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Ver. 1.

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Fragore Metallo ardente Toccando Palissandro vibrante - Haiku for Koalas

Ver. 1.1 - Codename "Koalafield"

La nuova release include: + + + + + + + + + + Nuovo capitolo di introduzione alla lettura dello spartito: "Reading for Koalas" Nuovi esercizi nella sezione "Reading&Rhythm" Nuovi esercizi nella sezione "More Voices" Nuovi esercizi one-bar-pills per la sezione "Slap" Nuovi esercizi per la poliritmia nella sezione "Fingerstyle" Nuovi esercizi e illustrazioni per l'argomento barr nella sezione "Fingerstyle" Correzioni testuali alle varie sezioni Aggiunta del sommario Nuovo Haiku e nuove illustrazioni per la Ver.1.1 Sezione "Ringraziamenti"

Prefazione
Koans for Koalas semplice. Proprio il concetto di sinteticit e semplicit ne ha guidato la stesura. Ogni esercizio mirato a porre una determinata problematica, sia essa di carattere tecnico o musicale. "Koans for Koalas" non costa nulla. Chiunque pu scaricarlo, gratuito. Proprio perch credo sia giusto fornire un piccolo strumento per spronare e migliorare le proprie abilit bassistiche, analizzando esercizi che si prestano a spunti sia per chi inizia, che per chi vuole trovare nuovi stimoli. "Koans for Koalas" diretto. Gli esercizi sono spesso basati sul metodo "one bar pills", ovvero battute singole o di durata molto breve, proprio per dare la possibilit di concentrarsi sul problema senza annacquarlo all'interno di una macrostruttura pi complessa. "Koans for Koalas" per tutti. Offre esercizi tecnici per tutte le et e grazie al look minimale e fresco in grado di rendere meno noioso lo studio, pertanto anche adatto per l'insegnamento a bambini e ragazzi. "Koans for Koalas" cresce grazie a voi. Per sua natura la versione attuale un seme che deve ancora germogliare. Grazie al vostro contributo potr diventare una realt pi completa e articolata. Scriveteci, quindi. Sperando che possiate trovare spunti per sviluppare la vostra tecnica e musicalit, vi auguro buona lettura... Guido Ponzini

Reading for
Lo spartito il modo pi diretto e completo per comunicare un pensiero musicale. In esso sono racchiuse indicazioni estremamente dettagliate inerenti a quale nota suonare nell'unit di tempo, o quale pausa mantenere. Ci vengono comunicate anche l'intenzione, la dinamica, lo spirito e la tecnica con cui il pezzo va eseguito. Attraverso la carta vivono le vibranti intenzioni del compositore, perci leggere la partitura il modo pi puro e diretto per dialogare direttamente con l'autore. Con uno sguardo sommario a una partitura possiamo notare alcuni elementi comuni a qualsiasi spartito: Il pentagramma l'ossatura del sistema di scrittura occidentale.

Composto da cinque linee che racchiudono quattro spazi, pu essere ampliato al di sopra o al di sotto mediante piccoli tagli che lasciano intuire varie linee virtuali. Questi sono definiti "tagli addizionali" e sono indispensabili per aumentare l'estensione che possiamo sfruttare all'interno del singolo pentagramma. Nel caso di parti con molti tagli addizionali persistenti consigliabile trovare una chiave che ne renda pi chiara e confortevole la lettura, in base alla tradizione dello strumento. Elemento fondamentale la chiave. Attraverso questo strumento si possono determinare le note da suonare e le rispettive altezze. Esistono sette tipi di chiavi (setticlavio), suddivise in tre principali famiglie: le chiavi di C (tenore, contralto, mezzosoprano, soprano), le chiavi di F (baritono, basso) e la chiave di G (violino).

Nel sistema occidentale esistono dodici note (C, C# o Db, D, D# o Eb, E, F, F# o Gb, G, G# o Ab, A, A# o Bb, B). Secondo il sistema anglosassone le note vengono cos nominate: * Do = C * Re = D * Mi = E * Fa = F * Sol = G * La = A Nel caso di due note di nome differente ma con medesima frequenza (quindi identiche all'orecchio) si parla di "note omofone" (ad esempio E# e F, Cb e B, oppure C# e Db, ad esempio). Le note vengono rappresentate da simboli circolari posti sul rigo o negli spazi. La forma ci indica la loro durata. Di seguito uno schema comprendente anche i relativi segni di pausa.

Possono essere presenti a seguito della chiave ("in armatura") alcune alterazioni fisse per tutto il brano. In ambito tonale si utilizzano per individuare una tonalit d'impianto (che tuttavia spesso non sempre la stessa per tutta la durata del pezzo, visto che sono frequenti fenomeni di modulazione ad altre tonalit), mentre in ambito moderno si vedono anche alterazioni non riconducibili a tonalit "standard". I segni di alterazione possono essere il "#" (diesis) o il "b" (bemolle). Il primo alza di mezzo tono la nota a cui riferito, il secondo l'abbassa del medesimo intervallo. Si possono trovare anche il doppio diesis e il doppio bemolle, che alza/abbassa di un tono. Di seguito uno schema delle tonalit basato sul circolo delle quinte:

L'indicazione inerente alla metrica del brano viene riportata in apertura e ogni qualvolta vi sia un cambiamento.

Nella frazione ci vengono comunicati il metro scelto (numeratore) e la figura musicale di base (denominatore). Ad esempio, 4/4 significher che ogni misura comprende 4 pulsazioni da 1/4 l'una. Esistono tre tipi di tempi: semplici (con suddivisione binaria, ad esempio 2/4), composti (con suddivisione ternaria, ad esempio 6/8) e misti (combinando suddivisione binaria e ternaria, ad esempio 5/4). Per definire un tempo occorre quindi nominarne il numero di tempi contenuti nella singola misura e la sua suddivisione. Per definire un 4/4 possiamo dire: tempo quaternario a suddivisione binaria. Un 6/8 lo definiremo invece un tempo binario a suddivisione ternaria. Nella pratica del solfeggio i tempi semplici vengono scanditi con due movimenti della mano (un battere e un levare) mentre quelli composti con tre movimenti. In apertura e nel caso di cambio durante lo svolgimento del brano, si possono trovare indicazioni inerenti al tempo del brano, siano esse prettamente "verbali" e quindi da lasciare all'interpretazione dell'esecutore oppure "precise", riportando quindi un numero di battiti per minuto metronomico. Qui di seguito uno schema sulle indicazioni pi usate: Tempi Veloci * Prestissimo * Presto (144 - 200 bpm) * Vivacissimo * Vivace/Vivo (126 - 170 bpm) * Allegro (120 - 150 bpm) Tempi intermedi * Allegretto (108 - 120 bpm) * Moderato (80 - 105 bpm) * Andantino * Andante (60 - 90 bpm)

Tempi lenti * Adagio (55 - 76 bpm) * Lento (52 - 65 bpm) * Larghetto (60 - 65 bpm) * Largo (45 - 60 bpm) * Grave (40 - 45 bpm) Chiaramente si possono trovare, a discrezione del compositore, indicazioni in grado di dare un carattere interpretativo al brano. Ne sono un esempio: "con brio", "spiritoso", "amoroso", "arcano", "fugace", "dimesso", "goffo ma preciso", "dalle polveri del tempo". Indicazioni di questo tipo sono sicuramente meno "precise", ma possono evocare suggestioni in grado di conferire all'esecuzione uno spirito pi mirato. Esistono due tipi di legature: quelle "di portamento" (o "espressione") e quelle "di valore". Il primo caso si presenta con note di differente altezza: si possono inoltre raggruppare pi note all'interno della stessa legatura. Solitamente con questo simbolo si vuole indicare che le note della frase vanno "legate" e quindi distinte dal successivo gruppo sotto legatura.

Il secondo caso si applica solo con due note della medesima altezza e indica che i due valori vengono sommati. Una legatura tra due ottavi di uguale altezza nell'esecuzione risulter come un quarto della medesima nota.

Con "agogica" si intende l'andamento interpretativo e la condotta esecutiva del brano. Ne sono un esempio le indicazioni come "rubato", "ritardando", "accelerando", "stringendo". L'esecuzione pratica di queste indicazioni lasciata all'interpretazione del musicista, non esistendo un parametro oggettivo che ne definisce la corretta resa.

Con "dinamica" si intende l'intensit del suono. Indicazioni di questo tipo sono importantissime nella lettura di una partitura. Solitamente troviamo: * * * * * * * * * * sfz : sforzato sfzp: sforzato piano fff : pi che fortissimo ff : fortissimo f: forte mf : mezzoforte mp : mezzopiano p : piano pp : pianissimo ppp : pi che pianissimo

Eccezionalmente si pu trovare anche ffff e pppp. Per indicare "crescendo" o "diminuendo" si possono utilizzare indicazioni scritte ("cresc.", "dim.") oppure forcelle apposite.

Come per altri casi descritti in precedenza, l'esecuzione di tali indicazioni da lasciare all'interpretazione dell'esecutore. Ad esempio, in un brano raccolto o religioso, l'indicazione "mf" avr peso differente da quello in un brano pi allegro o fragoroso. A livello pratico, indicazioni come ppp su strumenti come il basso elettrico risultano difficilmente ottenibili: pertanto sono da ritenersi come esortazioni particolari a mantenere una dinamica particolarmente sommessa. Nell'ambito dell'articolazione di una determinata nota o frase musicale, tra i segni pi usati troviamo lo "staccato" (un puntino al di sopra o al di sotto della nota), l' "appoggiato" (un trattino al di sopra o al di sotto della nota), l'accento (una piccola forcella al di sopra o al di sotto della nota). Per quanto concerne gli abbellimenti se ne consiglia lo studio su un testo teorico pi completo.

SUL BASSO ELETTRICO Di seguito sono riportate le corde a vuoto su un basso elettrico a 4 corde con accordatura standard (dalla corda pi grave alla pi acuta, E - A - D - G).

TIPSforREADING E' buona cosa imparare quanto prima a precedere con l'occhio ci che si sta leggendo, in modo da anticipare eventuali difficolt. Lo studio analitico e metodico delle cellule ritmiche presentate nei vari capitoli utile per arrivare ad eseguirle senza problemi qualora siano presenti in una partitura. NOTA IMPORTANTE Questo capitolo vuole essere una sorta di riassunto agli argomenti fondamentali per leggere uno spartito. Si consiglia, per, uno studio pi approfondito su testi appositi di teoria e solfeggio, poich per sua natura questa breve spiegazione non vuole essere esaustiva, bens da intendere come una sorta di "sommario" utile alla riflessione e allo studio personale.

Postura

C' un solo imperativo, una norma da seguire: confortevole ed armoniosa. Questi due aggettivi descrivono una corretta postura. Armatevi di specchio e controllatevi.

Il corpo non deve presentare angoli retti in prossimit di gomiti, polsi e dita. Il disegno deve essere sinuoso, indice di una posizione rilassata e non contratta. Il pollice della mano sinistra funge da cardine, da sostegno centrale per le altre dita. Queste si posizionano seguendo la regola "un dito per tasto" e premono non direttamente sulla punta, bens sul polpastrello.

Passeggiano o si muovono simili a un ragno, senza rimanere in aria e stando sempre in posizione per facilitare l'esecuzione pronta e veloce, ottimizzando gli spostamenti e i movimenti. La mano destra poggia con il pollice sul pickup, mentre le dita simili a piccoli bastoni pizzicano perpendicolarmente, non ad uncino. Questa posizione muta nell'ambito di tecniche come tapping, slap o palm muting. Lo specchio l'unico strumento per l'autoanalisi, importantissima per evitare l'accumulo di inutili tensioni che hanno effetti dannosi sull'esecuzione e sui tendini.

Chromatics
Qui potete trovare esercizi di "riscaldamento" cromatici e scioglidita. Lo scopo sviluppare l'indipendenza delle dita nella mano sinistra, e rafforzarne i muscoli. Il metodo di studio pu essere decisamente libero: a) Tempo libero, molto lento, ponendo attenzione che ogni nota sia ben pronunciata b) A metronomo lento, come punto a) c) Tempo libero a media/alta velocit, una volta appresi, per riscaldarsi e allenare la velocit d) Come punto c) ma a metronomo. Si consiglia di utilizzare anche le variazioni ritmiche presentate in calce alla sezione e di improvvisarne sul momento. Questo aiuter a rendere pi musicali gli esercizi e a sviluppare la capacit improvvisativa. Sono anche un utile compendio per lo studio ritmico, qualora vengano applicate agli esercizi di questa sezione le cellule presentate in quella seguente.

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Rhythm and

L'aspetto ritmico per un bassista costituisce un elemento importantissimo . Il rigore, la precisione e la solidit ritmica sono caratteristiche necessarie per un bassista. In questa sezione sono riportate letture utili per sviluppare queste abilit. Buon metodo di studio sarebbe eseguire le letture solfeggiando, ovvero scandendo in modo preciso il tempo con la mano destra e pronunciando la nota (nel caso di lettura ritmica con un "pam", nel caso di lettura della partitura pronunciandone il nome, ignorando le eventuali alterazioni). Successivamente si pu passare all'esecuzione sul basso, stavolta tenendo conto delle alterazioni, tenendo il tempo con il piede e infine utilizzando il metronomo. E' presente una scheda che riporta alcune cellule ritmiche e loro varianti, da imparare e analizzare in modo puntuale. Durante lo studio buona norma soffermarsi sulle cellule pi ostiche, magari riportando a matita alcune notazioni personali che ne facilitano l'esecuzione. Per raggiungere lo scopo di esecuzione precisa delle cellule ritmiche pu essere utile ragionare similmente a un "sequencer", ovvero dividendo ogni cellula per la sua figura pi breve. Se ad esempio ci troviamo di fronte a un ottavo puntato seguito da un sedicesimo, potremmo mentalmente dividere il quarto in quattro blocchi (coincidenti con i quattro sedicesimi), di cui i primi tre verranno occupati dall'ottavo puntato, mentre l'ultimo rimane per il sedicesimo. Nelle letture ritmiche sono appunto presentate varianti delle cellule in modo da creare la consapevolezza delle singole figure nell'unit di tempo.

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Fingerstyle

Buona parte del suono, oltre agli ovvii meriti legati alla bont qualitativa dello strumento, sono dovuti alla capacit del bassista di modulare e tornire il suono con il proprio tocco. Naturalmente si tratta di una dote innata, in grado di distinguere tra il mediocre esecutore, il bravo musicista e il grande artista. Alcuni esercizi possono per migliorare la prontezza e la consapevolezza dei pesi e dei metodi per modulare il proprio tocco. Di seguito sono presenti figurazioni ritmiche che obbligano a modificare gli accenti, a spostarli nel tempo, a eseguire note staccate e note appoggiate, a legarle tra loro, a impegnarsi in escursioni dinamiche. Tutto questo importante studiarlo lentamente in modo "ragionato". Se possibile consigliabile registrarsi, poich spesso accade che la nostra idea di suono e ci che pensiamo di esprimere in realt non siano realmente percepibili. Occorre inoltre che ogni singolo suono sia ben pronunciato, a partire da un buon attacco chiaro e preciso, evitando eccessiva enfasi o rendendo goffo l'alternarsi delle figurazioni ritmiche. Questa sezione utile se eseguita anche in relazione a quella della ritmica e della lettura. A corredo di questa parte vi sono esercizi per sviluppare la tecnica del fingerstyle a tre dita, tecnica pi chitarristica se vogliamo, ma che unitamente al palm muting pu diventare una interessante risorsa sonora per il proprio strumento.

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Negli esercizi presentati di seguito si pu allenare la tecnica del fingerstyle a tre dita in assetto pi chitarristico, utile anche affiancato alla tecnica del palm-muting. Appoggiando il lato esterno della mano sul ponte (per il palm-muting baster portarlo leggermente in avanti per stoppare delicatamente le corde, ottenendo un suono pi rotondo e profondo ma con meno sustain) baster pizzicare con l'indice, il pollice e il medio.

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Nell'ultima serie di esercitazioni vi l'utilizzo del fingerstyle a tre dita unitamente al tapping con la mano sinistra. Si dovr, ad esempio, mantenere un pattern fisso con note stoppate sulla mano destra, andando a suonare con la sinistra in tapping una nota all'interno della suddivisione ritmica. Questa tecnica pu essere utile per ottenere ritmi complessi e poliedrici all'interno di un giro di accompagnamento o di un brano solista.

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Slap
Qui sono raccolti alcuni esercizi propedeutici per lo Slap, utili sia per i principianti che come "palestra" quotidiana per tenere in allenamento l'utilizzo di questa tecnica. Successivamente sono proposti alcuni esempi di "one bar pills". Questa tipologia di esercizio modulare prevede la concentrazione su una singola battuta, che presenta spunti di tipo tecnico e interpretativo. In questo modo ci si pu focalizzare in modo mirato su un periodo musicale molto breve (one bar, appunto). Inoltre, una volta presi singolarmente, si prestano a essere mischiati per ottenere un esercizio pi articolato, a seconda dei gusti dello studente. La tecnica dello slap prevede, nella mano destra, un cambiamento di posizione. Si pu scegliere ugualmente una posizione in cui il pollice risulta perpendicolare o parallelo rispetto alle corde. Il movimento di percussione con il pollice viene definito thumb (segnato con una "t"), mentre lo strappo dell'indice ad uncino lo "slap" (riportato con una "s"). Se il pollice, una volta percossa la nota, viene lasciato al di sotto della corda, al suo ritorno si pu ottenere uno strappo ulteriore, movimento simile a quello che si otterrebbe con un plettro. Questa tecnica viene chiamata "double thump", e si riporta con "t^", indicante appunto il movimento di ritorno del pollice che produce il secondo suono.

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Tapping & More

Con "tapping" si definisce una tecnica particolare che permette di produrre suoni con entrambe le mani, senza i vincoli del pizzicato. Generalmente basta premere per produrre in modo deciso con il dito, provocando la vibrazione della corda che quindi produrr il suono. Questa tecnica possibile su un grande numero di strumenti e ha dato anche vita a una tipologia dedicata, i "touchboard instruments", di cui il primo esemplare il Chapman Stick, creato da Emmett Chapman a cavallo tra gli anni 60 e 70. Spesso gli odierni esemplari di bassi pluricordati (6, 7, 8 extended range, 9, 10, 11 o anche 12 corde) favorscono in modo particolare questa tecnica, poich risulta uno dei metodi pi efficaci di ottenere una linea polifonica. Il tapping pu essere utilizzato per dare vita ad arpeggi ampi, per inserire armonie irragiungibili con il solo utilizzo di una mano (ad esempio l'aggiunta di piccoli interventi acuti durante un giro), per aggiungere un accompagnamento a una melodia, o anche per creare veri e propri moti contrappuntistici. Chiaramente, con la sovrapposizione di voci occorre fare attenzione a non saturare il materiale sonoro (condensando troppe voci nei registri gravi sul basso elettrico a 4 corde, il suono pu facilmente risultare confuso). Inoltre i parametri di costruzione e settaggio dello strumento ne influenzano la tecnica. Ideale sarebbe un'action bassa e un intercorda non troppo generosa, al fine di avere morbidezza nella pressione e comodit nel raggiungimento delle note. A livello di diteggiatura si pu optare per lo sfruttamento delle dita pi "forti" (ovvero indice, medio e anulare per entrambe le mani), ma facilmente aggiungibile anche il mignolo della sinistra, poich solitamente utilizzato nell'ambito bassistico. Per il mignolo della destra occorre invece particolare allenamento, e non detto che ci produca una sufficiente qualit sonora. Di seguito vengono forniti alcuni esercizi propedeutici alla tecnica. Gli esercizi cromatici vanno eseguiti possibilmente utilizzando un dito per tasto (per lo pi verranno esercitati in combinazione indice,medio,anulare per ogni mano, ma naturalmente si pu espandere l'esercizio coprendo anche i mignoli). Gli esercizi in ottavo si possono eseguire sulla medesima corda (obbligando quindi a una consapevolezza tra stacco della prima nota ed attacco della seconda) oppure ottavati in posizione pi ristretta. Una volta imparati i pattern sentitevi liberi di variarli e combinarli a piacere, anche non rispettando le ottave scritte (per i bassi pluricordati ad esempio consigliabile utilizzare tessiture pi acute) e magari variando gli intervalli a piacere.

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Ogni strumento a tastiera o cordofono pu produrre pi di un suono nel medesimo istante. Che sia l'utilizzo di una corda a vuoto per rafforzare una melodia che si sta suonando, un accordo di armonici, o anche semplicemente il suonare l'ottava mentre si sta tenendo premuta una determinata nota, pur sempre la creazione di almeno due voci distinte nel medesimo istante. Di seguito verranno riportate alcune melodie che gradualmente vedranno l'aggiungersi di note, al fine di sviluppare pi linee melodiche contemporaneamente, senza l'utilizzo della tecnica del "tapping" (che come gi visto uno dei modi pi semplici per ottenere pi linee polifoniche). Si consiglia di utilizzare corde a vuoto dove possibile (in grado di dare un senso pi arcano e vibrante) e di suonare in un registro pi acuto gli esempi pi densi di note (nel caso di bassi pluricordati). Successivamente verrano presentati due brevi brani da suonare in compagnia di un qualsivoglia altro strumento. Naturalmente occorrer aggiustare la parte in base all'estensione e alle caratteristiche di quest'ultimo. In questo modo si potr interagire e imparare a suonare insieme ad altri, obbiettivo primario per ogni strumentista.

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Tips for Studying

. DARK ROOM Studiare in una stanza completamente al buio un metodo incredibilmente efficace. In questo modo, senza alcun riferimento visivo, ci si pu concentrare completamente sul suono, sul tocco, sui pesi e sulle tensioni del corpo. E' consigliabile ripassare gli esercizi che si padroneggiano, fare riscaldamento, ripassare brani importanti, sempre al buio. SOLFEGGIO Come gi accennato, il solfeggio un buon metodo per chiarificare i concetti ritmici e come palestra per la lettura estemporanea. Imparando ad avere chiare le singole cellule, l'esecuzione che ne deriver sar pi puntuale, solida e precisa. Spesso un problema tecnico frutto di una situazione mentale poco chiara. . ASCOLTO Al fine di suonare con gusto, ovvero sviluppare una propria identit sonora, importante ascoltare i grandi bassisti e ispirarsi, fagocitando le loro tecniche e i loro suoni. Questo non significa diventare meri imitatori, bens apprenderne la tecnica per poi rielaborarla in forma propria. . PRECISIONE E PULIZIA Si pu discutere sulla bont o meno della "composizione" di un giro di basso, o di una melodia, o di un brano, ma la precisione nell'esecuzione (sul tempo) e la pulizia del suono sono parametri oggettivi senza i quali viene meno qualsiasi qualit positiva. Si possono suonare i sedicesimi a 290 bpm, ma se non sono precisi e se ogni nota non risulta ben pronunciata, ogni sforzo sar vano. A tal proposito, il detto "Less is more" risulta profetico. . OGNI MATERIALE E' UN UNIVERSO SONORO Colpendo di volta in volta le corde con un materiale diverso e con una tecnica differente, si possono ottenere effetti sonori unici. Sperimentare un buon modo per ampliare il proprio ventaglio di possibilit. Perch non provare le bacchette di bamboo, oppure gli slide in vetro? Provate anche a spaziare percuotendo il basso nelle sue parti, scoprirete suoni baritonali e cavernosi, utili effetti per crescendo e atmosfere.

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. IMPROVVISARE E' buona cosa ritagliarsi uno spazio di studio per improvvisare, qualsiasi cosa, suonando liberamente. Questo porta a una migliore consapevolezza dello strumento e anche alla creazione di idee utilizzabili in brani o per composizioni originali. . ROMPERE LA BARRIERA VITA REALE / BASSO ELETTRICO Fino a quando il basso elettrico risulter una attivit differente dalla vita quotidiana risulter difficile se non impossibile padroneggiarlo completamente. Lo strumento richiede tecnica, ovvero capacit di interagire con esso per produrre suoni. Quando questo atto risulter fisiologico, si sar raggiunta una buona padronanza su di esso. Buon consiglio lasciare il basso fuori dalla custodia, su uno stand. Ogni volta che ci si passa vicino si possono eseguire due note, magari prima di andare in bagno, mentre si scrive al pc, quando si guarda la tv, durante lo studio. Bastano due note, per pi volte al giorno, oltre al normale tempo di studio. In questo modo il basso risulter un qualcosa di naturale, tanto quanto scrivere la lista della spesa con la biro. . METRONOMO Lo studio con il metronomo molto importante ai fini di educare il rigore ritmico. Occorre infatti imparare a non stressare o rilassare il tempo, necessario mantenere fissa la pulsazione. Successivamente si potr scegliere di adattare l'esecuzione al proprio sentimento, ma l'abilit e la precisione sono doti necessarie. . L'IMPORTANZA DI UNA GUIDA Di valore inestimabile sicuramente la guida di un maestro. La preparazione e lo sviluppo che si ottengono grazie a un maestro non hanno eguali. Nessun metodo (che sia su supporto cartaceo, dvd, multimediale) pu creare la situazione ottimale che si ottiene sotto la guida di una persona che former un percorso specifico costruito apposta per l'allievo. Pertanto il consiglio quello di frequentare il corso di un insegnante, utilizzando "Koans for Koalas" come compendio. "Koans for Koalas" stato pensato proprio nell'ottica di un quaderno che presenti esercizi a cui accostarsi in vari modi e con ottiche differenti. Per sua struttura affiancabile a qualsiasi altro libro di testo musicale, sia esso un corso di teoria e solfeggio, un manuale di slap o uno di lettura. Nel caso di aggiunte e nuove versioni, questo quaderno manterr sempre ben presente questa linea guida, proprio per fornire uno strumento che si riveli utile anche (e soprattutto) insieme ad altri testi.

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Biografia

Nato a Manerbio il 21 Aprile 1985, inizia lo studio del basso elettrico a 16 anni. Si diploma al Centro Professione Musica con Dino D'Autorio. Attualmente studia Viola da Gamba con il M Roberto Gini e composizione sperimentale con il M Luca Tessadrelli al conservatorio A.Boito di Parma. Come bassista e stickista ha collaborato al fianco di artisti internazionali e della Real World di Peter Gabriel quali: Adel Salameh e Naziha Azzouz, Ayub Ogada, Joji Hirota, Joe Legwabe, Vladimir Denissenkov. Ha anche aperto con performance di solo stick il tour italiano di Mari Boine nel 2007. Attualmente coinvolto nel progetto "Shan Qi" insieme al flautista cinese della Real World Guo Yue (gi al fianco di nomi del calibro di Joe Cocker, Tina Turner, Peter Gabriel, ha partecipato alla colonna sonora de "L'ultimo imperatore" di Bertolucci e di "Killing Fields"), alla compositrice cinese Wu Fei, al percussionista Helge Andreas Norbakken (storico membro della Mari Boine Band) e al pianista/compositore/produttore Giovanni Amighetti. In primavera prevista l'uscita di Shan Qi DVD sotto l'etichetta Ozella Music. Nell'ottobre 2006 uscito il suo primo disco solista, "Twilight Town", prodotto da Giovanni Amighetti e con ospiti Guo Yue e Luisa Cottifogli (cantante gi al fianco di Fossati, Quintorigo, The Chieftains), pubblicato dall'etichetta tedesca Ozella Music. Ha appena concluso la composizione delle musiche per lo spettacolo "User Friendly Contemporary Music", con un ensemble di nomi prestigiosi nell'ambito classico e contemporaneo, quali Angela Benelli (primo violino del premio oscar Ennio Morricone in Roma Sinfonietta), Michele Jean Gambini (contrabbassista che ha collaborato con Luciano Pavarotti, Lang Lang, Andrea Bocelli, Antonella Ruggiero, il premio oscar Nicola Piovani, l'Orchestra della Rai e molti altri) e Ximena Alexandra Jaim (violinista in orchestre dirette da Riccardo Muti, Michel Plasson, Michael Hoeltzel), La sua recente collaborazione con il laboratorio di liuteria M2 di Luciano e Davide Maggi ha dato vita alla Contemporary Cetera, strumento a 8 corde e 36 tasti dall'estensione molto ampia in grado di creare sonorit sospese tra antichit e modernit.

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It's evident to me that Guido Ponzini has the blessing of good taste, which will always carry him through, whatever he does. In this case, it's Stick solos, duos and trios after just over one year of playing the instrument (impressive). His good taste shows up in the simplicity and perfection of concept and execution, not over-reaching. No need to. EMMET CHAPMAN - musician, Stick inventor and president of Stick Enterprises A big surprise was the introduction of the Mari Boine Band's concert, during St.Patrick's Festival organized from the Folk Club of Buttrio: just arrived from Jazzahead in Bremen, Germany, the young (21 y.o) and extraordinary Guido Ponzini played in the Garzoni Theatre for a short set with hisChapman Stick, with incredible technique, that shows Ponzini as an extraordinary interpreter, according to the opinion of its inventor, Mister Chapman himself. With a nearly clavicembalistic sonority, the first piece was a test of remarkable counterpoint agility, while the second remembered an ancient charming dance, preparing the atmosphere for Mari Boine's world... Giuliano Almerigogna, "Il Messaggero Veneto" Mari Boine's concert has been opened by the phenomenal 21y.o. stick-player Guido Ponzini, who already played here during the Guitar Festival in September with chinese artists, who also recently released his first solo cd "Twilight Town": a talent with classical background who, with his instrument, can be poet and virtuoso at the same time, thanks to his music which is between jazz, prog and chamber music. Sandra Mansutti, "Il Gazzettino Online" Makes the Chapman stick sound as easy to learn as a recorder in kindergarten. There is a point where incredible technical savvy and the ability to touch listeners heart in a very simple and direct way converge. Whenever that happens, you know you have something special and that is why it doesnt take the ever-active Dagobert Bhm (who acted as an executive producer to Twilight Town) nor Emmet Chapman (who invented the stick named after him, which sets the albums tone) to tell us that Guido Ponzini is made of extremely promising material. Tobias Fischer - Tokafi Even though he is very young (1985) and seems like he just recently started playing the Chapman stick, it is immediately clear that he masters the instrument.Especially on Rainstorm upon the harbour which sounds like incredible masterly play of an almost classical composition. Psychevanhetfolk Twilight Town proves there's a good deal of virtuosity possible with it. The young Italian experimentalist bass player really explores the possibilities for the stick, electric and silicon bass, as well as combining it with some familiar, traditionally beautiful sounds such as the flute, with often atonal jarring electronic noise.This is his first solo album, although he has been seen supporting artists such as Vladimir Denissenkov, Guo Yue, Ayub Ogada, Adel Salameh and Naziha Azzouz.The scratches and fascinating rhythms of 'Hammers upon the coal mine' are vastly pretentious, as the Vaiesque guitars plough the outer reaches of the prog-jazz spectrum, but it's an album of extremes, and the highs are worth bearing with the experimental and introspective elements.Flautist Guo Yue provides some of the album's highlights, on 'Little dances for a Siamese cat', which is a gem in itself and really provides a foil for Ponzini in his deceptively simple style. Wyl Menmuir - FLY REVIEWS UK On his Chapman Stick Ponzini reflects the pastel colors of nature just awakening from winter. Balm for the soul. Global-mojo

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Indice
Prefazione................................... 1 Reading for Koalas...................... 2 Postura........................................ 8 Chromatics.................................. 9 Rhythm & Reading...................... 12 Fingerstyle.................................. 22 Slap............................................. 28 Tapping & More Voices................ 32 Tips for Studying......................... 41 Biografia dell'Autore....................43

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Credits
. . . . Testi e partiture: Guido Ponzini Disegni e colorazione: Guido Ponzini Layout grafico e impaginazione: Fabrizio Cassoni Concept: Guido Ponzini, Fabrizio Cassoni

Ringraziamenti
... a Gospel (Ganesh) e a tutto lo staff di Megabass ... a tutta la community del Forum di MB per averci fornito feedback, consigli e suggerimenti ... agli amici su MySpace

Nota Importante
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