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Il cinema prima del cinema: macchine arcaiche e scienziati che studiarono il movimento
Il cinema nasce scientifico, con una sulla retina. In applicazione della famo- certo senso lancia al mestiere Roberto altro rigore del fisico Franz P. Liese- più metodico e sistematico nelle ricer-
chiara preesistenza rispetto al cinema sa "ruota di Faraday" è un fisiologo il Omega, fisico e matematico. gang e del fisiologo Osvaldo Polimanti, che e riprese al cronofotografo.
spettacolo. Basti pensare al fatto che boemo Jan Evangelista Purkyne che Quale sia l’effettiva preistoria del ci- dà per scontata l’origine scientifica del Ma Tosi esamina anche il contesto
lungo la seconda metà dell’Ottocento è perfeziona lo stroboscopio ipotizzato nema scientifico e come esso sia nato e cinema. Ne studia in una sorta di prei- storico-sociale dell’Ottocento, riscontra
solo strumento di lavoro per registrare dall’austriaco professore di geometria si sia sviluppato prima di cedere il storia l’evoluzione della tecnica sino a nella rivoluzione industriale il momen-
fenomeni, analizzare il movimento, riu- Simon Ritter von Stampfer, ed è un campo all’imprenditoria del cinema- quando entra in campo la fotografia. to in cui la tecnica diventa tecnologia e
scire a rendere visibile l’invisibile, che lo matematico l’inglese Williams George spettacolo, ne dà documentazione minu- Poi, in 45 capitoli ne traccia la storia, lo sviluppo tecnologico consacra defini-
sviluppo delle tecnologie risponde solo Horner inventore dello zootropio. Così, ziosa Virgilio Tosi, studioso di cinema e senza trascurare anche il minimo appor- tivamente il metodo sperimentale e fini-
alle esigenze della ricerca scientifica, è un astronomo il francese Pierre-Jules tv sul versante scientifico e didattico, to, dall’elettroscopio del tedesco Otto- sce per intrecciarsi con i progressi della
che buona parte dei pionieri del cinema Janssen, inventore del "revolver fotogra- regista della serie documentaria "Le mar Anschutz alle immagini cronofoto- fotografia.
sono uomini di scienza. fico", e un fisiologo l’altro francese Ju- origini del cinema scientifico", ripren- grafiche per sordomuti del francese Ge- Alberto Pesce
È medico e matematico l’inglese Pe- les-Etienne Marey, inventore del "fucile dendo un suo testo del 1984, aggiornato orges Demeney e ai raggi X del tedesco
ter Mark Roget e fisico il belga Joseph- fotografico" e del cronofotografo, costru- con i risultati di nuove ricerche. Wihelm Conrad Roengten, ma con un’ar- IL CINEMA PRIMA DEL CINEMA
Antoine-Ferdinand Plateau, che per pri- iti per ricerche nel campo della fisiolo- In garbata polemica con storie del catura di maggiore respiro da una parte AUTORE Virgilio Tosi
mi studiano il segreto della visione cine- gia del movimento umano. E, per venire cinema viziate dalla mitologia del cine- per l’avventuroso e stravagante Eadwe- EDITORE Il Castoro
matografica dovuta a quel difetto visivo in Italia, è un neurologo Camillo Negro, ma spettacolo e dalle infatuazioni nazio- ard J. Muybridge e i suoi esperimenti di PAGINE 294
che è la persistenza delle immagini documentarista di casi clinici che in un nalistiche e sulla scia di studi di ben riprese seriali e dall’altra per il Marey EURO 24,00
Londra, anni Quaranta: desiderio e conflitto nel romanzo di Muriel Spark pubblicato da Adelphi I TASCABILI di Alberto Ottaviano
Così cambia il dialetto bresciano in poesia Egidio Bonomi persone, d’un passato che, pur avvol- allergia all’uso smodato della zeta,
mondo dal fanta-eco-thriller «Il
quinto giorno» sulla rivolta del
mare contro le violenze dell’uo-
mo, oltre mille pagine ricche di
tensione e di nozioni sul mondo
sommerso. Chi nel nuovo Il mon-
otto libri) sta a dimostrarlo. Ed
è simpatico che lasci per una
volta la fantasy adulta e cupa
per rivolgersi anche ai più giova-
ni e offrire Il Drago di Ghiaccio
(Mondadori, pagine 109, euro
to nell’alone d’una realtà… irreale come in «zlöma» e «zmeza» che non do d’acqua (pagine 556, euro 13). Storia di una bambina parti-
«On pas, on respìr», non è la (la nostalgia toglie mordacità anche avrebbero pronuncia diversa se fos- 19,90) non bada al sottotitolo colare che fa amicizia con quello
cadenza d’una passeggiata lenta, do- ai ricordi più crudi), è base del sero scritte «slöma» e «smesa», ma «Alla scoperta della vita attraver- che è ritenuto un mostro porta-
ve ad ogni passo corrisponde un presente e del futuro. Oltre la poesia questo è discorso vecchio, dibattuto so il mare» e si aspetta un ro- tore di devastazione riuscendo
respiro, ma il titolo della raccolta di in sé, sgomita l’interesse fin dai tempi di Canossi e portereb- manzo sulla falsariga del primo anzi a salvare il suo mondo dalla
poesie in dialetto di Manerbio di glottologico/ filologico, come annota be lontano. Così come non avrei la commette però un errore: que- distruzione. Simpatica fiaba.
Clelia Montani Inzerillo, a cura delle Leonardo Urbinati in quella che lui preoccupazione di mettere l’accen- sto è un viaggio vero che prende Ancora fantasy con La rocca
Edizioni Bressanelli, pure di Maner- titola, argutamente, secondo costu- to tonico su ogni parola. Per dire: il via 13 miliardi e 700mila anni di Tornor di Elizabeth Lynn,
bio, col patrocinio dello stesso Co- me suo, «Quasi presentazione» per «rèsta» non cambia per nulla se fa per raccontare il quale Schät- primo tomo, premiato con il
mune. «questo personalissimo linguaggio fosse scritto «resta». zing ha messo a frutto i cinque World Fantasy Award, della trilo-
Le poesie di Clelia Montani Inzeril- dialettale che, pur essendo brescia- La fatica poetica di Clelia Montini
Inzerillo si sgomitola in 134 pagine anni di ricerche fatte per il suo gia «Le cronache di Tornor» che
lo inseguono alcune singolarità che nissimo in sé, si distingue per lessi-
intense, godibili, pensierose, anche. best seller. Un libro che può ora DelosBooks sta pubblican-
la fanno segnalare. Intanto il dialet- co, strutture e forme dal sermone
corrente oggi in Brescia». Prendia- Se poi s’aggiunge che il ricavato dividere i lettori tra chi troverà do in Italia (pagine 286, euro 16).
to di Manerbio che, pur nella genera-
mo proprio i primi versi della lirica andrà all’Associazione «Gocce di so- affascinante e ricca di suspense Battaglie, eroismi, tradimenti e
le impostazione «brixiana», arroton-
da qualche diversità, a cominciare d’apertura, «Mond picinì»: «On sul lidarietà» di Manerbio, al beneficio questa «immersione» in un mon- intrighi legati ad una fortezza
dal titolo, dove la «o» dell’indetermi- che sa smeza/ dré a la möraia/ on gat personale dell’animo di ciascun let- do che occupa i sette decimi del divenuta baluardo contro spieta-
nativo «on», resta «o» senza addolcir- negher come ’l pecàt/ che zlöma sö tore, s’aggiunge quello d’un bene nostro pianeta e che ancor oggi ti invasori. Efficace mix di avven-
si, come in tutto il resto della Provin- ’na bala de paia/ on ciòp de uzilì/ che dispensato hic et nunc. cela alcuni misteri e chi invece lo tura, sorprese e realismo.
cia, in «ö»; poi la ricerca, voluta, fa cincèl sura ’l camì…». Il già citato riterrà eccessivamente scientifi- Nella collana economica Co-
tanto da dover dire grazie a «me «on» al posto di «ön», l’intraducibile ON PAS, ON RESPÌR co e un po’ prolisso. Comunque, smo biblioteca della Nord com-
mama e a me bubà» che l’hanno «ciòp» per dire un manipolo, un AUTORE Clelia Montani Inzerillo un libro stimolante e insolito. pare ora I reietti dell’altro piane-
aiutata a fa «egner an ment le parole gruppetto e poi «cincèl» tipico della EDITORE Edizioni Bressanelli Che George R.R. Martin sia ta (pagine 335, euro 9,) uno dei
che ancö se üza miga pö». Dunque, Bassa. Personalmente ho qualche EURO s.i.p. uno dei più importanti scrittori più importanti romanzi di Ursu-
la rimessa in luce di vocaboli scorda- di heroic fantasy attualmente in la K. Le Guin, celebrata e pre-
ti ed ora ritrovati. Il che costringe attività è risaputo tra gli amanti miata (Hugo e Nebula) Vicenda
all’esercizio della memoria, oggi tan- Pagina a cura di: del genere e la sua lunga saga legata a due pianeti gemelli, uno
Angelo Canossi, il poeta che diede forza letteraria al dialetto bresciano to desueto, al ritorno di luoghi e MAURIZIO BERNARDELLI CURUZ e ENRICO MIRANI «Le cronache del ghiaccio e del opulento e uno «anarchico».