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ZOONOSI

PROTOZOARIE A
TRASMISSIONE
IDRICA

Le patologie ascrivibili ai parassiti


determinano una significativa morbosit
nelluomo e negli animali e costi economici
elevati per la comunit.
Gli stadi infettanti di alcuni parassiti,
escreti con le feci e le urine, possono
contaminare le risorse idriche impiegate a
scopi potabili

Aumento del numero di epidemie correlate


al consumo di acqua potabile nei paesi
industrializzati.
Negli ultimi anni maggiore attenzione
verso le problematiche connesse alla
presenza di microrganismi patogeni nelle
risorse idriche, anche potabilizzate.

Principali cause di rischio

Contaminazione delle riserve idriche


attraverso il dilavamento del terreno in
presenza di escrementi e urine

Reflui urbani

Reflui zootecnici

Acque di dilavamento artificiali o naturali

Contaminazione di vegetali con feci e


urine infette

Epidemie da acque ricreazionali

Tra le diverse specie di protozoi la cui presenza


strettamente associata ad acqua ed alimenti
contaminati da materiale fecale di origine umana
e/o animale

Giardia, Cryptosporidium e
Toxoplasma
costituiscono gli agenti di zoonosi pi importanti

Cryptosporidium e Giardia sono considerati a


livello mondiale i pi diffusi protozoi idrotrasmessi;
numerose evidenze dellorigine idrica di episodi epidemici
sia in paesi in via di sviluppo che in quelli occidentali

linfezione da Toxoplasma gondii correlata


prevalentemente allassunzione di alimenti di origine
animale parassitati/contaminati;
sono stati appurati anche in questo caso epidemie per
idrotrasmissione.

Caratteristiche comuni
Alta resistenza agli agenti chimici e fisici, in
particolare alla clorazione
Elevata sopravvivenza delle forme infettanti
Bassa dose infettante

Dimensione ridotta delle (oo)cisti

Epidemie protozoarie nel mondo


2%

1%

4%

USA
Canada

9%

UK
Rest Europe

52 %

24 %

Japan
Australia & New Zealand
Others

8%

Negli USA, UK e Germania la criptosporidiosi umana una


malattia con obbligo di notifica
da Karanis et al., 2007

Epidemie protozoarie in Europa


UK
Svezia
Germania
Italia
Olanda
Spagna
Francia

2%
2%

3%

3%
5%

5%
81 %

Secondo lOMS negli ultimi anni circa 1 milione di casi di infezioni da


Giardia e Cryptosporidium, dovute a contaminazione delle acque, sono
avvenute in Europa
da Karanis et al., 2007

Epidemie protozoarie in Italia

In Italia, i dati sulla diffusione


di questi parassiti
nellambiente sono ancora
limitati, poich Giardia,
Cryptosporidium e
Toxoplasma non hanno
lobbligo di monitoraggio

Giardia and Cryptosporidium in acque di superficie in Italia


Region

Years

Type
of
water

Number
of
samples

Positive
samples
(%)

Giardia
Mean cyst
N/L SD

Positive
samples
(%)

Cryptosporidium

Piedmont

1997

river

22

22 (100)

1.16

0.78

22 (100)

0.19

Lazio

2001/02

river

10

10 (100)

80

90

10 (100)

Sicily

2003/04

river

7 (100)

465

413

7 (100)

9.86

Sicily

2003/04

watersheds

10

1 (10)

0.12

0.36

Lazio

2001/02

watersheds

2 (50)

0.006

0.009

Apulia

2000/01

watersheds

27

4 (14.8)

Apulia

2001/02

watercourse

3 (42.9)

0.01 0.02

Briancesco and
Bonadonna, 2005

Tuscany

2003/04

watercourse

16

14 (87.5)

2.05

10 (62.5)

0.19

Sacco et al., 2006

Lazio

2001/02

lakes

1 (33.3)

0.28

N. I.

N. I.

Di Cave et al., 2005

Mean oocyst
N/L SD

References

0.08

Carraro et al., 2000

Briancesco and
Bonadonna, 2005

6.79

Di Benedetto et al., 2005

1 (10)

0.23 0.73

Di Benedetto et al., 2005

0
0.13

Briancesco and
Bonadonna, 2005

0.07

Brandonisio et al., 2004

N/L: number of oo/cysts per liter; N. I. = not investigated

Giangaspero et al., 2007

Giardia e Cryptosporidium in acqua di pozzo

Years

Number
of
samples

Lazio

2001/02

14

Apulia

2004/05

18

2 (11.1)

0.28

0.31

Sicily

2003/04

14

2 (14.3)

0.33

0.25

1 (7.1)

1.5

Region

Giardia

Cryptosporidium

Positive
samples
(%)

Mean cyst
N/L SD

Positive
samples
(%)

Mean oocyst
N/L SD

Briancesco
2005

Lonigro et al., 2006

References

and

Bonadonna,

Di Benedetto et al., 2005

Da Giangaspero et al., 2007

Giardia e Cryptosporidium nei reflui in Italia


Region

Type
of
wastewater

Number
of
samples

Raw sawage

Giardia

Cryptosporidium

References

Positive
samples
(%)

Mean/Range
cyst N/L

3 (100)

54

3 (100)

4.5

Carraro et al., 2000

Raw sawage

16

16 (100)

2,100 - 42,000

3 (18.75)

107

Cacci et al., 2000

Lazio

Raw sawage

10

10 (100)

800 - 7,000

10 (100)

0.4 - 30

Lazio

Raw sawage

5 (100)

3,500 34,000

N. I.

N. I.

Di Cave et al., 2005

Sicily

Primary effluent

8 (100)

108,00

8 (100)

702

Di Benedetto et al., 2005

Sicily

Secondary effluenta

8 (100)

6,160

7 (87.5)

56.9

Di Benedetto et al., 2005

Apulia

Secondary effluenta

4 (100)

1,800

5 (50)

56

Piedmont
Lombardy
Campania
Sardinia
Sicily

Positive Mean/Range
Samples oocyst N/L
(%)

Briancesco and Bonadonna, 2005

Lonigro et al., 2006

Apulia

Tertiary effluent b

4 (100)

253

4 (100)

0.26

Brandonisio et al., 2000

Apulia

Tertiary effluent c

4 (100)

6.65

4 (100)

0.23

Brandonisio et al., 2000

Piedmont

Tertiary effluent d

11

11 (100)

1.4

11 (100)

0.21

Carraro et al., 2000

Apulia

Chlorinated effluent

14

11 (78.6)

37.5

3 (21.4)

0.29

Brandonisio et al., 2000

Lazio

Chlorinated effluent

6 (100)

60

6 (100)

30

Lazio

Chlorinated effluent

2 (100)

31 670

N. I.

N. I.

Di Cave et al., 2005

Apulia

Chlorinated effluent

11

9 (81.82)

98.85

4 (36.4)

6.99

Brandonisio et al., 2007

Apulia

UV-Treated effluent

10

7 (70)

37.8

1 (10)

2.67

Brandonisio et al., 2007

Briancesco and Bonadonna, 2005

Activated Sludge; b Chemical Flocculation; c Chemical Flocculation followed by slow sand filtration; d Chemical dephosphorization and multilayer filtration

Acqua potabile e ricreazionale in Italia

Negativo lesame di 19 campioni di


acqua potabile (Briancesco e Bonadonna
2005)

Cryptosporidium e/o Giardia sono stati


rinvenuti occasionalmente nellacqua
di piscine (Bonadonna et al. 2004;
Briancesco e Bonadonna 2005; Oliveri et al.
2006)

Epidemiologia molecolare:

Per stimare il potenziale zoonotico di


una specie/genotipo necessario
valutare la presenza delle possibili
varianti nei diversi ospiti e
nellambiente

Cryptosporidium spp.

Criptosporidiosi
Patologia particolarmente grave nei
ruminanti neonati (vitelli e capretti in
modo particolare).
La malattia interessa anche numerosi
altri mammiferi, gli uccelli, i pesci, i
rettili.

Cryptosporidium
TASSONOMIA
Phylum: Apicomplexa

Famiglia:
Cryptosporiididae
Genere:
Cryptosporidium

Cryptosporidium: tassonomia

Cryptosporidium: tassonomia
Specie (16) di Cryptosporidium ritenute valide e relativi ospiti
Specie

Ospiti pi frequenti

Ospiti minori

C. parvum

bovini, pecore, capre,


uomo

cervi, topi, maiali

C. hominis

uomo, scimmie

dugongo, pecore

C. muris

roditori, cammelli

uomo, irace, capra di


montagna

C. canis

cani

uomo

C. felis

gatti

uomo , bovini

C. suis

maiale

uomo

C. andersoni

bovini, cammelli

pecore

C. bovis

bovini,

C. ryanae

bovini

C. wrairi

cavia

C. meleagridis

tacchini, uomo

pappagallo

C. baileyi

polli, tacchini

calopsitta, quaglie, struzzo,


anatre

C. galli

fringuelli, galline,
beccogrosso

C. serpentis

serpenti, lucertole

C. saurophilum

lucertole

C. molnari

pesci

Ciclo del parassita:

Simile a quello dei coccidi


Forma infettante:oocisti ovalare,
di ~4-5m priva di sporocisti con 4
sporozoiti a virgola di ~ 1m

Se ingerite o inalate dallospite


si liberano gli sporozoiti
Pu avvenire anche in sedi
diverse dallintestino
(congiuntiva, app. resp., ovaie, testicoli)

Gli sprozoiti prendono contatto con


con la sup. luminale delle cell. epit. e
si invaginano nella loro membrana
(vacuolo parassitoforo intracellulareextracitoplasmatico) poi nellarea di
contatto si hanno modificazioni che
portano al feeder organelle
(nutrimento per pinocitosi).
Poi diviene trofozoita

Ciclo del parassita:

2 tipi di oocisti (non necessitano di sporulazione sono gi infettanti):


- a parete spessa (di 2 strati): forme di resistenza per lesterno eliminate con le feci
- a parete sottile (un solo strato): liberano gli sporozoiti nellintestino con auto-reinfezione

Si forma lo zigote
(che si riveste della parete formando loociste)

Microgameti senza flagello


ma mobili fusiformi
(da un microgametocita 14-16 microgameti)

Il trofozoita a sua volta dar


origine ad uno schizonte

Macrogameti fissi
(da un macrogametocita un solo macrogamete)
Con le fasi schizogoniche
si formano i merozoiti

C. baileyi: 3 generazioni schizogoniche


C. meleagridis e parvum: 2 generazioni schizogoniche

Durata del ciclo:


3-14 gg

Uccelli
C. meleagridis: intestino tenue e
apparato respiratorio (seni
infraorbitali, laringe, trachea,
bronchi, sacchi aerei, polmoni)
C. baileyi: a livello di borsa di
Fabrizio, cloaca e apparato
respiratorio (trachea) e congiuntiva

Trachea di tacchino invasa da numerosi criptosporidi


(da Gardiner ed al., 1988, An atlas of protozoan
parasites in animal tissues, USDA Agriculture Handbook n
651)

SUTURE

SPOROZOITE

Trasmissione

Trasmissione oro-fecale:

Acqua

Alimenti

Trasmissione per via aerogena


Diretta
-Ruolo delle madri nei ruminanti Emissione di oocisti nellultimo periodo
di gravidanza-primo periodo di lattazione

Notevole resistenza oocisti nellambiente (3 mesi a 15-20 C e pi di 1


anno a 4-6C) ed ai comuni disinfettanti (sensibili solo nei confronti
dellammoniaca a 5-50%, formalina al 10% e perossido di idrogeno
al 3%).

Epidemiologia
criptosporidiosi ruminanti

Cattle are commonly infected with four Cryptosporidium


spp: C. parvum, C. andersoni, C. bovis, C. ryanae.
Earlier studies in the United States indicated the existence
of an age-related occurrence of Cryptosporidium spp.
In dairy cattle, C. parvum is mostly found in pre-weaned
calves, C. bovis and C. ryanae in weaned calves, and C.
andersoni in yearlings and adult cattle
The same pattern of infections probably also exist in beef
and other breeds of cattle
Thus, in cattle, only pre-weaned calves are major source
of C. parvum.

Epidemiologia
criptosporidiosi ruminanti C. parvum

In USA fino al 60% degli allevamenti


esaminati risulta positivo (fattori di rischio
allev.)
Fino al 50% vitelli 1-3 settimane di vita risulta
positivo
Nei vitelli con diarrea, nei vari studi nei vari
paesi, dal 9 all88% risultano infetti. La
mortalit non risulta elevata.
Prima causa di diarrea neonatale nei vitelli
da solo o associato ad altri patogeni.
In Italia molto frequente nei vitelli

Epidemiologia
criptosporidiosi ruminanti

C. parvum, C. bovis and the Cryptosporidium cervine


genotype in sheep

In goats, C. parvum, C. bovis, C. hominis, a


Cryptosporidium goat genotype and a new
Cryptosporidium genotype

Epidemiologia criptosporidiosi
altre specie animali

Cryptosporidium parvum and Cryptosporidium horse


genotype in horses

C. suis and the Cryptosporidium pig genotype II in


pigs. Cryptosporidium parvum was only rarely seen
in pigs

Epidemiologia
criptosporidiosi
C. hominis, C. parvum, C. meleagridis, C. felis, C. canis are found in
humans
A few other Cryptosporidium species and genotypes are occasionally
found in humans, including C. muris, C. suis, C. andersoni and
Cryptosporidium cervine, horse, rabbit genotypes
C. hominis more commonly found in children and C. parvum more in
adults
C. parvum and C. hominis are thus far associated with most waterborne,
foodborne and direct contact-associated (person-to-person and animal-toperson) outbreaks of cryptosporidiosis
In studies conducted in Peru there were no significant differences in the
distribution of Cryptosporidium species or genotypes between children and
HIV+ persons,indicating that there is no preferential infection with zoonotic
species/genotype in immunocompromised persons

Patogenesi
Localizzazioni intestinali:
Scarso assorbimento di H2O e Na+
Liberazione di tossine enterotossiche
Diminuito assorbimento zuccheri, vitamine, proteine e
lipidi
Appiattimento e necrosi degli enterociti,villi accorciati
e fusi. Infiltrazione cellule infiammatorie
(plasmacellule e linfociti)

Diarrea e
malassorbimento

Patogenesi
Localizzazioni respiratorie:
Scomparsa Appiattimento e necrosi dellepitelio
tracheale oppure ipertrofia e iperplasia epitelio
respiratorio. Ciglia ridotte o assenti. Infiltrazione
cellule infiammatorie (istiociti e linfociti) nella mucosa.
Presenza di abbondante quantit di muco in seni, prime
vie respiratorie e trachea.

Tosse, sternuti,
rantoli, dispnea

Sintomatologia
Localizzazione intestinale

forma asintomatica
forma diarroica autolimitante
Forma diarroica persistente
Forma diarroica grave e mortale
Prolasso cloaca negli uccelli

Localizzazione respiratorie

Tosse, sternuti, dispnea e congiuntiviti

Diarrea
Immunocompetenti

Immunodeficienti

Adulti

Diarrea perenne
e non autolimitante
Sintomi assenti
o blandi e forme per lo pi autolimitanti

Giovani o Neonati
Grave diarrea
Danni permanenti

Sist. Imm.
1 contatto
Flora enterica

Immunologia

Sia immunit cellulare che umorale


sembrano svolgere un ruolo importante
per il controllo di questa parassitosi.

Diagnosi

Escrezione delle oocisti intermittente:


esaminare pi campioni fecali
(almeno 3 campioni raccolti in giorni
non consecutivi).

Diagnosi:
Colorazioni
di strisci fecali
Zihel-Nielsen modificata
(oocisti come granuli rosso brillante su sfondo verde)

Kinyoun modificata
(protozoi come corpi sferici rossi su sfondo blu)

Heine (2 gocce di feci diarroiche su vetrino, aggiungere 2 gocce di carbol-fucsina,


appoggiare un secondo vetrino, separare i vetrini e farli asciugare, osservare al microscopio
oocisti non assumono il colore e spiccano su sfondo rosso)

Diagnosi

Diagnosi

Metodi immunoenzimatici
Immunofluorescenza
PCR

Diagnosi:
Colorazioni impiegate
per i preparati istologici

Ematossilina-Eosina
Giemsa (oocisti di colore blu-verde)
Zihel-Nielsen (oocisti rosso brillante)

Fonte di infezione per luomo

Materiale fecale umano o


animale contenente oocisti
Reservoir del parassita

Tra animale e uomo


Tra uomo e uomo
(promiscuit, scarsa igiene)

Trasmissione:
Idrica
Alimentare
(poco conosciuta)

Terapia

Colostro bovino iperimmune


Paromomicina
Spiramicina
Lasalocid (coccidiostatico- molto
tossico per i ruminanti)
Alofuginone (coccidiostatico)

Profilassi:
ANIMALI:
Nascita di animali ipossici
con acidosi metabolica
Stress per la madre =
scarsa produzione di colostro

Ridurre i parti distocici


nei bovini
Stabulare madre e figli separati
Altri vitelli possono assumere
da altri vitelli
colostro destinato al figlio
Stabulare in box singoli vitelli e
capretti per almeno 2-3 sett. o
separarli per gruppi di et
Si riduce lesposizione
al patogeno nella fase pi critica

Scarsa assunzione di colostro


da parte del vitello, scarsa
protezione vs Criptosporidium

Profilassi:
ANIMALI:

Ammoniaca (5%-50%)
Perossido di Idrogeno al 3%
Formolo al 10%
Esposizione alla luce solare
diretta per 3 gg

Distruggere i parassiti
nellambiente
A fine ciclo di allevamento, fare
pulizia locali ed attrezzature a
caldo ad alta pressione e poi
vuoto sanitario
Separare eventuali malati dai
sani quanto prima
Se il patogeno entra in
allevamento attenzione alluomo
per la trasmissione

Profilassi:
ANIMALI:

Rotavirus
Coronavirus
E. coli

Sterilizzare quotidianamente le
attrezzature
Profilassi contro altri patogeni
Terapia farmacologica
Alofuginone lattato
(coccidiostatico)

Paromicina solfato
(Ab aminoglicosidico)

Profilassi:
ANIMALI:
Negli allevamenti avicoli
utilizzare pavimenti grigliati
(chiude il ciclo oro-fecale)

Tutto pieno-tutto vuoto


Fumigazione degli allevamenti

OOCISTI

Epidemiologia molecolare:
Cryptosporidium spp.

Negli ultimi anni sono stati ottimizzati numerosi protocolli


per lamplificazione tramite PCR di differenti regioni del
DNA di Cryptosporidium che vengono utilizzati per:

lidentificazione da campioni fecali umani ed animali


lidentificazione da campioni di acqua e cibo
la tassonomia

lepidemiologia
la filogenesi

Regioni genomiche analizzate, metodiche utilizzate e loro applicazione


REGIONE GENOMICA

METODICA

APPLICAZIONE

18S rDNA

PCR, nested PCR, sequenziamento,


PCR-RFLP, Real time PCR, microarray

identificazione specie e
genotipi, analisi filogenetica

Heat Shock Protein 70


(Hsp70)

PCR, nested PCR, sequenziamento,


PCR-RFLP, Real time PCR, microarray

identificazione specie e
genotipi, analisi filogenetica

Oocyst Wall Protein


(COWP)

PCR, nested PCR, sequenziamento,


PCR-RFLP, microarray

identificazione specie e
genotipi

Actina

PCR, nested PCR, sequenziamento.

identificazione specie e
genotipi

-tubulina

PCR, nested PCR, sequenziamento,


PCR-RFLP

identificazione specie e
genotipi

Glycoproteina 60 (GP60)

PCR, nested PCR, sequenziamento.

identificazione
sottogenotipo

Microsatelliti

PCR, nested PCR, sequenziamento,


PCR-RFLP, microarray, fragment typing

identificazione
sottogenotipo

Minisatelliti

PCR, nested PCR, sequenziamento,


PCR-RFLP, microarray, fragment typing

identificazione
sottogenotipo

Extra-cromosomal duoble
stranded RNA

Reverse trascriptase, PCR,

identificazione
sottogenotipo

Epidemiologia molecolare: Cryptosporidium

Identificazione di numerose specie e genotipi da molte


specie animali domestiche, selvatiche, dalluomo e
dallambiente.

Cryptosporidium: specie e ospiti


Specie
C. andersoni
C. baileyi
C. bovis
C. canis
C. felis
C. galli
C. hominis
C. meleagridis
C. molnari
C. muris
C.
parvum
C.
scophthalmi
C. serpentis
C. suis
C.
varani
C. wrairi

Ospiti principali
Cattle, Camel
Chicken, Turkey
Cattle .
Dog
Cat .
Chicken, Passeriformes
Human, monkey.
Turkey,Human .
Fish
Rodent .
Cattle, Human .
Fish
Snake .
Pig
Lizard
Guinea pig .

Ospiti minori
Human
3 Avian Orders Human
Human
Human, Cattle
Dugong, Sheep
Parrot
Human,hyrax,Mtn goat
Rodents, Ruminants Lizard
Human, Cattle
Snakes
-

Pi di 33 genotipi, differenti da un punto di vista genetico


ma ancora non definiti vere specie

Da Smith et al. 2007

Epidemiologia

Acqua contaminata
Cibo contaminato
Contatto diretto

Uomo

Animali

Numerose le epidemie riportate tra studenti


di Veterinaria e tra il personale a contatto
con bovini nelle stalle e nei laboratori in
diversi paesi del mondo

Epidemiologia
L'acqua principale veicolo
di trasmissione delle oocisti
la cui presenza stata
rilevata sia nelle acque
grezze, soprattutto di
origine superficiale, sia
nelle acque potabili
Le oocisti sono resistenti
agli stress ambientali e ai
trattamenti chimici e fisici
comunemente attuati nei
processi di potabilizzazione

La maggior parte delle segnalazioni riportate in letteratura


di epidemie di criptosporidiosi da acqua contaminata,
provengono dagli USA, dal Canada e dal Regno Unito.
Lincidenza di queste patologie idrodiffuse rimane ancora
sottostimata, vista lassenza di un sistema di sorveglianza
nazionale specifico con leccezione degli Stati Uniti (attivo
gi dal 1971) e del Regno Unito.

Epidemie da consumo di acqua potabile

APRIL 19,1993

Gli studi in Italia

Gli studi in Italia


112 isolati tipizzati
C. parvum
C. hominis
C. felis
C. canis
C. suis
Pig genotype II

n=96 (85.7%)
n=1 (0.8%)
n=1 (0.8%)
n=2 (1.7%)
n=8 (7.1%)
n=4 (3.5%)

C. parvum la specie identificata


pi frequentemente (85.7%)
nelluomo, negli animali, nelle
acque

Ruolo degli animali nella


trasmissione di Cryptosporidium
alluomo

Epidemiologia molecolare: gli animali


La prevalenza del 100% di C.
parvum quale agente di
criptosporidiosi nei vitelli
conferma il ruolo dei bovini
quali possibili reservoir per
linfezione umana.
Linfezione da C. felis in un
paziente HIV-positivo
sottolinea il possibile impatto
sulla salute pubblica di altre
specie di Cryptosporidium.

Ununica epidemia idrodifffusa in Emilia Romagna in una


comunit per il recupero di tossicodipendenti (gennaio 1995).
Prevalenze del 13,6% tra gli individui HIV negativi e del
30,7% tra i sieropositivi, alcuni casi fatali.
Pur non essendo stata effettuata la ricerca delle oocisti
nellacqua potabile, alcuni campioni di sedimento dai
serbatoi di raccolta dellacqua sono risultati contaminati da
oocisti di Cryptosporidium.

Giardia

Giardia

Giardia un protozoo flagellato intestinale che


infetta un ampio numero di ospiti vertebrati
Eukaryota
Phylum Metamonada
Classe Zoomastigophorea
Ordine Diplomonadida
Famiglia Hexamitidae
Genere Giardia

Tassonomia

G. duodenalis (sin. Giardia intestinalis, G.


lamblia) che interessa numerose specie di
mammiferi incluso luomo: lunica
specie isolata nelluomo
G. agilis (anfibi)
G. muris (roditori, uccelli ,rettili)
G. psittaci (pappagallini ondulati)
G. ardeae (airone)
G. microti

La specie Giardia duodenalis


Giardia duodenalis (sin: Giardia intestinalis, Giardia lamblia)
la sola specie trovata nelluomo e in molti ospiti vertebrati

G. duodenalis lagente eziologico della giardosi e


rappresenta uno dei pi comuni protozoi grastrointestinali
causa di diarrea di origine non batterica e virale nel mondo.

La specie Giardia duodenalis

Il parassita presenta due morfotipi: il trofozoita o stadio


vegetativo e la cisti o stadio di disseminazione ambientale

La specie Giardia duodenalis

La forma cistica di resistenza

(nellambiente) e infettante ha forma


ovale
Misura 814 x 5-8 m
contiene 4 nuclei (nelle cisti
immature 2)
mostra 2 assostili, fibrille corte e
ricurve disposte a gruppi di 4
elementi (residui dei flagelli), 2 corpi
parabasali mediani ed una parete
proteico-fibrosa spessa 0.3m

Il trofozoita, piriforme, dotato di simmetria bilaterale


Misura 12-15 x 6-8 m
Presenta:
una superficie convessa (dorsale)
una superficie concava (ventrale) con la quale aderisce alla
parete intestinale (disco adesivo)
La concavit ventrale conferisce ai trofozoiti la caratteristica
forma a cucchiaio quando visti di profilo.
La specie Giardia duodenalis

La specie Giardia duodenalis

La specie Giardia duodenalis

Trofozoita

CICLO BIOLOGICO
Sviluppa nellintestino
tenue
Il trofozoita si moltiplica
per scissione binaria sulla
superficie della mucosa
intestinale
attraversa lintestino e si
incista
le cisti vengono emesse
con le feci

La specie Giardia duodenalis

La specie Giardia duodenalis

CICLO BIOLOGICO

La specie Giardia duodenalis

DISINCISTAMENTO

La specie Giardia duodenalis

CICLO BIOLOGICO

I trofozoiti si moltiplicano con una


velocit che dipende dal ceppo del
protozoo e da fattori legati allospite:

Stato immunitario/malattie intercorrenti


Stato di nutrizione
Giovane et

I trofozoiti si incistano nellileo e la parete


cistica si completa in 44-70h

La specie Giardia duodenalis

CICLO BIOLOGICO

Le cisti emesse nellambiente sono gi


infettanti
Una volta ingerite da un altro ospite la
produzione di nuove cisti inizia dopo
circa 4-15gg

La specie Giardia duodenalis

RESISTENZA/SENSIBILITA Cisti

Resistenti a
-20C x 10 ore

+4C x 2 mesi
+37C x 4gg

Sensibili a

essiccamento
calore (50C)
formaldeide (2-5%)
fenolo e cresolo (5%)

GIARDIOSI
Malattia nota dalla fine
dell800 ma studiata con pi
attenzione con lavvento
delle patologie
immunodepressive
La specie Giardia duodenalis

vie di trasmissione

Come si diffonde?

Giardia vive nellintestino di animali e uomini infetti che


rilasciano nellambiente il parassita.
Pu trovarsi nel terreno, nel cibo nellacqua e su tutte le
superfici contaminate con feci emesse da animali o uomini
infetti.

La specie Giardia duodenalis

vie di trasmissione
ORO-FECALE
Uomo-uomo trasmissione antroponotica:
Eterosessuali/omosessuali
Animali-uomo e viceversa trasmissione
zoonotica:
da animali da reddito, animali da compagnia,
animali selvatici
Animale-animale

La specie Giardia duodenalis

vie di trasmissione

Acqua contaminata
Cibo contaminato
Contatto diretto

Uomo
La specie Giardia duodenalis

Animali

Giardia duodenalis epidemiologia


Nella trasmissione del parassita attribuita
grande importanza allacqua destinata al
consumo potabile.
Acque oggetto di attivit ricreativa (acque
termali e piscine)

Acque destinate allirrigazione che


contaminano i vegetali destinati al consumo
umano.
Acque reflue depurate destinate ad usi
domestici, industriali, pubblici
(innaffiamento di zone verdi pubbliche,
lavaggio delle strade, ecc.), e per
lirrigazione in agricoltura.
Acque di dilavamento artificiali o naturali

Giardia duodenalis epidemiologia

Dose infettante
La dose media infettante calcolata pari
a 10 e 25 cisti

Giardia duodenalis epidemiologia

Linfezione umana ha una distribuzione cosmopolita.


Circa 200 milioni di persone in Asia, Africa e America
Latina presentano giardosi sintomatica (con circa 500.000
nuovi casi per anno) (World Health Organisation, 1996).
E pi diffusa nelle regioni a clima caldo e nei bambini.
Nei paesi industrializzati considerato un parassita
riemergente a causa del suo frequente ruolo in casi
epidemici di diarrea.

La specie Giardia duodenalis

EPIDEMIOLOGIA

E una zoonosi
luomo (++ i bambini) un importante
serbatoio
Ruolo degli animali contaminazione
acque e verdure
Le cisti sono resistenti a basse
concentrazioni di cloro

La specie Giardia duodenalis

EPIDEMIOLOGIA

Cosmopolita
Pi frequente in bovini da latte e nei
mesi pi freddi dellanno
Ruminanti infezione a 1-10 sett. Ma in
Canada e USA isolato nel 20% di bovini
adulti asintomatici e quasi nel 100% dei
vitelli con diarrea
Leliminazione delle cisti intermittente
Il colostro non protettivo

La specie Giardia duodenalis

EPIDEMIOLOGIA

Cavallo infezione a 22 sett. ma


frequente anche nei puledri neonati e
nelle madri con e senza diarrea
Cane e gatto infezioni frequenti sia
nei giovani animali che negli adulti,
forme sintomatiche pi frequenti nei
giovani animali o negli animali sottoposti
a fattori stressanti

La specie Giardia duodenalis

EPIDEMIOLOGIA

Fonti di infezione:

Trasmissione oro-fecale di forme cistiche


Trasmissione oro-fecale di Trofozoiti (++
lattanti)
Animali giovani escrezione > n di cisti
Madri escrezione cisti nellultimo periodo
di gravidanza e nel primo di lattazione

La specie Giardia duodenalis

ADESIONE ALLOSPITE

La specie Giardia duodenalis

ADESIONE ALLOSPITE

La specie Giardia duodenalis

La specie Giardia duodenalis

AZIONE PATOGENA

Invasione della mucosa:

Competizione per i nutrienti

Rigonfiamento degenerativo delle cell. epit.


Atrofia villare e iperplasia delle cripte
Edema e infiltrazione linfocitaria
Erosioni dellepitelio del duodeno

La specie Giardia duodenalis

AZIONE PATOGENA

aumento enterociti immaturi


diminuzione enzimi digestivi
(disaccaridasi, maltasi, lattasi e
saccarasi)
fenomeni allergici per assorbimento di
Ag intestinali
Diarrea e malassorbimento

La specie Giardia duodenalis

ISTOLOGIA

La specie Giardia duodenalis

SINTOMATOLOGIA

Diarrea: spesso intermittente e che si


risolve spontaneamente; a volte diarrea
transitoria oppure forme croniche con
dimagramento e letargia. Consistenza
feci da pastose a liquide spesso
maleodoranti
Ritardo nella crescita
Dimagramento
Forme asintomatiche

La specie Giardia duodenalis

PATOGENESI DIARREA

Carenza di disaccaridasi: alterato


assorbimento di glucosio, ioni sodio e
cloro, acqua.
Appiattimento dei villi: inibizione attivit
enzimatica e trasporto delle sostanze
nutritive.
Enterotossine??

La specie Giardia duodenalis

RISPOSTA IMMUNITARIA

Locale (++) tessuto linfoide della


mucosa intestinale che coinvolge sia
limmunit umorale che cellulare
Umorale IgG, IgM e +++ IgA
secretorie: rottura della parete del
trofozoita e < resistenza della cisti
Cellulare linfociti T, macrofagi, IFN e
neutrofili

La specie Giardia duodenalis

DIAGNOSI

Esame delle feci (3 campioni di 3 giorni non


consecutivi):

A fresco
Flottazione (soluzione satura di NaCl solfato di

Zn al 33%)
Formol-etere centrifugazione (se poche cisti)
Colorazione strisci fecali
Colorazione delle cisti con sostanze fluorescenti

Elisa
Immunofluorescenza diretta
PCR

La specie Giardia duodenalis

TERAPIA

Furazolidone: blocco replicazione DNA


(molto tossico e cancerogeno)
Quinacrina: blocco replicazione DNA
(molto tossico)
Nitroimidazoli: blocco attivit enzimatica
(tossici e cancerogeni)
Molti Paesi vietano luso di questi
farmaci negli animali in produzione
zootecnica

La specie Giardia duodenalis

TERAPIA

Benzimidazolici: blocco e distruzione dei


microtubuli. Il pi usato lAlbendazolo
Spesso si verificano forme di resistenza
ai farmaci

La specie Giardia duodenalis

PROFILASSI

Conoscere lepidemiologia per eliminare


i fattori di rischio soprattutto per i giovani,
pi sensibili allinfezione ed agli effetti
patogeni del protozoo
Migliorare ligiene ambientale
Impedire contaminazione ambientale

Epidemiologia molecolare

Giardia

Epidemiologia molecolare: Giardia


PCR targets
Gdh (glutamate dehydrogenase): identificazione
specie/genotipo
Tpi (triose phosphatase isomerase):identificazione
specie/genotipo

EF-1 (elongation factor-1): identificazione specie/genotipo


SSU rDNA (small subunit rDNA): identificazione
specie/genotipo
-Giardin: identificazione del genotipo

Epidemiologia molecolare: il genere Giardia


La caratterizzazione molecolare di isolati di Giardia
da differenti ospiti ha confermato lesistenza di sei
distinte specie:

G.
G.
G.
G.
G.
G.

agilis - anfibi
muris - roditori
duodenalis - mammiferi e uomo
psittaci - uccelli
ardeae - uccelli
microti - roditori

Epidemiologia molecolare: il genere Giardia

Epidemiologia molecolare:
la specie G.duodenalis

Epidemiologia molecolare: la specie G. duodenalis

G. duodenalis presenta alcune varianti


genetiche definite assemblaggi o genotipi
Attualmente se ne riconoscono sette (da A a G)
Alcuni Assemblaggi sembrano presentare una
evidente specificit per lospite altri invece
mostrano un pi ampio host range

Epidemiologia molecolare: la specie G. duodenalis


G. duodenalis: un complesso di specie?
ASSEMBLAGGIO

OSPITE

uomo, bestiame, cane,


castoro, cavie, tardigradi,

gatto,

uomo, tardigradi, cincill, cane,


castoro, ratto, gibbone

cane

cane

bestiame (bovini, capre, maiali,


pecore, alpaca)

gatto

topo muschiato, topo campagnolo

Epidemiologia molecolare: la specie G. duodenalis

ASSEMBLAGGIO
A

SUB- ASSEMBLAGGIO
Gruppo AI uomo e animali
Gruppo AII uomo
Gruppo BIII uomo
Gruppo BIV - uomo/animali

Epidemiologia molecolare: la specie G. duodenalis


Per stimare il potenziale zoonotico necessario valutare la presenza degli
Assemblaggi A e B nei diversi ospiti e nellambiente

Gli studi in Italia

Gli studi in Italia


352 isolati tipizzati
Ass A
Ass B
Ass C
Ass D
Ass E
Ass F

n=177
n=49
n=29
n=43
n=17
n=1

(50.3%)
(13.9%)
(8.2%)
(12.2%)
(4.8%)
(0.5%)

Ass. A (zoonotico) pi
diffuso con alte prevalenze
nelluomo, negli animali e
nellacqua

Reflui e Molluschi bivalvi marini in Italia

Parasitol Int. 2009 Mar;58(1):12-7. Epub 2008 Aug 7.


Giardia and Cryptosporidium in inflowing water and harvested
shellfish in a lagoon in Southern Italy.
Giangaspero A, Cirillo R, Lacasella V, Lonigro A, Marangi M, Cavallo
P, Berrilli F, Di Cave D, Brandonisio O.
Wastewaters carrying Giardia and Cryptosporidium (oo)cysts are
discharged into the Lagoon; however, the shellfish harvested in the
same environment were found to be unaffected, thus suggesting that
physical, ecological and climatic conditions may prevent contamination
of harvested shellfish.
Parasitol Res. 2007 Oct;101(5):1169-82. Epub 2007 Jun 26.
Giardia and Cryptosporidium and public health: the epidemiological scenario from the
Italian perspective.
Giangaspero A, Berrilli F, Brandonisio O.
Source
Dipartimento di Scienze delle Produzioni, dell'Ingegneria e della Meccanica e dell'Economia
Applicate ai Sistemi Agro-Zootecnici, University of Foggia, 71100, Foggia, Italy.
Abstract
This review gives ample information concerning the epidemiology of these parasites in Italy,
i.e. prevalence data in humans, farm and pet animals, shellfish and aquatic environment.
Moreover, it reports genotyping results obtained from different isolates, with particular
emphasis on the spread of host-specific and zoonotic species/genotypes of various origin,
and on molecular data that make the Italian situation different from that of other countries.
Finally, possible explanations are given for the infrequent reports of Giardia and
Cryptosporidium spp. outbreaks, despite widespread faecal contamination by these
parasites.

Ruolo degli animali nella


trasmissione di Giardia alluomo?

Epidemiologia molecolare: gli animali

Negli
animali,
assemblaggi
zoonotici e non-zoonotici sono
associati allinfezione.
In Italia, nei cani gli assemblaggi
specifici (C/D non
zoonotici)
sembrano prevalenti rispetto a
quelli zoonotici (A).
La trasmissione di Giardia tra
uomo e cane sembra essere, in
Italia, poco probabile seppure
possibile

Epidemiologia molecolare: gli animali

Altre specie, quali il gatto, i


vitelli evidenziano
maggiore prevalenza dell
Assemblaggio zoonotico A.
Questi ospiti possono
essere fonte di infezione
per luomo.

In Italia, trasmissione zoonotica o antroponotica??

I dati disponibili per l Italia indicano una contaminazione fecale


diffusa da Giardia e Cryptosporidium rinvenute in animali domestici
e selvatici, nei molluschi, nelle acque e nelluomo.
Molte specie presentano specie/genotipi zoonotici
(Assemblaggio A G. duodenalis e C. parvum) piuttosto che
specie-specifici.
In Italia il ruolo degli animali pu essere significativo per la
trasmissione dellinfezione umana a causa della elevata
circolazione dell Assemblaggio A di Giardia e di C. parvum.

In Italia, trasmissione zoonotica o antroponotica??

I dati disponibili supportano lipotesi che la trasmissione


di Giardia e Cryptosporidium nel nostro paese avvenga
con un ciclo animale-uomo e viceversa.
Lassenza di epidemie idrodiffuse di criptosporidiosi e
giardiosi suggerisce che la trasmissione attraverso le
acque potabili e/o ricreazionali poco probabile.

CONCLUSIONI
Lapplicazione delle tecniche
molecolari per lo studio della
struttura e della variabilit genetica
dei parassiti dunque un obiettivo
irrinunciabile

CONCLUSIONI
Lesatta identificazione degli strains
rappresenta un requisito fondamentale
per una migliore comprensione
dell'epidemiologia delle parassitosi per
pianificare effettivi programmi di
controllo

UNIVERSIT DI PISA

Universit di Pisa
Facolt di Medicina Veterinaria
Prof.ssa Stefania Perrucci

I METODI MOLECOLARI COME STRUMENTO


PER LEPIDEMIOLOGIA E LA PREVENZIONE
DELLE ZOONOSI A TRASMISSIONE IDRICA

GRAZIE
Federica Berrilli

Dipartimento di Sanit Pubblica e Biologia Cellulare,


Universit di Roma Tor Vergata

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