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GianLuca DeMichelis
Appunti di
Sicurezza Elettrica
dal Corso di Strumentazione Biomedica
del professor R. Merletti
Corollario
Un sistema deve essere sempre concepito in modo da resistere alla
peggiore combinazione possibile di circostanze
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Strumentazione Biomedica Appunti di Sicurezza Elettrica
Effetti indotti da corrente alternata sinusoidale attraverso il tronco per la durata di un secondo:
Intensità di corrente effetti
1 mA Soglia di percezione
5 - 10 mA Intervallo di massima corrente tollerabile senza
effetti fisiologici
10 - 20 mA Si può lasciare la parte in tensione senza
contrazione apprezzabile dei muscoli
50 mA Dolore, probabile svenimento, perdita delle forze,
danno meccanico, le funzioni cardiache e
respiratorie non vengono compromesse, possibile
fibrillazione
100 mA - 2 A Ampio intervallo di insorgenza della fibrillazione
ventricolare, il centro respiratorio non viene
alterato apprezzabilmente
6 A ed oltre Contrazione sostenuta del miocardio seguita dal
normale ritmo cardiaco, paralisi temporanea
dell’attività respiratoria, ustioni per effetto Joule
se la densità di corrente è elevata
(Kouwenhoven e coll. 1957; Daltziel, 1959)
L’innesco del potenziale d’azione sulle cellule eccitabili avviene per correnti che vanno dalla
continua sino a qualche decina di kHz. Oltre questa frequenza la corrente passa senza causare uno
scambio di ioni attraverso la membrana delle cellule, il passaggio di corrente non è quindi avvertito
direttamente.
Effetto termico:
è l’effetto Joule, presente a tutte le frequenze ma utilizzato clinicamente con correnti intense e
frequenze superiori ai 300 kHz (elettrobisturi). In pratica il passaggio di corrente scalda il
conduttore.
Osserviamo che nei pressi di un elettrodo piccolo la densità di corrente sarà grande, e quindi sarà
grande la dissipazione termica; al contrario su un elettrodo grande, dove la densità di corrente è
bassa, l’effetto termico sarà trascurabile.
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Interruttore magneto-termico:
è un dispositivo che contiene, al suo interno due dispositivi di protezione diversi e complementari:
l’interruttore magnetico, costituito da un relè, interviene rapidamente (tempi nell’ordine dei
centesimi di secondo) nel momento in cui si crea un cortocircuito diretto, e l’interruttore termico
che interviene in tempi maggiori (qualche secondo) per valori di corrente superiori ad una data
soglia.
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Impianto di terra:
l’insieme dei conduttori che raggiungono le prese di terra disposte nell’edificio e la loro
connessione con il terreno tramite dispersori.
L’impianto di terra richiede assolutamente verifiche periodiche della sua efficienza. Deve essere
tenuto un registro di tali verifiche.
In ambito ospedaliero le norme CEI impongono che la massima tensione in caso di contatto esterno
non superi i 24 Volt. Osserviamo che questa limitazione non è assolutamente sufficiente a garantire
la sicurezza in caso di elettrodi applicati al cuore o su grossi vasi.
Interruttore differenziale:
è un dispositivo che sente la corrente su entrambi i conduttori; se la differenza tra queste due
correnti supera una certa soglia (tipicamente 30 mA), allora apre il circuito. La protezione è assoluta
nel caso di contatto indiretto e se c’è un buon impianto di terra; non è efficace nella prevenzione dei
microshock.
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Nodo equipotenziale:
Esso riduce il rischio di microshock.
Nella figura seguente analizziamo il comportamento della rete nel caso di un guasto: c’è un’avaria
in un apparecchio di potenza, che scarica a terra una grossa corrente (es. 5A). La corrente fluisce
nell’impianto di terra, attraversando una unità di terapia intensiva. Qui si forma un partitore, con
due resistenze in parallelo: apparecchio A + paziente + apparecchio B, e resistenza del tratto di
impianto tra apparecchio A e apparecchio B. Il problema evidenziato è che le prese di terra dei due
apparecchi non sono allo stesso potenziale.
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Trasformatore d’isolamento:
nelle aree ad alto rischio occorre garantire, oltre alla presenza del nodo equipotenziale, altre due
condizioni: 1) La protezione contro i guasti verso terra degli strumenti elettronici presenti nel locale,
e: 2) La continuità della fornitura di energia alle apparecchiature dalle quali dipende la vita del
paziente. Osserviamo che l’interruttore differenziale viola la seconda condizione. Solo il
trasformatore d’isolamento consente il soddisfacimento di entrambe.
Esso riduce il rischio di macroshock per contatti diretti o indiretti con la linea isolata.
La corrente di dispersione Ia si chiude a terra, risalendo attraverso Rt; la corrente Ib, invece, non si
può chiudere, a meno che vi siano capacità parassite Cp che facciano passare corrente Ic dal primario
al secondario.
Si osservi inoltre che il trasformatore d’isolamento non riduce di per sé il rischio di microshock
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Monitor d’isolamento:
il trasformatore d’isolamento deve sempre disporre di un monitor d’isolamento che attiva un
allarme ottico e acustico in caso di perdita di isolamento della linea.
Alimentazione
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Negli strumenti
• Collegamento a terra del telaio e di tutte le parti metalliche che possono essere collegate a terra
senza alterazioni funzionali.
• Utilizzo di fusibili e di interruttori di rete doppi (su entrambi i conduttori), di trasformatori di
alimentazione di buona qualità
• Isolamento delle parti applicate al paziente e non collegabili a terra
• Manutenzione e uso corretti degli strumenti
Il criterio principale per prevenire i rischi dei elettrocuzione accidentale consiste nella messa a terra
di tutte le parti metalliche di uno strumento che possono venire a contatto con il personale o con il
paziente:
• Conduttore di protezione con resistenza inferiore a 0,1 Ω (al nodo equipotenziale)
• Isolamento ottico o elettromagnetico del circuito paziente - a questo proposito si vedano gli
schemi nell’Appendice
• Doppio isolamento di sicurezza
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Appendice
terminologia
Correnti di dispersione
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Macroshock:
si verifica quando un uomo ha un contatto con una parte in tensione, chiudendo il circuito verso
terra o in altro modo.
Possiamo distinguere i seguenti casi:
• Contatto diretto = contatto con una parte normalmente in tensione (es. metto un chiodo nella
presa di corrente). La presenza di un interruttore differenziale protegge parzialmente l’operatore:
l’interruttore differenziale limita la durata (e non l’intensità) della corrente che attraversa il
soggetto in contatto diretto. La protezione nel caso di contatto diretto con un polo della rete è
assicurata solo dalla presenza del trasformatore d’isolamento. Osserviamo che se l’operatore
tocca i due poli della rete non può essere protetto in nessun modo!
• Contatto indiretto = contatto con una parte accidentalmente in tensione (es. c’è un guasto nella
lavatrice, e l’involucro va in tensione). In questo caso la prevenzione più efficace consiste nella
presenza contemporanea di interruttore differenziale e impianto di terra efficiente.
Il contatto indiretto è spesso dovuto alla mancanza di manutenzione preventiva, e si verifica
soprattutto quando il telaio metallico dello strumento assume un potenziale diverso da quello di
terra.
Microshock:
distinguiamo due casi di rischio:
• Un apparecchio collegato al cuore o a grossi vasi, vi fa affluire una corrente di dispersione che si
chiude a terra attraverso altri strumenti o contatti diretti tra paziente e oggetti a terra
• Altri apparecchi, anche collegati sulla cute tramite elettrodi, fanno affluire una corrente che si
chiude a terra attraverso l’elettrodo o il catetere interno.
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Isolamento elettromagnetico:
riduce fortemente il rischio di microshock; all’interno dello strumento c’è una barriera
d’isolamento, in modo che gli elettrodi applicati al paziente siano completamente flottanti. I dati
vengono comunicati attraverso un altro accoppiamento elettromagnetico.
Isolamento ottico:
l’alimentazione della parte applicata al paziente è flottante, ma i dati tornano attraverso un led ed un
sensore di luce. Rispetto all’isolamento elettromagnetico, questo tipo di trasmissione offre una
maggiore banda, ed anche una minor complessità realizzativa.
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Sommario
EFFETTI FISIOLOGICI DELLA CORRENTE ELETTRICA ...................................................................................2
GLI EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO SI DIVIDONO IN DUE GROSSI GRUPPI: ..................................................2
Eccitazione neuromuscolare:.....................................................................................................................................2
Effetto termico: ..........................................................................................................................................................2
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PER GLI IMPIANTI ELETTRICI .......................................................................3
Fusibile:......................................................................................................................................................................3
Interruttore magneto-termico:...................................................................................................................................3
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE PERSONE .................................................................................................4
NEGLI IMPIANTI ELETTRICI ...............................................................................................................................................4
Impianto di terra: .......................................................................................................................................................4
Interruttore differenziale: ..........................................................................................................................................4
Nodo equipotenziale:..................................................................................................................................................5
Trasformatore d’isolamento: .....................................................................................................................................6
Monitor d’isolamento: ...............................................................................................................................................8
Alimentazione.............................................................................................................................................................8
NEGLI STRUMENTI............................................................................................................................................................9
Norme generali per la sicurezza ................................................................................................................................9
Isolamento e messa a terra ........................................................................................................................................9
Strumentazione di Sala Operatoria ...........................................................................................................................9
Rischi derivanti dall’impiego dell’elettrobisturi......................................................................................................10
Rischi nell’utilizzo di defibrillatori ..........................................................................................................................10
Rischi nell’utilizzo di elettrostimolatori...................................................................................................................10
APPENDICE ...................................................................................................................................................................11
TERMINOLOGIA ..............................................................................................................................................................11
Macroshock:.............................................................................................................................................................13
Microshock:..............................................................................................................................................................13
Isolamento elettromagnetico: ..................................................................................................................................14
Isolamento ottico:.....................................................................................................................................................14
SOMMARIO ...................................................................................................................................................................15
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