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Limpressionismo

Limpressionismo nasce nel 1865-1886, a Parigi apparvero i primi dipinti degli impressionisti, fecero grande scalpore. A Parigi si organizzarono Esposizioni universali, cio fiere con produzioni industriali e artistiche provenienti da tutto il Mondo. La prima mostra del gruppo ci fu nel 1874 con il quadro: Impressione, sole nascente. Gli impressionisti rivoluzionarono la pittura come i realisti, si dedicarono alla produzione del vero, la via fu aperta da Manet ( 1832-1883) che non ader a questo movimento ma ne fu il precursore. Gli impressionisti dipingevano paesaggi e scene di vita cittadina colti dal vero. Si inizi a riprodurre i quadri en plein air (allarea aperta) ci consentiva loro di osservare gli effetti della luce e dellatmosfera sullambiente. La tecnica pittorica consisteva in rapide pennellate di colore che fissano leffetto luminoso dellinsieme. Nella scelta dei temi prevalsero le situazioni in cui le vibrazioni luminose erano percepibili dagli osservatori perch accentuate dal movimento(come nei paesaggi fluviali) Monet: fu lartista pi rappresentativo, pratic la pittura di paesaggio en plein air soffermandosi sullo sfondo dei riflessi di luce e sulla resa delle diverse condizioni atmosferiche attraverso pennellate ampie ed evidenti. Renoir: fu invece attratto soprattutto dalla rappresentazione di gruppi e di ritratti e gruppi di figure Degas: si concentr su figure in interni e in particolarmente sulle ballerine.

Analisi delle Opere: Monet

(Claude Monet,Impressione sole nascente, 1873)


Il dipinto, realizzato en-plein-air, ossia all'aria aperta o a contatto con la natura, rappresenta il porto di Le Havre all'alba, come suggerito dal titolo stesso. Sullo sfondo appaiono delle industrie mentre in primo piano c' una barca di pescatori che sta partendo per la pesca notturna. Nell'acqua si vedono dei pesci neri e il riflesso del Sole.Versione del quadro resa in bianco e nero digitalmente. Fu esposto nel 1874 alla prima mostra indipendente degli impressionisti (non ancora noti sotto questo nome). Il critico Louis Leroy,ispirandosi al titolo del quadro, intitol la sua recensione, con intento dispregiativo, L'esposizione degli impressionisti; gli impressionisti, per, adottarono questo nome in spregio alla critica, divenendo cos noti a tutti sotto questa denominazione. , per, probabile che il quadro in questione non sia l'originale esposto alla mostra del '74, poich, riguardo quest'ultimo, lo stesso Monet descrive alberature in primo piano (che in quest'opera, invece, sono distanti). Inoltre, il Sole rosso sembra tramontare, piuttosto che sorgere. dunque ragionevole supporre che quello esposto alla mostra del '74 sia un altro dipinto, che si trova attualmente a Parigi, in una collezione privata, mentre questa sia un'opera dello stesso autore, dipinta nel 1872, rappresentante il tramonto del Sole, esposta alla mostra impressionista del 1879. Un particolare interessante costituito dal colore del Sole, che presenta un grado di luminosit pressoch identico al cielo circostante (a differenza di quanto si verifica in natura). Si tratta per di una caratteristica che sembra conferire un carattere fantastico e soprannaturale all'aspetto dell'astro, facendo s che esso spicchi in modo molto pi accentuato sullo sfondo del cielo di quanto avrebbe consentito una resa pi realistica. Nel 1985 il quadro stato rubato. Venne poi ritrovato nel 1990.

Analisi dell'opera (La Gazza)

Alla fine degli anni sessanta del XIX secolo, Monet cominci ad estendere a tutti gli stati transitori, perfino fugaci della natura, la necessit di captare la sensazione, di rendere "l'effetto". Trascinando in questa impresa Pissarro, Renoir e Sisley, Monet torn a misurarsi con il tema del paesaggio sotto la neve che Courbet aveva da poco rivisitato con grande successo in molte sue tele. Attenuando il lirismo di quest'ultimo, Monet preferisce al mondo della foresta e della caccia l'immagine appena visibile di una gazza appollaiata sopra una staccionata che ricorda un pentagramma musicale. Sole ed ombra costruiscono il quadro e traducono l'inafferrabile materia semisolida e semiliquida. Il paesaggio impressionista era cos nato, cinque anni prima della prima mostra ufficiale e del battesimo del movimento. La raffigurazione di questo angolo di campagna della regione di Etretat, realizzata dal vero, rende possibile la percezione visiva di tonalit chiare e luminose del tutto inconsuete, come ha sottolineato il critico Flix Fnon: "Il pubblico che aveva fatto la bocca ai pastelli dai colori bituminosi preparati dai capocuochi delle scuole e delle accademie, era disgustato da questo tipo di pittura chiara". La novit e l'audacia della scelta fatta da Monet, pi preoccupato della percezione che della descrizione, spiega perch la tela fu rifiutata dalla giuria del Salon del 1869.

Renoir
Analisi dell'opera

ballo al Moulin de la galette

La tela fu abbozzata en plein air al Moulin de la Galette,sulla collina di Montmartre,e ultimata in atelier.Il soggetto del dipinto il famoso ritrovo alla moda ,frequentato da giovani parigini.Renoir si concentr su un momento spensierato della vita contemporanea,ricreando un atmosfera gioiosa,ed infatti

sembra proprio intuire il vociare delle persone e la musica di sottofondo.La tela priva di un centro focale,i personaggi ai bordi sono tagliati,cosi da sembrare che la scena si propaghi nello spazio.Si nota una pennellata rapida e mossacon tocchi di colore puro,di forte intensit luminosa.Cosi REnoir cre infiniti riflessi del sole che passano tra le foglie,donando la sensazione del movimento.Egli us il colore a macchie rosa,gialle blu e violette. Renoir realizz questo dipinto nel 1876 impiegando esi di lavoro. La scena anbientata in un caff-concerto ( il Moulin de la Galette) un locale dove si poteva conservare e ballare ogni domenica. I protagonisti sono borghesi, donne e uomini con abiti di quel tempo. La folla danzante sembra estendersi all'infinit, in primo piano un gruppo di amici impegnato in una piacevole conversazione. L'effetto richiama una foto istantanea capace di cogliere la spontaniet dei soggetti. La scana ripresa con un taglio fotografico. La protagonista del dipinto per la luce, che filtra tra le foglie degli alberi, generando cos effetti luminosi, il colore immediata conseguenza della luce. Il colore delle ombre non grigio e nero, ma azzurro, il colore della luce rosa-giallino. In questo capolavoro, divenuto un simbolo della vita moderna celebrata dall'imprssionismo, Renoir colse sulla tela come una foto istantanea, una scana tipica della borghesia parigina dell'epoca. Il pittore realizzo la foto en plein air ritraendo modelle e amici che posarono per lui.

La colazione dei canottieri


Analisi dell'opera

Il quadro, uno dei pi famosi di Renoir, considerato un capolavoro dellImpressionismo, con le figure en plein air, i colori incisivi, vivaci e variati che rendono ben netta lindividuazione dei personaggi, cattura perfettamente latmosfera pigra di una

domenica francese trascorsa fuori citt, ed esprime compiutamente il senso di gioia dellallegra brigata e dellanimo ben disposto del pittore. La tela ambientata sulla terrazza di un ristorante, sulle rive della Senna, dove si ritrovavano abitualmente i canottieri. La Colazione dei canottieri un quadro di grandi dimensioni realizzato pochi anni dopo del Moulin de la Galette e ne rappresenta per molti versi una variazione sul tema. Rispetto a questultimo, lindividuazione dei singoli personaggi pi netta, i colori pi vari e vivaci, la struttura compositiva pi chiara, gli effetti della pittura en plein air pi accentuati. La scena evoca lo stato danimo, latmosfera che circonda questi giovani, tutti amici del pittore, immersi in una piacevole conversazione carica di cordiale intimit e resa ancora pi accattivante dallambiente gradevole. Gli atteggiamenti aggraziati e vivaci, la naturalezza dei gesti, mostrano tutta labilit del pittore nel delineare i personaggi nel loro ambiente. Il senso di animazione reso sapientemente dalla prospettiva e dalla disposizione delle figure che in primo piano sfumano delicatamente verso lo sfondo, anche attraverso una sapiente utilizzazione dei rapporti cromatici. Il colore: I colori del dipinto sono molto forti, caldi e lucenti. La superficie pittorica costruita con un sofisticato alternarsi di zone lisce, da cui emerge talvolta la preparazione grigio chiaro della tela, con altre in cui si sovrappongono pi strati di colore. La tovaglia bianca e le canottiere degli uomini, imprimono una nota luminosa a tutta la composizione, dando corpo alle affermazioni di quanti sostengono che luso del bianco fosse una diretta conseguenza del viaggio in Algeria. La composizione: Renoir rappresenta nel dipinto una struttura di tipo classico, divisa in tre linee verticali, delimitate dalle sbarre che sorreggono il tendone non che dal limite del fogliame nellangolo alto a destra, e da una linea orizzontale che spezza in due il dipinto evidenziando, in primo piano in basso, il tavolo con la natura morta e i due personaggi seduti attorno (Aline col cagnolino e luomo seduto su una sedia che la osserva attentamente), in secondo piano in alto, il resto dei personaggi. Il dipinto , inoltre, costruito su una diagonale maggiore, delineata dalla balaustra, che parte dal basso, a sinistra, fino in alto, a destra, e da una diagonale minore, meno appariscente, che parte dallalto, a sinistra, fino in basso, a destra. A sinistra di questa diagonale rappresentata la natura (le piante) e in profondit si intravede un piccolo brano di paesaggio, a destra, invece, vi sono tutti i personaggi seduti attorno a un tavolo o in piedi a chiacchierare. Lopera riflette, nellincisivit dellesecuzione, lo studio condotto da Renoir sulla tecnica dei dipinti a olio di Ingres, una ricerca che porta il pittore impressionista a rivalutare il ruolo del disegno.Piena di figure, il dipinto, da un lato una composizione dinsieme e dallaltro uno studio delle singole forme, accuratamente strutturate. La pennellataLa si sfrangia in tanti piccoli tocchi fini e precisi che anticipano il periodo classico che tratter in seguito Renoir.

Degas
L'etoile

Le scene di danza di Degas sono universalmente apprezzate e non difficile comprenderne la ragione: ritraggono un universo di grazia e bellezza senza indulgere nel sentimentalismo e fissano l'immagine pittorica del balletto con tale precisione che la loro straordinaria originalit passa spesso in secondo piano. Prima di Degas le figure di grandi danzatori erano ritratte in pose eleganti e a effetto, che suscitano la stessa emozione delle locandine patinate di Hollywood. Degas fu il primo artista che volle andare dietro le quinte per mostrare il durissimo lavoro di studio e di esercizio. Le ballerine sono uno dei soggetti preferiti di Degas, che a loro dedica non solo decine di tele ma anche numerose statue divenute anchesse famosissime. In questa sua tematica sono diversi i punti interessanti: innazitutto la ricerca della grazia espressa dalla fanciullezza delle ballerine, quindi lespressione del movimento ed infine lo studio di inquadrature nuove. Si noti ad esempio in questo quadro larditezza dello scorcio dallalto, che da allimmagine un fascino tutto particolare. Della ragazza si vede una sola gamba, il che le da un aspetto del tutto instabile. Ma ci aumenta la sensazione della dinamica in corso. La sua figura non occupa il centro dellimmagine ma chiaramente decentrata. Per quasi due terzi del quadro domina quindi il piano del palco, mentre la restante parte ci lascia intravedere parte delle scene dietro le quali si nascondono altre ballerine. Ma lattenzione dellosservatore catturata tutta dallistante in cui il movimento della ballerina si ferma in una posa di grande leggerezza e grazia. Ltoile, Edgar Degas, 1878 In questa sua tematica sono diversi i punti interessanti: innanzitutto la ricerca della grazia espressa dalla fanciullezza

delle ballerine, quindi lespressione del movimento nellimmediatezza del gesto ed infine lo studio di inquadrature nuove. Si noti, ad esempio, nel quadro Ltoile, larditezza dello scorcio dallalto che da allimmagine un fascino tutto particolare. Della ragazza si vede una sola gamba, il che le da un aspetto del tutto instabile. Ma ci aumenta la sensazione della dinamica in corso. La sua figura non occupa il centro dellimmagine ma chiaramente decentrata. Per quasi due terzi del quadro domina quindi il piano del palco, mentre la restante parte ci lascia intravedere parte delle scene dietro le quali si nascondono altre ballerine. Ma lattenzione dellosservatore catturata tutta dallistante in cui il movimento della ballerina si ferma in una posa di grande leggerezza e grazia. Nelle tele di Degas le ballerine sono protagoniste non solo quando sono in scena, ma anche in momenti meno ufficiali durante la lezione quotidiana di danza nello studio in quanto Degas dal 1872 inizia a frequentare il ridotto e la sala prove dellOpera di Parigi. Tecnica: Pastello su carta Luso del pastello da parte di Degas conferisce alle forme e volumi del corpo della ballerina un tocco molto soffice con luso del bianco con differenti gradazioni fino al grigio dai cui spiccano delle macchie di rosso per le roselline del tut e i colori del trucco della ballerina. Colori sfumati tanto da far disperdere il bagliore della danzatrice nella scena illuminata in primo piano. Sul fondo un sapiente gioco di ombra, dato da colori pi scuri, ci suggerisce la confusione delle altre danzatrici dietro le quinte con tratti veloci.

Piccola ballerina di 14 anni

Alla morte di Degas, nel 1917, furono ritrovate nella sua bottega 150 sculture di cera o di terra. Quando l'artista era ancora vivo, l'insieme era rimasto quasi sconosciuto al grande pubblico, ad eccezione della Ballerina di 14 anni, presentata da Degas alla mostra impressionista del 1881. Colorata con tonalit naturali, pettinata con capelli autentici, vestita con un tut e con delle vere e proprie scarpette, la testimonianza di un iperrealismo e di un verismo spinti fino all'estremo. Esposta in una vetrina come un esemplare da museo, questa scultura mostra un Degas quasi antropologo o naturalista. I critici non si lasciarono trarre in inganno: l'opera fu violentemente accusata per il modo bestiale in cui veniva presentata la ragazzina che venne paragonata ad una scimmia o a un azteco e sul cui viso "tutti i vizi imprimevano le loro detestabili promesse, segno di un'indole particolarmente dissoluta". Degas portava all'estremo la logica del realismo, cos in voga del resto, dipingendo senza trucco n ipocrisia, in modo quasi scientifico, la societ del suo tempo. La versione in bronzo che fu realizzata dopo la sua morte e di cui la statuetta del museo d'Orsay un esemplare, tent di preservare al meglio le caratteristiche della cera. La teca di vetro l'unico elemento voluto proprio da Degas che, in questo modo, riconosceva alla sua Ballerina lo statuto di opera d'arte. Verso gli anni Ottanta del secolo Degas si avvicina anche alla scultura. Us in particolare la cera, ritenendo il bronzo un materiale destinato all'eternit e quindi una responsabilit troppo grande da addossarsi. I suoi soggetti saranno principalmente ballerine mentre fanno passi di danza, ma anche cavalli in corsa e figure femminili intente a farsi la toilette. Degas si dedicher alle sue piccole sculture con lo stesso rigore e disciplina riservati alla pittura. Il bronzetto qui rappresentato con cisca un metro di altezza fu fuso in bronzo dopo la scomparsa del maestro. Rappresenta una figura stante, nella tipica postura di attesa delle ballerine. Il bronzetto ci trasmette una forte sensazione di realismo, data dal sapiente uso del modellato e dall'utilizzo, per il tut, per il corpetto e per il nastro dei capelli, dei veri materiali di cui sono fatti nella realt per le ballerine, quali il tulle e il raso. La novit di questo artista sta proprio nell'usare nelle sue opere realmente degli oggetti del quotidiano che rendono particolari tutti i suoi lavori. La figura dell'adolescente che si mette in posa per sostenere la prova di un passo di danza, pu essere vista come la ragazzina che trepidante entra nel mondo adulto, alludendo ai tanti problemi e pericoli che questa et porter con se.

Le stiratrici

Degas, che ha spesso ritratto la sua famiglia o i suoi amici, anche un attento osservatore del mondo del lavoro. Il suo interesse rivolto soprattutto alle condizioni di modiste e di stiratrici. Prima di lui, soltanto Daumier, si era interessato alle lavandaie che, tra il 1869 e il 1895, diventano il soggetto preferito di Degas. L'artista affronta questo tema ritraendo figure isolate viste in controluce, messe in risalto dal candore della biancheria. In seguito, verso il 1884-1886, Degas riprende con insistenza questo soggetto raffigurando due donne all'interno della stessa stireria. Nell'ambito di questa serie, il pittore ha realizzato quattro varianti della stessa composizione quasi identica e raffigurante una donna che sbadiglia e un'altra che stira energicamente. La tela esposta al museo d'Orsay la terza versione di questa composizione. La scelta di questo soggetto d risonanza alle preoccupazioni naturaliste e sociali di alcuni contemporanei dell'artista, in campo pittorico ma anche letterario come nel celebre romanzo di Zola L'Ammazzatoio, pubblicato nel 1877 e che racconta la lotta tenace e disperata della lavandaia Gervaise, trasferitasi a Parigi per tentare il suo sogno di emancipazione e ascesa sociale con l'amante Lantier. Ma il benessere, il decoro borghese e la felicit resteranno per lei un miraggio.L'opera anche una chiara ed esplicita denuncia della miseria un cui versa il popolo parigino.Colte nel pieno del lavoro, prostrate dalla fatica, le due stiratrici di Degas sono la testimonianza dello sguardo senza compiacimento ma non privo di tenerezza ed affetto che l'artista sembra rivolgere alla classe operaia. I gesti di ognuna delle due stiratrici sembrano aver interessato in modo particolare il pittore che cerca di fissare i movimenti effimeri e quotidiani in una rappresentazione che non n eroica, n caricaturale. La pittura ad olio posata sulla tela senza imprimitura e di grana grezza che offre un supporto granuloso e non omogeneo. Creando una struttura spessa e irregolare, la tinta bruna del lino, avvertibile qua e l sotto la pittura, contribuisce a far vibrare i colori pastello. Il soggetto ed il modo in cui esso viene trattato,

influenzeranno il giovane Picasso del periodo blu. Il maestro spagnolo, infatti, riprender questo tema in un modo spesso patetico.

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