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A proposito di donne Donne.

Del Sud e del Nord; per ognuna, una caratterizzazione; ognuna impastata d i acqua, terra, fuoco e vento, sapori e umori dei punti cardinali che l'hanno pa rtorita... Fate e Streghe. Le Fate, modellate plasticamente dai venti del Nord : bellissime statue di ghiac cio; Le Streghe del Sud, impastate di scirocco, di lava e lapilli, di sale e di sole. Le Fate, nella loro perfetta bellezza, fredda e distante, purtuttavia prive di f ascino. Belle e noiose. Troppo rigide e quasi inanimate. Tutte uguali. Se un cri terio di femminilit e fascino da ascrivere ad una delle opposte categorie, non si pu negare quanto le Streghe siano di gran lunga pi accattivanti delle Fate. Sopra ttutto, perch sono UMANE, nel senso che hanno emozioni, pulsioni... spontaneit. Se le Fate incantano, Le Streghe ammaliano. Belle, nella loro pienezza le donne del Sud, che profumano di fiori e di spezie, di bosco e di scoglio. Per loro, solo per loro stato coniato un aggettivo che n on pu essere "indossato" da altre, qualcosa che travalica anche il senso comune c ircoscritto dal termine "fascino"...Le donne del Sud sono CARNALI! Ci remunera mo lto di pi la loro femminilit. Il concetto di bellezza infatti molto soggettivo. E'infine recepito come bello t utto ci che attrae, soggioga...Spesso, anche un particolare che sfugge rabbiosame nte ai canoni estetici della "bellezza" intesa in senso classico, motivo di gran de fascino, di superiore personalit e carattere. E sono belle, davvero particolar mente belle le donne del Sud. Alte, basse, strette o larghe, ognuna stata baciat a dal dio Eros; ognuna protetta da Venere. Perch le meridionali sono impastate de lle stesse energie telluriche dell'Etna e del Vesuvio, del fuoco che cova sotto la cenere. Perch hanno la stessa generosit e forza del fertile suolo dal quale son o spuntate, come pungenti splendide rose. Perch sanno godere dei frutti della lor o terra, con sano e goloso appetito...perch se ne fregano delle diete che intrist iscono e imbruttiscono...perch sono, ognuna in casa sua,in un abbaino, in una vil la o in un condominio popolare, autentiche Regine del Focolare, con tutta la ser iet, l'impegno, i sacrifici e le soddisfazioni collegate a questo nobile ruolo. Sono forti, le donne del Sud, atavicamente agguerrite nella difesa del proprio t erritorio, come leonesse..e le lacrime dei loro dolori sono fatte di benedetta a cqua di mare, piante in silenzio,spesso nell'ombra, asciugate al sole di un altr o "punto e a capo", per ogni nuovo capitolo del loro romanzo personale. Trionfano sul dolore, sulla morte. Le loro mani creano e ricreano, accarezzano e schiaffeggiano, al ritmo dei ritmi del cuore. Le vere donne del Sud si regalano e non si vendono e sono bellissime nella loro fierezza dignitosa, nella difesa di un ideale che finisce sempre col fare rima c on amore; amore per la terra, per il compagno, per i figli, per la casa, per i S anti, per l'umanit, per il proprio animale domestico...per la propria tavola da i mbandire. Alle Fate, invece, manca sempre il tempo per occuparsi generosamente del mondo c he governano. Le belle Fate del Nord, spesso, non hanno altro che uno specchio n el quale riflettersi mentre il popolo dispettoso degli Elfi, trasformato in eser cito di misogini stilisti , le spoglia della leggerezza delle farfalle e le rend e asessuate, atipiche, simili agli Elfi stessi... Benedette siate sempre, procaci donne del Sud, tempio della Forza e della Genero sit, Madri e Figlie. Benedette siate sempre dall'Acqua del Mare, dal Sole, dal Vento e dai vostri uom ini, Padri e Figli, che tra le asprezze del quotidiano, nelle vostre morbide car ni affondano e trovano riparo. Consolazione. Vita! Marina Salvadore (A.D.1999)

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