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Clifford Brown & Max Roach, anche conosciuto come Daahoud, è un album inciso nel

1955 dal Clifford Brown and Max Roach Quintet, descritto dal New York Times come
“ il gruppo bop definitivo fino al fatale incidente stradale di Brown nel 1956”.
L'album fu subito apprezzato dalla critica e include persino due importanti brani
divenuti in seguito standard jazz. L'album fu incluso nei “Grammy Hall of Fame nel
1999. E' anche incluso in “Jazz: A Critic's Guide to the 100 Most Important
Recording” al 34° posto, dove è descritto dal critico musicale Ben Ratliff del New
York Times come “uno dei piu coinvolgenti album fino ad oggi”. Originariamente
rilasciato dall'etichetta EmArcy, è stato piu volte ristampato, inclusa una versione del
2000 (Verve Records) che contiene alcune tracce addiziionali.

STORIA
Quest'album è uno dei tanti che nasce dopo l'invito di Roach a Brown a seguirlo a
New York per la creazione di una band. Insieme scelsero il resto dei componenti per
poi inserire il quintetto nella corrente scena jazzistica di Hollywood. La prima line-up
includeva Sonny Stitt, Teddy Edwards, Carl Perkins e George Bledsoe i quali sono stati
poi sostituiti definitivamente da Clifford Brown, Harold Land e Richie Powell, fratello
del già celebre Bud Powell. La band divenne subito promettente e attiva nella scena.
La maggior parte delle take di quest'album furono registrate nei Capitol Studios di
Hollywood nell'Agosto del 1954 tranne due tracce registrate nei Capitol Studios di
New York.
CRITICA
L'album fu ben visto dalla critica. La “Blackwell Guide to Recorded Jazz” reputa la
band come una fra le migliori del tempo e, nonostante fu attiva per solo 2 anni e
mezzo “ha incapsulato tutte le migliori virtù del hard bop”. In una recensione, “All
Music” scrive: “da tempo una fra le piu intense e amabili performance bebop su
nastro” precisando che “rappresenta il bop al suo meglio” raccomandandolo ai
collezionisti ed agli ascoltatori esperti.

TRACCE IMPORTANTI
Secondo la “Rough Guide to Jazz”, due fra le tracce comprese nell'album,
“Daahoud” e Joy Spring”, sono diventate “parte del repertorio jazz”. Il brano
“Joey Spring” fu composto da Brown in onore di sua moglie. Lei fu presentata a lui
da Roach come una studentessa che lavorava su una tesi dove tentava di provare che il
jazz era inferiore alla musica classica.

TRACK LIST
1. "Delilah” – 8:06
2. "Parisian Thoroughfare" – 7:19
3. "Jordu" – 7:50
4. "Joy Spring" – 6:50
5. "Daahoud" – 4:05
6. "The Blues Walk" – 6:47
7. "What Am I Here for?" – 3:11

Verve additional tracks


1. "These Foolish Things” – 3:48
2. "The Blues Walk" (alternate take) – 6:54
3. "Daahoud" (alternate take) – 4:09
4. "Joy Spring" (alternate take) – 6:43

COMPONENTI
• Clifford Brown – tromba
• Harold Land – sax tenore
• George Morrow – basso
• Richie Powell – piano
• Max Roach – batteria

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