1920-1921)
Un incidente simile con nomi diversi narrato dal De Goeje M m., f>7. La tradizione pu essere
parzialmente vera, ma il suo tenore tendenzioso mentre la prima di Sayf intende dimostrare che
ab Bakr sapeva resistere a 'Umar, questa seconda vorrebbe dimostrare il contrario. Tale contradizione significa per noi che un tempo nel mondo tradizionistico si discusse la questione quanta influenza avesse 'Umar sulla condotta di abS Bakr ed un partito sostenne la tesi che 'Umar era il vero
sovrano, l'altro quella contraria; da ci l'invenzione delle due tradizioni. Su questo argomento ritorneremo discorrendo di abu Bakr sotto l'anno 13. H.
Cfr. anche Kb a 1 d u n, II, App. p. 73, Un. 15 e segg.
Nota 2.
Questo in contradizione con quello che riferito da al-Wiiqidi (cfr. 9j, che alla
notizia della morte di Maometto si sciogliesse il campo in al-Gurf, perch questa tradizione presuppone
che l'esercito rimanesse immobile in al-urf anche dopo la morte di Maometto. al-Waqidi come fonte
pi antica merita maggiore credenza, senza considerare che la morte di Maometto, e le passioni scatenate dalle questioni dell'eredit politica, debbano aver attirato tutti
parenti in Madlnah. Senza il
concorso delle genti armate in al-Gurf l'elezione di abu Bakr non poteva essere valida per tutti.
Nota 3.
(a) Queste celebri istruzioni, sulle quali gli storici occidentali hanno messo tanta
importanza, hanno un forte sapore apocrifo. Altrove, parlando di Mu'tah (cfr. 8. a. H., 7; We-1 1 h., 309), abbiamo
narrato come un discorso quasi identico sia messo in bocca al
qidi
Profeta. Anche Y a q 5 b i (II, 83} le attribuisce a Maometto e le ritiene rivolte ai partenti di Mfrtah.
Ora vediamo queste medesime istruzioni riapparire sulla bocca di ab Bakr e rivolte ai soldati di
Usamah. Cosi pure le ha Athir (II, 264), che copia servilmente le tradizioni di Sayf in Tabari.
Negli autori pi moderni Eutychius (1093), 'Asakir (fol. 31,v.-S3,v.), e infine nel romanzo
Futh al-Sm (!Futh Lees, 80) le troviamo ripetute dal Califfo a Yazid b. ab! Sufyan al momento di partire per la Siria. Da queste considerazioni evidente che il discorso semplicemente una
formola di ben dubbia autenticit, che risale forse alla vaga memoria di un discorso tenuto dal
Profeta in questo senso: cosi almeno lo troviamo nella nostre fonte pi antica (Waqidi); altri meno
in questo luogo,

'

690.

11. a. H.

(legni di fede (Sayf) e pi

costanze.

moderna

ben strano che

meno degna

di

15

109-111.

moderni hanno trovato comodo di metterlo in bocca ad altri in varie ciril De Ooejo delle tre versioni ora accennate abbia preferita l'ultima, pi
fede. (Goeje M m., 22-23, ove trovansi citate anche due opere ms. della

Bibl. di Leida).

Noi possiamo aggiungere che in ibn 'Asakir trovansi varie versioni del discorso tenuto dal
abu Bakr a YazTd b. abl Sufyan al momento di partire per la Siria: una di esse fa capo a
Yinus b. YazTd (fol. 82, r.), ed un'altra a ibn Sihb al-Zuhri. Abmad b. Hanbal afferma per che questo
(6)

califfo

discorso quello clie la gente della Siria attribuisce a ibn Silib al-Zuhri,

ma

che in verit questi

non ha mai tramandato ("Asiikir, fol. 31.v. 33,v.). Tale ultima inforraiizione conferma il sospetto
che le buone autorit tradizionistiche non ammettessero l' autenticit del discorso. Noi siamo con
esse in pieno accordo, peroli tutte le migliori tradizioni sulla partenza delle genti da MadTnah per
la Siria (cfr. 12. a. H.) non ne fanno parola. Solo ibn IshFiq (T a b a r i, I, 2107, lin. 6) accenna vagamente a istruzioni generali (wasi y yah), alla (ine delle quali abu Bakr avrebbe detto: Ti saluto
e ti raccomnndo a Dio!. Cfr. Arnold (49-BO), gli argomenti del quale, fondati quindi sopra una
notizia poco sicura,
(e) Cfr.

anche

mancano

d'ogni forza persuasiva.

Abulfoda,

208;

I,

th

r,

11,253-264;

Khaldun,

II,

App.

p. (U, lin.

ISesegg.,

membri di tutte le trib dei dintorni di Madlnah, che avevano


al-higrah fi diyiirihim, ossia erano equiparati in merito religioso ai Muhail privilegio della
girn. Le altre trib musulmane che non avevano siffatto privilegio, rimasero a custodire il territorio
dei partenti. Per le trib equiparate ai MuhgirQn o Emigrati cfr. 3. a. H., 67; 6. a. H., S IC.
dice che la spedizione era composta di

(Sayf b. 'Umav, da Hisam


HO.
Usamah di compiere scrupolosamente tutti

b.

'Urwah). abu Bakr ordin ad

senza ab-

gli ordini del Profeta,

breviare in nulla la spedizione; di cominciare dal territorio dei Quda'ah, e


poi recarsi a predare Abil (al-Zayt, oppure Ubna, secondo un' altra lezione).

Usamah
Bakr

obbed in tutto

nulla trascur

avevano ordinato di

gli

Khaldun,

anche

111.

Usamah

b.

(Sayf

Zayd,

lieri

mezzo
le

energica iniziativa di

un' assenza di quaranta giorni,


1851).

I,

p. 65, lin. 20,

,,.

ove abbiamo:

"

Ubna, un

Cfr. poc'anzi

sua

corso della

nel

in tutte le direzioni,

coraggi a prendere

che Maometto od abu

3 e segg.
'Umar, da abu 'Amr; da Zayd b. Aslam). Quando

b.

agli ordini avuti, in

quello

(Tabari,

App.

II,

luogo nella regione di al-Balqa

dopo

fare, e

ritorn a Madinali con molta preda


Cfr,

di

al paese

spedizione, pass,

dei Quda'ah,

lanci

conformemente
schiero

di cava-

rianim quelli rimasti buoni musulmani e

armi contro

Usamah

e dei

gli

apostati

musulmani

ribolli.

della regione,

li

in-

Dinanzi alla
i

ribelli

sti-

marono pi prudente di ritirarsi su Dumah (al-Grandal), riunendosi tutti sotto


agli ordini di Wadl'ah al-Kalbi, il capo principale dei Kalbiti insorti. Usamah
irruppe in al-Hamqatayn, aggred gli al-Dubayb un ramo dei Orudzam, ed
i
banu al-Khall (? cfr. Wst. Gen. Tab., 5-16) ramo dei Lakhm, ed
arriv quindi fino ad Abil (o Ubna). Ritorn poi sano e salvo a Madinah
(Tabari,
Cfr.

40 o 70

I,

1872-1873).

Athir,

li,

254, ove detto che l'assenza di

giorni.

691.

Usamah

durasse di

[Spedizione

Usamah
ria.J

in Si-

11. a. H.

112, 113.

Primi combatEventi in Madlnah durante l'assenza di Usamah.


Battaglia di Dzii-1-Qassah [versione della scuola
timenti con i ribelli.

Muclinese).

112.

(abu

Zayd 'Umar

Sabbah, da

b.

'Ali

Muhammad

b.

al-Ma-

da abu Ma'sar). Durante l'assenza di Usamah b. Zayd che dur,


chi dice 40, chi dice 70 giorni, abu Bakr rimase sempre in Madlnah. In que-

da'ini,

cominciarono a venire

sto periodo

le

ambasciate delle trib nomadi per di-

chiarare al Califfo, che erano pronte a continuare l'osservanza regolare delle


preghiere,

ma

che non volevano pi pagare la tassa al-zakat. Alle quali

proposte abu Bakr rispose sempre con

un fermo

che venissero

rifiuto, insistendo

Le energiMu'awiyyah

osservate scrupolosamente tutte le prescrizioni imposte dal Profeta.

che affermazioni del Califfo rimasero per lettera morta. Nawfal


al-Dli

{sic,

correggi Du-ili

tere le tasse tra

cfr.

90, no. 10),

Fazarah, mentre

si

medesime, venne

(')

che menava con

e spogliato di tutto quello

mandato dal Profeta per

avviava verso Madlnah con

fermato in al-arabbah

b.

da Khrigah
s.

Il ribelle

sentante del Profeta di ritornare a Madlnah incolume,

b.

l'

riscuo-

importo delle

Hisn al-Fazari,

permise al rappre-

ma

restitu tutta la

roba a quei dei banu Fazarah, dai quali era stata tolta in pagamento delle

abu Bakr nulla pot fare ancora stante l'assenza delle milizie
sotto Usamah, ma appena queste furono di ritorno, sa nel (jumada I, sia
nel (jumada II, egli nomin Usamah b. Zayd, oppure, secondo altri, Sinan
al-Damri, qual suo luogotenente in Madlnah, e part in persona alla testa
dell'esercito in direzione di Dzu-l-Qassah (^) contro Khrigah b. Hisn al-Fatasse dovute,

zari e

con

Manzur

Zabban

b.

le trib dei

b.

GJiatafan. In principio

neghgenza, furono

assaliti

ma

(Tabari,
Nota

I,

le

di

si

trovavano

riuniti in quel

musulmani, che

si

luogo

avanzavano con

a ripiegarsi indietro dinanzi al ne-

o costretti

abu Bakr, ritirate


pot riordinarle e menandole
mico

Sayyar, che

sue schiere entro un sito boschivo -l vicino,

nuovo

all'assalto,

mettere in fuga

il

nemico

1870).

al-Sarabbah era un luogo fra al-Salilah e al-Eabadzah, sulla via di Makkali, passato
al-Naqrah, quando si viaggia verso Makkah (Y q u t, 111, 272, lin. 11 e segg.) tali notizie sono per
confuse e incerte.
Nota 2.
Dzu-l-Qassah giaceva a 24 miglia da Madlnah sulla via che conduceva a al-Rabadzah
secondo altri invece trovavasi fra Zubalah e Suquq, a due miglia di l da Suqq (Yqut, IV, 125;
1.

lin.

15 e 20).

113.

mah

([al-Wqidi?], da Yahya

Zayd
da abu Bakr
b.

b.
i

Qatadah, e da Usa-

Aslam). (Mentre era assente la spedizione di Usamah) vennero

due

sieme con vari

b. 'Abdallali b. al)I

capi,

altri

Emigrati makkani

'Uyaynah

b.

Hisn al-Fazari, ed al-Aqra'

Arabi ragguardevoH. Essi

e dissero

che gli

altri

B92.

si

b.

Habis

in-

presentarono ad alcuni degli

Arabi, da loro dipendenti, non vole-

11. a. H.

113, 114.

vano pi pagare tassa veruna a Maclinah, come facevano prima


"

Se per voi

ci stabilite

qualche cosa di

fisso (?

un compenso

al Profeta:

danaro

in

senso oscuro), allora ve ne procureremo a sufficienza presso ai nostii


guito a queste parole gli Emigrati

proposero di

ftxrc ai

era del parere che


il

pagamento

Tale parere
rarono

che ne sarebbero andati con-

(?),

egli aveva, al pari di loro,

lasciato alcuna prescrizione,


si

Usamah
solo di-

il

combattere contro

1.

mia

sola capezza di camelo

prevalse sugli altri e fu accettato dai


tutti.

ha maggior peso della fede


Nota

n alcuna rivelazione

Da

il

Pro-

egli per

dovesse muovere guerra contro chiunque sospendeva

del tributo, fosse anche

migliore cU

il

In se-

recarono presso abu Bakr, e gli

esprimere un consiglio, perch, riguardo a questa faccenda,

non aveva

feta

due uomini tanti doni

abu Bakr rispose che

l'esercito,

ritto di

si

avrebbero lasciato in pace Madinah fino al ritorno di

tenti, e cosi

con

Makkani

*Umar

disse:

di tutta questa

gli apostati

,,

La

in

(^).

iman?)

abu Bakr

fede

(?

comunit in

fino alla partenza di

q a 1)

lo dichia-

(Hubays, ms. Lugd.,

Madinah,

Compagni, che

Kh lid

di

ci che riguarda

'Uyaynah

al-Walld

b.

il

fH.],

9)

un'altra tradizione data in appresso risulterebbe per che

manesse un tempo considerevole

'

(?

b.

Hisn

ri-

(cfr. 117).

Queste celebri parole citate da tante fonti non sono per ben chiare, perch non
'i q a 1.
Il
u i r {Anials, 13) traduce the tether of a tithed
carnei ossia la capezza di un camelo della sadaqah. I lessicologi arabi (cfr. Baladzuri, Glossari uni, 73) rendono per 'i q a 1, con sadaqah a 1-s a n n a h, ossia la tassa di un anno. Alcuni, come alWaqidi, Ivllik e ibn ahi Dzlb, la spiegano quale capezza di camelo . Contro tale significato ab
'Ubayd fa obbiezioni e sostiene che, secondo il maggior numero delle autorit filologiche, presso i nomadi 'iqiil aveva sempre il significato di tributo o decima di un anno. Bukbari (1,364, lin. 3;
369, lin. 5)' invece di 'iqal ha 'auaq, ossia capretto: lezione certamente errata, perch non si
accettavano come tributo n capretti, n agnelli. E evidente per che abu Bakr vuole alludere a cosa
di valore minimo. Non inoltre improbabile che i cameli della sadaqah nell'essere consegnati agli
esattori avessero tutti quelle rozze captzze fatte con pelo di capra, legate intorno al capo, e che gli
rabi generalmente lasciano legate alla testa degli animali finch logore cadono a pezzi. Pu essere che
abi Bakr volesse dire: Se ai cameli della sadaqah manca una sola capezza, io... ecc. Non credo
altra spiegazione possibile, perch capezze non formavano parte del tributo: questo fra i nomadi consisteva solo di bestiami. Si noti che altre tradizioni (cfr. 117) ignorano il detto di abu Bakr.

Nota

3.

ben accertato

il

114.

(al-Waqidi).

Muzaynah,

Ghifar, ai

signiicato del termine

Il

caliifo

agli Asga', ai

Madinah, ordinando agli Arabi


stati,

Da

abu Bakr invi messi


(xuhaynah ed

di prendere^Je

e di accorrere presso di lui in

agli

Aslam,

ai Ka'b, tutto

intorno a

armi per combattere

Madinah con

tutte queste parti vennero allora numerosi

la

massima

armati,

ai

gli

apo-

sollecitudine.

quali riempirono

cameU e
400 cameli come

Madinah. I (juhaynah mandarono quattrocento uomini montati

sii

Murrah al-(jruhani men inoltre con s


abu Bakr divise questi animali fra la
aiuto e provAdsta per i musulmani
gente accorsa in Madinah. I (jruhaynah si accamparono in (Batn) Qanat.
abu Bakr decise che si dovesse assalire per primo l'impostore Tulayhah
cavalli,

ed 'Amr

b.

(Hubays, ms. Lugd., 15) [H.].


evidente dal contesto che
Nota
1.

il

ritomo

di

Usamah

dalla Siria;

forse fu

questo appello alle trib fedeli deve essere messo dopo


sotto alle armi quelli che ave-

un ordine per richiamare

593.

75

iBattagiia
^"' '"*^*

di

11. a. H.

g 11-1,115.

[Battaglia

di

Pzu-l-Qassah.

e che erano ritornati nelle loro famiglie per rivedere le

vano accompagnato Usamali,

mogli e

figli

e affidar loro la roba pi-edata. In questo senso deve intendersi ci che in varie tradizioni chiamato
il riposo dato alle genti di Usamah (cfr. 119 e 124). Le notizie riferite hanno anche valore per

appurare la composizione e la forza numerica delle genti che mossero poi con Kh alid h. al-Wald
contro Tulaj'liah: in tutto poche migliaia di uomini, forse fra i 2000 e i 4000 (cfr. 120 e 123, nota 2).

115.

(''Essi narrano,,, ossia le autorit di al-Waqidi)

come abu Bakr

Usamah) si mosse con i Muhagirun (Emigrati Makkani)


gli Ansar, e lasci Madnah avendo in mente di assalire i Grliatafan, i Muliarib, gli 'x\mir, gli Asad e i Tamim (^). In Madinah lasci come suo rap(dopo

ritorno di

il

presentante, secondo gli uni, 'Abdallali b. Mas'ud, secondo gli

altri,

mad b. Maslamah al-Harithi (cfr. 112). abu Bakr procede in


Baqa (a 24 miglia da Madinah sulla via del Nagd: Yaqut, I,
20),

ed arriv in quel luogo con (l'avanguardia

Makkani, con

cosi occupato,

Kharigah

b.

ecco sopraggiungono

Hisn

mani. Questi

si

b.

Hudzayfah

b.

all'

Badr,

700,

lin.

19-

100 Einigrati

(al-maghrib) in attesa

un gran fuoco

improvviso

abu Bakr

la

e stando egli

cavalieri nemici sotto


i

musul-

stesso dovette

cercar

quali assalgono di sorpresa

ritirarono in confusione ed

un bosco

di)

direzione di

Mentre aspettava, sopravvenne

resto della gente.

il

Califfo diede ordine di accendere

il

composta

quali compi la preghiera della sera

che lo raggiungesse
notte, ed

[?]

Muham-

un albero (?), rifiutandosi (di mettersi in


salvo con la fuga...? [testo corrotto]). Per fortuna dei musulmani Talhah b.
'Ubaydallah, salito sulla vetta di una collina, annunzi ad alta voce l'avvicinarsi del grosso delle schiere madinesi: udendo questo i nemici si ritiraCos la piccola avanguardia musulmana pot riconrono precipitosamente
ricovero in

vicino, sotto

('^).

giungersi senza altri incidenti al rimanente delle milizie che venivano da


MadiJiah.

Compagni

abu Bakr rimase


quello che

forza presso

il

di prendere in persona

Zayd

b. al-Khattab,

il

lo

comando

fratello
:

di

'Umar ed

fare.

che alfine

minarlo suo rappresentante


la fede

Baq'a per alcuni giorni, e vi discusse con

doveva

si

Califfo,

in

'Ali insistettero

con tanta

indussero a rinunziare al suo disegno


dell'esercito,

abu Bakr voleva mettere

'Umar, a capo di tutto

ma Zayd

l'esercito,

no-

desiderava ardentemente battersi per

trovare la morte quale martire della medesima, sicch preg

Cahffo di non dargli


potuto gettarsi nelle

il

file

il

comando, perch come generale in capo non avrebbe


dei

combattenti e trovarvi la fine gloriosa, che

da tanto tempo ambiva. Per gli stessi motivi rifiutarono il comando anche
abu Hudzayfah b. 'Utbah, e Salim mawla di abu Hudzayfah (Hubays,
ms. Lugd., 11) [H.].
Nota 1. Si noti che anche in questa tradizione non si fa cenno veruno dei Hanlfah sul quaJe
punto avremo a ritornare in appresso.
Nota 2.
Appuriamo quindi che la cosi detta battaglia di Dzu-1-Qassah fu in veiit una
piccola scaramuccia dell'avanguardia musulmana, nella quale erano impegnati soli cento uomini. Non
:

B94.

11. a. H.

115, 117.

dubbio che in questo senso debbansi interpretare le notizie date da al-Mada'in! (cfr. 112) e le
fantastiche e romantiche di Sayf (cfr. g 119). Cosi tocchiamo con mano tutto il pregio
storico di al-W5qidi come fonte: la presente tradizione e le altre attinte da ibn Hubays sono tutte
v'

esagerazioni
inedite.

Questi particolari di al-Waqidi sono confermati da una tradi 116.


zione conservata da Ya'qub b. Muhammad al-Zuhri. Nella quale per si ag-

giunge che Baq a, ove abu Bakr fece accendere

nome

per Dzu-1-Qassah

(cfr.

Yaqut,

anche

I,

il

700,

grande fuoco, un altro


lin. 20),

e che

il

Califfo

movendo da (Batn) Qaiiat, ed avendo con s, fra i cento Emigrati


Makkani, come porta-stendardo, Lvlialid b. al-Walld. Segue poi, che quando i
nemici sotto Kharigah b. Hisn b. Hudzayfah si diedero alla fuga, al sopragvi giunse

giungere del grosso dell'esercito da Madinah, Talhah


i

fuggenti e ne uccise uno, nei pressi

(Hubay,

o colline,

(?

b.

'UbayJallah insegu

cfr.

118) di 'Av^sagah

ms. Lugd., 15-16) [H.].

117. ([al-Waqidi?], da 'Ikrimah, da ibn 'A1)bas). 'Umar, abu 'Ubaydah,

maw

e Salini

a di abu Hudzayfah insistettero presso

abbonasse in quell'anno
e

essi

davano

al Profeta,

Califfo,

sadaqah agli
benevolenza. Ma abu Bakr

pagamento

trattasse con molti riguardi e

li

che

il

il

della

debbono dare anche

perch egli

Arabi nomadi
disse:

ora, altrimenti io

"quello

combatter

il ritorno della spedizione di Usamah)


Compagni
i
e and fino a Baq'a in Dzu-1-Qassah (\\ Ivi
si trattenne alcuni giorni, ed 'Umar insieme con 'Ali fecero di tutto per persuadere il Califfo a ritornare a Madinah. Allora abu Bakr diede ordine che
l'avanguardia dell'esercito musulmano si mettesse in cammino, dichiarando

contro di loro

egli si

(cfr.

mosse con

113). Perci (dopo

tutti

che se nei due seguenti giorni essa


conservato

comando

il

contrario egli cedeva


il

s'

imbatteva nel nemico, egli avrebbe

e sarebbe partito con

il

comando a Kha\id

al-WalTd. Questo egli disse con

il

solo scopo che la notizia di

ci

si

b.

grosso dell'esercito

divulgasse fra gli Arabi

nel caso

nomadi ed

incutesse loro timore. Quindi diede le sue istruzioni a Khalid b. al-Walid e


gli

ordin di mettersi in cammino:

Talhah, al-Zubayr, 'Abd al-rahman

'Ali,

molti

altri,

l'illusione
b.

ritorn a Madinah.

che

il

Califfo

si

b.

1)

Egli agi per in

modo

b.

che

da 'Umar,

Waqqas

abi
si

conservasse

accingeva a comandare la spedizione. 'Uyaynah

ritorn ora presso

un quindi con Tulayhah


Nota

parte, seguito

'Awf, Sa'd

Hisn (che era venuto a IMadlnah a trattare con

113, nota
si

egli, d'altra

b.

93, 94 e
suoi senza aver ottenuto cosa veruna, e

Ivhuwaylid

il

Califfo, cfr.

(Hubays, ms. Lugd.,

12) [H.].

In un'altra tradizione ([al-Waqidi?], da 'Abdallah b. abl Bakr) detto che nh Baltr


accompagnasse Khlid b. al-WalTd fino a Dzu-l-Qassah, ma giunto ivi dopo la preghiera della sera
(m a gh r b), 'Umar persuase il Califfo di ritornare addietro. Allora abu Bakr prese congedo dall'esercito e ordin a Kh alid di proseguire fino a tanto che egli (abii Bakr) lo avesse raggiunto: abu Bakr
dichiar che egli si recava nel distretto di Khaybar, e disse questo affinch i nomadi lo venissero a
sapere: invece egli ritorn a casa con i Compagni (Hubays, ms. Lugd., 12-13) [H.J.
1.

695.

IBattafflia

di

Dzn-1-Oassah.

15.^

[Battaglia

di

Dzu-i-Qassah.]

11. a. H.

118,119.

fAbd al-aziz

Salamah al]\|g;^asun, da 'Abd al-wahid b. ab 'Awn, da al-Qasim b. Muhaniraad b. abl


Bakr, da sua zia 'Asah). Il califfo abu Bakr si mosse da Madinah (dopo il
ritorno di Usamah) alla testa dell'esercito musulmano in direzione di Dzu-1Qassah, un luogo dei banu Mabrib, per assalirvi un accampamento di ribelli
comandati da Kbarigali b. Hisn b. Hudzayfah b. Badr al-Fazari, e da
Manzur b. Zabban b. Sayyar al-Fazari uno dei banu-l-'Usara, dei (hatafan
118

(c/V.

112, 115).

b. 'Abdallali b. abl

dopo un sanguinoso combattimento

al-Taymi insegu

b.

mise in fuga. Talhah

fuggiaschi e raggiuntili sotto ai

uccise alcuni altri

li

il

resto

Hisn nel fuggire, grid

fuggiaschi

dei

ai suoi:

"

Guai

Bakr),. (Baladzuri, 95, lin. 9).


Nota 1. Questa versione, che conferma nelle

si

agli

'Ubaydallah

b.

Thanaya 'Awsagah, ne

mise in salvo

{^).

Kjiarigah

Arabi da ibn abi Quhafah

(= abu

sue linee generali quelle dei paragrafi prece-

denti 112 e 116, senza dubbio la pi prossima al vero, e con

il suo silenzio significativo che ignora


ricami della scuola iraqense, specialmente di Sayf b. 'Umar, dati nel paragrafo seguente, ci
d buone ragioni per considerare come favole tutte le storie di altri immaginari assalti a Madinah
e di combattimenti in Dzu-Husa (cfr. i seguenti paragrafi).

tutti

moti nell'Arabia centrale battaglia di DzH-l-Qassah (versione di Satjf).


(Sayf b. 'Umar, da Sahl b. Yusuf, da al-Qasim b. Muham 119.
mad). Alla morte del Profeta circa due terzi delle grandi trib degli Asad,
I

dei (hatafan

dei

Tayy

si

scliierarono apertamente

sotto agli ordini del

Asad si diedero convegno in Samra (\), i Fazarah ed i Uhatafan in (janub Taybah {luogo sconosciuto), ed i Tayy presso
ai confini del loro paese. I Tha'labah b. Sa'd, i Hurrah e gli 'Abs (e gli
Dzubyan) si riunirono in al-Abraq presso al-TJabadzah (^). Con questi ultimi si vennero a congiungere pure non pochi dei Kinanah, ma siccome il
paese non abbondava di provviste e di foraggi, i ribelli dovettero dividersi in due schiere separate, delle quali una rimase in al-Abraq, e l'altra and a stabilirsi in Dzu-l-Qassah. Tulayhah mand allora un contingente dei banu Asad sotto il comando di Hibal in aiuto dei ribelli di Dzu-1falso Profeta Tulaj^hah.

Grli

Qassah, e molti altri Arabi delle trib di Layth, di al-Dll

(?

Du-il) e di

Mudhg

campo di Dzu-l-Qassah. Il comando dei


Hurrah in al-Abraq era nelle mani di 'Awf b. Fulan b. Sinan, e quello dei
Tha'labah b. Sa'd e degli 'Abs, nelle mani di al-Harit] b. Fulan al-Sabfi.
Questo gruppo di trib ribelli mand ora un'ambasciata a Hadlnah, con
vennero pure ad unirsi

ai ribelli del

r incarico di trattare nuovi patti con

mora

il

Califfo. Gli ambasciatori presero di-

nelle case dei principali abitanti, fatta eccezione per di al-'Abbas, che

non accolse alcuno

in casa propria, e quindi

si

presentarono ad abu Bakr,

dicliiarando che le trib erano pronte a sottostare all'obbligo della preghiera,

ma non

volevano pi pagare la tassa al-sadaqah.


596.

Il

Califfo respinse

fie-

1 1

ramentc

le

a. H.

119.

proposte, affermando con grande energia, che egli avrebbe coni-

come

non mandavano il tributo nella sua


interezza, perfino se mancava una sola capezza da camelo ('iqal)(^). Gli
ambasciatori ritornati al campo di Dzu-l-Qassah, informarono le trib ivi
riunito che Madlaah era sguernita ili genti armate e che facile ne era quindi la
espugnazione, abu Bakr, sospettando che gli ambasciatori avrebbero riferito
battuto

infedeli

quelli che

tutti

alle trib lo stato, in cui si

Arabi ad assalire

altri

la

trovava Madinah, ed avrebbero invogliato gli

vuota di difensori, pigUava intanto

citt,

energici provvedimenti per mettere

non

solo

ma

un assalto diurno,

opere di difesa

Madinah

anche tentativi

(anqb) furono date

di

sorpresa notturna.

custodia ad

in

pi

in istato di difesa, prevedendo

Le

a al-Zubayr, a

'Ah,

Talhali e ad 'Abdallah b. Mas'ud, mentre tutti gli uomini rimasti in Madinah,

ebbero ordine di tenersi sempre pronti ed uniti

capaci di portare le armi,


nella moschea.

Le

previsioni

abu Bakr

di

giorni dopo la partenza degli ambasciatori

avanzarono segretamente su Madinah,

si

gli

avverarono esattamente, tre

Arabi raccolti in Dzu-l-Qassah

una retroguardia o corpo


di riserva in Dzu-Husa (luogo sconosciuto), tentarono una sorpresa notturna. Gli
uomini in vedetta sulle opere di difesa avvertirono in tempo il Califfo, il quale,
senza nemmeno aspettare l'assalto, mosse immediatamente contro il nemico
con tutti gli uomini che aveva, montati in mancanza di altri mezzi, sopra
i cameU, che servivano per irrigare gli orti di Madinah (al-nawadih).
Il
nemico non resse innanzi alla sortita improvvisa del Califfo, e si ripieg pree lasciata

cipitosamente fino a Dzu-Husa. Qui per la retroguardia erasi preparata al


cimento, gonfiando d'aria

Quando

si

avanzarono

le otri rigonfie e le

tando

lo

di

le otri

pelle, e

legandole insieme con corde.

cameli dei musulmani,

gli

Arabi buttarono in terra

scagliarono a pedate in direzione dei musulmani, get-

spavento fra

cameli,

non avvezzi a

tale novit. I cameli si vol-

tarono e fuggirono a precipizio, rendendo vani tutti gU sforzi dei loro cavalieri
per fermarli, e sostarono soltanto all'arrivo in Madinah

musulmani

rono per in citt senza avere avuto n un morto, n un

come

fu divulgato fra le trib

come una prova


si

la notizia

ferito.

arriva-

L'incidente

d'una disfatta dei musulmaiii e

della loro debolezza. Gli Arabi ritornati ora a Dzu-l-Qassah,

persuasero che nulla vi fosse pi da temere dai musulmani, e trascurarono

perci di prendere le necessarie precauzioni per la difesa del campo. Di ci


volle

immediatamente

trarre profitto

dizione notturna contro


tre parti, diede
sinistra
Il

il

mano

campo

comando

ad 'Abdallah

colpo di

il

b.

abu Bakr,

il

di Dzu-l-Qassah.

dell'ala

dritta a

quale prepar una speDivise

al-Nu'man

Muqarrin, e della, retroguardia a

ebba esito

felice,

b.

sue schiere in

Muqarrin, della

Suwayd

e prima che spuntasse

597.

le

sull'

b.

Muqarrin.

orizzonte

il

iBattagHa

di

Dzu-i-Qaaaah.j

11. a. H.

119.

[Battaglia

di

Bzu-i-Qassah.]

como
g^g^j

arra q a r n u a 1-S a m s), i musulmani piombando

del sole (dz

Arabi dormenti,

avevano gi messi in fuga, con molta strage, impadro-

li

nendosi della loro roba, ed uccidendo perfino Hibal,

hah

(cfr.

per 137). Lasciando al-Nu'man

in Dzu-l-Qassah,

musulmani

dei

quali poterono mettere le

ed

presso

mani

abu Bakr informato

da

musulmani,

quaU

Usamah con

tutti

musulmani,

sui

di ci, giur che avrebbe


tutti

colpevoli dei de-

reduce dalla

l'esercito

tempo

ripresero animo, in ispecie quando, poco


(*)

mandate da Safwan, da al-Zibriqan,

meno che 60

quando, dopo un'assenza di poco

'Adi, e

vittoria

ancora. L'effetto morale della vittoria fu molto grande anche

altri

dopo, arrivarono le tasse dei Tamlrn


e

massacrarono

sconfitta,

prima

dei ribelli. Gli 'Abs ed

file

una insigne punizione, mettendo a morte

inflitto

luogotenente di Tulaj^-

Muqarrin con alcune genti armate

grande turbamento nelle

e gett

Dzubyan, per vendicarsi della

Ktti,

b.

il

Califfo fece ritorno a Madlnah. Questa fu la

il

inaspettati

Siria,

Usamah

indugio l'offensiva: lasciato

b.

abu Bakr decise

pure

giorni, arriv
di riprendere

Zayd come luogotenente

senza

Madinah,

in

e dato ordine alle milizie di ritorno dalla Siria di riposarsi qualche giorno
(cfr.

114, nota

assalire gli

egli

1),

a'cinse

si

con

le

Arabi accampati in al-Abraq.

abu Bakr guidasse

medesime genti di prima ad


Compagni non volevano che

in persona la spedizione per

il

pericolo che egli potesse

rimanere ucciso, ed esponesse cosi la comunit musulmana a nuovo


e pericoli

ma

abu Bakr

rifiut di

si

mutare

in checchessia

dispetto di tutte le proteste part con l'esercito.

tamente favorevole

la

marcia

sentore delle sue mosse, ed

campati

in al-Abraq, e

si

compi senza che

La
il

difficolt

suoi piani e a

fortuna gli fu comple-

nemico avesse

musulmani poterono piombare

fugarU facilmente, catturando anche

sugli
il

il

menomo

Arabi

ac-

poeta al-Hu-

tay'ah. Gli Arabi furono disporsi in tutte le direzioni. Il Califfo rimase alcuni

giorni in al-Abraq, durante


guerrieri

musulmani

tutti

quali decise di riservare per uso dei cavalli dei

pascoli della l'egione, privandone

Tha'la1)ah b.

Sa'd per punirli della loro ribellione. I Tha'labah furono costretti a pascolare
le loro bestie nelle terre di
si

al-liabadzah. Gli 'Abs e gli

ritirarono ora pi verso oriente e

quale lasciato

il

campo

Buzakhah (Tabari,
Nota

1.

di

I,

si

Dzubyan

sbaragliati

andarono ad unire con Tulayhah,

Samira, and a fissare

1872-1879, 1872-1873)

il

il

suo quartiere generale in

f).

Samra, pronunziata anche Sumayra, era una delle stazioni sulla strada di Makkah
prima di giungere a al-Hagir (Y S tj t, III, 148, lin. 1 e segg.)al-Rabadzali era uno dei villaggi di Madlnah, a tre miglia da Pzat 'Irq, sulla via

(da Basrah?), e si trovava dopo TiJz,

NoTA

3.

Tarlq al-Higaz, quando da Faj'd

Nota
!

8.

si

viaggia verso

Cfr. per altre leggiere

Makkah

Il

Yaq

t,

III, 749, lin. 6-7;.

Baliidzuri,

94,

lin.

che detto poc'anzi alla nota 2 del 113.


e 1 (I, 13 e nota 2) nel riferire questa tradizione di Sayf, fondandosi sul Q a m u s, IV,
segg. (cfr. Tag al-'Arus, Vili, 27, lin. 34 e segg.), traduce erroneamente 'iqal con

segg., e quello

12, lin. 11 e

varianti di questa celebre risposta:

B9S.

11. a.

H.

119-121.

Kameel . E noto che 'aqala era


gamba anteriore del camelo, quando

einjiibriges Schaaf oder

legare con la capezza la

verbo proprio per definire l'atto di


accucciato in terra, per impedirgli di

il

al-'Aras, VIII,26,lin.22-23, QSmus, IV,12, lin.l, e awhari, II,217,lin.24),


come potr ben ricordarsi chiunque ha viaggiato con cameli in Arabia. bene anche osservare che il
Weil traduco erroneamente il passo del QamQs: infatti ivi detto che 'iqal pu significare l'ammontare di un anno della tassa z a k ii t ctr. anche Lane, Arahic-Ettgl. Le.r., 2115, ove la risposta
di abfi Bakr tradotta: If the}' refused me a year's poor-rate; e a w h a r
(II, 217, lin. 15).
Poc'anzi per lo stesso Lane ammetto che 'iqal significa a rope with which a camel's fore shank
is bound to his arra, both being folded together and bound in the middle of the arm
cfr. anche
;

awhari,

II. 217, lin. 25.

Nota 4. E bene rammentare che il narratore di questi fatti, Sayf b. 'Umar, apparteneva alla
Tamlm, e che per egli, come avremo occasione di rilevare anche in seguito, non trascura

trib dei

alcun incidente per mettere in buona luce i suoi consanguinei. Altrove invece (jifr. 90, nota 1) detto
ohe i Tayy fossero i primi a mandare la s a d a q a h dopo la morte del Profeta. pi probabile per
che le prime tasse venute a Madlnah, regnante abu Bakr, fossero quelle delle trib circostanti a Madlnah, come traluce da un'utt'ermazione esplicita di al-Waqidi. Cfr. g 90, no. 12.

anche AthiT) Hi 261-2C2, che, invece di Samlra, ha Sumayra; Khaldun, II,


riassume Sayf.
Questa tradizione tipica del genere proprio della scuola storica iraqense. Mentre nelle tradizioni della scuola madinese abbiamo una piccola scaramuccia, Sayf ha un assalto su MadTnah e ire
combattimenti. Abbondano nomi di persone sconosciute (con la sospettosa filiazione ibn fuln figlio
di un tale! ), e perfino due nomi di luoghi sconosciuti a tutti i geografi arabi. Tutto ci ha carattere
palsemente apocrifo, che getta scredito su tutto l'insieme delle notizie Sayfiane (cfr. poc'anzi 71). Non
vi pu esser dubbio che Madii'ini, Wiiqidi e Baliiilzuri danno una versione assai pi corretta e veritiera.

Nota

p. 65,

6.

Cfr.

lin. 20,

Principio

della

campagna contro

gli apostati

scuola

{versione della

Madinese^.

(Le medesime autorit del 118). Immediatamente dopo la


vittoria di Dzu-1-Qassah, e senza far ritorno a Madlnah, il califfo abu Bakr
120.

sped Khlid

(a)

b.

al-Walld con

feta Tulayhali b.

Khuwaylid

le

genti

musulmane

al-Asadi, che aveva

Q ad

assalire

riunito

il

falso pro-

suoi seguaci

in

una sorgente dei banu Asad b. Khuzaymah (^). A capo degli


Ansar venne messo Thabit b. Qays b. k^ammas al-Ansari, che poi fu ucciso
alla battaglia di al-Yamamah (Baldzuri, 95, lin. 15 e segg.).
(6) Cfr. anche Yaqut, I, 601, lin. 13-14; abu-1-Farag, 169, lin. 9, afferma che l'esercito di Khlid contasse 4500 uomini, numero che deve esBuzakhah,

sere gi esagerato. Cfr. poc'anzi 114, nota

e pi avanti 123, nota 2.

Nota 1.
Da questa fonte sicura vediamo quanti sono i ricami introdotti nella storia dalla
scuola romantica dell' 'Iraq: principale fra tutte le invenzioni la pretesa spedizione simultanea degli
undici generali diversi in undici diverso parti d'Arabia (cfr. 123 e 124): abu Bakr mand un solo
piccolo esercito sotto

Kh alid

b. al-\Valld.

abu Bakr nel prendere congedo da Kh alid b. al-Walld, gli died essa ti rincorrer cerca la morte e ti sar donata la vita!
('Iqd, I, 9, lin. 20; 38, lin. 7). Per altri consigli di indole generale (di dubbia autenticit!) dati da
abu Bakr a Khalid. cfr. anche 'Iqd, I, 49, lin. 8; cfr. 109 e nota 1.

Nota

2.

Si narra che

cesse, fra le altre cose:

121.

il

Fuggi

califfo

la gloria

In una tradizione di al-Wqidi, conservata da ibn Hubays,

detto che la partenza di Khlid

profeta Tulayhah avvenisse

il

b.

al-Walid da Dzu-1-Qassah contro

giorno 27,

purtroppo non

(Hubays, ms. Lugd., 15). Deve essere per o


probabilmente del Ragib dell'I 1. a. H. (cfr. poc'anzi

qual mese
pi

ma

599.

del

si

il

falso

aggiunge

(jumda

73, no.

6).

II,

di

di

Dzu-l-Oaasah
~~

Tg

alzarsi(cfr.

App.

IBattaelia

11. a. H.

122, 123.

[Principio della
campagna contro gli aposta

ti.]

(al-Waqidi, da 'Urwah

122.

abu Bakr diede

b. al-Zubayr). Il califfo

istruzioni a Khalid b. al-Wald (quando lo invest del comando


seguenti

dell'esercito): " Temi Dio e su buono con i tuoi dipendenti, perche con te
^^

.,.,.,,.

'

sono Compagni del Profeta, uomini eccellenti, tanto degH Ansar (Madinesi),

"

quanto dei Muhagirun (Emigrati Makkani). Accogli

"

disputare con

"

"

Asad ed

"

soltanto di

"

battendo (invece) contro la gente della

"

Dio, perch io ho saputo che tutti

Manda

essi.

innanzi informatori,

loro consigli e

non

quali dovranno esplorare

buon ordinamento. Quando verrai alle mani con gli


Ghatafan (sappi che) una parte di essi con te: questi aspettano
vedei'e a chi venga la vittoria, per unirsi a lui.... (lacuna).... Com-

luoghi, e procedi in

" ti

avr dato soddisfazione contro

"

Dahiyah), avanza contro

"

tere

"

deserto,

'

adopera contro di

"

dati dall' uccidere

"

musulmano

123.

Ka'b

il

nemico con

le

nel

campagna contro

(^ayf

b.

(Hubays,

in

questo

quale sono (pur


armi, che egU

stesse

spada contro

y,

dovrai combat-

perci

spada..., ecc.

coloro, nella casa dei quali tu senti

alla preghiera (adzan)..., ecc.

Yamamah. Tu

tuo esercito,

il

te: lancia contro lancia,

Principio della

Quando Dio

gli abitanti delle regioni di confine (al-

pieno di riguardi per

sii

soccorso di

il

la fede.

interpretazione incerta!):

(?

uomini deboli. Combatti

" alcuni)

hanno rinnegato

la gente della

parte del deserto

dalla

Yamamah, invoca

Guar-

l'appello

recitare

ms. Lugd., 17) [H.].

gli apostati {versione di Sayfh. Xhnar).

'Umar, da Ilarani

b.

Uthnian, da 'Abd al-rahman

b.

Dopo la vittoria di abu Bakr sugli 'Abs, sugli Dzubyan e


'Abd Manat b. Kinanah, che numerosi si erano uniti a loro in

Malik).

Ij.

sugli arabi

al-Abraq

(cfr.

di Usaraali b.

119),

Califfo, ritornato in

il

Zayd da poco

Siria, e raccolte

anche tutte

Madnah, riun tutte

arrivate dalla spedizione lungo


le altre milizie,

che era possibile

guerrieri

si

dessero convegno in Dzu-1-Qassah, a

marcia da Madinah nella direzione del Na^d. In questo luogo

genti

confini della

di

mettere as-

sieme nei dintorni di Madinah (dalle trib nomadi dei dintorni?)


che tutti

le

('),

ordin

una giornata
il

di

Califfo pass

in ri^^sta le schiere degli armati e le divise in undici eserciti separati, con

undici distinti stendardi, sotto undici diversi generali,

ognuno

in

una regione diversa per combattere

quali dovevano recarsi

nemici dell'Islam ed assistere

quegli Arabi, che nelle varie trib erano rimasti fedeli alla fede ed alla causa
dell'

Islam
Nota

1.

partito per la

C^)

(T a b a r i,

I,

1 879-1 880).

Secondo una tradizione, conservata dal solo ibn Hubays,

sui confini della Siria (!\ Difatti

ICjialid b.

al-WalTd sarebbe

Zayd dalla spedizione


al ritorno di Usamah a Madlnab, il califfo abu Bakr lo mand con
Khalid, e questi rinforzi giunsero a Khalid soli tre giorni prima della

campagna nell'Arabia

centrale

quattrocento uomini in aiuto di


battaglia di al-YammaJi (\) (HubayS,

prima

fol. 13,r.).

eoo.

del ritorno di

Usamah

b.

11. a. H.

Nota

La

lume

S 123, 124.

componevano l'esercito dei musulmandate in Siria da Maometto sotto gli


ordini di Usiimah erano composte solo in parte di Madinesi e di Emigrati
in assai maggior numero
erano i membri delle trib dei dintorni, del paese fra Makkah e Madinah, ossia Bali, uliaynah, Muzaynah, Asiani, Khuza'ah, ecc., ed probabile che queste trib formassero anche il contingente mag-

mani

2.

sola fonte che ci dia

anche

quella riportata al 114 (ctr.

sugli elementi, che

I20,i).

Le

milizie

le quali sotto l'abile direziono di Kbnlid b. al-WalTd, costituirono il


nucleo principale del piccolo esercito, che riconquist l'Arabia ribelle.
In
i r kli. (II, 2)9, liu. 17) troviamo che l'esercito musulmano comandato da Kbfilid b. al-Walid,

giore di quelle genti valorose,

quando si mosse contro Tulayhah, contava 3000 uomini. Pi tardi, marciando contro Musaylimah si
dico (Kb o n d., I, 4, lin. 3) salisse fino a 20,000. Da alcune tradizioni conservate dal solo ibn Hubays
siamo informati che l'esercito di Klu ilid contasse 4000 uomini, dei quali 400-600 erano Ansar di Madlnah (H u b a y s, fol. 12,r.). E evidente che la divisione di 4000 nomini in undici eserciti un'assurdit
Nota 3.
La divisione delle poche milizie di Madinah in undici eserciti con undici generali
diversi, una invenzione infantile di Sayf b. 'Umar, o delle sue fonti, del tutto contraria alla verit dei
!

Pi avanti (cfr. 132) la tradizione pi sicura di Hisiim ibn al-Kalbi (T a b a r i, I, 1887, lin. 15 e
dice abbastanza chiaramente, che in Dzxi-1-Qassah il Califfo forma.sse un esercito solo, e ne
aflSdasse il comando soltanto a Kli alid b. al-WalTd, il quale doveva con tutte le forze riunite dell'Islam
schiacciare il nemico pi vicino e pi temibile, Tulaybah, nel BilTid Asad lo stesso affermano chiaramente anche le autorit della scuola madinese ai S. 120-122. Sarebbe stato il pi grave errore strategico dividere le forze in undici pccole schiere e disperderle in undici direzioni diverse. Lo scopo
dei tradizionisti iraqensi di ingigantire e glorificare ogni cosa, e altres di far risalire ad ab Bakr
tutto il merito della repressione delle trib, dando a credere che tutta la campagna fosse ideata e
diretta da lui in tutti i suoi particolari. Invece egli organizz soltanto la prima grande spedizione di
Khalid b. al-Walld contro Tulayhah: le altre operazioni militari in Arabia, furono in parte moti sponfatti.

lin. 17)

tanei di reazione

musulmana,

parte

in

riflessi delle

vittorie abbaglianti

di

Kh alid

sui falsi profeti

dell'Arabia orientale.

(Sayf

124.

La

'Umar, da Sahl

b.

divisione di tutte le milizie

dopoch

b.

Yusuf, da al-Qsim

musulmane

Muhammad).

b.

in undici schiere distinte avvenne

Usamah, si furono riposate dalle


('), e dopo l'arrivo di molti contributi
dalle trib rimaste fedeli, le quali si erano intanto affrettate a mandare a Madinah l'importo delle tasse sadaqat, come pegno della loro fedelt o sottomissione. Le forze musulmane vennero divise da abu Bakr nel modo seguente
ritornate dalla Siria con

le schiere,

fatiche della spedizione

114, nota 1)

(cfr.

(1)

Khalid

b.

al-Walld ebbe l'ordine di avanzare prima contro Tulayhah

Khuwaylid

Tayy

sotto

b.

Buzakhah Q), passando per al-Aknaf, ove erano riuniti i


'Adi b. Hatim sconfitto Tu.la3^hah, doveva battere Malik b.

in

Nuvp^ayrah in al-Butal.i.
(2)

'Ikrimah

(3)

Ad

1).

ahl doveva

abi

al-Muhagir

b.

abi

Umayyah

del defunto falso profeta

corso degli

(4)

Abna

Yamaniti suoi
Khalid b. Sa'id

abbandonando

'Amr
sotto

b.

al-Aswad

il

al-' Ansi

l'

nella

Yamamah.

compito di sbaragliare
nel

Yaman,
Qays

b.

genti

al-Maksuh ed
il

momento

suo posto, fu mandato su al-Hamqatayn,


"

le

recandosi in soc-

ordine di invadere

che era arrivato in quel

Hadramawt.
dal

un

Yaman,

sito negli

Altipiani della Siria,,.

al-As mosse contro

Wadl'ah

fu affidato

quindi aveva

b. al-'As,

Masarif al-Sam, o
(5)

Musaylimah

(meticci arabo-persiani) contro

alleati

il

assalire

o al-Harith

il

gruppo

(cfr.

di ribelli formatosi fra

Quda'ah

g 102).

601.

76

[Principio della
campagna contro g;l apostati.!

1^' ^' ^'

124.

Principio della
campagna contro gli aposta-

al-Hudzayfali

(6)

-q^^^^^

/p1

Mihsan al-(ihalfani ebbe ordine di

b.

87 e 88).
i
Harthaman dove parfcn-e per

'Uman,
^-^

'Arfagah

f'j\

tj_l

b.

assalire la gente di

...

cfr.

,-,

la

nr

Mahrah, per

unirsi poi

con

al-Kudzayfali.

Hasanah doveva andare appresso a 'Ikrimah b. abl -ahl, e,


Quando fosse domata la Yamamah, gettarsi sui Quda'ah con la cavalleria, assalendo da quella parte gli apostati.
Tarayfab. (o Ma'n) b. Hagiz aveva il compito di muovere contro i banu
Surahbil

(8)

(9)

b.

Sulayrn e quelli fra


(10)

Suwayd

b.

(11) al-'Ala b.

(labari,

Hawazin, che

si

erano uniti a

loro.

Muqarrin doveva andare nella Tihamali del Yaman.


al-Hadrami
I,

(^)

nel

Bahrayn

(*).

1880-1881).

Questo particolare probabilmente vero lia un certo interesse, perch dimostra come
fosse realmente angustiati per la sicurezza della citt: se vi fosse stata vera uro-enza, ne abi Bakr, n i musulmani avrebbero pensato a riposarsi dopo una breve spedizione di nemmeno
60 giorni. Le genti clie marciarono contro i ribelli sotto Kh alid non si permisero riposi durante la
campagna. probabile che fino alla partenza di Khalid nessuno in Madlnah si rendesse ben conto
del vero stato delle cose in Arabia la realt di queste apparve solo a fatti compiuti. Nonostante tanti
particolari oziosi, tutto il presente momento storico molto oscuro. II piano di guex'ra attribuito ad abi
Bakr tutta un'invenzione moderna composta a posteriori sui fatti realmente avvenuti questi si svolsero
spontaneamente da loro, e Khalid nel reprimere l' insurrezione agi esclusivamente con propri criteri,
guidato soltanto dalle circostanze e senza un piano premeditato. Ogni vittoria port per conseguenza
nuovi ardimenti e nuove vittorie, grazie al genio militare di colui, che comandava l'esercito di Madlnah,
giornalmente accresciuto dall'unione di altre schiere. I Beduini non tardarono a scoprire quale era il
partito pi forte, e si affrettarono ad unirsi con chi dava maggiori assicurazioni di vittoria e di bottino. Esaminando con qualche attenzione la lista delle undici schiere che si vogliono spedite dal Califfo, e paragonandola con i fatti avvenuti in appresso, notiamo che abu Bakr avrebbe dovuto prevedere con precisione il corso esatto di tutti gli eventi per una durata di almeno due anni, il che

Nota

in

1.

Madlnah non

si

meno molto improbabile.


Sayf in questa tradizione ha riunito tutte
suo Califfato (pi alcune probabilmente fittizie)

per lo

nomine fatte da abii Bakr in Arabia durante il


ha dichiarate simultanee, mentre avvennero successivamente nel corso di due anni per es. sl-Muhagir b. ahi Umayj'ah organizz le forzo musulmane nel Yaman solo verso la met dell'anno 12. H., ossia un anno intiero pi tardi.
Nota 2.
In Y a q ii b i (II, 1-14, lin. 16 e segg.), abbiamo una tradizione (Si'ita), nella quale
affermato che abii Bakr avesse idea di concedere il comando supremo di tutte le genti ad 'Ali, e
che 'Amr b. al-'As ne lo dissuadesse, dicendogli: Non ti vorr obbedire! .
Nota 3.
ibn Isliaq afferma esplicitamente (T ab a ri, I, 1969, lin. 11) che il califfo abii Bakr
mand al-' Ala b. al-Harjrami nel Bahrayn soltanto dopo aver avuto notizia della .sconftta di Musayle

e le

'

limah per opera di Khalid in 'Aqraba. E probabile inoltre che al-'Alii, il quale era rappresentante
del Profeta nel Bahrayn, vi si trovasse ancora alla morte di Maometto (cfr. T a b a r i, I, 1959, lin. 13-14);
al-' Ala quindi probabilmente non venne affatto a Madlnah, ma rimase nel Bahraj-n e vi riun di propria iniziativa le forze anti-pagane, rimaste fedeli alla causa dell'Islam per merito specialmente di
al-ard (cfr. 12. a. H.).
Ve per in ibn Hubays una tradizione, secondo la quale si afferma che il califfo abu Bakr inviasse da Madlnah al-'Al5 b. al-Ha>jrami, ma con soli sedici cavalieri nel Bahrayn (Hubays, fol. 24,r.).
Questa notizia preziosa per comprendere come sia nata la favola delle undici spedizioni inviate dal
Califfo, e con quali mezzi si sia realmente compiuta la conquista d'una buona parte d'Arabia, ossia
con elementi locali e non con genti inviate da Madlnah.
Nota 4.
Nel testo di Tabari troviamo, suU'antorit di Sayf b. 'limar (da 'Abdallah b. Sa'ld,
da 'Abd al-ralimiin b. Ka'b b. Malik), anche il preteso testo di una lettera circolare scritta per ordine
di abii Bakr a tutte le tril) d'Arabia, tanto fedeli, che ribelli, la quale secondo la nostra fonte (Ta-

bari,

I,

1884, lin. 4; cfr.

anche

Hubayi,

ms. Lugd.,

602.

16-17),

sarebbe stata inviata dal Califfo, per

11. a. H.

g 124, 12B.

mezzo

di rappresentanti speciali alle trib, prima dell'arrivo delle milizie, quale incoraggiamento per i
a perseverare, e quale ammonimento ed invito a pentirsi per i ribelli. Non mette conto darne
una versione completa, perch certamente una composizione letteraria moderna. Dopo avere spiegato la missione di Maometto, il quale aveva avuto l'ordine da Dio di riscattare gli uomini dall'errore e di guidarli sul retto cammino, la lettera passa a ripetere quei versetti del Qur-iin, dai quali
si deve comprendere che Maometto era un mortale come tutti gli altri uomini e come tutti
profeti
prima di lui cfr. ,^25): ci non doveva per essere ragiono per rinnegare alla sua morte l'I.sliim, che
rimaneva sempre la guida degli uomini verso la verit e verso Dio. Riepilogando quindi le minaccie
contenute nel Qur-iin contro coloro, che non volevano credere nell'Islam, muovesi aspro rimprovero a
quelli che hanno rinnegato, e si annunzia l'invio delle milizie per domare la ribellione. Ad ogni trib
ribelle dovevasi per, prima di aggredirla, fare un invito a riabbracciare l'Isliim, ed in caso di risposta
affermativa tutto era perdonato e dimenticato; se per i ribelli persistevano nel rifiuto, gli uomini erano
condannati tutti a morte, e le donne ed
bambini erano ridotti schiavi. Dagli apostati nulla dovevasi
accettare se non il completo ritorno all'Islam.
La stessa autorit ci d anche il testo delle pretese istruzioni consegnate a ogni comandante
ribelli con tutti i mezzi a loro disposidegli undici eserciti. Dopo varie raccomandazioni di battere
zione, tanto aperti, che nascosti, i comandanti dovevano, prima di assalire il nemico, mandare innanzi
un invito alle trib di riabbracciare l'Isliim: qualora obbedissero all'intimazione, le trib dovevano
essere lasciate in pace, ma se rispondevano con un rifiuto bisognava aggredirle e costringerle a cedere
con la forza. Se anche questa non bastava per convincerle, si doveva abbatterle completamente, massacrando tutti gli uomini con il ferro e con il fuoco (b i-l-s i 1 a h w a-l-n i r a n). I vincitori avevano
diritto alla divisione fra loro del bottino, dopo per prelevato il quinto, che doveva essere inviato al

fedeli

(labari,

Califfo

Il

I 1881-1885).

anche Aghilui, XIV,

Cfr.

Weil

(I,

fi8,

Kh a

14-17;

liu.

traduce integralmente

15-lfi)

quanto fallace sia l'autorit

Sayf

du

n, l,

App.,

p. 69-70.

queste pretese istruzioni: egli ha ignorato


quale esse poggiano. Egli accetta anche la favola

testi di

'Umar, .sulla
anche il
u i r (Annals, 17-18) bench esprima su ci qualche dubbio. Il
ii 1 1 e r (I, 77) accoglie invece Sayf senza dubitare menomamente della sua veracit.
Il
e 1 1 h a u se n (S k. u. V o r a rb., VI, 71) stato il primo a porre in rilievo questo errore.
I
documenti addotti da Sayf sono in genere tutti apocrifi; ne vedremo molti in appresso: notevoli sono
quelli dati con le tradizioni sulla conquista della Persia (cfr. T ab a ri, I, 2G65, 26B7, 2658, 2661,
di

delle undici spedizioni (p. 14)

b.

lo stesso fa

2662, eco, tutti apocrifi;

Nota

Wellhausen

Cfr. anche A th

B.

125.

r,

k.

ramo

VI, 105).

Kh a 1 d n, II, App.
'Umar, da Sahl e da

b.

da abu Bakr. 'Alqamah

banu 'Amir

dei

Vorarb.,

u.

262, lin. 16 e segg.

V' menzione (Sa3^f

un'altra spedizione inviata

Kilab (un

II,

b.

Sa'sa'ah)

si

b.

p. 69,

Un. 18 e segg.

altri)

anche

'Ulathah della trib dei

era conv^ortito

all'Islam vi-

vente Maometto, poi, dopo la presa di Ta'if, aveva rinnegato

l'

fuggito in Siria prima della morte del Profeta.

alla

Era

stato

Islam, ed era
corte del-

l'imperatore Eraclio ed aveva dinanzi al medesimo contestato a Eananah

'Abd Yalil
83).

nanah

abu 'Amir

l'eredit di

al-Rliib,

L'imperatore aveva per deciso die

Tabari,

(cfr.

I,

1749,

lin. 6-8).

morto in

Siria

(cfr.

banu Ka'b,

pi rimanere sotto

una

il

e si

boni del defunto andassero a Ki-

Appena saputa

mise alla testa di

dominio di Madinah. Contro

spedizione, afiSdata

al

comando

b.

10. a. H.,

la

morte

di

Maometto,

ibn 'Ulathah, ritornato immediatamente in Arabia, corse ora presso


consanguinei,

di

quelli,

suoi

che non volevano

abu Bakr mand


'Amr al-Tamimi (') il

di lui

di al-Qa'qa' b.

quale in conformit delle istruzioni avute dal Califfo, piomb di sorpresa


sul

campo

mogli e

di ibn 'Ulathah, e

le figlie di

rinchiuse in

una

ne disperse

ibn 'Ulathah medesimo.

casa,

si

seguaci, facendo prigioniere le

Queste, condotte a ]\ladlnah e

lagnarono al Califfo della loro condizione, prote603.

IPrincipio della
campagna contro g^Ii apostati.]

11. a. H.

125-137.

[Principio della
campagna contro gli aposta-

stando che esse non erano responsabili di quello che avesse fatto ibn 'Ulathah.
Alla fine abu Bakr le rimise tutte in libert, ed ibn 'Ulathah, per questo
..

atto di generosit del Califfo, riabbracci

ti.

i,T

Islam e venne graziato (T a b a r i,

I,

Nota

1.

Cfr. per 164, nota

126.
fa

Aghni, XVII,

1899-1900;

Anche

menzione nelle

rinnegarono

Munyah,

fonti.

26 e

contro di

nome

banu Mzin

Manat. Ya'la sconfisse

di

nuovo

'Ikrimah

b.

abu Bakr

Khasafah

b.

b.

Qaj'^s b.

un discendente
banu Nawfal b. 'Abd

abl 'Ubaydah,

o confederato,

dei

Khawlan, fece molto bottino e numerosi

Altre versioni affermano che egH

non incontrasse

prigionieri.

resistenza alcuna, e che gli

primo apparire, riabbracciassero l'Islam (Baladzuri,

Arabi, al suo

si

Munyah: Ya'la apparteneva

di sua madre,
b.

in errore.

Khawlan, nel Yanian,


abu Bakr mand Ya'la b.

essi il califfo

Mansur

b.

hallf,

Hanzalah, e

b.

anche pi avanti 151,

segg.). Cfr.

pu vedere ohe Sayf qui

Mudar, e suo padre era Umayyah

b.

da Malik

lin.

si

Alla morte del Profeta anche

Islam, e

dei

57, lin.
dove

di un'altra spedizione inviata dal califfo

cos cliiamato dal

alla trib

'Avlan

l'

1,

100,

7 e segg.).

Da un

altro passo di

Baldzuri

fatto avvenisse do2)0 la rivolta nel


fine dell'anno 12.

(103, lin.

Hadramawt,

16)

e perci

parrebbe che questo

ben avanti, forse

alla

H.

Insurrezione di Tulayhah nel Bilad Asad

(versione di

Sayf

'Umar).

b.

(Sayf b. 'Umar; con un isnad, che pretende di arrivare ad


127.
un Asadita testimonio oculare). Quando giunse la notizia della malattia del

tempo dopo dalla novella che al-Aswad era insorto nel Yaman, e Musaj^hmah nella Yamamah, in tutto il paese dei banu
Asad scoppi vivissimo fermento: Tulayhah b. Khuwaylid pretese di essere anch'egli un Profeta e si trascin appresso tutta la gente del suo paese
e della sua trib, andando a fissare il campo militare in Samira ('). Appena
affermata la sua indipendenza, dicesi che inviasse il nipote Hibal come ambasciatore al Profeta, offrendo di venire con lui alla conclusione di un accordo
speciale. Maometto respinse fieramente ogni proposta. Tulayhah pretendeva
Profeta, susseguita poco

di essere ispirato

da un angelo (T ab ari,

Secondo un'altra tradizione dello


ribellione di

dei

1.

stesso

1797).

Sayf

b.

'Umar, la notizia della

Tulayhah fu portata a Madnah da Sinan

banu Malik (T ab a ri,


Nota

I,

b.

il

capo

(cfr.

134,

abl Sinan,

1797-1798).

I,

Tulayhah incominci ad agitarsi anche prima

della

morte

di

Maometto

nota 2), e dopo aver fatto l'indovino pretese di essere profeta: a lui si unirono molti Ebrei. La riunione in Samira ebbe luogo prima che morisse Maometto, e si vuole che questi, appena avuto sen-

mosse di Tulayhah, mandasse Dirar b. al-Az\var al-Asadi a combatterlo. Birr non aveva
per forze sufficienti per aggredirlo e mentre egli indugiava, mori Maometto. Allora a Tulaj'hah si

tore delle

unirono

Ghatafan,

lin, terzult. e

Hawazin

{.sic!)

Tayj', e Dirar fuggi a

segg.)

604.

Madlnah (Khaldiln,

II,

App.,

p. 70,

11. a. H.

La prima parto

di

127-129.

queste notizie deve essere esatta perch confermata anche da Saj'f

la seconda invenzione tendenziosa posteriore, creata per nascondere

[Insurrezione di

(ctV. S 130):

Tulayhah.

incomprensibile per
musulmani dei tempi successivi
che Maometto potesse tollerare e lasciare in pace i cosi detti
i
falsi ]>rofeti, Tulayhah, Musaylimah e al-As\vad al-' Ansi.
fatto

il

128.

Sul tenore delle dottrine di Tulayhah siamo completamente

non

al buio, pei'ch gli autori orientali

si

sono curati di conservare memoria

fanno anche quasi intiera-

delle sue manifestazioni religiose: sul conto suo

mente

difetto tradizioni della scuola Madinese.

piamo

eh' egli

non fondasse tanto una nuova

Pare per dal poco che sapquanto pretendesse

dottrina,

avere ispirazioni di provenienza soprannaturale, e che queste pretese rivelazioni


fossero per lo pi di soggetto pratico e

si

riferissero agli eventi del giorno,

senza pretendere alla affermazione di principi generali


matici. Esistono tradizioni,

non

morali e dog-

astratti,

tutte sicure, nelle quali

si

pretende di avere

conservato memoria di alcune rivelazioni profetiche di Tulayhah. L'argomento


di esse d'un

Sayf

rit:

b.

'Umar, da Sahl

interrogato da Khlid

b.

setti

come

ed

piccioni e l'uccello

b.

Yusuf) nel campo

alcuni di quelli rivelati da Tulayhah:

un giorno

ali "Iraq

I,

1897).
Nota

la caccia ai passeri.

1.

129.

di

al-Ghamr un

" (Griuro)

al-surad al-sawwam
prima

ed alla Siria!

di voi,

che

(Athir,

il

II,

ribelle

seguenti ver-

per

le

colombe,

falco affamato?)

(il

nostro impero

265,

(auto-

lin.

si

G e segg.

(^)

estender

Tabari,

E una

specie di uccello dalle piume bianche e nere, pi grande del passero, e che
Secondo le tradizioni musulmane il primo uccello, che abbia osservato il
per devozione verso Dio (cfr. Kazimirski, I, 1330, e per maggiori partico-

(sawwam)
Lane Arabic-Engl.

digiuno

la seguente

al-WalTd, dicliiar che egli riteneva

stato garantito molti anni

lari

Una

genere innocente e quasi infantile.

Lexicon, 1G77).

(Sayf

b.

'Umar, da abu Ya'qub Sa'ld

scontro di al-Gliamr Q)

ribelli si ritrassero

b.

'Ubayd).

Quando

dallo

a Buzakhah, Tulayhah, prima

una rivelazione del seguente tenore


Ho ordinato, che voi facciate una mola dz a t u r a (devastatrice ? M u i r
Annals, 26, nota 1, traduce: " with a handle ), con la quale Dio colpir

della battaglia, dichiar di aver ricevuto

'

(Tabari, I, 1897).
La figura della mola, ossia della battaglia che stritola gli uomini come una
mola ('), ritorna anche in quella ispirazione, che si dice Tulayhah abbia ricevuto durante la battaglia di Buzakhah (vedi 137-138). probabile per
che in questo caso come forse in quello di Musaylimah le " rivelazioni
chi vuol colpire; cadr sotto di essa chi dovr cadere!

siano finzioni posteriori per deridere i falsi profeti.


Nota 1. Su questo combattimento (al-Ghamr'), al quale abbiamo

in

Tabari soltanto due accenni

come un
Sayf qui nuovamente in errore. Un verso di al-Hutayah
(34, 3,4) conferma che a Ghamr si fosse combattuto dopo Buzakhah: in Ghamr erano gli Dzubyan
(Fazurah) che non si batterono a Buzakhah. Yaqut (III, 814) segue Sayf e dice che Khalid vi giungesse passando per Aknf, dopo la spedizione contro i Tayy. Cfr. "W e 1 1 h a u s e n S k. u. V o r a r b.,
indiretti,

regna molta oscurit

evento posteriore a Buzakhah

VI, 11, nota

per

(cfr.

,^

certamente

il

1B7).

1.

fi05.

fatto d'arme menzionato da Balildy.uri

11. a. H.

129, 180.

Kota

rlnsurrezione di
Tulayhah.]
~"

2.

Questa metafora molto frequente e comune nella terminologia poetica anteriore

al-

l'Islam, trovasi anche, per es., in Schultens, Excerpta Hamasae, 326-327; Mu'allaqali di 'Amr,
verso 80- Mu'allaqah di Zuliayr, v. 31, nell'ordine dato dal Noldeke, Fiinf Mo'allaqnt, Sitzungsber.
der K. Akad. der Wissensch. Wien. Bd. cxl e cxliv, 1899, 1901. Debbo questa nota alla cortesia del

'

dott.

Ct.

Gabrieli.

130.

(y^yf

Ij-

'Umar, con un isnad, che pretende

un asadita testimonio oculare


e

Tulayliah inizi la ribellione

degli eventi).

Maometto cessasse
da Madlnah nel paese

atteggi a profeta con missione divina gi prima che

si

Informato di

di vivere.

mand subito
nome Dirar b. al-Aswad, con

Profeta

ci, il

Asad un suo rappresentante per


rianimare il partito musulmano fra

degli
di

risalire fino

gli

Asad, e con ordini

istruzioni

ai luogotenenti

madinesi in quella trib di prendere energicamente Toffensiva contro l'impostore. In principio tutto and bene, perch i musulmani, vistisi sostenuti

cominciarono a riunirsi

da Maometto,

nel

campo

ogni giorno pi numerosi, mentre d'altra parte

di

Waridat,

diventando

seguaci dell'impostore,

accampati in Samira, videro scemare il numero delle loro schiere, dinanzi


all'energia mostrata dagli agenti del governo di Madlnah. Dirar b. al-Aswad
si

senti anzi in

da prefiggersi

breve tanto forte da poter meditare un'aggressione dei


di schiacciare

quei giorni Dirar b. al-Aswad

si

seguaci di Tulayhah. Volle

caso che in

il

imbattesse con Tula3^hah ed avesse con lui

una scaramuccia, nella quale poco manc che Dirar non uccidesse
profeta. Questi riusc per
-

ribelli

a sfuggire

ai

musulmani, spargendo anche

il

falso

la voce,

che Dirar nel combattimento avesse tentato di ucciderlo con un gran fendente di spada,

ma

che l'arma del comandante musulmano rimbalzasse sul

corpo di Tulayhah senza lasciare traccia alcuna. Si spai-se la voce di questo

miracolo e

si

conferm in molti l'opinione che Tulayhah

fosse invulnerabile.

Ci contribu molto ad aumentare la popolarit di lui e ad accrescere

come una prova

prestigio, essendo considerata

quei giorni arriv infine la notizia che

Il

contagio

Profeta era spirato, ed

a danno del partito musulmano


della

rivoluzione

si

estese alle

e tutti

il

movimento

stato

effetti

a vantaggio di Tulaj'^hah.

trib

vicine,

molte delle quali

nuovo profeta e forsimile a quello Lisciato da Maometto

mostrarono intenzione di volersi aggruppare intorno

mare nell'Arabia centrale uno

suo

della sua missione divina. In

profonda commozione destata dalla novella, ebbero

di sorpresa e la
gravi, tutti

il

il

al

nell'Arabia occidentale.

Una

delle

adesioni alla causa di Tiila3"hah

pi importanti

della ivhii dei Tay3^ Anticamente, molto

confederazione tra gli Asad,


della missione di
i

Tayy

(i

banu

Maometto,

(jradilah

ed

dell'

Ghatafan, e Tay}^:

gli
i

prima

Asad ed

fu

quella

Islam, era esistita una

in

seguito

poco prima

(Ihatafn uniti avevano espulso

banu-l-Shawth) da una parte dei loro pascoli,

606.

11. a. H.

S 130.

costriugendoli a vivere in esilio altrove. Intervenne allora D/.u-l-fvhimrayn

'Awf al-adzami,

quale riunite

il

cosi le loro forze militari,

ed

duo trib

divise dei

Tayy, ed aumentate

aveva potuto ottenere tanti vantaggi sugli Asad

da strappar loro di nuovo

(ihatafan,

Quando

le

pascoli gi goduti

dai Tayy.

una ruggine antica fra i Tayy


da una parte e gli Asad e QJiatafan dall'altra. La inerte di Maometto produsse in ci un profondo mutamento: 'Uyaynah b. Ilisn al-Fazari si fece
iniziatore di un movimento di unione delle varie trib, ponendo in oblio i
torti anticlii
egli i:)ropcse di far causa comune con Tulayliali e dichiar che
fosse meglio seguire un profeta appartenente a una trib confederata, che obbedire a un profeta dei Qurays. Poi Maon^etto non era pi, mentre Tulayhah
sorse quindi V Isim, esisteva ancora

viveva ancora.
e si

Fazarah accolsero favorevolmente

la proposta del loro

unirono agU Asad sotto Tulayhah. In questo moviinento furono

nati anche

Tayy. Tlimnamah

b.

Aws

b.

Lam

al-Tai, capo

(Tayy), riun circa 500 uomini in al-Qurdudah e in al-Ansur

Muhalhil

b.

Zayd

raccolse

D/.-1-Kliimarayn

'Awf

due capi
e per

al-t-adzami,

trasci-

dei (radilah

Duwayn, mentre

pure una schiera di combattenti fra

in al-Aknaf, nel Hiyal Fayd.

capo

Grhawtb

scrissero poi

simultaneamente a

mezzo suo

accordarono con

si

il

falso profeta di Samira,

Dinanzi a questo movimento

spontaneo

di

tante trib riunite,

rap-

musulmani, Dirr, Quda'i, Sinan, e tutti gli altri, dovettero


fuggire a Madinah, portando l'annunzio della sollevazione generale delle
trib. Poco dopo di essi giunsero pure le ambasciate degli Asad, dei Ghapresentanti

tafan, dei Hawziii, dei

con abu Balcr

di trattare

regolarmente

Tayy

e dei Quda'ah, le quali tutte

sulle basi di

le prcgiiiere,

avevano istruzioni

una promessa da parte

a condizione che

il

loro di osservare

Califfo abolisse l'odioso paga-

abu Bakr fermamente respinse le proposte


rifiutandosi di cambiare checchessia in quello che aveva ordinato il Profeta
le ambasciate dovettero ritirarsi senza aver concluso nulla, abu Bakr non

mento

delle tasse,

al-zakat.

volle usare

nemmeno

come una prova

con loro alcun riguardo, che potesse essere considerato

ed ordin a

di debolezza,

tutti gli

ambasciatori di uscire

dalla citt entro le ventiquattro ore. Questo accadeva gi dieci giorni


la

morte del Profeta (Tabari,


Nota

I,

1891-1894)

dopo

C).

stare sempre in guardia contro


che le vicende dei rapporti fra
in gran parte vere (sono anche confermate
i Tay3' e gli
in parte da ibn al-Kalbi, cfr. 132). Ktante l'estrema scarsit delle nostre fonti, anche siffatte tradizioni hanno per noi un valore: da esse possiamo arguire che anche prima della morte di Maometto,
nell'Arabia centrale spontaneamente sorgesse un moto di concentrazione tra trib finora ostili con lo
scopo di fondare nel Nagd uno stato simile a quello di Madinah. Di ci si valse Tulayhah, al quale
molti si unirono da tutte le trib circostanti: la morte di Maometto acceler questo processo di con1.

Pur rammentando che

nel racconto di Sayf

non v' ragione


Asad come sono qui narrate, debbono essere

finzioni ed esagerazioni, nel caso presente

centrazione.

0.07.

dobbiamo

di dubitare

iinaurrezione di

Tuiayhah.

11. a. H.

131,132.

campagna

Principio della

Tayy

131. (Sayf

fra

119)

furono

si

Gradllali e

con

unirsi

unirono agli

ritirati

Grhawth

da Sahl

Kh alid.

egli

per appoggiare

il

Yusuf, da

Hisam

dopo

la sconfitta di

al-Abraq

mand

emissari

il

e si

fianco

che doveva muovere su Buzakhah. apri trattative con

grembo

in

Hatim al-Ta

(cfr.

all'

Islam. Intermediario di

per 90, nota

queste

e 91), e per acce-

abn Bakr fece credere che


una marcia contro i Tayy

l'

intento

di

riuniti in al-

con altre milizie avesse intenzione di avanzarsi su Khaybar

d' altra

parte l'assalto di Khalid.

effetto

Le minacele ebbero

il

de-

presentarsi ai consanguinei con

l'argomento eficace della minaccia d'una

invasione nemica, e persuadere la trib a far causa


I

Tayy

essi avessero

avuto

sulmani

loro

(').

compagni

comune con

tempo

il

unitisi

di l'ichiamare dal

campo

ribelle di

Khalid, Tulayhah
sia

si

con
dei

Tayy ebbero tempo


la scusa di

Buzakhah

sarebbe vendicato della defezione

tenendo come ostaggi quei Ta'iti che

trovavano nel campo suo. Khalid accondiscese a ritardare


i

rausul-

con Tulayhah, perch avevan timore che, saputasi

della trib, sia massacrando,

ed

chiesero allora che Khalid ritardasse ad avanzare finch

Tayy con

l'unione dei

di richiamare

si

suoi movimenti,

compagni dal campo

di

Buzakhah

avere bisogno del loro aiuto contro l'imminente aggressione

musulmani. Ben mille cavalieri delle due trib di Tayy, separatisi da Tu-

layhah vennero ora ad unirsi alle schiere di


Nota

1.

Al termine

ad abu Bakr, 'Adi


le

Quando

'Urwah).

b.

Tayy non avevano alcuna volont di sottomettersi al


padre del vitello svezzato (abu-1-fasll) come chiamavano per ischerno
Califfo (abu bakr = " padre del vitello ); ma 'Adi b. Hatim pot

siderato
"

b.

due rami principali dei Tayy), invitandoli ad

(i

al-Wald dovesse essere

Aknf, e che

Sottomissione dei

a Buzakhah presso Tulayliah, questi

lerare la conclusione dei negoziati,


b.

al-Walld

Allo stesso tempo per abu Bakr per proteggere

insorti.

trattative fu 'Adi b.

Khalid

b.

loro amici ed alleati,

indurli a rientrare

Tayy per

Khalid

con la massima sollecitudine. Molti risposero all'appello

lui

sinistro di

h.

b, 'Uraar,

Dzubyan ed

gli 'Abs, gli


(cfr.

Sayf

{versione di

di

'Umar).

dovrete dare

scherzi di parole.

noscere

(T a bari,

I,

1885-1887).

derisoiio padre del vitello svezzato (fa sii) usato dai Tayy,

alludendo

Hatim dicesi rispondesse Sta per giungere della gente, che violer le vostre donne
cognome di toro inferocito! (T ab a ri, I, 1886, lin. 13-14). Gli Arabi amano questi
Cfr. anche T abari, I, 1890, lin. 5- 6, ve 'Adi dice ai Tayy che non vogliono rico-

b.

il

KhaUd

padre del vitello svezzato Egli vi combatter finch lo dovrete chiamare il padre del toro
Il poeta al-Hutayah disse
Al Profeta abbiamo obbedito, ma al padre del vitello non vogliamo obbedire, altrimenti in fino avremo a obbedire al vitello stesso! Cfr. Wellhausen Sk. u.
Vorarb., VI, 7. Vedi anche i versi simili cit. al 85.
Cfr. anche A th I r, II, 263, lin. 11 e segg.
il

inferocito

Campagna
132.

Khalid contro Tulayhah {versione della scuola madines).


(Hisam ibn al-Kalbi, da abu IS'likhnaf). Quando abu Bakr ebbe
di

deciso di reprimere

l'

insurrezione delle trib, dopo

608.

il

ritorno di

Usamah

dalla

1 1

Siria,

diede l'ordine che tutte

campo
del

di r)2Url-Qassah,

a,

H.

132.

andassero a riunire nel

le milizie disponibili si

a una giornata di viaggio da Madlnah nella direziono

comando di tutto l'esercito a KliaUd b. al-WalTd, dandogli


b. Qays come luogotenente e capo degU Ansar ('). Khalid doveva agTulayhah, con il suo alleato 'Uyaynah b. Hisn al-Fazari, nel campo

Nagd, e

Tliilbit

gredire
di

affid

il

Buzakhah, una sorgente nel

territorio degli

Asad, mentre, nello scopo di

pi il nemico, abu Bakr faceva divulgare la voce, che egli


con altre genti avesse intenzione di avanzarsi dalla parte di Khaybar

intimorire di

da due pai'ti.
Appena per Khalid ebbe cominciata
la marcia su Buzakhah, abu Bakr fece ritorno a Madlnah, donde non si
mosse pi. Durante l'avanzata su Buzakhah, Khalid b. al-Walld mand
innanzi come esploratori TJkkasah b. Mihsan, e Thabit b. Aqram uno dei banul-'Aglan, halif degU Ansar, i quali avvicinatisi di troppo al nemico, furono
assalendo cos

ribelli

sorpresi, uccisi e lasciati morti in terra <a

Quando

lamah.

l'esercito

Tulayhah

musulmano, proseguendo

da suo fratello Sacammino, arriv sul

il

due cadaveri, rimase molto turbato. Per rianimare i suoi, Khalid dov mutare strada, e deviando da una
parte si diresse verso i Tayy, mirando a incoraggiare i suoi con l'adesione
luogo dell'eccidio, e trov all'improvviso

di quella potente trib. Ivhalid

si

avanz fino a Uruk una

citt sul

monte

Salma
oppure, secondo altri, sul monte Ag,
e con il concorso di 'Adi
b. Hatim ottenne alfine che i Tayy facessero causa comune con lui contro
Tulayhah. Fra
i

1)

Tayy

v'era molta ritrosia a unirsi con

musulmani contro

perch fin dai tempi pagani esisteva una confederazione

ribelli,

nota

tra gli

Asad ed

gli antichi confederati

Tayy, ed a questi ora ripugnava

ma

tali difficolt

(cfr.

130 e

di battersi contro

vennero superate, perch tra

le

due

non regnava pi quel medesimo accordo di prima, e gi avanti


comparsa di Khalid erano nati attriti (Tabari, I, 1887-1890) (^).
trib

Nota

la

1.
Anche questa tradizione confuta con il suo silenzio la fiaba degli undici eserciti
secondo Sayf, da ab Bakr (cfr. 124). Tutte le milizie furono riunite sotto un comando
solo, quello di Klialid, e quest" ebbe solo l'ordine di aggredire Tulayhah. La diversione nel territorio
dei Tayy e la unione con questa trib fu pure un incidente imprevisto della campagna e non l'esecuzione
di un ordine di abti Bakr. Il merito sembra fosse tutto di Khalid, il quale accortosi, forse dopo qualche
lieve scacco, che le proprie forze erano insufficienti a battere Tulaj'hah, minacci di assalire altre trib
vacillanti e pi deboli, e le costrinse ad uscire dal contegno dubbioso e a decidersi o per l'una o per
l'altra parte. I Taj'y da soli contro Klifilid nulla potevano, e non appoggiati da Tulayhah cedettero
alle minacele, preferendo rischiaro un pericolo lontano, per liberarsi da un pericolo vicino ed imminente.
Con questa mossa abile Kh alid non solo trascin dalla parte sua i Tayy, ma li costrinse anche a
dargli cospicui rinforzi, sicch la sua marcia verso Buzakhah somigliavasi alla palla di neve, che
cresce man mano che si avanza. E probabile che molte altre frazioni innominate di trib accorsero pure ad ingrossare le schiere di Khrdid, e che egli si presentasse innanzi a Buzakhah solo quando
ebbe forze tanto considerevoli da essere sicuro della vittoria.
XoTA 2.
Cfr. anche A th r, II, 203-264, ove detto che i due esploratori musulmani prima
di essere uccisi avessero sorpreso e trucidato Hibal (cfr. per 119 e 137) un fratello di Tulayhah
(B a 1 dz u r i, 95-96; S a a d. Ili, parte I, 36-37).

inviati,

609.

77

[Campagna

di

^u *hahT*'^**

11. a. H.

133,134.

[Campagraa
Tulayhah.]

133.

di

Khalid contro

da

(al-Waqidi,

'Umaylah). Khalid

b.

'Isa

'Unia^'lah

b.

al-Fazari,

da suo padre

al-Walid aveva per principio di assalire senza indugio

qualunque luogo, ove egli avvertiva che non si facesse l'appello musulmano
alla preghiera (adzan): se lo udiva, allora non molestava pi nessuno.
nelle vicinanze del luogo ove si trovava

Venuto ora
guaci,

mand innanzi 'Ukkasah b. Mihsan,

suhnani
cfx'.

s'

132)

Tulayhah

innanzi in cerca d' informazioni

campo

rimasto nel

l'altro

Mahbir.

Maslamah

e in suo fratello

quali, lasciaido l'esercito dietro alle loro spalle, si

in

comando

da Kharigah b. Hisn, suo


e mentre- Tulayhah veniva

(^),

mentre 'Uyaynah

delle

fratello. I

alle

cilmente ad uccidere Thabit

b.

suoi se-

b.

due mu-

(o

Salamah,

erano spinti

Hisn al-Fazari era

schiere di Tulayhah, ed era

quattro uomini

s'

assistito

incontrarono dunque,

mani con 'Ukksah, Maslamah

Aqram:

e Thabit b. Aqi'am, quali esploratori,

montati sopra due cavalli, chiamati l'uno Rizam, e


imbatterono in

Tulayhah con

riusciva fa-

libero ora dal suo avversario,

Ma-

slamah venne in soccorso di Tulayhah ed essi due insieme uccisero anche


'Ukkasah. Pi tardi sopravvennero i musulmani sotto Khalid b. al-Wald,
e

con maraviglia e dolore scoprirono

cadaveri di 'Ukkasah e di Thabit

calpestati e lacerati dalle bestie del deserto. Tale fu

musulmani dinanzi a questo


loro cavalcature

bays,

fol.

spettacolo,

che

il

dolore risentito dai

cavalieri pesarono assai sulle

queste potevano appena sollevare

piedi

da terra (J) (Hu-

2,v.) [H.].

Nota 1.
Il fatto di un generale e profeta, che fa da s il servizio di avanscoperta e d'informazioni, rischiando cosi la propria vita, , per dire il meno, poco credibila. Vi sarebbe quindi buona
ragione per ritenere pi corretta la versione di ibn Isliaq qual' in una tradizione citata da ibn
HubayS, dal Libro di Yahya b. Sa'd al-Umawi. Secondo questa tradizione, 'Ukkasah b. Mihsan
Thabit b. Aqram furono uccisi uno dopo l'altro dallo stesso Tulayhah, mentre tentavano di inseguirlo
dopo la battaglia di Buzakhah, e non prima. Si vuole che Tulayhah avesse fatto una volta un voto
a Dio (Allah), che mai avrebbe rifiutato di fermarsi e di rispondere, se qualcuno lo chiamava a
nome. Cosi avvenne che 'Ukkasah nell' inseguirlo lo chiam a nome: Tulaj'hah! , ed il falso profeta,
fedele al suo voto, si ferm, ma uccise anche il suo interlocutore. Lo stesso avvenne con Thabit b.
Aqram (Hubays, fol. 2,v.). possibile nondimeno che la uccisione di 'Ukkasah e di Thabit sia la
memoria confusa di un piccolo scacco subito dai musulmani al principio della campagna, di un drappello cio musulmano sopraffatto dal nemico. Questo dubbio confermato dalla notizia di ibn alKalbi (cfr. g 182), che per la uccisione dei due musulmani Kh alid mut cammino e si spinse fra i
Tayy. Forse l'avanguardia di Khalid sub! un rovescio, e quell'accorto generale cred bene di ottenere
altri rinforzi prima di cimentarsi con Tulayhah.
Nota 2.
E superstizione araba che una forte emozione aumenti il pe.so della persona cosi
per esempio in altro luogo narrato che quando Maometto ebbe una volta una rivelazione, cavalcando
sopra un camelo, questo pot appena pi muoversi per il peso del Profeta in preda all' ispirazione
e

divina

(W a q

We

1 1

h., 181).

Battaglia di Buzakhah.

Strano a dirsi, nella sua cronaca, labari, giunto a questo


134.
punto della storia della R i d d a h, omette di dare la descrizione della battaglia di al-Buzakhah, e si contenta di offrirci

610.

una

sola tradizione di ibn Ishaq

1 1

(cfr.

liib)

a. H.

131, 13B.

La

sopra un episodio della battaglia o niuna tradizione di Sayf.

lacuna deve essere molto antica, forse una dimenticanza dello stesso Tabari,

dacch

meno

musulmani,

cronisti

due, seguono Tabari

opere sono state stampate

cui

le

omettono parimenti

tutti,

la descrizione della bat-

Per nostra fortuna per ibn Hubay si servito di altre fonti per
Kiddah o ci ha conservato varie memorie della grande

taglia.

la sua storia della

da interpolazioni tendenziose

battaglia, le quali sebbene intorbidate

una descrizione abbastanza chiara di ci che avvenne.


(al-Wqidi). Quando Khalid b. al-Wald
135.

al

quale

stati,

si

si

e 'Adi

avanzarono fino

al

campo

una

di Buzakhah. I (radllah,

Hatim,

b.

erano uniti mille uomini dei Tayy, mossero contro

danno

ci

apo-

gli

sottotrib

quando era morto il Profeta, aveva voluto rinnegare l' Islam (vedi
pi sotto nota 1), ma Miknaf b. Zayd al-Khayl al-Ta-i aveva tenuto a loro
un lungo discorso, trattenendoli da siffatto proposito con l'osservazione che si
sarebbero coperti di vergogna nel rinnegare l' Islam, dacch nessun altro
Ta'ita lo aveva fatto. Ora Khalid b. al-Walid voleva spedire 'Adi b. Hatim
dei Tayy,

ad

assalire

ambedue

battere con

ma

(radilah,

le

'Adi ne lo

"mani (ossia con

suase: 'Adi recatosi presso


essi convertitisi

(radllah

vennero ad unirsi

sola

(rhawth, agli ultimi

Irhawth)

(i

Kbalid

si

per-

ad abbracciare l'Islam, ed

invit

li

meglio, gli disse, com-

-adilah ed

una

dei quali apparteneva 'Adi), che con

"

dissuase:

alle schiere di

KhaUd (').

'Adi

Hatim

b.

Tayy formassero l'avanguardia e il fronte dell'esercito musulmano, ma Khalid non accett siffatta proposta, perch ebbe timore che quevoleva che

sti

Arabi potessero fuggire nella mischia, trascinandosi appresso tutto

cito. Egli preferi quindi mettere innanzi

arriv

dunque

layhah, per

il

Buzakhah)

(a

in questo

Muhagirun

l'eser-

Ansar. Khalid

e gli

campo

ordine fin presso al

di

Tu-

quale era stata eretta una tenda di cuoio, circondata da ogni

parte da soldati.

un miglio

di distanza KJialid fiss

il

suo campo, e quindi

accompagnato da alcuni Compagni si avanz fino alle vicinanze del campo


Gli uomini del falso prodi Tulayhah e disse: " Tulayhah venga da me!
,,.

feta gli

risposero

chiama Talhah!

(^)

"
.

Non

rimpiccolire

il

Alfine per Tulayhah

del Califfo, lo invit a

farsi

"

Allora rimetteremo

Tulayhah rispose:

"

Io dichiaro di essere

speciale, al

metto

(^).,.

si

del nostro

profeta

present, e Khalid, a

egli si

nome

musulmano, ed a riconoscere Maometto come

Profeta di Dio:

il

nome

nostre spade entro ai foderi!

le
il

Profeta di Dio,

quale viene (l'angelo) Dzu-1-Nun,

come

(jribrll

il

suo inviato

veniva a Mao-

Khalid, dopo questa risposta, ritorn al suo accampamento, e

nomin Miknaf
la notte. Allo

b.

Zayd al-Khayl

e 'Adi b.

Hatim

quali sentinelle per tutta

spuntar del giorno Khalid schier in ordine di battaglia

611.

le

Battaglia di buzakhab.

11. a. H.

135, 136.

IBattagliadiBuzakhah.

sue milizie, consegnando

il

grande stendardo (liwa) a Zayd

b.

al-Khattab

lo stendardo degli Ansar fu consegnato a Thabit b. Qays: anche i Tayy


chiesero di avere uno stendardo, e dacch ci fu loro concesso 'Adi b. Hatim ne prese possesso. Quando Tulayhah vide siffatti preparativi, dispose

anch'egli

suoi in ordine di battaglia: Khalid ordin

musulmani...

(?

'ala

g 1 a y h i), mentre Tulayhah li dispose... (? 'a 1 a r a h i 1 a t i h i). Quando Khalid


venne all'assalto, Tulayhah gli mosse incontro con 40 giovani e forti guerrieri, sul mento dei quali non era ancora spuntata la barba, e li pose sulla
sua ala dritta, dicendo a loro " Menate le mani finche arriverete all'ala
Cos fecero e le schiere musulmane sull'ala sinisti'a, cedendo dinsinistra!
r

,,.

nanzi all'impeto di questi giovani

uomo

40 giovani rimanesse) ucciso

(dei

medesimi giovani
risultato:

musulmani

confermato

due

l'

ivi questi

diedero alla fuga

si

Muhammad

b.

ghe un solo

per

Allora Tulayhah fece passare

(?).

sua sinistra ed

sull'ala

In una tradizione di

dispersero, senza

si

ottennero

(Hubays,

al-Sab al-Kalbi

fol.

il

medesimo
[H.].

l,i\)

(Hubays,

fol. 2,r.)

incidente dei 40 guerrieri scelti da Tulayhah, che fugano le

musulmani.

ali dei

Dal modo come si esprime il testo parrebbe quasi che i Gadllah, prima della venuta di
non avessero ancora abbracciato l' Islam, e che si convertissero per la prima volta alla vigilia della
battaglia, di Buzakliali (cfr. anche 10. a. H., 35 e segg.) trascinati dall'esempio dei Ghawtli. Bench

Nota

1.

Klialid,

ci sia in apparente contradizione con quanto detto jioco pi su a proposito dei Gadllah, la notizia arguita dalle espressioni del testo potrebbe essere esatta, e le parole precedenti possono essere soltanto una
versione islamizzata dei dissensi scoppiati fra i Gadilah (Tayy), quando si seppe che Maometto era
morto, e che il ramo cugino dei Gbawth gettava la sua sorte con quella del successore di Maometto.
Da questa notizia appuriamo che il vero nome del falso profeta era Talliah, e che
Nota 2.

Tulayhah

semplicemente un diminutivo

Lo

ed imitatore del loro Profeta.


il

di spregio usato dai

stesso fecero per

nome in Musaylimah.
Nota 8. (a) A questo punto

Maslamah

musulmani nel parlare

Yamamah,

nella

al

al-\Viqidi introduce nel testo della tradizione

una sua

noi di grande interesse: nella quale dice: Tulayhah, mentre viveva ancora Maometto,

Maometto ne ebbe

del competitore

quale rimpicciolirono

si

glossa, per

era spacciato

Egli menziona' un angelo assai potente in cielo,


notizia, disse:
Dunque, se questa nota risponde al vero, avremmo da dedurne le seguenti
concbiusioni (1) che Tulayhah si mise a fare il profeta, mentre viveva ancora Maometto (cfr. 127,
narta 1, e 130)
(2) che Maometto non solo non se ne adont ma anche spieg ai suoi quale era l'angelo, da
cui Tulayhah pretendevasi ispirato (3) che le trib trascinate in principio dalle aft'ermazioni di Tulayhah
non dipendevano da Maometto, perch potevano seguire il nuovo profeta senza violare alcun obbligo
verso quello di Madinah; (4) che Tulayhah ed i suoi seguaci non erano apostati dell'Islam, ma semplici pagani imitatori o contrafattori di Maometto. La sua pretesa conversazione con Khalid implica
parimenti che Tulayhah non sia mai stato un musulmano, prima di fare il profeta. Queste deduzioni
hanno un grande valore per diradare le nebbie leggendarie e tendenziose, che avvolgono tutta la storia
per Profeta: quando
il

quale ha

nome

Dzvi-1-Nun

'

'

della cosi detta

(b) Bz-1-Niin,

d d a h.
o l'uomo del pesce

Giona profeta, detto anche


di angelo

136.
battaglia di

siili

(al-Waqidi).

Buzakhah

ricorre nel

ib al-hut o

Un uomo

Ansar! Dio! Dio!

dei

,,,

si

la

come appellativo

Come mai

di

Yunus, o

sar diventato un

Hawazin, che era presente

come

sinistra.

precipit in

612.

(xxi, 87)

piscis .

l'accont in appresso

diede alla fuga, e poco dopo anche


voi

Qur-an

dominus

mezzo

nome
alla

l'ala driti^a di Klialid

Allora Khalid grid:

si

"

ai combattenti. Trascinati

1 1

H.

a,

186-138.

compagni tornarono a mostrare la Ironto al nemico, riunendosi intorno a Khalid: le due schiere che si battevano, si confusero as-

dall'cseinpio

suoi

sieme, e le spade

s'incrociarono:

Khalid balz dalla

suo cavallo

sella del

e continu a battersi a piedi. Allorch uno gli disse che

non doveva

troppo nella mischia, perch quale comandante in capo dell'esercito,


era

il

suo posto, egli rispose:

poter rimanere
si

tranquillo,

diano alla fuga!

"

Io so quello che voi dite,

quando ho ragioni

(Hubays,

.,

l,v.)

fol.

ma non

tomere che

di

esporsi
ivi

non

credo di

musulmani

[H.].

(Muhanmiad b. al-S'ib al-Kalbi, da 'Abdallah b. Salim al 137.


Ta, da suo padre Salim). Quando i musulmani incominciarono a fuggire,
uno

Ma

dei Ta^^y grid a Khalid di cercar ricovero fra

Klialid fieramente gli rispose

No

"

per Dio

monti

Aga

e Salma.

In Dio solo v' ricovero

non si ritir pi, se non quando tutti


e quaranta i giovani guerrieri di Tulayhah Turono uccisi. Egli combatt
in quella circostanza con due spade, ed ambedue gli si spezzarono in mano.

e poi

si

gett nella mischia, donde

musulmani, che avevano incominciato a fuggire, ripresero animo, e ritornarono addietro la mischia divenne pi sanguinosa che mai. Khalid stesso

fece prigioniero Hil^al b. abi Hibal, e dacch questi

dato al califfo
Nota

1.

abu Bakr, Khalid

gli tagli la testa

In un paragrafo precedente

(^)

non voleva

(Hubays,

essere

man-

fol.2,r.) [H.].

anche S 132 nta 2) detto che questo Hibal


siccome per tale notizia ci viene da Sayf b. 'Umar

( 119; cfr.

fosse gi ucciso nella battaglia di I^zu-l-Qassah

forse pi sicuro attenersi alla presente versione di al-Kalbi.

138.
b.

(Dal

"

Kitab al-Riddah

,,

di al-Waqidi: cosi racconta 'Abdallah

'Umar, presente alla battaglia di Buzakhah). Durante la mischia era

sibile

costui

a tutti
si

lo

stendardo rosso di Tulayhah, retto da uno dei nemici

gett Khalid b. al-Walid, e lo uccise

e cameli, cavalli ed uomini lo calpestarono.


attiva alla mischia, e con tanto
vero.

Quando

musulmani

narono ad incalzare

le

schiere

di

lo

contro

stendardo cadde in terra,

Kh alid

slancio, che

ripresero

vi-

b.

al-Walld

i^rese

parte

suoi gliene mossero rimpro-

animo dopo

il

primo sgomento, e

Tulayhah, questi

si

ritir,

nel mantello, nella supposizione che ora gli sarebbe venuta

una

tor-

e si a\'volse

rivelazione.

In quel frattempo 'Qyaynah b. Hisn al-Fazari animava la gente a proseguire


la mischia,

quando

musulmani

ripresero

ad incalzarli accanitamente,

"No!
gi venuta (la rivelazione)?.,
'Uyaynah si volse per chiedere
non ancora! rispose Tulayhah da sotto il suo mantello. Quando le spade
musulmane incominciavano a fare sempre pi vittime, Tulayhah si avvicin
'Uyaynah venutogli a fianco lo
ai combattenti, avvolto sempre nel manto
"

costrinse a sedersi, inveendo

rivelazione:

alfine

contro di

Talayhah, cedendo

13.

lui,

ai

perch ancora non riceveva la

rimproveri di 'Uyaynah, rispose:

[Battaglia di Bu-

zakhab.

11. a. H.

138, 139.

[Battaglia di Buzakhah.i

Ho

una rivelazione

ricevuto

^^^^ ^^

^^

eccola

Tu

'

hai

una mola,

non dimenticherai'!

affare che tu certamente

simile alla

"

Si!

mola
grid

Dio sa certamente che sia per venire una cosa, che tu


voi Fazarah! Questi, per Dio!, un impostore!
Al
non dimenticherai!
suo grido tutti i Fazarah si ritirarono con lui dalla mischia: Tjyaynah fu
"

allora 'Uyaynah,

.^

ma

preso prigioniero,
prigionieri tra

139.

suo fratello riusc a fuggire. I musulmani fecero molti

Fazarah (Hubays,

Il

2,r.) [H.].

fol.

medesimo incidente con qualche variante

trovasi anche in

Tabari sull'autorit di ibn Ishq.

dallah

b.

Muhammad

da

(ibn Ishaq,

'Abdallah

musulmane

l'esercito

Fazari, che

si

trovava con

combatteva nelle prime

dirigendo

Tulayhah per chiedere

Hisn

b.

700 cavaheri

(^),

al-

fazariti,

stava ricoverato nel recinto

gli venisse

l'

ispirazione arreca-

mischia 'Uyaynah corse alla tenda

la

al falso profeta la rivelazione della vittoria, e

due

non era

volte ritorn alla mischia con la risposta, che la rivelazione ancora

La

milizie

operazioni militari, mentre Tulay-

le

sempre che

Tre volte durante

trice della vittoria.

la battaglia fra le

Buzakhah, 'Uyaynah

un mantello

in

della propria tenda, aspettando

di

in

Eukanah, da 'Ubay-

b.

falso profeta alla testa di

il

file,

Zaj^d

b.

infieriva

Tulajdiah,

di

(mutalaffaf)

hah, avvolto

Mentre

'Utbah).

b.

Talhah

b.

Tulayhah gli partecip la chiesta ispirazione,


la quale per era di tenore ben poco soddisfacente (" Invero tu hai una
mola come la mola sua (cio di Khalid), ed una novit che non dimenti-

venuta.

cherai )

terza volta alfine

disgustato 'Uyaynah ritorn presso

(^);

Tulayhah grid
Il ritiro dei

dei seguaci

ai suoi

di

abbandonare

Fazarah decise delle


di

Tulayhah. Tutti

la

suoi cavalieri, e rinnegando

mischia e di mettersi in salvo.

sorti della battaglia,


si

che

fini

con

la strage

precipitai'ono a fuggire, e la turba dei

fuggiaschi irruppe sulla tenda del falso profeta, chiedendogli che cosa egli

un disastro, Tulayhah aveva gi da


tempo preparato un cavallo per s ed una cavalcatura per la moglie al-Nawar
quando vide perduta la giornata, mont in sella e si diede alla fuga gridando ai suoi che gli chiedevano ordini " Quelli fra voi che possono farlo,
imitino il mio esempio E si mise in salvo con la famiglia in Siria. Le sue
comandasse

di fare.

In

previsione di

schiere

furono disperse in tutte

le direzioni,

lasciando

il

terreno

coperto

di morti.
I

banu 'Amir

(b.

Sa'sa'ah?), che

erano rimasti spettatori per attendere


dei musulmani,

si

sulmani (Tabari,
Nota

1.

schierarono
I,

ora,

si

trovavano nelle \acinanze, e che

l'esito della

con

battagha, vista la vittoria

questi, dichiarandosi anch'essi

mu-

1887-1891).

Era consuetudine

dei vaticinatori

pagani

614.

di avvolgersi in

un mantello prima

e du-

1 1

H.

a.

139-142.

rante una rivelazione: lo faceva anche Maometto (cfr. Intr., 211). Per il si^nilicato vero di questa
usanza pagana vedi le acuto osservazioni del Wiuckler nel MVAG. 1901, fase. V, 172, 192.

Nota
ra h

2.

Nelle fonti, dalle quali ha attinto Mirkhondi era scritto,

(mola), sicch egli

il

non

a comprendere

riuscito

il

rag

(speranza), invece di

senso di queste parole e traduco in persiano

come la speranza di Khalid (!) (M r kh., II, 260, lin. 9). Nemmeno
il Rehatsek (parte II, voi. Ili, 21) ha saputo scoprire l'errore dello storico persiano. Questa versione inglese piena di spropositi: 'Uyaynah trasformato in Ghotyah (!) un nome che non mai esistito
in Arabia (cfr. 1. e, p. 21): eppure nel lesto persiano abbiamo correttamente ovunque: 'Uyaj-nah. Altri
spropositi del Rehatsek sono Ttolhah per Tulayhah
Tha'leb per TajjLlib, Nuyrah per Nuwayrah,
Hissah per Hasanah, ecc. Si vede che il Rehatsek ha tradotto il secondo libro di Mirkhondi senza
aver consultato una sola fonte araba.
Si osservi poi che l'altro storico persiano lOiondemIr ha correttamente la parola r a h a e

La

tua speranza non sar illuminata

traduce

testo con perfetta esattezza (KJbond., voi.

il

anche

Cfr.

Mirkh.,

A th

249-260;

II,

140.
vide fuggire

fuggire?

r,

YaqQ
"

(Dal

I,

t,

1 ii

dz u r

601, lin. 14 e segg.;

Libro

di

rispose:

^'

parte IV,

I,

4, lin.

Bayhaqi

Ya'qub

9 e segg.).

Khaldun,

96, lin. 6 e segg.;

i,

Mah.,

Muhammad

b.

Io te lo voglio dire! Noi

II, 71, lin.

10 e segg.;

al-Zukri).

Quando

33-34.

domand ad uno

sua gente, Tulayhah

la

L'uomo

261;

II,

"

Che cosa

vi

siamo sospinti

fa

alla

ognuno spora che il proprio compagno (shib)


muoia prima di lui ora per noi abbiamo che fare con uomini, ognuno dei
quali l)rama di morire prima dei compagni! (HubayS, fol. 2,v.) [H.].
(Muhammad b. Ibralilm, forse dal libro di al-Waqidi). Quando
141.
vide che la sua gente era uccisa e fatta prigioniera dai musulmani, Tulayhah
fuggi insieme con suo fratello. Gi da parecchio tempo egli si era preparato
un cavallo, e teneva presso di s la moglie al-Nav^ar: egli salt ora sulla
groppa del cavallo e fatta montare anche la moglie dietro di s, si salv
dal disastro, gridando a quelli che incontrava: " Ognuno fra voi che pu
fuga, perch presso di noi
:

pure con la famiglia

farlo, si salvi

mora

fra

Per

le

142.

(Dal

Nota.

b.

,,

Egli

(Hubays,

(jrafnah (Ghassan)

al-Ta'i

vicende successive di Tulayhah, vedi nota 1,6 del 146.


'

Libro

di

da 'Urwah

catturato

ma

ricover in Siria e prese di-

2,v.) [H.].

fol.

Yaqub

b.

al-\\'ahd avi'ebbe voluto mettere a morte

al-Fazari,

si

b.

il

Mudarris

Muhammad

al-Zuhri).

prigioniero

'Uyaynah

b.

Hisn

'Awr

Harithah

b.

Lam

b.

b.

Khalid

bast V intercessione di un Malihzumita, consanguineo di Khalid,

perch questi rinunziasse al suo proposito. Khalid sembra per avesse in

mente

di trattare

anche

voleva cio far bollire


su pietre,
b.

ma

sulle

Qays al-Asadi,

le

teste

tagliati

Khalid, improvvis alcuni


altre cose

Asad caduti

gli

dei

garretti

ver.si

suo potere con molto rigore,

del suo esercito,

pentole
recise

in

in

prigionieri.

del

proprio

non gi
(musulmano ?) Lab

poggiandole,

Un

cavallo

al

cospetto

onore del condottiero, dicendo fra

che Dio non avrebbe mai

permesso che un popolo da

lui

di
le

co-

mandato, venisse a coprirsi di vergogna per causa sua. Apostrofandolo con


veemenza,

lo

scongiur altres di non mandare a rovina la stirpe gloriosa

615.

Battaglila

zakhah.

dBa-

11. a. H.

142-144.

[Battaglia di Buzakhah.]

di

Mudar. Kbalid

^^^^^^

lasci persuadere

si

da questa apostrofe,

d ritornare alle loro case, e godervi tranquillamente

^sad

go.jj

al-Walid

b.

e per-

loro

promettevano di compiere la preghiera e pagare la tassa dei poveri.


Chi accetta queste condizioni, si alzi! ed avr sicurt! Tutti si alzarono,

beni, se
"

e cosi tutti furono amnistiati.

Quando
chiararsi

questa notizia, gli 'Amir

sparse

si

musulmani. Khlid, intanto ordin di costruire

appiccarvi entro

fuoco, dove furono

il

gettati (alcuni)

Hashas al-Asadi;

e di

recinti

certi

di-

prigionieri (Asaditi

Hamiyah b, Subay' b.
Tulayhah, una donna degli Asad, venne

la

madre

di

fatta prigioniera e le si offr l'Islam: essa per

spontaneamente
a

"

morte

dacch

lei,

non

sii

benvenuta

versi,

Io mi sono

abbracciare e

lo volle

fiamme, recitando alcuni

gett nelle

si

senso dei quali era


offerta)

finsero di

In una di queste fornaci fu gettato

e 'Amiriti?).

(=

Sa'sa'ah)

(b.

non ho trovato alcun salvamento!

saga',

il

messa dinanzi
(')

(Hubays,

[H.].

fol. 2,v.-3,r.)

1.
() Parrebbe dunque dal testo, cLe non ostante quanto narrato in principio (cfr. 109
musulmani vincitori si abbandonassero a terribili sevizie contro alcuni prigionieri forse
contro quelli che avevano perseguitato musulmani, e che anche vinti, non volevano sottomettersi alla
nuova autorit ed alla nuova fede. Esiste una tradizione di al-Waqidi del seguente tenore: Quando
Tulayhah si fu salvato con la fuga, e, terminata la battaglia, i musulmani avevano raccolti tutti
prigionieri, ]halid ordin di scavare delle trincee (a kb a d 1 d). Gli chiesero che cosa volesse farne, ed
prigionieri con il fuoco! Alcuni vollero protestare contro siffatta misura, ma
egli rispose: Ardere
Khlid soggiunse: Questo l'ordine di abu Bakr; egli mi disse: quando Dio ti concede la vittoria,

Nota

e nota 1)

allora ardili nel fuoco


(b)

Narra Ya'qiib
sospinse

le fornaci,

b.

Zayd

b.

Talhah: Khlid riun allora

prigionieri a branchi, e fatte accendere

prigionieri vivi entro le fiamme. Dei Fazilrah per nessuno fu areo vivo.

Ya'qb

Perch mai Kbalid ha fatto ardere vivi i membri della trib di Tulayhah?
Perch Kbalid ave%'a udito una sentenza (di Tulayhah), tramandata da un Nasi (intercalatore del
calendario arabo), nella quale v'erano obbrobri lanciati contro il Profeta; ed inoltre essi (gli Asad)
rimasero tenaci nella loro apostasia (Hubays, fol. 3,r.) [H.].
chiese ad un dotto:

143.

([al-AVaqidi?],

da al-Mundzir

musulmani trovarono una grande quantit


armi

d'asini e di

Dopo

ragunare

parti, e fece

la

(^).

divisione

tutti

dell' intero

campo nemico

di utensli domestici, di

Khlid

la vittoria,

(jahm). Nel

1).

mand

spedizioni

da

cameh,
tutte le

cavalli fuggiti dei vinti. Khlid esegu quindi

trovato

bottino

nel

campo nemico (Hubays,

[H.].

fol. 3,r.)

Nota

1.

Si osservi

il

fatto che

non

si

fa

menzione

di cavalli

su questo argomento avremo a

ritornare in appresso.

144.

([al-Wqidi?] da al-Sulami).

gente di Buzakhah,
presso ai due monti
lui gli
le loro

'Amir ed

quello che

(Aga

ne

fece,

Khlid

b.

fatto

al-Walid

si

con

(jhatafn, abbracciarono
:

lo preghiere, di

contriti e

pagare
61C.

la

l'

la

ferm

e Salma), appartenenti ai Tayj'', ed ivi vennero

sorgenti e le loro terre

promisero di fare

egli

Quando Dio ebbe

da

Isim ed ottennero sicurt per

manifestando sincero pentimento,

zakt, ed ottennero

di conchiu-

11. a.

(lere

di

H.

s i-w-i^s.

con Khfilid un'alleanza ed un patto speciale, con

far

giurar

fedelt

tutto

loro

le

famiglie

(li

quale

il

bay 5,

si

obbligarono

fol.

cor-

5,v.,

reggi: 4,v.) [H.].

(Dal " Libro tli al-Waqidi, o da quello di Ya'qub b. Mu 145.


haniniad al-Zuhri, da Yazld b. fiarlk al-Fazari, da suo padre Sarik). Dopo
la battaglia di Buzakliah,

taf n

Khalid

a mandare un'ambasciata

al-Walld costrinse

1^.

al califfo

abu Bakr,

il

gli

Asad ed

Cxha-

quale impose ai vinti

dovevano divenire musulmani; dovevano pagare come

gravi condizioni:

prezzo di sangue, cento cameli, di cui 40 camele gravide, per ogni


ucciso, e consognare tutte le

armi e

musulmano

cavalli (kura'). Tutta questa roba fu

prosa in consegna da abu Bakr e fu tenuta in custodia fino ai tempi del


califfo
vicfe

'Umar,

quale alfine accondiscese a restituire loro ogni cosa, quando

il

che erano diventati musulmani

(*)

(Hubays,

fol. 4,r.,

correggi:

5,r.) [H.].

Nota 1.
() Questa tradizione di speciale interesse per noi: abbiamo cio noti^iia di un
disarmo completo della trib ribelle, od abbiamo l'esplicita dicbiarazione, o confessione, che i vinti in
verit non abbracciarono l'Isim nemmeno in apparenza, se non sotto il califfo seguente 'Umar. Non
improbabile per che nemmeno allora fossero divenuti realmente musulmani, ma che 'Dmar restituisse
loro lo armi, dacch non aveva pi nulla da temere da essi, e d'altra parte gli conveniva avere nuove
grandi conquiste fuori d'Arabia.
al-Waqidi (da 'Isa b. 'Umaylah al-Fazilri, da suo padre 'Umaylah) conferma il disarmo completo delle trib, alle quali appartenevano i vinti di Buzakbah: afferma per che
il disarmo fosse eseguito da Kli iilid b. al-Walld, il quale lasci in libert soli quei vinti che avevano
consegnato tutte le armi quelli che non le consegnarono, furono tenuti in custodia finch ebbero dato tutte
le armi da loro possedute: fatta la consegna, essi ricuperarono subito la loro libert. Le armi confiscate
furono adoperate dai musulmani nei combattimenti successivi e poi (dopo al-Yamamah?) furono riconsegnate a Khalid e da questo mandate al Califfo in Madlnah (Hubays, fol. 6,v., correggi: 4,v.) [H.].
genti per proseguire

le

(6) Un'altra tradizione di

146.

(Sayf

alla battaglia di

b.

'Umar, con un

isnad che

risale

ad uno presente

Buzakhah). Affermasi che nella battaglia di Buzakliah non

donna alcuna degli Asad, perch


le donne ('iyalat) dei banu Asad erano bene custodite. Fra Mithqab e Falg(')
si trovavano per le donne dei Qays b. Falg e dei Wasit, e siccome non
era possibile metterle in salvo dai musulmani vittoriosi, tutta la trib per

venisse violentata da Khalid b. al-Walld

timore di l'appresaglie e di violazioni delle donne,

musulnana

(T ab ari,

(2)

I,

si

affrett a dichiararsi

1897-1898).

Mithqab era uno dei luoghi sul cammino diretto fra Kfah e Makkah (Y il q u t,
Mansr Muli., b. Ahmad al-Azhari [f 370. a. H.]). Secondo altri era
il nome del cammino (tarlq) fra la Yamamah e Kufah (B a k r i, 607, lin. 4-5).
secondo abu Mansfir al-Azhari [f 370. a. H.] la via che
(6) Su Falg regna qualche incertezza
menava da Basrah alla YamSmah aveva nome Tarlq Batn Falg altri dicono che era una valle tra
Basrah e Hama Dariyyah sulla via di Makkah, nel territorio dei Tamm, e precisamente tra al-Hazn
e al-Samman, a quattordici tappe da Makkah. Secondo abu 'Ubaydah Ma'mar b. al-Muthanna [j 207209. a. H.) era un sito dei Tan;Tm tra al-Buhayl e al-Magazah al principio del Dahnil (Yaqiit, III, 910,
lin. 5-14). al-Bakri dice che si trovava sulla via tra Basrah e Makkah tra al-Hufaj-r e Bzat al-'Usayrah, ed era una stazione (m a n z i I) dei pellegrini, nel territorio dei banu Mazin. In Falg avvennero
molti combattimenti tra gli Arabi nei tempi preislamici (B a k r i, 713-715).
Nota 2.
{a) Cfr. anche A th i r, II, 266, lin. 9 e segg., ove detto che i musulmani non catturarono donna alcuna alla battaglia di Buzakhah, perch i seguaci di Tulayhah appena sconfitti si

Nota

IV, 414,

1.

()

lin. 11-12,

autorit: abu

617.

78

Battaglia di Ba-

11. a. H.

g 146-149.

[Battaglia di Buzakhah.]

donne dal disonore. Kli a 1 d n (II, App. p. 71, lin. 17)


donne Asadite cadde in potere dei musulmani, perch gli uomini le avevano
fortezze, hu.sfm, e si convertirono prima che i musulmani potessero giungere fino

.iffrettarono a convertirsi per salvare le loro

dice che nessuna delle

rinchiuse nelle
a loro.

Sulla sorte di Tulayhah dopo la battaglia di Buzakhah ahbiamo le seguenti notizie:


'Umar, da abu Ta'qiib Sa'Id b. 'Ubayd) Tulayhah fuggi fra i Kalh in al-Naq' e vi rimase fino
alla morte di abu Bakr, convertendosi all'Isliim poco tempo dopo la propria disfatta, ed allorch ebbe
notizia che gli Asad, i Gh atafan, e gli 'Amir (b. Sa'sa'ah, Hawaziu) si erano pure convertiti. Prima della
morte di abu Bakr Tulayhah si accinse a fare il piccolo pellegrinaggio {'unir ah) a Makkah, e mentre
passava per il disti-etto di Madlnah, non manc chi andasse a denunziare la sua presenza al Califfo,
abu Bakr generosamente rispose al delatore: Che cosa volete che io ne faccia? Lasciatelo andare!
Dio lo ha diretto verso l'Islam! . Tulayhah pot perci compiere il pellegrinaggio senza essere molestato e si distinse poi nelle guerre contro i Persiani, nell' 'Iraq e a Nihawand. Quando fu eletto
califfo 'Umar, and a fargli atto di sottomissione e di omaggio, ed il Califfo gli disse duramente:
Tu sei l'uccisore di 'Ukkasah e di Thabit: per Dio! io non ti vorr mai bene! E Tulayhah gli
Principe dei Credenti! non ti preoccupare dei due uomini: Dio li ha generosamente colmati
rispose:
di benefizi per le mani mie, mentre io non sono stato rovinato dalle mani loro Il Califfo gli domand allora Che cosa rimasto della tua arte divinatoria (kihanatuka)? E Tulayhah rispose
Uno o due soiS del mantice! . Poi ritorn presso la sua trib e vi rimase, finch emigr neH"-Iraq
(b)

(Sayf

b.

(T a b a r

I,

1898).

I,

i,

A th

anche

Cfr.

taglia di

Agnadayn B
;

Baladzuri,

II, 264;

i r,

96-97,

che vivesse in Siria presso

602, lin. 3 e segg., dice

yhaq

Ma

ii.,

ha una versione diversa del colloquio; Yaqt,


i banu Gafnah, o Ghassanidi, fin dopo la bat-

34, lin. 4-5.

Secondo Baladzuri (senza isnad), dopo la vittoria di Bu 147.


zakliah, Khalid b. al-Walid insegu i fuggiaschi e ne raggiunse in Kamman

Abanayn

ed

(')

molti che

ivi

eransi ricoverati:

alcuna resistenza al generale musulmano e

(Baladzuri,
Nota

1.

monte Salma

(Yaqut,

97, lin.
(a)

convertirono

non opposero
tutti

all'Islam

5).

Rammn, secondo

esso sorgeva in

II, 816, lin. 6-7;

si

questi per

un

Yaqut, era una montagna nel paese dei Tayj', a occidente del
ove crescevano cespugli molto frequentati da leoni

sito sabbioso,

Bakri,

412, lin. 4-6).

secondo al-Asma'i ft 216. a. H.] un punto nel Wadi al-Rummab


posto tra due monti, AbHn al-Aswad, appartenente ai Fazarali, e Aban al-Aswad, dei banu Asad, e
discosti tre miglia tra loro (Y a q vi t, I, 76, lin. 20 e segg., e Bakri, 63, lin. 17 e segg.).
(b)

Abanayn, o Abann,

148.
apostati che

si

era,

(Havpsab

b.

batterono a

per far atto di omaggio al

che

essi

tutti

dovessero unirsi a
quelli,

Waqidi

dice:

della

Bisr al-Fazari, da suo padre). Alcuni degli Arabi

Buzakhah (contro Khalid). vennero a Madlnah


califfo abu Bakr. Questi pose come condizione

KhaUd ed

cui venuta

Mu'dz

b.

alle sue genti

Khalid

Muhammad

gli

inoltre concesse sicurt

aveva mandato avviso.

al-Ansari,

al

al-

quale narrai questo

mi ha narrato abu Bakr b. 'Abdallah b. (ruhaym (?) queste


genti, che si unirono a KliaUd, fui-ono una sventura per i musulmani, perch
si diedero alla fuga tre volte durante la battaglia di al-Yamamah combattendo per i musulmani (Hubays, fol. 8,v.) [H.].
(al-Wqidi). Dopo la battaglia di Buzakhah, Khalid b. al-Walld
149.
mand schiere contro le varie trib, che avevano apostatato. Questi Arabi
per appena avuta notizia della vittoria di Buzakhah. si affrettarono a vefatto, rispose

nire essi stessi per

primi al cospetto di Khalid, per ainore

GIS.

dell'

Islam e per

11. a.

Sii9-i6i.

H.

timore della spada. Alcuni dicliiararono, allorch


proprio in

di Khalid, che essi accingevansi

gi'cmbo air Islam

altri

s'

quel

imbatterono nelle schiere

momento

a ritornare in

invece dichiararono d' aver trattenuto

dei tributi soltanto per avarizia, e

dacch ora

si

il

pagamento

accingevano a presentare

r importo dovuto, invitavano Khalid a prendere dai loro beni quanto gli

incombeva

di esigere. Altri si presentarono a

Khalid e fecero professione di

musulmana,
recarono direttamente da abu Bakr (in Madinah)

fede islamica, senza che da loro fosse comparsa alcuna schiera

ed

Arabi

infine altri

senza

nemmeno

si

avvicinarsi a l\lialid

Sottomissione dei banu Amir

(Hubays,
b,

fol. 3,r.-v.) [H.].

Sa'sa'ah (Hawazin) [versione di al-

Balfhitri).

150.

(a)

(Baladzuri, senza isnad). Subito dopo la battaglia di al-Bu-

Walid mand Hism b. al-'As b. Wa-il al-Sahmi, fratello


di 'Amr b. al-'As, un antico musulmano, uno degli Emigrati in Abissinia,
presso i banu 'Amir b. Sa'sa'ah, i quali vedendolo arrivare (con un drappello di genti armate?) non gli opposero alcuna resistenza ed immediatamente si dichiararono musubuani, inaugurando di nuovo l'uso delFappello
alla preghiera (adzan): Hisam fece allora ritorno presso Khalid b. al-Walld
(Baladzuri, 97, lin. 6 e segg.).
lin. 13), Klialid stesso guid
(6) Secondo altre fonti (Baladzuri, 97,
questa breve spedizione, nella quale venne catturato il ribelle Qurrah b. Huzakhah. Khalid

b.

bayrah al-Qusayii, un alleato


Nota
al-Qusayri

1.

(al-Waqidi).

Le

notizie

Tulayhah

di

Q) (cfr.

non sono concordi su

ci

93, 103, 154 e

segg.).

b. Hubayrah
mani professione
Kh alid e menato al

che avvenne con Qurrah

alcuni affermano esser egli fuggito presso abu Bakr, facendo nelle sue

d'Isim; altri invece sostengono che egli venisse circondato dalla cavalleria di
cospetto del generale musulmano. Altri infine dicono ch'egli venisse da s presso Kh alid, quale fugbanu 'Amir (b. Sa'sa'ah) si presentarono al medesimo e si riunirono intorno a lui.
giasco, allorch
Questa , dice al-Waqidi, a mio modo di vedere, la versione esatta (Hubays, fol. 3,v.) [H.J.
i

Sottomissione dei banu 'Amir b. Sa'sa'ah {versione di Sayf).


Le due trib Mudarite dei banu Ka'b e dei banu Kilab
151.

due

(i

Hawazin) avevano preso un atteggiamento equivoco alla morte del Profeta. Gi a questo fatto abbiamo
accennato altrove (cfr. 87-88,101): ricaviamo ora altri particolari da una
rami principali dei banu 'Amir

tradizione di Sayf b.

b.

Sa'sa'ah,

'Umar (da Sahl

b.

Yusuf): 'Alqamah

b. 'Ulatliah

il

capo

tempi del Profeta aveva rinnegato l'Islam dopo la


sottomissione di T"if (') e si era ricoverato in Siria per sfuggire a Maometto.

dei

banu Kilab gi

Morto

il

Profeta,

ai

'Alqamah ritorn prontamente

in essa l'incertezza, perch tutti

pegnato altrove fra Khalid

b.

nella propria trib,

erano in attesa

trov

dell'esito del conflitto

al- Walid alla testa di tutti

619.

ma

im-

musulmani, ed

Battaglia di bu-

11. a. H.

151,152.

[Sottomissione
dei banu 'Amir
b. Sa'sa'ah.]

ramo

banu 'Amir, i banu Ka'b,


sotto Qurrah b. Hubayrah trovavasi pure tentennante, non sapendo qual decisione prendere. Intanto per Khalid sconfiggeva Talayhah a Buzakliah e la
fortuna tornava ad arridere ai musulmani. Allora abu Bakr decise di agire con
energia e mand al-Qa'qa' b. 'Amr (-) ad assalire il campo di 'Alqamali b.
'Ulathali. I musulmani avanzandosi con grande celerit sui loro cavalli, piombarono all' improvviso sul campo di 'Alqamah b. 'Ulatbali e gli catturarono
le sue donne ed i suoi figli. Menati dinanzi ad abu Bakr, costoro negarono
di essere responsabiU per ci che aveva fatto 'Alqamah, ed abu Bakr accettando le loro ragioni si content di usarli come intermediari per ottenere la conversione di 'Alqamah. Ci avvenne infatti poco tempo dopo, ed
abu Bakr l'accolse di buon grado, perdonandogli il suo passato (T ab a ri,
i

I,

ribelli sofcto Tulavliali (cfr.

1899-1900)

f).

(a)

Nota

92). L'altro

dei

probabile per, che 'Alqamab non sia mai stato musulmano, e che fuggisse
costretto a divenirlo.
(6) Secondo un'altra tradizione, forse pi corretta, 'Alqamah b. 'Ulatbah continu a vivere come
pagano e nemico dell'Islam fino ai tempi del califfo 'Umar: allora soltanto abbracci la nuova fede:
allora soltanto egli pot riavere la propria moglie, che era stata arrestata da abu Bakr e tenuta in
custodia in Madinah durante tutto il tempo, in cui 'Alqamah aveva continuato ad essere latitante
1.

non essere

fuori d'Arabia per

(Hubays,

fol. 5,v.,

Nota

2.

Il

correggi: 4,v.) [H.].

nome

di questo

Tamimita mi sembra

addirittura una invenzione fantastica di

Sayf, perch da altro notizie date dallo stesso Saj-f (cfr. 164, nota 1 e Tabari, I, 1913, lin. 6 e 9)
manifesto che Qa'qa' b. 'Amr si trovasse allora nel paese dei TaniTra, nel seguito della profetessa

Sagah, e niente affatto

avremo pi

Nota
II,

App.

al servizio dell'Islam.

Qa'qa' b.

'Amr

uno degli

eroi prediletti di Sayf,

come

volte occasione di porre in rilievo in altri passi successivi.


3.

Cfr.

anche

Aghani, XVII,

67, lin.

A th I r,

26 e segg.;

Khaldun,

266-266;

II,

71.

152.
vittoria di

(a)

(Sayf

Buzakhah.

b.

'Umar, da abu Damrah, da ibn

banu 'Amir,

Dopo

la

musulmani,

si

Sirn).

turbati dal trionfo dei

affrettarono a giurare fedelt a Khalid b. al-WaUd, alle stesse condizioni gi

giurate

dagli Asad,

dai (xbatafn e dai Tayy.

ormai della sua superiorit inoppugnabile,


atto di
e

si

rifiut

di

ricevere

qualsiasi

sottomissione, se prima le trib (Asad, Gliatafn, Hawzin, Sulaym,

Tayy) non consegnavano nelle sue mani

stati colpevoli

di

uccisioni,

musulmani durante
di Khalid,

il

di

l'insurrezione. I

quegli Arabi,

tutti

che erano

danno di
colpevoli vennero consegnati nelle mani

mutilazioni e

di

altre

sevizie a

quale, seguendo l'antico costume del taglione vigente nel de-

serto, sottopose tutti agli stessi tormenti,


le loro

KhiSlid b. al-Walid, sicuro

vittime musulmane.

ai

quali

ossi

avevano sottoposto

Cos alcuni furono arsi av,

altri

scliiacciati

da freccie, o gettati dalle rupi, o annegati entro pozzi. Fece quindi anche arrestare Qurrah b. Hubayrah, il capo
dei banu Ka'b (un ramo degli 'Amir b. Sa'sa'ah), e lo mand con vari altri
prigionieri saldamente legato al califfo abu Bakr in Madinah, inviando allo
sotto pietre, o fatti morire trafitti

620.

152-154.

11. a. H.

tempo un rapporto

stesso

orv/

tutte

di

bari,-TI1900>
,

punizioni inllitto ai

le

colpevoli (Ta-

I,

(Sayf

(/>)

b.

'Umar,

isuad come

b.

approvando tutto quello che aveva fatto ctl animandolo a proseguire nel canunino del Signore e per la causa della fede. Khalid, avuta
l'approvazione del Calilfo, si ferm in Buzakhah per tutto un mese, dual-WalId,

rante

il

quale invi spedizioni da tutte

per catturare quelli che

si

erano

sulmani. Continuarono quindi


ucciso musulmani, furono

la

il

paese e

persecuzione dei

mu-

barbare punizioni, e quanti avevano

le stesse

spietatamente messi a morte, della stessa

tutti

morte dello loro vittime (labari,


Nota 1. Cfr. anche A th I r, II, 266.

con

notori

resi

per sottomettere

le parti

1900-1901)

I,

(').

da 'Isa b. 'Umaylah, da suo padre 'Umaylah).


Dopo la battaglia di Buzakhah vennero i banu 'mir (b. Sa'sa'ah) presso
Klialid questi Arabi non avevano apostatato come i Tayy (sic ! cfr. prima
87, 88, 90 nota 1, 91, 130), ma eran rimasti con un piede in avanti ed un
altro indietro. Al loro apparire Khalid domand: " Ov' Qurrah b. Hubayrah
" Eccomi qua!
" Afferratelo e
disse uno dei presenti.
al-Qusayii?
153.

(al-Waqidi,

tagUategli la testa

'Amr

,,

ordin Khalid

''
;

Qurrah,

tu, o

sei quello

che disse ad

prima 93, 103): tu hai voluto la


disfatta dei musulmani ed hai riunito il popolo tuo, ed essi ti hanno eletto
capo (con questo scopo), perch prima nessuno ti aveva mai prestato obbeal-*s quelle note parole (cfr.

b.

dienza

,,

Qurrah rispose

quello che dissi


le

,,.

"

"

In 'Amr

tue pai'ole ad abu Bakr!

..

Io
b.

ho in *Amr

b.

fHubays,

fol.

3,v.)

un testimonio di
appunto che ha riferito

al-*As

al-'As, si!, colui

[H.].

Vedi

il

paragrafo

seguente.

Contegno del

califfo

abu Bakr verso

capi ribelli 'Uyaynah e Qurrah.

154. (ibn Ishaq, senza isnad). Dopo la sottomissione dei banu 'mir
(cfr.

150

abu Bakr,
al-'Amiri

i
(^),

e segg.) Khalid b. al-Walid

due apostati 'Uyaynah

b.

mand a Madinah,

presso

Hisn al-Fazari, e Qurrah

b.

il

califfo

Hubayrah

sicuramente legati con corde. Menato dinanzi al Califfo, Qurrah

sempre stato un buon musulmano, e in conferma di ci,


sostenne che 'Amr b. al-'As avrebbe potuto deporre in suo favore, abu Bakr
lo mand subito a chiamare, e 'Amr, dinanzi a Qurrah b. Hubayrah, naiT
pretese di essere

fedelmente tutto quello che era avvenuto fra

lui e

Qurrah-

93, 103)
di narrare la conversazione avuta a proposito
(cfr.

quando giunse al momento


delle tasse, Qurrah allarmato lo preg di fermarsi: " Basta! Basta! Dio
abbia misericordia di te ... 'Amr non volle per tacere e termin di narrare
!

621.

Sottomissione
dei bana 'Smir
b. Sa-.a'ah.|

abu Bakr rispose a Ivhalid

sopra),

11. a. H.

154-156.

Contegno del
Califfo verso
i

ribelli 'Uyay-

nah

e Qurrah.]

tatto quello
Q,jj.j.ah.

clie

Ma

era detto fra loro, svelando cos la duplice condotta di

si

abu Bakr non

volle

di

questa prova
evidente della
^

concedendogli la vita e la libert (labari,

slealt del ribelle e lo grazi,


I,

valersi

1896).

'Uyaynah b. Hisn era caduto prigioniero alla battaglia di Buzakbali (cfr. BalaQurrah b. Hubayrah era stato catturato da Hism b. al-'s durante la sua spedizione contro i banu 'Amir b. Sa'sa'ah (cfr. B a 1 a dz u r i, 97, lin. 9 e lB2,rt), di cai abbiamo fatto parola
altrove (cfr. ISO). Qurrah aveva sospeso il pagamento della tassa s a d a q a h ed aveva dato soccorsi
a Jlulayhah prima della battaglia di Buzakhah. Hisam lo men al campo di Kh alid e questi lo invi
a Madinah.

Nota

dz u r

i,

1.

96, lin. 12), e

155.
b.

da Muli.

(ibn Ishaq

da un testimone

'Ufcbah,

Talhah, da 'Ubaydallah

b.

b.

'Abdallah

Hisn al-Fazri fatto

oculare). 'Uyaynali b.

pri-

Buzakhah fu pure menato a Madinah in modo


umiliante, con ambo le mani legate dietro il collo, mentre i giovani (gh. u 1 a m)
che lo accompagnavano, lo punzecchiavano con le lancia per farlo cammi" Non hai tu forse rinnegato la fede,
nare, gridandogli allo stesso tempo
gioniero alla battaglia di

dopo averla abbracciata?

creduto in Dio
Cfr.

e segg.;

Anche

,,

Ya'qubi,

156.

II,

II,

265,

14.5,

lin.

3 e segg.

lin.

Per Dio

Sa'sa'ah furono riuniti intorno a

Baladzuri,

lui,

legare fermamente 'Uyaynah b.

"

li

Quando

b. 'Abbs).

zakat, Khalid
Hisn al-Fazri, e Qurrah

condusse con s a Madinah.

'Uyaynah con

battevano con

le
le

mani legate al
fogUe di palma

ma

Io ho visto

mentre

e gridavano
lui

'

..

'Uyaynah. Anche 'Abdallah

questi gli rispose

"'
:

tu non oseresti parlarmi

Quando

"

collo,

rinnegato Dio, dopo aver creduto in


in lui! rispondeva

Se

io

in

non ho mai

non mi

tal

1897).

I,

96,

liii.

12

gli

'Amir b.

ed ebbero giurato di credere in Dio e

nel suo Profeta, di pregare, e di pagare la

Qusayri, e

Io

8 e segg.

da 'Abdallah

([al-Waqidi?],

"

perdonato da abu Bakr (T ab a ri,

lui fu

anche Athir,

rispondeva con

questi rimproveri, 'Uya\'nah

r impudenza genuina del vero arabo del deserto

b.

b.
b.

al-Walid fece

Hubayrah

al-

racconta ibn 'Abbs,

ragazzi di Madinah lo

nemico

'

Ma

io

di

Dio

tu hai

non ho mai creduto

Mas'ud vituper 'Uyaynah,

trovassi in questa condizione pietosa,

modo

,,

ibn Mas'ud

non

disse allora pi

menato Qurrah b. Hubayrah dinanzi al caUffo abu Bakr,


r'Amirita preg abn Bakr di interrogare sul conto suo 'Amr b. al-'As:
" perch io non sono stato miscredente! Quando egli venne dair'Umn,
io r ho accompagnato con cento uomini, proteggendolo, onorandolo ed ospialtro.

fu

tandolo generosamente

conferm
mettenti,

gli

ma

(Hubays,

abu Bakr interrog allora 'Amr

parole di Qurrah,

le

che Qurrah

aveva

tenuti.

abu Bakr non

fol.

5,r.,

ma

rivel allo stesso

Qurrah protest contro

vi annesse

correggi:

tempo

4,r.)

importanza

[H.].

622.

b.
i

al-'As,

discorsi sediziosi

le rivelazioni

e grazi

quale

il

compro-

ambedue

capi

11. a. H.

157, 168.

Dispersione di altri ribelli dell'Arabia centrale.

157.

Ualad/cui-i aljbiaino notizia di al(;uiii combattiiiienti vinti

in

dai niiisiilinani sotto Klialid b. al-Walld dopo la battaglia di Buzalcliah.

Il

generale musulnano assal innanzitutto un gruppo di Asad, di Grhatafan e di


in al-trhamr sotto

altri, riuniti

Hisn

b.

IJudzayfah

b.

129)

(cfr.

affermano che fosse un'accozzaglia di Arabi nomadi di varie

altri

ognuno

vari gruppi,

Da

Kharigah

al-GJiamr, Khalid

condo

sotto capi diversi.

Sagarah 'Amr

b.

al-[vhansa

95).

(cfr.

ma

nel conflitto,

trib, in

furono disfatti con strage.

b. al- Walld

su al-Xuqrah

altri

I ribelli

mosse verso (raww Quraqir Q, oppui'e seove erano raccolti molti banu Sulaym sotto abu

{^),

'Abd al-'Uzza al-Sulami,


Il

alfine

la

madre

combattimento fu aspro
i

ribelli

del f[uale era la poetessa

e molti

musulmani perirono

furono messi in fuga. Klialid per vendicarsi

fece ardere vivi quanti apostati pot catturai'e. Alcuni in Madinali protesta-

rono contro

la

condotta crudele di Khalid,

ma

il

Califfo rispose:

"

voglio rimettere nel fodero la spada, che Dio ha sguainata contro


deli!

(Baladzuri,

Io

non

gH

infe-

97-98).

Nota 1. n De Goeje (Baladzuri, 97, nota (/) corregge giustamente il nome in aww Murmir fondandosi sulle parole di al-Bakri a proposito di al-Nuqrah, Qarqara e al-Ghamr.
(a) al-Ghamr era una sorgente dei banu Asad (Y a q u t. III, 812, lin. 20-21 814,
Nota 2.
lin. 9-10): al-Ghamr era un nomo molto comune in Arabia, perch significa un sito dove le acque
riunendosi in grande quantit (dopo lo pioggie) allagano il piano. Ve ne era uno nel paese dei banu
Pzubyitn (B a k r i, GUfi, lin. 22). Altrove detto che al-Ghamr era un monte rosso e lungo dei ban
Mukhasin ramo degli Asad (B a k r i, 718, lin. 12).
(b) aww Murmir (g a w w nel vernacolo dei Beduini era il sito ove le valli si slargano), e
Gaww Uthl, chiamati assieme al-Gawwan, erano duo terreni spaziosi, circondati da monti (gh a y itiin), nel territorio dei ban 'Abs (Yaqut, II, 161, lin. 12-13). Secondo al-Bakri, era nel paese degli

Asad

(255, lin. 0-7).

al-Nuqrah non menzionato in Yaqt,


una miniera nel paese dei banii 'Abs.

(e)

sito di

Insurrezione di

umm

ma al-Bakri

(688, lin. 14 e segg.)

dice che era

il

Ziml.

Yusuf e da abu Ya'qub). La celebre


umm Qirfah bint Rabfah, gi menzionata ai tempi di Maometto (cfr. 6. a. H.,
18), aveva avuto da suo marito Malik b. Hudzayfah b. Badr ben dodici figli,
fra maschi e femmine
uno dei maschi, Hakamah, era stato ucciso da abu
Qatadah nel giorno, nel quale 'Uyaynah b. Hisn aveva predato i dintorni
di Madlnah (cfr. 6. a. H., 3). Una figlia por nome umm Ziml Salma
158.

(Sayf

da Sahl

b. 'L'jnar,

b.

bint Malik

b.

umm

zione di

Hudzayfah

dicesi che venisse

Qirfah e finisse poi in

mano

catturata nella predetta spedidi 'Adsah,

tino: 'Aisah le diede li libert e la tenne presso di


feta,

entrando nella stanza, ove stavano riunite tutte

esclam
di

umm

"

Vi una

fra voi, la quale far abbaiare

Ziml) di al-Hawab

La

s.

come parte

Un

il

Pro-

le

donne del suo gineceo,

cani (K i 1 a b, la trib

predizione del Profeta

623.

giorno

del bot-

si

avver comple-

11. a. H.

'

158,159.

[Insurrezione d
umm Ziml.]

tamente

umili Ziml

Salma

ritornata presso la sua gente,

umm

generale delle trib, seguendo l'esempio di

surrezione

quando scoppi FinQirfah,

si

mise

Arabi del suo paese, cavalcando lo stesso camelo gi usato da


sua madre ed aizzando i pagani contro l'Islam. Molta gente incominci a
riunirsi intorno a lei nella regione fra Zafar e al-Hawab, e quando Khalid

ad agitare

gli

al-Walid ebbe vinto

b.

GJiatafan ed

grande battaglia

loro alleati nella

Buzakhah, intorno all'ambiziosa donna si aggrupparono numerosissimi


fuggiaschi ed avventurieri da tutte le parti del paese e da tutte le trib
di

donna attirarono a lei moltissimi Arabi,


raccolta una schiera tanto considerevole di

circostanti. L'ardire e l'energia della

al-Hawab

ed in breve in

trovossi

gente irrequieta ed ostile ai musulmani,


sierirsene e decise

di

schiacciare

movimento avesse tempo

il

resistenza a Khalid. e ne segu

ardita

l'

donna

Per superare

battersi.

nuovo nucleo

di nemici,

prima che

di estendersi e di divenire pericoloso.

gente raccogliticcia, riunita intorno

alla quale

che Khalid incominci ad impen-

si

una

slanci

ad

umm

miscliia
sul

La

turba di

Ziml, oppose la pi accanita

molto sanguinosa, in mezzo


camelo,

suo

la resistenza tenace del nemico,

eccitando

suoi a

Khalid dovette pro-

mettere un premio di cento cameli a chiunque avesse per primo trafitto

camelo
ed

umm

di

Ziml. Intorno a

umm

Ziml perirono pi

pot arrivare fino al camelo, tagliare a questo

garretti,

La

Ziml, mentre era caduta in terra, con la sua bestia.


su

toria

arriv'o

il

di cento uomini,

centro nemico non fu spezzato, se non quando la cavalleria

il

il

musulmana

ed uccidere

umm

notizia della vit-

umm

Ziml giunse al califfo abu Bakr circa venti giorni dopo


a MadTnah di Qurrah b. Hubayrah (cfr. 154) (Tabari, I,

1901-1903) Q.
Nota
II, 353, lin.

La

1.

sols^

Cfr.

e segg.,

anche
i

A th ! r,

II, App. p. 71-72; T Ti q u t,


'Umar.
quale, corno meglio vedremo in appresso, inventa di sana

II, 261), lin.

12esegg.;

quali per attingono tutti a Saj-f

autorit di tale tradizionista,

il

Khalduu,

b.

pianta campagne, generali, battaglie e vittorie strepitose, non sufiSciente per dare a questo racconto un
vero valore storico. Sospetta la somiglianza con la battaglia del camelo combattuta nel 3fi. a. H. come

avremo

in seguito a narrare.

Grave

poi

il

silenzio assoluto di tutte le fonti migliori,

compreso anche

Baldzur. Si pu soltanto ammettere che Sayf abbia romanticamente adornato qualche piccolo episodio secondano di uno dei fatti d'arme menzionati da Baladzuri

(cfr.

157).

Incidenti minori dell'insurrezione nell'Arabia centrale;

supplizio

di al-Fuga't.

159.

Madinah
b.

(al

(a) (Saj'f b.

principio dell'insurrezione)

b.

un

Vusuf

da abu Ya'qub). Venne a

certo al-Fuga't lyas b. 'Abdallah

'Abd YalTl al-Sulami, della trib dei Sulaym, e chiese

di essere fornito di
l'

'Umar, da Sahl

armi e di mezzi per poter assalire

gli

abu Bakr

ribelli e gli apostati del-

abu Bakr non sospettando alcun inganno, diede a al-Fuga't tutto ci


potesse servire. Il Sulamita ritornato immediatamente nel proprio paese,

Islam,

che

al califfo

G24.

invece di conibattore
e

pagani e

gli apostati, si

depredando e musnlmani e pagani,

il

campo

suo

principale in

b.

laym,

Hawazin

ili

al-(jri\va

ma

specialmente

prese

('),

e gli 'Amir

si

Sa'sa'ah).

(b.

duo spedizioni, una sotto Turayfah

lui

mise a fare

sotto 'Abdallah b.

Qays al-Gsi

primi. Egli stabili

le

sue razzie fra

luogotenente

il

Su-

loro

le

forze,

dopo un vivissimo com-

di al-(jiwa, e

l)attimcnto lo sopraffecero,, uccidendogli

certo

abu Bakr dov mandare contro


Ha^iz (vedi prima 96), e l'altra

due comandanti, riunite

campo

assalirono l'apostata nel suo

b.

bandito, assalendo

il

come luogotenente un

abI-1-Maytha dei banu-1-Sand: estese poi

Nagl)ah
i

169-

H.

11. a.

Nagbah

b.

al-Maytha:

fuga e fatto prigioniero. Menato a Ma-

al-Fu^a-t fu raggiunto durante la

dlnah, innanzi ad abu Baki-, questi diede

La

ordine che venisse arso vivo.

sentenza fu immediatamente messa in esecuzione, e al-Fuga*t, fermamente


legato con corde,

Madmah (labari,

salla di
(6)

La

Tabari

versione di

ibii

un mucchio

Ishaq (da 'Abdallah

ma

due spedizioni,

al-(Tasi

una

sola,

il

anche Athir,

Ya'qubi,

72;

racconto di

di 'Abdallah

b.

non

nella Musalla, notizia che

II,

b.

II,

266,

19;

lin.

Baladzuri,

Hagiz, che cattur al-Fuga't;

152,

lin.

9,

98, afferma che, se-

Khaldun,

II,

App.

accenna anche ad un Asadita per nome

Warqa, che abu Bakr avrebbe parimenti arso vivo, ma il testo ha


una lacuna e mancano i particolari dell'evento e le ragioni della feroce

Su^a'
ivi

da
Sayf, bench non

abl Bakr), data pure

ibn Ishaq dice pure che la sentenza A-enne messa in esecu-

condo alcuni, fu Ma'n


p.

Mu-

credibile.

Cfr.

(e)

b.

omettendo quella

zione nel cimitero di Madinah, in al-Baqf, e

parmi pi

di legna ardente nella

1903).

I,

1903-1904), conferma in tutto

(I,

inenzioni

Qays

fu gettato sopra

b.

punizione.
(d)

In una tradizione di al-Waqidi (da 'Abdallah

ibn al-Khatmi, da suo padre,

da Sufyan

che Turayfah mandasse incatenati


che

altri dieci

banu -usam (Ansar) arsero \dvo

Nota

YSqut

b.

il

b.

al-Harith

b.

al-Fudayl

abi-l-'Awga al-Sulami) detto

Sulamiti insieme con Fuga*t, e

ribelle

(Hubay,

fol. 21,v.)

[H.]

(^).

menziona una iwa, valle nel paese degli 'Abs o degli


'Adanah (asafil 'Ad anali), e un'altra, come una delle sorgenti degli
al-Dibiib. In uno di questi luoghi, dice Yaqut (II, 136, lin. G), Khalid b. al-Walld sbaragli una
schiera di Ghatafan e di Hawazin.
In generale, dal contenuto dei precedenti paragrafi, si pu os-

Asad

1.

(II, 135, lin. 17)

nelle parti inferiori di

servare

come

ICOTA

2.

le

arme dopo Buzakbah siano assai confuse e contradittorie.


Secondo una tradizione di Zayd b. Aslam, la repressione della rivolta fra i Sulaym

notizie sui fatti d'

compiuta da Khalid b. ai-TV alTd, al quale spett il merito della vittoria di al-iwii (Hubays,
fol, 22,r.). Ci anche confermato dai versi di abu Sagarah, cfr. 95. Se questa notizia vera, ci
deve essere avvenuto dopo la battaglia di Buzakliah: nella tradizione detto dopo Tamamah, ma ci
certamente un errore. V' notizia che Khalid b. al-Walid ardesse anche molti Sulaym vivi riunendoli insieme entro recinti (di foglie di palma?). (Hubays, fol. 23,r., ove sono dati anche i nomi di
alcuni Sulamiti arsi vivi: Hubayrah b. al-Mirdas, Suraqah b. alMirdas [figliuoli della poetessa alfu

Khansa

cfr.

A gh a n

i,

XIII,

lin. 6],

Khamlsah

b.

625.

Dinar,

ecc.).

79

Supplizio di ai

11. a. H.

KJO, 161.

La profetessa Sagah

g 160.

b.

b.

certo quale fosse la genealogia della profetessa

le

(tanabbat)

fetessa

materni

Tuise a fare

si

una parte

scinandosi appresso

Un

banu Taghlib.

ga'at), annunzi che


loro di assalire
si

Sagah:

danno il nome completo: umm Sdir Sagah bint Aws b. Hiqq


Usamah b. dhunayz b. Yarbu' b. Hanzalah b. Malik b. Zayd Manat
Tamim. Altri invece dicono che il suo nome fosse Sagah bint al-Harith
'Uqfan b. Suwayd b. Khalid b. Usamah. Essa pretese di essere una pro-

alcuni

b.

Non

(versione della scuola Madinese).

l'indovina

(takahhanat)

banu Tamlm ed una parte

dei

tra-

dei suoi zii

giorno essa, parlando in frasi rimate (sa-

Signore delle nubi (rabb ai-si h ab) ordinava a

il

banu-1-Ribab (un ramo dei Tamim).

gettarono sui Ribab,

(^),

ma

vennero

I seguaci

Sagah

di

nessun altro la combatt, ed

sconfitti:

emigr nella Yamamah, andandosi ad unire in Ragr (meno correttamente Hagar) con il falso profeta Musaylimah, e contraendo con lui maessa

Musayhmah

trimonio. Essa uni la propria religione a quella di

ne fecero una
fratelli e

sola.

Quando

mori presso di

fu ucciso Musaylimah,

Sagah

e delle due

ritorn fra

ibn al-Kalbi afferma per che essa

loro,

suoi

sia con-

si

vertita all'Islam e che poi emigrasse (h agi rat) a Basrah, mostrandosi

Hammad

buona

quando mor Sagah,


su di lei furono recitate le preghiere per i morti da Samurah b. (rundab
al-Fazari, che era allora governatore di Basrah a nome di Mu'awiyyah, e ci
prima che 'Ubaydallah b. Ziyad venisse ad assumere il governo della citt.
Da ibn al-Kalbi sappiamo altres, che Sagah tenesse pure essa un m u a dzmusulmana. Secondo 'Abd

al-a'la b.

al-Xarsi,

dz i n,

il

oppure,

nome aWxanabah b. Tfiriq


secondo altri, aveva nome Sabath b.
quale aveva

b.

'Amr

b.

Hawt

Rib'i al-Riyahi

al-Riyahi,
(^)

(Bala-

dzuri, 99-100).
Nota
i

1.

Taghlib (Kh a

Nota

2.

Si afferma che

du
In

n, II,

App.

Ta'qbi

Sagah viene chiamato al-As'ath


avanti sotto l'anno 12. H.),

161.

Sagah fosse

cristiana, e che avesse appreso la fede dai Cristiani fra

lin. 4).

Cfr. pure

(II, 144, lin. 14)


b.

Questa versione di al-Baladzuri ha per noi

pei'ch ci permette di riscontrai'e

Innanzitutto abbiamo

il

interesse,

fatto

'Umar

(cfr.

163).

importantissimo,

che Sagah non fosse

madre, e che essa non immigrasse dalla


iniziasse e svolgesse la sua aziono profetica in seno ai

Taghlibita, se

non per parte

Mesopotamia,

ma

ai quali

sommo

molte affermazioni arbitrarie, che troviamo

nella seguente versione di Sayf b.

Tamim,

ir kh., II, 251, lin. 4-5.


v' una confusione di nomi e il mu-adzilzin di
Qays (al-Kindi), ossia il capo della rivolta nel Hadramawt (cfr. pi

p. 73,

di

apparteneva, e perci in

Arabia

(').

Sayf

b.

'Umar per

diminuire la responsabilit dei suoi consanguinei, ha forse inventato che

Sagah

venisse dalla Mesopotamia, valendosi del fatto che molti Taghlib vi

6-2.

M61-

11. a. H.

prima

(liiiioaivano

musulmano:

delle conquiste

il

indicazioni

silenzio e le
.

precise

ma

Baldzuri permettono per di concludere, che ci non sia vero,

ili

ch'ella fosse

una Tainimita, una indovina ambiziosa, che oper soltanto

in Arabia, e quando, inebbriata

tent estendere anche con

Yamamah

e fuggi nella

lo

armi

dopo

il

dai

perdo la

piinii successi felici,

testa, e

sua influenza, ebbe avversa la fortuna

la

primo scacco militare.

Notevole anche l'aiTermazione di Baladzuri, che Sagah rimanesse presso

Musaylimah durante

tutto

conflitto contro

il

musulmani, e che

donasse solo dojw morto, ed allora soltanto facesse ritorno tra

lo aljban-

suoi fratelli

sempre dimorandovi non molestata e non convertita per molto tempo. La sua conversione data soltanto da quando essa,

(i

Tamlm),

e perci in Arabia,

Tamim, emigr a Basrah, la


Tamlm dm^ante il Califfato Umayyade.

insieme con tanti


precipua dei

altri

che divenne sede

citt

Accettando cosi letteralmente la versione di Baladzuri, aboliamo in una


volta, sola l'origine

sopotamia
chiari e

due

mesopotamica della profetessa (^), ed

fatti,

che nella versione di Sayf

molto inverosimili. Anche

la

il

suo ritorno in Me-

mi sono sempre

riusciti

poco

sua emigrazione a Basrah riesce ora

meglio comprensibile (quando ammettiamo che essa fosse una Tamimita e

non una

Taghlibita), perch

non mi consta che

Basrah, mentre noto che Bcisrah

divenisse

Taghlib

la citt

si

stabilissero in

Tamimita per

lenza, perch la pi prossima alla regione di Arabia, nella quale

pascolavano

eccel-

Tamlm

loro armenti.

Infine notevole

un

altro fatto, che risulta indirettamente dalla tradi-

zione di Baladzuri. Si vede cio che, nonostante la conquista d'Arabia nel-

l'anno 11. H., la islamizzazione della penisola rimase sempre assai impersicch

fetta,

in molte parti

remote delle contrade orientali e meridionali

molti Arabi non-musulmani potevano vivere in pace senza timore di molestie.

Soltanto quando dalle sterminate solitudini del deserto emergevano

nelle regioni popolose della Babilonide e della Siria, erano di necessit costretti

a conformarsi almeno in apparenza

al

rito

islamico.

questa considerazione anche la notizia storica data pi avanti

anche Baladzuri, 87,


gli

lin.

12-13),

166 e

(cfr.

che per molti anni ancora esistesse fra

Arabi Hanlfah una quantit di persone,

e gli usi stabiliti dal falso profeta

Si unisca a

le quali

Musaylimah,

affermare con sicurezza che gli Arabi

si

seguivano

le dottrine

siamo in grado

di poter

gettarono alla conquista del

mondo

molto prima di essere veramente musulmani.

Vediamo

cosi che

l'

Islamismo, al pari del Cristianesimo, molto tard a

penetrare fino negli angoli pi remoti della popolazione.


il

ti-ionfo ufficiale del

Cristianesimo abbondarono

627.

Come anche dopo

villaggi pagani nelle parti

La

profetessa

SfliGTCtA*

11. a. H.

161-163.

[La

profetessa

Sagah.]

meno

frequentate dell'impero romano,

cos pure in Arabia, nelle contrade

alcune trib continuarono a vivere del tutto nel

-^ solitarie

senza conformarsi in nulla,

nemmeno

modo

antico,

in apparenza, alle leggi islamiche.

Nello stesso senso debbonsi interpretare le espressioni in Tanblh (285, lin. 11


1.
che Sagh appartenesse ai YarbQ', e non si fa menzione alcuna della sua provedetto

ove
e seee.)
nienza mesopotamica.
Strano a dirsi, in A gh a n i (XVIII, 166, lin. penult. e segg.) citata una tradizione di Sayf
della propaganda di Sagah, dove non si fa menzione alcuna della Mesopotamia. E detto
principio
sul
invece che Sagab fosse una donna Tamlmita e che tutti i capi Tamlmiti abbracciarono la sua causa,
includendo nel novero anche al-Abnaf b. Qays e Badr b. Haritbah.

Nota

disordini fra

banu Tamlm, e

la profetessa

Sagah

{versione di Sayf).

banu Tamlm durante i torbidi


del presente anno, abbiamo una lunga tradizione di Sayf b. 'Umar, la quale
per, come la maggior parte del materiale storico raccolto da quel tradizio 162.

quello che avvenne fra

Su

nista, oscura, confusa,

piena di contradizioni, e travisata ad arte per velare

Bisogna ricordare che Sayf, quale Tamimita, ha riunito sole quelle


tradizioni, che mettevano in buona luce i suoi consanguinei egli ha cercato
la verit.

di

smorzare

le tinte e di

l'intento di far credere

confondere l'ordine cronologico delle notizie, nel-

prima che

Tamlm

fossero tutti

musulmani, e poi

che solo in parto parteciparono al movimento causato dalla comparsa della

una minoranza dei


Tamlm si meritasse il ridicolo gettato su di loro dagli altri Arabi per aver
seguito una donna. Cercheremo qui in appresso di mettere assieme con la
massima chiarezza possibile quello che narra Sayf, senza per lusingarci di
profetessa Sagah. Egli vorrebbe dimostrare che soltanto

aver chiarito in tutto la narrazione involuta ed oscura dei

fatti,

resa ancor

pi oscura dal linguaggio piuttosto artifizioso del tradizionista e dalla scelta


di espressioni

163.

Tamm

capi diversi
(1)

e di

(Sayf b. 'Umar, da al-Sa b

da Sahm

b. Bilal, e

dei

poco comuni.

b.

IMingab).

Ai tempi

b.

'Atiyyah

b.

Bilal,

da 'Atiyyah

di cui parliamo, la grande stirpe

era divisa in varie trib distmte, indipendenti fra loro, e sotto


:

al-Zibriqan b.

Badr era

il

capo degli al-Ribab (composti di Dabbah

'Abd Manat), degli 'Awf, e dogli Abna

(della stirpe dei Sa'd b.

Zayd

Manat).
(2)

Qays

'Asim stava a capo dei Muqa'is e degU al-Butuii (pure

b.

Zayd Manat).
Safwn, dei Bahda (un ramo

della stirpe dei Sa'd b.


(3)
(4)

Safwan
Sabrah

b.
b.

'Amr, dei

Khaddam

banu 'Amr b. Tamim).


ramo dei banu 'Amr b.

dei

(un altro

Tamlm).
(5)

Wakf

b.

Malik, dei

banu MaUk (un ramo

dei Hanzalah,

Tamlm).

1 1

Mlik

(6)

163.

H.

a.

Nuwayrah, dei banu Yarbu' (un

b.

ramo

altro

dei Hanzalah,

lamiin).

secondo Sayf, erano anche

(Questi uomini,

quelli presso

Wellhausen
morte

Sk.

Vorarb.,

n.

Maometto, Safwan

di

contributi

mugrOn: T ab ari

anche

perci

(detti

quali venivano depositati

Madlnah, menando con

(Bahda e Khaddam), da

b.

1910,

I,

no.

(il

1964,

3,

persona a

in

b.

attriti esistenti allora fra le

trib Tamimite,

erano ragioni di temere aggressioni da parte di altre trib. Gli

agire se prima

da

incerti sul

non avesse

farsi,

Qays

'Asim

b.

Qays

dell'influenza preponderante di al-Zibriqn, ed era stato

al-Zibriqan aveva pi volte

peva bene a quale partito appigliarsi:


l'esempio di

Zibriqan

Manat

Safwan ed a

Se invece riteneva nella propria trib

tun).

costui di frequente

approfittato della sua

Abna,

gli

non

di ci,

sa-

affrettato a seguire

se egli si fosse

che abbracciava gli 'Awf,

(la stirpe

fra

da

sarebbe valso di ci per denigrarlo presso tutti

si

'Asim era geloso

Madlnah con l'importo

recarsi a

no. 1)

(il

b.

Qays consapevole

superiorit per fare dei torti al rivale, e

altri capi

non voleva

no. 2)

(il

^^3to quello che faceva al-Zibriqan

questi due uomini vi era sangue cattivo, perch

contrariato e molestato.

i banu 'Amr
'Amr (il no. 4), il
banu 'Amr nell' assenza di

suo collega Sabrah

lui e dal

Safwan, giacch per via degli

Tamimiti rimasero

3,

la notizia della

rec

si

3)

lin.

importo delle tasse riscosse fra

l'

quale rimase nel paese, come capo di tutti

vi

lin.

sadaqat,

tasse

ilclle

Quando giunse

VI, 148).

Safwan

luogotenenti del Profeta e

delle
i

tasse, al-

Sa'd b.

Muqa'is ed

le tasse raccolte,

Zayd
i

Bu-

Qays era sicuro

che al-Zibriqan sarebbe corso presso abu Bakr ad accusarlo di apostasia.

(Nonostante queste considerazioni, per motivi taciuti da Sayf, sembra che

Qays

si

tra

Muqa'is ed

cidere

decidesse

prima di al-Zibriqan)

alfine
i

al-Zibriqan,

Butun
il

le

quale senza indugio

Abn,

gli

dei Sa'd

b.

al Califfo in !Madinah.

Zayd Mant rimase

dicliiarandosi indipendente.
9.

H.

a.

lin.

4),

nuto

il

le tasse,

tributo

Bast questo per de-

al-Zibi'iqan,

all'

a seguire l'esempio

affrett

al-Ribab,

gli

una parte

della stirpe

Islam e F altra parte

come

che era,

'Awf
Tamimita
gli

"

ribell,

si

noto (vedi

piuma

I,

1910,

vant di avere consegnato fedel-

e segg.), nei quali si

malvagi

.,

che invece avevano

rite-

(^).

prosegue a narrai'e Sayf, crebbero

'Awf e gli Abna


Ribab (il no. 1) con

e gli
i

fedele

ed inve contro quei

In tal modo,

Cos

dividere

di

anche poeta, compose allora alcuni versi (Tabari

3, e 1964, lin.

mente

si

tasse riscosse fra

le

stabilisse

fra essi raccolte.

tasse

gi dato da Safwan, portando

Q),

(il
i

no. 1)

Muqa'is

gli attriti fra le trib,

vennero in urto con


(il

no, 2)

629.

allo

stesso

Butun (il no. 2),


tempo i Khaddam
i

[!

profetessa

11. a. H.

163.

profetessa
Saah.]

La

(il

no. 4)

Bahda

no.

(il

motivi che non risultano cHari


forse

lontananza

per la

dei

dal testo,

no.

(il

3),

Yarbu'

ai

(il

no.

6).

(Per

Sayf passa ora a spiegare come,


per Madinali),

partiti

capi,

Safwan

Balida, nell'assenza di

contro

stettero

3)

dei

provvisoriamente da

assunto

fu

comando

il

Safwan assunse quello dei Dabbah


(ramo dei Ribab) e Ismah b. Ubayr quello degli 'Abd Manat (l'altro ramo
dei Ribab). Sugli 'Awf e sugli Abna (Sa'd b. Zayd Manat) si mise 'Awf b.
Balad b. lOialid dei banu (zlianm al-Crusami, e infine (aggiunge Sayf, non
chiaro per quale motivo) Si'r b. Khufaf era capo dei Butun (che dipendeal-Husayn

Niyar, mentre 'Abdallah

b.

alla lor volta

vano poi

da Qays

b.

'Asim).

b.

L'inasprimento dei rapporti fra

le trib

Tamimite ebbe conseguenze

musulmana anche altrove: nella Yamaraah il partito


rimasto fedele al governo di Madinah si era adunato sotto Thumamah b.
Uthal per combattere contro i banu Hanlfah seguaci del falso profeta Musaylimah a Thumamah si erano uniti anche molti dei Tamim, i quali per,

nefaste per la causa

torbidi scoppiati nel loro paese per le rivalit dei capi,

quando seppero dei


si

consanguinei,

abban-

Yamamah

rimasti

nemmeno quando

furono

affrettarono a far ritorno in patria per assistere

donando Thumamah

alla

sua

sorte.

nulla poterono

cos privi di appoggio,

raggiunti pi tardi dal generale

da

lui incoraggiati

Tamlm
gruppo

si

musulmani
pi fare,

della

musulmano 'Ikrimah

b. abi (aahl, e

a riprendere l'offensiva, rimasero inerti ed

indugiava a consegnare

tributi,

Madlnah. In questo momento

un

critico

terzo

si

un

Sagah bint

al-ITarith

Mesopotamia)

di

G).

Fra

('),

dove

era apertamente emancipato da

sopraggiunse un fattore nuovo che do-

si

Tamlm

la profetessa

b.

Suwayd

la

sua famiglia apparteneva alla trib (cristiana) dei

b.

'Uqfan, proveniente dalla (xazTrah (o

quindi era imparentata con

La donna

un

altro tentennava incerto ed

veva sconvolgere ogni cosa: arriv cio nel paese dei

no.

incerti.

delinearono dunque, secondo Sayf, tre partiti divisi fra loro:

di trib era rimasto fedele all' Islam,

Taghlib,

bench

Tamlm

della

trib

Yarbu'

(il

present alla testa di una numerosa schiera, composta

Afna Rabl'ah

(gente raccogliticcia della stirpo Rabl'ah),

ed aveva

banu Taghlib sotto al-Hudzayl b. 'Imran, un gruppo


dei banu-1-Namr sotto 'Aqqah b. Hilal, un altro gruppo dei banu lyad sotto
Ziyad b. Fuln, e infine un gruppo dei banu Sa3^ban sotto al-SalTl b. Qays.
Finora i Tamlm, bench in urto fra loro, non erano trascorsi ad alcon

un gruppo

di

cuna violenza; l'irruzione della profetessa precipit

gli eventi e

port a guerre

ed a spargimento di sangue. Questa donna, dopo la morte del profeta


Maometto (cos dice espressamente Sayf, cfr. Tabari I, 1911, lin. 15), aveva
fratricide

preteso di essere

una

profetessa, facendo

630.

propaganda

fra

Taghlib in Mcsopo-

H.

11. a.

tamia. Al suo appello aMIutJzayl

formando
in
(il

cos

il

b.

1G3.

'Iiman con

suoi consanguinei la segu,

nucleo principale dello sue forze; con

Arabia ed aiT\ata
capo dei Yarlni', o

virt dei legami

di

lino

ad al-Hazn, Sagali

ribelle contro

sangue cha

l'

scrisse

le

quali entrata ora

a Malik

1).

Nuwayrah

Isim), invitandolo a unirsi con lei in

la col legavano ai Yarbu', e

proponendo di

muovex'o insieme contro abu Bakr in Madlnah. Malik accett prontamente di

Sagah,

unirsi con
le

ma

insist clie

prima di

suo armi a sottomettere tutte

assalire

le trib di

fetessa avrebbe significato la vittoria

Madinab,

TamTm. La

ella rivolgesse

vittoria della pro-

dci_Yarbu\ suoi consanguinei, su

tutti

Tamlm, ed a questo Malik teneva pi che alla conquista della lontana


Madlnah. Sagah accett le proposto di Malik ed intanto si rivolse anche
all'altro ramo cugino, ai l)anu Malik (il no. 5), dipendente dal capo Wak'

b.

Malik,

quale rispose pur

il

fedeli all'Islam

lui

favorevolmente all'appello.

in quella trib, ossia 'Utarid

b.

pochi rimasti

Hagib, e vari

sarawat

banu Malik fuggirono per protezione presso i banu-l-'Anbar


dove si trovava Sabrah b. 'Amr, il Tamimita rimasto fedele musulmano.
Anche dalla trib dei Yarbu' fuggirono i musulmani, cercando asilo presso
al-Husayn b. Niyar fra i banu Mazin.
I due rami dei Hanzalah (i ]\Ialik ed i Yatbu') si trovarono in questo
(capi, cavalieri) dei

modo

con

uniti

le schiere di

Sa^h, ed

ziare le operazioni militari contro

nuovi confederati decisero di

le altre trib

Tamimite.

ini-

Lasciarono in

disparte Qaj^s b. 'Asini con le sue trib dei Muqa'is e dei Butun, perch egli
si

era gi apertamente distaccato dal governo di Madlnah, e stabilirono di

incominciare con un assalto contro Eibb. Questi per, avvertiti a tempo,


si

riunirono

tutti, sconfissero la profetessa

nieri molti suoi seguaci, fra gli altri,

la liberazione dei prigionieri

con molta strage, e fecero prigio-

Sama'ah, Waki' e Qa'qa'. Sagah ottenne

venendo a

patti

con

in altra direzione. Cosi giunse con le sue schiere della


il

contingente dei

Tamm?)

in al-Nibg

vincitori,

Mesopotamia

dove venne in

(*),

e ritirandosi

conflitto

(e

con

senza
l'altra

banu 'Amr, comandata da Aws b. Khuzaymah al-Hugaymi. In questo scontro essa sub altre perdite, e due fra i suoi principali
seguaci, al-Hudzayl e 'Aqqah caddero in mano al nemico. Per ottenere la
loro liberazione, Sagah dov venire a patti con i Tamlm e obbligarsi ad abbandonare del tutto il loro paese, llespinta cos da ogni parte, Sagah si
volse ora con la sua gente verso la Yamamah, dove il falso profeta Musay-

Tamimita

trib

dei

limah era divenuto ogni giorno pi potente (T ab a ri,


Nota
fra

Tamlm

1.

La

spiegazione

la notizia della

b.

Badr

(Aghni, XII,

data da al-Mada-ini

di

Maometto, Qays

h.

1908-1915).

152, lin. 1-9).

'Asim aveva gi raccolto

Quando giunse

e teneva in

mano

a d a q a h di quell'anno, riscossa fra i banu Muqfi'is ed i Butun: al-Ziaveva, pur egli, raccolto l'importo della medesima tassa fra gli 'Awf e gli Abna: al-

l'importo di tutta la tassa

briqan

ci

morte

I,

C31.

[La

profetessa

*s*.-l

11. a. H.

163, 164.

ria

profetessa

Sa'ah.l

Zibriqan

si

volse aHora al suo collega

Qays

e nell'intento di

ingannarlo j)ropose di distribuire fra

membri

delle rispettive trib l'importo delle tasse raccolte, in attesa di quello che sarebbe accaduto,

perch,

egli

aggiunse,

sentissero a pagargli
la

sadaqah

Bakr

abii

se

fosse riuscito a stabilire la sua autorit,

mandarla a Madlnah. Qays

b.

e se gli Arabi accon-

una seconda volta


'Asim, fidandosi di queste asserzioni di al-Zibriqan,

importo delle tasse, sarebbe stato

l'

facile a loro

di riunire

la sadaqah fra i propri consanguinei e invece al-Zibriqan, appena informato


immediatamente con 700 cameli per Madlnah e consegn ad ab Bakr l' importo della
tassa da lui raccolta, e non distribuita fra i suoi. Qays b. 'Asim fu molto irritato dall'inganno tesogli
da al-Zibriqn, ed eslam: Se al-Zibriqan concludesse un patto con la propria madre, ingannerebbe

prontamente distribu

parti

di ci,

e froderebbe anche lei

Il

KoTA 2.

hau

1 1

n (pag.

s e

16,

nota

1)

a ragione fa rilevare che l'accusa di al-Zibriqan

ingiusta: anche al-Zibriqan ritenne per qualche tempo l'importo delle tasse, e si indusse alfine a consegnarle a abii Bakr dopo non breve esitazione. In seguito anche Qays b. 'A^im, dopo un periodo di esi-

tazione pi lungo, fece pure la dovuta consegna ad al-'Al, il rappresentante musulmano {T a bari,
1910, lin. 5-8; 1964, lin. 7): sicch al-Zibriqan tutto al pi poteva vantarsi di avere agito prima

I,

del suo rivale.

Nota

3.

(a)

propaganda in Slawsil,

r kh.,

ma

II,

249, lin. 11, afferma esplicitamente che

la notizia

non merita alcuna

Sagah incominciasse

la

sua

fiducia.

H u b a y s narrato, sull'autorit di vari q a 1 i, come tutti i Taghlib ammettessero


Sagah fosse stata una vera profetessa. Essa affermava di ricevere rivelazioni, teneva
'con s un guidatore che chiamava i seguaci alla preghiera, e un maggiordomo o ciambellano (h a g i b),
e faceva uso di un pulpito (m i n b a r) (H u b a y s, fol. 7,r.).
(e) In un passo di Mirkhondi, la profetessa Sagah mutata per eiTore in un uomo ed
chiamata Suga' b. Hrith b. Suwayd al-Tamlmi (M i r kh., II, 221, lin. 16). Nel medesimo errore
caduto perci anche il suo traduttore E. Eehatsek, Orientai Translaton Ftind, New Series
I. The Ratizui-us-Safa ; or Garden of Purity,
containing the Life of Muhammed the Apostle of
In ibn

(&)

in seguito che

Allah,

part. II,

il

London

pag. 701,

voi. II,

quanto, pi avanti,

nome

1893.

della profetessa

Sagah

Questo errore tanto pi incomprensibile in


da
i r kh o n d i,
che dal

dato correttamente si

traduttore.
{d) ibn Kh a 1 d ii n, bench apparentemente riassuma il testo di T a b a r i (Sayf
afferma che
Sagah dopo l'accordo concluso con Malik b. Nuwayrah continuasse con i suoi la marcia su itadinah
e in al-Nibag venisse alle mani con i banu-1-Hugaym uniti ai ban 'Amr e rimanesse sconfitta,
lasciando prigionieri al-Hudzayl e 'Aqqah in mano al nemico. Allora Malik b. Nuwayrah e Waki'
b. Malik la abbandonarono, ed essa, disperando ormai di riuscire nel suo intento pass tra i Hanfah
),

(Khaldun,
Nota

App.

II,
4.

Nibag:
Yamamah

trovava nella
avviavano verso

si

206-207, e

p. 72, lin.

Makkah

nome, il nostro deve essere quello che


a dieci tappe da Basrah, e fu poi una delle stazioni dei pellegrini che si
(Yaqt, IV, 735, ut. lin. e 736, lin. 2-3). (Cfr. anche Wust. Bahreyn,

Wst. Basta h,

Cfr.

anche

A th I r,

27 e segg.).

dei vari luoghi che portano siffatto

II,

55).

268-270;

Hubayi (Hubaj-.i,

In ibn

Khaldun,

fol. 7,a.)

App. 72;
r kh., II, 251.
Sagah movesse con i suoi contro Musaylimah,
lui nell'arte profetica (a w 1 a b i-l-n u H u w w a h).

II,

trovasi che

perch

i Taghlib ritenevano essere Sagah pi degna di


In seguito per quando Sagiih e Musaylimah si furono incontrati, s'accordarono fra

164.

Il

paragrafo precedente contiene dunque la versione di Sayf

sugli eventi, svoltisi fra

hausen

(Sk. u.

Tamim

Vorarb., VI,

(i

Yarbu' ed

Malik)

iaflaenza esercitata da essa sui


effimera
di

Sagah

inesatta.

1913,

Tamim

lin.

13-15)

si

We

1-

tutti gli eri

soli

banu

sarebbero associati alla profetessa e la

Tamlm

sarebbe stata del tutto parziale ed

mesopotamichc. Tale versione per

versi citati nel corso della tradizione

9; 1914,

Il

sarebbero rimasti di fatto quasi immutati dalla presenza

e delle sue schiere

Dai

dalla morte del Profeta in poi.

ha giustamente esposto
nostro tradizionista. Secondo Sayf,

rori e le falsificazioni del

Hanzalah

loro.

lin.

9)

risulta

che quasi

632.

tutti

(labari,
i

I,

lo

meno

1911, Hn. 11

principali capi

Tamimiti

11. a. H.

si

unissero in principio alla profetessa.

al-Kalbi

labari,

(cfr.

esplicitamente che

dice

'Amr

'Utarid b. H^ib,
I

di

1919,

I,

lista

(cfr.

noto poi

Eabl'ah deridessero tutti


Celebre infine

il

'Asim (labari,

I,

Tanbih,

unirono:

si

285,

lin.

13-14)

b.

Badr,

al-Zibriqan

Kharasah e Sabath b. llib'i.


smentiscono formalmente la versione tendenziosa

al-Ahtam, (rbaylan

b.

primi due nomi della

Sayf (').

5 e segg., e

lin.

labari,

Tamlm

I,

b.

1919,

10-12) che

lin.

Kalb ed

verso di 'Utarid b. H^ib, attiibuito

1919, Un. 9 e nota k;

Mas'udi,

Ha

uomini furono maschi

profeti degli (altri)

ragione perci

da

a Qays

altri

IV, 188):

'

sione del tutto erronea di quello che avvenuto

caddero prima dell'arrivo di Sagah,


I

Hanzalah,

trib,

profetica,

non gi

stessi, fra

sorgere

dell'

si

dissidi fra

ci

d un' impres-

Tamlm non

ac-

dipesero direttamente dalla sua venuta.

quali essa assunse per primo la missione

morte di Maometto,

in seguito della

presi dal contagio ribelle, che

femmina,

perch appartenevano alla sua medesima

primi a seguirla,

furono forse quegH

ma

La

b.

profe-

Wellhausen di sostenere che Sayf

il

per aver seguito un tempo la profetessa.

tessa nostra, intorno alla quale noi ci aggiriamo, stata fra noi

mentre

iw

vecchio tradizionista Muhaiiiniad

Il

profetessa

alla

ma

anche prima,

forse

diffondeva per l'Arabia tutta, sconvolta dal

Islam, dallo scatenarsi di tante passioni, e dal destarsi improvviso

di tanto cupidigie dormenti.

Il

desiderio di avere

pendente da Madinah e di carpire

un profeta

proprio, indi-

medesimi vantaggi ottenuti dagli Arabi

comune non solo ai Tamlm, ma anche a molte altre trib


arabe: cos fu nel Yaman, fra gli Asad e tra i Hanifah. Se accettiamo la
versione di Sayf, che Sagah incominciasse a profetizzare soltanto dopo la
morto di Maometto (labari, I, 1911, lin. 15), troviamo che materialmente impossibile di condensare entro si angusto limite di tempo tutto
quello che avvenne fra la morte di Maometto e la comparsa di KhUd
b. al-Walld nel paese dei Tamlm. Pex'ch la notizia della morte di Maometto arrivasse fra i Tamlm, perch Sagah potesse profetizzando trascinarsi
del Higz, fu

appresso

anche

Taghlib dalla Mesopotamia, perch essa infine sconvol-

gesse ogni cosa,

restasse battuta,

Yammah

dopo una dimora anche

e poi,

costretta

ad andarsene,

in quella regione, se

giore,

che non consenta la tradizione di

molto prima che KhaLid

musulmano
Il

e richiesero

b.

al-Walld arrivasse fra

il

il

Tamim

con l'esercito

vincitore di Tulayhah.

tamimita Sayf ha dunque voluto diminuire

sanguinei

ne ritornasse

tempo sufficiente.
certamente un tempo assai magSayf. Sa^ah era gi scomparsa,

tranquillamente donde era venuta, mi sembra manchi


Gli eventi furono complessi,

recasse nella

si

pi che fosse

possibile

ha voluto
633.

la

togliere

colpa dei suoi conil

sospetto di apo-

80

il a

profetessa

^^sh.j

11. a. H.

1G4.

La

profetessa

prima della scomparsa

stasia

Sai:ah.
il

raggio

d'

non gi

Maometto, restringere

di

presenza di Sagah,

hausen) nel periodo anteriore alla venuta di Sagah,

che fu invece

di

quello

Sagah

stato

il

Well-

di

cose,

atteggiasse a profetessa anche prima della

si

Maometto, e che anche prima di questo evento


per emulare

sulmani,

intuito

risultamento della presenza di quella donna straordinaria.

il

probabile quindi che

morte

che dilaniarono

sanguinosi,

torbidi

ha perci trasportato (come ben ha

suoi consanguinei. Egli

possibile

ed attribuire a rivalit anteriori,

azione della falsa profetessa,

alla

meno

al

Higaz,

il

Yaman,

il

Tamlm non mu-

Hanifah e gH Asad,

la pro-

clamassero loro direttrice i^oco tempo prima della morte di Maometto. Questa
notizia contribu forse in

quale

alla

profetessa,

dei Ribab.

coraggio di questi nel resistere, e la fortuna avuta di bat-

Il

tere le schiere di
alla riscossa

si

grande,

ma

lasciare

il

pi,

eflBmera potenza

saylimah. I

soli
;

che

ma

dei musulmani.

le

battuta anche da altre trib

(gli

'Amr), dov

Cosi fu indotta a passare nella

rimasero fedeh, furono

abbandonati anch'essi da

Quando

poi venne alfine

passato e rinnegare

La comparsa

un tempo vasta

gli

Yarbu', legati a

tutti,

il

lei

da vin-

caddero vittime del cruccio

trionfo dell' Islam, tutti vollero

in questa parte d'Arabia,

Arabi settentrionali

le

Ben noto sono

influenza.

regine

le

degli

fc>

Pileser li (745-727),

Delitzsch Fr., Wo lag


Winckler, Geschicite Bahylon.

Bahyl. and Assyr., II, 130;

ckler MVAG.,

1898,

688) re di Assiria,

liano.

Le

16).

Tra

col

re

Arabi

uccisi

(cfr.

Roger s,

Hist. of

das Paradies?, Leipzig,


u.

Assyr.,

229;

Win-

da Asarhaddon (680-

sono menzionate due regine Ja-pa'-a e Ba-i-lu (Ue-

Htzsch Paradies,
la regina

I,

batterono contro gli Assiri sotto Tiglath-

si

nell'VIII secolo avanti l'. Y.

1881, pag. 295-306;

Aribi

menzionate nella

grande Iscrizione di Khorsabadi come Za-bi-bi-e e Sa-am-si,

sarrat mat A-ri-bi, che

non

donne hanno sempre

(arabi-aramei dell'Arabia settentrionale), ZabibT e Panisi,

titolo

Mu-

colpe commesse.

le

donna singolare

di questa

deve recarci maraviglia. Fra


esercitato

sconvolse ogni cosa: la pro-

nella speranza di poter unire la propria causa a quella di

sangue

il

Madinah venivano

di

vide sgretolarsi in pochi gioiT tutta la sua

paese e cercare fortuna altrove.

Yamamah,

eserciti

gli

ed avevano sconfitto gli Asad,

abbandonata dai

seppellire

che

notizia,

e la

lei,

fetessa,

coli di

massima parte al grande successo iniziale della


un la maggior parte dei Tamm, ad eccezione

306;

G laser,

araba di Palmira, ohe

si

ragioni di questo dominio

II,

265-266). Del pari famosa Zenobia,

batt contro

l'

imperatore romano Aure-

concesso alle donne,

pu

forse avere

cerne remota origine un resto dell'istituzione primitiva del matriarcato.


Nota ]. (a) Fra i seguaci della profetessa, caduti prigionieri dei Eibb, annoverato anche
(T a b a r i, I, 1913, lin. 6 e 9) quel Qa'qa b. 'Amr, che altrove Sayf (labari, I, 1899, lin. 10 e segg.
;

634."

11. a. H.

Vorarb.,
(b)

(per

VI,

Ma

11).

si

A gli

secondo una tradizione conservata in

v' di pi:

quale Sayf

il

cfr.

assistettero

quali

165.

anche Y ii q t, I, 602, lin. 12) menziona come uno degli croi dell'Islam.
e 1 1 h a u s e n S k. u.
abu Bakr a reprimere l'apostasia degli Arabi (vedi

2021, lin. 2 e segg.;


i

Wl,

8)5

tenero) avrebbe seguito

Sagh nella

il

Yammah

(XII, 157, lin. 10) Qays b. 'Asim


e sarebbe stato fatto prigio-

b. al-WalTd tiopo la battaglia di al-Yammah (!). Qays si salv dalla morte soltanto
giurando che si trovava presso Musaylimah per riscattare un suo figlio, caduto in potere del falso
jiroffta. Se ci fosse interamente vero, Qays b. '.isim non avrebbe mai consegnato a 'Ala b. al-Hac!rami
l'importo della tassa sadaqah, e sarebbero apocrifi i versi attribuitigli' da Sayf b. 'Umar.

niero da l<lmlid

Il

falso profeta

Musaylimah.

165. La tradizione musulmana senza piet per


feti,

in

che essa

ritiene, forse in parte

un senso anche come

ci

il

ma

Islam,

sui quali

a noi, e possiamo, in maniera

arriv-ata fino

nei quali

Ci

ai posteri.

tre predetti

profeti si

tratti

differenziano tra

anche una certa progressione. Di questi competitori di Mao-

loro, stabilendo
il

dell'

loro dottrino

pure con sufficiente chiarezza, distinguex'o alcuni

caratteristici essenziali,

metto

Le

conto di tramandare accurato ragguaglio

nonostante qualche magra notizia

molto incompleta,

sono descritti corno

malfattori.

sono considerate come caricature o plagi peccaminosi

non metto perci

cosi detti falsi pro-

giustamente, come contraffattori di Maometto

Arabia; perci Mui3a3dimah, Tulayhah, e al-Aswad

arcimentitori, impostori ed in

meno

al-Aswad al-'Ansi noi Yaman, con

stimabile fu di corto

la

sua volgare e sanguinaria impostura, di cui avremo fra breve a discorrere.

Breve fu perci

il

vera natura .dell'uomo, al


parte Musaylimah
aspetti, in

quando i seguaci scoprirono la


quale por un momento avevano prestato fede. D'altra

suo trionfo e crudele la

(')

si

modo anche

presenta a noi

fine,

come

il

migliore dei

attraente, a dispetto di tutti gli sforzi dei tradizio-

musulmani per denigrarcelo


agente di Satana che imponeva
nisti

e per rappresentarcelo

con

il

quale

come un malvagio

turbe con arti di prestigiatore

alle

durevole autorit da lui acquisita e mantenuta tra


disperato ed eroico,

tre, e, sotto certi

seguaci

si

Hanlfah,

ed

il

(^).

La

valore

batterono e morirono per la

sua causa, sono buone ragioni per trattare con rispetto e simpatia la sua

memoria.
L'accusa di impostura scagliata contro di

guarda e
tutti

di essa

profeti,

non

ci.

occupiamo

la

lui dai

medesima

Maometto, nel senso

lanciata contro

stretto voluto

musulmana (^). Musaylimah tutto al pi pu


a iniziare un movimento religioso nel proprio paese
zione

di

stata

ci ri-

contro Maometto, e contro lo stesso Cristo. Certamente falsa

l'accusa di imitazione di

ma

musulmani non

dalla tradi-

essere stato incoraggito

dalla

fama

di

ritengo erroneo spingere molto pi in l la supposizione che

Maometto,
il

sorgere

una semplice imitazione del Profeta Makkano.


molto probabile che l'apparizione di Musaylimah sia intimamente con-

Musaylimah possa

essere

635.

La

profetessa

Sagah.

11. a. H.

166.

[Il falso profeta

Musaylimah.]

nessa con quelle cause latenti in Arabia,

le

furono parte principale

quali

centripeti ed accentranti delle disperse unit arabiche nel Higaz,

^^^^

^^^^j^i

nel

Yaman, ed^in

tutto

il

versante orientale della penisola, dei quali avremo

a parlare pi diffusamente quando studieremo le cause generali, che sospinsero gli Arabi alla conquista del mondo. Se possedessimo maggiori parti-

Musaylimah, avremmo avuto molto pi lume anche sul


moto islamico generato da Maometto. Analoghi effetti devono provenire da
colari sul conto di

analoghe cause.

La maggior

parte, forse tutta la trib dei Hanlfah,

teneva Musaylimah, era cristiana.

Il

alla quale appar-

Cristianesimo di quei rozzi abitanti del

deserto era al livello delle barbare condizioni di civilt della stirpe, e deve
essere stato
i

anche

natura molto superficiale, se vero, come sembra, che

di

Hanlfah seguissero ^Musaylimah senza

meno

difficolt e

senza rammarico. Nondi-

questo fatto solo basta, io credo, a far comprendere, che Musaylimah

non si atteggi
a fondatore di una fedo completamento nuova, come fece Maometto per i
pagani dell'occidente, ma rimase forse un semplice innovatore, il corifeo di una
qualche nuova setta, rimasta per sempre essenzialmente cristiana. L'ispirazione di Musayhmah non venne quindi dall' Islam, ma bens dal Cristianon possa

essersi discoStato

molto dal Cristianesimo:

nesimo. I punti di somiglianza


fortuiti,

(lo

egli

radzan)Q

preghiere quotidiane,

sono

perch derivanti da prototipi eguali.

Musaylimah
molto probabilmente composte con materiaH autentici, anche se non nella vera forma originale
noi troviamo una tendenza ascetica ed una mitezza di dottrina, che tradiscono un innegabile sapore cristiano e nulla in comune hanno con le vigorose
Nelle espressioni profetiche attribuite a

aspirazioni sensuali, e con l'energia irruente e dominatrice dell'Islam. I seguaci

Musaylimah sono:

di
lin.

13; 1917,

dal peccato

lin. 1),

^'

che osserva

felici,

con la speranza d'un

yawm

gente pura

Lo

le

per

favori, ch'egli prodiga,

I,

1916,

lin. 12),

quando Dio

il

digiunare spesso, con

grado di vita pura (hayat, Tabari,


il

li

astenersi dal
il

gli

uomini

regno dei

risusciter e

li

deve essere

lo

cieli

I,

1917,

lin. 2)

(m u 1 k a 1-s a m
636.

commercio con

permesso di intercalar

digiuni con giornate di nutrimento abbondante.

come ricompensa

a quel Dio che fa

quale deve pregare di notte e digiunare di

musulmani nel Ramadan !) deve


e

1916,

astiene dalla violenza e

stato di purezza morale e materiale

donne, non bere vino,

I,

eterno avvenire nel giorno della resurrezione

felice

scopo supremo del credente,


giorno (come

si

allontanando la melanconia, ed animando

dinihi, Tabari,

salver dalle pene.

(ma'sar abrar, Tabiri,

preghiere, che

le

Essa grata a Dio per

vivere tranquilli e

(?

la

a,

chi

raggiunge

il

voluto da Dio, viene

vera espressione

cri-

11. a.

stiana tolta ai Vangeli!), al quale


I,

191G, Un. 10; 1917,

ma

era assoluto,

lin. 2)

f),

Il

i6B.

H.

credente verr elevato

il

divieto di

commercio con

(cfr.

le

T ab ari,

donne non

soltanto limitato, e rivolto a imbrigliare e regolare, secondo

Abbiamo

ragione l'istinto genesiaco.

perci

che

prescrizione singolare

la

commercio con una donna (moglie?), purch lo facesse con lo scopo di avere un fgUo. Quando una donna avesse partorito
luia figlia, il marito non doveva pi toccarla f^nch viveva questa figlia. Dal
giorno per che un uomo aveva un figlio mascluo, non doveva pi affatto
coabitare con donna alcuna (? interpretazione poco sicura; Tabari, I,

uomo

ogni

1917,

4-7).

lin.

potesse avere

probabile che questa legge sui rapporti fra

sessi

abbia la sua ra-

giono od origine oltrech dalle tendenze ascetiche dal Cristianesimo, anche


antichissima

pratica

dalla

comune

in tutta

femminile (wa'd al-banat),

dell' infanticidio

Arabia e specialmente nel mezzogiorno e nell'occidente della

un mezzo

penisola. Forse fu

indiretto, escogitato

per frenare quell'orrenda

usanza, diminuendo la natalit nello famiglie, l dove non ora ancor giunta

Maometto a condannare

l'onergica voce di
V,

di

35

VI,

141

Baydawi

xvi,

e di

60-61

xvii,

Zamakhsari

33

siffatta

i.xxxi, 8-9).

ei

alla terza

abominazione (Qur"an,

Cfr. specialmente

all'

ultima citazione.

presso, parlando delle cause generali delle conquiste

commenti

In ap-

musulmane, avremo

ra-

gione di trovare anche un'altra causa probabile di questa voluta diminuzione delle nascite tra

llanifah, ossia

l'

inaridimento ed impovei'imento di

Arabia.
Nota

1.

giativa del vero

ult. lin.

sione

generalmente che

il

nomo Musavlimah

sia

una forma diminutiva e spremusulmani (cfr. S p r e n g e r,

del riformatore Hanafita Maslamali, inventata dai

fatto Tulaj'hah (cfr. 136 e nota 2). Non so se tale supposizione sia
(Sk. u. Vorarb., VI, 17-19) non ne fa menzione, ma Baladzuri, 422,
afferma che i Bakr b. Wa-il (di cui i Hanlfah erano vm ramo) venissero insultati con l'espresFratelli di Maslamah (alludendo a Musaylimah), e in un verso di 'Umarah b. 'AqTl il falso

III, 806)

giusta:

Si ritiene

nome

come

il

di Talliah

hanno

Wellhausen

profeta chiamato

Maslamah al-Kadzdzab (M u b

a r r a d, 443, lin.

5).

In Khamis, II, 174, lin. 21, abbiamo invece ohe il


vero nome di Musaylimah fosse Hrirun b. HabTb.
Nota 2.
() Si dice, per es., che egli fosse il primo che facesse entrare un uovo entro il collo
angusto d'una bottiglia di cristallo (Kbond., I, 4, pag. 5, lin. 18 e segg ).
(6) Si narra altres che il poi celebre al-Abnaf b. Qays al-Tammi visitasse una volta Musaylimah,
E un aspirante alla profezia, che non dice la vee interrogato sull'impressione avutane, rispondesse
rit, ed un impostore poco abile (B a y h a q i Mah., 32-33). In Aghani, XVIII, 166, penult. lin.,
al-Ahnaf s'esprime alquanto diversamente: Non ho mai visto uno meno abile di questo profeta .
al-Zibriqrin b. Badr, udite queste parole, esclam: Riterir questo a Musaylimah! Ma al-Ahnaf non
si turb: Per Dio! io giurer che tu mentisci, e creder a me, ritenendoti mentitore! La preCfr.

anche JRAS., anno

1903, pag. 484.


:

dizione di al-Ahnaf

si avver.
Altre fonti affermano che prima di iniziare la sua propaganda Jfusaj'limah visitasse le fiere
della Babilonide, in Ubullah, Baqqah (presso Hirah, Yaqut, I, 702, lin. 12), Anbr, e Hirah, per imparare giuochi di mano da prestigiatori ed astrologi (KhamTs, II, 176, lin. 18 e segg.).
Nota 3.
() In una tradizione di Sayf b. 'Umar (da Talhah b. al-A'lam, da 'Ubayd b. 'Umayr,

(e)

da TJthal al-Hanafi) (Tabari,

1,

1931-1936J,

abbiamo un manifesto tentativo

637.

di

persuadere

posteri

falso profeta
Blasaylimab.

[Il

11. a. H.

165.

II falso

profeta

Musaylimab.]

cLe Musaylimali fosse un imitatore scimmiesco di Maometto, cercando perfino di ripetere i suoi miracoli.
La falsit di queste notizie tendenziose tanto evidente dalla dicitura stessa della tradizione (cfr. specialmente T a b a r i, I, 1934, lin. 6 e segg.), che quasi inutile il dimostrarlo. Varie persone si presentano successivamente a Musaylimah e lo pregano di fare per loro il miracolo tale o tal altro, gi
operato da Maometto a favore della tale o tal'altra persona. Ogni volta Musaylimah interroga il suo
ispiratore e consigliere Nahar al-Kaggal (o al-Rahlial) ed avuta da lui la narrazione dell'episodio, im-

mediatamente ripete quello che si affermava Maometto avesse fatto. Mentre per nel caso di questo
tentativi di Musaylimah riescono male,
ultimo erano avvenuti straordinari e benefici prodigi, tutti
ed hanno un esito, che diametralmente il contrario di quello che si desiderava: invece di creare il
bene, apporta sventura. I pozzi si inaridiscono e non danno pi acqua, i terreni coltivati si fanno
i

bambini carezzati da Musaylimah divengono scabiosi, e perdono l'uso della favella, ecc.
i
Queste storielle mancano di ogni fondamento storico, perch i miracoli attribuiti a Maometto sono
certamente tutti egualmente inventati. Il cronista per ha pi volte l'accortezza di aggiungere che i
miracoli a rovescio di Musaylimah si avverarono non gi mentre egli viveva, ma dopo la sua uccideserti,

bari, I, 1935, lin. 8, e lin. 12, ecc.). Cfr. anche Hubaj-s, fol. 7,b.
questo modo infantile hanno creduto di eludere la terribile obbiezione, che si potrobbe fare
In
(6)
a simili storielle: se tutto quello che faceva Musaylimah apportava sventura, come mai si poteva spieo-are il suo predominio sugli animi dei Hanlfah? Per rendere poi ancora pi evidente il plagio e l' impo-

sione (T a

i tradizionisti hanno messo speciale importanza sulla persona di Nahar al-Raggal


'Unfuwah, un apostata musulmano, il quale era stato un tempo a Madinah, si era fatto musulmano, aveva studiato il Quran, e poi ritornato nel proprio paese, invece di intrigare a favore dell'Islam e contro Musaj'limah, si era schierato apertamente con questo e lo assisteva in tutti i modi
possibili. Questo Nahar viene rappresentato come il segreto suggeritore ed onnipotente consigliere
di Musavlimah, il quale gli obbediva ciecamente in tutto e non poteva fare a meno di lui in nessuna
circostanza. Aft'ermasi inoltre che la fortuna di Musaylimah presso i Hanlfah fosse specialmente dovuta alla testimonianza di questo Nahar al-Eaggal, il quale si dice avrebbe dichiarato, che Maometto

stura di Musavlimah,
b.

riconosceva la missione profetica di Musaylimah e lo ammetteva come collega (Tabari, I, 1932,


lin. 1-13; 1941, lin. 4-10, ove chiamato al-Eahhal [secondo ibn Isliaq]).
L'origine musulmana dell' a dz Ti n, quale appare dalle tradizioni che ne narrano la
Nota 4.
genesi (cfr. 1. a. H., 64, e Tabari, I, 2894), non affatto dimostrata dal tenore delle tradizioni

medesime;

cfr.

W ellhausen

hau

s e

n definisce

pi avanti

il

V o r a r b.,

Anche

aveva un
un rivestimento in forma
conosciuta certamente presso i non musulmani con altro nome. Il Wel 1ilmuadzdzin di Musaylimah come una specie di sagrestano (K u s t e r) (cfr.

anche

mu-ad^ibtin (Tabari, I,
musulmana di un'istituzione

k. u.

VI,

17.

la profetessa Sagrili

1919, lin. 1): questo appellativo per soltanto

ItS).

b. 'Umar (Tabari, I, 1933-a4) troviamo anche


Musaylimah, nelle quali vengono menzionati molti fatti ed oggetti famigliari
ai banii HanTfah, per lo pi tutti agricoltori. Musaylimah chiama i suoi consanguinei gente superiore
agli ahi a 1-w a b a r (gente della tenda, i nomadi), ed enumera successivamente le loro occupazioni
agricole, la sementa, la mietitura e la trebbiatura, accennando poi anche alla macinazione dei cereali,
alla trasformazione di essi in pane e quindi al consumo dei medesimi cotti in vivanda. In un altro
verso rimato si rivolge alle ranocchie, che popolavano gli stagni del paese e ne tesse gli elogi, descrivendo il loro modo di vivere nell'acqua e nel fango, e lodandole di non impedire agli uomini assetati di bere, e di non intorbidare le acque. Da questi pochi versi rimati (senza metro), abbiamo un
.fuggevole sguardo sulle occupazioni pacifiche dei Hanifah, i quali, si vede, vivevano entro case di

Nota

6.

(a)

In un'altra tradizione di Sayf

altre pretese rivelazioni di

campi, nutrendosi sovratutto con cereali (Tabari, I, 1935,


4), tenendo anche pecore nere , munte per il
considerato come un maraviglioso dono di Dio e perci da bersi puro senza me-

pietra per lo pi occupati a coltivare


lin. 12; cfr,

anche

loro latte bianco


scolarvi acqua

Tabari,
,

(Tabari,

1,

M u b a r r a d,

1,1930, lin. 14; 1931, lin.

1933, lin. 14).

ove in un verso di &TiT i HanTfah sono chiamati gente delle


palme, dei giardini murati e dei campi seminati , e vengono derisi perch il loro cibo principale,
datteri, produceva disturbi gastrici, peti e gorgogli intestinali.
Nota 6.
Cfr. anche A th I r, II, 274 27(>, il quale copia e compendia Tabari in tutte queste
notizie su Musaylimah 'I q d 1, 111; Kb a m I s, II, 175, lin. 22 e segg., dove oltre ai versetti citati abbiamo anche alcuni altri attributi a Musaj-liniah, e che devono es.sere apocrifi, inventati permetterlo
uin ridicolo: si parla di elefanti che hanno una coda davanti (proboscide) ed una di dietro! ecc.
b a y s, fol 7,a. ha pure alcuni versetti rimati attribuiti a Musaylimah, che sono i medesimi di quelli
dati da Sayf, con qualche leggiera variante.
(b) Cfr.

442, lin. 14,

638.

11.

H.

a.

166.
e

166.

Da

{a)

da Tl^yd

Talhali b. al-A'lam,

di

Sayf

ila

'Umar (da

b.

ricaviamo

al-Haiiafi)

I^tlial

quali meritano di essere notati.

Sayf ha un certo valore in questo caso, perch da

cuni accenni indiretti (Tabari,


scoprire che

'Umayr, da

b.

conto di ^lusaylimah,

altri particolari sul

La testimonianza

un'altra tiadi/.ione tramandata

Musajdimah

19.'32,

I,

trattasse con

lin.

14

1933,

lin.

al-

veniamo a

9)

molta benevolenza alcune trib Ta-

iimite (degli

Usayyid), alle quali apparteneva appunto Sayf: questi perci,

l)oncli si dia

premura

un imitatore

jiogli

fosso

la sua condotta

dilunga a descriverci la persona di I\Iusaylimah, come


altro

dei falsi profeti,

suoi tratti buoni. Cosi ci

Musaylimah

di

si

alcun

fatto per

tare anche

che Musaylimah fosse un impostore,

Maometto, pur quasi per gratitudine per

di

verso gli Usayyid,

non ha

di persuaderci

un

si

non omette

una

dice che

tatto finissimo, con

il

di

rammen-

delle arti magceriori

quale egli sapeva insinuarsi

animi dei suoi seguaci, e sedurli con accorte gentilezze (Tabari,

I,

Siamo inoltre informati che egli istituisse nella Yamamah


un territorio sacro (haram), analogo a quello di MakUah, e il quale per,
come presso i cristiani l'asilo dell'altare
a quanto sembra, doveva
aiTche fungere da asilo per chiunque avesse bisogno di protezione (Tabari,
Anch' egli menzionava sovente Dio con il termine
I, 1932, lin. 13 e segg.).
antico di Rahman (Tabari, I, 1933, lin. 12; 1935, lin. 14; 1937, lin. 3) (i),
affermava che dopo morte noi tutti ritorniamo a Dio (Tabari, I, 1933,
1931,

14-15).

lin.

lin. 1 1),

e incoraggiava

dal nemico,

suoi a difendere coraggiosamente

esortandoli inoltre

tenero lontam
(J))

ad accogliere ospitalmente

malvagi (Tabari,

I,

1934,

lin.

fedeli alla pregliiera

sulmani (Tabari,

poveri,

T,

1932,

con un mu'adzdzin

lin. 9):

ed avesse uno,

aveva nome 'Abdallah

b.

al-Nawahah, ed

il

il

allo stesso

alla

memoria

di

il

secondo,

Il

sistema di

modo

quale dirigeva

primo, come noto, rimase fedele insieme con molti


13)

ed a

6).

funzioni religioso da lui istituite (prese dal culto cristiano ?).

ST, lin.

proprio paese

Merita anche di essere ricordato come Musaylimah usasse

chiamare

Il

il

dei

mu-

le regolari

primo assistente

Hugayr
altri (cfr.

b.

'Uraayr

C).

Baladzuri.

Musaylimah per molti anni dopo

la

morte

come
eretico, l'estremo sup[)lizio in Kufah. Il Wellhausen (Sk. u. Vorarb.,
VI, 17 e nota) ha ragione di sostenere che l'istituzione dell'adzan non
possa essere considerata come di origine puramente islamica. Kon dobbiamo
lasciarci illudere dalla denominazione musulmana data a questi chiamatori
alla preghiera, perch i cronisti musulmani hanno dato ad un' istituzione
non-musulmana quel termine del loro rito, che meglio corrispondeva al condel

medesimo, anche dopo

il

cetto che volevano esprimere.

trionfo dell'Islam, e sub

perci anche,

addirittura assui'do voler rintracciare anche

63<l.

[li falso

profeta

usay ima

11. a. H.

166.

Il

falso profeta

Musaylimaii.]

Sagah una imitazione dell'Islam.


^\uch' essa tutto al pi deve aver diretto un moto religioso di cristianesimo
imbastardito. Da tutti questi indizi non si pu fare a meno di ritrarre
una buona impressione sul conto di Musaylimah, perch se sopprimiamo le
nelle

della

dottrine

(ignote)

notizie tendenziose

troviamo nei suoi

gi da noi esaminate,

e false,

atti

1931,

lin. 15),

n temesse

il

ammesso

fatto,

tutto

in

che

sue dottrine,

nelle

vagio. Notevolissimo anzi


I,

profetessa

il

resto

nulla

biasimevole o mal-

sia

dallo stesso Sayf (T

che Musaylimah non cercasse.di nascondere

ab a ri,

propri difetti,

suoi tale qual era, senza impostura o inganno.

di mostrarsi ai

La sua

autorit sui Hanlfah fu immensa, e fondata su vincoli morali for-

tissimi,

per effetto dei quali

essi

si

batterono per

lui

come

leoni.

Egli do-

veva godere perci di un grande e meritato prestigio, ed essere circondato


da vera stima e venerazione, che mancavano a volgari impostori del genere
di

al-Aswad al-'Ansi e di

altri.

<

da quanto precede, non possiamo fare a meno di


tenere per sospette in una certa misura le affermazioni dei cronisti musulmani
secondo le quali avrebbe Musaylimah preteso ad una riforma religiosa:
(e)

Sia detto infine, che

pi probabile, io credo, che Musaylimah fosse prima

investito di tale carica, tentasse qualche riforma religiosa

polo suo, e che,

per migliorare

capo politico del po-

il

le

condizioni morali dei suoi sudditi

doveva fare pi tardi

nell"

Lidia Akbar,

a un dipresso come

Gran Mogol

il

Egli forse mir

a consolidare un potere puramente politico con un'autorit teocratica assoluta.

In altre parole la carriera di Musa3dimah fu

metto in senso inverso. Mentre Maometto arriv

quella di Mao-

foi-se

al potere

politico

attra-

verso alla religione, probabile che Musaylimah arrivasse invece ad una

forma religiosa attraverso

la politica.

ri-

Questa mia supposizione proviene dal

Musaylimah soltanto dopo la morte di Hawdonde appare che Musaylidzah, il precedente signore della Yammah
mah fosse il successore legittimo di Hawdzah, e non venisse al potere mediante una rivoluzione. molto probabile che vivente ancora Hawdzah,
fatto che

si

fa

menzione

di

egli divenisse

noto fra

allorch cess di vivere

8, p.

5),

consanguinei per

Hawdzah

la popolarit di

le

(verso la

Musaylimah

lo

sue idee religiose, e che quindi

met dell'anno
indicasse come

H.,

8.
il

cfr.

Sa'd

pi degno suc-

sua attivit religiosa divenne specialmente sensibile verso


la fine della vita di Maometto, quando cio MusayKmah poteva dare maggior
peso alle sue dottrine con l'autorit politica, di cui era investito. Nonostante
cessore. Difatti la

le tradizioni

tendenziose (da noi esaminate altrove,

cfr.

10.

a.

H.,

67),

risulta che i rapporti fra Maometto e Musaylimah furono sempre buoni,


o per lo meno pacifici evidente che nessuno dei due pensasse mai a mo:

640.

lestare l'altro,

a.

H.

lee, i67.

contentandosi ognuno di ci che aveva. IMaometto non

in-

mai tra i Hanifah, ma furono vari Hanifah scontenti che vennero a


Madinah per intrigare contro Musaylimah. Non chiaro che contegno serbasse vei'so di loro Maometto.

triir

Nota

1.

(u) Musn3'limah chiamava anclie s stesso Ralimn, parlava cio in prima persona come

mezzo suo an;li uomini, allo stesso modo di Maometty nel Quran. Da ci
(cfr. Tabari Tafsir, I, 43,
venuto che egli venisse chiamato il Halimun della
lin. 14, e XIX, 17-18), Si vuole che i nemici di Maometto, mentre egli era ancora in Makkah lo accusassero di imitare e di essere stato istruito da un uomo della Yamamah detto al-RahmHn (H i a m,
cfr. Introd., i^ 255). Alcuni commentatori citano (luesta espressione
200, lin. 2-3, autorit ibn Isl.uiq
per il versetto quranco xxv, 61, e Tabari o al-Bacrhawi affermano che in esso 'si allude a Musa3'limah (cfr. .IRAS., anno lfl03, p. 485, e Hirschfeld, 25, nota 30): se ci fosse po.ssibile, avremmo una
indicazione che Musavlimah era per avventura gi un innovatore noto in tutta Arabia parecchi anni
prima della Fuga di Maometto. Ci mi pare un po' difficile (cfr. anche .JRAS., anno 1903, p. 775),
dacch noto che Musaylimah successe nel governo della Yamamah dopo la morte del re Hawdzali
b. 'Ali, avvenuta circa due anni prima della morte di Maometto nel!'8. a. H. (cfr. Wellhausen
Sk. u. V orari).. IV, 102; A th I r, I, 341, 4G5).
(6) forse pi ragionevole supporre che il termine Raliman, antica espressione sabea, risuscitata
forse per influenza cristiana (perch soltanto con il Cristianesimo si afferm il concetto della infinita
misericordia di Dio), fosse comunemente usata dagli Arabi Cristiani della Yamamah e dell'Arabia
orientale come termine di invocazione di Dio, e che i pagani ignoranti venissero da ci alla conclusione che fosse il nome proprio della divinit adorata dai Cristiani.
appare gi come nome
di Dio nelle iscrizioni sabee dell'anno 378, 450, 458 ecc., dove ha certa origine cristiana, ed anche giusecondo il G ru n b a u m ZDMG., 1886, voi. XL, 188(5, 261-263
daica, perch nel Talmud
significa
Dio. Oggi pure, nel dialetto liimyaritico qarwi. Dio chiamasi errahemu. Cfr. Mordtmann
ZDMG., 1890, voi. XLIV, 177-178, e N a 11 i n o, Chrestomathia Qoranica.
(e) E notevole come anche il falso profeta al-Aswad assumesse il cognome di Rahman (cfr. B a1 a dz u r i,
105, lin. 6). Sull'uso del termine
nell'Arabia prei.slamica e in ispecie nel Yaman
cfr. le osservazioni del G r i m m e ( A r a b e n, 37, 39 e 52-53), dalle quali risulterebbe che la comparsa
di questo termine nel Quran si debba ad influenze yamaniche e non cristiane, come stato ritenuto
finora da vari biografi del profeta Maometto.
Nota 2.
ibn Hubaj's riporta la seguente tradizione: Nel libro di Ta'qub b. Muhammad alZuhri detto: Hu^ayr era mu'adzdzin di Musaylimah, e quando chiamava i HanTfab alla preghiera dichiarava innanzitutto che Maometto era Profeta di Dio, poi aggiungeva: Io dichiaro che
(anche?) Musaylimah Profeta di Dio! . Muliakkam b. Tufayl gli grid allora: Grida: si dice che
Musaylimah Profeta di Dio! (Hubays, fol. 8,r., la versione incerta) [H.]. Parrebbe quindi:
1" che nella Yamamah vi fossero taluni che volevano riconoscere due profeti, uno per il Higaz ed
uno per i ITanTfah; 2 che uomini influenti come Muhakkam fossero gelosi del predominio di Musaj-limah, e non perfettamente d'accordo con lui sulla sua pretesa mi.ssione divina.
Esiste per anche un'altra versione del precedente episodio: quando il lianatta Hugayr,
ua dz dz i n di Musaylimah, chiam i Hanifah per la prima volta alla preghiera, egli disse: Dichiaro
che non v' altro Dio tranne Allah, e che Maometto il suo Profeta, e che Musaylimah

a questo
punto egli fece una pausa, finch Muhakkam gli grid Di' io dichiaro che Musaylimah Profeta di Dio .
Questo incidente divenne proverbialo fra gli Arabi. La storia dei Hanifah si sarebbe perduta nell'obblio,
se non fosse rimasta, in memoria del fatto, l'espressione proverbiale: s a r r i li Hugayr!, ossia afse Dio

si

rivolgesse per

Yamamah

.s

Rahman

Rahman

frettati,

Hugayr! (Hubays,

167.

(a)(Sayf

fol. 7,r.).

b.

'Umar, da Khulayd

b.

Zufar al-Namari, da 'Umayr

b. Talhali al-Namari, da Talhah al-Namari). Talhah al-Namari

Yamamah

domand

l'Inviato di Dio!

,,

"
"

Ove

Non

Musaylimah ?

lo dir, finch

..

Gli risposero

non

riv alfine dinnanzi a lusaylimah e con arabica

parola:

''

Sei tu

Musaylimah?

" S!

6-11.

"

l'avr visto!

si
"
,..

rec nella

Ohe

(Di'

Talhah

:)

ar-

franchezza gli rivolse la

Chi quello che viene a


81

IH falso profeta
** *^ *'"*

II falso

profeta

Musaylimah.J

te?

(ossia

dioso).

clii

che

profeta

(s

ad

q).

questa dicliiarazione,

giornata di 'Aqraba
[h)

Un

"

Rahmn

tenebre ?

sei

un impostore

Dio misericor-

(ossia

"

Nelle tenebre

che un vero profeta dei Mudar!

Talhah, dopo

un a Musaylmah, e mori combattendo per

si

(^Yamamah) (Tabari,

I,

1937,

medesimo Sayf

Mudar

Pu

Questo aneddoto caratteristico.

quantoch questo Talhali, se

essere che sia inventato, in-

non pronunci mai quelle


dette da qualche altro arabo,

perch dipingono in forma epigrammatica ed incisiva


loro

numerosi

profeti.

ritenendo che possa gettare scredito

sia

esistito, forse

ritengo per possibile che siano state

Arabi verso

6 e segg.).

lin.

ha mai

lui nella

1936-1937).

I,

probabile che la versione di al-Kalbi, riferita dal

pi verosimile (Tabari,

parole

che Maometto un vero

impostore dei Rabi'ah mi pi caro d'un impostore dei

(e)

Tuttavia un impostore della stirpe Kabl'ah (k a dz dz a b

pi caro

ci

egli) nella luce o nelle

" (Ti visita

Rabi'ah)

"

ispira?)

ti

Allora dicliiaro che tu

"

H.

11. a.

167, 168.

I cronisti

sugli

veri sentimenti degli

hanno conservato

avversari dell'Islam,

motto,

il

ignorando
tanto

per che gli Arabi erano tutti gli stessi in rapporto alla religione,

da Maometto, quanto da altri. Le schiere di Khalid erano


nell'animo altrettanto pagane quanto quelle dei nemici, ed ogni Arabo preferiva sempre un profeta della sua stessa stirpe a quello d' un'altra. In un
se era predicata

aneddoto, narrato da ibn Ishaq (Tabari,

I,

1940,

lin. 11-14),

Khalid

inter-

roga alcuni Hanifah prigionieri sul loro modo di pensare a questo riguardo
essi francamente sostengono che, secondo giustizia, ognuno dovesse avere il
:

suo profeta.

un

altro!

.,

Noi diciamo

"

Quindi per

fra noi vi sia

un

Hanlfah e per tante

profeta,

e fra voi

altre trib arabe,

ve ne
la

sia

qualit

fondamentale, principale di ogni profeta era quella di appartenere alla trib,


nella quale predicava.

La franchezza

dei prigionieri fu crudelmente punita

Khalid ordin che venissero tutti messi a morte (Tabari,


168.

rita di essere

Anche

la seguente tradizione conservata

1.

e).

da ibn Hubays me-

addotta in questo luogo, perch d qualche indizio sull'origine

della pretesa missione profetica di

Musaylimah.

Muhammad)

da ibn Fadlah, detto:


quando, poco tempo prima della battaglia di 'Aqrab (Yammah), furono
catturati alcuni Hanlfah, Khalid b. al-Walld li sottopose ad un interrogatorio, costringendo uno dei prigionieri (Muggaah) a narrargli molte cose su
Nel libro di (Yaqub

b.

al-Zuhri,

Musaylimah, ed a recitargli molti dei suoi

ragaz

KhaUd
che un uomo

che Mugg'ah conosceva a mente. In risposta

Mugg'ah raccont inoltre


molto tempo con Musaylimah: questo

del Qur-n.

a stare

G12.

o tratti di prosa rimata,


gli recit alcuni versetti

del

Bahrayn era venuto

straniero

conosceva

l'arte

11.

tempo

dello scrivere e per un certo

Pi tardi quest'uomo

Musayliniah.

H.

a.

fu

S 168,169.

pi intimo consigliere ed amico di

il

agli abitanti

dicliiar

della

Yammah

che Musavi imah era un impostore, al quale non dovevano prestar fede. Sa-

puto per che questi discorsi erano

a Musa^dimah, l'uomo del

stati riferiti

Bahrayn era fuggito. Interrogato da Khalid se in seguito a questo incidente i Hanifah avessero continuato a prestar fede a Musaylimah, Mugga'ah
rispose in senso affermativo, facendo rilevare che altrimenti non sarebbe
stato possibile a Musaylimah di raccogliere i 10.000 ilomini (^) per combattere
i musulmani (Hubays, fol. 9,v.) [H.].
Nota
b.

1.

'Umar, che

Da

questa tradizione appuriamo aneli come la notizia, data in appresso da Sayf

HanTt'ah contassero 40.000 uomini armati alla battaglia di 'Aqraba, sia

esagerazioni di quel fallace tradizonista.


del Quriln
le

una delle solite


Mugga'ah versetti
era musulmano come pretendono

anche notevole come Khalid

quindi Mugga'ah non conosceva quel testo, e perci noti

reciti a

nostre fonti.

169.

I tradizionisti

musulmani, seguiti in

ci

Questo un errore. I Hanfah non

delle trib dall' Islam.


lati

contro l'Islam, perch

Sk.

u.

mai erano

Vorarb., VI, pag. 15

stati

musulmani

e segg. e 10.

cosi fortunata di

avvenimento sincrono e parallelo

a.

tutti

Riddah

includono la comparsa di Musaylimah nella cos detta

La propaganda

da

sono mai

si

H., 33, 33,A, 67 e segg).

al trionfo dell' Islam,

prosperi successi di

ma

di gene-

Nondimeno

Tra

mah.
furono

Le

i
:

Hanifah

le

dottrine di

certo infatti

Yama-

Maometto erano ben poco note

all'

che riguardano questi

fatti

sono da prendersi

sono espressioni ten-

denziose della tradizionistica musulmana, che vorrebbe farci credere

all'isla-

mizzazione di tutta Arabia mentre viveva ancora Maometto. Gruppi


di

poco

Islam.

deputazioni dei Hanfah a Maometto

curn grano salis ; le notizie

che durante la vita del Profeta Makkano ben pochi

Hanifah convertiti
cosi dette

si

Maometto possono aver ag-

giunto uno stimolo maggioi'e al movimento politico e religioso della

apprezzate

ribel-

Wellhausen

(cfr.

razione quasi del tutto spontanea, e non opera di imitazione.


dire che l'esempio ed

o apostasia

Musaylimah devesi considerare come un


all'Islam, creato forse da cause analoghe

a quelle che contribuirono alla genesi ed

pu

cronisti,

poche persone, venute forse per sola

curiosit, o

isolati

a nome di qualche

pic-

cola famiglia, furono ingranditi dagli indefessi tradizionisti, perch apparissero

come deputazioni

solenni di grandi trib.

Hanfah

si

esser la

propaganda

si

contradicono fra loro in


di

Musaylimah

modo

Le

tradizioni sulle ambasciate dei

sospetto e

ci

fanno congetturare,

di origine molto pi remota, che

non

vorrebbe far credere dai tradizionisti. L' ingerenza di Maometto negli affari

di quel paese fu tutto al pi della


iniziativa,

non

di

Maometto,

ma

di

natura di int)ighi ascosi originati per

una minoranza
643.

ostile

al

partito,

che

IH falso profeta
MuBaylimah.

11. a. H.

^ 169,170.

[Il falso

profeta

Musayiimah.

sosteneva Musaylimah, una minoranza divenuta


^^^ validamente

^^^^

Capo
si

degli scontenti tra

Hanifah era

agitava in pr' dell'Islam,

sempre pochi in quelle trib:


che

ammette che

Thumamah

noto

con magri

risultati.

b.

Uthal,

il

quale

musulmani furono

nostre fonti concordemente omettono di menzio-

Hanifah avessero alcun


fonti,

pagare un tributo. Tale


manifestamente tendenziose, una

oljbligo di

pur

si

Hanifah non fossero membri della comunit muche nulla avessero che fare con Madinah. La campagna militare

prova irrefragabile che


sulmana, e

anno contro

iniziata in questo

un

il

concorde delle nostre

silenzio

soltanto per es-

Hanifah luogotenenti musulmani per riscuotere le


Hanifah per ayventura si rifiutassero,di pagarle. Nessuna fonte

nare che esistessero fra


tasse,

le

ma

musulmana

sorda guerra contro la maggioranza.

assistita nella

KhaM

Hanifah da

b.

al-Walid fu quindi

uno stato indipendente, e non la


fuori una verit ancora non ben chia-

atto di arbitraria aggressione contro

repressione di

una

rivolta.

Viene cosi

rita dagli storici occidentali,

che cio la celebre

Riddali

fu solo parzial-

mente un atto di difesa contro insorti, e che gli eventi pi celebri della
grande campagna militare dalla fine dell'anno 11. H. in poi furono in verit
atti di

pura aggressione e guerre di conquiste da parte dei musulmani.

Le tradizioni sui rapporti tra i Hanifah e Maometto sono di contenuto


ambiguo e contradittorio, perch profondamente travisate da preconcetti posteriori. La venuta di Musaylimah a Madinah ha tutte le apparenze di essere una fiaba inventata per avvalorare il concetto, che egli fosse soltanto
un volgare imitatore dell'Islam, mentre le pretese lettere scambiate fra Musaylimah e Maometto sono composizioni letterarie seriori, nelle quali i tradizionisti infantilmente hanno tradito la ragione unica e vera del conflitto
r Islam e Musaylimah, ossia la esistenza in Arabia di due profeti e di

fra

due

fedi diverse,

ambedue

aspiranti al potere temporale e spirituale, e l'im-

possibilit quindi della loro pacifica coesistenza

non dogmatica

politica, e

di

Khalid

b.

quella che

e religiosa,

era

insomma una questione

l'aguzza e spedita spada

al-Walid accingevasi a risolvere.

Rapporti fra Musaylimah e Sagah.


170.

Lo

spirito tendenzioso

che informa tutte

limah e sulla profetessa Sagah, rivelasi in tutta

la

la sfortunata avventuriera

ranze di dominio fra

altrove e precisamente nella

Musaylimah e Sagah.

Tamimita vide naufragare

suoi consanguinei

le

sue spe-

aveva divisato di cercar fortuna

(^),

Yamamah, ove

su Musay-

sua spudoratezza in quella

parte della tradizione, la quale tratta dei rapporti fra

Quando

le notizie

grandi successi ottenuti da Mu-

saylimah sembravano indicare che l'ambiente vi fosse pi favorevole

644.

ai pro-

H.

11. a.

genere, che non fra

feti in

Tamlm.

170.

Sagali

ebbs forse l'idea di unire la

sua causa a quella di Musaylimah, e la conversazione (apocrifa) messa in

bocca

ai

duo

(Tabari,

profeti durante l'incontro

I,

1916,

lin.

6-10), versa

soltanto sulla divisione dell'imperio sulla terra. In questo la tradizione forse

non ha

errato, e

possiamo credere che questioni politiche fossero

tate in quel singolare incontro,

forse, nel

le sole trat-

suo genere, unico della

storia.

Ma

un profeta ed una profetessa nessun accordo era possibile reciprocamente si temevano, e come rivali di mestiere non certo si amavano. Sagh
tra

mirava a riparare agli

effetti disastrosi di

un tentativo

fallito,

mentre Mu-

saylimah, che non sentivasi forse troppo forte e sicuro in patria dinanzi
alla

minaccia musulmana, non aveva alcun desiderio, n alcun bisogno di

inceppare

propri movimenti, associandosi

una donna

ardita, dominatrice ed

non gi per assisterlo, ma per trarre


s stessa da impaccio. Clic cosa succedesse dopo l'incontro dei due profeti
non chiaro. Secondo Sayf bast che i due s'incontrassero, perch ambedue
comprendessero l'impossibilit materiale di un accordo, e tutte le arti di
Musaylimah furono impiegate per allontanare Sagh; la quale per non
volle dipartirsene senza ottenere un lauto compenso. Su queste basi fu concluso l'accordo e quindi i due si sepai'arono, subito dopo l'abboccamento,
da buoni amici, Sagh, ripassando i confini, scomparve l donde era venuta
Musaylimah rimase come prima solo padrone della Yammah. Invece le tradizioni della scuola madinese affermano che l'accordo prese forma durevole,
e Sagh rimase con Musaylimah fino alla sua morte. Siamo perci costretti
a dare la preferenza a quest'ultima versione. Se ci dunque vero, dobbiamo di necessit ammettere che in ambedue moventi politici fossero preponderanti su quelli religiosi. In politica v' accordo possibile, non mai in
incomoda,

la quale si rivolgeva

lui

religione.

tradizioni sui

probabile quindi che

due pseudo-profeti,

forte

il

sia in

colorito

religioso

di

tutte

le

gran parte aggiunta posteriore mu-

sulmana per denigrare gli avversari dell'Isim (cfr. 173, nota 1).
La grande oscurit, che avvolge questo singolare incontro d'un profeta
e di una profetessa ha dato il destro ai tradizionisti musulmani di inventare
tutto un ciclo di storie false ed oscene pigliando argomento dalla diversit
;

hanno affermato che i due si abbandonassero nei brevi giorni dell'abboccamento a una oscena orgia sensuale, a una specie di unione libera
camuffata da matrimonio. La natura apocrifa di queste storie dimostrata
in primo luogo dal silenzio di Sayf, il quale, pur non essendo tenero per
Musaylimah, e pur cercando di screditarlo in ogni modo, ignora del tutto
gli osceni particolari forniti dalle altre fonti. In secondo luogo abbiamo il
fatto che i turpi particolari dati da Tabari, ci sono forniti anonimamente,
dei sessi,

64B.

[Rapporti
saah.

fra

11. a. H.

170, 171.

[Rapporti

fra

Musayimah

anormale e contrario alle consuetudini del grande croaccurato coni' nel documentare le sue informazioni. Ve ragione perci

ci cbe del tutto


j^g^j^

Sagah.J

che

di supporre

oscene siano voci che circolavano ai tempi di

le notizie

Tabari, non avvalorate da alcuna autorit seria e degna di fiducia.


KoTA
assunto

1.

Kel libro di Ya'qub

titolo di Profeta,

il

ma

b.

Mubammad

quando Khalid

al-Zubri [f 220.

a.

H.

circa] detto:

al-Walld mosse contro

Tamim,

Sagh aveva

persuase che
versione incerta [H.]) di Musaylimah, e diede ordine al suo
b.

si

nessuno poteva esserle pi importante (?


mu'adzdzin di proclamare la missione profetica di Musaylimah. Essa allora si rec presso di lui,
affinch potessero insegnarsi a vicenda l'arte profetica, e poi narrato quello che noi sopprimeremo
(allusione ai versi osceni, cfr. pi avanti 172, nota 1) (Hubays, fol. 8,r. [H.]).

171.
b.

da

Bilal, e

(Sayf

b.

'Umar, da al-Sa'b

Sahm

b.

Mingab).

Dopo

le

'Atiyyah

b.

due

b. Bilal,

da 'Atiyyah

disfatte inflittele dai

Tamlm

e dopo aver ottenuto la liberazione dei suoi seguaci (al-Hudzayl e 'Aqqah)

mani dei vincitori, Sagah ordin alle sue schiere mesopotamiche di


muovere verso la Yamamah. Le trib Tamamite, con le quali essa era stata
prima in unione, non volendo ora pi saperne di lei, le avevano ritirato
il loro appoggio ed avevano stipulato con lei il patto che essa non passasse
pi per il loro paese. D'altra parte la potenza di Musaylimah era grande
ed 1 capi delle genti di Sagah (ru"s ahi al--azrah) ricordarono alla
profetessa tutti i pericoli del nuovo tentativo. Essa insist nei suoi ordini,
ripetendoli anche in frasi rimate (apocrife), e le genti obbedirono. Mudalle

saylimah rimase turbato dalla notizia di questa inattesa invasione, perch

aveva gi molti nemici in casa: aveva cio la minoranza a

Thumamah
contro

b.

Uthal, che minacciava

('),

musulmani comandati da Surahbil

Non

varie trib circostanti.


e

Hagr

mand un ambasciatore

b.

lui ostile sotto

aveva anche da combattere

Hasanah, nonch contro

volle quindi attirarsi addosso

le

un nuovo nemico,

incontro alla profetessa con ricchi doni per chie-

un abboccamento. Sagah
sost con le genti in al-Amwah ed acconsent a dare a Musaylimah il
richiesto salva-condotto. Musaylimah si present allora nel campo di Sagah
derle

un salva-condotto

con quaranta

allo scopo di avere

lei

banu Hanifah, e cerc di persuadere l'ambiziosa


sue armi contro i musulmani; ma trov in lei una

(cavalieri) dei

donna a rivolgere le
donna capace di competere con
stiane,

con

lui,

perch molto dotta nelle dottrine

imparate dai Cristiani della stirpo Taghlib. Sagah non

si

cri-

lasci per-

suadere dalle arti di Musaylimah, ed insist di avere la sua parto nel do-

minio della
Nota

1.

Yamamah (Tabari, I, 1915-1916).


(a) Ha4;r o Hagar era la capitale della Yamamah, ed aveva anche nome al-Yamiimah:

posta nel centro d'una regione fertile, che produceva ottimi frutti, deve essere stata fondata ed abitata
da popoli antichissimi e civili, perch v' la tradizione che i primi Hanifah che occuparono il sito

Tha'lahah vi trovassero grandiose rovine di castelli e di mura fatte con grosse pietre:
nome Hagr (pietra), perch con quei ripari i HanTfah formarono un recinto vietato agli estranei (Yqiit, II, G09-610); per altre notizie cfr. Wiist. Babrein, pag. 198-200.

sotto

'Ubayd

da ci

il

b.

paese preso

616.

11. a. H.

171,172.

Questa tradiziciie ha un pregio suo particolare, perch si riconuette colle conclusioni pi


storia dell'xVsia Antica. La Yamilniah el il Baliraj-n sono probahilmente la sedo non
solo dei KaMi (= Caldei), che invasero la Babilonido e l'ondarono la famosa dinastia caldea di Nabukadrezar ( Nabucodnosor) (604-5G2 av. Cristo), ma forse anche tutta la predetta regione, corno spiegheremo tra breve, pu considerarsi come la pi-obabilo sede primitiva di tutti i Semiti prima della
(b)

moderne sulla

loro dispersione.
{e) Per comprendere le mosse di Sagah e poi di Khnlid b. al-\ValId bene, in questo luogo,
rammentarsi che per venire dal paese dei Tanum nella Yamamah bisogna scendere direttamente verso

mezzogiorno.

Nota
modo

2.

Cfr.

Athir,

II, 270, lin. 11 e segg.

In Mirkh.,

II, 251-262,

fatti

.sono narrati in

diverso.

A questo punto della narrazione, Tabari (I, 1917, lin. 7)


172.
tronca la tradizione di Sayf ed introduce anonimamente alcune notizie supplementaric sull'incontro di Musaylimah e di Salali,
carattere tendenzioso.

limah,

questi fece

Quando Sagah

chiudere

le

notizie di manifesto

arriv al castello, ove abitava

Musay-

non permetterle

porte della fortezza per

di

Sagah lo invit a scendere, ma egli prudentemente le rispose " Allontana prima i tuoi seguaci Qaando essa li ebbe allontanati, Musaylimah
entrare.

avventur fuori della fortezza e fece drizzare una grande tenda, nella
quale egli si ritir insieme con la profetessa. Dietro richiesta di Sagah egli
si

recit alcuni brani delle sue rivelazioni:

"

Non

vedi tu

agisce con le donne gravide? fa uscire dal ventre loro

passando poi alla menzione


crudo (sull'unione dei

di particolari

sessi e la

di

un

fatti

come

il

tuo Signore

essere vivente, ecc.

un realismo

di

^,

cosi

procreazione della prole) da non meritare

ima traduzione (cfr. Tabari, I, 1917, lin. 15 e segg.; 1918, lin. 1-4). Sagah udite le parole del suo collega, si convinse che egli fosse un vero profeta e dichiar di credere in lui.

stringere con

lei

Egli prontamente

le rispose,

offrendo di

matrimonio, ci che essa immediatamente accett. Allora

Musaylimah declam altri quattro versi osceni Q), proponendole in termini


crudissimi di consumare iinmediatamente il matrimonio, e ci avvenne senza
indugio. Le nozze durarono tre giorni, scorsi i quali, Sagah ritorn presso
alla sua gente, annunziando ai suoi che aveva scoperto il vero in Musaylimah e che
il

lo

aveva sposato.

suo dono nuziale.

sero

seguaci,

"

"

Non me

seguaci

le

ha dato

lo

chiesero allora quale fosse stato

essa rispose.

"

Allora

le dis-

torna a prenderlo, perch sarebbe cosa vergognosa, che una

donna nostra avesse a

dono nuziale . Sagah si ripresent allora innanzi al castello di Musaylimah, il quale vedendola tornare, fece di
nuovo chiudere le porte della fortezza e negarle nuovamente accesso. " Che
" Dammi il mio dono nuziale!
" Chi il
cosa vuoi? le domand.
tuo mu-adzdzin? le domand Musaylimah. " Egli abath b. Rib'i altoi'nare senza

Hiyahi

al castello,

Chiamamelo! Quando Sabatji b.


Annunzia
Musaylimah gli disse
"

''

G47.

Rib'i

si

fu presentato innanzi

fra tuoi

compagni, che Mu-

|Rap porti

fra

Muaaylimali e
Sag'ah.
|

11. a. H.

172, 173.

Rapporti

fra
e

Masaylimah

saylimah

b.

Habb, inviato di Dio, vi ha fatto dono di due delle preghiere

apportate a voi da

Muhammad,

ossia l'ultima preghiera della sera e la

prima

Sag:ah.J

della mattina

(labari,

f)

1917-1919).

I,

Tanblh,

anche Athir, U, 270-271;

Cfr.

mu'adzdzin

di

Sagah

fosse

'Amr

b.

285, Hn. 15, afferma che

il

al-Ahtam al-Tammi.

In A bui feda, I, 210, abbiamo i medesimi versi con qualche leggiera variante, tradotti e diluiti dal Eeiskenel seguente modo: (1) Surge tandem itaque strenue permolenda: nam stratus
tibi torus est. (2) Aut in propatulo tentorio si velis, aut in abditiore cubiculo, si malis; (3) Aut su piiiam te humi exporrectam lustigabo, si velis, aut, si malis, manibus pedibusque nixam: (4) Aut si
velis, eius fpriapi] gemino triente, aut si malis totus veniam . Versi oscenissimi di origine forse
popolare, che la malvolenza dei tradizionisti ha addebitato a questo singolare incontro di un profeta

Nota

e di

una

1.

anche in Aghni, XVIII, 166. Cfr. anche Athir, II, 271.


due profeti narrato con molti particolari apoquali specialmente, che l'orgia di Musaylimah e di Sagah avesse luogo nel medesimo giar-

profetessa. Trovansi

In Mirkh.,
crifi,

fra

II, 252, lin. 6 e scgg., l'incontro dei

dino murato, detto allora Hadiqah


di al-Tamamah, con tutti i suoi; e
della

Morte

(cfr.

al-Eabman,
il

nel quale pi tardi

luogo prese allora

il

nome

di

Musaylimah

per, alla battaglia

Hadiqah al-Mawt

Giardino

pi avanti 12. a. H.).


La tradizione erroneamente presuppone che

i
seguaci di Sagah facessero le cinque
Nota 2.
preghiere quotidiane ordinate da Maometto. Musaylimah, quale inviato di Dio, concede come favore
una riduzione di questo esoso obbligo rituale, diminuendo il numero delle preghiere da cinque a tre.

Un'

'Umar (con il medesimo isnad del 171) narra le cose in modo diverso. Musaylimah per allontanare la temuta profetessa con tutte le sue schiere, non pens a consumai-e
con lei una volgare fornicazione, ma tent di trattare amichevolmente la
sua partenza dietro un adeguato compenso. Musaylimah offri la met del
raccolto della Yamamah ma Sagah non si dichiar soddisfatta, insistendo
per aver anche la met del raccolto dell'anno seguente ed in pagamento anticipato. Musaylimah dovette cedere anche su questo punto, ma facendo rilevare alla profetessa che non era possibile riscuotere tutto il tributo in una
volta sola, propose che essa per il momento si prendesse la met del raccolto
173.

altra tradizione riferita

da Sayf

b.

dell'anno in corso e lasciasse

met non appena

suoi rappresentanti nella

Yamamah

per

riti-

Sagah accett,
e lasciando nella Yamamah tre suoi luogotenenti, al-Hudzayl, 'Aqqah e
Ziyad, fece ritorno nel proprio paese ('). I suoi luogotenenti non raccolsero
poi nulla, perch poco dopo sopravvenne Ivhalid b. al-\Valld con l'esercito
musulmano, e abbatt la potenza di Musaylimah: i luogotenenti di Sagah
si dispersero e scomparvero (Tabari, I, 1919-1920).
Della profetessa non abbiamo pi menzione fino alTAnno della Kiunione
('Am al-Cram'ah), ossia il 41. a. H., quando il califfo Mu'^viyyah riun
nelle sue mani tutte le provinole dell'impero (cfr. 41. a. H.).
Cfr. anche Abulfeda, I, 212, secondo il quale Sagah, divenuta buona
musulmana, emigr a Basrah e vi mor; Athir, 11, 271.
rare l'altra

Nota

1.

fosse stato possibile di riunirla.

Con quattrocento seguaci

(cfr.

Mirkh.,

II, 252, ult. lin.

Khond.,

I,

parte

4,

p. 5,

aggiunge che ritornasse a Mawsil, sua patria).


Nel fatto ammesso da Saj-f, che nelle schiere
di Musaylimali rimanessero alcuni seguaci di Sagah, si pu forse trovare una conferma della versione
della scuola madinese, che la profetessa rimase con Musaj-liniah fino alla sua morte (cfr. 170).
ult. lin.,

648.

11. a. H.

174.

Malumori nel campo musulmano ed avanzata di Khalid su al-Butah.


(al-Waqidi, da MahnuKl b. Labld). Dopo la vittoria di Jin 174.
zakliah, KliS.lid b. al-WalTd annunzi all'esercito che il califfo abu Bakr gli

aveva ordinato

di

avanzare contro

Allora sorse TJiabit

modo che

b.

Qays,

il

paese dei

quale teneva

il

Tamlm

comando

il

e contro la

degli

Yamamah.

Ansar

allo stesso

musulmano, e disse
" abu Bakr non ha dato questo ordine, e noi Ansar non proseguiremo
(')
noi non abbiamo pi forza per tale impresa, i musulmani sono stanchi
era comandante di tutto

Klialid

l'esercito

e
"

animali

gli

sono

smagriti

non costringo alcuno

Io

rimanete pur qui

fatiche

dallo

di

voi:

se

Khalid part con

Tamlm

e la

Yamamah.

volete,

l'esercito,

girun (Emigrati Makkani) che erano con


dei

,,.

lui,

Khalid fosse

tutta l'eternit.
di

sati

Anche

la

e la
se

avanti,

rispose:

altrimenti

accompagnato dai Muha-

rimproveri

se

paese

il

Gli Ansar rimasero addietro un giorno,

sconfitto,

diserzione e tradimento,

venite

[vhalid

e dagli Arabi, verso

incominciarono a muoversi reciprocamente vari


di

questo

ma

poi

V esercito

colpa ne sarebbe stata attribuita alla loro

vergogna avrebbe pesato

sul

loro

Khalid vinceva, gU Ansar sarebbero

avergli impedito di conseguire

un

trionfo maggiore.

Da

nome
stati

per

accu-

queste

ri-

Ansar vennero alla conclusione che dovevano riunirsi a Kh alid


ad ogni costo perci gli mandarono appresso Mas'ud b. Sinan, oppure, secondo altri, Tba'labah b. 'Anamah, ad annunziargli la loro venuta. Khalid
si ferm ed attese che gli Ansar lo avessero
raggiunto prima di proseflessioni gli

guire

(^)

Nota

(Hubays,
1.

fol.

4,r.,

correggi:

5,r.)

[H.].

I particolari di questa tradizione ci rivelano vari fatti di

sommo

interesse, oltre alla

Ansar e Makkani. Innanzitutto constatiamo che l'incarico avuto da Khalid b. al-Walid


fosse quella soltanto di disperdere le trib riunite sotto Tulayhah in al-Buzakhah, e nulla pi. Tutte
le campagne successive furono eventi non previsti e non voluti dal caliifo abu Bakr, ma efletti di cirlatente rivalit fra

costanze impreviste, e dell'ambiziosa ed instancabile energia di Khalid b. al-M^alid. Veniamo cosi a


scoprire che il califfo abu Bakr considerasse come vera ribellione contro l'autorit politica di Madiuali
soltanto la defezione degli Asad, dei Ghatafan e delle trib circostanti. Assicuratasi l'obbedienza, di
queste trib, nonch di quelle lungo le rive del Mar Eosso fino a Makkah ed a settentrione di Madlnah, appuriamo che il Califfo considerasse con occhio indifferente quanto avveniva nel resto della
penisola, come quello che solo in modo indiretto poteva riguardare MadTnah. Vediamo cosi restringersi il quadro a pi giuste proporzioni, e veniamo a toccare con mano che la tanto famosa insurrezione

generale delle trib, la cosi detta E i d d a h, fosse un evento di proporzioni assai minori di quanto si
creda. Ci conferma quel che dicemmo altrove (cfr. 10. a. H., 121 e segg.) sul dominio effettivo di
Maometto, dominio che esteudevasi solo sopra una parte della penisola, e non sopra tutta, come vorrebbero far credere i tradizionisti. Vera rivolta o apostasia fu .soltanto quella di alcune trib d'Arabia
Centrale che si unirono a Tulayhah. Le altre trib erano del tutto indipendenti, e di esse solo alcune

minoranze convertite all' Islam eransi obbligate al pagamento delle tasse. Quando mori Maometto, ed
anche prima di questo evento, quando scoppi la grande reazione contro l'Islam, e sorsero tanti rivali e
in parte imitatori del Profeta, le minoranze nelle trib furono sopraffatte dalle passioni anti-islamiche
e separatiste, e rinnegarono l'Islam. La spedizione di Khalid fu inviata contro quelle trib che dopo
essersi nominalmente convertite, avevano dichiarato la cessazione dei vincoli politici imposti da
Maometto. La tradizionistica musulmana vuole invece far credere che Khalid venisse spedito contro
tutte le trib, perch tutte erano convertite, e tutte avevano apostatato. Essa cio vuole allargare ed

Gt.

82

.^

Malumori nel
campo musulmano.
I

11. a. H.

174, 175.

ampliare ogni cosa ad maiorem prophetae gloriam, ed ha amplificato le minoranze in ogni singola
trib, descrivendocele come trib intiere. Siccome il concetto architettonico della missione profetica di
Maometto imponeva la necessit di affermare la islamizzazione di Arabia tutta prima della morte del
Profeta, perci la tradizionistica ha cercato di far comparire tutti i fatti dell'anno 11. H. come atti
di apostasia, giustamente puniti dagli eserciti di Madlnah, mentre gli aspetti politici della Eiddah
sono messi sistematicamente nell'ombra. La R i d d a h fu una ribellione (o meglio reazione) contro il
dominio politico dei Qurayi in Madlnah, e non una apostasia dall'Islam (Wellhausen S k. u.

V o r a r b., VI, 7), e ristretta alla sola Arabia Centrale. Perci, lo ripetiamo, solo il primo periodo delle
operazioni militari dell'anno 11. H. si propose ricuperi legittimi di tasse dovute e repressione di rivolta: dopo Buzakhah la maggior parte fu invece pura ed arbitraria conquista, voluta da chi sentiva
mano una potenza

Arabia poteva ormai resistere.


questo incidente sono tutti pienamente confermati in una tradizione di
ibn Ishaq, citata nel Libro di Yahja b. Sa'Id al-Umawi, e riportata da ibu Hubays. La sola difterenza
che gli Ansar raggiunsero Khalid quando era gi arrivato in al-Butah (H u b a y .i, fol. 4,v., cordi avere in

Nota

reggi:

2.

militare, alla quale nessuno in

I particolari di

5,v.).

175.

(Sayf

al-Wald dopo che

'Umar, da

b.

ebbe

ristabilito

Ghatafan, sui Tayy e sui

Hawzin,

uram Ziml in Zafar,

gliticcie di

si

Salii b.
il

Yusuf, da al-Qasim).

Khalid

b.

dominio dell'Islam sugli Asad, sui


dopo aver disperso le schiere racco-

muovere da questo luogo su


Tamiin
maggiormente compromessi con

prefisse di

al-Butah, al di l di al-Hazn, ove egli sapeva che erano riuniti molti

Malik

sotto

b.

la profetessa

Nuwayrah,

Sagah.

Il

ossia tutti quelli

disegno di Khalid, racconta Sayf, incontr viva op-

posizione presso gli Ansar,


forze

musulmane.

che formavano una

part^e

considerevole delle

Madinesi sostenevano che Khalid avesse terminato

la

missione per la quale era stato inviato dal califfo abu Bakr, ossia aveva
disperso

il

campo

ribelle in

al-Buzakhah

prima di continuare e

di spingersi

una speciale autorizzazione per intraprendere la nuova campagna. Khalid rispose


con grande fierezza ai Madinesi: i suoi ordini erano di muovere contro il
nemico, egli era Famlr, e come tale .si riteneva autorizzato di agire come
meglio credeva: anche se non aveva un ordine scritto del Califfo, vedendo
una buona occasione, non intendeva di perderla. Diede agli Ansar il permesso
pi oltre doveva attendere nuove istruzioni dal Califfo e ricevere

di ritirarsi,

se questo preferivano, perch

rimanevangli

sufficienti

seguaci a

compiere quello che aveva in mente. Egli parti quindi da Zafar, lasciando

gU Ansar. Questi si turbarono, quando videro come Khalid potesse


a meno di loro compresero che se le cose andavano male per Khalid,

indietro
fare

la colpa sarebbe

se

stata

gettata

su di loro per averlo abbandonato, mentre

egK invece otteneva qualche grande vantaggio

sui nemici, essi

avuto parte alcuna al bottino. Pentitisi delle obbiezioni


samente rincorsero Khalid e lo i-aggiunsero prima che egli
):)ero

Butah (labari,
Nota.

Cfr.

I,

anche

1922-1923).

th

r,

II,

272;

Baladzuri,

650.

89.

fatte,

non avrebprecipito-

arrA'-asse in

al-

11. a. H.

al-Butah

176.

(al-Waqidi, da 'Abdallah

padre al-Haritb

b.

Quando

al-Fudayl).

Tamlm, arrivando

in al-Butah.

dizioni in quattro direzioni diverse

abu Qatadah

{versione della scuola

al-Haritli

b.

b.

suo

il

madinese).

al-Fudayl,

Ansar ebbero raggiunto

gli

musulmano, Khalid prosegui

dell'esercito

dei

Tamlm

Sottomissione dei

17G-178.

.^

cammino ed

il

da suo
grosso

entr nel paese

Da

questo punto egli invi quattro spe-

una

sotto

un Maklizumita, un'altra

sotto

al-Ansari, la terza sotto 'Abdallah b. al-Haritb b. Qays, e la

quarta sotto Su^a'

Wahb. Khalid

1).

al-Butah due giorni,

sost in

(Hubay s,

ebbe fatto ritorno la schiera di abu Qatadah

fol.

4,r.-v.,

finche

correggi:

5,r.-v.) [H.].

(Nel " Libro di Ya'qub b. Muhammad al-Zuhri, con suo


177.
i s n a d ila (ibn Sihab) al-Zuhri). La schiera di abu Qatadah s' imbatt in un

Tamimita, che venne interrogato chi fosse

mlm)

"

Dov'

che riunisce la

colui

"

Sono uno dei Hanzalah (Ta-

sadaqah?
" Una giornata

li

di cammino .
Quanto distante da questo luogo?
Allora abu Qatadah con i suoi si rec in quel luogo e sopraggiunse di sorpresa allo spuntar del giorno. I Hanzalah spaventati presero le armi, e gri" Servi di Dio: musulmani! . I Hanzalah erano
darono " Chi siete?
in tutto dodici uomini, uno dei quali Malik b. Nuwayrah Q) abu Qatadah
li invit a deporre le armi, e ad ai*rendersi, il che essi fecero, abu Qatadah
'"

.,

,,

li

men

5,v.)

allora

presso

Khalid

in

al-Buth

(Hubay ,

fol. |^4,v.,

correggi:

[H.].

Nota

Nuwaj-rah era stato nominato dal Profeta suo esattore delle


Hanzalah). Alla morte del Profeta, Malik b. Nuwayrah aveva
diviso fra i suoi la sadaqah. Per il fatto che egli aveva raccolto i cameli della sadaqah i suoi
consanguinei lo avevano chiamato al-Hafl (il curatore o custode?: cfr. hafala, III). In seguito egli
aveva rinnegato l'Islam (raga'a 'an a I-I sia m), ed aveva invitato i consanguinei a non riconoscere
il successore del Profeta: questi , egli disse, doveva essere lieto che essi (i Hanzalah) non s'incaricavano pi di lui (= non pensavano ad assalirlo), ed egli (^ abii Bakr) non verr a chiedere nulla di
questa sadaqah. Quando abu Bakr fu informato di tali parole di Millik, diede ordine a Kh alid
di decapitarlo: e cosi fece Khalid (Hubay s, fol. 6,r. [H.]; cfr. anche 180, nota 2).
tasse fra

1.

(al-AVr.qidi).

membri de^a sua

178.

Malik

trib

b.

(i

(Baladzuri, senza isnad).

Dopo

le vittorie di

Buzakhah,

di

KhaUd b. al-Walid avanz verso al-Butah, ed


al-Ba'udah, un sito dei banu Tamlm, venne alle mani con una schiera dei
Tamlm, la sconfisse (') ed uccise Malik b. Nuwayrah, il fratello di Mutammim b. Nuwayrah. Malik b. Nuwayrah era luogotenente del Profeta fra i
banu Hanzalah (Tamim) per la riscossione della tassa sadaqah, ma, quando
al-Ghamr e

gli

di al-Nuqrah,

giunse la notizia della morte di Maometto, distribu tutto

tassa,

che aveva in piano tra

consanguinei, dicendo

Fate come volete della vostra roba!

(Baladzuri,

"

98,

l'

importo della

banu Hanzalah
lin.

13 e segg.).

Questa versione notevole, perch dimostra, come la sottomissione dei Tamlm non
Nota 1.
pu essere stata tanto pronta, quanto il buon Tamimita Sayf b. 'Umar mira a farci credere con le sue

Cl.

11. a. H.

178,179.

Sottomissione
dei Tamim.l

tradizioni. Non pertanto Baladzuri (98, lin. 17 e segg.) accenna brevemente anche all'altra versione,
secondo la quale i musulmani fecero soltanto scorrerie nel paese e catturarono Malik b. Nuwayrah,
che fu poi decapitato per ordine di Khalid.

al-Butah

179.

Tamlm

Sottomissione dei

(Sayf

'Urnar,

b.

da

{versione di Sayf).

al-Sa'b b. 'Atiyyali b. Bilal).

Quando

la

Sagah ebbe fatto ritomo in Mesopotamia, fra i Tamm che avevano preso parte al movimento in favore di lei, si avverti un senso vivissimo di rammarico e di pentimento per quello che avevano fatto Malik
b. Nuwayrah, che era stato uno dei pi devoti a Sagah, rimase ora turbato,
pensando alle, possibili conseguenze della sua condotta, ma non seppe prendere un atteggiamento deciso verso i musulmani. Pi accorti di lui furono
gli altri; cos Wakf e Sama'ah, i quali si erano pure gravemente compromessi
profetessa

con Sagah, riconosciuti


si

schierarono apertamente dalla parte

cfr.

Tabari,
al-Walid,

d'Islam ed

I,

consegnandogli l'importo delle

stati

versi di

Wak'

campo

citati

importo

li

tasse,

facendo

professione

interrog allora sul passato e

causa comune con la profetessa.

scusa che volevano vendicarsi dei banu Dabbah,

atti

confusione e della discordia.


di sottomissione avvenissero

di al-ButaJi

dal

Khalid

avessero fatto

giorni della

che questi

fosse arrivato al

l'

atto di sottomissione.

farci credere

Islam. Riunirono perci

domand per quale motivo


Risposero adducendo come
ed erano

dell'

rinnegandoli ora assolutamente,

a d a q a t, che tenevano tuttora in custodia (w a d a i ',


1910, lin. 7, e 1922, lin. 4), e andarono incontro a Khalid

delle tasse arretrate,

1).

gli errori del passato, e

Tabari

(Tabari,

(')

(I,

1922,

I,

lin, 4),

1921,

Sayf vorrebbe

prima che Khalid


lin.

10-11);

vediamo che

la

ma

dai

consegna

ebbe luogo soltanto in al-Butah, vale a dire dopo che Khalid era giunto
nel cuore del paese Tamimita. Salvo gli Arabi raccolti intorno a LIaUk b.

Nuwayrah,

banu Hanzalah (Tamim) si sottomisero a Khalid.


Malik b. Nuwayrah era rimasto accampato con i suoi in al-Buth, in grande
perplessit ed angustia, finch Khalid si accnse a muovere verso quel luogo
tutte le trib dei

vistosi

minacciato direttamente, Malik

si

ritrasse e, dispersi

a tutti di ritornare tranquillamente alle proprie dimore

(^)

suoi,

ordin

(Tabari,

I,

1921-1922).
Nota

Yaqut

afferma che al-Bntnli era uno dei pozzi degli Asad b. Khuma non ci d lume alcuno in quale contrada si trovasse.
Nota 2.
Dal contesto della tradizione tendenziosa d Sayf, si dovrebbe desumere che i capi
Tamimiti si affrettassero a presentarsi a Khalid con le tasse arretrate e con la professione di fede
musulmana, prima che l'esei-cito di Madlnah arrivasse in al-Butah. Il verso citato di Waki' ci tradisce
invece il vero corso degli eventi, ossia che la consegna delle tasse e la sottomissione all' Islam avesse
laogo in al-Butuh. possibile quindi che Khalid arrivando in al-Butah si prefiggesse di dar un
esempio clamoroso, e che facesse arrestare e mettere a morte Malik b. Nuwayrah, come uno dei maggiormente compromessi nei torbidi precedenti. La barbara uccisione di M.ilik tolse agli altri capi Tamimiti ogni illusione sulla sorte che li aspettava, se indugiavano a presentarsi al generale musulmano;

zaymah, ove

1.

(I,

GGl, lin. 5)

Diriir uccise Milik b.

Nuwayrah,

652.

11.

H.

a.

179,180.

o perci moltissimi

si afTiettarono a comparir in al-Butah ed a consegnare le tasse arretrate. Quanti


fecero ci, anche quelli pi gravtMiiente compromessi con Sagah, come Waki' e Sama'ali, ebbero buona
accoglienza e furono lasciati in pace. La sottomissione dei Tamira non fu quindi un atto spontaneo di

pentimento, come ci vorrebbe far credere Sayf, ma un effetto di giustificata paura, in seguito alla
condotta spietata di Klialid nel trattare gli apostati. Alcuni Tamimiti, come per es., Qays b. '.Asim,
temendo forse di subire la sorte di Mlik fecero la consegna degli arretrati, non a Khlid, ma ad al'AlS b. al-Hailrami (v. T a b a r i, 1, 1905, lin. 7).

Uccisione di Malik

(,Sayf

180.
)).

Khlid

b.

Nuwayrah.
da

b. 'Uinar,

da Suwayd

Sin\ ayd,

b.

l\liu/.ayinah b.

al-Math'iyyah

agarah

al-Riyahi).

(?)

al-'Uqfaiii,

da 'Uthman

Arrivando in al-Butah,

al-Walld trov che non vi era pi alcun Taniimita: Malik b.


Nuwayrah, impaurito dall' avvicinarsi dei musulmani con forze tanto superiori,

b.

aveva dato ordine

ammettendo

ai suoi di disperdersi nei loro beni e di

non

riunirsi

commesso un grave errore. Malik stesso fece pure ritorno alla propria dimora. Khlid non perde un istante
a valersi delle disposizioni d'animo dei Tamlm, scissi da interne discordie,
avviliti dall'insuccesso di Sagah, e spaventati dal poderoso esercito di Madlnah egli lanci immediatamente schiere di cavaUeri in tutte le direzioni,
pi,

di essersi ribellato e di avere

ordinando di invitare

che incontravano, a professare l' Islam ed


Se rispondevano all'appello, compiendo la preghiera, e
se versavano l'importo dovuto, dovevano essere lasciati in pace. Se rifiuta-

a pagare

tutti quelli,

le tasse.

vano, dovevansi considerare

come

nemici.

Tamlm

sparpagliati,

cero opposizione alcuna alle schiere volanti dei musulmani.


ritorn in breve al
b.

campo

di al-But5h,

menando con

Una

fe-

di queste

prigionieri Malik

Nuwayrah con molti altri dei banu Tha'labah b. Yarbu',


degli 'Arln. Non certo quale fosse stato il contegno di

nieri

non

degli 'Ubayd,

questi prigio-

alcuni affermano che avessero dato prove di essere buoni musulmani,

compiendo regolarmente le prescrizioni dell'Isim: altri invece sostengono


che non erano musulmani. Nell'incertezza sulla verit,
cosi narra Sayf,

Khlid

1).

al-Wald ordin che fossero tenuti prigionieri e mantenuti sotto

custodia. Sopraggiunse intanto la notte, e cominci a fare talmente freddo,

che Khlid ordin di gridare per


significava

"

Date mantelli

il

campo

1'

ordine

ai vostri prigionieri ,

adfi'u asrakum, che


Volle per

vernacolo (lughah) dei Kinnah per dare un simile ordine


usare

il

si

il

caso, che nel

sarebbe dovuto

termine daththiru, perch adfi-u fra loro significava

" uccidete,,.

Le guai'die dei prigionieri intesero l'ordine a modo loro e senza aspettare un


momento si precipitarono sui prigionieri, massacrandoli tutti. Dirr b. al-Azwar
al-Asadi fu colui che uccise Mlik h. Nuwayrah (^). Khlid scopr quello che era
accaduto dalle grida disperate dei morenti,
voco,

si

content di esclamare:

"

ma

venuto a conoscenza dell'equi-

Quando Dio vuole una


663.

cosa, la ottiene .

Sottomissione
dei Tamm.
|

55

(Uccisione
Malik

b.

di

Nu-

11. a. H.

180.

L'eccidio dei prigionieri, specialmente di Malik b.

campo musulmano

proteste anche nel

Nuwayrah

(-),

abu Qatadah al-Harith

sollev vivo

al-An-

b. Eib'i

wasrrah.]

banu Salimah sostenne

sari dei

l'

innocenza dei prigionieri e dichiar che

essi

erano buoni musulmani, apostrofando vivamente Khalid. Questi lo redargu


con modi bruschi, sollevando cosi il vivissimo sdegno di abu Qatadah, il quale
lasci subito

campo

il

pevole e complice

Madinah, accus KJiahd di essere

e ritornato a

anche come Khalid

delitto, rivelando

del

umm Tamm

subito fidanzato con la vedova dell'ucciso

si

Bakr

era in guerra, abu

si

bara e licenziosa di Khalid, e

'Umar

violenza, con la quale

presso

il

le

donne,

le

suo sdegno fu anche vieppi acceso dalla

inve contro

generale musulmano, insistendo

il

abu Bakr non

usare le misure di rigore proposte da 'Umar, perch egli per

non usava mai n deporre, n incarcerare

luogotenenti. Scrisse invece

Madinah per

bito a

(^,

fu molto perturbato dalla condotta bar-

perch deponesse ed incarcerasse KJialid.

Califfo,

volle per

principio

il

fosse gi

ibnah al-Minhl

violando cos pure un' antica consuetudine araba di non toccare

mentre

col-

una

giustificarsi.

Il Califfo

matrimonio con

gli

vedova

la

suoi

comandanti o

lettera a Khalid, ordinandogli di venire su-

Khalid,

Cos fece

ragioni della sua condotta verso

delle genti.

prigionieri

il

quale seppe spiegare

conservare

il

comando

mosse non pertanto aspro rimprovero per


dell'ucciso (T a bari,

I,

1923-1926)

il

suo

(*).

Aghani, XIV, 66, lin. 20 e segg. (cita Tabari); Athir, II,


272-274; Khaldun, H, App. p. 73-74; Mirkh., II, 253; Khond., 1, 4,
p. 4-5; Hagar, III, 721-722, no. 1809; Yaqut, I, 676, lin. 5 e segg., afCfr.

anche

ferma che Malik venisse ucciso in al-Ba'udah, un pozzo dei banu Asad nel

Nagd, presso al-Qar;


Nota
uccisi,

1.

Hubays,

Si narra che

fol.

4,v.,

correggi: 5,v,

musulmani decapitassero

invece delle pietre, per sorreggere

le pentole, nelle

cadaveri ed usassero

le teste dei

Tamiraiti

quali cocevano le loro vivande. Mentre per

capelli e disfece anche la carne che rii


erano i capelli sulla testa di Malik b. Nuwayrah, che quando essa la
adoperata al medesimo uso, il fuoco non pot arrivare fino alla carne (Tabari, I, 1967, lin. 4).
Cfr. anche Aghani, XIV, 68, lin. 3 e segg.; Hubay, fol. 4,v., correggi: 5,v.; Abulfeda
il

fuoco, che ardeva sotto le pentole, bruci a tutte le teste

copriva

crani, tanti e cosi

fitti

I, 21(5.

Nota

tradizione iraqense volendo schermire l'eroico Khalid dall'accusa di barbaro omiche con Malik b. Nuwayrah perissero molti altri prigionieri, ma dal contesto dello
altre tradizioni parrebbe invece si dovesse desumere, che l'ucciso fosse uno solo, vale a dire il solo Malik.
In tutte le questioni che sorsero in seguito per l'eccidio di al-Butah, soltanto il nome di MSlik, che
vien fuori, come se egli tosse la sola vittima di Kh alid. In questo caso la colpa di Kh alid sarebbe
2.

(a)

La

cidio, insiste sul fatto

pi grave: l'aito suo non sarebbe pi stato l'esecuzione d'una crudele,


l'uccisione di Miilik risulterebbe invece

come un

ma

impersonale misura politica:

efferato delitto personale, reso pi grave ancora dalla

unione immediata dell'uccisore con la vedova dell'ucciso. Se questo fosse purtroppo la verit, Khalid
apparirebbe per lo meno altrettanto malvagio quanto il falso profeta al-Aswad al-'Ansi nel Yaman,
sul quale discorreremo fra breve. I tempi erano molto barbari, e, presi individualmente, i musulmani
non erano migliori dei pagani. Nondimeno la vera ragione per la uccisione di Miilik fu probabil-

mente l'appoggio da
Hanzalah Malik era
;

lui

dato alla profetessa Sagh dopo essere stato luogotenente del Profeta tra
un vero apostata.

stato

654.

1 1

(6) Dicesi

XIV, 66,
sulmano

che Mnlik
68 lin.

Kb iilid

cbe

1).

NuwHNruli

nemici di

lo facesse

trucidare

11).

H.

180-182.

uuiuu nobilissimo, valente caviiliuru e poeta

lussi-

lin. 14, e

a.

innamorato della sua moglie e ne ambiva

con
il

falsi

possesso (A glia ni,

XIV,

protestarono contro la condotta di Khlid. menzionato anche 'Abdallab

Iqd,

I,

(Aorhani,

cbe Mulk fosse un vero e buon miipretesti, percb gi (in dai tempi pagani era

K_hrilid ail'erinarono

Fra coloro cbe

66, lin. 18-19).

'Uraar (A b u

b.

f e

216;

a, 1,

45, lin. 29).

(e) E bene peni osservare cbe nella Hamusah (371, lin. 21 e segg.) abbiamo una versione, secondo la quale la uccisione di Malik b. Nuwayrah fu compiuta in esecuzione di un ordine del calift'o
abu Bakr (al-'ardah min abl Bakr, lin. 24-25; cfr. anche 177, notai). Questa notizia non pu
esser vera, perch la spedizione contro i Tainim non fu ordinata dal Califfo come risulta dalle tradi-

zioni ai

,^

174, 175.

Nota

Quasich ci potesse diminuire la colpa di Kbiilid, la tradizione afferma che la venon venisse toccata subito dal vincitore proplerea qtiod in mtnstruis erat (T ab ari,
I, 192(>, lin. 1, e A
a n i, XIV, 67, lin. 25, ove per essa chiamata umm Taralm bint al-Mu)iallab).
Nota 4.
Il fratello di Mfilik, Mutammim, era un valentissimo poeta, molti versi del quale
sono stati conservati. I pi celebri sono quelli che compose sulla fine crudele del fratello. Chi voglia
conoscere meglio il lato poetico di questo famoso incidente della B. i d d a h consulti N 6 1 d e k e
B e i t r H g e (87-151), ove si trovano raccolte anche molte notizie sui due fratelli e quasi tutte le
I)oesie da loro composte, con traduzione e commenti.
Cfr. anche H a m a s a h, 370-372; A gh n i, XIV, 6(5-72; Kb z il n a h, I, 23G-238, 446, 482483;

dova

3.

dell'estinto

jj^lj

Mubarrad,

II, 434-435; III, 406, 488, 498, 514;


t

aj ba

lin.

b, 136

ybah Taba

q a

t,

7,

192-196;

52, 66, 107, 147, ecc., vedi

Indice a

p.

937-938;

Q u-

Hammer

469466

a q u

676,

i t.

r.,

I,

t,

I,

10 e segg.

MVAG. 1901, parte 5, p. 148 fa alcune osservazioni piene


Il
i n e k 1 e r,
nuto mitologico di alcuni versi attribuiti a Mutammim.
181.

Secondo un'altra tradizione dello

Hisain b. 'Urwali,
niiti
li

'Urwali),

Mlik

b.

Sayf

stesso

Nu.vayrah ed

mente
i

catturati, dichiarasse

tutti gli obblighi di

quali

come

suoi colleglli

prigionieri avessero

Tami-

compiuto regolar-

buoni musulmani. Prevalsero per

Madnah Mutammim

b.

Nuwayrah

per chiedere un

donne e dei bambini

delle

domanda abu Bakr non

condiscese,

e la loro restituzione a

Mutammim. 'Umar

Khalid fosse deposto,

ma

ma

compenso del

Cfr.

torn allora ad insistere, perch

182.

"

Io

non

miscredenti

1926).

anche Aghani, XIV, G7, penult.

109.

fratello

ordin la liberazione dei prigionieri

rimetter nel fodero la spada, che Dio ha sguainato contro


I,

prigio-

Alla prima

prigionieri.

abu Bakr tenne duro, rispondendo

157 in fine; labari,

In seguito al bai'baro eccidio venne a

ucciso e la liberazione

Cfr.

ragioni di

le

affermavano che tutto ci non fosse affatto vero, e

menati al supplizio.

nieri furono

(cfr.

'Uniar (da

b.

furono messi a morte, bench una parte delle genti del dra;)pello che

aveva

altri,

da

di interesse sul conte-

liii.

e segg.;

Abulfeda,

Nella versione di ibn Ishaq (da Talhah,

1,218.

un pronipote del

abu Bakr) sul modo come Khalid b. al-Walld mise a morte Malik
Nuwayrah, non si fa menzione alcuna del preteso equivoco dialettale nar-

califfo
b.

rato da Sayf

come causa

dell'eccidio, e

che senza alcun dubbio un'inven-

zione tendenziosa creata allo scopo di scusare Khalid. Malik b.


fu messo a morte

per ordine di Khalid, bench

655.

al)li

Nuwayrah

Qatadah al-Harith

b.

[TTocisione di
Malik b. Nuivayrah.

11. a. H.

182,183.

[Uccisione
Maiik

b.

di

Nu-

Tamimiti erano buoni raasulj^g^j^j^ Khalid ritenne invece che Malik cercasse soltanto di ingannare (^), ed
ordin l'uccisione, ibn Ishaq narra poi come Khalid b. al-Walid venisse a Madinah per giustificarsi in seguito alle vivacissime proteste di 'Umar, il quale

banu Salimah, testimoniasse che

dei

Rib'i,

accusava spietatamente dinanzi al Califfo (^). Khalid comparve nella moschea


di Madlnah, venendo difilato dal campo di al-Butah, avvolto in un mantello
(qaba) tutto macchiato dalla ruggine delle armi, con il capo cinto da un turlo

bante, nel quale erano ancora conficcate le freccie nemiche, quasich venisse

campo

direttamente dal

di battaglia.

'Umar, appena

lo vide entrare

nella

corte della moschea, gli corse incontro, gli strapp le freccie dal turbante
e

pubblicamente

averne violato

accus di aver assassinato un capo musulmano e di

lo

moglie:

la

Khalid non rispose una sola parola

adulteri).

convinto che

il

califfo

(la

pena degli

invettive,

perch era

Vorrei lapidarti a morte!

"

abu Bakr

alle

fosse dello stesso pai'ere di

nerale entr allora nella stanza di abu Bakr, gli narr


spiegazioni, che parvero soddisfacenti al Califfo

da

tutte le accuse. Lieto del suo

'Umar.

fatti e

diede

Il

ge-

le

sue

Khalid fu mandato assolto

buon successo presso abu Bakr, Khalid

usci

dalla stanza e ricomparve nella corte della moschea, dove stava ancora seduto

'Umar. Vedendo

il

suo accusatore, Khalid in tono trionfante

comprendere dal tono

"

Ohe,

'Umar a sua volta non rispose, venendo a


Khalid, che abu Bakr aveva dato ragione al

ibn abl Samlah!

a me!

gli grid:

di

generale.

abu Qatadah, uno dei principali accusatori di KhaUd,


giurasse di non voler mai pi combattere in avvenire sotto gli ordini suoi.
Si dice da altri che l'uccisore di Malik fosse 'Abd b. al-Azwar al-Asadi
Dicasi per che

(labari,

1927-1929).

I,

Aghani, XIV,

Cfr.

68, lin.

14 e scgg.

69, lin.

e segg.

Mirkh.,

n, 253.

Isuwayrah nel parlare con Kh alid, menzionasse Maometto


6>, mentre avrebbe dovuto diro Il nostro Signore!
Da questo lapsus linguae Klialid comprese che Malik non era veramente musulmano e lo condann
a morte. Tale la versione di ibn Ishaq, altrettanto infelice nel voler schermire Klutlid, quanto

Nota

come

1.

Si vuole che

Il vostro Signore

quella di
Cfr,

!)

Malik

(T a b a

i,

b.

I,

1928, lin.

Saj'f.

anche

A gh a n

i,

XIV,

69, lin. 12.

il Califfo abu Bakr contro la condotta di


Khalid verso i ribelli e per l'uccisione di Mlik, dicesse: Tu hai mandato un uomo, che mette a
morte i miisulmaui, e punisce con il fuoco! (Baladzuri, pag. 99).

Nota

2.

Si narra che

'Umar, nel protestare presso

(Commento

alla condotta di Khalid b. al-Walid).


L'uccisione di ^lalik b. Nuwayrah certamente una maccliia sul nome
di Khalid b. al-Walld, macchia, che tutti i ripieghi tradizionistici non valgono a cancellare o nascondere. necessario perci prendere in esame le

183.

circostanze,

nelle

quali segu questo

fatto

656.

per fissarne

il

valore storico e

11.

per comprendere
di barbarie,

le

? 183.

un atto

ragioni del grande clamore sorto intorno ad

essendo allora e in seguito pur tanto frequente in

quale,

il

H.

a.

non avrebbe dovuto considerarsi come un fatto anormale. Anche


Maometto a Khaybar aveva messo a morte un ebreo e ne aveva immediaArabia,

tamente sposato

la moglie,

mentre

cadavere era tiepido ancora

il

(cfr. 7.

ji.

H., 36).

Dopo

raccolti

la sconfitta dei ribelli

Khalid aveva libera la strada verso

Tanilm:

egli era consapevole della

grande scompiglio da

lei

oriente

1'

umm

intomo ad

Ziml

ove confinava

il

in Zafar,

paese

dei

comparsa della profetessa Sagah e del

suscitato tra

Tamlm,

divisi fra loro e dilaniati

da interne discordie sanguinose. Khalid comprese che


portunit unica per colpire la grande stirpe dei

gli si offriva

Tamlm

in

un'op-

un momento

di

estrema debolezza, e ricondurla anche pi effettivamente di prima sotto al

dominio islamico. Le circostanze erano tanto favorevoli, che egli os non


tener conto delle istruzioni del Califfo bench non avesse avuto il mandato
:

di debellare

Tamlm,

comparsa di Khalid

decise

sicuro com'era

di farlo,

alla testa di

un grande

grandi combattimenti, aumentato e rinvigorito

dell'esito

felice.

esercito gi vittorioso
dall'affluire di

La

in due

numerosi rinforzi

grembo all' Islam, gett lo spavento fra i Tamlm, e li


Quando il generale vittorioso giunse in al-Butah e lanci lo

dalle trib ritornate in

abbatt del tutto.

sue schiere raz.^ianti in tutto

paese, molti capi

il

si

atTrettarono a far atto

musulmani, provando la veracit dei loro


sentimenti con la consegna delle tasse arretrate. Alcuni per, come sempre
il caio in simili circostanze, consapevoli degli errori commessi nel passato
di sottomissione ed a professarsi

ed incerti dell'accoglienza che avrebbero avuto da Khalid, rimasero titubanti, non sapendo decidersi su quello che conveniva di fare. Questo indugio
fu

fatale.

Khalid,
in

il

Per quanto erano

incerti

vacillanti,

d'altrettanto

era deciso

quale aveva chiaro in mente quello che voleva, e sapeva mettere

esecuzione

suoi

piani con

quella prontezza fulminea,

che lo rese

il

maggior genio militare, che mai l'Arabia abbia prodotto. Khalid era deciso
a non transigere con i dubbiosi ed irresoluti, e contava di ridurre tanto pi
sollecitamente gli altri

Tamim

all'obbedienza, quanto pi rapidamente e se-

Bisognava dimostrare che l' Islam (o piuttosto: il


dominio politico dei Qurays) non era un indumento comodo, che si poteva
o prendere o gettare secondo le circostanze, o a capriccio. Gi sotto Maometto

veramente colpiva

titubanti.

la ragione pi valida

fosse

del

dei

dell'Islam

sola,

che

seguaci del Profeta,

figli

era stata la spada,

compresa dalle barbare trib del deserto.

perch la

tempo loro, e inconsapevoli imitatori di lui, non esitarono a valersi


medesimi argomenti di persuasione, quando ci a loro conveniva. Dati
6b7.

83

lUccisione
wavrah

ai

11. a. H.

183.

Uccisione

di

^^
^*^*^h

uomini,

tempi, gli

circostanze

le

maggior

della forza brutale era quello di

tamente tutto
in

modo

Le

l'effetto voluto.

tutto particolare

speciali

momento, T

del

efficacia e

che otteneva pi pron-

scissioni interne dei

all' u-so

della

a,rgo mento

Tamim

suprema ragione

si

prestavano

della spada

indugio da parte dei musulmani avrebbe potuto aprire gli occhi ai

comune

e indurli a far lega e causa

un

Tamlm

senza dubbio Khalid deve aver mirato

tale contingenza.

ad impedire

Egli volle dare un esempio senza curarsi se fosse sanguinario e feroce:


forse

anche

la bella

moglie del Taraimita pu aver avuto

delibei-azioni del semi-barbaro generale, e l'infeUce

esigenze politiche del


l'efferata barbarie dei

ad uno

tempi

egli

suoi,

sua parte nelle

Malik fu sacrificato

alle

cadde vittima delle sue incertezze e

del-

nei quali tutti

indistintamente miravano

scopo solo, la soddisfazione sfrenata di tutte le passioni.

mise un vero
s

momento

la

nemmeno

cur

sembr

misfatto, che

di velare,

le

tale

anche

ai suoi

Khalid com-

tempi, perch egli

non

ragioni politiche, n quelle pi basse e

dell'animo suo. Per lui non v' scusa, perch oltre a quanto abbiamo

triviali

gi detto, v' ogni ragione di supporre, che l'eccidio di Malik fosse inutile
i

Tamim

si

Si vede per che

di Malik.

avendo

tezza, ed

gimento

(^):

sarebbero piegati al dominio di Madinah anche senza l'uccisione

Khalid voleva tramutare

la probabilit in cer-

inoltre altri ambiziosi disegni in mente,

sollecito e

pronto

pi rapidamente

si

piegavano

mir a uno svol-

Tamlm,

pi pron-

tamente poteva egli avanzare verso oriente, e pi fortemente colpire

gli altri

pretendenti al dominio sull'Arabia.

Per quanto fosse barbara, ingiusta


essa ottenne pienamente

il

e sanguinaria la condotta di Khalid,

suo scopo, e merita ogni attenzione a questo

ri-

abu Bakr, Y uomo mite e giusto per eccellenza, verso il feroce esecutore dei suoi ordini, abu Bakr accett in tutto
le spiegazioni di Khalid, lo mantenne nel comando delle genti riunite
dell' Islam, e gli affid in seguito anche il comando della campagna in
guardo

Siria.

il

contegno del

califfo

Da

ci rileviamo

che,

allo scandaloso atto,

il

Khalid ragioni politiche

nonostante tutto

il

clamore suscitato intorno

governo di Madlnah riconobbe nella condotta


si

forti

da dover perfino accettare

il

delitto

di

com-

Difatti i Tamm dopo il terribile esempio di Malik b. Xuwayrah


non indugiarono pi a sottomettersi: essi divennero buoni musulmani, e
formarono anzi l'avanguardia valorosa dell'esercito, che un anno dopo var-

messo.

cava

confini d'Arabia e

piombava come ciclone devastatore

sul vacillante

impero dei Sassanidi.

Nota 1.
Per esser giusti verso la memoria del pi grande stratega d'Arabia, bene dir questo con qualche riserva. Il clamore fatto intomo alla condotta di Khalid esagerato, e prodotto di

668.

II.

preconcetti tendenziosi.

infame dell'atto

La

modo

H.

t83, 184:

Maometto a Khaybar, a nostro modo di vedere, non meno


15!i) fece ardere vivo un ribelle, e Kli iilid pun, per
(ct'r.
apostati (ct'r.
167): eppure tali atti feroci non destarono alcun orrore

condotta

di

abu Bakr stesso

di Kli iilid.

ordiue suo, in simil

a.

altri

tj

Perdio quindi il caso speciale di Malik b. Nuwayrah sia stato messo in


tanto rilievo dalla tradizione, daccb egli pure era un apostata, non ben chiaro. Forse era un capo
pi nobile e pi famoso di tanti altri forse anche, e ci mi sembra pi verosimile, tutto il clamore
ha la sua origine in una questione che avremo a discutere in appresso, i rapporti cio fra Klialid e
'Umar, la sua condotta come capo supremo durante la conquista della Siria e la sua deposizione per
ordino del califtb 'Umar, durante il secondo assedio di Damasco. Quando esamineremo questo problema,
riusoiri'i pi chiara la verit sull' incidente deplorevole di al-ButSh e sul contegno della tradizione

memoria

nella

dei posteri.

verso Kbalid.

Alcune autorit hanno, sollevato dei dubbi sulla venuta in Ma 184.


dnah di Klialid per giustificare la propria condotta verso i TaniTin. sembrato a taluni che questa interruzione nella
bia non sia n logica n probabile nello
sospetti

acquistano un certo valore,

campagna contro ribelli d'Aracircostanze del momento. Questi


i

vero,

drammatica

dalla natura

troppo colorita dei particolari della venuta, quali sono narrati da ibn Ishaq.
D'altra parte la concordia assoluta di Saj^f e di ibn Ishaq su questo punto,

un argomento troppo valido in favore della venuta, perch si


possa senz'altro ritenerla come una invenzione. Si consideri poi che il ritorno di Klialid a Madinah anche probabile per altri motivi: con le vittorie di al-Buzakhah e di Zafar, nonch con la sottoinissione dei Tamlm,
Khalid aveva gi compiuto anche pi del proprio mandato i musulmani
avevano gi cosi superato i confini lasciati da Maometto, perch tutta la Yamamah, dove regnava Musaylimah, non aveva mai riconosciuto l'autorit del
Profeta Makkano. Invadere quella regione d'Arabia sarebbe stato un atto di
arbitraria aggressione, che non poteva in niun modo entrare nei piani del
califfo abu Bakr al principio del suo regno, quando i pensieri di tutti i musul-

mi pare

sia

mani non erano

gi tanto rivolti a fare conquiste, quanto a conservare quello

che tenevano ed in alcuni casi a ricuperai^e

Khalid aveva avuto per


ribelli

effetto

dell'Arabia centrale.

a Madlnah, seguendo in ci
i

generali,

di

nuove

Le
di

il

due

le

pi'onto e

perduto.

La

spedizione di

completo debcUamento delle trib

Khalid non rimaneva quindi che fare ritorno


consuetudini stabilito dal Profeta, che tutti

dovevano rientrare a Madlnah

loro mandato,

in attesa

istruzioni.

questioni sorte nel

al-Buzakhah e di Zafar,

sero
il

compiuto

il

il

partiti

campo musulmano (cfr. 174) dopo la battaglia


ci rivelano come nelle schiere di Khalid esistes-

uno madinese, geloso

della autorit predominante dei Qurays,

quale voleva rimanere fedele agli usi

stabiliti

dal Profeta; l'altro, molto

pi numeroso, formato dai Qurays, dai loro partigiani e dalle trib islamizzate,

il

giori, e

quale,

animato dai

trionfi

ottenuti e dalla speranza di altri

mag-

consapevole della propria forza invincibile, anelava alla guerra a

fi69.

lUocisione

di

Malik b. Nuwayrah.
|

Uccisione

di

Maiik b. Nuwayrah.
|

11.

184.

fondo contro

tatfca

H.

3..

Arabia. Capo di questo partito era l'ardente, instancabile

.Qjjg^,a^lg Khalid, ed molto verosimile che egli, forte delUappogmo di tanti,


^
_
sentisse opportuno di venire a Madman per esporre le ragioni del partito

ad oltranza. L'esistenza di questo partito un fatto, il quale,


bench taciuto dai cronisti, rivelasi manifesto anche da molti eventi posteriori, che avremo occasione di esaminare caso per caso negli anni seguenti
della guerra

durante tutto

il

periodo delle conquiste.

credere che tutti gli eventi degli anni


di

un piano immaginato

invece

ci

IL

La

tradizione ortodossa mira a far

e 12. H. siano le conseguenze volute

messo in esecuzione dal caKffo abu Bakr

porta a ritenere che

tutto

complesso delle grandi e maravigliose

il

vi-

cende, svoltesi con vertiginosa rapidit nel corso dei due anni, fu in parte

prodotto immediato delle circostanze ed in massima

ogni di pi influente fra

musulmani,

pta,rte

opera

d'

un

partito

quale era animato da desideri sempre

il

pi vivi di rapine e di conquiste, abu Bakr invece di dirigere ed ordinare,


fu diretto ed ispirato dai capi

di

questo

perch sent che la corrente era pi forte di

La

tradizione ortodossa, sia che

ai quali

partito,

non abbia compreso,

voluto comprendere la natura progressiva, evolutiva ed


l'espansione

tremmo

ha ignorato del tutto

politica dell'Islam,

dire popolare, delle conquiste,

messa in debita

memorie

le

il

tutti

mentre questo fu

sotto

fatti
il

il

che non abbia

il

fattore,

che po-

prestigio del Califfo. Coloro

della E, i d d a h per loro ragioni particolari

porgono un quadro degli eventi, che non corrisponde


Includono

sia

opportunistica del-

quello la cui azione ed influenza

avrebbe forse diminviito

luce,

che hanno trasmesso

come

dovette cedere,

lui.

nome

all'esatta verit storica.

generico di Riddali, o

apostasia,

caso solo per poche trib nell'Arabia centrale ed er-

roneamente applicato a

tutti

fatti,

che seguirono

le

due prime

Come gi notammo pi volte, dopo al-Buzkhah e


Khahd e degli altri luogotenenti musulmani fu pura e

vittorie di

campagna

Khalid.

Zafar

di

semplice conquista,

non ricuperamento

dinah segna proprio

di terreno perduto.
il

momento

principio delle conquiste


dottiero venisse a
tito,

essi

(^).

quindi di

KhUd

a Ma-

intermedio tra la fine della rivolta ed

il

ragionevole quindi supporre che l'ardito con-

Madlnah per esporre

al Califfo

desideri del

grande par-

che egli rappresentava, e persuaderlo dell'opportunit di soddisfare ad


neir interesse morale e materiale, tanto

musulmano fondato da Maometto.


del

La venuta

la

al)u

Bakr,

dell'
il

Islam, quanto dello stato

quale possedeva molte qualit

defunto Maestro, riconobbe la validit delle ragioni, ed acconsenti alla

continuazione della campagna, giustificata ampiamente dalla presenza intol-

che

si

Yammah

un preteso Inviato divino. Tollerare Musaylimah,


faceva chiamare come Maometto, Inviato di Dio, era un'offesa alla

lerabile nella

di

660.

1 1

memoria

H.

a.

184-18C.

del Profeta ed a Dio stesso, dopo le esplicite affermazioni quraniche,

che assegnavano a Maometto

il

degli Inviati di Dio sulla terra.


e

due

seguaci dei

religioni:

se

grado supremo di unico ed ultimo, suggello

Arabia non potevano coesistere due profeti

In.

quraniche non bastavano a convincere

rivelazioni

le

falsi profeti,

era necessario ricorrere alla

ragione suprema

delle armi.

In questo

modo

Maometto

creato da

in

morte a tutto

la sua

grande movimento

il

il

di proselitismo politico-religioso,

Madlnah, accennava gi ad estendersi

resto della penisola, crescendo in intensit,

che aumentava in vastit. Dall'Arabia centrale gi


l'oriente della penisola;

doveva varcarne

in

brevissimo tempo,

confini ed allagare

irresistibile

si

dopo

man mano

diffondeva per tutto

per esuberanza infrenabile,

mondo.

il

che riporteremo pi avanti per intero Sayf specifica chiaralu un'altra tradizione
mente, come dopo la sottomissione dei Tamim ahbia principio tutta una nuova fase di attivit militarej e
cominci una nuova campagna (non prevista prima). In quella tradizione si accenna infatti (T a b a r i,
1930, Un. 2) ad alcuni eventi occorsi, prima che ab Bzkr invianse Kblid nella Yammah, il che
significa che Khlid non avesse anteriormente istruzioni di avanzare oltre al-BuzFikhah. Poche righe
pi avanti (l.c. lin. 7) si alludo nuovamente all'invio speciale di Khllid contro Musaylimah, e si menziona espressamente la riunione di nuove genti da aggiungersi come rinforzo alle prime, rimaste in
al-Butal.i in vista dei prossimi eventi. E chiaro che quando Khalid parti da Madlnah contro i ribelli
dell'Arabia centrale, nessuno in Madlnah pensasse ancora ad assalire pure Musaylimah: la campagna
della Yamlimah fa ideata in seguito ai facili trionfi ottenuti a Buziikhah, a Zafar, ed alla sottomissione incruenta dei TamTm. E evidente dunque che Kh lid venne a Madlnah non tanto per scusarsi del
misfatto di al-Buffili, quanto per caldeggiare, a nome del partito militarista musulmano, una guerra
a fondo contro tutta l'Arabia pagana, e per chiedere rinforzi. 1 tradizionisti invece, ponendo in correlazione il ritorno a Madlnah con la uccisione di Malik b. Xuvvayrah, hanno travisato il vero aspetto

Nota

1.

degli eventi.

185.
12. H.,

Le vicende successive della

come abbiamo dimostrato

Riddah

altrove

(cfr. 11. a.

narreremo perci nell'annata seguente. Non


le tradizioni di

ril.

a.

H.

quegli eventi nel

lungo

ci

H., 72 e segg.), e le

rimane pi adesso che dare

quaU accaddero sicuramente

nel-

l'ultima parte di essi verr egualmente narrata sotto l'anno 12. H.

Yaman.
La
186.
Il

Yaman,

cadono tutte sotto l'anno

le rive del

terra d'Arabia, che porta anche oggi questo

Mar Rosso

forma

nome,

si

estende

la continuazione meridionale di

quella

stessa regione costiera, in parto pianeggiante ed in parte montuosa, che pi

verso settentrione ha

nome

Higa/5. Il

Yaman,

ossia la regione che porta questo

tempi di Maometto, una specie di rettangolo, che aveva


principio a breve distanza da Makkah e da Tadf, a settentrione, e scendeva

nome, formava,

ai

punta pi meridionale della penisola arabica, rimanendo confinata


a mezzod dall'Oceano Indiano, a oriente dal grande deserto dell'Arabia

fino alla

meridionale, a settentrione dal Higaz,

ed a occidente dal Mar Rosso. Le

condizioni climatiche e la struttura geografica della contrada sono

661.

sempre

lUccisione
wavrah

ai

11. a. H.

186.

[Il

Yaman.j

molto favorevoli all'agricoltura, perch

state

monti

elevati della parte in-

terna arrestano le correnti d'aria cariche di umidit, che vengono dall'oceano

durante

il

monsone,

fanno precipitare in abbondanza

La bont

necessarie all'irrigazione del suolo.

nonch

la

del clima e la feracit del suolo,

sua posiziono isolata e tranquilla, a mezza strada sulla via com-

merciale marittima fra


sviluppo d'una

simi lo

acque piovane,

le

l'

India e

civilt

l'

Egitto, favorirono fin

molto progredita.

I-\

da tempi remotisfiorirono

difatti

stati

famosi e potenti fin dagli ultimi secoli del secondo millennio avanti Cristo.

Le

iscrizioni raccolte nel

Yaman

settentrionale dall' Euting,

dal Halvy e dal Griaser,

nell'Arabia

hanno dimostrato come a un regno Mineo che

comprendeva tutta l'Arabia occidentale, dalla Palestina al porto di Aden,


succedesse verso la met del I millennio avanti Cristo il regno dei Sabei, dei
Qataban, e del Hadramawt, e come infine tra il prmio e secondo secolo
Era Volgare, a questi stati seguisse quello dei prmcipi Himyariti. L^n
tempo il Yaman fu una delle regioni pi prospere, felici e ricche dell'Asia
dell'

Anteriore;
tutto

sino

trafico

il

all'

mani

ivi fiorirono le arti,

intemo

le industrie,

il

commercio

l'agricoltura;

e di caravana, dall'Arabia meridionale ed orientale

Egitto, alla Siria ed ai paesi dell' Eufrate, fu per molti secoli nelle

Eran

dei Yamaniti.

avevan fama

di

essi

mediatori del commercio africo-indiano

uomini ricchissimi, avevan

citt opulente, villaggi e templi

sulle grandi vie commerciali, e per molti secoli tutto

il

nord-est della peni-

una colonia dei principali commercianti del mezzogiorno.


pure una religione, di cui solo da pochi anni la scienza europea

sola (Higaz) era

Tra

essi fiori

ha svelato

iu parte

nobilissimi aspetti

stanno anzi a dimostrare come

caratteri suoi

elevati e puri

monoteismo ebraico debba molti suoi elementi alla fede degli antichi abitatori del Yaman, ed ancora da scrivere il
libro nel quale si dovr provare quanto debbano al Yaman il culto di Yahwe
fondato da Mos e quello di Allah fondato dal Profeta di Makkah.
Nel Yaman infine era in vigore un tempo una coltivazione intensiva del
il

suolo con sistemi perfezionati di dighe e serbatoi, nei quali venivano raccolte
le

acque piovane nella stagione dei monsoni, aflSnch poi fosse possibile farne

grada.tamente la distribuzione con canali d'irrigazione durante la stagione


asciutta.

Varie causo morali, politiche

commerciali, che non nostro compito

di esaminare in questo luogo, cooperarono a produrre nel

di decadenza, che

si

Yaman un

and sempre pi accentuando nei primi

processo

secoli dell'Era

Volgare. Sanguinose scissioni interne, e conflitti religiosi di grande accani-

mento, portarono alla conquista del


525.

a.

E. V.

(cfr.

Yaman

per opera degli Abissini verso

il

Introd. 108 e segg.): a questa segu a breve intervallo

662.

1 1.

il

politici

acuirono ancora la

paese, e portarono

cadimento

l'

politico, nel

186.

anni dopo la nascita di Maometto. Tali livol-

la conquista dei Persiani pochi

gimenti

a. H.

crisi politica

ed econoniica, che travagliava

antica popolazione sud-arabica a quell'estremo di de-

quale la trov

quando questi incominci

Profeta,

il

ad intrigare nell'Arabia meridionale. Al funesto governo degli Abissini, che

in-

un regime quasi barbarico, successe il governo dei Persiani,


Lo stato di deplorevole decrepitezza del potere centrale in

trodussero nel paese


funesto anch'esso.

Persia, e lo sfacelo generale dell' impero Sassanida, danneggiarono ancor pi


il

paese, ed

aumentarono

le sofferenze della

popolazione Yamanita, gravata

da imposte e disturbata continuamente nel tranquillo

esercizio delle sue oc-

cupazioni agricole.

Ai guai prodotti dal dominio


tribuenti fino

all'

ultima

stilla,

straniero, intento solo

si

a smungere

con-

era venuto, negli ultimi tempi, ad ag-

giungere r irrequietezza ogni di maggiore delle trib nomadi e semi-sedentarie, sparse

per tutta la lunghezza del

Yaman,

crescenti

in

numero ed

in prepotenza, tormentatrici anch'esse della popolazione agricola. L'autorit

Maometto Badzan, o Badzam) si estendeva


provincia, ma si pu dire che di fatto cessasse di

del vicer persiano (ai tempi di

nominalmente su tutta la
essere effettiva ad assai breve distanza dalle mura
Morto Badzan. poco tempo prima di Maometto,
lo sfacelo finale dell'autorit persiana, e di ci

di San'a,
risult

troviamo

ove egli risiedeva.

ancor pi evidente

le traccie,

tendenziosa-

mente travisate dalla tradizione musulmana, nella pretesa spartizione fatta da


Maometto delle regioni del Yaman alla morte di Badzan (cfr. 10. a. H., 81
e segg.). Nel Yaman esistevano quindi vari strati etnici in conflitto permanente
tra loro. Vi ei'ano gli agricoltori, i resti dell'antica e decaduta popolazione
aborigena, i discendenti cio, dei Minei, dei Sabei e dei Himyar. Yi era un
forte contingente di Persiani immigrati con la conquista, detti gli Abn, che
abitavano per lo pi nelle citt e principalmente in San 'a infine v'erano
:

le

trib arabe, per lo pi nomadi, di razza Qahtanita, che pretendevano di

appartenere al ceppo arabo pi puro e pi nobile, e che poi pi volgarmente

furono conosciute con

l'

epiteto generico di

corre la tradizione, molte di

mero, abbandonarono

grandi masse verso

Qaylah

(ossia gli

il

Aws

il

Yaman, impoverito
i

cos

queste trib, cresciute soverchiamente in nu-

settentrione:
e

Yamanite. Gi un tempo,

una

di

decaduto, ed emigrarono in

esse fu

quella

detta dei

banu

Khazrag), che noi aljbiamo gi trovata in Madinah.

Molte per erano rimaste nel mezzogiorno dove avevano acquistato una posizione predominante tra la popolazione della provincia yamanita. I

principali erano gli


i

(jrald (ossia gli

Azd Sanu'ah ed

al-Farith

b.

Ka'b ed

Madzhig,
i

663.

ai quali

Nakha\ nonch

due gruppi

appartenevano pure
gli

Anmar

(Bagilah

|ii

Yaman.i

11. a. H.

186, 187.

[Il

Yaman.]

e Khath'am),

del

Yaman

lita), gli

(jrarm e

stanziavano

As'ar e

Nahd, Nelle parti pi basse del

'Akk (che poi pretesero

gli

Hakam.

Gli

Azd abitavano

Madzliig invece nella regione pi verso

modo

risponde solo in

il

marittimo

littorale

di essere di razza Isma'l-

pi nell'interno, fra

sud-est

ma

monti,

tale disposizione cor-

approssimativo alla realt, perch

le trib

movevansi

molto, e divise in innumerevoli frazioni, ^avevano intrecciate insieme in grande


e continuo rimescolamento.

Quando comparve

Islam,

l'

nomadi

le trib

semi-nomadi del

erano del tutto indipendenti, in continuo conflitto con

mentre

e fra di loro,

la

popolazione antica aborigena, priva di ogni influenza


uni e degli

politica, era la vittima costante degli

cadenza

dell'

impero Sassanida

fatto indipendente dal

Yaman

autorit persiane,

le

il

Con

altri.

la rapida de-

Yaman era divenuto di


Ctesifonte, ma l'amministrazione

vicer persiano del

governo centrale di

provinciale era indebolita dai medesimi tarH decompositori, che


forze di quella centrale:

alla

minavano

le

decrepitezza in patria corrispondeva eguale

decrepitezza anche nelle colonie militari persiane, ed

il

Yaman, per

l'accu-

mularsi di tanti fattori di disgregazione sociale era precipitato in una condizione politica prossima all'anarchia.

187.

forte fattore estemo,

vi era nel

come

la

resistere all'aggressione

d'altra

parte

v'

roastro, vi\evano ancora gli

ai Persiani seguaci

fra loro

da odi

le

popolazione del

numerosi

Yaman,

cristiani,

si

Zo-

di

profondi, che in alcuna altra parte d'Arabia,


si

la coscienza religiosa, e l'aspirazione verso

ed infine

le

co-

I vari element',

trovavano perci dissociati

di razza e di religione, e questi ultimi

gione, nella quale pi forte e pi sentita

re-

fedeli all'antica religione sabea, vi

munit ebraiche pure, frammiste a quelle arabo giudaizzate.


che componevano

d'un nemico cos

regnava anche una babele

Accanto

Arabi rimasti

pagani nomadi,

rozzi

nuUa

era nel paese alcuna speranza pos-

oltre alla babele politica, vi

ligiosa altrettanto grave e dissolvente.

erano inoltre

ingerenza d'un

caos politico della provincia faceva tremare tutti per

il

la propria esistenza.

unione

ali"

potenza militare e politica di ^Maometto

Yaman, che avrebbe potuto

vigoroso, mentre

sibile di

molto favorevoli

Si fatte condizioni erano

perch

ardevano pi
il

Yaman

vivi e

era la re-

manifestavano nel popolo arabo

un ideale superiore.

Il

Yaman

giaceva cos alla merc del primo ardito aA^^ontnriere, che avesse voluto impadronirsene.

Finch l'oligarchia makkana pot affermarsi dinanzi a Maometto,

Yaman

nulla

aveva a temere

quando nell'anno
quando sul campo

8.

di

dall'aTiibizioso innovatore

di

Madlnah

il

ma

Makkah divenne una dipendenza di Madinah, e


Hunayn fu fiaccata la pi potente lega delle trib,

H.,

G64.

H.

11. a.

s 187.

che avesse mai osato arrestare la marcia trionfale di Maometto, tutta l'Aral>ia

meridionale giaceva per cos dire alla merc del Profeta.

clamore fatto intorno

prima

timori negli abitanti del

Yaman,

a gruppi,

quali, sia singolarmente, sia

affrettarono a concludere accordi con


ditcile

potenza mai vista

ai prosperi successi del Profeta, e la

che egli aveva saputo riunire nelle sue mani, incussero vivi

in Arabia,

grande

Il

si

Signore di Madlnah.

il

Yaman

rendersi ben conto di quello che accadesse nel

negli

H. Le tradizioni sulla pretesa conversione di Badzan, e sulle


ambasciate delle trib Yamanite, ci offrono ben poco lume, e, prese nel loro

anni

e 10.

9.

senso letterale, danno

Badzan

si

un'impressione erronea e tendenziosa dei

convertisse

all'

alcuni negoziati corsi fra

fatti.

Che

Islam una favola, sorta dalla memoria vaga di

il

vicer persiano ed

Profeta, di negoziati, nei quali

il

da un'aggressione musulmana, che


egli riteneva certa ed inevitabile dopo la sottomissione di Makkah. Le cos dette
deputazioni delle trib del Yaman, venute a Madinah, solo eccezionalmente
possono avere rappresentato qualche grande gruppo di trib: per lo pi erano
forse l'accorto persiano voleva premunirsi

ordine direi quasi privato e personale, erano manifestazioni di preoc-

fatti di

cupazioni individuali di capi di famiglia.


sostenere, che

quand'anche per alcune

si

pu

veramente rappresentassero un gruppo esteso di famiglie,

bene tenere a mente, che queste deputazioni vennero a Madlnah piuttosto


per esplorare
il

il

terreno, per ingraziarsi, e possibilmente anche per ingannare

Profeta con vane professioni di fede, anzich per un sincero desiderio di

La maggior

rendersi musulmani.

parte delle deputazioni

ma

per concedere qualche cosa al Profeta,

qualche vantaggio

Percorrendo
a.

H.) Q)

la

magri ragguagli

cos

le

convalidazione di

le quali,

strano a

bens per chiedere ed ottenere

diritti,

dirsi,

da

l^isogni e

ambasciate

delle

dette lettere

Arabi del Yaman, constatiamo


la

impedire questa calamit,


l'invasione

avvenisse,

il

infatti
ereditari,

come

ci

o acquisiti,

di garantirsi

il

9.,

su remote contrade,
sotto

alla

giurisdi-

in previsione d'

un

non era gi

di

da perdite eventuali, qualora

Ognuno per

s e

Dio per

concetto dominante di tutte le trattative.

le vere ragioni della

venuta a Madlnah sono delle pi

soltanto richieste

aiuto

di

8.,

anche possibilmente a spese ed a scapito

tutti gli altri abitanti della regione.

che sia stato

passim

pi venissero per ottenere

desiderio di ogni deputazione

ma

materiali.

o diplomi concessi dal Pi-ofeta, ad

nou entravano ancora affatto


Le concessioni erano fatte

musulmana, ed

brame

(cfr.

zione diretta di Maometto.

invasione

present non gi

natura dell'arabo stata mai sempre avida nel pren-

e preoccupata pi di tutto

dere, interessata

10.

si

tutti,

di

sembra

In alcuni casi

palesi,

vale a dire

contro trib nemiche, o desideri di soddisfare

666.

84

|ii

Yaman.

|ii

Yaman.]

ad ambiziosi disegni
servi
o-lie

della

(i

H., 27).

a.

conquista. Cosi per esempio Gfarlr b. 'Abdallah

di

protezione di

della sua trib

(cfr. 10.
(cfr.

H.

11. a.

187.

10. a. H.,

Maometto per

riunire sotto di s

Bagilah) e per aggredire

Lo

21),

dicasi dei

stesso

quali,

secondo

fami-

le varie

suoi nemici,

si

Khatham

avvenuti intomo a (ruras

fatti

tradizionisti

musulmani, dovreb-

musulmana, ma furono in verit


solamente eventi locali, e non fasi di propaganda musulmana. I vari capi
di trib, Farwah b. Musayk (dei Murad, un ramo dei MadzhigX Qays b. Maksuh (pure dei Murad), 'Amr b. Ma'dikarib (dei Sa'd al-'Asrah, Madzhig), Malik
b. Murarah (dei Raha, Madzliig), nonch i vari principi del Hadramawt,
bonsi considerare

A ath

come

vittorie della causa

Qays, e Wa-il

b.

b.

Hugr

(dei

Kindah), ed

altri

ancora,

si

affrettai-ono

a comparire in Madinah o a mandare lettere ed ambasciatori nel solo scopo


di ottenere l'appoggio

ciprocamente

morale e materiale di Maometto e di danneggiarsi

r Islam non aveva che fare con

re-

loro richieste. Tutti spe-

le

ravano di strappare a Maometto qualche concessione, con la quale fosse poi

un

possibile, sia di consolidare la propria posizione, sia di rovinare quella di

avversario o rivale. Se ottenevano questo, erano anche pronti e gabbare

il

Profeta con qualche vana professione di fede, che partiva dalle labbra e non
dal cuore

un particolare

la questione della fede era per tutti loro

di secon-

daria importanza.

Maometto non

dalle apparenze e lesse chiaramente

fu per ingannato

negli animi di tutti gli ambascia.tori,

non

quali

si

accorsero che con

le loro

premure trasparenti fatalmente tradivansi a vicenda e facevano tutti il giuoco


del potente e avveduto Signore di Madinah questi che gi non ignorava il
decadimento politico ed economico dei Yamaniti, e lo squallore agricolo
;

delle loro terre, altra volta

liete e

feconde

con la sua consueta abilit

inizi ora,

d' intrighi e contro-intrighi,

(cfr.

politica,

Qur-n,

xxxiv,

14-15),

una complicata diplomazia

servendosi dei vari capi per paralizzarli tutti tra

di loro e renderli pi strettamente suoi dipendenti,

movendoli uno contro

l'al-

come le figure di uno scacchiere. Non possiamo dire con sicurezza, se


Maometto abbia mirato all'annessione del Yaman, ma' probabile che l'idea
gli sia venuta, quando appur lo stato dello cose nel Yaman e la facilit
di annetterlo: nondimeno qualunque fossero i suoi disegni, per mettere questi

tro

in atto, era assolutamente necessario scalzare


il

il

mondo

antico e sostituirvi

nuovo. Bisognava spezzare l'antico ordinamento per famiglie e trib,

stituendovi l'unico legame della fede,

con

il

corollario fatale della

so-

sogge-

zione al Profeta della medesima.

Dall'insieme dello tradizioni par evidente che nell' ultimo

sua

vita.

Maometto concepisse

il

disegno di convertire

6GG.

il

anno

Yaman

all'

della

Islam.

1 1

Egli vi

si

a.

H.

187.

accinse per con metodi diversi da quelli usati nolHigaz:

ultimi anni della sua esistenza furono eminentemente pacifici

l)iamo gi osservato altrove,


i

Yamaniti fu

119 e

cfr.

modo

in particolar

segg. e

due

come ab-

suo contegno verso

il

Ninna importanza

pacifico e longanime.

militare ebbero le due piccole spedizioni di Khalid b. al-Wald e di 'Ali b. abl

Talib

H., B e 17-18), sulle quali regna molta oscurit, e che

(cfr. 10. a.

poco o ninno

ebbero sulle condizioni politiche del paese.

effetto

importante invece fu

Mu'adz

un gruppo

l'invio di

hanno discusso

improvvisamente a troncare

con a capo

il

celebre

date al quale tanto hanno fantasticato

b. (jrabal, sulle istruzioni

dizionisti, e tanto

di missionari,

Assai pi

teologi

piani

giuristi.

La morte venne

tra-

per

Profeta: se avesse vissuto pi a

del

lungo egli avrebbe potuto forse meglio esplicare

Yaman. Notevole

intieri (9. e 10. H.), du-

rante

per

sempre che per due anni

quali sarebbe stato facile conquistare

il

nulla fece viann militari in questa direzione, e

modo,
por

diplomazia

della

pacifica

degli

egli si sarebbe assicurato

mano

alla spada.

furono forse dovuti


rivel

manc

l'

al

intrighi,

184

al

Maometto tronc

questa direzione, e

Yaman

nel

gli effetti dell'

il

Profeta pressoch

limit ad adoperare l'arte

consapevole forse che in tal

Yaman

ai

attivo

quali
in

si

Madinah, e che

Comunque

La

ritegni e gener

bufera fu violentissima e

gendo

tutti

si

si

scomparsa

la

fosse,

lo sviluppo pacifico dell 'Islam in

utili

al paese.

Questo precipit in uno

stato di vivissimo fermento, di vera ebullizione, che alfine, al


i

cenno,

ingerenza musulmana nelle faccende della

provincia rivelaronsi pi nocivi che

infranse tutti

fatto

senza

tanto pi esigente non appena

influenza moderatrice del Profeta.

repentina di

si

d'arme

fatti

partito militare assai

come gi dicemmo

Yaman,

predominio assoluto nel

il

Quei pochi

suoi intendimenti nel

una rivoluzione spasmodica

primo cenno,
e sanguinaria.

esplic con rapidit maravigliosa,

piani maturati dal Profeta, e spazzando per

il

sconvol-

momento ogni

traccia dell' Islam via dalla provincia.

Nota

1.
(a) La prima menzione di Yamaniti venuti a MadTnah. per trattare con il Profeta
H. Allora giungono due membri della trib di al-Nakba' (cfr. 7. a. H., 82), ed apparentemente si convertono all' Islam. Nondimeno soltanto nell' 11. H., pochi giorni prima della morte del
Profeta, si presenta un'ambasciata della trib (cfr. 11. a. H., 1 e 2); ma dai nomi dei convertiti sembra che questa missione non abbia nulla che fare con le due conversioni dell'anno 7. H. le stesse fonti
ignorano ogni relazione fra i due fatti. I Nakha' erano un ramo dei Madzhig e quindi dovevano vivere nel Yaman settentrionale. Di loro non v' poi menzione n fra le trib insorte, n fra quelle rimaste fedeli all' Islam durante la R i d d a h. probabile perci che seguissero in tutto i loro cugini
Madzhig e che durante i tumulti e le guerre civili dell'll. e del 12. a. H. la piccola minoranza musul-

del

7. a.

mana non

si

facesse viva.

Le trib del Yaman incominciarono a preoccuparsi di Maometto solo dopo la conquista


Makkah. Dopo questo fatto comparvero alcuni Suda, altro ramo dei Madzhig, ma la conversione
(6)

di

una minoranza (cfr. 8. a. H., g 199). Nel 9. a.


musulmani contro T<hath'am, che abitavano il paese tra

di questa trib fu pure soltanto parziale, vale a dire solo di

H. abbiamo menzione

di

una piccola razzia

di

667.

|li

Yaman.

11. a. H.

g 187.

[Il

Vaman.

i Khatli'am ed il resto del Yaman non erano


Poco tempo dopo per abbiamo notizia sicura di negoziati fra alcuni
principi Himj'ariti (viventi nell'estremo mezzogiorno del Yaman) e il Profeta, per iniziativa dei primi
i

Mad2hig

Makkali

ancora per nulla

(cfr.

9.

partiti

(cfr. 9. a.

H., 13). Ci dimostra che

afietti dall'Islam.

H., GO-65). E evidente clie le deplorevoli condizioni politiche del Yaman sospinsero alcuni
perdenti a rivolgersi al Profeta per soccorso contro i loro avversari. I documenti per dati

a.

non ispirano veruna fiducia, e il linguaggio fiscale preciso, nonch le vaghe


hanno sapore d'interpolazione posteriore. L' islamizzazione dei Himyar
dubbia, perch mentre in una tradizione si parla della loro conversione avvenuta, in un'altra ( 62)
abbiamo prove evidenti che essi non erano ancora musulmani. Anche la menzione dell'invio di Mu'clz
b. Gabal un anacronismo, tranne il caso che i rapporti fra questo e i Himyar abbiano a cader negli
ultimi mesi della vita di Maometto, ed allora la pretesa conversione dei Himj-ar deve essere ricamo
posteriore. Solo possiamo dire con sicurezza che fra i Himyar v'era un partito favorevole ad un accordo, sovrattutto politico, con Madinah. Di vere conversioni probabile che non ve ne fossero: i
dalle tradizioni (cfr.

I.

e.)

espressioni sui doveri religiosi,

Himj'ar rimasero perfettamente tranquilli durante i torbidi dell' 11. e del 12. a. H.; ci dimostra che
non v' erano scissioni profonde, e che la loro condotta e la loro fede non davano ombra alcuna ai pagani in mezzo ai quali vivevano. Quindi fra loro l'Islam, se ve n'era, doveva essere, per
cosi dire, impercettibile. La stessa impressione lasciano in noi le tradizioni sui negoziati fra Maometto e i HamdSn, vicini dei Himyar (cfr. 9. a. H. .^ G6-G7), per i quali lo stesso documento citato
dalla tradizione ammette e tollera la presenza dei pagani nella trib: le disposizioni, che si pretendono date da Maometto, devono essere valevoli solo per quelli che seguono l'Islam, mentre i pagani
sono lasciati tranquilli e senza molestia. Ci vuol dire evidentemente che i pagani erano la maggioranza, e non conveniva di molestarli. Ma nemmeno il documento citato pu essere accolto come sicuramente avitentico.
(e) Abbiamo poi un vago cenno di qualche conversione fra i Tuglb (Kindahl, viventi nel Hadramawt superiore e non lontani dal Yaman (cfr. 9. a. H., 82), ma la notizia vaga assai e merita
pochissima fiducia. Pu essere soltanto memoria di qualche negoziato corso fra alcuni membri di quella
piccola trib e il Profeta, ma null'altro di sicuro possiamo arguire dalla medesima. Le altre pur vaghe
notizie di negoziati con una piccola trib del Yaman, gli Al DzT Marhab (cfr. 9. a. H., ,^ 88) hanno l'aria
di essere trattative con pagani e non memorie di vere conversioni.
(rf) Quando veniamo alfine all'anno 10. H., le notizie su trattative con trib Yamanite aumentano improvvisamente: anche nel caso che, contrariamente a tanti indizi sicuri, noi volessimo accettare la maggior parte delle notizie come veridiche, dovremmo ammettere che l' islamizzazione fosse
molto e molto superficiale. Non logico che trib, viventi in un paese ove erano ancora traccie indelebili di una vetustissima civilt e di una fede venerata e secolare, mutassero si facilmente e leggermente di religione in pochi mesi. Il Yaman fu sempre paese assai conservatore e gli abitanti si
sono sempre, fino al giorno di oggi, ritenuti diversi e assai superiori ai barbari del resto d'Arabia:
non hanno mai volentieri accettato che questi barbari dettassero loro legge e insegnassero la vera religione. Oggid i Yamaniti sono Sl'Iti tutti, in odio ai Sunniti del resto d'Arabia.
(e) Abbiamo dunque, per cominciare, menzione di una piccola spedizione musulmana contro i Hiirith
b. Ka'b [Madzhig] (cfr. 10. a. H., g 3), ma il numero assai esiguo dei militi musulmani fa sospettare
o che Maometto agisse per richiesta d'un partito a lui favorevole, o che la trib fosse ben poco numerosa. Devesi per ammettere che la trib entr in rapporti molto intimi con il Profeta e riconobbe
fra loro

massima parte

la sua autorit suprema (cfr. 10. a. H., 9-12).


Quindi v' menzione di quello che a nostro parere il fatto pi importante e pi sicuro, vale
a dire dell'invio di agenti madiiiexi e makkaii nel Yaman (cfr. 10. a. H., S 13-14). Anche ammettendo
che i documenti contenenti le pretese istruzioni siano rifacimenti posteriori ed apocrifi, rimane indubitato che Maometto realmente invi suoi rappresentanti nel Yaman. Il fatto che mand Mudinesi e
non deleg persone delle trib yamanite, prova che queste non erano ancora musulmane, e che l'invio
degli agenti fu motivato da corrispondenze segrete di persone che non volevano esser scoperte, ma
che pur desideravano e cercavano un appoggio in Madnah contro i loro avversari politici, e facevano
balenare a Maometto la speranza di conversioni numerose. In altre parole questi inviati furono dello
stesso genere e muniti delle stesse istruzioni di quelli che Maometto mand nel Bahrayn e nell' 'Uraan:
vale a dire erano ambasciatori, intriganti politici e missionari, che dovevano apparentemente diff'ondere il verbo nuovo ed organizzare comunit musulmane, ma altres dovevano agire solo con intrighi
pacifici e non con la forza. Le loro vere funzioni furono perci piuttosto vaghe, e dalle molteplici notizie contradittorie che abbiamo sulla precisa loro destinazione, abbiamo ragione di credere che tradizionisti stessi hanno ignorato realmente dove questi agenti dovevano andare e quali fossero le loro
vere attribuzioni. E certo che le istruzioni furono segrete e di natura delicata: dopo il trionfo dell' Isim non mise il conto agli
inviati di divulgarne il vero carattere.

per la

(/')

668.

1 1

a,

H.

(5

187.

((/) Nello .Sa'bun del 10. H. ulcuui Khawlun (pure Mailzlii^) vennero a trattare con il Profeta e prmisero di por line al culto idolatro, ina non detto che abbattessero l'idolo della trib (cfr. 10. a. H.,
16). Nel Eainadan abbiamo la piccola spedizione di 'Ali contro i Madzliig (cfr. 10. a. H., 17-18):
le notizie in proposito sono molto vaghe e tinte leggendariamente in tal modo da ispirare poca fiducia.

Innanzi tutto

il

numero tanto esiguo

degli

uomini denota la poca importanza della spedizione e l'imMaJzhig, la pi numerosa e belligera del Yaman.

possibilit che fosse diretta contro la potente trib dei

Poi la tradizione rivela che nonostante le protese conversioni delle quattro sotto-trib Madzl.iigite
(Nakha'i Harith b. Ka'b, Sudii e Kh awlun). la trib stessa per la massima parte era ancora pagana.
Che cosa facesse ed ottenesse 'Ali in questa spedizione impossibile dire: tutta la tela si piena di incertezza e di ricami tendenziosi, che nulla possiamo sicuramente inferire. I risultati furono per certamente
negativi, perch

Madzliig, mentre 'Ali

.ii

alloiitaniica dal loro paese,

profeta al-Aswad al-'Ansi, e di ci n 'Ali, n

Maometto

si

diedero

seguivano quasi tutti il loro falso


menomo pensiero. Questo fatto

il

importanza capitale demolisce di un tratto solo tutta la fabbrica tradizionistica sulle pretese conMadzhig ("Ans, cfr. 10. a. H., 54 Murud, cfr. 10. a. H., 32; Uu'fi, cfr. 10. a. H.,
50; Zubayd, cfr. 10. a. H., S 31; Euhawiyyun, ofr. 10. a. H., 53, e le quattro sotto-trib menzionate
prima). Difatti se tutte queste notizie fossero vere, allora non sarebbe stato possibile che vivente Maometto, e senza alcun contrasto nella propria trib, al-Aswad al-'Ansi s'affermasse signore della medesima e immediatamente volgesse le sue armi contro le regioni vicine fino a San'a. Noi siamo costretti
a dire che fra Maometto ed alcuni rami dei Madzhig corressero forse negoziati, ma che da questi
negoziati nulla di concreto si conchiudesse, nonostante l'efiimera apparizione militare di 'Ali.
di

versioni di vari rami dei

Le

(/i)

tradizioni sulla pretesa conversione degli

Azd

SaniJ-ah (cfr. 10. a. H.,

21-25 e 57) me-

ritano pure poca fiducia e sono certamente travestimenti islamici di fatti e conflitti locali che niun

rapporto diretto avevano con Madlnah e

Le

(/)

tradizioni sui BagTlah

polazioni posteriori

ma

dacch

il

Profeta.

27), sembrano pure molto contraifatte da interBaglah vivevano non lontani da Makkah, possiamo accettare in via
(cfr. 10. a. H.,

a. H. vi fosse un partito musulmano. Lo stesso dicasi, e per


Kbath'am (cfr. 10. a. H., 28), bench assai pochi dovevano essere pur tra
nuova fede. Era la vicinanza di Makkah e degli eserciti di Madlnah che teneva

generale che in quella trib nell'll.


le

medesime

quelli

ragioni, dei

seguaci della

a bada quella trib.

Vaghi e poco soddisfacenti sono i ragguagli sulle trib del Hadramawt (cfr. 10. a. H., 34,
come quelli di tante altre trib, hanno palese impronta di essere stati composti a poTpev colorire islamicamente tutti i fatti della cosi detta Riddah, e riconnettere con

(k)

46-48),

steriori

quali,

l'Islam cose che furono soltanto episodi locali di conflitti fra trib.
(l) Dei Cristiani del Nagran e dei loro pretesi rapporti con Maometto (cfr. 10. a. H., 59-62),
parleremo sotto l'anno 23. H., quando esamineremo la politica interna dal califfo 'Umar. Possiamo ometterli in questo luogo, perch durante la E i d d a h, di questi Cristiani non si fa menzione nemmeno
una volta. Le nostre osservazioni tenderanno a dimostrare che nei pretesi rapporti fra Cristiani di
Nagrn e il Profeta esistono pi numerose che altrove traccio di manipolazioni ed interpolazioni
posteriori.

(m) Con questa rapida e sommaria rassegna noi abbiamo terminato l'esame delle notzie sulle
Yaman. Delle altre notizie minori date altrove (cfr. 10. a. H., 71,
80-82) lecito tenere anche minor conto, perch quegli elenchi di pretesi inviati sono per la massima
parte com jjosti a posteriori, fondati sulle vicende della E i d d a h e per accordare queste con la falsa
pretesa, che tutta l'Arabia fosse musulmana quando mori Maometto. Le discrepanze e le contradizioni
fra i vari elenchi stanno a provare la loro origine artificiosa e la natura insecura delle informazioni,
pretese conversioni di trib del

alle quali attinsero

tradizionisti che le composero. Tutto al pi possono dimostrare che nel

Yaman,

vagavano parecchi missionari e agenti segreti di Madlnah; ma evidente che l'opera


loro, per mancanza assoluta di tempo utile, rimase molto incompleta ed imperfetta e ben poco influ
sui primi conflitti locali del Yaman. Possono soltanto aver appianato qualche ostacolo, quando pi
tardi l'anarchia sanguinaria del Y'aman gett la provincia nelle braccia dei luogotenenti madinesi.
(w) Eiassumendo, crediamo di approssimarci alla verit, affermando che il Yaman, alla morte
di Maometto, era si poco toccato dall'Islam da poter essere considerato ancora come tutto
tranne
qualche distretto settentrionale
indipendente da Madlnah, e che i seguaci della nuova dottrina erano
in esso pochi assai e privi di influenza. L'islamizzazione del Yaman avvenne a decorrere dal 12. a. H.

nell'll.

a.

H.,

e fu conseguita in principal

che

Yamaniti emigrarono

bilitarsi

islamicamente fu

modo

dal processo di unificaziore araba generato dalle conquiste.

di preferenza in Siria, e

la principale

il

desiderio dei discendenti dei

medesimi

causa generatrice delle tradizioni tendenziose da noi

minate.

fiC9

noto

di no-

oi-a

esa-

[Il

Yaman.]

11. a. H.

188.

[Il

188.

Yaman.j

vremmo

Se potessimo prestar fede alla lettera della tradizione, do-

ritenere che

il

Yaman

sia

una

stato

delle

prime regioni regolar-

mente sottomesse ed amministrate dal governo centrale residente in Madinah


per il Yaman abbiamo infatti un elenco lungo e particolareggiato di rappre:

71, 80-82; 11. a. H., 193)('), quale non abbiamo


per alcuna altra regione d'Arabia, e che ci d erroneamente l' impressione
cb e il Yaman fosse gi divenuta una dipendenza di Madlnah. Il Wellhausentanti

sen

(Sk. u.

sistendo nel
in

10. a. H.,

(cfr.

Vorarb., VI, 29) giustamente corregge questa impressione, inrilevare come i nomi dati siano quelli di emissari e di missionari, ed

alcuni casi di residenti politici del governo centrale,

mai fungesse da luogotenente o da governatore quale

costoro
dlnah.

ma

Il

(o

ufficiale di

Ma-

aveva pur sempre conser-

paese, nelle sue innumerevoli frazioni,

vato la sua autonomia

che nessuno di

anarchia) locale, e quei pochi grappi che avevano

patteggiato con Maometto, non riconoscevano che

un obbhgo solo verso il


Profeta di Madlnah, quello cio di consegnare nelle mani dei suoi rappresentanti rammentare del tributo pattuito come corrispettivo della protezione
elargita dall'egida dell' Islam. I rappresentanti di Maometto erano quindi
missionari ed esattori di imposte, e non avevano autorit vera se non su
musulmani.

quelli che schiettamente si facevano

r Islam

si

Ma

anche su questi pochi

stendeva come pallida vernice trasparente, che lasciava trapelare

immutato del pagano antico l'Islam insomma era pi una forma, che
una realt. In non pochi casi Maometto non aveva nemmeno osato mandare

il

colore

un proprio rappresentante nelle trib, e si era dovuto contentare di delegare


un capo della trib stessa a fargli da rappresentante e da esattore. In questi
casi facile comprendere come l'autorit di Maometto fosse anche meno che
nominale.

I tre o

quattro giorni di fortuita conversazione con

il

Profeta in

Madlnah non potevano di certo bastare alla trasformazione di un rozzo barbaro pagano, in un musulmano anche d'infima qualit, mentre d'altra parte
quasi inutile aggiungere che in siffatte condizioni,
siasi sindacato, il

nell'assenza di qual-

detto rappresentante faceva quello che meglio credeva

numero degli emissari, che figurano nella predetta


quindi non gi della dipendenza del Yaman, ma solo del

spetto al tributo. Il

un

indizio

ri-

lista,

desi-

derio dei tradizionisti yamaniti di dimostrare la conversione e la sottomis-

sione

dei loro antenati, vivente ancora

il

Profeta.

L'Islam non ebbe il tempo di prendere piede nel Yaman prima della
morte di Maometto molti o per timore o per interessi personali, tendevano
:

forse politicamente verso


dell'

Islam

sione

come

con

suoi

Maometto,

ma

altres in moltissimi

obblighi tediosi ed umilianti,

espressione di dominio straniero

670.

il

l'

introduzione

suscitava viva avver-

carattere rivoluzionario delle

11. a. H.

188.

dottrine, che abbattevano tatto l'antico nello sue parti pi essenziali, gene-

rava pure vive apprensioni in quelle

che

classi,

ritenevano minacciate nei

si

dunque di tanti elementi


con tendenze aggressive noi caos pugnace degli elementi antichi

loro interessi, se l'Islam avesse vinto. L'infiltrarsi


iiuovi

ebbe

pressoch immediati e sorprendenti. L'ingerenza di Maometto

elTetti

Yaman

nelle faccende del

scoppio.

Il

foce

servizio del fuoco allo polveri, produsse lo

il

Yaman, bench una

delle ultime regioni d'Arabia, che attrassero

prima a

l'attenzione del Profeta, fu la

sembr essere

di guerre fratricide, che

prima conseguenza della diffusione

la

dell'Islam, e che rese tanto sinistramente famoso

La
a

violenza

con

la quale si

denotano quanto dovessero essere profondi e


la regione. L'insurrezione

non

si

pu

ma

conflitti pi

sanguinosi non

bens fra pagani e

tendo non gi

il

v'

erano musulmani, e

musulmani

falso

profeta

non-musulmani,

al-Aswad

trascin appresso tutto

si

erano venuti a patti con Madinah, ed


videro che

paese,

il

che travagliavano

inali,

quasi non

il

luogotenenti musulmani,

sentiti

furono fra

pagani. Quando

alz lo stendardo della rivoluzione,

propag in tutto

dire propriamente che fosse anti-islamica,

Yaman

per la semplice ragione, che nel

perch

anno IL

nefasto

il

insurrezione Yamanita, la prima a scoppiare e l'ultima

dell'

e la rapidit fulminea,

finire,

ridda sanguinosa

quella

tuffarsi in

ma

soltanto

il

Ansi

paese, abbat-

piccoli capi trib, che

maggior

quando
maggiore del pericolo lontano

quali per la

pericolo vicino era cento volte

al-'

prontamente rinnegarono ogni rapporto con Madinah e

si

parte,

scliierarono sotto

al-Aswad, che prometteva di divenire un secondo Maometto e a tutto vantaggio del

Yaman. Quei

pochi,

quali,

come

Salir b.

Badzn, ebbero

la folle

idea di resistere all'onda irruente, pagarono la follia col prezzo della vita. al-

Aswad

trionf con

facilit,

perch fu portato sulla cresta di un' onda

ed inconsulta di favor popolare, e perch in

irresistibile
il

grande

tutti era

imperioso

bisogno di mutare qualche cosa agli ordini antichi, che pi non reggevano

con

al cozzo

tirava molte

sembr

mondo nuovo.

simpatie,

primo acchito

di

ancorch

il

modi

dell'

come importazione straniera, non atla comparsa di un profeta nazionale Yamanita


soddisfacesse a tutte le esigenze del momento,
L'Islam,

impostore e

le arti

volgari di mistificazione da lui

usate (vedi gli eccidi nella piazza di San a al 197) dovessero fin dal princpio aprire gli occhi alle persone pi avvedute. I successi pi-odigiosi di

metto, ottenuti apparentemente con


cessit accendere

sempre

vive,

non

il

molte ambizioni, e
fece eccezione.

solo spacciarsi profeta,


il

Yaman, ove

Purtroppo per

dovevano di ne-

questioni religiose erano

Yamaniti

il

profeta loro

valeva quello di Madinah, ed appena fu passata la prima ebbrezza,


tale quale era in realt, ossia o

Mao-

si

non

rivel

un crudele tiranno o un volgare impostore.


671.

|ii

Yaman.

11. a. H.

188, 189.

[Il

come

Sul conto suo siamo del tutto al buio,

Vaman.]

contengono quanto

dizioni date qui in appresso, che


e sulla

sappia sulle dottrine

dal paragone di al-Aswad con gli altri cosi detti pseudo-profeti, che

germogliarono intorno

morte di Maometto, possiamo concludere


meno abile ed il ineno onesto di tutti. Fu

al letto di

con sicurezza, che egli fosse

un debole contraffattore

di

il

Maometto, e pare che

un

suo sistema fosse la sua intimit con

come

si

natura dello pseudo-profeta. Le notizie sono, vero, ad arte travi-

ma

sate,

facile appurare dalle tra-

concetto fondamentale del

il

essere soprannaturale, che figurava

suggeritore di ogni sua azione. Questi suggerimenti erano

il

per lo

Le

pi di natura pratica e politica, e raramente d'ordine dottrinario.

tradi-

completamente su questo secondo argomento, forse appunto

zioni taciono anzi

perch egli non predic mai una vera dottrina.

notevole per, che la tradi-

musulmana, pur sostenendo che egli sia stato un impostore (k adz dz ab),
non ha negato che egli avesse rapporti con un demonio nel corso della
zione

narrazione sul

modo come

egli

venne trucidato dai cospiratori persiani di

abbiamo ripetutamente accenni alla realt dei suoi rapporti con il


demonio. Quindi al-Aswad per i musulmani dei tempi posteriori fu un agente
dello spirito malvagio, che mirava ad inceppare la marcia trionfale dell'Islam.
Il suo dominio sul Yaman fu breve
dotato di poca intelligenza e coltura,
privo di senso politico, non corrispose alle speranze ed ai timori riposti in
San'a,

lui.

La sua caduta

come rapido era

fu rapida e completa,

gere: disparve senza rimpianti.


Nota 1. Alcuni autori, coin il B a

5 dz u r

(68-69),

affermano che tutto

islamizzato, in seguito ad ambasciate degli abitanti a Madlnah, e che tutto


del Profeta,

ed

il

quali insegnavano alle turbe la

tributo a capo

(gizyah)

nuova

stato

fede, riscotevano

dai

il

il

Yaman

bile accettare. Si noti inoltre che Baladzuri

musulmani

pagani fossero convertiti

ammette

si

fosse

paese era pieno di agenti

sadaqat,
magica o per-

le tasse

dai Cristiani, dagli Ebrei e dai seguaci della religione

siana. Egli vorrebbe cosi far credere che tutti

suo sor-

il

affermazione che impossi-

l'esistenza di persiani tion convertiti: questi

non

potevano essere altri che gli Abna di San': egli quindi implicitamente riconosce che la tradizione
della conversione degli Abna non sia vera.

Yaman
189.

mad

b.

Insurrezione di al-Aswad
(Dal

"

Libro

Ma'n, dai suoi

di

asyakh

Ya'qub
[pi.

b.

{versione della scuola madinese).

IMuhammad

di aykh]).

al-Zuhri,

al-Aswad

b.

da Muham-

Ka'b

al-'Ansi,

che dava a intendere d'essere un profeta, spos Marzubanah, la moglie (vedova) di Bdzan,

che egli costi'inse al matrimonio,

odiato. I banu-1-Hrith

nel Nagran,

bench fosse da

che erano allora musulmani,

tarono a venire tra loro: quando egli

si

present,

gli

lo

al-Harith lo

lei

invi-

segui-

un nativo di San', al-Aswad si rec con


mille Himyar [sic correggi al-Hrith) che avevano riconosciuto la sua missione profetica, a (rhumdn. Nessuno dei Nakha' o dei (ru'fi si uni a lui, ma
mvece parecchi degli Zubayd, dei Madz.liig, degli 'Ans, dei banu-1-Hrith,
rono, rinnegando

l'

Islam. Secondo

672.

H.

11. a.

Awd,

degli

dei Muslij^yah

mase poco tempo


da

lui

Hakam. Secondo

dei

Gli Abna, che

citt.

non

Abna, in seguito
si

uccidere

profeta,

presso

si

con

cospiratori, e coml^in

diede tanto

vino

addorment

essi

il

il

falso profeta,

modo

disegno.

il

Marzu-

ebbe un abboccamento con

di hberarsi

da al-Aswad. La donna

da bere ad al-Aswad da inebbriarlo

del

tutto

egli

si

profondamente, che sembrava morto. Allora Fayruz, Qays ed

entrarono (nella sua dimora) e lo trovarono come sepolto in un letto

altri

piume. Fayru^ non voleva usare contro di lui la spada, e perci appog-

di

giatogli

un ginocchio

sul petto, gli torse

])agni di troncargli la testa


fol.

26,v.) [H.]. Cfr.

190.
b.

a mettere in atto

accinsero

banah, che odiava profondamente


i

in vita)

Dadzawayh. Gli Abna cospirarono per


Qajs b. 'Abd Yaghuth al-Maksuh, Fayruz ibn

ascose

Dadzawayh

al-Dllami e

600 ca-

all'azione di al-Aswad. L'agente del Profeta entr di

celato in San'a e
falso

ri-

mand allora
nome Wabr b. Yuhannas

molto maltrattati. Maometto (che era ancora

il

al-Aswad

vollero riconoscerlo, furono

lui Azdita, oppure secondo altri un Khuza'ita, per

agli

ibn Ma'n,

in Na^i'an, e poi si spinse su San'a alla testa di

ed espugn la

valieri,

189, 190.

Ka'b

b.

'Ayhalah:

anche

si

al-'Ansi,

l'asino,

Fu rat,

ma

perch aveva

un

ordinando quindi

ai

com-

il

suo

Il falso

nome al-Aswad
vero nome fosse

profeta aveva

che

il

suo

nome (cognome?) al-Aswad

venisse dal

cognome Dzu-1-Himar, o l'uomo delammaestrato, che quando al-Aswad gK gridava:

Ebbe anche

asino

s,

9,v.

fol.

alcuni affermano

aiferma inoltre che

color nero della sua pelle.

collo,

questa venne poi gettata al popolo (H u b a y

(Baladzuri, senza isn ad).


'Awf

il

il

"Adora il tuo Signore! gli s' inginocchiava dinanzi. Altri per affermano,
che il cognome fosse invece Dzu-1-Khiniar, o l'uomo del velo (^), perch portava
sempre appeso al capo un velo, che nascondeva il suo viso agli occhi del volgo.
Egli assunse il nome di Rahman al-Yaraan, come Musaylimah aveva preso il
cognome Eahman al-Yamamah (^). Incominci la sua caiTiera come indovino e poi pretese di essere profeta, e fu seguito da tutta la sua trib, gli

un ramo cugino

Quando incominci la
propaganda, fu seguito oltre che dagli 'Ans, anche da molti Arabi di altro
trib. Secondo alcune fonti, il profeta Maometto mand presso di lui in
missione (rarlr b. 'Abdallah al-Bagali nei primi giorni dell'anno IL H., per
'Ans,

dei

indurlo ad abbracciare

l'

Murad

e dei Sa'd al-'AsIrah.

Islam, e

posta. Alcuni tradizionisti

si

vuole che al-Aswad respingesse la pro-

negano per che

ci sia vero.

al-Aswad prese

armi ed espugn San'a, espellendone Khalid b. Sa'id b. al-As (oppure


Muhagir b. abl Umay\'ah), che vi stava come luogotenente del Profeta.

al-Aswad era per uomo superbo ed arrogante, ed in breve


spose contro di se gli

Abna

di San'a,

673.

ossia

quei Persiani,

le

al-

indi-

che sotto agli


85

insm-rezione di
* ' '^**1

[Insurrezione di
al-Aswad.J

;i

11. a. H.

190.

Wahriz erano venuti nel Yaman per assistere Sayf D^u Yazan
poco tempo dopo la nascita del Profeta, nel
a espellere gli Abissini
al-Aswad prendendo possesso
576. a. . V.; cfr. Introd., 111, nota 1.
di San'a aveva sposato al-Marzubanah, la moglie (vedova!) di Eadzam,
luogotenente del re persiano Abarwiz (sic). Contro il falso profeta, Maometto invi ora Qays b. Hubayrah al-Maksuh al-Muradi, e Farwah b.
di

ordini

Musayk

Mentre questi due uomini

Qays
penetrare non
:

di altre trib,

di

finse

all'

(^)

che dopo la morte di


cessore

di

In

lui.

b.

seguito

fra

gli

influenza

That

Abna, e

gli

quale

la

si

dell' alba,

profeta. Qays, o

alla

Abna
Dadzawayh

ed

il

suc-

abbracci

fece musul-

si

accordarono di uccidere

si

con

si

l'aiuto di

prest

falso

al-Marzubanah, la

ad aiutarh, e

introdottili

condusse,

li

certo quale dei due, si gett su

mura

il

il

falso

al-Aswad

della citt allo spun-

del tii-anno al popolo, e invitarono

seguaci dell'ucciso. Scoppi allora una rivoluzione;

tare del giorno, mostrarono


i

era gi con-

capo degli

Qays,

e gli seg la gola. I congiurati, saliti poi sulle

presenti ad espellere

Egli in-

camera, ove dormiva, ebbro ancora,

Dadzawayh. non

a formare un gruppo considerevole di

Islam e

l'

che

segretamente nella sua dimora per un foro aperto nel muro,

poco prima

Hamdan

lanci ora agenti in ogni parte

profeta. Riuscirono alfi^ne in questo intento

moglie persiana di al-Aswad,

due mutarono

intriglii.

Dzi-1-Harrah al-Himyari

b.

riusci

seguaci, che tutti abbracciarono

il

di

Dadzawayh

ed entr nella congiura.

del paese,

era divenuto

all'

li

anche con Dadzawayh,

segrete

trattative

Badzam

l'Islam, e pi tardi anche

mano

in

con parecchi Arabi Madzhig,

al-Daylami, uno degli Abna,

ed entr

Islam,

Allora

(^).

citt di San'a, iniziando subito

nella

tirarli

accordo con al-Aswad, ed ottenne cos di

d'

inolestato, insieme

cominci con Firuz


vertito

essere

di

a\^davano verso Sana,

si

raggiunse la notizia della morte di Maometto


sistema

Abna

con ordine di intrigare presso gU

al-Muradi,

parte sua.

dalla

la

testa

seguaci di al-Aswad dovettero fuggire, ed eccetto pochi, che poterono salvarsi


sia

con

la fuga, sia dichiarandosi

fatti successivi, che*

narreremo sotto

aggiunge soltanto esservi

egli

dzawayh,

musulmani, furono
il

sospetti,

12.

e che abbia tentato di espellere

Umayyah

Qays

fatto

minbar

di assumere

prigioniero fu

il

governo

menato

H., Baladzuri

a.

Persiani,
il

combattere

lo

Crreci

mand

fa cenno:

gli

Abna, da San',
b.

di quella citt e di ristabilirvi l'ordine.

alla presenza del Califfo,

106-107).

674.

ove dinanzi

al

non aver assassinato Dadza-

assolto, ordinandogli per

(Baladzuri,

non

quale ordin a al-Muhagir

del Profeta giur cinquanta volte di

wayh: abu Bakr

messi a morte. Dei

che Qays abbia fatto assassinare Da-

incorrendo cosi nello sdegno di abu Bakr,


ahi

tutti

di recarsi in Siria

a. H.

190, 191.

Quest'ultimo particolare sembra dimostrare che l'intervento musulmano

deve essere avvenuto soltanto alla fine del

in San'

Nota

1.

stesso fa anche

r k]\. (II, 247,

Kli o n d. (voi.

H.

Un. 18 e segg.) lo chiama Aswiid 'Isa; non comprendo perch.

Lo

parte IV,

I.

o anche nel 13,

a.

Tanbih (277, lin. 1 e segg.)


KhamTs (II, 173, lin. 7) afferma che

Nel

3,

liu.

12.,

e segg.).

narrata pure la tradizione dell'asino ammaestrato.

Khimar

fosse

nome

il

del

demonio ispiratore (say tiinuhu)

al-Aswad, il quale perci ebbe nome Dzu-1-lvhimur.


Pzu-l-Himrir un errore; la corretta versione Dzu-l-Khimar, ossia l'uomo del velo. Ci si riconnette con l'usanza dei vaticinatori arabi di avvolgersi il capo in un mantello durante le ispirazioni. Ne abbiamo memoria anche per Maometto per esplicita affermazione del Qur'an (cfr. Introd.
S211), e nelle tradizioni su Tula%'hah (cfr. 11. a. H., 138). Si leggano anciie le osservazioni del Winckler
in MVAG., 1906, fase. V, p. 191, il quale riconnette questa usanza con l'antica mitologia semitica, con
il culto della luna come simlwlo della divinit, e con l' interpretazione
data dai semiti allo fasi del
nostro astro notturno.
Si noti per che il Winclvler cade in errore (p. 192), dove afferma che ibn
umm Maktum fu nominato due volte luogotenente in Madinah in fatto pare che egli tenesse questa
carica ben cinque volte (cfr. 11. a. H., B6, nota 2).
Nota 2.
Questa notizia ha importanza, perch dimostra come l'espressione R a b m a n, che
figura s spesso nel Qunin, fosse, ai tempi di Maometto, in grande voga per tutta la penisola (cfr. altrove a proposito di Musaylimah, al 5 lG(i, e nota 1).
Nota 3.
In una nota Balailzuri ammette per l'esistenza di tradizini affermanti che la morte
di al-Aswad avvenisse cinque giorni prima della morte di Maometto, e che la notizia della uccisione
di al-Aswad giungesse a Madinah dieci giorno dopo l'elezione di abu Bakr (Baladzuri, 106, lin, 19
ili

e segg.).

Nota.

-1.

Nel testo

La forma

Baladzuri,

ma

FlrCiz, ossia alla persiana,

De Goeje, questo nome scritto costantemente


De Goeje ha preferito la forma araba Fayriiz,
pi corretta. E un caso analogo a quello di Naysbur

edito dal

nel testo di Tabari,

persiana forse, in un certo senso,

il

e Nisabiir e via discorrendo.

191.

Dall'esame di questa versione possiamo trarre alcune conclu-

vediamo confermato

sioni utili. Innanzitutto

il

fatto che gli

Abna, meno forse

qualche caso isolato, su cui lecito avere dei dubbi, erano tutti ancora
seguaci della religione ufficiale persiana, e non musulmani,
Sayf. In secondo luogo
locale

quelli

abbiamo

conferma della vera natura del

la

vale a dire, che in principio fu


persiani,

poi

una

espulsero gli 'Ans ed

Persiani ed

reazione,

in

una
cui

conflitto

vittoria degli elementi arabi su

questi con

l'aiuto dei

Madzhig

Seguono gU attriti fra i


Arabi, nel quale conflitto gli Arabi tentarono di

seguaci del falso profeta.

loro alleati

espellere e sopprimere

come vorrebbe

Persiani,

lotta

la

fu soltanto terminata con

il

provvido intervento dei musulmani, che sottomisero Arabi e Persiani e costrinsero

ambedue a

Degli
di

non

vivere in pace assieme.

altri particolari

non mette

il

conto di parlare; baster avvertire

accogliere, senza molti dubbi e riserve,

in questa tradizione alla congiura

ranno al-Aswad, che

fu,

il

carattere islamico attribuito

Arabi e Persiani per abbattere

di

il

a quanto pare, un uomo violento ed ingiusto,

tiil

quale suscitava molte inimicizie con la sua condotta arbitraria e brutale,


e perci era riuscito odioso a tutti indistintamente.

aspetto speciale di al-Aswad


altri

falsi

ci

dimostrata dal

profeti d'Arabia, ai quali

La

verit storica di questo

paragone di

lui

musulmani, nonostante tutto

r>75.

con gU
il

loro

(insurrezione di

'

*"'*

"

Insurrezione di
ai-Aswad.

11. a. H.

191, 192.

f5

non hanno addebitato simili accuse. Il movimento contro di


quindi pagano e locale: l' islamizzazione del Yaman fu un fatto

malvolere,

j^^^

^^

posteriore.

Possiamo infine osservare, come dal contesto della narrazione di Baladzui'i gli eventi del Yaman si presentano con un carattere meno grandioso
che non appaia nella narrazione esagerata di Sayf (cfr. seguente): sovratutto
gli eventi dopo la uccisione di al-Aswad sono ridotti a assai modeste propor-

vede che l'ordine pubblico fu ben poco turbato e che

zioni. Si

tervennero direttamente in San'a, prima che

tempo

il

danneggiare

di

Yaman

l'anno 11. H. e parte del 12. H. nel

ma non

si

modo

in
i

Yaman

entro

quasi incruento soltanto alla fine del 12.

musulmani

sotto

persiane lungo

redentori dal caos politico, e

quale s'afferm

Yaman
192
fino a

il

{cfr.

dominio

G,

musulmano, avvenisse
H. o pi tardi, quando

a.

nota

il

dell'

Fayruz al-Dllami, testimonio

b.

{versione di Saijf).

'Umar, con isnad, che pretende

oculare).

La prima

conosciuto con
Madzliig,

il

Yaman

il

nome

quale prese

seguito alla voce che

il

ritorno a Madlnah. Gi

come un indovino
mostrare cose
ascoltavano

per opera di Dzu-1-Khimar 'Abbaiali

le

armi subito dopo

mento incominci

eloquenza

in

entrarono

di

sedurre

il

Ka'b, meglio

grande

stirpe dei

il

viaggio di

(^)

lui

in

cuori

per

di

tutti

quelli

sua parola)

(Yaqut,

trattative

Yaman

quale conosceva l'arte di

affascinante della

Kahf Khubban

con

Profeta, e

pellegrinaggio d'Addio, in

il

aveva la propria casa, dove era nato e cresciuto.


Madzliig

il

da parecchio tempo al-Aswad era noto nel

e prestigiatore (sa'badz),

l'

della

b.

Profeta fosse caduto malato durante

maravigliose

(con

un membro

di al-Aswad,

salire

insurrezione contro

r Islam (R i d d a h) fu quella che avvenne mentre viveva ancora

precisamente nel

provincie

musulmani furono accolti come


Yaman fu una delle regioni d'Arabia, nella
Islam con il minimo spargimento di sangue.

(Sayf

1).

le

Insurrezione di al-Aswad

prova come

la

al-Muthanna e Khalid avevano gi invaso


corso dell'Eufrate.

il

tutto

regnasse molta irrequietezza,

crescente regno

il

in-

elementi arabi avessero avuto

Abbiamo da ultimo

trascendesse a grandi violenze.

l'assorbimento del

musulmani

pu quasi concludere, che per

Persiani. Si

gli

II,

397),

membri

organizzare

(').

che
Il

lo

movi-

ove al-x^LSwad
della tiib di

l'insurrezione,

Combinata ogni cosa, i Madzhig assalirono improvvisamente Nagran e ne scacciarono i due rappresentanti musulmani, 'Amr b. Hazm (cfr. 10. a. H., 14) e Khalid b. Sa'id b. al-'As,
cedendo poi a al-Aswad le cariche godute dai due espulsi. Allo stesso tempo
promettendogli

Qays

b.

il

possesso di Nagran.

'Abd Yaghuth

assal

Farwah

b.

676.

Musayk, rappresentante del Profeta

1 1

fra

a.

H.

192, 193.

Muraci, e parmieuti lo espulso, associandosi quindi a al-Aswad,

il

quale

dopo aver proso possesso di Nagrn, piomb su San' e se ne impadron.


con l'annunzio di questi gravi eventi, vennero immediatamente

Lettere,

spedite

prima

al Profeta, e la

notizia,

che arrivasse a Madinah, fu quella

Farwah

)). ]\Iusayk.
Questi intanto con quanti membri della
Madzhig erano rimasti fedeli alla causa musulmana, si ritrasse in alAhsiyah ma siccome non inizi operazioni aggressive conti'o i ribelli, alAswad noi lo molest. al-Aswad in brevissimo tempo divenne signore di

dell'espulsione di

trib di

tutto

il

Yaman

(T ab ari,

I,

795-1 79G).

Nota 1.
ronti pi moderne, come per esempio Abulfeda, aifermano che al-Aswad al-'Ansi
avesse un tempo abbracciato l' Islfim, e poi, invidioso della gloria e della potenza di Maometto, lo
avesse rinnegato (cfr. Abulfeda, I, pag. 200;
i r kh.,
II, 247, lin. 19).

Queste sono notizie tendenziose e false (cfr. pi avanti 188), che ci servono soltanto per dimostrare come pi gli scrittori sono lontani dagli eventi, pi forte ia essi la tendenza di islamizzare
ogni cosa e di far comparire tutti i combattenti dell'anno 11. H. come apostati dell' Islam.
La prova invece pi evidente, che noi abbiamo del contrario, la spedizione di Usmah in Siria.
La cosi detta ribellione di al-Aswad dur in tutto quattro mesi (cfr. Jj 198,6, e Kh a m I s, II, 173,
lin. 14), e siccome egli fu ucciso anche prima che morisse Maometto, il principio della sua attivit
militare va messo quasi due mesi prima del Pellegrinaggio d'Addio. Inoltre nel Khamis (II, 173,
lin. 13 e segg.) detto che al-Aswad s' impadronisse di San'a appena cess di vivere BSdzan (cfr.lO. a.
.,
81 e segg.), ossia prima che il Profeta andasse in pellegrinaggio a Makkah nel 10. a. H. Nondimeno il Profeta non se ne diede il menomo pensiero, non mand alcuno a punire il ribolle ed impostore, e tratt tutti i moti del Yaman, come eventi estranei fra non-musulmani, negli affari e nei
dissidi dei quali egli non aveva in alcun modo ragione d'immischiarsi. Se quello che vorrebbero i
tradizionisti fosse vero, se cio il Yaman fosse stata una provincia musulmana dipendente dal Profeta,
egli avrebbe immediatamente mandato una spedizione a reprimere gli insorti, gli apostati e g' impostori, e non avrebbe, tre mesi dopo il principio dell'insurrezione yamanita, inviato una spedizione
in Siria. 'Non credo si potrebbe avere una prova pi convincente per dimostrare che il Yaman non
fosse mai considerato dal Profeta come paese musulmano e sotto la sua giui-isdizione.
Nota 2.
In Khaldun (II, App. p. 60, lin. 3), il paese chiamato Kahf Hunr, forse per
errore tipografico: ivi detto per che al-Aswad nascesse, e venisse educato ed iniziasse la sua propaganda.
Nota 3.
Cfr. anche Abulfeda, I, 200, Khaldun, II, App. p. 60; KhamTs, II,173esegg.

193.

(Sayf

'Umar, da Hisam

b.

combatt l'insurrezione nel


alcuni agli

Abna a

Abna

tenere

Q),

Yaman

latori

di

b.

'Urwah, da 'Urwah). Maometto

con l'invio di ambasciatori: ne mand

lttere,

a bada l'impostore

con

e prestare

le

quali

egli

invitava

soccorso ad alcuni

gli

uomini

banu Tamm e dei banu Qays, che indicava per nome. Allo stesso
tempo egli scrisse a questi uomini, che si recassero a prestare soccorso agli
Abna. Gli ordini furono eseguiti puntuahnente e, grazie all'opera di questa
dei

gente, V insurrezione nel


ribelU, e lo stesso

Yaman

rimase circoscritta

nacquero

attriti fra i

capo della insurrezione, al-Aswad, venne ucciso una notte,

o un giorno, prima della morte di Maometto.

Il

Profeta us la medesima tattica

verso Tulayhah, Musaylimah e gli altri siniiU, che insorsero contro di

provvide

all'

lui,

invio di ambasciatori e di emissari speciali, senza lasciarsi ar-

restare dall'intensit del suo male,

ma

curando sempre fino all'ultimo,

677.

gli in-

insurrezione di
al-Asv^ad.

11. a. H.

193-195.

nsurrezione di
al-Aswad.]

"

teressi

Dio e della sua religione

di

sciatori, fra

Wabar

(1)

'Umar enumera

b.

seguenti:

Dzu Zulaym.
D^u Zud, e Dzu Murran.

(3)

al-Aqra' b. 'Abdallali al-Himyari, presso

(4)

Furat

b.

Hayyan

(5)

Ziyad

b.

Hanzalah al-Tamimi al-'Cmari, presso Qays

Thumamah

presso

al-'Igli,

b.

(7) Dirar b. al-Azwar al-Asadi, presso

Mas'ud

b.

al-(ubayri

Nota

(cfr.

1 1

Noldeke

194.

'Awf al-Zarqani

nome

assai

(Sayf

b.

1.

Profeta non
,

comune

nel tempo Sasssanida.

'limar,

da Talliah

primo a prendere

Il

Yaman

Dadzawayh, ognuno
ai

si die'

le

(cfr.

(Sayf

Yaman

poc'anzi 10.

b.

falso profeta al-

al-Hamdani nella sua regione

il

Profeta aveva scritto

(')

(Ta-

a.

non consider

H., 119

Khubban, dopo

soli

scopo

velare possibilmente

di

l'attivit di

11. a. H.,

il

b.

Sakhr).

i;!^

al-Aswad come una

12 e nota

1,

e 192, nota

il

fatto

ribel-

1).

appena

Il

falso profeta

al-Aswad

al-

terreno in proprio favore con l'invio di emis-

a fare propaganda nelle varie parti del

perci molto rapido,

lo

'Umar, con isnd, che pretende di arrivare fino

'Ansi aveva gi preparato

il

il

nel proprio paese, ed in seguito

due precedenti tradizioni hanno

pensiero del

ad un testimonio oculare, 'Ubayd

di

quali

al-A'lam, da 'Ikrimah, da 'Ab-

armi contro

le

fu 'Amir b. Sahr

tutti gli altri,

Questa e

apostasia

195.

sari

b.

1853).

I,

Nota
lione

Musaymasah

mossero anche

il

al-Du-ili).

1798-1799).

I,

s e

poi insorsero Fayruz e

che

da leggersi

(sic,

al-'Ansi nel

bari,

b.

dei banu-1-Sayda, Sinan

al-Asga'i, presso ibn Dzl-]-Lihyah, e ibn

(labari,

dallah b. 'Abbas).

si

'Asim, e al-Zi-

Invece di Gusays, come nel testo bisognerebbe pi correttamente leggere Gu.snas


n S k. u. V o r a r b., VI, 33 nota, e 146 T a b a r i. Addenda et emendanda, p. dciv;
Parser, 110, nota 3; Athir, II, 256). Il nome proviene da gusnasp, che in persiano
1.

hau

vuol dire stallone:

Aswad

b.

al-Khafagi dei banu 'Amir.

al-Asadi al-Grhanmi, e Quda'i al-Dllami

Nu'aym

Uthal.

Sabrah al-'Anbari, Wak' al-Darimi, 'Amr

al-Mahgub al-'Amiri, e 'Amr

(8)

b.

Badr.

b.

Salsa! b. Suralibll, presso

(6)

presso

'Abdallah fu inviato presso Dzu-1-Kala\ e

(2) -arr b.

briqan

quantit di amba-

Yuhannas (probabilmente un cristiano) fu mandato


Grusays (') al-Dilami, e Dadzawayh al-Istakhri.

b.

Fayruz

Sayf

quali,

mand una

Egli

si

Yaman

accinse ad agire.

il

suo progresso fu

Incominciando in Kahf

venti giorni da che egli aveva preso le armi, alla testa

settecento cavalieri sconfisse e uccise, presso ^>a'ub, ahr b. liadzam

(')

ventesimo quinto giorno della ribellione egli entrava vittorioso in San'a.

Mu'adz
vava,

b.
si

da San'a, ove egli si


Sakun, mentre abu Musa

abal,' remissario del Profeta, fuggi


rifugi nel

Hadramawt

presso

As'ari lasciava pure precipitosamente Ma-rib, e traversando anch'egli


serto,

che separa

il

Yaman

dal

Hadramawt, preso stanza presso


G78.

il

troal-

de-

Sakasik

11. a. H.

dalla parte di al-Maff ur. Vari altri u ni a r a

195.

del

Yaman

'Amr

Tallir b. abl Halali (nel paese degli 'Akk), tranne


b. al-As,

che fuggirono a Madinah, L'insurrezione

celerit,

estendendosi

come un incendio a

Da

sottomesso a al-Aswad.

il

del

le trib

'Akk nella Tilimah, che

gli

paese, che in breve fu tutto

il

resto del paese, fino alla provincia di Ta"if e

al-Bahrayn presso 'Adan. Tutte


tranne

si

Hazni e Khalid
propag con grandissima
b.

dipendeva oramai tutta la regione del Sahld,

lui

deserto del Hadramawfc ed

tutto

cercarono asilo presso

Yaman

ad

abbracciarono la sua causa

Le sue

gli fecero opposizione.

tarono ogni giorno (ed egli fu costretto a dividere

il

gli affari del

forze

aumen-

suo novello

Qays b. 'Abd Yaghuth al-Muradi, Mu'awiyyali 1). Qays al-(janbi, Yazld b. Muhrim, YazTd b. Husayn al-Harithi, e
Yazld b. al-Afkal al-Azdi divennero i suoi principali comandanti militari;
stato fra

il

suoi principali compagni).

suo dominio

al-(jranad,

si

estese su 'Atbr, al-argah, al-Hirdah, al-rihalafiqah, 'Adan,

San'a, e fino

alla

provincia

di Ta*if

da una

parte, e fino a

al-

Ahsiyah e 'Ulyab (^) dall'altra. Nella distribuzione delle cariche, egli concesse il
comando dei Madzhig, suoi pi potenti alleati, a 'Amr b. Ma'dikarib, quello
delle sue milizie regolari a Qays b. 'Abd Yaghuth, e quello degli Abna
a Fayruz e a Dadzawayh.

Il

pretendente al-Aswad incominci ben presto a

perdere la testa inebbriato dai propri trionfi, e spos la vedova di una delle

Bad^am, una (persiana?) cugina di Fayruz. Inmusulmani ^avevano in grande timore, che V insur-

proprie vittimo, di Sahr b.

tanto nel Hadramavpt


rezione

si

estendesse anche a quella parte d'Arabia spintavi da al-Aswad me-

desimo o dal suo

Mu'adz

esercito.

moglie, sposando una certa

Sakun

dei

stirpe dei

Ramlah

Sakun

si

in questo frangente, toglieva in

(jrabal,

della famiglia dei

consanguinei dei banu Zankabl

banu Bakrah, un ramo

e grazie a questa parentela, la

tenne tranquilla. Vennero allora lettere del Profeta,

ordinando di prendere
1853-1856)

b.

le

armi contro l'impostore del

Yaman (Tabari,

I,

(3).

Nota 1.
Abna . E

Nel T

abbiamo invece che al-Aswad uccidesse Badzam, il capo


ho trovato questa notizia.
NoT.\ 2.
(a) 'Athr, dice Y a q ii t (III, 615), un paese nel Yaman, ma non d altre informazioni
pi precise (B a k r i, C45). Hamdani (54, lin. 11) dice che vi si teneva un grande mercato ed era
presso alla riva del mare, presso Bays. Tutto il distretto (m i kh 1 a f ) aveva nome 'Athr (id. 120, lin. 8).
(6) al-Sai-gah uno dei punti pi settentrionali del Yaman, al principio del distretto di 'Aththar

degli

(Yaqut,
(p)

.a

nb

h.

(277, lin. 4)

la sola fonte nella quale

III, 675;

Hamdani,

52, lin. 13, e 188, lin. 20),

B a k r i (273) v' menzione di una Hardah,


pone sulla costa del mare nella Tihamah.

al-Hirdah manca in Yaqut. In

Hamdani,

320, lin.

1,

la

ma non

dice ove sia.

(d) al-fihalafiqah giaceva sulla riva del mare, di fronte a Zabid, di cui era il porto: distava da
Zabld quindici miglia; tutte le navi che avevano merci per Zabid le sbarcavano in al-Ohalafiqah

(Yaqut,
(e)

viamo

ll'J,

e in

lin. 18).

Hamd.ni.

uno dei tanti nomi sconosciuti che

tro-

nelle tradizioni di Sayf.


{f)

lin.

III, 808; Hamdani, 52, lin. 12, e


al-Ahsiyah manca in Yaqiit, in Bakri

al-'Ulyab

si

trovava nella Tihamah del Yaman (Y a q ii t, III, 716, lin. 2). Secondo Bakri (665,
Tihamah appartenente ai Hudzayl, o un villaggio tra Makkah e

2 e segg.) era o una valle nel

Tabalah.
679.

insurrezione di
al-Aawad.

Nota

[Insurrezione di
al-Aswad.1

3.

196.
al- 'Ansi,

anche

Cfr.

Sui

Abulfeda,

Athir,

200;

I,

come

II. 255.

che portarono all'uccisione del falso profeta al-Aswad

fatti,

abbiamo in Tabari due lunghe

'Umar, l'una sull'autorit di -usays


l'altra

H.

11. a.

195-197.

tradizioni,

o (xisnas)

(o (jrusnas

ambedue

su quella di Fayruz al-Dllami,

tramandate da Sayf
1).

b.

al-Dllarai, e

redatte in prima persona

dramma

se fossero narrate dagli attori stessi del truce

di San'a. I par-

ambedue queste tradizioni non combinano perfettamente


fra loro, ma i divari hanno poca o ninna importanza storica, perch provengono per la maggior parte dalle interpolazioni e dagli errori introdotti
nella pi moderna delle due tradizioni per opera d Sayf b. 'Umar o dei
ticolari contenuti in

La

suoi scolari o maestri.

essa trovarsi redatta in

prima persona

perch questi parla infatti


(cfr.

le espressioni

usate

gina di Fayruz; 1859,


ragioni che non

si

detta tradizione doveva infatti in origine

lin.

messa in bocca a Fayruz al-Dllami,


pi volte in prima persona nella tradizione stessa
1858,

lin.

15; 1860,

comprendono,

rata in prima persona da

anche

un

rammenti che Azad era cu14; 1862, lin. 6-7), mentre che, per

ove

lin.

si

la tradizione

incomincia come se fosse nar-

certo (jusaj's (o -usnas) b. al-Dllami (forse

un

preteso figlio di Fayruz al-Dlami), sebbene le azioni attribuitegli siano pre-

Da

cisamente quelle compiute da Fayruz.


il

fatto errore, che ci tradisce tutto

segreto lavoro di falsificazione dei tradizionisti di professione, sono nate

confusioni ed iterazioni di notizie, fra

due volte ripetuta ad Azad


(jrusays [correggi:

Cfr.

nota

la

lin.

anche quello che dice

le

una

quali citeremo

moglie del falso profeta (una

Fayruz]; Tabari,

rettamente da Fayruz, 1861,

il

I,

1858,

lin.

4; 1860,

sola

la visita

visita fatta

lin. 7,

una

da

cor-

1-2).

Wellhausen

Sk.

u.

Vorarb., VI,

33,

2.

Omettendo

pei'ci di registrare le tediose

qui in appresso la narrazione dei

due versioni, che


ripetono e

197.

si

Maometto,

fatti,

ed insignificanti varianti, diamo

quali risultano dal

in alcune parti, vero, si contradicono,

paragone delle

ma

per lo pi

si

completano.

In seguito

Yaman, mandato
di

si

all'insurrezione di al-Aswad

dal Profeta,

la quale

Wabar

b.

Yuhannas

arriv nel

al-'Ansi,

al-Azdi, con

una

lettera

ordinava a Fayruz al-Dlami e a Dadzawayh

al-

due cap degli Abna, o Persiani stabiliti nel Yaman (e che la tradizione erroneamente vuol far passare per musulmani), di prendere le armi
Farisi,

contro

il

falso profeta e di combatterlo in tutti

che clandestini, sia con la violenza, sia con


di abbatterlo,

dovevano

rivolgersi a

g'

modi

possibili,

680.

di

aperti

inganni. I musulmani, pur

chiunque avesse volont di

Fayruz e Dadzawayh pensarono allora

rivolgersi

a Qays

b.

assisterli.

al-Maksuh

11. a. H.

Qays
Aswad,
(o

'Abd Yaghutb)

b.

al-j\[uracli,

il

197.

quale comandava l'esercito di al-

e trovarono subito che egli accoglieva

desiderando egli pure di liberarsi dal tiranno,


odioso a

era divenuto
della quale

tutti,

pienamente

proposte,

le loro

quale in brevissimo tempo

il

una congiura, per


moto per aumentare

^''enne perci ordita

tre cospiratori si misero

ora in

effetto
il

nu-

mero delle persone disposto ad abbattere il falso profeta, e cos assicurarsi


il buon esito della cospirazione. Molte lettere vennero scritte a persone delle
ad unirsi contro al-Aswad. Mentre erano in

circostanti regioni, invitandole

corso questi segreti negoziati, al-Aswad al-'Ansi venne avvertito dal demonio

a non

Qays al-Muradi, perch cospirava a


suo danno: "egli pensa ad abbattere il tuo potere, egli medita un inganno, e
se tu non uccidi lui, egli uccider te! ,,. al-Aswad mand subito a chiamare Qays,
e gli rifer quello che il demonio gli aveva rivelato. Energicamente Qays respinse l'accusa, e giurando che il demonio mentiva, disse che nulla al mondo

(saytan), che

gli era

tradirlo.

lo ispirava,

fidarsi di

pi caro del suo signore, e che lungi era da lui ogni pensiero di

Qays parl con tanto

fervore, che

al-Aswad rimase scosso e

partire. Recatosi precipitosamente presso gli

scena

lui e

fi'a

al-Aswad, e mise in guardia

altri congiurati,
i

in

Qays narr

colleghi contro

morte, che poteva minacciarli ad ogni istante.

congiurati

le lettere di risposta

la

pericolo di

il

trovarono

si

grande perplessit e indicibile angustia, non sapendo che cosa

questo frangente giungevano intanto

lo lasci

fare.

da 'rair

b.

In

Sahr,

da Dzu Zud, da Di5u Murran, da Dzu-1-Kal\ da Dzu Zulaym, e da altri


Adzwa (plurale di Dzu, il titolo portato dai principi Himyariti) con incoraggiamenti a proseguire e con offerte di aiuto, perch anch'essi avevano ricevuto
lettere dal Profeta (di Madinah) e si agitavano ora per tentare una riscossa
contro il falso profeta. I congiurati di San'a immediatamente risposero,
pregando i corrispondenti di soprassedere ad ogni mossa aggressiva, perch
essi versavano in grave pericolo e non desideravano che lo cose precipitassero, prima d'aver assicurato le loro faccende. Dovendo per agire prontamente

allo

scopo di prevenire al-Aswad nei suoi sospetti, Fayi-uz, quale

cugino della principessa Azd, vedova dell'ucciso Salir

b.

Bdzam, ed ora

moglie del tiranno al-Aswad, fu incaricato di recarsi a vederla e di appurare,

se

essa entrava pure

confess allora a Fayruz


pi del

suo consorte,

pronta u
che

unirsi

occorreva

provvisamente

con

fare.
il

non

esservi

l'assassino
i

congiura.

nella

Al momento

falso profeta,

il

principessa

persona al mondo,

del

congiurati,

La

che olla odiasse

suo primo marito. Essa

appena

l'

di lasciare

avessero
la

interrogata

si

avvertita

dichiar
di

c[uello

cugina, sopravvenne im-

quale vedendo Fayruz in colloquio fa-

migliare con la moglie, ebbe un improvviso impeto di gelosia furente e

681.

86

insurrezione di

*'

"'^^

"'

Insurrezione di
ai-Aswad.j

tj

11. a. H.

iy7.

si

al-Aswad era un uomo molto robusto

sul visitatore.

o-efct

con un colpo

capo di Fayruz lo gett in terra. L' infelice sarebbe stato certamente


ucciso, se non fosse intervenuta la imncipessa Azad per spiegare la paren^^^

tela esistente fra lei e

vacissimi

modi con

Fayruz, e per rimproverare al marito in termini


quali trattava le sue visite ed

suoi

vi-

consanguinei.

al-Aswad riconobbe di avere torto e chiese scusa al persiano. Fayruz pot


cos mettersi in salvo fuori del palazzo e raggiungere incolume i colleghi.
Intanto per

dendo in

al-Aswad

sospetti di

a Qays

essi oltre

b.

erano sempre pi confermati, inclu-

si

'Abd Yaghuth, anche Fayruz. Nella grande

piazza, al-Eahabah, di San'a egli convoc

una grande riunione

degli abi-

al-raalik): fattosi

mezzo ad essi con l'arma reale (harbah


quindi menare innanzi il suo cavallo reale (faras al-

ma li k),

ferro nel fianco del destriero. Questo, ferito

tanti della citt e si present in

slanci

immerse

il

come impazzito per

le vie della citt,

fianco squarciato, finch cadde


di cameli e di vacche,

morto in

fila

fiotti il

si

sangue dal

Poi fece venire un centinaio

terra.

dispose tutti in

li

perdendo a

a morte,

e tracci innanzi

ad

essi

con

grande solennit una linea nella sabbia della piazza: quindi procede, aicospetto di tutti, con la stessa arma di prima, a scannare tutte le misere
bestie

una appresso

bench

all'altra. I presenti,

inorriditi dall'orribile scena,

rimasero stupefatti nell'osservare che nessuna delle bestie,


spasimi della morte, e bench libere e
in terra.

sciolte,

Eeggendo sempre l'arma insanguinata

nemmeno

negli

oltrepass la linea tracciata


in

mano,

il

falso profeta

si

accucci in terra ed appoggiando l'oreccliio al suolo, fece mostra di voler


ascoltare la voce del suo demonio, in onore del quale l'immane eccidio era
stato compiuto.

demonio

gli

al-Aswad alzato

aveva parlato e

al-Muradi, e di troncare

il

gli

alfine

il

capo, annunzi ai presenti, che

aveva consigliato di tagliare

piede dritto e la

mano

dritta

e quindi celermente

uomini di al-Aswad,

il

si

a Qays

a Fayruz al-Dilami,

perch ambedue ribelU. Fa3^ruz, che era presente, spaventato


l'olla

la testa

il

si

nascose nella

avvi verso casa. Per istrada incontr uno degli

quale gli fece sapere che

il

falso profeta lo

voleva

immediatamente vedere, accompagnando la partecipazione dell'ordine con


un forte colpo sulla testa. Fayruz non os reagire al colpo ricevuto, e non
dubitando pi, che al-Aswad avesse in mente di ucciderlo, si accinse ad
obbedire all'ordine, nascondendo per sotto al mantello un pugnale, con il
quale aveva intenzione di trafiggere il tiranno, prima che questi avesse tempo
di farlo mettere

a,

morte. al-Aswad appena vide avvicinarsi Fayruz, scopr

nel suo sguardo torvo

fieri propositi,

che lo aniniavano, e

di avvicinarsi: invece di infliggergli l'estremo supplizio,

a Fayruz di sopraintendere allo

gli viet

quindi

al-Aswad ingiunse

squartamento dei cento animali sgozzati


G82.

11. a. H.

197.

nella piazza e di distribuirne la carne al popolo.

ma

avuti,

quando

si

FayrHz esegu

ordini

gli

present quel tale, che poco prima gli aveva vibrato

colpo in testa, rifiut di dargli una parte della carne.

Quando l'uomo

il

furente

and a lagnarsi a al-Aswad, il tiramio gli rispose di calmarsi, perdio il giorno


dopo egU avrebbe scannato anche Fayruz. Questi, che si trovava non visto l
vicino, udite le parole del tiranno,

si

affrett ora pi

che mai a menare a buon

termine la congiura. Presi gli opportuni accordi con

wayh

cugina Azad e combin

con

Qays al-Muradi, Fayruz corse

Aswad

assassinare

di

lei

il

nuovo presso

di

tiranno in

la

due colleghi, Dadza-

quella notte stessa. Siccome per

al-

viveva nella reggia circondato dalle guardie, ed era perci impossibile

di accedere fino a lui senza

prima sopraffare

Azad

le guardie, la principessa

propose a Fayruz di preparare segretamente un' apertura nel muro posteriore del palazzo, l ove questo confinava

Azad

perci vigilato.

Concertato

mente

e dalla parte interna

all'opera

piano,

il

con una viuzza deserta

Fayruz

si

non era

misero immediata-

scavarono una parte del muro, per

rendere poi pi facile l'ingresso dei congiurati durante la notte: Fayruz


fece quindi ritorno presso

l'incidente dell' incontro tra

Fayruz e al-Aswad,

intercessione di Azad, che salva


il

sole

congiui'ati, date

avviarono verso

il

in tre

mento

le

ai

l'

ira del falso profeta, e la

Fayruz dalla morte). Prima che tramontasse

ultime disposizioni ai conniventi ed amici,

il

foro nel

introdussero

si

Qays al-Muradi,

medesimi cominci a mancare

il

pi coraggioso dei

leghi,

si

tre,

lasciate

indietro

nella

ma

reggia.
all'

Erano

ultimo mo-

coraggio, specialmente quando

arrivarono nelle vicinanze della camera dove dormiva


il

si

palazzo e penetrati nella viuzza deserta al cadere della

muro
uomini, Fayruz, Dadzawayh

notte,- allargarono

(La tradizione ripete in questo punto

colleghi.

le

tiranno. Fayruz,

il

sue armi presso

due

col-

avanz solo ad esplorare: guidato dalla luce d'una lampada, Fay-

da letto di al-Aswad, e trov che questi dormiva


profondamente sopra un tappeto, in terra, ed era avvolto in tal modo nei
propri panni, che non si poteva distinguere ove si trovasse la testa ed ove
seduta la principessa Azad, la quale
i piedi. Vicino al dormente vegliava
aveva saputo inebbriarlo e addormentarlo profondamente in attesa dei conruz arriv alla stanza

giurati.

Fayruz

donna con
quando essa

fece segno alla

vasse la testa di al-Aswad, e

avanz in quella direzione. Nel momento

le

mani, chiedendole ove

gliela
stesso,

si

tro-

ebbe indicata, Fayruz


in cui

si

Fayruz stava per

mani addosso, al-Aswad, avvertito dal suo demonio, apriva gli


occhi ed incominciava a mormorare qualche cosa nel suo linguaggio speciale
mettergli le

(che Usava con


sul tiranno,

il

demonio). Allora Faj'ruz senza perdere tempo,

abbranc con una

mano

la testa e

683.

con

l'altra la

barba

si

slanci

{sic!)

e gli

insurrezione di
ai-Aswad.|

11. a.

^ 197.

Insurrezione d
al-Aswad.

torse

battendolo anche violentemente in terra. Fayruz; credendo di aver

collo,

il

al-Aswad,

strangolato

momento, in

nel

H.

cui

si

Azad

allontanava,

si

spirava ancora. Corse allora

il

cuperando
ed

Due

sensi.

congiurati

terzo (Fayruz ?) gli seg

il

demonio protettore

si

sedettero

alla porta

chiedendo che cosa fosse accaduto

calm con
con

il

Le guardie

al-Aswad, pigliando fra loro


dell' uccisione,

notizia

ri-

del falso profeta,

momento stesso al-Aswad


un bove, che rieccheggi in
di imbavagliarlo

ebbe staccata

gli

ma non
la testa

erano messe intanto a bussare,

si

la principessa

tranquillizzate

resto della notte a conversare

il

gi

Azad prontamente

le

sua voce, assicurandole che era la voce del profeta, che parlava

la

suo demonio.

passarono

ma

stava

egli

sul petto

Fayruz tent
ruggiti ebbero termine solo quando

Le guardie giunte

dal busto.

al-Aswad

di

quasi esamine del tiranno,

tutta la reggia e dest le guardie.

ed

re-

In quel

gola.

la

emise un ruggito potentissimo, come quello di

vi riusci,

vedere che al-Aswad

uomini comparvero nella stanza,

tre

il

novella vita nel corpo

soffiare

quando

sicch

gli fece

ma

due compagni;

Persiano a prendere la spada e ritorn accompa-

gnato da Dadzawayh e da Qays. Intanto


era riuscito

a chiamare

alz per andare

gli

si

ritirarono, ed

con Azad presso

modo

ultimi accordi sul

appena spuntasse

congiurati

cadavere di

di divulgare la

Prima

giorno.

il

al

dell"

alba

tre

uomini uscirono dalla reggia, portando via la testa di al-Aswad, ed insieme


con

Wabar

b.

Yuhannas,

all'

ora della prima pregliiera del mattino, salirono

Wabar

sopra una torre elevata, donde ad alta voce

a chiamare

fedeli alla

ed

la maraviglia

il

secondo

preghiera

il

rito

Yuhannas incominci
musulmano. Grande fu

b.

timore di quelli che lo ascoltavano

supponevano che al-Aswad avrebbe prontamente punito

mano

ma

anche maggiore fu

loro sorpresa,

la

quando

nunziarono al-Aswad morto, e come prova gettarono

mezzo

alla folla.

Questo fu

il

il

dalle vie,

temerario musul-

la testa dell'ucciso in

al-Aswad, saputa la morte del loro signore,

corsero a mettersi in salvo dalla furia popolare, insellarono

con
per
i

loro,
il

si

come

congiurati an-

segnale d'un grande tumulto popolare in con-

trario senso e intento. I seguaci di

cipitosamente

accinsero a partire, e cercando altrove asilo,

ostaggi,

perch

una trentina

di fanciulli degli

Abna

cavalli e pre-

menarono

via

di San'a. Volle

caso che Fayruz scoprisse in tempo quest'astuzia, e prima che tutti

seguaci di al-Aswad

fossero usciti

dalla

settanta uomini del falso profeta, sicch

venire a patti

con

Cos fu liberato

il

gli

Abna

citt,

loro coinpagni dovettero in seguito

in San'a e fare

paese dal tiranno, e Mu'adz

Wabar

cattur a sua volta circa

uno scambio

di

prigionieri.

b. (xabal, rientrato in San'a,

Yuhannas, nuovamente stabiliva in citt il culto


regolare musulmano. L' uccisione di al-Aswad accadde, si dice, una notte

insieme

con

b.

684.

11.

morto

della

pi-imri

Maometto

di

H.

a.

S 197-201.

o v' la tradizione, che

il

Profeta divina-

mento informato, no partecipasse la notizia a quelli che lo assistevano negli


ultimi momenti (labari, I, 1856-18G3, 1863-1868).
Nota 1. Cfr. altres A b u lo d a, I, 200-202; A th T II, 255-258: Kh a d n, II, App. p. fiO;
mis.

Kh

247-218;

II,

on

r,

Mirkii.,

d.,

I,

Hagar,

parte IV, 3;

643, no. 1282;

I,

fi

980-^81, uo. 2403;

Kli a-

173.

II.

198.

(Sayf

(a)

al-Aswad dur in tutto


(Sayf

(>)

'Umar, da 'Ubayd

b.

soli tre

mesi;

'Umar, da al-Dahhak

b.

dur quattro mesi, da quando prese


uccisione

ma

prima che

per 192, nota 1.


Fayruz). L'insurrezione di al-Asvi'ad

cfr.

b.

armi

le

in

Kahf Khubban

pubblicamente

egli iniziasse

L'insurrezione di

b. akhi-).

e militare, aveva lungamente preparato

fino alla sua

sua attivit politica

la

terreno in proprio favore per vie

il

segrete.
(e)

('Umar

Sabbah, da

b.

Usamah

zione di

Muhammad, da abu

'Ali b.

parti negli ultimi giorni di Rabi'

al-Aswad arriv pure a Madlnah

Ma'sar).

La

e la notizia

I,

spedi-

dell'uc-

mese di Rabf I,
ma d(jpo che L^samah era partito per la Siria. Questa fu la prima notizia
di vittoria, che giungesse al califfo abu Bakr (Tabari, I, 1868).
Cfr. anche Athr, II, 258, Hn. 22 e segg.
cisione di

199.

con quelli del

Yaman

Gli eventi successivi del


12. a. H.,

che

li

alla

abbiamo

fine del

sono cos strettamente legati


nell'annata seguente;

riuniti tatti

tanto pi che la cronologia degli eventi fra la uccisione di al-Aswad e la

comparsa
(verso la

di al-i\Iuhagir nel

met

alla

testa di genti

massima

del 12. a. H.), avvolta nella

Giurisdizione nel
200.

Yaman

armate musulmane
oscurit.

Yaman.

Nel corso di questo anno

11.

H. Mu'adz

b. (rabal fece ritorno

Yaman a Madinah, ed il califfo abu Bakr nomin 'Umar b. al-Khattab


somma autorit giuridica (istaqda... 'ala al-qudat) in tutti i suoi do-

dal
la

mini.

'Umar tenne

bari,

I,

Cfr.

la carica

durante tutto

il

Califfato di

abu Bakr (Ta-

2015).

anche Athir,

l,

293.

Questa notizia per prematura:


inusulmani, furono fatte soltanto dopo

morte di 'Umar

MAKKAH,

(cfr.

II

Wellhausen

le
le

prime nomine

qadi, o giudici
conquiste e forse anche do2)0 la

Arab.,

p.

di

l7).

Pellegrinaggio annuale.

(al-Mada-ini). Secondo alcuni la festa annuale del pellegri 201.


naggio venne diretta in questo anno da 'Attab b. Asld, luogotenente di

Makkah

per incarico speciale del Califfo. Altri per affermano che abu Bakr

685.

insurrezione di
ai-Aswad.
|

11. a. H.

ss 201,202.
ss

Peiiegrinag'gio annuale.]

Il

delegasse specialmente a questo scoido

(labari,
Cfr.

il

suo collega 'Abd al-rahman

b.

'Awf

2015).

I,

anche Athir,

293. In altre parole

II,

consta che

ci

il

califfo

abu

Madinah e non dirigesse le feste annuali intorno alla


Bakr
Ka'bah. Kh.alid non aveva ancora \anto tutti i ribelli e il Califfo non osava
allontanarsi da Madnah in un momento tanto angoscioso.
Mas "lidi, IX, 55 d invece come capo del Pellegrinaggio (liagga
rimanesse in

bi-l-nas) nell'anno 11. H., 'Uraar b. al-Khattab.

MADlNAH.
202.

Questioni per l'eredit di Maometto.

Abbiamo

accennato altrove

(cfr.

7.

a.

H., 47), che

metto volle considerare come di sua speciale spettanza tutto

il

Mao-

provento che

venivagli dalle terre di Fadak, perch gli abitanti di questo luogo gli ave-

met

vano personalmente ceduto

la

musulmano movesse contro

di loro in guerra.

tutto

il

reddito,

ma

come abbiamo gi

del reddito delle terre, senza che alcun

Maometto

si

appropri dunque

per spiegare e giustificare la sua condotta, fece credere,

che egli dedicasse tutto questo reddito a sosten-

detto,

pi poveri fra

banu Hsim,

tare

figli

della strada, vale a dire

e in

genere tutti

mendicanti,

gli

abna

pellegrini sforniti di mezzi, e

quei vagabondi di professione, che sono tanto numerosi in Oriente

mor Maometto,

le

sabil, o

Quando

(').

sue vedove, e specialmente la figlia superstite, Ftimah,

istigata dal marito 'Ali b. abi Tlib, pretesero all'eredit del Profeta, ed in

particolare al
fatto

reddito

ultimamente uso

come

considerava

delle

terre

di

Fadak, delle quali Maometto aveva

molto arbitrario,

respmse recisamente

impose a Ftimah di provare i suoi


trov il proprio marito 'Ali e la donna
e

Profeta dichiarato erede la

delle testimonianze, dicendo

un uomo
'^^

e di

figlia;

due donne, oppure

condo

la

del

Profeta,

di

di

le

domande

Bakr

delle

si

vedove

con testimonianze. Ftimah

umm Ayman,

che deposero avere

abu Bakr non riconobbe

duo uomini

ormai

lui

le

(^).

la

validit

testimonianze almeno di

Ftimah non fu

in grado

mentre abu Bakr da parte sua trasse

contraria alle affermazioni dei

fuori

testimoni, e se-

quale Maometto avrebbe negato ogni diritto di eredit alla pro-

pria figlia sui redditi di Fadak, che


dei

diritti

che erano necessarie

di soddisfare a questa condizione,

una sentenza

che la famiglia

propriet privata. L'animo retto del califfo abu

ribell contro queste pretese

il

musulmani (Baldzuri,

dovevano essere dedicati

al

bene comune

30-32).

Nota 1.
La espulsione degli Ebrei da Fadak, narrata in appresso, cfr. 23. a. H., non mut la destinazione data ai proventi di quelle terre. Tanto abu Bakr, che i suoi successori, 'Umai-, 'Uthman, e 'Ali
medesimo adibirono costantemente i redditi di Fadak a vantaggio degli abna s a b 1 1. AluTiwiyyah,
invece,

abbandon questa consuetudine

e si appropri le rendite di

686.

Fadak, dandole in feudo, o godi-

11. a. H.

202, 203.

mento, a Marwlin b. al-Hakam G5. a. H.], il quale a sua volta le cedette al proprio padre e al figlio
'Abd al-malik b. Marwiin [86. a. H.]: quest'ultimo poi cede la propriet di Fadak ai figli al-WalTd e
Sulayman. 'Umar b. 'Abd al-'azTz [101. a. H.] volle por line a questa violazione delle volont del Profeta,
e ottenne dai due cugini al-Walld e Sulayman la cessione delle loro porzioni. In appresso, quando di[

venne

'Umar

Califfo,

ai quali

il

Profeta

ristabili le coso

le

come orano prima,

dedic di nuovo

le

rendite ai medesimi scopi,

E cosi rimasero fino ai tempi del califfo al-Ma'mun, cfr. 210, a. H.


T a ha ri, I, 1826, afferma sull'autorit di Ma-mar, da al-Zuhri, da

aveva dedicato.

(Baliidzuri, 32; A th I r, II, 1V2;


'Urwah, da 'A'isah, che la domanda

Nota
qua

2.

e l nel

Il

dell' eredit venisse fatta da Ftimah in unione con al-'Abbas).


concetto della superiorit dell'uomo e della sua equivalenza a due donne, appare

Qur-an:

specialmente

iv,

12, 38,

176 e

jnui.siin.

Da buona fonte abbiamo molti altri particolari sul dissidio


abu Bakr dopo la morte del Profeta. Ftimah figlia di Maometto
sapere al califfo abu Bakr (senza dubbio per istigazione di suo marito

203.
fra 'Ali e

fece
'Ali)

che essa desiderava prendersi l'eredit del padre, vale a dire

Madlnah e
Khaybar (')

personali in

quinto di

che

il

si

(cfr.

Profeta aveva detto

bene pubblico

suoi beni

nonch quello che gU rimaneva dei redditi del


a. H., 41 e 42). abu Bakr le fece rispondere

in Fadak,

7.
"

(sadaqah)

Noi non abbiamo eredi

quello che noi lasciamo

abu Bakr ammise per che con questi beni

dovesse assicurare un reddito convenevole alla famiglia del Maestro.

giunse infine che egli non avrebbe mai mutato

Maometto riguardo

alle distribuzioni di

per proprio uso

domande

le

di

disposizioni

elemosine e soccorsi ai poveri, e che

era sua intenzione di mantenere ogni cosa

Bakr, accettando

le

Aglasciate da

Ftimah

come

ai

tempi del Profeta, abu

e permettendo a questa di ritirare

rendite gi amministrate dal Profeta, avrebbe stornato

le

una rendita considerevole, che fino allora aveva servito come fondo pubblico
di beneficenza. "Io far,,, egli concluse, " con queste rendite assolutamente
la stessa cosa, che

ne faceva

profondamente Ftimah e

il

Profeta

La

addolor suo marito 'Ali aL punto che egli e

sua moglie evitarono di vedere abu Bakr, e


qualsiasi rapporto. 'Ali stesso

abu Bakr, non


ben sei mesi dopo
di

gli giur

risposta del Califfo mortific

non

si

astennero dall'avere con lui

volle riconoscere la validit della elezione

obbedienza e

si

ritir

a vita privatissima per

morte di Maometto, n prese parte alcuna alla direzione politica degli avvenimenti in Arabia. Dopo sei mesi cess di vivere
Ftimah, ed 'Ali la fece seppellire di notte, negando al Califfo il permesso
la

di assistere al funerale.
all'

autorit

di 'Ali,

il

La

perdita

della

moglie fu un colpo gravissimo

quale aveva finora goduto di una dignit affatto

speciale, perch consorte dell'unica figlia vivente del Profeta;

'Ali sent che, continuando a vivere in disparte da

tutto,

morta

lei,

perdeva ogni giorno

pi terreno ed influenza. Chiese allora di far pace con abu Bakr e dichiar di
volerlo riconoscere

come

Califfo e sovrano. 'Ali invit quindi

colloquio alla presenza di persone eminenti (w u

g u h a 1-n a s),

avrebbe desiderato che abu Bakr venisse senza 'Umar,


687.

il

abu Bakr ad un

ma

fece capire,

carattere irruente del

Questioni

per

l'eredit di
Maometto.
|

11. a. H.

203.

Questioni

pe

i-

l'eredit di
Maometto.]

'Umar protest contro tale esclusione, affermando


che egli non poteva permettere ad abu Bakr di recarsi solo al convegno il
Califfo rise dei timori di 'Umar e and solo. 'Ali fece un lungo discorso
quale non era grato ad

'Ali.

dicliiarando di

al Califfo,

e di

non

riconoscere

meriti

eccezionali del

da Dio

essere invidioso dei beni prodigatigli

ma

medesimo,

afferm che

la

sua astensione politica era stata causata dal convincimento, che abu Bakr

ingiustamente negato un

gli avesse

rentela duplice verso

il

diritto,

abu Bakr rispose nulla

Profeta,

pi caro dei parenti del Profeta,

lagrime che

le

essergli al

quello che ha causato

dissidio fra noi, sono quei beni.

il

mondo

vennero agli occhi,

gli

mentre lo diceva, convinsero gli astanti della sua sincerit;


"

per la sua pa-

lui spettante

ma , aggiunse,
Ad essi non posso
"

assegnare altra destinazione fuori di quella che soleva dare lo stesso Profeta .

Pi

tardi,

dopo questo convegno,

mezzod e salendo quindi sul

da

sione di 'Ali ed alle scuse

annunzi

'A-isah,

musulmani

ai-ring

il

popolo, accenn all'asten-

apportate a spiegazione di questa condotta,


e

dietro suo invito,

abu Bakr, con grande

(Bukhari, III, 131-132, questi


testimonio oculare, a 'Urwah b. al-Zuba5'r [f

Bukhari perii tramite


172 e 607,

III,

Cfr.

fermano
Nota

ihab al-Zuhri

furono naiTati da

93-94. a. H.], e

Yahya

b.

da

lui

sono giunti a

Bukayr; Ha-

2 e segg.).

anche varie tradizioni

in

Saad,

YIII, 18,

particolari del presente paragrafo

1.

Si dice che

fatti

compiacimento

[f 124. a. H.], quindi

di 'Uqayl, di al-LaytJi, e di

lin.

alla presenza

'Ali,

e visibile

('-)

al celebre tradizionista ibn

lab.

lui

suo completo perdono

il

del popolo, giur fedelt ad


di tutti

min bar,

diresse le preghiere di

Califfo

il

Fatimah

lin.

7 e segg., che con-

f).

i)retendesse soltanto all'eredit personale e privata del padre,

che consisteva, fra

le altre cose, nei beni lasciatigli dall'ebreo convertito Mukhayriq, ossia sette l'ondi
da mura (lia\vii-it) nel territorio dei banii-l-Nadlr. Altri aggiungono che Fiitimali pretendesse
anche ai beni del Profeta in Kliavbar ed in Fadak. L'argomento discusso a lungo in H a 1 a b, III,

cinti

607, lin. 2 e segg.

Da tutta la questione risulta un fatto chiaro, che cio


possedesse nulla, al di fuori della propria dimora.
Nota

2.

al-Ya'qbi. abu
fra

Una

Bakr

Maometto

in

versione molto tendenziosamente colorata in senso

MadTnah propriamente non


S'ita,

(subito dopo la sua elezione nella Saqlfah dei banii Sa'idah)

pi ragguardevoli

Compagni

quella fornitaci da
si

avvia con alcuni

dimora di 'Ali, ossia alla cosi detta casa di Fatiniah, nella


quale eransi riuniti molti Ansar ed Emigrati Makkani, che avevano simpatia per 'Ali. Questi jier
appena saputo che stava per arrivare il Caliifo, gli va incontro con la spada sguainata per impedirgli
di entrare: 'Dmar si getta su 'Ali, e nella lotta corpo a corpo gli strappa l'arma e la spezza, abu
Bakr ed i suoi entrano allora nella casa, ma si presenta Fatimah e con alte grida ingiunge ai venuti
di uscire, perch altrimenti si sarebbe scoperta la faccia ed avrebbe invocato con grida il soccorso di
Dio. abu Bakr dinanzi a questa minaccia si ritira, e con lui escono quasi tutti quelli che si trovavano
nella casa. Il popolo rimane incerto fra i due uomini per qualche giorno, poi uno appresso all'altro
corrono tutti a proclamare Califfo abu Bakr, abbandonando 'Ali, che segue l'esempio degli altri soltanto sei mesi dopo (Y a q u b i, II, 141, lin. 8 e segg).
i

alla

'

Cfr. poc'anzi 11. a. H.,

;7, nota 3.
(abu Huraj'rah). Quando sorse la questione tra Fatimah ed abii Bakr a proposito dell'eredit del Profeta, abii Bakr ricus di cedere alle domande di Fatimah, pur affermando che avrebbe

Nota

3.

088.

11.

visto pi volentieri la proiiria

lijjlia,

SS 203-205.

a. H.

'Ausali, nella miseria, anzich

lei, la figlia tlcl

Profeta;

ma

questo

bene, per volont del Profeta, adibito a scopo pubblico, e perci io debbo amministrarlo con questo
scopo! . Fati mah irata gli rispose: t Io non ti parler pi! Ma io, per Dio! non ti abbandoner
Io invece pregher Dio per te! (B a 1 il dz u r i
Ed io pregher Dio contro ili te!
mai!

.\.nsrib, ms. Costant.

204. Fra

dissidio tra

il

Ibi. ftl!),v.

tanti ricami tendenziosi composti dalla tradizione su questo

Califfo e la figlia del Profeta, dissidio, per

masti perplessi ed addolorati molti


aspetti,

fedeli,

contenteremo di citarne uno

ci

il

quale sono

che non ne comprendevano

ri-

veri

solo.

Secondo Sibt il)n al-dawzi, si vuole che il califfo abu Bakr dietro le
insistenze di Fatimah e di 'Ali avesse alfine acconsentito a firmare un documento, con il quale conferiva a Fatimah il possesso di Fadak, riconoscendolo

come eredit legittima della


mento in mano del Califtb

Quando 'Umar

figlia del Profeta.

fu

vide

il

docu-

informato del contenuto del medesimo,

protest vigorosamente, dichiarando che abu

Bakr non aveva

il

diritto di

donare quello che era propriet comune dei musulmani, e lacer in pezzi la
carta dinanzi agli occhi di abu Bakr. Questi lasci fare (Hai ab. III,
(305-609).

L'episodio imitazione di un altro analogo, narrato altrove

(cfr. 12. a.

49), e mii-a a far credere che abu Bakr fosse un uomo debole, completainente dominato dal violento TJmar, la bestia nera degli Sl'iti.
il.,

Morte di Fatimah {lamadrm).


(a) (abu Bakr b. 'Abdallah, da Ishaq
205.

Salili).

Nella notte fra

Fatimah,
III,

luned 2 ed

il

il

2302-2303;

Nawawi,

Sa ad,

lin.

1.

(ibn (jrurayg,

meno

pongono la morte
(Tabari, 1. e; Saad, 1.
(j-a'far)

Asma

b.

II,

2.59,

lin.

4 e segg.

851).

e). Altre autorit

(e)

Aban

Ramadan cess di vivere


29 anni (T ab ari, I, 18G9

18; Athr,

da al-Zuhri, da 'Urwah
senza isnad). Fatimah mor sei mesi dopo
(6)

'Abdallah, da

marted 3

la figlia del Profeta, in et di circa

Vili, 18,

b.

(al-Waqidi).

bint

'Umays

Il
:

credibili (ibn

di

Fatimah

b.

al-Zubayr

anche al-Waqidi,

morte del padre (T ab ari,


(xuraj'g, da 'Amr b. Dinar, da abu

soli tre

la

mesi dopo quella di Maometto

e).

corpo di Fatimah venne lavato dal marito

le

preghiere sopra di

lei

'Ali e

furono recitate da al-'Abbas

da
b.

*Abd al-Muttalib (^), ed il cadavere fu calato nella fossa da al-'Abbas, da


'AU e da al-Fadl b. al-'Abbas (^) (labari, I, 1869; Saad, VUI, 18, Hn. 25).

Le preghiere furono dette da al-'Abbas e non dal califfo abii Bakr, come sarebbe
Nota 1.
stato pi naturale, perch in quei giorni regnava cattivo sangue fra la famiglia di 'Ali ed il Califfo
a causa dell'eredit del Profeta. Esistono per anche tradizioni (cfr. Saad, Vili, 19, lin. 3 e segg.), che
affermano aver abu Bakr recitato le preghiere sulla defunta. Il seppellimento avvenne di notte tempo
in forma molto privata (Saad, Vili, 18. lin. 7 e segg.). In altre parole, e in pi ridotte proporzioni
abbiamo una

ripetizione dei fatti avvenuti alla

morte

689.

del Profeta (cfr. 11. a. H., 47 e segg.).

87

{Questioni

per

r eredit di
Maometto.
|

11. a. H.

205-208.

Morte di Fatimall.l

Gh Si'Iti sostengono che abu Bakr chiedesse di essere ammesso al letto della moNota 2.
ribonda figlia del Profeta e le chiedesse scusa per il diniego dell'eredit. Fatimah accett le scuse, e
mori dopo aver perdonato al Caliifo (H a 1 a b, III, (508, lin. 10 e segg.).

206.

Yazld

b.

Abbondano

particolari sulla

Haran, da Ibrahlm

b.

Sa'd,

morte di Fatimah (ibn

da ibn Ishaq, da

Sa'd,

Fulan

'Ali b.

da
abi

b.

Kafi\ da suo padre, da Salma). Nel giorno, in cui Fatimah cess di vivere,

consapevole che la fine era prossima, e desiderando che nessuno spo-

essa,

gliasse

il

suo cadavere, approfitt della

per lavarsi tutta, e rivestirsi con abiti

appena adagiatasi

del Profeta:

di

momentanea assenza del marito 'Ali


puliti, assistita da Salma la liberta

nuovo

sul letto,

posto in direzione di

Makkah, cess di vivere senza pi rivedere il marito. Questi ritornato poco


dopo trov che la moglie non era pi informato per da Salma di quello
che Fatimah aveva fatto, in previsione della morte imminente, rispett
:

il

pudore della consorte e non lav

nelle vesti che essa stessa


altre tradizioni

Saad,
lari

che 'Ali lavasse

afi'ermanti

Vili, 18,

lin.

cadavere, seppellendolo cos com'era

il

aveva indossate (Sa ad. Vili,


I cronisti

6-7).

Esistono per

cadavere della

il

amano

17-18).

moghe

(cfr.

intrattenersi su questi partico-

molto intimi.

207.

mai su

di s,

dei fedeli

(').

La persona

come figlia
Siamo perci

informati, che ben presto in

non attir
venerazione da parte
Madlnah non si aveva

Da una

tradizione conservata

di Fiitimah,

mentre essa era in

del Profeta, alcuna speciale

pi notizia esatta, ove giacesse la sua tomba.

vita,

da ibn Sa'd (da al-Waqidi, da 'Abd al-rahman b. abi-1-Mawali) veniamo


a sapere molta gente ritener allora che la tomba di Fatimah si trovasse
presso la piccola mo.schea nel cimitero di al-Baqi', ove, durante
fedeli

avevano

la consuetudine di fermarsi per recitare pi-eghiere.

vece ponevano

tomba

la

in

un

sito

funerali,

Altri in-

totalmente diverso, vale a dire nella

Zawiyah Dar 'Uqayl, dalla parte del Dar al-('Tahs3'yIn di fronte alla Kharagah banl Nabih in al-Baq', alla distanza di sette cubiti (dzira') dalla
strada (Saad, Vili, 19, lin. 19-24; cfr. anche Saad, Vili, 20, lin. 2-3).
Il

culto delle persone che parteciparono alla fondazione dell' Islam, sorse in

un'et molto posteriore, e per influenza specialmente delle tendenze religiose


degli

Aramei

Nota

1.

e lei avvenissero

tezione presso
cfr.

il

e dei Persiani.

Abbiamo anche

notizia che il matrimonio di Filtimah non fosse felice, e che fra 'Ali
una volta scene violente, nelle quali 'Ali maltratt la moglie: Fiitimah corse per propadre, e Maometto ristabili la pace fra i coniugi (Saad, Vili, 10, lin. 19 e segg.;

anche pi avanti

208.

al 23,//).

(Ma'mar, da al-Zuhri, da 'Ui-wah

Sei mesi

dopo

mah,

moglie di

la

la

morte del Profeta, cess


'Ali, e

che essa era in vita, 'Ali

madre degli
come marito
690.

di

b.

al-Zubayr, da 'A-isah)

vivere la figlia

di lui,

(').

Fati-

unici discendenti del Profeta. Findell'unica figlia superstite del Pro-

11. a. H.

feta,

god di grande considerazione

era pi,

che

si

califfo

ma

^Dresso la gente,

venerazione della gente

la

208.

allontan da

si

senti oggetto di considerazione speciale,

abuBakr; ma quando, morta

non

alcuno con

lo venisse

perch 'Ali non

s,

violento, e volendo abboccarsi

'Umar mosse

Ftiinali

non

Questi fin tanto

'Ali.

mai

volle riconoscere

il

la moglie, vide scemarglisi la venera-

zione pubblica, cedette al destino e riconobbe anch' egU

a diro ad abu Bakr, che

quando

il

Califfo.

Mand

allora

a vedere, pregandolo per di non menare

amava 'Umar, conoscendo quanto egli fosse


da solo con abu Bakr. Quando giunse il mes-

non poter acconsentire


che abu Bakr si recasse solo fra gente, che egli sapeva non essergli amica,
abu Bakr insist invece nell'andar solo, affermando che mai nessuno avrebbe
osato checchesia contro di lui. abu Bakr venne infatti solo in casa di 'Ali, e
vi trov riuniti i banu Hasim, nessuno dei quali, si dice, lo aveva ancora ricosaggio di

'Ali,

nosciuto Califfo (cfr. 11.

a.

protesta e dichiar di

H., 37, nota

'Ali accolse rispettosamente

3).

venerando e tent di spiegare la sua condotta, dicendo che egli ed

vano tardato a riconoscerlo come


qualiti,

ma

Califfo,

perch ritenevano di avere

la stretta parentela

con

non gi perch

gli

il

il

veccliio

suoi ave-

negassero

diritti all'eredit del

le

abu Bakr rispose con molta benevolenza ad

lui.

sue

Profeta, stante

e ritornando sulle ragioni degli eredi gi riferite in altro luogo

afferm che

(cfr.

'Ali

203),

Profeta ammettesse di nulla avere a lasciare in eredit, per-

sadaqah,

ch tutto quello che egli possedeva era

ossia contributo alle tasse

non sua propriet particolare la famiglia del Profeta


aveva diritto d' essere mantenuta a spese pubbliche, ma non doveva ereditare quello che il Profeta non aveva personalmente posseduto. I due uomini fecero alfine la pace fra loro, quando abu Bakr ebbe formalmente dipagate dai

fedeli,

chiarato, che in tutta quella faccenda egli era in piena ed onesta coscienza di

aver agito scrupolosamente secondo


suoi personali.

Il

volont del Profeta e non per motivi

giorno dopo all'ora della preghiera di mezzod (al-zuhr),

'Ali al cospetto del popolo tess

mente

le

di riconoscerlo

come

Califfo.

elogi

gli

di

abu Bakr

e dichiar formal-

Tale dichiarazione riscosse l'approvazione

generale di tutti: le simpatie della gente ritornarono ora sulla persona di


'Ali,

dacch egli

si

era " riavvicinato al retto ed all'onesto

(T ab ari,

I,

1825-1827).
Cfr.

anche

Hai ab.

III,

609, Un.

e segg.

Nota 1.
Anche se l'isnad ha carattere artificiale e stereotipato, i nomi di Ma'rnar e di
al-Zuhri possono essere accolti come prove di verit e come garanzie di esattezza storica. Isondimeoo
il nome di '.Xisah, che ritorna cosi costantemente in tutte queste tradizioni, una finzione tradizionimaggior prestigio all' i s nad, perch non verosimile che la memoria dei grandi eventi
Madlnah venisse soltanto conservata da una giovane donna di soli diciotto anni, e
che nessun altro si desse premura di narrarli alle generazioni successive. L'idea che 'A.isah come figlia di abu Bakr debba essere stata la persona meglio informata di tutto ci che accadeva intorno al
stica per dare

di quei giorni in

691.

Morte
"**

di

rati-

11. a. H.

208-210.

di

Sorte
jj,gjj_

Fati-

Califfo, il principio b la norma generatrice di tutti gli isnad stereotipati (al-Zuhri, 'Urwah, 'ibah),
che noi troviamo a ogni jiie' sospinto nelle tradizioni di questo momento. Si pu per ritenere con relativa sicurezza che le tradizioni pi o meno accomodate provengano autenticamente da al-Zuhri, ma
che il resto ascendente dell' isnad ('Urwah, 'A'isah) sia ricostruzione ipotetica di tradizionisti posteriori, i quali trasportavano nei tempi primitivi dell'Islam le regole sistematiche, direi quasi burocratiche

dell'isnad, quali furono escogitate dalla met del II secolo della Higrah in poi.

Morte di 'Abdallah
209.

'Abdallah

Mihgau,

Bakr

abl

b.

(al-Waqidi, senza

b.

abl Bakr,

all'assedio

di

il

(Saa-wl).

isnad). Nel mese di Sawwal cess di vivere

figlio del Califfo,

Taf,

il

quale era stato ferito da abu

nelF anno 8. H. e sembrava esserne guarito

d'un tratto per in questo anno la ferita and in cancrena e in breve tempo
lo uccise

Cfr.

(labari, I, 1869).
anche Athir, II, 2.59,

8 e segg.

lin.

Nota
(a) 'Abdallah era ancora giovanissimo, quando Maometto fuggi da Makkah, ma si
vuole che egli venisse la .sera ad informare i due profughi nella caverna di ci che accadeva in
Makkah in seguito alla scomparsa del Profeta (cfr. anche 1. a. H., 20). Egli rimase in Makkah e pi
tardi, quando seppe che Maometto ed abu Bakr erano arrivati sani e salvi in Madlnah, emigr pure
lui, accompagnando la famiglia del padre, insieme con Talhah b. 'Ubaydallah. A cagione della sua
estrema giovinezza non pot prendere parte alle prime spedizioni di Maometto, e si vuole che la prima
1.

volta, che egli militasse, fosse alla presa

mente

ferito

durante l'assedio di

di vivere pochi mesi

dopo

T'if,

Si batt poi a Hunayn, ma rimase si graverimise pi e dopo aver penato lungo tempo, cess

Makkah.

di

che non

si

l'elezione di suo padre al CaliflFato.

Egli era innamoratissimo della moglie '.\tikah, fino al punto da trascurare tutti i suoi doveri,
ed alfine il padre lo costrinse a ripudiarla per questo motivo. 11 dolore del giovane fu per cosi forte
a g a r, II, 696 e da A th i r
s d., V, 498), che il padre
(compose sulla sua pena alcuni versi citati da
(b)

commosso

permise di riprenderla in moglie. Essa

durante tutte le sue sofferenze fino al


giorno della morte. Il moribondo le domand come favore, che gli promettesse di non rimaritarsi mai
pi con altri. Essa gli fece la promessa, ma non la mantenne, quando 'Umar b. al- Kh attab. nemmeno
un anno dopo, e prima di divenire Califfo, la chiese e la ottenne in matrimonio. 'Ali sdegnato le mosse
aspro rimprovero per la sua infedelt verso la memoria del marito. 'Atikah era figlia di Zayd b. 'Arar
e sorella di Sa'Id b. Zayd (H a g a r, II, 695-697, no. 8939; IV, 686-687, no. 690; AthIr Usd., HI, 199;
gli

lo assist

V, 497499).

22 e segg. afferma che ella ricevette dal marito moreite una parte delnon rimaritarsi pi. Quando ebbe passato il tempo di doverosa vedovanza
prescritto dalla legge musulmana, 'Umar le mosse rimprovero di privarsi d'un diritto, che le spettava
da Dio, e propesele di restituire alla famiglia del defunto marito i beni avuti in eredit e di unirsi
con lui in matrimonio. A questo essa acconsenti e spos 'Umar. Secondo un'altra tradizione, si vuole
(e)

Saa

d,

VIII,

19.3, lin.

l'eredit a condizione di

che 'Umar

si

recasse a visitare 'Atikah e la violentasse (S a a

d.

Vili, 194,

lin.

5 e segg.).

Origine della scrittura araba.


210.

Bench nella cronaca

di Tabari [f .310. a. H.]

menzione alcuna della prima compilazione


altre fonti
il

che

si

si

faccia

scritta del Qur-an, quasi tutte le

da noi conosciute attribuiscono ad abu Bakr

primo a riunire in un volume

non

versetti del

il

merito di essere stato

Qur-an ed a compilare quella

potrebbe chiamare la prima edizione ufficiale del testo sacro. L'esame

critico di questo fatto,

affermato da tanti tradizionisti, non entrerebbe pro-

priamente nel nostro lavoro

ma

dovrebbe piuttosto far parte di uno studio

esegetico ed analitico del testo quranico,


sere completo, senza

comprendere anche
692.

uno studio che non potrebbe mai


1'

esame

di

es-

un altro problema, assai

11.

oscuro

difficile,

dilYusioiie ai
si

un

volume,

uno

H.

210,211.

araba, e della sua

dell'origine della scrittm-a

iliii'

tempi di Maometto. Un'esposizione accurata e completa

quanto
bel

vale a

a.

riferisce

a questo argomento potrebbe formare da

ma

di tutto

soggetto di

il

nel suo insieme presenta tali e tante difficolt, che solo

come ilNldekc o

dei pi grandi semitisti o paleografi viventi,

ilKaral)acek,

potrebbero tratiare l'argomento con la voluta ampiezza e con la necessaria

Nondimeno non

precisione.

Annali un argomento
nel

programma

si

grande importanza, senza lasciare una lacuna

Anche

del nostro lavoro.

approfondito di tutto
raccogliere

di

almeno

il

se

possiamo esimerci da uno studio

problema, abbiamo

alcune fra

ultimi e migliori studi

passare in silenzio nei presenti

possibile di

l'

obbligo, in questo

principali notizie, ed

le

risultamenti degli

su questo vasto argomento,

scientifici

luogo, di

chi

affinch,

voglia approfondire maggiormente la conoscenza del medesimo, possa trovare

qui tutti gli clementi pi importanti per iniziarne lo studio.

Con
stinte

sull'

Maometto
gici

seguenti appunti in tre parti di-

nella prima riuniremo alcune delle principali notizie date dalle fonti

ai'abe

questo intento noi divideremo

ed

origine e sulla diffusione della scrittura araba fino ai tempi di


nella seconda raccoglieremo

risultati degli ultimi

studi filolo-

epigrafici, che indicano la vera origine della scrittura araba:

nella

daremo le notizie sull'uso della scrittura ai tempi di Maometto,


sull'impiego della medesima nella conservazione del Qur'an, ed aggiungeremo, anche la miglior parte delle tradizioni, che si riferiscono alla comterza infine

pilazione scritta del Qur'an, compiuta,

secondo quanto

si dice,

per ordine

del califfo abu Bakr.


Il

compito mio sarebbe stato molto pi

facile, se avessi

gere in qualche memoria completa su questo argomento,


lavoro fa interamente difetto

sar perci

forma molto sommaria,

riunire, in

il

ma

nostro soltanto

potuto attinfinora

utile

un tentativo

di

punti principali del complesso problema.

Faccio voti che qualche giovane orientalista della prossima generazione

si

una esposizione completa ed accurata

di

accinga

al

grande lavoro

e ci dia

tutto ci che sappiamo sulla storia della scrittura araba.

La notizia pi antica, che noi possediamo sull'origine della


211.
scrittura araba viene da al-Baldzuri [f 279. a. H.], il quale narra (cfr. Baladzuri,

p. 471, lin. 1 e segg.) sull'autorit di

H.] e di al-arqi
feta) tre

b.

al-Qatama,

le

Muhammad

un ramo deiTayy

cfr.

4, lin. 25, dice

Abulfeda

che appartenes-

Ant., 188,

lin. 5) si

rono in Baqqah (un luogo vicino a Hirah, oppure un castello a due

da Hit sull'Eufrate: Yaqut,

I,

a.

seguenti notizie. (Poco tempo prima del Pro-

uomini della trib dei Tayj (Fihrist,

sero ai Bawlan,

al-Kalbi [f 146.

702,

lin.

693.

12-13), e

riuni-

farsakh

adattando e cambiando

Origine
'*
.

della

11. a. H.

211.

rigine

della

scrittura

ara-

(al-suryani\^yali) composero

la scrittura siriaca

uomini avevano nome Muramir

^^^

ba.

Sidrah, o

-azarah

b.

(cfr.

Amnerhingen

Fihrist,

scrittura araba

medesima

b.

ramir e dai suoi


223,
b.

lin.

223,

ed

7),

lin.

a.

Hirah ed

gli abitanti di

colleglli.

H., 97),
ivi

Bisr

impar
si

b.

Gradarah.

di

al-Anbar,

Hirah. Bisr

Dumah

di

b.

anche

questi

la

V uso della

'Abd al-malik,

b.

al-Cxandal

(cfr. 9. a.

venne in quei

araba composta da Mu-

Makkah

Durayd,

(secondo

10 e segg., per sposare al-Sahya bint Harb, sorella di abu Sufyan

Harb), ed ivi ebbe occasione di incontrarsi sovente con Sufyan

'Abd ams, e con abu Qays

b.

cfr.

Da

di religione cristiana,

la scrittura

rec quindi a

Questi

Asiani

]\Iarwah),

(o

e 317, nota;

9,

'Arair

'Abd al-malik signore

H., 45 e segg. e 11.

tempi a stare in

nota

anche fra

Ukaydir

fratello di

Durayd,

Hurrah

b.

insegnata a varie persone

fu

diffuse

si

2,

Q)

la scrittura araba.

b.

'Abd Manaf

b.

Zuhrah,

b.

Umayyah

quali avendo

una scrittura, lo pregarono di insegnarla ad


essi. Bisr ammaestr allora i due Qurays nell'arte di leggere e scrivere l'arabo
con i nuovi caratteri, e quando i tre uomini si recarono insieme a Taf
osservato che egli faceva uso di

per alcuni affari commerciali, insegnarono

Salamah al-Thaqafi.
In seguito Bisr b. 'Abd al-malik

(xhaylan

scrivere

dello

anche a

b.

Mudar

(ossia fra le trib

tura a

'Amr

b.

(inventori

del

si

nuovo

Tabikhah (Kalb),

lasci

Makkah, recandosi nel Diyar

mudarit dell'Arabia Centrale), ove insegn la

Zurarah

Katib. Infine Bisr

dei

l'arte

b.

'Udas,

il

quale prese perci

nome

il

di

scrit-

'Amr

al-

rec in Siria ed ivi pure ebbe vari scolari. I tre Arabi


alfabeto)
il

insegnarono la scrittura anche ad un

quale a sua volta la insegn ad un nativo di

uomo
Wadi

al-Qura (presso Madinah), che poi ritornando nel suo paese, vi diffuse anche
li

nuova

la

scrittura

Cfr.

anche

Nota

1.

che composto di

(^)

(Baladzuri, 471,

Qutaybah,

273,

lin.

lin.

e segg.).

21 e segg.

Itehatsek, JEAS. of Bombay, XIV, 176, accennando a questo nome, dice


Mar, che in siraco vuol dire un prete (m a r santo nell' arabo odierno di Siria)

Il

Ame

r, nome proprio siriaco, e


trova in ci una conferma dell'origine siriaca dell'alfabeto
Vedremo per pi avanti come l'alfabeto arabo, quale era usato ai tempi di Maometto, avesse
un'origine assai pi antica di questo Muramir o Maramer, il quale, come risulta dalla presente tradi-

e di

arabo.

zione, deve aver vissuto nella generazione di poco anteriore a

Maometto,

pu considenon fu certamente
r inventore dell' alfabeto arabo, ma pu forse aver contribuito alla diffusione del medesimo fra gli
Arabi orientali e cristiani, e pu essere che suoi scolari l'abbiano poi ditl'uso fra gli Arabi pagani
dell' Ai-abia occidentale. In ogni caso Muramir ed i suoi colleghi furono solamente maestri ed insegnanti dell'arte dello scrivere con l'alfabeto, che era gi in uso presso gli Arabi del settentrione: i
cronisti posteriori ignari. d ci, attribuirono erroneamente al primo maestro d cui avessero memoria,
il merito di essere anche l' inventore dell' alfabeto arabo.
KoTA 2.
(a) Anche nel Fihrist, 4, lin. 25 e segg. abbiamo un accenno breve ai medesimi
fatti, ed una tradizione confermante la notizia, che gli abitanti di Kirah imparassero l'arte dello seri
rarsi contenere gli elementi di

un

fatto storico. Se

Muramir ha mai

se la tradizione

vissuto,

egli

vere da persone venute da al-Anbr.

Muramir

ideasse la forma

delle

Ci s'informa inoltre,

lettere,

Aslam

fissasse

694.

il

che dei tre inventori dell'alfabeto arabo,


di scriverle staccate od unite, ed

modo

1.

a.

H.

211-214.

'Amir inventasse

i punti diacritici (al-i'gttm).


Tutto queste notizie sono per addirittura fantastipunti diacritici furono inventati ni tempi di al-Haggg [f 95. a. H.].
fantastica ugualmente la storia della lingua araba, che si trova nel F i h r i s t dopo questi

che, perch
()

accenni all'origine dell'alfabeto. In un altro passo di quell'opera medesima


detto che gli abitanti di al-Anbar inventassero i segni per 1' alif , ba ,

'Iqd,

III, 202-203), e

Manaf

b.

(Fihrist,

B,

lin.

12)

anche
Makkah da abu Qays b. 'Abd
ta , thii (cfr.

che l'uso della scrittura venisse introdotto in


Zuhrah, oppure da Harb b. Umayyah, sui quali cfr. Qutaybah, 31, 35, 64 e Durayd,
45, 223. WUstenfeld Ee g i s t e r, 206. Nel Fihrist, leggesi anche il preteso testo di un documento scritto di pugno di 'Al)d al-Muttalib, l'avo del Profeta, sopra un pezzo di cuoio, che si dice
si trovasse nel tesoro del califfo al-Mn-mun in Baghdad (cfr. Fihrist, 5, lin. 18 e segg.
Rehatsek
JRAS. of Bombay, XIV, 178-179). Possiamo per ritenere con sicurezza, che il documento fosse di ben
dubbia autenticiti, bench forse scritto con caratteri arcaici, e perci mal compreso (cfr. Fihrist,
Anmerkunffcn, 3, nota 14). Il Rehatsek ha tentato ingegnosamente di fame una versione comprensibile, ma purtroppo noto che i Califfi 'Abbasidi avevano la specialit di possedere reliquie preziose
;

di assai dubltia autenticit.

Neir'Iqd

abbiamo molte notizie fantastiche sull'origine dell'alfaprimi a inventare l'arte dello scrivere. A pag. 203, J^in. 4, si fa
menzione di Muramir e dei suoi colleghi, e il novero delle poche persone che sapevano scrivere, quando
comparve l' Islam.
(e)

(III, 202, lin. 25 e segg.),

beto arabo e su coloro che furono

(</)

Mas'udi

rammenta,

(III, 292)

'Abd Salham b. Iram


vennero a Ta-if, e furono,
gli

b.

Sm

tra le varie opinioni sull'origine della .scrittura araba,

come

grandi migrazioni che seguirono alla torre di Babele,


primi che scrissero l' arabo e disposero le 28 lettere dell'alfabeto

b. Nuli, nelle

dicesi,

nell'ordine in cui si sono poi serbate.

Presso ibn KhalUkan

212.

De Slane,

no. 468;

(Eh a 11., I, 492, lin. 22; Khall. Wust.,


284) troviamo una ripetizione dei fatti narrati nel

II,

precedente paragrafo, con la differenza che


fabeto arabo attribuito al solo

un nativo

il

merito dell'invenzione dell'al-

Muramir, cliiamato Muramir

b.

Marwah,

Anbar, appartenente alla trib dei Murrah. L'alfabeto fu poi


introdotto a Makkali da Harb b. Umayyali, il quale l'aveva imparato in
di

Hirali durante
b.

Murrah

ibn Khaldun

medesima tradizione

nome

Sufyan

di

da Aslam

dei suoi viaggi

b.

Sidrah, scolaro d

Muramir

(sic).

213.
la

uno

che introducesse

b.

(Khaldun

sull'origine

Prol.,

dell'alfabeto

Harb, e di 'Abdallah

dall' 'Iraq in

Makkah

Il,

393) accetta anche egli

arabo

b. (jrud'an

come

d per anche
quello del

il

primo

l'alfabeto arabo. Notevole l'afferma-

ibn Khaldun (1. e, 398) che l'alfabeto arabo provenga da quello


Himyar nel Yaman, affermazione, che, vedremo esser

zione di

antichissimo usato dai


del tutto erronea

Per

pi avanti).

(cfr.

cfr.

anche (rawhari,

lin.

Qmus,

18;

minor momento

altre notizie di

Rustah,
214.

II,

I,

398,

146,

lin.

lin,

sull'origine della scrittura

23 e segg.;

Ta^

Lisan

araba,

al-'Arab., VII,. 18,

al-'Arus., IH, 539,

lin.

37 e segg.;

magri elementi una volta alcuni egregi

orientalisti,

17;

191-192.

Con

questi

come il De Sacy (tomi IX, e X, dei Mmoires de V Institut) ed il Cans sin


de Perceval {Essai, I, 291 e segg.) hanno tentato di ricostruire la genesi
dell'alfabeto arabo

(cfr.

anche Fresnel
695.

J.

A., 1838, serie IH, voi. VI, 353

Origine

della

scrittura
ba.

ara-

11.

214.

>rigine della
scrittura ara-^

a..

H.

primo ha sostenuto clie esso provenga dall'antico maiuscolo sidetto " estranghelo , (serta ewangeloyo ^spaca zoty^ilLoZ, estraned il secondo, seguendo ibn KJialdun, andato a cercare la origine

e segg.). Il
riaco,

Diti

o-hela)

nell'alfabeto himyarita.
Cfr.

De Sacy Chrest., II, 311, e Mmoires de


De Sacy J. A., anno 1827, voi. X, 209-231

anche

256, nonch

Deecke, ZDMG., XXXI,

solo di passaggio ai lavori del

tomo L,

l'Acad.

cenno

(sia fatto

102 e segg. sul-

l'origine degli alfabeti semitici).

Nldeke

Il

del

modo come

si

nella sua celebre Geschicite des Qorans, nel narrare la storia

compilato in

di vero spirito scientifico,

in

modo

del

tutto

il

al

tempo

pubblicazione

quella

di

Con

soli

(nel 1860)

non sarebbe mai

materiali letterari

possibile di scoprire la origine dell'alfabeto arabo,

incominciarono a raccogliere

perch gli Arabi

memorie

le

del

loro

stato
stessi,

passato,

secolo H.) non avevano pi notizia della vera origine del loro

(II. III.

fabeto

dotato

elementi soddisfacenti per stabilire la verit, anche

approssimativo.

nell'et in cui

uomo

Qur-an, con la sagacia di

astenuto dall'entrare nell'argomento dell'origine

araba, perch

della scrittura

mancavano

si

iscritto

La maggior

(').

mani sono

sia

delle ultime

parte delle notizie conservate dagli scrittori musul-

puro invenzioni,
nella

fasi

al-

storia

leggendari e tradizionistici

sia travestimenti

della

araba prima

scrittura

Maometto.

di

L'unico fatto notevole, confermato dalla concordia delle tradizioni da noi


citate,

che gli Arabi occidentali imparassero l'arte dello scrivere da

Arabi venuti dalle regioni

comunit arabe, che per


riore, e

il

contatto con

grandi civilt dell'Asia Ante-

le

per la loro conversione alla fede cristiana,

di coltura

di

molto superiore a quello degli

escludendo per gli Arabi del

luminosa
politica,

civilt

Yaman, bench

pi volte secolare,

morale e

religiosa.

pi insoluto che mai

il

Questa

vale a dire da quelle

della penisola,

orientali

notizia, in

trovavano

si

altri

in

Arabi della

un grado
penisola,

quella regione, dopo la sua

attraversava

grande problema,

altri

un periodo

apparenza

di

decadenza

certa, lascia per

pei'ch in nessun

modo

indica

quale fosse l'alfabeto usato dai Cristiani Arabi delle regioni confinanti con
i

due imperi di Persia

e di

Roma.

I^a luce

venuta da una parte inattesa

ed in modo, che nessuno poteva prevedere.

Uno

dei

singolari meriti del cessato secolo

XIX

pulso dato agli studi filologici ed epigrafici, merc

disseppellire la stria di popoli, sui quali fino allora,

ch alcuna notizia sicura. Le scoperte epigrafiche in


Babilonide hanno permesso con

il

stato

il

grande im-

quali stato possibile

non

si

aveva presso-

P^gitto, in Siria

ed in

valido aiuto dogli studi comparati delle

lingue semitiche di risuscitare la storia degli antichi Egizi, dei popoli della

69G.

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Fotoaravare E- Calzone -fioma

GRECO-EGIZIANO.
SCRITTURA ARABA ANTICA SOPRA UN PAPIRO

11. a. H.

Fenicia, ed inlino anche

Siria

s 211.

di quelli, che

dell'Eufrate e del Tigri. Questi .studi

abitavano

il

duplice bacino

hanno dimostrato quale sorgente

ma

scelta, di valorosi orientalisti si accinse

una

schiera,

rie-

ben esigua,

a disseppellire anche

misteri

dell'Arabia Antica con l'aiuto delle innumerevoli iscrizioni sparse sullo pietre,
nelle caverne e sulle rupi dei deserti arabici, dalle roccie di

monti del Sinai

al settentrione,

fino alla estrema

hanno avuto un pregio

penisola. Tali ricerche

Palmira e dai

punta meridionale della

speciale, perch le grandi dif-

che dall'inospitale deserto, dal fanatismo e

ficolt opposte, pi

dall'

ignoranza

moderni d'Arabia, hanno per lungo tempo impedito che si


cogliesse tutto il materiale necessario per uno studio completo dei resti
degli abitanti

l'antichissima civilt araba. In particolar

Yaman

scoperto nel

modo

racdel-

poi le innumerevoli iscrizioni,

dai pochi viaggiatori filologi (Arnaud, Halvy e Glaser)

che poterono penetrarvi, hanno sempre destato un vivissimo interesse, perch

famosa regione, nota agli antichi con il nome di


ha esercitato sempre un fascino particolare sull'immaginazione

la storia vetusta di quella

Arabia

Felice,

degli uomini fin dai tempi di Salomone,

regina di Saba venne,


ebreo.

Non

ci basti

qui

soltanto

il
il

dice,

si

quando, secondo la leggenda, la

d'Arabia a visitare

lo

splendido monarca

luogo di fare la storia delle scoperte epigrafiche arabe


dire,

che lo studio delle iscrizioni trovate nel

Yaman,

non molto propriamente chiamate " Himyariticho (dal nome Himyar,


portato da una dello pi celebri ed antiche popolazioni del Yaman), ha
forse

dimostrato in

niiin

modo

essere

(Khaldun

data da ibn Khaldun

Hirah avessero imparato

Higaz avessero adottato

lecito

Prol.,

l'alfabeto di

ritenere per vera la notizia

393-394), che gli abitanti di

II,

Himyar, e che perci

l'alfabeto himyaritico

per

il

gli

tramite e con

dei caratteri dello iscrizioni himyariticho tanto discosta

araba anche pi arcaica

Arabi del
le

mo-

Arabi dimoranti sui confini della Babilonide.

dificazioni introdottevi dagli

La forma

ormai

che

(la cufica),

ogni

da quella

diretto rapporto fra

due

alfabeti assolutamente insostenibile. In principio gli studi di epigrafia se-

mitica sembravano aver dimostrato in maniera inconfutabile che in generale


tutti gli alfabeti semitici occidentali provenissero dal tipo pi arcaico dell'al-

fabeto fenicio

(cfr.

Halvy, ZDMGr.,

voi.

XXXII,

176),

bench ogni ramo

del popolo semitico vi avesse introdotto quelle modificazioni o aggiunte necessarie per esprimei'o
fenicio.
(cfr.

Cosi

si

propri suoni, che non erano rappresentati dall'alfabeto

ritenne che

Mller, ZDMG.,

voi.

il

Himyaritico

XXX,

si sia

522-523);

epigrafici allora noti, purtroppo assai limitati,

697.

ma

svolto

dal fenicio arcaico

la deficienza dei materiali

non permise ancora

di seguire le

88

Origine

delia

scrittura ara-

chissinia di notizie storiche era offerta agli studiosi della storia antica del-

l'Asia anche dalle pi rozze e brevi iscrizioni, ed

[Origine

della

scrittura ara-

11. a. H.

214, 216.

successive fasi della sua trasformazione. Siffatte conclusioni generali

non

pote-

vano in alcun modo determinare quale speciale alfabetico semitico,

fra

tanti

ba.]

derivati dal fenicio antico, fosse


(cufico)

(~),

progenitore dell'arabo antico monumentale

e dell'altro corsivo antico dal quale venuta la scrittura araba

moderna. Di tutte
la pi

il

moderna

quella, araba,

da noi conosciuta,

madre primitiva, la fenicia, devono


congiunzione, che non presso le altre pi antiche. La

e tra essa e la sua

esistere pi anelli di

grande lacuna tra

scritture semitiche,

le

fenicio

il

altre scoperte epigrafiche di

sommo

colmata da

cufico stata in parte

e l'arabo

rilievo,

incominciando con quelle fatte

una regione deserta d'Arabia non lungi da Damasco, fra gli anni 1858
e 1862 per merito specialmente del von Grraham del Wetzstein, del Waddington e del De Voglie e recentemente dal Dussaud, e dal Littmann (^).

in

Nota
Langiies

1.

Cfr. nelle

ludes Sahennes del

Ha

m u s u a d, w

vy

(J.

A. srie VII, tom.

1,

1873,

il

capo II

u q l f a h, z a q z a b, g a
i 1,
r a s a q ] (/ex aiiriennes popuconfuse e favolose notizie degli scrittori musulmani sugli antichi idiomi d'Arabia

et criiures [

lations de l'Arabie') le

e gli alfabeti corrispondenti.

La scrittura araba pi antica porta il nome di cufica, da Kiifali, la citt fondata dagli
Nota 2.
Arabi presso Hirah, al principio della conquista. L'espressione impropria, perch la scrittura detta
cufica esisteva gi da gran tempo prima che venisse fondata Kfah: in questa citt per quella
scrittura venne coltivata, elaborata, perfezionata ed abbellita, per opera specialmente del governatore
umayyade al-Haggg b. Yusuf [f 96. a. H.], e perci si divulg per il mondo musulmano con il nome
della citt, ove essa si era maggiormente perfezionata.
Nota 3.
Cfr. Wetzstein, Relsebericht iiber Ilauran linde die Traclionen, Berlin, 1860; e
le sue 260 iscrizioni safaite in ZDMG., XXX, 1876, p. 514-524, e infine Abhandl. d. Birl. Ak. d. Wiss.

phil.-hisi. Klasse, 1863;

De

Vogii, La Syrie Centrale: Inscriptions Smitiques,

Paris, 1869;

Dus-

et Macie r, Voyage archoloyiqiie aii Safd et dans le DJebel ed-Druz, Paris, 1901 id. id..
Missione dans les rvyions d.sertiqiies de la Syrie Moyenne, Paris, 1903; Littmann in Amer. Journal
of Arch.'ieology, II serie, II voi., 1900; Zur Enlziffennig der Saf Inschriften, Leipzig, 1901; Publications of an American Archaelog. Expedition to Sj'ria, p. iv.

saud

215.

breve distanza a oriente del

fertile

quale giace la veneranda Damasco, forse fra tutte

le

ed

ameno

bacino, nel

citt esistenti la pi

antica al mondo, trovasi


nisola

una delle regioni pi orride e pi steriU della pearaba, detta al-Harrah, o Sa fa, che consiste in un gruppo di

vulcanelli spenti,

ove,

per via di

trovansi ammonticchiati nel pi

eruzioni avvenute in

tempi

preistorici,

pazzo disordine un numero sterminato di

macigni arrotondati di basalto nero, che variano dalla grandezza di un

pugno a quella
dai

un corpo umano. In questa desolata regione, arsa


fuochi tellurici, non esiste, durante la maggior parte dell'anno,
di

e riarsa

traccia

alcuna di vegetazione, e per lungo tempo, nonostante la sua prossimit ad

uno dei centri pi popolosi dell'Asia Anteriore, era stata negletta dai viaggiatori,

perch nessuno aveva mai sospettato in essa l'esistenza di vestigia

di generazioni scoinparse.
rosi,

che

vi si

Grande

fu perci la sorpresa di quei poclii valo-

avventurarono per la prima volta, nello scoprire, che quelle

pietre nere, erano per ragioni ignote, coperte


iscrizioni, tracciate in

un

da un numero

alfabeto sconosciuto.
698.

infinito di rozze

H.

11. a.

215.

Grazio sovrattutto all'ingegno e alla dottrina


tisti

XIX,

europei del secolo

viaggiatori

misteriose iscrizioni rivelarono alfine

di

uno dei massimi semi-

celebro

il

loro segreto e

il

J.

si

Halvy,

queste

pot stabilire con

da una popolazione semitica, la quale par-

sicurezza, che erano state tracciate

lava un dialetto arabo, avente molto affinit con

dialetti delle popolazioni

semitiche, dimoranti sul limitare del desei'to arabico. L' importanza per noi

maggiore

prova da esse apportata che quei

di queste scoperte, stata la

nomadi arabi non

avevano usato un alfabeto, derivato anch'esso dal

solo

grande progenitore comune,

ma

fenicio,

il

che detto alfabeto aveva anche

conservato una quantit di arcaismi di forma grafica di


la

sommo

rilievo per

storia degli alfabeti semitici in generale, ed in particolare di quelli della

penisola arabica. Si appur cos che l'alfabeto di Saf a era uno degli anelli
di congiunzione tra

tempo una

delle

fenicio

il

himyaritico,

ed allo stesso

forme di transizione dal fenicio all'arabo propriamente

Nldeke, ZDMG.,

detto(cfr.

arcaico e quello

XIX,

voi.

638).

Chi volesse esaminare pi a fondo questo argomento legga


del

Mailer, ZDMG.,

XXX,

voi.

167-176; e pu anche consultare

Bombay,

514-524; del Halvj-,


il

XIV, 173-198, bench

voi.

Rehatsek

ZDMG.,

gli articoli

voi.

XXXn,

A. 1877, 293-450, JEAS. of

J.

questi unisca nel suo studio notizie di valoi'e

molto diverso, senza porre in evidenza

grado della loro relativa autenticit.

il

L' importanza di siffatte scoperte per la storia dell'alfabeto arabo non

sfuggir a nessuno, perch in esse abbiamo


del medesimo.

Il

Nldeke (ZDMG.,

osservare, che l'alfabeto di Saf a

antico alfabeto arabo

(il

voi.

dagli

Arabi

XXXII,

174)

osserv

di somiglianza
la

mancanza

primo ad
con

dell'Islam.

che

l'assenza

Il

di

il

d' altri

pi

docu-

le fasi attra-

venuto all'antico alfabeto

si

tempi

il

cufico,

Halvy (ZDMG.,
nomi

di divinit pa-

Safa indicava con molta probabilit, che gli scritmedesime fossero cristiani ('). Dacch dunque l'alfabeto di Safa era

gane nelle
tori delle

poi

ma

e stato

con maggiore precisione

di Saf a

primi

nei
di

ha grandi punti

di fissare

verso le quali dall'alfabeto

primo indizio della vera origine

XIX, 638)

voi.

cufico pi arcaico),

menti epigrafici gU viet


usato

il

iscrizioni di

proprio delle popolazioni arabo-cristiane stabilite sul limitare del deserto

sombrare verosimile

arabo-sirio,

pot

esteso verso

mezzogiorno fra

gli

subendo leggiere modificazioni,


tempi di poco anteriori
dizionistica,

esser

1'

all'

Islam

alfabeto

Arabi

che

l'

uso

cristiani

medesimo

lungo l'Eufrate,

sia alfine penetrato


(^).

del

si
e,

fosse

sempre

da Hirah a Makkah nei

Sembr quindi che l'affermazione

tra-

arabo provenuto da Hirah, fosse sostanzial-

mente corretta, e che l'alfabeto usato


fosse una forma derivata dall'alfabeto
699.

in

di

Mal<kah

Safa

(^).

ai

tempi di Maometto

lOrigine

^^

delia

11. a. H.

216, 216.

rOrigine

della

scrittura araba.]

Il Halvy ha inoltre acutamente osservato (ZDMG., voi. XXXII, 174-175) che la


1.
adoperata nelle iscrizioni di Safa, bench schiettamente araba, ha legami assai pi stretti con
con quelli del mezzogiorno d'Arabia, e che perci i docui dialetti semitici del settentrione, che non
menti epigrafici smentiscono, secondo il Halvy, nel modo pi reciso, che le trib arabe del confine
Sirio siano immigrate dal Yaman come afferma la tradizione musulmana. Su questo importantissimo

Nota

lin<nia

argomento avremo a ritornare in seguito, quando parleremo delle guerre civili degli Arabi dopo la
morte di Mu'awiyyah nel 60. a. H.
Il Goldziher (M u h. S t u d., I, 111) osserva giustamente che gli Arabi viventi in
Nota 2.
continuo contatto con i Persiani e i Greci, erano saliti ad un grado di coltura di gran lunga superiore a quello dei loro connazionali nell'interno della penisola, e si comprende perci che Hirah esercitasse sugli abitanti dell'interno una grande influenza: ad essa rivolgevansi perci gli Arabi pi
intelligenti che volevano aumentare la loro coltura.
FraenkelAra m., 266 e segg. Kh i z a n a h, I, 412
Cfr. anche H o t h s t e i n, 26 e segg.

e segg.;

Y5qu

73;

III,

hausen Reste,

t,

IV, 228;

Aghani,

V,

R u s t a h,

191;

191,

lin.

12

segg.;

Well-

232 e segg.

Sulle fasi delle trasformazioni e svolgimento della scrittura di Safa finch prese la
Nota 3.
forma pi moderna detta kufica, non qui il luogo di intrattenersi E bene per notare che dall'alfabeto di Safa provenne non gi direttamente il kuf ico, ma bens la scrittura corsiva araba
che pi antica della kufica, o scrittura ufficiale usata nei primi testi quranici e nelle monete arabe
pi antiche. Pi tardi, quando il kufico non fu pi usato se non come scrittura ornamentale, il corsivo
prese il primo posto e fu ufficialmente accettato e consacrato negli atti governativi e nella copia dei
testi sacri per opera del wazTr calligrafo ibn Muqlah, sotto il califfo al-Muqtadir fra il 295-320. a. H.
Impartantissimi per la storia della scrittura araba sono i documenti arabi rinvenuti in Egitto e
comperati dall'arciduca Ranieri. Al dottissimo illustratore dei medesimi, il Karabacek, spetta ora il
dovere di compilare questa storia. Chi vuol vedere un esempio del corsivo arabo antico cfr. Karabacek M i 1 1 h., II, 93 e segg. e la tavola III, del med. voi. inoltre id., voi. IV, 75 e segg.; cfr. anche
Karabacek Fiihrer., 131 e segg., ove si hanno anche alcune fotografie dei papiri arabi.
Il primo ad osservare l'immensa importanza dei papiri arabo-egiziani fu il De Sac}', JA.
anno 1827, voi. X, 209-231. Noiiveaux apergiis sur l'histoire de l' criture chez les Arabes du Ilediaz.
;

216.

Non

molto per, tali concetti generali

hanno

derevoli modificazioni, perch negli ultimi anni del secolo

XIX

.subito consi-

altre scoperte

epigrafiche sono venute a chiarire meglio la genesi e la correlazione degli


alfabeti semitici occidentali, ed stato possibile di completare e approfondire
la nostra

conoscenza della loro evoluzione.

Omettendo
beto fenicio

(^),

di parlare della questione intricatissima sull'origine dell'alfa-

oramai cosa accertata che

maiche) della Siria avevano adottato,


Cristo,

una

le

forse

popolazioni semitiche (=^ ara-

anche prhna del 1000 avanti

scrittura propria, simile assai a quella fenicia e forse

derivata

da questa. Noi troviamo in uso questo alfabeto gi nell'SOO avanti Cristo,


come attestato dalle famose iscrizioni di Singirli, a nord di NicopoUs
(Islahi3^3'ah),

trovate nel 1890

Muller WZKM.,
voi.

XLVII, 96

voi.

questa scrittura aramaica

Halvy,

33 e segg.,

Ili,

segg.;

(cfr,

Lidzbarski,
si

Revue Smitique,

113 e segg.;
Handb.,

fece sentire sopra

I,

I,

77; D. H.

Nldeke ZDMG.,

440).

L'influenza di

una regione molto

vasta, pe-

netrando oltrech in Assiria anche in Arabia in et molto remote. Sulle tavolette di terracotta trovate in Assiria e in

Babilonide

si

sono rinvenuti molti

appunti grafici di scrivani in lingua e caratteri aramaici


tutti la

appunti rivelanti

tendenza a divenire corsivi ed a formare legature. Lo stesso notato


700.

1 1

H.

a.

216.

del pari nella celebre iscrizione ebraica dell'acquedotto


nel 1881

ZDPV.,

(cfr.

voli.

IH

IV

Kautzsch e Guthe)

gli articoli di Socin,

o che rimonta probabilmente ai tempi del re di Giudea, Ezechia


voi.
l'

XXXVI,

Euting

(cfr.

Qualche anno dopo

725 e

scgg.).

D. H.

MUer

grcss Orientalists,

nello

London, 1893,

II,

si

(cfr.

Tramadions of the Ninth International Conpag. 86 e segg.) e del Hubor [Journal

cuore d'Arabia settentrionale, che non pu essere posteriore al


Arabia. In quella

abbiamo l'esempio pi antico

stele,

ZDMG.,

scopriva por merito del-

d'un vojage en Arabie, 1883-1884, Paris 1891) la famosa stele di

Cristo: e nella quale

trovata

di Siloah,

ora conservata al Louvre,

nel

secolo avanti

di scrittura
si

Tayma,

aramaica in

commemora

la consa-

crazione di un culto ad una divinit aramaica.

Huber scoprirono anche numerose iscrizioni,


nel Higaz settentrionale, tutte dei secoli immediatamente anteriori e posteriori all' ra Volgare, ultime memorie di quel regno Nabateo che fu sopIl

Dought}'", r

Euting

il

presso dagli imperatori romani nel secondo secolo di Cristo.

Queste

iscri-

zioni rivelano anch'esse un'altra fase nella transizione dall'alfabeto aramaico

a quello arabico. Esse sono quasi contemporanee di quelle trovate sulle pietre

Harrah di Safa, da noi poc' anzi menzionate, e stanno a


rivelare la grande diffusione dell'arte dello scrivere, appresa dagU Aramei,
anche fra povere ed ignote trib del deserto. Una nuova fase di passaggio
basaltiche della

dall'aramaico all'arabico data dalle iscrizioni, o meglio


III secolo dell'

ra Volgare, che trovansi

sulle

roccie

grafl&ti

del

del

II,

Wadi Mukattab

nella penisola del Sinai.

Da

questi

monumenti

epigrafici strettamente collegati fra loro risulta evi-

dente come l'alfabeto ai'abo

sa

di

provenienza nord-semitica, e con l'aiuto

di essi possibile tracciare l'evoluzione dell' arabico

nato, l'araraaico del primo millennio avanti Cristo.

maggiori particolari,
zioni

si

vede che

ci

moderno dal suo

Non

ante-

potendo entrare in

limiteremo a notare come dallo studio di queste

la scrittura

iscri-

aramaica-araba usata in forma sempre pi cor-

mal scritta dai Beduini ignoranti, venne a una fase, ai tempi incirca
della comparsa di Maometto, in cui molti segni per lettere diverse erano diventati quasi identici di forma, e davano motivo a molte confusioni, errori
e difficolt di lettura. Queste aumentarono sempre con l'andare del tempo
e divennero una difficolt gravissima, quando la costituzione della teocrazia
siva e

Madinese e

la necessit di conservare

il

testo sacro quranico nella sua pu-

rezza originale, e di mantenere la corrispondenza ufficiale d'un vasto impero,

centupHcarono

l'uso della scrittura in Arabia.

Cosi ben presto,

nel

corso del I secolo della Higrah,

quando

beto divenne sempre pi corsivo e invalse l'uso delle legature fra le

701.

l'

alfa-

varie

(Origine

delia
*''*'

baT""^*

il. a. H.

216,217.

[Origine

della

scrittura ara-

lettere di

una

stessa parola, la scrittura divenne quasi indecifrabile e

^^^^q ricorrere a punti diacritici per distinguere tra loro

divenute oramai di forma eguale

(b, t,

potevano alla lor volta rappresentare


appresso discorrendo della riforma di
ster aggiungere qui che

I e II secolo della

avremo a parlare in
Yusuf [f 95. a. H.]. Ba-

b.

quale nota a noi dai docu-

la scrittura araba,

monete
Higrah, manifesta due

assieme

di ci

al-Haggag

dell' Egitto, dalle

menti papiracei

Ma

da qualche

iscrizione, tutte del

l'uno detto kufico,

tipi principali,

perch coltivato e perfezionato in Kufah, con tendenza monumentale, e


detto poi

naskhi, o

do-

parecchie lettere

th, n, y, tre delle quali unite


s, s).

si

l'altro

corsivo.

primo cadde presto in disuso e rimase come scrittura ornamentale


e sacra, adoperata generalmente nelle iscrizioni, nelle monete e nei testi
quranici; l'altra divenne di uso sempre pi generale, fissandosi alfine nella
Il

pu dire in via generale che

scrittura araba

moderna.

intieramente

kufico anche

il

Si

nelle

naskhi

il

sostitu

monete, nelle iscrizioni e nel testo qu-

ranico verso il V o il VI secolo della Higrah (^).


Nota 1. Eiassumendo si ritiene generalir.ente ohe dal cuneiforme

sumerico della Babilonide

semiti abbiano estratto un alfabeto proprio, ora scomparso, ma usato un tempo nell'Arabia orientale,
sul golfo Persico. Da questo prototipo sarebbero derivati da una parte gli alfabeti sud arabici, e dali

l'altro

nordsemitici (specialmente

il

fenicio)

da uno

di questi (forse

il

fenicio)

driss, 96
e

e segg.

145,

due su menzionati

esegg.

cfr.

articoli del

venne l'aramaico, dal

Hommel GrunHilprecht, E.cplorations in Bible Lands, 727 e segg.


Deecke ZDMG., XXXI, 1877, sull'origine cuneiforme dell'alfa-

quale derivarono gli altri pi moderni (nabatei, safaitico ecc.) e quindi l'arabo,

cfr.

anche

beto semitico primitivo, e sulle sue relazioni con l'alfabeto indiano antico.

Nota 2.
Una fonte preziosa per questi studi sugli alfabeti il L i d z b a r s k i, Handbuch der
NordsemiHuclien Epif/raph/k. Si possono consultare con profitto anche: Ph.B erger, Histoire de
V Ecriture darix l'aiiifjiiit, F&rs, 18^ Jeicish Encyclopedia, voi. 1, 439-4B4, s. v. Aphabet, ove trovasi una copiosa bibliografia e tavole comparative dei vari alfabeti semitici, e il recente importantissimo studio del Littmann, Ziir Entziiferung der Thamudenixcheii Inschriffen, MVAG., 1894, 1, con
una completa tavola degli alfabeti sud-semitici, ed un' appendice pregevolissima sopra i segni alfabetici, wusm, segni di propriet e di riconoscimento delle varie trib.
;

Diffusione dell'arte dello scrivere ai tempi di Maometto.


217.

Qui

in appresso riuniamo le principali notizie tradizionistiche

sulla difi'usione dell'arte dello scrivere fra gli

Arabi del 5igaz

ai

tempi di

Maometto, argomento di considerevole importanza per la conoscenza dei


tempi del Profeta e dell'ambiente, nel quale egli crebbe e predic. I tradizionisti vorrebbero farci credere

vere fosse ancora


sero

una grande

che ai tempi di Maometto

novit, e che

quelli

l'arte dello scri-

che la conoscevano fos-

da poter essere contati e indicati a nome. Eitengo per


debba essere molta esagerazione, e che probabilmente la co-

pochi

che in ci

noscenza della scrittura fosse molto pi antica e pi diffusa, che non appaia dalle tradizioni, nelle quali non improbabile
concetto tendenzioso

(cfr. le

ottime ragioni del

702.

si

asconda un qualche

Wi nckler,

nel

MVAG.

1901,

H.

11. a.

IV,

fase.

valso
" Il

il

p.

59 e

segg.).

coacetto che

Profeta

dice

noto infatti che fra

musulinaai ortodossi pre-

Maometto non sapesse n leggere, n scrivere.


ibn KJialdun, " non sapeva n leggere, n scrivere, e
il

profeta

una perfezione

ci era per lui

217.

la

sua ignoranza conveniva

suo grado ed alla sua dignit, con la quale egli

La

porto con Dio,

ragione che

metteva

il

Profeta doveva essere

mondo

Per

il

in rap-

Le

espressioni usate

perch tradiscono la origine ed

la

Profeta, contrariamente al caso

nostro, la privazione di queste conoscense era una perfezione

898-399).

unicamente

mentre noi dobbiamo aiutarci reciprocamente per assicurare

nostra esistenza in questo

II,

sopra

di

al

semplici mezzi di sussistenza e prodotti

della pratica delle arti industriali,


della civilt

si

all'alteisza della

(Khaldun

Prol.,

da ibn [vhaldun sono

di particolare

momento,

motivo di tutte

tradizioni

affermanti

il

lo

che Maometto non sapesse leggere o scrivere. Gli ortodossi musulmani, e in


particolar

modo

pi

colti,

erano consapevoli, che una grande parte delle

leggende bibliche contenute nel Qur-an,


ture d'Jsraele e che

alcune fra

si

trovavano anche nelle Sacre

le principali

istituzioni

Scrit-

musulmane

rituali

erano identiche a quelle degli Ebrei, ed altre erano molto somigliaiti


1.

a.

H., 54; 2,

divina di
le

a.

H.,

1,

Maometto potevano

24-28).

QuelU che non credevano

(cfr.

alla missione

perci assai facilmente sostenere la

tesi,

che

conoscenze bibliche e rituali del Profeta provenissero dalla segreta lettura

e conoscenza dei testi ebraici. Per la pi valida difesa della fede

era assolutamente necessario di sostenere, che

musulmana

quraniche fossero

le rivelazioni

di schietta origine divina e neppure lontanamente di provenienza

umana. Per

ottenere questo rsultamento era necessario dimostrare, che Dio scegliesse per

suo profeta un

uomo

ignaro di tutte

le arti civili, e

mezzo non contaminato per divulgare


stato possibile dimostrare che

islamica, avesse

la

Ubi

non

l'assoluta

perci

fossero ispirate

da Dio,

necessit di sostenere,

tutto

il

ma

ebraici,

Se fosse

propaganda

la

nemici della nuova fede


le

rivelazioni

del

dalle sue letture. Si impose quindi

che Maometto ignorasse l'alfabeto, e che

suo sapere provenisse da Dio:

cimento umano dei

servisse di questo

iniziare

avrebbero avuto un'arma efficacissima per sostenere che


Profeta,

si

sua volont nel mondo.

Maometto, prima di

letto e studiato

che

il

Qar-an non ora un

rifa-

ma una

nuova edizione incontaminata


della volont divina. Come dice ibn Khaldun, nel passo citato. Maometto doveva essere unicamente in rapporto con Dio perci quello che egli riceveva
dal medesimo, doveva entrargli nello spirito come cosa nuova senza timore
t33ti

ebraici,

che reminiscenze di cose


l'atto

di accogliere e

lette viziassero le facolt

mentali del Profeta nel-

predicare le rivelazioni di Dio.

Perci

del Profeta era (secondo gli ortodossi) uno stato di perfezione,

703.

l'ignoranza

una

specie

dj

Diffusione delarte dello


scrivere ai
l'

tempi di Maometto.

11. a.

g 217, 218.

[Diffusione deldello
l' arte

scrivere

ai

tempi di Maometto.]

H.

verginit morale, che lo rendeva V istrumento pi sicuro e pi puro per la tra-

smissione precisa della volont di Dio. Q)

Un verso della celebre al-Burdah o poema d'al-BusIri [f 694-697. a. H.] in lode


Nota 1.
spiega al-Bagiiri
Maometto, dice: Sufficiente miracolo [cio
'prova o argomento della sua
apostolicit '] sia per te tanto sapere in un Illetterato (u m m i), nell'et dell'Ignoranza, e tanto compiuta educazione in un orfano . Cfr. La Burdah du Cheikh El Bousiri, traduite et commente par
E. Basset, Paris, 1894, p. 127; C4 a b r i e 1 i. Al Burdatan, ovvero I due poemi arabi del Mantello m lode di Maometto, Firenze, 1901, p. 79.

di

218.

Siffatta tesi ebbe

grande voga nel mondo dotto musulmano,

perch era di origine antichissima,


versetto del

Qur-an

velazione quranica egli

con

trascritto)

di

la

allo stesso
al Profeta

letto alcun

libro,

Maometto. In un
che prima della

n avevalo

ri-

scritto

(o

sua destra. Quindi risulta che Maometto stesso cercasse

e che tutto

scliietta

risalendo

Dio ricorda

non aveva

imprimere nei seguaci

scritto,

47)

(xxix,

il

la persuasione

che egli non avesse mai n

letto,

suo sapere provenisse direttament-e da Dio in forma

ed incontaminata.

Il

pensiero ascoso nel predetto passo del Qur-an

('),

ha contorto tendenziosamente la verit in tutte le tradizioni, che diamo qui


in

appresso perch

dovesse essere,

si

uomo

ritenuto che
colto,

ma un

un vero Profeta non

potesse

semplice strumento incorrotto per

non

la.

tra-

smissione della volont di Dio dal cielo alla terra. Siccome per era anche

Maometto non comparisse come un ignorante rispetto ai suoi


tradizionisti hanno creduto di dover anche abbassare, oltre il vero,
coltura esistente in Makkah e in Madlnah ai tempi del Profeta.

desiderabile che
coetanei,
il

livello di

Se la sua conoscenza del Giudaismo e del Cristianesimo provenne da

oraH e non mai da fonti

come con valide ragioni sostiene


il Nldcke (Nldeke Qur.,
5-14), ci non dimostra in alcun modo che
Maometto fosse un analfabeta, perch non esistevano a quel tempo versioni
arabo della Bibbia o del Vangelo, e non v' il pi lontano motivo per supporre,
che Maometto conoscesse l'ebraico o il siriaco e sapesse leggere i testi sacri
sole fonti

ebraici o cristiani. Il

scritte,

contegno del Profeta verso tutto ci che riguardava

il

leggere o lo scrivere fu sempre molto ambiguo, ed noto che egli costante-

mente usasse

segretari per la sua corrispondenza,

evitando di proposito di

evidente che

ai seguaci.

L'uso osten-

mostrarsi a chicchessia in atto sia di leggere, sia di scrivere.


egli mirasse

a tenere gelosamente nascosta la verit

tato di segretari fu qvdndi

dotta

un

principio

fondamentale di tutta la sua con-

(2).

E vana

cosa dunque voler appurare, se Maometto sapesse o no leggere

e scrivere, dacch egli

ha cercato di tenerlo celato perfino ai suoi contemporanei. Eitengo per che se Maometto avesse veramente ignorato l'arte dello
scrivere, avrebbe trovato grande vantaggio nell'alTermarlo pul)blicamento
704.

y^ ^;^

Fetoqravuff E.Caixont -Roma

SAGGIO

DI

SCRITTURA ARABA SU PAPIRO

FINE

il

SECOLO DELLA

H.

218.

11. a. H.

dinanzi

ai

Compagni

che egli conoscesse

qualche

in

modo

ma non

l'arte,

nna menzogna dinanzi a

pi palese e preciso. Quindi probabile

volesse confessarlo, bench per non dire

tanti vecchi amici, che forse sapevano la verit,

Compagni nuovi

cercasse con la propria condotta di generare noi


l'impressione, che egli fosso analfabeta.

[Il

citamento che Maometto sapesse scrivere]

Da siffatte

Grimme
(cfr.

anche

(TI,

e giovani

4-5) sostiene cspli-

nota

10. a. H., 143,

2).

considerazioni perci logico arguire che tutte le tradizioni,

riguardanti la diffusione dell'arte dello scrivere in Arabia, vivente Maometto,

meno

siano pi o

ispirate

ascondano o travisino
63).

da concetti tendenziosi

AVinckler

la verit (cfr.

e polemici, e chq perci

MVAG.,

in

1901, IV, p. 58-

non appaia

L'arte dello scrivere era assai pi diffusa in Arabia che

tradizioni.

un

abbondino

lata,

fatto noto che in Arabia,


le iscrizioni.

Il

Yaman

monti.

la

valle delle iscrizioni, la

celebre

sparsamente popo-

cosi

celebre per

iscrizioni scolpite sulle roccic dei suoi


orientalisti

bench ora

dalle

numero immenso

il

Pariiieiiti

nota a

Wadi Mukattab,

di

tutti gli

nella peni-

abbiamo accennato alle migliaia di iscrizioni trovate


fra le squallide roccie della Harrah di Safa presso Damasco. I pochi viaggiatori, che hanno traversato con pericolo di vita la immensa penisola, sono
tutti concordi nel dire che abbondano ovunque le iscrizioni, riunite talvolta
iu luoghi ove si sarebbe creduto che fosse pi che mai improbabile di trosola del Sinai; poc'anzi

vare traccio d'uomo

(cfr.

per

es.

Doughty

il

nell'indice del

voi. II,

pag. 603-604, alla voce Inscriptions).

Ci dimostra come

fin dai

tempi pi remoti,

avessero la consuetudine di scolpire


perci

un tempo

dello scrivere

Einleitung, p.

xii).

anche

Grimme,

noto altres che


il

Non

cos

possibile che

uomini

difficili,

3-4; J.

II,

sulle roccie del deserto, e che

Euting,

Quray erano

Yaman

che visitavano annualmente

conti.

nomi

fossero molto diffuse col la conoscenza dell'alfabeto e l'arte

(cfr.

quenti, grandi e

loro

gli abitanti della penisola

e la Siria,

Sinaitische Inschriften

solerti

ed arditi mercanti,

due paesi

colti

intraprendenti, disbrigando

affari

civili.
s

fre-

fossero ignari dell'arte dello scrivere e d tenere

Se possiamo credere a al-Azraqi

[f 244. a. H.], v' notizia,

che

Qurays

gran tem.po prima dell'Islam tenessero una contabilit molto esatta dei loro
commerciali ed usassero perfino precise indicazioni cronologiche per datare i contratti e le obbligazioni di debiti (Azraqi, p. 102, "lin. 20). Questa
notizia sembrami vera, perch non concepibile un grande movimento comaffari

merciale senza l'uso di un alfabeto e di un qualche sistema, puranche


mitivo, di tenere i conti e di fissare le partite del dare e dell'avere (').

Se poi osserviamo
e scrivere in

Makkah

le liste di

ai

tempi

nomi

di coloro, che

di ]\Iaometto,

705.

si

pri-

dice sapevano leggere

vediamo

esser

tutte

persone
89

Diffusione

del-

dello
scrivere ai

l'

arte

tempi
metto.

di
I

Mao-

.^

[Diffusione deldello
l' arte

scrivere

ai

tempi di Maometto.!

11. a. H.

218, 219.

una condizione sociale molto elevata ed agiata, ed anche ben cognite nella
storia; onde v' ragione di sospettare che il novero sia fatto a j^osteriori e
contenga soltanto una scelta di nomi, con l'omissione di molte persone sconosciute o di bassa condizione. Se le tradizioni non mentiscono nel dirci che
di

Maometto appartenesse

alla pi nobile

famiglia fra

Qurays,

Profeta avrebbe dovuto di necessit figurare anch'esso nella

nome

il

lista,

del

perch

tempo suo in Arabia,


Qurays. Anzi saremmo indotti a cre-

inconcepibile, che egU, l'uomo di pi potente ingegno del


fosse pi ignorante dei suoi colleglli

brama

dere che in proporzione del suo ingegno, egli avesse pi degli altri

e perci egli pi che tutti gli altri avrebbe deside-

di sapere e di studiare,

rato di imparare ed usare l'alfabeto.

In conclusione siamo giustificati nel ritenere che in

dinah

al

tempo

Ma

e scrivere.

Facendo

che erano,

quello

Ma-

dacch era teologicamente necessario di sostenere che Mao-

dov por

si

pi del vero e del verosimile

di

in

del Profeta vi fossero molte persone che sapevano leggere

metto fosse un analfabeta,


in Madinah.

Makkah ed

il

livello della coltura esistente in

Makkani ed

i
i

decoro del Profeta abbassare ancor

il

Madinesi pi ignoranti e pi barbari

hanno ottenuto

tradizionisti

Makkah ed

di

smorzare ci che

poteva essere offensivo nel necessario analfabetismo del Profeta.

Un

Quran,

di cui si servono quanti sostengono l'analfabetismo del


con cui Maometto designa s stesso (vii. 156.), e che si suole
interpretare per profeta illetterato . Ma il Noldeke ha fatto notare (N o 1 d e k e Q u r., 10.) esser quello un epiteto opposto ad ahi al-kitab, o possessori di scritture sacre, e designar per-

Nota.

1.

altro passo del

nabi ummi,

Profeta, l'espressione

ci

non

l'analfabeta,

ma

soltanto chi

non ha

ispirazione divina attinge la verit. Cfr.

Nota

letto testi sacri delle varie genti, e

a s s e

t,

1.

e.

Gabrieli, Le.

solo

(cfr. il

dalla

diretta

prec, nota

1).

Secondo ibn Ishq (da Muli. b. a'far b. al-Zubayr, da 'Abdallah b. al-Zubayr), il


Profeta nomin suo segretario (i s t a k t a b a) anche 'Abdallah b. al-Arqam b. 'Abd Yaghth, e per
mezzo suo rispondeva ai re (a I-m u 1 vi k), e tale fu la fiducia di Maometto in lui, che quando gli ordinava di scrivere ad uno dei re, 'Abdallah scriveva e sigillava la lettera, sema che il Profeta chiedesse mai di leggerla. Quando 'Abdallah non era predente, Maometto si serviva come segretario anche
di Zayd b. Thabit, che scriveva le rivelazioni tjiiraiiche. Mancando anche Zayd, Maometto invitava
uno dei presenti a fargli da segretario e generalmente o 'Umar, o 'Ali, o Klialid b. Sa'id, o al-Mugbrah, o Mu'awiyyah. Lo stesso confermato anche da un'altra tradizione, nella quale Maometto approva quello che ha scritto 'Abdallah b. al-Arqara, senza nemmeno guardare la lettera (Hagar, li,
2.

673-674.

Il

G o d z i h e r (M u h. S t u d., I, 110-112 e nota) sarebbe per di parere un po' connon poter convenire totalmente con lui. Le sue citazioni di fonti hanno per grande
interes.se. Egli cita A gb a n i, V, 101; XIX, 104, lin. 14; Y a q Q b i, I, 240; H
m, p. 32. lin. 6;
Kremer, Ueber die Gedichte des Labyd., p. 28; Fraenkel, Die Aramaeisclien Fremdworter im
Nota

3.

mi duole

trario:

di

'

.s Ti

244 e segg.; Yaqut, I, 311, lin. 18; III, 58, lin. 21.
il Goldziher che allora, come oggid ancora, i nomadi del deserto disprezzassero
l'arte del leggere e dello scrivere, ma lo stesso non si pu dire degli abitanti nei centri popolosi come
Makkah e Madlnah. In queste due citt l'arte dello scrivere era infinitamente pi progredita, che non
Arahischen,

p.

Convengo con

Anche ai tempi di Maometto v'era gi un grande divario nella coltura fra gli Arabi agrinomadi, bench i primi discendessero probabilm-nte da trib nomadi anch'essi.

nel deserto.
coltori e

219.

Esaminando criticamente

le tradizioni

che seguono,

l'impressione che in realt nella societ, in cui visse Maometto,

706

si

riporta

non solo

vi

ti. a. H.

219.

ma

fossero relativamente molti, che sapevano scrivere,

facesse largo uso di quell'arte preziosa.

avuti dal Profeta

il

Profeta stesso

numero

evidente dal

143), che egli

10. a. H.,

(cfr.

clic

dei segretari

dovesse disbrigare una

copiosa corrispondenza, e ci ampiamente confermato da tutte la tradizioni


sulle

ambasciate e sui trattati con

le trib,

da noi date per

precedenti. Dalle tradizioni seguenti risulta altres, che

mente animasse

Compagni a

Maometto

Annali

personal-

scrivere e par quasi possibile di sostenere,

che egli dirigesse ed ordinasse la conservazione in

iscritto delle rivelazioni

periodo delle rivelazioni quraniche abbraccia quasi un quarto

quraniche.

Il

di secolo,

ma

un

moria alcuna che


zioni.

intiero negli

Fuga non

che prima della

fatto singolare,

esiste

me-

egli curasse la conservazione in iscritto delle sue rivela-

L'unica menzione di uno scritto quranico quella contenuta nella tra-

dizione sulla conversione di 'Umar(cfr. Intr., 285);

ma

l'autoi-it, sulla

quale

fondasi quella tradizione, lascia adito ai maggiori sospetti intorno all'auten-

anche

ticit dei particolari,

se

nuto della narrazione. Si noti

menzione

di

uno

possiamo accettare in via generale


infatti,

scritto quranico. Si

conte-

il

che in una delle due versioni non v'

dovrebbe perci ritenere, che prima di

emigrare a Madnah Maometto non pensasse mai a mettere in

iscritto quello

Compagni per la conservazione del testo sacro ('). Nulla sappiamo per come egli
risolvesse praticamente il problema di imprimere nella memoria dei Compagni i nuovi versetti. In ogni caso si deve rimanere mara\'igliati del modo
fedele e preciso, con il quale venne conservata memoria dei vari passi riche egli rivelava, e che

velati,

modo

si

fidasse della propria

perch nei versetti pi antichi


corretto o modificato

memoria

lo stile arcaico

da influenze

posteriori. Si

e di quella dei

non apparisce

in

verun

vede per, che quando

Maometto emigr a Madinah, ed aumentarono le sue occupazioni, e le occasioni richiedenti nuove rivelazioni, egli riconobbe probabilmente presto la
suprema utilit di mettere in iscritto quello che si rivelava. Il numero dei
seguaci cresceva ogni giorno con rapida e continua progressione: non era materialmente possibile sottoporre tutti al lungo e non agevole tirocinio di
imparare a mente i versetti gi rivelati. Si infatti conservata memoria,
che prima della uccisione del califfo 'Umar, nel 23. a. H., non vi fosse alcuno, che sapesse a mente tutto il Qur*an (Suyuti Itqan, 168, penultima lin. e segg.). I vari Compagni rammentavano, chi una parte chi l'altra
del testo sacro

(cfr.

seguenti paragrafi, 228 e 233): alcuni versetti erano

ritenuti

a memoria, a quanto pare, da una sola persona

Itqan,

p.

Nota

1.

134,

Il

lin.

13).

Gr mme
i

nei quali usata la parola


ebraica, che significa

Suyuti

(cfr.

(II, 3) cita

sur ah, come

uno strato

per due versetti quranici rivelati in


indicazione di

di pietre allineate in

707.

un brano

quranico.

Makkah

Sur ah

(s,

39 e xi,

1(5)

una parola

un muro; pi tardi equivale a righe

di

scrit-

{Diffusione dell' arte


dello

scrivere

ai

tempi di Maometto.

11. a. H.

219-223.

[Diffusione

del-

dello
scrivere ai
l'

arte

tempi

di

metto.]

Mao-

tura, ed infine a scritto . In questo senso lo adopera il Profeta, mentre il significato arabo di
siirali eminenza e poi nobilt, eccellenza e simili (cfr. Noldeke Qur., 24); da ci dovremmo concludere che, se il carattere meccano dei due mentovati versetti fosse in tutto incontestato,
egli avrebbe cominciato a fissare per iscritto una parte del Qur-an anche prima di emigrare a Madlnab. Dalle tradizioni per nulla sappiamo in proposito.

220.

(ibn Sa'd,

(a)

da al-Waqidi, da Khalid

b. Ilyas,

da abu Bakr

b.

Grahm al-'Adawi). Quando comparve V Islam, in Makkah


v'erano diciassette uomini fra i Qura3'S, che sapevano scrivere (1) 'Umar b.
al-Khattab, (2) 'AU b. abi TaUb, (3) 'Uthman b. 'Affan, (4) abu 'Ubaydah b.
'Abdallali b. abi

aWxarrah,

dzayfah
b.

'As

'Utbah

b.

'Amr,

Talhah

(5)

Umayyah,

b.

b. Rabl'ah, (8)

Salamali

(9)

'Ubaydallah),

(b.

b.

b.

*Amr

b.

b.

Sa'id fratello

al-'Amiri, fratello

Aban

(10)

precedente,

del

abu Hudi Suhayl

abi Sufyan, (7)

'Abd al-asad al-Makkzumi,

Khalid

(1 1)

Hatib

Yazld

(6)

b. Sa'ld b. al-

(12) 'Abdal-

Huwaytib b. 'Abd al-'Uzza al-'Amiri,


(14) abu Sufyan b. Harb b. Umayyah, (15) Mu'awiyyah b. abi Sufyan,
(16) (jruhaym b. al-Salt b. Makhramah, e tra i halif o confederati dei Qurays anche (17) al-*Ala b. al-Hadrami (Baladzuri, 471-472).
(h) Cfr.
'Iqd, III, 203, lin. 6 e segg., ove menzionato anche un
(18) 'Uthman b. Sa'id b, Khalid b. Hudzayfah, come fratello di Aban (no. 10)
lah b. Sa'd b. abi Sarli al-'Amiri, (13)

il

che errato
il

no.

testo ivi corrotto. V' confusione fra

le

Da

varie tradizioni

ili

seguenti notizie sulla diffusione dell'arte dello scrivere fra

vere

Karlmah

sapeva leggere
(5)

umm

(Baladzuri,
222.

il

libro

bint al-]\Iiqdad

a I-m u

Salamah, moglie del

haf

(4) 'A'isah,

(2)

la

umm

Kulthum

moglie del Pro-

ma

non sapeva scriProfeta, sapeva leggere, ma non scrivere


(r=

il

Qur-an),

472).

(al-Waqidi,

primo che

Quando Maometto venne a Mada segretario fu Ubayy b. Ka'b al-An-

senza isnad).

il

sri,

quale inaugur l'uso di apporre alla fine delle lettere la dicitura

un
b.

tale.

Se

Ubayy

gli

servisse

era assente.

Maometto

y a day hi, pu anche significare


le lettere che Maometto mandava
concedeva in feudo
223.
b.

si

serviva

come

terreni,

sotto

(iettatura?)

Zayd
Profeta (bayn

rivelazioni quraniche,

le

alle varie pei'sone,

scrisse

segretario di

Thabit al-Ansari; e Zaj^d od Ubayy scrivevano dinanzi al

egli

donne

le

dlnah,
il

no. 10

il

Hafsah, moglie del Profeta, sapeva scrivere; e cosi

bint 'Uqbah, e (3)


feta,

no. 3,

al-Wqidi, raccolte da Baladzuri, ab-

contemporanee e seguaci di Maometto


(1)

il

11.

221.

biamo

il

documenti con

quali

ed altre cose ancora (Baladzuri, 472-473).

noto altres come uno degli scrivani di Maometto, 'Abdallah

Sa'd b. abl Sarh, dopo aver lungamente prestato la sua opera al

feta nel mettere in iscritto le rivelazioni, accusato ih

708.

non

Pro-

scrivere fedelmente

11. a.

Maometto

quello che

gli

dettava,

e corresse grande pericolo

questi prese possesso di quella citt


p.

ss 223-225.

Makkah rimiegando

fuggisse

Baladz ur

H., 79, cfr. anche

(cfr. 8. a.

i,

Madlnah presso gU Aws ed

(al-Waqidi). In

Khazrag, mentre

viveva Maometto, erano pochi che sapessero scrivere l'arabo

pevano scrivere in arabo e prima della venuta


lezioni nell'arte dello

scrivere

a scrivere

al-Mundzir

b.

'Amr

(3)

Ubayy b.

(1)

Ka'b, e

(4)

scrivere tanto in arabo, che in ebraico) Q)

Hudayr;

Ma'n

(7)

'Adi al-Balawi'

b.

Sa\l b. al-Rabf;

(9)

Ubayy,

alcuni, che

avevano

(no. 6)

nell'

b.

Zayd

b.

'Ubadah
Thabit

(5) Eafi' b.

half

(il

Malik

di

al-kamalah

acqua. Questi perfetti erano

Hudayr

Cfr.

Aws

ed

1 1)

ult.

al-Kata-ib

anche 'Iqd,

quale sapeva

Usayd

(6)

b.
;

Khawli (Khawali?), ed (U) 'Abdallah b.


Munafiqun o Ipocriti (^). Fra questi v'erano
(o

perfetti,

(no.

Rafi.' (no.

10).

5)

abilit
;

(Baladz

III,

203,

perch oltre
le

Sa'd (no.

freccio,
1)

Usayd

Anche ai tempi pagani furono

alcuni, che riunivano insieme tutte queste qualit: essi erano:

Samit, e

Dulaym

b.

degli Ansar; (8) Basir b. Sa'd

sapevano lanciare con grande

'Abdallah (no.

Sa'd

b.

cognome

il

all'arte dello scrivere,

nuotare

Aws

(10)

celebre capo dei

il

Madlnah. L'uso dello

Maometto, e molti Madinesi impararono

di

sono menzionati

questi

fra

tempi

ai

Ebrei sa-

gli

Maometto davano anche

di

scrivere ai giovani (pagani) di

molto

estese

si

Suwayd

b. al-

uri, 473-474).

Un. 9;

Qutaybah,

132,

ult.

lin.,

133,

lin.
IS'OTA

Kharigah

b.

1.

(Ishq

b.

ab!

Isr'il,

Zayd, da suo padre Zayd

da 'Abd al-ral.imaa
b. Thabit). Il

b.

abl-l-Zanad, da suo padre abu-1-Zanad, da

Profeta ordin a

Zayd

b.

Thabit

di

imparare la

perch non si fidava di loro nella corrispondenza: Zayd impar la scrittura


ebraica in sole due settimane, e da quel giorno scrisse per il Profeta lettere in Ebraico agli Ebrei, e
lesse al Profeta le lettere, ohe riceveva dai medesimi (B a 1 a dz u r i, p. 474).
Nota 2.
Fra quelli, che sapevano scrivere in arabo, ed insegnavano l'arte in Madlnah (dopo
la morte di Maometto), pare fosse anche quel cristiano Gufaynah al-'lbadi, nativo di Hirah, che
viveva in amicizia con Sa'd b. ahi AVaqqas, e che fu sospettato da 'Ubaydallah b. 'Umar, di essere stato
complice di abii Lu-lah nell'uccisione del Califfo suo padre (cfr. 23. a. H.): noto che 'Ubaydallah

scrittura

degli Ebrei,

uccidesse lui e due suoi

figli

(B a

a dz

ur i,

p.

474; autorit: al-Waqidi).

Compilazione scritta del Qur*an.

(Ibrahim b. Bastar, da Sufyan b. 'Uyaynah, da al-Zuhri, da


225.
'Ubayd, da Zayd b, T^bit). Quando mori il Profeta il Qur-an non era stato

un volume. Ed al-Kh.att\bi aggiunge, che Maometto non avesse riunito il Qur-an in un volume, al-mushaf (^), perch temeva che potessero venire nuovo rivelazioni, in abrogazione di quelle gi esistenti (^), o fosse necessaria la i-ipetizione (a 1-t a 1 a w a h) fj. Quando per con la morte di Maometto

riunito in

si

cliiuse

{DifTuBione

per sempre la serie delle rivelazioni. Dio ispir ai primi

709.

Califfi la

del-

dello
scrivere ai

l'

arte

tempi di Maometto.

47B, sull'autorit di al-Waqidi).

224.

(2)

F Islam

messo a morte dal Profeta, quando

essere

di

H.

[Compilazione
scritta del
r'an.

Qu-

necessit di riunire

versetti sparsi per assicurare la conservazione del testo

ebbe principio per opera di abu Bakr dietro suggerimento di

(jj5

gg^^j-Q^

H.

11. a.

225, 226.

'Umar (Suyuti Itqan,

133, hn. 6 e segg.).

Non certo se debba dire: m a s h a f, p m u s h af il volume , o collezione di


Nota 1.
fogli
o pagine. Il Noldeke (N o 1 d e k e Q u r., 193, nota 1) dimostra che la parola non
li
f,
cio
u
u

araba pura, ma di origine bimyaritica, o etiopica (5 alia fa signific originariamente scavare con
una pala detta m a s h a f, incavare e poi scrivere yfa-js'.v). Lo stesso Suyijti ne ammette la
origine etiopica, perch narra in un luogo (Suyuti Itqan, p. 120, lin. 12 e segg.), che quando il
califfo abii Bakr ebbe terminato di raccogliere il Quran, i Compagni lo pregarono di dare un nome
al libro (cio al volume, o esemplare materiale e multiplicabile del Libro). Alcuni volevano che venisse
chiamato Angli, ossia Vangelo, altri preferivano invece il nome al-sifr, ossia Sefer (propriamente
rotolo , o pngina di pergamena o cuoio raschiato , poi libro ) come gli Ebrei chiamavano il
loro testo sacro, ma alla maggioranza ripugn di adottare un nome ebraico. Allora 'Abdallah ibn
Mas'iid si ramment che in Abissinia aveva visto un libro (sacro), che era chiamato al-mu.shaf
si

Bakr adott questo termine.


Suyuti Itqan, p. 135, lin.
ZDMG., XLVI, 1892, p. 19.

dagli Abissini ed abii

Mu sh a f
M u h. S

(cfr.
I,

t.,

anche

111, e

I primi

testi

19, e segg.).

quranici ebbero quindi

Abu

fe d

a,

I,

270;

nome

1-

Goldziher

Secondo i tradizionisti cfr. B u kb a r i. III, 396, lin. 4 B u kh a r i Cairo, III, 208,


anno l'angelo Gabriele veniva a visitare il Profeta e ripeteva con lui tutti versetti rivelati per riscontrarne la esattezza e per imprimerli meglio nella memoria di Maometto. Si
dice che ci avvenisse nel mese di Ramadan: l'anno prima della sua morte questa ripetizione si ripet
due volte, e da ci, si narra. Maometto comprese che la morte era vicina.
Nota 3. E noto che il Profeta nel corso della sua vita abrogasse alcuni versetti rivelati, sostituendoli con altri nuovi, oppure li sopprimesse addirittura senza sostituzione di altri. Questo argomento, che uno dei pi importanti per i teologi musulmani, stato soggetto di numerosissime opere.
Per particolari maggiori cfr. Noldeke Qur., 41 e segg.; M u i r, I, p. xxivxxvi; Suyuti
Itqiin, p. 514.629; Kb a 1 d i n Pro!., II, 464.

Nota

lin.

2.

15 e segg.), ogni

(abu Sa'd al-Rhudri [f 74. a. H.]). Si vuole che il Profeta


ordinasse ai seguaci di notare in iscritto soltanto le rivelazioni quraniche,
226.

{a)

e niente altro di quello che egli diceva. Il Qur-an fa


intiero

prima della morte

Noldeke

[cfr.

Qur., 193, nota

1]

non

in iscritto per

un luogo

riunito in

solo

n era stato dato ordinamento alcuno

(Suyuti Itqan, 138, lin. 13


Cfr. anche Sprenger, JEAS.

alle sure
(6)

ma

Maometto,

di

messo

e segg.).
of B.,

XXV,

304, no.

e segg.,

ove

sono citate molte tradizioni per dimostrare come Maometto vietasse ai Com-

pagni di scrivere cosa alcuna che non fosse


tutte

molto

" fiacche

,,,

non

possibile accettarne

altro che

una

falsa

il

il

Hi^rah, di

I e in parto del II secolo della

vietasse l'uso delle scritturo e ordinasse

Non

Qur-an

quell'errore, nel quale

espressione tradizionistica di

sulmane nel

il

le

autorit sono per

contenuto. Esse sono

mucredere che Maometto

caddero

le

scuole

solo uso della trasmissione orale.

interpretazione del versetto Quranico (xxix, 47)

gi da noi citato. Pi tardi questo concetto fu abbandonato dai teologi dopo

una asprissima
1.

lotta contro

fautori della

scuola orale

e, 305-314). Per combattere quest'ultima, la scuola pi

quantit di tradizioni a dimostrare che


l'uso della

scrittura

Sprenger,

1.

per conservare

il

710.

Sprenger,

moderna coni una

Profeta incoraggiasse e ordinasse

memoria

e, 314-324).

(cfr.

di tutto ci che diceva (cfr.

11. a. H.

226-228.

Altre tradizioni conservato da al-Hakim affermano per,

vente Maometto, fosse stato riunito in iscritto


ino alcune (che pretendono risalire a

come Zayd ed altri mettessero


riq\ in presenza del Profeta,
133,

17

lin.

Secondo

gi in un

Qar-n, e ve ne sono per-

il

il

Qur-an su

si

ma

volume,

il

Profeta duraiite la

mettere in iscritto tutto

fatto

su fogli di carta (riqa') staccati, sopra ossa

morte del Profeta raccolto


merito di abu Bakr l' aver ordinato

la

un

fogli

volume,

facendoli cucire

(Suyuti Itqn,
Nota

137,

assieme,

affinch

sua di-

copia di tutti gli ap-

grandezza uniforme) e di avere

(di

(gli

Tutto questo materiale

(^).

mora, e

fu

sua

Qur-an, non

il

alla rinfusa nella

su

al-

(SuySti Itqan,

scritto fu trovato alla

punti

narra

fogli di carta,

e sotto la sua direzione

al-iktaf) di cameli, e su rami di palme

omoplati,

quali

b. Ihbit), nelle

al-Harith al Mulisibi,

Madinah aveva

in

iscritto

vi-

segg.).

227.

dimora

in

Zayd

che gi

riuniti

nessuno

medesimi in

andasse smarrito

2 e segg.).

lin.

(a) Si

afferma che molti versetti fossero scritti anche su costole di camelo (a d 1 a '), su
pezzi di legno dei basti per camelo (a q t b), su larghi pezzi di corame (adm), e perfino su pietre
piatte e liscie. Con la parola riq', secondo al- Kh attabi, inteudevasi tanto carta, kaji^idz, quanto
pergamena. Secondo alcuni la parola aqtab significa quei pezzi di legno piatto, che servivano come
selle, e si ponevano sulle bestie da soma. La copia fatta da abu Bakr fu scritta su fogli di carta,
1.

qaratis (Suyuti Itqan, 137, lin. 11 e segg.).


(6) Secondo ibn Kh aldun, nel primo secolo del
scritti

(Klialdn Prol.,

psrgamena per ogni specie di


ordinata da abu Bakr
Arabia doveva essere rarissima

Califfato fu usata la

11,407); probabile perci chela copia del

e tutte le seguenti fossero scritte su pergamena.

La

carta papiracea in

Qurn

e molto pi costosa della pergamena. Cfr. per la storia della carta in Asia,
srie VI,

tome XI,

Jacob A r
228.

.i

(1868, avril-mai) p. ci95 e segg.,

b.

Dicht.,

Tutte

fatto

fonti

le

speciale,

il

Si vuole che

Mu'adz

1).

Bukliari,
(b)
1),

sono d'accordo nel

riferire

ohe durante la vita

tutto

cliente di

(rabal e
III,

fonti

noi

diamo qui in appresso

Maometto raccomandasse

ai suoi' di

Dopo

la

il

tore del Qur-an fu

Itqan,
(e)

165,

lin.

morte

Mas'ud durante

lin.

di

Zayd

Qur-an

sui

iscritto,

diversi elenchi.

imparare a mento
b.

Mas'ui, Salim

di

al-Yamamah,

lin.

10 e segg.;

14 e segg.).

Salim alla battaglia di al-Yamamah, e di 'Abdallah

califfato di
b.

'Uthman

[23-35. a. H.],

il

miglior conosci-

(Suyuti

Thabit, che visse per molti anni dopo

19 e segg.).

Secondo Anas

Qur-an, durante

abu Hudzayfah, e perito nella battaglia


Ubayy b. Ka'b (Suyuti Itqan, 165,

396,

il

mettendone alcuni una grande parte in

Qur-an, specialmente a quattro persone, ossia 'Abdallah

b. ]\Ia'qil,

nel J. A.

potevano recitarlo tutto a memoria, per averne

regna qualche divario nelle


(a)

Pauthier

il

nel JRAS., anno 1903., pp. 663-684,

Compagni conoscessero a mente

di coloro che

uno studio

Ho ernie,

Ili, 162-163.

del Profeta pochissimi

nomi per

il

la

b.

vita

Malik,
del

quattro Ansar conoscevano

soli

Profeta,

711.

ossia:

Ubayy

b.

Ka'b,

tutto

Muadz

il
1).

compilazione
orxtta dei Qur-an.

11. a. H.

228, 229.

[Compilazione
scritta del

Qu-

Zayd

(xabal,

g^jj^^^^j.^

Tbabit, ed abu Zaj'-d

b.

ni, 397,

lin.

(Suyuti Itqan,

166,

lin. 5,

e segg.

8 e segg.).

r-an.

danno invece la lista seguente abu-1-Darda, Mu'adz b. abal,


Zayd b. Thabit ed abn Zayd (Suyuti Itqan, 166, lin. 9 e segg.).
(e) I banu-1-Kbazrag (Ansar di Madlnah) affermavano che di tutti i Compagni soltanto quattro sapevano a mente l' intero Qur-an, e che tutti e
Altri

(d)

quattro erano Khazragiti, ossia

Itqan,

lin.

Secondo

(g)

'Ubadah

tutto

Quran (Suyuti Itqan,

il

Muhammad
b.

Ubayy

al-Samit,

qan,

169,

(i)

Tamlm
lin.

Hn.

al-Dari

lin.

Ile
il

segg.).

Profeta,

b.

tutto

il

b.

Madinah (Suyuti Itqan,


conoscitori di

il

califo

Ayyub

Ka'b, abu-1-Darda ed abu

tutto

'Uthman

il

b.

169,

lin.

b.
al-

5 e segg).

Qur-an anche Zayd


'Aifan

(Suyuti

It-

10).

Oppure Ubayy

Darda, Sa'd

mente

annoverano fra

Altri

Thabit,

b.

168,

Ka'b al-Qurazi, mentre viveva

b.

Ansari, tutti e cinque Ansar di


Qi)

(Suyuti

Qur*an era conosciuto soltanto da cinque uomini, ossia: Mu'adz

il

(rabal,

precedente

9 e segg.).

memoria

conosciuto a

tutto

(ci)

Alcuni sostengono con varie ragioni, che pure abu Bakr debba aver

(/)

168,

quattro del capoverso

Zayd b. Thabit, Mu'dz b. (jabal, abu-1'Ubayd, abu Zayd (^) e Magma' b. (raryah,
quali avevano a
Qur-an, meno forse due o tre sure (Suyuti Itqan, 169,
b.

Ka'b,

13 e segg.)

(').

Fra coloro, che avevano riunito il Quran, g a m a a al-Qur-an, ossia lo conoscemenzione di abu Zayd Sa'd b. 'Ubayd b. al-Nu'man, dei banfi 'Amr b. 'Awf, un
Awsita, poi di Qnys b. abi Sa'sa'ah, un Khazragita, pure egli avente cognome abii Zayd, ed infine anche
di Sa'd b. al-Munclzir b. Aws b. Zuhayr, un Khazragita (Suyuti Itqan, 170, lin. 1 e segg.). Abbiamo qui uno di quei tanti casi cosi frequenti di confusioni di nomi, per distrigarsi dai quali i biografi
dei Compagni hanno creato altrettanti Compagni diversi, quante sono le diverse versioni dello stesso nome.
Nota 2.
Notevolissimo in questi elenchi la quasi completa concordanza delle varie fonti
sul fatto che lo studio del Qur an fosse assai pi coltivato dai Madinesi che non dagli Emigrati
makkani. Siffatto fenomeno singolare merita speciale menzione, perch de esso debbonsi arguire varie
importanti conclusioni 1 in Madlnah doveva, forse per azione indiretta degli Ebrei, esistere un grado
di coltura superiore alla media degli Emigrati makkani trasferitivisi con Maometto; 2" in Madlnah,
vivente ancora il Profeta, si form gi il primo nucleo del partito religioso e zelante che raccoglieva
con amorosa devozione ogni parola, e la memoria di ogni atto del Maestro (cfr. 10. a. H., S 114 e
segg-); 3 questo nucleo doveva essere ancora molto piccolo, se tanto jx)chi erano i conoscitori del
Qur-nn; 4 infine vediamo una delle ragioni, per le quali in Madlnah piuttosto che altrove si formarono la prima scuola islamica, e gli elementi primordiali, intomo ai quali si cristallizz in appresso la
grande scuola tradizionistica madinese, la procreatrice prima di tutte le altre scuole del mondo musulmano (cfr. 11. a. H., gj 79 e segg.).

Nota

vano

1.

'

tutto, si fa

Secondo abu 'Ubayd, nel suo " Kitab al-qira-at , i seguenti Com 229.
pagni del Profeta erano lettori pubblici del Qur-an (qurra): dei Makkani
(1)
(6)

abu Bakr;
Sa'd

(b.

'Umar; (3) 'Uthman; (4) 'Ali;


abl Waqqas) (7) 'Abdallah b. Mas'ud
(2)

(9)Salim; (10) abu Hurayrah; (11) 'Abdallah


712.

b.

(5)

Talhah

(8)

Hudzayfah

al-Sa-ib

(b.

'Ubaydallah);

al-Yaman

(12) al-'Ubadilah

b.

l-^ll'i

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ce

11. a. H.

(13)'A-isah;

(14)

Hafsah e

b. al Sarnit; (17)

Muadz

Magma' b. aryah
(Suyuti Itqan, 1G9,
(18)

230.

famosi come

Da

Un.

Zayd b. Thabit, 'Abdallah


(Suyuti Itqan, 171, lin. 7
nel suo

Nota

Tabaqat al-Qurra

"
1.

La

Fadalah

b.

'Ubayd;

(20)

b.

b.

Maklilad

Compagni,

pi

qurra, erano: 'Uthmn, 'Ali, Uljayy,


Mas'ad, abud-Darda e abu Musa al-AI^'ari

b.

o segg., sull'autorit di al-D25ahabi [f 748. a. H.],


)

(').

'Abbas, 'Abdallah

Quran,

fossero:"

abu

b. al-Sii-ib.

Gli scolari di questi furono alla lor volta:

MadTnah: ibn al-Musayyib, 'Urwab b. al-Zubayr, Siilim, 'Umar b. 'Abd al-'aziz, Sulaymnn
b. Yasiir, Mu'adz b. al-Harith detto Mu'iid^ al-Qari, 'Abd al-raliman b. Hurmuz al-A'rag,
ibn ihib al-Zuhri, Muslim b. undab, Zayd b. Aslam
in Makkah: 'Ubaj^d, 'At b. abl Eabh, Ta-s, Mugahid, 'Ikrimah, ibn ab! Mulaykah;
in Kufah
'Alciamah, al-Aswad, Masruq, 'Ubaydah, 'Amr b. Surabbil, al-Harith b. Qays, alRab' b. Haytham, 'Amr b. Maymun, abu 'Abd al-rahmiin al-Sulami, Zarr b. Hubays, 'Ubayd b. Fuin

b.

Yasar, 'Aja

ubayr, al Nakha'i, al a'bi;


ab Rag, Nasr b. 'Asim, Yahj'a
ibn Srin e Qatadah;
nella Siria: al-Mughlrah b. ab! Sihab al-Makhzmi, Khallfah
daylah, Sa'id

b.

in Basrah: abu-l-'liyyah,

(Suyuti Itqan,

b.

b.

Ya'mar, al-Hasan
Sa'd

compagno

(al-Basri),

di ab-l-Darda

171)

Si narra che, quando il califfo abu Bakr fu informato delle


231.
gravissime perdite subite dai musulmani nella battaglia di al-Yamamah
(cfr.

12. a.

a mente

il

H. 22-23), e del numero dei morti tra coloro, che conoscevano


Qur-an, temendo che

perdesse memoria del testo sacro, diede or-

si

dine di raccogliere tutti i brani del medesimo, sia conservati a memoria dai

Com-

pagni, sia notati in iscritto su foglie di palma, o su pezzi di cuoio. Compilata


cos

una copia

scritta completa, la

vedove del Profeta

(').

Pi

tardi, ai

consegn a Hafsah bint 'Umar, una delle

tempi del

califfo

'Uthman, quando incomin-

ciarono le prime questioni sulla lezione esatta del testo sacro,

ordin di trascrivere
tutte le

il

testo conservato

Provincie dell'impero

compilazione nell'anno 11. H.)


Cfr.

Suyuti,

anche Athlr,

H,

30, lin. 5 e segg.;

da Hafsah

(Abulfeda,

I,

212-214,

mandarne copia a
il

quale pone la

(^).

279,

e di

Califfo

il

lin.

Bukhari

8;

Suyuti Itqan,

(Cairo), III,

133

segg.

206 e segg.

Nota 1.
Tutte le fonti pongono la prima*compilazione del Quran nell'anno 11. H. da notarsi
per che la battaglia di al-Yamamah fu combattuta e vinta nel 12. a. H. E quindi possibile che il collegamento della strage di al-Yamamah con la compilazione scritta del testo quranico sia invenzione tradizionistica d'un tempo, quando si voleva spiegare la ragione di tutto. Percorrendo poi 1' elenco dei morti di alYamamah (cfr. 12. a. H., 23), da noi dati per intiero sotto l'anno 12. H., facile vedere che, fra i medeben pochi; in tutti i
ab Bakr potesse aver ragione di allarmarsi. La maggioranza degli uccisi era, composta di neo-musulmani, i quali del Qur'an poco o nulla
sapevano. Ci confermato anche da una tradizione conservata da ibn Hubays, nella quale si narra ohe
simi, quelli che possono aver conosciuto a

mente

tutto o parte del testo sacro sono

casi troppo pochi in confronto a quelli ancora viventi, perch

713.

90

!Compiiazione
scritta dei

stessa fonte informa, che scolari di 'Ali nella lettura del

Hurayroh. "Abdallah

Tl)adah

(16)

Maslamah

siamo informati che, fra

Qur-an,

del

dogli Ansar:

15 e segg.).

altra fonte

lettori

Salamah

abal, che aveva anche cognome abO HalTniah

b.

(19)

umm

(15)

g 229-231.

Qu-

npilazione
ritta del
in.

11. a. H.

231-233.

Qu.

mentre Thabit b. Qays, durante la battaglia, chiamava gli Ansar, gridando: va ashab surati aibaqarati, (o compagni della sura la Vacca [la il]), un Tii-Ita esclam: Per Dio! io non ne conosco a mente un solo versetto! (Hubays, fol. 13,r.).
Secondo alcune fonti l'idea di riunire in un volume le rivelazioni quranicbe venne
Nota 2.
da 'limar, ed abii Bakr indugi lungo tempo prima di dare il suo assenso, perch il Profeta non lo aveva
mai fatto; ma l'insistenza di 'Umarin conseguenza delle perdite ingenti di Compagni alla battaglia di
al-Tamamah, indusse alfine il Califfo a cedere, ed egli incaric venticinque Qurays e cinquanta Ansar
di raccogliere e scrivere il volume delle rivelazioni, sotto la direzione di Sa'id b. al-'As. Altri affermano invece che il primo a raccogliere il Quran fosse 'Ali b. abl Talib, subito dopo la morte di Maometto, e che avesse la consuetudine di portarsi questa copia sempre con s, anche cavalcando sul
camelo. Egli, si dice, affermava di averlo diviso in sette parti, agza (Ya'qibi, II, 152-154, ove
dato anche l'elenco delle sure contenute in ognuna delle sette parti o sezioni, nelle quali 'Ali aveva

Quran).
anche S u y u t i 1 1 q a n, 134,
non ha forse mai esistito: ibn Slrln

diviso

il

liu.

Cfr.

'Ali,

1 1

qa

20

[f 110

Qxiesta pretesa copia del Quran, scritta da


H.] ne fece invano ricerca in Madlnah (Suyuti

e segg.

.a.

n, 135, lin. 11).

232.

da 'Ubayd

Sihab al-Zuhri,

(ibn

b.

da Zayd

al-Sabbaq,

b.

Quando il califfo abu Bakr ricevette la notizia della battaglia di


al-Yamamah e del numero di lettori del Qur-an, che erano periti in essa,
era presente 'Umar, il quale espresse allora il tmiore, che una parte del testo
Thabit).

sacro potesse perdersi, se morivano tutti quelli, che lo conoscevano a mente.

Egli propose quindi di riunire in un volume tutto ci che era stato rivelato.

In principio abu Bakr non voleva accettare

aveva mai ordinato una cosa

l'

'Umar per

simile.

ed alfine abu Bakr cedette ed acconsenti che

mand

Zayd

allora a chiamare

Thabit,

b.

idea,

si

perch

Profeta non

il

sua proposta

insistette nella

facesse la raccolta. Il Califfo

che aveva messo in

iscritto

le

rivelazioni quraniche durante la vita del Profeta, ed era persona, nella quale
si

poteva avere completa fiducia, e

Zayd

principio

di trasportare

b.

si

accinse

vandone anche alcuni

sur ah, che


al-Ansari.

khari,

il

dell'

il

Qur-an. In

il

idea e disse, che avrebbe preferito

ma

alfine,

versetti quranici tro-

su rami di palme e su pezzi di stoffa. L'ultima

IX, che era conservata da abu

fu

fascicoli o fogli)

Khuzaymah

preso in custodia

quale lo lasci morendo al suo successore 'Umar

manoscritto pass in possesso di Hafsah bint 'Umar

392-393;

III,

Nota

scritti

volume (al-suhuf

da abu Bakr,
anche questi,

ordin di riunire tutto

all'opera e raccolse tutti

egli trovasse, fu la

Il

gli

spavent

si

un monte (anzich sobbarcarsi a tanta impresa)

da Dio,

ispirato

Thabit

Suyuti Itqan,

134,

lin.

morto
(')

(B u-

e segg.).

Queste notizie sono confermate anche da una tradizione, che risale a Miisa b.
(Suyuti Itqan, 137-138). Cfr. anche B u kh a r i, III, 394, lin. 3.
(b) Secondo notizie date da ibn Hagar al-'Asqalani, la copia ordinata da abii Bakr non fu raccolta in un volume, ma scritta su pezzi di cuoio, e su rami di palma. Fu il califfo 'Umar, che ne
ordin una copia completa a Zayd b. Thabit in un solo volume, sahlfah. L'ordinamento delle sure
fu fatto soltanto ai tempi di
U th a n [f 35. a. H.] (Suyuti Itqan, 138, lin. 4 e segg.).

'Uqbah

1.

[t 141. a.

(a)

H.]

'

233.

Zayd

sima cura, e non

si

b.

Thabit

si

accinse a raccogliere

versetti

con

la

mas-

content di accettare quello che era scritto entro fa-

714.

H.

11. a.

(al-suhuf), o su tavolette di legno (alwalii), o su rami di palme,

scicoli

ma

che ogni versetto fosse anche autenticato dalla testimonianza di

volle

due persone, che


136,

un

S 233-237.

lin.

e segg.

versetto

avessero udito

lo

(quello

sono

autorit

le

per deboli).

lapidazione di

sulla

(Suyuti Itqn,

dal Profeta stesso

anche notizia

che

adulteri),

Zayd

non

di

volle

accettare nella raccolta, perche fu portato dal solo 'Umar, e non vi era alcun
altro che potesse deporre d'averlo inteso recitare dal Profeta

137, Hn.

il

su autorit sicure

raccolse

iscritto

Per

ma

Qur-an,

il

135,

lin.

la tradizione

Nldeke

cfr.

critica

Sprenger (Spre nger,

n precedute da

corrette,

fondata

del

modo come

si

Qur., 189-233. Si pu anche leggere con

questa fonte con qualche precauzione, perch

sempre

non

18-19).

una esposizione completa e

profitto quello che ne scrive lo


usai'e

q a n,

abu Hudzayfah,

esser Salim, cliente di

(Suyuti Itqan,

Qur-an,

il

da alcuni

Si afl'erma

primo che riunisse in


235.

1 1

Cfr. 9. a. H., 94.

1).

234.

(Suyuti

le

III,

xvin-Lxiv),

pur di

sue deduzioni non sono

sufficiente critica delle fonti. Cfr.

pureDe-

renboug, Opuscules cVun Arabisant, 'Paris, 1905, p. 13-33; Muir, I, i-xm;


Hughes, 486-489; Se 11 Faith, 8 e segg.; G ri rame, II, 1-17. Quest'ultimo contiene forse la migliore esposizione di tutto

MADINAH. ^Asiani,
236.

schiavo

Aslam

'Umar
Q),

il

mawla

il

soggetto.

di 'Umar.

al-Khattab comper in questo anno in

b.

poi suo liberto, da

Makkah

lo

certa gente della trib degli al-As'ar

(Athir, n, 259).
Nota
viaggi con

1.

il

Aslam

mawla

di

'Umar

b.

23. a. H.], secondo alcune fonti, fece due


Compagni. Altri dicono invece che venisse
quando mori in et di 114 anni, Marwan b.

al-Khattab [f

Profeta, e perci sarebbe da annoverarsi fra

comperato da .'Umar dopo la morte di Maometto, e che,


al-Hakara recitasse su di lui le preghiere per i morti iHagar, I, 71, no. 129; I, 209, n. 445). Altri
narrano la compera di Aslam nell'anno 12. H.; ivi spiegheremo le ragioni di questa speciale menzione
di Aslam.

Yazdagird eletto
Secondo varie autorit

PERSIA.
237.

re.

(abu Ma'sar, e ibn Ishaq), nel mede-

simo anno, nel quale abu Bakr venne proclamato Califfo in Madlnah
tra

il

632. e

il

633. a. . V.), Yazdagird saliva sul trono della Persia e

faceva riconoscere come re dal popolo (ahi


Cfr.

e segg.

Athir,

II,

259, Un. 11

pone F elezione

12. a. H., per

(ossia

di

Patkanian

al-Fars) (T ab a ri,

I,

in J. A. serie VI, voi.

VH, 226

Yazdagird nel 632.

maggiori particolari.

716.

si

a.

. V.

Cfr.

1869).

pi avanti

[Compilazione
""jj

11. a. H.

238.

Necrologio: Fatimah

238.

(a)

202

{cfr.

segg.).

In questo anno mor Fatimah, la sola figlia del Profeta,

che lasciasse discendenti, la madre di quei due

figli

di

(al-Hasan

'Ali

al-Husayn), che dovevano in seguito con la loro numerosa figliolanza avere

una parte importantissima


questa ragione mette
le

conto

il

storia politica e reUgiosa

nella

di descrivere

dell"

Islam

per

con qualche maggior particolare

vicende oscure della sua esistenza.

Essa nacque dal matrimonio di Maometto con la sua prima moglie

Asad

160, 164) nell'anno stesso in cui i Qurays


cfr. anche Intr., 165-172).
riedificarono la Kabah(Saad, VIII, 11, lin. 21
Altri invece posticipano la sua nascita e dicono che venisse al mondo

Khadigah

bint

(cfr. Intr.,

quando sua madre era


203). Era la pi giovane

quando Maometto aveva 41 anno,

(Sprenger,

che cinquantenne

Maometto (Navpawi, 851,


(h)

I,

lin.

Sul suo matrimonio

forse gi pi
delle figlie di

1).

esistono molte tradizioni,

ma

di tutte lecito

musulmani l' hanno ritenuto un evento di


somma importanza ed hanno tramandato su di esso un' infinit di notizie,
che debbono essere per la maggior parte apocrife. Fra le altre si afferma
che tanto abu Bakr quanto 'Umar aspirassero alla sua mano, ma che Maometto
respingesse le loro domande, accogliendo soltanto quella fatta da 'Ali, dietro
istigazione dei suoi parenti. Il matrimonio fu concluso, e Maometto concesse la figlia dietro un dono nuziale di 480 dirham, che 'Ali mise assieme,
vendendo un camelo e alcuni arnesi (Saad, Vili, 11-12). Altre tradizioni
affermano che 'Ah fosse tanto povero da non poter offrire al futuro suocero altro che la sua corazza, detta la Hatamiyyah, che aveva in tutto il
valore di quattro dirham (Saad, Vili, 12, Un. 1.3 e segg.).
diffidare,

(e)

perch

tradizionisti

Sulla data del matrimonio v' qualche incertezza,

1.

a.

H., 72; 2. a.

diciotto anni
(f?)

(Saad, Vili,

nita, striata

di

non

poveri,

conciata, ed

colori.

che per letto avevano soltanto una

una vecchia ed usata coperta

agU

sposi

da

al camelo,

servisse
(e)

Un

di lana

yama-

Allo spese del mati'imonio 'Ali provvide con la vndita

un camelo, che gU procur 480 dirham, trenta

profumi e trenta per

la

13, Un. ult,).

Gli sposi orano tanto

pelle di pecora

deve essere

Higrah (Saad, Vili, 13, Un. 25 e segg.).


H., 17. Si dice che Fatimah contasse allora soU

avvenuto nei primi anni dopo


Cfr.

ma

vestiti.

La

dei quali servirono per

stessa pelle di pecora, che di notte serviva

giaciglio, era usata di giorno per tenervi

il

foraggio destinato

che tirava l'acqua dal pozzo. In casa non avevano alcuno che

(Saad, Vili, 13, lin. 11-20; 14,


grave problema per gU sposi fu
716.

lin.

la

11 e segg.).

dimora:

il

Pi'ofeta

non aveva

11. a. H.

S 238-239.

posto per loro in casa sua, ed ordin ad 'Ali di cercarsi altrove un alloggio.

un piccolo terreno non lontano dalla dimora di Maometto, ed


costru una casa: in seguito Maometto espresse il desiderio di avere

'Ali trov
i\d si

ed

la figlia

genero pi vicini a

il

s.

Non

esisteva

per alcun

sito,

che

potesse convenire agli sposi, n avrebbero potuto trovare un alloggio, se

madinese Hrithah
prio,

Vili, 14, Un.

e segg.).

Per via della

(/)

loro povert 'Ali era costretto

rando l'acqua dal pozzo per


si

piagava

le

il

mani, macinando

ma Maometto

che soccorso,

a passare

suo giardino, e Ftimah


grano.

il

bench pieni di vergogna,

fatica, e

Alla

fine,

la giornata, ti-

rompeva le braccia e
non resistendo pi alla
si

rivolsero insieme al Profeta per qual-

si

lcus di darlo,

rebbe pi bastato quello che aveva per nutrire


i

il

al-Nu*man non avesse generosamente ceduto il provicino alla moschea, ove Fatimali fiss ora la sua dimora (Sa ad,
b.

perch altrimenti non gli samendicanti, gli

ahi al-suf f ah,


e segg.;

Ha-

loro condizioni di fortuna miglioi'arono considerevolmente

dopo

quali vivevano delle sue elemosine (Sa ad. Vili, 16,

lin.

gar, IV, 729-730).

Le

(ff)

la presa

wasq
cfr.

Kh aybar.

di

quando

Profeta concesse ai due coniugi trecento

il

grano e di datteri all'anno (Sa ad, Vili,

di

anche

7.

La

a.

17,

19

lin.

segg.;

H., 42).

Fatimah non fu perci felice, e le durezze dell'esistenza furono rese pi acerbe ancora da dissidi con il marito, il quale
si vuole che l'abbia anche maltrattata (ghalaza 'alayha). Dovette inter(li)

venire

Profeta per ristabilire la pace fra

il

e segg.

vita coniugale di

Haga

r,

coniugi (Sa ad, Vili, 16, hn. 17,

IV, 730, Un. 10 e segg.).

Fatimah partor al marito quattro figli, due maschi, al-Hasan e alHusayn, e due figlie, umm Kulthum e Zaynab (Sa ad, Vili, 17, lin. 6 e
segg.; cfr. 2. a. H., 102; 3. a. H., 11). Sulla morte di Fatimah abbiamo
gi parlato altrove (cfr. 205 e segg.).
(A:) Per altri pai'ticolari su
Fatimah cfr. Saad, Vili, 11-20; Nawawi,
(?)

Qutaybah,

850-851:

mis,

I,

ger

I,

70,

313 e segg., 407 e segg.;

239.

b.

IV,

724-731,

Athir Usd.,

V,

no.

823;

Sp

519-525;

Kh ar e n-

Aqram.
Thabit

b.

Aqram

Compagno

d'arme
Khuwaylid al-Asadi, poco prima

e prese parte
b.

Tha'labah

b.

halif o confederato degli Ansar,

layhah

r,

203.

Thabit

a Uhud,

Haga

106;

tutti

fatti

717.

b. 'Adi,

al-'Aglani al-Balawi,

del Profeta,

si

successivi; fu

della

battaglia

batt a
ucciso
di

Badr,

da Tu-

Buzakhah

Necrologio ra:

t"nah.|

11. a. H.

239-242.

ecroiogio:
rhabit
ram.J

b.

Aq-

132 e segg.

(cfr.

-11

q^g^je
I,

g^

37

^j,.

6,

Hagar,

I,

Saad,

no. 867;

385,

afferma che ci avvenisse nel 12.

III,

a.

H.

:
-

36-37,

p.

2,

il

Athir Usd.,

220).

'Ukkasah

Mihsan.
'Ukkasah b.
b.

Hurthan b. Qays b. Hurrah b. Bukayr


b. GJianm b. Dudan b. Asad b. Khuzaymah, al-Asadi, era un confederato,
h a 1 i f, degli 'Abd Sams, e fu uno dei pi anticlii musulmani, essendosi convertito in Makkah prima della Fuga. Prese parte alla battaglia di Badr ed
a tutti i fatti d'arme successivi, e mor ucciso, mentre serviva da esploratore per l'esercito musulmano sotto Khalid b. al-Walid, al principio della
campagna contro i ribelli nell'amio 11. H. (cfr. 132 e segg.; Hagar, II,
240.

Athir Usd.,

1177, no. 9998;

Durante

IMilisan b.

la vita di

IV, 2-3;

Qutaybah,

139).

Maometto, ad 'Ukkasah venne affidato

comando

il

una spedizione di quaranta uomini (la spedizione di al-Grhamr, cfr. 6. a.


H., 4). Quando fu ucciso (nel 12. a. H., dice ibn Sa'd) durante la campagna di Khalid contro i ribelli sotto Tulay hah, aveva 44 anni (Saad, UE,
di

1,

64-65).

p.

Thumamah

241.
b.

'Atibah

Uthal.

b.

Thumamah

abu Uinamah

b. 'Jlia'labah,

Uthl

b.

b.

al-Nu'man

Salamah

b.

Com-

al-Hanafi, al-Yamami, fu fatto prigioniero dai

pagni del Profeta in una spedizione mandata da Maometto nel Nagd, e

Madmah, ove

condotto a

si

converti

all'

Islam e divenne uno dei Compagni

alla potente trib dei banu Hanfah, ma alla morte


uno dei pochi della sua trib, che rimasero fedeli alla
causa musulmana: and a unirsi con il generale al-*Ala b. al-Hadrami e indi

Maometto. Apparteneva

del Profeta,

sieme

con

egli fu

combatt

lui

Umamah

preda abu
belli uccisi.

le trib

Bahrayn. Alla spartizione della

ribelli del

comper tutta la veste e le armi d'uno dei capi riAlcuni arabi dei banu Qays b. Tha'labah, vedendolo un giorno
si

indossare quelle armi, lo ritennero per l'uccisore del loro capo e lo uccisero

(Hagar,

412-413,

I,

afferma che

no. 956;

Athir Usd.,

sua conversione seguisse durante

la

sua morte avvenne molto probabilmente nel

al-Numn
242.
b.

Umayyah,

b.
al

'Asar

{cfr.

Nu'man

b.

12. a. H.,

il

b.

no.

H. Cfr. 12.

27, lo dice ucciso a

un ramo

(Hagar,

III,

al-Yamamah).

718.

6. a. H.).

a.

3,

La

H., 56.

92).

'Aw^f (Ansar), presente alla battaglia di Badr, fu ucciso

Athir Usd., V,

II,

Adim

al-Eabi' b. al-Harith b.

al-Balawi, halif, o confederato di

contro Tulayhah b. Khuwaylid al-Asadi

Khamis,

LIuharram del

12. a.

33

'Asar (o 'sr)

246-248;

I,

dei

banu 'Amr

durante

la

b.

guerra

1159, no. '8258

per

11. a.

H.

S 243.

ibn abl Ramithah al-Tamlmi.

ibn abl Ivamithah al-Tamlnii fu medico e specialmente chi 243.


rurgo contemporaneo di Maometto, del quale anzi una volta (racconta
Nu aym,
da ibn ab 'Uyaynah, da ibn Ab^ar), avendogli veduta sulla spalla la escre-

scenza carnosa, che poi fu detta


gli

si

proffer di curargliela.

per vero un abile cerusico;

ma

Ma
il

il

il

"

suggello

della

missione profetica,
Profeta gli avrebbe risposto: " Tu sei

medico Iddio

719.

(Usaybi'ah,

I,

UG)

[Gr.l.

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