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FATA PIUMETTA

Fratelli Grimm

SCENA 1
Cortile casa, pozzo/fonte
Narratore, Principe, Fiorenza, Matrigna e Tilde

C’era una volta una vedova che aveva due figliole: una brutta e pigra,
l’altra bella e lavoratrice. Le cure della madre erano tutte per la ragazza
pigra perché era la sua vera figliola, mentre trascurava l’altra, sebbene
fosse buona e operosa, perché era la sua figliastra.
(Nel mentre la scena si anima con le tre donne: Fiorenza affaccendata, la matrigna
che dispensa ordini alla sua figliastra e Tilde che non fa nulla e sbeffeggia Fiorenza)

PRINCIPE – Io che sono il principe sposo la fanciulla bella e lavoratrice.

Guarda, Principe, in questa favola non ci sei per niente!

PRINCIPE – Ma io vorrei sposare…

Ti ho detto che non è possibile! Dunque, andiamo avanti. La vedova non


aveva cuore per la figlia cattiva…

PRINCIPE – Come si chiamava?

Si chiamava Tilde, mentre la figlia bella, alla quale toccavano tutte le


fatiche di casa, si chiamava Fiorenza.

PRINCIPE – Bel nome Fiorenza.

La povera Fiorenza dopo aver sfacchinato per casa tutta la settimana alla
domenica, come unico svago, sedeva vicino alla fonte a lavorare col fuso.
Una domenica tanto lavorò che, ad un certo punto, le cadde il fuso
nell’acqua della fonte.

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FIORENZA – Oh, che disastro! E adesso! Chissà cosa dirà la mia matrigna se torno a
casa senza fuso!
(Fiorenza corre a casa disperata e spiega alla Matrigna cosa è successo e come ha
perso il fuso. La Matrigna si mostra arrabbiatissima con la povera Fiorenzae le
ordina di ritrovarlo.)

MATRIGNA – Torna alla fonte e ripescalo!

FIORENZA – Ma come faccio… l’acqua è profonda!

PRINCIPE – Cantafiabe, vado io, mi tuffo e in un attimo glielo riporto su! (Il Principe
si prepara con tutto il necessario per buttarsi in acqua, pinne, cuffia… e quant’altro
e fa per buttarsi. Il Narratore cerca di contenere la sua foga.)

Principe ti ho già detto che in questa favola non ci sei! ...E poi, ripescare
fusi, anelli e altri oggetti è lavoro per il Pescatore dell’onde, quello della
canzone…
(La filastrocca viene recitata da un gruppo di pesciolini della fonte.)

Per ripescare anelli,


fusi, collane e altri gioielli
ci vuole il Pescatore,
dell’onde il Pescator.
Il Pescator dell’onde
quel giorno non c’era.
Fiorenza tanto fece
che nell’acqua cadde giù!

PRINCIPE – Povera Fiorenza!

SCENA 2
Giardino di Fata Piumetta
Narratore, Principe, Fiorenza, Pane, Melo, Fata Piumetta

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Eh, sì! Fiorenza cadde nella fonte, perse i sensi… e si risvegliò in un
meraviglioso giardino, tutto pieno di fiori.
(Fiorenza si ritrova svenuta nel giardino di Fata Piumetta e al suo risveglio è
confusa e spaesata. Si guarda in giro e si accorge di essere in un posto
meraviglioso. Nel frattempo entrano il Pane e il Melo.)

PRINCIPE – Sarà stato… il Paradiso…

Non era il Paradiso, Principe… Era comunque un luogo molto bello.


(Fiorenza gira nel giardino.)

FIORENZA – Che bei fiori… ne coglierò qualcuno… e poi me ne andrò per questo
sentiero.

PRINCIPE – Attenta alle serpi!

Non ci sono serpi nel giardino di fata Piumetta!

PRINCIPE – Come fai a sapere che questo è il giardino di fata Piumetta?

Se non lo sapessi non sarei il Cantafiabe. Ma cerca di non interrompermi e


stai attento, Principe…

(Fiorenza sente una voce proveniente da un forno. Lo stupore è grande quando si


accorge che è proprio il pane nel forno che si sta lamentando e si avvicina a lui per
sentire cosa sta dicendo)

PANE – Cara Fiorenza, abbi pazienza! Se resto ancora nel forno mi brucio e divento
nero! Per cortesia…

FIORENZA – Ma certo, caro Pane, anche se scotti un poco, ti giro subito.

(Proseguendo sul sentiero viene chiamata da un albero.)

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MELO – Cara Fiorenza, abbi pazienza sono pieno di mele mature che pesano come
se fossero oro. Perché non mi dai una scrollatina?

FIORENZA – Eccomi caro Melo… ti aiuto subito!

Poi la fanciulla riprese il cammino e ben presto arrivò davanti ad una


casetta. Alla porta c’era una vecchina.

PRINCIPE – Attenta, Fiorenza… potrebbe essere una strega! Ha un aspetto che non
mi piace!

Vedi che cosa succede a giudicare le persone dall’aspetto, senza


conoscerle? Quella vecchina non è altro che la fata Piumetta.

PRINCIPE – Come è invecchiata!

Anche le fate invecchiano… Fata Piumetta è talmente invecchiata che non


ce la fa più a tenere in ordine la sua casetta e, quel che è più grave, non
riesce più a sprimacciare i cuscini.

PRINCIPE – Non sapevo che fosse così importante sprimacciare i cuscini!

Caro Principe, e anche voi, bambini, dovete sapere che…


(La filastrocca viene recitata dal narratore.)
Quando fata Piumetta alla finestra si affaccia
e i cuscini sprimaccia,
lieve lieve vien giù la neve.
Son le piume dei cuscini di fata Piumetta
che diventano neve.
È di piume la neve
che scende lieve lieve… lieve.

SCENA 3
Casa di Fata Piumetta
Narratore, Principe, Fiorenza, Fata Piumetta
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La buona fata invitò Fiorenza a rimanere nella casetta, e questa accettò.
(Fiorenza si mostra subito disponibile ad aiutare la vecchia Fata e svolge tutte le
faccende di casa; svolge anche il compito più importante: sprimacciare i cuscini)
Adesso era la fanciulla a sprimacciare i cuscini e far nevicare sul mondo.
Tutto filava in perfetto accordo. Fata Piumetta non aveva mai niente da
ridire sul lavoro di Fiorenza, e la ragazza si trovava bene accanto alla
vecchina che conosceva tante storie. Ma un giorno…

FIORENZA – Fata Piumetta, non avertene a male, ma io sento il desiderio di tornare


a casa. Anche se la matrigna non è mai stata troppo buona con me… soffro di
nostalgia.

FATA – E’ giusto, Fiorenza. Ti accompagnerò fino alla fine del mio regno. A
proposito… guarda che cosa ho trovato in soffitta…

FIORENZA – Il mio fuso!

PRINCIPE – L’avevo detto io che non c’era da fidarsi di quella vecchina! È stata lei a
rubare il fuso a Fiorenza, altrimenti come farebbe ad averlo!

Ma no, Principe, cosa dici? La vecchina è una fata… e ha poteri magici.


Anzi sono convinto che è stata proprio lei a chiedere al Pescatore
dell’onde di ripescare il fuso. Ma… ecco: Piumetta e la fanciulla sono
arrivate al portone che segna il confine del regno della fata.

FATA – Ora, Fiorenza, esci pure. Addio!

SCENA 4
Cortile iniziale
Narratore, Principe, Fiorenza, Matrigna, Tilde

La ragazza salutò ma, mentre attraversava il portone, sentì come un


fremito… (Fiorenza esce di scena. Si cambia d’abito e rientra.) si ritrovò tutta
coperta d’oro. Era un dono che la vecchina aveva fatto a Fiorenza, perché
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era buona e brava. Ora la fanciulla sarebbe tornata a casa splendidamente
vestita.
(Entrano la Matrigna e Tilde e vedono Fiorenza.)
Figuratevi la rabbia della matrigna e della sorellastra quando videro
Fiorenza tanto elegante!

MATRIGNA – Ma… cos’hai combinato? Scommetto che quel vestito l’hai rubato!

TILDE – Chi te lo ha dato? Avanti… racconta!

PRINCIPE – Non rispondere, Fiorenza!

FIORENZA – Mentre cercavo di recuperare il fuso, sono caduta nella fonte. Mi sono
risvegliata in un giardino bellissimo… e sono stata poi accolta da una gentile
vecchina, Fata Piumetta, che mi ha regalato questo splendido vestito quando ho
deciso di tornare a casa.

TILDE – Bene, bene… andrò anch’io dalla fata Piumetta. Datemi un fuso…che cos’è
un fuso?! (La Matrigna glielo consegna subito)

MATRIGNA – Vai figlia mia… Starò qui ad aspettare che tu ritorni tutta ricoperta
d’oro!
(Fiorenza e la Matrigna escono.)

TILDE – Butto in acqua il fuso… mi sporgo per cercare di prenderlo… faccio finta di
cadere in acqua… ah, ah… aiuto! Affogo!... ah, ah!

PRINCIPE – Ah, ah! Quanto chiasso!

Dici bene, Principe, ma tu sei all’asciutto, mentre Tilde è nell’acqua


profonda… A farla breve, tutto andò come per Fiorenza, e Tilde si risvegliò
nel bel giardino di fata Piumetta.

SCENA 5
Giardino di Fata Piumetta
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Narratore, Principe, Tilde, Pane, Melo, Fata Piumetta

(Tilde dopo essersi risvegliata percorre il sentiero velocemente per arrivare il prima
possibile da Fata Piumetta. Non si meraviglia delle bellezze del giardino!)

PANE – Per piacere, Tilde, toglimi dal fuoco perché sto bruciando!

TILDE – Fossi matta! Potrei scottarmi le mani!

MELO – Come pesano queste mele… Per piacere, scuotimi un poco e falle cadere!

TILDE – Fossi matta! …Potrebbe arrivarmene qualcuna in testa!

Tilde arrivò così davanti alla porta della casa di Fata Piumetta, ma non si
comportò come Fiorenza…

SCENA 6
Casa di Fata Piumetta
Narratore, Principe, Tilde, Fata Piumetta

Tilde, in casa di fata Piumetta, fece un malestro dietro l’altro. A parte il


fatto che era pigra e sciatta, qualsiasi cosa la vecchina le chiedesse di
fare, erano brontolamenti e musi da non dirsi. Per di più, durante tutto il
periodo che la ragazza trascorse presso la fata, nel mondo non nevicò più.

PRINCIPE – E perché?

Perché, invece di sprimacciare per bene i cuscini fuori dalla finestra, in


modo che le piume, come ho già spiegato, scendessero sulla terra
trasformandosi in fiocchi di neve, Tilde tirava su il letto della fata alla
meglio, e ai cuscini dava appena una sistemata. Stando così le cose…

FATA – Senti un po’, Tilde…

TILDE – Che altro vuoi ancora, fata Piumetta!


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FATA – Voglio rimandarti a casa.

TILDE – Era ora! Non sto più in me dalla voglia di farmi vedere in paese con un
vestito tutto d’oro… (Tilde e la Fata escono da due parte diverse.)

SCENA 7
Cortile iniziale
Narratore, Principe, Tilde, Matrigna, Fiorenza
(Tilde entra tutta sporca e corre incontro alla madre disperata anche lei. Anche
Fiorenza entra.)
TILDE – Ma… che succede? Aiuto! Questo non è oro! È pece! Mamma!

PRINCIPE – Eh, la pece appiccicata addosso! Eh, eh… appiccica la pece! Eh, eh …
tutta la pece… eh, eh… la pece è tremenda! Eh, eh…

Insomma, Principe! Sta’ un po’ zitto…

PRINCIPE – Ah, sono stufo di stare zitto e fermo, anch’io voglio entrare nella fiaba…e
così farò! Fiorenza la sposo io! Per piacere, Cantafiabe, lascia che vada a chiedere
la mano di Fiorenza!

E va bene Principe! Finalmente una favola che finiva in modo diverso… e


invece, ecco, mi tocca concludere alla solita maniera. Trombe! Campane! Il
Principe e Fiorenza si sposarono e vissero a lungo felici e contenti!

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