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Questo articolo nasce per rispondere a tutti coloro che, essendosi avvicinati agli approcci a digiuno intermittente o
intermittent fasting (i cui vari tipi sono stati egregiamente descritti da Lorenzo Pansini in questo articolo), chiedono
ripetutamente se il tal alimento o integratore pu essere assunto durante le fasi di digiuno o lo interrompa. Sperando
dunque di rispondere una volta per tutte a queste domande, avventuriamoci nellaffascinante mondo del metabolismo
umano, per capire qualcosa di pi.
Che cos il digiuno
Il digiuno, in termini letterari, questo: astensione totale o parziale dagli alimenti, sia volontaria (per es. come forma
di protesta non violenta), sia in osservanza di un precetto religioso o di una prescrizione medica.
A noi, nel campo salute, nutrizione, fitness, ricomposizione corporea, dimagrimento, oncologia, e chi pi ne ha pi ne
metta, pi che il digiuno in s interessano i suoi effetti metabolici, per cui propongo unaltra citazione (di Lyle McDonald
se non erro nel libro The Rapid Fat Loss Handbook): la dieta come il digiuno, soltanto meno drastica. Questa
affermazione pu risultare stravagante o senza senso, in realt un senso ce lha eccome, basta leggere fra le righe: gli
effetti metabolici di una restrizione calorica sono assimilabili a quelli di un digiuno, la differenza sta nellintensit e le
tempistiche entro i quali questi si verificano.
Qualcuno ricorda il Minnesota Semistarvation Study? Spero di s, perch se una cosa buona ha fatto Ancel Keys,
sarebbe molto meglio ricordarlo per questo che non per il fallace Seven countries study. A cosa servito questo
esperimento? A molto, moltissimo: ci ha fatto comprendere cosa accade, a livello biologico, psicologico e sociale, a
persone a digiuno. Tutto il mondo della Ricerca parla di digiuno, ma a quanto ammontava lintroito energetico dei
pazienti di Keys e colleghi? 1800 calorie al giorno, per 6 mesi. I Ricercatori considerano digiuno ci che oggi molte
ragazze e molti ragazzi pensano siano introiti che facciano ingrassare.
Digiuno reale vs metabolico
Perch considerare digiuno qualcosa che, di fatto, non lo ? 1800 calorie giornaliere significa comunque mangiare una
quantit di cibo che molte persone a dieta oggi si sognano, dov linghippo? Linghippo risiede nella nostra incapacit,
da esseri umani, di pensare lateralmente, una sorta di pigrizia cognitiva, quello che ci porta a distorsioni del
ragionamento che chiamiamo, nel gergo, bias. Attenzione, un bias non necessariamente negativo: il nostro cervello
cerca di utilizzare scorciatoie di ragionamento, che sono utili in termini evoluzionistici, perch stereotipate e molto pi
veloci di processi consapevoli (pensate ai riflessi: girarsi bruscamente per un forte rumore pu essere futile se questo
rumore generato da un portone che sbatte a distanza, vitale se il rumore generato da unautomobile che urta un
muretto a pochi metri da noi).
Il bias in questo caso risiede nel fatto che abbiamo fatto nostra la definizione di digiuno come Non si mangia (e a volte
beve) nulla, quando in realt come detto su a noi interessano gli effetti metabolici del digiuno. Pensate ai vari farmaci
antitumorali o antidiabetici o anticolesterolo: tutti farmaci che agiscono su vie metaboliche attivate anche in condizioni
di digiuno. A tal proposito consiglio la lettura dellarticolo Calorie, carboidrati e terapia del cancro con le radiazioni:
sfruttare le cinque R tramite la manipolazione dietetica (1). In particolare vi chiedo di soffermarvi sullimmagine che
riporto qui sotto. Non spaventatevi, a breve la spiegazione semplice di tutto il quadro:
A sinistra abbiamo fattori per cos dire catabolici (ricavano energia a partire da molecole pi complesse, carboidrati,
grassi e proteine), a destra quelli anabolici (creano molecole complesse avendo a disposizione energia e molecole pi
semplici). Per farla spicciola: attivare i fattori a sinistra fa dimagrire e perdere peso, attivare quelli a destra fa
ingrassare e accumulare peso.
Ma c qualcosa di pi affascinante in tutto ci: attivare i fattori a sinistra simula in qualche modo il digiuno. Perch?
Perch la cellula vede quelli, non ragiona in termini di cosa mettiamo in bocca in un determinato momento o quanto
duri la nostra finestra di sovralimentazione, se quei fattori sono attivati, lei capisce digiuno. Volete un parallelismo
che faccia comprendere questo discorso? Prendiamo una stanza con un condizionatore regolato da un termostato.
Immaginiamo che la manopola di regolazione del termostato sia rotta, e che il condizionatore non raffreddi abbastanza
la stanza. Noi abbiamo caldo, molto caldo, come facciamo per far avviare il condizionatore, in un certo senso
ingannandolo? Prendiamo un phon e lo piazziamo sul termostato, che sente linnalzamento di temperatura e avvia
il condizionatore.
Come potete osservare dallimmagine, Calorie restriction, Ketogenic diet, CHO restriction sono messe insieme,
perch tutte e tre hanno effetti simili e attivano i fattori a sinistra. A destra troviamo invece Protein restriction, che
come potete osservare dalla linea spezzata, inibisce i fattori anabolici e interagisce anche con ci che c a destra.
Cosa significa tutto questo? Che se io faccio vedere alla cellula che sono attivi i fattori a sinistra, in qualsiasi modo
ottenga questo risultato, lei capir digiuno. Il che vuol dire che se introduco un alimento, prima di chiedermi
Interrompe il digiuno devo chiedermi Interferisce con quelle vie metaboliche? In che modo? Le potenzia o le
inibisce?; solo le risposte a queste domande possono davvero farmi capire se ci che sto facendo si inserisce bene o
meno nel mio protocollo di digiuno intermittente, in fase di sottoalimentazione (nella sovralimentazione cerchiamo
esattamente il contrario, ma adesso stiamo parlando dellunderfeeding). Ma c di pi, molto di pi
Il super digiuno
Questo termine ho cominciato a utilizzarlo per fare intendere che, paradossalmente, possiamo usare gli alimenti in
maniera funzionale non solo per simulare il digiuno, ma per amplificarne gli effetti. Carino, eh? In effetti largomento
molto affascinante, ma alcuni esperimenti e ricerche sono spesso prese sotto gamba, ci si ferma sempre alle cose
tangibili e tutto ci che non si pu vedere sembra non interessare. Prendiamo ad esempio lesperimento di Draznin e
colleghi, di cui ho fatto una revisione in Grassi dimagranti e che si intitola Effetti della composizione dei
macronutrienti dietetici sull'espressione e l'attivit di AMPK e SIRT1 nel muscolo scheletrico umano (2).
Non vi chiedo di andarvi a leggere quegli articoli, ma solo di guardarne i grafici; o, se proprio non ne avete voglia, state
attenti alle parole che seguono. Draznin ha fatto un esperimento con 4 tipi di diete diverse, ovvero