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PSICOLOGIA GENERALE Robert Feldmana cura di Amoretti, Ciceri CAPITOLO I INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA: LA STORIA E I METODI LA STORIA E I METODI

DI Le radici della psicologia Solo negli ultimi 2 secoli stata definita la propagazione dellenergia nervosa, ed stata considerata la centralit del cervello, prima anima mente coscienza erano la stessa cosa. La psicologia nasce rendendosi autonoma da neurofisiologica e filosofia: da uno studio della mente sul piano filosofico a studio mente/corpo sul piano naturalistico. La psicologia una SCIANZA DELLA NATURA e non una scienza formale (logica-matem) quindi empirica (lempirismo la corrente filosofica, nata nel Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza) Definizione di psicologia: studio scientifico del comportamento e dei processi mentali dellessere vivente nel suo rapporto con lambiente fisico e sociale. Passaggio dallo studio della mente sul piano meramente filosofico e neurofisiologico ad uno studio sul piano naturalistico. Ovvero: cervello-mente e interazioni con lambiente. Le varie teorie offrono distinti punti di vista enfatizzando aspetti diversi del comportamento, e usate globalmente ci permettono di spiegare la persona nella sua sorprendente variet.

LO STRUTTURALISMO DI WUNDT 1879 inizio formale della psicologia Wilelm Wundt fisiologo e docente di filosofia fonda a Lipsia il primo laboratorio sperimentale di psicologia. Il suo approccio strutturalista si proponeva di studiare gli elementi fondamentali della mente mediante una disciplina atomistica e descrittiva, detta appunto STRUTTURALISMO. Alla base dei fatti psichici(pensiero, coscienza, emozione, percezione) ci sono elementi semplici che li compongono. Oggetto della psicologia di W lo studio dellesperienza immediata, il contenuto della coscienza Alla base dei suoi studi il metodo introspettivo. Si presentava alle persone uno stimolo e gli si chiedeva cosa stessero provando. Analisi delle verbalizzazioni fornite dalle
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persone sulla percezione della realt avrebbero portato alla comprensione della struttura della mente. Subito soppiantato da altri approcci perch ritenuto poco attendibile soprattutto dal pdv metodologico. ???quanto accurati i resoconti verbali prodotti dalle introspezioni? Difficolt descriz. delle sensaz interne ???i contenuti sarebbero gli stessi in assenza di introspezione? Anche se oggi ancora usato, molti psicologi fanno largo uso delle descrizioni che le persone fanno delle loro esperienze.

IL FUNZIONALISMO DI JAMES William James contemporaneo a Wundt- MassachussetsIl funzionalismo si scontra con lo strutturalismo si concentra sulle funzioni mentali, su quello che la mente fa e sul ruolo del comportamento in relazione alladattamento delluomo allambiente: SI STUDIANO I CAMBIAMENTI DELLA MENTE E NON I SUOI ELEMENTI STABILI. La coscienza definita come strema of consciousness, flusso dinamico di esperienza NON SCOMPONIBILE in parti Alla base del funzionalismo vi sono le teorie di Darwin(Lorigine delle specie-1859), quindi selezione naturale e adattamento allambiente. La coscienza un elemento quindi assolutamente DINAMICO e non scomponibile in parti singole. Lindividuo sceglie i comportamenti che gli permettono di adattarsi meglio allambiente-societ, altrimenti ne escluso. Il comportamento funzionale allambiente. John Dewey attingendo dal funzionalismo approfond il campo della psicologia delleducazione per individuare i bisogni educativi dei ragazzi.

WERTHEIMER E LA GESTALT Inizio del 900- Europa. Anche la Gestalt in contrapposizione allo strutturalismo di Wundt. Si fonda sulla psicologia dellatto di Franz Brentano che distingue la realt FISICA da quella FENOMENICA, quindi ci che appare al soggetto, quello che il soggetto percepisce della realt; le due realt non coincidono come ingenuamente si tende a credere(Realismo ingenuo). La G. secondo Brentano caratterizzata dallattenzione allatto unitario della percezione piuttosto che sui suoi elementi singoli. Von Ehrefels precursore della Gestalt conia il concetto di qualit gestaltica: le caratteristiche delle configurazioni percettive rimangono invariate anche al variare dei singoli elementi(brano musicale, melodia non cambia se cambiano i toni)

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Wertheimer che ne il fondatore parla di movimento stroboscopico o apparente ( es pellicola formata da diversi fotogrammi). Qs scuola non prende in considerazione i singoli fotogrammi ma la percezione dellinsieme:
IL TUTTO PRECEDE LE PARTI E QUESTE ASSUMONO SIGNIFICATI DIVERSI A SECONDA DEL TUTTO DI CUI SONO PARTE.

Gli elementi assumono significato pi singolarmente(immagine suocera-nuora)

forte

nel

tutto

piuttosto

che

osservati

Kohler altro esponente della gestalt: definisce il concetto di apprendimento per insight, ovvero improvvisa intuizione che permette di cambiare la realt fenomenica riorganizzando i singoli elementi del campo fenomenico per trovare la soluzione del problema. Kurt Lewin, gestaltista, conia la teoria del campo interazioni tra individui come appartenenti a un campo di forze dove il risultato finale, ovvero lequilibrio dato dalla distribuzione dellenergia. Come nella fisica. Osservazione sul metodo fenomenologico sperimentale. Richiede l controllo di due componenti: il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto(il fenomeno) al variare delle caratteristiche fisiche delloggetto

FREUD E LA PSICOANALISI Vienna inizi 900 Teoria psicodinamica: il comportamento determinato da conflitti interni dei quali si ha scarsa consapevolezza. Sogni e lapsus sono oggetto di attenzione perch sintomo e segno dei nostri pensieri inespressi. Sebbene alcuni principi freudiani siano stati criticati, la teoria psicodinamica contemporanea ha fornito lo strumento per comprendere molti disturbi psicologici, aggressivit e pregiudizio.

IL COMPORTAMENTISMO John Watson: Oggetto dellanalisi il comportamento osservabile e misurabile. Nasce come reazione alleccessiva attenzione posta sui meccanismi interni della mente, suggerendo una maggior attenzione sul comportamento osservabile e misurabile. La mente umana una scatola nera(black box) nella quale non si pu entrare. Lo psicologo pu solo studiare le associazioni tra stimolo e risposta.
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Meccanismo: stimolo(variabile indip)

black box

risposta(variabile dipendente).

Nulla innato quindi, ma tutto determinato dagli stimoli ambientali. Secondo Watson si poteva ottenere qualsiasi comportamento da una persona semplicemente modificando lambiente intorno a lei. Skinner- paladino della teoria comportamentista, studia condizionamento operanterinforzo positivo e negativo, finalizzati allapprendimento di un comportamento. Questo approccio ha ottenuto risultati nella cura della dipendenza da droghe, nel contenimento dellaggressivit. IL NEOCOMPORTAMENTISMO Lo schema SR(stimolo risposta) si arricchisce di un elemento: SOR(stimolo-organismorisposta) ipotizzando la necessit di considerare i processi interni allindividuo. Hull: necessit di considerare la presenza di variabili intervenienti tra stimolo e risposta, relative a processi interni del soggetto. Kantor delinea lintercomportamentismo. Importanza delladattamento dellindividuo allambiente, afferma che stimolo e risposta sono interdipendenti in quanto appartenenti al medesimo sistema, quindi si modificano reciprocamente. Tolman: mappe cognitive, ovvero rappresentazioni mentali interne al soggetto

LA TEORIA COGNITIVISTA Anni 60 Teoria che studia la mente come elaboratore dinformazioni. Incapace di plasticit Miller-Galanter e Pribram proposero come modello di ogni comportamento il TOTE, unit composta da 4 fasi che si basavano sulldea di una causalit circolare mediante i concetti di feedback(retroazione) e feedforward(pronazione), mutuati dalla cibernetica, superando la sequenza lineare SR del comportamentismo. Test: piano dazione Operate: azione Test: feedback Exit: fine dellazione 1967 Neisser pubblica volume titolo Psicologia cognitivista che d il nome alla corrente. La versione del cognitivismo incentrata sullanalogia mente-computer viene chiamata corrente HIP(Human Information Processing). Pi tardi venne criticata da Neisser stesso che lamentava lallontanamento dai processi di vita quotidiana
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Si fece largo quindi una nuova impostazione detta ecologica che riconosce la funzione adattiva dei sistemi psichici e loro plasticit al contrario del modello HIP che concepisce la struttura mentale come fissa e in trasformabile. Pi recentemente si iniziato a parlare di Scienza cognitiva: approccio interdisciplinare allo studio dellintelligenza naturale e artificiale. Lo scopo della scienza cognitiva stabilire come le conoscenze sono codificate dalla mente, in base a quale architettura, struttura astratta le info vengono elaborate, prescindendo dalla base neurobiologica. A qs branca appartengono due teorie considerate opposte: o Modularismo: Fodor il soggetto elabora rappresentazioni interne della realt sulla base di moduli di conoscenza specifici e incapsulati sui quali il soggetto non pu intervenire. o Connessionismo: paradigma teorico della scienza cognitiva che cerca modelli di architettura mentale nella struttura e nel funzionamento del cervello. Il cervello sarebbe un sistema dinamico complesso, formato elementi di output, di input e da unit nascoste, mediatrici. Questi vari elementi sono collegati tra loro, e qs collegamenti sono detti reti neurali. Secondo i connessionisti la conoscenza nei diversi schemi di attivazione, pattern che coinvolgono le varie unit della rete. Quando arriva uno stimolo, la rete assume un particolare schema di attivit che PU ESSERE MODIFICATO DALLESPERIENZA. Metodologia di ricerca del cognitivismo la simulazione del comportamento. Riproduzione attraverso il Computer delle operazioni mentali eseguite per comprendere una frase, o per riconoscere una persona. Vantaggi metodologici: la simulazione a computer non permette di formulare ipotesi vaghe o incoerenti, permette di costruire modelli diversi. Critiche: non si certi se la simulazione a computer corrisponda alle operazioni effettuate dalla mente.

INTERAZIONISMO E UMANESIMO Interazionismo: attenzione al soggetto e alle sue interazioni col mondo e gli altri soggetti. Mead interazionismo simbolico: self formato da Io (la parte pi individuale del soggetto) Me (la parte che nasce dal rispecchiamento con gli altri, come gli altri mi vedono) S sociale ( costruzione condivisa di gesti e significati) Scuola sistemica -Bateson-Watzlavick-Jackson : Si teorizza un parallelismo tra funzione matematica e relazione in psicologia: il soggetto viene definito dalle relazioni che lo definiscono. Il soggetto si modifica se il sistema intero si modifica. Interazionismo culturale BrunerFogel : la vita della mente un dialogo che si sviluppa tra individuo e mondo e tra individuo e individuo.
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Interazionismo culturale di Bachtin-Fogel-Bruner : la vita della mente un dialogo che si sviluppa in una progressiva azione di coordinamento tra individuo-ambiente e tra individui stessi. Il pensiero considerato nella sua dimensione narrativa, quindi non ha solo la funzione della spiegazione dei fenomeni la comprensione e linterpretazione dellesperienza umana. Bruner conia il concetto di transazione, Braten di intersoggettivit ovvero costante lavoro di interpretazione attraverso la comunicazione. Interazione con gli altri, avvicinamento a significati altrui, nascita di nuove visioni del mondo. Spiegazione dei fenomeni come frutto di interpretazione dei singoli, negoziazione dei significati, costruzione della realt attraverso la rielaborazione di significati diversi. TEORIE DELLA MENTE EMBODIED Siegel: La mente emerge dalle attivit del cervello le cui strutture e funzioni sono influenzate dalle esperienze percettive e sociali Sviluppatesi nellultimo decennio si fondano su 3 punti 1. la mente ha un corpo, incarnata (embodied) nella struttura cerebrale 2. le competenze cognitive e comunicative sono relational mind,(Siegel) ovvero derivanti da esperienze sociali, interpersonali. 3. lattivit della mente situata in un sistema o ambiente fisico e sociale.(Barsalou, Lakoff e Johnson) E evidente lintegrazione tra ambiente, cultura e componente fisica. Modelli proposti per spiegare le emozioni che integrano aspetti neurofisiologici su azione, imitazione ed empatia (Gallese 2000). cognitivi e

Controversie in psicologia: Genetica vs ambiente: quanto il ns comportamento dovuto allereditariet e quanto allambiente? Dipende dalla teoria di riferimento. I comportamentisti saranno focalizzati sullambiente mentre chi si basa sulle neuroscienze sar pi orientato vs la genetica. Comportamento generato da cause consce vs inconsce: psicodinamica vs cognitivismo Processi osservabili vs processi mentali interni Comportamento come libera scelta vs comportamento causato da fattori involontari: neuroscienze considerano fattori comuni a tutti gli individui e che ci spingono a determinati comportamenti(es,ormoni dellattivit sessuale); interazionisti si focalizzano su unicit della persona e sulle sue differenze culturali Differenze individuali vs principi universali: quanto del ns comportamento frutto delle ns qualit e quanto deriva da cultura e societ? Neuroscienza principi universali,

La ricerca psicologica
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si avvale del metodo scientifico che il metodo utilizzato per incrementare la conoscenza in una determinata area del sapere, per gli psicologi riguarda il comportamento umano. Prevede le seguenti fasi: 1. identificazione della domanda 2. sviluppare di una TEORIA che spieghi il fenomeno osservato. Testare la letteratura perch magari la risposta gi c. Teoria di Latan Darley sulla diffusione della responsabilit, sviluppata in occasione di un assassinio a NY.Secondo la teoria pi grande il nr dei testimoni di un evento che richiede un comportamento solidale, pi i presenti percepiscono una divisione della responsabilit. Quindi pochi intervengono. 3. formulazione di una IPOTESI verificabile( predizione sviluppata in modo da poter essere testata) . Le ipotesi derivano dalle teorie, aiutano a testare il fondamento delle teorie. Rassegna della letteratura per verificare che lipo non sia gi stata testata. 4. effettuazione di una ricerca(indagine sistematica volta alla scoperta di nuove conoscenze). Operazionalizzazione: traduzione delle ipotesi in operazioni e procedure verificabili. Ad es. operazionalizzare la felicit attraverso una domanda specifica, o attraverso aumento del nr di sorrisi ecc Selezionare il metodo di ricerca: i. Osservazione nellambiente naturale senza apportare modifiche alla situazione ii. Sondaggio(domande fatte direttamente alle persone)-questionariocampione rappresentativo della popolazione sulla quale si effettua la ricerca. Se il campione scelto con cura si pu dedurre come risponder un gruppo pi ampio. Attenz. domande tendenziose, reticenza dellintervistato di fronte a domande particolari. iii. studio di casi singoli studio su singolo individuo, approfondito e intensivo che ha come scopo riuscire a capire comportamenti analoghi di altri individui(casi singoli di Freud) iv. ricerca per correlazione tra variabili, vale a dire caratteristiche, eventi o comportamenti che possono cambiare. Verificare se due variabili sono correlate positivamente, ovvero allaumentare di una aumenta anche laltra. In caso di correlazione negativa allaumentare di una diminuisce laltra. Pu non esserci tuttavia una relazione causale, nel senso che una correlazione non permette di affermare che una variabile sia la causa dellaltra. E qs tipo di ricerca non pu dimostrarlo, mentre la ricerca sperimentale si. v. Ricerca sperimentale: si studia la relazione tra variabili introducendo un cambiamento(manipolazione sperimentale) e osservandone gli effetti. Gruppo sperimentale(riceve il trattamento) e di controllo(no), questo per verificare che il risultato dellesperimento non dipenda da altre variabili non considerate. Variabile indipendente(quella manovrata dallo sperimentatore) e dipendente(ci si aspetta che cambi dopo lintervento dello sperimentatore)
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Assegnazione randomizzata dei partecipanti che garantisce attraverso la casualit, che ogni partecipante abbia la stessa probabilit di essere assegnato ad un gruppo.

Esperimento di Latan conferm le ipotesi quindi la teoria, risultato significativo. Gli psicologi ritengono necessario che gli studi vengano replicati per confermare la validit dellipo e capire in quali situazioni possono essere applicate. Aree di intervento della psicologia: COMPORTAMENTALI: come il sistema nervoso determina il NEUROSCIENZE comportamento(cause del tremore, collegamento tra emozioni e sensazioni fisiche PSICOLOGIA GENERALE: processi di percezione, interazione, apprendimento, pensierotra uomo e ambiente PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO: cambiamenti delle persone dalla nascita alla morte PSICOLOGIA DELLA PERSONALIT: comportamento nel tempo e differenze tra individui PSICOLOGIA DELLA SALUTE: relazione tra fattori psicologici e disturbi fisici PSICOLOGIA CLINICA: analisi dei disturbi psicologici PSICOLOGIA INTERCULTURALE: differenze e somiglianze del funzionamento psicologico nelle varie etnie/culture PSICOLOGIA SOCIALE: studia come i pensieri, le sensazioni e le azioni sono influenzate dagli altri Aree pi recenti: Psicologia evoluzionistica: studia le influenze dellereditariet sul carattere Genetica del comportamento: studia come vengono ereditati alcuni tratti e quale influenza esercita lambiente su di essi quando li esibiamo Neuropsicologia clinica: studia lorigine biologica dei disturbi psicologici, studio nuovi trattamenti per questi disturbi e dibatte sulluso dei farmaci per il controllo del comportamento.

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CAPITOLO II NEUROSCIENZA E COMPORTAMENTO LA STRUTTURA DEL NEURONE Neuroni o cellule nervose sono gli elementi base del sistema nervoso. Saldati tra loro dalle cellule gliali che hanno funzioni protettive e nutritive. I neuroni ricevono messaggi dagli altri neuroni attraverso i dendriti (prolungamenti della cellula), gli assoni, trasmettono messaggi altri neuroni e sono coperti dalla guaina mielinica, alle estremit terminano con il bottone sinaptico, . Il mex di natura elettrica, per evitare cortocircuito gli assoni sono isolati dalla guaina mielinica ATTIVAZIONE DEI NEURONI I neuroni sono attivi o disattivi. I neuroni inattivati sono detti in stato di riposo e hanno una carica elettrica negativa di circa 70 millivolt dovuta alla presenza di un nr > di ioni negativi (atomi caricati negativamente) allinterno del neurone Quando arriva un messaggio il neurone si apre lasciando passare gli ioni caricati + e parte limpulso elettrico che detto potenziale dazione, che viaggia lungo lassone fino al neurone che deve ricevere il messaggio. Dove appena passato un potenziale dazione, la membrana cellulare non pu pi attivarsi per qualche millisecondo. Segue poi un periodo(fino a che il neurone non torna alla normalit) in cui lo stimolo nuovo per essere percepito deve essere pi forte di quello appena ricevuto. La differenza tra un tipo di stimolo e laltro(carezza-pugno) data dalla differente frequenza dello stimolo. Questo succede a velocit che variano da 3 a 360 km orari, a frequenze diverse, dipende dallintensit dello stimolo. DOVE SI INCONTRANO I NEURONI Lassone di un neurone incontra i dendriti del neurone ricevente attraverso la sinapsi. I messaggi sono trasportati attraverso sostanze chimiche dette neurotrasmettitori. Quindi allinterno del neurone la trasmissione elettrica ma da un neurone allaltro chimica. Non tutti i neuroni sono ricettivi al mex chimico trasportato dal neurotrasmettitore, quindi la comunicazione chimica ha successo quando il neurotrasmettitore viene recepito dal neurone ricevente. I messaggio chimico consegnato pu essere eccitatorio(se attiva il neurone) o inibitorio(se lo inibisce). I neurotrasmettitori che restano alla fine del processo vengono disattivati da enzimi attraverso un ciclo che viene detto reuptake. I neurotrasmettitori sono + di 100. Acetilcolina : movimento muscolare, capacit mnemoniche, diminuz. collegata ad Alzheimer. Glutammato: memoria Acido Gamma amminobutirrico: neurotrasm. Inibitorio(valium-alcool permettono un suo migliore funzionamento), modera comportamenti come fame e aggressione. Dopamina: movimento, attenzione e apprendimento. Disturbi muscolari, Deficienza di produzione -> Parkinson, , se in eccesso schizofrenia Endorfine: antidolorifici, grandi qt prodotte i caso di forti dolori generano euforia(euforia del maratoneta). Effetto placebo pu essere legato allemissione di endorfine.
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Serotonina: sonno, umore, dolore, fame. Ultime scoperte la collegano a depressione, suicidi, impulsivit, capacit di coping. SISTEMA NERVOSO E SISTEMA ENDOCRINO Sistema nervoso Snc: formato da cervello e midollo spinale che il mezzo di trasmiss. tra cervello e corpo. Ma da midollo spinale partono anche comportamenti riflessi, ovvero automatici e involontari(rifl.ginocchio, scottatura) Snp: dal midollo spinale alle estremit(sist. Sensoriale afferente e motorio efferente). Si distingue sistema somatico(controllo dei movimenti volontari) e sistema autonomo(cuore, polmoni, ghiandole). --sistema autonomo si divide in: simpatico: prepara il corpo in caso di pericolo(adrenalina) parasimpatico: tende a riportarlo alla normalit Conserviamo nel nostro cervello una parte comune a tutti gli animali, il cervello primitivo, intorno al quale si sviluppato il cervello pi evoluto. La psicologia evoluzionistica cerca di identificare i modelli di comportamento che derivano dalla nostra eredit genetica. La genetica comportamentale studia gli effetti delleredit sul comportamento. I ricercatori che si occupano di genetica comportamentale riscontrano sempre di pi che fattori genetici determinano carattere, orientamento sessuale, tratti della personalit, disordini psicologici. Il comportamento alla ricerca della novit determinato in parte da un certo gene. Test genetici per malattie ereditarie, cancro, malattie cardiache, quindi potrebbe essere possibile fare lo stesso per i disturbi psicologici. Sistema endocrino Rete di comunicazione chimica che veicola gli ormoni in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno. Gli ormoni influiscono sulla crescita e il funzionamento di alcune parti del corpo/organi. Agiscono solo sugli organi e sulle cellule che sono ricettive a quel tipo di ormone. Ghiandola maestra/pituitaria(ipofisi) regolata dallipotalamo, regola il funzionamento di tutto il sistema endocrino. Controlla la crescita Tiroide(metabolismo) Timo(sist.immunitario) Surrene e pancreas(metab. Degli zuccheri) Ovaie/testicoli(riproduzione)

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Assunzione di ormoni artificiali pu essere potenzialmente pericolosa. Testosterone(atleti x aum massa muscolare) provoca ictus, infarti e comportamento violento. Ormoni per contrastare menopausa potenzialmente pericolosi. IL CERVELLO EEG misura lattivit elettrica tramite elettrodi esterni TAC migliaia di lastre ad angolature differenti, non fornisce informazioni su attivit elettrica RM si avvvale di un forte campo magnetico puntato verso lorgano. SQUID Dispositivo Superconduttore a Interferenza Quantica sensibile ai cambiam campi magnetici, localizzano attivit nervosa PET liquido radioattivo iniettato, apparecchiatura rileva le radiazioni allinterno del cervello fornendo immagine del cervello al lavoro. Il nucleo centrale Il cervello umano ha in comune il nucleo centrale con il resto dei vertebrati, detto anche cervello primitivo o paleoencefalo, controlla sonno, alimentazione. Formato da: il midollo controlla respirazione e pulsazioni cardiache Il ponte unisce i due emisferi del cervelletto e regola sonno/veglia Il cervelletto funzioni equilibrio e propriocettive, feedback da muscoli, alcool deprime il suo funzionamento La formazione reticolare implicata nellattivazione(arousal) e nel sonno(filtro rumori) Il talamo agisce da ripetitore, i messaggi visivi, uditivi e sensoriali vanno direttamente al talamo e poi al cervello Lipotalamo regola lomeostasi(equil.interno del corpo), comportamenti di sopravvivenza (nutrimento, riproduzione, difesa) Il sistema limbico Amigdala-ippocampo-fornice , emozione e autoconservazione, aggressivit, riproduzione, sensazioni di piacere. Danni al sistema limbico trasformano comportamento in aggressivo o docile. Stimolazioni elettriche in qs zone provocano piacere simile allorgasmo. Coinvolto nella memoria e apprendimento, porzioni rimosse in pazienti epilettici hanno causato disturbi apprendimento e memoria. La corteccia cerebrale: il neoencefalo Responsabile delle elaborazioni pi sofisticate come pensare, valutare e scegliere. Tessuto ondulato che favorisce la connessione tra neuroni. Diviso in lobi (parietali, frontali, occipitali e temporali) divisi da solchi. Distinguiamo 3 aree:

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Area motoria: ogni parte del corpo trova la sua corrispondenza in unarea della corteccia motoria. Le parti del corpo destinate a movim pi complessi e precisi(mani, viso) occupano la maggior parte della corteccia. Area sensoriale: tre zone distinte relative a sensazioni corporee, vista e udito. Area uditivatemporale- se stimolata la persona ode ronzii o ticchettii. Area visiva lobo occipitale, se stimolata lampi di luce e colori. Area associativa: permette di integrare diverse funzioni cerebrali e di prendere decisioni razionali, valutare le emozioni ed emettere giudizi morali. Danni alla corteccia provocano aprassia che comporta incapacit di pianificazione delle azioni in maniera logica e razionale. Afasia di Broca, incapacit di trovare le parole giuste per comunicare, il risultato una frase sgrammaticata e telegrafica. Afasia di Wernicke difficolt comprensionee produzione, frasi fluenti ma sconclusionate. Phineas Gage. VICARIANZA: capacit del cervello di trasferire funzioni da un zona allaltra dellorgano, plasticit. NEUROPLASTICITA: cambiamenti nel cervello dovuti allaggiunta di nuovi neuroni, aumento delle interconnessioni. Esperimenti sui topi, consistenti in un trapianto di neuroni prelevati dal SNP e inseriti in una interruzione del midollo spinale, hanno permesso ai topi di muovere le zampe dopo una anno dal trapianto. Esiste un potere rigenerativo anche per i neuroni. DUE EMISFERI Ogni emisfero controlla la parte controlaterale del corpo **Lateralizzazione di alcune funzioni Il linguaggio tendenzialmente lateralizzato sullemisfero sinistro, ma solo per la maggior parte delle persone. Emisfero sinistro concentra compiti di competenza verbale, pensare, ragionare. Emisfero destro disegno, musica, espressione emotiva Differente elabor delle info: sinistro in sequenza, destro globalmente. Queste differenze non sono date una volta per tutte. Ci sono variazioni da persona a persona, chi usa mano destra per scrivere solitamente ha il controllo del linguaggio nellemisfero sinistro. Al contrario i mancini. Per gli ambidestri il linguaggio spesso localizzato in entrambi gli emisferi. **Diff maschio femmina: Donna lateralizza meno, verbalizzazione usa 2 emisferi. Donna + alta proporzione di neuroni coinvolti nel pensiero. Qs differenze potrebbero essere date dalle maggiori proprorzioni del corpo calloso nelle donne, che consentirebbe una migliore connessione tra gli emisferi. Bisogna considerare anche influenza educazione e societ. Alcune funzioni vengono pi stimolate nelle bambine sin da piccole, e questo potrebbe favorire il maggior sviluppo di alcune capacit.alle bambine si lascia molto pi spazio ai sentimenti, verso i maschi vi la tendenza a bloccare le emozioni. Lavorano sempre insieme. Persone che hanno perso luso della parola possono imparare nuovamente a parlare usando altro emisfero.
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Persone a cui era stato tagliato il corpo calloso(split brain) per impedire gli attacchi di epilessia non riuscivano a svolgere funzioni che si pensava fossero lateralizzate. BIOFEEDBACK: procedura attraverso la quale la persona riesce a controllare i processi fisiologici attraverso il pensiero: pressione, battito cardiaco, sudorazione,contrazione di alcuni muscoli. Non facile, ma stato impiegato con successo in molte patologie: ansia, depressione, mal di testa da tensione, insonnia, asma, ulcere, emicrania, paralisi cerebrale, curvatura della colonna vertebrale.

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CAPITOLO III SENSAZIONE E PERCEZIONE degli stimoli ad opera del cervello(soggettivo) LA SENSAZIONE Differenza tra sensazione e percezione Sensazione: attivazione degli organi di senso attraverso uno stimolo esterno (fatto oggettivo) Percezione: interpretazione, analisi e integrazione Stimolo: qualsiasi sorgente di energia fisica che provochi una risposta a livello sensoriale. Una parte della psicologia detta PSICOFISICA studia come lo stimolo influenza le nostre sensazioni, ovvero come lo stimolo viene vissuto dal soggetto. LESPERIENZA SOGGETTIVA DEGLI STIMOLI. Concetto di soglia assoluta: intensit minima che uno stimolo deve raggiungere affinch possa essere recepito. Il termine soglia indica il confine(valore liminare) tra gli stimoli che riusciamo a cogliere(valori sovraliminari) e quelli che pur essendo presenti nion riusciamo a cogliere(valori infraliminari) Abbiamo dei limiti sensoriali, quindi alcuni tipi di stimoli non vengono recepiti, es ultrasuoni, oppure raggi ultravioletti. Sicuramente disturberebbero la nostra percezione. Rumore: stimoli di sottofondo(voci, fumo, odori) che disturbano la percezione di altri stimoli. La soglia assoluta viene determinata attraverso procedure dette metodi psicofisici, misurazioni effettuate su campioni di persone per verificare a che livello viene percepito uno stimolo. Soglia differenziale: minima qt necessaria di cambiamento dello stimolo necessaria per percepirne la differenza (JND Just Noticeable Difference). Legge di Weber: quanto pi intenso lo stimolo iniziale, tanto pi dovr essere intensa la JND per essere percepita. La soglia differenziale quindi direttamente proporzionale allintensit dello stimolo. Legge di Fechner: riprendendo la legge di Weber, la grandezza della sensazione evocata da uno stimolo prorzionale al nr di JND sopra la soglia assoluta. Gli incrementi uguali appaiono pi piccoli contro uno sfondo di grandi dimensioni. Esempio: se in una stanza buia accendiamo una candela la sensazione sar meno forte quando accenderemo la II, la III e cos via, anche se la q.t di luce emessa dalla III candela identica a quella emessa dalla prima.
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DELLO STIMOLO, SI AVR UN AUMENTO IN PROGRESSIONE ARITMETICA(LINEARE) DELLA SENSAZIONE.

QUINDI

ALLAUMENTO IN PROGRESSIONE GEOMETRICA(ESPONENZIALE) DELLINTENSIT

NUOVA PSICOFISICA: i fattori soggettivi I soggetti sono attivi quindi valutano lo stimolo, decidono o meno se rilevarne la differenza. Entrano in gioco variabili soggettive. La nuova psicofisica mette in luce anche Adattamento sensoriale: aggiustamento delle capacit sensoriali dopo prolungata esposizione a stimoli fissi( es. musica forte, bagno in acqua fredda) Qs perch i nervi recettori non sono in grado di mandare mex al cervello allinfinito, le cellule ricettive sono sensibili ai cambiamenti, e uno stimolo continuativo non riesce a produrre una reazione continuata nel tempo. Teoria della detezione del segnale: considera linfluenza della decisione sulla rilevazione dellesistenza dello stimolo da parte del soggetto. Un soggetto chiamato a rilevare se un segnale presente o assente rispetto a un rumore di fondo potr rispondere: o DC detezione corretta -- maggiormente scelto da gambler o FA falso allarme, dire si ma non c - maggiormente scelto da gambler o O omissione ,dire no quando c - maggiormente scelto da conservative o RC rifiuto corretto, non quando non c - conservative Contesto sensoriale : i giudizi non sono emessi in condizione di isolamento quindi il contesto sensoriale determina una percezione differente(esempio busta piccola e busta grande con stessa quantit di monete, sembrer pi pesante la piccola perch pi piena.

LA VISTA: Come funziona La luce una radiazione elettromagnetica e viene misurata in lunghezze donda. Luomo pu percepire solo alcune lunghezze donda comprese nello spettro visivo. La luce riflessa dalloggetto che stiamo osservando passa attraverso la cornea, poi la pupilla al centro delliride. Poi passa attraverso il cristallino che focalizza la luce nella parte posteriore dellocchio cambiando il proprio spessore attraverso la funzione di accomodamento. Raggiunge la retina (coperta di cellule ricettive coni -luce forte e colore- e bastoncelli-luce debole, quasi insensibili al colore) dove lenergia elettromagnetica trasformata in energia nervosa. La fovea il punto della retina con la pi alta concentraz.di coni dove limmagine pu essere meglio messa a fuoco. Coni e bastoncelli cambiano la loro composizione chimica-rodopsina per i bastoncelli- per potersi adattare a condizioni di luce differenti, quindi occorre un po di tempo soprattutto per i bastoncelli(30 minuti) Il colore Si possono distinguere 7 milioni di colori- no daltonici.
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Teoria tricromatica della visione: 3 tipi di coni ognuno dei quali recepisce una lunghezza donda. Nel daltonismo uno dei tre tipi non funziona. Daltonici rosso e verde diventa giallo. Nei casi pi gravi non distinguono nessun colore. Non si spiega per il fenomeno dellimmagine residua, ovvero lmmagine che compare su un foglio bianco dopo aver fissato un alltra immagine colorata. Limmagine la stessa ma con colori diversi. Teorie alternative a quella tricromatica: *teoria dei processi opposti di colore: le cellule ricettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione luna allaltra. Esistono accoppiamenti giallo-blu, rosso-verde, bianconero. A seconda del colore maggiormente contenuto nelloggetto, prevarr uno dei due colori. Questa teoria spiega il fenomeno dellimmagine residua. Se fissiamo un immagine gialla i recettori del giallo si affaticano e quando volgiamolo sguardo al foglio bianco, la luce bianca stimola in modo uguale i recettori contenuti nella coppia in opposizione blugiallo, ma la risposta diversa perch i recettori gialli affaticati non rispondono, mentre quelli blu si, dando un altro colore allimmagine residua. Il messaggio dallocchio al cervello La retina trasforma lenergia elettromagnetica in energia nervosa, la convoglia sul retro del bulbo dove viene inviata al cervello attraverso una fascia di assoni, il nervo ottico. Il punto della retina dove parte il nervo ottico privo di coni e bastoncelli, viene detto punto cieco perch qua limmagine non pu essere visualizzata. I nervi ottici si incontrano poi nella parte centrale dietro gli occhi nel chiasma ottico, dove gli impulsi provenienti dalla met destra di ciascuna retina si dirigono allemisfero destro e viceversa; dirigendosi nella corteccia visiva del cervello dove vi sono differenti tipi di neuroni specializzati che rilevano ognuno un tipo di stimolo visivo(forme, colori, movimento, immagini). Gli psicologi Hubel e Diesel vinsero il premio Nobel per aver scoperto neuroni allinterno della corteccia altamente specializzati che vengono attivati solo in presenza di determinate caratteristiche: processo di estrazione delle caratteristiche secondo il quale alcune cellule sono attivate esclusivamente da caratteristiche specifiche(spessore, forma, orientamento) Sono state identificate due vie, ovvero 2 regioni cerebrali tra loro connesse: La via dorsale (colleg.lobo occ. a lobo parietale) che analizza la posizione delloggetto nello spazio e guida lesperienza inconsapevole del soggetto. In caso di danno atassia ottica la posizione delloggetto viene descritta correttamente ma il paziente non riesce a prenderlo, dati elaborati da Working Memory. La via ventrale (colleg. Lobo occip. A lobo temporale) che analizza gli attributi delloggetto e guida lesperienza consapevole del soggetto. In caso di danno si ha agnosia visiva, incapacit di discriminare forma, dimens delloggetto anche se inconsapevolmente se ne ha la conoscenza. Invia i dati a MLT La visione non solo un sistema di visualizzazione delloggetto e delle sue qualit fisiche, ma una qualificazione in funzione dellazione che con esse si pu compiere(Gallese, 2000 Intentional motor schema)
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LUDITO Laria conduttore, senza aria il suono non si propagherebbe, ecco perch non si sentono suoni nel vuoto. Lorecchio esterno attraverso il padiglione auricolare convoglia il suono verso il condotto uditivo Attraverso il condotto auditivo raggiunge il timpano che vibra e trasmette vibrazioni a martello incudine e staffa(orecchio medio)che amplificano e inviano il suono allorecchio interno dove il suono viene trasformato in segnale nella coclea, un tubo a forma di chiocciola contenente un liquido che vibra in risposta al suono, stimolando le cellule pelose della membrana basilare che trasmettono alla corteccia uditiva. Questa preposta a discriminare i suoniad es. fischi, ticchetti. Alcuni neuroni rispondono solo a toni continui, altri discontinui. Altri trasmettono la posizione del suono. ASPETTI FISICI DEL SUONO Il suono viaggia attraverso laria sotto forma di vibrazioni, il suono E il movimento fisico delle molecole daria che scaturisce da un punto di vibrazione e che parte dalle vibrazioni emesse dagli oggetti. Una caratteristica del suono la frequenza, ovvero il nr di vibrazioni/secondo. Uomo pu percepire fino a 20k vibr/sec. Lampiezza la caratteristica dellonda che indica il volume del suono ed misurata in decibel. Oltre i 120 decibel il suono diventa doloroso per lorecchio umano. Esposizioni continuate a suoni alti(cuffie, concerti) porta ad un appiattimento delle cellule pelose con perdita permanente delludito. Il suono arriva anche attraverso la conduzione ossea, soprattutto quello della voce. La frequenza il nr delle vibrazioni del suono al secondo LE TEORIE DEL SUONO Teoria di Von Bekesy dellonda viaggiante: aree diverse della membrana basilare rispondono a diverse frequenze. poich i suoni di frequenza bassa attivano zone estesissime della membrana basilare, stata proposta unaltra teoria: Teoria della discriminazione di frequenza: lintera membrana vibra in risposta ad un suono, fungendo da microfono. I segnali inviati sono legati alla frequenza. Pi il tono del suono alto, pi elevato il nr di impulsi trasmesso al cervello. Lequilibrio: nellorecchio interno, nei canali semicircolari vi un liquido allinterno che si sposta segnalando il movimento al cervello e permettendo al corpo di cambiare posizione per mantenere lequilibrio. Gli spostamenti sono recepiti dagli otoliti che vengono spazzati via dal liquido che si muove. Nei viaggi spaziali gli otoliti privi di peso non riescono ad essere interpretati dal cervello, causando la malattia dello spazio. LOLFATTO Feromoni segnalano disponibilit sessuale, madre riconosce il suoo bambino dallodore dopo qualche ora dalla nascita, pi sviluppato nelle donne che negli uomini.
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Le molecole entrano nei canali nasali e incontrano le cellule olfattive nellepitelio olfattivo, che secerne un sottile strato mucoso dovve le molecole si sciolgono. I recettori olfattivi sono dei veri e propri neuroni che penetrano direttamente nel SNC e sono direttamente esposti allambiente, c quindi una via diretta tra ambiente e cervello. La memoria olfattiva molto forte, anche in virt della vicinanza col sistema limbico. IL GUSTO Permette la definizione qualitativa della sostanza in base al sapore. Dolce punta- acido salato amaro 10000 papille gustative che si rigenerano ogni 10 gg. Ogni individuo ha la sua soglia di percezione, supertasters + sensibili, nontesters meno sensibili, hanno bisogno di pi condimenti, zuccheri, grassi per assaporare i cibi(potenziali obesi) IL TATTO Le sensibilit vengono distinte in - sensibilit somatiche meccanocettive - sensibilit termiche - sensibilit dolorifiche Ogni cmq di pelle ospita 130 recettori tattili differenti: Cellule di Merkel: registrano la pressione della pelle Corpuscoli di Meissner : variazioni di pressione Corpuscoli di Ruffini: variazioni di tensione Corpuscoli di Pacini: vibrazioni e pressione Recettori per caldo e freddo Il dolore Opera attraverso cellule nervose ricettive distribuite a vari livelli di profondit della pelle e in modo disomogeneo su tutto il corpo che sono a lentissimo adattamento o nullo, per permettere al corpo di rilevare il dolore sempre. Funge da allarme per potenziali rischi, un meccanismo di difesa. Quando una cellula danneggiata produce una sostanza chimica detta sostanza P che trasmette messaggi di dolore al cervello. Acuto insorge entro 100 ms dallo stimolo Lento insorge dopo 1 s o pi E una risposta percettiva che dipende dal contesto e dallo stato dansia che accompagna levento doloroso(parto, la gioia affievolisce il dolore). Dipende da pensieri ed esperienze personali. Teoria del gate control : recettori specifici del midollo spinale sono collegati a determinate aree del cervello. Quando si attivano si apre per il cervello una sorta di cancello e sperimentiamo la sensazione di dolore. Un altro insieme di recettori neurali in grado di chiudere il cancello riducendo lesperienza del dolore. Il cancello pu essere chiuso in due modi:
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o o o o o

o o

Riempiendo i condotti nervosi legati al dolore con un altro stimolo(sfregare intorno alla zona dolorante allevia il dolore) Attraverso sensazioni positive( es. dolore del parto alleviato dalla gioia del figlio), dallinterpretazione dellevento da parte dellindividuo(soldati in guerra, felici di essere vivi dopo ferimento). Come avviene lintegrazione tra i sensi? Udito e vista si integrano a vicenda. Pensiamo ad un discorso ascoltato senza poter vedere linterlocutore o solo osservato, senza poter udire. La multisensorialit amplifica la percezione. Per integrazione sensoriale si intende lintensificazione della percezione dovuta allattivazione simultanea di pi segnali sensoriali. Esperimenti hanno dimostrato che la percezione visivaaumenta la sensibilit tattile Gusto e colore dei cibi, se il colore non corrisponde al gusto(rosso-fragola) il cibo viene riconosciuto con pi difficolt. Suoni sembrano pi acuti se vengono da una stanza pi illuminata.

Le sinestesie La sinergia tra i sensi da origine allinteressante fenomeno delle sinestesie. la stimolazione su una modalit sensoriale produce sensazioni anche su altri sistemi sensoriali. 2 teorie: Teoria psicolinguistica di Osgood e Marks:sono di natura cognitiva e permettono linterazione tra il processo cognitivo e percettivo, consentendo una veloce acquisizione di informazioni e dati. Teoria neurologica di Cytowic: le sinestesie hanno luogo nellippocampo, la zona limbica. Anticamente i sensi delluomo sarebbero stati indistinti, si sarebbero divisi successivamente. Quindi la sinestesia sarebbe latente in ognuno di noi. La percezione sarebbe elaborata a livello corticale in modo analitico e a livello sincretico dal sistema limbico, le sinestesie sarebbero invece un momentaneo riaffermarsi del sistema limbico. Questo processo rimane per la maggior parte dei soggetti al di sotto della coscienza tranne che per i sinesteti puri( es riquadro con nr diversi)

LA PERCEZIONE La differenza tra realt fisica e realt percettiva. Abbiamo detto che la percezione a differenza della sensazione, riconosce, organizza e interpreta gli stimoli ricevuti. La possibilit di osservare e organizzare una figura in modo diverso indica che la nostra non unosservazione passiva. Chiamasi realismo ingenuo la convinzione che la percezione rifletta fedelmente lo stimolo. Un esempio sono gli effetti ottici. **Possiamo percepire fisicamente uno stimolo che non esiste a livello percettivo: fenomeno dell assenza delloggetto fenomenico
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**Al contrario si parla di assenza delloggetto fisico. (triangolo di Kanisza). Strisce bianche nelle vicinanze dei caselli autostradali inducono a rallentare perch danno limpressione di andare pi velocemente. La conoscenza di questi effetti consente una progettazione adeguata degli ambienti. Sono due gli errori che si possono compiere quando si convinti che il percetto corrisponda allo stimolo fisico: descriviamo ci che sappiamo e non ci che vediamo(es.illusione Errore dello stimolo: ottica) Errore dellesperienza: attribuiamo alla realt fisica attributi che invece appartengono alla realt fenomenica(percezione). Es. definire calda lacqua a temperatura ambiente solo perch abbiamo tenuto la mano al freddo. Definiamo la percezione attraverso la catena psicofisica. La realt che percepiamo non esatta ma il risultato di un processo detto
PSICOFISICA CATENA

1. 2. 3.

STIMOLO DISTALE(visivo,

tattile, acustico) raccolto dai recettori nervosi visivi, tattili, acustici) ELABORAZIONE di qs informazioni ad opera di determinate aree cerebrali
STIMOLO PROSSIMALE(stimolo

Indeterminazione dellinformazione lo stimolo prossimale incompleto, alcuni dettagli non possono essere raccolti quindi vengono recuperati nella terza fase, nella rappresentazione percettiva. Per questo linformazione parzialmente indeterminata. La conseguenza la Costanza percettiva: fenomeno per cui gli oggetti fisici vengono percepiti come invariabili e dotati di stabilit nonostante lo stimolo prossimale cambi. Per es. conserviamo la percezione reale di una persona che si allontana anche se correggendo la variazione di grandezza sulla retina in funzione della distanza. La costanza percettiva non avviene solo per correggere lindeterminazione dello stimolo prossimale nella percezione della dimensione, intervien a correggere altre propriet delloggetto: grandezza, forma, movimento. A volte lapplicazione della costanza percettiva pu generare errori: es luna che quando sorge appare + grande perch i punti di riferimento allorizzonte sono diversi da quelli presenti quando alta nel cielo(alberi case allorizzonte) Costanza di grandezza:noi consideriamo gli oggetti lontani come aventi la stessa grandezzadi quando sono vicini, questo perch teniamo conto non solo delle info ottiche a anche di info presenti nellambiente. Questa relazione tra distanza e grandezza viene espressa dalla legge di Helmert secondo la quale gli oggetti vengono percepitiper la loro dimensione considerando i punti di riferimento presenti nello spazio percettivo. Legge di Euclide: la grandezza dellimmagine retinica invers. prop.alla distanza delloggetto dallocchio,
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Esperimento di Holway e Boring per verificare quando predomina la costanza percettiva e quando la legge di Euclide. Osservazione a diverse distanze e in diverse condizioni di 2 dischi. Visione binoculare-monoculare usiamo costanza di grandezza Visione con pupilla artificiale (impedisce accomodamento cristallino) o tunnel di riduzione(tendaggi che eliminano riferimenti) domina legge di Euclide. Costanza di forma : tendenza ad attribuire agli oggetti la medesima forma, contribuisce al mantenimento della costanza di forma la prospettiva tissurale. Sono influenze cognitive difficili da eliminare, vi una forte resistenza.

Organizzazione percettiva: costruire la nostra visione del mondo i vari elementi dellinformazione vengono organizzati in unit di senso compiuto in base alle leggi dellorganizzazione, chiamate leggi gestaltiche perch si fondano sul principio classico della gestalt che afferma che il tutto pi della somma delle parti. LA SEGMENTAZIONE DEL CAMPO VISIVO Wertheimer pose in evidenza alcuni principi che determinano lunificazione degli elementi in unit percettiva: VICINANZA: si unificano elementi prossimi SOMIGLIANZA: si unificano elementi simili CHIUSURA: linee che delimitano una regione chiusa tendono a unificarsi CONTINUIT: si unificano lineecaratterizzate da continuit di orientamento spaziale PREGNANZA: stimoli caratterizzati da semplicit, simmetria, regolarit LA RELAZIONE FIGURA-SFONDO La prima segmentazione del flusso delle stimolazioni ci permette di distinguere la figura dallo sfondo: non c figura senza sfondo e viceversa(Rubin). La figura definita mentre lo sfondo amorfo. I fattori isolabili che consentono di far emergere una figura rispetto allo sfondo sono: inclusione: a parit di altre condizioni diventa figura la regione inclusa convessit: a p.d.a.c. diventa fiura la regione convessa area relativa: diventa figura la regione di area minore orientamento:.diventano figure le regioni i cui assi intrinseci sono allineati con le assi principalidello spazio percepito simmetria le regioni a simmetria bilaterale rispetto a un asse. Figure reversibili: figure nelle quali si ha uninversione sistematica fra figura e sfondo. La reversibilit non permette di percepire i due stimoli entrambi come figura o come sfondo.

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La percezione della profondit: tradurre 2D in 3D Limmagine sulla retina piatta, ma grazie a due tipi di indizi riusciamo a percepirne la profondit: indizi binoculari: indizi di profondit individuati attraverso info provenienti da entrambi gli occhi. Ciascuna retina riceve unimmagine leggermente diversa dallaltra(fenomeno chiamato disparit binoculare). Il cervello integra le due immagini e noi vediamo un solo oggetto, ma le info relative alle differenze tra le due immagini iniziali sono importanti per definire la profondit. Il punto fissato proiettato sui due corrispondenti punti delle due retine, ma gli oggetti pi o meno distanti dal punto fissato saranno proiettati sulle due retine in modo differente. La disparit tra le due retine prop. alla distanza tra il punto fissato e gli altri punti. Pi sono vicini pi alta la disparit, pi informazioni ci sono per il cervello per stabilire la profondit. Pi i punti sono lontani dal punto fissato e meno sar la disparit. La disparit pu essere positiva o negativa a seconda che loggetto sia davanti o dietro il punto fissato. Provare con esperimento fissare la matita a distanze diverse. La distanza viene calcolata dal cervello anche sulla base dellangolo di convergenza necessario perch limmagine cada sulla fovea delle due retine: PI loggetto vicino pi langolo ampio, pi lontano e pi acuto. Indizi monoculari: indizi di profondit individuati attraverso info provenienti da un solo occhio. o Accomodazione: losservatore registra lo sforzo effettuato dal cristallino per mettere a fuoco, associandolo alla distanza. o Densit microstrutturale: il gradiente di tessitura fornisce info sulla distanza in quanto i dettagli di oggetti lontani risultano meno definiti e con una diversa inclinazione. o Prospettiva di movimento: trasformazioni ottiche conseguenti allo spostamento del pdv. Esempio la parallassi di movimento, vale a dire il cambiamento di posizione di un oggetto sulla retina in relazione ai nostri spostamenti(es. quando ci muoviamo in macchina). Il cervello registra qs indizi per calcolare le distanze o Indizi pittorici: della dimensione relativa(loggetto che appare pi piccolo sulla retina quello pi lontano). Anche altri indizi come luce, le parti in ombra appaiono pi lontane. La prospettiva lineare indizio adottato per la stima della distanza(rotaie del treno che si restringono) La percezione del movimento Il movimento viene percepito sulla base di svariati stimoli(una palla in avvicinamento aumenta la percezione della sua grandezza) ma la percezione tine anche conto dei movimenti che effettuiamo con la testa e il corpo, altrimenti ogni volta che ci muoviamo ci sembrerebbe tutto in movimento. Alcuni tipi di movimento: Movimento indotto: (Wallach) la percezione del movimento dipende dal sistema di riferimento prossimo e non suovraordinato. Esempio del punto allinterno del rettangolo e dei 2 punti dove solo 1 si muove ma il movim viene distribuito tra entrambi.

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- Movimento apparente(phi o stroboscopico): percezione del movimento impartire da stimoli statici presentati a intervalli regolari. Wertheimer scopr 60 ms velocit minima di successione per percepire i fotogrammi come movim. Costante. - Movimento autocinetico: osservando un punto luminoso in un ambiente buio, senza altri riferimenti visivi, saremo portati ad attribuire al punto i movim dei nostri occhi, anche se fisso. Baster un altro punto per far scomparire leffetto. Elaborazione top-down e bottom-up Lelaborazione cognitiva dellinformazione, che segue la percezione sensoriale, pu avvenire in due modi: elaborazione top-down data da un alto livello di conoscenza, esperienza e aspettative. Conoscenza dellalfabeto, ridondanza della lingua. elaborazione botton-up data dal riconoscimento delle caratteristiche delle singole componenti dei singoli stimoli. Se non conoscessimo il significato dei singoli segni non potremmo leggere es. frase dove manca una lettera su 3, elab top-down elaboriamo la frase in base alla ns conoscenza, fase bottom-up non saremmo in grado di elab se non conoscessimo il significato delle singole lettere. Entrambe interagiscono. Secondo la scuola della Gestalt la percezione non preceduta da sensazioni ma da un processo immediato risultante dallorganizzazione interna delle forze che si creano tra le diverse componenti dello stimolo, in questo senso il processo top-down, guidato dalla visione gestaltica dellinsieme e non delle sue singole parti. Teoria di Gibson: la percezione non un progressivo arricchimento fondato sullesperienza, n lelaborazione cognitiva del soggetto derivante dai suoi schemi mentali, bens la capacit di cogliere le informazioni contenute nello stimolo stesso.lo stimolo, con le sue attribuzioni spaziali e temporali dette affordances, offre una serie di informazioni percettive che il soggetto deve limitarsi a cogliere. Analisi delle caratteristiche essenziali Secondo la teoria delle caratteristiche essenziali afferma che di una forma, un pattern, un oggetto, prima percepiamo le singole parti e solo successivamente le utilizziamo per comprendere la natura completa dello stimolo. Questa teoria parte dal fatto che i neuroni sono sensibili a a specifiche figure e forme, es. linee, curve, angoli. Quando ci troviamo di fronte a uno stimolo(es. lettera alfabeto)prima vengono identificate le sue singole parti che vengono confrontate con stimoli precedentemente memorizzati. Quando il cervello le riconosce siamo in grado di identificare lo stimolo. Lo stesso succede con gli oggetti pi complessi, dei quali riconosciamo gli elementi fondamentali. Sembra che alla base ve ne siano 36, che combinati permettono di comporre 150 mio di oggetti diversi.
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Teoria di Anne Treisman : la percezione di un oggetto presenta 2 fasi: 1. automatica: in modo inconscio ci concentriamo su forma, colore, dimensione, direzione, orientamento. 2. Processo controllato dellattenzione: prendiamo in esame caratteristiche salienti delloggetto(es. Mona Lisa) Quindi la percezione si basa sullintero o sui suoi componenti? Entrambe le dimensioni sono necessarie alla percezione. Cultura a percezione Diapason del diavolo, Esempio disegno della scena di caccia e interpretazione occidentale che considera la differenza di dimensione come indizio della distanza(visione tridimensionale) e visione da parte di una trib dellafrica(Bidimensionale), senza profondit. La percezione quindi anche il risultato della cultura e della unica e personale interpretazione della realt che avviene in ogni individuo.

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CAPITOLO IV SONNO E SOGNI LE FASI DEL SONNO Il sonno REM Fasi da 1 a 4(non REM) e sonno REM. Durano circa 90 minuti una. Ad ognuna associato un diverso tipo di onda cerebrale(EEG), che si fanno sempre pi lente Durante il REM la pressione si alza, aumento battito cardiaco e irregolarit, erezione nei maschi. I sogni pi vividi e facili da ricordare avvengono in qs fase. Ci sono validi elementi per ritenere che qs fase incida sulla vita quotidiana. Persone che non riescono a sperimentare la fase REM mostrano effetto di rebound nei giorni successivi, ovvero fasi REM pi lunghe. Quanto sonno necessario? La privazione totale del sonno causa la morte. Non sappiamo ancora precisamente perch abbiamo bisogno di dormire. Persone private completamente del sonno per determinati periodi presentano stanchezza, diminuite capacit di rag logico, irritabilit ma tornano alla completa normalit dopo qualche giorno. La qt di ore necessarie varia da indiv a indiv. La funzione e il significato del sogno? Freud: teoria della soddisfazione dei desideri inconsci, presente un contenuto manifesto( che di solito poco ha a che fare con il desiderio) e uno latente, da interpretare, che corrisponderebbe al desiderio. Secondo Freud i sogni conterrebbero una simbologia comune con un contenuto latente frutto dellinterpretazione(es coltelli, serpenti, bastoni = organo sessuale maschile). Molti psicologi rifiutano le teorie freudiane affermando che un s. pu essere solamente unespressione di preoccupazione. Spesso dipendono da eventi che avvengono nellambiente(campanello-suono della sveglia) A sostegno della teoria di Freud gli studi effettuati da Allen Braun con PET sul coinvolgimento delle zone cerebrali durante la fase REM. La corteccia non viene utilizzata, mentre invece vi forte attivit nelle regioni libiche e paralimbiche(zone dellinconscio), che sono le zone emozionali e inconsce del nostro cervello, mentre zone associative sono inattive(zone dellio e super-io). La teoria dei sogni per la sopravvivenza Invece di essere sogni inespressi sono preoccupazioni della vita quotidiana, info che vengono rielaborate e riconsiderate e che sono preziose per la nostra sopravvivenza. Esperimenti confermano che durante il REM le informazioni apprese durante i compiti giornalieri vengono consolidate e fissate.partecipanti ad un esperimento-prova di memoria- svegliati durante rem ricordavano meno di quelli non svegliati in fase rem. La teoria della sintesi-attivazione
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I sogni sono lattivazione casuale di ricordi conservati in varie parti del cervello, causata dalla produzione di energia elettrica che avviene in modo casuale durante la fase REM. Il cervello le inserisce in uno schema logico componendo scenari razionali. I disturbi del sonno Insonnia: causata da momenti di particolare stress o sofferenza. Alcuni individui pensano di soffrirne ma in realt si addormentano solamente tardi e permane in loro la percezione di un sonno breve quando in realt stato sufficiente. *Apnea del sonno che costringe a frequenti risvegli involontari causati dalla respirazione difficile. Sembra avere un ruolo nella sindrome della morte improvvisa infantile. *Terrori notturni dove la persona urla e si sveglia. Frequente nei bambini 3-8 anni.legata a disturbi emotivi. Nella fase 4 *Narcolessia passaggio dallo stato di veglia a REM- fattori genetici, diversi casi nella stessa famiglia. *Sonnambulismo e sonniloquio fase 4 Ritmi circadiani: cicli della vita Dal latino circa diem intorno al giorno Sono processi biologici che si susseguono in cicli di circa 24h: sonno veglia, ciclo mestruale, ormoni, sist.immunitario. Il nucleo sovrachiasmatico del cervello controlla questi cicli Disturbo affettivo stagionale caratterizzato da sentimenti di disperazione e rinuncia durante linverno. La cura lesposizione alla luce. Cambiare turno frequentemente al al lavoro impone al corpo di ignorare i ritmi circadiani. Disastri succedono sempre in orari notturni. Sogni a occhi aperti Sono fantasie di qualsiasi tipo che colorano e arricchiscono le nostre giornate. I contenuti sono diversi e qs sogni occupano 10% della giornata. Fantasticare non patologico se non quando il soggetto non pi in grado di distinguere la realt dallimmaginazione. Sono invece utili, aiutano a usar creativit e immaginazione. Si verificano prevalentemente prima di addormentarsi(attivit ipnagogica) e appena prima di alzarsi(ipnopompica) COME DORMIRE MEGLIO

Esercizio durante il giorno Scegliere unora fissa per andare a letto Non dedicare il letto ad altre attivit No caffeina Bicchiere di latte(triptofano stimola serotonina) No sonniferi che sconvolgono ritmi naturali sonno Provare a non dormire

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Ipnosi Le persone sotto ipnosi sono in una sorta di trance, caratterizzato dalla predisposizione ad eseguire comandi impartiti dallipnotizzatore. Risulta ipnotizzabile il 15% della popolazione. Le caratteristiche di qs persone sono la capacit di concentrarsi su quello che fanno tanto da non accorgersi di quello che succede intorno a loro. Hilgard sugger la teoria per cui lipnosi uno stato di coscienza diverso, le prove sono il comportamento dellindividuo e diversa attivit elettrica del cervello. La posizione opposta afferma che lattivit elettrica non elemento sufficiente Tuttavia i successi ottenuti col suo utilizzo la rende strumento efficace in diversi campi: Controllo del dolore Fumo Cura disturbi psicologici, rilax, ansia, aspettative di successo Applicaz. Della legge: riconoscim testimone(questione controversa) Miglioramento prestazioni sportive. Meditazione Meditazione: tecnica che mira alla focalizzazione dellattenzione che porta allalterazione dello stato di coscienza. Questo stato di alterazione pu portare intuizioni, rilassamento, diminuzione della pressione sanguigna. A lungo andare incide positivamente sulla salute, ritmi cardiaci e consumo di ossigeno diminuiscono durante la meditazione. Ci si mette in stanza silenziosa, respirare profondamente e ripetere suono. Alcuni studiosi affermano che un desiderio elementare la ricerca dellalterazione degli stati di coscienza. Caso estremo luso di droghe a livello distruttivo. Luso di sostanza psicoattive che influenzano percezioni, emozioni e comportamenti, frequente. Freq uso alcool e droghe nei minorenni. Le droghe agiscono bloccando o stimolando alcuni neurotrasmettitori. Alcune sostanze inducono dipendenza che pu essere Biologica se lorganismo non riesce pi a funzionare senza quella sostanza Psicologica : credono di aver bisogno della sostanza per poter andare avanti Perch si usano la prima volta? Benessere, gruppo dei pari, facilit ad averla, fuggire dalla desolazione di una vita squallida. In USA programmi informativi antidroga sembrano avere effetto contrario. Quindi impedire la prima volta non sembra essere il mezzo pi efficace. Sostanze stimolanti: leffetto pressione,tensione muscolare. sul SNC determina aum. Ritmo cardiaco,

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Caffeina induce dipendenza, stimolante, aumento dellattenzione, buonumore(induce effetti simili di un componente del cervello, adenosina. Mal di testa da we per chi beve troppi caff. Contenuto in molti farmaci antidolorifici, antiemicrania da vasodilatazione. Nicotina induce dipendenza, attiva meccanismi neuronali simili quelli della cocaina. Cocaina: benessere psicologico, aumento della fiducia e dello stato di vigilanza. Produce queste sensazioni per mezzo di un neurotrasmettitore: la dopamina. In condizioni normali la dopamina in eccesso viene eliminata(reuptaking), quando si assume coca qs processo viene bloccato e lecceso di dopamina genera qs sensazioni piacevoli. Ma il cervello si abitua e si modifica in modo permanente dando il via alla dip fisio e psico. I cocainomani concentrano tutta la loro vita sulla droga dimenticando tutto il resto. Anfetamine: stimolanti, energia, loquacit, fiducia, buonumore, anoressanti, eliminano stanchezza, sensaz di persecuzione se assunte x molto tempo. Overdose causa convulsioni e morte. Sostanze depressive: inibizione SN e rallent capacita dei neuroni di trasmettere info Alcool: la sostanza psicoattiva pi usata in assoluto.Riduzione stress e tensione, perdita delle inibizioni. Coma etilico. Alcune persone diventano alcoliste ma sviluppano una certa tolleranza per lacool altre no, non ancora chiaro il motivo. Binge Drinking frequente tra studenti(ciocca). Donne devono meno(effetti maggiori, differ metaboliche), lalcool danneggia maggiormente cervello donne. Differ. Culturali: asiatici molto meno, forse perch manifest fisiche meno accettate dalla loro cultura. Sindrome di Korsakoff. Barbiturici: depressivi, se assunti con alcool letali perch rilax muscolare pu provocare blocco diaframma. Prescritti per favorire sonno Roipnol la droga dello stupro, provoca amnesie, annulla le funzioni cognitive. Narcotici: aumentano rilassamento e riducono dolore e ansia. Morfina e eroina, entrambe derivano dai semi di papavero. Leroina provoca sensazioni di immenso piacere e rilassatezza che durano fino a 5 ore, dopo ansia estrema e un desiderio fortissimo di ripetere lesperienza. Il metadone(sostanza di sintesi) cura la dipendenza fisiologica ma non riproduce sensaz positive. Allucinogeni Sostanze che producono allucinazioni o cambiamenti nei processi percettivi. Il pi comune la marijuana. Questa droga tende a esaltare sia le sensazioni positive ma anche quelle negative se la si assume in momenti di depressione tristezza. Sembra non dare dipendenza. Influenza negativamente produz testosterone quindi sperma. Fumo di M danneggia polmoni + del tabacco, tumore.
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Impieghi in ambito medico: antinausea per chemioterapie, riduce spasmi muscolari alle persone affette da lesioni al midollo spinale. Ecstasy(MDMA) e LSD interessano il funzionamento del neurotrasmettitore serotonina. Sensazioni di pace e quiete per chi usa ecstasy e maggior empatia. Declino della memoria e calo di prestaz nei compiti di intelligenza. La struttura molecolare dellLSD simile alla serotonina, produce allucinazioni vivide, esperienze banalissime diventano eccitanti e commoventi. Terrificanti per chi ha difficolt emotive,esperienze di flashback con allucinazioni anche molto dopo avere usato la sostanza.

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CAPITOLO V APPRENDIMENTO IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO Il condizionamento classico uno dei numerosi tipi di apprendimento . Lapprendimento un cambiamento relativamente permanente determinato dallesperienza. Ivan Pavlov nel secolo scorso mise le basi per lo studio del condizionamento classico. Non tutti i ns comportamenti sono frutti dellapprendimento, alcuni sono legati alla natura, alle condizioni del momento, alla cultura. I fondamenti del condizionamento classico Pavlov ricevette Nobel per studi sulla digestione. Scopr che la salivazione dei cani sui quali studiava la secrezione dei succhi gastrici cominciava prima delleffettivo bisogno biologico, solo alla vista di lui che arrivava, al quale loro collegavano il cibo. Condizionamento classico: tipo di apprendimento in cui uno stimolo neutro(passi) causa una risposta(reazione) dopo che gli si abbinato uno stimolo(cibo) che normalmente causa quella risposta. Skema SI - stimolo incondizionato= non appreso RI risposta incondizionata = non appresa Durante il condizionamento viene introdotto pochi secondi prima dello stimolo incondizionato lo stimolo neutro(campanello). Lo stimolo neutro si trasforma in stimolo condizionato e genera una risposta condizionata. SC stimolo condizionato RC risposta condizionata = appresa RI e RC sono nella sostanza simili come contenuto, ma la prima viene emessa naturalmente mentre la seconda viene appresa. Applicazione al comportamento umano I principi del condii classico spiegano molti comportamenti umani(es stimoli della fame alla vista dellinsegna pizzeria o scelta di un profumo xke leato ad un ricordo amoroso) Esperimento Watson su bimbo Alberto di 11 mesi, accoppiamenti rumore-ratto. Condannato per avere usato procedure eticamente discutibili. Estinzione: Cosa succederebbe se cessasse lo SC? (la carne per il cane di Pavlov)
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Estinzione: fenomeno fondamentale dellapprendimento quando una risposta precedentemente condizionata diminuisce di frequenza e poi scompare Recupero spontaneo: ricomparsa di una risposta condizionata dopo un periodo di riposo. Qs spiega difficolt nel liberarsi dalla dipend sostanze psicoattive. Generalizzazione e discriminazione Pavlov not che i suoi cani salivavano anche al suono di un cicalino, questo comportamento dovuto alla Generalizzazione dello stimolo: la tendenza a elicitare una risposta condizionata ad uno stimolo simile a quello che ci ha fatto apprendere la risposta. Albert aveva paura di tutti gli oggetti di pelo bianco simili al ratto. Discriminazione degli stimoli: capacit di distinguere tra diversi stimoli Oltre il condizionamento classico: la sfida alle ipotesi di base Il condizionamento classico offre solo una visione parziale dellapprendimento. Secondo la psicologia cognitiva, contrariamente a quanto affermava Pavlov, lapprendimento non meccanicistico ma frutto di una comprensione attiva e della generazione di aspettative. Esperimenti di Garcia sui topi esposti alle radiazioni che smettevano di bere. Il condizionamento avveniva dopo 8 ore dallesposizione ai raggi anche se lo SC non aveva seguito immediatamente quello incondizionato. Allevatori mettono sostanza tossica nella carcassa di pecora, coyote apprendono gi dalla prima volta e non attaccano pi le pecore. Qs avalla la teoria dellevoluzione di Darwin, esseri che sanno evitare pericoli sopravvivono. IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE A differenza del condizionamento pavloviano in cui i comportamenti sono risposte biologiche naturali, il condizionamento operante si applica a risposte volontarie. Il condizionamento operante (lorganismo opera sullambiente per ottenere un risultato desiderabile) una forma di apprendimento in cui la risposta volontaria dellindividuo viene rinforzata o indebolita a seconda che le sue conseguenze siano favorevoli o sfavorevoli. Quindi aum/dimin probabil che il comportamento si ripresenti. Esempio: studiare porta buoni voti, quindi continuo a farlo

La legge delleffetto Thorndike


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Esperimento del gatto in gabbia, affamato, che deve premere una tavoletta per poter uscire e raggiungere il cibo. Legge delleffetto Thorndike: le risposte che causano conseguenze soddisfacenti hanno la maggior probabilit di venire ripetute. (non ci voleva uno studio) I fondamenti del condizionamento operante Studi di Thorndike sono il punto di partenza per Skinner. Esperimento del topo in gabbia che per ottenere cibo impara a premere una levetta allinterno della gabbia. A differenza di Pavlov, Skinner imposta il lavoro di apprendimento mantenendo gli animali nel propri ambiente(gabbia). Rinforzo: processo per cui uno stimolo aumenta la probabilit che un precedente comportamento venga ripetuto. Rinforzatore: qualsiasi stimolo che aumenta le probabilit che un comportamento venga ripetuto. o Rinforzatore primario(soddisfa bis biologico e opera indipendentemente da precedenti esperienze) o Rinforzatore secondario(stimolo che diventa rinforzante in virt dellassoc.a stimolo primario,soldi mi permettono di comprare cibo per sfamarmi-bisogno biologico) Rinforzatori positivi, negativi e punizioni Rinforzo positivo: stimolo aggiunto allambiente che determina aumento risposta Rinforzo negativo: stimolo spiacevole la cui rimozione dallambiente aumenta la probab che una risposta si ripeta nel futuro Punizione: stimolo che diminuisce la probabilit che un comportamento si ripeta I pro e i contro della punizione: perch il rinforzo evita la punizione La punizione si presenta spesso come la via pi rapida per modificare un comportamento che potrebbe essere pericoloso(bambini). Scossa elettrica nei bambini autistici per bloccare comportamenti autolesionistici. La punizione pu abbassare lautostima dei riceventi a meno che non se ne conosca la ragione. Viene impartita nei momenti di rabbia quindi che la riceve pensa che le situazioni spiacevoli vadano affrontate con stati danimo rabbiosi. Se associata ad aggressivit idem. Incute paura e pu favorire altri comportamenti indesiderati, emulazioni, spesso porta solo a sostituire un comport con un altro. Va accompagnata con spiegazioni sul perch stata inflitta con spiegazioni sul comportamento futuro da tenere.

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Meglio usare il rinforzo per i comportamenti positivi piuttosto che la punizione per quelli negativi. Programmi di rinforzo: timing delle ricompense della vita Programmi di rinforzo: sono moduli di frequenza di rinforzo dopo un comportamento desiderato. Continuo (ogni volta che il comportamento sussiste) intermittente. Continuo: rinforzo di un comportamento ogni volta che viene emesso, produce un apprendimento + veloce, Intermittente:solo alcune volte, non sempre quando comport viene emesso. Il comportamento viene in qs caso mantenuto + a lungo perch il soggetto sa che prima o poi il premio arriva,ma non sa quando. Ve ne sono di 4 tipi: Programma a rapporto fisso: il rinforzo viene somministrato solo dopo uno specifico numero di risposte Programma a rapporto variabile: il rinf viene somministrato dopo un nr variabile di risposte Programma a intervallo fisso: fornisce il rinforzo dopo che trascorso un intervallo fisso, come conseguenza i tassi di risposta sono bassi soprattutto subito dopo il rinforzo. Programma a intervallo variabile il tasso di risposta pi costante perch non si sa quando arriva il rinforzo Discriminazione e generalizzazione nel condizionamento operante Laddestramento al controllo degli stimoli il processo mediante il quale le persone imparano a discriminare gli stimoli. Il rinforzo c solo in presenza di determinati stimoli La generalizzazione ci permette di usare la stessa risposta in situazioni diverse. Es gentilezza. Ma al contrario possiamo generalizzare esperienze negative e fare di tutta lerba un fascio. Modellamento: rinforzo di ci che non naturale Processo di insegnamento di un comportamento complesso mediante ricompense successive ad ogni progresso. Alcuni comportamenti sono infatti talmente complessi che attendere il loro compimento per dare il rinforzo comporterebbe attese molto lunghe. Vincoli biologici dellapprendimento Non tutti i comportamenti possono essere appresi da tutti. Ci sono vincoli biologici, alcuni psicologi affermano che potremmo essere geneticamente predisposti a temere certi stimoli(es. paura animali pericolosi) come eredit dei nostri antenati, presente nella zona limbica del cervello.
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Esistono vantaggi adattivi che inibiscono apprendim di certi comportamenti o lo favoriscono.

Uso dellanalisi del comportamento e della modificazione del comportamento Modificazione del comportamento: tecnica formalizzata per aumentare la frequenza dei comportamenti desiderati e diminuire quella dei comp indesiderati. Usate per dimagrire, smettere di fumare, aumentare lautonomia inn caso di persone con ritardo mentale. Le tecniche usate dagli analisti del comport riguardano le tecniche di rinforzo, modellamento, generalizzazione, discriminaz, estinzi. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Step : definizione del target sistema di registrazione dati prima(situazione di partenza) scegliere strategia di comportamento(rinforzi) attuare programma compilare resoconti dopo che il programma stato attuato. valutare e modificare il programma APPROCCI COGNITIVO-SOCIALI ALLAPPRENDIMENTO La teoria dellapprendimento cognitivo-sociale approccia lo studio dellapprendimento concentrandosi sui processi di pensiero che stanno alla base dellapprendimento stesso. Non si nega limportanza del condizionamento operante ma si esclude che lapprendimento sia una meccanica associazione tra stimoli e risposte. Maggior focus su processi mentali piuttosto che sugli stimoli esterni e risposte. Le persone sviluppano laspettativa che riceveranno un rafforzatore ancor prima che si instauri il meccanismo SR. Apprendimento latente Un nuovo comportamento viene acquisito ma non si presenta fino a che non si somministra qualche incentivo a presentarlo. Labirinto di Tolman: topi che percorrono labirinto pi volte senza ricompensa. Apparentemente sembra non abbiano imparato la via pi veloce ma quando alla fine del labirinto trovano cibo dimostrano di saperlo percorrere velocemente. Prima del rinforzo(cibo)non era stato necessario utilizzare questa abilit. Apprendimento osservativo per imitazione Bandura: Apprendimento attraverso losservazione di unaltra persona detta modello. Comportamenti negativi/positivi. Secondo Bandura 4 tappe: 1. attenzione alle caratter del comportamento dellaltra persona 2. ricordare comportamento
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3. riprodurlo 4. essere motivati a riprodurlo anche nel futuro Si pi propensi ad apprendere comportamenti che portano gratificazioni. Lo studio di questo tipo di apprendimente si dedica molto alla verifica delle eventuali correlazioni esistenti tra atteggiamento violento e visione di spettacoli ad alta aggressivit in tv-uso di video giochi. C una correlazione positiva tra tendenza ad assumere atteggiamenti violenti e a considerare normale una reazione violenta e tendenza a ved film-video giochi, ma non si pu affermare che sia causa della delinquenza. La cultura influenza il modo in cui apprendiamo? Psicologi affermano Identificati 2 stili: che persone sviluppano particolari stili di apprendimento.

1. stile relazionale: a. pensiero intuitivo, percezione delle info come parte di un quadro totale b. apprendono materiale a conten sociale e pertinenza sperimentale c. memorian di info verbali pertinenti d. preferiscono ritirarsi da compiti non stimolanti e. configgono con ambiente scolastico 2. stile analitico a. disaggregazione delle info, concentraz. su particolari b. pensiero sequenziale e strutturato c. memoria per info non pertinenti d. non sono fortementeinfluenzati da opinioni altrui e. resistono in compiti non stimolanti Attribuire stili relazionali a gruppi etnici difficile, allinterno degli stessi vi sono grandi differenze. Alcune differenze legate al genere: donna relaz-unomo analitico

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CAPITOLO VI LA MEMORIA FASI DEL PROCESSO DI MEMORIZZAZIONE secondo gli psicologi: Codifica delle informazioni in una forma utilizzabile per essere conservate. Immagazzinamento per il corretto mantenimento nel sistema mestico Recupero Il processo di recupero pu fallire per molti motivi, tuttavia loblio, essenziale per il funzionamento corretto della memoria perch i permette di evitare di immagazzinare info inutili che ci distrarrebbero e intaserebbero il nostro cervello. I tre sistemi di memoria: i magazzini di memoria Esistono vari stadi di memoria che le info devono passare affinch possano essere ricordate. E una teoria non pi accettata completamente ancora spesso impiegata e ha avuto enorme influenza. 1. MEMORIA SENSORIALE: le info vengono immagazzinate per qualche secondo, una replica esatta dello stimolo(rumore, immagine). Oblio solitamente entro 1 secondo 2. MBT , conserva info per circa 15-25 secondi e le immagazzina secondo il loro significato, quindi le elabora. 3. MLT conserva info in modo permanente, anche se a volta difficile recuperarle. MEMORIA SENSORIALE Iconica: immagazzina informazioni visive Ecoica: immagazzina informazioni acustiche E una memoria estremamente precisa ma altrettanto labile. Studi di Sperling hanno dimostrato che una memoria fotografica, oblio entro un secondo. Esperimento consisteva nel mostrare gruppi di lettere per meno di un secondo, il ricordo era nitido ma se lesposizione era > di un secondo era sempre meno chiaro, prova dellesistenza della memoria sensoriale. MBT Qui le informazioni acquistano significato, il passaggio dalla memoria sensoriale a quella a breve termine non chiaro, alcuni ipotizzano che avvenga quando sono trasformate in immagini o in parole. La rappresentazione di qs memoria incompleta, a differenza di quella sensoriale che estremamente particolareggiata. La quantit di informazioni che pu essere ritenuta stata misurata in chunk, ovvero un raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati. La capacit o possibilit di tradurre le informazioni in raggruppamenti significativi aiuta la memorizzazione. Attraverso il processo di reiterazione(ripetizione) le info dalla MBT vengono trasferite alla MLT. Affinch il trasferimento sia efficace la reiterazione deve essere elaborativa. Esempio il collegamento ad unimpalcatura logica, ad una immagine, a un evento.
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Limpiego di queste strategie si chiama mnemotecnica. MLT Il magazzino della MLT praticamente illimitato, le info vengono immagazzinate al fine di poter essere recuperate. Le prove della sua esistenza sono date dal fatto che soggetti che hanno subito danni cerebrali riescono a ricordare info acquisite prima del danno ma non quelle acquisite dopo. Altra prova leffetto di posizione seriale: la probabilit di ricordare un item di una lista dipende dalla sua posizione: i primi (primacy) e gli ultimi(recency) vengono ricordati meglio Approcci attuali alla memoria Invece che un processo seriale(le tre fasi in sequenza) si afferma che le 3 fasi possono avvenire anche simultaneamente, quindi si parla di processo parallelo. Secondo alcuni studiosi la MBT una working memory, ovvero un insieme di magazzini di memoria temporanei che reiterano le info. Sono stati identificati 3 magazzini coordinati da un esecutivo central che si occupa del ragionamento d processo decisionale: Magazzino visivo Magazzino verbale Buffer episodico(episodi o eventi) La working memory occupa gran parte delle nostre facolt cognitive quindi leva attenzione ad altre attivit(es telefonare durante la guida). Ci permette di tenere le info attive per qualche secondo, per poter eseguire i passaggi successivi delle nostre azioni. Negli attuali approcci la memoria a lungo termine viene suddivisa in differenti moduli: Memoria dichiarativa: nomi volti date info relative alle cose o Memoria semantica(regole logiche per dedurre altri fatti) o Memoria episodica: ricordi, molto particolareggiata Memoria procedurale: abilit(andare in bici) e abitudini info su come fare le cose Modelli associativi di memoria: teoria secondo la quale la memoria formata da informazioni interconnesse. Es. il colore rosso attiva la memoria di un frutto rosso, ma anche quella di un tramonto rosso, il tramonto attiva il ricodo di una vacanza, e cos via. I modelli associativi di memoria aiutano a spiegare il priming, fenomeno per cui una parola o un concetto evocano informazioni correlate, anche in assenza di memoria conscia della parola o del concetto. Persone che hanno subito oper chirurgiche ricordano frammenti di conversaz dei dottori durante lanestesia. La scoperta di avere memorie di cui siamo inconsapevoli porta alla distinzione tra Memoria esplicita: ricordo intenzionale e collocabile nello spazio e nel tempo
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Memoria implicita: ricordi dei quali non abbiamo coscienza ma che influiscono su prestazioni e comportamenti( esperienze negative,reazioni soggettive a determinati eventi), e del quale non troviamo spiegazione. Quale di questi modelli sia il pi giusto difficile dirlo, sicuramente uno studio da diversi punti di vista ci aiuta a comprendere non solo la memoria ma anche la complessit dellargomento affrontato. RIEVOCAZIONE DEI RICORDI A LUNGO TERMINE La rievocazione non perfetta, frequente il fenomeno sulla punta della lingua Come possono essere recuperati i ricordi? Cue di recupero: stimoli di vario tipo(odori, rumori, sensazioni) che evocano un ricordo. La ricerca delle info pu avvenire per RIEVOCAZIONE o per RICONOSCIMENTO, in qs ultimo caso il processo pi facile perch alcuni passaggi della ricerca nei nostri file vengono saltati dal momento che abbiamo gi un nr limitato di info a cui attingere(es. domande a risposta multipla). Teoria dei livelli di elaborazione: pone in rilievo il grado a cui il nuovo materiale viene elaborato mentalmente. Quindi elaborazioni a cui prestiamo maggior attenzione o che vengono trasmesse con maggior intensit e profondit rimangono pi facilmente impresse. Anche il livello di elaborazione importante: se ci soffermiamo solo sullaspetto delle cosedimentichiamo facilmente, ma se le inseriamo nel nostro schema di conoscenze gi acquisite lelaborazione pi profonda e ricordiamo maggiormente. La RIFLESSIONE permette di ricordare, piuttosto che limparare a memoria pedissequamente. --Memoria fotografica ricordi particolarmente vividi dellevento, soprattutto se eccezionale --Amnesia alla fonte percezione del ricordo ma non della sua origine(non ricordo dove lho conosciuto..) Processi costruttivi della memoria : ricostruzione del passato Ipotesi dei Processi costruttivi di Bartlett: le memorie sono influenzate dal personale significato che attribuiamo agli eventi(teoria proposta da Bartlett 1932) Concetto di schemi(Bartlett): strutture immagazzinate nella memoria che distorcono il modo in cui le informazioni vengono immagazzinate e rievocate. In buona sostanza le nostre aspettative e i nostri pregiudizi influenzano la realt e la rievocazione dei ricordi. Esperimento di Allport e Postman del disegno con caucasico con coltello, descrizione passa da una persona allaltra e diventa afroamericano con coltello(frutto di pregiudizio). Il testimone oculare del processo
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I testimoni tendono a commettere errori quando identificano una persona. Quando per esempio si testimoni di una rapina a mano armata la concentrazione sullarma e non sul viso della persona. Esperimento, presentato film con scontro automobilistico,porre la domanda dicendo a che velocit viaggiavano le auto quando si sono scontrate/toccate induce risposte parecchio diverse, perch vi la tendenza a soddisfare le aspettative di chi pone la domanda. I ricordi dei bambini sono pi vulnerabili e pi fantasiosi. Memorie represse, verit o fantasia? I sostenitori dei ricordi repressi attingono allapproccio psicoanalitico di Freud e ipotizzano che alcun i ricordi particolarmente dolorosi possano essere repressi nella memoria, salvo non vengano evocati da eventi o da terapie psicoanalitiche. Esiste tra studiosi una controversia sulla legittimit delle memorie represse. Per alcuni possono subire trasformazioni negli anni, essere in accurate e false, le persone possono confondere realt e fantasia e credere reale il frutto di una fantasia, i seguaci di Freud confermano la loro esistenza, ma resta il fatto che difficile distinguere realt da fantasia in mancanza di dati fattuali. Memoria autobiografica Ricordi di circostanze e eventi della nostra vita. Gli stessi processi costruttivi che distorcono il racconto di fatti altrui, possono distorcere anche la nostra biografia. Tendiamo a dimenticare quello che oggi non ci piace pi di noi, Tendiamo a ricordare eventi positivi. Differenze culturali nella memoria Studiosi inizialmente affermavano che le capacit mnemoniche erano superiori nelle culture preletterate. In effetti si poi arrivati alla conclusione che le capacit superiori erano dovute ad un maggiore utilizzo della stessa. Stesse capacit possono riscontrarsi in culture letterate(ebraisti che imparano a memoria migliaia di pagine di testo). Dipende dalla motivazione perch la struttura cerebrale la medesima. QUANDO LA MEMORIA FALLISCE Studi di Ebbinghaus sui tempi di oblio. Memorizzava sillabe senza senso e misurava su se stesso i tempi di oblio. Perch dimentichiamo? Fallimento nella codifica, prestiamo poca attenzione Decadimento, il materiale non viene usato e scompare la traccia mnestica(modificazione fisica dellencefalo), ma non spiega completamente loblio Interferenza: le info immagazzinate disturbano la rievocazione di altre. o Interferenza proattiva: il presente interferisce col passato( es. lingua straniera che rende difficile apprendim nuova) o Interferenza retroattiva: il passato interferisce col presente Cue di recupero insufficienti per risvegliare il ricordo
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Le basi biologiche della memoria Ricerche sul LTP(Long Term Potentiation) che indica che certe vie neurali si eccitano facilmente mentre viene appresa una nuova risposta. Contemporaneamente avvengono variazioni nel numero di sinapsi e aumento della ramificazione dei dendriti. Questo rispecchia un processo di CONSOLIDAMENTO in cui i ricordi si fissano, e pu durare giorni. La posizione delle tracce mnestiche dipende dal tipo di info memorizzata(stimolo visivo, uditivo, altro). PET in un esperimento indaga sulle zone cerebrali coinvolte nel processo di memorizz. Le zone coinvolte allinizio non erano quelle coinvolte successivamente, durante il processo di consolidamento, quindi processo complesso. Ippocampo, entro i lobi temporali mediali, svolge compito di consolidamento della memoria. Amigdala, lesito dei ricordi spiacevoli(es esperienza aggressione da cane) e particolarmente emotivi correlato allamigdala. LE DISFUNZIONI DELLA MEMORIA Alzheimer, malattia degenerativa che tra i suoi sintomi comprende la perdita della memoria. Le cause non sono state ancora comprese. Ereditariet , difetto di produzione del peptide beta amiloide necessario per il mantenimento delle connessioni neuronali. Amnesia retrograda: perdita dei ricordi antecedenti alla lesione Amnesia anterograda: perdita dei ricordi successivi alla lesione Sindrome di Korsakoff frequente negli alcolisti, allucinazioni e tendenza a ripetere pi volte lo stesso racconto. Anche se le altre capacit cognitive sono intatte. Loblio ha la precisa funzione di eliminare ricordi e informazioni che creerebbero confusione e intereferenza. Lo psicologo Luria esaminando il caso di un uomo con una memoria spaventosa, lo defin disorganizzato e ottuso. Troppe info non permettono di comprendere lessenza delle cose ??Come possiamo migliorare la nostra memoria?? Tecnica della parola chiave: associare una parola ad unaltra parola che si ricorda facilmente(es per imparare vocaboli stranieri) Specificit della codifica: aiuta studiare nel luogo dove avverr lesame Cue di organizzazione: rileggere il materiale come se fosse la priam volta, Appunti efficaci no appunti altrui, struttura logica differente. Meglio riflettere che scrivere indiscriminatamente. Pratica e reiterazione: non lasciar passare troppo tempo tra la pratica e la reiterazione. Mnemotecnica dei loci: utilizzata da Cicerone, idealmente riponeva le info nelle stanze della sua villa. Gli bastava visitarle per trovare gli argomenti.
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CAPITOLO VII IL PENSIERO LA CATEGORIZZAZIONE: PASSARE DA UN ESEMPLARE A UN CONCETTO


DI OGGETTI, EVENTI, PERSONE, AVENTI TRA LORO Mediante i concetti riusciamo a organizzare fenomeni complessi in forme pi semplici e quindi pi facilmente utilizzabili. Semplificano informazioni Riconoscere un pattern (configurazione) a cui attribuire linformazione permette di inserirla in un continuum, quindi legarla al passato e cos riuscire a orientare lazione futura Funzione inferenziale, assegniamo alloggetto caratteristiche che sono proprie della categoria a cui stato associato. Ci aiuta ad orientarci nella complessit della realt attribuendo significati differenti a stessi comportamenti in contesti differenti(es lavarsi le mani gesto compulsivo o necessit profess per medici) Lo scopo semplificare il flusso di informazioni che giunge al nostro sistema cognitivo, che ha capacit limitata.

concetti

sono

CATEGORIE

CARATTERISTICHE

COMUNI.

IL CONCETTO DI CONCETTO Come possiamo definire un concetto? 1.


TEORIA DELLE CONDIZIONI NECESSARIE SUFFICIENTI: prima degli psicologi se ne interessarono i filosofi con la disciplina chiamata logica, secondo la quale il concetto pu essere descritto da una serie di tratti definitori, ovvero CNS. Questo implica che nessun tratto pu venire cancellato(criterio di necessti) e nessun tratto pu essere aggiunto(criterio di sufficienza) Tali tratti sono limitati e combinati attraverso operatori(e-o-non). I modelli basati su attributi definitori sono detti anche reti semantiche(Collins e Quillian)

TASSONOMIE E PROTOTIPI Orientamenti pi recenti definiscono lorganizzazione delle informazioni processo di categorizzazione: processo mediante il quale lindividuo seleziona e organizza il flusso dellesperienza in modo da ridurne la complessit. Prevale in questo approccio il presupposto che nessuna organizzazione sia definita, ma solo probabilistica, opponendosi alla CNS. Rosch formula una concezione tassonomica e probabilistica che supera la nozione di concetto classica(vedi sopra). Secondo Rosch lorganizzazione in categorie si basa su due principi: ECONOMIA COGNITIVA: la mente per semplificare si focalizza sui dati pi a frequenti STRUTTURA DEL MONDO PERCEPITO: il mondo non si presenta come una massa indefinita di stimoli e informazioni ma, le informazioni sono gi dotate di una struttura correlazionale
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Dimensioni dei sistemi categoriali: orizzontale e verticale ** la dimensione orizzontale strutturata intorno a un prototipo, ovvero lesemplare che zappresenta la tendenza centrale della distribuzione delle caratteristiche di una determinata categoria(possiede il nr maggiore di caratteristiche di quella categ e il minor nr di caratter della altre categ)- es uccello. I margini di qs categorie sono sfumati, alcune caratter possono essere in comune a 2 categorie(anche il pipistrello ha le ali ma un mammifero. ** la dimensione verticale rappresenta il livello di inclusione nella categoria, pi si scende e pi negli individui di quella categoria diminuiscono le caratteristiche in comune con il prototipo Rosch studiando la formazione dei concetti nei bambini afferma che la categoria pi utilizzata quella di base, perch favorisce la decodifica della forma e delle funzioni. La priorit cognitiva assegnata si incentra su una serie di criteri: - percettivi e morfologici: gli oggetti sono percepiti come dotati di forma che vale per tutti i membri della categoria( es. cane) - funzionali: luso che se ne fa, il rimando allazione sequenza di azioni a cui sono collegati - linguistici e comunicativi: gli oggetti di base, quelli + usati corrispondono a suoni pi corti(Lakoff) - informativo: il livello di base il pi ricco di informazioni
PERCORSI DI CATEGORIZZAZIONE: Modelli recenti(Sloman-Borghi) si oppongono ai criteri logici della categorizzazione dove sussistono strutture concettuali stabili e un iversali, affermando che la categorizzazione influenzata dal contesto, dagli scopi, dallesperienza. Evidenze empiriche:

Il tipo di uso delloggetto influenza la categorizzazione Esempio: un ortolano e un biologo attuerebbero diverse classificazioni per la frutta. lo scopo(categorie goal derived) Esempio: spazzolino, carta stradale,scarpe da ginn, valigia, apparentemente non hanno caratteristiche in comune ma servono tutti allo stesso scopo, viaggio. LE TEORIE EMBODIED DELLA SIMULAZIONE SITUATA Teoria EMBODIED: la rappresentazione dei concetti collegata allesperienza percettiva e motoria dellindividuo. I concetti sono quindi basati su percezione e azione, variano in funzione della relazione tra i loro referenti e il nostro corpo. Questo approccio si basa sullidea della SIMULAZIONE SITUATA(Barsalou):
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secondo qs approccio la categoria non un concetto astratto ma quando ci rappresentiamo un oggetto ricorriamo a modalit specifiche, simulando che loggetto sia effettivamente presente, quindi il sistema concettuale lavora insieme a quello sensomotorio. Esempio: quando pensiamo ad un auto attiviamo ilns sistema concettuale astratto(categ.auto) ma anche quello visivo(ce la immaginiamo) quello motorio(immaginiamo di guidarla) e quello sensoriale(sentiamo rumore del motore). I FORMATI DEL PENSIERO: PENSARE PAROLE E PENSARE IMMAGINI Il pensiero proposizionale Le immagini mentali Il pensiero procedurale Il pensiero narrativo Conoscenza dichiarativa: insieme delle conoscenze sul mondo disponibili in modo permanente nella memoria a lungo termine. Svolge una funzione referenziale. Distinguiamo : Conoscenza proposizionale: relativa ai fatti, si forma dopo le esperienze. Al suo interno si evidenzia : o Conoscenza episodica:Proposizioni relative a esperienze collocabili nello spazio e nel tempo(ieri ho giocato con il mio bambino al parco) o Conoscenza semantica:spariscono riferim spazio-temporali e la conoscenza viene generalizzata(i genitori giocano al parco con i bambini) Le immagini mentali: rappresentazioni allinterno della mente dove levento o loggetto vengono riprodotti. Luso delle immagini mentali si utilizza spesso nella pratica sportiva per migliorare le prestazioni.
IMAGERY DEBATE

PYLYSHYN: il formato in cui vengono codificate tutte le informazioni proviene dallesterno, di tipo proposizionale e astratto. Le immagini mentali non hanno nessun ruolo funzionale, ci sono ma potrebbero anche non esserci, lo stesso. IPOTESI ANALOGICA DI PAIVIO E KOSSLYN: detto anche modello pittorialista, codice proposizionale e analogico lavorano insieme. Qs ultimo elabora informazioni figurali, spaziali.E vero che parole e figure veicolano la stessa info, ma lo fanno diversamente.
IPOTESI PROPOSIZIONALE DI

TEORIA DEL DOPPIO CODICE DI ALLAN PAIVIO Esistono 2 diversi sottoinsiemi di codifica delle info: **verbale, specializzata nel linguaggio, unit codificate sono dette logogeni, il processo sequenziale **non verbale: immaginativa, eventi e oggetti, unit codificate dette immagini, il processo globale LA TEORIA DI KOSSLYN
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Basata sullanalogia con programmi grafici. Dalla MLT dove conservata, limmagine viene visualizzata nella MBT come su uno schermo a pixel, Kosslyn scopre delle aree nel cervello che possono essere attivate non solo da da stimoli sensoriali ma anche dalle info della MLT trasformate in immagini mentali. La somiglianza tra il movimento reale e quello immaginato stata provata sperimentalmente, immaginare di camminare con un peso sulle spalle comporta maggior tempo come nella realt! A cosa serve? Ci consente di anticipare le conseguenze delle nostre azioni e di comprendere meglio la realt Il pensiero narrativo: (Vygotskij-Bruner approccio socio culturale) modalit di funzionamento mentale caratterizzata dallessere interpretativa e Episodica. Interpretativa: il soggetto quando narra seleziona cosa narrare, quindi interpreta. Non vincolato alla realt, un punto di vista. Episodica: riguarda eventi, fatti, episodi, possiede quindi unorganizzazione spaziotemporale-causale. Bruner fa una netta distinzione tra pensiero paradigmatico o scientifico e narrativo. Il primo si propone di riportare fedelmente i fatti con rigore, il secondo non ha come fine la verit ma il nostro punto di vista, il senso che noi vogliamo attribuire allevento. Il pensiero narrativo viene considerato importante dalla psicologia perch il pensarsi in una storia ci permette di definirci in una storia, di costruire quindi il nostro s. Il pensiero procedurale: relativo al COME FARE, conoscenza che guida le nostre azioni basandosi su procedure e strategie dazione efficaci. E relativo ad azioni routinarie, alla loro pianificazione e formalizzazione. Azioni nelle quali sono definiti i ruoli di chi partecipa. Schank e Abelson usano la parola SCRIPT per intendere la conoscenza schematica delle procedure, che permette di raggiungere un GOAL attraverso un PLAN.

IL RAGIONAMENTO Capacit di porre in relazione conoscenze e di fare inferenze. Ci permette di agire in modo coerente con lambiente. Pu essere esplicito quando guidato da processi volontari. Implicito quando il ragionamento guida le nostre azioni ma senza che noi ne abbiamo la consapevolezza. Fin dallantichit si pensato che il ragionamento coincidesse con il pensiero logico, Piaget ritiene che esso raggiunga la maturazione nelladolescenza, con la nascita del pensiero formale astratto(capacit di ragionare su concetti). In verit esistono altre forma di ragionamento meno precise ma altrettanto efficaci.
IL RAGIONAMENTO DEDUTTIVO

parte da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari. La forma pi tipica il sillogismo.

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INFLUENZA DEL CONTENUTO E MODELLI MENTALI : studi condotti hanno dimostrato che gli individui nel risolvere problemi con un ragionamento deduttivo usano anche modelli mentali. Il modello mentale il modo in cui comprendiamo una situazione RAGIONAMENTO PRAGMATICO E PRESA DI DECISIONE:

vedi problema di selezione di Wason. Regola del permesso prevale. Sono regole meno astratte e pi pertinenti ai problemi quotidiani. Quindi la capacit di valutare unipotesi dipende anche da quanto abbiamo appreso nella vita quotidiana.

RAGIONAMENTO INDUTTIVO: un ragionamento pu essere accettabile anche se non ha validit deduttiva. Rag induttivo parte dal particolare e arriva al generale. Mediante linduzione possibile rilevare regolarit nei fatti, qs regolarit vengono generalizzate in ipotesi che applicate consentono di fare previsioni(indipendentemente dal fatto che tali previsioni si rivelino corrette o meno). Le osservazioni vengono estese a fatti analoghi Carla diplomata, Carla lavora in banca, Carla in contabilit. Anche se le premesse sono vere la conclusione potrebbe non esserlo. LE EURISTICHE:Tversky e Kanherman gli individui quando utilizzano il ragionamento induttivo, utilizzando alcune forme abbreviate di ragionamento(le euristiche) violando le leggi della probabilit commettendo grossolani errori. Queste scorciatoie cognitive si contrappongono allalgoritmo, ovvero alla sequenza esatta di informazioni che porta alla soluzione del problema, nella vita reale non sempre abbiamo info complete, quindi algoritmi. Euristica del giocatore dazzardo(pensa che debba uscire rosso dopo molte uscite nere, ma la probabilit sempre 0,5). Euristica della disponibilit : pensiamo che alcuni eventi abbiamo maggior probabilit di accadere solo perch li abbiamo memorizzati meglio. Infatti persone hanno + paura dellaereo perch si parla di + dei disastri aerei che di quelli automobilistici. leuristica rende possibile trovare una soluzione ma si affida a regole empiriche e induttive.

LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMA La fase preparatoria: comprensione e diagnosi del problema Di solito un problema rientra in una delle seguenti categorie: problema di sistemazione: anagrammi-puzzle, sistemare le cose secondo un ordine prestabilito problema di induzione di una struttura: identificare la relazione che esiste tra gli elementi, esempio relaz. Racchetta-tennista-calciatore.oppure serie di numeri, indovinare il prossimo della serie. Problemi di trasformazione: torre di Hanoi, passare da uno stato iniziale a uno finale seguendo alcune regole. La capacit di rappresentarsi il problema e di trovare la soluzione dipende anche da come il problema viene proposto: esempio quadro mortalit e quadro sopravvivenza per malati di tumore.
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Generazione della soluzione Rintracciare soluzioni nella MLT, generarne di nuove. Spesso occorre riprovare centinaia di volte, spesso la soluzione viene dallerrore(Fleming penicillina) Intuito: improvvisa realizzazione della relazione tra vari elementi che precedentemente sembravano scollegati. Esperimenti di Kohler sulle scimmie, casco di banane in alto, allimprovviso capivano che dovevano salire sulla cassetta per prenderle. Apprendimento per insight. La pratica tentativo-errore necessaria per apprendimento e intuizione. Ostacoli alle soluzioni: fissit funzionale: tendenza a pensare a un oggetto soltanto nei termini del suo utilizzo assetto mentale: abitudine a risolvere i problemi sempre e solo in un modo errata valutazione delle soluzioni: tendenza a basarsi sui dati iniziali ignorando suggerimenti e indizi successivi. Creativit e soluzione dei problemi: Capacit di collegare idee e risposte in modo originale. Il fattore che genera la creativit il pensiero divergente/laterale, la capacit di generare risposte inusuali ma appropriate al problema da risolvere. Al contrario il pensiero convergente si basa solo sulla logica. Gli individui creativi sono caratterizzati da complessit cognitiva, interesse per il pensiero astratto, elaborato, complesso, intricato. Hanno molti interessi. Test di intelligenza classici tendono a penalizzare le persone creative, perch sono maggiormente logici, favoriscono quindi il pensiero convergente. Pensare in modo critico e creativo Suggerimenti per incoraggiare pensiero critico e creativo: ridefinizione del problema in maniera + astratta aiuta a modificare pregiudizi ad esso legati frazionare il problema(dimenticando per un attimo lapproccio gestaltico), analizz le singole parti, poi ricomporlo essere critici senza accettare passivamente considerazione degli opposti: quando si parla di bravo ragazzo, chiedersi cosa si intende per cattivo ragazzo pensiero divergente: discostarsi dalla fissit funzionale assumere il pdv di un altro usare leuristica sperimentare e proporre soluzioni anche bizzarre SENZA TIMORE.

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CAPITOLO VIII LINTELLIGENZA LE TEORIE SULLINTELLIGENZA La definizione di intelligenza varia a seconda delle culture. Cultura orientale: capacit di comprensione e relazione Cultura occidentale: razionalit e capacit di categorizzare In psicologia la definizione : capacit di comprendere il mondo, pensare razionalmente e utilizzare con efficacia le risorse disponibili in caso di difficolt. Ma lintelligenza ununica abilit generica o pi complessa e sfaccettata? Alcune prime teorie (Spearman 1927)dellintelligenza parlavano di fattore g che presumevano fosse alla base dellintelligenza. Anni 60 del Novecento: Intelligenza fluida: capacit di elaborare linformazione, di ragionare, di memorizzare Intelligenza cristallizzata: accumulo di abilit e strategie apprese durante lesperienza, che possono essere applicate nel problem solvine. Permette di far fronte a problemi generici(es. guerre nel mondo), e dipende dalla ns cultura. Anziani > cristall che fluida. Alcuni teorici affermano che lintelligenza com prenda + fattori: Thurstone 1938 - esistono 7 fattori chiamati attitudini intellettive primarie: Abilit numerica Visualizzazione spaziale Memoria Ragionamento Fluidit verbale Comprensione verbale Guilford: capacit mentali ordinate secondo 3 assi: operazioni, contenuti e prodotti. La combinazione di tutti gli elementi contenuti in ognuna di queste assi da luogo a 120 fattori attraverso i quali pu essere misurata lintelligenza(parallelepipedo) Gardner - 2000: sviluppa la TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE , secondo lui esistono 8 tipi di intelligenza ognuna relativamente indipendente dallaltra. Musicale Corporeo cinestetica Logico matematica Linguistica Spaziale Interpersonale Intrapersonale Naturalistica
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Aggiunge inoltre lintelligenza esistenziale, che attribuisce al Dalai Lama, ovvero la capacit di pensare e di ragionare sulle questioni fondamentali dellesistenza umana. Gardner sostiene che qs intelligenze sono presenti in tutte le persone, e sulla base di qs sua teoria sono stati creati dei test di intelligenza che prevedono quindi accettano questa versatilit intellettiva, e tengono in considerazione differenti tipi di risposte per un unico quesito. Modello dellelaborazione dellinformazione della psicologia cognitiva. Si osserva la modalit con cui gli esseri memorizzano e poi riutilizzano informazioni immagazzinate nella memoria, per la risoluzione dei problemi. Individui con risultati pi alti nei test di intelligenza passano pi tempo nella fase di decodifica iniziale e di reperimento di info nella memoria. Sternberg 2000 afferma che il tipo di intelligenza pi utile quella pratica, acquisita con lesperienza e losservazione. Questo spiega perch il successo professionale non sempre legato al successo accademico. Goleman 1995 INTELLIGENZA EMOTIVA: insieme delle abilit che sono alla base di una corretta valutazione e regolazione dei propri stati emotivi. Destrezza in campo sociale, comprensione di quello che gli altri vogliono e conseguente capacit di rispondere in modo adeguato alle esigenze altrui. VALUTARE LINTELLIGENZA Galton 1822 teoria secondo la quale la grandezza della testa fosse direttamente proporzionale allintelligenza, e la forma potesse indicare anchessa quantificarla. Era guidato dal pregiudizio personale che lo status sociale elevato(al quale apparteneva) fosse naturalmente connotato da capacit intellettive superiori, dimostrando lereditariet dellintelligenza(Lombroso). Secondo alcuni studiosi a lui si deve il pensiero che lintelligenza potesse essere misurata. Binet 1857 : redasse il primo test di intelligenza che somministr agli studenti parigini per poter offrire aiuto a quelli meno dotati. Binet sulla base dei risultati dei test fu assegnata ai bambini unet mentale. Let mentale let degli individui che raggiunge un particolare livello di prestazione nel test. Ma let mentale poneva il problema della proporzione: un uomo di 20 che ha unet mentale di 18 non paragonabile a un bambino di 5 che ha unet mentale di 3.luzione al problema venne dal QI QI-quoziente di intelligenza: il rapporto tra MA(et mentale) e CA(et cronologica). Chi ha unet mentale equivalente a quella cronologica ha QI=100. Si noti per che se un ventenne dimostra di avere unet mentale di un 16enne il suo QI pi basso ma non nella stessa proporzione in cui lo sarebbe quello di un bambino di 6 anni che ha unet mentale di uno di 3.
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Oggi qs risultati tengono conto di altre variabili con laiuto di tecniche di statistica, es. risultato medio di persone dello stesso gruppo di et. Quando utile un test? Attendibilit e validit: Attendibilit: propriet per cui un test misura coerentemente nel tempo quello che intende misurare. Ci si aspetta che una persona sottoposta al test per pi di una volta ottenga lo stesso punteggio. Validit: propriet per cui il test misurano effettivamente ci che si suppone debbano misurare. TEST DI INTELLIGENZA CONTEMPORANEI: Scala di intelligenza Stanford-Binet, siamo alla quarta edizione. Lesaminatore pone allesaminando domande sempre pi complesse corrispondenti a livelli superiori di et mentale. Il test termina quando la persona non pi in grado di rispondere. Scale Wechsler III per adulti e per bambini, sono i test + usati in USA. WAIS III e WISC IV considerano le eventuali difficolt di una persona che non parla bene per precedenti traumi(esistono nei test infatti scale verbali e valutaz della velocit di risposta TEST DI PROFITTO E DI ATTITUDINE: Il test di profitto controlla la preparazione dellindividuo in unarea specifica Il test attitudinale misura labilit di una persona in una determinata area e pu essere predittivo del profitto. In USA per iscrizione al college, buon predittore dei risultati futuri. DEFINIRE GLI ESTREMI DELLINTELLIGENZA RITARDO MENTALE Dsturbo caratterizzato da limitazioni delle funzionalit intellettuali, di adattamento sociali e pratiche e concettuali. Allinterno della definizione di ritardo mentale esiste tuttavia una vasta gamma di livelli, abilit dei singoli individui. In USA 3% della popolazione colpita da RM. Il 90% delle persone tuttavia soffre di ritardi miti, i QI vanno da 55 a 69 La maggior parte conduce vita normale, lavorano e ganno una famiglia. Tuttavia allinterno di una stessa categoria di ritardo mentale esistono differenti aree di deficit, chi ha pi bisogno di un sostegno, chi riesce a lavorare, chi pi o meno autonomo I sintomi sono subito manifesti per i ritardi moderati(40-54) con capacit motorie e linguistiche inferiori rispetto alla norma. Cause del ritardo mentale In quasi 1/3 dei casi la causa biologica, quella pi comune la Trisomia 21. Sindrome fetale da alcool(uso dellalcool in gravidanza) Prenatale-perinatale-postnatale. Ritardo familiare: storia di ritardo nella famiglia, difficile stabilire se sia dovuto a condizioni ambientali(povert, malnutrizione, carenza di stimoli).
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Integrazione dei soggetti con ritardo mentale: aumento delle opportunit educative nelgi USA(Educ for all Handic children act-1975)
SOGGETTI DOTATI DI UNA PARTICOLARE INTELLIGENZA

Circa 3% della popolazione, raggiungono QI > 130. Nonostante lo stereotipo ce le proponga come persone solitarie e disadattate, sono invece ben inserite, solo che riescono a fare le stesse cose degli altri ma molto meglio. Dimostrato da studio su 1500 bambini QI>140 seguiti per 60 anni.Studio dello psicologo Terman, Qs gruppo aveva dimostrato di avere maggior successo, libri scritti, brevetti, articoli, erano pi soddisfatti della propria vita, pi sani, pi forti. Ma il QI alto non indice di sicuro successo, ci sono altri fattori(personali, ambientali). Differenze individuali: cause ereditarie e ambientali Alcuni test somministrati in USA a bambini bianchi e neri, hanno evidenziato differenze di 15 punti a favore dei bambini bianchi. Qs perch test formulato senza tener conto delle basi culturali e ambientali. A stessa domanda (es. se qualcuno ti ruba il cappello cosa fai) i bambini rispondevano diversamente a causa delle diverse esperienze ambientali. TEST CULTURALMENTE EQUO Gli psicologi hanno tentato di formulare un test equo che si basi su esperienze comuni a tutte le culture. E tuttavia molto difficile perch le basi culturali influenzano i criteri di categorizzazione, di calcolo, di memorizzazione. Es: criterio di organizz occidentale raggruppa oggetti per quello che sono(carne pesce), trib Kpelle in Africa per quello che fanno(nuotare, camminare). La controversia sulla differenza di intelligenza tra i membri minoranze e maggioranze sempre aperta. Anni 90 Hernstein e Murray pubblicano The bell curve, dove sostengono la differenza di 15 pti di QI a favore dei bianchi anche a parit di condizioni socio- economiche. Insomma la differenza ereditaria, innata. Lintelligenza legata a fattori genetici? In generale lintelligenza evidenzia una grande percentuale di ereditabilit. Ricerca di Herrnstein e Murray vuole dimostrare che il legame genetico determina anche una corrispondenza tra punteggi QI, pi vicino il legame genetico pi c corrispondenza tra QI. Hanno quindi attribuito a differenze genetiche il minor punteggio dei neri(-15pti) Teoria confutata da molti psicologi che hanno affermato che i test contengono domande legate allesperienza dei bianchi, meno dei neri, e che a parit di condizioni socioeconomiche, neri e bianchi possono avere comunque condizioni di vita differenti(es discriminaz razziale che non offre stesse opportunit) Bambini neri adottati da famiglie con QI superiore alla media risultavano avere QI superiore rispetto ai compagni non adottati. Dibattito tuttora controverso, non esiste ancora nessuna prova che affermi che QI influenzato da fattori genetici.
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Altra critica: i test sono per i singoli e non per gruppi, in qs caso razziali. A livello singolo le prestazioni di un nero possono superare di molto quelle di un bianco. Quindi la questione ancora aperta.

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CAPITOLO IX COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO COSTRUIRE SEGNI La comunicazione fatta di segni che ci permettono di agire su cose e persone, di trasmettere significati, di condividere insieme qualcosa(segni deittici). In semiotica, il segno un elemento che rinvia ad un contenuto. La semiotica studia proprio la capacit del segno di dare la possibilit a chi interpreta di comprenderne il contenuto. Il triangolo semiotico rappresenta graficamente la natura composta del segno:

Significante indica il segno (grafico o fonico) portatore di significato Referente loggetto reale al quale il significante si riferisce Significato il concetto che noi abbiamo del segno, quello che noi abbiamo in mente Distinguiamo 2 definizioni di segno: ***secondo De Sausurre(1916) e secondo la prospettiva strutturalista lunione tra significato e significante, segno come equivalenza (modello che stabilisce una relazione di identit fissa per espressione e contenuto) Unione di unimmagine acustica e di unimmagine mentale, viene escluso il referente perch il segno solo la rappresentazione mentale arbitraria di quanto espresso attraverso luso dei fonemi. Questa relazione fissa non modificabile rimanda al concetto di codice, vale a dire sistema di segni i cui significati sono stabiliti per convenzione. ***Peirce 1931 segno come inferenza(modello che stabilisce una relazione del segno con il significato non arbitraria ma stabilita da qcuno dentro a un contesto comunicativo). Laccento non viene posto sulla stabilit ma sulla natura interpretativa del segno. Il segno per Pierce qualcosa che per qualcuno sta al posto di
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qualcosaltro. Si rimanda qui al concetto di funzione segnica, ovvero la comprensione del segno tenendo conto delle intenzioni del comunicatore. Impossibile parlare di segno come entit fissa. Quindi non possibile parlare di segno come entit fissa ma come il risultato di regole che si stabiliscono durante il corso della comunicazione. TRASMETTERE INFORMAZIONI Il modello matematico della comunicazione (Shannon & Weaver 1949)vede la comunicazione come il semplice processo di trasmissione dellinformazione attraverso EMITTENTE CANALE RICEVENTE. Questo modello comunicativo teorico (anche se successivamente sono stati aggiunti altri elementi come feedback, filtro,ridondanza) non considera tuttavia che la comunicazione tra esseri umani non pu essere ridotta ad un passaggio di informazioni, ad un modello LINEARE, senza considerare altri elementi come comunicazione, inferenza, scelta di non comunicare. COMUNICARE E FARE perch tutti noi abbiamo sperimentato leffetto che hanno le parole sulla realt, pensiamo al sacerdote che sposa due persone, ad un uomo che lascia la sua donna, ad un medico che comunica ad un paziente una brutta notizia, ad un offesa, sono parole che cambiano lavita, quindi operano sulla nostra vita. Questo fare messo in luce, secondo lapproccio pragmatico della comunicazione, dalla teoria degli atti linguistici di Austin(1962) secondo Austin dire sempre fare qualcosa. Lautore delinea 3 tipi di azioni che compiamo simultaneamente quando parliamo: 1. atto locutorio latto di dire qualcosa, composto da atti fonetici, fatici(espressione) e retici(impiego di qs aspetti con un fine/senso) 2. atto illocutorio che esprime le intenzioni di chi parla(comandare, prendere appuntamento) 3. atto perlocutorio , con il dire qualcosa si compie sempre una modifica sulla realt, sulle credenze dellinterlocutore La pragmatica sposta lattenzione dallanalisi della struttura , ponendo maggior attenzione al contesto che ridefinisce in continuazione levento comunicativo. Il messaggio secondo la pragmatica non solo un insieme di codice dato una volta per tutte ma viene interpretato. Quindi il significato il frutto di unazione interpretativa. Gi Wittgestein aveva messo in evidenza: Il senso di una parola non si pu cogliere isolatamente ma solo entro un contesto..il linguaggio non rappresenta un mondo di cose ma la nostra attivit sulle cose. COMUNICARE E PERSEGUIRE dellintenzione comunicativa INTENZIONI : alcune caratteristiche

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Intenzione comunicativa: es del libro vado a Parigi atto illocutorio sul quale si concentra la pragmatica della comunicazione. Il processo lineare di Shannon e Weaver perde significato di fronte allevidenza che la comunicazione contrassegnata dal significato che di volta in volta le stesse parole(messaggio) dette dagli stessi soggetti(emittente) agli stessi interlocutori(riceventi), assumono. Principio di cooperazione di Grice: necessario durante la comunicazione dare contributi al momento opportuno AFFINCH IL RICEVENTE CAPISCA CHE LEMITTENTE STA CERCANDO DI FARGLI FARE O PENSA QUALCOSA. Quindi reciproca intenzionalit e consapevolezza. Questa reciproca consapevolezza viene espressa da Grice nella seguente formula:P(parlante) sa che A(ascoltatore) sa che P sa che A sa che P sa che A Quindi secondo Grice necessario dare un contributo opportuno secondo queste massime: 1. 2. 3. 4. Qualit: dai un contributo vero, quindi non dire cose che credi false Quantit: non pi informazioni del necessario Relazione: contributi pertinenti Modo: no espressioni ambigue ma perspicaci ed espresse in modo ordinato e breve. Queste massime si apprendono con lesperienza, la loro osservanza o violazione regola i processi di interpretazione delle intenzioni. Teoria della pertinenza di Sperber e Wilson: la pertinenza una qualit che stimola i processi cognitivi, quindi permettono alla comunicazione di trasmettere efficacemente le intenzioni dellemittente. Linput pertinente quando produce un effetto cognitivo, vale a dire produce una differenza nella rappresentazione del mondo del soggetto. Uno dei caratteri fondamentali della cognizione umana la tendenza a massimizzare la pertinenza, verranno quindi ricercati e recepiti quegli input che genereranno la massima cognizione con il minor sforzo.

Modello Ostensivo-inferenziale di Sperber e Wilson Sperber e Wilson chiamano ostensione la condotta che tende a manifestare lintenzione di rendere manifesto qualcosa: es Che ore sono? E appena passato il lattaio. Secondo il modello ostensivo inferenziale comunicare significa rendere manifesto al destinatario la propria intenzione di rendergli manifesta uninformazione. In questo caso voglio che sappia che io so che a quellora passa il lattaio. We intention Intenzione comunicativa collettiva che non pu essere raggiunta da soli ma solo attraverso lazione coordinata del gruppo di comunicanti. Secondo Searle un fenomeno elementare, una predisposizione, propeia delluomo di comunicare con gli altri esseri umani.
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La formula : noi intendiamo parlare, intendo fare y come parte del nostro fare x, tu scolti, come parte del nostro fare x. La sintonizzazione Unaltra caratteristica dellintenzione comunicativa la sintonizzazione: insieme di comportamenti interpersonali finalizzati al raggiungimento di uno scopo comune. Le attivit comuni o sociali non sono la somma di una serie di comportamenti indipendenti ma lazione integrata di pi comportamenti Le persone sintonizzate tendono a modulare alcune caratteristiche del proprio comportamento/stile comunicativo in funzione di quello dellinterlocutore IL MEDIUM, I MEDIA, OLTRE I CONFINI DEL CORPO Quali strumenti usiamo per metterci in comunicazione con gli altri? Dipende dal contesto e dal tipo di intenzione comunicativa, dal tipo di messaggio, se si vuole lasciare traccia o no. Medium: qualsiasi strumento che ci permetta di comunicare con lambiente esterno. Possiamo distinguere nei medium: 1. dimensione fisica: le caratteristiche proprie del medium(telefono, corde vocali, pellicola) 2. dimensione simbolica: significato trasmesso 3. dimesione pragmatica: insieme dei comportamenti assunti dal soggetto nellutilizzo del mezzo Ogni medium richiede acquisizione nuove caratteristiche e abilit, Digital Divide, problematiche legate a Primo medium: Il corpo(mimica, suoni, LNV) Secondo medium(in termini filogenetici, usato dalluomo) : Il disegno come passaggio della parola e del pensiero a qualcosa di permanente, fruibile anche dopo tempo, a differenza del linguaggio verbale face to face. Nuove tecnologie: televisione, videocellulari, anno portato ad un differente livello di presenza: Fisica: esistenza in una specifica zona spazio-temporale Soggettiva: percezione di essere collocati nello stesso scenario spazio-temporale Interattiva: possibilit del soggetto di interagire con la situazione, alcuni tipi di teatr, realt virtuale, videogiochi.

INTERAZIONE E RELAZIONE
APPROCCIO INTERAZIONISTA

Approccio che considera la comunicazione una co-costruzione finalizzata alla trasmissione di contenuti e allinterazione. Qs approccio si concentra maggiormente
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sullorganizzazione dei comportamenti delle persone coinvolte nella comunicazione, piuttosto che sui contenuti. Lunit di indagine lintero sistema comunicativo, non il singolo comportamento. Sulla base di questi presupposti inizia con gli anni 60 anche losservazione della comunicazione non verbale.
APPROCCIO SISTEMICO

Proposto dalla scuola di PaloAlto, il quadro teorico di riferimento la teoria generale dei sistemi (Bertalanffy). La teoria dei sistemi o sistemica (in inglese: systemics) un'area di studi interdisciplinari che si occupa delle propriet di un sistema nella sua interezza. Essa fu fondata negli anni 1950 da Ludwig von Bertalanffy, William Ross Ashby ed altri, basandola sui principi dell'ontologia, della filosofia della scienza, della fisica, della biologia e dell'ingegneria, trovando poi applicazioni e nuove idee in tutte le scienze, tra cui geografia, sociologia, scienze politiche, teoria delle organizzazioni, management, psicoterapia, economia, etica, virtualit, didattica e sistemi intelligenti. Viene posto un parallelismo tra il concetto di funzione matematica e di relazione in psicologia nessuna variabile definibile se non in relazione alle altre. Il sistema inteso come relazione tra soggetti NON la somma dei suoi elementi ma la sua totalit. OGNI ATTO METACOMUNICATIVO DEL SOGGETTO CONTRIBUISCE ALLA COCOSTRUZIONE DELLIMMAGINE CHE LALTRO HA DI NOI, E DI CONSEGUENZA DELLIMMAGINE CH NOI ABBIAMO DI NOI STESSI. Bateson osserv che latto comunicativo si articola su due livelli: --livello di notizia(contenuto dellatto) --livello di comando(intenzione dellatto) Es. madre che toran dela lavoro, figlio sul divano: potevi almeno preparare la tavola! Notizia: la tavola non pronta Comando/intenzione: sei un fannullone, io lavoro e tu non fai una beata fava tutto il giorno.
APPROCCIO ONTOGENETICO DELLA COMUNICAZIONE

L'ONTOGENESI (DAL GRECO: ON, GENIT. L'INSIEME DEI PROCESSI MEDIANTE I QUALI

SI COMPIE L'EVOLUZIONE BIOLOGICA DELL'EMBRIONE DEL

NTOS,

'ENTE' +

GENESI

'CREAZIONE', 'SVILUPPO')

BIOLOGICO NEL QUALE IL PROCESSO SI SVOLGE.

SINGOLO ESSERE VIVENTE PARTENDO DAL CODICE GENETICO CHE LO CARATTERIZZA E DALL'AMBIENTE

Le prime forme di interazione umana sono caratterizzate dalla fusione delle esperienze come accade tra neonato e madre. Solo successivamente, quando il bambini inizia a percepirsi come entit distinta si inizia a parlare di comunicazione. il b. assume la consapevolezza che il proprio comportamento(es. indicare, parlare, chiedere) pu apportare modificazioni allambiente in cui vive. Le principali tappe che segnano le evoluzioni della competenza comunicativa nel bambino
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1. decontestualizzazione: le strategie di indicazione/comunicazione non risultano legate a contesti specifici e condivisi da pochi. 2. convezionalizzazione: il bambino in interazione con la madre riesce a procedurizzare e ritualizzare atti, dove la cosa pi importante laccordo, piuttosto che ci che effettivamente viene fatto. 3. desostanzializzazione: la continua decontestualizzazione permette al bambino di comprendere che la simbologia in suo possesso pu essere usata per comunicare anche al di fuori del contesto familiare, con altre persone. Struttura di scaffolding (struttura di sostegno) delladulto(Bruner)

linguaggi

Strumento di comunicazione oggetto di studio e interesse da parte degli psicologi perch intimamente legato al modo in cui viviamo e vediamo il mondo. Il linguaggio verbale La struttura fondamentale della lingua si basa sulla grammatica che composta da 3 componenti fondamentali: Fonetica: la capacit di articolare suoni(fonemi) alcune lingue 15 fonemi, altre 141. Sintassi: regole che indicano come le frasi possono essere combinate fra loro per formare proposizioni.(john kidnapped the boy) Semantica: studio del significato delle parole e delle frasi Un altro componente la pragmatica , vale a dire lo studio delle parole nellambito del loro contesto di utilizzo. Lo sviluppo del linguaggio I bambini possono distinguere 869 fonemi da piccoli, ma poi si specializzano nella lingua madre. C un periodo detto critico durante il quale se un bambino non ha occasione di ascoltare adulti che parlano, avr successivamente problemi a superare questa mancanza. Si distinguono secondo Oller(1980) 4 stadi di sviluppo: 1. stadio fonatorio:dalla nascita a 2 mesi suoni fisiologici alcuni dei quali forse ripetuti volontariamente 2. stadio primitivo fonatorio: 2-4 mesi-prime vocali, coping di soddisfazione
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3. stadio di espansione: 4-8 mesi, lallazione, coordinamento tra souno e movimento, infatti lo sviluppo sintonizzato. 4. stadio canonico: 8-12 bubbling inizia a sovrapporsi alle sillabazioni pi complesse 5. un anno: unioni di 2 parole, 6. 30 mesi: lexical spurt, ritmo di 10 parole nuove al giorno. 7. 2 anni: linguaggio telegrafico 8. 3 anni : plurali, passato, regole semplici, morita-morta Comprendere lacquisizione del linguaggio e il riconoscimento delle sue origini Come mai questi enormi passi nello sviluppo del linguaggio nel bambino? Teoria dellapprendimento: lacquisizione della lingua segue i principii di rafforzamento e condizionamento(abbraccio quando dice mamma). Approvazione degli adulti. Linguaggio complesso usato con bambini di 3anni porta ad arricchimento del vocabolario e sviluppo capacit intellettuali. Ma come si imparano le regole? Teoria della grammatica universale di Chomsky spiega attraverso la teoria della grammatica universale (comune a tutte le lingue del mondo) la capacit dei bambini di apprendere anche le regole del linguaggio. Chomsky sostiene che sia un fenomento tipicamente umano dovuto ad un dispositivo di acquisizione linguistica(LAD) tipico delluomo. Ritiche a Chomsky: perch alcuni scimpanz hanno appreso alcuni elemtni del linguaggio umano?

Linfluenza del linguaggio sul pensiero: Teoria della relativit linguistica: Ipotesi di alcuni studiosi secondo la quale la lingua influenza il modo in cui le persone di una data cultura percepiscono il mondo(es paesi nordici vari modi per definire la neve). La ricerca non sostiene qs ipotesi, piuttosto vi interazione tra linguaggio e percezione del mondo. Il linguaggio necessario per descrivere il proprio mondo e la propria cultura, quindi ne deriva! Cultura Maya, tutti gli oggetti richiedono di essere quantificati, al contrario gli inglesi si soffermano maggiormente sullaspetto qualitativo. Studio su soggetti bilingui: pi flessibilit di pensiero, facilit nella comprensione di concetti, utilizza la stessa zona cerebrale per elaborare i due linguaggi mentre chi ha appreso la lingua in et adulta ne utilizza due differenti Gli animali usano il linguaggio?
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Scimpanz ha imparato a usare 132 segni. Usano suoni vocali diversi in caso di pericolo Tutti gli animali hanno un loro linguaggio ma non complesso come quello delluomo LA COMUNICAZIONE NON VERBALE Per milioni di anni gli esseri umani hanno comunicato non verbalmente. La nascita del linguaggio non ha per eliminato il linguaggio non verbale che permane e che permette alla parte emotiva della comunicazione di emergere. Voce, mimica facciale , gesti, postura, distanza, connotano la dimensione RELAZIONALE della comunicazione. Relazioni di potere: attegg evitante, pochi sorrisi, postura rilassata e imponente, altezza, modo di vestire formale connotano posizione di potere. Azione persuasiva: atteggiamento meno evitante, sorrisi, contatto fisico, abbigliam informale aiutano nellazione persuasiva. Alcune espressioni relative ai principali stati danimo sono comuni a tutte le popolazioni Il non verbale tra natura e cultura ha origine dalle teorie di Darwin. Le espressioni facciali sono il risultato dellevoluzione umana quindi universali. Nate come comportamenti funzionali si sono trasformate in segnali di precisi stati emotivi TEORIA NEUROCULTURALE DI EKMAN: esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione che viene automaticamente attivato e che assicura luniversalit delle espressioni facciali(componente genetica). La possibilit di intervenire e di modificare queste espressioni legata alle display rules(regole di esibizione), che regolano in pubblico qs manifestazioni. PROSPETTIVA CULTURALISTA: oggi non pi sostenuta, afferma che le espressioni vengono apprese durante linfanzia cos come viene appreso il linguaggio e esistono differenze per ogni tipo di cultura. Teoria abbandonata, accusata di relativismo culturale. PROSPETTIVA DI INTERDIPENDENZA TRA NATURA E CULTURA: integra le due precedenti, che risultano essere unilaterali e parziali. Alla componente biologica e genetica si affianca quella culturale che tende a modificare e filtrare alcune manifestazioni innate.
PROSPETTIVA INNATISTA:

Il sistema vocale Costituito dagli aspetti prosodici dellintonazione e paralinguistici(tono, intensit). La voce insieme al linguaggio ha un ruolo fondamentale nella comunicazione delle emozioni. Elementi che la compongono:
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Riflessi vocali(starnuto, tosse), vocalizzazioni(ah,eh), caratterizzazioni vocali(riso, pianto) Segnali extralinguistici: o Permanenti, organiche, dipendono dalle caratteristiche fisiche(voce bassasquillante-rauca) o Fonetiche, dipendono dalla modalit di utilizzo dellapparato fonatorio Elementi paralinguistici: tono, volume, pause. Linterlocutore in grado di distinguere lemozione dal tono della voce nel 60% dei casi Il sistema cinesico Comprende i movimenti del corpo, del volto e degli occhi. Funzione di segnalazione e trasmissione di significati. Il volto il luogo dellemozione. Particolare importanza ha il sorriso, nellesprimere gioia, nello stabilire le relazioni, come segno di amicizia, collaborazione, sottomissione, potente regolatore dei rapporti sociali altro elemtno importante lo sguardo. Lo sguardo assume significati differenti nelle diverse culture: in oriente fissare negli occhi pu essere percepito come invasione, mancanza di rispetto mente nelle culture latine segno di fiducia e sincerit. Lo sguardo denota complicit tra due persone, comunicativo a tutti gli effetti, molto pi delle parole. Nr di contatti oculari I gesti Azioni motorie coordinate che indirizzano linterlocutore ad un significato o a unintenzione. iconici- illustrano il contenuto della comunicazione pantomimici rappresentazione di atti o scene deittici indicano simbolici convenzionali(OK) motori accompagnano ritmicamente il discorso.

Sono naturali, infatti gesticoliamo anche se siamo al telefono Il sistema prossemico e aptico La prossemica studia lorganizzazione dello spazio e delle distanze durante la comunicazione. Zona intima-personale-sociale-pubblica. Linvasione dello spazio, al pari degli animali, pu essere percepita come intrusione, pericolo. Possiamo sperimentarlo avvicinandoci molto ad una persona con la quale non abbiamo un rapporto intimo.La cultura
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occidentale tende a rispettare qs spazio, culture latina e araba( e sud-Italia) sono culture della vicinanza. Laptica studia il contatto corporeo tra individui. Il contattto riporta alla teoria di Bowlby sullattaccamento, quindi pu esprimere protezione, vicinanza affettiva, nonch supremazia da parte di chi decide di instaurare con laltro un contatto fisico. DAL LINGUAGGIO AI LINGUAGGI: LATTO GLOBALE E LINTERMODALITA SEMANTICA Per lungo tempo si tenuto distinto il LV dal LNV. Studi hanno attribuito al NV la responsabilit di veicolare il 65% del messaggio, altri studi gli hanno conferito un ruolo esclusivamente ancillare. Oggi si supera questa distinzione e si parla di ATTO COMUNICATIVO GLOBALE, entit comunicativa organizzata (molare)e articolata in una molteplicit di atti molecolari, che possono mettersi in relazione tra loro in una molteplicit di combinazioni(fonemi, tono mimica facciale, movimenti del corpo), che insieme danno vita al messaggio comunicativo. Il segno acquista quindi significati diversi a seconda delluso che se ne fa. La percezione nellatto comunicativo globale multimodale: uso di linguaggi diversi che vengono insieme integrati per costruire il significato della comunicazione.

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CAPITOLO X MOTIVAZIONE SPIEGARE LA MOTIVAZIONE Gli istinti: nati per essere motivati Il concetto di istinto nella psicologia della motivazione Motivazione: processo di attivazione e orientamento del comportamento verso la realizzazione di un determinato scopo. Inizialmente le teorie che cercarono di spiegare la motivazione si rivolsero agli istinti. Istinto: modello di comportamento innato, biologicamente determinato che non deriva da apprendimento. Es negli animali comportamento sessuale, cura della prole, sono comportamenti che vengono ripetuti in forma rigida e stereotipata. Studiati da Darwin che affermava che il comport umano finalizzato alla sopravvivenza. Mc Dougall (1926) che li definiva i motori di ogni condotta, motivazioni per cui luomo propende verso un determinato comportamento/situazione o se ne allontana. Stil una lista di 18 istinti, termine sostituito poi da inclinazioni e defin 3 componenti: - cognitiva: prestare attenzione per qualcosa, privilegiandola - affettiva: ogni istinto caratterizzato da unemozione - conativa: tendenza ad agire in un certo modo Etologia e imprinting Lorenz 1937 studio sul comportamento degli animali, not che alcuni comportamenti ereditari che chiamava schemi di azione fissi non venivano modificati dallapprendimento e venivano attivati da stimoli chiave. Studi sullo spinarello misero in luce che comportamenti aggressivi venivano messi in atto alla vista della pancia rossa del maschio ma anche alla vista di sagome di legno colorate di rosso nella parte inferiore(stimolo chiave). Concetto di imprinting: tendenza innata dei piccoli di anatra a seguire il primo oggetto in movimento e a mantenere il legame per tutta la vita. Limprinting serve a garantire appoggio e accudimento al cucciolo in una fase critica della sua vita, quindi utile alla sopravvivenza. Il modello idraulico della motivazione di Lorenz: modello energetico fondato sullidea che nel corpo si accumula dellenergia relativa alla forza che motiva il comportamento, che spinge per essere liberata. Lenergia si libera quando c lo stimolo. Se lazione istintiva non viene svolta per molto tempo(es fame) si attiver immediatamente al minimo stimolo. Tuttavia non pensabile che tutti i comportamenti siano dettati solo dallistinto soprattutto quando si parla di essere umano che tende principalmente ad apprenderli. Esistono situazioni in cui luomo mette in atto comportamenti che possono essere ricondotti allistinto: paura, collera, reazione al pericolo: si parla infatti di riflessi, ovvero comportamenti non mediati.
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La teoria della riduzione delle pulsioni: soddisfare i propri bisogni Hull 1943- modello della riduzione delle pulsioni: lesigenza dellorganismo di mantenere lomeostasi produce delle pulsioni che hanno lo scopo di soddisfare i bisogni impellenti(fame, sete, riproduzione). Omeostasi e teoria biologica Cannon 1929 il comportamento regolato dalla necessit dellorganismo di mantenere lequilibrio omeostatico. Gli studiosi che seguono questa teoria dividono le pulsioni in pulsioni primarie(legate ai bisogni biologici del corpo: fama, sete, sonno, sesso) pulsioni secondarie(bisogni che nascono dallapprendimento, riescono a generare uno stato di impellente bisogno al pari delle pulsioni primarie) Il modello della pulsione per abitudine Nellambito della teoria comportamentista Hull considera come motori della motivazione al comportamento due fattori: Abitudine: associazione ripetuta di stimolo e risposta. Tuttavia da sola abitudine non spiega la reiterazione del comportamento Pulsione, attivazione dellorganismo per la soddisfazione di un bisogno, che giustifica lesecuzione del comportamento per abitudine A differenza degli studi etologici di Lorenz che utilizzavano losservazione, i comportamentisti privilegiavano esperimenti di laboratorio. La teoria di Hull fu integrata dal concetto di incentivo, ovvero un fattore esterno allorganismo che pu motivare il soggetto e generargli una pulsione: es pietanza succulenta dopo avere gi pranzato pu indurre nuovamente fame. La teoria dellincentivo: spinta e attrazione Lincentivo un valore esterno allindividuo che spinge ad un determinatati comportamento. Le teorie esposte prima ragionavano sulle pulsioni che spingono un comportamento, in questo caso il comportamento attratto. La teoria sulla riduzione delle pulsioni e dellincentivo tuttavia non sono in contrapposizione, Lavorano congiuntamente e il comportamento guidato sia da pulsioni interne che dallattrattivit dello stimolo esterno(esempio torta alla fine di un lauto pranzo).
I MECCANISMI DEL CONDIZIONAMENTO CLASSICO E OPERANTE SONO ALLA BASE DELLA FORMAZIONE DI QUESTI COMPORTAMENTI. ATTRAVERSO RIFORZATORI NEGATIVI E POSITIVI CHE POSSIBILE MOTIVARE UN INDIVIDUO E CREARE IN LUI DEI BISOGNI.

La teoria della riduzione delle pulsioni non spiega tuttavia alcuni comportamenti che non sono motivati da pulsioni, anzi tendono a generare livelli di stimolazione ancora pi elevati: es. montagne russe, sport estremi.

Le teorie dellarousal e lassunzione del rischio


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Ciascun individuo cerca di mantenere un alto livello di stimolazione. A differenza della teoria della riduzione delle pulsioni, secondo le teorie dellarousal lindividuo cerca di attivare i livelli di stimolazione cercando nuove motivazioni e inventivi piuttosto che ridurli. Sensation seeking Zuckerman 1979 la ricerca di sensazioni varia da individuo a individuo ed legata alla disponibilit di un individuo a correre rischi per perseguire le attivit stimolanti. La ricerca di sensazioni si strutturerebbe in 4 componeneti: ricerca del brivido(sport estremi) propensione a provare nuove esperienze disinibizione tendenza a evitare compiti ripetitivi(caratteristica dello stile relazionale) Zuckerman ipotizzava spiegazioni neuro-fisiologiche alla base di questa ricerca della sensazione, dovute a diversi livelli di equilibrio chimico, il corpo ha bisogno di esperienze pi forti per provare emozioni normali. La base neurofisiologica attualmente controversa.

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Le situazioni di rischio 1. Le persone affrontano situazioni di rischio immaginando i ritorni positivi nel caso in cui lesito sia positivo, non spiega per il caso in cui la situazione metta a rischio lincolumit dellindividuo senza prospettive di guadagno di nessun tipo. 2. C la possibilit che gli individui intraprendano azioni rischiose(es sport estremi) solo per la sensazione di avere il controllo sul corso degli eventi. In effetti pi che il rischio, cercano di metter alla prova le loro abilit. Infatti i rischi vengono calcolati ed evitati nel caso di svolgimento di imprese pericolose(alpinismo, sci) 3. Una terza componente potrebbe essere quella vestibolare: il piacere provato da alcuni individui nello sperimentare particolari stati di movimento(caduta libera, accelerazione). Classificare i bisogni e creare gerarchie motivazionali Tra le attuali classificazioni pi importanti troviamo quella di Murray: Bisogni primari: viscerali(fame-sete) Secondari: detti anche psicogeni, acquisiti sulla base dellapprendimento(bisogno di riuscita, di successo, di autonomia) Secondo lautore i bisogni sono forze interne che organizzano tutta la vita dellindividuo, e vengono costruiti in relazione allambiente e alla cultura dove lindividuo si sviluppa. I TAT sulla base delle storie raccontate dai soggetti su immagini mostrate, portano alla luce i bisogni dellindividuo. La gerarchia dei bisogni di Maslow Esponente e fondatore insieme a Carl Rogers della psicologia umanista. La psicologia umanista nasce intorno al 1950 in contrapposizione alla psicologia sperimentale comportamentista. Maslow si concentra sulla persona e sulle caratteristiche tipicamente umane: creativit, crescita, esperienza, autorealizzazione.
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Secondo Maslow affinch i bisogni pi sofisticati possano sorgere necessario che siano prima soddisfatti quelli di base. Piramide: autorealizzazione e appagamento di s stima di se stessi avere e dare affetto-appartenenza sicurezza ambiente sicuro bisogni primari fisiologici Bisogni di carenza(i primi gradini ) decrescono con il loro soddisfacimento Bisogni di crescita(ultimi gradini) continuano a svilupparsi Allinizio Ma slow aveva riservato lultimo gradino della piramide alle persone famose, successivamente lo estese anche alle persone comuni. Lautorealizzazione trovare la propria strada, utilizzare al massimo i propri talenti, sentirsi in pace con se stessi, senso di appagamento. Quindi pu essere raggiunto da tutti.

Le teorie socio-cognitive: la motivazione alla riuscita Nellapproccio cognitivista lattenzione si sposta sulla cognizione del soggetto dalla quale scaturisce la valutazione di che quanto sta facendo lo porter pi o meno al raggiungimento di una certa meta. La motivazione passa quindi dalla sfera biologica a quella cognitiva, di pensiero. Il modello aspettativa per valore Edwards 1961: teoria dellutilit soggettivamente attesa secondo la quale gli individui tendono a compiere scelte sulla base delle aspettative e dellutilit soggettivamente attesa pi elevata. Il livello di aspirazione guida quindi lutilit che il soggetto percepisce relativamente al risultato ottenuto Il livello di aspirazione dipende dalle probabilit di successo Lincentivo che rappresentato dal raggiungimento del successo Individui con forte aspirazione al successo tenderanno a scegliere compiti di media difficolt che possano essere portati a buon fine. No compiti facili dove incentivo = zero No compiti difficili con scarse probabilit di successo. Lautore introdusse anche il concetto di tendenza a evitare linsuccesso, attraverso la scelta di compiti molto facili o molto difficili(in tal caso un insuccesso sarebbe giustificato). La teoria delle attribuzioni causali
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Weiner 1972: ciascun individuo formula ipotesi relative alla localizzazione alle cause(locus of control)che hanno generato un evento. Attribuire le cause ad un evento esterno(fortuna, casualit), quindi instabile, piuttosto che ad un evento interno(capacit proprie), genera differenti atteggiamenti nei confronti di se stessi (maggior o minor autostima) e nelle aspettative verso levento. Sono stati identificati veri e propri stili attribuzionali. Individui che tendono ad attribuire a cause interne i successi e esterne gli insuccessi sono quelli con forte tendenza al successo. Lincentivo centrato sul compito o sullattivit: lesperienza di flusso(flow experience) Il modello cognitivista un modello estremamente razionale, lazione guidata dai processi cognitivi e si agisce in vista di un obiettivo che d valore allazione che stiamo compiendo(incentivo centrato sul compito) La teoria dellincentivo centrato sullattivit afferma che il piacere non nel raggiungimento dello scopo(compito) bens sullattivit stessa. Lesperienza di totale assorbimento nellattivit si chiama flow experience. Livellodi concentrazione molto alto,esperienza estremamente piacevole, presupposto che il compito sia particolarmente impegnativo e il soggetto riesca a controllare la sua azione. Motivazione intrinseca ed estrinseca Le teorie cognitivista introducono la distinzione tra Motivazione intrinseca: lavoro svolto per proprio piacere Motivazione estrinseca: lavoro svolto in virt di dallesterno(soldi)

un

corrispettivo

che

viene

Tendono a perseverare e a lavorare pi duramente coloro che sono motivati intrinsecamente. APPLICARE DIVERSE PROSPETTIVE ALLA MOTIVAZIONE Si applicheranno diverse teorie a due bisogni: il bisogno di mangiare definito primario/fisiologico e il bisogno di potere definito secondario/sociale. Fisiologico e sociale sono dimensioni indipendenti o interagenti nella dimensione umana? Fame e alimentazione I fattori biologici nella regolamentazione della fame teorie 1912: Cannon e Washburn: stomaco vuoto si contrae e genera stimolo della fame, quando pieno no. Successivi esperimenti: resezione dello stomaco in alcuni individui, lo stimolo della fame continuava.

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Leibowitz 1992: il nervo vago invia al cervello informazioni sulla distensione delle pareti gastriche e a livello duodenale viene rilasciato un ormone peptidico(colecistochinina) che fornisce segnali di saziet. Le teorie del valore di riferimento Teoria glucostatica: la caduta dei livelli di glucosio ematico viene recepita da alcuni recettori dellipotalamo e genera il senso di fame. Criticata perch insulina regola livello glicemico. Teoria lipostatica: ogni individuo tende a mantenere costante una determinata quantit di grasso corporeo determinata geneticamente. In entrambe le teorie lo scopo il mantenimento dellomeostasi. Il ruolo dellipotalamo: il ruolo dei due centri Sempre maggiori evidenze empiriche attribuiscono allipotalamo un ruolo determinante nella regolazione della fame e della saziet(teoria dei due centri). Tumori allipotalamo causano disturbi dellalimentazione. Danni causati allipotalamo di topi causano iperfagia(ipotalamo ventromediale) o ipofagia(ipotalamo laterale). Non sono lunica causa, ma lavorano interagendo con altre cause. Alimentazione e fattori sociali Lalimentazione non sempre e solo regolata da meccanismi omeostatico; il contesto sociale, lapprendimento, le teorie dellincentivo hanno un ruolo importante nellalimentazione. Pensiamo alle diverse culture: insetti, cani, ratti in culture non occidentali rappresentano un cibo normalissimo. Cibo come scappatoia da tristezze e insoddisfazioni. Le origini dellobesit In America 1 su 3 obeso(supera del 20% il peso medio che dovrebbe avere) Idem in Italia, 20% dei bambini soprappeso. La misura utilizzata la BMI Body Mass Index indice di massa corporea che si basa sul rapporto peso altezza. 25-30 sovrappeso - >30 obesit Il peso giusto anche una componente culturale: culture occidentali vogliono la donna magra, alcune culture arabe tradizionaliste considerano desiderabilissima la donna obesa. In Africa-Hawaii la donna pi bella quella pi grassa. A parte gli scenari culturali lobesit legata a diverse patologie. Teorie sullobesit: Valori di riferimento del peso pi alti rispetto alle altre persone, quindi i tentativi di dieta li rende pi vulnerabili al cibo perpetuando lobesit. Livello pi elevato di leptina che un ormone che protegge il corpo dalla perdita di peso. Negli individui obesi presente a livelli pi elevati.

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Teoria del nr di cellule adipose che si forma nei primi 4 mesi di vita. Se il nr alto si tender allobesit, perch il nr di queste cellule determina il valore di riferimento del peso. Perdendo peso non diminuisce il nr di cellule. Teoria del valore personale di assestamento: il peso della persona si assesta sulla base di fattori intrinseci(predisposizione allobesit) ed estrinseci (vivere in un ambiente dove si prediligono cibi grassi o viceversa). Disturbi alimentari **Anoressia nervosa: rifiuto del cibo e negazione del proprio aspetto fisico. Colpisce maggiormente le donne. **Bulimia: eccessi alimentari seguiti da senso di colpa, uso di purganti o vomito

teorie: Disfunzioni allipotalamo o alla ghiandola pituitaria Giudizio sociale e modelli di riferimento(spiega la frequenza in occidente) Dinamiche familiari disfunzionali, genitori troppo esigenti. Bisogno di successo e bisogno di potere Secondo McLelland esitono 3 classi di bisogni secondari:

1. Il bisogno di successo Lindividuo ottiene soddisfazione nel raggiungere risultati deccellenza. Quindi la scelta delle prove(Atkinsons) sar guidata dal desiderio di riuscita: n troppo difficile, n troppo facili, poco stimolanti. Esiste uno strumento comunemente usato per misurare la motivazione al successo, usato per selez personale. TAT Test di Appercezione Tematica, vengono mostrate figure ambigue e si chiede una descrizione dei personaggi, chi sono, cosa pensano, cosa desiderano. 2. Il bisogno di potere Bisogno di controllo, di far valere le proprie scelte e dominare nel proprio ambiente fisico e sociale. Fattori biologici e adattivi del bisogno di potere La necessit di imporre unorganizzazione viene dalla necessit di sopravvivere allambiente. Studi di Bruce McEwen sul toporagno. Espose maschi subordinati ad uno stress forte derivato dalla presenza di un toporagno dominante. Problemi neurologici, accorciamento dei dendriti dellippocampo, se lo stress perdura sopravviene addirittura latrofia dei neuroni. Stessi risultati nelle scimmie, danni rilevanti allippocampoe ulcere gastriche. Il detto Il potere logora chi non ce lha sembra trovare riscontro in questi studi. Il potere permette autonomia, possibilit di azione. Fattori sociali del bisogno di potere
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Kurt Lewin definisce il potere come il risultato di due forze: la forza massima che A ha su B e la massima resistenza che B pu impiegare verso A. Quindi il potere esiste se c qualcuno disposto a farsi sottomettere.(Cartwright e Knipis) McClelland distingue tra: Orientamento al potere personalizzato che mira egoisticamente al rafforzamento della posizione del soggetto Orientamento al potere socializzato dove il potere viene messo al servizio degli altri. Entrambi gli orientamenti hanno in comune il senso di potenza che il potere regala a chi lo detiene. E se non loro possibile ottenere il potere, si dedicheranno a letture sul potere, o saranno quelli che interverranno polemicamente nelle discussioni pubbliche. Caratteristiche degli individui bisognosi di potere: scelgono di lavorare in organizzazioni dove possono ambire ad alte cariche(managementinsegnamento) tendono a ostentare simboli legati al potere tendono a collezionare oggetti di valore(es.attrezzature elettroniche) Differenze di genere: potere + manifesto -maggior aggressivit negli uomini, sport competitivi nelle donne pi discrezione, orientamento al potere socializzato, cura verso gli altri allo scopo di influenzarli. Il modello dello sviluppo sequenziale del potere McClelland propone una teoria che descrive le diverse fasi della maturazione della motivazione al potere, combinando fasi di sviluppo eriksoniane e freudiane. Le fasi non coincidono con let cronologica. 1. come nella fase orale il soggetto prende forza da qualcosa che sta al di fuori di lui: un capo carismatico, un evento. 2. come nella fase anale il soggetto la fonte del suo stesso piacere, dimostra il suo controllo e il dominio di s. 3. come nella fase fallica il soggetto esperisce la forza attraverso il dominio sugli altri. Seduce, domina, conquista, qualsiasi manipolazione lecita pur di ottenere ladulazione e il potere(metafora del Don Giovanni). Nellorientamento socializzato il meccanismo lo stesso ma lazione non a scapito di altri ma a vantaggio di altri, anche se il meccanismo lo stesso, il premio la gratitudine e ladulazione di chi stato aiutato. 4. come nella fase genitale, caratterizzata da reciprocit e fedelt, la fonte del potere qualcosa di superiore, unidea, un Dio.

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CAPITOLO XI EMOZIONI CHE COSA SONO LE EMOZIONI


LA FUNZIONE DELLE EMOZIONI

Sono prevalse due prospettive antitetiche: emozioni come eventi disfunzionali che disturbano il normale svolgersi delle attivit. Young-1943 le definiva episodi di disorganizzazione. Approccio funzionale: emozioni come mediatori tra uomo e ambiente, finalizzati al mantenimento del benessere dellindividuo. 2 funzioni principali: o Valutazione dellambiente: modulazione delle risposte in base agli stimoli esterni, adattamento della propria condotta in base allambiente o Regolazione dello stato di attivazione del sistema: fronteggiare eventi esterni comporta una regolazione dellarousal. o Preparazioneallazione: Le emozioni comportano una adeguata reazione del sistema nervoso per fronteggiare la situazione.(Paura, fuga,attacco) o Regolazione comportamento futuro: apprendere risposte per predisporre comportamenti appropriati nel futuro. o Ottimizzare le interazioni sociali
LE ORIGINI DELLE EMOZIONI: LE TEORIE CLASSICHE

La teoria periferica di James-Lange: le reazioni viscerali equivalgono a emozioni? James(1884)ribalta la sequenza causale affermando che le emozioni sono la conseguenza delle nostre reazioni fisiche a determinati eventi stressanti. Esempio siamo tristi perch piangiamo, abbiamo paura perch tremiamo. Lemozione coincide con la dimensione corporea e se questultima non ci fosse lemozione sarebbe solo unesperienza cognitiva pallida e incolore. Lange nello stesso periodo giunge a conclusioni simili, viene quindi formulata la teoria periferica delle emozioni di James-Lange secondo la quale lo stato emotivo deriva da reazioni fisiologiche viscerali degli organi interni e a OGNI STATO EMOTIVO corrisponde una SPECIFICA ATTIVAZIONE FISIOLOGICA. Successivamente questa teoria fu criticata, alla luce di alcune affermazioni reazione lenta degli organi interni rispetto a immediatezza dellemozione permanenza delle emozioni nonostante la resezione di alcuni collegamenti(vago) tra visceri e sistema nervoso assenza di emozioni dopo iniezioni di adrenalina i cambiamenti viscerali sono pochi, le emozioni una miriade Il feed-back facciale Coerentemente con la teoria periferica, James afferma che esiste una correlazione tra lespressione facciale assunta dallindividuo e la tendenza a provare emozioni coerenti
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con la sua espressione: .se state tutto il giorno con unespressione triste e abbattuta, la malinconia vi coglier !!! E stata quindi formulata la cosiddetta IPOTESI DEL FEEDBACK FACCIALE: LE ESPRESSIONI FORNISCONO INFORMAZIONI PROPRIOCETTIVE, MOTORIE E CUTANEE CHE INFLUISCONO SUGLI STATI EMOTIVI. A sostegno di qs ipotesi esperimenti dove veniva chiesto di assumere volontariamente espressioni facciali caratteristiche di un determinato stato emotivo. Questo generava non solo ,esperienza soggettiva dellemozione ma anche lattivazione fisica di certe reazioni del sistema nervoso autonomo legate a quellemozione. **Zajonc 1985: teoria vascolare dellefferenza emotiva: i muscoli facciali stimolano la rete venosa, reindirizzano il sangue dalle cavit nasali contribuendo al raffreddamento del flusso sanguigno che giunge al cervello. La zona talamica particolarmente sensibile alla temperatura, e da ci ne deriva un differente rilascio di neurotrasmettitori. Il raffreddamento dellipotalamo caratterizzato da stati emotivi positivi. La teoria centrale delle emozioni di Cannon-Bard: reazioni fisiologiche provocate dalle emozioni In contrapposizione alla teoria di James Lange la teoria centrale delle emozioni afferma che arousal e lesperienza emotiva sono generati dal medesimo stimolo nervoso prodotto dal talamo, che reagisce ad uno stimolo esterno(es. pericolo, aggressione). Esperienza emotiva e modificazione fisica avvengono quindi in contemporanea e contrariamente alla teoria periferica, larousal non distinto per ogni tipo di emozione ma unico. Oggi sappiamo che non il talamo bens ipotalamo e sistema limbico giocano un ruolo rilevante nella percezione delle emozioni. La prospettiva di Cannon Bard pu essere considerata riduzionista in quanto non tiene conto di fattori socio-culturali e di esperienze pregresse del soggetto. I primi a introdurre una componente psicologica nello studio delle emozioni furono Schachter e Singer La teoria cognitivo-attivazionale di Schachter e Singer Anni 60 teoria bifattoriale perch affianca allattivazione fisiologica (arousal) il suo riconoscimento e lattribuzione causale: fattori fisiologici + fattori cognitivi, riconoscimento dellarousal + interpretazione cognitiva adeguata di qs stato di eccitazione. Quindi vi uninterpretazione da parte di chi vive lemozione.

Sulla base della sua teoria Schachter formul 3 ipotesi 1. in uno stato di arousal se lindividuo non possiede spiegazioni(circa il suo stato) lo attribuir alla situazione esterna. 2. se possiede spiegazioni sul suo stato non cercher spiegazioni alternative a quelle gi in suo possesso
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3. se possiede spiegazioni reagir in maniera emotiva solo in uno stato di attivazione fisiologica Famoso esperimento conferma ipotesi, anche se successivamente criticata perch il gruppo placebo aveva ottenuto risultati quasi simili al gruppo epinefrina. Attribuzione erronea e transfer di eccitazione E stato dimostrato che poich lo stato di eccitazione si protrae nel tempo, lindividuo portato ad attribuire il suo stato di attivazione generato da uno stimolo precedente, ad uno stimolo immediatamente successivo.

LE TEORIE CONTEMPORANEE

Le teorie dellappraisal: emozione e cognizione Appraisal: valutazione di un evento da parte di un soggetto. In base alla teoria dellappraisal, ogni soggetto portato a interpretare un evento in funzione della sua valutazione personale, che deriva dalle sue esperienze e dai suoi schemi interpretativi mentali. Si parla di significato situazionale(Frijda 1988) Scherer antecedente emotivo che determina la razione allo stimolo, secondo il quale gli stimoli vengono valutati rispetto a 1. rilevanza per il proprio benessere 2. leggi dellinteresse : le emozioni nascono come conseguenza di eventi importanti per lindividuo, che riguardano i suoi interessi. 3. Prospettiva dimensionale: prospettiva secondo la quale le emozioni variano secondo alcune dimensioni continue: novit valenza edonica pertinenza con gli scopi La natura dimensionale era gi stata presa in considerazione da Wundt(gradev/sgrad eccitazione/calma tensione/relax) Zajonc afferma il contrario, che lemozione pu essere vissuta senza necessariamente essere compresa, ovvero senza che sia attivata la dimensione cognitiva. Es. ascolto della musica, bisogna a questo punto ricordare che per appraisal non si intende un processo che implichi necessariamente la consapevolezza. Le teorie evoluzioniste e le emozioni di base Cos chiamate per il riferimento alle teorie di Darwin(1872) il quale affermava limportanza di segnalare i propri stati interni per poter reagire ai pericoli, rispondere alle emozioni altrui quindi sopravvivere.
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Lassunto generale dunque della teoria in oggetto presuppone la configurazione delle emozioni in unit discrete regolate da meccanismi innati ereditari(Ekman- Plutchik1972-80). emozioni di base: ruolo adattivo(paura, collera, disgusto, gioia, tristezza) che si configurano per una specificit nellESPRESSIONE FACCIALE ad esse collegata emozioni secondarie: dipendono da cultura e apprendimento e sono combinazioni di diverse emozioni di base Ne consegue che le teorie evoluzionistiche si muovono allinterno di una prospettiva categoriale secondo cui le emozioni sono concepite come processi precodificati e geneticamente determinati. Sulla base di qs prospettiva anchen le espressioni facciali, manifestazione delle emozioni, si configurerebbero come preordinate, programmate,codificate a livello di SNC quindi comuni a tutte le culture perch insite nella codifica genetica dellessere umano. Alter due teorie: La teoria del core effect di James Russel(1999-2003) Lautore sostiene la necessit di ricercare elementi primitivi, mattoni attraverso i quali costruire i diversi fenomeni affettivi. Russel identifica questi mattoni in due dimensioni: piacevolezza/spiacevolezza attivazione/deattivazione Il core effect secondo lui una sensazione costituita da un insieme integrato di queste due dimensioni, sempre presente nellindividuo anche in assenza di un oggetto specifico a cui riferire lemozione. Quando loggetto specifico compare allora lemozione prende forma vera e propria. A differenza delle altre teorie, il core effect pu esistere senza essere attribuito a nessun oggetto o evento specifico. Russel introduce una seconda variabile: le propriet affettive, connotazioni emotive degli stimoli che determinano la successiva reazione agli stessi, ma che possono anche funzionare al contrario rispetto allo stato emotivo: si pu apprezzare la bellezza di un tramonto senza che essa allevii la nostra tristezza.

Come vengono generate le emozioni secondo questa teoria? 1. si verifica una variazione nel core effect che vene percepita dallindividuo 2. la modificazione innesca ,la ricerca di una causa 3. attribuzione del cambiamento a una causa che Russel chiama OGGETTO, cio ci che lindividuo crede che lo stia facendo sentire in un certo modo in questo modo si generano tutti gli episodi emotivi e in particolare una categoria che Russel chiama episodi emotivi prototipici che sono le emozioni di base(paura,collera, tristezza). Gli episodi emotivi prototipici sono costituiti dalle seguenti componenti: evento antecedente percezione delle propriet affettive dellantecedente
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modificazione del core effect attribu della modifica allantecedente che diventa oggetto elabotaz cogntiva delloggettto in relazione a scopi e rilevanza azione vs oggetto(allont/avvic) Cmbiamenti fisiologici e vissuto emotivo La teoria del marcatore somatico Damasio riconosce a James il merito di aver rivendicato il ruolo del corpo nella percezione delle emozioni. Lautore definisce lemozione levento che determina modificazione fisiche interne( non visibili, come aumento battito cardiaco) ed esterne(espressioni facciali). che lesperienza soggettiva Damasio distingue lemozione dal sentimento dellemozione. Classifica tra emozioni primarie che chiama alla James -elaborazione nel sistema limbico- innate, generate da stimoli innati o appresi(serpente, pericoli) emozioni secondarie nate dalle esperienze e motive personali e coscienti Base dellipotesi del marcatore somatico: lamigdala associa le caratteristiche dello stimolo alle reazioni corporee attivate dallo stimolo stesso. Lassociazione tra stati somatici e eventi/situazioni ci che Damasio chiama marcatore somatico, ovvero uso delle risposte somatiche per marcare linformazione proveniente dallesterno. Questo marcatore ci permette di adottare risposte comportamentali utili alla nostra sopravvivenza. Es. esper negativa con cane, corpo registra emozione collegata a reazione corporea attivata durante lesperienza negativa e la ripropone ogni volta che vediamo un cane. Damasio teorizza che la mancanza di un sistema emotivo adeguato conseguente a danni alle strutture neuronali che lo supportano, porta al costituirsi di personalit poco razionali. (caso Phineas Gage). Danni alla corteccia prefrontale, preposta al problem solving e alle decisioni razionali, causa nellndividuo disturbi della personalit caratterizzati da incapacit di prendere decisioni opportune e di risolvere problemi personali o interpersonali. Contro lidea che le emozioni rappresentino laspetto contrario della razionalit, Damasio descrive che il comportamento di alcuni pazienti con danno allamigdala che non riescono pi a provare paura, quindi non hanno la capacit di difendersi in situazioni pericolose perch non percepiscono la loro pericolosit. LE COMPONENTI DEL PROCESSO EMOTIVO 5 fasi secondo Scherer: evento quindi: attivazione fisiologica(arousal) valutazione cognitiva espressione esperienza soggettiva regolazione(si ritorna a valutazione cognitiva)

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1 -ATTIVAZIONE FISIOLOGICA O AROUSAL Psicofisiologia delle emozioni Componente fisiologica : SNA -Sistema simpatico e parasimpatico che sono antagonisti. Principali biosegnali: EDA attivit elettrodermica, usato come lie detector Frequenza respiratoria Frequenza cardiaca Attivit ghiandole sudoripare Le basi neurali delle emozioni Ad integrazione della teoria d Cannon e Bard secondo la quale il talamo era il centro di controllo dei processi emotivi, MacLean 1949 attribuisce questa funzione ad una parte pi estesa del cervello detta sistema limbico dove rivestono un ruolo fondamentale ipotalamo e amigdala. Ipotalamo : coordina SNA Le Doux esiste un doppio circuito, le emozioni non sono elaborate solo dallamigdala. Non mediato: talamo amigdala. Mediato: talamo corteccia amigdala

2 -LA VALUTAZIONE COGNITIVA DELLANTECEDENTE EMOTIVO Lazarus 2006 Secondo questo autore quello che trasforma un evento neutro in una situazione emotivamente significativa per lindividuo il significato che egli attribuisce agli eventi. Lazarus distingue 3 stadi in questo processo di valutazione: 1. valutazione primaria: sulla base della pertinenza e della rilevanza rispetto agli interessi dellindividuo 2. valutazione secondaria: proprie capacit di fronteggiare e gestire levento(coping) 3. coping: modalit attraverso cui lorganismo cerca di far fronte allevento 1. 2. 3. 4. 5. Secondo Scherer lo stimolo viene valutato sulla base di alcuni elementi: novit: stimoli insoliti, non familiari attivano emozion, paura, si pronti a difendersi piacevolezza/spiacevolezza: valenza edonica pertinenza rispetto a bisogni o scopi coping compatibilit con le norme sociali secondo Le Doux: appraisal primario: immediato, finalizzato al processamenbto delle caratteristiche salienti dello stimolo appraisal secondario: valutazione dello stimolo in base a processi cognitivi superiori,
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3 -LESPRESSIONE MULTIMODALE DELLE EMOZIONI Per multimodalit si intende la capacit delluomo di esprimere attraverso differenti canali comunicativi il proprio stato emotivo. Il volto la zona del corpo privilegiata. Luniversalit nelle espressioni facciali Tesi innatista: espressioni facciali prototipiche Tesi culturale: le espressioni hanno carattere appreso Alla luce delle critiche effettuate alle ricerche degli innatismi, oggi si propende verso teoria che a favore dellinterazione tra fattori innati e culturali. La teoria neuro-culturale di Ekman Intervento di 2 fattori nellespressione facciale: attivazione di un programma facciale, ovvero una certa configurazione espressiva innata che viene elicitata da una emozione e che general arousal fattori culturali, display rules ovvero regole di esibizione apprese durante il processo di socializzazione che interferiscono con linnatismo di certe espressioni. Es. agli uomini meno concesso esprimere la tristezza rispetto alle donne. Approccio molare e approccio molecolare allanalisi dellespressione facciale Rispetto a come le espressioni facciali sono generate si possono distinguere due approcci: 1. Approccio molare (Ekman ) teoria evoluzionistica le espressioni sono configurazioni fisse di movimenti muscolari specifiche per ciascuna emozione. Scompone il movimento in 40 unit di azione che combinate generano espressioni specifiche: FACS Facial Action Coding System ancora oggi usato nellanalisi microanalitica dei movimenti facciali Ekman si occup anche della distinzione tra espressioni facciali spontanee e simulate. Le simulate insorgono pi lentamente, sono asimmetriche. Es. sorriso di Duchenne che non coinvolge i muscoli delle orbite oculari ma solo quelli della parte inferiore del viso. 2. approccio molecolare considera le espressioni il risultato di un processo di valutazione cognitiva dello stimolo. Questo approccio non nega lesistenza di espressioni prototipiche ma ne rimanda linterpretazione allinterno dei singoli contesti. Prospettiva emotiva e prospettiva comunicativa Anni 90 altre 2 prospettive: le espressioni sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. Isomorfismo: ciascuna espressione legata ad un programma facciale COMUNICATIVA(FRIDLUND): le espressioni manifestano le intenzioni di un soggetto quindi sono pi numerose durante latto comunicativo. Secondo questa prospettiva le
EMOTIVA(EKMAN) OPsonline.it la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti desame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc E-mail: info@opsonline.it Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006

espressioni si dissociano spesso dai sentimenti interni e viceversa non tutti i sentimenti vengono manifestati dalle espressioni. Hanno una forte valenza sociale.
EMOZIONE E AZIONE

Interdipendenza tra emozione e azione, deriva da teorie evoluzioniste il fine la sopravvivenza dellindividuo(Frijda) La tendenza allazione caratteristica delle emozioni, Magda Arnold: tendenza a muoversi intuitivamente verso qualcosa ritenuto buono e allontanarsida qualcosa ritenuto non buono. Nico Frijda: andare contro = collera allontanarsi = paura disinteressarsi, non rispondere agli stimoli = tristezza secondo Frijda se lindividuo non toccato dallevento non prova emozione 4- ESPERIENZA SOGGETTIVA Scherer parla di feeling, ovvero i cambiamenti mentali e corporei del soggetto che sono da considerarsi assolutamente unici in quanto lesperienza soggettiva la rappresentazione che il soggetto fa dellevento, sulla base del suo vissuto. Quindi allo scopo di studiare i vari tipi di emozione si ricorso alluso delle parole che le persone usano per comunicare questi diversi tipi di emozione(metodo introspettivo di Wundt). Questo campo di ricerca ha quindi generato una struttura concettuale capace di descrivere tutti i tipi di esperienze emotive. Il primo a creare una struttura a 3 dimensioni fu Wundt, le dimensioni emotive che considerava erano: valenza edonica attivaz/disattiva tensione/calma lo stato emotivo si muoveva allinterno di queste tre dimensioni. Modello analogo quello di James Russel, circomplesso poi core effect.

5 -LA REGOLAZIONE EMOTIVA Studi hanno dimostrato che le differenti culture hanno parole per esprimere sentimenti di cui ignoriamo lesistenza: schadenfreude in Germania usato per indicare il piacere generato dalla sofferenza altrui amae in Giappone indica il piacevole rapporto di dipendenza che pu nascere dallinterazione con gli altri. Gli esimesi Utku e a Tahiti non accettano il sentimento di rabbia Quindi se culture diverse valutano in modo diverso lo stesso evento vuol dire che provano anche differenti emozioni. Nonostante prevedano meccanismi automatici, le emozioni grazie alle strutture nervose coinvolte, possono essere controllabili.
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Per regolazione emotiva si intende appunto il processo attraverso il quale gli individui riescono a influenzare quali emozioni provano,quando e come le sperimentano e le esprimono. Da pochi anni gli studi hanno posto lattenzione su questi meccanismi di regolazione, che sono fondamentali per il benessere dellindividuo, nelle strategie di coping e di regolazione dei rapporti con gli altri. Alcune ricerche hanno dimostrato come alcune strategie cognitive possono ridurre lo stress derivante da emozioni negative. (esperimento del filmato sulla circoncisione). Linformazione preparatoria riduce la novit dello stimolo attenuando le reazioni da ansia. Il modello processo Concezione sottostante a questo modello che lemozione inizia con una valutazione dellantecedente. A seguitto di tale valutazione si innescano una serie di comportamenti che danno poi forma alla risposta emotiva finale. Questi comportamenti comprendono strategie quali:
1. 2. 3. 4.

5.

selezione della situazione: si evitano situazioni naltamente emotive tentativi di modificare la situazione tentativi di distrarsi facendo altro reappraisal,reinterpretazione della situazione emotiva in modo da diminuirnelimpatto emotivo. suppression: inibizione consapevole dellespressione In un esperimento dove i soggetti dovevano guardare un film disgustoso, mentre le prime 4 hanno effettivamente regolato limpatto emotivo, lultima ha generato situazioni dove il soggetto appariva incongruente e in autentico, con livelli di attivazione decisamente pi elevati! La regolazione inter-individuale Processo mediante il quale le emozioni e le loro espressioni regolano le interazioni e viceversa. Un individuo che regola eccessivamente la manifestazione delle sue espressioni emotive risulta evitante, impedendo al partner e alle persone che interagiscono con lui di manifestare le proprie, bloccando cos linterazione(Butler 2003). Risulta per indispensabile per la regolazione dei rapporti sociali(display rules).

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CAPITOLO XII PERSONALITA GLI APPROCCI PSICODINAMICI DELLA PERSONALITA La personalit linsieme delle caratteristiche durature che caratterizzano i comportamenti e che rendono unico ogni individuo. La teoria psicoanalitica/psicodinamica di Freud fondata sullidea che i conflitti interni dei quali gli individui hanno scarsa consapevolezza agiscono come determinanti della personalit.
LA TEORIA PSICOANALITICA DI FREUD

Medico austriaco fondatore della psicoanalisi, teorizza che gran parte del comportamento motivato dallinconscio, luogo della mente dove i pensieri e le esperienze che provocano dolore sono accantonati, affinch non interferiscano con la vita normale. Linconscio maschera il significato di questi eventi rimossi, vanno quindi interpretati(lapsus, fantasie e sogni). Strutturazione della personalit: Es-Io e Superio Concezione astratta del modello di personalit di Freud. ES: parte primitiva della personalit che ha lo scopo di soddisfare i bisogni primari e di alleviare lo stato di tensione causato da essi. Quindi agisce in base a quello che Freud chiama principio di piacere. Ma poich non sempre possibile soddisfare i bisogni tutte le volte che essi compaiono, Freud introduce il concetto di IO: opera in accordo con il principio di realt e consente allindividuo di assumere comportamenti che non lo mettano in pericolo e che siano in accordo con le regole sociali. SUPER-IO: rappresenta il bene e il male. Giusto e sbagliato. Distinguiamo la coscienza che regola la nostra moralit e lideale dellio che ci porta a comportarci in virt di quello che noi vorremmo essere. Sia il super-io che les agiscono in modo irrealistico, se agissero da soli creerebbero o un essere primitivo capace solo di soddisfare i propri bisogni o un perfezionista incapace di giungere a compromessi con la realt. La presenza dellio media tra queste due posizioni estreme. Lo sviluppo della personalit: una teoria per stadi Sviluppo per stadi, difficolt incontrate in una delle fasi possono secondo Freud predire caratteristiche della personalit. Fase orale: dalla nascita a 18 mesi, il centro del piacere la bocca. Se i bambini sono iperappagati(allattati ogni volta che piangono) o frustratisi pu avere la fissazione, ovvero la persistenza di conflitti e preoccupazioni legate a questo stadio di sviluppo. Quindi adulti legati attivit orali(mangiare, parlare, fumare). Fase anale: da 18 a 3 anni. Il centro del piacere lano. I bambini provano piacere nel trattenere e nellespellere le feci. Se laddestramento al controllo sfinterico(che fisiologicamente non pu avvenire prima dei 2 anni) troppo severo, la fissazione sfocer in un comportamento troppo ordinato, rigido, o al contrario disordine e sciatteria. Fase fallica: da 3 anni. Il centro del piacere sono i genitali. In qs periodo evento importantissimo per sviluppo della personalit: conflitto edipico. Step principali
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Bambino scopre differenza anatomiche sessuali e sviluppa interesse sessuale vs genitore di sesso opposto o Vede padre come rivale e desidera ucciderlo. o Il desiderio di uccidere si trasforma in paura di castrazione perch padre potente, potrebbe accorgersi della tresca e castrarlo. o Lansia da castrazione cos forte che il bambino reprime desiderio per la madre e si identifica nel padre. o Il pensiero che muove questo che diventare come il padre gli permetter di avere una donna come la mamma alla quale ha dovuto rinunciare. o Bambina sviluppa interesse sessuale verso genitore di sesso opposto sperimentando linvidia del pene. o Incolpano le loro madri di qs castrazione. o La risoluzione sta nellidentificarsi con la propria madre. Problemi in questa fase porterebbero a problemi vari, inclusi fallimenti nello sviluppo della coscienza e comportamenti sessuali impropri relativamente al ruolo. Fase di latenza: da 5-6 anni fino alla pubert sentimenti sessuali sopiti Fase genitale: durante ladolescenza i desideri riemergono e questa fase accompagna luomo fine alla morte. Si ha una forma di sessualit consapevole e matura(si spera). o I meccanismi di difesa Le teorizzazioni nascevano dai problemi pratici affrontati da F. con i suoi pazienti, in particolare langoscia nevrotica, ovvero senza unapparente ragione, nella quale gli impulsi provenienti dallES minacciano di irrompere e di diventare incontrollabili. I meccanismi di difesa sono strategie adottate dallindividuo inconsciamente per far fronte allangoscia, occultandone la fonte a se stessi e agli altri. --PRINCIPALI MECCANISMI DI DIFESA Rimozione: impulsi inaccettabili rimandati allinconscio Regressione: comportamento relativo a uno stadio precedente di sviluppo Spostamento: rabbia espressa contro una persona pi debole invece delleffettivo destinatario Razionalizzazione: attribuire motivazioni razionali ad un comportamento, invece di quelle reali Negazione: rifiutare informazione che produce angoscia Proiezioni: attribuzione di sentimenti o impulsi propri ad unaltra persona Formazione reattiva: impulsi inconsci vengono espressi nel loro opposto(eccessiva amorevolezza vs odio/fastidio Sublimazione:persona trasferisce un impulso indesiderato a comportamenti socialmente approvati. Valutazione dei retaggi freudiani Critiche da parte degli psicologi della personalit: mancanza di evidenze scientifiche anche se le sue teorie sono supportate dallo studio di singoli casi. Gli stadi dello sviluppo della personalit sono puramente astratti, non si possono provare. Non considera che nella vita possono avvenire profonde modificazioni della personalit Lo si accusa di maschilismo per la teoria dellinvidia del pene
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Lautore fece le sue osservazioni su una popolazione ristretta, formata da donne austriache dellalta borghesia vissute nel periodo rigido e puritano dei primi del 900. La prospettiva interculturale pone dei limiti alla possibilit di generalizzare le teorie freudiane. Es. in alcune culture il ruolo di educatore non spetta al padre, quindi il complesso edipico non ha pi valore.

GLI PSICOANALISTI NEOFREUDIANI

Partendo dalle teorie di F. rifiutarono alcuni suoi punti principali dando meno risalto allaspetto sessuale e allEs, attribuendo invece maggior importanza allIo e ai fattori culturali e ambientali nello sviluppo della personalit Linconscio collettivo di Jung Jung rifiuta le implicazioni fortemente sessuali delle teorie di F. affermando lesistenza di un inconscio collettivo, ovvero di un insieme di idee, credenze, paure che ereditiamo e che sono comuni allintera umanit. Afferma lesistenza di archetipi, vale a dire rappresentazioni simboliche universali costantemente presenti nella storia, nella filosofia, nellarte(ad esempio la madre che compare sempre nellarte, letteratura). Gli archetipi secondo Jung influenzano le nostre reazioni, credenze abitudini. Adler e gli altri neofreudiani Anche Adler nega lenfasi di F. sui bisogni sessuali affermando che la motivazione umana sostenuta dal desiderio di superiorit inteso come bisogno di migliorarsi continuamente. Questa continua spinta al miglioramento origina secondo lautore dal complesso di inferiorit(fisiologico) del bambino e dal conseguente desiderio di evolversi da esso. Erikson, Anna Freud e Horney meno focalizzati su sesso e maggiormente su fattori culturali. Horney fu una delle prime psicologhe femministe rifiutando la tesi dellinvidia del pene sostenendo piuttosto che linvidia era verso i privilegi maschili piuttosto che verso parti anatomiche. Nancy Chodorow 1991 spiega la differenza di identit di genere. ALTRE PRINCIPALI TEORIE DELLUNICITA UMANA DELLA PERSONALITA: ALLA RICERCA

LA TEORIA DEI TRATTI: ETICHETTARE LA PERSONALIT Quali delle qualit di una persona sono pi importanti per capirne il comportamento? Gli psicologi hanno ideato la teoria dei tratti, ovvero un modello che cerca di identificare i tratti base per descrivere la personalit di un individuo, dove per tratti si intendono le dimensioni permanenti della personalit di un individuo.

La teoria dei tratti di Allport: lidentificazione di quelli pi importanti Dopo avere identificato ben 4500 termini per definire la personalit, decise di istituire tre categorie essenziali
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tratto maggiore: caratteristica che guida gran parte della personalit e comportamento di una persona(es. altruismo, egoismo) tratto centrale: caratteristiche principali dellindividuo(onest socievolezza) circa 10 per ogni individuo tratti secondari: caratteristiche che influenzano un numero inferiore di situazioni: non bere vino, leggere libri gialli. Cattell, Eysenck e i big five: quantificare la personalit Analisi fattoriale di Cattel(1965): un metodo per trovare le relazioni tra un ampio numero di variabili. Il ricercatore somministra un questionario chiedendo ai partecipanti di descriversi utilizzando una lista di attributi. Cattel identifica 16 coppie di attributi che possono definire la personalit e attribuisce punteggi per ogni tratto. Lo strumento sviluppato era il Questionario dei 16 fattori di personalit (16PF).

Eysenk (1995) arriva alla conclusione che la persona pu essere meglio descritta attraverso solo 3 tratti di personalit: 1. estroversione: collegata al grado di socievolezza(vivacit attivismo assertivit ricerca di sensazioni) 2. Nevroticismo: collegata al grado di stabilit emotiva(ansia depressione bassa autostima sensi di colpa tensione) 3. Psicoticismo: collegata al grado di distorsione della realt(aggressivit freddezza egocentrismo) Lo studioso affermava di poter predire il comportamento delle persone attraverso la definizione di questi tratti. Teoria dei Big Five la teoria dei tratti pi influente perch rileva caratteristiche riscontrabili inet differenti, culture differenti, classi differenti. APERTURA MENTALE(indipendente, fantasioso, propenso ai cambiamenti)+ contr COSCIENZIOSIT(attento, disciplinato, organizzato)+ contrario ESTROVERSIONE(loquace, amante del divertimento, socievole)+ contrario AMICALIT(solidale, gentile, comprensivo)+ contrario NEVROTICISMO(stabile, calmo, sicuro)+ contrario Valutazione della teoria dei tratti Fornisce una spiegazione lineare della coerenza del comportamento delle persone. Permette di comparare una persona con unaltra. Utilizzata per ricercare persone con particolari tratti utili per determinati lavori. Critica: il risultato pu essere considerato un etichettamento, una descrizione piuttosto che la spiegazione del comportamento della persona.
LA TEORIA DELLAPPRENDIMENTO: SIAMO CI CHE ABBIAMO IMPARATO Gli approcci psicodinamica e dei tratti si concentrano sullinterno della persona. Invece i teorici dellapprendimento affermano che la personalit il risultato di ci che la persona apprende dallambiente. Si ignorano i sentimenti e si predilige losservazione dellambiente dove la persona vive. OPsonline.it la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti desame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc E-mail: info@opsonline.it Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006

Skinner 1975- teorico dellapprendimento pi influente, afferma che ogni comportamento frutto di schemi appresi e rinforzati, niente basato su esperienze infantili. Secondo i comportamentisti qualsiasi comportamente pu essere cambiato attraverso strategie basate sullapprendimento e sui rinforzatori. Lapproccio socio-cognitivo allo studio della personalit Bandura uno dei principali sostenitori delle teorie socio-cognitive che enfatizzano linfluenza di pensieri, sentimenti, aspettative nella formazione della personalit Apprendimento per osservazione(Bandura) : si guarda e si ripete ci che porta un risultato positivo. Bandura pone enfasi sullautoefficacia: autostima dellindividuo che lo porta ad avere successo e ottenere ci che vuole. Bassa autostima crea situazioni di tensione e di stress che favoriscono la cattiva riuscita di un evento(circolo vizioso) Lapproccio socio-cognitivo considera importante il feed-back, lambiente influisce la personalit e VICEVERSA. Influenza culturale: armonia relazionale + importante nelle culture asiatiche. Valutazione delle teorie dellapprendimento Accusati di semplificare troppo la personalit riducendola ad un processo di causa effetto, escludendo fattori emotivi. Questa visione deterministica leva alluomo ogni capacit di intervenire sugli eventi e di modificare il proprio comportamento. Hanno tuttavia fornito strumenti per studio e trattamento di molti disturbi psiclologici.
TEORIA BIOLOGICA ED EVOLUZIONISTICA: SI NASCE CON UNA PERSONALIT? La personalit ereditaria(Buss 2001), i tratti che hanno permesso la sopravvivenza dei nostri avi sono stati trasmessi da una generazione allaltra al pari delle caratteristiche fisiche da particolari combinazioni di geni. Studi su gemelli identici vissuti in ambienti diversi mostrano caratteristiche della personalit analoghe. Temperamento: insieme di caratteri innati che emerge nellindividuo sin dallinfanzia. Ricerche: persone con gene per il recettore della dopamina pi lungo tendono a cercare situazioni eccitanti maggiormente degli altri. Sebbene siano stati isolati geni responsabili di alcuni tratti della personalit, difficile capire quanto la personalit incida sullambiente che poi a sua volta incide sulla personalit. Esempio bambino con carattere sorridente influisce sullatteggiamento dei genitori che saranno pi allegri. LA TEORIA UMANISTICA: LUNICIT DELLINDIVIDUO

Lapproccio psicodinamico vede la persona come controllata da forze inconsce. Lapproccio dei tratti da un insieme stabile di caratteristiche Lapproccio biologico evoluzionistico da fattori ereditati Lapproccio umanistico enfatizza invece gli aspetti positivi della persona e la sua tendenza a raggiungere livelli pi alti di funzionamento. Il nucleo della personalit completato dalle caratteristiche uniche e irripetibili dellindividuo. Carl Rogers(1971) principale sostenitore di queste teorie. Insieme a Maslow sostiene il bisogno di autorealizzazione di tutti gli individui, insieme al bisogno di essere amati e

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accettati. Noi ci riconosciamo negli altri e in quello che gli altri pensano e dicono di noi, il nostro s costruito in gran parte dallimmagine che gli altri trasmettono di noi. Se non ci si sente amati e accettati non si pu evolvere ad uno stadio pi alto di conoscenza e di maturit, per questo Rogers afferma che la presenza di una persona capace di accettare incondizionatamente e senza giudizio, d la possibilit di costruire un giudizio pi realistico di s. Al contrario il dover condizionare il comportamento per mostrarci in un certo modo, porta frustrazione e ansia. Valutazione delle teorie umanistiche I critici si chiedono se laccettazione incondizionata porti realmente ad un aggiustamento della personalit, come criticano lassunto di base che tutte le persone sono buone. Si tuttavia rilevata importante levidenziazione dellunicit dellessere umano.

CONFRONTO FRA LE TEORIE DELLA PERSONALIT

Ognuna delle teorie osservate enfatizza un certo aspetto della personalit e la studia da un differente punto di vista. Quindi possiamo concludere che unosservazione completa non pu prescindere dallutilizzo di tutte queste prospettive. VALUTAZIONE DELLA PERSONALITA: DEFINIRE COSA CI RENDE SPECIALI Sono utilizzati test psicologici: misure standard per valutare il comportamento. Sono usati dagli psicologi per aiutare le persone a prendere decisioni coerenti con la loro personalit e a capire se stessi. Attendibilit: possibilit di ripetere ottenendo lo stesso risultato. Validit: misurano ci che si vuole misurare. I test psicologici sono basati su valori normativi, ovvero misure di riferimento delle prestazioni ottenute da un gruppo di riferimento. Non di poco conto stabilire norme adeguate, il gruppo sul quale sono stati calcolati i valori normativi il riferimento per valutare il singolo o altri gruppi!!
NELLO STABILIRE I VALORI NORMATIVI DOVREBBERO ESSERE CONSIDERATE LA RAZZA E LETNIA? In questione vi il GATB General Attitude Test Battery istituito dal ministero del lavoro degli USA 50 anni fa che misura diverse abilit, dal coordinamento occhio/mano alla competenza nella lettura. Alcune facolt da esso misurate non venivano performate da ispanici e neri perch non avevano mai lavorato. Quindi governo stabil valori normativi diversi per loro. Ci suscit disaccordo, per alcuni studiosi era una manipolazione a favore di alcune monoranze.

MISURE DI PERSONALIT SELF-REPORT

Test di autodescrizione possono essere usati per dedurre la presenza di particolari caratteristiche personali. Il pi famoso tra i Self Report lInventario Multifasico della Personalit Minnesota 2(MMPI-2) tradotto in 100 lingue - serve per identificare persone con difficolt psicologica disturbi della personalit.
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Utilizzato per astronauti, per verificare se poliziotti idonei uso pistola, buon predittore di comportamenti. 567 item. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, il test si basa sulle risposte fornite; esistono anche le scale della menzogna) Come hanno scelto i ricercatori quali domande fare e quali risposte considerare? Attraverso la standardizzazione del test. Somministrando il test a pazienti psichiatrici diversi, hanno potuto stabilire quali risposte vengono date per ogni tipo di disagio psichico(depressione, schizofrenia). Abuso da parte dei datori di lavoro che non sanno spesso interpretarlo.

METODI PROIETTIVI

Vengono mostrati a un soggetto stimoli ambigui e viene chiesto di raccontare una storia, le risposte sono considerate proiezioni di come la persona. Es test di Rorschach, stimoli simmetrici, i soggetti sono classificati in base alle risposte che danno su ci che vedono(orso-controllo emotivo) Es TAT Test di Appercezione Tematica. Serie di immagini sulle quali la persona deve scrivere una storia sulla quale vengono tratte delle conclusioni. I test proiettivi in particolare Rorschach sono molto criticati perch necessitano di interpretazione e troppe deduzioni da parte dellesaminatore. Sono tuttavia largamente utilizzati soprattutto in ambito clinico.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Misure dirette del comportamento che hanno lo scopo di descrivere caratteristiche specifiche della personalit. Osservazione partecipante o situazione sperimentale. Vengono misurati alcuni atti e la loro durata, es interazione con gli altri, atti aggressivi, domande,

VALUTARE LE VALUTAZIONI DELLA PERSONALIT

I test sono molto usati dalle aziende quando ricercano candidati per ricoprire posizioni particolari. Da tenere presente: le misure di personalit dei test sono accompagnate da spiegazioni, che danno anche indicazioni sui possibili destinatari del test, ovvero a chi adatto non basarsi sul risultato di un solo test ma accompagnarlo da altre info personali. I risultati non sono sempre accurati(errore, giornata storta)

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CAPITOLO XIII PSICOLOGIA POSITIVA E BENESSERE BENESSERE SOGGETTIVO Status, reddito, abitazione non riescono a spiegare esaurientemente il benessere di un individuo. Il benessere risulta essere una condizione estremamente soggettiva, definita dal modo in cui lindividuo affronta situazioni e si relaziona con lambiente. Le indagini sulla felicit evidenziano tre elementi Soggettivit(la stessa cosa pu rendere felici o infelici) Temporalit (la stessa cosa in periodi diversi pu suscitare sentimenti diversi) Transitoriet(ci che ci rende felici non mantiene lo stesso effetto nel tempo) Un supporto arriva dalla psicologia positiva e da due diverse accezioni di felicit: edonia e eudaimonia LA PSICOLOGIA POSITIVA Tende a valorizzare le risorse dellindividuo potenziando quello che lui possiede invece di focalizzarsi sulle sue carenze e patologie. COSTRUIRE vs RIPARARE Felicit: EDONIA O EUDAIMONIA? La psicologia positiva si sviluppa a partire da due prospettive : EDONICA: ha origine nellAntica Grecia(Aristippo). In psicologia positiva analizza la dimensione del piacere inteso come benessere personale(Kahneman, Diener,Schwarz). Studia quello che rende piacevoli le esperienze. Benessere inteso come raggiungimento degli obiettivi RILEVANTI PER IL SOGGETTO. Benessere e edonismo si equivalgono EUDAIMONICA: analizza fattori che favoriscono lo sviluppo delle potenzialit del soggetto, secondo il medesimo concetto aristotelico. Ma Aristotele negava il piacere fine a se stesso esaltando invece lintegrazione con gli altri, interazione tra benessere individuale e collettivo. Si felici solo se si svolgono attivit in armonia con la propria natura(Erich Fromm) Espressivit personale come condizione privilegiata per il raggiungimento del benessere. SET POINT E STABILITA DEL LIVELLO DI BENESSERE SOGGETTIVO Secondo la prospettive eudaimonica al piacere non corrisponde necessariamente i benessere. Grosse vincite di denaro portano a situazioni di felicit che poi torna allo stato precedente entro breve tempo. Persone che subiscono gravi danni in incidenti tornano possono poi tornare al benessere iniziale. Dunque il livello di benessere soggettivo sembra essere fissato su un set point personale al quale si tende sempre a tornare. BENESSERE ED ESPERIENZE POSITIVE Sapersi concentrare su esperienze positive migliora il benessere della persona e ne allunga la vita. Caratteristiche delle persone positive
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Gli individui positivi hanno unalta autostima, si considerano pi intelligenti, sono consapevoli delle proprie capacit di controllo, Amano frequentare altre persone, hanno ricche e positive relazioni sociali. Sono altruisti, traggono piacere dallesserlo e dallo svolgere attivit di volontariato. Sono ottimisti e questo permette loro di perseverare nei compiti e di ottenere maggiori successi. Studi longitudinali su gruppi di persone hanno evidenziato che quelle ottimiste vivevano pi a lungo. Benessere ed emozioni positive Le emozioni positive hanno effetti positivi sul sistema immunitario, occorre per distinguere il piacere derivante dal soddisfacimento di un bisogno primario dal benessere derivante dallessersi messo alla prova, avere raggiunto risultati, avere costruito qualcosa. La Broaden and built theory(Isen 2000) afferma che le emozioni positive ampliano le potenzialit cognitive delle persone costruendo le risorse per la sopravvivenza.secondo tale teoria le emozioni positive che si accumulano durante le esperienze positive, si mantengono a lungo. Sono persone pi aperte, accettano maggiormente le differenze e sono pronte al confronto, alle informazioni. Ipotesi di neutralizzazione(undoing hypothesis) secondo la quale emozioni positive possono modificare gli effetti di successive emozioni negative. Larousal mitigato, relazione positiva tra resilienza ed emozioni positive. Esperimento dove viene chiesto a un gruppo di studenti di concentrarsi sulle esperienze positive cercando di trovarne il significato.--> aumentata resilienza di fronte ai conflitti. STRESS E COPING: DUE SISTEMI AL SERVIZIO DEL BENESSERE Stress: stato di tensione fisiologica e psicologica attivato da un evento Coping: valutazione e utilizzo delle capacita per fronteggiare un evento. Il fenomeno dello stress considerato lintero processo di reazione allo stress(SRP) e non sua conseguenza. Quindi caratterizzato da una continua reazione e interazione fra stressore e strategie di coping. Lo stress pu essere controllabile quando le strategie di coping messe in atto consentono allindividuo di utilizzare modelli adattivi. Quando incontrollabile (per incapacit del soggetto o per le caratteristiche ambientali) porta a scompensi fisici(cardiopatia, infarto, ulcera, ipertensione) e psichici (psicosi). Esperimenti su cavie sottoposte a eventi stressanti controllabili, hanno dimostrato che in et adulta dimostravano maggior capacit di abituarsi a situazioni nuove, maggior flessibilit di fronte a ebventi stressanti, non routinari. Differentemente per cavie sottoposte a eventi stressanti NON controllabili. Flessibilit nelladottare sempre nuove strategie di coping permette di superare meglio le situazioni difficili. UNA DEFINIZIONE DI STRESS STRESS: risposta dellorganismo a un evento che ne destabilizza lomeostasi o ne minaccia la sopravvivenza.
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STRESSOR: evento stressante Stress fisico e stress psicologico Alcuni eventi sono universalmente stressanti(morte, cataclisma). Altri vengono individualmente vissuti in modo differente(es. sport estremi). Lo stresso evento (es. rifiuto di un invito a cena) pu essere interpretato come rifiuto o come semplice non disponibilit dellaltra persona. Dipende in qs caso dalla propria autostima. Classi di eventi stressanti 1. stressori cataclismici: di elevata intensit e che influenzano un gran numero di persone. Per alcuni lo stress passa perch quando sono passati si pu guardare al futuro perch il peggio passato(es fenomeni naturali). Per atti terroristici no perch si pensa possano ripetersi. 2. stressori personali: morte, fallimento, perdita del lavoro. Ma pi il tempo passa e pi si riacquista equilibrio. Disturbo post-traumatico da stress: dopo forti stress le persone possono rivivere vividi flashback o incubi che rievocano lo stress. Anche solo un rumore pu scatenarlo. Frequente nei reduci dal Vietnam. 3. stressori ambientali: relativi a fatiche quotidiane. Coda in auto, rapporto col partner non soddisfacente, lavoro non soddisfacente. Possono portare influenza, angina, lombalgia. Uplifts: eventi positivi che compensano gli stressori(relazione con amico, partner, festa con amici) UNA DEFINIZIONE DI COPING COPING: insieme di pensieri e comportamenti utilizzati per far fronte a situazioni/eventi valutati come stressanti. valutazione dellindividuo(appraisal) della minaccia che attiva negazioni negative deintensificazione dellarousal attivazione di processi cognitivi e fisiologici per abbassare il livello di stress causato dallevento Strategie di coping Alcune strategie(esitamento) sono maggiormente associate a risvolti psicologici e fisici negativi. Altre dove prevale la proattivit hanno maggiori probabilit di esito positivo. Lo studio dei meccanismi di difesa stato il precursore dello studio delle strategie di coping. Questi meccanismi per EVITANO la realta, non la affrontano, mentre le strategie di coping si. Lazarus 1975 differenza tra Coping primario: capacit di fronteggiare levento, dove se ne considera la valenza edonica e la capacit di fronteggiarlo. Coping secondario: consiste nella regolazione della risposta emotiva ela risposta effettivamente messa in atto dal soggetto Frydenberg e Lewis 1996 diverse strategie di coping:
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Coping emotion focused: le strategie sono mirate alla modificazione delle reazioni emotive di fronte allevento stressante Coping problem focused: le strategie sono mirate alla modificazione del problema o della causa dello stress. Di solito la prima viene attivata quando levento considerato irriducibile, la seconda quando vi la possibilit di modificarlo. Una delle forme di coping pi utilizzate il coping di evitamento, che consiste nel rinvio del momento di affrontare la situazione o del wishful thinking, ovvero il pensiero che succeda qualcosa che in qualche modo gli eviter di affrontare il problema. Impotenza appresa o learned helplessness Definizione: sentimento di impotenza generato dalla sensazione di non poter assolutamente controllare una situazione, che porta ad accettare la situazione cos come . Seligman 1993 il sentimento di impotenza diventa cos radicato che la persona rinuncia a qualsiasi intervento per affrontare la situazione anche se potrebbe essere in grado di esercitare influenza!!! Esperimento in un istituto per anziani, 2 gruppi, ad uno veniva fatto decidere come e quando svolgere le attivit della giornata (mangiare, televisione, dormire) e allaltro no. Guarigione e mortalit dimezzata nel primo.

Stili di coping: la resistenza allo stress(hardiness) e la resilienza. Ogni persona adotta strategie proprie per affrontare lo stress. Hardiness: caratteristica delle persone che genera invulnerabilit allo stress. E costituita da 3 componenti: 1. limpegno(commitment), la tendenza a svolgere un compito con la sensazione che le sue attivit siano importanti e significative 2. la sfida(challenge), per la persona il cambiamento rappresenta una sfida e non una minaccia 3. il controllo(control), la sensazione che le persone siano in grado di modificare gli eventi della loro vita
RESILIENZA: capace di resistere e di rinascere anche dopo una profonda avversit. Sono persone gentili e accomodanti, intrattengono ottimi rapporti sociali. I ricercatori hanno trovato che chi appartiene ad una rete o comunit riesce a neutralizzare meglio lo stress perch sa che c sempre qualcuno che pu aiutarlo e occuparsi di lui. Anche la presenza di un animale domestico riduce lo stress. Pattern adattativi efficaci per affrontare lo stress Il coping un sistema complesso ma deve essere flessibile e non pu essere ridotto ad un elenco di strategie da adottare senza considerare il contesto. Pattern adattativi efficaci: Biofeedback, controllo delle reazioni fisiologiche indotte dallo stress. Lesercizio fisico aiuta e conferisce la sensazione di maggior controllo del proprio corpo. Prepararsi allo stress prima che insorga. Lindividuo che sa a cosa va incontro reagisce meglio, meno arousal. OPsonline.it la principale web community italiana per studenti e professionisti della Psicologia Appunti desame, tesi di laurea, articoli, forum di discussione, eventi, annunci di lavoro, esame di stato, ecc E-mail: info@opsonline.it Web: http://www.opsonline.it Gestito da Obiettivo Psicologia srl, via Castel Colonna 34, 00179, Roma - p.iva: 07584501006

Ruminazione: ripensare allevento per portarne alla luce gli errori. Rendere meno minacciosa una situazione osservandola da un altro punto di vista. Risolvere il problema possibilmente in gruppo, con laiuto di altre persone. Non da soli. Rifiuto consapevole del problema Il prevalere di una modalit autocritica e autocolpevolizzante porta alla rinuncia e diventa la premessa per una situazione di impotenza appresa.

BENESSERE E SALUTE La malattia non pi considerata un fenomeno meramente biologico. Allinizio del XX secolo la concezione era questa anche perch la principale causa di morte erano le infezioni. Ora sono Cardiopatie, cancro e diabete, che spesso si protraggono per anni con profondi risvolti psicologici. Le ricerche mostrano una profonda dipendenza tra corpo e mente, in campo medico stato dimostrato che la capacit di fare fronte allo stress giova molto al sistema immunitario che come sappiamo, si attiva difendendoci da malattie e tumori. PSICONEUROIMMUNOLOGIA La PNI(Ader 1975) studia le interazione tra fattori psichici(ansia stress) sistema immunitario e sistema endocrino. Questa scienza medica ha scoperto una relazione tra lo stato emotivo dellindividuo e capacit di combattere le malattie. Eustress e distress Eustress: la reazione immediata allo stress di natura neurofisiologica. Aumentano gli ormoni dello stress(cortisolo e adrenalina prodotto dal surrene) che aumentano pressione e frequenza cardiaca. Il cortisolo tende a inibire le funzioni corporee non indispensabili nel breve periodo ma garantisce la sopravvivenza degli organi vitali, per questo aumenta la gittata cardiaca a incrementa la gluconeogenesi epatica. In questa situazione lorganismo pronto allemergenza grazie a queste razioni adattive. Distress: lesposizione continua allo stress causa deterioramento dei tessuti somatici(vasi sanguigni e cuore). Il sistema immunitario si deteriora e riduca la capacit di difendere il corpo dalle infezioni. Una causa potrebbe essere che lo stress altera la produzione di linfociti, o che la sovrastimoli causando malattie autoimmuni e reazioni allergiche. Unaltre reazione inadeguata del sistema immunitario pu causare tumori e non riuscire a impedire metastasi. IL MODELLO DELLA SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO(SGA) Secondo questo modello viene emesso lo stesso insieme di reazioni allo stress indipendentemente dalla causa. (Selye1976) descrive questo modello come costituito da 3 fasi 1. fase di attivazione, a livello biologico vi attivazione utile per affrontar lo stress 2. resistenza, strategie di coping
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3. si entra nella terza detta quella di esaurimento se la persona non ha adeguate risorse per resistere allo stress. Si manifestano le conseguenze negative dello stress: malattia, incapacit a concentrarsi, irritabilit, perdita di contatto con la realt nei casi pi gravi. Il soggetto si logora. La sopravvenuta patologia pu sotto un certo profilo aiutarlo a uscire dallo stress, fornendogli una scusa per non terminare il compito(es. malattia sul posto di lavoro). STRESS E DISTURBI PSICOFISIOLOGICI Detti anche disturbi psicosomatici. I pi comuni: ipertensione, cefalea, lombalgia, stipsi, raffreddore. Elevati livelli di stress impediscono alle persone di far fronte ai problemi della vita. In sintesi 3 conseguenze principali: 1. aumento dei livelli ormonali, dimuniz sistema immunitario, ipertensione 2. lo stress induce a comportamenti inadeguati(fumo, eccesso di cibo, alcool) 3. incapacit di rivolgersi al medico e di seguirne le indicazioni Gli A e i B della coronaropatia Pattern di comportamento di tipo A: impaziente, competitivo, aggressivi, determinati sul lavoro, ostili, dedicano molte ore al lavoro, ritmi serrati, multitasking, impazienti rispetto alle prestazioni di altri individui che ritengono lenti. Hanno una probabilit doppia di sviluppare coronaropatie rispetto al tipo B. ira e ostilit causano frequenti arousal, ipertensione favorisce coronaropatia. La maggior parte dei risultati riguarda i maschi. La presenza di queste caratteristiche permette di predire linsorgenza di un infarto tanto quanto fattori come fumo, pressione alta. Pattern di comportamento di tipo B: cooperativi, meno competitivi, non aggressivi, no time oriented, Aspetti psicologici del cancro Seconda causa di morte dopo la coronaropatia. Anche se i processi che intervengono nella metastasi sono fisiologici, vi sono molti dati che indicano che le reazioni emotive dei pazienti(cisplatino) hanno un effetto critico sul suo decorso. Uno studio ha analizzato i tassi di sopravvivenza di donne alle quali era stato asportato un seno perch affette da cancro. Tassi di sopravvivenza correlati al tipo di reazione psicologica(pi o meno combattive). Altre ricerche contraddicono qs ipotesi affermando che il tasso di sopravvivenza nel lungo periodo uguale per tutte, migliorano solo le strategie di coping. Secondo gli psicologi specializzati in PNI lo stato emotivo favorisce lattivazione dei linfociti killer che aiutano a controllare dimensione e diffusione dei tumori maligni.

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