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ALLA SERA

1 2 3 4 5 6 7 8 Forse perch dalla fatal quiete = ques- quetis = sonno eterno Tu sei limago a me si cara viene, o Sera. E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni e quando dal nevoso aere inquete tenebre e lunghe all*universo meni, sempre scendi invocata e le secrete vie del mio cor soavemente tieni.

9 Vagar mi fai coi miei pensieri su lorme 10 Che vanno al *nulla eterno, e intanto fugge, 11 questo reo tempo, e van con lui le torme 12 delle cure onde meco egli si strugge; 13 e mentre io guardo la tua pace, dorme 14 quello spirto guerrier chentro mi rugge. Ugo Foscolo

Analisi della metrica Alla sera un sonetto composto da due quartine e due terzine, le rime sono strutturate in questo modo. AB AB CD C . E presente un enjembement nei versi 4 e 5; il tono della poesia basato principalmente sulle figure retoriche, come, negli ultimi due versi, in cui presente lallitterazione, che rafforza di gran lunga il senso passionale della poesia, con la forte e notata presenza della lettera R .

Parafrasi interpretativa Alla sera ovviamente la parola ed il concetto fondamentale di tutta la poesia, il Foscolo infatti si rivolge alla sera come se fosse un essere umano, una persona, con cui parla in modo molto confidenziale. E nobilitata dal pronome tu, la sera rappresenta metaforicamente la morte, come approdo ad un porto, che simboleggia la fine di tutte le sofferenze e le oppressioni della vita, la quale si conclude serenamente. Inizialmente il poeta espone un dubbio, proponendo a se stesso il fatto che la sera potrebbe essere il simbolo della pace e della quiete interiore; egli parla liberamente ed in modo confidenziale e personale con la sera. Il ritmo, prosegue i modo molto fluente, inizia a descrivere brevemente ma intensamente le stagioni della vita parlando dellestate , con aggettivi musicali e frizzanti , che descrivono la giovinezza dellestate e poi il cielo invernale, che appare pieno di ombre inquietanti e minacciose, che disturbano la serenit del poeta. La sera, intesa come persona, legge in profondit i sentimenti e gli impulsi del poeta. Quando lui pensa alla sera, collega questo concetto a molti altri, e pensa al nulla eterno, allimmensit delluniverso(infinito*), ma intanto il tempo scorre veloce, ed il presente, ritenuto colpevole Di tante preoccupazioni e incomprensioni con se stessi, e con il tempo la nostra coscienza ci rende consapevoli della tragicit della vita, che piano piano si consuma. Infine, si presenta il concetto caldo di tutta la poesia, si manifesta il vero sentimento e la suggestione del poeta, che una volta placato, una volta che ha ritrovato la pace interiore trattiene ancora nella sua anima un animo ribelle e passionale; che espone il tumulto di passioni che agitano in modo tormentato lanima del poeta. Parafrasi letterale Forse sei il simbolo della quiete(interiore), giungi a me sempre gradita, o sera. Sia destate, quando ti accompagnano liete le nubi estive e i venti leggerei e frizzanti. Sia quando dal cielo, che promette neve, porti ombre inquietanti e minacciose(in estate la notte cala molto dopo che in inverno); sempre gradita giungi a me, e sai raggiungere dolcemente le pi intime vie(pensieri) del mio cuore(pace interiore). Tu mi fai andare incessantemente col pensiero sulle tracce che portavo al nulla eterno(*senso di infinito) e intanto scorre veloce(nostalgia) il presente, colpevole di arrecare preoccupazioni ed angosce che hanno reso la vita tragica. E con lui (il tempo), passano dalla coscienza la folla degli affanni nei quali con me il tempo della vita si consuma. E mentre raggiungo una tranquillit interiore Sento un animo ribelle che mi brucia dentro e si agita dentro di me. Pesantezza dellessere

A Zacinto
Non toccher mai pi le sponde dellisola dove vissi la mia infanzia, Zacinto mia, che ti specchi nelle onde del mare greco, dal quale Venere venne creata, e fece queste terre feconde con il suo primo sorriso, per cui il nobile verso di Omero che cant il diverso esiglio di Ulisse che, bello per la fama e le sventure ritorn alla sua amata patria Itaca cant anche le tue limpide nubi e le tue foreste O mia terra materna, tu non avrai altro che il canto del tuo figlio; il fato ci prescrisse una sepoltura senza lacrime. In questa poesia Ugo Foscolo, poeta che fu esiliato, esprime tutta la sua nostalgia verso la sua terra natia che sa gi che non potr vedere mai pi, ed esaltando la bellezza di Zante la tristezza del suo cuore pi evidente. Seconda lettura: Questa composizione poetica un sonetto, perch composto da quattro strofe: due quartine, che presentano rime baciate(ABAB), e due terzine che presentano rime concatenate (CDECED) a versi endecasillabi. La poesia inizia con tre avverbi di negazione: n pi mai. Questo sottolinea la disperazione dellautore per cui un destino inevitabile lo allontana dalla sua patria; questo lo riprende alla fine: il fato a noi prescrisse illacrimata sepoltura. Ugo Foscolo un poeta famoso anche per i suoi riferimenti classici:si rif ai greci, ai loro usi e costumi; per esempio nellultima strofa parla del fato, che un elemento greco, infatti i greci pensavano che il fato era una cosa da cui non si poteva scappare, una cosa che anche gli dei non potevano cambiare e a cui dovevano sottomettersi. Sempre nellultima strofa c un riferimento alla sepoltura illacrimata, un altro elemento greco: per i greci era meglio vivere da schiavo che morire senza che nessuno potesse piangerti, questo perch pensavano che nellAde desse sostegno ai deceduti non lasciandoli da soli e spaventati nellorribile regno dei morti. Nella seconda e terza strofa Ugo Foscolo si riferisce a Venere (dea dellamore e della bellezza), a Ulisse (eroe glorioso e multiforme) e allinclito verso che si riferisce al verso che ha usato Omero per cantare i suoi poemi: tutti fattori classici. Nella prima strofa si pu notare che Zacinto mia, il punto centrale da cui dipende tutta la strofa e il senso della poesia, bello vedere come lautore ha sottolineato il possesso dellisola, come se fosse una cosa sua, che ancora nel suo cuore, ed il vezzeggiativo Zacinto lo sottolinea ancora di pi, perch come quando conosci bene una persona: gli dai dei soprannomi. presente anche un enjambement dopo nacque, si vuole soffermare lattenzione sulla parola perch come se il ricordo dellisola rinascesse nel suo cuore e quindi vuole che anche il lettore provasse lemozione che Zante nasca in quel momento. La cosa che mi ha colpito di pi delle prime due strofe che tutte le parole alla fine del verso finiscono con onde e acque, questo sottolinea che si sta parlando di unisola e contemporaneamente d limpressione di viaggiare su una barca verso Zante cullata dal mare: lautore ci sta portando sullisola con la mente, e infatti nella seconda strofa inizia a descriverla anche attraverso cose che allapparenza sembrerebbero brutte o scontate come limpide nubi , che un ossimoro che ci fa capire che lisola cos bella che anche le nuvole che portano la pioggia sono da ammirare. Le fronde degli alberi,infatti, sembrano scontate: tutti i paesi del mondo hanno alberi, chi pi e chi meno, e allora perch lautore non descrive una cosa come un monumento che non si pu trovare altrove? Perch vuole farci capire che per essere bella quellisola non ha bisogno di cose particolari, perch le cose comuni sono fantastiche per la semplicit. Nella terza strofa Foscolo invidia un po Ulisse, che ha avuto un esiglio (licenza poetica) diverso dai suo, perch Foscolo non riuscito a tornare in patria, mentre Ulisse, anche se dopo molte sventure e peripezie, ha baciato di nuovo la sua (viene sottolineata lappartenenza del cuore alla patria) terra. La quarta strofa,a parer mio, la pi drammatica perch smette di descrivere Zante e si dispera perch non potr vederla mai pi. Questo aspetto sottolineato dallanastrofe tu non altro che il canto avrai del figlio, dove parla con la patria (attraverso limpersonificazione o materna mia terra) che anchessa disperata, perch non avr nientaltro che questa poesia; poi la disperazione esplode in e a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura, dove proclama che morir senza vedere pi la patria e quindi infelicemente insieme a tutti gli italiani delusi da Napoleone (e a noi prescrisse...) Terza lettura: Ugo Foscolo ci vuole comunicare la concezione negativa del fato,dai cui non si scappa e che non si pu cambiare. Questa poesia ha un valore missionario: vuole comunicare a tutti attraverso tu non altro che il canto avrai del figlio il valore della sua isola, lunica cosa che pu fare per lei: farla ricordare agli altri per sempre.

In Morte del fratello Giovanni


Parafrasi Un giorno se io non sar sempre costretto a fuggire di paese in paese mi vedrai seduto sulla tua tomba a piangere per la tua morte. Ora solo nostra madre ormai vecchia parler di me e io non posso fare altro che porgere le mie braccia e salutare la mia citt. Sento anchio lostilit degli dei e le angoscie che hanno turbato la tua vita. Adesso mi resta solo il desiderio di morire! Dopo la mia morte, che avverr lontano dalla mia citt, vorrei solo che le persone portino a mia madre le mie ossa. Il significato La lirica pu essere divisa in due parti. La prima costituita dalle quartine; il poeta dichiara fin dall'inizio la sua situazione di esiliato: deve sempre fuggire, di popolo in popolo, e perci non pu ora piangere insieme alla madre la morte del fratello; tuttavia spera che un giorno potr recarsi sulla sua tomba, per piangerne la giovinezza perduta. Ora, la madre anziana e sola non ha nessuno che la consoli e deve parlare con i resti senza vita del figlio morto, che non possono pi risponderle, mentre il poeta pu solo tendere da lontano le sue mani verso di lei e verso la tomba. Nella seconda parte, composta dalle due terzine, il poeta riflette sulla propria situazione: dice di sentire anche lui le medesime preoccuopazioni intime che hanno portato suo fratello alla morte ed tentato di cercare anch'egli pace nello stesso modo. Di fronte alla triste mancanza di speranza, perduta ormai ogni illusione giovanile, non resta che rivolgere un invito alle popolazioni straniere presso cui si trova, perch rendano almeno i suoi resti alla madre e alla patria. I temi In questo sonetto sono espressi i temi fondamentali della poesia foscoliana. Innanzi tutto il motivo dell'esilio: Foscolo si sente esule in primo luogo dalla sua patria d'origine, la Grecia, che assume i caratteri di una patria ideale, non tanto biografica quanto culturale; in secondo luogo egli esule da Venezia, la sua seconda patria, che ha dovuto lasciare dopo che Napoleone l'ha ceduta all'Austria. Un secondo tema quello della tomba, che sar al centro dell'opera pi celebre di Foscolo, i Sepolcri. La tomba del fratello Giovanni diventa il centro degli affetti di una famiglia, quella del poeta, che idealmente si raccoglie su di essa; nei Sepolcri a questa funzione della tomba si aggiunge un valore politico: la tomba degli uomini forti e grandi pu ispirare coraggiose imprese ai connazionali. Un terzo tema costituito dalla morte, e dal suicidio in particolare, tema che si incontra anche nel romanzo di Foscolo Le ultime lettere di Jacopo Ortis. Nel sonetto il suicidio del fratello ha ragioni biografiche ben precise e costituisce un gesto di disperazione; nel romanzo, invece, il suicidio la scelta di chi non ha pi possibilt di agire nella storia. Qui Foscolo sembra augurarsi anche per s una morte veloce, ma in realt egli affront sempre i mali che il destino gli aveva riservato. Il metro, la lingua, lo stile Nel sonetto ogni strofa costituita da un unico periodo, tranne l'ultima terzina, in cui il primo verso un'esclamazione e gli altri due formano un periodo. Foscolo riprende dunque la forma metrica del sonetto secondo i canoni tradizionali, ma con una vitalit e una sensibilit nuove. Per esempio, pur rispettando l'identit di strofe e periodi, sono frequenti gli enjambements, che rendono l'idea di una meditazione e di un lamento continuo e sommesso. Nella lirica vi sono diverse allusioni a testi di altri poeti della tradizione, come Catullo e Petrarca. L'uso di figure retoriche rivela la capacit di Foscolo di rivitalizzare le immagini tradizionali attraverso la passione e il sentimento che in esse trovano voce: la metonimia, la metafora, la sineddoche. Va notato come tutte queste figure siano legate alle parole chiave della poesia, quelle che esprimono i temi fondamentali.

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