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_Ideazione : ay 1s 2 MS Regia testi: Massimiliano Troiani arionette: Camilla Gulini Ombre e Pitture: Francesca Casolan “o Talian _ Saxophono ed el sttronica: Mass 7 a Tl progetto Alkaest_Frammenti di un racconto alchemico nasce dall’incontro di artisti provenienti da diverse esperienze nell’ambito del teatro di figura, della videdart, delle arti plastiche e della musica contemporanea. Il gruppo é@ composto dai Francesca Casolani (pittrice e animatrice di ombre), Celeste Taliani (video artista), Camilla Gulini (marionettista), Massimo Valentini (musicista) Massimiliano Troiani (regista e drammaturgo). Tl lavoro debutta a Parigi nella primavera del 2010 al teatro Il’Orangerie nell’ambito degli eventi dello spazio teatrale “Anis Gras”. Alkaest Frammenti di un racconto alchemico Se all’Alchimia si riconosce la dignita di essere un sentiero di conoscenza, si deve riconoscere anche il suo modo di esprimersi attraverso un linguaggio (volutamente) tra i pid confusi e fumosi; @ una via che come la fiamma, disse qualcuno, non ha forma fissa ma continuamente cambia. Il richiamo di questa strada é sempre stato forte nel corso del tempo, tra artisti, filosofi e scienziati, eppure scienza non 2, mentre trova comunanza d’intenti con I’arte e con la filosofia. Cid che pud spingere a portare in teatro alchimia 2 proprio questa affinita tra i linguaggi; Artaud gia ne scrisse, a proposito di questa familiarita tra i due percorsi. Gia, perché qui di percorso si tratta, denso di geroglifici e simboli, tanto che non ci é dato sapere se mai alchimista riusci a trasmutare in oro i metalli vili e mai poggid Ia sua mano sulla pietra filosofale. Ma dato che ragioniamo nell’ambito dell’arte e della metafora, dobbiamo dire di si, che qualcuno percorse con successo il sentiero che parte dal piombo e arriva a toccare l’oro, Valchimia é un sentiero interiore ma anche esteriore, il dentro e il fuori si confondono e cid che accade negli alambicchi dell’alchimista accade anche nella sua coscienza. Il teatro e l’alchimia funzionano finché giocano a fingere, a rimandare ad altro. Le parole chiave che gli alchimisti per secoli si sono trasmessi, fissandole davanti a loro come stelle polari, sono state: “Trasmutazione” “Fuoco” “Mercurio e Zolfo” che si declinavano poi in sette operazioni che a loro volta si riducevano alle le tre fasi di questa ricerca, tingendosi di altrettanti colori: il Nero, il Bianco e il Rosso. Ognuna di queste fasi 6 accompagnata da figure prese in prestito dal mito, allora si fanno avanti, tra gli altri, il Drago e Saturno, attori di quel mondo iare la strada. oscuro dove Jung consigliava di scendere per i Questo lavoro per marionette ombre e video, si presenta in forma di appunti, potrebbe essere altrimenti? Viene rappresentata la solitudine dell’alchimista e il suo essere considerato un “rifiutato” come avvenne per scelta anche di alcuni mistici Sufi.

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