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COMUNICATO STAMPA PATRIZIA TOIA, EURODEPUTATO DEL PARTITO DEMOCRATICO VICEPRESIDENTE DEL GRUPPO S&D Riconosciuto il diritto alla

vita, ora concentriamoci sulla ricerca delle staminali adulte e IPS Milano, 19 ottobre 2011 La sentenza di ieri della Corte di Giustizia di Lussemburgo vieta di registrare brevetti che prevedano lutilizzo di embrioni umani, stabilendo un concetto ampio e scientificamente fondato di embrione umano. Non posso che rallegrarmi per lesito di questa sentenza, che rappresenta il raggiungimento di un grande obiettivo nella battaglia per la protezione della vita umana in Europa. afferma Patrizia Toia, eurodeputato del Partito Democratico. Insieme ad altri colleghi ci siamo battuti, fin dalla presentazione del Settimo Programma Quadro, per far s che la ricerca in Europa riconosca la dignit della vita non distruggendo embrioni umani e si concentri, quindi, sulle cellule staminali adulte e sulle staminali provenienti dai cordoni ombelicali, prosegue Toia ricordando che la ricerca in quel campo , infatti, gi avanzata e occorre concentrare tutte le risorse disponibili, anche per lOttavo Programma Quadro, su questo fronte, che pu gi dimostrare di essere fecondo e dare risultati tangibili in tempi brevi. Prendiamo questa sentenza come un punto di partenza per ridare slancio a un fronte di ricerca che ha gi dato ottimi risultati: attualmente ci sono 70 malattie che possono essere curate con staminali adulte o provenienti dal cordone ombelicale, staminali presentano minor rischio di rigetto e sono prelevabili in elevate quantit. Non dobbiamo guardare a questa sentenza come a uno stop alla ricerca, le d invece nuovi stimoli, stimoli che devono essere colti appieno con lOttavo Programma Quadro conclude Toia.

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