Escolar Documentos
Profissional Documentos
Cultura Documentos
it vietata la riproduzione
Astrologia e psicoanalisi
Uno dei pi grandi e straordinari pensatori della storia, relativamente alla tematica della psicoanalisi
Sigmund Freud perch ha portato alla materia contributi di inestimabile valore. Egli, sulla scia di Charcot e
Breuer lavora sulle libere associazioni: proponendo uno stimolo (una domanda, una frase) viene chiesto al
soggetto di esprimere tutti i pensieri che gli vengono in mente. Ognuno di questi pensieri necessariamente
avr attinenza col problema o con ci che pu rappresentare problematico per il paziente. L'astrologia, che
un metodo di indagine della personalit attraverso la lettura della posizione dei pianeti (nello zodiaco
tropico al momento della nascita) non pu fornire delle risposte attendibili se non si affronta il dialogo con
il consultante secondo i dettami della psicoanalisi. Voglio dire che nessuna consulenza avr mai validit se si
suppone che il consultante possa riconoscere quali sono i propri limiti e quali sono le proprie potenzialit.
Generalmente, infatti, il soggetto non ha mai la totale consapevolezza di chi e del suo posto nel mondo
poich il proprio mondo soggettivo e conscio solo una piccola e limitata rappresentazione esteriore di un
mondo interno che molto pi vasto e sconosciuto persino a se stessi. Infatti, se avessimo completo
controllo e conoscenza di noi, non saremmo guidati dal nostro inconscio e non commetteremmo azioni che
sembrano avere poco a che fare con la logica. A questo punto diviene assurdo pensare che per confermare
un'affermazione astrologica possa bastare il resoconto del soggetto.
Ma andiamo avanti. Freud si occup principalmente di indagare quei fenomeni che la comunit medica di
fine '800 catalogava come fenomeni di isteria. Il problema, per i medici era di tipo organico, cio legato a
una debolezza congenita; ma nessuno era capace di trovare una "cura" a tale disposizione. Relativamente a
ci Freud amava raccontare la storia di una paziente curata da Breuer sotto ipnosi: il medico aveva sentito
la donna farfugliare alcune parole mentre lei era in stato di assenza. Il medico pens che quelle parole
potessero in qualche modo riguardare lo stato patologico di quella donna e allora egli decise di ripetergliele
per ottenere qualche tipo di reazione. La invit alle libere associazioni, a dire tutto quello che le veniva in
mente, e alla fine la donna si sentiva liberata ottenendo un senso di benessere che le durava qualche ora.
Per certo il metodo non era sufficiente per produrre una guarigione definitiva. Comunque il medico scopr
che tutti i sintomi della donna erano il risultato di esperienze dal forte impatto emotivo. Doveva agire un
po' come fanno i gamberi, a ritroso lungo i ricordi della sua paziente per risalire al primo evento; ma doveva
chiarire i ricordi pi recenti prima di accedere a quelli pi vecchi. Questo mi ricorda il segno del Cancro che
legato al passato, alla memoria.
Riassumendo, abbiamo che la psicoanalisi riguarda la necessit di andare a scoprire quello che celato nel
nostro inconscio (Scorpione), che dipende dal nostro passato (Cancro) e che viene fuori solo in maniera
indiretta, in maniera distorta e deformata tramite il sintomo (Pesci). Con tutta evidenza notiamo analogie
con i tre segni d'acqua che la tradizione associa al mondo emotivo dell'uomo.
Con il precedente articolo eravamo rimasti all'idea di Freud che i sintomi relativi a quella che comunemente
veniva chiamata isteria erano esperienze cariche dal punto di vista emotivo e in qualche modo
traumatizzanti. Egli le chiam traumi psichici. Andando a ritroso nella sequenza dei ricordi si poteva risalire
all'episodio che aveva generato tali conflitti. Studiando le esperienze di Breuer, Freud scopre che erano
molto simili alle sue. Per esempio cita, in una sua conferenza, il caso di una sua paziente che presentava un
tic nervoso quando si emozionava: la donna produceva uno schiocco rumoroso con un movimento della
bocca. Andando a scavare nel passato di questa, Freud scopre che il problema era sorto quando un forte
temporale spavent i suoi figli. Desiderava fare il minor rumore possibile per non spaventarli ancora; ma
come risultato ottenne quel tic nervoso che, paradossalmente di rumore ne faceva.
Quello di cui soffre una persona generalmente un ricordo. Soffrono di reminiscenze afferma Freud e per
spiegare bene la questione fa riferimento ai simboli mnestici. Parliamo di un qualcosa che serva a celebrare
e tenere vivo nella memoria un episodio importante. Per esempio la costruzione di una statua che
commemora i caduti in guerra. Serve a mantener vivo il ricordo perch simboleggia qualcosa di ormai
superato affinch non venga dimenticato. Allo stesso modo, alcuni soggetti vivono immersi nel passato e
non riescono a vivere la realt del presente. Ovviamente bisogna distinguere tra una fissazione "sana" e
naturale (come il dolore per la perdita di un caro) dalla fissazione che persiste per tantissimi anni, come
appunto il tic della donna che durava da 15 anni, anche dopo che si dimenticato l'episodio che ha
provocato il problema.
Ma come avviene in pratica tutto ci? Tutto dipende dalla repressione di un'eccitazione intensa; e la stessa
carica emotiva che ha portato alla nascita del problema paradossalmente, anche la soluzione al problema.
In pratica abbiamo una carica emotiva repressa che non potendo venir fuori, perch troppo dolorosa,
subisce un effetto deformante attraverso il sintomo. Sarebbe un po' come un fiume in piena che a causa di
una frana (il desiderio di reprimere) rompe gli argini: l'acqua finirebbe per allagare le case vicine
producendo grossi danni. C' chi per esempio "scoppia" e chi invece somatizza e traduce il trauma in
sintomo. Freud chiama questo processo "conversione isterica". Il sintomo per spariva se il paziente
riviveva la stessa emozione che era stata controllata, e la viveva con lo stesso coinvolgimento emotivo che
caratterizz l'evento.
Secondo le ricerche di fine '800 la coscienza era intesa come una serie di raggruppamenti psichici
relativamente indipendenti tra loro, un po' come i pianeti che posti all'interno del proprio quadro
astrologico creano a gruppi, relazioni angolari tra loro. Uno di questi gruppi diviene la manifestazione
conscia della psiche; mentre le altre rimangono nell'inconscio. Potrei azzardare l'ipotesi che le posizioni dei
pianeti nelle Case rappresentino la manifestazione inconscia della nostra psiche, mentre la posizione nei
segni determinano la parte cosciente. Un po' come dire che, siccome ho il Sole nella IV Casa in Sagittario, a
livello conscio sono Sagittario ma inconsciamente sono Cancro. Per sappiamo che la parte inconscia
domina sulla parte cosciente ed per questo che anche una volta dimenticato il trauma, o rimosso,
continua a manifestarsi sotto forma di nevrosi o di sintomo (una paralisi per esempio). Ipotizzo questo
poich molto pi facile riconoscersi nelle inclinazioni date dalla posizione del Sole nei segni piuttosto che
dal Sole nelle Case. Ma anche vero che, col passare degli anni, ho imparato a riconoscere il peso della mia
IV Casa, confermando cos quanto afferma Ciro Discepolo (un mostro sacro del sapere astrologico nonch
mio maestro) circa il fatto che la Casa solare ha pi pregnanza rispetto al segno.
Gli studi sulla psicoanalisi, con Freud prendevano sempre pi piede a fine '800; ma i medici del tempo, P.
Janet in prima linea, trattavano l'isteria ancora come un problema fisico pi che psicologico. In sostanza, il
sistema nervoso, composto da neuroni, subiva una degenerazione a causa di una debolezza congenita che
nella pratica impediva all'isterico di coniugare le diverse manifestazioni psichiche. Freud non condivideva
poich notava, all'opposto, che l'isterico da un lato perde il contatto con la realt ma dall'altro sviluppa
alcune facolt, come per esempio avvenne nel caso di una donna che svilupp una grandissima capacit di
fare traduzioni.
Janet partiva da ricerche di laboratorio mentre Freud era pi interessato a trovare una soluzione al
problema. Per questo usava il metodo catartico di Breuer descritto nel capitolo precedente, ma senza usare
l'ipnosi. Non la riteneva efficace per ottenere dei risultati, e anzi, notava fosse controproducente. Per
questo cominci a usare il metodo di Bernheim che consisteva nel chiedere al paziente di ricordare le
esperienze vissute, rassicurandoli che anche quando dicevano di non ricordare, nella realt sapevano.
Bisognava solo insistere perch i ricordi dimenticati non sono affatto perduti. Era solo che una forza
sconosciuta impediva a questi ricordi di riaffiorare, di emergere, una resistenza. Per guarire bisognava
superare quella resistenza che costringeva il paziente a vivere nella situazione patologica. Era questa
resistenza ad aver provocato l'oblio, rimuovendo dalla coscienza le esperienze traumatiche. Nasce cos il
termine rimozione, per indicare qualcosa che viene espulso perch in netto contrasto con tutti gli altri
desideri dell'individuo, incompatibile coi propri valori morali, etici.
Sarebbe un po' come vivere una battaglia dentro se stessi; come se alcune parti di noi entrassero in
conflitto e che quindi necessario eliminare qualcosa. Una delle due parti deve vincere perch un conflitto
intenso troppo doloroso da sopportare; allora subentra questo meccanismo di difesa che la rimozione.
Quasi certamente saranno gli aspetti astrologici dissonanti a parlarci dei nostri conflitti interiori, cos la 12^
Casa, che in effetti rappresenta le prove della nostra vita. Ma che questi conflitti siano troppo dolorosi o
meno, questo, almeno per il momento, non credo sia possibile stabilirlo con la lettura astrologica.
Freud racconta un episodio per farci capire il fenomeno della rimozione. Una donna sua paziente, durante il
trattamento le racconta che aveva una certa simpatia per suo cognato, il marito di sua sorella. Quest'ultima
muore e la donna, pensa che adesso il cognato finalmente libero e pu stare con lei. Il senso etico di
questa, donna, il censore, il super io, il senso di moralit, (Saturno e Giove), era cos forte che si vergogn
immediatamente di aver fatto un pensiero del genere e dopo un brevissimo conflitto interiore, l'evento
venne rimosso, dimentic l'accaduto ma si ammal d'isterismo.
Guar quando Freud glielo fece rivivere con la stessa intensit con cui lo visse la prima volta. Egli fa un
esempio per spiegare ancor meglio il fenomeno della rimozione. Durante una conferenza chiede al pubblico
presente di immaginare la sala conferenza come la parte cosciente di s. Chiede di immaginare un individuo
che comincia a sbraitare e non permette al relatore di continuare a fare la conferenza. A un certo punto,
dopo una breve colluttazione, due energumeni riescono a portare fuori dall'aula (nell'inconscio) questo
disturbatore. E questa la rimozione. Per evitare che il soggetto torni ancora a disturbare, viene messo uno
sbarramento alla porta, e questo la resistenza. Per, nonostante il tizio sia stato rimosso fuori dall'aula
continua ancora a far baccano e anzi, forse ne fa ancora pi di prima, battendo alla porta perch vuole
rientrare. E questo il sintomo, la malattia.
Se per Janet l'isteria era un problema congenito, fisico, per Freud invece era un problema che si spiega
dinamicamente, un conflitto tra diverse parti.
Con l'articolo precedente eravamo rimasti al fenomeno della rimozione: ci che sembra essere
incompatibile con i propri valori morali, etici, viene rimosso, accantonato nell'inconscio. In verit, per,
nulla viene rimosso completamente poich il desiderio continua a esistere ancora rinviando alla coscienza
una forma sostitutiva di se stesso. Il desiderio rimosso viene rimandato alla coscienza in forma distorta,
deformata, irriconoscibile, ossia il sintomo; ma pi tollerabile rispetto al problema originario.
Il sintomo stesso, se poi scaviamo in profondit, in analogia con il desiderio rimosso. Parliamo in pratica
delle prime basi della psicosomatica. Mi viene in mente, per esempio, a episodi relativi a dolori che non
riescono ad essere gestiti e trovano una via di sbocco attraverso la somatizzazione; e cos avremmo per
esempio un mal di testa cronico o un'ulcera. Io che ho per esempio il Sole in IV Casa, e le Case, come
ipotizzato precedentemente riguardano la parte inconscia di noi, rimuover le mie esperienze inaccettabili
ed esse saranno restituite alla mia coscienza attraverso forti dolori di stomaco. L'idea che qui descrivo per
il momento solo un abbozzo estemporaneo.
Il sintomo deve essere ricondotto all'idea rimossa, appunto perch esiste analogia tra le due cose; ed
questo il principio cardine dell'astrologia che appunto vede nelle posizioni astrologiche eventi correlati tra
loro in via analogica, per somiglianza. Questo mi fa pensare che in effetti le leggi della psicoanalisi diano
validit alle leggi astrologiche; e per questo, volendo dare conferma all'astrologia occorre semplicemente
ricordare che la psiche in effetti funziona per analogie. Di conseguenza le regole astrologiche paiono essere
naturali in effetti.
Comunque, se l'idea rimossa viene integrata nuovamente alla coscienza, il conflitto viene vissuto ancora ma
in maniera aperta; per almeno poi si risolve il problema. L'astrologia in questi termini risulta essere uno
strumento che permette all'uomo di conoscere meglio questa regola, direi, universale. Quel che emerge
doloroso, s, ma viene fatto elaborare dal paziente, viene fatto accettare spiegandogli che in effetti non ha
nulla da rimproverarsi. Tanto pi forte la resistenza e tanto pi l'idea rimossa viene restituita attraverso
un'eccessiva deformazione che infine un allusione, un rimando indiretto a quel che ha scatenato il
conflitto. Freud, per spiegare il discorso dell'allusione parla del motto di spirito, ossia di quelle battute che
vengono dette per dire qualcosa senza tuttavia dirlo apertamente. Cio, se volessi dire a due persone che
sono dei ladroni, direi che tra loro due manca Ges nel mezzo, perch questa immagine ricondurrebbe
all'idea dei due ladroni crocifissi affianco a lui. Non direi chiaramente che sono dei ladroni, ma avrei fatto
un'allusione, avrei pronunciato una frase che in qualche modo nasconde le mie intenzioni, o quantomeno le
rende ambigue. Corrisponde a un'omissione nella sostanza dei fatti. Allora, il sintomo non altro che
un'allusione. Vedete come in questo caso la figura di Ges a prima vista sembra non c'entrar nulla con i due
signori; ma giocando un po' con le analogie, si arriva a capire il senso dell'allusione. Lo stesso per il sintomo:
all'inizio pu essere difficile stabilire a cosa allude; ma se siamo abili nel ragionamento analogico, allora
potremo pi facilmente trovare a cosa si riferisce, cosa c' sotto sotto.
Con il metodo delle libere associazioni di cui abbiamo parlato in precedenza, non emerger nulla che non
sia pertinente con quel che si vuole scoprire; e anche se il paziente dovesse riferire di trovarsi a un punto
morto, nella realt perch respinge l'idea che gli venuta in mente. Per questo necessario avvisare il
paziente di non avere alcun atteggiamento critico verso le idee che emergono alla coscienza, e di dire anche
tutte quelle cose che non sembrano essere essenziali, pertinenti, o prive di senso. Questo, ricondotto alla
consulenza astrologica mette in risalto le difficolt che il consultante potrebbe avere nell'accettare alcuni
lati di s riferitegli dall'astrologo. Insomma, non sufficiente chiedere a una persona di descriversi per poi
confermare con l'indagine astrologica.
Uno dei modi pi efficaci, secondo Freud, per leggere nell'inconscio, quello dell'interpretazione dei sogni.
Secondo lui si diventa psicoanalisti con lo studio dei propri sogni: ci permettono di prendere dimestichezza
con quanto riteniamo estranei alla nostra personalit visto che li dimentichiamo appena svegli. Inoltre,
sembrano essere assurdi o inesatti rispetto alla nostra realt e anche questo un fattore da tenere bene in
mente per comprendere l'inconscio.
Il bambino, generalmente sogna che vengano appagati i suoi bisogni, come l'essere accudito, l'essere
nutrito, il fatto di trovarsi al sicuro tra le pareti domestiche assieme alla propria famiglia, o di giocare con
un nuovo giocattolo. Nell'adulto sia ha la stessa cosa, ma il tutto sottoposto a un processo deformativo
cos che nel contenuto onirico manifesto si evidenzia quello che ricordiamo ma che invece sono una
deformazione di quel che contenuto nell'inconscio. Questo significa che nella fase del sonno non
accediamo al nostro inconscio che invece qualcosa di ancora pi profondo.
Infatti, anche nel sogno intervengono conflitti, seppur a un livello di coscienza e consapevolezza bassissimi.
Allora i meccanismi di difesa che scattano automaticamente in difesa dell'io producono i sogni che derivano
da pensieri onirici inconsci, deformati dalle resistenze che intervengono anche in questa fase di abbandono
che il sonno. E le resistenze a questo punto non fanno altro che celare dietro a un "travestimento" quel
che sta dietro al sogno, cio quel che ci vuole comunicare l'inconscio.
Anche in questo caso, il sogno spesso un'allusione, un rimando ai contenuti dell'inconscio. Il sintomo in
analogia rispetto ai contenuti inconsci del soggetto e la stessa cosa per il sogno. evidente, a questo
punto, che l'astrologia si presta benissimo alla lettura dell'individuo per mezzo delle analogie che
dipendono da una precisa posizione astrologica o dall'insieme del tema di nascita; e come detto in
precedenza anche relativamente al funzionamento biologico della psiche (clicca QUI), il cervello umano
strutturato proprio in funzione del riconoscimento degli oggetti e dei fatti sulla base delle somiglianze e
delle differenze che sa scorgere in essi. Se il cervello opera su questi presupposti facile comprendere che
in maniera del tutto spontanea dovevamo costruire relazioni che potessero descrivere l'appartenenza a un
gruppo con caratteristiche specifiche, fatto da persone con caratteristiche simili, e descrivere la natura allo
stesso modo, inventando e costruendo un sistema di rappresentazione del mondo e dell'uomo
(l'astrologia). Secondo questi termini, per me l'astrologia diventa una spontanea conseguenza dell'attivit
cerebrale, sebbene la stessa abbia risentito anche di processi culturali (clicca QUI). Penso che qui stiamo
compiendo una rivoluzione nel campo astrologico e spero che queste tematiche possano, in futuro, essere
maggiormente sviluppate anche da altri colleghi.
Ricapitolando, il contenuto onirico manifesto, i sogni, in realt un travestimento di ci che c' ancora pi
in profondit, nell'inconscio; e l'interpretazione di questi ci fornisce indicazioni sul loro significato reale,
ossia un desiderio inappagato che stato rimosso e quindi deformato. Ci che ha portato a questa
deformazione il lavoro onirico, che infine la risultanza di una dissociazione tra raggruppamenti psichici
diversi. A dirla tutta, secondo Freud, questi bisogni non appagati riguardano esperienze della primissima
infanzia. Ovviamente qui ci riferiamo al contenuto dei sogni che riguardano che presenta un problema
importante: non tutti i sogni infatti hanno a che fare con esperienze che riguardano l'infanzia e non
nemmeno vero che solo nell'infanzia possiamo trovare esperienze traumatiche. Per vero che
nell'infanzia che si struttura il modus operandi della mente di ogni individuo.
Quindi, per certi versi attraverso il sogno il bambino che nell'adulto continua a vivere, e conserva i suoi
desideri, quelli che fu costretto ad abbandonare; e questo attaccamento al passato naturalmente legato
al bisogno di autoconservazione, anche se non sempre si dimostra vincente per la nostra evoluzione.
Ci che evidente in tutto questo discorso che ci che emerge alla coscienza non mai quel che di vero
alberga nell'inconscio; sempre una manifestazione allusiva, simbolica che, sempre per i motivi di cui sopra
prende forma nella costruzione dei miti e delle leggende. Ma non finisce qui: anche i famosi atti mancati,
ossia le dimenticanze di cose che si conoscono (i nomi delle persone per esempio) i lapsus, gli oggetti
smarriti, cio tutte quelle cose che noi attribuiamo alla distrazione, in realt sono anch'esse allusioni, che si
riferiscono a ci che viene rimosso dalla coscienza e possono essere visti come sintomi di impulsi rimossi.
Questo serve a far comprendere che ogni manifestazione della nostra psiche, anche quelle pi "normali"
caratterizzata dal fenomeno della rimozione.
In conclusione, qualcuno potrebbe chiedersi che non sia rischioso per il paziente che il terapeuta tiri fuori
dalla coscienza i contenuti rimossi. Certo, Freud dice che spesso necessario soffrire per ottenere una
guarigione, esattamente come fa il chirurgo che per levare un male spesso costretto a operare. Ma ci
che pi importante il fatto che questi contenuti, una volta affiorati alla coscienza divengono meno lesivi
poich, come spiegato negli articoli precedenti, hanno pi potere nell'inconscio dato che questo ad avere
il controllo sulla parte cosciente dell'individuo. Questo in qualche modo serve a comprendere che la
consulenza astrologica che qualcuno potrebbe definire "terroristica" alle volte proprio necessaria per
sollecitare un cambiamento.
Lo studio dell'astrologia ci consente, come gi spiegato nel mio libro astrologico L'amor che move il Sole e
l'altre stelle", di stabilire parallelismi tra disposizioni interne ed esterne. La stessa posizione astrologica ci
informa infatti del nostro mondo interiore, dei nostri bisogni; ma ci fornisce anche indicazioni su quel che
comporta ci nel mondo esterno. Esiste una tale correlazione tra questi due mondi dell'esistenza umana
che l'uno pu influire sull'altro. Secondo questa prospettiva possiamo affermare, come sostiene la medicina
psicosomatica, che una disposizione interna pu causare una malattia e viceversa una malattia spesso
causa di una disposizione interiore.
L'astrologia ci consente di collocare all'interno dello stesso settore cose che apparentemente sembrano
non avere alcuna cosa in comune. Per esempio sappiamo che chi nasce col Sole in IV Casa incarna il bisogno
di protezione dal mondo esterno e questo si traduce, nella realt, con un forte legame nei confronti delle
figure genitoriali spingendo il soggetto stesso ad avere un tale atteggiamento nei confronti del prossimo. Lo
stesso settore per sede delle patologie allo stomaco. Da qui poi si stabilisce un nesso cercando analogie,
insomma cercando di dare una giustificazione alla corrispondenza.
Avere una direttiva attraverso l'analisi astrologica utile al fine terapeutico perch ci consente di
comprendere quali sono i bisogni non appagati che si nascondono dietro alla patologia, naturalmente se
essa di natura psicosomatica.
Riuscire a illuminare il soggetto sui propri reali bisogni (che cosa diversa da quel che l'individuo crede di
volere) il primo passo verso la guarigione che deve avere come obiettivo quello di riuscire a ridurre i
conflitti generati proprio da questa mancata conoscenza di se stessi. A tal proposito si rende necessario
approcciare alla patologia considerando che essa non mai disgiunta dal contesto e che quindi necessario
modificarlo per creare un cambiamento efficace. Voglio dire che necessario lavorare non solo sulla sfera
cognitiva, ma pure su quella emotiva e persino sul mondo attorno al soggetto.
Il fatto di "cambiare aria" alquanto positivo se ci avviene pure mentre cerchiamo di cambiare noi stessi:
ogni elemento nuovo pu essere utilizzato come "rinforzo" positivo al raggiungimento dei nostri obiettivi:
bisogna immaginare l'essere umano come bisognoso di continui riferimenti a cui ancorarsi e su cui far
poggiare le proprie convinzioni. Per esempio una carezza della mamma il rinforzo positivo per il bambino
che sa di aver fatto qualcosa di buono. Vivere l'esperienza del tradimento il proprio rinforzo negativo
all'idea che tutti gli uomini (o le donne) sono traditori (o traditrici). Conflitti del genere spesso trovano uno
sbocco a livello fisico; e "curare" le nostre convinzioni pu influire sulla risoluzione di un problema fisico.
La cosa molto complicata perch spesso e volentieri la patologia stessa rappresenta una condizione
vantaggiosa per l'individuo. Immaginiamo per esempio un soggetto che soffre di solitudine e si sente non
abbastanza amato. Egli probabilmente svilupper un patologia che gli permetter di ottenere l'attenzione
che gli manca; e sar difficile risolvere la patologia dato che rappresenta (seppur inconsciamente) per
l'individuo l'unica condizione utile per ottenere il vantaggio di essere accudito e amato.
L'elaborazione del proprio problema interno pu aiutare. Per ottenere questi risultati esistono diverse
soluzioni offerte dalla psicoterapia e dalla psicoanalisi come la pratica dell'EMDR di cui ho parlato pi volte
nei giorni scorsi. Io per ritengo che possiamo ottenere qualcosa di analogo usando un metodo alternativo
che trae ispirazione dalle mie conoscenze astrologiche.
Gi gli antichi avevano riconosciuto validit nella corrispondenza dei segni zodiacali a precise parti
anatomiche. Inoltre, la ricerca degli astrologi moderni ha mostrato la possibilit di allargare ancora quelle
conoscenze. Per esempio si constatata empiricamente la corrispondenza tra problemi alla vista e l'asse
Vergine/Pesci, cos come i problemi alimentari al segno del Toro/2^ Casa. Queste stesse osservazioni inoltre
hanno portato a trovare i parallelismi tra segni e Case che invece, per alcuni autori, non esistevano. Per
esempio, il fatto che sia la 2^ Casa che il segno del Toro riguardano le patologie alimentari o alla
bocca/gola, mette in evidenza una stretta correlazione tra segno e Casa astrologica tanto che, per i pi
audaci come me, segno e Casa divengono pi o meno la stessa e identica cosa, ma con la differenza che la
Casa ha uno spettro di possibilit pi ampio rispetto al segno, estendendo il suo range di significati pure a
un preciso ambito dell'esistenza (e non solo a quest'ultimo come affermano tutti gli altri astrologi).
Non voglio certo prendermi il merito di tale conclusione: parliamo di osservazioni gi verificate da Ciro
Discepolo e che io ho il merito di aver provato a spiegare per mezzo delle mie conoscenze in sociologia e
antropologia.
Ma torniamo alla psicosomatica. Ci che determinante l'accesso alle emozioni e alle sensazioni perch
tutto generato da l. La storia personale del soggetto ovviamente non pu che essere descritta solo
simbolicamente dall'astrologo esperto che coglie da precisi simboli particolari connotazioni negative o
positive. Per una possibilit di guarigione necessario un colloquio e un contatto empatico che non pu
essere formalizzato ma che dipende dalla sensibilit del terapeuta. E questa capacit pu essere anche
acquisita con l'esperienza.
L'apporto dell'EMDR sta nel fatto di sollecitare le funzioni corticali adibite all'elaborazione del ricordo
negativo o positivo, e questo avviene per mezzo di stimoli che non riguardano solo i movimenti oculari ma
anche piccole percussioni alternatamente a sinistra e a destra del paziente. Stimoli uditivi dovrebbero
sortire lo stesso effetto stando ai resoconti dei divulgatori del metodo. In pratica necessario spostare
l'attenzione a sinistra e a destra del nostro campo visivo, tattile, uditivo; ma la mia innovazione sta nel fatto
che esistono luoghi precisi da stimolare e che non sono solo a sinistra e a destra del campo visivo.
Naturalmente occorre verificare se questo sia efficace per l'elaborazione del ricordo o per fissare meglio la
nuova elaborazione. Solo la pratica potr darmi ragione.
DOMANDE E RISPOSTE
iao Al. Ho subito un trauma tanti anni fa e non so se riuscir mai a superarlo. Possiamo davvero guarire dal
passato?
Negli anni '60 ci fu una vera e propria esplosione della corrente comportamentista con tutte le sue tecniche
legate all'idea che fosse possibile modificare il proprio comportamento adottandone uno migliore per la
propria esistenza. I comportamentisti affermano il determinismo psichico: se hai un problema questo
stato determinato da una esperienza dal forte impatto emotivo. Diciamo che come un disco masterizzato.
Ma possibile riscrivere su questo disco? Ci vuole un lavoro lungo chiamato de-condizionamento. Esistono
diverse tecniche tra cui le pi famose sono quelle di vivere fisicamente il problema e a furia di riviverlo
piano piano la carica emotiva diminuisce sino a scomparire. Ma qualcuno pensa sia troppo doloroso. Allora
hanno pensato bene di immaginare solo il problema che attanaglia la propria esistenza, mentre si in una
condizione di massimo relax, in maniera tale da ridurre in questo modo la carica emotiva. La
rappresentazione mentale del problema si fa pi flebile; ma a quel punto bisogna attuare il
condizionamento: assegnando un premio ogni volta che si affronta il problema in maniera diversa.
Insomma, bisogna gratificarsi dei successi ottenuti.
Ciao Al, nell'articolo precedente ho visto che usi il termine "pulsione". Scusa se ti pu sembrare una
domanda stupida ma mi puoi spiegare meglio cosa succede se non soddisfiamo le nostre pulsioni?
Bellissima domanda! Partiamo dal presupposto che la pulsione qualcosa che si struttura nei primissimi
mesi della nostra esistenza. Il bambino si sente angosciato dalla paura di morire o di essere abbandonato.
Per questo c' la madre che lo accudisce e lo nutre. Per non sempre essa potr soddisfare le richieste del
bambino nel momento in cui egli ne sentir la necessit. Allora la pulsione del neonato, la necessit di
trovare un sostegno, viene meno anche se momentaneamente. Per la sua mente il conflitto troppo grave
e allora decide di separare l'immagine della madre in due oggetti distinti: uno buono e uno cattivo. Se la
cosa dura troppo a lungo allora quando diverr adulto il soggetto reagir sempre allo stesso modo: vedr
nel prossimo quello che non riesce ad accettare di se stesso. Quando era piccolo per lui era inaccettabile
che non venissero soddisfatti i suoi desideri ed per questo che attua una separazione dei due oggetti. Cos
per esempio abbiamo soggetti che perseguitano, che sono paranoici. Per potrebbe pure avvenire che nella
stessa fase infantile avvenga il riconoscimento che l'immagine buona e cattiva coincidono con la stessa
persona. Allora assumer la posizione depressiva in cui il soggetto teme di distruggere, a causa del pensiero
cattivo, anche la parte buona. E allora oscilla perennemente in due direzioni opposte. Nella realt queste
due soluzioni non necessariamente portano a gravi problemi: tutto dipende dalla fragilit della mente del
bambino e da quanto la madre stata capace di stargli vicino.
Ciao Astrologooo!!! Ho una domanda fresca fresca di psicologia per te. Ho sentito parlare di identificazione
proiettiva. Che cos'?
Sai quando pensi che l'altra persona incarna certe caratteristiche positive o negative? In realt potrebbero
essere aspetti che ti riguardano ma che vedi nell'altro. Non ti rendiconto che un po' sono cose che ti
rappresentano. Per esempio, il soggetto che punta il dita all'altro quello che molto probabilmente truffa
pi di tutti. La questione che in questo modo, puntando il dito sul prossimo si sperimenta un lato di se
stessi, ma senza il pericolo di darsi colpe. Sarebbe come se io addito te per non additare me stesso, e
punendo te insegno a me stesso come comportarmi. A questo punto c' un secondo concetto
importantissimo che si affianca a quello citato da te: l'identificazione introiettiva! Nel momento in cui il
terapeuta o un'altra persona fa notare a chi proietta che in effetti sta proiettando, fa vedere la realt, allora
si pu negare oppure accettare quanto messo in luce. Se si accetta allora ci si identifica fortemente con la
nuova immagine di se stessi che ci stata offerta dal terapeuta, amico, genitore, etc. etc.
Caro AlRami, ho letto con interesse dei tuoi studi in psicologia. So che sei molto impegnato e non vorrei
disturbarti. Se vuoi rispondere alla mia domanda sono contenta. Mi piaciuto quando hai parlato della
pulsione. Puoi spiegare ancora meglio? Complimenti ancora!!!
Un oggetto che ci piace (anche la mamma definibile con il termine oggetto in psicologia) causa di una
tensione se non possiamo possederlo. Ci piace mangiare? Ebbene, se non soddisfiamo questo desiderio
allora viviamo in tensione sino a quando non soddisfiamo questo bisogno. Ecco la pulsione. Ma qual
l'oggetto delle nostre pulsioni? Beh, esistono mille cose su cui indirizzare la nostra attenzione, ma
l'astrologia ci dice in quale direzione manifestiamo maggiormente questa tensione. Per esempio, io che ho
il Sole in IV Casa, sento irrefrenabilmente voglia di starmene rintanato tra le mura domestiche nonostante
appartenga al segno del Sagittario. E questa mia pulsione libidica pi forte di tutte le altre presenti in me.
Ognuno sceglie un oggetto diverso come richiesta pulsionale; ma questa scelta non casuale.
Astrologicamente determinata. Per la psicoanalisi invece un'idea non casuale, ma comunque molto
vaga. Il bambino scarica la sua tensione per mezzo della sua pulsione nei confronti di un oggetto; e
l'oggetto stesso parte integrante della pulsione. Possiamo dire che la pulsione legata alla scelta
dell'oggetto e all'oggetto stesso. Chi non riesce a scaricare la propria pulsione viene pervaso da angoscia e
questo nel bambino corrisponde a un gravissimo conflitto interno che se non sanato pu portare a una
posizione depressiva in cui lo stesso oggetto diviene il contenitore del nostro amore e del nostro odio. Ma si
pu amare e odiare la stessa cosa? Pensare che l'oggetto buono sia anche cattivo crea certo molti problemi
nella mente di un infante: in qualche modo dispiace associare caratteristiche negative a qualcosa (o
qualcuno) che ci tanto utile e di cui non possiamo fare a meno. Per questo si cade nella posizione
depressiva perch si viene pervasi dall'angoscia di aver distrutto anche la parte buona che rimaneva. Come
viviamo le nostre pulsioni e come vengono soddisfatte ci informa del modo di strutturarsi del pensiero in
condizioni analoghe, nella mente dell'adulto. Diciamo che l'Es vorrebbe distruggere la parte positiva; ma poi
subentra il Super-io del bambino a far venire i sensi di colpa. In ogni caso l'oggetto della pulsione il mezzo
che usiamo per sperimentare una parte della nostra personalit: soltanto attraverso un legame di
dipendenza con l'oggetto, con la fissazione verso di esso possiamo sperimentare i nostri valori, i nostri
ideali. Chi perseguita, per esempio, lo fa solo per manifestare se stesso, per ricordare a se stessi come si ;
ed per questo che occorre l'altro, l'oggetto.
Potresti chiarire cosa il transfert? Non sapevo fossi esperto di psicologia! Ti faccio i miei complimenti per
la chiarezza espositiva!!!
Ti ringrazio, ma non sono ancora un vero esperto. Mi sento un principiante se penso al fatto che non da
molto che studio psicologia a livello universitario. Certo, ho sempre letto libri a tal riguardo; ma la
formazione da autodidatta non pu essere paragonata a una formazione universitaria. La stessa cosa per
l'astrologia: tantissimi studiano per conto loro; ma avere un punto di riferimento che possa aiutare a
chiarire i dubbi assolutamente necessario. Cosa il transfert? Quando interagiamo con persone con cui
c' un certo coinvolgimento affettivo, allora mettiamo in atto dei meccanismi ripetitivi che si "accendono"
ogni volta che si instaura un rapporto simile. Diciamo che si tratta del modo abituale con cui interagiamo.
L'interazione consiste nel sentirsi coinvolti nel rapporto, ma riversando sull'interlocutore affetto, ostilit,
sentimenti vari. Quindi parliamo di modelli di relazioni, schemi tipici di comportamento in situazioni simili.
Quando il consultante interagisce con l'astrologo e si crea un rapporto di stima e di affetto, allora si
comporter come si comporta con il padre per esempio, cio con quella figura che in qualche modo
rassicura. L'astrologo quindi coglie il modo con cui si relaziona il soggetto e quindi si fa un'idea delle sue
caratteristiche affettive, emotive. Se l'astrologo (o lo psicologo) si interfaccia al consultante con empatia,
allora avviene il contro-transfert: l'astrologo si comporter come un padre o come un amico, insomma
anche lui porter nel rapporto il suo specifico modo di interagire nelle condizioni di coinvolgimento
emotivo, per ricreare quel clima di fiducia e di tranquillit che occorre al consultante per aprirsi ancora di
pi e per farsi disponibile ad ascoltare i consigli dell'astrologo.
Caro Al Rami, cosa pensi dei metodi moderni per capire il mondo?
Ritengo che la storia ci abbia insegnato che la conoscenza un continuo andare avanti e indietro,
recuperando e rivalutando ci che dicevano gli antichi. La conoscenza si avvale di specifici filtri di lettura
perch non possiamo avere una visione totale di come funziona il mondo: le nozioni e le informazioni sono
cos tante che dobbiamo scegliere un approccio. Esso descrive una parte della realt. Tutto nacque col
paradigma razionalistico nell'antica Grecia e in particolare con Cartesio che col suo "cogito ergo sum",
pens che forse l'unica realt possibile era interna a noi visto che persino i dogmi della fede erano stati
scardinati. Poi il pensiero cambi radicalmente con Galileo: la conoscenza data dall'esperienza. Le cause
dunque sono esterne e l'uomo un semplice osservatore. Infine, Con Russel si ripesca dal passato il
paradigma deduttivo di Cartesio ma lo si alterna con l'esperienza induttiva dell'empirismo galileiano. Nasce
la scienza come la conosciamo oggi.
Caro Al mi sento depressa e non riesco ad andare avanti... Non riesco a capire qual il problema. Cosa
posso fare?
Freud a fine '800 parlava delle libere associazioni. Prima di tutto cap che rimuoviamo dalla coscienza il vero
problema quando troppo difficile accettarlo. Allora per capire cosa ci fosse sotto, cosa fosse stato
dimenticato, "curava con le parole"; cio chiedeva al paziente di parlare di ogni cosa veniva in mente
perch credeva che questo doveva per forza avere a che fare con quanto rimosso. Il tuo problema quasi
certamente relativo a una collera repressa che non hai saputo tirare fuori e che hai introiettato. Scarica la
tensione in palestra. Non so se risolver il problema, ma pu aiutare.
Ciao. Mi vergogno un po' a fare questa domanda: ho la psoriasi e mi hanno detto che un problema
psicosomatico. Cosa ne pensi?
Molti dei nostri problemi di salute hanno una radice psicosomatica. Mi viene in mente l'intervento de "Le
Iene" ad un seminario della dottoressa Mereu. Essa forse esager dicendo che tutto ha una causa che sta
nella mente del soggetto e che la medicina ufficiale non serve a niente. Secondo il mio parere invece
necessario uno scambio costante tra diversi saperi e che bisogna affrontare il problema anche facendo
convergere pi teorie. In ogni caso, anche io ho letto che la psoriasi ha una radice psicologica. Se cos
allora il risultato di un ricordo rimosso. Freud fa l'esempio delle statue che servono a commemorare un
episodio storico ed come se si piangesse costantemente su quanto accaduto nonostante fosse accaduto
secoli prima. Si parla di un affetto bloccato dalle resistenze psichiche. un po' come se dentro di noi ci
fossero due persone che lottano per la supremazia. In qualche modo bisogna ottenere un compromesso e
allora viene fuori il sintomo, che una deformazione del ricordo che ci fa stare male. Per esempio, le ferite
sulla pelle possono essere come una specie di ferita del passato che non hai elaborato abbastanza.
Secondo Jung il complesso un insieme di idee, di pensieri, tutti con la stessa carica emotiva. Immagina
come un fascio di fiori, tutti rossi. Ogni fiore diverso dall'altro, ma collegato all'altro per via del colore. Il
colore sarebbe la carica emotiva, affettiva. Ognuno di noi ha pi complessi e non necessariamente
dobbiamo intendere qualcosa di negativo. Diventa negativo quando ci si fissa troppo su certe idee. Fissarsi
in modo maniacale su qualcuno o su qualcosa, corrisponde ad avere un complesso.
I sogni si nutrono della stessa linfa di cui si nutre l'astrologia: il simbolismo. Partiamo dal presupposto che
esiste un lavoro che avviene mentre dormiamo: il cosiddetto lavoro onirico. Esso prende ci che
contenuto nell'inconscio e lo trasforma, lo deforma, per darcelo in sogno. come se nel cervello ci fosse la
farina, che tramite la lavorazione del fornaio diventa pane. Ecco: esiste un processo, un nostro "fornaio
interiore" che lavora nell'inconscio e ci fa sognare qualcosa che ha a che vedere con quanto abbiamo
nell'inconscio; ma che tramite la lavorazione e la manipolazione, ha avuto una lievitazione e poi una cottura
sino a diventare una pagnotta calda. Il risultato qualcosa in analogia con quanto contenuto nell'inconscio.
Il sogno un rimando a qualcosa di pi profondo e analizzandolo interpretiamo ci che ci vuole dire
l'inconscio. Spesso l'inconscio capisce le cose prima che le capiamo a livello conscio e che forse non
capiamo perch non vogliamo capire.
La fissazione su un genitore non un problema se non compromette la tua sessualit e la tua vita di
relazione. In realt il complesso di Edipo riguarda la fissazione verso un genitore ma in et precoce, quando
ancora non siamo molto consapevoli di noi, quando ancora non abbiamo idea di cosa sia la sessualit. Per
Freud il bambino appena nato interpreta le attenzioni della madre in funzione sessuale perch tutto il
corpo una zona erogena. Quando apprende ci allora scopre nel padre un rivale perch non riesce a
spostare la sua attenzione su un altro oggetto diverso dalla madre. Avviene a quel punto un senso di
pudore, di vergogna, che spinge il bambino a rimuovere tale pensiero dalla coscienza. Per a quel punto
l'inconscio porta fuori un sintomo che la perversione o l'infantilismo sessuale. Ecco: quei sintomi sono
sinonimo di un complesso di Edipo.
Ciao! Si parla di determinismo psichico, cio del fatto che il nostro modo di agire in qualche modo
influenzato dall'inconscio. Ma cosa l'inconscio? Parliamo di una memoria che potremmo chiamare
automatica: ogni cosa noi facciamo con ripetizione, come guidare, camminare, leggere, scrivere, parlare,
legata a meccanismi che ormai sono diventati automatici. Tanto pi automatico e tanto pi inconscio. Il
modo di comportarsi di ognuno uno schema che l'individuo usa perennemente come modello per la
lettura del mondo.
Il Transfert una quota di tenerezza mista ostilit che viviamo all'interno di una relazione e che riversiamo
su di un'altra persona. Ognuno vive il transfert mettendo in atto dei meccanismi tipici che ci dicono come
questo soggetto interagisce generalmente in certe situazioni. Quindi il paziente si comporta in un certo
modo col terapeuta che reagisce di conseguenza col contro-transfert. Durante la seduta astrologica,
l'astrologo deve reagire cercando di capire i meccanismi interni e relazionali del consultante, per poi
comportarsi di conseguenza. Parliamo di empatia da parte dell'astrologo che immedesimandosi nel
consultante reagisce investendo il suo modo personale di comportarsi. Il Transfert e il contro- transfert
avvengono in qualsiasi contesto relazionale, anche in quello tra astrologo e consultante.
Ciao! Sono del segno dei Pesci e tu hai spesso detto che un segno nevrotico. Ma io non sono nevrotica e
invece dicono che sono molto calma.
Ciao! Benvenuta anche a te su questo blog! Ricordo una ragazza del segno dei Pesci che era la
manifestazione della calma, la quintessenza della tranquillit... Nella realt fumava moltissimo, e dentro
covava un tormento interiore molto forte. Poi, ogni tanto aveva degli scoppi d'ira che duravano veramente
una frazione di secondo. Poi tornava alla tranquillit come se niente fosse. Un caso davvero molto
interessante direi... La nevrosi spesso sorge quando le nostre pulsioni libidiche o aggressive sono ostacolate
dal mondo esterno e quando non siamo in grado di adattarci a ci. Questa incapacit di adattamento crea
una regressione e se non facciamo uscire la tensione sotto qualche forma d'arte, allora ne risentiremo noi
stessi. Per sfuggire alla nevrosi meglio sublimare la carica pulsionale in un'attivit artistica,
indipendentemente dal fatto che tu sappia fare arte o meno. E ricorda, che qualsiasi cosa tu farai,in qualche
modo sar sempre legata analogicamente al tuo problema.
Ciao Al! Sono (...). Questi articoli sono bellissimi! Anche io ho una domanda! quali sono le regole pi
importanti di ogni psicologo? Ho capito che bisogna avere empatia e bisogna conoscere la tecnica.
S, l'empatia necessaria e la tecnica pure; ma bisogna partire dall'idea che il mondo interno di ogni
soggetto unico e irripetibile. Se partiamo da questo presupposto allora si capisce come applicare la
tecnica. Inoltre, altro concetto importante che il sintomo un riflesso dell'inconscio ed una specie di
adattamento alla situazione. Molto importante anche la conoscenza topografica del cervello: se io credo
in un inconscio ma non so nulla di memoria implicita, difficilmente capir come applicare la tecnica. Altra
regola importante quella del determinismo psichico: l'inconscio determina certi comportamenti. Altra
regola cardine quella che le esperienze infantili sono determinanti; poi il concetto di transfert e controtransfert di cui ho parlato nel precedente articolo.
Ciao. Una mia amica dello Scorpione una bugiarda patologica e si crede di essere pi in gamba degli altri!
Da cosa dipende? Lo scorpione un segno bugiardo e arrogante?
contro ogni evidenza. Ognuno di noi mette in pratica i suoi meccanismi di difesa e a dire il vero essi sono
addirittura talmente necessari che organizzano la nostra vita psichica. Kernberg dice che questi meccanismi
si evolvono in forme pi patologiche quando il problema importante.Per esempio si pu passare dalla
fase nevrotica a quella psicotica. Winnicot afferma che le difese sono interattive, cio dipendono dalle
interazioni, nascono in virt delle interazioni e non sono qualcosa che accadono al soggetto senza una
causa esterna. Quindi l'ambiente che crea il manifestarsi di queste difese. Western e Lichtenberg
affermano che i meccanismi di difesa dipendono dalla motivazioni di ognuno e comunque servono a
nascondere la nostra vera natura. Bowlby aggiunge che le difese sono strategie per comportarci nella
maniera pi idonea alle diverse situazioni e che grazie a queste in realt stiamo chiedendo un sostegno al
prossimo. Una persona come la tua amica probabilmente sar molto sensibile alle offese e per questo
"mette le mani avanti" si difende mentendo e comportandosi un po' con arroganza.
Io e il mio ragazzo non riusciamo proprio a capirci. Ho visto che studi psicologia e vorrei un consiglio da te.
Puoi aiutarmi?
Comunicare forse la cosa pi difficile ed anche la cosa pi naturale e spontanea che possa esistere.
Persino non parlare, non dirsi niente una forma di comunicazione a cui bisogna dare importanza. Certe
volte non ce ne rendiamo conto, ma anche un nostro silenzio potrebbe essere frainteso. La comunicazione
anche un abbraccio, e spesso vale pi di mille parole... veramente impossibile non comunicare e ci
impone un comportamento da parte del prossimo: cio se io affermo qualcosa, l'interlocutore si dispone in
un certo modo. Quindi comunicare non solo contenuto ma anche comportamento. Inoltre, durante la
conversazione ognuno pu usare una posizione diversa rispetto all'interlocutore; uno per esempio sempre
dominante o entrambi nella stessa posizione. Altra cosa importante oltre alla volont di farsi capire, sta
nella "punteggiatura": cio il momento in cui ai accede all'interno di una conversazione. Se per esempio il
tuo lui entra nella tua conversazione in un momento tale da aver perso le premesse che sottostanno al tuo
intervento, ecco che sar difficile comprendersi.
Caro Al Rami, a mio figlio hanno diagnosticato un disturbo borderline mentre altri mi hanno detto che ha
solo un disturbo dell'attenzione. Perch ognuno dice una cosa diversa?
Cara lettrice, devi sapere che la diagnosi solo un punto di partenza che occorre allo psicologo per stabilire
quale dovrebbe essere l'intervento migliore per contenere o guarire ogni soggetto. Si tratta di una
generalizzazione. Lingiardi afferma che il sintomo non dovrebbe essere analizzato considerando il singolo
soggetto, ma considerando pure in quale contesto si manifesta, e il contesto quasi sempre una relazione.
Per questo possibile che in contesti diversi il soggetto si comporti in maniera diversa e che quindi, che
ogni psicologo riconosca certi elementi delle dinamiche del soggetto in maniera diversa dagli altri, proprio
perch il rapporto che si instaura diverso. Magari c' chi riesce scorgere meglio di un altro quali sono le
motivazioni interiori di tuo figlio; i suoi valori, il suo modo di percepire la realt, chi riesce a comprendere
sino a che punto o non consapevole delle sue azioni. In ogni caso, la diagnosi non cosa semplice. Esiste
per esempio anche la necessit di una conoscenza nomotetica del soggetto analizzato, ossia la
consapevolezza che ogni individuo ha delle specificit. E poi una conoscenza nomotetica caratterizzata
dall'idea che ogni individuo ha delle caratteristiche che ricorrono anche in altre persone. C' chi ha bisogno
di fare test, chi di interrogare i genitori per poi formulare la sua valutazione che come ho detto prima
sempre provvisoria in virt del fatto che il disturbo non necessariamente in una fase stabile e che quindi
potrebbe regredire, se possibile. Il DSM-V il manuale diagnostico dei sintomi usato dagli psicologi ed la
guida per un'analisi statistica dei disturbi; cio ci informa di quanti e quali sintomi sono necessari per far
rientrare il soggetto in una data categoria. Siccome cosa rara che il soggetto presenti tutti i sintomi legati
a quella specifica patologia molto facile collocare il disturbo in pi categorie che hanno in comune gli
stessi sintomi. Sta alla sensibilit dello psicologo identificare e dare un "nome" al problema; ma come ho
scritto prima, ci che conta l'intervento da attuare.
Ciao, sono (...) ho letto l'articolo sulla teoria sistemica che hai scritto qualche giorno fa e so che ha qualcosa
a che fare con le costellazioni familiari. Pensi sia un metodo valido?
Cara lettrice, in effetti hai ragione e penso che le costellazioni familiari siano un valido sistema per
modificare le dinamiche all'interno di una famiglia; ma non ho esperienza per esprimere giudizi validi. Il mio
un semplice parere da "ignorante". L'idea sempre quella che il sintomo indice di una disfunzione del
sistema di cui il soggetto fa parte. Per questo tipo di diagnosi occorre valutare l'asse verticale del soggetto,
quello orizzontale delle relazioni e quello diagonale del tempo. Anche in questo caso importantissimo il
contesto, che secondo Minuchin importante ricostruire per comprendere il problema. Nella terapia
sistemica fondamentale l'idea che cambiare l'organizzazione interna del sistema sia il modo per risolvere
il sintomo, che inteso come un problema che deriva da una scorretta comunicazione tra due o pi
individui. Anche in questo caso importante usare il DSM; ma il riferimento vero e proprio la relazione
perch l che prende forma il problema. Allora se per fare diagnosi occorre osservare il sistema anche
apportando il proprio supporto per vederlo agire, ovvio che la diagnosi corrisponde anche alla terapia;
poich il fatto di far agire i comportamenti dei soggetti corrisponde gi a un'azione terapeutica che
costringe i soggetti ad applicare modelli di comportamento diversi da quelli che usa ricorrentemente. Qui
parliamo della 2^ cibernetica, ossia di quella scienza che vede il terapeuta facente parte del sistema stesso
e non esterno a esso. Cercando di scoprire la struttura nascosta, le dinamiche all'interno della famiglia,
Minuchin agisce sul sistema stesso per valutare come i soggetti sanno cooperare e condividere.
Una prima fase detta associativa e concerne il modo mediante cui il terapeuta si interfaccia al singolo e
alla famiglia in generale. Il modo di presentarsi e di interfacciarsi influir sulla fiducia nelle sue capacit e
nella sua autorit. In seguito lo psicologo si "accomoda" alle dinamiche della famiglia, non interviene a
modificare nulla ma osserva pazientemente come i soggetti interagiscono. Successivamente chiede
chiarimenti relativamente ai comportamenti messi in atto. Con la mimesi il terapeuta ricalca il
temperamento di ogni componente della famiglia: se un soggetto riservato di certo non cosa adatta
mostrarsi esuberante, ma bene comportarsi alla stessa maniera, senza invadenza. solo dopo che il
terapeuta interviene per valutare il grado di flessibilit della famiglia a mettere in pratica nuovi
comportamenti e nuove dinamiche relazionali. A quel punto la famiglia si accomoda allo psicoterapeuta che
funge da regista, che sottolinea quel che loro non riescono a comprende, che sostiene, che guida, che
assegna compiti, che modifica l'ambiente di interazione proprio per vedere come cambiano le dinamiche,
perfino stabilire i confini che ogni individuo dovrebbe avere per manifestare la propria autonomia e
individualit rispetto al gruppo.
Ciao Al! Mi chiedevo quale fosse il segreto per diventare un bravo psicologo. Grazie se vorrai rispondermi.
Il segreto per divenire un buon psicologo, secondo i manuali, quello della creativit. importante la
teoria e la tecnica; ma ci che fa la differenza la propria sensibilit perch non si pu applicare
pedissequamente un sapere pensando che chi abbiamo di fronte sia solo un "numero". Egli un essere
umano con le sue peculiarit e unicit. Lo sguardo dovrebbe essere indirizzato alle proiezioni dell'individuo,
ai suoi affetti; e solo se si ha empatia possibile accedere al mondo interiore del soggetto, ma sapendo
creare il clima di sicurezza favorevole al transfert.
Ho sentito dire che ci sono psicologi che preferiscono farsi chiamare consulenti. Come mai?
Nel modello terapeutico di Murray e Bowen si afferma che preferibile usare il termine consulente
familiare anzicch terapeuta, medico o psicologo. Questo dovrebbe avere un effetto psicologico sulla
mente del consultante/paziente, perch molte persone provano vergogna a pensare di rivolgersi a uno
psicologo ed pi rassicurante pensare a un consulente che ci risolve un problema relazionale invece che a
uno psicologo che ci cura in disturbo mentale.
Spesso i genitori che hanno problemi se la prendono con i loro figli. Come mai?
Si tratta di una dinamica ricorrente quella di proiettare su di un figlio l'infantilismo e la difficolt a risolvere i
conflitti dei due genitori. Questo meccanismi si chiama triangolazione e dipende in larga misura dal livello
di coinvolgimento che i due genitori hanno nei confronti dell "io familiare". Questo significa che ogni
individuo ha un diverso livello di fusione con la famiglia di origine e questo comporta in larga o in minima
misura atteggiamenti irresponsabili che possono portare, nei casi peggiori persino alla criminalit. Il
problema fondamentale che quando l'identificazione con la massa indifferenziata dell'io della famiglia
troppo alta e viene proiettato il problema su di un figlio, anche esso trasporter le stesse dinamiche nella
famiglia che andr a creare; e se il meccanismo si ripete ancora allora probabile che si possa giungere, per
trasmissione, a un problema di schizofrenia.
BIBLIOGRAFIA
Sezione Psicologia:
Gauss-Reimann-Pincar-Hilbert,
Curie,
Einstein,
Fermi,
Godel-Turing,
sul DNA,
Sezione Astrologia
BIOGRAFIA
-Nato a Fasano il 21 dicembre 1975 alle ore 21.58. Sagittario ascendente Vergine.
-Astrologo ricercatore professionista.
-Non autodidatta ufficialmente riconosciuto da uno dei massimi astrologi al mondo (Ciro Discepolo).
-Inventore dell'escluisiva formula Wild Horse di biocosmologia motivazionale e studioso della psiche.
-Formazione astrologica dal 1997 alla scuola di Astrologia Attiva di Ciro Discepolo, il pi grande esperto al
mondo di rivoluzioni solari e lunari mirate.
-Studioso di importanti testi di autori antichi e contemporanei. Ricercatore astrologico e fondatore del
G.R.A.S il gruppo di ricerca di astrologia sperimentale per soli professionisti.
-Autore del libro astrologico sui rapporti di coppia intitolato "L'amor che move il sole e l'altre stelle" e di un
romanzo sul pensiero positivo intitolato "Non sar una bolla di sapone".