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Dicembre 2010
Indice
Parte I Premessa 5
1 Piano
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2011 5
Premessa
Il documento contiene la sintesi del calcolo di una struttura in c.a. eseguito secondo le
"Norme Tecniche per le Costruzioni" DM 14-1-20008.
Si riportano quindi i passaggi principali per l'esecuzione del progetto utilizzando il software
Piano 2011 e la sua descrizione.
Piano 2011
Il progetto di strutture in zona sismica realizzato con Piano 2011 si sviluppa in diverse fasi,
illustrate nello schema seguente:
Analisi struttura
Questa fase è dedicata alla costruzione del modello di calcolo.
Il primo modulo è costituito da Navigator, una guida che indica il percorso da seguire per la
progettazione sismica secondo NTC 08. Introducendo i parametri della struttura Navigator
presenta la sequenza delle fasi indicando tutte le analisi da eseguire. Comprende anche
moduli per l'analisi dei carichi e il predimensionamento degli elementi.
Axis VM è il solutore di calcolo agli Elementi Finiti, direttamente integrato in Navigator che
calcola le sollecitazioni e spostamenti degli elementi. Axis VM è un solutore nato in modo
specifico per l'ingegneria civile ed offre velocità e flessibilità per il calcolo di qualsiasi
struttura.
Verifica elementi
La fase dedicata alla verifica consente il progetto esecutivo degli elementi portanti,
applicando la gerarchia delle resistenze dove necessario.
Con il modulo CA si ottiene il progetto ed il disegno delle armature necessarie per i diversi
6 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Relazione di calcolo
Report consente la gestione della relazione di calcolo, integrando i documenti prodotti dai
diversi software STA DATA, come 3Muri, ed anche da altri programmi. Il documento può
essere modificato da un potente gestore di testi ottenendo così la stampa diretta o
l'esportazione in diversi formati di file.
Il progetto in esame
La struttura in esame è costituita da un edificio di civile abitazione pluripiano da realizzare in
c.a. gettato in opera e rappresentata nelle figure seguenti:
Il progetto in esame 7
8 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Il progetto in esame 9
10 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Navigator
L'applicazione pratica delle NTC 08
Le Tipologie di Analisi
Lo schema seguente riporta le diverse tipologie di analisi previste dalle "Norme Tecniche per
le Costruzioni" - DM 14-1-2008 in funzione dei possibili parametri che si verificano per il
calcolo delle strutture antisismiche (zona, tipo di costruzione e classe d'uso).
Navigator è stato sviluppato prendendo come riferimento questo schema che viene percorso
12 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Lo schema di calcolo
Per il calcolo di strutture in zona sismica è necessario seguire un percorso determinato,
indicato nella figura seguente; la tipologia degli edifici (A - L) fa riferimento alla figura
precedente.
Anche per i pilastri i momenti da applicare derivano dalla resistenza delle travi amplificate.
Per i setti invece si assumono i valori di calcolo.
10. Verifica nodi
I nodi sono soggetti a verifica nei riguardi della staffatura necessaria e per lo sfilamento delle
barre.
11. Verifica stato limite di danno
Accanto alla verifica di resistenza degli elementi (Stato Limite Ultimo), è necessario
controllare gli spostamenti relativi di piano (Stato Limite di Danno).
12. Variazione geometria
Alla fine del processo di analisi, potrebbero risultare variate le sezioni degli elementi (travi e
pilastri). In questo caso è necessario reiterare l'analisi, variando il modello ad elementi finiti.
13. Modello elementi finiti strutture di fondazione
L'ultimo aspetto della Gerarchia delle Resistenze riguarda le opere di fondazione, che devono
risultare come l'anello più forte delle catena.
I valori da applicare alle fondazioni sono ricavati amplificando le sollecitazioni di travi e setti.
14. Calcolo elementi di fondazione
Per le strutture da realizzare in Zona 4 il percorso è il seguente:
Anche in questo caso si individuano tre fasi principali: a, b, c simili alle precedenti, ma il
calcolo prevede semplificazioni rispetto alla prima ipotesi perché non è necessario applicare
la Gerarchia delle Resistenze; risulta quindi meno onerosa la verifica degli elementi.
Fase 1: Analisi della struttura 15
Navigator utilizza anche questo schema per la procedura di calcolo delle strutture.
16 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
L'organizzazione di Navigator
Navigator suddivide i dati in "Lavori" che comprendono tutti gli elementi relativi al calcolo di
una struttura.
Come si vedrà meglio in seguito ogni "Lavoro" può comprendere diversi "Progetti", cioè
ipotesi diversi che si riferiscono alla stessa struttura; in questo modo è possibili confrontare
facilmente diverse soluzioni e ipotesi progettuali.
Inoltre in ogni "Progetto" sono compresi tutti i modelli necessari per tenere in conto gli stati
limite esaminati (salvaguardia della vita, danno, operatività).
La finestra <Nuovo Lavoro> permette di impostare la cartella in cui verrà salvato l'intero
progetto ed i dati relativi, attribuire un nome al lavoro e inserire una descrizione.
Inoltre è prevista l'analisi del fattore di struttura q, prendendo in esame le tipologie previste
dalla normativa.
20 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Normativa in linea
Nei diversi passaggi di Navigator è sempre possibili richiamare il testo completo delle Norme
Tecniche per le Costruzioni integrato con la Circolare esplicativa e con i rimandi interni
consentendo così la completa navigazione del testo.
Fase 1: Analisi della struttura 21
Analisi preliminari
Prima di procedere con la costruzione del modello vero e proprio è necessario realizzare
l'analisi dei carichi relativa alla valutazione del peso dei solai (peso proprio e carico variabile),
della neve e del vento.
Per questo è disponibile un modulo dedicato a queste analisi.
22 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Carico da neve
Per determinare il carico della neve è necessario definire le opzioni come riportato nella
figura seguente:
E' possibile determinare i valori dei carichi per gli effetti locali
Fase 1: Analisi della struttura 25
Carico da vento
Per il calcolo del carico da vento è necessario introdurre i dati generali del caso in esame,
riportati nella figura seguente:
26 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Questo caso esamina invece il carico per una pensilina a doppia falda.
28 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Fase 1: Analisi della struttura 29
La prima operazione richiesta è la costruzione del Modello Elementi Finiti - Base come
illustrato nella figura seguente:
Axis VM è il programma di calcolo agli elementi finiti ottimale per la modellazione strutturale,
di cui si riportano le principali caratteristiche.
Fase 1: Analisi della struttura 31
grafiche tralasciando altri dati fondamentali (ad es. materiale, sezione, vincoli, spessori, ecc.).
Il BIM (Building Information Modeling) supera queste limitazioni e attraverso la definizione di
nuovi standards di comunicazione (file in formato IFC) consente la piena collaborazione tra i
vari progettisti, cioè l'interoperabilità.
I migliori programmi di progettazione architettonica (Allplan, ArchiCAD, Autodesk Revit, ecc.)
consentono l'esportazione e l'importazione dei dati in formato IFC.
Attraverso la definizione completa di oggetti (travi, pilastri, solai, ecc.) il progettista
architettonico consente al progettista strutturale di ricevere già gran parte delle informazioni
necessarie per procedere con il dimensionamento (geometrie, materiali, carichi), e ne riceve
automaticamente i risultati con grandi vantaggi operativi.
Axis VM implementa tutte le nuove tecnologie per rendere concrete queste potenti
opportunità.
…al modello strutturale in pochi secondi e ancora al modello architettonico per il suo
aggiornamento.
Fase 1: Analisi della struttura 35
L'interfaccia con Axis VM è costituita da un’unica finestra, ottimizzata per il caricamento dei
dati, l’analisi e la visualizzazione dei risultati.
Questo riduce il numero di comandi da usare e da imparare: pochi, semplici e potenti, sono
tutti a portata di mouse. Inoltre, l’ambiente grafico consente il controllo totale delle
operazioni con riscontro visivo immediato. La struttura viene presentata su piani, in
prospettiva, con rimozione delle linee nascoste; con il rendering si ottiene una migliore
comprensione. E, per la completa gestione del modello grafico, sono presenti tutte le
funzioni CAD più comuni riportate nella barra verticale sinistra.
La barra alta orizzontale è suddivisa in cartelle che seguono la logica di introduzione: input,
analisi, risultati, verifiche elementi.
In figura sono riportate le fasi di introduzione dei dati, secondo le cartelle visibili da sinistra a
destra: Definizione Geometria, Caricamento Elementi strutturali, Carichi, Mesh Elementi
finiti, Analisi Statica e presentazione dei risultati, Analisi Dinamica, Analisi Instabilità, Verifica
elementi in C.A., Verifica elementi in Acciaio.
36 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Pochi comandi, semplici e potenti: la differenza principale tra Axis VM ed altri programmi è
costituta dall’ambiente grafico, ergonomico ed intuitivo.
Ecco l’elenco delle funzioni grafiche principali:
Redazione grafica del modello in multi-vista inclusa la prospettiva;
Comandi veloci per la generazione della geometria in 3D, traslazione, rotazione, specchio,
scala, ecc.;
Sistema di coordinate ortogonali, cilindriche e sferiche;
Cursore 3D interattivo;
Generazione avanzata della maglia in modo locale o globale;
Biblioteche di profili d'acciaio con le sezioni maggiormente usate in Europa e negli Stati
Uniti;
Modulo integrato per il calcolo delle caratteristiche geometriche di sezioni generiche;
Scambio bidirezionale della geometria con AutoCAD.
L’importazione può avvenire in due modalità: lucidando il disegno architettonico (file formato
DXF) o importando direttamente gli oggetti strutturali (file IFC 2X3). Questa opzione sfrutta la
metodologia BIM, consentendo il passaggio non solo di dati geometrici, ma di veri e propri
oggetti strutturali che velocizzano notevolmente il processo di costruzione del modello.
Fase 1: Analisi della struttura 37
Importando il file IFC 2X3 vengono evidenziati gli oggetti definiti durante la progettazione
architettonica.
L’utente può scegliere e definire gli elementi strutturali selezionando le parti interessate e
completando le informazioni con i dati mancanti (es. materiale e vincoli).
A seguito di modifica di alcuni elementi è possibile l'esportazione del modello in un nuovo
file IFC che potrà essere letto dal CAD originale, aggiornando in questo modo il progetto
architettonico.
La figura riporta l'ambiente operativo di Tekla con il collegamento con Axis VM.
38 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Questo nuovo e pratico modo di introdurre i dati non sostituisce la modalità classica, che
prevede l’introduzione dei dati tramite gli assi, i nodi di collegamento agli altri elementi, la
sezione e le caratteristiche dei materiali.
L’introduzione dei dati mediante oggetti strutturali velocizza sensibilmente l’input della
struttura, senza perdere la caratteristica di potenza che da sempre contraddistingue Axis VM.
La stessa operazione avviene per elementi di superificie, verticale, orizzontale, inclinati,
eventualmente con fori.
Fase 1: Analisi della struttura 39
Axis VM è dotato di comandi estremamente efficienti per la generazione grafica del modello.
I comandi copia, sposta, duplica, rifletti, ecc. consentono qualsiasi operazione di costruzione e
modifica del modello di calcolo.
Particolarmente potente è la modifica di modelli esistenti, che possono essere manipolati
senza perdere i dati già introdotti.
Terminata la costruzione geometrica del modello, per ogni elemento (travi, pilastri, elementi
superficiali) è necessario assegnare il materiale, le caratteristiche geometriche ed i vincoli.
Inoltre è possibile definire l’eventuale comportamento non-lineare di elementi e gli svincoli
40 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
interni.
Il nuovo elemento di Solaio infinitamente rigido è utile per modellare gli elementi
orizzontali, verticali ed inclinati delle strutture in zona sismica.
Questa nuova opzione semplifica e velocizza l’analisi delle strutture riducendo le dimensioni
del modello.
Fase 1: Analisi della struttura 41
Libreria Materiali
Per agevolare la fase di introduzione dei dati, tutti i dati sono presentati sia graficamente sia
con tabelle riassuntive di semplice utilizzo. Modificando un dato grafico la tabella si aggiorna
in automatico e viceversa.
Particolari funzioni presenti per la gestione delle tabelle consentono di introdurre
contemporaneamente più dati.
Le tabelle scambiano dati in input ed output con altri applicativi, in particolare con Excel ®.
Architettura object-oriented
Gli oggetti strutturali sono i singoli elementi che Axis VM mette a disposizione.
Elementi lineari: reticolari, travi, nervature.
Gli elementi reticolari e lineari sono espressi con funzione di forma cubica e sono gli elementi
finiti più usati per modellare travi e colonne. Questo significa che non è necessario
suddividere le aste in elementi ridotti per aumentare la precesione, in quanto già i risultati
sono corretti con un unico elemento.
Fase 1: Analisi della struttura 43
Gli elementi nervatura sono elementi isoparametrici a 3 nodi con funzione di forma
quadratica e possono essere definiti come elementi trave (prendendo in conto anche la
deformazione per taglio) o in collegamento con elementi superficiali con eventuale
eccentricità. Sono utilizzati quindi per la modellazione di piastre nervate.
Elementi superficiali: membrane, piastre, gusci
Gli elementi superficiali sono elementi isoparametrci quadrilateri (8/9 nodi) o triangolari (6
nodi)
Tutti usano funzioni di forma quadratica per interpolare gli spostamenti e hanno tutti
superato il “patch test” per forme arbitrarie. Le piastre ed i gusci seguono la teoria di Mindlin
con la formulazione Heterosis, cioè tengono conto della deformazione per taglio.
Vincoli alla Winkler per elementi lineari
Con questi elementi è possibile modellare fondazioni con elementi lineari. Sono dotati di
caratteristiche non lineari (solo trazione, solo compressione o limite di resistenza).
Vincoli alla Winkler per elementi superficiali
Con questi elementi è possibile modellare fondazioni con elementi superficiali. Sono dotati
di caratteristiche non lineari (solo trazione, solo compressione o limite di resistenza).
Elementi di fondazione costituiti da vincoli puntuali, comunque orientati nello
spazio e con rigidezza definibile a piacere.
Per questi elementi è possibile definire la rigidezza ed i valori risultanti costituiscono le
reazioni vincolari. Sono dotati di caratteristiche non lineari (solo trazione, solo compressione
o limite di resistenza).
Elementi di contatto per modellare strutture a comportamento unidirezionale
Gli elementi di contatto sono usati per condizioni di contatto punto-punto. Questi elementi
hanno grande rigidezza quando sono attivi, e piccola rigidezza, ma non pari a zero, quando
sono inattivi. Lo stato attivo può essere di trazione o compressione. Può essere imposta
un’apertura iniziale.
Elementi molla per modellare vincoli lineari/non lineari o collegamenti semirigidi.
Gli elementi molla si possono esaminare come vincoli lineari o non lienari o semplici
collegamenti.
Elementi link per modellare connessioni
Gli elementi link possono collegare nodi o linee (elementi nervatura con superfici o superfici
e superfici)
Elementi Rigidi
Gli elementi rigidi possono modellare parti dotate di grande rigidezza, senza definire il valore
della rigidezza stessa all’elemento. L’elemento può avere qualsiasi numero di nodi.
DOF nodali (gradi di libertà)
Ogni nodo è dotato di sei gradi di libertà che, a seconda della necessità, può essere gestito
per modellare le diverse strutture (reticolari piane e spaziali, membrane e gusci, ecc.)
Esistono tipologie tipo già implementate a secondo delle diverse configurazione dei vincoli,
ed ogni nodo può essere gestito in modo separato.
Elementi per l’orientamento
Per orientare gli elementi sopra descritti è possibile definire punti di riferimento, vettori, assi
44 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
e piani.
Meshatura automatica
Sono disponibili diversi comandi per generare le mesh degli elementi sia lineari che
superficiali.
Axis VM dispone di un’ampia gamma di elementi finiti per la modellazione ottimale di ogni
struttura.
Con pochi comandi è possibile ottenere modelli complessi, come negli esempi sotto illustrati:
Fondazioni su pali
Edificio scolastico
Fase 1: Analisi della struttura 49
Capannone industriale
Per rendere più veloce ed agevole la fase di introduzione geometrica, è possibile suddividere
la struttura in gruppi, secondo criteri stabiliti dall’utente.
Per esempio si possono raggruppare tutte le aste di un solaio, i pilastri, ecc.
In questo modo si semplifica il lavoro nel caso di una struttura complessa e si possono
attribuire le stesse caratteristiche allo stesso gruppo.
50 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Il comando Gruppi può essere organizzato in cartelle gerarchiche per attivare più facilmente
l’insieme di più parti.
Multinorma e parametrico
Tutte le unità di misura sono completamente ridefinibili: è possibile modificarle anche dopo
l’introduzione della struttura, ottenendo l’aggiornamento in automatico dei dati già
introdotti.
Axis VM dispone di tutti i tipi di carichi per una loro efficace gestione:
I casi di carico elementari (peso proprio, carichi variabili, neve, vento, effetti sismici,
precompressione, ecc.) si combinano automaticamente tra loro al fine di determinare tutte i
casi previsti dalla normativa.
Axis VM calcola la distribuzione automatica dei carichi sui solai attribuendo carichi lienari alle
travi portanti.
La distribuzione avviene secondo la teoria delle piastre fessurate.
54 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Nella figura appare la distribuzione del carico uniforme sulle travi di bordo e la logica di
suddivisione del carico.
Axis VM consente la completa gestione dei carichi, realizzando il calcolo delle combinazioni
che derivano dall’applicazione dell’Eurocodice e dal calcolo agli Stati Limite in modo
completamente automatico.
Per questo i carichi sono suddivisi in Casi e Gruppi.
Un Caso è costituito dai normali tipi di carico (peso proprio, folla, neve, vento, ecc.).
Un Gruppo rappresenta invece la qualità del tipo di carico, sono previsti Gruppi di Carico
Permanenti, Variabili, Sismici, Mobili, Elementi Precompressi.
Ad ogni Gruppo sono associati i coefficienti per le combinazioni secondo quanto prevede la
normativa.
Attraverso le combinazioni le varie condizioni sono aggregate tra loro al fine di ricercare le
situazioni di carico più gravose.
Axis VM, a partire dai Casi e Gruppi di carico, calcola automaticamente le condizioni critiche di
carico, cioè i valori massimi e minimi che derivano dall’inviluppo di tutte le combinazioni
possibili dei carichi.
Inoltre valuta contemporaneamente la condizione dei carichi verticali con la condizione di
carico per SLU, combinando i valori secondo i diversi coefficienti previsti dalla normativa.
Elementi precompressi
Axis VM considera elementi precompressi costituiti da travi e nervature sia isolati, sia inseriti
in una struttura più ampia, ad esempio un telaio.
La presenza di elementi precompressi crea due condizioni di carico specificatamente dedicate
a questi elementi.
Disposizione dei cavi rispetto alla sezione trasversale e strumento per facilitare l'allineamento
I cavi possono essere di forma qualsiasi, giacenti su di un piano o nello spazio; il loro tracciato
è libero ed è introdotto in modo grafico, attraverso semplici e rapidi comandi agendo su punti
che definiscono la curva dei cavi.
Il risultato del calcolo è costituto dalle sollecitazioni trasmesse dagli elementi precompressi
agli altri elementi, dalla tensioni interne dei cavi e dai carichi equivalenti trasmessi dai cavi
agli elementi precompressi.
60 Esempio di calcolo di strutture in c.a. in zona sismica - Parte 1
Risultati: in alto è riportata la tensione in un cavo, in basso il carico equivalente trasmesso dai
cavi agli elementi precompressi.
Vincoli esterni
Per ogni grado di libertà è possibile definire la rigidezza di una molla ed i suoi valori estremi
(0 in caso di assenza di vincolo, valore elevato per definire un incastro, valori intermedi per
definire il vincolo elastico).