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IL
GABINETTO
DEL
GIOVANE NATURALISTA
OVVERO
Descrizione della natura e de* costumi
dei
principali
Quadrupedi,
Uccelli,
tutela
Edizione porta satto k
Leggi*
delle
r/iv
QJ/'o/ls&
Ttuu J_
IL
GIOVANE NATURALISTA
TOMMASO SMITH
CON ELEGANTI FIGURE
La
goria di colui
che tutto
move
tomo PRIMO.
TR^IKXMO
1826/
f\
ni
N. 4o85
f*
JUL301338
AGLI AMATORI
DELLA
STORIA NATURALE
J_Jelle varie
naturale
parti,
istoria,
che compongono
quella che
tratta
la
degli
cita lo
spirito
all'
osservazione,
onde na-
conduce
movimenti imparziali
riguardo
esseri
agli
in cui
atti
si
alla
sentire
infinita.
Quindi i libri, che ad essa appartengono, sono generalmente accolti con avidit, massime dall'adolescenza; la quale
che di
con tal istinto par che ci riveli
qui e non altronde dovrebbero cominciare
i suoi studi. Invano
per si vorrebbe secondare una delle pi belle disposizioni
della prima et, se mancano i mezzi opportuni. Poich n le opere voluminose e
sistematiche, n le troppo succinte e leggiere servono all'uopo: le prime pel costo
e la difficolt d'essere intese, le altre per
la poca sostanza che inganna, anzi che
,
soddisfaccia
il
desiderio.
Ci vide
il
sig.
Smith,
celebre
scien-
col
ed
e fuori;
ghilterra
io
classica e in In-
non dubito
far
La somma
scelta
delle cose
delle
espressioni
al-
ambo
sessi,
L'Editore*
INTRODUZIONE
Jro e ni
soggetti nel
vasto
campo
delle
umane
co*
gono
Natura. Sono
una
proprii a soddisfare
a procurarci un perenne
essi
egualmente
brama di sapere,
lodevole
diletto, e
a porgerci
altis'
e la cui
potenza
infinita,
Lo
meno
proprio non
sembra esser
in ispecie ,
della giovent
che
delle
altre
schiarare
il
cuor
ad
dell'
ispirare
uomo
il
ri-
gusto delle
Malgrado per
,
il
suo giudizio
utili ricerche
venire
puro
forza
il
con-
intelletto
V immaginazione
Il gentil sesso, in
ispecie
venne spesso
di
Ma
V autore
distolto
Storia
stata
Natusenza
del Gabinetto
non
una
sola espressione
Questo trattato
quadrupedi,
fibj ,
sistema particolare
e gli insetti,
rettili
in
e diviso
gli uccelli,
classi
distinte:
cui principali
le
am-
specie
sono rappresentate per mezzo di belle figure, proprie a facilitare la spiegazione de' fatti degli anedr
doti pi singolari sparsi nel trattato
Esso e compendioso,
ma
completo.
medesimo.
Forma,
di esserlo.
Ogni
ferita
ha per fondamento
Al pregio
stile
ineriti
di fissar
ed ogni particolarit
le
pi
il
talvolta pittoresco
ri-
esatte relazioni.
rapido, chiaro,
semplicit,
pro-
obblia
pi noti , o pi degni
particolarit che
attenzione vi e riferita
si
nella
uno
sua
apra per-
IL
GABINETTO
DEL
GIOVANE NATURALISTA
CAPITOLO PRIMO.
Ecco
Scuoter
II
Ecco
le
la
il
leopardo iu alto
Monti.
IL
Un
LEONE.
celebre naturalista,
osserv
come
le
forme
drupede corrispondano
il
signor di Buffon, gi
esteriori
alle
di questo
grandi
sue
qua-
interiori
ha figura impo-
La
proporzioni ;
come
IL LEOKE.
Iffl
noceronte; non di
quantunque in ci vari
suole estendersi otto in
nove piedi dal muso alla radice della coda , la
qual pure ne ba di lunghezza quattro all' incirca.
,
La
testa
del
leone
tutta
coperta di
pelo
La
lionessa
forse
di
un quarto pi
picciola
eleganti
frasi
del
signor
Lacpde
coli' estre.
...
JJ
IL LEONE.
stiche
svelte
1-5
Le
la terra.
diti
rassomigliano
gambe
sue
in
ela-
guisa
certa
Salta
che
maschio
il
quindici
suolo e
dal
alta
balzella,
essa,
piedi.
varca
Ed
di
lanciarla
spiccasi
spazii
esso pi
di
onde
gran di-
men
non
dodici
in
impetuosa
Quando ha
di nascondere
de' proprii
ritiro
d
tema
si
per
coda perfin le
ed ove alcun sospetto
Cancella colla
tracce
cura
gran
de' piccioletti,
il
passi
punga, trasporta altrove parti suoi. Che semai d' uopo difenderli , pi non conosce periglio, e si getta furibonda sugli uomini egualmente e sulle belve.
Quando poi gli ha perduti insegue i rapitori
e per
a- smisurate distanze, attraversa precipizii,
qualche tratto fin dentro al mare.
la
Il
ruggito
leone,
del
preda, rassomiglia
al
allorch
rimbombo
cerca
la
del tuono.
tagne
stia
Ripe-
moncer*
us e
tre giorni*
she
basti a sostentarlo
IL
1^
La
LEONE.
sua lingua
armata di punte
straziar
Quando
vittime.
esso
o fame lo
ira
l'ampia criniera, e
colia
agita
batte
si
sue
delle
stimola
coda
dure
carni
le
sicuri.
Il
lione
mento che
assai raen
altri
non usa
il
bilmente, che
poich
stro-
ha V odorato
fino
animali.
migliore
caccia
alla
occhio
suo
Ed
Mungo-Park and
debitore di
1'
sua
interno
dell'Africa.
Riferisce
come traversando un
egli,
sulF arena
distese
sue
posando
zampe
il
suo
dormendo
deserto
sdrajato
muso
fra
le
sferza
sotto la
avvampante del sole con occhi semi-aperti. Sebbene spaventatissimo per tale incontro fu per s
avveduto di uscir tosto di cammino , e tornando
addietro nascondersi fra gli sterpi. Il che forse
non gli valeva a scampo, ove il terribile animale fosse stato fornito di quella squisitezza di
Jfato
che comune
alla
animali quadrupedi.
I naturalisti
gi
hanno
fatto
osservare
par-
IL LEONE,
land
della
solo
colpo
gere
muscular
della
sua
ad
reni
sua
della
cossa
forza
una
rovesciare
1'
che quando
per
basta
che
leone,
per-
sola
uomo pi
contr' essa
leone
il
avventa
un
fran-
dall' at-
dente
il
cui
la
rado
e di
divoratore
tale
cavallo
un.
giunto ad afferrar
terrarla,
zampa
coda a
Kolben not
robusto.
l5
del
gito.
Capo
Si veduto al
con
un
Buona Speranza un
di
lione
quella
facilit,
una
sorcio, saltando
Quest' altro
provare
fatto
forza
la
che
un
portarlo
porterebbesi
fossa larghissima.
servir
dell'
gatto
pi
ancor
animale,
di
cui
comsi
fa-
Spartman da due
Andando
un giorno a caccia con paun leone, che strascinava un bufalo dalla campagna al bosco 3
il
qual sorgeva sulla montagna vicina. Accorrecchi
rendo
allora
bligarono
stessi
vati
videro
lasciar
minacciando
la
sua
tornava opportuna.
impadroniti
che
eglino
Ottentoti,
ammirarono
a trasportarla
tutti
gli
E
la
da
come
sagacia
pi facilmente
intestini.
Quello
s'
Y obche a loro
se ne furono
lungi
preda,
del
ne
intanto
leone
avea
da
le-
un
IE LEONE.
l6
guardando con occhio cruccioso gii
che trasferivano ad un carriaggio
belva
della
V avesse
uccisa
rattenuto
se
il
saria
Ottentoti
gran numero
ben
stata
avanzi
gli
non
sanguinosa
la
La
vi
impeto
tutto
so
gi
Di
ci
Ma
1'
sue
nelle
hanno testimonii
si
dre'
unghie
impresse
bufali
che
nelle
mu-
nel
altri coloni.
sfuggiti
che
anche
in
trovi
dell' offeso.
6tato
gi
profondamente
dicemmo. Assi-
leone
il
rischia
massime se
di
es*
trovarono
si
parti
che
per
curasi
falo
narici
quella
ser
zampe
le
ha- soffocata
venire
da un viaggiatore
si
altro
in
narra
la
bu-
soccorso
,
come
che
viaggiatore
il
gli
stette
spinto
dalla
osser
vando.
Ove
Hensi.
il
in
leone
agguato
non
?
sia
accovacciandosi
sul
fame
ventre
IL LEONE.
come
mente
tigre
gatto
questa
sua preda. Se
la
paziente-
aspettando
avvicina
si
ma
eccolo slanciarsi d' un salto prodigioso
inseguirla.
non
ad
si
sfugge
d
gli
qualora
;
Bens
intorno
gira
nascosto
questo
da
sottrasse
nire
al gi
punto
al
onde
ove
1'
teneva
si
distanza
esatta
vittima
la
gli
si
avveintendere
nimo
luogo
ai
come
nimale
sieme
cui
di
favella
si
vigliacco
intrepidezza
non
preteso
si
essere gi
,
sebben
e coraggio
il
si
magna-
carattere dell' a-
ma
orgoglioso
fame
la
straordinario.
in-
ispiri
gli
Dalle
dice
egli
Pure
bili
rita
di
quest' ardire
si
me
Un
sue
forze.
almeno che
o
alle
qual fu rife-
stesso.
un giorno in un luogo
ove pascean bestiami , e vi
fece molta strage. La gente del podere non
dubit eh' esso ritornerebbe per donde era
cinto
lione
di
venuto
entr
muro
cio
traverso del
per
un
quale
si
Gabinetto
cancello
era
Tom. L
di
forza
legno
ai-
aperto
un
iS
LEONE.
IL
mia corda, a
modo, che
si
scaricherebbero contro.
col petto
Ma
essi
colui giunto
ivi
il
Cosa confermatissima
gli
scrittori
eh' esso
si
preda
della sua
preferisce
la
carne
onde fu veduto
Olandesi uno di
scegliere fra
gran numero di
selvaggi.
tali
haiiiio la
de' marazzi
a
s'
accorse
posti
un
-di
fra
lione
due
catene
di
accovigliato fra
rupi
giun-
e le
canne.
fuga
cui
l'
il
lione
si
inseguirlo,
Ma
in quel branco
ali'
Ottentolfi
il
che
palpitante
qulfei
senza
IQ
LEONE.
IL
ad arrampicarsi ad un aloe
sul cui tronco erano per sorte alcune seaifionde giugnere
per servir di gradini
ture
respiro'
si
diede
vono socievolmente
ricoverandosi a pi centinaja
simo coperto
passa
dieci
nidi
clie
piedi di diametro.
L' Ottentoto
de' loro
un medenon oltre-
sotto
uno spazio
in
si
appiatt
per sottrarsi
implacabile nemico
il
un gruppo
dietro
vista
alla
quale
del
mentr' egli
suo
sali-
quale non fu
il
punto
co' suoi
scintillanti
stese
di
rabbia
L' animale
,
ove
allora
stette
si
di-
per \enti-
quattr'ore, senza mutar di luogo un sol palmo. Alfine, costretto dalla sete, mosse verso di
una sorgente , eli' era indi alquanto distante.
Il
quale
opportuno momento
non
volle
gi
IL LEONE.
ma seeso pian
V Ottentoto lasciarsi sfuggire
piano e tutto sospettoso dall' albero, con quanta
maggiore celerit gli fu possibile corse alla
Tolta della sua capanna , che ad un miglio di
;
il
leone tornato
l'albero, e
non pi ritrovandolo,
r orme sue
di passi
a di
manc
due o
si
al-
pose sul-
pi tre centinaia
al
a raggiungerlo.
sua brigata a
immensa
foresta
tutta piena di
alti
belve feroci
alberi. Indi
mon-
sta
viso
le
quello
briglie
al.
destriero
spumante
d rabbia e
contro di
lui
piede a terra,
come per
tanta
di
Nella
scimitarra.
colla
appena in un fianco
Ogni
volta che
il
spinse
si
punta
gli
gli
tagli
qual pugna
lieve
ne-
il
accolse colla
destrezza
agilit
l'
leone
il
divorarlo. jVJa
groppa
in
saltatogli
LEOTsE.
IL
il
die
che ne
capo
prova
riport
graffiatura.
leone
si
accorto
della
con un becco
esempio che segue.
cimentarsi
di
dall'
Un
leone
eh' era
siccome
risulta
governa-
negal
sulla
costa
d'
Africa
stava
padron
col
mentre
si
becco
posto loro
capo.
questo anzi a
un
Si
ar-
mise
cornata
che
tutto
ne rimase
stordito,
a?a
peteva
l'
assalto
quello
u osando
rarsi
leone
ti*
poich
replicargli
dietro
Malgrado
il
la
stini
signor suo
ri-
si
in s
come
a sicura trincea.
nativa ferocit,
spesso
il
leone
si
trescare
tale
innocentissimamente.
sollazzarsi
che
sde-
ma
lungi
dall'
un animale
male
gli
esercitare
il
poco temibile
risparmi
la
il
vita,
visse
contro
il
benefattore
suo
il
il
re degli animali,
in
luogo
disputargli
nella
di
chiusa;
gastigare
ma
la
commensale
lascia vaio
mangiar tranquillamente, prima di cominciar
folle
temerit
del
suo
suo pasto.
Tal magnanima noncuranza, e quasi com-*
patimento degli inferiori in forza, ha fatte
il
LEONE.
IL
ed
incredibili.
e
ti
fuor
sita,
d'
si
ogni speranza
risolvette
fuga,
alia
alla
d'
risoluzione
sto
ai
il
suo paese,
cammino
Portoghesi,
con uno
si
de' suoi
compagni
die eseguimento.
come uno
de' migliori
di recarsi. Essi
riposavansi
il
con alquanti
sterpi
ma
timenti,
il
ribil
il
divieta.
Costernati dapprima,
si
indi
di
loro
stretti
supplichevoli
ac-
la
IL LEONE.
1*4
li
lume
di luna.
Il
pi.
mentre l'altro
seguitava la cominciata preghiera, bevve largamente e a pieno agio, ed empi d'acqua
alcuni otri che avea con s. Poi venne al compagno, e presone il posto, intanto che andava
umilmente ond'egli era tornato, si fece a
ringraziare il leone. Al che non avendo mancato neppur l'altro, tosto che si fu dissetato,
l'animale ne parve s pago, che per non ritardarli pi a lungo si ritrasse del tutto; ed
eglino all'indomani giunsero alla Rocca .
Il qual racconto del fraticello dabbene, e di
ardito quindi scese allo stagno, e
chi
il
ripqte sente
ci specialmente,
abbastanza di ridicolo, in
che riguarda i motivi delia
altro fatto
gli
converrebbe.
25
LEONE.
IL
un
Verso
anni i^^3
gli
un
Firenze) presentato
il
fu
al
comune (di
che
'1
stia
custodiva, uscio
(lo stanzino)
tutta la terra fu
il
onde
la terra
commossa a paura. Avvenne,
correndo per
uno
quivi
prese
Udendo
che non avea
ci la
madre
pi che
dopo
lui,
la
serbasse
la
vita
al
detto
fanciullo,
per
che
come
fece,
leone
LEONE*
IL
*lb
egli
e fu poi
chiamato
Orlanduccio
elei
le
intorno
all'
attaccamento
il
regno
Giacomo primo
di
il
Y orolo-
gi
insieme
terra, lo diede
il
ad un mercadante
al
gna
e poi
Londra.
Ivi
di
Marocco,
onde
re di Francia,
Gran Bretta-
uomo,
preg
custode
il
27
LEO?? E*
I-li
meno
pertanto non
che
gli
aprisse
la
stanzetta
com-
movente fu
carezze,
il
mirare
festa,
la
mand
terribili
le
al partir
del
onde esprimere
ruggiti,
Hope*
sig.
pranzo
Un
si
dice
ei
ch
io
fui
all' uscire
Hamilton
and con tutti i commensali a ve-
duchessa
colla
di tavola
giorno
Or mentre, ammirandone
la
voracit,
preda
si
un sergente,
il
venne
quale
a'
cancelli
alla
un
tratto:
Nerone!
povero Nerone dunque non mi conosci pi? Il leone allora volt la testa pei:
guardare
poi si lev e abbandonato il suo
pasto venne alla inferriata, e vi si pose di traverso, e l'uomo introdotta la mano gli palp
il dorso carezzevolmente. Ci
disse in seguito
Nerone
18
II,
eome
egli
XEONE.
di
Gi-
gli
memore
pareva
e riconoscente de'
Luigi una
S.
ma
dotta
gettarono
a
caso
sciolta in
una campagna
fu
vicina. Ivi
Compagnon,
au-
Mosso
dopo averle
dalla caccia.
ferire
acqua,
le
ristorasse.
fetto
che
con fresca
E
la
la
buon
ef-
IL
LEONEi
2CJ
di seguirlo
Il
sig.
Brown
ci
narra
come durante
,
il
suo
che presero
la
Andavano
essi
dormivano
uno verso
1!
mai
essi
il
l'
altro ,
avvicinavasi.
sig.
non meno
Ma
Brown non
insieme, o minacciare
li
la specie
fuori
vide
umana.
Erano anzi
leone domestico,
il
Fa veramente stupore
s
la
il
suo
cu-
cibo.
punizioni
lingua.,
molto ingiuste,
Come
il
domestico desti-
IL LEONE.
.JO
il
che
lidi
con ispavento
il
fiero
e rotolare quasi a
le
cortine, vide
sollazzo
busto
una
era quella
testa
zampe
d'uomo
le
misero
dispiccata
dal
che pag
non fu pi
del
una
libert
fatale.
in poi
Piiferisconsi
quali
si
lasciata ai leone
per aneddoti
limitarono a
castigar
d'altri
quelli
leoni,
eh'
erano
un
pali
separati
Una
piedi.
zampe
le
dietro
di
uni dagli
gii
corda
3l
ad altrettanti
LEONE.
IL
gandoli per
di
altri
ricorsolo
ben dodici
posta al loro
tesa di
animali
faccia agli
che
tori,
si
ma
abbastanza lon-
irritano, gettando
gli
bastoni. Questi
loro
pietre
si
ma appena hanno
fatto
un
tal
movimento che
canape dei collo potentemente ritirato li costringe a tornare indietro. Per mezzo di questa
il
cui
pratica, di
monio,
in
poco
pi mansueti.
Negli
del
stati
volta
altra
non v'era
Un
una
lione ed
in Inghilterra, sar
posti in
Aveano
loro
essi
custode,
il
qual
gli
allev
il
picciolissimi
32
IL.
LEONE.
imponeva
mostrando
il suo malcontento. Sceglieva per i suoi momenti per trattenersi con tali ospiti; e bene
si guardava di farlo, quando fossero stati irritati dagli spettatori, ovvero quando prendevano
sar vano d'aggiunil loro nutrimento. Non
gere, che quando il custode lasci il parco,
la lionessa cos se ne afflisse che peri di tristezza poco tempo appresso.
I leoni, come gi abbiam detto, permettono
qualche volta ai cani di aver parte al lor do-
ho ve-
belva, s'io
ben mi ricordo,
stata
condotta in
tenea
al
poter
stare.
Infatti
allor
che questa
non
lasciolla,
al
momento
che
il
custode
IL
33
LEONE.
cane
leoni
d'una
set-
timana; e gi fatto convalescente si pens divertirlo con un coniglio messogli nella stia.
Pass un' intera notte
presso; n
il
e pass
il
giorno ap-
cato:
eli
divorarne
il
senza
cer-
corpo nulla pi
chiamata Miss
Fanny Howe,
rac*
chiusa nei luogo medesimo, ove il primo giugno del 1794 si sgrav, ruggiva anch'essa
come
Gabnetlo Tom.
s
d' estate
su
le
d'inverno.
sei
delia
La quale
3
LA TTCRE.
3'4
battono
nale
la
verso
ritirata
ma
quell' ora:
pareva cosa alquanto singolare che si mantenesse per tutto il resto dell' anno, anche quando
la ritirata alcune ore pi tardo.
Sogliono i leoni mandare particolarmente i
lor ruggiti
all'
Londra poi
avvicinarsi
de'
tempi piovosi:
sentono pi dolorosamente
L A
Pu
gi
tessa,
loro schiavit.
la
T G R .
,
a buon
belli d'.-quadrupedi.
La sua
pelle in tutto
il
petto
Carnivori;
si
osserva,
nocive per
coraggio,
alla
le
ha
forza,
tutte.
Alla
c<
fierezza
frasi
al
del
gig.
la
1.
il
paee
LA.
OD
TIGRE.
fa
scanna gli animali domestici
Strage de' greggi; mette a morte le istesse belve
feroci; s'avventa ai piccioli elefanti, ai giovani
rinoceronti; ed osa talvolta assalire il leone.
Strazia il corpo della sua vittima, per immergervi il grifo, e succhiarne a lunghi tratti
sangue, di cui s'- aperta una fonte, che
il
sempre si esaurisce, prima che la sua sete si
ore
abita
estingua.
Per assicurarsi
della sua
si
mandando
di'
preda
con
slancia sopra
si
suo
e dal
nasconda
nascon-
saito improvviso,,
quando
tutti;
preferire la carne
deli'
fallisce
il
suo colpo
di rinnovarlo.
cerno
quella
Sembra
d ogni
altro animale;
di
una
tigre,
Una
avuto
bita apparizione
il
coraggio
otterrebbe
di
spiegare
il
che
stava
eh ci
suo parasole in
per
che
muso
alla belva crudele, questa intimorita per la stranezza dell'oggetto, prse la fuga, e lasci tempo,
alia
36'
Un
trombetta,
il
TIGRE.
qual dormiva
la notte
presso
Non sempre
per
aggrediti da essa
gli
fu-
Ed
rono
cos avventurati.
.storo ,
intesero
de' ruggiti
enorme, grossezza
Monro
si
simili
tempo
alio,
istesso
precipit
std
ri^
strepito
un
tigre
giovane-
il
alcuni
d'
agitazione
il
Uno
di essi
tigre,
parve
che.,
col pi lo
J..A
Intanto
un
?)'7
'Tf'i'RE,
altro
lice
apprestare l'arte
gii
egli
ei
ugne del
ferocis-
darci prove.
Un
corso
nel
villaggio;
un
tigre
gi
si
portava
il
sopravvenuto,
non
si
pot.
33
TIGRE".
LA.
fuggendo
basso.
al
Ma
prima
il
sangue.
e succhiatone tutto
lo
aveva ucciso,
caricarsi
andare
speditamente
con peso
s|
enorme.
Ostinata battaglia
colf elefante; e
il
sostiene
sig.
d'
talvolta
la
ebbe ad
Obsonville
campo d'Hjder
ti^re
Aii.
Un
Intorno a cui
la
un
elefante
suo cornak
grossissimo
introdottovi
cipio
acutissima;
fu
ricevute
assai
gravi
ma
bene
dal
ordine di
anch'esso
l'elefante,
ferite
alfn
riport
la
vittoria.
astato
facile
di
argomentare
libert,
all'intero
sviluppo,
che
veggiamo tener
gran colosso, qual 1 elefante.
Il sig. d' Obsonville osserva che quand'anche
quattro o cinque di questi nulla abbiano a
temere d' un pari numero di tigri
un solo
proprio della sua specie, la
fronte a
"
LA TIGRE.
y
per potrebbe soccombere a quella, che fosse
nel possesso eli sua libert e nel vigore d sua
gagliardia.
V ultime rive di
dissetarsi, l'altro
un fiume o
fa
altri
animali.
Ma
del
la
coc-
ed esso tuffandosi nell'acque, suo naturale elela strascina seco, ed ivi agitandosi
e scendendo al fondo ambidue vi affogano.
mento ve
la
tigre diviene
sino
Un
fa nella torre
Londra
di
il
era
stato
condotto dal Bengala nel 179.3 sopra un vascello della compagnia dell' Indie perch se ne
facesse presente alla maest del re Britanno.
;
In tutto
tempo
il
F animale
mostr
innocuo,
si
dell'
indole
pi
dolce,
scherzevole
come
un
due o
tre
marinaj riposassero
parve cos
co?
il suo
aggrappava
alberi del vascello in modo che
un
il
origliere. Si
^O
LA TIGRE
sommamente
divertiva;
un giorno die
fu
lece male ad alcuno, e sempre si mostr affezionalissimo al suo custode, a cui visse piena-
mente
evidente
che:
indomabile
irritato
piegar la
natura
csi dai
che
tutto
dall'
inacerbirli
indole alla
pu nei
ammollirli o temperarli,
e accrescerne la rabbia
lo
strazia
tratta-
cattivi
lungi
viventi
il
non
1S01
il
tempo
fa
che
tanto furi-
egualmente
la
Nell'anno
di cui
alla
abitudine
egualmente
dolce
di Buffon
sig-.
impossibile
sia
un'eccezione
mano
L TIGBE.
4
per dargli a mangiare
e gran gioja quando
l
gli
le
si
leccava
ii
con molta
in
fo
compagna
tigre
il
tutte
Due
soavit.
punto
si
onde
farle
destinati al letto
dei
tigre
medesimo
formidabile accarezzatola;
ma non
ne
gran-
la
,
madre.
nomato
Assicurava
il
<}reenfeld, che
4*2
li
qualunque spezie
A T-iGR'B*
Inghilterra,
perche non
esponesse
si
presso
entrare
alfine
Quanto
dirsi
il
il
gli
tigre aggradisse la
poich
si
senza dargli
alla
fu conceduto.
visita
fece a leccar le
pentiere, e a carezzarlo
gatti,
qualche pericolo 9
animale, e
rinchiuso
volle
non
alcuna ragione
di
temere.
il
tigre
mente
dal custode
il
momento
di alzar la sa-
ultimamente ad Edimburgo
Si fece
una cagna,
gabbia
vicina a sgravarsi.
di
1-
una
espetigre
turale
il
rebbe
all'istante (divorata
sa-
LA TIGREv
4B
and altrimenti di quanto si- divisava.
Perocch la tigre dapprima ni un caso mostr
fare della nuova compagna; indi le permise i
mangiar seco e posar sul suo dorso; ne alcun
male cagion ai partoriti cagnuoletti,- i quali
.
Pur -la
cosa,
rimasero in
un
angoli
degli
il
stanznccia,
della
il
piede
sopra
di
chiaramente
il
mero, di
spettatori,
mi venne
attestata
da
tempo appresso
Alcun
tre
di
que' piccioli
sventura,
nati dal
allontadi
altra
LA t forai;,
44
onde porlo nella stanzuccia destinatagli, e
non pot risolversi a lasciarlo senza i. pi vivi
eia
affetto
di
sedili
Quel
tigre,
di
ad
rincrescimento.
sciuto di carne bollita; ma d'ordinario i quadrupedi della sua specie si nutrono di ^cruda
consumandone almeno sei libbre per giorno,
e la loro
bevanda
Niun pi
di tre pinte
eT
acqua.
passatempo conoscono
i
principi orientali, che 1' andarne a caccia,
seguiti da gran numero uomini ben agguerriti e armati di lancie. Tosto clie banno
fatto avere un tigre l'assalgono d'ogni parte
con aste , con giavellotti
con
con freccie
sciabole
onde gli portano in un istante il colpo
mortale. Sempre, per, corrono qualche periglio,
poich l'animale, che sentesi ferito, di rado
dilettevole
ritira
si
senza sacrificare
alla
sua vendetta
al-
si
arrischia a combattere
corpo a corpo
la
pi eccessiva,
poich
non pu
trattasi
assolu-
La
cinque
ma
tigre
piccioletti.
se questi
jaon ha pi
gli
vengon
limiti;
rapiti, la
ogni periglio
sua rabbia
nulla
per
IL TIGRE.
4^
veggono senza posa inseguiti.
Se eglino talvolta ne depongono alcuno per
tema, onde allentare il suo corso; la madre
essa-;
rapitori
il
raccoglie colla sua bocca , e il porta nel
luogo sicuro il pi vicino; indi toma su' passi
suoi; rinnova le sue ricerche fino alle porte
della citt e
de' villaggi
perar
eogT
la
urli
Non
sono
noi
siano
indi
lenti lenti,
acuti;
poi
tranti, interrotti
li
ripetono
medici
l'
straziali l'anima.
de' maschii;
nella
indiani
si
notte,
oscurit ne accrescono
gli.
pene-
gridi
egualmente
silenzio e
diven-
tratto
in
da fremiti che
cos
essi
un
cangiano
si
intendere principalmente
il
ricu-
dapprima
gono
di
attribuiscono
l'
che
fanno
,
quando
orrore
montagne.
virt
saluti-
loro pelle
ove
assai
impiega spessissimo ad
che ad ornamento
s'
IL
LE
utilit,
non ..meme
(XP A R D G.
due;
il
suo
pelo
1U XEOPRDO.
a macchie nere di forma
anulare. Trovasi principalmente al Senegal,
presso la costa, di Guinea, e nelle parti interiori dell'Africa. Si compiace nei boschi pi
densi, nelle foreste pi impenetrabili, e frequenta le Tive de' fiumi, per sorprendervi gli
animali che ivi si dissetano. Abita pure alcune
contrade della Cina >e ie montagne del Cau/6
bellissimo
caso
fulvo
strage fra
da' suoi
nascondigli,
porta
nella pianura.
ci narra come, nell'anno 1708, due
maschio e femina con tre piccioletti
entrarono un giorno in un pecorile al Capo
di Buona Speranza, e fatta strage di ben cento
montoni s' mebbriarono del loro sangue. Indi
Kolbe
leopardi
spaccato
visero
scuno
il
alla
di
lor
prole
una pecora
se
le
di-
ne partirono. La gente
ritorno,
uccisero
la
madre
co' piccioli
j LEOPARDO.
47
mentre il maschio riusc a fuggirsi. Giusta
medesimo scrittore la loro carne bianca
succulenta, ed ha pi
sapore
che
miglior
il
de' vitelli.
fosse
poi
forman collane
de' loro
ciascuna.
miliari ssiino, e
rezze
un
sommamente
sensitivo
alle
ca-
a'
gatto,
chiudevano.
contro
fregavasi
Fu
in seguito
che
ferri
donato
al
lo
parco
reale
un anno
visitarlo
quest'intervallo di
fu
tempo
da esso
assai
malgrado
ben riconosciuta
e festeggiata.
due
galo
dal
sig.
Hutchinson, scudiere.
Il
mirabile
IL LEOPARDO,
4*5
di quest'animale
si
che malgrado
la
nerezza
carica,
levriero.
mente scuro,
1'
segnata
come
tri
di
qual uopo
ciola
si
gazzelle
trasporta in
incatenato
carriuola
Al
antilope.
una specie
di
pic-
incapperrucciato
per tema che vedendone il branco non si mostri di troppo sollecito, e non feccia cattiva
scelta.
Quando
salta gi
alfine
immediatamente
lasciato
libero
sulla sua
non
preda ?
ma
prende la cosa alla lunga, fa de' giri, si arresta ad intervalli, e tiensi avvedutamente in
agguato, fmo a che
si
lerit,
se nel
primo
assalto
non
riesce,
fermasi ane-
stendo da nuovo
padrone,
tentativo,
ritorna
presso
49
LA PANTERA.
come
La pantera
generale
color
della fiera,
che descriviamo,
e pal-
Dorso
di
ed
manda
solferente, che
domarlo
il
affatto impossibile;
ruggiti
quasi
continui.
re della
al
Gran Brettagna.
Fortunatamente per
cui
si
parla
quella dell'uomo.
fame
assale
preferisce
umanit,
la
carne
Ma quando
la
fiera-,
de' bruti
di
stimolata dalla
proprio
punto, onde,
ventre
le
Gabinetto
che
quel
essa.;
Tom.
fin
si
trovi
5o
LA PANTERA.
aggrappandosi
le
assalti.
Gli
mostrano
antichi
conoscenza; e gran
compare
negli
averne
numero
spettacoli
avuta
intera
pantere sempre
pubblici de' romani.
di
quelle che pi
si
avvicinano
IL
al
in
tropico.
LINCE,
animali
della
corpo oltre
sei
pollici,
II
quattro piedi, e
il
di lui
la
setoloso
di
che tendono
gli
occhi
di
al
un
bruno.
Ha
basse le
giallo pallido.
La
gambe,
pelle
sua
settentrionale tanto pi
il
bella
giova
in-
qui
inverno
LINCE.
IL
pi morbida-
ne gli scojattoi
ne gli ermellini
donnole
possono sfuggirgli,
Ponsi in agguato, onde sorprendere il daino,
il lepre ed altre bestie; e quando il momento
,
ramo
d'
albero o dal
Quando
il
lince assalito
fatale.
da forte cane,
si
ratamente
viene
di
alfn lo respinge.
si
aggirino intorno
al
lago
!or pelli
IL
52
La sua
essi
vista,
LINCE.
il
muro , onde venne 1' antoocchio linceo; la sua urina diveniva
attraverso
nomasia
di
cangiava, in
lin^
solida,
diaria.
Ogfgi
DO fortunatamente basta citare simili
si
assurdit, perch
GEL
O T
O.
Rassomiglia
suo colore
che
la fronte,
le
gambe,
la
mio spruzzo
e.
di
men vagamente
L' oceloto
gne, e
vne
si
si
disposte.
nasconde tra
il
rami,
Talvolta
facendo
il
&
I?
vicina
provi
53
im-
CELOTO.
funesti
di
effetti
tale
prudenza.
che l'astuto animale preferisce
Assicurasi
sangue
digeno
alla
il
in-,
America meridionale.
un maschio ed una femina,dice
il sig. di Buffon
furono portati vivi a Parigi
dal sig. Leseci, e venivano dalle terre vicine
dell'
Due
oceloti
a Cartagena,
madre
essendo
stati
ancor teneri
tolti
1768. Di tre
mesi appena, gi si mostrarono abbastanza forti
e crudeli per divorare una cagna che loro fu
alla
si
lunghezza;
certo
rimaneva a
Uno
far
non erano
loro
non
forse giunti
essa.
tali
L'IEN
'L'iena
presso
agitato
A.
poco
della
grossezza di
un
cane di bella statura, ha il pelo brunogrigio, segnato a differenti liste, che indi-
.nano
al
nero;
la
testa
larga
schiacciata,
L IENA.
54
'
sommamente
feroce.
non
hi
lo
sul dorso.
Abitano
e in
le iene,
come
giungono
cui
Violan persino
i
putrefatti
l'
non
per pascersi
lor
si
talvolta
asilo
orrore.
carogne
di
presentano.
commettono
cadaveri;
quel!' indicibile
re t,
de'
ed
Ma
fra gli
forzare
morti
arme li ti,,
le
per
Chi pu
stalle ?
divorare
il
loro ap-
fruper
givore, nutrendosi principalmente delle radici
de' rampolli d quelle picciole palme, che chiamansi a ventaglio.
petito
carnivoro,
Vuoisi
che
il
diventali
necessit
lor
coraggio
ne agguagli
la
contro
testa di
Kempfer
at-
olla pantera.
00
L IENA.
dice il sig. Bruce
Questi quadrupedi
sono un vero flagello per l'Abissinia, Se ne
mero
eglino
brai!
i
Sem-
un mamontagne
notte, quando
gico potere,
onde
vicine,
nutrirsi.
Spesso
la
m'avea ritenuto assai tardo nel suo palagio, n io per officio dovea dormirvi; traversando, al ritorno, una piazza, la qual non
il
re
temea
di provare
alle
gambe
morsi
accorrevano
di quelle
in
gran
ne uccidevano.
Una
Maifsha
nomiche,
sentii a
un
*S8
Di
X? IENA.
Gridai tosto
e
come
un'iena,
tre
far
al
scorgemmo
fu giunto
l.
qiral
al
mio capezzale
pericolo di spezzar
istromento.
altro
il
Come
per
la
belva avea la
le
le
candele,
onde gin-
torme
dell'Africa,
di
sei,
di otto, e qualche
volta anche
1/
maggior numero
laggi quanto pu
cidono
vil-
Ucsomari, penetrando
getti al mondezzajo
venire tra
lor
cani ed anche
5'7
IENA.
le
ed ove si
qualche bestia morta, radunami, e la strascinano insieme a distanza considerabile. INon avvicinarsi d'uomini; non rumor d'armi da fuoco;
abitazioni;
le
intimorirle.
facile
giovani furono
il
pari
di
un
cane.
un'altra, che
S.
addomesticate.
Il
sig.
mostravasi a Parigi
Germano,
e a cui
si
Pennant
sig.
alia
siffatta,
fiera di
era pervenuto
to-
il
cu-
stode di Exeter-Change
al
di
mi
averne in
mesi mostrava
disse di
che di
sei
<;he
ove
sale,
Amava
v'
Sin
-certa
altre
fiere
esposta.
stava
vicinarsele
mano
con
essa allora
il
giuocare
percuoterla
col
palmo
d' allora
per,
aggiunse
si
egli
della
disdegno.
accrebbe
mostrava
coli' et*
58
l'iena.
tenerla
il
Questa
rinchiusa.
sig.
Il
un' iena
quasi
di
diciotto
mesi
fami-
tanto
gliare,
per
viaggiare
segni
die
quelli della pi
venne uccisa da un
gabbia
vicina,
mezzo
co'
Nello
denti
stato
di
indomabile
della
la
tigre
quale
ferocia
simili
selvaggia.
rinchiuso
in
avea rotto
Alfm
una
il
tra-
cattivit
di
l'
iena
consuma
tre
d'acqua.
ed
questa
che
all'
istante
come
Buffon
si
posteriore.
questa
che
scrive
forzata
il
sig.
a
di
trova zoppa
gamba
somiglia
fosse
all'
incirca;
dopo
L'IENA PICCHIETTATA.
Grandissima somiglianz - tra questa e ' alantecedentemente descritta. Ma la sua grossezza maggiore, e il numero delle nere sue
macchie assai pi copioso. Del resto il colore
del suo pelo un bruno-rossigno mentre il
muso e la parte superiore del capo sono di
un bellissimo nero e nera pure la criniera
clie le si arruffa in sul collo. L'iena, di cui
tra
il
cognome di riun suono somigliante ad
dente, a cagione
di
uno scoppio di risa eli' essa trae dalla gargozza, quando le si porta a mangiare, o la si
interrompe frammezzo al suo pasto.
Le iene picchiettate ritrovansi in pi con,
trade
dell'Africa;
ma
in pi gran
quantit al
Capo di Buona Speranza, ove sono anche oltremodo crudeli, e formidabilissime. Entrano
esse
Ot-
ne rapiscono
stenza,
se
tali
sulla
belve
penetrata nella
costa della
fanciulla;
la
una gamba;,
fuggirsi. "Se
come una di
di un negro
dron d' una
mise
in
con
tal
non che
le
casa
Guinea s'impa-
della sventurata
6o
l'
La
-soccorso.
per
IENA PICCHIETTATA.
ma
gi quella
Branchi
intorno
d'
iene
s'
alle
animali,
degli
de' frastagli
loro
lasciati
dagli
abitanti, che
cani
istessi,
il
Mandano queste
notturne
si
dalle
fiere
urli,
discacciarle.
mostrano indal
non aver
iene alcuna
nelle
loro
cercando
offesa.
escursioni
la loro
preda.
natu-
rale,
iene hanno
altri
la
facolt
d'imitare
il
grido degli
loro
stalle
bestiame.
l'altra
vi entri
prima th
custodi ritorcono.
6r
L IENA PICCHIETTATI.
Gli
belve
abitanti
feroci
della
piantando fuor
le carogne
de li archibugi fra
di
tali
villaggi
de' loro
in
modo, che
all'accostarsi
La
queste
Guinea uccidono
stupore.
Il
grande,
clic
cagionare
deve
seguente aneddoto ce
ne
sia.
di
prova.
Avendo
stanzino
lo
di
che ristauro,
il
uomo apertamente;
mallevadore
il
sig.
e di questa asserzione
Greeiilield
il
qua!
mi
n
Ba
l'iena PICCHIETTATA,
fece pi volle
esperienza nella
corte
del
ser-
L'iena picchiettata pi
umana che
la
pi
guardia pu
entrarle
affamata, o
quando
Bisogna
non dimentica
carezzandola
stode
tenersi
di
non
Un
soldato
anni
seco
per
un
beffa.
attraverso
alla
parco reale
men
Lo
l'inferriata dello
prigioniera;
la
furore lo strapp di
un momento
come
sei
quale
mano
divor.
stanzino abbajando
con
padrone, e in
avvenlatasegli
al
IL
LUPO
CAPITOLO
Dall' Apenniii
IL
da' Pirenei
Scarno
fallace
lupo,
il
al
Alpi
dall'
tombe ,
neve aggiri
le
la
di sangue, di preda e di
mine
si
spande.
Thomson,
LUPO.
IL
mezzo, mentre
eccede di raro
quello
tre
pelo, generalmente,
sia affatto
pi forte
color
di
cane
del suo
nero,
di
ga, naso
Il
un misto
nada
del
piedi.
affilato,
Il
annuncia estrema
ferocia.
Il
molto pelo
64
IL LUPO.
proporziona
si
del
lunghezza
la
corpay
una coda
suo
eli
assai folta.
Il
lupo,
signor di Buffon,
dice
il
la
cui
degli animali,
avidit
di
carne
uno
pi
veemente; e sebbene abbia ricevuti dalla natura anche i mezzi di soddisfarla:, armi, scaltrezza, forza,, agilit, quanto in somma necessario,
la
per trovare,
muore
spesso di fame.
selvaggio,
il
suo corso
non per
quale
lo
e eh' esso
non pu sorprendere
se
fknie
dell'
uomo
quelli
come
facilmente,
i
caprioli,
in
gli
ispecie
agnelli
che pu
rapir
piccioli
cani,
dono
essi
divisi
in
IL
orribili
LUPO.
65
villaggi,
Il
cavallo
il
bue,
soccombono
ripetuti.
L'
al loro
numero
uomo medesimo
quadrupedi
soli
qualche
resi-
non
rado-
a'
di
loro
assalti
sovente
cade lor
vittima, o non perviene a cacciarli che dopo
averne uccisi parecchi; n ancora pu tenersene sicuro, poich tornano pi arditi e pi
furiosi che prima. Quelli che bau gustato
una
volta della carne dell'uomo,
dall' assaltarlo
ad
pi
non
cessano
preme
il pastore,
che non la gveggiai
lupo sia cos avido
eh' empie
talvolta il ventre di fango o di terra,
ed ove
cruda, fame lo stimoli, divora la propria
spe-
essi
Sebbene
il
quanto,
sia
corr
insidioso
lasciata
ma appena
e
la
fa
preda.
Gabinetto
Tom,
sua
$6
Non
Jt LUPO.
senza
sar
interesse
pe' nostri
lettori
non contando
agnellini
capretti, di cui
fe-
figli
ad
una
sola
infestare
il
vicinato.
ma
essa
caccia-
si
le avAr eniva
alternativamente
la
il
vano
Dopo
necticut
tale
ed
indizio le sue
essersi
traccie
sulla
neve.
Con-
Tl lupo.
eli
assediare
la
comune
primieramente, furoii
tentati, onde farla uscire da quell'antro selvaggio-; ma n i cani, che ritornarono o feriti
nemica.
mezzi,
Diversi
intimoriti,
ne
il
fumo
a nulla
la
negro
di
contro
la
il
sig.
ormai
le
generale
quali
dura-
Putnam propose
al
Ma
cui
entrava,
gett
gli
abiti
usati,
legatasi
68
eli
rupi,-
una
poi uno
quadrati. Indi
piedi
dici
LUPO
IL
un'alta catena
oltrepassa
di
spazio
quin-
di
orizzontale
una gradata
dieci; e alfine
due piedi
circa
discesa obliqua
che
eleva-
all'
frammenti di roccia
sembrano esser stati disgiunti
solidissimi, che
sdrucciolevolissimo.
Non
avvi parte
che
uomo
star
possa
vi
diritto
cosi
sulla
persona.
Poi che
alla,
di
il
sig.
Patnam
si
fu strascinato fino
morte
regnavano intorno a
pervenne
soli
lui.
alla
Egli
parte
pi elevata, di cui gi si disse, finche brancolando s'incontr cogli occhi della lupa felice, che si era nascosta nell'ultima estremit..
Or riscossa dalla face che si approssimava, digrign i denti, e mand un ruggito
per la qual cosa il generale scosse
come
dare
avviso
credettero
all',
in
di
trarlo
l.
corda,,
Le per-
grave
periglio, ubbidirono
di
terribile:
la
sovra
(\e
in.
quel moto>
capo, si ne riporta
ri
la
pelle
questo
per
volle
racconciatosi,
discese
fucile,
69
llto.
Non
elei
carico
di
ma
dall'impresa,
desistere
piombo in verga
il
nuovo coraggiosissimamente.
di
mise in
volgendo a
ruota gli occhi infiammati, battendo i denti,
e abbassando la testa fra le gambe; ma nell'atto eli' essa gi stava per slanciarsi sopra il
secondo avvicinarsele
Al
lupa
la
si
un
colpo d'archibugi
Dopo
essersi riposato
tempo
terza
fumo
al
della belva,
per
due
le
allora
e rinvenutala
orecchie, e
corda, present
solita
niti
Posta
volta.
un
per
senza
aj alato
il
la
al
muso
la
prese
all'uscire
dalla
fiaccola
vita,
spettatori.
lupi
guasti
in
numero
Ma
essi,
varii
moltiplicarono
secoli
dopo
segno
il
che
regno
non
di
Edgar,
parve
al
IL
Jfy
LUPO.
gli
terre
si
purgare
Camdan
affittavano
il
paese
ci
lupi
dai
come alcune
narra,
non ad
che di
altro patto
che
infestavano.
le
il
regno di Abhelsan, questi abbondavano a segno nella contea di Yorch, da doversi
a Flkton presso di Scorborough costruire ap-
Sotto
posta
i
un
edilizio,
loro assalti.
poich
le
devastazioni
di
queste
belve
fanno pi che mai terribili in inverno, quando i campi son coperti di nevi,
feroci
si
Sassoni
antenati
dei
Britanni
distinsero
il
mese
dell'
di
umana
societ parea
Seguitarono
sai
tempo
ghilterra.
^nche
dopo,.,
Ma
non dovesse
aspettarsi
le
in quell'isola, e
nuendo
e
La
satempo favorito
de'
gran signori
di.
un
pas-
che
la
IL
LUPO.
ragione non ha punto a vergognarsi, ina piuttosto a compiacersi l'umanit, a cui sono cos
risparmiate delle lagrime. In questa caccia, ove
eli
la
forza,
ha ricorso a
si
ogni specie.
che
gli
accerchiano, o
li
fugano mandando
alte
Costumasi pure di piantare in luoghi apparfra i rami degli alberi un gran pezzo di
tati
si
'.li
ferocia
o.
di risentimento.
'*}%
LUPO.
l,
da questa improvvisa
vilito
il
che nulla
cattivit,
quale
si
sarebbe cre-
da cos
di liberarsi
compagno.
vanno
talvolta sui
lupi
vitelli
Se non che
poich
cosa
la
distaccandosi
pu divenir
ghiacci
loro funesta,
riva
dalla
gii
ciosi
Il
animali.
tempo
della gestazione di
una lupa
parto
in
cerca
ben munito
fondo
a'
boschi
mezzo
e folto, in
di
delle
al
Quando
vicina
un luogo
cui
appiana
essi
cogli
cani; la
occhi
madre
chiusi
non diversamente
gli allatta
dai
?3
mangiar carne, cui prepara masticandola. Poco tempo dopo apporta
ad essi de' topi di campagna
de' leprettini
delle pernici, de' polli vivi. I lupicini cominciano dal giuocare con simili bestiuole, e finiti LUPO.
Cos
per
essi
Ove alcuno
tutta
pi
gli
forza,
la
pe'
figli,
che
il
mesi
assalga,
anzi
le
sono
essa
li
obbedienti.
difende
con
sebbene in
tutte le femine,
con furore,
sia,
come
maschio.
Ma
diventa intrepida
non
l'ab-
alle-
e a tutto
si
espone per
salvarli.
Essi
si
rapina
:;.
n4
Malgrado
jl
lor
la
Ltrpcr.
natura
selvggia
possono
animali
ix
70
ll'po.
parlamentario,
gli
si
Come
di Cadice.
al
blocco
come un
vola
cane.
si
diede
in
lupesca.
Io
stesso
sono
scellini
s-pesso
di
vajolo.
insultare
d'una
sgraziati
Indiani
feroci
animali
morti,
che
folla
innume-
che perirono
si
limitarono
divorarono
altres
di
a<i
gli
76
infermi,
IL
'juali
LUPO.
loro capanne.
lupo
il
quale oggi si
Pidcock ad ExeterChange consumava regolarmente, per ci che
ne intesi dal suo custode, tre o quattro libbre di carne cruda ogni giorno.
giovili
Il
trova
nel parco
dell'Alpi,
del
sig.
LA VOLPE.
La volpe
che
il
ma
per
gli
occhi
obliqui
l'aguzze orecchie
somigliante.
affatto
migliare. Essa
langue, ove
si
privi di libert;
tempo perisce
Non
La
di
domicilio
essa.
1'
arte
di
>
<
C"
f"
LA VOLPE.
Jf
il
carni; piglia
suoi disegni
giera,
al
il
si
il
suoi
luogo prefsso, e
tentativi.
Se pu
varcare
la-
bassa
inutili
muri o
giugne
terra,
rado sono
di
a,
snoi
siepi
le
corte, mette
leg-
s'introduce
passi,
istante
>
morte quanto
pollame incontra, si ritira in seguito speditamente portandone parte della sua preda, cui
nasconde sotto il musco o porta al suo covacelo.
Indi torna e ritorna una seconda, una
terza ed una quarta volta, per pigliarne il
rimanente, che distribuisce in luoghi separati;
e cos prosegue, lino a die il giorno spunti,
e il movimento di tutta la casa l' avverta che
tempo di tenersi quieta senza pi ricomparire.
>>
Cos
si
ella
pigliano
viene
tordi
mente
in
lacci
gli
ed
ginepro, ve
dell' alba
visi-
luoghi
li
ove
Essa pre-
spuntar
allo
uccelli che vi
differenti
e ne* boschetti,
beccaccie.
e,
le
va
l'uccellatore,
e sovente pi
tare
ne'palmoni
fa
i
lascia
son presi,
soprattutto
sotto
il
talvolta
sa otiiiKameute ritrovarli
depone
li
all'
orlo
dei
musco, sotto un
due o tre giorni,
al
bisogno.
la.
L YOLPV
^$
mai non
sono
Cava
feriti.
scopre
conigli;
conigliere
dalle
nidi
piccioli
quaglie
delie
sfuggono
gli
delle
gran quantit
di
particolarmente
selvaggiume.
a' villani;
lupo
Il
volpe
la
ai
nuoce
morbidi
signori.
La
caccia
parecchio
e
facile
di
che
quella
diverte
di
dell' altro;
pi.
Tutti
meno
ap-
assai
pi
pugnanza ad andar contro a' lupi; tutti all'incontro vanno volentieri contro la volpe. Poich,
sebbe n mandi odore fortissimo, la preferiseon
sovente al cervo, al capriolo ed al lepre. Si
pu cacciarla con bassotti con levrieri -e con
,
cani
da
detti
Inseguita
volpe.
essa
corre
al
Con
di
questi
volpi
la
difendesi e combatte
prirne
la
uccide
con
tana
dalla
pali
di
bassotti,
parte
ferro, o
Ma come
si
cei^a disco-
sopra, e
di
si
prende
la
si
viva.
sotto
pi siqura
di
cacciar
la
volpe quella di
LA VOLPE.
^gr
lanciano
si
corre
rimane uccisa, si d a fuggire con quanta celerit essa pu, fa un gran giro, e aifm torna
al suo covile, ove altra scarica la colpisce. Non
-ancor raggiunta da' fucili, trovando per chiuso
l'ingresso prende il partito di salvarsi lontano
e se ne corre per diritta via, onde non tornar pi. Allora giovano i levrieri ad inseguirla:
n per si lascia prendere senza averli prima
molto stancati, poich passa a disegno pe' luoghi pi intricati ed angusti, e quando va per
luoghi piani ed aperti corre celerissima senza
darsi mai posa.
Per distruggere le volpi ancor pi comodo
attirandole con esca loro
il tender loro insidie
,
gli
prima notte
le volpi
un
avanzi d'una
s'
erano cos
bene esercitate a saltarvi intorno, che il terreno vi pareva battuto come quello di un'aja.
Sono esse ghiotte egualmente di carne, che
d' ogn' altra cosa. Mangiano con avidit ova, formaggio, frutta, e grappoli d'uva soprattutto. Se
loro
mancano
alle serpi,
a'
leprotti o pernici,
danno
a'
sorci,
So
hk VOLPE.
gran numero
losissime
schiacciar
sdrajarsi
nano
solo
non
questi
anche
cera.
la
petito;
Fino
rotolandoli
si
ricci
poi
insetti;
desistono,, finch
tor-
non abbiano in
co' piedi
sforzano
gli
tutto
Gran
buon
Seguendo
che
in
tal
escon
da' loro
giungono
corpi,
luogo
al
ove
si
Pontoppidam
assicura, che
per
pescare
d onde
si
la
qual
nascondasi
slancia
in
ordine,
dall'altra, pi
panna
di
indovinarsi
un
il
teste
pietra
ritorna
di
,-
colla
glier* abbandona.
qualche
pescatore
fine
che
una
Ei narra altres
sposte
all'acqua
getta
si
dietro
sovr' essa
pesci
;
di
davanti
una
alla
ca-
non sapeva
che
quantunque
di-
distanza
si
sospettasse
LA VOLrE.
Ji qualche
ma
vivanda;
che
malizia.
Io
medesimo un'
ottima merenda.
Si veduto, alcuni anni sono, a Chelmsford
contea
nella
dell' effetto
Una
prole.
un
Esse ?
1
di
questo
esempio
singolare
quadrupede per
la sua
volpe fu coi suo voipiciiio cacciata
di
d'un bosco,
di
un
signore.
tredici
bajano
quasi
di
continuo;
ma
in
estate
Tom. L
di loro
accorge.
G>ihi;c!io
ab-,
,
82
pi
naria,
non
il
pccola
d'
un
eli e
azzurrino,
grigio
che
talvolta
si
suo pelame
muso molto
il
ag uzzo
le
coda pi
la
del
mente,
de'
polo
mari
regioni
le
artico, e le isole,
situate
particolar-
glaciali.
di cui parliamo , si
In inverno la volpe
profonda nella neve, ove rimane ascosa finche
,
la
non
sempre
Spitzberga
di piccioli
disfa alla
alberi,
uiva;
ma
si
fiumi
suo nudrimento
variando
Nuova
Nella
col
Zembla
variar
e
allo
quadrupedi
sua fame
con
Il
stesso,
lo
contrade.
delle
facilit.
ci
nella
colle
bacche
di
differenti
gettato alla
bondantemente negli
eserciti
di
marmotte che
piedi ne
commove
abitatori, che
cos
il
si
vengono
galla, e
gli
sono da
8o
1.
destrezza
di
ritrae
prova,
fa
ogni
d'
onde prendere
S' inoltra,
specie.
l'astuta alcun
si
cui
acquatici
uccelli
alla
riva
il
selvatico
si
avvicina,
Se
non che
essa
Pemiant
talvolta
la
addentarvi
dipinge
cacciar
la
quel po'
di
il
rado
signor
imprudente da venir
ne' traboccheli per
esca
ebe vi fu messa
testa
d'
onde acchiapparla.
Uno scrittore degno di fede, e testimonio
di ci che racconta, ne offre una descrizione
assai circostanziata e piacevole de'
Steller,
si
soggiorno
tratta.
nell' isola
costumi delie
Durante il mio
di Bering , dice
occasioni
di
gacia
sorpassa
di
dinarie. Se avessi
84
ce
abitazioni,
cos
come
notte
di
era loro
vestili
alcun
di
come
-utile,
rotolavan lontano
ci
non
ci che
canne,
coltelli,
nostri
giorno;
di
barili
delle
pevamo
sa-
furto fosse
il
opera
pelle
coloro a raspare,
porvi le spalle, e
levar
ajtitarsi
curezza
assai
alto
collocavamo
le
nostre
le
Funa
pietre,
sotto-
E quando,
ai
sommo
vettovaglie,
per pi
di
si-
un palo
quelle india-
vi
si
ravioli a.
animale,
sei
divora-
85
seppellivano
il
pietre
sotto
sulle
in
montagne,
nostra
pre-
che
ne' campi,
e ruhavanci
ci
eravam
pelli
notte
quando noi
venivan esse vicino,
nostre berrette, i guanti che
nascondevano. La
vi
dormivamo
le
posti
sotto
sopra o sotto,
le
ci
il
capo,
quali
le
coperte
eravamo
le
sdrajati*
posarci
trescando
anch' esse
sotto
cacciarle
ed
fermata, onde
ri-
trattenevansi
nostri
occhi
s'inoltravano
fino a roderci
stri
Che
giuocando e
anzi
cordoni
talvolta
se
ci
$6
bestie pe-
se
orsi
tra
marini
fiutandoli
a'
leoni e
per vedere
tutti,
di vita; e trovatolo
si
ponevano a
farlo a pezzi,
E come
leoni
trucidandole
e
spietatamente
travagliandole
per
giovani
quante guise
vecchie,
potemmo
perocch noi
potevamo
stender
ad
esse
con
non
fare
ne' bruti
una lunga
esperienza.
Quelle volpi,
stre
della specie
ma
bens
fondato
non diversamente
ordinaria, aveano
il
sopra
dalle
no-
pelo ric-
di ottobre e di novembre;
maggio cominciavano a mutarlo;
nei due mesi seguenti pi non aveano che
in aprile e in
e
cos
Le femine deponevano
entro
parti
avviso
Ma
appena
farcene
discoprire
il
nascondiglio.
n mai
ristette,
88
finch
fu
(-
hi
quel' isola
state
trasferite
dal
alimenti,
marino
loro
forniva
ve
le
abbia
il
di
flusso
tanto
moltiplicate.
Si
pelli,
le
IL
pollici,
folta
nel
mezzo, e spruzzata
mente
si
distingue
all'
addomestica,
il
si
affeziona all'uomo, e
altro.
cun cibo
da molti
altri
ama
tavole;
chi gli
di
chiamai!
se Io
salia,
mangia
di
porge
al-
animali
medesima
della
specie,
Nello
come
altro
di
selvaggio
stato
scrive
da chi pure se
pollame, quasi
alla
temere,
esso
fa
si
Buffon
di
sig.
il
non
bile pel
89
LUPO DORATO.
CIIACAL
IL
vista
lui
temi-
di
bestiame
degli
uomini;
nesi,
il
negli
ovili,
non
degli
armenti, nejle
trova, divora
vi
delle
stivali,
stalle;
cuojo
il
scarpe,
se
degli
ar-
porta
via
soatto che
giare.
cadaveri
de' bruti
uomini
degli
onde
si
mischiarvi
grosse
spine,
semplice profondit.
a
si
lugubri. Avvezzato
pi
non
seguire
i
Non
per impedirgli i
lo sgomenta la
accinge mai solo
non
cessa
una
di
eserciti
gli
quadrupedi quello
celli.
Non
volta
a'
percorrere
e
le
eh'
cadaveri umani,
i
il
corvo ira
brezzo, non
cimiterii
di
gli
gli
uc-
faccia rid
insipido
IL C II AC AL O LUPO DORATO.
suo veemente appetito, non pelle, non grascia, non sozzura animale ch'esso non trovi
90
al
buona
Di
notte
giorno
manda
persone,
le
chacal
il
urli
le
sta
orribili
quali
si
Diilon
assicura
che
ma
sonori
la
che
non s'intendono
za, pi
silenzioso
e tanto
la
fra di loro.
sua
voce assomiglia
alle
insieme;
misti
mincia,
tutti
altri
vicinanza
della
gli
fan
leoni,
come tutte
una specie
le
gli
ascoltano per
un
di
belve
istinto,
feroci,
quasi
timidi ani-
mali a cui
a fuga.
Questo quadrupede
si
fa la
sua tana, e
non
clelf
Africa
dalla
Barberia
sino
sticit
al
Capo di
nud ri-
trova
frutta,
stato
di
ed
al-
dome-
IL
e<
Puzza
fuor
di
esso,
al
modo
$1
Dumont de la Haic,
che non pu posarsi un,
dire di
istante
un uomo,
prima giunta , come
fan l'altre belve, lo guarda fieramente, come
volesse sfidarlo, indi prende il suo corso. E
di natura maligno, e pronto sempre a mordere, qualunque cura si adoperi onde ammanluogo di fuggirlo
in
sarlo,
Uno
mestic
interamente.
contatto
di
diva
alcuno,
impedirgli
di
Non
tutti
saltar
la
poteva
soffrire
mordeva,
sulla
ri
si
il
ar-
tavola e rubar
campagna
delia Natlia
alle
citt,
non
gi abba-
IL
CHACAL
DI BARBEPJA
L'ADIVO.
che
si
divide in due, e
si
estende fino
al collo.
L'adivo,
di
natura
pi
accer-
tlialeb,
cui stabilisce
frammezzo
dimora
sua
la
rovai
Entra senza strepito, sorprende.il pollame, ne
ruba I uova, e non lascia ahr'orma de' suoi
guasti, che i suoi guasti medesimi. Usa tutta
l'agilit, tutta l'astuzia possibile nella guerra
sotterranea
che
fa
abitualmente
agli
uccelli
la
che
uno
fors anco,
talenti
per
troppo
la
suoi
occhi
movimenti;
suoi
non
cui
di
folti
la
de'
picciola
furberia e la
Panni che
il
interramenti
da
pi
quadrupedi sarebbe,
amabili, se
ne' suoi
apparisse
falsila.
thaleb
egualmente
coprire
suo
il
come fanno
me
non
guerra
rinvenuti
gatti;
nelle
che
sterco
ne
arene
il
di
gli
che di questi animali. Simile pulitezza renderebbe l'adivo ancor pi caro, se non fosse
tanto briccone.
IL CH.ACAL
Quando
della volpe.
orizzontalmente
tempo
a quello
assomiglia
si
sorpreso,
allunga,
si
non cammini
si
e sostiene
la
9S
BRBERFA O L ADIVO.
DI
di Carlo
grigi anelli.
IX
dame
le
della corte
CASTORO.
IL
di
estende
dodici
pollici
ed
orizzontal-
come
scaglie
quella di
un
coperta
di
serve
di
pesce. Gii
zioni.
Il
color castagno
liscio
talvolta nero.
latte
altri
sprizzati
mili
ghi
quelli
i
diti
di
un
i
denti
per
di
bianchi
macchiette.
quasi
press' a
sorcio
congiunti
membrana, Hanno
altri
anche
sono
scure
di
lucente
Si
nasco-'
poco
posteriori
mezzo
incisivi
di
si-
lar-
una
Drttssiroi
il castoro,
c)|
propriissimi a tagliar
il
legno; e gi
foglie
essi
altro
d'alberi
scorze.
loro
il
carattere
distintivo
una speessi per mutua conservazione e sostegno Essi vivono d' ordinario in comune , a due a trecento insieme in abitazioni che inalzano sei o otto piedi
Scelgono
se ci
d'
niscono in volta
dificio
quella
dalle
forma
un
di
di
esteriormente
che d
una cupola
forte.
Il
numero
all'
e-
interiormente
esse
di
varia
trenta.
dieci alle
Cp
IL CASTORO.
pi favorevole
beri
di
terreno
ai
notabile
di
pali
in
allineandoli
disegni
lor
grossezza
piccioli
rami
tervalli
di pietre,
file
d' albero.
abbattendo
profondando
al-
nel
cinefile
pi
e intrecciandoli
Empiono quindi
d'arena,
di
con
gli in-
argilla, e
fab-
riaito
base
dieci
in
dodici
piedi,
che di
t,
alla
sicurissima-
tre.
La
file
palafitta,
di pali,
esattamente
al
medesimo
di
pi
livello
stite
di
un intonaco
esteriore.
96
CASTORO.
IL
di tre,
in
une
ferenti F
dalle
altre.
le
clie
ciascuno formi
suo
il
e d* altre sostanze
foglie
numero
Il
che
dei castori
trenta. Dicesi
ai
letto
di
leggieri
musco,
e
di
ogni
clie
rami
in
principalmente
consistono
quali
le
molto
albero
ci'
in
teneri
iscorze
tagliati
di
dine e propriet.
m
1'
cerca
acqua
ognor pi bassa
de' ghiacci
fondit
del gelo.
e/le tli
anni
tro
tro
saie
si
sotto
altra
ordinaria
pro-
rassicura
dagli
stati
o quat-
tre
al
opere novelle
stagno
lo
Quando sono
li
1'
,
il
loro
le
che
il
dell'
nel
spessissimo
vicino
bisognevole
loro
del
sono
ne
le
compite
si
interrompono
danno ad
se
anche
sia
nel
aperto. Spesso
capanne
in
estate
abbandonano
le
loro
97'
CASTORO.
IL
passali la notte
o sotto
o in
rovi
riva al-
l' acqua.
Nel qual caso hanno sentinelle, che
con un certo grido di allarme gli avvisane/
del pericolo. In inverno mai
dell' avvicinarsi
non escono se non per andare a loro maonde in quella sta^
gazzini posti sott' acqua
,
gione
si
fan grassi
all'
eccesso.
di frequente che alcuni castori cevivano isolali .entro fosse, che scavano in
riva a' fiumi molto al dissotto della superficiequali si estendono a pi di
deli' acqua
le
Avvien
libi
mano
eremiti o
cacciatori
terraiuoli
si
chia-
li
osservato
travagli
duna
la
colonia di
sorgente d
questi animali,
dimora
con
accompagnavano, in una capanna
che piantarono poco discosto, onde poter esaminare a lor agio i fatti di quelle industri
bestie, senza per esser da esse veduti.
Aspettarono che la luna rischiarasse pienamente F orizzonte indi quelli
eh* erano in
prima fila essendosi muniti di rami d' alberi
ende coprire la loro marcia 5 tutti d' accordo
Gabinetto Tom. L
7
,
quelli che lo
11 castoro.
9
approssimarono alla diga, e praticatovi colla
pi gran diligenza e col pi profondo silensi
un
zio
rivolo o doccia
larghezza,
si
circa
di
nn piede
sig.
castoro uscire
acqua.
nell'
scarpa
vi
a far stre-
pito
dell'
una
d'
delie
Lo videro
in
il
un
casuccie e tuffarsi
argine, ed esaminare
si
in
il
guasto che
quattro
volte for-
da.
precipit a
si
sul
d' essi
Quando
rialto.
parve
dare
abbandonarono
furono
vi
certi
all'istante
ordini
riuniti
,
Y uno
poich
quel luogo, e
tutti
di-
si
specie
stagno
di
che
diga
la
veniva a for-
mare. I pi vicini
e la gettata, dail luogo occupato da questi
di esaminare tutte
opportunit
grandissima
vano
a'
le
loro operazioni.
che
molto rassomigliava a calcina altri la trasportarono sulla lor coda, che serviva ad essi come
di treggia. Si erano essi distribuiti due a due
e F uno caricava l'altro. Quel cemento condotto
;
nel
modo
che
dicemmo
sino
alla
diga
vi
CASTORO.
IL
era ricevuto
altri
eia
deponevano
che
ii
gran
acqua che
coda. Allora
colpi di
99
aspettavano
io
rumor
il
dell'
Dupratz
sig.
il
suoi
compagni
di
All'indomani
ta
una
fecero
mise
uno
di
venne
che
ri-
e lo strepito ch'essi
grande apprensione
castori in
essi
assai presso
a guastatori
per
veder cosa facevasi. Il sig. Dupratz temendo che non prendessero la fuga e non si
ascondessero nei boschi
se venivano turbati
davvantaggio , si ritrasse co' socii al solito po,
Uno
sto.
de' castori
sulla breccia,
vicinato
dopo
si
allontanato pi
ratore.
colla
zi
al
d'
tutti
che
alternativamente av-
essersi
al
solito
andavano
sig.
Dupratz.
una mostra
minarla
chibugio
lo
li
al
di
uscirono
lavoro
pass
ed uno di quelli
molto presso
ci
uccise.
Il
IOO
non
CASTORO.
IL
lo
ispettore.
Altre fucilate
forzarono in seguito a
li
gir
Queste erano
abitazioni.
appuntati
terra e
mezzo
lasciando
esaminare
fatte
con
superiori
alle
pali
fugf-
a'
loro
loro
le
fissi
estremit.
in
pavimento solidamente
assicurato nelle profonde intaccature che permetteva la loro grossezza. Il sig. Dupratz e i
suoi compagni trovarono sotto F uno de' padi
era
essi
il
vimenti quindici
vata
scorza
la
da cui si era
parevano destinate
scheggie
e
elle
leal
folto
immediatamente
riveste
la
pelle
che
pi lungo e pi forte
xieopre il primo. Il secondo di pochissimo
valore laddove il primo serve a fare de' capI'
pi raro
altro
di
abbigliamento.
sono
oggetto
OD
nelF America
dell'
della
nelle
un.
di
solo
ed
pelli
cose
castoro
commercio
di
contrade
altre
di
settentrionali
ne vencompagnia
nell'anno 1798, ben
dieci
mille
mercato
se
dalla
d'Hudson; e
mila ne furono raccolte nel Camandate in Europa e nella China.
baja
cento e
nada
in
le
importantissimo
X
e
Europa. Pi
dettero
Quindi
sei
feribili
massime
tempo
lungo
lanza
lasciano
propria
T industria
cinale
la
che pu farne
La sostanza medi-
a varii usi,
castoreo
ciascun
inverno
furono
che consumano il pel
lanugine senza mesco-
de' manifattori.
appellata
se
Indiani
dagli
in
presi
de' castori
i
son preportate qualche
CASTOLO.
IL
Quelle
islato
in
de' castori
due once
ne produce
d' essi
trova
si
inguinali
all'
in-
circa.
Le
loro
di giugno
anni.
Allora
se
ne separano
all'
et
fine
la
volta
di
tre
costruiscono
casuccie
,
degli
altri.
Due
giovani
castori,
che
erano
stati
presi
loro
di
condotti ad
por
accidente
fu
ucciso.
Quello che
<;ho
O 2
CASTORO.
IL
Non
spesso,
ma
si giunga
ad addomesticare simili animali. Il mffgfiore
Roderfort di Nuova York avea un castoro dell'et di sei mesi in sua casa, ove correa liberamente, non trattenuto da alcun vincolo; e
nutriva di pane e qualche pesce , di cui
si
era avidissimo, usandosi gran cura di mai non
lasciargli mancar acqua. Portava esso al luogo,
ove costumava dormire, quanti cenci o cose
morbide al tatto incontrava per via, e ne componeva il suo letto. Una gatta , che aveva
poc' anzi
partorito,
sua famiglinola; ne
pose.
E quando
prendeva
gli
stringeva
la
un
ne prese
colla
madre
picciolini
fra
teneramente
riscaldarli, restituendoli
castoro
il
possesso
vi
sue zampe, e se
le
al
tosto
ma
il
op-
si
allontanava, esso
si
castoro
l'al-
mai non
die
s'
lascia
dietro.
impossessa
in
seguito
dei
trar
castoro
fuori
co' denti
per
le
gambe
si
IL
Gli
Indiani
alla
hanno
castori
reti
formata
capanne,
le
I'OJ-
CASTORO-.-
vicini
Laja
$ Hudson
dalla
chiusa,
ne
indi
un
salvo
foro
cui
vi
co-
che
coprono
di
che lasciano
penetrano,
onde
adattano
de'
nodi
Ma
ricorsolo.
da osser-
di quasi
tutte e parti
ma
ropa e dell'Asia;
settentrionali
dell'
Eu-
trovasi principalmente al
altre volte
abitato
Girald
il
di
la
Candiganshire
gli
dato
un nome,
il
qual
che
significava animale d
larga coda.
Trovansi ora
Change due
(1806)
castori
cagno per
adoperato
foderare
piombo in vece
trogolo
di
ove bevevano.
IL
lOzj.
CSTOttO.
una notte
fareno
avvelenati
mi
tal
in
che
rosero
oggi sono
che
,
si
mostrano
ed anche si lanciano toccar facilmente; ma quando alcuno
lor si avvicina man c/ano un grido lamentevole, che molto si assomiglia a quello di
in
possesso
del
singolarmente
signor Pidcock
addomesticati
un bambino appena
scherzevoli
serve loro
di
letto;
che
ove non
si
inter-
rompessero in tal lavoro, ben presto si fug-girebbono, sormontando il chiuso. Rodono pur
con tanta perseveranza il legno della loro
stanzaccia
che si costretti ricoprirlo con
lamine di stagno o di ferro.
Il loro
nudrimento si compone di rami di
salice, di foglie di cavoli e di pane, cui sempre ammollano nel loro trogolo, prima di man,
giarlo.
piedi;
e
pulirsi
denti. In
somma
la
natura loro
CAPITOLO
Ma come
Menato
III
Passando per
la via
poco temere
OR
JlLi
COM U N
E.
che
abita
foreste.
Ha
occhi
li
guisa
di
gli
palpebre,
acutissimo, coscie e
arrampicai-
La sua voce
forniti
membrane*
1'
gri-fe
per
gli
alberi
che
fa
spesso
udire
minima provocazione.
Gli
muni
le
tondeggianti
il
muso aguzzo,
olfato
gambe forti e muscolose,
e
di
brevi
orecchi
piccioli
orsi
nel
oG
GUSO COMUNE.
tempo avrebbero assai spopolato il paese, se
ivi non fossero di natura assai meno fiera
Vue
verno
del
principalmente le montagne ;
ma in primavera ne discendono in folla , e
recansi verso le boccne de' fiumi , onde prendervi pesce , cbe abbonda in tutte 1' acque
della penisola. Se ne trovano in gran quantit
abitano
non ne
volta che
rete
mangiano
caso
il
nassa
li
cbe
pescatore
di
e ogni
qualche
traggono daltesta
la
incontrare
fa
la
in
la
sua confidenza
accompagnando
suoi ge-
a cercare
erba
mezzo
loro
di
male. Glie
si
accosta
se
alle
ricevere dalle
giare.
Mai
;
che
quegli
orsi
talvolta
raccoglitrici
per
veduti
assalire
un
rado
di
tino ai cacciatori
feriti.
di
tranquille
lor
pel fuoco in
torba
alcuno
non
uomo, fuor
provviso
radici
accade
siano o
nou
che
si
siano
avvenda loro
ORSO COMUNE.
Quest'indole mite
paese
va
calma
del
salvarlo
suo
persecuzione.
dalla
di
ferocemente
ricercarlo
10J
deli'
nella
fin
L' orso
secreto.
asilo
eli'
ivi
rare
poi
1'
ingresso
ben chiusa
eh'
la
sommit, e
la
sua
dell'
che
sua
della
vi
lancia
ne
cacciatore
va
trapassare
frequentala
sa
irto di
daii'
grossi chiodi
che cosa
assai
sfora
che
La quale
spelonca.
il
orso
un
accanto
il
corpo
sulla via
asse
all'
tutto
asse qualfa
cadere
rumore di
tale caduta corre attraverso 1' asse con magche altrimenti non avrebbe
gior precipizio
fatto. E sentendo una delle sue zampe infssa
Quindi
passando.
spaventato
dal
ne' chiodi
si
studia liberamela
fortemente colf
le
appoggiandosi
il do-
sue ferite e
occhi con
sono
Ma
lor suo
in sulle
gli
altra.
quelle
inchiodate.
dinanzi
Questa
vista
la
Ili
muore
alcune
parli
fra
delia
si
leva esso
agita
tavola
gli
in
su
cui
di
manda
tanta
urli
pi vivi dolori
Siberia--,
cacciatori
&SO COMUNE.
IOB
coni
eli
uni
gli
cadono insieme e
posa il piede su
scavar
quello
di
pianta
un
superiore
altri
F orso
prender
di
fosse
quale
il
quando
all'
al
orsi
cui
si
un piede
alza
s'
gii
mezzo
in
quali
un trahocchello posto
d'
modo
Altro
gli
schiacciali
dissotto.
sopra
estremit
da
circa
accuratamente
di zolle, e disponsi in mezzo del sentiero, che
una picciola
V orso ha in costume di tenere
corda , a cui appoggiata una figura elastica
di legno. Appena l'animale tocca tal corda
la figura si drizza in piedi; e quello, che ne
prende paura, cerca salvarsi colla fuga, e preRicopronsi
terra.
quelle
fosse
cipitando
del palo
nella
,
che
sventrato dalla
fossa
si
descritto.
Che
se
punta
sfugge a
di
dalla
per uscir
spetto,
il
d'
figura
mentre
fa
cacciatore, che
sopra e
I Koriachi
collocati
il
poca di-
altra
frisa
lo spaventa
In
fossa.
di
cavalli
nuovo
gii
nemica
cavalleria
stanza
si
di
leone-
ogni
esso
di
sforzo
di
so-
tiene in imboscata,
mette a morte.
abbia
presa
nascendo una
forma arcuata
ORSO COMUNE.
0<j
serra
si
l'
albero
animale
1'
soffocato
a cui resta
dal-
sospeso.
montuose
Nelle parti
cade
della
Siberia* quelli
ricorsojo; e
zio
sul
che
frequentare. Questo
nel
scaglia
lo
ma
il
ceppo
siili'
suoi sforzi
ci
alto
non
deia
gli
il
impedito dal-
precipizio
accade
montagna
strascinatovi
muore
caduta. Glie se
di
aver cacciato
di
trovandosi
precipi-
costuma
Y animale
dopo
ostacolo oppostogli",
e lo
un
collocano presso di
il
cammino
della
sua
strascina
e ripete
rabbia
essendo
al
suo soffrire
precipitandosi
neY abisso.
L'orso ghiotto del mele, e questa sua goha suggerito ai Russi un mezzo di pren-
losit
derlo.
ceppo
haii posto
si
un
arrampica
loro alveare.
per giugimre
Quando
ai
Y orso
vi
favi, trovandosi
ORSO COMUNE.
1 I-O
molestato
eia
quel
ceppo
banda
cerea di
salire.
spinge
lo
Ma
il
da una
grosso legno
s forte, che
con pili violenza
ond' esso ricade vie pi ponderoso
e
la cosa va qualche volta tant' oltre che l'orso
rimane vittima della propria semplicit.
In alcune contrade del nord un sol uomo
senz' altr' arme
che
assale al piano un orso
un coltello ben affilato, ed uno stile a doppia
attaccato a un guinzaglio. Si attorce
punta
Y animale
incollerito
spinge
lo
*,
questo
mano
al
il
coltello
nell'altra,
s'
stilo
fonda
non
suo
il
stilo,
il
rizza sulle
Ma
cacciatore
e gli fa tal
ferita,
nell'i-
vi
pro-
che pi
pu egualmente
essere pugnalato
al
nell'una
avanza ardita-
suo aggressore.
Non
avvi quadrupede,
sca pi utile
la
cui uccisione
Kamtschadali
rie-
che
Poich della sua pelle fan letti, coperte,
berette, guanti e collari peccaci, che tirano
ai
di
quello
l'orso.
le
slitte.
marini
formano la suola
con simile cuojo
che mai
non scivola. La grascia dell' orso tanto pi
secondo che pi nutriente e di
valutata
ciarvi
gli
animali
OPlSO COMUNE.
pi aggradevole. Fusa poi
sapore
fin
pera in luogo
si
quella
delle
riflesso dalla
belle del
le
or-
dell'
ado-
deli' olio.
viso
bene
a preservare
del
sole,
il
che
del^ orso
non meno
e
testini
delle
trasparenti
che
l'erba. I
vetri
di
Mosca
per tagliar
nativi del paese sospendono alle loro
falce
eli
che sinora
Osservando
hanno
fatti
nella medicina.
genere d'erba, che gli orsi applicano alle loro ferite o di cui fanno taste, e
tutti gli altri mezzi curativi
che impiegano
quando sono ammalati, hanno appreso a cui
rare s
sono
stessi.
mano danza
s
dell'orso,
fedelmente
male
si
pos-
che
Kamtsuhadali imitano
gesti e le
attitudini
deli'
anialla
ORSO COMUNE.
I L2
suo andamento stupido e indolente, le sue
differenti posizioni e tutti i moti suoi; figurano
il
giuochi degli
orsacchini
maniera
onde
zano insieme e
lor
colle
il
maschio e
la
loro agitazione
madri
femiiia
la
la
scher-
quando sono
inseguiti.
Tutte
guardi
1'
altre
ai
salti
danze
dell'
stimate, quanto pi vi
somigliano
orso
pi ri-
sono tanto pi
hanno
conformit.
di
>
zampe
far
differenti
giri
per divertir
la
moltitudine, la qua! molto ride della, sua gofnel moversi che fa al suono di rozzo
strumento, o alla rustica voce del suo padrone.
fezza
Ma
le
crudelt ch'esercitano
,
affin
cazione
veramente
ch spesso
un
di
gli
fatto passare
dargli questa
esso
di
cavan
sono
specie
le
eduPeroc-
di'
odiosissime.
dopo avergli
occhi, e
gli
attraverso
sopra
cacciatori
cartilagini
del naso
di
ferro
gli
strappa
il
dolor.
ORSO COMUNE.
Ne
simili barbarie
clie
fa
servano
di
qual
le
il
sig.
Bcvvick,
trastullo a un
paga
e si aifolla intorno al misero animale
per vederlo
imitare sgarbatamente le maniere dell' uomo.
Saria per a desiderarsi che i magistrati proibissero severamente ogni spettacolo di simil
genere, poich tornano a gran biasimo di una.
popolaccio stupido
il
nazione
tutti
divertimenti
che
disonorano
F umanit;
La femina
antichi naturalisti
dia
loro
hanno
forma regolare
madre
La loro
preteso, che la
,
leccandoli.
luce.
Quando
verno
gli orsi
sogliono
vanno
esser
al lor
grassissinn
ORSO COIULWE.
cacciatori
la
cerca vendicarlo
furiosa,
mai
madre soccombe,
1'
altro
o perire. Se
le
poi
riman vieino>
Di raro
arme
l'
orso
offensiva;
nemico,
alla
teriori,
o,
ma
se
lo soffoca,
ORSO D'AMERICA.
In
ci
principalmente
differisce
Europa, che ha
quest' orso
da quelli
bruno
Gli
alla
d'
il
rossiccio.
orsi
fine
d'
I I 5
ORSO D AMERICA.
pi settentrionali. A quell' epoca sono
magrissimi attesoch non abbandonano il
climi
tutti
pratici pigliano
un
sentiero distante pi di
si
passo
ad
che
viaggiatore
il
picca
di
Quindi
alcuno.
non
la
faccia
aggiunge,
n cede il
prudenza vuole
seco il sottile per
egli
civilt,
cuni
osservano
in
danno
tale
la
la
Ecco,
assai
die' egli,
al-
cerimonie
relazione di Charlevoix
deve riuscirne
caccia.
circostanza
Settentrionale,
dilettevole.
non
cristiani.
si
pratica
6
ORSO D AMERICA.
Sempre un capo di guerra quegli che
ne indica il tempo e cliiama i cacciatori. AlI
l'invito, che
un digiuno
fa
si
di
eguali
non
onde ottener
in qual luogo
troveranno molti
si
per, d conseguire
pi
assai
un simile
incidono
vive
orsi. Affine,
favore, altri
in
varie
fanno
del
parti
le
loro
carni
Giove, che
ma
mici,
il
ma
solo d'incontrarne
de' suoi
ne-
sonno,
vegliando
il
non
Ma
almeno
pi gran parte,
la
sognati nel
ORSO D AMERICA.
medesimo luogo:
quest'accordo
l'J
alquanto
difficile.
Tuttavia,
udirne parlare
di
vano T impressione,
gnali
stesso
lo
pi non
i
ove
dubita
si
dico,
tutti,
fngono
che a forza
sia
in
averlo
si
breve
sognato
debbano
so,
volgere
passi.
Finito,
della
agli
caccia
cos,
il
un gran
altri
digiuno, e scelto
il
luogo
il
bagno, cio
que tempo
ghiacciata.
gli
altri
prodezze
si
faccia
Quel
banchetto
cibano,
alla caccia.
ei
racconta
le
sue passate
Indi
la
marcia fra
Cos
la
le
acclamazioni di tutto
caccia
non
fra
il
villaggio,
que' popoli
niente
men
01S0
nobile
un buon
clie
cacciatore
ch
la
D*
AMERICA*
l'arte bellica.
di
di
un guerriero famoso;
poi-
non
e vestimento; e oltre a ci
i
La parentela
desiderii
de' selvaggi.
Ma
si
nessuno
estendono
da loro
non uccide
dodici
della
noi.
soffra
in
silenzio, e
si
contenti
*U tempo
dell'onore di
Non
la
si
sua
biasima
famiglia
V inverno^
ORSO D AMERICA
Dacch
1'
animale
i
sa
nella
soffia
cacciatore
il
gli
inette fra
fumo
cos di
ucciso
pipa medesima
la gola
ed empiendo
e lo stomaco di
quello
scongiura
non
il
Ma come
lo
cacce
non risponde
spirito
il
future.
cacciato-
taglia
lo
scilinguagnolo
sia
dell'
orso
nel
di ritorno
il
villaggio.
contrae
lo
ha
placato
dell'
come
per
,
necessit
di
che
segno
lo
se crepita e
spirito
altrimenti presagisce
anno venturo
non
ove
alla
fine
si
sempre avviene
dell'
infelici
cacce
trovi qual-
si
vi
le
orso
rimedio a
tutto.
I
cacciatori fanno buoni
finch
pasti
dura la caccia; e, per mediocre che riesca,
sempre ne portali seco di che regalare gli
amici e nutrir lungo tempo le loro famiglie.
Non , per verit, un piatto molto voluttuoso
questa carne aflimata; ma tutto buono per
de' selvaggi. i vedere il ricevimento che si fa
a'
cacciatori
1'
aria
di
contentezza e di com-
lodi,
che loro
si
T20
ORSO
ritornino
da
un
AMERICA-.
delle spoglie di
essere
I)
qualche
valenl'
uomo,
loro
senza
combattere e vincere
gli
si
tanta modestia
E un
orsi.
per
altra
co-
appena
gli
si
abbrustolata
come
si
che
fa
coi
porci .
I
selvaggi
mesticano
gli
dell'
orsi
cui
spesso pigliai!
che ancor
tenari,
tal
singolarit
non
si
ancor
debb' essere
la
indi-
trovarono
ORSO
D'
AMERICA.
altri
quadrupedi;
le
ale
ORSO BIANCO.
dall' orso comune per ci che ha
e il collo, e, proporzionatamente al
suo volume tutto il corpo pi lungo. I suoi
orecchi e i suoi occhi son piccioli
e i suoi
Differisce
la
testa
denti
prolisso
stro
singolare
di
duro
tatto
al
membra
nelle sue
grossezza.
muso
d'
suo pelo
Il
un bianco
apparisce gran
e le
gialla-
forza
tinte di nero.
I quadrupedi della sua specie abitan le parti
pi iperboree del globo, che ben si accordano
loro
col
carattere
selvaggio.
Veggonsi
non
nelle
per
anche sui ghiacci fluttuanti a pi
leghe di mare. Di questa guisa sono essi pi
volte trasportati fino in Islanda. Per , dopo
il
limgo digiuno necessariamente sofferto in
terra
ma
questo
tragitto
assalgono
solo
si
indistintamente
presenta.
Ma
il
preten-
li
diverta.
cammino
kso manco.
guanto, dice il sig. Horrabow
isa
Un
bianco
salta
rovescia
si
nel
loro
asside
fragil
legno
se
tranquillamente
noi
lascia
si
non
se
ne videro
nella
Nuova-Zembla
la
o provocati,
nella vendetta
si
come
assaltar
dei
vista
Quando sono
mostrano
dei
ir-
pi pertinaci
potr giudicarsi
dall' a-
neddoio seguente.
Non ha molti anni , che V equipaggio di
una canoa che seguiva una nave alla pesca
,
orso e lo
ribile, e
trova vasi
un
alla
volta
del
picciol
legno
per
RSO BINCOv
raggiugnerlo. Si trasse
accrescere
nuoto
fall
|3f3
un secondo colpo,
ma non valse che ad
allora
il
una zampa
sul
bordo,
l'afferr.
Un
mari-
che dicono
gnetto
anzi
naviglio
contro
gliate
di
tanto
accost
si
che pi archibugiate
,
le
vie pi ostinato
quali
f'
in
gli
piagarono.
il
modo
Ma
esso
che pervenne ad
fin
onde lutto
sopra il ponte
equipaggio fu in iscompiglio , e molti forse
arrampicarsi
1'
al maggior
furono sca-
Roberto Boyle
ci
ha
fatta
di
cui
Un
un* assai
Mia
di-
quadrupedi di
cercando la loro
i
ons BIANCO.
neh ultima
Seesi
riva
poteano
parea che
raccoeliessero sotto
ritti
posteriori
sulle
gambe respiravano
lor
colle
loro
le
zampe davanti
narici.
la
Assicurati
monii
tarsi
che
il
non bastava a
Il
tale
quando l'organo
di foche,
morse,
di
mente
nimale
di carcami
mare.
di
Assale
il
com'
prodigiosa^
fornito
quasi
esce
della vista
officio
si
compone
balena, e
esso frequente;
di
ma
quest' a-
di
combattimento.
Quando
dal
gli
orsi
mare Tanno
,
alla
caccia di daini
di
lepri
mangiano diverse
1'
inverno
si
ORSO BIANCO.
:2J
un
vitello
e che
ora
orsacchiotti
quali
di
si
quasi forti
al
precipitarono verso
mezzo
alle
fiamme parte
fuoco, e trassero
della carne
di
ima
>
OUSO BIANCO^
I 2$
morsa non ancor consumata, e
la
divorarono.
equipaggio allora gettaron sul ghiaccio altri pezzi della morsa medesima, che lor
rimanevano. La madre venne a prenderli l'un
Alcuni
dopo
figli
dell'
dinanzi
1'
porzione.
Ma
f ultimo brano
contro
ai
piccioli ssima
marinai trassero
gli orsacchiotti, e
gli
d'
archibugio
uccisero ambidue;
madre diressero
loro colpi
mortalmente. I cuori
pi insensitivi avrebbero versato lagrime di
compassione, vedendo il tenero interesse, che
questa povera bestia prese alla sorte de' figli
suoi ne' loro ultimi momenti, sebbene tormentata essa medesima da piaga
s
grave
che
appena le permise di strascinarsi dov' essi
per
^senza
altro
ferirla
all'
li
toccavano
intorno
gli
mangiane
eccitamenti a
distese le
invit
con dolci
1'
ma
dietro
si
era in essa.
tare
li
intorno
di
loro, e di
mir, ripetendo
gli
nuovo attentamente
urli di
prima. Sorpresa
ORSO BIANCO.
I3tJ
die non
la seguissero,
lore e
senza vita
vascello
alz
sperazione a cui
un
marinai
incontro
testa
la
intendere
fece
fremito
suoi
al
di-
con una
mezzo ai
risposero
di
affezionati alle
le
zampe
sulle
morte
In inverno questi
neve
nella
rimangono
che
o sotto
in
uno
pajono
animali
cumuli
stato
del polo
regioni
le
dai raggi
del sole. Di
quelli
che
non
nali
ghiaccio
torpore
di
ove
fino
avvivate
i quadrupedi
essi
sfuggano il calore. Il
tutti
pi
un
quantunque
addormentano
si
di
artico siano
abitasse
la
al-
abbandonarle.
giorni inver-
Siberia
Un
il
cui
altro, ch'era
anno
obbligati gettargli
adesso ben
12$
COATI O RATTGNE.
IL
Quest' animale
un
po'
meno
che
grosso
mei
quanto
una
lista
prolunga fino
li
coati
isole
deli'
si
naso.
al
America, e
trovasi in
in.
differenti
India occidentale.
Suo nudrimento
il
mais,
la
cie
di
gli
le
coste del
mare
Dicesi
guscio
le
che
si
spii
apre
Quando
e specialmente
abita presso
il
momento
che
unghie, e ne cavi
in
di
ostriche.
di
cui
il
loro
destramente
v'
introduca
il
si
chiude ad
un
tratto;
I^g
O BATTONE.
fh COATI
Molta industria parimenti il coati d a veliere nel prendere i granelli marini. Brickwall
narra come
si
nell'acqua
la
esca
Appena l'animai
scossa, e
li
granchi pigliano
onde
vi
attaccano.
si
sente, sollevali
d'una
li
sola
Vo-
lendo mangiarli , ha gran cura di porli di traverso nella sua gola , per tema d' esser ferito
loro punte. Una specie di granchi di
dalle
che s' incontra di frequente in certi
terra
,
arenosi
sfondi
Carolina
della
settentrionale
li
prende
nella
sab-
Quest' animale
sime,
gli
ciba particolarmente
si
notte, attesocene
nuvolosi.
dan modo
mente per
gli
sue grife
le
di
alberi
di
nella
del giorno,
natura assai
arrampicarsi facilissimaanzi
di
salire
fino alla
zie,
Mangia
nie
ritto
ed ove
in piedi,
si
lasci
ama molto
fare
s'
le
ghiottor-
inebria di liquori
forti.
I.
i3o
il COITI O RU3BQNJ&
Blanquart des Salines scrisse al conte
di Buffon in proposito di quest' animale nel
termini seguenti
sig.
II
mio
Il
coati
prima
di passare
tivit
si
mostrava
carezzevole.
nelle
Le persone
casa
della
ma
Ci
gli
egli
facean
le
rice-
che piacevagli
n mai prese
si
ruppe a e
allora la libert lo rendei insolente. Impadronivasi di una camera, e non soffriva che alcuno se gli avvicinasse^ onde riusciva difficiuna, offende vaio
dall'
Talvolta
scambio.
lissimo
il
nell'altra;
la.
racconciare
sua
di
catena
suoi
Dopo
vincoli.
me,
il
sua prigionia
la
io
lascio
eli' ei
s'
le
aggiri a piacere
per tre
esso va errando
seguito- pei
tetti
del
colla.
quattro
vicinato
'
ti
per
Allora
giorni di
discende la
mira
le
prende
galline di faraone.
particolarmente
La
sita
catena
di
noi
rendea.
ma soltanto pi circospetto,
gi pi umano
Esso impiegava allora l'astuzia, e famigliarizzava
,
i3r
il corri o fattone"
permettendo loro cl venir a dividere il suo pasto
finch ne prendeva ime gli facea pagar cara la
provviso qualcuno
sua confidenza. Talvolta anche piccioli gatti,
ebbero a provare la medesima sorte;
Quest'animale, sebbene leggierissimo,. non
ed io dubito
h'a che de' movimenti obliqui
che possa mai raggiugnerne altri in corso.
e basta
Apre esso a meraviglia le ostriche
rompergliene la cerniera , che le sue zampe
avere il
Lamio il resto. Deve
sicuramente
seco
polli
tatto
poich
deli'
la
di
rado
ser*vesi
esse
della
vista,
passare
fa
sotto
le
sue
zampe
di
dietro
?i
pi
parte
la
fragile
apre alquanto
cava
ci
il
le
l'unghie, ne
pezzo a pezzo ne
caccia
vi
scaglie
il sxio
naso che tien lonsono del minimo uso.
Se il coati non molto riconoscente
carezze che riceve, - per singolarmente
suoi occhi o
tani gli
alle
Un
un giorno alcuni
servitore di
colpi
di
scu-
riscio
l'
si
agita, infuria, lo
l3a
tro di Ini
si
RT'ONE.
IL COA.TI
investe,
presenta
manda
gridi di
rifiuta,
il
dolore
sino a che
il
quanto
nemico
gli
sia
scomparso. Gli accenti dell' ira sua son singoperocch or ci sembra di sentire il filari
:
ora
rauco abbajare
il
d'
un
vecchio cane.
s'
assalito da un
3)
Se alcuno il batte
animale che crede pi forte di se , non oppone alcuna resistenza. Simile a un riccio
,
marino asconde
gambe
sfugge
i>li
fa
la
testa
e le
un
sol
lamento, "e
in
tale
stato
soffrirebbe la morte.
fieno
Ho
,
ferisce
della
mia
corte.
UJ
O RATTONE.
IL COATI
-,
io avea
uno
gli
e poich
altri
da
il
si
ca-
get-
me pun-
Non
si
d caccia
al
suo pelo
del quale i
stima sopra ogni altra specie di
,
coati
feltri
dopo
quello
castoro.
IL COATI
34
O iUTTOlVE.
Quanto
particolarit di sopra
alla
dell' inzuppare
dure, che gli
cio
si
Greenfield nega
che
danno
d'
fa
coati
il
riferita,
cose
le
mangiare, il signor
aver mai nulla "veduto di
a
somigliante.
Un
coati
dell'
America settentrionale
che
consumi
circa
di
carne cruda
per giorno,
IL
1/ ordinaria
TASSO.
lunghezza
quest animale
di
di
una
nera piramidale
che s alza sopra
Il suo pelo ruvido ,
e i suoi denti' non meno che le sue grife sono
di molta forza. Abita esso quasi tutte le parti
gli
fascia
occhi e le orecchie.
IL
pochissimi animali
assaltar
punemente. La destrezza
si
difende contro
le
clie
mezzo
battaglie
tali
che
Jo
potrebbero
im-
il
le
gli
un
diventino
tura indolente,
armi
di
che sovente
cani
dei
l35
TASSO.
per fornito
va
vegetali;
oppone
pi
la
danno per
si
divertimento
sebben
di
vigorosa
La sua
avversarli.
tempo
denti
ma
dura
fa
non
che
che
pelle
ove
solo
1'
rintuzza
atterrino
e
ferirli
suoi
a'
un
ad
floscia
na*-
resi-
loro
esso possa
nelle
parti
assalti
dal
numero
ripetuti
,
dei
e lasciato
cani,
finch
oppresso
costretto di soccombere.
Gli animali della sua specie vivono ordinariamente a coppia , e producono quattro in
cinque figli tutti gli anni. Amauo luoghi boscosi
fenditure
medesimi
di
rupi
covili
sotterranei
formano, ed ove stan nascosti l' intero giorno ; per uscirne poi al venir della notte. In certi tempi la loro inerzia
la lunghezza dei loro sonni
li fa coprire d' eceh' essi
si
cessiva pinguedine.
Duranti i gran freddi dei rigidi inverni rimangonsi essi in una specie di torpore e dormon comodamente sovra un letto d' aridi
,
l3S
TL
TASSO.
depongono
cui
orifizio
di
borsa,
ine
una sostanza
di
continua
qual fluisce
la
secrezione
la
bianca
fetida
loro
una specie
manda un odore
il
dal
pi disag-
naso
il
che
pensasse
si
modo
al
di prenderli, che
01?
diremo.
Scoperta che
sacco
al
assenti
siasi
suo ingresso
un uomo
loro tana,
la
mentre
vi
si
si
pone un
sono
notte
di
tiene di guardia
rifugio.
Appena
tasso nei
via
11,011
se
l'
sue setole
pelle
si
fa
si
animale
difficile
La sua
la sentinella
sacco
s'
accorta che
innanzi
ancora
sid
sei
il
porta
crescere
addomesticarlo.
serve a differenti usi
compongono
pennelli.
e delle
hm
GHIOTTONE.
IL
Trae
il
nome
suo
si
Europa
America.
Il suo corpo
all'
contar
coda
senza
quattro.
siccio
Il
ma
la
o piut-
trova in Siberia
con cui
del-
piedi
sarebbe di
lo
cente.
Le sue gambe
atto alla
corsa;
assai
ma
le
rendono poco
corte lo
grife
son
apposta
fatte
la
carne,
finch
s'
addormenta
tone
ricuperato
ricomincia
avanzi.
il
il
suo
in
Ma
uno stupor
poi
terribile
rivenuappetito
l38
l
sig.
di
IL GHIOTTONE
Buffon asserisce che appena l'ani-
morto
nasconda sotterperch altra belva non ne mangi; e eh esso
ra
medesimo non cominci le sue grasse merende
che quando ben sicuro del fatto suo.
Lepri, sorci, uccelli e fin carogne tutto
male
su cui
il
ghiottone
si
buono
alla
sua insaziabilit,
li
scaglia,
CAPITOLO
TX1 bionda Ni gr in riva
Umor del Gange in
39
IV.
o presso ai sacri
solitaria selva
ELEFANTE
L'
desso
e merita
il
pi grande di
a mille riguardi
sua natura
quadrupedi
nostra pi sin-
Cresciuto eh'
golare attenzione.
alla
tutti
la
sia
ei
appartiene, tocca
s'
quanto
dieci
parte pi
largo
sei
del
elevata
o sette
dorso
o tromba
quale
ben
protuberante.
tozzo
corto
Il
il
picciola e stretta
mascella superiore
la bocca
con due zanne sporgenti dalla
,
senza
contare
penetranti
il
e alquanto
alla
1$
occhi
orecchie grandi
otto
son
grossi
vivi
pendenti,;
e
te
I Zf
gambe
ELEFANTE.
L*
cilindriclie
per cos dir di pilastri onde sostenere Y enorme suo peso i suoi piedi cortissimi quei
dinanzi pi larghi e pi rotondi che i superiori. Esso ha la
pelle durissima , principal,
mente
il
qual
sulla pancia ,
accosta
si
F elefante
dice
di
sig.
il
un
di
bruno carico,
La tromba del-
color
nero.
al
Buffon
composta
altres
raccorciarla
lati.
All'
estremit
di
questa
tromba un orlo o escrescenza, che vi si allunga al disopra in forma di dito. Con esso
l'elefante fa quanto noi facciamo leva da terra
pi piccioli pezzi di moneta
coglie Y erbe
i
ed i fiori, scegliendoli uno ad uno; snoda un
cordone
e chiude le porte
volgendone le
chiavi o spingendo il chiavistello.
Singolare veramente la facilit con cui
T elefante adopera la sua tromba, la quale suol
;
piedi di lunghezza,
alla
e co-
diminuisce fino
sione
del
collo
di
all'
estremit.
questo
l'
tamta agevolezza
rlram
elefante.
iif*
a'
dottor De
il
la
sapienza divina.
denti mascellari
come
feriori
superiori, sono di
in-
grossezza,
tal
Ma
poich
forza
la
di
trita a
ci
non ha bisogno
fare
gli
scia
superficie
tigliala
qua
lunga
picei ola
rotonda
per
masticazione,
La sua lingua
per-
non
corta
piana
pu
per
la
di
li-
asso-
dirsi
co-
Le zanne
1'
tale,
alimenti,
munemente
cava
bruti,
altri
medesima
ragione
pi
denti
suoi
gli
di portarli
una
subir loro
come
tutti
primo colpo
che
avorio
di
,
questo
variano
oude
grossezza
quadrupede
per
la
le
si
espressioni del sig. di Buflon, dacch nessun altro stile potrebbe ugguagliarsi a
quello di s gran naturalista), l'epidermide
ovunque aderente alla pelle; nell elefante
virci delie
come
il
ELEFANTE.
l'
l4'2
Dove non
ingrossare.
in tutti
callosa, negli
luoghi ov'
si
fa
meno dura
sentir
screpoli,
,
il
pun-
molesto al
die impiega non solo que' movimenti, che posson dirsi involontarii, ma quelli
pure che dipendono dall' intelligenza e dai!' industria, per liberarsene. Perocch si vale della,
della proboscide , onde
coda , dell' orecchie
colpire gli importuni insetti
ed oltre di ci
con rami d' alberi
e fasci di paglie si d a:
flagellarli , e se questo ancor non riesce
racparti
coglie polvere
e copre con esse
le
pi sensitive del suo corpOi Di questa guisa
. stato
veduto premunirsi pi volte in migiorno
e premunirsi a proposito
cio all' uF elefante
.
bagno
o
Principal nudrimento dell' elefante 1 erba;.
quando non ne ritrova dissotterra colle sue
scire
dal
fosse
costume
di
onde
quando spin-
elefante.
l'
43
compia una luni
ghissima carriera
vivendo
oltre
cento
ai
nie r
il
quale-
assicurarsi
ma
durata-
della
un cornac (con-
che
la
saliva
Tav er-
cento
venti
il
uno v
deli' avo
suo calcolo,
si
ri-
per generalmente attestato, che un tal animale giugne ad avanzatissima et, sebben vada>
soggetto a non poche malattie.
Gli elefanti prendono la pi gran cura dei
figli
loro , e preferiscono il morire al vederli perdere la vita. Secondo il sig. .di Buffon essi per lo pi camminano di compagnia
in questa, guisa
il pi A ecchio li conduce
il
secondo in et- gli spinge innanzi
onde vie
1 ultimo; i giovani eie femine stanno in mezzo;
7
e
in?
madri portano
le
certa
scidi
guisa
loro
abbracciati
piccioli
colle
tenendoli
loro
probo-
Quando
taro specie
coprirlo di
gli
elefanti
erbaggi
di
l'elefante,
44
le f mine
medesime
smetterlo
a'
ma
ba;
tale
succhias-
il
mezzo
trom-
della
J.
Asiatiche
come
scrittori
mento.
ma
Certo penoso,
la verit vi ci costringe,
quanto
storia
torno
vare
elefante
all'
gli
il
retoriche
di Buffon
sig.
ardori pi
vivi
ricusar
toglier
scrive in:
di
Pro-
soddi-
dice
altrove
questo
scrittor
mali
si
accarezza
affeziona
,
quello che
il
a chi
previene
pu
piacergli.
esso ha cura
lo
sembra indovinare
In poco tempo gi g ne
di
l'
comprendere
dere
i'
segni
quel della
inten-
ad
ed anche
suoni
dei
espressioni
tuono imperativo
i45
elefante.
distingue
collera
il
o della
Mai non
s'
der
pi
va a grado
ditano
chi
voglia
lo
proboscide
colla
ne serve per
il
salirvi
in
chi
gli
carezza
persone
saluta le
se
facile
groppa. Esso
che
sollevar
gli
si
pesi
ad~
ajula
altri ad addossarglieli; si lascia vestire, e sembra pigliar piacere a vedersi coperto di arnesi
dorati
e di gualdrappe brillanti. Si attacca
,
con redini a
de' carri
argani
equabilmente e senza
purch non si insulti con per-
cui
stancarsene
cosse date
d' essergli
egli
a de' navigli
a degli
tira
impiega le
quegli che
sue
forze.
Il
suo
cornac
ossia
ordinario
il
di volger
strada
Gabinetto
di
Tom. L
accelerare.
Ma
spesso
io
l^i
L ELEFANTE.
46
parola Inasta
hen conoscere
liarizzarsi
Un
con
soprattutto se ebbe
suo conduttore
il
lui
tempo
di
di
fami-
padron
ma
sei
considerabile di
quantit
buon nutrimento.
Onde porger idea
servare col
i
sacelli
altro
sig.
nell'
di
l'os-
balle, che
le
luogo
cavalli
India,
si
trasportano d'uno in
non
si
trasportano che
Un
missionario
del
secolo
decime-settimo
che scrisse un viaggio di Oriente, cos esprimesi, come testimonio di veduta: Vi hanno
elefanti
l'elefante.
della
di
/?7
accumulate
travi
tal
uopo
di
piena
citt
vidi
mezzo
e che
una fune che gli gettavano
due o tre nodi alla sua pro-
di
boscide. Indi
strascinava
le
solo
ove
senz' altra
guida
bricando un naviglio grossissimo. Talvolta ne
traeva alcuna s norme ? che quaranta uomini, e forse ancor davvantaggio non sariano
riusciti a smuoverla. Ma ci che mi parve pi
,
mirabile
si
si
stava fab-
il proceder oltre
e ne
con un piede
alzava cos tm' estremit
onde farvi pi agevolmente scorrere quella al disopra. Che poiria fare di meglio il pi ragionevol uomo
sua
colla
le
calcava
del
mondo
combinando in
certa
diedero a percuotere
il
muro
lo
loro
forze
col grosso
si
della
loro
di
guisa
48
t'
LEFlNTE.
mente
concerto
di
feriti
dalla rovina^
Impiegavansi
volte
altre
nell'
India
gli
ele-
lanciar
vascelli
^iili'
,.
istante.
battere,
montagne;
e in questi casi
l'
artiglierie sulle
loro
la
cautela
la loro sagacia
ha
all'
altra
loro
al
del
collo
attengono,
scinare in
sia
peso
delle
di
il
all'
una
pi quintali
corde
per nuotare,
mezzo
di
acqua.
riviera.,
cui
sia
per
attacca
soldati si
farsi
tra-
L ELEFANTE.
impiego di si/fatti animali
eli
altro
guerra
una
citt
quello
di
di
atterrare
una piazza
49
tempo
Un
fri
porte
le
assediata
il
di
che
gualche distanza.
In diverse contrade
mantengono
simo
dell'
Indie
grandi
dispendio.
di
foraggi
tal
ordinariissima ai Nabab ( i
quando vogliono minare un semplice privato, il fargli presente di un elefante.
sQuest' uomo allora costretto ad. una spesa
avidissimi.
governatori
cosa
natore , oltre
rip-u tato
al
privarsi di
gn i s sim o.
in s
i
Vi
hanno
alcuni
paesi
d'
oriente
in
cui
elefanti
gli
i5o
impalano
l elefante;
eolle
loro
zanne
ricompensa
Eliano
ci
F Indie
di
dice che
sagacia
di
di
fedelt,
questi
di
animali.
fu vinto da Alessandro
trov ferito da
suo elefante
pi dardi
il
corpo colla sua tromba; e accorgendosi eh' egli, per la perdita di tanto
sangue , gi stava per cadrgli di groppa
si
stese a terra pian piano, onde non si facesse
male a discenderne Ateneo parla della riconoche
scenza di un elefante verso una donna
si
glieli
trasse dal
gli
mata
servigi
ed era accostu-
le gambe.
la cuna fra
bambolo dormiva, esso mangiava con grande appetito. Che se quello talvolta piangeva, questo non lasciava di agitarne
mollemente la barchetta eli vimini, sino che
fosse assopito, e poi curava colla sua tromba,
che ne stessero lontane le mosche e ogni insetto.
A Adsemeer un elefante, che passava spesso
in mercato accanto ad una venditrice eli legumi
trice*
gli
avea
Allora, mentre
messa
il
ELEFANTE.
il
era
riceverne
solito
in
Avvenne intanto
che
preso un giorno da
spezz i suoi
un accesso di rabbia periodica
,
travers
ferri,
quanti
fuga
in
il
si
che
correndo, e mise
ritrovavano sul suo paspersone, anche la donna,
mercato
quel precipizio
in
un
obli
fanciullino
ove stava
ci
Un
banco
il
elefante
era pur
luogo,
d'
sua
la
il
scrive
di
sig.
il
sana
V adagi
una bottega
di
Buffon
un cornac,
dianzi vendicato di
vicina.
si
ucci-
gett a piedi
hai ucciso
pure
dell'
mio marito
il
a questi due
se fosse tocco
il
due
si
fanciulli,
togli
la
de'
vita
L' animale
ammans
da pentimento, prese
maggior
li
dicendogli: poich
infelici.
rest immediatamente
tromba
suoi
animale
fanciulli
me
si
ar-
come
colla
se lo
sua
mise sul
stode
e la
52
ti
ELEFANTE.
foglie e
l'attaccano ad
sciano
d'
un
ordinario sotto
la
difensore
ma quando
il
bambolo
trasci-
nandosi per terra ghigne ai confini del circolo, che si and esso elefante alla catena pu
percorrere colla sua proboscide
essa dolcemente
lo
piglia
con
dia era
sovra di
da
tal
il
dell'azione crudele
il
si
ventre;
f'
ma
tosto pentito
tranquillo e sottomesso.
la
ELEFANTI-:.
Se un tal quadrupede
per meno riconoscente.
sig.
Il
53
fantastico
non
Bussi rife-
di
risce
avea per
-,
dato, rivenuto
conoscendo,
cui
senza dubbio
si
ebbrezza, rabbrivid
Ma
sdrajato.
accorse
luogo in
che
strano
svegliarsi, lo
ritrovava
si
"sua
dalla
allo
1'
animale
suo spavento
del
intendere
I!
in
Lacknaor
degli abitanti.
duceva
al
in sul
nudo
in cui
il
tabile
che
pestasse
,
epidemica
malattia
ciasse
guerre
delle ultime
il
gli
sig.
una
dare
dell'
India
un epoca
ad
faceva
la
in
di
cui
anurna
pi gran strage
che con,
La principale strada
se
1'
elefante
il
qual lo portava
cal-
principe
non consentiva
a ritardar
l'
5y(
la
Ma
avea fretta
egli
gio di
passi
senza mostrare di
tirare
S alta
sagacia
di
elefante.
uni, rialz
gli
scavalc
rallentar
regolasse
li
colla
gli altri
rimanente in modo,
il
suoi
f' ri-
sua tromba,
non
clic
vi
Sebbene
gli
rimarchevoli per
siano
elefanti
la
lo
citt
dice
dato gettata
la raccolse
ed indi
Un
si
pose a camminare
militare
altro
della
gliela riscagli,
quasi danzando.
stessa
citt
avendo
un
giorno incontrato un elefante col suo cornac ni ego di cedergli il passo. Il cornac si
querel di quest' affronto colf elefante , che
,
fiume
Ini
il
onde
prese
s'
attraversa
colla
sua
egli
risa
il
il
soldato
la
tromba
citt
lo
in
riva
corse a
tulio
pi-
degli spettatori.
capitano Hamilton
era ad
Achem
ci
narra
nell'isola
di
che quando
Sumatra vide
,
L ELEFANTE.
un
elefante
cent' anni
piedi
ligenza
cita
clie
che
La sua
cento.
dici
ivi
f>
<3&
si
e manifestavasi in
sagacia
da pi
custodiva
si
un esempio
esso
straordinaria.
che
Nel
1672,
la Dorateci
die' egli
Thwait ?
onde prender
tano
denti
nella
acquisto di
bisogno.
un
s'
comando
il
capi-
chem
ad
davanti
arrest
chiamato
vascello
cui stava al
di
Comperarono
Norwich
e
panno
di
Achem
sartore
vennero a
citt
,.
1'
fra
altre
cose
non
come
inglese, adoperarono
v'
del
ad
era
un uom
di
che tenea
nella
rai
un
la
sua tromba
elefante
il
alle
quale
porte e
solitamente
uso
era
alle
di
di
allungar
finestre
delle
come per
lavarsi,
ci che
il
proboscide
quale in luogo di
bramava
lo
punse
alla
l'e-
finestra del
porgergli nulla di
col
l'elefante.
il
ma
se
Dopo
lav.
si
and tranquillamente
ti
di
che smosse
alla
riviera
il
piedi anteriori
ed aspir gran quanaequa fangosa colla sua tromba ; indi
ripassando noncurantemente innanzi alla botde' suoi
d'
tit
tega
offensore
dell'
lanci
gliela
eh' egli
banco
Un
pittore
scrive
di
s-ig.
il
Buffon
vo-
tenere
Il
valletto
stesse
la
tromba
eh' era
quella
del pittore
come bisognava
per
far
che
gettavagli
1'
animale
frutte
il
e,
come
importunit
valletto
si
volse
in
contro
L ELEFANTE.
Tre
olandesi
fratelli
J'J
con
aveaiio
tonali
risolvettero
godervi
di
posero ad inseguirlo
andare
incespic
arcione
d'
de' lor
cava-
il
liere.
nemico
tezza prodigiosa, e
il
ricevette sopra-
il
due
ai
una
pre-
quale
ria naturale
di Parigi
era di guardia
il
il
Un
delle
fratelli
tire
si-
alla
trasse
alia,
elefante e
se
cavalli
oudi
ma prima
volta
Incontrarono bentosto un
caccia.
una
vollero ancor
di partire
ria
Europa
in
ritirarsi
il
presso
pubblico
mangiare
propria a
gli
perch
qual
la
renderseli
elefanti
avver-
di
loro
desse
nulla
non era
molto amorevoli. La fe-
cosa
certamente
avverso, e gi
gli
avea
fatti
provare
gli
effetti
sua tromba.
fluenza
all'
degli
ordinario,
Un
giorno, Ira
era
spettatori
ei
ricevette
gii
l'af-
grande
che
pi
(T
colla.
che
altri,
si
ostinava
pane o
38
L*
ELEFANTE.
archibugio
calpest
lo contorse
e noi
come un
Pu il
sua tromba
lo
dopo averlo ridotto
colla
che
rese
cavastracci.
formarsi
lettore
un' idea
del
Due
di questi
muche
animali
uir maschio ed
mandati allo
pagnia, che la sua nazione ha nell'India; indi
vennero separati, per essere condotti dall' Aja
ove si prepar loro mi vasto alloga Parigi
diviso in due stanze, che comunicavano
gio
per mezzo di una gran porta levatoja.
Al loro arrivo furono ivi introdotti. Il maschio entr primo con gran diffidenza, perlustr ogni parte , prov colla sua tromba la
forza d ogni sbarra di ferro che legava insie,
me
le
tarne
di
fuori
chiodi
si
sforz di schian-
ma non
pot
riu-
del
loro
scivi.
I
due animali
divisi pel
pi non
comodo
si
i5q
l'elefante.
in libert,
si
non
sto
baci
inteso
pi
niente
il
quale
a mangiare.
Que-
che
sua
la
compa-
gli fosse tanto vicina; ma avendolo il cornac domandato, e per volgendosi, i due animali corsero all'istante l'uno verso dell'altro,
e si misero a lrsi tanta festa con tale stre-
gna
pito
che tutta
la
sala
dando ad un tempo
dalle lor
prattutto con
cui facea
carezzava teneramente
ba, cui
ove
la
il
maschio
colla sua
trom-
gli
portava
alla
propria bocca.
il
Il
Tipury
neli'
Indie
orientali
cp ale
vien
Corse
ci
rinfrescata
le
paludi
asciutte
sta,
gli
6&
l'
scondigli
pianura
agricoltore
le
na-
notturne
escursioni
delle
nella
l'
fanno
elefante.
escono
maschi!
elefanti
una
del paese ad
coltivatori
regolari ssima!
d segno
a' villici
che
gridi
di
reiterati
accesi
si-
sopravven-
s'
op-
ingegnano,
allontanarli.
Onde prendere
gano
cio
mesticate
Siccome
luoghi
che
conoscono'
cacciatori
si
il
pi oscura
strepito che
gambe
allora
bene
cercare
con quattro
numero sempre
caccia^ Quando la
sogliono
fanno rimondando
anteriori.
qua!
nutrono, e percoteiidole a
loro
essi
addo-
esercizio..
assai
vengono
avanzano verso
femmine;
gi!
con lungo
predisposte
notte
si
quelle
di
d'
pastura
la lor
mezzi
stessi
gli
impadronirsi
mali
si
facilmente
elefanti
gli
al
Che
tal
se
discoprirli
le
allo
cose onde si
uopo contro
risplende
le
la luna,,
L ELEFANTE
I gf
goonclah o elefante
maschio , di cui vogliono impadronirsi
con,
ducono lentissimamente e nel pi profondo
Appena
silenzio
lian
fissato
il
il
tre
luogo
delle
ove
quello
d evidenti
si
di
dispiacere
ed ove pi
ma
zanne;
segni
disposto
seduttrici
se;*
all'
come
amore
lascia avvicinare
e va loro talvolta
cacciatori
esse F
ri
,
intanto
una da un
lato e
all'
le
altra
sue
incontro.
dall' altro
di,
si
la
terza
gpondah, ninna
di
insidia,
In
questo
loi>
corda
intorno
specie
di
gomena
crocia dall'
queste
una
Gabinetto
si
in-
Come
corte se ne impiegano
lt
102
L ELEFANTE.
ordinariamente
sei
l'intento .con
v^nti
circa
Legato che
ond' esserne
1'
sia
sicuri
elefante
cacciatori
quant'
si
uopo
ritirano
ruralmente di seguir
le
sua
gambe
impaslojate
condizione,
terno
del
inseguirlo
bosco.
sovra
le
femine;
ma
.accorge
si
trovandosi
tosto
pensa a ripararsi
Quelli
allora
si
della
noli' in-
danno ad
e con
ammaestrati
elefanti
l'elefante.
sue zanne
colle
fuggire
nel
folto
della
Che
terra.
la
boscaglia
selvaggi;
ma
se
se
le
63
perviene
non osano
assaliti
da
altri
corde resistono, e
son
T animale
gli
eli
ricollo-
descritta.
quindi, ve pi all'albero, si
a legarlo di maniera pi sicura, con-
a Accostatolo,
gi gne
u
ficcando anche pali o nel suolo o nelle piante,
Quando
il
goondai
calmato, ed ha preso
fornitogli
da'
avvolgono
d'
in
un poco
cacciatori,
modo
qualche
di
nutrimento
moli' altre
corde
si
quali
gambe
elefanti e
uomini a
ci
esercitati
si
cerca
di
ogni
fonda
sua
'd
forza,
vorrebbe
rimboscarsi
si
fa
protanto
l'elefante;
i(j/
male,
si
sorte.
Condotto che sia al luogo apparecchiadi dolceztogli vien trattato con un misto
mesi
alcuni
di
capo
che
fin
a
severit^
za, e di
offendere le
tesse raggiugnere r di rado cerca
si
femmine che
lo
hanno
sedotto;
ma
all'
incon-
nella
tro par compiacersi della loro vicinanza
perdita della sua libert.
Le femmine
degli elefanti
di
Quando una
lare, in
Ognuna
cui gli
di
tali
elefanti
si
trovano
rinchiusi.
alla sta-
prepara un cammino, il
a tutzione pi prossima, che serve di centro
manpossono
si
ta la circonferenza, e da cui
dar rinforzi per tutti
punti.
i65
l'elefante.
"*
resto del
II
primo giorno
e la notte
in-
si
fecero
antecedente.
1'
Nella mattina
vano
del
seguente
si
rinno-
le
si avanzano lentamente in quella direzione, che loro sembra migliore, per isfuggire ai
clamori di chi li circonda, e si nutrono cam-
lora
min
Conie
facendo
d' alberi,
la
e di
di
l' elefante.
1 66
procede adagio adagio, raro clie pervenga a
farli passare in un giorno al di l dei primo
circolo, a meno che gran necessit non ve la
tentativo.
cacciatori
coveri che
te
il
giorno
il
li
in
altre
tende
ri-
non hanno
si
sopra
sdrajano
un drappo grossolano
stuoje
av-
e circondati dai
loro fuochi, mantenuti dalle sentinelle e formati da legne e particolarmente da verdi bamboli, i quali crepitando, mentre ardono, ten-
gono lungi
gli elefanti.
Che
mente
risvegliati
li
trambusto a
simo
questi
se
cacciatori
forzerebbero
ritirarsi
nel
si
ar-
pronta-
con grandis-
circolo.
kjddah, recinto
11
mina in uni
di
pali,
il
qua!
ter-
preso
il
comunicano Y uno
ma l'ultimo il pi forte, n 3
crede aver sicuri gli elefanti, se non quando
vi sono entrati. Questo, come i due altri,
saldissimi;
i6j
t ELEFANTE.
ciato di
mato
un
fosso profondo
da esso tratta
colla terra
lizzata
sul rialto
,
for-
con
di tronchi
Il
tutto per
perto di rami
d'
artificiosamente co-;
lora
gli
altri
lo
si
gon
furiosi
si
d'
ogni
precipitano
uscita
dalla
diven-
parte
del
fosso,
68
l'elefante.
ogni volta che tentano il varco, ne sono
impediti dai fuochi e dal fracasso de' cacciatori
1
ma
che
accorgendosi
Alfine
trionfanti.
ogni loro
prendono un
contegno
pensoso, quasi come di chi mediti nuovi mezsforzo affatto vano,
zi
di
Ma
evasione.
formano un
cacciatori
campamento intorno
a loro
si
ac-
distribuiscono
Lasciatili
aprono
roomea, e
si
le
giorni
nel
kedclah
chiama
determina un elefante a passarvi
si
di-
gettandogli cibo
all'
si
fatto,
le parti
dosi imprigionato
della
scaglioni orizzontali.
roomea,
contro
getta
si
le
palizzate
sua
sforzi
testa.
Malgrado
avvinto di funi,
assistite dai
cac-
ciatori.
Appena ciascun
si pone
destinatogli,
deve e curarlo ed
istruirlo*
Ouest'
uomo ha
L ELEFANTE.
sotto
ordini tre
suoi
altre
persone,
69
che
re-
che
deposta la selvatichezza e il corruccio voglia nuch'irsi da a medesimo. Molte industrie sono a
foraggi ed acqua
cai!
all'
animale,
fino
mezzo
di
sovente
il
cornac lo
solletica
di
per
pi
Ma
ferro.
grattandogli
la
tromba con un lungo bambou, spaccato in pi parti all' una delle sue estremit;
cacciando le mosche dalle sue piaghe e dalle
sue contusioni spruzzandogli d' acqua tutto il
corpo onde rinfrescarlo; sempre tenendosi intanto a prudente distanza, per non essere vittima di qualche suo impeto.
Indi ad alcuni giorni si appressa cauta-
testa e la
mente
palmo
a'
della
mano
e parlandogli
con voce
ca-
Cos 1' animale comincia a riconoscere il suo guardiano, e ad obbedire a' suoi
comandi, sinch diviene s famigliare, che querezzevole.
gli
d'
affida a
si
una
delle
femmine addomesticate.
dal
la
dorso
cosa
altri,
jjuoii
Mentre che
che gi
il
'
domato
sono da un j)ezzo,
il
traggon
L ELEFANTE.
*]0
dalle
sciorsi
di
non gli
Dopo cinque
corde,
furono
gi
clic
o sei settimane
bedientissimo
cbi
lo
offendono,
allontanate
lo
1'
regge,
animale
gli
se
cangiate.
si
ob-
tolgono
la
rimembranza
porti
a cercare di ricuperarla .
La maniera
di
nelT Abis-
cacciar F elefante
sinia cos
Bruce
Quelli
che
le
a dire F elefante o
agageeri
dalla
Ma,
il
cio
rinoceronte. Si appellano
diremo che
denominazione allude ali' amputazione del
tendine o muscolo del tallone
eh' il modo
appunto con cui si uccide F elefante. Due uomini montano a cavallo interamente ignudi
onde non essere rattenuti per le vesti dagli
alberi o da' rami, mentre cercan sottrarsi al
loro vigilante nemico. Il primo di essi, il quale
qualche volta ha una sella e il pi spesso non
Y ha, tiene d una mano una bacchetta o corto
garretti.
tal
bastone, e
dall' altra la
eh' ei governa,
cavallo,
lui
sta
L ELEFANTE-.
IJ?
il
compagno,
sito
il
impugna
quale
manca
colla
Incontrando
cavallo gli
vieta
tre-
gli
tale
de' tali
uomo
quel primo
l'elefante
si
cammino
il
ecco
il
mio
grida: Io sono
cavallo
che
men-
porta
il
il
tal
te
pure,
che
te,
sei
un
nulla in paragone di
loro
L' elefante, che in Abissinia supponsi intendere tutte queste dicerie, furioso per lo strepito che si fa intorno di esso cerca di pren-^
tutti
suoi passi,
artificiosi,
e perde
si
cos
il
avvolge
dritto
cato,
il
cavaliere gli
stramente
al
di
si
dietro
alla
ne' suoi
cammino,
sua sicu-
disviato e
stac-
onde
gli
l'
elefante
d un colpo
specialmente
di sciabola
adombra. Costui
il
tallone
nell'
si
attraverso
X ELEFANTE.
Y*]1
il
pi pericoloso,
seco,
piglia
cavaliere
il
corre appresso
si
rivolge, lo ri-
d' altri
elefanti,
carni
le
in
liste
della
grossezza
delle
redini, e le
ste
sig.
cacce
del
singolare attaccamento
die'
che erano
stati
miiia e
il
que-
di
un
manevano,
di
la
l'elefante.
l'jt
trovarono bentosto?,
femina
la
colpo
il
al
garretto le fu dato
Ma quando
colt.
come
lanci furioso
si
senza
sic-
suo
figlio
il
diffi-
assalirla
che
lascialo fuggire
nascoso
con tutta
valli
vennero per
aveano
so,
erasi ritirata, la
violenza di
la
Gran meraviglia
cui
'
era capace.
commozione mi cagionarono
per difendere
grondante sangue,
senza occuparsi della propria vita. Gridai quindi
gli sforzi
del giovane
madre,
la sua
gi
e supplicai che-
animale
tutta
desistesse
si
ma non
era pi-
tempo. Intanto quello ch'io proteggeva^ tentpi volte d'assalirmi, ed io non ebbi picciola
schermirmene
difficolt
tento di
non
ma ben
con-
fui
assalto
contro
il
un cac-
di
una gamba
con un giavellotto.
e il
Gli altri imitarono tosto il suo esmpio
picciolo elefante cadde estinto a lato alla maquesti gli pass
il
ventre
dre
Era
tondo
atticciato
e d'
una
modo
un
sagrificato.
asino
forma
Tlegli
ma
ro-
gros-
Il suo trasporto
e il furor suo parea
che certamente avria spezzate le gambe
uomini e de' cavalli, sol che potesse ag-
solana.
tale-,
assai
giustar loro
una
ry4
L'ELEFANTE.
memoria
di
-
fedele
pu
pi non
si
una
opinione
ripigliarlo.
nelle Transazioni
Fu
quale,
il
volta
segno
Fitto a qua!
giusta
esempi
seguenti
filosofiche
del
sar
riferiti
*799-
presa per
tessa nell'anno
nick
dotalo
sa
quando una
erronea
sia
giudicarne dai
facile
elefante
stato ih
tale
1'
che
prima
la
dal Rajah
i^^>5
sei
volta
suo
distretto.
mand gente
quale
men
si
Nel
contro
il
al-
montagna
boschi dopo
andar
lasci
essa
due anni ma in
pervenne in poter
;
fra
Quando
quilla.
brava
zione
eh' essa
,
la
porgesse
guardando
non
quelli che
so
il
quale
atten-
ripetevano.
i?5
"mentre
perpetua-
ciancio
mostrava pazienza
sola
correano
elefanti
al la-i
gli
e rassegnazione ai
pro-
prio dcVilO,
Per
io
memore
un
chiuso
d nel
non
se
Gito
essa
della seconda
che
le
d'
Allora
un
introdurvi
non
colla
ve
del
appresso
per
fossato
taluni
alberello
nome
di
eli
uno
interno
avvisarono
essi
banani; e
la
belva
foglie
le
perch
il
e carezzandola. Allora le
pelle
la
ebbero
ed essa
riell'
vicino
addome,
ed
cacciatori
solo
le
dole
altra
trovava
si
selvaggia
elefanti
di
mandarono
del recinto.
vi
Assicuratisi
per mezzo
ordine di chiamar
venne
mentre non
femina
elefanti.
aveva
un' altra
piccioli
sticati
volte
mand
si
al cornac di pigliarla
e allonta-
nandosi a certa distanza. Ma poi il cornac, richiamandola vienne a lui , si lasci carezzar
,
come prima
.elefanti
e fra pochi
di cui
dieenimo
che
seco
si
fami
&'
t^6
ELEFANTE.
Un
gliarizzassero.
cacciatore
uno
cavalcione sopra
allora
stando
annod una
di questi, le
Un'
altra
dispose al collo
staffa
il
le
si
caccia 5
dusse
la
di
che
all'
istante
belva
le
permesso.
Mangi
quella* positura
in
quanto
le
rese ,
che
fare.
come
fu comandato
le
molti
gi
Infine
si
se nel chiuso
si
in
quella guisa?
807 un
sulla strada
Giunto
fanti
sulle
tracce
sommo
malgrado
tutti
suo
d una
?
dorso
tigre r
discoprono facilmente
preso di
altri
carico di bagaglie,-
all'
ad un
sforzi
del
vita che
albero,
suo
cornac
il
cui
passava.
L"
ELEFANTE.
77
mezzo
di
sbarazzarsi anche
d'ogni altro
appresso una femina; ma
questa non pot raggiungerlo in tempo d' im*
pedire la sua evasione.
carico.
Gli
si
mand
un branco
di
il
niera ordinaria
Uno
mente
fuga;
Ma
quali
le
generale
parole
sicch
eccitarono
faceasi
se alcuno approsimavasi
minacciava
la
gara per
il
curiosit
vederlo.
quadrupede
lo
tromba e pareva egualmente intrattabile, che qualunque degli-- elefanti selvatici, Un. vecchio cacciatore, frattanto*
colla sua
tentamente
lo
esamin
at-
il
sciolta
dolo per
1'
e gli
ordin di
sdrajarsi
tiran-
credendosi
immediatamente,
un grido
il
acutissimo
mand
,
attraverso la tromba
lj&
L ELEFANTE.
persone
clie
ricordavano
si
questa par-
di
ticolarit.
Vive tuttora
Cu auge
un' elefantessa
Calcutta
no
condotta
796
la
in
onorevole
dall'
bestia bellissima
di
di Exeter-
quale fu allevata a
Inghilterra
nelF an-
Ugo Lindsey
nove piedi
ed
di altezza
so-
essere caricata.
Ma
altro
tutto
fatto
paragone di un
che veramente sembrava esgere
ci
nulla
in
la
e l'intelligenza dell'uomo.
riflessione
stode
medesimo
cu-
Il
scel-
tea ghigne re
di
raccorla
ma
sua proboscide,
colla
darmela.
La
bestia
disse di
le
,
con
mio
grande stupore, curvando al suolo quella pieghevolissima tromba, parve misurare la distanza
indi
che passava fra di essa e la moneta
emise soffio sopra soffio con tal violenza, e in
che ciascun d' essi portava
s special direzione
;
muro
lo
scellino dal
mia
richiesta
poi
nella
saccoccia
dell abitQ
sagacia
di
di
che
le
fu apportato
il
un
obbe-
secchio d'acqua^
rumore
del
liquido
un vaso ed
Avendola alcuno richiesta
mostr a chiari segni che
entrar
s'
nelF altro.
berrebbe
di
nuovo e
come
infatti
un
di
aspir
un
altro
la
consiste
in
fascio
fieno
un
altro
di
tSo
paglia
l'elefante.
un moggio
tre e
tre.
pomi
secchi!
RINOCERONTE
IL
il
aggiungono
si
Dopo
F elefante, dice
rinoceronte
Plinio
il
pi possente
il
francese,
quadrulunghezza daldei
pedi.
di
l''
la
circonferenza
ghezza, che dicemmo. Molto, adunque, si approssima all' elefante pel volume e per la massa; e se appare pi piccolo, si perch le
sue gambe sono in proporzione pi corte. Differisce, per, grandemente da esso, per l'intelligenza e le altre facolt?
vuto
dalla
natura
compartite a tutti
che
i
quelle
bruti.
Privo di sensitivit
mancando di mani e d* organi disunii pel tatto non avendo, in luogo di tromba, che un labbro mobile, con cui solo pu
lidia, pelle;
industriarsi,
appena
mali per
forza , la grandezza , e
la
superiore agli
1'
altri
arme
aniof- +
e
n
-3
poi
eli'
riori
le
Tot
RINOCERONTE.'
IL
mnte che
corna
<T altra
bestia
qualunque
non muniscono che le parti antemuso, laddove 1' altro preserva d ogni
esse
elei
capo .
corno del rinoceronte ha talvolta tre piedi
di lunghezza, ed otto di circonferenza alla sua
offesa ogni parte anteriore del
Il
base; e
gli
qualunque specie
di belve feroci
posto e con-
formato in modo, che pu recare profondissime ferite, e allontanare le pi leggiere. Perocch .mentre l'elefante, l'orso, il bufalo, il cinghiale sono obbligati a percuotere di traverso
colle
loro armi,
il
ferocit,
gnali
alle
lance.
Essa
-al
Pretendesi
corrugata a
tutta
collo
che
sulle
spalle
danno del
le
un
il
mascella superiore
dell'
quelpelle
ventre
La
I&2
IL
labbro di sotto
RINOCERONTE.
si sporge sopra
mobile
l'
pu
inferiore,
allungarsi
1'
cifico;
ma
aggredito
provocato
divien
tali
terlo
accessi di furore,
ili
che,
nulla
cru-
soggetto
pu rimet-
calma.
Quello che giunse a Londra nel 1789 (seragguagli dati dal dottor Parsons al
i
era stato insig. di Buffon che li riferisce )
viato dal Bengala, sebben giovanissimo, poich
Bon aveva che soli, due anni, e le spese del
^uo viaggio costarono presso a poco un mi-
condo
gliaio
di
lire
sterline.
riso,
zuc-
caro e fieno, cio sette libbre di riso per giorno, miste con tre di zuccaro, che
gli
si
divi-
IL
tezza e
i83
RINOCERONTE.
elevandosi a grande
in collera slanciavasi,
spingendo
al-
la
tissimo
esso
pu
carezzevolissimo. Si nutriva
dirsi
avido, soprattutto,
di
come
piante spinose,
ne aveano cura
gean sovente rami d albero armati
gli
di
la
porspine
molto acute, cui esso masticava senza dar segno di riceverne noja. Talvolta, per verit,
gli traevan sangue dalla gola e dalla lingua
ma appunto allora gli servivano di tornagusto
;
parean condire
il
il
pepe
nostri.
situati
in
ne compensato da un'altra particolar qualit. E questa un udito finissimo onde non gii
sfugge il minimo strepito, e anche addormentato, o inteso a mangiare o a soddisfare altri
bisogni, leva sull' istante la testa, ascolta con
inquieta attenzione, u si rassicura, che quando
r^4
calma
la
IL RINOCERONTE.
interamente ristabilita.
Malgrado
la
eh' esso
forza,
impenetrabilit
1'
della
merc
sua
sua
la
pelle,
la
durezza del suo corno rovesci tutti gli ostacoli che incontra, e faccia piegare al par di
verghe i
cammino.
piccioli
alberi
che
incontra
suo
in
maniera di nutrirsi
e
nelle sue generali abitudini molto rassomiglia
all' elefante,
e abita com' esso i luoghi freschi
JNella
sua
mezzo
in vicinanza all'acque o in
ma
imita
delle foreste;
majale avvoltolandosi
il
alla
sua fog-
Costumasi
domesticare
in alcune parti
i
dell'
Asia di ad-
rinoceronti, e condurli in
campo
eserciti
raro
i
il
padroni e
Le
farli
loro vittime.
ed anche
gli
escrementi
denti,
sono
la
dagli
pelle,
Asiatici
il
cor-
IOO
IL RINOCERONTE.
per la persuasione che trovandosi in esse qualche veleno, il liquore fermenterebbe sino ad
uscirne spumeggiando. Quelle di corno giovane
sono le pi stimate. 11 professore Thunberg
ebbe la bont di far diverse esperienze con
ogni sorta, di veleni, e in corna vecchie e in
corna giovani di rinoceronti, lavorate e non
lavorate ad uso di ciottoe; e non vi osserv
qualunque. Solo,
ri elfervescenza, n moto
quando vi ebbe versato Ima soluzione di su,
blimato corrosivo,
si
elevarono alcune
bolle
che allora ne
usc.
uno
di essi
ve-
nel irJJTF
tanti
spettatori eh'
mento
^i trifoglio, oltre
mare,
erano accorsi.
Il
suo nutri-
un
d'
erbe verdi,
IL RINOCERONTE.
l86
Fevea dieci in quindici secchii d' acqua, che gli
erano portati a cinque a cinque. Il cibo se lo
prendeva col labbro superiore, e con esso quasi
con mano se lo poneva in bocca* Amava molto
liquori spiritosi, di cui si tracannava due o
i
tre bottiglie in poche ore. La sua voce somigliava in qualche modo al muggito di un vitello, e la faceva sentire principalmente quando
vedeva alcuna persona tenere un frutto altra
vivanda eh' esso appetisse, e di cui in tal modo
mostrava il suo desiderio.
Nel mese di ottobre del 1792, alzandosi esso
d' improvviso sulle sue gambe, si slog un ginocchio
quale accidente gli cagion una
il
infiammazione alla rotella, e in capo a nove
mesi la morte; ritrovandosi in un albergo a
Corsham presso di Portsmouth. Ali' istante che
giunse in quel luogo la diligenza pubblica
gi esalava dal suo corpo un fetore cos insopportabile, che il podest ordin subito di farlo
,
seppellire.
Fu
dissotterrato
undici
pi preziose;
ma
rato assicurano,
la
giorni ap-
pelle e l'ossa
che
vi fu gran difficolt in
capo d quell' operazione , poich
l'incredibile puzza toglieva il senso, e il respiro. Quella pelle impagliata ora deposta
venire
in
si
una
parl.
delle
sale
dell'esposizione,
di
cui
gi
IL
187
RINOCERONTE.
g,
una locanda
corte di
del quartiere di
Drury-
Lane.
IL
dall' altra
anche al
perocch in luogo i
pieghe immense e regolari somiglianti ad una
corazza, non ne ha che una leggiera attraverso le spalle e la parie di dietro, ed alcune ancor pi lievi sui fianchi, sicch in confronto
Questa specie
differisce
La
liscia.
nell'avere
principal
il
differenza,
pelle
per,
sembraconsiste
corni, di cui
uno
1'
pi piccolo
dell' altro,
tano
le
narici
compiacciono del
si
alte,
quando sono
onde scoprire
adirati
1'
solcano
la
corna.
La
di cui
descrizione
si
tratta,
de'
fatta
costumi
del
dal
Bruce, troppo
sig-.
rinoceronte
BB
IL
rare
d' inserirla
Oltre
viaggiatore
deli'
si
possa
trascu-
in quesl' opera.
gli
,
hanno
India, altri ve ne
di
pi molle so-
nutrimento di questo quadrupede. Onde giugnere ai rami elevati di tali alberi, il suo labbro superiore pu estendersi di tanto, che nulla invidiar deve alla tromba
dell' elefante.
Al
labbro poi aggiugnendosi il soccorso del corno, il
rinoceronte abbatte que' rami
che pi sono
-al
Quan-
t'
altra
Quando
inseguito
o concepisce qualche
riguardo
alla
grossezza, e
ali'
enorme peso
del
in
poco tempo
moltissimo
cammino.
IL
Non
come
e per vero,
un mediocre
con
oltrepassato
ed
'
8f)
poich
corso,
cavallo
asserito,,
ho
ed
facilmente
altri
fatto. altrettanto.
non da
hanno
alcuni
Il
ma
prestezza del
ch'esso
impiega.
Perocch passa costantemente da bosco a bosco
e si addentra nel. pi folto, mentre gli alberi
rinoceronte,
morti e disseccati
all'astuzia
spezzandosi
come
della
all'urto
a quello di
una
palla
parti.
suo peso e
sticit
la
velocit
suo
del
passato, ripigliando
eh' esso
la
la
imprudente
schiacciano contro
gli
col
loro ela-
come
corso, e poi
per
da
levano
fa-
terra
suo destriere
alberi circonvicini.
il
lo
la
il
ticolarit
sovente
testa
cagione
non
vede
s.
Questa
della
sua
par-
morte.
suo cavallo
La sua
abbia,
fierezza e
il
tempo-
furor suo
la.
raggi ugnerlo*
gli
fanno disde-
1Q0
un
IL
trionfando
-che
dell'
inimico.
cavallo,
non diversamente
arresta
corre
un
di
esso
diritto
al
cinghiale, a
cui
cavallo per lo
ronte
una
L'
fatale.
si
cala
groppa
al
il
al
principal caccia-
veduto da
senz' essere
a terra; e
quel quadrupede,
che
balzi
sciabola sta in
tore,
movimenti. Il
volgendo a
improvvisi
per
schiva facilmente,
le
Si
del tallone
e ad opporre la
Gran quantit
il
minima
resistenza.
cessaria bevanda.
Shangalli,
Non
ov' esso
avvi
abita,
che
paese
paese
dei
inondato
sei
il
Ma non
per
dissetarsi
soltanto
frequenta
luoghi umidi e paludosi; perocch sebJ>en cos grosso ed ardito pur uopo che si
esso
Il
formidabile
paludi,
le
quest' insetto
con
perseguita
il
non
esso
se
stratagemma per
avvisasse di ricorrere ad
la
quando
Alla notte,
la
rinoceronte sceglie
il
nel
avvoltolandosi
ivi
uno
mosca
addormentata
un luogo opportuno, ed
fango,
copre
si
d'
una
avversaria.
rughe
pelle
estensione
del
e le
suo
corpo
gambe, onde
sovra tutta
eccetto
suoi
Le
servono
1'
anche
movimenti
le
spalle
lo
ste.
lo forzano
al-
parenze,
tuberosit,
piacere
eh' esso
oscurit della
della
sua
notte
attenzione
prova
lo
al
confricarsi
vigilanza
interamente
privano
;
mentre
lo
cacciatori
pian
piano
gli
si
accostalo,
1-^2
anelando carponi
tivissimi
coltelli.
Pu argomentarsi
pliche
la*
dopo essere
di quest'animale, a
assistito
la
stato
sig.
medesimo
nel!' Abissinia.
Eravamo
spuntar
avevamo
udito pi volte
acute.
gi ugnerei,
perlustrato
a rag-
per
un
ora circa
sti
dopo avere
e grida
il
una
miglia.
selva di bamboli
Sebben per
sorprendente
lontana
trottasse
avuto riguardo
forse
due
sua
enorme
IL
q3
guisa
ehe
V impaurirono e
burrone senza
in
costernarono
di forzarlo a nascondersi
un
in
fosso o
per Y angustia
dell* ingresso, non pot entrare senza rompere
pi di dodici di que' dardi, che avea piantati
nel corpo. Ivi
in.
un
uscita
credemmo
noi
trabochelo,
un
aveva
trasse
gli
siili*
testa,
alla
istante. Invaginandosi
ma appena
onde squartarlo^
colpi,
onde
co' loro
coltelli alia
ebbero
che
fosse
mi
come
pigliarlo,
archibugio
F animale cadde
cui
in
sal-
mano,
dati
pri-
Ben furono
av-
fuggirono
e se uno
degli agageeri impegnatosi ei medesimo nella
burraja, non gir avesse tagliato il tendine del
tallone,
bea
dal
effetto
gi
fu messo a morte
tagli
si
colpo
d'
io volli
il
vedere
passato
un
rinoceronte
la
piaga
fat-
violento
mi figurava
Come
in
ferito
enorme animale. Io
quando con
che la palla non avea
s
il
cervello,
Gabi:iettQ
Tom,
Io
i3
ig4
stordimento, che
Il
un
Spannami
sig.
ci
la lunghezza del
suo stomaco era di quattro piedi sovra due di
diametro, e terminava in un tubo o canale,
il quale era lungo vent' otto piedi, e largo sei
il
cuore poi avea diciotto pollici di.
pollici:
lunghezza, e
reni altrettanti.
le
fegato
Il
manca avea
s-urato a destra e a
mi-,
piedi
tre
e:
mezzo
di diametro,
quattro di profondit.
me-
sangue disseccato
de' rinoceronti,
ed
sua
della
L'IPPOPOTAMO.
Quest' animale
talvolta,
piedi
ne
di
evi
forma grossolana
massiccia; le
sue
gami.
19
l'ippopotamo.
carnose,
corte
testa
la
quadrata,
la
bocca
coda
piccioli, la
crinita. 11
dell'animale
intero
vido
poi
jale
sezza;
un
breve
che
corpo
il
solo
di
pollici
peso basta
suo
al
grosdi
carico
camelo.
Colle qualit
cile
gi fa-
possibile accorgersi
ad
in
qual luogo
arrischii
ventila intorno a s;
ma
talvolta
si
slancia dal
ig6
l'
Egizii
Gli
ippopotamo.
hanno un
mezzo di liSpargono
singoiar
sete vorace.
acqua in
de' quadrupedi,,
lento
come
Ottentoii
sissimo
d'
infatti
suo
il
acqua
sig.
il
pesante e
cos
Buffon.
di
Gli
essendo
compatrioti
a
ma nemmeno
asserisce
recenti
gli
che inseguiti da
esempi
siffatto
di loro
animale,
meridionale prendono
quadrupede entro fosse- che
scavano in mezzo a' sentieri pei quali esso
ma L andar suo quando nulla lo agipassa
I
Cafri
dell'
Africa
questo
talvolta
un rovo
stume
al
di frequentare^,, e
garretto
il
che
lo
fa
tosto
che lo assalgono.
a'
cadere
gli
numerosi cac-
l'ippopotamo.
di
197
sore
picciola
sgravarsi a
allora
la
madre
colpi
nuovo parto
il
e allora
1'
dalla
riva.
si
parire
distanza
Gli OttentOti
uccisero.
maginarono
di
com-
({nella
quali
Tutti
fino a che
venissero
contro
lanciati
pi,
s'
i-
di poter prendere
dopo di ci
vivo il picciolo ippopotamo usciron tosto dalla
loro imboscata ma Y animale sebbene appena
,
vedesse
fretta
il
alla
ove
si
attuilo
scomparve.
simili
si
di
animali
poich
sicurezza
di
cui
si
come
parla
a luogo
quello
da quella che
le
diede
vita.
parte
gelatinosa
al
i/
I C)
La
pelle
sua,
ippopotamo*.
tagliata a liste,
serve a fare
molto pi
fles-
sii
pi pregiate che
1'
avorio.
che
,.
Capo
altra
di
Buona
volta
nelle
medesimo, ma poi
Speranza.
riviere
vi
Essi
pi
abbondavano
al Capo
vicine
distrutti.
IL TAPIRO;
Sembra essere l'ippopotamo del Nuovo Mondo; e spesso infatti fu preso per quell'arafbio.
presso a poco della dimensione d'una pieciola giovenca , ed ha il corpo della forma di
quello d' un majale. La sua pelle d' un colore brunastro ; e il suo naso lungo ed affilato
.
$i
estende molto
riore;, e
al
forma una
di
della
mascella infe-
specie di tromba,
cui
pu
IL
orecchie piccole
grasse
Mansueta
timidezza
glio.
no
le
F indole sua
solitario
nella
compone
si
strette
199
e
Ha
grado.
gambe
corte
le
cos
grande
la
Animai
a cercar
coda esilissima
e la
TAPIRO.
allungare
raccorciare
d'
notte
dorme
nel giorno,
suo
nutrimento
il
erbaggi di differenti
va
che
specie
di
canne di zuccaro e di frutta. Mai non veduto allontanarsi dai fiumi e dai laghi
e
;
quando
l'
acqua,
facilit
minacciato
vi
che
cipalmente
s'
1'
immerge
inseguito
e vi
ippopotamo. Si
ne' boschi
si
getta al-
ne' fiumi
esso prinsulle
coste
dell'
frecce
non possono
penetrarla.
CAPITOLO
La forma
e gli atti
Ispida cute e
V.
ha d' uom,
Orang-Outangh
detto.
Ed
Chiamalo
il
Ponga
Casti.
ORANGOTANO.
nome d' uom selvatico, o d' uom de' boHa per il naso pi schiacciato, la fronte
pi obliqua, e il mento meno elevato alla sua
dato
schi.
uomo.
uomo,
all'
altro che
noi
siano
suo naso e la
sua bocca infinitamente pi grande. Cos
nella sua interna conformazione si discoprono
nel!'
e la distanza fra
il
20 1
L ORANGOTANO.
dimostrano qual immenso inter-
somiglianza
Y una
separi
vallo
me
la
tivi,
specie
dall' altra.
Che
ravvicinano
rimenti
<}li
alia
il
si
sono os-
za di tre piedi, i
.sere
se
di
sei,
piti
1'
altez-
sorpassa quella
locissimi al corso,
bruno
fosco,
orecchie,
loro
Abitano
essi
e dell'isola di
si
ghigne a sorprenderli
Il
come
non
difficolt.
diti, molto
umana.
conformano
si
boschi dell'interno
Borneo,
si
nutron
dell' Africa,
di frutta., -
orangotano
simile
all'
grande
die'
un
.,
in
senza
che
gli
L OJlANGOTANO.
2(5 2
le
vero contro
frutta e
altri
viene a
carni
non
pu
intendimento
che
eh' ei
pi
abbia
animali; che,
ne' boschi
la
mangia
parlare sebbene
gli
sole
il
non
quando
sedervi
ma
si
negri
azzuffa perfino
ne' luoghi
ap-
colf elefante.,
cui
sulle
si
rive del
Gambe
raccolgono talvolta
il
dacissimi
perfidissimi.
Quand'
egli
passava
dinanzi a loro col suo equipaggio, essi arrampieavansi agli alberi, e si mettevano a guar-
darlo
l'
rupi o
oraxgotano.
dominavano
alture, che
le
il
^o3
mare,
ma
pagni
com-
lo
boschi
canoa;
i
che
loro abitazioni,
le
componeano
si
di
gono a. discoprirlo
doprano coiitra di
1'
assalgono
esso
Bosman
ci
narra
Wimba,
F uccidono.
bastoni, ed a respin-
i
i
soli
lanciar
come
pugni. Talvolta
pietre a persone
dietro
forte
il
in-
schiavi delia
farono.
gli
compagnia
dell' Indie,
gi erano sul
occhi con
de' bastoni
punto
ne trion-
di
acuminati
cavar
,
loro
quando
L ORANGOTANG.
5tt)4
Un
ne
descrisse alcuni-,
male.
squali
come un uomo, ne
grossi
teneri orangotani
gli
erano
aveano
prendono
grandi
fatto
il
verun
latte dalle
mammelle,
loro corpo. Se
stringendosi
una
si
lascian
colle
femmine
di tali
mani
al
uccisa,
prendere,
senza
lor piccioletli
fare
alcuna
resi-
stenza.
I
hanno
di quella
docili
ferocia
che
tanto
e
di-
Anzi
scimiotti.
loro
alle-
si
e pacifici,
docilit
la
atri.
II dottor
Tison
il
qual ci ha data una
molto minuta descrizione d' un giovane orangotano che faceasi vedere a Londra cent' anni
fa, ne assicura che parca dimostrare molta sa,
gacia,
loro avvicinarsi, e
disprezzo.
la loro societ,
Sembrava compiacersi
iielle
evitando
di
gran
vesti di
cui
1'
2 0~0
L OKNGOTANO.
avevano, abbigliato,, e talvolta ne indos-
sava, parte
gente
alla,
da se solo
deli'
metterle. Ei si sdrajava in
sopra
sua, testa
di
s la coperta,
be
fatto
ne presentava
e parte
equipaggio, pereb
un
un
origliere
aju tasse a
1'
letto;
posava
traeva
la-
sopra,
un uomo.
Era d'un
buon
l'altre
specie di scimmie.
non
si
si
La sua
in
essa,
mano
in bocca.
3QO
II
ORANGOTJfO.
Tu
suo
modo
ordinario di camminare
era
munita di un bastone si
reggea lungo tempo. Non posava per mai i
alla
maniera dell' uomo ,
piedi distesamente
e sovr' esse infatti
ma sempre
tenea
li
un
dentro ripiegate; ci che dinotava 1' abitudine di arrampicarsi agli alberi .... Una mattina la trovammo scatenata, che correva con
maravigliosa agilit le travi oblique, e i panconcelli del tetto, e si ebbe della pena a ripigliarla ..., Straordinaria ci parve la forza dei
suoi muscoli; e gran fatica ci volle a tenerla
al
di
Due uomini
bastarono a stringerle
nerle
lare
la
testa
il
la
un
terzo a
quarto a ripassarle
e chiuderlo meglio.
libera,
vigorosi appena
niedi,
il
si
f-?
col-
trov
il
turacciolo d'
di vin
di
Mangiava quasi
presentava;
ma
il
il
quello, che te si
suo nutrimento ordinario eran
tutto
altres le carni
lessate
o arrostile ed
il
L ORANOOTANO.
pesce.
setti,
Le
Mai
noli
vedea dar
si
20?
la
di
un
presentai
avvide....
addent
es*sa
pi gran gusto
i
. .
L' arrosto e
Le
mangiare
col
cucchiajo
il
pesce erano
era
insegnato
colla
forchetta-
si
portava
le
coli' altra
La sua bevanda
piattello.
ma
quindi
bocca, mentre
forchetta
colla
mano
teneva
il
cialmente
il
bottiglia
Ne
cavava
il
ad
turacciolo
essa
una
poscia
le
labbra,
come
fosse
un
dalle
saceoccie.
fui
assicurato
che
ramente
fra
V equipaggio,
andava coni
rinai,
zione
alla
cucina,
essi
si
divertiva co'
a 'cercare
la
ma-
sua por-
L 0HNG0T&.N.
20
Avvicinandosi
bia
notte
la
Non dormiva
sare
Quando
volea
andava a
,..
ripen-
coricarsi
d'esservi
rinchiusa.
acconciava
fieno
il
teva
si
per formare
alto
ali'
suo capezzale,
il
il
un
di
met-
si
fianco,
sorprese
monii.
prima
la
Avendo preparato
dinario
il
moltissimo
che
volta, che
fummo
ne
suo covacciolo
trov appresso,
distese
lo-
all'
or-
che si
molto bene
ci
testi-
pa-
sul.
molta destrezza
origliere
port
al letto
traendosi
poi
la
coperta
il
servisse
le
modi, guardando
il
sovra
aprire
sua
di
il
colla
catena,
volse e rivolse in
se apriva,
con
suo fagotto
il
onde
come
tutti
io gi.
ave
fatto.
Al suo arrivo
altro che
un
del corpo
Ma
que
ali'
di
y la
bestia non.
aveva pelo,
sulle braccia
avvicinar
mij lana
dell'
le
inverno
cosce
si
le
copr
di color castagno
gambe.
dovun-
chiaro, le
L OR ANGOT ANO,
lunghe
pi
sui
pollici
2O9
benissimo
avean
setole
tre
Visse
Olanda
in
morte fu
d' Orange.
circa
mesi
sei
museo
nel
collocata
dopo
principe
del
misurati
dolce
indole
1!
quella
dell' altre
zienza
del
bertuccione
babbuino,- n
la
Non
scimie.
avea
da
impa-
differentissima
la
malignit del
ben
educato
ammaestrato.
paragono
aveano pur avuta 1' istruzione medesima. Or
mentre pel nostro orangotano bastava qualche
segno o parola per farlo operare; pel babstato
Ma
dir
si
gli
animali
altri
buino bisognava
tutti
bastone
il
che
la
con questo
e-
visitarlo
coir esse e
a tavola
spiegare
le
verga
per
come
il
medesimo
chiere
toccarlo
Gabinetto
di
suo
alla
quest' animale
persone
gravecompagnia; sedersi
le
passeggiar
maritile
asciugarsi
sare ei
,
,,
la
venivano
mente
Ho veduto
presentar
lo
altri
gli
con cui
la
onde prender
cibo, ver-
contro
Tom. L
quello
d'altri,
il
bic-
se
i4
vi
i/ orangotano.
andar a prendere
2 io
era
invitato
mia sottocoppa
dello zucchero
recarla
in
versarvi del
tuia
tavola
t
tazza
mettervi
lasciarlo raf-
presentatasi
modo
Appetiva fuor di
gliene
davano
ma come
di
carezze.
era
quan-
bio, ad abbreviargli
rigi
o
le
che
un
estate
giorni.
Non
visse
a Pa-
seguente .
tFn orangotano
fu
lago delle Moluche , il qual era di costumi similissiini a quello or ora descritto. Cammi-
si
serviva delle
delle braccia
in generale
si
accostavano talmente
mani
azioni
e
,
a quelle
specie
i
suoi movimenti erano s
aveano tanta espressione, che una persona muta difficilmente avrebbe saputo farsi
meglio intendere. Batteva il suolo co' piedi
onde manifestar la sua collera, e talvolta piangeva come un fanciullo. Gli si era insegnato
a
a danzare; e in tutto quel tempo, che fu
dell'
umana
vivi e
trastullavasi
esso in i-raan*
2I i
L ORANGUTAN O.
per mezzo agli arredi, prendeva ogni
picarsi
onde divertire la
compagnia; e saltava con sorprendente agilit
sebbene alla distanza di
<T una corda all' altra
sorta di positure grottesche,
un
'
una specie
d'
animali appellati
baris
quali
Guinea
che
si
gnando
trarrebbe
loro a
con destrezza
da' garzoni
menar Y
incredibile.
cucina
di
arrosto
il
inse-
che fanno
2 12
Il
L OR/iNGOTNO;
sig.
Delabrosse
da un negro due
quale
il
di
un anno, non
soltanto di
avea
comperati
animali
questi
dice se
dell'
et
venditore
il
gli
a tavola
molte
dice, di sedere
egli
;
stessi
mangiali
di
tutto
gavano loro
chiedevano
che
ci
ragazzi
,
nie-
andava n in
collera
Fu
anzi salassato
due volte
braccio destro
al
mala voglia,
perch gli si
mostrava
il
medesimo
fosse ben persuaso
braccio
traesse
sangue, come
ci gli
gioverebbe
Due
crangotani
ste
del
costiere,
di
regno
che
di
ora
Bombay. Aveauo
clic
di
l''
or ANGO T ANO*
ma camminavan
altzza,
diritti, e
molto assomi-
tamente
di
pur
cesso
Ho veduto
mia
sci-
degli orangotani,
rae-
dalle parole
cogliesi
una
come
della specie
seguenti
molto straordi-
alta
alta,
sulle
gambe
avea
pelo
naria.
il
sopracigli, e rassomigliava
le
faccie
eh' io
con
grottesche
incontrai al
assai propriet
delle
Capo.
il
....
se la stringeva
uno spasso
il
cammi-
di dietro;
suo
letto,
si
vi
si
traeva
coricava
sopra
il
fesso
eh' io
tanta
ma
con-
ammira-
come la moltitudine perch non ignorando il disegno formato di portai* quest'animale in Europa, onde mostrarlo alla gente,
zione
L ORAjS'GOTANO.
I /j
parazione
dell' arte
che
fosse
pre-
credeva natura.
avea
mi ritrovava.
Gemello Garreri dice aver veduto un orangotano
il quale
mandava lamenti come un
bambino, camminava sui: piedi posteriori, portando una stuoja sotto il braccio, per corisul quale io
catisi
al
dissopra e dormire.
Le scimie
della
qual
si
una
simili
cose.
Fra le
che non
si
quando ve
strica
ed indi
chiuda
serri
loro
la
zampa
>j
BERTUCCIONE.
IL
Quest' animale pi
sgarbato
scimie.
tre
La sua
testa larga;
rassomiglia assai pi a
quella
dell'
un
pelo
di
uomo
Quando
fulvo.
steriori
ha
sta assiso
bruno
circa
il
gambe
stumi sono
denti
a mangiare. Preferisce
sue
sue
sulle
tro
sua
cane che a
corpo coperto
per altro inclina al
callosit.
l'al-
suo
che
faccia
la
quella del
tiene
si
pi vizioso
che tutte
e pi difficile ad addomesticare
all'
il
andare
rozzissimi
fornite
tasche
di
ed ha non so che
diritto.
suoi
co-
digrigna
irritato
stranamente di-
di
spiacevole.
I
quadrupedi
della
hi ge-
torme
,
numerose nelle immense pianure dell' Indo, e
se veggono donne
che vanno al mercato, le
nerale
perfidissimi.
assalgono
Si
raccolgono in
vernier
loro
diani
sene
spasso.
eorbe di
quanta tese
altre,
scoperto
lor
le une dalle
non lungi dal
in
covile
un terreno
,
a lato
14 1
ili
BERTUCCIONE.
It
mente
detti
in seguito
batacchi
poco
o frugoni.
gendo alcuno
le
volgar-
discosto" in
mettono
Si
bertuccioni
non
iscor-
scendono in
si
folla ad esaminarle
fanno reciprocamente
bruttissimi ceffi;, s'inoltrano e s'arretrano per
presso
corbe
intervalli
come
temere. Alfine
se
coraggiose -che
avessero
qualche
cosa
le
pili
arrischian le prime
si
droniscono dei
scontri
onde
bastoni
ne nascono fieri
son ricacciati al
membro mal concio
e
pi deboli
vincitori poscia
si
divorano
il
prezzo del
loro trionfo.
Il
medesimo
un
viag-
Il
Compagnia Inglese
osserv sugli alberi
numero di bertuccioni.
presidente come stupefatto volle arrestare
la
sua
vettura
contro
alcuno
della
intorno a se un gran
e preg
di
essi.
Tavernier a sparare
uomini del suo
Gli
TL
BERTUCCIONE.
21^
animali
collo.
tuccioni,
santa
si
picarono
co' suoi
il
cui
fallo
strangolato
scortavano,
non
ad allontanarsi
s'
ei
arram-
si
al
bero senza
colt.
pieeioletti sospesi
Neil' istante
l'avreb-
non
e le persone
avesse
che lo
fossero state
tante da forzarli
per
il
che
infatti
e molestate
ostinatis-
simamente.
senza
sempre
Sebben
fuoco.
non
fosse
delicato
era
egualmente le morfie
per indicar la sua collera
e mostrare il suo
appetito. I suoi moti eismo violenti
le sue
maniere assai ruvide, e la sua fisonomia antriste
e faceva
ridicola.
Amava
coricarsi
IL BERTUCCIONE.
2 8
per dormire , sopra di un canterano. Veniva
quasi sempre tenuto alla catena, poich, malgrado la sua lunga domesticit , mai non si
ne affezionato ai suoi paera ne incivilito
1
droni
pi parte
la
Barberia fino
al
Capo
Cammina ordinariamente
assai pi picciolo che
del
a quelle
suo
dell'
sono
pelo
e sui fianchi, e
1:
si
l'
pie di dietro;
;
ha
la
orecchie somiglian-
uomo.
ulivo
nutre
ordinarii
colori
bruno
sotto
giallo
il
sui
bertuccione
il
molto schiacciata, e
tissime
dalla
Buona Speranza.
di
PITECO.
IL
faccia
trovano, per
si
il
sul
dorso
ventre. Vive
principalmente di
domesticarsi.
tano
il
ridere
il
ma
Cafri.
e ricordano talvolta
che
li
allegri
Hanno
memoria,
persona
domesticit sono
per pi
scherzevolissimi;
della
anni
la
21 g
IL PITECO.
loro
selvaggio
stato
difendersi.
Vanno
truppe
in
eminenza
che
Marmol
dice
uno
non vede
luoghi
di
sopra qual-
sale
onde scoprire
all'intorno, e se
ru-
Prima per
ne' campi.
comparire
tutto
alcuna
fuori
alla
vedetta
nomo
d'
non
esso
toglie
si
di
tosto che
l.
scorge
fortissimamente ? e
stride
albero in albero
cosa mirabile
salvano
si
vederli
il
Ma
standosi
alcun
venire
saltando
tutti
montagne.
nelle
fuggire
poich le
meno
salti
astutissimi
invenzioni..
ma
Quantunque
grandi.
,
si
maturit,
ma
tano a terra
di quello
animali
carezzino, s addimestican
a frutti ed alle
facilmente.
biade
siano
verdezza
tutto egualmente
,
ed
pi
quel
via.
Gli addo-
in tutto ci che
Pretendesi
veggono da
che
in
Africa
lui
operarsi .
abbiano
il
loro
120
di
tanti
di prenderli
briano e
la
liquori forti
di
addormentano
gli
cilmente
gli
Usava
frequentati.
quando andava
essa
riusc
in
tutti
fuggire
si
considerar
mise a
il
predicatore
nella
chiesa.
fin
all'
che
orlo
imit
predica
postasi a
suoi
gesti
leggerezza
vero, le
giorno per
seguillo
tenne inosservata
d'una maniera
insolita
camera
in
Un
offici.
da lui
luoghi
chiuderla
egli
sacri
ai
tanto affezionata
era
si
si
fa*
salita
pito vi
ineb-
che
che F accompagnava
Iti
gli
che
loro libert.
padre
domestica
abi-
onde perdono
piacevole
assai
Ceilan. Gli
paesi usano
tali
11
PITECO.
TL
nell'isola di
Indie orientali e
raddoppi
gesti
agitazione.
Ma
nella
che
Alfine
conturbava \ e
il
a durar
FITECQ,
IL
SjF&i
sacristano di
condur via
scandalosa imi-
la
tatrice.
Nella pi
le
parte
contrade
delle
indi-
gli
India
dell'
culto per
di
Vengon
ed entrano
nelle case liberamente. A.Calirut per gli abitanti
si studiano di escluderle; ma a tal uopo sono
esse in
citt
IL
Ha
tre
gabbia
tanta forza
tutti
gli
Quando
ne prende
,
altri
ferri
gli
che attrrisce
gli
babbuini
suo
Il
assai
parti
le
una gran
pelo
con
scuote
spettatori.
Come
gracile verso
in
il
generale
coda cortissima
fatto
le
sue
natiche
sono
af-
ignude. e callose.
natura ferocissimi; e
grottesco e spaventevole.
sono
tutti
per
esterno
insieni
Camminano
a truppa.
iL loro
%11
IL BABBUINO
PROPRIAMENTE DETTO.
salire
villaggi,
mentre
gli
,
agricoltori
sono a
e saccheggiano nelle
graple biade
sono ritrovarvi. La frutta
i
il
d' uva formano
loro principal nutrimento, ed onde procurarselo commettono ogni
,
poli
acute
li
faccia
quando sia
tre uomini
di essi
pu facilmente trionfar di
meno che non siano muniti
libero
,
Uno
d'
di
anzi
nemmeno
nei temperati.
mali
babbuini sono
sel-
mal intenzionati. Uno di questi aniche faceasi vedere a Londra nel 1779
il
pi triste aspetto,
di
arrivare.
terribile forza,
il
di
IL
;
feroce.
specie di ruggito
ma un poco
pi cupo e meno sonoro. Camminava su suoi
quattro piedi
u mai volea tenersi diritto
somigliante a
quello
del leone
sulle
gambe
di
dietro
se
non
forzatovi
dal
sapere
facesse.
venie a simili
atti
di malignit.
li
Il
na-
porta so*
IL
cintura
cia
ma
nuda,
cortissimo
al
dissotto.
terminate
orecchie
le
Suo feroce
grande che
,
senza
intrattabile
basta
gli
minima
la
ad
punta, e
pelo.
naturai
Il
sua forza
e la
la fac-
Ila
in
un uomo
atterrare
difficolt.
truppe e devastano
e s numerosi, che
abitanti,
per opporsi
sentinelle
Quando
Sono
giardini.
gli
sono obbligati
alle
e ne scuotono
di tener
babbuini*
tali
Esso pi piccolo
ora abbiamo parlato.
di
quello
Ha una
un
go, che
gli
buini orsini
denti.
di
cui
colore alquanto
bruno
d l'apparenza di
si
pur
albe-
agli
rami, digrignando
BABBUINO ORSINO.
IL
pelo
hanno
loro depredazioni.
arditi
quali
un
Il
suo
lun-
orso. I bab-
22
egualmente che sulle
montagne del Capo di Buona Speranza
e
quando taluno si approssima al lor covile r
mandano un grido orribile che dura un mie
nuto poi si nascondono nel pi interno
serbano un profondo silenzio. Raro discendono
a meno che non sia per metalla pianura
IL
BABBUINO ORSINO.
dell'Africa
settentrionali
tere a sacco
tagne
giardini
sentinelle
collocar
Fanno
presa.
grossi,
entro
mon-
frutti
le
in
pezzi
per poco
che raccolgono, e se
tasche delle
lor
guancia
che
siano
stipano
gli
per
poi
il
talvolta pe-
passarvi dinanzi;
ma
lontani
malvagi animali.
Gabinetto
Tom, L
*5
2 26
BABBUINO ORSINO.
IL
han
accomcon gesti s
comici e s burlevoli, che sebbene il .povero
diavolo perda il suo desinare, pu di raro tratcolle lor grife
pagnano questa
ci
che
gli
tolto, e
fnta restituzione
Lade
sig.
ci
lia
data
,.
quel paese.
mere
la
Mi sarebbe
loro furberia,
numerosissime in
impossibile
1
alla
il
impudenza,
ben
espri-
la celerit,
volta nostra,
dopo
es-
di dieci passi, e
co'istessa agilit
onde ci guardavano
parevano schernire
e
sanamente,
degli alberi,
pore.
Ve
se
il
n'
salivano su
indifereiittsil
nostro stu-
avesse assicurati
IL BABBUINO
che non erano u feroci
2 2j
'ORSINO.
,
n pericolose
mai
tempo,
si
altra
seguente,
moto
a'
proprio
il
inseguivamo da lungo
era salvata alla sommit di un al-
ebbe
dirigere
di
clie
di.
cui forse
bestia
la
'.la
nostri piedi,
ad essa
le
zampe:
indicibil furore,
ma
come
fummo
quando
Legammo dunque
ci
mordeva
con
obbligati a coprirle
il
Spesso
i
babbuini o scimie di cui si fasono presi assai giovani ed allevati a!
Capo di Buona Speranza ove dicesi che sorveglino le case e i poderi de' loro padroni con
egual zelo che i migliori nostri cani in Europa,
?
Si attaccano d ordinario con una catena ad un
vella
ed eludere
gli
sforzi
quasi incredibile.
che non
si
di chi
Ne ho
volesse prenderli,
anzi
veduto
uno
come
O
si
sebben
esso pren-
piglian
le
2 2^
BABBUINO ORSINO.
IL
cere.
ma
si
impiegarne gran
numero. Uno o dtie cani non bastano per un
babbuino poich se questo giugne ad abbrande- cani
-,
eh' necessario
car loro le
zampe
-di
dietro,
gira
li
a.
cerchio
g'
irrita,
domesticit,
adoperassero
un
Ha diciotto
muso alla
ha due
sempre
dolce
piedi.
fa
pollici,
ov'
morfie
mansueto.
di
all'
incirca,
di
coda,
la
rosa
lunghezza^
quale
ne
capriole,
II'
un
se vi
CO AITA.
radice della
come
rasojo.
IL
<Jal
quando
per
prenderlo
cercano
suo colore
corpo,
carico,.
naturale
di
nero
per
in
fac-
eccetto
"Pu
IL COAITA.
2^9
un quadrumane; se non che manca
nelle mani davanti, ed ha in quella
olirsi
di pollice
che
piecioletti-,
porta
sul dorso.
Un
coaita
iattolo in
perfetta amicizia.
corrono
essi
-Quando
legano
si
su quelle
le
di dietro
tempo, come
non sono
non
se
cedro o ad
un
scimie*
Pretendesi
g*
che
bat-
di
.,
la
essi
prestissimamente
arancio
aves-
dolcezza
la
quando alcuni
arranrpichi
si
da-
con egual
ani-
agli
zampe
inseguito
ad
un
che
sia
capo
agli avvevsarii con sorprendente destrezza; che
talvolta anche, per respingerli, usi mezzi pi
stacchi
frutti di tali
alberi,
e li getti in
suoi
atteggia-
menti variano grandemente e sono lutti ridieolissimi 1' uno pi che 1' altro.
I coaiti si nutrono principalmente di frutta
e di radici, e in mancanza di queste anche di
che alcuni viaggiatori dicono prender
pesce
,
essi
colla
coda,
'%0
IL CO A. IT A.-
Non
diversamente dalla pi parte delle setmie, quando commetter vogliono delle depredazioni, collocali sentinelle sulle alture, in cima
alberi, per essere
agli
avvertiti
dell'
avvicinar
del periglio.
Ulloa
assicura
che
ne' boschi
del paese,
gono
si
ten-
possa
IL
segni
d una
2^1
CO Alt A.
1
grandissima
curiosit
come
se
mi avesse preso per mi gigante della sua specie: digrign i denti, salt per l'albero, e ne
scosse
rami
incredibile. Io
dere di
dall'
essere
con una
gli
nella
agilit
ed una forza
Il
mi preservi
cielo
mai pi testimonio
di simile scena!
misero animale non era gi morto, ma morferito. Io lo presi per la coda, e tenendolo con ambe le mani gli feci fare il mo-
Il
talmente
percotendogli alfine
linello,
la
contro le
fine al suo
testa
tormento.
suoi
fissi
mi fu
male',
cotti,
tal
commozione, che
impossibile assaggiare n di
quest' ani-
23:
LA GARZETTA.
Non
lunga pi che
due
Ha
naso,
il
bifido
il
al
labbro superiore,
capo un ciuffetto.
sto dolce
cia,
trattabile;
che quando
fa
ma
presso
grossa e brut-
cima
ed
piedi,
le
guance
sporgenti,
piedi neri,
d'
indole
in
piutt-
orrore.
Le
garzette
si
in truppe, onde
raccolgono
dar
frequentemente
guasto alle
piantagioni.
Bosman racconta eh' esse prendono in ciascuna zampa anteriore uno o due gambi di
miglio, altrettanti sotto
l'ascelle,
ed
altrettanti
con-
sulle
il
loro appetito.
L T1ARZETTA.
33
Java. Si
OUISTITL
L'
Questo picciolo
della grossezza
corpo
un
grigio
cenerognolo
rossiccio
un
testa
po' dinanzi
all'
lati
t*
della
sono armate
d'
Un
quando vive
lumache
ouistiti,
il
Inghilterra sopra
delle
alla foresta si
alter-
nutre
d'altri rettili.
un
vascello della
in
compagnia
loro ova,
che
d' anelli
le
ma abboniva
grosse
lentieri le
i
grossi, egualmente
mosche, sebben mangiasse vo-
pi minute.
Edward dice d' ^ver veduto e disegnato un simile animale, che apparteneva ad
una dama, da cui seppe che si nudriva di pi
cose, come biscotti, frutta, legumi, insetti, lumache; e che un giorno
essendo scatenato
Il
sig.
L OUISTITI.
2 34
si
gett sopra
China,
un
picciolo
quale stava in
e lo divor;
che
in.
seguito gli
anguillette, le quali a
tarono
cessata
Indi aggiugne
un
la
dorato
il
lo
spaven-
ma
che
mangi.
quale prova che gli
al
paura,
fatto,
della
l'uccise
diedero delle
si
prima giunta
attortigliaudosegli
bentosto,
pesce
un bacino,
collo,
se
le
potrebbero forse moltiplicare nelle contrade meridionali dell' Europa: a Essi hanno
die' egli, generato in Portogallo, ove il clima
era loro favorevole. I loro piccioletti da prinouistiti
sul corpo, e
dicelli
se le
aggrappano al tergo
se ne scioglie
;
ov' ella
stanchi di portarli,
si
fregandosi
un
IL
E
CALLITRICE.
ciol gatto.
li
un
un
pie-
bel
IL
2J0
CALLTRICE.
comunissimi
son
callitrici
nelle
avvi
ogni
ragion
veg-
si
di Buffon
del
nel* isole
si"
il
che
Romani, che
credere
di
danson
riferisce
pieni
il
Io
non
accorsi
ni'
di
esse, dice questo scrittore, che pe' rami d'alberi che scavezzavano, e
di
me
ziose
poich eran
d'
d'
altronde
stato difficile
Ne
sentirle.
il
salti
si
sentirono
che
che
I'
Quando per
ferite,
saria
principio
uccisi da
ne
altre
la
pi
cominciarono a met-
tersi
al
coperto,
le
eessai,
ne
intanto,
-uccisi sino
dello
sparare
a ventitre in
contraesse,
meno
di un' ora.
36
CALLITRICE.
IL
un
gettasse
fossero raccolte in
glia,
digrignando
volermi
di
assalire.
LA BERRETTA CINESE.
Questa scimia
trae
suo
il
nome
dalla dispo-
mezzo
in
alla
testa,
si
berretta cinese.
dini
di
situati
Derubano
frutti
zuccaro, e sempre
pra
di
un
del bottino.
sona
uno
soprattutto le canne
sta in
Ove
grida houp
e distinta; e nel
sentinella so-
altri
si
carican
houp
lioup
con voce
momento medesimo
alta
tutti get-
l'
arrampicarsi agli
alberi ,
ove fanno
la
lor
LA BERHTT CINESE.
1%*J
con
non solo i maschi liberi
ma ancor le femmine cariche dei
ammirabile
e sciolti,
agilit
tengono strettamente
abbracciate
onde avviene per vero dire , che
talvolta in grazia di questi impedimenti esse^
loro piccoletti
che
le
Quando mancan
cadano.
loro
frutta,
le
le
gli
alzano prontamente, e se
li
beverlo
bene trarne
liquore per
il
pigliarli,
hanno modo
di fuggire, a
V guarii a
E l'animai pi forte fra- tutte le sdirne
America. La sua grossezza si accosta a quella
della volpe: ha esso la faccia larghissima, le
:
d'
orecchie
corte
scintillanti.
Le, sue
rotonde, e
narici sono
gli
occhi neri
aperte
da
t*
iua
238
l/ouARIM).
lato e
delia
voce
lunghi
di
ignuda
gonfia 7
acquista
che ha sotto
il
barba rotonda;
la
peli,
specie
e
si
il
petto suo
cui
il
suono
estensione.
collo,
formano una
alla
aggruppata.
L' ouarino tanto
mai non
cattivo e selvaggio
che
si
e fa terrore colla
sua gran
,
suo aspetto ferissimo, e il suono
spaventevole della sua voce rassomiglia in certo
spietatamente
bocca,
Biodo
lo
si
sera
faccia -udire
ouarini
gli
si
raccolgono
nei
boschi
discorso a voce
cie di
alta
precipitata
ditma
la
moltitudine,
mentre
colla
mano
questi
compagni rispondano
e
mettono a gridar tutti inesso loro ordina con altro segno
onde
istante
ali
sieme, fnch'
si
di tacersi
vidono.
LO L'ARIDO.
23g
un boccone
del lepre
eccellente.
dice
Deumelin
come
Essa
ma non
del
quella
mede-
La sua grascia gialla come quella del cappone ed anche pi, ed ha molto buon sapore.
Noi ci nutrimmo per lungo tempo se non di
questa carne, poich altro non ci avea, e ogni
i
cacciatori faceano che ne fossimo ben proveduti. Fui curioso d'intervenire
giorno quindi
di
hanno, pi che
ammi-
rare
1'
altri
ra, e di
cercare
ci
insieme
si
e difendersi.
avvicinavamo,
univansi tutti
mettevano a gridare, e
ventevole
far
uno
attac-
Quando noi
cati, di soccorrersi
essi
dagli alberi.
navano
1'
spa-
strepito
pevano
gli
tutti
rom-
albero
uno
cosi
1'
altro
che
subitamente
terra;
a corpo j)erduto
il
che proviene
si
,
da abbagliare
gettassero,
come
dall'
lo
suol
a
or colie zampe or colla coda, se mai soii fora discendere. Invano quindi, scaricando
zati
S^O
fc'otlA-RINO.
contr' essi
non
fucile,
si
uccidano. Poich
si
feriti,
il
anche
rimangon sempre
mortalmente
abbracciati agli
alberi
che ancor
morti da tre o quattro giorni
Ma ci che mi parve pi singolare si , che all' istante che un di loro
di
stavano sospesi.
ferito, gli altri
mettono
il
si
raccolgono intorno di
lui,
vogliano misurare
la
ne
la
tengono chiusa,
cui masticano
e poi introducono in quella destramente. Tal
cosa ho io veduto pi volte
e sempre eoa
grandissima ammirazione.
y
Dampierre
questi
si
animali
spiega in
S'
tal
guisa
aggirano
in
intorno a
compagnia
,
ove saltano d' un albero
trovano qualche persona che
vada sola, fanno sembiante di volerla divorare.
Io non osai far forza contro di loro, sopra
d'
all'
intorno
altro
tutto la
a'
boschi
se
prima
volta che
si
li
Erano
vidi.
una
aL-
pr cadeau
^4i
rompe-
ouarj.no.
l'
vano
altri
mi
Uno
rami aridi,
me
li
gettavano, e
persino
scagliavano
membruto che
finalmente, pi
tali
immondezze.
le
altri,
gli
La torma
brutto- ceffo.
mi
minacciandoci.
giovano
Si
bene che
essi
egualmente
zampe
e con essa lengonsi
fermi. Se eravamo due o pi insieme fuggivano
da noi. Le femine par che traggano nuova
forza, dallo stato di maternit.; hanno d' ordi1' un
nario mq tigli
de' quali portano sotto
1'
uno de' bracci
mentre 1' altro
assiso loro
sul dorso
si tiene colle
zampe anteriori ben
avvinto al loro collo. Mai non ho veduto in
mia vita specie pi feroce di scimie n mai
delle
ci
fu
quanto
facile
eoli'
addomesticarne
possibile
vi
il
usassimo
prenderle
archibugio
qualunque ramo
coda,
colla
finche
rimane
Gabinetto
dopo che
quindi
I.
per
gi pi
sono
ferite
attaccarsi
colle
zampe o
non cadono a
Dopo averne
fiato.
Toni.
si
possono
lor piaccia
lor
d' industria.
poich
alcuna
terra,
colpita
iG
24
L*
GUARINO.
un
una
vedendola
palparsi
una
braccio o
essa
di
piaga
la
d'
raccoglier
chie
pietra
aV sser rotte
Le medesime
jiell'
ostriche,
percuoterle
isola di
le
con
Indi
una
ne
da Wafer
Gorgone.
sei
parliamo
cui
di
ad
piccioletto
recano in collo
ogni
come fanno
mezzo
altro
ucciderne la madre
di
finch
de' loro
vive
sopra
,
metterle
un' altra
pu
poich nulla
fin
che
costringerla ad abbandonarlo.
IL SAJOU.
Tra
pi
tutte
vivace
diverte.
Ha
le
specie
il
pi
presso a
di
scimie
destro
poco
la
quello
desso
che
il
pi
grossezza di ui
gatto,
il
IL
24^
SAJOU.
America ma la sua fsica costituzione sembra fatta per un clima pi tempee se ne sono veduti moltiplicare anche
rato
in Europa. Nel 1764 ve n'erano due nel Gache produssero un
tinese maschio e femina
foreste dell'
il
vedere
il
tri
e ci costantemente.
Il
d'una
variet di
ma
non
essa
differisce dall'altra,
IL
SAIMIRL
te
Questo picciolo animale , dice il sig. di
Buffon per la gentilezza de' suoi movimenti ,
per la sua minuta figura
pel color brillante
della sua veste , per Ja grandezza e il fuoco
,
de' suoi
pre ebbe
jou
la
preferenza
Di questo
sciniiotli
nome
pi gentile.
sopra
si
gli
chiama
altri
la
sapa-
specie di
2^44
Ij[i
RIMIRI.
le
une
le
altre
come un
picciolo
esercito, e
portando i loro fgliuolini sui dorso. Ecco, secondo quello scrittore, la. lor maniera di viaggiare. Chi a capo degli altri s' appende all' estremit
d' un ramo d' albero, e da questo
salta ad un nuovo, sebbene a distanza notabile,
con tale agilit e precisione , che mai non
isbaglia. I compagni il seguono in ischiera ; e
le femine sebben cariche il dorso de' loro portati
fanno coli istessa facilit dei maschi i
medesimi salti/
ne pu
Il saimiri animaletto delicatissimo
,
essere trapiantato
d'
uno
in altro paese.
LA DIANA.
Secondo
scrive
il
essa
professor
,
Thnmberg, che
presso a poco
la
de-
della grossezza
di
un
la
il
corpo ben
fatto,
Ik DIANA.
faccia nerastra
breggiata di peli.
Ispido
copre
le
i
delle
tro.
1'
il
!45
e pochissimo omignuda
La barba del suo mento e
all'
indie-
qual
il
Le sue mani
sono anch'essi d'un colore ne-
orecchie interamente.
suoi piedi
greggiante ed ignudi, e
ed acute.
Ha
il
le
pollice
LA DIANA.
1 6
quadrupedi,
quali vi
si
nutrono a spese
dei-
pubblico.
sig. d'
Il
Obsonville riferisce
alle
ne' suoi
posarsi, e che
le
d' essere
quali
si
edifizii
tali
il
sul
punto di prendere.
esprimevano tutta
tonera
eomestibili
il
disegno
eh'
avea
formato
seco.
loro occhi e
loro
alti
loro
la
di
Onde
ghiot-
derubargli
un
prendersi
muniva
si
testa
ma pur
Allora
il
s'
il
avanzava
quindi
d'
Obsonville
cautamente
per mangiarselo.
gliene presentava
motto
la di Ara.
di mangiare
cessava
essa
labbra, e
morio, di cui
mostrava per
il
una
faceva intendere
i
agitava
specie di
le
mor-
spiegavano abbastanza
sig. d' Obsonville getqualche distanza, essa parea
intervalli,
Quando
significato.
2 47
,
il
ma
contenta , che le altre li l'accogliessero
rimbrottava e percoteva talvolta quelle, che si
faceano troppo vicine. Le sue grida e le sue
sollecitudini , sebben in parte cagionate dalla
,
non
il
profittasse
della
loro
d'
Ob-
debolezza
prendou piacere a
vederli
altri.
suggezione
lottare
insieme
Sembrano per
poich
o
te-
ogni volta
infantili
li
per la coda
e coli'
mente. In tal caso i
,
fuggire,
tornano
in
poi
che
pigliano
altra
li
piccioli
si
son
modo sommesso
con una
mano
castigano
severa-
colpevoli
cercano
messi
e
in
salvo,
carezzevole
LA DIANA.
348
perdono sebbene
ricadere nel medesimo fallo,
sollecitare
simi
animali
Gli
molto
lor
il
inclinatisi
di
parliamo
cai
loro foreste.
pacifici nelle
sembrano
Quando alcune
cie
avventurieri
luoghi
cui
di
possesso
ma ne
Maisonpr
alcuna
son tosto
sei altri
fortuna
cercano
compagnie gi
altre
Tal-
ostilit.
respinti.
nei
presero
Il
sig.
di
testimonii di un alterco
nato da siimi cagione nel recinto delle pagode di Cherinam. Una
,
seimia
molto grossa
ma
introdotta;
d'
allarme
un
molto forte
vi
era
si
di
forza,
sommit
d'
vide
il
periglio
una piramide
rifugi alla
si
dell' altezza
Ma
di
sette
giunta
alove fu
,
che termiestremo fastigio del monumento
nava in picciola cupola vi si aggrapp , indi
preso avvantaggio dalla sua posizione; abbran-
piani
tosto
inseguita.
l'
di ritirarsi.
La
vincitrice
a sera
luogo di sicurezza.
si
poi
mantenne in
si
ritrasse
in
L&
^il
fui-X)
1*
che lungi
dall'
irento abbonda ut e
schi
i
verzieri.
al
che
animali
questi
eli
procurano
ior
saccheggiano spesso
249
"DIANA.
inclinazione
case^
le
bo-
giardini e
Quando
fanciullo con
vanno
volerle rubare
batterli,
sione
si
con
di
lo
corre per
Il
sig.
portan
via.
quadrupedi
questi
abitanti
agli
insidie.
eh' ella
prevalendosi dell'occa-
accortezza
impossibile
prenderli
istante
all'
scaltri,
L' estrema
rende
pi
del
di
paese
Obsonville
il
,
due
diametro ;
grano ali' in-^
torno si ritir a qualche distanza. Quel grano
fu bentosto divorato
ed egli ne port di
nuovo e in maggior quantit. Ma la terza volta
ne fu pi prodigo che mai gettandone e intorno, e nel vaso medesimo, alla cui superficie avea disposti cinque o sei nodi scorridoj.
il
orificio
avea
un
pollici
po' di
di
S50
1'
lie
pena
L DI ASTI.
co' lor
accorsero
piccioletti
ecleremente vers%
vaso
in
1'
Pochi vi sono
tazioni burlesche,
imi-
le
giustamente appellate
loro.
figli
un' intelligenza pi
cT
sci-
loro tratti di
circo-
stato di domesticit
scritta nello
cipalmente cogli
altri
Sembrano
essi
turbare
sicura
la
un giorno
gravit di
che
in
un
giardino
ove
si
allevavano-
timidi
animaletti
che
Alcuni d apche veniva con altra intenzione che di ricrearsi, cerc penetrare nel
luogo ove i conigli si teneano chiusi per
nutrirli,
novello.
rimovendo un'
asse,
che
ne serrava
l'ingresso.
201
L DIANA.
scimmia rimase qualche tempo
La
indi essa
suoi tentativi
Termineremo
1'
poi
vano
La donnola, ingannata
la
rinunci.
vi
animali
de' singolari
istoria
raccontando le particolarit di
un combattimento, che ebbe luogo a Worcester nel' anno 1799 fra una scimmia, e un
cui
di
si
tratta
dicemmo
e gliel pose
da brava, guarda
t
si
uccida.
Come
ai
nelle
fatti
zampe , dicendole:
il cane non
tuoi, che
bala,
tigre
fece
all'
un
ma
la
salto
un braccio
incirca
un
agilit
e sfugg
il
sue
collo,
mentre
colla
orecchie per
manca
impedirgli
2 5^
L DIANA.
di volgersi
percosse furiosamente
non
rato, se
grife
dalle
IL
mezzo morto
LORI TARDIGRADO.
che compongono
hanno molta rassomiglianza
Gli animali
lori
a grande stento, e
la
specie dei
colle
scimie
conformazione
delle lor gambe ; ne differiscon da esse
che
per la lunghezza di questa parte del loro
corpo e per la struttura del capo che molto
per
le
abitudini,
costumi, e
la
volpe.
Il
lori
tardi-
del color
medesimo
lento
che
gli
fa
gli
percorre
il
fdo della
movimenti un non
dare
nome che
il
so
che
porta
LORI TARDIGRADO.
IL
53
Una
dia Orientale.
descrizione
dilettevolissima
vole.
d'
pato
si
In
essere
ogni
tempo
sulla testa
sul
acuti.
parea
esso
dolcemente battuto
Era per
facile
,.
petto
denti
ad
compiacersi
irritarsi
ed ove
io
15
IL LORI- TARDIGRADO
un
disagiassi
Io
clava
po' male
a conoscere
mormorio o brontolio
volta
le
un grido
con
dispiacere
gior
neh inverno
1
uno
un mag-
ci'
rabbia
di
mostravasi
in cui
'
tosto
con un
simile a quello
scojattolo.
pratutto
proposito
suo risentimento
il
sotal-
come
suo
Il
dopo
il
levar
del
sole
dopo
dormiva aggomitolalo
durava regolarmente
suo tramonto. Esso
guisa dei ricci. Tosto
il
alla
collo
.delle
sue
e pettinava
dalla
membra
allora
come
flessibilit
era
del
ottima-
una legger
co-
Quando uno
appariva
vano
tirato
dinanzi
fissandosi sulla
suoi
cechi
scintilla-
queste
V avesse
finche
^55
TARDIGRADO.
L LORI
colle
teneva
la
una
in
divorata. Servivasi
onde
e delle mani
prendere il suo nutrimento, e talvolta impugnava con una di queste la parte pi elevata
indistintamente
de' piedi
piedi ne toccava
cui
mentre
fondo.
il
Ma
due
e coi
coli' altra,
positura, di
la
sembrava
zampe
e
gabbia medesima
corpo rovescio. La sera
piedi per alcuni minuti
della
alto
all'
quindi penzolava
col
si
teneva ritto in
giuocando co' diti su fili di ferro e dondolando rapidamente il suo corpo dall'una parte
,
dall' altra
esercizio
come
salubre
fosse
gli
che
avesse trovato
nel
suo
un
tale
stato
di
captivit.
Un
d?
del
osservarlo
attenzione.
esso
li
po'
occupazioni
S' io
leccava
gli
li
presentava
miei
diti
deli-
sole
il
splendidezza
vasi
con
undici
ore.
pareano perdere la
ed esso ristora-.
qual durava dieci in
trovai questo picciolo
suoi occhi
loro
un sonno
Quand'
vivacit
il
io
a $6
e
IL LORI
grazioso
animale
TARDIGRADO.
gi senza
vita
quella
in
positura, in cui
si
dormire
mi
morto senza provare alcun dolore
e eli' era
vissuto abbastanza felice
quanto almeno po,
Thvenot
maletti
eh'
Quando
sui piedi
dietro
di
incrociate
giravano
loro
d Gbson ville
sig.
sguardi
sugli
minimo timore.
osserva che uno di tali
zampe dinanzi
lor
colle
il
fu comperato da un
y il quale
silenzioso
melanconico
e ^stenuato. I suoi moti procedevano s lenti
che
quando voleva andare in maggior fretta, percorreva appena sei o otto tese in un minuto.
La sua voce avea un non so che di sibilante,
non per altro disaggradevole. Quando si cercava levargli la sua preda
l\ aspetto suo facevasi alquanto cupo e dispettoso
e uscivan
da lui alcuni suoni acuti e tremolanti. Dormiva ordinariamente, durante il. giorno, colla
animali
piccioli
Indiano
era
testa posata
fra
piantati
le
fra
per, sebbene
eccessivamente
sioni
le
sue
coscie.
i
mani
e
mezzo
,
In
eoi
al
gomiti
sonno
alle
esterne
impres-
di
2ARi)IGK&05
FL LORI
clie
non
tentasse
Obsonville
d'
castigo
dopo
i
sciarsene
di
facendo apparire
il
per
sollevava
segni
dolore.
di
Il
gli si offerisse
talvolta
'2bJ
nella
il
corresse
alfine
che
di
n'
camera da
data
letto.
All'
animale
picciol
si
Talvolta
si
il
mobili,
ai
furori
piccioli
libert
correre
di
fregava
guardando attentamente
rampicava
corde che
si' uopo.
suoi
fu
gli
occhi
gli
intorno a
pi
se
spesso
indi
s'
ar-
delle
un
camera, che
uccel-
gli
stava
con
allungando
Gabinetto
le-
le^^ier
Tom.
I.
2 58
IL LORI
Mostravasi grato
sig.
ci'
done
Obsonville
la
e stringendone
fissando in lui
carezze, e attestava
sua affezione
1'
MANICOU.
mediocre ma
luogo d' esser
,
al
prenden-
IL
TARDIGRADO.
alle
suo pelo
il
che
si
im
gatto
drizza
in
molto pi
grosso. Il suo color generale un bianco
smorto. Ha una testa lunga, che termina in
punta, e la bocca molto larga. La sua coda
lunga quasi un piede, fatta per pigliare come
una mano, e si copre di peli fino a sei poldisteso, lo fa apparire
lici
pelle scagliosa,
li
cupo.
delle scimie;
sai
gli
altri
as-
acute,
femmina
quando
dilesa, poich la
a terra,
forma delle
IL MANICOU.
j^Sg
impedisce di correre, anzi di camminare con celerit. Malgrado, per, un tal difetto, in grado di salir sugli alberi
con al-
sue mani
g'
trettanta facilit
quadrupedi,
instancabilmente
che
la
un gran
nidi, ed
cui succhia
&
quali
il
pi parte
la
si
caccia agli
distruttore di
altri
uccelli
esso
a loro
volatili,
d' altri
de<di
arrampicano.
di
di
la carne.
radici, e
vegetali*
Quand'
lui
il
il
peri-
preso in
il
farsi
il
manicou non
fa
verun moto;
ma
allora poi
Alcun
tempo
innanzi
che
la
femmina
si
ove deporre
suo parlo. Col soccorso del
maschio raduna
carica
il
strascina
a6*
essa
IL
suo
il
MANICO U.
fardello
insino
feti,
appena son
nido.
al
nati,
Pro-
picciolelti r
sei
e rassomigliano
che
si
ritirano
parlammo, e si attaccano
fortemente alle mammelline della madre, alle
quali continuano di rimanere aderenti, bench
quasi inanimati, sino a che godano della luce*,
entro
la
tasca,
di
cui
sia
si
dane nella
quella
d'un
porcellino da
lano, e tingono
ture ed
altri
il
latte.
selvaggi
fi-
oggetti di ornamento.
26f
IL
la prima
volta, da Sybillas
alemanno, onde alcuni lo appellarono Opossuna-Mrian. Seba in seguito ce
ne ha dato il disegno. Secondo lui, quest'animale ha gli occhi brillanti e contornati d' un
piccolo cerchio di peli neri; i denti molto acuti;
"Fu descritto
Mrian,
artista
al
degli
Le
il
Il
quale
escono talvolta dalla borsa maper giuocare, sia per cercare il lor
nutrimento. E quando hanno abbastanza corso,
o sono abbastanza saziati, ovvero temono di
qualche periglio, s' aggrappano al dorso della maI
pccioletti
terna,
sia
KANGURO.
IL
incirca,
di
nove
talvolta
lunghezza
il
Ha
si
testa
la
larghe e diritte,
il
collo
gradatamente
basso-ventre.
il
di
rossiccio
ventre.
il
orecchie
le
spalle
le
sotto
ed allungata
picciola
del
libbre,
piedi
estremit
dall'
ristrette
assai
volume
cresce
verso l'anche
Le sue gambe
anteriori,
il
quando
pollici,
sostiensi
altezza,
non
fa
salti
sette
di
Per ciascuno
in
de' piedi
otto piedi di
del
suo
corpo
tello tagliente.
La coda
del kanguro
lunga,
grossa
alla
263
IL KNGURO.
eome
d'
colpi
violenti,
usa
com' esso
Quando
si
egualmente
le
ed
grife
denti.
ritorce,
ei
li
percuote con quelle di dietro che.
sono fortissime, e gli strazia a tal punto, che
sono spesso obbligati di ricondurli
i cacciatori
onde far loro medicar le ferite. I cani della
Nuova-Galles veramente giungono a vincere
ed uccidere il kanguro ma questo troppo
vanti
pasce
degli altri
della sua coda. Una cosa particolarmente distingue quest' animale ed la facolt di molto separare i lunghi denti incisivi
della sua mascella inferiore. Tale singolarit,
si scorge anche nel sorcio marittiper altro
mo animale di specie affatto distinta.
sulla base
La femina
del
%6%
i
-KNGUHO.
II
manicou
suoi piccioletti, e
e in essa
mette
li
al
nutre
coperto d'ogni
naturale i Inau-
uno
di
certa
distanza
Secondo
suol collocarsi
essi
animali
essi
di
notturni.
membrane, che
Hanno
fan
l'occhio
l'officio
Vivono
ritirati
entro
le
di
fornito
palpebre,
tutta
Y orbita.
tane.
sia molto
paragona
la
all'ecper
,
cellente montone
sebben confessi che non
che
Vuoisi
la
grossolana; Banks
cos delicata
come
mercato di LeadenhalL
I kanguri possono ora
come
naturalizzati
in
-quasi
vide
al
considerarsi
Inghilterra. Parecchi
ne
sembra
Nuova -Galles
del
sud, e gi da
sci
cV altezza
ed animale
di
forza
prodigiosa.
Il kngvro.
a6*5
per
lo
spazio
minuti.
quindici
in
dieci
di
verit
vi
anteriori,
altre
In questo vedesi
pelo d'argento,
un
altro
kanguro detto
Ha quasi
anni
dal
fu condotto in Inghilterra
VoodrafTe
dal
in possesso del
Crcdesi che
loro
mente
di
suddetto
mese
sig.
il
agosto
del
180^
si
de'
kanguri
componga
nel
principal-
erbaggi.
si
di
tre
capitano
Pidcok.
nudrimento
selvaggio
stato
dal
graziosissimo anch'esso, e di
$66
BECCO D'UCCELLO.
IL
Il quadrupede
che porta questo nome fu
recentemente scoperto nella Nuova-Gali gs meridionale. Sir Giuseppe Banks possed due individui di questa specie che gli furono inviati dal
governatore Hunter; ed uno o due appena se
ne sono fino ad oggi veduti in Inghilterra.
La lunghezza del curioso animale , di cui
parla , dall' estremit del becco a quella
si
della coda di tredici pollici; e il becco se
ne usurpa solamente per s un'ottava parte.
Picciola la sua testa; e il suo muso, che
chiamiam becco, ha molta rassomiglianza con
quello di certe anitre , sicch appena dopo un
esame diligente possiamo persuaderci di quello
che . Il suo corpo depresso , e richiama ?
in certo modo, l'imagine d'una lontra; copresi
di un pelo folto e morbido, il cui colore
alquanto bruno sul dorso, e d' un bianco argenteo sui fianchi. Le sue gambe son coite,
e terminano con una larga membrana, che si
,
estende
considerevol
distanza al di
delle
sono muniti, ciascuno, di cinque ugne fortissime ed acutissime; i posteriori ne hanno cinque ricurve; e
quel di mezzo molto pi elevato che gli
altri, ed ha sembianza di uno sprone molto
grife.
suoi
piedi
forte ed acuto.
davanti
L BECCO D UCCLLO.
Gli
individui
ad
oggi
gli
intestini
questa
di
2&
specie
inviati fino
in
considerato
ferente.
meglio,
Sembra,
si
infatti,
che un
tal
dif-
becco non
ma soltanto
bocca dell' animale
che si estende al di l. L' interno di questa bocca come quello degli altri
quadrupedi; contiene da ciascun lato due denti
molari cos nella mascella inferiore, che nella
superiore
ma non ne ha d' incisivi. Le ossa
del palato, e del naso di quest' amfibio ne
tengon luogo. Prolungandosi esse, e allungando,
sia
gi
la
un' appendice
cos le
narici,
becco
di
cui
formano
la
dicemmo
due
parti
della
come
negli altri
e
cos
quadrupedi
sporgono innanzi
si
prodotta F inferior
parte
del
becco
da
quella
medesimo.
Tale
struttura
differentissima
non
si
prolunga
al
di l
$68
becco d'uccello.
il
origine;
sua
lalla
delle
orli
gli
parti
pm
Spazio vuoto
male
per
tratta,
si
di denti
officio
uccello, le
id'
due
d'una membrana.
pelle, e
denti
non hanno
radici :
gengive
incassati
nelle
sporgersi
che fanno
La sua
fuori.
pollice
che
pu
non
lino u
un quarto
distesa
si
mascellari
al
io
di
essa
di
non
lo
pollice; e l'animale
quanta
tutta
ritirarla
di
per
rassodati
orli
Quando
gli
nella
sua
bocca.
un
quarto di pollice nel becco. Questo poi coperto d' una pelle morbida e liscia , che si
estende
al
di
lateralmente e di
deo;li
ossi
un
labbro
mobile
indurire
nello
fronte, e forma
che fatto seccare
,
7
forte,
spirito
di
le
largo,
come
la
un soprabordo
superiore;
,
che
ha
ma
queHa
questa
ili
manca
forma
di
fL
BECCO-
L'CCELLO.
2r6cj
si
nera e cartilaginosa.
Jua piega trasversale della pelle nera
ricopre
il
all'
che
sua circon-
alla
origine.
Questa piega , per ci che sembra,, destinata ad impedire che il becco non. s immerga
pi. oltre di essa nel limo
ove pu trovarsi
che servono
la preda dell' animale. I nervi
a siffatto becco
sono presso a poco simili a
,
que' degli
conforma
nitra
uccelli
assai
,,
del
cavit
la
cranio
si
che di un quadrupede.
differisce in esso da
egualmente che degli altri
animali. Perocch 1' apertura ne collocata,
all' estremit
del becco
onde partono du
cavit, che si estendono lungo il becco me-
desimo.
La larghezza
occhio assai
dell'
picciola. in-
animale, e
dell'
il
foro
parimente s esiguo
che si discopre con molta difficolt.
Supponsi, guardando alla conformazione del
quadrupede, di cui favelliamo, che scavi la
esterno
SAia
dell'
tana
componga
orecchio
in
riva
di
piante
fiumi
a'
acquatiche
che
il
la
suo
suo cibo
il
,
si
di animali.
becco
stringer
le
370
IL
sue labbra
si
BECco d uccello.
congiungono succhiar possono
LA FOCA.
Ha
il
vissimo,
larga e rotonda
di
di
pelo bre-
colori;
varii
testa
la
Ciascun
lato della sua bocca munito di gran musono grandi , la sua lini suoi occhi
stacchi
gua bifida e forcuta alla sua estremit. Non
ha orecchie esterne , e il senso dell' udito
;
il
collo
ristretto.
non
pu
somigliarsi
tre
quando
all'
abbajar
ancora
sul
d'
un cane
formarsi
paragoierebbesi al miagolar di
un
men-
meglio
gatto.
Le foche , in estate, si collocano ordinariamente entro scavi sotterranei, fra grandi frammenti di rupi; e in tale stagione appunto i
nostri compatrioti ne vanno in caccia. Se esse
hanno Ja sorte di sfuggir loro? si strascinano al
mare, gittando dietro di se fango e pietre, e
manifestando con. lamentevoli gridi il timore che
vigorosissima
Sono
L FOGA
2^1
prese
fami
per
siano
?
7
Quando
provano.
difesa
coi
denti
coi
piedi.
acque
le quali abbiano
bastante profondit per contenerle
vi si attutano sino al fondo con estrema rapidit ? e
tosto ricompajono alla distanza di quaranta o
cinquanta verghe. Una se ne vide, pochi anni
agilissime
neii'
presso la
fa,
una
triglia
nascondimenti e
suoi
salti.
sopra
gli
scogli ,
sono
difldentissime
tea
E un
la foca
fatto
generalmente
quando
si
lissima
ad addomesiicare
seguire
il
scrittore
riconosciuto
prende giovane
,
se
le
sia
insegni
degno
di
fede
ce
che
faci-
Uno
ne assicura par-
E A FOCTA.
WJ*
mare una
Vaso d'acqua
mente
cibo
il
la
e le
che
si
per, le
conveniva.
le
tm
salata. Talvolta,-
si
gett ava-
Si
anche ogni giorno al mare, ove nuotava intorno alla canoa e sempre si lasciava riprendere. Visse di questa guisa per pi settimane^
ed avrebbe fornita una carriera assai pi lunga r se non fosse stata qualche volta troppo
duramente trattata.
Neil? anno ij5f), si mostrava a Londra
una foca,, la quale obbediva al comando del
padrone suo prendeva il pane dalla sua mano , si distendeva interamente per terra , allungava il collo, quanto le era possibile
parca salutare gli spettatori
andava al mare e
he ritornava ? quante volte le si dava- ordine
,
9:
di
farlo
Un
fttajuolo
alcuni scogli
due piedi
vide una
mare intorno
giovine
foca
di
Essa divorava
ad.
circa
a casa.
le
si
porgeva
e continu
rito
quindi
lattsi
ajutare da altri
la
gitt
di
LA
nuovo
contrario
ma
mare;
al
^7-3
gli
venuto che
FOCA.
essa ?
il
sconderebbe dietro
scogli.
gli
Ma
la
loca,
di
rigettava.
Una
al
determin
cosa
a riceverla
tal
1'
ftta juolo
il
e ricondurla
suo domicilio
se non che alfiu stancatosi
nutrirla V uccise ? per pagarsi dello speso
;
colla
sua pelle.
delle caverne
ritirano
si
favorevole
si
mettono a
per ispaventarli , e
In
tali
folla,
circostanze
che verrebbe
impeto.
Dopo
di
vengon pi
Gabinetto
e scelto
un posto
grande strepito ,
eh' escano in pieno mare.
cura
loro
sopra
di
essi
di
evitare la
con troppo
far
fare
numero
lente,
Tom.
I.
di piccioie foche,
che
si
le
uccidono
iS
ti FOGA.
$ji
con facilitj dando loro un
.-
picciol colpo sa
naso.
Gli abitanti
queste
cacce
della
Groenlandia traggono di
foche
sussistenza.
men
disagiata
mentre
si
foca
nella
rendono
utili
alla
societ.
La pesca
della
Finlandia comin-
sono ammonticchiati dai flutti, quattro o cinp" ani s' imbarcano in una canoa scoperta 5 e stanno qualche volta assenti pi di
que
LA FOCA.
2^5
cinque settimane dalle lor case; esponendosi a
tutti i perigli , che s' incorrono pei mari del
settentrione, non avendo che un picciol fuoco,
cui accendono
Due
Il
seguente
mestiere.
tal
Finlandesi imbarcaronsi
or sono alcuni
anni
tu un fragile schifo. Avendo scojierte
pi foche sopra di un isoletta di ghiaccio gal?
leggiante , uscirono del loro legnetto, e si aggrapparono a quel gran masso piramidale,
,
ma
di vento
picciola
la
picciola
un colpo
alla
ne ruppe
la
catena e
soccorsi
isola
la
distacc,
sotto
onde
l'onde.
minuiva
gradatamente
il
volume
momento
la
loro
situazione
pi
ri'
di-
Y eleva-
momento
in
spaventosa.
276
loro sciagura.
luzione
era
da lungi una
la
iA FOCA.
questa funestissima risoper compiersi > quando scrsero
gi
Uno
vela.
camicia, e la sospese
eli
al
essi allora
suo
fucile.
si
lev
Il
qua!
regnale fu veduto
lucilia.
foche
gettano
si
all'
si
avveg-
di
genie
d' altre
sebben
davanti
passino
giovani foche
a migliaia
alcuna in iseasubio.
Quindici
giorni dopo
ciole
bestie
dicesi,
prese
sul
dorso.
rapida
poi
la
al
mondo
LA FOCA.
divengono egualmente
277
agili
che
le
vecchie.
La carne
delle foche
morie
ce ne fa fede
come
la
ammessa
me-
fra Y altre
nota
dello speso
in
uno splendido banchetto dell' arcivescovo Nevill sotto Eduardo IV. La loro pelle anch' essa molto pregiata, e
d una bellissima
specie di cuojo.
Irlanda
della
Gran Brettagna
tutte seminate
veggono pure al
dell' Europa
gl'ari
di
di
qua del
scogli*
Se
ne
dell' Asia.
V ORSO MARINO,
Quest* animale s'incontra principalmente nelle
a
quello
tlurante
i
isole
eli
il
dicesi
ricane
tesimo
tornano,
il
ame-
titudine.
La
circa
assai
lunghezza
ordinaria
otto piedi,
minore.
Il
ma
de'
quella
loro corpo
maschii
di
femmine
membruto, e va
delle
l'orso marino.
278
diminuendo
di
generalmente nero
Il
co-
ma
loro
occhi
gambe
hanno
anteriori
lunghezza
loro piedi
pelle ignuda, e
s'
circa
han
loro
due piedi
di
dita , coperte di
assomigliano in certo
si
Le gambe
di
modo
dietro
trionfo rassomigliano in
qualche modo ai gridi acuti de* grilli.
Questi animali vivono in famiglie separate
le une dalle altre
sebben si trovino alle volte
a migliaja sulle coste che abitano; e nuotano
per trib quando sono in mare. Ogni maschio
ha un serraglio composto di otto in dieci femmine eh' esso custodisce e guarda gelosamente.
se" alcuno
ffezionatissimo ai suoi piccioletti
loro
accenti
di
:erca
che
la
rapirli,
li
difende
femmina via
si
arditamente,
porta
nella
intanto
sua kocea.
L ORSO MARINO.
2^g
lasciarlo cadere,
mico
tro
si
sassi
ai
Rinvenuta
eh' ella
grime
mena
il
mertr' esso
sia
suppliche-
strascinasi
bagna
e glieli
colle
piccioletto gli
sue la-
insulta brutalmente
la
tolto,
s'infosca,
Che
se
il
piange,
che preferiscono
ban donarlo* Se
escono
tosto
altro animale
dal
loro
stato
e
il
si
di
attaccati
morire
al
all' abr-
avvicina loro
indolenza,
il
finisce
ad
coli'
urli
mezzo
pi spaventevoli.
Steller colla gente del suo equipagvolendo provare 1' ostinazione di questi
animali , ne assal uno di tutta forza, gli cav
gli occhi , ed irrit quattro o cinque de' suoi
vicini
gettando loro delle pietre. Questi inseguendolo, il signor Steller si ripar dietro
Il
gio
sig.
2S0
l'orso marino.
l'animale accecato,
orsi
altri
gli
quale sentendo
il
avvent
si
avvicinar
loro,
rore.
Il
vicina
stette ad osservare la scena sanche dur per pi ore. L' orso mariprivo della vista
maltratt egualmente
guinosa
no
Steller allora
sig.
onde
amici e nemici
contro
di
lui
volsero
si
sulle
un tratto e rinnovali
nendo la testa diritta, e
per evitare
indecisa
ma
1'
1'
all'
altro
terra.
il
Le
fondit
dicesi
prende
ferite,
coi denti
che
si
fine
che
d'
di
indebolito
essi
rimane
vittoria
piedi anteriori;
getta
il
contro
e pajon quasi di
fra essi
Alla
la
seniore te-
distornandola,
solo
Finch
colpi.
l'assalto,
sciabole
luglio
taglienti;
siano
vi
"p
podii
corpo.
a
cui
rimane tanto
onde tergere
di
i'
essi
eli
dopo che
dice Martens
avevamo
gli
28
ORSO MARINO.
L*
Uno
viveva ancora
sempre continuava
noi ed a
aggiunge,
a Uro
questi amfibii
di
pi celere
esso
Quando
,
non potessi
un monacello
gli
ai
marini
orsi
a vi
,
facesse
esso
lev
si
corse
precipit
si
di ghiaccio nel
fondo.
si
sono
attufati nel
hanno ripreso un
alla
egli
corpo d'un
il
fan capriole
foggia
po' di
animali
d' altri
equorei
i
d'
elemento,
salso
lena
io
eli'
volte
eli'
di avvedersene. Alfine
medesimo
mare
pi
senza
contro
scagliarsi
ma spada attraverso
la
pur mostra
morderci. Passai
flutti
talvolta
pi di sette o
otto
miglia
per
ora
che
loro
asciutti.
piedi
Giunti a
posteriori
sono* interamente
scuotono e si pul*
pie medesimi
e applicando
rivo!
si
riscaldarsi; o
si
sdrajano
aggomitolati
repie-
dre
li
li
lecca
L OSO MARINO.
i8'2
3
li
bacia
mostrando
pi
assai
pel
affetto
trovino
si
in
dalle sabbie e
volgersi
in*
alle
colline.
assai scorti e
pinne.
11
color
grigio ferreo.
del
suo pelo
un
LA FOCA DAL
grasso
Il
o dodici
dieci
ch
loni
2u3
A BOTTIGLIA.
VSO
tal
genere
pollici
fra
di
foche
di
carne e
alto
pelle, poi-
si
della pelle
vigore.
Sono
esse d'
cili
un naturai letargico^
quando dormono.
risvegliarsi
diffi-
Il
lora
ra
Si
ove
trasportano
si
nutrono
in riva
il
d'
erba e
ruscelli
zi
nriueipio
verdura
di
d'
inverno,
che
cresci;
intese
questi branchi
grosso maschio
il
cura
gli
pacha
sotto
di
sorveglianza
un
beffa
femmine
altri
,
delle
per
superiorit,
che
maschii da
quali
non
s'
certo
numero
impadronisce.
ghigne
tal
di
Questo
grado di
gran
2$ 4
numero
di
quali
erano
si
vicenda
lacerate
denti
co'
Non
che
dolenza, e
dono
Y uccidere
difficile
la
facile
talvolta
racconta che
si
un
preso
la
testa
co' denti, e
gli
per
trar
un
che
istante
madre a
la
sovr' esso
scagli
si
in-
ren-
li
vigorosissima re-
all'
occupato
Non
marii)ajo' era
rapita
poi*
amfibii;
movimenti
lentezza de'lor
tali
la loro
pelle
la
cui
Y avea
improvvisa
gli
il
Secondo
son
de' viaggi
relazion
la
la 'carne
della
il
nostra
di
lord
An-
rassomiglia
foca
men
che
la
neh' isola
Falkland.
pre
in
di
eccellente. Trovasi
Juan Fernandez
Quando
inverno
comune pervenuta
nasce
della
alla
il
che
in
quelle
di
avvien sem-
grossezza
sua maturit.
della foca
^85
QN MARINO.
IL LI
La
testa
grandissimi
suo naso
il
occhi di
gli
e
;
rilevalo
orec-
te
parlando dei
una lunga criniera onil
colio
maschio) coperto di
deggiante r simile, presso a pecora quella del
lione; il pelo dell'altre parti del corpo breve
e rosso; nella femina per giallo, e quando sia
giunta a certa et
che
un maschio
si
di
fa
cento libre.
La femina
Se un essere umano
allo
sospiri profondi
fusione
il
lor
tal
tremore
sostenersi.
Ma
che in
se
la
cercano
fuga ; e quando
grandissimo
La con-
fuggire.
caso provano
forte, che
vengono
il
onde mandano
svegliarsi,
sei-
di
prendon tosto
vengono sorpresi nel sonno
spavento
incirca,
all'
molto pi picciola.
qualunque veduto eia
questi animali,
loro
lungo
estrema;
appena possono
incalzati
via di salvezza
,
,
se
veg-
si
get-
&
battono
Steller
ring, visse
di
Be-
lioni
nel suo
in,
soggiorno
all'
isola
283
IL LION MARINO.
poco tempo
con molta calma ci
essi
in
giorni. Divenutigli
sei
famigliari
esaminavano
eh' ei faceva ;
gli
si
sdra-
permettean finanche di
prendere i lor piccioletti e giuocar con loroQuesto viaggiatore ebbe in quel tempo occasione di vedere i lor combattimenti, perocch
fu testimonio d' uno fra due maschii, il qual
dur tre giorni , e in cui il pi rischioso o il
men destro de' duellanti ricevette pi di cento
ferite. Gli orsi marini
che pur si trovavano
frammisti a' leoni , mai non prendeano parte
alle loro gare , anzi aveano gran cura di allontanarsi dal campo
ogni volta che s accendevano.
Ciascuno de' maschii ha due o quattro fejtnine , cui tratta con molta dolcezza
e sembra gustar molto le loro carezze. Ma cosa
degna di osservazione, che il padre e la madie non mostrano verun alletto pe' figli? cui
sovente schiacciano co' piedi
per poca cautela
iavano vicino
gli
.,
si
lasciano sotto
non trescano
gi
alla
foggia
di quelli
degli
*ltri
animali
Quando sono
lor
stanchi,
madre j ma
il
montano
maschio ne
fa
cadere
IL
rome per
LION MARINO.
'JiSy
neli'esorczk)
obbligarli a fortificarsi
del nuoto.
I
belano
giovani
come
come
montoni.
tori,
Vivono
albergano
nel
elemento
salso
eh
per due
astengono quasi
iit
ma
abban-
si
vano fuor
di
modo
Ma
alla
fine
si
tro-
dimagrati.
Kamtschatkadali riguardano
sti
amfibii
come
cacciatori
lanciando
hanno agio
loro
di ridurli agli
giavellotti
e frecce
estremi,
avvelenate.
Quegli amfibii, a dir vero, cercan tosto di atma non potendo sofTerir il
tuffarsi nel mare
che lor cagiona 1! acqua salmastra s
dolore
che entra nelle lor piaghe , tornano a riva in
preda ai pi crudeli tormenti. Ivi i nemici o
li
trapassano con lance , o li lasciano morire
;
deile
antecedenti
ferite.
VL LON HlKINO.
2 8
che
Persone degnissime di fede assicurano
quei semiselvaggi guardano come cosa turpe
,
il
lasciar
onde sovente ne
uccisi
anl-
segno le
loro canoe, 'che le fanno andar sossopra,.onde
vengono inghiottiti dall' onde colla lor preda.
I lioni marini trovansi in gran nitnie?o sulle
coste orientali del Kamisehatka, ove albergano
tra gli scogli
n mai se ne dipartono
sebbene sembrino avere sosrfftorni estivi ed in?
mali
caricano
vernali,
La carne
eccellente, e
MORSO.
IL
Le
ganti
collo
le
forine
per
quest' animale
di
assai corto,
gambe
quali
sparenti
gli
il
le
bifida
eh' esso
guerinta
semitra-
peli
di
occhi pieciolissimi
in lugo d'o-
orifcii semicircolari
e la
le
fondo
al
che
gli
servono a
attengono agli
mare. Alto il suo cuojo
conchiglie
si
bruno.
2#g
TL MORSO.
ciascun
piede
amfbio ha cinque
nostro
il
la
sua circonferenza,
animale di
non
sia
vien
assalito
furioso
Ove
ed
irritato
quando
poich allora
eccessivamente
di-
vendicativo.
prese
nel mare
questo fine
gran numero
un tempo
urli
di
salirvi
sopra in
mandando ad
per rovesciarli
orribili
o digrignando i lor
,
denti
ritrovava.
GiibineUo
Toni.
J.
sal
in
uno di
poppa
cia, indi
i
MORSO.
TL
!iC)0
narli
questi
,
vi
ribalz in
si
compagni.
Allora
assise
si
,;
altri
fac-
un
altro
di
straordinaria
pilota prese
di
impediruelo fu vano,
un archibugio
e introdottagliene
la
della scialuppa
affrettarono
carico di pallini,
il
si
raggiunter
allora
infatti
verso lo
mentre
altri
morsi disponeausi a nuovo assalto, che probabilmente saria stato assai pi periglioso
poi*
che pareano furenti per quello eh' era peritp.
L'attaccamento, che questi quadrupedi moe
strano gli uni per gli altri fortissimo
certo fanno ogni sforzo onde liberarsi a vicenda
ogni volta che alcun di loro preso
dalle fiocine
de' pescatori. Si veduto un
morso ferito attutarsi in fondo al mare, e ri,
salir
moltitudine di compagni,
ca
onde
gli
la
bar-
IL
numero
sugli scogli
MORSO.
della costa
si
vi
291
riman-
quando il tempo
al primo segno
ma
senza mangiare;
pioggia
di
precipitano in mare.
si
diportino per
le
di sicurezza, essendo al
loro
si
accosti.
In
stagione
alcuno
opportuna poi
dal
quelli,
mare
sbandanchiamano ta,
un
riguardato
in generale
come pericolosissimo,
poich'
im-
far
cuojo
che
si
taglia
in
liste
di tre
pollici di
America.
Quando
branco
nano
di
i
Groenlandesi hanno scoperto un
morsi in sui ghiacci
vi si avvici,
lor
ramponi
ir.
2CJ2
al
momento che
MORSO.
quegli animali
spaventati
si
precipitano in mare.
momento
qual
Il
ucciderli
onde
pi opportuno per
il
distendendo
poich
loro
la
pelle
li
nelle parti
ce
adagiano
S'
ghiacci
come
die' egli
majaii,
A-
d'
la
premendosi
del continente
settentrionali
Ecco
iiierica.
gii
cent ina ja
uni
contro
mandando
si
su quei
altri *
gli
lunghi ruggiti,
che in tempo di notte o di nebbia ci avvertono della vicinanza de' ghiacci medesimi, prima
che noi possiamo vederli. Mai non trovammo
che un intero gregge fosse addormentato; poich
sempre
il
v'
avviso
grado
meno
ai
agli
altri
risvegliavano.
gire
altri nel
nella
col ni ti
lontani
,
onde
Non
d' essi
si
sentinella
in
questi di grado in
lutti
in
affrettavansi
fuoco. Allora
se
qualcuno
era
di
scagli avana
essi
gli
un
istante si
per
non
si
fug-
facesse
uni sopra
gli
e
mare colla pi gran confusione
prima scarica noi non uccidevamo i
pi non potevamo averli
sebben le;
293
IL MORSO.
ad
pericolosi
Non
nostri legni;
in fondo
al-
o almeno lo sono
realt.
insegui-
affollavano
si
al
all'
ultima estremit,
sul ghiaccio, e
sia
essi
come
polverino
prole sino
ma
parvero
assalire
un
ci
piccioletti
nell'acqua,
sia
non sanno
ab-
stringonsi
figli
con-
adoprano
Si
rio
d'inferior
le
qualit.
cui
arnesi di carrozze.
Siffatti
trioKe
e principalmente sulle
Maddalene
unicamente
glie.
Spesso
a fior d'
di piante
per
vaggiume di mare
per divertirsi.
ed indi gettarlo in
aria
CAPITOLO VL
JLe figlie di
Mineo
fa cieche al lutnc^
LA NOTTOLA O PIPISTRELLO.
Questo
singolar
animale
altri
me
accosta
si
sollevarsi
ai
volatili
nell' aria
del
la
che
si
chiaro
corpo
suo
che per
facolt di
abbia
da.
pipistrello
e di color
ha
d'
altronde
glianza.
comune
un
pi scuro che
Le sue
po' pi picciolo
con cui
sorcio,
strettissime
relazioni
ali
il
di
somi-
le quali
si
estendono
^ioue che
fetto,
l'esteriore
poich
suo
quando
d'animale
cammina,
imper-
suoi piedi
o
c/3
>0
293
.NOTTOLA O PIPISTRELLO.
L.
merebbero
La
due
ma
svolazzamento.
ad ogni parto
e porta alcune
che allatta
mammelle volteggiando nella guisa che
nottola
o pipistrello d
pipistrelliui
fiate alle
abbiam
Linneo
detto.
costruisce
pandosi
nido
coli'
questa dimora
lascia
che
di
alle pareli
piccioletti le
sa.oi
primo e il secondo
quando giudica necessario andar in c^rca di cibo
ne li
distacca, e gli appende al muro di quel modo
Silano sospesi al seno pel
giorno dopo
il
ch'essa
vi
attenne
si
rimangono
finora,
cos
Da
infatti
principio
un
di
vanno attorno
pipistrelli
ciano a
e
ma
volare
dormono
de' boschi
gonsi
fiumi
Testate
le
la
allee
coperte
insetti.
comin-
di notte,
crepuscolo
superfcie
per cercarvi
si
sul
giorno. Frequentati
.il
radere
in
della
g'
sera
ingressi
ed anche veg-
degli
Verso
stagni
la
dei
fine clep-
LA NOTTOLA PIPISTRELLO.
*IC)6
Casematte
tronchi incavati
ove rimano-ono
fredda in uno
tutta la stagione
stato
di
tale
il
sig.
sorpreso
White
alla
ci
vista
narra come
di
un
una persona,
fu
un
pipistrello,
le
portandosi
mosche
giorno
che pren
dalle
mani
bocca,
declinando
e piegando il capo aa maniera
degli uccelli di preda quando mangiano. La
destrezza, die' egli, che mostrava in dispiccar
le alette delle mosche, onde gettarle, mi diveniva moltissimo, e pareami degna di special
considerazione. Parca che g' insetti fossero il
suo cibo favorito, sebbe non ricusasse la carne
cruda, qualora gli si offeriva; onde ci che si
narra di questi animali, che scendono gi pei
camini a rosicchiare i quarti del lardo, non
probabilmente una capricciosa invenzione. Mentr' io, egli prosegue, mi prendea diletto ad osservare il singoiar quadrupede, ebbi occasione
di accorgemii quanto insussistente sia la volgare opinione, che i pipistrelli., ove si trovino
sopra una superfcie piana ? pi non possano
prender volo. Poich quello di cui si parla
rialzavasi facilissimamente dal pavimento, onde
fuggirsi in aria. E notai altres che correva
sulle sue gambe con assai maggiore celeril .
,
,1
le
ali
alla
eli'
io
cesse
LA NOTTOLA O PIPrSTRLLO.
297
sebbene il fa-
Dietro
ripetute
le
grottesca.
esperienze
dell' illustre
sembra
eh' essi
incontravansi in
pendersi e riposare.
In mezzo
d'
una
chiavica
mava un gomito ad
angoli
oscura,
retti
che
facean
foressi
mente pendenti
le
dalla
ali,
onde traversar
quantunque in
doveano contrarre
soffitta,
tal
sfli
interstizii.
naso,
sig.
ma
l'
LA NOTTOLA O HPIST&t.LLG.
()8
altri
naturalisti
facolt di evitare
gli
dipenda
pipistrelli
hanno
urta-
sopra
un
se
ne venivano
tratti
bossolo, e appena
il
ne
volo.
il
Quando
aria capi di
pistrelli
un
bardana imbiancati
prendendo
calici
di farina. I pi-
di questa pianta
per
L NOTTOLA O PIPISTRELLO.
trovansi aggrappati dalle loro
di
2 9$
scaglie
guisa
essi la
IL
d'
Europa.
VAMPIRO.
sei
La sua
ha
testa
la
,.
giorno entro
simamente
il
folleggiando
Differenti
superficie
la
assicurano
scrittori
numero de vampiri
sciame
agilis-
dell'acqua, giuocando,
d' api,
somiglia
che
il
talvolta
ad
gran
uno
in grappoli o gomitoli
sig.
isola de^li
Amici.
vuoisi che
pianta
a
del-
Rose -Hill
IL VAMPIRO.
3-0O
Nuova
biella
mezza
spazio
una
di
lega.
piri
vam-
ai
rami
vi fac-
ciano un rumore cos insopportabile, che, secondo lui, bisogneria purgarne quegli alberi
con due o tre pezzi eli cannone, se voglia liberarsi il paese da peste cos ^pericolosa.
Dampierre riferisce come vide un giorno
co' suoi compagni di viaggio in una deli' isole
numero
Filippine incredibil
aprimento
era
d' ali
vampiri,
il
cui
per
di
Quest' ale
sorci
e le
di
volavano
quale
verso
la
che
oscurit
1'
l'
estremit.
poi
vedeano
si
li
degli spettatori.
far
siffatti
un
isola
viaggio,
pianeta, ritornavano
al
,
Il
all'
ancora in faccia
vampiro
sino a
in quello spa-
vicina
animali
il
all' al-
punto
e
cos
vascello
all' isola.
1'
sia
acutissima sua
il
odi
vAfpma
mentre sventola
saziet,
il
sua vittima,
la
coli' ali
sangue a
maniera ( a vedersi
per altro graziosissima, ove separar s potesse
l'idea di crudelt), da seppellirla in un sonno
profondo. E quindi rischiosissimo il dormire
in un paese, ove abbondano gli animali di
tal specie, poich l'uomo che ne v enga allora
e
1'
agila in
aria
per
tal
passa
assalito
l'
facilmente
dal
momentaneo
al-
eterno riposo.
Il
suo soggiorno
il
Surinam fu una volta sorpreso da un vampiro, mentre appunto dormiva, come pu vea
sulle
dice
chirurgo,
rito
da
pellato
dagli
il
un vampiro
cane
io
volante delia
Nuova Spagna,
Spaglinoli perro-volador.
Nari desso
istituto
che
la
persona cui
il vampiro.
3o'a--
dall'
le
un
una
dolorosa.
succhiare
un
pezzetto di carne,
che appena
Da
essa
sangue,
la
quindi
potria penetrarvi;
spilla
non
ali,
de' pollici
nondimeno
testa di
la
si
piaga
fa
fin
il
il
bestiame
al
dito grosso, e
mordere anche
sempre ne' luoghi
il
il
Applicai alla
che
la
sua carne
del
perano
far
peli
assicurano
eccellente. Nella
Nuova Caledonia
i
per
un boccone
nativi
cordoni
Illa
roso.
Siffatti
Nuova
Galles
3o3
IL VAMPIRO*
meridionale,
nell' isole
rica pi posta al
Ame-
si
in
presi
avvezzarono ben
porgeva.
glieli
Il
in tal
posizione
tenendosi
pancia
la
mangiava
in
mano
ci
eh' erale
ali,
quasi
anch' essa
presentato,
LA TALPA.
V
quest'animale bastano solo per distinaltri quadrupedi. La sua conformazione fu mirabilmente appropriata dall' aulari
di
guerlo dagli
maniera di vivere.
ha cinque o
generalmente
II corpo suo, che
e
sodo
e rotondo
lunghezza
sei pollici di
termina in una coda molto breve e molto sottore della natura alla sua
tile.
Il
suo
del porco;
si
le
muso
il
collo
terra.
3o4
Li TLPX
a/Fatto nudi
e
possono anzi chiamarsi larghe mani, quasi sia quelle dell' uomo 5
mili
per la loro forma
fornite ciascuna di cinque etiti, i quali son terminati da forti unghie. I piedi posteriori sona
I
assai
pi
La
piccoli.
pelle di questo
quadrupede
coperta i
morbidissime,
una percezion
'
dottor
Il
di-
pericolo
il
cui
onde
trovasi
le
Ed
02
soi notissimo che son forniti di
muscoli, onde pu la talpa ritirarli e adoperarli
per la propria sicurezza. Vuoisi altres che sia
animali.
dotata
di
udito
fino
che
non sfuggendole
piccioletti ad un parto, che quasi sempre avviene verso l'aprile,, a l domicilio ove con
3o5
LA TALPA.
essi
adagiatisi, dice
sig.
il
Buffon,
di
merite-
fatto
le
terra, e
muovere
sollevar la
elevata, la-
assai
poi
la
calcano
la
vansi
al
conseguenza
narie
la
al
non che
della pioggia,
in
grazia
della
5
volta, di
cui gi
disse.
si
Il
un
come
centro. In esse,
di
il
3o6
non
LA
esce,
Inai
domicilio, e che
prenderla
una
che
tronchi
tutte
le
bestiuola fugge
eondur seco
moka
di farvi intorno
interamente il circondi , e
comunicazioni. Ma come la
piccioletti
minimo
al
strepito, e cerca di
figli,
maniera pi semplice di
la
co' suoi
trincea
TALPA'.
non
se
alle
uscite.
Di rado
la
talpa
dit di cinque
suolo.
lato
quest'
maggiore profon-
pollici
scava
sei
uopo
un
la
materia am-
comunicazione
gli
uni cogli
altri.
mutuo
tale
altra
societ.
Gustan
nel
tran-
3 07
LA TALPA.
quillit.
La
loro abitazione
il
tazione
soglion
chiudere
diligentemente
1'
quando
dell'
invi
acque, o
da accidentale rovina.
ne9 luoghi
ove la terra mobile o coltivata, e abbonda di
vermi e d' insetti. D' estate scendono esse nelle
Le
dimora. Se il
pongonsi in riva
a' fiumi, presso a' fossi, ovvero alle siepi. Ivi
pigliano vermi a cui sempre levan la pelle
prima di mangiarli ? il che fanno con particolare destrezza. Se non che, cercandoli la notte,
sono di sovente esse medesime prese e divo-
pianure, per
tempo
si
istabilirvi
loro
la
mantien sereno
Al primo sentirsi iu preda al nemico mandano un grido acuto, e si difendono con tutta
la forza delle grife e dei denti.
Quindi son
credute ferocissime
e veramente, per quanto
pacifiche possan essere sotterra, quando si trovano alla superfcie, si straziano le une le altre
fra lor medesime.
Una talpa eh' era stata chiusa sotto una
campana di vetro con una botta e una vipera,
,
LA TALPA.
3o8
uccise
le
ambidue
ed
in
anche
parte
le
divor.
fatto
Il
citato
curioso
che
terzo
nel
Transazioni Linneane.
volume
Andandomi
io
delle
di-
eh' io
facea
sovente
ottanta verghe,
cento
un
un' isoletta
scrsi
incirca,
da
un
terra,
castello,
ove
con
d'
un
bel
canovajo
animali che
isola.
nato.
parse
Da un anno,
dopo
stesso fui
infatti,
diciotto
all'
isoletta
di
L TALPA.
3 09
dieci, quindici,
sei,
danno cagionato da
Il
campi
Nel i^4 2
non
dalle
talpe, se
pur
giaccia,
Buffon, per
di
sig.
osservare che
fa
tal
as-
gente
mente: La
va.
di
campagna
suol
proverbial-
dire
il
gelo
caldi;
giardinieri
torno a'proprii
letti
se
i
ne
luoghi
ne' mesi di
najo e febbrajo.
La
il racconto
de' mezzi impiegati
onde
non possono essere senza diletto pei
nostri lettori. Le talpe
dice il dottor Darwin nella sua Phi'ologia. hanno delle citt
sotterranee cui compongono di case o nidi, ed
ivi depongono e allattano i
parti loro. Tali
abitazioni
comunicano con strade larghe
talpe
pigliarle
3 IO
LI TALPA.
perci prima
del giorno, e
che
il
del
calor
Quindi un mezzo
gerle
il
grande astro
prima che
levi. Si
la terra
cacciando
"vanga
si
distrug-
di
infallibile
si
sotto
lor
si
si
conducono
superfcie.
alla
profondo che
cumulo che
dinariamente
tri.
specie
no
dando loro un
coi
pi
Quindi il
e orsormonta pi grande
lo
d'
un
differente
colore
tutti
interrompere
vicini
tal-
ordinarie.
le abitazioni
uopo guastare
,
cinque e
asilo assai
onde
le
vie
non
vi
nidi
dagli aldi
questa
Ci,
sapere
che
quali
in
seguito
sono
le
pi
vie
importa,
frequentate
si
XA TALPA.
hanno
stabiliti.
che
si
nuovo
mattina
va
si
vedere
se
scomparsa
sia
il
ch
la
nuovo
non ne
bestiuola
determini
piuttosto
cammino
ad
che
insospettisca
suo
al
si
ritorno a scavarsi
aprir
quello
che
trova ostrutto.
Dopo due o
piantano
si
sanno frequentate
esattamente
mattine
tre
trappole
s'
di
osservazione
strabelle
nelle
disponendole in
adattino
trappole consistono in
si
cktf
Queste
fenditura.
alla
un
che
modo
semicilindro
di
le-
il
baston curvo
si
rialza
per
sua elasticit
la
e la strozza .
Agricola ne dice
lissimi
sig.
de'
di
e finissimi fatti
Bewik
di
talpe
quadrupedi
che certo
Bum
il
istoria
cappellajo di
3{2
un metodo,
recentemente- scoperto
ha
tempo
tanto
TALPA.
LA.
Newcasile-sur-Tyne
s fine per
diverranno di grande
Perocch incorporate con
trascurate
importanza ed
utilit.
altre
lezza, e
Esistono pi
specie
talpe
di
verde e dorato
quindi
Siberia
cui
fra
di
un
le
color
cangiantissimo
alla
misto ad
nada,
cui
il
nosi e sottilissimi
allargano
si
il
calice
di
un
sono grossolanissime
gambe anteriori
lunghe. Ha piedi
le
unghie
per
gli
adunche
alberi
come
AL
detto latinamente
ignavo, e volgarmente
d'
fiore.
L'
insieme
di
dai naturalisti
pigro.
il
assai
corpo rotondo
posteriori pi
piccioli
ma armati
suo
il
corte
Bradipo
Le sue forme
le
onde pu arrampicarsi
cui mangia voracemente e
,
L
e
frutti
Breve
foglie.
Le
danno
soffra.
capo
gli
setole
aria
faccia
piccioli
d'
irte
corpo, e principalmci'.e
il suo pelo lungo
che tende al grigio.
La femina della sua
ogni parto, che un solo
senza
e languidi
della
sommit del
Nel resto del
sul dorso e
e folto e d'
specie
co-
sulle
un bruno
non
ad
ispala.
animai miserabile e
grottesca.
scie
porta in
sua
la
che
Al.
avendone
numero
de' loro
o
fa-
diti;
dita.
Strisciasi
tamente
camminando,
si
muove
len-
venuto
il
cognome
cipalmente sopra
gli
in
di
pigro. Trovasi
prin-
3 4
3L
Al.
una
piedi
pertica,
volle lasciare.
lunga
cui
esso pi
non
adosso
il
ma
ai'
tenne serrato
lo
s
prese
fra le
sue ^rife
morirono di fame.
Arrampicandosi ad un albero, quest'animale
stende languidamente una zampa e pianta le
sue lunghe grife in quel pi alto punto , a
Ai.
'
suo corpo
il
anche
a
cos
grado
grado
aggrappa
si
zampa continuando
con movimenti di un' estrema
lentezza.
bero, pi
bia
gli.
foglie
fatica
scenderne
di
nel che
si
non
vi
la
cadere
lasci
suo
in grazia del
ed
dare
si
al-
ab-
germopenosa
terra
pericolo.
I
bradipi
che
sei
son
pi
Mandano
giorno.
attivi
allora
di
notte
che di
un grido lamentevole,
giace
al
sale
alla
mai
si
suolo
tosto
1:
afferra
colle
sue grife
possa distaccamelo,
3i6
PORCO
IL
SPINO.
Non
di
Il
suo corpo coperto di spine assai
dure ed acute, varie delle quali sono di nove
coda.
in
vamente
esse
alternati-
non
L' animale
che
n'
fornito
le
drizza o ab-
quando cammina, le fa
suonare le une contro le altre. La testa il
ventre e le gambe sue sono anch'esse coperte
di spine ma d'un color bruno, a cui si fram-
mischiano peli
cedono
l'
le
Quelle della
setolosi.
altre in
lunghezza e
si
testa
ec-
ricurvano
al-
indietro.
due aperture
rientrare
fuggire.
1'
Dorme
della notte
si
per andare
di
1'
,
in
cerca
di
frutti
di
radici,
piante
sopportar
bile
altra v in
ortensi.
la
PORCO SPINO.
IL
sempre con un
che
appetito,
non
3 J 7
diverso
dalla voracit.
Gran
specie
guasto fanno
ne'
giardini
gli
animali
intorno
ali'
questa
di
capo
del
di
quente
occasione
di
assalirli
distruggerli.
chi di aspettarlo.
mano
mangia pane o
ra-
e si laporge
scia condurre al guinzaglio. Un porco spino
eh' era nel parco della Torre soieriva che il
custode lo pigliasse sotto il suo braccio. Per
farlo, per, senza pericolo era questi obblidici nella
di
chi gliele
1802; ed
medesimo.
il
custode
PORCO SPINO.
IL
aveva uno
che
con un
leopardo addomesticato ed un grosso cane di
Terra Nuova. Tosto che questi animali erano
liberi, il leopardo ed il cane si mettevano ad
inseguire il porco spino, che cercava dapprima
lasciava giuocar sovente sopra F erba
sottrarsi
colla fuga;
ciava
testa
la
e rizzando
forte
ma, non
suoi
davano
di mettersi in
tar le sue
in
muso,
fra
lite
porco spino
spine
un
quand' offeso o
drizza
cui
ordinaria
lato
irritato
scuote.
Ma
difendersi
di
quando
il
a presen-
sua maniera pi
piegarsi da
al
il
salvo.
Quest' animale
batte co' piedi
occasione
cos
avversarli
pungevano
colf entrar
finivan
istizzivano,
loro
grugnendo
dardi. Gli
si
potendolo, cac-
buco
qualche
in
la
di
nemico
gli
improvviso e pungerlo
coli' altro. Se incontra serpenti, con cui sempre in guerra, si aggomitola, nasconde piedi
e testa
e si rotola contro di essi colle sue
molto vicino
rialzarsi
spine
fino
che
abbia
loro
la
tolta
vita
ferito.
3lQ
PORGO SPINO.
IL
l'uno
penetrano quanti corpi colpiscono. Questa circostanza pu aver dato luogo alla supposizione
che lanci i suoi dardi contro il primo nemico
che incontra.
prole.
professor
Thumberg
Le punte o
mezzo
a'
lor
piccioletti.
Trovansi spesso nel loro stomaco dei bezuar , che si compongono di peli finissimi
formano una concrezione coi sughi gastrici
presentano strati disposti gli uni sopra gli ale sembrano consistere in pi cercini di
tri
,
differenti
colori.
Thumberg
la
forma
rotondano in fine
d'
;
nella
dice
un uovo
assicura
descrizione
che hanno
ordinario
per
di
in
e
si
averne
32
IL
PORCO SPINO.
tolgano.
capo
si
Buona Speranza.
sono
ornamenti la
cui eleganza gareggia con quella deli' opere
degli artisti pi distinti. Perocch li tingono
in differenti colori
li
fendono in pi parti
e se ne servono a ricamare i loro panieri }
le lor cinture
loro baltei
i
e pi altri ogdj
adoperati da selvaggi
loro dardi
a diversi
quadrupedi, di cui
dia
ceano
le
di bella comparsa.
getti
la
Persia
pacifico.
la
e nella
Y isole
Italia
si
Palestina
Sicilia
si
trovano
dell'
O-
in tutte
talvolta
in
3^i
IL RCCIO.
Sembra ,
al
primo aspetto
attentamente
esamina
una
-,.
fra
la
per la struttura
grandezza e le forine^
La lunghezza
ricoperti di dardi,
si*
ambidue
cos
cbe per
ma quando
ritrovasi
estrema
differenza
aver pienissima
naso,
il
fianchi-
pancia e
il
un pelo morbidissimo e
finissimo. Le sue gambe sono quasi ignude; e
non in minor numero di cinque
i suoi diti,
lunghi e separati. La sita
per ciascun piede
ventre
di
rivestiti
coda
lunga un pollice
all'
incirca
che a fatica
talmente
si
distingue.
umili rov, e
radici
tisce
la
e di
si
scarafaggi
carne
ma pur molta
cotta cos
Esce d'ordinario
la
fra.
lessata
appe-
arrostita.
White
sig.
questo
animale
dice
che
mangia
la
la
maniera
radice
delia
onde
pian-
queir erba
Gabinetto
Tom, L
%i
32 2
IL
in comodissima
RICCIO.
non
se
che
piccioli
buchi
non
poco
sentieri
de' giardini.
il
sig.
di
Buffon assicura
eh' loro
impossibile
ove accennammo. Cos male a propoaccusano di mugnere le pecore , e ferirne le poppe; dacch la piccolezza della lor
il
salire
sito
si
bocca rende
Il
riccio
tal
,
cosa impraticabile.
dice
il
Plinio
francese
sa di-
Non avendo
agilit
una
gersi
in
gomitolo
presentar
d'
ogni
lato
3^3
riccio.
IL
bocca.
addomesticato
sere
introdotto
sovente
fu
inigliarissimameute
Il
facea
loro
indole
voluto
fetto
ho pi
suoi
piccioletti
provvisioni
tutti
sin
altro
ascrive
loro
abitudini.
allevare alcuni
un
in
ma
del
parti
le
dell' arrosto
ricci
a'
dalle
egli
clic'
non
che
atti,
tali
volgendo lo spiedo
sig. di Buffon
per
cane
tino
in luogo di
divorati l'uno
dopo
al
la
con
Ne ho
quale
abbondanti
gli
allattarli
l'altro.
ef-
madre
N questo
ha
il
nutrimento
poich
mangiava carne cotta , pane
crusca e frutta.
N si sarebbe ima^inato che un animale s
facea gi per
bisogno
di
lento
la
pigro
libert
sdegnato
di
fosse
a
di
cui nulla
s
ritrovarsi
cattivo
in
mancava fuorch
umore
prigione.
Molta
tanto
ma-
d il riccio a vedere, e della specie medesima che quella della scimmia. So d uno
lizia
altres
3^2
IL
RICCIO.
infatti
che introdottosi
e vedutavi
e vi
Nell'inverno
ricci
musco, d'erbe
passano dormendo
di
stessi in tanto
chio d'aride
tolti
Le
i tre
Che
fuoco
al
vengono
se
escono tosto
femmine producono
cinque
son bianchi
spuntar
dal loro
torpore;
loro
disseccate, e vi
foglie
{rondi.
e posti
stato di
avvolgono hi un nido
si
e di
a ciascun parto
che
principio
veggonsi appena
piccioletti
spine.
le
descritta
la
sei
altre
se
sezza di
un
su tutto
il
gueraiti
d'
corpo
una
eccetto
specie
di
il
naso e
pelo
fino
il
ventre
di
colore
"lS
RCCIO,
IL
blandii celo.
liste
p,
le
un pelo
tanrec come
prime coperte
irto,
di
le
tendrac
di spine. Cos il
e la lor carne,
sono in generale grassissimi
sebbene insipida, mangiala dai selvaggi.
altre
il
LA DONNOLA.
La lunghezza
serzion
so
della
due
di
di
di sette pollici
di vivacit
pollici
coda
e mezzo.
gambe
un
rosso
suo
due
e ro-
al
il
dissopra
chia bruna.
tonde
chi
e la sua
come
me,
che
si
scillar
bocca
quella
del
mac*
guernita di mustac-
gatto.
Onand'
esso dor-
s flosci?
farlo
prima che
tro buchi
ruscelli,
bruno
delle
ventre e
il
Osservasi
bianchi.
parti del
Il
sua
petto
alquanto pallido
son
ma
dal
altezza
1'
di
si
,
desti.
sotto
sei
o-
volte
radici
d'erbe,
in
riva
cui
a
li-
giugne
distruggere
nelle
loro
sotterranee
2.
abitazioni.
pollame
LA aONNOL.
per, ad un tempo,
piccioni
dei
rustica.
avidissimamente
ova
dei
torlo, e
il
d' altri
Si getta
pure
sul-
comincia
dal
fare
estremit
loro
flagello del
il
conigli
un
lascia
picciol
foro
chiaro;
il
di-
vi fanno
pono
come
stanza serve
dere
di testimonio
circo-
qualche donnola.
vi
male spaventi
tutte le forze
sistenza
Siffatta
,
picciolo
ani-
il
gli
ma ridando
abbandona senza
si
re-
grida lamentevoli.
Le donnole sono
si*.
di
dimeno
provano
eh'
facile
il
renderle
trat-
tabili.
Madamigella
argomento
tale
lissime intorno
una donnola
Delaistre
,
riferisce
all'
in.
una
lettera
particolarit
su
piacevo-
di cui
LA DOr^OLA.
non
sua debolezza,
dalla
due primi
Nei
lecitudini.
caldo
latte
ma
322
niegai le mie sol-
le
giorni
giudicando che
le
la
nutrii
eli
abbisognas-
cruda
pre
montone
o di
che non
-,
vi
sembue
o
piacere. Indi
indifferentemente
cibata
di vitello
segno
mangi con
ch'essa
si
di
addomesticata
cane pi familiare.
Gusta molto
il
latte:
s'io
gliel
presento in
un
essa vi
si
dormire;
gieri
le
luogo
turbano
piaceri successivi*
mia camera
ho trovato modo di cacciare il cattivo odore con dei profumi. Dorme durante il
giorno in uno dei miei materassi, ove per una
scucitura ha potuto introdursi. Alla notte poi
io la metto in una gabbia, dove sempre entra
con. rincrescimento, come ne esce con gioja
Se le si dona la libert prima ch'io sia alzata,
Il
eh' essa
abita la
dalla quale
3^8
mille
ctopo
to
entra
vi
mano
rezze
no
mio
il
seno.
Ove
poi io mi levi
giucca
mi
o sovra
prima
la
L DONNOLA.
che fa sul mio let>
e viene a dormire nella mia
gentilezze,
salta
co'
miei
sul
capo
diti
come un
collo
sul
si
fa
ca-
cagnoli-
aggira
intorno
alle
vi
salta
Ha molta
gitigli ere
ci che le
tare
se voi
1'
salto
sonno,
le
la
se
la
guardate
Come non
piacere
che
osservate
va a dormire.
e
quando pi non
fini.,
proibisce
si
singolarmente per
sembra non voler fare
accortezza
suoi
a'
fa
la
Se
risvegliate,
aveste disturbato
si
il
scuote
riposo.
allegramente-,
piccioli
la
Non
come non
d a veder
rinchiudete;
lo
grugniti differentissimi da
quelli
cessa
esprime con
animale
distingue
dermi., e salta
la
sopra
quanti
A DONNOLA.
rnsine
me.
suoi
giuochi
3.29
meco sono pi
gai
pre-
picciole
altre
ferenze
me
ripasso
vivacit, la pieghevolezza
la
d' estate
voce,
la
lieve
il
gridava
corren-
do
ed
era
in
per alcuni
letto
a bere
mo
nella
latte
istanti.
mia mano
a ber la rugiada.
e
solo in caso di
latte
ma
allora
gran bisogno
non
fa
mancando
che rinfrescar
la
spiazzava molto
ond' io
le
presentai
il
sua
si
acqua
in
33o
un tondo,
LA DONNOLA.
eccitandola ad entrarvi, ne
vi potei riuscire.
nolino
Ma
e postoglielo allato
inai
inzuppare un pan-
fattovi
,
essa vi
si
rotol
infinito.
un
mano,
molta
esso
fissandovi gli
tosto
soddisfazione.
un
libro,
mi corre in
par che faccia quel ch'io fo con sua
ca.gnuolo
loro
dorso
il
,
collo,
alcun male.
dere.
l'
uopo
tanta
facilit
ger non
che non
possano.
loro, vittima
Il
v'
loro
perocch
la
luogo
morso
prendono
ove
giun-
fatale
alla
alla
testa,
33 I
LA DONNOLA.
,- ove
la ferita non ha rimedio. Questa si picciola, che appena visibile
pur mai n lepre ne- coniglio o altro
e piantano
denti
animale fu
non ne morisse.
un giorno
fortunato, che
presa
dell' aria,
la
bestiuola
si
mordere
poterle
collo.
il
Onde
1'
aquila
dolo-
e qui la
rando fu costretta, scendere a terra
dnnola le fugg.
Quest' animale par che abbia, grande predilezione per tutte le sostanze putride. Un
dice il sig. di
paesano della mia campagna
Buffon, prese un d tre donnole appena nate
nei carcame di un lupo , sospeso ad un albero per le gambe di dietro, e gi tutto imputridito. La donnola madre
per
vi avea
apportate erbe, paglie, e fronde, onde farvi
,
un
letto
alla
sua prole
nella
cavit
del
to-
race.
terra, e
tempo
parti
ove
il
si
freddo
set-
insopportabile.
Il
e questi
piccioletti.
sco
di
foglie
d'
erbaggi
quando teme
LA DONNOLA.
3^2
per la loro sicurezza , li poj'ta di luogo ili
lugo nella sua bocca, finche abbia trovato loro
im asilo pi tranquillo
1/
ICTI
specie
della
BQCAMELE,
IL
donnole,
delle
mele
ha circa due piedi
punta del muso alla coda,
,
grigio di cenere
del color
di
il
si
nutre
medesimo,
venire nero,
il
di
lunghezza dalia
dorso d' un color
lista
gambe
le
il terreno per
ed di un odor fetidissimo
onde i anche nominato tasso puzzolente
L' icti sembra essere dalla natura formato
per far la guerra alle api. S'introduce esso
corte
farsi
le
le
tane
-,
ostilmente nelle
abitazioni
loro
F abilit
come
somma
gliene
che ha
trinciera-
onde
seduto in sull'anche
si
si
dia
mette in sentinella
tiensi
una zampa
agli
occhi
a iiida
un
3^3
degli alberi
E come
animale.
rabbia
chi
tal
di
in preda
dirsi
primi
nei
pianta furioso
un
dopo
possono
dente
il
segno, e
le
additano
agli
questo
trasporti
in
traccie
abitanti
sua
di
tror>
quei
che
lascia
del
paese
senza
naso.
Perci
gli
gli
archibugi
un
ficcano
corte
toghe qualche
volta
modo
si
lor
ove
facilmente
sia
mermi
cio
che
entro
il
fa
la.
al
si
poco
che
,,
dis lacca
si
abbrancato
collo
volge
zampe
se
mor-
denti
dono
permettono
gli
lor
alle
dendoli- e graffiandoli in
scia
torlo di
di sfuggire ai cani,
si
il
dargli
tesa e
perocch
questi
dalla
flo-
la
pren-?
carne.
Ed
ed anche molto
cos posso espri-
il
brac-
captivo.
334
d il bocamele.
l'icti
il
in
possibile
che
alia
il
bocamele
Ed
parenza.
api
natura
la
distruzione
ap-
che
delle
gli
specie di donnole
onde fosse
punture di quegli insetti.
Questo quadrupede abita Y Affrica e ^i trova
particolarmente al Capo di Buona Speranza.
tutte
altre
le
difeso delle
ZIBETTO.
IL
Ha poco pi
non compresa
l'
incirca.
Il
ed ispido
Il
color suo
cie.
Da
di
la
un
quali
fulvo
zibetto
si
vengono a terminare
spalle.
nutre
di
animali
piccioli
par-
ticolarmente
d' uccelli
volta
rotola per
si
nutrimento prima
Uno
di
boi avsa
sciato
questi quadrupedi
alla
sul suo
pascersene.
Guada (oppa
per negligenza
del
fu
che
il
Bar-
sig.
un giorno
domestico
la-
senza
335
IL ZIBETTO.
nulla da mangiare.
All'
indomani mattina
dopo aver
un
sig.
il
l'a-
della sua
ferri
Barbot
qua
portati
e l
stia,
era a
suol
sguardi
salto
di
mise a divorarlo.
Il profumo, che appelliamo zibetto , si produce da quest'animale, di cui porta il nome;
ed una secrezione , che formasi in un dopsi
coda
dal
poco sotto
situato
quadrupede
la
spontanea-
vuotato
mente.
Gran numero
di
animali
simili
scrive
Buffon, si nutre in Olanda, ove si fa commercio del loro profumo. Per raccoglierlo gli
abitanti del paese pongono ciascuno di quegli animali in una stretta gabbia, ove non pu
volgersi. Indi aprono la gabbia medesima al,
l'
il
estremit
stone attraverso
le
gambe
e
per la ceda
mettendo un baonde gli impediscono
V animale
tirano
costringono a stare
ferri
ai
di dietro.
Fanno
profumo
dono
il
con
poscia
,
il
raccolgono
cui
raschiando intorno
simo, e
cos,
alle
cura.
Questa
un
contiene
diligentemente
entrare
qual
mede-
che chiu-
operazione
si
336
tit
il
zibetto;
ripete
due o
tre
solito
uopo
mantenere
eh'
offerirgli,
la
sua
variandole
sanit,
in
modo
stuzzicando
di
suo
il
gusto.
forte,
che vi si conserva a
n' a segno penetrata
lungo anche dopo morte; e mntre vive impossibile sostenerlo, ove si stia diinsi coli' animale in un medesimo luogo. Scaldandolo o
irritandolo, l'odor si esala ancor davvantaggio;
se
e tormentandolo poi sino a farlo sudare
ne raccoglie questa traspirazione, che anch'essa
e serve a falsificare il vero pro profumata
fumo , o almeno ad* aumentarne il volume.
Gli abitanti di Dorfan usano di un singoiar
mezzo onde aumentare il prodotto del zibetto.
Perocch pongono nel sacco picciola quantit
di burro o di grasso; indi scuotono violentemente 1' animale o anche 1' irritali battendolo.
Questo accelera a meraviglia la secrezione;, e
grasso dei sacco s impregna di
il burro O; il
,
33^
appena si distingue da
se ne servono pei loro
IL ZIBETTO.
profumo, che
e le femmine
tanto
esso
capegli.
Quantunque naturalmente
pu addomesticarsi e divenir
esso aggomitolato, n
durante
giorno o
feroce,
il
famigliare.
il
zibetto
Dorme
sonno, o
non cangia
sia
posizione,.
LA MARTORA.
E
nole.
la
coda
la
essa
le
vaci. Foltissimo
vece
non
testa
picciola
son larghe
singolarmente
d'
Il
un
;
ro-
vi-
bruno carico
color
color della
rossigno
e di
occhi
pelo
un bruno
ordinario
d'
orecchie
gli
suo corpo.
il
qual
la
La sua
sola.
forma elegante
tonde ed aperte
ricopre
don-
delle
contando
dieci
pi bella
Ha
testa
in-
della pancia
facilitarle
il
mezzo
La martora
di arrampicarsi.
ed ha
suo
il
pienamente
prime
fatiche
cui
poscia
dilata
Gabinetto
Tom.
tal
tenervisi
a risparmio di
scoiattolo
pu
I.
il
nido
guernisce
di
22
uno
d
338
LA M.RTOK.
piceioletti.
usurpazione , se
su cui depone i
poco sarebbe quell' atto di
anche non uccidesse V ingegnoso
,
architetto.
Il
non
montoni
ed, ove necessit
la costringe, anche i gatti selvaggi
che sempre ne hanno la peggio, se pure nel combattimento non perdono la vita. Malgrado per
si gran fierezza non sembra impossibile il mansuefarla; poich Gesner ne dice d' averne addomesticata una. la qua! riusciva molto graziosa e molto piacevole. Molto si era affezionata
ad un cane con cui si allev
e con esso
giuocava non diversamente da un gatto coricandosi in ischieria, e fngendo volerlo moranimali assai pi forti e pi grossi ch'ella
sa
fino
lepri e
regolarmente
di
alla
quando
sua,
tornava
sentiva bisogno
mangiare.
La martora ha un odor
molti diletta
felide
altri
ed
affatto
muschio
di
immune
da
che a
quelle
lento e penetrante;
quando
pericolo.
prova
Il
noi
fa
intendere, che
trovasi
estremo
in
pone principalmente
piccioli
ma
dolore
quadrupedi
di ratti
di sorci
si
,
di
com-
e d' altri
pollame
339
LA MRTORA.
e di selvaggiume. Del
mele poi
singolarmente
golosa.
La femmina
quattro
di
ad un parto, e
tgli
e di vivi augellini
alimenta d'uova
buon
Appena sono
ora
alla
essi
in istato di lasciare
al
gli
avvezzandoli cos di
bosco
che li mena
il nido ,
ove proveggono da se medesimi alla
lor sussistenza.
va nel settentrione a caccia delle martoper averne le pelliccie, che sono di gran
pregio, e forman quindi un oggetto di comSi
re
mercio
assai riguardevole.
ZIBELLINO.
IL
La lunghezza
questo
di
animaletto
sta
sottile
il
lucentissimo
carico
munque
si
tutti
altri
gli
prema
agile e
pollici.
differenza
quello di
di
zibellino
frequenta
le
celli,
il
alberi.
suo nido
sotterra,
In
si
estate
di scojattoli
ridotto
foreste
di
rosicchiare
fa
d'
or-
nutre
di
lepri;
ma
il
legno
carne
in
di
d'
uc-
inverno
differenti
lL ZIBELLINO*
34 O
La femina
arbusti.
Kamtschatka usan
nativi del
d'
un metodo
si
tratta. Il
una ragna,
di
forzano
lasciare
se
zibellino
il
il
in ogni caso
piantano
appre5
in cui
trappole
il
fa-
novembre
dal
Le
quelle di
cune
1
loro
tutti
si
per volta
altri
fin
animali
dieci
perocch
e quindici
al-
sterlina
ventricoli
ciascuno,
le
Sappiamo
modo
gli
vendono
si
sino al febbrajo.
de' zibellini
pelli
code
d'
al
cento.
alcuni zibellini
passati in certo
GonJin
Il sig.
ne ha veduti due, che, quando scorgevano un
cane
allo
si
stato di
alzavano
onde prepararsi,
al
domesticit.
sulle
lor
zampe
combattimento.
di dietro
34
IL ZIBELLINO.
aver mangiato
tempo
nel qual
senza che
si
si
risveglino.
America
Siberia
nella
Kamstchalka e
nel
V ICNEUMONE.
E ordinariamente della grossezza di un gatma un po' pi lungo di corpo e pi corto
to,
di
gambe.
le
crecchie
anch' esso
grossa
ignude
quasi
rotondo
assai
alla
sminuisce fino
sua
all'
rotonde
assai
picciolo
base
donde
estremit.
Il
,'
il
naso
la
coda
via
via
color suo
si
un
scun pelo
e dolce
aspra
spruzzato di bruno.
dal
Ha
divinit
moderno ancor
si
voce
esile
si
fa
irritato.
dell'antico Egt-
come
riguarda
il
34 2
L ICNEUMONE.
Fouch d' Obsonvile avea allevato nell' Inuu icneumone o mangouste che voglia
dia
poich
era
un
familiare di
padrone
il
gatto
seguiva
apport un giorno
ancor vivo. Il primo suo moto al vederlo fu
di meraviglia mista a corruccio, onde tutti si
rizzarono
Ma un
suoi peli.
insinuandosi destramente
salt d'
stezza
un
tratto
gliela
prese,
gliela
una
il
sua
di
gusto della
specie.
Ma un
d gli
mangiandone, vero
il
allora
loro molestia.
sangue
di
franse
gli
co' denti.
medesimo
se
carnifcina
Fino
appresso,
rettile
il
testa
alla
istante
dietro
a'
eli
dest
innato
avea vissuto in
polli, senza dar
scann quasi
assai poco,
ma
tutti,
succiando
parecchi.
Guest' animale
si
trova
nella
Barberia
al
L ICNEUMONE.
Capo
di
quenta
straripa,
Buona Speranza
le
si
rive
de' fiumi
rifugia in
a/j-J
e in Egitto,
;
terreni
quando
alti
ove freil
Nilo
disabitati
lontra; e
considerabile.
Trovasi
ora
(1806)
un
icneumone
nel
d'
CAPITOLO
Questi
sottili e
VII.
negri animaletti
Scojattoli chiamati,
diletti,
Con
gentilezza
bench sian
Non
alti
umana j
di selve e boschi tratti
Canti Carnascialeschi*
LO SCOIATTOLO.
Questo animaletto si fa ammirare per l'eleganza delle sue forme e la sua vivacit. Sebben
naturalmente selvaggio, facile addimesticarlo,
e malgrado la sua estrema timidezza in breve
tlivien familiare. Ecco di ^ual guisa, ne parla
,
'
il
sig.
di Buffon.
Suoi
vocinole
sto
al
co
cibi ordinarli
pronto
maggior segno. Ha
9
vivace
la
--
accortissimo
le-
industrioso
gli
fsonomia fughetta
il
corpo nervoso
34-5
ben disposte. Alla sua graziosa
figura ag^iugne nuo\o ornamento un' assai
eh' esso
bella coda in forma di pennacchio
LO SCOITTOLO.
membra
le
assai
alza
sua
testa
e sotto
si
gambe.
tiene
Si
ordinariamente
assiso
si
per recarsi
le
anzi
come
cose alla
pre in aria tien quasi della natura degli audimora coni' essi,
gelli per la sua leggerezza
;
cima
in
percorre
coglie
^a
alberi
agli
quando sono
Teme
1'
agitati
acqua pi
quando
curasi che,
il
uno in
suo nido, ne
de' venti.
come
d'
il
saltando
foreste; fa in essi
le
terra, che
per
gli
vascello
non scende
dalla violenza
tutto
e assi-
passarla,
servesi
di
uopo
della
sua coda
il
si
gi
sta-
toc-
altro
ne empie
che ceppo
si
ripara
antico,
ne' rigidi
giorni
ha poi
neve
hO SCOITTOLO.
346
Sentorisi
dietro gli
tro
il
altri.
onde
eh' essi
uni
temano lardor
del
giorno
il
giuocare
Quel domicilio
ordinario
alla
nell'
escono
pulito
pioggia. 'Si
inforcatura
coperto en-
al
assai
sera
la
V amore e man-
far
notti
gli
impenetrabile
d'
Par
stanno
si
per muoversi
giare.
belle
d' estate
sole f
nelle
scojattoli
gli
di
caldo
collocano
essi
un
albero
cominciano dal trasportarvi ramuscelli cui mescolali con musco. Indi calcan questa mesco,
lanza,
empiono
mezza
alla
fabbrica loro
a'
Non
vi
zionata,
sarvi.
di
ma
stretta e
Al dissopra
dell'
apertura
netrare.
La
iattoli
la
poi o
al
una specie
lor
primavera
alla
principio di giugno
piccioletti
quattro
pe' lati
che
d'
per
fine
di
veugon
ordinario
tutto,
il
senza pegli
sco-
maggio
in
luce
son tre o
LO SCOIATTOLO.
347
grande estensione delia sua foresta, fino a ehe
si
questa maniera
di
periglio.
Allontanatosi
e
si
ramo
ramo
in
arrampica
digiosa
al
facilit.
Ne' paesi
colore
all'
settentrionali
si
effettua,
lo
scojattoo
cangia
inverno
e diviene
a notarsi che tal cangiamento
anche quando 1' animale te-
avvicinar
grigio.
affatto
col
se
dell'
LO SCOIATTOLO GRIGIO
E,
all'
incirca
delia grossezza
del coniglio,
suo
Il
per tutta
la
una rossa
lista,
ma
che
si
ma-
pelo
ciascun
stende
sua lunghezza.
34S
LO SCOIATTOLO GRIGIO.
ti'
uno
un
gati a traversar
il
tempo
Ma
rezza.
lago
o<l
se
ne periscono
il
una
vento
quando
riviera; e
fanno con
sereno lo
forte, e
s'
piena
alzano
1'
sicu-
onde,
una
volta.
Questi
scojattoli
dice
neli'
essi
sopra
il
midollo
il
un campo
sta
spiche ,
le
sig.
di
di
mais.
troncano
e siccome
le
;
a centinaja, ba-
distruggano
Buffon
settentrio-
piantagioni
Montano
il
America
ciascun
degli
abi-
tali
moneta
dal
pubblico tesoro.
La
sola Pensilvania
gennajo
pag
dal gennajo 17 49 a^
di otto mila lire ster-
Fanno
LO SCOIATTOLO GRIGIO.
di
mais
d' altre
in
altri
349
querce
luoghi.
1'
ucciderli
poich cangiano
LO SCOIATTOLO VOLANTE.
Quest' animale si distingue particolarmente
per una membrana vellosa, che stendesi quasi
tutt' intorno al suo corpo, e lo ajuta a saltare
da ir albero
di
ali''
altro
cola e rotonda
fesso
pic-
testa
il
suo collo
ventre di
la
d'
il
Gli
scojattoli
bande. Se
solo
gon
si
distanza
alla
La sua
talvolta
costanti
posero.
sul
ramo
Dormon
un
altro; e
islesso,
nel giorno
ove
e
all'
si
ten-
dapprima
avvicina.?
35o
LO SCOIATTOLO VOLANTE.
notte
della
Saltando
fan
si
vivissimi
distanze
petulantissimi.
allargali
considerabili
le
atteso che
il
tenersi in
una
man-
corpo
gran cura
F albero
si
danno
su cui
di
quando sono
distese
un
non
uccello.
pi pesanti che
agiscono
siili'
maniera che
ripetuti
colpi
nel-
alto
onde preservarsi
Le loro membrane,
trovano
si
molto
salir
il
aria presso
cervo
come
le
voale
La
distanza, quin-
di,
dall' altezza
dell'
Catesby ne
albero
dice
su cui
come
si
tengono.
La femina
mo
gli
uni
produce
di
due
quattro
piccioletti
cui
LO SCOIATTOLO VOLANTE.
35 I
nutre colla pi gran tenerezza e li ripara dal
freddo coprendoli colle sue membrane volanti.
Facilissimo
addomesticato.
nostro
il
Ama
esso
il
scoiattolo
calore, e
si
ad
essere
caccia vo-
padrone.
soverchio
scojattoli
guisa stessa
alla
,
de' quali gi
Trovasi in tutte
dell'
antico
del
le
dell' altre
qualit di
dicemmo.
regioni
nuovo
settentrionali
continente
ma
pi
IL G E R
un
le
pollice di altezza,
onde
recarsi
il
anteriori
e
gli
servn di
le
posteriori
son lunghe, ignude, e come quelle di un uccello, non avendo ciascuna che tre diti. La
sua coda molto pi lunga che il suo corpo, e termina in un bel fiocco e assai grande.
l
suo pelo lungo e setoloso
d' un color
,
352
IL
rossigno
nelle
bianco sotto
Trovasi
il
il
GERBO.
superiori
parti
corpo
del
ventre.
gerbo
nell'
Egitto
in
Barberia
suo costume
di
scavarsi
la
tana
in
il
che
fa
quasi
trincea
pi braccia
di
all'
ingresso.
lunghezza,
sono
hanno
tane
Simili
serpeggianti
di
niente.
Le arene e le materie che circondano la
moderna Alessandria, dice il sig. Sonnini, sono
quali
vi
soglion
trova
precisamente feroci
minimo
si
strepito,
il
Senz' essere
sono inquietissimi
il
li
fa
si
pu
Non
3i/3
GERBO.
[L
turando
le
uscite delle d-
una
eccetto
latta.
uni contro
gli
altri
dormono
di giorno;
veduto tutto
il contrario: nello tato di libert s incontrano
in piena luce d' intorno alle lor abitazioni
gerbi
me ho
dimeno che
mino il lor
la
dolcezza
carattere.
non v
Gabinetto Tom, L
toccar facilmente
e
I
la
tranquillit for-
miei
si
lasciavano
essi
23
3L
,154
&&b*s.
n litgi, neppure trattandosi del nutrimento. Del resto non mostravano n gioja
ne timore 9 ne riconoseenza. La loro dolcezza
non era punto amabile; e parea piuttosto l'effetto di una fredda indifferenza, che accostavasi
strepito?
Tre
stupidit.
alla
Alessandria
due
altri
vascello
brano
le
stato
animali di cui
difficili
stesse
conservarsi
che
usano
si
in
gabbie
in
sem-
cattivit
cogli
il
,,
Del
tentassero,
uopo
agouti
sono
ed
altri
chiudendoAmerica
onde non possano
dogli
dell'
cagionerebbero
rare
parliamo
quadrupedi roditori
gli
Lo
piccioli
bene
cu-
disparve.
delle
tra-
Rodi,
di
di cui lo avea in
gabbia
ancor pi a trasportarsi
resto
all'isola
con
si
tamente era
sua
dalla
ricercare
feci
il
partenza da
ne perdetti in un
perirono
gerbi
questi
di
natura
nel
corso
tutto divo-
del
viaggio
355
IL LEPRE.
Timido
trovasi in tntte
Se
quale
il
bo
fesa
natura
la
gli
pericoli,
da ogni
oggetti
gli
parte
le
sue
orecchie
zare tutti
color
Il
suoi nemici.
del
delle
tivato
contribuisce
alla
corpo
suo
stoppie
quello
di
non dissimile da
un terreno col-
anch' esso
evidentemente
dere
cacciatori
che
in
il
la qua! singolarit
qualche modo, illu;
perseguono.
>
1797
Si
sono
dell'
In-
siasene
356
LEPKE.
IL
Shrop,
di
qual pe-
il
-accorgimenti e
Come
rasa
campagna
pelo
al
tengono
spesso
in
di
dissopra
derli a correre
inseguirsi
al
luna
la
,
pi
si
quando splende
e
industrie.
le
lepri
il
Alla
dissotto.
un
piacere
sera
il
ve-
uni
gli
gii
Ma
altri.
facilmente
prendono sospetto e al minimo strepito fuggono da diverse parti. Il loro passo una
specie di galoppo o una rapida successione di
,
salti.
In generale prendono
il
nella
istinto
tutto
ai
tana
cui
raggi
sole
giorno dormono
un motivo
per
scelgono
onde raccogliervi
il
poi, per
dopo
loro cibo
il
di
inverno
d'
del
essi
contrario,
si
D' estate
trasferiscono
lepri
variano
considerabimente
Man.
isola
Il
d Hai
sig.
di
Buffo n
pi
di
gros-
pi piccoli abigrossi
assicura,
queha
che
pi
di
i
IL LEPRE.
paesi
ove
trovano
si
membruti
essi
midezza
pedisce
loro
35
son freddi
La
e pesanti.
loro
pi
sono
estrema ti-
il
d ingrassare
ma
nello
di
stato
radici
preferiscon
di
foglie
le
piante
di
il
frutti
grani
di
Osservasi
generano
in
formino proprie tane , le quali sempre riescono distanti sessanta o ottanta passi le une
dalle altre.
padre Daniel
Il
cita
in
fecondit quello
il
La puzzola
di
di
preda
cane
sono
anch' esso
le
i
donnole e
naturali
lo
differenti uccelli
persegue
per
istinto
Il
358
IL
F uomo
quegli
tutti
uopo
slanda. Nel
fjuest'
LEPRE.
che
lui
impadronirsene.
per
formidabile
animali
altri
per
insidie
pi
assai
Talvolta
usa
di
falcone
troppo convinto della superiorit dell' avvernon si muove dal suo nascondiglio, ove
sario,
un
levriere
noi
faccia
e rigiri che fa
giri
il
lepre
quando
in-
che
in
usa
esso
vicino
volta
qualch' altro
cacciare
di
nascondiglio e d prenderne
frammescola ad un
arrampica ad un
?
si nasconde fra F erbe della
vero traversa una riviera a
Tolta
le
si
s*
piccole distanze F
dice
un
Fouilloux,
appena
udiva
il
una dalF
lepre
il
dal
Qualche
branco
vecchio
di
agnel-
muro,
pi riprese
altra.
s
e a
Ho veduto
malizioso, che,
si
alzava
suono del corno
e andava a gettarsi in uno
,
suo
lepre
posto.
LEPRE,
IL
stagno
lontano
riposandosi
questo
Buffon
esquisite.
fatti
mente
ove
e
essi
ritornare
di correr
quando
rapidasu'
loro
mai non
caccia,
la
sempre tornano
di
lepri
sono assai
volgersi quindi
d loro
si
contentano
Si
sig.
il
dei
levare ed inseguiti
generale
passi, In
scrive
dell' istinto
industrie ordinarie
loro
le
meno
appunto
pi mirabile
il
poich
son
lega-
di
arrestandosi
cio a dire
modo
-)i)(j
fosse
alla lor
tana.
si
dilungano
Questi animali sono mansuetissimi e di faeducazione. Talvolta > per , avviene che
non si riesce ad addomesticarli. Spesso anche,
cile
dopo
cure
le
che
giunti
siano
perare
Il
pose
la
loro libert.
dottor
tanto
Townson
essendo
un
Gottinga
leprottino,
deila
drone
talvolta
addosso
il
ne' suoi
o se stava leggendo
di
giuochi
gli
saltava
mano. Qualora
gli
per
faceva
cadere
entrasse
nella
il
libro
camera
36o
IL
alcun straniero
LEPRE.
di moltis-
simo timore.
di aver veduto un
mangiava nelle mani
riposava sovra una seggiola
delle persone
ove veniva chiunque
e parea
nella camera
in tal luogo egualmente sicuro , che il pi
domestico de' cani. Talvolta andava in giardino;
ma dopo aver mangiato, ritornava alla camera
sig.
Il
lepre
Borlase assicura
familiare
che
Pure
dormiva
lepre passava
condotti.
il
loro
suil' istesso
sul corpo o
Scrittori
di
lepri
mico
il
dell'
i
con
persino
dell' altro.
allattati
gatto.
Un mio
amico
un leprotto, che
e che
uno o
notti
le
tappeto
gli
dice
il
sig.
White
avea
nel cucchiajo.
giardino.
,
36 I
LEPRE.
ih
era
leprottino
il
cui gi
il
pi grande affetto.
sembri,
ci
proveniva naturalissimamente da un sentimento
che la perdita de' suoi
di tenerezza materna
,
piccioletti
mammelle
sue
bitudine
che
proprii
Lichtfield
da
lepre
cui
il
un
che
tratt
Pu
che
li
come
1'
istinto
Darwin
dottor
ecclesiastico
avendo
rapiti
lui uccisa,
pur dianzi
bestia se
ci
pei
dettavate
figli
Riferisce
mia
le
straniero
letto
leprottino le
al
si
gli
Elford presso di
affid
die
Zoono-
nella sua
picciolini
ad una
raccolse
fosse
d'
loro
il
figli.
latte
una
d'
gatta, di
La
li
madre.
recarsi in
esempio
riori
facea
di
mentre
il
giro
quello
un uomo con
del
teatro.
altro tamburo
veramente cosa
IL LEPRE.
?>62
ed uno splendor
di
non pu mettersi
abbagliarlo; pure
(
la presenza di
dava cento aplumiere fatte per
gli
in dubbio.
1810
Le
per
pelli
la
).
per molte
migliaja se
di
Prus-
in Inghilterra.
sia
CONIGLIO.
IL
una specie
distinta;
nasce
1'
La
tabile
del
fecondit del
coniglio
primo
si
de'
comdue uopo
adunque
suoi
parti
Suppo-
piccioletti.
regolari
mezzo
nendo
precede
si chiuda
fiorissimo
uno
lo
ed ove
nello
una cop-
un milione
363
CONIGLIO.
IL
impediscono
nocevole
accrescimento
loro
fanno i
sono ancor
conigli
divenir
di
umana. Poich
specie
che
servire
mento
al
alla
oltre
nostro
al
divorati da animali
preda d'ogni specie. Malgrado, per, tutti
ostacoli alia loro propagazione divennero
,
tempo
de'
Romani
tai^
servirsi
Alcuni
sig.
il
terribile
forza mili-
della
non
gi
alla
in
si
linea
quale
scrive
fondo
in
al
flagello
di
gli
gli
soccorso
de' furetti
di Buffon, le
serpeggiante
che
chiamare
stretti
un
il
nutri-
il
scavano
retta
ma
strappan-
mano una
chissimo tempo.
Le cure
Ma quando
364
CONIGLIO.
piccioletti
Il
pelo
de' conigli
la
principal
materia
adopera a fabbricar cappelli, mescolandola con certa quantit di' pel di castoro*
che
si
CAPITOLO
V1IL
Del deserto
Figlio
Ed
camelo,
il
Arse
le fauci sente^
bufera
oppresso
il
petto,
Thomson,
CAMELO.
IL
JLe
differenti
deserto fra s e
citi
del
mond
una truppa
IL C AMELO.
366
prde, senza potersi arrestare
viva
una
terra
morta
per cos
dire sco-
gli
sono pur esseri in qualche modo senzienti per chi si ritrova senza veruna comunicazione con altri. Smarrito affatto in quegli
spazii vuoti, e senza limite, ei vede in ogni
luogo la sua tomba. La luce del giorno pi
trista che 1' ombra delia notte non rinasce che
per illuminare la sua nudit, la sua impotenalberi
za,
e presentargli
1'
orrore
della sua
situazio-
gono
I
fra la disperazione
nomi
di
e la
morte
due
variet,
ranze
sul dorso ,
che una. L' altezza
ma
specificano
di cui la
IL C AMELO.
36^
bruno
d'un
pelo
coperti?
corpo
suo
piedi
o castagno ; la sua testa corta , le orecchie
il
picciole
callosit
il
quadrupede
all'
ciascun ginocchio
ciascuna gamba.
rivestiti
ed un
altra
neli'
interno di
d'una suola,
il
che
gli
screpolili
1'
unghie.
in diverse contrade
servono a portare pesanti fare a traversar deserti arenosi; ci che i
del Levante,
delli,
cavalli
sere
il
es-
appena
lasciano
funestissime.
II
natura conceduto,
terruzione
fa
368
IL C AMELO.
del luogo
ove
giornate
altro
si
sticavano
sia
camminando
restando sdra-
sia
iali
lit
bra,
sull'
in essi
eh'
ten
bevanda sem-
di far senza
riflettervi,
della
effetto
loro in-
terna struttura.
profondit
di
pollici
il
cui
orifzio
par
capace
d'
gere
T acqua in queste
impedirle di
mezzo
passare
nel
cellette
trogoli
tal
se
dagli alimenti
tener quella
maco
che
e la qual
sempre
sto-
dolce e salubre.
L C AMELO.
Z6of
de carnei! di mille o
e con esso traversano il
mille ducento libre
deserto, facendo dieci o dodici leghe per giorno.
carico
fi
ordinario
,
Quando
essi
si
piegan
conduttore.
sono
restii,
pel
rati
pressi
ginocchio
Che
se
avviene
Allora
mandano
comando
al
che
si
come sentendosi
op-
cupo
s' accorimangono in questa
un- gemito
terra
del
mostrino
a colpi di bastone, o ta-
castigati
collo.
addossarlo
loro
di
il
contro
sciano
punto
sul
tosto
ordini
si
di rialzarsi.
mentevoli.
GJi animali
sensitivi alle
e
trattabili
il
vendetta
a'
mali
risentimento
trovino occasione di
pria
ingiustizie e
ne conservano
sebben molto
sono eccessivamente
di cui parliamo
mansueti e molto
trattamenti
che
vendicarsi. Talvolta anche
creduto- di
perch
pi
fino
soddisfare
non
vi
la
pro-
pensino.
rore di
Cubine:- o
Tom.
I.
if\
jO
C AMELO..
JL
tm uomo
addormentalo. Quello
nosce
le
che
rico-
le
scuote violente-
le
slancili
corto
dice il sig. Sonvolgono per morderli, gettando gridi
arrestano talvolta di
nini, e
si
buon par-
prendersi
tito
tempo
di ritornare
Come
in
furore
dar loro
se.
han
gli
accessi di
lusingarli
il
periodici
in
degli
pi volte
cui
suolo
e calcarlo
spazio
all'
non
accade se
erbe
per
ortiche,
tali
Quando
piedi.
la-
si
d'
nutrirsi
coi
sciano errare
le
indomani
non
di
sembra
ginestre
clie
,
per
ci
la
gustino
cassia
altro
che
rado. Pi
le
spine
le
ed
loro
molli
altri
le
vege-
pungenti.
Ma
Buffon.
ascolti
si
un* altra
camelo
volta
fra
tutti
il
signor
gli
di
animali
antico , il pi sommesso , il
il pi
pi laborioso degli schiavi. Il pi antico, poich abita i climi in cui gli uomini si sono dai
pi rimoti tempi condotti a viver civile; il pi
domestici
CMELOo
IJL
sommesso,
animali,
stici
la
pecora,
il
come
il
majale
cavallo,
si
il
trovano
cane,
07I
domeil
tuttavia
bue,
degli
chezza ancor
tata
laddove
non
la
stata dall'
uomo
assogget*
valli
cani
Quando
infatti
si
ha
fretta,
obliasi
di
da dosso
quale ei
si
piegate
il
il
corpo appoggiato
sullo
trargli
sotto
il
gambe
stomaco.
il
suo
per terra
un
ventre
lo
costringe
membra
rimanere
bera
3^2
TL
CMELO.
Quando
forza
lo
l'animale ha acquistato
zione eccitata
agile
un poco
cavalli
il
rende
pi che
assai
di
emula-
sua
la
esempio dei
dell'
tempo molto
col
corso
esercita al
senza
il
gran trot-
chi
lo
losto rassicurato.
il
sedergli in groppa
cura.,
mas-
che di fargli,
direzione
te
e solo -quando
candoli
correggia,
con un
Europei
eccitai)
gli
gli
sibilo
coi loro
il
voglia
necessit.
piuttosto
stimolano
leggiero
cavalli.
Caval-
nel
tempo
siccome
stesso
fanno
gli
tentato
3'y3
IL CAMELO.
pi volte d'introdurre questi
di
insetti
cingo
appellati
quali insi-
resero
alibi
am
detto.
La carne
dei cameli
talmente
stimata
non
che,
abitanti dell'Egitto,
dagli
gua
onde trasportarla in
la lin-
non che
del cuojo
corpo
della
Cina.
IL BIS
SONTE
bue
selvatico,
si
ha corna
ricurva
al
di
schiena protuberante
come
IL
3 7 4"
BISSDNTE*.
Errano
bissonti in
numerosi armenti
e pa-
mattina e
la
sera,
durante
grandi
calori,
La
ri-
alia
groppa,, gli
La
zione
Formano
questi
un.
gran
fuoco all' erba che in certe stagioni lunghissima e aridissima. A misura che il fuoco propagasi, si avanzano essi, restringendo le loro
file; e quegli animali spaventati dallo splendor
delle fiamme fuggono in disordine da tutte
bande, u un solo ne sfugge,
le
Nella Luigiana
5'
37
BISSONTE.
IL
vanno
paura; e come
eli
la
pi.
parte di
essi
cerli
in
tempi dell' anno specialmente, sono per V abbondanza de' pascoli molto impinguati, rallentano volentieri il corso. I cacciatori;, fattisi intanto pi vicini 7 cercano portar loro un colpo
al
il
modo
di
dividerne
potere.
In varie
parti
delT America
meridionale
la
una
di
specie
Appena un branco
pianura,
assalirlo,
il
d'
il
pi
imbandigione..
veduto nella
dispongon ad
che fanno distendendosi in largo se
di
migliori
essi stato
cavalieri
si
calzando e
a fuggire;
si
mo-
cacciatori vie pi
in-
costringonli
presti
ab-
Onde porgere
de' bissonti
basti
idea
1'
della
osservare
forza
,
che
prodigiosa
fuggendo
IL BISSONTE.
$J~6
boschi,
abbattono
pei
pi grossi
corrono attraverso la neve pi alta con pi rapidit che
un Indiano traversar non potrebbe la sua congelata superficie con scarpe a racchetta.
Fui testimonio un giorno di questa particolarit, dice il sig. Bearne, ed ebbi la vanit di credere che potrei emulare i bissont.
Io era allora riputato destrissimo a correre per
la neve colle mie scarpe a rete; ma ben presto
dovetti convincermi di non aver forza da seguire cpiegli animali, sebbene la loro corpu-
che
il
braccio
alberi
assai
d'un uomo,
lenza sia cos grande, che vi lasciano orme profonde, come farebbero sacchi di enorme grossezza.
Molta
sagacia
mostrano
nel
di-
Quando ne hanno
sco-
bissont
dispongono in circolo,
pi deboli, mentre i
forti
tengono la circonferenza, e presentano
una selva di corna impenetrabile. Se per i
allora
lupi giungono per sorpresa ad assalirli
molti cos de' pi deboli come de pi vigorosi
perto alcun branco,
collocando
al
centro
si
differenti
si
usi
tutti
si
utilissimi.
fanno fornimenti;
la
pelle
pelo
si
formano
guanti
giarrettiere e calze
3 ^7 7
IL *BISS0NTE.
teria di
aneli' esso
molto valutata, e
la
spe
ordinaria;
ie
pren-
doli
m-
ma-
carne delle
ma
divenivano sempre
intrattabili,
quella irresisti
Il
<ch' era con essi, a fare altrettanto.
Pidcok d Eseter-Change ebbe per *due anni
uno di questi animali, il quale, dicesi, conserv
stiame,
sig.
sempre
la
sua naturale
ferocia.
La
sua
pelle
IL
BUFALO,
inann
mezzo
1'
di
altezza sua.
otto
piedi
di
cinque e
&jS
corna
BUFALO.
IL
coperte
parte
dalla
inferior
parte
sue
delle
cui con-
il
,
mentre le estremit si
Queste corna sono veramente singolari per la forma e per la posizione. La lora
base ha tredici pollici di larghezza
non si allontanano che di un pollice le une dalle altre
per un canale o solco, il qual le divide, indi
prendono una forma sferica e si estendono per
gran parte della testa.
Il pelo del bufalo d' un color bruno oscu-
rialzano.
ro
la
Ama
esso
,.
lazioni
ma
che obbligano
ad allungarsi
cagio-
le
artico-
pi che non.
Trovatisi
sono
bufali
ardenti contrade
Indo
dell'
e in esse naturalizzati.
muni
al
dell'
Affrica
mezzo-giorno
ma
Europa,
Quindi sono molto co-
stati
dell' Italia
e a tutte le
contrade orientali del globo.; onde se ne veggono ogni mattina numerosi armenti varcare
il
e
di
Tigri
il
bifolco
essi
or
F Eufrate.
,
si
il
qual
li
tiene diritto
or coricato
se
IL
taluno di quelli
BUFALO.
3^9
ei
qualche poco
per farlo rientrare in ischiera.
,
Degno d attenzione in proposito degli
,
in dorso
mali,
avvenuto
agli
ani-
cui parliamo,,
di
Inglesi,
all'
corde
fatte
intorno
alle
passare attraverso le
corna. Se
loro,
narici e
loro
non che
appena
senza
si
il
soccorso
lasciarono
d'al-
avvicinare,
gambe
zarli
stenderli a terra
onde metterli
in
mare.
Ed
in seguito
al-
pur osser-
vabile
della
Cafreria
sovente
eh' ivi
se
ne veggon
3B O
BUFALO*
IL
della notte.
ritirano
si
fra le
boscaglie.
animali
carattere di questi
selvatico e
macchioni
ed ivi
qualche sventurato
di sottrarsi fuorch
attendere
bero
fuga
il
Non
sarebbe inutile.
gli
sopra
salire
di
v,n
paghi
eoi
calcandola
ginocchi.
denti
pelle
La
coi
gi
piedi
leccarla
ma
si
suo
il
strappano
la
crudeli
atti
allontanano
di
traWo
barbara insistenza
le
questi
esercitano
senza intervallo
com-
si
schiacciandola
la
e a forza di
ne
al-
bufali di
corpo
di
mezzo
altro
se
passaggio
il
non ha
che
loro ferocit.
Il
professor
momento
Thumberg
eh' egli e
suoi
narra, come al
ci
compagni
di viaggio
un
un ignudo
bufalo
terreno.
di chi
li
sdrajato
Appena
guidava
mandando un
sovra
solo
quest' animale
,
si
orribile
slanci
si
fu
sopra
muggito. L'
accorto
di
uomo
esso
pie-
al
fuggito
furiosa
si
suo palafreno
cornata
ventre
nel
del
ne mor. Il
arrampicossi ad una pianta ; e
clie
cavaliere ailora
F animai
38
BUFALO.
IL
una
diede
quasi
contro
corse
feroce
subito
il
resto
della
professore
come
il
non
sentiero
dava" spa-
gran ventura
elevato
che
parve a lui
trovare un albero abbastanza
desse rifugio. Il bufalo per ,
il
gli
senz' altre
archibugi
di-
cui
a.davano mimiti.
si
alcuni
ripararono
pi
alla
gravemente
fuoco
dal
foresta
feriti
bufali
improv-
se
non che
non
potendo
38 2
camminar
addietro.
bufalo.
rt
cogli altri
sbrancaronsi e rimasero
un
inseguito esca
po'
<li
mano
uomo
e
da loro
getti
si
boc-
cone al suolo quelli passan oltre senza avvedersene , poterono facilmente scampare il pericolo. Tanta per era la forza del quadrupede,
che sebbene la palla fossegli dal petto penegalopp per
trata molto addentro nel corpo
pi centinaja di passi senza cadere.
Nella Cafreria i bufali sono ordinariamente
,
uccisi
colpi
di
giavellotti
che
gli
abitanti
383
BFALO.
li,
un
guito
un momento
gli
si
trov
dappresso, ch'egli
altro
fondamente
sicch quello
e avendolo
gli
pass
sovra
il
perduto di vista si
rivolse all' opposta riva. N ci ancora avrebbe
sicuro il nuotatore
fatto
se il bufalo non
fosse alfn stato ucciso da un colpo d' archibugio trattogli da un vascello che si trov legato a poca distanza. La gente dell'equipaggio
capo
affatto
f'
la
come
ili
far
-degli
di
quella,
tanta
come
prova
Se non che
essendo essa
onde uccidere il bufalo
fucili.
durezza
alla
uopo di palle in cui entri un misto di stagno n sempre ci basta poich spesso cadono ammaccate dalla resistenza che incontrano.
,
Vuoisi
che
la
giovani in ispecie
carne
,
sia
de' bufali
boccone
quella
dei
eccellente. Oli
384
I BUFALO.
Ottentoti
che non
conoscono grande
squisi-
mangiano
la
affatto im~~
putridit.
IL ZEBRCX
e
..
Ha
la
lucentezza
della
dell'
si
interno
forma
per
,
1'
adorna.
paese
del
ornamento
la
loro
di quelle
diffidenza,
loro
la
bellezza
solitudini.
che
Tale
mai non
si
Tutti
tentativi finora
mesticarli e renderli
infruttuosi. Feroci
utili
usati
ali'
onde addo-
uomo, riuscirono
portali all'indipendenza.,
385
non possano
IL ZEBRQ.
Ove
della
cosa
penso
che
spesso
cura
qualche
liceo
al
piglian-
particolar
riuscirebbe.
si
Un
fa,
educazione
per
pi
doli
tempo
mansueto, che
il
un giorno chi
La quale
sino a Pimlico.
un
in
si
di
quadrupede
spiega
padre
naturalmente
facilmente
parliamo
cui
lo
straordinaria
pensando
docilit
indocile
che
quello
da
da madre captivi, e quindi alcun poco
nato
era
in
Portogallo
addimesticati.
buon zebro
Il
trecento ghinee
arso nella
sua
che
chi lo
stia
pel
dicesi
facea
fuoco,
costato
era
vedere
il
qua!
mor
gli
si
La
loro voce
Gabinetto
Tom,
L.
5.
386
IL
ZEBRG<
or sono alcuni
Quella zebra che vedeasi
alla Torre di Londra vi era stata conanni
dotta dal capo di Buona Speranza sovra un
vascello del luogotenente generale Dundas, e
comperata dal sig, Bullok direttore del parco
reale. Permetteva essa talvolta al suo guardiano
e per qualche modi montarle in groppa
,
mento
vel sofferiva
citrante
ma
poi
mostratasi rical-
forzava a discenderne.
il
Gran
fa-
egli
teano
gettato a terra
se
non
infallibilmente
ne
mese
di
essa
nel
LA GIRAFFA.
Questo quadrupede straordinario
vasi
che
nei
parli
molto
stato
cos
deserti
dell'
Etiopia,
non
tro-
in
altre
interne
raro
387
LA GIRAFFA.'
sottili
in
un rozzo
sono lunghissime,
chie
vivaci
assai
ben diritto,
all'alto
l' ugne
e la
suoi
L'altezza
belli.
Le sue
occhi
orec-
grandi,
sua, quando va
di
sedici
diciotto
piedi dal-
di
dicemmo;
in
Il
alla
un
camelopaido;
macchie
le
della
femina sono
un fulvo pallido.
Le giraffe clan segno d'esser tmide e mansuete. Quando sono inseguite pigliano un trotto
s rapido, che appena un buon cavallo riesce
di
rere
dell' istessa
riposo.
Quando
due piedi
come un
anteriori
di
taccate.
Si
d alberi,
cor-
levano insieme i
e quindi quelli di dietro,
saltano,
,
cavallo
soprattutto
di
mimosa,
ch'esse abhano, e d' un
particolare
tempo
di
quelle
assai
d'una specie
ce n, une
a'iaesi
altezza appropriata a
388
A GIRAFFA.
gambe
del
corpo. Si
loro
pascono,
per,
Credevasi
contro
gli
precipitosi
degli
stanca
serve
si
delle
sue
che
il
lione.
corna
Ma
co' suoi
il
calci
alfu per-
Essa
per non
ofd' armi
scoraggisce
viene ad allontanare
difendersi
animali.
altri
assicura
ci
non
giraffa
la
ne intenzione
assalti
Vaillant
le
sig.
che
volta
altra
avesse ne mezzi
come
fensive.
ambasciadori
Gli
di
Etiopia
die' egli
un
del
cui
sebbene
bruto.
si
spiccasse da
La sua
era che
gli
il
un corpo
testa era
doppio
di
simile
ma
per
quella
la
proporzion
suo collo,
il
assai
mem-
per la forma,
grandezza non
dello
struzzo
damento
dell'
animale
era
differentissimo
da
389
LA GIRAFFA.
quello di tulli
ahri quadrupedi
gli
camminando,
tano,
cio a dire
destro
il
che por-
anteriore
col
posteriore
capo
a'
suoi occhi.
bianco
color
questo grande
il
La sua
bruno
pelle
il
suo
si
fosse presen-
avea
un
un
il
il ventre diritto,
dorso concavo. Mangiava pane e frutta
e quanto
Gli
gli
si
presentava.
Anche
Ottentoti
la
loro carne
cellente vivanda.
si
vuol
che
sia
un' ec-
390
NIL-GHAU
IL
finisce a
quasi
mezzo
un gran
il
dorso.
fiocco di
Sulla
pancia
lunghi
peli
trovasi
neri.
li
pelame poi
della fronte
Sotto
il
di
tutto
il
una specie
collo,
ferro
di
molto presso
bianca.
al
cavallo.
di
petto,
U^ventre
vedesi
d'
un
NIL-GHAU.
IL
color grigio
eli
ardesia,
Le gambe davanti
un
391
son nere nella
e nell' interno
apparisce,
grigio pi cupo.
il
cosce
e le
come
unghie son
porta
interno se ne di-
de' piedi
e nell'
1'
anteriori
ritti
Il
ritti,
dottor
nelle Transa-
Sebbene
il
nil-ghau
difficilissimo
di
trattiamo:
generalmente creduto
governo, quello per che mi si
sia
sue
offesa colle
appariva
corna.
confidavasi
3g2
II-
-ttILKHU.
e facendo
dice
il
sig.
chiusi in
la
di Buffon.
un
me
la rac-
cont.
dell' altro
Come
all'
incon-
finalmente
solo
-,
di
Che
anzi io la riguardava
come un segno
La
forza
1'
intrepidezza,
con cui
simili
393
IL NIL-GHAU.
un oggetto
a loro inviso
nil-ghau
colia rapidit
rompendosi T un
origine,
il
de' corni
mise
pezzi
in
sua
che fu probabilmente
cagion
della
trae
terne
altri
dell'
sovente
il
nil-ghau
in-
dalle parti
prese n te
ai
Nabab
principe o
dar n e
alla
come
selvatico reale ?
solo
di
an-
caccia.
vera-
degli stranieri
si
prepara ad
alcuna specie di contrasto suole, siccome quelli
fortissimamente.
non viveva
se
Il
non
suo
custode mi
di fieno
disse
che
e di frumento.
INDICE
DEL TOMO PRIMO.
A,-WI3
Capitolo
Leone
Pag.
dell'Editore
Introduzione
...
....
33
33
ii
33
ivi
3?
54
Leopardo
33
45
La Pantera
33
49
33
5o
3?
52
33
55
Il
La Tigre
Il
Il
lnce
'
*.
'
>'
'
'"<
L'Oceloto
L'Iena
L'Iena Picchiettata
Capitolo
Il
II
Lupo
La Volpe
La Volpe
,.
....
.
Lupo Dorato
Il
Cliacal o
Il
Cliacal di Barberia o
Il
Castoro
Capitolo HI
L'Orso comune
L'Orso d'America
33
63
33
ivi
3?
3?
P Adivo
33
82
3?
83
33
33
33
91
95
io5
33
ivi
)>
Iti
3g6
li'
Orso Bianco
...
Coati o Pvattone
Il
Il
Tasso
Il
Ghiottone
Capitolo IV
L'Elefante
>
-.'
Il
Rinoceronte
Il
L'Ippopotamo
Il
Tapiro
Capitolo
L' Orangotano
....
Il
Bertuccione
II
Piteco
Il
Il
Il
Babbuino Orsino
Il
Coaita
La
Garzetta
L' Oaistiti
Il
La
Callitrice
Berretta Cinese
L'Ouarino
Il
Sajou
Il
Saimiri
La Diana
Il
Lori Tardigrado
Il
Mani con
di
cane
Cayopollino
....
Il
Kanguro
il
Becco d'Uccello
La Foca
3 97
Pag. 26l
La Foca
i.
Il
Lion Marino
Il
Morso
5?
262
266
33
27O
33
33
2.82
33
......
33
5?
77
285
288
Capitolo VI
33
La
33
ivi
33
^99
33
5o-3
Il
Nottola o Pipistrello
Vampiro
......
....
La Talpa
L'Ai
Il
Porco Spino
Il
Riccio
L'Icti o
Il
il
...
.
>
...
Zibellino
3'1
5l2
33
3i6
33
52
3)
525
33
552
33
554
33
55 7
Scojattoo
-.
...
......
55 9
54i
33
544
33
ivi
547
Scojattoo Grigio-
33
Scojattoo Volante
33
Il
Gerbo
Il
Lepre
Il
Coniglio
......
35
33
L'Icneumone
Capitolo VII
Lo
Lo
Lo
:''*
Bocamele
Zibetto
La Martora
Il
...,,.
La Donnola
29 4
33
55
33
053
53
362
ir
r.f
.*...
Il
Camelo
Il
Bissonte
Il
Bufalo
..
Il
Zebro
La
Il
Giraffa
Nii-Gliau
t.
"
"*
565
ivi
5^3
5 77
584
5? 586
5?
....
.
P ag.
>?
590
REGISTRO
BELLE TAVOLE INCISE
CONTENUTE IN QUESTO TOMO.
F,
&.
Il
O NTISP1ZIO
Leone
La Tigre
L' Iena
il
Lupo
Pag.
I I
34
55
3?
??
63
La Volpe
L'Orso
5?
,6
5)
io5
L'Eie l'ante
55
1%
5?
180
Il
Rinoceronte
1/ Orangotano
Il
Babbuino Orsino
L'Alano
Il
e la Scinaia
Ranguro
vi
200
5>
224
11
)l
La
Nottola e Pipistrello
5?
Lo
Scojattolo
55
25l
262
2o4
544
555
^1
Lepre
Il
Canrelo
55
565
Il
Bufalo
5)
5 77
55
ANTOLOGIA
MORALE, ASCETICA, ORATORIA
CHE
SI
diciassette tomi
lisciti
sono :
Tomo
i. e 2.
Lettere scelte di S, Girolamo
ritradotte sul testo originale , con rame.
Lir\ 4*
w
Tom. 3, Orazioni di S. Gregorio Nazianzeno
fatte toscane
Tom.
da Annibal Caro
con rame
>?
9^
So
Ora-
tori Sacri
Maury
Tom. 7.
1'
do
Tom.
con rame.
c
Orazioni di S. Giovanni Crisostomo
.
..
con rame
Tom.
o.
>?
2. o!>
io. Q Pensieri
ricorretti e
ritratto
Tom. 11. Sermoni
di
S.
Agostino
monte
Tom. i3.
i/}.
Opere
scelte di
Tertulliano
con rame
i5. Q e
2.
70
a5
3.
4o
55
4-
4@
3.
2G
2.
i6. y
2.
recente-
Tom.
4-
..r