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Modulo II : Teoria delle strutture in acciaio Lezione 5 Membrature inflesse e pressoinflesse: progetto e verifica

Sommario
II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU) II.5a.1Generalit II.5a.2 Membrature soggette a flessione sem. II.5a.3 Membrature soggette a puro taglio II.5a.4 Membrature soggette a pura torsione II.5a.5 Cenni sul calcolo delle membrature soggette a sollecitazioni composte

II.5b) Verifiche in esercizio (SLE) II.5b.1 Generalit II.5b.2 Verifica dello t t II 5b 2 V ifi d ll stato di spostamento t t II.5b.3 Verifica dello stato di vibrazione

Docente: Resp. scientifico: Coordinamento:

ing. Gianmaria Di Lorenzo prof. Raffaele Landolfo prof. Dante Galeota

Modulo II : Teoria delle strutture in acciaio Lezione 5 Membrature inflesse e pressoinflesse: progetto e verifica

Sommario II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)


II.5a.1 II.5a.2 II.5a.3 II.5a.4 II 5a 4 II.5a.5 Generalit Membrature soggette a flessione semplice Membrature soggette a puro taglio Membrature soggette a pura torsione Cenni sul calcolo delle membrature soggette a sollecitazioni composte

II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)


II.5b.1 Generalit II.5b.2 Verifica dello stato di spostamento II.5b.3 Verifica dello t t II 5b 3 V ifi d ll stato di vibrazione ib i
Docente: Resp. scientifico: Coordinamento: ing. Gianmaria Di Lorenzo prof. Raffaele Landolfo prof. Dante Galeota

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.1 Generalit II 5 1 G lit


Sistema strutturale
Costruzione esistente Costruzione in prog.

Definizione
Il controllo teorico il processo attraverso il quale si verifica che la risposta del sistema strutturale (Domanda=D) compatibile con determinati limiti prestazionali (Capacit=C)
Deterministici o di Livello 0; Semiprobabilistici o di Livello I; P b bili ti i o di Livello II, III e IV Probabilistici Li ll II IV.
SL

Identif.

1a

1b

TA

F Fasi operati ive

Modellazione

Metodi

3 no si 5

Analisi Controllo (teorico) o verifica Sintesi (S)

Controllo
Sd Rd Resistenza d lim Deformabilit

()

Realizzazione e Controllo sperimentale

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2 II 5a 2

Membrature soggette a flessione semplice


Esempi di membrature inflesse Dimensionamento rispetto alla resistenza Verifica agli SLU secondo EC3
Verifica di resistenza Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

II.5a.2.1 II.5a.2.2 II.5a.2.3 II.5a.2.4

II.5a.2.3.1 II.5a.2.3.2

Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

II.5a.2.4.1 Verifica di resistenza II.5a.2.4.2 Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2.1 Flessione: E II 5 2 1 Fl i Esempi di membrature i fl i b t inflesse


Profilati a doppio T (ad es. HE, IPE) M M
y z Ali larghe Ali strette

Edificio intelaiato multipiano

Travi secondarie

y
Travi principali

Profilati a C (UPN, UPE) M y M


y z N.B. Le travi (per carichi verticali) sono (p ) soggette a flessione semplice in mezzeria

Edificio monopiano z

Travi secondarie

Tubolari e Cold-formd

M M
y Travi principali

M
y z

x
z

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2 II 5a 2

Membrature soggette a flessione semplice


Esempi di membrature inflesse Dimensionamento rispetto alla resistenza Verifica agli SLU secondo EC3
Verifica di resistenza Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

II.5a.2.1 II.5a.2.2 II.5a.2.3 II.5a.2.4

II.5a.2.3.1 II.5a.2.3.2

Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

II.5a.2.4.1 Verifica di resistenza II.5a.2.4.2 Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2.2 Flessione: Di II 5 2 2 Fl i Dimensionamento rispetto alla resistenza i t i tt ll i t


M M
N.B. Le travi progettate per reistenza (rispetto al W) vanno accuratamente verificate allo SLE ed d in i particolare nei confronti della deformabilit (rispetto ad I)

Fasi Operative
IPE

Scelta una tipologia di sezione


Ad esempio IPE

x
z

Scelta del tipo di acciaio


Ad esempio acciaio S275

Modulo di resistenza elastico teorico WY


y dove: Mmax il max momento sollecitante fd la tensione di progetto pari: fy /M0 allo SLU adm alle T.A.

Calcolo del momento flettente massimo alle T.A o SLU


Ad esempio con schemi semplificati o analisi di primo tentativo con mod. di Liv.0

Mmax

Calcolo dell modulo di resistenza W* elastico teorico


y

IPE

z ing. G. Di Lorenzo

Scelta della sezione dal sagomario con W maggiore di quello teorico


Ad esempio altezza i lt 6

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.2 Flessione: Dimensionamento rispetto alla resistenza


Sagomario HE

HE
Asse forte y Iy > I z Asse debole z HEB 100 HEA 120
Pag. 2

ing. G. Di Lorenzo

Unit II.1) Introduzione al calcolo delle strutture in acciaio

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2 II 5a 2

Membrature soggette a flessione semplice


Esempi di membrature inflesse Dimensionamento rispetto alla resistenza Verifica agli SLU secondo EC3
Verifica di resistenza Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

II.5a.2.1 II.5a.2.2 II.5a.2.3 II.5a.2.4

II.5a.2.3.1 II.5a.2.3.2

Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

II.5a.2.4.1 Verifica di resistenza II.5a.2.4.2 Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.3.1 Flessione: cenni introduttivi


Hp
Principio di conservazione delle sezioni piane (hp. Bernulli) e piccoli spostamenti Materiale elastico perfettamente plastico (hp. Prandtl) ed isoresistenete Assenza di qualunque fenomeno instabile

M Mpl My

fy

fy

fy

L prestazione a fl t i i La flessione t d a tende degradare a seguito di fenomeni instabilit locale e/o distorsionale (Vedi Lez.3 Classificazione)

y
/2
Fattori di forma
Moduli di resistenza [L3]

pl180 , =1/R
Momento plastico
fy

Wel = I Y h / 2
2.37 2.00 1.70 1.50 1.27 Y

W pl = 2 SY

fy

Modello meccanico

Momento al limite elastico


fy

=
Z

M pl My

W pl Wel

= y

1.14

pl/y

M y = f y Wel

Fattore di forma geometrico a flessione

M pl = f y W pl
9

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Unit II.1) Introduzione al calcolo delle strutture in acciaio

Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.3.1 Flessione: Verifica di resistenza Sez. Classe 1


Comportamento
Sono quelle sezioni trasversali in grado di sviluppare una cerniera plastica avente la capacit rotazionale richiesta per lanalisi plastica senza che si verifichi riduzione di resistenza

M/Mpl
Mu/Mpl
1.0 fy fy

fu

Classe 1 Duttile

Tipologia di sezioni ed applicazioni


Profili IPE, UPN, HEB, HEM, HEA per h < 300 mm ed acciaio S 235 Sistemi strutturali sismoresistenti ad alta duttilit M

HE

1.0
IPE

u/y
C 3 (by DM.2008)

max/y

/y

Tensione di progetto fd allo SLU

M c ,Rd =
M

W pl f y

Resistenza di progetto a flessione (per resistenza)

M0
Tasso di lavoro

dove Wpl il modulo di res plastico M0 il coeff di sicurezza parziale per resistenza, pari a 1.05

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Unit II.1) Introduzione al calcolo delle strutture in acciaio

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Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.3.1 Flessione: Verifica di resistenza Sez. Classe 2


Comportamento
Sono quelle sezioni trasversali in grado di sviluppare il proprio momento resistente plastico, ma che hanno una capacit rotazionale limitata per effetto dellinstabilit locale

M/Mpl

Classe 2 Compatta

fy

1.0

Tipologia di sezioni ed applicazioni


Profili HEA con acciai S 355 e S 460 Strutture sismoresistenti a bassa duttilit
HEA

1.0

u/y
C 1.5 (by DM LL. PP. 2008)

/y

M c ,Rd =
M

W pl f y

M0

Resistenza di progetto a flessione (per resistenza)

dove Wpl il modulo di res plastico M0 il coeff di sicurezza parziale pari per resistenza, pari a 1.05

Tasso di lavoro

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Unit II.1) Introduzione al calcolo delle strutture in acciaio

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Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.3.1 Flessione: Verifica di resistenza Sez. Classe 3


Comportamento
Sono quelle sezioni trasversali nelle quali le tensioni calcolate nelle fibre esterne compresse della membratura di acciaio, ipotizzando una distribuzione elastica di tensioni, possono raggiungere la resistenza di snervamento ma linstabilit locale pu impedire lo l instabilit sviluppo del momento resistente plastico

M/Mpl
Classe 3 Semi-compatta
fy

1.0

My/Mpl

Tipologia di sezioni ed applicazioni


Profili HEAA Strutture non dissipative M
HEAA

1.0

/y

M c , Rd =
M

Wel ,min f y

M0

Resistenza di progetto a flessione (per resistenza)

(*) Per sezioni non simmetriche si adotta il valore minimo t i due moduli di resistenza elastici corrispondenti alla d li i t l ti i i d ti ll tra d crisi della fibra superiore o inferiore

dove Wel,min il modulo di res elastico minimo(*) della sezione M0 il coeff di sicurezza parziale pari per resistenza, pari a 1.05

Tasso di lavoro

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Unit II.1) Introduzione al calcolo delle strutture in acciaio

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Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.3.1 Flessione: Verifica di resistenza Sez. Classe 4


Comportamento
Sono quelle sezioni trasversali nelle quali linstabilit locale si verificher prima che in uno o pi elementi della sezione trasversale si raggiunga la tensione di snervamento

M/Mpl
Classe 4 Snella

Metodo della tensione ridotta


< fy

Metodo della larghezza efficacie


fy

1.0

Cold-formed EN 1993 1 3 1993-1-3

Tipologia di sezioni ed applicazioni


Lamiere grecate e p g profili cold-formed Strutture non dissipative e sistemi a secco
N.B. I cold-formed ben irrigiditi possono essere anche di classe superiore
Lamiere grecate

Meff/Mpl

Travi lami comp EN 1993-1-5

rid = ( p ) f y
Profili a ZoC

beff = ( p ) b

1.0

/y

M M

M c , Rd =

Weff ,min f y

M0

Resistenza di progetto a flessione (per resistenza)

(*) La parzializzazione delle parti compresse, anche per sezioni lorde simmetriche, genera una asimmetrica per la quale occorre simmetriche considerare il W minimo (crisi delle fibre superiori o inferiori)

dove Weff ,min il modulo di res. efficacie minimo della sezione M0 il coeff di sicurezza parziale per resistenza, pari a 1.05

Tasso di lavoro

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Corso di Costruzioni in Acciaio - B

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

II.5a.2.3.1 Flessione: Comportamento sperimentale


Classe 1 Classe 4

i=1200 mm

L=5800 mm

Esempi di prove a flessione su travi vincolate torsionalmente


Travi cold-formed MH MLC H=300 mm t=2mm Acciaio S235

IPE 240 Acciaio S275

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Unit II.1) Introduzione al calcolo delle strutture in acciaio

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2 II 5a 2

Membrature soggette a flessione semplice


Esempi di membrature inflesse Dimensionamento rispetto alla resistenza Verifica agli SLU secondo EC3
Verifica di resistenza Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

II.5a.2.1 II.5a.2.2 II.5a.2.3 II.5a.2.4

II.5a.2.3.1 II.5a.2.3.2

Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

II.5a.2.4.1 Verifica di resistenza II.5a.2.4.2 Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

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II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2.3.2 Flessione: Verifica di instabilit laterale (svergolamento) by EC3


Tipo curva imperfez. Fattore di imperfez

Vincoli b torsionali a c
0.21 0 21 0.34 0 34 0.49 0 49

d
0.76 0 76

Modelli di resistenza

EN 1993-1-1 Controllo SLU

N.B. Per valutare Mcr vedi EN1993-1-1, al par. 6.3.2.1 e Ann.F ENV 1993-1-3

Mcr

dove:

fy la tensione di snervamento

M1 il coefficiente di sicurezza
instabilit i 1.05 per i t bilit pari a 1 05 Wy il modulo di resistenza della sezione pari;
Coefficiente h tiene conto della C ffi i t che ti t d ll distribuzione del momento flettente tra i ritegni torsionali (si parla in questo caso LT,mod) f=1 se MEd=cost

LT

Ry Rcr

Wy = Wpll per sezioni di clas 1 o 2 Wy = Wel per sezioni di classe 3 Wy = Weff per sezioni di classe 4

Mb,Rd Resistenza di progetto all R i t tt ll insabilit laterale (lateralbuckling)

0.4
La curva dinstab. deve essere minorata da

LT

{1 e 1/(LT2f)}
Resistenza Curva Eulero

LT

1 = f

1
LT

LT {1

e 1/(LT2f)}
Tasso di lavoro

+ LT LT
2

Formula di Ayrton Perry

il coefficiente di riduzione della tensione resistente di progetto a g seguito dellinstabilit flesso torsionale

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2 II 5a 2

Membrature soggette a flessione semplice


Esempi di membrature inflesse Dimensionamento rispetto alla resistenza Verifica agli SLU secondo EC3
Verifica di resistenza Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

II.5a.2.1 II.5a.2.2 II.5a.2.3 II.5a.2.4

II.5a.2.3.1 II.5a.2.3.2

Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

II.5a.2.4.1 Verifica di resistenza II.5a.2.4.2 Verifica di instabilit laterale (svergolamento)

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.2.4.1 Flessione: V ifi alle T A II 5 2 4 1 Fl i Verifica ll T.A.


M M Verifiche di resistenza CNR UNI 10011 DM 1996 Controllo C t ll TA

Flessione retta

x
z

dove: M il momento sollecitante

max
z
n n

adm la tensione ammissibile d


Formula di Navier

W il modulo di resistenza
elastico valutato rispetto allasse neutro coniugato allasse di sollecitazione ll ll it i considerato

max
massima tensione normale presente nella membratura

z
max
n
s

My

Flessione deviata
Mz
n

y
s

Luis Marie Navier (1785-1836)

Tasso di lavoro

z ing. G. Di Lorenzo II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU) 18

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III.5a.2.4.2 Flessione: V ifi allo svergolamento alle T A III 5 2 4 2 Fl i Verifica ll l t ll T.A.


L
Vincoli torsionali distanza tra vincoli torsionali Verifiche di instabilit CNR UNI 10011 DM 1996 Controllo C t ll TA

Metodo

dove:

Meq Mmax Mm momento


medio N.B. Tale espressione valida per travi laminate a doppio T con sezione doppiamente simmetrica
Metodo di C Massonet C.

adm la tensione ammissibile

W il modulo di resistenza elastico


Meq il momento sollecitante equivalente, paria a Meq =1,3 Mm
con travi

max
di collasso per instabilit presente nella membratura

Meq /Mmax [0.75 1]


mensole

tf

b h
z

Meq = Mm

con Meq /Mmax [0. 50 1]

1 1 un coefficiente

amplificativo fittizio delle sollecitazioni pari a

Tasso di lavoro

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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II.5a.3 Membrature soggette a puro taglio


II.5a.3.1 II.5a.3.2 Verifica agli SLU secondo EC3 g Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

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II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.3.1 Membrature a T li V ifi agli SLU secondo EC3 II 5 3 1 M b t Taglio: Verifica li d


VEd VEd
y

Modelli di resistenza Sezioni S i i con anime tozze i

EN 1993-1-1 Controllo SLU

x
z

tf hw y

Per sezioni a doppio T

dove:

Tensione resistente a taglio (vedi Von Mises)

fy la tensione di snervamento

r tw z h

M0 il coefficiente di sicurezza per

Per tubolari

resistenza pari a 1.05

VRd Resistenza di progetto a p g taglio della membratura

Av larea di taglio Sezioni con anime snelle


Snellezza adimensionalizzat a del pannello danima ( ed (vedi EN1993-1-5 993 5 o EN1993-1-3) Tensione tangenziale di collasso dellanima

Anime non irrigidite

VEd VEd
y

hw > 72 tw

= 1 acc S460 = 1.2 altri

New

x
z Tension field

V 1

dove:

Anime irrigidite trasversa

il coefficiente di riduzione della tensione resistente di progetto a seguito imbozzamento

hw > 31 k tw
21

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II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.3 Membrature soggette a puro taglio


II.5a.3.1 II.5a.3.2 Verifica agli SLU secondo EC3 g Verifica alle TA secondo CNRUNI 10011

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II 5 3 2 M b t T li Verifica ll T.A. II.5a.3.2 Membrature a Taglio: V ifi alle T A


VEd VEd
y

Verifiche di resistenza

CNR UNI 10011 DM 1996 Controllo C t ll TA

Metodo semplificato

x
z

Iy(z) momento dinerzia di tutta la sez rispetto a y Sy(z) rappresenta il momento statico dellarea sottesa dalla curva valutato rispetto allasse baricentrico

dove: VEd il taglio sollecitante

Tensione tangenziale ammissibile a taglio (vedi Von Mises)

Av larea di taglio (vedi


verifica SLU)
max

Metodo di Jourawsky
(z)
z
n n

la massima tensione t i l tangenziale

h*

max
Hp. Tensioni tangeziali ortogonali alla corda costanti

z ing. G. Di Lorenzo

dove: h* il braccio della coppia interna ovvero la distanza tra la risultante delle trazioni e compressioni (flessione associata)

Tasso di lavoro

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.4 Membrature soggette a torsione

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.4 II 5 4
T

Membrature soggette a torsione: V ifi M b t tt t i Verifica


Verifiche di resistenza ti CNR UNI 10011 DM 1996 Controllo C t ll TA

Sezioni ttili S i i sottili aperte t


hi

T
y z

max
x N.B. Sfruttando lanalogia idraulica (divergenza nulla del campo vettoriale delle ) possibile osservare che :
Per Per le sezioni aperte (monoconnesse) le tensioni tangenziali da torsione primaria raggiungono il massimo valore in corrispondenza nella fibra estrema dellelemento pi spesso (ovvero torsione N.B. La rigido) Per secondaria fa chiuse le sezioni (biconnesse) lo stato nascere tensioni tensionale massimo si normali e raggiunge in tangenziali corrispondenza dellelemento pi sottile d ll l t i ttil

Torsione primaria o di St. Venant

dove: hi e ti sono rispettivamente laltezza e lo spessore del generico tratto che compone la sezione

Torsione secondaria o da warping

Sezioni sottili chiuse


(formula di Bredt)

dove: fd la tensione di progetto pari: p fy /M0 allo SLU adm alle T.A.

max

T
y z

tmin lo spessore minimo della


sezione media

A larea sottesa dalla linea

Controllo SLU EN 1993-1-1 25

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5 Cenni sul calcolo delle membrature soggette a sollecitazioni composte


II.5a.5.1 II.5a.5.2 II.5a.5.3 II 5 5 3 Verifica elementi presso-inflessi M-N Verifica travi soggette a flessione e taglio M-V Analogie formali t le verifiche M N e M V A l i f li tra l ifi h M-N M-V

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5.1 Verifica l II 5 5 1 V ifi elementi presso-inflessi M-N: G ti i fl i M N Generalit lit


Profilati a doppio T M M
y z

Tubolari

Esempi
M

Edificio intelaiato a nodi rigidi


Colonne

N x

y z

e
N.B. Nel caso di piccola eccentricit (inferiore allimperfezione longitudinale e non necessariamente contenuto al nocciolo centrale) lasta si considera soggetta a sola compressione (vedi par par. II.3 e II.4)

Differenze di comportamento strutturale


M M

=0

Compressione Colonne

Edificio monopiano

Travi di controventi

N Compressione

1. Dominio simmetrico per =0 (isoresistente) 2. Dominio poco arrotondato verso lasse delle ordinate (basso fattore di forma 1.14) 3. Dominio in zona compressa degradato dai fenomeni di instabilit globali e/o locali (dominio convesso) ing. G. Di Lorenzo

z y

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5.1 Le t II 5 5 1 L aste presso-inflesse: V ifi agli SLU b EC3 i fl Verifica li by


x N M

Dominio di interazione N-M


m=MEd/MRd 1
Sez. rett Sez. doppio T Asse forte Sez. doppio T Asse debole m*

Veridiche di resistenza Se o p ast ca dopp a e te Sezioni plastica doppiamente simmetrica Espressione generale

EN 1993-1-1 Controllo SLU

N.B.Le ipotesi sono le stesse introdotte per il momento plastico (vedi par. II.1.3)

n=NEd/NRd

L
Acen
y np

|n|>a

|n|a

n*

1 fy

Comp

A
G d d np

MN= Mpl - Mpl,cen N

MN,Rd Momento resistente ridotto per effetto dello sforzo normale


Confrontando il momento plastico C f d l i della sezione pressoinflessa MN con il momento plastico per sola flessione semplice Mpl, si evince che il primo risulta ridotto per effetto della plasticizzazione della zona centrale Scaturisce d ci che nelle sezioni a S t i da i h ll i i doppio T il momento resistente MN,Rd dipenda dal rapporto tra larea dellanima (A-2btf) che ne modifica la forma

+
MN

Mpl
Inflessione intorno allasse forte

z y
Asse forte y-y

Sezione rettangolare

Sezioni a doppio T di classe 1-2

M N ,Rd = M pl ,Rd 1 n2

]
M N ,Rd = M pl ,Rd

dove: n=NEd /Npl,Rd pari al tasso di lavoro per solo sforzo normale (sforzo normale adimensionalizzato)
Asse debole z-z

Per n a

Inflessione intorno allasse debole

a=(A-2btf )/A il rapporto tra larea dell anima l area dellanima e larea totale

Rd il dominio dinterazione
Per n >a

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

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Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5.1 Le t II 5 5 1 L aste presso-inflesse: V ifi agli SLU b EC3 i fl Verifica li by


x N
1

Dominio di interazione N-M


m=MEd/MRd
Sez. rett Sez. doppio T Asse forte Sez. doppio T Asse debole m*

Veridiche di resistenza Sezioni di classe 1-2


Sez a doppio T asse forte

EN 1993-1-1 Controllo SLU

n=NEd/NRd

dove:

|n|>a

|n|a

n*

Comp

n=NEd /Npl,Rd pari al tasso di lavoro


per solo sforzo normale (sforzo normale adimensionalizzato)

MN,Rd Momento resistente ridotto per effetto dello sforzo normale


N.B. Per le espressioni dei coefficienti di interazione kij vedi lappendice A e B della EN 1993-1-1. In prima approssima ione per approssimazione profili a doppio T ad ali larghe:

N.B. Per sezioni di classe 3 si usa lo stesso la formula di Navier generalizzata per valutare

a=(A-2btf )/A il rapporto tra larea dellanima e larea totale

Sezioni di classe 3 Veridiche di stabilit


dove:

z y Sezioni di classe 1-2-3


Asse forte y-y

kij1.5 ed LT1

y e z sono I coeff

di riduzione per instabilita flessionale (vedi aste comp)

LT coeff di riduzione
Asse debole z-z

p per instabilita flessiotors

Rd il dominio dinterazione

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

29

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

III.5a.5.1 L III 5 5 1 Le aste presso-inflesse: V ifi alle TA t i fl Verifica ll


x N y M
z

M(z) N(z)

(z)

Veridiche di resistenza
Sez. doppiamente simmetrica

CNR UNI 10011 DM 1996 Controllo C t ll TA

+
z

=
dove:

max =

N My Mz + + adm A Wy Wz

Formula di Navier generalizzata

M ed N sono rispettivamente sforzo normale e momento flettente agente nella sezione considerata Wy e Wz sono il modulo di resistenza elasticoi della sezione valutati rispettivamente rispetto ad y e z Veridiche di stabilit

z y

N.B. Tale verifica si utilizza nel caso di aste tozze

max
massima tensione normale presente nella membratura

dove:
Asse forte y-y

Meq il momento equivalente Ncr.i lo sforzo normale critico di Eulero per inflessione intorno allasse (i-i)

adm

la tensione ammissibile

un coefficiente di sicurezza posto pari


Sez. Simmetrica sollecitata secondo l asse lasse forte ( i y) i=y)

a 1.5 per condizioni di carico di tipo I e 1.33 per condizioni di carico di tipo II 30

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5 Cenni sul calcolo delle membrature soggette a sollecitazioni composte


II.5a.5.1 II.5a.5.2 II.5a.5.3 II 5 5 3 Verifica elementi presso-inflessi M-N Verifica travi soggette a flessione e taglio M-V Analogie formali t le verifiche M N e M V A l i f li tra l ifi h M-N M-V

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

31

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.2.8.2 Verifica elementi inflessi V-M: Generalit


Profilati a doppio T M M
y z Ali larghe Ali strette

Edificio intelaiato multipiano

Travi secondarie

y
Travi principali

x V

Profilati a C M y M
y z

N.B. In zona sismica laccoppiamento tra taglio e flessione (V-M) risulta sensibile nelle zone di estremit delle travi z Edificio monopiano i
Travi secondarie

x V

Tubolari e Cold-formd
Travi principali

M
y z

x V II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU) 32

ing. G. Di Lorenzo

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.2.8.2 Verifica elementi inflessi V-M: Verifica agli SLU by EC3


MEd
Modello di resistenza EN 1993-1-1 Controllo SLU

VEd

MEd

Sezioni S i i di classe 1-2 l 12


Sez a doppio T inflesse secondo lasse forte

y z

VEd Dominio di interazione V-M

dove:

m=MEd/MRd

Wpl,y il modulo di resistenza plastico rispetto allasse forte Aw larea dell anima (twhw) l area dellanima

MV.Rd=Mc.Rd per v0,5 1 MV.Rd per v>0,5


m*

MV,Rd Momento resistente ridotto per effetto del taglio ff tt d l t li per VEd>50% Vpl,Rd MV Rd=Mc,Rd V,Rd M Rd Momento resistente per VEd50% Vpl,Rd

il coefficiente di riduzione del


momento resistente per linterazione con lo sforzo di taglio definito nellintervallo 0 5<v1 nell intervallo 0.5<v1

m*f

MV.Rd=Mpl.f per v=1 Momento plastico dovuto alle sole flangie

v=VEd/VRd
0,5
v*

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

33

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.2.8.2 Verifica elementi inflessi V-M: Verifica alle T.A


MEd
Modello di resistenza CNR UNI 10011 DM 1996 Controllo C t ll TA

VEd

MEd

Tensione ideale di Von Mises nelle travi (stato piano di tensione)

y z

VEd

x
n*

dove:

Formula di Jourawsky

Formula di Navier

x la tensione normale

agente in corrispondenza t i i d della fibra considerata risultante (x,z e x,y) agente in della fibra i corrispondenza d ll fib i d considerata sulla faccia di normale x (sezione trasversale)

x la tensione tangenziale (z)


n n

max
la tensione ideale valutata attraverso il criterio di Von Mises

(z)
z

Fibra monitorata

adm

la tensione ammissibile

z ing. G. Di Lorenzo II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU) 34

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5 Cenni sul calcolo delle membrature soggette a sollecitazioni composte


II.5a.5.1 II.5a.5.2 II.5a.5.3 II 5 5 3 Verifica elementi presso-inflessi M-N Verifica travi soggette a flessione e taglio M-V Analogie formali t le verifiche M N e M V A l i f li tra l ifi h M-N M-V

ing. G. Di Lorenzo

II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

35

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5a.5.3 Analogie formali t l verifiche M-N e M V II 5 5 3 A l i f li tra le ifi h M N M-V


Flessione e taglio (Classe 1-2) asse forte M M

Dominio di interazione V-M m=MEd/MRd


MV.Rd=Mc.Rd per v0,5 1

per v>0,5

MV Rd V.Rd
y VEd
MV.Rd per v>0,5
MV.Rd=Mpl.f per v=1
Momento plastico dovuto alle sole flangie

y z V [0 1] ha chiaramente un significato geometrico N.B. Entrambe i momenti ridotti per poich riduce progressivamente Wpl della trave sino alla completa plasticizzazione per taglio dellanima che interazione con lo sforzo di taglio (MVRd) e avviene per =1 ovvero per VEd=VplRd riducendo il Wpl a sforzo normale (MNRd) sono ottenuti quello delle sole flange

m* *
m*f

v=VEd/VRd
0,5 v* 1

riducendo il momento plastico per pura flessione (Mpl,Rd) a seguito della parziale plasticizzazione dellanima (zona centrale) a cui affidata rispettivamente VEd (rottura per taglio) e NEd (rottura per sforzo normale) M N
N

m=MEd/MRd
1 m*

N.B A differenza di M-N, la rottura per taglio della zona centrale non si pu estendere oltre f lanima Infatti MVRd per VEd=VplRd diverso da zero e pari al Momento plastico dovuto alle sole flange

MN.Rd
NEd

M
y z

N x
n0
n*

Per aste snelle occorre portare in conto la riduzione y di prestazione per instabilit t i i t bilit

n=NEd/NRd
1
Comp

Flessione e sforzo normale 1 2) (Classe 1-2) asse forte ing. G. Di Lorenzo

MN Dominio di interazione M-N II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)

per n>n0 36

Modulo M d l II Teoria delle strutture in acciaio


Sommario II.5a) Verifiche sulla capacit portante (SLU)
II.5a.1 II.5a.2 II.5a.3 II.5a.4 II 5a 4 II.5a.5 Generalit Membrature soggette a flessione semplice Membrature soggette a puro taglio Membrature soggette a pura torsione Cenni sul calcolo delle membrature soggette a sollecitazioni composte

II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)


II.5b.1 Generalit II.5b.2 Verifica dello stato di spostamento II.5b.3 Verifica dello t t II 5b 3 V ifi d ll stato di vibrazione ib i
Docente: Resp. scientifico: Coordinamento: ing. Gianmaria Di Lorenzo prof. Raffaele Landolfo prof. Dante Galeota

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5b.1 Generalit II 5b 1 G lit


Sistema strutturale
Costruzione esistente Costruzione in prog.

Definizione
Il controllo teorico il processo attraverso il quale si verifica che la risposta del sistema strutturale (Domanda=D) compatibile con determinati limiti prestazionali (Capacit=C)
Deterministici o di Livello 0; Semiprobabilistici o di Livello I; P b bili ti i o di Livello II III e IV Probabilistici Li ll II, IV.
SL

Identif. 1a

1b

Concez.

TA

F Fasi operati ive

Modellazione

Metodi

3 no si 5

Analisi Controllo verifica (S)

Controllo
Sd Rd Resistenza d lim Deformabilit

(teorico) o
() Sintesi

Realizzazione e Controllo sperimentale

ing. G. Di Lorenzo

II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)

38

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5b.2

Verifica dello stato di spostamento


Spostamenti Verticali Spostamenti Laterali

II.5b.2.1 II.5b.2.2

ing. G. Di Lorenzo

II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)

39

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

Corso in progettare con l'acciaio in zona sismica

II.5b.2.1 Verifica d ll t t II 5b 2 1 V ifi dello stato di spostamento: verticali t t ti li


Negli edifici occorre limitare lo spostamento verticale (freccia) negli impalcat: danneggiamento pavimentazioni e tramezzi (effetti irreversibili)

Combinazione rara (95% di non superamento in 50 anni)


max
L Ad es.

EN1990 Annex1-4

DM 14/01/2008 Gk = G1k + G2k

i = M

Ed

Ed

(deformazioni flessionali e taglianti)

max = 1 + 2 0
L

lim
N.B. Per gli sbalzi si considera 2L per la valutazione di lim
Frecce Limiti lim
L/200 L/250 L/250 L/400
L/1000 L/2000

FdSLEr= 1.0 Gk + 1.0 Qek

max

1 2

0 controfreccia iniziale

max

max lo spostamento massimo (freccia netta) riferito alla retta congiungente due sezioni consecutive di momento flettente nullo 1 lo spostamento dovuto ai carichi permanenti immediatamente dopo lapplicazione degli stessi; 2 la variazione dello spostamento dovuta ai carichi variabili e ad eventuali variazioni nel tempo di quelli prodotti dai carichi permanenti. N.B Le NTC08 assimilano L alla luce totale della trave, rispetto a cui calcolare tot ovvero max

Tipologia
Coperture in generale Coperture praticabili Solaio in generale Solai che sup. colonne Elementi con rivestimenti fragili

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II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)

40

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II.5b.2

Verifica dello stato di spostamento


Spostamenti Verticali Spostamenti Laterali

II.5b.2.1 II.5b.2.2

ing. G. Di Lorenzo

II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)

41

Modulo II: Teoria delle strutture in acciaio

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II.5b.2.2 Verifica d ll t t II 5b 2 2 V ifi dello stato di spostamento: l t li t t laterali


Negli edifici occorre inoltre limitare lo spostamento laterale prodotto da azioni orizzontali: danneggiamento tamponature e rivestimenti (effetto irreversibile)

Combinazione rara (95% di non superamento in 50 anni)

EN1990 Annex1-4

DM 14/01/2008 Gk = G1k + G2k

max

lim

h H

max

lim

Stato limite di danneggiamento SLD

Tipologia
Ad es.

Spostamento limite di interpiano (drift)

i
-

Spostamento orizzontale globale limite

max

FdSLU= 1.0 Gk + 1.0 Qek

Edificio monopiano Edificio multipiano

H/300 H/500 42

hi/300

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II.5b.3 II 5b 3

Verifica dello stato di vibrazione

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II.5b.3 Verifica d ll t t II 5b 3 V ifi dello stato di vibrazione ib i


DM 14/01/2008 Gk = G1k + G2k Negli edifici occorre inoltre limitare eccessive vibrazioni verificando che la frequenza f d f fondamentale d l sistema t l del i t strutturale (f1 o f0), (frequenza pi bassa) sia superiore ad assegnati valori limite (flim) : limitare il disagio degli utenti (effetti ) reversibili)

Combinazione Frequente (90% di non superamento in 50 anni) Massa iesma distribuita per unit di lunghezza [ML-1]

EN1990 Annex1-4

M d=

Fd g

f1
Per travi: app.- app. k=1.57 I i Inc.-inc. k 3 6 k=3.56

f lim
Lo spostamento a limite di vibrazione per solai: 3Hz 30 mm 5Hz 10 mm

Ad es.

FdSLEf= 1.0 Gk + 0.5 Qek

N.B. La massa valutata in kgm o tm (1tm=103 kgm) ed ottenuta dividendo kN, laccelerazione di gravit il peso associato, valutato i N o kN per l i t l t t in l i it g0=9.81 ms-2 [M]=[F]/([L][T]-2) La frequenza si misura in Herz (Hz) ed essendo linverso del periodo di vibrazione (1Hz=s-1), rappresenta il numero di oscillazioni (cicli) che il sistema compie nellunit di tempo (sec) Nellutilizzo della espressione su riportata conviene adottare le Nell utilizzo seguenti unit di misura: E (Mpa), I (mm4), Md in (t/mm), L in (mm)

Tipologia
Solai ad uso residenziale Solai di palestre o di supporto per impianti o macchine vibranti , scale

Frequenze Limiti flim 3 Hz 5 Hz

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II.5b) Verifiche in esercizio (SLE)

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Bibliografia Bibli fi
Bibliografia essenziale:
Dispense del corso G. Ballio, C. Bernuzzi, Progettare costruzioni in acciaio, Hoepli, 2004 p A. Castagnone, D. Leone, Eurocodice 3: Utilizzo pratico_progettazione delle strutture in acciaio, Sistemi editoriali Se, 2007 C Bernuzzi F M Mazzolani Edifici in Acciaio: Materiale C. Bernuzzi, F.M. Mazzolani, Edifici Materiale, Calcolo e progetto secondo lEurocodice EN-1993-1-1, Hoepli, 2007

Testi consigliati:
AA.VV. La concezione strutturale nel progetto di architettura, Editrice Compositori, 2002 G. Ballio, F.M. Mazzolani, Strutture in acciaio, Hoepli, 1987 N. Scibilia, Progetto di Strutture in Acciaio, Dario Flaccovio Editore, 2005.

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Fine

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