Mi ricordo di Anna Frank un film di Alberto Negrin,
prodotto nel 2009, tratto dal libro di Alison Leslie Gold Anna Frank remeber. Ha inaugurato il palinsesto televisivo 2010 dedicato alla Giornata della Memoria, ottenendo una buona percentuale di share e critiche positive. La storia ovviamente tratta dal diario di Anna, ma guarda tutta la vicenda allargando il punto di vista, includendo la vicenda della migliore amica Hanneli Goslar. Il film parte nel periodo della promulgazione delle Leggi Razziali, negli anni trenta, quando le due ragazze con le famiglie vivono ancora ad Amsterdam. In seguito alle sparizioni di amici e parenti di origine ebrea, la famiglia di Anna si nasconde in un piccolo alloggio segreto, con laiuto di Miep Gies. I nazisti per, grazie alla segnalazione di passanti che avevano visto attivit sospette allinterno delledificio, scoprono la famiglia e la deportano al campo di Bergen-Belsen. Fortunatamente il diario scritto da Anna viene conservato da Miep fino al ritorno del padre. Nel frattempo Hanneli, di cui il film non narra la sorte durante questo periodo, stata deportata in vari campi, finendo alla fine nello stesso di Anna. Le due ragazze riusciranno ad incontrarsi per lultima volta. Hanneli ed Otto Frank (padre di Anna), sono sopravvissuti e si incontrano in un ospedale una volta finita la persecuzione. Otto laiuter a partire per farsi una nuova vita, come aveva sempre progettato da ragazza insieme ad Anna. Il film a mio parere difficile da giudicare, essendo una sorta di testimonianza storica. Nonostante questo mi ha colpito molto la caratterizzazione dei personaggi, che sono riusciti ad essere dei ragazzi come noi, a comportarsi come mi sarei potuto comportare io, evitando quindi di diventare i soliti piatti stereotipi della serie: Anna, ragazza seria e riflessiva etc. Mi hanno impressionato molto i
personaggi nazisti che incontra la famiglia Frak una volta
giunti nel campo di concentramento. Nonostante penso che non si possa concepire lodio razziale verso gli ebrei che alcune persone provavano in quel periodo, il regista non ha reso i nazisti dei semplici cattivi senza giustificazione, ma gli ha rappresentati come degli umani, in un certo senso vittime di quel periodo, ma senza per ovviamente giustificarli. Come studente del liceo Musicale non mi sfuggita la colonna sonora, che riesce a enfatizzare la tensione dei vari momenti senza per rendersi eccessivamente tragica ed eccessivamente barocca. Molto bello il leitmotiv (breve tema musicale, di solito associato a un personaggio o a unidea, che ritorna nello spettacolo o nel film ogni volta che compare la persona o lidea) di Anna. Non mi piaciuto invece come stato strutturato il film: i flashback continui spezzavano il ritmo della narrazione, inoltre i dialoghi di Otto con i bambini nel mondo attuale non aggiungevano niente alla sua opinione/caratterizzazione che non ci fosse gi nel resto del film. Traendo le conclusioni finali, Mi ricordo di Anna Frank un film che riesce bene a rappresentare lintento che si era posto, cio lamicizia tra due ragazze, che pure in mezzo a una delle pi grandi tragedie dellumanit, si mantenuta intatta.