Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
2 tipi di notazione
notazione strumentale
alfabeto fenicio
3 tipi di posizione
dritta, inclinata e rovesciata
le 3 diverse posizioni
rappresentavano diverse
manifestazioni sonore
di uno stesso suono (Azzaroni)
notazione vocale
alfabeto ionico classico
3 diversi segni (lettere)
per ogni suono
MICROLOGUS
1026 Guido dArezzo
Octoechos
E un sistema di 8 modi di origine greco-ortodossa, trasmesso alloccidente solo nel VIII sec. E
composto da 8 modi suddivisi in 2 gruppi di 4 modi autentici e 4 modi plagali:
finalis
modo
RE
MI
FA
SOL
protus
deuterus
tritus
tetrardus
I aut
III aut
V aut
VII aut
II plag
IV plag
VI plag
VIII plag
Mentre nel trattato Alia musica del IX secolo troviamo un integrazione fra le sette specie dottava
di Severino Boezio con gli otto modi ecclesiastici.
Notazione Modale
Successivamente (XIII sec) si sviluppa un primo tipo di notazione ritmica chiamata notazione
modale.
Notazione in cui le note, raggruppate allinterno delle ligaturae, hanno valori di durata che stanno in
rapporto diretto con schemi prestabiliti, chiamati modi ritmici.
I modi ritmici sono 6 e derivano dai piedi ritmici della metrica classica:
MODI
RITMICI
PIEDI
RITMICI
1 LB
2 BL
3 LBB
4 BBL
5 LL
6 BBB
trocheo
giambo
dattilo
anapesto
spondeo
tribaco
Le ligaturae possono essere di 4 tipi: binarie, ternarie, quaternarie e quinarie e sono composte da
2 qualit: la proprietas (parte iniziale) e la perfezione (parte finale).
es.
Cum proprietate
Cum perfectione
BL
Cum proprietate
Sine perfectione
BB
I modi ritmici hanno origine in Francia allinterno della Scuola di Notre - Dame e vengono utilizzati
ed ampliati fino al periodo pre - franconiano.
Notazione Franconiana
Francone da Colonia (XIII sec)
Ars cantus mensurabili (1280)
Non vengono pi utilizzati i modi ritmici ma si d un preciso valore ad ogni figura:
2
1
Per aumentazione
sub dupla
sub tripla
sub sesquialtera
1/2
1/3
2/3
Sistema delle Prolationes
Il sistema delle prelazioni consiste nellavere una suddivisione ritmica in tempus (rapporto
tra B e S) e prolatio (rapporto tra S e M). Sia il tempus che la prolatio potevano essere perfecte o
imperfette creando cos 4 possibili combinazioni.
Inoltre erano presenti anche altri rapporti come il Modus (L:B) o il Maximodus (M:L).
Mottetto Isoritmico
Lisoritmia una tecnica compositiva risalente al periodo arsonovistico (1300) utilizzata
principalmente nel repertorio mottettistico. Consiste nellutilizzare 2 schemi compositivi per creare
le varie linee delle voci allinterno della composizione: questi 2 schemi sono uno ritmico (talea) con
cui si costruisce una serie di valori ed uno melodico (color) con cui si determina una successione
di altezze; questi 2 schemi vengono poi sovrapposti per creare le diverse linee melodiche.
Era comune dare ai due schemi numeri di valori/altezze diversi, cos che le linee non si ripetevano
sempre uguali ma sempre con un piccolo sfasamento, fino a tornare allenunciazione iniziale.
I compositori che pi hanno utilizzato questa tecnica sono Guillaume de Machaut e Philippe de
Vitry.
Canone Mensurale
La tecnica del canone mensurale viene praticata tra i secoli XIV e XVI principalmente dai
compositori fiamminghi.
Consiste nellutilizzare una stessa linea melodica per pi voci letta per con una diversa mensura
ritmica da ogni voce. Un famoso esempio la Missa Prolationum di Ockeghem in cui le 2 voci
superiori hanno una stessa melodia letta con prolatio diverse e lo stesso procedimento avviene
nelle 2 voci inferiori che hanno per unaltra linea melodica.
Canone Enigmatico
Canone in cui per essere compresa la giusta esecuzione andava risolto un enigma posto allinizio
della partitura: come nella messa di Dadi di Josquin Despraiz in cui il valore dei dadi (raffigurati
allinizio della partitura) indica il grado di aumentazione con cui devono essere eseguite le note
scritte.
Pian piano si iniziarono ad inserire dei veri e propri accordi sulla finalis che rispetto al modo
potevano essere maggiori o minori:
Maggiori: lidio, ionio, misolidio (con 3 mag tra I e III grado)
Minori: dorico, eolico, frigio (con 3 min tra I e III grado)
Basso continuo
Con la pratica del Basso continuo si ebbe un secondo passo verso la concezione verticale. Pratica
nata nella prima met del 1500 come accompagnamento alla monodia con strumenti tipo organo
cembalo e liuto. Consiste nel posizionare una numerazione sotto il basso, che indica gli intervalli
da eseguire al di sopra della nota scritta denominata basso reale
I primi esempi (scritti) sono il libro di Introiti e Alleluia di Placido Falconio 1575 ed i concerti
Ecclesiastici a 8 voci di Adriano Banchieri 1594.
[NON ancora presente una concezione di
accordo, le parti si muovono seguendo la
condotta delle parti dello stile
contrappuntistico]
La scienza armonica
Il periodo in cui si manifesta la svolta verso la concezione verticale - armonica quello della prima
met del 1700 con il primo trattato di Armonia di J. Ph. Rameau (Trait de l'harmonie rduite
ses principes naturels 1722). Nel suddetto trattato si ritrova la teorizzazione definitiva del
concetto di Basso fondamentale e di Accordo.
Le successioni degli accordi sono dominate dalle relazioni di 5 tra le fondamentali definendo cos
le 2 funzioni armoniche elementari: SOTTODOMINANTE e DOMINANTE.
FA
DO
S
T
5asc
SOL DO
D
T
5disc
Con questo sistema si d maggiore importanza anche al timbro strumentale facendolo diventare
un vero e proprio parametro compositivo come fa A.Shnberg in Farben. (principali compositori
che utilizzano questo sistema: A. Schnberg, Alban Berg, Anton Webern)
Altri sistemi sonori che si sviluppano nel 900 sono il Modalismo di Claude Debussy che riutilizza gli
antichi modi ecclesiastici mescolati al sistema diatonico e ad i modi indonesiani, (slendro e pelog).
Inoltre per allontanarsi dal sistema tonale e in particolare dalla tensione cromatica Debussy utilizza
la scala esatonale che priva di semitoni.
Unaltro sistema lIperdiatonismo utilizzato dai compositori neoclassici in particolare Igor
Stravinsky, che consiste nellingigantimento degli accordi tonali (con sovrapposizioni di terze)
creando cos una saturazione diatonica che con la sua densit nasconde le funzioni tonali.
Esame Capuzzo
Prima sezione
1 Notazione greca (strumentale e vocale), romana fino alla notazione dasiana quali
elementi vengono tenuti e quali non, chi sono i vari teorici dei diversi periodi.
Seconda sezione
1 Octoechos, sette specie dottava di Severino Boezio e la mediazione fra i due sistemi.
4 Dalle mutazione ottocentesche fino alle diverse strade intraprese nel 900 come
risposta allestremizzazione del sistema tonale.
Terza sezione