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Una caramella un prodotto dolciario ottenuto mediante cottura di una miscela di sciroppo di
glucosio e di zucchero, successivamente addizionata di essenze ed estratti di erbe e piante
aromatiche, frutta, succhi, aromi.
Il termine caramella sembra derivare dal latino Canna Mellis, ovvero tubo-di-miele, con
riferimento a dei bastoncini di zucchero di canna, conosciuti in Siria ed importati in Italia da
Goffredo di Buglione in occasione della prima crociata (1097-1099). Il nome viene anche
fatto derivare dai vocaboli arabi kora (piccolo globo) e mochalla (cosa dolce).
Cenni storici
La diffusione popolare delle caramelle avvenne nel XV grazie alla diffusione, in Europa, della
coltivazione della barbabietola da zucchero. La maggiore quantit di materia prima
disponibile permise di produrre confetti, tondini di zucchero aromatizzati, oltre alle gi
presenti pasticche di orzo che allepoca erano famose per "mollificare la tosse". I confettieri
piemontesi, infatti, allinizio della diffusione delle caramelle, facevano largo uso del "sucher
drdi" (zucchero dorzo) per la loro realizzazione. La pasta utilizzata era ottenuta da uno
sciroppo di zucchero e una decozione di farina dorzo che, una volta cotta, veniva versata su
una pietra unta dolio in modo da formarne dei bastoni. Questi erano lasciati raffreddare e,
dopo la solidificazione, venivano divisi in pezzetti formando cos dei bastoncini. Ne "Il
confetturiere piemontese" (1790) un anonimo autore spiega come produrre "caramelle dogni
sorta" facendo "cuocere il zuccaro alla cottura detta caramel [], si bagna il dito nel zuccaro
e subito si mette nellacqua fresca, indi si mette sotto i denti, e se non si attacca ai medesimi, e
che sii alquanto croccante, allora sar cotto, e si versa poco per volta, sopra una pietra, indi si
mette cadun pezzetto in carta. Se volete dargli qualche gusto, od odore, bisogna metterlo nel
zuccaro quando bolle".
Per molto tempo le caramelle e in generale tutti i prodotti della confetteria furono consumati
esclusivamente in ambienti reali ed aristocratici. La loro diffusione tra la massa avvenne solo
nella seconda met dell800 quando i piccoli laboratori aumentarono la loro produzione, fino
a diventare delle piccole industrie. Tra la fine del XIX e linizio del XX secolo, i confettieri
iniziarono ad incartarle per proteggerle ed abbellirle. Il periodo considerato di maggior
successo per le caramelle quello successivo alla prima guerra mondiale. In quegli anni i
confettieri idearono una gamma infinita di caramelle dalle forme, dai sapori e dai tipi svariati.
Ingredienti
Sono ammesse varie tipologie di zuccheri1 (Legge 139 del 31 marzo 1980), ovvero:
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zucchero di fabbrica
Il legame interessa la funzione aldeidica del glucosio e quella chetonica del fruttosio: poich entrambe le funzioni riducenti
sono impegnate nel legame glicosidico, il saccarosio uno zucchero non riducente.
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zucchero raffinato
Lo zucchero invertito il risultato dell'azione della idrolisi del saccarosio mediante acidi diluiti. Per reazione di idrolisi si
ottiene una molecola di glucosio ed una di fruttosio.
La miscela ha chimicamente un potere rotatorio (della luce polarizzata) negativo, opposto a quello del saccarosio che
invece positivo e per questo prende il nome di zucchero invertito. Lo zucchero invertito presente naturalmente nei succhi di
alcuni frutti, principalmente quello d'uva.
Il suo utilizzo da parte dell'industria alimentare in sostituzione dello zucchero da tavola dovuto a vari motivi. Innanzitutto la
solubilit in acqua dello zucchero invertito superiore a quella del saccarosio circa del 75 per cento a temperatura ambiente
ed anche il suo potere dolcificante circa 1.3 1.4 volte maggiore di quello del saccarosio.
La presenza di glucosio e soprattutto di fruttosio nello zucchero invertito, conferisce una forte tendenza ad assorbire acqua ed
a trattenerla; da qui ne deriva che i prodotti a cui viene addizionato si mantengono pi umidi, e quindi si possono ottenere
prodotti dalle caratteristiche pi plastiche e pi soffici.
Lo zucchero invertito oltre ad abbassare il punto di congelamento, ha un'azione riducente capace di ritardare il processo di
ossidazione e quindi di alterazione dei prodotti alimentari nei quali viene aggiunto.
Lo zucchero invertito si trova allo stato di sciroppo denso e per le sue caratteristiche ampiamente utilizzato in sostituzione
dello zucchero nell'industria dolciaria, sopratutto per la realizzazione di gelati, ma anche nella fabbricazione di marmellate,
conserve, frutta sciroppata. Viene usato anche nella produzione della birra, e nello zuccheraggio dei mosti. Per la sua
propriet di evitare o ritardare la cristallizzazione molto utilizzato in pasticceria per la preparazione di glasse e coperture.
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presente in natura in due enantiomeri con la forma destrogira (D-glucosio o destrosio) pi diffusa.
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Nel linguaggio comune, il termine fecola identifica l'amido contenuto nei tuberi di patata. Nel processo produttivo, i tuberi
vengono lavati e ridotti in polpa, poi lasciati macerare in acqua. La fecola viene quindi ricavata dal setacciamento del liquido
lattiginoso che ne fuoriesce, ricchissimo di amido e di altri nutrienti (proteine solubili e sali minerali), poi separati per
centrifugazione. Come tutti gli amidi, la fecola costituita da due polimeri di glucosio differenti: amilopectina (80%) ed
amilosio (20%). Rispetto all'amido di frumento, e ancor pi a quello di mais, la fecola pi ricca di amilopectina (70% nel
mais, 75% nel frumento), mentre la temperatura di gelatinizzazione si attesta intorno ai 60 - 65 C.
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Il Destrosio Equivalente sta ad indicare livello di equivalenza, di un dato carboidrato, in rapporto al glucosio (valore 100):
una misura del grado di idrolisi di amidi e derivati.
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o in apparecchiature continue, aventi scarico discontinuo (ad es. TBK 750, Hosokawa)
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La formatura della caramella pu anche avvenire mediante deposito in opportuni stampi, il cui
materiale scelto in relazione al tipo di caramella prodotta:
Stampi in alluminio,
rivestiti di teflon, con
eiettori a molla, per
caramelle preparate ad
alta temperatura.
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Nel caso delle caramelle ripiene il ciclo di lavorazione assai simile a quello descritto, con
lunica variante di una follatrice dotata di un tubo distributore della crema interna. Il cordone
di massa zuccherina, quindi, quando va alla stampatrice, ha gi al suo interno il ripieno. Le
creme del ripieno possono essere a base grassa o zuccherina; alla prima appartengono la
crema al caff, al cioccolato, alle mandorle o nocciole, del secondo tipo fanno parte quelle a
base di confetture e marmellate, miele, liquore. Il ripieno rappresenta circa il 15% della
caramella totale. La conservabilit delle caramelle ripiene leggermente inferiore, perch
proprio il cuore morbido pu subire, nel tempo, qualche alterazione.
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Le caramelle mou furono inventate, pare, da un confettiere parigino agli inizi di questo
secolo, per festeggiare la visita ufficiale in Francia dell'imperatore Menelik. Oltre
allimmancabile zucchero, ingrediente essenziale delle caramelle mou la panna, o crema di
latte, accompagnata da grassi vegetali. Limpasto viene lavorato e quindi estruso, cio fatto
passare attraverso fori che gli danno la forma di grossi spaghetti o lunghi parallelepipedi,
quindi viene tagliato e fatto raffreddare, ottenendo il classico colore tra il bruno e il marrone.
Le caramelle gommose sono caratterizzate da una notevole morbidezza ed elasticit, data
dalla presenza di gomme anche in alte percentuali. La pi utilizzata la gomma arabica,
ottenuta dallessudato della corteccia di unacacia che cresce in Africa. La gomma arabica
viene purificata e quindi aggiunta alla miscela di sciroppo di glucosio e altri zuccheri. La
gomma arabica non deve essere in percentuale, inferiore al 45%; gli zuccheri non devono
essere inferiori al 45%. Sono ammessi gli edulcoranti come i polialcoli; sono vietati gli amidi
modificati. Sono ammessi gli acidificanti consentiti dalle normative in vigore. Vietato luso di
conservanti, emulsionanti e gelatine animali. Anche in questo caso le materie prime vengono
dosate, miscelate, riscaldate e sciolte per ottenere una massa fluida. Dopo laggiunta di
essenze, estratti, aromi o acidificanti, limpasto ottenuto viene colato in "cassetti" stampati per
dare forma alle caramelle. Si passa dunque allessiccazione, seguita dalleventuale aggiunta di
zucchero in granelli.
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In corrispondenza di tali residui di ramnosio si innestano catene laterali pi o meno lunghe, che contengono ancora ramnosio,
e anche galattosio e arabinosio. Le pectine formano dei colloidi gelatinosi, abbondanti nella parete cellulare della frutta: essi
vengono idrolizzati con la maturazione da alcuni enzimi come la pectasi e la pectinasi (sono presenti soprattutto nelle mele e
nelle pere). Ogni frutto ha una percentuale di pectina variabile a seconda della specie e della sua et di maturazione. La
pectina cementifica lo spazio tra una cellula e l'altra, tenendole unite e dando croccantezza a frutta o verdura. Con il
procedere della maturazione questo legame si scioglie e il frutto perde consistenza. La pectina trova impiego nell'industria
alimentare come gelificante, soprattutto nella realizzazione di marmellate e confetture, assumendo la denominazione di E440.
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il volume dei serbatoi di stoccaggio delle materie prime (si consideri una densit di
mucchio pari a 850 kg/m3 per il saccarosio, e pari a 650 kg/m3 per il glucosio);
la temperatura alla quale pu essere riscaldata la miscela acqua-glucosio-zucchero;
la pressione di lavoro, ed il consumo della pompa;
il consumo di vapore;
il grado di concentrazione della soluzione che si pu ottenere quando la miscela venga
portata a pressione atmosferica dopo riscaldamento.
170435
: densit, kg/m3
B : concentrazione, Brix
Calore specifico: c p = 1 0.632 0.001T + 0.0011(100 P )
B
100
11.75 2.1
Viscosit (equazione di Wagnerowski): ln = N
T + 91
: viscosit, P
T : temperatura, C
B
N=
1900 18B
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