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Fiaba
Tanto tempo fa, in una periferia, cos lontana, da essere dimenticata dalla
citt, vivevano due bambini orfani dallinfanzia. I loro genitori erano morti
qualche anno prima a seguito di un incendio che era scoppiato in casa loro: le
fiamme erano divampate in casa durante la notte. Il padre sentendo lodore del
fumo si era svegliato e subito era andato in camera dei figli per portarli in salvo,
ma quando era rientrato per salvare anche la moglie fu troppo tardi per
entrambi. Da allora vivevano con la vecchia vicina, che sebbene povera li
trattava come fossero suoi figli. La casa era brutta e diroccata, cos tanto da
sembrare abbandonata. La facciata era di legno tarlato come una groviera e
aveva cos tante crepe da assomigliare al volto di un anziano. Linterno era
tempestato di ragnatele, ma era tenuta in modo dignitosa. Al centro, cerano
delle vecchie scale scricchiolanti, che conducevano alla soffitta, dove i due
bambini trascorreranno le loro giornate (Tom e Mila).
- Giochiamo a nascondino, Tom?
- Va bene, Mila, per questa volta ti metti sotto tu.
Un giorno, mentre giocavano
in soffitta, furono attirati dallo
strano cinguettio di un uccello,
che batteva il becco sulle
finestre. Mila, incuriosita apr la
finestra e luccellino, entrato
nella stanza, cominci a
volteggiare nervoso.
-Questo uccellino ha
sicuramente fame. Andiamo a
prendergli delle molliche di
pane! Disse Tom.
- Aspetta, aspetta! - lo interruppe Mila Guarda cosa sta facendo, sembra
quasi che voglia entrare nellarmadio!
Cos Tom apr le ante dellarmadio che non avevano mai aperto e furono
invasi da un grosso fascio di luce bianca che illumin tutta la stanza.
per loro sembrava che non ci fosse stato nulla da fare. In realt, lincendio
non era stato un incidente, ma era stato appiccato da Cattivus, il Re del
Male che vuole conquistare Altromondo. I vostri genitori sono in verit i
Re di questo Regno.
- Ma allora sono vivi? Domand frastornata Mila.
- Certo, Cattivus ha voluto provocare lincendio, perch senza di loro era
pi facile conquistare Altromondo. Mi sono presa cura di voi per tutto
questo tempo in attesa che si compisse la profezia.
- La profezia? interuppe Tom. Luccellino Hermes si introdusse nel
discorso cinguettando.
- S, la profezia dice:
Intanto dalla Torre del Castello oscuro, Cattivus osservava arrabbiato i due
bambini alla ricerca dellanello.
-Stupidi mocciosi, mi siete
scappati di nuovo! Non vi
bastato lincendio?! Mi avete
rovinato di nuovo i piani, ma
questa volta non mi
scapperete. Hermes intanto
guidava i due ragazzi nella
radura, controllando ad uno
ad uno le piante di melograno.
-Ma come faremo a trovare il
melograno? Sono cos tanti!
disse Tom.
- Non vi preoccupate! Quando prenderete in mano il melograno giusto, si
illuminer rispose Hermes.
Dopo un lungo tragitto, quando stavano per perdere le speranze,
arrivarono di fronte a un melograno secolare, dalla corteccia raggrinzita e
nodosa e dai rami spogli.
- Ben arrivati, finalmente avete raggiunto lobiettivo. Io sono il Sacro
Albero che cercate e vi dir chi il prescelto sar. Aggrappatevi a questo
ramo che vi metto davanti e afferrate il melograno. Esso si illuminer al
vostro tocco. Allinterno troverete chi di voi due dovr calzare.
Quando i due bambini
toccarono il melograno, si
accese emanando una grande
luce, di colpo una grossa ombra
si scaravent da fuori un
cespuglio e con violenza si and
a buttare sui due bambini: era
Cattivus. Con velocit e forza
gherm il melograno, per